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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Giugno 2011
AGENDA DIGITALE: L’EUROPA INVESTE NELLA RICERCA FOTONICA PER ACCELERARE I COLLEGAMENTI A BANDA LARGA AD ALTA VELOCITÀ  
 
 Bruxelles, 29 giugno 2011 – Stiamo per assistere al varo di 13 progetti incentrati sulla ricerca fotonica nel campo delle reti a fibre ottiche ad alta velocità che si propongono di sviluppare tecnologie in grado di fornire un accesso domestico a internet superveloce, vale a dire superiore a 1 Gigabit/secondo. I progetti sono stati selezionati in modo congiunto, nel 2010, dalla Commissione europea e da Austria, Germania, Israele, Polonia e Regno Unito, che contribuiranno a finanziarli con un investimento totale di 22,3 milioni di euro. I progetti si svolgeranno nell’arco di due o tre anni. Fornire a tutti i cittadini europei un accesso veloce e superveloce a internet entro il 2020 e stimolare gli investimenti nella ricerca europea nel campo della tecnologia dell’informazione e della comunicazione costituiscono obiettivi chiave dell’Agenda digitale per l’Europa (cfr. Ip/10/581, Memo/10/199 e Memo/10/200). Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea responsabile dell’Agenda digitale, ha dichiarato: “Sono particolarmente lieta di assistere al decollo della ricerca nel campo di una tecnologia che consentirà di portare l’internet superveloce nelle case e nelle aziende di 500 milioni di Europei. Si tratta di una tecnologia che potrebbe rivestire un ruolo decisivo per fornire risposte alle esigenze dell’Europa in materia di banda larga per molti anni a venire.” Tutti i progetti si concentrano in particolare sul modo in cui i componenti (ricetrasmettitori, amplificatori e router) e i sistemi informatici potranno fornire agli abbonati una velocità di 1Gigabit/secondo e oltre e, contemporaneamente, ridurre i costi operativi per la banda larga superveloce. Il fine è dunque quello di sviluppare una tecnologia che consenta ai consumatori di ottenere un servizio più veloce senza costi aggiuntivi. La Commissione fornisce ai progetti un terzo dei finanziamenti mentre le agenzie nazionali coprono il resto del fabbisogno. Questo approccio comune consente ai paesi partecipanti di sviluppare molto più celermente delle reti ottiche a banda larga superveloci, in quanto lo sforzo congiunto genera una massa critica che permette un assorbimento più efficiente da parte del mercato. I tredici progetti di ricerca costituiscono l’iniziativa Piano+, uno dei progetti Era‑net+ del settimo programma quadro per la ricerca (7° Pq) della Commissione europea. Esempi di progetti - Il progetto Addonas si propone di ottenere una migliore qualità per le applicazioni video mobili e real-time, come quelle legate al cloud computing, attraverso l’ottimizzazione della tecnologia switching per i circuiti a banda larga superveloci. Ciò consentirebbe di inviare il traffico dati solo dove necessario, alleggerendo quindi gli intasamenti che incidono sul rendimento di un router. Contemporaneamente, questa tecnologia ridurrebbe di oltre il 50% il costo energetico totale per operatori e utenti. Onde consentire una trasmissione superveloce dei dati, il progetto Aloha mira ad aggiornare la capacità di trasmissione dei semiconduttori a banda larga (laser ottici). Scopo del progetto è migliorare il rendimento, portandolo a 10 Gigabit/secondo e oltre, e accelerare contemporaneamente la transizione verso l’assorbimento da parte del mercato di componenti laser più veloci. Il progetto Tucan si incentra sullo sviluppo di una tecnologia a basso costo per ricetrasmittenti che utilizzano laser sintonizzabili (cioè laser che operano su lunghezze d’onda variabili) in grado di raggiungere gli obiettivi desiderati in termini di costi di accesso alla rete, pur contemporaneamente mantenendo prestazioni di alto livello e riducendo il fabbisogno di energia. Le reti attuali sono state progettate per laser a lunghezza d’onda fissa, con livelli di costi inferiori a 10 euro per laser: si tratta però di laser non adatti a gestire volumi elevati di dati (da 1 a 10 Gigabits/secondo) per utente, come invece è necessario nel caso di reti ad accesso superveloce. Il progetto Sepianet si concentra sullo sviluppo di componenti, moduli e sottosistemi ottici destinati a futuri prodotti di accesso basati su tecnologia a circuiti stampati elettro-ottici embedded che ridurrebbero significativamente il consumo di energia e aumenterebbero, invece, l’efficienza energetica e la larghezza di banda: ciò è attualmente impossibile, perché i sistemi di accesso alla rete utilizzano cavi in rame. Contesto - La fotonica è una tecnologia strategica che ricopre un ruolo cruciale per l’innovazione in molti settori quali le comunicazioni (incluso l’accesso superveloce a internet), l’illuminazione e le applicazioni medicali. L’accesso superveloce a internet è sempre più importante in Europa, in quanto la domanda per servizi che richiedono grandi capacità di banda è in costante ascesa. I nuovi servizi per il tempo libero e per le imprese, ad esempio la televisione ad alta definizione o la televisione “3D”, i servizi per scaricare musica o video su smart phone e i servizi per videoconferenze, richiedono un accesso ad internet molto più veloce di quello oggi comunemente disponibile in Europa. Maggiori informazioni sui progetti di ricerca sono disponibili all’indirizzo: http://www.Pianoplus.eu/projects.html    
   
   
TECNOLOGIE ABILITANTI FONDAMENTALI (KETS), RISORSA CHIAVE PER LEADERSHIP TECNOLOGICA EUROPEA  
 
Bruxelles, 29 giugno 2011 - Un gruppo di esperti di alto livello istituito dalla Commissione europea ha definito ieri gli orientamenti per dare un vantaggio competitivo all´industria europea implementando le tecnologie industriali del futuro - le cosiddette tecnologie abilitanti fondamentali (Kets). Attraverso un approccio integrale alle Kets le principali conclusioni chiamano i decision makers ad adottare obiettivi politici radicali per far rimanere capacità e abilità specifiche in Europa. In particolare, il gruppo suggerisce che l´importanza vitale delle Kets si rifletta sia nella struttura dei finanziamenti del prossimo programma quadro per la ricerca e l´innovazione, che nelle priorità della futura politica regionale europea Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per Industria e l´imprenditorialità´, ha messo in guardia dal "rischio di perdita´ di competitività" qualora non si riesca a sfruttare al meglio le potenzialità delle sei seguenti Kets: la micro e la nano elettronica, i nuovi materiali, la biotecnologia industriale, la fotonica, le nanotecnologie e i nuovi processi produttivi. "L´innovazione in Europa dipende direttamente dallo sviluppo e crescita delle tecnologie abilitanti fondamentali. Occorre concentrare al meglio le nostre politiche per creare maggiori sinergie con gli strumenti a disposizione, solo così potremo aumentare le capacità dell´Europa in questo settore strategico. Sono convinto che le applicazioni delle Kets consentiranno all´Europa di creare più crescita e occupazione. Ritengo che l´impegno degli operatori privati​​ ad investire in Europa sarà un fattore decisivo di successo", ha dichiarato Antonio Tajani. La ricerca tecnologica e i progetti dimostrativi di prodotti dovrebbero rappresentare la massima priorità. Altre raccomandazioni prendono in considerazione la combinazione di meccanismi di finanziamento a livello comunitario e nazionale e una serie di azioni per migliorare le competenze tecnologiche in Europa. Per questo e´ importante sviluppare una politica della proprietà intellettuale basata sul concetto del "prima in Europa", oltre a un meccanismo di monitoraggio per analizzare gli sviluppi del mercato delle Kets. La Commissione approfondirà questi ed altri aspetti in una comunicazione ad hoc agli inizi del 2012. Contesto Kets, parte integrante dei prodotti avanzati innovativi - La maggior parte dei prodotti avanzati utilizzano combinazioni di Kets. Pensiamo ad esempio a un´auto elettrica. Essa è una combinazione di nuovi materiali nelle batterie, elementi di microelettronica per l´elettronica di potenza per ridurre il peso della vettura, la fotonica per l´illuminazione a basso consumo, le biotecnologie industriali per pneumatici a basso attrito e i nuovi processi produttivi per la produzione dei veicoli elettrici a un costo competitivo. Ciò vale anche per il telefono cellulare, che incorpora chip microelettronici per le comunicazioni, una fotocamera con la tecnologia fotonica, i nuovi materiali per gli attuali schermi tattili, e così via. Un recente strumento di prevenzione in tempo reale per l´influenza aviaria incorporava etichette biotecnologiche, chip microelettronici, laser di rilevamenti fotonici, e superfici ottimizzate nano tecnologiche per l´elaborazione fluidica. Il gruppo di esperti ad alto livello è stato lanciato il 13 luglio 2010 dai Vice-presidenti della Commissione europea Antonio Tajani e Neelie Kroes e dal Commissario Maire Geoghegan-quinn. Ad oggi il gruppo si è riunito tre volte.  
   
