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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Ottobre 2004
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POTOCNIK PROPONE 'EVOLUZIONE, NON RIVOLUZIONE' PER LA RICERCA EUROPEA  
 
Brucelles, 6 ottobre 2004 - In quella che è apparsa come una ben accetta audizione del commissario designato alla Scienza e ricerca, il 1° ottobre, Janez Potocnik ha fatto riferimento alla 'sostanziosa eredità' lasciata dal suo predecessore Philippe Busquin e ha sottolineato la sua intenzione di continuare una buona parte di quel lavoro. 'La ricerca europea è ai primi posti dell'agenda politica, lo Spazio europeo della ricerca è operativo, e l'obiettivo del 3% [per l'investimento dell'Ue nella ricerca] è largamente accettato dagli Stati membri', ha detto Potocnik dinanzi al comitato Itre (Industry, Research and Energy) del Parlamento. 'Non c'è alcun bisogno di una rivoluzione, ma c'è un sentito bisogno di una evoluzione di quel che è già stato in pratica conseguito'. Al primo posto nella lista delle iniziative avviate da Busquin che Potocnik vorrebbe poter portare a termine è il proposto raddoppio del bilancio dell'Ue per la ricerca. Si tratta di un obiettivo cruciale per il successo dello Spazio europeo della ricerca, delle piattaforme tecnologiche e delle iniziative per le infrastrutture di ricerca che, secondo Potocnik, dovrebbe 'essere perseguito senza la minima esitazione. 'Sta anche aumentando il numero di progetti respinti dal Sesto programma quadro (6Pq): stiamo rifiutando un sacco di ottime proposte, e questo mostra che dovremmo fare molto di più', ha aggiunto. Altri temi importanti affrontati nel discorso introduttivo del candidato commissario sloveno sono stati la semplificazione, sfruttamento e bilanciamento della politica europea per la ricerca, e la cooperazione. Potocnik si è detto pronto a portare avanti le principali sfide, ma ha voluto mettere bene in chiaro che per raggiungere questi obiettivi comuni avrà bisogno dell'appoggio del Parlamento e degli Stati membri. Per illustrare questo punto, Potocnik ha detto che, nel contesto dell'agenda di Lisbona, è di vitale importanza che la Commissione introduca forme migliori di governance che rendano la strategia più operativa, e ha preso ad esempio la designazione di un gruppo di commissari quali responsabili della strategia di Lisbona. 'Ma è necessario fare lo stesso anche negli Stati membri, magari creando dei gruppi a livello di Stato con meno priorità, ma strettamente controllate', ha argomentato. Alla domanda sulle priorità che pensa verranno incluse nel Settimo programma quadro, Potocnik ha risposto: 'In questa fase, parlare di priorità specifiche sarebbe prematuro. Dobbiamo prima decidere come raggiungere queste priorità, e la procedura comincerà a novembre, in questo comitato [...]'. Il commissario designato ha offerto una chiara indicazione di come intende affrontare temi che implicano scelte difficili, quando gli è stato chiesto di chiarire la sua posizione sul finanziamento comunitario delle ricerche sulle cellule staminali embrionali: 'Non mi è possibile dare una risposta che sia ben accolta da tutti, ma il mio punto di vista personale è che non dovremmo per principio escludere una pista di ricerca che potrebbe offrire cure a migliaia di bambini e adulti malati. Ascolterò il punto di vista di tutte le parti interessate, terrò conto delle opinioni dei comitati etici, e poi mi assumerò la responsabilità di proporre le azioni che a mio parere dovrebbero essere intraprese'. Ed ha aggiunto: 'Dovremmo ascoltare gli altri con attenzione, e cercare di avviare un dibattito senza eccessive implicazioni emotive e senza essere intolleranti'. Passando al problema della semplificazione del programma quadro, Potocnik ha definito il compito uno dei più difficili tra quelli che dovrà affrontare. 'Il sistema dell'Ue per la scienza e la ricerca è sempre troppo complicato, e la cosa non può farci piacere [...]. Le candidature rubano ancora troppo tempo ai ricercatori; dobbiamo individuare i punti in cui la procedura è troppo lenta e trovare le adeguate soluzioni. Sarà comunque un compito difficile, perché le norme finanziarie che governano il programma sono estremamente complicate, e noi dobbiamo fare in modo che i soldi siano spesi nel modo giusto'. Potocnik ha definito buona l'idea suggerita dal rapporto Marimon di una procedura di presentazione in due fasi, in base alla quale i candidati debbono introdurre le proposte dettagliate solo se la Commissione si è dichiarata interessata al progetto. 'Alcune iniziative [di semplificazione] sono già in corso, e quelle che non richiedono modifiche legislative verranno applicate anche al 6Pq', ha dichiarato. Nella sua qualità di commissario per la Scienza e la ricerca, Potocnik si è impegnato a tentare d'individuare le strategie per superare l'attuale 'paradosso europeo' di una ricerca comunitaria di qualità che non si trasforma in prodotti innovativi. Ha però respinto il suggerimento di un europarlamentare, secondo il quale l'Ue dovrebbe ridurre il sostegno alla ricerca scientifica di base e concentrarsi maggiormente sulle ricerca applicata. 'Si tratta di un approccio obsoleto: dovremmo piuttosto parlare di ricerca pilotata dalla scienza e di ricerca pilotata dall'industria. La ricerca di base può essere egualmente utile a più lungo termine [...] e se non la sosteniamo un giorno saremo persi'. Potocnik ha ripetutamente affermato che farà tutto il possibile per incoraggiare la partecipazione agli sforzi di ricerca dell'Ue delle Pmi (Piccole e medie imprese) e degli organismi dei nuovi Stati membri e degli Stati più piccoli, ma ha ancora una volta ribadito che gli Stati membri sono gli unici in grado di assistere la Commissione nel suo sforzo. Per concludere, Potocnik si è detto perfettamente conscio delle difficoltà del compito che dovrà affrontare in caso d'approvazione della sua nomina. 'Posso proporvi energia, integrità, e qualcuno pronto ad ascoltarvi', ha promesso. A giudicare dalla positiva reazione degli europarlamentari al discorso di Potocnik, non passerà molto tempo prima che le sue qualità vengano messe alla prova. Infolink: http://www.Europa.eu.int/comm/commissioners/potocnik/  
   
   
AUGUST 2004 - EURO-ZONE AND EU25 UNEMPLOYMENT STABLE AT 9.0%  
 
Bruxelles, 6 October 2004 Euro-zone1 seasonally-adjusted unemployment2 stood at 9.0% in August 2004, unchanged compared to July3, Eurostat, the Statistical Office of the European Communities, reports today. It was 8.9% in August 2003. The Eu254 unemployment rate was also 9.0% in August 2004, unchanged compared to July. It was 9.1% in August 2003. In August 2004, the lowest rates were registered in Luxembourg (4.3%), Ireland (4.4%), Cyprus and Austria (both 4.5%) and the United Kingdom (4.7% in June). Unemployment rates were highest in Poland (18.7%), Slovakia (15.7%), Lithuania and Spain (both 11.0%). Fourteen Member States recorded an increase in their unemployment rate over a year and eleven a decrease. The Netherlands (3.8% in July 2003 to 4.8% in July 2004), Luxembourg (3.8% to 4.3%), Sweden (5.7% to 6.2%) and the Czech Republic (8.0% to 8.5%) registered the most important relative increases, while the largest relative decreases were observed in Estonia (10.1% to 8.7%), Lithuania (12.5% to 11.0%) and Slovenia (6.7% to 6.2%). In August 2004 compared to August 2003, the unemployment rate for males in the euro-zone grew from 7.9% to 8.0% and was unchanged at 8.3% in the Eu25. The female unemployment rate grew from 10.2% to 10.3% in the euro-zone, and was unchanged at 10.0% in the Eu25. In August 2004, the unemployment rate for under-25s was 17.5% in the euro-zone and 18.1% in the Eu25. In August 2003 it was 17.2% and 18.4% respectively. The lowest rates for under-25s were observed in Ireland (7.9%), the Netherlands (8.4% in July 2004) and Austria (9.8%), and the highest in Poland (38.8%), Greece (27.1% in December 2003), Italy (27.1% in January 2004) and Slovakia (25.4%). Eurostat estimates that, in August 2004, 12.8 million men and women were unemployed in the euro-zone and 19.3 million in the Eu25. These are seasonally-adjusted figures in line with Ilo criteria. In August 2004, the Us unemployment rate was 5.4% and the Japanese rate was 4.8%. Unemployment (%) in August 2004 - in ascending order
Lu Ie Cy At Uk Nl Dk Hu Si Se Pt Cz It
4.3 4.4 4.5 4.5 June 04 4.7 July 04 4.8 July 04 5.8 5.9 6.2 6.2 6.4 8.5 Jan 04 8.5
Be Ee Mt Euro-zone Eu25 Fi El Fr De Lv Es Lt Sk Pl
8.6 8.7 July 04 8.7 9.0 9.0 9.0 Dec 03 9.3 9.6 9.9 10.6 11.0 11.0 15.7 18.7
1. Euro-zone: Belgium, Germany, Greece, Spain, France, Ireland, Italy, Luxembourg, the Netherlands, Austria, Portugal and Finland. 2. Eurostat's unemployment rates Eurostat compiles "harmonised" unemployment rates for Member States. These unemployment rates are based on definitions recommended by the International Labour Organisation (Ilo). "Harmonised" means that the national micro data concerning the individuals and households are treated by Eurostat in the same fashion throughout the Eu so as to allow comparability between the Member States. The Eurostat definition of unemployed people are those aged 15 to 74 and who, following the International Labour Organisation (Ilo) definition: are without work; are available to start work within the next two weeks; and have actively sought employment at some time during the previous four weeks. The unemployment rate is the number of people unemployed as a percentage of the labour force. The labour force is the total number of people employed and unemployed. The numbers of unemployed and the monthly unemployment rate are estimates based on results of the European Union Labour Force Survey which is a household survey carried out in all countries on the basis of agreed definitions. These results are interpolated/ extrapolated to monthly data using national survey data and national monthly series on registered unemployment. Monthly unemployment and employment series are calculated first at the level of four categories for each Member State (males and females 15 - 24 years, males and females 25 - 74 years). These series are then seasonally adjusted and all the national and European aggregates are calculated. Before the aggregation, missing national data are estimated using the most recent trends of the series. Further information on the methodology of the monthly unemployment rate statistics can be found on the annex to News Release 67/2002 of 4 June 2002. Registered unemployed data are national administrative data compiled on a purely national basis and purposes. There are no European-wide rules on definition and coverage. Therefore the ensuing unemployment rates cannot be compared from one country to another. National legislation on the definition of unemployment and therefore its calculation can change in individual states. The conditions to receive unemployment benefits and assistance vary from one country to another. This affects the willingness of people to register themselves and the published unemployment rates. Current deviations from definition of unemployment in the Eu Labour Force Survey Spain, United Kingdom: Unemployment is restricted to persons aged 16-74. In Spain the legal age limit for working is 16. Italy: Persons (without a job, who are available for work and) whose only job search method in the past 4 weeks is a renewal of their registration at the public employment service are included in unemployment. Employment includes persons on unpaid leave with a duration longer than 3 months, while these persons should be considered as unemployed or inactive. Malta, Poland: Persons who have found a job to start later within a period of at most 3 months are included in unemployment regardless of their availability. Netherlands, Sweden: Persons without a job, who are available for work and looking for a job are only included in unemployment if they express that they would like to work. The other Member States already comply with the definition. The remaining deviations will disappear as Member States adapt their surveys to the new definitions. Italy, Malta and Poland will adapt in 2004 and the Netherlands and Sweden in 2005.
 
   
   
INVITO A PRESENTARE OFFERTE: IDENTIFICAZIONE DEI RIMANENTI OSTACOLI ALLA PRESTAZIONE DI SERVIZI DI EGOVERNMENT  
 
Bruxelles, 6 ottobre 2004 - La direzione generale Società dell'informazione della Commissione ha pubblicato un invito a presentare offerte in due lotti per un quadro di provvedimenti e per una migliore comprensione degli ostacoli all'eGovernment in Europa. L'invito è suddiviso in due lotti: Lotto A: economia, vantaggi e finanziamento dell'eGovernment. Mira a fornire un'analisi delle spese effettuate per l'eGovernment nell'Ue e a sostenere il processo di sviluppo di un quadro di provvedimenti a favore dell'eGovernment (soprattutto per quel che riguarda l'avvio e l'impatto dell'eGovernment), nonché a descrivere con precisione l'economia a sostegno dell'eGovernment; Lotto B: identificazione dei rimanenti ostacoli giuridici, normativi ed organizzativi alla prestazione di servizi di eGovernment. Mira a sostenere i progressi verso una migliore comprensione degli ostacoli giuridici, normativi ed organizzativi nell'eGovernment e le possibili modalità per superarli in Europa. Il bilancio globale assegnato ai due lotti ammonta a 750.000 euro. Per informazioni : Commissione europea, Direzione generale Infso, Unità C6, Att: Peter Katz, Bu31 7/30, rue de la Loi/wetstraat 200, B-1049 Bruxelles, Tel +32-2-296-90-19, Fax +32-2-296-41-14. E-mail: peter.Katz@cec.eu.int
Infolink: http://ted.publications.eu.int/official/Exec?DataFlow=call_one_detail.dfl&Template=TED/result_one_detail.xsl&TableName=TED_EN&Query=ND:"164120%202004"&Lang=EN&StatLang=EN
 
   
   
MEF: PRECISAZIONE SU PEDAGGI STRADE  
 
Roma, 6 ottobre 2004 - In relazione alla cessione di strade a pedaggio, disciplinata dall’articolo 35 della Finanziaria per il 2005, il Mef precisa che le interpretazioni apparse sulla stampa non corrispondono alla realtà. Infatti: l’operazione riguarda la cessione a titolo oneroso di circa 1.500 km di strade statali, tra quelle in esercizio e quelle in costruzione, ad una società che è al di fuori del perimetro della Pubblica Amministrazione, ma controllata direttamente o indirettamente dallo Stato; la stima di 3 miliardi circa di introito per lo Stato non rappresenta pedaggi per gli automobilisti, ma è il prezzo pagato dalla società acquirente a seguito della cessione; la remunerazione dell’investimento, che avviene attraverso "pedaggi ombra" (shadow toll) pagati dall’Erario alla società acquirente in funzione del traffico effettivo, non grava sugli automobilisti.  
   
