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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Gennaio 2009
ENERGIE RINNOVABILI: IN UN WORKSHOP I VANTAGGI PER LE IMPRESE TOSCANE  
 
Firenze 14 gennaio 2009 - L’italia compra l’88% dell’energia dall’estero. Il dato negativo fa emergere fortemente il ruolo fondamentale delle energie rinnovabili e sostenibili per lo sviluppo del paese. Le energie alternative e l’efficienza energetica sono viste come opportunità sempre più consistenti per le imprese, che intendono aprirsi a nuovi mercati o consolidare la propria attività. Per questo motivo, Firenze Tecnologia, Confindustria Toscana, Confindustria Firenze e Ifac-cnr organizzano il workshop "Entra nella rete Energethica: vantaggi per le imprese toscane". L´incontro si tiene venerdì 23 gennaio 2009, nei locali di Confindustria Firenze, in via Valfonda 9, a Firenze. La partecipazione all´evento è gratuita. Per iscrizioni on line: www. Firenzetecnologia. It/pages/energethica Il workshop è nato per attivare un confronto e mettere in relazione le esperienze di trasferimento tecnologico toscane utili al territorio. Infatti, sono molteplici le fonti e i settori coinvolti nella produzione di soluzioni e nell’erogazione di servizi in campo energetico: dal settore metalmeccanico, al settore chimico, nel settore dei materiali da costruzioni, dall’elettromeccanica alla plastica e polimeri. Nella prima parte dell’incontro saranno evidenziate le opportunità offerte alle imprese, attraverso i finanziamenti regionali stanziati per questo settore e verrà presentato il “Circuito dell’energia sostenibile” di Energethica, fiera annuale di Genova e le iniziative connesse per la valorizzazione delle best practice nell’utilizzo e nello sfruttamento delle risorse energetiche. La seconda parte sarà dedicata a testimonianze di esperienze di collaborazione tra aziende del settore e università e centri di ricerca, che hanno permesso il raggiungimento di risultati utilizzabili dalle imprese coinvolte. .  
   
   
SERBIA, CARBURANTE A PREZZO RIBASSATO  
 
Belgrado, 14 gennaio 2009 - Le stazioni di servizio in Serbia dal 7 gennaio vendono il carburante ad un prezzo ribassato del 5,33 percento, secondo quanto riporta il sito informativo B92. Net. Il prezzo al litro della benzina, nello specifico, costa il 5,02 per cento in meno, mentre quello del diesel è ribassato del 5,87 per cento. Un litro di olio da riscaldamento costa 39,24 dinari. L´ultimo cambiamento dei prezzi dei derivati del petrolio si è avuto il 20 dicembre, quando sono calati del 5,42 per cento per litro. .  
   
   
CENTRALE IDROELETTRICA IN VAL TRAMONTINA  
 
Trieste, 14 gennaio 2009 - Qualche tempo fa - scrive Luigi Ferone del Partito dei Pensionati nella sua interrogazione alla Giunta regionale - si è a lungo discusso di costruire una centralina idroelettrica a Tramonti di Sopra, lungo il corso del torrente Meduna, nel Pordenonese. Si tratta di un progetto particolarmente caro alla popolazione locale - prosegue il rappresentante del Partito Pensionati in Consiglio regionale - sia per i vantaggi che ne deriverebbero dall´energia a modico prezzo, sia per il basso impatto ambientale che la produzione di elettricità comporterebbe. Visto che di quell´idea non si parla più, ecco che Ferone ha deciso di chiedere al presidente Tondo se vi sia un interessamento da parte della Regione e a quanto ammontino, complessivamente, le concessioni (rilasciate o solo richieste) per sfruttare a scopo idroelettrico il torrente Meduna in Val Tramontina. .  
