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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 26 Marzo 2014
ONE WORLD DOCUMENTARY FILM FESTIVAL, BRUXELLES  
 
Bruxelles, 26 Marzo 2014 Di seguito l’intervento di ieri di Štefan Füle Il commissario europeo per l´allargamento e la politica europea di vicinato I diritti umani e le libertà fondamentali - il filo d´argento che attraversa le nostre azioni:” Signore, signori, cari amici, Permettetemi di iniziare ringraziando gli organizzatori dell´annuale One World Documentary Film Festival per avermi invitato a affrontare la cerimonia di apertura. E ´davvero un onore essere qui. Il vostro festival è una testimonianza della necessità e l´importanza di sensibilizzare, stimolare il dibattito e sostenendo per la democrazia, i diritti umani e fondamentali. Per l´Unione europea, i diritti umani e le libertà fondamentali sono il "filo d´argento" che attraversa le nostre azioni sia in patria che nelle nostre relazioni esterne. Mi è stato chiesto di citare il partenariato orientale e la situazione in Ucraina. Quindi, mi permetta di farlo attraverso le tre osservazioni: In primo luogo, se mi chiedete qual è stato il più grande contributo della nuova politica europea di vicinato (e il partenariato orientale in particolare) direi che è stato il passaggio da Bismarck e Kissinger a Václav Havel - il passaggio dagli estremi di "politica vera" concentrata in definizione riflette la politica di un Kissinger come l´arte del possibile. Mentre Havel ha trovato la politica sia l´arte dell´impossibile, cioè ponendo l´accento su valori comuni, controbilanciando gli interessi approccio orientato. In secondo luogo, questo festival film documentario si svolge in un momento in cui stiamo cercando di salvare l´Europa come definito attraverso il processo di Helsinki 40 anni fa, un continente in cui le questioni di integrità territoriale e, se gli impegni internazionali siano pienamente attuate e confini non vengono ridisegnate con l´uso della forza militare. Mettere in discussione tali principi di Helsinki porta il conflitto lontana in Crimea nel cuore del nostro continente. E ´importante per tutti noi. In terzo luogo, è per questo condanniamo con forza l´annessione illegale di Crimea alla Russia, e noi non lo riconoscerà. Noi abbiamo risposto con una posizione ferma e unita, comprese le misure mirate contro gli individui responsabili di compromettere l´integrità territoriale dell´Ucraina. Lo scopo delle nostre azioni è quello di realizzare un dialogo significativo tra l´Ucraina e la Russia, al fine di trovare una soluzione politica. La storia ci insegna che, di fronte a restrizioni o ostacoli a godersi i nostri diritti, gli individui e le nazioni devono diventare più ambizioso e allo stesso tempo attaccare i nostri principi o radici. Solo su questa base si possono creare nuove opportunità. Questo è l´approccio dell´Unione europea, su cui si basa il nostro obiettivo a lungo termine per il partenariato orientale. Il principio del partenariato orientale è che ci impegniamo sulla base di valori comuni - il rispetto e la promozione dei diritti umani e delle libertà, della democrazia e dello Stato di diritto. Completamente in equilibrio con i nostri interessi comuni, lavoriamo per costruire con i nostri vicini orientali una zona di prosperità e stabilità nel nostro continente. Contiamo sul sostegno di parlamentari, autorità locali, comunità imprenditoriale e la società più ampia soprattutto nel suo complesso. I governi non possono agire da soli. Hanno bisogno del sostegno di tutti i settori della società. Non vedo l´ora di documentario "Giochi di Putin" di questa sera, perché quando accendo la Tv russa ultimamente, rivedo propaganda su una scala che non ho visto per anni. Propaganda che è: unilaterale; brutale e molto pericoloso. Come tante volte in passato. Ecco perché la potenza di un festival come questo è così importante quando si tratta di distorsioni fabbricati impegnativi. Lasciate che vi ringrazio per il vostro contributo particolare a questo riguardo. Godetevi il documentario di oggi così come l´intero Festival.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: INFOGRAFICHE, VIDEO E FOTO: TUTTI I NOSTRI PRODOTTI LIBERI DI COPYRIGHT  
 
Strasburgo, 26 marzo 2014 - Se lavori per un sito on line, una pagina web o un blog e vorresti pubblicare del materiale informativo sul lavoro del Parlamento europeo e sulle elezioni di maggio, puoi consultare il nostro sito. Troverai infografiche, foto, video e interviste libere da copyright che potranno esserti molto utili. Scopri e usa liberamente i prodotti illustrati in questo articolo. Per accedere a tutti i contenuti puoi navigare nel nostro catalogo animato on line (cliccando sul link nella colonna di destra). Avrai accesso ai contenuti multimedia, infografiche e tutti i prodotti del Pe. Il Parlamento produce ogni giorno audio e video, foto, interviste e infografiche in 24 lingue, pronte per l´embed, la pubblicazione o la diffusione. Per rimanere informato sulle novità del Parlamento europeo e sulla disponibilità dei prodotti editoriali, puoi registrarti alla newsletter settimanale scrivendo a webCom-partnerships@europarl.europa.eu  
   
   
MERCOLEDÌ 26, DOPPIO APPUNTAMENTO UNICOM SULL’ASSE MILANO-TORINO  
 
Milano, 26 marzo 2014 - A testimonianza di un impegno reale nella diffusione della cultura della buona comunicazione, Unicom sarà impegnata in due convegni in programma mercoledì 26 febbraio. “Sei pronto per Expo? Formazione 3.0 per una comunicazione efficace” il titolo del primo appuntamento fissato a Milano alle ore 10 presso Palazzo Isimbardi e organizzato da Unicom con Aif (Associazione Italiana Formatori) in collaborazione con Mediastars e Carioca Comunicazione e il Patrocinio della Provincia di Milano. Il tema è estremamente stimolante e mette al centro un nuovo rapporto tra comunicazione e formazione: due ambiti non più separati, e in alcuni casi contrapposti, ma due mondi che in sinergia possono creare nuova competitività. Per comunicare in modo efficace ed efficiente servono competenze ed esperienze ovvero servono preparazione e formazione specifica. Allo stesso modo la formazione, per uscire dai vecchi paradigmi didattici, deve abbandonare la classica impostazione d’aula e aprirsi all’esperienza ovvero alla comunicazione. Nel parleranno esperti del settore http://www.Unicomitalia.org/unicom-alla-tavola-rotonda-sei-pronto-per-expo-formazione-3-0-per-una-efficace-comunicazione/ coordinati da Giulio Rodolfo, Direttore Editoriale Media Star Editore. Sempre mercoledì 26 alle ore 12.30, Unicom sarà protagonista al Bcom di Torino con il workshop “Autorevolezza e processo di relazione nel percorso verso l’e-commerce: il caso Bmw Italia”. Il focus sarà concentrato sul ruolo dell’aftersales come leva strategica fondamentale per la creazione di una relazione forte e duratura tra azienda e cliente. Ne parlerà Alberto Gaiga (Amministratore Delegato Intesys Srl, Associata Unicom) che presenterà insieme a Marco Di Gregorio (Aftersales Product Marketing Manager Bmw Italia Spa) l’interessante case history Bmw http://www.Unicomitalia.org/unicom-al-bcom-2014/  Ambedue gli eventi sono gratuiti previa iscrizione  http://www.Mediastareditore.com/  http://www.Bcomexpo.com/    
   
   
FILM E FICTION IN TRENTINO: AL VIA NUOVI CASTING AL VIA LA NUOVA STAGIONE DI TRENTINOCASTING PER LE PROSSIME PRODUZIONI CINEMATOGRAFICHE AMBIENTATE IN TRENTINO.  
 
Trento, 26 marzo 2014 - Giovedì 27 marzo, presso il community café "The Sociale Stone" in via Gorizia 16/18 a Trento, dalle 14 alle 19, i casting per ruoli da coprotagonisti, per un film italiano che si girerà in Trentino a partire da metà giugno. Trentinocasting cerca: •ragazze e ragazzi, tra i 18 e i 22 anni, con caratteristiche fisiche diverse e con personalità che spazino dal carattere serio e timido al brillante e grintoso; •ragazze tra i 12 e i 14 anni, dal carattere determinato ed estroverso e ragazze tra i 12 e 14 che sappiano ballare; •un uomo tra i 35 e i 50 anni, dal carattere duro e deciso. Il casting è aperto a tutti, professionisti e non, si prega di venire muniti di documenti quali: fotocopia carta di identità, codice fiscale (avanti e retro) e Iban. I ragazzi di minore età devono essere accompagnati da uno dei genitori. Il casting è rivolto solo alle persone con le caratteristiche indicate. Le selezioni per figurazioni e comparse si terranno nei prossimi mesi. Per qualsiasi informazione scrivere alla pagine Facebook di Trentinocasting o telefonare a Chiara (3385641628) e Katia (3473035584).  
   
