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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Luglio 2014
SALUTE, MARONI: DA SETTEMBRE AMBULATORI APERTI IN LOMBARDIA  
 
Varese, 23 luglio 2014 - "L´operazione ´ambulatori aperti´ è un successo, il risultato parziale di questa sperimentazione è molto confortante con oltre 41.5Oo prestazioni prenotate in 14 strutture, dal 17 maggio al 20 luglio, quindi in soli due mesi". Lo ha spiegato il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni partecipando a Varese all´inaugurazione del reparto di Medicina nucleare all´Ospedale di Circolo Fondazione Macchi. Operazione Sta Funzionando - "Numeri - ha proseguito il presidente di Regione Lombardia - che ci dicono che l´operazione sta funzionando. Oltre il 60% di queste prenotazioni vengono richieste negli orari serali, il resto il sabato e la domenica. Adesso studieremo il sistema per fare in modo perché dal primo di settembre questa operazione si estenda a tutti gli ospedali della Lombardia, vogliamo estendere un sistema che in questi primi due mesi ha dimostrato di funzionare ed è piaciuto molto ai cittadini lombardi come dicono questi numeri". Riforma Socio-sanitaria Per Adeguarsi A Realta´ Che Cambia "La riforma del sistema socio sanitario che stiamo studiando deve portarci ad avere un sistema ancora più efficiente in considerazione dell´evoluzione della società lombarda. Nel 2030 avremo 3 milioni di lombardi con più di 65 anni e di questi un milione che avrà più di 80 anni, sono persone che non avranno magari bisogno di cure ospedaliere ma di qualcuno che fuori si prenda cura di loro". Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni partecipando a Varese all´inaugurazione del reparto di Medicina nucleare all´Ospedale di Circolo Fondazione Macchi. "Vogliamo realizzare - ha detto ancora Maroni - il passaggio da un sistema che è fortemente concentrato a curare il malato ad un sistema che si prenda cura del malato che magari è cronico e ha bisogno che tutti i giorni qualcuno si prenda cura di lui e noi vogliamo che il sistema pubblico metta queste persone in condizione di avere qualcuno che si prenda cura di loro." Nostra Sanita´tra Piu´ Avanzate In Europa"sono qui per confermare l´impegno di Regione Lombardia per migliorare e ammodernare le nostre strutture sanitarie. Nel 2013 la mia giunta regionale ha stanziato risorse nel campo dell´edilizia sanitaria per oltre 650 milioni di euro ed abbiamo assegnato definitivamente 340 milioni di euro per 32 interventi, fra i quali anche 16 milioni e mezzo per il completamento della riqualificazione dell´Ospedale di Varese". Lo ha spiegato il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni partecipando a Varese all´inaugurazione del reparto di Medicina nucleare all´Ospedale di Circolo Fondazione Macchi. "Ci crediamo - ha proseguito Maroni - perché è giusto farlo ed è utile farlo, perché vogliamo mantenere la Regione Lombardia a livelli di eccellenza non solo in Italia ma in Europa, perché il nostro riferimento sono le Regioni più avanzate d´Europa come Catalogna o Baviera".  
   
   
LOMBARDIA. SALUTE,MANTOVANI,PARTE SPERIMENTAZIONE POT PER I MALATI CRONICI  
 
Milano, 23 luglio 2014 - Regione Lombardia dà il via libera alla prima fase attuativa nella sperimentazione dei presidi ospedalieri territoriali (P.o.t.) per la cura dei malati cronici. E´ quanto ha deliberato il 18 luglio la Giunta lombarda, su proposta del vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani, con particolare riferimento alle progettualità riguardanti i presidi ospedalieri di Sant´angelo Lodigiano (Lodi), Somma Lombardo (Varese), Soresina (Cremona), Istituti clinici di perfezionamento - Poliambulatori di via Farini e di via Livigno a Milano. Via Ai Primi Progetti - "Questi programmi d´intervento – ha spiegato l´assessore Mantovani - prenderanno il via tra la fine dell´anno e il primo semestre del 2015 e rappresentano il primo atto concreto rispetto alla necessità di dotarsi di nuovi modelli organizzativi per rispondere alla sfida della cronicità che riguarda oggi 3 milioni di cittadini lombardi". I Presidi Ospedalieri Territoriali sono, dunque, lo strumento tramite il quale "concorrere a garantire l´efficienza l´appropriatezza del sistema sanitario e assicurare continuità ed efficacia ai servizi sanitari regionali". Integrazione Ospedale Territorio - "Così facendo - ha continuato l´Assessore alla Salute della Giunta lombarda – anticipiamo quella maggiore integrazione tra ospedale e territorio, con il paziente e le sue necessità, una finalità che è tra gli assi portanti del Libro Bianco della Sanità attualmente in fase di discussione". Di fatto, con questo provvedimento, si va qui a declinare concretamente quel cambio di prospettiva ´dalla cura´ ´al prendersi cura´ del paziente che è l´altro tratto distintivo del dibattito in corso  
   