   
CONTINUA A CRESCERE LA NAVIGAZIONE DA MOBILE IN ITALIA GLI UTILIZZATORI DI SMARTPHONE HANNO SUPERATO I 20 MILIONI E IL SORPASSO SUI TELEFONI TRADIZIONALI È IMMINENTE  
 
Milano, 29 giugno 2011 – I dati Nielsen sull’utilizzo del Mobile in Italia nel primo trimestre del 2011 (dati mensili) rilevano una costante crescita del numero di individui che accedono ad internet dal proprio cellulare: 13 milioni a inizio 2011, il 34% in più rispetto allo stesso periodo del 2010 e oltre 5 milioni in più rispetto al primo trimestre 2009. Dalla rilevazione Nielsen appare evidente la correlazione tra la crescita degli accessi ad internet da cellulare e la crescente diffusione degli smartphone in Italia. I possessori di telefoni cellulari di ultima generazione hanno superato infatti i 20 milioni di individui, con una crescita del 52% rispetto allo stesso periodo del 2010. Il grafico sottostante evidenzia come, a questi tassi di crescita, il sorpasso degli smartphone sui telefoni tradizionali potrebbe avvenire entro la fine del 2011. “Nell’ultimo anno la diffusione di smartphone ha registrato un tasso di crescita senza precedenti: a inizio 2011 ci sono ben 7 milioni di possessori in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno” commenta Ombretta Capodaglio, Marketing & Communication Manager di Nielsen. “Interessante soprattutto notare che i nuovi utilizzatori di smartphone si distribuiscono anche in quelle fasce della popolazione tipicamente meno coinvolte e meno digitalizzate: crescono infatti le donne, che arrivano al 44% del totale (+5 punti percentuali) e aumenta l’età media dei possessori di smartphone, che passa dai 40,4 anni di inizio 2010 agli attuali 43,3 anni”. Per quanto riguarda i sistemi operativi più diffusi, Symbian di Nokia mantiene un’ampia leadership ma negli ultimi sei mesi registra un calo che lo porta al 68% di quota di mercato. L’apple iPhone Os continua a crescere (+29,6%) raggiungendo una quota dell’11%. Ma il fenomeno più interessante che si sta registrando è la fortissima crescita di Android Os, che vede più che triplicare la propria quota di mercato in 6 mesi, passando dall’1,8% al 7,4%. Perdono invece terreno Windows Mobile, in attesa degli effetti della partnership con Nokia, e Blackberry Os, che si attestano entrambi sotto il 5% di quota. Ma quali sono i fattori che influenzano maggiormente questi trend? Analizzando i driver per la scelta di uno smartphone, subito dopo gli elementi standard che guidano l’acquisto di qualsiasi cellulare (brand/precedente esperienza con il brand, prezzo e facilità di utilizzo) e che pesano per il 45% circa, troviamo gli elementi che tipicamente caratterizzano gli smartphone, come la connessione wi-fi, il sistema operativo, la dimensione e facilità di lettura del display oltre al fatto che sia touchscreen e le applicazioni disponibili. Questi fattori pesano per circa il 30% nella scelta dello smartphone, mentre il restante 25% è composto da elementi come la forma, il design, la fotocamera, la durata della batteria, la dimensione, etc. Analizzando invece la soddisfazione degli utenti troviamo una forte correlazione tra i trend di mercato e la soddisfazione relativa agli Application Store. Risulta infatti che le applicazioni disponibili sono il vero punto di forza di Android e il principale driver della grande crescita registrata negli ultimi sei mesi da questo sistema operativo. L’81% dei possessori è infatti molto soddisfatto dell’Android Market, contro il 70,5% di soddisfazione per l’Apple Store. Più basse le quote di Ovi (l’Application Store di Symbian) e di Blackberry, con il 45,5% e il 37,3% rispettivamente. L’utente di telefonia mobile si fa dunque sempre più evoluto, in particolare se in possesso di uno smartphone. Accede sempre più spesso a internet dal proprio cellulare, tanto che i navigatori da mobile su base mensile sono circa la metà di quelli che accedono da Pc (26,6 milioni ad Aprile 2011 secondo i dati Audiweb powered by Nielsen), e fa scelte molto precise in base a bisogni sempre più specifici: applicazioni prima di tutto e in generale l’acquisto di un device che permetta un accesso facile e veloce a tutti i contenuti.  
   
   
"CONTEMP PROJECT MIDTERM REVIEW CONSORTIUM CONFERENCE"  
 
Berlino, 29 giugno 2011- Il 27 e 28 giugno 2011 si terrà a Berlino, in Germania, un evento intitolato "Contemp project midterm review consortium conference" (Conferenza di revisione di medio termine del consorzio del progetto Contemp). A partire dal 2009, i ricercatori che lavorano al progetto Contemp ("Self-learning control of tool temperature in cutting processes"), finanziato nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq), hanno sviluppato controlli di processo basati sull´auto-apprendimento adattivo per stabilizzare le condizioni di lavorazione. I metodi di raffreddamento convenzionali si sono scoperti esposti a notevoli sfide ambientali e di sostenibilità. Il progetto segna lo sviluppo di una nuova generazione di utensili da taglio intelligenti ed ecologici per aiutare il settore manifatturiero europeo. Oltre a migliorare la precisione e la produttività delle parti, i controlli di processo basati sull´auto-apprendimento adattivo offerti da Contemp renderanno più economico il taglio di una più ampia gamma di materiali, riducendo al minimo l´usura degli utensili. Inoltre, significheranno una riduzione dei tempi di lavorazione e dei costi attraverso una riduzione dei tempi di produzione. La conferenza fornirà ai partecipanti una revisione del lavoro svolto fino ad oggi, confrontandolo con la descrizione originale del lavoro, le tappe e i risultati. Altri argomenti riguarderanno la diffusione del progetto in termini di situazione di mercato, prospettive, quadro politico e piano di attuazione tecnologica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Contemp.org/index.php?id=4    
   
   
PROGETTO INTERNAZIONALE INTERUNIVERSITARIO TRA ITALIA E ROMANIA ANALISI E RICOSTRUZIONE DEGLI INCIDENTI STRADALI  
 
Pavia, 29 giugno 2011 - Si è concluso il 17 giugno il primo ciclo della Scuola estiva 2011 per la formazione di esperti in analisi e ricostruzione degli incidenti stradali, progetto internazionale interuniversitario tra Italia e Romania. Ancora una volta promotore del progetto il Cirss (Centro Interdipartimentale di Studi e Ricerche sulla Sicurezza Stradale), diretto dalla Prof.ssa Cristina Montomoli, con sede a Pavia presso il Dipartimento di Scienze Sanitarie Applicate e Psicocomportamentali. Il progetto, finanziato dal Miur all’interno del bando Cooperlink, riguarda un percorso formativo che vuole fornire ai partecipanti romeni e italiani competenze in incidentologia al fine di operare nel campo dei servizi sanitari e sociali, delle amministrazioni, della libera professione, delle assicurazioni, delle forze dell’ordine, dell’industria. Il corso si articola in moduli con struttura seminariale a partecipazione attiva e costante degli studenti che comprendono sia formazione teorica che formazione pratica. Una settimana è stata dedicata al corso di lingua italiana per gli studenti romeni. I formatori sono gli specialisti e i collaboratori del Cirss dell’Università degli Studi di Pavia (dott.Ssa Paola Borrelli, dot.Ssa Anna Morandi, dott.Ssa Chiara Orsi, dott.Ssa Ioana Popa, , Ing. Mattia Sillo, Avv. Antonietta Stendardo) e della West University di Timisoara (prof.Ssa . Ana Muntean e dott.Ssa Mihaela Tomita). I discenti hanno avuto modo di fare attività pratica attraverso la simulazione di un incidente presso l’Asc Quattro Ruote ( www.Pista-asc.it/ ) di Vairano (Pv) coadiuvati dall’Ing. Cristiano Resta e dal Dott. Marcello Tomaselli. Gli argomenti trattati hanno suscitato notevole interesse e numerosi sono stati gli spunti per gli studenti per operare una comparazione tra Italia e Romania in merito alla epidemiologia, legislazione e analisi degli incidenti stradali. La scuola riprende a settembre per il secondo ciclo e l’assegnazione dei diplomi. Il risultato che si attende la messa a punto di un percorso formativo universitario per esperti tecnici dell’incidentalità in Italia e Romania per un miglioramento dei sistemi di sicurezza, di prevenzione e riduzione dei costi sociali e sanitari legati agli incidenti stradali.  
   
   
SCELTA LA TOSCANA PER L’ALTA FORMAZIONE UNIVERSITARIA. E ROSSI COMMENTA: “CAPACI DI ATTRARRE INVESTIMENTI”  
 
Firenze, 29 giugno 2011 – Perché in Toscana e non altrove? “Per la gentilezza e l’accoglienza calorosa delle istituzioni, per la bellezza dei luoghi anche, ma soprattutto per l’alta qualità della formazione universitaria e della ricerca che la Toscana può vantare”. Il direttore della giapponese Yanmar Hiroshi Kanda spiega perchè l’azienda che produce motori e macchinari per l’agricoltura e le costruzioni ha scelto di aprire a Firenze il proprio centro di ricerca in Europa, il terzo nel mondo. E sono tre buoni motivi che lasciano davvero ben sperare per il futuro. “I conti si fanno alla fine – prende le misure il presidente della Toscana, Enrico Rossi – Ma la scelta della Yanmar dimostra che esistono potenzialità importanti e spazi per il futuro nella nostra regione: anche per i giovani”. Il centro inaugurato oggi apre infatti con sei ingegneri assunti. Ma nel giro dei prossimi anni, ha spiegato l’azienda, potrebbero diventare venti. Si occuperanno di motori diesel, ma anche di rinnovabili e design dei macchinari agricoli. La Toscana insomma può essere ancora terra capace di attrarre investimenti. “Abbiamo partecipato ad una selezione internazionale agguerrita” ricorda il presidente Rossi. Una selezione che è iniziata due anni fa, ma che è entrata nel vivo l’anno scorso. “Abbiamo gareggiato con Parigi – prosegue sempre il presidente della Regione -, con la Westfalia e la Sassonia in Germania, con Vienna in Austria e con la Cecoslovacchia. Ma alla fine i giapponesi hanno scelto Firenze e la Toscana. Abbiamo tre vantaggi: un territorio dove si vive bene, una grande capacità e qualità manifatturiera, un alto profilo formativo. E su questi tre aspetti dobbiamo puntare”. Lavorando magari in squadra. Per Giuseppe Arcucci, direttore della ‘business unit’ ed attrazione degli investimenti di Invitalia, è infatti questa la carta vincente. Almeno lo è stata nei rapporti con la Yanmar e lo sottolinea durante la conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze in cui stamani è stato presentato il nuovo centro di ricerca poi inaugurato nel pomeriggio. Per Andreina Guerrieri, direttore dell’ufficio dell’Istituto per il commercio estero a Firenze, a favore hanno giocato anche i rapporti commerciali consolidati tra Giappone e Italia. I giapponesi si aspettano molto da questo progetto. “Porterà buoni frutti – dice il direttore Kanda – e non solo all’azienda ma anche alla ricerca in Toscana”. “Collaboreremo con tutte le università della regione” spiegano il neo presidente del centro Shiji Shiokazi e il capo della ricerca dell’intero gruppo, Minoru Okubo. “La nostra regione e Firenze hanno una tradizione secolare di contatti internazionali e di apertura al mondo e questa caratteristica sarà ancora più rafforzata da questo importante accordo” annota Rossi. “E’ il primo investimento che presentiamo da quando abbiamo creato in Regione uno speciale ufficio per l’attrazione degli investimenti – conclude– Qualche settimana fa Eli Lilly ha annunciato un altro investimento di 82 milioni di euro, destinato a raddoppiare la produzione di insuline nello stabilimento toscano. Lavoriamo perché altri accordi del genere possano maturare: velocemente”.  
   