   
   
IN INDONESIA È TOSCANA LA SCUOLA CHE RESISTE AI TERREMOTI  
 
Firenze, 14 gennaio 2009 - Ha già resistito a 3 scosse di terremoto tra il sesto e il settimo grado della scala Richter la scuola elementare costruita dalla Regione Toscana nell’isola di Nias, nella provincia del Nord Sumatra, in Indonesia e che verrà inaugurata a metà febbraio. E’ una delle operazioni di cooperazione internazionale realizzate in seguito allo tsunami che ha colpito l’Asia il 26 dicembre 2004. «In trenta mesi – spiega l’assessore regionale alla difesa del suolo, Marco Betti – siamo riusciti a costruire un vero e proprio complesso composto da tre edifici, cioè la scuola vera e propria, con sei aule e tre laboratori didattici capaci di accogliere fino a 250 studenti e 26 insegnanti, quello che funge da centro medico e quello che funziona da foresteria per gli insegnanti. Uno è stato completamente realizzato con materiali riciclati e tutti hanno già resistito egregiamente alle prime fortissime scosse. Insomma è un bell’esempio di cooperazione efficace e anche un’ottima palestra per la nostra Protezione civile che ha avuto modo di esportare in Indonesia l’esperienza maturata in Toscana». Inoltre, il complesso è concepito come un esempio per diffondere in tutta l’isola le tecniche antisismiche e l’utilizzo di materiali sostenibili alla portata di tutti, tanto che ora l’esperienza toscana è seguita anche dalle agenzie dell’Onu e della Banca Mondiale. Gli edifici occupano una superficie totale di circa 1. 000 metri quadrati e l’intervento è costato 825. 000 euro, al 90% finanziati dall’Unione europea. La Regione Toscana ha gestito l’intero finanziamento ed è intervenuta con un primo stanziamento di 58. 000 euro al quale ne ha recentemente aggiunti 20. 000 per dotare la scuola di n uovi arredi. «Ringrazio la Regione e tutti gli amici italiani – ha detto in conferenza stampa Nurlisa Ginting, l’indonesiana portavoce della delegazione e vicepresidente della sezione per l’Asia della rete internazionale delle Regioni per lo sviluppo sostenibile – per l’ottimo lavoro che hanno svolto a Nias e mi auguro che questo sia l’inizio di ulteriori esperienze comuni tra le nostre regioni. Siamo interessati all’utilizzo di energie rinnovabili ed in particolare alla geotermia, ma anche al vostro sistema di protezione civile e alla gestione di parchi e aree protette. Mi auguro sia possibile realizzare altri utili progetti congiunti». L’opera che sta per essere inaugurata prevede durante l’intera giornata l’utilizzo degli edifici come centro multifunzionale. Infatti oltre alle funzioni scolastiche, serviranno anche per la formazione professionale degli operatori (sono circa 400 quelli che hanno già iniziato i corsi) e da presidio di primo soccorso in caso di disastro naturale. L’isola di Nias (oltre 4. 700 km2 e 640. 000 abitanti) è infatti particolarmente soggetta a terremoti (quello del marzo 2005 ha causato oltre 800 morti e 70. 000 senza tetto) che mediamente raggiungono il sesto grado della scala Richter. Non ha industrie, sia l’agricoltura che la pesca sono poco sviluppate e il turismo è ad uno stato embrionale. Sull’isola si trovano resti preistorici che appartengono alla più antica cultura megalitica dell’area. I surfisti chiamano l’isola “Paradiso sulla terra” non solo per la bellissima spiaggia di sabbia bianca, ma perché ci sono onde di 3-4 metri e quella di Sorake beach è inserita tra le dieci migliori del mondo. La delegazione indonesiana, composta da Nurlisa Ginting, da Syamsul Arifin, ministro dell’ambiente della Provincia di Nord Sumatra e da Joko Soesil o, il giornalista che segue le attività di comunicazione del governatore della provincia, è stata ricevuta dal presidente Claudio Martini e ha un ricco programma di visite ed incontri prima di ripartire alla volta del nord Sumatra in vista dell’inaugurazione del complesso polifunzionale. .  
