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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Ottobre 2012
ROMANIA,COOPERAZIONE ERG-LUKOIL NEL SETTORE ENERGETICO  
 
Bucarest, 10 ottobre 2012 - La Lukerg Company Gmbh, joint venture formata dalla società italiana Erg Spa e dall´azienda russa Lukoil, ha annunciato l´acquisto di un progetto di energia eolica nella provincia di Tulcea. Il progetto riguarda la realizzazione di tre gruppi di turbine eoliche situate a Dorobantu, Topolog e Casimcea (provincia di Tulcea) con una capacità di 84 Mw e secondo quanto riferito dal responsabile del dipartimento dell´energia, Louis Borgo, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Bers) sta valutando il finanziamento dei lavori di costruzione. Anche la società austriaca Verbund e la società israeliana Energy Rose stanno attualmente costruendo a Casimcea due parchi eolici della potenza di 200 Mw e 6 Mw e nella stessa città dove è già in funzione un parco eolico della società italiana Enel Green Power. A Topolog, invece, l´azienda belga Electrawinds ha costruito nel 2010 un parco eolico, mentre la società Omv Petrom ha messo in funzione lo scorso anno a Dorobantu un parco eolico della potenza di 45 Mw. Secondo i dati dell´Istituto Nazionale di Statistica, nei primi sei mesi di quest´anno la produzione totale di energia elettrica a livello nazionale ha raggiunto una cifra di 30,4 Twh, di cui il 4 per cento rappresentato da energia eolica. Nel 2011 l´energia eolica disponibile rappresentava l´1,4 per cento della produzione di elettricità nazionale (60,2 Twh).  
   
   
ALBANIA, IN CRESCITA IL SETTORE ENERGETICO  
 
Tirana, 10 ottobre 2012 - L´albania prosegue nell´attività di espansione del proprio settore energetico. Il Primo Ministro Sali Berisha ha ricevuto di recente una delegazione della compagnia russa Rushydro, particolarmente interessata a portare avanti investimenti nel settore considerato il potenziale albanese, la posizione geografica, lo scenario favorevole agli investimenti. L´albania genera infatti quasi tutta la propria elettricità da fonti idroelettriche ed ha le potenzialità per accrescere la propria produzione e diventare un player di livello. Il miglioramento del settore idroelettrico, dell´efficienza energetica e della sicurezza delle dighe sono tra le sue priorità. A favore di progetti privati nel settore delle rinnovabili la Bers ha appena erogato un prestito da 5,2 milioni di dollari ed a beneficiare delle risorse è stata la Hydro Power Plant of Korca sh.P.k., che finanzierà la costruzione di due nuovi impianti che permetteranno di evitare l´emissione di 17.400 tonnellate di Co2 l´anno producendo comunque fino a 23 Gigawatt-ora di elettricità. Infine è dei giorni scorsi la firma dell´accordo intergovernativo con Italia e Grecia per la costruzione del gasdotto Tap (Trans-adriatic Pipeline), che consentirà all´Europa di rifornirsi presso il giacimento azero Shah Deniz.  
   
   
MEMC: CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA PER TUTTI, TEMPI LUNGHI CON TERNA  
 
 Bolzano, 10 ottobre 2012 - Missione romana per l´assessore Roberto Bizzo, che al Ministero del lavoro ha ottenuto l´avvio della cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti in mobilità della Memc. Problemi, invece, con la riattivazione della linea elettrica al Brennero. "Terna ha annunciato tempi lunghi - sottolinea Bizzo - ma abbiamo chiesto che il Ministero dello sviluppo economico si faccia carico dei ritardi". "In concreto - prosegue l´assessore che in Giunta provinciale ha le competenze in materia di lavoro - ciò significa applicare anche alla Memc il regime tariffario relativo all´energia già previsto per le grandi aziende in crisi, come ad esempio l´Alcoa. Ciò consentirebbe di far ripartire immediatamente la produzione e di salvaguardare dunque il quadro occupazionale". Bizzo critica comunque il comportamento dell´operatore di reti per la trasmissione dell´energia. "Per tutti si è trattato di un fulmine a ciel sereno - spiega - e la nostra reazione durante l´incontro è stata piuttosto dura. Sino ad ora, infatti, Terna aveva parlato in maniera molto generica dei tempi riguardanti il ripristino dell´interconnessione transfrontaliera dell´elettrodotto al Brennero, mentre oggi si è "scoperto" che per i lavori è necessario un bando europeo, e che si prevede un periodo di attesa compreso tra i 5 e gli 11 mesi. Non si può far pagare un prezzo così alto all´azienda e ai suoi lavoratori". Di qui, dunque, la richiesta avanzata dalla Provincia al Ministero dello sviluppo economico di farsi carico dei ritardi applicando da subito un sostanzioso sconto energetico. Terminato il primo incontro, il tavolo anticrisi della Memc si è spostato al Ministero del lavoro. Al centro del vertice l´imminente scadenza (il prossimo 11 novembre) della cassa integrazione ordinaria per i lavoratori in mobilità. "Abbiamo posto le basi - sottolinea Bizzo - affinchè tutti possano avere accesso alla cassa integrazione straordinaria. Ciò è stato reso possibile grazie alle positive valutazioni dei funzionari romani, che hanno spiegato come il piano di ripartenza della Memc sia tra i migliori in assoluto nel panorama italiano". Nonostante i problemi incontrati sul fronte energetico, dunque, l´assessore Roberto Bizzo dà un giudizio positivo del doppio incontro avuto nella capitale. "Abbiamo ottenuto garanzie concrete per i lavoratori e per la ripartenza della produzione. Il Ministero dello sviluppo economico e quello del lavoro considerano molto serio il piano di uscita dalla crisi della Memc, un´azienda che non solo non vuole "fuggire" dall´Italia, ma che, come dimostra la recente acquisizione di Evonik, ha deciso di investire sul nostro territorio".  
   
   
MANTOVA, PATTO SALVAMUTUI RENDE LA CASA ´SICURA´ IN PROVINCIA GIÀ EROGATI OLTRE 38 MILIONI DI AIUTI NUOVE AZIONI CONCRETE ANCHE PER LE FAMIGLIE SFOLLATE  
 