   
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE, L´ASSEMBLEA LEGISLATIVA APPROVA LA LEGGE SUL NUOVO SISTEMA REGIONALE. L´EMILIA-ROMAGNA CONTINUA AD INVESTIRE SULLA SCUOLA E SULLA FORMAZIONE  
 
Bologna, 29 giugno 2011 – L’assemblea legislativa ha esaminato e approvato questa mattina la proposta di legge della Giunta che realizza il nuovo sistema regionale dell’Istruzione e Formazione professionale, presentato dall’assessore regionale alla Scuola e Formazione Patrizio Bianchi. "La nostra Regione continua ad investire sulla scuola e sulla formazione - ha spiegato in conferenza stampa l´assessore Bianchi - Con la legge approvata oggi, dal prossimo anno scolastico in Emilia-romagna avremo un nuovo sistema che prevede che i centri di formazione professionale e le scuole di istruzione professionale lavorino insieme per dare ai ragazzi un percorso triennale. Il primo anno sarà nella scuola, e poi ognuno avrà la possibilità di scegliere di continuare nello stesso istituto professionale o di passare nella formazione, con un percorso più orientato al lavoro". "Questo progetto di legge ha avuto un lungo cammino - ha spiegato Giuseppe Pagani, presidente della Commissione Scuola e Formazione dell´Assemblea legislativa - un percorso fortemente partecipato e che ha avuto la condivisione di tutte le parti sociali, delle scuole e degli enti di formazione professionale". Un percorso unitario tra istruzione e formazione, quindi, che raccorda i percorsi degli Istituti professionali e della Formazione professionale rendendoli equivalenti e complementari, e capaci di intrecciare i bisogni formativi dei ragazzi e le necessità del mercato del lavoro. Un sistema, su cui la Regione investe 55 milioni di euro all’anno, che mira a valorizzare la cultura del lavoro e ad assicurare il successo scolastico di tutti i giovani, in particolare nel delicato momento di passaggio dalla scuola media alla scuola superiore. La sfida è prevenire, e in ogni caso ridurre, la dispersione scolastica e l’abbandono, realizzando percorsi flessibili e personalizzati, che possano rimotivare, rafforzare le competenze di base e orientare i ragazzi, anche con percorsi scolastici frammentati, affinché non ci siano giovani in Emilia-romagna che debbano scontare l’insuccesso scolastico. Dall’anno scolastico 2011-2012 gli studenti diplomati alla scuola secondaria di primo grado potranno iscriversi a un percorso quinquennale di istruzione secondaria superiore - liceale, tecnica o professionale - oppure ad un percorso unitario di istruzione e formazione professionale di tre anni. I soggetti che gestiranno i percorsi triennali a qualifica saranno gli Istituti Professionali che hanno scelto il regime di sussidiarietà e gli Enti di formazione professionale accreditati, che dovranno progettare in modo unitario i percorsi. L’obiettivo è quello di garantire il successo formativo per tutti i ragazzi, e dunque la presa in carico di tutte le specifiche necessità degli studenti che si possono presentare fin dal primo anno. Il nuovo sistema è inserito all’interno della strategia di Europa 2020, una strategia inclusiva fondata sull’investimento sulle persone. Le competenze che i giovani potranno acquisire nel triennio corrispondono alle figure nazionali correlate al Sistema Regionale delle Qualifiche, e riconosciute dal Sistema europeo delle qualifiche. Sarà inoltre garantito il raccordo fra il sistema nazionale di istruzione e il sistema formazione professionale regionale, per consentire il passaggio degli studenti da un percorso all’altro. In prospettiva, la Regione sta pensando di realizzare anche un quarto anno, dopo i primi tre, che consentirebbe ai ragazzi di rientrare nel percorso quinquennale di istruzione secondaria superiore e arrivare al diploma di maturità frequentando il quinto anno integrativo. Il nuovo sistema dell’Emilia-romagna, nel cui percorso di preparazione e realizzazione sono state coinvolte le parti sociali, gli enti locali e le autonomie scolastiche e formative, si è resa possibile in un quadro normativo che si è evoluto negli ultimi anni. A partire dal 2005, quando il decreto legislativo 226 ha attribuito competenza esclusiva alle Regioni in materia di istruzione e formazione professionale, per continuare con le linee guida del 2007, fino all’accordo dell’aprile scorso tra il Ministero e le Regioni che ha istituito le 21 figure professionali nazionali. Con Dpr 87/2010 e il riordino degli Istituti Professionali, si è dato vita a livello nazionale ai percorsi quinquennali anche per l’Istruzione professionale, mentre fino ad oggi gli Istituti professionali rilasciavano una qualifica già al termine del terzo anno. Il sistema dell’istruzione e formazione professionale in Emilia-romagna In Emilia-romagna nell’anno scolastico 2010-2011 sono 38.649 gli studenti impegnati nell´istruzione professionale, il 23,62% del totale dei ragazzi frequentanti la scuola superiore in regione. Sono circa 6 mila i giovani che frequentano la formazione professionale. Sono 75 gli istituti professionali e 55 gli enti di formazione accreditati per l’obbligo di istruzione. L’emilia-romagna è la prima regione in Italia per il numero di studenti che frequentano gli istituti tecnici e i professionali (61%).  
   
   
SEGRATE, PIANO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO: UNANIMITÀ E PLAUSO DEL CONSIGLIO COMUNALE OLTRE UN MILIONE E MEZZO DI EURO PER SOSTENERE LE SCUOLE DEL TERRITORIO  
 
Segrate, 29 giugno 2011 - All’indomani dell’approvazione all’unanimità del “Piano per il diritto allo studio 2011/2012” da parte del Consiglio comunale, con il plauso anche da parte della minoranza, l’assessore alla Scuola Guido Pedroni esprime profonda soddisfazione: “Il Comune di Segrate – commenta – attraverso questo fondamentale documento programmatico intende confermare l’impegno a sostenere le scuole e le famiglie sia per agevolare il diritto allo studio sia per arricchire la qualità dei percorsi e degli strumenti formativi per i giovani”. “L’amministrazione - aggiunge Pedroni - continua a garantire gli elevati standard qualitativi e quantitativi raggiunti negli ultimi anni sia finanziando i progetti scolastici proposti dalle scuole sia con interventi diretti, in particolare nell’area della prevenzione delle tossicodipendenze, dell’educazione all’affettività, dell’educazione alla legalità, dell’informatica, della lingua straniera e dell’educazione ambientale”. Un impegno considerevole: per l´anno scolastico 2011/12 il Comune investirà infatti circa 1.400.000 euro per l´erogazione di contributi alle scuole e alle famiglie e l´acquisto di beni e servizi. Cifra già ragguardevole, ma destinata a crescere ulteriormente se vi si aggiungono gli importi stanziati per gli interventi specifici sull´handicap, la manutenzione e riqualificazione degli edifici, il trasporto scolastico, i progetti di educazione ambientale e alla lettura. Per la prima volta, l´approvazione è stata anticipata al mese di giugno, azione che consentirà di procedere subito con la programmazione di tutti gli interventi, dando modo alle scuole di partire a settembre “con il piede giusto”. Tre le aree di intervento previste dal documento di programmazione: 1. Favorire L’accesso E La Frequenza - - In questo ambito, per quanto concerne il trasporto degli alunni, anche per il prossimo anno l’Amministrazione Comunale organizzerà i servizi di trasporto scolastico presso le scuole primarie e secondarie del territorio e di alcuni comuni limitrofi tramite servizi di linea, tenendo conto delle richieste pervenute dalle famiglie. In relazione al budget disponibile, il Comune continuerà a garantire il trasporto degli alunni diversamente abili e di quanti frequenteranno il corso di nuoto nella piscina comunale o altre iniziative culturali e sportive nei centri del territorio. Per promuovere la mobilità dolce, continuerà a essere attivo Piedibus, servizio che accompagna gli alunni a scuola a piedi. Le linee attualmente sono 6 e raggiungono cinque scuole primarie del Comune; per l’anno a venire, è stata offerta ai genitori la possibilità di indicare un’eventuale nuova linea di cui si valuterà l’attuazione. Per incentivare l’uso della bicicletta servendosi dei percorsi ciclabili del territorio, sono state posizionate in particolare in prossimità dei plessi scolastici circa 200 rastrelliere e una decina di pensiline per il parcheggio delle due ruote. - Nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado proseguirà l’impegno dell’Amministrazione in materia di assistenza e attività di sostegno agli alunni diversamente abili, per facilitarli nell’apprendimento e nell’integrazione. Ciò prevede anche un contributo sulle spese di trasporto da e verso le rispettive scuole “speciali”, al fine di contenere la spesa sostenuta dalle famiglie. Per la prevenzione del disagio minorile, saranno realizzati progetti personalizzati o a sostegno delle intere classi. - Anche in tema di refezione scolastica, continueranno a essere mantenuti gli standard di qualità del servizio, in collaborazione costante con la Commissione Mensa e in conformità con le indicazioni di Asl e Regione Lombardia su Nutrizione, Educazione alla Salute e controlli. Il monitoraggio della qualità e la progettazione di interventi migliorativi saranno condivisi con i genitori della Commissione Mensa, il personale scolastico, tecnologi alimentari e Asl. I costi prevedono quote graduate fino alla gratuità secondo le fasce di reddito di appartenenza e sconti per chi ha uno o più figli iscritti al servizio. - Il Comune provvederà anche per il 2011-2012 a fornire gratuitamente i libri di testo per la scuola primaria e assegnerà contributi in denaro agli alunni in difficoltà economiche delle scuole secondarie di 1° grado e delle prime due classi delle superiori, in aggiunta ai vaucher assegnati dalla Regione Lombardia nell’ambito degli interventi previsti con Dote Scuola. Favorire La Qualita’ Del Sistema Educativo - Il Comune continuerà a proporsi alle Istituzioni Scolastiche e ai cittadini come attore principale di una politica educativa orientata all’accrescimento qualitativo e quantitativo delle opportunità formative, oltre che quale garante del funzionamento delle strutture scolastiche. Sulla base delle richieste provenienti dalle scuole, dei risultati conseguiti per i progetti realizzati nel corso del precedente anno scolastico, nonché delle specifiche linee d’indirizzo espresse nel Piano in risposta alle esigenze emerse dalle famiglie segratesi, per il 2011/2012 avranno priorità i progetti rientranti nelle aree della prevenzione delle tossicodipendenze, dell’educazione all’affettività, dell’educazione alla legalità, dell’informatica e della lingua straniera. Oltre ai finanziamenti per progetti specifici, alle Istituzioni Scolastiche saranno erogati contributi a pioggia, finalizzati a sostenere il funzionamento didattico e amministrativo delle scuole; parte di tali contributi sarà espressamente finalizzata a contenere i costi a carico delle famiglie per le uscite didattiche. Per quanto concerne i servizi di integrazione dell’attività didattica statale, nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie, accogliendo le richieste dei genitori che lavorano, il Comune garantirà l’offerta di servizi di prolungamento scolastico pomeridiano. Nelle scuole primarie sarà disponibile anche il servizio di prescuola. Si studierà inoltre l’ipotesi di realizzare un camp invernale e primaverile tenendo conto delle esigenze delle famiglie che emergeranno dal sondaggio online in corso a questo proposito. Nelle scuole primarie, l’Amministrazione continuerà ad assicurare il sostegno finanziario e organizzativo per la realizzazione di attività psicomotorie, proponendo anche progetti sportivi specifici. Nelle scuole secondarie di 1° grado, per educare sin da piccoli ai principi della partecipazione e ai valori della società civile e della democrazia, continuerà a essere proposta l’istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi; agli studenti di Iii media verranno donati copia della Costituzione Italiana e il Tricolore in occasione delle celebrazioni del 2 Giugno. Particolare attenzione continuerà a essere rivolta al merito: borse di studio premieranno gli studenti licenziati con il massimo dei voti. Per contrastare la dispersione e aiutare le famiglie nella scelta dell’offerta formativa superiore meglio rispondente alle aspettative dei ragazzi, sarà organizzata una giornata di orientamento scolastico in collaborazione con le Istituzioni Scolastiche di Segrate e i più qualificati Istituti Superiori dell’area Est milanese. In tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado si svolgeranno corsi e attività di educazione alimentare, laboratori teatrali, educazione ambientale, educazione alla lettura, in collaborazione con la biblioteca comunale, con progetti diversificati per fasce d’età. Saranno messi a disposizione idonei supporti per aiutare le scuole, i bambini e le famiglie a superare le difficoltà causate dalla dislessia. Si terranno inoltre lezioni di sicurezza con la Protezione Civile, di educazione stradale, con il supporto degli agenti della Polizia Locale, e di storia del territorio, attraverso visite guidate al Museo cittadino di Cascina Ovi. Alle superiori, in accordo con Pioltello, si continuerà a finanziare il servizio di consulenza psicologica per le scuole che hanno sede nel Comune dato il considerevole numero di studenti segratesi che le frequentano. Premi per gli studenti brillanti e stage formativi nelle aziende locali per facilitare il collegamento scuola/lavoro completeranno gli interventi del Comune. 3. Migliorare L’efficienza Organizzativa Del Sistema Educativo - Il Comune continuerà a operare in sinergia con le istituzioni scolastiche per una sempre migliore organizzazione ed efficienza dei servizi. A questo proposito, l’assessore Pedroni ha tenuto a ringraziare pubblicamente i Dirigenti Scolastici intervenuti alla seduta di approvazione del Piano per il Diritto allo Studio per l’eccellente lavoro svolto insieme.  
   
