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Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Novembre 2011
ARCHITETTURA DEI SISTEMI INFORMATICI  
 
Monaco, 23 novembre 2011 - Un evento sul tema dell´architettura dei sistemi informatici si svolgerà dal 28 febbraio al 3 marzo 2012 a Monaco, in Germania. L´architettura informatica è lo studio della selezione e dell´interconnessione di componenti hardware per creare computer che soddisfano gli obbiettivi funzionali, prestazionali e di costi, e la modellazione formale di quei sistemi. L´arte dell´architettura informatica ha tre principali sottocategorie: architettura dell´insieme di istruzioni, microarchitettura e progettazione dei sistemi. La conferenza si concentrerà sulle piattaforme per sistemi informatici integrati. Gli argomenti riguarderanno tra l´altro: metodi/strumenti per architetture e progetti per sistemi integrati in tempo reale robusti e che resistono ai guasti; sistemi cibernetici fisici e architetture informatiche distribuite; architetture multi-/manycore, sottosistemi di memoria e architetture di comunicazione per sistemi affidabili; supporto strumenti per sistemi manycore; acceleratori generici e specifici per applicazioni per architetture multicore; architetture di sistema adattive come i sistemi hardware e software riconfigurabili; informatica organica e autonoma; informatica attenta al consumo di energia, architetture informatiche efficienti dal punto di vista energetico; aspetti del sistema dell´informatica molto diffusa e pervasiva come i nodi dei sensori, nuovi dispositivi di input/output, nuove piattaforme informatiche, modellazione dell´architettura e middleware; applicazioni per sistemi manycore integrati. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Arcs2012.tum.de/    
   
   
4º SIMPOSIO INTERNAZIONALE SULLA MODELLAZIONE E SIMULAZIONE BASATA SU AGENTI  
 
Vienna, 23 novembre 2011 - Il quarto simposio internazionale sulla modellazione e simulazione basata su agenti avrà luogo dal 10 al 13 aprile 2012 a Vienna, in Austria Le idee di sistemi di agenti e sistemi multi-agente sono state adottate per la modellizzazione di sistemi complessi per contesti che spaziano dalle scienze sociali alla pianificazione urbana, la biologia, la logistica e la produzione, e molti altri ancora. La modellazione e la simulazione ad agenti vengono usate nella ricerca, ma sono anche usate in applicazioni commerciali e industriali. Il concetto che sta dietro al termine "agenti" è comunque molto variabile, come lo sono gli obiettivi, le fasi e le pratiche coinvolte nelle attività di modellazione e simulazione. Ciò porta ai diversi approcci, modelli, meccanismi, metodologie e sistemi informatici che supportano la simulazione di realtà modellate. L´obiettivo del workshop è di raccogliere le competenze relative alla modellazione e la simulazione ad agenti in diversi contesti. Il tema di questa edizione del simposio sarà "Liberare il potenziale reale della modellazione basata su agenti" ("Untapping the true potential of agent-based modeling"). Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Lintar.disco.unimib.it/abmodsim/2012/    
   
   
TELEFONIA, INCONTRO CORECOM BASILICATA – SINDACI - COMPAGNIE  
 
Potenza, 23 novembre 2011 - Verificare l’efficienza e la funzionalità delle comunicazioni telefoniche e dell’accesso alla rete internet nei Comuni lucani: è questo lo scopo dell’incontro che il presidente del Corecom Basilicata, Ercole Trerotola, ha avuto ieri a Potenza, nella sede del Consiglio regionale, i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Chiaromonte, Potenza, Lagonegro e Craco e gli operatori delle compagnie telefoniche Telecom, Vodafone e Wind. La riunione è stata originata dalle diverse segnalazioni di disfunzioni pervenute al Corecom da parte di alcuni sindaci della Regione. Il primo caso segnalato è stato quello di Oliveto Lucano, su cui si è già svolto un incontro nelle scorse settimane. Durante l’incontro i rappresentanti dei Comuni hanno esposto le difficoltà tecniche di connessione offrendo la propria disponibilità a contribuire al miglioramento del servizio. Gli operatori, pur sottolineando la carenza infrastrutturale dovuta da una orografia complessa della regione, si sono resi disponibili a trovare le soluzioni possibili. “Un piccolo passo – ha affermato Trerotola – che ci consente di avvicinarci alle esigenze della collettività. Penso in particolare ai molti giovani lucani che non possono fruire di una connessione veloce a internet ed alle potenzialità che la tecnologia può offrire loro anche in termini occupazionali. Un territorio ‘connesso’ significa infatti stare al passo con il mondo. Il Corecom ha avviato una ricognizione dello stato delle comunicazioni telefoniche in Basilicata – ha aggiunto Trerotola - e intende farsi promotore di ogni utile iniziativa per ridurre i disagi dei cittadini. Sono certo che attraverso la collaborazione fra le istituzioni locali e le compagnie telefoniche sia possibile migliorare la qualità complessiva dei servizi nel settore delle telecomunicazioni, che appare strategico per lo sviluppo della Basilicata”.  
   
   
LA “WIKIPEDIA” DEL CONSUMATORE: GUIDA ACQUISTI  
 
Teramo, 23 novembre 2011 - Oltre 500mila contatti al mese per Guida Acquisti, una rivista online non commerciale, ma che mira a essere una guida etica, consapevole e soprattutto super partes per il consumatore. Regolarmente registrata all’elenco delle testate giornalistiche in quanto l’Ordine dei Giornalisti dell’Abruzzo l’ha ritenuta di pubblica utilità. E’ il risultato dopo solo quattro anni di vita di www.Guidaacquisti.net , il sito di approfondimento nato nel 2007, fondato da Andrea Pilotti, giovane consulente informatico che all’epoca aveva 29 anni. Oggi, Pilotti è direttore di quella che sta diventando una vera e propria “wikipedia” per “fare la spesa”, uno strumento per orientarsi tra i prodotti e servizi che non accetta pubblicità dirette proprio per rimanere imparziale, ma mantiene economicamente la sua squadra di sistemisti, programmatori, redattori, solo con gli introiti della piattaforma Google Adsense. Impariamo a scegliere per non diventare merce anche noi. E’ lo slogan della rivista. “Guida Acquisti non è un sito commerciale che raccoglie articoli di approfondimento su prodotti specifici, marchi o servizi. Abbiamo un team di redattori che fa ricerche di mercato sul prodotto in quanto tale, lo analizza dalla A alla Z, proponiamo articoli che appunto alfabetizzano il consumatore”, spiega Pilotti. Un esempio? “Se una persona deve acquistare una lavatrice per la prima volta, magari è giovane e single, può consultare Guida Acquisti, non troverà una serie di slogan o marche, oppure comparazioni di prestazioni e prezzi, ma un manuale, non troppo tecnicista, dove scopre come funziona una lavatrice, le sue componenti, i vantaggi o gli svantaggi se sceglie un tipo di elettrodomestico invece che un altro. Il nostro fine è far fare valutazioni e di conseguenza acquisti consapevoli, anche etici, alle persone, senza diventare vittime degli uffici di marketing. Senza diventare loro stessi “merce””. Mondo, quello del marketing online, che Pilotti conosce bene avendo lavorato per molti anni nel mondo dell’Information Technology e nell’ambito del web marketing per aiutare aziende a definire strategie di comunicazione, per essere sempre più visibili nella rete. I numeri stanno dando ragione a Guida Acquisti, le aree tematiche e merceologiche toccate dalla rivista online sono tantissime, coprono quasi tutto lo scibile e soprattutto l’acquistabile umano, servizi finanziari, alimenti, anche ciglia finte comprese, Guida Acquisti è una realtà importante nel web tanto da avere 500mila “utenti unici” al mese. Nonostante il seguito, il team di Guida Acquisti ha deciso di non accettare pubblicità diretta e per sostenersi utilizza esclusivamente lo strumento Google Adsense che collega automaticamente brevi inserzioni pubblicitarie alla pagina consultata, è quindi l’utente a scegliere o meno di attivare il collegamento, di avere o no l’informazione commerciale indicata da Google e non da Guida Acquisti. Oltre a realizzare campagne informative su prodotti e servizi, Guida Acquisti ha predisposto anche un Percorso Consumatore ( http://www.Guidaacquisti.net/campagne/percorso-consumatore ). “Chi consultare per fare la scelta migliore in base alle proprie esigenze, analizzare feedback, recensioni, di altri utenti che hanno già acquistato il prodotto, cosa fare dopo l’acquisto se ci sono stati dei problemi o delle presunte truffe, magari rivolgendosi alle associazioni preposte, che indichiamo, le quali possono avere gli strumenti legali per aiutare chi ha fatto l’acquisto. Servizio d’informazione che ci ha fatto avere il plauso dalle più autorevoli associazioni di consumatori”, termina Pilotti. Ora Guida Acquisti ha aperto un gruppo su Facebook ( https://www.Facebook.com/guidaacquisti ). Concludendo, in periodo di crisi economica e con il Natale alle porte, un’oculata, imparziale, enciclopedia che guida all’acquisto può essere uno strumento davvero utile.  
   
   
INTERNET: DEBUTTA ASAPMARKETS.COM LA RIVOLUZIONARIA ALTERNATIVA ITALIANA A E-BAY L’INNOVATIVO SISTEMA SI BASA SUL SISTEMA DI ASTA AGGREGATIVA A RIALZO FISSO  
 
 Milano, 23 novembre 2011 - Più sobri, più attenti agli sprechi, meno fidelizzati ai punti vendita; ma, soprattutto, più abili nella ricerca di promozioni e occasioni, per far quadrare i conti in tempo di crisi. Questo il ritratto degli italiani così come emerge dal rapporto Coop Nielsen 2011, che fotografa l’ardua situazione economica delle famiglie italiane. Una crisi che, tuttavia, riporta al centro dell’attenzione la qualità dei beni acquistati, tanto più apprezzabile nel momento in cui si ha la possibilità di non rinunciarvi senza sacrificare eccessivamente il portafoglio. L’innovativo sistema di e-commerce www.Asapmarkets.com , alternativa Made in Italy a e-Bay, appare come una efficace risposta a questa sempre più pressante necessità, consentendo agli utenti di aggiudicarsi i prodotti e i servizi più eterogenei (da cellulari a computer, da moto a vacanze) a prezzi incredibilmente competitivi, con risparmi fino a oltre il 90% sui costi effettivi dei beni, assicurando sempre e comunque uno sconto minimo del 70%. Sembra incredibile ma è già realtà. Pensato e costruito da un team giovane e “globalizzato”, il sito si fonda sul sistema di aste aggregative a rialzo fisso. Rapido e divertente, questo rivoluzionario sistema fa di asapmarkets.Com una piazza virtuale vantaggiosa non solo per chi partecipa alle aste, ma anche per chi decide di vendere i propri prodotti, sia professionalmente sia hobbysticamente, guadagnando molto di più che mettendoli in vendita su un qualsiasi altro sito di aste online o addirittura presso il proprio negozio o punto vendita. “Punto di forza del sito, che lo differenzia da altri, solo apparentemente sinili, specializzati nelle cosiddette “aste al centesimo” – spiega Mr. Bid, pseudonimo dietro il quale si cela l’ideatore e creatore del sistema – è proprio la sua capacità aggregativa. Se tutti possono vendere qualcosa guadagnandoci molto, tutti saranno cointeressati a promuoverlo. La nostra visione è di un futuro in cui i consumatori avranno la possibilità di scegliere se acquistare in negozio o su Asapmarkets, risparmiando fino a oltre il 90% sul prezzo di acquisto”. La presentazione ufficiale di asapmarkets.Com, attualmente in fase di Beta testing ma già operativo, avrà luogo a Milano il prossimo 26 novembre, a partire dalle ore 10:30, presso l’Asapmarkets Events Hall @Sio, in zona Bicocca, alla presenza di personaggi dello spettacolo, della musica e dello sport oltre che, naturalmente, dell’ideatore del sito, che ne illustrerà dettagliatamente le caratteristiche.  
   
