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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Luglio 2014
MANTOVA, QUARTIERE LUNETTA: È TORNATO VIVIBILE  
 
Mantova, 23 luglio 2014 - "Finalmente si può dire con orgoglio che al quartiere Lunetta si vive bene". Lo ha detto l´assessore regionale alla Casa, Housing Sociale e Pari Opportunità, Paola Bulbarelli, al termine del sopralluogo che ha effettuato questa mattina con il vice sindaco di Mantova, Espedito Rose; l´assessore ai contratti di quartiere, Celestino Dall´oglio; il direttore dell´Aler di Mantova, Giuliano Vecchi; il geometra dell´Aler, Vanni Spazzini; il rappresentante dell´associazione "Peter Pan", Claudio Spaggiari, oltre a tecnici comunali e diversi residenti del quartiere. Degrado Lontano Ricordo - "Sin da quando guidavo l´Aler di Mantova - ha spiegato Bulbarelli - mi ero fortemente attivata per la riqualificazione del quartiere. Oggi ho potuto constatare che dopo tanti anni il Lunetta è una zona davvero vivibile, dove ci sono numerose aree dedicate al verde, c´è sicurezza e strutture utili per i cittadini. Insomma, i numerosi interventi cofinanziati dal Ministero delle Infrastrutture, dalla Regione e dal Comune sono serviti per riconsegnare a Mantova e ai mantovani un quartiere moderno. Il degrado è un lontano ricordo". Gli interventi di riqualificazione non sono però terminati e di questo l´assessore Bulbarelli ne è consapevole: "C´è ancora tanto da fare - ha continuato - vi sono delle recinzioni che devono essere terminate e inoltre bisogna trovare una soluzione definitiva per il cantiere abbandonato, che crea non pochi disagi ai residenti. Tutte questioni che porterò all´attenzione della Giunta per individuare metodi e strategie di intervento in tempi rapidi".  
   
   
A MANTOVA 15 FAMIGLIE HANNO UNA CASA  
 
Mantova, 23 luglio 2014 - Quindici nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, di cui due da assegnare alle Forze dell´ordine e due a famiglie con componenti con problemi di handicap. Li ha inaugurati, il 19 luglio, in via Sandro Pertini 16, nel quartiere "Colle Aperto", l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, Paola Bulbarelli, insieme al sindaco, Nicola Sodano. Immobile Bloccato Da Due Anni - "Questo immobile - ha detto l´assessore Bulbarelli - era pronto già dal 2012, ciò nonostante non era stato ancora assegnato. Grazie all´impegno di Regione Lombardia 15 famiglie hanno potuto ricevere le chiavi della nuova loro casa". Cofinanziamento Di Oltre 1 Milione Di Euro - "L´operazione di oggi - ha sottolineato la rappresentante della Giunta Maroni - è stata possibile anche grazie al cofinanziamento da parte di Regione Lombardia di oltre un milione e 100 mila euro"." Ancora una volta – ha 6 concluso Bulbarelli - dimostriamo di dare una risposta concreta alla grave emergenza abitativa, che, purtroppo, non riguarda solo la nostra regione, ma tutto il Paese". Edificio Ecocompatibile - L´edificio è realizzato con materiali e tecnologie eco-compatibili; sfrutta risorse rinnovabili e sono state adottate scelte tecniche in grado di migliorare le prestazioni generali. Tutti gli appartamenti hanno un sistema centralizzato di riscaldamento a pavimento. Per ogni piano sono presenti 5 alloggi con superficie compresa tra 55 e 88 mq e sono tutti dotati di cantina nel locale interrato. Zero Barriere Architettoniche - La palazzina si sviluppa su tre piani ed è completamente priva di barriere architettoniche. Due alloggi, in particolare, (uno a piano terra ed uno al piano primo, sono accessibili mediante ascensore opportunamente dimensionato).  
   
   
LOMBARDIA. SISMA: REGIONE STA FACENDO LA SUA PARTE  
 
San Giovanni del Dosso/Mn, 23 luglio 2014 - Penultima tappa del giro che l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, Paola Bulbarelli, sta effettuando fra i Comuni del Mantovano colpiti dal terremoto del maggio 2012 e inseriti nel "cratere". Bulbarelli, dopo aver inaugurato un nuovo complesso a Mantova con il sindaco Nicola Sodano si è spostata a Pegognaga e a San Giovanni del Dosso. Pegognaga, Rimessi A Nuovo Edifici Del Comune - Bulbarelli, insieme al sindaco Dimitri Melli, ha inoltre inaugurato gli alloggi comunali di via Berlinguer, 30 gravemente danneggiati dalle scosse sismiche. Pegognaga - Nel comune di Pegognaga sono risultati danneggiati a seguito del sisma la Pieve di San Lorenzo (antica parrocchiale), la chiesa di San Lorenzo diacono e martire, il Teatro "Anselmi", le tre chiese della frazione Galvagnina, nonché le Scuole comunali e molti magazzini di stagionatura delle forme di Grana Padano e Parmigiano Reggiano prodotte nella zona. Ripristino Immediato Dell´attività Didattica - Il sisma ha procurato significativi danni sia alla scuola dell´infanzia "N. Debalini" che a quella secondaria di primo grado "D. Alighieri". Entrambe sono state dichiarate inagibili. Regione Lombardia nelle settimane immediatamente successive al sisma ha anticipato con fondi propri gli interventi necessari all´immediato ripristino della normale attività scolastica. Sono stati pertanto finanziati i due interventi di ripristino necessari per una spesa complessiva di 750.000, di cui 600.000 carico della Regione (350.000 per il ripristino della scuola media e 400.000 per la scuola dell´infanzia. Successivamente la Regione ha finanziato anche l´acquisto e l´installazione di moduli scolastici provvisori per il riavvio delle attività didattiche delle due Scuole Primarie di Pegognaga "Vittorio da Feltre" e "De Amicis", per una spesa complessiva 1.621.884 euro. San Giovanni Del Dosso - Nel territorio, che conta circa 1400 abitanti, sono risultati particolarmente danneggiati le scuole, la chiesa ed il palazzo comunale del piccolo centro storico, molti fabbricati agricoli e le abitazioni più datate (con oltre 100 sfollati). Particolarmente grave è stato il danno all´agricoltura dove molti dei ricoveri per macchinari, attrezzi ed animali sono stati resi inagibili dal sisma e si è dovuto intervenire in forze per trasferimento degli animali ed il recupero degli strumenti di lavoro. Le Scuole - Il sisma ha procurato danni sia alla scuola dell´infanzia, che a quella primaria (entrambe di competenza comunale). Regione Lombardia si è subito attivata anticipando con fondi propri gli interventi necessari all´immediato ripristino della normale attività scolastica finanziando i due interventi di ripristino necessari per una spesa complessiva di 34.000 euro (9.000 per la scuola primaria e 25.000 per la scuola dell´infanzia). Momenti Significativi - "A Pegognaga abbiamo visionato i luoghi che mostrano le problematicità più impellenti - ha spiegato l´assessore Bulbarelli, al termine della giornata di sopralluoghi - tra cui figurano scuole, asili, e la chiesa del Polesine, che ha riportato ingenti danni e ha visto oltre al contributo di Regione, anche la partecipazione dei cittadini con una raccolta fondi e finalmente verrà inaugurata il 23 novembre. Ma abbiamo vissuto anche un momento molto significativo - ha aggiunto l´assessore - quando abbiamo restituito due alloggi completamente riqualificati ad alcune famiglie del paese. A San Giovanni - ha proseguito Bulbarelli - oltre ai luoghi danneggiati, non ho potuto non notare la particolare attenzione del Sindaco nei confronti nelle fasce più deboli della popolazione, composta in gran parte da anziani, che sta vivendo con grande difficoltà anche psicologiche il disagio abitativo post sisma". Individuare Le Priorità - "La nostra attenzione si orienta ai finanziamenti fondamentali - ha fatto poi presente l´assessore Bulbarelli - perché se è pur vero che sono tante le cose da fare, bisogna individuare quelle assolutamente prioritarie e provvedere ad effettuare gli interventi in un tempo ragionevole. Regione Lombardia - ha aggiunto - c´è sempre stata, anche da un punto di vista economico con uno stanziamento di 70 milioni di euro, contro i 30 del Governo e i 42 del fondo di Solidarietà Europeo. Ora aspettiamo di concludere il nostro giro nei luoghi colpiti dal sisma, perché solo visitando paese per paese, toccando con mano, parlando con i Sindaci e con la gente, ci si può rendere conto di quali siano gli interventi prioritari".  
   
