Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Ottobre 2010
L’ENEA PER IL SISTEMA ELETTRICO NAZIONALE DI DOMANI LE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO NELL´AMBITO DELL´ACCORDO DI PROGRAMMA CON IL MSE  
 
 Roma, 27 ottobre 2010 - “Il sistema elettrico è uno dei cardini dell’economia e del benessere di un Paese, e oggi più che mai deve avere caratteristiche di economicità, sicurezza e compatibilità ambientale, per assicurare ad un Paese industrializzato, come è il nostro, le condizioni per uno sviluppo sostenibile.” - Ha dichiarato l’Ing. Giovanni Lelli, Commissario dell’Agenzia Enea, in apertura dei lavori del convegno “L’enea e la Ricerca di Sistema Elettrico”, che si è tenuto oggi presso il Centro Ricerche della Casaccia, nei pressi di Roma. – “Sono questi gli obiettivi alla base dell’Accordo di Programma che il Ministero dello Sviluppo Economico ha in corso con l’Enea per lo svolgimento di attività di Ricerca e Sviluppo su temi strategici in campo energetico, che contribuiranno a migliorare il Sistema Elettrico nazionale a totale beneficio del cittadino, permettendoci, al tempo stesso, di vincere la sfida che gli obiettivi comunitari ci pongono per il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di gas climalteranti.” L’ing. Lelli ha evidenziato che: “Questo Accordo rappresenta uno dei principali programmi in cui l’Enea è impegnata, perché si basa sulle tematiche di maggior rilievo strategico per la nostra Agenzia, come le energie rinnovabili, il nucleare e l’efficienza energetica. I risultati conseguiti negli ultimi due anni confermano il ruolo dell’Enea come riferimento nazionale per la ricerca ad ampio raggio nel settore dell’energia.” Sono stati presentati ieri i risultati delle attività di ricerca svolte in collaborazione con istituti universitari e le società partecipate Sotacarbo ed Fn, a consuntivo dei primi due anni del precedente Accordo di Programma, che hanno riguardato in particolare: “Produzione di energia elettrica e fonti energetiche”, e “Efficienza negli usi finali”. Con l’occasione sono state illustrate anche le attività che rientrano nell’ambito del nuovo Accordo di Programma 2009-2011 in corso tra l’Enea e il Ministero dello Sviluppo Economico. Gassificazione Del Carbone Con Cattura E Sequestro Della Co2 Tema di ricerca 5.2.5.2: Tecnologie di gassificazione del carbone con cattura e sequestro della Co2 Referente: P. Deiana paolo.Deiana@enea.it  Lo sviluppo di tecnologie che consentano un utilizzo pulito del carbone riveste un ruolo importante nelle strategie di differenziazione delle fonti energetiche. Le attività sono state in particolare focalizzate sulla sperimentazione e dimostrazione di sistemi e componenti per un impianto integrato di generazione elettrica da carbone con cattura e sequestro della Co2 in bacini carboniferi profondi; a tal fine sono stati utilizzati, e sviluppati ulteriormente, gli impianti esistenti nel bacino carbonifero del Sulcis presso l’area sperimentale della società Sotacarbo, compartecipata Enea detentrice della piattaforma sperimentale di gassificazione del carbone. Processi e apparecchiature per produzione, trattamento e conversione del syngas da carbone sono stati sperimentati ponendo attenzione alle esigenze di funzionamento in continuo. Per quanto riguarda i sistemi di cleanup del syngas, sono stati acquisiti dati e competenze sul processo di desolforazione e su quello di separazione di polveri e Tar e sono state eseguite prove in torri di lavaggio con diversi solventi. Per la conversione del syngas, sono state eseguite prove inerenti l’idrogenazione della Co2 e la sua conversione in metano, reazione che ha il duplice scopo di arricchire il syngas in metano e abbattere il contenuto di Co2. Sono state effettuate prove di cattura della Co2 presente nel syngas operando con diversi solventi ed è stata progettata un’unità di rigenerazione del solvente, che consentirà prove di funzionamento in continuo del sistema di cattura. Sul tema del confinamento della Co2 sono state svolte attività analitiche di laboratorio e indagini geologiche per la progettazione e realizzazione di un set-up sperimentale sui processi di iniezione in strati carboniferi non coltivabili. Sono stati effettuati infine confronti tra le due tecnologie Ccs (Carbon Capture and Storage) più promettenti per gli impianti di potenza, basate sulla combustione (in caldaia a polverino di carbone) o sulla gassificazione del carbone. Centrali A Polverino Di Carbone. Riduzione Emissioni Tema di ricerca 5.2.2.2: Sviluppo di un sistema innovativo di combustione oxicombustion – di tipo “flameless” – di carbone per impianti di produzione di elettricità con ridottissimi livelli di emissione, predisposti per la cattura della Co2 Referente: S. Giammartini stefano.Giammartini@enea.it  Il carbone costituisce un’alternativa concreta e sicura per la produzione di energia. Le moderne tecnologie prevedono la combustione diretta di polverino di carbone oppure la gassificazione del carbone e la combustione in turbogas. Un’alternativa promettente, oggetto dell’attività di ricerca, è rappresentata dalla combustione in ossigeno (ossicombustione), che produce una corrente concentrata di Co2 e vapore facilmente separabili per condensazione, cui far seguire la fase di cattura e sequestro. L’attività è rivolta, in particolare, allo sviluppo di un sistema di combustione diretta senza fronte di fiamma (flameless) altamente controllabile, efficiente e a basse emissioni, basata sul processo di ossicombustione. Sono stati sviluppati i criteri di scalatura del combustore da 5 Mwt (sul quale erano già stati validati modelli termofluidodinamici e di cinetica chimica) a 50 Mwt e considerato l’effetto di più parametri quali: granulometria del polverino di carbone, contenuti di acqua nello slurry, rapporti di ricircolazione dei gas combusti e temperature degli stessi. Sono state condotte campagne di prova sull’impianto pilota da 5 Mwt Isotherm, di Sofinter (Gioia del Colle), e sugli impianti Fosper e Ipfr di Enel-ifrf (Pisa) per la caratterizzazione delle emissioni e del particolato solido. I risultati ottenuti in termini di inquinanti sono lusinghieri in quanto si attestano su un ordine di grandezza inferiori ai limiti imposti. Un possibile circuito dimostrativo finale prevede l’applicazione del sistema a ossicombustione come sotto-sistema di “internal heating” del vapore a bassa pressione di un ciclo Ultrasupercritico. Il rendimento atteso nella produzione di energia elettrica, dell’ordine del 37%, è più elevato rispetto ai tradizionali cicli a vapore considerando incluso il sequestro della Co2. Il sistema è idoneo al retrofit di impianti esistenti. Coproduzione Di Energia Elettrica E Idrogeno Tema 5.2.5.9: Centrali elettriche per la coproduzione di energia elettrica e idrogeno Referente: A. Calabrò antonio.Calabro@enea.it  Lo sviluppo di tecnologie per un utilizzo pulito del carbone riveste un ruolo importante nelle strategie di differenziazione delle fonti energetiche; tale sviluppo può consentire, inoltre, la messa a punto di tecnologie per la produzione da carbone di energia elettrica e idrogeno, aprendo la strada verso una possibile economia basata su questi due vettori energetici. Le attività della ricerca sono focalizzate, in particolare, su tecnologie derivanti dagli Igcc (Integrated Gasification Combined Cycles) e basate su impianti di gassificazione del carbone che producono elettricità e idrogeno con sequestro della Co2. Studi sperimentali sono stati effettuati sul cleaning ad elevata temperatura del syngas da carbone, approfondendo conoscenze di base su pirolisi, desolforazione mediante sorbenti a base di dolomite e gassificazione del carbone con idrogeno (idrogassificazione). È stata dimostrata la fattibilità di un processo di assorbimento di Co2 e H2s e sono stati acquisiti dati utili alla ricerca di soluzioni avanzate per la gassificazione di carboni “difficili” come quello del Sulcis. Sono state determinate le caratteristiche progettuali di un impianto pilota di taglia approssimativa di 5 Mwt che utilizzi come tecnologia Ccs (Carbon Capture and Storage) il processo Zecomix (Zero Emission Coal Mixed Technology); sperimentazioni sono state condotte sulla cattura della Co2 ad alta temperatura con ossidi solidi e, tramite l’impianto sperimentale Idea (Idrogeno Experimental Activities), sulla combustione dell’idrogeno con ossigeno e vapore; è stato realizzato un gassificatore ad ossigeno per produrre un syngas a base di Co e H2 partendo da carbone anche ad alto contenuto di zolfo (carbone del Sulcis). Sono stati studiati sistemi non convenzionali di separazione e stoccaggio della Co2 per piccola/media taglia: uno con celle a combustibile a carbonati fusi (Mcfc) come concentratori di Co2 allo scarico di turbine a gas, l’altro con carbonatazione di minerali e residui industriali. Nuovo Nucleare Da Fissione Tema di ricerca 5.2.5.8: Nuovo nucleare da fissione Referente: S. Monti stefano.Monti@enea.it Il sistema della ricerca, e in particolare l’Enea, gioca un ruolo chiave nel rilancio del nucleare in Italia, in termini sia di valutazione e miglioramento delle tecnologie esistenti, che di sviluppo di nuove tecnologie. L’enea contribuisce mediante: • Attività di Ricerca e Sviluppo e studi nel campo dei reattori nucleari da fissione di generazione Iii+ e Iv, incluso il relativo ciclo del combustibile, nell’ambito di programmi internazionali e comunitari. • Attività di Ricerca e Sviluppo relative alla caratterizzazione dei rifiuti radioattivi e alle fenomenologie di base tipiche di un deposito definitivo di rifiuti radioattivi di Ii categoria e temporaneo di rifiuti di Iii categoria. • Supporto all’Autorità di sicurezza per gli iter autorizzativi e comparazione delle attuali opzioni scientifiche e tecnologiche. Funzione Advisor in tema di energia nucleare. • Formazione scientifica funzionale al rilancio dell’opzione nucleare in Italia. Analisi dei processi di comunicazione e partecipazione ai progetti di localizzazione e costruzione di impianti nucleari. Nell’ambito della Ricerca di Sistema elettrico, in particolare per quanto riguarda la seconda annualità, le attività sono articolate nelle seguenti Linee Progettuali: Lp1. Studi sul nuovo nucleare e partecipazioni ad accordi internazionali/bilaterali; Lp2. Reattori evolutivi Intd – International Near Term Deployment (Gen Iii+); Lp3. Reattori di quarta generazione (Gen Iv); Lp4. Rifiuti radioattivi e fenomenologie di base che influenzano la scelta di un sito per deposito; Lp5. Supporto all’Autorità di Sicurezza. Comparazione delle attuali opzioni scientifiche e tecnologiche; Lp6. Formazione scientifica e comunicazione sul tema dell’energia nucleare. Le attività sono gestite e coordinate dall’Enea, ma vi partecipano anche il Consorzio Interuniversitario Cirten e l´Università di Bologna. Sono coinvolte, in qualità di soggetti terzi, le società Siet Spa (partecipata di Enea, Enel, Ansaldo e Politecnico di Milano) e Del Fungo Giera Energia. Celle Fotovoltaiche Innovative Tema di ricerca 5.2.5.3: Sviluppo di tecnologie avanzate per componenti fotovoltaici innovativi Referente: P. Delli Veneri paola.Delliveneri@enea.it  La tecnologia fotovoltaica può dare un notevole contributo nella transizione verso un mix energetico con maggior presenza di rinnovabili. L’abbassamento dei costi di produzione dei moduli fotovoltaici a valori inferiori a 1 €/Wp è però condizione necessaria affinché questa tecnologia possa affermarsi anche senza incentivi. Le attività di ricerca si sono focalizzate sul miglioramento delle tecnologie a film sottile mentre, per applicazioni speciali che non richiedano garanzia di funzionamento a lungo termine, si ritiene utile investigare soluzioni basate su celle organiche. Per quanto riguarda le tecnologie a film sottile, sono stati sviluppati dispositivi tandem “micromorph” con efficienze maggiori dell’11%; questa struttura utilizza silicio amorfo e microcristallino ed è tra le più promettenti in quanto presenta i vantaggi di una multigiunzione in termini di stabilità e di utilizzo dello spettro solare e una complessità non troppo elevata. Migliorando l’intrappolamento della radiazione solare, e con più elevati coefficienti di assorbimento, aumenta l’efficienza di conversione e diviene possibile limitare lo spessore dei dispositivi e ridurne i tempi di produzione. A questo riguardo sono state condotti, tra l’altro, studi su materiali nanostrutturati da utilizzare come strati assorbitori innovativi, in particolare film di nitruro di silicio depositati con tecnica Pecvd. Sono stati sviluppati materiali e celle a film sottili policristallini a base di rame ed elementi Ii-iv e Vi, in particolare film di Cu2znsns4. I film ottenuti hanno un’ottima omogeneità. È in corso di ottimizzazione la qualità di questi film al fine di ottenere materiali adeguati alla realizzazione di celle fotovoltaiche. Nel campo delle celle polimeriche, a partire da precedenti attività che avevano portato a dispositivi con un’efficienza dell’1,3%, si è ottenuta un’efficienza del 2,9% integrando alcuni passi di processo in glove box e quindi operando sotto un’atmosfera inerte. Celle A Combustibile Per Cogenerazione Da Biomasse Tema di ricerca 5.2.5.11: Sviluppo di tecnologie innovative per