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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Febbraio 2004
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DANNI DA OSTEOPOROSI: NUOVO MODELLO MATEMATICO PER INDIVIDUARE E PREVENIRE IL RISCHIO DI FRATTURE ALLE OSSA MESSO A PUNTO ALL’UNIVERSITÀ DI TRIESTE, VERRÀ TESTATO PRESSO L’AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N.2 DI GORIZIA, NELL’AMBITO DEL PROGETTO SISTER DI AREA SCIENCE PARK  
 
Trieste, 18 febbraio 2004 - È stato presentato ieri mattina in una Conferenza Stampa nella Sala del Consiglio del Presidio Ospedaliero di Gorizia un nuovo metodo di valutazione del rischio di fratture delle ossa conseguente all’osteoporosi. Il metodo, basato sul “Sistema di modellazione strutturale per la stima delle proprietà meccaniche delle ossa” ideato dalla professoressa Francesca Cosmi del Dipartimento di Energetica dell’Università di Trieste, sarà convalidato a livello preclinico nel quadro di una convenzione tra Azienda per i Servizi Sanitari n.2 Isontina di Gorizia e Area Science Park, nell’ambito del Progetto regionale Sister finalizzato allo sviluppo dei risultati della ricerca e alla loro applicazione. Area ha accompagnato le diverse fasi di sviluppo della ricerca verso il mercato, fino alla brevettazione e all’avvio della convalida preclinica. Il sistema sviluppato dalla professoressa Cosmi ha lo scopo di fornire un’indicazione sull’architettura della struttura ossea e di individuarne le eventuali modificazioni patologiche. A partire da immagini ottenute con radiografie digitali ad alta definizione, il sistema utilizza un modello numerico in grado valutare i parametri di elasticità e resistenza dell’architettura ossea esaminata. L’invenzione si pone a complemento ed integrazione delle più diffuse metodologie per la diagnosi dell’osteoporosi, basate sulla determinazione della quantità di calcio nelle ossa. La sperimentazione sarà condotta in base ad un protocollo sperimentale messo a punto dal prof. Luigi Moro dell’Università degli Studi di Trieste, che dirige il Centro per lo Studio delle Malattie metaboliche dell’osso, nato da una collaborazione scientifica tra Università di Trieste e l’Azienda Sanitaria Isontina. L'obiettivo dello studio è convalidare il metodo di stima della resistenza meccanica delle ossa in persone colpite da malattia osteoporotica. La sperimentazione coinvolgerà donne in post-menopausa e giovani, i quali verranno sottoposti ad una serie di esami specifici (densitometria delle vertebre lombari e del collo del femore, densitometrica con ultrasuoni, radiografia della mano, radiografia in proiezione laterale del rachide dorso-lombare, dosaggio di un marcatore di rimodellamento scheletrico).  
   
   
SALUTE ANIMALE: AISA DICE NO AL MERCATO ILLECITO DI FARMACI VETERINARI E PROPONE UN TAVOLO PERMANENTE DI CONFRONTO TRA I RAPPRESENTANTI DEL SETTORE  
 
Milano, 18 febbraio 2004 - A seguito degli episodi registrati in alcune regioni Italiane, Aisa, l'Associazione Italiana per la salute animale che fa parte di Federchimica, interviene in merito ai comportamenti illeciti delle aziende coinvolte. Aisa condivide appieno l’azione intrapresa dai Nas che ha smascherato un mercato illegale contro cui l’Associazione si è sempre schierata. Per questo motivo Aisa rassicura i consumatori sul rispetto della salute pubblica e lancia un messaggio agli allevatori invitandoli a rivolgersi solo a fornitori qualificati. "Intendo sostenere la reputazione delle aziende farmaceutiche veterinarie che rappresento, e considero quanto accaduto un episodio limitato in un contesto di legalità e trasparenza", afferma Giuseppe Pradella, Presidente dell’Associazione. "Le Aziende nostre Associate lavorano tutte nel rispetto delle normative comunitarie e sono certificate Iso, Haccpp e Glp (Good Laboratory Practicies), garantendo ad allevatori e consumatori i più alti standard di qualità". Per evitare che si ripetano episodi di questo tipo, Aisa propone la creazione di un tavolo di concertazione con i vari rappresentanti della filiera e degli Enti preposti al controllo, per promuovere insieme una collaborazione permanente che stimoli tutte le Aziende del settore a garantire sempre più una maggiore qualità dei prodotti, nel rispetto del consumatore e del benessere degli animali. Aisa, è dal 1986 l’Associazione che rappresenta le imprese nazionali ed internazionali del comparto della salute animale in Italia, operanti nel mercato dei farmaci veterinari e degli integratori per l'alimentazione animale. Ad Aisa aderiscono 35 aziende produttrici di medicinali veterinari per animali da reddito e da compagnia, additivi e premiscele per l'alimentazione animale. Oggi Aisa rappresenta l'87% del mercato nazionale del settore con un fatturato globale nel 2002 di 600 milioni di euro.  
   
   
BIT 2004: I NUMERI IN CRESCITA PREMIANO UN SISTEMA TURISMO SEMPRE PIÙ PROPOSITIVO 136.700 PRESENZE COMPLESSIVE, +6,7 RISPETTO AL 2003  
 
Milano, 18 febbraio 2004 – Si è conclusa ieri la 24a edizione di Bit – Borsa Internazionale del Turismo, organizzata da Expocts presso Fiera Milano. Quattro giornate di programma mirato, dal trade al viaggiatore. I risultati? I numeri sono decisamente incoraggianti: 136.700 presenze complessive, con una crescita di +6,7% sul totale rispetto alla scorsa edizione. Ancora più significativo il dato di 96.700 operatori professionali, con una crescita ancora più marcata: +11%. Confermato anche il successo di pubblico con 40.000 viaggiatori che hanno visitato la manifestazione. Risultati che confermano la validità della formula multitarget applicata ai quattro giorni: attraverso l’offerta di spazi e momenti dedicati, Bit si è rivolta a tutte le tipologie di operatori e fruitori del Sistema Turismo, dal trade al viaggiatore. “I numeri di Bit 2004 – commenta Adalberto Corsi, Presidente di Expocts – premiano l’attività del Sistema Turismo, che diventa sempre più propositivo per rispondere alle evoluzioni della domanda. E lo spirito di iniziativa degli espositori, che hanno visto crescere in maniera significativa la presenza di operatori professionali e quindi le opportunità di business.” L’appuntamento con la Borsa Internazionale del Turismo, che l’anno prossimo compie 25 anni, è per il mese di febbraio 2005: sempre presso Fiera Milano, negli spazi ancora più funzionali del Portello.  
   
