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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Ottobre 2014
EBOLA: UE ORGANIZZA PONTE AEREO PER L´AFRICA OCCIDENTALE  
 
Bruxelles, 8 ottobre 2014 - L´unione europea sta potenziando la sua risposta alla malattia di Ebola in Africa occidentale con una operazione ponte aereo per i paesi colpiti. Emergency Response della Commissione europea Centro di Coordinamento (Ercc) faciliterà il trasporto di generi di prima verso l´Africa occidentale. Inoltre, l´Ue finanzierà e coordinare, se necessario, l´evacuazione del personale internazionale dalla Liberia, Guinea e Sierra Leone. Un quarto del nuovo 4.000.000 € di finanziamento sarà assegnato Unicef, consentendo tre Boeing 747 aerei cargo per il trasporto di materiale fondamentale per la Sierra Leone, la Liberia e la Guinea. Il primo aereo decollerà il Venerdì, trasportano 100 tonnellate di attrezzature di emergenza da Amsterdam a Freetown, Sierra Leone. Le forniture e le attrezzature comprendono attrezzature personali di protezione, tra cui maschere e guanti, così come farmaci essenziali e forniture per l´igiene. Inoltre, i restanti 3.000.000 € aiuterà nella creazione di un sistema di evacuazione medica, coordinata dal Ercc, che consentirà lavoratori internazionali in Africa occidentale con diagnosi di malattia virus Ebola (Evd) da evacuare in meno di 48 ore in aereo per ospedali in Europa che sono dotati per affrontare la malattia. Questa iniziativa è finanziata da 30 € euro di aiuti umanitari annunciato dal presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, a New York il mese scorso durante una riunione ad alto livello, in risposta alla epidemia di virus Ebola convocata dal Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Luna. " Siamo in una corsa contro il tempo per combattere Ebola, "ha dichiarato Kristalina Georgieva, Commissario europeo per la cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e risposta alle crisi. " La Commissione europea, da sola ha finora impegnato circa 180 milioni di € per aiutare i paesi colpiti. Finanziamento è cruciale, ma ben lungi dall´essere sufficiente. Ecco perché, insieme al nostro Stati Uniti, ci sono stati mobilitando assistenza in natura comprese le attrezzature mediche e di personale . " Tonio Borg, commissario europeo per la Salute, ha aggiunto: " .. Per rafforzare la preparazione in Europa per gestire Ebola, abbiamo mobilitando la solidarietà all´interno dell´Ue Stiamo lavorando a stretto contatto in modo che i pazienti possono essere trattati in una struttura sanitaria adeguata " Il Ercc sta coordinando il trasporto degli aiuti, attrezzature e personale per hotspot nei paesi colpiti dalla malattia. Paesi europei come Regno Unito, Francia, Austria e Belgio hanno già fatto ricorso al meccanismo, fornendo ospedali da campo, ambulanze, prodotti sanitari, apparecchi medicali isolamento ed esperti per la regione colpita.  
   
   
SCOPERTE LE BASI GENETICHE DEI DEFICIT VISIVI ASSOCIATI ALLA DISLESSIA PUBBLICATO SUL CEREBRAL CORTEX UNO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ DI PADOVA, IRCCS MEDEA, VITA E SALUTE SAN RAFFAELE, MILANO-BICOCCA E UNIVERSITÉ LAVAL DEL QUÉBEC CHE APRE NUOVI SCENARI SU IDENTIFICAZIONE PRECOCE E PREVENZIONE DELLA DISLESSIA.  
 
Bosisio Parini (Lc), 8 ottobre 2014 - E´ noto come nella dislessia il sistema visivo sia deficitario: in particolare, è stato riscontrato che la dislessia è spesso associata ad un deficit nell’elaborazione del sistema magnocellulare-dorsale, la via visiva specializzata nell´analisi delle relazioni spaziali e del movimento, anche di quello illusorio. Nessuno studio prima d’ora aveva però mai identificato correlati genetici che potessero portare ad un deficit specifico della via magnocellulare-dorsale (M-d) e a un deficit nella percezione del movimento illusorio. Ebbene, nello studio appena pubblicato su Cerebral Cortex, un gruppo di ricerca dell’Università di Padova, Irccs Medea, Vita e Salute San Raffaele, Milano-bicocca e Université Laval del Québec, ha dimostrato per la prima volta che la percezione del movimento illusorio, specificamente elaborata dalla via M-d, è danneggiata in bambini con dislessia evolutiva, sia in confronto con bambini a sviluppo tipico di pari età sia rispetto a bambini di pari abilità di lettura (quindi più piccoli di età). Quest’ultimo confronto risulta fondamentale, perché esclude che tale deficit visivo sia il semplice effetto della minore abilità di lettura che caratterizza la dislessia. Non solo. Per la prima volta sono stati identificati correlati genetici che possono portare ad un deficit specifico della via M-d: è stato infatti mostrato come la delezione dell’intron 2 del gene Dcdc2, già nota per essere un fattore di rischio generico di dislessia, abbia un effetto sulla via M-d. Questa variante genetica non ha invece nessuna influenza sull’altra via visiva principale nota come parvocellulare-ventrale che non è normalmente danneggiata in individui con dislessia. Inoltre questo studio mostra come anche adulti senza dislessia ma che presentano questa specifica variante genetica mostrano un deficit nella percezione del movimento illusorio. Questi risultati mostrano il primo dato sulle basi genetiche del movimento illusorio e anche il primo dato sulle basi genetiche di un deficit visivo nella dislessia. “Nel movimento illusorio l’oggetto percepito in movimento è in realtà statico. Ciò è dovuto sia al modo di operare del nostro sistema visivo che ad alcune caratteristiche dell´immagine. Bambini con dislessia e delezione necessitano di ancor più contrasto per vedere il movimento illusorio sia rispetto a dislessici senza delezione che in confronto a bambini a sviluppo tipico”, sottolinea Simone Gori, tra gli autori dello studio. Infine lo studio apre nuove prospettive in più direzioni: la possibilità di individuare bambini a rischio per la dislessia ben prima che inizino a leggere e addirittura la possibilità di allenare la via magnocellulare-dorsale dove deficitaria prima delle scuole elementari, in modo da diminuire l’incidenza della dislessia, sembrano adesso obiettivi a portata di mano.  
   
