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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Settembre 2004
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IL 65% DEGLI ITALIANI È A FAVORE DELLA FECONDAZIONE ARTIFICIALE  
 
Roma 15 Settembre 2004 - Mentre si sta infiammando la campagna referendaria per l’abrogazione della legge sulla fecondazione assistita e a due settimane dalla conclusione della raccolta delle firme, l’Eurispes e Telefono Azzurro rendono noti i risultati di una rilevazione campionaria condotta sul territorio nazionale nei mesi di giugno e luglio 2004, su un campione di 1.500 intervistati. «Esiste – afferma il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara – una evidente contraddizione tra il vigore con cui la schiacciante maggioranza degli italiani (quasi due italiani su tre) si pronuncia a favore della fecondazione assistita, e la legge attuale, che di fatto inibisce fortemente il ricorso alle nuove tecniche riproduttive pur non vietandole del tutto. Sarà opportuno, in futuro, che le forze politiche si applichino a comporre questa divaricazione tra l’opinione pubblica e le leggi dello Stato. La maggioranza – prosegue Fara – farebbe bene a raccogliere le sollecitazioni del Ministro per le Pari Opportunità, Prestigiacomo, sulla necessità di modificare la attuale legge in vigore, evitando di assumere atteggiamenti ideologici e dogmatici. Comunque – continua Fara – la legge attuale ha perlomeno il merito di essere in sintonia, in tema di fecondazione eterologa, con la maggioranza degli italiani, per i quali questo tipo di tecnica riproduttiva rimane un limite da non superare. Infatti, il 55,7% dei cittadini ritiene che il ricorso all’eterologa sia illegittimo. La complessità delle questioni legate al tema della fecondazione – conclude Fara – dovrebbe suggerire a maggioranza e opposizione di discutere senza pregiudizi ideologici, per definire una normativa in grado di coniugare efficacemente le diverse posizioni e culture presenti all’interno dei diversi schieramenti politici e quindi della società italiana». Secondo l’Eurispes, il 64,9% degli italiani è favorevole alla fecondazione assistita. Relativamente alla possibilità per una coppia sterile di ricorrere a tecniche di riproduzione assistita in laboratorio, infatti, la stragrande maggioranza dei cittadini intervistati ritiene legittima questa scelta. Il 31,3% esprime invece un parere contrario. Mentre il 3,8% non ha voluto o saputo esprimere un’opinione a riguardo. Più favorevoli gli uomini. Sono soprattutto gli uomini a ritenere legittimo il ricorso per una coppia sterile a tecniche di riproduzione assistita: il 66,4% degli intervistati, contro il 63,4% delle donne, esprime un giudizio favorevole. Ritiene invece illegittimo il ricorso alla fecondazione assistita il 28,9% degli uomini ed il 33,6% delle donne. Classe d’età. Analizzando i dati per classe d’età, emerge la presenza di significative differenze d’opinione tra gli intervistati. È possibile osservare, in particolare, come la legittimità per una coppia sterile di ricorrere a tecniche di riproduzione assistita sia sostenuta soprattutto dai cittadini di età compresa tra i 25 e i 44 anni, tra i quali ben il 74,7% esprime un giudizio favorevole, e dai ragazzi tra i 18 e i 24 anni (66,7%). Il grado di consenso diminuisce tra le classi di età più elevate. Tra gli ultra 64enni la percentuale di chi si esprime per la legittimità del ricorso alla fecondazione assistita è sensibilmente meno elevata, ma comunque maggioritaria (il 50,9%, contro il 43,3% di contrari). Area geografica. Tra gli intervistati residenti nelle diverse aree geografiche si evidenzia come percentuali più elevate di contrari si registrino tra i cittadini residenti nelle Isole (33,1%) e al Nord-ovest (36,5%). Si esprimono invece a favore circa i due terzi degli intervistati residenti nel Nord-est, al Centro e al Sud, il 64,5% degli isolani ed il 58,6% dei cittadini del Nord-ovest. Titolo di studio. Cresce in relazione al grado di istruzione la percentuale di coloro che ritengono legittimo il ricorso a tecniche di riproduzione assistita. Infatti, i più favorevoli sono i laureati (77,3%), seguiti dai diplomati (68,9%), dagli intervistati in possesso della licenza media inferiore (60,7%) e, infine, da coloro che hanno conseguito la licenza elementare o non possiedono alcun titolo di studio (50,2%). Tra questi ultimi i contrari costituiscono una minoranza significativa, pari al 42,9%, percentuale più che doppia a quella registrata tra i laureati (21,2%). Orientamento politico. La fecondazione artificiale è ritenuta legittima dalla maggioranza di tutti gli intervistati, in modo trasversale all’orientamento politico di riferimento. La percentuale di coloro che si esprimono a favore del ricorso a tecniche di riproduzione è più elevata tra i cittadini di sinistra (72,3%) e centro-sinistra (66,7%). Scende al 63,8% tra coloro che si collocano al centro o al centro-destra e raggiunge il valore più basso tra i cittadini politicamente orientati a destra (61,9%). I contrari costituiscono una percentuale variabile di intervistati dal 24,4% (sinistra) al 35,7% (destra). Fecondazione eterologa. La legge 1514/03 sulla procreazione assistita esclude ogni possibilità di fecondazione eterologa, impedendo cioè alle coppie sterili di ricorrere ad un donatore o una donatrice esterno/a che fornisca l’ovulo o il seme. Chiamato a pronunciarsi sulla fecondazione eterologa, il campione si dichiara nella maggioranza dei casi (55,7%) contrario a questo metodo di procreazione assistita. Il 38,3% la ritiene invece legittima, mentre il 5,9% non si pronuncia. Fecondazione eterologa: i due sessi a confronto. Il 40,5 % delle donne è a favore della fecondazione eterologa, contro il 36,3% degli uomini. La percentuale di soggetti favorevoli alla fecondazione eterologa si abbassa all’innalzarsi dell’età: 50,3% fra i 18 ed i 24 anni, 45,1% fra i 25 ed i 44 anni, 35,5% fra i 45 ed i 64 anni, 25,2% dai 65 anni in su. La percentuale dei contrari aumenta all’aumentare dell’età, passando dal 47,1% tra i 18 ed i 24 anni al 68,5% dai 65 anni in su. All’interno del campione analizzato, prevale, indipendentemente dall’orientamento politico degli intervistati, il dissenso nei confronti della fecondazione eterologa. In particolare, esprime contrarietà alla eterologa il 47,9% degli intervistati di sinistra (contro il 46,9% dei favorevoli), il 52,8% degli appartenenti al centro-sinistra (contro il 42,4%), il 54,3% di coloro che si collocano nell’area di centro (contro il 40,2%). Più netto il dissenso nell’area di centro-destra (il 61,2% si dichiara contrario e il 33,2% favorevole) e di destra (il 56,3% si dichiara contrario e il 39,7% favorevole). Fecondazione artificiale sì o no? Il 62,8% degli intervistati condivide poco e per niente l’affermazione che la “fecondazione artificiale, in tutte le sue forme possibili è un atto di ribellione contro la natura, dunque del tutto immorale”. Al contrario, il 33,1% è molto o abbastanza d’accordo nel definire immorale la fecondazione assistita in tutte le sue possibili forme: per un italiano su tre mettere al mondo un figlio “in provetta”è un atto di ribellione contro la natura. Il 46% degli intervistati di età compresa tra 25 e 44 anni si dichiara per niente d’accordo rispetto all’“immoralità della scelta”, mentre meno numerosi sono gli ultrasessantacinquenni, il 27,9%. Per quanto riguarda la variabile culturale, il 51,2% dei laureati e il 39,9% dei diplomati afferma di non essere per niente d’accordo con questa affermazione. I più fermi assertori dell’immoralità della fecondazione assistita sono, al contrario le persone senza alcun titolo di studio o con livelli di istruzione più bassi: uno su cinque degli intervistati che hanno conseguito al massimo la licenza elementare condivide pienamente l’affermazione in questione. L’orientamento politico mostra come il 51,6% degli intervistati di sinistra non condivide per niente l’opinione che la fecondazione assistita sia un atto immorale; questa percentuale diminuisce gradualmente man mano che ci si sposta sull’asse politico da sinistra al centro; tra coloro che si collocano a destra, il dissenso è leggermente superiore (35,7%) rispetto agli elettori di centro-destra (32,7%) e di centro (31,5%). La clonazione terapeutica. È stato poi chiesto al campione di esprimere il proprio parere sulla clonazione terapeutica, ovvero sulla creazione di cellule embrionali a scopi di ricerca scientifica. Il 64,2%, poco meno di due cittadini su tre, si sono espressi a favore della clonazione terapeutica. Il 28,2% degli intervistati ha invece affermato di essere contrario, mentre il 7,6% non ha saputo o desiderato esprimere un’opinione a riguardo. Il 72,1% degli uomini è favorevole alla clonazione terapeutica contro il 56,8% delle intervistate. Esprime invece il proprio dissenso il 24% degli uomini ed il 32,1% delle donne, tra le quali si registra un’elevata percentuale di mancate risposte (11,1%). In riferimento all’età, fra i soggetti più giovani sono più numerosi che fra quelli più maturi coloro che si dicono favorevoli alla clonazione terapeutica: il 71,2% tra i 18 ed i 24 anni, il 68,1% tra i 25 ed i 44 anni, il 60,5% tra i 45 ed i 64 anni ed il 59,4% al di sopra dei 64 anni. Mentre, tra i soggetti più anziani (dai 65 anni in su) è più alta della media la percentuale di chi non risponde a questo quesito (11,8%). Oltre i 2/3 dei laureati (67,5%), poi, si esprime a favore della clonazione a scopi di ricerca scientifica; tale percentuale scende al 65,2% tra i diplomati, al 62,9% tra chi ha conseguito la licenza media inferiore ed al 60,9% tra coloro che non hanno conseguito alcun titolo di studio o possiedono la licenza elementare. Si intensificheranno i viaggi della speranza? La normativa italiana sulla fecondazione assistita risulta in contrasto con quella in vigore nella gran parte dei paesi occidentali: la fecondazione eterologa è permessa (sia pur con modalità diverse) in Gran Bretagna, Francia, Austria, Spagna, Germania, Svezia, Norvegia, e nella maggior parte degli Stati Uniti. In Italia, si sta già registrando una tendenza all’aumento dei cosiddetti “viaggi della speranza”. Le mete estere preferite dagli aspiranti genitori risultano essere infatti i paesi confinanti con legislazioni più permissive: Svizzera, Francia, Slovenia e Austria (per chi risiede al Nord) e l’Isola di Malta (per il Sud). Resta pur vero che i viaggi all’estero, a causa degli alti costi che comportano sia per il soggiorno sia per le cure e spese mediche, saranno appannaggio di pochi.  
   
