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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Marzo 2015
DIABETE, LOMBARDIA: INSEGNARE CULTURA CORRETTI STILI DI VITA  
 
Milano, 25 marzo 2015 - "Muoversi è vitale e praticare esercizio fisico regolare è fondamentale anche per contrastare il diabete". Lo ha detto l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi intervenuto alla Iv Sessione dei lavori ´Diabete e stili di vita; la prevenzione primaria della malattia´, nell´ambito del convegno ´Qualità delle cure nel diabete in Regione Lombardia´ che si è svolto a Palazzo Pirelli. Il Diabete - "Il diabete - ha spiegato l´assessore Rossi - è una patologia strettamente correlata con gli stili di vita e, in particolare, con l´alimentazione; nutrirsi in modo non corretto può dare origine a diverse patologie come l´obesità, le malattie cardiovascolari, i tumori, l´ipertensione e le malattie del metabolismo". Dati - I diabetici, secondo gli ultimi dati ufficiali, sono circa 4 milioni, di cui, 310.000 in Lombardia e la previsione per la popolazione lombarda oltre i 30 anni è dell´11 per cento nel 2030. Ridurre Il Rischio - "La pratica regolare di esercizio fisico o di attività sportiva - ha sottolineato Rossi - contribuisce in maniera significativa a ridurre il rischio di sviluppare questa patologia ed è parte integrante del trattamento del diabete di tipo 2. Le storie di moltissimi atleti che praticano sport agonistico dimostrano inoltre - ha continuato l´assessore - che una persona con diabete non solo può svolgere una regolare attività fisica ma può, addirittura, competere e partecipare a gare di alto livello. Questi esempi devono essere di stimolo ai tanti ragazzi che convivono con il diabete e ai loro genitori affinché si rendano conto che possono condurre una vita normale". Corretti Stili Di Vita - "Appurato dunque che lo sport e l´attività fisica in generale sono fattori fondamentali anche per la prevenzione del diabete - ha concluso l´assessore Antonio Rossi - ritengo che per contrastare la diffusione di questa patologia sia determinante fare cultura per contribuire a diffondere l´educazione ai corretti stili di vita attraverso lo sport e la prevenzione".  
   
   
HIV, LA REGIONE TOSCANA PARTNER IN UN PROGETTO IN AFRICA PER RIDURRE LA TRASMISSIONE DA MADRE A FIGLIO  
 
Firenze 25 marzo 2015 - Ridurre il tasso di mortalità e trasmissione dell´Hiv da madre a figlio in tre regioni rurali dell´Africa Subsahariana. Un progetto in cui è coinvolta la Regione Toscana, e sul quale oggi si è fatto il punto in un convegno che si è tenuto nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, dal titolo "L´integrazione della Pmtct (prevenzione trasmissione dell´infezione da Hiv da madre a figlio) nei serrvizi di salute materna: lezioni apprese e prospettive future". L´evento di ieri rappresentava la fase conclusiva del progetto Match: Maternal and Child Health: Local Authorities and decentralization of services in Sadc (Southern Africa Development Community) Area, finanziato dall´Unione Europea e realizzato dalla Regione Toscana (che si è avvalsa dell´expertise tecnica del Centro di Salute Globale), in partenariato con tre Ong italiane (Oxfam Italia, Cospe, Cmsr), tre enti locali africani (Municipalità distrettuale di Or Tambo, Distretto di Kondoa in Tanzania, Ville del Kenanga in Repubblica Democratica del Congo) e una Ong locale sudafricana (Small Projects Foundation). Il progetto ha coinvolto circa 200.000 persone, tra donne, bambini, staff sanitario e parasanitario e rappresentanti delle autorità locali. "Le attività di supporto e valorizzazione delle expertise tecniche, rafforzamento di partnership e messa in rete di attori con particolare competenza nelle aree di intervento - dicono gli organizzatori della giornata - hanno permesso di raggiungere risutlati notevoli e trarre importanti lezioni dalla messa in opera dell´iniziativa, essenziali sia per il miglioramento delle condizioni socio-sanitarie delle popolazioni beneficiarie dell´intervento in questione, sia per le possiiblità di replicazioni future in contesti differenti". Il budget complessivo del progetto era pari a 1.300.000 euro, di cui 975.000 da parte della Commissione Europea, 182.000 della Regione Toscana, e il restante da parte delle organizzazioni partner.  
   
