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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Ottobre 2014
PESCA: SOSTENIBILITÀ E FORMA REGIONALIZZAZIONE CENTRO DELLA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE PER LA GESTIONE PLURIENNALE DELLA PESCA NEL MAR BALTICO  
 
Per garantire una migliore prevedibilità per i pescatori e alta, stabile e sostenibile cattura, la Commissione europea ha prima proposto un piano di gestione pluriennale della pesca per il Mar Baltico nell´ambito della nuova politica comune della pesca, che si applica al merluzzo, l´aringa e lo spratto. E ´il primo piano di gestione reale per pesca mista. Prende il posto del piano di gestione esistente per i due stock di merluzzo bianco nel Mar Baltico. Attraverso il piano di gestione sostenibile di questi stock nel Mar Baltico è garantita in modo che l´industria della pesca può contare su stabili di pesca con rendimenti più elevati. Per i pescatori, questo significa un più chiare e semplici regole. Gli Stati membri e le parti interessate possono programmare, ma anche spazio per le decisioni, come può essere meglio attuato nei singoli bacini oceanici.Inoltre, gli attori locali ottengono più influenza nello sviluppo di misure tecniche e l´adozione della gestione esistente. Dal momento che il piano si applica per diverse attività di pesca, farà in modo che la gestione si basa sulle più recenti scoperte scientifiche sulle interazioni all´interno e tra questi titoli e altro ecosistema e fattori ambientali. Invece di pianificazione a breve termine seguita questo piano pluriennale piuttosto una strategia a lungo termine per la gestione degli stock ittici, tenendo conto delle particolarità di ciascun tipo di pesca. Questo è fondamentale al fine di raggiungere l´obiettivo di una gestione sostenibile degli stock ittici. Il commissario per gli affari marittimi e la pesca Maria Damanaki Commissario ha dichiarato: "Questo piano per il Mar Baltico è esattamente quello che volevamo raggiungere attraverso la riforma della politica comune della pesca. Questo darà maggiore influenza attori regionali, e invece di una pianificazione annuale di questi piani a lungo termine per la sostenibilità dei nostri titoli contribuirà nel Mar Baltico ei pescatori fornire una fonte affidabile di reddito nella pesca. L´attuazione della riforma della politica della pesca è ormai in pieno svolgimento, e non vedo l´ora ai piani per gli altri bacini oceanici. " Questo piano di gestione è la prima tale proposta, che è stata presentata come parte della nuova politica comune della pesca dopo una situazione di stallo interistituzionale a livello del Parlamento europeo e del Consiglio nel mese di aprile di quest´anno è stato risolto. Circa il piano sarà discusso con il Parlamento europeo e il Consiglio su. Pensare a lungo termine: Attuazione della politica comune della pesca Il piano comprende i nuovi elementi della politica comune della pesca, che vanno dall´introduzione dello Sbarco attraverso la cooperazione regionale tra gli Stati membri. E ´l´obbligo di sbarcare tutte merluzzo, aringa, spratto e passera di mare nella pesca del merluzzo, l´aringa e lo spratto nel Mar Baltico, tranne nei casi in cui vi è evidenza di alti tassi di sopravvivenza. Gli Stati membri sono notevolmente più forte ora coinvolto con le tavole nel processo di gestione delle scorte. Il piano specifica che, adottando misure tecniche, le disposizioni relative alla Landing e misure di conservazione specifiche per le catture accessorie nell´ambito della pesca è lavorato sugli stock interessati a livello regionale. Sfondo La proposta presentata oggi è il primo piano pluriennale, che è stata adottata in conformità con l´entrata in vigore nel gennaio 2014 Politica comune della pesca (Pcp). Secondo i piani pluriennali Pcp riformata dovrebbe includere l´obiettivo di tassi di sfruttamento sostenibili (rendimento massimo sostenibile), nonché un termine per il raggiungimento di questo obiettivo. Essi dovrebbero anche comprendere misure per attuare la Landing, misure tecniche e modalità di interventi correttivi eventualmente necessari. Questo piano andrà a sostituire il piano di gestione esistente per i due stock di merluzzo bianco del Mar Baltico e si estende alla gestione di aringa e lo spratto. La proposta della Commissione si basa sul parere scientifico del comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca (Cstep) e il Consiglio internazionale per l´esplorazione del mare (Ciem). Il Consiglio consultivo per il Mar Baltico (Bsac) è stato consultato su questa proposta. A seguito dell´adozione del regolamento (Ue) n ° 1380/2013 e ha avuto luogo in aprile 2014 la pubblicazione della relazione finale della task force sui piani pluriennali del Parlamento europeo e del Consiglio trovata da marzo a giugno 2014 ulteriori consultazioni con le parti interessate nell´ambito della Bsac e con le amministrazioni degli Stati membri, piuttosto che nel contesto di Baltfish.  
   