   
IL 65% DEGLI ITALIANI È A FAVORE DELLA FECONDAZIONE ARTIFICIALE  
 
Roma 15 Settembre 2004 - Mentre si sta infiammando la campagna referendaria per l’abrogazione della legge sulla fecondazione assistita e a due settimane dalla conclusione della raccolta delle firme, l’Eurispes e Telefono Azzurro rendono noti i risultati di una rilevazione campionaria condotta sul territorio nazionale nei mesi di giugno e luglio 2004, su un campione di 1.500 intervistati. «Esiste – afferma il Presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara – una evidente contraddizione tra il vigore con cui la schiacciante maggioranza degli italiani (quasi due italiani su tre) si pronuncia a favore della fecondazione assistita, e la legge attuale, che di fatto inibisce fortemente il ricorso alle nuove tecniche riproduttive pur non vietandole del tutto. Sarà opportuno, in futuro, che le forze politiche si applichino a comporre questa divaricazione tra l’opinione pubblica e le leggi dello Stato. La maggioranza – prosegue Fara – farebbe bene a raccogliere le sollecitazioni del Ministro per le Pari Opportunità, Prestigiacomo, sulla necessità di modificare la attuale legge in vigore, evitando di assumere atteggiamenti ideologici e dogmatici. Comunque – continua Fara – la legge attuale ha perlomeno il merito di essere in sintonia, in tema di fecondazione eterologa, con la maggioranza degli italiani, per i quali questo tipo di tecnica riproduttiva rimane un limite da non superare. Infatti, il 55,7% dei cittadini ritiene che il ricorso all’eterologa sia illegittimo. La complessità delle questioni legate al tema della fecondazione – conclude Fara – dovrebbe suggerire a maggioranza e opposizione di discutere senza pregiudizi ideologici, per definire una normativa in grado di coniugare efficacemente le diverse posizioni e culture presenti all’interno dei diversi schieramenti politici e quindi della società italiana». Secondo l’Eurispes, il 64,9% degli italiani è favorevole alla fecondazione assistita. Relativamente alla possibilità per una coppia sterile di ricorrere a tecniche di riproduzione assistita in laboratorio, infatti, la stragrande maggioranza dei cittadini intervistati ritiene legittima questa scelta. Il 31,3% esprime invece un parere contrario. Mentre il 3,8% non ha voluto o saputo esprimere un’opinione a riguardo. Più favorevoli gli uomini. Sono soprattutto gli uomini a ritenere legittimo il ricorso per una coppia sterile a tecniche di riproduzione assistita: il 66,4% degli intervistati, contro il 63,4% delle donne, esprime un giudizio favorevole. Ritiene invece illegittimo il ricorso alla fecondazione assistita il 28,9% degli uomini ed il 33,6% delle donne. Classe d’età. Analizzando i dati per classe d’età, emerge la presenza di significative differenze d’opinione tra gli intervistati. È possibile osservare, in particolare, come la legittimità per una coppia sterile di ricorrere a tecniche di riproduzione assistita sia sostenuta soprattutto dai cittadini di età compresa tra i 25 e i 44 anni, tra i quali ben il 74,7% esprime un giudizio favorevole, e dai ragazzi tra i 18 e i 24 anni (66,7%). Il grado di consenso diminuisce tra le classi di età più elevate. Tra gli ultra 64enni la percentuale di chi si esprime per la legittimità del ricorso alla fecondazione assistita è sensibilmente meno elevata, ma comunque maggioritaria (il 50,9%, contro il 43,3% di contrari). Area geografica. Tra gli intervistati residenti nelle diverse aree geografiche si evidenzia come percentuali più elevate di contrari si registrino tra i cittadini residenti nelle Isole (33,1%) e al Nord-ovest (36,5%). Si esprimono invece a favore circa i due terzi degli intervistati residenti nel Nord-est, al Centro e al Sud, il 64,5% degli isolani ed il 58,6% dei cittadini del Nord-ovest. Titolo di studio. Cresce in relazione al grado di istruzione la percentuale di coloro che ritengono legittimo il ricorso a tecniche di riproduzione assistita. Infatti, i più favorevoli sono i laureati (77,3%), seguiti dai diplomati (68,9%), dagli intervistati in possesso della licenza media inferiore (60,7%) e, infine, da coloro che hanno conseguito la licenza elementare o non possiedono alcun titolo di studio (50,2%). Tra questi ultimi i contrari costituiscono una minoranza significativa, pari al 42,9%, percentuale più che doppia a quella registrata tra i laureati (21,2%). Orientamento politico. La fecondazione artificiale è ritenuta legittima dalla maggioranza di tutti gli intervistati, in modo trasversale all’orientamento politico di riferimento. La percentuale di coloro che si esprimono a favore del ricorso a tecniche di riproduzione è più elevata tra i cittadini di sinistra (72,3%) e centro-sinistra (66,7%). Scende al 63,8% tra coloro che si collocano al centro o al centro-destra e raggiunge il valore più basso tra i cittadini politicamente orientati a destra (61,9%). I contrari costituiscono una percentuale variabile di intervistati dal 24,4% (sinistra) al 35,7% (destra). Fecondazione eterologa. La legge 1514/03 sulla procreazione assistita esclude ogni possibilità di fecondazione eterologa, impedendo cioè alle coppie sterili di ricorrere ad un donatore o una donatrice esterno/a che fornisca l’ovulo o il seme. Chiamato a pronunciarsi sulla fecondazione eterologa, il campione si dichiara nella maggioranza dei casi (55,7%) contrario a questo metodo di procreazione assistita. Il 38,3% la ritiene invece legittima, mentre il 5,9% non si pronuncia. Fecondazione eterologa: i due sessi a confronto. Il 40,5 % delle donne è a favore della fecondazione eterologa, contro il 36,3% degli uomini. La percentuale di soggetti favorevoli alla fecondazione eterologa si abbassa all’innalzarsi dell’età: 50,3% fra i 18 ed i 24 anni, 45,1% fra i 25 ed i 44 anni, 35,5% fra i 45 ed i 64 anni, 25,2% dai 65 anni in su. La percentuale dei contrari aumenta all’aumentare dell’età, passando dal 47,1% tra i 18 ed i 24 anni al 68,5% dai 65 anni in su. All’interno del campione analizzato, prevale, indipendentemente dall’orientamento politico degli intervistati, il dissenso nei confronti della fecondazione eterologa. In particolare, esprime contrarietà alla eterologa il 47,9% degli intervistati di sinistra (contro il 46,9% dei favorevoli), il 52,8% degli appartenenti al centro-sinistra (contro il 42,4%), il 54,3% di coloro che si collocano nell’area di centro (contro il 40,2%). Più netto il dissenso nell’area di centro-destra (il 61,2% si dichiara contrario e il 33,2% favorevole) e di destra (il 56,3% si dichiara contrario e il 39,7% favorevole). Fecondazione artificiale sì o no? Il 62,8% degli intervistati condivide poco e per niente l’affermazione che la “fecondazione artificiale, in tutte le sue forme possibili è un atto di ribellione contro la natura, dunque del tutto immorale”. Al contrario, il 33,1% è molto o abbastanza d’accordo nel definire immorale la fecondazione assistita in tutte le sue possibili forme: per un italiano su tre mettere al mondo un figlio “in provetta”è un atto di ribellione contro la natura. Il 46% degli intervistati di età compresa tra 25 e 44 anni si dichiara per niente d’accordo rispetto all’“immoralità della scelta”, mentre meno numerosi sono gli ultrasessantacinquenni, il 27,9%. Per quanto riguarda la variabile culturale, il 51,2% dei laureati e il 39,9% dei diplomati afferma di non essere per niente d’accordo con questa affermazione. I più fermi assertori dell’immoralità della fecondazione assistita sono, al contrario le persone senza alcun titolo di studio o con livelli di istruzione più bassi: uno su cinque degli intervistati che hanno conseguito al massimo la licenza elementare condivide pienamente l’affermazione in questione. L’orientamento politico mostra come il 51,6% degli intervistati di sinistra non condivide per niente l’opinione che la fecondazione assistita sia un atto immorale; questa percentuale diminuisce gradualmente man mano che ci si sposta sull’asse politico da sinistra al centro; tra coloro che si collocano a destra, il dissenso è leggermente superiore (35,7%) rispetto agli elettori di centro-destra (32,7%) e di centro (31,5%). La clonazione terapeutica. È stato poi chiesto al campione di esprimere il proprio parere sulla clonazione terapeutica, ovvero sulla creazione di cellule embrionali a scopi di ricerca scientifica. Il 64,2%, poco meno di due cittadini su tre, si sono espressi a favore della clonazione terapeutica. Il 28,2% degli intervistati ha invece affermato di essere contrario, mentre il 7,6% non ha saputo o desiderato esprimere un’opinione a riguardo. Il 72,1% degli uomini è favorevole alla clonazione terapeutica contro il 56,8% delle intervistate. Esprime invece il proprio dissenso il 24% degli uomini ed il 32,1% delle donne, tra le quali si registra un’elevata percentuale di mancate risposte (11,1%). In riferimento all’età, fra i soggetti più giovani sono più numerosi che fra quelli più maturi coloro che si dicono favorevoli alla clonazione terapeutica: il 71,2% tra i 18 ed i 24 anni, il 68,1% tra i 25 ed i 44 anni, il 60,5% tra i 45 ed i 64 anni ed il 59,4% al di sopra dei 64 anni. Mentre, tra i soggetti più anziani (dai 65 anni in su) è più alta della media la percentuale di chi non risponde a questo quesito (11,8%). Oltre i 2/3 dei laureati (67,5%), poi, si esprime a favore della clonazione a scopi di ricerca scientifica; tale percentuale scende al 65,2% tra i diplomati, al 62,9% tra chi ha conseguito la licenza media inferiore ed al 60,9% tra coloro che non hanno conseguito alcun titolo di studio o possiedono la licenza elementare. Si intensificheranno i viaggi della speranza? La normativa italiana sulla fecondazione assistita risulta in contrasto con quella in vigore nella gran parte dei paesi occidentali: la fecondazione eterologa è permessa (sia pur con modalità diverse) in Gran Bretagna, Francia, Austria, Spagna, Germania, Svezia, Norvegia, e nella maggior parte degli Stati Uniti. In Italia, si sta già registrando una tendenza all’aumento dei cosiddetti “viaggi della speranza”. Le mete estere preferite dagli aspiranti genitori risultano essere infatti i paesi confinanti con legislazioni più permissive: Svizzera, Francia, Slovenia e Austria (per chi risiede al Nord) e l’Isola di Malta (per il Sud). Resta pur vero che i viaggi all’estero, a causa degli alti costi che comportano sia per il soggiorno sia per le cure e spese mediche, saranno appannaggio di pochi.  
   
   
CAMBIA IN CORSA LA CAMPAGNA DEL MINISTERO DELLA SALUTE, GRAZIE AD ALTROCONSUMO SPARITI DAL SITO GLI ESAMI (INUTILI)  
 
Milano, 15 settembre 2004 - Dopo la denuncia di Altroconsumo il ministero della Salute ha modificato il contenuto della campagna dedicata al benessere dell’anziano. Dal sito infatti è sparito l’elenco di esami preventivi di efficacia non sempre documentata e troppo frequenti, secondo l’associazione indipendente di consumatori (allegata, la pagina originale della campagna). Altroconsumo il 9 settembre scorso aveva denunciato l’effetto di lievitazione dei costi che le indicazioni della campagna avrebbero prodotto, con aggravio di spesa sia per i cittadini che per il Servizio sanitario e senza alcun guadagno in termini di salute degli anziani. Se tutti i cittadini italiani nella fascia di età interessata avessero seguito i consigli ministeriali si sarebbero effettuati 67 milioni di prestazioni in un anno. Gli screening necessari dovrebbero invece tradursi in 18 milioni di prestazioni annuali; il ministero aveva dunque triplicato inspiegabilmente il numero di esami. La conseguenza: il costo per il Servizio sanitario calcolato da Altroconsumo sarebbe stato di più di 1.300 milioni di euro. A questo costo diretto andrebbe aggiunto quello indiretto conseguente a disagi e a possibili rischi. Se il ministero suggerisse solo gli esami utili, il costo scenderebbe a 254 milioni di euro, di cui solo 32 (il 13%) a carico dei cittadini. Altroconsumo continuerà a svolgere un ruolo costruttivo di denuncia nel caso si aprissero nuove simili falle nelle indicazioni provenienti dalle massime autorità sanitarie del nostro paese.  
   
   
CAMBIA IN CORSA LA CAMPAGNA DEL MINISTERO DELLA SALUTE, GRAZIE AD ALTROCONSUMO SPARITI DAL SITO GLI ESAMI (INUTILI)  
 
Milano, 15 settembre 2004 - Dopo la denuncia di Altroconsumo il ministero della Salute ha modificato il contenuto della campagna dedicata al benessere dell’anziano. Dal sito infatti è sparito l’elenco di esami preventivi di efficacia non sempre documentata e troppo frequenti, secondo l’associazione indipendente di consumatori (allegata, la pagina originale della campagna). Altroconsumo il 9 settembre scorso aveva denunciato l’effetto di lievitazione dei costi che le indicazioni della campagna avrebbero prodotto, con aggravio di spesa sia per i cittadini che per il Servizio sanitario e senza alcun guadagno in termini di salute degli anziani. Se tutti i cittadini italiani nella fascia di età interessata avessero seguito i consigli ministeriali si sarebbero effettuati 67 milioni di prestazioni in un anno. Gli screening necessari dovrebbero invece tradursi in 18 milioni di prestazioni annuali; il ministero aveva dunque triplicato inspiegabilmente il numero di esami. La conseguenza: il costo per il Servizio sanitario calcolato da Altroconsumo sarebbe stato di più di 1.300 milioni di euro. A questo costo diretto andrebbe aggiunto quello indiretto conseguente a disagi e a possibili rischi. Se il ministero suggerisse solo gli esami utili, il costo scenderebbe a 254 milioni di euro, di cui solo 32 (il 13%) a carico dei cittadini. Altroconsumo continuerà a svolgere un ruolo costruttivo di denuncia nel caso si aprissero nuove simili falle nelle indicazioni provenienti dalle massime autorità sanitarie del nostro paese.  
   
   
BIOFORUM: AL VIA A MILANO LA MOSTRA-CONVEGNO SULLE BIOTECNOLOGIE E LA BIOINDUSTRIA  
 
Milano, 15 settembre 2004 – La città lombarda capitale italiana delle biotecnologie: si svolgerà da mercoledì 22 settembre a venerdì 24 settembre, presso il Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università di Milano–bicocca, la mostra convegno “Bioforum: dove scienza e impresa si incontrano”, l’unico momento di incontro in Italia tra i principali protagonisti della ricerca scientifica e il mondo dell’industria e della finanza. Obiettivo dell’evento è quello di favorire al massimo lo scambio di idee e la nascita di nuove occasioni di ricerca e di business, focalizzando le aree di studio verso cui si indirizzano le biotecnologie, la ricaduta finale sulla produzione di nuovi farmaci, e quindi sulla prevenzione e sulla salute dei cittadini. Inoltre, lo stato dei rapporti tra ricerca e industria nel nostro Paese, e le condizioni in cui si opera all’estero. Cos’è bioforum? Bioforum: dove scienza e impresa si incontrano. Non è una fiera, non è un congresso scientifico tradizionale, non è un incontro finanziario solo per analisti; è invece una tre giorni di lavori dove ricercatori, operatori, imprenditori, investitori, neolaureati e media si incontrano per fare il punto della situazione, confrontarsi con colleghi e competitori, valutare le opportunità di collaborazione a livello internazionale, stringere nuove alleanze e lanciare nuovi progetti. Oltre all’area espositiva che ospita i più grandi protagonisti del settore (Imprese biotecnologiche, Università e Istituti di ricerca, Laboratori, Aziende del mondo Ict, Parchi Scientifici e tecnologici, Società Finanziarie, etc.), nell’area convegni saranno analizzati i temi di maggior impatto e attualità legati alle biotecnologie secondo sei grandi aree tematiche: Salute, Ambiente e agroalimentare, Bioprocessi e bioprodotti industriali, Bioinformatica, Finanza e Servizi. Il programma si aprirà mercoledì 22 settembre con la sessione plenaria “Il sistema Italia per le biotecnologie” (ore 9.30-11.10), a cui interverranno in particolare Marcello Fontanesi, Rettore Università degli Studi di Milano-bicocca, Giulio Ballio, Rettore del Politecnico di Milano, Umberto Veronesi, Direttore Scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia, Sergio Dompè, Assobiotec, Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano, Alessandro Musumeci, Direttore Generale del Miur, Leonardo Santi, Presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’area tematica “Salute” prevede mercoledì 22 settembre i convegni “Drug - Discovery” (ore 11.30-13.10); “Hit – High Throughput Technology” (ore 14.10 – 15.50); “Diagnostica” (ore 16.10-17.50) e giovedì 23 settembre il convegno “Biotecnologie: farmaci e terapia” in due sessioni (ore 9.30-11.10 e ore 11.30-13.10). Riguarderanno invece “Ambiente e agroalimentare” il convegno “Biotecnologie vegetali per la salute” di mercoledì 22 settembre (ore 11.30-13.10) e “Biotecnologie vegetali per l’ambiente” di venerdì 24 settembre (ore 9.30-11.10). Il tema “Bioprocessi e bioprodotti industriali” sarà trattato mercoledì 22 settembre nel convegno “Produzione e utilizzo di enzimi” (ore 14.10-15.50) e giovedì 23 settembre nei convegni “Colture ricombinanti per la produzione di molecole” (14.10-15.50) e “Sviluppo di bioprocessi e produzione di fine chemicals” (ore 16.10-17.50). Tratteranno invece di “Bioinformatica” i convegni di mercoledì 22 settembre (ore 16.10-17.50) e giovedì 23 settembre (ore 11.30-13.10). Il convegno di venerdì 24 settembre “Start up, spin off” (ore 9.30-11.10) sarà dedicato alla “Finanza”; mentre quello di giovedì 23 settembre “Proprietà intellettuale” (ore 9.30-11.10) riguarderà i “Servizi di supporto”. Giovedì 23 settembre si terrà in particolare una sessione di lavoro internazionale in lingua inglese sulle “Worlwide Opportunities” (ore 14.10-15.50), con relatori provenienti da tutto il mondo, e sui modelli di sviluppo di cluster, biodistretti e parchi scientifici internazionali (ore 16.10-17.50). Tra i relatori, Marco Baccanti della Iasp (International Association of Science Parks). Per venerdì 24 settembre (ore 11.30-13.10) è prevista infine la sessione conclusiva “Linee guida per lo sviluppo del settore Biotech: finanziamenti privati e pubblici”, che illustrerà la ricerca, attualmente in corso, promossa dalla Commissione per le Biotecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e gli indirizzi strategici per i finanziamenti del 2005. Patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero delle Attività Produttive, dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dal Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Bioforum è un evento organizzato da Iter e realizzato con il contributo scientifico di un autorevole Comitato Promotore e con la collaborazione di Assobiotec, Cnr, Hsr, Ifom, Politecnico di Milano, Università di Milano–bicocca e Università di Milano. Bioforum, rivolto al mondo della Scienza e dell’Impresa, ha ingresso gratuito previa registrazione sul sito www.Bioforum.it/iscrizione  
   
