Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Marzo 2015
IDROCARBURI, PITTELLA: SU ART. 38 PREVALSA NOSTRA INTERPRETAZIONE  
 
Potenza, 11 marzo 2015 - Un sussulto di responsabilità per rilanciare la Basilicata e imprimerle la giusta spinta propulsiva sulle grandi sfide che sta affrontando: dall’acqua a Matera capitale della cultura 2019, fino alla Fiat Sata di Melfi, che si candida ad essere centro europeo dell’automotive. È la richiesta lanciata dal presidente della Regione Marcello Pittella che ieri mattina ha incontrato nella sala Verrastro i giornalisti per fare il punto sui permessi di ricerca e coltivazione di idrocarburi, sgombrando il campo da dati erronei, come quello dei 300 pozzi, “presenti nell’immaginario collettivo dei lucani ed alimentati da trasmissioni nazionali che non hanno detto la verità”. A quattro mesi dalla conferenza di novembre 2014 sullo stesso tema sono stati snocciolati, con l’assessore all’Ambiente e Territorio Aldo Berlinguer e il direttore generale del Dipartimento Carmen Santoro, i dati sulla situazione attuale dei pozzi e dei permessi di ricerca e sul lavoro istruttorio fatto dagli uffici. Prima di illustrare i dettagli, una doverosa premessa riguardante il dibattutissimo art 38 dello Sblocca Italia sul quale è intervenuto nelle ultime ore il Ministero dello Sviluppo Economico con una nota informale, in attesa che venga diramata una apposita circolare . “Grazie ad una faticosissima opera di interlocuzione avviata con Il Governo – ha sottolineato Pittella – siamo riusciti a far prevalere la nostra interpretazione della norma, ottenendo che fino alla definizione del piano delle aree rimanga tutto come prima, con le competenze in capo alle Regioni e non allo Stato”. Nonostante questa vittoria, il dipartimento, con grande impegno di tutti, ha accelerato il lavoro come se il passaggio di consegne dovesse avvenire a fine marzo prossimo. La situazione attuale è la seguente: 59 pozzi previsti nell’ambito dell’accordo con Eni del 1998, ridotti a 46 nel 2005 (di cui 40 realizzati, 27 in produzione, altri 4 in attesa di nulla osta da sovrintendenza e 2 pozzi di reiniezione previsti (solo 1 in esercizio); 6 pozzi già perforati a Tempa Rossa; 10 permessi di ricerca vigenti (7 con decorso temporale sospeso e 3 rigettati in seguito alla definizione della Via – Valutazione di impatto ambientale); 18 istanze di permessi di ricerca in terra ferma (i cui esiti sono tutti a vario titolo negativi, tranne una attualmente in Commissione idrocarburi e risorse minerarie); 20 concessioni di coltivazione rientranti nel programma di sviluppo concessione Val d’Agri del 1998; 1 permesso di ricerca a mare (parere contrario del Comitato tecnico). Il dipartimento, inoltre, sta portando avanti un programma di bonifica e ripristino ambientale dei pozzi chiusi minerariamente”. “Invece di impugnare lo Sblocca Italia davanti alla Corte Costituzionale – ha dichiarato Berlinguer – abbiamo avviato un serrato confronto con il Governo che alla fine ha premiato, riaffermando il principio che le decisioni non devono passare sulla testa dei territori”. “Su temi sensibili come il petrolio – ha concluso Pittella – occorre rifuggire dai luoghi comuni, a favore di un approfondimento tecnico-scientifico che conduca alla verità. Riaffermare con forza che i pozzi non sono 300 è funzionale ad un’idea di Basilicata che vuole farcela, che vuole riaffermare la propria credibilità. Se ci sono stati errori nel passato, dobbiamo riconoscerli e correggerli, ma non possiamo impantanarci nell’autofustigazione. Noi stiamo facendo sforzi notevoli, provando a determinare anche un cambiamento di approccio e a spingere sulla trasparenza, ma occorre un sussulto comune di ulteriore responsabilità per un rilancio costruttivo. A tal proposito a fine settimana con il sottosegretario del ministero dello Sviluppo Economico Simona Vicari definiremo due questioni cruciali per il nostro territorio: la card benzina e il reddito minimo”. Sempre nell’intento di far chiarezza sulla questione petrolio nei prossimi giorni il presidente della Regione incontrerà domani, presso l’Ateneo, a partire dalle 9,30, docenti e studenti dell’Università di Basilicata e i sindaci della Basilicata, convocati per una riunione congiunta venerdì prossimo, con inizio alle ore 15, a Calvello.  
   
   
BOLZANO: NUOVO MODELLO ABITATIVO PER ANZIANI A NATURNO  
 
Bolzano, 11 marzo 2015 - Nuovo progetto abitativo e di cura per anziani di Naturno, Plaus e Senales, bestpractice per altri Comuni. Lo ha detto l´assessora provinciale alla sanità e sociale Martha Stocker in visita alla Casa di cura e riposo per anziani a Naturno. A fronte della lunga lista di attesa per accedere alla Casa di cura e riposo "San Zeno", che ospita anziani dei comuni di Naturno, Plaus e Senales, l´Amministrazione comunale di Naturno ha già avviato i passi per l´acquisto del vicino terreno al fine di ampliare la struttura e di creare un parco pubblico intergenerazionale. In vista dei nuovi spazi, è stato eleborato un nuovo progetto abitativo e di cura che prevede la residenza assistita degli anziani ospiti della struttura nonché la possibilità di residenza diaria e temporale per brevi periodi. Il progetto, che apporterà un alleggerimento per le famiglie degli assistiti, è frutto della collaborazione fra il Comune, i responsabili della Casa di riposo e del distretto socio-sanitario e della popolazione interessata. L´assessora provinciale alla sanità e sociale Martha Stocker, che ha visitato la Casa di cura e riposo per anziani a Naturno accompagnata dal sindaco Andreas Heidegger e dalla referente per il sociale, Marianne Bauer, ha espresso apprezzamento per il nuovo modello e per la metodologia partecipativa adottata nel predisporlo. Per l´assessora si tratta di un modello di bestpractice che potrebbe essere adottata anche da altri Comuni e che trova il suo pieno appoggio.  
   