   
BOLZANO: PAGAMENTI PIÙ RAPIDI NELL’EDILIZIA PUBBLICA  
 
Bolzano, 23 luglio 2014 - Nell’ambito del programma “Meno burocrazia. Più economia” la Camera di Commercio di Bolzano ha realizzato una brochure informativa sull’acceleramento dei pagamenti nell’edilizia pubblica in collaborazione con la Provincia autonoma di Bolzano, l’Ordine degli Ingegneri di Bolzano, l’Ordine degli Architetti di Bolzano, il Collegio dei Costruttori Edili di Assoimprenditori Alto Adige e l’Associazione Provinciale Artigianato La brochure, dal titolo "Pagamenti più rapidi nell’edilizia pubblica. Stato attuale e proposte di miglioramento" sarà presentata lunedì 28 luglio 2014, alle ore 11, nella Sala riunioni della Camera di commercio, 6° piano, via Alto Adige 60, Bolzano. I principali quesiti trattati dalla pubblicazione sono: - Perché i pagamenti di lavori per opere pubbliche rappresentano un problema? - Quali sono le principali cause per i rallentamenti dei pagamenti nell’edilizia pubblica? - Come intervenire concretamente?  
   
   
SARDEGNA: TERRITORIO, NASCE LA "CARTA DELLE TERRE E DEI SUOLI" DELL´ISOLA  
 
Cagliari, 24 Luglio 2014 - Nasce la "Carta delle terre e dei suoli", nuovo strumento di valutazione delle risorse del paesaggio e dei diversi territori della Sardegna. A presentare i risultati di questo progetto cartografico in un convegno tenutosi qualche giorno fa, l’Assessore degli Enti locali Cristiano Erriu e le Agenzie regionali Agris e Laore, insieme all’Assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi e alle Università di Cagliari e di Sassari. La Scelta Dei Territori. La cartografia è stata realizzata in scala 1:50.000 partendo da quattro aree campione individuate all’interno degli ambiti costieri del Piano Paesaggistico Regionale e rappresentative della varietà del suolo presente nella nostra isola. La scelte dei territori è ricaduta su Pula-capoterra, Muravera-castiadas, Arzana e Nurra: totale di 184 mila ettari, ovvero il 20% della costa. Il Metodo Di Lavoro. E’ stato creato un metodo di lavoro che abbatte i costi di rilevamento nei suoli e della realizzazione della cartografia tematica, capace anche di orientare i futuri rilevamenti di suoli e terreni sardi secondo uno schema utilizzabile a livello regionale e all’organizzazione delle informazioni in banche dati dedicate (Banca Dati dei Suoli della Sardegna - Dbss e relativa Banca Dati Geografica - Geodbt). La Carta delle Unità delle terre e Capacità d’uso dei suoli dà il via al lavoro di inventario pedologico regionale, capace di rispondere alle esigenze di pianificazione del Ppr, e il metodo utilizzato e le banche dati create sono il prototipo da estendere all’intero territorio isolano. Le conoscenze contenute in questa cartografia, una volta estese all´intero territorio regionale, costituiranno uno strumento di eccellenza nella decisioni assunte dalle amministrazioni locali nella formazione dei Piani Urbanistici.  
   
   
FVG, PIANO PAESAGGISTICO: PROGETTO TRANSFRONTALIERO PER COMUNI INTORNO AL FIUME NATISONE  
 
Udine, 23 luglio 2014 - La Regione ed i Comuni attraversati dal fiume Natisone sottoscriveranno una convenzione per l´elaborazione del piano paesaggistico regionale che valorizzi le peculiarità del territorio lungo l´asta del fiume transfrontaliero. L´iniziativa nasce dall´idea di riunire in un unico ambito di tutela i Siti di interesse comunitario inseriti nel progetto europeo Natura2000. "E´ un momento eccezionale di condivisione e sinergia tra enti locali e cittadini. La convenzione rappresenta infatti uno dei primi esempi di collaborazione e totale condivisione delle conoscenze tra Regione e Enti locali nella redazione del Piano paesaggistico regionale - commenta l´assessore alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro - una sinergia che nasce dal basso, per la volontà di un comitato scientifico promotore e di un consistente gruppo di amministrazioni comunali addirittura transfrontaliere, visto anche il coinvolgimento della municipalità di Caporetto. E´ una collaborazione che ci consente di recuperare tutte quelle specifiche valenze che contribuiscono alla varietà del nostro territorio e che proprio nel Piano paesaggistico regionale troveranno identità e tutela, con una semplificazione dei vincoli che attualmente si sovrappongono e rendono più complessa la difesa e la valorizzazione del bene paesaggistico comune". La convenzione potrà rappresentare un primo strumento propedeutico all´istituzione del "Parco fluviale transfrontaliero del Natisone" coinvolgendo i comuni di Taipana, Pulfero, San Pietro al Natisone, Cividale del Friuli, Premariacco, Manzano, San Giovanni al Natisone, Trivignano Udinese, Chiopris Viscone e Caporetto "fermo restando - precisa Santoro - che lo strumento normativo con cui istituire il parco e la forma giuridica da dare a questo ente verranno definite negli step progettuali successivi, da parte del comitato scientifico promotore e dei comuni coinvolti nell´iniziativa". "Il Piano paesaggistico regionale verrà elaborato a partire dal riconoscimento di ambiti e reti di beni paesaggistici - ricorda Santoro - la rete fluviale è tutelata per norma e questa sinergia è l´occasione per elaborare una prima mappa ricognitiva dei valori paesaggistici di questa splendida area". La proposta è stata accolta favorevolmente dai rappresentanti dei Comuni presenti e dal responsabile del comitato scientifico per il Parco fluviale del Natisone, Claudia Chiabai: "Questo lavoro congiunto è una grande occasione per liberare il territorio da vincoli troppo stretti e rappresenta un volano per l´economia a partire dalla valorizzazione di elementi naturalistici, culturali, enogastronomici, storici e ambientali in chiave turistica. Speriamo che questo progetto trovi anche in basi normative adeguate, gli strumenti per giungere alla sua realizzazione".  
   
   
SARDEGNA, LAVORI PUBBLICI: 40 MILIONI CONTRO RISCHIO IDROGEOLOGICO E PER RIPRISTINO OPERE DANNEGGIATE  
 
 Cagliari, 23 Luglio 2014 - La Regione ha deliberato la spesa di 40 milioni di euro per interventi urgenti per il ripristino di infrastrutture e opere pubbliche danneggiate dalle recenti alluvioni in Sardegna e per la mitigazione del rischio idrogeologico. La delibera, che fa riferimento alla Legge regionale 7/2014, è stata approvata dalla Giunta Regionale su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda. La ripartizione dei fondi. L´esecutivo ha approvato la proposta dell’assessore competente di destinare: 11 milioni e 750 mila euro ai Comuni, a favore degli interventi per le opere pubbliche e le piccole infrastrutture danneggiate; 25 milioni e 250 mila euro, per gli interventi urgenti per mitigare il rischio idrogeologico, con cui verranno messi in sicurezza 11 ponti, siti in prossimità di centri abitati; 2 milioni di euro per il comune di Olbia; 5 miloni per Olbia; 3,998 milioni per Bitti. 400 mila euro alla Comunità Montana Sarcidano Barbagia di Seulo per gli interventi di consolidamento sulla strada Seulo-villanovatulo; 600 mila euro alla Provincia di Nuoro per interventi sulla strada provinciale Gadoni-seulo; 200 mila euro al comune di Sennori; 650 mila euro al comune di Sorso per il ripristino di opere danneggiate dall’alluvione del 18 giugno scorso; 400 mila euro al comune di Alghero per la messa in sicurezza del lungomare Dante e dei Bastioni; 350 mila euro al comune di Lula; 400 mila euro al comune di Palmas Arborea per il ripristino di opere pubbliche danneggiate dall’alluvione del novembre 2013. Procedure per la ricognizione delle opere danneggiate. Alla delibera, inoltre, è allegato l´avviso pubblico con il quale vengono fissati i termini per la presentazione da parte degli enti locali di proposte per il ripristino di infrastrutture e di opere pubbliche danneggiate. Le proposte andranno indirizzate all’assessorato dei Lavori pubblici entro quindici giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso sul sito internet della Regione.  
   
