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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Marzo 2014
NUOVI STUDI MOSTRANO CHE I CONSUMATORI RISENTONO DELLA LOTTERIA GEOGRAFICA DELLA BANDA LARGA #CONNECTEDCONTINENT, #BROADBAND  
 
Bruxelles, 26 marzo 2014 - Secondo dati Ue pubblicati ieri, 400 milioni di utenti europei si trovano confrontati a una lotteria geografica per quanto riguarda il prezzo, la velocità e il ventaglio di opzioni disponibili per la banda larga. Quattro studi pubblicati mostrano che non esiste praticamente alcuno schema né coerenza nei mercati della banda larga nell’Ue. I consumatori sono confusi anche dalle diverse informazioni comunicate dai fornitori, che limitano la loro capacità di scegliere la soluzione più adatta alle loro esigenze. Anche tenendo conto del potere d’acquisto, in alcuni Stati membri si rileva una variazione di prezzo che può arrivare al quadruplo per le connessioni a banda larga più comuni. Il 66% dei cittadini non sa di quale velocità di connessione a internet dispone. In media i consumatori ottengono solo il 75% della velocità di banda larga dichiarata nei termini del contratto. Sebbene la serie di successive riforme del settore condotte dall’Unione europea abbia contribuito a trasformare le modalità di erogazione dei servizi di telecomunicazione nell’Ue, il settore continua a operare principalmente su 28 mercati nazionali separati. Sia i consumatori che i fornitori si trovano di fronte a regole e prezzi diversi. La settimana prossima il Parlamento europeo voterà i piani della Commissione per realizzare un continente connesso (#Connectedcontinent), che affrontano tali problemi apportando ai consumatori più trasparenza e diritti nonché servizi migliori. Enormi differenze di prezzo per la banda larga (#broadband) Karolina, 35 anni, dalla Lituania si trasferisce in Polonia. Nel suo nuovo domicilio pagherà almeno il doppio per un servizio di banda larga di qualità simile. Potrebbe pagare fino a 14 volte di più. Peter, 65 anni, viene dal Regno Unito per trascorrere gli anni della pensione a Cipro. Pagherà da due a quattro volte di più per una connessione probabilmente più lenta. Carlos ritorna dalla Francia nella sua città d’origine in Spagna. Dovrà essere molto attento nella scelta poiché i prezzi spagnoli della banda larga possono essere fino al 50% superiori a quello che paga ora. La Vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes (@Neeliekroeseu) ha dichiarato: “Per internet il mercato unico non esiste. Questa situazione deve cambiare. Non esiste un valido motivo per cui in Europa un utente debba pagare più del quadruplo di un altro per la stessa banda larga.” Il nuovo studio pubblicato oggi mostra una differenza di prezzo fino al 400% fra Stati membri dell’Ue nelle offerte di banda larga pubblicizzate, per la categoria di banda larga fissa di 12-30 megabit al secondo (Mbps), che è l’abbonamento tipo della maggior parte dei cittadini europei. I prezzi iniziano da un importo compreso tra 10 e 46 euro al mese, secondo il luogo di residenza, e possono salire fino a 140 euro al mese. Esempi di divergenze di prezzi: la banda larga pubblicizzata al prezzo più basso è disponibile in Lituania (da 10,30 euro), Romania (da 11,20 euro) e Lettonia (da 14,60 euro); in altri paesi l’offerta più economica può arrivare ai 46,20 euro di Cipro, seguito a breve distanza da Spagna (38,70 euro) e Irlanda (31,40 euro). Il ventaglio più ampio di prezzi si registra in Polonia, con offerte che vanno da 20 fino a 140 euro, e in Croazia, da 30 fino a 121 euro. Sebbene costi di base e proventi diversi possano spiegare alcune differenze fra i mercati, molte delle incongruenze attuali sono dovute a una persistente frammentazione del mercato. Un continente connesso (#Connectedcontinent) consentirà di superare queste differenze di prezzo conferendo un potere maggiore ai consumatori e offrendo un ambiente più propizio per gli investitori in tutto il Mercato unico, affinché gli operatori efficienti possano vendere i propri servizi ai consumatori di altri paesi. Capire cosa si compra con la banda larga Anna ha lasciato il domicilio familiare e ha bisogno di una connessione internet. Passa in rassegna le offerte ma trova difficile confrontare le opzioni. Una volta fatta la scelta, la connessione si rivela spesso più lenta di quanto previsto. Thomas era incuriosito dalla velocità di download “fino a 30 Mbps” pubblicizzata nel suo quartiere. Ha firmato un contratto di 12 mesi ma la velocità reale è di 22 Mbps e non di 30. Da un altro studio di @Samknows, che ha misurato la velocità di connessione a internet oltre 7 miliardi di volte a casa di quasi 10 000 volontari, è emerso che la velocità effettiva di scaricamento può scendere fino al 64% di quanto pubblicizzato.
Tipo di connessione % di velocità ricevuta rispetto a quella pubblicizzata
Cavo 89,5%
Fibra ottica (Fttx) 82,7%
Rame (xDsl) 63,8%
La Vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes (@Neeliekroeseu) ha dichiarato: “Sebbene le reti stiano migliorando, il divario tra la velocità pubblicizzata e quella effettiva è invariato rispetto al 2012, a conferma della necessità di consolidare e armonizzare i diritti dei consumatori, come proposto nel nostro pacchetto continente connesso.” “È ora che le imprese collaborino e trovino insieme soluzioni migliori per descrivere e pubblicizzare i propri prodotti. È questa la reazione che mi auguro.” Le riforme proposte con il pacchetto “continente connesso” (#Connectedcontinent) daranno luogo a nuovi diritti, ad esempio il diritto a contratti scritti in un linguaggio semplice con informazioni più facilmente comparabili. In particolare gli operatori dovranno fornire informazioni precise sulla velocità effettivamente disponibile per la trasmissione dei dati. I consumatori avranno maggiori diritti nel passaggio a un altro fornitore o a un nuovo contratto, il diritto a recedere dal contratto se la velocità della connessione internet non corrisponde a quella pattuita e il diritto di ottenere l’inoltro dei messaggi di posta elettronica a un nuovo indirizzo e-mail dopo il passaggio a un altro fornitore. Cercansi volontari - @Samknows andrà avanti fino a fine 2014 ed è prevista un’ulteriore misurazione annuale. I consumatori europei possono misurare le prestazioni della banda larga offerta dal proprio Isp entrando a far parte di una comunità di volontari nell’ambito di uno studio che coinvolge i 28 Stati membri, l’Islanda e la Norvegia. Verranno selezionati alcuni utenti che riceveranno un piccolo dispositivo da collegare alla connessione internet di casa. Per stabilire la velocità e le prestazioni della connessione a banda larga, tale dispositivo avvierà una serie di test nei momenti di non utilizzo della linea. Contesto dei quattro studi Studio sui costi di accesso alla banda larga - La Commissione europea pubblica uno studio comparativo per il 2013 sui costi di accesso alla banda larga condotto in tutti gli Stati membri dell’Ue, nonché in Canada, Islanda, Giappone, Corea del Sud, Liechtenstein, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Norvegia, California, Colorado, Stato di New York, Svizzera e Turchia. Lo studio, basato essenzialmente sulle informazioni raccolte tra il 1° e il 15 febbraio 2013, ha analizzato le offerte degli Isp. In casi appropriati, le predette informazioni sono state confrontate con dati simili raccolti nel febbraio 2011 e nel febbraio 2012. Studio di @Samknows - Lo studio condotto da @Samknows per la Commissione europea misura la differenza tra la velocità di connessione acquistata e quella effettivamente ottenuta. I risultati sono basati sulle prestazioni nelle ore di punta, identificate nella fascia oraria dalle 19.00 alle 23.00 dei giorni infrasettimanali. Lo studio in oggetto è il secondo condotto da @Samknows e ne è previsto un terzo per il 2014. Lo studio è basato su una metodologia che adopera dispositivi hardware e fornisce i risultati più accurati e indipendenti sulle prestazioni di internet, a prescindere dalla tecnologia di accesso e dall’installazione sul posto. Tale metodologia è stata inoltre utilizzata dalle autorità nazionali di regolamentazione negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Brasile e Singapore. Sono state condotte complessivamente 7 184 604 603 misurazioni e 63 666 843 singoli test su 9 467 dispositivi in 30 paesi. La seconda relazione è stata completata senza il supporto dei fornitori di servizi Internet (Isp) che sono invitati, però, a partecipare alla preparazione della terza relazione. Indagine Eurobarometro - Le percezioni degli utenti sui servizi di telecomunicazione sono oggetto di un’indagine Eurobarometro condotta in tutti gli Stati membri nel febbraio 2014. Relazione Cocom - La Commissione pubblica i dati, raccolti dal comitato per le comunicazioni (Cocom), sul numero di abbonamenti ai servizi di banda larga negli Stati membri. La relazione si basa sui dati raccolti dai ministeri e dalle autorità di regolamentazione competenti e su altre statistiche in materia pubblicate dalla Commissione (dati sulla copertura, sui prezzi al dettaglio e all’ingrosso e sui casi di aiuti di Stato a favore della banda larga).
 
