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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Ottobre 2010
AL VIA LE GIORNATE CARDIOLOGICHE IN BASILICATA 2010  
 
Potenza, 27 ottobre 2010 - La Società Lucana di Medicina e Chirurgia in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera S. Carlo e con il Patrocinio della Regione Basilicata e dei Comuni di Potenza e Matera organizza per il prossimo 28 ottobre, con inizio presso l’Auditorium del S.carlo alle ore 15,30 e prosieguo il 29 e 30 presso la sala Congressi del Giubileo Hotel di Rifreddo, un incontro scientifico che vedrà la presenza di Operatori Sanitari di tutte le Strutture Cardiologiche della Basilicata: Matera, Policoro, Lagonegro, Villa d’Agri, Melfi/venosa e Potenza e i Medici di Medicina Generale. Scopo delle “Giornate Cardiologiche in Basilicata” ,partendo dal confronto fra le varie realtà regionali è quello di mettere a punto comuni strategie diagnostico-terapeutiche secondo percorsi condivisi e integrati. I lavori inizieranno focalizzando l’attenzione sulle strategie vecchie e nuove di prevenzione primaria e secondaria della malattie cardiovascolari.Le stesse infatti rappresentano in Italia la prima causa di mortalità con 245.000 morti/anno. In Basilicata, nell’anno 2009 su un totale di 106.878 di ricoveri ospedalieri ben 25.621 sono stati ricoveri cardiologici. Ogni anno sono colpiti dal un evento coronarico 135.000 individui e di questi 45.000 sono eventi fatali; un quarto dei pazienti è affetto da diabete mellito. La Basilicata ha contribuito, nell’anno 2009, con 1910 casi di infarto miocardico tra i 35 e 74 anni, ricoverati nei 6 ospedali regionali. Tale numero elevato rappresenta il risultato del radicamento di vari fattori di rischio cardiovascolare evidenziati da più anni dall’Istituto Superiore di Sanità in percentuale maggiore che in altre Regioni (Fumo 42% Sedentarietà 47%,Ipercolesterolemia 42%,Ipertensione arteriosa 35% e diabete superiore al 10%).Occorrerebbero efficaci e mirati progetti di prevenzione primaria. Si approfondirà il ruolo delle nuove metodiche di imaging, l’ecografia trans esofagea,la Tac coronarica e la Risonanza Magnetica Nucleare in particolare, nel percorso diagnostico della cardiopatia ischemica. Si svilupperà il tema attuale del differente comportamento delle malattie cardiovascolari nel genere maschile e femminile .Infatti le malattie cardiache,tradizionalmente fattori di “vedovanza femminile”, registrano un ingravescente aumento tra le donne . Il 38% delle donne colpite da infarto miocardico muore entro un anno e, se ad interessarle è un ictus, la mortalità, nei dodici mesi successivi, è del 25%; percentuali,queste, più elevate che negli uomini.L’ipertensione arteriosa è nella donna il fattore di rischio più importante e i farmaci hanno effetto maggiore o minore rispetto agli uomini. Particolarmente attesa sarà una lezione magistrale su Aritmie e Gravidanza, tenuta dal prof.Matteo di Biase, Direttore della Scuola di Specializzazione in cardiologia, nonchè neo Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Foggia. Le Giornate Cardiologiche saranno coordinate dal dott.Antonio Lopizzo, cardiologo e segretario della Società Lucana di Medicina e Chrurgia. Al termine dei lavori del Congresso,sabato 30 ottobre alle ore 12,30 alla presenza dell’Assessore alla Sanità, Attilio Martorano, il Presidente della Società Lucana di Medicina e Chirurgia dr. Rocco Cantore, ricorrendo quest’anno il 50° della Fondazione, consegnerà una targa speciale al dr. Giuseppe Guerricchio di Matera come socio fondatore della Slmn e fondatore anche della Cardiologia in Basilicata; .Analoga targa sarà consegnata anche al dr.Francesco Vinci di Potenza come socio fondatore della Slmn e come formatore della classe medica.  
   
   
SANITA´, REGIONE LAZIO PROMOSSA: PIANO DI RIENTRO SUPERA ESAME  
 
Roma, 27 ottobre 2010 - "Il Lazio ha superato l´esame del tavolo tecnico con grande fatica e dopo un grande lavoro". Lo ha detto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, illustrando i risultati dell´esame dei tecnici del ministero dell´Economia sul Piano di rientro del debito sanitario. "Abbiamo ottenuto - ha spiegato Polverini - lo sblocco dei Fondi Fas, lo sblocco del turn over e di 2 miliardi di euro fermi dal 2007, dei quali 1,2 miliardi saranno subito disponibili per saldare i debiti arretrati, mentre il resto lo potremmo spendere entro la fine dell´anno e questo ci consentirà di risparmiare tantissimo in interessi passivi e di chiudere i numerosi contenziosi che abbiamo trovato". Il parere positivo del tavolo di verifica ministeriale fermerà, inoltre, l´aumento delle addizionali Irap e Irpef a partire dal 2011. "Abbiamo trovato - ha aggiunto - un ulteriore ´buco´ di 1 miliardo e 611 milioni, lasciato in eredità da chi ci ha preceduto e di cui di si dovranno accertare le responsabilità. Nel complesso la situazione debitoria da fronteggiare ammonta a 2.332 milioni di euro che sarà coperta per 527 milioni con un nuovo mutuo autorizzato dal Ministero dell´Economia; per 900 milioni dai fondi Fas ora disponibili; per 574 milioni di fondi ex articolo 20 e per i restanti 248 milioni con la manovra finanziaria regionale 2011". "Il Lazio volta pagina - ha concluso Polverini - entro il 2012 raggiungeremo la soglia dei 500 milioni e porteremo la regione fuori dall´emergenza".  
   
   
SALUTE: MINISTERO SU RIORGANIZZAZIONE MEDICINA TRASFUSIONALE A TRIESTE  
 
Trieste, 27 ottobre 2010 - Il ministero della Salute ha espresso parere di legittimità e non ha evidenziato ragioni ostative alla riorganizzazione dipartimentale delle funzioni di medicina trasfusionale a Trieste, purché l´Irccs Burlo Garofolo continui a svolgere le funzioni di alta specializzazione e di ricerca proprie dell´Istituto scientifico. Lo comunica l´assessore regionale alla Salute Vladimir Kosic facendo riferimento ad una nota della direzione generale delle Ricerca scientifica e tecnologica del ministero, che ha preso in esame il processo di riorganizzazione dipartimentale dei servizi trasfusionali avviato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che interessa l´Azienda ospedaliero-universitaria ´´Ospedali Riuniti´´ di Trieste ed il Burlo. Più nel dettaglio, precisa l´assessore, il ministero indica che ´´nell´ambito del legittimo processo di riorganizzazione dipartimentale del servizio trasfusionale, non si rinvengono ragioni ostative al trasferimento presso il dipartimento di Medicina trasfusionale dell´Azienda ospedaliero-universitaria Ospedali Riuniti di Trieste delle attività di routine svolte presso l´Irccs Burlo Garofolo, quali donazioni di sangue, distribuzione del sangue e il supporto al programma di trapianto di cellule staminali, a condizione che il Burlo continui a svolgere, presso il proprio servizio di Medicina trasfusionale, le attività che richiedono alta specializzazione, quali terapia cellulare, manipolazione e crioconservazione delle cellule staminali e le attività di ricerca richieste ad una struttura di eccellenza´´. Secondo Kosic, con questa nota il ministero non fa che confermare che la riorganizzazione dipartimentale ha la finalità di qualificare e potenziare le attività trasfusionali specifiche del Burlo, specializzandone le funzioni, come peraltro previsto nel terzo Piano Sangue regionale. Di conseguenza, spiega ancora l´assessore Kosic, ´´attraverso appropriati atti di programmazione sanitaria la Regione stabilirà che l´accordo interaziendale costitutivo del dipartimento configuri presso il Burlo l´attività di una struttura operativa dipartimentale di medicina trasfusionale. Ad essa è garantita una specifica ed esclusiva tipologia di intervento nell´ambito della diagnostica e della prevenzione della malattia emolitica neonatale e della raccolta, manipolazione e conservazione delle cellule staminali da sangue periferico. L´organizzazione dipartimentale si farà carico dell´uniforme erogazione delle attività ordinarie, quali donazioni e distribuzione del sangue, supporto ai programmi di trapiantologia´´. Kosic conclude evidenziando che ´´il sistema di gestione della qualità del dipartimento interaziendale di Medicina trasfusionale offrirà al Burlo il necessario supporto ai processi di accreditamento e certificazione in corso e a quelli che interverranno, in ottemperanza alle norme vigenti´´.  
   
