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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Ottobre 2012
BRUXELLES: IN LIEVE AUMENTO LE POSSIBILITÀ DI PESCA IN ACQUE PROFONDE PER IL 2013-2014  
 
La Commissione europea ha proposto ieri le possibilità di pesca per gli stock ittici di acque profonde nelle acque Ue e internazionali dell´Atlantico nordorientale per il 2013-2014. Conformandosi ai pareri scientifici, la Commissione propone un aumento del totale ammissibile di catture (Tac) per 3 stock, una diminuzione per 13 stock e il mantenimento del Tac attuale per altri 8 (per 6 dei quali il Tac è fissato a livello zero) rispetto al 2012. Per il 2013 la Commissione propone di aumentare del 77% il Tac relativo al granatiere nelle acque ad ovest delle Isole Britanniche, portandolo a 4 500 tonnellate. Questa pressione di pesca dovrebbe consentire di ricondurre lo stock a livelli di sfruttamento sostenibili (il cosiddetto livello massimo sostenibile — Msy) entro il 2015. La Commissione propone inoltre di aumentare rispettivamente del 20% e del 5% i Tac relativi ai due stock di pesce sciabola nero nelle acque occidentali (ovest della Scozia e Irlanda). Anche per questi stock i pareri scientifici indicano come conseguire l´Msy nel 2015. Per i rimanenti stock di pesce sciabola nero e di granatiere si propone di ridurre o di mantenere invariati i Tac attuali. Per gli stock di occhialone e di molva azzurra, di cui non si conosce con esattezza lo stato di conservazione, la Commissione propone di ridurre il Tac del 20% nel rispetto del principio precauzionale. Maria Damanaki, Commissaria europea per gli Affari marittimi e la pesca, ha dichiarato: "Se vogliamo preservare la pesca di acque profonde dobbiamo attenerci ai pareri scientifici ed evitare di esercitare pressioni eccessive su queste specie vulnerabili. Tuttavia tre di questi stock mostrano segni di ripresa e sembrano avvicinarsi a livelli di sfruttamento sostenibile. Garantire l´uso sostenibile di queste risorse nel lungo termine è un nostro chiaro obiettivo di gestione.". Fatta eccezione per due casi, i dati di cui gli esperti dispongono sugli stock di acque profonde non sono sufficienti per valutarne lo stato in modo esaustivo, sia in termini di abbondanza che di mortalità per pesca. Tuttavia la qualità dei pareri scientifici è migliorata, specie sugli stock che offrono le maggiori possibilità di pesca. Contesto Dal 2003 la pesca di specie di acque profonde è regolamentata dall´Unione europea in termini di totali ammissibili di catture (Tac) per specie e per zona e in termini di sforzo di pesca massimo che può essere esercitato nell´Atlantico nordorientale. La pesca degli stock di acque profonde, che vivono sulla scarpata continentale o nelle montagne sottomarine, è praticata nelle acque situate al di là delle principali zone di pesca della piattaforma continentale. La maggior parte di queste specie ha una crescita lenta e una lunga durata di vita, il che le rende particolarmente vulnerabili all´attività di pesca. Anche se rappresenta soltanto l´1% circa del pesce sbarcato dall´Atlantico nordorientale, dalla pesca in acque profonde dipendono in una certa misura alcune comunità locali di pescatori. Da diversi anni il depauperamento degli stock va di pari passo con un calo delle catture e dei posti di lavoro che da esse dipendono. Le proposte della Commissione sono basate sui pareri scientifici formulati dal Consiglio internazionale per l´esplorazione del mare (Ciem). La Commissione ha recentemente proposto un nuovo sistema di gestione delle attività di pesca in acque profonde inteso a meglio tutelare gli stock di acque profonde e gli habitat che le ospitano (cfr. Ip/12/813) Per ulteriori informazioni Tabella allegata: sintesi della proposta della Commissione per il periodo 2013-2014 Carta delle zone di pesca: http://ec.Europa.eu/fisheries/documentation/publications/
cfp_factsheets/fishing_areas_it.pdf
 
 
   
   
DIVERSIFICARE I GENI DELLE PIANTE PER AUMENTARE LA LORO RESISTENZA  
 
L´uso di pesticidi in agricoltura potrebbe essere ridotto mediante l´introduzione di semi personalizzati che sono più resistenti ai parassiti più diffusi nelle varie zone. La scoperta è stata effettuata da ecologisti dell´Università di Zurigo in Svizzera, che hanno usato degli esperimenti controllati abbinati a osservazioni delle popolazioni naturali di piante e dei loro parassiti per dimostrare in che modo si mantiene la variabilità genetica nelle difese delle piante. I ricercatori hanno mostrato che le popolazioni di specie di piante simili producono difese specifiche che sono efficaci contro i parassiti prevalenti nella locale comunità di animali nocivi. Come conseguenza, una variazione nella locale comunità di parassiti può mantenere la variabilità genetica nelle piante in ampie zone geografiche. Gli ecologisti Tobias Züst e Lindsay Turnbull dell´Università di Zurigo hanno collaborato con colleghi provenienti dalla California negli Stati Uniti e dal Regno Unito. Lavorando assieme essi hanno dimostrato l´importanza della variazione nelle comunità di erbivori. Gli erbivori come gli afidi sono una fonte di preoccupazione: essi possono danneggiare le piante e di conseguenza ridurre in modo considerevole i raccolti in ambienti agricoli. Secondo questa ricerca, tuttavia, essi possono anche giocare un ruolo significativo nel mantenimento della diversità genetica. I ricercatori hanno usato come propria "pianta test" l´Arabidopsis thaliana, conosciuta anche come arabetta comune. Secondo Züst, questo lavoro è una delle prime conferme sperimentali di una teoria che circola da 40 anni, ovvero che gli insetti erbivori esercitano una forte pressione selettiva sulle proprie piante ospiti. I ricercatori hanno inoltre osservato che le piante abbandonavano velocemente i meccanismi di difesa quando i parassiti erano assenti, confermando i costi elevati di queste difese. L´arabetta comune, come molte altre piante, si difende dai parassiti con un sofisticato arsenale chimico di propria produzione. I parassiti a loro volta creano i propri meccanismi, e con il passare delle generazioni evolvono nuovi meccanismi che permettono loro di tollerare o metabolizzare particolari componenti chimici. Ciò che questo significa è che, a seconda della prevalenza delle varie specie di parassiti, diversi composti forniranno la protezione ottimale, e di conseguenza la pianta produce una miscela personalizzata con cura che sarà efficace contro i più probabili aggressori. Quindi, il primo passo dei ricercatori è stato quello di studiare la distribuzione di diverse difese chimiche in popolazioni naturali di Arabidopsis thaliana in tutta Europa, e di confrontarle con la distribuzione geografica di due importanti specie di parassiti: l´afide del cavolfiore e quello della senape. "C´è una variazione naturale controllata geneticamente nelle difese chimiche", spiega Züst, "e questa variazione è mantenuta dalla variazione geografica nella composizione delle comunità di afidi. La variazione genetica è la materia prima per l´evoluzione", ha proseguito, "quindi il mantenimento della diversità genetica è essenziale se le popolazioni devono rispondere a futuri cambiamenti ambientali come quelli climatici o al degrado ambientale." Nelle popolazioni di controllo senza infestazione da afidi, alcuni dei genotipi di successo delle popolazioni di afidi andavano perduti. Secondo la dott.Ssa Turnbull, questo avviene perché i meccanismi di difesa sono costosi per la pianta e spesso a farne le spese è la crescita stessa della pianta: "La diversità genetica veniva mantenuta solo in tutti i diversi trattamenti; all´interno di ogni trattamento, gran parte della diversità andava perduta. Nelle popolazioni di controllo, questo si traduceva nella perdita di genotipi difesi, poiché qui l´investimento in costose difese non porta alcun beneficio alla pianta." Oggi, la diversità genetica di molte specie di piante sta diminuendo. Ad esempio, le piante in agricoltura vengono selezionate per una crescita rapida e un raccolto massimo a discapito delle difese naturali, rendendo così inevitabile l´uso di pesticidi. In futuro, queste conclusioni potrebbero essere usate per sviluppare semi personalizzati che siano più resistenti a specifiche comunità locali di parassiti, riducendo in questo modo l´uso di pesticidi. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Zurigo: http://www.Uzh.ch/index_en.html  Società europea per la biosicurezza: http://www.Ebsaweb.eu/    
   
   
IL MEDIATORE EUROPEO ACCOGLIE POSITIVAMENTE LE AZIONI DELLA COMMISSIONE NELLA LOTTA CONTRO L´AUMENTO DELLA MORTALITÀ DELLE API  
 
Il Mediatore europeo, P. Diamandouros, ha accolto con favore le recenti misure adottate dalla Commissione europea per la lotta contro l´aumento della mortalità delle api nell´Unione europea, che potrebbe essere collegato a determinati insetticidi. Questo a seguito di una denuncia da parte del Consiglio austriaco Mediatore, sostenendo che la Commissione non ha tenuto conto delle prove scientifiche nuove sostenendo la limitazione dell´uso di questi insetticidi. Aumento della mortalità delle api potrebbe essere correlato ad alcuni insetticidi - La Commissione ha autorizzato l´uso di un numero di insetticidi per la protezione delle piante, noti come i neonicotinoidi. Regolamento prevede un processo di revisione per l´autorizzazione di tali sostanze in caso di nuove prove scientifiche indicano che non soddisfino più i criteri per l´approvazione, come quando, ad esempio, rappresentano una minaccia per la salute degli animali . Nel mese di marzo 2012, il Consiglio mediatore austriaco al Mediatore spiegando che nuove prove scientifiche suggeriscono che alcuni neonicotinoidi ha portato a un aumento della mortalità delle api. Egli asseriva che la Commissione ha omesso di adottare misure appropriate, quali la revisione della approvazione di tali sostanze, al fine di risolvere il problema. Nel suo parere, la Commissione ha elencato una serie di misure che ha adottato di recente per risolvere il problema dell´aumento della mortalità delle api. E ´, per esempio, di cui un laboratorio di riferimento dell´Ue per la salute delle api e ha commissionato uno studio sulla portata della mortalità delle api. Inoltre, nel mese di aprile 2012, ha chiesto l´European Food Safety Authority (Efsa) di rivedere la valutazione del rischio nei confronti di tutti i neonicotinoidi e dei loro effetti sulle api. La valutazione Efsa è prevista per dicembre 2012. Il Consiglio Mediatore austriaco è stato soddisfatto delle misure adottate dalla Commissione per risolvere il problema dell´aumento della mortalità delle api. Il Mediatore ha pertanto chiuso il caso e ha chiesto alla Commissione di informarlo dell´esito della valutazione entro il 31 marzo 2013. Il testo integrale della decisione del Mediatore è disponibile al seguente link: http://www.Ombudsman.europa.eu/cases/decision.faces/en/11770/html.bookmark    
   
