Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Aprile 2009
IL PROGETTO BIOMARA, FINANZIATO DALL´UE, IN CERCA DI NUOVI MODI PER PRODURRE BIOCARBURANTI DALLE ALGHE (ALGACOLTURA)  
 
Bruxelles, 8 aprile 2009 - Il 3 aprile è stato lanciato Biomara, un progetto che esamina il potenziale di varie forme di alghe per produrre biocarburanti. Il progetto da 6 Mio Eur ha ricevuto 4,87 Mio Eur dal programma Interreg Iva, gestito dall´organismo speciale per i programmi comunitari. La riduzione della dipendenza dai carburanti fossili e il raggiungimento di una commistione di energia più sostenibile sono ai primi posti dell´agenda politica. L´importanza di produrre biocarburanti su scala industriale è stata sottolineata dall´invito del Parlamento europeo a che il 10% dei carburanti per il trasporto su strada provenga da fonti rinnovabili entro il 2020. Una delle principali sfide da affrontare per sviluppare la produzione di biocarburanti sostenibili è la gestione delle risorse territoriali. La potenziale concorrenza con l´agricoltura, che in ragione della popolazione mondiale in crescita potrebbe portare ad un sostanziale aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, è fonte di grave preoccupazione. Inoltre, visto l´aumento delle risorse necessarie per la loro produzione, l´efficienza dei biocarburanti tradizionali non è ottimale. Secondo il leader del progetto Biomara, la dott. Ssa Michele Stanley dell´Associazione scozzese di scienze marine, "con le riserve di carburanti fossili in diminuzione e i livelli di biossido di carbonio atmosferico che influenzano i cambiamenti climatici, c´è un bisogno urgente di fonti di carburanti nuove, rinnovabili e con basse emissioni nette di carbonio. Le colture tradizionali di biocarburanti sono in concorrenza con l´agricoltura e la natura per accaparrarsi la terra e l´acqua. Ciò di cui abbiamo bisogno sono piante che crescono rapidamente e sono facili da utilizzare, e che prosperano in ambienti non usati per l´agricoltura o la salvaguardia della natura. " Biomara esaminerà la fattibilità dell´uso sia di organismi microscopici, unicellulari, che producono direttamente petrolio, che di alghe, che crescono velocemente e possono essere raccolte per la loro biomassa. "Le alghe marine potrebbero essere parte della soluzione," ha detto la dott. Ssa Stanley. "Le alghe crescono rapidamente, catturano il biossido di carbonio ed hanno strutture semplici che le rendono facilmente [convertibili] in carburante. " Sebbene ci sia un considerevole interesse nell´algacoltura (coltivazione delle alghe per il loro uso come biocarburanti), non sono ancora disponibili metodi per una produzione su scala industriale. Progressi in questo campo sarebbero graditi, visto che le alghe non sembrano avere effetti sulle risorse d´acqua dolce, sono biodegradabili ed hanno un effetto trascurabile se rilasciate nell´ambiente. Possono inoltre essere coltivate in varie fonti d´acqua, comprese le acque di scarico. Comunque, i costi di avviamento e i costi operativi sono attualmente troppo alti perché l´acquacoltura sostituisca realisticamente altri carburanti commercialmente disponibili. "Occorrono molta ricerca e sviluppo per liberare il potenziale dei biocarburanti da alghe," ha detto la dott. Ssa Stanley. "Oltre alle alghe, esamineremo quali ceppi di microalghe sono più adatti per la produzione di petrolio e la coltivazione su scala industriale. Biomara esaminerà ogni parte della catena logistica dell´energia, dalla coltivazione delle alghe all´uso del carburante in comunità remote. " Il progetto Biomara si concentrerà sul sostegno alla produzione di biocarburanti e l´uso in comunità remote e rurali. Tra i partner si annoverano l´università scozzese di Strathclyde, la Queen´s University di Belfast e l´università di Ulster nell´Irlanda del Nord, il Dundalk Institute of Technology e l´Institute of Technology, Sligo in Irlanda. Al momento del lancio, Jim Mather, ministro scozzese per l´Industria, l´energia e il turismo, ha commentato che Biomara è "un progetto innovativo all´avanguardia della tecnologia dell´energia rinnovabile marina". Ha aggiunto che il progetto "comporta una pioneristica collaborazione internazionale tra partner scozzesi, irlandesi e dell´Irlanda del Nord, e rappresenta un´aggiunta importante al notevole insieme di attività per l´energia rinnovabile e verde già in corso in Scozia. " Pat Colgan, direttore generale dell´organismo speciale per i programmi comunitari, ha aggiunto: "Con la sua risposta integrata alla sfida di ridurre le emissioni di Co2 sviluppando fonti alternative di energia basate sulla biomassa marina, Biomara fornisce un eccellente esempio di cooperazione per una regione internazionale sostenibile. " Il programma Interreg Iva per il periodo 2007 - 2013 ha un budget di 240 Mio Eur per sostenere la collaborazione territoriale internazionale per l´Irlanda del Nord, la Zona di frontiera e la Scozia occidentale nei campi dell´impresa, del turismo, della collaborazione e delle infrastrutture. Il progetto Biomara è finanziato anche dal Programma di fondi strutturali dell´Ue dell´Irlanda per il periodo 2007 - 2013, che è cofinanziato dal governo irlandese e dall´Unione europea. Per maggiori informazioni, visitare: Biomara: http://www. Biomara. Org Special Eu Programmes Body: http://www. Seupb. Eu .  
   