   
AL VIA IL PSR CALABRIA 2014/2020. PUBBLICATA SUL SITO CALABRIAPSR.IT LA MANIFESTAZIONE D’INTERESSE DELLA SUB-MISURA 6.  
 
3 L’assessore regionale all’Agricoltura, Foreste e Forestazione Michele Trematerra ha reso noto che sul sito internet www.Calabriapsr.it  è stata pubblicata la manifestazione d’interesse per l’ammissione a finanziamento delle istanze a valere sulla sub-misura 6.3 del Psr Calabria 2014/2020 “Aiuto allo sviluppo di piccole aziende agricole”. “Un’azione amministrativa molto importante – ha affermato l’Assessore Trematerra – e nella quale crediamo fortemente. La prima della programmazione 2014/2020 dei fondi comunitari in agricoltura, con la quale abbiamo deciso di dare un taglio netto col passato e di offrire la possibilità di concorrere all’assegnazione dei fondi comunitari anche alle aziende agricole di piccole dimensioni e che operano in zone oggettivamente svantaggiate. Aziende che fino ad oggi sono state sempre tagliate fuori dall’erogazione delle risorse del Psr perché, per ovvi motivi, non erano in grado di competere con le aziende calabresi più strutturate. Puntiamo quindi molto su intereventi diversificati a seconda del target di azienda – ha precisato Trematerra – in modo da offrire il nostro sostegno anche a chi opera in zone e condizioni svantaggiate, mantenendo comunque l’attività agricola e fungendo da custode del territorio”. L’assessore Trematerra ha sottolineato anche l’importanza del rispetto della tempistica e dei requisiti necessari per poter partecipare alla manifestazione d’interesse. Innanzitutto, infatti, i titolari delle aziende devono essere “agricoltori attivi” (secondo la definizione del Reg (Ue) 1307/2013) e risultare iscritti alla Camera di Commercio nella sezione agricola. Per manifestare il proprio interesse, inoltre, bisognerà compilare on line, all’indirizzo internet www.Calabriapsr.it, il modello “Manifestazione di interesse Misura 6 sub misura 6.3”, riportando tutti gli estremi descrittivi ed identificativi dell’azienda, la sua localizzazione, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione della presente manifestazione di interesse sul Burc. Nei successivi 15 giorni dalla scadenza, poi, il modulo dovrà essere inviato in copia cartacea (copia cartacea dell’allegato 1, copia compilata del modello Vcm), insieme alla fotocopia di un documento di identità valido, al Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione, via E. Molè, 88100 Catanzaro, indicando sulla busta “Psr 2014 – 2020 sub misura 6.3 Aiuto allo sviluppo di piccole aziende agricole – non aprire”. Sulla base delle risultanze della manifestazione di interesse, infine, la Regione definirà le zone del territorio regionale oggetto di intervento e le tipologie di aziende beneficiarie.  
   
   
EXPO: 8 MILIONI DI FONDI PER I NOSTRI PARCHI  
 
Milano - Ammonta a 8 milioni di euro l´investimento per interventi regionali mirati a promuovere la valorizzazione e la fruibilità dei parchi regionali in occasione di Expo 2015. Ad annunciarlo, l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi. Valorizzazione E Tutela - "Le varie proposte hanno l´obiettivo di valorizzare e tutelare i nostri 24 Parchi regionali, in particolare attraverso migliorie alla fruibilità da parte di cittadini e turisti - ha spiegato l´assessore -. Ma non solo: proprio in vista di Expo saranno sviluppati temi ´ad hoc´ legati all´alimentazione, all´interno delle tradizioni locali e del cibo ´a chilometro zero´". Sforzo Ulteriore - "Un ulteriore sforzo da parte di Regione Lombardia - ha quindi fatto presente Terzi -, che, in questi ultimi anni, sta investendo molto dal punto di vista della sostenibilità ambientale, come per esempio nel caso della rete di piste ciclabili, che si andrà a segnalare e che attraversa molti Comuni". La titolare regionale dell´Ambiente ha quindi spiegato che si tratta di "Una valorizzazione complessiva attraverso specifici strumenti di comunicazione, dai pieghevoli agli strumenti multimediali, che permetteranno ai fruitori delle piste di scoprire il vasto patrimonio culturale sia in termini di monumenti e ville storiche, che di paesaggio agricolo e di memoria industriale che caratterizza il territorio della città metropolitana". Ottica Expo - "Tutte le azioni proposte - ha proseguito l´assessore - hanno una stretta correlazione con i temi di Expo". "Alcuni interventi mirano a portare i visitatori di Expo al sito espositivo con percorsi di mobilità dolce, altri - ha concluso - valorizzano il tema ´Nutrire il Pianeta´ con azioni specifiche all´interno di ogni singolo parco lombardo". Sul sito internet www.Regione.lombardia.it , sono disponibili gli investimenti relativi ad ogni progetto-parco.  
   
