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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Luglio 2014
LA COMMISSARIA VASSILIOU ANNUNCIA CHE IL PATRIMONIO CULTURALE BENEFICERÀ DI UN MAGGIORE SOSTEGNO EUROPEO  
 
Bruxelles, 23 luglio 2014 - Le organizzazioni che si occupano del patrimonio culturale dovrebbero cogliere le opportunità rappresentate dai programmi e dalle politiche di finanziamento dell´Unione europea per affrontare le sfide cui si trova confrontato il settore: ciò è quanto risulta da una nuova relazione presentata dalla Commissione europea. Il documento politico, intitolato "Verso un approccio integrato al patrimonio culturale europeo", indica che il settore si trova ad un bivio a motivo della riduzione dei bilanci pubblici, del calo della partecipazione alle attività culturali tradizionali e della diversificazione del pubblico potenziale dovuta all´urbanizzazione, alla globalizzazione e al cambiamento tecnologico. Esso evidenzia però anche le opportunità che si offrono agli Stati membri e agli stakeholder di cooperare più strettamente in una dimensione transfrontaliera per assicurare che il patrimonio culturale rechi un contributo più sostanziale alla crescita e alla creazione di posti di lavoro. Androulla Vassiliou, Commissaria europea responsabile per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "L´europa deve massimizzare il valore intrinseco, economico e societale del patrimonio culturale. Esso dovrebbe essere al centro di un´innovazione basata sul patrimonio, che sappia cogliere le opportunità determinate dalla digitalizzazione e promuovere nel mondo la nostra esperienza in tema di patrimonio culturale. In tutta l´Ue dobbiamo incoraggiare un approccio maggiormente vicino ai cittadini nei siti del patrimonio e nei musei, facendo ricorso alle nuove tecniche e tecnologie per attirare i visitatori e raggiungere in particolare i giovani. In parole povere, dobbiamo render viva la storia. Sono compiaciuta per il fatto che il patrimonio culturale è destinato a ricevere nei prossimi sette anni un sostegno europeo più forte." La relazione sollecita una cooperazione più intensa a livello di Ue per condividere le idee e le pratiche ottimali che potrebbero alimentare la governance e le politiche nazionali in tema di patrimonio culturale. La relazione plaude inoltre all´approccio definito dalla direttiva dell´Ue sulla valutazione di impatto ambientale che richiede che si tenga conto dell´impatto dei progetti sul patrimonio culturale, nonché dal regolamento generale di esenzione per categoria che ammette gli aiuti di Stato per questo settore. La relazione incoraggia un approccio analogo a sostegno del patrimonio nel processo decisionale più ampio a livello unionale, nazionale e regionale. Il patrimonio culturale ha già beneficiato di importanti finanziamenti dell´Ue, tra cui 3,2 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale nel periodo 2007-2013. Importanti lavori di conservazione come quelli relativi al Partenone e al sito di Pompei sono tra i progetti che hanno ricevuto un sostegno. I programmi dell´Ue hanno erogato ulteriori 1,2 miliardi per il patrimonio rurale e circa 100 milioni di euro per la ricerca in materia di patrimonio. Nel periodo 2014-2020 il patrimonio culturale dovrebbe beneficiare di investimenti dell´Ue ancora maggiori, ad esempio per il tramite dei Fondi strutturali e di investimento europei (con un bilancio complessivo di 351 miliardi di euro per la politica regionale), di Orizzonte 2020 (80 miliardi di euro per la ricerca) e del programma "L´europa creativa" (1,5 miliardi di euro per le industrie culturali e creative). In diversi ambiti vi sono inoltre importanti opportunità strategiche e di finanziamento legate al patrimonio culturale come, ad esempio, negli ambiti dello sviluppo locale e regionale, dell´istruzione, del sostegno alle Pmi e del turismo. In effetti, nell´Ue il turismo vale 415 miliardi di euro all´anno ed è all´origine di 15 milioni di posti di lavoro molti dei quali legati, direttamente o indirettamente, al patrimonio culturale. Circa il 27% dei turisti nell´Ue, intervistati nell´ambito di un´indagine Eurobarometro sul turismo (maggio 2011) ha affermato che il patrimonio culturale era un fattore chiave all´atto di scegliere una destinazione. Contesto Nel maggio di quest´anno i ministri della Cultura dell´Ue hanno sollecitato la Commissione a "proseguire l´analisi dell´impatto economico e sociale del patrimonio culturale nell´Ue e contribuire allo sviluppo di un approccio strategico al patrimonio culturale". La comunicazione adottata oggi dalla Commissione costituisce una risposta a tale richiesta. Essa intende aiutare gli Stati membri e gli stakeholder a valorizzare al massimo l´importante sostegno disponibile per il patrimonio a valere sugli strumenti dell´Ue, a progredire verso un approccio maggiormente integrato a livello nazionale e unionale ed infine a fare dell´Europa un laboratorio dell´innovazione in materia di patrimonio culturale. A livello dell´Ue il sostegno per il patrimonio culturale si radica nell´articolo 3, paragrafo 3, del trattato sull´Unione europea nel quale stabilisce che l´Unione vigila sulla salvaguardia e sullo sviluppo del patrimonio culturale europeo. L´articolo 167 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea recita che l´Unione contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri nel rispetto delle loro diversità nazionali e regionali, evidenziando nel contempo il retaggio culturale comune. La Commissione ha prodotto inoltre una relazione sinottica che correda la comunicazione e contiene ulteriori dettagli sulla politica e sui finanziamenti dell´Ue che interessano il settore del patrimonio.  
   
