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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Novembre 2011
A CORTINAMETRAGGIO 2012 TUTTI I RETROSCENA DE “I SOLITI IDIOTI” E DEGLI ULTIMI FILM COMMEDIA GIRATI IN ITALIA NEL CONCORSO “CIAK BACKSTAGE”  
 
Cortina, 23 novembre 2011 - Da fiction televisiva è diventato un film comico-demenziale che ha sbancato i botteghini. Ma "I soliti idioti”, diretto da Enrico Lando e prodotto da Valsecchi, il passaggio al grande schermo l´aveva già sperimentato a marzo dell´anno scorso, quando un lungimirante festival cinematografico, Cortinametraggio, specializzato in cinema breve e commedia all´italiana, ne aveva riproposto come parte della sua programmazione alcuni episodi in sala cinematografica, premiando il regista del format televisivo e ora del film, il padovano Enrico Lando, con un riconoscimento speciale della Regione Veneto. E già allora era stato un successo di pubblico. "Con Cortinametraggio abbiamo sempre creduto nei giovani, nella commedia all´italiana e nel potere catartico della risata e il successo de "I soliti idioti" al cinema dimostra che non ci siamo sbagliati - commenta la presidente del festival, Maddalena Mayneri - . La gente ha voglia di sorrisi, spensieratezza e leggerezza e "I soliti idioti", così come i cinepanettoni, risponde perfettamente a questa esigenza". Proprio per questa ragione il festival Cortinametraggio, che nel fenomeno de "I soliti idioti" al cinema ha creduto fin dall´inizio, alla sua prossima edizione, in programma dal 20 al 24 marzo prossimi a Cortina d´Ampezzo, proporrà, per gli amanti della comicità demenziale e cinica del duo Biggio-mandelli, il backstage del film ora al cinema. Lo proporrà all’interno di un concorso, “Ciak Backstage”, aperto a tutti i “dietro le quinte” dei film commedia girati in Italia in quest’ultimo anno. Per il pubblico di Cortinametraggio questo concorso offrirà l’occasione di scoprire sul grande schermo i numerosi retroscena di altrettanto numerose opere di commedia italiane. Una chicca da non perdere, perché solitamente i "dietro le quinte" di un prodotto cinematografico non mancano di riservare agli spettatori sorprese e risate esilaranti. Per gli appassionati vecchi e nuovi delle gag dei due giovani mattatori di Mtv e per tutti i curiosi amanti della commedia all’italiana l´appuntamento è allora a Cortina, dal 20 al 24 marzo 2012, per scoprire, con il concorso Ciak Backstage, tutti i retroscena dei film commedia italiani e godersi il cinema spensierato e leggero di "Corticomedy", il concorso per cortometraggi di commedia italiani targato "Cortinametraggio".  
   
   
CLAUDIA KOLL, DA BAMBINA HO SUBITO UNA VIOLENZA MA DIO MI HA GUARITO CON LA FEDE NEL SIGNORE AVREI DETTO NO A TINTO BRASS  
 
Terni, 22 novembre 2011 – “Solo Dio mi ha guarito”. Claudia Koll, volto pacato, sereno e senza trucco, racconta al pubblico della settima edizione del Popoli e Religioni – Umbria Int. Film Fest, uno degli episodi più scioccanti della sua vita, un tentativo di stupro in giovanissima età. “Fu un evento – dice la Koll, ospite d’onore della kermesse – che mi ha portato ad essere aggressiva, anche in modo invisibile. Perché in realtà provocare con il mio corpo era un modo per reagire ad una ferita che avevo dentro. Non ho mai odiato gli uomini, però sapete cosa accade quando una ragazzina subisce un tentativo di violenza? Si accorge del potere che ha sull’uomo, perché vede l’altro che perde la testa. Questo mi colpì e questo io ho ricercato per alcuni anni con scelte che oggi non farei mai. Ma il mio era un modo per vendicarmi. Era un modo per curare quella ferita. Ma solo Dio mi ha guarito”. Claudiakoll è stata l’ospite d’onore della seconda serata del festival lunedì sera al Cityplex Politeama, che ha registrato il tutto esaurito. L’attrice, nell’introdurre il film Lourdes di Jessica Hausner ha approfittato della ribalta del festival - manifestazione ideata dal vescovo di Terni, Narni, Amelia Vincenzo Paglia e organizzata dall’Istituto di studi teologici e storico-sociali e Umbria Vision Network - per intrattenersi con il pubblico sui dettagli, anche i più intimi, della sua vita e della sua conversione, dall’esordio con Tinto Brass all’impegno di insegnante in una scuola di Arte Scenica. “Come tutti gli adolescenti anche io mi sono persa, ho smesso di frequentare la chiesa e ho iniziato a rincorrere altri sogni e altri desideri. Ma se avessi affrontato questo sogno di diventare attrice con la forza di Dio e con la Fede certo sarebbe stato diverso, non mi sarei buttata via. Mi sentivo sola e non credevo nemmeno molto nelle mie capacità, così la prima occasione che mi è stata offerta l’ho colta al volo. Sono stata usata, ma pensavo, a mia volta, di poter usare quell’esperienza per fare carriera” dice raccontando della scelta di interpretare Così fan tutte di Tinto Brass, pellicola che l’ha rese un’icona dell’erotismo. “E’ stato un grande errore –ammette l’attrice - perché il film di Tinto Brass mi ha segnata: le proposte che ricevevo erano tutte dello stesso tipo, ma devo dire che se avessi avuto la Fede avrei gestito tutto molto meglio. Così, per non accettare quelle offerte, per un anno smisi completamente di lavorare. Avevo anche pensato di riprendere a studiare medicina, invece arrivò una proposta in teatro, poi una trasmissione televisiva e infine Sanremo che mi diede una grande esposizione mediatica”.  
   