   
BOLZANO, DALLA GIUNTA: IMI SUI FABBRICATI RURALI, MENO BUROCRAZIA  
 
Sono circa 20mila i fabbricati rurali, per la maggior parte malghe e fienili, sottoposti all’obbligo di iscrizione catastale ai fini del calcolo dell´imposta municipale immobiliare Imi. Oggi (7 ottobre) la Giunta provinciale ha deciso di cancellare questo pesante aggravio burocratico. Con la delibera che indica citeri e regole per i fabbricati ad uso strumentale in relazione all´Imi, l´esecutivo di Palazzo Widmann punta ad eliminare una serie di incertezze presenti all´interno del quadro normativo. "Sino ad oggi - ha commentato l´assessore all´agricoltura Arnold Schuler - vi era una vera e propria zona grigia attorno a quelle strutture, per la maggior parte malghe e fienili, che risultavano iscritte al catasto fondiario, ma non al catasto dei fabbricati". Grazie alla decisione presa dalla Giunta provinciale, i fabbricati rurali ad uso strumentale che negli anni siano stati utilizzati per l´attività agricola e non siano stati soggetti a lavori di ristrutturazione, saranno esentati dal pagamento dell´Imi anche se non risultano registrati presso il catasto dei fabbricati. "Parliamo di un risparmio di 50 milioni di euro - ha proseguito Schuler - solo per quanto riguarda le operazioni di rilevazione e iscrizione". La delibera, in ogni caso, riguarda solamente i fabbricati ad uso agricolo, "mentre sia per le case di abitazione rurale, sia per i cosiddetti Urlaub am Bauernhof, restano in vigore le norme valide in tutto il resto del paese", ha aggiunto l´assessore provinciale. Ciò significa, ad esempio, che dal punto di vista fiscale, gli agriturismo riceveranno lo stesso trattamento previsto per gli affittacamere. "In questo modo - ha concluso Arnold Schuler - da un lato viene ribadito un principio di equità sociale e fiscale, e dall´altro si compie un importante passo in avanti per quanto riguarda l´alleggerimento del carico burocratico che pesa sulle spalle degli agricoltori sfruttando una delle nuove competenze attribuite alla Provincia in questo settore".  
   
   
LOMBARDIA: 113 ASSUNZIONI IN AREU PER IL 112  
 
 Milano - Regione Lombardia si prepara a vincere al meglio la sfida dell´accoglienza legata ad Expo 2015, andando a potenziare il servizio emergenza 112- Numero Unico Europeo- con l´assunzione a tempo determinato per il biennio 2014/2015 di 113 nuove unità di personale destinate ai punti Areu di Milano (26), Brescia (46), Varese (35), oltre che alla sede centrale (6). Servizio 112 Da Implementare - "Con questa delibera - spiega il vice presidente e assessore alla Salute Mario Mantovani - diamo corso a quanto previsto all´interno delle ´Regole di Sistema 2014´ dove già evidenziavano la necessità di implementare il servizio di ´112´, in quanto, propedeutico e funzionale alla gestione di un evento delle dimensioni di Expo, che porterà nella nostra regione, in un arco ristretto di tempo, oltre 20 milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo". Più Sicurezza E Miglior Coordinamento - "Grazie al potenziamento del ´Numero Unico di Emergenza Europeo´ - aggiunge Mario Mantovani - non solo andiamo a garantire ai cittadini maggior sicurezza sotto tutti i punti di vista, ma attraverso una più puntale organizzazione, realizziamo un coordinamento più efficace tra i soggetti che sono istituzionalmente deputati alla gestione degli interventi di soccorso sul territorio".  
   
   
PESCA. BANDI REGIONE VENETO PER INVESTIMENTI AMMINISTRAZIONI LOCALI DEL VENETO PER MIGLIORAMENTO SERVIZI CONNESSI ALLA PESCA E ALLA TUTELA DEL PATRIMONIO ITTICO  
 