   
SANITÀ IN MOLISE, APPROVATA LA LEGGE CHE PROROGA I CONTRATTI DEI PRECARI. FRATTURA: COSÌ ASSICURIAMO QUALITÀ ALLA NOSTRA RIORGANIZZAZIONE  
 
Campobasso, 25 marzo 2015 - "La qualità dell´offerta sanitaria passa e dipende prima di tutto dal benessere organizzativo dei tanti professionisti e operatori che lavorano, ognuno con il suo ruolo, nel sistema sanitario regionale. Con la legge approvata all´unanimità oggi dal Consiglio regionale, garantiamo questo, la migliore programmazione dell´utilizzo delle risorse umane e professionali, a fronte dei limiti che da anni ci vengono imposti dal blocco del turn-over, ossia il divieto di assunzioni a tempo indeterminato", così il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha ringraziato il Consiglio regionale per l´approvazione della sua proposta di legge che dà la possibilità all´Asrem e ai diversi enti del servizio sanitario regionali di prorogare fino al 31 dicembre 2016 i contratti in scadenza nel periodo di vigenza della legge stessa. "Blocco del turn-over nel pubblico impiego e divieto di nuove assunzioni, problematiche dovute alle procedure del piano di rientro - ha ricordato Frattura -, hanno messo la nostra Azienda sanitaria nelle condizioni di ricorrere all´utilizzo di forme contrattuali flessibili di lavoro, a tempo determinato, questo per continuare a garantire comunque i livelli essenziali di assistenza". "Abbiamo oltre 500 dipendenti a tempo determinato - questi, i dati forniti dal governatore -.È evidente che il venir meno di tale forza lavoro determinerebbe una sostanziale paralisi di fondamentali settori del nostro servizio sanitario regionale. Ecco perché questa legge si è resa fondamentale, nella piena consapevolezza della qualità offerta da tutti gli operatori sanitari". L´asrem e gli altri enti, in relazione al proprio effettivo fabbisogno e nel rispetto dei vincoli finanziari previsti dalla normativa vigente in materia nonché dal decreto del commissario ad acta4 del I febbraio 2010, potranno disporre la proroga anche fino al 31 dicembre 2016 dei contratti di lavoro a tempo determinato in scadenza nel periodo di vigenza della legge approvata dal Consiglio regionale oggi per i soggetti che hanno maturato, alla data di pubblicazione della legge di conversione del decreto legge 101 del 31 agosto 2013, almeno tre anni anche non continuativi alle proprie dipendenze. Al fine del mantenimento e sviluppo dei programmi di ricerca in sanità, inoltre, l´Asrem e gli enti del Ssr possono disporre la proroga degli incarichi originari di collaborazione coordinata e continuativa. "Ancora per garantire l´erogazione dei livelli minimi essenziali di assistenza sanitaria ai detenuti nelle carceri molisane, i contratti libero-professionali in essere del personale infermieristico potranno essere prorogati con oneri a carico del progetto ´Sanità penitenziaria e territorio´, fino a concorrenza della disponibilità dei finanziamenti assegnati per la realizzazione della linea progettuale. Questo ci sembra un buon modo per assicurare qualità nel percorso di riorganizzazione che stiamo affrontando", ha concluso il presidente Frattura nella sua relazione all´Aula.  
   
   
CONGRESSO AAD SAN FRANCISCO: NUOVI DATI CHE HANNO DIMOSTRATO CHE SECUKINUMAB È SIGNIFICATIVAMENTE SUPERIORE A USTEKINUMAB NELL’INDURRE UNA RISOLUZIONE COMPLETA O QUASI COMPLETA (PASI 90) DELLE MANIFESTAZIONI CUTANEE IN QUASI L’80% DEI PAZIENTI AFFETTI DA PSORIASI.  
 