   
   
MICRON: MANTENERE CAPITALE UMANO  
 
 Milano, 26 marzo 2014 - L´obiettivo e l´impegno della Regione Lombardia è mantenere il capitale umano legato alla microelettronica sul territorio brianzolo. A fronte di una progettualità sostenibile, "siamo pronti a intervenire e anche a investire a patto che si valorizzi il capitale umano che è il vero valore aggiunto". È quanto affermato dall´assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, che ha incontrato, a Palazzo Pirelli, alcuni lavoratori e rappresentanti sindacali della Micron (polo lombardo di Agrate e Vimercate). Presenti all´incontro anche i consiglieri regionali Massimiliano Romeo, Enrico Brambilla e Alessandro Fermi. Mise E Stmicroelectronics - "Da parte nostra - ha aggiunto Melazzini - c´è la volontà di agire in maniera concreta però è necessario che il Ministero per lo Sviluppo economico fornisca risposte chiare e rapide. A questo proposito martedì prossimo incontrerò il vice ministro De Vincenti per discutere della situazione delle imprese lombarde". "Regione Lombardia per altro - ha chiarito l´assessore - è sempre stata presente ai tavoli ministeriali, attraverso l´Agenzia regionale per l´Istruzione, la Formazione e il Lavoro (Arifl), che agisce in stretto raccordo con la Giunta". "Anche da parte di Stmicroelectronics - ha concluso l´assessore - devono arrivare risposte e soluzioni più precise e non semplici manifestazioni di interesse. La nuova legge ´Impresa Lombardia´ prevede, ad esempio, la possibilità di stipulare un ´Accordo di competitività´ che comporta facilitazioni di vario genere per le imprese che decidono di investire. Nei prossimi giorni si aprirà la possibilità di presentare le manifestazioni di interesse".  
   
   
SOCIAL NETWORK, OGGI A PERUGIA CONVEGNO SU RISORSE E PERICOLI  
 
Perugia, 26 marzo 2014 – "Social inside: le risorse e i pericoli dei social network": è questo il tema del convegno che, organizzato dalla Regione Umbria in collaborazione con Fantacity (la manifestazione sulla creatività dedicata a bambini e ragazzi realizzata con il sostegno della Regione Umbria e del Fondo sociale Europeo), si svolgerà mercoledì 26 marzo, con inizio alle ore 16, nella Sala della Vaccara. I lavori si apriranno con i saluti istituzionali dei rappresentanti della Regione Umbria e del Comune di Perugia ed entreranno nel vivo con gli interventi tecnici di alcuni dei maggiori esperti della materia quali la criminologa Imma Giuliani, presidente dell´Associazione Progetto Vittime, autrice di numerose pubblicazioni e saggi; lo psicologo e psicoterapeuta Fabrizio Mignacca, coordinatore scientifico Unità Prevenzione Rischio Criminologico dell´Aics (Associazione italiana cultura e sport), e Riccardo Queri, un giovane "social media specialist". Al convegno, moderato dalla responsabile comunicazione del Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo della Regione Umbria, Maria Rosaria Fraticelli, sono previsti inoltre gli interventi del rettore dell´Università degli studi di Perugia Franco Moriconi; del coordinatore dell´Area "Impresa e lavoro" della Regione Umbria, Luigi Rossetti; di Valentina Renzulli, per Fontemaggiore - Teatro Stabile di Innovazione.  
   