   
POLO TECNOLOGICO EMPOLESE, INTESA FRA REGIONE, ISTITUZIONI E AZIENDE PER LO SVILUPPO  
 
Firenze, 23 novembre 2011 – Un’intesa fra Regione Toscana, Comuni di Empoli e Montelupo Fiorentino, aziende Computer Gross e Cabel per lo sviluppo del polo tecnologico dell’area empolese, una realtà produttiva che opera nei settori a tecnologia avanzata dell’Ict e che conta attualmente circa quasi 1000 addetti. A firmarla è stato per la Regione l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, insieme al sindaco di Empoli Luciana Cappelli, a quello di Montelupo Fiorentino Rossana Mori e ai rappresentanti dei due gruppi industriali Computer Gross e Cabel. Si tratta di due aziende di primaria importanza, leader a livello nazionale nei rispettivi settori. Cabel, con un fatturato di circa 35 milioni e 180 dipendenti nelle varie sedi, è specializzata nei servizi bancari informatizzati, mentre Computer Gross è un’azienda di distribuzione di soluzioni Ict, con un fatturato annuo di circa 600 milioni di euro, sedi in tutta Italia e circa 300 fra dipendenti e collaboratori. Il protocollo si propone, in particolare, di trovare una soluzione, nell’immediato e poi a regime, a quello che al momento è considerato il principale freno ad un ulteriore sviluppo del polo, ovvero la mancanza di una razionale viabilità di accesso che consenta ai mezzi pesanti di raggiungere agevolemente le aziende. Il senso dell’intesa è quello di sollecitare l’impegno di tutti i soggetti in modo da garantire l’accesso scongiurando effetti negativi sulla viabilità della zona e sulla qualità della vita dei cittadini che vi abitano. Il punto di partenza è la consapevolezza delle potenzialità di un’area che vede la presenza di una rete di piccole e medie imprese, la vicinanza di centri universitari e infrastrutture importanti che la collegano con il mondo, come la la Fi-pi-li o la vicinanza agli aeroporti di Pisa e Firenze. “L’intesa – spiega Simoncini – sollecita l’impegno e mette in gioco l’iniziativa di tutti, istituzioni e privati che, ciascuno per le proprie competenze, si attivano per collaborare e porre in atto ogni soluzione per dare una rapida soluzione al problema. E’ un esempio virtuoso di come pubblico e privato possono collaborare con l’obiettivo di mantenere, consolidare e possibilmente rilanciare attività produttive e posti di lavoro sul territorio”. L’intesa prevede che i Comuni si attivino per trovare le soluzioni urbanistiche per una rapida realizzazione delle opere necessarie, mentre le aziende si sono dette disponibili a partecipare alla copertura dei costi e la Regione a svolgere funzioni di coordinamento per favorire il raggiungimento degli obiettivi. Soddisfatti anche gli amministratori locali che sottolineano come, grazie all’intesa, si sia arrivati a definire una soluzione ad un problema annoso che non penalizza l’azienda ma che, nel contempo, tiene conto delle necessità di sviluppo e valorizzazione di una realtà produttiva importante e consente di dare risposte alle esigenze del territorio e degli abitanti delle frazioni interessate.  
   
   
RICERCA: STRATEGICA UNA RETE EUROPEA IL SISTEMA-INNOVAZIONE CONTINENTALE ATTRAE TALENTI E RISORSE  
 
Milano, 23 novembre 2011 - Un´alimentazione corretta per una vita sana. Questo il tema su cui si sono confrontati ieri a Milano - insieme al sottosegretario di Regione Lombardia alla Università e alla Ricerca Alberto Cavalli - i rappresentanti di un gruppo ristretto di università europee, inserite nella Leru (League of European Research Universities). I lavori, ospitati presso la Sala Napoleonica dell´Università degli Studi di Milano, si sono svolti a porte chiuse. "Gli investimenti in ricerca e sviluppo - ha detto Cavalli - superano in Lombardia i 4 miliardi di euro all´anno e costituiscono il 21 per cento di quelli nazionali. Sul nostro territorio hanno sede 12 università, che testimoniano una forte vocazione scientifica e tecnologica: i corsi di medicina, matematica, fisica, scienze naturali, ingegneria costituiscono il 50 per cento dell´offerta universitaria complessiva. I centri di ricerca e di trasferimento tecnologico attivi e iscritti al sistema regionale Questio, da poco introdotto, sono già 700". "In questo contesto - ha continuato il sottosegretario - ricerca e innovazione costituiscono per Regione Lombardia l´elemento centrale intorno al quale costruire la propria visione e le proprie politiche per rispondere ai bisogni della comunità, migliorare la qualità della vita, rafforzare la competitività delle imprese, mantenere i livelli occupazionali per riprendere un percorso di crescita economica e sociale". L´autorevolezza del seminario è stata testimoniata dalla presenza di Giovina Ruberti, membro del Management Board della Joint Programming Initiative ´Healthy Diet for a Healthy Life´ (Jpi Hdhl); Joint Programming è un´iniziativa avviata nel 2008 e che prevede la collaborazione tra Unione Europea e Stati Membri nella definizione delle priorità tematiche. Tra queste, il tema dell´alimentazione è stato scelto anche perché costituisce l´argomento centrale di Expo 2015, che si svolgerà a Milano. "Regione Lombardia indica come obiettivo per l´Europa - ha sottolineato Cavalli - la creazione di un sistema europeo della ricerca e dell´innovazione capace di sviluppare sinergie reali, stimolando reti stabili di eccellenza. L´indispensabile costruzione del sistema europeo della ricerca può quindi rappresentare il fattore fondamentale per l´effettiva integrazione dei sistemi nazionali e per la capacità di attrarre talenti ed investimenti". "Non è quindi un caso - ha concluso Cavalli - che Expo 2015 si tenga a Milano e che Regione Lombardia sia fortemente impegnata a promuoverla nel modo migliore. Ricerca e innovazione hanno un ruolo fondamentale in questa sfida per dare un futuro all´uomo e al pianeta".  
   
   
ISTRUZIONE PROFESSIONALE. AL BALBI DI VENEZIA OSPITATO INCONTRO AVVIO DI PROGETTO COMUNITARIO WITE SU EDUCAZIONE TECNICA FEMMINILE  
 
 Venezia, 23 novembre 2011 - La Giunta regionale del Veneto, a palazzo Balbi, ha ospitato l’incontro di avvio del Progetto Wite - Women in Technical Education in tema di educazione tecnica femminile – di cui è partner la Direzione regionale Lavoro, e promotrice la Fondazione Cuoa, con partecipanti partner provenienti da Austria, Germania, Ungheria e Polonia. Presente, in qualità di osservatore privilegiato, l’Ufficio Scolastico Regionale. Il progetto, finanziato dal Programma comunitario Lifelong Learning per il trasferimento dell’innovazione (Toi) nasce dalla consapevolezza che per promuovere la competitività del Paese sia necessario riconsiderare il valore sociale della formazione tecnica e scientifica. L’iniziativa prevede azioni di trasferimento anche in Veneto di buone pratiche di orientamento sperimentate soprattutto in Austria e in Germania, finalizzate a migliorare l’attrattività del sistema della formazione tecnica nella regione. Alle ragazze e alle loro famiglie sono offerte informazioni sui vantaggi della formazione tecnica e proposti strumenti di supporto per riflettere sulle attitudini personali e sull´offerta formativa della scuola superiore; a questo si aggiungono azioni territoriali per promuovere la formazione tecnica mettendo in rete scuole medie, superiori e il settore del lavoro. I paesi partner sono Ihk-projektgesellschaft mbH Ostbrandenburg (Germania), Fortuito Kft (Ungheria), Społeczna Wyższa Szkoła Przedsiębiorczości i Zarządzania w Łodzi (Polonia), Vhto – Landelijk expertisebureau meisjes/vrouwen en bèta/techniek (Paesi Bassi), Universität für Weiterbildung “Donau-universität Krems” (Austria) e per l’Italia la Federazione Sindacale dell’Industria Metalmeccanica Italiana, Confindustria di Vicenza, Istituto Tecnico Industriale “Alessandro Rossi”.  
   