   
PTE-EXPO 2004 - PROGETTO TERZA ETÀ - 4° FIERA E CONGRESSO- TECNOLOGIE, PRODOTTI E SERVIZI PER LA TERZA ETÀ - 18-20 FEBBRAIO 2004  
 
Verona, 18 febbraio 2004 - “E’ una presenza importante, la nostra al Pte Expo 2004, sia per l’evento speciale che per il Centro Adi” dice Rosanna Acunzo Papetti, titolare di International Cartel Sign, azienda certificata Uni En Iso 9001:Vision 2000 che realizza in Italia e all’estero, progetti e design, studi di immagine coordinata , arredo e segnaletica, “Non possiamo discostarci da una realtà fatta anche di una società che invecchia e dare il nostro supporto, studiare prodotti ad hoc , in base alle necessità di chi , istituzioni regionali e locali, associazioni e strutture pubbliche e private, realtà ospedaliere, centri medici e di fisioterapia, studi di progettazione e consulenza e aziende fornitrici di servizi socio-sanitari opera nel settore dell’assistenza agli anziani”. Per questo International Cartel Sign partecipa a Pte-expo 2004 , con una particolare attenzione al sociale e predisponendo tutta una serie di prodotti utili. A testimonianza del rigore produttivo e dell’impegno socio-culturale , International Cartel Sign ha ricevuto di recente anche un riconoscimento Selezione d’Onore per la qualità dei suoi prodotti di arredo interno in occasione della mostra Grandesign e un riconoscimento della Provincia di Milano in occasione della manifestazione Premio dell’angelo 2004. In occasione dell’evento speciale di Pte-expo 2004 “La rete dei servizi nel distretto urbano: progettazione e nuove tecnologie”, International Cartel Sign espone prodotti di arredo urbano, elementi scenografici e segnaletica di orientamento personalizzata, studiata per le esigenze di comunicazione dell’evento. L’evento è realizzato in collaborazione con l’architetto Patrizia Valla - art director di Pte Expo - esperta in progettazione di strutture per anziani e nel design per la terza età. “In particolare”, dice Rosanna Acunzo Papetti, titolare di International Cartel Sign,” forniamo : un pannello d’immagine con paesaggio per la scenografia dell’area Centro Diurno – sala riabilitazione; diversi totem di qualità per la segnalazione dei vari ambienti in fiera ; l’arredo per area della zona urbana costituito da panchine, cestoni portarifiuti e fioriera in acciaio; e una fioriera in acciaio”. L’evento speciale è una novità assoluta per l'edizione 2004 di Pte Expo su un’area di 1.000 mq, con la realizzazione dal vero di un insieme di servizi interamente dedicati alla Terza Età, a dimensione di quartiere. “Vi partecipo,” dice Rosanna Acunzo Papetti, “perchè sento mia l’esigenza di una società e di servizi più a misura d’uomo e un apposito spazio sarà dedicato a quello che, ad oggi, è il servizio più importante per la lungo degenza e per la non autosufficienza. A Pte Expo, come International Cartel Sign, “spiega Rosanna Acunzo Papetti,” contribuiamo a creare uno spaccato di ciò che può essere fatto per garantire all'anziano una vita dignitosa”. All'interno del quartiere il Centro Operativo di Distretto (Codd), che gestisce e monitorizza tutti i servizi ( l'alloggio, il centro diurno, la Rsa) è presente anche l'ambulatorio medico, determinante nella struttura organizzativa territoriale. “Di particolare interesse,” dice Rosanna Acunzo Papetti,” è il Giardino Alzheimer, area verde protetta ma inserito in un contesto urbano, tenendo conto delle esigenze dell'anziano, con panchine e arredi specifici”. Inoltre, lo studio di architettura Keyart , ( Pad. Wtc – stand D- 57) che collabora , nella persona dell’ arch. Fiammetta Dementi , con International Cartel Sign, nel suo stand in fiera , espone altri prodotti dell’azienda e ha curato il progetto, per International Cartel Sign, di elementi di comunicazione visiva e grafica per lo stand Centro Adi, tecnologie per l'assistenza a domicilio. International Cartel Sign è sponsor del Centro Adi ( Tecnologie, prodotti e soluzioni per l'assistenza a domicilio) , con esposte otto targhe a parete modello della linea Wave e dodici totem per ingressi stand, quattro totem tipo Cus e quattro totem linea Peugeot, sei pannelli in forex e cinque marchi in prespaziato con logo Centro Adi.  
   
