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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Gennaio 2009
NUOVE NORME UE PER PESTICIDI PIÙ SOSTENIBILI  
 
Strasburgo - Con lo scopo di migliorare la tutela della salute e dell´ambiente, il 13 gennaio il Parlamento europeo ha adottato due testi legislativi sull’autorizzazione e la vendita dei pesticidi nonché sul loro uso sostenibile e la promozione della difesa integrata. Ampliando la possibilità di scelta negli Stati membri, sono però bandite alcune sostanze altamente tossiche ed è vietato l´uso di pesticidi nei giardini pubblici e nei parchi gioco. Sono poi fissate severe condizioni per l´irrorazione aerea e la tutela delle acque. Uso sostenibile dei pesticidi - Approvando con 624 voti favorevoli, 13 contrari e 10 astensioni il maxi-emendamento di compromesso negoziato col Consiglio dalla relatrice Christa Klass (Ppe/de, De), il Parlamento ha adottato una direttiva che istituisce un quadro per realizzare un uso sostenibile dei pesticidi riducendone i rischi e gli impatti sulla salute umana e sull’ambiente e promuovendo l´uso della difesa integrata e di approcci o tecniche alternativi, quali le alternative non chimiche ai pesticidi. Il provvedimento dovrà essere applicato due anni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell´Ue (inizio 2011). La direttiva chiede agli Stati membri di adottare tutte le misure necessarie per incentivare una difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi, privilegiando ogniqualvolta possibile i metodi non chimici, affinché gli utilizzatori professionali di pesticidi adottino le pratiche o i prodotti che presentano il minor rischio per la salute umana e l´ambiente tra tutti quelli disponibili per lo stesso scopo. E´ anche precisato che la difesa fitosanitaria a basso apporto di pesticidi include sia la difesa integrata sia l´agricoltura biologica. Un allegato inoltre, illustra nel dettaglio come dovrebbero essere perseguite o favorite la prevenzione e/o la soppressione di organismi nocivi: rotazione colturale, utilizzo di tecniche colturali (quali la falsa semina), l´utilizzo di "cultivar" resistenti/tolleranti e di sementi e materiale di moltiplicazione standard/certificati, l´utilizzo di pratiche equilibrate di fertilizzazione, calcitazione e di irrigazione/drenaggio e la protezione e accrescimento di popolazioni di importanti organismi utili. Entro cinque anni dall´entrata in vigore della direttiva, gli Stati membri dovranno adottare piani d’azione nazionali per definire i propri obiettivi quantitativi, le misure e i tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti dell´utilizzo dei pesticidi sulla salute umana e sull´ambiente e per incoraggiare lo sviluppo e l´introduzione della difesa integrata e di approcci o tecniche alternativi «al fine di ridurre la dipendenza dall´utilizzo di pesticidi». Tali obiettivi possono riguardare diversi settori, ad esempio la protezione dei lavoratori, la tutela dell´ambiente, i residui, l´uso di tecniche specifiche o l´impiego in colture specifiche. E´ poi precisato che nelle fasi di redazione e di revisione dei rispettivi piani d´azione nazionali, gli Stati membri dovranno tenere conto dell´impatto sanitario, sociale, economico e ambientale delle misure previste, delle specifiche condizioni a livello nazionale, regionale e locale, nonché dei gruppi di diretti interessati. La direttiva impone poi agli Stati membri di assicurare che l´uso di pesticidi sia ridotto al minimo o vietato in aree specifiche, quali parchi, giardini pubblici, campi sportivi e aree ricreative, cortili delle scuole e parchi gioco nonché in prossimità di aree in cui sono ubicate strutture sanitarie o le aree protette. Dovranno inoltre essere adottate adeguate misure di gestione del rischio, prendendo in considerazione, in primo luogo, l´uso di prodotti fitosanitari a basso rischio, nonché misure di controllo biologico. Gli Stati membri dovranno anche assicurare che l’irrorazione aerea sia vietata. In deroga a tale principio, tuttavia, la direttiva consente questa pratica «solo in casi speciali» e purché non vi siano alternative praticabili, i pesticidi utilizzati siano esplicitamente approvati dagli Stati membri per questo impiego a seguito di un´analisi dei rischi, l’operatore che effettua l’operazione sia in possesso del certificato di formazione e l´impresa responsabile sia certificata da un´autorità competente. Inoltre, se l´area da irrorare si trova nelle strette vicinanze di aree aperte al pubblico, nell´autorizzazione dovranno essere incluse specifiche misure di gestione dei rischi volte a garantire che non vi siano effetti nocivi sulla salute dei presenti. La zona da irrorare non dovrà comunque essere «in stretta prossimità di zone residenziali». A partire dal 2013, peraltro, «gli aeromobili sono attrezzati con accessori che rappresentano la migliore tecnologia disponibile per ridurre la dispersione dei prodotti irrorati». La direttiva prescrive inoltre che, nell´autorizzazione, le autorità competenti dovranno indicare le misure necessarie per avvertire preventivamente i residenti e le persone presenti e per tutelare l´ambiente nelle vicinanze dell´area irrorata. La direttiva chiede poi agli Stati membri di assicurare l´adozione di misure appropriate per tutelare l´ambiente acquatico e le fonti di approvvigionamento di acqua potabile dall´impatto dei pesticidi. Tra queste, figura la creazione di "zone cuscinetto" e la riduzione, per quanto possibile, o l´eliminazione dell’applicazione dei pesticidi sulle o lungo le strade, le linee ferroviarie in prossimità di acque superficiali o sotterranee. Gli Stati membri dovranno anche provvedere affinché tutti gli utilizzatori professionali, i distributori e i consulenti abbiano accesso ad una formazione adeguata e certificata tramite organi designati dalle autorità competenti. Questa comprende sia la formazione di base sia quella di aggiornamento, per acquisire e aggiornare le conoscenze, secondo i casi. Le materie di formazione sono specificate in un allegato della direttiva. I distributori dovranno garantire che i loro dipendenti siano in possesso di un certificato che attesti la formazione ricevuta, i membri del personale dovranno essere disponibili, nel momento della vendita, «per fornire informazioni adeguate ai clienti sull’uso dei pesticidi e istruzioni in materia di rischi e sicurezza per la salute umana e per l´ambiente al fine di gestire i rischi relativi ai prodotti in questione». I distributori che vendono pesticidi ad utilizzatori non professionali saranno tenuti a fornire informazioni generiche sui rischi per la salute e l’ambiente connessi all’uso dei pesticidi, in particolare sui pericoli, l’esposizione, le condizioni per uno stoccaggio, una manipolazione e un’applicazione corretti e lo smaltimento sicuro. Gli Stati membri dovranno anche adottare misure volte ad informare la popolazione e a promuovere e agevolare i programmi di informazione e di sensibilizzazione, in particolare sui rischi e i potenziali effetti acuti e cronici per la salute umana, gli organismi non bersaglio e l’ambiente che comporta il loro impiego, e sull´utilizzo di alternative non chimiche. Dovranno anche istituire sistemi per raccogliere informazioni in merito ai casi di avvelenamento acuto da pesticidi, e, ove possibile, agli sviluppi di avvelenamento cronico nei gruppi che possono essere regolarmente esposti ai pesticidi, come gli operatori del settore dei pesticidi, i lavoratori agricoli o le persone che risiedono in prossimità di aree di applicazione di pesticidi. Autorizzazione e commercializzazione dei pesticidi Approvando a larghissima maggioranza un maxi-emendamento di compromesso concordato col Consiglio dalla relatrice Hiltrud Breyer (Verdi/ale, De), il Parlamento ha adottato un testo legislativo che ha lo scopo di attualizzare una direttiva europea del 1991 relativa all’autorizzazione, all’immissione sul mercato, all’impiego e al controllo dei prodotti fitosanitari. Le procedure di autorizzazione applicate ai nuovi prodotti sono riviste al fine di rafforzare la protezione dell´ambiente e della salute umana e animale, stimolando allo stesso tempo la concorrenza tra i produttori. E´ anche precisato che agli Stati membri non si impedisce di applicare il principio di precauzione quando sul piano scientifico vi siano incertezze quanto ai rischi che i prodotti fitosanitari che devono essere autorizzati nel loro territorio comportano per la salute umana e animale o l´ambiente. I pesticidi più pericolosi saranno eliminati progressivamente su un periodo di dieci anni, con talune deroghe. Il regolamento si applica ai prodotti, nella forma in cui sono forniti all’utilizzatore, contenenti o costituiti da sostanze attive, antidoti agronomici o sinergizzanti e destinati a proteggere i vegetali o i prodotti vegetali da tutti gli organismi nocivi o prevenire gli effetti di questi ultimi, influire sui processi vitali dei vegetali, conservare i prodotti vegetali, distruggere vegetali o parti di vegetali indesiderati e frenare o evitare una crescita indesiderata dei vegetali. In forza al regolamento, sarà stilato un elenco positivo delle sostanze attive autorizzate a livello comunitario, sulla base dei criteri e della procedura stabiliti dal provvedimento stesso, che assegna un ruolo fondamentale all´Autorità europea per la sicurezza alimentare. Un nuovo prodotto fitosanitario, invece, potrà essere immesso sul mercato o impiegato solo se autorizzato nello Stato membro interessato in conformità alle disposizioni del regolamento e a condizione che le sostanze in esso contenuti siano state approvate. Tuttavia, a determinate condizioni, e per un periodo provvisorio non superiore a tre anni, gli Stati membri potranno autorizzare prodotti fitosanitari contenenti una sostanza attiva non ancora approvata. L’autorizzazione dovrà stabilire su quali vegetali o prodotti vegetali e aree non agricole (ad es. Ferrovie, spazi pubblici, magazzini) e a quali fini può essere usato il prodotto fitosanitario e precisare i requisiti concernenti l’immissione sul mercato e l’uso del prodotto fitosanitario. Per evitare qualsiasi duplicazione di lavoro, ridurre il carico amministrativo per l’industria e per gli Stati membri e offrire una disponibilità di prodotti fitosanitari più armonizzata, le autorizzazioni rilasciate da uno Stato membro dovranno per principio essere accettate dagli altri paesi aventi condizioni agricole, fitosanitarie e ambientali (comprese quelle climatiche) comparabili (principio del riconoscimento reciproco). L´ue è stata quindi divisa in tre zone - Nord, Centro e Sud - che presentano situazioni paragonabili: la zona Sud comprende l´Italia, la Bulgaria, la Grecia, la Spagna, la Francia, Cipro e il Portogallo, il Nord include gli Stati membri scandinavi e baltici, e il Centro comprende gli Stati membri restanti. Tuttavia, come richiesto dai deputati, gli Stati membri potranno definire condizioni d´uso supplementari o restrizioni per i pesticidi autorizzati nella propria zona e avranno anche la facoltà di non autorizzare pesticidi invocando circostanze ambientali e agricole specifiche. La prima autorizzazione comunitaria per la maggior parte delle sostanze attive non potrà avere una durata superiore a dieci anni, ma quelle che presentano deboli rischi saranno autorizzate per quindici anni. Nei due casi, l´autorizzazione potrà essere rinnovata per quindici anni. Talune sostanze altamente tossiche, in particolare quelle cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione, non potranno essere autorizzate a meno che i loro effetti sugli esseri umani siano considerati trascurabili. Lo stesso vale per le sostanze che interferiscono sul sistema endocrino e quelle valutate come persistenti, bioaccumulanti e tossiche (Pbt), nonché quelle molto persistenti e molto bioaccumulabili (mPmb). Inoltre, qualora si ritenesse che una sostanza possa avere effetti critici neurotossici o immunotossici potrebbero essere stabilite misure più rigorose. Anche le sostanze pericolose per api potranno essere vietate. Tuttavia, se una sostanza attiva è necessaria per controllare una grave emergenza fitosanitaria che non può essere contenuta con altri mezzi disponibili, tale sostanza attiva potrà essere approvata per un periodo limitato, non superiore a cinque anni, anche se non soddisfa i criteri stabiliti. Inoltre, il regolamento prevede l´identificazione a livello comunitario di sostanze attive da considerare come "candidate alla sostituzione". Per essere considerata tale, una sostanza dovrà ad esempio suscitare preoccupazioni legate alla natura degli effetti critici (ad esempio effetti neurotossici o immunotossici sullo sviluppo) che, in combinazione con il tipo di utilizzo/esposizione, determinano situazioni d’uso che potrebbero restare preoccupanti, per esempio un rischio potenziale elevato per le acque sotterranee. Oppure se è tossica, cancerogena o interferisce col sistema endocrino. In questi casi, l´autorizzazione varrebbe per sette anni. Nell´esaminare una domanda di autorizzazione riguardante un prodotto fitosanitario contenente una sostanza attiva approvata come candidata alla sostituzione, gli Stati membri dovranno eseguire una valutazione comparativa per esaminare la possibilità di sostituirlo con un prodotto che presenti meno rischi. In base a quest´ultima, e al verificarsi di determinate condizioni, gli Stati membri potranno non autorizzare o limitare l´uso del pesticida in questione in una data coltura. In caso contrario, tale valutazione dovrà essere ripetuta a intervalli regolari per decidere se mantenere, revocare o modificare l´autorizzazione. Una decisione in tal senso prenderebbe effetto nei tre anni successivi. I pesticidi commercializzati in base alle regole attuali potranno continuare ad essere utilizzati fino alla scadenza della validità della loro autorizzazione corrente (10 anni). Così, una sostanza autorizzata nel 2006 potrà continuare ad essere venduta fino al 2016. A quella data, però, dovrà essere sottoposta a una nuova procedura di autorizzazione sulla base dei criteri stabiliti dal regolamento in esame. Il compromesso stabilisce che, ai fini del regolamento, la sperimentazione su animali vertebrati potrà essere realizzata «solo ove non siano disponibili altri metodi». Inoltre, gli Stati membri non dovranno accettare che, a sostegno delle domande di autorizzazione, siano avviati o ripetuti test e studi su animali vertebrati laddove avrebbero ragionevolmente potuto essere utilizzati i metodi convenzionali. Chiunque intenda eseguire test e studi su animali vertebrati dovrà quindi adottare i provvedimenti necessari per verificare che tali test e studi non siano già stati eseguiti o avviati. Mentre il richiedente potenziale e il titolare o i titolari delle autorizzazioni pertinenti dovranno fare tutto il necessario per assicurare la condivisione dei test e degli studi su animali vertebrati. Il regolamento stabilisce anche norme in merito all´accesso del pubblico alle informazioni, all´imballaggio, etichettatura e pubblicità dei prodotti fitosanitari e dei coadiuvanti, alle misure di controllo, alle situazioni di emergenza, al commercio parallelo dei prodotti fitosanitari. .  
   