   
EVENTI: A ROMA PER "CINECAMPUS" GIOVANNA VIGNOLA DE "LA GRANDE BELLEZZA": "HO PORTATO ALL´OSCAR I MIEI BAMBINI"  
 
Perugia, 26 marzo 2014 – "Ho portato all´Oscar i miei ‘bambini´, dando loro un esempio di come si possa vivere normalmente anche nella disabilità, a patto di avere carattere, impegnarsi e studiare: io l´ho fatto soprattutto per loro, nella consapevolezza che in Italia ci sono tante ‘Giovanne Vignola´". Lo ha detto Giovanna Vignola "Dadina", interprete del film di Paolo Sorrentino "La Grande Bellezza", intervenendo come ospite d´onore al dibattito che a Roma, nella sede dell´Università "eCampus" di Via del Tritone, è seguito alla proiezione del film cui è toccato quest´anno, com´è noto, il premio Oscar per la miglior pellicola non in lingua inglese. La proiezione (nel quadro dell´iniziativa "cinecampus") era stata organizzata dalla stessa università, in collaborazione con il Comune di Roma e l´Associazione per l´"Anno Marguttiano". Riferendosi come ai "suoi bambini" ai ragazzi affetti da "Acondroplasia", seguiti dall´Associazione "Insieme per crescere" di Perugia, di cui fa parte, Giovanna Vignola ha affermato che aver focalizzato l´attenzione, indirettamente e con un grande film, su questa patologia e i suoi problemi, è un altro grande merito di Paolo Sorrentino, una prova della sua intelligenza e sensibilità. "Di solito il cinema mette in scena questa patologia secondo lo stereotipo del ‘nano ballerino´ – ha detto Giovanna Vignola –, come cioè un caratterista teso più che altro a suscitare ilarità. Sorrentino ha ribaltato il modello, facendo di Dadina il direttore di un giornale importante, e lasciando transitare con la sua arte un messaggio completamente diverso. Il messaggio è passato, in un´opera che ha vinto l´Oscar. È per diffondere questo messaggio – ha sottolineato "Dadina", che ha raccontato come la scelta sia alla fine caduta su di lei, al termine di una selezione condotta dalla sua Associazione – che ho accettato di fare il film (e non è stato facile – ha aggiunto - perché un conto è essere impegnati nel volontariato, un conto è recitare). Credo di averlo fatto in modo dignitoso. Nel set de ‘La Grande Bellezza´ – ha detto Giovanna Vignola -, Sorrentino è riuscito a farmi sentire completamente a mio agio, mi ha lasciato parlare ed esprimere, è stato come stare in famiglia, fra bellissime persone, un´esperienza unica e irripetibile. Ma ora – ha concluso -, voglio solo ritornare a fare la mia vita di sempre, con mio marito e nella mia associazione". "Giovanna rappresenta stasera per noi – hanno riferito i rappresentanti dell´assessorato alle politiche sociali della Regione Umbria, intervenendo nel dibattito moderato da Sabino Zaba, al quale ha partecipato anche il direttore della fotografia de "La Grande Bellezza" Luca Bigazzi e, fra il pubblico, il grande scenografo Osvaldo Desideri, premio Oscar per il "Piccolo Imperatore" di Bernardo Bertolucci – sia l´Umbria impegnata a far crescere i suoi talenti e le sue risorse creative, che quella impegnata nel sociale. Il successo di Giovanna – è stato aggiunto – è la prova che non esistono limiti che non si possano ogni volta spostare più in là con il lavoro, l´impegno e la condivisione. Giovanna fa parte di un´associazione che ha scelto il motto ‘Uniti per crescere´ per illustrare il suo programma: è una parola d´ordine che è valida per ciascuno di noi".  
   
   
MATERA, CONCLUSI I LAVORI DELL’ EUROPEAN FILM ACADEMY  
 
Matera, 26 marzo 2014 - Matera e la Basilicata hanno risorse ambientali e professionalità per fare sistema, produrre lavori e attrarre investimenti nella cinematografia e nei settori collegati. Una conferma e con rinnovato entusiasmo è venuto dal confronto tra i componenti del consiglio di amministrazione dell’ European Film Academy (Efa) con operatori e imprese della Basilicata su “Creatività e impresa locale’’ , a conclusione della settimana di iniziative che hanno fatto da contorno ai lavori del board della importante istituzione cinematografica continentale. Un evento promosso dalla Camera di Commercio di Matera e che ha coinvolto in un proficuo lavoro operativo, Regione e Apt di Basilicata, Lucania Film Commission , Comune e Provincia di Matera, Soprintendenza per i beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, Comitato Matera 2019, Conservatorio Statale di Musica “E. R. Duni” di Matera, Confcommercio e Confesercenti, associazioni culturali, aziende e soggetti locali e tutto quando ruota intorno al mondo del cinema. Il confronto e gli apporti al dibattito hanno rimarcato come la positiva esperienza avviata, ospitando il board dell’Efa e attivando un cantiere di attività culturali e di confronto possa essere consolidato, per attivare iniziative in grado di proporre periodicamente la Basilicata in questo settore. Un metodo di buone pratiche, che ha portato a un lusinghiero risultato, a cominciare dai produttori e registi, favorevolmente impressionati –come hanno riferito il direttore dell’Efa, Marion Doring, e Adriana Chiesa Di Palma componente dell’organismo - dalla storia di un luogo unico al mondo, dall’accoglienza della cittadinanza e dalla organizzazione messa in campo dall’Ente camerale per tutte le fasi della permanenza. Hanno inoltre espresso pieno sostegno e auspicandone il successo alla candidatura di Matera a capitale europea della cultura per il 2019.E il board dell’Efa ha esaminato nel 1° incontro del 2014 temi importanti per il suo funzionamento, come la gestione e le nuove procedure dei regolamenti per le votazione , discusso di eventi, formazione, delle eventuali candidature per i premi alla carriera e delle figure che nel mondo hanno promosso la crescita della cinematografia. “Ritengo –ha detto il presidente della Camera di commercio, Angelo Tortorelli - che il board dell’Efa sia pienamente riuscito, grazie a un lavoro organizzativo e di collaborazione, che ci ha visti lavorare insieme e proficuamente con tutti i soggetti pubblici e privati che hanno partecipato all’iniziativa. Ci sono le condizioni e le possibilità perché si possa continuare su questo percorso, anche nei prossimi mesi Il proficuo lavoro di rete avviato con la presenza dell’European film Academy è un ottimo punto di partenza per realizzare in Basilicata iniziative concrete di sviluppo che guardano all’audiovisivo, alla cultura e al turismo’’. Concetti ripresi durante il confronto su “Creatività e impresa locale’’ dal direttore tecnico dell’azienda speciale Cesp Vito Signati e della Lucania Film commission Paride Leporace, su quanto e cosa si può fare per promuovere imprese e territorio,da Alberto Versace, dirigente del ministero dello sviluppo economico e direttore di “Sensi contemporanei’’ per l’istituzione di un cineporto dove appoggiare le produzioni e dagli interventi dei registi Prospero Bencivenga ,Giuseppe Marco Albano, Geo Coretti,del direttore del Lucania film festival Rocco Calandriello, dall’attore Domenico Fortunato che hanno portato utili spunti al dibattito. E poi la scuola, con l’incontro della mattinata con gli studenti dei licei classico e pedagogico con il regista polacco Krzyztof Zanussi, i produttori tedesco Stephan Hutter e francese Cedomir Kolar e l’attore lucano Domenico Fortunato, che hanno invitato i ragazzi a “sognare, scrivere, raccontare’’ la storia della propria terra che possono portare alla strada del successo con lo studio, la preparazione,la creatività, un pizzico di fortuna e le potenzialità del web per farsi conoscere.  
   