le applicazioni stazionarie cogenerative delle celle a combustibile anche con l’utilizzo di biogas e biomasse Referente: A. Moreno angelo.Moreno@enea.it  Le celle a combustibile rappresentano una promettente tecnologia per generazione distribuita e cogenerazione e possono dare importanti contributi nell’impiego dei combustibili fossili e nella catena Waste to Energy, con diminuzione delle emissioni di Co2. Le attività della ricerca hanno riguardato principalmente:  sviluppo di processi a basso costo e basso impatto ambientale per produzione di elettrodi e matrice di supporto elettrolita per celle a carbonati fusi (Mcfc); sono state prodotte matrici in γ-Lialo2 di dimensioni fino al m2 e ottimizzato il processo produttivo;  sviluppo di sistemi con celle Mcfc alimentati con biogas da rifiuti e residui agricoli e zootecnici, con messa a punto di processi di digestione e co-digestione anaerobica e studio del loro accoppiamento con le celle: sono stati sperimentati processi di clean per la rimozione dell’H2s dal biogas e caratterizzate le monocelle Mcfc per definire il principale meccanismo di avvelenamento da zolfo; l’analisi sperimentale ha riguardato anche gli effetti del monossido di carbonio, presente in quantità elevate nel biogas; è stato implementato un modello del sistema gassificatore–celle e progettato il collegamento tra un gassificatore e uno stack Mcfc da 125 kW; è proseguito lo sviluppo di uno strumento georeferenziato che fornisca dati sui potenziali produttivi del settore biomasse per ambiti territoriali;  studio di sistemi ibridi celle+turbogas, che incrementano di alcuni punti il già elevato rendimento dei sistemi a celle, e valutazione dell’impiego di celle Mcfc per la cattura dell’anidride carbonica da gas combusti di grandi impianti emissivi; la capacità massima di rimozione della Co2 da un impianto Mcfc da 1 Mw è stimabile in circa 11.000 tonnellate annue, in condizioni di alto rendimento elettrico;  supporto tecnico-scientifico ai Ministeri Mse e Mattm per la definizione di programmi nel settore dell’idrogeno e delle celle a combustibile e per la partecipazione alle collaborazioni internazionali. Fabbisogni E Consumi Energetici Dei Sistemi Edificio-impianto Tema di ricerca 5.4.1.1/2: Determinazione dei fabbisogni e dei consumi energetici dei sistemi edificio-impianto, in particolare nella stagione estiva e per uso terziario e abitativo e loro razionalizzazione. Interazione condizionamento e illuminazione Referente: G. Fasano gaetano.Fasano@enea.it  L’evoluzione dei consumi energetici degli edifici italiani mostra un evidente aumento dei consumi elettrici, in gran parte dovuto alla maggior richiesta per la climatizzazione estiva; tale andamento rende necessaria la definizione di regole adeguate per la certificazione e la limitazione di questa tipologia di consumi, mirate al perseguimento degli obiettivi di efficienza energetica. Difficoltà nel disciplinare la materia emergono principalmente a causa della mancanza di riferimenti accettabili per le diverse categorie di edifici e dell’assenza di una definizione di “zone climatiche” estive del territorio in analogia a quanto esistente per la climatizzazione invernale. Le attività sono state focalizzate su: aggiornamento dell’archivio dei dati climatici e sviluppo di un metodo di calcolo dell’Indice di severità del clima che mette in relazione il fabbisogno di energia per il raffrescamento con le zone climatiche; valutazione dei consumi di edifici complessi ad uso alberghiero, scolastico, residenziale, grande distribuzione, e sviluppo di modelli di calcolo semplificato per la certificazione energetica; caratterizzazione dei componenti di involucro per schermaggio e illuminazione naturale degli edifici, sia con attività sperimentale e di calcolo sui materiali semitrasparenti di facciata, sia attraverso la valutazione dei benefici energetici derivanti dall’utilizzo di rivestimenti opachi a elevata riflessione solare; è stata studiata l’integrazione del componente trasparente con i sistemi schermanti, al fine di valutare i benefici ottenibili in termini di comfort visivo e risparmio energetico per la climatizzazione estiva. Le attività hanno portato alla messa a punto di strumenti di calcolo e procedure di misura; in particolare è stato sviluppato il tool Winshelter (Window and shading energetic, luminous and thermal evaluation routines) dedicato al calcolo delle proprietà luminose, solari e termiche di sistemi trasparenti integrati con elementi schermanti. Climatizzazione Estiva Assistita Da Fonti Rinnovabili Tema di ricerca 5.4.1.3: Sistemi di climatizzazione estiva ed invernale assistiti da fonti rinnovabili Referente: A. Calabrese andrea.Calabrese@enea.it  La domanda di energia per la climatizzazione degli ambienti nel periodo estivo è in considerevole aumento. Le tecnologie tradizionali di climatizzazione comportano un notevole sovraccarico della rete elettrica, con conseguenti rischi di black-out. Da diversi anni sono allo studio sistemi innovativi che utilizzano l’energia solare per il raffrescamento degli ambienti (solar cooling). Dal punto di vista energetico tali sistemi costituiscono un’interessante soluzione vista la coincidenza della domanda con la disponibilità di energia solare. La ricerca in corso mira a sviluppare un sistema integrato condizionamento-riscaldamento ottimale in relazione alle condizioni climatiche del Paese. In particolare le attività sono state focalizzate su: Studi di fattibilità per diverse soluzioni di solar cooling, di impianti geotermici e elioassistiti con modelli di ottimizzazione del tempo di pay-back; è stato inoltre condotto un confronto analitico tra varie tecnologie applicate ad un edificio di riferimento, per diverse zone climatiche. Ricognizione di tecnologie e prodotti disponibili sul mercato (collettori a media temperatura, piani, sotto vuoto, a concentrazione, heat pipes, pompe di calore a compressione e ad assorbimento, sistemi di desiccant cooling e geotermici) e monitoraggio di impianti esistenti o costruiti appositamente. Realizzazione di laboratori per la qualifica di collettori solari a media temperatura per applicazioni nel solar cooling; sono state inoltre svolte prove in supporto ad aziende europee e nazionali impegnate nella produzione di sistemi solari a media temperatura. Sviluppo di componenti innovativi, ad esempio per macchine ad assorbimento ad acqua-ammoniaca per il solar cooling, con selezione del ciclo termodinamico da adottare su una macchina ad assorbimento reversibile sperimentale e progettazione e assemblaggio del prototipo ad alimentazione mista gas-solare, e per heat pipes, con progettazione e realizzazione di un circuito sperimentale. Elettrotecnologie Innovative Per I Settori Produttivi Tema di ricerca 5.4.3.1: Elettrotecnologie innovative per i settori produttivi: applicazioni su scala reale Referente: E. Ferrero ennio.Ferrero@enea.it  Gli usi finali dell’energia elettrica nei settori produttivi presentano a livello nazionale una bipartizione: l’efficienza energetica può considerarsi buona nei processi “energy intensive”, mentre margini rilevanti di miglioramento esistono nelle reti energetiche locali a livello di stabilimento, area industriale o distretto. Il programma è focalizzato su realizzazione e monitoraggio di applicazioni sperimentali, in scala reale, di alcune elettrotecnologie efficienti, tra le più promettenti in alcuni specifici settori di utenza, anche attraverso il coinvolgimento di partner industriali. Tra le attività principali effettuate: La ricognizione di possibili applicazioni delle tecnologie elettriche, con acquisizione di quanto già esiste nel mercato; l’individuazione dei settori di maggiore penetrazione; la realizzazione del portale dell’efficienza energetica e delle elettrotecnologie innovative negli usi finali ( www.Elettrotecnologie.enea.it/ ). Lo sviluppo di metodologie per la definizione di indicatori di prestazione energetica a supporto dell’applicazione dei decreti sull’efficienza energetica (certificati bianchi).  Il dimensionamento di un impianto per testare sul campo, in condizioni reali di esercizio, l’impiego di supercondensatori di accumulo per sistemi di movimentazione (carroponte), coinvolgendo un utente finale del settore industriale; prima analisi dei potenziali impatti dell’innovazione su specifici settori industriali .  Il dimensionamento e l’installazione di un impianto sperimentale per l’impiego di batterie di accumulo per funivia, operante in condizioni di esercizio reale presso un utente finale. I vantaggi riguardano principalmente l’assorbimento di energia elettrica nelle fasi di massimo impegno di corrente (es. Partenza della vettura) e il recupero durante la fase di marcia in discesa, oltre ai benefici in termini "power quality" e di "smart grid". Tecnologie Per Il Risparmio Nell’illuminazione Pubblica Tema di ricerca 5.4.3.2: Tecnologie per il risparmio energetico nell’illuminazione pubblica Referente: S. Fumagalli simonetta.Fumagalli@enea.it  L’attività intende contribuire all´aumento dell´efficienza, e al contenimento dei consumi energetici e dell’inquinamento luminoso. Diversi gli obiettivi individuati: sviluppo di software per la progettazione illuminotecnica mirata all´efficienza energetica, ricerca sperimentale su prodotti innovativi, sviluppo di sistemi di controllo intelligente, test di laboratorio su prototipi, realizzazione di un sistema pilota di illuminazione in una situazione applicativa complessa e ripetibile, trasferimento tecnologico verso realtà territoriali ed Esco, supporto all’attività prenormativa e normativa. Tra le principali attività svolte: È stata ufficialmente predisposta, con il coinvolgimento dell´amministrazione comunale, la realizzazione di nuovi impianti di illuminazione pubblica in un paese campione, con circa 6.000 abitanti, che rappresenta una situazione italiana molto tipica. La ricerca sperimentale ha portato all´evoluzione del lampione fotovoltaico Stapelia, ottimizzato nella gestione elettronica e fotometrica con l´utilizzo di Led di potenza. Sono stati preparati rapporti su temi di interesse come: test di software per simulazioni illuminotecniche e metodi innovativi di ottimizzazione, stato dell’arte su innovativi sistemi di illuminazione a Led e linee guida per la progettazione di nuovi prodotti, benchmarking per sensori e dispositivi di controllo, misure fotometriche su apparecchi di produzione industriale e/o prototipi per l’illuminazione pubblica, progettazione della architettura del sistema “smart street”. Sono stati analizzati nuovi requisiti di progettazione ecocompatibile (Ecodesign) per i dispositivi di illuminazione. Sono state svolte attività in ambito Uni e in ambito Cei. È stato costituito il network Lumiere, cui partecipano circa 450 Comuni e operatori, per agevolare la diffusione sul territorio delle tecnologie sviluppate e la raccolta di dati riferiti agli impianti di illuminazione; questo ha permesso analisi di potenziale risparmio energetico. Tecnologie Efficienti Per La Riduzione Dei Consumi Elettrici Tema di ricerca 5.4.4.7/8: Sviluppo di strumenti di programmazione e di pianificazione per la promozione di tecnologie efficienti per la razionalizzazione dei consumi elettrici su scala territoriale e urbana Referente: I. Bertini ilaria.Bertini@enea.it  Le previsioni nel breve e medio termine assegnano crescente rilevanza alla domanda di elettricità nei settori residenziale e terziario per illuminazione, apparecchiature e condizionamento degli ambienti, e suggeriscono la razionalizzazione dei consumi e l’ottimizzazione del sistema di generazione e trasmissione dell’energia. Queste azioni devono essere supportate da norme, infrastrutture, tecnologie e coinvolgere una scala più ampia e complessa rispetto a quella del singolo edificio. La ricerca riguarda la progettazione e la dimostrazione di soluzioni tecnologiche su dimensioni di distretto, lo sviluppo di ambienti di calcolo per la progettazione del sistema edificio-impianto, il supporto alla definizione di norme tecniche comunitarie e la creazione di una rete di laboratori in grado di effettuare le verifiche di rispondenza ai criteri fissati. Tra i risultati ottenuti: Sviluppo di specifiche per la progettazione ecocompatibile accolte nella regolamentazione di Ecodesign. Sviluppo di specifiche per l’etichettatura energetica. Creazione di una rete di laboratori dove certificare la conformità degli apparecchi per uso domestico ai requisiti di Ecodesign e alle direttive di etichettatura energetica. Progettazione di interventi dimostrativi per l’applicazione del modello di energia distribuita alla rete di distribuzione in media e bassa tensione di una zona del Centro Ricerche Enea della Casaccia, denominata area “Capanna”, e all’esistente rete di distribuzione in media tensione dell’isola di Pantelleria. Messa in funzione, presso il Centro Ricerche Enea della Casaccia, di un impianto di climatizzazione caldo/freddo basato sulla tecnologia del solar-cooling e progettazione esecutiva di un impianto di trigenerazione. Sviluppo e diffusione di modelli per la simulazione dinamica dei distretti energetici ad alta efficienza, e in particolare definizione di un algoritmo per il calcolo del carico termico per il raffrescamento di un edificio.  
   