   
COOPERAZIONE AGRICOLA IN LOMBARDIA, IN ARRIVO 1 MILIONE DI EURO  
 
Milano - Con una dotazione di un milione di euro riapre il bando della misura 124 del Programma di sviluppo rurale, che incentiva e sostiene l´innovazione in agricoltura e la cooperazione tra imprese agricole e centri di ricerca. Utile Per Aumentare Competitività - "Il bando - spiega l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani - punta a migliorare l´efficienza delle nostre imprese agricole, aumentarne la redditività e la competitività sui mercati. La condizione per accedere a questi fondi è però quella della cooperazione. E questo per stimolare la collaborazione tra i soggetti che operano all´interno di una stessa filiera, o di un distretto agricolo, e una loro più stretta sinergia con il mondo accademico e quello della ricerca". Efficienza Energetica E Ambientale - Migliorare l´efficienza energetica e ambientale dei processi produttivi, modernizzare gli impianti con l´introduzione di tecnologia all´avanguardia, lanciare nuovi prodotti in linea con le esigenze sul mercato: sono questi alcuni ambiti di intervento della misura 124. L´aiuto è concesso in forma di conto capitale fino a un massimo del 50 per cento per i costi di consulenza e di personale e fino al 30 per cento per i costi di materiali, attrezzature e realizzazione di prototipi. Le domande dovranno essere presentate a partire dal 15 ottobre 2012 fino al 15 gennaio 2013. Sul Sito Tutte Le Informazioni - Per maggiori informazioni sul bando, si rinvia al sito dell´Assessorato regionale all´Agricoltura: www.Agricoltura.regione.lombardia.it    
   
   
BOLZANO: EUREGIO PER LO SVILUPPO RURALE SOSTENIBILE IN UGANDA E TANZANIA  
 
Nell´ambito del programma transfrontaliero di sviluppo rurale sostenibile realizzato in Uganda e Tanzania dalle tre province dell´Euregio -Tirolo, Alto Adige e Trentino, si è tenuta a Masaka (Uganda) dal 3 al 5 ottobre 2012 una conferenza sull´impatto del cambiamento climatico in Uganda e in Tanzania. L´obbiettivo della conferenza è quello di identificare strategie di contenimento del gas responsabile dell´effetto serra da una parte, ma soprattutto di identificare strategie che i contadini possano concretamente attuare per adattare le pratiche di coltivazione agli effetti della variabilità climatica, drasticamente aumentata negli ultimi decenni. Le realtà territoriali dell´Euregio possono contribuire in maniera decisiva allo sviluppo eco sostenibile delle aree del programma trasferendo il know-how, l´esperienza e le nuove tecnologie verdi ai loro partner in Uganda e Tanzania. Tra le varie misure di adattamento si possono citare alcune particolarmente importanti: la costruzione di sistemi di raccolta di acqua piovana , come dighe o semplici tank; l´uso di piante e sementi resistenti alla siccità e ad alcune malattie; l´uso ridotto di fertilizzanti chimici; misure per prevenire l´erosione dei terreni. Nonostante l´Africa contribuisca solamente con il 4 % alle emissioni di Co2, Uganda e Tanzania stanno facendo grandi sforzi per prevenire la deforestazione a favore dell´utilizzo sostenibile dei terreni oltre ad investire nella riforestazione di zone altamente degradate. Dopo aver ascoltato esperti del settore provenienti dal Ministero dell´Agricoltura e del Ministero dell´Ambiente e dalle più rinomate Università dei due paesi, gli 85 partecipanti provenienti dai Dipartimenti tecnici dei tre distretti coinvolti nel programma e da altri distretti partner in progetti sostenuti dal Trentino e dal Sudtirolo, hanno potuto constatare durante una visita sul campo gli effetti devastanti della deforestazione dove la distruzione delle foreste lascia spazio alla coltivazione commerciale di ananas. La richiesta dei contadini di poter praticare l´agricoltura cosiddetta commerciale sostituendo quella di sussistenza è legittima. La sfida è quella di trovare delle soluzioni che possano conciliare un uso commerciale delle risorse naturali con metodi di produzione eco sostenibili, che non vadano a danno dell´ambiente, della società e che non compromettano il futuro delle nuove generazioni, promuovendo inoltre una gestione comunitaria delle risorse ambientali. Alla fine dei tre giorni di lavoro vi è l´intenzione di presentare alle autorità locali strategie in grado di definire le politiche future e un piano d´azione condiviso sul cambiamento climatico che possa anche influenzare le politiche nazionali in questo settore.  
   
   
AGRICOLTURA: FUCINO,OPERE DI BONIFICA AFFIDATE AL CONSORZIO GIUNTA MARCHE APPROVA SCHEMA DI CONVENZIONE  
 
 Pescara - La Giunta regionale ha approvato lo schema di Convenzione per il trasferimento al consorzio di Bonifica Ovest ? Bacino Liri Garigliano delle competenze e risorse, ai sensi della Legge regionale n. 42/2012, prima attribuite all´Arssa, per la gestione e la manutenzione ordinaria delle opere e infrastrutture di bonifica del Fucino. Tali funzioni, di fatto, sono già svolte dal Consorzio dal marzo 2012. Con la firma della Convenzione, al Consorzio saranno assegnati fondi pari a 400.000 euro al fine di dare continuità nella gestione delle opere di bonifica ricadenti nella piana del Fucino. Per gli anni successivi al 2012, la Regione assegnerà al Consorzio di Bonifica Ovest, le risorse finanziarie adeguate alle spese da sopportare già quantificate in 600.000 euro per il 2013, ed indicizzate per le annualità successive in base alla rivalutazione Istat. Attraverso la convenzione vengono trasferiti i beni immobili costituenti il complesso immobiliare di "Via Nuova" ad Avezzano (patrimonio ex Arssa), quali opere indispensabili per l´espletamento dei compiti. Con questo accordo ? spiega l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo - puntiamo alla completa, funzionale e permanente gestione comprensiva degli interventi di manutenzione ordinaria delle infrastrutture di bonifica esistenti nel bacino dell´ex Lago del Fucino. Tali funzioni svolte nel recente passato dall´Arssa per la canalizzazione principale e dal Consorzio per la canalizzazione secondaria (fossi numerali) risultano indispensabili ed inderogabili, considerata la peculiarità dell´area, al mantenimento del prosciugamento dell´ex lago, alla conservazione delle opere di bonifica medesime e quindi alla tutela del territorio ed alla salvaguardia degli insediamenti civili, industriali e tecnologici insistenti nel bacino. Il Consorzio di Bonifica Ovest si impegna a svolgere il ruolo di soggetto attuatore per i profili amministrativi, tecnici economici e finanziari degli interventi di manutenzione ordinaria e gestione delle infrastrutture ed in particolare si impegna a garantire il normale deflusso delle acque lungo la canalizzazione principale anche mediante sfalcio annuale della vegetazione e la gestione delle idrovore di Borgo ottomila e le manovre all´emissario di Incile subentrando, a tal fine, ai rapporti in essere tra la ex Arssa ed altri Enti e/o Società. Per l´attuazione degli interventi di manutenzione straordinaria, la Regione Abruzzo, attraverso un apposito stanziamento da disporre con Legge di Bilancio, si impegna a finanziare le opere quali risagomatura, riprofilatura e splateamento delle canalizzazioni principali, gli interventi sulle apparecchiature elettromeccaniche quali sostituzioni e interventi significativi su parti di esse (Idrovore, Sgrigliatori, paratoie) e gli interventi strutturali sulle opere d´arte e sugli immobili.  
   
   
ABRUZZO: 3MLN PER IMPRENDITORI E CONSORZI BONIFICA  
 
L´aquila - Via libera dalla Giunta regionale alla Misura 216 del Programma di sviluppo rurale che stanzia 3 milioni di euro in favore di imprenditori agricoli singoli e associati e Consorzi di Bonifica. "La Regione Abruzzo - spiega l´assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo - all´interno del suo Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 ha previsto la possibilità di promuovere la realizzazione di accordi agroambientali territoriali funzionali a garantire un approccio territoriale integrato in grado di favorire una maggiore consapevolezza di azione da parte degli agricoltori". Lo scopo specifico della Misura 216 è incentivare il miglioramento dell´ambiente agrario dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, attraverso l´adozione di tecniche di gestione appropriate. Il "Sostegno agli interventi non produttivi" prevede diverse tipologie di intervento, quali la realizzazione di siepi, boschetti, stagni e laghetti, fasce tampone boscate, costituzione e riqualificazione di zone umide attraverso il miglioramento della naturalità dei canali di bonifica. Gli interventi, inoltre, sono finalizzati anche alla costituzione di reti ecologiche ed al mantenimento del territorio rurale del paesaggio agrario, alla conservazione della biodiversità ed alla coesistenza tra le attività agricole-zootecniche attraverso la realizzazione di recinzioni fisse ed elettrificate per la difesa delle colture e del bestiame dalla fauna selvatica e le esigenze di tutela della fauna e, infine, interventi finalizzati alla fruizione delle Aree Natura 2000 individuate nel territorio regionale. "L´intervento - conclude l´assessore alle politiche Agricole - è finalizzato anche all´acquisto e l´eventuale messa in opera di recinzioni da utilizzare per il ricovero notturno degli animali al pascolo e per la difesa dei campi coltivati in modo da prevenire gli eventi dannosi da parte della fauna selvatica, la realizzazione di sentieri ed aree attrezzate per escursioni, strutture per la gestione della fauna selvatica, nonché i lavori di manutenzione per mantenere e sviluppare gli interventi a verde eseguiti, le irrigazioni di soccorso, il controllo delle erbe infestanti, la reintegrazione delle fallanze e la cura in genere per ottenere il pieno vigore vegetativo".  
   