   
DONNE E SALUTE MENTALE: IL 10 OTTOBRE 2A EDIZIONE DELL’H-OPEN DAY ITALIANO PORTE APERTE IN CIRCA 60 OSPEDALI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE, PER VISITE ED ESAMI GRATUITI DEDICATI AI DISTURBI PSICHICI FEMMINILI: AL VIA LE PRENOTAZIONI. A MILANO, INOLTRE, UN CONVEGNO APERTO AI CITTADINI DIFFONDERÀ UNA MAGGIORE INFORMAZIONE SUL TEMA.  
 
Milano, 8 ottobre 2014 - O.n.da, l’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, promuove il 10 ottobre, giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale sulla salute mentale, la 2a edizione dell’iniziativa “Ospedali a Porte Aperte”, dedicata alle donne che soffrono di disturbi psichici, neurologici e del comportamento. In circa 60 ospedali aderenti al progetto, appartenenti al Network Bollini Rosa, sarà possibile sottoporsi a visite ed esami gratuiti o ricevere materiale informativo. Scopo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della diagnosi precoce, favorire l’accesso alle cure e superare paure e pregiudizi nei confronti delle malattie mentali, che rappresentano uno dei più gravi problemi di salute pubblica. “L´h-open Day sulla salute mentale al femminile – spiega Francesca Merzagora, Presidente di O.n.da - è un´iniziativa già collaudata per altre patologie, in cui gli ospedali del Network Bollini Rosa, che vi aderiscono, mettono gratuitamente a disposizione della popolazione servizi per consentire alle donne e ai familiari delle pazienti di poter esprimere il loro disagio in un contesto dedicato. Un progetto per aumentare gli sforzi nel campo della prevenzione dei disturbi psichici femminili più frequenti, come ad esempio quelli relativi al periodo perinatale. Un’iniziativa accolta favorevolmente dalle donne e dai loro familiari, nonché dagli stessi ospedali, premiati per la loro attenzione speciale nei confronti dell’universo femminile.Per il secondo anno consecutivo, un gruppo di aziende che si occupano di salute mentale (Lundbeck, Pfizer, Eli Lilly, Janssen, Ifb Stroder, Otsuka e Servier Italia) si uniscono a sostegno di questa importante iniziativa di sensibilizzazione e avvicinamento della popolazione alle cure”. E per favorire ulteriormente una corretta informazione sulla problematica tra i cittadini, si terrà venerdì 10 ottobre, a Milano il convegno pubblico “Ansia e Depressione nelle donne in tempi di crisi” (Ore 10.30, Sala Ricci - Fondazione culturale San Fedele, Piazza San Fedele). Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.Bollinirosa.it  telefonando allo 02/29015286 o scrivendo una email a openday@ondaosservatorio.It    
   