   
ENERGIA: RIUNIONE DEL COMITATO D’EMERGENZA E MONITORAGGIO DEL SISTEMA GAS  
 
Roma, 27 Ottobre 2010 – Dopo l’incontro del 25 ottobre a Berna del Dipartimento per l’energia del Ministero dello Sviluppo Economico con le autorità svizzere e la società Transitgas, si è svolta ieri una nuova riunione del Comitato d’ Emergenza e Monitoraggio del Sistema Gas. Illustrato l’esito dell’incontro svizzero, ed in particolare la previsione di un ripristino - benché provvisorio - del gasdotto Transitgas dalla fine dell’anno, il Comitato ha analizzato i dati del monitoraggio attivato sul sistema gas, che ha rilevato un ulteriore avanzamento nel riempimento degli stoccaggi. A tale possibile ulteriore disponibilità di stoccaggio per l’inverno, qualora si verificassero situazioni di criticità per la sicurezza degli approvvigionamenti, si aggiunge, per questo inverno, un aumento di capacità nel sito di stoccaggio di Settala, grazie al rilascio dell’autorizzazione relativa. Nonostante vi siano elementi rassicuranti a conferma della sicurezza delle forniture, l’attenzione rimane ai massimi livelli: il Ministero dello sviluppo economico emanerà indirizzi all’Autorità per l’energia affinché vengano mantenute per l’intero inverno le misure di flessibilità relative al riempimento degli stoccaggi recentemente introdotte. Il Ministero richiederà inoltre agli operatori di ricorrere fino al ripristino del gasdotto Transitgas alle importazioni piuttosto che alle disponibilità di gas in stoccaggio per la fornitura ai clienti finali, monitorando i comportamenti Continua comunque l’osservazione della situazione relativa all’andamento delle importazioni e dei prelievi ed immissioni negli stoccaggi; verranno quindi rese disponibili anche alla task force istituita ieri con le autorità svizzere le informazioni necessarie relative alla garanzia della sicurezza del mercato gas italiano.-  
   
   
IL GASDOTTO TRANSITGAS VERSO L’ITALIA SARÀ RIPRISTINATO A FINE ANNO È FUORI SERVIZIO DAL 23 LUGLIO 2010, IN SEGUITO A UNA SERIE DI FRANE SCESE NELLO SPREITLAUIGRABEN (COMUNE DI GUTTANNEN, CANTONE BERNA).  
 
Roma, 27 ottobre 2010 - Il 23 luglio 2010, in seguito a violenti temporali e frane verificatisi nello Spreitlauigraben, per ragioni di sicurezza la Transitgas Ag ha messo fuori servizio il suo gasdotto. Il 12 agosto 2010, ulteriori frane l’hanno parzialmente dissotterrato, distruggendo in larga misura le opere di protezione contro le frane. Da allora la condotta, che è di grande importanza per la sicurezza dell’approvvigionamento di gas dell’Italia, non trasporta più il gas. Nel caso di un inverno freddo e lungo o qualora dovesse venire a mancare un’altra fonte di approvvigionamento, in Italia si potrebbero quindi verificare criticità per l’approvvigionamento in alcune aree del Paese. Per questo motivo, la Transitgas Ag, immediatamente dopo la messa fuori esercizio della condotta, ha cominciato a esaminare le possibili soluzioni tecniche per ripristinarne, il più rapidamente possibile, l’esercizio. Da fine luglio, inoltre, le autorità svizzere e italiane competenti sono in stretto contatto. Lunedì, 25 ottobre 2010 a Berna ha avuto luogo un incontro tra i rappresentanti della Transitgas Ag e le autorità italiane e svizzere: per l’Italia, Guido Bortoni, Capo del Dipartimento per l’energia italiano e Gilberto Dialuce, Direttore Generale della Direzione per la sicurezza dell’approvvigionamento e le infrastrutture energetiche; per la Svizzera, Walter Steinmann, Direttore dell’Ufficio federale dell’energia (Ufe). Le delegazioni hanno preso atto delle varie possibilità di soluzione esaminate e hanno deciso di procedere subito al risanamento e al consolidamento delle opere di protezione contro le frane. Con tale misura immediata si intende ripristinare, in via provvisoria, il gasdotto prima della fine dell’anno (con riserva dell’accordo dell’Ispettorato federale degli oleo- e gasdotti, dopo la conclusione dei lavori di risanamento). Oltre a queste misure immediate sono stati compiuti dei passi che consentiranno di pervenire ad una soluzione definitiva per i prossimi anni. I rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico italiano e dell´Ufficio Federale per l´Energia svizzero hanno istituito una Task Force che avrà il compito di velocizzare la progettazione e le procedure autorizzative richieste per tale soluzione in una tempistica molto ristretta.  
   
   
SMART GRID: IL FUTURO DELL’ENERGIA E DEI SERVIZI  
 
Milano, 27 Ottobre 2010 - Le reti intelligenti e l’evoluzione dell’energia e dei servizi. Questo il tema dibattuto durante il seminario “Smart Grid: il futuro dell’energia e dei servizi ” organizzato dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea, in collaborazione con la Fondazione Energylab presso il Palazzo delle Stelline di Milano. “Per l´Unione europea crescita verde significa mercati competitivi e sostenibili, "smart grid" e network europei, e ammodernamento della base industriale – ha spiegato Carlo Corazza, Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea - Lo sviluppo di reti intelligenti per distribuire l´energia elettrica favorisce la produzione da fonti rinnovabili e l´efficienza delle stesse, e risponde alla necessità d´interazione tra produttori e consumatori. Inoltre consente di prevedere e bilanciare, in maniera flessibile, domanda e produzione di energia elettrica. “ “Le smart grid rappresentano una grande opportunità. E’ fondamentale portare in Italia gli investimenti e le tecnologie” – questa la priorità secondo il Direttore Generale di Energylab Silvio Bosetti. Il seminario ha raccolto le esperienze delle utilities italiane, come Terna, Telecom ed Edison, le industrie come Abb, St Microelectronics e Anie e la testimonianza dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas.  
   
   
EDISON: RICAVI IN CRESCITA A 7.593 MILIONI (+16,8%); IN FLESSIONE L’EBITDA (-17,6%) E L’UTILE NETTO (-11,8%). IL CDA APPROVA LA RISOLUZIONE ANTICIPATA DELLE CONVENZIONI CIP 6  
 