   
PREMIO GIORNALISTICO TELEVISIVO "ILARIA ALPI", VENTESIMA EDIZIONE: ECCO I FINALISTI  
 
Bologna, 23 luglio 2014 – Saranno proclamati il prossimo 6 settembre i vincitori della ventesima edizione del Premio Ilaria Alpi, che si terrà da giovedì 4 a domenica 7 settembre all’interno del Palazzo dei Congressi di Riccione. I finalisti sono stati già scelti dalla giuria presieduta da Luca Ajroldi. “Alla vigilia della ventesima edizione del Premio Ilaria Alpi - spiega - e presentando i finalisti di questa edizione che per noi riveste anche altri importanti significati, non possiamo che fare un bilancio positivo dal punto di vista della qualità dei materiali che sono arrivati. Ci siamo sforzati - sottolinea il presidente della giuria - di selezionare reportage e inchieste che raccontino al meglio le problematiche sociali in un anno di televisione, nazionale e internazionale. La crescita, esponenziale, della qualità e della professionalità mostrata quest’anno dalle web tv ci ha spinto a metterle a confronto con le produzioni mainstream e possiamo ormai confermare che le produzioni per il web sono di qualità professionale anche se, ancora, riflettono la matrice televisiva e non hanno ancora, del tutto, acquistato un linguaggio web autonomo. Sul fronte internazionale si confermano produzioni di alto livello sia nell’ambito dell’inchieste che del reportage. Infine - conclude - Ajroldi una parola sul lascito di Ilaria Alpi. Quest’anno, ventennale dalla morte di Ilaria e Miran abbiamo scelto di valorizzare il giornalismo d’inchiesta di quanti, nel produrre informazione, perseguono la ricerca della verità”. I finalisti - Premio Miglior Inchiesta Televisiva Italiana (- 15 m.): Laura Bonasera, “Deroga Nera”, Piazza Pulita, La7; Elena Radaelli, “Con gli occhi della Neet Generation”, Lucignolo 2.0, Italia Uno, Mediaset; Alessandro Pampanini, Giancarlo Ceraudo “‘El Pepe’ Mujica – Alma Uruguaya”, Espresso.it. - Premio Miglior Inchiesta Televisiva Italiana (+ 15 m.): Walter Molino, “Faccia di mostro”, Servizio Pubblico, La7; Francesco Nava, “Occhio al farmaco”, Piazza Pulita, La7; Valerio Cataldi, “La neve la prima volta”, Speciale tg2, Rai Due, Rai - Ia Doc Rai; Alessandro Marinelli, “Pino Masciari, storia di un imprenditore calabrese”, (autoprodotto); Raffaella Cosentino, Alessio Genovese, “Eu 013 L’ultima Frontiera”, (autoprodotto); Manfredi Lucibello, “Centoquaranta. La strage dimenticata”, Pulsemedia. - Miglior Inchiesta Giornalistica Internazionale Edouard Perrin, “Underhand tactics: The Untaxable”, Tve, Spieghel Tv, France 2; James Jones, “Dispatghes. North Korea: Life inside the secret state”, Channel 4; Marcel Mettelsiefen, “Syrie, la vie obstinement”, Arte Jean-sébastien Desbordes, Matthieu Martin, Nicolas Berthelot, “Larmes de Guerre”, France 2. - Premio Della Critica: “Morti di Stato” di Riccardo Iacona e Giulia Bosetti, Presa Diretta, Rai Tre, Rai; “Inferno Atomico”, di Sandro Ruotolo e Dina Lauricella, Servizio Pubblico Più, La7; “Caccia al tesoro”, Duilio Giammaria e Teresa Paoli, Petrolio, Rai Uno, Rai. Per maggiori informazioni: www.Premioilariaalpi.it     
   
   
AL VIA DA OGGI FESTIVAL DELLE ’’TEGNUE’’ DEL VENETO – RASSEGNA DEL FILM DI MARE  
 
Venezia, 23 luglio 2014 - Comincia oggi la quarta edizione del “Festival delle Tegnùe del Veneto-rassegna del Film di Mare” promossa dall’assessorato regionale all’ambiente. La kermesse cinematografica abbina anche quest’anno la conoscenza dell’ambiente marino veneto – del quale le piccole ma bellissime e preziose scogliere chiamate Tegnùe sono un esempio unico in tutto il Mediterraneo – al cinema d’ogni tempo e genere, dove è il Mare ad essere protagonista assoluto. Dalle due degli esordi, si è giunti quest’estate a cinque tappe toccate dal Festival: Cavallino Treporti, Caorle, Rosolina Mare, Bibione Pineda, Jesolo Lido. Dal 23 Luglio fino al 10 Agosto, durante tre serate per ogni località, come sempre sotto le stelle e a visione libera, si avrà la possibilità di godere film spettacolari come “All is lost –Tutto è perduto”, con Robert Redford, di riflettere con docu-movie come “Blackfish”, di divertirsi con cartoons marini come “Spongebob – Il Film” o il sempreverde Braccio di Ferro il Marinaio. Ma, all’inizio di ogni serata, come negli anni scorsi, ci sarà modo di ammirare splendidi filmati sulle Tegnùe e di sentirne parlare, grazie all’assessorato all’ambiente del Veneto e all’Arpav, ma anche ai diving che operano nelle città costiere che ospitano il Festival. “Chi sceglie le nostre spiagge opta per un mare pulito e sicuro – afferma Maurizio Conte, assessore regionale all’ambiente. Secondo le indagini previste dalla normativa sulla balneazione, effettuate dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto, il 97% dei punti analizzati sono di qualità eccellente e il 3% di qualità buona. Pertanto è fondamentale far conoscere ai turisti tale eccellenza anche attraverso queste rassegna diventata un atteso appuntamento estivo”. Come ogni anno, dunque, tantissimi spettatori di ogni età saranno attesi in queste serate piene di spettacolo e di divertimento, ma anche d’amore e d’attenzione per l’ambiente marino veneto. Programma completo e ogni altra info su www.Festival-tegnue-veneto.com    
   