Basilea, 25 Marzo 2015 – Durante una sessione dedicata alla ricerca, nell’ambito del 73° Convegno Annuale della American Academy of Dermatology (Aad) a San Francisco, Novartis ha annunciato i risultati dello studio Clear, i quali dimostrano che secukinumab è significativamente superiore a ustekinumab – un trattamento biologico ampiamente utilizzato – nell’indurre una risoluzione completa o quasi completa delle manifestazioni cutanee nei pazienti affetti da psoriasi4. Secukinumab (alla dose di 300 mg) è il primo e unico inibitore dell’interleuchina-17A (Il-17a) approvato per il trattamento di pazienti adulti con psoriasi a placche di grado moderato-grave. Lo studio Clear (Comparison to assess Long-term Efficacy, sAfety and toleRability of Secukinumab vs. Ustekinumab, è uno studio testa a testa di Fase Iiib della durata di 52 settimane, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, disegnato per confrontare l’efficacia, la tollerabilità e la sicurezza a lungo termine di secukinumab rispetto a ustekinumab nei pazienti con psoriasi a placche di grado moderato-grave4. Allo studio hanno partecipato 24 Paesi in Nord America, Europa, Asia e Australia con il coinvolgimento di 679 pazienti4. Secukinumab ha raggiunto l’endpoint primario, dimostrando alla settimana 16 la superiorità nella risposta rispetto a ustekinumab (79,0% vs 57,6%, p<0,0001)4 secondo i parametri del Psoriasis Area Severity Index (Pasi) 90, corrispondenti a una risoluzione da completa a quasi completa delle manifestazioni cutanee5 . Il Pasi 90 è considerato dall’Agenzia Europea per i Medicinali un importante parametro di valutazione di efficacia del trattamento5 e un risultato terapeutico ottimale per i pazienti6. Inoltre, rispetto ai pazienti trattati con ustekinumab, un numero significativamente maggiore di pazienti trattati con secukinumab ha ottenuto una risoluzione completa delle manifestazioni cutanee (Pasi 100) alla settimana 16 (44,3% vs 28,4%, p <0,0001)4. Nello specifico, secukinumab ha dimostrato una rapida insorgenza d’azione e una maggiore efficacia in tutti i momenti di valutazione previsti dallo studio fino alla settimana 16, con il 50% dei pazienti in terapia con secukinumab che ha ottenuto il Pasi 75 già alla settimana 4, rispetto al 20% circa dei pazienti in terapia con ustekinumab (50,0% vs 20,6%, p <0,0001)4. Il profilo di sicurezza di secukinumab è stato paragonabile a quello di ustekinumab e coerente con i dati degli studi clinici di Fase Iii precedentemente riportati per secukinumab4,7-9. “Siamo lieti di condividere i nuovi dati a lungo termine che dimostrano come l’efficacia duratura e il profilo di sicurezza favorevole di secukinumab aiutino i pazienti affetti da psoriasi a mantenere una condizione di risoluzione completa o quasi delle manifestazioni cutanee nell’arco di due anni di trattamento” ha dichiarato Vasant Narasimhan, Global Head of Development, Novartis Pharmaceuticals. “La psoriasi è una malattia cronica che causa prurito, desquamazione e dolore; i pazienti hanno bisogno di terapie che forniscano un rapido sollievo e una risoluzione delle manifestazioni cutanee persistente nel tempo”. Gli studi Fixture ed Erasure - Nel corso del Congresso statunitense Novartis ha inoltre presentato per la prima volta i nuovi dati provenienti dall’estensione degli studi registrativi di Fase Iii Fixture (Full year Investigative eXamination of secukinumab vs. Etanercept Using 2 dosing Regimens to determine Efficacy in psoriasis - Valutazione a un intero anno dell’efficacia di secukinumab vs etanercept usando 2 regimi di trattamento nella psoriasi) ed Erasure (Efficacy of Response And Safety of two fixed secUkinumab Regimens in psoriasis - Efficacia e sicurezza di due regimi fissi con secukinumab nella psoriasi) che fanno parte di uno dei più vasti programmi di Fase Iii nella psoriasi a placche di grado moderato-grave completati fino a oggi, che ha coinvolto oltre 3300 pazienti in oltre 35 Paesi7. In questa estensione degli studi, 995 pazienti che avevano ottenuto una risposta Pasi 75 dopo un anno di terapia (settimana 52) hanno ricevuto