   
   
PREVISIONI IMMOBILIARI 2009 IL MERCATO IMMOBILIARE ITALIANO CHIUDE L’ANNO 2008 CON UNA CONTRAZIONE DEI PREZZI E DELLE COMPRAVENDITE CHE HA INTERESSATO GRANDI METROPOLI, CAPOLUOGHI DI PROVINCIA E COMUNI DELL’HINTERLAND.  
 
 Milano, 14 gennaio 2009 - Si è di fronte ad una realtà contrassegnata da una maggiore offerta di immobili sul mercato, da una domanda più selettiva e prudente e da un allungamento delle tempistiche di vendita. Nei prossimi mesi la situazione non subirà cambiamenti significativi, sebbene fare delle previsioni diventi sempre più arduo alla luce della situazione macroeconomica del Paese. Infatti il mercato immobiliare si muove con più lentezza perché i potenziali acquirenti sono molto più riflessivi, incitati in questa direzione anche dalle notizie che riguardano, in generale, l’economia italiana, europea e mondiale. Nella seconda parte del 2008, a ridosso dell’estate, si è registrato un aumento della domanda di immobili ad uso investimento, causato da una “fuga” dal mercato finanziario: chi aveva il capitale a disposizione non ha avuto remore ad investirlo nel mattone, considerato ancora un investimento sicuro. Le difficoltà maggiori si riscontrano, e si continueranno a riscontrare, sul segmento della prima casa e cioè su chi deve acquistare l’abitazione per uso diretto e, non avendo sufficiente liquidità, deve ricorrere al mutuo. Anche per coloro che devono realizzare un acquisto di sostituzione non sarà semplice vendere il proprio immobile con velocità. Questo aspetto, che ha caratterizzato il mercato immobiliare del 2008, potrà essere riconfermato anche per il 2009. Per comprendere le ultime performance del mercato immobiliare è doveroso considerare la situazione esistente sul mercato creditizio. Per il 2009 infatti si prevede ancora un atteggiamento selettivo e prudenziale da parte degli Istituti di Credito nella concessione dei mutui. La mancanza di liquidità e le previsioni per la nostra economia inducono le banche ad un atteggiamento più prudente sia nei confronti della capacità di indebitamento delle persone sia rispetto al valore finanziabile dell’immobile. Ne risentiranno in particolare alcune categorie come gli stranieri, le famiglie monoreddito o i lavoratori con contratti a tempo determinato. Si potranno verificare situazioni in cui coloro che vorranno acquistare la casa non otterranno il mutuo oppure potranno contare su un finanziamento più ridotto. Questi fattori comporteranno trattative più serrate sui prezzi richiesti dai venditori i quali iniziano, però, a capire che il mercato immobiliare ha ormai imboccato una nuova direzione diversa. Per cui chi deve rientrare del capitale dovrà adeguarsi alle nuove quotazioni di mercato ma ci saranno venditori che potranno decidere di non vendere l’immobile, soprattutto se non hanno la necessità di farlo. Il prezzo, che è stata la variabile chiave del mercato immobiliare nel 2008, lo sarà ancora nel 2009. Il sentiment degli operatori è che i potenziali acquirenti desiderino acquistare ad un prezzo congruo rispetto alla qualità dell’immobile, quindi il rapporto prezzo/qualità sarà fondamentale per vendere l’immobile. Questo aspetto è valido anche per chi è alla ricerca di tipologie rientranti nella cosiddetta fascia “alta”, soprattutto se sono da ristrutturare oppure non pienamente rispondenti alle esigenze del cliente. Pensiamo quindi che l’atteggiamento più prudente verso l’acquisto immobiliare sarà trasversale rispetto alle diverse categorie di acquirenti. Sicuramente i ribassi dei prezzi saranno più sensibili sulle tipologie usate rispetto a quelle nuove dove i costruttori sono più restii a ritoccare i prezzi verso