   
ROMA CAPITALE DELLE APP: ALLO SMAU MOB APP AWARDS RECORD DI PREMIAZIONI 9 SVILUPPATORI DEL CENTRO ITALIA CONQUISTANO L’EDIZIONE CAPITOLINA DELLO SMAU MOB APP AWARDS.  
 
Milano, 26 marzo 2014 - L’esercito di sviluppatori del Centro Italia si è dato appuntamento mercoledì 19 marzo a Smau Roma per l’edizione capitolina dello Smau Mob App Awards, un’iniziativa - promossa da Smau e dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, con la media partnership di Wireless4innovation - che si pone l’obiettivo di premiare le migliori App rivolte a consumatori e aziende, sviluppate per i dispositivi mobili di nuova generazione (Smartphone e Tablet) e le migliori App ancora in fase di sviluppo. Tra le 27 app che hanno raggiunto la finale del Contest sono 9 le applicazioni che hanno conquistato la giuria del Premio. Le app sono suddivise in due macro categorie Business e Consumer e in sottocategorie specifiche: Field Force Management e Altre App innovative per quanto riguarda le app business, Community & Social, Giochi e Intrattenimento, Informazioni Media ed Editoria, Mobile Commerce e& Payment, Mobile Marketing & Service, Utility, Strumenti e Produttività e Viaggi e Turismo sono le sottocategorie per quanto riguarda il premio dedicato alle app consumer. Ecco di seguito il dettaglio delle App vincitrici: Categoria Business Field Force Management App vincitrice: Best (è una innovativa piattaforma Mobile che tramite l’utilizzo delle funzionalità dei tablet Android (foto/video, sensori Gps, accelerometri, bussole) permette la raccolta di informazioni e contenuti in occasione di sopralluoghi. L’app Survey di Rextart è stata ampiamente personalizzata per consentire a Telecom Italia di supportare con strumenti avanzati il processo di ricerca siti per le Stazioni Radio Base. Attraverso la soluzione è possibile la raccolta di dati in modalità georeferenziata e il loro trattamento su sistemi Gis che tengono conto anche dei vincoli territoriali (ambiente, archeologia, urbanistica …) La piattaforma si avvale di un sistema di sincronizzazione bidirezionale che permette l’aggiornamento automatico delle informazioni e il trasferimento da e verso il sistema centrale. App finaliste: Fenice.fm, realizzata da Makeplan Silvereye, realizzata da Cti Sistemi Altre App Innovative: App vincitrice: L’applicazione implementata dall’Azienda La Cascina è Mdc, una piattaforma che consente di realizzare in tempi rapidi e in completa autonomia, applicazioni multipiattaforma per smartphone e tablet degli operatori sul campo. L’app permette tramite smartphone di raccogliere direttamente dati e informazioni per le ispezioni di qualità e di effettuare sondaggi. La soluzione può automatizzare anche la timbratura da remoto. Con Mdc vengono raccolte informazioni sulla qualità dei servizi erogati, le ispezioni sono corredate di documentazione fotografica e disegni. Inoltre si possono effettuare segnalazioni di richiesta attrezzature particolari e delle unità lavorative impiegate con il relativo monte ore. App finaliste: Cwt To Go, realizzata da Carlson Wagonlit Italia Firma Grafometrica, realizzata da Confeserfidi Categoria Consumer Community & Social App vincitrice: Ulook è una “fashion social app” (disponibile già sull’Apple Store per dispositivi iOs) dedicata agli amanti della moda che vogliono condividere il proprio stile e scoprire nuovi trend, marche, stilisti e fashion blogger. Ulook consente agli utenti di scattare una foto del proprio “look” (abbigliamento e accessori), caricarla all’interno della community indicando prodotto, marca e prezzo, condividerla sui principali social network, seguire gli utenti ed essere seguiti, ricevere commenti, essere votati, scalare le classifiche, cercare marche e modelli e a breve acquistare i prodotti. App finaliste: aCook Togheter, realizzata da aCook Togheter Follorep, realizzata da Vivido Giochi E Intrattenimento App vincitrice: Sfronzol è un App, realizzata da Ynfo che ti permette di prenderti cura di un animaletto virtuale dandogli da mangiare, giocando con lui, vestendolo e interagendo in molti modi diversi. E’ possibile inoltre presentare il tuo Sfronzol a quello di un amico. App finaliste: Deep Thought 1/42, realizzata da Alessandro Scarozza Niki Words, realizzata da Alessandro La Rocca Informazione, Media Ed Editoria App vincitrice: Il Cucinario, realizzata da Carlotta Tatti, è una raccolta regolarmente aggiornata di ricette italiane. L’app ha un’interfaccia gradevole ed aggiornata regolarmente con nuove ricette. E’ dotata di una funzione di ricerca che consente di trovare facilmente la ricetta che si cerca e ha ricevuto oltre 100.000 download. L’app è stata selezionata da Apple come una delle migliori app del 2013 ed è da molti mesi in evidenza sull´App Store nella categoria "Degne di Nota" nella sezione Cibo e Bevande. App finaliste: iNews, realizzata da Mobynext Meteo ...Wow! realizzata da Ynfo Mobile Commerce & Payment App vincitrice: Con l’applicazione Doveconviene è possibile accedere a tutte le offerte dei negozi della propria città. Sfogliando un volantino è possibile ritagliare le offerte preferite e creare una lista degli acquisti da consultare rapidamente durante lo shopping. Tramite il servizio Shopping Alert, Doveconviene avverte quando un nuovo volantino viene pubblicato. Consultando la mappa è possibile trovare un negozio, consultare gli orari di apertura e raggiungere il punto vendita grazie al navigatore. L’app è già stata scaricata da più di 2 milioni di italiani. App finaliste: Joinjob - La tua rete di servizi, realizzata da Joinjob Newtaxi Passenger, realizzata da Newtaxi Mobile Marketing & Service App vincitrice: App 187 Assistenza Attraverso l’utilizzo dell’App, Telecom Italia offre l’opportunità ai propri clienti residenziali di consultare, inviare via mail o scaricare gli ultimi 6 conti, permettendone anche il relativo pagamento. L’app consente di risolvere online eventuali problematiche di carattere tecnico, permettendo di effettuare diagnosi online ,aprire e gestire una segnalazione e comunicare direttamente con un tecnico. L’app ha recentemente integrato anche un lettore Qrcode per le chiavi Wifi dei modem. App finaliste: Mangia e Bevi, realizzata da Digikom Whats Around, realizzata da Antonio Scardigno Utility, Strumenti E Produttivita’ App vincitrice: 4Blend Hdr, realizzata da Sebastiano Galazzo, è la prima applicazione Hdr ad usare il Nokia Imaging Sdk. L´ Hdr è una tecnica fotografica avanzata che permette di creare un´immagine ad alto range dinamico attraverso la composizione di più scatti a diverse esposizioni. Attualmente sviluppata su piattaforma Windows Phone 8 e prossimamente su Android per cogliere anche le nuove opportunità della piattaforma Nokia X. App finaliste: Vocalarm, realizzata da Massimo Piazza Washapp, realizzata da Stefania Lobosco Viaggi E Turismo App vincitrice: Trafficdroid, realizzata da Alessandro Scarozza, consente di essere costantemente aggiornati sul traffico delle autostrade e delle tangenziali, visionare le webcam presenti sulle strade di tutta Italia, sapere se avvengono incidenti, code, svincoli chiusi, cantieri, trasporti eccezionali sulle strade e ancora calcolare il costo dell´autostrada o scoprire Autovelox o Tutor. L’applicazione consente inoltre di monitorare lo stato del bollo dell’auto e quanti punti sono rimasti sulla patente e di sapere se il tasso alcolemico è fuori dai limiti consentiti. App finaliste: Linkavel Cercabus, realizzata da Infoservice Lecce Amica, realizzata da Associazione culturale Amica  
   