secukinumab 300 mg, secukinumab 150 mg o placebo per un altro anno (fino alla settimana 104)10. Dopo due interi anni di terapia, 7 pazienti su 10 (71%) tra coloro che erano stati trattati con secukinumab 300 mg hanno ottenuto una risoluzione delle manifestazioni cutanee da quasi completa a completa (Pasi 90); 4 su 10 (44%) hanno ottenuto una risoluzione completa (Pasi 100) e quasi 9 su 10 (88%) hanno mantenuto una risposta Pasi 7510. Il profilo di sicurezza di secukinumab è stato favorevole, nonché coerente con i dati riportati dai precedenti studi clinici di Fase Iii. Durante l’estensione a due anni non sono emersi dati di sicurezza nuovi o inaspettati10. Fixture è stato il primo studio di Fase Iii in cieco della durata di un intero anno che ha effettuato il confronto diretto di terapie biologiche per la psoriasi 7. Lo studio di estensione A2302e1 (studio di estensione agli studi Fixture ed Erasure con secukinumab) A2302e1 è uno studio multicentrico, in doppio cieco, randomizzato sull’interruzione del trattamento, condotto come estensione agli studi registrativi di Fase Iii Fixture ed Erasure. Lo studio di estensione è stato condotto al fine di raccogliere dati di efficacia, tollerabilità e sicurezza a lungo termine su secukinumab nei pazienti che avevano ottenuto una risposta Pasi 75 con secukinumab alla settimana 52 degli studi principali Fixture ed Erasure nella psoriasi a placche di grado moderato-grave. I pazienti che avevano ricevuto secukinumab 300 mg o 150 mg durante il periodo di mantenimento degli studi principali e che avevano dimostrato una risposta Pasi 75 alla settimana 52 sono stati randomizzati a continuare con la stessa dose di secukinumab o a ricevere il placebo10. I pazienti che alla settimana 52 degli studi principali avevano dimostrato una risposta parziale (da Pasi 50 a <Pasi 75) rispetto al basale erano egualmente candidati a essere arruolati nello studio A2302e, ma non hanno partecipato allo studio di estensione sull’interruzione del trattamento10. I pazienti che avevano mostrato una risposta parziale hanno invece continuato con la stessa dose (secukinumab 300 mg o 150 mg) che avevano ricevuto fino al completamento del periodo di mantenimento (settimana 52) nel corso degli studi principali. I pazienti che non avevano ottenuto almeno una risposta Pasi 50 alla settimana 52 dello studio principale (non-responders) non sono stati ritenuti idonei a partecipare ad alcuna fase di questo studio di estensione10. Secukinumab e interleuchina-17A (Il-17a) - Secukinumab è un anticorpo monoclonale umano che neutralizza selettivamente l’Il-1712,13. L’il-17a si trova in concentrazioni elevate nella cute affetta da psoriasi ed è uno dei bersagli di maggior interesse per le terapie sperimentali12-17. Secukinumab agisce inibendo l’azione dell’Il-17a, una proteina presente in concentrazioni elevate nella cute colpita dalla malattia12-17. Nel corso del programma di Fase Iii, secukinumab ha dimostrato un profilo di sicurezza favorevole, con un’incidenza e una gravità degli eventi avversi simili tra i bracci di trattamento con secukinumab (300 mg e 150 mg)4,7-9. Nel mese di gennaio 2015, secukinumab (alla dose di 300 mg) è diventato il primo e unico inibitore dell’interleuchina-17A (Il-17a) approvato in Europa come trattamento sistemico di prima linea della psoriasi a placche di grado moderato-grave nei pazienti adulti, e negli Stati Uniti come trattamento della psoriasi a placche di grado moderato-grave nei pazienti adulti candidati alla terapia sistemica o alla fototerapia. Oltre che nella Ue e negli Usa, secukinumab è stato approvato in Svizzera, Cile, Australia e Canada per il trattamento della psoriasi a placche di grado moderato-grave e in Giappone per il trattamento della psoriasi a placche di grado moderato-grave e dell’artrite psoriasica attiva (Psa). Secukinumab è anche in Fase Iii di sviluppo per l’artrite psoriasica attiva (Psa) e per la spondilite anchilosante (Sa); la sottomissione a livello globale delle domande di autorizzazione regolatoria in queste aree terapeutiche è prevista per il 2015.  
   