   
IL SALONE DEI MASTER & COMMANDER DEL 3000 SISTEMI SATELLITARI AVVENIRISTICI, COMPONENTI SEMPRE PIÙ AVANZATE, PROGETTISTI STRAORDINARI, IL MIGLIOR ARTIGIANATO E UN MOTORE RIVOLUZIONARIO. SEATEC AL VIA CON OLTRE 300 ESPOSITORI  
 
Carrara, 18 febbraio 2004 - – I Master & Commander del 3000 solcano i mari su barche ricche di ogni comfort, navigano con radar che sfidano ogni nebbia e si orientano negli oceani col satellite. Amano l’avventura, ma non ignorano la tecnologia, le innovazioni di linee e materiali, le soluzioni per la sicurezza. In Seatec hanno già trovato il loro mondo. Si annuncia infatti nel segno di un successo straordinario la seconda edizione della Rassegna delle Tecnologie e della Subfornitura per la Cantieristica Navale e da Diporto in programma a Carrara dal 19 al 21 febbraio a Marina di Carrara. Seatec 2004 schiera infatti oltre 300 espositori (dai 100 del 2003) con 50 aziende da Usa, Inghilterra, Olanda, Francia, Canada, Giappone, Svizzera che con l’Italia rappresentano il top della cantieristica mondiale. “Seatec è uno strumento prezioso per le nostre aziende”, ha detto Paolo Vitelli, presidente dell’Ucina, l’associazione degli imprenditori della nautica. “Seatec è una vetrina importante per la nautica e la cantieristica toscana”, aggiunge Ambrogio Brenna, assessore regionale alle attività produttive, che oggi a Firenze ha presentato Seatec 2004 con gli organizzatori Luigi Danesi e Paris Mazzanti, presidente e direttore generale di Carrarafiere. “La Regione”, ha spiegato Brenna, “sta lavorando a un progetto integrato per valorizzare produzione e competenze e sta insistendo col governo, affinché i grandi temi strategici (autostrade del mare, cabotaggio, messa in sicurezza, grandi navi, etc.) creino occasioni di rilancio per il sistema produttivo nazionale e per i cantieri toscani, a partire dai Nuovi Cantieri Apuania di Carrara”. Promossa dalla Regione Toscana, Seatec (www.Sea-tec.it) ha il sostegno di Toscana Promozione e il patrocinio delle Province e delle Camere di Commercio di Massa Carrara e Lucca, del Comune di Carrara e Cna, di Confartigianato e Api Toscana, di Assonautica e Gruppo Registro Italiano Navale (Rina), di Cassa di Risparmio di Carrara e Istituto per il Commercio Estero (Ice). E’ lunico Salone italiano specializzato nella componentistica e, come tale, offre visibilità a un settore strategico per l’economia italiana. La nostra cantieristica è seconda al mondo dopo gli Usa e prima assoluta nella gamma superyacht (dati Ucina). Benché frenato nel 2003, anche il trend espansivo si conferma (+12,5%) con un giro d’affari di € 1.560 milioni. Gli addetti diretti sono 10 mila, quelli dell’indotto 80 mila. Per la Toscana l’Unioncamere ha appena concluso una ricerca commissionata dalla Regione (sarà presentata a Seatec giovedì nel corso di un convegno con lo stesso Brenna, Confartigianato, Cna e sindacati). Anticipazioni parlano di 2884 aziende, con un fatturato di 2,5 miliardi di euro e circa 16 mila dipendenti. La Toscana,viareggio in particolare, resta la capitale mondiale dei megayacht. Per insistere sulla qualità Seatec 2004 ha istituito due premi. Millennium Yacht Design Award, per i migliori progetti di interior design, assegnato all’avveniristico motor yacht Wally. Nel corso di Seatec saranno comunicati anche i vincitori del premio Qualitec per i prodotti più innovativi. Proprio in tema di innovazioni da ricordare il rivoluzionario motore ad azoto liquido (costi bassissimi e inquinamento zero) che sarà presentato alla stampa venerdì (ore 11,30) durante la manifestazione. Nella sezione convegni, Seatec ne ospiterà anche uno sui sistemi finanziari (giovedì, ore 10) al quale parteciperà, tra gli altri, Lorenzo Pollicardo, segretario generale Ucina. Venerdì ore 10, invece, convention dell’As.pro.na.di., l’associazione dei progettisti della nautica da diporto, sui temi dell’oleodinamica.  
   
   
FOC LANCIA LA SFIDA: INNOVAZIONE NEL DESIGN CON SOMOS WATERSHED, NELLO SPAZIO SPIN OFF A COLONIA.  
 
Colonia, 18 febbraio 2004 - Nello spazio "Spin Off" di Imm, fiera internazionale del mobile di Colonia (19-25 Gennaio 2004), Freedom of Creation (Foc) www.Freedomofcreation.com ha presentato nuove idee per un arredamento leggero ma estremamente robusto e luminoso: lo sgabello "Honey Bunns", un'espressione di stile geometrico, dalla struttura traslucida a nido d'ape. Questa complessa derivazione di arte, scienza e influenze naturali e' stata realizzata da Foc grazie al design Cad, ai processi di costruzione stereolitografici (Sl) e dai materiali ad alta technologia di Dsm Somos. Realizzato nella resina stereolitografica Watershed di Dsm Somos, lo sgabello "Honey Bunns" ha risposto alle esigenze di "pronto per la produzione" degli organizzatori di Spin Off, puntando a nuovi metodi per aumentare il business dei produttori di arredamento moderno e innovativo. I fondatori di Foc, Jiri Evenhuis e Janne Kyttanen, hanno iniziato a sperimentare le tecnologie Sl, usate solitamente nella progettazione industriale per realizzare prototipi, attraverso la loro continua ricerca di alternative ai processi di fabbricazione basati su una logistica di grandi serie. Con l'introduzione di nuovi materiali di Dsm Somos, la loro esplorazione nella produzione sostenibile ha dato luce a una serie di prodotti che stanno dettando nuove tendenze nell'evoluzione del design. Spiega Jiri Evenhuis, "Preferiamo riferirci alle tecniche di prototipazione rapida come stampa tridimensionale perche' troviamo che questo termine ci aiuti meglio a trasmettere il concetto in questione. Abbiamo sperimentato numerose tecnologie e materiali per la prototipazione rapida, ma finora avevamo potuto solo sognare di poter creare prodotti finiti traslucidi e "facili da pulire". Parlando di grandi prodotti finali realizzati attraverso file informatici molto complessi, 'Honey Bunns' rappresenta per noi una nuova pietra miliare. I nuovi materiali tecnologici in questo campo, messi a punto da Dsm Somos, ci ispirano a provare innovazioni nel design per le quali altri materiali per la prototipazione rapida sarebbero stati troppo flessibili, troppo fragili o non ancora adatti per la produzione di prodotti finiti tramite la stampa 3D."  
   