   
LEGGE SULL’AUTISMO, MARCHE: IMPORTANTE CENSIRE I PAZIENTI PER GARANTIRE UN CONCRETO DIRITTO ALLA SALUTE  
 
Ancona, 8 ottobre 2014 - “La Regione Marche è la prima in Italia che approva una legge organica sull’autismo”: lo ha sottolineato, in aula, l’assessore ai Servizi sociali Luigi Viventi, intervenendo nel dibattito sulla proposta “Disposizioni in materia di disturbi dello spettro autistico”, presentata dalla quinta Commissione consiliare e approvata dall’Assemblea legislativa nella seduta del 7 ottobre 2014. “Ringrazio la quinta Commissione – ha proseguito Viventi - il cui lavoro di redazione era cominciato ancor prima che io assumessi la delega ai Servizi sociali. Questo testo è il risultato di un attento processo, che ha alla base dieci importanti anni di sperimentazione del settore. Sin dal primo decennio del 2000, infatti, la Regione aveva approvato e messo in pratica un progetto specifico sull’autismo. Ringrazio quindi anche il servizio regionale, che ha garantito assistenza e continuità nella formulazione del testo finale e tutti i soggetti portatori di interesse, nonché i tecnici, che hanno partecipato assiduamente ai tavoli di lavoro, apportando competenze, conoscenze e progettualità”. La legge – si spiega nella relazione illustrativa – “ha la finalità principale di promuovere condizioni di benessere e di inclusione sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico. In particolare, attraverso una rete integrata di servizi, garantisce percorsi diagnostici, terapeutici, riabilitativi e assistenziali per la presa in carico di minori e adulti con disturbi dello spettro autistico. Inoltre, persegue l’integrazione sociale, scolastica e lavorativa di tali soggetti, riconoscendo il ruolo determinante della famiglia quale parte attiva nella elaborazione e attuazione del progetto globale di vita”. Non esiste attualmente un dato certo sul numero dei soggetti con disturbi dello spettro autistico a livello regionale. Secondo i dati in possesso della Regione Marche ed elaborati dal Centro regionale di ricerca e documentazione sulle disabilità, sono 218 i ragazzi che, nel 2013, hanno usufruito di almeno un intervento previsto dalla Legge regionale 18/96 (assistenza domiciliare ed educativa, progetti di integrazione e socializzazione presso i centri sociali di aggregazione, trasporto, frequenza dei Cser, integrazione scolastica e lavorativa e attività per l’integrazione sociale). A questi vanno aggiunti gli adulti e i pazienti affetti da più patologie. “La legge approvata oggi – ha concluso l’assessore - servirà anche a censire, in modo preciso, quante persone soffrono di questo disturbo, consentendo così un’adeguata programmazione dei fondi e delle strategie e garantendo, in questo modo, l’esercizio concreto del diritto alla salute”.  
   
   
TERZA ETA´: FVG, FAVORIRE INVECCHIAMENTO ATTIVO  
 
Trieste, 8 ottobre 2014 - "Partendo da una logica non dissimile da quella della riforma sanitaria, intendiamo promuovere uno specifico provvedimento che si occupi in modo mirato della fascia di popolazione della terza età. Favorire l´invecchiamento attivo e´ una priorita´ dei nostri tempi, alla luce delle mutate condizioni della composizione generazionale della popolazione, in particolare del Friuli Venezia Giulia". Lo afferma l´assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, a proposito del provvedimento, a prima firma della consigliera regionale Renata Bagatin, che domani verrà presentato in Iii commissione. "Per questo - spiega - insieme al Consiglio lavoreremo al testo della proposta di legge, la numero 57 "Promozione dell´invecchiamento attivo", intesa a sviluppare interventi mirati a favore degli anziani. La Giunta regionale sarà coinvolta con sei assessorati coordinati da quello alla Salute e Politiche sociali". I soggetti attuatori della legge saranno la Regione, i Comuni, le Ass, le scuole, i sindacati e le associazioni di volontariato.  
   
   
SCLEROSI MULTIPLA, CANNABIS ENTRO IL 2015. LA SARDEGNA SI ADEGUERÀ TEMPESTIVAMENTE AL PROTOCOLLO DEL MINISTERO  
 
 Cagliari, 8 Ottobre 2014 - Sclerosi multipla e uso di farmaci a base di cannabis. In Italia i medicinali a base di cannabinoidi sono autorizzati solo ed esclusivamente per il trattamento di pazienti adulti affetti da spasticità da moderata a grave, dovuta a sclerosi multipla i quali non abbiano risposto ad altri medicinali antispastici. "Al momento in Italia - dice l´assessore della Sanità Luigi Arru - e quindi in Sardegna è in vendita, a carico del servizio sanitario regionale, un solo medicinale in formulazione spray oromucosale - Sativex- a base di delta -9-tetraidrocannabinolo e cannabidiolo. "Precedentemente all´immissione in commercio del Sativex - dice l´assessore Arru - erano importate specialità medicinali dall´estero tra cui il Bedrocan, costituito da infiorescenze essiccate e triturate di cannabis, il costo di tale specialità medicinale estera era a totale carico del paziente: 495 euro". Il Ministero della salute con Dm 23/01/2013, Gu n. 33 del 08/02/2013, con entrata in vigore il 23 febbraio 2013, ha inserito nella Tabella Ii, sezione B, i medicinali stupefacenti di origine vegetale a base di Cannabis (sostanze e preparazioni vegetali, inclusi estratti e tinture). Il decreto ha reso possibile utilizzare in terapia, non solo il delta-9-tetraidrocannabinolo o Thc, ma anche i composti vegetali che lo contengono. Le prescrizioni di preparazioni magistrali sono regolamentate dall’articolo 5 del D.l. 1 febbraio 1998, n. 23, convertito dalla Legge 8 aprile 1998, n. 94 e tali preparazioni magistrali di sostanze vegetali a base di cannabis come il Bedrocan, possono essere allestite dietro presentazione di prescrizione medica non ripetibile. "Questi preparati vanno incontro – dice l´esponente della Giunta Pigliaru - alle esigenze personalizzate per i singoli pazienti e per le indicazioni autorizzate in Italia. Il Bedrocan può essere utilizzato in più casi clinici, per esempio spasticità associata a dolore, nausee vomiti da chemioterapici, dolore cronico e nel glaucoma". La Svolta. Qualche settimana fa, a settembre, è stato dato il via libera dal ministero della Salute insieme al ministero della Difesa alla creazione di farmaci cannabinoidi da parte dell’Istituto farmaceutico militare di Firenze. "Al momento sono in stesura i protocolli attuativi – dice Arru- ai quali la Regione Sardegna si adeguerà con tempestività. I tempi sono stimati entro l’anno 2015. A questo punto non sarà più disponibile per i pazienti solo il Sativex, ma saranno predisposti farmaci simili al prodotto olandese, il Bedrocan, che chiaramente essendo prodotto in Italia avrà un prezzo molto più contenuto". Il farmaco sarà poi distribuito da Firenze alle farmacie del resto d´Italia.  
   