 Mantova, 10 ottobre 2012 - Un Patto ´salva mutui´, una misura dedicata espressamente a favorire l´acquisto di un´abitazione da parte delle giovani coppie, soggetti deboli in ragione della precarietà del lavoro e dei pochi risparmi disponibili e un ulteriore aiuto per il pagamento dell´affitto per le famiglie colpite dal terremoto che si trovano in situazioni di ´disagio acuto´. Sono queste alcune delle iniziative che Regione Lombardia ha recentemente attuato per aiutare le persone che si trovano in difficoltà economica e che sono state presentate l´ 8 ottobre a Mantova dall´assessore alla Casa Domenico Zambetti. Era presente all´incontro anche il presidente del Tavolo territoriale di confronto e assessore regionale alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari. Le misure messe in campo rappresentano interventi concreti, che incrementano il sostegno regionale al territorio virgiliano che ha visto l´investimento, dal 2006 a oggi, di 38,88 milioni di euro. Aumenta La ´Fascia Grigia´ - "Sta purtroppo crescendo il numero di quanti non riescono a far fronte alle rate del mutuo o a sostenere l´affitto e nuove categorie di ´poveri´ - ha spiegato Zambetti - come i giovani e i nuclei monoparentali". Le crescenti difficoltà occupazionali stanno facendo aumentare la domanda di alloggi in affitto, ma anche il numero degli sfratti, passati dai 4.666 del 2005 ai 12.511 del 2010. "Davanti a questi numeri - ha continuato - la Regione si è subito attivata e, dopo aver siglato a febbraio il Patto per la casa, ha rinnovato e potenziato, in sinergia con il territorio, misure di risposta concreta ai problemi del mondo della casa". Il Patto Salva Mutui - Si tratta di un accordo, in duplice forma, sottoscritto con Banca Intesa e Unicredit: il primo prevede la possibilità di sospendere o rimodulare il mutuo, senza dover lasciare l´alloggio; il secondo consente, a chi ha stipulato un mutuo con le Società del Gruppo e si trova in momentanea difficoltà, di vendere il proprio alloggio a Unicredit Credit Management Immobiliare, saldare il debito residuo con i proventi della vendita e, contemporaneamente, stipulare un contratto di locazione 4 anni + 4 anni, a un canone sostenibile, con la possibilità di successivo riacquisto dell´alloggio, a partire dal quinto anno, una volta superate le difficoltà economiche e finanziarie. Aiuto Mirato Per Le Giovani Coppie - In questo nuovo welfare abitativo con la persona e la famiglia al centro, è nata anche una misura specificatamente pensata per le giovani coppie. Regione Lombardia, in loro favore, ha pensato una misura che prevede l´abbattimento del tasso del mutuo del 2 per cento per i primi 5 anni, quelli più critici nei quali la quota di interessi è superiore alla restituzione del capitale ottenuto. Ne possono beneficiare coloro che si sono sposati, o intendono farlo, nel periodo 1 giugno 2012-31 maggio 2013 e acquistano la prima casa (prezzo massimo 280.000 euro), stipulando un mutuo di durata non inferiore a 20 anni con una Banca convenzionata con Finlombarda Spa. A Mantova Già Stanziati Oltre 38 Milioni - Regione Lombardia ha messo a disposizione per le politiche abitative del territorio 38,88 milioni di euro negli ultimi anni. Sul fronte dell´acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie, a fronte di 540 domande, sono stati stanziati 3 milioni; 15,7 milioni per il sostegno affitti con 19.705 richieste dal 2007 al 2011; 380.000 euro per rispondere, dal 2009 a oggi, alle 228 istanze di contributo straordinario presentate da persone sfrattate o che hanno perso il posto di lavoro; 2,8 milioni di euro per realizzare 56 alloggi a canone sostenibile all´interno del ´Piano Casa´ e 17 milioni per costruire 312 alloggi, già ultimati, di edilizia residenziale pubblica. "Grazie anche all´impegno del collega Maccari - ha aggiunto Zambetti - abbiamo ottenuto i fondi ministeriali e, il prossimo mese, apriremo anche a Mantova lo Sportello Casa". Risposte Concrete - "Regione Lombardia - ha detto l´assessore Carlo Maccari - conferma anche nelle politiche abitative di essere attenta ai problemi che riguardano i cittadini e di essere in grado, attraverso misure concrete, di rispondere ai problemi di quanti, e purtroppo parliamo di un numero in costante crescita anche nel Mantovano, sono in difficoltà nel sostenere il peso di un mutuo o di un affitto. Il terremoto, poi, ci ha aiutati a capire il valore del bene casa con oltre 3.300 sfollati e tanti edifici lesionati. Anche su questo versante l´Assessorato alla Casa e Aler Mantova, con il suo presidente Romano Arioli, si sono subito mossi, rendendo disponibili 84 alloggi del patrimonio Erp per le persone sfollate". Sostegno Al Disagio Acuto Per I Terremotati - Regione Lombardia ha deciso di destinare 1,8 milioni di euro, ricavati dall´avanzo di bilancio, al sostegno dei nuclei famigliari più deboli che vivono nei 41 comuni colpiti dal terremoto e che devono pagare un affitto. In pratica, per loro, il limite di reddito Isee/fsa per richiedere il contributo per la locazione dovrebbe essere riportato a 12.911 euro. Contributo Straordinario Per La Locazione - A queste misure si aggiunge lo stanziamento, a livello regionale, di altri 12 milioni destinati al sostegno abitativo dei cittadini con disagio acuto. I cittadini licenziati o in mobilità possono richiedere, inoltre, un contributo straordinario di 1.500 euro, che diventano 2.000 per quanti sono sottoposti a procedura di sfratto esecutivo. Per questo nuovo bando con la formula a sportello Regione Lombardia ha messo a disposizione dei cittadini 4,9 milioni di euro.  
   
   
EDILIZIA: HOUSING SOCIALE, NUOVO FONDO PER 800 NUOVI ALLOGGI IN FVG  
 
Trieste, 10 ottobre 2012 - "L´housing Sociale in Friuli Venezia Giulia. Una grande opportunità per la regione" è il titolo del convegno promosso da Cdp-cassa Depositi e Prestiti Investimenti Sgr e Finanziaria internazionale con il patrocinio di Consorzio housing sociale Fvg e Copes (Consorzio Per l´Edilizia Sociale). L´evento presenterà il nuovo fondo per l´housing sociale e sarà in programma a Udine giovedì 11 ottobre 2012 a partire dalle ore 11.30, nell´Auditorium del palazzo della Regione in via Sabbadini 31. I lavori si apriranno con l´intervento dell´assessore regionale a Finanze, Patrimonio e Programmazione, Ambiente, Energia e Politiche per la Montagna Sandra Savino. A seguire le relazioni di Paola Delmonte e Livio Cassoli, di Cdp Investimenti Sgr, di Piero Petrucco, consigliere del Consorzio Housing Sociale Fvg, e di Andrea de Vido, presidente di Finanziaria internazionale, gestore del fondo "Finint Abitare Fvg", veicolo dedicato agli investimenti in housing sociale sul territorio regionale, grazie al quale si prevede di realizzare circa 800 alloggi. Chiuderanno l´evento l´assessore regionale a Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione territoriale e Lavori pubblici Riccardo Riccardi e il presidente della Regione Renzo Tondo. Il convegno approfondirà il tema dell´housing sociale, nuova frontiera della politica abitativa in Friuli Venezia Giulia e dedicato alle fasce intermedie delle popolazione, come le giovani coppie o anziani, che non hanno la possibilità di accedere alle condizioni imposte dal mercato per la casa e contemporaneamente non possiedono i requisiti per l´accesso all´edilizia residenziale pubblica. L´housing sociale si configura anche come un´importante opportunità di sviluppo per il territorio regionale, di riqualificazione di aree in degrado e loro progressiva riconversione ad alloggi sociali e sostenibili dal punto di vista ambientale, con risvolti positivi anche nel nuovo concetto di vivere sociale.  
   
   
SISMA/EMILIA AL VIA ORDINANZA DEL COMMISSARIO ERRANI PER PROCEDERE ALLA RIPARAZIONE DEGLI ALLOGGI CON DANNO CLASSIFICATO ´E´ LEGGERE  
 
 Bologna, 10 ottobre 2012 – Al via le procedure per la riparazione e i contributi degli edifici con danni significativi. È questo quanto stabilisce l’ordinanza (la numero 51 del 5 ottobre 2012) emanata dal Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani. L’ordinanza stabilisce i criteri e le modalità di assegnazione di contributi per la riparazione e il ripristino con miglioramento sismico ed energetico di edifici e unità immobiliari ad uso abitativo e produttivo (in edifici residenziali) che sono stati dichiarati inagibili con classificazione E, che hanno riportato danni significativi ma non eccessivamente gravi. Il provvedimento è consultabile sul sito www.Regione.emilia-romagna.it/terremoto nella sezione ‘Atti per la ricostruzione’. Il contributo è concesso ai proprietari, agli usufruttuari, dei titolari di diritti reali di garanzia che si sostituiscano ai proprietari, per la riparazione del danno ed il miglioramento sismico dell’edificio in cui presente almeno un’unità immobiliare destinata ad abitazione, nonché ai comodatari, agli assegnatari delle cooperative a proprietà indivisa. E’ concesso anche un contributo, pari al 50% del costo ammissibile ai proprietari di alloggi sfitti che si impegnano a locare l’abitazione. Le domande debbono essere presentate - mediante modello e procedura informatica – da oggi fino al 30 marzo direttamente al sindaco del Comune dove è ubicato l’immobile danneggiato: la presentazione della domanda, completa dei documenti necessari, costituisce comunicazione di inizio lavori (equiparati ad interventi di manutenzione straordinaria) per le opere di riparazione e miglioramento sismico. Il contributo è pari all’80% del costo ammissibile e riconosciuto. Il costo ammissibile a contributo è pari al minore importo tra: il costo dell’intervento (come risulta dal computo metrico-estimativo redatto sulla base del prezzario regionale al lordo delle spese tecniche e dell’Iva se non recuperabile e l´importo ottenuto moltiplicando il costo convenzionale di 800 euro/mq più Iva (se non recuperabile) per la superficie complessiva dell’unità immobiliare fino a 120 metri quadrati. Per le superfici eccedenti 120 mq e fino a 200 mq. Il costo convenzionale si riduce a 450 euro a mq. Più Iva se non recuperabile ed ulteriormente a 200 euro a mq. Più Iva se non recuperabile per le superfici eccedenti i 200 mq. Per superficie complessiva si intende la superficie utile dell´unita immobiliare, più la superficie accessoria delle pertinenze, più la quota parte delle superfici accessorie equivalenti comuni di spettanza. Previsti dall’ordinanza anche la possibilità di incremento del costo convenzionale per particolari edifici( ad esempio quelli dichiarati di interesse culturale, vincolati, sottoposti al vincolo paesaggistico), per gli interventi di efficientamento energetico.  
   