   
BSE, INNALZATA A 48 MESI L´ETÀ DEI BOVINI DA CONTROLLARE  
 
Bolzano - Anche l´Italia si allinea alla proposta europea di innalzare a 48 mesi l´età dei bovini da controllare per l´encefalopatia spongiforme bovina, la malatti nota anche come "mucca pazza". La decisione, ovviamente, riguarda anche la Provincia di Bolzano: "La sicurezza degli alimenti - commenta l´assessore Hans Berger - rimane comunque molto elevata". L´elemento centrale della modifica sui controlli per la Bse, proposto dall´Unione Europea e recepito dal governo italiano, riguarda principalmente l´età dei bovini da sottoporre al test per rintracciare la presenza o meno della cosiddetta encefalopatia spongiforme bovina. Sino ad ora, infatti, l´età stabilità variava tra i 24 mesi per le categorie a rischio e i 30 mesi per gli animali regolarmente macellati. Il nuovo regolamento prevede invece il campionamento ai 48 mesi per entrambe le categorie. Con la decisione del governo di ratificare la proposta comunitaria, l´Italia si allinea a quanto già previsto in Belgio, Danimarca, Germania, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Lussemburgo, Olanda, Austria, Portogallo, Finlandia, Svezia e Gran Bretagna. "Per gli animali che non sono nati in uno di questi paesi - sottolinea l´assessore all´agricoltura Hans Berger - rimarrà in vigore la vecchia procedura con i controlli previsti tra i 24 e i 30 mesi. La decisione dell´Unione Europea non avrà effetti sulla sicurezza dei prodotti alimentari, che rimane estremamente elevata. Tutte le analisi effettuate, infatti, hanno confermato che l´innalzamento dell´età dei bovini da sottopporre al campionamento per la Bse, in paesi che già applicano dei rigidi sistemi di controllo, non ha nessun tipo di ricaduta sul prodotto finale. Per questo motivo, anche la Provincia di Bolzano applicherà il nuovo regolamento". .  
   
   
AGRICOLTURA, CIA BASILICATA : TAVOLO TECNICO SU FISCALITA’ E CATASTO  
 
La Cia rilancia la proposta di un tavolo tecnico regionale in tema di fiscalità locale in agricoltura con Regione Basilicata, Anci, Upi, Agenzia del Territorio e Agenzia delle Entrale, organizzazioni professionali agricole. Tra le prime questioni da affrontare al “tavolo” – a parere della Cia – figurano la semplificazione degli adempimenti fiscali (sono 26 i tributi di competenza regionale, provinciale e comunale a carico dei titolari di aziende agricole) e l’aggiornamento degli estimi catastali di terreni e fabbricati rurali che riguardano complessivamente 40 mila particelle catastali rurali in Basilicata. La Cia contesta il metodo di calcolo effettuato dall’Agenzia del Territorio, automaticamente sulla base dei dati che i titolari di aziende hanno trasmesso all’Agea, e prima di predisporre ricorsi al Tar ed azioni di autotutela degli agricoltori, sollecita l’individuazione di un percorso comune tra organismi del Ministero all’Economia, Anci e organizzazioni professionali agricole. “Ci battiamo – ha spiegato il presidente Donato Distefano –perché il fisco sia giusto, equo, e non vessatorio. Per questo da tempo abbiamo sollecitato misure quali l’istituzione dell’Anagrafe unica delle imprese agricole, nel principio della sussidiarietà e di misure per lo sviluppo rurale”. .  
   