   
MUTUI REGIONE PIEMONTE, BENE L´INCONTRO AL MEF  
 
Roma 11 Marzo 2015 - Esito positivo per l’incontro odierno fra il Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino , l’Assessore al Bilancio Aldo Reschigna e i vertici del Ministero dell’Economia e di Cassa Depositi e Prestiti. Nessuna obiezione da parte del Ministero a che il Piemonte possa accedere alle procedure di rinegoziazione del debito così come previsto dalla legislazione vigente: non ci saranno dunque tagli aggiuntivi e sono confermati i 161 milioni attualmente inseriti nel Bilancio 2015, un indubbio passo in avanti sulla strada della trasparenza, del rigore e della serietà contabile e amministrativa. “ La risposta del Ministero dell’Economia - ha dichiarato il Presidente della Regione Sergio Chiamparino - è una buona notizia soprattutto per il Piemonte, perché ci permette di procedere con il Bilancio 2015 senza dover prevedere ulteriori tagli della spesa. ”  
   
   
ALER: RISANAMENTO AZIENDA PRIORITÀ GIUNTA MARONI  
 
Milano, 11 marzo 2015 - "Egregio il lavoro svolto dalla Commissione d´inchiesta su Aler Milano e serio il dibattito che si è svolto oggi in Aula. Regione Lombardia ha mostrato sin da subito coraggio con la volontà di porre al centro del dibattito un tema difficile e delicato come quello della gestione degli alloggi popolari". Così il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia Giulio Gallera ha commentato la discussione in Aula sulle conclusioni del lavoro svolto dalla commissione di inchiesta sul dissesto Aler Milano. La Commissione D´inchiesta - "Con l´istituzione di una Commissione d´inchiesta - ha continuato Gallera - la Regione ha mostrato la volontà di non volersi sottrarre da un tema così complicato. All´unanimità oggi si è convenuto che le motivazioni principali che hanno portato al dissesto sono state molteplici tra cui la morosità, l´alta tassazione, le scarse risorse. Ma alla base di tutto vi è anche la constatazione che si è attribuito all´ente pubblico economico Aler il compito di rendere remunerativa la sua azione e profittevole la gestione del patrimonio. Mentre nella realtà Aler ha dovuto svolgere funzione prettamente sociale in supplenza di enti locali e territoriali". Gli Interventi Legislativi - "Responsabilità non sono da ascrivere solo a Regione Lombardia. Altro tema importante - ha aggiunto il sottosegretario - è quello delle responsabilità dello Stato che sottrae risorse importanti all´azienda (ogni anno circa 30 milioni di tasse). Regione Lombardia sta compiendo passi importanti, attraverso, per esempio, la modifica della legge 27 che prevede l´uscita dalla logica dell´autosostentamento che si è mostrata una strada impercorribile. Una riforma che, mi auguro, possa riconoscere ad Aler Milano il ruolo che le spetta, ovvero quella funzione sociale che svolge da anni". Riforma Complessiva - "Oggi Aler sta cambiando passo - ha concluso Gallera - la svolta deve arrivare da una riforma complessiva che non implichi solo l´utilizzo di risorse di Regione e Comuni, ma anche da una maggiore sensibilità da parte del Governo per una emergenza reale attraverso una revisione della fiscalità generale. Aler Milano si sta riorganizzando con una maggiore presenza nei quartieri. Lo sta facendo con l´individuazione dei manager del credito che ci aiutano a distinguere la morosità colpevole da quella incolpevole, i tutor che aiutano gli inquilini a gestire eventuali acquisti di immobili e con una forte azione di contrasto delle occupazioni abusive e di prevenzione attraverso l´assegnazione degli alloggi sfitti (ad oggi sono state avviate l´assegnazione di 300 su 2850 alloggi sfitti)".  
   
   
CASA: FVG: PARERE FAVOREVOLE A PIANO CONVERGENZA SISTEMA ATER  
 
Trieste, 11 marzo 2015 - Si è riunita ieri, sotto la presidenza dell´assessore alle infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università Mariagrazia Santoro, la Commissione regionale per le Politiche socio-abitative composta, oltre che dalle Ater del Friuli Venezia Giulia, anche dai Comuni di Cividale del Friuli, Maniago, Monfalcone, Muggia e Tarvisio e integrata per l´occasione dai Comuni capoluogo Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine. All´ordine del giorno il parere sul piano di convergenza presentato dalle Ater che si fonda sulla Legge Regionale numero 20/2013, che ha dato avvio al complessivo riordino del settore "casa" in corso di predisposizione e che vedrà entro quest´anno la sua conclusione con l´approvazione di un Testo Unico di settore. "Sono soddisfatta che dopo un´attenta analisi, iniziata già nel corso della seduta del 23 febbraio - commenta l´assessore Mariagrazia Santoro - si sia giunti ad un parere unanimemente favorevole da parte dei molteplici soggetti coinvolti, a partire dalle amministrazioni comunali. La riforma della casa è iniziata con la legge 20/2013 che ha portato a notevoli risparmi della Governance delle Ater (160.000€ all´anno) e continua con questo fondamentale passaggio prima del Testo Unico che nei prossimi mesi sarà predisposto sulla base di un´ampia consultazione". Il Piano di Convergenza prevede un´unificazione del sistema contabile e dei contratti di fornitura, servizi e appalto, l´omogeneizzazione della gestione del personale, degli uffici legali e dei servizi informatici, introduzione dell´ise/isee per la determinazione dei canoni di locazione, mantenendo la presenza territoriale dello sportello Ater nei cinque ambiti di Tolmezzo, Pordenone, Udine, Gorizia e Trieste. Inoltre, alla scadenza dell´attuale regime degli affitti per il biennio 2014/2015 potrà essere avviata l´operazione che potrà uniformare i criteri di calcolo degli affitti in tutta la Regione introducendo, tra l´altro anche criteri legati all´efficientamento energetico degli edifici e al peso delle spese condominiali. "L´obiettivo - conclude l´assessore Santoro - è quello di raggiungere tutti gli efficientamenti in termini di risparmio o economie di scala di un sistema regionale unico delle Ater, mantenendo però un forte presidio del territorio e la vicinanza ai cittadini per quanto riguarda i servizi di sportello e prossimità".  
   
   
ERICSSON/MARCIANISE, SODDISFAZIONE AL MISE PER L’INTESA: ANCHE DA JABIL IMPEGNI SERI 14 ORE PER RAGGIUNGERE L’ACCORDO, VERIFICA SEMESTRALE DEL PIANO INDUSTRIALE  
 
Roma, 11 marzo 2015 - “Ora bisogna guardare avanti, con la condivisa consapevolezza che la cessione a Jabil può rafforzare le prospettive produttive ed occupazionali del sito di Marcianise, perchè lo inserisce in un grande Gruppo specializzato in apparati per le Tlc, ai quali il progetto per la banda larga assicura un futuro. Inoltre, Ericsson garantisce che Marcianise resterà fornitore unico di prodotti e servizi per le reti ottiche. E Il Governo s’impegna a monitorare ogni sei mesi lo sviluppo del piano industriale annunciato da Jabil per valutare nuove eventuali opportunità”. Così il Vice Ministro dello Sviluppo Economico Claudio De Vincenti commenta l’intesa sulla vertenza Ericsson raggiunta stamani all’alba al Mise. Ora, la parola passa ai lavoratori dello stabilimento casertano chiamati, nel pomeriggio, ad esprimersi- nel corso di un’assemblea- sulle modalità del passaggio alla multinazionale americana. Ci sono volute quattordici ore per trovare l’accordo. La riunione, infatti- coordinata dal responsabile dell’Unità di Gestione delle crisi Industriali del Ministero Giampiero Castano- è cominciata alle quattro del pomeriggio di ieri, per concludersi alle sei di stamani. Per quanto riguarda gli aspetti occupazionali, l’intesa ha consentito di chiudere positivamente il confronto su importanti punti: per quattro anni (cioè fino a marzo 2019) no a licenziamenti collettivi; per tre anni (cioè fino a marzo 2018) garanzia di carichi di lavoro per almeno 335 addetti (su un totale attuale di poco meno di 400 ); garanzia di commesse Ericsson anche oltre il 2018; possibilità per il singolo lavoratore di richiedere ed incassare il tfr. L’accordo è stato firmato da tutte le cinque sigle sindacali presenti (Fim Fiom Uilm Ugl e Failms) oltre che dai massimi dirigenti italiani di Jabil e di Ericsson.  
   