   
UN PROGETTO EUROPEO PER GLI STUDENTI DEL ROMAGNOSI PARTE “TALES FOR PEACE” CHE PROMUOVE PARTNERSHIP CON SCUOLE DI SPAGNA, REPUBBLICA CECA E POLONIA. I DOCENTI COINVOLTI ACCOLTI QUESTA MATTINA IN PROVINCIA DALL’ASSESSORE CASTRIA  
 
Parma, 23 novembre 2011 – Offrire ai giovani l’opportunità di confrontarsi e di potersi esprimere attraverso il teatro, la musica, il canto e la scrittura creativa. È questo l’obiettivo di “Tales for peace”, il progetto, promosso dal Liceo classico Romagnosi nell’ambito del programma europeo Comenius, che coinvolge istituti di tre città europee: Gymnazium “U. Balvanu” di Jablonec nad Nisou (Repubblica Ceca), Colegio “Hijas de Cristo Rey” di Oleiros A Coruna (Spagna) e Gimnazjum “Janusza Korczaka” di Ledziny (Polonia). Questa mattina i docenti delle scuole coinvolte sono stati accolti in Provincia dall’assessore all’Europa Francesco Castria. “La Provincia ha sempre sostenuto i progetti di scambio tra le scuole, come Comenius. Progetti importanti che permettono ai ragazzi di diverse nazioni di incontrarsi e conoscersi durante l’età dello sviluppo e quindi di diventare in futuro cittadini “realmente” europei – ha detto l’assessore Francesco Castria -. Un progetto che mette in luce anche un altro aspetto: la voglia, nonostante il momento di difficoltà della scuola italiana, di presidi e docenti di dare un’opportunità in più ai loro studenti, un’opportunità di conoscere e approfondire”. Il programma Comenius, in cui si inserisce il progetto del Romagnosi, ha l’obiettivo di sostenere la cooperazione didattica tra istituti scolastici europei e di offrire a insegnanti e alunni la possibilità di lavorare insieme ai coetanei e ai colleghi degli altri Paesi d’Europa. “Comenius rappresenta un’occasione di scambio non solo tra i ragazzi ma anche tra le realtà coinvolte: il nostro territorio potrà farsi conoscere da regioni e città dell’Europa che non sono le grandi capitali, e noi potremo conoscere queste province – ha aggiunto il dirigente scolastico del Liceo Romagnosi Guido Campanini, affiancato dalla docente di inglese Marzia Rossi -. Da molti anni il Liceo presta attenzione all’Europa. In particolare quest’anno abbiamo cercato e trovato altre tre scuole che condividessero la nostra idea di far lavorare insieme i ragazzi per elaborare racconti per la pace, scritti o recitati”. “Tales for peace” chiede infatti ai ragazzi di ciascuna scuola di lavorare durante l’anno scolastico in inglese e per alcune attività in francese, su alcuni temi specifici, come la lotta contro la xenofobia e il razzismo; e l’educazione alla tolleranza e alla convivenza pacifica in un contesto multiculturale. Dalle loro riflessioni nascerà uno spettacolo, un testo o una musica: lavori che saranno presentati a maggio a Parma, alla presenza degli studenti e dei docenti di tutte le scuole coinvolte.Molteplici i vantaggi del progetto: le scuole avranno l’occasione di confrontarsi e condividere pratiche didattiche e metodologiche, di sviluppare le competenze linguistico-comunicative degli alunni, di potenziare l’utilizzo di strumenti tecnologici, di promuovere la creatività dei ragazzi e la loro capacità di esprimere le idee in modo personale e autonomo.  
   
   
UNIVERSITÀ FVG: REGIONE APPOGGIA INVESTIMENTI STRUTTURALI ATENEI  
 
Trieste, 23 novembre 2011 - La Regione Friuli Venezia Giulia rilascerà garanzie fidejussorie a favore dell´Università di Trieste per interventi di riqualificazione del complesso ex Ospedale militare del capoluogo giuliano. Come previsto nelle delibere proposte dall´assessore alle Finanze, Sandra Savino, e recentemente approvate dalla Giunta regionale, le garanzie saranno rilasciate a fronte di mutui ventennali da contrarsi con la Cassa Depositi e Prestiti a copertura degli oneri necessari, in primo luogo, per la trasformazione del complesso ex ospedaliero in residenza per studenti universitari, in secondo luogo per la realizzazione di interventi di adeguamento agli impianti di telefonia e di trasmissione dati per complessivi 161 mila euro. "La Regione - ha commentato Savino - si sta adoperando per ridurre al minimo gli oneri collegati all´ammortamento dei mutui che possono sottrarre risorse importanti alle Università regionali".  
   
   
IL FUTURO DEGLI STUDENTI? PENSIAMOLO INSIEME MATRICOLE SEMPRE PIÙ SMARRITE. L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA ORGANIZZA PER IL 25 NOVEMBRE UN INCONTRO GRATUITO RIVOLTO AGLI INSEGNANTI DELLE SCUOLE SUPERIORI PER AIUTARE GLI STUDENTI A SCEGLIERE IL PERCORSO POST-DIPLOMA. ISCRIZIONI FINO AL 23 NOVEMBRE  
 
. Milano, 23 novembre 2011 - Come avviene l’orientamento a scuola? Come scelgono gli studenti il corso di studio più adatto alle loro caratteristiche? Quali competenze dovrebbe avere un insegnante delle scuole superiori per essere un buon orientatore? L’università degli Studi di Milano-bicocca organizza un incontro gratuito rivolto agli insegnanti delle scuole superiori, ma aperto a tutti, per cercare di rispondere a queste domande. L’obiettivo è individuare le criticità e definire alcune pratiche per rendere più efficace il percorso orientativo. Ecco l´identikit delle matricole di oggi: Nativi digitali o nostalgici della cornetta? Sono nati col pc, ma hanno ancora bisogno delle rassicurazioni telefoniche. Sono gli studenti di oggi, conosciuti anche come nativi digitali. L’informatizzazione dovrebbe snellire le procedure, ma gli studenti continuano ad utilizzare il telefono per avere conferme di ogni tipo. I test per aiutarmi a scegliere il percorso più adatto a me? Ma anche no! I test per la valutazione della preparazione iniziale, si sa, servono allo studente per avere più consapevolezza del percorso post-diploma da scegliere. Eppure, il Vpi è visto come un “nemico” e gli studenti vivono con ansia il test. A confermarlo anche le numerose domande sulla finalità dei test che vengono fatte all’Ufficio orientamento. Le matricole perdono la bussola. Smarriti e spesso confusi, le matricole non sanno come muoversi all’interno del Campus (le guide nella maggior parte dei casi non bastano a sciogliere i dubbi: per i neodiplomati non è chiara la differenza tra segreteria didattica e segreteria studenti, facoltà e corso di studio) e i primi mesi si affidano completamente all’ufficio orientamento di Ateneo. Altro dato significativo è che spesso i ragazzi non conoscono nel dettaglio l’architettura universitaria: e così, studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori, chiedono di partecipare all’open day dedicato ai corsi di laurea magistrale confondendo la laurea di secondo livello con la laurea magistrale a ciclo unico. I frequenti cambiamenti che il mondo universitario ha vissuto e vive tutt´oggi hanno fatto crescere l´incertezza generando disinformazione: sono confusi gli studenti, ma anche le famiglie e gli insegnati delle scuole superiori che si trovano davanti ad una realtà profondamente cambiata rispetto a quella che loro conoscevano. E allora come aiutare i ragazzi a scegliere? L´università degli Studi di Milano-bicocca supporta gli studenti che intendono frequentare l´Ateneo con varie iniziative e con il Servizio Orientamento Studenti di Ateneo che è il punto di riferimento per conoscere l´offerta formativa, i servizi e le opportunità che l´Ateneo offre; la Bicocca tuttavia vuole anche informare e comunicare con gli insegnati e le famiglie degli studenti. Primo appuntamento con gli insegnati venerdì il 25 novembre 2011 e in programma per febbraio il 2012 una giornata di orientamento dedicata alle famiglie. La partecipazione è libera e gratuita, ma per motivi organizzativi è necessario segnalare la propria partecipazione entro il 23 novembre 2011 scrivendo a prenotazioni.Openday@unimib.it A tutti i presenti verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Programma Università degli Studi di Milano-bicocca Venerdì 25 novembre 2011, ore 14.45 Edificio U12, Auditorium - Via Vizzola 5, Milano- Introduzione Loredana Garlati, presidente della Commissione orientamento d’Ateneo dell’Università degli studi di Milano-bicocca; Susanna Mantovani, prorettore dell’Università degli studi di Milano-bicocca. “Il punto di vista dell’Università” Presiede e coordina gli interventi: Marina Calloni, Facoltà di Sociologia dell’Università degli studi di Milano-bicocca. “Educare al futuro: l’orientamento formativo per leggere, accompagnare e sostenere la scelta” Laura Formenti, Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Milano-bicocca. “Numeri e storie” Un ritratto degli studenti a cura di Vincenzo Bagnardi (facoltà di Scienze Statistiche, nucleo di valutazione dell’ dell’Università degli studi di Milano-bicocca) e Alessia Vitale (Servizio Parliamone. “Storie della Bicocca”). “Profili multipli: cosa fare delle differenze” Elisabetta Camussi, Facoltà di Piscologia dell’Università degli studi di Milano-bicocca. Responsabile sportello stydenti. Servizio di consulenza psicologia per l’Orientamento. “Dis-informazione: leggende metropolitane e “strane domande” Stefania Milani, responsabile dell’Ufficio Orientamento dell’Università degli studi di Milano-bicocca. “Il punto di vista della scuola” Presiede e coordina gli interventi: Maria Grazia Strepparava, Facoltà di Medicina dell’Università degli studi di Milano-bicocca. Servizio Counselling universitario. “Valorizzare gli studenti: come?” Dario D’andrea, dirigente scolastico Erasmo da Rotterdam, Sesto San Giovanni. “Accompagnare i ragazzi a riflettere su di sé” Simona Alberti, insegnante di italiano I.i.s. “A. Baldoni”, Lecco. “Formare/formarsi all’orientamento” Ornella Scandella, Centro Studi Tutor, formazione insegnanti. Commenti, domande e risposte Anima la conversazione Laura Formenti. Discussant: funzionari Usr, esponenti dei tavoli regionali/provinciali.  
   
   
III CONVEGNO NAZIONALE SULLA PLUSDOTAZIONE VALORIZZARE I BAMBINI DI TALENTO: ALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA IL 3° CONVEGNO NAZIONALE DEDICATO AI “PICCOLI GENI”  
 
Pavia, 25-26 novembre 2011 Pavia, 23 novembre 2011 - Bambini intelligentissimi, ma anche iperattivi e distratti, bambini a volte isolati dai coetanei perché “diversi”: come aiutare genitori e insegnanti a riconoscere, valorizzare e inserire al meglio i bambini di talento e plusdotati? A questo tema è dedicato il Iii Convegno nazionale “Bambini gifted e di talento: l’approccio della ricerca” in programma il 25 e 26 novembre presso l’Aula Golgi dell’Università di Pavia (Piazza Botta n° 10), che rappresenta il momento conclusivo del ciclo di incontri la mente in movimento, e che analizzerà lo sviluppo del potenziale nei vari contesti educativi e formativi: come individuare i bambini gifted? Come valorizzarne le capacità nel sistema scolastico italiano e straniero? Su queste domande si concentra la prima giornata del convegno, il 25 novembre, orientata alla presentazione delle ricerche più attuali. Tra i relatori, interverrà Maureen Neihart, dal National Institute of Education di Singapore, esperta di fama mondiale su tema del talento e della plusdotazione, che presenterà in anteprima una rivisitazione dei criteri diagnostici per l‘individuazione dei profili dei bambini gifted. La giornata ospiterà numerosi relatori nazionali e internazionali che a diverso titolo si occupano della valorizzazione del talento e vorrebbe porsi l’obiettivo di riflettere circa le linee guida da seguire per non disperdere il capitale umano di cui disponiamo. La giornata del 26 novembre prevede laboratori specifici per insegnanti, bambini e genitori. Il convegno è organizzato dal Laboratorio di Ricerca e Intervento per lo sviluppo del potenziale, del Talento e della Plusdotazione del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Pavia, che nel corso del 2011 ha approfondito il concetto di movimento e sviluppo dell’individuo anche grazie al ciclo di incontri “La mente in movimento. Nuovi approcci per coltivare il talento e sviluppare il potenziale.” “Il concetto di movimento – dichiara la Prof. Maria Assunta Zanetti, Direttore scientifico del Laboratorio di Pavia - vuole richiamare il tema dello sviluppo individuale dei bambini all’interno di una prospettiva dinamica in cui interagiscano sia fattori cognitivi che fattori emotivi e relazionali, analizzando l’offerta di possibilità formative e spazi per giovani menti brillanti e creative, che costituiscono il vero capitale umano del nostro Paese.” Luca Poma, giornalista e portavoce nazionale di “Giù le Mani dai Bambini” – primo e più rappresentativo comitato per la farmacovigilanza nel nostro paese (www.Giulemanidaibambini.org), che modererà la giornata, ha dichiarato: “Iniziativa di valore questa dell’Università di Pavia: spesso questi bambini sono percepiti come ‘diversi’ dai coetanei e mal gestiti dal sistema scolastico, del tutto impreparato dinnanzi a un bambino plusdotato, con il risultato che le loro peculiarità rischiano di essere confuse con una patologia e impropriamente medicalizzate, anche – conclude Poma - mediante l’uso di psicofarmaci per contrastare la loro iperattività”.  
   