   
COMMISSARIATO L´ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE DELLA SARDEGNA  
 
Cagliari - Con il decreto n. 6 del 13 gennaio 2009, il Vicepresidente della Regione, Carlo Mannoni, ha sciolto il Consiglio di amministrazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna ´Giuseppe Pegreffi´ e, contestualmente, ha nominato commissario – per un periodo di tre mesi – il dottor Carlo Dessalvi, cagliaritano, 68 anni, il quale dovrà garantire l’immediata ripresa dell’attività. Il provvedimento è stato adottato, sentito il parere dell’assessore regionale della Sanità, Nerina Dirindin, "in ragione dell’oggettiva esigenza di impedire il protrarsi della grave situazione che impedisce il regolare funzionamento dell’Istituto". Va ricordata, infatti, la "difficoltà a garantire la corretta continuità amministrativa, in presenza di due Presidenti che rivendicano entrambi la legittimità a rivestire la relativa carica". .  
   
   
IN GALLURA GIÀ ADOTTATI I PRIMI PROVVEDIMENTI PER IL SIEROTIPO 8 DELLA LINGUA BLU  
 
Cagliari - Lo scorso 30 dicembre 2 capi caprini di un´azienda del Comune di Sant´antonio di Gallura sono stati trovati positivi sierologicamente al sierotipo 8 della febbre catarrale degli ovini (lingua blu). Queste analisi sono state effettuate nel corso di un piano di monitoraggio nazionale e nell´allevamento interessato gli animali non hanno manifestato sintomi di malattia. Il 5 gennaio è stata comunicata dall’Istituto Zooprofilattico della Sardegna la positività sierologica al sierotipo 8 anche in una azienda del Comune di Santa Teresa di Gallura: anche in questa azienda gli animali non presentano sintomi di malattia. Successive indagini di laboratorio hanno confermato la presenza del sierotipo 8 anche su altri 6 bovini dello stesso allevamento di Sant’antonio di Gallura. Già alla prima segnalazione i sindaci delle zone interessate e la Regione hanno provveduto ad emanare provvedimenti di restrizione atti ad impedire la diffusione del virus alla rimanente parte del territorio regionale e nazionale. L´unità di crisi Blue Tongue (costituita da Ministero, Regione, Centro di referenza nazionale, Istituto Zooprofilattico e Servizio veterinario dell’Asl n. 2) si è riunita ieri a Roma per esaminare la situazione e per delineare i provvedimenti sanitari più urgenti. E´ stato stabilito: - l´intensificazione delle misure di sorveglianza nella provincia di Olbia-tempio al fine di verificare l’origine dell’infezione e l’entità della circolazione virale sul territorio, con particolare riferimento nei confronti degli animali introdotti da territori interessati dall’infezione da sierotipo 8 (altri paesi europei e province di Cremona e Mantova); - il trasferimento immediato in Sardegna di una adeguata fornitura di vaccino spento sierotipo 8 da utilizzare nella provincia di Olbia-tempio; - l’ intensificazione delle attività sierologica ed entomologica su tutto il territorio regionale. Durante la riunione tutti i partecipanti hanno concordato sulla necessità di commisurare la severità delle misure di restrizione (al momento limitate alla sola provincia di Olbia-tempio) all’entità oggettiva del rischio e di adottare protocolli vaccinali finalizzati a consentire la movimentazione regionale ed extraregionale dei bovini. Infine, l’Assessorato all’Agricoltura si sta attivando per individuare le procedure e le risorse per l’eventuale adeguamento delle strutture di sosta autorizzabili nel rispetto della norma sulla movimentazione di animali sensibili alla blue tongue. .  
   
   
PESCA: COOPERAZIONE, RIVEDERE GESTIONE MOLLUSCHI PER ANCONA E SAN BENEDETTO DEL TRONTO.  
 
 Con una lettera indirizzata al Direttore Generale Pesca e Acquacoltura, Francesco Saverio Abate, Federcoopesca-confcooperative e Lega Pesca chiedono di rivedere la gestione dei molluschi per Ancona e San Benedetto del Tronto perché :“la proroga per il 2009 della rotazione al prelievo della risorsa molluschi bivalvi con draga idraulica nell’area A del Compartimento Marittimo di Ancona non è una soluzione soddisfacente”. Una situazione –sottolineano le due associazioni- che, di fatto, rende iniqua la gestione della pesca ai molluschi bivalvi nei compartimenti coinvolti. Le sette imbarcazioni che per prime avrebbero dovuto ruotare nell’area A del compartimento di Ancona sono ferme, infatti, a causa del fermo previsto dal Co. Ge. Vo di Ancona, che si prolungherà per più di un mese. Effetto principale la mancanza di certezze per le diciannove imbarcazioni civitanovesi, già fortemente penalizzate dall’intera vicenda, che ora non sanno più quando e per quanti mesi potranno pescare nella più remunerativa area A. “Un aspetto da non sottovalutare –secondo Federcoopesca-confcooperative e Lega Pesca- visto che le diciannove imprese coinvolte nella rotazione hanno trascorso un 2008 particolarmente difficile a causa della carenza della risorsa vongole nell’area “B” e della morie di prodotto riscontrate nel mese di settembre”. Una situazione, quella dell’area “B” del Compartimento di Ancona, che ha indotto responsabilmente le imprese a sospendere le attività per buona parte della seconda metà del 2008, nella speranza di poter vedere ricostituiti i banchi naturali di vongole a partire dai primi giorni del 2009. Ma visto che la decisione del Co. Ge. Vo di Ancona dovrà essere rispettata anche dalle sette imprese, con sede a Civitanova Marche, sorteggiate per il primo turno (1° gennaio – 30 aprile, secondo quanto stabilito dall’art. 2, punti 2 e 3, del D. M. 19 dicembre 2007), le sette imprese sorteggiate per operare nel 1° turno dell’area “A” del Compartimento Marittimo di Ancona si troveranno nell’insostenibile situazione di essere costrette a restare ferme in banchina; non potranno, infatti, pescare ne’, ad Ancona (area A) ne’ a Civitanova Marche (area B). Le Associazioni chiedono all’Amministrazione “una rapida rivisitazione delle modalità di turnazione così da tener conto degli effettivi mesi di pesca disposti dal Co. Ge. Vo. Di Ancona nell’area A e che guardi ad una più equa redistribuzione di tali periodi di pesca tra le diciannove imbarcazioni civitanovesi, magari prevedendo una turnazione bimestrale di dieci e nove imbarcazioni alla ripresa della pesca nell’area A”. .  
   
   
BUITONI, SERVIZI AFFIDATI AD UN NUOVO SOGGETTO VERSO UNA SCHIARITA IL PROBLEMA DEI 71 LAVORATORI DELLE COOPERATIVE  
 
Firenze - Positivo passo avanti nella vicenda dei 71 lavoratori dalla cooperativa che forniva in appalto i servizi di pulizia e magazzino per la Buitoni-newlat di San Sepolcro che hanno perduto il lavoro dopo la risoluzione del contratto con la cooperativa, a fine dicembre. L´assessore all´istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha convocato oggi un incontro al quale hanno partecipato un rappresentante della Buitoni, delle tre cooperative titolari degli appalti scaduti, il prefetto di Arezzo Salvatore Montanaro, l´assessore al lavoro della Provincia di Arezzo Alessandra Dori, il sindaco di San Sepolcro Franco Polcri, il vice sindaco del Comune di Città di Castello Domenico Duranti, le organizzazioni sindacali regionali e locali. «Dall´incontro – ha spiegato l´assessore Simoncini - è emersa la volontà dell´azienda di riaffidare una parte importante del lavoro precedentemente svolto dalla cooperativa a un nuovo soggetto che dovrà essere individuato nei prossimi giorni. Prendiamo atto di questa volontà con l´obiettivo di arrivare, al massimo entro una settimana, all´individuazione dei possibili candidati presenti sul teritorio, anche con l´intervento delle amministrazioni locali. La Provincia di Arezzo, nel frattempo, proseguirà nel lavoro per garantire qualificazione e prospettive occupazionali per quei lavoratori che eventualmente non dovessero essere riassorbiti. Il sindaco di San Sepolcro ha inoltre informato della costituzione, insieme ai Comuni della val Tiberina, di un fondo sociale a supporto del reddito dei lavoratori». Nel caso in cui non si dovesse arrivare a una soluzione entro la prossima settimana, il tavolo si riunirà fra quindici giorni per un nuovo esame della situazione, mentre proseguirà il confronto già aperto fra sindacati e azienda Buitoni-newlat sul piano industriale e le prospettive di ril ancio dello stabilimento della Val Tiberina che, come noto, è stato acquisito recentemente dal gruppo Tmt (con il marchio Newlat) che ne detiene attualmente la proprietà. .  
   