   
BOLZANO: DAI FILM DRAMMATICI ALLE COMMEDIE, LA PROVINCIA FINANZIA 14 PROGETTI  
 
Bolzano, 23 novembre 2011 - "Un passo dal cielo", "Il commissario Rex", "Stille". Sono alcuni dei 14 titoli di produzioni cinematografiche o televisive, italiane o straniere, che saranno finanziate dalla Provincia di Bolzano tramite il fondo gestito dalla Bls (Business Location Südtirol). Il terzo bando annuale è stato approvato dalla Giunta provinciale su proposta dell´assessore Thomas Widmann. Ammonta a 5,1 milioni di euro il budget annuale destinato dalla Provincia di Bolzano alle produzione cinematografiche e televisive. L´ultimo dei tre bandi relativi al 2011, per una somma di 3,4 milioni di euro, è stato assegnato  il 21 novembre dalla Giunta provinciale. In tutto sono stati 14 i progetti che hanno ottenuto il via libera, per un totale di 230 giorni di lavorazione sul territorio altoatesino. "Dall´inizio dell´anno - sottolinea l´assessore Thomas Widmann - abbiamo ricevuto richieste di finanziamento per ben 74 progetti, a dimostrazione che l´idea di creare un fondo ad hoc per le produzioni televisive e cinematografiche è stata intelligente". Dal sostegno a queste iniziative, la Provincia si attende un importante ritorno dal punto di vista pubblicitario e dell´immagine. "Solitamente - prosegue Widmann - rientra circa il 150% delle somme investite, con una ricaduta notevole su tutto il sistema-Alto Adige". Per quanto riguarda le produzioni finanziate dall´ultimo bando, da segnalare gli 1,5 milioni di euro assegnati alla seconda serie di "Un passo dal cielo", fortunata fiction della Rai ambientata in Alta Val Pusteria e interpretata da Terence Hill. "Un successo che già nel 2010 era andato al di là delle più rosee previsioni - commenta l´assessore Widmann - con un ritorno di immagine enorme per i luoghi dove si sono svolte le riprese. Le puntate hanno avuto una media di 5,9 milioni di telespettatori". Ad aprile dovrebbero avere inizio i lavori della seconda serie che avrà 16 puntate (nella prima serie erano 12) e che vedrà gli attori e la troupe impegnati a "girare" in Alto Adige per un centinaio di giorni. Nel cast di "Un passo dal cielo", oltre a Terence Hill che interpreta il ruolo di una guardia forestale, figurano anche Enrico Laniello, Gaia Bermani Amaral, Francesco Salvi e Katia Ricciarelli. Nel marzo del 2012, invece, dovrebbero prendere il via in Val Sarentino le riprese per uno degli episodi dal titolo "Hanno rubato il Natale" della serie televisiva "Il commissario Rex". Tra gli altri progetti finanziati dal fondo del Bls spicca il film italiano "Il venditore di medicine" con Claudio Santamaria e la co-produzione austro-germanica "Stille" che porterà sullo schermo il romanzo di Tim Parks "Il silenzio di Cleaver", opera letteraria ambientata a Lutago, in Valle Aurina.  
   
   
L’ITALIA OSPITE D’ONORE ALLA FIERA INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI BUCAREST DAL 23 AL 27 NOVEMBRE  
 
 Bucarest, 23 novembre 2011 - L’italia dal 23 al 27 novembre sarà il Paese ospite d’Onore della Fiera del Libro di Bucarest, che rappresenta il più importante evento di questo genere in Romania, con una superficie espositiva di 10mila metri quadri, 450 espositori, 96mila visitatori e oltre cento giornalisti accreditati nei cinque giorni di apertura. Alla Fiera partecipano le più importanti case editrici romene e varie organizzazioni ed istituzioni culturali operanti in Romania. La Fiera Gaudeamus verrà inaugurata dalle massime autorità politiche romene. Interverranno l’Ambasciatore d’Italia Mario Cospito, il direttore relazioni Istituzionali e Internazionali della Rai Marco Simeon e il presidente dell’Aie Marco Polillo che parteciperà anche a una tavola rotonda per presentare una fotografia del settore. Il programma, curato dall’Ambasciata d’Italia a Bucarest, prevede lo svolgimento di decine di incontri, dibattiti e conferenze che vedranno la partecipazione di un nutrito gruppo di scrittori, critici letterari, giornalisti, storici, filosofi e manager dell’editoria e dei media radiotelevisivi, invitati dall’Ambasciata ad animare i cinque giorni della Fiera. Presidente Onorario è stato nominato Luciano de Crescenzo. Saranno presenti inoltre lo storico Valerio Massimo Manfredi, l’enologo Luca Maroni, Stenio Solinas, Andrea G. Pinketts, Giorgio Montefoschi, Stefano Zecchi e Francesco Guida, oltre a Luciano de Crescenzo. Un nutrito programma di interventi nel campo degli studi storici e letterari è stato inoltre disposto dal Dipartimento di Italianistica dell’Università di Bucarest. La partecipazione dell’Aie, del Ministero degli Affari Esteri e dell’Istituto Italiano di Cultura ha consentito la partecipazione alla Fiera di oltre trenta case editrici italiane, con uno stand espositivo e di vendita di 150 metri quadrati in cui sarà presente anche un´area destinata allo scambio diritti per gli editori presenti. Sarà la più ampia e completa selezione del panorama editoriale italiano mai presentata in Romania, con le novità editoriali, i ‘best seller’, i classici e le edizioni economiche. Di particolare interesse, la sezione riservata ai libri per l’infanzia e l’ampia selezione di manuali dedicati all’insegnamento della lingua italiana.  
   
