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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Marzo 2015
UE, TELECOMUNICAZIONI: LA SPINA DORSALE DEL MERCATO UNICO DIGITALE  
 
Bruxelles, 25 marzo 2015 – Di seguito il discorso del vicepresidente Ansip all´evento European Voice "Creazione di autostrade digitali in Europa": “ Signore e signori, E ´un piacere essere qui con voi oggi. Questa è una settimana molto importante per gli affari digitali europee, per cui i tempi di questo evento è particolarmente appropriato. Domani, il collegio dei commissari terrà un dibattito importante per il mercato unico digitale, mentre lavoriamo verso la messa a punto la nostra visione a lungo termine per presentare nel mese di maggio. E ieri, dopo mesi di attesa, gli Stati membri dell´Unione europea ha avviato negoziati con il Parlamento europeo per il mercato unico Telecom. Vi è un legame chiaro e diretto tra i due. Non possiamo avere un mercato unico digitale, senza la spina dorsale necessaria delle telecomunicazioni. L´accesso alle reti di classe mondiale e servizi di comunicazione. Veloce e affidabile, sicura e conveniente - ovunque e per tutti. Sono la base per tutte le attività on-line e servizi digitali di tutta Europa. Mentre che può rendere tutto semplice suono, non è affatto. Per cominciare, noi non abbiamo ancora un vero mercato unico delle comunicazioni elettroniche. Invece, abbiamo una serie di mercati delle telecomunicazioni nazionale con diverse condizioni della domanda e dell´offerta. Differenze normative ci impediscono di sfruttare al meglio di un mercato paneuropeo delle telecomunicazioni, dove i consumatori possono ottenere servizi da parte degli operatori presenti nella Ue - a prescindere dai confini - e gli operatori potrebbero offrire servizi in diversi paesi europei. Gran parte di questo potrebbe essere risolto con le proposte Telecom mercato unico. Sono felice di vedere che i negoziati tra gli Stati membri dell´Unione europea e il Parlamento europeo hanno finalmente iniziato. Ma devo anche dire che il loro punto di partenza è molto meno di quanto mi sarebbe piaciuto. Vi è una mancanza di ambizione, certamente meno di quanto la Commissione aveva inizialmente previsto per. La posizione della Commissione è chiara. Dobbiamo abolire al più presto tariffe di roaming. Abbiamo bisogno di forti regole neutralità della rete e un maggiore coordinamento in materia di spettro. Come avrete notato, lo spettro è ancora all´ordine del giorno - ma non su quella degli Stati membri dell´Ue. Questo nonostante il significato, l´ambizione e l´urgenza che i capi di Stato dell´Ue hanno dato al mercato unico delle telecomunicazioni in ottobre del 2013. Il roaming, non posso sostenere la molto limitata indennità di base dell´attuale risposta del Consiglio alla richiesta della gente per la completa abolizione delle tariffe di roaming. Si tratta di uno scherzo. Dobbiamo assolutamente andare oltre. Dobbiamo ricordare il nostro obiettivo finale: l´abolizione completa e rapida delle maggiorazioni di roaming - e non solo la loro riduzione. Sulla neutralità della rete, ci sono tre elementi che dovremmo affrontare: In primo luogo, abbiamo bisogno di fare in modo che Internet non è scheggiato a parte da norme diverse. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di regole comuni per la neutralità della rete. Quindi, abbiamo bisogno di un internet aperto per i consumatori. Nessun blocco o limitazione. E vogliamo un internet che permette all´industria europea di innovare e fornire servizi migliori per i consumatori. Per tornare all´elemento mancante nella proposta del Consiglio: spettro. Questo è l´ossigeno per internet. E ´la base di una società digitale abilitato. Il più divisa che è, la meno efficiente. Abbiamo bisogno di spettro per la nostra economia digitale a crescere con l´Internet delle cose e l´avvento di 5G. Signore e signori, Come un settore industriale, delle telecomunicazioni è uno dei più veloci in movimento del mondo. È un mercato nazionale, regionale e mondiale - tutti allo stesso tempo. Ha bisogno di costanti investimenti, innovazione e fantasia. Questi tre "Io sono strettamente collegati. Insieme, essi sono la via da seguire: per l´Europa a tenere il passo nell´era digitale e fornire le migliori e più convenienti, servizi online accessibili alle persone e alle imprese. Ma prima, è necessario avere le giuste condizioni per un mercato competitivo fiorente. Che è collegato direttamente con i consumatori la possibilità di cambiare fornitore di servizi e di avere una corretta scelta in un vivace mercato aperto. La concorrenza è la forza trainante per l´innovazione e gli investimenti. Gli investitori sono attratti da un mercato che sta andando da qualche parte. Ciò vale anche per le infrastrutture. Norme Ue sulle telecomunicazioni di oggi sono riusciti a stimolare la concorrenza. Ma solo fino a un certo punto. Mercato delle telecomunicazioni in Europa è ancora molto frammentata. Questo non è facile per gli investitori a mettere i loro soldi nel tipo di reti a banda larga che probabilmente saranno necessari in futuro, soprattutto nelle aree meno densamente popolate. Le zone rurali, come sapete, rappresentare un particolare problema di connettività - meno del 20% di loro ha accesso a banda larga ad alta velocità, contro il 62% nei centri urbani. Va anche detto che si tratta di nuovi operatori del mercato che hanno guidato l´assorbimento della banda larga, piuttosto che operatori storici nazionali. Questo per quanto riguarda il lato dell´offerta. Ci sono altri problemi da risolvere sul lato della domanda. La nostra strategia per la costruzione del mercato unico digitale comporterà la rimozione delle barriere che impediscono alle persone e le imprese traggano tutti i vantaggi della rivoluzione Internet. Ciò significa eliminare gli ostacoli alla libera circolazione dei beni e dei servizi. Questo non è un problema per poche persone. Va molto più ampio. E ´un problema paneuropeo. In una consultazione pubblica sul diritto d´autore ha tenuto un anno fa, il 95% delle persone è lamentato di essere stati geo-bloccato. Sappiamo anche queste cifre: - Un europeo su cinque seduti a casa vuole accedere ai contenuti da altri paesi dell´Ue; - Più di un quarto vogliono accedere ai contenuti dal proprio paese quando sono all´estero. E-commerce transfrontaliera dovrebbe essere il più semplice e facile come nazionale. Ma è ancora poco sviluppata: l´anno scorso, per esempio, solo il 15% dei consumatori ha acquistato transfrontaliera rispetto al 44% la spesa a livello nazionale. Quando abbiamo messo fine alla geo-blocking e altre barriere al commercio elettronico, come l´alto costo di consegna di pacchi transfrontalieri, la domanda digitale inevitabilmente aumenterà. Essa porterà a più traffico - e delle telecomunicazioni sistemi, reti e l´industria in Europa deve essere pronta ad affrontare. Signore e signori, Tutti sembrano sostenere la costruzione del mercato unico digitale. Ma non sarà facile. Le forze che resistono ogni cambiamento sono forti. Se non siamo coraggiosi, possiamo sprecare un´occasione unica. Non può rimanere bloccato in pratiche obsolete che beneficiano solo alcuni. Costruire un mercato unico digitale è di rendere attuale mercato unico dell´Ue completamente digitale, renderlo adeguato per l´era digitale. Telecomunicazioni sono la sua spina dorsale. Non possiamo costruire un Dsm, senza un mercato unico ben funzionante per le telecomunicazioni. E ´il motivo per cui le nostre proposte di telecomunicazioni sono così importanti. I principi su cui si fonda il digitale e telecomunicazioni mercati sono uguali. Essi si basano sulla fornitura e garantire le libertà del mercato unico europeo: - Eliminando progressivamente gli ostacoli nazionali alla concorrenza transfrontaliera; - La creazione di un contesto di mercato che è più coerente, competitivo, stabile, giuridicamente sicuro; - Fare in modo che i consumatori sono garantiti abbastanza scelta; - Attirare gli investimenti, stimolare l´innovazione, facendo dell´Europa un leader mondiale. Si tratta di dare ai cittadini e alle imprese la libertà e una buona possibilità di sfruttare le grandi opportunità offerte da Internet. Nel 21 ° secolo, il nostro mercato unico ha bisogno di andare correttamente in linea - per le persone e le imprese europei di ottenere il massimo, e meglio, a partire dall´età digitale.  
   