   
ERNESTO ILLY: "LA STABILITÀ DEI PREZZI NON BASTA PER RILANCIARE I CONSUMI" IL PRESIDENTE DI CENTROMARCA HA INVITATO IL GOVERNO A CREARE LE CONDIZIONI AFFINCHÉ SIA PROMOSSA IN ITALIA LA CULTURA DELLA MARCA E SIA PREMIATA L'INNOVAZIONE. PIÙ DI 800 MANAGER E IMPRENDITORI PRESENTI IN PLATEA.  
 
Milano, 6 ottobre 2004."E' indispensabile creare le condizioni affinché sia premiata l'innovazione, sia promossa nel Paese la cultura delle Marca e siano rilanciati i consumi". In occasione del convegno "Caoticità degli scenari, incertezza dei mercati, ruolo della Marca", svoltosi ieri al Palazzo della Borsa di Milano nell'ambito dell'Assemblea 2004 di Centromarca, il presidente Ernesto Illy ha messo a fuoco le azioni urgenti da attuare per favorire la competitività delle imprese e la ripresa dei consumi da parte delle famiglie italiane. "L'industria di Marca ha un ruolo trainante", ha affermato, "se dovesse rallentare ne risentirebbe l'intero Paese". Illy ha ribadito l'esigenza di interventi urgenti per abbatterei costi di sistema, focalizzando l'attenzione sul peso eccessivo di fiscalità, energia, trasporti, servizi finanziari e professionali. "Siamo ancora in attesa di una vera liberalizzazione", ha detto rivolgendosi al ministro alle Attività produttive, Antonio Marzano. Illy ha manifestato preoccupazione anche per la crescita delle tariffe pubblicitarie, che va a sommarsi agli oneri sostenuti dalle industrie di marca. "Bisogna fare il possibile per favorire la ricerca nell'industria e l'innovazione nel settore distributivo", ha ribadito, invitando i partner della moderna distribuzione a lavorare con Centromarca per potenziare l'efficacia della relazione commerciale a favore del consumatore. "I prezzi da soli non bastano a sostenere la domanda", ha 'sostenuto. "Il pubblico è alla ricerca di qualità dei prodotti, qualità della vita, gusto, valori estetici, novità, piacere, felicità: noi dobbiamo soddisfare questa esigenza, altrimenti saranno altri a farlo". Il presidente di Centromarca ha dedicato alcuni passi del suo intervento anche all'accordo per il blocco dei prezzi chiesto dal Governo é attuato da industrie di marca é distribuzione moderna fino al 31 dicembre 2004. "Noi crediamo nel mercato", ha sottolineato, "e quindi vogliamo che sia la concorrenza a `formare' i prezzi. L'accordo per il blocco, al quale le nostre aziende aderiscono su base volontaria, va dunque considerato come un'azione assolutamente straordinaria e irripetibile, attuata per rassicurare con riferimenti certi il consumatore disorientato e testimoniare il senso di responsabilità del nostro sistema d'imprese". Illy ha poi ricordato che per effetto della collaborazione con le grandi catene i prezzi dei prodotti di largo consumo confezionato si muovono da tempo sotto l'inflazione. "Sono addirittura calati: dello 0,2% in luglio e dello 0,4% in agosto!".  
   
   
ENEL3, UN INVESTIMENTO INTERESSANTE SI POTRANNO ACQUISTARE A PARTIRE DAL 18 OTTOBRE LE AZIONI DERIVANTI DALLA TERZA TRANCHE DI PRIVATIZZAZIONE DEL COLOSSO ITALIANO DELL’ENERGIA. PER I RISPARMIATORI CHE TERRANNO I TITOLI PER ALMENO UN ANNO, UN RENDIMENTO FINO AL 20%  
 
 Milano, 6 ottobre 2004 - Prenderà il via lunedì 18 per concludersi venerdì 22 ottobre l’Offerta Pubblica di Vendita di azioni Enel, la più grande operazione di collocamento azionario realizzata nel mondo nel corso del 2004. L’offerta, denominata Enel3, potrebbe rivelarsi un’operazione di svolta per il mercato italiano, con un ritorno dei risparmiatori all’investimento azionario dopo alcuni anni di crisi. In effetti, le stime sul rendimento dell’investimento in azioni Enel sono particolarmente interessanti e appetibili, soprattutto per quei risparmiatori che vogliano vincolare il proprio capitale con un orizzonte temporale di 12 mesi. Tra dividendi, ordinari e straordinari, e bonus shares il rendimento per chi terrà le azioni 12 mesi sarà, infatti, compreso tra il 17% e il 20%. Un ritorno sicuramente interessante se comparato con investimenti alternativi a basso rischio. Ma vediamo di analizzare meglio le componenti del rendimento. Innanzitutto per chi sottoscriverà le azioni Enel e le terrà per 12 mesi è prevista una bonus share del 5%. Il che vuol dire che chi acquisterà 100 azioni, dopo un anno ne riceverà 5 gratuite, se nel frattempo non avrà venduto quelle acquistate. La bonus share sale all’8% nel caso di coloro i quali, oltre a sottoscrivere le azioni Enel3, le avevano già sottoscritte nell’ottobre 1999, in occasione del collocamento della prima tranche, e alla data del 9 settembre 2004 ne detenevano almeno un pacchetto di 500 azioni acquistate allora. Una sorta di premio fedeltà che ha il solo limite di potere essere applicato ad un massimo di tre nuovi lotti. Non hanno questa limitazione i dipendenti Enel. In termini di dividendi, entro fine novembre sarà distribuito un dividendo straordinario di 0.33 Euro per azione. Nel giugno 2005 la società si è impegnata a distribuire un dividendo ordinario di almeno 0.36 Euro per azione. Oltre a questo è previsto un ulteriore dividendo straordinario di 0.12-0.15 Euro da distribuirsi dopo l’estate 2005 a seguito della cessione del 45% della controllata Terna. In totale, tra dividendi ordinari e straordinari, nei prossimi 12 mesi dovrebbero essere distribuiti almeno 0.81 Euro per azione. Il che, calcolato sul probabile prezzo di collocamento del titolo, del valore di 6.5 Euro, dà un rendimento ad un anno di circa il 12%. Sommando a questo la bonus share del 5% o il premio fedeltà dell’8% si ottiene un rendimento compreso tra il 17% e il 20%. Un ulteriore aspetto di cui tenere conto è la variazione del valore del titolo Enel nei prossimi 12 mesi, elemento ad oggi non predeterminabile, ma che secondo le stime degli analisti, sono tutte positive con prezzi stimati superiori ai valori attuali. Le azioni Enel possono essere sottoscritte, a partire da lunedì 18 ottobre, in circa 20mila sportelli bancari di tutte principali banche nazionali e locali e in tutti i 15.000 uffici postali italiani.  
   
   
RAS COMPLETA L’OFFERTA TOTAL RETURN CON DUE NUOVI FONDI DISTRIBUITI DA RASBANK, NASCONO PER DARE RENDIMENTI POSITIVI IN QUALSIASI CONDIZIONE DI MERCATO, CON UN ORIZZONTE TEMPORALE DI BREVE PERIODO  
 
Milano, 6 ottobre 2004 – Si arricchisce l’offerta di fondi Ras con il lancio, partito dal 1° ottobre, di due nuovi fondi total return: Ras Total Return Prudente e Ras Total Return Dinamico, accessibili nella Classe L e Classe T1. Questi fondi si inseriscono in una logica di difesa del capitale, con la ricerca del rendimento assoluto. Allo scopo di limitare il rischio per i risparmiatori, il team di risk management Ram (Ras asset management) adotta una rigorosa politica di controllo del rischio. In sintesi, vengono utilizzate diverse strategie di investimento al fine di generare rendimenti assoluti positivi, non correlati quindi agli andamenti del mercato finanziario. Ras Total Return Prudente ha come target un rendimento pari l’Euribor + 100 basis point (1 punto percentuale), con un orizzonte temporale di 18 mesi ed una volatilità attesa intorno al 3%. Ras Total Return Dinamico punta invece a raggiungere una performance pari all’Euribor + 200 basis point (2 punti percentuali); in questo caso l’orizzonte temporale è di 24 mesi e la volatilità attesa del 6%. Il versamento minimo per investire nei due fondi total return è di 1.000 euro, con la possibilità di conferimenti aggiuntivi a partire da 50 euro. La struttura commissionale prevede costi in ingresso fino ad un massimo del 3% per la classe L. Le commissioni di gestione di Ras Total Return Prudente sono pari all’1,2% per la classe L e all’1,5% per la classe T, mentre Ras Total Return Dinamico prevede l’1,5% per la classe L e l’1,8% per la classe T. Ras Asset Management Sgr è la società di gestione del gruppo Ras operante sui mercati finanziari internazionali con attività pari a circa 30 miliardi di euro. Alle masse in gestione concorrono oltre 30 fondi comuni, portafogli di fondi pensione e fondazioni bancarie, gestioni patrimoniali e investimenti mobiliari delle compagnie assicurative italiane del Gruppo Ras.  
   
   
CREDITO COOPERATIVO: TERZA MISSIONE IN ECUADOR PER IL PROGETTO “MICROFINANZA CAMPESINA”  
 
 Roma, 6 ottobre 2004 - E' in corso di svolgimento a Quito (Ecuador) la terza missione del Credito Cooperativo italiano per il progetto “Microfinanza Campesina”, programma di microcredito a favore di oltre 65 mila famiglie di contadini che vivono sulla cordigliera andina. La delegazione, della quale fanno parte rappresentanti delle 100 Banche di Credito Cooperativo che partecipano al pool di finanziamenti a favore dei campesinos erogati dalla rete delle 800 piccole banche di villaggio associate in Codesarrollo (l'intero plafond ha superato i 10 milioni di dollari), è guidata dai Direttori Generali di Federcasse ed Iccrea Holding Franco Caleffi e Luigi Dante. Nel corso della missione, che si concluderà domenica 10 ottobre, si terranno incontri con i massimi responsabili della Superintendencia de Bancos dell'Ecuador per la messa a punto della nuova legislazione in materia di cooperative di credito che il paese latinoamericano si appresta a varare entro la fine dell'anno e che è stata definita in stretta collaborazione con il Credito Cooperativo. A Quito, inoltre, dal 7 al 9 ottobre si terrà inoltre il Convegno “Microfinanza Campesina e Agricoltura del benessere” al quale parteciperanno centinaia di contadini provenienti dalle diverse zone dell'Ecuador. Il Convegno, presieduto dal Presidente di Codesarrollo Giuseppe (Josè) Tonello, si propone di definire le linee guida di un percorso di sviluppo rurale basato sulla valorizzazione dell'agricoltura biologica e delle produzioni di qualità, in collaborazione con le Banche di Credito Cooperativo italiane che su questo terreno possono mettere a disposizione professionalità e know how adeguate. Il Progetto Microfinanza Campesina ha vinto nel 2002 il “Sodalitas Social Award” per la sezione Finanza Eticamente orientata; nel 2004 ha vinto il Premio “Takunda” del Cesvi ed è stato inserito dall'Onu tra i dieci migliori progetti di microcredito selezionati nell'ambito dei “World Business Awards” dell'International Chamber of Commerce. Il Presidente di Codesarrollo Bepi (Josè) Tonello ha vinto nel 2000 il Premio Ambiente delle Nazioni Unite, mentre pochi giorni fa lo stesso progetto è stato premiato dalla sezione “Gruppo Uffici Stampa” della Fnsi come miglior progetto di comunicazione istituzionale 2004 nella sezione “non profit e diritti”.  
   
   
OTTIMI I CONTI DI BANCA DI LEGNANO  
 
Legnano, 6 ottobre 2004 - Risultato di gestione in crescita del 49,4% a 82,9 milioni di euro, raccolta diretta da clientela a 2,1 miliardi di euro (+7,2%) e risparmio gestito a 1,9 miliardi di euro (3,7%): questi sono i principali risultati del bilancio di Banca di Legnano al 30 giugno 2004. L’esercizio chiuso a fine giugno ha messo in luce buoni risultati, frutto della sempre maggiore integrazione di Banca di Legnano all’interno del Gruppo Bipiemme, unita al continuo aumento della penetrazione commerciale della banca sul proprio territorio. Ciò si traduce in un costante sviluppo della clientela retail e Pmi, come dimostra il notevole sviluppo registrato dagli impieghi commerciali che raggiungono 1,6 miliardi di euro (+11,8%) e si associano alle dinamiche positive evidenziate dalla raccolta diretta e dal risparmio gestito. Sul lato dell’efficienza si segnala la performance del rapporto cost/income che, al netto dell’ammortamento dell’avviamento, si posiziona al 51,6%, in flessione di 9 punti percentuali rispetto al periodo precedente e di ben 20 punti rispetto al giugno 2002. Crescita con particolare attenzione al profilo di rischio complessivo, associata ad un’assidua cura delle relazioni con la clientela, questa la strategia seguita da Banca di Legnano, che trova conferma oltreché nella crescita delle quote di mercato, anche nell’ottimo rapporto fra sofferenze nette ed impieghi, che si attesta a 0,29%, ben al di sotto dai valori medi del sistema bancario italiano. Dal punto di vista economico, si segnalano le buoni performances dei singoli risultati intermedi, con il margine di interesse in crescita del 15,9% a 88,4 milioni di euro, il totale dei ricavi a 171,2 milioni di euro (+21,7%), grazie al buon andamento della componente ricavi da servizi. L’attenzione all’andamento complessivo dei costi ha consentito al risultato di gestione di raggiungere 82,9 milioni di euro, in crescita del 49,4% rispetto allo scorso esercizio e, malgrado il venir meno di componenti straordinarie che, nel periodo passato, erano state pari a 30,7 milioni di euro, l’utile netto segna una crescita del 43,8% e, dopo avere spesato 75,0 milioni di euro per l’ammortamento dell’avviamento, si attesta a 266 mila euro. Tali lusinghieri risultati consentono di registrare buoni incrementi di produttività, con tutti gli indici pro-capite in crescita rispetto all’esercizio precedente e consentono alla Banca di rafforzare la propria posizione in un mercato sempre più competitivo.  
   