   
ENERGIA: INCONTRI SU RETI ELETTRODOTTI FVG  
 
Roma, 8 aprile 2009 - La politica regionale in materia di sviluppo degli elettrodotti in Friuli Venezia Giulia è stata al centro di due distinte riunioni, ieri a Roma, dell´assessore regionale all´Energia Riccardo Riccardi. Riccardi ha dapprima incontrato il direttore "Operation Italia" di Terna spa (il gestore della rete di trasmissione nazionale di energia elettrica), Gianni Vittorio Armani e, successivamente, l´ing. Claudio Barbesino, il tecnico indicato dai Comuni di Pavia di Udine, Mortegliano, Pozzuolo del Friuli e San Vito al Torre per una valutazione sulla realizzazione di un elettrodotto a 380 chilovolt da Redipuglia ad Udine Ovest. Sarà infatti la Regione a formalizzare ufficialmente l´incarico di consulenza all´ing. Barbesino non appena ricevuti dalle quattro Amministrazioni comunali gli approfondimenti ed i dettagli tecnici che dovranno essere vagliati. "Approfondimenti dei quattro Enti locali ai quali si aggiungeranno quelli che formuleranno la stessa Amministrazione regionale, il sistema delle Autonomie locali - ha indicato l´assessore Riccardi - ed eventualmente anche quelli che arriveranno dalle categorie economiche, in particolare del settore agricolo, e da organizzazioni ´nate´ sul territorio ed espressione di valori locali". "Dall´ing. Barbesino - ha aggiunto Riccardi - vogliamo ottenere tutta una serie di informazioni tecniche legate alle eventuali necessità ed alle esigenze dell´attuale rete regionale per la realizzazione dell´infrastruttura, alle modalità di costruzione della linea, alle possibili ricadute economiche sul territorio". .  
   
   
L’EDIFICIO CHE RESISTE AI TERREMOTI  
 
San Michele all’Adige, 8 aprile 2009 - Si chiama Sofie (Sistema Costruttivo Fiemme) la casa – di legno – che resiste ai terremoti. Un prototipo messo a punto da Ivalsa-cnr insieme alla Provincia di Trento e testato con successo un anno fa in Giappone. Un progetto tutto italiano che potrebbe cambiare il modo di costruire le case in tutto il mondo Il tragico episodio avvenuto in Abruzzo dimostra quanto possa risultare imprevedibile e distruttivo un terremoto, ma evidenzia anche in modo inequivocabile la necessità di applicare efficaci criteri di sicurezza alla progettazione degli edifici per prevenire la perdita di vite umane e salvaguardare il patrimonio abitativo. Eppure forse non tutti sanno che le conoscenze e le tecniche esistono già, e possono non essere affatto costose. La conferma viene dai laboratori dell’Istituto nazionale di ricerca sulla prevenzione disastri (Nied) di Miki, in Giappone, dove alla fine del 2007 una casa di legno di sette piani e 24 metri di altezza realizzata dall’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree del Consiglio nazionale delle ricerche (Ivalsa-cnr) di San Michele all’Adige (Trento) ha resistito con successo al test antisismico considerato il più distruttivo per le opere civili: la simulazione del terremoto di Kobe (magnitudo 7,2 sulla scala Richter), che nel 1995 provocò la morte di oltre seimila persone. Mai prima al mondo una struttura interamente di legno e di tali dimensioni aveva resistito a una simile forza d’urto. Il test è il risultato finale di studi e ricerche durate cinque anni che hanno individuato nella combinazione di materiali e connessioni meccaniche del prodotto “Sofie” la tecnica costruttiva ideale contro i terremoti. Si tratta di un sistema (detto anche X-lam, Cross Laminated Timber) ideato una decina d’anni fa in Germania ma sviluppato e perfezionato in Italia, che si basa sull’utilizzo di pannelli lamellari di legno massiccio di spessore variabile dai 5 ai 30 centimetri incollati a strati incrociati. La ricerca condotta da Ivalsa-cnr, grazie a un progetto di ricerca finanziato dalla Provincia autonoma di Trento, ha dimostrato in modo definitivo l’assoluta affidabilità e sicurezza, oltre al valore aggiunto in termini di comfort abitativo, risparmio energetico e rispetto per l’ambiente, del legno come materiale per l’edilizia: una valida alternativa ai metodi costruttivi tradizionali, in acciaio o muratura, e soprattutto un’alternativa economica, visto che, a parità di costi, le prestazioni e i rendimenti sono migliori. Il test effettuato al Nied di Miki sulla casa a sette piani segue un’analoga prova condotta dall’Ivalsa-cnr nel luglio 2006, sempre in Giappone, su una casa di tre piani, e una simulazione di incendio nella quale l’abitazione è riuscita a conservare intatte le sue proprietà meccaniche e inalterata la propria struttura portante dopo oltre un’ora di fuoco. Il primo esempio di rigorosa applicazione della tecnologia Sofie a un edificio pubblico è in fase di realizzazione a Trento, con un collegio universitario di 5 piani che ospiterà – in piena sicurezza – circa 130 studenti. Http://www. Youtube. Com/watch?v=pi3tmq20mzs .  
   