   
LEUCEMIA MIELOIDE CRONICA: “OK DALL’EUROPA PER DASATINIB ANCHE IN PRIMA LINEA” IL PARERE FAVOREVOLE VIENE DAL CHMP. ATTESA PER I PROSSIMI MESI L’APPROVAZIONE DEFINITIVA  
 
Roma, 27 ottobre 2010 – Il Comitato per i medicinali per uso umano dell’Ema (Chmp) ha espresso parere favorevole per dasatinib nel trattamento dei pazienti adulti con leucemia mieloide cronica Philadelphia + (Lmc Ph+) di nuova diagnosi. Il via libera del Chmp si basa sui risultati dello studio internazionale Dasision pubblicato sul New England Journal of Medicine, dove in pazienti con Lmc Ph+ dasatinib ha dimostrato una efficacia superiore nella risposta citogenetica completa confermata al 12mo mese di trattamento rispetto alla attuale terapia standard con imatinib. Il traguardo raggiunto a 12 mesi suggerisce che il trattamento con dasatinib possa migliorare significativamente a lungo termine l’andamento della malattia. Nato nei laboratori di Bristol-myers Squibb, dasatinib ha avuto un percorso clinico di sviluppo tra i più rapidi della storia della medicina ed è già disponibile in Italia per il trattamento dei pazienti con Lmc Ph + resistenti o intolleranti a imatinib. “Bristol-myers Squibb – afferma Renzo Canetta, Vice-president, Oncology Global Clinical Research – collabora con le autorità regolatorie in diversi Paesi del mondo per far sì che i pazienti con leucemia mieloide cronica e i medici possano disporre di opzioni terapeutiche che consentano di ottenere risultati ottimali sia in caso di nuova diagnosi sia di resistenza o intolleranza a precedenti trattamenti comprendenti imatinib”. È attesa per i prossimi mesi l’approvazione definitiva da parte della Commissione Europea per l’utilizzo di dasatinib anche nella malattia di nuova diagnosi. Lo studio Dasision Condotto su 519 pazienti, in 26 Paesi inclusa l’Italia, ha dimostrato una migliore efficacia di dasatinib rispetto alla attuale terapia standard con imatinib nel trattamento della Lmc Philadephia+. Il 77% dei pazienti trattati con dasatinib ha raggiunto la risposta citogenetica completa confermata al 12mo mese di trattamento, rispetto al 66% di quelli in terapia con imatinib. La risposta citogenetica completa confermata viene rilevata in due valutazioni distinte eseguite a distanza di almeno 28 giorni l’una dall’altra. Lo studio internazionale Dasision pubblicato sul New England Journal of Medicine, è stato presentato nella late breaking abstract session dell’Asco, il massimo appuntamento di oncologia americana e subito dopo in Europa nella sezione “Best Abstracts” del Congresso della Società Europea di Ematologia (Eha). La Leucemia Mieloide Cronica Philadelphia + La Leucemia Mieloide Cronica Ph+ è una malattia rara. L’incidenza della malattia aumenta con l’età (solo nel 2% dei casi si manifesta sotto i 20 anni d’età), rappresenta il 15% di tutte le leucemie degli adulti e il 4% di quelle dell’infanzia. Le cellule leucemiche sono caratterizzate dalla presenza nel nucleo di un cromosoma anomalo, chiamato cromosoma Philadelphia dalla città dove è stato isolato la prima volta, nel 95% dei casi. Questo cromosoma si forma per fusione di due geni in due cromosomi diversi: il gene Bcr del cromosoma 9 e il gene Abl del cromosoma 22. Il gene ibrido risultante (Bcr-abl) stimola la proliferazione delle cellule leucemiche.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI ANNUNCIA I DATI SUL DEBITO SANITARIO  
 
Lamezia Terme, 27 ottobre 2010 - Il disavanzo della sanità calabrese, al 31 dicembre 2008, ammonta ad 1,2 miliardi di euro. Lo ha annunciato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti a Lamezia Terme durante la presentazione del piano di rientro. “Finalmente, dalla contabilità omerica più volte sottolineata dal Ministro Tremonti, si passa alla reale e tanto auspicata quantificazione del debito. Tutto ciò dimostra l’impegno della nostra classe dirigente. Avevamo annunciato recentemente che avremmo quantificato il debito e lo abbiamo fatto. Adesso ci aspetta a Roma, mercoledì 27 ottobre, l’appuntamento al Ministero, in cui illustreremo tutti i passaggi messi in campo per ripianare i debiti”.  
   
   
VENDOLA SUL DIRITTO DI CURE AGLI IMMIGRATI  
 
Bari, 27 ottobre 2010 - “La civiltà e la dignità fanno un passo in avanti”. Questa è la dichiarazione del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale che dà il via libera all’assistenza sanitaria anche per gli immigrati irregolari. “Il diritto alle cure – spiega Vendola – non è un cavillo che può essere rubricato alle varie ed eventuali. Il diritto della Regione di legiferare in materia poi non è, come ha ribadito la Consulta, da mettersi in discussione. Dunque rivendichiamo che la Puglia in materia di accoglienza e di integrazione degli immigrati, qualunque sia il loro status, farà il massimo, in armonia con le leggi e con i diritti universali fissati dalle carte internazionali”. Secondo Vendola infatti “la xenofobia e l’intolleranza si combattono giorno dopo giorno con una capillare opera di informazione e integrazione. Che in Puglia un immigrato possa andare a testa alta in un ambulatorio, scegliere un medico o un pediatra per i propri figli, senza paura di essere arrestato e deportato è un fatto di civiltà di cui bisogna essere orgogliosi”.  
   