   
ORDINE DEGLI PSICOLOGI DELLA LOMBARDIA: INDETTO CONCORSO DI IDEE PER IL NUOVO LOGO  
 

Milano, 23 Luglio 2014 - Nell’ottica di riqualificare la propria immagine, L’ordine degli Psicologi della Lombardia promuove un concorso pubblico di idee per la realizzazione di un nuovo logo dell’Ordine. A questo proposito è stato indetto un bando la cui partecipazione è aperta a tutti i singoli cittadini nonché, nello specifico, a professionisti grafici, scuole, imprese e associazioni. La presentazione dei progetti, come da tutte le specifiche presenti nel bando, dovrà avvenire tramite invio di un plico sigillato alla sede dell’Ordine Psicologi della Lombardia in corso Buenos Aires 75 a Milano, entro le ore 12 di lunedì 20 ottobre 2014. La selezione avverrà anche tramite votazioni democratiche grazie ad un sondaggio online sul sito dell’Ordine (www.Opl.it). Il vincitore verrà proclamato dal Consiglio dell’Ordine e riceverà un premio di 3000 euro. Il marchio proposto dovrà avere caratteristiche di originalità e di rappresentatività sia dell’istituzione ordinistica che della professione di psicologo. Inoltre, si terrà conto dell’efficacia espressiva e comunicativa del nuovo logo, nonché della versatilità nel suo utilizzo. Riccardo Bettiga, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, afferma che “tramite questo concorso il nostro Ente intende ricercare una nuova immagine ben riconoscibile dai cittadini ed aperta alle istanze dei propri iscritti. Si tratta della prima di una serie di iniziative per contribuire a rinnovare l’Ordine ed a rafforzare la conoscenza della professione di psicologo presso il pubblico” Il bando è disponibile al link: http://www.Opl.it/media/albo_pretorio/
concorsoideelogo_2014_def.pdf

 

 
   
   
TEATRO ALLA SCALA PISAPIA: “CON LISSNER DIECI ANNI DI SUCCESSI”  
 
Milano, 23 luglio 2014 - “Stéphane Lissner ha guidato il Teatro alla Scala per quasi dieci anni ottenendo grandi risultati sul piano artistico e musicale che hanno confermato il ruolo della Scala tra i più importanti e apprezzati teatri del mondo. Non si contano infatti le rappresentazioni di successo di questo decennio, sia opere liriche che balletti e concerti". Lo afferma il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, che è anche Presidente della Fondazione Teatro alla Scala, in occasione dell’ultimo Consiglio di Amministrazione della gestione Lissner. L’attuale Sovrintendente lascerà infatti il Teatro dal primo settembre. “Il Sovrintendente Lissner ha unito alla competenza musicale anche una positiva gestione manageriale del Teatro dimostrata dal fatto che dal 2005 ad oggi la Scala ha chiuso tutti i bilanci in pareggio. Voglio sottolineare che in questi tre anni di lavoro comune ho sempre trovato in Lissner un interlocutore attento e impegnato per il bene della Scala e gli faccio i miei migliori auguri per l’importante incarico che sta per assumere all’Opera de Paris", conclude il Sindaco.  
   
   
PRESENTATA LA MOSTRA DA GIOTTO A GENTILE.  
 