   
DAL TRENTINO CASETTE DI LEGNO AI TERREMOTATI LO HA DETTO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA GIUNTO STAMANI A PAGANICA  
 
 Paganica, 8 aprile 2009 - "Stiamo uscendo dalla prima fase di emergenza e adesso è il momento di organizzare il ritorno alla normalità, per quanto la situazione rimanga difficile". Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento poco fa al termine del briefing che si e svolto nel tendone centrale del campo base trentino a Paganica. Fra dieci giorni in Abruzzo le prime casette di legno. All´incontro ha preso parte anche il rappresentante dell´amministrazione comunale con il quale si e concordato di attivare da subito le procedure per realizzare le prime strutture prefabbricate per i senzatetto. "Tra una decina di giorni - ha detto il presidente della Provincia di Trento - contiamo di consegnare dieci casette in legno. Contiamo inoltre di mettere a disposizione il know how maturato grazie al nostro progetto di ricerca Sofie che ha permesso di collaudare in funzione antisismica uno stabile di sette piani costruito interamente in legno. " .  
   
   
CONVEGNO PROMO_LEGNO A PERUGIA: “CASE ED EDIFICI IN LEGNO: COSTRUIRE IN SICUREZZA SU TERRENI SENSIBILI”  
 
Milano, 8 aprile 2009 - Il programma di convegni promo_legno 2009 prosegue a Perugia venerdì 8 maggio, dalle ore 15:00 alle ore 19:30, presso il Best Western Golf Hotel Quattrotorri con il convegno “Case ed edifici in legno. Costruire in sicurezza su terreni sensibili”. Temi dominanti sono la sismica e l’intervento architettonico in contesti paesaggistici pregiati, il recupero e la sostenibilità ambientale attraverso l’utilizzo del materiale legno. L’architetto bolognese Pierluigi Cervellati presenterà un intervento di recupero e di reinterpretazione del patrimonio storico: l’auditorium San Filippo Neri a Bologna, mentre l’architetto svizzero Jachen Könz presenterà il progetto di una “casa sospesa” su pilastri a Lugano, interessante intervento residenziale in collina. Per quanto riguarda il corpus di informazioni tecniche, l’Ing. Andrea Bernasconi illustrerà i più attuali materiali e prodotti a base di legno per la realizzazione di edifici all’avanguardia e Peter Erlacher illustrerà la fisica tecnica della casa in legno, con un approfondimento sulla protezione contro il caldo e il freddo. Infine l’Ing. Maurizio Follesa terrà un intervento specialistico sulle costruzioni in legno in zona sismica, con alcuni esempi significativi. Il convegno, organizzato con il sostegno particolare dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia e con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Perugia e del Collegio dei Geometri della Provincia di Perugia, sarà moderato dall’Arch. Alberto Alessi e sarà accompagnato da una rassegna che offre ai partecipanti l’occasione di incontrare circa 20 tra le più importanti aziende del settore legno. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione attraverso il sito www. Promolegno. Com. .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: NELLA NUOVA NORMATIVA NORME ANTI-SISMICHE RIGOROSE  
 