   
LOMBARDIA.SALUTE, LIBRO BIANCO: IN TUTTE LE PROVINCE INFO POINT  
 
Milano, 23 luglio 2014 – “Sabato 19 luglio, dalle ore 10.00 alle 19.00 Regione Lombardia allestirà, nelle principali piazze dei capoluoghi lombardi (v. Dettaglio sotto), degli info point sul Libro Bianco della riforma socio sanitaria" . Lo scrive una nota di Regione Lombardia. "L´iniziativa - scrive ancora la nota di palazzo Lombardia – ha lo scopo di condividere quanto più possibile con i cittadini il testo aperto alla consultazione e informarli rispetto ai principali elementi di novità previsti dal documento di riforma". Di seguito le piazze individuate: Milano - Via Dante; Bergamo - Via Xx Settembre, all´altezza dello Ster; Brescia - Corso Palestro; Como - Via Maestri Comacini (lato Piazza Duomo); Cremona - c.So Campi; Lecco - Piazza Garibaldi, marciapiede incrocio Via N. Sauro; Lodi - Piazza Castello - dalle 9.00 alle 12.00; Mantova - P.zza Marconi; Monza - Piazza Carducci /Angolo Francesco Crispi; Pavia - Piazza della Vittoria; Sondrio - Piazza Campello - angolo Collegiata; Varese - Piazza del Podestà.  
   
   
ASM, A POLICORO IL PRIMO IMPIANTO REVEAL LINQ  
 
Potenza, 23 luglio 2014 - L’azienda sanitaria di Matera fa sapere che presso l’unità operativa di Cardiologia dell’Ospedale “Giovanni Paolo Ii” di Policoro, diretto da Luigi Truncellito è stato effettuato con successo da Andrea Andriani il primo impianto di un innovativo sistema che, molto più piccolo di una pila alcalina ministilo, è in grado di monitorare il cuore del paziente per tre anni. “Si tratta del Reveal Linq, il più piccolo monitor cardiaco impiantabile che – spiega in una nota l’Asm - iniettato sottocute con una siringa, rivoluziona il monitoraggio cardiaco migliorando la diagnosi per alcune delle patologie più pericolose e difficili da riconoscere quali la sincope e la fibrillazione atriale. Questo innovativo sistema ha da poco ottenuto l’autorizzazione Ce alla commercializzazione in Europa. “Con una speciale siringa- ha dichiarato il dr. Andriani- abbiamo iniettato in pochi minuti il dispositivo appena sotto la pelle del paziente, nella parte pettorale sinistra, attraverso una piccola incisione inferiore a un centimetro.” Il sistema Reveal Linq comprende anche il nuovo monitor esterno di telemedicina Mycarelink che, posizionato presso l’abitazione del paziente, trasmette i dati diagnostici direttamente all’ospedale, utilizzando la tecnologia cellulare per la telefonia mobile globale. Tutta l’attività cardiaca del paziente sarà quindi registrata per i prossimi tre anni, proprio come una perfetta “micro spia” che, attraverso il sistema esterno di telemedicina, farà pervenire i dati diagnostici da casa in ospedale. Il dispositivo, oltre a confermare con precisione la diagnosi di sospetta fibrillazione atriale, è di grande aiuto nel valutare l’efficacia della strategia terapeutica adottata, sia essa di tipo farmacologico o di tipo interventistico con l’ablazione transcatetere. L’obiettivo da perseguire per ridurre il rischio di ictus e il progressivo affaticamento dell’organo cardiaco è quello di diagnosticare la fibrillazione atriale il più precocemente possibile. Rispetto al monitor della generazione precedente, Reveal Linq è più piccolo dell’87 per cento ed ha il 20 per cento di memoria in più. Soddisfazione è stata espressa dal direttore sanitario dr. Andrea Sacco: “ E’ la dimostrazione – ha sottolineato – del livello di attenzione che pongono i nostri servizi e l’azienda nel suo complesso verso le nuove tecnologie e le innovazioni che nel settore della medicina sono continue.”  
   