   
SCUOLA: PRODOTTI COMMERCIO EQUO PER EDUCARE I BAMBINI ANCHE A TAVOLA  
 
Roma, 23 novembre 2011 - «Nella settimana mondiale per i diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, credo sia importante essere in qualche modo vicini agli studenti della nostra città e con loro riflettere sul valore dei prodotti del commercio equo e solidale che mangiano ogni giorno a scuola». Così l’Assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale Gianluigi De Palo, a margine del pranzo condiviso ieri con i bimbi della scuola elementare ‘Mozart’ all’Infernetto, nel municipio Xiii, per il Menu Regionale, questa volta dedicato alla Basilicata con orecchiette alla salsiccia lucanica e zucca ‘sposata’. Ad accogliere l’Assessore, le note dell’orchestra composta dai bambini che frequentano la scuola, a indirizzo musicale, e due studenti della secondaria di primo grado che lo hanno intervistato per il giornale della scuola. «Il percorso tra i sapori delle regioni italiane - prosegue l’Assessore - è un’iniziativa a cui tengo molto, perché sono convinto che si educhi anche attraverso il cibo. Per esempio, facendo conoscere agli oltre 144mila studenti che fruiscono quotidianamente del servizio di ristorazione scolastica gli alimenti che Roma Capitale acquista dal mercato equo e solidale, per i quali investe ogni anno oltre 6 milioni di euro. È importante favorire l’immedesimazione dei nostri bambini nelle storie dei loro coetanei che vivono nei Paesi in Via di Sviluppo, dove spesso purtroppo si sfrutta il lavoro minorile. Concetti come ‘fair trade’ sono importanti per far capire loro il valore dell’infanzia, oltre che per dare un contributo economico ai produttori che non impiegano bambini nelle coltivazioni e nella catena produttiva. Ho visto personalmente, in Africa, quanto sia difficile per un bimbo studiare. Perciò, non dobbiamo abbassare la guardia su quanto c’è da fare, ed è molto, per dare risposte concrete alle esigenze dei più piccoli, qui come in tutto il mondo». I prodotti principali utilizzati per le merende dei bambini sono: banane (290mila ogni settimana), barrette di cioccolato (3.885 kg settimanali) e confezioni di biscotti, realizzati con ingredienti per il 30% provenienti dai mercati ‘fair trade’ (se ne consumano circa 286mila a settimana). «Roma Capitale - sottolinea De Palo - ha voluto introdurli tra i cibi delle sue scuole, prevedendo un meccanismo premiante per le imprese di ristorazione che li usano. Crediamo fortemente nel loro valore culturale e nella possibilità di farli conoscere e così sensibilizzare i nostri bambini, le loro famiglie e tutto il sistema scolastico al loro acquisto. Anche con l’economia e il cibo si costruisce il bene comune».  
   
   
PRESENTATO IL PROGETTO “LAVORI REGOLARI IN CALABRIA”, RISERVATO A 200 LAUREATI CALABRESI  
 
Catanzaro, 23 novembre 2011 - E’ stato presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi a palazzo Alemanni il progetto sperimentale lavori regolari in Calabria. Si tratta di selezionare e formare delle nuove figure professionali, gli agenti per l’emersione, finalizzate a promuovere e sostenere processi di emersione e sviluppo locale. I beneficiari sono 200 giovani laureati residenti nella Regione Calabria da almeno tre anni, in cerca di occupazione. L’iniziativa è stata illustrata dal Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, dall’assessore al lavoro e formazione professionale Francescantonio Stillitani e dal Presidente della Commissione regionale per il lavoro non regolare Benedetto Di Iacovo. Per questo progetto sono disponibili 14 milioni di euro di fondi comunitari ai quali vanno aggiunti altri 5 milioni di € a titolo di fondo di garanzia per le imprese che intendono assumere i giovani, una volta formati. Il bando, pubblicato lo scorso venerdì sul Sito: www.Regione.calabria/formazioneelavoro , prevede due fasi. Con la prima viene concesso un voucher nella fase di realizzazione del percorso integrato (€ 15.400,00 complessivi per 12 mensilità a 200 giovani laureati). Al termine della prima fase gli agenti potranno scegliere se percorrere la strada dell’autoimpiego o lavorare presso le aziende. E’ previsto l’avvio dell’attività di lavoro autonomo del giovane, con la concessione di un pacchetto integrato di incentivi che comprende: massimo € 20.000,00 per l’autoimprenditorialità; garanzia bancaria pari al 80%, per un finanziamento max di € 25.000,00 sotto forma di microcredito e 100% degli interessi passivi maturati in relazione al microcredito concesso. Con l’assunzione del giovane le imprese o i datori di lavoro (che dovranno far pervenire domanda di disponibilita´ ad assumere i giovani entro 30 giorni dalla pubblicazione dell´avviso sul Burc) che verranno individuati con procedura di evidenza pubblica avranno la possibilità di ottenere un bonus sotto forma di integrazione salariale, per un importo pari al 40% del costo lordo annuo, per due anni; la concessione di garanzia bancaria pari al 80% della linea di finanziamento (microcredito) richiesta e comunque non superiore a € 25.000,00, per favorire l’accesso al credito, al fine di sostenere l´inserimento lavorativo delle categorie in condizioni di svantaggio; l’erogazione di un contributo in conto interesse, nella misura del 100% degli interessi passivi maturati in relazione al prestito concesso presso l’istituto di credito convenzionato.  
   
   
TRENTO: GAIA PEDRON È LA PRESIDENTE DELLA CONSULTA PROVINCIALE DEGLI STUDENTI  
 
Trento, 23 novembre 2011 - Prima riunione della Consulta provinciale degli studenti, nel nuovo anno scolastico alla presenza dell’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, e del presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti. Saluti e auguri per il percorso del nuovo anno, da parte dei due rappresentanti delle Istituzioni, ma anche impegno ad una partecipazione democratica degli studenti con l’avvio del nuovo Consiglio Provinciale dei Giovani, che sarà eletto nella prossima riunione. Gaia Pedron del liceo Prati di Trento è il nuovo presidente della Consulta. Prima riunione della Consulta provinciale degli studenti degli istituti superiori del Trentino, ma anche “prima volta” della Consulta che si rinnova senza bisogno di nuove elezioni (perché la sua permanenza è diventata biennale dallo scorso anno scolastico), “prima volta” della Consulta ormai alle prese con il nuovo Consiglio provinciale dei Giovani che diventerà presto l’interlocutore diretto della massima Istituzione elettiva provinciale (il Consiglio provinciale). Stamattina, c’erano quasi tutti i rappresentanti degli studenti della Consulta provinciale del Trentino nell’Aula Magna del Palazzo dell’Istruzione di via Gilli a Trento. A dare loro il saluto e gli auguri di buon lavoro c’erano i rappresentanti delle Istituzioni provinciali, l’assessore all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso e il presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti. Era stata prevista la presenza anche del presidente della Provincia, Lorenzo Dellai, assente per un diverso impegno urgente, il cui saluto e interesse alla Consulta è però ugualmente giunto agli studenti attraverso le parole dell’assessore Dalmaso. A fare gli onori di casa, Alberto Conci, che segue la Consulta per nel Dipartimento Istruzione, e Gaia Pedron, vice presidente nella Consulta dell’anno precedente e poi confermata presidente per il nuovo anno scolastico 2011/2012. Il presidente del Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, ha rivolto agli studenti un convinto appello ad una partecipazione vera anche alla vita delle Istituzioni, partecipazione che verrà ora rafforzata dalla presenza del primo Consiglio Provinciale dei Giovani, da eleggere all’interno della Consulta nella prossima riunione e che sarà l’interlocutore diretto del Consiglio. “L’obiettivo che noi tutti ci proponiamo”, ha detto Dorigatti, “è quello di una vostra crescita civile complessiva, non solo come studenti ma come cittadini attivi; la partecipazione è la linfa per la vita democratica anche degli studenti,” Da parte sua, il presidente del Consiglio provinciale ha assicurato agli studenti di mettere a disposizione tutto ciò che il Consiglio può mettere “per questa avventura estremamente positiva per voi studenti, per noi amministratori e politici e per l’intera comunità trentina”. L’assessore Marta Dalmaso s’è detta innanzitutto contenta della presenza di Dorigatti e della collaborazione offerta agli studenti, ma poi ha espresso apprezzamento nel terzo anno della Consulta anche per “il miglioramento nelle relazioni con l’Assessorato e nei meccanismi di funzionamento della Consulta stessa”. Anche per le Istituzioni, ha ricordato l’assessore, “la vostra presenza è un arricchimento significativo se è partecipazione vera, che spesso richiede anche fatica se non vuole restare prigioniera del semplice slogan urlato magari nelle manifestazioni.” Ha poi ringraziato i ragazzi della Consulta uscente e lo staff che assieme a Conci li segue per l’assessorato, prima di rinnovare l’augurio che “questa nuova esperienza aiuti davvero gli studenti a crescere come cittadini responsabili e attenti.” Dopo gli interventi delle autorità, Gaia Pedron ha riassunto brevemente le principali iniziative della Consulta nell’anno scolastico 2010/2011 e Alberto Conci ha esposto gli sviluppi con l’elezione del Consiglio provinciale dei Giovani nella prossima riunione. Quindi, l’elezione delle cariche che erano da rinnovare, con questi risultati: Gaia Pedron, Liceo Prati, Trento, Presidente; Simone Matteotti, Upt Arco, Vicepresidente; Angelo Naso, Liceo Prati, Trento, Segretario; Piero Giacomozzi, Istituto Vittoria, Trento, Segretario. Per il Consiglio del Sistema Educativo Provinciale sono stati eletti: Ramize Asani, Studentessa dell´ Upt Trento; Nicholas Tasin, Studente dell´Upt Trento; Leonardo Ciarleglio, Studente dell´Itg Pozzo, Trento; Gaia Pedron, Studentessa del Liceo Prati, Trento. La prossima volta si procederà all´elezione dei rappresentanti delle comunità di valle e dei referenti delle commissioni. Inoltre, la prossima riunione si procederà anche all´elezione del Consiglio Provinciale dei Giovani.  
   