   
PREMIO SILONE: CHIODI, SUOR LAURA ESEMPIO STRAORDINARIO RESI NOTI NOMI DEI VINCITORI. SABATO CONSEGNA A PESCINA  
 
L´aquila, 26 marzo 2014 - Suor Laura Girotto vince il Premio internazionale "Ignazio Silone" giunto ormai alla sua Xix edizione. Ad annunciarlo ieri, in una conferenza stampa, all´Aquila, il Presidente della Regione Gianni Chiodi e il consigliere regionale Walter Di Bastiano, presidente vicario del Premio. Suor Laura fondatrice negli anni Novanta della missione Kidane Mehret di Adua e autrice di un testo sull´Etiopia rappresenta un´esperienza di vita solidale fondata sul sostegno attivo a tantissime etiopi in difficoltà. "Una donna molto impegnata nel sociale che corrisponde agli ideali siloniani e alle finalità del premio internazionale - ha commentato il Presidente Chiodi - un riconoscimento questo di alto valore morale e sociale per la sua storia missionaria e il suo straordinario lavoro per le fasce più deboli e discriminate". La giuria del premio ha conferito anche lo speciale riconoscimento del Premio Fontamara a "Libera, associazioni e numeri contro tutte le mafie", associazione fondata il 25 marzo 1995 da don Luigi Ciotti per la sua attività istituzionale nella difesa dei valori di giustizia, legalità verità e dignità umana. Per la sezione di concorso "tesi di laurea", la giuria ha premiato il prof. Alessandro La Monica, per la tesi di perfezionamento in discipline filologiche e linguistiche moderne dal titolo "Il seme sotto la neve" di Ignazio Silone, edizione critica discussa presso la scuola normale superiore di Pisa in cotutela con l? università di Zurigo. Per la sezione di concorso "I giovani e Ignazio Silone" gli studenti delle scuole secondarie d´Abruzzo sono stati invitati a confrontarsi con alcuni personaggi femminili dell´opera di Silone. La giuria ha ritenuto meritevoli gli studenti: Anastasia Huryanova della classe V liceo scientifico ´Pollione´ di Avezzano e Chiara Pirani della classe Iv A del Liceo scientifico Nicola di Guardiagrele. La cerimonia di consegna per tutte le sezioni si svolgerà a Pescina, città natale dello scrittore, sabato 5 aprile, dalle 10, al teatro San Francesco nel quale hanno sede il Centro studi ed il museo Ignazio Silone.  
   
   
IL MARCHIO DEL SISTEMA BIBLIOTECARIO TRENTINO  
 
Trento, 26 marzo 2014 - Con l´approvazione - in Giunta - della deliberazione di Tiziano Mellarini, assessore alla cultura, è stato adottato il marchio del Sistema bibliotecario trentino con lo scopo di conferire unità anche visiva alla rete capillare di biblioteche che servono il nostro territorio. Il Sistema bibliotecario trentino - Sbt - infatti è costituito da biblioteche pubbliche comunali, specialistiche e di conservazione, in grado di fornire prestazioni di qualità. Un sistema di 176 biblioteche e punti di lettura, diffuso, complesso e articolato, di cui fruisce l’88,7% della popolazione. Uno degli esempi di eccellenza del Trentino, il cui coordinamento, indirizzo e assistenza tecnica spettano all’apposito Ufficio per il Sistema bibliotecario trentino che fa capo al Servizio Attività culturali della Provincia autonoma di Trento. Il catalogo unico, il prestito interbibliotecario, l’aggiornamento costante del personale, le iniziative di promozione della lettura fanno sì che il sistema costituisca di fatto un’unica grande biblioteca. E allo stesso modo gli standard relativi a spazi, patrimonio, personale e orari di apertura garantiscono un elevato livello qualitativo. Per questa ragione un marchio unitario che contraddistingua tutte le componenti di questo sistema assume importanza per sottolineare ed evocare la sua identità, i suoi valori e le sue comuni finalità. Il marchio, di cui si sono definite anche le modalità d’uso e di applicazione, rappresenta nella sua sintesi visiva la complessità del Sistema bibliotecario trentino ed è stato ideato dallo studio grafico Palma & associati con lo scopo di farlo vivere e crescere tra il pubblico, per renderlo a poco a poco elemento identificativo del Sistema stesso e delle sue componenti. E proprio gli elementi costitutivi del marchio rappresentano le componenti di un sistema articolato ed eterogeneo, fuse assieme in un’immagine unitaria e, allo tempo stesso, tripartita con un richiamo antropomorfo che sottolinea la centralità dell’individuo. Anche l’uso dei colori ha un preciso intento evocativo: il blu, colore della calma, della sicurezza, della razionalità, nel marchio svolge la funzione di richiamare le biblioteche scientifiche e di ricerca. Il verde, colore dell’energia e della giovinezza, figura in primo piano nell’acronimo per evocare le biblioteche di pubblica lettura. Infine il bordeaux, colore pieno ed elegante della tradizione, colore istituzionale della Provincia, nel marchio sta ad indicare le biblioteche specialistiche e di conservazione e offre l’aggancio con l’Ente depositario di competenza legislativa primaria nel settore. Infine il pay-off ‘cultura, conoscenza, cambiamento’ riassume in un motto gli intenti del Sistema e delle sue componenti, strumenti strategici nella formazione dei cittadini e, in particolare, delle nuove generazioni. L’auspicio dunque è che il marchio, oggi adottato ufficialmente, entri a far parte della quotidianità per molti, così come già lo sono le biblioteche trentine che esso rappresenta.  
   
   
IN ITALIA SI LEGGE SEMPRE MENO SU UN CAMPIONE DI 9.000 FAMIGLIE CONFERMA UN TREND NEGATIVO: DAL 2011 AL 2013 LA PERCENTUALE DI LETTORI È SCESA DAL 49% AL 43% DELLA POPOLAZIONE.  
 
Roma, 26 marzo 2014. Non arrivano buone notizie da L´italia dei Libri 2011-2013, il rapporto sull´acquisto e la lettura di libri in Italia, commissionato dal Centro per il Libro e la Lettura all´agenzia di rilevamento Nielsen. I dati relativi al triennio 2011-2013 fanno segnare un calo medio sia nella percentuale dei lettori (dal 49% al 43% della popolazione) che degli acquirenti (dal 44% al 37%). L´italia rimane inoltre un paese spaccato a metà dove si comprano e leggono libri soprattutto nel Centro-nord, tra le fasce di reddito più benestanti e tra chi possiede un titolo di studio più alto. I dati completi del rapporto sono stati presentati oggi giovedì 20 marzo alle ore 11 presso la Biblioteca Angelica di Roma da Gian Arturo Ferrari, presidente del Centro per il Libro e la Lettura. Sono intervenuti Rossana Rummo (direttore Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d´Autore) e Lidia Ravera (assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Lazio). “Oltre a offrire la fotografia più fedele del 2013, la ricerca consente di vedere le immagini in movimento del triennio 2011-2012-2013” dice Gian Arturo Ferrari. “E di cogliere così non solo le dimensioni, ma anche la dinamica della presente crisi del libro”. Risultati – Acquirenti e lettori nel 2013 - La fotografia scattata da Nielsen mostra un paese in cui il 37% della popolazione (19,5 milioni di individui) ha acquistato almeno un libro nel 2013, per un totale di 112 milioni di copie vendute. Gli acquirenti sono per la maggior parte diplomati/laureati, risiedono tra il Nord e il Centro Italia, hanno un profilo giovane (25-34 anni) e sono in maggioranza donne: il 41% della popolazione femminile ha acquistato un libro, contro il 33% di quella maschile. Ulteriore discriminante è la fascia di reddito: più gli individui sono benestanti, maggiore è la loro predisposizione a investire in libri. Più della metà dei libri acquistati è compresa nella fascia di prezzo medio-bassa: il 28% riguarda i titoli sotto i 5€, il 31% quelli tra i 6€ e i 10€. Si conferma il ruolo preponderante dei lettori forti: il 4% della popolazione ha acquistato il 36% delle copie vendute nel 2013. Mentre cala la quantità dei libri acquistati, aumenta quella dei volumi in prestito. Il risultato è che in Italia si legge più di quanto si acquista: il 43% della popolazione ha letto almeno un libro (22,4 milioni di lettori, per un totale di 153 milioni di copie lette). Le lettrici sono più numerose dei lettori (il 48% delle donne contro il 38% degli uomini) e la fascia di età più forte è quella dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni (dove i lettori si attestano al 60%). Il genere preferito è la narrativa (71% di gradimento), seguita da biografie/autobiografie e dai libri storici. Risultati – Un triennio a confronto (2011-2013) La comparazione dei dati relativa agli ultimi tre anni (novità fondamentale della ricerca Nielsen) mostra un trend negativo sia per quanto riguarda i lettori che gli acquirenti di libri in Italia.
Anno Lettori Acquirenti
2011 49% 44%
2012 46% 41%
2013 43% 37%
Il calo riguarda tutte le fasce d´età, con particolare rilevanza in quelle più giovani: dal 70% al 60% nella fascia 14-19 anni, dal 52% al 40% in quella 20-24. A crescere sono i lettori ultrasessantenni: dal 33% nel 2011 al 38% nel 2012 al 39% nel 2013. ​Segni negativi compaiono anche in tutti gli indicatori relativi ai titoli di studio.
Anno Lic. Elementare Lic. Media Diploma Laurea
2011 30% 47% 59% 75%
2012 32% 45% 54% 69%
2013 29% 42% 49% 60%
Dal punto di vista territoriale, il Nord-est è l´unica area del Paese che nel triennio fa registrare una leggera crescita di lettori (dal 52% al 53%), mentre calano il Nord-ovest (dal 53% al 49%) e soprattutto il Centro (dal 52% al 42%) e il Sud (dal 39% al 31%). Una nota positiva arriva dagli ebook, verso cui cresce l´interesse sia degli acquirenti (+14% rispetto al 2012) che dei lettori (+17%). Metodologia - I dati dell´indagine Nielsen si riferiscono all´ultimo anno trascorso (2013), ma vengono forniti in rapporto con i risultati dei due anni precedenti (2011-2012) in modo da restituire l´andamento dell´acquisto e consumo di libri nel nostro paese. La metodologia adottata rende la ricerca unica nel suo genere: più attendibile, per la vicinanza (massimo un mese) tra l´atto di acquisto/lettura e la sua rilevazione; più analitica, per l´introduzione di parametri specifici su genere, stagionalità e contesto familiare; più sistematica, per la cadenza trimestrale attraverso cui viene effettuato il confronto. Il campione è il Panel Consumer Nielsen (9.000 famiglie), che stima i principali indicatori relativi al comportamento degli acquirenti nei mercati di largo consumo e rappresenta 52,4 milioni di individui sopra il quattordicesimo anno d´età sull´intero territorio nazionale. Inviato a circa 24.000 individui, il questionario ha chiesto informazioni relative a ciascun acquisto (tipologia e genere di libro acquistato, canale d´acquisto, prezzo, utilizzo) e alla lettura (tipologia e genere di libro letto, canale di provenienza). Tra gli indicatori presenti all´interno dell´indagine, si evidenziano l´affluency (classe socioeconomica) e sette tipi di life stages (le diverse tipologie familiari). L´indagine è stata realizzata da Nielsen Company, azienda leader nelle rilevazioni statistiche, informazioni e analisi di mercato ed è stata commissionata dal Centro per il Libro e la Lettura (www.Cepell.it ), istituto autonomo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
 