   
DA CAORLE LE VONGOLE SURGELATE DELL’ALTO ADRIATICO  
 
Caorle - Immaginate di avere a disposizione vongole dell’Alto Adriatico surgelate in guscio, pronte ad essere messe immediatamente in padella e con caratteristiche di sapore e persino profumo non distinguibili dal prodotto fresco. Sarebbe l’uovo di colombo per molti consumatori e anche per parecchi ristoranti, che potrebbero conservare un prodotto tipico e di assoluta qualità da proporre ogni volta che serve, senza essere vincolati ai tempi della pesca, non alternativo al fresco ma piuttosto complementare (basti pensare a quando, all’ultimo momento e a prodotto fresco terminato, arriva un gruppo di clienti che desidera vongole “nostrane”). I normali consumatori di famiglia, dal canto loro, non sarebbero legati alla necessità di cucinare subito l’intera quantità di prodotto comprato, visto che le vongole fresche hanno una conservabilità assai limitata, e potrebbero, ad esempio, prepararsi senza problemi gli spaghetti con le vongole per poche persone ogni volta che ne avessero il desiderio. Potrebbe diventare un prodotto tipico anche facilmente esportabile per la ristorazione italiana all’estero. Ecco, oggi questo prodotto c’è: è realizzato per ora in modesta quantità con un sistema unico, messo a punto dalla Organizzazione di Produttori di Molluschi Bivalvi del Mare Veneto con il controllo dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie di Padova. Le vongole surgelate a guscio chiuso vengono proposte in sacchetti sigillati da chilo, con una scadenza di 12 mesi dal confezionamento. Il prodotto è stato distribuito e sperimentato nei mesi scorsi nella ristorazione, ieri è stato presentato, in una prova “al buio’, in occasione della prima esperienza di pesca turismo e ittiturismo, voluta dalla Regione del Veneto e materialmente organizzata dalla marineria caorlotta, per divulgare i contenuti della recente legge che disciplina le attività di pesca turismo e ittiturismo. Commensali di eccezione erano lo stesso assessore regionale alla pesca Franco Manzato e l’assessore comunale Francesco Giuseppe Gusso, oltre a giornalisti, tecnici ed esponenti di istituzioni impegnate in vario modo nella tutela e valorizzazione delle risorse del mare, dell’ambiente e del territorio. Nessuno dei commensali si è accorto di consumare un prodotto surgelato, del quale hanno apprezzato gusto, “freschezza” e profumo. Tra un mese, le vongole surgelate del mare veneto cominceranno ad essere in vendita anche nella grande distribuzione. Per prepararle, le vongole del mare veneto (Venus Gallina) vengono pescate, controllate, selezionate, de-sabbiate e accuratamente pulito, scottate in acqua bollente e congelate con sistema Individual-quick-freezing, cioè Surgelazione Rapida e Individuale, con il quale si ottengono porzioni non appiccicate le une alle altre e ciò permette di poter prelevare con facilità dalla confezione il numero necessario di pezzi aumentando la praticità e diminuendo gli sprechi. Il prodotto viene successivamente confezionato in buste e immagazzinato ( e trasportato) a temperatura controllata di – 18 gradi, – 20 gradi. Il processo di congelazione, tra l’altro, abbatte la carica batterica del prodotto fresco, che già da fresco è ben al di sotto dei limiti di legge. Le vongole così surgelate si cucinano allo stesso modo di quelle fresche, mettendole direttamente in padella con battuto di cipolle, aglio per chi lo desidera, olio d’oliva, coperte con coperchio. Sono pronte quando le valve sono completamente aperte, in un tempo non dissimile e anzi un po’ inferiore a quello necessario per il fresco  
   
   
CAMPANIA, PROMOZIONE DELL´AGRICOLTURA BIOLOGICA: LA SENSIBILIZZAZIONE PARTE TRA I BANCHI DI SCUOLA  
 
Napoli - "L´ assessorato all´Agricoltura della Regione Campania è sempre più impegnato nella promozione del consumo delle nostre produzioni tipiche, secondo i principi della Dieta mediterranea e, in particolare, di quelli prodotti con metodi biologici." Così Vito Amendolara, consigliere del presidente Caldoro per l´Agricoltura, commenta la pubblicazione sul sito della Regione del bando per la selezione di 47 istituti scolastici di primo e secondo grado che usufruiranno di un contributo da parte della Regione Campania per visitare una delle fattorie didattiche che applica i metodi di produzione biologica presenti sul nostro territorio. In Campania le fattorie didattiche biologiche che operano attivamente nel settore sono 48, di cui 8 nella provincia di Avellino, 3 nella provincia di Benevento, 14 nella provincia di Caserta, 6 in quella di Napoli e 17 in quella di Salerno. "Abbiamo altresì avviato - aggiunge Amendolara - una selezione tra le scuole per realizzare dieci orti biologici, due per ogni provincia. Gli orti scolastici, infatti, rappresentano un importante strumento di educazione ecologica per far apprezzare alle nuove generazioni le radici del cibo e il valore dell´agricoltura. "Questo è uno dei diversi progetti messi in campo dall’assessorato all´Agricoltura. Proprio oggi, infatti, presso la facoltà di Agraria di Portici, abbiamo consegnato i diplomi a dodici ragazzi diversamente abili che hanno partecipato al progetto di agricoltura sociale <Viva Terra> che ha portato alla realizzazione di un orto solidale e alla successiva vendita dei prodotti coltivati. "L´obiettivo è quello di creare una rete del biologico che coinvolga tutti i tessuti sociali, con attenzione soprattutto ai bambini e ai ragazzi. In un momento in cui l’ obesità infantile è ai massimi storici e in cui si rischia di perdere di vista i valori della società rurale è importante mettere in campo tutte le strategie a disposizione per riavvicinare i più piccoli alla natura e al vivere sano secondo i principi della Dieta mediterranea", conclude Amendolara. I bandi, rientranti nel progetto “Valorizzazione e promozione del consumo dei prodotti biologici campani” finanziato dal Mipaaf, sono disponibili al link http://agricoltura.Regione.campania.it/comunicati/comunicato_08_10_12b.html  
   
   
PSR : UMBRIA IN TESTA FRA REGIONI ITALIANE PER PAGAMENTI AGEA  
 
Perugia – "L´umbria guida la classifica delle regioni italiane per lo stato di avanzamento dei pagamenti delle misure e dei contributi per le imprese agricole previsti dal Programma di sviluppo rurale 2007-2013 da parte di Agea, l´Agenzia per le erogazioni in agricoltura". È quanto afferma l´assessore regionale alle Politiche agricole, Fernanda Cecchini, rendendo noto che "negli ultimi 15 giorni ´Agea´ ha liquidato pagamenti sul ´Psr´ Umbria per un ammontare di circa 5,5 milioni di euro, facendo salire la spesa pubblica a sostegno dello sviluppo agricolo ad oltre 372 milioni di euro, di cui 58 milioni erogati nell´anno in corso". "Gli ultimi pagamenti - rileva l´assessore - hanno riguardato anche la misura 144, relativa all´aiuto forfettario per le aziende tabacchicole in via di ristrutturazione a seguito della riforma della Ocm tabacco. In particolare, sono state liquidate 397 domande di pagamento, per un importo complessivo di circa 1 milione e 800mila euro. Una conferma dell´ottimo lavoro, come ha riconosciuto il ministro delle Politiche agricole Mario Catania intervenendo all´inaugurazione di ´Agritab´, fatto per la programmazione nel settore e l´utilizzo degli strumenti del Programma di Sviluppo Rurale". "In questi mesi - sottolinea - la Regione Umbria ha profuso un notevole impegno nei confronti dell´organismo pagatore per semplificare e accelerare le procedure di pagamento allo scopo di superare i ritardi che si erano verificati e garantire tempi sempre più rapidi e certi per l´erogazione degli aiuti e dei finanziamenti previsti per le imprese agricole, indispensabili come non mai in questa fase di crisi economica. Un lavoro che oggi ci consente di registrare un buon andamento della spesa e che prosegue, con gli uffici regionali che stanno operando a stretto contatto con ´Agea´, affinché siano risolti problemi procedurali e si evitino anomalie che possano causare blocchi o lentezze nei pagamenti". "Per i disagi o eventuali rallentamenti relativi a misure a superficie o agroambiente che ancora possono sussistere - aggiunge l´assessore - gli uffici regionali stanno lavorando per risolvere sia i problemi relativi alle domande i cui pagamenti sono in ritardo, sia per accelerare i pagamenti per la campagna in corso e quindi per l´annualità 2012". "Un´informativa dettagliata sui pagamenti Agea sarà fatta nel corso della riunione del Tavolo verde, convocata per lunedì 15 ottobre. Analizzeremo anche lo stato di avanzamento del Psr, la cui buona performance - conclude l´assessore regionale Cecchini - ci è attestata anche dalla stessa ´Agea´ che ha comunicato che, delle 14 regioni per le quali opera come organismo pagatore, al 5 ottobre solamente l´Umbria e la Valle d´Aosta, rispettivamente con il 167% e 128%, hanno superato il rischio di disimpegno automatico delle risorse del Fondo europeo di sviluppo agricolo regionale".  
   
   
ENOGASTRONOMIA: TROTA GRANDE RISORSA PER FVG  
 
Trieste - La trota è una risorsa importante per l´enogastronomia regionale al pari del vino bianco, del formaggio Montasio e del prosciutto di San Daniele. "Sono questi - ha affermato l´assessore alle Risorse agroalimentari del Friuli Venezia Giulia, Claudio Violino, intervenendo nei pressi di Sacile al convegno Il Friulano Sano Come Un Pesce - i prodotti che per qualità e quantità possono caratterizzare con successo una proposta unitaria sotto il marchio Tipicamente Friuliano". Il 40 per cento della produzione italiana di trota, ha ricordato Violino, proviene dalle nostre ottime acque, in particolare dalle risorgive dell´area da Sacile e Codroipo, e viene esportata anche nel resto d´Europa, soprattutto in Austria, Germania, Slovenia e Repubblica Ceca. Con oltre duecento allevatori di trota, quindi, l´estremo Nordest è protagonista assoluta in Italia ed attende la certificazione Aqa (agricoltura, ambiente, qualità) da Bruxelles. La trota, ha evidenziato ancora Violino, è un alimento estramemente sano e contiene una percentuale di omega3 pari a 1 milligrammo per chilo, più del triplo rispetto al pangasio.  
   
   
IL VINO VALORIZZA IL PAESAGGIO  
 
Milano - ´Emozioni dal Mondo: Merlot e Cabernet Insieme´: è partita da Palazzo Pirelli l´ottava edizione del concorso enologico internazionale organizzato da Vignaioli Bergamaschi, in collaborazione con il Consorzio Tutela Valcalepio, in programma a Bergamo il 19 e 20 ottobre, con il patrocinio dell´Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino e del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, dell´Assessorato regionale all´Agricoltura e del Consiglio regionale della Lombardia. Alla presentazione ha partecipato Giulio De Capitani, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, oltre al vice presidente del Consiglio regionale Carlo Saffioti e al consigliere Mario Barboni. Vino E Ambiente Vantaggio Per La Pac - "La coltivazione della vite e la produzione di vino - ha detto De Capitani - contribuiscono a rendere attrattivi i nostri territori anche dal punto di vista paesaggistico. In particolare, i nostri vigneti potrebbero rappresentare un´opportunità per mitigare gli effetti negativi della nuova Pac". "Nell´ambito della negoziazione con l´Unione europea - ha spiegato ancora l´assessore - stiamo infatti cercando di inserire le coltivazioni arboree tra le misure greening". Iniziativa Verso L´internazionalizzazione - "Questa iniziativa - ha sottolineato ancora De Capitani - va nella giusta direzione dell´internazionalizzazione. C´è una grande necessità di far conoscere, sempre di più, i nostri prodotti all´estero e di esportare le eccellenze lombarde. E´ ovvio che il richiamo all´Expo 2015 è d´obbligo visto che sarà un´occasione fondamentale per farci conoscere". Nella Scorsa Edizione Tanti I Paesi Presenti - Lo scorso anno il concorso fece registrare dati importanti: 201 campioni provenienti da 15 Paesi (Spagna, Francia, Italia, Germania, Serbia, Croazia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Israele, Malta, Sudafrica, Cile, Perù, Turchia); - 2 Gran Medaglie d´Oro assegnate (1 a un vino lombardo e una a uno sloveno). Si Punta A Rafforzare Presenza Di Pubblico - Il concorso punta quest´anno a rafforzare anche la presenza di pubblico nelle due giornate conclusive di sabato 20 e domenica 21 ottobre, aperte a chiunque fosse interessato ad assaggiare i vini vincitori di medaglie e a entrare in contatto con vini Merlot e Cabernet provenienti da ogni angolo del pianeta. Dopo la serata di gala di venerdì sera 19 ottobre al Ristorante Taverna Colleoni dell´Angelo, la giornata di sabato 20 ottobre vedrà in mattinata la tavola rotonda sul tema ´La comunicazione: strumento indispensabile per vendere´ e la proclamazione dei vini vincitori presso la Sala Mosaico della Camera di Commercio di Bergamo. Nel pomeriggio il banco di degustazione aperto al pubblico sarà allestito sotto la loggia del Palazzo della Ragione, in piazza Vecchia a Bergamo Alta. Negli stessi giorni sarà organizzata un´edizione speciale di Bere Bergamo Valcalepio Top, che vedrà i produttori del Consorzio Tutela Valcalepio presentare al pubblico il meglio della propria produzione. Il banco d´assaggio sarà allestito sempre sotto la Loggia del Palazzo della Ragione in piazza Vecchia a Bergamo Alta. Gli orari di apertura al pubblico saranno: sabato 20 dalle 14.30 alle 18.30 e domenica 21 dalle 10 alle 18.  
   