   
BIOFORUM: AL VIA A MILANO LA MOSTRA-CONVEGNO SULLE BIOTECNOLOGIE E LA BIOINDUSTRIA  
 
Milano, 15 settembre 2004 – La città lombarda capitale italiana delle biotecnologie: si svolgerà da mercoledì 22 settembre a venerdì 24 settembre, presso il Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università di Milano–bicocca, la mostra convegno “Bioforum: dove scienza e impresa si incontrano”, l’unico momento di incontro in Italia tra i principali protagonisti della ricerca scientifica e il mondo dell’industria e della finanza. Obiettivo dell’evento è quello di favorire al massimo lo scambio di idee e la nascita di nuove occasioni di ricerca e di business, focalizzando le aree di studio verso cui si indirizzano le biotecnologie, la ricaduta finale sulla produzione di nuovi farmaci, e quindi sulla prevenzione e sulla salute dei cittadini. Inoltre, lo stato dei rapporti tra ricerca e industria nel nostro Paese, e le condizioni in cui si opera all’estero. Cos’è bioforum? Bioforum: dove scienza e impresa si incontrano. Non è una fiera, non è un congresso scientifico tradizionale, non è un incontro finanziario solo per analisti; è invece una tre giorni di lavori dove ricercatori, operatori, imprenditori, investitori, neolaureati e media si incontrano per fare il punto della situazione, confrontarsi con colleghi e competitori, valutare le opportunità di collaborazione a livello internazionale, stringere nuove alleanze e lanciare nuovi progetti. Oltre all’area espositiva che ospita i più grandi protagonisti del settore (Imprese biotecnologiche, Università e Istituti di ricerca, Laboratori, Aziende del mondo Ict, Parchi Scientifici e tecnologici, Società Finanziarie, etc.), nell’area convegni saranno analizzati i temi di maggior impatto e attualità legati alle biotecnologie secondo sei grandi aree tematiche: Salute, Ambiente e agroalimentare, Bioprocessi e bioprodotti industriali, Bioinformatica, Finanza e Servizi. Il programma si aprirà mercoledì 22 settembre con la sessione plenaria “Il sistema Italia per le biotecnologie” (ore 9.30-11.10), a cui interverranno in particolare Marcello Fontanesi, Rettore Università degli Studi di Milano-bicocca, Giulio Ballio, Rettore del Politecnico di Milano, Umberto Veronesi, Direttore Scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia, Sergio Dompè, Assobiotec, Carlo Sangalli, Presidente della Camera di Commercio di Milano, Alessandro Musumeci, Direttore Generale del Miur, Leonardo Santi, Presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’area tematica “Salute” prevede mercoledì 22 settembre i convegni “Drug - Discovery” (ore 11.30-13.10); “Hit – High Throughput Technology” (ore 14.10 – 15.50); “Diagnostica” (ore 16.10-17.50) e giovedì 23 settembre il convegno “Biotecnologie: farmaci e terapia” in due sessioni (ore 9.30-11.10 e ore 11.30-13.10). Riguarderanno invece “Ambiente e agroalimentare” il convegno “Biotecnologie vegetali per la salute” di mercoledì 22 settembre (ore 11.30-13.10) e “Biotecnologie vegetali per l’ambiente” di venerdì 24 settembre (ore 9.30-11.10). Il tema “Bioprocessi e bioprodotti industriali” sarà trattato mercoledì 22 settembre nel convegno “Produzione e utilizzo di enzimi” (ore 14.10-15.50) e giovedì 23 settembre nei convegni “Colture ricombinanti per la produzione di molecole” (14.10-15.50) e “Sviluppo di bioprocessi e produzione di fine chemicals” (ore 16.10-17.50). Tratteranno invece di “Bioinformatica” i convegni di mercoledì 22 settembre (ore 16.10-17.50) e giovedì 23 settembre (ore 11.30-13.10). Il convegno di venerdì 24 settembre “Start up, spin off” (ore 9.30-11.10) sarà dedicato alla “Finanza”; mentre quello di giovedì 23 settembre “Proprietà intellettuale” (ore 9.30-11.10) riguarderà i “Servizi di supporto”. Giovedì 23 settembre si terrà in particolare una sessione di lavoro internazionale in lingua inglese sulle “Worlwide Opportunities” (ore 14.10-15.50), con relatori provenienti da tutto il mondo, e sui modelli di sviluppo di cluster, biodistretti e parchi scientifici internazionali (ore 16.10-17.50). Tra i relatori, Marco Baccanti della Iasp (International Association of Science Parks). Per venerdì 24 settembre (ore 11.30-13.10) è prevista infine la sessione conclusiva “Linee guida per lo sviluppo del settore Biotech: finanziamenti privati e pubblici”, che illustrerà la ricerca, attualmente in corso, promossa dalla Commissione per le Biotecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e gli indirizzi strategici per i finanziamenti del 2005. Patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero delle Attività Produttive, dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dal Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Bioforum è un evento organizzato da Iter e realizzato con il contributo scientifico di un autorevole Comitato Promotore e con la collaborazione di Assobiotec, Cnr, Hsr, Ifom, Politecnico di Milano, Università di Milano–bicocca e Università di Milano. Bioforum, rivolto al mondo della Scienza e dell’Impresa, ha ingresso gratuito previa registrazione sul sito www.Bioforum.it/iscrizione  
   
   
BIOMEDICINA MOLECOLARE: SIGLATO UN ACCORDO DI COOPERAZIONE TRA CBM E ICGEB CONSENTIRÀ PROGETTI COMUNI PER L’APPLICAZIONE DI RISULTATI DELLA RICERCA  
 
Trieste 15 settembre 2004 - Il Consorzio per il Centro di Biomedicina Molecolare (Cbm) e l’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (Icgeb) hanno siglato questa mattina un Accordo quadro di cooperazione che pone le basi per l’avvio di progetti comuni nel trasferimento dei risultati delle ricerche di medicina molecolare verso applicazioni utilizzabili a livello industriale. La firma dell’accordo, sottoscritto dal presidente del Cbm, Maria Cristina Pedicchio, e dal Direttore Generale dell’Icgeb, Francisco E. Baralle, è un passo importante verso la creazione di un sistema “a rete” di centri e laboratori dislocati sul territorio del Friuli Venezia Giulia, che rappresenta l’architettura del Centro di Biomedicina Molecolare, i cui laboratori sono stati inaugurati il 13 marzo scorso dal Ministro della Salute Girolamo Sirchia nel campus di Basovizza di Area Science Park. L’accordo con l’Icgeb risponde anche ad uno dei mandati costitutivi del Cbm, che consiste nel realizzare progetti di formazione e ricerca rivolti ai Paesi emergenti. L'icgeb è un'organizzazione internazionale, intergovernativa, il cui mandato è di offrire un Centro di eccellenza per la ricerca e la formazione nei campi dell'ingegneria genetica e della biotecnologia, con un'attenzione speciale alle necessità dei Paesi in via di sviluppo. È costituito da due sedi principali, una a Trieste, in Area Science Park, e l’altra a New Delhi, in India, e da una rete di Centri Affiliati nei suoi 51 Paesi Membri. Ll Cbm è nato per integrare la ricerca genomica e postgenomica con le esperienze di ricerca biomedica e biotecnologica già forti in Friuli Venezia Giulia. Si basa su una forte collaborazione pubblico-privata, testimoniata sia dalla composizione societaria (16 soci, di cui 58% pubblici, 31% industriali e 11% imprenditoriali) che dalla provenienza dei finanziamenti che ne garantiscono l’attività.  
   
   
BIOMEDICINA MOLECOLARE: SIGLATO UN ACCORDO DI COOPERAZIONE TRA CBM E ICGEB CONSENTIRÀ PROGETTI COMUNI PER L’APPLICAZIONE DI RISULTATI DELLA RICERCA  
 
Trieste 15 settembre 2004 - Il Consorzio per il Centro di Biomedicina Molecolare (Cbm) e l’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (Icgeb) hanno siglato questa mattina un Accordo quadro di cooperazione che pone le basi per l’avvio di progetti comuni nel trasferimento dei risultati delle ricerche di medicina molecolare verso applicazioni utilizzabili a livello industriale. La firma dell’accordo, sottoscritto dal presidente del Cbm, Maria Cristina Pedicchio, e dal Direttore Generale dell’Icgeb, Francisco E. Baralle, è un passo importante verso la creazione di un sistema “a rete” di centri e laboratori dislocati sul territorio del Friuli Venezia Giulia, che rappresenta l’architettura del Centro di Biomedicina Molecolare, i cui laboratori sono stati inaugurati il 13 marzo scorso dal Ministro della Salute Girolamo Sirchia nel campus di Basovizza di Area Science Park. L’accordo con l’Icgeb risponde anche ad uno dei mandati costitutivi del Cbm, che consiste nel realizzare progetti di formazione e ricerca rivolti ai Paesi emergenti. L'icgeb è un'organizzazione internazionale, intergovernativa, il cui mandato è di offrire un Centro di eccellenza per la ricerca e la formazione nei campi dell'ingegneria genetica e della biotecnologia, con un'attenzione speciale alle necessità dei Paesi in via di sviluppo. È costituito da due sedi principali, una a Trieste, in Area Science Park, e l’altra a New Delhi, in India, e da una rete di Centri Affiliati nei suoi 51 Paesi Membri. Ll Cbm è nato per integrare la ricerca genomica e postgenomica con le esperienze di ricerca biomedica e biotecnologica già forti in Friuli Venezia Giulia. Si basa su una forte collaborazione pubblico-privata, testimoniata sia dalla composizione societaria (16 soci, di cui 58% pubblici, 31% industriali e 11% imprenditoriali) che dalla provenienza dei finanziamenti che ne garantiscono l’attività.  
   
   
RECORDATI: ACCORDO EUROPEO CON URIACH PER RUPATADINA, NUOVO FARMACO ANTIALLERGICO  
 
Milano, 15 settembre 2004 – Recordati ha annunciato la firma di una serie di accordi di licenza con la società farmaceutica spagnola Grupo Uriach per la promozione e la vendita in Italia e in Francia della rupatadina, farmaco antistaminico indicato per il trattamento delle allergie. Gli accordi prevedono anche opzioni per licenze in Germania, Polonia e Regno Unito. Questi accordi si aggiungono a quello già siglato lo scorso anno con Uriach per la licenza del farmaco in Spagna, dove il prodotto è stato lanciato con il marchio Alergoliberò all’inizio del corrente anno. Rupatadina è una molecola frutto della ricerca Uriach appartenente alla classe degli antistaminici sistemici di ultima generazione, che non provocano l’effetto indesiderato della sonnolenza. Questo farmaco è brevettato sino al 2013. La classe terapeutica è ben affermata tanto in Francia, dove ha registrato vendite di oltre € 200 milioni nel 2003, quanto in Italia, con vendite di oltre € 64 milioni. Recenti studi epidemiologici hanno confermato un incremento delle allergie, in particolare la prevalenza della febbre da fieno che affligge oggi ben il 20% della popolazione (era solo l’1% all’inizio del ‘900), così come affermato dall’O.m.s.. Il farmaco sarà lanciato in Francia ed in Italia quando saranno completate le procedure di registrazione. “Siamo lieti di rafforzare ulteriormente la nostra già ottima collaborazione con Uriach, nostro licenziatario di lercanidipina nel mercato spagnolo” ha affermato Giovanni Recordati, Presidente e Amministratore Delegato. “Questo accordo permette alla nostra azienda di entrare anche in Francia e in Italia in un segmento di mercato con un interessante tasso di crescita. La partnership con Uriach rientra nella nostra strategia di alleanze con primarie aziende internazionali e ci permette di disporre di un prodotto competitivo su base europea” “Siamo content i di estendere l’accordo esistente per la Spagna all’Italia e alla Francia”, ha dichiarato Enrique Uriach, Ceo del Grupo Uriach. “Riteniamo che l’accordo con Recordati in questi paesi aumenterà le probabilità di far diventare rupatadina un prodotto rileva nte nel mercato degli antistaminici. Ancora una volta abbiamo firmato un accordo con una società leader nei propri mercati”.  
   
   
RECORDATI: ACCORDO EUROPEO CON URIACH PER RUPATADINA, NUOVO FARMACO ANTIALLERGICO  
 
Milano, 15 settembre 2004 – Recordati ha annunciato la firma di una serie di accordi di licenza con la società farmaceutica spagnola Grupo Uriach per la promozione e la vendita in Italia e in Francia della rupatadina, farmaco antistaminico indicato per il trattamento delle allergie. Gli accordi prevedono anche opzioni per licenze in Germania, Polonia e Regno Unito. Questi accordi si aggiungono a quello già siglato lo scorso anno con Uriach per la licenza del farmaco in Spagna, dove il prodotto è stato lanciato con il marchio Alergoliberò all’inizio del corrente anno. Rupatadina è una molecola frutto della ricerca Uriach appartenente alla classe degli antistaminici sistemici di ultima generazione, che non provocano l’effetto indesiderato della sonnolenza. Questo farmaco è brevettato sino al 2013. La classe terapeutica è ben affermata tanto in Francia, dove ha registrato vendite di oltre € 200 milioni nel 2003, quanto in Italia, con vendite di oltre € 64 milioni. Recenti studi epidemiologici hanno confermato un incremento delle allergie, in particolare la prevalenza della febbre da fieno che affligge oggi ben il 20% della popolazione (era solo l’1% all’inizio del ‘900), così come affermato dall’O.m.s.. Il farmaco sarà lanciato in Francia ed in Italia quando saranno completate le procedure di registrazione. “Siamo lieti di rafforzare ulteriormente la nostra già ottima collaborazione con Uriach, nostro licenziatario di lercanidipina nel mercato spagnolo” ha affermato Giovanni Recordati, Presidente e Amministratore Delegato. “Questo accordo permette alla nostra azienda di entrare anche in Francia e in Italia in un segmento di mercato con un interessante tasso di crescita. La partnership con Uriach rientra nella nostra strategia di alleanze con primarie aziende internazionali e ci permette di disporre di un prodotto competitivo su base europea” “Siamo content i di estendere l’accordo esistente per la Spagna all’Italia e alla Francia”, ha dichiarato Enrique Uriach, Ceo del Grupo Uriach. “Riteniamo che l’accordo con Recordati in questi paesi aumenterà le probabilità di far diventare rupatadina un prodotto rileva nte nel mercato degli antistaminici. Ancora una volta abbiamo firmato un accordo con una società leader nei propri mercati”.  
   
   
STORIA DEL FUMO, I DANNI FUMO-CORRELATI, I METODI PER SMETTERE  
 
Roma, 15 settembre 2004 - Fumare, oltre che una dipendenza farmacologia, è anche una scelta di vita ed un habitus esistenziale, un problema complesso che si può risolvere analizzando le ragioni di fondo storiche, economiche e sociali che hanno portato all’attuale modalità di consumo del tabacco. Il centro di medicina olistica "Take Off" propone un incontro gratuito che illustra dalla radice le problematiche della pericolosa dipendenza nicotinica. Tenuto da Liliana Gimenez Haas, operatrice antifumo, fisioterapeuta argentina ed esperta in Floriterapia. Giorno: Mercoledì 22 settembre, ore 19,30. Per iscrizioni: telefonare lo 06.54225161 Per parlare direttamente col conduttore del miniseminario, chiamare il numero 347.3706437 per maggiori informazioni via internet, visitare il sito www.Floriterapia.com  
   
   
STORIA DEL FUMO, I DANNI FUMO-CORRELATI, I METODI PER SMETTERE  
 
Roma, 15 settembre 2004 - Fumare, oltre che una dipendenza farmacologia, è anche una scelta di vita ed un habitus esistenziale, un problema complesso che si può risolvere analizzando le ragioni di fondo storiche, economiche e sociali che hanno portato all’attuale modalità di consumo del tabacco. Il centro di medicina olistica "Take Off" propone un incontro gratuito che illustra dalla radice le problematiche della pericolosa dipendenza nicotinica. Tenuto da Liliana Gimenez Haas, operatrice antifumo, fisioterapeuta argentina ed esperta in Floriterapia. Giorno: Mercoledì 22 settembre, ore 19,30. Per iscrizioni: telefonare lo 06.54225161 Per parlare direttamente col conduttore del miniseminario, chiamare il numero 347.3706437 per maggiori informazioni via internet, visitare il sito www.Floriterapia.com  
   
   
EXPO 2008 VISITA DELL’AMBASCIATORE DI INDONESIA IN AREA SCIENCE PARK  
 
Trieste, 2004 - Il contributo del Sistema Scientifico triestino alla candidatura di Trieste all’Expo del 2008 è uno degli elementi qualificanti della corsa del capoluogo giuliano all’ambito traguardo, sia per i contenuti che esso è in grado di offrire alla riuscita dell’evento, sia per la fitta rete di contatti internazionali che ha da mettere a disposizione. Area Science Park, Ictp ed altri Centri di ricerca stanno accogliendo negli ultimi mesi, in collaborazione con il Ministero degli Esteri, numerosi rappresentanti dei Governi interessati a conoscere meglio le potenzialità della candidatura triestina. Quest’ oggi è toccato all’ Ambasciatore di Indonesia a Roma S.e. Freddy Numberi con il Ministro Consigliere Irdamis Ahmad, i quali sono venuti nel pomeriggio in visita all’Area Science Park, accompagnati dal Ministro Giancarlo Riccio del Coordinamento di Trieste, dopo una visita al Porto Vecchio con Pierpaolo Ferrante, della Trieste Expo Challenge 2008, e un incontro con Ketapalli Sreenivasan, direttore dell’Ictp. Gli ospiti sono stati accolti dal Presidente dell’Area, Maria Cristina Pedicchio, che ha illustrato loro lo straordinario patrimonio di conoscenze e di collaborazioni internazionali, in particolare con i Pvs, che la realtà scientifica triestina vanta. All’incontro hanno partecipato anche Claudio Tiribelli, responsabile del Centro Studi Fegato, il quale ha contatti attivi per collaborazioni nella ricerca biotecnologica con l’Indonesia, e Stanislav Miertus dell’Ics- Unido. “Sono rimasto molto impressionato dal sito del Porto Vecchio e dalle posibilità di integrarlo nel tessuto urbano di una città che io amo – ha commentato l’Ambasciatore. Credo sia anche il luogo ideale nel quale fare convergere le istituzioni scientifiche, con le quali i Paesi emergenti hanno da sempre ottimi livelli di collaborazione. Del resto, il tema della mobilità della conoscenza è un argomento che investe sul futuro e sulla possibilità per tutti i Paesi del mondo di essere protagonisti a lungo termine del progresso”.  
   