   
GIORGIO FAVRO È IL NUOVO RESPONSABILE CREDITI DI PMI EUROPE IN ITALIA NELL’UFFICIO MILANESE AFFIANCHERÀ IL COUNTRY MANAGER GIULIANO GIOVANETTI NEL CONTROLLO DEL RISCHIO DI CREDITO E NELLA DEFINIZIONE OPERATIVA DEGLI ACCORDI COMMERCIALI  
 
Milano, 6 ottobre 2004 - Pmi Europe, società del Gruppo Pmi specializzata nelle assicurazioni dei mutui ipotecari e nella valorizzazione del credito, annuncia la nomina di Giorgio Favro come Responsabile Crediti (Underwriting Manager) presso la sua filiale italiana di Milano. Favro seguirà la definizione tecnica e operativa degli accordi commerciali e assisterà gli istituti finanziari clienti nello sviluppo dei nuovi prodotti basati sulla mortgage insurance in linea con le richieste del mercato. Favro procederà inoltre alle necessarie verifiche sulle erogazioni dei mutui costruiti da ciascun istituto finanziario con i prodotti Pmi, affinché risultino allineate con il profilo del rischio di credito concordato. Giorgio Favro, 42 anni, una laurea in Economia e Commercio, ha maturato una rilevante esperienza presso importanti istituti bancari ed è uno dei pochi professionisti italiani specializzati nei mutui ad alto “loan-to-value” e nel settore della mortgage insurance. In particolare, Favro negli ultimi dieci anni ha seguito le aree di Risk Management e Business Development per Banca Woolwich e Banca Lombarda. Tony Porter, Managing Director di Pmi Europe, ha dichiarato: «L’arrivo di Giorgio Favro nel team italiano di Pmi Europe conferma la strategia del nostro Gruppo di supportare i nostri clienti anche attraverso l’assunzione dei più qualificati professionisti ed esperti del ramo». «Favro, grazie al suo know how tecnico e commerciale, rafforzerà ulteriormente la qualità del servizio che Pmi offre ai suoi clienti nella definizione delle soluzioni ottimali di prodotto e di copertura assicurativa», ha concluso Tony Porter. «L’ingresso di Favro nel team italiano di Pmi Europe ci consentirà, grazie alla sua conoscenza del mercato dei mutui e del mondo bancario, di unire un elevato livello di sicurezza nel controllo dei rischi con il rispetto delle esigenze operative delle strutture bancarie nostre clienti», ha affermato Giuliano Giovanetti, country manager per l’Italia di Pmi Europe.  
   
   
FINMECCANICA: FOCUS SU AEROSPAZIO, DIFESA E SICUREZZA PER COMPETERE SUL MERCATO GLOBALE  
 
 Roma, 6 ottobre 2004 - Finmeccanica è la prima realtà industriale italiana nel settore delle alte tecnologie e della ricerca e sviluppo. Il Gruppo opera prevalentemente nell'aerospazio, nella difesa e nella sicurezza. In questi settori ha avviato un processo di consolidamento incentrato su una consistente crescita delle attività e su una politica di alleanze internazionali per garantirsi anche in futuro l'espansione e il mantenimento della posizione competitiva assunta sui mercati. Negli ultimi due anni Finmeccanica ha completato la sua trasformazione da holding finanziaria a holding industriale di controllo e indirizzo strategico. Realizzata una profonda ristrutturazione dei processi gestionali, assicurata una sana gestione finanziaria e patrimoniale, Finmeccanica ha attivato una serie di funzioni trasversali all'interno del gruppo con l'obiettivo di razionalizzare le attività, migliorare l'efficienza e l'efficacia operativa, integrare le competenze tecnologiche delle aziende del gruppo, sviluppare le eccellenze e massimizzare l'efficacia di attività come la ricerca e sviluppo, vitali per il futuro di un'industria high-tech. Finmeccanica ha assunto sui mercati una riconosciuta leadership tecnologica in settori come gli elicotteri, i velivoli da addestramento, l'elettronica della difesa, le aerostrutture, i sistemi di gestione del traffico aereo e intende sviluppare l'ulteriore internazionalizzazione delle attività del gruppo come elemento chiave per partecipare da protagonista alla competizione sui mercati mondiali dell'aerospazio e della difesa. Questo ruolo presuppone una crescita dimensionale del gruppo dai 6,2 miliardi di valore della produzione 2003, nei soli settori aerospazio e difesa, fino ai 10 miliardi previsti entro il 2006. Un valore che porterebbe Finmeccanica ad essere tra i principali gruppi industriali mondiali del settore, caratterizzato da una relazione più che proporzionale tra dimensioni, flussi di cassa e capacità di investimento. Finmeccanica, investe in ricerca e sviluppo il 14,5% del valore della produzione, pari a oltre 1,25 miliardi di Euro l'anno ed è il primo investitore in Italia nelle alte tecnologie, con un'attenzione particolare a quelle di tipo duale. Nei settori "core" dell'aerospazio e della difesa questa percentuale sale al 20%, un valore in linea, ed in alcuni casi superiore, a quelli dei principali concorrenti. Sono ben 3.000 i ricercatori attivi nelle varie aziende del Gruppo su una forza lavoro complessiva di circa 46.000 unità, di cui ben 19.700 all'estero, in gran parte nel Regno Unito. L'aerospazio e la difesa rappresentano oltre il 70% delle attività consolidate del Gruppo ed impiegano oltre 35.000 addetti. Nel settore aeronautico ed elicotteristico l'attività si concretizza nella produzione di velivoli completi civili e militari, nella realizzazione di componenti strutturali per velivoli civili e militari, nelle trasformazioni e revisioni di aeromobili e nella progettazione e produzione di elicotteri e convertiplani per usi civili e militari. Nel settore aeronautico in particolare, con l'acquisizione di Aermacchi, Finmeccanica ha completato il portafoglio prodotti con una gamma di velivoli da addestramento e dei relativi servizi di supporto a terra che rispondono perfettamente alle esigenze future delle forze aeree mondiali. In campo spaziale, l'accordo recentemente raggiunto con la francese Alcatel, consentirà alle attività spaziali di Finmeccanica e del gruppo transalpino di formare il principale operatore europeo nello Spazio, con un'attività basata su due joint venture in grado di svolgere un ruolo da protagonista sui mercati, rispettivamente nelle attività di realizzazione di satelliti e di gestione di servizi spaziali. Infatti Finmeccanica ha raggiunto livelli di eccellenza nella progettazione, sviluppo e produzione di satelliti per usi civili e militari per posizionamento, telecomunicazioni, osservazione della terra e telerilevamento. Tra le attività di maggior prestigio del settore Spazio di Finmeccanica vi sono quelle relative ai componenti per sistemi di trasporto spaziale e strutture orbitanti e quelle relative ai servizi satellitari. Quest'ultimo settore nel prossimo futuro conoscerà una decisa crescita in relazione al programma satellitare europeo Galileo, del valore di oltre tre miliardi di Euro, che sarà operativo dal 2008. Il settore dell'elettronica della difesa di Finmeccanica è oggetto di un vasto processo di consolidamento a livello europeo, grazie all'accordo con la britannica Bae Systems per la realizzazione dell'alleanza Eurosystems, incentrata su quattro settori di attività: i sistemi di comando e controllo, l'avionica, le comunicazioni protette e i sistemi di gestione del traffico aereo. La creazione di Eurosystems rappresenta un chiaro esempio degli obiettivi strategici perseguiti da Finmeccanica relativamente ad una sempre più ampia internazionalizzazione delle attività del gruppo e alla crescita dimensionale, oltre a rappresentare un'importante opportunità di espansione delle attività sul mercato globale. Nel campo dei sistemi per la difesa, il Gruppo è attivo nella progettazione, sviluppo e produzione di sistemi missilistici, di velivoli non pilotati militari, per impieghi istituzionali e di protezione civile e sistemi di difesa terrestri, navali e subacquei. Tramite la Avio, partecipata al 30%, Finmeccanica ha ampliato la sua gamma di prodotti e sistemi alla motoristica aerospaziale con una società che vanta un ruolo consolidato nel mercato di riferimento e che partecipa ai principali programmi aerospaziali sia nel campo civile che della difesa e dello Spazio. La focalizzazione sul business dell'Aerospazio e Difesa non comporta una minore attenzione alla valorizzazione delle attività non appartenenti a questo comparto. Finmeccanica possiede infatti importanti competenze ed una consolidata posizione di mercato anche in settori quali i trasporti ferroviari, l'energia e l'information technology. Nel settore dei trasporti ferroviari, che nell'ultimo biennio ha fatto registrare significativi successi di mercato ed un netto miglioramento dei risultati finanziari, il Gruppo è attivo nella progettazione, sviluppo e produzione di materiale rotabile, sistemi di segnalamento ferroviario e sistemi completi di trasporto urbano. L'information technology rappresenta circa il 4% dell'attività consolidata del Gruppo e costituisce un centro di eccellenza nella realizzazione e fornitura di sistemi per la sicurezza, soluzioni informatiche e Internet per banche, imprese e la pubblica amministrazione e sistemi di automazione postale. Il settore energia progetta, sviluppa e produce componenti, sistemi e servizi per la generazione di energia. Nella microelettronica la partecipazione Finmeccanica ha il 50% della St Holding, la società che gestisce la quota di maggioranza relativa di Stmicroelectronics, una delle principali società mondiali operanti nel settore e la prima in Europa, con circa 7,2 miliardi di dollari di ricavi nel 2003 e oltre 40.000 addetti di cui circa 9.000 in Italia.  
   
   
ASSOLOMBARDA E CINEAS INSIEME PER PROMUOVERE LA CULTURA DEL RISCHIO TRA LE AZIENDE LOMBARDE  
 
Milano, 6 ottobre 2004 - Dai rischi finanziari al rischio incendio, dal tampering al terrorismo passando per le catastrofi naturali: sono ormai molte le possibilità per un’azienda, anche florida, di vedere compromessa la propria attività e la propria redditività. E’ quindi fondamentale per gli imprenditori saper analizzare e valutare i rischi aziendali per ottimizzare i costi e proteggere il proprio patrimonio, anche in vista dei nuovi parametri impostati da Basilea Ii che stimola le banche a premiare le realtà più attente al risk management. Per far fronte a queste necessità, Cineas, il consorzio universitario per l’ingegneria nelle assicurazioni del Politecnico di Milano, e Assolombarda hanno deciso di proporre una serie di seminari a cadenza quindicinale che offrano ad imprenditori e dirigenti stimoli sufficienti ad un ulteriore approfondimento sul tema del risk management. Secondo un’indagine condotta da Cineas, il 77% delle imprese italiane ritiene che la gestione dei rischi sia un investimento e non un costo. “Le nostre imprese sembrano convinte del fatto che il risk management porti valore aggiunto – afferma il presidente di Cineas, Adolfo Bertani, –, ma quando si va a vedere come sono organizzate si capisce che il gestore dei rischi non c’è. Non basta la buona volontà, ci vogliono le competenze che sul mercato sono ancora difficili da trovare. E’ ormai indispensabile identificare e valutare i rischi in base al grado di gravità e di frequenza per tutte le aree dei rischi aziendali, vale a dire difesa dei beni e della continuità produttiva, sicurezza dell’ambiente di lavoro, responsabilità verso terzi, sicurezza del prodotto e danni da inquinamento, imparando a calcolare e valutare le probabilità statistiche del rischio potenziale, di formulare strategie attraverso la realizzazione di interventi riduttivi ”. I sei seminari che si avvicenderanno da qui alla fine di novembre in Assolombarda si propongono di stimolare l’attenzione dei partecipanti sugli scenari di rischio e i rischi aziendali, le strategie di gestione e controllo dei rischi, le tipologie di rischio, le strategie di gestione e controllo dei rischi finanziari, e infine la prevenzione e il controllo del rischio incendio e del rischio industriale. Argomenti su cui Cineas, con i suoi 80 docenti provenienti dal mondo universitario, dalle imprese, dalle istituzioni e dalle associazioni professionali, vanta un’elevata preparazione come ha dimostrato nei suoi quasi vent’anni di attività. Prima sessione, 28 settembre 2004, ore 15- 18 - Introduzione al Risk Management: 1. Il concetto di protezione aziendale; 2. I rischi per l’impresa; 3. Il Risk Management; 4. L’analisi e la valutazione dei rischi; 5. Gli scenari di rischio; 6. Strategie di gestione e controllo dei rischio; 7. Dibattito. Seconda sessione, 5 ottobre 2004, ore 16- 19 - Il Risk Management: 1. Analisi del rischio; 2. Riduzione del rischio; 3. Trasferimento del rischio; 4. Ritenzione del rischio. Scenari di rischio - 1. Effetti (patrimoniali, reddituali, sulle persone); 2. Danni diretti; 3. Danni indiretti; 4. Danni consequenziali; 5. Esempi. Terza Sessione, 11 ottobre 2004, ore 16- 19 - Analisi dei rischi aziendali: Metodi introduttivi: 1. Analisi dei rischi preliminare (Pha); 2. Tecnica di analisi del “cosa succede se?” (What If); 3. Analisi delle modalità di guasto e dei relativi effetti (Fmea/ Fmeca); 4. Studio dei rischi e dell’operatività di impianto (Hazop). Metodi deduttivi - 1. Tecnica di analisi dell’albero dei guasti (Fta). Strategie di gestione e controllo dei rischi - 1. La gestione dei rischi; 2. Le decisioni di Risk Management. Quarta sessione, 19 ottobre 2004 ore 16- 19 - Le tipologie di rischio: 1. Il rischio di business; 2. Il rischio di mercato in ottica Basilea 2; 3. Il rischio di liquidità & Alm; 4. Il rischio di credito in ottica Basilea 2; 5. Il rischio operativo in ottica Basilea 2. Strategie di gestione e controllo dei rischi finanziari - La gestione dei rischi: 1. Eliminazione; 2. Prevenzione; 3. Protezione; 4. Ritenzione. Le decisioni di Financial Risk Management. Quinta sessione, 4 novembre 2004, ore 16- 19 - Rischio incendio: prevenzione e controllo - 1. Misure Organizzative: piani di emergenza, squadre di pronto intervento, addestramento 2. Misure di Protezione Passiva:resistenza e reazione al fuoco, distanze, strutture tagliafuoco, compartimenti. 3. Misure di protezione attiva:sistemi di rilevazione, estinzione e scelta di sostanze estinguenti, impianti Sprinkel, sistemi di estinzione a gas, sistemi di estinzione: le nuove tecnologie. Sesta sessione, 25 novembre 2004, ore 16- 19 - Rischio industriale: 1. Incendio, esplosioni; 2. Danni alle opere e guasti agli impianti e macchine; 3. Il piano assicurativo aziendale come strumento di risk management.  
   