Ancona, 23 luglio 2014 - Le Marche, e Fabriano in particolare, tornano protagoniste di primo piano nel panorama italiano della cultura e delle grandi mostre con da Giotto a Gentile pittura e scultura a Fabriano fra Due e Trecento a cura di Vittorio Sgarbi . Un´iniziativa che accende i riflettori su uno smisurato patrimonio artistico in gran parte “sommerso” e inscindibile dal contesto paesaggistico e ambientale di straordinaria bellezza. Ad ospitare la mostra Fabriano, un deposito vasto e inestimabile di capolavori artistici medievali in gran parte poco noti, che ne accrescono il fascino riservato. Una mostra di raffinata suggestione e impatto, ulteriormente sottolineati dagli itinerari lungo il percorso urbano e nel territorio circostante tra antiche abbazie, eremi, pievi e monasteri sparsi nelle vallate appenniniche tra Marche ed Umbria, luoghi un tempo frequentati proprio da quelle maestranze che diffondevano il nuovo idioma giottesco. Uno scenario quasi segreto nel quale si iscrive una mostra preziosa, occasione imperdibile per ammirare pale d´altare, sculture lignee dipinte e affreschi della lunga stagione gotica. Da Giotto a Gentile è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, con il sostegno della Fondazione Veneto Banca e del Comune di Fabriano, in collaborazione con la Regione Marche, la Soprintendenza Beni Storici Artisci ed Etnoantropologici delle Marche di Urbino, la Soprintendenza Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Umbria e la Diocesi di Fabriano-matelica. La mostra si avvale dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, del Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La mostra vede presenti nel Comitato Scientifico illustri studiosi come Mina Gregori, Antonio Paolucci, Maria Rosaria Valazzi, Angelo Tartuferi, Alessandro Marchi, Elvio Lunghi e Giampiero Donnini, Fabio De Chirico oltre a Vittorio Sgarbi che lo presiede. Il catalogo, edito da Mandragora, è curato da Vittorio Sgarbi insieme a Giampiero Donnini e Stefano Papetti responsabile anche dell´allestimento con Liana Lippi, direttore e coordinatore dell´evento. La mostra, che si aprirà al pubblico il 26 luglio e sarà ospitata presso la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli e in tre splendide chiese del circuito urbano, espone oltre 100 opere tra cui oltre a dipinti, pale d´altare, tavole, affreschi staccati, anche sculture, oreficerie rarissime, miniature, manoscritti, codici. Opere delicate e preziose, concesse in prestito dai più prestigiosi musei italiani e stranieri. Ma vediamo più da vicino il contesto culturale nel quale si iscrive la mostra. Consolidatosi il potere longobardo su Fabriano, l´egemonia culturale dell´Umbria vide la sua affermazione nel corso del Trecento, sia dal punto di vista artistico che sotto il profilo dei valori spirituali. La vicinanza con Assisi ed i ripetuti soggiorni di San Francesco contribuirono ad animare una vivace realtà di fede che si avvalse della pittura come di un efficace strumento propagandistico ed educativo. Sul finire del Xiii secolo, quando sui ponteggi della Basilica Superiore si affermava un nuovo eloquio pittorico compiutamente occidentale, l´influsso giottesco si propaga anche attraverso i valichi appenninici fino a Fabriano. Maestri anonimi, assai esperti nella pratica dell´affresco, lasciarono tracce del loro operato nelle più importanti chiese degli Ordini Mendicanti, ma anche nelle sperdute pievi sorte sui monti vicini alla città della carta. Da Campodonico trae il suo nome un oscuro maestro, capace di coniugare la spazialità giottesca con una carica umana profonda e modernissima. I suoi affreschi strappati dalle pareti dell’antica pieve ci appaiono oggi come una testimonianza della vivacità delle relazioni artistiche che si sono intrecciate fra Marche ed Umbria grazie alla rete viaria che univa le aree appenniniche, strade percorse da pastori, mercanti, santi ed artisti, consapevoli di essere parte di una stessa civiltà. Un’ampia sezione della mostra è dedicata anche ai raffinati dipinti su tavola realizzati da Allegretto Nuzi dopo il suo rientro dalla Toscana in occasione della peste del 1348: tavole e polittici caratterizzati da elette figure ispirate ai modelli fiorentini e senesi, rielaborati in chiave cortese, come testimoniano le varie redazioni della “Madonna dell´Umiltà”. E’ questo un soggetto frequentemente trattato sia dal Nuzi che dal suo allievo fabrianese Francescuccio di Cecco Ghissi, la cui produzione appare improntata ad una spiccata sontuosità decorativa che soddisfa le esigenze della committenza di provincia. Alla cifra stilistica del caposcuola Allegretto si collega anche la produzione di sculture in legno intagliato e dipinto, a grandezza naturale, destinate all´allestimento di presepi scenografici, attribuite ad un anonimo Maestro dei Magi. Gli esemplari conservati a Fabriano e quelli del Museo di Palazzo di Venezia a Roma compongono un nucleo omogeneo riferibile a questo artista attivo a Fabriano e ben noto anche oltre i confini cittadini, la cui misteriosa identità si cercherà di svelare. L´obiettivo di un´operazione culturale di tale portata, infatti, è quello di ritessere la trama di questo complesso periodo, ricco di testimonianze affascinanti, ma note solo o soprattutto agli studiosi e agli appassionati d´arte, al fine di permettere pur con un approccio di approfondimento un´ampia divulgazione rivolta ad un "pubblico" più vasto ed eterogeneo. Mentre per gli studiosi e gli addetti ai lavori i confronti che saranno possibili in mostra fra Giotto, Pietro Lorenzetti, Bernardo Daddi e gli affreschi e le tavole dipinte dagli artisti locali, offriranno lo spunto per dare inizio ad una nuova e più articolata visione delle vicende della pittura italiane del Xiv secolo. Operazione culturalmente articolata che vede la pubblicazione di uno studio, con saggi e schede sulle opere e sugli artisti presenti in mostra e che ha la duplice funzione di catalogo dell’esposizione e di approfondimento critico di interessanti questioni riguardanti la pittura e la scultura fra Marche e Umbria nel Due e Trecento, intorno alle quali la ricerca resta ancora aperta. La mostra si chiude con alcuni capolavori di Gentile, come la Crocefissione del polittico proveniente da Valleromita di Fabriano, ora nella Pinacoteca di Brera, o la raffinata Madonna dell´umiltà del Museo nazionale di San Matteo di Pisa: lo stile elegante e forbito esibito dal caposcuola del Gotico Internazionale rivela la consuetudine giovanile con i pregiati ed eleganti apparati presenti nella città di origine. Orari 10.00-21.00; we 10.00 -23.00; lunedì mattina chiuso Biglietto 9€ ridotto 6€ Info Mostra e Prenotazioni Visite Guidate 0732/042195 Catalogo Mandragora .  
   
   
MOSTRA DA GIOTTO A GENTILE - DICHIARAZIONE PRESIDENTE SPACCA.  
 
Ancona, 23 luglio 2014 - “La Mostra “Da Giotto a Gentile” presentata oggi accende i riflettori su uno smisurato patrimonio artistico in gran parte sommerso e inscindibile da un contesto paesaggistico e ambientale di straordinaria bellezza, con importanti ricadute su tutto il territorio. Parliamo infatti non solo di una prestigiosa iniziativa culturale, ma di un grande evento, sia per la città di Fabriano, che per tutto l’entroterra marchigiano coinvolto. Un evento ancor più significativo in funzione di una strategia volta a recuperare la dimensione culturale che dal Medioevo ci porta al Rinascimento italiano - di cui le Marche sono state una culla - tema che tanta attenzione riscuote a livello internazionale. L’obiettivo è sempre la valorizzazione del brand Marche legando turismo, cultura, ambiente, tradizioni. L’ evento è inoltre particolarmente importante per la città che lo ospita, Fabriano. Un centro fortemente provato, che sta vivendo un momento particolare e ha grande necessità di recuperare una identità storica e culturale, che vada al di là della manifattura. Iniziative come questa, contribuiscono ad infondere forza morale ed energia per trovare, nella profondità del proprio spessore culturale, nuove forme di imprenditorialità e di economia in una logica coerente con il resto della regione. Questa Mostra è quindi, piena di speranza, oltrepassa il significato storico e culturale e ci proietta in una identità comunitaria di cui il territorio ha particolarmente bisogno”.  
   