   
III EDIZIONE DI “ IN ALTO ARTE SUI PONTEGGI” “LE MILLE E UNA NOTTE” DI STEFANO ARIENTI DAL 18 FEBBRAIO AL 1 APRILE SUL PONTEGGIO DELL’ABSIDE DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE  
 
 Milano 18 febbraio 2004 – Oggi alle ore 18,00 presso Sagrestia del Bramante in Via Caradosso, 1 a Milano, Carla Di Francesco, Soprintendente Regionale per i Beni e le Attività Culturali e Stefano Arienti presentano la terza edizione “In alto, arte sui ponteggi”, la manifestazione che promuove inediti d’arte contemporanea sui teli che ricoprono i ponteggi degli edifici del centro storico di Milano. Per salvaguardare il valore storico e monumentale degli immobili sottoposti a restauro, la Soprintendenza ha concordato con il Comune di Milano un regolamento che limita lo spazio della pubblicità e prescrive l’uso di trompe l’oeil riproducenti la facciata dell’edificio o di teli colorati per ricoprire i ponteggi. Dal 2002 oltre 1000 mq quadrati di importanti opere d’arte hanno reinterpretato e valorizzato il semplice telo di copertura del ponteggio costruendo un percorso dedicato all’arte contemporanea nel cuore della città. La Soprintendenza Regionale, in questo processo, ha scelto di svolgere un ruolo attivo di mediazione tra la regolamentazione di tutela, imprese di pubblicità e pubblica amministrazione dando vita ad un circuito virtuoso che offre agli artisti contemporanei l’occasione di promuovere e comunicare la propria arte in luoghi pubblici di grande impatto evocativo. “In Alto” è un progetto gestito e coordinato da un comitato presieduto da Carla Di Francesco, e composto da funzionari delle Soprintendenze, del Comune di Milano e da critici d’arte. Le opere vengono commissionate ad artisti che si siano formati o che lavorino sul nostro territorio. La terza edizione aggiunge alle tre opere attualmente presenti (Villa Reale/via Palestro, Marcello Maloberti, “a Milano piove da dio”; Teatro alla Scala/via Verdi, Giuseppe De Petro, “Geiger”; e sulla facciata della chiesa di San Fedele Carla Accardi, “Ricomposte Tinte”) gli 80 mq di “Le mille e una notte” di Stefano Arienti di ispirazione leonardesca che posta sull’abside della Basilica di Santa Maria delle Grazie, rimarrà esposta fino al mese di Aprile. “L’opera particolarmente bella, inserita in uno dei luoghi cult di Milano, circondata da Leonardo e Bramante respira aria di Rinascimento tradotto in chiave moderna” commenta Carla Di Francesco che, come l’autore Stefano Arienti, è entusiasta di esporre l’opera in questo luogo che può ben rappresentare l’arte e la cultura italiana nel mondo. Ufficio Stampa Soprintendenza Regionale, Lisa Locchi T 02.86460568 locchi@sopregmi.Altomonte.it Electa, Enrica Steffenini T 02.21563433 elestamp@mondadori.It Scarica le immagini: www.Electaweb.com Stefano Arienti, Le mille e una notte Come nasce un’immagine? E cosa rimane di un’immagine nella memoria di chi l’ha vista, nel tempo? Stefano Arienti crea immagini, ogni volta inedite, riformulando incessantemente questi interrogativi. Nel farlo è obbligato ad intraprendere un processo, immergendosi negli strati, nei segni, nelle scie di memoria, affrontando inevitabilmente la questione delle tecniche e dovendone esplorare di nuove. Lungo un percorso di ricerca autentica, affondando negli strati delle immagini, riemerge portando con sé residui, tracce che regalano impressioni di emozione, di sentimento. La Sala delle Asse del Castello Sforzesco di Milano è un archetipo straordinario. E’ un silenzioso sfondamento del rapporto fra interno ed esterno, fra architettura e natura. E’ un bizzarro paradosso fra un gazebo fuori luogo ed un’anomala grotta artificiale. E’ un ambiente, e non un intervento solo scenografico, una superficie pittorica limitata. E’ una fonte per una storia delle installazioni ambientali e le opere in situ. E’ un luogo di contemplazione, ma anche di vertigine e spaesamento. E’ una traccia possibile, quasi immaginaria ormai, della genialità di Leonardo da Vinci. Ma è anche una splendida metafora della questione della nascita di un’immagine, della sua metamorfosi e della sua percezione. Stefano Arienti, alla proposta di un intervento effimero per la superficie esterna di S. Maria delle Grazie, commissionato da In Alto, ha risposto con la determinazione sensibile del grande artista. Ha creato un’opera, disegnando un percorso fra la propria ricerca, i molti piani di suggestioni della Sala delle Asse e la destinazione finale di S. Maria delle Grazie. L’immagine è originale, ma interroga l’idea di originalità, la sua persistenza nel tempo, dell’affresco al Castello. E’ una forma di decorazione, e rimette in gioco la relazione fra arte, architettura e ornamento. E’ il frutto di un processo, di studio, documentazione e passaggi di tecniche, e ne trattiene le tracce del sentimento. L’opera di Stefano Arienti è un’altra storia possibile per un’ulteriore deriva dell’imagerie mutante della leggenda leonardesca al Castello Sforzesco. E’ la piccola cronaca di una via contemporanea di qualità per l’arte pubblica.  
   