   
VENDOLA SCRIVE AMBASCIATRICE PALESTINA: "RICOSTRUIREMO AMBULATORIO PEDIATRICO"  
 
Bari, 23 luglio 2014 - Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha scritto ieri pomeriggio all’Ambasciatrice della Palestina Mai Al Kaila per comunicarle la decisione di voler ricostruire a Gaza quell’ambulatorio pediatrico che era stato finanziato con un intervento di cooperazione dalla Regione Puglia e che oggi invece è stato distrutto dai bombardamenti. “Per noi – ha scritto Vendola - era un piccolo segno di amore per i bambini palestinesi. Ora è solo uno spazio di macerie”. Nella lettera, il Presidente Vendola ha espresso all’Ambasciatrice “la solidarietà e la vicinanza al popolo palestinese in questo momento di profonda angoscia”. Qui di seguito il testo della lettera Cara Ambasciatrice, tra le tante terribili notizie di morte e devastazione che giungono ogni giorno da Gaza, c’è anche quella della distruzione dell’ambulatorio pediatrico che la mia Regione, con un intervento di cooperazione, aveva finanziato. Per noi era un piccolo segno di amore per i bambini palestinesi. Ora è solo uno spazio di macerie. Mi rivolgo a Lei in questo momento di profonda angoscia non solo per esprimere solidarietà e vicinanza al Suo popolo, ma anche per informarLa della mia decisione di ricostruire quella struttura di cura e di accoglienza per i bimbi palestinesi.  
   
   
SANITA’: ZAIA INAUGURA PADIGLIONE “JONA” DEL “CIVILE” DI VENEZIA.  
 
Venezia, 23 luglio 2014 - “Con quest’opera, terminata dopo anni e anni di intoppi, consegniamo alla città di Venezia, ai veneziani, ai turisti, agli studenti ciò che meritano di avere: una sanità d’eccellenza a 360 grandi dove ai servizi sul territorio e in centro storico si affianca un Ospedale di prima importanza, moderno ed efficiente nonostante la sua lunghissima storia e la sua collocazione. Da oggi la sanità veneziana entra a pieno titolo nella competizione virtuosa per attrarre pazienti da tutta Europa dopo l’apertura delle frontiere sanitarie, grazie alla quale ogni cittadino può decidere dove andarsi a curare e paga il suo paese di provenienza. Una promessa mantenuta che dovrebbe far riflettere chi ci accusava di voler chiudere gli ospedali”. Con queste parole il Presidente della Regione Luca Zaia, presenti tra gli altri il Patriarca Francesco Moraglia, l’Assessore regionale alla sanità Luca Coletto, il Prefetto di Venezia Domenico Cuttaia, il direttore generale dell’Ulss 12 Giuseppe Dal Ben, il Presidente della Comunità Ebraica di Venezia Paolo Gnignati e rappresentanti delle Istituzioni locali, ha inaugurato oggi il rinnovato Padiglione “Jona” dell’Ospedale Civile San Giovanni e Paolo che, con i suoi 11.000 metri quadrati di superficie e 192 posti letto realizzati con 48 milioni di euro d’investimento, costituisce una sorta di “Nuovo Ospedale di Venezia”, affiancandosi ai Padiglioni Gaggia e Semerani come nuovo baricentro del “Civile”. “La sanità veneziana – ha aggiunto Zaia facendosi attorniare sul palco della cerimonia da un gruppo di operai che hanno lavorato al cantiere per ringraziarli del duro lavoro portato a compimento – è oggi un fiore all’occhiello dell’intero sistema veneto, che giorno dopo giorno stiamo caratterizzando secondo le più moderne indicazioni internazionali: meno ospedalizzazione grazie alle grandi professionalità, alle grandi tecnologie e all’integrazione ospedale-territorio; ammodernamento complessivo con investimenti su strutture e dotazioni tecnologiche; gestione economica oculata che oramai da 4 anni ci consente di chiudere il bilancio sanitario in attivo; utilizzo intensivo dei macchinari, ad esempio con l’operazione ‘ospedali aperti di notte’ per ammortizzarne presto il costo e inserirne sempre di nuovi e moderni nel circuito; investimenti mirati sulle tecnologie, alle quali anche quest’anno abbiamo riservato 70 milioni di euro”. Il padiglione “Jona”, dedicato al medico Giuseppe Jona, grande sanitario, presidente della Comunità Ebraica dal 1940 al 1943, quando si tolse la vita pur di non soggiacere al nazismo consegnando la lista degli appartenenti alla sua comunità, era chiuso dall’anno 2000 e ha vissuto ripetuti travagli e intoppi fino alla sua definitiva rinascita, coronata oggi. Ospiterà il reparto di pediatria, l’area sub intensiva materno infantile, l’ostetricia e ginecologia, la medicina, la pneumologia, la nefrologia, la reumatologia, la geriatria e lungodegenza riabilitativa, il reparto di emodialisi. E’ interamente collegato ai Padiglioni Gaggia e Semerani da percorsi tutti interni attraverso corridoi coperti, evitando così il disagio precedente del trasferimento dei pazienti con un percorso allo scoperto.  
   