   
EXPO, LOMBARDIA: BANDO DA 2 MILIONI PER NOSTRI TESORI  
 
Milano, 23 luglio 2014 - "Un bando assolutamente innovativo, che punta alla valorizzazione del patrimonio culturale conservato negli istituti e nei luoghi della cultura in vista di Expo 2015". L´ha detto l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia Cristina Cappellinipresentando l´Avviso pubblico per la selezione di progetti, da Palazzo Lombardia in video conferenza con le Sedi territoriali. Intervento Per La Fruizione - "Mettiamo in pratica e non a parole - ha sottolineato l´assessore Cappellini - la valorizzazione del patrimonio culturale dei nostri territori". "Abbiamo approntato una misura - ha ricordato l´assessore Cappellini - perfettamente in linea, ma con tratti di assoluta novità, coi recenti e ingenti fondi stanziati dalla Regione per i beni culturali mobili e immobili, nonché per i siti archeologici e Unesco, aggiungendo un importante tassello al percorso di valorizzazione del vasto patrimonio culturale lombardo". Sostegno A Proposte Pubbliche - L´avviso pubblico ha il chiaro intento di valorizzare gli istituti e i luoghi della cultura, ovvero musei, biblioteche e archivi, ma anche aree archeologiche e altri tipi di siti per i quali siano previste azioni di valorizzazione, riqualificazione e promozione presentate da soggetti pubblici. "Sono azioni di carattere strategico per sostenere la progettualità pubblica, in modo da rendere i siti culturali più attrattivi in vista di Expo 2015 - ha continuato l´assessore -, ma si guarda anche al ´dopo Expo´, visto che gli interventi sono destinati ai nostri territori, rappresentando quindi investimenti concreti per il futuro". Progetti Ultimati Entro Expo - "Per quei progetti che verranno selezionati - ha spiegato l´assessore - è prevista, nel bando, una convenzione che stabilisce che siano completati entro il primo semestre 2015, giusto perché ne possano beneficiare i turisti dell´Expo". Il finanziamento regionale sarà pari, al massimo, al 70 per cento, e si applicherà a interventi che abbiano un costo complessivo non inferiore ai 40.000 euro. Le domande degli Enti pubblici potranno essere presentate fino all´11 agosto. Card Musei E Imprese Creative - "Riuscire a rendere più accessibili i luoghi della cultura - ha spiegato l´assessore Cappellini - è un´azione che promuove non solo i siti stessi ma anche i territori e che agevola i cittadini oltre che i turisti. La ´Carta musei´ che stiamo realizzando con il Piemonte è uno strumento straordinario a tal fine. A settembre, inoltre, presenteremo un altro bando per il sostegno all´offerta culturale lombarda attraverso le imprese culturali e creative, settore che riteniamo strategico all´interno delle politiche culturali di Regione Lombardia".  
   
   
LA REGIONE CALABRIA HA IMPEGNO DUEMILIONISETTECENTOMILA EURO PER TRENTA INTERVENTI NEI BENI CULTURALI  
 
Catanzaro, 23 luglio 2014 - L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri ha illustrato ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, l’esito del bando sulla valorizzazione dei beni culturali riservato alle aziende private. Le domande presentate sono state novantadue. La regione ha impegnato 2 milioni e settecentomila euro per trenta beneficiari e, successivamente, verrà comunicato l’avvio di un nuovo bando di oltre cinque milioni di euro, sempre riservato alle aziende private, per la valorizzazione dei beni culturali calabresi che s’ intende concludere, con la pubblicazione delle nuove graduatorie entro ottobre. Si tratta del primo bando del settore mai emanato nella nostra Regione , anche in attuazione dell’accordo sottoscritto tra la Regione ed il Ministero dei Beni Culturali. All’incontro con i giornalisti era presente anche il dirigente dell’assessorato alla cultura Domenico Schiavo che ha reso noti gli esiti del lavoro della commissione esaminatrice “I beni culturali - ha affermato l’assessore Caligiuri - vanno sia tutelati che valorizzati. La Calabria ha un enorme patrimonio culturale che non può andare disperso. Abbiamo portato avanti un lavoro faticoso che ci ha impegnato intensamente sin dal 2010 ed ho avuto la possibilità di visitare personalmente circa sessanta dei siti culturali”. Questi alcuni siti ammessi al finanziamento: Area e Parco archeologico Locri-epizefiri, castelli di Reggio Calabria, Scilla, Oriolo, Rocca Imperiale, San Giorgio Morgeto, Motta San Giovanni, Condofuri e Pentidattilo situato nel comune di Melito Porto Salvo, Parco Archeologico di Sibari, Museo Diocesano di Squillace, Area archeologica e museo Kaulon, Museo di Capo Colonna e Museo Archeologico di Crotone, Borgo Antico Pentidattilo.  
   
   
#MUSEBIGBANG, TRENTO: PRIMO ANNO OLTRE LE ASPETTATIVE, ORA INTERNAZIONALIZZARE  
 
Trento, 23 luglio 2014 - "Un anno di grandi successi e soddisfazioni. Ora si lavori per ampliare l´offerta e, anche in sinergia con altri importanti soggetti culturali e turistici, internazionalizzare le nostre proposte". E´ questo il messaggio chiave lanciato dall´essessore provinciale alla Cultura Tiziano Mellarini dal palco della cerimonia istituzionale del primo compleanno del Muse - Museo della Scienza di Trento cui sono intervenuti anche il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, il direttore del Muse Michele Lanzinger, il presidente del Cda Marco Andreatta e l´architetto Susanna Scarabicchi. Se è vero che i primi dodici mesi di attività della nuova creatura disegnata da Renzo Piano hanno fatto segnare numeri record con oltre mezzo milione di visitatori, che la pongono tra le prime dieci istituzioni museali nazionali, ora ci dobbiamo porre l´obiettivo di un ulteriore slancio per il futuro. "E´ stato un primo anno che ci regala un risultato insperato e al di là di ogni più rosea previsione - le parole dell´assessore -. Possiamo affermare con certezza che la sfida, per qualità e quantità, è stata ampiamente vinta e che oggi il Muse rappresenta un´eccellenza nazionale e un orgoglio per la nostra comunità. Ma di certo non ci si può fermare o accontentarsi. Sono convinto che occorra allargare l´offerta museale del Muse, internazionalizare e incrementare quindi numeri e indotto della nostra proposta museale". Sinergie e collaborazioni con altri importanti centri culturali e turistici sono la ricetta indicata dall´assessore Mellarini. "Credo - ha concluso l´assessore - si possa e si debba pensare di promuovere le nostre offerte turistico-culturali non più da soli ma in una logica di rete con altre importanti realtà culturali. Penso ad esempio alla vicina Arena di Verona, ma anche tutti quegli altri soggetti che possano aiutarci a avere ulteriore visibiltà e bacino promozionale fuori dai confini regionali e nazionali. Possiamo e dobbiamo ambire a palcoscenici ancor più prestigiosi. Buon compleanno Muse".  
   