   
UNGHERIA E SLOVENIA: QUALI OPPORTUNITA’ PER LE IMPRESE ITALIANE? UN INTERSCAMBIO DI OLTRE 4 MILIARDI DI EURO, QUASI 10.000 IMPRESE ITALIANE GIÀ COINVOLTE. BENE GLI AFFARI A EST PER LOMBARDIA, VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Milano, 6 ottobre 2004 - Ungheria e Slovenia fanno ora parte dell’Unione Europea. E nei primi sei mesi del 2004 il giro d’affari lombardo con questi Paesi ha superato i 4 miliardi di euro. Con una crescita in cinque anni del 45% per le importazioni e del 42% per le esportazioni. La Lombardia da sola conta il 32% dell’import nazionale e il 28% dell’export. Vicini ad Ungheria e Slovenia geograficamente e anche negli scambi il Veneto (21,5% import italiano; 20,4% export) e il Friuli Venezia Giulia (14,7%; 9,1%). Bene anche Emilia Romagna (9,6%; 10,7%) e Piemonte (8,8%; 9,2%). E sono quasi 10.000 le imprese italiane che dichiarano un’attività di import export con Ungheria e Slovenia. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat a giugno 2004 e dati Registro Imprese a settembre 2004. E per parlare delle nuove opportunità di collaborazione e di investimento che si aprono per le imprese lombarde. Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, in collaborazione con l’Agenzia Ungherese per lo Sviluppo Commerciale e per gli Investimenti (Itd-h), l’Ambasciata della Repubblica di Slovenia, Assolombarda, Aice ed il Gruppo Sanpaolo Imi, organizza il seminario “Ungheria e Slovenia: opportunità d’investimenti e collaborazione”. In particolare, al mattino, per entrambi i Paesi saranno presentati: il quadro economico generale e il sistema produttivo, le opportunità di collaborazione commerciale e di investimento e gli strumenti finanziari a supporto delle imprese. Saranno inoltre a disposizione dei partecipanti gli specialisti del Gruppo Gruppo Sanpaolo Imi per esaminare problemi e richieste specifiche. Per il pomeriggio saranno invece organizzati incontri d'affari bilaterali con imprese provenienti dai due Paesi. La partecipazione è gratuita. Per informazioni e adesioni contattare: Promos/camera di commercio di Milano, Tel. 02 85155203 Fax 02 85155227/5394. E-mail: mediterraneo@mi.Camcom.it. Il seminario e agli incontri si terranno: giovedì 7 ottobre 2004 - ore 9.00 – 18.00 Palazzo Turati - Via Meravigli, 9b - Milano Sala Consiglio (Mm Cordusio) Interscambio con Ungheria e Slovenia per regione italiana e variazione in cinque anni
Regioni 2004 Ii trim. 1999 Ii trim. variaz. % % su tot. Italia 04
import export import export import export import export
Piemonte 155.488.955 222.086.123 71.339.082 157.743.737 118,0% 40,8% 8,8% 9,2%
Valle d'Aosta 943.285 2.635.265 1.961.825 464.807 -51,9% 467,0% 0,1% 0,1%
Lombardia 564.723.787 672.307.360 349.896.492 446.856.649 61,4% 50,5% 32,1% 27,9%
Liguria 19.840.955 8.878.118 6.991.046 6.927.612 183,8% 28,2% 1,1% 0,4%
Trentino-alto Adige 41.807.749 32.928.355 14.184.353 17.667.893 194,7% 86,4% 2,4% 1,4%
Veneto 377.326.287 491.412.223 304.635.337 386.827.148 23,9% 27,0% 21,5% 20,4%
Friuli-venezia Giulia 257.840.534 219.172.878 122.256.636 216.596.314 110,9% 1,2% 14,7% 9,1%
Emilia Romagna 168.330.589 258.151.862 173.006.952 182.748.913 -2,7% 41,3% 9,6% 10,7%
Toscana 55.942.899 85.154.370 46.237.525 73.909.242 21,0% 15,2% 3,2% 3,5%
Umbria 7.567.873 15.736.713 7.185.626 7.371.900 5,3% 113,5% 0,4% 0,7%
Marche 28.448.260 59.381.618 21.563.724 38.762.621 31,9% 53,2% 1,6% 2,5%
Lazio 19.197.540 91.240.453 54.763.334 45.569.864 -64,9% 100,2% 1,1% 3,8%
Abruzzo 21.995.354 116.107.347 4.693.767 33.229.129 368,6% 249,4% 1,3% 4,8%
Molise 3.093.784 3.739.109 3.359.958 1.567.938 -7,9% 138,5% 0,2% 0,2%
Campania 11.141.235 20.720.436 10.569.112 30.035.131 5,4% -31,0% 0,6% 0,9%
Puglia 12.852.640 16.269.039 8.225.745 6.699.331 56,2% 142,8% 0,7% 0,7%
Basilicata 7.244.348 9.063.241 3.447.328 2.976.782 110,1% 204,5% 0,4% 0,4%
Calabria 506.712 606.431 384.432 287.655 31,8% 110,8% 0,0% 0,0%
Sicilia 2.922.591 50.747.015 1.508.202 4.614.948 93,8% 999,6% 0,2% 2,1%
Sardegna 746.647 29.749.440 239.989 30.774.358 211,1% -3,3% 0,0% 1,2%
altro 0 4.798.453 4.791.804 1.324.559 -100,0% 262,3% 0,0% 0,2%
Italia tot. 1.757.962.024 2.410.885.849 1.211.242.269 1.692.956.531 45,1% 42,4% 100,0% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat – Ii trim. 2004, valori in euro
 
   
   
FINECOGROUP: NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO E NUOVO BRAND PER LA RETE DI PROMOTORI FINANZIARI  
 
Roma, 6 ottobre 2004 – Si è tenuta ieri a Roma la convention della rete di promotori finanziari di Finecobank, alla quale era presente anche l’Amministratore Delegato di Capitalia, Matteo Arpe, che ha sottolineato il valore strategico della rete dei promotori di Finecobank nell’ambito del Gruppo Capitalia. Durante l’incontro, l’Amministratore Delegato di Finecogroup Fabio Gallia e il Direttore Generale Alessandro Foti hanno illustrato il nuovo modello organizzativo della rete, recentemente deliberato dal Consiglio di Amministrazione della società. Il nuovo modello organizzativo, che avrà implementazione immediata, prevede la costituzione di tre Direzioni Rete (Nord, Centro e Sud), che faranno capo a Finecobank e saranno coordinate da Gino Bellotto, Vice Direttore Generale di Finecobank e responsabile della Business Unit Rete di Finecogroup. L’operazione ha l’obiettivo di semplificare la struttura e i processi decisionali e rafforzare, attraverso modalità di gestione e di controllo più immediate, le sinergie con le altre attività del Gruppo. Il nuovo modello organizzativo, insieme agli interventi già attuati nei mesi scorsi in tema di razionalizzazione della copertura territoriale, riduzione dei costi, incremento della produttività e sviluppo del servizio ai clienti, rientra nel programma di rilancio della rete di promotori. Contestualmente, la rete cambia nome, sostituendo al marchio Finecocity quello di Finecobank che, facendo leva su un marchio forte e affermato, rafforzerà il collegamento fra la banca e la sua rete e consentirà di sfruttare più ampie opportunità di marketing integrato. Nell’ambito del nuovo disegno organizzativo, sono state soppresse le preesistenti figure di coordinatori di rete e la loro attività a favore di Finecobank non è più prevista nella nuova organizzazione. Con la nuova struttura sono venuti meno anche i presupposti che avevano portato all’istituzione degli Area Manager della Rete e, a livello territoriale, è stata messa a punto una struttura operativa più snella e focalizzata. L’incontro è stato anche l’occasione per ribadire l’importanza dei valori professionali ed etici posti al centro delle politiche di Finecogroup, sia nella gestione del rapporto con la clientela, ispirato alla trasparenza dei comportamenti e della comunicazione, sia nella formazione delle competenze alla base dell’attività dei promotori finanziari.  
   
   
3° CONFERENZA ANNUALE PROGETTO "ANIMA - EURO-MEDITERRANEAN NETWORK OF INVESTMENT PROMOTION AGENCIES"  
 
Roma, 6 ottobre 2004 - Si è svolta ieri presso la Sede romana dell'Ice la Sessione Pubblica della 3° Conferenza Annuale del progetto comunitario "Anima - Euro-mediterranean Network of Investment Promotion Agencies". Il progetto, lanciato nel settembre 2002 e di durata triennale, è gestito da un Consorzio di cui fanno parte, oltre all'Ice, l'Agenzia nazionale francese per la Promozione degli Investimenti (Afii), in qualità di Project Leader, e la Direzione Generale degli Investimenti Esteri del Ministero dell'Economia e delle Finanze del Marocco. Finanziato dal programma comunitario Meda di cooperazione tra l'Unione europea e i 12 Paesi partner del Sud e dell'Est del Mediterraneo (Algeria, Cipro, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Malta, Marocco, Palestina, Siria, Tunisia e Turchia), Anima ha come obiettivo il rafforzamento della cooperazione fra le Agenzie europee e mediterranee preposte all'attrazione degli Investimenti Esteri (Api), volta a favorire l'incremento dei flussi di Ide nella regione. Alla presenza del Vice-ministro Adolfo Urso - che ha aperto i lavori insieme al Direttore Generale dell'Ice, Ugo Calzoni, - sono intervenuti relatori europei e dei Paesi Partner Meda che hanno esaminato gli aspetti istituzionali ed economici della cooperazione euro-mediterranea e le prospettive future di crescita derivanti da un incremento dei flussi di investimento nell'area. La 3° Conferenza Anima, che vede la partecipazione delle Delegazioni ufficiali dei 12 paesi Meda beneficiari del progetto, dei rispettivi Ambasciatori, di rappresentanti Istituzionali e del mondo imprenditoriale e finanziario, ha presentato i risultati finora conseguiti dal Progetto e riconosciuti dagli stessi Ministri degli Esteri del Processo di Barcellona in occasione della Conferenza interinale di Dublino del maggio scorso.  
   
   
GRUPPO IT HOLDING: SI RAFFORZA LA FOCALIZZAZIONE NEL CORE BUSINESS DELL’ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI CEDUTO IL 100% DI ALLISON (OCCHIALI DI ALTA GAMMA) AL FONDO PALADIN CAPITAL PARTNERS  
 
Milano, 6 ottobre 2004 - Il Gruppo It Holding ha concluso la cessione del 100% della controllata Allison, leader nell’ideazione, produzione e distribuzione di occhiali di alta gamma, alla società Paladin Capital Partners S.p.a. Del Gruppo Carisma (parte non correlata al Gruppo It Holding). La transazione è stata chiusa per un controvalore (enterprise value) pari a 62 milioni di euro, di cui 57 milioni di indebitamento e 5 milioni di equity. Il regolamento della transazione è avvenuto per 4 milioni contestualmente al trasferimento delle azioni e per 1 milione dilazionato. A seguito della cessione, It Holding S.p.a. Ha registrato una minuvalenza di circa 3,8 milioni rispetto al valore di carico della partecipazione al 30 settembre 2004. Per It Holding, società operante nel settore dei luxury goods, l’operazione è in linea con la strategia di focalizzazione nel core business costituito dallo sviluppo delle linee di abbigliamento e accessori dei marchi propri - Gianfranco Ferré, Gf Ferré, Malo, Extè – e in licenza – D&g, Versus, Versace Jeans Couture, Just Cavalli e C’n’c Costume National. Il Gruppo It Holding conferma Allison come licenziatario delle collezioni di occhiali dei marchi di proprietà e le indicazioni di crescita del fatturato nel 2004 in linea con quella registrata nel primo semestre. Allison, con sede nel distretto padovano dell’occhialeria, è entrata a far parte del Gruppo It Holding nel 1999, mettendo al servizio di marchi di assoluto valore internazionale un know-how e un’esperienza unica nel settore. Con un fatturato pari a 44,5 milioni al 30 giugno 2004 e un utile ante imposte pari a 288 migliaia di euro, Allison è una storia di successo grazie all’innovativo design dei propri prodotti, all’elevato contenuto tecnologico e alla distribuzione controllata e selettiva. “La decisione di cedere la proprietà della Allison è coerente con la cessione nello scorso mese di gennaio della divisione profumi Itf e con la scelta di concentrarsi sui marchi di proprietà e sulle linee giovani,” – afferma Tonino Perna, Presidente e Amministratore Delegato di It Holding – “il tutto in un’ottica di focalizzazione sul core business del Gruppo”. Il Gruppo It Holding è stato assistito nella transazione da Efibanca S.p.a., mentre il Gruppo Carisma è stato assistito dallo Studio Nctm. Carisma si è impegnata a ricercare insieme al management tutte le opportunità di sviluppo di Allison sulla base delle competenze di eccellente livello nel settore. L’investimento di Carisma è a medio-lungo termine e finalizzato alla creazione di valore per l’azienda, i licenziatari e il trade.  
   
   
LUXOTTICA GROUP ANNUNCIA IL PERFEZIONAMENTO DELL’ACQUISIZIONE DI COLE NATIONAL CORPORATION  
 
Milano e Cleveland, Ohio, 6 ottobre 2004 - Luxottica Group S.p.a., e Cole National Corporation , hanno annunciato che il 4 ottobre 2004 è stata perfezionata l’acquisizione di Cole National Corporation da parte di Luxottica Group. Pertanto, Cole National Corporation è ora controllata al 100% dal Gruppo Le azioni di Cole National Corporation sono state tolte dal New York Stock Exchange e non saranno più negoziate. L’accordo di fusione sottoscritto da Luxottica Group e Cole National Corporation nel gennaio 2004 prevede che le azioni in circolazione di Cole National Corporation siano trasformate nel diritto di ricevere Us$27,72 per azione in contanti. Come precedentemente comunicato, Citibank, N.a., la banca agente nominata da Luxottica Group, invierà agli azionisti di Cole National Corporation le informazioni necessarie per la consegna delle azioni di Cole National Corporation e per il pagamento del prezzo pattuito.  
   