   
LOMBARDIA. SALUTE: DIRIGENTI A SCUOLA DI LEGALITA´ CON SUMMER SCHOOL  
 
 Milano, 23 luglio 2014 - Fissate le date dei corsi di legalità con la ´Summer School´. L´iniziativa, anticipata dal vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani, in occasione della presentazione del Libro Bianco agli stakeholder lo scorso 4 luglio, prenderà il via ufficialmente giovedì prossimo 24 luglio presso la Sala Biagi di Palazzo Lombardia. Cultura Della Legalita´ - "Questa iniziativa, promossa da Regione Lombardia - spiega l´assessore alla Salute Mantovani - è tesa ad affermare e diffondere la cultura della legalità quale principio fondamentale all´Interno delle nostre Istituzioni". Occasione Di Formazione - In particolare, la Summer School è rivolta a dirigenti apicali del sistema sanitario lombardo e sarà un´occasione di approfondimento e formazione sui temi dell´etica, della legalità e della prevenzione dei reati all´interno della pubblica amministrazione con un una particolare attenzione rivolta al settore socio- sanitario. Ciclo Di Tre Appuntamenti - Complessivamente la Summer School si articolerà in un ciclo di tre appuntamenti. Il primo incontro, in programma giovedì prossimo, vedrà intervenire Antonio Caruso (Procuratore Corte dei Conti Regione Lombardia), Paola Bilancia (Professore ordinario di Diritto costituzionale, Università degli Studi di Milano) e Leonardo Salvemini (Coordinatore Comitato legislativo Regione Lombardia), e sarà dedicato al "Procedimento amministrativo come strumento per prevenire la corruzione". La Summer School riprenderà a settembre, rispettivamente, giovedì 18 con un incontro in cui si parlerà dei "Rischi nell´attività amministrativa regionale", infine, venerdì 19, il tema affrontato sarà "Quale riforma della Pubblica Amministrazione regionale per la prevenzione dei reati".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: FONDO REGIONALE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA 2014: APPROVATI FINANZIAMENTI PER 430,6 MILIONI DI EURO.  
 