   
TICKET SANITÀ, REGIONE LOMBARDIA: ALTRO CHE FLOP, RISPARMI PER 3 MILIONI  
 
Milano, 8 ottobre 2014 - "Le valutazioni offerte da alcuni consiglieri regionali in merito ad un presunto ´flop´ della manovra ´Zero Ticket´ in Lombardia continuano a essere parziali e non corrette. Ancora una volta, infatti, vengono messi insieme i costi dei ticket e la differenza di prezzo a carico dei cittadini determinata dalla scelta del medico di prescrivere farmaci di marca invece che generici". Lo comunica una Nota di Regione Lombardia. "In base invece ai dati ufficiali forniti da Aifa, Agenzia Italiana per il Farmaco - si legge ancora nella Nota -, emerge con chiarezza come, grazie alla manovra di contenimento del costo dei ticket per gli ultra sessantacinquenni voluta dalla Giunta Maroni, la spesa dei ticket per i Lombardi si è ridotta di 3 milioni di euro". "In particolare - spiega la Nota - la manovra di Regione Lombardia è stata decisiva in considerazione dell´aumento medio, a livello nazionale, dei ticket, pari al 3,6 per cento. Per alcune regioni, come Toscana ed Emilia Romagna, questo ha significato un aumento del 4,5 per cento e del 5 per cento, sempre secondo dati Aifa". "Per i Lombardi - conclude la Nota - si sarebbe dovuto determinare un incremento di spesa pari a 4,7 milioni di euro, che non è avvenuto, proprio grazie al successo dell´operazione ´Zero Ticket´".  
   
   
ACCERTAMENTO INVALIDITÀ, SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO REGIONE BASILICATA –INPS DAL PRIMO NOVEMBRE 2014 GLI ACCERTAMENTI SANITARI SI SVOLGERANNO NELLE STRUTTURE INPS DI POTENZA, MATERA, MELFI E LAGONEGRO  
 
Potenza, 8 ottobre 2014 -Tempi più brevi e omogeneità nelle viste di accertamento dei requisiti sanitari di invalidità civile per cecità, sordità, handicap e disabilità. E’ quanto prevede un protocollo tra la Regione Basilicata e l’Inps sottoscritto ieri a Potenza dall’assessore regionale alle politiche per la persona, Flavia Franconi, e dal direttore regionale dell’Inps, Antonio D’ago. Con l’intesa, che apre una fase sperimentale della durata di un anno a partire dal prossimo primo novembre, la Regione Basilicata affida all’Inps le funzioni di accertamento dei requisiti sanitari di invalidità civile ed avvia, prima in Italia, la sperimentazione di nuove modalità di accertamento dell’invalidità, grazie all’integrazione, nelle Commissioni mediche delle Aziende sanitarie locali, di un medico Inps in qualità di componente effettivo. “Vogliamo ridurre al massimo i tempi tra domanda e risposta – ha detto l’assessore Franconi – e conseguire al contempo l’ottimizzazione del personale medico impegnato nelle Commissioni”. “I nuovi incarichi – ha annunciato con soddisfazione il direttore regionale Inps Antonio D’ago – saranno affidati a giovani medici, grazie alla prevista incompatibilità per medici pensionati e con contratto di lavoro dipendente. Gli accertamenti sanitari si svolgeranno nelle strutture Inps di Potenza (Via Pretoria), Matera (Via Cappelluti), Melfi (Via Aldo Moro) e Lagonegro (Via Colombo). La Regione si farà carico di tutti gli accertamenti specialistici, diagnostici e terapeutici presso ospedali e strutture sanitarie pubbliche, relativi a tutte le attività medico legali dell’Istituto. Contestualmente sarà anche avviata un’attività di monitoraggio e verifica delle attività al fine di valutare la tempestività del servizio erogato. L’ iniziativa rientra tra le attività previste dall’Accordo Quadro tra il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e prende anche le mosse da recenti provvedimenti legislativi dello Stato che rafforzano il ruolo dell’lnps in tali procedimenti.  
   