   
LAVORI PUBBLICI, CAMPANIA LEADER - CALDORO: SPESA DI QUALITÀ CONCENTRATA SU SCELTE STRATEGICHE REGIONE LOCOMOTIVA NAZIONALE  
 
Napoli, 23 luglio 2014 - "I dati diffusi oggi da Edilizia e Territorio, l´inserto dedicato al settore dei lavori pubblici del Sole 24 Ore, rappresentano lo specchio di una regione in forte crescita, la cui economia nel settore dei lavori pubblici, come dice l´inserto "sta volando" grazie alle strategie della Giunta Caldoro. La Regione Campania è destinata, a fine 2014 e nel 2015, a diventare la locomotiva nazionale. E´ per me un onore poter testimoniare l´avvio di bandi per oltre 700 milioni di euro spalmati sui Grandi progetti. Ed è grazie al grande lavoro della Giunta che vi è il record dei bandi pubblicati per i Comuni grazie alle misure di accelerazione della spesa, come testimonia sempre l´inserto. Essere tra le prime due regioni d´Italia per investimenti ci stimola a rimanere su questa strada: il nostro impegno è proteso ora all´attuazione delle opere previste attraverso l´apertura dei cantieri. Come abbiamo sempre detto non si perderà un euro dei fondi europei ed anzi vi sarà la partenza lanciata anche della spesa della programmazione 2014/2020” così l´assessore regionale Edoardo Cosenza, coordinatore dei Grandi Progetti, ha commentato la notizia diffusa da Edilizia e Territorio del Sole24ore sulla ripresa degli appalti pubblici. “I dati pubblicati confermano che abbiamo imboccato la direzione giusta. C´è spesa di qualità ed è concentrata su scelte strategiche” è il commento del presidente Stefano Caldoro. “Abbiamo avviato in un momento difficile - aggiunge - opere significative. Così creiamo occasioni reali di crescita”.  
   
   
CASA, IL TERZO RAPPORTO SULLA CONDIZIONE ABITATIVA IN TOSCANA  
 
Firenze 23 luglio 2014 – Tanti segni negativi contraddistinguono il terzo Rapporto sulla condizione abitativa in Toscana. Presentato ieri a Palazzo Strozzi Sacrati dalla vicepresidente e assessora al welfare e alle politiche per la casa Stefania Saccardi. La ricerca, curata dall´Osservatorio Sociale Regionale, fornisce come sempre un quadro approfondito e dettagliato su uno degli ambiti maggiormente bersagliati dalla crisi, caratterizzato da un numero sempre maggiore di famiglie incapaci di reagire a difficoltà economiche improvvise. Il nuovo rapporto amplia ulteriormente il patrimonio conoscitivo sul tema attingendo da nuove fonti informative e ricorrendo ad indagini ad hoc sugli elementi considerati più significativi. Maggiore attenzione è stata dedicata, nella sezione che esamina il mercato della casa, ai mutui ipotecari e, in quella relativa alle politiche pubbliche, all´analisi delle graduatorie comunali per l´assegnazione di alloggi Erp. L´approfondimento territoriale si concentra su Pisa: edilizia residenziale pubblica, vista dal lato della sua relazione con i percorsi di fuoriuscita da situazioni di disagio, non solo abitativo, delle famiglie che richiedono una casa popolare, e residenzialità universitaria, analizzata in particolare sotto il profilo del suo impatto sul mercato immobiliare locale e sulla condizione abitativa dei cittadini pisani. "I dati del rapporto – ha commentato la vicepresidente Saccardi - mettono in luce una realtà di grande sofferenza. C´è una evidente crisi del mercato edilizio, con difficoltà sempre maggiori di accesso al credito per le famiglie. Tutto ciò richiede un ruolo forte delle amministrazioni pubbliche, cui spetta il compito di mettere in campo politiche attive ed efficaci per la casa. E´ anche per questo – ha proseguito – che ho avanzato di recente la proposta di acquistare l´invenduto, che abbia naturalmente caratteristiche adeguate all´uso per edilizia pubblica, per mettere a disposizione dei Comuni alloggi in tempi rapidi. Indico tre vantaggi in una operazione come questa: non c´è nuova occupazione di suolo, le case sono subito utilizzabili, le aziende costruttrici possono riprendere fiato. Naturalmente – ha detto ancora Saccardi – confermeremo anche tutte le misure per contribuire a sostenere le persone che, in posizione di difficoltà sociale ed economica, non riescono a pagare regolarmente gli affitti . Per il 2014 le risorse regionali antisfratto si prevedono pari a 4 milioni di euro, cui si aggiungono altri 3 milioni di fondi del Governo. Quanto agli interventi per il sostegno alla locazione, potremo contare su circa 8 milioni regionali e su 6 dallo Stato. Risorse importanti, che utilizzeremo al meglio compatibilmente con i vincoli del patto di stabilità". La situazione del mercato immobiliare Il mercato immobiliare in Toscana non ha ancora invertito la tendenza rispetto alla crisi iniziata nel 2008. Nel 2011 segno negativo, rispetto al 2010, sia per il volume complessivo dei fabbricati per i quali i comuni toscani hanno rilasciato permessi di costruire (-18,4%) che per il numero delle abitazioni in essi previste (- 20,9%), ben al di sopra della riduzione media italiana, rispettivamente -7,3% e -5,9%. Analogo andamento per le compravendite: dopo la ´timida´ crescita (+2,2%) del 2010, ancora in calo nel 2011 (-5,1%) e forte contrazione nel 2012: -26,7%, contro il -25,7% a livello nazionale. La flessione degli acquisti con accensione di un mutuo ipotecario è una delle principali ragioni della debolezza del mercato immobiliare. Dopo la buona ripresa del 2010 (+12,1%, +9,4% in Italia), nel 2011 c´è stata una nuova diminuzione e nel 2012 un vero e proprio crollo: sia in valori assoluti (-38,2%), che in rapporto al numero delle compravendite immobiliari effettuate (da una quota del 43,6% del 2011 si è passati nel 2012 a una del 36,8%). La situazione di crisi del mercato dei mutui nel 2012 (rispetto al 2011) è confermata da tutti i parametri: valore complessivo del capitale ´preso in prestito´ per l´acquisto -42,8%, tasso di interesse mediamente applicato passato dal 3,50% al 4,31%, rata media mensile versata cresciuta da 748 a 761 euro, durata media dei mutui ridotta da 24 a 23,3 anni e domande di surroga aumentate del 4%. In Toscana pochi acquisti e pochi mutui, ma ancora tanti proprietari In sostanza il costo ancora troppo alto delle abitazioni impedisce alle famiglie, gravate da una crisi che ancora ne frena la disponibilità reddituale, di pensare all´acquisto attraverso la stipula di un mutuo. Si chiama tecnicamente indice di accessibilità e in Toscana è particolarmente negativo, superato a livello nazionale solo dal dato corrispondente registrato in Liguria. La Toscana inoltre, al terzo posto per costo delle abitazioni, a causa della dinamica dei prezzi mantiene elevato il numero di annualità di reddito in media richieste per l´acquisto di una abitazione: poco più contro cinque contro le quattro necessarie nel resto del paese. Nonostante queste sempre maggiori difficoltà ad acquistare una casa, la Toscana resta una regione con un alta percentuale di proprietari: nel 2011 la quota di famiglie con casa di proprietà è del 73,8% (71,9% nazionale), e sale all´83,4% se si aggiungono quelle residenti in abitazione a titolo gratuito o in usufrutto (82% nazionale). Le famiglie che vivono in affitto sono aumentate, tra il 2010 ed il 2011, dal 15,8% al 16,6%. Poco incoraggianti i dati sugli sfratti: tra il 2011 e il 2012 ci sono state una crescita delle richieste (+ 3,1%), dei provvedimenti emessi (+ 10%) e delle esecuzioni (+ 1,7%). Mettendo in relazione il numero dei provvedimenti emessi con quello delle famiglie che, dal Censimento 2011, risultano abitare in affitto (al netto di quelle che abitano in un alloggio Erp), nel 2012 il rischio di sfratto ha interessato quasi 3 famiglie su 100 che risiedono in un´abitazione in locazione reperita sul libero mercato, con una punta di circa 6 su 100 nella provincia di Prato. Patrimonio Erp e nuove politiche per le locazioni Sono 49.140 le unità immobiliari di edilizia pubblica residenziale, più del 55% delle quali concentrate a Firenze (25,7%), Livorno (17%) e Pisa (12,8%). Mettendo in relazione il patrimonio ed il numero di famiglie residenti in ciascun ambito territoriale misuriamo la capacità di un territorio di rispondere alla domanda abitativa potenzialmente rivolta al sistema Erp: il dato medio è di 1 alloggio ogni 33,5 famiglie. Valori più bassi (ovvero maggiore disponibilità di alloggi rispetto alle famiglie residenti) a Livorno (1 ogni 18,7), Massa Carrara (1 ogni 23,6), Pisa (1 ogni 28,3) e Firenze (1 ogni 30,3). Quelli più elevati a Prato e Pistoia: rispettivamente 1 ogni 58,9 e 58,7 famiglie. Gli alloggi Erp in costruzione sono 1.197, 792 dei quali in consegna nel 2014. Un numero importante ma comunque insufficiente a rispondere al fabbisogno delle famiglie toscane: tra il 2012 e il 2013 solo 2.333 famiglie, delle oltre 26.000 che hanno presentato richiesta possedendone i requisiti, si sono viste assegnare un alloggio, con un tasso di soddisfazione della domanda dell´8,8%. Sul versante degli affitti a canoni sociali, da segnalare gli sforzi del Governo per ripristinare nel 2014 il Fondo sociale per l´affitto finanziandolo con 100 milioni di euro, di cui 6 milioni e 254mila assegnati alla Toscana (cioè poco più della metà di quanto stanziato nel 2010), e quelli della Regione che ha confermato anche per il 2013 i 4 milioni di euro per il Fondo sfratti, portando a 12 milioni di euro la somma complessivamente stanziata per questa misura.  
   