   
INCONTRO CON DELEGAZIONE FEDERAZIONE INDUSTRIE SAN PAOLO BRASILE, VICEPRESIDENTE UMBRIA: SI RAFFORZA INTERSCAMBIO PER NUOVE OPPORTUNITÀ SISTEMA UMBRIA  
 
 Perugia, 11 marzo 2015 – "Si apre un nuovo percorso operativo che dà continuità al programma di cooperazione decentrata fra l´Umbria e il Brasile, per il cui sviluppo mettiamo in campo le eccellenze imprenditoriali, le peculiarità e le vocazioni del nostro territorio, a vantaggio della crescita del sistema umbro e brasiliano". È quanto ha sottolineato la vicepresidente della Regione Umbria, Carla Casciari, che stamani ha ricevuto a Palazzo Donini una delegazione della Fiesp, la Federazione delle industrie dello Stato di San Paolo del Brasile, in visita in Umbria per una serie di incontri con istituzioni e imprese. A rappresentare la Fiesp, il direttore del Dipartimento Relazioni internazionali e commercio estero, Thomaz Zanotto, accompagnato dal senatore Fausto Guilherme Longo, eletto nella circoscrizione America Meridionale e membro della Commissione Industria, Commercio e turismo del Senato e del Comitato per le questioni degli italiani all´estero. All´incontro hanno preso parte, tra gli altri, rappresentanti dell´Università degli studi di Perugia (il professor Fabio Maria Santucci, delegato per la cooperazione internazionale, e la professoressa Gianna Figà Talamanca, del Dipartimento di Economia), della società regionale Sviluppumbria, degli uffici regionali. "L´expo di Milano – ha detto la vicepresidente – ci offre una opportunità importante sia per far conoscere la nostra realtà regionale sia quale momento di incontro fra le piccole e medie imprese umbre e quelle di San Paolo che giungeranno per l´occasione in Italia. Vogliamo infatti proseguire e consolidare l´esperienza di successo che abbiamo costruito in questi anni: fra l´Umbria e il Brasile – ha ricordato – c´è una lunga tradizione di scambi e collaborazione, legata anche alla presenza in America Latina di molti immigrati umbri e italiani, e che in questi anni si è sviluppata grazie al programma interregionale di cooperazione internazionale Brasil Proximo, finanziato dal Ministero degli Affari esteri, di cui l´Umbria è capofila, giunto al suo ultimo anno". Un programma "che si è articolato in più settori, con il coordinamento operativo di Sviluppumbria – ha rilevato – e in cui abbiamo messo in campo tutta la qualità del sistema Umbria. È su questa strada che vogliamo proseguire, a beneficio dei nostri territori e delle nostre imprese". A rappresentare il forte interesse delle industrie di San Paolo del Brasile il senatore Longo e il direttore della Fiesp, Thomaz Zanotto, che ha tra l´altro annunciato la costituzione di un "desk Italia" per aiutare le imprese umbre ed italiane ad orientarsi meglio nel complesso sistema economico e di mercato brasiliano. Fra i settori su cui si potrà sviluppare un nuovo processo di cooperazione, quello dell´automotive e del tessile; nuove opportunità di interscambi culturali si aprono anche per l´Università, grazie all´ampliamento dei progetti "Erasmus" ai Paesi extraeuropei. Un´altra occasione importante per rinnovare e rinsaldare la collaborazione fra Umbria e Brasile sarà fornita dal programma che verrà attivato in quest´anno, fino a metà 2016, dichiarato "anno dell´Italia nell´America latina" dal Ministero degli Affari Esteri, con eventi a San Paolo del Brasile e in Argentina a Buenos Aires sull´imprenditorialità italiana, con un focus particolare sull´Umbria. La delegazione della Fiesp, che ieri ha partecipato a un convegno alla Camera dei Deputati a Roma, oggi partecipa alla presentazione del sistema delle imprese in Umbria e delle sue eccellenze, nella sede di Confindustria Umbria, incontrandosi anche con alcune imprese che si stanno insediando nello Stato di San Paolo del Brasile (Solfer, Umbrapackaging, Vernipoll); nel pomeriggio è in programma una visita alle imprese umbre selezionate da Confindustria: la Umbra Cuscinetti, casa madre di Umbragroup con sede a Foligno, e la Concetti spa con sede a Ospedalicchio di Bastia Umbra.  
   
   
NANOTECNOLOGIE PER I NUOVI MATERIALI, CONVEGNO IL 12 MARZO A UDINE PROGETTO DI RICERCA E INNOVAZIONE: OPPORTUNITÀ ED INDICAZIONI OPERATIVE  
 
Udine, 11 marzo 2015 - "Nanotecnologie per i nuovi materiali": è questo il titolo del convegno promosso giovedì 12 marzo, alle ore 16.30, a palazzo Torriani da Confindustria Udine nell´ambito del ciclo di incontri sulle tecnologie abilitanti ovvero sul ruolo trasversale e sinergico delle Ket (meccatronica, materiali e sistemi avanzati di produzione, nanotecnologie, micro-nanoelettronica, biotecnologie industriali, fotonica). Questo secondo incontro, incentrato sulle "Nanotecnologie per i nuovi materiali", mette in evidenza, con il contributo di alcuni specialisti provenienti dal mondo della ricerca, come l´innovazione nello studio e sviluppo dei nuovi materiali possa essere supportato dai laboratori regionali di ricerca altamente specializzati in grado di offrire assistenza e risposte per un gran numero di realtà industriali. Le competenze che verranno presentate all´incontro saranno di stimolo alla soluzione di problematiche cogenti e all´attività di ricerca ed innovazione aziendale. Nell´intervento di conclusione saranno presentate le prossime opportunità di finanziamento del programma europeo Horizon 2020 relative alle tematiche precedentemente trattate. Interverranno: Alessandra Sangoi, Vice Presidente Confindustria Udine delegata alla Ricerca e Innovazione; Olga Durì, Area Science Park; Roberto Gotter, Cnr - Istituto Officina dei Materiali; Marco Peloi, Elettra - Sincrotrone Trieste Scpa, e Tommaso Bernardini, sportello Apre Friuli Venezia Giulia - Udine di Friuli Innovazione. Iscrizioni on line su http://www.Confindustria.ud.it/convegni/ dove è possibile scaricare il programma completo dell´incontro.  
   