   
PROVINCIA DI PRATO: PRATOWIFI, LIBERI TUTTI ALTRI 70 ACCESS POINT PER ASSOCIAZIONI, LOCALI APERTI AL PUBBLICO E SPAZI D´INCONTRO DELLE PARROCCHIE. BELTRAME: “GIÀ 18 MILA 700 UTENTI E 138 MILA ACCESSI, RISULTATI IMPORTANTI MA NON CI ACCONTENTIAMO  
 
Prato, 26 marzo 2014 - La sfida dell´accessibilità alla rete continua: arrivano nuove opportunità di navigazione gratuita con il progetto Pratowifi-liberi tutti della Provincia. L´assessore all´Innovazione, Alessio Beltrame, annuncia che è stato appena pubblicato un avviso che mette a disposizione ancora 70 access point che saranno assegnati ad associazioni iscritte all´albo provinciale del volontariato, a spazi d´incontro delle parrocchie e a esercizi commerciali che svolgono un servizio aperto al pubblico. “La rete si allarga, contiamo presto di arrivare a circa 220 access point. Gli utenti registrati sono circa 18 mila e settecento, mentre gli accessi complessivi sfiorano i 138 mila – mette in evidenza Beltrame – Abbiamo raggiunto risultati importanti ma non ci accontentiamo. E´ evidente che abbiamo attivato un servizio efficace per i cittadini, in particolare più giovani, che sostiene lo sviluppo del territorio. L´accessibilità della rete è una grande scommessa, necessaria per Prato. Continueremo a lavorare con impegno su questo fronte”. Chi aderisce al progetto – lo ricordiamo – può navigare gratuitamente nell´ambito di tutto il territorio provinciale e all´interno delle altre reti wi-fi che aderiscono alla rete nazionale Freeitaliawifi. L´avviso pubblico “per la promozione di una infrastruttura di rete wifi federata” è consultabile sul sito della Provincia. La valutazione delle domande che arriveranno avverrà periodicamente nel corso del 2014 fino a esaurimento dei dispositivi da assegnare in comodato d´uso gratuito. Pratowifi si regge su un efficace gioco di squadra che ha consentito la distribuzione degli access point - al momento circa 150 – nei palazzi sede della Provincia, a tutti i Comuni (eccetto quello di Prato che non ha aderito), ma anche alla Questura, Monash University, Museo del Tessuto, Aci, Asl 4, Tribunale e Museo di Scienze planetarie, oltre a esercizi commerciali, associazioni di volontariato e le scuole superiori pratesi. Sul sito della Provincia è possibile consultare la mappa completa e aggiornata dei punti di accesso del servizio, mentre sul sito www.Freeitaliawifi si possono localizzare le connessioni di area metropolitana, e nazionali, con le quali si può navigare con la stessa password (è necessario solo aggiungere al proprio userid l´estensione “@pratowifi”). Accedere al sistema è semplice: basta registrarsi su www.Pratowifi.provincia.prato.it  ottenere username e password e navigare con il proprio smartphone o pc.  
   
   
LA SCUOLA COME INCUBATORE PER LA CRESCITA DI UNA COSCIENZA AMBIENTALE DELLE NUOVE GENERAZIONI PRESENTATO DA PROVINCIA E POLITECNICO DI TORINO IL PROGETTO GREEN SCHOOL PER LA RIDUZIONE DEI CONSUMI IDRICI ED ENERGETICI NELLE SCUOLE  
 