   
MILANO: APRE 22° AMBULATORIO ICP:PRESENZA CAPILLARE E FONDAMENTALE  
 
Milano, 25 marzo 2015 - Sarà attivo da lunedì prossimo, 30 marzo, il nuovo Poliambulatorio degli Istituti Clinici di Perfezionamento (Icp) inaugurato dal vicepresidente e assessore alla Salute della Regione Lombardia, Mario Mantovani, in via don Bosco a Milano. La struttura offrirà prestazioni di cardiologia, dermatologia, medicina interna, oftalmologia e otorinolaringoiatria per tutti coloro, anziani in particolare, che gravitano in zona Corvetto-corso Lodi. Icp, Presenza Territoriale Capillare - "Gli Icp anche in questa occasione - ha detto Mantovani - si distinguono sempre più per una presenza territoriale molto significativa. Sono nati quasi un secolo fa da una costola del Policlinico di Milano per poi diffondersi a macchia d´olio arrivando ad aprire 22 punti sul territorio e con 4 presidi ospedalieri (Buzzi, Cto, Sesto san Giovanni e ospedale Bassini di Cinisello Balsamo)". Eccellenza Nazionale - In questo senso gli Icp rappresentano "un´eccellenza nazionale", sono infatti un´Azienda Ospedaliera pubblica di rilievo nazionale e di alta specializzazione, convenzionata con l´Università degli Studi di Milano e con la Bicocca. Riforma Sanitario Per Rispondere Meglio A Mutate Esigenze - "Gli Icp - ha precisato Mantovani - forniscono 3,5 milioni di prestazioni ambulatoriali l´anno. E questo dà il senso di cosa significhi la prossimità. Stiamo lavorando alla riforma del sistema sanitario, non perché le attuali norme non siano valide, ma perché stanno cambiando i bisogni delle persone". Nel 2030, infatti, secondo il vicepresidente, saranno 3 milioni le persone con più di 65 anni e 1 milione quelle con più di 80. "Questo significa - ha continuato Mantovani - che serve un cambio complessivo del sistema salute che potremmo sintetizzare con meno ospedale e più territorio". Non più divisioni dunque, tra ospedale e territorio, ma uniche realtà capaci di garantire "un percorso di cura globale ed integrato della persona". Da una parte, quindi, prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, prestazioni a bassa e media complessità (settore territoriale); dall´altra prestazioni sanitarie specialistiche a livelli crescenti di complessità e prestazioni di emergenza urgenza (settore ospedaliero).  
   