   
   
COME SI STUDIA ALL’UNIVERSITÀ? IL 31 MARZO A ROMA LA PRESENTAZIONE DELL’INDAGINE AIE IN COLLABORAZIONE CON CUN, CRUI E ANVUR AL CONVEGNO “IL FUTURO È NEI LIBRI CHE LEGGI*. EDITORI E TECNOLOGIE PER LO STUDIO UNIVERSITARIO”. PER LA PRIMA VOLTA UNA MAPPA DI COME GLI UNIVERSITARI STUDIANO USANDO SUPPORTI DIVERSI. E UN PRIMO DATO: PIÙ CHE SU COSA SI STUDIA È IMPORTANTE IL COME  
 
Milano, 26 marzo 2013 Carta o digitale per studiare all’Università? Per la prima volta una mappa di come gli universitari studiano usando supporti diversi. E una prima evidenza: più che su cosa si studia è importante il come. Sarà presentata lunedì 31 marzo alle 16 a Roma (Sala del Primaticcio della Società Dante Alighieri - Piazza Firenze, 27) al convegno “Il futuro è nei libri che leggi.* Editori e tecnologie per lo studio universitario” l’indagine condotta dall’Associazione Italiana Editori (Aie), in collaborazione con Consiglio Universitario Nazionale (Cun), Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui) e Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur) a cui hanno partecipato oltre duemila studenti universitari tra i diciotto e trent’anni nell’ambito del concorso è-book, all’interno del Maggio dei libri. Una fotografia precisa di come i giovani studiano oggi all’Università e sulle aspettative per domani, utile agli editori per orientarli nelle loro scelte editoriali, ma altrettanto a chi ha responsabilità politiche in materia. L’indagine costituisce il cuore dell’ebook a cura di Aie e Marina Micheli, Stili di studio degli universitari italiani tra carta e digitale, in uscita proprio il 31 marzo sulle principali piattaforme online per la collana tutta digitale dei Quaderni del Giornale della Libreria. Il programma dell’incontro – Il convegno, introdotto dai saluti del presidente della Società Dante Alighieri Paolo Peluffo, si aprirà con l’intervento di Mirka Daniela Giacoletto Papas, presidente del gruppo accademico professionale di Aie (Gli editori per la didattica universitaria). Seguirà la presentazione dei risultati dell’indagine a cura di Piero Attanasio di Aie e quindi una tavola rotonda sulle aspettative per lo studio di domani: interverranno Luigi Proserpio dell’Università Bocconi di Milano, Paolo Rossi del Cun, Claudia Napolitano, consigliera Aie, Pisa University Press, Francesco Giuffrè di Anitec e Giovanni Ragone, Digilab Università La Sapienza. Porterà le conclusioni il presidente degli editori Marco Polillo. *di Matteo Zocchi Per partecipare, ebook@aie.It    
   
   
SPORT: URGE CONFRONTO PUBBLICO-PRIVATO PER AIUTARE LE SOCIETÀ A REALIZZARE NUOVI IMPIANTI A GENOVA  
 
Genova, 26 marzo 2014 - Restyling degli impianti sportivi e nuovo stadio a Genova, fra crisi economica e programmazione, c´è bisogno di un confronto a tutto campo fra istituzioni e privati. Lo ha affermato l´assessore allo Sport della Regione Liguria Matteo Rossi, alla presentazionedel volume sulla storia del Tennis Club di Genova "che si porta dietro 120 anni di storia della città, attraverso le grandi famiglie che lo hanno guidato". Un libro - presentato da Giulio Anselmi, presidente Ansa e Fieg, con il vicedirettore del Secolo Xix Alessandro Cassinis e l´ex sindaco di Genova Beppe Pericu - che racconta Genova, della sua economia e di tante famiglie imprenditoriali che sono state determinanti per questa città. Un libro pubblicato in un momento in cui "lo sport genovese, rappresentato da tante piccole società, per andare avanti ha bisogno di avere il sostegno del Comune, della Regione Liguria e dei privati, pena una sconfitta anche sul piano sociale", ha detto Rossi. "Stiamo continuando a vivere un momento di crisi, e non solo finanziaria, che non risparmia freni alla realizzazione degli impianti sportivi, comprese le grandi opere come un nuovo stadio", ha aggiunto l´assessore regionale allo sport. "Non è questa la sede per entrare nel merito di uno scenario generale che rischia di allontanare ambiziosi progetti, ma penso che a fronte dei rischi di non poter più intervenire su impianti sportivi obsoleti e della mancanza di un confronto fra istituzioni e imprenditori per la realizzazione di nuovi, occorra avviare un confronto pubblico-privato nella nostra città. La Regione Liguria è pronta. Per evitare che, almeno sul piano degli impianti sportivi, questa città non diventi una mezza-città", ha concluso Rossi.  
   
   
LA REGIONE CALABRIA ALLA FIERA DEL LIBRO PER RAGAZZI A BOLOGNA  
 
Catanzaro, 26 marzo 2014 - La Regione Calabria sarà presente alla Fiera del Libro per Ragazzi che si è aperta a Bologna. Saranno presenti le case editrici Falzea, La Rondine e Coccole Books, oltre alla Biblioteca del Comune di Vallefiorita. Sono previste sette manifestazioni nello stand istituzionale. La Regione Calabria ha sottolineato la sua partecipazione ricordando i 200 anni dell´Arma dei Carabinieri e nell´occasione domani, 26 marzo, alle ore 12 verrà presentato dall´Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri il volume "Quando i Carabinieri arrestarono Pinocchio" con la prefazione del Comandante della Legione Carabinieri Calabria Aloisio Mariggio´. Nell´occasione Caligiuri ripercorrerà le più recenti iniziative sulla promozione della lettura avviate in Calabria.  
   