   
IL VICEPRESIDENTE TAJANI AL PARLAMENTO EUROPEO: "L´ILVA RIGUARDA TUTTA L´EUROPA"  
 
Bruxelles, 10 ottobre 2012 - «La situazione dell´Ilva non riguarda solo la Puglia o l´Italia, ma tutta l´Europa». Così ha iniziato il suo discorso il vicepresidente della Commissione europea e commissario per l´Industria e l´imprenditoria, Antonio Tajani, chiamato a rispondere in sede di Parlamento europeo sulla petizione, presentata nel 2007 da un cittadino italiano in merito allo stabilimento pugliese. L´ilva di Taranto, in parte sotto sequestro a causa delle eccessive emissioni inquinanti, è il più grande polo siderurgico europeo. Solo in Puglia conta 12mila operai, a cui si aggiungono gli 8mila di tutto l´indotto. Il vicepresidente Tajani ha ricordato le azioni intraprese per trovare soluzioni che proteggano la salute di operai e cittadini e salvaguardino i posti di lavoro. La Commissione, oltre a monitorare la vicenda, si impegna a verificare il rispetto da parte dell´azienda dei parametri europei sulla qualità dell´aria e a implementare la direttiva sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento (Ippc), sulla quale il ministero dell´Ambiente si è basato per aggiornare l´Autorizzazione integrata ambientale (Aia) che verrà rilasciata il 18 ottobre e sotto le cui indicazioni si dovrà muovere l´Ilva. «Vi è poi la questione legata alla competitività del settore» ha ricordato Tajani riferendosi alle difficoltà legate al calo della domanda in Europa e al costo dell´energia. Per questo il vicepresidente ha creato, insieme al commissario László Andor, un gruppo di lavoro sull´acciaio che ha come obiettivo adottare, entro giugno 2013, un piano per aumentare la competitività del settore. Di seguito l’intervento di Antonio Tajani: Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l´Industria e l´Imprenditoria; “ Signore e Signori, La situazione dell´Ilva di Taranto interessa e riguarda l´Europa, non soltanto l´Italia o la Puglia, sede del più grande polo siderurgico europeo. Un caso che ci tocca profondamente, per le sue diverse implicazioni ambientali, industriali, sociali e occupazionali. Come sapete, l´Ilva impiega 12mila operai e, offre un´occupazione ad altre 8mila persone che operano nel vasto indotto, in un territorio dove la siderurgia rappresenta la principale attività economica. La petizione del 2007 Quest´assemblea ha già avuto modo, in passato, di discutere le vicende dell´Ilva, in risposta alla petizione N°0760/2007 avanzata nel 2007 dal Signor Cosimo Fracasso. In seguito alla petizione, un´apposita indagine fu avviata, nel 2008, in stretta collaborazione con le autorità italiane. Nel 2011, la Commissione ha presentato delle conclusioni preliminari qui in aula. Ne è emerso che l´Ilva non rispettava gli standard europei di "Prevenzione e Controllo Integrato dell´Inquinamento" (Ipcc). Di conseguenza, la Commissione lanciò una procedura d´infrazione nei confronti dell´Italia. La Corte di Giustizia europea confermò questa analisi e un anno e mezzo fa - il 31 marzo 2011 - l´Italia è stata condannata per non essersi adoperata a sufficienza per assicurare che tutti gli stabilimenti (una ottantina in totale tra cui l´Ilva) fossero a norma. La situazione oggi - Come sapete, l´Ilva oggi è sotto esame da parte dell´autorità giudiziaria italiana per l´emissione di sostanze inquinanti. Il 5 Ottobre scorso, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto ha decretato che "lo spegnimento di diverse parti degli impianti in sequestro come misura necessaria all´eliminazione delle emissioni inquinanti". E che l´avvio di tale procedura deve avvenire entro 5 giorni, ovvero entro il prossimo 11 Ottobre. La situazione è in continua evoluzione. Ieri l´Ilva ha presentato una proposta per ottemperare a questa decisione. Spetta ora alle autorità italiane decidere come dare seguito alle disposizione della Procura della Repubblica. La mia azione - In questo contesto, meno di un mese fa (lo scorso 14 settembre) ho partecipato a una vertice istituzionale a Bari con il Ministro per l´Ambiente Clini, il sottosegretario allo Sviluppo economico De Vicenti, il Presidente della Regione Vendola, le autorità locali, l´azienda e le parti sociali. Ogni partecipante si è impegnato a identificare una soluzione che protegga la salute dei cittadini e, al contempo, salvaguardi i posti di lavoro. Posizione della Commissione sul caso Ilva - Tre le principali linee d´azione a livello europeo: (1) Monitoraggio: la Commissione segue attentamente gli sviluppi della vicenda presso lo stabilimento di Taranto. Nel marzo di quest´anno, abbiamo avviato un´indagine tramite il sistema informatico "Pilot" che consente agli Stati membri di aggiornare la Commissione riguardo l´applicazione delle norme europee. L´italia ha risposto alle domande sull´Ilva, confermando che lo stabilimento di Taranto possiede un´autorizzazione (Aia) conforme alla norma europea (Ippc). Sono state tuttavia rilevate carenze nei controlli effettuati all´interno della fabbrica, in particolare per ciò che riguarda le emissioni. (2) Per questo, il secondo asse d´azione della Commissione riguarda proprio la verifica del rispetto dei parametri europei della qualità dell´aria. Secondo la Direttiva sulla Qualità dell´aria, in effetti, entro il 30 settembre 2012, l´Italia aveva l´obbligo di riferire alla Commissione sulle concentrazioni di sostanze inquinanti (Pm10, So2, benzene, No2, eccetera) rilevate nel 2011. Non appena questi dati saranno disponibili, la Commissione verificherà se sono compatibili con gli standard ambientali, definiti nella direttiva. (3) Implementazione della Direttiva sulla prevenzione e controllo integrato dell´inquinamento (Ippc). Nel febbraio 2012, la Commissione ha adottato la Decisione che stabilisce quali siano, ai sensi della Direttiva stessa, le Migliori Tecnologie Disponibili ("Best Available Technologies", Bat) per le emissioni del settore siderurgico. In questo momento, questi criteri sono utilizzati dalle autorità italiane per aggiornare il permesso di funzionamento dello stabilimento di Taranto, la cosiddetta "Autorizzazione Integrata Ambientale" (Aia). Il rilascio dell´autorizzazione aggiornata è previsto per il 18 Ottobre e sarà il risultato di una concertazione tra Governo, azienda e autorità locali. Il raggiungimento di un accordo è condizionato all´impegno da parte dell´Ilva di ridurre le emissioni nocive e introdurre le migliorie necessarie per conformarsi alle "Migliori Tecnologie Disponibili" definite nel 2012. Ciò anticipando largamente l´obbligo comunitario di recepirle entro il 2016. In tal modo si ridurranno sensibilmente i livelli d´inquinamento. Entro il 25 ottobre, in base all´indagine già avviata, l´Italia dovrà fornire alla Commissione una risposta sulle misure prese e fornire copia dell´autorizzazione integrata ambientale (Aia) aggiornata. Questo è lo stato dell´arte per quel che riguarda gli aspetti strettamente ambientali legati alla questione Ilva, sui quali stiamo lavorando in stretta collaborazione con il collega responsabile, il Commissario Potocnik. Vi è poi una questione più ampia, legata alla competitività del settore, che come ben sapete, sta attraversando un momento molto difficile in seguito al calo della domanda in Europa, all´aumento del costo dell´energia e alla crescente pressione da parte di concorrenti esterni. Aspetti Competitività settore Acciaio Ecco perché, in parallelo, ho avviato assieme al Commissario Andor, gruppo di lavoro sull´acciaio per identificare le misure necessarie per garantire la competitività del settore. Vi partecipano: le aziende siderurgiche più importanti d´Europa (Dalmine, Riva, Arcelor Mittal, Thyssen Krupp,etc.) e le parti sociali settore europee. Il Parlamento europeo prende parte alle riunioni, in veste di osservatore, grazie alla partecipazione della Presidente della Commissione Industria, Amalia Sartori e della presidente della Commissione Affari Sociali, Pervenche Berès. Inoltre, il tema sarà all´ordine del giorno del Consiglio di Competitività di domani a Lussemburgo, dove ho intenzione di fare il punto con i ministri. Il nostro lavoro è appena agli inizi ma abbiamo come obiettivo di adottare entro Giugno 2013 un Piano di Azione per il settore che predisponga misure concrete per la competitività. Conclusioni - La Commissione ha piena fiducia nell´operato delle autorità italiane. Fiducia, confermata anche dalla conversazione che ho avuto proprio ieri con il Ministro Clini. Al momento non ci sono misure d´infrazione riguardo all´Ilva. Ad ogni modo, la Commissione continuerà a seguire attentamente la situazione tenendo nel debito conto le questioni ambientali, la qualità dell´aria nell´area di Taranto e, non ultimo, gli importanti risvolti occupazionali. Resto a vostra disposizione per rispondere a eventuali domande. Grazie della vostra attenzione!”  
   