   
TUTELA CONSUMATORE. RISCHI E OPPORTUNITA’ DEGLI ACQUISTI ONLINE SOTTO I RIFLETTORI GIOVEDI’ 26 A VENEZIA. CONSIGLI UTILI APERTI A TUTTI.  
 
 Venezia, 25 marzo 2015 - Una mattinata dedicata agli acquisti online, alla sicurezza dei pagamenti e all’uso consapevole del web, rivolta alle imprese che desiderano applicare in modo sicuro l’e-commerce alle loro attività e ai consumatori che desiderano cautelarsi nello shopping in internet. L’appuntamento è aperto al pubblico e gratuito, e si terrà alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista di Venezia, il prossimo giovedì 26 marzo. L’apertura dei lavori è prevista alle ore 9,30 con i saluti dell’assessore alla tutela del consumatore Franco Manzato, al quale seguiranno numerosi interventi alcuni dei quali coinvolgeranno il Tenente Colonnello della Guardia di Finanza di Venezia Ivan Toluzzo, il Professore dell’Università degli Studi di Padova, esperto in materia, Luca De Pietro, il Segretario Generale Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona, e Francesca Bazzi dello “Study & Research Consorzio Netcomm”. Durante il convegno verrà utilizzata una piattaforma informatica che raccoglierà sondaggi tra i presenti, e darà la possibilità ai relatori e al pubblico di interagire tra loro con interventi mirati. L’evento sarà moderato dalla giornalista Rai Maria Pia Zorzi.  
   
   
BOLZANO: SEMPRE PIÙ ALTOATESINI USANO L´EGOVERNMENT  
 
Bolzano, 25 marzo 2015 - Oltre un quinto della popolazione altoatesina e un terzo di chi usa attivamente Internet ha sbrigato nel 2014 pratiche in digitale con l´Amministrazione provinciale, ha raccolto informazioni sulle pagine web e ha utilizzato i servizi online offerti: sono alcuni dei dati della rilevazione annuale Astat. L´assessora provinciale all´informatica Waltraud Deeg parla di un trend positivo: "Una quota sempre maggiore ella popolazione altoatesina utilizza i servizi digitali e le pagine web dell´amministrazione, dando modo ad entrambe le parti di risparmiare tempo e denaro." Ma la Provincia "vuole ampliare ulteriormente i servizi online della Pa e invitare cittadini e imprese a sfruttarli ancora di più", conferma Deeg. Per facilitare l´accesso e favorire l´uso dell´eGovernment la Giunta ha avviato nuove misure. "Una semplificazione sensibile con l´attivazione più facilitata della Carta dei servizi si registrerà dal 7 aprile. In futuro saranno sufficienti nome dell´user e password per comunicare in via digitale con l´amministrazione comunale e quella provinciale e per scambiare documentazioni", spiega l´assessora. Anche la presenza web dell´amministrazione provinciale sarà rielaborata gradualmente e gestita in modo più semplice per gli utenti. "I contenuti sono stati raggrupati per tematiche, la funzione di ricerca è stata notevolmente ottimizzata e le pagine concepite anche per l´uso con i dispositivi di telefonia mobile", anticipa Deeg. Attualmente già 90mila persone utilizzano regolarmente l´offerta online della Provincia e dalle nuove pagine Internet l´assessora Deeg si attende un ulteriore slancio sia nell´utilizzo dei servizi online che dell´intero ambito dell´eGovernment.  
   
   
ROMA: I GIOVANI FANNO IMPRESA CON LA ROBOTICA  
 
Roma, 25 marzo 2015 - Alla Romecup sono già visibili gli effetti del modello di “acceleratore giovanile” lanciato dalla Fondazione Mondo Digitale. Focus sulle start up romane under 30. Convegno di apertura il 25 marzo alle ore 10 presso Iis L. Da Vinci di Roma (via Cavour 258). Dal 25 al 27 marzo torna nella Capitale la nona edizione della “Romecup 2015, l’eccellenza della Robotica a Roma”, con la collaudata formula del multi evento: gare, laboratori, area dimostrativa e convegno. In gara 100 squadre provenienti dalle scuole di 11 regioni italiane. Torna a gareggiare anche la scuola campione del mondo in Brasile. Nell’area espositiva le start up innovative create dai giovani e le esperienze di alternanza scuola lavoro costruite su droni e robot. La Romecup partecipa alle campagne europee Get Online Week 2015 e Grand Coalition for Digitale Jobs. Rai Cultura è media partner della manifestazione. Non c’è disallineamento con il mondo del lavoro per i giovani che sperimentano la robotica educativa a scuola, perché acquisiscono conoscenze, sviluppano competenze e mettono in pratica valori fondamentali, che sono strategici per lavorare nel 21° secolo. E quando scelgono la strada imprenditoriale creano start up di successo, capaci di sperimentare originali forme di alternanza scuola lavoro e di creare occupazione. La Romecup 2015, nella capitale dal 25 al 27 marzo, propone un percorso inedito alla scoperta delle straordinarie opportunità occupazionali offerte dalla robotica industriale e di servizio, uno dei pochi settori in espansione, perché sa investire sulla scuola. Secondo i dati dell’International Federation Robotics (Ifr) nel 2014 sono stati venduti oltre 200mila robot industriali, stabilendo un nuovo record. Negli ultimi anni un milione di robot industriali in funzione hanno prodotto quasi tre milioni di posti di lavoro. Per il biennio 2015-2017 è previsto un incremento annuo del 12 per cento. Elettronica di consumo, cibo, energia solare e eolica, e produzione di batterie avanzate sono tra i settori in maggiore espansione, dove sarà più evidente l´impatto positivo dei robot industriali per l´occupazione. Ma è soprattutto la robotica di servizio a registrare la crescita più significativa, settore che la Romecup segue da sempre con particolare interesse per le sue ricadute inclusive sulle persone più fragili, come anziani e persone con disabilità. Entro il 2017 la vendita di robot di servizio sarà in grado di generare un fatturato di 20 miliardi di dollari. Oltre 30 milioni di robot di servizio saranno acquistati per uso personale. Sono dati che segnalano enormi opportunità di crescita e nuovi posti di lavoro “creati” dai robot per i giovani. Per raccontare alla Romecup la storia di successo della robotica, asse di sviluppo strategico per le politiche di smart specialization, quest’anno è stata scelta una scuola al centro di Roma, l’istituto d’Istruzione superiore Leonardo Da Vinci, in via Cavour 258, a due passi dal Colosseo. La nona edizione della manifestazione si apre mercoledì 25 marzo, alle 10, con il convegno “Robotica, start up e tecnologia per il lavoro”, articolato in due sessioni con un confronto serrato tra studenti, start up innovative, centri di ricerca, università e aziende. Cinque le idee imprenditoriali selezionate tra le scuole, che presentano progetti e prototipi con l’originale formula comunicativa dell’elevator pitch. In contemporanea, sempre alle 10, apre l’area espositiva e cominciano le gare che proseguono fino alle 17 e la mattina successiva fino alle 13. Venerdì 27 marzo, alle 9.30, appuntamento in Campidoglio per le fasi finali delle competizioni e la cerimonia di premiazione, prevista per le 12.30. La Romecup è promossa dalla Fondazione Mondo Digitale con il patrocinio di Regione Lazio e Ambasciata americana a Roma, il supporto di Enea, Media Direct /Campus Store, Robotics 3D, Sharebot, C2 Group e Paleos, in collaborazione con Città Educativa di Roma e Palestra dell’Innovazione. Media partner è Rai Cultura. La Romecup partecipa alle campagne europee Get Online Week 2015 e Grand Coalition for Digitale Jobs (e-Skillsforjob 2015). Prove Di Smart City: Scuola E Robot Al Centro Della Città Convegno (25 marzo ore 10, Iis L. Da Vinci): due ore di confronto tra studenti, start up innovative, imprese, centri di ricerca, università e reti hitech con il convegno “Robotica, start up e tecnologia per il lavoro”, articolato in due sessioni che vedono le scuole protagoniste. Nella sessione “Work robotics” intervengono Irene de Angelis Curtis, dirigente scolastico dell’Iis L. Da Vinci, Paolo Masini, assessore di Roma Capitale (Scuola, Infanzia, Giovani, Partecipazione dei Cittadini), Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale, Elizabeth M. Mckay, Office of Public Affairs Embassy of the United States, e Afonso Molina, professore di Strategie delle tecnologie all’Università di Edimburgo e direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale. Cinque le idee imprenditoriali selezionate tra le scuole, che presentano progetti e prototipi con l’originale formula comunicativa dell’elevator pitch. Ne discutono gli sturtupper di otto imprese innovative: Corrado Cervellati di Spaceexe, Alex Benfaremo di Apio, Benedetta Magri di Horus Technology, Daniele Lombardo di Behaviour Labs, Pietro Graceffa di Cloud Cam, Nicola Formicola di Air Movie Lab, Luca Panebianco di 3D Svs e Paolo Cirinei di Robotics 3D. La seconda sessione “Un futuro per i giovani nell’alta tecnologia?” è moderata da Claudio Moriconi, responsabile del Laboratorio di robotica dell’Enea. Intervengono Chiara Petrioli (Dipartimento di Informatica Sapienza Università di Roma), Alessandra Tedeschi (Deep Blue srl), Marco Ceccarelli (Università degli studi di Cassino), Andrea Del Sole (Arakne srl), Daniele Carnevale (Università Roma Tor Vergata). Competizioni (25 e 26 marzo Iis L. Da Vinci e 27 marzo Campidoglio): per il 9° Trofeo Internazionale Città di Roma di Robotica le categorie in gara sono Soccer (primary/secondary), Dance (primary/secondary), Rescue (primary/secondary), Explorer (junior/senior) e Cospace Theatre. Per le selezioni nazionali Robocup Junior 2015 (dal 17 al 23 luglio a Hepei in Cina) la categoria in gara è Soccer (primary/secondary). Finali e premiazione l’ultimo giorno in Campidoglio. Laboratori (25 e 26 marzo Iis L. Da Vinci): studenti di scuole di ogni ordine e grado hanno a disposizione più di 20 diverse tipologie di laboratori interattivi per scoprire la robotica e le sue numerose applicazioni: dalle prime esperienze di coding per i principianti ai programmi di simulazione e automazione industriale. E non mancano i laboratori dedicati all’Anno internazionale della luce, proclamato dalla Nazioni Unite. Per la prima volta due laboratori sono riservati ai docenti: la tappa romana del tour Nao e il workshop sul coding a scuola. Area Dimostrativa (25 e 26 marzo Iis L. Da Vinci): aziende, centri di ricerca, università e scuole di ogni ordine e grado portano l’eccellenza italiana della robotica a Roma animando 50 stand con prototipi industriali e di servizio. Si può così scoprire come funziona un robot sottomarino programmato per il monitoraggio ambientale o un robot badante che si occupa di assistenza agli anziani. Numerosi i prototipi realizzati dalle start up innovative, dal parastinco per il “calcio aumentato” agli occhiali che catturano la realtà per ipovedenti. Esibizioni Di Robot Umanoidi (27 marzo ore 10, Campidoglio Sala della Protomoteca): sono curate dal Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale "Antonio Ruberti" (Diag) dell’Università Sapienza di Roma che alla Palestra dell’Innovazione sta sperimentando con successo un originale modello di orientamento universitario con i liceali, per promuovere la scelta di facoltà scientifiche (in Italia solo 13,2 laureati ogni mille residenti 20-29enni, contro una media Ue28 del 17,1). Finali E Cerimonia Di Premiazione (27 marzo, Campidoglio Sala della Protomoteca): il terzo giorno si tengono in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca, le fasi finali delle competizioni (ore 10-12) e la cerimonia di premiazione delle squadre vincitrici (ore 12.30). Vengono assegnati nove premi, uno per ogni categoria in gara. Www.mondodigitale.org  / www.Romecup.org    
   