   
MILANO: SABATO E DOMENICA ALL’AUDITORIUM LA BIENNALE DEI FILM REALIZZATI DA NON UDENTI  
 
Milano, 27 ottobre 2010 - E´ stata presentata ieri a Palazzo Marino la seconda edizione di “Ippocampus Ciak”, la biennale cinematografica di cortometraggi ideati, recitati, diretti e montati da ragazzi sordi sia italiani sia stranieri. La rassegna, promossa dalla Compagnia Teatrale di Mimo “Senza Parole” dell’Ente Nazionale Sordi - Consiglio Provinciale di Milano, è in programma all’Auditorium di largo Gustav Mahler sabato 30 (dalle ore 9.00 alle 18.00) e domenica 31 ottobre (dalle 9.00 alle 13.00). Si tratta di un’iniziativa di carattere internazionale, a cui partecipano attori, registi e tecnici cinematografici italiani e stranieri (i cortometraggi sono sottotitolati in italiano e in inglese e commentati in Lis, la lingua dei segni). A conferma della sua internazionalità, la biennale è patrocinata dall’Unione Europea, oltre che dall’assessorato alla Salute del Comune di Milano, dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Milano. “Con questa seconda edizione della biennale “Ippocampus Ciak” – dichiara l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna - si apre uno spaccato inusuale su un mondo di cui pochi sospettano l’esistenza: un cinema ideato da persone con ipoacusia, che sanno interpretare il linguaggio cinematografico nella sua interezza, riuscendo cioè a lavorare con le immagini prescindendo dal suono. L’assessorato alla Salute plaude a questa iniziativa, che è anche un progetto di integrazione, di inclusione sociale e di partecipazione. Non solo perché questa rassegna consente a molti di avvicinarsi a un mercato dell’audiovisivo altrimenti sconosciuto, ma anche perché l’impiego artistico del linguaggio dei segni, in sostituzione della parola, ci induce a riflettere sul ruolo della disabilità. Un ruolo che non è, e non può essere, minoritario, relegato alla constatazione di ambiti di sofferenza e di emarginazione. La disabilità richiede e merita, invece, una piena cittadinanza”. “Le arti – sottolinea l’assessore - sono un veicolo privilegiato di questa domanda di eguaglianza e di appartenenza al corpus sociale, perché si prestano non all’uso della cosiddetta normalità, ma all’estro della sperimentazione e dell’invenzione. Ecco, dunque, che la sordità non è più un ostacolo al fare cinema, bensì un’occasione per fare cinema in modo diverso. Un’apertura, un’aporia costruttiva nello schema classico del film maker, che stavolta deve giocare di fantasia per arrivare al risultato. Un terreno di scambio e un laboratorio per il linguaggio dei segni, opportunità non alfabetica per l’alfabeto della vita, che vale per tutti, disabili e non. Siamo ammirati dinanzi all’intraprendenza della compagnia teatrale “Senza Parole” e però, consentitemi, anche soddisfatti. La produzione di questi cortometraggi è una condizione non molto diversa, in fondo, da quella di un regista esordiente che deve girare un film con un budget ridotto all’osso e riesce a tirar fuori, chissà, magari anche un capolavoro”. “Qui si tratta, in sostanza, di nuovi linguaggi visivi ideati da nuovi filmmakers – prosegue Landi di Chiavenna. - E a proposito di Settima Arte, è bene ricordare che la Nuova Manifattura Tabacchi ospiterà la cittadella del cinema. Un luogo di studio e d’incontro, che negli anni futuri diventerà la Cinecittà di Milano, progetto artistico e organizzativo destinato a essere il cuore della produzione cinematografica di questa parte d’Italia. Un luogo in cui possiamo pensare di dare spazio anche a un festival come questo, coraggioso e alternativo, originale e in divenire, di schietta vocazione internazionale e al tempo stesso in sintonia con la vocazione di Milano all’accoglienza”. “Come assessore alla Salute – conclude Landi di Chiavenna - ribadisco l’importanza di politiche attente e vicine alle esigenze della disabilità, in accordo e sinergia con i molti soggetti del privato sociale e dell’associazionismo che affiancano il Settore Handicap e Salute Mentale nella presa in carico di ragazzi, ragazze e adulti in difficoltà. I nostri obiettivi, rafforzati anche in questo ultimo anno di mandato, consistono primariamente nella tutela del progetto di vita e nel rispetto dell’identità della persona disabile, che i nostri servizi accompagnano lungo le diverse tappe dell’esistenza, promuovendo la maggiore autonomia possibile. Appuntamenti come questo ci ricordano che una partecipazione sociale piena e gioiosa avviene laddove all’assistenza si aggiungono occasioni di svago, di apprendimento, di messa alla prova delle proprie capacità”.  
   
   
OFFICINA DELLE ABILITÀ, MILANO: UNA RISPOSTA CONCRETA AI BISOGNI DEI BAMBINI CON DISABILITÀ E ALLE LORO FAMIGLIE  
 
Milano, 27 ottobre 2010 - “Una realtà straordinaria, simbolo della sensibilità, della responsabilità e dello spirito innovativo di Milano, dove i bambini disabili imparano a essere autonomi e a relazionarsi con gli altri”. Lo ha detto il Sindaco Letizia Moratti, insieme con l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna, in occasione della visita all’”Officina delle abilità”, via Mac Mahon 92, primo Centro diurno dedicato ai bambini con disabilità. L’officina, nata da una sperimentazione durata due anni nella quale gli standard per adulti sono stati modulati sui bisogni evolutivi dei bambini, è un centro altamente specializzato che lavora sulle abilità dei piccoli pazienti per migliorarne la qualità della vita e favorirne l’inserimento sociale. I bambini presi in carico dal centro sono 25, di età compresa tra i 4 e gli 11 anni. I progetti mettono al centro sia l’incremento delle autonomie quotidiane, dall’igiene personale, al mangiare, al vestirsi, sia l’apprendimento, dalla lettura, alla scrittura, al calcolo. Un’altra prerogativa dell’Officina è il lavoro di riprogettazione continua delle proposte educative e dei percorsi individuali, infine il coinvolgimento delle famiglie attraverso momenti di ascolto e di condivisione. “Con questo Centro diamo una risposta concreta ai bisogni dei bambini con disabilità, attraverso un lavoro di rete in grado di definire il percorso educativo ottimale – ha sottolineato il Sindaco Letizia Moratti –. Un percorso che mette al centro le necessità dei bambini e quelle delle famiglie. Un esempio della vicinanza che il Comune, insieme a tante realtà private e del terzo settore, mette in campo ogni giorno per accogliere e sostenere i soggetti più deboli. Dalla rete dei Centri Diurni Disabili, strutture all’avanguardia che accolgono i disabili e le loro famiglie con progetti individuali di riabilitazione, con percorsi educativi e ricreativi, ai Centri Socio Educativi dove si sconfiggono solitudine ed esclusione sociale. Dal ‘Pronto Intervento Disabili’, un servizio pensato per offrire assistenza telefonica e garantire interventi tempestivi in caso di emergenza, ai contributi per le spese di trasporto, taxi e benzina, per migliorare la vita quotidiana di chi ha disabilità motorie. Inoltre stiamo lavorando con Atm su un altro fronte decisivo, quello del trasporto pubblico, investendo, nel 2010, 4 milioni di euro per realizzare gli ascensori in metropolitana, per rinnovare la segnaletica, per sostituire le pedane mobili sugli autobus, per implementare il sistema di informazioni audio per i non vedenti su tutti i mezzi di superficie e in metropolitana. Per una Milano sempre più vivibile, all’avanguardia, che sia veramente vicina a tutti i suoi cittadini”. “A cominciare da coloro – ha aggiunto Landi di Chiavenna – che pongono una domanda di riconoscimento della propria individualità e personalità. La domanda che un disabile porta con sé è quella di un’oggettività che aspira a realizzarsi, pur nella complessità e nei limiti di ciascuno. L’officina delle Abilità, da noi intensamente voluta, il primo Centro Diurno di Milano dedicato ai bambini disabili, è un contesto privilegiato e speciale ove questa domanda di normalità e di serenità trova un primo, importante sbocco. Qui infatti 25 bimbi tra i 5 e gli 11 anni avranno l’opportunità, correttamente seguiti, di intraprendere un percorso di autonomia attraverso l’apprendimento di piccoli gesti e di mansioni semplici, eppure fondamentali, basali, della vita quotidiana”. “Ci gratifica molto aver realizzato un progetto così articolato – ha concluso l’assessore –, che ci consente ancora una volta di parlare di disabilità con rinnovato senso di responsabilità istituzionale e con passione civile. Una città davvero internazionale e solidale come Milano non può ignorare quella parte di popolazione che vive la disabilità come condizione permanente e quindi come bisogno, di servizi, di assistenza, di prossimità. L’assessorato alla Salute s’è fatto interprete convinto di questa domanda di aiuto, potenziando i servizi esistenti e avviando significativi tavoli di lavoro, in collaborazione stretta e partecipata con il privato sociale e l’associazionismo, per elaborare piani di intervento che arrivino là dove il bisogno è emergente, come ad esempio nel caso dell’autismo. Per questo possiamo dire che l’Officina rientra sostanzialmente e programmaticamente in una prospettiva, che è quella del Settore Handicap e Salute Mentale, finalizzata a costruire attorno alla persona disabile, sin dall’infanzia, un progetto di vita, il più possibile autonomo, ma sicuramente anche soddisfacente, sereno, armonioso. Gli standard pedagogici convenzionali dei Cdd per adulti sono stati modulati sui bisogni evolutivi dei bambini, in coordinamento con le strutture di Neuropsichiatria infantile. Gli obiettivi degli educatori saranno molto concreti perché è di concretezza che le famiglie hanno bisogno”.  
   