   
OLCESE DELIBERA LA RICHIESTA DI AMMISSIONE ALLA ‘PRODI BIS’  
 
Milano, 6 ottobre 2004 - Olcese informa che il Consiglio di amministrazione riunitosi ieri, ha ritenuto opportuno approvare una situazione patrimoniale al 30 settembre 2004 in seguito all’intervenuta interruzione dell’operazione di aggregazione con Manifattura di Legnano. In considerazione del risultato di tale situazione patrimoniale al 30 settembre 2004, il Consiglio ha deliberato di richiedere l’ammissione all’Amministrazione Straordinaria delle grandi imprese di cui al D. Lgs. 8 luglio 1999 n. 270, cosiddetta ‘Prodi bis’, -verificato che la Società dispone dei requisiti richiesti dalla legge- procedura che ha come natura e finalità la conservazione del patrimonio produttivo, mediante prosecuzione, riattivazione o riconversione delle attività imprenditoriali, della grande impresa. Tale decisione è stata anche assunta per salvaguardare la prosecuzione dell’attività industriale di Olcese. Si precisa che la situazione patrimoniale al 30 settembre 2004 tiene conto di alcune rettifiche che riguardano principalmente alcuni accantonamenti straordinari al “fondo rischi e oneri” di cui all’allegato “dati economici” resesi opportune in considerazione della suddetta richiesta di ammissione all’Amministrazione Straordinaria. Il Consiglio ha infine deliberato di rinviare l’approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2004 onde poter predisporre le necessarie rettifiche e raccordi contabili al fine di tener conto dei fatti accaduti successivamente alla chiusura del semestre ed in particolare delle odierne deliberazioni.  
   
   
GEWISS S.P.A.: APRE NEL FAR EAST PER SVILUPPARE I PRODOTTI PER IL MERCATO INTERNAZIONALE  
 
 Cenate Sotto (Bergamo), 5 ottobre 2004.- Gewiss rende noto che entro il mese di ottobre verrà costituita nel parco industriale di Souzhou, nelle immediate vicinanze di Shanghai, la “Gewiss Electrical Devices (Souzhou) Co. Ltd” società industriale interamente controllata da Gewiss S.p.a. L’operazione prevede un investimento di circa Usd 5.000.000 nell’arco di tre anni. La società avrà il compito di gestire il marketing strategico del Gruppo sui mercati del Far East e di sviluppare i prodotti per il mercato internazionale. Gewiss S.p.a.  
   
   
ART’E’ S.P.A: CONTINUA LA RIPRESA DEI DATI COMMERCIALI ED ECONOMICO-FINANZIARI DELLA SOCIETÀ: SETTEMBRE RECORD NELLA RACCOLTA ORDINI CON 5,8 MILIONI DI EURO (+ 35% RISPETTO ALLO STESSO MESE DEL 2003)  
 
Milano, 6 ottobre 2004 - Continua la ripresa dei dati commerciali ed economico-finanziari di Art’e’ - Società Internazionale di Arte e Cultura quotata al Nuovo Mercato e leader in Italia nel mercato dei beni e servizi culturali di alta gamma. Il mese di settembre ha fatto registrare una raccolta ordini pari a 5,8 milioni di Euro, risultato che rappresenta per Art’e’ la migliore performance a livello mensile di tutto il 2004. L’importanza del risultato fatto registrare a settembre è ancora più evidente se si considera che l’incremento rispetto allo stesso periodo del 2003 è pari al 35% e addirittura dell’ 83% se tale risultato si confronta con il risultato medio mensile ottenuto nel secondo trimestre 2004. Il positivo andamento della raccolta ordini conferma l’efficacia del piano di riorganizzazione che la società ha portato avanti da inizio anno, finalizzato ad incrementare il presidio territoriale attraverso una struttura commerciale più capillare e a costituire una forza vendita più snella ed efficiente. L’andamento crescente degli ordini – che (ha iniziato a compensare) sta compensando in parte il risultato del fatturato registrato nel primo trimestre 2004 – avrà effetti positivi sul consolidato di fine anno, che si stima nell’ordine dei 47/50 milioni di Euro. Per quanto riguarda la marginalità, il management prevede di chiudere con un margine operativo lordo (Ebitda) tra i 5 ed i 7 milioni di Euro e in pareggio operativo (Ebit). Prosegue inoltre, positivamente il piano di riduzione dei costi che, già a fine giugno 2004 ha fatto registrare un risparmio pari a 5,6 milioni di Euro, superando l’obiettivo dei 4 milioni di Euro annunciati su base annua. Sul fronte dei risparmi, significativo è stato il contributo della dismissione delle attività non più strategiche all’interno del Gruppo (galleria di Milano e Petochi) e della riorganizzazione delle attività legate al marchio Fmr, con la chiusura della sede di Milano, e il relativo concentramento di tutte le attività artistico-editoriali nella sede centrale di Bologna. “Siamo molto soddisfatti dei dati relativi alla raccolta ordini di settembre che confermano la tendenza positiva fatta già registrare negli ultimi mesi; – afferma il Presidente Marilena Ferrari – particolare favore hanno riscosso presso i nostri clienti le ultime produzioni editoriali, fra le quali la “Divina Commedia” in tre volumi commentata dai più autorevoli esperti dell’opera dantesca e arricchita dalle opere di tre grandi maestri contemporanei quali Mario Donizetti, Renato Balsamo e Alessandro Kokocinski. A giudicare dalle numerose prenotazioni già ricevute in occasione della sua presentazione, sono molto fiduciosa che nell’ultimo trimestre dell’anno quest’opera possa garantirci una raccolta ordini altrettanto soddisfacente”. “Tenendo conto degli ottimi risultati in termini di risparmio dei costi che la Società ha saputo realizzare, possiamo confermare che il 2004 è un anno di consolidamento e di crescita qualitativa - aggiunge l’A.d. Fabio Menghini - che rafforza la struttura aziendale nelle aree maggiormente redditizie, e pone le basi per una nuova fase di sviluppo. Il 2005 permetterà, anche grazie al risparmio dei costi esteso su base annuale pur a parità di volumi, di pervenire a risultati significativi in termini di redditività”.  
   
   
LA COMMISSIONE AUTORIZZA L'ACQUISIZIONE DI ETINERA, IMPRESA ITALIANA DI DISTRIBUZIONE DI TABACCHI, DA PARTE DEL GRUPPO ALTADIS, PRODUTTORE DI TABACCHI  
 
Bruxelles, 6 ottobre 2004 - La Commissione europea ha autorizzato l'acquisizione di Etinera da parte dell'impresa di logistica spagnola Logista, appartenente al gruppo produttore di tabacchi Altadis. Etinera, che detiene il monopolio per la distribuzione di prodotti del tabacco in Italia, è attualmente di proprietà del gruppo British American Tobacco. La Commissione ritiene che, alla luce della posizione poco significativa detenuta da Altadis sul mercato a monte dei prodotti del tabacco in Italia, l'operazione non dà adito a problemi sotto il profilo della concorrenza. Il 30 agosto 2004 Compañía de Distribución Integral Logista (“Logista”) ha notificato l'acquisizione delle attività logistiche di Etinera nel settore dei tabacchi. Logista è un'impresa spagnola che presta servizi logistici generali su base contrattuale ed è specializzata nei servizi relativi ai prodotti del tabacco. L'impresa appartiene al gruppo franco-spagnolo Altadis, produttore di tabacchi operante principalmente in Spagna e in Francia e con una presenza limitata sui mercati italiani dei prodotti del tabacco. Etinera appartiene al produttore di tabacchi British American Tobacco (“Bat”) ed è interamente controllata da British American Tobacco Italia, in precedenza denominata Eti - Ente Tabacchi Italiani (“Eti”). Etinera presta servizi di distribuzione in Italia per i prodotti del tabacco, in particolare sigarette, per conto dei principali produttori di tabacchi, incluse Bat/eti e Philip Morris. Sebbene in Italia la distribuzione dei prodotti del tabacco sia stata liberalizzata dal 1975, Etinera detiene di fatto una posizione di monopolio. In Italia vi è anche un numero limitato di piccoli concorrenti che prestano servizi logistici per i prodotti del tabacco, in particolare per i sigari. La Commissione ha esaminato gli effetti sotto il profilo della concorrenza determinati dall'operazione proposta sul mercato interessato verticalmente della logistica per i tabacchi in Italia, tenendo conto in particolare della relazione con i mercati a monte della fabbricazione e della vendita di prodotti del tabacco. Il mercato delle sigarette, che costituiscono la parte più consistente dei prodotti del tabacco venduti in Italia, è altamente concentrato e Philip Morris e Bat/eti sono di gran lunga i maggiori operatori. Contrariamente alla posizione attualmente detenuta da Bat/eti, successivamente all'operazione Altadis deterrà solo una posizione minore nella fabbricazione e nella vendita di prodotti del tabacco. Dal canto suo, Etinera dipenderà maggiormente dai suoi clienti, con una conseguente riduzione dei suoi incentivi a discriminare i produttori di tabacchi concorrenti della sua impresa madre. La Commissione ritiene pertanto che l'operazione non dia adito a problemi sotto il profilo della concorrenza.  
   
   
TECNOLOGIE INFORMATICHE E PMI: INNOVAZIONE PER LA COMPETITIVITÀ  
 
Milano, 6 ottobre 2004 - Esiste una stretta correlazione tra gli investimenti in It e il rilancio economico del Sistema Paese, che non può prescindere dal recupero di competitività della principale forza economica italiana: la Pmi Microsoft Italia organizza il convegno “Il contributo dell’Information Technology al recupero di competitività della piccola e media impresa italiana”, nel corso del quale esponenti dello scenario economico e istituzionale si confronteranno su come la tecnologia può contribuire alla crescita delle Pmi italiane e dell’intero Sistema Paese. Nel corso dell’evento saranno presentati i risultati di un’analisi promossa da Microsoft sul livello di informatizzazione e sulle esigenze It delle piccole e medie imprese, e saranno illustrati una serie di investimenti e iniziative di Microsoft finalizzati a collaborare con l’intero settore It per favorire la crescita e la produttività delle aziende italiane. L’innovazione tecnologica delle piccole e medie imprese italiane è ancora un passo indietro rispetto a quella dei principali Paesi Europei. La spesa It delle aziende fino a 99 dipendenti è infatti di 3,4 volte inferiore rispetto a quello della media dell’Europa Occidentale, e di ben 8 volte inferiore rispetto a quella della Gran Bretagna. Anche la spesa It per addetto in Italia è tra le più basse d’Europa, dietro a quella di Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna, e 4 volte inferiore rispetto alla media europea. Inoltre, nel nostro Paese esistono circa 1,6 milioni di piccole imprese che non dispongono nemmeno di una dotazione informatica minima. Oltre a questo gap di tipo infrastrutturale, le Pmi italiane sono caratterizzate da un utilizzo prevalentemente operativo della tecnologia, che non è ancora percepita come un asset strategico per il recupero di competitività. Tale approccio si traduce spesso in una percezione della tecnologia come un costo da sostenere e non come un investimento necessario allo sviluppo del business. Le motivazioni di questo scenario sono molteplici e vanno dalla scarsa consapevolezza dei benefici per il business conseguibili dall’adozione della tecnologia, al timore relativo all’impatto che la stessa potrebbe avere sull’organizzazione aziendale; dalla mancanza di competenze It adeguate all’interno delle aziende di piccole e medie dimensioni, alla difficoltà di accedere a finanziamenti che incentivino l’utilizzo di strumenti informatici. In che modo, dunque, è possibile supportare le Pmi italiane ad uscire da questo gap culturale e tecnologico, a vantaggio dell’economia e della competitività dell’intero Sistema Italia? “Riteniamo che l’impegno congiunto di aziende, Istituzioni e Associazioni debba focalizzarsi su due direzioni: da un lato informare le piccole imprese non informatizzate sulla disponibilità di soluzioni disegnate espressamente per la Pmi italiana e sui benefici concreti dell’innovazione tecnologica, abbattendo le barriere di accesso al credito e promuovendo incentivi e finanziamenti. Dall’altro formare i partner tecnologici delle Pmi italiane sulle più innovative soluzioni che possono contribuire rapidamente al recupero di competitività del Sistema Paese”, ha dichiarato Marco Comastri, Amministratore Delegato di Microsoft in Italia. “Microsoft si sta inoltre impegnando sul fronte della creazione di competenze It avanzate anche presso le Pmi e sullo sviluppo di un’offerta It specifica per le loro esigenze, che consenta un’analisi preventiva dell’impatto delle tecnologie adottate sui processi aziendali e che preveda costi adeguati e diluibili nel tempo”. Diversi sono gli ambiti su cui le Pmi italiane, supportate da tecnologie adeguate, possono puntare per incrementare la propria competitività. In primo luogo una conoscenza approfondita del proprio business, grazie a tecnologie quali le soluzioni di Business Intelligence, Erp e Crm che rendono disponibili informazioni strategiche e costantemente aggiornate sulle attività aziendali e sui clienti. In secondo luogo, l’aumento dell’efficienza e la riduzione dei costi, attraverso l’utilizzo di software per la produttività individuale, la condivisione delle informazioni, la riduzione delle inefficienze operative. Infine, la salvaguardia del patrimonio di dati e informazioni aziendali, che oltre a essere un requisito fondamentale per il business delle imprese è oggetto di precise norme di legge alle quali tutte le aziende si dovranno adeguare. In questo contesto, l’obiettivo di Microsoft è di fornire insieme ai suoi partner un’offerta di soluzioni perfettamente integrabili e specificamente progettate per tali realtà, dall’infrastruttura server (con Small Business Server 2003) al software di produttività e di collaborazione (con Microsoft Office Small Business Edition 2003, il nuovo Windows Xp Tablet Pc Edition con riconoscimento della scrittura in italiano e tutta la piattaforma Windows Mobile per Pocket Pc e Smartphone), fino alle soluzioni gestionali Microsoft Business Solutions, ovvero i potenti Erp Navision e Axapta e il nuovo Crm, caratterizzate da una soglia di investimento adeguata per queste dimensioni aziendali. La proposta di soluzioni modulari, veloci da implementare e semplici da utilizzare, consente alle Pmi di differire i costi nel tempo e di far crescere il sistema informativo insieme allo sviluppo dell’azienda. Per supportare al meglio la Pmi nella scelta del partner tecnologico, Microsoft ha inoltre avviato il progetto “Punto Microsoft”: il ruolo dei Punto Microsoft è sia quello di proporre soluzioni che rispondano alle problematiche delle Pmi, sia quello di diffondere la cultura e le competenze informatiche presso le Pmi. Dal punto di vista della formazione It per gli imprenditori, Microsoft è impegnata in una serie di iniziative ed eventi su tutto il territorio nazionale: “Bussola d’Impresa”, ad esempio, è un programma di informazione con l’obiettivo di mantenere un rapporto di comunicazione aperto con le piccole e medie imprese, aggiornandole sulle potenzialità offerte dalla tecnologia attraverso un linguaggio semplice e diretto. Sono stati inoltre attivati un numero verde (800 444 000) e un portale dedicato alle Pmi (pmi.Microsoft.com). Microsoft si pone quindi come interlocutore di riferimento delle piccole e medie aziende italiane attraverso una filiera di soluzioni innovative e integrate, proposta da un ampio sistema di partner, nel quadro di un rapporto consolidato con le Associazioni industriali e professionali.  
   