   
BANDA LARGA: A CONFRONTO CON FORUM CONSUMATORI IMPRESE FVG  
 
Udine, 25 marzo 2015 - "L´autostrada della contemporaneità, ovvero l´infrastruttura di banda larga, raggiungerà tutte le sedi comunali del Friuli Venezia Giulia entro il 2015: questo è il termine che ci siamo imposti per la conclusione del progetto Ermes". Lo ha confermato l´assessore regionale alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro, intervenuta stamattina nella sede Regione a Udine al tavolo di confronto indetto dal Forum Consumatori Imprese Fvg ed intitolato "Internet ultra veloce in tutta la regione si può!". L´assessore ha ricordato gli ultimi dati di avanzamento del programma Ermes (Excellent Region in a Multimedia European Society) che nell´ultima settimana ha raggiunto i 1.301 chilometri di infrastruttura su un totale di 1679 chilometri previsti e 209 chilometri di infrastruttura per la cablatura delle zone industriali su un totale di 695 chilometri previsti. La scorsa settimana sono state anche attivate sulla rete regionale in fibra ottica la Comunità Montana in comune di Gemona e la Protezione civile in comune di Paluzza; complessivamente sono 152 i comuni collegati e 375 le sedi utente attivate. "L´infrastrutturazione digitale è un´opera complessa che ha richiesto l´ottenimento di oltre 1000 autorizzazioni tecnico amministrative per l´attraversamento del territorio", ha ricordato Santoro, aggiungendo che "la competitività che la banda larga consente di raggiungere è ora una realtà in alcune scuole della regione, dove prima non era possibile sfruttare appieno le potenzialità della multimedialità nella didattica, o nelle vallate in cui sono state avviate operazioni di marketing territoriale prima impensabili". Al tavolo di confronto hanno preso parte diversi portatori di interesse tra cui enti pubblici, associazioni di categoria e imprese (Università di Udine, Anci Fvg, Federconsumatori, Autoservizi Fvg Spa, Inasset srl, Comune di Polcenigo, Insiel Spa, Ncs Group srl, Comunità montane, Autovie Venete Spa, Confindustria Udine, Confcommercio Udine, Adiconsum Fvg, Federfarma Fvg, Spin Spa, A2a Spa, Confartigianato Fvg, Casa del Consumatore Fvg, St Group Spa, Camera di Commercio di Udine, Consorzio per lo sviluppo industriale di Tolmezzo) con l´obiettivo di fare un punto sullo stato di attuazione delle infrastrutture informatiche e sulla digitalizzazione. Per la presidente di Forum Consumatori Imprese Fvg, Barbara Puschiasis, si è trattato di un confronto proficuo che, a distanza di un anno dalla prima convocazione di un analogo forum, ha posto in evidenza il positivo stato di avanzamento del progetto Ermes, sui cui tempi Puschiasis si è dichiarata soddisfatta; mentre vanno approfonditi i termini e le modalità per la connessione alla fibra ottica da parte di tutti i privati cittadini e le imprese. Su questo punto Santoro ha annunciato che "entro l´estate completeremo la cessione della fibra ottica eccedente l´uso pubblico, al mercato privato, nei 17 comuni che hanno sostenuto il progetto pilota per testarne l´appetibilità. Questo consentirà di raggiungere i cittadini più velocemente". Da Santoro un invito alla collaborazione: "Se alla Regione spetta l´intervento strutturale, a Federconsumatori e al mondo imprenditoriale - ha indicato l´assessore - spetta agire per una grande operazione culturale e di formazione per far comprendere anche a coloro che ancora vivono un gap digitale che interoperabilità e accesso rapido ai dati consentono lo sviluppo di imprese e la creazione di nuovi posti di lavoro".  
   