   
MILANO, A PALAZZO REALE FINO AL 31 AGOSTO L’ITALIA INTATTA DI GENNARO DELLA MONICA  
 
Milano, 23 luglio 2014 – Un viaggio attraverso l’Italia dell’800, alla scoperta delle opere dell’artista abruzzese Gennaro Della Monica, ancora poco conosciuto al grande pubblico. Dal 23 luglio al 31 agosto, a Palazzo Reale, sarà possibile visitare con ingresso gratuito la mostra ‘L’italia intatta di Gennaro Della Monica’. La mostra è curata da Philippe Daverio, Paola di Felice, Cosimo Savastano e Claudio Strinati ed è promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura - Palazzo Reale, Comune di Teramo, Comune di Napoli, Regione Abruzzo e l’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. L’esposizione presenterà per la prima volta in una prestigiosa sede espositiva l’opera del pittore abruzzese, ma napoletano d’adozione, con 90 opere realizzate negli ultimi anni dell’Ottocento. “Ospitando questa mostra dedicata a Gennaro Della Monica – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno - intendiamo valorizzare e far scoprire al grande pubblico il lavoro di questo pittore abruzzese, che ha goduto di una minore fortuna critica e le cui opere sono state finora poco conosciute. Un’opportunità importante che vogliamo dedicare a tutti coloro, italiani e stranieri, che nei mesi estivi hanno più tempo da dedicare alla cultura: per questo motivo, insieme agli altri partner istituzionali, abbiamo deciso di offrire l’ingresso gratuito a ‘L’italia intatta di Gennaro Della Monica’, che è un omaggio alla pittura ottocentesca del paesaggio di cui l’artista è stato un eccellente interprete. Uno dei luoghi della sua formazione – ha spiegato l’assessore Del Corno - è stato Milano. Qui l’artista abruzzese ha incontrato il meglio dell’avanguardia coeva, e ha sviluppato un linguaggio estetico di primo livello, in particolare nei soggetti lombardi. Con questa mostra Milano e Teramo accendono i riflettori su un maestro tutto da riscoprire, valorizzando la sua pittura paesaggistica che ha raccontato al mondo la bellezza italiana”. Il percorso della mostra si sviluppa in sei sezioni. Le prime rappresentano al meglio le tecniche pittoriche che utilizza Gennaro della Monica: ‘en plein air’ e ‘la macchia’ illustrano gli esperimenti pittorici, del suo primo periodo napoletano e l’incontro con il realismo dei fratelli Palizzi. Le sezioni successive rappresentano i luoghi che l’artista ha conosciuto viaggiando, da Napoli, Firenze a Milano e che hanno segnato il suo percorso di crescita; il visitatore si ritrova in mondo di paesaggi filtrati attraverso gli occhi del pittore dove la luce è la vera protagonista, passando attraverso boschi, montagne, animali e il Gran Sasso, a lui molto caro. Un lungo viaggio attraverso il paesaggio italiano, ritratto, per esempio, nei campi agricoli con i contadini e i lavoranti, i casolari e le colline, olii sui toni del giallo, in cui la costruzione dello spazio è affidata ai contrasti cromatici di macchie di colore contrastanti. Nel ‘periodo toscano’ dell’artista sono presenti diversi elementi di derivazione macchiaiola, mentre nel ‘periodo lombardo’ il pittore realizza le prime austere vedute montane dai cieli intensi e tempestosi, eseguite all’alba e al tramonto con una tavolozza intrisa di gialli e di viola successivamente ripresa, ampliata, rimeditata e confrontata con lo scenario aspro dell’Appennino abruzzese. L’amore per la sua terra emerge nell’armonia del paesaggio popolato di pastorelli e contadini, e in altre scene ispirate al folklore locale, in cui sono minuziosamente descritte le fiere del bestiame sullo sfondo delle valli e dei monti abruzzesi. In questi quadri l’occhio attento dell’artista pone l’accento sul rapporto uomo – natura, innovando il modo pittorico in cui viene rappresentata, che dev’essere svolto nella sua semplicità, senza inutili orpelli, attraverso la luce che cambia la forma delle cose nel corso del giorno e delle stagioni. Della Monica si preoccupa della sintesi della luce, la natura muta in base a questa nel corso della giornata, riuscendo a farla diventare la vera protagonista di ogni quadro. Nella concezione di Della Monica al pittore va il compito di introiettare l’immagine e di riprodurla sulla tela nella sua totalità. La mostra è insignita dell´Alto Patronato del Presidente della Repubblica e dei patrocini di Senato, Camera dei Deputati, Ministero dell´Ambiente, Ministero dei Beni Culturali, Comune di Napoli, Ente Parco Nazionale d´Abruzzo, Università di Teramo. Gennaro della Monica Teramo (1836 – 1917) Si trasferisce giovanissimo a Napoli per studiare all’Accademia di Belle Arti. L’artista aderisce alla scuola di Resina, chiamata anche Repubblica dei Portici, fondata nel 1843, in polemica nei confronti di ogni compiacimento edonistico e illustrativo e in favore ad un approfondimento della conoscenza del ‘vero poetico’. In questo ambito Della Monica stringe forti contatti con Domenico Morelli, Capocci e Marco De Gregorio. Intorno al 1860, il pittore incontra il nobile ungherese Sandor Teleki che gli consente di visitare l’Italia al suo seguito, il lago di Como e Milano, in Lombardia, Roma e Firenze, stringendo una rete di amicizia che manterrà a lungo e producendo molti paesaggi dal vero e conoscendo tutti i maggiori rappresentanti dei macchiaioli. A Firenze, tra gli altri, incontra la conterranea Giannina Milli, celebre poetessa improvvisatrice ma soprattutto raffinata intellettuale, animatrice di salotti e circoli culturali, confidente di artisti e consigliera di politici. I suoi dipinti furono esposti e ammirati nel capoluogo toscano. In seguito tornato a Teramo, viene nominato Cavaliere e svolge attività di docente. Www.comune.milano.it/palazzoreale.it    
   