   
BOLZANO: CONVENZIONE PER I 12 MILIONI DI BONUS FISCALE AI CITTADINI  
 
Bolzano, 23 luglio 2014 - Con 12 milioni di euro viene alimentato dalla Provincia il fondo di rotazione per interventi di recupero edilizio privato, il cosiddetto bonus fiscale sulle ristrutturazioni edilizie: ieri 22 luglio la Giunta ha autorizzato la stiplula della specifica convenzione con Alto Adige Finance. Dal 1° luglio si sono aperti i termini per presentare le richieste di anticipo del bonus fiscale sulle ristrutturazioni edilizie, concesso dalla Provincia di Bolzano. Come noto, si tratta di un mutuo senza interessi che consente all´ente pubblico altoatesino di anticipare le agevolazioni fiscali stabilite dal governo (rimborso decennale, sottoforma di detrazione fiscale dalla dichiarazione dei redditi, pari al 50% dei costi sostenuti) e che obbliga il beneficiario a restituire il tutto nel giro di 10 anni. Il finanziamento dell´anticipo del bonus fiscale sarà garantito dalla costituzione di un fondo di rotazione con una dotazione iniziale pari a 12 milioni di euro: oggi la Giunta provinciale ha dato via libera alla stipula della specifica convenzione con Alto Adige Finance Spa. "Nelle prime tre settimane - ha spiegato il presidente Arno Kompatscher dopo la riunione di Giunta - sono già state inoltrate oltre 70 domande per un volume complessivo di mutui richiesti pari a 2,5 miliono di euro. Ci siamo mossi nella direzione voluta dai cittadini e inoltre con questo provvedimento offriamo un effettivo e concreto sostegno ad un settore in difficoltà come quello dell´edilizia". Kompatscher ha confermato che, se il boom di richieste continuerà, "la Provincia è pronta a rimpinguare il fondo di rotazione". I mezzi finanziari necessari sono già stati individuati.  
   
   
COSMETICI NATURALI GRAZIE AGLI ENZIMI  
 
Bruxelles, 23 luglio 2014 - È stato avviato un progetto, finanziato dall´Ue con 7 milioni di euro, con l´intenzione di sostituire le tecniche chimiche per la produzione dei cosmetici con alternative ecologiche. Così facendo, il progetto Optibiocat spera di dare al settore dei cosmetici naturali le necessarie competenze techiche per soddisfare la crescente richiesta da parte dei consumatori di prodotti naturali e rispettosi dell´ambiente. Il mercato europeo della cosmesi naturale è cresciuto in modo straordinario negli ultimi anni, per lo più a causa della domanda da parte dei consumatori di ingredienti biologici e di una maggiore consapevolezza della necessità di evitare sostanze nocive come i paraben. Di conseguenza farmacie, supermercati e persino negozi a buon mercato hanno introdotto prodotti cosmetici naturali con marchio privato, portando quelli che una volta erano prodotti di nicchia nella grande distribuzione. Secondo gli analisti, la domanda mondiale per i cosmetici naturali è stata oltre i 5,8 miliardi di euro nel 2012 e si prevede che in futuro salirà fino a raggiungere l´incredibile cifra di 10,1 miliardi di euro nel 2018. Nonostante questo però, la quota totale dei cosmetici naturali rispetto alle vendite generali di cosmetici in Europa rimane relativamente bassa. Una delle ragioni è l´assenza di standard armonizzati, il che significa che i prodotti autentici devono competere con i cosmetici tradizionali che a volte sono comunque etichettati come "naturali" perché magari contengono alcuni ingredienti naturali. Un´altra spiegazione è la mancanza di alternative praticabili alle tecniche chimiche di produzione. È qui che entra in gioco il progetto Optibiocat, finanziato dall´Ue. Basandosi su un consorzio molto vario formato da 16 partner di otto paesi europei, Optibiocat, che è iniziato nel 2013 e continuerà a lavorare fino al 2017, fornirà alle aziende le conoscenze e competenze necessarie per introdurre processi ecologici e usare ingredienti naturali. Questo si potrà realizzare principalmente tramite l´uso di enzimi - catalizzatori cellulari che controllano le reazioni che avvengono nelle cellule e incrementano il ritmo di queste reazioni, al posto delle tradizionali sostanze chimiche. Questi cosiddetti biocatalizzatori richiedono meno passaggi di produzione e possono funzionare a temperature più basse, riducendo così il fabbisogno energetico e gli effetti collaterali indesiderati come gli odori. Oltre a questo gli enzimi sono specifici per il tipo di reazione che catalizzano, non ci sono sottoprodotti o scarti. Uno dei settori nei quail l´applicazione di enzimi ha interessanti potenzialità è come ingrediente per i prodotti per la protezione della pelle. È stato determinato che gli enzimi hanno la capacità di catturare i radicali liberi, prevenendo i danni alla pelle causati dall´inquinamento ambientale, il fumo, la luce del sole e altri fattori nocivi. Il progetto testerà gli enzimi anche per vedere se si possono usare in altri settori industriali come l´industria degli ingredienti alimentari. Alcuni enzimi si possono usare per produrre antiossidanti per il cibo e potrebbero avere applicazioni nei farmaci anti cancro. Nella fase finale di sviluppo del progetto, sarà esaminata la possibilità di ampliare e ottimizzare il processo di fermentazione per la produzione di enzimi e allo stesso tempo l´allergenicità e la sicurezza di nuovi composti. Alla conclusione del progetto, sarà sviluppato un portfolio di nuovi composti biocatalizzatori, che comprenderà molto probabilmente 50 esterasi (uno speciale tipo di enzimi) fungine e 500 batteriche, rendendo la produzione responsabile dal punto di vista ambientale di ingredienti cosmetici naturali alla portata di tutte le aziende. I potenziali vantaggi industriali di questo progetto sono dunque enormi. Per maggiori informazioni, visitare: Optibiocat http://www.Optibiocat.eu/  Scheda informativa del progetto: http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/111177_it.html    
   