il basso; non si possono escludere contrazioni su queste tipologie di abitazioni laddove si sia costruito molto e ci sia quindi un surplus di offerta. Si attende una tenuta migliore per le zone centrali rispetto a quelle periferiche (dove spesso si concentrano immobili di qualità più bassa e dove negli ultimi anni si è anche costruito in abbondanza). Nelle zone centrali infatti la domanda è sempre sostenuta e la bassa offerta, soprattutto per gli immobili di pregio, contribuisce a sostenere il mercato. I quartieri che hanno subito interventi di riqualificazione potranno registrare una performance migliore, a condizione che le migliorie siano tangibili e fruibili così come le aree oggetto di futuri interventi di riqualificazione potranno manifestare una tenuta dei prezzi. Le previsioni del gruppo Tecnocasa a livello nazionale indicano una riduzione dei prezzi che oscillano da -4% a -1% con un calo nelle metropoli compreso tra -4% e -2%. E’ piuttosto difficile, oggi, capire cosa potrà succedere e molto dipenderà da quello che sarà il comportamento degli Istituti di Credito e dall’andamento nei prossimi mesi dell’economia italiana, al momento entrata in recessione tecnica. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa
Grandi città Variazione percentuale dei prezzi prevista per il 2009
Bari Da -4% a -1%
Bologna Da -5% a -2%
Firenze Da -4% a -2%
Genova Da -5% a -3%
Milano Da -4% a -2%
Napoli Da -4% a -1%
Palermo Da -4% a -2%
Roma Da -4% a -3%
Torino Da -3% a 0%
Verona Da -5% a -3%
Hinterland Grandi città Variazione percentuale dei prezzi prevista per il 2009
Bari Da -4% a 0%
Bologna Da -1% a +2%
Firenze Da -2% a 0%
Genova Da -7% a -3%
Milano Da -2% a 0%
Napoli Da -2% a 0%
Palermo Da -6% a -3%
Roma Da -3% a -1%
Torino Da -3% a 0%
Verona Da -2% a 0%
Città Variazione percentuale dei prezzi prevista per il 200
Alessandria 0%
Aosta 0%
Avellino Da -1% a 0%
Bergamo Da -5% a -3%
Brescia Da -3% a 0%
Brindisi Da -2% a 0%
Cagliari 0%
Catania Da -4% a 0%
Como 0%
Cosenza Da -2% a 0%
Ferrara Da -5% a -3%
Foggia Da -4% a -2%
Grosseto Da -4% a -2%
L´aquila Da -5% a -3%
Lecce Da -3% a 0%
Macerata Da -2% a 0%
Mantova Da -6% a -3%
Messina Da -2% a 0%
Modena Da -3% a 0%
Novara Da -2% a 0%
Padova Da -4% a 0%
Parma Da -4% a -2%
Pavia Da -4% a -2%
Perugia 0%
Pesaro Da -5% a -3%
Pescara 0%
Pistoia Da -5% a -3%
Prato Da -5% a 0%
Rimini Da -6% a -3%
Salerno Da -2% a 0%
Sassari 0%
Savona Da -3% a -2%
Siracusa Da -6% a -3%
Taranto 0%
Terni Da -2% a 0%
Trieste Da -5% a -2%
Udine Da -6% a -3%
Vercelli 0%
Vicenza Da -4% a -2%
Viterbo Da -5% a -3%
Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
DEA CAPITAL S.P.A., DELIBERA DI SOTTOPORRE ALL’ASSEMBLEA UN NUOVO PIANO DI SOTTOSCRIZIONE DI WARRANT DESTINATO AL MANAGEMENT PROPOSTA ALL’ASSEMBLEA LA NOMINA DI DANIEL BUARON A MEMBRO DEL CDA  
 
Milano, 14 gennaio 2009 - Il Consiglio di Amministrazione di Dea Capital S. P. A. , riunitosi ieri, ha preso atto della mancata sottoscrizione dei warrant relativi al piano di investimento approvato dall’assemblea dei soci il 14 ottobre 2008 a motivo di un prezzo di sottoscrizione divenuto inattuale a causa del negativo andamento dei corsi azionari. Il Consiglio, ritenendo ancora sussistenti le ragioni che avevano condotto all’approvazione del suddetto piano, ha deliberato di sottoporre all’approvazione dell’assemblea un nuovo piano di investimento avente caratteristiche del tutto analoghe a quello precedente, ma con un prezzo di sottoscrizione dei warrant coerente agli attuali prezzi dell’azione Dea Capital (il “Piano”). Il Piano è destinato al management della Società, delle società da essa controllate e della società controllante De Agostini