   
IL FESTIVAL DELLA CANZONE EUROPEA DEI BAMBINI IL 4, 5 E 6 APRILE I TESTI SCRITTI DALLE SCUOLE PRIMARIE DI TUTTO IL MONDO DIVENTANO CANZONI IN VALLE DI LEDRO  
 
 Trento, 26 marzo0 2014 - Nelle giornate dal 4, 5 e 6 aprile la Valle di Ledro ospiterà il Festival della Canzone Europea per i bambini. Le tre giornate rappresentano la fase conclusiva del Xii concorso "Un Testo per noi", indetto dal Coro Piccole Colonne, che ha premiato otto elaborati. Quest’anno sul podio temi originali e inconsueti per le canzoni nate dall’incontro tra la creatività dei più piccoli e il talento di musicisti di fama nazionale, ma anche grandi novità durante lo spettacolo finale, come l’arrivo di Cuccioli molto speciali. Il programma e le novità legate a questa edizione sono state presentate durante la conferenza stampa organizzata a Trento nell’ambito di "Cultura Informa" dalla responsabile artistica Adalberta Brunelli e da Stefania Oradini in rappresentanza di "Ledro In Musica". Il bando ha invitato i bambini a ideare e comporre, con la guida del proprio insegnante, il testo di una canzone: gli otto selezionati, appartenenti a classi provenienti da tutta Italia e una anche dalla Slovenia, sono stati musicati da artisti del panorama musicale nazionale e saranno cantati durante le tre giornate del festival dal Coro Piccole Colonne.  
   
   
VIA CRUCIS, IL PAPA AFFIDA LA PREPARAZIONE DEI TESTI AL VESCOVO BREGANTINI. FRATTURA: UN´EMOZIONE PROFONDA PER IL MOLISE  
 
Campobasso, 26 marzo 2014 - "Un´emozione profonda e unica per tutto il Molise. La scelta del Santo Padre di affidare al nostro vescovo di Campobasso, Monsignor Giancarlo Bregantini, la stesura dei testi delle meditazioni per la Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo ci mostra tutta l´immensità di Papa Francesco, sempre pronto a dare spazio e voce a chi di solito non ne ha. Nell´importantissimo e delicatissimo compito assegnato a Padre Giancarlo cogliamo una vicinanza sincera del Papa alla nostra regione. Con Monsignor Bregantini, figura a tutti noi assai cara, nel giorno della Passione di Cristo il piccolo Molise offrirà al mondo la sua preghiera". Lo dichiara il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura.  
   
   
CULTURA "PIERO MANZONI 1933-1963", INAUGURATA LA GRANDE PERSONALE A CINQUANT’ANNI DALLA SUA SCOMPARSA, LA SUA CITTÀ GLI RENDE OMAGGIO CON UNA MOSTRA, LA PIÙ IMPORTANTE MAI REALIZZATA A MILANO DALLA SUA MORTE. OLTRE 130 OPERE ESPOSTE A PALAZZO REALE FINO AL 2 GIUGNO  
 
Milano, 26 marzo 2014 – Dal 26 marzo al 2 giugno 2014 Palazzo Reale ospita una grande mostra dedicata a Piero Manzoni, uno degli artisti più geniali, innovatori e controversi del Xx secolo, nato a Soncino nel cremonese e morto a Milano, nemmeno trentenne, nel 1963. A cinquant’anni dalla sua scomparsa, la sua città gli rende omaggio con una mostra, la più importante mai realizzata a Milano dalla sua morte, di grande valore scientifico e forte impatto visivo, dove sono esposte oltre 130 opere che rendono conto della sua intera parabola artistica e testimoniano il percorso attraverso il quale Manzoni ha scardinato il modo di operare artistico nella seconda metà del Novecento, imponendo la sua personalissima visione del mondo. Promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e Skira editore, la mostra è curata da Flaminio Gualdoni e Rosalia Pasqualino di Marineo in collaborazione con la Fondazione Piero Manzoni ed è realizzata nell’ambito del progetto “Primavera di Milano". “Questa mostra è uno dei capisaldi della ‘Primavera di Milano’, il palinsesto di eventi culturali che abbiamo voluto dedicare a tutti gli artisti che hanno fatto grande la nostra città e la sua storia – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. Un programma che prevede mostre, concerti, spettacoli e incontri con oltre cento appuntamenti che si snodano in giro per Milano fino all’estate". “Milano è stata la città di Piero Manzoni – ha proseguito l’assessore –. Pur non essendovi nato, infatti, è qui che ha trovato il terreno ideale per operare da protagonista nella stagione di maggior fervore del secondo dopoguerra, ponendosi a fianco di un maestro come Lucio Fontana e agendo da referente della neoavanguardia europea". Genialmente radicale, Manzoni viene raccontato dagli esordi in area postinformale alla concezione degli Achromes, dalle Linee alle Impronte, dal Fiato alla Merda d’artista, dal coinvolgimento del corpo fisico vivente nell’opera alla dimensione totalizzante dell’esperienza estetica di progetti come il Placentarium. Manzoni presenta le sue prime creazioni a Cremona nel 1956 e subito viene definito "surrealista" dal giornale locale. Non ha avuto una vera e propria formazione pittorica, ma ha letto molto e riflettuto moltissimo ed ha chiaro sin dall´inizio che la cosa che gli importa maggiormente è essere artista. Dichiara infatti nel 1957: "... Consideriamo il quadro come nostra area di libertà in cui andiamo alla scoperta delle nostre immagini prime. Immagini quanto più possibile assolute, che non potranno valere per ciò che ricordano, spiegano, esprimono, ma solo in quanto sono: essere". Sul concetto di opera come presenza concreta Manzoni si confronta con vari altri artisti: Yves Klein con i suoi monocromi assoluti e immateriali, Lucio Fontana con i suoi fori sulla superficie e frammenti di vetro applicati alla tela, Alberto Burri con i suoi sacchi di juta, Conrad Marca-relli con i suoi collage-paintings, Mimmo Rotella con i suoi manifesti murali strappati, Antoni Tàpies, punta di diamante di questa tendenza. Da quadri scuri fortemente materici con impasti di olio, catrame, smalto e oggetti come sassi e chiavi concepiti senza titolo, Manzoni evolve poi verso quadri bianchi con rilievi plastici e ombre, con stesure grumose di gesso spatolato che poi definirà Achrome,di cui sono in mostra alcuni esempi fondamentali. Manzoni prende spunto anche da opere esistenti, per stravolgerle e trasformarle. Dal Rotolo di pittura industriale di Pinot Gallizio del 1958, Manzoni prende la concezione di un segno continuo d´inchiostro tracciato su un rotolo di carta che si svolge progressivamente: nasce così la Linea. La striscia di carta tracciata è avvolta e conservata in un cilindro di cartone sigillato, di cui un´etichetta dichiara il contenuto. Alle Linee l´artista dedica la sua mostra personale nel dicembre 1959, la prima della galleria Azimut, lo spazio di tendenza fondato a Milano con Enrico Castellani. Nella mostra da Azimut del gennaio 1960 Manzoni presenta nuovi Achrome, decisamente trasformati rispetto alle prime versioni. Manzoni stesso dichiara: "… una superficie bianca che è una superficie bianca e basta anzi, meglio ancora, che è e basta: essere". Man mano l´artista adotterà materiali come cotone idrofilo, panno, polistirolo espanso, sassolini, paglia, carta compressa, fibra sintetica per realizzare opere di grande valenza concettuale, dense della sua presenza. In mostra è allestita una grande sequenza di Achrome, alcuni decisamente spettacolari. Nel maggio del 1960 la nuova mostra da Azimut è dedicata invece alle "sculture pneumatiche", definite poi Corpi d´aria. Un palloncino gonfiabile sino a un diametro di ottanta centimetri, un treppiede di quaranta centimetri per poggiarlo come su un piedistallo, un tubicino per gonfiarlo e una chiusura: il tutto è confezionato in una custodia di legno contenente anche le istruzioni per l’uso. Come le Linee, anche i Corpi d’aria si presentano con l’aspetto di un prodotto seriale realizzato in numerosi esemplari. Come nelle Linee, allo spettatore è richiesto un atto di pura condivisione intellettuale, in assenza dell’esperienza fisica dell’opera. "Ancora una volta - afferma il curatore della mostra Flaminio Gualdoni - Manzoni pone il pubblico nella condizione di dover accogliere l’autorità dell’artista sul piano di un nudo rapporto fiduciario: è un’opera d’arte perché è eseguita da un artista, e occorre aver piena confidenza nel suo enunciato (…) l’oggetto della compravendita è l’adesione dell’acquirente all’identità, all’esistenza, al pensiero dell’autore. È ‘comprare Manzoni’, non ‘comprare un Manzoni’. Le Uova, che nascono anch’esse nel 1960, sono uova sode che l’artista trasforma in opere contrassegnandole con la propria impronta digitale. Il fruitore le può ingerire, entrando fisicamente in comunione con l’identità e l’esistenza fisica dell’artista. Le “uova consacrate dalla mia impronta" vengono presentate nel luglio dello stesso anno in Consumazione dell’arte, dinamica del pubblico, divorare l’arte, ultima delle mostre della galleria Azimut. Un ulteriore esempio della bidirezionalità del rapporto tra artista e pubblico si ha con la concezione delle Opere vive o Sculture viventi. La prima declinazione prevede che Manzoni apponga la propria firma al piedistallo su cui due modelle posano panneggiate come statue antiche, o che apponga firma e data direttamente sul loro corpo. Nell’evolversi delle riflessioni di Manzoni il piedistallo su cui mette in posa le modelle diventa la Base magica, ovvero una struttura in legno a tronco di piramide che simula il classico piedistallo da statua, con tanto di targhetta in ottone recante la didascalia “Piero Manzoni, Scultura vivente", di cui un esemplare viene esposto a Palazzo Reale. Due sagome indicano la posizione in cui chi salga sulla base deve poggiare i piedi: fintantoché sarà sulla Base magica, la persona sarà a tutti gli effetti una scultura vivente. Manzoni interviene anche sulla regola che prevede che l’autenticità di un’opera debba essere certificata. Per questa ragione fa stampare dei blocchetti di Carte d’autenticità in tutto e per tutto simili a quelli ordinari, che consentono all’artista di dichiarare che la persona in questione è “a partire dalla data sottoindicata un’opera d’arte autentica e vera". Lo spiega lui stesso: “Nel 1959 avevo pensato di esporre delle persone vive: nel ’61 ho cominciato a firmare, per esporle, delle persone. A queste mie opere do una carta d’autenticità. Sempre nel gennaio del ’61 ho costruito la prima “base magica": qualunque persona, qualsiasi oggetto vi fosse sopra era, finché vi restava, un’opera d’arte...". E continua facendo riferimento all´opera che lo ha reso celeberrimo: "Nel mese di maggio del ’61 ho prodotto e inscatolato 90 scatole di “merda d’artista" (gr. 30 ciascuna) conservata al naturale (made in Italy). In un progetto precedente intendevo produrre fiale di ‘sangue d’artista’. Si tratta di una scatoletta per conserve del diametro di sei centimetri, sigillata, sui cui è apposta un’etichetta a stampa, con la scritta in stampatello maiuscolo “Piero Manzoni" e sovraimpressa in italiano, inglese, francese e tedesco la dicitura “Merda d’artista. Contenuto netto gr 30. Conservata al naturale. Prodotta ed inscatolata nel maggio 1961". Sul coperchio la scritta “Produced by" precede la firma autografa, che è seguita dalla numerazione progressiva delle singole scatolette. L’etichetta della parte inferiore reca stampato “Made in Italy". "Chiara è l’ironia - scrive Gualdoni - nel mimare il tipico linguaggio delle conserve alimentari, ed esplicita la volontà di attribuire all’oggetto l’aspetto di un prodotto merceologico a pieno titolo. Che si tratti di porre in vendita degli escrementi è semplicemente l’estremizzazione di un pensiero già ampiamente esplicitato da Manzoni intorno alla concretezza materiale del corpo e alla artisticità implicita in ogni atto dell’autore, dunque nelle sue reliquie". Il picco di massima controversia critica l’operazione lo raggiunge sul piano della questione del valore. Manzoni fissa il prezzo di Merda d’artista basandosi su un’arbitraria parità merda/oro, all’incirca 700 lire d’allora al grammo, indicandolo in trenta grammi d’oro. Nascono infine anche pacchi avvolti nella carta e sigillati con corda, piombo e ceralacca come se fossero invii postali, presentati a coppie, anch´essi presenti in mostra: quasi prosecuzioni, dal punto di vista del congegno intellettuale, della sottrazione dell’opera avviata con le Linee e proseguita con Merda d’artista.  
   