   
BANDO SULCIS, AVVIATA FASE REALIZZAZIONE IDEE SELEZIONATE  
 
Cagliari, 23 Luglio 2014 - Un incontro tra Regione, Invitalia Spa e il gruppo di sedici proponenti e imprenditori selezionato dal bando internazionale di idee Call for Proposal per lo sviluppo del Sulcis si è tenuto il 21 luglio nella sede della Regione per avviare la fase di realizzazione del progetto. A questo proposito nella seduta del 22 luglio la Giunta ha esamianto la proposta di delibera contenente gli atti di indirizzo per l´attuazione degli esiti del bando. La delibera ripartisce complessivi 55,7 milioni di euro sui singoli settori di intervento individuati dalle idee e offrirà l´opportunità di realizzare i progetti attraverso procedure di evidenza pubblica. Per gli investimenti sopra i venti milioni di euro è già disponibile lo strumento del Contratto di sviluppo gestito da Invitalia, per le iniziative di media e piccola dimensione si procederà con i bandi. Unità di assistenza - La Regione e Invitalia, l´agenzia nazionale governativa per l´attrazione degli investimenti e lo sviluppo d´impresa, attiveranno inoltre una unità di assistenza tecnica per il decollo delle idee nel Sulcis Iglesiente che avrà sede verosimilmente al Consorzio Ausi di Monteponi. Inizialmente la struttura offrirà assistenza ai proponenti vincitori del bando e a quelli menzionati. Successivamente saranno invitati singolarmente tutti i 158 partecipanti alla selezione per verificare la fattibilità di altre idee. Agenda di lavoro - Il coordinatore dell´attuazione del Piano Sulcis, Salvatore Cherchi, ha illustrato un´agenda di lavoro che ha l´obiettivo di imprimere una accelerazione al processo iniziato con la raccolta di idee individuando risultati concreti da raggiungere in breve tempo e superando almeno in parte i ritardi accumulati. Nella discussione che ne è scaturita sono intervenuti diversi proponenti e si è aperto un confronto sulla fase di accompagnamento alla progettazione che, come già successo per il bando internazionale, sarà un percorso gestito in collaborazione con Invitalia. Call for Proposal aveva portato alla raccolta delle 158 idee orientate, per esempio, alla valorizzazione turistica del territorio del Sulcis, alla riconversione energetica sostenibile ma pure alla ricerca e alta formazione o ai servizi culturali e sociali. Tra questi proponenti l´agenzia Invitalia aveva selezionato i sei vincitori e i 10 meritevoli di menzione presenti stamattina alla riunione.  
   
   
IDEAL STANDARD: FVG, RISULTATO CHE PREMIA IMPEGNO ISTITUZIONI  
 
Trieste, 23 luglio 2014 - "Un risultato che premia l´impegno concorde di tutte le istituzioni". Lo ha detto l´assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, che ha partecipato ieri, assieme alla presidente Debora Serracchiani, al tavolo sulla Ideal Standard convocato a Roma nella sede del ministero del Lavoro. Il tavolo si è concluso con un accordo che prevede la revoca della procedura di mobilità e rende possibile la cassa integrazione in deroga, premessa per una reindustrializzazione del sito di Orcenico (Pordenone). "Esprimo soddisfazione - ha detto l´assessore Panariti - per il risultato ottenuto che da un lato mette in sicurezza operaie e operai e dall´altro non abbandona alla desertificazione l´area di Orcenico". "Come assessore al Lavoro - ha aggiunto - ho accompagnato con attenzione questo percorso, percorso faticoso che sembrava giunto a un vicolo cieco e anche durante la lunga trattativa odierna ha visto momenti critici. Credo vada messo in evidenza lo sforzo istituzionale di stabilire, pur in una situazione di crisi generale, delle regole di coerenza che hanno permesso di discutere in modo anche aspro, ma di giungere a una soluzione concordata". Il tavolo di oggi è stato coordinato dal sottosegretario Teresa Bellanova presenti, accanto alla Regione, i rappresentanti dell´azienda e dei sindacati, del ministero dello Sviluppo economico, della Provincia di Pordenone e di Confindustria. In sostanza, con l´accordo siglato oggi è revocata la procedura di mobilità e si ottiene la cassa in deroga per cinque mesi con la possibilità, nelle more del decreto in fase di emanazione sulle nuove norme per la cassa integrazione, di ottenere l´inserimento della Ideal Standard nella short list delle imprese che potrebbero ottenere altri due mesi di cassa in deroga. Sono stati inoltre condivisi gli incentivi per la mobilità volontaria dei lavoratori e delle lavoratrici ed è stata incassata la disponibilità dell´azienda a proseguire l´accompagnamento, così come definito nell´accordo siglato precedentemente al ministero dello Sviluppo economico, verso il processo di reindustrializzazione del sito di Orcenico. "Questo il risultato del tavolo di oggi presso il ministero del Lavoro, tavolo che ha visto - ha voluto ancora sottolineare l´assessore - la presenza continua, fino alla fine della trattativa, del sottosegretario Teresa Bellanova e dei funzionari del ministero del Lavoro".  
   
   
TOSCANA: RICERCA & SVILUPPO, I NUOVI BANDI PIÙ ACCESSIBILI ALLE PMI.  
 
Firenze 23 luglio 2014 - Novità in vista per le imprese che puntano su innovazione e ricerca. Per tutti i tipi di imprese, micro, piccole, medie e grandi, in particolare nei settori di punta delle nuove tecnologie. A settembre saranno pubblicati i tre nuovi bandi che mettono a disposizione contributi per gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione. "Abbiamo voluto fare una scelta di rottura con il passato. Era essenziale dare nuovo impulso alle imprese e i nuovi bandi guardano in particolar modo a quelle più dinamiche, a quelle che sono in grado di camminare fin da subito con le proprie gambe e garantiscono un uso dei fondi capace di moltiplicare gli effetti dell´investimento, che possono fare da traino alle altre, contribuendo a far crescere davvero competitività e occupazione. Entro gennaio avremo una graduatoria e cominceremo a finanziare chi è in grado di spendere subito. La valutazione dei progetti si baserà sul grado di novità, sulle possibilità di incremento dell´occupazione, sulla concretezza e lo sfruttamento aziendale dei risultati, sul risparmio energetico, sulle competenze coinvolte, la sostenibilità finanziaria, sulle imprese con certificazione ambientale". E´ questo il messaggio che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha rivolto stamani a Siena, al forum organizzato dalla Regione per far conoscere i nuovi bandi, a Palazzo Patrizi. "Proprio ieri in giunta abbiamo approvato una novità ulteriore - ha spiegato l´assessore alle atttività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini - che rende più facile l´accesso ai finanziamenti per i progetti di piccole dimensioni. Così, nel bando dedicato alle micro, piccole e medie imprese, abbiamo deciso di abbassare il costo minimo del progetto, per le imprese in cooperazione, da 250 mila euro a 200 mila euro (l´importo massimo resta 3 milioni). Non solo. Per le imprese che presentano un progetto singolarmente c´è un abbassamento della soglia massima del costo per progetto, che passa a 200 mila euro da 250. La soglia minima resta fissata a 50 mila euro. Ad essi si aggiungeranno i voucher per la micro impresa per progetti da 15 a 50 mila euro. Questo ulteriore accorgimento renderà più flessibile uno strumento che già abbiamo pensato proprio per premiare la volontà delle imprese di ripensarsi in un´ottica più dinamica e competitiva". Il forum, dove ha portato un saluto il sindaco di Siena Bruno Valentini, è stato concluso dal presidente Rossi dopo un intenso dibattito, aperto dall´assessore Simoncini. Nel corso dell´incontro, l´analisi del contesto economico da parte del direttore dell´Irpet Stefano Casini Benvenuti. "Oggi possiamo dare al mondo produttivo toscano un´altra buona notizia – ha detto Simoncini – perchè questa data segnava la dead line per la presentazione alla commission europea del nuovo Por, il documento programmatico della nostra regione per il Fondo europeo dei sviluppo regionale per il periodo 2014-20. La giunta l´ha approvato ieri, mentre la scorsa seduta aveva approvato quello per il Fondo sociale europeo. I due fondi insieme porteranno circa 1 miliardo e 500 milioni di risorse, essenziali per lo sviluppo della Toscana. Siamo perfettamente nei tempi prescritti. Abbiamo fatto la nostra parte e ci auguriamo che entro l´anno si chiuda la trattativa con la Commissione Ue. Nel frattempo però, abbiamo deciso di anticipare i fondi per far partire subito i bandi e non ritardare gli aiuti indispensabili per contrastare la crisi con l´innovazione del nostro sistema produttivo. L´abbiamo fatto, appunto, trovando nel bilancio della Regione parte delle risorse che dalla Ue ancora non sono in grado di arrivare. Si tratta di 82 milioni di risorse. E´ da qui che sono tratti gli 8 milioni, destinati ad aumentare e che al momento finanziano i bandi che presentiamo oggi". Tre bandi, un nuovo modello I tre bandi sono, nel dettaglio: progetti strategici di ricerca e sviluppo, dedicato alle imprese più grandi associate con altre di diverse dimensioni; progetti di ricerca e sviluppo delle pmi, singole o associate; aiuti all´innovazione delle pmi, singole o associate. Le imprese potranno presentarsi in partenariato con gli organismi di ricerca. I bandi saranno strutturati con un modello "a due fasi", ovvero una prima fase di presentazione e valutazione delle idee progettuali che poi saranno validate da soggetti esperti e sulla base di una griglia precisa di criteri prefissati. La seconda, vedrà la presentazione dei progetti esecutivi per quelli che hanno superato la prima soglia. (Per un approfondimento ulteriore vedi risorse correlate) La crisi ha colpito anche la Toscana. Ma, come spiega l´Irpet , c´è uno zoccolo duro di imprese che resistono. "Questa regione – ha concluso Rossi - è ancora in piedi. Qui, nonostante la crisi, ci sono 3.500 aziende dinamiche che, proprio in questi anni, hanno aumentato fatturato e occupazione. Ma non tutto va bene, anche da noi l´emergenza è il lavoro. Ma la Toscana riesce ad essere competitiva e ad attrarre investimenti. Ci sono quindi le condizioni per reagire alla crisi. La scelta che abbiamo fatto con questa nuova impostazione dei fondi comunitari è una spinta ad andare in questa direzione. A queste si aggiungono gli interventi di ingegneria finanziaria, i piccoli prestiti per le pmi, quelli per favorire il risparmio energetico delle imprese e anche misure a favore del turismo, un altro importante motore di crescita della nostra economia".  
   