S. P. A investiti di funzioni strategicamente rilevanti con riferimento all’attività svolta dalla Società. Il Piano verrà attuato mediante l’emissione di opzioni warrant denominate “Warrant Dea Capital 2009-2012” da offrire in sottoscrizione, a titolo oneroso, al predetto management della Società, delle società da essa controllate e della società controllante De Agostini S. P. A. (i “Warrant”). I Warrant conferiranno a ciascun titolare il diritto di sottoscrivere azioni ordinarie di nuova emissione della Società del valore nominale di 1 Euro, in ragione di n. 1 azione per ogni Warrant. In alternativa, la Società avrà la facoltà di trasferire all’avente diritto azioni proprie eventualmente detenute in portafoglio dalla Società medesima alla data di esercizio dei Warrant, purché ne sussistano i requisiti di legge. I Warrant saranno nominativi, liberamente trasferibili a terzi e non è prevista la loro quotazione in alcun mercato regolamentato, italiano o estero. Il numero dei Warrant che, subordinatamente all’approvazione del Piano da parte dell’assemblea, saranno offerti in sottoscrizione è pari a 1. 500. 000. Il prezzo di sottoscrizione di ogni singolo Warrant, da corrispondersi alla Società contestualmente alla sottoscrizione, sarà pari a Euro 0,211 sulla base della stima di fair value determinata dal Consiglio di Amministrazione, con il supporto di valutazioni esterne. I Warrant potranno essere sottoscritti dalla data di iscrizione nel Registro delle Imprese della delibera dell’Assemblea Straordinaria della Società relativa all’emissione dei Warrant e fino al 31 luglio 2009 incluso, da parte dei soggetti individuati dal Consiglio di Amministrazione della Società purché, al momento sia dell’offerta in sottoscrizione dei Warrant, sia della sottoscrizione dei predetti strumenti finanziari, tali soggetti siano dipendenti della Società e/o di società da essa controllate e/o della società controllante De Agostini S. P. A. I Warrant potranno essere esercitati da parte degli aventi diritto in un giorno compreso tra il 1° aprile 2012 e il 30 settembre 2012 compresi, in conformità a quanto previsto dal Regolamento dei Warrant e, in particolare, a condizione che il prezzo ufficiale delle azioni della Società, registrato in almeno un giorno compreso tra il 25 marzo 2012 e il 20 settembre 2012, sia pari o superiore ad Euro 2,150. Il prezzo di esercizio dei Warrant sarà pari ad Euro 1,920. Tale prezzo di esercizio è superiore alla media aritmetica dei prezzi ufficiali delle azioni della Società registrati nell’ultimo anno, nell’ultimo semestre e nell’ultimo trimestre. Obiettivo del Piano è valorizzare, in un’ottica di medio/lungo periodo, il contributo dato al successo dell’emittente da coloro che occupano le posizioni di maggior rilievo nella Società, nelle società da essa controllate e nella società controllante De Agostini con riguardo all’attività svolta da parte della Società. Tra i beneficiari del Piano il Consiglio di Amministrazione ha individuato l’Amministratore Delegato della Società Dr. Paolo Ceretti, il Cfo Dr. Manolo Santilli e l’Investment Director Dr. Tommaso Micaglio. Il Consiglio di Amministrazione della Società, al fine di dare esecuzione al Piano, ha delegato al Presidente la fissazione della data dell’Assemblea che dovrà deliberare in merito: 1) all’approvazione del Piano, 2) all’emissione dei n. 1. 500. 000 Warrant e 3) previa revoca dell’aumento di capitale deliberato in data 14 ottobre 2008 a servizio dei “Warrant Dea Capital 2008-2012”, all’approvazione di un aumento di capitale ai sensi del combinato disposto degli articoli 2441, comma 8, del codice civile, e 134, comma 2, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 di massimi nominali Euro 1. 