   
SCUOLA IN SICILIA: INCONTRO REGIONE E PREFETTO PER STRATEGIA ANTI VANDALISMO  
 
Palermo, 23 novembre 2011 - "Il reiterarsi quotidiano di atti vandalici nelle scuole di Palermo e dell´intera Sicilia, deve essere affrontato e combattuto con strategie mirate e mobilitazione civile, come si e´ fatto e si fa con le intimidazioni di stampo mafioso" Lo ha sottolineato l´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, nel corso di un incontro con il prefetto di Palermo, Umberto Postiglione, che si e´ svolto il 22 novembre in prefettura. Centorrino ha rimarcato la necessita´ di fronteggiare gli episodi di violenza con una strategia mirata sul territorio che coinvolga tutte le istituzioni. Con questo proposito e´ stata ipotizzata la convocazione, nei prossimi giorni, di un consiglio provinciale di sicurezza per valutare e rendere esecutivi provvedimenti per la tutela degli edifici scolastici. Postiglione e Centorrino si propongono di incontrare anche una rappresentanza di dirigenti scolastici per la valutazione delle misure di prevenzione e repressione del fenomeno e di ricorrere alla collaborazione di squadre di operai della Regione per il ripristino del patrimonio scolastico danneggiato. "Questo assessorato - ha aggiunto Centorrino - e´ pronto, con variazioni di fondi che il Bilancio vorra´ assegnare, a contribuire a un piano di spesa organico di dissuasione e controllo". Alla riunione ha partecipato anche il prefetto vicario, Teresa Cucinotta.  
   
   
MILANO, UNIVERSITÀ BICOCCA: LA VIOLENZA VA SEMPRE CONDANNATA? SE NE DISCUTE CON DON ANDREA GALLO  
 
Milano, 23 novembre 2011 - giovedì e venerdì si terrà in Bicocca un convegno sul tema del bullismo e della violenza in generale, vi scrivo perché alcuni nostri docenti offrono un punto di vista diverso: non sempre la violenza va condannata. Di seguito qualche spunto da cui partire: Facebook rende soli soprattutto i più giovani che quando si trovanano a confrontarsi con altri pari (magari in classe), non riescono a gestire i rapporti e assumono comportamenti violenti; I ragazzi fanno sempre meno sport e un corpo che non viene espresso diviene serbatoio di violenza La scuola non si è saputa aggiornare: la rabbia dei ragazzi va fatta sfogare, non bisogna reprimerla. Ed è anche per questo che andrebbe cambiato il sistema formativo italiano Se siete interessati ad approfondire questi temi, abbiamo dei docenti disponibili ad eventuali interviste (da fare anche prima del convegno). Grazie di tutto Maria Antonietta Izzinosa Università degli Studi di Milano-bicocca, 24 e 25 novembre 2011, Edificio U6, Aula Magna, piazza dell’Ateneo Nuovo, Milano. “Spacco tutto! Violenza e educazione È possibile esprimere la rabbia in forme non distruttive?” La violenza del branco, il bullismo, le bestie di satana, sono solo alcuni dei termini con cui i media catalogano certi generi di comportamento giovanile, ispirati da forte aggressività, e spesso molto precoci. Si tratta di un fenomeno nuovo? O nuove sono solo le etichette? È difficile stabilire se stiamo assistendo a una effettiva recrudescenza della violenza giovanile oppure alla persistenza di un fenomeno antico, che recentemente ha assunto una eccezionale visibilità. Le forme della violenza sono in realtà molteplici. C’è la violenza fisica, visibile ma anche una violenza invisibile, quella dei sistemi economici e disciplinari, delle norme sociali pervasive e capillari, quella del linguaggio pubblico e delle lingue dominanti, quella dei modelli di successo, quella delle prescrizioni implicite e dei doppi vincoli, quella delle terapie coatte e degli psicofarmaci. C’è la violenza diffusa attraverso i media e quella del moralismo delle anime belle. Molti intendono opporre alla violenza il pacifismo integrale, le buone intenzioni, la consapevolezza emotiva e qualche ricetta terapeutica. Altri ritengono che la violenza abbia molti volti, anche uno positivo e giusto, per esempio quando essa è finalizzata all’emancipazione e alla riappropriazione di spazi esistenziali. O quando è espressione di un’istanza emozionale necessaria che si nutre di trasgressione, di affermazione e di eccessi vitalistici. Se ne discute nel corso del convegno Spacco tutto! Violenza e educazione. Vai al programma: Intervengono - don Andrea Gallo, Fondatore e animatore della comunità di San Benedetto al Porto di Genova. René Schérer, Filosofo. Paolo Mottana, Docente di Filosofia dell’educazione, Università di Milano-bicocca. Marianella Sclavi, Sociologa - Politecnico di Milano. Laura Formenti, Docente di Pedagogia della famiglia, Università di Milano-bicocca. Elena Madrussan, Docente di Pedagogia generale, Università di Torino. Nicoletta Poidimani, Filosofa e pubblicista. Fabio Botto, Filosofo - Università di Milano-bicocca. Alessandro Dal Lago, Docente di Sociologia dei processi culturali, Università degli Studi di Genova. Mario Vergani, Docente di Filosofia della mente, Università di Milano-bicocca. Adone Brandalise, Docente di Teoria della Letteratura, Università di Padova. Paolo Bellini, Docente di Filosofia Politica, Università degli Studi dell’Insubria.  
   
   
RETE SCOLASTICA UMBRA: CASCIARI RISPONDE A STUFARA  
 
 Perugia, 23 novembre 2011 - “In risposta alle questioni sollevate dal Consigliere regionale Damiano Stufara sulla programmazione della rete scolastica, è necessario in primo luogo, di chiarire il contesto e il percorso normativo in cui si muove questa programmazione, afferma la vicepresidente della Giunta Regionale, Carla Casciari. “Il percorso che da sempre viene rispettato è stato modificato in primis alla fine di luglio 2011 con la conversione in legge della Manovra di Tremonti in cui si prevedeva che a decorrere dall´anno scolastico 2011-2012 le scuole dell´infanzia, le scuola primaria e le scuola secondarie di primo grado vengano aggregate in istituti comprensivi con almeno 1.000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni site nei comuni montani. Contestualmente la norma nazionale stabiliva di procedere alla soppressione delle istituzioni che non raggiungevano questi limiti. “La medesima manovra, continua Casciari, stabiliva inoltre che alle istituzioni scolastiche autonome con un numero di alunni inferiore a 500 unità, ridotto fino a 300 per i comuni montani, non potessero essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato, ma solo in reggenza. Su queste disposizioni è stato presentato dalla Giunta regionale dell’Umbria, insieme ad altre sei Regioni, apposito ricorso alla Corte Costituzionale. Il ricorso sottolinea come la norma del Governo nazionale intervenga con disposizioni puntuali sul dimensionamento della rete scolastica che invece è di chiara competenza regionale, come altre sentenze avevano già affermato. Nonostante la controversia di fronte alla Corte Costituzionale sia ancora aperta, la responsabilità politica ed istituzionale delle Regioni, in un accordo a livello nazionale tra tutti i Presidenti delle Regioni e Province autonome, ha portato, in ogni caso, a decidere di dare applicazione al disposto governativo con modalità attenuate, flessibili e graduali nel tempo”. “A fronte di un contesto normativo velocemente modificato, l’Assessorato ha proceduto - già nel mese di ottobre, per la precisione il 7 ottobre scorso – a discutere nella Conferenza di servizio permanente le modifiche apportate dalla Manovra e gli orientamenti da adottare nel nostro territorio e concordati anche al Tavolo nazionale delle Regioni. Ricordo, sottolinea la vicepresidente, che a tale Conferenza siedono le Province, l’Anci Umbria, le Organizzazioni Sindacali e la Direzione scolastica regionale. “In sede di Conferenza, afferma la vicepresidente con delega all’istruzione Casciari, sono stati discussi e concordati i criteri ed il percorso da seguire per la predisposizione delle linee guida per la programmazione della rete scolastica. Nella stessa sede sono state richieste a tutti i soggetti convocati osservazioni scritte in merito alla presenza di eventuali punti di criticità. A tale richiesta hanno risposto solo le Province. L’assessorato ha poi nuovamente convocato un incontro tra Province, Anci Umbria, Consiglio delle Autonomie Locali e Direzione scolastica regionale, lo scorso 8 novembre per presentare la bozza tecnica di linee guida all’interno della quale sono state accolte le osservazioni delle Province. A tutto questo va aggiunto il recentissimo intervento del Governo uscente, adottato nella legge di stabilità 2012 approvata in via definitiva dal Parlamento il 12 novembre 2011, che ha elevato i parametri minimi previsti già dalla manovra di Luglio. A questo punto le istituzioni scolastiche per mantenere l’autonomia devono avere un numero di alunni superiore a 600 unità o a 400 nei comuni montani. La Giunta regionale nella seduta del 14 novembre scorso, ha altresì preso atto della bozza delle Linee Guida, aggiornate alle ultime modifiche di legge che è stata tempestivamente resa nota alle Province e all’Anci Umbria. La prima fase di concertazione non mi sembra sia stata effettuata in sordina, come afferma Stufara, ma in accordo con tutto il quadro istituzionale e sociale competente”. “Ora, ripartendo dal fatto che le Linee guida sono il primo atto che avvia il consueto percorso amministrativo da adempiere obbligatoriamente entro il 31 dicembre di ogni anno”, Casciari sottolinea che “esse rappresentano anche l’avvio delle fasi di partecipazione allargata che i singoli Comuni e le Province - istituzionalmente competenti in materia – devono effettuare per raccogliere le proposte e le osservazioni dei territori e delle istituzioni scolastiche dell’Umbria. Riguardo invece alle cosiddette “classi pollaio”, la vicepresidente evidenzia che “le linee guida non si occupano del numero di alunni per classe. La materia degli organici e della conseguente formazione delle classi è infatti di esclusiva competenza ministeriale. Per quanto concerne altresì il tema delle “pluriclassi”, oltre che ai territori, credo sia opportuno lasciare la valutazione della valenza pedagogica della costituzione di questi particolari gruppi-classe anche agli educatori ed agli esperti di settore”. “Ritengo, continua Casciari, che in questo particolare momento risulti quanto più necessario esercitare le competenze proprie della Regione e degli Enti locali in tema di programmazione della rete scolastica proprio nella consapevolezza delle difficoltà e dei vincoli del contesto sopra delineato ma contemporaneamente riconfermando la priorità per il sostegno ad un servizio scolastico diffuso e di qualità per i nostri territori. Penso che queste valutazioni, conclude la vicepresidente, saranno la traccia di un approfondito e proficuo dibattito istituzionale, che troverà la propria sede conclusiva nell’Assemblea del Consiglio regionale”.  
   