   
BOLZANO: DA NOVEMBRE NUOVO CORSO PER IL PERSONALE DIRIGENTE DELLA SANITÀ  
 

Bolzano, 8 ottobre 2014 - Il Corso di formazione in Management, comunicazione e leadership 2014-2016 prenderà il via nel novembre 2014. È destinato a collaboratrici e collaboratori di tutti i quattro i Comprensori Sanitari. Iscrizioni entro il 20 ottobre. Il corso di formazione offre una vasta gamma di conoscenze a livello comunicativo, gestionale e manageriale, veicolate da metodi (didattici) innovativi e collegate alla pratica lavorativa da esperti ed esperte del mondo lavorativo e scientifico. Il corso avrà una durata di 240 ore per un totale di 30,5 giornate formative, divise in 8 moduli di 3 giornate (24 giornate totali) più altre 6 giornate. Queste ultime saranno dedicate all´elaborazione di un progetto orientato al trasferimento dei contenuti elaborati nel corso di formazione nella realtà professionale dei partecipanti. Dopo il modulo finale è prevista la presentazione dei progetti nel corso di una manifestazione di mezza giornata. La domanda di partecipazione al corso va inoltrata per posta, fax oppure e-mail entro il 20 ottobre 2014 (ore 17.00) all´Ufficio formazione del personale sanitario, Via Canonico Michael Gamper n. 1, Bolzano, fax n. 0471 41 81 59, e-mail: formaz.Sanit@provincia.bz.it Le persone partecipanti saranno selezionate da un´apposita commissione tecnica. Il coordinamento e la realizzazione dei corsi, la selezione e la messa a disposizione dei e delle docenti sono affidati all´Eurac di Bolzano, in collaborazione con l´Università per la Svizzera Italiana di Lugano e con il responsabile didattico e docente del corso, dott. Berhard Karner. Il percorso formativo è destinato a collaboratrici e collaboratori di tutti i quattro i Comprensori Sanitari dell´Azienda Sanitaria, che siano o dirigenti di struttura complessa, o dirigenti che non hanno ancora effettuato un corso di formazione manageriale, oppure che ricoprono un ruolo di vice, o che dirigono una struttura semplice dell´ambito amministrativo, dell´ambito ospedaliero e servizi territoriali, nonché medici di medicina generale con funzioni dirigenziali o di coordinamento. I posti disponibili sono suddivisi fra Azienda sanitaria dell´Alto Adige, 20 posti, e Dipartimento provinciale alla sanità, 4 posti. Entro il 4 novembre 2014 i candidati sapranno se possono partecipare. La tassa d´iscrizione di 1.700 Euro. Dal 5 novembre al 11 novembre 2014 pagamento tassa di iscrizione (1°rata di 850 Euro, nel 2015 il pagamento della seconda rata (850 Euro) all´Accademia Europea Bolzano Eurac. Ulteriori informazioni http://www.Provincia.bz.it/sanita/personale-sanitario/2516.asp

 

 
   