Milano, 27 ottobre 2010 – Il Consiglio di Amministrazione di Edison, riunitosi ieri , ha esaminato il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2010. Il terzo trimestre 2010 ha fatto registrare un modesto incremento della domanda di energia elettrica (+0,8%) rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, con una flessione nei mesi di agosto del -2,7% e di settembre del -2%. Nei primi 9 mesi del 2010 la domanda di energia elettrica è cresciuta del +1,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche la domanda nazionale di gas fa segnare nel terzo trimestre del 2010 soltanto una crescita limitata, con un +0,8% rispetto allo stesso periodo del 2009. Nei primi 9 mesi dell’anno invece la crescita della domanda nazionale di gas, rispetto allo stesso periodo del 2009, ha fatto segnare un incremento più marcato (+7,8%), favorita dai fattori climatici. Se il confronto si estende al 2008, la flessione della domanda nei primi 9 mesi è ancora più marcata: -5,3% per l’energia elettrica e -5% per il gas (-8,9% al netto degli effetti climatici). Gli effetti negativi del rallentamento della domanda sono stati amplificati dalla forte turbolenza che ha caratterizzato il settore gas, a causa degli ingenti quantitativi di gas spot commercializzati sui più importanti mercati europei (hub inglese, olandese e tedesco) a prezzi decisamente più bassi di quelli dei tradizionali contratti di acquisto gas di lungo termine, correlati ai prezzi petroliferi. Ciò ha provocato anche in Italia una forte riduzione dei prezzi sul mercato, che si sono posizionati ad un livello ben inferiore rispetto a quello del costo del gas importato con contratti di lungo termine. Questa situazione ha portato tutti gli operatori del settore, compresa Edison, ad attivare la rinegoziazione contrattuale con i propri fornitori. Anche nel settore elettrico si è assistito nei primi 9 mesi del 2010 ad una contrazione dei margini della Borsa elettrica. L’effetto congiunto del basso livello dei prezzi del gas naturale e della forte pressione competitiva, determinata dall’ingresso nel mercato di nuova capacità produttiva, ha causato infatti una flessione del prezzo medio dell’energia elettrica venduta in Borsa (64,1 euro al Mwh rispetto ai 66,2 euro al Mwh dei primi 9 mesi del 2009). In questo contesto Edison ha chiuso i primi 9 mesi del 2010 con risultati commerciali positivi (ricavi in crescita del 16,8% a 7.593 milioni) mentre il margine operativo lordo a 930 milioni (-17,6%) e l’utile netto di Gruppo a 179 milioni (-11,8%) sono in contrazione a causa dell’andamento dell’attività di importazione e vendita del gas, per le problematiche sopra esposte. Rimangono sostanzialmente allineati all’anno precedente i risultati delle altre attività. In particolare si sono riscontrati andamenti positivi nel settore elettrico, in cui l’incremento dei volumi venduti (+18%) legati all’espansione commerciale nel mercato dei clienti finali e dell’attività di trading hanno sostanzialmente sostituito le vendite sulla Borsa elettrica, riducendo di conseguenza l’esposizione ai bassi margini della stessa. Nel settore idrocarburi l’azzeramento dei margini dell’attività di importazione e vendita di gas ha vanificato il risultato positivo dell’attività commerciale (volumi di vendita gas +31,6%). La buona performance industriale dell’attività di Esplorazione e Produzione sia in Italia che a livello internazionale (produzione di olio +34,6% e gas +9,4%) ha mitigato la contrazione complessivi del settore. Nei primi 9 mesi del 2010 i Ricavi di Vendita sono cresciuti a 7.593 milioni (+16,8%), grazie all’incremento dei ricavi sia nella Filiera Energia Elettrica (+9,8%) che in quella degli Idrocarburi (+22,9%). Tale aumento è dovuto alla crescita dei volumi venduti alla clientela finale (+11,6% nel comparto elettrico e +11,3% nel comparto del gas naturale) e sul mercato grossista elettrico (+91,3%). Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) si attesta a 930 milioni (-17,6%) rispetto ai 1.128 milioni dello stesso periodo del 2009. In particolare, nella filiera energia elettrica, il Margine Operativo Lordo adjusted [2] flette del 9,9% a 722 milioni rispetto agli 801 fatti segnare al 30 settembre del passato esercizio, principalmente a causa di effetti una tantum (scadenza di alcuni incentivi e convenzioni nel comparto Cip 6 e poste positive non ricorrenti del 2009). Nella filiera idrocarburi il Margine Operativo Lordo adjustedb diminuisce del 30,5% a 280 milioni rispetto ai 403 milioni registrati nello stesso periodo del 2009 a causa dell’azzeramento dei margini dell’attività di importazione e vendita del gas. Buona invece la performance dell’attività di Esplorazione e Produzione sia in Italia (produzione olio +40,8%) sia all’estero (produzione olio +23,8% e gas +21,6%). Il Risultato Operativo (Ebit), si attesta a 368 milioni, in flessione del 34,5% rispetto ai 562 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso, per effetto di quanto precedentemente illustrato. Il Risultato Ante Imposte è pari a 309 milioni, in flessione del 31% rispetto ai 448 milioni dei primi 9 mesi del 2009. Su di esso incidono gli oneri finanziari per 93 milioni, in riduzione di 24 milioni di euro rispetto ai 117 milioni dello stesso periodo del 2009, soprattutto in conseguenza dei proventi di copertura dei differenziali di cambio euro/dollaro e del minor costo del debito, oltre che gli altri proventi netti per 34 milioni in seguito alla definizione transattiva di alcune vertenze e alla proventizzazione di fondi rischi a seguito dell’estinzione delle garanzie ad esse connesse. Il Risultato Netto di Gruppo si attesta a 179 milioni, in flessione (11,8%) rispetto ai 203 milioni del corrispondente periodo del 2009. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2010 è risultato pari a 3.995 milioni sostanzialmente in linea rispetto ai 3.858 milioni rilevati a fine dicembre 2009. Il rapporto debito/patrimonio netto pari allo 0,49 rispetto allo 0,47 registrato al 31 dicembre 2009, si conferma uno dei migliori del settore. Con riferimento ai prestiti in scadenza entro i 18 mesi si segnala che in data 10 dicembre 2010 scadrà il prestito obbligazionario a tasso fisso emesso nel 2003, di nominali 700 milioni, e in data 19 luglio 2011 scadrà il prestito obbligazionario a tasso variabile emesso nel 2004, di nominali 500 milioni. Convenzioni Cip 6 - Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre autorizzato la presentazione al Ministero dello Sviluppo Economico dell’’istanza vincolante per la risoluzione anticipata, su base volontaria, delle convenzioni Cip 6 degli impianti di produzione di energia elettrica, alimentati da combustibili fossili (Jesi, Milazzo, Porto Viro, Porcari), optando per il regime di pagamento in forma rateizzata. La risoluzione anticipata delle convenzioni Cip 6, se conclusa come prevedibile entro fine anno, avrà un effetto positivo una tantum sull’Ebitda superiore a 150 milioni di euro e marginale a livello di risultato netto. Previsioni per l’esercizio 2010 - L’attuale andamento delle rinegoziazioni dei contratti gas di lungo termine non lascia prevedere una conclusione entro l’esercizio corrente. Il 4°trimestre di quest’anno presenterà inoltre prezzi in ulteriore calo rispetto al precedente periodo, per effetto della campagna commerciale 2010-2011 e non beneficerà ancora né del minor costo d’acquisto dei contratti rinegoziati né di riconoscimenti una tantum per i periodi pregressi. La già menzionata risoluzione volontaria anticipata delle convenzioni Cip 6, che porterà ad una forfetizzazione una tantum, influirà positivamente sui risultati dell’esercizio 2010. L’effetto economico previsto non sarà però sufficiente a compensare la contrazione dei risultati dell’attività di importazione e vendita di gas rispetto al 2009. Per gli altri comparti di attività si confermano risultati in linea o in crescita rispetto all’anno precedente. La combinazione di tutti questi fattori fa ritenere che il margine operativo lordo (Ebitda) del 2010 sarà in lieve flessione rispetto al 2009.  
   
   
ALLOGGI SOCIALI IN SARDEGNA: PROROGATO TERMINE MANIFESTAZIONI INTERESSE  
 
 Cagliari, 27 Ottobre 2010 - È stato prorogato al 20 dicembre 2010 con un decreto dell’assessore dei Lavori pubblici, Sebastiano Sannitu, il termine di presentazione delle proposte per la realizzazione di alloggi sociali (housing sociale). Con il provvedimento odierno l’assessore ha raccolto la richiesta avanzata da diversi soggetti proponenti interessati al programma della Regione. La manifestazione d’interesse per la realizzazione dei progetti è stata pubblicata dal Servizio edilizia residenziale dell’assessorato il 31 agosto scorso. Nello specifico i programmi di housing sociale possono essere definiti iniziative di finanza etica finalizzati alla realizzazione di alloggi per l’edilizia residenziale. Il tutto avviene attraverso uno strumento particolarmente innovativo, ossia con la costituzione di un fondo immobiliare al quale partecipano lo Stato e la Regione e possono partecipare altri soggetti istituzionali e privati, quali Comuni, Azienda regionale per l’edilizia abitativa, cooperative edilizie, imprese di costruzione, associazioni imprenditoriali e intermediari finanziari. L’obiettivo finale è quello di realizzare case a costi accessibili (alloggi sociali) per famiglie della cosiddetta “fascia grigia”, troppo ricche per avere diritto alle assegnazioni di edilizia residenziale pubblica, troppo povere per accedere alla casa sul mercato, e abitazioni private. Il sistema di housing sociale deve essere prima di tutto un progetto sostenibile sotto il profilo economico-finanziario, i nuovi quartieri devono essere caratterizzati da un elevato livello di qualità edilizia ed ambientale oppure devono nascere come recupero urbanistico ed edilizio di aree urbane o patrimoni immobiliari dismessi. Altri obiettivi che la Regione intende raggiungere sono l’aumento di alloggi sociali attivando una minore quantità di risorse pubbliche rispetto a quelle necessarie con le ordinarie procedure, il risparmio energetico, la partecipazione alla pianificazione degli attori locali e della popolazione.  
   
   
MUTUI: -3% LE RICHIESTE NEI PRIMI 9 MESI 2010  
 
Milano, 27 ottobre 2010 - A settembre 2010 la domanda dei mutui ipotecari da parte delle famiglie italiane continua ad essere in calo rispetto allo stesso mese del 2009, facendo segnare un -4% (dato ponderato sui giorni lavorativi) – anche se va sottolineato che tale decremento è in decelerazione da almeno tre mesi. Questo porta il totale delle richieste di mutui nei primi nove messi dell’anno ad un complessivo -3% rispetto all’analogo periodo del 2009. Di seguito sono riportati, oltre ai dati sull’andamento complessivo della domanda di mutui del 2008 e del 2009, le variazioni percentuali mensili nei primi nove mesi del 2010 rilevate su Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif che raccoglie i dati relativi ad oltre 75 milioni di posizioni creditizie. Le variazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente sono indicate sia in valori assoluti sia ponderate, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi.
Mutui Var. % su anno precedente Giorni lavorativi: differenza su anno precedente Var. % su anno precedente ponderata (a parità di gg. Lavorativi)
Totale 2008 -4% 0 -4%
Totale 2009 +7% +1 +7%
Gennaio 2010 +7% -1 +12%
Febbraio 2010 -2% 0 -2%
Marzo 2010 +2% +1 -3%
Aprile 2010 -4% 0 -4%
Maggio 2010 -3% +1 -7%
Giugno 2010 -4% 0 -4%
Luglio 2010 -15% -1 -11%
Agosto 2010 -1% 1 -5%
Settembre 2010 -4% 0 -4%
La domanda complessiva dei primi nove mesi del 2010, pur segnando un decremento di 3 punti percentuali rispetto al pari periodo del 2009, risulta comunque sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo del 2008 e del 2007, segnando rispettivamente un +1% e -1%. Domanda Di Mutui (numero di richieste) – Gennaio-settembre 2010 – a parità di giorni lavorativi
Mutui Var. % 2010 su 2009 Var. % 2009 su 2008 Var. % 2008 su 2007
Gennaio-settembre -3% +5% -3%
Fonte: Eurisc – Il Sistema Crif di Informazioni Creditizie
Mutui Var. % 2010 su 2008 Var. % 2010 su 2007
Gennaio-settembre +1% -1%
Analizzando la distribuzione per fasce di durata, si conferma la crescita della quota parte di domanda di mutui nella classe tra i 20 e i 25 anni, classe che nei primi 9 mesi del 2010 rappresenta quasi il 20% della domanda complessiva. Ad ogni modo, è ancora la classe di durata compresa tra i 25 e i 30 anni ad essere quella maggiormente preferita dalle famiglie italiane, per quanto in calo rispetto al 2009. Andamento delle domande di mutui per durata
Primi 9 mesi 2009 Primi 9 mesi 2010
fino a 5 anni 1,16% 1,03%
da 5 a 10 anni 10,37% 9,35%
da 10 a 15 anni 15,43% 15,35%
da 15 a 20 anni 21,90% 21,74%
da 20 a 25 anni 16,87% 19,77%
da 25 a 30 anni 30,83% 29,14%
oltre 30 anni 3,43% 3,61%
totale 100% 100%
Relativamente alla distribuzione delle richieste di mutuo in funzione dell’importo, invece, continua la crescita della quota di domanda nelle fasce più elevate (oltre i 150.000 euro). Anche se il mese di settembre 2010 continua a registrare un significativo calo, l’importo medio calcolato sui primi nove mesi dell’anno continua ad essere superiore al 2009, arrivando a sfiorare quota 140.000 euro contro i 135.600 dello stesso periodo dell’anno scorso.
 
   
   
MARCHE - PIANO TRIENNALE OPERE PUBBLICHE, CANZIAN: "NEL 2011 PRIORITARIA LA DIFESA DELLA COSTA".  
 
Ancona, 27 Ottobre 2010 - Nel triennio 2011/2013 la Regione Marche investira` 26 milioni e 550 mila euro nel settore dei lavori pubblici finanziati con le risorse del bilancio regionale: 11 milioni e 950 mila euro saranno subito disponibili nel 2011 per la difesa della costa e per la realizzazione della vasca di colmata dell´area portuale di Ancona, indispensabile per consentire il dragaggio dei porti marchigiani. Su proposta dell´assessore ai Lavori Pubblici, Antonio Canzian, la Giunta regionale ha approvato la proposta di Programma triennale e l´elenco annuale degli investimenti di competenza della Regione. L´atto dovra` essere approvato dall´Assemblea legislativa. ´La priorita` e` stata riconosciuta alla difesa della costa e ai porti, che necessitano di interventi risolutivi - afferma Canzian ´ La vasca di Ancona, che assorbira` la maggiore quota delle risorse del 2011, risulta essenziale e propedeutica per avviare il dragaggio degli scali marchigiani, in quanto dovra` stoccare il materiale estratto, come previsto dal Piano regionale dei porti, approvato dall´Assemblea legislativa all´inizio dell´anno. I lavori di ripascimento previsti verranno realizzati privilegiando il recupero di materiale marino, per non alterare l´equilibrio costiero´. Il programma inviato in Consiglio regionale prevede, nel 2011, queste opere pubbliche: - manutenzione straordinaria scogliere Pesaro 500 mila euro - lavori urgenti litorale Fano 200 mila euro - vasca colmata porto Ancona 8 milioni e 200 mila euro - manutenzione litorale Portonovo Ancona 500 mila euro - spostamento scogliere Potenza Picena 800 mila euro - emersione scogliere San Benedetto del Tronto 1 milione e 150 mila euro - manutenzione scogliere Massignano e Campofilone 600 mila euro .  
   