   
A LEZIONE DI SOLIDARIETÀ: SULL’ATLANTE IN 47 CLASSI DI SCUOLE DI PARMA E DEL PARMENSE PARTE LA NUOVA ANNUALITÀ DEL PROGETTO SUI PAESI IN VIA DI SVILUPPO PROMOSSO DALLA PROVINCIA  
 
 Parma, 23 novembre 2011 – Sensibilizzare i giovani ai temi della solidarietà internazionale, aumentare la conoscenza delle condizioni di vita delle popolazioni (in particolare dei bambini) dei Paesi in via di sviluppo, promuovere adozione/sostegno a distanza e cooperazione internazionale. Sono gli obiettivi principali di “La solidarietà tra le pagine dell’Atlante”, percorsi di approfondimento sulle realtà socio-economiche e politico-culturali dei Paesi in via di sviluppo promossi dalla Provincia con la collaborazione di tre tavoli di coordinamento provinciali (adozione/sostegno a distanza, cooperazione internazionale, immigrazione) e con il contributo della Fondazione Cariparma. La nuova annualità del progetto, la terza, ha preso il via oggi all’Itc Melloni in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti del Fanciullo, che si celebra il 20 novembre di ogni anno nella ricorrenza della firma della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, siglata a New York il 20 novembre 1989. “Sono felice di ospitare qui l’iniziativa di oggi, anche perché il nostro è un istituto da sempre attento a queste tematiche”, ha detto in apertura la dirigente del Melloni Rosa Gabriella Orlandi. Al suo fianco l’assessore alle Politiche sociali e alla cooperazione internazionale della Provincia Marcella Saccani, che ha sottolineato il valore di “un progetto utile per la crescita di individuale e collettiva: per la crescita di ciascuno di noi e della comunità. Andremo a raccontare con 28 associazioni com’è la realtà sociale ed economica dei paesi verso i quali si sviluppano azioni di solidarietà e collaborazione, spiegando la geografia in un modo diverso e facendola diventare strumento di solidarietà, di conoscenza, di riflessione”. “L’aspetto importante di questa iniziativa – ha osservato il vice presidente della Fondazione Cariparma Paolo Andrei - sta nel suo invitare alla conoscenza di alcune realtà e nello stimolare attraverso questo processi di solidarietà; è un elemento tutt’altro che secondario, questo, anche perché la conoscenza è il primo passo per la condivisione. Ed è importante che tutto ciò venga fatto a partire dalle esperienze: un conto è vedere un paese sull’atlante, un altro è capire le dinamiche che animano quelle comunità”. Destinatari primi dell’iniziativa sono gli studenti delle scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado di Parma e provincia, che hanno risposto in maniera molto positiva: a questa terza edizione del progetto parteciperanno 47 classi, 15 di 5 scuole primarie, 13 di 7 secondarie di primo grado e 19 di 9 secondarie di secondo grado, un’adesione cresciuta annualità dopo annualità. Per queste classi inizia ora un itinerario fatto d’incontri e di approfondimenti che le porterà a conoscere le condizioni geografiche, socio-economiche e politico-culturali di alcuni dei principali paesi in via di sviluppo. Con loro lavoreranno i rappresentanti di alcune associazioni impegnate nei settori dell’adozione/sostegno a distanza e della cooperazione internazionale, affiancati da esponenti di associazioni di immigrati che porteranno testimonianze concrete e dirette dei loro Paesi: dal Brasile all’ Albania, dalla Costa d’Avorio alla Tunisia, all’India, alla Romania e a tanti altri. Nel complesso 28 le organizzazioni che hanno aderito. “Crediamo che sia importante a livello provinciale lavorare per sensibilizzare il territorio ai problemi della solidarietà internazionale. Anche per questo abbiamo aderito volentieri”, ha detto Paolo Gilioli, dell’Associazione Parma per la Vita, in rappresentanza dei Coordinamenti provinciali per l’adozione/sostegno a distanza e per la Cooperazione Internazionale. “Le nostre – ha continuato - non saranno lezioni: sarà un dialogo, sarà un confronto di esperienze”. “Questo progetto è particolarmente significativo perché tocca la scuola. Il mondo di domani è un mondo globale e il futuro parte proprio da qui, dalla scuola, dove tra l’altro si sperimenta ogni giorno la convivenza: nelle scuole ci sono tutte le cittadinanze. La solidarietà che difendiamo si basa sulla condivisione, sulla reciprocità – ha spiegato Mbengue Ousseynou, presidente della Comunità Senegalese di Parma e provincia, in rappresentanza delle associazioni di immigrati coinvolte -. È essenziale agire sulle disuguaglianze tra nord e sud per costruire un mondo più giusto. Con la solidarietà si può fare un mondo nuovo. È possibile, ragazzi: facciamolo insieme”.Quando sarà finito il percorso di approfondimento, gli studenti saranno chiamati a “tirar le somme”: lo faranno realizzando un elaborato (che potrà essere una relazione, una rappresentazione, un disegno, un prodotto musicale) che raccoglierà i frutti del lavoro svolto con le associazioni e le riflessioni emerse. Gli elaborati saranno presentati in un seminario finale in cui le classi illustreranno l’una alle altre il lavoro svolto con le associazioni.“Intorno a un progetto come questo ci sono 28 associazioni, che si mettono in gioco e lavorano in continuità. Questa è cooperazione dal basso, che riesce a produrre risultati per tutti gli attori coinvolti”, ha osservato in conclusione l’assessore alle Politiche scolastiche della Provincia Giuseppe Romanini. “Qui oggi noi interpretiamo la nostra collettività e la nostra comunità – ha continuato - perché la globalizzazione la viviamo quotidianamente: non possiamo starne fuori, rimanere estranei a quello che vediamo e viviamo. Il progetto va proprio in questa direzione, in un’ottica di conoscenza. E attraverso la conoscenza si migliora la convivenza”.“La solidarietà tra le pagine dell’Atlante” si inserisce nell’ambito di una serie di iniziative realizzate dal Coordinamento provinciale per l’adozione/sostegno a distanza, che si è avvalso della collaborazione delle associazioni attive nei settori immigrazione e cooperazione internazionale, sempre coordinate dalla Provincia in appositi Tavoli di lavoro.  
   
   
SCIENZIATI SCOPRONO ORIGINE DELLA CATENA MONTUOSA ANTARTICA SUBGLACIALE  
 
Bruxelles, 22 novembre 2011 - Il mistero che si cela dietro alla catena montuosa Gamburtsev nell´Antartide orientale ha suscitato l´interesse degli scienziati sin dal 1958. Le domande riguardanti come questa catena montuosa è emersa e ha influenzato la diffusione dei ghiacciai nel continente milioni di anni fa non avevano ottenuto risposte... Fino ad ora. Un team di scienziati provenienti da Europa e Stati Uniti ha scoperto le origini e l´evoluzione di questa catena montuosa subglaciale. Le scoperte sono state pubblicate sulla rivista Nature. Dal 2008 al 2009, scienziati provenienti da Germania, Regno Unito e Stati Uniti hanno effettuato il rilevamento della parte interna dell´Antartide dall´aria, usando un radar che penetra nel ghiaccio, gravimetri e magnetometri per identificare picchi e valli nascosti sotto il ghiaccio. I ricercatori fanno notare che i continenti entrarono in collisione un miliardo di anni fa facendo scontrare le rocce più antiche, quelle che gli esperti ritenevano essere i monti Gamburtsev. Questa collisione generò una spessa radice della crosta in profondità sotto la catena montuosa. Mentre queste montagne si sono erose con il tempo, la radice fredda e densa non si è spostata. Il supercontinente Gondwana, di cui fa parte l´Antartide, si divise tra 250 e 100 milioni di anni fa. Questa azione causò il riscaldamento della radice della crosta e il rift dell´Antartide orientale spinse nuovamente della terra verso l´alto, cambiando così le montagne. Essi affermano che fiumi e ghiacciai generarono profonde valli e fecero sorgere delle vette, formando un paesaggio simile alle Alpi in Europa. Formatasi 34 milioni di anni fa, la calotta polare antartica orientale che si estende per 10 milioni di chilometri quadrati è grande quasi quanto il Canada. "Quasi un miliardo di anni è passato da quando si sono formati i monti Gamburtsev," spiega Robin Bell, un geofisico del Lamont-doherty Earth Observatory della Columbia University negli Stati Uniti, una degli autori dello studio. "Questo lavoro mostra che montagne molto antiche si possono sollevare nuovamente, come la Fenice dalle sue ceneri. I monti Gamburtsev si sollevarono dal cratone antartico orientale eroso da lungo tempo." Commentando i risultati, la coautrice Carol Finn proveniente dal U.s. Geological Survey dice: "Noi siamo abituati a pensare che la creazione delle montagne avviene in un singolo evento tettonico, piuttosto che in sequenze di eventi. La lezione che abbiamo imparato riguardo agli eventi multipli che hanno formato i monti Gamburtsev potrà fornire informazioni agli studi riguardanti la storia di altre catene montuose." L´autore principale Fausto Ferraccioli della British Antarctic Survey (Bas) afferma che il sistema del rift dell´Antartide orientale è il pezzo che mancava al team per risolvere il puzzle. "Scoprire che il sistema del rift dell´Antartide orientale assomiglia a una delle meraviglie geologiche del mondo, ovvero al sistema del rift dell´Africa orientale, e che fornisce il pezzo mancante del puzzle che aiuta a spiegare i monti Gamburtsev subglaciali, è stato affascinante," dice il dott. Ferraccioli. "Si è scoperto che il sistema del rift contiene anche i più grandi laghi subglaciali in Antartide." Il prossimo passo è quello di perforare il ghiaccio e raccogliere campioni di rocce per la prima volta in assoluto. "Incredibilmente, noi abbiamo campioni della luna ma nessun campione dei monti Gamburtsev," commenta la dott.Ssa Bell. "Con questi nuovi campioni di roccia saremo in grado di stabilire quando questa antica parte della crosta si è ringiovanita ed è diventata una magnifica catena montuosa." Per maggiori informazioni, visitare: British Antarctic Survey (Bas): http://www.Antarctica.ac.uk/  Nature: http://www.Nature.com/    
   
   
BASILICATA: AVVIO MAPPATURA E CARATTERIZZAZIONE ALVEI BACINO SINNI  
 
Potenza, 23 novembre 2011 - La Giunta Regionale ha deliberato l’affidamento all’Arpab delle attività di caratterizzazione degli alvei fluviali del bacino del Sinni interessati dalla presenza di amianto naturale. Attraverso il provvedimento – spiega l’assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità, Agatino Mancusi - la Regione intende implementare la mappatura di dettaglio delle aree regionali con presenza di amianto naturale, già avviata, in attuazione della legge 23 marzo 2001, n. 93 e del relativo D.m. Di attuazione 18 marzo 2003, n. 101. Lo studio, che dovrà essere realizzato entro un anno, prevede il prelievo e l’analisi di campioni di acqua e campioni di massa relativi a sedimenti fini e a ciottoli, prelevati in 180 punti distribuiti su circa 130 Km di alvei. La conclusione delle analisi consentirà la redazione di apposita cartografia di perimetrazione delle aree fluviali caratterizzate dalla presenza di amianto e di quelle che ne sono prive. La perimetrazione delle aree, inoltre, consentirà di definire il regime di estrazione degli inerti dagli alvei fluviali.  
   