   
EXPO 2008 VISITA DELL’AMBASCIATORE DI INDONESIA IN AREA SCIENCE PARK  
 
Trieste, 2004 - Il contributo del Sistema Scientifico triestino alla candidatura di Trieste all’Expo del 2008 è uno degli elementi qualificanti della corsa del capoluogo giuliano all’ambito traguardo, sia per i contenuti che esso è in grado di offrire alla riuscita dell’evento, sia per la fitta rete di contatti internazionali che ha da mettere a disposizione. Area Science Park, Ictp ed altri Centri di ricerca stanno accogliendo negli ultimi mesi, in collaborazione con il Ministero degli Esteri, numerosi rappresentanti dei Governi interessati a conoscere meglio le potenzialità della candidatura triestina. Quest’ oggi è toccato all’ Ambasciatore di Indonesia a Roma S.e. Freddy Numberi con il Ministro Consigliere Irdamis Ahmad, i quali sono venuti nel pomeriggio in visita all’Area Science Park, accompagnati dal Ministro Giancarlo Riccio del Coordinamento di Trieste, dopo una visita al Porto Vecchio con Pierpaolo Ferrante, della Trieste Expo Challenge 2008, e un incontro con Ketapalli Sreenivasan, direttore dell’Ictp. Gli ospiti sono stati accolti dal Presidente dell’Area, Maria Cristina Pedicchio, che ha illustrato loro lo straordinario patrimonio di conoscenze e di collaborazioni internazionali, in particolare con i Pvs, che la realtà scientifica triestina vanta. All’incontro hanno partecipato anche Claudio Tiribelli, responsabile del Centro Studi Fegato, il quale ha contatti attivi per collaborazioni nella ricerca biotecnologica con l’Indonesia, e Stanislav Miertus dell’Ics- Unido. “Sono rimasto molto impressionato dal sito del Porto Vecchio e dalle posibilità di integrarlo nel tessuto urbano di una città che io amo – ha commentato l’Ambasciatore. Credo sia anche il luogo ideale nel quale fare convergere le istituzioni scientifiche, con le quali i Paesi emergenti hanno da sempre ottimi livelli di collaborazione. Del resto, il tema della mobilità della conoscenza è un argomento che investe sul futuro e sulla possibilità per tutti i Paesi del mondo di essere protagonisti a lungo termine del progresso”.  
   
   
A COM-PA LA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO VAPE FOUNDATION  
 
Bologna, 15 settembre 2004 - All'undicesima edizione di Com-pa, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese (Bologna, 3-5 novembre 2004), si svolgerà la prima edizione del Premio Vape Foundation. Vape Foundation, che con il marchio Vape riassume le competenze dell'azienda bolognese Guaber e delle giapponesi Sumitomo Chemical e Fumakilla, è da sempre in prima linea nella lotta contro gli insetti portatori di malattie endemiche e collabora con Unicef e Medici Senza Frontiere. Attualmente il suo impegno è rivolto alla lotta contro la zanzara tigre la cui diffusione, anche sul nostro territorio nazionale, è motivo di preoccupazione per le Amministrazioni Pubbliche. Vape Foundation, consapevole dell'importanza strategica della comunicazione in questo ambito, ha scelto Com-pa quale sede della prima edizione del Premio destinato alle Amministrazioni Pubbliche, alle Local Utilities e alle Strutture Sanitarie che abbiano realizzato, non prima del gennaio 2002, campagne di comunicazione contro la zanzara tigre. Una giuria composta da giornalisti, professionisti della comunicazione pubblica ed esperti del settore, individuerà lo slogan che meglio di altri avrà comunicato le informazioni di utilità ai cittadini. Il Premio intende attribuire un riconoscimento all'impegno e alla creatività degli Enti che abbiano promosso modelli comportamentali e iniziative di informazione per la cura e la tutela della salute pubblica. Il vincitore riceverà in premio 5.000 euro da investire nella campagna 2005 di informazione e sensibilizzazione contro la zanzara tigre. La premiazione avverrà il 5 novembre 2004, in occasione della giornata di chiusura dell'undicesima edizione di Com-pa. Per partecipare al concorso è necessario inviare entro il 2 ottobre 2004 la scheda di adesione pubblicata sul sito nella sezione Premio Vape Foundation http://www.Compa.it/concorsi/index.html?id=2  
   
   
A COM-PA LA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO VAPE FOUNDATION  
 
Bologna, 15 settembre 2004 - All'undicesima edizione di Com-pa, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese (Bologna, 3-5 novembre 2004), si svolgerà la prima edizione del Premio Vape Foundation. Vape Foundation, che con il marchio Vape riassume le competenze dell'azienda bolognese Guaber e delle giapponesi Sumitomo Chemical e Fumakilla, è da sempre in prima linea nella lotta contro gli insetti portatori di malattie endemiche e collabora con Unicef e Medici Senza Frontiere. Attualmente il suo impegno è rivolto alla lotta contro la zanzara tigre la cui diffusione, anche sul nostro territorio nazionale, è motivo di preoccupazione per le Amministrazioni Pubbliche. Vape Foundation, consapevole dell'importanza strategica della comunicazione in questo ambito, ha scelto Com-pa quale sede della prima edizione del Premio destinato alle Amministrazioni Pubbliche, alle Local Utilities e alle Strutture Sanitarie che abbiano realizzato, non prima del gennaio 2002, campagne di comunicazione contro la zanzara tigre. Una giuria composta da giornalisti, professionisti della comunicazione pubblica ed esperti del settore, individuerà lo slogan che meglio di altri avrà comunicato le informazioni di utilità ai cittadini. Il Premio intende attribuire un riconoscimento all'impegno e alla creatività degli Enti che abbiano promosso modelli comportamentali e iniziative di informazione per la cura e la tutela della salute pubblica. Il vincitore riceverà in premio 5.000 euro da investire nella campagna 2005 di informazione e sensibilizzazione contro la zanzara tigre. La premiazione avverrà il 5 novembre 2004, in occasione della giornata di chiusura dell'undicesima edizione di Com-pa. Per partecipare al concorso è necessario inviare entro il 2 ottobre 2004 la scheda di adesione pubblicata sul sito nella sezione Premio Vape Foundation http://www.Compa.it/concorsi/index.html?id=2  
   
   
A BIAS 2004 LE MICROSOFT BUSINESS SOLUTIONS E L’ESPERIENZA DI BRAIN FORCE SOFTWARE ITALIA PER LE IMPRESE INDUSTRIALI  
 
Milano, 15 settembre 2004 - Brain Force Software Italia, system integrator attivo nel settore dei gestionali da quasi 20 anni con competenze specifiche nel manufacturing e nei servizi, è presente alla 2a edizione del Manuf@cturing Forum, il Salone dedicato alle soluzioni globali It per l’industria che si svolge in occasione di Bias 2004, la 31° Mostra Convegno Internazionale dell’Automazione, Strumentazione, Microelettronica e Ict per l’Industria (Milano 14-17 settembre). L’appuntamento con tutti i visitatori è all’interno dell’area espositiva Intel/hp/microsoft (Pad. 11, Stand L23-29, M22-28) dove Brain Force presenta l’offerta delle Microsoft Business Solutions, le applicazioni Erp e Crm studiate per consentire alle aziende di gestire in modo efficiente i processi di business e migliorare i rapporti con clienti, dipendenti, partner e fornitori. Brain Force è uno dei principali partner italiani di Microsoft Business Solutions: nell’anno fiscale 2004, si è classificata al primo posto tra i partner Microsoft Navision per volume di vendite, completando oltre 100 installazioni, prevalentemente nel settore manifatturiero. Più efficienza grazie all’integrazione con l’automazione di processo A Bias 2004, le aziende potranno conoscere da vicino le funzionalità e le caratteristiche di Microsoft Navision, il gestionale flessibile, multilingua e multivaluta, caratterizzato da rapidità di implementazione e costi ridotti di manutenzione. Un’attenzione particolare sarà dedicata alle soluzioni per l’interfacciamento del sistema Erp con il campo, sviluppate da Brain Force mettendo a frutto da un lato le caratteristiche tecnologiche di Microsoft Navision – a cominciare dal modulo Advanced Distribution - e dall’altro la propria esperienza e conoscenza del settore manifatturiero. L’architettura tecnologica di Microsoft Navision, che offre le funzionalità Erp tipiche per la gestione della media e grande industria, consente di implementare in tempi brevi soluzioni specifiche di interfacciamento con l’automazione di processo, integrando il sistema gestionale con il campo attraverso l’utilizzo di terminali mobili. Un esempio molto interessante in questo ambito è rappresentato dal progetto che Brain Force ha realizzato per Sika Engineer Silicones, multinazionale svizzera leader nella chimica applicata all’industria e all’edilizia. La società ha adottato un Erp su piattaforma Microsoft Navision che copre tutti gli aspetti di gestione della produzione, magazzino, contabilità e pianificazione in maniera completamente integrata. In particolare, l’introduzione del modulo Advanced Distribution di Navision ha reso possibile la gestione di una serie di dispostivi palmari – dotati di display, lettore laser di codici a barre e collegamento a radiofrequenza – da assegnare agli operatori che li utilizzano all’interno del magazzino per gestire la movimentazione della merce, sia nella fase di ricezione, registrandone automaticamente l’ingresso, sia nelle fasi di “dichiarazione di produzione”. Il risultato è un forte incremento di efficienza nella gestione dei processi e nella movimentazione dei materiali: si è passati infatti dal 75 per cento al 99,9 per cento della rintracciabilità dei prodotti. Un’altra significativa soluzione di integrazione del sistema Erp con il campo, capace di garantire informazioni in tempo reale e la diminuzione dei flussi cartacei all’interno dell’azienda, è stata sviluppata da Brain Force per il gruppo siderurgico Cogeme Siderimpex: in questo caso, proprio la facilità di connessione ai sistemi di pesatura e cartellinatura presenti in azienda si è rivelata uno dei fattori di maggior successo nell’implementazione di Navision. L’offerta di Brain Force comprende anche Microsoft Axapta, l’Erp di fascia alta creato per Internet, altamente scalabile e personalizzabile, e da Microsoft Crm, la soluzione per la gestione delle attività di vendita e i servizi ai clienti, che comprende feature per il tracking delle vendite e dei contatti, la gestione dei lead, la reportistica per il forecasting e il performance management, e l'order entry tramite Outlook. Formazione su misura I visitatori potranno approfondire anche le proposte formative di Brain Force Software sulle Microsoft Business Solutions, dove non mancano le novità. La società, infatti, è diventata uno dei pochissimi Microsoft Certified Partner for Learning Solutions autorizzati a erogare i corsi su Microsoft Navision e Microsoft Axapta. L’offerta formativa Brain Force, che comprende anche i corsi su Microsoft Crm, si distingue per l’ampia flessibilità e risponde perfettamente alla domanda di una formazione efficace e che permetta di acquisire in breve tempo le conoscenze necessarie sia ai professionisti dell’It sia agli end-user.  
   
   
A BIAS 2004 LE MICROSOFT BUSINESS SOLUTIONS E L’ESPERIENZA DI BRAIN FORCE SOFTWARE ITALIA PER LE IMPRESE INDUSTRIALI  
 
Milano, 15 settembre 2004 - Brain Force Software Italia, system integrator attivo nel settore dei gestionali da quasi 20 anni con competenze specifiche nel manufacturing e nei servizi, è presente alla 2a edizione del Manuf@cturing Forum, il Salone dedicato alle soluzioni globali It per l’industria che si svolge in occasione di Bias 2004, la 31° Mostra Convegno Internazionale dell’Automazione, Strumentazione, Microelettronica e Ict per l’Industria (Milano 14-17 settembre). L’appuntamento con tutti i visitatori è all’interno dell’area espositiva Intel/hp/microsoft (Pad. 11, Stand L23-29, M22-28) dove Brain Force presenta l’offerta delle Microsoft Business Solutions, le applicazioni Erp e Crm studiate per consentire alle aziende di gestire in modo efficiente i processi di business e migliorare i rapporti con clienti, dipendenti, partner e fornitori. Brain Force è uno dei principali partner italiani di Microsoft Business Solutions: nell’anno fiscale 2004, si è classificata al primo posto tra i partner Microsoft Navision per volume di vendite, completando oltre 100 installazioni, prevalentemente nel settore manifatturiero. Più efficienza grazie all’integrazione con l’automazione di processo A Bias 2004, le aziende potranno conoscere da vicino le funzionalità e le caratteristiche di Microsoft Navision, il gestionale flessibile, multilingua e multivaluta, caratterizzato da rapidità di implementazione e costi ridotti di manutenzione. Un’attenzione particolare sarà dedicata alle soluzioni per l’interfacciamento del sistema Erp con il campo, sviluppate da Brain Force mettendo a frutto da un lato le caratteristiche tecnologiche di Microsoft Navision – a cominciare dal modulo Advanced Distribution - e dall’altro la propria esperienza e conoscenza del settore manifatturiero. L’architettura tecnologica di Microsoft Navision, che offre le funzionalità Erp tipiche per la gestione della media e grande industria, consente di implementare in tempi brevi soluzioni specifiche di interfacciamento con l’automazione di processo, integrando il sistema gestionale con il campo attraverso l’utilizzo di terminali mobili. Un esempio molto interessante in questo ambito è rappresentato dal progetto che Brain Force ha realizzato per Sika Engineer Silicones, multinazionale svizzera leader nella chimica applicata all’industria e all’edilizia. La società ha adottato un Erp su piattaforma Microsoft Navision che copre tutti gli aspetti di gestione della produzione, magazzino, contabilità e pianificazione in maniera completamente integrata. In particolare, l’introduzione del modulo Advanced Distribution di Navision ha reso possibile la gestione di una serie di dispostivi palmari – dotati di display, lettore laser di codici a barre e collegamento a radiofrequenza – da assegnare agli operatori che li utilizzano all’interno del magazzino per gestire la movimentazione della merce, sia nella fase di ricezione, registrandone automaticamente l’ingresso, sia nelle fasi di “dichiarazione di produzione”. Il risultato è un forte incremento di efficienza nella gestione dei processi e nella movimentazione dei materiali: si è passati infatti dal 75 per cento al 99,9 per cento della rintracciabilità dei prodotti. Un’altra significativa soluzione di integrazione del sistema Erp con il campo, capace di garantire informazioni in tempo reale e la diminuzione dei flussi cartacei all’interno dell’azienda, è stata sviluppata da Brain Force per il gruppo siderurgico Cogeme Siderimpex: in questo caso, proprio la facilità di connessione ai sistemi di pesatura e cartellinatura presenti in azienda si è rivelata uno dei fattori di maggior successo nell’implementazione di Navision. L’offerta di Brain Force comprende anche Microsoft Axapta, l’Erp di fascia alta creato per Internet, altamente scalabile e personalizzabile, e da Microsoft Crm, la soluzione per la gestione delle attività di vendita e i servizi ai clienti, che comprende feature per il tracking delle vendite e dei contatti, la gestione dei lead, la reportistica per il forecasting e il performance management, e l'order entry tramite Outlook. Formazione su misura I visitatori potranno approfondire anche le proposte formative di Brain Force Software sulle Microsoft Business Solutions, dove non mancano le novità. La società, infatti, è diventata uno dei pochissimi Microsoft Certified Partner for Learning Solutions autorizzati a erogare i corsi su Microsoft Navision e Microsoft Axapta. L’offerta formativa Brain Force, che comprende anche i corsi su Microsoft Crm, si distingue per l’ampia flessibilità e risponde perfettamente alla domanda di una formazione efficace e che permetta di acquisire in breve tempo le conoscenze necessarie sia ai professionisti dell’It sia agli end-user.  
   