   
UMBRIALIBRI 2011: BILANCIO POSITIVO PER UN INIZIATIVA SEMPRE PIÙ APERTA ALL’INTERA REGIONE  
 
Perugia, 23 novembre 2011 - Bilancio più che positivo per la Xvii edizione di Umbrialibri che con il titolo “C’era una Donna” ha presentato quest’anno oltre 170 appuntamenti, di cui più della metà di carattere regionale. L’assessore regionale alla cultura, Fabrizio Bracco, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta, martedì 22 novembre nel Salone d’onore di Palazzo Donini, ha sottolineato come in primo luogo abbia funzionato l’idea di rendere sempre più “regionale” l’iniziativa che ha coinvolto non soltanto la città di Perugia ma anche Terni, Bevagna, Gubbio e Torgiano. “Scelta, ha sottolineato Bracco, che l’anno prossimo sarà ancora più allargata ad altri territori regionali”. Umbrialibri ha accolto quasi 200 ospiti, in gran parte donne, intervenuti ad incontri e dibattiti, presentazioni di libri, conferenze, tavole rotonde, seminari ed importanti iniziative per bambini e ragazzi, nonché performance musicali e teatrali. Sono stati in tutto 68 gli espositori, tra case editrici, editoria pubblica, centri di ricerca e di studio, associazioni e istituzioni culturali. “Tra le peculiarità di un evento culturale come Umbrialibri, ha affermato Bracco, c’è anche questo: individuare di anno in anno un tema importante intorno a cui si chiamano a discutere scrittori, giornalisti e studiosi. Nell’edizione 2011, che ha scelto di avere le donne come protagoniste, ad emergere attraverso il mondo dei libri, sono state le donne, soprattutto con la loro visione della vita, del lavoro, della società, della scienza, della filosofia, della storia, del mondo e del nostro Paese. Un paese, il nostro, non ancora per donne: lo hanno detto in tante ad Umbrialibri, a partire da Lorella Zanardo nel suo incontro affollatissimo con la Presidente della Regione Catiuscia Marini”. “L’italia é un Paese tradizionalmente maschilista, e questo – ha detto l’autrice dell’importante documentario “Il corpo delle donne” - ce lo raccontano i dati internazionali, dati che ci vedono al 74esimo posto del Gender Gap”. Del legame donne e politica, del rapporto tra rappresentanza e potere, hanno discusso durante la giornata conclusiva di Umbrialibri, Catiuscia Marini, Renata Polverini e Giovanna Melandri, con un dibattito che è apparso in presa diretta rispetto al mutamento del quadro politico del nostro paese. “La formula di un´unica grande libreria comune a tutti gli editori locali, gestita dall’Associazione Editori Umbri, con un’ offerta di 800 titoli e per un totale di oltre 8.000 libri e con presentazioni dislocate in sale diverse nella stessa sede, ha dichiarato il dirigente del servizio attività culturali della Regione, Baldino Di Mauro, è risultata ottima e si è dimostrata vincente. Gli spazi del Cerp presso la Rocca Paolina sono diventati infatti un punto di riferimento costante durante i giorni della manifestazione per tutti gli appassionati di libri”. Partendo dal numero delle copie vendute, sono stati calcolati oltre 6.000 visitatori solo alla libreria durante i giorni della manifestazione a Perugia. E, anche se una stima complessiva dell’affluenza di pubblico è sempre difficile, considerando i dati degli anni precedenti, si è potuto stimare che complessivamente quest’anno sono state raggiunte le 20.000 presenze nella sola città di Perugia, mentre nel fine settimana precedente, quello che si è svolto a Terni, (prima grande novità di questa Umbrialibri 2011) sono state calcolate circa 5.000 presenze concentrate in 3 giorni e in uno spazio polivalente come Caos. Positive, come al solito, anche le proposte fatte in altre città della regione con appuntamenti interessanti e seguiti che si sono a Bevagna, Gubbio e Torgiano. Assai significativa si è rivelata quest’anno la collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia, a partire dall’iniziativa, che ha suscitato grande interesse e plauso, intitolata “Voci femminili inedite dall’Europa”, articolata in due tavole rotonde che hanno coinvolto otto tra le più importanti scrittrici emergenti europee (provenienti da Spagna, Francia, Repubblica Ceca, Grecia, Croazia, Austria, Romania e Germania). “Sin dal suo nascere, ha dichiarato l’Assessore Bracco, la manifestazione si è sempre caratterizzata, e lo ha confermato anche questa volta, per il sostegno alla produzione editoriale, e più in generale, culturale dell’Umbria, cercando di mantenere però anche un legame forte tra quest’ultima e la produzione e il dibattito culturale nazionali”. Sono state moltissime le proposte degli editori locali all’interno delle sale del Cerp accanto ad un’unica grande Libreria dell’Editoria Umbra ordinata per generi editoriali e gestita dall’Associazione Editori Umbri. Nata nel 2009, l’Associazione ha come obiettivo quello di promuovere e valorizzare l’industria editoriale umbra. A tale scopo, si propone di coinvolgere il maggior numero possibile di editori per affrontare collettivamente le numerose questioni di natura culturale ed imprenditoriale del settore. Stimolare e promuovere la lettura a partire dai più giovani è un altro degli obiettivi centrati da Umbrialibri 2011. Molto apprezzati, infatti, sono stati gli spazi, intorno alla Cannoniera, e gli appuntamenti dedicati loro con Crescere leggendo, che ha ricompreso da Nati per leggere fino a la Biblioteca delle Nuvole. Rinnovato successo per la terza edizione del Concorso di scrittura “Storie Sottobanco”, i cui esiti sono stati presentati in un’insolita Sala stipata di studenti e che ha visto classificati otto racconti di altrettanti giovani autori tra i 13 e i 18 anni. La vincitrice ha ricevuto come premio la partecipazione per due giorni al più importante e prestigioso festival letterario italiano, quello di Mantova. “E soprattutto con le iniziative curate e promosse dalle riviste delle donne, ospiti particolari di quest’anno, ha concluso Bracco, sono state tante e stimolanti le occasioni per ascoltare, discutere e confrontarsi su aspetti e questioni più marcatamente “di genere”. Il programma di appuntamenti dello "Spazio Riviste" che ha percorso tutta Umbrialibri 2011, ha avuto l´obiettivo di mettere in luce le esperienze delle diverse riviste, le tematiche di maggior rilievo che propongono, e le proposte sociali, culturali e politiche – spesso sottovalutato dagli altri media – di una realtà giornalistica ed editoriale che continua a trasmettere e valorizzare i saperi delle donne, facendo circolare le loro "letture", di sé e del mondo”. Come sempre, anche in questa edizione tutta al femminile, uno spazio di primo piano è stato riservato ad ospiti prestigiose di livello nazionale e internazionale. A partire dalla scrittrice irlandese Melissa Hill, che intervistata da Leonetta Bentivoglio, autorevole autrice e giornalista di Repubblica, è arrivata a Perugia per la sua unica presentazione italiana del romanzo di successo “Un regalo da Tiffany”. E poi, tra gli incontri con scrittrici di successo, quelli con Michela Murgia, Mariapia Veladiano, Letizia Muratori, Chiara Palazzolo e Alawiya Sobh.  
   