500. 000, scindibile ai sensi dell’articolo 2439, comma 2, del codice civile, da realizzarsi mediante l’emissione di massime n. 1. 500. 000 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1, destinate esclusivamente e irrevocabilmente all’esercizio dei predetti Warrant. Il predetto aumento di capitale potrà essere parzialmente o integralmente eseguito e sottoscritto entro il termine di scadenza del periodo di esercizio dei Warrant e, precisamente, entro il 30 settembre 2012, con espressa autorizzazione agli amministratori a emettere le eventuali nuove azioni via via che saranno sottoscritte. Il Consiglio di Amministrazione di Dea Capital S. P. A. Ha inoltre deliberato di proporre all’approvazione dell’Assemblea ordinaria la nomina di Daniel Buaron, fondatore e Amministratore Delegato di First Atlantic Real Estate (“Fare”), ad amministratore del Consiglio stesso, come previsto all’atto dell’acquisizione di Fare da parte della Società e di una partecipazione in quest’ultima da parte di Daniel Buaron. Qualora nominato, il nuovo componente cesserà insieme ai consiglieri già in carica e quindi con l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio che si chiuderà il 31 dicembre 2009. Il Presidente provvederà ad inserire nell’ordine del giorno dell’assemblea l’integrazione del numero di componenti il Consiglio di Amministrazione (da 9 a 10) e la nomina del Dott. Buaron quale nuovo consigliere. .  
   
   
UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE PRESENTA I PRECONSUNTIVI 2008: CRESCE LA PRODUZIONE DI MACCHINE UTENSILI, ROBOT E AUTOMAZIONE (+5%). NON POSITIVE LE PREVISIONI PER IL 2009.  
 
 Cinisello Balsamo, 13 gennaio 2009 - E’ positivo il bilancio dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot, automazione che, nel 2008, ha visto crescere tutti i principali indicatori economici. Di segno opposto l’andamento previsto per il 2009, sebbene la flessione della produzione non sia, al momento, preoccupante. Questo quanto emerso questa mattina, in occasione della conferenza stampa di fine anno di Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e prodotti ausiliari. L’analisi dei prenconsuntivi 2008, elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, evidenzia un incremento della produzione italiana di settore che, cresciuta del 5% rispetto all’anno precedente, si attesta a 6. 110 milioni di euro. Tale risultato è stato determinato sia dai positivi riscontri raccolti dai costruttori sul mercato interno, sia dal buon andamento della attività di export. In crescita del 7% rispetto all’anno precedente, le esportazioni raggiungono il valore di 3. 320 milioni di euro, sostenute sia dalla domanda dei tradizionali mercati di sbocco del made by Italians settoriale, sia da quella espressa dai mercati emergenti. Secondo i dati Istat, nei primi nove mesi dell’anno le esportazioni di sole macchine utensili sono cresciute del 9,5% rispetto al periodo gennaio-settembre del 2007. Buoni i risultati raccolti sui tradizionali mercati di sbocco, crescono le vendite in: Germania (+12,9%), Cina (+9,4%), Stati Uniti (+7,7%), Francia (+10,1%); delude solo la Spagna (-14,8%). Ottimi i riscontri delle consegne di made by Italians in Russia (+25,2%), Brasile (+140,3%) e Austria (+84,7%), sostanzialmente stabili le vendite in India (-0,7%). Sul fronte interno, la crescita dei consumi, giunti a 4. 553 milioni, il +4,8% in più rispetto all’anno precedente, si è positivamente ripercossa sull’andamento delle consegne dei costruttori italiani, che, in virtù di un incremento del 2,7%, hanno raggiunto quota 2. 