   
BIODIVERSITA´ APPROVATO NELLE MARCHE PROGRAMMA 2011 - 2012.  
 
Ancona, 23 Novembre 2011 - La Giunta regionale, su proposta del vice presidente e assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini, ha approvato il Programma 2011-2012 per la tutela delle risorse genetiche animali e vegetali presenti sul territorio marchigiano. ´Proseguiamo con l´attivita` di salvaguardia delle biodiversita` sviluppatesi nel territorio regionale, il piano d´intervento ha l´obiettivo di tutelare le razze animali e le varieta` vegetali autoctone dai rischi provenienti dall´inquinamento. Un patrimonio, quello offerto dalla natura marchigiana, che va conservato con cura, occorre evitare il rischio estinzione e l´impoverimento della diversita` che ci arricchisce, per questo lavoriamo a una vera e propria rete di conservazione e sicurezza. Accompagnata da azioni di valorizzazione sul mercato per i prodotti e derivati dalle razze e varieta` locali´, commenta Petrini. Le risorse finanziarie impegnate ammontano a 180mila euro, garantite dal Programma di sviluppo rurale 2007 ´ 2013. L´attuazione del piano, deliberato nelle sue linee generali dall´Assemblea legislativa regionale lo scorso luglio, e` demandata all´Agenzia per i servizi del settore agroalimentare delle Marche (Assam), alle banche del germoplasma e agli agricoltori custodi. Importante e` infatti il ruolo degli imprenditori agricoli su questo versante, sia per le conoscenze dirette e la memoria di cui sono portatori, sia per le opportunita` di valorizzazione commerciale delle specificita` locali. Le azioni prevedono la raccolta e la catalogazione delle risorse genetiche. Verra` proseguito il censimento delle risorse animali e vegetali presenti sul territorio. Nell´anno passato, attraverso questa attivita` il repertorio regionale del patrimonio genetico si e` arricchito di cinque nuove iscrizioni, una arborea e quattro vegetali. Prevista poi la conservazione e reintroduzione nel territorio d´origine di varieta` locali. In particolare, la conservazione del patrimonio genetico erbaceo presente nella Banca del germoplasma presente all´Istituto sperimentale per l´Orticoltura di Monsampolo del Tronto. Attenzione anche a quello arboreo presente all´Assam, all´azienda agraria di Petritoli e all´azienda agraria ´P. Rosati´ di Agugliano, gestita dall´Universita` politecnica delle Marche. Sono previste anche nuove convenzioni con gli agricoltori custodi e con altri soggetti che intendono aderire alla rete di conservazione. Infine saranno realizzate iniziative di informazione e divulgazione delle produzioni autoctone regionali, attraverso pubblicazioni e iniziative culturali.  
   
   
ACQUA, FIRMATO L’ACCORDO PER IL “PIANO ANTI BORO” ALL’ELBA E IN VAL DI CORNIA  
 
Firenze, 23 novembre 2011 – E’ stata firmata l’intesa che metterà in sicurezza l’acqua che scorre dai rubinetti di alcuni comuni della Val di Cornia e dell’isola d’Elba e che permetterà di superare il regime di deroghe su arsenico e boro in via definitiva entro la fine dell’anno prossimo. Regione Toscana, Provincia di Livorno, Ato 5 e i 13 Comuni della zona interessati hanno siglato ieri l’accordo di programma che fa scattare un piano di interventi da 20 milioni di euro. La cifra, grazie alla firma di stamani e a una modifica sul Piano degli investimenti regionali, consentirà la realizzazione di tutti gli impianti necessari da realizzare entro il 31 dicembre 2012. ”La Regione Toscana – ha detto l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini – sarà garante perché tutti gli interventi previsti nell’accordo di programma firmato oggi siano realizzati nei tempi e nei modi fissati. Si tratta di una mole importante di investimenti che permetterà di migliorare in modo considerevole la rete idrica della Val di Cornia e dell’Elba. Ma soprattutto, considerata l’importanza di superare il regime di deroghe, consentirà di completare tutti gli interventi necessari all’abbattimento del boro entro il 2012, come ci chiede l’Unione Europea, garantendo agli utenti l’erogazione di acqua dal rubinetto pienamente conforme alle leggi. La ”. Dei 20 milioni totali la Regione Toscana stanzierà 8 milioni e 500mila euro di cui 5 di finanziamento straordinario. Molteplici le soluzioni in programma. Innanzitutto è prevista la realizzazione di veri e propri impianti per l’abbattimento del boro in Val di Cornia e nell’area della Centrale Enel Tor del Sale; quindi la realizzazione di una serie di interconnessioni tra i vari acquedotti per modificare la miscelazione e la distribuzione dell’acqua a San Vincenzo, Venturina, Macchialta, Anello, Tor del Sale e Suvereto. Poi la realizzazione di impianti di dissalazione a Tor del Sale e Capoliveri e infine la costruzione di pozzi a Suvereto con prelievo da falda freatica del fiume Cornia e un nuovo pozzo all’isola d’Elba per ottimizzare l’efficienza della rete insieme a interventi sulla rete stessa per diminuire le perdite, economizzando così risorse di buona qualità per sopperire alle punte di richieste, particolarmente rilevanti nella stagione estiva.  
   
   
MARCHE: PROPOSTA DI LEGGE IN MATERIA DI SERVIZIO IDRICO INTEGRATO.  
 
Ancona, 23 Novembre 2011 - La Giunta regionale ha approvato una proposta di legge in materia di risorse idriche e di servizio idrico integrato, presentata dall´assessore alle Risorse idriche, Sandro Donati. Entro il 31 dicembre di quest´anno infatti le Regioni dovranno sopprimere le Autorita` di Ambito (Ato) operanti nel settore del servizio idrico e attribuire ad altro soggetto le loro funzioni. La proposta di legge regionale prevede che le attivita` delle soppresse Ato siano conferite ed esercitate dagli enti locali mediante convenzione obbligatoria fra Comuni e Province, in grado di assicurare il pieno coinvolgimento e la diretta partecipazione dei Comuni alle scelte fondamentali del settore. E´ prevista un´Assemblea di ambito quale organo comune dotato di autonomia, di bilancio e di coordinamento, costituita dai sindaci dei Comuni e dai presidenti delle Province compresi nell´Ato senza che sia previsto alcun compenso per gli amministratori. Tale organismo garantisce la partecipazione dei Comuni alle decisioni strategiche sulla gestione integrata del servizio idrico e dei relativi interventi su investimenti e tariffe. Il territorio regionale e` stato suddiviso in Ato 1 denominato Marche Nord ´ Pesaro e Urbino, Ato 2 Marche Centro ´ Ancona, Ato 3 Marche Centro ´ Macerata, Ato 4 Marche Centro Sud ´ fermano e maceratese e Ato 5 Marche Sud ´ Ascoli Piceno e Fermo. L´assessore Donati auspica che, come per la legge in materia di rifiuti, anche su questa proposta ci possa essere un´ampia condivisione dei territori e delle forze politiche per continuare a tutelare, con efficacia, un bene comune e di tutti come l´acqua.  
   
   
CRISI IDRICA IN ROMAGNA, IL PRESIDENTE ERRANI FIRMA IL DECRETO  
 
 Bologna, 23 novembre 2011 - Il presidente dell’Emilia-romagna Vasco Errani ha firmato ieri il decreto di stato di crisi idrica in Romagna. Il provvedimento, ai sensi dell’art. 8 della legge regionale n. 1/2005 di Protezione civile, si è reso necessario per l’assenza di precipitazioni significative nelle province di Forlì-cesena, Ravenna e Rimini che dura da oltre 4 mesi e che, in base alle previsioni meteo di Arpa, si protrarrà anche nelle prossime settimane. La mancanza di pioggia ha, infatti, portato alla progressiva diminuzione del volume d’acqua nell’invaso di Ridracoli, che ha raggiunto lunedì scorso lo stato di preallarme con un valore inferiore ai 6 milioni di metri cubi d’acqua. Il decreto autorizza le strutture regionali e locali e Romagna Acque - l’ente gestore dell’invaso romagnolo - ad attivare ulteriori fonti di approvvigionamento idrico (con prelievi dai corsi d’acqua superficiali e dai pozzi disponibili) anche in deroga alle normative vigenti ma sempre nel rispetto dei parametri ambientali e di tutela della salute dei cittadini. Toccherà, invece, ad Hera approntare interventi mirati a contenere i consumi per aziende e utenze domestiche. "Si tratta di un provvedimento necessario - sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo - nonostante i buoni risultati raggiunti grazie agli interventi messi in atto dopo l’emanazione dello stato di attenzione dell’Agenzia regionale di Protezione civile lo scorso 26 settembre. La Regione, in accordo con gli enti locali, rinnova l’invito ai cittadini a mettere in atto comportamenti virtuosi - conclude l’assessore - per consentire il massimo risparmio di acqua, attenendosi alle ordinanze dei Comuni". Il decreto del presidente Errani è stato emesso sulla base delle proposte tecniche approvate all’unanimità lo scorso 18 novembre dal Tavolo regionale - coordinato dall’Agenzia regionale di Protezione civile - per posticipare il più possibile la fase di allarme prevista al raggiungimento dei 5 milioni di metri cubi nell’invaso di Ridracoli. L’agenzia regionale di Protezione civile, in stretto raccordo con le Direzioni regionali Sanità e Ambiente, Arpa, Prefetture e le altre strutture aziendali interessate continua a monitorare costantemente la situazione idropotabile e a garantire il controllo della qualità delle acque superficiali prelevate.  
   