   
UNGHERIA: BEI CONTINUA A SOSTENERE LE PICCOLE IMPRESE PRIVATE CON 100 MILIONI DI EURO  
 
Lussemburgo / Budapest, 10 ottobre 2012 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha fornito un prestito di 100 milioni di euro per Mfb Magyar Fejlesztési Bank Zártkörűen Felelossegu részvénytársaság (Mfb - Banca ungherese per lo sviluppo) per finanziare gli investimenti delle piccole e medie imprese e progetti infrastrutturali promossi da piccole e medie imprese, aziende e settore pubblico Midcap promotori in Ungheria. Sig. Wilhelm Molterer, Vicepresidente della Bei responsabile per i prestiti in Ungheria, ha commentato: "Il prestito Bei migliorare l´accesso delle Pmi ungheresi - la spina dorsale dell´economia ungherese - al finanziamento a lungo termine e facilitare l´attuazione dei progetti infrastrutturali prioritari comunali. Ciò contribuirà a creare nuove opportunità di lavoro e contribuire a rafforzare la competitività di Ungheria ". László Baranyay, Presidente-amministratore Delegato di Mfb, ha aggiunto: "I due istituzioni come partner strategici firmato contatti finanza negli ultimi decenni per un importo complessivo di Euro 835 milioni che ha consentito la realizzazione di circa 2.000 progetti in Ungheria, soprattutto nel comunale e delle Pmi. Fondi Bei contribuire sostanzialmente al buon funzionamento dei programmi di Mfb di importanti prestiti di sviluppo, raggiungendo così una penetrazione ottimale di finanziamento nei settori mirati attraverso il sistema di rifinanziamento ". Il prestito è una continuazione della collaborazione di successo della Bei con Mfb. Questo è già il funzionamento della Bei ottava con Mfb e il prestito quinto sostegno alle Pmi e progetti comunali. Prestiti Bei alle banche finanziare piccoli progetti realizzati da piccole e medie imprese (con meno di 250 dipendenti) e le società Midcap (con più di 250 e meno di 3 000 dipendenti) e le autorità locali. Dal 1990, la Bei ha fornito quasi 4 miliardi di euro, compreso il prestito in corso, a sostenere i piccoli progetti in Ungheria attraverso il settore bancario.  
   
   
COMMISSIONE UE: I PAESI MEMBRI RECEPISCANO DIRETTIVA SUI RITARDI DI PAGAMENTO DELLE FATTURE DELLE PMI. IN ITALIA QUASI 4 SU 10 SONO INSOLUTE  
 
Lecce, 10 ottobre 2012 - Ogni giorno in Europa decine di piccole e medie imprese vanno in bancarotta per fatture non pagate. Infatti, il 38% delle fatture emesse dalle società attualmente sono insolute. Dall´inizio del 2012, persiste tale andamento di pagamento catastrofico per le aziende. Nel gennaio del 2012, quattro su 10 fatture non sono state pagate o sono state pagate in ritardo alle società, che vantano un arretrato di milioni di euro. Questa modalità di pagamento riguarda soprattutto le imprese molto piccole e piccole, perché in genere non hanno corpose riserve finanziarie, mentre un quarto dei fallimenti sono dovuti alle fatture non pagate. Le insolvenze portano alla perdita di 450.000 posti di lavoro nell’Ue e a debiti annuali per 23,6 miliardi di euro. Il 57% delle imprese in Europa affermano di avere problemi con la liquidità a causa dei ritardi di pagamento, con un incremento del 10% rispetto ad un anno prima. Per arginare questo pericoloso trend, la Commissione Europea ha lanciato il 5 ottobre una campagna di informazione in tutti i 27 stati membri dell’Ue e la Croazia, per favorire la rapida inclusione della direttiva sui ritardi di pagamento nei sistemi giuridici nazionali, anche prima della scadenza finale del 16 marzo 2013. La campagna ha lo scopo di far conoscere alle Pmi europee la direttiva 2011/7/Ue che si occupa del problema dei ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, con nuovi diritti conferiti alle imprese e le istruzioni su come esercitarli, soprattutto in un momento in cui l’accesso al credito è diventato difficile per tutti. Per Giovanni D’agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ogni anno migliaia di piccole e medie imprese falliscono in attesa che le fatture siano pagate. L’italia per porre fine a questo che è stato a lungo un motivo di preoccupazione nel mondo degli affari, deve attuare la direttiva il più presto possibile e possibilmente con l´introduzione di una norma che preveda un sistema che darebbe mandato al creditore unilateralmente al giudice competente per il recupero del debito.  
   
   
LUCCHINI: MISE, OGGIIL PUNTO DELLA SITUAZIONE CON SINDACO PIOMBINO  
 
Roma, 10 ottobre 2012 -Il Ministero dello Sviluppo Economico sta seguendo da tempo e con la massima attenzione la vertenza della società Lucchini e, più in generale, della competitività territoriale dell’area di Piombino. Per fare il punto della situazione e decidere il calendario dei prossimi impegni, si tiene nella giornata di oggi alle ore 15,00 una riunione con il Sindaco di Piombino e i massimi dirigenti del dicastero di via Veneto. Saranno invitati anche rappresentanti del ministero dell’Ambiente.  
   