Bologna, 23 luglio 2014 - Via libera dalla commissione assembleare Politiche per la salute e Politiche sociali al Fondo regionale per la non autosufficienza: 430 milioni e 600 mila euro nel 2014 (la stessa quota impegnata nel 2013), destinati al finanziamento dei servizi per persone anziane e disabili non autosufficienti. Dopo l’approvazione della proposta di delibera, che sarà adottata nella prima seduta utile della Giunta, l’assessore regionale alle Politiche per la salute Carlo Lusenti ha affermato: “Confermiamo il nostro impegno a sostegno delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie, mantenendo inalterate da un anno all’altro le considerevoli risorse del Fondo, che restano superiori a quelle stanziate a livello nazionale. In un periodo di crisi così lungo e difficile credo che tale impegno assuma un significato ancora più forte. La risposta più efficace alle necessità degli assistiti e dei loro bisogni - ha concluso Lusenti - è continuare a migliorare la nostra rete di servizi, per garantire ai cittadini equità di accesso e qualità nelle prestazioni erogate all’interno di un welfare universalistico e solidale”. Le risorse del Fondo regionale per la non autosufficienza per il 2014 si confermano superiori al totale del Fondo nazionale, previsto per quest’anno per tutte le Regioni in 350 milioni di euro. La quota del Fondo nazionale riconosciuta all´Emilia-romagna per il 2014 è stimata in 26,6 milioni: il finanziamento complessivo del Fondo regionale per la non autosufficienza è dunque di 457,2 milioni (contro i 452,3 milioni del 2013). Queste risorse sono ripartite dalle Conferenze territoriali sociali e sanitarie ai 38 Distretti delle Aziende Usl. In particolare, 303 milioni di euro sono ripartiti in base alla distribuzione territoriale della popolazione ultra 75enne; 106 milioni sono rivolti al sostegno di interventi a favore delle persone con disabilità; 13 milioni sono destinati alle gravissime disabilità; altri 8 milioni servono a finanziare alcune gestioni particolari di servizi. La Regione stanzia anche per quest’anno 120 milioni di proprie risorse aggiuntive (oltre ai 310 milioni di euro del Fondo sanitario regionale), confermando la particolare attenzione sul tema della non autosufficienza: in otto anni dall’avvio del Fondo nel 2007, le risorse aggiuntive impegnate sono state di 961 milioni. Considerando anche le risorse del Fondo sanitario regionale, in otto anni sono stati stanziati per la non autosufficienza circa 3,4 miliardi di euro. Per il 2014 questa la ripartizione del Fondo regionale per la non autosufficienza per ogni Azienda Usl: Piacenza (29,4 milioni di euro), Parma (42,4), Reggio Emilia (46,1), Modena (64,1), Bologna (89,1), Imola (12,5), Ferrara (37,4), Romagna (109,3 milioni: di cui 39,2 a Ravenna, 19,3 a Forlì, 18,8 a Cesena, 31,8 a Rimini).  
   
   
LEGGE DELRIO, LOMBARDIA: ASSISTENZA DISABILI A RISCHIO  
 
 Brescia, 23 luglio 2014 - A oggi, metà delle Province lombarde non riusciranno a chiudere il Bilancio 2014 e tutte e 12 saranno in dissesto finanziario nel 2015. Per questo, ad esempio, "non potranno far fronte economicamente all´assistenza e al trasporto dei disabili, così come all´assistenza dei disabili sensoriali". Ovviamente, "Regione Lombardia non si tirerà indietro nell´affrontare questi temi così delicati, ma è necessario che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Il Governo deve intervenire". E´ quanto ha detto Daniele Nava, sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione della Regione Lombardia, che, a Brescia, ha incontrato i rappresentanti della Provincia, dei Comuni e delle altre realtà territoriali, per discutere e approfondire i vari aspetti e le implicazioni della Legge Delrio e raccogliere osservazioni e proposte. Presenti gli assessori regionali Viviana Beccalossi (Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo) e Mauro Parolini (Commercio, Turismo e Terziario) e il presidente della Provincia Daniele Molgora. Funzioni Fondamentali - "La Legge Delrio - ha spiegato Nava - assegna alle Province alcune funzioni molto importanti, come la pianificazione territoriale, le opere pubbliche, gli edifici scolastici e l´ambiente, ma, al momento, non ci sono i fondi per esercitare queste funzioni. Domani il Governo dovrebbe dare indicazioni su come intende trattare le funzioni delegate direttamente alle Province. Al momento è previsto che le elezioni si svolgano entro il 30 settembre (anche se potrebbero slittare) e il rischio è quello di avere amministratori che non sapranno esattamente di cosa andranno a occuparsi". Tempistica - "Il nostro obiettivo - ha detto ancora il sottosegretario - resta comunque quello che l´applicazione della Legge Delrio impatti il meno possibile sui cittadini, evitando che debbano sopportare disagi. Da questo punto di vista il territorio di Brescia, per la sua complessità, può essere una realtà pilota sulle scelte che si andranno a fare". "In ogni caso - ha concluso Nava - le tempistiche che detta la Legge Delrio sono troppo strette. Credo sia necessario un periodo di sperimentazione, che serva a trovare le soluzioni migliori e più adeguate". Mancata Condivisione - "La Legge Delrio - ha sottolineato l´assessore Beccalossi - ci lascia perplessi su numerosi aspetti, soprattutto vista la scarsa condivisione con le Regioni e con gli altri livelli amministrativi. La sensazione è che si voglia seguire il filone oggi così popolare dell´antipolitica". "Siamo molto preoccupati - ha aggiunto - per l´organizzazione scolastica e la relativa manutenzione degli istituti secondari. Cosa dovranno inventarsi i futuri amministratori locali per giustificare le buche nelle strade e il crollo degli interventi pubblici o, più semplicemente, di fronte a una nevicata che bloccherà traffico e servizi, perché non ci saranno soldi per intervenire?". "Insomma - ha concluso - si tratta di una riforma che non può che essere giudicata come fortemente imperfetta. Una riforma imposta dall´alto, che rischia di generare confusione e, soprattutto, un deficit di servizi, se non ci faremo trovare preparati a questo cambiamento. È questo il senso della nostra presenza qui e del grande lavoro che Regione Lombardia sta svolgendo". Necessari Enti Di Area Vasta - "Le autonomie - ha aggiunto l´assessore Parolini - vanno difese. Le Province hanno un fondamento di storia e di identità da tutelare. Gli Enti di area vasta sono necessari. E´ chiaro che devono rispondere a criteri di efficienza e di funzionalità. Non ci sono risposte già costituite; si tratta di capire cosa serve e attuarlo. Ovviamente occorre muoversi nell´ambito di una legge, che, a me personalmente, non piace, ma che lascia comunque margini, perché possa uscire qualcosa di buono. Serve una stretta collaborazione tra i Comuni e la Regione. Siamo consapevoli che una realtà come Brescia è particolarmente complessa e articolata, ma la complessità va gestita con buon senso e, se c´è qualcosa che non funziona, va cambiata".  
   