   
DA ABEL BOOKS IL CONCORSO PER SCRITTORI-LETTORI  
 
Civitavecchia (Roma), 23 novembre 2011 - La casa editrice Abel Books è nata con lo scopo di allargare il numero dei lettori di libri elettronici. Ma non solo. L’idea è quella di creare un ponte tra chi legge e chi scrive. Per questo è stato creato Lab. Un vero e proprio laboratorio editoriale studiato per far incontrare gli scrittori con i lettori. L´idea di Lab. È semplice. Funziona di fatto come un concorso: per tre mesi (termine della promozione 15 febbraio 2012) tutti gli scrittori acquistando solo tre libri su Abel Books avranno diritto ad inviare in lettura il proprio manoscritto. Inoltre ogni iscritto avrà diritto di poter scegliere e richiedere gratuitamente altri tre titoli a sua scelta dal catalogo. Tra tutti i manoscritti partecipanti a Lab. Il comitato di lettura sceglierà tre libri di narrativa e tre libri di saggistica che saranno pubblicati e distribuiti nelle librerie virtuali di Bol, Ibs, Rizzoli, Mediaworld, Book Republic, etc. Lab. È nato con lo scopo di diffondere i libri di Abel Books, aumentare i libri letti, i lettori e le royalties per gli autori. Per partecipare a Lab. Basta spedire alla email abelbooks@hotmail.Com  il vostro manoscritto, allegando una sinossi dell´opera, una bio-bibliografia, richiedendo poi di ricevere i 6 titoli scelti dal catalogo. Info e note http://www.Abelbooks.net    
   
   
DANZA E PROSA. FINANZIATI PROGETTI CON ARTEVEN  
 
Venezia, 23 novembre 2011 - La Regione promuove in collaborazione con il Circuito Arteven, l’associazione regionale per la promozione e la diffusione del teatro e della cultura nelle comunità venete a cui è stato assegnato un finanziamento di 90 mila euro, i progetti “Giovane danza d’autore”, “Monitoraggio danza e prosa”, “Lezioni spettacolo nelle scuole superiori” e “Promozione degli spettacoli nei nuovi spazi”. “Arteven – sottolinea il vicepresidente della giunta veneta Marino Zorzato, relatore del provvedimento – è divenuta nel tempo un centro di riferimento stabile per la razionalizzazione della fase distributiva e uno strumento di servizio essenziale per la promozione e la crescita delle comunità locali del Veneto nel settore delle attività teatrali e di danza”. Nell’ambito della condivisione progettuale ormai consolidata tra la Regione e Arteven, anche mediante la sottoscrizione di specifiche intese e convenzioni, è stata data definizione ad alcune iniziative che sono state finanziate con queste provvedimento, tra le quali una riferita al proseguimento del progetto relativo alla “Giovane danza d’autore” e l’altra alla prosecuzione del “Monitoraggio delle attività di prosa”. Saranno avviati anche altri due progetti, di cui uno relativo alle lezioni spettacolo per la scuola superiore, lezioni che saranno presentate direttamente negli spazi scolastici per circa 12.000 studenti e che rappresentano uno strumento didattico per la diffusione della conoscenza di personaggi veneti di rilievo, come Salgari e Nievo, ed uno riferito alla promozione degli spettacoli in nuovi spazi teatrali ai quali dare una struttura tecnica e un sostegno organizzativo oltre che economico.  
   
   
FINANZIAMENTI A ISTITUZIONI CULTURALI VENEZIANE  
 
Venezia, 23 novembre 2011 - La giunta regionale, su relazione del vicepresidente Marino Zorzato, ha assegnato finanziamenti per complessivi 50 mila euro all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e all’Ateneo Veneto di Venezia per una serie di progetti culturali, fra cui due iniziative per ricordare Andrea Zanzotto, il grande poeta veneto recentemente scomparso. L’istituto Veneto (a cui vanno 35 mila euro) ha promosso una mostra di fotografie provenienti dall’Archivio Graziano Arici, presso la sede di Palazzo Loredan, che resterà aperta al 17 dicembre 2011. Il finanziamento riguarda anche la realizzazione delle Giornate di Studio sul vetro veneziano e, sempre a Palazzo Loredan, una mostra sull’arte vetraria. L’ateneo Veneto (a cui sono stati assegnati 15 mila euro) ha in programma una “Giornata per Andrea Zanzotto”, che vedrà la presentazione di alcuni suoi scritti sul cinema ed una tavola rotonda dedicata alla sua produzione più recente, che si concluderà con uno spettacolo multimediale basato su testi di Zanzotto. L’ateneo Veneto celebrerà inoltre il bicentenario della sua fondazione con un progetto che prevede tra l’altro la pubblicazione di un volume.  
   