   
ORSANTI: AL LAVORO PER EVITARE IL TRASFERIMENTO ROMANINI: STIAMO COSTRUENDO UNA PROPOSTA PER LA PROPRIETÀ PER GARANTIRE LA PERMANENZA DEL MUSEO A COMPIANO. IN ESAME GLI SPAZI DEL CASTELLO.  
 
 Parma, 25 marzo 2014 – Continua il lavoro delle istituzioni per mantenere il Museo degli Orsanti a Compiano. Come racconta l’assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Romanini sono in corso incontri di approfondimento. “L’obiettivo – spiega – è quello di costruire una proposta per l’attuale proprietaria tale da garantire la permanenza del Museo nel territorio da cui ha tratto origine e significato. E’ a Compiano il contesto storico e culturale da cui il Museo degli Orsanti può trarre nutrimento”. Sulle possibilità in campo il 20 marzo scorso si sono confrontati lo stesso Romanini e il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari, con Silvia Bartolini presidente della Consulta emigrazione dell’Emilia Romagna, il sindaco di Compiano Sabina Del Nevo e la proprietaria Silvia Benaglia. “E’ stato un incontro interlocutorio in cui abbiamo ribadito che il Museo non deve essere sradicato da questo territorio perché se così fosse se ne spezzerebbe la stessa l’identità. La proposta che abbiamo avanzato, anche sulla base delle verifiche condotte dal Comune, è che gli Orsanti trovino sede negli spazi del castello che saranno oggetto di un restauro già programmato e finanziato. In questo modo – continua Romanini – il Museo verrà inserito nel sistema espositivo del castello”. Giovedì 27 marzo alle 16,30 ci sarà un nuovo incontro. Istituzioni e soggetti coinvolti effettueranno un sopralluogo negli spazi individuati in modo da concretizzare ulteriormente modalità e tempi della possibile nuova sede.  
   
   
ASSESSORE LOMBARDIA: DON MAZZI È UN FARO PER I NOSTRI GIOVANI  
 
Milano, 26 marzo 2014 - "Sono qui per dire che sono a fianco di don Mazzi e di Exodus nella loro ´Carovana´ che celebra i trent´anni di impegno per gli ultimi". Così Antonio Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia, intervenendo all´accensione della fiaccola e al via della ´Carovana del trentesimo´. Un Prete Per Tutti I Giovani - "Regione Lombardia sostiene con convinzione - ha detto l´assessore - il lavoro di don Antonio Mazzi, un prete che è uscito dalle mura di una chiesa per fare dalla strada il luogo ideale della sua missione a favore degli ultimi, tossicodipendenti e disagiati, diventandone il faro". "Come assessore alle Politiche per i giovani - ha aggiunto Rossi - credo di poter dire che i nostri ragazzi vorrebbero avere al proprio fianco tutti i giorni una figura come don Antonio, che magari spesso non parla, ma lascia spazio a progetti, gesti, azioni e i risultati che hanno una forza dirompente". I Numeri Di Un Sogno Diventato Realtà - "Oggi ricordiamo - ha detto l´assessore - che, trent´anni, fa don Mazzi decise di partire dal Parco Lambro con alcuni obiettori di coscienza, qualche camper e i primi bisognosi, avviando una realtà, ´Exodus´, che possiamo definire, prendendo a prestito il verbo del don, ´tremenda´ e concreta". "Un´avventura - ha proseguito l´assessore - che oggi conta 40 centri in Italia e strutture in 6 Paesi del mondo e interessa 900 persone ospitate ogni anno in forma residenziale con problemi legati alle dipendenze, 15.000 persone in media raggiunte ogni anno con servizio di ascolto e orientamento, 20.000 ragazzi coinvolti nei Centri giovanili don Mazzi e nei progetti musicali e sportivi e 3.000 genitori e insegnanti coinvolti in percorsi di formazione, con ben 7 cooperative sociali che si occupano del reinserimento socio-lavorativo delle persone alla fine del percorso comunitario". Sport Valore Di Vita E Riscatto Umano - "Don Mazzi - ha rimarcato l´assessore - fa rinascere i suoi giovani, partendo dai valori dello sport, dello stare insieme e dell´amicizia". "Lo sport - ha detto l´assessore - si conferma una potente arma di prevenzione, uno strumento per evitare di imboccare strade sbagliate, che potrebbero condurre all´arresto e al carcere". "Ricordo - ha continuato - che il 90 per cento dei detenuti non ha mai praticato sport. Anche per questo motivo mi sto impegnando, affinché cresca la pratica sportiva nella scuola, già a partire dalle primarie. Contemporaneamente mi sto adoperando per la pratica sportiva nelle carceri assecondi il modello portato avanti dalla Fondazione Cannavò". Carovana Simbolo Della Prevenzione Del Disagio - "L´obiettivo - ha spiegato l´assessore - era e resta quello di intervenire sempre più precocemente, per riuscire a essere presenti ancor prima che i ragazzi manifestino segnali di disagio e mi sembra che, anche su questo, don Mazzi abbia le idee molto chiare e le porti avanti anche attraverso la sua ´Carovana´, autentica casa di Exodus che Regione Lombardia accompagna". "Questa sera - ha concluso l´assessore Rossi - festeggiamo il 30° anno della ´Carovana´, consapevoli del fatto che c´è ancora molto da fare. Sono però convinto che, fin che ci saranno don Mazzi ed Exodus, una partita di calcio, una gita in bicicletta e una compagnia di amici con cui condividere i valori della vita salveranno ancora moltissime vite".  
   