   
LOMBARDIA, DONATI 3 MILA FLACONI DI PLASMA PER I BIMBI SERBI  
 
Milano, 23 luglio 2014 - Regione Lombardia donerà alla Serbia 3.000 flaconi di "fattore Viii plasma derivato" - il farmaco che viene utilizzato nella terapia degli emofiliaci e che viene ricavato dalle donazioni di sangue ed emocomponenti - per un totale complessivo di 3 milioni di U.i. (unità internazionale) così da garantire la continuità di cura ai pazienti. Appello Dell´ospedale - Questa misura è stata presa, in considerazione della situazione di criticità in cui versano attualmente alcune strutture ospedaliere serbe che ha compresso, di fatto, la disponibilità di tali farmaci. E´ quanto ha comunicato ieri alla Giunta lombarda il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani, che ha così dato corso alla richiesta arrivata dal Dipartimento di Ematologia dell´Ospedale oncologico dei bambini dell´Università di Belgrado. In Aiuto Dei Bambini Serbi - "Sanità oltre che cura del malato, è anche generosità nei confronti di chi si trova in difficoltà - ha sottolineato l´assessore Mantovani - in questo senso, siamo stati ben felici di poter rispondere positivamente a questa domanda, così da consentire a questi bambini di poter proseguire senza problemi le loro terapie sino alla fine dell´anno in corso". Mantovani ha poi precisato che è stato dato il via libera alla donazione, dopo aver eseguito tutti gli accertamenti del caso, in relazione ai quantitativi di "plasma derivati" a disposizione di Regione Lombardia. Attenta Programmazione Regionale - "Il fabbisogno regionale del 2013, infatti, - ha continuato il vice presidente Mantovani - è stato ben al di sotto della disponibilità del prodotto presente nei nostri magazzini. Un´iniziativa, dunque - ha sottolineato l´Assessore alla Salute - a fin di bene e a costo zero per le casse regionali, e che inoltre non mette in alcun modo a repentaglio la salute dei cittadini lombardi". Piena Autosufficienza - Il Vice Presidente ha quindi posto l´accento "sull´attenta programmazione e sul lavoro in rete di tutti gli operatori coinvolti che caratterizza il Sistema Trasfusionale Regionale e che garantisce alla Lombardia la piena autosufficienza di sangue e di emocomponenti, a supporto non solo delle nostre strutture sanitarie, ma anche in relazione all´autosufficienza nazionale". Cooperazione Umanitaria - "La donazione alla Serbia - ha ricordato infine Mantovani - rientra, tra l´altro, negli obiettivi di cooperazione internazionale per fini umanitari, oltre a contribuire al raggiungimento dell´obiettivo dell´autosufficienza europea di sangue, emocomponenti e farmaci emoderivati".  
   