   
SI CHIAMA MUSA IL NUOVO MPV COMPATTO DI LANCIA  
 
Torino 18 febbraio 2004 - Al 74° Salone dell'Auto di Ginevra debutterà Lancia Musa, il nuovo monovolume compatto che soddisfa le esigenze di chi non vuole rinunciare alla praticità ma ama vivere la vita con gusto ed eleganza. Infatti, è un modello alto e aerodinamico, spazioso e duttile, che si distingue per la sua eleganza ricca ma non ostentativa, per lo stile moderno e ricercato. Il luogo ideale, quindi, dove ricevere i propri passeggeri facendoli sentire ospiti graditi e ai quali dedicare tutte le attenzioni e la cura proprie della tradizione italiana. In questo senso anche il nome "Musa" rinvia all'ospitalità tipica del nostro Paese. Studiato dal gruppo creativo di Torino "515", "Musa" è un nome italiano, morbido e seduttivo, come italiana, morbida e seduttiva è la capacità della vettura di creare un ambiente caldo, accogliente e raffinato. La stessa eleganza che si ritrova nella rappresentazione grafica del nome: la lettera "M" ricorda una "chaise longue", simbolo di comfort e benessere. Tra l'altro, il logo di Musa, come quello di Ypsilon, è stato sviluppato da "Carré Noir Italia", azienda leader nel settore packaging e design, con la quale Lancia conferma la proficua collaborazione. Accogliente e raffinata fin dal nome, dunque, Lancia Musa è un'auto da vivere più che da guidare, una vettura che evoca quei valori profondi e sinceri tipici dell'ospitalità italiana: buongusto, calore e generosità. Secondo Lancia, sono proprio questi i tre "segreti dell'ospitalità" che sono alla base del progetto Musa. Innanzitutto, il monovolume compatto è "buongusto": nelle forme, eleganti ed armoniose; nella scelta dei colori, caldi e raffinati; nella cura dei dettagli, preziosi come la calandra ed i cerchi bicolore; e nell'utilizzo di materiali pregiati, come la pelle abbinata alla microfibra. Inoltre, Lancia Musa è "calore", una sensazione coinvolgente che può trasmettere solo un ambiente caldo e accogliente, solare e arioso. Come dimostrano alcune dotazioni esclusive: dal tetto Skydome al climatizzatore automatico bi-zona al Bose Sound System. Una vettura, poi, che permette il dominio dello spazio, grazie alla posizione di guida rialzata, alla modularità, all'abitabilità, all'ergonomia dei comandi e dei 21 vani portaoggetti. Non ultimo, Lancia Musa propone il "Dolce Far Niente", il nuovo cambio manuale che all'occorrenza si trasforma in automatico. Infine, terzo e ultimo segreto dell'ospitalità, Lancia Musa rappresenta la generosità. Ecco allora due innovativi propulsori Multijet (1.3 da 70 Cv e 1.9 da 100 Cv) ed un brillante 1.4 16v da 95 Cv; un'ampia e articolata dotazione di serie che pone particolare attenzione al comfort ed alla sicurezza; e, infine, i servizi di Parure Lancia, l'esclusivo pacchetto che permette di estendere la garanzia contrattuale fino al quinto anno dalla data d'immatricolazione o fino ad un massimo di 120.000 Km. I  
   
   
MANUFACTURING IT 2004 IBM CON PROXIMA E I BUSINESS PARTNER AL FIANCO DELLE IMPRESE INDUSTRIALI  
 
Segrate, 18 febbraio 2004 – Ibm sarà presente con Proxima e i propri Business Partner al Manufacturing It, la quinta edizione della mostra convegno internazionale sui sistemi integrati per la gestione ed il controllo delle imprese industriali, in programma a Bologna dal 18 al 20 febbraio. Proxima, società del Gruppo Globalvalue - joint venture costituita da Ibm Italia e da Business Solutions, il settore di Fiat Group dedicato ai servizi per le imprese - sarà presente (pad. 20, stand A/17) con la propria offerta completa di soluzioni Erp e di servizi per la progettazione, l’integrazione e l’ottimizzazione dei processi aziendali per le piccole e medie imprese industriali. Parteciperanno inoltre al Mit diversi Business Partner Ibm, che presenteranno le proprie soluzioni basate sulle piattaforme tecnologiche Ibm dedicate alle piccole e medie imprese che operano nel mercato industriale. Dalla gestione dei processi aziendali e dei rapporti con clienti e fornitori, alla pianificazione del ciclo di vita dei prodotti, all’ottimizzazione della gestione del magazzino, Ibm e i propri Business Partner sono in grado di offrire soluzioni complete, affidabili, flessibili e integrate, per aiutare le Pmi manufatturiere ad aumentare la loro competitività nell’era on demand. Tra gli altri, saranno presenti alla manifestazione Adonix, Cata Informatica, Computer Var, Formula, Four Bytes, Intentia, Macro Group, Peoplesoft, e Ssa Global Technologies. Tra i principali appuntamenti del Manufacturing It, il 19 febbraio il convegno “Supply chain flessibili e integrazione logistica a supporto dell'internazionalizzazione del business”, organizzato da Zerouno, vedrà la partecipazione di Giorgio Merli, Business Consulting Services Leader, Ibm Italia, con un intervento sul tema della creazione e gestione di nuove catene del valore nello scenario emergente. Infine, il 20 febbraio sarà possibile assistere al workshop “Plm: la soluzione di gestione del ciclo di vita del prodotto, nata per le medie aziende”, in collaborazione con Peoplesoft, che illustrerà come le soluzioni Ibm Plm consentano la progettazione e lo sviluppo collaborativo dei prodotti tra ambienti interni ed esterni all’azienda, riducendo sensibilmente i costi di produzione.  
   