Bologna, 8 aprile 2009 - "In Emilia-romagna ci sono norme rigorose e ne rafforzeremo l’applicazione. Inoltre proseguiremo la messa in sicurezza di tutte le strutture pubbliche con l´applicazione dei principi tecnici antisismici che riconfermeremo anche nell’aggiornamento con cui vogliamo migliorare la legge regionale 20 del 2000”. Lo ha evidenziato l’assessore regionale a Programmazione e sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli, a Roma con il presidente Errani, a margine della Conferenza straordinaria Stato-regioni sulle iniziative da assumere per il sisma che ha colpito la Regione Abruzzo. In questi giorni è all’esame della Conferenza Stato-regioni proprio una proposta di decreto di semplificazione delle norme in materia di edilizia. “L’applicazione del Decreto del Governo sulla semplificazione, in Emilia-romagna – ha aggiunto Gian Carlo Muzzarelli - terrà necessariamente conto di principi e regole consolidati per la sostenibilità e la sicurezza. Comprendiamo le esigenze di semplificazione ma ribadiamo la necessità di un’ulteriore riflessione, per ricercare soluzioni che comunque tengano in massimo grado la sicurezza dei cittadini. Costruire subito? Va bene, ma soltanto se si costruirà meglio: in modo più sostenibile, più sicuro e più rispettoso dell’ambiente e delle risorse energetiche”. In Emilia Romagna nell’ottobre scorso è stata approvata una legge in materia, la legge 19 del 2008, che resta il riferimento certo per questo territorio. La legge, recependo anche quanto previsto da una sentenza della Corte costituzionale, stabilisce che i Comuni debbano fornire un’autorizzazione preventiva sui requisiti antisismici di tutti gli interventi edilizi nelle zone classificate a media sismicità. In quelle a bassa sismicità è sufficiente il deposito del progetto strutturale presso i competenti uffici comunali, con controlli a campione. In base alla classificazione del 2005, in Emilia Romagna sono considerati a media sismicità 105 Comuni, mentre sono 236 quelli a bassa sismicità. Nessun Comune è classificato ad alta sismicità. I Comuni, in forma singola nel caso dei più grandi o associata, dovranno dotarsi di una struttura tecnica adeguata con personale specializzato e opportunamente formato. Inoltre potranno anche avvalersi delle competenze dei Servizi Tecnici di Bacino della Regione. .  
   
   
EFFICIENZA ENERGETICA NELL’EDILIZIA: LA PUGLIA SCEGLIE L’ABITARE SOSTENIBILE PRESENTATI IERI IN UN CONVEGNO PRESSO LA BIBLIOTECA NAZIONALE DI BARI GLI STUDI DI FATTIBILITÀ REALIZZATI DALL’ARTI SUI TEMI DELL’EFFICIENZA ENERGETICA APPLICATA ALL’EDILIZIA  
 