   
GIOVANI IMPRENDITORI E SVILUPPO BASILICATA INSIEME  
 
Potenza, 11 marzo 2015 - Promuovere azioni che sostengano la crescita delle imprese. Questo il tema al centro del tavolo che ha visto dialogare il Consiglio Direttivo del Gruppo dei Giovani Imprenditori di Confapi Matera e l’amministratore unico di Sviluppo Basilicata Raffaele Ricciuti. “Gli strumenti finanziari regionali promossi, per lo sviluppo e la competitività delle imprese lucane, da Sviluppo Basilicata – ha dichiarato il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori, Francesco Ramundo – rivestono un ruolo importante, soprattutto per un tessuto imprenditoriale duramente provato come il nostro. Abbiamo avuto modo di porre tra le priorità della nostra agenda, tra le altre, le iniziative a sostegno dell’accesso al credito, perché è necessario ridurre i vincoli imposti alle Pmi e i Fondi di Garanzia resi disponibili da Sviluppo Basilicata possono rappresentare un punto di partenza su cui ragionare.” Nel corso dell’incontro è stato evidenziato come il ruolo giocato da Sviluppo Basilicata nella creazione di start-up, e quindi gli spazio degli incubatori d’impresa messi a disposizione di potenziali imprenditrici e imprenditori e alle piccole e medie imprese, possa sostenere compiutamente le idee e i progetti dei giovani: “Il nostro mandato – ha sottolineato Claudia Nuzzaci, vice presidente vicario del Gruppo – è orientato alla rivalutazione e attuazione dei concetti chiave della cultura d’impresa. Per noi conta realizzare quel modo di fare impresa che punta all’innovazione, come idea e strumento, che diventa riferimento per gli altri. Dunque un modello vincente perché sfrutta il capitale intellettuale e lo mette al centro della politica aziendale.” Raffaele Ricciuti ha condiviso la progettualità di cui il Consiglio Direttivo del Gruppo dei Giovani Imprenditori di Confapi Matera si è fatto portavoce, sostenendone la vocazione al nuovo: “perché è importante avviare processi di cambiamento culturale che sono gli unici in grado di generare nuove prospettive.” “Come giovani imprenditori abbiamo intenzione di lavorare a una strategia comune di intenti che pianifichi interventi chiari sui quali impostare il rilancio della economia locale. Ogni parte – ha concluso il presidente dei Giovani - dovrà impegnarsi per garantire una partecipazione più attiva e determinante. C’è bisogno che Sviluppo Basilicata rafforzi i vari sistemi di incentivazione offerti ragionando insieme alle imprese, come abbiamo fatto oggi, per capire come calibrare al meglio occasioni importanti che non possono andare sprecate.”  
   
   
16 BORSE DI STUDIO A STUDENTI/ATLETI MERITEVOLI UMBRI  
 
Perugia, 11 marzo 2015 – "Impegno scolastico e sportivo sono i due aspetti che abbiamo voluto tenere insieme perché entrambi concorrono a comporre la qualità della persona": lo ha detto l´assessore regionale allo sport, Fabio Paparelli, consegnando stamani, a Palazzo Donini, 16 borse di studio da mille euro ciascuna ad altrettanti studenti meritevoli che si sono dimostrati anche veri e propri talenti dello sport umbro. "Attraverso il bando della Regione – ha detto Paparelli nel corso della cerimonia a cui ha partecipato il presidente del Coni regionale, Domenico Ignozza - abbiamo voluto sostenere gli studenti che si sono distinti per impegno e capacità, sia a scuola che nelle discipline sportive, convinti che la qualità della formazione educativa, in tutte le sue articolazioni, sia un importante viatico per affrontare il futuro. Lo spirito e il sacrificio che anima e ha animato l´attività di questi ragazzi corrisponde agli ideali e ai valori più nobili dello sport che nulla ha sottratto all´impegno per accrescere la propria formazione scolastica e culturale. Spesso – ha proseguito - l´immagine che ci viene rimandata dello sport è quella di uno strumento per guadagnare denaro e prestigio, indipendentemente dalle modalità con cui ci si afferma. Doping, scommesse clandestine, brogli sportivi, violenza, corruzione – ha dtto l´assessore - sono elementi che inquinano l´alto valore dello sport che è invece di partecipare e gareggiare nel rispetto delle regole, come testimoniano questi ragazzi con il loro comportamento". Nel ringraziare la commissione tecnica che ha selezionato le domande di ammissione al bando (composta da Coni regionale, Comitato italiano paralimpico regionale, rappresentati dell´Ufficio scolastico regionale per l´Umbria, e dell´Associazione stampa sportiva) Paparelli ha evidenziato "che seppure occorrerà metter mano alle legge regionale sullo sport, le borse di studio rimarranno come un appuntamento da ripetere annualmente. "Le risorse che vengono assegnate – ha spiegato sono infatti finalizzate ad incentivare la pratica sportiva agonistica giovanile accanto ad un efficace adempimento del percorso scolastico. Servono inoltre – ah concluso - ad alleviare l´onere economico che le famiglie sostengono anche per migliorare la formazione e specializzazione tecnico sportiva dei ragazzi. "Il Coni umbro non solo ha condiviso e sostenuto il progetto della Regione Umbria per l´assegnazione delle borse di studio agli studenti, atleti meritevoli ma, proprio perché convinto del valore di questa iniziativa, ha deciso di aggiungere alla somma stanziata dalla Regione un ulteriore contributo di 375 euro per ciascuno dei premiati, finalizzato all´acquisto di materiale sportivo – lo ha annunciato il presidente regionale Domenico Ignozza intervenendo alla cerimonia di premiazione. La collaborazione tra Regione e Coni Umbria – ha aggiunto – ha portato, soprattutto in questo ultimo anno, a risultati importanti per la crescita dello sport umbro. Il milione e 400 mila euro stanziati dalla Regione per l´impiantistica sportiva consentirà di realizzare, grazie al cofinanziamento degli enti locali, interventi per il doppio delle risorse finalizzati in particolare alla messa a norma degli impianti sportivi. Impianti che così avranno le carte in regola per ospitare manifestazioni nazionali ed internazionali. La posizione logistica dell´Umbria sul territorio nazionale – ha proseguito - e la presenza di tecnici e dirigenti capaci sono altri elementi che collocano la regione fra le rime in Italia per organizzazione di eventi sportivi. Il 2015 – ha poi annunciato il presidente del Coni regionale – sarà un anno ricco di appuntamenti importanti per l´Umbria che ospiterà campionati italiani assoluti, europei ed internazionali. Un calendario di eventi che Regione e Coni nazionale presenteranno nelle prossime settimane. Il 2015 – ha concluso – è anche l´anno in cui si darà attuazione al protocollo che verrà firmato tra Regione, Coni e Ufficio scolastico regionale, per promuovere l´attività motoria nella scuola primaria". A conclusione della cerimonia Caterina Piernera, responsabile educazione fisica dell´Ufficio scolastico regionale si è complimentata con i ragazzi "per la fatica e la serietà del loro impegno che ha consentito di raggiungere esiti positivi sia negli studi che nello sport. L´auspicio – ha detto – è che, al di là dei risultati legati alla carriera agonistica, l´amore per lo sport continui per tutta la vita". Elenco premiati. L´assegnazione delle borse di studio è avvenuta sulla base di due graduatorie relative, la prima, agli studenti/atleti di età fino ai 14 anni (scuola media) e la seconda dai 15 ai 18 anni (scuola secondaria di secondo grado). Per la prima graduatoria sono risultati assegnatari: 1) Abbati Giovanni, tiro con l´arco; 2) Tolomei Asia, canoa; 3) Marini Asia, softdart; 4) Giovannelli Vally, scherma; 5) Guarino Emma, scherma; 6) Mangoni Edoardo, danza Sportiva; 7) Guarino Miren, scherma; 8) Paliani Lavinia, equitazione. Per la seconda graduatoria, dai 15 ai 18 anni: 1) Verducci Diego, Mbx; 2) Crovari Chiara, scherma; 3) Renzini Giulia, atl. Leggera; 4) Calagreti Annalisa, judo; 5) Zucchini Davide, pattinaggio; 6) Mancini Massimo, judo; 7) Aoukaili Jassine Mohamed, nuoto; 8) Pasqui Michele, canoa.  
   