   
AGRICOLTURA IN ABRUZZO: DAL PSR 7 MLN PER SERVIZI ZONE INTERNE  
 
L´aquila - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo, ha approvato la Misura 3.2.1 - Azione A - su "Servizi essenziali per l´economia e la popolazione rurale" del Programma di sviluppo rurale (Psr) per una dotazione finanziaria pari a 7,2 milioni di euro. Il provvedimento è rivolto sia ai Comuni (singoli o associati) sia a Enti pubblici per interventi da realizzare esclusivamente nei villaggi o borghi rurali ubicati nelle aree rurali intermedie (Collina interna) e aree rurali con problemi complessivi di sviluppo (Zone montane)."Le comunità rurali abruzzesi - spiega l? assessore alle Politiche agricole Mauro Febbo - manifestano la necessità di vedere migliorate le proprie condizioni di vita, soprattutto in relazione al rafforzamento e all? introduzione di servizi ormai ritenuti essenziali per assicurare i bisogni primari e le attività economiche e sociali. La mancata attivazione di tali servizi rappresenta un vincolo sostanziale alle capacità di tali aree di offrire le condizioni di base per la permanenza dei propri abitanti, limitando inoltre le capacità di sviluppo economico delle imprese in esse localizzate. In ragione di ciò ? insiste Febbo - il sostegno è concesso per l? avviamento di servizi essenziali per l? economia e le popolazioni residenti nelle zone rurali abruzzesi, con riferimento ad uno o più villaggi o borghi rurali, mediante il finanziamento di strutture, attrezzature, macchine, impianti. Le dotazioni strutturali devono riguardare prioritariamente i servizi primari, quali ad esempio: l? assistenza socio-sanitaria domiciliare integrata, con particolare attenzione agli anziani ed ai portatori di handicap e l? assistenza ai giovani per l? accesso e la fruizione dei servizi scolastici e formativi? . Nello specifico il sostegno è concesso per le tipologie di investimenti come integrazione dei trasporti locali con l? acquisto di mezzi di trasporto adibiti ad uso collettivo; interventi di ristrutturazione e di adeguamento di strutture esistenti e, in particolare, gli investimenti materiali per il consolidamento, restauro e manutenzione straordinaria, le opere e gli interventi necessari per adeguare gli spazi interni degli edifici nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, nel rispetto delle norme in merito al superamento delle barriere architettoniche; la realizzazione di aree esterne e/o l? acquisto di attrezzature per attività ludico-sportive e psicomotorie; l? acquisto di attrezzature per laboratori artistici (ceramiche, lavorazione del vimini, legno, merletti, ricami, ecc.); servizi per il riscaldamento di edifici pubblici e privati, limitatamente alla realizzazione di piccole reti di teleriscaldamento o di semplice distribuzione del calore; interventi per migliorare le piccole reti acquedottistiche locali nelle aree rurali per usi civili.  
   
   
LOMBARDIA: L´AGRICOLTURA SOCIALE È IMPORTANTE  
 
Mantova - "La presenza di fattorie sociali in tutta la regione, e in particolare in provincia di Mantova, è in costante aumento e da parte della Regione c´è massima attenzione verso queste realtà". Lo ha detto Giulio De Capitani, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, partecipando a Mantova, presso la sede dell´Università, al convegno dal titolo ´Agricoltura sociale nella programmazione territoriale´ organizzato dalla provincia di Mantova e dall´assessorato regionale all´Agricoltura con For.ma, l´azienda speciale di formazione di Mantova. Agricoltura Ha Ruolo Di Coesione Sociale - "Regione Lombardia - ha proseguito l´assessore - ha inserito un richiamo esplicito all´agricoltura sociale anche all´interno del nuovo testo unico agricoltura approvato all´unanimità dal Consiglio regionale e ha aperto una fase di consultazione per raccogliere i suggerimenti e le istante degli operatori agricoli che offrono servizi socialmente utili. Lo scopo è dare un´identità anche amministrativa e giuridica a queste realtà, definendone i requisiti, creando un sistema di riconoscimento regionale, così come è stato fatto per le fattorie didattiche e favorendo sinergie con la rete di enti pubblici e privati, dalle fondazioni e le associazioni di volontariato ai servizi sociali alle amministrazioni penitenziarie". Al Centro Le Fasce Deboli - "Si sta affermando - ha proseguito De Capitani - una visione sempre più multifunzionale dell´attività agricola: le imprese, oltre che alla produzione di materie prime, si stanno sempre più orientando verso funzioni secondarie e servizi a beneficio della collettività. Si è partiti - ha sottolineato - con agriturismi e fattorie didattiche che hanno differenziato sempre più la loro offerta fino a configurarsi come fattorie sociali: aziende agricole che coniugano l´attività produttiva all´impegno sociale nei confronti delle fasce più deboli dall´infanzia fino alla terza età, offrendo percorsi di reinserimento e attività di riabilitazione". Dal 2007 Finanziate 434 Aziende - "In questa direzione Regione Lombardia - ha ricordato l´assessore De Capitani - sostiene la multifunzionalità dell´azienda agricola come fonte integrativa del reddito attraverso la Misura 311 del Psr, nelle sottoazioni A agriturismo, B agroenergie, C altre attività. Dal 2007 ad oggi sono state finanziate 434 domande per un importo di 56,20 milioni di euro".  
   
   
MOSTRA DEI “FUNGHI DELLA TOSCANA”  
 
Si svolgerà al palazzo delle Esposizioni di Empoli, da sabato 13 a domenica 14 ottobre 2012, la quattordicesima edizione della mostra micologica, Funghi della Toscana, aperta dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20. Organizzata dal Gruppo Micologico Naturalistico Empolese con il patrocinio ed il contributo del Comune di Empoli, una due giorni per tutti gli amanti di funghi. Saranno esposti esemplari di porcini, galletti, mazze di tamburo, funghi velenosi e tante altre specie presenti nei nostri boschi in questo periodo. I visitatori della mostra potranno confrontare in maniera diretta le numerose specie mangerecce con quelle tossiche con cui facilmente sono confuse. Negli spazi espositivi saranno a disposizione esperti per ogni chiarimento ed informazione. Inoltre sarà aperta una sezione dedicata alla flora con esposizione di piante spontanee con i loro bellissimi fiori e frutti di stagione. Infine percorsi didattici, fotografie, acquarelli e proiezione di materiale visivo completeranno ed arricchiranno l’esposizione. Oltre la mostra, sarà effettuato il corso teorico-pratico di riconoscimento dei funghi che inizierà sabato 27 ottobre 2012. Durante gli incontri saranno affrontati argomenti inerenti le normative che regolano la ricerca e la raccolta dei funghi; saranno presentate e descritte le specie commestibili e quelle velenose; saranno forniti consigli pratici su dove, come e quando andare in cerca di funghi e quali sono i rischi legati a questa attività. Per le informazioni ed iscrizioni, contattare direttamente il personale del gruppo micologico, durante la mostra oppure telefonare al 335-8433117. Per altre informazioni, consultare il sito web www.Empolimicologica.it  
   