   
TERREMOTO/EMILIA PRONTE LE PROCEDURE PER FINANZIARE LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE  
 
Bologna, 10 ottobre 2012 - – Sono pronte le procedure per i contributi destinati agli interventi di riparazione, ripristino e ricostruzione per i danni provocati dal terremoto alle attività produttive. Criteri e modalità sono stabiliti dall’ordinanza del Commissario delegato alla ricostruzione e presidente della Regione Vasco Errani presentata ieri ai sindaci delle zone terremotate. L’ordinanza prevede contributi per la riparazione, il ripristino, il miglioramento sismico e la ricostruzione di immobili ad uso produttivo distrutti o danneggiati, ma anche per la riparazione e l’acquisto di beni mobili strumentali all’attività e per la ricostituzione delle scorte distrutte o danneggiate. «Nell’impianto dell’ordinanza non ci siamo comportati come una assicurazione pagando solo i danni. Abbiamo voluto puntare anche al rilancio delle imprese nel territorio, rafforzare il lavoro e l’occupazione. Il nostro obiettivo è far si che quando l’azienda riapre possa essere competitiva e ‘correre’ come prima del sisma», hanno sottolineato il sottosegretario alla Presidenza Alfredo Bertelli e l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli presentando il provvedimento. Gli Interventi - L’obiettivo principale del provvedimento è che gli interventi siano finalizzati alla ripresa e alla piena funzionalità dell’attività produttiva in tutte le componenti (fisse e mobili strumentali), al recupero a fini produttivi degli immobili e al mantenimento dei livelli occupazionali. I beneficiari sono le persone fisiche o giuridiche titolari di attività produttive (agricoltura, zootecnia, agriturismo, agromeccaniche, industria, artigianato, commercio, servizi e professioni, turismo) le cui imprese abbiamo subito danni a causa del terremoto. Come Presentare Le Domande - Le domande devono essere presentate - mediante modello e procedura informatica – dal al 29 ottobre fino al 15 maggio 2013 al sindaco del Comune dove è ubicata l’impresa danneggiata per i titoli edilizi e al commissario per il contributo. Ci saranno 60 giorni di tempo per concedere il contributo. Tutti gli interventi previsti dall’ordinanza devono essere conclusi entro il 31 dicembre 2015. L’accertamento dei danni deve essere comprovato e documentato mediante la presentazione di perizie giurata. La domanda di contributo sarà unica per tutte le tipologie di finanziamento e dovrà essere corredata, fra l’altro, dalla documentazione relativa al nesso di causalità dei danni, dal progetto e dai suoi costi e da una perizia giurata. I Comuni esamineranno la correttezza e ammissibilità degli interventi urbanistici ed edilizi. Il contributo, a seguito dell’esame di una apposita struttura tecnica (soggetto incaricato dell´istruttoria), sarà concesso dal Commissario delegato alla ricostruzione. I Contributi - L’ordinanza consente di finanziare a fondo perduto l’80% dei costi di riparazione, ripristino con miglioramento sismico e ricostruzione degli immobili, nonché degli impianti e dei macchinari delle imprese danneggiate. In presenza di copertura assicurativa, il contributo è riconosciuto sulla differenza tra i complessivi costi (sostenuti ed ammissibili) e gli indennizzi assicurativi corrisposti o da corrispondersi da parte di compagnie di assicurazioni. Il fondo per la copertura del finanziamento è quello previsto dall’art.3 bis della legge 135/2012, il cosiddetto provvedimento normativo sulla spending review. Si tratta di un credito di 6 miliardi concesso alle banche dalla Cassa Depositi e Prestiti, garantito e pagato dallo Stato. Presentando il riconoscimento del contributo presso un istituto bancario sarà possibile ottenere l’apertura di un conto equivalente, a costo zero, al valore riconosciuto: la banca pagherà lo stato di avanzamento lavoro all’imprese esecutrice. Le spese sostenute per interventi iniziati o conclusi prima dell’entrata in vigore dell’ordinanza potranno essere rimborsate purché i lavori siano stati eseguiti per le finalità di ricostruzione e ripristino dei danni subiti, la domanda contenga tutte le informazioni richieste, la perizia o le perizie giurate dal progettista e dai tecnici incaricati siano state redatta con le modalità indicate dall’ordinanza stessa. I Beneficiari - Il contributo potrà essere concesso anche a coloro che per legge o per contratto o sulla base di altro titolo giuridico alla data della perizia siano tenuti a sostenere le spese di riparazione, ripristino o ricostruzione dei beni mobili o immobili dell’impresa. Per gli immobili non utilizzati al momento del sisma, purché agibili e destinati alle attività produttive, sarà concesso un contributo del 50% dei danni provocati dal terremoto. Potranno essere finanziati anche gli investimenti di ricostruzione degli immobili in altro sito, ma a condizione che venga recuperata anche la struttura precedente e che sia egualmente destinata ad attività produttiva. La nuova localizzazione deve comunque trovarsi nello stesso comune o in un comune limitrofo sempre all’interno dell’area del cratere. Per le imprese che hanno delocalizzato temporaneamente l’attività dopo il sisma il prerequisito per accedere al finanziamento è il rientro della attività nella sede originaria con un finanziamento anche quota di costi per lo spostamento. I prodotti finiti (parmigiano-reggiano, grana padano) rovinati dal sisma saranno coperti con il fondo per la ricostruzione delle aree terremotate di cui all’art.2 della legge 122/2012. Le scorte danneggiate potranno essere finanziate con il credito agevolato di cui agli art.11 e 11bis della legge 122/2012.  
   
   
STIME 2012: EXPORT IN CRESCITA, ITALIA GIÙ BONOMI/ANIMA: CONSUNTIVI 2011 E STIME 2012 DANNO MECCANICA STABILE NONOSTANTE TUTTO  
 