   
ARISTON RIPARTIRA’ CON UNA NUOVA SOCIETÀ. RIASSORBITI I LAVORATORI  
 
Trento, 11 marzo 2015 - I lavoratori Ariston non rimarranno senza lavoro. I 45 dipendenti ad oggi occupati nello stabilimento di via Brennero a Rovereto verranno infatti assunti da una nuova società costituita dalla stessa Ariston Thermo Spa e da Gayser Group Srl di Modena, di Marco e Gilberto Luppi. La new.Co si occuperà di assemblaggio, saldatura e smaltatura di semilavorati per la produzione di scaldabagni elettrici e a gas e riassorbirà i lavoratori che rischiavano di perdere l’occupazione dopo che Ariston ha annunciato la cessazione delle attività nello stabilimento roveretano a partire da giugno 2015. L’intesa, che impegna la nuova società al mantenimento degli attuali livelli occupazionali per almeno 5 anni, è il frutto di un’intensa attività coordinata dalla Provincia autonoma di Trento e resa possibile anche grazie alla proprietà pubblica del sito industriale, in capo a Trentino Sviluppo. L’accordo è stato presentato nel pomeriggio di oggi, lunedì 9 marzo, dal vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi, dal presidente di Trentino Sviluppo Flavio Tosi, da Walter Albè, direttore Technology & Industrial di Ariston Thermo Spa, e Luca Mezzopera, direttore Human Resources & Organization di Ariston Thermo Spa e da Marco e Gilberto Luppi, titolari della Gayser Group e promotori della nuova iniziativa. Il documento è sottoscritto anche dalle parti sociali rappresentate da Michele Guarda (Fiom–cgil) e Paolo Cagol (Fim–cisl). «Si tratta di un intervento in parte inedito – ha sottolineato il vicepresidente Alessandro Olivi – trattandosi di una sorta di attività sostitutiva preventiva. E’ inutile nasconderselo, avevamo capito da tempo che l’attività monoprodotto che Ariston portava avanti con sempre maggiore fatica nello stabilimento di Rovereto non poteva garantire alcun futuro». «Ora Ariston non smobilita, come sarebbe accaduto se avessimo lasciato andare le cose secondo il loro percorso naturale – continua Olivi - ma riconfigura la propria presenza in Trentino avendo trovato un partner affidabile disposto a spostare parte delle proprie produzioni da Modena a Rovereto e con il quale dare avvio ad una nuova sfida imprenditoriale. Si passerà infatti dalla produzione di scaldabagni a gas alla realizzazione di pezzi finiti e singoli componenti utilizzabili per una gamma più vasta di prodotti e quindi con un mercato potenzialmente più vasto e interessante. E questo consente di dare prospettive concrete ai lavoratori che hanno vissuto questo passaggio con grande senso di responsabilità». Si risolve così una situazione critica per i lavoratori occupati nello stabilimento Ariston di Rovereto, dopo che l’azienda aveva nei mesi scorsi comunicato la decisione di cessare l´attività, a partire dal 1 giugno 2015, trasferendo in altri stabilimenti del gruppo la produzione di scaldacqua a gas. Grazie al ruolo attivo svolto da Provincia autonoma di Trento e Trentino Sviluppo, Ariston e Gayser Group si impegnano a costituire entro il mese di marzo 2015 una new.Co con sede a Rovereto avente per oggetto sociale l’assemblaggio, la saldatura e la smaltatura di semilavorati e prodotti finiti per la produzione di scaldabagni elettrici e a gas. Entro il 1° dicembre 2015 è fissata la ripresa dell’attività produttiva svolta dalla new.Co, con il conseguente riassorbimento delle 45 unità attualmente impiegate, che nel frattempo, per il periodo di inattività, avranno accesso agli strumenti previsti dagli ammortizzatori sociali. Livelli occupazionali che dovranno essere mantenuti almeno per i primi cinque anni di attività. Per il riavvio delle attività produttive la nuova società prevede di acquistare attrezzature, macchinari e scorte per un ammontare complessivo di 3 milioni di euro, rendendosi inoltre disponibile a partecipare al "Programma Garanzia Giovani" della Provincia autonoma di Trento, ospitando quindi stage e percorsi formativi. Da parte sua Trentino Sviluppo, proprietaria dell’immobile, investirà 150 mila euro per lavori di adeguamento e ristrutturazione dello stabilimento, avendo al riguardo opportune garanzie da parte della nuova iniziativa imprenditoriale che si è impegnata ad un eventuale risarcimento di 200 mila euro in caso di cessazione dell’attività nei primi tre anni.  
   
   
AREA CRISI COMPLESSA TERNI E NARNI, PRESIDENTE MARINI A SEDUTA CONGIUNTA CONSIGLI COMUNALI: È LO STRUMENTO PER SOSTENERE RIPRESA  
 
Terni, 11 marzo 2015 – "Mettere al centro la ripartenza economica e lo sviluppo di un territorio colpito dalla crisi economica, anche nel cuore del proprio assetto industriale. E il riconoscimento di area di complessa per Terni e Narni dovrà rappresentare lo strumento attraverso il quale le istituzioni, sia locali che nazionali, ed anche il sistema economico nel suo complesso, dovranno sostenere insieme questo processo di ripresa economica". È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, anticipando i temi dell´intervento con cui si concluderà la seduta congiunta dei consigli comunali di Terni e Narni riuniti questo pomeriggio a Palazzo Spada con i sindaci Leopoldo Di Girolamo e Francesco De Rebotti e le giunte comunali sul tema dell´area di crisi complessa Terni-narni. "Come Regione – ha detto la presidente Marini - siamo impegnati a mettere a disposizione risorse aggiuntive derivanti dalla programmazione dei fondi comunitari, per ciò che riguarda azioni di politiche industriali, di efficienza energetica, interventi infrastrutturali sia materiali che immateriali, e per le politiche attive del lavoro per i dipendenti delle aziende dell´indotto Ast". "Sono tutte misure di grande importanza – ha aggiunto - che devono sostenere la ripresa economica e favorire anche investimenti da parte di nuove aziende. Tutte azioni che noi abbiamo messo in campo e che vorremmo fossero ricomprese nell´eventuale futuro accordo di programma con il Governo". "Riteniamo che il territorio che dovrà essere interessato – ha detto ancora la presidente Marini - debba comprendere, oltre all´area dei comuni di Terni e Narni, anche quelle di San Gemini e Stroncone".  
   