   
MERCATI, LOMBARDIA: CONTROLLO AUTORIZZAZIONI AMBULANTI VIA SMARTPHONE  
 
Milano, 25 marzo 2015 - "Continua l´impegno di Regione Lombardia per mettere gli ambulanti nelle condizioni di agevolare i loro adempimenti e per consentire alla Polizia Locale di compiere controlli in modo semplice e immediato, grazie al supporto della tecnologia". Lo ha detto Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, commentando la fine della fase di sperimentazione, durata circa un mese, dell´applicativo informatico che gestisce la lettura del Qrcode sui documenti identificativi degli ambulanti. Finalità Progetto - Il progetto, che ha coinvolto quattro Comuni, i rispettivi comandi di Polizia Locale, le associazioni di categoria e centinaia di operatori, è finalizzato all´introduzione del Qrcode, il codice a barre bidimensionale che può essere letto mediante strumenti di comunicazione mobile, sulla Carta di esercizio e sulla Attestazione annuale, le due principali documentazioni che contengono i dati delle imprese con i relativi titoli autorizzativi e che attestano l´assolvimento degli obblighi dell´operatore dal punto di vista amministrativo, fiscale, previdenziale e assistenziale. I Benefici - "I benefici raggiunti attraverso l´introduzione del Qrcode - ha spiegato Parolini - sono evidenti sia in termini di semplificazione per gli operatori, che potranno evitare di stamparsi i documenti ogni qualvolta intervenga un aggiornamento, sia in termini di facilitazione dei controlli per le Forze dell´ordine, che attraverso un click sul telefonino possono verificare in tempo reale i dati dell´ambulante". "Il nuovo sistema - ha aggiunto - costituisce anche un importante strumento di lotta all´abusivismo, perché tutte le informazioni sono criptate e custodite in una database informatizzato, che non può essere modificato, copiato e alterato". Impegno Contro Abusivismo E Contraffazione - "L´assessorato al Commercio - ha rimarcato Parolini - negli ultimi anni ha introdotto diversi strumenti per il contrasto all´abusivismo e alla contraffazione, che si stanno rivelando molto utili per il comparto. L´abnegazione e l´impegno degli ambulanti onesti vanno tutelati e preservati attraverso la creazione di un contesto condiviso di legalità, perché con il loro lavoro rendono i mercati comunali elementi di attrattività del territorio e contribuiscono ad accrescere la qualità urbana delle nostre città". Prossimi Passi - "Considerando il successo che ha ricevuto questa sperimentazione e i riscontri positivi raccolti dai soggetti coinvolti - ha concluso l´assessore - i prossimi passi saranno rivolti a una maggiore sburocratizzazione e semplificazione, a una graduale estensione a tutti i Comuni della Lombardia del Qrcode, e allo studio di ulteriori strumenti innovativi per gli operatori a garanzia di professionalità, qualità e legalità per i consumatori". Comuni Coinvolti - I comuni dove è stata effettuata la sperimentazione sono: Milano (mercato di San Marco), Brescia (mercato Quartiere C. Abba), Lecco e Bovisio Masciago (Mb).  
   
   
TRENTO: SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA I° GRADO: INVARIATI I PARAMETRI PER L´ASSEGNAZIONE DI INSEGNANTI, IN ARRIVO IL CLIL  
 
Trento, 25 marzo 2015 - Se a livello nazionale la media supera le 20 unità, in Trentino il valore è di 17,9. Stiamo parlando della presenza media degli alunni nella scuola primaria e secondaria di I grado, tema di cui si è occupata stamani la Giunta approvando una delibera presentata dal presidente Ugo Rossi. Si tratta dei criteri per la formazione delle classi e per la determinazione dell’organico del personale docente nel primo ciclo di istruzione per l’anno scolastico 2015/2016. I parametri, rispetto all´anno scorso, sono sostanzialmente invariati. La novità sostanziale è invece l´arrivo in tutte le classi terze della scuola primaria dell’insegnamento con modalità Clil, su cui poggia come noto il Piano Trentino Trilingue. “I criteri di formazione delle classi, in via di adozione per il prossimo anno scolastico, rispettano le impostazioni seguite gli scorsi anni – sottolinea il presidente Rossi - . I dati aggiornati relativi all’anno in corso evidenziano che nella nostra provincia la media di alunni per classe nella scuola primaria è di 17,9, ben al di sotto della media nazionale che riporta i valori 20 e 23 rispettivamente per la primaria e per la secondaria di I grado. In un’ottica di continuità nella qualità del servizio, il provvedimento approvato oggi, intende mantenere lo standard elevato che caratterizza la nostra offerta formativa”. La deliberazione stabilisce le direttive per la determinazione dell’organico del personale docente e i criteri per la formazione delle classi nel primo ciclo di istruzione. Vengono confermate, come dicevamo, le impostazioni parametriche per la dotazione organiche degli anni scorsi. La principale novità rispetto all’anno scolastico 2014/2015 deriva dall’applicazione del Piano Trentino Trilingue il quale dispone che, per l´anno scolastico 2015/2016, in tutte le classi terze della scuola primaria venga introdotto l’insegnamento con modalità Clil, con i relativi adeguamenti di organico. Garantite anche per il prossimo anno le risorse già stanziate quest´anno, vengono previste pertanto nel 2015/2016 nuove risorse-docenti per l´attuazione del Piano Trilinguismo in tutte le classi terze della scuola primaria (5 o 3 ore settimanali a seconda del fatto che ci sia o meno una pregressa esperienza di plesso nell´attuazione della metodologia Clil). Per la programmazione delle attività in Clil sono previste inoltre risorse-docenti fino a 10 ore settimanali per istituto, secondo una gradualità stabilita dall´amministrazione provinciale. La versione integrale della delibera con allegato sarà consultabile a partire da mercoledì 25 marzo 2015 sul portale della scuola trentina all’indirizzo www.Vivoscuola.it    
   
   
SCUOLA: AL VIA IN TRE ISTITUTI SUPERIORI DI MILANO ‘TI AMO SE TI RISPETTO’, IL PROGETTO DELL´ASSOCIAZIONE ´FERMATI OTELLO´ PER PREVENIRE LA VIOLENZA UN´INIZIATIVA IMPORTANTE PER SENSIBILIZZARE I GIOVANI, RENDERLI PIÙ CONSAPEVOLI E PRONTI AD AFFRONTARE COMPORTAMENTI VIOLENTI"  
 