   
CIAMBETTI AI GIOVANI IMPRENDITORI DI “VENETO GENERAZIONE FUTURA”: “NON LIMITIAMOCI AL CONFRONTO, LAVORIAMO INSIEME”  
 
Venezia, 27 ottobre 2010 - “Vi assicuro la piena disponibilità al dialogo e al confronto della Giunta regionale, ma dico di più: siamo noi, sono le amministrazioni pubbliche ad avvertire il bisogno di un contributo, di un supporto in termini di idee e proposte provenienti dal mondo dell’impresa e dalle associazioni di categoria del nostro territorio”. Ha di fatto rilanciato l’assessore regionale al bilancio, Roberto Ciambetti, alla richiesta di “Veneto Generazione Futura”, un nuovo soggetto imprenditoriale e politico costituito dai giovani dell’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), di Confindustria e degli Architetti, di attivare un tavolo permanente di confronto sui temi dello sviluppo del Veneto. Dei processi di trasformazione del territorio, delle strategie di crescita, di come si dovrà costruire il Veneto nei prossimi decenni si è parlato ieri ad Altavilla Vicentina (Vi), in occasione dell’Ance Day, l’annuale convegno di Ance Veneto Giovani, che ha avuto per protagonista questo nuovo sodalizio tra giovani imprenditori e professionisti, i quali chiedono di avere “voce in capitolo sulle decisioni che riguarderanno la programmazione delle politiche territoriali e infrastrutturali del Veneto del futuro”. Nel corso del dibattito, Ciambetti ha evidenziato che l’apporto, soprattutto quello di chi rappresenta la classe dirigente di oggi e di domani, non deve limitarsi ai tradizionali ambiti di confronto con le istituzioni: “quando voi giustamente lamentate la lentezza delle istituzioni pubbliche nel decidere – ha detto l’assessore –, l’insopportabile burocratizzazione, la farraginosità delle competenze, dovete avere anche la consapevolezza del perché e da chi sono causate queste situazioni di impasse, al fine di indirizzare con cognizione di causa ed efficacia la vostra azione di supporto per rendere più moderna ed efficiente la governance della nostra regione. Un esempio lampante è dato dalla discussione, in corso in questi giorni, sulla modifica del regolamento del Consiglio, preludio all’approvazione del nuovo e atteso Statuto, dove l’ostruzionismo di pochi immobilizza di fatto l’assemblea e impedisce l’attuazione di quelle riforme di cui il Veneto ha tanto bisogno. Anche su questi temi ci attendiamo il vostro contributo e il vostro intervento”. Riferendosi poi alle ristrettezze di bilancio e ai tagli che “a cascata”, dallo Stato, alle Regioni, agli Enti locali, si ripercuoteranno sull’operatività dei diversi livelli amministrativi, l’assessore si è detto fiducioso sulla possibilità che la riforma in senso federalista dello Stato, ormai avviata, restituisca ai territori gestiti con oculatezza e virtuosità una reale prospettiva di superamento dell’attuale crisi economica internazionale. “Se gli amministratori regionali – ha concluso Ciambetti – vedranno limitato per la scarsità di risorse il loro margine di manovra, potranno e dovranno dedicare tempo ed energie per il raggiungimento di obiettivi non di meno importanti, quali la riorganizzazione della macchina amministrativa e una maggior produttività del sistema legislativo, al fine di disporre di strumenti gestionali e normativi adeguati per realizzare quella programmazione delle politiche territoriali e infrastrutturali che voi invocate”.  
   
   
RALLENTA LA CRESCITA DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE LOMBARDA: +4,8% LA VARIAZIONE SU BASE ANNUA (CONTRO IL +5,9% DELLO SCORSO TRIMESTRE) E -1,2% LA VARIAZIONE DESTAGIONALIZZATA SUL TRIMESTRE PRECEDENTE.  
 
 Milano, 27 ottobre 2010 - L’indice della produzione scende a quota 97,6 dopo aver raggiunto quota 99 a fine giugno. Il fatturato cresce del 7,5% su base annua e del +0,2% rispetto al trimestre precedente. Rallenta la crescita degli ordini sia dall’interno che dall’estero, pur con incrementi vicini al 5%. In leggera flessione l’occupazione rispetto al trimestre precedente, ma diminuisce anche l’incidenza della Cig. Aumentano in maniera significativa i prezzi delle materie prime e, in misura più limitata, quelli dei prodotti finiti. Il terzo trimestre 2010 registra per la produzione industriale un rallentamento del dato tendenziale (+4,8%) e una flessione del dato congiunturale (-1,2% il dato destagionalizzato ). Per le aziende artigiane manifatturiere a fronte di un assestamento congiunturale della produzione (variazione nulla del dato destagionalizzato), si registra per la prima volta dopo molti trimestri una svolta tendenziale positiva (+1%). L’indice della produzione industriale perde l’1,2% rispetto al trimestre precedente scendendo a quota 97,6 (dato destagionalizzato, base anno 2005=100), ma mantiene tassi di crescita su base annua vicini a 5%. Stazionario l’andamento per le aziende artigiane, con l’indice della produzione che rimane fermo a quota 86 (dato destagionalizzato, base anno 2005=100) contro il 102 toccato nel 2007. Registrano variazioni positive quasi tutti i settori industriali: solo i minerali non metalliferi (-3,5%), pelli-calzature (-1,5%) e abbigliamento (-0,1%) sono in contrazione. All’opposto la siderurgia (+9,0%), la meccanica (+6,4%) e i mezzi di trasporto (+5,1%) presentano incrementi superiori alla media. Meno diffuso il segno positivo tra i settori dell’artigianato, che presenta ancora sei settori su undici con variazioni annue negative comprese tra il -4,9% del legno-mobilio e il -2,5% dell’abbigliamento. Positivi i settori della siderurgia (+5,6%), della meccanica (+4,0%), della gomma-plastica (+3,1%), pelli-calzature (+2,1%) e carta-editoria (+1,3%). Rimangono positivi i dati per destinazione economica, con i beni intermedi in crescita del 6%, seguiti dai beni di investimento con un +5% e dai beni di consumo finale al +2,3%. Nell’artigianato sono in contrazione i beni di consumo finale (-1,2%), mentre mostrano incrementi vicini i beni intermedi (+1,7%) e i beni di investimento (+1,5%). I dati sulla produzione per classe dimensionale evidenziano un omogeneizzazione della crescita, con le imprese di medie dimensioni ancora in crescita del 5,7% e le imprese maggiori al +5%. Secondo incremento tendenziale consecutivo per le imprese di minori dimensioni (+3,7%), dopo il +3,5% dello scorso trimestre. Nell’artigianato i risultati sono direttamente proporzionali alla dimensione aziendale, con i migliori risultati per le imprese maggiori: +3,0% quelle con più di 10 addetti e +1,7% quelle da 6 a 9 addetti. Le micro imprese registrano ancora una contrazione della produzione su base annua (-1,7%). Si stabilizza la quota di aziende che registra forti incrementi dei livelli produttivi (50%, contro il 52% dello scorso trimestre); considerando anche le imprese che dichiarano incrementi minimi, l’area positiva arriva al 62% degli intervistati. Anche il numero delle aziende con variazioni molto negative rimane pressoché stabile (23%, contro il 21% dello scorso trimestre). Anche nell’artigianato si registra stabilità. A fronte del 24% di aziende stazionarie, il 35% registra in questo trimestre variazioni tendenziali molto positive (la quota era 34% lo scorso trimestre) ed è del 32% la quota di imprese con variazioni molto negative (34% lo scorso trimestre). L’occupazione, nel quadro instabile complessivo, mostra segnali contrastanti: per l’industria accelera il tasso d’uscita e rallentano gli ingressi con il saldo entrati–usciti negativo e pari a -0,3%, ma diminuiscono ancora sia la quota di aziende che fa ricorso alla Cig (22,6%) sia quella delle ore di Cig sul monte ore trimestrale (2,8%). Andamento simile anche per l’artigianato, con un saldo occupazionale negativo (-0,2%). La quota di aziende artigiane che hanno utilizzato ore di Cig nel trimestre è scesa al 10,8%, con una quota sul monte ore trimestrale dell’1,6%. Altre variabili dell’andamento congiunturale: Il fatturato a prezzi correnti conferma il segno positivo sia su base annua (+7,5%) che rispetto al trimestre precedente (+0,2%). Per le aziende artigiane il fatturato continua a crescere, anche se meno intensamente, guadagnando il +2,1% rispetto allo stesso trimestre del 2009 e lo 0,6% rispetto al trimestre precedente. Il tasso d’utilizzo degli impianti conferma un assestamento dei livelli produttivi: per l’industria rimane al 72,6% e per l’artigianato a quota 67,3%. Fra i settori dell’industria rimangono sotto il 70% solo due settori: pelli-calzature (61,2%) e minerali non metalliferi (67,9%). Fra i settori dell’artigianato si registrano tassi di utilizzo superiori al 70% per la siderurgia (74,0%), la carta-editoria (71,1%), il tessile (70,2%) e le manifatturiere varie (70%), mentre il legno-mobilio registra il tasso di utilizzo più basso (63,3%). Gli ordinativi acquisiti nel trimestre dalle imprese industriali crescono su base annua sia nella componente estera (+4,8%) sia in quella interna (+4,7%). Rispetto al trimestre precedente rimangono in crescita gli ordini interni (+0,3%) e virano in negativo gli ordini dall’estero (-1,2%). La quota del fatturato estero sul totale si attesta al 34,4%, in lieve flessione. Il periodo di produzione assicurata dal portafoglio ordini arriva a 53,9 giornate. Le imprese artigiane confermano l’incremento congiunturale degli ordini interni (+1,2%) ma, come l’industria, rallentano sull’estero (-3,5%). Nel confronto su base annua le variazioni sono positive per entrambe le componenti ma con intensità differenti: +3,3% gli ordini interni e +1,6% quelli esteri. Occorre però ricordare l’importanza relativa del mercato estero per le imprese artigiane, con la quota del fatturato estero sul totale attorno al 5,6%. Il periodo di produzione assicurata cresce raggiungendo le 37 giornate. Il livello delle scorte dei prodotti finiti è ritenuto adeguato dal 78% delle imprese industriali; fra le restanti prevalgono le valutazioni di scarsità (-3,3% il saldo). Rimane al 37% la quota di aziende che non tiene scorte tra le piccole imprese, contro il 16% delle grandi imprese e il 21% delle medie. Le aziende artigiane manifestano segnali di scarsità più marcati (-15% il saldo), con il 68% che giudica le scorte adeguate. La quota di aziende artigiane che dichiara di non tenere scorte è molto più elevata rispetto all’industria (63%). Le scorte di materie prime sono adeguate per il 77% delle imprese industriali, con un saldo negativo tra i giudizi di scarsità ed esuberanza (-3,5%). Gli artigiani segnalano scorte adeguate nel 54% dei casi, con una prevalenza, fra le restanti, dei giudizi di scarsità (-10% il saldo). Si raffreddano le spinte inflazionistiche sui prezzi medi delle materie prime che registrano incrementi congiunturali del 2,7%, per le imprese industriali (contro il +3,5% dello scorso trimestre), e del 3,7% per le artigiane (contro il +4,2% dello scorso trimestre). I prezzi dei prodotti finiti registrano un discreto incremento nell’industria (+1,1%) e una variazione più contenuta nell’artigianato (+0,4%). Le aspettative degli imprenditori industriali per il quarto trimestre 2010 rimangono positive sul versante della domanda estera e della produzione, ma su livelli inferiori al trimestre scorso, e presentano un saldo negativo per la domanda interna e l’occupazione, alimentando il clima di incertezza per l’immediato futuro. Il saldo negativo delle aspettative sui livelli occupazionali va però associato alla quota di imprenditori che prevede stabilità dei livelli, che supera l’84%. Nel caso dell’artigianato si consolida l’inversione di tendenza già rilevata negli scorsi trimestri per produzione e domanda estera che registrano un nuovo saldo positivo. Per gli ordini interni e l’occupazione prevalgono ancora i pessimisti, con il 90% degli imprenditori artigiani che prevede stabilità dei livelli occupazionali. Nell’analisi dei dati sull’economia lombarda e degli andamenti economici dell’economia nazionale e mondiale, emerge una tendenza alla decelerazione del processo di crescita per ora non diffusa omogeneamente. Questi segni di decelerazione sono apparsi più negli indicatori anticipatori a livelli territoriali più allargati, mentre i dati congiunturali relativi alla produzione industriale in Lombardia già segnalano un rallentamento. Occorre sempre usare particolare cautela nell’interpretare i dati congiunturali relativi al Iii trimestre in quanto, la peculiarità del periodo non può essere completamente eliminata dalle tecniche statistiche di destagionalizzazione. Per contro, anche i dati tendenziali pur mantenendosi nell’alveo della positività denotano una decelerazione. Questi fattori ci portano a stimare per il prossimo trimestre di chiusura d’anno un range di variazione della produzione industriale lombarda compreso tra la variazione nulla e il -3% congiunturale, che associa alla possibilità di una stabilizzazione sui livelli raggiunti anche la possibilità di un rallentamento effettivo.  
   