 Milano, 10 ottobre 2012 – In occasione dell’Assemblea annuale dei Soci Anima, vengono presentati i dati congiunturali del comparto della meccanica varia. Il 2011 si conferma un anno a due velocità: dopo l’accelerazione dei primi sei mesi, la brusca battuta d’arresto dell’estate - complice l’aggravamento della situazione finanziaria internazionale – e il crollo della produzione della seconda parte dell’anno. A risentirne, come ormai da diversi anni, il mercato interno, mentre l’export rimane l’ancora di salvezza per molte aziende che in Italia faticano a mantenere livelli produttivi elevati. Esaminando nel dettaglio le voci congiunturali di consuntivo 2011 – che risultano purtroppo in ribasso rispetto al pre-consuntivo di dicembre 2011 – si evidenzia un dato di produzione sostanzialmente stabile rispetto al 2010 (0,4%), mentre le previsioni per l’anno in corso sono di un lieve decremento (-0,3), conseguenza della fase recessiva già subentrata negli ultimi mesi del 2011. Positivo rimane l’export nel 2011 (+2,8%) e anche per il 2012 è atteso in ulteriore modesto aumento (+2,1%). Da rilevare che il 57% dell’intera produzione è ormai destinata alle esportazioni. L’occupazione rimane la nota più dolente: rispetto al 2010 ha subito nel 2011 una contrazione (-1,7%) mentre dovrebbe mantenersi su livelli costanti nell’anno in corso. Il Presidente di Anima Sandro Bonomi, ha dichiarato: “La situazione del mercato interno in un contesto recessivo ormai generalizzato, si sta cronicizzando. Complici la stretta creditizia, i mancati pagamenti da parte delle Pa, l’elevata pressione fiscale, le nostre aziende finiscono per arenarsi nelle sabbie mobili della stagnazione. Unica valvola di sicurezza è ancora una volta l’export per le aziende che già tradizionalmente destinavano gran parte della loro produzione all’estero, anche se sono da considerare le difficoltà contingenti che incontrano presso alcuni mercati emergenti. L’attività di internazionalizzazione - afferma Sandro Bonomi - può costituire un prezioso supporto per le aziende e una speranza per il futuro: mercati come il Distretto Siberiano, verso il quale abbiamo attivato un progetto specifico denominato Mecc.ru, e come l’Australia, che sarà oggetto di una missione confindustriale a fine novembre. In programma per il 2013 iniziative verso il Brasile e ancora l’Australia con missioni ad hoc sui settori manifatturiero, oil & gas e acqua”. Analisi per macrosettori - I sei macrosettori che fanno parte di Anima, molto diversi fra loro per merceologie, hanno avuto nel 2011 trend molto differenti. Macchine e impianti per la produzione di energia - Il comparto ha avuto nel 2011 un trend negativo di produzione (-0,9%) che dovrebbe peggiorare nell’anno in corso (-2,1%). Export appena positivo (+0,8%) con una modesta ripresa nel 2012 (+1,9%). Occupazione: dato 2011 complessivo: -3%. Previsioni 2012 stabili. Nota: L’andamento complessivo del settore è stato pesantemente condizionato dal crollo della produzione delle turbine a vapore (-26,1%) in conseguenza di un ’export sfavorevole (-19%). Logistica e movimentazione delle merci - Sostanziale stabilità nel dato di produzione a consuntivo 2011 (+0,4%). Per l’anno in corso è attesa una lieve flessione (-0,2%). Esportazione: positiva nel 2011 (+0,7%) in modesto aumento nella previsione 2012 (+3,6%). Occupazione: stabile nel 2011, in leggera contrazione nelle previsioni 2012 (-0,1). Nota: Per i carrelli industriali semoventi è attesa per l’anno in corso una forte flessione nella produzione (-8%) Tecnologie e attrezzature per prodotti alimentari - Segno positivo per il consuntivo di produzione 2011 (+1%), dovuto a trend favorevoli di varie merceologie, eccezion fatta per gli impianti frigoriferi industriali (-3,2%), per le macchine per gelato (-8%) e articoli casalinghi (-8,4%). Previsioni stabili di produzione 2012. Esportazioni: Consuntivo 2011: +4,6%. Previsioni 2012: +1,6% Occupazione: in leggera flessione nel 2011 (-0,3%), stabile nelle previsioni 2012. Tecnologie e prodotti per l’industria - Segno positivo per il consuntivo di produzione 2011 (+2,3%) e leggera flessione prevista per l’anno in corso (-1,8%) Esportazioni: in netto aumento nel 2011 (+7,5%), stabili nelle previsioni 2012. Occupazione: modesta contrazione nel 2011 (-0,7%), stabile nell’anno in corso. Nota: Forte rialzo nei livelli produttivi per il comparto degli impianti di finitura (+7%) Impianti, macchine e prodotti per l’edilizia - Consuntivo 2011 favorevole (+1,7%) e ancora trend positivo per il 2012 (+1,9%). Esportazioni: in espansione sia nel 2011 (+4,8%) sia nelle previsioni 2012 (+3,4%). Occupazione: in calo nel 2011 (-1,8%) e costante nell’anno in corso. Nota: Per le macchine edili, stradali, minerarie e affini si è registrato un parziale recupero della produzione (+5,5%), seppure insufficiente a ripristinare i livelli antecedenti al 2009, sostenuta dalle esportazioni 2011 (+9,5%). Previsioni ancora positive per produzione (+5,4%) ed export (+8,1%). Tuttavia, la forte contrazione dei livelli occupazionali (-6,3%) è riprova delle difficoltà del mercato interno. Macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente - Consuntivo 2011 in flessione (-0,7%) e previsioni 2012 stabili. Export in leggera contrazione nel 2011 (-0,3%), costante per l’anno in corso. Livelli occupazionali stabili. Nota: Per il settore Impianti di insonorizzazione si è delineato un forte decremento nei livelli produttivi sia nel consuntivo 2011 (-12,5%) sia nelle previsioni 2012 (-14,3%).  
   
   
INCONTRO IN REGIONE TOSCANA SULLA CDC CON ISTITUZIONI E SINDACATI  
 
Firenze, 10 ottobre 2012 – Regione è pronta a intervenire perché da parte del sistema del credito ci sia un’attenta valutazione del progetto di ristrutturazione del debito che la Cdc si appresta a presentare alle banche. E’ quanto ha riferito l’assessore al lavoro e alle attività produttive, Gianfranco Simoncini, nel corso di un incontro sulla situazione della azienda informatica di Pisa che si è svolto oggi in Regione ed al quale hanno preso parte il presidente della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni, l’assessore provinciale al lavoro, Anna Romei, il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. La riunione di oggi ha fatto seguito all’incontro che si è tenuto l´ 8 ottobre tra Regione e azienda e sui cui esiti Simoncini ha informato Istituzioni e sindacati. Da parte dei rappresentanti istituzionali è stata ribadita la richiesta che la Cdc sviluppi ogni azione per garantire la continuità dell’attività produttiva e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Esigenze che sono state pienamente condivise dall’assessore Simoncini, che già ieri le aveva fatte presenti all’amministratore delegato della Cdc . Simoncini ha inoltre annunciato che entro la fine del mese, dopo la presentazione del piano della Cdc agli istituti di credito, verrà convocato un nuovo incontro in Regione con Istituzioni, azienda, e sindacati.  
   
   
CREDITO D´IMPOSTA: IN SICILIA PRONTO SOFTWARE PER LA COMPILAZIONE DELLE DOMANDE  
 
Palermo, 10 ottobre 2012 - Sul sito dell´Agenzia delle Entrate e´ disponibile il software per la compilazione delle istanze di rinnovo per usufruire del credito di imposta per nuovi investimenti, cosi´ come previsto dalla legge regionale 11/2009. Al software si accede dalla homepage del sito ( www.Agenziaentrate.gov.it ), nella sezione "Primo piano", cliccando sulla news "Credito di imposta per investimenti in Sicilia: dal 15 al 25 ottobre le istanze di rinnovo" e successivamente sul link "Compilazione e invio".  
   
   
THYSSEN-OUTOKUMPU, PRESIDENTE REGIONE UMBRIA MARINI: “SI PREFIGURA SCENARIO PEGGIORE E PIÙ DEVASTANTE PER ACCIAIERIE TERNI”  
 
Perugia, 10 ottobre 2012 – "Si prefigura lo scenario peggiore e più devastante per il futuro industriale ed occupazionale dello stabilimento delle Acciaierie di Terni". È quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in merito alle dichiarazioni ed al comunicato emesso oggi dal Ceo di Outokumpu, Mika Seitovirta, in relazione all´evoluzione proprietaria società Inoxum, comprensivo del sito industriale dell´Ast di Terni. "Nei giorni scorsi, al tavolo nazionale convocato dal Governo cui la Regione Umbria - afferma Marini - ha partecipato unitamente alle altre istituzioni locali ed alle organizzazioni sindacali, avevamo avuto modo di rappresentare la preoccupazione di un possibile scenario di questo tipo. Oggi il comunicato ufficiale di Outokumpu rende esplicita la volontà della società finlandese di procedere allo smembramento del sito integrato di Terni, che riceve la sua forza industriale ed occupazionale proprio grazie alla complementarietà delle diverse produzioni e dei relativi servizi". "Ritengo che non sia più rinviabile da parte del Governo italiano - prosegue la presidente - un´assunzione di responsabilità diretta ed autorevole, sia nei confronti della Commissione Europea, sia nei confronti della società Outokumpu, in merito alle prospettive industriali ed occupazionali dello stabilimento di Terni. Voglio ribadire sin da ora la netta contrarietà della Regione Umbria e delle altre istituzioni locali alla dismissione della parte a freddo della produzione di inox a Terni, della separazione del Tubificio di Terni dal resto dello stabilimento industriale, lasciando ad un destino incerto la sola produzione dell´acciaio. Peraltro la proposta di Outokumpu contiene anche lo smontaggio dell´impianto più moderno ed efficiente ed il suo trasferimento fuori dall´Italia". La presidente Marini aggiunge poi di non sentirsi nemmeno rassicurata "da cosa si intende fare sugli impianti di Krefeld e Bochum e in Germania, che potrebbero diventare - una volta separato lo stabilimento di Terni dal resto della società - concorrenti ai danni della stessa industria siderurgica italiana, e quindi di Terni". "Questa mattina - aggiunge - ho richiesto formalmente al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti ed al Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera un incontro immediato a nome di tutte le istituzioni umbre al fine di attivare una azione decisa e pressante, volta a fermare il disegno del gruppo Outokumpu che si profila unicamente ai danni del sito integrato di Terni". "Sin da domani avvieremo incontri con le organizzazioni sindacali ed i lavoratori, consapevoli che occorre una azione unitaria, ferma e decisa nell´obiettivo di salvaguardare l´integrità, la qualità e l´occupazione della più grande industria della nostra regione e - conclude Marini - uno degli impianti di produzione industriale strategica dell´Italia".  
   