   
TRENTO: ASSISTENZA DOMICILIARE IN BASE ALL´ICEF  
 
Trento, 25 marzo 2015 - Assistenza domiciliare, pasti a domicilio e tele assistenza, sono questi i tre interventi di sostegno alla domiciliarietà per i quali sarà introdotto con una sperimentazione di diciotto mesi, a partire dal 1° luglio 2015, l´indicatore Icef per calcolare la partecipazione ai costi dei servizi. La Giunta provinciale ha approvato dopo un lungo iter procedurale la proposta dell´assessora alla salute e solidarietà sociale, Donata Borgonovo Re, che spiega: "Abbiamo deciso di sperimentare la nuova modalità di compartecipazione alla spesa per i servizi di assistenza domiciliare perché si tratta di interventi di grande rilevanza sociale, ampiamente diffusi su tutto il territorio provinciale e rivolti per lo più ad un´utenza anziana. Sotto questo profilo vorrei evidenziare che non esiste il pericolo di un impoverimento, perché sono stati fissati due criteri di salvaguardia: da un lato franchigie elevate per il patrimonio immobiliare e anche per quello mobiliare, dall´altro un tetto massimo di compartecipazione per tutti i servizi sociali fruiti, introdotto proprio per rendere sostenibile la compartecipazione anche in caso di erogazione di quantità elevate di servizi o di più interventi. Il risultato è una maggiore equità nell´accesso ai servizi ed un conseguente ampliamento del numero delle persone che potranno accedervi". La delibera ha potuto arricchirsi delle proposte elaborate dal Consiglio delle autonomie, dal Comitato per la programmazione sociale, dai sindacati, dal Terzo settore, dagli amministratori delle Comunità di Valle e, da ultimo, dalla Iv commissione consiliare. Ecco in sintesi le novità. Entrata in vigore delle nuove quote di compartecipazione - La sperimentazione avrà effetto a partire dal 1° luglio di quest´anno e durerà 18 mesi Interventi interessati dalla compartecipazione 1.Aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona; 2.Servizio pasti, ovvero pasti a domicilio, consegna pasti e pasti presso strutture; 3.Telesoccorso e telecontrollo. Come si calcola la compartecipazione - La compartecipazione alle spese per fruire di interventi di sostegno alla domiciliarità è legata alla condizione economica familiare (Icef). Con Icef inferiore a 0,13 (che convenzionalmente rappresenta la "soglia di povertà") si applica la quota minima, con Icef uguale o superiore a 0,40 si applica la quota massima, con Icef compreso fra 0,13 e 0,40 si applica una quota che varia proporzionalmente. 1.Aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona: la quota minima è di 2 euro all´ora, la quota massima è di 18 euro all´ora; 2.Servizio pasti a domicilio: la quota minima è di 4 euro a pasto, la quota massima è di 10 euro a pasto; consegna pasti a domicilio: la quota minima è di 0,50 euro a pasto, la quota massima è di 3 euro a pasto; 3.Telesoccorso e telecontrollo: la quota minima è di 0,10 euro al giorno, la quota massima è di 1 euro al giorno. Criteri di salvaguardia - Vi sono due criteri di salvaguardia: 1.Franchigie elevate per quanto riguarda il patrimonio immobiliare (150.000 euro sull´abitazione di residenza) e mobiliare (50.000 euro); 2.Un tetto massimo di compartecipazione che riguarda tutti i servizi sociali fruiti. Con Icef inferiore a 0,13 vi è infatti una quota di compartecipazione massima pari a 20 euro mensili, per gli interventi fruiti, ad esclusione dei pasti a domicilio, dove la quota minima è comunque conteggiata (4 euro a pasto per il servizio e 0,50 per la sola consegna). Con Icef pari o superiore a 0,13 è individuata una percentuale progressiva di patrimonio aggredibile per far fronte agli interventi richiesti. Scadenze - Dal 7 aprile al 31 maggio 2015 gli utenti interessati dovranno presentare alle Comunità/territorio Val d´Adige (oppure all´Azienda sanitaria per quanto riguarda l´intervento di aiuto domiciliare e sostegno relazionale alla persona svolto nell´ambito dei Piani di integrazione socio-sanitaria) le dichiarazioni ai fini del calcolo della quota di compartecipazione, anche avvalendosi degli sportelli periferici della Provincia autonoma di Trento o degli Istituti di Patronato e di assistenza sociale. Gli enti preposti alla raccolta di tali dichiarazioni adotteranno le misure idonee ad agevolare anche la presentazione delle dichiarazioni Icef, se gli interessati non ne dispongono già. Il primo riaccertamento delle condizioni economico-patrimoniale è fissato nel periodo ottobre/novembre 2016, con effetto sulla compartecipazione a partire dal 1° gennaio 2017; i successivi accertamenti si terranno a scadenza triennale. Comunicazione - La Provincia autonoma di Trento adotterà modalità idonee a raggiungere tutti i cittadini per informarli delle novità in materia di compartecipazione alla spesa dei servizi socio-assistenziali; rimane in capo alle Comunità/territorio Val d´Adige la competenza riguardante la comunicazione ad ogni singolo utente delle nuove modalità di compartecipazione.  
   