   
INDUSTRIA,GIBELLI: IMPRESE ACCETTANO SFIDA CRISI  
 
Milano, 27 ottobre 2010 - "La crisi c´è, ma le nostre imprese hanno forti motivazioni ad accettare la sfida e superare questa crisi". Lo ha detto il vice presidente di Regione Lombardia Andrea Gibelli a margine della presentazione dei dati del terzo trimestre per l´industria e l´artigianato, presentati ieri da Unioncamere Lombardia. "Regione Lombardia - ha proseguito Gibelli - mette in campo tutti gli strumenti possibili: l´internazionalizzazione e le reti d´impresa, nella speranza che le aziende aggancino la ripresa internazionale". Ha quindi proseguito: "C´è attesa per le grandi riforme: il federalismo e il federalismo fiscale, che a mio avviso fanno da contorno agli strumenti che Regione Lombardia ha messo in campo per le imprese; per questo le aziende guardano molto alla politica del governo, che sta rispettando gli obiettivi che si era posto". "Senza la Lombardia il Paese non esiste. In conclusione: Occorre mettere in sicurezza il sistema produttivo delle tre Regioni del Nord e questo deve andare su tutti i tavoli di contrattazione nazionale". "Il ´lombardismo´ - ha detto ancora Gibelli - è un sistema coerente tra istituzioni sindacali e imprese a difesa del sistema produttivo lombardo: l´unico che salva il Paese".  
   
   
MILANO - CARTA: UN COSTO DA QUASI DUE MILIARDI PER LE PMI  
 
Milano, 27 ottobre 2010 - 28 ottobre 2010: si avvicina il Paper Free Day mondiale promosso da Aiim (Association for Information and Image Management) per risparmiare la carta negli uffici e nella vita di tutti i giorni. La Camera di Commercio di Milano è la prima istituzione in Italia a partecipare e lancia l’iniziativa di rinunciare a stampare documenti in occasione della giornata. Lo slogan dell´iniziativa è Non Incartiamoci perché per almeno un giorno non vogliamo essere sommersi dalla carta: una pagina sul sito consente di seguire il count down fino al 28 ottobre, giornata ufficiale, accompagnato da consigli pratici su come risparmiare carta negli uffici, un modo anche per sensibilizzare le imprese. Carta, un costo da quasi due miliardi all’anno per le piccole e medie imprese in Italia: prime province Roma (108 milioni), Milano (96), Napoli (76), Torino (69). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al secondo trimestre 2010 e di Ceris-cnr per Wave Group e Infocert, per cui sarebbero 239 miliardi i fogli utilizzati all’anno negli uffici nazionali. “La partecipazione - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano - è in linea con gli obiettivi di digitalizzazione e ottimizzazione dei flussi informativi della Camera di commercio, in una società sempre più multimediale. Lo scopo è quello di sensibilizzare al tema il mondo delle imprese: ridurre la carta, oltre a un obiettivo ambientale può rappresentare un vero e proprio risparmio per le imprese”.  
   
   
GENOVA, MOVIMENTO IMPRESE: TORNA IL SEGNO PIÙ  
 
Genova, 27 ottobre 2010 - Unioncamere ha diffuso il 26 ottobre i dati relativi ai movimenti anagrafici delle imprese su tutto il territorio nazionale. In provincia di Genova i dati mostrano nel terzo trimestre 2010 il saldo positivo più elevato negli ultimi sei anni (+ 420 imprese: 1.126 imprese iscritte e 706 cancellate), il che consente di invertire il bilancio negativo del 1° semestre da – 177 imprese a + 243. Il numero delle imprese attive in provincia di Genova, 71.634 a fine settembre, è praticamente stabile rispetto al settembre 2009. In crescita tutte le forme giuridiche: +153 imprese per le società di capitale, +44 per le società di persone, +219 per le imprese individuali e di + 4 per le altre forme.  
   
   
INAUGURATO AL CAFFE’ MIANI ZUCCA IL PRIMO DEI NUOVI DEHORS. UN PROGETTO CHE VALORIZZA LA GALLERIA, SIMBOLO DELLA STORIA E DELL’IDENTITA’ MILANESE  
 
Milano, 27 ottobre 2010 - “Oggi inauguriamo il dehor di un caffè storico di grande eleganza, aperto nel 1867, contemporaneamente alla Galleria Vittorio Emanuele, in cui si respirano la storia e la tradizione milanese. Ancora oggi un punto d’incontro pieno di fascino, un locale che parla di cultura, arte e della vita nella nostra città”. Lo ha detto il Sindaco Letizia Moratti, intervenuta ieri insieme con l’assessore Arredo, Decoro urbano e Verde, Maurizio Cadeo, all’inaugurazione del dehor del Caffè Miani Zucca, il primo dei nuovi dehors che abbelliranno la Galleria Vittorio Emanuele Ii. Presenti Carlo Sangalli, Presidente Unione Confcommercio Milano, Caterina Bon Valsassina, Direttore regionale Beni culturali e paesaggistici della Lombardia e i proprietari del caffè Miani Zucca, Orlando Chiari e Teresa Miani. “Il Comune ha sottoscritto un Protocollo d’intesa con l’Unione del Commercio per uniformare tutti i dehors dei caffè e dei ristoranti della Galleria, - ha proseguito Letizia Moratti - con l’obiettivo di dare una certa coerenza estetica e ulteriore prestigio al salotto buono della città, come amano chiamarlo i milanesi, perché ne rappresenta la storia e l’identità”. Il Sindaco ha ringraziato Orlando Chiari e Teresa Miani, insigniti nel 2003 dell’Ambrogino d’Oro per l’amore con cui custodiscono questo simbolo di milanesità, e lo studio Peregalli-rimini per il progetto che ricorda le verande che, dalla seconda metà dell´800, si sono diffuse nella Mitteleuropa e nel Nord d´Italia, e di cui è un esempio la copertura stessa della Galleria. “Dehors e nuove tende – ha concluso il Sindaco - saranno pronti entro gennaio del 2011”. “Questo nuovo tipo di dehor - ha spiegato l’assessore Cadeo - è stato definito in accordo con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Provincia di Milano e con lo Studio Peregalli-rimini, che ha disegnato anche i nuovi tipi di chioschi che dai primi mesi del prossimo anno sostituiranno le edicole in piazza Duomo. In Galleria sono stati già posati anche i cestoni portarifiuti di nuovo tipo, in corso di distribuzione in tutto il centro cittadino. Tutti questi nuovi tipi di arredi, inseriti nell´Abaco degli Arredi, rientrano nel Piano della Qualità Urbana, Pdqu, il documento che si pone l’obiettivo di indirizzare le scelte estetiche sia del pubblico sia dei privati, per rendere Milano sempre più bella e funzionale”. L’assessore Cadeo ha concluso ringraziando l’Unione del Commercio e gli esercenti riuniti nell’associazione ‘Il Salotto’ per il risultato raggiunto. “Presto - ha annunciato infine - saranno montati anche i dehors degli altri esercizi presenti in Galleria: Savini, Biffi Galleria, Il salotto e Bar sì”. L’intesa prevede che i pubblici esercizi e gli esercizi commerciali installino a loro spese i dehor e le tende. Saranno uguali, anche se di lunghezza diversa, progettati in ferro e vetro e sormontati da una tenda color sabbia Il Comune, a fronte della realizzazione dei nuovi dehor e dell’impegno economico assunto dagli esercenti della Galleria, rilascerà una concessione di occupazione suolo pubblico della durata di 15 anni dalla data di installazione. “Con il nuovo dehor del Bar Zucca – ha detto il Presidente Sangalli - inauguriamo una nuova stagione della Galleria Vittorio Emanuele, simbolo della nostra identità, che unisce i quattro punti cardine di Milano: il Duomo, cuore della città, Palazzo Marino, la casa dei Milanesi, la Scala, il tempio della lirica che tutto il mondo c’invidia e la sede finanziaria meneghina, Piazza Mercanti. Il Bar Zucca celebrerà il suo primo centenario nel 2015 e sarà il nostro biglietto da visita che accoglierà i turisti presenti all’ Esposizione Universale”.  
   
   
ESPORTAZIONI DELLA PROVINCIA DI CUNEO: PRIMO SEMESTRE 2010  
 
Cuneo, 27 ottobre 2010 - Nel primi sei mesi del 2010, il valore delle esportazioni cuneesi ha superato i 2,6 miliardi di euro con una crescita, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, del 13,5%. Il dato evidenzia una crescita meno sostenuta se confrontato alla media piemontese, che con 16,7 miliardi di euro, registra un incremento del 16,0% rispetto allo stesso periodo del 2009, mentre risulta essere lievemente superiore al dato nazionale che registra un incremento pari a +12,4%. “L´export in provincia di Cuneo - dice il presidente della Camera di Commercio di Cuneo, Ferruccio Dardanello - ricomincia con slancio dopo il periodo di difficoltà economica che ha attraversato anche il tessuto imprenditoriale cuneese. Il settore agroalimentare si conferma per le nostre imprese una carta vincente che ha dimostrato di fronteggiare la crisi puntando sulla qualità e l’eccellenza dei nostri prodotti. Grande exploit per i mezzi di trasporto che hanno registrato una variazione del 54,9%.” Il comparto alimentare, che durante la crisi ha manifestato una dinamica negativa più contenuta rispetto agli altri comparti, nel I semestre 2010 si conferma il primo comparto delle esportazioni provinciali con una quota del 26,1%, ha messo a segno un incremento dell’export dell’11%. La crescita complessiva delle vendite cuneesi all’estero è stata trainata dalle variazioni positive registrate in numerosi comparti. Il settore dei mezzi di trasporto ha realizzato un incremento del 54,9%, frutto di aumenti registrati sia per le esportazioni di locomotive e materiale rotabile ferro-tranviario, sia per quelle di componenti veicolari. Per quanto riguarda i mercati di sbocco delle merci cuneesi, il bacino dell’Ue 27 attrae ben il 71,5% delle esportazioni provinciali, contro il 28,6% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. La dinamica delle vendite provinciali dirette ai partner extra-Ue, nel I semestre 2010, pari a +46,5%, è risultata assai più intensa rispetto a quella realizzata sui mercati comunitari (+4,2%), grazie soprattutto alla forte crescita delle esportazioni verso la Turchia (+92,5%) e verso la Svizzera (+66,4%).  
   