 Valenzano, 8 aprile 2009 - Strutture a basso impatto ambientale, ridotti consumi di risorse non rinnovabili, limitati carichi ambientali e riqualificazione edilizia: sono questi gli obiettivi della Regione Puglia per ridurre i consumi prodotti dal settore residenziale e passare da un incremento del 29% registrato tra il 1990 e il 2004 ad uno del 6% tra il 2004 ed il 2016. La Regione, infatti, adeguandosi all’obiettivo del Consiglio Europeo di ridurre del 20% entro il 2020 le emissioni di gas serra in atmosfera, ha individuato nel settore edilizio un potenziale di risparmio significativo che consentirebbe di dimezzare, entro il 2016, il trend di crescita dei consumi energetici regionali rispetto al quindicennio precedente. Per queste ragioni l’Arti, in collaborazione con l’Enea, l’Itc – Cnr e l’Università di Milano, ha realizzato alcuni studi di fattibilità relativi al risparmio energetico potenzialmente ottenibile in specifici settori dell’edilizia pugliese: in altre parole, la possibilità di interventi “sostenibili” su un patrimonio edilizio “energivoro” e la riqualificazione energetica di strutture che versano in uno stato di conservazione mediocre. Quattro progetti, relativi all’efficienza energetica applicata all’edilizia, con un valore aggiunto importante: l’immediata attuabilità e spendibilità sul territorio regionale. Di questi temi si è discusso durante il convegno “Efficienza energetica nell’edilizia. Soluzioni innovative per la Puglia”, tenutosi questa mattina a Bari, (a partire dalle 9. 15) presso la Sala convegni della Biblioteca Nazionale “Sagarriga Visconti” (V. Pietro Oreste, 4), organizzato dall’Arti e dall’Assessorato all’Assetto del Territorio e all’Urbanistica della Regione Puglia, con la collaborazione dell’Enea, dell’Itc - Cnr e dell´Ance Puglia. Il convegno si è rivolto soprattutto a ingegneri e architetti, tecnici, amministratori pubblici, energy manager e rappresentanti di imprese edili e del settore energetico. All’evento, introdotto e coordinato da Gianfranco Viesti (Presidente dell’Arti), hanno preso parte Salvatore Matarrese, (Presidente di Ance Puglia), Vincenzo Lattanzi (Enea), Nicola Maiellaro (Itc - Cnr), Luisella Guerrieri, (Arti), Mario Motta (Politecnico di Milano), Pippo Ranci (ex Presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas), Luca Limongelli (Direttore per l´Area Programmazione e Finanza della Regione Puglia). Le conclusioni sono state, poi, affidate ad Angela Barbanente, Assessore all’Assetto del Territorio e all’Urbanistica della Regione Puglia. “L’edilizia sostenibile in Puglia gioca un ruolo fondamentale nell’ottica del miglioramento dell’efficienza energetica” ha affermato il Presidente della rappresentanza pugliese dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili – Ance, Salvatore Matarrese, introducendo la presentazione degli studi. “Tale processo”, ha continuato, “è stato incentivato dall’emanazione della legge regionale sull’abitare sostenibile e dalla costituzione del Distretto dell’edilizia sostenibile”. Di seguito, Vincenzo Lattanzi ha presentato “Il potenziamento di risparmio energetico nell’edilizia pugliese”, lo studio di fattibilità realizzato dall’Enea, su commissione dell’Agenzia, allo scopo di verificare il potenziale di risparmio energetico di alcuni specifici settori del residenziale (il parco immobiliare pugliese dell’edilizia popolare) e del terziario pugliese (scuole, ospedali e strutture alberghiere). Dall’analisi dei possibili interventi di riqualificazione e dei necessari interventi di ristrutturazione e risanamento conservativo, è emerso che la parte più consistente del risparmio energetico potrebbe derivare dagli interventi apportati nel segmento dell’edilizia sociale, settore nel quale è prevista una riduzione del 38% dei consumi energetici con i soli lavori di efficientamento energetico, con un risparmio annuo di 228 milioni di euro ed effetti positivi prolungati nel tempo. Nicola Maiellaro ha illustrato, “Schedatura di soluzioni tecnologiche per conseguire l’efficienza energetica in edilizia residenziale”, lo studio di fattibilità, realizzato dall’Itc – Cnr su incarico dell’Arti, che riguarda l’impiego di alcune delle principali tecnologie per il miglioramento dell’efficienza energetica di un edificio di edilizia economica popolare pugliese. Lo studio, effettuato su un edificio-tipo realizzato negli anni ’60 e ’70, ha evidenziato che i migliori interventi di efficienza energetica sono quelli che prevedono progetti di riqualificazione integrati (sostituzione di serramenti e installazione di pannelli solari), vantaggiosi anche dal punto di vista finanziario poiché prevedono di ammortizzare i costi in meno di 9 anni. In questo stesso settore si inserisce anche il progetto Sviluppo di un’applicazione di raffrescamento solare nei plessi ospedalieri della Regione Puglia, realizzato dal Dipartimento Energia del Politecnico di Milano per conto dell’Arti e presentato da Mario Motta, che sviluppa in particolare la soluzione tecnologica mirante al raffrescamento. Realizzato a seguito dell’approvazione del Protocollo di Intesa tra l’Assessorato all’Assetto del Territorio della Regione Puglia, l’Arti, l’Università degli Studi di Bari e l’Itc-cnr, lo studio Risparmio energetico e ricorso al fotovoltaico per l’Università di Bari, la cui presentazione è stata esposta da Luisella Guerrieri, ha inteso verificare la pre-fattibilità della riqualificazione energetica degli immobili di proprietà dell’Università di Bari (Campus, Ateneo, Facoltà di Economia e Veterinaria). L’analisi costi-benefici ha evidenziato che, a fronte di un investimento ingente (10,8 milioni di euro), che implicherebbe il ricorso a finanziamenti pubblici e privati, il ritorno generato risulterebbe non solo vantaggioso in termini di risparmio economico (pari a circa 5,8 milioni di euro), ma anche sotto il profilo delle emissioni di anidride carbonica (circa 1700 tonnellate di Co₂ in meno all’anno). Luca Limongelli, Direttore per l´Area Programmazione e Finanza della Regione Puglia, ha rimarcato l´importanza di tali progetti, sottolineando che “la Regione Puglia sta attuando, in un programma operativo interregionale di cui è a capo, delle governance volte a finanziare direttamente, con risorse pari a 1,5 miliardi di euro la produzione di energia da fonti rinnovabili” e che “attraverso il raccordo con risorse provenienti dalla Commissione Europea sarà probabilmente possibile finanziare interventi volti a riqualificare anche l’edilizia residenziale popolare”. La giornata di lavori si è conclusa con l’intervento dell’Assessore all’Assetto del Territorio e all’Urbanistica della Regione Puglia, Angela Barbanente, la quale ha affermato che “per accelerare i tempi di assimilazione di innovazione nel settore dell’efficienza energetica applicata all’edilizia, sono necessari interventi di autorità, come norme, regolamenti e piani, ma anche di premialità e di incentivo agli interventi”. “La Regione Puglia”, ha continuato, “si muove su questo doppio binario, al fine di ampliare la platea dei beneficiari di contributi atti a sostenere la riqualificazione edilizia, poiché il settore pubblico ha il dovere di segnare la strada per l’attuazione di nuove politiche rivolte al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico, previsti dal protocollo di Kyoto”. .  
   