   
LOMBARDIA, RIFORMA CAMERE COMMERCIO: TAVOLO REGIONALE  
 
Milano, 23 luglio 2014 - "L´istituzione di un Tavolo lombardo per la Riforma del Sistema camerale consentirà di portare all´attenzione del Governo una proposta concreta, perché vengano rimodulate le funzioni e l´organizzazione delle Camere di Commercio, senza intaccarne però la loro valenza e autonomia". Lo dice l´assessore regionale al Commercio, Turismo e Terziario Mauro Parolini, commentando l´istituzione di un Tavolo lombardo sulla riforma del Sistema camerale, proposto e approvato, questa mattina, dalla Giunta regionale, su proposta del presidente Roberto Maroni. Decreto Governo Insostenibile - A scatenare le polemiche e la levata di scudi da parte del Sistema camerale e dei rappresentanti del mondo economico, è stato il Disegno di legge delega, approvato lo scorso 10 luglio, che prevede l´abolizione del contributo delle imprese nei confronti delle Camere di Commercio. "Un decreto insostenibile, che incide pesantemente sul Sistema - rimarca Parolini - considerato l´altro provvedimento approvato dal Governo, con il quale, a partire dal 2015, riduce del 50 per cento l´importo del diritto annuale alle Camere di Commercio a carico delle imprese". Convocazione Nei Prossimi Giorni - "Il Tavolo, la cui prima convocazione avverrà nei prossimi giorni, sarà composto dal presidente della Regione, dagli assessori competenti in materia economica, dall´Ufficio di presidenza della Iv Commissione del Consiglio regionale (Attività produttive), dai presidenti regionali delle associazioni di categoria del Patto per lo sviluppo, rappresentate nel Sistema camerale e dai vertici di Unioncamere. Risposta Immediata - "Sono trascorsi appena tre giorni - sottolinea l´assessore - da quando il Consiglio, tramite una mozione urgente, approvata all´unanimità, ha chiesto alla Giunta di intervenire, presso il Governo, per chiedere che sia riformulato il testo del provvedimento nella parte in cui prevede l´eliminazione del contributo che le imprese versano annualmente a titolo di finanziamento del sistema camerale e oggi ecco la pronta risposta della Giunta". Valutare Importanza Sistema - "Mi preme sottolineare - aggiunge il titolare regionale in tema di Commercio - che non si tratta di salvare lo status quo, perché, sono d´accordo, molto può essere cambiato e migliorato, ma occorre riflettere e fare una netta distinzione tra ciò che non funziona e va eliminato e ciò che funziona e va mantenuto". "Le Camere di commercio – conclude - vanno valutate sui servizi che forniscono e, come dimostrano gli accordi intercorsi tra loro e Regione Lombardia, la gran parte degli 800 milioni raccolti con i diritti camerali tornano alle imprese".  
   
   
LOMBARDIA. CAMERE COMMERCIO: STRUMENTI STRATEGICI  
 
Milano, 23 luglio 2014 - "Con l´istituzione di un Tavolo lombardo per la Riforma del Sistema camerale, Regione Lombardia conferma la sua attenzione nei confronti delle Camere di commercio, riconoscendo loro un ruolo di raccordo fondamentale tra le imprese e i soggetti pubblici. La proposta formulata dal Tavolo e che sottoporremo al Governo, condivisa da tutti i soggetti interessati, si pone l´importante obiettivo di salvaguardare quanto di buono è stato fatto fino ad ora dal sistema camerale lombardo". Lo ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e innovazione della Regione Lombardia, Mario Melazzini, in merito all´istituzione di un Tavolo lombardo sulla riforma del Sistema camerale, proposto e approvato oggi dalla Giunta regionale, su proposta del presidente Roberto Maroni. No A Tagli Lineari - In riferimento al Disegno di legge delega, approvato lo scorso 10 luglio, che interessa il sistema camerale, Melazzini sottolinea che "nel contesto attuale è necessario avviare certamente un riordino delle camere di commercio, ma non si può pensare di procedere con tagli lineari. Il traguardo da raggiungere è fare in modo che tornino alle imprese le risorse investite in termini di servizi". Ruolo Fondamentale - "Questa sorta di accanimento contro le Camere commercio - ha continuato l´assessore - spesso è dovuto alla scarsa conoscenza di quello che fanno. Esse sono invece uno strumento strategico e indispensabile e rappresentano un prezioso corpo intermedio che deve rimanere e rimanere funzionante. Se molti imprenditori decidono di andare avanti lo fanno anche per il supporto che ricevono da esse". Legge Impresa Lombardia - "Anche nella predisposizione della nostra legge ´Impresa Lombardia´ - ha concluso Melazzini – il sistema camerale riveste un ruolo molto rilevante".  
   
   
LIGURIA ADERISCE A MOBILITAZIONE AMMORTIZZATORI SOCIALI  
 
Genova, 23 Luglio 2014 - La Regione Liguria aderisce alla mobilitazione nazionale indetta dai sindacati confederali di , lunedì 22 e di giovedì 24 luglio, a Roma, per chiedere al governo il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. Sostegno espresso dall´assessore al lavoro Enrico Vesco che sottolinea e ricorda come da molto tempo si occupi del problema degli ammortizzatori sociali in deroga, "che progressivamente è diventato sempre più allarmante, mettendo in serie difficoltà un numero crescente di lavoratori". Per questo motivo, Vesco ha partecipato ai lavori della Conferenza delle Regioni, ha aderito a diverse manifestazioni, ha scritto più volte agli esponenti del Governo Monti, del Governo Letta e del Governo Renzi. "Oggi aderisco quindi con convinzione a questa iniziativa, che condivido e sostengo pur non potendo essere presente a Roma", spiega, auspicando che questa volta si riesca ad accendere i riflettori sulla questione e spinga finalmente il Governo a trovare soluzioni concrete, senza che la promessa di una futura riforma del sistema, che io stesso auspico, serva per procrastinare ulteriormente il finanziamento degli ammortizzatori sociali".  
   
   
UNIONCAMERE BASILICATA: DATI MOVIMPRESE, CRESCITA LENTA IN REGIONE  
 
Potenza, 23 luglio 2014 - Una crescita estremamente lenta, performance peggiori rispetto al 2013 e situazione preoccupante per l’artigianato. E’ quanto emerge dalla rilevazione sulla natimortalità aziendale relativa al secondo trimestre 2014 in Basilicata, realizzata da Unioncamere-infocamere attraverso il sistema Movimprese. Il saldo positivo di 222 imprese, risultato della differenza tra le 780 iscrizioni e le 558 cessazioni registrate dal Registro Imprese delle Camere di commercio di Potenza e Matera nel secondo trimestre di quest’anno, si traduce in un +0,37% che è tra le percentuali più basse in Italia e la peggiore nell’ambito delle regioni del Sud. Da notare che l’analogo periodo 2013 si era chiuso con un tasso di crescita dello 0,58%. A livello territoriale, Potenza fa registrare un + 0,38% (saldo positivo di 145 imprese) e Matera un +0,36% (+77). Performance lievemente positive anche per le cooperative, che fanno registrare un saldo positivo di 19 unità (+0,82%). Note sempre dolenti, invece, per l’artigianato: 68 le perdite registrate nel secondo trimestre di quest’anno (risultato della differenza tra le 82 nuove iscrizioni e le 150 cessazioni), che si traduce in un -0,61% che è la peggior performance tra le regioni del Sud. Una evidenza che si riflette anche sulla classifica degli andamenti per province: Matera è al penultimo posto assoluto in Italia con un pesante -0,90% (peggio ha fatto solo Campobasso, -1,22%), mentre Potenza è nelle zone basse con un -0,47%. «Crescere lentamente significa purtroppo non riuscire ancora a staccarsi da un terreno stagnante – dichiara il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte –. E’ un momento molto delicato per le nostre imprese e per l’artigianato in particolare, ma è sul sostegno e sull’incentivazione al fare impresa che si giocherà la sfida del prossimo futuro. Il sistema camerale, come sempre, è pronto ad offrire il suo contributo, nell’auspicio che la riforma della Pubblica Amministrazione non abbia ripercussioni nefaste sulle Camere di commercio, che in un recente sondaggio dell’Istituto Tagliacarne risultano gli Enti più apprezzati dalle imprese perché vicini ai loro bisogni».  
   