   
CONSORZI ASI IN SICILIA: RIFORMA DEL SETTORE, OK DA COMMISSIONE ARS AL DDL  
 
Palermo, 27 ottobre 2010 - Risparmio, efficienza, sviluppo del tessuto produttivo siciliano: su questi tre principi cardine si basa il disegno di legge che riforma il sistema dei consorzi Asi in Sicilia, concepito dall´assessore regionale alle Attivita´ produttive, Marco Venturi. Il testo - oggetto di numerosi incontri con i diversi operatori del settore - approvato dalla giunta di governo oggi e´ stato esitato, favorevolmente, anche dalla commissione parlamentare Attivita´produttive dell´Assemblea regionale Siciliana. Per diventare legge il testo dovra´ prima andare in commissione Finanze e poi essere approvato dal parlamento. "Questa riforma e´ fondamentale per cercare di dare alla Sicilia una organizzazione piu´ moderna e al passo coi tempi del sistema che governa e gestisce il tessuto produttivo della nostra isola. Cosi´ come erano concepiti, infatti, i consorzi Asi - spiega Venturi - e tutto quello che gli gira attorno, erano oramai diventati anacronistici. Il disegno di legge prevede, tra le altre cose, - prosegue - la soppressione dei Consorzi Asi e la conseguente istituzione dell´Istituto regionale per lo sviluppo delle Attivita´ produttive (Irsap). L´istituto sara´ il risultato dell´accorpamento tra piu´ uffici periferici. Sara´ un organismo snello, rapido ed efficiente per dare risposte celeri ed in tempi certi, comportando anche un notevole risparmio in termini di costi. Tutto cio´ si otterra´ attraverso la soppressione di 11 organi di amministrazione (consigli generali e consigli direttivi), la diminuzione dei direttori generali (dagli 11 attuali ad 1) per un risparmio stimato complessivo per le casse regionali, con riforma a regime - conclude Venturi - tra costi diretti ed indiretti, di circa 4 milioni di euro l´anno".  
   
   
DOMANDA DI PRESTITI DA PARTE DELLE FAMIGLIE: -4% NEI PRIMI 9 MESI DEL 2010  
 
Milano, 27 ottobre 2010 - Nel mese di settembre da poco concluso la domanda di prestiti da parte delle famiglie italiane (nel suo aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati) torna nuovamente a calare rispetto al corrispondente periodo 2009, segnando un -1% a parità di giorni lavorativi. Complessivamente, la richiesta di prestiti, sempre nell’aggregato di personali e finalizzati, al termine del terzo trimestre dell’anno fa così registrare un -4% rispetto ai volumi dello stesso periodo 2009, che a sua volta aveva fatto registrare un -9% nei confronti del 2008. Di seguito sono riportati i dati di dettaglio della domanda di prestiti rilevata su Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif che raccoglie i dati relativi ad oltre 75 milioni di posizioni creditizie. Le variazioni rispetto allo stesso mese dell’anno precedente sono indicate sia in valore assoluto sia ponderate, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi.
Prestiti Var. % su anno precedente Giorni lavorativi: differenza su anno precedente Var. % su anno precedente ponderata (a parità di gg. Lavorativi)
Totale 2008 -3% 0 -4%
Totale 2009 -5% 1 -5%
Gennaio 2010 -8% -1 -3%
Febbraio 2010 -7% 0 -7%
Marzo 2010 -4% 1 -9%
Aprile 2010 -3% 0 -3%
Maggio 2010 0% 1 -5%
Giugno 2010 -4% 0 -4%
Luglio 2010 -8% -1 -4%
Agosto 2010 5% 1 0%
Settembre’10 -1% 0 -1%
Entrambe le tipologie di prestiti a settembre 2010 hanno segnato un calo di un punto percentuale rispetto mese di agosto 2010, anche se i prestiti finalizzati continuano ad essere in territorio positivo, mentre i prestiti personali mantengono un segno negativo (rispettivamente +2% e -4% ponderato sui giorni lavorativi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Per quanto riguarda le classi di durata del prestito richiesto, continua la crescita la quota di domanda nelle classi di più breve durata (fino a 3 anni), per effetto principalmente dei prestiti finalizzati. Analizzando la distribuzione complessiva delle richieste di prestiti nell’aggregato personali più finalizzati in base alla durata, dal Barometro Crif si evince come nei primi nove mesi del 2010 rimanga fondamentalmente stabile rispetto al medesimo periodo 2009. Andamento delle domande di prestiti (personali + finalizzati) per durata
Primi 9 mesi 2009 Primi 9 mesi 2010
fino a 12 mesi 16,64% 16,84%
da 12 a 18 mesi 4,87% 4,89%
da 18 a 24 mesi 11,54% 12,47%
da 24 a 36 mesi 15,70% 16,17%
da 36 a 48 mesi 12,50% 11,91%
da 48 a 60 mesi 17,29% 16,32%
oltre 60 mesi 21,45% 21,40%
100,00% 100,00%
La distribuzione per classi di importo richiesto, invece, conferma il trend della domanda di prestiti finalizzati verso i ticket più bassi (sotto i 5.000 euro), classe in cui si concentra oltre il 63% della domanda di prestiti finalizzati. L’importo medio dei prestiti finalizzati continua ad essere più basso rispetto ai mesi precedenti, anche in leggera ripresa se confrontato con il mese precedente (Agosto 2010). L’importo medio calcolato sui primi nove mesi dell’anno è stato pari a 5.700 euro, contro i 6.300 dello stesso periodo del 2009. Al contrario, per i prestiti personali continua lo spostamento verso i ticket di importo più elevato (sopra i 5.000 euro) anche se con ritmi di crescita più contenuti rispetto al 2009. L’importo medio in richiesta calcolato sui primi nove mesi dell’anno è di poco superiore ai 12.400 euro, superando di soli 43 euro l’importo medio calcolato sul pari periodo del 2009.
 
   
   
RICERCA: IN LOMBARDIA 35% AZIENDE BIOTECNOLOGIE  
 
Milano, 27 ottobre 2010 - Il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega all´Università e Ricerca, Alberto Cavalli, ha partecipato ieri , su delega del presidente Roberto Formigoni, all´inaugurazione di Biotech 2010, la fiera sulle biotecnologie per l´industria e la ricerca. "Regione Lombardia - ha detto il sottosegretario Cavalli - è la candidata nazionale più quotata per qualificarsi come bioregione in ambito europeo". Circa il 35% delle 228 aziende biotecnologiche italiane, infatti, è localizzato nella nostra regione; di queste il 90% è in provincia di Milano. Più in generale, il 18,4% degli addetti della ricerca scientifica, il 21,4% delle spese per la ricerca e il 35,4% dei brevetti italiani depositati nell´ultimo anno sono lombardi. "Questi risultati - ha aggiunto Cavalli - sono il frutto della cultura dell´innovazione che il Governo regionale sostiene e che in Lombardia può contare su 12 atenei e 269 centri di ricerca accreditati dal sistema regionale. Tale capitale umano e queste risorse meritano di essere ulteriormente potenziati. Le istituzioni pubbliche e private devono lavorare nella stessa direzione". Regione Lombardia ha individuato nelle biotecnologie un settore strategico per la competitività del territorio, promuovendo un metadistretto tecnologico riconosciuto dal Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca. E´ nato così il Progetto Bioiniziativa, riconosciuto anche dalla Commissione europea, che ha permesso di selezionare 294 progetti innovativi per nuove imprese, investendo, con le 12 Università lombarde, 61 milioni di euro per aiutare l´attività dei giovani ricercatori e sostenendo l´attività del Nerviano medical center per lo sviluppo clinico di composti innovativi nelle cure ematologiche ed oncologiche. La Regione, nel campo della ricerca medica, si è impegnata a realizzare la Città della Salute e della Ricerca di Milano (che ospiterà l´ospedale Sacco, l´Istituto dei Tumori e l´istituto neurologico Besta) oltre che a sviluppare il Progetto Cerba (per la cardiologia, l´oncologia, la neonatologia e le neuroscienze) e promuovere la nascita della Fondazione Centro europeo di Nanomedicina (per la diagnostica precoce e lo screening di massa delle patologie più gravi e diffuse). "Proprio in un momento difficile come l´attuale - ha concluso Cavalli - è essenziale promuovere ricerca e trasferimento tecnologico perché questo è un investimento per il futuro".  
   
   
IN CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE SI PARLA DELLA CARTIERA DI CREVACUORE  
 
Torino, 27 ottobre 2010 - La vicenda occupazionale ed economica della Cartiera Ermolli di Crevacuore, in provincia di Biella, è approdata oggi nell’aula del Consiglio regionale del Piemonte dove l’assessore allo Sviluppo Economico, Massimo Giordano, è intervenuto in risposta ad una interrogazione sull’argomento. “Non è una vicenda semplice - ha detto Giordano - perché si tratta di una crisi aziendale sinora di difficile soluzione. Inoltre siamo in un territorio che attualmente soffre il peso della crisi più di altre zone”. “Ce ne siamo occupati al meglio delle nostre possibilità - ha aggiunto l’assessore - ma le difficoltà derivano dal fatto che, allo stato attuale, non sono chiare le prospettive future dello stabilimento. La situazione non è purtroppo agevole a causa di una quasi totale assenza di dialogo tra la proprietà ed i lavoratori, così come tra la proprietà ed il sindacato”. “Da parte nostra - ha spiegato ancora Giordano - abbiamo fatto da tramite parlando con le parti, incontrando la proprietà e, a Romagnano Sesia, i lavoratori. Inoltre abbiamo avuto contatti con alcuni soggetti privati che sembravano intenzionati a rilevare la cartiera, anche se non si sono aperte fino ad ora prospettive certe”. “Ci sono comunque delle novità - ha detto Giordano - perché, come Regione, ci stiamo adoperando per trovare soluzioni: il 9 novembre abbiamo organizzato una riunione per riportare al tavolo della trattativa la proprietà, per riprendere il filo di un dialogo costante, per valutare la possibilità di una proroga della cassa integrazione. Inoltre abbiamo avuto un colloquio con un gruppo di imprenditori che si è impegnato a valutare il dossier sulla cartiera, al fine di presentare, eventualmente, un progetto che, sostenuto dalla Regione, possa riaprire una strada per far ripartire il lavoro. Ci vuole però molta prudenza perché non alimentare facili illusioni”.  
   
   
AZIENDA SIDERURGICA BELTRAME IL 17 NOVEMBRE INCONTRO CON L´AZIENDA  
 
Firenze, 27 ottobre 2010 - Il 17 novembre l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini incontrerà i vertici del gruppo Fv Beltrame, l´azienda del settore siderurgico di San Giovanni Valdarno i cui dipendenti sono da tempo in cassa integrazione. Lo ha annunciato ieri l´assessore, intervenendo all´iniziativa promossa a San Giovanni Valdarno sul tema: “Uscire dalla crisi: imprese e istituzioni che fanno sistema sul territorio”. L´incontro con i rappresentanti del gruppo Beltrame, ha detto l´assessore, servirà a fare il punto sulla prospettive dello stabilimento, per le quali i lavoratori avevano mostrato una forte preoccupazione. L´assessore ha avuto parole di apprezzamento per l´iniziativa, che ha messo in luce una serie di realtà virtuose che sono riuscite, in tempi di crisi, ad aumentare le produzioni e l´occupazione nel territorio. E´, ad esempio, il caso di quattro aziende del Valdarno che, pur operando in settori diversi, hanno attivato sinergie per affrontare al meglio il mercato: si tratta di Power One, Centro sistemi, Ivv e Castelnovese. «La Regione lavora per favorire l´aggregazione delle imprese - ha ricordato Simoncini - per questo vediamo con grande interesse l´idea di costituire un consorzio, sulla quale si aprirà presto un confronto a livello regionale. Questa iniziativa è peraltro perfettamente in linea con le direttrici di fondo dell´azione della Regione che, nel lavoro per il riposizionamento competitivo del sistema toscano, intende sostenere, appunto, tutte le iniziative che producono filiere, consorzi, accorpamenti di impresa».  
   