Venezia - Le amministrazioni locali del Veneto coinvolte nei settori della pesca professionale, dell’acquacoltura e della pesca sportiva e amatoriale, potranno usufruire di contributi regionali per complessivi 4,3 milioni di euro per realizzare investimenti finalizzati a migliorare i servizi connessi all’attività peschereccia e alla tutela del patrimonio ittico. Lo ha deciso la Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore Franco Manzato, approvando due specifici bandi rivolti agli enti che intendono usufruire di queste opportunità. Un bando, con una disponibilità di 3,9 milioni, riguarda gli investimenti a sostegno della pesca professionale e dell’acquacoltura, mentre il secondo bando, per 400 mila euro, riguarda il sostegno alla pesca dilettantistico – sportiva. “Con questa iniziativa – ha spiegato Manzato – ci proponiamo di rimediare a situazioni di insufficienza o obsolescenza dei servizi di interesse collettivo di supporto alle attività della pesca e dell’acquacoltura, con impatti positivi, diretti o indiretti, in termini di tutela e salvaguardia del patrimonio ittico regionale”. Il riferimento è alla portualità, ai mercati ittici, ai punti di sbarco, agli approdi fluviali, agli scivoli, alle aree di raccolta e stoccaggio rifiuti in area portuale, agli interventi di riattivazione produttiva di aree lagunari; alle strutture destinate alla valorizzazione delle tradizioni culturali legate al mondo della pesca e dell’acquacoltura; alle aree da destinare alla vendita diretta da parte dei pescatori/acquacoltori, ai servizi a supporto del pescaturismo e dell’ittiturismo; incubatoi di valle; interventi di riqualificazione fluviale e così via. Le domande andranno presentate alla Regione del Veneto, Sezione Caccia e Pesca, Via Torino 110, 30172 Mestre (Ve), entro i 30 giorni successivi alla pubblicazione del bando sul Bollettino ufficiale della Regione Veneto mediante invio di posta elettronica certificata (Pec) al seguente indirizzo: protocollo.Generale@pec.regione.veneto.it  
   
   
ASSESSORE PROVINCIA BOLZANO A STOCCARDA A COLLOQUIO CON I VERTICI DELL´AGRICOLTURA DEL LAND  
 
L´assessore Schuler ha incontrato a Stoccarda i vertici dell´agricoltura del Baden Württemberg e della Federazione degli agricoltori tedeschi. Nel corso della 99a edizione della Festa dell´Agricoltura tenutasi a Stoccarda, in Germania, l´assessore provinciale all´agricoltura, Arnold Schuler, ha incontrato il ministro dell´agricoltura e della tutela dei consumatori del Land Baden Württemberg, Alexander Bonde. Nel corso del cordiale colloquio, al quale hanno preso parte anche il direttore di Ripartizione, Martin Pazeller, ed il direttore del Centro di sperimentazione di Laimburg, Michael Oberhuber, sono stati toccati temi di comune interesse come la riforma agraria nell´ambito dell´Unione Europea e la lotta alla Drosophila Suzuki, un parassita della frutta. Analoghe tematiche sono state quindi approfondite anche con il presidente della Federazione degli agricoltori tedeschi, Joachim Rukwied.  
   
   
VINO: QUALITÀ VALTELLINA DÀ VALORE ALL´EXPORT  
 
Postalesio/so - "Qui ci sono aziende che hanno scommesso sulla tradizione del vino di montagna, sui vitigni storici, i grandi Nebbioli delle montagne lombarde, ma con piccole produzioni e impianti moderni. Che riescono a ottimizzare il lavoro e si affacciano a mercati di nicchia, di chi sa riconoscere un prodotto che non può finire indistintamente sui mercati. Produrre qui è più costoso e solo riqualificando la bottiglia riesci a trovare l´equilibrio economico necessario". E´ quanto ha sottolineato l´assessore all´Agricoltura Gianni Fava, visitando l´azienda vinicola di Mamete Prevostini, a Postalesio (Sondrio). Agricoltori, Non Imbottigliatori - "Con sapienza, storia e tradizione, ma con grande modernità - ha detto Fava - in questa terra sì è riusciti a esportare un´immagine positiva, forse meglio di altri territori lombardi con più tradizione. Penso al mercato americano, dove la presenza della Valtellina è costante, e lo si deve ad aziende così". Regione Lombardia quest´anno ha previsto una Misura sull´internazionalizzazione, che prevedeva una contribuzione fino al 50 per cento per le aziende che imbottigliano almeno il 70 per cento della produzione. "Così la Valtellina era dentro tutta - ha ricordato l´assessore -, la qualità la trovi con questa modalità e siamo riusciti a finanziare tutti i progetti. Vogliamo che la Lombardia esca dalla logica degli imbottigliatori, che sono commercianti e non agricoltori, che sanno vendere prodotti a condizioni differenti. Ma è arrivato il momento di cambiare. Imbottigliatori che concorrevano con gli agricoltori hanno penalizzato questi ultimi". Esportare Il Meglio - "Abbiamo poi un Psr aperto a tutti, che in modo verticale permette a tutti i soggetti della filiera agricola di partecipare a tutte le Misure: quel che è buono e innovativo e va a investire nel mondo agricolo concorre con le stesse regole. Se dobbiamo esportare, però, dobbiamo farlo al meglio, la differenza sostanziale sta nel valore dei prodotti: ad esempio, noi esportiamo più della Francia, ma realizziamo un fatturato che è la metà di quello transalpino. Il prodotto si valorizza in bottiglia, l´era del vino alla spina resiste in ´sacche´ differenti di consumo, dove non siamo competitivi con produzioni straniere, in particolare dell´Est Europa. Quello visto oggi è un modello di riferimento, ci sono giovani imprenditori, una realtà che ha scoperto una vocazione e l´ha rinnovata. Produzioni piccole, articolate, che stanno sul mercato, di qualità". Raccontare Una Vocazione A Expo - "Luoghi come questi dovranno essere spiegati e fatti conoscere a chi arriverà qui nel 2015 - ha ribadito ancora una volta Fava -. Expo sarà un successo se lo sarà per tutti. Ma sarà anche un momento politico di gestione del territorio e tocca a noi fare le scelte. Abbiamo un´occasione unica per avere una vetrina. Perché un Cinese deve venire a Postalesio? Perché, ad esempio, mettendo un punto di contatto a Milano, gli spieghiamo che c´è un prodotto di qualità in una terra che merita di essere visitata. Ogni territorio con una vocazione come questa la esprima con un minimo di progettualità: il vino con i terrazzamenti non si trova in giro per il mondo. Ecco l´idea del cluster, su cui puntiamo per tutti i territori lombardi: scoperta e proposta di una vocazione specifica del territorio, con cui raccontiamo a chi arriverà qui che troverà una cosa speciale, unica, che non vedi da nessuna altra parte". Azienda Certificata Casa Clima Wine - La cantina di Mamete Prevostini, con sede a Mese, Chiavenna, e produzione a Postalesio, è la prima in Lombardia certificata ´Casa Clima Wine´. "Un´azienda a basso impatto ambientale - ha spiegato Prevostini -, autosufficiente al 70 per cento per la produzione di energia e con grande attenzione alla coibentazione. La produzione totale è attorno alle 200.000 bottiglie, dal Rosso di Valtellina passando per Sassella, Grumello, Inferno e Sforzato. Tra cantina e vigna siamo impegnati in dodici: un´azienda medio-piccola, che riesce a dare un po´ di lavoro in questo territorio".  
   