Milano, 25 marzo 2015 – I giovani sono consapevoli dell’importanza della questione della violenza nelle relazioni interpersonali e intendono affrontarla. È quanto emerge dalla ricerca realizzata in tre scuole superiori milanesi nell’ambito del progetto educativo “Ti amo se ti rispetto” dell’associazione Fermati Otello, per prevenire la violenza di genere. Il percorso, patrocinato e sostenuto dal Comune di Milano, è iniziato lo scorso dicembre e ha coinvolto gli studenti di tre scuole superiori della città, una classe del terzo anno dell’Istituto professionale Bertarelli, due classi, una terza e una quarta, del Liceo scientifico Virgilio e tre classi del quarto anno del Liceo scientifico Alessandro Volta. Il progetto prevede due fasi: la prima, già realizzata, è un’indagine esplorativa sulla percezione della violenza da parte delle ragazze e dei ragazzi, mentre la seconda prevede un lavoro di formazione in classe con tre incontri in aula, condotti da psicoterapeute. Questa fase comincerà a fine marzo e terminerà a giugno. “L’amministrazione Pisapia – ha dichiarato la delegata del Sindaco alle Pari Opportunità Francesca Zajczyk - è orgogliosa di sostenere questa iniziativa di sensibilizzazione contro la violenza. ‘Fermati Otello’ è una realtà che lavora sul territorio con entusiasmo sulle tematiche di genere, rivolgendosi con particolare attenzioni ai più giovani, rendendoli protagonisti attivi e consapevoli. Colpisce che nella ricerca effettuata tra gli studenti ricorra molto spesso nelle loro risposte la questione dell´aggressività nelle relazioni interpersonali: ciò mostra un grado significativo di consapevolezza, che appartiene in una buona percentuale anche ai maschi, e che ci auguriamo che, quindi, possa trasformarsi positivamente anche nella pratica quotidiana”. “Un progetto importante - spiega l’assessore all’Educazione e Istruzione Francesco Cappelli - perché ha il nobile obiettivo di cambiare la cultura di genere nella nostra società, e non solo quella. Insegnare ai ragazzi cos’è la violenza, come si manifesta e come si esercita renderà questi giovani degli adulti più consapevoli e pronti a evitare di esercitare e subire comportamenti violenti. Educare le giovani generazioni al rispetto per l’altro, che sia donna, uomo, omosessuale, straniero oppure di un´altra religione è la regola base per vivere civilmente”. “Questo progetto - afferma Angelica Vasile, presidente di Fermati Otello – è l’anima della nostra associazione ed è per questo che siamo nati”. “Siamo convinti – dichiara Fernanda Sibilio, responsabile del progetto - che la prevenzione nelle scuole sia il modo più efficace per affrontare il problema della violenza nelle relazioni, alla radice”. “L’indagine – spiega Linda Gobbi Morace, responsabile della ricerca - è stata accolta con partecipazione dagli studenti, tanto che in alcuni questionari è stata ritrovata la frase ´grazie per averci permesso di parlare di questi temi´. È emerso da parte degli studenti un bisogno di lavorare insieme per affrontare una questione che li riguarda da vicino”. La parte iniziale del progetto ha coinvolto 138 studenti, che hanno compilato in forma anonima un questionario sulla percezione della violenza. Il primo dato della ricerca che colpisce è l’immaginario comune per ragazzi e ragazze nei confronti degli atteggiamenti violenti in termini di fisicità e sessualità. Lo scarto invece aumenta quando si ragiona sulle espressioni verbali, ad esempio sulle battute a sfondo sessuale. In questo caso le ragazze si dimostrano più sensibili alla violenza espressa verbalmente, indicata dal 39,6% dalle ragazze e dal 30,6% dei maschi. Questo significativo scarto indica che il problema si annida ancora in una cultura che continua a non sancire o condannare il linguaggio maschile offensivo nei confronti delle donne e che troppo spesso viene ancora considerato come uno scherzo, una battuta o addirittura una lusinga. Le ragazze lo colgono e lo subiscono, i ragazzi lo alimentano, considerandolo in qualche modo naturale. Questa riflessione è avvalorata anche dalle risposte sull’auto-percezione e il giudizio sui motivi per i quali si agisce adottando apprezzamenti e battute a sfondo sessuale, contatti fisici ai limiti della molestia e prese in giro sui social network: l’abbigliamento e il trucco da parte delle ragazze sembrano “giustificare qualche volta” comportamenti di questo tipo per ben il 63,8% dei maschi contro il 46,1% delle ragazze. Inoltre il 21,2% delle ragazze afferma che “bisogna stare attenti a come ci si veste o ci si trucca”. Viceversa, per le ragazze, un certo abbigliamento o una cura estetica particolare da parte dei ragazzi, induce a giustificare un loro apprezzamento verbale (70,2%) e solo una minima parte del campione (17,0%) arriverebbe a giustificare una presa in giro, anche con battute a sfondo sessuale. È in questa dimensione sottile e delicata che l’educazione deve intervenire, nella speranza di prevenire i pensieri – ancor prima che i comportamenti – offensivi e prevaricatori nei confronti delle donne. Dall’indagine sono emersi altri dati, come ad esempio la maggiore sensibilità dei ragazzi nel considerare il tema dell’aggressività nella relazione con le persone. In questo senso i ragazzi si dimostrano assai più sensibili delle loro coetanee: il 34,1% dei maschi dichiara che la violenza ha soprattutto a che fare, appunto, con l’aggressività interpersonale, rispetto al 22,6% delle femmine, che lo considera un problema rilevante. Essendo proprio i maschi a produrre maggiormente comportamenti aggressivi, ma anche osservare e subire violenza, sono essi stessi a segnalare il problema: vittime e carnefici di relazioni apertamente conflittuali, violente e aggressive. Il dato di una sostanziale parità nelle risposte tra ragazzi e ragazze si ritrova anche quando si affronta il tema della violenza subìta: la domanda “ho subito qualche volta violenza” è stata confermata dal 50,0% dei maschi e dal 50,9% delle femmine. Colpiscono, inoltre, i luoghi e le occasioni indicati come teatro dell’aggressività. Non solo lo stadio (53,6%) o le manifestazioni di piazza (46,4%), ma anche discoteche e pub (30,0%), che sono solitamente luoghi di divertimento. L’esperienza di ricerca segnala un ulteriore elemento di riflessione: le giovani generazioni incontrano “la violenza” quotidianamente. Infatti all’84,7% degli intervistati (spesso 78,8 qualche volta e 5,9% spesso) è capitato di assistere a episodi di violenza. Si è trattato soprattutto di azioni fisiche (75,9%), secondariamente di espressioni verbali (64,2%) e nel 10,2% dei casi di episodi che riguardavano la sfera sessuale. La reazione prevalente è stata quella dello “spavento” nel caso di azioni fisiche, e del “silenzio” nel caso delle espressioni verbali violente (35,8%). Ed emerge una tenue predisposizione a coinvolgere i presenti o chiedere aiuto. In particolare dall’indagine è emersa l’esigenza da parte degli studenti di affrontare la questione violenza, che coinvolge tutti gli studenti. In particolare le ragazze desiderano far comprendere il “senso dell’offesa”, anche delle battute, che non devono essere considerate uno scherzo, mentre i ragazzi dichiarano di aver assistito e di subire episodi di violenza, tanto quanto (anche se in misura leggermente inferiore) le loro compagne di classe. Tutti chiedono di offrire occasioni di approfondimento (54,8%), parlarne di più per far emergere il problema (40,7%), lavorare insieme, uomini e donne, per fare dei passi avanti (36,8%) e agire concretamente nel quotidiano (36,0%). Tutte le informazioni sul sito www.Fermatiotello.it    
   
   
VENETO: NEL 2014 SONO STATI 977 I GIOVANI CHE IN VENETO HANNO FATTO ‘PICCOLI LAVORI’ ESTIVI  
 
Venezia, 25 marzo 2015 - In Veneto i tirocini estivi sono una realtà consolidata: dal 2002 la Regione ha promosso e finanziato la realizzazione di stage estivi di orientamento per gli studenti frequentanti le terze e quarte classi della scuola secondaria di Ii grado, che si svolgono nel periodo di interruzione dell’attività di didattica, da giugno a settembre. Queste azioni si affiancano alle altre, con valenza prevalentemente didattica, di alternanza scuola - lavoro previste nei Cfp e negli Istituti professionali e tecnici. Sono circa 1.000 gli studenti che ogni anno utilizzano questa opportunità, svolgendo un periodo di uno o due mesi in azienda per sperimentare concretamente cosa significhi lavorare fianco a fianco con professionisti, operai e impiegati delle imprese e degli enti pubblici veneti. “Toccare con mano il lavoro è utile sia come momento formativo, sia per la miglior definizione del percorso di studi dei giovani – afferma l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan –, per questo la Regione stanzia circa 300 mila euro l’anno per consentire ai giovani di ottenere una borsa di studio per il lavoro estivo”. Sono interessati tutti i percorsi scolastici: nel 2014 l’esperienza è stata svolta principalmente dagli studenti degli Istituti tecnici, da quelli degli Istituti professionali ma anche dagli studenti dei licei. “Il progetto funziona grazie alla collaborazione consolidata con le scuole e le imprese venete, sempre sensibili ed attente – evidenzia Donazzan –: lo scorso anno sono state 78 le scuole superiori aderenti, 977 i giovani partecipanti e circa 900 le aziende, di tutti i settori, che hanno ospitato almeno un tirocinante”. Dal monitoraggio che viene condotto annualmente emerge un generale apprezzamento dell’iniziativa: le imprese ottengono un piccolo aiuto nella loro attività e partecipano alla formazione dei giovani; le scuole, dal canto loro, riescono a far svolgere un’esperienza importante agli studenti e approfondiscono il loro rapporto con il tessuto economico circostante. Il giudizio complessivo degli operatori coinvolti è lusinghiero, considerato che mediamente i tutor aziendali intervistati danno un voto di 6,23 in una scala da 1 (minimo) a 7 (massimo), mentre quello dei tutor scolastici è di 6,00. “Il Governo Renzi ama stupire con le chiacchiere – afferma infine Donazzan riferendosi alla polemica scatenata dal Ministro Poletti sulla durata delle vacanze estive degli studenti italiani – e scopro con piacere che in questi anni ho sempre anticipato con i fatti gli interventi che questo Esecutivo promette di attuare anche nel lavoro estivo”.  
   