   
FESTA DEL POPOLO VENETO: A SAN GIOVANNI EVANGELISTA 300 RAGAZZI DI 116 SCUOLE FESTEGGIANO 37 VINCITORI DEL CONCORSO ALLA RICOPERTA DI LINGUA, TRADIZIONE, STORIA.  
 
Venezia, 26 marzo 2014 - Sono state ancora una volta le scuole del Veneto le principali protagoniste della Festa del Popolo Veneto, che da alcuni anni è stata istituita con legge regionale nel giorno del 25 marzo, data della fondazione di Venezia, che viene fatta risalire a quel giorno dell’anno 421. Una festa all’insegna della riscoperta della storia, delle tradizioni, della lingua veneta, delle fiabe e delle leggende centenarie, che la Regione del Veneto, l’Unione delle Pro Loco del Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale hanno organizzato alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia, dove, nel corso di un meeting affollato da almeno 300 ragazzi, sono state premiate le Scuole vincitrici del Concorso “Tutela, Valorizzazione e Promozione del Patrimonio Linguistico e Culturale Veneto”. A festeggiare i giovani che, in un’atmosfera gioiosa e frizzante, hanno rappresentato sul palco i loro lavori, c’erano l’Assessore regionale all’identità veneta Daniele Stival, il Presidente dell’Unpli Giovanni Follador, la dirigente dell’Ufficio Scolastico del Veneto Gianna Marisa Miola e il curatore scientifico del Concorso professor Paolo Scapinello. “La scelta dell’ambito culturale e il coinvolgimento delle scuole venete, istriane e slovene in questa festa continua ad essere vincente e l’interesse aumenta ad ogni edizione – ha sottolineato Stival – e premia così un’intuizione che avemmo nel 2007. Squadra che vince non si cambia – ha aggiunto – per cui diamo già a tutti l’appuntamento per l’anno prossimo, quando cercheremo anche di rafforzare il ponte che ci unisce con 600 anni di storia con l’altra sponda dell’Adriatico”. “Questi ragazzi e i loro insegnanti – ha detto Gianna Miola – sono stati bravissimi, ed hanno colto in pieno l’importanza di studiare il passato per crescere nel futuro. Devo dire che – in generale – gli studenti veneti stanno dando prova di grandi capacità, tanto da risultare spesso i migliori in Italia e anche all’estero quando vi è l’occasione di confrontarsi con altre realtà scolastiche”. Follador, per le Pro Loco, ha tenuto a sottolineare che “la valorizzazione dei nostri territori, della cultura e della storia del Veneto è il core business della nostra organizzazione, che ha messo in campo 70.000 volontari e 500 sedi locali” Al Concorso hanno partecipato 116 scuole di tutto il Veneto e 9 da Croazia e Slovenia, che hanno realizzato ben 150 progetti su vari ambiti: la lingua veneta nelle sue espressioni creative nel teatro, nella musica e nella poesia; il territorio con il suo patrimonio storico-artistico ed enogastronomico; raccolta e racconto delle leggende e dei misteri della storia del proprio territorio. Le scuole coinvolte sono state 17 di Belluno; 13 di Padova; 6 di Rovigo; 11 di Treviso; 25 di Venezia; 24 di Verona; 11 di Vicenza; 7 croate e 2 slovene. 37 di queste hanno vinto un premio, anche in denaro, per un totale di 25.000 euro che saranno interamente reinvestiti nelle attività didattiche. Le celebrazioni del 25 marzo proseguono nel pomeriggio a partire dalle 18 a Villa Morosini di Mirano con antichi lavori e canti popolari e con un momento conviviale offerto dall’Istituto Professionale “Dieffe” di Spinea.  
   
   
VERSO IL PARCO ARCHEOLOGICO DELL’ALTO ADRIATICO. PRESENTAZIONE DEI RISULTATI DEL PROGETTO TRANSFRONTALIERO  
 
Venezia, 26 marzo 2014 - Diversi interventi strutturali e recuperi di siti archeologici, l’utilizzo delle tecnologie digitali per la ricostruzione virtuale del costruito antico, la catalogazione e digitalizzazione di quasi 6.000 beni archeologici, la definizione di un modello di pianificazione del territorio a partire dalle sue potenzialità archeologiche a supporto delle pubbliche amministrazioni, 53 comuni coinvolti a vario titolo dalle attività, la creazione di una rete di collaborazione transfrontaliera per la condivisione di buone prassi in materia di didattica e management museale tra otto enti distribuiti tra Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Slovenia coordinati dalla Regione del Veneto, capofila del progetto. Sono questi alcuni dei risultati di Parsjad-parco Archeologico dell’Alto Adriatico, progetto strategico finanziato con fondi comunitari e in fase di chiusura, che oggi a Venezia a Palazzo Balbi sono stati al centro di una riunione dei soggetti che hanno partecipato alla sua realizzazione. Il partenariato è formato, oltre che dalla Regione del Veneto (Settore progetti strategici e politiche comunitarie), dall’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna, dai Comuni di Bagnara di Romagna (Ra), di Russi (Ra) e di Voghiera (Fe), dal Centro Regionale di Catalogazione e Restauro dei Beni Culturali della Regione Friuli Venezia Giulia, dal Museo Nazionale Sloveno (Narodni Muzej Slovenije), dall’Università del Litorale, Centro di Ricerche Scientifiche (Univerza na Primorskem, Znanstveno-raziskovalno središče), dall’Istituto per la tutela dei beni culturali della Slovenia (Zavod za varstvo kulturne dediščine Slovenije). L’incontro è servito per tracciare un bilancio delle ricadute sui territori delle attività realizzate, a partire dalle basi per la futura costituzione di un Parco archeologico dell’Alto Adriatico (oggetto tra l’altro di una recente guida turistico-archeologica pubblicata nell’ambito di Parsjad), presentare gli ultimi eventi di chiusura per il Veneto e gli sviluppi futuri.  
   
   
PRUA DELL’ELETTRA: L’ASSOCIAZIONE CULTURALE ONLUS "CINZIA VITALE" DONA UNA TARGA AD AREA SCIENCE PARK  
 
 Trieste, 26 marzo 2014 - A 110 anni dal varo della nave laboratorio "Elettra" di Guglielmo Marconi, dalla quale lo scienziato bolognese inviò nell´etere gli impulsi che accesero in Australia le lampade del Municipio di Sidney, si terrà giovedì 27 marzo alle ore 15.30 la cerimonia di scopertura della targa donata dall´Associazione Culturale Onlus "Cinzia Vitale" e posta d´avanti alla prua dell´Elettra, in Area Science Park. Alla cerimonia prenderà parte la Principessa Elettra Marconi, figlia dello scienziato bolognese. Era il 1924 quando il Premio Nobel, per conto del Governo inglese, iniziò a bordo della nave i suoi esperimenti con onde corte di 36-60 metri. La svolta nel 1930, allorché grazie a nuove apparecchiature all´avanguardia, dal porto di Genova fu inviato a Sidney il segnale che avrebbe rivoluzionato la storia delle moderne telecomunicazioni. Dopo essere stata silurata in seguito al suo impiego militare nel corso della Seconda Guerra Mondiale, la nave laboratorio è stata smembrata e il 7 settembre 2000 la sua prua, attraversata la città di Trieste dopo un lungo e spettacolare trasporto eccezionale per le vie del centro, viene posizionata in Area Science Park, a Padriciano. Una collocazione simbolica all´interno di un parco scientifico dove la scienza e la tecnologia, anche nel settore delle telecomunicazioni, sono finalizzate al progresso e allo sviluppo di nuove applicazioni.  
   