   
BASILICATA: ZOOTECNIA, CONTRIBUTI PER PIANO DI SORVEGLIANZA BLUE TONGUE AUMENTATI I FONDI PER TENERE SOTTO CONTROLLO LA MALATTIA”. LE DOMANDE ENTRO IL 31 GENNAIO 2015  
 
. A disposizione 193 mila euro L’assessore regionale alle Politiche agricole e forestali, Michele Ottati, comunica che la Giunta regionale ha deliberato la somma di 193 mila euro per interventi a favore degli allevatori partecipanti all’attuazione del Piano di sorveglianza sierologica per la febbre catarrale degli ovini (Blue tongue) per l’anno 2014. Il contributo prevede 8 euro per il controllo mensile di ogni capo cosiddetto sentinella, per un importo massimo di 96 euro mensili. Mentre per il contributo riguardante la sorveglianza relativa all’insetto vettore della malattia sono previsti 400 euro ad azienda. Le domande potranno essere presentate entro il 31 gennaio 2015 secondo le modalità previste sul sito www.Regione.basilicata.it - Servizi online-. “Quest’anno -sottolinea l’assessore Ottati- anche a seguito di incontri sulla problematica tenuti tra i Dipartimenti Politiche agricole e della Persona, l’Istituto zooprofilattico di Puglia e Basilicata, l’Associazione regionale allevatori, le Organizzazioni professionali agricole e le Aziende sanitarie abbiamo deciso di intensificare gli sforzi sul Piano di sorveglianza sierologica e aumentare i fondi per tenere sotto controllo la malattia. Pertanto, per raggiungere i risultati attesi dall’applicazione del Piano ancora una volta la Regione Basilicata ha ritenuto di dover stimolare la partecipazione degli allevatori che mettono a disposizione delle autorità sanitarie il proprio personale e le strutture aziendali per lo svolgimento delle operazioni di riconoscimento dei capi di bestiame da sottoporre al prelievo ematico e all’installazione delle trappole per il monitoraggio entomologico. A questo proposito gli allevatori che forniscono la disponibilità dei capi di bestiame vengono compensati per i costi sostenuti e finalizzati all’attuazione del Programma regionale di interventi. L’ufficio zootecnia – conclude Ottati- si riserva di effettuare tutti i controlli ritenuti opportuni per l’accertamento di quanto dichiarato da coloro che aderiranno al Piano”. Per informazioni: Dipartimento politiche agricole e forestali- Ufficio zootecnia tel. 0971/668690-98  
   