   
"#FORSUNSET, MUSICA E ARTE ‘AL TRAMONTO´ NEL SEGNO DI SERGIO PIAZZOLI"  
 
Perugia, 23 luglio 2014 - "Con questa iniziativa abbiamo voluto confermare quell´impegno che Sergio Piazzoli aveva preso e che avrebbe dovuto svolgersi nello scorso mese di giugno. La morte di Sergio ci aveva improvvisamente bloccato, ma non potevamo abbandonare l´idea di una manifestazione in un luogo suggestivo e così ricco di significati come quello dell´Isola Maggiore che lui amava moltissimo". Fabrizio Bracco ha presentato così la kermesse "#forsunset, musica e arte ‘al tramonto´ nel segno di Sergio Piazzoli", che si svolgerà all´Isola Maggiore del Lago Trasimeno dal 25 al 27 luglio. Nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questa mattina, martedì 22 luglio, nel Salone d´Onore di Palazzo Donini a Perugia, ed alla quale hanno partecipato il sindaco di Tuoro, Patrizia Cerimonia, la presidente della Proloco di Isola Maggiore, Silvia Silvi, insieme a tutti gli altri soggetti organizzatori della manifestazione, Bracco ha ricordato la figura e l´impegno di Piazzoli, "nella sua visione, per certi versi profetica, di una azione a tutto campo in cui i temi della musica, della cultura, dell´ambiente e della vita sociale si intrecciano profondamente. Si continua a parlare, in queste settimane, del modo migliore per ricordare Piazzoli, ha affermato Bracco. Credo che tra le strade da perseguire, senza retorica, strumentalismi o santificazioni post-mortem, per portare avanti le sue battaglie ideali e di politica culturale musicale, ci sia la sua idea di dotare Perugia e l´Umbria di un vero e proprio ‘Palazzo della Musica, dove sia possibile ospitare tutti i generi musicali e dove possano incontrarsi i diversi mondi della cultura musicale. Quel ‘Palazzo´, ha sottolineato Bracco, che, secondo Piazzoli, poteva essere realizzato attraverso una rifunzionalizzazione di spazi liberi esistenti nel centro storico di Perugia, come ad esempio nell´ex-cinema Turreno. Questo luogo sarebbe giusto intitolarlo a suo nome, piuttosto che l´Arena Santa Giuliana ormai identificata principalmente come spazio di Umbria Jazz (tra l´altro fu proprio lui tra i primi a intuirne le potenzialità). Ma intanto, ha continuato Bracco, sono pronto ad accogliere il suggerimento di numerosi amici di Piazzoli, tra cui Virgilio Ambroglini ed i ragazzi dell´Arci dei primi anni ´80, per costituire una Fondazione che non solo conservi la memoria storica dell´attività di Piazzoli ma sviluppi quei progetti che lui aveva in testa e quella sua politica culturale che voleva stare dentro i processi di cambiamento. Nello spirito libertario e civile che ha sempre animato Piazzoli, è molto più opportuno costituire una Fondazione, la cui sede potrebbe essere proprio l´Isola maggiore, che nasca dalla società e non dalle Istituzioni, e che si animi con i contributi di tutti coloro che hanno condiviso le battaglie ideali e culturali di Sergio." Con il festival #forsunset, promosso dall´Associazione Umbra della Musica d´Autore in collaborazione con il Comune di Tuoro sul Trasimeno e la Pro loco di Isola Maggiore, dal 25 al 27 luglio l´Isola Maggiore tornerà a "risuonare al tramonto", in una contaminazione unica tra musica, teatro, arti visive e lo straordinario patrimonio paesaggistico del Lago Trasimeno. Proprio come nella felice intuizione di Sergio Piazzoli, che nell´amata Isola aveva trovato l´ispirazione per la sua ultima, straordinaria "creatura". Un progetto che, a un mese dalla scomparsa del suo ideatore, riparte e torna ad animare i pontili e i giardini della "perla" lacustre. Una tre giorni - #forsunset - in cui la presenza di Piazzoli, oltre che nell´anima degli spettacoli in programma, sarà tangibile anche nei suoni, nelle frasi, e nei frammenti di interviste e registrazioni raccolti in "Sulle tracce di Sergino - contributi sonori per un ritratto d´amicizia di Sergio Piazzoli", ascolto collettivo di tracce audio diffuse, dalle 17.30 di venerdì 25 luglio, nei luoghi del festival nei momenti di pausa del programma. Un cartellone che sarà ricco, nell´accezione pluridisciplinare di "bellezza" e nel nome di Piazzoli: i tre giorni di #forsunset, saranno innanzi tutto pieni di musica, con Ramberto Ciammarughi and Friends (venerdì alle 19.45 alla Lingua del Cigno), Marcello Martun Cardozo e Filippo Di Domenico (sabato 26 luglio dalle 20 nel Prato dell´Oso), Andrea Rellini e Iononso+chisono (dalle 19 fino al tramonto, domenica 27 luglio, sempre nel Prato dell´Oso). E poi il teatro, con il monologo "L´isola degli Uomini" di e con Stefano Baffetti (sabato 26 luglio alle 19 nel Prato dell´Oso) e la presentazione delle installazioni e dei manufatti della residenza artistica Viaindustriae-manufattoinsitu, nell´ambito del progetto Isole Risonanti, con il suggestivo patrimonio ambientale di Isola Maggiore a fare da collante tra le diverse visioni degli artisti ospiti, rappresentando allo stesso tempo l´origine dell´ispirazione e il palcoscenico su cui far vivere la stessa produzione artistica (un programma sostenuto dalla Regione Umbria e coordinato e promosso dalla Fonoteca Regionale O. Trotta per sviluppare progetti artistici pluridisciplinari). Fino al prossimo 30 agosto inoltre, sempre nell´Isola Maggiore, resterà aperta la mostra fotografica "Sensational Umbria by Steve Mccurry": cento scatti che il grande fotografo americano ha realizzato nel quadro del progetto "Sensational Umbria", commissionatogli dalla Regione Umbria, e arricchiti da una serie di foto inedite, che Mccurry ha tratto dal suo archivio personale. Tutte le iniziative saranno ad ingresso gratuito.  
   