   
BOLZANO: MODIFICATI I CRITERI PER IL RIMBORSO DELLE TASSE UNIVERSITARIE  
 
Bolzano, 29 giugno 2011 - A partire dall´anno accademico 2011/2012 cambiano i criteri per il rimborso agli studenti delle tasse universitarie: lo ha deciso il 27 giugno la Giunta provinciale. La novità principale: la Provincia interviene in futuro solo se lo studente ha presentato la domanda di rimborso preventivamente all´ateneo e se questa non è stata accolta o comunque accolta solo parzialmente. Secondo i criteri aggiornati dalla Giunta provinciale, hanno diritto al rimborso dei contributi uni­versitari gli studen­ti iscritti in un’università in Italia o nei Paesi dell’area culturale tedesca. Ulteriore requisito per il rimborso delle tasse universitarie a studenti frequentanti università italiane è che presentino o abbiano presentato domanda per l’esonero o il rimborso nell’universitá competente: solo se questa domanda non viene ammessa o se l’esonero o il rimborso avvengono solo parzialmente, i contributi vengono rimborsati dalla Provincia secondo la legge provinciale del 2004. Sempre secondo i nuovi criteri, in vigore dall´anno accademico 2011/2012, gli studenti esonerati totalmen­te dai contributi universitari non hanno diritto al relativo rimborso. Inoltre non vengono rimborsati dalla Provincia i contributi universitari restituiti in toto agli studenti da parte della rispettiva università o di altri enti. La domanda per il rimborso dei contributi universitari deve esse­re presentata, insieme con quella per la con­cessione di una borsa di studio per il relativo anno accademico, alla Provincia, Ufficio per il Diritto allo studio universitario, università e ricerca scientifica, via Andreas Hofer 18, 39100 Bolzano.  
   
   
XXI GIORNATA DEL LAUREATO  
 
 Pavia, 29 giugno 2011 - Sabato 2 luglio, alle ore 19, presso il Cortile Teresiano dell´Università di Pavia si terrà la ventunesima edizione della Giornata del Laureato, la cerimonia in cui la Comunità accademica di Pavia, riprendendo la tradizione dei college americani e inglesi, consegna il diploma di laurea e festeggia i migliori neo-laureati dell’ultimo anno accademico. Una tradizione avviata nel 1991 con l’intento di rafforzare il senso di appartenenza dei laureati pavesi all’Alma Ticinensis Universitas e all’Associazione Alunni. Ospite d´onore, il Presidente dell´Associazione laureati, dott. Beppe Severgnini. Programma - I laureati con lode dell’anno accademico 2009-2010 riceveranno il diploma di Laurea; la consegna avverrà seguendo l’ordine di istituzione delle Facoltà dell’Università di Pavia: Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Medicina e Chirurgia, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Scienze Politiche, Farmacia, Economia, Ingegneria, Musicologia, e Corsi di Laurea Interfacoltà. La Giornata del Laureato si concluderà con la consegna dei Premi speciali, l’uscita del Corteo accademico, accompagnato dal Gaudeamus igitur eseguito dal Coro della Facoltà di Musicologia (con sede a Cremona) e il brindisi nei cortili dell’Università. Ore 19.00: Benvenuto del Magnifico Rettore Prof. Angiolino Stella; “Tutte le occasioni di un porto”. Chi si laurea non arriva: parte. Dr. Beppe Severgnini, giornalista e scrittore; Consegna dei Diplomi ai Laureati con Lode; Consegna dei Premi ai migliori Laureati di ogni Facoltà offerti da Ubi - Banca Popolare Commercio e Industria; Consegna dei Premi speciali; “Gaudeamus igitur” del Coro della Facoltà di Musicologia ore 21.00; Rinfresco.  
   
   
UN PROGETTO REGIONALE CONTRO LA CULTURA DELLA ’NDRANGHETA  
 
Catanzaro, 29 giugno 2011- L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, commentando il protocollo d’intesa sottoscritto tra la Regione Calabria, l’Ufficio Scolastico Regionale e il Museo della ’ndrangheta di Reggio Calabria, ha sottolineato che “per combattere la ‘ndrangheta occorre una rivoluzione culturale, che parta dalle istituzioni e sia accompagnata dal basso da tutta la società civile”. L’attuazione del progetto prevede la realizzazione di iniziative congiunte di sensibilizzazione sul fenomeno mafioso e, in particolare, un percorso di approfondimento sulla storia della ’ndrangheta che ha come obiettivo la demolizione del mito e dei falsi valori mafiosi presso i giovani. Tale iniziativa si aggiunge al recente protocollo d’intesa approvato tra il Ministro Mariastella Gelmini e il Presidente Giuseppe Scopelliti che prevede l´impiego dei precari per l’aumento del tempo scuola nei Comuni ad alta densità mafiosa, e al più ampio programma di promozione della cultura della legalità che la Giunta Regionale sta promuovendo. Caligiuri ha, inoltre, ricordato che verrà anche attuato l´accordo “Più scuola meno mafia” sull´utilizzo a fini scolastici e culturali dei beni confiscati alla criminalità.  
   