   
LOMBARDIA: PIÙ SICUREZZA PER I PUNTI NASCITA  
 
Milano, 8 ottobre 2014 - Aumentare i livelli di sicurezza, migliorare la qualità e l´appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita, attraverso un piano riorganizzativo dei punti nascita che interessa le Aziende Ospedaliere di Treviglio, Lecco e Melegnano. E´ quanto ha deliberato questa mattina la Giunta di Regione Lombardia. Linee D´indirizzo Nazionali - Le linee di indirizzo nazionali del 16/12/2010 stabiliscono la razionalizzazione e l´ottimizzazione dei punti nascita con particolare attenzione a quelli che fanno registrare annualmente un numero di parti inferiore a 500. Da qui l´atto che vede direttamente interessati i punti nascita dell´Ospedale Civile "San Giovanni Bianco", della "G.b. Mangioni Hospital S.p.a." e dell´Ospedale ´Uboldo´ di Cernusco sul Naviglio che termineranno la loro attività al 31 dicembre 2014. Priorità Alla Sicurezza Per Donne E Neonati - "La letteratura medica da tempo conferma come per garantire più sicurezza nel percorso nascita - chiarisce l´assessore alla Salute Mario Mantovani - ci siano alcune condizioni fondamentali, sicurezza che non dipende esclusivamente dalla disponibilità di tecnologie all´avanguardia, ma soprattutto dall´esperienza di chi le utilizza. E come Regione Lombardia - puntualizza - noi intendiamo garantire proprio la massima sicurezza alle famiglie in uno dei momenti più belli della loro storia. La vita di ogni bambino per noi è fondamentale e prioritaria". La Normativa Prevede Più Parti - Da diversi anni i punti nascita dell´Ospedale Civile ´San Giovanni Bianco´, della ´G.b. Mangioni Hospital S.p.a.´ e dell´Ospedale ´Uboldo´ di Cernusco sul Naviglio registrano un numero di parti inferiore a quello indicato dalla normativa. "Senza aspettare direttive regionali, già i cittadini di questi territori privilegiano da anni altre strutture. Regione Lombardia - spiega Mario Mantovani, alla luce dei dati ufficiali - pertanto da una parte prende atto delle scelte di questi territori, dall´altra vuole valorizzare comunque le singole realtà andando ad incrementare servizi ed opportunità. Il percorso della nascita deve essere adeguatamente supportato, come giustamente richiestoci dai sindaci delle varie comunità interessate". Più Assistenza Ambulatoriale Per Mamme E Neonati - "In accordo con la dirigenza di Asl ed Ao locali, avvieremo così l´implementazione di attività ambulatoriali e di assistenza per donne e neonati, oltre che il rafforzamento del servizio di continuità assistenziale. Nel caso dell´Ospedale di San Giovanni Bianco provvederemo in particolare - sottolinea Mario Mantovani - al potenziamento di una serie di servizi di pronto soccorso e di emergenza più consoni alle esigenze di un territorio prevalentemente di montagna com´è quello di questa zona della bergamasca". Su 971 Nascite 809 Mamme Sono Andate Altrove - Nell´ospedale Civile ´San Giovanni Bianco´ dell´Azienda Ospedaliera di Treviglio, dal 2011 al 2013 si è registrata una continua diminuzione del numero dei parti. Nel 2011 sono stati 216; nel 2012 sono stati 180; nel 2013 sono stati 162. In particolare nel 2013 sono stati 971 i nuovi nati da parte di residenti nei comuni che insistono territorialmente sull´Ospedale di San Giovanni Bianco. Solo 162 le famiglie che hanno scelto questa struttura. 809 parti sono avvenuti altrove. Con la delibera approvata oggi dalla Giunta regionale è stata accolta la proposta dell´Asl di Bergamo relativamente alla riorganizzazione del punto nascita dell´Ospedale e nel contempo si dà mandato all´Azienda Ospedaliera di procedere agli adeguamenti organizzativi e strutturali previsti: -potenziamento del servizio di anestesia e rianimazione per consentire di far fronte, anche in territorio di montagna, alle emergenze, rendendo più sicuro il Pronto Soccorso con la previsione di un affiancamento h24 di un anestesista al medico di turno; -potenziamento dell´offerta dei servizi ambulatoriali per la diagnostica in gravidanza, l´ecografia ostetrica e ginecologica, la diagnosi preventiva in ambito ginecologico; -potenziamento della diagnostica invasiva e della piccola chirurgia ginecologica. G.b. Mangioni Hospital Di Lecco - Presso il punto nascita della ´G.b.mangioni Hospital´ di Lecco si registra una media parti inferiore ai 500 anno con un trend negativo negli ultimi anni. Nel 2011 sono stati 469; nel 2012 sono stati 443; nel 2013 sono stati 441. In particolare nel 2013 sono stati 816 i nuovi nati da parte di residenti nei comuni che insistono territorialmente su questo ospedale. Solo 441 i parti avvenuti all´interno della G.b Mangioni Hospital. Altri 375 parti sono avvenuti altrove. La delibera di oggi ha conferito all´Asl di Lecco il mandato di procedere agli adeguamenti organizzativi e strutturali, con particolare riferimento alle attività ambulatoriali al fine di mantenere elevato il livello di assistenza offerto ai cittadini, assicurare il potenziamento delle attività tese a garantire la continuità assistenziale, oltre ad un´attività di monitoraggio che consenta un puntale adeguamento dei punti nascita limitrofi coerente a criteri di sicurezza. Unica Unità Al ´S.maria Delle Stelle´ - Il provvedimento della Giunta prevede anche la riorganizzazione complessiva dei punti nascita dell´Azienda Ospedaliera di Melegnano, con la concentrazione in unico punto delle attività attualmente svolte presso i due presidi ´Uboldo´ a Cernusco sul Naviglio e ´S. Maria delle Stelle´ a Melzo. La costituzione di un´unica unità organizzativa presso l´Ospedale ´S. Maria delle Stelle´ a Melzo è fortemente favorita dagli elevati standard garantiti da questa struttura sanitaria. In quest´ottica si colloca, quindi, la decisione di potenziare le attività di tale presidio al fine di incrementarne ulteriormente l´attrattività per il territorio. La Giunta regionale ha quindi autorizzato l´Azienda Ospedaliera di Melegnano a procedere all´adeguamento delle attività ambulatoriali dei presidi di Cernusco sul Naviglio e Melzo, così da mantenere l´elevato livello di assistenza offerto alle donne ed ai neonati; a potenziare le attività finalizzate alla continuità assistenziale ospedale/territorio; a consolidare ulteriormente le attività ambulatoriali presso il presidio di Melzo al fine di incrementare l´indice di attrazione ed il numero di parti all´anno.  
   