   
BULGARIA, LA CRISI FINANZIARIA COLPISCE SOPRATTUTTO L’EDILIZIA E IL SETTORE IMMOBILIARE: GLI INVESTIMENTI SI RIDUCONO DI DUE TERZI RISPETTO AD INIZIO 2008 (-66%) NEL SETTORE BANCARIO PERMANGONO PERÒ CONDIZIONI CREDITIZIE FAVOREVOLI ALLE BANCHE ESTERE E LE BASSE IMPOSTE DIRETTE FAVORISCONO IL BUSINESS PER LE IMPRESE STRANIERE  
 
 Sofia, 8 aprile 2009 - “La dinamica degli investimenti esteri, che dalla metà del 2008 ha segnato una forte tendenza al calo, passando dal 20% al 15% del Pil, testimonia come l’economia bulgara stia risentendo della riduzione della crescita economica mondiale – sottolinea Marco Montecchi, Presidente della Camera di Commercio Italiana in Bulgaria – soprattutto per l’intermediazione finanziaria, l’immobiliare e l’edilizia, le produzioni ad alto consumo di energia”. Questi, secondo la Camera di Commercio Italiana a Sofia, i settori attualmente più esposti al calo della domanda dei Paesi europei, verso cui affluisce circa il 70% dell’export nazionale. “La bolla immobiliare sembra ormai destinata a sgonfiarsi dopo l’euforia del periodo 2005-2007, durante il quale, in previsione dell’ingresso della Bulgaria nell’Unione Europea, il Regno Unito, la Russia e altri Paesi europei sono stati protagonisti di una corsa all’acquisto di immobili, che ha portato al boom delle costruzioni e ad un forte aumento dei prezzi delle abitazioni”, prosegue Montecchi. Si tratta dunque della fine di un ciclo iniziato nel 2005, quando i prezzi degli immobili erano saliti del 37%, e protrattosi negli anni successivi (+16% nel 2006 e +27% nel 2007). Secondo la classifica della Global Property Guide nel 2007 Sofia figurava tra le 50 città più care nel mondo per costo degli immobili, con un prezzo medio di vendita pari a 2. 738 euro/mq. A partire dal quarto trimestre 2008 la recessione che ha colpito il Regno Unito e le difficoltà economiche incontrate dalla Russia in seguito alla diminuzione del prezzo del petrolio, hanno causato un brusco abbassamento del costo delle abitazioni, sceso in media a 695 €/mq, e per Sofia a circa 1. 000 €/mq. “Nonostante questi segnali di crisi, la Bulgaria potrebbe confermarsi anche nel 2009 un partner di primo riferimento per l’Italia – conclude Montecchi – le condizioni per i crediti consentono una buona redditività per le banche estere, che rappresentano il 90% degli istituti finanziari, con una forte presenza italiana. A ciò si aggiungono l’assenza di problematiche nella gestione e la struttura stessa del debito pubblico e le basse imposte dirette, elementi in grado di rendere il business italiano in Bulgaria comunque vantaggioso e di garantire una certa stabilità economica”. . .  
   
   
LA REGIONE LAZIO ACQUISTA IL PALAZZO DELLA GIUNTA  
 
Roma, 8 aprile 2009 - “Il palazzo di via Cristoforo Colombo, sede degli uffici della giunta regionale, è ora di proprietà della Regione Lazio. La stipula del contratto di compravendita-permuta del palazzo di via Cristoforo Colombo, segna un momento storico nella vita della Regione Lazio”. E´ quanto ha fatto sapere l´assessore regionale al Demanio e Patrimonio, Francesco Scalia, sovrintendendo stamani alla firma del contratto. Il comprensorio di via Cristoforo Colombo (palazzina A-b-c), che dal 1984 ospita gli uffici della giunta regionale (stima valore di mercato 187 milioni di euro) è stato acquistato dalla Regione Lazio per la somma di 27,2 milioni di euro. La Regione, inoltre, cede allo Stato la proprietà degli immobili di via Ulpiano 11 a Roma, sede Protezione civile presidenza Consiglio ministri; di via Monzambano 10 a Roma, ex sede Ardis e di due immobili in via Filippo Corridori a San Cesareo (Rm) che ospitano gli uffici dei carabinieri, beni stimati complessivamente 50 milioni di euro. “Si porta, così a buon fine l´Accordo di programma del 2007 tra il presidente Marrazzo e la responsabile dell´Agenzia del Demanio Elisabetta Spitz, per il trasferimento di proprietà immobiliari tra la Regione Lazio e lo Stato. Un percorso di decenni, portato a compimento, con reciproca soddisfazione – ha spiegato Scalia - grazie al lavoro competente degli Uffici regionali e dell´Agenzia del Demanio e che per la Regione Lazio risolve definitivamente il problema della principale sede regionale”. .  
   