   
RIAPERTO IL MUSEO DI MILANO E DI STORIA CONTEMPORANEA  
 
Milano, 18 febbraio 2004 - In via S. Andrea 6, martedì 17 febbraio (dal martedì alla domenica 14.00-17.30, lunedì chiuso al mattino solo visite guidate gruppi su prenotazione) ha riaperto al pubblico Palazzo Morando Attendolo Bolognini, meglio conosciuto come sede del Museo di Milano e di Storia Contemporanea, nato nel 1934 grazie all’acquisizione della collezione del commendatore Luigi Beretta da parte del Comune di Milano. Lo ha annunciato, venerdì 13 febbraio, l’assessore alla Cultura e Musei Salvatore Carrubba, che ha presentato alla stampa in anteprima la sede. "Sono particolarmente orgoglioso – ha dichiarato Carrubba - di riconsegnare alla città il suo Museo, il Museo di Milano appunto, completamente rinnovato e riallestito, dopo un intervento realizzato in due anni. Da martedì il pubblico si riappropria di un vero e proprio gioiello, uno museo paragonabile ad uno scrigno per la ricchezza e per l’eleganza delle sue sale e per la preziosità delle opere in esso contenute. Con questa opera prosegue con determinazione il nostro impegno nel rinnovare tutte le sedi museali. Abbiamo già riaperto il Museo di Storia Naturale, oggi quello di Milano, parte di quelli del Castello e via via, tutti gli altri musei interessati, l’Aquario, la Villa Reale”. Realizzato su progetto dell’architetto Paolo Caputo, sotto la direzione dell’Ufficio Tecnico del Comune di Milano – Settore Edilizia per la Cultura, ha interessato tutto l’edificio: il piano terreno, con l’ampliamento della sede espositiva verso via Bagutta, il secondo e il terzo piano e gli esterni. Sulla facciata che dà su S. Andrea è stato riportato alla luce un fregio decorativo affrescato in una fascia sottogronda alta circa 1 metro e mezzo: una teoria di putti festanti, di ispirazione neo-quattrocentesca, probabilmente riferibile, in attesa di studi più approfonditi, a quel gusto per l’eclettico assemblaggio di stili e stilemi del passato che caratterizzò sensibilmente il dècor domestico milanese nell’intero corso dell’Ottocento. Un’attribuzione plausibile anche per la presenza, al centro, di uno stemma recante le lettere “Cw”. Le stesse iniziali di Cimone Weilshott, proprietario dell’immobile nei decenni a ridosso del Novecento. Il museo si è anche arricchito con il deposito della collezione è costituita dalla collezione Litta, che le Civiche Raccolte Storiche hanno ricevuto dall’Ospedale Maggiore di Milano. Si tratta di un nucleo di 49, tra dipinti e sculture, provenienti dalla donazione di Eugenia Attendolo Bolognini Litta Visconti Arese del 1899, presa in carico dall’Ospedale nel 1914, anno della morte della testataria. Al Museo di Milano si aggiungono, inoltre, nuovi pezzi provenienti dal Museo Egizio. Esposte per la prima volta anche una veduta del Duomo antecedente al ‘700 e una veduta della Chiesa della Passione della metà dell’800. Lungo il percorso delle sale è possibile ammirare circa 500 opere che documentano periodi importanti della vita milanese, una serie di testimonianze iconografiche dei mutamenti avvenuti nel tessuto urbano. Tra queste opere di Gaspare Galliari, Giovanni Migliora, Giuseppe Canella, Pompeo Calvi, Domenico Induco, Filippo Carcano, Achille Beltrame, Pompeo Marchesi, Vincenzo Vela e numerose altre.  
   
   
SI INAUGURA OGGI PRESSO SAGRESTIA DEL BRAMANTE A MILANO, LA MOSTRA “LE MILLE E UNA NOTTE”DI STEFANO ARIENTI NELL’AMBITO DELLA EDIZIONE DI IN ALTO ARTE SUI PONTEGGI  
 
Milano, 18 febbraio 2004 - Carla Di Francesco, Soprintendente Regionale per i Beni e le Attività Culturali e Stefano Arienti presentano la terza edizione “In alto, arte sui ponteggi”, la manifestazione che promuove inediti d’arte contemporanea sui teli che ricoprono i ponteggi degli edifici del centro storico di Milano. Per salvaguardare il valore storico e monumentale degli immobili sottoposti a restauro, la Soprintendenza ha concordato con il Comune di Milano un regolamento che limita lo spazio della pubblicità e prescrive l’uso di trompe l’oeil riproducenti la facciata dell’edificio o di teli colorati per ricoprire i ponteggi. Dal 2002 oltre 1000 mq quadrati di importanti opere d’arte hanno reinterpretato e valorizzato il semplice telo di copertura del ponteggio costruendo un percorso dedicato all’arte contemporanea nel cuore della città. La Soprintendenza Regionale, in questo processo, ha scelto di svolgere un ruolo attivo di mediazione tra la regolamentazione di tutela, imprese di pubblicità e pubblica amministrazione dando vita ad un circuito virtuoso che offre agli artisti contemporanei l’occasione di promuovere e comunicare la propria arte in luoghi pubblici di grande impatto evocativo. “In Alto” è un progetto gestito e coordinato da un comitato presieduto da Carla Di Francesco, e composto da funzionari delle Soprintendenze, del Comune di Milano e da critici d’arte. Le opere vengono commissionate ad artisti che si siano formati o che lavorino sul nostro territorio. La terza edizione aggiunge alle tre opere attualmente presenti (Villa Reale/via Palestro, Marcello Maloberti, “a Milano piove da dio”; Teatro alla Scala/via Verdi, Giuseppe De Petro, “Geiger”; e sulla facciata della chiesa di San Fedele Carla Accardi, “Ricomposte Tinte”) gli 80 mq di “Le mille e una notte” di Stefano Arienti di ispirazione leonardesca che posta sull’abside della Basilica di Santa Maria delle Grazie, rimarrà esposta fino al mese di Aprile. “L’opera particolarmente bella, inserita in uno dei luoghi cult di Milano, circondata da Leonardo e Bramante respira aria di Rinascimento tradotto in chiave moderna” commenta Carla Di Francesco che, come l’autore Stefano Arienti, è entusiasta di esporre l’opera in questo luogo che può ben rappresentare l’arte e la cultura italiana nel mondo.  
   