   
FIRENZE: MAGGIO FUORI DALLA CRISI, MA SE VIGERÀ SOBRIETÀ E RISPETTO DEGLI IMPEGNI  
 
Firenze, 23 novembre 2011 – Valorizzare e sviluppare tutti gli aspetti delle attività che fanno capo alla Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino. E’ questo il motivo che ha spinto la Giunta regionale ad approvare le linee di un protocollo d’intesa che, attraverso la collaborazione tra Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze, mira a gestire nel miglior modo possibile la fase difficile in cui si trova la Fondazione; e a costruire le condizioni per la razionalizzazione delle risorse e il superamento degli attuali problemi. “La Regione vuole contribuire con determinazione al sostegno e al rilancio del Maggio, ma non possiamo sorvolare sulle notizie e sulle successive prese di posizione dei giorni scorsi da parte della Sovrintendente dell’istituzione musicale fiorentina – sottolinea l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti -. E’ necessario il reciproco rispetto degli impegni presi, ed anche un atteggiamento di sobrietà, mirato al contenimento dei costi che non devono essere appesantiti da nuove assunzione o nuove sostituzioni. Tutto questo anche alla luce dello sforzo economico richiesto ai lavoratori che hanno accettato di cedere una quota del loro Tfr dimostrando grande senso di responsabilità e di amore per il teatro. La prossima firma del protocollo e la sua puntuale verifica in futuro non potranno prescindere da queste considerazioni” Compatibilmente con le difficoltà di bilancio che investono la finanza pubblica a tutti i livelli, anche la Regione si impegna ad aumentare per il triennio 2012-2014 il contributo annuale sinora erogato alla Fondazione. Inoltre, gli uffici della Regione hanno messo a disposizione del Maggio tutta l’assistenza per avviare gli eventuali strumenti e ammortizzatori sociali necessari per affrontare al meglio questa fase di riorganizzazione. A questo proposito la direzione della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino si è impegnata a presentare, entro un mese dalla firma del protocollo, un piano di riorganizzazione pluriennale idoneo a risanare il forte debito accumulato e a fronteggiare la difficile situazione che si è determinata.  
   
   
ROTA DIRIGE ROTA: LE COLONNE SONORE DEL GRANDE MAESTRO A CHIASSO  
 
 Chiasso, 23 novembre 2011 - Prosegue al Cinema Teatro di Chiasso il fitto cartellone di appuntamenti ideati per festeggiare il centenario della nascita del compositore Nino Rota. Dopo il ciclo di film che hanno punteggiato i martedì sera di novembre, è la volta di una grande orchestra, la Czech National Symphony Orchestra, che presenta lunedì 5 dicembre alle 20.30 un programma interamente rotiano, aprendo anche ufficialmente la stagione concertistica 2011-2012 a Chiasso. Sul palco salirà un omonimo del compositore festeggiato, il maestro Marcello Rota, principale direttore ospite della prestigiosa compagine strumentale mitteleuropea. Un’occasione di ascolto affascinante e rara, sia per la qualità degli interpreti, sia per la bellezza delle musiche: le note di opere come La strada, Il gattopardo, I vitelloni, Romeo e Giulietta, Le notti di Cabiria, Il padrino, La dolce vita, Amarcord risuoneranno ancor più intense e sfavillanti, grazie ad una delle più importanti orchestre d’Europa, che vanta una tradizione sinfonica d’eccellenza, come testimoniano decine di registrazioni discografiche. Rota si lamentava spesso di come i critici considerassero le colonne sonore alla stregua di lavori di serie B. In realtà egli mise tutta la sua creatività artistica, tanto nella musica da film quanto in quella destinata alle sale da concerto. Delicato e sapiente architetto dei suoni, dotato di una prolificità sorprendente, non fu estraneo alla lezione di innovatori del Novecento come Stravinskij, Satie e Prokofiev, definendo un suo stile particolare. La serata a Chiasso rappresenta quindi un momento per apprezzare la qualità delle colonne sonore di Rota, che, anche prive delle immagini che in origine accompagnavano, ci appaiono in tutta la loro coerenza musicale. Czech National Symphony Orchestra - La Cnso è oggi una delle compagini sinfoniche europee più attive. Le esibizioni a Praga ed in tournée sono eventi assai seguiti. Di proprietà dell’orchestra, lo studio Hostivař a Praga viene utilizzato per la registrazione di film, cd, dvd. Nella sua recente attività la Cnso ha incluso anche l’organizzazione, nel periodo estivo, del Prague Proms Festival, che annualmente attrae un folto pubblico, grazie alla partecipazione di grandi interpreti internazionali. Dalla stagione 2007/2008 i concerti si tengono nella bella Sala Smetana della Casa Municipale di Praga. Le incisioni della Cnso sono diffuse in tutti i continenti, e l’orchestra è fiera dei suoi numerosi ”Cd d’Oro” (per la vendita di più di trentamila copie). Tra gli altri riconoscimenti il ​​Premio Gustav Mahler, guadagnato per l´interpretazione delle opere del compositore tedesco. Un imponente progetto discografico è stato avviato in collaborazione con la Tokyo Media Company Victor Entertainment. Sino ad oggi sono stati incisi trentaquattro cd e otto dvd, a seguito di tale accordo. Tournée di successo hanno avuto luogo nelle Isole Britanniche, in Francia, Spagna, Giappone e Messico. Uno dei tour più prestigiosi è stato quello con Andrea Bocelli, che ha toccato quarantaquattro metropoli europee. La Cnso è stata fondata nel 1993 dal trombettista Jan Hasenöhrl. Padre spirituale della sua nascita, il leggendario direttore Zdeněk Košler. Nel 1996 l’americano Paul Freeman è divenuto direttore principale ed ha mantenuto tale carica per dieci splendidi anni. Allo stesso tempo egli è anche stato direttore musicale onorario dell’orchestra ceca, posizione che tuttora ricopre. Al principio del 2007, Libor Pešek è stato nominato direttore principale. Marcello Rota Direttore - Ha studiato corno al Conservatorio di Alessandria, composizione e direzione d’orchestra all’Accademia Chigiana di Siena. Dopo aver debuttato con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, in seguito ha più volte diretto le orchestre del San Carlo di Napoli, del Teatro Massimo di Palermo, dell’Arena di Verona, dell’Opera di Genova; I Filarmonici di Torino, l’Orchestra della Svizzera Italiana, la Staatsoper di Monaco, l’Orchestra Sinfonica della Galizia, la Royal Philharmonic Orchestra, la Filarmonica di Mosca. Si è esibito nelle più prestigiose sale d’Europa e in Libano, Messico, Cile, Argentina, Brasile, U.s.a. Ha collaborato con numerose orchestre. Dal 2004 è direttore principale ospite della Czech National Symphony Orchestra, con la quale incide per la Victor; nel 2006, 2007 e 2009 è stato ospite al Teatro alla Scala di Milano e nel 2009 ha inaugurato la stagione del Festival Pucciniano di Torre del Lago con La bohème; nel 2010 l’apertura del Festival Donizetti a Bergamo con l’opera Poliuto. Molti i celebri solisti accompagnati da lui, quali Rostropovic, Rampal, Galway; tra i cantanti Cecilia Gasdia, Tiziana Fabbricini, Mariella Devia, Kiri Te Kanawa, Renato Bruson, Leo Nucci. L’ampio repertorio lirico comprende oltre quaranta titoli, in particolare Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi e Puccini. Il 25 maggio 2009 ha partecipato, assieme al tenore Andrea Bocelli e al soprano Angela Gheorghiu, in diretta eurovisione su Rai 1, al concerto tenutosi al Colosseo, i cui ricavati sono stati devoluti interamente per la ricostruzione del Conservatorio dell’Aquila. Ospite regolare dal 2003 al Teatro Coccia di Novara, vi ha diretto le produzioni di La traviata, Madama Butterfly, Turandot, Faust, Romeo et Juliètte e Nabucco.  
   