   
“LE MINACCE ALLA QUALITÀ DEL FARMACO” A MILANO UNA TAVOLA ROTONDA SUL TEMA DELLA CONTRAFFAZIONE FARMACEUTICA.  
 
Milano, 27 ottobre 2010 - Contraffazione farmaceutica, penetrabilità dei canali di distribuzione, qualità delle materie prime, sicurezza della produzione e incontrollabile fenomeno dell’acquisto on line. Questi i temi al centro della Tavola Rotonda dal titolo: “Le minacce alla qualità del farmaco”, organizzata da Mipharm, tenutasi il 25 ottobre a Milano, cui hanno partecipato il Senatore Luigi D’ambrosio Lettieri, Segretario della Xii Commissione Igiene e Sanità del Senato, la Dottoressa Maria Cristina Gaudiano dell’Istituto Superiore di Sanità - Dipartimento del Farmaco, la Professoressa Gloria Saccani Jotti dell’Università di Parma, il Dottor Giorgio Foresti, Presidente di Assogenerici, il Dottor Giuseppe Miglio, Presidente e Amministratore Delegato di Mipharm Spa. Evitare di entrare in contatto con farmaci contraffatti in Italia è molto facile. Basta rivolgersi a farmacie e parafarmacie. Nel panorama internazionale, infatti, la rete di distribuzione farmaceutica italiana è considerata tra le più sicure, grazie anche al sistema di tracciabilità attraverso il bollino ottico, che consente il monitoraggio dei farmaci, dalla produzione alla consegna in farmacia, garantendo all´utente un elevato livello di sicurezza. Il rischio è inferiore allo 0,1%, di fronte a una media europea dell’1% e a un preoccupante 6-7% a livello globale. Ma fuori dai luoghi deputati, invece, acquistare un farmaco contraffatto è semplicissimo: basta un collegamento a internet. Il principale veicolo di distribuzione di farmaci contraffatti e illegali, infatti, è rappresentato dall´e-commerce farmaceutico, fenomeno in costante aumento, cui fa ricorso una parte non trascurabile della popolazione italiana sulla base di presunte garanzie di economicità e anonimato. Le fonti ufficiali stimano che oltre il 50% dei farmaci commercializzati tramite web sia contraffatto e le Autorità competenti di controllo e vigilanza hanno accertato che una percentuale elevatissima di farmaci acquistati attraverso questi canali di vendita presenta concentrazioni di principio attivo non corrispondenti a quelle dichiarate, oppure sostanze diverse da quelle dichiarate e, in alcuni casi, nessun principio attivo. Secondo il servizio di verifica statunitense Legiscript, poi, il 99% delle farmacie on line non rispetta gli standard di legge: l´85% dei siti non chiede la prescrizione per la vendita dei farmaci, anche quando obbligatoria per Legge, mentre per l´8% dei siti è sufficiente una ricetta inviata via fax e quindi ad alto rischio di falsificazione. In questo scenario, nel luglio scorso la Xii Commissione Igiene e Sanità del Senato ha approvato l’indagine conoscitiva sul fenomeno della contraffazione e dell’e-commerce farmaceutico, cui è seguita la scorsa settimana la presentazione di una mozione sottoscritta da 80 senatori di maggioranza e opposizione per conferire maggior forza e autorevolezza alle proposte dell’indagine stessa. “Proposte che – dichiara il senatore Luigi D’ambrosio Lettieri, Segretario della Xii Commissione Igiene e Sanità del Senato e relatore dell’indagine – comprendono: l’evoluzione della normativa in ambito internazionale con sostegno alla convenzione che introduce il reato di "crimine farmaceutico", il potenziamento e coordinamento delle azioni di contrasto al fenomeno attraverso la sinergia tra i diversi soggetti istituzionali coinvolti, il riconoscimento legislativo per Impact-italia (la task force anticontraffazione composta da Aifa, Iss, Ministero della Salute, Nas insieme ad altre istituzioni interessate a questo fenomeno, quali Ministero dell’Interno, Agenzia delle Dogane, Ministero dello Sviluppo Economico), il coordinamento nazionale delle attività investigative, la certificazione dei siti e programmi di informazione alla collettività”. “Su internet – continua D’ambrosio Lettieri – si viaggia e si compra di tutto, a rischio e pericolo della propria salute, delle proprie tasche e anche di quelle del Servizio Sanitario Nazionale”. “I farmaci più venduti sul web – commenta la Professoressa Gloria Saccani Jotti dell’Università di Parma - sono ad alto rischio di tossicità: antidolorifici, tranquillanti, prodotti per migliorare le prestazioni fisiche e mentali, in particolare ormoni anabolizzanti, farmaci contro la disfunzione erettile, sostanze dimagranti. E la frode è dietro l’angolo. A portata di clic e senza ricetta. Non si tratta solo di una lesione alla proprietà brevettuale, che determina danno all´economia del Paese come avviene per tutti i casi di contraffazione. Quando si parla di farmaci il danno più rilevante è quello prodotto alla salute pubblica. A seconda, infatti, del tipo di contraffazione (principi attivi o eccipienti diversi da quelli dichiarati, sotto dosati, di scarsa qualità), si possono verificare casi di tossicità, inefficacia, ritardo o incompletezza della risposta terapeutica”. “Dentro il complesso fenomeno dell´e-commerce si nasconde una florida attività criminosa operante a livello internazionale, come emerge ogni giorno dalla infaticabile attività di contrasto delle autorità competenti, – illustra D’ambrosio Lettieri - come dimostrano i risultati dell’operazione Pangea Iii, portata a termine la scorsa settimana, che ha visto il sequestro di 10.000 farmaci contraffatti, importati illegalmente nel nostro Paese. Proprio dalle forze di polizia e dalle dogane – prosegue D’ambrosio Lettieri - è emersa con forza l’esigenza di norme certe per contrastare il fenomeno, dato che anche in Italia la vendita illecita di farmaci illegali o contraffatti, di integratori alimentari e cosmetici, attraverso il web e gli esercizi commerciali non autorizzati, risulta in costante aumento”. “Per questo motivo – conclude D’ambrosio Lettieri – sono molto soddisfatto del risultato ottenuto con la sottoscrizione della mozione bipartisan sopracitata, che impegna il Governo sul fronte della collaborazione internazionale, agevolando la sinergia tra le competenze, le funzioni e le attività dei soggetti istituzionali impegnati in materia e adoperandosi in sede nazionale e comunitaria per una più efficace azione di controllo, vigilanza e contrasto dell´ e-commerce farmaceutico”. Ma il problema della contraffazione farmaceutica non riguarda solo i singoli cittadini che attraverso canali illegali entrano in contatto con prodotti a rischio. Il fenomeno può interessare anche le aziende farmaceutiche che utilizzano materie prime contraffatte. “Sono stati, infatti, riportati casi a livello mondiale – dichiara la dottoressa Maria Cristina Gaudiano dell’Istituto Superiore di Sanità - in cui, per la produzione di farmaci, sono state impiegate materie prime provenienti da produttori non autorizzati o adulterate, a cui erano state aggiunte sostanze estranee ai fini di frode. Particolarmente drammatica per i suoi esiti è stata l’adulterazione dell’eparina da parte di produttori cinesi per l’aggiunta di una sostanza eparino-simile, che ha causato gravi reazioni avverse e morti negli Usa e in Germania nel 2008, oltre al caso della sostituzione dell’eccipiente glicerina con il dietilen-glicole (il liquido antigelo per le macchine) che ha provocato decessi e gravi reazioni avverse a Panama nel 2006, in India nel 1998 e in Nigeria nel 1990. Durante “l’emergenza eparina” – continua la dottoressa Gaudiano - l’Iss ha effettuato analisi di centinaia di lotti di materie prime e di prodotti finiti e ha apportato il proprio contributo tecnico-scientifico per la gestione dell’emergenza a livello nazionale e internazionale, attraverso lo sviluppo di metodi analitici idonei”. “A questa dinamica –aggiunge il dottor Giorgio Foresti, Presidente di Assogenerici - non è estranea la tendenza a ridurre i margini dei produttori, con l’abbassamento dei prezzi dei farmaci. Oggi il costo delle materie prime impatta ancora in modo decisivo sul prezzo del medicinale e se questo scende in modo eccessivo, il produttore si trova costretto a indirizzarsi verso fornitori di materie prime più convenienti, a scapito della qualità e della sicurezza. E’, quindi, fondamentale trovare un giusto equilibrio: prezzi adeguati a mantenere la convenienza a produrre farmaci, anche datati, ma fondamentali. In questo senso, il caso dell’eparina è emblematico. Se si comprimono eccessivamente i margini, c’è il rischio che resti in circolazione soltanto la ‘moneta cattiva’, per così dire”. “Peraltro, la qualità di un prodotto non è determinata solo dalla “marca”– continua Foresti – tanto che nel mondo dei farmaci generici non si sono mai riscontrati casi di contraffazione. Quello che conta è la cura nell’approvvigionamento delle materie prime, gli aspetti di buona pratica nei processi produttivi, la sorveglianza nella distribuzione”. “In uno scenario così complicato, afferma il Cavalier Giuseppe G. Miglio, Presidente e Amministratore Delegato di Mipharm Spa, il ruolo del produttore di farmaci diventa assolutamente centrale al fine di garantire livelli qualitativi adeguati. E’ indubbio che la qualità abbia un costo significativo sia in termini di risorse umane qualificate che di investimenti in tecnologia e processi che, un’azienda come Mipharm, deve garantire per poter soddisfare i requisiti imposti dalle normative e dalle autorità sanitarie, sia italiane che di altri paesi (es. Fda americana) e dai propri clienti.” “Ciò che colpisce, continua il Cavalier Miglio, è che l’Italia, che pure ha una struttura industriale di tutto rispetto, sta progressivamente perdendo spazio in questa importante funzione. Solo il 15% circa dei nuovi farmaci generici registrati in Italia dal gennaio di quest’anno saranno fabbricati nel nostro Paese. Le Autorità dovrebbero guardare con preoccupazione a questa tendenza, poiché è ovvio che la produzione in Italia sia più facilmente controllabile e possa, dunque, assicurare la necessaria qualità. Da parte mia, non sono disposto a risparmiare su qualità e controlli nella convinzione che siano elementi imprescindibili su cui Mipharm sta basando anche la propria strategia competitiva”.  
   