   
SOCIETÀ PARTECIPATE: LA GIUNTA DELLA SARDEGNA VARA DDL PER MAGGIOR TRASPARENZA E MINORE DISCREZIONALITÀ  
 
Cagliari, 11 Marzo 2015 - Maggiore trasparenza e minore discrezionalità nella gestione. Sono questi gli elementi principali che introduce il disegno di legge sulle società partecipate dalla Regione varato dalla Giunta Pigliaru. Il ddl nasce per disciplinare per la prima volta in modo organico la partecipazione della Regione e degli Enti ad essa collegati a spa o srl, società ancora numerose. La nuova legge si propone prima di tutto di fare pulizia di norme scollegate, spesso improprie, talvolta contraddittorie, che si sono accumulate nel corso degli anni. In questo modo si ottiene un approccio più aperto alla gestione delle partecipate, in cui è investito capitale pubblico, contribuendo così a dare maggiori garanzie di trasparenza. Una apertura resa necessaria anche dai numerosi interventi degli organi di controllo, a partire dalla Corte dei Conti. Il disegno di legge interviene anche sul tema degli amministratori, delle qualifiche necessarie per essere nominati, dei loro compensi, introducendo criteri rigorosi e regole chiare che riducono l´eccessiva discrezionalità nelle scelte. Il ddl presentato in Giunta dal presidente Francesco Pigliaru è frutto di un lavoro che ha coinvolto tutti gli assessorati che hanno rapporti con società partecipate, coordinato, appunto, dalla presidenza. Ora per diventare legge dovrà passare al vaglio del Consiglio regionale, che potrà contribuire a integrarlo e arricchirlo.  
   
   
FVG: RETI D´IMPRESA FONDAMENTALI PER COMPETITIVITA´  
 
Pordenone, 11 marzo 2015 - "Le reti di impresa sono un elemento imprescindibile della competitività del sistema economico". Secondo il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, intervenuto a Pordenone, a Palazzo Montereale Mantica, al convegno organizzato da Unioncamere Friuli Venezia Giulia su ´Contributi a favore di progetti di aggregazione in rete´, convocato per illustrare l´apertura del bando emanato dalla Regione, finalizzato a consentire alle aziende di accedere ai contributi comunitari, nazionali e regionali per le reti di impresa, la strutturazione del tessuto economico produttivo della nostra realtà, caratterizzato da tante piccole e medie imprese, e le attuali condizioni dei mercati inducono a sostenere l´imprescindibilità della collaborazione tra le aziende. Collaborazione, che si deve porre l´obiettivo di consentire alle aziende di fornire ai mercati prodotti competitivi con valore aggiunto, a vantaggio della redditività delle imprese, e di conseguenza dell´occupazione. Nel Friuli Venezia Giulia, come ha ricordato Bolzonello, è attiva una sessantina di reti di impresa, che coinvolgono 253 aziende. In Italia i contratti di rete di impresa sono complessivamente 1969, con quasi 9500 imprese coinvolte. Il sistema delle reti di impresa colloca la Regione al terzo posto in Italia per quanto concerne il rapporto tra le imprese esistenti e il numero di abitanti. Tuttavia, per il vicepresidente nella nostra realtà il cammino da percorrere è ancora notevole. Specialmente se si considerano le reti quali aggregazioni di imprese di eccellenza. Competitività, ha soggiunto Bolzonello, al momento attuale significa porre le nostre aziende nelle condizioni di rapportarsi correttamente con i mercati, e di essere in grado di poter concorrere per aggiudicarsi grandi commesse in Italia e all´estero in un momento in cui c´è sempre più la necessità di trovare nuovi mercati per far valere le potenzialità del nostro lavoro. La Regione, ha ricordato il vicepresidente nel concludere il suo intervento, favorisce le reti di impresa anche attraverso la recente legge conosciuta come Rilancimpresa e attraverso strumenti operativi come la Strategia Intelligente, il Piano regionale del turismo e il Programma di Sviluppo Rurale 2014 - 2020. L´incontro si è chiuso con interventi tecnici che hanno illustrato i tempi e le potenzialità dei bandi regionali per l´accesso al credito da parte delle imprese della Regione.  
   
   
AMBIENTE: PIEMONTE, IL MINISTRO GALLETTI ALL´EX AMIANTIFERA DI BALANGERO E ALL´IPCA DI CIRIE´  
 
Torino, 11 marzo 2015 - Mattinata in Piemonte per il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, in visita all’ex amiantifera di Balangero e agli stabilimenti dismessi dell’Ipca di Ciriè. I due siti piemontesi, passati alla storia per i gravi danni all’ambiente e alla salute arrecati da decenni di attività di estrazione di fibre di amianto sul territorio di Corio e Balangero, e dalla produzione di colori all’anilina nel comune di Ciriè, sono stati al centro dell’attenzione del ministro all’Ambiente, accompagnato in visita dall’assessore regionale Alberto Valmaggia e dalle autorità locali. È su Balangero che si è concentrata in particolar modo l’attenzione del ministro. Al sito dell’ex cava di amianto, dichiarato di interesse nazionale, sono stati da poco destinati circa 15 milioni di euro, per completare le operazioni di bonifica che vedranno attuati, presumibilmente nel corso dei prossimi cinque anni, gli interventi di messa in sicurezza sui macchinari inquinati dalle fibre di amianto, oggi di proprietà privata. “La visita del ministro Galletti riveste un’importanza fondamentale per la nostra regione e per l’impegno che l’assessorato che rappresento si è assunto nel liberare il territorio dall’inquinamento da amianto”, ha affermato l’assessore regionale Alberto Valmaggia. “La cava di Balangero è stato il più grande sito estrattivo d’Europa, e grazie a questo sopralluogo il ministro si è potuto rendere conto di quanto lavoro sia stato fatto in anni di bonifica del territorio, ma anche di quanto ancora rimanga da fare e dell’impegno che la Regione continua a garantire per restituire ai cittadini un territorio sicuro”, ha concluso Valmaggia. La visita è proseguita all’ex Ipca di Ciriè. In questo caso il sito, non essendo di interesse nazionale, non ha potuto godere del contributo dello Stato per le operazioni di bonifica che, tuttavia, sono in fase di conclusione. Rimane vivo l’impegno della Regione Piemonte nel portare a termine l’ultima parte di operazione di recupero ambientale in relazione alla falda idrica sotterranea, ancora compromessa. L’area è stata presentata al ministro come potenziale attrattiva per futuri investimenti di riqualificazione territoriale. Il Comune di Ciriè ha presentato alla delegazione ministeriale e regionale il progetto definitivo che vedrà assegnare una nuova destinazione d’uso, anche di tipo residenziale, all’area che ospita i capannoni un tempo luogo di produzione dei colori all’anilina. A tale riguardo è già stato fissato un prossimo incontro nella sede dell’assessorato all’Urbanistica della Regione, per proseguire nell’iter di approvazione del progetto. Oltre all’assessore Valmaggia, ad accompagnare la delegazione romana erano presenti la presidente della Commissione Ambiente del Consiglio regionale del Piemonte, Silvana Accostato, il sindaco di Balangero, Pier Domenico Bonino, e il sindaco di Ciriè, Francesco Brizio.  
   