   
BENI CULTURALI: INAUGURATA L´ESPOSIZIONE DEI GIGANTI DI MONT´E PRAMA  
 
Sassari, 23 Novembre 2011 - "L´identità è uno dei valori portanti della Sardegna e rappresenta uno degli assetti strategici della Giunta guidata da Ugo Cappellacci per puntare a rilancio dei processi di sviluppo socio-economico dell’isola". L´ha sottolineato l´assessore regionale dei Beni Culturali, Sergio Milia, intervenendo a Sassari nel centro di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali di Li Punti, all´inaugurazione dell’esposizione "La Pietra e gli Eroi" , le sculture restaurate di Mont´e Prama. Alla cerimonia di inaugurazione dell´esposizione hanno preso parte, oltre all’assessore regionale Sergio Milia, anche il sovrintendente dei Beni archeologici Bruno Massabò, Maria Assunta Lorrai, direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna, il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, la presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici, il sindaco di Cabras Cristiano Carrus e il soprintendente per i beni archeologici di Cagliari e Oristano, Marco Minoja. "A un risultato di rilevanza assoluta - ha sottolineato ancora l’assessore Milia - si è giunti proprio perchè la Regione si è mossa e si muove oggi alla ricerca di un maggior coordinamento e sinergia tra soggetti istituzionali, in stretto collegamento con i sistemi nazionali, condividendo le proprie scelte, le azioni di promozione e diffusione con le amministrazioni locali, gli organismi culturali e gli operatori. Un risultato eccezionale visto che per i “Giganti” di Mont’e Prama si è parlato di scoperta a livello dei Bronzi di Riace e dei guerrieri dell’Esercito di Terracotta" in Cina. Al termine della cerimonia inaugurale, il direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna, Maria Assunta Lorrai, ha annunciato che a breve sarà firmato a Villa Devoto, il Protocollo d’intesa per la definizione dei programmi di valorizzazione del complesso scultoreo e del sito archeologico di Mont’e Prama, con il presidente Cappellacci, impossibilitato a prendere parte all’inaugurazione. La mostra "La pietra e gli eroi", che racchiude nel centro del restauro di Li Punti, a Sassari, i giganti di Mont´e Prama, la più antica testimonianza di statue in pietra del Mediterraneo occidentale, sarà visitabile su prenotazione da domani sino alla fine di dicembre.  
   