   
INTERBRAND PRESENTA LA 13ESIMA EDIZIONE DELLO STUDIO ANNUALE BEST GLOBAL BRANDS REPORT  
 
• Coca-cola mantiene la prima posizione • Apple cresce del 129% e balza al secondo posto • Facebook entra per la prima volta nella top 100 posizionandosi 69° • Google supera Microsoft • L’italia è rappresentata da Gucci, Ferrari e dal rientro di Prada Coca-cola, Apple e Ibm conducono la tredicesima edizione della 100 Best Global Brands, lo studio stilato ogni anno da Interbrand, leader internazionale nella brand consultancy. Coca-cola consolida la propria posizione incrementando il valore del brand dell’8% (77,839 miliardi di $). Apple ha registrato uno straordinario incremento del valore del brand del 129%; raggiungendo un valore pari a 76,568 miliardi di dollari, grazie ad una crescita nell’ultimo anno sia nel mercati evoluti sia in quelli emergenti. Ibm continua la propria evoluzione portando il proprio brand ad un valore di 75,532 miliardi di dollari (+8% rispetto l’anno precedente). Il gigante dei social media Facebook fa il suo ingresso in classifica in posizione 69 dopo aver registrato la terza più grande Ipo della storia americana. Google (#4; 69,726, +26%) ha registrato una crescita del valore del brand del 26% (69,726 miliardi di $), superando Microsoft (57,853 miliardi di $) che scende al 5° posto. Anche quest’anno l’Italia è rappresentata dal brand del settore lusso. Portabandiera del tricolore sono Gucci, la new entry Prada e Ferrari. Non sorprende la performance di Gucci: l’iconico brand continua a coniugare con successo il proprio spirito artigiano con la ricerca di linguaggi contemporanei, non trascurando un forte accento sulle politiche di responsabilità sociale. Con una crescita del fatturato del 18% e un significativo aumento dei profitti, dovuti anche all’impennata del 30% delle vendite online e del 15% in Cina, sale di una posizione portando il valore del brand a 9,446 miliardi di dollari, +8% rispetto alla scorsa edizione. Prada rientra in grande stile in classifica conquistando, con un valore di 4,271 miliardi di dollari, la posizione 84. Il brand sembra vantare una straordinaria indifferenza alla crisi (nel 2011 registra una crescita 26% dei risultati finanziari) grazie anche alla capacità di sfidare le tendenze, dettandole poi a livello internazionale. Brand automotive, ma antonomasia del lusso, Ferrari (#99; 3,770 miliardi di $, +5%) conquista il mercato anche grazie a nuovi e significativi accordi di licensing. Esce dalla classifica Armani, per mancanza di sufficienti dati pubblicamente disponibili, prerequisito per l’ingresso in classifica. “Il successo di ognuno di questi tre brand nasce da una evoluzione senza sosta, sia pure nel rispetto della lunga storia che ognuno di questi cognomi rappresenta,” osserva Manfredi Ricca, Managing Director della sede italiana di Interbrand. “In aggiunta a questo, su un piano industriale e finanziario, Gucci e Prada mostrano come le sinergie di gruppo e il ricorso al mercato dei capitali siano condizioni necessarie, ancorché non sufficienti, per cogliere le opportunità di una domanda che non è mai stata così ampia e diversificata. La permanenza di Ferrari in classifica è un risultato straordinario: se si considerano le dimensioni dell’azienda, si comprende bene la potenza di questo brand.” L’interbrand Best Global Brands si basa su una metodologia proprietaria: la prima ad aver ottenuto la certificazione Iso nonché la più diffusa e rispettata a livello globale. Essa analizza i molteplici modi in cui un brand influenza e crea benefici per l’azienda, dalla generazione di risultati economici fino alla definizione e al superamento delle aspettative dei consumatori. Interbrand analizza tre aspetti fondamentali: - la performance economica dei prodotti o servizi contraddistinti dal brand - il ruolo del brand nel processo di scelta e di acquisto da parte della clientela - la forza competitiva del brand, letta come capacità di continuare a generare margini nel tempo. 2012 Overview: offrire brand experience in ciascun touch point. A dispetto dell’incertezza della congiuntura economica, i top 100 brand mantengono la loro posizione nel mercato offrendo un’esperienza d’acquisto arricchita e ancora più personalizzata. “In un mercato in cui la concorrenza cresce e alcuni vantaggi competitivi, come la tecnologia, diventano obsoleti molto più rapidamente, il valore economico generato dal brand per gli azionisti non farà che crescere - afferma Jez Frampton, Global Chief Executive Officer di Interbrand – I 100 brand globali a maggiore valore economico hanno conquistato la loro posizione ascoltando i consumatori, i dipendenti, gli investitori e offrendo una brand experience olistica attraverso punti di contatto con i consumatori che continuano a moltiplicarsi”. In un mondo in continuo movimento, in cui l’interazione offline e online con i brand sono ormai indissolubili, le organizzazioni sono costantemente impegnate a districarsi all’interno dell’inesorabile aumento di dati e informazioni per offrire innovazione in ogni settore. Investono il tempo e il denaro necessari per comprendere il ruolo che i propri brand giocano nella vita delle persone, e intessono la loro brand proposition all’interno di ogni contatto. 2012 New Entry: Pampers, Facebook, Prada, Kia, Ralph Lauren, Mastercard Pampers (#34; 11,296 miliardi di $): un utilizzo sapiente dei social media e accurati programmi di fidelizzazione – nonché, tecnicamente, una maggiore trasparenza sui dati finanziari da parte di P&g - hanno portato Pampers, il brand più venduto di P&g, a essere la new entry più alta di quest’anno. Facebook (#69; 5,421 miliardi di $): l’Ipo di maggio ha offerto a Interbrand la possibilità di analizzare per la prima volta i dati finanziari del gigante dei social media. Nonostante il debutto travagliato in borsa e un´incertezza persistente sul suo modello di business, la crescita di Facebook come brand, in particolare nei mercati in via di sviluppo, ha fatto guadagnare al social media una posizione all’interno della Best Global Brands. Prada (#84; 4,271 miliardi di $): il costante aumento del fatturato del brand italiano è alimentata in gran parte dagli oltre 250 punti vendita diretti in tutto il mondo: una rete che si è ampliata, mantenendo focalizzata l’attenzione sui sempre più sofisticati clienti dei mercati in rapida crescita. Kia (#87; 4,089 miliardi di $): negli anni scorsi Kia è stato uno dei brand automotive a più rapida crescita. Negli Stati Uniti, per esempio, la quota di mercato è aumentata per 17 anni consecutivi e le vendite continuano a salire anche nel travagliato mercato europeo. Ralph Lauren (#91; 4,038 miliardi di $): il brand, che annovera la sua prima apparizione nella top 100 nel 2009, deve l’impressionante crescita dell’ultimo anno principalmente alla coerenza e all’innovazione delle attività di comunicazione su tutti i touchpoint. Mastercard (#94; 3,896 miliardi di $): la campagna "Priceless City" e un’ampliata offerta di soluzioni business per i titolari della carta hanno portato a un aumento della soddisfazione dei consumatori e contribuito alla crescita del valore del brand. 2012 Le Migliori Performance: Apple, Amazon, Samsung, Nissan, Oracle Apple (+129%; 76,568 miliardi di $, #2): la morte di Jobs non ha leso il legame emotivo dei consumatori al brand, come dimostrato dalle vorticose vendite del neo-lanciato iPhone5. Anche di fronte alla crescente concorrenza dei rivali Google e Samsung, l´azienda continua a dimostrare il suo impegno nel voler proteggere il brand Apple e la sua proprietà intellettuale. Ed è proprio questo impegno che ha permesso ad Apple di registrare a giugno un fatturato trimestrale di 35 miliardi di dollari e un utile netto trimestrale di 8,8 miliardi dollari nel mese di luglio. Amazon (+46%; 18,625 miliardi di $, #20): l’introduzione di Kindle Touch e Kindle Fire in 175 paesi estende le funzionalità dell’e-reader oltre i suoi obiettivi originari, trasformandolo in un concreto rivale per l´iPad. Kindle Fire, ad esempio, detiene la seconda quota di mercato nel comparto dei tablet. Samsung (+40%; 32,893 miliardi di $, #9): leader globale nel mercato degli smartphone nel 2011, superando Apple e Nokia, il brand coreano ha generato un’impressionante flusso di buzz online integrando il Galaxy Siii e il Note all’interno della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra 2012. Nonostante la sua battaglia legale con Apple, la quota di mercato globale di Samsung è di 32,6% e il valore del brand è aumentato di uno stratosferico 40% nell´ultimo anno. Nissan (+30%; 4,969 miliardi di $, #73): il brand giapponese ha recuperato velocemente dai danni causati dalla calamità naturale che ha colpito il Paese asiatico nello scorso anno e ha, addirittura, aumentato la sua quota di mercato spingendo l’acceleratore sull´innovazione e sulla creazione di modelli audaci, come ad esempio la Juke. La capacità di Nissan di superare le sfide, rinnovandosi e innovando, ha catturato l´attenzione dei consumatori e contribuito ad aumentare il valore del brand del 30%. Oracle (+28%; 22,126 miliardi di $, #18): spinta dal mercato altamente concorrenziale, Oracle ha esteso la sua offerta ben oltre il concetto di database solution. L´azienda continua a fare acquisizioni strategiche volte ad accrescere competenze e offerta, soprattutto nel cloud computing. L’aumento del 28% del valore del brand dimostra che queste strategie hanno favorevolmente impressionato i clienti e gli investitori. I Technology Brands Continuano A Dominare La spinta che ha sostenuto la crescita dei brand tecnologici negli ultimi anni, non sembra volersi arrestare: non a caso 4 dei 5 brand a maggiore crescita di valore (Apple, Amazon, Samsung, e Oracle) operano nel comparto Itc. Inoltre, nelle prime 10 posizioni si contano ben 5 brand tecnologici (Apple, Google, Microsoft, Intel e Samsung). Gli Automotive Brands Recuperano I brand automotive sono sempre più consapevoli della particolare sintonia che lega gli automobilisti alle proprie vetture. Per questo molte case hanno sviluppato strategie e tecnologie capaci di coinvolgere i potenziali acquirenti. Audi (#55; 7,196 miliardi di $, +17%), ha proposto una vera propria rivoluzione nel retail con il digital showroom Audi City, che combina presentazioni di prodotti digitali e contatto personale con i concessionari. Ford (#45; 7,958 miliardi di $, +6%) sta lavorando al miglioramento di Mytouch, lo strumento di comunicazione e intrattenimento di bordo. Brand come Bmw (#12; 29,052 miliardi di $, +18%) e Hyundai (#53; 7,473 miliardi di $, +24%) si stanno focalizzando su un approccio digitale ad hoc per target ristretti e, allo stesso tempo, hanno dato il via a pervasive campagne globali. In generale, l´intero settore sembra essere focalizzato su un coinvolgimento rilevante e personalizzato dei propri clienti e prospect lungo l’intero ciclo d’acquisto. La Resilienza Dei Brand “Lusso” Nonostante il difficile panorama economico attuale, i brand del lusso hanno generalmente aumentato il proprio valore economico. In un momento in cui il concetto di lusso si trasforma per effetto di una maggiore consapevolezza da parte dei clienti in tutti i mercati, questi brand hanno conquistato o consolidato le rispettive posizioni non solo grazie a un’offerta ancorata all’eccellenza e a una superba qualità del servizio, ma anche a una presenza digitale convincente e coinvolgente. La prestigiosa reputazione di questi brand riesce a essere senza tempo nel momento in cui è rafforzata da prodotti che la interpretano in modo autentico. I brand ricollegabili all’ambito del lusso presenti in classifica sono Louis Vuitton (#17; 23,577 miliardi di $, +2%), Gucci (#38; 9,446 miliardi di $, +8%), Hermès (#63; 6,182 miliardi di $, +15%), Cartier (#68; 5,495 miliardi di $, +15% ), Tiffany & Co. (#70, 5,159 miliardi di $, +15%), Burberry (#82; 4,342 miliardi di $, +16%) , e Prada (#84; 4,271 miliardi di $). Fmcg/cpg: Una Piu’ Ampia Offerta L´aumento del valore del brand di beni di largo consumo – Kellogg’s (#29; 12,068 miliardi di $, +6%), L´oréal (#42; 8,821 miliardi di $, +1), Heinz (#46; 7,722 miliardi di $, +1%), Colgate (#47; 7,643 miliardi di $, +7%), Danone (#52; 7,498 miliardi di $, +8%), Nestlé (#57; 6,916 miliardi di $, +5%), e Johnson & Johnson (#79; 4,378 miliardi di $, 8%) – riflette una loro crescita significativa a livello globale e in particolare nei mercati in via di sviluppo. Avon (#71; 5,151 miliardi di $) e Kleenex (#80; 4,360 miliardi di $) sono i due soli brand a registrate una diminuzione del valore del brand in questo comparto (rispettivamente -4% e -7%). Financial Services Brands I brand dei servizi finanziari risentono ancora dell´impatto della crisi economica globale del 2008. Inoltre, eventi recenti, come lo scandalo Libor, hanno offuscato la reputazione di brand leader come Credit Suisse, che ha perso il 5% e scende a posizione 95 (3,866 miliardi di $). Le previsioni per il prossimo futuro sono ancora critiche; ciononostante 5 dei 12 brand finanziari della Best Global Brands hanno registrato un aumento del proprio valore: American Express (#24; 15,702 miliardi di $, +8%), Morgan Stanley (#54; 7,218 miliardi di $. +9%), Axa (#58; 6,748 miliardi di $. +1% ), Allianz (#62; 6,184 miliardi di $. +16%) e Visa (#74; 4,944 miliardi di $, +10%). Mastercard (#94; 3,896 miliardi di $, new entry). Lo studio Interbrand Best Global Brands in versione integrale è scaricabile dal sito www.Bestglobalbrands.com Questo comunicato stampa e la classifica sono disponibili in versione digitale al link: www.Interbrand.it/bestglobalbrands.zip Chi è Interbrand? Interbrand, leader a livello internazionale nella Brand Consultancy, combina il rigore della consulenza strategica e dell’analisi con lo spirito creativo del branding e del design. Offre ai propri clienti una rosa completa di servizi di carattere strategico, creativo e analitico volti alla creazione, alla gestione e alla valutazione del loro più importante asset: il brand. Fondata nel 1974, Interbrand conta oggi quasi 40 sedi in 26 paesi e clienti tra le aziende più ammirate del mondo. L’ufficio italiano, aperto nel 1987, vanta numerosi progetti di successo, derivanti da una combinazione unica tra respiro internazionale e profonda conoscenza del mercato italiano. Per maggiori dettagli consultare il sito www.Interbrand.com e l’unico forum online del mondo dedicato al branding, prodotto da Interbrand, www.Brandchannel.com  
   