   
AMBIENTE: NASCONO 7 NUOVI CENTRI DI EDUCAZIONE IN TUTTO SONO 43. REGIONE ABRUZZO SENSIBILE TUTELA E PROMOZIONE  
 
L´aquila, 29 giugno 2011 - Si amplia e rafforza la rete regionale dei Centri di educazione ambientale regolamentata dalla L.r. 122/99. La Giunta regionale d´Abruzzo, su proposta dell´assessore Gianfranco Giuliante, ha infatti riconosciuto sette nuovi Cea, su quindici richiedenti, come di interesse regionale; dalla prossima programmazione saranno protagonisti delle attività proposte dalla Regione. Le strutture riconosciute, rispondenti pienamente ai criteri previsti dalla normativa di settore, sono il "Centro di educazione al paesaggio Torre del Cornone" di Fontecchio (L´aquila); il Centro di educazione ambientale "Ortonammare" del Comune di Ortona (Chieti); il Centro comunale di educazione, tutela, ricerca e documentazione ambientale del comune di Notaresco (Teramo); l´Associazione interpreti naturalistici onlus per il "Museo del fiore" di Barisciano (L´aquila); il Centro di educazione ambientale "Monte Genzana Alto Gizio" del Comune di Pettorano sul Gizio (L´aquila); il Centro di visita del giardino botanico "D.brescia" di Sant´eufemia a Majella (Pescara); il Centro Ape d´Abruzzo di Scerni (Chieti). "Il riconoscimento di queste nuove strutture - spiega l´assessore Giuliante - è una chiara indicazione su come la Regione Abruzzo punti a valorizzare anche questo settore che raccoglie sempre maggiori consensi da parte delle scuole e che mette in campo professionalità e progetti atti ad educare le nuove generazioni a una maggiore conoscenza dell´ambiente e di ciò che ci circonda". Allo scopo di mantenere alta la qualità del servizio offerto dalla rete regionale di educazione ambientale, e a seguito del costante monitoraggio sulle strutture e sulle attività realizzate dai Cea già riconosciuti, sempre su proposta di Giuliante, la Giunta regionale ha deliberato anche la revoca del riconoscimento a due Centri di educazione ambientale che, nel corso degli ultimi anni, hanno perso il possesso dei requisiti minimi previsti per il mantenimento del riconoscimento. Oggi, quindi, la rete regionale di educazione ambientale è composta da quarantatre Cea che, pur essendo tutti accomunati dalla vocazione ambientale e dalla propensione alla comunicazione/sensibilizzazione, sono caratterizzati da eterogenee esperienze, attitudini e professionalità. Per maggiori informazioni circa l´educazione ambientale in Abruzzo: www.Regione.abruzzo.it/xinfea - infea@regione.Abruzzo.it  
   
   
UN PROGETTO SUL TEMPO DI REGIONE E UNIVERSITÀ ARTI LONDRA OBIETTIVO: LA REALIZZAZIONE DI QUATTRO EVENTI SUL CAMBIAMENTO CLIMATICO E L’AMBIENTE  
 
 Potenza, 29 giugno 2011 - Regione Basilicata e l’Università delle Arti di Londra (Artakt -Central Saint Martins College of Art and Design) hanno sottoscritto un’intesa per la realizzazione di un progetto innovativo dal titolo “Weather or Not”, che consiste in una serie di eventi interattivi che hanno come soggetto il cambiamento climatico ed il nostro legame con la Terra e l’ambiente. Il cambiamento climatico rientra tra i temi strategici individuati dall’Unione Europea in vista del 2020; per questo si è scelto di sviluppare, di comune accordo con la prestigiosa istituzione britannica, un progetto culturale che sarà strettamente legato alle attività già messe in atto dalla Regione Basilicata nel campo dell’innovazione e dell’utilizzo delle risorse ambientali e paesaggistiche per lo sviluppo territoriale quali Artepollino e Visioni Urbane. In particolare, l’idea progettuale che dovrà ora essere meglio approfondita, è quella di realizzare in Basilicata quattro eventi deidicati ai quattro elementi, ossia terra, aria, acqua e fuoco a metà tra spettacolo e approfondimento scientifico. Il costo previsto dall’intesa e posto a carico della Regione è di 12mila euro. Artak ha una importante esperienza nella strutturazione di progetti culturali innovativi che hanno permesso la costituzione di team di lavoro altamente specializzati diretti dalla Prof. Marina Wallace e costituiti da giovani ricercatori che operano a confine tra cultura umanistica e cultura scientifica. In questo modo sono stati realizzati negli anni importanti eventi culturali internazionali prevalentemente autofinanziati quali le mostre “Spectacular Bodies” nel 2001, “George Mendel: the Genius of genetics” a Brno nel 2002-2003, Leonardo da Vinci Experience, Experiment and Design” presso il Victoria and Albert Museum di Londra nel 2006-2007, “Seduced: Art and sex from antiquity to Now” nel 2008, Crossing over: Exchanges in Art and Biotechnologies presso la Royal Institution of Great Britain nel 2009 (www.Artakt.co.uk). Artakt e la Regione intendono verificare la possibilità di replicare questo modello in Basilicata attraverso il progetto “Weather or not” applicando gli standard qualitativi e le metodologie dell’Università britannica e per questo discuteranno dell’avanzamento dell’iniziativa periodicamente sulla base del contratto sottoscritto verificando la possibilità di offrire l’opportunità a giovani ricercatori lucani di lavorare, attraverso stage formativi, su questo progetto con Artakt, a Londra. Con questo progetto si intende inoltre consolidare e sviluppare il legame tra le iniziative regionali attivate nell’ambito del Patto con i Giovani ed il contesto europeo al fine di rafforzare la rete internazionale di relazioni di quanti operano in Basilicata con centri di produzione di innovazione culturale riconosciuti a livello mondiale che negli ultimi anni ha consentito di rendere sempre più visibile ed attraente il territorio lucano per il pubblico e gli specialisti dell’arte e della cultura contemporanee.  
   
   
ASTRONOMI RICOMPONGONO IL PUZZLE DELLO SCONTRO COSMICO  
 
 Bruxelles, 29 giugno 2011- Gli scontri cosmici suscitano l´interesse degli astronomi e anche dei non addetti ai lavori. Quando gli ammassi di galassie si scontrano si generano moltissime informazioni. Un team internazionale di ricerca ha gettato nuova luce sulla storia di uno scontro cosmico, Abell 2744, che è apparso milioni di anni fa. Lo studio, in parte finanziato dal progetto Darkmatterdarkenergy ("Understanding the dark universe with 3D (three-dimensional) weak gravitational lensing"), che ha ottenuto 100.000 euro da un´Azione Marie Curie: "Sovvenzione internazionale per il reinserimento" nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue, aiuta a spiegare l´influenza delle strutture sulla formazione dell´universo. Le scoperte sono presentate nella rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society. "Come chi investiga su uno scontro ricostruisce la causa dell´incidente, noi possiamo usare le osservazioni di questi tamponamenti cosmici per ricostruire eventi accaduti nel corso di centinaia di milioni di anni," spiega l´autore principale, il dott. Julian Merten dell´Istituto di astrofisica teorica presso l´Università di Heidelberg in Germania. "Ciò può rivelare come si formano le strutture nell´universo e come interagiscono diversi tipi di materia quando si schiantano tra loro." Il coautore, il dott. Renato Dupke assistente di ricerca ospite presso il Dipartimento di astronomia della University of Michigan negli Stati Uniti, racconta che il team ha soprannominato lo scontro "ammasso di Pandora" poiché la collisione ha dato origine a molti fenomeni diversi e inaspettati. "Alcuni di questi fenomeni non erano mai stati visti prima," ha aggiunto. Le indagini su Abell 2744 si sono intensificate nel corso degli anni; per realizzare questi studi gli astronomi hanno combinato dati generati dal telescopio spaziale Hubble della Nasa/esa (Agenzia spaziale europea), dal Very Large Telescope (Vlt) dell´Osservatorio europeo meridionale (Eso), dal telescopio giapponese Subaru e dall´osservatorio per raggi X Chandra della Nasa. Le galassie dell´ammasso sono visibili sia nelle immagini di Hubble che in quelle del Vlt. Secondo i ricercatori, anche se le galassie sono luminose, esse costituiscono meno del 5 % dell´ammasso. Il resto è materia oscura (circa il 75%) che è invisibile e gas (20%), il cui calore è talmente forte che risplende solo nella banda dei raggi X. Allo scopo di fare luce su ciò che trapela dalle collisioni, i ricercatori hanno mappato le posizioni di tutti i tipi di materia in Abell 2744. La materia oscura è misteriosa poiché non emette, assorbe o riflette la luce; essa viene individuata mediante la sua attrazione gravitazionale. I membri del team hanno usato il fenomeno della lente gravitazionale, che è la distorsione dei raggi di luce provenienti da galassie distanti mentre attraversano il campo gravitazionale che si trova nell´ammasso. Essi spiegano che il risultato è una serie di distorsioni informative delle immagini delle galassie sullo sfondo delle osservazioni di Hubble e Vlt. Gli scienziati hanno potuto mappare dove si trova la massa, e quindi la materia oscura, in modo accurato grazie all´attento rilevamento del modo in cui le immagini sono distorte. Essi affermano inoltre che scoprire il gas caldo nell´ammasso non è un processo complesso visto che l´osservatorio per raggi X Chandra lo vede direttamente senza nessun problema. Queste osservazioni, dice il team, sono importanti non solo per determinare dove si trova il gas, ma anche per rivelare gli angoli e le velocità con cui i vari componenti dell´ammasso si sono uniti. Le loro scoperte hanno portato alla luce un gran numero di caratteristiche. "Abell 2744 sembra essersi formato da 4 diversi ammassi coinvolti in una serie di scontri in un periodo di circa 350 milioni di anni," spiega l´autore Dan Coe dello Space Telescope Science Institute negli Stati Uniti. "La distribuzione complicata e diseguale dei diversi tipi di materia è molto rara e affascinante." Il team suggerisce che la complessa collisione abbia suddiviso una parte del gas caldo e della materia oscura, così che essi ora sono separati sia tra loro che dalle galassie visibili. A questo studio hanno contribuito astronomi provenienti da Brasile, Israele, Italia, Taiwan, Regno Unito e Stati Uniti. Per maggiori informazioni, visitare: Monthly Notices of the Royal Astronomical Society: http://www.Wiley.com/bw/journal.asp?ref=0035-8711 Istituto di astrofisica teorica presso l´Università di Heidelberg: http://www.Ita.uni-heidelberg.de/ita-index_e.shtml?lang=en  Azioni Marie Curie: http://cordis.Europa.eu/fp7/mariecurieactions/home_en.html    
   