   
SIEMENS AL BIAS: LA GAMMA SIPLACE SI ARRICCHISCE DI TRE NUOVI SISTEMI  
 
Milano, 15 settembre 2004 - La divisione Logistica (L&a) di Siemens presenta a Bias 2004 tre nuovi modelli di macchine di posizionamento componenti Smd, che vanno ad arricchire la gamma Siplace già da molti anni protagonista sul mercato mondiale. Sempre particolarmente sensibile alle crescenti esigenze di flessibilità, velocità e precisione da parte degli operatori del mondo elettronico, Siemens, ha ulteriormente migliorato i moduli Siplace Hs, Siplace Hf ed introdotto la nuova famiglia Siplace Cf e Cs. Caratteristica fondamentale del modulo Siplace Hs è la velocità: 60.000 comp/ora. L’alta produttività del modulo è ottenuta grazie all’utilizzo di 4 teste a revolver con 12 segmenti ciascuna, che depositano in modo alternato i componenti sulla scheda. Questo garantisce oltre ad un elevato “Placement Rate” anche un’alta precisione di montaggio. Il modulo Siplace Hf è quello che maggiormente racchiude in sé le doti di flessibilità e precisione, infatti è in grado di posizionare sino a 41.000 comp/ora con una precisione di 30 µm a 4 Sigma su un range di componenti compreso tra 0,6 x 0,3 mm e 200 x 125 mm. Questo modulo può essere equipaggiato con tre differenti tipi di teste di posizionamento, adattandosi così alle reali esigenze del cliente. La modularità e l’intercambiabilità delle teste rende questa macchina di posizionamento l’unica vera piattaforma altamente flessibile, veloce e precisa attualmente presente sul mercato. La recente ed innovativa gamma di moduli denominata Siplace C comprende due modelli di macchine multifunzionali, Cf e Cs, in grado di rispondere alle diverse esigenze di produzione offrendo la possibilità di posizionare una vasta gamma di componenti che vanno dallo 0201 a componenti con dimensione massima di 55x55 mm compresi, µBga, Flip Chips, ultra Fine Pitch e Osc. Anche questa famiglia di macchine garantisce elevate velocità, flessibilità e precisione sino a 40 µm a 4 sigma.  
   
   
SIEMENS AL BIAS: LA GAMMA SIPLACE SI ARRICCHISCE DI TRE NUOVI SISTEMI  
 
Milano, 15 settembre 2004 - La divisione Logistica (L&a) di Siemens presenta a Bias 2004 tre nuovi modelli di macchine di posizionamento componenti Smd, che vanno ad arricchire la gamma Siplace già da molti anni protagonista sul mercato mondiale. Sempre particolarmente sensibile alle crescenti esigenze di flessibilità, velocità e precisione da parte degli operatori del mondo elettronico, Siemens, ha ulteriormente migliorato i moduli Siplace Hs, Siplace Hf ed introdotto la nuova famiglia Siplace Cf e Cs. Caratteristica fondamentale del modulo Siplace Hs è la velocità: 60.000 comp/ora. L’alta produttività del modulo è ottenuta grazie all’utilizzo di 4 teste a revolver con 12 segmenti ciascuna, che depositano in modo alternato i componenti sulla scheda. Questo garantisce oltre ad un elevato “Placement Rate” anche un’alta precisione di montaggio. Il modulo Siplace Hf è quello che maggiormente racchiude in sé le doti di flessibilità e precisione, infatti è in grado di posizionare sino a 41.000 comp/ora con una precisione di 30 µm a 4 Sigma su un range di componenti compreso tra 0,6 x 0,3 mm e 200 x 125 mm. Questo modulo può essere equipaggiato con tre differenti tipi di teste di posizionamento, adattandosi così alle reali esigenze del cliente. La modularità e l’intercambiabilità delle teste rende questa macchina di posizionamento l’unica vera piattaforma altamente flessibile, veloce e precisa attualmente presente sul mercato. La recente ed innovativa gamma di moduli denominata Siplace C comprende due modelli di macchine multifunzionali, Cf e Cs, in grado di rispondere alle diverse esigenze di produzione offrendo la possibilità di posizionare una vasta gamma di componenti che vanno dallo 0201 a componenti con dimensione massima di 55x55 mm compresi, µBga, Flip Chips, ultra Fine Pitch e Osc. Anche questa famiglia di macchine garantisce elevate velocità, flessibilità e precisione sino a 40 µm a 4 sigma.  
   
   
DIRITTO AL LAVORO E ACCESSO L’OCCUPAZIONE IMPORTANTE CONVEGNO NELLA FIERA DEL LEVANTE  
 
Bari, 15 settembre 2004 - Diritto al lavoro e accesso all’occupazione: è stato il tema di un convegno organizzato, nell’ambito della 68.Ma Fiera del levante (Padiglione della Provincia di Bari), dall’Amministrazione Provinciale di Bari. All’incontro hanno partecipato il Presidente della Provincia Vincenzo Divella, il Sen. Giovanni Battafarano della Commissione Lavoro del Senato della Repubblica, l’On. Giuseppe Sgobio della Commissione l’Assessore provinciale al lavoro Onofrio Sisto, il Presidente dell’Associazione degli Industriali di Bari Nicola De Bartolomeo, il Segretario Generale della Cgil Fp di Bari Giuseppe Catucci, il Responsabile Nazionale Cna Formazione e Lavoro. In rappresentanza della Regione Puglia e del Comune di Bari erano rispettivamente presenti il Vicepresidente Giovanni Copertino e Sergio Ventrella, Assessore alle politiche del lavoro. Moderatore e commentatore dell’incontro, il Direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno Lino Patruno. Nel dare il benvenuto ai presenti, il Presidente della Fiera Luigi Lobuono ha ricordato quanto sia importante considerare la Campionaria ulteriore momento di incontro e di confronto per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia, piuttosto che mero contenitore espositivo. Un luogo autorevole per elaborare strategie di sviluppo, dove parlare di diritto al lavoro diventa prerogativa essenziale per occuparsi ancor più approfonditamente di economia. “Indulgere al pessimismo in tema di diritto al lavoro è retorica – ha detto Lobuono – occorre analizzarne le cause ma anche lavorare sodo per concertare iniziative comuni tra imprenditori, politici e sindacati. Si tratta di un problema che interessa tutti”. Anche il Presidente della Provincia Divella ha parlato di concertazione del lavoro, aggiungendo alle considerazioni una serie di dati che hanno fotografato la situazione economica meridionale. “Il tasso di disoccupazione al Sud è dell’11,60% - ha dichiarato – del 3% in più rispetto al tasso medio nazionale, mentre il livello di disoccupazione è superiore del 5%. L’istat poi ci fornisce ulteriori elementi di preoccupazione perché ci parla di una crescita generale determinata esclusivamente da quella registrata al Nord, perché di ripresa qui da noi non se ne parla affatto”. “Per far crescere l’occupazione bisogna incentivare la competitività delle imprese - ha aggiunto Divella - e la provincia di Bari sta lavorando proprio in questo senso con un progetto ancor in via di definizione. Il concetto di flessibilità va ridimensionato così come quello della formazione che deve corrispondere sempre più ad una maggiore qualificazione della forza lavoro. Il nostro programma a breve e medio termine è quello dell’attivazione di 48 centri per l’impiego, tanti quanti sono i comuni che fanno parte della Provincia, senza tralasciare l’impegno a risolvere la questione delle competenze sulla formazione fino ad oggi affidata esclusivamente alla Regione”. Di competenze sulla formazione (ma anche di cattiva formazione), di “legge Biagi” e di precarizzazione, ha parlato invece il Direttore della Gazzetta Lino Patruno che ha lanciato una serie di spunti ai relatori, esprimendo anche delle perplessità personali sull’attuale sistema legislativo in merito di lavoro. “La legge Biagi – ha commentato Lino Patruno – alla luce dei fatti sembra una legge ideale per una società ideale che non coincide con il Mezzogiorno. E la flessibilità positiva di cui si è tanto parlato finora si è ormai tramutata in precarizzazione positiva. Occorre correre ai ripari”. Nel rispondere ad una serie di interrogativi posti dal Direttore della Gazzetta sul futuro legislativo del sistema lavoro, il Senatore Battafarano ha fugato ogni dubbio parlando di abrogazione della legge Biagi, di nuove riforme sugli ammortizzatori sociali e di incentivi alla stabilizzazione al lavoro: “Non chiamiamola – ha detto - legge Biagi ma piuttosto legge Maroni. Si tratta di un provvedimento di difficile attuazione e che fino ad oggi ha solo aumentato la precarietà. E quest’ultima è una condizione che non interessa alle imprese che sono costrette a sopportare un continuo turn-over di lavoratori e che di conseguenza non investono in formazione”. “Bisogna fare in fretta e limitare il danno – ha continuato Battafarano – per questo prevederemo forti incentivi alla stabilizzazione per chi assume a tempo indeterminato e allargheremo il più possibile l’area della collaborazione agli enti locali come le province ad esempio. In questo senso è da giudicare estremamente positiva la collaborazione fra Confindustria e Sindacati”. Anche per l’On. Giuseppe Sgobio abrogare la “legge Biagi” rappresenta l’unica via d’uscita per assicurare al Sud una minima ripresa occupazionale. “Oggi il Mezzogiorno è ancor più condannato di quanto non lo fosse ieri. E per riscattarsi l’unica soluzione è abrogare un provvedimento ideologico che sta avendo effetti sociali devastanti sul mercato ma anche sulla vita dei lavoratori che hanno come unica prospettiva la precarizzazione ”. Estremamente critico il giudizio del Presidente dell’Associazione Industriali di Bari che ha parlato di ritardi storici per il Mezzogiorno e contestato fermamente l’efficacia della legge che prende il nome del giuslavorista ucciso dalle Brigate Rosse. “Se si deve pensare a provvedimenti di modifica – ha detto De Bartolomeo – lo si deve fare solo in base alle esigenze di ogni singolo territorio. E’ questo l’unico concetto di federalismo che può interessare a chi come noi opera e investe nel Sud. Stiamo tornando indietro, e i ritardi che stiamo accumulando sono enormi”. Ispirandosi ad una recente dichiarazione del Presidente Nazionale dei Giovani Industriali Artoni, il Segretario Generale della Cgil Fp di Bari Giuseppe Cantucci ha spostato il tiro su altri due elementi da aggredire: il tasso di disoccupazione delle donne e quello dei giovani. “Siamo in ritardo anche rispetto a questo – ha dichiarato – e la cosa su cui bisogna lottare per non aggravare ulteriormente la situazione e la formazione e la delega alle province”. Meno critico sull’applicazione della Legge Biagi è stato invece Stefano Dignola, Responsabile Nazionale Cna Formazione Lavoro che ha parlato di importante sterzata data dalla riforma Biagi dichiarando nel suo intervento: “Non sarei così drastico nei giudizi sulla nuova legislazione i problemi di cui occuparsi sono altri, quello del lavoro sommerso ad esempio”. Anche il Vicepresidente della Regione Puglia Giovanni Copertino ha espresso un giudizio moderato rispetto all’attuale sistema legislativo, mentre l’Assessore Ventrella ha annunciato di essere già al lavoro per l’attivazione dei centri per l’impiego.  
   
   
DIRITTO AL LAVORO E ACCESSO L’OCCUPAZIONE IMPORTANTE CONVEGNO NELLA FIERA DEL LEVANTE  
 
Bari, 15 settembre 2004 - Diritto al lavoro e accesso all’occupazione: è stato il tema di un convegno organizzato, nell’ambito della 68.Ma Fiera del levante (Padiglione della Provincia di Bari), dall’Amministrazione Provinciale di Bari. All’incontro hanno partecipato il Presidente della Provincia Vincenzo Divella, il Sen. Giovanni Battafarano della Commissione Lavoro del Senato della Repubblica, l’On. Giuseppe Sgobio della Commissione l’Assessore provinciale al lavoro Onofrio Sisto, il Presidente dell’Associazione degli Industriali di Bari Nicola De Bartolomeo, il Segretario Generale della Cgil Fp di Bari Giuseppe Catucci, il Responsabile Nazionale Cna Formazione e Lavoro. In rappresentanza della Regione Puglia e del Comune di Bari erano rispettivamente presenti il Vicepresidente Giovanni Copertino e Sergio Ventrella, Assessore alle politiche del lavoro. Moderatore e commentatore dell’incontro, il Direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno Lino Patruno. Nel dare il benvenuto ai presenti, il Presidente della Fiera Luigi Lobuono ha ricordato quanto sia importante considerare la Campionaria ulteriore momento di incontro e di confronto per lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia, piuttosto che mero contenitore espositivo. Un luogo autorevole per elaborare strategie di sviluppo, dove parlare di diritto al lavoro diventa prerogativa essenziale per occuparsi ancor più approfonditamente di economia. “Indulgere al pessimismo in tema di diritto al lavoro è retorica – ha detto Lobuono – occorre analizzarne le cause ma anche lavorare sodo per concertare iniziative comuni tra imprenditori, politici e sindacati. Si tratta di un problema che interessa tutti”. Anche il Presidente della Provincia Divella ha parlato di concertazione del lavoro, aggiungendo alle considerazioni una serie di dati che hanno fotografato la situazione economica meridionale. “Il tasso di disoccupazione al Sud è dell’11,60% - ha dichiarato – del 3% in più rispetto al tasso medio nazionale, mentre il livello di disoccupazione è superiore del 5%. L’istat poi ci fornisce ulteriori elementi di preoccupazione perché ci parla di una crescita generale determinata esclusivamente da quella registrata al Nord, perché di ripresa qui da noi non se ne parla affatto”. “Per far crescere l’occupazione bisogna incentivare la competitività delle imprese - ha aggiunto Divella - e la provincia di Bari sta lavorando proprio in questo senso con un progetto ancor in via di definizione. Il concetto di flessibilità va ridimensionato così come quello della formazione che deve corrispondere sempre più ad una maggiore qualificazione della forza lavoro. Il nostro programma a breve e medio termine è quello dell’attivazione di 48 centri per l’impiego, tanti quanti sono i comuni che fanno parte della Provincia, senza tralasciare l’impegno a risolvere la questione delle competenze sulla formazione fino ad oggi affidata esclusivamente alla Regione”. Di competenze sulla formazione (ma anche di cattiva formazione), di “legge Biagi” e di precarizzazione, ha parlato invece il Direttore della Gazzetta Lino Patruno che ha lanciato una serie di spunti ai relatori, esprimendo anche delle perplessità personali sull’attuale sistema legislativo in merito di lavoro. “La legge Biagi – ha commentato Lino Patruno – alla luce dei fatti sembra una legge ideale per una società ideale che non coincide con il Mezzogiorno. E la flessibilità positiva di cui si è tanto parlato finora si è ormai tramutata in precarizzazione positiva. Occorre correre ai ripari”. Nel rispondere ad una serie di interrogativi posti dal Direttore della Gazzetta sul futuro legislativo del sistema lavoro, il Senatore Battafarano ha fugato ogni dubbio parlando di abrogazione della legge Biagi, di nuove riforme sugli ammortizzatori sociali e di incentivi alla stabilizzazione al lavoro: “Non chiamiamola – ha detto - legge Biagi ma piuttosto legge Maroni. Si tratta di un provvedimento di difficile attuazione e che fino ad oggi ha solo aumentato la precarietà. E quest’ultima è una condizione che non interessa alle imprese che sono costrette a sopportare un continuo turn-over di lavoratori e che di conseguenza non investono in formazione”. “Bisogna fare in fretta e limitare il danno – ha continuato Battafarano – per questo prevederemo forti incentivi alla stabilizzazione per chi assume a tempo indeterminato e allargheremo il più possibile l’area della collaborazione agli enti locali come le province ad esempio. In questo senso è da giudicare estremamente positiva la collaborazione fra Confindustria e Sindacati”. Anche per l’On. Giuseppe Sgobio abrogare la “legge Biagi” rappresenta l’unica via d’uscita per assicurare al Sud una minima ripresa occupazionale. “Oggi il Mezzogiorno è ancor più condannato di quanto non lo fosse ieri. E per riscattarsi l’unica soluzione è abrogare un provvedimento ideologico che sta avendo effetti sociali devastanti sul mercato ma anche sulla vita dei lavoratori che hanno come unica prospettiva la precarizzazione ”. Estremamente critico il giudizio del Presidente dell’Associazione Industriali di Bari che ha parlato di ritardi storici per il Mezzogiorno e contestato fermamente l’efficacia della legge che prende il nome del giuslavorista ucciso dalle Brigate Rosse. “Se si deve pensare a provvedimenti di modifica – ha detto De Bartolomeo – lo si deve fare solo in base alle esigenze di ogni singolo territorio. E’ questo l’unico concetto di federalismo che può interessare a chi come noi opera e investe nel Sud. Stiamo tornando indietro, e i ritardi che stiamo accumulando sono enormi”. Ispirandosi ad una recente dichiarazione del Presidente Nazionale dei Giovani Industriali Artoni, il Segretario Generale della Cgil Fp di Bari Giuseppe Cantucci ha spostato il tiro su altri due elementi da aggredire: il tasso di disoccupazione delle donne e quello dei giovani. “Siamo in ritardo anche rispetto a questo – ha dichiarato – e la cosa su cui bisogna lottare per non aggravare ulteriormente la situazione e la formazione e la delega alle province”. Meno critico sull’applicazione della Legge Biagi è stato invece Stefano Dignola, Responsabile Nazionale Cna Formazione Lavoro che ha parlato di importante sterzata data dalla riforma Biagi dichiarando nel suo intervento: “Non sarei così drastico nei giudizi sulla nuova legislazione i problemi di cui occuparsi sono altri, quello del lavoro sommerso ad esempio”. Anche il Vicepresidente della Regione Puglia Giovanni Copertino ha espresso un giudizio moderato rispetto all’attuale sistema legislativo, mentre l’Assessore Ventrella ha annunciato di essere già al lavoro per l’attivazione dei centri per l’impiego.  
   