   
BOLZANO: CONFERMATO IL SUSSIDIO CASA  
 
Bolzano, 9 aprile 2009 - Il sussidio casa in favore anche delle persone singole e delle coppie senza figli sarà mantenuto. Lo ha stabilito la Giunta provinciale nell’ultima seduta. Per l’assessore provinciale all’edilizia abitativa Christian Tommasini, che ha presentato in Giunta la relativa proposta di conferma del regolamento, la decisione rientra nelle misure per contrastare la crisi in attesa delle nuove realizzazioni di alloggi per la locazione. Su proposta dell’assessore provinciale all’edilizia abitativa, Christian Tommasini, la Giunta provinciale lunedì 6 aprile ha deciso di mantenere la possibilità per persone singole e coppie senza figli di ottenere il sussidio casa da parte dell’Istituto per l’edilizia sociale Ipes. Come sottolinea l’assessore Tommasini “l’obiettivo per il futuro sarà quello di un ripensamento complessivo del sussidio per prediligere forme di intervento più incisive. In un momento di crisi economica, però, è di fondamentale importanza che le famiglie possano poter contare sul sussidio”. I destinatari del sussidio casa nel 2008 per quanto attiene le categorie "persone singole" e "coppie senza figli" sono state rispettivamente 3. 544 e 688 con importi erogati per complessivi 7,919 milioni di Euro e 1,862 milioni di Euro; si tratta di persone che percepiscono un reddito che non supera quello indicato per la seconda fascia prevista per le agevolazioni edilizie. La delibera adottata lunedì scorso, come sottolinea Tommasini, si allinea ai vari interventi di sostegno all’economia e per il mantenimento dei posti di lavoro che la Giunta sta predisponendo per fronteggiare la crisi. .  
   
   
PALERMO, COMMERCIO: CORSI OBBLIGATORI DEI COMMERCIANTI PER PREVENIRE RACKET E INCIDENTI SUL LAVORO  
 
Palermo, 8 aprile 2009 – Emanate dall’assessore regionale alla Cooperazione e Commercio, Roberto Di Mauro, le direttive in merito alle novità introdotte, in tema di commercio, dalle normative nazionali e regionali, e dell’art. 3 della legge regionale 28 del 1999, che dispone come requisito indispensabile per l´esercizio di un’attività commerciale, l´aver frequentato, con esito positivo, un corso professionale istituito, o riconosciuto, dalla Regione siciliana. Il decreto disciplina il riconoscimento dei corsi professionali che abilitano gli operatori all’attività di somministrazione di alimenti e bevande, all’attività di agente e rappresentante di commercio e all’attività di agente per l’intermediazione d’affari. Il provvedimento, oltre a rileggere le precedenti normative, contiene alcune novità. Al personale assunto stabilmente dall´ente di formazione dovrà essere applicato il contratto nazionale di lavoro della categoria, e una parte del monte ore a disposizione dell´ente dovrà essere obbligatoriamente impiegato all´insegnamento della legislazione vigente in materia di antiracket e di sicurezza nei luoghi di lavoro. Le nuove regole impongono, inoltre, una particolare attenzione alle materie igienico-sanitarie, alla dichiarazione di inizio attività (Dia) ed alle responsabilità di autocontrollo dell´imprenditore in materia sanitaria. “Conoscere la normativa a favore delle vittime dell’usura - ha detto Di Mauro -, fornire informazioni adeguate in merito alla sicurezza e all’igiene, non significa solo tutela, ma anche prevenzione. Avere cognizione della realtà e del territorio in cui si opera consente di analizzare e gestire il luogo in cui si opera, valutandone gli eventuali rischi”. I corsi abilitanti per l´esercizio dell´attività di commercio nel settore merceologico alimentare e per la somministrazione di alimenti e bevande potranno essere organizzati, in via prioritaria, dalle associazioni di categoria del commercio più rappresentative a livello provinciale, dagli enti costituiti dalle stesse associazioni, dagli enti di formazione professionale previsti dalla legge regionale 24 del 6 marzo 1976, dalle camere di commercio, e dagli enti che siano emanazioni delle organizzazioni democratiche e nazionali dei lavoratori dipendenti e autonomi, di associazioni, di imprese cooperative e loro consorzi, nel cui statuto sia prevista tra i propri fini istituzionali la formazione professionale I corsi per agenti e rappresentanti di commercio potranno essere organizzati dalle associazioni di categoria più rappresentative a livello provinciale; dagli enti costituiti dalle stesse associazioni; dall’Enasarco; dalle camere di commercio; da enti pubblici o privati che abbiano tra i propri fini istituzionali la formazione professionale. I corsi per mediatori potranno essere organizzati dalle associazioni di categoria più rappresentative a livello provinciale; dagli enti costituiti dalle suddette associazioni; dalle camere di commercio; dagli enti di formazione professionale previsti dalla legge regionale 24 del 6 marzo 1976 I soggetti autorizzati alla realizzazione dei corsi dall’assessorato al Commercio, attraverso la stipula di apposita convenzione, dovranno assicurare: strutture, capacità organizzativa e attrezzature idonee; il controllo sociale delle attività; l’applicazione per il personale del contratto nazionale di lavoro di categoria e di non perseguire scopi di lucro. Ogni corso si concluderà con un esame e scrutinio finale. Gli attestati di idoneità saranno predisposti e rilasciati dall´assessorato. .  
   