   
FERRARA - SICUREZZA PRODOTTI: UNO SU DIECI NON È A NORMA  
 
 Ferrara, 11 marzo 2015 - Quattro i sequestri amministrativi effettuati e 797 i prodotti ritirati dal mercato nel solo 2014. Giocattoli, prodotti elettrici, abbigliamento e calzature, metalli preziosi ma anche le comuni bilance diffuse in tutti i negozi alimentari piuttosto che le luminarie natalizie. Oggetti di uso comune, che possono non soltanto essere “taroccati” ma anche costituire un potenziale pericolo per la salute piuttosto che per il portafoglio. E a Ferrara, un prodotto su dieci è fuori norma. La metà delle “insidie” rilevate si annida tra le apparecchiature elettriche, i giocattoli e le righe delle etichette di abbigliamento (in particolare per bambini), che spesso dichiarano composizioni mendaci a danno della buona fede dei consumatori. E’ quanto è emerso nel corso delle oltre 500 verifiche effettuate, nel 2014, dagli ispettori della Camera di commercio in stretta collaborazione con le Forze dell´ordine e le associazioni di categoria. “Una lezione che abbiamo imparato da questa crisi è che il mercato funziona soltanto se tutela gli imprenditori onesti, che operano nelle regole”, ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio di Ferrara. “Accanto ai nuovi standard finanziari globali di cui si discute, c’è anche un enorme bisogno di rafforzare il sistema di regole diffuse e garantire la loro corretta applicazione. La vocazione della Camere di commercio a presidiare il mercato – ha proseguito Govoni - assicurando il rispetto delle regole, si esprime su molti fronti: dal monitoraggio dei prezzi alla garanzia della sicurezza dei prodotti, dalla sorveglianza sulle clausole inique alla lotta alla contraffazione, dalla promozione degli strumenti di giustizia alternativa alla metrologia legale. Anche per questo, nel 2015, rafforzeremo il programma dei controlli su tutto il territorio provinciale. Ma servono più garanzie del rispetto della legalità e meno tolleranza per chi sta fuori dalle regole”. Attenzione, in particolare, ai Capi di abbigliamento per bambini: i vestiti per i più piccoli, che presentano cordoncini e lacci, in particolare quelli presenti nella zona del collo, devono rispettare rigide disposizioni normative comunitarie, per evitare che i più piccoli restino impigliati, ad esempio nelle biciclette o nelle porte. La Camera di Commercio ricorda che, ai sensi della norma tecnica Uni En 14682, nei vestiti per i bimbi da 0 a 7 anni non possono essere utilizzati laccetti, corde funzionali o corde decorative nei cappucci e nella zone del collo, al fine di prevenire rischi di strangolamento.  
   
   
SOLVAY, ASSESSORE ABRUZZO, SCRIVE AL MINISTRO DELL´AMBIENTE  
 
L´aquila, 11 marzo 2015 - La tempestiva convocazione di una conferenza di servizi per esaminare il progetto complessivo di bonifica e messa in sicurezza delle aree esterne e interne del sito Solvay. E´ la richiesta formale contenuta nella lettera inviata al Ministero dell´Ambiente dall´assessore regionale Mario Mazzocca. Come spiega Mazzocca, "l´approvazione del progetto è l´ultimo passaggio per dare inizio alle attività di messa in sicurezza e di bonifica e procedere quindi alla costruzione di un accordo di programma che consenta di avviare la reindustrializzazione del sito, come previsto dalla legge secondo la quale le opere di bonifica devono essere prioritariamente attuate sulle aree industriali e dismesse al fine di consentirne la reindustrializzazione. Speriamo che la.Nostra sollecitudine sia condivisa dal Ministero, visto che il commissario Goio ha assicurato che per la fine del mese il progetto sara´ pronto". La nota dell´assessore è stata sottoscritta anche dal sindaco di Bussi, Salvatore Lagatta.  
   
   
FUORISALONE, ALLA FABBRICA DEL VAPORE GIOVANI DESIGNER, ARTIGIANI E MAKERS 2.0 IDEE, PROGETTI E CREATIVITÀ SEMPRE PIÙ DA CONDIVIDERE E REALIZZARE INSIEME CON “SHARING DESIGN – GREEN UTOPIA” L’ESPOSIZIONE REALIZZATA DA MILANOMAKERS COL COMUNE DI MILANO E IL PATROCINIO DELL’ADI  
 
Milano, 11 marzo 2015 - Sarà la Fabbrica del Vapore il luogo migliore dove scoprire e confrontarsi con la creatività dei giovani designer, le soluzioni estrose degli auto produttori e le artigianalità dei makers 2.0. A presentare questa mattina il ricco programma di eventi e iniziative proposti dalla Fabbrica del Vapore in occasione del prossimo Fuorisalone dal 14 al 19 aprile, l ’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Moda e Design Cristina Tajani con Cesare Castelli, Presidente di Milano Makers e Arianna Fontana , Presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Milano, Monza Brianza . “Grazie alla collaborazione avviata in questi tre anni tra Amministrazione e operatori attivi all’interno della Fabbrica del vapore siamo riusciti a far sì che questa realtà diventasse un vero punto di riferimento del Fuori Salone, come Brera, Lambrate e Tortona. Ma non solo, oggi la sede di via Procaccini 4 è soprattutto il luogo da visitare per chi vuole conoscere nuovi linguaggi espressivi e giovani di talento”. Così l ’assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Moda e Design Cristina Tajani. Idee, progetti e creatività sempre più da condividere e realizzare insieme con “ Sharing Design – Green Utopia” l’esposizione realizzata da Milanomakers in coproduzione con il Comune di Milano e con il patrocinio dell’ Associazione per il disegno Industriale (Adi) in cui i giovani designer e autoproduttori provenienti da tutto il mondo (Europa, Asia, America Latina) si confronteranno dando vita a 7 grandi mostre allestite nella suggestiva Cattedrale della Fabbrica del Vapore sino all’8maggio . Mostre realizzate con il coordinamento generale di Cesare Castelli, Presidente di Milanomakers, c he tra i fondatori annovera importanti nomi del design italiano, quali Duilio Forte, Nuala Goodman, Alessandro Guerriero, Maria Christina Hamel, Francesco Mendini e Franco Raggi ,mentre sul piazzale esterno della Fabbrica ad accogliere i visitatori e gli appassionati di design sorgerà l’architettura vegetale Green Utopia, a cura di Maurizio Corrado . I 3.000 metri quadrati della Cattedrale per 5 giorni costituiranno l’innovativo hub creativo in cui Milano Makers reinterpreta il concetto di sharing economy intesa come condivisione dei mezzi per giungere all´affermazione della creatività dei singoli individui e resa possibile dal poter disporre di tecnologie a basso costo, come stampanti 3D e macchine a taglio laser, che guidate dalla sapienza degli artigiani e dall´uso di materiali innovativi permettono di ridefinire i criteri di progettazione dei beni di uso comune evitando la spersonalizzazione tipica della grande distribuzione. Sempre nei giorni del Fuorisalone design, creatività e artigianalità si declineranno anche al femminile grazie a “ Di donne & friend”, la collettiva del gruppo Donne Impresa di Confartigianato Milano, Monza Brianza. L’iniziativa, giunta alla sua V edizione, quest’anno si intitolerà Nuovo Catalogo Artigiano ponendosi in continuità nella fruttuosa collaborazione con apprezzati designer come: Laura Agnoletto, Dorina Camusso, Manolo De Giorgi, Marco Ferreri, Margherita Palli, Marco Romanelli che portato alla produzione e alla presentazione in anteprima di una serie di prototipi che diffondono il gusto italiano nel mondo attraverso le valigie dei turisti e dei visitatori di Expo2015 . Tra le novità l’apertura ad alcuni colleghi uomini, artigiani e designer, che hanno dimostrato la volontà di collaborare con le colleghe per giungere a un confronto e a una sintesi tra pensiero femminile e maschile. Spazio anche alle realtà già attive all’interno della Fabbrica con Posti Di Vista: Il paese delle Meraviglie ideato da Fdvlab – Associazione Laboratori Fabbrica del Vapore. Un percorso alla scoperta dei processi creativi e di nuovi modi di interpretare il design. Posti Di Vista giunge quest’anno alla su Xii edizione e si pone come laboratorio di ricerca e sperimentazione, luogo privilegiato per chi vuole approfondire e riflettere sulle varie implicazioni del fare design oggi: memoria e valore storico, interazione di competenze e saperi, progettazione partecipata, design sociale, autoproduzione, digital fabbrication. Mostre, luoghi, spettacoli ed incontri dedicati al mondo del design e della cultura, ideati in stretta connessione con università e importanti realtà internazionali, sviluppati da chi crede che la passione di indagare accenda la vita.  
   