   
COOPERAZIONE SOCIALE: GIUNTA REGIONALE UMBRA APPROVA TARIFFARIO  
 
Perugia, 25 marzo 2015 – La Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessore, Carla Casciari, ha approvato il tariffario regionale per la cooperazione sociale dopo aver raccolto il parere favorevole della commissione regionale in materia e dell´Anci Umbria. "La Regione in seguito all´approvazione dell´atto – ha detto l´assessore Casciari - invita gli Enti locali, le aziende sanitarie e quelle ospedaliere a fare riferimento unicamente al tariffario per la quantificazione degli importi a base d´asta dei capitolati d´appalto, anche per evitare che eventuali ribassi vadano ad incidere sul costo del lavoro. Nelle procedure d´appalto – ha precisato - dovrà essere quindi rispettato il valore economico del costo del lavoro, come determinato dai contratti collettivi nazionali". Inoltre, viene stabilito che, qualora per l´erogazione del servizio venga utilizzato un mezzo di trasporto, le stazioni appaltanti dovranno rimborsare alle cooperative i costi degli spostamenti per l´attuazione dei progetti individualizzati degli utenti con un rimborso chilometrico e che le stazioni appaltanti dovranno operare i controlli previsti per legge per il rispetto del Ccnl delle cooperative sociali. "La cooperazione sociale - ha detto l´assessore Casciari - è una componente storica del tessuto sociale dell´Umbria e, sebbene anche in Umbria si avvertano i contraccolpi della crisi economica che tende a far scivolare dal punto di vista economico verso il basso, la nostra regione mantiene ancora alte le garanzie di inclusione sociale dei soggetti più fragili, anche grazie al ruolo che il terzo settore ha sempre ricoperto nel territorio, sviluppando, oltre allo spirito d´intraprendenza e innovazione che caratterizza la cooperazione sociale, l´ispirazione solidale che è invece alla base del no profit. In questo contesto, la Regione vuole rafforzare la dignità dell´opera che i lavoratori prestano nell´impresa sociale, tutelandone attraverso regole precise il grande valore economico e sociale". "Dobbiamo investire in questo importantissimo settore dell´economia sociale – ha concluso l´assessore - perché rappresenta una fonte preziosa per la comunità e per la creazione di posti di lavoro".  
   
   
TRENTO: INVALIDI CIVILI, CIECHI E SORDI: DETERMINATI I LIMITI DI REDDITO PER IL 2014  
 
Trento, 25 marzo 2015 - I limiti di reddito 2014 per beneficiare dell´assegno mensile, per i mutilati ed invalidi civili e sordi al di sopra dei 65 anni e per i mutilati e gli invalidi civili di età inferiore ai 18 anni, saranno uguali a quelli del 2013. È quanto ha stabilito oggi la Giunta provinciale, su proposta dell´assessora alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re che spiega: "Non abbiamo ritenuto opportuno procedere a una rideterminazione dei limiti di reddito, perché si poteva incorrere nel rischio di far perdere per pochi euro il diritto all´assegno. L´indice dei prezzi al consumo per le famiglie fra il 2013 e il 2014 ha infatti subito un leggero decremento, ma a questa variazione non corrisponde necessariamente una diminuzione effettiva dei redditi". I limiti di reddito 2014 per beneficiare dell´assegno mensile, per i mutilati ed invalidi civili e sordi al di sopra dei 65 anni e per i mutilati e gli invalidi civili di età inferiore ai 18 anni, saranno uguali a quelli del 2013 e precisamente: euro 15.450,70 per i mutilati e gli invalidi civili totali e per i sordi al di sopra dei 65 anni; euro 4.193,71 per i mutilati e gli invalidi civili parziali al di sopra dei 65 anni; euro 7.503,93 per i mutilati e gli invalidi civili di età inferiore ai 18 anni. Spetterà all´Apapi - l´Agenzia provinciale per l´assistenza e la previdenza integrativa, disporre quanto necessario per l´informazione agli interessati dei limiti di reddito e degli obblighi in caso di superamento, nonché le eventuali sospensioni o revoche della concessione dell´assegno.  
   