   
"CINE OPERA": GIOVEDÌ A CAGLIARI MICHAEL NYMAN PIANO SOLO E VIDEO ALL´AUDITORIUM DEL CONSERVATORIO . A PRECEDERE IL CONCERTO UN INCONTRO DEL MUSICISTA INGLESE CON IL PUBBLICO CONDOTTO DA RICCARDO GIAGNI.  
 
 Cagliari, 26 marzo 2014 - Ci sarà il tutto esaurito, giovedì 27 marzo all´Auditorium del Conservatorio di Cagliari, per l´attesissimo concerto di Michael Nyman, già in programma lo scorso 7 novembre ma poi rinviato, pochi giorni prima, per sopravvenuti motivi di salute del pianista e compositore inglese. Un pienone annunciato, come del resto in quella precedente occasione, per l´appuntamento proposto da Sardegna Concerti in coproduzione con Creuza de Mà, il festival dedicato alla musica per film che si tiene da sette estati a Carloforte, il paese sull´isola di San Pietro (e sbarcato già lo scorso anno a Cagliari con l´incontro con Goran Bregovic). Proprio al cinema Michael Nyman ha legato parte del suo successo avendo firmato memorabili colonne sonore per il grande schermo. E appunto a questo versante della sua vasta e variegata produzione guardano in particolare i due impegni che lo attendono giovedì sera nel capoluogo sardo, organizzati con la collaborazione del Conservatorio "Giovanni Pierluigi da Palestrina". Alle 19, all´Auditorium di piazza Porrino, il musicista inglese parlerà infatti del suo rapporto con il cinema nel corso di un incontro aperto al pubblico (ingresso gratuito) con il compositore e musicologo Riccardo Giagni, uno dei conduttori abituali delle interviste agli ospiti del festival Creuza de Mà. Poi, alle 21, Nyman sarà di nuovo sullo stesso palco del Conservatorio per esibirsi in "Cine Opera", il concerto per pianoforte solo in cui propone, fra gli altri, brani delle sue musiche per film come "Lezioni di piano", "Le bianche tracce della vita" ("The Claim"), "Il diario di Anna Frank", "Gattaca" e "Wonderland". Ad accompagnare le sue note, la proiezione di alcuni dei video di Michael Nyman tratti dalla raccolta "Cine Opera", che contiene una serie di filmati da lui stesso girati in diverse parti del mondo durante gli ultimi quindici anni: una sorta di "diario visivo" nato dai suoi numerosi viaggi, che documenta aspetti della vita di tutti i giorni, fatti casuali o altre circostanze selezionati dallo stesso musicista, consegnandoci una visione non convenzionale del mondo nel quale viviamo. Settant´anni appena compiuti (è nato infatti a Londra il 23 marzo del 1944), compositore, pianista, direttore d´orchestra, musicologo e ultimamente anche fotografo e regista, Michael Nyman è una delle figure più innovative e rappresentative della scena musicale britannica degli ultimi decenni. A partire dal lungo sodalizio con il regista Peter Greenaway (rinnovato in una dozzina di film), con gli anni il suo nome è diventato sinonimo di colonna sonora d´autore, anche se nel corso della sua lunga carriera ha costantemente affiancato alla composizione per il cinema quella per opere e balletti, per quartetti d´archi e orchestre, oltre all´attività con il suo proprio ensemble, la Michael Nyman Band. Il percorso artistico del musicista inglese inizia alla fine degli anni Sessanta, quando conia il termine "Minimalismo" e, poco più che ventenne, si vede assegnata la prima commissione: la stesura del libretto per l´opera di Birtwistle "Down By The Greenwood Side" del 1969. Nel 1976 dà vita al suo ensemble, la Campiello Band, poi Michael Nyman Band, che da allora è il laboratorio in cui nasce tanta parte del suo innovativo e sperimentale lavoro compositivo. Da oltre trent´anni gode di una brillante fama come compositore di colonne sonore, ruolo per cui è principalmente conosciuto dal grande pubblico. Tra le sue più celebri musiche per il cinema si annoverano quelle per una dozzina di film di Peter Greenaway, tra cui "I misteri del giardino di Compton House" e "Il cuoco, il ladro, sua moglie e l´amante"; "Fine di una storia" di Neil Jordan; alcune pellicole di Michael Winterbottom, comprese "Wonderland" e "Tristram Shandy: A Cock and A Bull Story"; l´hollywoodiano "Gattaca", "L´insaziabile" di Antonia Bird (a quattro mani con l´amico Damon Albarn) e, naturalmente l´indimenticabile "Lezioni di Piano", il film del 1993 di Jane Campion, della cui colonna sonora sono state vendute oltre tre milioni di copie. La sua reputazione tra i critici si basa su un invidiabile insieme di lavori scritti per vari tipi di formazioni. Non solo la Michael Nyman Band, ma anche orchestre sinfoniche, cori e quartetti d´archi. Ha inoltre scritto alcune opere, tra cui "The Man Who Mistook His Wife For a Hat" (1986), "Facing Goya" (2000), "Man and Boy: Dada" (2003), e composto musica per balletto per alcuni dei più affermati coreografi del mondo. Nel 2008 ha pubblicato "Sublime", un´elegante raccolta di fotografie da lui stesso realizzate. La sua prima mostra, "Videofile", in cui le immagini sono esposte accanto a una serie di cortometraggi, è stata allestita al De la Warr Pavillion all´inizio del 2009. In tour con la Michael Nyman Band ha eseguito le musiche dal vivo del film muto del 1929 "L´uomo con la macchina da presa" di Dziga Vertov e ha poi registrato il disco "Vertov Sounds" con le sonorizzazioni di altri due film del grande regista russo: "La sesta parte del mondo" e "L´undicesimo". Ha poi realizzato il film "Nyman With a Movie Camera", presentato anche al Torino Film Festival: una ricostruzione per sequenze di "L´uomo con la macchina da presa" di Dziga Vertov in cui le inquadrature originali sono sostituite da quelle tratte dall´archivio filmico di Michael Nyman. Con la Michael Nyman Band ha portato in concerto il ciclo di canzoni "The Glare" realizzato in collaborazione con il cantante pop David Mcalmont, una delle voci più apprezzate nel Regno Unito. Sempre con il suo ensemble ha anche realizzato il progetto “Celan Songs”, una suite di canzoni basate sulle poesie di Paul Celan. Il 2012 ha visto la riedizione speciale del disco "Michael Nyman" che celebra il trentesimo anniversario del primo album della Michael Nyman Band e la ripubblicazione con la sua etichetta Mn Records dell´album "Sangam". Nel 2013 Nyman si è dedicato al nuovo progetto, la sonorizzazione de "La Corazzata Potemkin", film icona di Sergei Eisenstein del 1925: uno dei più grandi film di tutti i tempi. Lo scorso gennaio è uscito "The Piano Sings 2", seconda raccolta di musica per pianoforte che Nyman esegue e pubblica sulla sua etichetta, la Mn Records. Rispetto a "The Piano Sings", che nel 2005 aveva lanciato la label, questo nuovo album copre un repertorio più ampio, sia in termini cronologici che di genere. "The Piano Sings 2" presenta brani da celebri film ("I misteri del giardino di Compton House" di Peter Greenaway e "Lezioni di piano" di Jane Campion), brani poco conosciuti tratti da film meno noti in Italia ("Actors" di Conor Mcpherson e "Everyday" di Michael Winterbottom), ma anche la musica del videogioco "Enemy Zero" (1997), poi ripresa nella colonna sonora de "L´uomo con la macchina da presa" di Dziga Vertov e nel suo stesso film "Nyman with a Movie Camera". L´album contiene anche due composizioni che non hanno alcun legame con il cinema: "Sadie´s Song" (1999) e "Through the Only Window" (2012). Www.festivalcarloforte.org  www.Sardegnaconcerti.com