   
BOLZANO: SCUOLA PRIMARIA "ALEXANDERLANGER" SEGNALE VERSO SOCIETÀ PLURILINGUE  
 
Bolzano, 25 marzo 2015 - Aperta il 1° settembre 2014 in piazza Montessori nel quartiere Firmian a Bolzano, la Scuola primaria "Alexander Langer", è stata inaugurata ufficialmente il 23 marzo alla presenza delle autorità comunali, provinciali, scolastiche, nonché dei rappresentanti dei responsabili dell´edilizia e dei progettisti e costruttori. Accanto al sindaco Luigi Spagnolli e ad alcuni assessori comunali, hanno partecipato alla cerimonia anche gli assessori provinciali alla scuola Christian Tommasini e Philipp Achammer, accompagnati dai rispettivi Intendenti scolastici, Nicoletta Minnei e Peter Höllrigl. Nel nuovo edificio scolastico, un´opera architettonica moderna dalle grandi vetrate, trova spazio la scuola elementare in lingua italiana, che fa capo all´Istituto comprensivo Bolzano 2-Don Bosco, ed anche una sezione dell´Istituto comprensivo in lingua tedesca - Schulspregel Bozen/europa. 160 i bambini che frequentano la nuova scuola primaria, in 10 classi in lingua italiana e 5 classi in lingua tedesca. Gli alunni di madrelingua italiana e tedesca, accanto alle lezioni nella propria lingua madre ed in inglese, svolgono attività in comune, condividono spazi e hanno gli stessi orari. L´assessore provinciale all´istruzione e formazione in lingua italiana Christian Tommasini, da parte sua, rivolto agli alunni, ha spiegato loro che il compito dei responsabili politici è quello di cercare di farli crescere cittadini attivi, consapevoli e plurilingui e proprio per questo è importante che la scuola, italiana e tedesca, offra la possibilità di stare assieme e di svolgere attività assieme. L´intento, infatti, come hanno posto in evidenza i rispettivi dirigenti scolastici, Paolo Lorenzi e Heidi Niederkofler, è quello di realizzare di fatto una proposta didattica inclusiva, trasversale alle diverse lingue e culture presenti nel quartiere, in modo tale da far divenire la scuola stessa punto di comunità e aggregazione. La proposta si pone in sintonia con il pensiero del politico altoatesino scomparso Alexander Langer, al quale la scuola è stata intitolata. Alla cerimonia di oggi era presente anche la vedova di Langer, Valeria Malcontenti. Da parte sua l´assessore provinciale all´istruzione in lingua tedesca Philipp Achammer, prendendo in prestito un verso di una delle canzoni cantate dagli alunni, ha detto che la scuola è di più: un luogo d´incontro, di scambio e di rispetto reciproco, augurando a tutti che la scuola sia aperta al suo interno nei confronti di tutti senza alcuna distinzione di provenienza e che lo sia anche verso l´esterno per essere comunità. Il passo compiuto con l´inaugurazione della Scuola primaria "Alexander Langer" è pertanto importante. Per far crescere la convivenza, come ha detto il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli è rilevante che i bambini andando a scuola crescano assieme consapevoli delle radici diverse, ma anche di quelle comuni, è importante per il futuro della comunità. A queste considerazioni si sono allacciati gli intendenti scolastici per la scuola in lingua italiana e per quella in lingua tedesca, Nicoletta Minnei e Peter Höllrigl. Per realizzare la scuola ci sono voluti circa dieci anni con un esborso di 9 milioni di Euro per la parte edile e di 1,5 milioni di Euro per gli arredi. Dai responsabili tecnici dell´opera è stata sottolineata l´ottima sinergia fra uffici comunali e provinciali in sede di concretizzazione del complesso scolastico, realizzato su progetto dell´arch. Matteo Scagnol.  
   
   
SCUOLA IN LOMBARDIA: GIOVANI USINO VACANZE ESTIVE PER AVVICINARSI MONDO LAVORO  
 
 Milano, 25 marzo 2015 - "Ha ragione il Ministro Poletti quando sostiene che occorre dare ai giovani e agli studenti l´opportunità di effettuare esperienze di lavoro e di contatto con il mondo dell´impresa anche durante la pausa estiva". E´ il commento dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Valentina Aprea. Continuita´ Scuola-lavoro - "Da sempre sostengo la necessità di considerare il mondo del lavoro - ha spiegato l´assessore Aprea - in continuità con quello della scuola e non nettamente separati. Non si sta parlando di ridurre le vacanze degli studenti e degli insegnanti, quanto di fornire agli studenti la possibilità di entrare in contatto con il mondo delle imprese, attraverso tirocini estivi e percorsi di alternanza, che possano costituire anche esperienze di orientamento per chi dovrà scegliere il proprio percorso di istruzione e formazione secondaria o l´Università o altri percorsi di istruzione terziaria". Inserimento In Tessuto Produttivo E Contrasto A Dispersione - "Fare esperienze di lavoro mentre si frequenta la scuola - ha concluso l´assessore Aprea - può avere la duplice valenza di facilitare gli inserimenti nel tessuto produttivo e contrastare la dispersione scolastica. È arrivato il momento di riconoscere e promuovere definitivamente la valenza formativa del lavoro".  
   
   
LAZIO: VIAGGIO DELLA MEMORIA 2015: STANNO PER PARTIRE PIÙ DI 450 RAGAZZI  
 
Roma, 25 marzo 2015 - Si è concluso ieri al l´Istituto Galileo Galilei di Roma il ciclo preparatorio con ragazzi delle scuole del Lazio che stanno per partire per il Viaggio della Memoria. All’incontro hanno partecipato anche Sami Modiano, che fu deportato all’età di 13 anni, e Carlo Verdone, un personaggio simbolo per Roma che ha scelto di venire a parlare ai ragazzi. Quest’anno oltre 450 persone al Viaggio della Memoria. Al viaggio parteciperanno anche i sopravvissuti a questo orrore, uomini e donne che 70 anni fa erano ad Auschwitz e Birkenau da deportati, e che ogni anno accompagnano i ragazzi in questi luoghi per raccontare la tragedia che hanno vissuto. “Un popolo che perde la memoria è un popolo malato che ha paura di tutto, ha paura di se stesso, non sa come comportarsi- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: Carlo è un simbolo di Roma, in quel campo morirono tanti romani e ci ha fatto il regalo di venire a parlare a dei ragazzi che, 70 anni dopo, tornano lì anche per dire che il nazifascismo ha perso. Questo e´ il 70esimo anno della liberazione di Auschwitz e va ricordato e sottolineato non con celebrazioni e basta ma tornando a costruire buona memoria"- ha detto ancora Zingaretti. “Alla fine non avrete voglia di parlare quando uscirete da lì ma avrete molta voglia di riflettere– lo ha detto Carlo Verdone , rivolgendosi ai ragazzi. La prima domanda che vi farete- ha aggiunto Verdone- è: ‘Come è possibile arrivare a un vertice cosi alto di male? La memoria è amare la vita, distinguere quello che è stato il bene e quello che è stato il male”.  
   
   
"GUIDA LA VITA": PREMIATE IN UMBRIA LE SCUOLE VINCITRICI DEL CONCORSO REGIONALE SULLA SICUREZZA STRADALE CHE HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI OLTRE DUEMILA STUDENTI  
 