   
SANITA’, SICILIA INDENNE DA MVS, ARRIVA L’OK DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
 Palermo - La Sicilia è stata inserita dalla commissione delle comunità europee nella lista delle regioni italiane indenni dalla malattia vescicolare dei suini. La decisione (2009/2/Ce) è stata assunta in considerazione dei positivi risultati seguiti alla attuazione dei programmi annuali di eradicazione e sorveglianza. Già nei mesi scorsi c’era stata la visita in Sicilia di ispettori comunitari per valutare le misure di controllo messe in atto e la loro corretta applicazione sul territorio. “E’ la prima volta che la Sicilia ottiene il riconoscimento della massima qualifica sanitaria da parte degli organi comunitari - commenta il dirigente generale dell’Ispettorato veterinario, Michele Bagnato - ed è la prova che si è lavorato in modo proficuo e organico con i servizi veterinari delle Ausl, l’istituto zooprofilattico sperimentale ed in stretta collaborazione con le associazioni professionali di categoria per rispondere alle esigenza di professionalità imposte dalla commissione europea. Adesso aspettiamo una analoga decisione per la leucosi bovina enzootica e successivamente per la brucellosi e la tubercolosi bovina, settori nei quali sono tangibili i progressi rispetto a pochi anni fa”. Grazie alla decisione della Ce, gli allevatori del comparto suinicolo regionale potranno adesso commercializzare i propri animali sul territorio nazionale e comunitario. Inoltre l’abolizione della visita pre-movimentazione per i suini che vanno al macello si tradurrà in un risparmio di risorse per il sistema sanitario nazionale e in una riduzione di costi per i produttori che non pagheranno la relativa visita veterinaria in allevamento. .  
   
   
PESCA: DI MAURO, SU NOVELLAME SALVAGUARDIAMO ECOSISTEMA E PESCATORI  
 
Palermo – “La pesca speciale del novellame è sempre stata autorizzata con il massimo dell’attenzione per l’ecosistema marino. Per l’anno in corso, in particolare, si è tenuto conto del pronunciamento del Comitato centrale per la tutela delle risorse marine del ministero”. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Pesca, Roberto Di Mauro. “La Regione – ha proseguito - ha fatto, anzi, di più. Ha voluto sentire, anche, il parere del Consiglio regionale della pesca, di cui fanno parte rappresentanti illustri del mondo scientifico siciliano, come l’Università di Messina, l’Icram - Istituto centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica applicata alla pesca marittima - e l’Istituto della Tecnologia della pesca e del pescato del Cnr”. Comitato ministeriale e Consiglio regionale hanno stabilito, infatti, che, da gennaio a marzo, il prelievo del novellame di sardine e rossetto è compatibile al rispetto della riproduzione e dell’ambiente marino. Antonino Manganaro, docente di Biologia marina dell’ateneo messinese, nel corso della seduta del Consiglio regionale, ha, infatti, dichiarato che “il novellame pescato in questo periodo riguarda, in massima parte -circa il 97 per cento-, specie ittiche non particolarmente pregiate -sarda e alaccia- e di scarso valore commerciale”. Cosa diversa dal novellame di acciughe, pesce azzurro più pregiato. “Il fatto, poi, che in ogni caso non si possa catturare nella zona di mare compresa tra la foce del fiume Belice e Capo Bianco - ha aggiunto Di Mauro - è una disposizione che viene da lontano. Lo prescrive addirittura un decreto ministeriale dell´’Intendente funzionante’ emanato l’11 maggio del 1835, in cui è descritta la particolare sensibilità in quel tratto di mare. Inoltre – ha concluso - la pesca in questione rientra nel contesto più generale di attività produttive, in cui è necessaria una soluzione che non danneggi l’ecosistema, ma neppure i pescatori”. . .  
   
   
FORMAGGIO PIAVE E PASTA SGAMBARO: UN MATRIMONIO DI SAPORI NEL SEGNO DELLA GENUINITA’ A KM 0  
 
Il gusto del formaggio più amato delle Dolomiti incontra la genuinità della prima pasta a Km0 con una promozione che porterà sulle tavole dei consumatori di tutta Italia due prodotti di assoluta eccellenza della gastronomia italiana: il Piave di Lattebusche, pluripremiata perla della produzione della cooperativa bellunese che lo realizza esclusivamente con il latte prodotto dai suoi soci nelle stalle della provincia di Belluno secondo un rigido disciplinare produttivo, per garantire la massima qualità di un prodotto che in ogni suo derivato conserva il sapore dell’autentico formaggio di montagna; la pasta Sgambaro, prodotta interamente con grano italiano raccolto “vicino” al Molino e Pastificio Jolly Sgambaro per offrire la genuinità di una pasta di altissima qualità che, grazie alla sua filiera corta, unisce alle straordinarie caratteristiche proteiche, nutrizionali e sensoriali la garanzia di aiutare l’ambiente risparmiandogli – dalla coltivazione della spiga allo scaffale del negozio – emissioni di Co2 pari alla combustione di oltre 70. 000 litri di gasolio l’anno. La promozione - che interesserà i punti vendita della Gdo – prevede che per ogni porzione da 500 gr di formaggio acquistato il consumatore riceva in omaggio una confezione da 500 gr. Di spaghetti Sgambaro. L’offerta, disponibile all’interno dei punti vendita in appositi corner assistiti, sarà estesa da gennaio e fino al prossimo aprile nei super ed iper mercati di tutto il Veneto e di altre aree del nord-Italia. Oltre 200 dunque le giornate complessive di promozione a disposizione dei consumatori per scoprire, nel segno della convenienza, il gusto ed il piacere di mangiare italiano. .  
   
   
PORTE APERTE A SEI NUOVI CHEF ALL’ASSOCIAZIONE GIOVANI RISTORATORI D’EUROPA.  
 
Il 2009 porta sei new entry tra i membri dei Jeunes Restaurateurs d’Europe. Sei promesse del panorama della ristorazione italiana. Sei grandi nomi che sicuramente sentiremo nominare spesso da qui in avanti. I nuovi ingressi sono stati decisi dai soci dell’associazione e andranno a rendere sempre più forte e importante questo gruppo di chef entusiasti del proprio lavoro e decisi a far parte dei questa grande famiglia il cui motto internazionale è “talento e passione”. Ecco i nomi. Alberto Tonizzo, chef del ristorante Al Ferarut di Rivignano (Ud), una punta di diamante della cucina di pesce locale. Molto giovane e molto promettente, ricco di idee e creatività, continua con successo l’attività avviata dai genitori nello storico ristorante fondato dal padre nel 1964. Marcello Trentin, diploma delle Belle Arti e la cucina nel Dna; con l’ambizioso progetto di ridare a Torino l’alta cucina ha creato nel 2003 il ristorante Magorabin. Marco Stabile, 33 anni, toscano, con un curriculum di tutto rispetto, gestisce da qualche anno l’elegante ristorante Ora D’aria di Firenze dove propone piatti toscani, raffinati e mai banali, dedicandosi con passione anche all’insegnamento. Cristiano Tomei, giovane autodidatta, diplomato all’istituto nautico ha presto compreso che la sua vita sarebbe stata la cucina. Dopo alcune brevi esperienze ha dato vita al ristorante La Cucina dell’Imbuto a Viareggio (Lu). Francesco Sposito, stella Michelin già a 25 anni, e il fratello Mario, spinti da una grande passione, si dedicano all’attività di famiglia nel ristorante Taverna Estia di Brusciano (Na). Cristiano Andreini. Grazie alle esperienze all’estero e agli insegnamenti del papà, propone una cucina ricca di classe e originalità presso il ristorante Andreini di Alghero (Ss) che gestisce insieme al fratello. I nuovi chef ammessi a far parte dell’associazione verranno presentati lunedì 2 febbraio alle ore 13 sul palco di Identità Golose nell’ambito dell’assemblea annuale Jre Italia. 7 gennaio 2009 I Nuovi Ingressi Ristorante Al Ferarut - Chef Alberto Tonizzo - Rivignano (Ud) Ristorante Magorabin - Chef Marcello Trentini - Torino Ristorante Ora D´aria - Chef Marco Stabile - Firenze Ristorante La Cucina Dell´imbuto - Chef Cristiano Tomei - Viareggio (Lu) Ristorante Taverna Estia - Chef Mario e Francesco Sposito - Brusciano (Na) Ristorante Andreini - Chef Cristiano Andreini - Alghero (Ss) . .  
   