   
ALMA, AL VIA LA IV EDIZIONE DEL MASTER SOMMELIER ALMA-AIS  
 
Il Corso, promosso da Alma insieme con Ais, offre una preparazione specifica in materia di gestione e comunicazione del vino e risponde alle esigenze di professionalità espresse dal mondo wine italiano. A rendere unico il Master sono specificità come le uscite sul territorio, alla scoperta di grandi produttori, e la cantina didattica, forte di oltre 900 selezionate etichette. Il Master Sommelier Alma-ais rappresenta un momento importante nell’evoluzione della Scuola come “Casa dell’Ospitalità”. Come ama ripetere lo svedese Andreas Larsson, proclamato campione del mondo nella categoria nel 2007, oltre all’ispirazione e alla passione, a fare la grandezza di un sommelier è la formazione. È con questo spirito che 14 professionisti del mondo wine si sono iscritti alla quarta edizione del Master Sommelier Alma-ais promosso da Alma - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Per loro è appena iniziato un percorso didattico di oltre nove mesi: il traguardo finale è rappresentato dal diploma di Master Sommelier. Partner di Alma nel progetto è Ais - Associazione Italiana Sommelier, rappresentata all’apertura ufficiale del Master dal Presidente Nazionale Antonello Maietta. «Il mondo del vino - ha dichiarato Maietta - ha un grande bisogno di professionalità. Iscrivendovi a questo Corso avete fatto un investimento su voi stessi: il Master infatti è estremamente qualificante e vi aiuterà a completare la vostra formazione di sommelier con una preparazione specifica dedicata alla gestione e alla comunicazione del vino». Un concetto ribadito da Andrea Sinigaglia, Direttore Operativo di Alma nonché Direttore di Alma Wine Academy, che così si è rivolto ai 14 iscritti alla quarta edizione del Master: «I colleghi che vi hanno preceduto sono i migliori testimonial di questo Corso. In particolare mi piace ricordare che uno dei diplomati della terza edizione, già il giorno successivo la proclamazione, è partito per Londra, dove ha vissuto il periodo delle Olimpiadi lavorando come Sommelier a Casa Italia. Ora tocca a voi: ricordatevi sempre che Alma è la Casa dell’Ospitalità, un milieu internazionale fatto di cuochi, pasticceri, grandi maestri, produttori, manager della ristorazione dove tutti possono crescere professionalmente grazie al confronto e al dialogo». «Il Master - aggiunge Paolo Tegoni, che ne è il Responsabile - rappresenta un trait d’union unico, tra didattica e mondo professionale. È un’opportunità per specializzarsi ai massimi livelli in una professione che è, al contempo, affascinante e poliedrica». Qualche informazione pratica: il Master Sommelier Alma-ais è rivolto a sommelier, ristoratori, operatori ed esperti del settore in possesso di un diploma Ais (o formazione certificata equivalente). Essendo destinato a professionisti, il Master è organizzato per consentire la partecipazione di chi svolge un´attività lavorativa: la fase residenziale (della durata di 23 settimane) prevede lezioni nella giornata di lunedì e un ricco programma di formazione a distanza. La didattica è completata anche da uscite didattiche sul territorio, alla scoperta di grandi produttori: uno degli aspetti che rendono unico il Master. L’altro è rappresentato dalla cantina didattica: oltre 900 etichette espressione di più di 500 produttori, selezionati con l’obiettivo di valorizzare ogni singola Regione del territorio italiano. Il programma del Master è completato da una fase di stage della durata di due mesi: si svolgerà in Italia o all’estero, in strutture legate al mondo del vino e della comunicazione (alta ristorazione, aziende vinicole, distribuzione). Al superamento degli esami finali, i candidati otterranno il diploma di Master Sommelier Alma-ais. Di grande spessore il corpo docente, che annovera, tra gli altri, Manuela Cornelii, Massimo Castellani, consulente enogastronomico e membro della Commissione Didattica Nazionale di Ais, Gloria Mainella, consulente di comunicazione e marketing nell’ambito wine, e Andrea Nobile. Previsti anche numerosi ospiti speciali: tra gli invitati, Andrea Grignaffini, critico enogastronomico e giornalista di Spirito Divino, Andrea Ferrari, azienda vitivinicola Monte delle Vigne, Silvia Fiorentini, Consorzio Chianti Classico, e Luca Martini, Miglior Sommelier d’Italia 2009  
   
   
IL CONSORZIO MORTADELLA BOLOGNA PROMOTORE DI UN GRANDE EVENTO PER IL 2013  
 
Già da alcune settimane si rincorrono voci sulle intenzioni del Consorzio Mortadella Bologna di programmare, nel prossimo Settembre 2013, un grande evento dedicato ad una delle eccellenze agroalimentari del nostro paese da realizzarsi nel centro storico della Città di Bologna. “E’ vero, – dichiara Corradino Marconi, Presidente del Consorzio Mortadella Bologna – siamo fortemente determinati a realizzare un grande evento di promozione della Mortadella Bologna Igp. Si tratta di un vero e proprio progetto di marketing territoriale, che crediamo potrà riscuotere un grande successo non solo tra i consumatori locali ma soprattutto anche tra coloro i quali raggiungeranno Bologna dalle altre regioni italiane e perché no anche dall’estero.” Il progetto è già stato anticipato in diversi tavoli istituzionali e non tra cui figurano il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio I.a.a di Bologna, la Regione Emilia Romagna e le Associazioni di Categoria presenti sul territorio e vanta la collaborazione dell’Agenzia Sedicieventi di Perugia alla quale, dopo attenta selezione, è stato affidato il compito di costruire il format. L’agenzia vanta infatti una lunga esperienza, essendo l’organizzatrice della manifestazione Eurochocolate di Perugia. “Saluto con favore, - dichiara Andrea Babbi, Amministratore Delegato Apt Emilia Romagna, - la scelta del Consorzio di proporre già oggi, per il 2013, l’ evento dedicato alla Mortadella Bologna Igp all’ interno del Wine Food Festival. Segno del successo turistico e anche commerciale di questo progetto.” Il progetto prevede anche un forte coinvolgimento degli attori locali delle realtà ed in particolare del tessuto economico e commerciale della città di Bologna e della Regione Emilia Romagna, dove questo salume è prodotto in grande quantità, ed a questo proposito a breve saranno istituiti dei tavoli tecnico organizzativi con le Associazioni di Categoria. Non solo: l’evento, il cui nome sarà presto svelato, avrà l’ambizione di confrontarsi con mondi apparentemente estranei come ad esempio quelli della moda o del design ed in generale porrà grande attenzione anche ad aspetti didattico culturali che esalteranno il ruolo della Mortadella Bologna Igp nel suo lungo e luminoso percorso storico e nel paniere dell’agroalimentare italiano. L’iniziativa avrà poi il compito di tenere uniti i distretti produttivi della Mortadella Bologna Igp valorizzando non solo le imprese che operano con successo nel mercato nazionale ed internazionale, ma anche i loro territori. Un evento di caratura nazionale ed internazionale non poteva quindi mancare per esaltare questa che alcuni già chiamano “l’economia rosa”. I numeri di questo settore produttivo parlano chiaro: nel 2011 la produzione delle 35 Aziende aderenti al Consorzio Mortadella Bologna Igp ha superato i 39.000.000 Kg. L’emilia Romagna è leader assoluto di mercato con una quota dell’81% e le 18 aziende che determinano questo importante risultato danno lavoro a 3000 dipendenti  
   
   
IV EDIZIONE. PREMIO IL MOSNEL “QUESTIONE DI ETICHETTA” ETICHETTA E PACKAGING DELLA CREATIVA MILANESE DELLO STUDIO FERRARIODESIGN VESTIRANNO IL FRANCIACORTA PAS DOSÉ “QDE” RISERVA 2006, EDIZIONE LIMITATA. NELL’ETICHETTA, IL FRANCIACORTA ENTRA CON POTENZA NEL CALICE, DISEGNANDO I PROFILI DEL LAGO D’ISEO, TRA CROMATISMI IN ORO E UN FONDO TRASPARENTE.  
 