   
LOMBARDIA, QUALITÀ E SICUREZZA TRASFUSIONALE: FONDI AL POLICLINICO  
 
 Milano, 23 luglio 2014 - "Un provvedimento che va ad accrescere ulteriormente l´eccellenza del sistema trasfusionale lombardo, sia per quanto concerne la sua piena autosufficienza, sia soprattutto in relazione alla qualità e alla sicurezza dei processi a tutela dei riceventi e dei donatori di sangue". Con queste parole il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani ha commentato la delibera di Giunta con la quale, ieri, si è dato corso allo schema di convenzione tra Regione Lombardia e la Fondazione Irccs Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano per il funzionamento della Banca Regionale del sangue raro. Due Milioni E 600 Mila Euro - In concreto, Regione Lombardia destina 2 milioni e 600 mila euro alla Banca Regionale del sangue raro, così da garantire continuità a tutte le sue attività, con specifico riferimento al suo principale obiettivo, rappresentato dal reperimento di unità di sangue di gruppo raro. Tra i numerosi compiti della ´Banca regionale´, inoltre, quello di redigere una relazione annuale sulle attività svolte e una rendicontazione economica annuale, nonché, l´individuazione di tutti gli interventi necessari per un corretto controllo di qualità. Standard Di Qualita´ - "Già da tempo - ha concluso l´assessore Mantovani - la nostra Regione ha raggiunto standard di qualità più che soddisfacenti per quanto riguarda la piena autosufficienza di sangue ed emocomponenti, grazie ad un´attenta e costante programmazione. Attraverso questo provvedimento andiamo, dunque, a garantire una risposta importante a tutti i casi complessi, contribuendo, inoltre, all´autosufficienza nazionale".  
   
   
SIMS, L´AZIENDA ALLA REGIONE TOSCANA: "ABBIAMO RISPOSTO AI RILIEVI DELL´AIFA"  
 
Firenze 23 luglio 2014 – Prime risposte dell´azienda nell´incontro sulla vertenza della Sims di Reggello che si è tenuto ieri pomeriggio presso l´assessorato regionale al lavoro e attività produttive, presenti l´assessore Gianfranco Simoncini, la vicesindaco di Reggello, Adele Bartolini, il vicesindaco di Piandiscò, Filippo Sottani, il proprietario dell´azienda farmaceutica e la dirigenza aziendale e le rappresentanze sindacali. Per prima cosa l´azienda, riconfermando il forte interesse a proseguire e rafforzare la propria attivita, ha informato i presenti di aver inviato all´Aifa (l´Agenzia italiana del farmaco) la risposte richieste a seguito della sospensione dell´autorizzazione a produrre medicinali dopo l´ispezione di maggio. Adesso tutti i partecipanti al tavolo si augurano che le risposte e gli interventi messi in campo dall´azienda siano adeguati e sufficienti a far sì che arrivi presto la risposta dell´Agenzia ed un sostanziale via libera alla possibilità di riprendere la produzione. Inoltre, aderendo alla richiesta avanzata dall´assessore Simoncini, i rappresentanti dell´azienda si sono detti favorevoli a riunire a breve il tavolo con le organizzazioni sindacali, così da discutere e decidere in merito alle proposte formulate dai rappresentanti dei lavoratori rispetto alle prospettive aziendali e all´uso degli ammortizzatori sociali. L´assessore Simoncini, in considerazione dell´importanza della Sims, ha dato la sua disponibilità a riconvocare il tavolo regionale laddove fosse necessario e richiesto da parte dei sindacati o dell´azienda.  
   