Torino, 26 marzo 2014 - Si chiama “Green school. La scuola come incubatore per la crescita di una coscienza ambientale delle nuove generazioni” ed è il progetto di ricerca, svolto da Provincia di Torino e Politecnico di Torino, che è stato presentato martedì 25 marzo a Palazzo Cisterna. Erano presenti il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta, il rettore del Politecnico Marco Gilli e il professor Marco Filippi, docente di Fisica tecnica ambientale al Politecnico di Torino e responsabile del progetto. L’obiettivo di Green School consiste nello sviluppo di metodi e strumenti per favorire la trasformazione del patrimonio edilizio scolastico esistente in edifici che offrono ambienti salutari e confortevoli agli studenti e docenti, che riducono il consumo di risorse idriche ed energetiche nella fase di esercizio e che sono gestiti e manutenuti secondo criteri di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Audit energetico ed ambientale del sistema edificio-impianto, coinvolgimento, sensibilizzazione e responsabilizzazione degli utenti, promozione di pratiche di gestione sostenibile costituiscono gli elementi di riferimento per l’attività che si andrà a svolgere. Il gruppo di ricerca Tebe (Technology Energy Building Environment) del Dipartimento Energia del Politecnico, si propone di sviluppare metodologie e strumenti per la valutazione, la simulazione e il benchmarking delle prestazioni energetiche e ambientali degli edifici presi in esame, al fine di ridurre il consumo energetico, ottimizzare le condizioni di comfort e orientare il comportamento di studenti e docenti verso atteggiamenti più attenti. Si promuoverà un’idea della scuola quale strumento didattico e incubatore per il trasferimento alle nuove generazione di una solida cultura della sostenibilità. L´istituto Avogadro di Torino e l´Istituto Maxwell di Nichelino parteciperanno al progetto di ricerca in qualità di casi pilota, promuovendo il coinvolgimento attivo degli studenti. “Il progetto Green School” spiega il presidente Saitta “consentirà al nostro Ente di intraprendere un processo di razionalizzazione dei costi gestionali e di programmazione delle priorità di intervento sul patrimonio scolastico e favorirà processi virtuosi per la crescita di una coscienza ambientale degli studenti”. “L’aspetto che ci tengo a sottolineare in questo progetto è quello legato alla sostenibilità, come concetto cardine che abbiamo introdotto anche nel nuovo Piano strategico dell’Ateneo”, commenta il rettore Gilli, che conclude: “Tecnologia e mentalità progettuale devono essere messe al servizio della sostenibilità, con la consapevolezza che le risorse non sono infinite. In questo senso il progetto Green School potrà contribuire a far crescere questa cultura nelle nuove generazioni”.  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO, L’EMILIA-ROMAGNA ASSEGNA UN BENEFICIO AL 100 PER CENTO DEGLI STUDENTI IDONEI  
 
Bologna, 26 marzo 2014 – La Regione Emilia-romagna conferma anche per quest’anno accademico il proprio impegno sul diritto allo studio universitario, concedendo un beneficio a tutti gli studenti capaci, meritevoli e privi di mezzi risultati idonei. “Nonostante la riduzione di 4 milioni di euro della quota di fondo nazionale per il diritto allo studio universitario e l’incremento degli idonei del 2 per cento rispetto all’anno accademico precedente, siamo riusciti a confermare il raggiungimento dell’obiettivo per tutti gli studenti idonei alle borse di studio universitarie – spiega l’assessore regionale all’Università e alla Ricerca Patrizio Bianchi – Un risultato importante, ottenuto grazie al mantenimento dell’impegno finanziario regionale, alla politica di razionalizzazione di spese attuata dall’Azienda regionale per il diritto allo studio Er.go e alla concreta collaborazione degli atenei della regione che si sono resi disponibili a contribuire per garantire uniformità di trattamento su tutto il territorio regionale”. La Regione ha coinvolto quest’anno le università per raggiungere la totale copertura degli studenti idonei. Con le risorse regionali e nazionali si è assegnata la borsa di studio ad una percentuale molto elevata di studenti, il 94,42%, ma grazie al contributo degli atenei tutti i 18.381 studenti in possesso dei requisiti di reddito e di merito hanno ricevuto un beneficio. Sono assegnatari di borsa di studio regionale 17.399 studenti, mentre i restanti sono assegnatari di una borsa smart che mette a disposizione servizio abitativo gratuito e servizio ristorativo o un contributo economico più il servizio ristorativo. La spesa complessiva in denaro e servizi è di 70.722.617 euro, di cui 69.831.617 messi a disposizione da Regione Emilia-romagna, Er.go e fondi statali e 891.000 euro degli atenei, anche attraverso l’utilizzo delle somme ricevute attraverso il 5 per mille. “Questi risultati - aggiunge l’assessore Patrizio Bianchi - sono stati raggiunti grazie a un efficace sistema di integrazione tra le azioni della Regione e quelle degli Atenei che connotano un sistema universitario regionale con un elevato indice di attrattività. Ma la riduzione progressiva e costante del fondo nazionale non è più sostenibile, ci auguriamo un forte impegno da parte del nuovo Governo anche sul diritto allo studio”. Per accompagnare e supportare nel percorso universitario gli oltre 155 mila studenti presenti nel nostro territorio, la Regione attraverso Er.go offre benefici e servizi di accoglienza, di orientamento, abitativo e ristorativo, a cui si affiancano quelli di competenza degli atenei, quali ad esempio esoneri dalle tasse e riduzioni contributive, premi, assegni di tutorato, collaborazioni a tempo parziale, servizi bibliotecari, di consulenza e counseling durante il percorso di studi.  
   
   
PUGLIA: AL VIA “BEFORE… LE IDEE DELLA SCUOLA CHE CAMBIA” UNA “DUE GIORNI” PER CONFRONTARSI SULLA SCUOLA DEL FUTURO  
 
Bari, 26 marzo 2015 - Avrà luogo giovedì 27 e venerdì 28 marzo, dalle ore 9.00 alle ore 20.30, presso il “The Hub/cineporto” della Fiera del Levante di Bari, la manifestazione “Before… le idee della scuola che cambia”: una due giorni (a ingresso gratuito) aperta a scuole, ragazzi e famiglie. Un fitto calendario di workshop, incontri, spettacoli, gare letterarie, narrazioni e musica, che intende raccogliere e coordinare l’esigenza delle scuole pugliesi, ma anche di famiglie e cittadini, di confrontarsi su saperi considerati strategici per il futuro. Ad aprire i lavori, alle ore 9.15 del giovedì 27 marzo, saranno Alba Sasso, assessore al Diritto allo Studio e alla Formazione, Ugo Patroni Griffi, Presidente della Fiera del Levante, e Franco Inglese, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia. “Before” è organizzata dalla rete delle “Scuole del Leggere” e “Che Scuola Fa” unitamente all’Assessorato al Diritto allo Studio della Regione Puglia e all’Usr Puglia, in collaborazione con L’associazione “La Maria Ad adel porto” e “I Presidi del Libro”. Il programma completo e informazioni su: http://www.Europapuglia.it/eduwebtv/programma/    
   
   
SARDEGNA: LAVORO: CON "IMPRENDIAMOCI BIMBI", AL VIA SENSIBILIZZAZIONE NELLE SCUOLE SUI TEMI DELL´OCCUPAZIONE E DEL RISPARMIO PROSEGUONO LE ATTIVITÀ DEL PROGETTO IMPRENDIAMOCI VOLUTO DALL´AGENZIA REGIONALE PER IL LAVORO VOLTO A SOSTENERE LA CULTURA IMPRENDITORIALE.  
 