Perugia, 25 marzo 2015 - 7 comuni dell´Umbria, 18 istituti scolastici con 99 classi e ben 2055 studenti: sono questi i numeri estremamente positivi del Concorso "Guida la Vita", un percorso didattico di educazione alla sicurezza stradale, importante momento di prevenzione e formazione dei futuri utenti della strada, promosso dall´Associazione Elba Onlus in collaborazione con la Regione dell´Umbria, l´Ufficio Scolastico regionale e la Polizia Stradale, che si è svolto nella nostra regione nelle settimane scorse e che questa mattina, martedì 24 marzo, si è concluso nel Salone d´Onore di Palazzo Donini a Perugia, con la premiazione delle scuole vincitrici. "Un´iniziativa molto importante – ha affermato l´assessore regionale alla sicurezza stradale Stefano Vinti - che permette di avvicinare i giovani a questi temi e dunque a diffondere la ‘cultura´ della sicurezza stradale". Al concorso, che è stato illustrato dalla presidente dell´Associazione El.ba., Elisabetta Bedini, alla presenza del vice Questore di Perugia, Maria Antonietta Vinti, hanno partecipato studenti provenienti da Perugia, Terni, Città di Castello, Castiglion del Lago, Foligno, Todi e Gubbio (città dalla quale è partita l´iniziativa giunta alla sua settima edizione). Le due classi vincitrici, tra le 10 che hanno inviato i propri lavori video dedicati appunto al tema della sicurezza stradale, sono la 4° A S-moda dell´istituto Cavour Marconi Pascal di Perugia e la 4° A Inf. Dell´istituto Rosselli Rasetti di Castiglion del Lago. A loro, oltre una pergamena, la possibilità di trascorrere una giornata nel circuito di Misano dove potranno partecipare ad un corso di guida in sicurezza. "Nonostante i dati negativi del 2013, quando gli incidenti stradali in Umbria hanno determinato 61 morti e 3.447 feriti, con un costo sociale di 338,8 milioni di euro - ha sottolineato l´assessore Vinti - l´evoluzione della sicurezza stradale regionale di medio e lungo periodo nella nostra Regione continua ad essere pienamente allineata con l´obiettivo di miglioramento indicato dalla Commissione europea (dimezzamento, entro il 2020, del numero di morti rilevati nel 2010). Piuttosto, i dati del 2013 costituiscono un chiaro segnale di instabilità del processo virtuoso che è stato avviato nella regione a partire dai primi anni del 2000. Inoltre, se il processo di riduzione delle vittime degli incidenti stradali presenta indubbi aspetti positivi ed è in linea con l´obiettivo di sicurezza stradale comunitario, non altrettanto si può dire dello stato della sicurezza stradale: i tassi di mortalità e ferimento restano comunque superiori a quelli rilevati nelle regioni italiane più virtuose e, ancor più, rispetto a quelli fatti registrare dalle regioni di altri Paesi della Ue che hanno raggiunto le migliori prestazioni di sicurezza stradale". Il quadro può essere meglio interpretato tenendo conto del fatto che l´Umbria fa registrare un volume di traffico procapite più elevato della media nazionale (da +30% nel 2010 a +10% nel 2007, per tornare a +30% nel 2011). Il maggiore volume di traffico procapite umbro è riconducibile sia alle caratteristiche geografiche della regione, sia alla struttura territoriale, che impone ai cittadini spostamenti più lunghi per accedere alle stesse occasioni di lavoro, agli stessi servizi e alle stesse occasioni di incontro e tempo libero, rispetto a regioni con una maggiore densità insediativa e una diversa struttura territoriale. L´aspetto di assoluto rilievo consiste però nel fatto che l´indice di vittime e di costo sociale per volume di traffico rilevato in Umbria è del tutto analogo a quello rilevato a livello nazionale. In altri termini, stando ai dati sul traffico resi disponibili dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella prima decade degli anni 2000, a parità di traffico il tasso di vittime e di costo sociale in Umbria è sostanzialmente eguale a quello nazionale. L´umbria, si legge nel Rapporto 2013, sembra aver iniziato una migrazione da un sistema di fattori di rischio di media intensità (analogo a quello nazionale) verso un sistema di fattori di rischio a minore intensità: la riduzione di lungo periodo delle vittime e del costo sociale in Umbria non è collegata ad una riduzione del volume della mobilità regionale ma ad un alleggerimento dei fattori che raccordano il volume di traffico e l´esposizione al rischio al numero e alla gravità delle vittime. A questo proposito è utile ricordare dal 2001 al 2013 la regione ha registrato una riduzione di morti pari al 48 per cento; una riduzione di feriti pari al 43 per cento (media nazionale: -31 per cento) e una riduzione di costo sociale pari al 44 per cento in meno (media nazionale: -37%). "Resta, naturalmente, ha concluso l´assessore Vinti, la pesante ipoteca costituita dall´evoluzione regressiva del 2013 e, in particolare, dalla elevatissima crescita del numero di morti. La questione centrale tuttavia non è se le tendenze individuate rappresentino in modo più o meno preciso l´evoluzione dei prossimi anni ma quali siano le politiche e le azioni di sicurezza stradale necessarie per consolidare i risultati positivi già acquisiti e per annullare le tendenze regressive indubbiamente presenti (come testimoniano i molti anni in cui il numero di vittime degli incidenti stradali non è diminuito ma è cresciuto). Così come va ribadito il dato che il maggior numero di incidenti viene rilevato non a causa delle cosiddette ‘stragi del sabato sera´ ma nell´abito lavorativo e cioè nel tragitto casa-lavoro e nei luoghi di lavoro".  
   
   
CAMBIAMENTI CLIMATICI E UOMO: UN CALDO FUTURO?  
 
Milano, 24 marzo 2015 - Nell’ambito della rassegna “Curiosamente - Aperitivi culturali a Villa Forno”, la Biblioteca di Ateneo di Milano-bicocca in collaborazione con il Centro culturale Il Pertini e il Comune di Cinisello Balsamo organizza un incontro sul tema dei cambiamenti climatici. Una passeggiata per capire l’origine del fenomeno, quali sono i suoi effetti oggi sul nostro ambiente e le prospettive future. Programma - Cambiamenti climatici ed Europa: dal passato al futuro - Valter Maggi, docente presso il Dipartimento di Scienze dell’ambiente e del territorio, spiegherà come nasce e come si evolve il fenomeno del cambiamento climatico. Parigi 2015: la svolta nella lotta ai cambiamenti climatici? Marco Grasso, docente del Dipartimento di sociologia e ricerca sociale, illustrerà quali sono le possibili strategie alternative per definire un accordo internazionale in grado di rispondere con efficacia e rapidità alle minacce poste dai cambiamenti climatici. Il Mare Mediterraneo e i cambiamenti climatici: passato, presente, futuro - Cesare Corselli, docente del Dipartimento di scienze dell’ambiente e del territorio e di scienze della terra, ci parlerà di una sfida che riguarda da vicino il nostro territorio: come i cambiamenti climatici rischiano di compromettere il magnifico ecosistema del Mediterraneo. Università di Milano-bicocca presso Villa di Breme Forno (edificio U46), in via Martinelli 23 Giovedì 26 marzo 2015 Ore 18.00 Cinisello Balsamo. Http://www.biblio.unimib.it/go/home/home/polo-di-biblioteca-digitale/curiosamente-aperitivi-culturali-a-villa-forno    
   
   
SINKHOLE ALL´ELBA, STANZIATI DALLA GIUNTA 220.000 EURO PER STUDIO PARTICOLAREGGIATO  
 
Firenze 25 marzo 2015 - 220.000 euro. Questa la cifra che la giunta regionale ha deciso di destinare alle indagini conoscitive particolareggiate e alla mappatura dei sinkhole, le voragini di sprofondamento nell´area del Piano nei comuni di Rio nell´Elba e Rio Marina all´isola d´Elba. Lo studio, sollecitato anche dai sindaci dei due comuni elbani per individuare le cause del fenomeno, avrà la durata di un anno e, sulla base delle indagini scientifiche che saranno effettuate (idrogeologiche, microgravimetriche e tomografico-geoelettriche in 3 dimensioni), fornirà le indicazioni necessarie per gli interventi di ripristino e messa in sicurezza dell´area. In particolare per quanto riguarda il tratto della Strada provinciale 26 dove si sono verificati i fenomeni e che risulta a tuttora impraticabile. "Abbiamo mantenuto l´impegno preso – afferma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi – e siamo riusciti a trovare le risorse necessarie per finanziare uno studio approfondito che consenta di capire le cause del fenomeno di sprofondamento che si è verificato all´Elba e garantire condizioni di sicurezza per gli abitanti. Un fenomeno per il quale ci siamo subito attivati, decretando la stato di emergenza regionale e finanziando alla provincia di Livorno una attività di monitoraggio con allertamento rapido da parte dell´università di Firenze per eventuali situazioni di rischio per la popolazione. La Regione è anche intervenuta realizzando un bypass provvisorio per garantire la viabilità nella zona". Sarà il comune di Rio Marina l´ente capofila per l´attuazione dello studio, così come deciso congiuntamente dalle due amministrazioni comunali.  
   
   
AMBIENTE: FVG, 78 MILIONI DI LAVORI PER DEPURAZIONE ACQUE  
 
Trieste, 25 marzo 2015 - Interventi per migliorare la depurazione delle acque per quasi 78 milioni di euro sono stati avviati in questi mesi in Friuli Venezia Giulia, grazie ad Accordi di programma quadro sottoscritti nel 2014 fra la Regione e il ministero dell´Ambiente. Lo ha ricordato l´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito, intervenendo oggi pomeriggio agli Stati generali Acque pulite organizzati a Roma dalla Presidenza del Consiglio dei ministri (Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche). Agli Stati generali, che sono stati aperti dal ministro dell´Ambiente Gianluca Galletti e dal viceministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, hanno partecipato diversi assessori regionali e responsabili di Enti pubblici che, nella sessione pomeridiana, si sono confrontati sul tema "Operazione acque pulite: depuratori, reti fognarie, collettori e acquedotti". "Quando ci siamo insediati un paio di anni fa - ha ricordato l´assessore Vito - abbiamo trovato una situazione impegnativa in questo settore, con due procedure di infrazione comunitarie aperte e una terza notificata. Ci siamo messi a correre e, grazie anche alla collaborazione con i ministeri dell´Ambiente e dello Sviluppo economico, siamo riusciti con gli Accordi di programma ad avviare gli interventi. Confidiamo di poter evitare le sanzioni comunitarie e soprattutto puntiamo a migliorare sostanzialmente la qualità delle nostre acque". Sara Vito ha anche sottolineato l´impegno dell´Amministrazione Serracchiani per il problema del rischio idrogeologico, un settore nel quale le risorse sono state triplicate per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, e per arrivare finalmente a un Piano di tutela delle acque, che mancava, e che adesso è nella fase di consultazione pubblica con l´obiettivo di approvarlo entro l´anno. Per quanto riguarda gli Accordi di programma, l´assessore Vito ha ricordato che le risorse di 78 milioni derivano in parte da fondi ministeriali, in parte da fondi europei e regionali e anche da proventi tariffari. Il primo dei due Accordi, firmato con il ministero il 26 marzo dello scorso anno, riguarda i lavori di adeguamento dell´impianto di depurazione di Servola (Trieste), per un importo di 52,5 milioni di euro, che saranno realizzati dalla società Agegasaps/amga (è imminente l´aggiudicazione dei lavori). Il secondo Accordo di programma porta la data del 31 ottobre 2014, con una dotazione di 25,4 milioni di euro con l´obiettivo di potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani in tre Ambiti territoriali: "Friuli Centrale", "Goriziano" e "Friuli Occidentale". Sono interessati numerosi Comuni: Cervignano, Carlino e San Giorgio di Nogaro; Grado; Pordenone, Porcia, Cordenons e Rivignano. Per quasi tutte le opere inserite in questo Accordo si è già arrivati alla fase di progettazione. È inoltre in fase di sottoscrizione un altro Accordo di programma che permetterà di finanziare il primo lotto delle opere di potenziamento del sistema di raccolta e depurazione delle acque a Staranzano (Gorizia), nell´Ambito "Orientale Goriziano".  
   