   
COSTI IN SANITÀ, IL SAN CARLO DIK POTENZA SPICCA PER EFFICIENZA  
 
Potenza, 8 ottobre 2014 - Nella sanità degli sprechi per efficienza e controllo dei costi brilla il San Carlo di Potenza. A dirlo è il Corriere della Sera di ieri che ha analizzato i dati del Ministero della Sanità sui costi del 2011. L’unica struttura tra le 21 esaminate che è sotto la media dei costi e della durata delle degenze in tutte e quattro le classifiche è appunto l’ospedale lucano. Per i costi di produzione in base ai posti letto utilizzati (plu) il San Carlo si piazza al secondo posto (-23%) e al 4° per i costi di personale (-15%). Quanti ai costi di pulizia il San Carlo vanta un -20% sulla media nazionale. Ottimo anche l’unico dato clinico monitorato: con 6 giorni di degenza media ordinaria in chirurgia generale il San Carlo si colloca al secondo posto dopo il Careggi (che però ha risultati negativi sul fronte dei costi) e a pari merito con Cagliari e Parma. “Queste classifiche vanno sempre prese un po’ con le pinze – commenta il direttore generale Giampiero Maruggi – eppure l’omogeneità del dato,che vede il solo San Carlo essere ben posizionato secondo tutti e quattro gli indicatori scelti, va letto come una conferma di quanto sosteniamo da tempo: e cioè che una giusta combinazione tra politiche di gestione attente ai costi, adeguati investimenti tecnologici e costante tensione sull’innovazione organizzativa rendono più competitiva l’azienda. Del resto, sulla questione del personale abbiamo impresso una svolta significativa alla politica aziendale, passando dall’acquisizione di prestazioni aggiuntive alla stabilizzazione. E’ in corso inoltre un corposo piano di assunzioni, autorizzato dalla Regione, nei limiti. Imposti dalle norme in vigore. Stiamo infine lavorando a un utilizzo ancora più efficiente del personale.” “I dati più aggiornati – conclude il direttore amministrativo Antonio Pedota – nel 2013 rafforzano la posizione del San Carlo. A fronte di un lieve incremento di costi di produzione (determinato da un aumento della produzione e della complessità della casistica) di 2086 euro (per una media 307.122 euro per plu), si registrano un sensibile decremento del costo del personale (da 138.535 a 136.115: -2420) e dei costi di pulizia (da 6385 a 5907: -478): una conferma del significativo efficientamento conseguito su cui avevamo già richiamato l’attenzione in occasione della presentazione del bilancio sociale”. L’inchiesta del Corriere della Sera è stata stanotte al centro della trasmissione di Radio Rai 1 dedicata alla rassegna stampa e condotta da Stefano Mensurati. Con il professore della Bocconi Elio Borgonovi è stato intervistato anche Giampiero Maruggi. Il dg, nel suo intervento, ha sottolineato che “al San Carlo la ricerca dell’efficienza passa attraverso due precise direttrici. Da una parte si promuovono interventi programmati che producono risultati certi e misurabili (come nel caso del parcheggio fotovoltaico), dall’altra si stimola in tutto il personale una cultura della responsabilità e dello spirito di condivisione. L’attenzione al mantenimento dei costi è una necessità in questi tempi di grave crisi economica. Del resto il patto non scritto con il personale e i cittadini è che questi risparmi sono puntualmente reinvestiti, assicurando ulteriore efficienza e miglioramento dell’offerta di salute.”  
   
   
SANITÀ PENITENZIARIA: AL REGINA COELI UNA STRUTTURA MODERNA E INNOVATIVA  
 
Roma, 8 ottobre 2014 - Sanità penitenziaria: una struttura moderna e innovativa per i pazienti detenuti nel carcere di Regina Coeli di Roma. Il centro clinico del carcere, che eroga circa 80mila prestazioni all’anno, da oggi offrirà ai pazienti una serie di nuovi servizi. I lavori sono stati realizzati in collaborazione con la Asl Roma A. Ecco i nuovi servizi a disposizione nel centro: La telemedicina e i nuovi macchinari. Servizi importanti per migliorare le prestazioni, la presa in carico dei pazienti e l’offerta sanitaria. 8 posti letto post-operatori e 24 di degenza. Da oggi il centro è attrezzato per seguire e curare pazienti affetti da diverse patologie: chirurgiche, urologiche, ortopediche e odontoiatriche. Due camere operatorie moderne e attrezzate per far fonte a tutte le esigenze mediche. I nuovi locali cucina, che sono stati attrezzati per fornire vitto ospedaliero specifico per le diverse patologie da cui è affetto il detenuto. Personale specializzato per la nutrizione dei detenuti La Asl Roma A ha messo a disposizione del carcere il proprio personale, nutrizionisti e medici specialisti che valuteranno le diverse esigenze nutrizionali dei detenuti e si occuperanno anche di preparare diete personalizzate. È la prima volta in Italia che viene realizzata un’iniziativa simile in questo ambito. Meno costi, più qualità dei servizi e più sicurezza. Il progetto della Asl mette insieme più aspetti: ottimizzare i costi, aumentare la qualità dei servizi offerti ai detenuti e garantire più sicurezza nel rapporto tra detenuto e personale di polizia Penitenziaria, soprattutto per la degenza e il trasporto del paziente detenuto sia in entrata che in uscita dalla struttura. Un tavolo al lavoro per affrontare tutte le eventuali problematiche. Coinvolgerà la Asl, l’amministrazione penitenziaria e il Garante dei detenuti e sta già elaborando nuove strategie e soluzioni con cui far fronte a tutte le problematiche sanitarie che potrebbero interessare il carcere. "La ristrutturazione del centro clinico del carcere di Regina Coeli è un tassello importante: finora gli interventi venivano fatti nella rete ospedaliera regionale, con tutto ciò che questo comporta in termini di sicurezza e per il detenuto. Ora, con il completamento di quest´opera, si compie una scelta di civiltà - lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: è una struttura che ora possiamo considerare tra le più avanzate in Italia".  
   