   
ASSESSORE CAMPANIA AL CNEL: SÌ A VERA POLITICA INDUSTRIALE  
 
Napoli, 23 luglio 2014 - "Per uscire dalla crisi questo Paese deve, prima di ogni cosa, mettere in campo una reale politica industriale." Così l´assessore al Lavoro della Regione Campania Severino Nappi intervenendo al convegno organizzato a Roma dal Cnel su imprese e competitività. "Da troppo tempo le imprese sono lasciate sole di fronte alle intemperie del mercato, nell´epoca della post-globalizzazione. Sole rispetto ad una burocrazia spesso illogica e asfissiante. Sole rispetto ad una normativa inutilmente complessa. Sole rispetto al sistema bancario, maldisposto a premiare progettualità e competenze perché tutto concentrato su parametri astratti e restrittivi. Sole rispetto all´Europa e alle strettoie di direttive che non tengono conto delle ridotte dimensioni delle aziende. I dati del rapporto, tuttavia, ci dimostrano che la voglia di scommettere sul futuro c´è ancora. E questo esalta il dovere di adottare, subito, logiche e strumenti nuovi. C´è bisogno di un´Italia autenticamente protagonista che protegga e sostenga le proprie imprese e non soffra di banale provincialismo. C´è bisogno di interventi a misura delle piccole imprese. C´è bisogno non di regole nuove ogni anno sul diritto del lavoro, ma di un mercato dinamico cha cambi anche ogni anno al passo con l´economia, purché serva. C´è bisogno di favorire un´impresa di qualità che conquisti i mercati anche per la qualità dei suoi lavoratori e non perché si muove a ribasso di diritti e di costi. Mettiamo insieme le politiche del lavoro e quelle dello sviluppo per aprire una stagione di crescita fondata sui valori di un rinnovato patto sociale", conclude Nappi.  
   
   
SARDEGNA, NO A FALLIMENTO ABBANOA  
 
Cagliari, 23 Luglio 2014 - "Un risultato importante, frutto soprattutto del lavoro svolto dalla Regione in questi quattro mesi". Così l’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda ha commentato la decisione della Procura della Repubblica del tribunale di Cagliari di rinunciare al ricorso per il fallimento di Abbanoa. "L’obiettivo – ha sottolineato l’assessore – è stato raggiunto grazie alla capitalizzazione della società portato a termine dalla Regione, al miglioramento della gestione, a un aumento degli introiti e alla rateizzazione del debito". "Non meno importante è stato il ruolo dei sindacati che – ha affermato ancora l’esponente della Giunta Pigliaru – hanno garantito pieno sostegno all’azione di risanamento portata avanti dalla Regione”. “Ora – ha concluso Maninchedda – si potranno liberare risorse finanziarie decisive per il miglioramento del servizio idrico e lo sviluppo della società".  
   
   
UNIONCAMERE LOMBARDIA, PROSSIMA SETTIMANA TAVOLO PER RIFORMA  
 
Milano, 23 luglio 2014 - "Stiamo dando attuazione con grande rapidità - ha spiegato l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario Mauro Parolini - a quanto chiesto dal Consiglio regionale. Su incarico del presidente Roberto Maroni, convocherò già per la prossima settimana il Tavolo lombardo per la Riforma del Sistema camerale". "L´obiettivo - ha proseguito Parolini - è quello di dare al Governo un contributo condiviso da tutti i soggetti partecipanti al Tavolo, elaborando un´idea di riforma che sia utile alle imprese. Partiamo dall´esperienza di una regione, la Lombardia, in cui le Camere di Commercio funzionano. Una riforma è necessaria, ma deve produrre il miglioramento del servizio, non la sua distruzione". Strumenti Indispensabili - "Consideriamo le Camere di Commercio - ha spiegato l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini - uno strumento indispensabile e insostituibile per il rapporto tra il territorio e il sistema delle istituzioni. Sono corpi intermedi fondamentali per la funzionalità del sistema. Stiamo lavorando in maniera concreta e quotidiana con il Sistema camerale, attraverso gli Accordi di programma, gli Accordi di competitività previsti dalla legge ´Impresa Lombardia´ e anche la riorganizzazione dei Confidi. Quanto sta portando avanti il Governo sarebbe devastante per il sistema camerale con conseguenti ricadute negative sul sistema produttivo". Non Indebolire Sistema - "Riformare gli Enti locali e le Camere di commercio - ha sottolineato il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione della Regione Lombardia Daniele Nava - non deve significare scardinare gli Enti locali stessi e indebolire il Sistema camerale, altrimenti a pagare saranno i cittadini e le imprese".  
   
   
MILANO, CAMERE DI COMMERCIO. PISAPIA: "RIPENSARE ALLA RIFORMA" IL SINDACO: "SVOLGONO UN RUOLO IMPORTANTE PER IL TERRITORIO E LE IMPRESE"  
 
Milano, 23 luglio 2014 – “Le Camere di Commercio svolgono un ruolo importante per le imprese e per i territori. Il loro contributo alla vita della città e a fianco delle istituzioni locali è significativo. L’esperienza milanese lo dimostra concretamente. Quasi ogni giorno vengono organizzate iniziative proprio grazie alla collaborazione con la Camera di Commercio di Milano. Penso al sostegno per la nuova occupazione con il bando Occupami che solo lo scorso anno ha permesso di dare lavoro a quasi 600 persone, o ancora al recentissimo progetto Start Milano per l’avvio di nuove imprese nelle zone periferiche della città e anche all’organizzazione comune di eventi culturali tra cui Expo in Città. Né si può dimenticare che Camera di Commercio insieme al Comune e ad altri soggetti è impegnata nella Fondazione Welfare Ambrosiano. Il manifesto presentato oggi al Consiglio camerale straordinario e sottoscritto da industriali, commercianti, artigiani, consumatori, sindacati e professionisti è un documento positivo e condivisibile”. Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia riguardo il manifesto presentato e sottoscritto dalle associazioni di categoria milanesi nel corso di un Consiglio camerale straordinario. “Come ho già avuto modo di dire nei giorni scorsi siamo tutti d’accordo sulla necessità di ridurre costi e sprechi, ma questo non può definire di fatto un ridimensionamento della possibilità di intervento delle Camere di Commercio, in particolare di quella di Milano che ha sempre dimostrato efficienza e trasparenza, rischiando di penalizzare anche i territori in cui operano. Se non eliminata, la riduzione del diritto camerale potrebbe essere graduale, in modo tale da far coincidere questi tempi con la riforma complessiva delle Cciaa. Come proposto dal Presidente Carlo Sangalli, la soluzione potrebbe essere proprio una riforma migliorativa del sistema camerale che preveda accorpamenti tra Camere di commercio in una logica di maggior risparmio ed efficienza”.  
   