   
METEO: OSSERVATORIO FVG A SERVIZIO DI CITTADINI E IMPRESE  
 
 Visco, 29 giugno 2011 - Al servizio del cittadino e dei settori economici del territorio: dell´agricoltura, soprattutto, ma anche dei comparti dei lavori pubblici e dell´edilizia, dei trasporti, del turismo e dello sport. E´ questa la missione dell´Osservatorio meteorologico regionale (Osmer), che ieri a Visco, nella propria sede istituzionale, ha concluso con il convegno "Da 20 anni il meteo.Fvg" le iniziative promosse per ricordare i due decenni di attività del centro di previsione Fvg, che rappresenta, come ha sottolineato il presidente della Iv Commissione del Consiglio regionale, Alessandro Colautti, "una realtà d´eccellenza del Friuli Venezia Giulia, di alta esperienza, professionalità e passione, che deve essere sostenuta e valorizzata". Il monitoraggio meteo dell´Osmer - è stato illustrato alla presenza tra gli altri del sindaco di Visco Elena Cecotti e dei consiglieri regionali Franco Brussa, Stefano Pustetto e Mauro Travanut - impiega oggi un qualificato staff di 23 tecnici tra ingegneri, fisici, informatici e periti che elaborano quotidianamente, 24 ore su 24 per 365 giorni all´anno, dati e modelli per costruire previsioni, dati statistici, ricerche e studi su una meteorologia comunque piuttosto complessa che caratterizza la regione. Condizioni del tempo, anche puntuali (in occasione di eventi quali la Barcolana a Trieste o la Coppa del mondo di sci a Tarvisio), piogge intense, grandinate, gelate, trombe d´aria (tecnicamente mesocicloni), venti forti, neve e valanghe sono "il pane quotidiano" dell´Osmer, che fonda le proprie attività sul radar di Fossalon di Grado, un "grande occhio" in grado di scandagliare l´atmosfera in un raggio di 120 chilometri, un secondo radar posizionato sul monte Lussari (per il monitoraggio della Val Canale, che Fossalon non visualizza a causa della presenza del massiccio del Canin), una rete di 50 stazioni meteo dotate di ben 401 diversi sensori, capaci di trasmettere ogni giorno circa 15 mila dati. Ed il cosiddetto "indice di correttezza delle previsioni - afferma il responsabile dell´Osmer, Stefano Micheletti - si attesta oggi sul 70/80 per cento, con un +10/15 per cento nel corso degli ultimi dieci anni". Le previsioni dell´Osmer sono sempre più precise e seguite, è stato osservato, grazie all´invio giornaliero del Bollettino meteo, via mail dedicate, a ben 4.992 utenti, mentre il sito web registra circa 30 mila accessi/giorno con picchi anche oltre 100 mila in caso di tempi atmosferici molto perturbati (complessivamente nel 2010 le pagine web dell´Osmer sono state "cliccate" oltre 8 milioni di volte). Ma come si evolverà la situazione meteo regionale? Per Micheletti è ormai un dato di fatto l´incremento in Friuli Venezia Giulia delle temperature, "che negli ultimi 30 anni sono aumentate di media di 1 grado centigrado" mentre il livello complessivo delle piogge presenta alcune oscillazioni ancora allo studio per comprendere se possano considerarsi naturali o dovute alle attività umane. C´è peraltro da dire che i dati globali 2010, recentemente presentati, parlano di un 2010 con piogge superiore anche del 30/50 per cento rispetto al dato medio 2000-2009, le temperature dell´aria sono state inferiori alla media dell´ultimo decennio (diminuzioni comprese tra 0,2 ed 1 grado centigrado, fino a -2,3 sui monti), sia nel 2009 che nel 2010 la velocità media del vento è risultata superiore rispetto al periodo 2000-2009.  
   
   
BILANCIO AQP. VENDOLA E AMATI: "RISULTATO STRAORDINARIO"  
 
 Bari, 29 giugno 2011- “Noi all’indomani della vittoria dei Sì ai Referendum, che parlavano di modalità di gestione del servizio idrico, abbiamo immediatamente portato in Consiglio Regionale la nostra legge di ripubblicizzazione di Acquedotto Pugliese e oggi completiamo un’operazione storica: quella legata all’acquisizione di tutto il pacchetto azionario nelle mani della Regione Puglia”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo il 27 giugno in conferenza stampa dopo aver partecipato all’Assemblea straordinaria dei Soci di Acquedotto Pugliese, insieme con l’amministratore unico Ivo Monteforte e l’assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati. “Oggi – ha proseguito Vendola - portiamo un risultato di Bilancio che è straordinario e un risultato di apprezzamento da parte degli attori economici fondamentali anch’esso straordinario. Inoltre, in un contesto in cui l’agenzia di raiting Standard & Poor’s innalza il voto in una pagella che è per tutte le aziende pubbliche molto negativa, Aqp aumenta la considerazione nel mercato internazionale”. Secondo Vendola “da oggi Acquedotto Pugliese non può mai più essere considerata l’icona dello spreco, della corruzione, del pubblico che fa rima con inefficienza. Aqp non è più quell’azienda che dava più da mangiare che da bere”. “Oggi l’Aqp – ha concluso Vendola – con l’appalto per la ricerca perdite, con l’appalto per il cambio dei contatori, con la lotta all’abusivismo e alla morosità, con il telecontrollo, con l’internalizzazione della depurazione, è un’azienda che ha riacquistato il proprio orgoglio, un’azienda pubblica che lavora con efficienza ed economicità, Aqp torna ad essere un grande fiore all’occhiello per i pugliesi e per i meridionali”. “Siamo nel 109esimo compleanno di Aqp e oggi si compie un fatto storico – ha aggiunto l’assessore Amati - la totalità del pacchetto azionario di Aqp è un fatto davvero emozionante che si incrocia con un bilancio che ha prodotto quasi 37 milioni di euro di utile. Questo non era mai accaduto. E questo è un elemento importante considerando anche che oggi l’acqua arriva ovunque, la rete idrica si amplia e si potenzia il sistema di depurazione e sanificazione. Altro dato importante – ha continuato Amati – riguarda l’acquisizione della quota del 13% della Regione Basilicata con le riserve straordinarie di Aqp. Su questa vicenda abbiamo avuto qualche polemica perché si è detto che abbiamo tolto i soldi al Trasporto pubblico locale per acquisire le quote Aqp. Bene, oggi con un emendamento alla legge di assestamento saranno restituiti al trasporto pubblico locale i 12 milioni e 200mila euro che sono serviti per l´acquisizione della quota dell´Acquedotto pugliese detenuto dalla Regione Basilicata. In realtà – ha concluso Amati – è stata una grande operazione di ingegneria finanziaria”.  
   
   
ALLUVIONE IN VENETO. INCONTRO SU EROGAZIONE CONTRIBUTI  
 
 Venezia, 29 giugno 2011 - Concordare i criteri e le modalità, attualmente in fase di studio a cura della struttura commissariale, per l’erogazione dei contributi sui danni causati a privati e imprese dalla disastrosa alluvione dell’autunno scorso: è stato questo il tema al centro dell’incontro svoltosi questa mattina tra il Commissario per il superamento dell’emergenza Luca Zaia, presidente del Veneto, con i rappresentanti istituzionali delle Province di Padova, Verona e Vicenza e i Sindaci dei Comuni tra i più devastati (Bovolenta, Caldogno, Casalserugo, Monteforte d’Alpone, Ponte San Nicolò, Saletto, Soave, Veggiano e Vicenza). I criteri e le modalità in questione tengono conto della recente ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, della decisione della Commissione Europea in tema di aiuti di Stato agli alluvionati e delle segnalazioni e necessità segnalate dai Sindaci medesimi, rappresentate nel corso di precedenti incontri. Per l’erogazione di ulteriori contributi, il Commissario sta predisponendo un’apposita ordinanza, che dovrà essere sottoposta nei prossimi giorni all’esame della Corte dei Conti per acquisirne il visto di esecutività.  
   
   
PRESENTATO IN REGIONE MARCHE L´ANNO INTERNAZIONALE DELLE FORESTE.  
 
 Ancona 27 Giugno 2011 - In Regione si e` tenuta, il 27 giugno, una conferenza stampa sulle iniziative celebrative l´anno internazionale delle foreste, indetto dall´Onu. Erano presenti il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alla Forestazione, Paolo Petrini, il professor Carlo Urbinati, dell´Universita` Politecnica delle Marche, Dipartimento Saprov (Scienze Ambientali e Produzioni Vegetali), il presidente della sesta Commissione consigliare permanente dell´Assemblea Legislativa delle Marche, Adriano Cardogna, l´amministratore unico dell´Assam, Gianluca Carrabs, il vice comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato, Fabrizio Mari, il dirigente del Servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca della Regione, avv. Cristina Martellini e Giulio Ciccale`, dottore forestale dello stesso Servizio. In platea rappresentanti delle associazioni di categoria e dei dottori forestali. L´incontro con la stampa e` stato occasione anche per presentare il Tavolo regionale per le foreste, che si pone l´obiettivo di lungo termine di una gestione sostenibile della risorsa forestale nelle Marche. ´Il Tavolo regionale e l´anno dedicato alle foreste indetto dall´Onu ´ ha detto Petrini - ci aiutano a migliorare il ruolo dei boschi nella nostra regione. Il grande pubblico va informato al meglio su queste tematiche. Spesso i temi ambientali portano a mobilitazioni per dire ´no´, meno spesso per proporre soluzioni. Tagliare un albero viene sempre considerato un delitto a prescindere, senza sapere, ad esempio, che i boschi hanno bisogno di manutenzione e che nella nostra regione si e` passati in poco tempo da un dieci per cento di superficie boschiva ad un terzo del territorio. L´avanzata dei boschi, determinata dal ridimensionamento dell´agricoltura, ha fatto perdere, in alcuni casi, anche biodiversita`. Il Programma di sviluppo rurale della Regione Marche contiene per questo misure specifiche per favorire la biodiversita` delle foreste, con contributi alle aziende agricole per la diversificazione. Al Tavolo regionale per le foreste partecipano tutti gli attori coinvolti nel settore, con il loro contributo e` possibile realizzare azioni che portino ad una gestione sostenibile e alla multifunzionalita` del patrimonio boschivo´. Petrini ha poi ricordato che proprio oggi nella riunione di Giunta e` stata adottata una delibera sui codici camaldolesi, importanti per la tematica forestale. ´Il ruolo delle foreste e` cruciale per il pianeta, per questo l´Onu ha dedicato ad esse il 2011, affinche` si accresca la consapevolezza delle persone sull´importanza della loro gestione sostenibile´, ha sottolineato Urbinati. ´L´assemblea legislativa delle Marche e` impegnata a dare continuita` alla Carta di Fonte Avellana´, ha detto Cardogna. ´L´assam collabora da tempo con il Corpo Forestale dello Stato per i progetti di ripiantumazione delle specie vegetali d´interesse naturalistico´, ha ricordato invece Carrabs. Mari ha sottolineato che il controllo effettuato dal Corpo forestale dello Stato ha portato il tasso d´illegalita` nella fruizione dei boschi attorno al 10 per cento, ma ha anche sottolineato, relativamente agli incendi, che ´mentre l´anno passato e` stato relativamente positivo, con nove incendi e 36 ettari andati perduti, il 2011 ha gia` registrato quasi la stessa superficie, con soli 4 incendi´. Mari ha anche ricordato l´elicottero di base a Falconara Marittima messo a disposizione dal Corpo per il contrasto degli incendi stessi. Nelle Marche l´anno internazionale delle foreste verra` celebrato con sei incontri divulgativi. Il primo domani alla Facolta` di Agraria, ad Ancona, con inizio alle nove, sara` dedicato a ´Foreste, clima e carbonio´. Mentre il 14 luglio prossimo, ad Amandola, sara` la volta di ´Foreste e biodiversita`´. Informazioni, approfondimenti e dettagli sull´anno delle foreste, sul Tavolo regionale e su tutti gli incontri previsti ai siti www.Agri.marche.it/  ´ www.Foresteinforma.it/  ´ www.Ambiente.marche.it/  
   