   
LATTE: REGIONE LOMBARDIA IN CAMPO PER FILIERA LATTIERO CASEARIA  
 
Milano - "Regione Lombardia è pronta a sostenere la filiera lattiero casearia e i consorzi di tutela delle principali Dop in una maxi-operazione di ritiro di forme per l´aiuto agli indigenti. Ritengo che sia una delle strade da percorrere per sostenere le fasce più deboli della società e, allo stesso tempo, rilanciare un comparto che sta attraversando una grave crisi, aggravata dall´embargo russo e che rischia di diventare irreversibile". Lo dichiara l´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che sollecita "una partecipazione all´operazione dei consorzi di tutela, delle regioni coinvolte nella produzione di Grana Padano e Parmigiano-reggiano e del ministero delle Politiche agricole". "La quotazione del latte crudo spot sulla piazza di Verona ha toccato i 37 euro per 100 chilogrammi - ricorda Fava - con una flessione dell´1,73% rispetto alla quotazione precedente e addirittura del 27,45% rispetto a 12 mesi fa". La situazione è preoccupante, dice Fava, "anche se osserviamo l´andamento dei formaggi duri: il Grana Padano 10 mesi sulla piazza di Mantova ha segnato 6,53 euro al chilogrammo, cioè l´11,82% in meno sull´anno precedente; il Parmigiano-reggiano 12 mesi, con i suoi 7,60 euro al chilogrammo sulla piazza di Milano, in 12 mesi ha perso il 13,14 per cento". Nel 2009, ricorda l´assessore Fava, "l´allora ministro delle Politiche agricole Luca Zaia si attivò per ritirare 200mila forme di Grana Padano e Parmigiano-reggiano, pagandole a prezzo di mercato e distribuendole agli indigenti attraverso la rete di onlus. Credo che il ministro Martina dovrebbe seguire le stesse orme e pianificare, insieme a Bruxelles, una strategia per il ritiro massiccio di forme. La Lombardia è pronta a fare la propria parte, per sostenere il comparto, se il governo glielo consentirà".  
   
   
MARCHE: ENTRO IL 3 NOVEMBRE LE DOMANDE PER I DANNI ALLE IMPRESE AGRICOLE CAUSATI DALL’ALLUVIONE DEL 2-3 MAGGIO SCORSI.  
 
 Al via le domande per i contributi alle imprese agricole colpite dall’alluvione dello scorso maggio. Il nove settembre è stato approvato il decreto ministeriale che dichiara l’eccezionalità delle piogge alluvionali abbattutesi il due e tre maggio scorsi sulle Marche. Le istanze andranno presentate entro il tre novembre prossimo mediante posta elettronica certificata all’indirizzo, regione.Marche.servizio.ite@emarche.it  All’indirizzo http://www.Agri.marche.it/aree%20tematiche/calamita/  è possibile reperire bando e modulistica.  
   