   
LE "STORIE BAROCCHE" RIPORTANO ALLA LUCE LA "SANTA APOLLONIA" DI CRISTOFORO SERRA 28 FEBBRAIO AL 27 GIUGNO BIBLIOTECA MALATESTIANA DI CESENA  
 
Cesena, 18 febbraio 2004 - Fervono gli ultimi preparativi in vista dell’apertura di “Storie Barocche”, il grande evento culturale che dal 28 febbraio al 27 giugno sarà ospitato negli ambienti della Biblioteca Malatestiana e nelle stanze di Palazzo Romagnoli. Proprio in occasione della mostra è stata sottoposta a restauro una nutrita serie di dipinti: una decina quelli fino ad oggi riportati all’originale splendore. Tra essi, una imprevista quanto interessante scoperta ha messo a dura prova i restauratori del laboratorio bolognese del professor Marco Sarti: si tratta della Santa Apollonia di Cristoforo Serra, un dipinto documentato negli atti di una visita pastorale del ‘600, ma creduto irrimediabilmente perduto. Con grande sorpresa, invece, è stato ritrovato. Si è scoperto, infatti, che l’opera di Serra, che costituisce solo una piccola parte della pala di Bulgaria descritta nelle cronache del tempo, era nascosta sotto lo spesso strato di pittura di un successivo dipinto (risalente al Xix secolo) esposto nella Chiesa Parrocchiale di Bulgarnò. L’accurato restauro ha eliminato il resistente materiale utilizzato nella stesura successiva, riportando alla luce uno degli esempi più interessanti della pittura del ‘600 nella nostra città. La mostra offrirà inoltre la possibilità di ammirare per la prima volta la Santa Rosa da Viterbo di Savolini, dipinto conservato nel Monastero di clausura del Corpus Domini delle Cappuccine di Cesena e mai esposto prima d’ora. La tela, restaurata dal laboratorio del prof. Sarti per la mostra, non era mai stata sottoposta ad alcun intervento in precedenza, caratteristica che la rende particolarmente preziosa perché priva di filtri interpretativi successivi. Il laboratorio del professor Sarti si è occupato, da settembre ad oggi, del restauro di altre tele: il Padre Eterno di Serra, conservato presso il Vescovado di Cesena, che sarà esposto per la prima volta in assoluto nel corso della mostra, il Ritratto del Cardinale Denhoff dell’artista Mainardi, custodito nella Pinacoteca di Cesena, e due dipinti provenienti da collezioni private, che rappresentano due importanti recuperi della pittura seicentesca in Romagna: il San Giovanni Evangelista del Centino, esposto solamente una volta nel corso di una mostra tenutasi a Rimini nel ’52, e di cui si erano perdute le tracce, e il San Sebastiano legato per il martirio di Serra, che potrà essere ammirato per la prima volta in assoluto.  
   
   
SPAZIO TA MATETE - ART’ÈRAGAZZI SUONO SENSIBILE  
 
Milano, 18 febbraio 2004 - Sabato 28 febbraio 2004 presso lo spazio Ta Matete - Art’èragazzi di Milano si apre Suono Sensibile: una rassegna di laboratori, proposte editoriali, eventi tutti dedicati ad Arte E Musica: alla scoperta di ritmi, suoni, rumori, musiche e melodie che ogni cosa, oggetto o materiale cela dentro di sé. Perché la musica è ovunque, si può fare con tutto e tutti la possono fare: il suono di una pentola, il vento sulle foglie, il tintinnio di un bicchiere o la melodia del mare… Tutto lo spazio Ta Matete - Art’èragazzi sarà appositamente allestito con le straordinarie opere e installazioni sonore degli artisti Arianna Sedioli e Luigi Berardi, che ci trasporteranno dentro le voci nascoste delle cose; un percorso sonoro interattivo che i visitatori potranno guardare, toccare, ascoltare, manipolare. Un’occasione unica per conoscere le opere di Arte sonora per i bambini e per realizzare, in laboratorio, “piccole opere” musicali. Nella zona mostra, l’esposizione Mare – Motus, sempre degli artisti Sedioli e Berardi, dedicata ai suoni del mare: sabbia, conchiglie, barche che "raccontano" la risacca, la burrasca, le onde... Il 27 marzo, poi, un ospite speciale: Enrico Strobino, esperto di didattica musicale e autore di musiche e canzoni, che proporrà un laboratorio dove si gioca con la musica utilizzando la voce e i suoni del corpo, gli strumenti e gli oggetti quotidiani. Suono, movimento, spazi e materiali disegnano così la scena. Per l’occasione sarà disponibile il nuovo numero di Zigzac - rivista laboratorio d’arte per ragazzi, dedicato al tema Arte E Musica; nello spazio libreria, inoltre, si potranno trovare tantissimi titoli dedicati alla musica e cd, musicassette e video per introdurre i giovanissimi al suono e al ritmo. Il 28 febbraio grande apertura, con un ricchissimo programma: alle ore 15.00: atelier di Arianna Sedioli e Luigi Berardi (riservato ai primi 15 bambini che prenoteranno), alla scoperta delle installazioni sonore e del magico rumore del mare; alle ore 16.30: i bambini che hanno partecipato all’atelier e gli artisti introdurranno il pubblico ai percorsi sonori delle installazioni di Suono Sensibile e al laboratorio sul mare. Seguiranno laboratori e giochi per tutti. Il costo per ciascun bambino è di euro 5.  
   
   
LA COPPA PRUMERICA FINANCIAL AL VINCITORE DEL TORNEO MEMORIAL VITALE NOCERINO  
 
Milano, 18 febbraio 2004 - Prumerica Financial, compagnia assicurativa ramo vita, sponsor del torneo di biliardo Btp, sarà presente con la propria filiale di Napoli alla manifestazione che si terrà nella splendida Villa Fondi di Piano di Sorrento dal 16 al 22 febbraio, e alla gara di pool prevista dal 5 al 7 marzo. In particolare in occasione del Memorial Vitale Nocerino, Prumerica Financial consegnerà la propria coppa al vincitore del torneo per ricordare e celebrare ancora una volta lo scomparso fuoriclasse partenopeo. “Lo sport non è solo importante per il benessere fisico e mentale, ma è anche un importante momento di aggregazione e di solidarietà”, commenta Michelangelo Gargiulo, Agency Manager della filiale “Prumerica Financial” di Napoli, che aggiunge “è in quest’ottica che Prumerica Financial ha deciso di aderire a questa grande manifestazione sportiva sottolineando l’importanza di voler essere direttamente presente sul territorio in cui opera e di contribuire anche alla sua crescita culturale”.  
   