   
INCONTRO TRA L’ASSESSORE REGIONE E LE BANDE MUSICALI CALABRESI  
 
Catanzaro, 23 luglio 2014 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri incontrando i rappresentanti delle bande musicali calabresi, nella sede Fondazione "Terina" di Lamezia Terme, ha detto che “in questi anni anche la cultura musicale è cresciuta in Calabria e il fenomeno sociale delle bande musicali va compreso e sostenuto con convinzione”. Caligiuri ha poi ricordato gli interventi della Regione nel campo musicale: l´istituzione dei licei con questo indirizzo, le eccellenze scolastiche, il sostegno agli eventi culturali, i corsi di perfezionamento dei conservatori, l´educazione alla legalità ed ha sottolineato l´importanza di tante realtà regionali citando l´orchestra giovanile dei Fiati di Delianuova “che – ha detto - è stata diretta da Riccardo Muti al Centro Jazz di Cosenza che, dopo la fonoteca nazionale di Roma possiede il patrimonio discografico più importante d´Italia”. L’assessore alla cultura ha inoltre ricordato il grande evento internazionale del luglio 2012, promosso a Reggio Calabria su iniziativa dell´assessore provinciale alla cultura Edoardo Lamberti Castronuovo e sostenuto anche dalla Regione Calabria, che ha visto Riccardo Muti dirigere a mille giovani musicisti delle bande calabresi. “La musica – ha rimarcato Caligiuri - non solo forma: la musica salva”. Nel corso dell´incontro, introdotto dai dirigente regionali Armando Pagliaro e Menotti Lucchetta, sono state illustrate alcune possibilità di sviluppo della cultura musicale, e quindi anche bandistica, previste nella programmazione europea 2014-2020. Tre possono essere le linee principali da utilizzare: le residenze musicali, che prendono spunto ed ampliano i positivi risultati delle residenze teatrali; il contrasto alla dispersione scolastica e l´educazione alla legalità, anche attraverso i progetti del tempo pieno nei comuni ad alta densità criminale; l´economia sociale con la costituzione delle "Case della musica", esplicitamente previste nel documento di programmazione regionale. All´iniziativa è intervenuto anche Andrea Romiti, il segretario nazionale dell´Ambima, associazione che raggruppa a livello italiano le associazioni bandistiche. Inoltre, il 7 marzo scorso la Giunta regionale ha istituito un Comitato tecnico scientifico anche con funzioni di supporto delle politiche regionali e di assistenza nell´utilizzo dei fondi pubblici e per intercettare risorse private.  
   
   
SI È CONCLUSA CON 100.000 PRESENZE IN QUATTRO GIORNI LA SESTA EDIZIONE DI COLLISIONI 2014 – HARVEST FESTIVAL AGRI-ROCK DI LETTERATURA E MUSICA  
 
Barolo (Cn), 23 luglio 2014 - Si è conclusa con l’applauditissimo concerto di Neil Young & Crazy Horse la sesta edizione di Collisioni – Harvest, il festival agri-rock di letteratura e musica che si è tenuto dal 18 al 21 luglio a Barolo nel magnifico paesaggio delle Langhe piemontesi, patrimonio Unesco, e che quest’anno ha registrato in quattro giorni un’affluenza eccezionale con più di 100.000 spettatori provenienti dall’Italia e dall’estero. Sui palchi si sono esibiti in concerto, oltre a Neil Young & Crazy Horse, i Deep Purple, Caparezza, Suzanne Vega, Salmo e Elisa, che ha duettato a sorpresa con Mario Biondi; è stato possibile ascoltare un inedito Johnatan Coe in veste non solo di scrittore, ma anche di raffinato musicista, e uno straordinario reading di Dario Fo, che ha incantato il pubblico. Sabato e domenica, dal mattino alla sera, hanno risuonato in tutto il paese le parole di grandi personaggi della letteratura, della musica e della cultura italiana e internazionale, dai premi nobel Dario Fo e Herta Müller, a James Ellroy, Jonathan Coe, Piero Pelù, Francesco Guccini, Mauro Corona, Jeffery Deaver, Francesco De Gregori, Art Spiegelman, Fedez, Gad Lerner, Marco Travaglio, Mario Biondi, Carlo Lucarelli, Gianni Riotta, Fausto Bertinotti, Dario Brunori, Milo Manara, Federico Rampini, Michele Serra, Valeria Parrella, Rita Pavone, Vasco Brondi, Alberto Bertoli, Carlin Petrini, Ferzan Ozpetek. Ancora una volta ha avuto un ruolo fondamentale il Progetto Giovani, che ha raccolto a Barolo gruppi e associazioni giovanili provenienti da tutte le regioni italiane; giovani studenti e lavoratori chiamati a dialogare sui palchi del festival con gli autori e i musicisti ospiti, ma anche a interagire nei diversi settori artistici della manifestazione. Al contempo il pubblico ha potuto godere di un’offerta enogastronomica di eccellenza affidata direttamente ai consorzi di produttori diretti, agricoltori e allevatori piemontesi e partecipare all’ampia sezione dedicata al vino, con ospiti nazionali e internazionali di rilievo. "Il mio ringraziamento - commenta il direttore artistico del festival Filippo Taricco - va alle centinaia di volontari che hanno reso possibile la manifestazione lavorando senza risparmio e rendendosi disponibili a 360 gradi anche in situazioni non facili. Collisioni ha dimostrato di essere uno degli eventi di punta del Piemonte, capace di attrarre turismo nazionale e internazionale valorizzando le risorse locali e generando un´evidente ricaduta economica sul territorio. Alla luce di questo successo forse è giunto il momento di riflettere sul futuro di Collisioni facendone, con il sostegno delle istituzioni, un evento di prima grandezza come il festival di Montreux o, al contrario, preferendo la via della decrescita ridimensionando l´evento alle forze di una piccola associazione come la nostra."