   
DIPENDENTI PUBBLICI: IN 3 ANNI L’INFLAZIONE DIVORA QUASI IL 20% DELLO STIPENDIO  
 
Roma, 6 ottobre 2004 - Nel triennio 2001-2004, il mix perverso costituito da l’aumento incontrollato dei prezzi e gli effetti del fiscal drag hanno contribuito ad una perdita complessiva del 18,4% del potere d’acquisto delle retribuzioni per circa 3 milioni e 400mila lavoratori del pubblico impiego. In primo luogo, secondo l’impostazione metodologica dell’Eurispes, è stato possibile rilevare che la perdita del potere di acquisto dei dipendenti pubblici, per il solo effetto dell’inflazione, dal 2001 al 2004, non è stata – come sostiene l’Istat – del 9,8%, ma del 22,2%. La tabella 1 è estremamente chiara: sia con i dati Istat che con i dati Eurispes, i pubblici dipendenti hanno visto diminuire il proprio potere d’acquisto. Se, come noi riteniamo, l’inflazione è stata negli anni passati superiore a quella calcolata dall’Istituto centrale di Statistica, tale perdita di potere d’acquisto è stata di natura tale da modificare profondamente le abitudini di consumo dei pubblici dipendenti. Tabella 1 Andamento delle retribuzioni dei dipendenti pubblici e del loro potere d’acquisto Variazioni percentuali sui valori medi dal 2001 al 2004 Valori percentuali
Dati Incremento delle retribuzioni del triennio (A) Inflazione nel triennio (B) Perdita del potere di acquisto C=(a-b)
Dati Istat 8,0 9,8 -1,8
Dati Eurispes 8,0 22,2 -14,2
Fonte: Eurispes. Tuttavia, la perdita del potere d’acquisto dei dipendenti pubblici ed in genere di ogni percettore di reddito è ben maggiore di quella misurata operando un semplice confronto fra l’aumento della retribuzione e aumento dell’inflazione. Infatti, all’effetto inflazione, vanno sommati gli effetti prodotti dal meccanismo del fiscal drag dovuti al carattere di progressività del nostro sistema fiscale. Qual è la dimensione degli effetti del fiscal drag per quanto riguarda i dipendenti pubblici? Per procedere ad una valutazione complessiva, l’Eurispes ha calcolato un valore medio del fiscal drag prendendo come pesi le retribuzioni del pubblico impiego ed ha ottenuto un coefficiente di 0,525. Ciò ha permesso di calcolare la perdita complessiva di potere d’acquisto dei dipendenti pubblici che, com’è ovvio, pagano le tasse sino all’ultimo centesimo. Tabella 2 Diminuzione del reddito disponibile reale dei dipendenti pubblici a seguito dell’inflazione e degli effetti del fiscal drag Variazioni percentuali sui valori medi dal 2001 al 2004 (agosto)
Dati Incremento nominale delle retribuzioni (A) Fiscal drag (B) Incremento nominale del reddito netto C=(a-b) Perdita di valore a seguito dell’inflazione (D) Perdita complessiva del potere di acquisto E=(c-d)
Dati Istat 8,0 -4,2 3,8 -9,8 -6,0
Dati Eurispes 8,0 -4,2 3,8 -22,2 -18,4
Fonte: Eurispes. In conclusione negli ultimi tre anni la perdita di potere d’acquisto dei pubblici dipendenti è stata di oltre il 18%. Per valutare il sacrificio sopportato in media da questa categoria si pensi che ai pubblici dipendenti sono stati sottratti, in soli tre anni, quasi duecento euro ogni 1.000 percepiti. Una perdita secca corrispondente a quella quota di reddito che – in tempi migliori e secondo più efficaci e lungimiranti politiche economiche governative – veniva destinata al risparmio, al quale sempre meno famiglie in Italia riescono ad avvicinarsi. Allegato 1 Lavoratori del pubblico impiego per settore di appartenenza
Pubblici impieghi I lavoratori del pubblico impiego
V. A. %
Servizio Sanitario Nazionale 692.002 20,49
Enti pubblici non economici 62.873 1,86
Enti di ricerca 16.992 0,50
Regioni e autonomie locali 578.657 17,13
Regioni a statuto speciale 26.735 0,79
Ministeri 261.915 7,75
Aziende autonome 34.368 1,02
Scuola 1.130.658 33,47
Università 113.393 3,36
Corpi di polizia 321.673 9,52
Forze armate 125.564 3,72
Magistratura 10.514 0,31
Carriera diplomatica 1.007 0,03
Carriera prefettizia 1.567 0,05
Totale pubblico impiego 3.377.918 100,00
Fonte: Centro documentazione dell’Eurispes. Allegato 2 Numero dei pubblici dipendenti e loro retribuzioni lorde medie annuali per settore
Settori di appartenenza Numero dipendenti Retribuzione media lorda annua pro capite
V.a. %
Università 113.393 3,36 36.172
Enti di ricerca 16.992 0,50 33.843
Corpi di polizia 321.673 9,52 32.381
Servizio sanitario nazionale 692.002 20,49 31.418
Forze armate 125.564 3,72 31.289
Enti pubblici non economici 62.873 1,86 31.271
Ministeri 261.915 7,75 29.891
Regioni e autonomie locali 578.657 17,13 28.050
Scuola 1.130.658 33,47 27.580
Aziende autonome 34.368 1,02 24.599
Totale pubblico impiego 3.338.095 98,82(*) 29.603
(*)Il dato non è pari a 100 perché non sono compresi nella tabella magistrati, diplomatici e carriera prefettizia. Fonte: Eurispes. Allegato 3 Numero dei pubblici dipendenti e loro retribuzioni lorde medie mensili per settore
Settori di appartenenza Numero dipendenti Retribuzione media lorda mensile
V.a. %
Università 113.393 3,36 2.782
Enti di ricerca 16.992 0,50 2.603
Corpi di polizia 321.673 9,52 2.491
Servizio sanitario nazionale 692.002 20,49 2.417
Forze armate 125.564 3,72 2.407
Enti pubblici non economici 62.873 1,86 2.405
Ministeri 261.915 7,75 2.299
Regioni e autonomie locali 578.657 17,13 2.158
Scuola 1.130.658 33,47 2.122
Aziende autonome 34.368 1,02 1.892
Totale pubblico impiego(*) 3.338.095 98,82(*) 2.277
(*)Il dato non è pari a 100 perché non sono compresi nella tabella magistrati, diplomatici e carriera prefettizia. Fonte: Eurispes. «Tra l’altro – conclude il Presidente dell’Eurispes, Prof. Gian Maria Fara –, anche la stessa modalità di calcolo da parte dell’Istat, delle variazioni delle retribuzioni dei dipendenti pubblici è piuttosto discutibile. Infatti – prosegue Fara – l’incremento di retribuzione dei dipendenti pubblici è calcolato sulla media fra quello degli statali da un lato e quello dei dipendenti degli Enti locali e degli Enti di previdenza dall’altro, che, pur essendo in numero minore, fanno salire la media, perché hanno messo a segno aumenti più consistenti. Ora tutti comprendono che sarebbe sicuramente ingiusto penalizzare milioni di dipendenti dell’Amministrazione centrale (fra i quali numerosissimi sono i lavoratori notoriamente sottopagati, come i maestri e gli insegnanti), soltanto perché altre categorie (la cui consistenza numerica è minore) sono riuscite nel tempo a migliorare in maniera significativa la propria posizione».
 
   
   
SI ACCENDONO I RIFLETTORI DI AD SPOT AWARD SULL’ESPERIENZA BORSA LAVORO LOMBARDIA  
 
Milano, 6 ottobre 2004 - Borsa Lavoro Lombardia, l’iniziativa di Regione Lombardia, Direzione Generale Formazione, Istruzione e Lavoro, parteciperà alla 14a edizione di Ad Spot Award, la rassegna internazionale della comunicazione sociale pubblica e privata che si svolgerà a Firenze dal 13 al 15 ottobre 2004. Tra gli strumenti proposti dalla pubblica amministrazione per migliorare il funzionamento del mercato del lavoro, Borsa Lavoro Lombardia è certamente un’iniziativa di grande interesse. Il progetto, coordinato e gestito da Agenzia Regionale per il Lavoro, si è concretizzato nella realizzazione del portale www.Borsalavorolombardia.net  che rappresenta la prima sperimentazione di un nodo regionale della Borsa Continua del Lavoro Nazionale, e si è poi evoluto sfociando in altri due canali: call center (840 011 222) e teletext (Televideo Rai pg. 472 e Mediavideo da pg. 365). A pochi mesi dal lancio del servizio i risultati sono stati davvero incoraggianti: 26.752 utenti registrati, 15.508 curricula inseriti, un centinaio di operatori, 959 imprese utilizzatrici e ben 4.577 collaboratori cercati. Allo scopo di valorizzare l’identità del portale ed incentivarne l’utilizzo sia da parte degli utenti finali che da parte degli operatori, la strategia di comunicazione è stata variamente declinata utilizzando sapientemente i differenti strumenti di comunicazione: stampa, radio, affissione e postcard. La comunicazione sviluppata mostra un taglio istituzionale e trova nella simbologia la propria forza espressiva. Una freccia che ruota su se stessa: un segno netto, semplice e “urbano” che garantisce immediatezza e forte riconoscibilità, coerente e complementare al claim “Il lavoro ha trovato il suo posto”. La visualizzazione quotidiana e contemporanea che ospita il segno scelto denota lo spazio descritto come luogo d’incontro, il posto dello scambio e soprattutto una sorta di centro virtuale che si arricchisce perché alimentato da continui contributi sia pubblici che privati. La partecipazione ad una manifestazione come Ad Spot Award rappresenta la possibilità di sottolineare l’approccio innovativo di Regione Lombardia al mondo del lavoro nonché la valorizzazione di tutti i soggetti che hanno prontamente aderito al progetto contribuendo ad arricchirlo ogni giorno. Ad Spot Award è pertanto l’occasione per raccontare ad un pubblico di esperti la scelta operata in materia di comunicazione per avvicinare utenti finali e operatori ad un servizio che sfrutta le grandi opportunità offerte dalla tecnologia.  
   