 Cagliari, 26 marzo 2014 -L´attività nel 2014 si è aperta con l´introduzione della nuova sezione "Imprendiamoci Bimbi", che vede coinvolte le classi seconde e terze di alcune scuole elementari di Cagliari con l´obiettivo di sensibilizzare gli alunni sul tema del lavoro e del risparmio. Per il momento sono state interessate le scuole "Randaccio-tuveri-don Milani" di via Is Guadazzonis, l´Istituto Comprensivo Pirri, di via Santa Maria Chiara, e la scuola "Satta-spano-de Amicis" di via Angioy. Il progetto prevede visite guidate, tra cui una presso il complesso produttivo della Casa del Grano a Elmas, un´altra nello stabilimento di Argiolas Formaggi a Dolianova, per consentire ai bambini di assistere a tutte le fasi produttive, dalle lavorazioni delle materie prime, per arrivare sino al prodotto finito. Il progetto, che si concluderà con una mostra finale di disegni realizzati dagli alunni, prevede una seconda edizione per il prossimo anno scolastico 2014/2015.  
   
   
FVG, EDILIZIA SCOLASTICA: DITTE LOCALI PER LA MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI  
 
Trieste, 26 marzo 2014 - Sono stati già tutti appaltati gli 11 interventi di messa in sicurezza di altrettanti edifici scolastici per l´importo complessivo di 2,5 milioni di euro assegnati dallo Stato al Friuli Venezia Giulia. Il riparto era stato deciso dalla Regione lo scorso ottobre ed i Comuni beneficiari hanno provveduto all´appalto delle opere entro la scadenza del 28 febbraio, come previsto dalla normativa nazionale (legge 89/2013). I lavori riguardano le istituzioni scolastiche statali e consistono in interventi di riqualificazione e messa in sicurezza, in particolare di quegli edifici in cui sia stata riscontrata la presenza di amianto. Contrariamente a quanto avvenuto in altre regioni italiane, che sono state costrette a chiedere al Governo una proroga del termine per l´erogazione dei fondi, i Comuni del Friuli Venezia Giulia si sono mostrati virtuosi ed hanno così permesso all´Amministrazione regionale di rispettare a sua volta tutte le procedure di erogazione dei contributi. Un altro elemento positivo è stata l´assegnazione degli appalti a ditte locali, con la conseguente immissione dei contributi statali nel tessuto economico regionale. Lo scorso settembre la Giunta regionale, su proposta dell´assessore ai Lavori pubblici, aveva fissato in 500.000 euro l´importo massimo finanziabile per Ente locale e per ciascun progetto. L´esecutivo aveva inoltre indicato quattro criteri di preferenza nella formulazione della graduatoria: l´eliminazione dell´amianto; l´ottenimento delle certificazioni dei Vigili del Fuoco o dell´Azienda per i Servizi Sanitari; la verificata vulnerabilità degli elementi non strutturali; l´elevato numero di alunni presenti nell´edificio per cui è stato chiesto l´intervento.  
   
   
RISCALDAMENTO NELLE SCUOLE: I RISPARMI ENERGETICI DELLA PROVINCIA DI TORINO SAITTA: “NELLE ULTIME 4 STAGIONI TAGLIATI OLTRE 4 MILIONI DI EURO”  
 
 Torino, 26 marzo 2014 Negli ultimi 10 anni, la Provincia di Torino ha conseguito notevoli risparmi nei consumi energetici per riscaldare le 168 scuole gestite dall’Ente: una riduzione del 19% dei megawattora consumati e del 16% della spesa, passando dai 9 milioni e 400mila euro a stagione del quinquennio 1999-2004 ai 7 milioni e 900mila del 2009-2014. “Un risultato notevole sia sul piano ambientale sia su quello economico” ha commentato il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta, a margine dell’odierno incontro di presentazione del progetto Green School, promosso dalla Provincia in collaborazione con il Politecnico di Torino, “scaturito dalla gestione integrata delle politiche energetiche sull’intero patrimonio edilizio scolastico che solo un Ente di area vasta come la Provincia può garantire”. A partire dall’appalto della gestione calore 2004/2009, grazie a un capitolato messo a punto con il Dipartimento di Energetica del Politecnico di Torino e a specifici interventi sugli impianti, come la sostituzione delle vecchie caldaie con nuove a condensazione, la Provincia di Torino ha potuto ridurre sensibilmente i consumi, arrivando a spendere oggi € 2,62 al metro cubo riscaldato, contro i 4,08 del Comune di Torino, i 5,31 del Comune di Carignano e i 4,03 dell’appalto Consip Sie2 – anno 2011 (Città di Ivrea). Il risparmio economico del contratto attuale di gestione calore 2009/2014 della Provincia di Torino, rispetto all’analogo contratto Consip Sie1 – anno 2008, è stato – relativamente alle ultime 4 stagioni termiche – superiore a 4 milioni e 300mila euro. “L’individuazione di procedure innovative di gestione dei consumi energetici” conclude Saitta “si è dimostrata una strategia vincente anche perché la Provincia non si è limitata a svolgere il semplice ruolo di pagatore delle bollette, ma ha innescato un processo virtuoso per cui anche l’operatore economico è incentivato a migliorare l’efficienza degli impianti e a ridurre i consumi energetici.  
   