E’ Laura Ferrario la vincitrice della Iv edizione del Premio il Mosnel “Questione di Etichetta”, promosso dalla storica cantina della Franciacorta in collaborazione con Adi, Associazione Design Industriale, partner del concorso fin dalla sua prima edizione. È l’Adi, infatti, che ha selezionato i designer da invitare, i cui lavori sono poi stati esaminati dalla Giuria del premio presieduta da giornalista Daniele Cernilli e composta da Luisa Bocchietto, Presidente Adi; Camilla Baresani, scrittrice e giornalista del Corriere della Sera; Chiara Giovoni, sommelier e wine blogger; Giovanni Brunazzi, Presidente onorario di Brunazzi & Associati e docente di Packaging all´Università di Parma; Stefano Cerveni, Chef del ristorante Due Colombe e Lucia Barzanò della cantina il Mosnel. Titolare dello Studio Ferrariodesign, Laura Ferrario è una creativa milanese con molteplici ed eclettiche esperienze (“perché - dice - lavorare ogni giorno in settori diversi significa avere una sola specializzazione, quella nella qualità”), con idee fresche e innovative. Come quella che contraddistingue l’etichetta che vestirà il Franciacorta Pas Dosé “Qde” Riserva 2006 de il Mosnel, un gioiello enologico frutto di un’eccellente annata, affinato per ben 5 anni sui lieviti, un vino da collezione, in edizione limitata e numerata: sono infatti 4.000 le bottiglie da 0,75 litri, 400 le Magnum (1,5 lt.) e 100 le Jeroboam (3 lt.) vestite ad arte con segni grafici originali e cromatismi in oro, che con dinamismo e movimento tratteggiano in un calice i contorni del lago d’Iseo. Così come il lago bagna le rive della Franciacorta, il Franciacorta bagna le pareti del calice con la potenza di una Riserva, il Pas Dosé “Qde” 2006. Secondo la giuria, quella disegnata dalla Ferrario è un’etichetta “ben riconoscibile, raffinata” che trasmette “in modo creativo le caratteristiche del prodotto. Tutti gli aspetti del packaging e delle varianti di colore proposte sono state risolte in modo coerente in una presentazione grafica di altissimo livello”. In sintesi: “un lavoro eccellente, che ha saputo coniugare le valenze del territorio alla comunicazione del marchio dell’azienda e all’unicità del prodotto”. La Ferrario ha presentato anche un interessante lavoro di packaging, una scatola semplice e d’impatto composta da due elementi “slive e tiroir” che formano un prezioso cofanetto, sigillato con un piccolo cordoncino e un piombino che include il marchio Qde. La giuria ha attribuito inoltre una Menzione Speciale al progetto di Sandra Laube dello Studio Cisotti + Laube per l’originalità dello studio grafico e in particolar modo per il packaging. Tutti i lavori in concorso sono pubblicati sul sito www.Ilmosnel.com: i navigatori internet sono chiamati a esprimere il loro parere e a votare online il progetto preferito. La storia del Premio il Mosnel “Qde” Nel 2005, per la prima edizione del Premio il Mosnel “Questione di Etichetta”, si affermarono i designer Franco Origoni e Anna Steiner ideando una veste speciale per 300 Magnum numerati di Franciacorta Brut 1990, prodotto che per eccezionalità dell´annata, lunga maturazione in cantina e limitata quantità, era un´autentica rarità da collezione. Nel 2008 la seconda edizione del Premio fu vinta da Hangar Design Group di Alberto Bovo e Sandro Manente con un’etichetta pensata per le 360 Magnum di Franciacorta Brut 1998. Con la terza edizione, nel 2010, il Premio ha posto l’attenzione anche sul packaging e diversi formati di bottiglia, premiando il progetto di Francalma Nieddu dello studio italo-tedesco Ondesign, pensato per il Franciacorta Pas Dosé Riserva 2004. I progetti delle edizioni passate sono visibili sul sito www.Ilmosnel.com. Franciacorta Docg Pas Dosé Riserva “Qde” 2006 Il Franciacorta Docg Pas Dosé Riserva “Qde” 2006 ha un bel color giallo paglierino, brillante. La spuma fine e persistente, sprigiona al naso un bouquet intenso, ampio ed emozionante con spiccate note floreali, agrumi, pompelmo rosa e crosta di pane. Al gusto è vivo, elegante e ricorda la pesca bianca, perfetto per accompagnare i migliori piatti dell’alta ristorazione. La sua storia: il 2006 è stata un’annata contraddistinta da un ottimo decorso vegetativo, grande regolarità nelle precipitazioni atmosferiche e ottimali escursioni termiche, con una vendemmia concentrata nell’ultima settimana di agosto. Condizioni ideali per vini dalla naturale predisposizione all’invecchiamento, di grande complessità aromatica e con una ricchezza varietale che ha suggerito una maggior valorizzazione del Pinot Bianco. Le migliori uve Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero provenienti dai vigneti Larga Nord, Roccolino e Dosso Sud furono vinificate in bianco in piccole botti di rovere, il Pinot Bianco proveniente dal vigneto Limbo fu vinificato in vasche d’acciaio. L’assemblaggio della cuvée avvenne a marzo, seguì il “tiraggio”, ovvero l’imbottigliamento con aggiunta di lieviti e zuccheri. Poi le bottiglie furono coricate in cataste nelle secentesche cantine dell’azienda e qui restarono per cinque anni, prima di procedere con la tradizionale lavorazione sui cavalletti. Infine l’espulsione dei lieviti, la colmatura con lo stesso vino, il nuovo tappo… e una prestigiosa veste d’autore per un vino eccezionale in edizione limitata: soltanto 4.000 bottiglie numerate, 400 bottiglie in formato Magnum numerate, come anche le 100 bottiglie Jeroboam. Il Mosnel Azienda che ha scritto la storia della Franciacorta e del Franciacorta, il Mosnel di Camignone (Bs) è stata fondata da Emanuela Barboglio, donna forte, determinata, instancabile, recentemente scomparsa, che per decenni ha rappresentato l’anima della cantina. Oggi la sua eredità è stata raccolta dai figli Giulio e Lucia Barzanò, che proseguono con altrettanta passione il suo cammino. Era il 1968 quando Il Mosnel delineò la sua piena vocazione vitivinicola e vennero piantati i primi vigneti con la neonata Doc Franciacorta. Da allora il Mosnel si è sempre mantenuto al passo con i tempi per garantire, sia in cantina che in campagna, il più alto livello di qualità. Fu infatti tra le prime aziende a dotarsi di vasche in acciaio inox (talmente grandi che vennero introdotte in cantina attraverso il tetto, destando la curiosità di tutto il borgo di Camignone), impianto di refrigerazione e presse pneumatiche. In campagna i vigneti furono rinnovati scegliendo con cura posizione e qualità dei terreni e dei cloni: si sostituirono i vecchi e iperproduttivi impianti Sylvoz e fu adottato il sistema di allevamento a cordone speronato con 4.000 ceppi per ettaro. Dal 2011 l’Azienda ha iniziato il periodo di conversione per la certificazione di Agricoltura Biologica delle proprie uve. Oggi il Mosnel è una delle realtà vitivinicole più importanti della Franciacorta; dispone di circa 40 ettari vitati di proprietà. Tutti i vigneti sono coltivati nel rispetto dell’ambiente, con l’adesione convinta, sin dal 1995, alla legge Comunitaria 2078/94, ora Misura 214, che prevede norme rigide per limitare l’impatto ambientale. L’azienda, che ha sede a Camignone, produce circa 250.000 bottiglie, con netta prevalenza di Franciacorta Docg. L´intera produzione viene distribuita sia sul territorio nazionale, ad una clientela di Ristoranti, Enoteche, Bar ed altri negozi specializzati nel settore, attraverso una rete commerciale di Agenti, sia in alcuni Paesi esteri quali. L’intera produzione è distribuita sia sul territorio nazionale, a ristoranti, enoteche, bar e negozi specializzati, che all’estero, in particolare in Inghilterra, Germania, Danimarca, Olanda, Norvegia, Austria, Lussemburgo, Giappone e Stati Uniti e Cina  
   
   
STORIONE FIRMATO AGROITTICA: PER UNA CUCINA PRELIBATA E SALUTARE  
 
Carni bianchissime, basso contenuto di grassi e lavorazione di eccellente qualità: sono queste le caratteristiche dello Storione allevato e prodotto da Agroittica Lombarda, azienda bresciana che negli anni ha saputo imporsi sul mercato italiano e internazionale, proponendo piccoli gioielli enogastronomici tutti rigorosamente Made in Italy. Lo Storione Bianco, originario della California, è uno di questi: il nobile pesce, che in passato ha allietato i banchetti delle case reali di tutta Europa, è ritornato grande protagonista sulle tavole degli italiani. Il suo filetto ha una carne prelibata a bassissimo contenuto di grassi ed è l’ideale per la preparazione di raffinati e gustosi carpacci. Si cucina per lo più a tranci in padella, al forno, alla griglia e lessate e sono servite anche fredde accompagnate da invitanti salette. Anticamente lo storione nuotava felicemente dall’Adriatico al Tirreno, finché la sua pesca indiscriminata non lo ha reso una specie rara, oggi protetta dalla convenzione di Washington. Il White Sturgeon oggi è una meraviglia della natura che per le sue fattezze sembra uscita da un racconto di avventurieri e marinai. Pesce senza lische dalle proprietà nutritive invidiabili, risulta essere particolarmente indicato nell´alimentazione di grandi e piccini grazie anche alla tenerezza della sue carni e alla delicatezza del suo sapore. Con oltre il 17% di proteine, omega 3 e una percentuale di grassi inferiore al 5%, lo storione viene allevato e lavorato da Agroittica Lombarda secondo i più severi standard qualitativi: nel modernissimo impianto di trasformazione di 4000 mq il pesce viene lavorato con salatura a secco, filettato, porzionato in tranci o in carpaccio e affumicato naturalmente con legni pregiati per essere poi confezionato e spedito, garantendo genuinità, freschezza e igiene. La particolare consistenza della carne, l´inconfondibile colorazione chiara, la tenue fragranza dell´aroma e l´impareggiabile gusto ne fanno un prodotto unico ed inimitabile. Agroittica è riconosciuta a livello mondiale per aver saputo coniugare, nei suoi impianti, produttività e sostenibilità. Infatti, è dall´ambiente e dalla sua salvaguardia che l´azienda trae beneficio, come riconosciuto a livello internazionale da numerose associazioni ambientaliste. Con intuito e caparbietà l’azienda è riuscita a creare prodotti raffinati, realizzati con una vera e propria coscienza ecologica: gli storioni, infatti, sono salvaguardati e nutriti con mangimi selezionati senza Ogm La qualità superiore delle carni trattate non nasce dunque per caso ma da un’esperienza di decenni e dal benessere assicurato ai pesci italiani. Il risultato di questa politica ha portato Agroittica ad essere fornitore dei più importanti ristoranti e gastronomie nel mondo ma anche delle principali aziende nel canale Horeca e Gdo  
   
   
TORINO, SALONE DEL GUSTO, EDIZIONE 2012. BALLARINI PROFESSIONALE INCONTRA TERRA MADRE, LA RETE MONDIALE DELLE COMUNITÀ DEL CIBO  
 
Per la prima volta, nell’edizione 2012, Salone del Gusto e Terra Madre si fondono e danno vita a un evento unico, che racconta la straordinaria diversità del cibo di ogni continente. Terra Madre, la rete di comunità del cibo formata da accademici, cuochi, produttori e giovani provenienti da 170 paesi nel mondo, si esprimerà all´interno del padiglione internazionale interamente collocato all´Oval, l’imponente struttura adiacente al Lingotto. Qui verrà allestita la Cucina di Terra Madre, una delle novità più interessanti di quest’anno, uno spazio in cui gli chef della rete di Terra Madre provenienti da Australia, Bhutan, Cina, India, Giappone, Malesia, Sri Lanka e da alcuni paesi Africani e del Medio Oriente, prepareranno ogni giorno i migliori piatti della loro tradizione. L’obiettivo è come sempre quello di creare il più importante appuntamento mondiale dedicato al cibo, una grande kermesse dedicata al futuro dello stesso che vedrà l’utilizzo degli utensili Ballarini Professionale per soddisfare le esigenze dei cuochi di tutte le nazionalità. Www.ballarini.it - tel. 0376/9901  
   
   
CON I “I 100% ITALIANI”, POLLI INIZIA UN INVERNO ALL’INSEGNA DELLA LEGGEREZZA E DELLA LINEA  
 
Carciofi interi o tagliati e funghetti: leggeri, freschi, di primissima qualità e provenienti esclusivamente dal Bel Paese. Sono queste le conserve vegetali di Polli pensate per una pausa all’insegna del gusto Made in Italy Polli porta sulle tavole dello stivale i sottoli 100% italiani, verdure di primissima qualità, conservate e subito pronte da gustare che abbracciano le esigenze dei consumatori, sempre più attenti alla qualità alimentare, a una dieta equilibrata e al gusto italiano. Carciofi interi o tagliati e funghetti sono le verdure, esclusivamente prodotte in Italia, che Polli propone per rendere i pranzi e le cene italian style sempre più glamour e leggere. I carciofi sono il perfetto equilibrio tra qualità delle materie prime e metodo di conservazione, i funghi, semplici e con pochi grassi, sono coltivati nel pieno rispetto di una dieta sana ed equilibrata. Le varianti dei sottoli 100% italiani sono verdure genuine e sane conservate sottolio, ideali per accompagnare i piatti principali così come da stuzzicare da sole. I sottoli 100% Italiani Polli sono irresistibili bontà made in Italy che racchiudono tutto il sole del Bel Paese e il sapore della dolce vita, in un prodotto che conserva la genuinità delle produzioni locali garantendo gusto e benessere in tavola. I sottoli 100% Italiani sono le conserve ideali per creare piatti semplici e freschi, per preparare aperitivi, pranzi e cene in famiglia e tra amici. Polli compie quest’anno 140 anni, presente sul mercato dal 1872, realizza i suoi prodotti unendo tradizione e innovazione all’insegna del gusto e dell’alta qualità. Il percorso dei prodotti Polli parte dalle origini, esperti coltivatori curano gli ortaggi coltivandoli come un tempo, cercando di rispettare il territorio e l’ambiente. I processi produttivi sono seguiti con grande attenzione in tutte le loro fasi, con un monitoraggio costante e con analisi dei prodotti fatte in collaborazione con i più importanti istituti di ricerca nazionali. Grazie all’affidabilità e all’efficienza, Polli è leader della tradizione italiana nelle conserve vegetali ed è presente nei mercati nazionali e internazionali. I sottoli 100% italiani sono disponibili nei migliori supermercati di tutta Italia al prezzo consigliato al pubblico è di 3,30 € i funghetti da 285g – 3,40 € i carciofini tagliati da 285g e 2,50 € i carciofini interi da 185g.  
   