   
PUGLIA, PROTEZIONE CIVILE: COSTITUITA UNITÀ REGIONALE DI CRISI  
 
Bari, 23 novembre 2011 - La Giunta regionale ha deliberato la costituzione dell’Unità regionale di Crisi da attivare a cura della Sala Operativa di Protezione civile regionale in occasione del manifestarsi di eventi calamitosi di particolare rilevanza che mettono a rischio l’incolumità della popolazione o l’isolamento prolungato di centri abitati e aziende. Lo comunica l´assessore regionale alla Protezione civile Fabiano Amati, relatore del provvedimento. L’unità regionale di Crisi si comporrà di referenti delle strutture tecniche del Servizio di Protezione civile, del coordinamento delle strutture tecniche provinciali, delle reti e infrastrutture per la mobilita´, dell´Autorità di Bacino, dell´Assessorato regionale alle politiche della Saluta, dell´Agenzia regionale per la Protezione Ambientale, dell´Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali e dell´Acquedotto pugliese. Per la tempestiva costituzione dell’Unità stessa saranno individuati i singoli referenti, nonché definito un regolamento interno ove indicare i compiti e le modalità operative dell’Unità di Crisi, le modalità di allertamento e i tempi massimi di risposta dei referenti designati. "Sulla base dell´esperienza raccolta negli ultimi anni - ha commentato l´Assessore Amati - abbiamo riscontrato la necessità di tenere assieme diverse competenze e funzioni per meglio fronteggiare le emergenze. Con la costituzione dell´Unità di crisi regionale compiamo un ulteriore passo in avanti nella gestione delle emergenze, perché mettiamo sotto lo stesso tetto, o meglio sotto il tetto della stessa tenda da campo, la maggior parte degli angeli custodi dei Cittadini colpiti da emergenze, per meglio fronteggiare, ovviamente, tutte le situazioni. "  
   
   
VENETO, RISCHIO IDRAULICO. NUOVI CRITERI PER INDENNITA’ SERVITU’ DI ALLAGAMENTO  
 
Venezia, 23 novembre 2011 - Un provvedimento di adeguamento dei criteri di determinazione delle indennità di servitù di allagamento per la realizzazione di interventi per la laminazione delle piene è stato approvato ieri dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore alla difesa del suolo Maurizio Conte. L’assessore ha ricordato che, dopo l’alluvione dell’anno scorso, la Regione ha individuato, tra gli interventi di mitigazione del rischio, anche una serie di casse di espansione per garantire condizioni di sicurezza al territorio veneto. Conseguentemente, si è posta la questione di trovare un accordo sulle indennità di servitù sulle aree agricole che saranno interessate dall’allagamento in caso di necessità. “Si è inteso inserire già nella progettazione – ha spiegato Conte - una compensazione adeguata per quello che è il rischio di allagamento. L’obiettivo quindi non è quello di acquisire i terreni ma anticipare il rischio all’impresa. Insieme alle organizzazioni agricole di categoria, abbiamo vagliato i criteri di calcolo perché siano i più uniformi possibile nei confronti di tutti e non dar adito a contrattazioni singole che possono poi determinare qualche conflittualità”. I criteri individuati analizzeranno la servitù di allagamento a livello tecnico, tenendo conto anche della qualità dei terreni e delle produzione agricole, andando quindi a definire la quantificazione più adeguata per il risarcimento, nell’ambito della realizzazione dell’opera stessa, ai proprietari che dovranno collaborare all’accessibilità dei terreni. Nel provvedimento – su cui dovrà dare il proprio parere la competente commissione consiliare - si specifica, inoltre, che l’indennità di servitù dovrà essere commisurata al valore di mercato del bene, dal momento che il riferimento al Valore Agricolo Medio è stato dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale.  
   
   
BOLZANO: TERMOVALORIZZATORE DAL 2013 E TARIFFE CONTENUTE  
 
Bolzano, 23 novembre 2011 - Ammortizzare i costi del nuovo termovalorizzatore di Bolzano sud senza gravare sulle tariffe e quindi sulle tasche dei cittadini: per risolvere il nodo del finanziamento la Giunta provinciale ha dato via libera il 21 novembre a una commissione di esperti che dovrà vagliare tutti gli aspetti e presentare la proposta più vantaggiosa. Entro il 2013 verrà consegnato il nuovo termovalorizzatore di Bolzano Sud che, una volta entrato in funzione, incenerirà ogni anno circa 130mila tonnellate di rifiuti provenienti da tutto l´Alto Adige. Si tratterà di rifiuti residui, non più riciclabili, che verranno bruciati all´interno di un impianto in grado di sfruttare le operazioni di incenerimento per produrre energia e calore. La Giunta provinciale ha fatto il punto sul nodo del finanziamento dell´infrastruttura, "perchè da questo potrà dipendere anche il futuro standard delle tariffe, e i cittadini hanno diritto di sapere quanto e perché pagano", ha chiarito Durnwalder dopo la seduta. L´obiettivo è definito: "Dobbiamo cercare una soluzione condivisa tra Provincia, Comune di Bolzano e i Comuni altoatesini nell´interesse dei cittadini, senza far pesare l´ammortamento dell´impianto in maniera sproporzionata sulle tariffe", ha ribadito il presidente. Durnwalder ha ricordato che il nuovo termovalorizzatore è un investimento per il futuro dell´Alto Adige "e per ammortizzare i soldi spesi bisognerà cercare di vendere al meglio l´energia e il calore che verranno prodotti." Questo proprio per mantenere le tariffe a un livello contenuto e non gravare eccessivamente sulle tasche dei cittadini. Per ammortizzare il mutuo da 130 milioni di euro in un periodo di vent´anni, la Giunta è orientata a percorrere la strada del contributo di Provincia e Comuni attraverso il sistema della finanza locale e del fondo di rotazione. Tutti gli aspetti della questione verranno studiati in dettaglio da una commissione specifica: ne faranno parte i rappresentanti di Ecocenter, Ecotherm, la srl che attualmente gestisce la fornitura di calore con una centrale di teleriscaldamento a Bolzano, degli Assessorati ai lavori pubblici e alle Finanze, del Comune capoluogo. "Coordinati dagli assessori Laimer e Mussner, gli esperti dovranno elaborare delle proposte tra cui poi confidiamo di individuare la migliore per la collettività", ha concluso Durnwalder.  
   
   
RIFIUTI IN CAMPANIA: IN CORSO RICHIESTA DI PROROGA. TUTTI LAVORINO CON MAGGIORE DETERMINAZIONE  
 
Napoli, 23 novembre 2011 - "E´ in corso, da parte del governo, una richiesta di proroga rispetto alle scadenza dei termini per i chiarimenti da fornire a Bruxelles. E´ il governo, infatti, che mantiene, in intesa con gli enti locali, i rapporti con la Ue. La Regione Campania ha già lavorato per consentire al Dicastero competente di avviare l´iter necessario." Così l´assessore all´Ambiente della Regione Campania Giovanni Romano. "La Regione - sottolinea Romano - ha fatto tutto ciò che era nelle sue competenze: ha nominato i commissari per l´individuazione delle discariche in provincia di Napoli e Salerno; per la realizzazione degli impianti di biodigestione all´interno degli Stir e per la gara relativa al termovalorizzatore di Napoli Est. "Sugli step che porteranno alla realizzazione di un ciclo integrato dei rifiuti regionale, siamo a buon punto: per l´impianto di trattamento finale di Salerno siamo in attesa solo dei necessari certificati antimafia; per quello di Napoli, il commissario ha diverse ipotesi che sta valutando e stiamo continuando a lavorare d´intesa con gli enti locali. "Ma la Regione, per legge, non può in alcun modo - ha ricordato l´Assessore Romano - sostituirsi a Province e Comuni cui competono l´individuazione delle discariche e la raccolta differenziata, questioni sulle quali si gioca la partita con la Ue. Ciò che da Bruxelles ci contestano non sono affatto i termovalorizzatori, ma i tempi che occorreranno ad attivare un ciclo completo. Tutti devono lavorare con maggiore determinazione per evitare una nuova situazione di emergenza. La Regione sta facendo la propria parte fino in fondo e lo sta dimostrando con i fatti: stiamo materialmente erogando i 16 milioni e 108 mila euro necessari al completamento degli impianti di compostaggio di Giffoni Valle Piana, Eboli e San Tammaro e abbiamo pronti i 5 milioni da destinare alla realizzazione dei siti di stoccaggio dei comuni di Napoli e Salerno. Non solo. Abbiamo approvato il Piano di riparto della Legge 1, che destina la quasi totalità delle risorse al potenziamento della raccolta differenziata a vantaggio dei comuni e delle province", conclude Romano.  
   
   
PREMIATE LE MIGLIORI ESPERIENZE DI PREVENZIONE NELLA PRODUZIONE DI RIFIUTI.  
 
 Ancona, 23 Novembre 2011 - Nell´ambito della seconda edizione di ´Comuni ricicloni´ sono state premiate le migliori esperienze marchigiane di riduzione nella produzione dei rifiuti. I dieci soggetti che hanno presentato le esperienze piu` significative hanno ricevuto dalle mani dell´assessore regionale all´Ambiente, Sandro Donati, una targa di riconoscimento. ´Nelle Marche ´ ha detto Donati - il trend crescente di raccolta differenziata e quello decrescente della produzione pro-capite sono sintomatici di una cultura che sta permeando le nostre comunita` e sta dando risultati molto positivi. Produrre meno rifiuti, recuperarne di piu`, gestirli come risorsa sono obiettivi che devono, in ogni occasione, essere al centro delle politiche ambientali. ´La prevenzione - ha proseguito l´assessore - nella produzione dei rifiuti e` l´obiettivo che definisce ogni altra strategia di gestione dei rifiuti. Cio` e` fissato a livello europeo e ripreso sia dalle leggi nazionali che da quelle regionali. Inoltre, la prevenzione e` l´azione che maggiormente garantisce la sostenibilita` delle attivita` economiche in termini di prelievo delle risorse naturali e di restituzione all´ambiente in forma degradata: il rifiuto non prodotto non necessita di essere raccolto, trasportato, gestito e smaltito. A fronte di questa riconosciuta priorita` non si sono pero` riscontrati significativi e diffusi risultati sul territorio dell´Unione´. ´La produzione dei rifiuti ´ ha concluso Donati - e` un fattore che deve essere governato con il coraggio di una politica orientata alla sostenibilita` e alla necessita` di scelte coraggiose e concrete per un comune futuro possibile. La prevenzione ne e` parte fondamentale´. I premiati sono la Faam, il Consorzio di solidarieta`, l´Ikea, i Comuni di Monsano e Camerano, la direzione didattica del 3 circolo di San Benedetto del Tronto, l´Istituto comprensivo ´Pirandello´ di Pesaro, il circolo didattico Fano-san Lazzaro, la Picenambiente e l´associazione ´Il Ponte´.