   
PROPOSTA PER UNA NUOVA PETIZIONE: L’UE DEVE PROVVEDERE A INSERIRE L’IMPATTO DEL DOLORE SULLA SOCIETÀ NELL’AGENDA DECISIONALE  
 
 Milano, 27 ottobre 2010 - Efic, la Federazione Europea dei Capitoli dell’Associazione per lo Studio del Dolore (Iasp ), chiede all’Unione Europea e ai Governi degli Stati membri di prendere misure adeguate per affrontare l’impatto del dolore sulla società. L’11 ottobre, 40 esperti provenienti da tutta Europa si sono riuniti per discutere l’ordine del giorno del secondo Congresso “L’impatto sociale del dolore” (Sip, “Societal Impact of Pain”) che si svolgerà a Bruxelles nel maggio 2011. Il professor Kris Vissers, docente di cure palliative e dolore presso l’università di Radboud, a Nijmegen (Paesi Bassi) e membro Efic ha proposto la sottoscrizione di una petizione in cui si richiede ai Governi europei e alle istituzioni dell’Ue di intraprendere azioni concrete per far fronte all’impatto sociale del dolore, fra cui: 1. La creazione di una piattaforma di scambio delle migliori pratiche: molti Stati membri hanno progetti, legislazioni e programmi di ricerca estremamente validi, di cui non tutti sono a conoscenza; 2. L’offerta di percorsi educativi e formativi approfonditi per i professionisti: l’attuale curriculum dei medici non comprende conoscenze adeguate in merito al dolore e alle possibili cure; 3. L’istituzione di punti di riferimento: avere standard uniformi a livello di Unione Europea è una necessità primaria. Il professor Giustino Varrassi, Presidente Efic, ha affermato: “Il dolore è un problema sanitario non indifferente, che affligge milioni di persone in Europa. Per questo è fondamentale che venga affrontato non solo in termini di costi diretti per i sistemi sanitari nazionali, ma più in generale di costi pubblici, che pesano sullo Stato sociale, e di conseguenze negative per l’economia. La petizione servirà a rianimare il dialogo con l’Unione Europea e i responsabili delle politiche nazionali, affinché inseriscano l’impatto sociale del dolore in cima alle priorità della loro agenda”. Secondo il rapporto “Special Eurobarometer 272e”, pubblicato dalla Commissione Europea nel 2007, un cittadino europeo su quattro è stato affetto da dolore cronico a muscoli, articolazioni, collo e schiena per almeno tre mesi – una condizione che a sua volta ha compromesso la capacità di portare a termine le normali attività quotidiane. Tale fenomeno sottolinea la portata dell’impatto del dolore cronico sulla società di oggi e rivela un significativo squilibrio fra i vari Paesi. Inoltre, dal momento che la popolazione europea sta progressivamente invecchiando, è possibile prevedere un aumento nella frequenza e nel conseguente impatto del dolore cronico sulla società. A maggio 2010, circa 200 esperti altamente qualificati provenienti da 28 Paesi europei si sono riuniti per discutere sull’impatto sociale del dolore. In base alle osservazioni principali è emerso che, in materia di trattamento del dolore, la comunità scientifica europea non ha ancora raggiunto un ampio consenso, né acquisito conoscenze e strumenti di valutazione comuni ed efficaci. La conclusione è stata unanime: i pazienti che ricevono cure adeguate hanno un costo inferiore per la società e l’economia dei governi nazionali rispetto ai pazienti non curati. I partecipanti all’incontro di preparazione al prossimo Sip hanno accettato di aprire il dibattito sulla petizione all’interno delle proprie organizzazioni nazionali, estendendolo anche ad altre associazioni. La versione definitiva della petizione sarà presentata al Congresso “L’impatto sociale del dolore” che si terrà a maggio 2011 a Bruxelles. Www.sip-meetings.org/    
   
   
PREMIO GRANDE IPPOCRATE PER IL RICERCATORE MEDICO DELL’ANNO  
 
Genova, 27 ottobre 2010 - Il Premio “Grande Ippocrate per il ricercatore medico dell’anno” è stato istituito nel 2008 da Unamsi, Unione Nazionale Medico Scientifica d’Informazione, e realizzato grazie al sostegno incondizionato di Novartis, con l’obiettivo di sostenere e sviluppare iniziative che consentano una migliore interazione tra il mondo della ricerca e i media, e di favorire la divulgazione scientifica presso il grande pubblico. Il riconoscimento viene assegnato agli studiosi che meglio sanno informare il pubblico sulle attività di ricerca svolte, grazie a un efficace dialogo con i rappresentanti dei media, alla disponibilità a fornire chiarimenti e approfondimenti e alla capacità di trasferire concetti complessi con un linguaggio accessibile a tutti. La cerimonia avrà luogo a Genova il 15 novembre 2010 Presso la Sala Camino Palazzo Ducale - Ingresso Piazza R. De Ferrari. Programma: Ore 16.00 Registrazione ospiti; Ore 16.30 Benvenuto: Francesco Brancati - Presidente Unamsi – Ansa; Angela Bianchi - Direttore Comunicazione Novartis Italia. Ore 16.45 Interviene: Claudio Burlando - Presidente Regione Liguria; Ore 17.00 Lezione magistrale Roberto Cingolani - Direttore scientifico Istituto Italiano di Tecnologia; Ore 17.20 Tavola Rotonda: “Le nanotecnologie per la salute e i media: semplificare le complessità” Coordina: Adriana Bazzi - Inviato del Corriere della Sera. Partecipano: Achille Patrizio Caputi - Ordinario di Farmacologia - Università di Messina; Leonardo Fabbri - Ordinario di Malattie respiratorie - Università di Modena e Reggio Emilia; Roberto Cingolani - Direttore scientifico Istituto Italiano di Tecnologia; Francesco Brancati - Presidente Unamsi – Ansa; Nicola Miglino - Vicepresidente Unamsi - Giornale del Medico. Ore 18.00 Roberto Cingolani riceve il Premio Grande Ippocrate per il Ricercatore medico dell’anno.  
   