   
SPORT PER TUTTI: RGIONE FIRMA PROTOCOLLO CON UNIVERSITÀ DI BARI  
 
Bari, 8 ottobre 2014 - L’assessore allo Sport e Politiche Giovanili, Guglielmo Minervini, ha partecipato alla firma della convenzione con l’Università degli Studi di Bari per l’avvio di un progetto di ricerca per l’esplorazione del mondo delle professioni e dei profili impiegati nell’erogazione da parte dei soggetti privati e pubblici di servizi per le attività motorie e sport nel territorio pugliese. L’università, che era rappresentata dal rettore Antonio Felice Uricchio, studierà quindi il “mondo” di palestre, centri sportivi, campi e palazzetti per arrivare alla stesura di un regolamento regionale che tuteli i cittadini che praticano lo sport e le attività motorie sia attraverso la formazione e l’aggiornamento delle competenze degli operatori dell’area motorio sportiva, sia attraverso l’offerta di servizi e di strutture sportive sempre più sicure e qualificate. Stamattina con Minervini e Uricchio c’erano anche molti studenti del corso di laurea in Scienze motorie: saranno i docenti e i ricercatori di quella disciplina a condurre lo studio: era presente il prof. Francesco Fischetti, coordinatore didattico del corso. “Siamo di fronte – ha detto Minervini – all’evoluzione della cultura della qualità della vita: molta gente pratica attività sportiva solo per il piacere di farlo e non per raggiungere risultati agonistici. Per questo sono proliferate strutture che offrono servizi i più vari: dai corsi per anziani alla danza. Questo può essere inserito in un campo più ampio, come previsto dalla legge per lo sport per tutti, che prevede anche interventi di prevenzione in campo sociosanitario perché chi pratica attività fisica previene anche alcune malattie. Con il regolamento che stileremo dopo lo studio che affidiamo oggi all’Università di Bari daremo delle direttive al settore che in questi anni sta dando anche soddisfazione dal punto di vista occupazionale. Definiremo norme minime per garantire la maggiore diffusione e professionalità della pratica motoria”. La legge 33/06 lo definisce e il bisogno del regolamento c’è, perché il valore della pratica motorio sportiva si interseca con i maggiori bisogni espressi dalla società: benessere bio-psico sociale di varie fasce d’età e gruppi sociali, adozione di stili di vita sani, integrazione interculturale e identitaria, valorizzazione delle diverse abilità, sviluppo del senso di cittadinanza attiva anche attraverso mezzi informali di educazione e promozione, sostenibilità del patrimonio ambientale e turistico del territorio.  
   
   
NUOVA LEGGE SULLO SPORT IN CAMPANIA, GIOVEDÌ 9 CONVEGNO A SORRENTO  
 
Napoli, 8 ottobre 2014 - Giovedì 9 ottobre, con inizio alle 18,30 presso la sede del Comune di Sorrento, si terrà un convegno sulla nuova legge quadro regionale dello sport in Campania e le prospettive per la Penisola Sorrentina. Interverranno il consigliere del presidente Caldoro allo Sport Luciano Schifone, il sindaco e l´assessore allo Sport del Comune di Sorrento Giuseppe Cuomo e Mario Gargiulo, ed il preparatore atletico Salvatore Fattorusso. Modera il giornalista Carlo Franco. Sarà presente come testimonial Giuseppe Pancaro, ex giocatore della Nazionale dei calcio ed attuale allenatore della Juve Stabia. Al termine dei lavori, verranno premiati atleti della penisola sorrentina che si sono particolarmente distinti nello sport. "Con la nuova legge sullo sport - sottolinea Schifone - la Regione Campania ha riconosciuto la funzione sociale delle attività motorie e sportive, ricreative, educative ed agonistiche per il miglioramento delle condizioni psico-fisiche dei cittadini. La normativa intende promuovere gli strumenti e le iniziative per la diffusione della pratica sportiva, con particolare riferimento ai soggetti svantaggiati e ai diversamente abili, e delinea i contenuti della pianificazione triennale regionale dello sport e delle attività motorie, delle Linee operative annuali e del Sistema informativo regionale per lo sport. Per favorire, poi, la presenza sul territorio di impianti e attrezzature sportive, si è puntato ad incentivare la partecipazione dei privati alla loro realizzazione anche mediante il ricorso alla finanza di progetto o alla concessione della realizzazione e della gestione delle opere, e vengono individuati gli impianti sportivi da recuperare e da rilanciare; al fine di favorire l’integrazione degli interventi a favore dello sport, sono previste diverse forme di collaborazione con le Università, con l’amministrazione scolastica regionale, con le associazioni professionali del settore. E´ prevista anche l’istituzione del Musei dello sport, delle associazioni e degli enti sportivi quali strumenti di promozione e di avvicinamento alla cultura sportiva. Si tratta - aggiunge Schifone - di una legge all´avanguardia in Italia perché prevede una serie di provvedimenti che, oltre a tutelare la salute degli atleti, puntano: 1) a sostenere il talento con l´istituzione del registro dei giovani fino a 25 anni di accertato talento sportivo ai quali la Regione può concedere contributi (elenco nel quale è inserita un´apposita sezione per gli atleti diversamente abili, ma senza limiti d´età); 2) a supportare con il contributo di Coni e Associazioni sportive il sistema di impiantistica sportiva; 3) ad incentivare la professionalità e l´occupazione attraverso il riconoscimento (anche qui unico caso in Italia) del diploma di laurea in educazione fisica, e l´obbligo per le palestre di dotarsi di personale altamente qualificato sia per l´insegnamento dello sport che per il controllo sanitario; 4) a statuire, per chi svolge attività sportiva agonistica, anche l´introduzione della carta elettronica dello sport che dovrà contenere tutti i dati relativi allo stato fisico dell´atleta.