   
MEETING LAGUNE: NECESSARIO FARE SISTEMA TRA RICERCA, ISTITUZIONI E IMPRESE  
 
Cagliari, 29 Giugno 2011 - Preservare l´ecosistema e la biodiversità delle lagune, favorendo l´attività ittica, "fare sistema" tra ricerca, istituzioni e imprese, sono i temi principali del meeting internazionale "Coordinamento tra le attività di acquacoltura e di cattura nelle lagune costiere del Mediterraneo", in programma dal 28 al 30 giugno, a Cagliari, all’hotel Regina Margherita. Molteplici e diverse tra loro le esperienze di oltre 11 paesi che si affacciano sul Mediterraneo, un´opportunità per le imprese di pesca, gli organismi pubblici e il mondo accademico per delineare, attraverso una progettualità condivisa, il futuro della pesca lagunare e dell´ambiente naturale.  
   
   
CONFERENZA FINALE DEL PROGETTO PERMANET – PERMAFROST LONG-TERM MONITORING NETWORK  
 
Aosta, 29 giugno 2011 - L’assessorato territorio e ambiente informa che da martedì 28 a mercoledì 29 giugno 2011 presso il Centro Congressi Le Majestic di Chamonix si terrà la conferenza finale del progetto Permanet – Permafrost Long-term Monitoring Network, giunto al termine dopo tre anni di attività. La Direzione ambiente dell’Assessorato ha partecipato attivamente al progetto in qualità di partner attraverso il supporto tecnico dell’Arpa Valle d’Aosta e della Fondazione Montagna Sicura di Courmayeur. Dopo tre anni di lavoro le Regioni e le istituzioni dell’arco alpino che hanno preso parte attiva nella realizzazione del progetto Permanet, volto a migliorare ed omogeneizzare la conoscenza dello stato attuale del permafrost nell’arco alpino, presenteranno a Chamonix i principali risultati ottenuti. Tra questi la rete di monitoraggio del permafrost, la mappa di localizzazione, il database con le attuali evidenze di presenza di permafrost sulle regioni delle Alpi nonché indicazioni per la considerazione di questo aspetto sempre più importante nelle politiche di gestione dei rischi naturali e delle risorse idriche. La raccolta dati e le analisi sul territorio valdostano, con specifiche attività di monitoraggio su siti di alta montagna nella Valtournenche e nella zona del Monte Bianco, hanno inoltre permesso la realizzazione del catasto dei rock glaciers della Valle d’Aosta, pubblicato all’interno dell’esistente catasto ghiacciai accessibile online sul sito della Regione.nel corso del fitto programma di incontri del convegno, sarà inoltre presentato il video documentario del progetto, curato dalla Fondazione Montagna Sicura, che illustra le attività realizzate. Il progetto è stato finanziato con fondi comunitari nell’ambito del Programma di Cooperazione territoriale europea transnazionale “Spazio Alpino” ed ha visto la collaborazione, attraverso uno scambio di competenze, di Austria, Francia, Germania, Italia e Svizzera.«il permafrost, - precisa l’Assessore Zublena - la cui degradazione favorisce l’instabilità idrogeologica del territorio soprattutto in alta quota, è un importante indicatore ambientale del cambiamento climatico. Il permafrost di montagna è infatti particolarmente sensibile alle dinamiche di riscaldamento globale e l’insieme dei dati sulla localizzazione del permafrost costituiscono una base indispensabile per l’interpretazione dei cambiamenti osservati nell’ambiente alpino. I risultati ottenuti attraverso il progetto Permanet si rivelano pertanto un importante strumento di supporto e di indirizzo per le amministrazioni responsabili della gestione del territorio». Il programma dettagliato della conferenza è disponibile sul sito ufficiale del progetto www.Permanet-alpinespace.eu  
   
   
ALLUVIONE TERAMO: CHIODI, RICONOSCIUTO STATO CALAMITA´  
 
L´aquila, 29 giugno 2011 - Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Saverio Romano, ha firmato il decreto col quale è stato dichiarato lo stato di calamità naturale per alcuni comuni del Teramano, colpiti dalle violente alluvioni di inizio marzo. Lo rende noto il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, esprimendo soddisfazione per il positivo esito della vicenda. "Finalmente abbiamo raggiunto l´obiettivo. Il governo nazionale ha infatti dichiarato lo stato di calamità naturale per alcuni comuni di Abruzzo, Lombardia e Puglia, colpiti dai nubifragi di inizio marzo. Il provvedimento a conclusione di un lavoro serio e puntuale che abbiamo avviato sin dalle ore immediatamente successive all´evento". Così Enrico Mazzarelli, portavoce del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, commentando la firma dei relativi decreti da parte del ministro alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Saverio Romano. "Gli agricoltori dei territori interessati che hanno riportato danni nelle proprie aziende - spiega Mazzarelli - potranno avere un ristoro attraverso i contributi assicurati dal Fondo di solidarietà nazionale". "Ora è nostra intenzione proseguire su questa strada della concretezza - assicura Mazzarelli - Le domande di intervento da parte degli agricoltori dovranno pervenire alla Regione entro 45 giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. E noi saremo pronti".  
   
   
BANDO DI GARA PER UN PROGETTO PILOTA SUL CICLO DI RICICLAGGIO DELLA PLASTICA E IMPATTO AMBIENTALE MARINO  
 
 Bruxelles, 29 giugno 2011- La Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per un progetto pilota sul ciclo di riciclaggio della plastica e impatto ambientale marino - studi di casi sul ciclo della plastica e relative lacune nelle quattro zone marittime regionali europee. I rifiuti marini sono una preoccupazione crescente e rappresentano una minaccia sempre più grave per l´ambiente. Questo tipo di rifiuti è costituito da elementi che sono stati deliberatamente scartati, involontariamente persi o trasportati dai venti e dai fiumi in mare e sulle spiagge. Le fonti terrestri sono responsabili di un massimo di quattro quinti dei rifiuti marini e sono conseguenza del turismo, delle fognature e delle discariche illegali o gestite male. Le fonti marine principali sono la navigazione e la pesca. La presente parte del progetto pilota si concentra sull´individuazione delle lacune nel ciclo della plastica in aree del Mar Nero, Mediterraneo, Baltico e Mare del Nord nei pressi delle città portuali, preferibilmente nei punti in cui i fiumi sfociano in mare. Dagli studi di casi risulterà una relazione con una descrizione delle quattro aree di studio, i risultati del monitoraggio dei rifiuti marini in ogni area, un´analisi delle fonti di materie plastiche trovate e proposte di misure per affrontare le cause del problema dei rifiuti marini. Per leggere il bando ufficiale, consultare: Gu n. S 119 del 23 giugno 2011 http://ted.Europa.eu/udl?uri=ted:notice:195440-2011:text:it:html&src=0    
   
   
PRIMA CONFERENZA ED ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE "WASTES: SOLUTIONS, TREATMENTS AND OPPORTUNITIES"  
 
Guimarães, 29 giugno 2011 - La prima conferenza ed esposizione internazionale "Wastes: solutions, treatments and opportunities" (Rifiuti: soluzioni, trattamenti e opportunità) si svolgerà dal 12 al 14 settembre 2011 a Guimarães, in Portogallo. Con una crescente diversità e quantità di input di materiali, la complessità e la natura dei flussi dei rifiuti sono in continuo cambiamento. La gestione dei rifiuti e dei residui ha spesso portato al trattamento dei rifiuti destinati allo smaltimento in discarica, allo stoccaggio e in alcuni casi allo smistamento. Allo stesso tempo, gli sforzi della ricerca e dello sviluppo si sono concentrati sulla valorizzazione dei rifiuti e sulla trasformazione di rifiuti e biomasse in energia, combustibili e altri materiali utili. Sebbene il trattamento dei rifiuti sia rimasto al passo con i flussi dei rifiuti che cambia, la gestione dei rifiuti continua a rappresentare una sfida continua, che richiede innovazione e approcci innovativi. Lo scopo di questo evento sarà quello di riunire le parti interessate della gestione dei rifiuti e del riciclaggio, al fine di esaminare possibili soluzioni nella ricerca di un equilibrio globale tra impatti economici, ambientali e sociali. Gli argomenti riguarderanno tra l´altro: lo sviluppo di tecniche, strumenti e strategie innovativi; il miglioramento delle prestazioni ambientali aziendali; capire l´impatto delle attività industriali sull´ambiente; l´analisi delle opzioni di miglioramento ambientale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Wastes2011.org/node/13    
   
   
RIFIUTI, FEDERLAZIO: INCONTRO CON REGIONE SU QUESTIONE DISCARICHE  
 
 Roma, 29 giugno 2011 - L’assemblea di Federlazio-ambiente, riunitasi Ieri sera presso la sede dell’Associazione con la partecipazione dei rappresentanti degli impianti di smaltimento e trattamento rifiuti del Lazio, ha valutato l’esito dell’incontro avutosi nel pomeriggio in Regione con l’Assessore alle Attività Produttive Pietro di Paolo, il Segretario Generale Salvatore Ronghi e il Direttore dell’Assessorato Mario Marotta. Circa la predisposizione della Regione Lazio a trovare forme di corresponsabilità rispetto ai ritardati pagamenti dei Comuni, le imprese del settore hanno espresso apprezzamento. L’assemblea ha espresso la propria insoddisfazione per la lentezza con cui la Regione sta affrontando il tema degli adeguamenti tariffari, che comunque la Regione si è impegnata a risolvere entro il mese di luglio. Per quanto concerne la possibile sospensione del servizio da parte dei singoli gestori, nei confronti del Comuni che nel corso di questi giorni non hanno provveduto, a differenza di altri, a saldare il rispettivo debito né hanno concordato un piano di rientro, restano valide le decisioni già assunte. Resta pertanto impregiudicato e permanente lo stato di agitazione della categoria, la quale è fin d’ora convocata per lunedì 11 luglio p.V. Al fine di valutare lo stato dei problemi.  
   