   
CONVEGNO "VIVERE IN AUTONOMIA"  
 
Bolzano, 287 ottobre 2010 - - " Vivere in autonomia: ausili, domotica e servizi di supporto alle persone disabili e anziane" è il titolo del convegno organizzato dalla cooperativa sociale independent L che si terrà alla presenza degli assessori provinciali Richard Theiner, Christian Tommasini e Roberto Bizzo, giovedì 28 ottobre 2010, con inizio alle ore 9.00, presso la Sala di rappresentanza del Comune di Bolzano, in vicolo Gumer 7 a Bolzano. Dopo i saluti della autorità, l´assessore provinciale alle politiche sociali illustrerà nel suo intervento le politiche per le persone disabili e anziane e le strategie di svioluppo a breve e medio termine per vivere in autonomia. Nell´ambiot del convegno sarà, quindi, presentato il progetto Integrabile, sviluppato dalla cooperativa sociale independent L. Con il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo, della Provincia e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Si tratta di uno studio di fattibilità e progetto esecutivo per un’unità abitativa dimostrativa che prevede l’applicazione della domotica e degli ausili tecnologici per persone disabili e anziane, con l’obiettivo di favorirne una una vita indipendente e una migliore qualità della vita. Il progetto prevede la contestuale realizzazione di una rete socio-assistenziale di supporto (assistenza domiciliare, medico, servizi sociali, ecc.) e l´inserimento in un contesto urbano abituale (possibilità di accedere senza difficoltà a negozi, servizi, chiesa, scuola, mezzi di trasporto, ecc.) Il fruitore dell’appartamento, affiancato da un team multidisciplinare di esperti (consulente sociale, tecnico ausili, pedagogista, fisioterapista, ergoterapista e fisiatra) sarà in grado di comprendere e definire quali sono le attrezzature, gli strumenti e i servizi di cui effettivamente ha bisogno per poter affrontare una vita autonoma e soddisfacente nella propria abitazione. Al convegno interverrà lo staff tecnico che ha elaborato il progetto per questo appartamento dimostrativo, mentre vari esperti di livello nazionale ed europeo illustreranno analoghi progetti di vita indipendente già operativi o in fase di studio. Programma completo e ulteriori informazioni: http://www.Independent.it/, oppure info@independent.It, oppure 0473 200397.  
   
   
HANDIMATICA 2010 L’INNOVAZIONE AL SERVIZIO DELLA DISABILITÀ VIII MOSTRA-CONVEGNO NAZIONALE  
 
 Bologna, 27 ottobre 2010 - Convegni, esposizioni e laboratori in cui sperimentare le tecnologie in grado di migliorare la qualità della vita di disabili e anziani. È dedicata a “responsabilità e autonomia” l’edizione 2010 di Handimatica, la mostra-convegno italiana per l’integrazione e l’autonomia, organizzata dalla Fondazione Asphi. Appuntamento dal 25 al 27 novembre a Bologna. Bastoni collegati a una guida vocale che accompagnano i non vedenti verso i più vicini negozi e uffici accessibili. Software che si adattano a qualsiasi movimento permettendo di scrivere, comunicare e utilizzare i computer. Soluzioni per l’interazione tra voce e lavagne multimediali e “semplici” joystick da carrozzina che consentono di gestire tutte le funzioni di un moderno smartphone. E poi convegni e seminari sulla diffusione della scuola digitale, le potenzialità delle tecnologie “mobile”, la dichiarazione Onu per i diritti delle persone disabili. Questo e molto altro ancora a Handimatica 2010, la mostra-convegno sulle tecnologie per la disabilità in programma a Bologna dal 25 al 27 novembre. La manifestazione, giunta all’ottava edizione e promossa dalla Fondazione Asphi Onlus sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica, è dedicata quest’anno a “Responsabilità e autonomia”, intese come parole chiave per apportare un miglioramento reale alla qualità di vita delle persone disabili e anziane. Nuova la sede, scelta per coniugare l’attenzione alla formazione con la sensibilità per le tecnologie: dalla fiera di Bologna Handimatica 2010 si sposta infatti alla Fondazione Aldini Valeriani (via Sario Bassanelli 9), centro di eccellenza bolognese per lo sviluppo e la promozione dell’innovazione. “Handimatica 2010 ha fra gli obiettivi principali quello di comunicare ai giovani la voglia di appassionarsi al tema dell’integrazione, che non riguarda solo le persone che hanno un deficit ma che riguarda tutti i cittadini - dice Carlo Orlandini, presidente di Asphi -. La tecnologia può aiutare a raggiungere questo scopo, in particolare se usata con freschezza, creatività, disponibilità e voglia di cambiare in meglio la vita di tutti, caratteristiche queste che contraddistinguono le risorse giovanili di un paese.” Attraverso un’ampia area espositiva divisa in otto percorsi tematici con le soluzioni proposte da aziende, associazioni, enti no profit e istituzioni, Handimatica creerà un ponte tra la richiesta e l’offerta di servizi tecnologici per l’autonomia e l’integrazione. Spazio, quindi, agli strumenti per la comunicazione nell’ambito della disabilità sensoriale, alle tecnologie per la scuola, la didattica e la formazione, all’accessibilità di siti internet, testi scritti e della cultura in generale. Non mancheranno le tecnologie per la mobilità e per la partecipazione, la domotica e le soluzioni più innovative per l’adattamento degli spazi per creare un ambiente favorevole a scuola e sul lavoro, per lo sport e per il tempo libero. Tra le tecnologie in esposizione, anche un “tavolo touch” per lavorare in gruppo in modo digitale e applicazioni di “realtà virtuale”. Ma Handimatica è, come sempre, anche luogo per apprendere e confrontare idee, proposte e soluzioni attraverso convegni, seminari e laboratori. La manifestazione si apre, infatti, giovedì 25 novembre alle ore 10.00 con il convegno “Responsabilità e autonomia: la passione di chi opera, da trent’anni, per cambiare il mondo”: nel trentennale di Asphi, un’occasione per ripensare un percorso in cui la crescente affermazione dei diritti delle persone disabili si è intrecciata con la rivoluzione informatica. La scuola italiana a confronto con l’introduzione delle tecnologie digitali e le potenzialità del web 2.0 è invece al centro del convegno su “Innovazione nella didattica, Lim e integrazione scolastica verso l’aula digitale inclusiva”, in programma alle ore 15.00. Nel pomeriggio di giovedì anche il seminario “Migranti e disabili: tecnologia delle mediazioni e dei mediatori”, la presentazione del progetto “Firb Ret@ccessibile” per l’e-learning accessibile avviato da un anno da alcune università insieme alla Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano, e un seminario sulla cittadinanza attiva e il superamento del “digital divide”. Due i convegni in programma venerdì 26 novembre. Si inizia alle ore 10.00 con “La tecnologia, oggi e domani, in tutti gli ambiti di vita”, una panoramica sugli strumenti Ict e sul loro potenziale per l’incremento dell’autonomia delle persone disabili. Nel pomeriggio (alle ore 15.00) si parla di “International Classification of Functioning”, il nuovo sistema di classificazione dell’Organizzazione mondiale della sanità che associa lo stato di salute di una persona alla sua partecipazione alla vita sociale: il convegno si focalizzerà in particolare sull’utilizzo di questo sistema per il collocamento mirato delle persone disabili. Nella stessa giornata, anche un seminario in cui il Ministero dell’Istruzione illustrerà, per la prima volta in assoluto, i progetti dell’“azione 6”, overo i software gratuiti per il sostegno all’apprendimento degli alunni con disabilità. Nell’appuntamento su “Coop sociali: Icf e qualità dei servizi” verranno invece esposti i risultati di una ricerca coordinata da Asphi nelle diverse province emiliane, volta a definire un modello condiviso di qualità della presa in carico. Nel seminario “Ci vorrebbero i sottotitoli!” saranno invece presentati i risultati del progetto europeo “Net4voice”, una sperimentazione sulle tecnologie di riconoscimento vocale per la sottotitolazione in diretta del parlato in contesti formativi. La giornata di sabato 27 novembre parte alle ore 10.00 con un secondo seminario del Ministero dell’Istruzione sui “software inclusivi”, mentre alle ore 15.00 è in programma il convegno su “Politica, partecipazione e istituzioni: tutti parlano di innovazione e di tecnologia e sociale, ma quale priorità?”, in cui si discuterà del ruolo della politica a fronte delle richieste di tecnologie accessibili espresse dalle persone disabili. Nella giornata conclusiva di Handimatica, anche il seminario “Lost in translation”, che esplorerà i sentieri della “comunicazione aumentativa e alternativa” basata su sistemi simbolici, icone, pittogrammi, illustrazioni e foto. Denso di appuntamenti è anche il programma dei laboratori per l’aggiornamento, l’approfondimento e la sperimentazione delle nuove tecnologie. In primo piano a Handimatica ci saranno, tra l’altro, la robotica e il digitale come chiave dell’insegnamento, l’accessibilità al sapere e i nuovi ausili per gli ipovedenti. In un laboratorio teatrale andrà in scena la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone disabili, mentre in “Mobi4 access” gli studenti della Fondazione Aldini Valeriani saranno impegnati a costruire un “telefono cellulare del futuro” utilizzabile dai disabili. Www.handimatica.it/    
   