   
HEROS DE AGOSTINIS NUOVO CHEF DEL KEMPINSKI PRAGELATO VILLAGE  
 
Scorrere il curriculum di Heros De Agostinis, arrivato al Kempinski Pragelato Village per l’apertura di dicembre 2008, significa fare un tour fra i più interessanti e importanti nomi dell’alta cucina. Da Marc Veyrat a Heinz Beck, passando per Winkler e Cannavacciuolo, questo giovane chef romano di soli 32 anni ha collezionato una serie di importantissime esperienze che lo hanno portato a sviluppare una cucina vitale ed emozionante, che lascia intuire - senza farle pesare - le solide basi dalle quali nasce. Di lui scriveva, nel 2005, il “Gambero Rosso”: “[. ] era davvero da tempo che non ci si divertiva così a tavola [. ] perché i piatti di Heros sono emozionanti, sono piccole poesie che vale la pena di assaporare in tutte le sfumature [. ]”. Da allora De Agostinis ha fatto ulteriori esperienze all’Hotel Steigenberger di Merano e poi al Kempinski di Giacarta, in Malesia, è cresciuto, si è perfezionato e ha affiancato alla sua personalità di sognatore una maggiore sicurezza, raffinando la capacità di continuare a comporre “piccole poesie”. Poesie che non è errato definire dei veri e propri haiku, perché i piatti di De Agostinis sono come i tradizionali componimenti giapponesi: toni semplici, privi di fronzoli, che traggono la loro forza dalle suggestioni della natura e le sue stagioni. È proprio la stagionalità uno dei punti fermi della cucina di De Agostinis, ed è l’elemento essenziale per garantire ai suoi piatti quell’armonizzazione con l’ambiente che ne costituisce il carattere tipico. “Amo la cucina genuina del territorio e a questa mi ispiro per creare i miei menu. A Pragelato ho la possibilità di diversificare le mie proposte, creando piatti più internazionali per la carta del ristorante La Tuccia o più creativi e contemporanei, anche se ispirati all’autentica cucina piemontese, per il ristorante Pan Benì”, dichiara Heros De Agostinis. La carta del ristorante La Tuccia - sempre accompagnata da un menu di quattro portate che varia giornalmente - si distingue per la sua sofisticata semplicità. Qui compaiono piatti che ancora riecheggiano dei profumi della sua recente esperienza asiatica, come il Consommé al cocco e foglie di limone con bocconcini di pollo e verdure asiatiche, o il Tonno e capesante grigliate con verdure al curry e riso tailandese, ma anche piatti dal timbro più deciso, quasi rustico per la tipologia di ingredienti, come la Zuppa di patate e porri con olio all’aglio e salame chorizo o lo Scamone di agnello nostrano su verdure e fagiolini con purea di patate e salsa al rosmarino. Nella carta del Pan Benì si leggono maggiormente i riferimenti alla cucina del territorio e i piatti sono pensati per esaltare al massimo la qualità dei prodotti, come selvaggina, formaggi, tartufi e funghi - per i quali si rivolge a fornitori locali. Al Pan Benì, dov’è presente anche un menù degustazione, Heros De Agostinis mette ancor più in risalto la sua creatività, proponendo piatti come la Sella di cervo ai profumi di montagna con tomino al cardamomo, funghi di bosco e salsa al ginepro, o i Fagottelli di pasta ripieni di crema di formaggio su purea di zucca e zenzero, o ancora il Carpaccio di tonno su pappa al pomodoro e dessert essenziali come il Pane bagnato nel latte con mele e gelato al latte di capra. Mano ferma e decisa nelle realizzazioni, padronanza dei vari metodi di cottura (non ne ha uno preferito, ma utilizza quello più confacente al prodotto che lavora), effetti cromatici e gustativi che esaltano sia l’estetica (Heros, per sua stessa ammissione, tiene sempre ben presente che anche l’occhio vuole la sua parte) che l’aspetto ludico del cibo, sono dunque i tratti distintivi del nuovo chef del Kempinski Pragelato Village, che ha una sola regola cui non fa eccezione: “Nei miei piatti sono di solito presenti non più di quattro gusti, che voglio siano ben identificabili e perfettamente equilibrati. ” E De Agostinis non sottovaluta la sua mission in un albergo che deve soddisfare comunque molteplici esigenze della clientela, prevedendo anche un room service articolato in proposte eccellenti da scegliere fra menu completi (come la Colazione Europea o la Formula Wellness) e suggerimenti alla carta, che includono insalate, zuppe, secondi piatti e dessert. A completare l’offerta del Kempinski Pragelato Village, non possono passare poi inosservati La Taverna, il Ritrovo e il Bergian. Nel primo è possibile gustare vere e proprie specialità di montagna come il Consommé di selvaggina, agnolotti del Plin e mirtilli rossi o il Risotto al Barbera, radicchio e toma d’alpeggio fra i primi, il Coniglio alla Canavesana con verdure stufate in cocotte e la Guancia di manzo brasata al Barolo con purea di patate al tartufo nero fra i secondi e per dessert un Bonet con nocciola tonda gentile delle Langhe o la Panna cotta del Piemonte. Al Bergian e al Ritrovo, invece, la possibilità di un happy hour rinforzato, di una birra fra amici, di un cocktail o di un dopo cena sono accompagnati da un’accurata scelta di pizze e panini per uno spuntino veloce. La Pizzeria è un locale pensato soprattutto per le famiglie e per chi richiede un pasto informale dopo una giornata passata sugli sci. La Tuccia è aperta dalle 7 alle 11 e dalle 19 alle 23 sette giorni su sette. 160 coperti. Pan Beni’ è aperto dalle 19 alle 23 sette giorni su sette in alta stagione. Nel periodo restante chiude domenica e lunedì. 50 coperti. Prezzo medio a partire da 60 euro bevande escluse. La Taverna è aperta dalle 19 alle 23 sette giorni su sette in alta stagione. Nel periodo restante chiude martedì e mercoledì. 80 coperti. Prezzo a partire da euro 45 bevande escluse. Il Bergian apre dalle 10 alle 2 di notte sette giorni su sette. Kempinski Pragelato Village Via Rohrbach – Frazione Plan – 10060 Pragelato (Torino) Tel. 0122/740011 – Fax 0122/740010 E-mail reservations. Pragelato@kempinski. Com - www. Kempinski-pragelato. Com . .  
   
   
“ IL MARSALA, IL CIOCCOLATO ED I FORMAGGI ERBORINATI " A MILANO. IL CLUB TURISTI DEL VINO DELLA LOMBARDIA HA IL PIACERE DI PRESENTARE L’INCONTRO DI DEGUSTAZIONE, IL MINIVIAGGIO, DEDICATO AD UNO DEI VINI ITALIANI PIÙ CONOSCIUTI DELLA NOSTRA PENISOLA : IL MARSALA.  
 
Il Marsala arriverà a Milano nel freddo mese di gennaio e porterà con se la magica e calda atmosfera della sua terra, della Sicilia. A raccontarci la storia di questo vino sarà l’Avvocato Diego Maggio del Consorzio Tutela vino Marsala. E sarà una storia talmente affascinante da sembrare quasi una leggenda quella di questo vino del sole, che trasmette tutta la bellezza della Sicilia e che degusteremo nelle sue tipologie Vergine, Vergine Riserva, Superiore Dolce, Superiore Dolce Riserva e Superiore Semisecco. Ne sperimenteremo anche l’abbinamento con il formaggio ragusano ma anche con quei cibi, che non sempre con il vino vanno d’accordo, come il formaggio erborinato ed il cioccolato. Il Miniviaggio “Il Marsala, Il Cioccolato Ed I Formaggi Erborinati” si terrà martedì 20 gennaio 2009 alle ore 21 a Milano presso l’Hotel Johnny in via Prati, 6 (vicino a Piazza Vi Febbraio). Clubturisti@mtvlombardia. Com o tel al nr. 329 0209509 . .  
   