   
EUREGIO: SPORT CAMP 2015, ISCRIZIONI ENTRO IL 26 MARZO  
 
Bolzano, 25 marzo 2015 - Anche nel 2015 torna l´Euregio Sport Camp, iniziativa che offre a 60 ragazzi tra i 12 e i 14 anni di Tirolo, Alto Adige e Trentino l’opportunità di conoscersi e condividere un´esperienza sportiva. Il camp si svolgerà a Kühtai, in Tirolo, iscrizioni "altoatesine" ancora possibili entro il 26 marzo presso l´Ufficio provinciale sport e promozione della salute. Dopo l´esperienza più che positiva della prima edizione svoltasi a Baselga di Piné, torna anche quest´estate l´Euregio Sport Camp. Dal 12 al 19 luglio, 60 ragazzi di età compresa fra i 12 e i 14 anni (nati nel 2001, 2002 e 2003) provenienti da Tirolo, Alto Adige e Trentino, potranno allenarsi, "fare gruppo" e conoscersi meglio anche al di là delle barriere linguistiche grazie alle attività comuni e al sostegno di allenatori di madrelingua italiana e tedesca. Oltre a sport come arrampicata, football americano, beach volley, nuoto ed equitazione, il programma prevede sessioni di allenamento con atleti d´elite, escursioni in montagna e workshop informativi per discutere con diversi esperti di scienze dell´alimentazione, prevenzione contro il doping e allenamento rigenerante. I ragazzi che desiderano partecipare all´Euregio Sport Camp 2015 hanno tempo sino al 26 marzo per presentare la propria domanda di iscrizione, e fra tutti i partecipanti provenienti dall´Alto Adige, verranno estratti a sorte due ragazzi che potranno beneficiare del soggiorno gratuito. Chi avesse già presentato richiesta via fax è pregato di contattare direttamente Laura Savoia dell´Ufficio provinciale sport e promozione della salute di via Canonico Gamper 1, a Bolzano (sport@provincia.Bz.it  0471418349).  
   
   
SPORT: SERRACCHIANI, IL BENVENUTO FVG AI CAMPIONATI TRICOLORI DI SCI  
 
 Trieste, 25 marzo 2015 - La presidente della Regione Debora Serracchiani ha rivolto "il saluto ufficiale della Regione" a tutte le atlete e a tutti gli atleti italiani che da oggi, e per l´intera settimana, partecipano ai Campionati nazionali assoluti di sci sulle nevi di Tarvisio e Sella Nevea. "Ospitiamo i Campionati tricolori di sci, al maschile e al femminile, con l´entusiasmo e il calore dell´intera nostra montagna, nella certezza che l´abilità organizzativa e lo splendido scenario di Tarvisio saranno i valori aggiunti degli Assoluti", ha sottolineato Serracchiani, rievocando le parole in sede di presentazione dal presidente nazionale del Coni Giovanni Malagò. Ancora una volta, ha aggiunto la presidente, "Tarvisio e Sella Nevea daranno un contributo importante alla capacità d´attrazione e alla promozione turistica di tutto il Friuli Venezia Giulia". Tarvisio che nelle più recenti settimane ha visto la presenza sui propri campi da sci di tutta la Nazionale Italiana maschile per alcune importanti sessioni di allenamento. Nell´occasione, alla presidente Serracchiani è stato consegnato il gagliardetto della Fisi (la Federazione italiana degli Sport invernali) ed il poster ufficiale della "Valanga azzurra" firmati da tutti gli atleti.