   
COMMISSION APPOINTS THE MEMBERS OF THE EUROPEAN ENERGY AND TRANSPORT FORUM  
 
Brussels, 5 October 2004 - The The European Commission has appointed the 34 members of the European Energy and Transport Forum and their alternates (list in annex). As over half the members’ mandates were renewed, continuity is guaranteed. The Forum is a consultative body set up by the Commission two years ago to provide it with opinions and advice in the field of energy and transport from professionals and the parties concerned. “I am very pleased with the work carried out by the Forum. In only two years it has presented many opinions on important matters to the Commission as well as providing guidelines for debate on the future of our policies. It is essential to guarantee the continuity of this work and to maintain the momentum created by this dialogue between the Commission and the relevant players in the public arena” said Loyola de Palacio, Vice-president and Commissioner for Energy and Transport, adding that “The newly-appointed Forum brings together all the skills and experience needed to enrich European policies with competent advice and opinions”. The European Energy and Transport Forum has 34 full members and 34 alternates. The members are leading figures representing a broad range of activities and skills and include operators (energy producers, carriers, industrialists), infrastructure and network managers, users and consumers, trade unions, environmental protection associations, organisations in the field of security and safety and academics. The members’ mandate ran out at the end of June 2004. Following a call for applications published last April[1], the Commission selected the new members of the Forum for a two-year term starting on 1 October 2004. An inaugural meeting will be held in Brussels on 12 October. The Forum is the Commission’s consultative body for energy and transport. Its role is: to present opinions on Commission initiatives in the fields of energy and transport; to act as a monitoring centre for energy and transport policies; to assist the Commission in following up the debates and actions launched in the Green Paper on the security of the Eu’s energy supply and the White Paper on European transport policy for 2010. The Forum has already provided the Commission, either at the latter’s request or on its own initiative, with advice on key policy areas such as the development of the Trans-european transport network, the Green Paper on services of general interest, the review of the guidelines for the trans-European transport network, the reinforcement of the role of the electricity transmission system operators, safety of supply, road safety, and consumers’ rights. Annex
forum Européen de l’Energie et des Transports European Energy and Transport Forum
Membres Titulaires – Full membersMembres Suppléants – Alternate Members
opérateurs - Operators
Berggrund Lars Senior Advisor - Banverket (Swedish Public Railway Authority)Grulois Philippe Board Member Union Européenne de la Navigation Fluviale (Uenf)
Bouchard Georges Directeur de l’information et des affaires publiques - Gaz de FranceBloemendal Martinus Director Bloemendal Consults Bv
Cabellos Mariano Directeur Général Adjoint Asociación Española de la Industria Eléctrica (Unesa)Goethe Stig Energy Expert Past Vice President of Vattenfall Ab
Conti Bruno Deputy Secretary General European Petroleum Industry Association (Europia)Adinolfi Robert Direttore Ansaldo Nucleare Divisione di Ansaldo Energia S.p.a.
Dunlop Graeme President - European Community Shipowners’ Associations (Ecsa)Kouzapas Eleftherios General Manager - Cyprus Shipping Association
Green David Transport Expert Past President of the International Road Transport Union (Iru)Verneuil Philippe Directeur Général - Activité Pneus Poids Lourds Europe. Manufacture Française des Pneumatiques Michelin
Oporto Antonio Président Alstom SpainHodac Ivan Secretary General - European Automotive Manufacturers Association (Acea)
Schulte-strathaus Ulrich Secretary General Association of European Airlines (Aea)Serrano De Entrambasaguas Guillermo Director Gb Airways, Madrid
Zervos Arthouros President of the European Renewable Energy Council (Erec) and of the European Wind Energy Association (Ewea)Gerse Karoly Deputy Chief Executive Hungarian Electricity Companies Ltd
infrastructure et réseaux – Infrastructure and Networks
Berthod Jean-claude Transport Expert Ancien Directeur général NovatransBerkeley Tony (Lord) Chairman - Rail Freight Group
Joosten Geert E.h. President Gas Transmission Europe (Gte)Hawksworth Roger W. Secretary General - European Association of Aerospace Industries (Aecma)
Merlin André Président de l'association européenne des gestionnaires de réseau de transport d'électricité (Etso), Directeur Rte - Réseau de Transport d’ElectricitéŠUjanský Miloš Chief Financial Officer and Board Member Slovenské elektrárne a.S.
Sabato Francesco Direttore Generale - Anas S.p.a. (Ente Nazionale per le Strade)Moro Domenico Responsible for strategic planning Gruppo Impregilo
Whitehead David President - European Sea Ports Organisation (Espo)Huygens Charles Directeur Général - Port de Bruxelles Président de la Fédération Européenne des Ports Intérieurs
usagers et consommateurs – Users and consumers
Destot Michel Maire de Grenoble - Député de l’Isère Président du Groupement des Autorités Responsables de transport (Gart)Egger Norbert Erster Bürgermeister Stadt Mannheim
Egger Christiane Deputy Manager O.ö Energiesparverband and Vice-president of the European Federation of Regional Energy and Environment Agencies, FedareneDémarcq François Directeur Général - Ademe - Agence de l’Environnement et de la Maîtrise de l’Energie
Firt Miroslav International Affairs Executive Ústřední automotoklub a.S. (Úamk) (General Auto-moto-club)Pigni Marco Responsabile Settore Energia ed Utilities Confartigianato
Hatry Paul Président - Bureau Politique énergétique de l’Union des Confédérations de l'Industrie et des Employeurs d'Europe (Unice)Claes Peter Président - Fédération internationale des Consommateurs industriels d’énergie (Ifiec) - Europe
Piai Cristina Secretary General - Hermes Research Centre on local public transportSandbergh Stouge Anders Director - Dansk Industri Department of Energy Policy
Tomassini Maurizio Managing Director Tts Italia (the National Association for Telematics for Transport and Safety) at Sta S.p.a. (Mobility Agency of the City of Rome)Lopez Hernandez Juan Manuel Director de los Servicios Logísticos del Grupo Acciona, S.a. Presidente de Lógica (Organización Empresarial de Operadores Logísticos)
Van Ingen Gerrit Nicolaas Président Akzo Nobel Energy B.v.Forest Dominique Conseiller économique - énergie Bureau Européen des Unions des Consommateurs (Beuc)
protection de l’environnement et sécurité – Environment protection and safety
Gregory Steve Counter Terrorist Security Advisor Norfolk Policy AuthorityDe Graaf Arie Expert European Association of Craft, Small and Medium-sized Enterprises (Ueapme)
Jessing Per Secretary General Swedish Maritime Forum European Shortsea CentreSchuchmann Jan-wilhelm Executive Director - Bugsier- , Reederei- und Bergungs- Gesellschaft mbH & Co Kg (Bugsier’s towing companies for harbour, coastal and deep-sea towage)
Pimenta Carlos Alberto Martins Director - Centro de Estudos em Economia da Energia. Dos Transportes e do Ambiente (Ceeta)Blundell Richard Energy Expert – Malta
Rompe Klaus Transport Expert Verband der Technischen Überwachungs-vereine e.V. (Vdtüv)Plantie Niclause Claire Adjointe au Directeur des relations européennes - Institut national de recherche sur les transports et leur sécurité (Inrets)
Warren Andrew Chief Advisor - European Alliance of Companies for Energy Efficiency in Buildings (Euro-ace)Westerholt Carsten National Board Member Bundesverband - Vcd Verkehrsclub Deutschland
universitaires, cercles de réflexion – Academics and think-tanks
Stoffaes Christian Président - Initiative pour des Services d'Utilité Publique en Europe (Isupe)Maresca Maurizio Professore ordinario di Diritto internazionale all’Università di Udine
Zanelli Enrico Professore ordinario di Diritto Commerciale nell’Università di GenovaHopfner Ulrich Board Chairman - Institut für Energie und Umweltforschung (Ifeu) Heidelberg Gmbh
dimension sociale – Trade Unions
Decaillon Joel Secrétaire Confédéral Confédération Européenne des Syndicats (Ces)Hertogs Béatrice Political Secretary - Road and inland waterways - European Transport Workers’ Federation (Etf)
Goudriaan Jan Willem Deputy General Secretary European Federation of Public Service Unions (Epsu)Bergelin Sven European Federation Public Service Unions (Epsu)
Hornschemeyer Franz-gerhard Industriegewerkschaft Bergbau, Chemie, Energie (Igbce)Quarez Christophe Secrétaire national Fédération chimie-énergie (Fce-cfdt)
Noon Paul Joint General Secretary ProspectGraziosi Sergio Membre du Comité Exécutif Confédération Européenne des Cadres (Cec)
Young Erika International Secretary Federazione Italiana Lavoratori dei Trasporti (Filt Cgil)Balla György Vice-president Hungarian railway union Free Trade Union of Railway Workers
Zinke Doro General Secretary - European Transport Workers’ Federation (Etf)Chagas Eduardo Political Secretary - European Transport Workers’ Federation (Etf)
 
   
   
PRÉPARATION DU CONSEIL «TRANSPORTS» DU 7 OCTOBRE 2004 À LUXEMBOURG (AMADOR SÁNCHEZ RICO)  
 
Bruxelles, le 6 octobre 2004 - Le Conseil « Transports » se réunira le 7 octobre à Luxembourg à partir de 10H00. Les principaux points à l’ordre du jour sont les suivants :
Transports terrestres - • Proposition de Directive du Pe et du Conseil modifiant la Directive 1999/62/Ce relative à la taxation des poids lourds pour l’utilisation de certaines infrastructures (« Eurovignette ») (Ip/03/1097– doc. Com/03/448) Cette proposition vise à modifier la directive ‘Eurovignette’ de 1999, en réponse à une demande exprimée par le Conseil européen de décembre 2002 et réitérée en mars 2003, sur un sujet qui oppose les Etats périphériques , désireux de ne pas voir alourdis les coûts de transport, aux pays de transit qui souhaitent pouvoir taxer l’usage de leurs infrastructures en y intégrant certains dommages environnementaux. Il s’agit donc de mettre en place un cadre commun de tarification, qui prévoit que les péages devront être calculés sur la base des coûts d’infrastructure (investissements et maintenance) et des coûts d’accident, à partir d’une méthodologie commune de calcul. En outre, la tarification pourra varier en fonction des caractéristiques des véhicules et pourra prendre en considération la sensibilité d’une zone. Afin que le système soit accepté par le secteur des transports, est envisagé un principe d’affectation des recettes des péages à ce secteur dans son ensemble. Est aussi prévue une possibilité pour les Etats membres, sous le contrôle de la Commission, de majoration maximale de 25% du péage moyen dans les zones sensibles, pour la réalisation d’infrastructures dans le même corridor. Après un échange de vues approfondi, au cours du Conseil Transports en juin 2004, la Présidence a dû constater que les positions des délégations s’étaient encore davantage éloignées par rapport au Conseil de mars 2004. En effet, le Conseil demeure divisé sur la question centrale de l’affectation des recettes ainsi que, entre autres, sur la nécessité de disposer d’une méthodologie de calcul obligatoire, la limitation des possibilités de surpéage à des zones très précises, la définition des coûts de construction et la prise en compte des situations des concessions existantes.
Accord politique recherché. • Les Services d’information fluviale (Sif) (Ip/04/719 – doc . Com/04/392) La proposition de Directive vise à mettre en place des services d’information intéropérables sur de grands axes du réseau européen de voies navigables. Des orientations et des spécifications communes seront établies concernant la planification et la fourniture de ces services. Cela permettra une utilisation continue et harmonieuse des services à travers les frontières. Les systèmes mis au point seront compatibles avec les systèmes maritimes de sorte qu’un service ininterrompu couvre l’ensemble du trafic fluvio-maritime. Les Sif fourniront des informations concernant les conditions de navigation des chenaux, la situation actuelle du trafic à proximité immédiate d’un navire, ainsi que des informations stratégiques sur le trafic, importantes pour la planification des voyages, y compris les horaires des écluses, des ports et des terminaux. Ainsi une meilleure gestion des cargaisons et de la flotte sera effectuée ainsi que le repérage des vassaux et des envois. Les données comme la position et le cap du navire, son nom et sa vitesse, ainsi que des informations relatives à la cargaison seront saisies par voie électronique et traités automatiquement.
Une orientation générale pourrait être dégagée. • Proposition de directive du Parlement européen et du Conseil relative au permis de conduire (Ip/03/1435 – doc. Com/03/621) La présente proposition adoptée en octobre 2003 est une refonte de la Directive 91/439/Cee; elle incorpore les modifications substantielles et les dispositions inchangées et devrait contribuer à rendre la législation communautaire plus claire. Les nouvelles dispositions visent à améliorer la sécurité routière, réduire les possibilités de fraude, et garantir la liberté de circulation. A cet effet sont notamment prévues : la suppression de la délivrance du permis de conduire sous modèle en papier, au profit d’un modèle sécurisé sous forme de carte plastique, avec une validité administrative limitée à 10 ans ; l’instauration d’un permis de conduire pour les cyclomoteurs; l’extension du principe de l’accès progressif aux permis de conduire pour les véhicules les plus puissants ; l’harmonisation de la périodicité des contrôles médicaux pour les conducteurs professionnels ; l’instauration d’exigences minimales pour la qualification initiale et la formation continue des examinateurs du permis de conduire. A l’issue des discussions au sein du Groupe Transport du Conseil, deux questions politiques majeures restent à résoudre, à savoir : les modalités d’introduction des nouveaux permis sécurisés d’une part, et les âges minimaux pour les différentes catégories de permis de conduire, d’autre part. Une orientation générale pourrait être dégagée.
Transports ferroviaires • Proposition de directive du Parlement européen et du Conseil relative à la certification du personnel de bord assurant la conduite de locomotives et de trains sur le réseau ferroviaire de la Communauté (troisième paquet ferroviaire) (Ip/04/ 291 - doc. Com/04/142) La Présidence néerlandaise est déterminée à obtenir un accord politique sur la directive en question qui est un des éléments du 3ème paquet ferroviaire, mais à la lumière de l’avancement des travaux au niveau du groupe, elle se limitera à faire un rapport d’étape lors du Conseil du 7 octobre. Elle compte pouvoir parvenir à un accord au Conseil « Transport » de décembre. La Présidence fera rapport sur l’état des travaux.
Transports aeriens Relations extérieures : Etat des travaux • Négociations Eu-ue La Commission a fait le point sur l’évolution des négociations avec les Etats-unis, au cours du Conseil Transports en juin 2004 Elle a rappelé que les négociations avaient permis d’engranger des résultats très importants, comme, par exemple, la flexibilisation des conditions de propriété (la participation d’une compagnie non américaine pourrait être étendue jusqu’à 49 % au lieu des 25 % actuels) et l’ouverture du marché transatlantique Ue/etats-unis, ce qui permettrait notamment de mettre fin à l’illégalité des accords bilatéraux actuels. En outre, les discussions ont permis d’aboutir à un accord sur divers points comme les dispositions relatives aux services en escale et aux systèmes de réservation -de compétence exclusive communautaire-, un cadre réglementaire pour les tarifs, la coopération sur les questions de concurrence et d’aides d’Etat, un comité mixte qui traiterait des questions d’intérêt commun, notamment l’environnement, la sécurité et la sûreté, un mécanisme de résolution des contentieux, la simplification des procédures ainsi que l’engagement des deux parties à entamer des négociations pour un nouvel accord en deuxième phase. Toutefois, elle a constaté que les offres faites par la partie américaine sur l’ouverture de son marché intérieur étaient en deçà des objectifs du mandat octroyé en juillet 2003 et maintenaient un déséquilibre entre les conditions d’accès des américains au marché de l’Union européenne et celle des opérateurs européens au marché des Etats-unis. La Commission devrait informer le Conseil sur les derniers développements dans cette affaire. Politique aérienne de la Communauté envers ses voisins : • Eu-ops – Harmonisation de règles techniques et de procédures administratives dans le domaine de l’aviation civile (Ip/04/214-com/04/73) Le Conseil Transports en juin 2004 n’a pas été en mesure de trouver un accord sur ce projet de règlement sur les normes opérationnelles applicables aux transporteurs aériens (règles Eu Ops), y compris des dispositions relatives au temps de vol et de repos des membres d’équipage des avions (règles Ftl). Il a chargé le Coreper de poursuivre ses travaux.
La Commission devrait informer le Conseil sur les travaux poursuivis dans ce dossier. • Projets de mandats de négociation pour les accords aériens avec les pays tiers: La Commission a rappelé au Conseil Transports en juin 2004, l’importance de ces mandats pour ouvrir des négociations avec certains pays partenaires euro- méditerranéens ayant exprimé leur volonté en faveur d’un accord global et les pays déjà engagés dans une coopération pan européenne dans le domaine de l’aviation (Balkan occidental). Pour rappel, ces pays sont le Maroc, le Liban, la Jordanie, l’Albanie, la Bosnie Herzégovine, la Croatie, l’Ancienne République Yougoslave de Macédoine (Arym), la Serbie et le Monténégro, et la mission d’administration intérimaire des Nations Unies au Kosovo (Unmik). La Commission a souligné qu’il ne pouvait en aucun cas être question d’établir un lien entre ces mandats et la négociation en cours avec les Etats-unis. Adoption des décisions du Conseil.
Questions horizontales • Galileo La proposition de règlement sur les structures de gestion du programme Galileo adoptée le 1er août 2003 prévoit la création de deux entités distinctes : une agence communautaire (autorité de surveillance) et un centre technique pour la sécurité et la sûreté. L’autorité de surveillance concédera le déploiement et l’exploitation du système Galileo à un consortium privé choisi après un appel d ‘offres. Le centre pour la sécurité et la sûreté, créé auprès du Secrétaire général du Conseil, assurera l’interface entre les autorités politiques et le concessionnaire en cas de crise. La Commission informera le Conseil sur l’état des travaux du programme Galileo et présentera sa Communication sur le passage aux phases de déploiement et d’exploitation du programme Galileo. Cette communication devrait fournir la base d’une discussion pour l’adoption d’une résolution sur la phase suivante de Galileo lors du Conseil « Transports » de décembre. • Recommandation de la Commission au Conseil visant à autoriser la Commission d’ouvrir des négociations en vue d’établir un accord de coopération avec l’Ukraine pour la mise en place d’un système mondial de navigation par satellite à usage civil Le Conseil devrait approuver la décision d’autoriser la Commission d’ouvrir des négociations avec l’Ukraine.
 