   
IERI INCONTRO PRESSO LA REGIONE PER AFFRONTARE I PROBLEMI DEI LAVORATORI MAERSK CON AZIENDA, PARTI SOCIALI E SINDACO VADO LIGURE  
 
 Genova, 8 Aprile 2009 - "La sospensione della procedura di mobilità per tutti i lavoratori Maersk di Genova come richiesto sia dalla Regione che dalle organizzazioni sindacali e l´accettazione da parte dell´azienda della procedura della cassa integrazione in deroga è un fatto positivo, e deve servire a tenere ancorati i lavoratori alla Maersk in attesa di portare avanti la trattativa a livello sindacale". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando al termine dell´incontro convocato in Regione insieme all´assessore regionale al Lavoro, Enrico Vesco, ai rappresentanti di Maersk, delle organizzazioni sindacali e del sindaco di Vado ligure, Carlo Giacobbe per affrontare i problemi dei lavoratori. L´incontro doveva servire a ottenere il blocco delle procedure di mobilità che l´azienda aveva avviato per i dipendenti dell´ufficio di Corte Lambruschini per un totale di 34 addetti a cui si sono aggiunti ulteriori 31 lavoratori per un totale di 65 che allo stato attuale risulterebbe a rischio, oltre ai 30 che già se ne sono andati, in parte ricollocati e in parte destinati agli uffici spagnoli di Algeciras, su un totale di 243 operanti a Genova. "L´incontro di oggi - ha spiegato il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando - è dovuto anche all´ordine del giorno del consiglio regionale approvato la scorsa seduta in cui si è chiesto di trovare una soluzione per non allontanare definitivamente dal lavoro persone che avrebbero poi difficoltà a rientrare". Il presidente della Regione ha proposto "l´individuazione di un percorso differente rispetto a quello della mobilità, come la cassa integrazione in deroga in cui si utilizzano anche risorse pubbliche". Burlando ha inoltre auspicato "un atteggiamento diverso, a tutela del lavoro, da parte dell´azienda, soprattutto in considerazione della prossima realizzazione della piattaforma a Vado Ligure, tenendo conto dei cospicui finanziamenti che Maersk riceverà dal territorio". Inoltre Burlando ha giudicato negativamente il passaggio voluto da Maersk di alcuni lavoratori dai Magazzini del Cotone a Corte Lambruschini poco prima che per gli addetti di quell´ufficio venissero avviate le procedure di mobilità. A questo si deve aggiungere la vicenda dei lavoratori a tempo determinato che sembra non saranno più riconfermati alla scadenza del contratto, i quali, secondo le organizzazioni sindacali e la Regione, devono rientrare nella discussione complessiva. I rappresentanti dell´azienda presenti all´incontro hanno ribadito che la situazione di crisi che si è venuta a creare è dovuta alle difficoltà nel mercato dei trasporti containerizzati che ha preso il via dalla seconda metà del 2008 e che ha portato la casa madre danese a chiedere la chiusura degli uffici di Corte Lambruschini e la messa in mobilità dei lavoratori. .  
   
   
BASILICATA: VERTENZA MAHLE, SOTTOSCRITTO ACCORDO DI BASE  
 
 Potenza, 8 aprile 2009 - L’accordo di base per la reindustrializzazione dello stabilimento ex Mahle di Potenza è stato sottoscritto ieri mattina al termine di un incontro presieduto dall’assessore alle Attività produttive Gennaro Straziuso e al quale sono intervenuti, oltre ai componenti della Task Force Occupazione della Regione Basilicata e della ditta Mahle, i rappresentanti del Comune di Potenza, del Consorzio Industriale della Provincia di Potenza, della Confindustria Basilicata e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil. La sottoscrizione dell’accordo avvia la procedura per la reindustrializzazione del sito inattivo. Un avviso pubblico individuerà, in seguito, l’imprenditore interessato a rilevare l’impianto produttivo. Si chiude, così, con la mediazione della Regione Basilicata una lunga e, per certi versi, difficile trattativa avviata, nello scorso novembre, tra le organizzazioni sindacali e la società dopo la decisione della Mahle di dismettere lo stabilimento lucano. Una scelta gravosa per il territorio e giustificata solo da esigenze complessive del gruppo Mahle imposte dalla globalizzazione dei mercati. L’assessore Straziuso e il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, hanno evidenziato l’importanza strategica della ex Mahle, più conosciuta come Mondial Piston, azienda storica della industrializzazione del capoluogo. Il rimpianto nasce dalla considerazione che la capacità produttiva del sito potentino, dove sono impiegati 106 lavoratori, risulta in assoluto a livello qualitativo-quantitativo la migliore dell’intero gruppo Mahle. Straziuso ha assicurato che le intere forze locali, politiche e sociali, sono impegnate ad assicurare una nuova fase produttiva dello stabilimento, salvando la base occupazionale. In parallelo, la Regione Basilicata sta promuovendo incontri diretti tra la Mahle e la Taihe di Hong Kong per verificare una possibile e più rapida soluzione della crisi aziendale. .