   
LE FARINE MOLINO GRASSI PROTAGONISTE AL TORTEL DOLS ECCELLENZA E TRADIZIONE SI INCONTRANO PER UN GRANDE EVENTO GASTRONOMICO  
 
Molino Grassi, azienda leader nella lavorazione dei grani tenero e duro, sarà main sponsor e fornitore ufficiale della manifestazione Tortél Dòls. L’appuntamento con l’evento culturale e gastronomico più atteso dell’anno, è per domenica 7 ottobre dalle ore 10.00, nel centro storico di Colorno. Durante la manifestazione sarà possibile assaporare i veri Tortél Dòls realizzati con la farina “Doppia Pasta” di Molino Grassi: l’eccellenza si coniuga con la tradizione ottenendo un prodotto dal gusto deciso che rispetta la ricetta originale della Confraternita. “Abbiamo scelto di partecipare a questa iniziativa perché crediamo nell’importanza di tramandare le tradizioni della nostra terra – afferma Silvio Grassi. In questo momento storico, avvicinare i giovani alla cucina tradizionale parmense è un modo per valorizzare e tenere vive le nostre ricette, apprezzate e copiate in tutto il mondo – aggiunge Massimo Grassi”. La grande novità di questa edizione è il Risto Baby, un laboratorio di cucina dove 10 piccoli chef potranno realizzare semplici ma gustose ricette da servire ai bambini che parteciperanno alla manifestazione. Ai piccoli chef in erba, Molino Grassi regalerà il kit del cuoco perfetto. Giurato d’eccezione della Gara delle Redzore è Guido Stancari, Responsabile qualità, ricerca e sviluppo di Molino Grassi che insieme a chef, autorità e personaggi di spicco della vita parmense, decreterà il miglior “Tortéel Dòls 2012”. Protagoniste indiscusse delle gara, saranno le mani esperte di 10 signore provenienti dai 5 comuni del comprensorio di produzione (Mezzani, Sissa, Torrile, Trecasali e Colorno) che si sfideranno all’ultimo Tortél Dòls. Profilo aziendale: Molino Grassi nasce nel 1934 dalla famiglia Grassi. E’ la storia di un’azienda di famiglia: tre generazioni, dal fondatore ai nipoti che nel tempo hanno creato, sviluppato e dato continuità a un progetto ambizioso: diventare leader nella lavorazione della materia prima, il grano duro e tenero, per creare farine di qualità per la produzione di pane, pasta, pizza e dolci. Oggi l’Azienda è rappresentata da un complesso industriale all’avanguardia, sviluppato con le migliori tecnologie. Gli impianti produttivi macinano ogni giorno 220 tonnellate di grano duro e 200 tonnellate di grano tenero. I silos dedicati alle materie prime – grano duro e tenero - stoccano circa 20.000 tonnellate, distribuite in 70 celle, mentre i silos per i prodotti finiti – farine e semole - hanno una capacità di 4.000 tonnellate distribuite in 56 celle. Oggi è guidata dalla seconda e dalla terza generazione della famiglia con Gianni Grassi, Presidente e Silvio Grassi, Amministratore Delegato, Massimo Grassi, Direttore Commerciale, e Andrea Grassi, Direttore di produzione. Da diversi anni Molino Grassi ha creato un nuovo rapporto con il mondo agricolo, sviluppando un approccio di filiera più collaborativo e meno competitivo. Questo dialogo ha permesso a Molino Grassi di diventare un importante punto di riferimento per la sperimentazione di nuove varietà e tipologie di prodotto: la linea biologica, il mondo dei grani antichi, la linea Baby Food e il grano Kronos.  
   
   
UN INNOVATIVO PROGETTO CULTURALE PER LA FORMAZIONE E LA CONOSCENZA DEL VINO. ASSOCIAZIONE INVITE INAUGURA IN TOSCANA UN CORSO PER UNA NUOVA GENERAZIONE DI CONOSCITORI DI VINO FRA LE NOVITÀ LEZIONI IN CANTINA A CURA DEI PRODUTTORI E DEGUSTAZIONI ALLA CIECA IN AULA  
 
Nasce in Toscana una nuova associazione culturale, inVite, dall´idea di due giornalisti e docenti di corsi di vino ed un produttore vinicolo e con il supporto di 7 note aziende toscane, con lo scopo di proporre un percorso formativo alternativo ed innovativo e creare aggregazione tra produttori, appassionati, giornalisti, ristoratori e chiunque voglia approfondire l’argomento vino attraverso il ragionamento, il confronto ed il riavvicinamento alla terra. Invite, con la collaborazione di Cescot Firenze(www.cescot.fi.it) - organizzazione senza scopo di lucro promossa da Confesercenti Firenze, accreditata dalla Regione Toscana, specializzata in servizi qualificati di orientamento e formazione per lo sviluppo delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi - presenta un´importante novità nel modo della formazione: a gennaio 2013 inaugurerà a Firenze “un nuovo corso di formazione per una nuova generazione di conoscitori di vino” che vedrà i vignaioli protagonisti di questo percorso di studi unico nel suo genere. Alcuni tra i più noti produttori toscani, titolari di realtà a gestione familiare, vestiranno i panni di docenti per insegnare ai partecipanti, nelle loro aziende, il processo di produzione del vino, dalla vigna fino alla bottiglia. Attraverso quattro incontri della durata di circa 6 ore, stabiliti in base al ciclo produttivo del vino - uno per ogni stagione - i corsisti entreranno in contatto con la terra dove tutto nasce e diventa, stabilendo un rapporto personale e diretto con vignaioli conosciuti, e riconosciuti, a livello internazionale. Ad affiancare gli appuntamenti anche lezioni in aula dove, novità tra le novità, le degustazioni saranno rigorosamente alla cieca, sia per i corsisti che per i docenti: un nuovo modo di approcciarsi all´assaggio, lontano da preconcetti ed antichi schemi. In aula, nei 6 appuntamenti previsti da gennaio fino a settembre 2013, si alterneranno quindi l’assaggio “alla cieca” di sei diverse etichette per ogni incontro ed approfondimenti relativi alle più importanti tematiche del mondo vinicolo, come l´enografia, l´abbinamento, i difetti del vino, la storia, in compagnia di esperti di settore come winemakers, assaggiatori professionisti e giornalisti di settore vinicolo. Per una più ampia fruibilità i corsisti potranno inoltre scegliere se iscriversi solo alle lezioni in vigna, partecipare unicamente alle degustazioni alla cieca, oppure seguire l´intero percorso formativo nei suoi 11 appuntamenti. Boscarelli, Fattoria San Giusto a Rentennano, Fattoria Selvapiana, Michele Satta, Podere 414, Salvioni e Tenuta Capezzana saranno le aziende che parteciperanno alla prima edizione del corso di inVite, che coinvolgerà al momento solo aziende toscane: con la volontà futura di portare il progetto fuori dai confini regionali, per renderlo patrimonio di un numero sempre maggiore di persone. Per dettagli e informazioni: www.In-vite.it  
   
   
MONTALCINO E’ LA NUOVA SEDE DEL MOVIMENTO TURISMO VINO NAZIONALE  
 
Enoturismo come ‘stile di vita’, valorizzazione delle singole cantine, nuovi media e web 2.0: queste le linee programmatiche della nuova presidenza Mtv Sarà Montalcino la nuova sede del Movimento Turismo Vino nazionale: la città del Brunello ospiterà la segreteria di Mtv nello storico Palazzo Comunale. L’associazione che riunisce circa mille fra le più prestigiose cantine d´Italia sceglie così uno dei più grandi territori del vino italiano che ha fatto da apripista per l’enoturismo in Italia. Un fenomeno, quello dell’enoturismo, che secondo il Censis è uno dei segmenti turistici a maggior tasso di crescita nel Paese. “Montalcino è stata una delle prime realtà in Italia - sottolinea la presidente del Movimento Turismo Vino, Daniela Mastroberardino - a puntare sul connubio tra viaggi e vino per crescere, rendendo negli anni questa piccola area un brand territoriale conosciuto da milioni di enoappassionati. Ciò dimostra che il sistema ‘enoturismo’ funziona e può fare da volano allo sviluppo economico del territorio, dalle grandi realtà a quelle più piccole. Ed è proprio alle singole cantine, che sono la ricchezza del Movimento, che daremo una particolare attenzione – ha concluso la presidente Mastroberardino - promuovendo un percorso di crescita dell’enoturismo come ‘stile di vita’, attraverso eventi ed iniziative di forte carattere nazionale durante tutto l’anno, i nuovi media e gli strumenti offerti dal web 2.0”. “Il Movimento Turismo del Vino è nato, idealmente, qui nel 1993 e qui ritorna - afferma Silvio Franceschelli, sindaco di Montalcino - in un’ottica di sinergia virtuosa che costituirà sicuramente un vantaggio sia per Montalcino, sia per l’associazione che da sempre è impegnata nel promuovere la cultura del vino attraverso i luoghi di produzione”. Il Movimento Turismo Del Vino L´associazione Movimento Turismo del Vino è un ente non profit ed annovera circa 1000 fra le più prestigiose cantine d´Italia, selezionate sulla base di specifici requisiti, primo fra tutti quello della qualità dell´accoglienza enoturistica. Obiettivo dell’associazione è promuovere la cultura del vino attraverso le visite nei luoghi di produzione. Ai turisti del vino il Movimento vuole, da una parte, far conoscere più da vicino l’attività e i prodotti delle cantine aderenti, dall’altra, offrire un esempio di come si può fare impresa nel rispetto delle tradizioni, della salvaguardia dell´ambiente e dell´agricoltura di qualità