   
SLOVENIA, QUASI 240 MILIONI AD AZIENDE MANIFATTURIERE  
 
Lubiana 10 ottobre 2012 - La Banca slovena per le esportazioni e lo sviluppo (Sid Banka) ha concesso all´industria manifatturiera slovena prestiti per il valore complessivo di 238 milioni di euro nel primo semestre 2012. In totale sono stati approvati 433 milioni di euro di finanziamenti a circa 500 aziende, di cui il 54 per cento (235 milioni) per promuovere l´internazionalizzazione delle imprese slovene, mentre un quinto del finanziamento (79 milioni) è stato destinato al funzionamento delle piccole e medie imprese ed un sesto a ricerca, sviluppo e innovazione. Il 9 per cento dei fondi è stato impiegato per i progetti energetici ed ambientali ed il rimanente è stato utilizzato per la promozione dello sviluppo regionale e delle infrastrutture.  
   
   
IMPRESE GIOVANI, LOMBARDIA: IL GOVERNO FACCIA DI PIÙ  
 
Milano, 10 ottobre 2012 - "Il provvedimento del Governo sulla ´Srl semplificata´ è un pannicello caldo che rischia di trasformarsi in un´illusione per i giovani che hanno voglia di fare impresa". Lo ha detto l´assessore regionale allo Sport e Giovani Luciana Ruffinelli, intervenendo in merito alle prime nuove imprese costituite in base ai nuovi criteri del Decreto Sviluppo. "Non sono i 10.000 euro di ´capitale sociale´ di una Srl la vera barriera all´imprenditorialità giovanile - prosegue l´assessore - i problemi che un giovane ´startupper´ deve affrontare sono gli stessi che soffocano tutte le piccole e medie imprese: burocrazia inefficiente e ostile, pressione fiscale eccessiva, balzelli e adempimenti che tolgono tempo ed entusiasmo. Non a caso, infatti, le stime parlano di una ´mortalità´ del 50 per cento entro 5 anni dall´avvio per le startup". "Il Governo deve fare di più per rilanciare l´imprenditoria giovanile - spiega l´assessore - occorrono misure più incisive e aiuti concreti. Regione Lombardia, con l´edizione 2011/2012 del progetto ´Start´ per l´avvio delle imprese giovanili e femminili, ha fatto la propria parte, finanziandolo con oltre 2 milioni e mezzo di euro. Senza dimenticare il Fondo di rotazione per l´imprenditorialità da 30 milioni di euro per finanziare le start up d´impresa, i 100 voucher da 12.000 euro ciascuno del bando ´Lombardia Net Generation´, i 500.000 euro investiti per la ´Leva civica regionale´ o i 6 milioni di euro di finanziamenti per il bando innovazione destinati alle micro e piccole imprese".  
   
   
FIRENZE LABORATORIO DELLA CHIMICA INTERNAZIONALE CONVENTION BUREAU SI AGGIUDICA L’INTERNATIONAL CONFERENCE ON ORGANOMETALLIC CHEMISTRY  
 
Firenze, 10 ottobre 2012 – La città toscana diventa un grande laboratorio internazionale da dove passeranno alcuni dei più grandi protagonisti della chimica. Il Convention Bureau si è infatti aggiudicato l’International Conference on Organometallic Chemistry - Icomc 2018, la conferenza più prestigiosa a livello internazionale nel campo della Chimica Organometallica. “Un risultato importante - commenta il presidente del Convention Bureau e assessore al Turismo della Provincia, Giacomo Billi - ottenuto grazie a una candidatura fatta con la collaborazione del Dr. Maurizio Peruzzini, direttore dell´Iccom Cnr di Sesto Fiorentino, che assumerà il ruolo Conference Chairman, il Dr. Alessandro Mordini, Conference Co-chiarman, e il Dr Luca Gonsalvi, che sarà lo Scientific Secretary A testimonianza di come il nostro territorio sia ricco non solo di cultura ma anche di scienza e di come grazie ad essa la città possa proporsi come importante crocevia della ricerca internazionale. “Una conferenza che porterà in città i nomi più importanti della chimica – aggiunge il direttore di Convention Bureau – Carlotta Ferrari – e oltre un migliaio di partecipanti, facendo una stima per difetto, visto che all’edizione 2012 di Lisbona hanno preso parte 1200 congressisti e che sicuramente a Firenze le presenze non saranno inferiori. Un ringraziamento vorrei farlo anche ad Enic, per il suo prezioso contributo al conseguimento di questo nuovo evento, destinato ad avere una ricaduta positiva in termini di ricchezza per il territorio, così come tutti gli altri appuntamenti congressuali”.  
   
   
EX LUCCHINI, ROSSI: “ANDIAMO A ROMA CON UNA PROPOSTA TOSCANA”  
 
Firenze, 10 ottobre 2012 – “Fa bene il sindaco Anselmi a protestare e a richiamare il governo ad un intervento sulla Lucchini. Più volte anche noi lo abbiamo chiesto e qualche volta ministri e sottosegretari ci hanno anche incontrato” ha sottolineato in apertura della seduta del consiglio regionale il presidente Enrico Rossi. “Ma a questo punto – aggiunge – sarebbe quantomai opportuno che, se si va a Roma, ci si vada con una proposta concreta. La giusta protesta deve avere anche la giusta proposta. Quindi riuniamoci attorno ad un tavolo, la giunta con le maestranze, i sindacati, le istituzioni per capire ed elaborare insieme una proposta toscana da portare a Roma, vista anche la latitanza del governo in tema di politiche industriali”. Rossi, intervenendo sulla Lucchini in Consiglio regionale, ha fatto riferimento anche alla promessa di Monti riguardo alle risorse per il collegamento tra la Tirrenica e il porto di Piombino. Promessa che ancora non è diventata un atto concreto nei documenti governativi ma solo, ha detto “un riferimento generico”.  
   
   
VERTENZA ITALCEMENTI: PRESENTAZIONE PROGETTI RIQUALIFICAZIONE SITO INDUSTRIALE SCALA DI GIOCCA  
 
 Cagliari, 10 Ottobre 2012 - Sono stati presentati, ieri, alle istituzioni e all´Italcementi alcuni scenari per la riqualificazione del sito industriale di Scala di Giocca, finalizzati, oltre che al ripristino ambientale, a facilitare il reinserimento dei lavoratori, attraverso nuove realtà produttive. E´ quanto emerso dall´incontro tra Regione, azienda, Provincia di Sassari, Comuni di Ossi e Muros e Facoltà di Architettura di Alghero. "Qualsiasi progetto - ha osservato l´assessore dell´industria, Alessandra Zedda - dovrà avere la disponibilità dell´azienda. Pertanto, invito, i suoi rappresentanti sia ad approfondirne i contenuti, che a valutare economicamente l´area". "Augurando successo al tavolo per la riconversione dell´area dell´ex cementificio, siamo disponibili a studiare coerenti percorsi di riqualificazione dei lavoratori e ad esplorare, nel rispetto della normativa nazionale, tutte le ipotesi di tutela esistenti", ha assicurato l´ assessore del Lavoro, Antonello Liori. Lo stesso impegno per quanto riguarda le specifiche competenze é stato confermato dall´assessore del lavoro della Provincia di Sassari, Rosario Musmeci. Il prossimo incontro é previsto il 26 ottobre, alle ore 11,30, alla presenza delle organizzazioni sindacali.  
   