   
SMART FORFOUR LANCIA LE SUE NUOVE MOTORIZZAZIONI DIESEL  
 
Roma, 15 settembre 2004 - smart forfour lancia le sue nuove motorizzazioni diesel Roma. Smart è il marchio che ha maggiormente rivoluzionato il mondo dell'auto negli ultimi anni. Grazie ad un design unico ed un'iniezione di tecnologia e prestazioni, sicurezza ed e-quipaggiamenti di alto livello smart ha fatto delle city-car un prodotto automobilistico adulto, sicuro ed ha permesso di trasformare l'auto utile/funzionale per eccellenza, in un og-getto/simbolo di design. Sono queste le peculiarità del marchio che ritroviamo oggi nella forfour. Questo universo di valori adesso è moltiplicato per due. Smart forfour, presentata ad aprile 2004 con tre motorizzazioni a benzina, a partire dal mese di settembre si arricchisce di due motori diesel Mercedes-benz di nuova generazione: il 1.5 cdi a 3 cilindri sarà disponibile infatti nelle versioni da 50kW (68 Cv) e da 70kW (95 Cv). Grazie alla tecnologia common rail di ultima generazione questo propulsore coniuga prestazioni di assoluto rilievo a consumi ed emissioni ridotti. Smart forfour conferma le caratteristiche che hanno reso smart il marchio più dinamico e giovanile presente sul mercato automobilistico. Forfour si presenta compatta, con un design unico e accatti-vante, energica, in grado di convogliare emozioni e divertimento nell'uso quotidiano della vettura e trasformare il tempo trascorso alla guida in un momento di gratificazione personale. Grazie all'esperienza del Mercedes Car Group in segmenti superiori di mercato, forfour introduce contenuti di sicurezza innovativi anche nel segmento delle vetture compatte, come il sistema di controllo elettronico della dinamica di marcia esp e la cellula di sicurezza tridion in acciaio. Forfour è l'auto per i giovani che desiderano una vettura fuori dalle convenzioni, distintiva ma nello stesso tempo si rivolge anche ad un pubblico più maturo, desideroso di guidare una vettura compatta che porti con sé i valori, l'allegria e la gioia di vivere che caratterizzano il marchio smart.  
   
   
SMART FORFOUR LANCIA LE SUE NUOVE MOTORIZZAZIONI DIESEL  
 
Roma, 15 settembre 2004 - smart forfour lancia le sue nuove motorizzazioni diesel Roma. Smart è il marchio che ha maggiormente rivoluzionato il mondo dell'auto negli ultimi anni. Grazie ad un design unico ed un'iniezione di tecnologia e prestazioni, sicurezza ed e-quipaggiamenti di alto livello smart ha fatto delle city-car un prodotto automobilistico adulto, sicuro ed ha permesso di trasformare l'auto utile/funzionale per eccellenza, in un og-getto/simbolo di design. Sono queste le peculiarità del marchio che ritroviamo oggi nella forfour. Questo universo di valori adesso è moltiplicato per due. Smart forfour, presentata ad aprile 2004 con tre motorizzazioni a benzina, a partire dal mese di settembre si arricchisce di due motori diesel Mercedes-benz di nuova generazione: il 1.5 cdi a 3 cilindri sarà disponibile infatti nelle versioni da 50kW (68 Cv) e da 70kW (95 Cv). Grazie alla tecnologia common rail di ultima generazione questo propulsore coniuga prestazioni di assoluto rilievo a consumi ed emissioni ridotti. Smart forfour conferma le caratteristiche che hanno reso smart il marchio più dinamico e giovanile presente sul mercato automobilistico. Forfour si presenta compatta, con un design unico e accatti-vante, energica, in grado di convogliare emozioni e divertimento nell'uso quotidiano della vettura e trasformare il tempo trascorso alla guida in un momento di gratificazione personale. Grazie all'esperienza del Mercedes Car Group in segmenti superiori di mercato, forfour introduce contenuti di sicurezza innovativi anche nel segmento delle vetture compatte, come il sistema di controllo elettronico della dinamica di marcia esp e la cellula di sicurezza tridion in acciaio. Forfour è l'auto per i giovani che desiderano una vettura fuori dalle convenzioni, distintiva ma nello stesso tempo si rivolge anche ad un pubblico più maturo, desideroso di guidare una vettura compatta che porti con sé i valori, l'allegria e la gioia di vivere che caratterizzano il marchio smart.  
   
   
NUOVO LOOK PER IL DUOMO DI PARMA GRAZIE ALLA TECNOLOGIA ALIMAK  
 
Milano, 15 settembre 2004 - In una piazza tranquilla e appartata che conserva quasi intatto il suo sapore medievale, si affaccia un complesso monumentale romanico e gotico formato dal Duomo, dal Battistero e dal Palazzo Vescovile. La Cattedrale, centro della cristianità parmense dal Xii secolo, con la sua facciata a tre ordini di logge, affiancata da un alto campanile di stile gotico, completata dopo una travagliata serie di ricostruzioni e ristrutturazioni durate parecchi anni è alla pari di molte della stessa specie, in balìa dell’usura del tempo e delle aggressioni climatiche, che si depositano inesorabilmente a offuscarne l’austera bellezza. Per restituirle all’antico splendore e attirare un numero sempre maggiore di visitatori l’uomo si affida da sempre alle tecnologie che conducono avanti l’arte del restauro e alle strutture che occorrono per lavorare in altezza. Tecnologie e strutture particolarmente mirate quando si tratta appunto di monumenti da conservare o da riportare alla bellezza originaria. Per i recenti lavori di restauro e pulitura di questa bella facciata, a distanza di oltre vent’anni dall’ultimo intervento di ripristino, sono state utilizzate strutture formate da un sistema misto di ponteggi fissi e autosollevanti, rappresentati questi ultimi da un montacarichi Alimak Ct-cm 10/15 di altezza 27 metri e di 10 quintali di portata. Una macchina che fa parte del sistema C 20 e sviluppa una colonna quadrata, adibita al trasporto in elevazione di materiali e di persone nel modo più sicuro e confortevole e nel rispetto delle più recenti normative europee e nazionali. Il motore occupa solamente un quarto della colonna, in modo tale da consentire di inserire un ponteggio anche al di là del montacarichi. L’ascensore a pignoni e cremagliera, provvisto di sei porte di sbarco ai piani, è stato montato e fissato in una sola giornata di lavoro senza l’ausilio di gru o sollevatori da due tecnici Alimak. Presenta una semplicità di montaggio, uso e manutenzione quasi disarmante, senza contare che non necessita di controlli Ispesl o Asl. Le porte di sbarco sono provviste di un dispositivo di comando elettroidraulico che consente un corretto posizionamento tra il montacarichi e il ponteggio fisso. I visitatori della piazza avranno modo di familiarizzare con questa struttura, che è stata noleggiata dalla Grossi Edilnoleggi di Sorbolo per almeno dieci mesi. Tempi ovviamente notevolmente accorciati dalle possibilità di sollevamento offerte dal montacarichi, una scelta lungimirante che ha garantito, oltre all’abbreviazione dei tempi di esecuzione, un risparmio di manodopera e quindi anche di denaro. I più attenti e curiosi non potranno non cogliere quanto sia comodo e funzionale trasportare grandi quantità di materiali in altezza utilizzando l’ascensore, che è stato tarato a una velocità di dodici metri al minuto. Di questo godranno ovviamente anche i tecnici e la direzione lavori, che in alternativa avrebbero dovuto andare su e giù a piedi, con evidenti fatiche protratte per tutto il tempo dei restauri.  
   
   
NUOVO LOOK PER IL DUOMO DI PARMA GRAZIE ALLA TECNOLOGIA ALIMAK  
 
Milano, 15 settembre 2004 - In una piazza tranquilla e appartata che conserva quasi intatto il suo sapore medievale, si affaccia un complesso monumentale romanico e gotico formato dal Duomo, dal Battistero e dal Palazzo Vescovile. La Cattedrale, centro della cristianità parmense dal Xii secolo, con la sua facciata a tre ordini di logge, affiancata da un alto campanile di stile gotico, completata dopo una travagliata serie di ricostruzioni e ristrutturazioni durate parecchi anni è alla pari di molte della stessa specie, in balìa dell’usura del tempo e delle aggressioni climatiche, che si depositano inesorabilmente a offuscarne l’austera bellezza. Per restituirle all’antico splendore e attirare un numero sempre maggiore di visitatori l’uomo si affida da sempre alle tecnologie che conducono avanti l’arte del restauro e alle strutture che occorrono per lavorare in altezza. Tecnologie e strutture particolarmente mirate quando si tratta appunto di monumenti da conservare o da riportare alla bellezza originaria. Per i recenti lavori di restauro e pulitura di questa bella facciata, a distanza di oltre vent’anni dall’ultimo intervento di ripristino, sono state utilizzate strutture formate da un sistema misto di ponteggi fissi e autosollevanti, rappresentati questi ultimi da un montacarichi Alimak Ct-cm 10/15 di altezza 27 metri e di 10 quintali di portata. Una macchina che fa parte del sistema C 20 e sviluppa una colonna quadrata, adibita al trasporto in elevazione di materiali e di persone nel modo più sicuro e confortevole e nel rispetto delle più recenti normative europee e nazionali. Il motore occupa solamente un quarto della colonna, in modo tale da consentire di inserire un ponteggio anche al di là del montacarichi. L’ascensore a pignoni e cremagliera, provvisto di sei porte di sbarco ai piani, è stato montato e fissato in una sola giornata di lavoro senza l’ausilio di gru o sollevatori da due tecnici Alimak. Presenta una semplicità di montaggio, uso e manutenzione quasi disarmante, senza contare che non necessita di controlli Ispesl o Asl. Le porte di sbarco sono provviste di un dispositivo di comando elettroidraulico che consente un corretto posizionamento tra il montacarichi e il ponteggio fisso. I visitatori della piazza avranno modo di familiarizzare con questa struttura, che è stata noleggiata dalla Grossi Edilnoleggi di Sorbolo per almeno dieci mesi. Tempi ovviamente notevolmente accorciati dalle possibilità di sollevamento offerte dal montacarichi, una scelta lungimirante che ha garantito, oltre all’abbreviazione dei tempi di esecuzione, un risparmio di manodopera e quindi anche di denaro. I più attenti e curiosi non potranno non cogliere quanto sia comodo e funzionale trasportare grandi quantità di materiali in altezza utilizzando l’ascensore, che è stato tarato a una velocità di dodici metri al minuto. Di questo godranno ovviamente anche i tecnici e la direzione lavori, che in alternativa avrebbero dovuto andare su e giù a piedi, con evidenti fatiche protratte per tutto il tempo dei restauri.  
   
   
3° CONFERENZA DEI SINDACI DELLE CITTÀ DEL MONDO E PRESENTAZIONE DELLA NUOVA SCALA AL TEATRO BOLSHOI  
 
Milano, 15 settembre 2004 - Il Vice Sindaco Riccardo De Corato domani si recherà a Mosca per partecipare a una serie di importanti impegni istituzionali. Dal 15 al 18 settembre un calendario di appuntamenti per rappresentare nella capitale Russa e alla Iii Conferenza dei Sindaci delle Città del Mondo il Comune di Milano e per presentare al teatro Bolshoi l’opera del restauro e della ristrutturazione della Scala. In particolare il 16 e il 17 settembre De Corato parteciperà al Summit dei Sindaci e con un discorso parlerà dell’importanza della cooperazione tra le diverse municipalità presentando ufficialmente alle autorità federali e locali i programmi di solidarietà legati alla tragedia di Beslan che il Comune di Milano sta predisponendo. Il 17 pomeriggio invece la “nuova Scala” sarà in scena al Bolshoi. Il Vice Sindaco insieme con la Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russia” presenterà al teatro Bolshoi, in una conferenza stampa, il progetto di restauro e ristrutturazione del teatro alla Scala. Il Bolshoi è in fase di restauro “e il progetto realizzato per la Scala – sottolinea De Corato - per la velocità con il quale è stato realizzato e per l’innovazione tecnologica delle soluzioni progettate può essere considerato un modello da esportare in tutto il mondo” A presentare il progetto davanti all’ambasciatore italiano a Mosca, Gianfranco Facco Bonetti e il direttore artistico del teatro Bolshoi Vadim Zhuravliov, ci saranno anche il direttore dei lavori l’Ing. Antonio Acerbo, l’autore del progetto esecutivo di ristrutturazione l’architetto Mario Botta, la direttrice del restauro Elisabetta Fabbri e il direttore dell’allestimento scenico del Teatro alla Scala l’architetto Franco Malgrande.  
   