   
RIFIUTI: CONTE, “RIBADISCO IL NO DEL VENETO, NULLA E’ CAMBIATO DA NOVEMBRE. DA DE MAGISTRIS SOLO ROBOANTI PROMESSE ELETTORALI”  
 
Venezia, 29 giugno 2011 - “La richiesta di conferire rifiuti napoletani in Veneto non può che avere da noi la tessa risposta già espressa lo scorso novembre, cioè un no, anche perché da allora nulla è cambiato. Sono cambiati gli uomini alla guida del Comune, ma la sostanza della gestione del problema e dell’applicazione delle norme è rimasta la stessa”. Lo ha sottolineato ieri l’assessore all’ambiente della Regione del Veneto Maurizio Conte. “Il ‘saggio’ ex magistrato De Magistris – prosegue Conte – durante la campagna elettorale si è lanciato in promesse senza mezze misure: ha ripetuto all’infinito che, una volta eletto, avrebbe risolto definitivamente la vergognosa questione, spingendosi al funambolico annuncio che in 5 giorni i rifiuti per strada sarebbero rimasti un ricordo. I giorni sono divenuti settimane e, per correre ai ripari, il dipietrista ha offerto all’Italia una scoperta sensazionale: dietro il caos del conferimento e dello smaltimento della rumenta vesuviana c’è la mano della camorra! Non ci siamo proprio – aggiunge Conte: aldilà della ventilata emergenza sanitaria, oltre alla cascata di denaro pubblico che viene messa nelle mani di non meglio definiti attori del ciclo dei rifiuti, e dopo l’ennesimo schiaffo al buon senso, il nostro non può essere che un no ampiamente motivato”. “Come già anticipato dal presidente Zaia – dice Conte – l’unico modo in cui il Veneto potrà contribuire è l’invio di tecnici regionali per trasferire il know now che ci ha portato nell’olimpo delle Regioni virtuose in materia di rifiuti, con una percentuale di raccolta differenziata vicina al 60%”. “Per quanto riguarda gli aspetti tecnici – prosegue l’assessore – devo anche confermare che i rifiuti campani indifferenziati non sono compatibili con i nostri impianti, che sono invece in grado di accogliere solo tipologie di rifiuto urbano residuo secco, con bassissimo contenuto organico. In secondo luogo – secondo Conte – dovranno essere ben ripartite precise responsabilità sul territorio partenopeo, aprendo, fino a nuove soluzioni, discariche tattiche che serviranno a far fronte all’emergenza nell’immediato”. “Anche la politica, causa di questa incresciosa situazione – conclude Conte – dovrà dare risposte. A cominciare dal nuovo sindaco che, con poca umiltà, ha dichiarato ‘la rivoluzione sono io’. Invito pertanto De Magistris ad assumersi una forte responsabilità: farsi nominare commissario per individuare nel territorio napoletano le aree idonee a far sorgere discariche o impianti di smaltimento, bypassando così le infiltrazioni criminali che fino ad ora hanno spadroneggiato”.  
   
   
VIA AI CORSI DI COMPOSTAGGIO DOMESTICO  
 
Genova, 29 Giugno 2011 - Via ai corsi per promuovere il compostaggio domestico, grazie a una campagna della Regione Liguria rivolta a cittadini e scuole, in programma fino al marzo 2012 su tutto il territorio regionale. L’iniziativa, partita in queste settimane, è realizzata dai Centri di Educazione Ambientale (Cea) del Sistema Ligure, con il coordinamento di Arpal-crea e la collaborazione della Federazione regionale Ligure dei dottori agronomi e forestali. Prossimi appuntamenti, mercoledì 29 giugno a Mignanego, venerdì 1 luglio a Serra Riccò, mercoledì 6 luglio alla Spezia. Hanno aderito all’iniziativa 86 comuni liguri e entro ottobre 2011 i corsi avviati saranno una novantina. Spiega Renata Briano, assessore all’Ambiente della Regione Liguria: “La pratica del compostaggio domestico sta vivendo un momento di grande diffusione e sviluppo in Liguria anche grazie ad azioni ed iniziative intraprese dalla Regione e dalle Province Liguri negli ultimi anni e che si sono recentemente intensificate. Oltre ad avere una importante valenza educativa verso comportamenti quotidiani orientati alla sostenibilità ambientale, il compostaggio “fatto in casa” assume rilievo particolare anche nelle strategie di organizzazione della gestione rifiuti perché consente di limitare lo smaltimento di rifiuto organico nelle discariche e conseguentemente diminuire i problemi gestionali quali la formazione di percolato e biogas”. La Regione Liguria dal 2005 ad oggi ha impiegato risorse pari a circa 1 milione di euro per la realizzazione del programma di autocompostaggio domestico. Sono 185 i Comuni liguri oggi coinvolti che hanno complessivamente distribuito circa 31.500 compostiere. 60 amministrazioni locali hanno regolamentato il compostaggio domestico applicando una riduzione della tassa comunale a vantaggio dei cittadini che lo praticano.  
   
   
LA VALLE D’AOSTA PRIMA IN ITALIA PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA DEI RIFIUTI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE  
 
 Aosta, 29 giugno 2011 - La Regione autonoma Valle D’aosta nel 2010 detiene, insieme all’Emilia Romagna, il primato in Italia per la diffusione del servizio di raccolta che ha servito 127.866 abitanti su 127.866, ovvero il 100 per cento della popolazione residente. La Rete composta dai 12 Centri di Raccolta presenti in regione, ha garantito la corretta gestione, il riciclo e lo smaltimento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. La raccolta complessiva è stata pari a 571.627 kg di Raee, registrando un incremento rispetto al 2009 del 28 per cento. La media regionale pro-capite supera quella nazionale (4,07 kg/ab.) raggiungendo i 4,47 kg per abitante. È quanto emerge dal dossier 2010 realizzato dal Centro di Coordinamento Raee insieme alla Regione Valle d’Aosta e presentato oggi dall’Assessore al territorio e all’ambiente, Manuela Zublena, e dal Direttore Generale del Centro di Coordinamento Raee, Fabrizio Longoni. Come si può leggere nel dossier, il Centro di Raccolta presente nel Comune di Aosta detiene il primato nella Regione Autonoma per raccolta complessiva, con 384.846 kg. I Sistemi Collettivi hanno effettuato, nel 2010, ben 109 ritiri nel Capoluogo. Villeneuve, con una raccolta complessiva pari a 49.256 kg, è il secondo Centro di Raccolta in cui si raccoglie di più. Il terzo gradino del podio se lo aggiudica il Centro di Raccolta di Hône con 34.943 kg di Raee raccolti. Da cosa sono costituiti principalmente i Raee raccolti nella Regione autonoma Valle d’Aosta? I Raee più raccolti appartengono, in linea con la media nazionale, al Raggruppamento R3 (tv e monitor), con il 28,7 per cento dei rifiuti complessivi. A stretto giro segue il Raggruppamento R1 (apparecchiature refrigeranti) con il 25,7 per cento del totale e il Raggruppamento R2 (grandi elettrodomestici) con il 23,57 per cento. È stato raccolto, poi, il 21,39 per cento di piccoli elettrodomestici appartenenti al Raggruppamento R4 mentre restano minori i quantitativi di Raee appartenenti al Raggruppamento R5 (lampade al neon e a basso consumo) con solamente lo 0,42 per cento del totale. «E’ motivo di soddisfazione per me sapere che, nella nostra regione, l’obiettivo di 4 Kg procapite fissato dalla normativa europea sia stato superato, ci attestiamo infatti sui 4,47 Kg/abitante” - ha dichiarato l’assessore Manuela Zublena,– “Ma è tra i nostri obiettivi migliorare ancora la raccolta dei Raee in Valle d’Aosta attraverso l’ottimizzazione dei sistemi di raccolta». «Siamo molto soddisfatti del lavoro eccellente svolto dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta. Il 100 per cento di popolazione servita, infatti, - ha sottolineato il Direttore Generale del Centro di Coordinamento Raee, Fabrizio Longoni - è un traguardo importante che tutti gli addetti ai lavori, le istituzioni pubbliche e i cittadini valdostani hanno contribuito a raggiungere. Altro dato rilevante è il numero di kg raccolti complessivamente in Regione e i dati specifici dei singoli Comuni, come si può leggere nel dossier. Il documento che abbiamo realizzato, in collaborazione con la Regione, infatti, contiene tutte le specifiche dei Centri di raccolta sul territorio. L’obiettivo è stato quello di fornire un’immagine completa di tutto il territorio regionale nel 2010. Il Rapporto, infatti, fa parte di un progetto ampio che riguarda tutte le Regioni italiane. Fornisce un quadro completo delle singole realtà sia esse regionali che provinciali e analizza, oltre ai risultati ottenuti, anche gli aspetti da migliorare. Siamo convinti - ha concluso Longoni - che con il giusto impegno si possano raggiungere altri importanti traguardi nella Regione Valle d’Aosta come nel resto della penisola».