   
RIDUZIONE CONTRIBUTO AMBIENTALE PER ATTIVITÀ ESTRATTIVE: DA REGIONE UMBRIA UN NUOVO IMPEGNO PER LE IMPRESE  
 
Perugia, 25 marzo 2015 – "Riportando il contributo ambientale dovuto dalle imprese per le attività estrattive ai livelli del 2007, la Regione Umbria vuole andare incontro alle esigenze delle imprese stesse, fortemente penalizzate in questi anni dal perdurare della crisi economica": lo ha affermato l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, commentando l´approvazione da parte del Consiglio regionale nell´ambito della legge finanziaria dell´emendamento per la riduzione, con il ritorno ai livelli del 2007, del contributo ambientale per l´estrazione di materiale da cava. "L´emendamento approvato oggi – ha detto Rometti - si va ad aggiungere ad altri importanti provvedimenti presi in questi anni dall´amministrazione regionale a sostegno del settore delle attività estrattive che ha risentito, visto che è fortemente legato a quello delle costruzioni, della crisi economica". L´assessore, dopo aver ricordato, che la Regione ha adottato interventi normativi e di proroga delle autorizzazioni per i volumi di materiale non estratto, nonché la moratoria di due anni concessa dalla Regione per il versamento dei canoni di concessione dovuti per le annualità 2014 e 2015, che potranno essere effettuati a partire dall´annualità 2016, con rate annuali e l´aggiunta dei soli interessi legali, ha espresso l´auspicio che "con l´approvazione dell´ emendamento si possa sostenere in modo concreto un comparto, che seppur penalizzato negli ultimi anni, continua ad essere di grande importanza per l´economia regionale".  
   
   
SETTIMANA DELL’AMBIENTE VENETO. GLI EVENTI DI OGGI  
 
Venezia, 25 marzo 2015 - Si è aperta ieri con un evento al Vinitaly di Verona la manifestazione “Settimana dell’Ambiente Veneto”, promossa dalla Regione dal 23 al 29 marzo. Si rinnova quindi l’appuntamento di educazione ambientale ed informazione per sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo della scuola. L’iniziativa si articola da un lato in momenti di studio e discussione attraverso una serie di convegni e altri eventi; dall’altro in visite guidate a impianti e siti a valenza ambientale presenti sul territorio regionale. I convegni e le iniziative riguardano i temi ambientali più attuali e rilevanti per il contesto regionale, trattati da esperti e tecnici dei vari settori. Questa mattina (inizio ore 10.30) è in programma a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Padova) il convegno “La sicurezza del territorio è un impegno di tutti“, in collaborazione con l’Unione Veneta Bonifiche (allegato il programma), a cui interverrà anche l’assessore regionale alle politiche ambientali Maurizio Conte. “Il motivo conduttore dell’edizione di quest’anno – sottolinea Conte – è il “suolo” in onore dell’anno internazionale dei suoli proclamato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite. I terreni sani sono infatti il fondamento del cibo e sono essenziali anche per i nostri ecosistemi ma non stiamo ancora ponendo la giusta attenzione nei confronti di questo “alleato silenzioso”. Il tema del suolo è anche strettamente connesso a Expo 2015”. Nell’ambito della manifestazione i siti visitabili domani con l’iniziativa “Porte aperte” sono: Giardino vegetazionale Astego — Onè di Crespano del Grappa (Tv) • Sorgenti dell’Acquedotto Schievenin – Quero (Bl) • Centrale idroelettrica “Marchesini”, Contrada Marchesini – Valdagno (Vi) • Impianto di depurazione, via Straelle – Camposampiero (Pd) • Oasi naturalistica Cà di Mezzo - Codevigo (Pd) • Cave di Noale, via Ongari – Noale (Ve) • Bacino di fitodepurazione, via Borgo - Monselice (Pd) • Giardino botanico litoraneo del Veneto – Rosolina Mare (Ro).  
   
   
TERMOVALORIZZATORE DI ACERRA: POTENZIATI I CONTROLLI  
 
Napoli, 25 marzo 2015 - "L´agenzia regionale di Protezione ambientale Arpac ha potenziato i controlli delle emissioni in atmosfera derivanti dallo smaltimento finale dei rifiuti nel termovalorizzatore di Acerra." Così l´assessore all´Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano. "L´attività, che viene svolta d´intesa con la Procura della Repubblica di Nola, rappresenta un ulteriore segno di trasparenza e di vicinanza alla comunità locale", conclude Romano.  
   
   
TOSCANA, ATO: STRUMENTO PIENAMENTE LEGITTIMO E FUNZIONALE A OBIETTIVI DI EFFICIENZA ED ECONOMICITÀ  
 
Firenze 25 marzo 2015 – Gli Ato per la gestione dei rifiuti istituiti dalla legge regionale sono pienamente legittimi e del tutto in coerenza con le previsioni delle norme nazionali in materia. Lo ribadisce l´Avvocatura regionale in risposta ad alcuni comuni che hanno interessato gli uffici della Regione Toscana per replicare alle affermazioni di esponenti locali del M5s e ai contenuti di una interrogazione all´Europarlamento presentata da una esponente dello stesso Movimento. La normativa statale che ha ispirato la legge regionale 69 del 2011 appare chiarissima nel demandare alle Regioni l´attribuzione delle funzioni sullo smaltimento dei rifiuti e la gestione del ciclo delle acque che erano in capo ai vecchi ambiti territoriali. Ed altrettanto chiara è la sentenza della Corte costituzionale 128 del 2011 (peraltro citata dallo stesso M5s) nell´evidenziare l´ampio margine di discrezionalità del legislatore regionale nell´individuazione dei moduli organizzativi più adeguati a garantire l´efficienza dei servizi in questione, legittimando anche l´introduzione di forme di cooperazione fra i diversi enti territoriali interessati. Le norme nazionali, ricorda l´avvocatura regionale, prevedono che siano attribuite ai Comuni diverse funzioni fondamentali, tra le quali quella dell´organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale, compresa l´organizzazione e la gestione dei servizi di raccolta, avvio e smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e la riscossione dei relativi tributi. Ma individuano anche nell´ente di governo d´ambito o bacino territoriale ottimale l´unico soggetto legittimato ad esercitarle. Pur rimanendo la titolarità della funzione di gestione dei rifiuti urbani in capo ai Comuni quindi, è stato reso obbligatorio l´esercizio attraverso l´ente di governo partecipato dai Comuni che ricadono nell´ambito di riferimento. Ed è questo sistema di governance che la legge regionale disegna, con l´obiettivo di assicurare efficienza, economicità del servizio e armonizzazione degli interessi dei territori. Un´impostazione che è stata riconfermata anche dalla Legge di Stabilità 2015, che è intervenuta a rafforzare il ruolo degli enti di governo d´ambito, stabilendo che le deliberazioni di tali soggetti siano regolarmente assunte senza che ci sia bisogno di ulteriori provvedimenti da parte degli enti locali che li compongono. La Toscana può quindi contare su una legislazione coerente e adeguata al governo e alla gestione di servizi essenziali per le comunità e i territori.