   
3° CONFERENZA DEI SINDACI DELLE CITTÀ DEL MONDO E PRESENTAZIONE DELLA NUOVA SCALA AL TEATRO BOLSHOI  
 
Milano, 15 settembre 2004 - Il Vice Sindaco Riccardo De Corato domani si recherà a Mosca per partecipare a una serie di importanti impegni istituzionali. Dal 15 al 18 settembre un calendario di appuntamenti per rappresentare nella capitale Russa e alla Iii Conferenza dei Sindaci delle Città del Mondo il Comune di Milano e per presentare al teatro Bolshoi l’opera del restauro e della ristrutturazione della Scala. In particolare il 16 e il 17 settembre De Corato parteciperà al Summit dei Sindaci e con un discorso parlerà dell’importanza della cooperazione tra le diverse municipalità presentando ufficialmente alle autorità federali e locali i programmi di solidarietà legati alla tragedia di Beslan che il Comune di Milano sta predisponendo. Il 17 pomeriggio invece la “nuova Scala” sarà in scena al Bolshoi. Il Vice Sindaco insieme con la Fondazione “Centro per lo sviluppo dei rapporti Italia Russia” presenterà al teatro Bolshoi, in una conferenza stampa, il progetto di restauro e ristrutturazione del teatro alla Scala. Il Bolshoi è in fase di restauro “e il progetto realizzato per la Scala – sottolinea De Corato - per la velocità con il quale è stato realizzato e per l’innovazione tecnologica delle soluzioni progettate può essere considerato un modello da esportare in tutto il mondo” A presentare il progetto davanti all’ambasciatore italiano a Mosca, Gianfranco Facco Bonetti e il direttore artistico del teatro Bolshoi Vadim Zhuravliov, ci saranno anche il direttore dei lavori l’Ing. Antonio Acerbo, l’autore del progetto esecutivo di ristrutturazione l’architetto Mario Botta, la direttrice del restauro Elisabetta Fabbri e il direttore dell’allestimento scenico del Teatro alla Scala l’architetto Franco Malgrande.  
   
   
LECCO, DOPO 40 ANNI TORNA IL "CORTEO MANZONIANO" MUSICA, SPETTACOLI E ANCHE UN FOTOROMANZO PER RIVIVERE "I PROMESSI SPOSI"  
 
Milano, 15 settembre 2004 - Ritorna dopo 40 anni - l'ultima edizione è del 1965 - il "corteo manzoniano" per le vie di Lecco. Il 9 e 10 ottobre (in caso di pioggia il 16 e 17), 150 attori più diverse decine di figuranti rappresenteranno in sei diverse postazioni, lungo un itinerario di circa due chilometri, dieci scene tratte da "I promessi sposi". Il corteo manzoniano sarà l'ideale conclusione della terza edizione di "Fra la pietra e l'acqua - Itinerari di cultura e spettacolo intorno ad Alessandro Manzoni", manifestazione che dal 22 al 26 settembre riporterà in primo piano il romanzo di Renzo e Lucia attraverso concerti, rappresentazioni teatrali, spettacoli di marionette e addirittura un fotoromanzo. Il duplice appuntamento, promosso dal Comune di Lecco e realizzato con il patrocinio e un contributo di 150.000 euro della Regione Lombardia (assessorato alle Culture, Identità e Autonomie), è stato presentato a Casa Manzoni a Milano, dall'assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Ettore A. Albertoni, e dal sindaco di Lecco, Lorenzo Bodega. "Si tratta di una iniziativa - ha detto Albertoni - che la Regione condivide appieno, secondo il principio, scritto nel Piano Regionale di Sviluppo, che la cultura è fattore di sviluppo e non semplicemente consolazione dell'anima. La Regione non eroga finanziamenti a pioggia ma sostiene progetti di qualità e in grado di diventare volani per un concreto sviluppo dei territori, in costante dialogo e collaborazione con la società civile, il volontariato e le istituzioni locali". "Siamo convinti - ha aggiunto Albertoni - che sia tornato il momento di riprendere un discorso serio sulla figura di Manzoni, personaggio che soprattutto le giovani generazioni dovrebbero conoscere meglio".  
   
   
LECCO, DOPO 40 ANNI TORNA IL "CORTEO MANZONIANO" MUSICA, SPETTACOLI E ANCHE UN FOTOROMANZO PER RIVIVERE "I PROMESSI SPOSI"  
 
Milano, 15 settembre 2004 - Ritorna dopo 40 anni - l'ultima edizione è del 1965 - il "corteo manzoniano" per le vie di Lecco. Il 9 e 10 ottobre (in caso di pioggia il 16 e 17), 150 attori più diverse decine di figuranti rappresenteranno in sei diverse postazioni, lungo un itinerario di circa due chilometri, dieci scene tratte da "I promessi sposi". Il corteo manzoniano sarà l'ideale conclusione della terza edizione di "Fra la pietra e l'acqua - Itinerari di cultura e spettacolo intorno ad Alessandro Manzoni", manifestazione che dal 22 al 26 settembre riporterà in primo piano il romanzo di Renzo e Lucia attraverso concerti, rappresentazioni teatrali, spettacoli di marionette e addirittura un fotoromanzo. Il duplice appuntamento, promosso dal Comune di Lecco e realizzato con il patrocinio e un contributo di 150.000 euro della Regione Lombardia (assessorato alle Culture, Identità e Autonomie), è stato presentato a Casa Manzoni a Milano, dall'assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Ettore A. Albertoni, e dal sindaco di Lecco, Lorenzo Bodega. "Si tratta di una iniziativa - ha detto Albertoni - che la Regione condivide appieno, secondo il principio, scritto nel Piano Regionale di Sviluppo, che la cultura è fattore di sviluppo e non semplicemente consolazione dell'anima. La Regione non eroga finanziamenti a pioggia ma sostiene progetti di qualità e in grado di diventare volani per un concreto sviluppo dei territori, in costante dialogo e collaborazione con la società civile, il volontariato e le istituzioni locali". "Siamo convinti - ha aggiunto Albertoni - che sia tornato il momento di riprendere un discorso serio sulla figura di Manzoni, personaggio che soprattutto le giovani generazioni dovrebbero conoscere meglio".  
   
   
A PIACENZA DAL 25 SETTEMBRE AL 9 OTTOBRE ESPOSTI I LAVORI RECENTI DI GIORGIO MILANI NELLA MOSTRA BABELE  
 
Piacenza, 15 settembre 2004 - Dal 25 settembre al 9 ottobre è in programma a Piacenza la mostra Babele che presenta 10 lavori recenti di Giorgio Milani. Il percorso espositivo, allestito nei suggestivi spazi della Cripta di Santa Liberata (sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano), documenta, attraverso la sensibilità di Milani, un aspetto che sta caratterizzando l’inizio del Xxi secolo: la crescente confusione nella comunicazione. Lo spazio che accoglie le opere, scelte dal curatore Marco Senaldi, si adatta perfettamente alle dimensioni dei lavori di Milani. La Cripta di Santa Liberata ha infatti una stanza introduttiva dove saranno collocati quelli di piccole dimensioni mentre, nella sala della cripta, troverà posto l’opera simbolo di questo appuntamento: una Babele Torre poetario di 2 metri e mezzo di altezza risultato di un assemblaggio di oltre 1000 caratteri tipografici di legno. “Questa torre in realtà sono due - spiega Milani -, la prima, appoggiata al piedistallo, tende verso l’alto, e narra la storia collettiva della Babele dei conflitti fra i popoli. La seconda è quella riflessa sulla base a specchio del piedistallo. È una torre rovesciata, che sprofonda nelle viscere della coscienza dell’uomo contemporaneo che, guardandosi allo specchio, non si riconosce più. È l’uomo che vive la vertigine di agire in un tempo disintegrato dalla velocità, immerso nel rumore di messaggi ripetuti e contrastanti, che scardinano i confini del senso e del sè ”. Sottolinea Senaldi nel testo in catalogo: “Da tempo Milani lavora riutilizzando creativamente caratteri tipografici di legno, ormai abbandonati dopo essere stati resi obsoleti dalle nuove tecnologie di stampa. I caratteri tipografici infatti non vengono semplicemente impiegati per rappresentare simbolicamente l’universo della comunicazione, ma mantengono anche il loro aspetto di particolarissimi artefatti artigianali. La Torre di Babele di lettere lignee sembra ribadire il fatto che, oggi, sono le possibilità stesse della comunicazione a impedire una vera comprensione. Anche le torri di Milani sono dunque Torri Gemelle, ma nel senso che l’una è il negativo dell’altra, la galassia Gutenberg alla sua ennesima potenza che si specchia in “nebulosa Gutenberg” – la controprova del drammatico fatto che, in un mondo dove comunicare è diventato facilissimo, ci si capisce sempre meno”. La proposta espositiva si completa con due video di Roberto Dassoni dal titolo "Vision of Babel: the Genesis" e "Babele". Giorgio Milani nasce a Piacenza nel 1946. Opera nel settore delle arti visive, della pubblicità e della comunicazione visuale. Ha esposto in Italia e all’estero (in particolare Stati Uniti, Canada, Libano, Spagna, Belgio, Germania). Nel 2002 il Druckkunst Museum di Lipsia gli ha dedicato un’importante mostra personale. Come direttore creativo si occupa dell’immagine di società nazionali e multinazionali per le quali ha ideato e diretto campagne pubblicitarie in Italia e all’estero. Attualmente ricopre le cariche di direttore creativo dell’agenzia Vbm Comunicazione e di direttore artistico di Agorarte. Babele Opere recenti di Giorgio Milani Piacenza, Cripta di Santa Liberata (sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano), via Sant’eufemia 12 25 settembre – 9 ottobre 2004 Orari: 9.00 – 12.00; 15.00 – 18.00. Domenica chiuso Ingresso libero Catalogo edito dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano Inaugurazione Sabato 25 Settembre, Ore 18.00.  
   
   
A PIACENZA DAL 25 SETTEMBRE AL 9 OTTOBRE ESPOSTI I LAVORI RECENTI DI GIORGIO MILANI NELLA MOSTRA BABELE  
 
Piacenza, 15 settembre 2004 - Dal 25 settembre al 9 ottobre è in programma a Piacenza la mostra Babele che presenta 10 lavori recenti di Giorgio Milani. Il percorso espositivo, allestito nei suggestivi spazi della Cripta di Santa Liberata (sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano), documenta, attraverso la sensibilità di Milani, un aspetto che sta caratterizzando l’inizio del Xxi secolo: la crescente confusione nella comunicazione. Lo spazio che accoglie le opere, scelte dal curatore Marco Senaldi, si adatta perfettamente alle dimensioni dei lavori di Milani. La Cripta di Santa Liberata ha infatti una stanza introduttiva dove saranno collocati quelli di piccole dimensioni mentre, nella sala della cripta, troverà posto l’opera simbolo di questo appuntamento: una Babele Torre poetario di 2 metri e mezzo di altezza risultato di un assemblaggio di oltre 1000 caratteri tipografici di legno. “Questa torre in realtà sono due - spiega Milani -, la prima, appoggiata al piedistallo, tende verso l’alto, e narra la storia collettiva della Babele dei conflitti fra i popoli. La seconda è quella riflessa sulla base a specchio del piedistallo. È una torre rovesciata, che sprofonda nelle viscere della coscienza dell’uomo contemporaneo che, guardandosi allo specchio, non si riconosce più. È l’uomo che vive la vertigine di agire in un tempo disintegrato dalla velocità, immerso nel rumore di messaggi ripetuti e contrastanti, che scardinano i confini del senso e del sè ”. Sottolinea Senaldi nel testo in catalogo: “Da tempo Milani lavora riutilizzando creativamente caratteri tipografici di legno, ormai abbandonati dopo essere stati resi obsoleti dalle nuove tecnologie di stampa. I caratteri tipografici infatti non vengono semplicemente impiegati per rappresentare simbolicamente l’universo della comunicazione, ma mantengono anche il loro aspetto di particolarissimi artefatti artigianali. La Torre di Babele di lettere lignee sembra ribadire il fatto che, oggi, sono le possibilità stesse della comunicazione a impedire una vera comprensione. Anche le torri di Milani sono dunque Torri Gemelle, ma nel senso che l’una è il negativo dell’altra, la galassia Gutenberg alla sua ennesima potenza che si specchia in “nebulosa Gutenberg” – la controprova del drammatico fatto che, in un mondo dove comunicare è diventato facilissimo, ci si capisce sempre meno”. La proposta espositiva si completa con due video di Roberto Dassoni dal titolo "Vision of Babel: the Genesis" e "Babele". Giorgio Milani nasce a Piacenza nel 1946. Opera nel settore delle arti visive, della pubblicità e della comunicazione visuale. Ha esposto in Italia e all’estero (in particolare Stati Uniti, Canada, Libano, Spagna, Belgio, Germania). Nel 2002 il Druckkunst Museum di Lipsia gli ha dedicato un’importante mostra personale. Come direttore creativo si occupa dell’immagine di società nazionali e multinazionali per le quali ha ideato e diretto campagne pubblicitarie in Italia e all’estero. Attualmente ricopre le cariche di direttore creativo dell’agenzia Vbm Comunicazione e di direttore artistico di Agorarte. Babele Opere recenti di Giorgio Milani Piacenza, Cripta di Santa Liberata (sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano), via Sant’eufemia 12 25 settembre – 9 ottobre 2004 Orari: 9.00 – 12.00; 15.00 – 18.00. Domenica chiuso Ingresso libero Catalogo edito dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano Inaugurazione Sabato 25 Settembre, Ore 18.00.  
   
   
“INVENTARIO” PERSONALE DI ANNY FERRARIO  
 
Gallarate, 15 settembre 2004 - Quattro importanti momenti, quattro tappe fondamentali che hanno segnato la produzione artistica di Anny Ferrario sono al centro della mostra “Inventario” presso lo Spazio Zero di Gallarate. Pittrice, scultrice e amante delle tecniche dell’incisione, Anny Ferrario è un’artista completa che nel corso degli anni si è rinnovata approfondendo di volta in volta nuove soluzioni e sperimentazioni. In mostra allo Spazio Zero si potranno ammirare una ventina di terrecotte, bronzetti, gioielli e incisioni, che rappresentano in modo significativo i quattro periodi più importanti di trenta anni di attività. Ovvero: il periodo degli ammoniti in cui l’artista ha approfondito lo studio delle conchiglie, nella loro forma, colore e trasparenza. Gli anni dedicati alla mitologia con la trasposizione degli eroi e delle storie dell’antica Grecia. E poi il cosmo e la notte e il suo fascino dell’oscuro per giungere agli anni più recenti con gli studi sugli alberi con i bronzetti, le impronte dei tronchi e le sculture di frutta in bronzo su piatti in raku. «Le creazioni del suo ‘Inventario’ – scrive Sergio Baroli – stanza antologica del suo mondo fantastico, tornano a sedurci: le iridescenze degli oggetti raku, il brillio delle fusioni a cera persa, le sottili increspature, i gibbi e i solchi dei monili, i calchi fossili di un corrotto bestiario ancestrale, giungono epifanie di antichi miti, lacerti strappati allo scrigno dei giochi infantili e delle favole, relitti di felicità negate e di affetti irrisolti». L’artista In Mostra Anny Ferrario è nata a Como. Vive e lavora a Ispra. Dopo alcuni anni dedicati alla pittura a olio, si è specializzata nell’incisione, interessandosi alle tecniche Goetz. Oltre a incisioni, acqueforti, acquetinte e maniere nere, realizza sculture in terracotta e in ferro, monili e piccole sculture in fusione a cera persa in bronzo, argento e ottone. Ha insegnato tecniche calcografiche presso il Centro di cultura e creatività “Cascina San Vitale” di Osmate (Va) e nel 1992 ha aperto a Gemonio l’Atelier Capricorno, recentemente trasferitosi a Cocquio Trevisago, dove tiene corsi per la realizzazione di calcografie, gioielli e sculture. “Alchimia è il nuovo spazio espositivo che l’artista ha aperto nel centro storico di Luino. Tra gli altri ha esposto a Varese, Zurigo, Milano, Philadelphia, Bruxelles, Hamburg, Lugano e Tokio. Spazio Zero, via Ronchetti n.6 Gallarate (Va) Tel./fax 0331.777472  
   