   
"FAR FROM HERE ALLA SCOPERTA DELL’AUSTRALIA" MOSTRA FOTOGRAFICA DI LUCA CARDONA MILANO 30 NOVEMBRE - 14 DICEMBRE 2011  
 
 Milano, 23 novembre 2011 - Si rinnova l’appuntamento d’arte del Twelve, il locale nel cuore di Porta Romana contraddistinto dalle diverse anime. Riflettori questa volta puntati su Luca Cardona il quale, appassionatosi alla fotografia sin da bambino, ama ripetere "Fin da piccolo ammiravo le foto di papa´ che tornava da viaggi in posti remoti,foto di altri mondi, cartoline con colori mai visti”. Questo il leit motiv che ha animato il suo spirito intraprendente e lo ha portato a voltare pagina in maniera radicale proprio nel momento in cui sembrava aver raggiunto la stabilità tanto agognata da molti. Infatti, se è vero che capiamo che una cosa non ci appartiene fintanto che non la possediamo, proprio in un istante simile, quando a Luca viene proposta una vita d’ufficio, capisce che si tratta di una realtà che non fa per lui. Da lì inizia la sua esplorazione. In Australia e dentro sé stesso. Un viaggio lungo 35.000 km. 8 mesi guidato dalla fascinazione per l’incognito, per il nuovo e l’inesplorato. Animato da una curiosità unica, insaziabile e instancabile. In bilico tra realtà e fantasia: due facce della stessa medaglia, l’una spalleggiata all’altra, in simbiosi e in antitesi, per compensarsi nella loro simultanea ricchezza e semplicità, in un eterno quanto enigmatico gioco delle identità, sommerse in un’atmosfera catartica. Persone, città, deserti, montagne, luoghi sacri, oceani, paesaggi surreali, tramonti…dimensioni atemporali, slegate dalla rigidità umana, libere di esprimersi nella loro essenza più pura. Un mondo migliore? Chi lo dice…sicuramente un universo in cui la Natura regna sovrana - contemplata in tutto il suo splendore - e sembra riservare spazi privilegiati per un essere umano in cerca di sé e di tutto il Bello che lo circonda. In Australia le divagazioni classiche di ognuno di noi, sviluppate quando ci sentiamo particolarmente prigionieri del nostro habitus sociale, prendono vita e si concretizzano. Per un incontro tra realtà e fantasia, per una trasformazione di status, per un’identità che cambia nella forma e nella sostanza, arricchendosi di magia e spogliandosi di una finzione ostentata. Luca Cardona è nato a Milano nel 1983 - Si appassiona fin da piccolo alla fotografia che gli permette di dar sfogo alla sua creatività. Passione che cresce durante il viaggio attraverso tutto il territorio Australiano dove ha occasione di immortalare fantastici paesaggi. Durante la permanenza nella Gold Coast collabora come foto reporter con alcuni siti web sportivi per raccontare la prima tappa del campionato mondiale di surf. Tornato in Italia, si appassiona allo still life ed al ritratto in bianco e nero. Sospinto dal fascino di una Rolleiflex acquistata nel 2010, decide di investire nel proprio futuro come fotografo ed inizia a frequentare la Accademia di fotografia John Kaverdash con grande profitto.  
   
   
CARMEN», SUL PALCO TUTTI «I COLORI DELLA PASSIONE»  
 