   
AGRICOLTURA: FVG, SU PSR NON CREARE FALSE ASPETTATIVE  
 
 Cormons - "Non creare false aspettative nel mondo agricolo: è una delle priorità della Regione nell´avviare alla fase attuativa il Programma di sviluppo rurale 2013/2020; strumento che dovrà essere adottato nel Friuli Venezia Giulia attraverso un percorso atto a consentire al settore primario di guardare al futuro con maggiore fiducia". E´ quanto ha affermato il vicepresidente e assessore alle Attività Produttive, Sergio Bolzonello, intervenendo a Cormons, nell´affollata sala riunioni del Consorzio Doc Collio, alla terza tappa della presentazione del Psr del Fvg per il prossimo settennato di programmazione comunitaria, rivolta al mondo rurale dell´isontino. "Uno dei principi prioritari, che la Regione intende far affermare seguendo questa linea di intenti - ha aggiunto il vicepresidente - è quello di evitare di disperdere le risorse disponibili". Che, sia pure maggiori (296,1 milioni di euro) del 10 per cento rispetto alla precedente programmazione del Psr (265 milioni di euro), dovranno essere impiegate con oculatezza e lungimiranza. Bolzonello ha infatti anticipato che nel prossimo Psr non sarà riversato fin dall´avvio l´intero ammontare di risorse destinate al Friuli Venezia Giulia per il settennato dal 2013 al 2020, bensì, inizialmente circa il 70 per cento. "Questo - ha spiegato il vicepresidente - per poter modulare con efficacia i fondi a disposizione; e soprattutto per poterli destinare, dopo una verifica dell´utilizzo delle somme impiegate prevista tra circa tre anni, a favore dei settori e dei soggetti del mondo rurale e forestale nei quali il Psr potrà concorrere a un´effettiva azione di crescita e di sviluppo della nostra realtà". "Occorre infatti - ha puntualizzato Bolzonello - tenere presente che il mondo dell´economia, i mercati e la nostra società possono subire cambiamenti sensibili nel volgere di pochi anni; e intendiamo fare in modo che i finanziamenti comunitari possano essere impiegati a vantaggio dei comparti, ai quali il Psr è destinato, lungo l´intero settennato di operatività del Programma". Nel corso dell´incontro, introdotto da Stefano Cosma, dopo la proiezione di alcuni filmati e l´intervento di alcuni dei protagonisti dei risultati delle buone prassi nel precedente Psr, Luca Brusati, dell´Università di Udine, ha spiegato gli elementi cardine dell´azione comunitaria, congiunta a quella della Regione, per la tenuta e lo sviluppo dell´agricoltura del Friuli Venezia Giulia. Quindi, Serena Cutrano, dell´Autorità di gestione del Programma, ha dettagliato i contenuti degli assi prioritari di intervento del Psr 2013-2020, e delle principali misure. Nel merito, il vicepresidente Bolzonello ha ricordato che il Psr cercherà di rispondere alle criticità che attualmente presenta il mondo rurale della nostra Regione: in particolare il basso peso occupazionale dell´agricoltura e foreste (3,2 per cento), ancorché in linea con la media nazionale, l´elevata età media degli agricoltori, la bassissima presenza di laureati nella conduzione delle aziende. Il Programma cercherà di intervenire in questo scenario, anche rivolgendosi a settori che hanno tenuto alla crisi, proprio perché per mantenere i risultati raggiunti, non possono essere trascurate l´innovazione e la progettualità. Accanto alle azioni mirate allo snellimento delle procedure burocratiche, che concorrono ad alleggerire le difficoltà degli agricoltori, la Regione ha messo a disposizione del credito per le aziende anche la propria banca, Mediocredito. Che si è affiancata ad altri dodici istituti nella gestione del fondo di rotazione. Tra le novità introdotte dal Programma, la possibilità di accedervi da parte dei Comuni delle zone montane e collinari non comprese nei territori considerati dal Programma Leader. Tra le misure rivolte ai viticoltori, numerosi di essi erano presenti in sala, è poi stata ricordata quella volta a favorire l´inerbimento delle superfici vitate, per ridurre le possibilità di inquinamento delle falde acquifere dall´uso di fitofarmaci. Mentre nel corso del dibattito sono stati trattati argomenti e tematiche che Bolzonello ha considerato utili al fine di ottimizzare l´azione della Regione.  
   
   
OKTOBERFEST LANGHE IN CHERASCO: CON IL TRENO RIENTRO SICURO E SCONTO DEL 10% SULLE CONSUMAZIONI  
 
Torino - Tutto pronto a Cherasco per l’Oktoberfest Langhe, la prima edizione dell’evento che vuole celebrare l’unione della cultura tedesca con la tradizione del territorio appena riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco. La festa, dove tutto, a partire dalla birra e dal cibo, ricorderà il grande evento monacense, inizierà il 9 ottobre per concludersi il 12 e per l’occasione la Regione Piemonte, in accordo con Trenitalia e Sfm (Servizio ferroviario metropolitano), ha deciso di mettere a disposizione due treni speciali per il rientro a Torino. Venerdì e sabato, infatti, alle normali corse sul percorso Bra-torino si aggiungeranno due partenze, rispettivamente alle 22.35 e alle 00.35. Per l’andata, invece, sarà possibile servirsi del servizio normale di collegamento tra il capoluogo supalpino e la cittadina cuneese, che prevede un treno all’ora. Da Bra una navetta gratuita condurrà i passeggeri direttamente al tendone dell’Oktoberfest. Utilizzare il treno sarà non solo comodo, ma anche conveniente: presentando il biglietto ferroviario con destinazione Bra vidimato in giornata si avrà diritto a uno sconto del 10% sulle consumazioni. “L’iniziativa – dichiara l’assessore ai Trasporti, Francesco Balocco – si inserisce all’interno di una più vasta campagna di sicurezza stradale e di guida responsabile che come Regione stiamo portando avanti. Il treno rappresenta uno dei mezzi più comodi per fare turismo, soprattutto enogastromico, come in questo caso: si è liberi di godersi la festa in tutta tranquillità, sapendo poi di poter tornare a casa senza alcun pericolo né per sè nè per gli altri. Sempre più spesso, quindi, cercheremo di concordare con Trenitalia servizi di questo genere, anche come incentivo per venire a visitare i nostri territori e fruire delle nostre importanti tradizioni culinarie e vinicole”.  
   