   
BOLZANO:IDENTITÀ EUROPEA ED INTEGRAZIONE: GIOVANI A CONFRONTO CON I POLITICI  
 
Bolzano, 26 marzo 2014 - 150 giovani, tra i 16 ed i 18 anni, provenienti da Tirolo, Alto Adige e Trentino hanno preso parte al dibattito sui temi legati all´Europa in vista delle prossime elezioni europee tenutosi, venerdì 21 marzo, presso Palazzo Widmann a Bolzano. L´incontro è stato introdotto dal presidente della Provincia Arno Kompatscher con le parole: l´Europa costituisce il più grande progetto di pace e di solidarietà. L´esistenza o meno di un popolo europeo, il ruolo maggiore delle identità politiche o di quelle nazionali, e quale debba essere la velocità dell´integrazione europea. Sono i tre temi scelti dai servizi Europe Direct di Alto Adige, Trentino e Tirolo per il dibattito pubblico sull´Europa in vista delle elezioni europee 2014. Il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, soddisfatto per la partecipazione giovanile dalla tre realtà territoriali dell´Euregio, introducendo il confronto ha affermato che l´Europa costituisce il più grande progetto di pace e di solidarietà, un progetto che finora, però, si è concretizzato solo a metà. Da parte sua il presidente Kompatscher si è detto favorevole al superamento degli egoismi nazionali e ad ulteriori passi. Parlando di identità europea, il parlamentare altoatesino Herbert Dorfmann, ha fatto presente che in Europa mancherebbero ancora elementi quali una lingua comune, organi d´informazione comuni che possano dare vita a questa identità. Ma grazie ai giovani, in grado di superare le barriere linguistiche, ha detto di potersi immaginare un incremento di importanza della comune identità al di là delle 250 lingue parlate in 28 Stati diversi. La collega Eva Lichtenberger ha affermato che spesso sono gli europei stessi a voler vedere le differenze invece che le similitudini; in Paesi quali Cina e Stati Uniti gli europei verrebbero identificati come tali. Per Mrco Brunazzo delCentro Jean Monnet, proprio la scarsa identità europea dei cittadini europei costituirebbe la forza dell´Europa, rendendola interessante. Parlando del peso maggiore o minore dell´identità nazionale rispetto all´appartenenza politica si è posta la questione se in sede di elezioni europee l´elettore voti più facilmente un connazionale o un candidato con le medesime idee politiche. Un altro aspetto trattato nel dibattito quale debba essere la velocità dell´integrazione europea. "Questa volta è diverso" era il motto del dibattito pubblico organizzato dai centri Europe Direct Alto Adige, Europe Direct Trento e Europe Direct Tirolo in collaborazione con la Rappresentanza della Commissione europea di Roma. Si tratta del primo di tre appuntamenti.  
   
   
VENETO. BILANCIO 2014: RISORSE PER ATTIVITA’ FORESTALI DI DIFESA IDROGEOLOGICA  
 
Venezia, 26 marzo 2014 - Con una nota trasmessa alle organizzazioni sindacali regionali di categoria, l’assessorato all’ambiente, difesa del suolo e alle foreste della Regione comunica che, nell´ambito delle risorse destinate dal bilancio 2014 agli interventi urgenti necessari a fronteggiare gli effetti della alluvione dello scorso febbraio, per quanto riguarda le opere volte a mitigare il rischio di fenomeni franosi di competenza comunale, è stata valutata la necessità di intervenire rapidamente sulla base delle priorità indicate dal territorio. Per questo si ritiene necessario, non appena il bilancio sarà divenuto operativo, previa adozione di apposito atto della Giunta Regionale, la destinazione di ulteriori 3 milioni di euro allo specifico capitolo di spesa di competenza relativo alla "difesa idrogeologica, fito-sanitaria, al miglioramento e alla ricostituzione boschiva", per il coinvolgimento diretto delle strutture forestali regionali, in modo da consentire la relativa copertura finanziaria e l´immediato avvio della realizzazione degli interventi necessari. Nel frattempo – precisa la nota - si darà corso alla sollecita apertura dei cantieri gestiti dalle strutture forestali regionali, con la conseguente attivazione dei contratti di assunzione delle maestranze avventizie, per le quali la Regione prevede di poter confermare in linea di massima anche per il corrente anno un impegno lavorativo medio di 165 giornate per singolo lavoratore.  
   
   
ALTO MANTOVANO: ASSURDO MANCHI ACQUEDOTTO  
 
Milano, 26 marzo 2014 - "E´ assurdo che, nel 2014, alcuni Comuni non siano ancora dotati di acquedotto". Cosìl´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli al termine dell´incontro con alcuni sindaci dell´Alto Mantovano. "Ci sono delle lacune spaventose da parte della Provincia - ha aggiunto Bulbarelli -, che è capofila in questo ambito. Bisogna attuare al più presto un Piano di ambito, dopodiché si potrà attuare anche un piano finanziario". Al momento, infatti, Mantova e la sua provincia hanno 5 gestori. "Una volta che si sarà adottato tale Piano - ha concluso Bulbarelli - potranno essere richiesti anche mutui per realizzare l´acquedotto dove ancora manca".  
   