   
LAVORO: REGIONE INCONTRA I RAPPRESENTANTI DEI SINDACATI CALABRESI  
 
Catanzaro, 11 marzo 2015 - Presieduto dal presidente della Regione Mario Oliverio, con la partecipazione dell’assessore regionale al Lavoro, Carlo Guccione e di alcuni dirigenti regionali, si è tenuto ieri mattina presso la sala-giunta di Palazzo Alemanni a Catanzaro l’atteso incontro sul lavoro annunciato nei giorni scorsi. Alla riunione erano presenti anche le delegazioni di Cgil, Cisl, Uil e Ugl guidate dai rispettivi segretari regionali Michele Gravano, Paolo Tramonti, Santo Biondo e Antonio Franco. “La mancanza di lavoro –ha detto Oliverio, introducendo i lavori- è uno degli indicatori più drammatici dell’emergenza sociale ed economica che vive la nostra regione e che può essere fronteggiata solo attraverso lo sforzo di tutti. Occorre quindi che, attraverso una forte concentrazione delle risorse esistenti, di provenienza comunitaria (Fse e Fesr), nazionale e regionale, e attraverso un forte coinvolgimento del partenariato sociale e di categoria, si costituisca un “Fondo straordinario per l’occupazione” e si proceda alla elaborazione di un “Piano strategico per l’occupazione”, che si ponga l’obiettivo di dar vita ad una iniziativa “shock” che incida in modo significativo sugli attuali indici della disoccupazione giovanile, che attraverso il fenomeno diffusissimo dei “Neet” (né lavoro né studio né formazione), e attraverso l’emigrazione intellettuale, sta dilapidando un capitale sociale di giovani, minando alla base ogni ipotesi di ripresa economico-sociale della Calabria”. A tal proposito, il presidente Oliverio ha sottolineato la necessità che si dia vita, al più presto, in Calabria, ad un vero e proprio “Patto per il lavoro” che preveda due livelli di attenzione: una strategia sul precariato calabrese e sugli strumenti di ammortizzatori sociali, finalizzata ad eliminare le condizioni strutturali del precariato ed a garantire la progressiva stabilizzazione produttiva del lavoro precario ed assistito; una serie di iniziative finalizzate alla creazione di nuove opportunità di occupazione e per la promozione di impresa”. L’assessore Guccione, dal canto suo, ha illustrato diverse azioni già in atto o alla studio dell’esecutivo regionale per affrontare la drammatica situazione occupazionale calabrese: la piena e immediata attuazione regionale del Programma nazionale “Garanzia Giovani”, l’attivazione di un Programma sostenuto e diffuso di incentivi per le Imprese a sostegno di nuove assunzioni stabili nelle diverse nuove forme contrattuali a tutele crescenti; l’attivazione del Fondo Unico per l’Occupazione e la Crescita, l’istituzione di un adeguato Fondo di garanzia fideiussoria per il sostegno al credito delle nuove Imprese giovanili, al fine di sostenere i progetti di sviluppo occupazionale che non sarebbero sostenibili con il credito bancario ordinario; azioni di “welkfare to work” per donne e soggetti svantaggiati; sostegno diffuso ai Progetti di “start-up” (anche minimi) di giovani, per lo sviluppo di idee imprenditoriali o di applicazioni informatico/telematiche o industriali/commerciali, connessi a processi di “spinn-off” accademici o scientifici e di ricerca, o ad attività di innovazione e sviluppo di potenzialità di nuovi mercati interni o esterni; sostegno diffuso alle esperienze di “spinn-off” accademici o scientifici e di ricerca con le Università calabresi e agli Istituti di ricerca o Poli di innovazione/Distretti tecnologici, attraverso lo strumento delle “borse-lavoro” o dei “vouchers formativi ed occupazionali” in modo da incentivare la permanenza dei quadri di alta specializzazione e ricercatori in Calabria ed evitare l’”emigrazione dei cervelli”; il lancio sperimentale di un Progetto di utilizzo di giovani disoccupati qualificati e incentivati, a seguito di un piano formativo adeguato, per la difesa idrogeologica e sismica del territorio o per la difesa dei beni culturali ed archeologici (sull’esempio del Parco archeologico di Sibari), e per la mappatura del territorio con l’aggiornamento della “carta dei rischi” georeferenziata, per garantire una soluzione integrata tra difesa del territorio ed opportunità di lavoro; il rilancio delle iniziative di emersione del lavoro irregolare, finalizzate a consolidare le opportunità di regolarizzazione del lavoro sommerso in prospettiva di stabilizzazione d’impiego, con una azione di sostegno alle imprese interessate e di incentivazione iniziale dei processi di stabilizzazione. “Parte importante di una strategia di un Piano per il Lavoro in Calabria –ha concluso Guccione- rimane, comunque, un prima sperimentazione di forme di Reddito Minimo di Cittadinanza a significative fasce di popolazione emarginata dal reddito e dalle opportunità di lavoro, da collegare a misure di politiche attive del lavoro obbligatorie per i soggetti incentivati (formazione professionale, orientamento, tirocini aziendali, inserimento lavorativo, autoimpiego ed autoimprenditorialità, servizio civile volontario), da finanziare con le risorse del Fse 2014/2020 e con risorse nazionali del Governo”. Al termine dell’incontro unanimi apprezzamenti sono stati espressi dai segretari regionali delle organizzazioni sindacali al metodo e al percorso individuati dal presidente Oliverio e dal suo esecutivo. Da tutti è stata auspicata la volontà di continuare a dialogare con questo metodo e su questa impostazione.