   
MUSICA E SOLIDARIETÀ. UTO UGHI A MILANO PER SOSTENERE IL PROGETTO "ONE DAY STOP CANCER IN WOMEN"  
 
Milano, 27 ottobre 2010 - Una serata speciale all´insegna della grande musica e della solidarietà, con il Maestro Uto Ughi che si esibirà assieme alla Cei Youth Orchestra, diretta dal Maestro Igor Coretti-kuret, all’Auditorium “laVerdi”, domenica 7 novembre, alle ore 21.00, per sostenere le iniziative della Fondazione Donna a Milano onlus. Il concerto, che si svolge in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e il Parlamento Europeo – Ufficio di Milano, è organizzato dalla Fondazione Donna a Milano Onlus per promuovere il dialogo interculturale e raccogliere fondi per il progetto “One day stop cancer in women” che la Fondazione sta realizzando in Ghana. “Cultura e beneficenza sono un binomio vincente soprattutto quando l´obiettivo è la cura delle donne, vere protagoniste della nostra epoca”, ha detto l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory. La Fondazione Donna a Milano Onlus, guidata dalla professoressa Maria Rita Gismondo, offre servizi, consulenza e aiuto alle donne lombarde in difficoltà, allo scopo di contrastare le discriminazioni, intervenire sui disagi femminili e promuoverne la salute. La Cei Youth Orchestra è composta da circa novanta giovani musicisti, di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, provenienti dall’Albania, dall’Austria, dalla Bulgaria, dalla Repubblica Ceca, dall’Italia, dalla Romania, dalla Slovenia e da altri Paesi europei. Nata nel 1998 come Young Musician International Simphony Orchestra, è stata ribattezzata nel 2004 Cei Youth Orchestra per volontà dei capi di governo dei 18 Paesi Membri dell’Iniziativa Centro Europea, con l’intento di promuovere la cooperazione culturale e l´integrazione in Europa. La sua unicità ha convinto la Commissione Cultura dell’Unione Europea a inserire la Cei Youth Orchestra nella rosa ristretta degli 11 progetti di cooperazione multi annuale (2007-2013) dell’Eacea. Il Maestro Ughi, che ha suonato con le più prestigiose orchestre e sotto la direzione dei più grandi direttori, da Giuseppe Sinopoli e Lorin Maazel, il 7 novembre eseguirà il Concerto per violino e orchestra in Re maggiore (Op. 35) di Ciajkovskij e la Suite sinfonica Sheherazade (Op. 35) di Nikolai Rimsky-korsakov. Per informazioni su biglietti e prenotazioni Biglietteria Auditorium laVerdi – tel. 02/83389.401-2-3 www.Vivaticket.it/  info@auditoriumdimilano.Org    
   
   
GIORNATA EUROPEA SULLA DEPRESSIONE ”LA DEPRESSIONE IN FAMIGLIA: COME SI RICONOSCE?”  
 
 Milano, 27 ottobre 2010 - Forum Meeting Università degli Studi di Milano Centro Studi Psichiatrici (Cen.stu.psi.), European Medical Association (E.m.a.) organizzano un incontro rivolto a tutti A Milano il 27 ottobre alle ore 18,30 presso l’ Università degli Studi di Milano Dipartimento di Scienze Farmacologiche - Via Balzaretti, 9 sul tema: ”La Depressione in famiglia: come si riconosce?”. Il programma prevede questi interventi: Julien Mendlewicz - Psichiatra – Presidente dell´ “European Brain Council” - (Bruxelles) ”Natura della Depressione”; Giorgio Racagni - Neurofarmacologo – Direttore Dipartimento di Scienze Farmacologiche dell’Università degli Studi di Milano - (Milano); ”Terapia della Depressione: il depresso è a rischio?" Eugenio Aguglia - Psichiatra – Presidente Eletto Società Italiana di Psichiatria - (Catania); ”La Giornata sulla Depressione in Italia e in Europa dopo sette edizioni” Giuseppe Tavormina - Psichiatra – Presidente del “Centro Studi Psichiatrici”- Segretario dell´Eda Italia Onlus - (Provaglio d´Iseo, Bs); ”Il Depression Day : l´esperienza del Portogallo" Maria Luisa Figueira - Psichiatra – Presidente della Società Portoghese di Psichiatria e Salute Mentale - (Lisbona); Moderatore : Sergio Angeletti Al termine della riunione viene offerto un rinfresco "antidepressivo".  
   