   
CANOTTAGGIO: MONDIALI UNDER 23 CONSACRANO VARESE  
 
 Varese, 23 luglio 2014 - "I Mondiali di canottaggio sono uno dei momenti più alti di un atleta e, in particolare, in una disciplina come questa, che richiede tanto sacrificio". Così Antonio Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia, durante la cerimonia inaugurale dei Mondiali Under 23 di Canottaggio ai Giardini Estensi di Varese. Presenti alla serata il sindaco di Varese Attilio Fontana, il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, il consigliere regionale Francesca Brianza, il presidente della Federazione internazionale Jean-christophe Rolland e il presidente della Federazione Giuseppe Abbagnale. Il Lago di Varese, in località Schiranna, ospiterà, dal 23 al 27 luglio, le regate mondiali e, il prossimo anno, una tappa della Coppa del Mondo. Under 23 Esordio Tra I Grandi - "Sono contento - ha spiegato l´assessore Rossi - di vedere tanti atleti, appartenenti a 51 nazioni, scegliere questa disciplina e misurarsi nel campo di gara di Varese, ormai terra dove il canottaggio è di casa". Atleti Anche Varesini - "La Nazionale under 23 italiana - ha rimarcato l´assessore - schiera tanti elementi lombardi e, cosa gradita anche al presidente Roberto Maroni, alcuni esponenti delle Canottieri della provincia di Varese". "A tutti i concorrenti - ha aggiunto - chiedo di dare il massimo e di conquistare il risultato che coroni la loro annata di sacrifici e allenamenti". "Io - ha ricordato l´assessore Rossi - ho vinto la mia prima medaglia olimpica proprio a 23 anni e sono quindi consapevole che la vostra è un´età decisiva per la crescita e la maturazione degli atleti". Lombardia Vocata Allo Sport - "Fatica e allenamento sono elementi importanti - ha concluso Rossi - e tendono al giusto riconoscimento, che è ancora più speciale se conseguito in uno scenario così unico come quello del Lago di Varese, che conferma la vocazione sportiva della Lombardia".  
   
   
LOMBARDIA. CANOTTAGGIO, MARONI: REGIONE SOSTIENE SPORT PULITO  
 
Milano, 23 luglio 2014 - "Come Regione Lombardia abbiamo dato un contributo di 50mila euro per contribuire alla realizzazione di questo straordinario evento che sono i Mondiali under23 di canottaggio sul lago di Varese, perché io credo che la Regione Lombardia debba sostenere iniziative come queste, dove c´è lo sport pulito, lo sport vero, dove si lotta per vincere con onestà e lealtà, senza colpi bassi, perché qui vince chi è bravo e si prepara meglio". Lo ha spiegato questa mattina il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, intervenendo insieme all´Assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia , Antonio Rossi, alla conferenza stampa, presso il 39esimo piano di Palazzo Lombardia, di presentazione dei Campionati Mondiali di canottaggio Under 23, evento in programma dal 23 al 27 luglio alla Schiranna di Varese e patrocinato da Regione Lombardia. Simbolo Di Pulizia - "Questo è il simbolo della pulizia dello sport - ha detto Maroni - ed è anche il metodo che deve sostenere il governo della cosa pubblica ed è questo il metodo che usiamo anche qui in Regione Lombardia, dove c´è totale trasparenza: siamo un palazzo di vetro, trasparente, aperto a chiunque voglia controllare". Sostegno Ad Altre Iniziative - "Mi pare doveroso – ha sottolineato Maroni - che la Regione Lombardia possa garantire un analogo sostegno anche ad altre iniziative come la Coppa del Mondo che l´anno prossimo si terrà sempre sul lago di Varese, questo è un impegno che prendo da tifoso dello sport pulito, lo sport con la S maiuscola che i giovani atleti qui presenti rappresentano, perché chi pratica uno sport come questo lo fa non per diventare ricco o famoso ma perché crede in certi valori, e io voglio sostenere questi valori concretamente. La Lombardia è al centro di tante eccellenze e queste mondiali di canottaggio sono una di quelle eccellenze."  
   
   
CANOTTAGGIO: UNDER 23 È FUTURO LOMBARDIA.  
 
 Milano, 23 luglio 2014 - "Il canottaggio è impegno, costanza e allenamento e voi siete il futuro di questa disciplina". L´ha detto Antonio Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia, questa mattina, presentando, insieme al presidente Roberto Maroni, al Belvedere di Palazzo Lombardia, la Nazionale italiana Under 23, che disputerà, sul Lago di Varese, in località Schiranna, i Mondiali, dal 23 al 27 luglio. Nazionale Under 23 Una Partenza - "Sono contento - ha spiegato l´assessore Rossi - di vedere una squadra motivata e, mi dice il residente federale, con numerosi Lombardi al suo interno, che confermano l´amore della nostra terra per questa disciplina". "La Nazionale Under 23 - ha rimarcato l´assessore - non è una formazione minore, ma un punto di partenza, come conferma la vittoria della mia prima medaglia olimpica proprio a 23 anni". Fatica E Allenamento - "Fatica e allenamento sono importanti - ha concluso Rossi -, ma ancora più sopportabili se coronate dai risultati delle gare nello splendido campo di gara di Varese, che ho di recente avuto modo di visitare insieme al sindaco Attilio Fontana".