   
BOLZANO, DALLA GIUNTA: DISCIPLINA PER L´INIZIO DI ATTIVITÀ PROFESSIONALE  
 
Bolzano, 27 ottobre 2010 - Entro fine gennaio 2011 la Giunta dovrá intervenire per recepire la segnalazione certificata di inizio attività (la cosiddetta Scia) che in base alla legge statale consente di avviare un´attività privata dopo corrispondente comunicazione dell´interessato all´amministrazione competente. In Alto Adige vi saranno previste precise limitazioni. La Giunta ha sei mesi di tempo, fino al prossimo 30 gennaio, per disciplinare e adattare alla realtà produttiva locale la segnalazione certificata di inizio attività, la cosiddetta Scia di emanazione statale che consente di avviare un´attività privata dopo corrispondente comunicazione dell´interessato all´amministrazione competente. Considerata la competenza primaria in materia, la Giunta intende stilare una lista delle attività ammesse con semplice segnalazione per distinguerle da quelle invece che richiedono particolari presupposti e requisiti: "Vogliamo favorire la riduzione dela burocrazia, ma anche garantire la qualità del lavoro offerto ai cittadini", sottolinea Durnwalder.  
   
   
ADICONSUM, ADOC, CITTADINANZATTIVA SU STIPULA PROTOCOLLO SUI SERVIZI PUBBLICI LOCALI  
 
Roma, 27 ottobre 2010 - Il protocollo firmato il 25 ottobre con Confservizi pone le basi per una vera svolta in tema di servizi pubblici locali, in quanto apre la strada alla partecipazione e al controllo degli utenti nel mercato dei servizi delle utilities, segnando il passaggio dall’autoreferenzialità alla “civil regulation”. Dopo tre anni dall’entrata in vigore della disciplina che regolamenta il coinvolgimento dei cittadini nella valutazione e controllo dei servizi pubblici locali, il protocollo siglato a Roma tra le Associazioni dei Consumatori e Confservizi (Asstra-federambiente-federutility) pone le premesse per una nuova stagione in tema di qualità dei principali servizi a maggior impatto ed uso quotidiano quali acqua, trasporti, energia e rifiuti. Poter inserire in sede di stipula dei contratti di servizio istituti di tutela come la conciliazione piuttosto che modalità di ristoro dell’utenza, prevedere nuovi standard di qualità periodicamente verificati dagli utenti stessi, istituire tavoli di confronto tematici: questi alcuni degli ingredienti con i quali inaugurare una nuova stagione nei servizi locali, e per la quale va dato atto a Confservizi di aver preso sul serio il punto di vista dei cittadini. Ci aspettiamo a questo punto un´agenda dei lavori nella quale siano indicate espressamente le realtà territoriali dalle quali iniziare a tradurre in realtà i principi oggi affermati. Perché la svolta sia effettiva, manca ancora il coinvolgimento della “terza gamba” dopo cittadini e gestori, ovvero la volontà degli enti locali di inserire in sede di stipula dei contratti di servizio quanto disposto già nella Finanziaria 2008 e finora mai applicato. Rivolgiamo all’Anci l’invito ad aprire un confronto così come avviato con le rappresentanze aziendali.  
   
   
SIRIO ECOLOGICA: TAVOLO ISTITUZIONALE IN REGIONE; ROSSI: “SU VERTENZA CLIMA DI COLLABORAZIONE  
 
Perugia, 27 ottobre 2010 - Si è tenuto ieri, in Regione, il Tavolo istituzionale per discutere delle vicende che riguardano l’azienda ex Sirio Ecologica di Gubbio. Tavolo al quale per la prima volta ha partecipato una rappresentanza della società Maio Guglielmo s.R.l. A pochi giorni dalla firma del contratto di affitto di ramo d’azienda che vedrà come assegnataria la stessa società, l’incontro ha consentito di avviare la discussione sul Piano industriale, entrando nei dettagli che riguardano soprattutto i livelli occupazionali previsti nelle diverse fasi del rilancio produttivo. L’assessore regionale allo sviluppo economico, Gianluca Rossi, ha confermato l’importanza che “questa vicenda si snodi lungo le direttrici parallele del rilancio produttivo del sito di Gubbio e del progressivo assorbimento del numero maggiore possibile di dipendenti ex Sirio, attualmente in regime di cassa integrazione in deroga”. Il clima che ha caratterizzato l’incontro è stato definito dai presenti “di aperto confronto e di collaborazione”. Inoltre è stata sottolineata l’importanza svolta dall’assessorato regionale nella gestione della vertenza. Ciò nella certezza – è stato detto che anche nelle prossime settimane non diminuirà il costante monitoraggio e l’attenzione della Regione sul futuro della Sirio, allo scopo di raggiungere al più presto un accordo da tutti condiviso.  
   
   
CUTULO SPA, INTESA RAGGIUNTA IN REGIONE BASILICATA  
 
Potenza, 27 ottobre 2010 - Nel corso di un incontro presieduto dall’assessore regionale alle Attività produttive, Erminio Restaino, è stato raggiunto, ieri in serata, l’accordo fra le organizzazioni sindacali e le parti aziendali in merito alla vertenza riguardante la Cutolo spa. In particolare, si è tenuto conto della proposta della Task Force occupazione per l’attivazione di un percorso per la ricollocazione delle unità lavorative come indicato qui di seguito: La Cutolo spa inoltrerà al ministero del lavoro istanza per il riconoscimento della Cigs per cessazione di attività per lo stabilimento di Rionero per 45 unità lavorative; La società Acqcue Rionero spa, a sua volta interessata di riflesso dalla crisi economica e finanziaria della società Cutolo spa, attiverà un percorso di Cigs straordinaria in deroga per 11 lavoratori; una nuova società appositamente costituita da nuovi soggetit imprenditoriali, rileverà in fitto gli impianti produttivi di proprietà della Cutolo spa compreso l’utilizzo delle unità lavorative per precedere successivamente alla ricollocazione di tutte le unità lavorative della Cutolo; La nuova società, tenuto conto del piano industriale che è stato illustrato nel pomeriggio di oggi alle parti sindacali, si impegna ad attivare un periodo di Cigs finalizzato alla riorganizzazione e al rilancio dell’attività produttiva e del mercato di vendita; La nuova proprietà di Acque Rionero spa e della costituenda nuova società si impegna a mantenere gli attuali livelli occupazionali. In particolare, sono cinque i punti raggiunti nell’intesa: Attivazione della Cigs per crisi per cessazione dell’attività della società Cutolo spa a partire dal primo novembre 2010 con il contestuale avvio delle procedure di mobilità per quei lavoratori che entro il termine massimo di permanenza negli ammortizzatori sociali si colleghino al trattamenti di pensione di anzianità o vecchiaia; Attivazione della Cigs in deroga da parte della società Acque Rionero spa a partire dal primo gennaio 2011; le attività durante il periodo di Cigs saranno svolte a rotazione tra tutti i lavoratori tranne per le figure professionali infungibili che saranno individuate con separato accordo tra le parti; il trasferimento dei lavoratori attualmente in forza alla società Cutolo spa dovrà avvenire in un ‘unica soluzione con passaggio diretto; nella fase di transizione della Cigs per cessazione a quella per ristrutturazione saranno attivate tutte le forme di flessibilità previste dalla contrattazione collettiva. L’assessore Erminio Restaino nel valutare positivamente l’accordo faticosamente raggiunto tra le parti auspica “un proficuo impegno di tutte le componenti nella realizzazione e nella costruzione di nuove e corrette relazioni sindacali e industriali. L’accordo sarà oggetto di verifica trimestrale presso la Regione. All’incontro hanno partecipato anche i consiglieri regionali Nicola Pagliuca e Giannino Romaniello.  
   
   
TRASPORTO FERROVIARIO VERTENZA GEAS: REGIONE SARDEGNA AL FIANCO DEI LAVORATORI  
 
Cagliari, 27 Ottobre 2010 - Si è svolto ieri , presso la sede dell’Assessorato regionale dei Trasporti, l´incontro tra l’Assessore regionale dei Trasporti, Angelo Carta, con i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Orsa e Salpas Orsa. All’incontro hanno inoltre preso parte i delegati aziendali ed una nutrita rappresentanza di lavoratori della Geas, che gestisce per conto di Trenitalia il servizio di pulizie rotabili e servizi accessori al materiale rotabile. All´ordine del giorno della riunione la drammatica situazione dei 116 lavoratori che dal giorno 20 ottobre occupano l’ultimo piano della sede storica delle Ferrovie dello Stato di Cagliari e, dalla giornata di ieri, il terrazzo della Stazione di Sassari, a causa del mancato pagamento degli stipendi dal mese di agosto ed il paventato licenziamento di almeno 50 lavoratori su 116. "E´ nostro obiettivo rilanciare il trasporto ferroviario in Sardegna, poichè questa Giunta Regionale lo ritiene strategico per lo sviluppo della regione" ha detto Angelo Carta nel suo intervento - e voglio manifestare la piena e totale solidarietà alla protesta dei dipendenti della Geas. Il pagamento degli stipendi arretrati e la salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali - ha continuato Carta - sono obiettivi irrinunciabili, anche a garanzia del mantenimento della qualità dei servizi. Oggi purtroppo non troviamo la soluzione ma mettiamo le basi per trovarla". L’assessore Carta ha informato i partecipanti alla riunione che giovedì a Roma incontrerà i rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, unitamente ai vertici di Trenitalia. In tale occasione l’Assessore rappresenterà l’immediata esigenza di pagare gli arretrati ai dipendenti Geas, ed avvierà la discussione per giungere il più celermente possibile alla firma dell’accordo di programma, che consentirà alla Regione di decidere autonomamente quantità e qualità dei servizi svolti da Trenitalia in Sardegna. Le organizzazioni sindacali hanno apprezzato gli impegni assunti dall’Assessore, ma hanno evidenziato che allo stato attuale permane il contingente problema del pagamento degli stipendi arretrati, lasciando i lavoratori in una drammatica situazione.  
   
   
REPOWER, IMPEGNO DELLA REGIONE TOSCANA PER IL PROGETTO PER VELOCIZZARE I TEMPI DI REINDUSTRIALIZZAZIONE DELL´AREA EX RADICIFIL  
 
Firenze, 27 ottobre 2010 - L´impegno della Regione a creare le condizioni per far partire in tempi rapidi il progetto di reindustrializzazione dell´area un tempo occupata dalla Radicifil di Pistoia è stato ribadito ieri dall´assessore alle attività produttive, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini che ha partecipato a Pistoia ad un´assemblea pubblica cui partecipavano anche la presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni e il sindaco Renzo Berti. «La Regione – ha detto Simoncini – lavorerà perché si arrivi rapidamente a una valutazione del progetto industriale presentato da Repower e a far partire i lavori per la riconversione dell´area. Si darà così una prima risposta ad una parte dei lavoratori della ex Radicifil che potranno essere assunti già nella fase di realizzazione del nuovo progetto». L´assessore Simoncini ha assicurato che la Regione garantirà ai lavoratori la cassa integrazione nelle fasi intermedie del processo, mentre la Provincia metterà a disposizione gli strumenti per attuare la necessaria formazione dei lavoratori.