   
DAL 30 OTTOBRE PARTE "LA MILANO DEL CARAVAGGIO"  
 
Milano, 27 ottobre 2010 - Partirà sabato 30 ottobre, con l´apertura straordinaria della Chiesa di San Paolo Converso, il ciclo di visite guidate gratuite dell´iniziativa "La Milano del Caravaggio". Dal prossimo week end i visitatori potranno scoprire i grandi capolavori, ammirati e studiati dal giovane Caravaggio, nelle chiese e nei musei della città meneghina. L´iniziativa - sostenuta dall´assessorato alla Cultura della Regione Lombardia con Provincia di Milano e Fondazione Cariplo e patrocinata dall´Assessorato al Turismo, Marketing Territoriale, Identità del Comune di Milano - si inserisce all´interno di un panorama di attività più ampio che prevede anche laboratori gratuiti nelle scuole primarie e secondarie di tutta la Lombardia per celebrare il quarto centenario della morte dell´artista, che a Milano nacque e fu battezzato il 30 settembre 1571 nella parrocchia di Santo Stefano in Brolo, e sempre a Milano, a tredici anni, divenne allievo del pittore bergamasco Simone Peterzano. "Fin dal mio insediamento - ricorda l´assessore regionale alla Cultura, Massimo Buscemi - ho sostenuto che ci fosse l´urgenza di rendere fruibile al grande pubblico il patrimonio artistico e culturale della nostra regione. Con questo progetto intendiamo avvicinare turisti, e non, alla scoperta dei capolavori custoditi nelle nostre chiese e musei. Con il coinvolgimento delle fasce più giovani, intendiamo svolgere un´azione di sensibilizzazione sul valore e l´importanza della cultura vista anche in un´ottica di risorsa economica da valorizzare". Le visite guidate proporranno ai partecipanti una rilettura degli Studi caravaggeschi del critico d´arte Roberto Longhi che individua proprio nell´arte lombarda il seme del genio del Caravaggio. Durante la tappa di sabato 30 ottobre, la Chiesa di San Paolo Converso aprirà le porte al pubblico per mostrare la ricca decorazione ad affresco dei fratelli Campi. Nella chiesa sconsacrata, dalle 10.00 alle 17.30, sono previsti oltre 10 appuntamenti con guide esperte che faranno vivere al visitatore un viaggio inedito tra arte, storia e cultura del Cinquecento lombardo. Le visite proseguiranno nei fine settimana successivi, fino all´11 dicembre, presso chiese e pinacoteche della città di Milano, svelando in alcuni casi luoghi interdetti normalmente al pubblico e aperture dedicate. Per informazioni e prenotazione (obbligatoria) telefono 02 6596937 - 02 6597728 (lunedì 9.00-13, martedì-venerdì 9.00-13.00 e 14.00-18.00).  
   
   
CARAVAGGIO UNA MOSTRA IMPOSSIBILE MILANO, PALAZZO DELLA RAGIONE 10 NOVEMBRE 2010 – 13 FEBBRAIO 2011 AUDIZIONE PER PERFORMER NEI PANNI DI CARAVAGGIO  
 
Milano, 27 ottobre 201 0- In occasione della mostra Caravaggio. Una mostra impossibile, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano e Arthemisia Group annunciano l’audizione che si è tenuta il 25 ottobre apresso la Sala Conferenze di Palazzo Reale, Piazza Duomo 12 Milano per la selezione di 11 performer che interpreteranno il personaggio di Caravaggio. I performer avevano il compito di calarsi nei panni del pittore per accompagnare i visitatori all’interno della mostra trascinandoli con parole e suggestioni nell’Italia del Seicento tra i vicoli malfamati da cui nacque la sua arte fino ai palazzi e le chiese in cui si concretizzò. Per l’audizione si cercavano performer (maschi) con capacità comunicative e attoriali, tra i 18 e i 35 anni, allievi o ex allievi di scuole di teatro o a laboratori teatrali. E’ ancora possibile inviare i curriculum con foto, scrivendo a chico@iol.It. Un nuovo straordinario evento dedicato a Caravaggio, nella sua terra di origine, chiude le celebrazioni per il quarto centenario della morte del maestro lombardo. Tutte le opere di Michelangelo Merisi (1571 – 1610) si potranno ammirare nel loro folgorante splendore nella mostra Caravaggio. Una mostra impossibile allestita in Palazzo della Ragione a Milano, dal 10 novembre 2010 al 13 febbraio 2011. Ma non solo. Entrando nello spazio espositivo il pubblico sarà accompagnato da Caravaggio in un affascinante viaggio alla scoperta dei segreti della sua vita e della sua arte. Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, dalla Rai Radiotelevisione Italiana, e prodotta e organizzata da Arthemisia Group e Palazzo della Ragione, la Mostra impossibile del Caravaggio raccoglie 65 capolavori - l’intero corpus delle opere di Michelangelo Merisi, nessuna esclusa e comprese alcune attribuite – riprodotti ad altissima definizione e disposti lungo un itinerario cronologico. Un viaggio “impossibile” tra dipinti disseminati nei musei, nelle chiese e nelle collezioni private di tutto il mondo, che diventa realtà nell’era della riproducibilità digitale dell’opera d’arte. "Un Caravaggio impossibile ma probabile, con una premessa: non c´è cultura senza educazione. Questo è il senso del progetto - spiega l´Assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory -. L´arte antica ha bisogno di futuro e questo Caravaggio virtuale ha qualcosa di molto reale: la possibilità di conoscere la bellezza dell´arte attraverso la tecnologia, con il sorprendente risultato di riuscire a vedere tutte le opere di Caravaggio in un unico spazio scenico". Grazie a questo progetto ideato e curato da Renato Parascandolo, realizzato dalla Rai in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, le opere di Caravaggio conservate da Parigi a San Pietroburgo, da New York a Princeton, da Dublino a Vienna, da Roma a Napoli, Firenze, Siracusa, ecc. Sono oggi fruibili in uno stesso luogo. I quadri, riprodotti in digitale con tecnologie d’avanguardia ad altissima definizione, nel rigoroso rispetto delle dimensioni, dei colori e della luce originali, si trovano finalmente riuniti realizzando un sogno a lungo coltivato da studiosi, critici e appassionati. L’esposizione supera spazio e tempo e fa rivivere a distanza di secoli il pittore più moderno e rivoluzionario della storia, seguendo passo dopo passo le tappe dalla sua opera e della sua vita burrascosa. Entrando in una vera e propria wunderkammer, i visitatori saranno infatti accolti da performer nei panni del grande maestro e verranno condotti nel suo mondo attraverso aneddoti di vita vissuta e racconti sulle opere, scanditi in tre fasi temporali: gli esordi, la maturità, il periodo precedente la prematura scomparsa. Caravaggio rivive altresì attraverso numerosi film, documentari storici e spettacoli a tema, proiettati su grandi schermi televisivi; l’atmosfera dell’epoca si respira nella sezione con i quattro dipinti del maestro in cui compaiono strumenti musicali e spartiti. Un sottofondo sonoro di madrigali, cantati da un coro a quattro voci, pervade l’ambiente: sono le musiche dipinte dal Caravaggio in quattro opere famose: Riposo durante la fuga in Egitto (1596), le due versioni del Giovane che suona il liuto (1596-97) e Amore vincitore (1602). Www.caravaggio.rai.it/  www.Mostreimpossibili.rai.it/    
   
   
NEL VOLTO DEL DISEGNO OMAR GALLIANI PRATO: DAL 20 NOVEMBRE 2010 AL 23 GENNAIO 2011  
 
 Prato, 27 ottobre 2010 - La galleria Eleonora D´andrea Arte Contemporanea (che ha sede a Prato e a Milano) prosegue la sua nuova stagione espositiva con una prestigiosa mostra personale di Omar Galliani nella sede di Prato. Il progetto, a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei, studiato appositamente per gli spazi della galleria dai curatori assieme all´autore ed in concertazione con la gallerista, s´incentra sul "Volto" visto sia come concetto che come parte del corpo e intende mostrare le diverse peculiarità dei nuovi lavori dell´artista. Non una semplice mostra personale dunque, ma una dichiarazione d´intenti che ha un valore aggiunto rispetto alle precedenti esposizioni e mostra una valenza duplice : l´attenzione allo sguardo e la natura del mezzo-strumento (la tavola di legno di pioppo) che viene evidenziata in modo peculiare. Il Volto rappresentato diviene così veicolo per evidenziare un disegno disossato e scarnificato, maggiormente tangibile e tattile rispetto al passato, che segna la stretta compenetrazione tra soggetto e supporto. La presentazione del progetto espositivo si terrà giovedì 11 novembre alle ore 18.30 nella sede milanese della galleria in un incontro-intervista moderato dai due curatori all´interno della rassegna "Riscontri generazionali".