   
SCOPRI LA ZONA (GOLOSA) AL SETTIMO PIANO DE LA RINASCENTE DUOMO  
 
Tre settimane di preziosi consigli per conoscere meglio e apprezzare la strategia alimentare inventata da Barry Sears negli Stati Uniti oggi famosa in Italia grazie ad Enerzona L´iniziativa molto speciale é riservata a chi è attento al proprio benessere e ai consigli per dimagrire, se necessario, senza grossi sacrifici. La Zona diventa infatti protagonista del "Settimo Piano de La Rinascente" di Milano Duomo, dove ogni giorno un "Enerzona Temporary Shop" promuoverà la famosa strategia alimentare Enerzona - l´unica originale di Barry Sears - mettendo a disposizione informazioni e materiale promozionale. Nell´occasione tutti potranno assaggiare il nuovissimo goloso Enerzona Mini Rock 40 30 30, uno snack di soia e cioccolato, buonissimo e ideale per tutti, gustoso al punto giusto e soprattutto particolarmente saziante per il suo basso indice glicemico. A tutti i visitatori de La Rinascente la possibilità di uscire dallo Store più chic di Milano con un "Menu personalizzato Enerzona" grazie ad un innovativo touch screen che guida alla conoscenza della dieta 40 30 30. Si potrà così scoprire Enerzona, la nuova alimentazione. Inoltre, ogni giovedì, a partire dal 15 gennaio prossimo, dalle ore 19. 30 alle ore 21, la nota nutrizionista Daniela Morandi, Certificata negli Stati Uniti dal dr. Barry Sears "Zone Research Institute Health Care Professional", sarà a disposizione dei Clienti Rinascente per una consulenza gratuita sulla Dieta Zona prendendo appuntamento direttamente presso il temporary shop Enerzona del Settimo Piano. .  
   
   
MUSICA DAL VINO: IL VINO SAIAGRICOLA E LE NOTE DI DJ COPPOLA APPRODANO AL REALE CIRCOLO CANOTTIERI DI ROMA PER UNA SERATA ALL’INSEGNA DELL’ECCELLENZA  
 
Il Reale Circolo Canottieri di Roma sarà la tappa d’eccezione del Tour di Musica dal Vino, martedì 20 gennaio a partire dalle 21. 00. Il piacere della degustazione dei vini delle cantine Saiagricola sarà accompagnato dall’emozione delle note che escono dall’originale consolle Set valigie del dj Marco Vitale aka dj Coppola. Antichi bauli e valige anni ’50, tipicamente italiani, si svelano un sistema acustico itinerante da cui la musica parte per un viaggio alla ricerca di nuove mete sensoriali che, in compagnia di ottimi vini accuratamente selezionati, diventa un’esperienza rilassante, una pausa di piaceri essenziali e, al contempo, una scoperta e un arricchimento del proprio bagaglio culturale. Musica selezionata con un repertorio vario e stimolante, diverso da ogni serata, che spazia dai grandi del soul e del jazz internazionale fino alla migliore tradizione musicale del Novecento. Ma il grande protagonista resta il vino, proposto nei migliori esempi che la ricchezza del panorama italiano ci offre e che Saiagricola interpreta nella sua massima espressione nelle tenute di Fattoria del Cerro (Montepulciano), La Poderina (Montalcino), Còlpetrone (Montefalco) e Monte Rufoli (Val di Cornia), territori di eccellenza del Made in Italy enologico. Una serata che si preannuncia essere una grande occasione all’insegna dell’eccellenza da trascorrere nella storica Sede Sociale del Circolo che, dal 1° gennaio 1872, si trova nell’ elegante palazzo in stile britannico all’angolo di via Ferdinando di Savoia, a pochi passi da Piazza del Popolo. La tournée di Musica dal Vino, iniziata ad ottobre, in occasione del Festival della Creatività di Firenze, prosegue quindi nelle principali città del Centro Italia. Per conoscere le prossime date: www. Saiagricola. It Saiagricola – L’azienda Nata nel 1978, Saiagricola diventa in breve tempo una realtà agricola di prestigio e di riferimento a livello nazionale ed internazionale in vari settori produttivi. I vini delle cantine del gruppo, il Nobile di Montepulciano della Fattoria del Cerro, il Brunello di Montalcino de La Poderina, il Sagrantino di Montefalco della cantina Còlpetrone e, da poco tempo, il Vermentino ed il Rosso Val di Cornia di Monterufoli hanno ottenuto numerosi riconoscimenti che confermano la strada della qualità intrapresa dalle aziende del gruppo. Oltre al vino, le eccellenze di Saiagricola si esprimono anche nella produzione di riso della tenuta Cascina Venerìa e negli olii extra vergini di oliva Terre di Siena e Umbria quest’ultimo prodotto nella tenuta di Montecorona vicino ad Umbertide. Dj Coppola – il progetto del Set Valigie Marco Vitale, aka dj Coppola, inizia il percorso da dj dopo aver fatto numerose esperienze come critico musicale ed organizzatore di eventi. Da anni suona in modo itinerante nei club più importanti della capitale come La Palma, Il Brancaleone, Il Circolo degli Artisti, La Casa del Jazz, aprendo spesso le serate di artisti internazionali come Kid Koala, Mr Scruff, Could Cut, Buscemi, dj Food e italiani come Nicola Conte e Rosalia De Sousa. Nel 2007, insieme ai dj del collettivo la situazione, diventa uno dei primi dj ufficiali di Umbria Jazz. Ed è proprio in Umbria che trovano un terreno fertile le sue idee di dj etico, capace non solo di selezionare della musica, ma anche ambienti e stili di vita. La sua ricerca lo porta a creare il progetto del Set Valige utilizzato per Musica dal Vino. .  
   
   
“LO VOLIO EXTRAVERGINE” E “WINE & LAND”: LE NOVITÀ 2009 DEL MOVIMENTO TURISMO DEL VINO  
 
 Come contribuire alla valorizzazione dell´olio extravergine d´oliva di Puglia? E come favorire la penetrazione dei mercati internazionali da parte dei vini della Puglia? La risposta giunge dal Movimento Turismo del Vino Puglia, che inaugura il 2009 con due appuntamenti da segnare in agenda: domenica 25 gennaio la prima edizione di “Lo Volio Extravergine”, e dal 28 gennaio al 1° febbraio la prima edizione di “Puglia Wine & Land”. Sull´esempio del grande successo di eventi come Cantine Aperte o Benvenuta Vendemmia, il Movimento Turismo del Vino ha infatti riunito i migliori produttori di olio extravergine d´oliva della regione che, con il marchio Movimento Turismo dell´Olio, potranno aprire le porte delle proprie aziende a turisti e appassionati. Strategica la data del 25 gennaio, ultima domenica di gennaio, periodo in cui, terminate le fasi di raccolta e lavorazione, è possibile apprezzare pienamente le caratteristiche organolettiche dell´olio nuovo e farsi guidare dai produttori in questo affascinante percorso di conoscenza. Momento centrale della giornata saranno i cooking show ovvero piccoli spettacoli di cucina durante i quali aspiranti chef, studenti delle scuole alberghiere di Puglia ospitati per l´occasione dalle aziende, prepareranno “dal vivo” piccoli assaggi di pietanze rigorosamente a base di olio extravergine d´oliva, ponendo in evidenza le qualità degli oli nei piatti freddi come in quelli caldi. Nella settimana successiva, dal 28 gennaio al 1° febbraio, si darà il via a “Puglia Wine & Land”, grazie al quale la Puglia per cinque giorni farà incontrare operatori e giornalisti di rilievo internazionale con produttori vinicoli e operatori turistici pugliesi. Confermata la presenza di 60 buyer, 12 giornalisti e 4 tour operator provenienti dai cinque continenti, che entreranno in contatto diretto con 46 produttori pugliesi, scoprendo le peculiarità e i luoghi più caratteristici della regione. Un incontro di rilievo internazionale che sarà ospitato in due luoghi eccellenti, la Masseria Torre Coccaro e la Masseria Torre Maizza a Savelletri, in agro di Fasano (Brindisi). Diverse le professionalità, diverso il programma: si inizierà con l´arrivo dei buyer, che dedicheranno la prima giornata a visitare le aziende, in modo da constatare il livello qualitativo dei prodotti e il contesto paesaggistico in cui essi nascono, mentre le successive agli incontri one to one. I giornalisti e i tour operator seguiranno invece un educational con visite guidate al territorio, alle principali strutture ricettive e della ristorazione, alle cantine più rappresentative della regione. L´obiettivo è evidentemente quello di presentare le eccellenze della Puglia inducendo da un lato i tour operator a stringere accordi commerciali per incrementare l´incoming turistico in Puglia, dall´altro i giornalisti a promuovere la nostra regione attraverso i loro articoli e servizi. . .  
   