Busto Arsizio (Varese) 24 novembre 2011 - Si tinge di tutte le mille sfumature del rosso, colore della passione e del sangue, l’allestimento della «Carmen» di Georges Bizet, che il Teatro dell’Opera di Milano proporrà nella serata di giovedì 24 novembre, alle ore 21.00, presso il teatro Sociale di Busto Arsizio. A firmare la regia e l’ideazione scenica dello spettacolo, inserito nell’ambito della stagione cittadina «Ba Teatro», sarà Mario Riccardo Migliara. La mezzosoprano Seon Young Pak vestirà i panni della protagonista, l’ammaliante e sfrontata sigaraia di Siviglia. Il tenore Nester Martorell Perez darà corpo e voce al suo amante, il brigadiere don José. Il torero Escamillo sarà interpretato dal baritono Laurence Meikle; mentre la soprano Alice Quintavalla sarà la dolce Micaela. Sul palco, con i cantanti lirici dell’associazione milanese, considerata oggi la prima compagnia itinerante di produzione di allestimenti completi di opera lirica in Italia, saliranno anche l’Orchestra Accademia Ueco e il coro del Teatro dell’Opera di Milano, diretti rispettivamente da Claudio Morbo e Damiano Cerutti. Le scenografie per questa “rilettura” del capolavoro bizetiano, intitolata «I colori della passione», portano la firma di Arti in Scena; mentre gli abiti sono stati realizzati dall’Accademia del costume per lo spettacolo di Milano. La Fortuna E La Storia Dell’ultima Opera Di Bizet - Il fascino di «Carmen», opera lirica in quattro anni che i librettisti Henri Meilhac e Ludovic Halévy trassero dall’omonima novella di Prosper Mérimée, è tutto racchiuso nelle parole del filosofo Friedrich Nietzsche: «Ho udito ieri -lo credereste?- per la ventesima volta il capolavoro di Bizet. Ancora una volta persistetti in un soave raccoglimento, ancora una volta non fuggii. Questa vittoria sulla mia impazienza mi sorprende. Come rende perfetti una tale opera! Nell´udirla si diventa noi stessi un «capolavoro». [...] Questa musica [...] mi sembra unica. Si avvicina leggera, morbida, con cortesia. [...] La sua serenità è africana: […] la sua felicità è breve, improvvisa, senza remissione. […] Finalmente l’amore, […] l’amore come fatum, come fatalità, cinico, innocente, crudele». A leggere questa affermazione, riportata in una lettera del dicembre 1888, sembra impossibile credere che «Carmen» sia stata fatale per Georges Bizet. Il compositore e pianista francese morì, infatti, tre mesi esatti dopo la «prima», tenutasi il 3 marzo 1875 all´«Opéra-comique» di Parigi. C’è chi ipotizza che la grande freddezza, con la quale il pubblico e la critica accolsero la storia dell’avvenente sigaraia di Siviglia, causò all’autore del «Don Procopio» e de «L´arlèsienne» una forte depressione, che lo condusse al suicidio; c’è chi parla di un attacco d’angina. Sta di fatto che, nei mesi che seguirono la «prima», Georges Bizet, subissato dalle critiche per il soggetto giudicato «immorale» e per la musica altrettanto controcorrente, non avrebbe mai potuto lontanamente immaginare che nell´autunno 1875, a Vienna, la sua «Carmen», alla quale aveva lavorato con passione dal 1872 all’autunno del 1874, sarebbe divenuta un successo mondiale. Un successo destinato a incantare personalità del calibro di Otto von Bismark, della regina Vittoria, di Giuseppe Verdi e di Pëtr Il´ič Čajkovskij, che parlò di «invenzioni piccanti e gustose che accarezzano l’orecchio e tuttavia toccano e commuovono il cuore». Per l’edizione viennese, Ernest Giraud, da sempre amico di Georges Bizet, compose la musica per i recitativi che nella versione originale erano parlati, secondo i dettami dell’opéra-comique. «Carmen» divenne così un grand-opéra, e come tale viene applaudita ancora oggi. La trama è imperniata su sentimenti forti, come l’amore passionale e la morte, l’illegalità e la sfida al destino e alle sue regole imperscrutabili. La sigaraia di Siviglia, con il suo temperamento sfrontato e il suo fascino magnetico, porta fuori dalla ragione il brigadiere don José, caporale dei Dragoni del Re, che per lei lascia l’esercito e si dà alla macchia, vivendo con zingari, contrabbandieri e fuorilegge. Ma la donna, presto, si invaghisce di un altro uomo: il torero Escamillo. Il finale è degno di un articolo di cronaca nera: Carmen muore per mano del suo stesso amante, mentre nell’arena di Siviglia è in corso una corrida e il matador sta sferrando il colpo mortale al toro. Indimenticabili rimangono nell’immaginario collettivo alcuni brani musicali, come la voluttuosa e civettuola habanera «L´amour est un oiseau rebell», la funerea «Aria delle carte» o la fatale «C´est toi! C´est moi!» del finale. Un Allestimento In Rosso - L’allestimento del Teatro dell’Opera di Milano, che si avvale della collaborazione dell’associazione «Istituto del colore» e della rivista «Colore», rilegge cromaticamente il capolavoro di Georges Bizet. Tutte le tonalità del rosso in primis, e poi giallo oro, arancione, blu notte e nero sono le tinte scelte da Mario Riccardo Migliara per raccontare la Spagna di feste, passione e sangue, che fa da sfondo alla storia d’amore e di morte della seducente Carmen. Gli abiti, realizzati dall’«Accademia del costume per lo spettacolo» di Milano, sono delle vere e proprie «macchine sceniche», che alimentano ed enfatizzano le emozioni trasmesse dall’opera. Una «tela di ragno» caratterizza la scenografia, emblema -racconta lo stesso regista- della «seducente ineluttabilità della protagonista, che si trova preda della sua stessa seduzione», «imprigionata nel disegno –inevitabilmente impietoso- del destino». Questo semplice oggetto scenico sarà costruito in fibra ottica, come tutte le restanti immagini scenografiche. «Il materiale scelto per le scene rappresenta –racconta ancora Mario Riccardo Migliara- una delle proposte più innovative del panorama scientifico attuale. E il suo utilizzo decorativo ed illuminotecnico è ancora per lo più inesplorato, soprattutto nel campo della lirica». «Tutti All’opera», Quattro Appuntamenti Per I Melomani - «Carmen» è il primo appuntamento della mini-rassegna «Tutti all’opera», promossa dall’associazione culturale «Educarte» e dal Teatro dell’Opera di Milano, con la fattiva collaborazione della Fondazione comunitaria del Varesotto onlus. Dopo l’allestimento del capolavoro di Georges Bizet, l’iniziativa proseguirà con due opere di Giacomo Puccini, «La bohème» (23 febbraio ‘12) e «Tosca» (22 marzo ‘12). Il primo allestimento ambienterà la storia d’amore tra Mimì e Rodolfo non a Parigi (come vuole il libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica), ma tra le vie della Milano di inizio Novecento, tra i bar degli artisti del quartiere di Brera. L’altro capolavoro pucciniano in cartellone, «Tosca», verrà, invece, rivisitato utilizzando come chiave di lettura l’«assenza di Dio» che caratterizza tutto il mondo di Floria Tosca e Mario Cavaradossi. Un mondo, dove nell’arco di poche ore, si succedono un’evasione, una scena di tortura, un tentativo di violenza sessuale con l’uccisione del mancato stupratore, una fucilazione e un suicidio. «Tutti all’Opera» terminerà, quindi, con il dramma giocoso «La Cenerentola» (10 maggio ‘12) di Gioacchino Rossini, in una versione sperimentale denominata dagli stessi ideatori, Mario Riccardo Migliara e Vito Lo Re, «teatroinmusical». La partitura sarà aggiornata ai tempi moderni, con l’inserimento di «strumenti particolari e armonie nuove»; mentre la trama verrà arricchita da numerosi colpi di scena: Cenerentola avrà anche qualche dubbio sul suo principe azzurro, ma –tranquilli!- la storia avrà il solito, inevitabile lieto fine. O forse no, perché in teatro tutto è possibile. L’abbonamento a tutti e quattro spettacoli ha un costo, molto popolare, di euro 80,00. Il prezzo del biglietto per ogni singolo appuntamento è, invece, fissato ad euro 32,00 per il l’intero ed euro 25,00 per il biglietto ridotto, riservato a giovani fino ai 21 anni, ultra 65enni, militari, associati Cisl Scuola, Cral, biblioteche e dopolavoro con minimo dieci persone.