   
CHIUDE 28.BI-MU/SFORTEC: 58.875 VISITE PER LA BIENNALE DELLA MACCHINA UTENSILE  
 
Cinisello Balsamo 10 ottobre 2012 - Si è chiusa, sabato 6 ottobre, la ventottesima edizione della biennale della macchina utensile promossa da Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione. 58.875 sono le visite registrate ai tornelli posti agli ingressi dei padiglioni di fieramilano allestiti per 28.Bi-mu/sfortec che ha proposto l’offerta di oltre 1.160 imprese su una superficie espositiva totale di 90.000 metri quadrati. Sono invece 2.837 i visitatori stranieri, in rappresentanza di 77 paesi, che hanno effettuato il pre-accredito sul sito della manifestazione espositiva. I più numerosi sono risultati: gli Svizzeri, i Tedeschi, i Francesi, gli Spagnoli, i Serbi, i Taiwanesi. Luigi Galdabini, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, ha affermato: “nonostante il contesto difficile e la recessione che interessa buona parte dei paesi di Area Euro, 28.Bi-mu/sfortec ha conservato le sue dimensioni e ha superato il traguardo raccogliendo un cauto ottimismo che fa ben sperare per il prossimo futuro”. “Se si esclude il primo giorno, penalizzato anche dallo sciopero nazionale del trasporto pubblico - ha affermato Alfredo Mariotti, direttore generale di Ucimu-sistemi Per Produrre - le giornate successive sono andate decisamente bene, con un picco tra giovedì e sabato quando i corridoi della fiera erano affollati di visitatori. “Alcuni operatori - ha continuato Alfredo Mariotti - hanno poi documentato in tempo reale, attraverso twitter, la presenza di un pubblico numeroso e interessato, confermando la sensazione di moderato ottimismo che già si respirava nei primi giorni di evento”. “Al di là dei numeri, in linea con quelli dell’edizione precedente, - ha affermato Luigi Galdabini - sono le impressioni degli operatori intercettati agli stand a confermare la buona riuscita della mostra che, dopo il 2010, anno di profonda crisi, è tornata a raccontare di un settore che investe in innovazione e crede nella ripresa del mercato italiano attesa, come emerge dai dati Oxford Business of Economics, per la seconda metà del 2013”. Quarti produttori e terzi esportazioni i costruttori italiani recitano un ruolo di primo piano nel panorama internazionale di settore. Anche in ragione di ciò, Bi-mu si conferma manifestazione di riferimento per l’industria manifatturiera che a Milano si dà appuntamento per verificare l’aggiornamento delle tecnologie di produzione. “D’altra parte - ha affermato Luigi Galdabini - la presenza del ministro per lo Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, alla cerimonia inaugurale, che ha ospitato la tavola rotonda “Industria e manifattura: il futuro di Italia e Europa oltre la crisi”, è stata per noi costruttori italiani motivo di grande orgoglio e conforto, testimonianza che le autorità di governo sono consapevoli del lavoro svolto dalle imprese del settore. La visita del ministro è stata occasione per sottolineare la volontà delle stesse imprese di continuare a operare ai massimi livelli, investendo, per quanto possibile, in innovazione e ricerca, attività che ha impatto diretto su tutta la filiera produttiva”. L’ampia e variegata offerta in mostra, che si è concretizzata nelle 3.000 macchine esposte, per un valore pari a circa mezzo miliardo di euro, è stata arricchita da un ampio programma di eventi collaterali pensati per valorizzare la partecipazione degli operatori presenti a 28.Bi-mu/sfortec. Quality Bridge, tradizionale rassegna di convegni specialistici dedicati all’approfondimento di tematiche tecniche, ha coinvolto oltre 400 persone distribuite negli otto convegni organizzati nei cinque giorni di manifestazione. Pensata per documentare l’impatto delle macchine utensili sulla vita quotidiana, la speciale Mostra Evento “Gli Oggetti del vivere. Le tecnologie del fare”, allestita all’interno del padiglione 18, ha coinvolto gli operatori del comparto interessati agli incontri, organizzati quotidianamente, con alcuni nomi di spicco dell’industria manifatturiera italiana: da Alberto Bombassei (Brembo) a Umberto Quadrino (Fondazione Edison) da Marco Biagioni (Avio) a Carlo Malugani (Ferrovie Nord). La mostra, costruita come percorso interattivo e reale tra alcuni prodotti realizzati con macchine utensili, è stata evento di richiamo anche per gli studenti, che quest’anno, sono risultati 5.806, circa il 10% in più rispetto all’edizione precedente, grazie all’intenso lavoro svolto da Ucimu-sistemi Per Produrre per avvicinare i giovani al mondo della macchina utensile. È esempio ulteriore di questo impegno lo spazio Polo Meccanica (allestito accanto alla mostra), iniziativa promossa dall’associazione, il cui obiettivo è la formazione di tecnici specializzati da inserire nelle imprese del settore. Come da tradizione 28.Bi-mu/sfortec, è stata teatro dell’azione di promozione del made in Italy settoriale, concertata da Ucimu-sistemi Per Produrre, Ministero Sviluppo Economico e Ice, che ha previsto l’organizzazione di un ciclo di incontri tra gli espositori italiani e 60 imprese utilizzatrici di Brasile, Cina, India, Russia e Turchia, i paesi più interessanti per prospettive di business. A affiancare la biennale della macchina utensile, come di consueto, Sfortec, promossa da Cis-comitato Interassociativo Subfornitura, che ha ospitato l’iniziativa “Incontri B2b Bi-mu/sfortec partnering event”, una ‘due giorni’ di incontri Btob tra operatori italiani e stranieri organizzata da Cestec e dal Consorzio Simpler, in collaborazione con Enterprise Europe Network Italia. Il salone della subfornitura tecnica e servizi per l’industria ha, d’altra parte, ospitato l’iniziativa “Desk Finanziario”, promossa da Cis, a cui hanno aderito primari Istituti di credito e istituti finanziari, a disposizione di visitatori e espositori per servizi di finanziamento ad hoc. Prossimo appuntamento con Bi-mu/sfortec, è dal 30 settembre al 4 ottobre 2014, presso il quartiere espositivo di fieramilano.  
   
   
REGIONE CALABRIA HA INCONTRATO IL DIRETTIVO DELL’UNCI REGIONALE  
 
Catanzaro, 10 ottobre 2012 - L’assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi ha incontrato il direttivo dell’Unci (Unione nazionale cooperative d’Itala) della Calabria, guidato dal presidente Serafino Nucera. L’assessore Caridi, che guarda con molta attenzione al mondo della cooperazione e consapevole dell´opportunità che rappresenta l´intero movimento cooperativo per il territorio regionale, ha illustrato le diverse azioni che l´assessorato sta mettendo in atto per incentivare lo sviluppo delle attività produttive regionali. “Si tratta – ha detto Caridi - di azioni che si tradurranno in Bandi regionali che tendono ad incentivare l’attività delle imprese, rivolgendosi, in particolare, al mondo cooperativo”. Dalla proficua discussione è emersa la comune volontà di realizzare degli incontri sul territorio al fine di promuovere i nuovi Bandi di prossima pubblicazione e per informare i destinatari dei vantaggi che si potranno avere, nel percorso della creazione di un’impresa, costituendosi in cooperative. Il Presidente Nucera, a tal proposito, ha esposto all´assessore Caridi il Bando della “Promocop”, società finanziaria dell´U.n.c.i. Nazionale, che promuove la creazione di nuove cooperative. “Grazie a questo bando – ha detto - ogni anno anche in Calabria tanti soggetti, soprattutto giovani, riescono a fare impresa". L’incontro tra l´Assessore Caridi ed il direttivo Unci, svoltosi in un clima di grande collaborazione, sinergia e concertazione, ha posto alla base della discussione e del desiderio di lavorare, da parte del movimento cooperativo, le considerazioni emerse durante il Forum della cooperazione, tenutosi, recentemente, al “Piccolo Teatro” di Milano. Le parti hanno concordato sull´importanza e l´incidenza che il movimento cooperativo assume a livello statistico, con un ruolo importante sulla crescita dell’ intero territorio nazionale, tanto che dal 2001 la cooperazione è cresciuta, sotto il profilo occupazionale, del 61%, ed è uno dei pochi settori dove le donne rappresentano il 52% della forza lavoro, mentre il 53% dei lavoratori ha meno di 40 anni. E’, quindi, evidente, il contributo che le cooperative danno anche a livello regionale per la crescita economica locale. Sulla base di ciò, presto inizieranno gli incontri sul territorio.