   
GUYLIAN: IL MATRIMONIO PIÙ DOLCE TRA TRADIZIONE E QUALITA´  
 
Già. Fu proprio un matrimonio a creare il magico connubio tra la più raffinata arte pasticcera, il miglior cioccolato belga e la lavorazione artigianale più accurata. Nel 1960, infatti, Guy e Lilian Foubert si sposano e dalla combinazioni delle iniziali dei loro nomi nasce Guylian, l´azienda belga conosciuta in tutto il mondo per le sue deliziose creazioni al cioccolato. Figlio di un panettiere e specializzatosi alla famosa Scuola di Pasticceria di Anversa, Guy Foubert si fa notare per le sue ricette di una straordinaria pralina e di un tartufo cremoso, che comincia a vendere sui mercati locali. Incoraggiato da questi primi successi, decide di sviluppare la sua attività dando vita ad una creazione di arte pasticcera assolutamente nuova. E´ in questo periodo che nascono i mitici Frutti di Mare al cioccolato per la cui preparazione utilizza un cioccolato unico, dalle più fini fave di cacao dell´Africa occidentale, con il 100% di burro di cacao e privo di grassi vegetali. Rapidamente, nella sede di produzione di Sint-niklaas, Guy integra la più moderna tecnologia alle tecniche produttive artigianali che da sempre caratterizzano la lavorazione di Guylian, permettendogli di produrre i suoi Frutti di Mare in grande quantità ma senza modificare la ricetta artigianale. E´ nel 1988 che viene aperta una seconda unità produttiva dove Guylian riesce a combinare la ricca eredità del cioccolato belga e la professionalità dei suoi "maitre chocolatiers" con i più moderni metodi di produzione, con un occhio sempre attento alle regolamentazioni internazionali in termini di sicurezza ed igiene alimentare. I Frutti di Mare al cioccolato belga sono il prodotto più famoso di Guylian: un gusto squisito, tante forme inconfondibili scolpite ad arte. La selezione di Guylian propone infatti ben 11 differenti forme di conchiglie, tra cui la più famosa è forse quella del cavalluccio marino. Ogni forma sapientemente scolpita è una deliziosa miscela di cioccolato belga bianco, al latte e fondente, così da renderle una sempre diversa dall´altra. Il ripieno è finissimo cioccolato belga con nocciole tostate, come nell´originale ed artigianale ricetta. A garanzia della sua provenienza, ogni conchiglia reca impressa la G del genuino cioccolato Guylian. Oggi i Frutti di Mare Guylian, venduti in oltre 100 paesi del mondo, si presentano a noi in una nuova versione Extra Dark, con il 74% di cacao, le nocciole selezionate con cura nelle migliori aree mediterranee. Un cioccolato ottenuto con i migliori chicchi di cacao, dal gusto intenso e duraturo; un mix perfetto, grazie alla copertura di cioccolato extra dark ed al ripieno pralinato così particolare grazie alla tostatura e alla lavorazione delle nocciole. In questa nuova ricetta viene utilizzato anche il cacao acticoatm, che fornisce gli antiossidanti che sono presenti in natura nei chicchi di cacao ma che solitamente vengono persi durante la produzione del cioccolato. Oggi invece le conchiglie di Guylian sono ricche di antiossidanti e trattengono il sapore del cioccolato di prima qualità. Questo grazie al particolare processo di lavorazione che assicura che i flavonoidi presenti all´interno del chicco di cacao vengano preservati in una quantità che si avvicina circa all´80%, contro il 30% della percentuale tradizionale. Gli antiossidanti Acticoatm producono effetti positivi sulla mente e sul corpo umano: lo proteggono dall´invecchiamento, favoriscono la concentrazione e mantengono un livello ottimale di colesterolo e pressione sanguigna. E´ importante sottolineare che l´Acticoatm non aggiunge alcuna sostanza chimica e dunque non influenza in alcun modo lo straordinario sapore del cioccolato. I Frutti di Mare Guylian sono disponibili nella confezione classica da 250 gr. Tutti i prodotti della gamma Guylian sono importati e distribuiti da Eurofood, il marchio leader che porta sulla nostra tavola solo le più prestigiose specialità alimentari da tutto il mondo. Guylian �� Frutti di Mare scatola 250 g �� Frutti di Mare Extra Dark scatola 250 g . .  
   
   
TUTTI A TAVOLA, ARRIVA UNA GUSTOSA NOVITÀ! DISNEY E IL LICENZIATARIO DALLA COSTA, AZIENDA ITALIANA CON UNA FORTE TRADIZIONE NELLA PRODUZIONE DI PASTA DI QUALITÀ, PORTANO IN TAVOLA IL MONDO DELLE FAVOLE, CON LA PASTA DELLE PRINCIPESSE DISNEY.  
 
C’era una volta il solito pasto…. …quello che per molti bambini è poco divertente; perchè ogni età ha i suoi gusti, e non è semplice soddisfare quelli dei più piccoli. E allora, quale ricetta migliore per trasformare il momento del pasto in una favola? Oggi è semplicissimo! Disney e il licenziatario Dalla Costa, azienda italiana con una forte tradizione nella produzione di pasta di qualità, portano in tavola il mondo delle favole, con la pasta delle Principesse Disney. In una confezione coloratissima, la pasta di semola di grano duro ha la forma di un castello, di una carrozza, di una scarpetta, di un fiore o di una vera principessa: le bimbe inizieranno a fantasticare su balli di corte, principi e carrozze, e i loro pasti diventeranno divertenti, romantici e fantasiosi. Mamma e papà diventeranno il Re e la Regina, la sedia un piccolo trono. E le bimbe, perché, no, potranno divertirsi a cercare nel piatto la loro forma preferita. Princess pasta è disponibile anche nella versione tricolore, aromatizzata con pomodori e spinaci. Tanto divertimento all’insegna della qualità italiana. .  
   
   
AVERNA: 140 ANNI DI “GUSTO PIENO DELLA VITA” UNA STORIA DI TRADIZIONE E VALORI SEMPRE AL PASSO CON I TEMPI  
 
Un’azienda che riesce a tagliare il traguardo del secolo è certamente degna di nota. Un’azienda che riesce a superare il secolo e mantenere la propria attività per 140 anni è un evento ancora più eccezionale che merita di essere celebrato. L’anno 2008 segna il 140° anniversario dalla nascita della Fratelli Averna. Quella di Averna è una storia di famiglia e di passioni, che affonda le sue radici nell’antica terra di Sicilia e che della Sicilia ha voluto esportare i colori e i profumi. È grazie alla passione e alla dedizione di ben cinque generazioni se Averna è oggi emblema di una capacità di equilibrio e di gusto che sa interpretare il presente e intuire le direzioni del futuro. L’azienda ha saputo infatti crescere diventando una delle realtà industriali italiane di maggior successo, senza mai tradire le proprie radici e lo spirito del territorio d’origine, custodendo amorosamente l’alchimia di una ricetta preziosa. Per festeggiare i suoi 140 anni, Amaro Averna arriva sugli scaffali della grande distribuzione con 2 iniziative ad hoc. La prima è rappresentata dallo speciale on pack con bicchiere Womb (il bicchiere dalle forme piene e avvolgenti studiato appositamente per degustare al meglio l’amaro siciliano), personalizzato per l’occasione con oro zecchino. La seconda iniziativa dedicata a questo evento, è rappresentata dalla bottiglia Anniversario. Amaro Averna si veste infatti a festa con un “abito” speciale, una “full body sleeve” celebrativa, in grado di rafforzare la sua personalità in modo brillante e prestigioso e di sottolineare le sue forme slanciate e sinuose, eleganti e moderne. Un pack ricco ed esclusivo, prodotto in edizione limitata per celebrare degnamente i 140 anni di “gusto pieno della vita”. Un anniversario. Due eccellenti idee regalo per il Natale 2008. Oggi il Gruppo Averna fattura circa 200 milioni di euro e continua a reinvestire in modo consistente nello sviluppo e nella ricerca. Occupa 350 dipendenti diretti e altrettanti indiretti. Dispone in Italia di quattro reti di vendita. La quinta generazione inizia ora a fare il duro tirocinio, fatto di esperienze in diversi settori e in diverse aziende, sia interne che esterne al Gruppo. La ricetta originale di Amaro Averna resta ancora oggi, dopo 140 anni, top secret e gelosamente conservata dalla famiglia. Sono diverse decine le sostanze naturali che la compongono e provenienti da tutto il mondo… ma nessuno ne sa di più. Obiettivo di Averna resta quello di sviluppare il patrimonio familiare attraverso la produzione e la commercializzazione di prodotti di qualità grazie alla competenza acquisita nel tempo e…. … sempre alla ricerca del “gusto pieno della vita”. .  
   