   
EXPO, LOMBARDIA: FIRMATO PROTOCOLLO CON PADIGLIONE ITALIA PER GIOVANI CHEF  
 
Milano - "Costituiremo un albo d´oro della formazione professionale lombarda della ristorazione che metteremo a disposizione del Padiglione Italia affinché i nostri giovani possano vivere un´esperienza di lavoro unica nel loro percorso formativo". Lo ha detto Valentina Aprea, assessore all´Istruzione, Lavoro e Formazione Professionale, dopo la sottoscrizione con il commissario Generale di Sezione di Padiglione Italia - Expo Milano 2015 Diana Bracco di un Protocollo di Intesa che ha l´obiettivo di proporre a giovani studenti formatisi presso enti che offrono percorsi di istruzione e formazione professionale nel settore della ristorazione, accreditati in Regione Lombardia, opportunità per consolidare e sperimentare sul campo le competenze acquisite nei propri percorsi formativi, in occasione dell´evento Expo Milano 2015. "L´intesa di oggi tra Padiglione Italia e Regione Lombardia, è un tassello importante della costruzione di quel Vivaio Italia che abbiamo messo al centro del concept del nostro Padiglione" - afferma Diana Bracco, Commissario Generale di Sezione di Padiglione Italia a Expo Milano 2015. "Grazie a questo protocollo i migliori ragazzi della formazione professionale lombarda potranno essere protagonisti di Milano 2015 e questo ci fa davvero piacere perché vogliamo che Expo sia un grande evento fatto da e per i giovani". Alla sottoscrizione del Protocollo di Intesa seguirà la pubblicazione di un bando di concorso che si propone di selezionare giovani meritevoli, che abbiano ottenuto nel proprio percorso risultati formativi particolarmente brillanti, ai quali verrà offerta la possibilità di collaborare con chef stellati all´interno di Padiglione Italia. Regione Lombardia selezionerà in tempi brevi giovani chef e in raccordo con Padiglione Italia, stabilirà le modalità di partecipazione degli studenti ad Expo 2015.  
   
   
INAUGURATO LO "SHOW WOOD" IL PRIMO SHOW ROOM DI PRODOTTI FORESTALI  
 
Un esempio sostenibile di creazione di spazi Uno show room interamente in legno smontabile, trasportabile e, soprattutto, sostenibile. E’ stato inaugurato durante il convegno “il Legno Buono della Foresta Modello delle Montagne Fiorentine” il primo Show-wood un vero e proprio centro espositivo dei prodotti del territorio. L’elemento caratteristico di questa struttura è che è realizzato interamente con legno proveniente dalla Foresta Modello. La struttura è realizzata con pannelli x-lam di douglasia proveniente dal territorio della Foresta Modello delle Montagne Fiorentine, si compone di moduli facilmente trasportabili, che possono essere posizionati ed assemblati in modo da creare spazi differenti a seconda delle necessità. Si tratta di un manufatto estremamente virtuoso e sostenibile, ospiterà esempi di prodotti forestali del territorio. La realizzazione di questa particolare struttura rientra all’interno del progetto Demoscope, realizzato grazie a finanziamenti europei, che ha l´obiettivo di strutturare e rendere più efficiente la filiera forestale locale attraverso azioni innovative per il settore forestale, mirando ad aumentare il valore dei prodotti sia per usi artigianali ed industriali che per fini energetici. I partners dell’iniziativa sono Cnr Ivalsa, azienda Marchese de’Frescobaldi e la Morandini Legnami oltre all’Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve come soggetto capofila.  
   
   
PIANO FAUNISTICO: FVG, FINALMENTE IL SÌ DEL COMITATO  
 
Trieste - Dopo anni di contrapposizioni per quella che sembrava una distanza incolmabile tra mondo ambientalista e ambiente venatorio, ieri a Udine il Comitato Faunistico Regionale ha finalmente dato parere favorevole a larghissima maggioranza (13 sì e un solo no) al Piano Faunistico Regionale, uno strumento strategico per la razionale gestione faunistico-venatoria del Fvg. Merito anche della rigorosa metodologia di lavoro e della paziente opera di mediazione proposta dall´assessore regionale competente Paolo Panontin, che ha espresso la sua soddisfazione. "Anche se costituisce soltanto la prima tappa di un lungo percorso - ha detto l´assessore - la vivo come un traguardo che corona l´intenso lavoro di questi mesi e offre finalmente un documento condiviso, atteso ormai da troppo tempo". "Il testo - ha precisato - è volutamente dinamico, capace cioè di adeguarsi a eventuali cambiamenti del contesto, anche rivedendo in itinere i propri obiettivi teorici. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a portare a casa il risultato, dagli uffici ai diversi portatori di interesse del Comitato. Ad ognuno di loro va il mio grazie perché nei fatti sono stati capaci di fare un passo indietro per poterne fare, assieme, uno grande in avanti". L´iter di approvazione del documento programmatorio, atteso dal 1992 (Legge 157) e che per i prossimi 5 anni indicherà la strada maestra in questo campo, proseguirà al Cal per il parere e subito dopo completerà la procedura di Vas (valutazione ambientale strategica) per arrivare all´approvazione finale da parte della Giunta regionale.