   
PIENO DI SPONSOR PER LA 61ª EDIZIONE DEL TELECOM ITALIA OPEN 1.200.000 EURO IL MONTEPREMI  
 
Milano, 18 febbraio 2004 - Si stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli organizzativi del Telecom Italia Open, la cui 61ª edizione si disputerà sul percorso del Castello di Tolcinasco Golf & Country Club, a Pieve Emanuele (Mi), dal 29 aprile al 2 maggio. Nella sponsorizzazione del torneo affiancano Telecom Italia altre prestigiose aziende: il major sponsor Aedes Immobiliare, gli sponsor Rolex (official time keeper), Volvo, Robe di Kappa, Ramazzotti, Grana Padano, gli official suppliers Lindt, Del Monte, Red Bull, Segafredo, Unisys, Technogym. Un notevole supporto sarà garantito dalla Regione Lonbardia con l’intervento dell’assessore al Turismo Massimo Zanello. A dare il nome alla Pro-am, che anticiperà il torneo mercoledì 28 aprile, sarà Tnt, uno dei leader mondiali del trasporto espresso, che vanta un lungo feeling con il golf. Alla gara prenderanno parte quaranta squadre composte da un professionista e da tre dilettanti, con la consueta presenza di personalità del mondo imprenditoriale, culturale e sportivo. Il 61° Telecom Italia Open avrà un montepremi di 1.200.000 euro, centomila in più rispetto allo scorso anno. E’ il secondo Open d’Italia organizzato in compartecipazione dalla Federazione Italiana Golf e dall’European Tour, dopo la positiva esperienza di Gardagolf, nel quadro di un accordo quinquennale. Il Comitato Organizzatore è formato da Donato Di Ponziano presidente e rappresentante della Fig, e George O’grady in rappresentanza dell’organismo continentale, mentre l’altro componente è il presidente del circolo ospitante Giulio Rentocchini. Mantenuta la formula promozionale testata con successo alla scorsa edizione del Torneo: l’ingresso gratuito per i giovani under 18.  
   
   
UNA SELLARONDA SKIMARATHON SUPER AFFOLLATA FESTEGGIA IL 10° ANNO CON 600 “IRONMEN”  
 
Trento, 18 febbraio 2004 - Sta prendendo corpo rapidamente la decima edizione dell’affermata gara di sci alpinismo “Sellaronda Skimarathon”, la regina fra le gare in notturna della disciplina. Il comitato organizzatore è al lavoro per verificare gli ultimi dettagli tecnici, mentre le iscrizioni in soli dieci giorni si sono aperte e chiuse per aver raggiunto e superato ampiamente il numero massimo ammesso. Il responsabile del Comitato, dopo numerose pressioni dei molti rimasti esclusi, ha deciso di aumentare la partecipazione da 230 coppie (ammesse dal regolamento) a 300 coppie. Quest’anno la competizione scatterà da Corvara venerdì 27 febbraio, e lungo il classico tracciato toccherà prima Arabba, quindi Passo Pordoi, Canazei, Passo Sella, e ancora Selva, Passo Gardena, per “chiudere” a Corvara i 42 terribili chilometri per autentici camosci, costretti ad affrontare ripidi pendii e discese mozzafiato immersi nel buio, e con l’ausilio dei soli faretti fissati sul casco. Una gara per veri “ironmen” che oltre ad affrontare una grande fatica spesso devono lottare contro il freddo ed il ghiaccio della notte, ma la soddisfazione di portarla a termine vale bene tanto sforzo, e la gioia nel parterre d’arrivo si legge sui visi di tutti, anche degli ultimi. La partenza sarà in linea, vale a dire che tutti i concorrenti scatteranno insieme: 300 coppie, in parte composte da atleti maschi, in parte da sole donne e alcune miste, diverse delle quali provengono dall’estero perché il fascino della Sellaronda Skimarathon dopo nove anni ha varcato ampiamente i confini nazionali. Merito anche di uno staff organizzativo (lo stesso che propone d’estate la Dolomites Skyrace) che ha saputo mettere in pista un evento dai contorni importanti e che ha richiamato sulle Dolomiti, a cavallo fra le quattro vallate ladine di Badia, Livinallongo, Fassa e Gardena, i più forti atleti della specialità. La gara prevede la partenza alle ore 18 dal piazzale degli impianti d risalita Boè a Corvara, e si snoda in un continuo saliscendi, portando i concorrenti a superare un dislivello totale di oltre 2.700 metri. Tutto questo contro il cronometro ed in coppia, con l’ambizione di comparire in una classifica che stabilisce la graduatoria di uomini e donne di marmo, anzi di ghiaccio, visto il periodo e l’ambiente in cui la gara si disputa. Poca cosa descriverla a parole, grande impresa portarla a termine, perchè le insidie in discesa non si contano, spesso alla luce del solo frontalino e, neanche a farlo apposta, venerdì 27 sarà notte di luna nuova, nemmeno un barlume di luce se non quello delle stelle. L’arrivo dei primi è previsto poco prima delle 22, per gli ultimi sarà già sabato, ma poco importa. Fabio Meraldi, che ormai conosce la Sellaronda Skimarathon come le proprie tasche, l’ha vinta già sei volte, ma quest’anno non sarà al via per siglare la “sua” gara. A causa di una concomitanza con una prova di Coppa del Mondo mancheranno i grossi nomi e questo garantirà una maggior lotta per la vittoria, ampliando il numero dei pretendenti al podio. Ci sarà anche Maurizio Fondriest, il campione di ciclismo che è anche grande appassionato di scialpinismo. Bella da fare, la Sellaronda Skimarathon è anche una manifestazione bella da seguire per il pubblico, passando una sera diversa in montagna ad ammirare tanti semplici appassionati accanto a campioni dal fisico inossidabile.