   
“INVENTARIO” PERSONALE DI ANNY FERRARIO  
 
Gallarate, 15 settembre 2004 - Quattro importanti momenti, quattro tappe fondamentali che hanno segnato la produzione artistica di Anny Ferrario sono al centro della mostra “Inventario” presso lo Spazio Zero di Gallarate. Pittrice, scultrice e amante delle tecniche dell’incisione, Anny Ferrario è un’artista completa che nel corso degli anni si è rinnovata approfondendo di volta in volta nuove soluzioni e sperimentazioni. In mostra allo Spazio Zero si potranno ammirare una ventina di terrecotte, bronzetti, gioielli e incisioni, che rappresentano in modo significativo i quattro periodi più importanti di trenta anni di attività. Ovvero: il periodo degli ammoniti in cui l’artista ha approfondito lo studio delle conchiglie, nella loro forma, colore e trasparenza. Gli anni dedicati alla mitologia con la trasposizione degli eroi e delle storie dell’antica Grecia. E poi il cosmo e la notte e il suo fascino dell’oscuro per giungere agli anni più recenti con gli studi sugli alberi con i bronzetti, le impronte dei tronchi e le sculture di frutta in bronzo su piatti in raku. «Le creazioni del suo ‘Inventario’ – scrive Sergio Baroli – stanza antologica del suo mondo fantastico, tornano a sedurci: le iridescenze degli oggetti raku, il brillio delle fusioni a cera persa, le sottili increspature, i gibbi e i solchi dei monili, i calchi fossili di un corrotto bestiario ancestrale, giungono epifanie di antichi miti, lacerti strappati allo scrigno dei giochi infantili e delle favole, relitti di felicità negate e di affetti irrisolti». L’artista In Mostra Anny Ferrario è nata a Como. Vive e lavora a Ispra. Dopo alcuni anni dedicati alla pittura a olio, si è specializzata nell’incisione, interessandosi alle tecniche Goetz. Oltre a incisioni, acqueforti, acquetinte e maniere nere, realizza sculture in terracotta e in ferro, monili e piccole sculture in fusione a cera persa in bronzo, argento e ottone. Ha insegnato tecniche calcografiche presso il Centro di cultura e creatività “Cascina San Vitale” di Osmate (Va) e nel 1992 ha aperto a Gemonio l’Atelier Capricorno, recentemente trasferitosi a Cocquio Trevisago, dove tiene corsi per la realizzazione di calcografie, gioielli e sculture. “Alchimia è il nuovo spazio espositivo che l’artista ha aperto nel centro storico di Luino. Tra gli altri ha esposto a Varese, Zurigo, Milano, Philadelphia, Bruxelles, Hamburg, Lugano e Tokio. Spazio Zero, via Ronchetti n.6 Gallarate (Va) Tel./fax 0331.777472  
   
   
APERTAMENTE A CURA DI MASSIMILIANO FINAZZER FLORY OMAGGIO ALL’EUROPA  
 
Roma, 15 settembre 2004 - Apertamente, la rassegna ideata e condotta da Massimiliano Finazzer Flory che nel corso dell’estate ha offerto a Milano 23 incontri culturali registrando un notevole successo di pubblico, si chiude con un “Omaggio all’Europa” dedicato all’arte occidentale ovvero al modo attraverso cui l’arte figurativa ha scoperto e rappresentato l’identità della nostra cultura. In occasione della pubblicazione del suo nuovo libro Le tre vie della pittura (ed. Electa), Flavio Caroli, responsabile scientifico di Palazzo Reale, sarà ospite di Massimiliano Finazzer Flory nel salotto di “Milano Ottagono”. La storia dell'arte occidentale è in larghissima parte la storia dell'Europa. Solo che la nostra Europa, oggi, pare non essere erede dell'altra. Se non si affrontano queste domande è inutile parlare di cultura europea. Attraverso la proiezione di 25 straordinarie immagini delle opere d’arte più significative, saranno ripercorse le “tre vie della pittura” Luce, Anima, Socialità. Ma l’incontro verterà anche sul ruolo che l’arte occidentale può e deve avere dal punto di vista della rappresentazione di valori, ruolo che oggi appare decisivo per aprire un dibattito sulle scelte culturali da offrire alle nuove generazioni di Europei. Mercoledì 15 settembre ore 21.00 Apertamente – Milano Ottagono Omaggio all’Europa Intervengono Flavio Caroli, Massimiliano Finazzer Flory. Con proiezione e commento di immagini di opere emblematiche dal Rinascimento all’arte contemporanea Ingresso Libero informazioni: 349.0908883  
   
   
APERTAMENTE A CURA DI MASSIMILIANO FINAZZER FLORY OMAGGIO ALL’EUROPA  
 
Roma, 15 settembre 2004 - Apertamente, la rassegna ideata e condotta da Massimiliano Finazzer Flory che nel corso dell’estate ha offerto a Milano 23 incontri culturali registrando un notevole successo di pubblico, si chiude con un “Omaggio all’Europa” dedicato all’arte occidentale ovvero al modo attraverso cui l’arte figurativa ha scoperto e rappresentato l’identità della nostra cultura. In occasione della pubblicazione del suo nuovo libro Le tre vie della pittura (ed. Electa), Flavio Caroli, responsabile scientifico di Palazzo Reale, sarà ospite di Massimiliano Finazzer Flory nel salotto di “Milano Ottagono”. La storia dell'arte occidentale è in larghissima parte la storia dell'Europa. Solo che la nostra Europa, oggi, pare non essere erede dell'altra. Se non si affrontano queste domande è inutile parlare di cultura europea. Attraverso la proiezione di 25 straordinarie immagini delle opere d’arte più significative, saranno ripercorse le “tre vie della pittura” Luce, Anima, Socialità. Ma l’incontro verterà anche sul ruolo che l’arte occidentale può e deve avere dal punto di vista della rappresentazione di valori, ruolo che oggi appare decisivo per aprire un dibattito sulle scelte culturali da offrire alle nuove generazioni di Europei. Mercoledì 15 settembre ore 21.00 Apertamente – Milano Ottagono Omaggio all’Europa Intervengono Flavio Caroli, Massimiliano Finazzer Flory. Con proiezione e commento di immagini di opere emblematiche dal Rinascimento all’arte contemporanea Ingresso Libero informazioni: 349.0908883  
   
   
NOTTI IMPERIALI AL MAZOOM: IL VIP DICE IN O OUT  
 
Milano, 15 settembre 2004 - Chi non conosce lo spirito dandy, eccentrico e irriverente della discoteca Mazoom-leplaisir? Come gli antichi imperatori romani decretavano le decisioni esponendo il pollice alto o verso, oggi il Mazoom-leplaisir, la discoteca che più fa tendenza, re-interpreta tale status-quo dando il via ad una alternativa notte Vip. Dal 15 ottobre, ogni venerdì sera, la discoteca Mazoom ospiterà un Vip esclusivo, che sarà chiamato a ricoprire un ruolo insolito e intrigante, ovvero quello di Real-selector all’ingresso della discoteca. Confermando la sua capacità e volontà di sorprendere, la discoteca Mazoom sovverte le solite regole, passando lo “scettro” alla Very Important Person che avrà facoltà di esprimere il suo gusto attraverso il celeberrimo In or Out. La discoteca Mazoom , famosa per aver lanciato l’House Music quando in Italia era ancora in fase embrionale, continua a stabilire i dettami della moda più fashion e glamuor sia in fatto di musica, che di life style. La notte Vip per tutta la stagione invernale, ed è questa la scintilla innovativa, consoliderà ulteriormente questo mood estendendo il concetto di Vip a tutta la clientela del Mazoom-leplaisir, dove tutti saranno Vip. La ricercatezza e l’esclusività che si respira al Mazoom-leplaisir ne fanno sempre più un club a tutti gli effetti, dove tutti possono entrare, a patto che si sentano Vip. Infolink: www.Mazoom.it  
   
   
NOTTI IMPERIALI AL MAZOOM: IL VIP DICE IN O OUT  
 
Milano, 15 settembre 2004 - Chi non conosce lo spirito dandy, eccentrico e irriverente della discoteca Mazoom-leplaisir? Come gli antichi imperatori romani decretavano le decisioni esponendo il pollice alto o verso, oggi il Mazoom-leplaisir, la discoteca che più fa tendenza, re-interpreta tale status-quo dando il via ad una alternativa notte Vip. Dal 15 ottobre, ogni venerdì sera, la discoteca Mazoom ospiterà un Vip esclusivo, che sarà chiamato a ricoprire un ruolo insolito e intrigante, ovvero quello di Real-selector all’ingresso della discoteca. Confermando la sua capacità e volontà di sorprendere, la discoteca Mazoom sovverte le solite regole, passando lo “scettro” alla Very Important Person che avrà facoltà di esprimere il suo gusto attraverso il celeberrimo In or Out. La discoteca Mazoom , famosa per aver lanciato l’House Music quando in Italia era ancora in fase embrionale, continua a stabilire i dettami della moda più fashion e glamuor sia in fatto di musica, che di life style. La notte Vip per tutta la stagione invernale, ed è questa la scintilla innovativa, consoliderà ulteriormente questo mood estendendo il concetto di Vip a tutta la clientela del Mazoom-leplaisir, dove tutti saranno Vip. La ricercatezza e l’esclusività che si respira al Mazoom-leplaisir ne fanno sempre più un club a tutti gli effetti, dove tutti possono entrare, a patto che si sentano Vip. Infolink: www.Mazoom.it  
   
   
GIORNALISTI, ARTISTI TV E ATLETI INAUGURANO IL NUOVO CAMPO IN ERBA SINTETICA  
 
 Lainate (Mi), 15 settembre 2004 – Sabato 18 Settembre 2004 alle ore 14,15 avrà luogo l’inaugurazione ufficiale del nuovo campo in erba sintetica dell’Oratorio di Grancia-pagliera. Realizzato a tempo di record e finito a regola d’arte, il campo di calcio a 11 in erba sintetica è ormai completato. Si tratta di un’iniziativa importante e necessaria per il Gruppo Sportivo Osaf che avvia proprio in questi giorni il terzo anno di adesione al “Progetto Scuola Calcio Chievo Verona”. All’’inaugurazione parteciperanno personaggi dello sport, del giornalismo, autorità e pubblico delle grandi occasioni. In particolare, la rappresentativa dei giornalisti della Gazzetta dello Sport aprirà il pomeriggio sportivo incontrando una squadra dell’Osaf. E’ poi prevista la presentazione ufficiale delle squadre di calcio dell’Osaf al completo. Poiché l’evento si inserisce in un periodo speciale, caratterizzato da incontri ed amichevoli di precampionato, è stata previsto anche una delle partite dei piccoli atleti che partecipano al tradizionale torneo di fine estate Oratorio San Francesco – Trofeo Immobilart. Chiuderà la giornata un triangolare tutto Osaf, con rappresentative di allenatori, papà e “vecchie glorie”. Ecco il programma completo: Sabato 18 settembre ore 14,15 Inaugurazione; ore 14,30 Incontro di calcio tra la rappresentativa dei giornalisti della Gazzetta dello Sport e una squadra dell’Osa.f; ore 15,30 Presentazione delle squadre di calcio dell’Osaf partecipanti alla stagione sportiva 2004-2005; interventi di Don Pierluigi Albricci, presidente del Gruppo Sportivo, e del Dr. Candido Cannavò, già direttore della Gazzetta dello Sport ; ore 16,30 Torneo di calcio Oratorio S.francesco – Trofeo Immobilart; ore 20,30 Triangolare di calcio tra le rappresentative degli allenatori, dei papà e delle “vecchie glorie” dell’O.sa.f.  
   
   
GIORNALISTI, ARTISTI TV E ATLETI INAUGURANO IL NUOVO CAMPO IN ERBA SINTETICA  
 
 Lainate (Mi), 15 settembre 2004 – Sabato 18 Settembre 2004 alle ore 14,15 avrà luogo l’inaugurazione ufficiale del nuovo campo in erba sintetica dell’Oratorio di Grancia-pagliera. Realizzato a tempo di record e finito a regola d’arte, il campo di calcio a 11 in erba sintetica è ormai completato. Si tratta di un’iniziativa importante e necessaria per il Gruppo Sportivo Osaf che avvia proprio in questi giorni il terzo anno di adesione al “Progetto Scuola Calcio Chievo Verona”. All’’inaugurazione parteciperanno personaggi dello sport, del giornalismo, autorità e pubblico delle grandi occasioni. In particolare, la rappresentativa dei giornalisti della Gazzetta dello Sport aprirà il pomeriggio sportivo incontrando una squadra dell’Osaf. E’ poi prevista la presentazione ufficiale delle squadre di calcio dell’Osaf al completo. Poiché l’evento si inserisce in un periodo speciale, caratterizzato da incontri ed amichevoli di precampionato, è stata previsto anche una delle partite dei piccoli atleti che partecipano al tradizionale torneo di fine estate Oratorio San Francesco – Trofeo Immobilart. Chiuderà la giornata un triangolare tutto Osaf, con rappresentative di allenatori, papà e “vecchie glorie”. Ecco il programma completo: Sabato 18 settembre ore 14,15 Inaugurazione; ore 14,30 Incontro di calcio tra la rappresentativa dei giornalisti della Gazzetta dello Sport e una squadra dell’Osa.f; ore 15,30 Presentazione delle squadre di calcio dell’Osaf partecipanti alla stagione sportiva 2004-2005; interventi di Don Pierluigi Albricci, presidente del Gruppo Sportivo, e del Dr. Candido Cannavò, già direttore della Gazzetta dello Sport ; ore 16,30 Torneo di calcio Oratorio S.francesco – Trofeo Immobilart; ore 20,30 Triangolare di calcio tra le rappresentative degli allenatori, dei papà e delle “vecchie glorie” dell’O.sa.f.  
   
   
LA CANOTTIERI SILE DI TREVISO FESTEGGIA I RISULTATI DEI SUOI ATLETI A PIEDILUCO RIGON SESTO NELLA FINALE SINGOLO JUNIORES  
 
Treviso, 15 settembre 2004 - Francesco Rigon, classe 1987, si è classificato sesto ai Campionati Italiani Juniores svoltisi a Piediluco l'11 e 12 settembre scorsi. La prestazione del nostro atleta trevigiano è di gran rilievo vista la sua giovane età, è infatti al primo anno junior, e la recente partecipazione come capo voga del quattro di coppia azzurro ai mondiali juniores in Spagna. Anche nel 2003 aveva partecipatop all'edizione greca in veste di riserva della squadra italiana, dopo essersi messo in evidenza al collegiale di Piediluco. Oltre alle due presenze in nazionale, Francesco vanta nel suo curriculum già due titoli di campione italiano. Il 2005 si prospetta quindi come un anno ricco di speranze per la Canottieri Sile.  
   
   
LA CANOTTIERI SILE DI TREVISO FESTEGGIA I RISULTATI DEI SUOI ATLETI A PIEDILUCO RIGON SESTO NELLA FINALE SINGOLO JUNIORES  
 
Treviso, 15 settembre 2004 - Francesco Rigon, classe 1987, si è classificato sesto ai Campionati Italiani Juniores svoltisi a Piediluco l'11 e 12 settembre scorsi. La prestazione del nostro atleta trevigiano è di gran rilievo vista la sua giovane età, è infatti al primo anno junior, e la recente partecipazione come capo voga del quattro di coppia azzurro ai mondiali juniores in Spagna. Anche nel 2003 aveva partecipatop all'edizione greca in veste di riserva della squadra italiana, dopo essersi messo in evidenza al collegiale di Piediluco. Oltre alle due presenze in nazionale, Francesco vanta nel suo curriculum già due titoli di campione italiano. Il 2005 si prospetta quindi come un anno ricco di speranze per la Canottieri Sile.