790 milioni di euro. Cresce del 5,6% il saldo della bilancia commerciale, che si attesta a 1. 557 milioni di euro. Diverso il quadro relativo al 2009, inevitabilmente influenzato dalla negativa congiuntura economica mondiale. Secondo le stime, la produzione dell’industria italiana di settore diminuirà, del 6,4%, a 5. 720 milioni di euro. Attese in calo del 5,7%, le esportazioni si fermeranno a quota 3. 130 milioni. Con riferimento al mercato domestico, la contrazione dei consumi, previsti in calo del 12,3% a 3. 995 milioni, si ripercuoterà duramente sulle importazioni (-20,3%). I costruttori italiani dimostreranno invece di saper meglio contenere le perdite; le consegne sul mercato interno diminuiranno, infatti, solamente del 7,2%. Giancarlo Losma, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre ha affermato: “dai dati elaborati dal nostro Centro Studi emerge un certo rallentamento dell’andamento di settore. Se infatti i numeri relativi al 2008 sono ancora positivi, la crescita stimata dai preconsuntivi è comunque ridotta rispetto a quanto previsto qualche mese fa, segno che la crisi ha già prodotto i primi effetti. Ciò che però impensierisce maggiormente i costruttori italiani sono le previsioni per il futuro, per il quale si prospetta il blocco degli investimenti in beni strumentali”. “Per scongiurare questa eventualità, che avrebbe ricadute negative sull’intera filiera produttiva del paese, chiediamo l’intervento immediato delle autorità di governo a sostegno delle imprese del settore. Constatiamo infatti che nella legge finanziaria in via di definizione in questi giorni, non è stato ancora previsto alcun provvedimento a favore dell’industria italiana della meccanica strumentale. “In particolare - ha continuato il presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre - i costruttori italiani di sistemi di produzione richiedono l’attuazione della deducibilità totale degli interessi passivi di esercizio e la rivalutazione dei beni strumentali, mobili e immobili, delle imprese, con neutralità fiscale delle plusvalenze”. “D’altra parte, considerato che l’innovazione tecnologica è la variabile strategica del made by Italians settoriale, ribadiamo la necessità di un dispositivo strutturale di detassazione degli utili re-investiti in beni strumentali a elevata tecnologia”. “Oltre a ciò, i costruttori richiedono l’attuazione immediata del sistema della liberalizzazione degli ammortamenti di beni a elevata tecnologia (ai sensi dell’articolo 5 della legge n. 317/91) acquistati nei sei mesi successivi all’emanazione del provvedimento e consegnati entro ventiquattro mesi dalla medesima data. Con questo provvedimento, i costi per l’erario si azzererebbero in un periodo sufficientemente breve, anzi - prosegue Giancarlo Losma - l’incremento di Ires, dovuto all’anticipazione degli ordini e quindi delle consegne, dovrebbe essere superiore alla diminuzione delle entrate fiscali derivante dalla liberalizzazione degli ammortamenti. ” “L’attuazione e inserimento nella legge finanziaria di questi provvedimenti dimostrerebbe l’attenzione del governo verso uno dei settori, quello del bene strumentale, da cui dipende l’aggiornamento del sistema produttivo della nazione”. “Consapevole di ciò pare essere il governo americano, che ha recentemente adottato misure a supporto degli operatori dell’industria costruttrice di mezzi di produzione a elevata tecnologia: dalla legge sull’incentivazione economica, che prevede una cospicua detrazione fiscale per gli acquisti in apparecchiature e macchinari, all’introduzione di particolari sistemi di ammortamento, fino alla decisione di attivare partecipazioni statali nelle imprese del comparto”. .