   
VALDICECINA, ACCORDO PER USO IDROPOTABILE PRIORITARIO E MIGLIORE GESTIONE RISORSE IDRICHE  
 
Firenze, 26 marzo 2014 – Una condivisione di strategie da parte delle pubbliche amministrazioni e una scaletta di azioni incisive per la tutela delle risorse idriche della Val di Cecina e per garantirne prioritariamente l´uso idropotabile. Questo il significato dell´accordo tra Regione, Province di Pisa e Livorno, Autorità Idrica Toscana e Comuni della Val di Cecina e della fascia costiera livornese che sarà sottoscritto a giorni e il cui schema è stato approvato dalla Giunta. All´interno di tale accordo si rimanda a uno successivo per condividere tra tutti i soggetti la necessaria riorganizzazione del servizio idropotabile. Un atto molto importante, per l´assessore regionale a ambiente e energia, con cui si individuano le azioni che vanno messe in campo per garantire una migliore gestione delle risorse idriche e acqua di miglior qualità per gli usi idropotabili nella Val di Cecina e nella fascia costiera livornese, ma che si intendono applicare a tutti i corsi d´acqua principali. Su questo bacino, vulnerabile e oggetto più volte di attenzione da parte della Regione per le sue criticità, è stato presentato un piano di tutela delle acque che va aggiornato. Ma con questo atto viene messo un punto fermo: si è infatti riusciti a quantificare nel dettaglio, insieme alle Province, titolari della gestione demanio idrico, le risorse ad uso idropotabile. L´uso idropotabile viene riconosciuto come prioritario rispetto a tutti gli altri. A questo uso va destinata la maggiore quantità e qualità dell´acqua, e vanno garantite le risorse, come quelle della Steccaia, preziosissime per il rifornimento idrico dei comuni interessati dalle acque del Cecina. Questa è una delle zone più colpite dalla crisi idrica nel 2012. La scaletta concordata tra tutti i soggetti coinvolti per la definizione della pianificazione e programmazione delle risorse idriche della Val di Cecina e della fascia costiera ha pertanto come priorità quella di soddisfare i fabbisogni idropotabili della popolazione, assicurandole acqua di migliore qualità. Vanno poi definite, e questo è un impegno a cui la Regione tiene molto, le linee guida per la revisione di tutte le concessioni, e le azioni e criteri per una migliore tutela e salvaguardia delle risorse idriche, affrontando e risolvendo le situazioni di criticità che negli anni si sono verificate e hanno alimentato polemiche mai sopite rispetto ai rapporti tra usi industriali e usi idropotabili della risorsa. Le azioni per la tutela quantitativa e la gestione ottimale delle risorse idriche della Val di Cecina e della pianura costiera verranno intraprese dai soggetti secondo regole definite e condivise, ognuno in relazione alle specifiche responsabilità e competenze. Nel lungo e approfondito lavoro di ricostruzione del quadro conoscitivo, come viene ribadito dall´assessore all´ambiente, si è individuato lo stato delle acque del territorio e i quantitativi emungibili da ciascun acquifero, i sistemi di approvvigionamento idropotabile in essere, i fabbisogni attuali e futuri per l´uso idropotabile, oltre a condividere una ipotesi di riorganizzazione degli approvvigionamenti, andando a individuare le disponibilità residue per usI diversi dall´idropotabile. Un lavoro di grande rilevanza che si intende applicare a tutti gli altri bacini. E´ la prima volta che la Regione entra in un settore così importante definendo quanta acqua c´è, come va usata e quali gli investimenti necessari per migliorarla. Un impegno che si completerà con il secondo accordo di programma, che va di pari passo col Paer, per investimenti in termini di ammodernamento delle strutture acquedottistiche e miglioramento degli invasi che col tempo si sono riempiti di fanghi e detriti e non hanno più la capienza originaria. Quanto agli impegni assunti da province e comuni, le province provvederanno al rilascio oppure rinnovo delle concessioni idriche ad uso idropotabile nel rispetto delle linee guida regionali e soddisferanno le richieste per usi diversi dal potabile nel rispetto del quadro residuale delle disponibilità di risorse, provvedendo anche al riordino e alla revisione delle utilizzazioni in atto entro 6 mesi dall´emanazione delle linee guida. I comuni integreranno nei propri strumenti di pianificazione il nuovo quadro conoscitivo sullo stato delle risorse idriche entro trenta giorni dalla data di sottoscrizione dell´accordo e rivedranno entro 1 anno i regolamenti edilizi al fine di introdurre disposizioni, norme e vincoli volti per incentivare il risparmio idrico - anche attraverso la creazione di invasi e stoccaggi di acqua superficiale - disincentivare gli sprechi e ridurre i prelievi.  
   
   
DIFESA DEL SUOLO, IN SICUREZZA DA RISCHIO INONDAZIONI CENTRO ABITATO PONTE PATTOLI (PERUGIA)  
 
 Perugia, 26 marzo 2014 – Sono dirette alla difesa del centro abitato di Ponte Pattoli (nel territorio comunale di Perugia), strade ed altre infrastrutture dal pericolo di esondazioni del Tevere le opere per la riduzione del rischio idraulico eseguite con il finanziamento della Regione Umbria. Nell´area interessata, in cui questo pomeriggio hanno compiuto un sopralluogo i rappresentanti dell´Assessorato regionale all´Ambiente, della Provincia e del Comune di Perugia, sono state realizzate arginature in terra lungo il corso del fiume, in modo da prevenire i rischi di inondazioni e garantire la pubblica e privata incolumità. Un intervento di particolare rilevanza, effettuato con attenzione alla qualità e sostenibilità ambientale, che si inserisce, sottolineano i rappresentanti regionali, nell´ambito dell´Accordo di Programma Quadro in materia di difesa del suolo sottoscritto dal Governo e dalla Regione Umbria. Per l´esecuzione dei lavori, la Regione ha assegnato alla Provincia di Perugia un finanziamento di circa 775mila euro. Il centro abitato di Ponte Pattoli si sviluppa su entrambe le sponde del Tevere: sulla sponda sinistra si è sviluppata la zona residenziale più recente e sono presenti insediamenti produttivi, in prossimità della sponda destra è localizzato il nucleo storico del centro abitato di Ponte Pattoli. Un´area compresa tra quelle perimetrate dagli studi sulla valutazione del pericolo di inondazioni con tempi di ritorno di 50 anni e di 200 anni, elaborato dall´Autorità di Bacino del fiume Tevere nell´ambito della redazione del Piano di Assetto Idrogeologico. Un´area vulnerabile, messa ora in sicurezza. In particolare, è stata realizzata una arginatura in terra che si sviluppa in modo longitudinale sulla sponda destra idraulica del Tevere nel tratto compreso tra le cave dismesse in prossimità degli impianti sportivi e il ponte sul fiume per una lunghezza di circa 500 metri e un´altezza di circa 2,50-3 metri dall´attuale piano di campagna. È stata inoltre costruita un´arginatura, sempre in terra, ortogonale al corso d´acqua, che si sviluppa con inizio dalla intersezione con l´arginatura in prossimità delle cave dismesse, fino alla strada comunale, per circa 320 metri in sponda destra, con una altezza variabile da circa 1,50-3 metri dall´attuale piano di campagna e di adeguate dimensioni planimetriche a garantire la stabilità dell´opera.