   
OPERATORI CINESI SETTORE FASHION IN VISITA NELLE MARCHE  
 
Ancona, 23 luglio 2014 La Regione Marche, sulla base del Programma promozionale 2014, in collaborazione con il Punto di assistenza tecnica della Regione a Pechino, organizza fino a venerdì un incoming nelle Marche di operatori cinesi del settore fashion. I qualificati operatori cinesi visiteranno stilisti e aziende dei settori abbigliamento, intimo/mare, sposa, calzature, borse/pelletteria, accessori moda/alta bigiotteria. Previsto, inoltre, un incontro della delegazione con Consulta Moda di Confindustria Marche, Federmoda di Cna Marche e Federazione Moda di Confartigianato Marche. “I Pat-point – ricorda il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca – sono una rete di punti di assistenza tecnica alle aziende, che forniscono strumenti di supporto agli imprenditori marchigiani che vogliono aprirsi o consolidare la propria presenza in un mercato dalle straordinarie opportunità, ma allo stesso tempo molto complesso, come quello cinese. Per l’area centro-meridionale sono attivi a Shanghai e a Changsha (Provincia dell’Hunan). Per l’area settentrionale quelli di Pechino e Dalian. I Pat-point offrono servizi di informazione sul mercato, come requisiti, autorizzazioni, certificazioni, assistenza ai servizi doganali e fiscali, di ricerca e verifica di partner cinesi, traduzioni, interpretariato, accompagnamento nell’organizzazione di eventi o missioni imprenditoriali, valutazione di progetti di internazionalizzazione di imprese e consorzi di imprese, ricerca di opportunità sul mercato cinese e comunicazione istituzionale. Nel caso di questo incoming focalizzato sul settore fashion, particolarmente utile è stata la collaborazione nell’attività di selezione degli operatori potenzialmente interessati alle nostre produzioni, affinché le visite e gli incontri di questi giorni siano immediatamente proficui e operativi. Proseguiamo nella nostra decisa azione di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, puntando su un mercato dalle enormi potenzialità come quello cinese, con il quale la Regione intrattiene rapporti e collaborazioni istituzionali costanti da oltre 30 anni. Un rapporto di amicizia che facilita felici operazioni come la recente esperienza di ‘Marche’, il ristorante–store promozionale delle Marche a Dalian, pronta ad essere replicata in altre importanti realtà cinesi”. L’export delle aziende della nostra regione prosegue il suo andamento positivo e si mantiene ai vertici nazionali per crescita. Dopo l’ottima chiusura del 2013, anche l’avvio del 2014 presenta un aumento a due cifre, la via è quindi quella giusta”.  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA. ASSESSORE PUGLIA A ROMA PER ADESIONE MANIFESTAZIONE SINDACATI  
 
Bari, 23 luglio 2014 - Di seguito, una nota dell´assessore al lavoro, Leo Caroli: “Dopo mille proteste, la minaccia di dimissioni dalla delega affidataci dal Governo per gli ammortizzatori sociali in deroga, con i colleghi delle altre regioni, sono stato convocato, per il prossimo 30 luglio, dal ministro del lavoro Poletti per discutere, finalmente, di cassa integrazione in deroga e di mobilità in deroga. “La cassa in deroga è lo strumento estremo di protezione del lavoro a cui ricorrere per impedire la chiusura delle azienda artigiane, delle piccole e medie imprese che non hanno accesso agli ammortizzatori ordinari e che spesso hanno solo bisogno di essere sostenuti dalla mano pubblica per un breve periodo utile a superare una crisi contingente o consentire l’avvio di nuovi progetti industriali. Solo In Puglia, sono circa 700 le aziende che hanno chiesto questo intervento. Danno lavoro a quasi 6.000 persone e per salvare quei posti di lavoro non abbiamo ricevuto ancora 1 solo euro! “La mobilità in deroga è invece l’ “indennità di ultima istanza” a favore delle persone che hanno perso il posto di lavoro, non ne trovano un altro ed hanno già fruito del periodo massimo di aspi e mini aspi previsto dalle norme ordinarie. Anche in Puglia sono migliaia le famiglie in grave difficoltà che hanno bisogno di quella deroga negata e di un reddito di sopravvivenza. “Anche per loro, nel 2014 non abbiamo ricevuto dal ministero 1 solo euro!(...) “E’ evidente, quindi , come il perdurare della crisi, l’offerta di lavoro che non cresce, le positive ma ancora insufficienti ricadute che pure le regioni più virtuose, come la Puglia, stanno provocando sull’occupazione grazie all’intreccio tra politiche industriali, politiche attive del lavoro, della formazione e dello sviluppo economico, rendano la situazione insostenibile anche per numerose aziende e famiglie Italiane e pugliesi, tanto da rendere indispensabile una riforma delle politiche passive del lavoro . “In particolare, serve una riforma degli ammortizzatori sociali in deroga che estenda il diritto a tutte le aziende ed i lavoratori che ne sono ancora esclusi. Servono più di 2 miliardi per il fondo nazionale e 220 milioni per la sola Puglia. E per garantire il diritto alle prestazioni, occorre tornare ad includere tutti i disoccupati pugliesi che hanno cessato di percepire la disoccupazione ordinaria nel 2013 e sono rimasti fuori da ogni tipo di ulteriore protezione sociale. E, soprattutto, occorre fare in fretta. “Credo che siamo giunti ad un punto di svolta. E’ ora che il Governo, l’Italia dimostrino che il lavoro non è semplicemente un valore tra i tanti valori da enunciare, ma il valore dei valori, quello da tutelare, sostenere, promuovere, proteggere prima d’ogni altra cosa. “Perciò , prima ancora di rappresentare queste ragioni al Ministro nella riunione del 30 p.V., sarò a Roma il 24 luglio per sfilare, sentite anche le organizzazioni di categoria, al fianco dei lavoratori e dei disoccupati nella manifestazione per la riforma degli ammortizzatori sociali in deroga organizzata da Cgil Cisl e Uil”  
   
   
UNIONCAMERE VENETO CONDIVIDE LO STATO DI AGITAZIONE DEL SISTEMA CAMERALE. MERCOLEDI’ 23 LUGLIO SOSPENSIONE DEI SERVIZI  
 
Venezia, 23 luglio 2014 - Il personale di Unioncamere Veneto condivide lo stato di agitazione, proclamato per mercoledì 23 luglio 2014 dai dipendenti delle Camere di Commercio, che culminerà con la manifestazione nazionale in programma a Roma nei pressi di Montecitorio. Domani i servizi di Unioncamere Veneto ed Eurosportello Veneto subiranno un momento di sospensione (9-13 in concomitanza con la manifestazione) per dare un segnale agli utenti delle possibili conseguenze nei prossimi mesi dei provvedimenti del Governo. Allarmati dal provvedimento del Governo di ridurre del 50% il diritto annuale pagato dalle imprese, nonché dalle ipotesi di riforma che riguardano il Sistema camerale contenute nelle bozze di disegno di legge delega sinora circolate, il personale di Unioncamere Veneto condivide le ragioni che hanno indotto le sigle sindacali Cgil, Cisl E Uil, comparto funzione pubblica, a proclamare lo stato di “agitazione”. Ai dipendenti delle Unioni regionali delle Camere di Commercio si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro del terziario, distribuzione e servizi, tuttavia è evidente che il “ridisegno” delle Camere di Commercio coinvolge tutto il sistema: le Camere, le loro Aziende Speciali, le società di sistema, le Unioni regionali. Queste ultime rivestono un ruolo fondamentale nelle azioni a sostegno dello sviluppo economico dei territori, che realizzano attraverso fondi regionali, nazionali ed europei grazie a personale di elevata professionalità e specializzazione. Convinto che il patrimonio di competenze dell’intero Sistema camerale vada preservato e pronto alla condivisione di idee e proposte per migliorare quanto di buono esso fa a servizio delle imprese e del Paese, il personale di Unioncamere Veneto si unisce pertanto alle preoccupazioni dei dipendenti camerali ed invita il Governo a valutare con razionalità ed attenzione le conseguenze di ogni intervento ed il reale rapporto costi/benefici. Come dimostrato da un recente studio realizzato dalla Cgia di Mestre e commissionato da Unioncamere Veneto, l’incidenza del Sistema camerale sulla spesa pubblica nazionale rappresenta lo 0,2%, pari a 1,8 dei 715 miliardi di spesa pubblica primaria. La riduzione del 50% del diritto annuale comporterebbe un risparmio medio annuo di circa 63 euro ad impresa a fronte di un effetto recessivo di circa 2,5 miliardi di euro e oltre 2.500 i posti di lavoro a rischio, con un aggravio sulle casse dello Stato di 167 milioni di euro (89 per il personale; 22 per gli oneri previdenziali delle Cciaa della Sicilia; 46 di minori versamenti, imposte e tasse). «Non siamo qui per mantenere in vita, con accanimento terapeutico, un malato terminale. Siamo invece qui per evitare che i giusti risparmi sul fronte pubblico non finiscano per tagliare, se non l´unica, comunque una delle realtà più virtuose – ribadisce Fernando Zilio, presidente Unioncamere Veneto –. Il sistema delle Camere di Commercio e delle Unioni Regionali, soprattutto in alcune regioni tra cui il Veneto, sono garanzia di sviluppo per le imprese e di sostegno alla loro azione sia sul mercato interno che estero».