   
IL 2008: UN ANNO A DONNAFUGATA  
 
Gennaio - Due importanti novità nelle cantine storiche di Marsala: una barriccaia sotterranea e un impianto fotovoltaico da 50 Kw. La nuova barriccaia sotterranea ha luci soffuse, silenzio ovattato, un’atmosfera carica di profumi. Dalla passerella sopraelevata, la vista si perde tra le barrique. E’ ampia 1. 600 mq e riunisce in un unico ambiente tutta la produzione di Donnafugata che affina in legno. Il sistema con volta a botte ideato da Moretti Costruzioni, risponde perfettamente ad esigenze di ordine statico, estetico e funzionale. La temperatura (15-16°C) e l’umidità (80-85%) sono costanti e le dispersioni termiche sono ridotte al minimo portando ad un forte risparmio energetico. Il nuovo impianto fotovoltaico da 50 Kw realizzato sui tetti delle cantine storiche di Marsala, si compone di 350 mq di pannelli mono-cristallini di tipo greed-connected che producono in media 79. 000 Kw all’anno. Febbraio - Donnafugata per il Futuro, vino e musica per il microcredito. Donnafugata per il Futuro è il progetto con cui l’azienda siciliana interpreta in modo innovativo la propria responsabilità sociale puntando sul microcredito, seguendo l’esempio di Muhammad Yunus - Nobel per la Pace 2006 – in collaborazione con il volontariato delle organizzazioni non profit. Una formula che ha pochi precedenti in Italia e che mette insieme vino, musica e solidarietà. I fondi raccolti con la distribuzione del nuovo Cd “Donnafugata Music&wine”, interpretato dalla voce solista di José Rallo, sono destinati interamente alla costituzione del fondo di garanzia che permetterà a Banca Etica il finanziamento di microimprese. Il Cd è distribuito nei migliori ristoranti, winebar ed enoteche d’Italia e sul sito www. Cdbaby. Com. Marzo - Milleanni il nuovo olio extra-vergine di oliva. Dalla ricerca della qualità e dell’espressione dei valori del territorio che contraddistinguono da sempre la produzione di Donnafugata, nasce Milleanni un olio extra-vergine di oliva, blend di tre varietà - Biancolilla, Nocellara del Belice, Cerasuola – coltivate nella Valle del Belice, cuore della Sicilia Occidentale. Aprile - José Rallo entra nel Cda del Banco di Sicilia. Josè Rallo - quinta generazione della famiglia che ha dato vita a Donnafugata - è nominata membro del Consiglio d’Amministrazione del Banco di Sicilia Unicredit Group. Per la prima volta, in 140 anni di attività del Banco, nel Cda siedono due donne: José Rallo e Maria Luisa Averna. Luglio - Il sito web di Donnafugata parla 9 lingue. Dalla sua pubblicazione on-line, il sito internet di Donnafugata è sempre stato disponibile in Italiano e Inglese. La novità adesso è che si sono introdotti molti contenuti in altre 7 lingue straniere (Francese, Tedesco, Giapponese, Cinese, Russo Coreano e Spagnolo) facilmente accessibili da altrettante “landing-page” , vere e proprie pagine d’atterraggio sul poliglotta pianeta Donnafugata. E in onore del decennale della vendemmia notturna va on-line anche un mini-sito interamente dedicato a questa importante tappa del progetto Qualità Estrema: http://vendemmianotturna. Donnafugata. It . Agosto - Vendemmia notturna: dieci anni di passione per la qualità. La notte del 6 agosto nella tenuta di Donnafugata a Contessa Entellina, il Ministro dell’Agricoltura Luca Zaia dà il primo taglio allo Chardonnay dell’annata 2008, celebrando il decennale di questa importante innovazione tecnica che è la vendemmia notturna. Correva infatti l’anno 1998 quando Donnafugata sperimentava per la prima volta la raccolta al chiaro di luna, una modalità che dal 1999 l’azienda ha poi definitivamente adottato. Grazie alle temperature notturne più fresche, si preserva al meglio il corredo aromatico delle uve nel loro trasporto dalla vigna alla cantina, evitando fermentazioni indesiderate e ottenendo un sensibile risparmio energetico nella fase di refrigerazione prima della pressatura. Settembre - Il giardino pantesco in dono al Fai. Impegnata da vent’anni a Pantelleria in un progetto produttivo d’eccellenza che vede nel passito Ben Ryé la sua massima espressione, Donnafugata promuovere l’agricoltura dell’isola donando un giardino pantesco al Fai Fondo Ambiente Italiano. La pianta circolare e le dimensioni del giardino costruito a secco con la pietra lavica, uno dei pochi esemplari restaurati e visitabili, garantiscono il microclima ideale per proteggere dal vento e dalla siccità un arancio secolare, preziosa "fabbrica delle vitamine". Autosufficiente dal punto di vista idrico, il Giardino Pantesco Donnafugata è un sistema agronomico che guarda al futuro. Ottobre - Si chiude la vendemmia: quella del 2008 sarà un’ottima annata. Vendemmia 2008 di ottima qualità a Donnafugata, sia a Contessa Entellina che a Pantelleria. L’annata è stata un po’ meno piovosa rispetto alla media e le temperature sono state un po’ più alte rispetto ai valori stagionali, ma senza picchi eccessivi e con ampie escursioni termiche tra il giorno e la notte. L’attenta conduzione del vigneto, dalla pota invernale fino ai diradamenti pre-vendemmia, ha consentito alle vigne di raggiungere un ottimale equilibrio vegeto-produttivo. Decisivo ai fini della qualità è stato anche il notevole impegno per monitorare la maturazione delle uve e scegliere i momenti ideali per la raccolta di ciascuna varietà, nei diversi vigneti dell’azienda. Quelli del 2008 saranno vini dalla gradazione non eccessiva, di grande freschezza, finezza aromatica ed eleganza. Novembre - Ben Ryé 2007 Vino dell´Anno per D´agata e Comparini. Vino dell’Anno è questo il riconoscimento attribuito al Passito di Pantelleria Ben Ryé 2007 dalla “Guida ai Migliori Vini d’Italia - Italy’s Best Wines 2009” curata da Ian D´agata e Massimo Claudio Comparini, e pubblicata dall’editore Guido Tommasi. Il Ben Ryé si classifica così al 1° posto assoluto nella “Best 100” stilata tra tutte le categorie in concorso: bianchi, rossi e vini dolci, e iscrive il proprio nome nel palmares della Guida dopo quelli di Masseto 2004 Ornellaia (nell’edizione 2008 della guida), Brunello di Montalcino 2001 Poggio di Sotto (nell’edizione 2007), Barolo Cannubi Boschis 2001 di Luciano Sandrone a pari merito con il Vin Santo 1994 Avignonesi (nell’edizione 2006). Novembre - Inchiesta Winenews: Donnafugata è tra le 7 aziende al Top su tutte le Guide. Sono soltanto sette le cantine che mettono d’accordo tutti i critici del Bel Paese: Gaja Braida, Caldaro, Trabucchi, Corte Sant’alda, Masciarelli e Donnafugata. Il responso viene da un´inchiesta pubblicata da www. Winenews. It, condotta mettendo a confronto i risultati dell’edizione 2009 delle cinque principali guide ai vini italiani: Gambero Rosso-slow Food, L´espresso, Ais-bibenda, Veronelli e Maroni. Il prestigioso risultato di Donnafugata discende dagli allori attribuiti anche quest´anno ai vini di punta dell’azienda: il rosso Mille e una Notte 2005 è stato insignito dei “Tre Bicchieri” (Gambero Rosso-slow Food) e delle “Super Tre Stelle Blu” (Vini di Veronelli), mentre il passito Ben Ryé 2007 ha ricevuto il massimo riconoscimento da L’espresso, Maroni, Ais-bibenda e Veronelli. Dicembre - Donnafugata dà alla luce la “Grappa Ben Ryé”. Nasce un nuovo prodotto di eccellenza in casa Donnafugata: la Grappa Ben Ryé. E’ il frutto della distillazione delle vinacce di uva passa di Zibibbo che risultano dal processo produttivo del Ben Ryé Passito di Pantelleria. La sapiente maturazione in legno le conferisce una straordinaria complessità. Distillato dai riflessi dorati, con aromi suadenti di albicocca e uva passa, dal gusto morbido e avvolgente con note di fichi secchi e miele, esprime in modo armonico ed elegante la personalità di Pantelleria, l’isola del sole e del vento. Dicembre - Enoturismo: il consuntivo del 2008 e gli appuntamenti del nuovo anno. Molto positivi i numeri dell’enoturismo a Donnafugata: nel 2008, presso le proprie sedi, l’azienda ha complessivamente ricevuto circa 9. 000 visitatori con un incremento di circa il 30% rispetto al 2007. Sempre tanti gli stranieri che quest’anno sono arrivati da ben 34 nazioni diverse, costituendo il 25% del totale dei visitatori ricevuti: in testa gli Americani, seguiti da Tedeschi e Svedesi. Record di visite ai vigneti e alla cantina di Pantelleria che con 1. 900 visitatori registra un +55% di presenze rispetto all’anno precedente. Un progetto, quello dell’enoturismo a Donnafugata, che si rivolge ad appassionati ed esperti attraverso un’accoglienza altamente personalizzata. I prossimi eventi speciali aperti al grande popolo dei winelover saranno ancora una volta quelli di Cantine Aperte, in programma il 31/5/2009 presso le cantine storiche di Marsala, e Calici di Stelle, la notte del 10 Agosto presso la tenuta di Contessa Entellina. .