   
   
L’ENAC INVITA L’AUTORITÀ TEDESCA A SOSPENDERE LA RICHIESTA AVANZATA ALL’ALITALIA DI INNALZARE LE TARIFFE PER LE TRATTE GERMANIA - TOKYO  
 
Roma, 6 ottobre 2004 - L’ente Nazionale per l'Aviazione Civile rende noto di aver disposto, attraverso il proprio ufficio di Bruxelles, un confronto in sede comunitaria a seguito della richiesta formulata dall’Autorità per l’Aviazione Civile Tedesca nei confronti dell’Alitalia per far innalzare le tariffe intercontinentali di sesta libertà (la possibilità di effettuare trasporto aereo tra due Stati differenti da quello di registrazione del vettore), per i collegamenti Germania – Tokyo. L’enac, pertanto, in attesa delle indicazioni della Commissione Europea, ha richiesto alla Germania di sospendere il termine di decorrenza dell’istanza di innalzamento, fissato per l’8 ottobre p.V..  
   
   
LIVINGSTON AVIATION GROUP: RICAVI IN CRESCITA DEL 63,2% A 169,6 MILIONI DI EURO; EBITDA IN AUMENTO DEL 20,5% A 10,4 MILIONI DI EURO; RISULTATO ANTE IMPOSTE POSITIVO PARI A 0,4 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 6 ottobre 2004 - Livingston Aviation Group S.p.a., società controllata dal Gruppo Ventaglio e operante nel trasporto aereo con i marchi Livingston e Lauda Air, ha fatto registrare nei primi nove mesi dell’esercizio 2003/2004 risultati positivi ed in crescita. I volumi di vendita al 31 luglio 2004 sono incrementati del 63,2% e hanno raggiunto i 169,6 milioni di Euro (103,9 milioni di Euro nel corrispondente periodo del precedente esercizio). L’incremento del fatturato è riconducibile prevalentemente all’ampliamento della flotta aerea del Gruppo, che ha operato con 4 aeromobili di lungo raggio e 3 aeromobili di corto-medio raggio, mentre lo scorso esercizio gli aeromobili utilizzati erano stati 3 nella stagione invernale e 6 nella stagione estiva. Il totale delle ore di volo operate, pari a 23.319 al 31 luglio 2004, è aumentato del 59,8% rispetto alle 14.589 ore dello scorso esercizio. L’ebitda al lordo delle accantonamenti per riserve di manutenzione pari a 4,3 milioni di Euro, si è attestato a 10,4 milioni di Euro, in aumento del 20,5% rispetto agli 8,6 milioni di Euro al 31 luglio 2003; l’Ebit (escludendo l’ammortamento del goodwill per 1,4 milioni di Euro) è pari a 2,3 milioni di Euro rispetto ai 2,9 milioni di Euro del luglio 2003. Livingston Aviation Group sta ultimando il processo di ammodernamento della flotta che, a partire da dicembre 2004, vedrà la società operare esclusivamente con aeromobili di ultima generazione “Airbus” sia per le tratte a lungo raggio sia per quelle a corto-medio raggio. “Le due compagnie aeree del Gruppo, Lauda Air S.p.a. E Livingston S.p.a., sono due realtà consolidate ed affermate all’interno del settore del trasporto aereo – ha affermato il Presidente Luciano di Fazio – in grado di offrire un servizio sempre più curato e qualitativamente elevato. Nonostante il settore del trasporto aereo stia incontrando nell’ultimo periodo notevoli difficoltà, le nostre compagnie aeree registrano incrementi sia in termini di fatturato che di coefficiente di riempimento voli”. “I nostri obiettivi nel medio periodo – ha concluso Luciano di Fazio – sono focalizzati sul mantenimento di elevati standard qualitativi, resi possibili anche grazie ai nuovi aeromobili recentemente acquisiti, e sull’attuazione di un piano di riduzione dei costi industriali che ci permette di ipotizzare positivi risultati anche per i prossimi esercizi”.  
   
   
STATISTICHE PASSEGGERI RYANAIR: + 17% A SETTEMBRE 2004  
 
Milano, 6 ottobre 2004 - A seguire le statistiche Ryanair su passeggeri e vendite Internet per Settembre 2004:
Settembre 2003 Settembre 2004 Ultimi 12 mesi fino al 30 Settembre 04
1 - Passeggeri 2,024,572 2,373,522 25,758,285
2 - Tasso di riempimento 85% 87% 83%
3 - Vendite online 94% 97% 96%
1. Rappresenta il numero di posti venduti inclusi i posti non effettivamente utilizzati dai passeggeri, infatti Ryanair è una linea aerea che non rimborsa: una volta che il volo è partito non è possibile per il passeggero “no show” cambiare volo o chiedere un rimborso. 2. Rappresenta il numero di passeggeri rispetto al numero di posti effettivamente disponibili. 3. Rappresenta il numero di posti venduti via Internet sulla percentuale di posti venduti in totale. Non sono incluse modifiche o cambiamenti. Commentando questo pomeriggio, Paul Fitzsimmons, Responsabile Comunicazione Ryanair, ha detto: “Questo è un altro mese record per Ryanair avendo trasportato più passeggeri con un incremento del load factor rispetto allo scorso Settembre. Presto Ryanair trasporterà il suo 100 milionesimo passeggero e per festeggiare chi prenoterà con noi da ora fino al 30 Novembre 04 e viaggerà fino al 21 Dicembre 04 vincerà 100.000 Euro Garantiti. Se non partecipi non puoi vincere, consigliamo ai passeggeri di prenotare il prima possibile su www.Ryanair.com : potresti essere tu”
 
   
   
PROSEGUE CON CELERITÀ IL PROCESSO DI RICOLLOCAZIONE DEGLI EX DIPENDENTI DI FESTIVAL CROCIERE E MEDOV 2000. LA SOCIETÀ DBM ITALIA, INCARICATA INIZIALMENTE DI SEGUIRE I LAVORATORI MEDOV 2000, STA CURANDO DAL 17 SETTEMBRE ANCHE L’OUTPLACEMENT DEGLI EX DIPENDENTI FESTIVAL. IN MENO DI UN MESE SONO STATE RICOLLOCATE 30 PERSONE.  
 
Genova, 6 ottobre 2004 - Si è riunita ieri pomeriggio a Palazzo San Giorgio l’unità di crisi per Festival Crociere, costituita alcuni mesi orsono su iniziativa dell’Autorità Portuale per fronteggiare la situazione venutasi a creare a seguito del fallimento della compagnia di navigazione e delle realtà collegate. Ottime notizie arrivano dal fronte occupazionale. Infatti, Dbm Italia – la società incaricata di ricollocare i dipendenti Medov 2000 – ha preso in carico dal 17 Settembre anche cinquanta ex-dipendenti Festival, ricollocandone trenta in meno di un mese. Buono anche l’andamento delle ricollocazioni degli ex dipendenti di Medov 2000: su quarantasei persone, trentacinque sono state ricollocate mentre proseguono i colloqui per coloro che non hanno trovato ancora uno sbocco professionale soddisfacente. Dbm Italia conta comunque di completare la procedura di outplacement per i dipendenti Medov 2000 entro fine anno. L’unità di crisi farà il punto sull’andamento del processo di ricollocazione dei lavoratori il 16 Novembre, data della prossima riunione convocata a Palazzo San Giorgio.  
   
   
IL TRASPORTO E LA SUPPLY CHAIN DEI BENI DI LARGO CONSUMO. DUE GIORNI DI CONVEGNO A PARMA ORGANIZZATI DA AILOG PER ANALIZZARE CON SPIRITO CRITICO E PROPOSITIVO LO STATO DELLA LOGISTICA IN ITALIA  
 
Milano, 6 ottobre 2004. - Nella città di Parma, sede dell’Authority Alimentare Europea, Ailog (Associazione Italiana di Logistica e di Supply Chain Management) organizza per i prossimi 13 e 14 ottobre p.V. Due convegni istituzionali, con l’intento di analizzare con spirito critico e propositivo lo stato dell’arte della logistica in Italia. I lavori, distinti in due sessioni complementari: “Il Futuro Del Trasporto In Italia: Tutti Fermi In Autostrada” (13 ottobre) e “La Supply Chain E Il Largo Consumo: Non Tutte Le Promesse Vengono Mantenute” (14 ottobre), punteranno l’attenzione sulle caratteristiche e sulle aspettative della supply chain del mercato dei beni di largo consumo, affrontando, con il contributo delle massime autorità del settore, le attuali criticità e raccogliendo idee e suggerimenti per superare i punti critici evidenziati. Il Futuro Del Trasporto In Italia: Tutti Fermi In Autostrada. Nella prima mezza giornata (dalle ore 13.30 alle 17.45) saranno dibattute le problematiche del trasporto in Italia, analizzandone aspetti strutturali e prospettive di evoluzione, con l’intento di trovare soluzioni che allontanino il rischio di una crisi irreversibile del sistema. La Supply Chain E Il Largo Consumo: Non Tutte Le Promesse Vengono Mantenute. Nella seconda giornata di convegno (dalle ore 9.00 alle 16.45), l’attenzione sarà rivolta all’eccellenza della supply chain, evidenziando gli effetti dell’introduzione delle nuove norme di rintracciabilità. Interverrà inoltre Roy Shapiro, Professore Harward Business School, che metterà a confronto le esigenze italiane con quelle internazionali. “Traffico merci in autostrada in aumento, patente a punti, costi di trasporto crescenti (carburante, primo tra tutti), rifornimenti sempre più frequenti alla Grande Distribuzione: tutti problemi che si intrecciano, l’uno con l’altro, - afferma Claudio Ferrozzi, Partner Gea e Chairman Ailog - con l’effetto finale dell’aumento dei costi: sia costi sociali (inquinamento, tempi sprecati, etc.) sia costi dei prodotti di consumo.” “Solo con una visione sistemica - ricorda Ferrozzi - capace di superare le logiche corporative e di integrare, in modo bilanciato, le esigenze di tutti, si può “voltare pagina”. E’ questo l’obiettivo del Convegno, con la volontà di poter arrivare a proposte e suggerimenti concreti, grazie anche alla partecipazione congiunta di tutti gli interessati: le categorie professionali, la Grande Distribuzione, le società di logistica, i rappresentanti istituzionali (Motorizzazione e Ministero), i maggiori esperti italiani e stranieri.” La sede del convegno è a Parma: scelta tesa a sottolineare il ruolo di questa città sia come importante snodo di traffico (attuale e, soprattutto, futuro) sia come sede dell’Authority Europea per la Sicurezza Alimentare; e cioè tutela del consumatore e della qualità dei prodotti. Nel pomeriggio del 13 ottobre è prevista la partecipazione di Pietro Lunardi, Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture. La sera del 13 ottobre, alle ore 20.00, il programma del convegno sarà completato da un concerto di brani verdiani tenuto dal Coro della Fondazione del Teatro Regio di Parma. L’evento è organizzato da Ailog in collaborazione con l’Unione Parmense degli Industriali e con il patrocinio della Città di Parma. Si ringraziano: Number1 Logistics Group, Cts (Consorzio Trasporti e Servizi), Cepim (Interporto di Parma) e Legnoform (Pallets). Sede dell’evento è l’Auditorium Paganini, via Toscana 5/A Parma  
   
   
DHL EXPRESS DÀ IL VIA A 120 NUOVE COLLABORAZIONI NEI PROPRI CALL CENTER  
 
Milano, 6 ottobre 2004 – Il 7 ottobre parte la seconda edizione della “Giornata Nazionale del Crm e dei Call Center”, l’evento promosso da Cmmc che ha lo scopo di far conoscere i servizi di Call e Contact Center, la qualità da essi raggiunta e le diverse professionalità richieste da queste strutture. Dhl Express (Italy) partecipa all’evento aprendo ai Clienti i propri Call Center e con l’occasione annuncia l’ampliamento della propria struttura, prevedendo la creazione di 120 nuovi posti di lavoro, dislocati tra Milano, Roma, Torino e Venezia. Il processo di integrazione fra le società del Gruppo Deutsche Post World Net – Dhl International, Danzas, Deutsche Post Euro Express e Casa di Spedizione Ascoli – avviato dalla società tedesca nel 2003, ha infatti portato alla necessità di creare nuove posizioni lavorative, per poter soddisfare le esigenze sempre crescenti dei clienti nell’ambito della nuova realtà aziendale. L’ingresso dei tirocinanti in azienda prevede un percorso formativo iniziale di due settimane full time in aula, a cui segue un addestramento “sul campo”, durante il quale i futuri Advisor apprendono i flussi di spedizione, la struttura organizzativa, l'utilizzo dei programmi e del centralino e le tecniche di relazione telefonica. La supervisione di un personal tutor garantisce il coordinamento della loro attività sia in termini di utilizzo degli strumenti informatici sia di relazione con il Cliente. I tirocinanti, previo periodo di formazione della durata di sei mesi, vengono quindi avviati alla professione di Customer Service Advisor, inserendosi in un contesto multinazionale e altamente automatizzato. Sono pertanto richiesti i seguenti requisiti: Diploma di scuola media superiore o laurea, conoscenza della lingua inglese, velocità di apprendimento, determinazione, predisposizione all'utilizzo di strumenti informatici, ottime capacità di relazione interpersonale. L’inserimento dei tirocinanti nelle strutture Dhl Express si colloca nell’ambito del “Progetto Formativo Tirocinanti”, nato in collaborazione con il mondo delle istituzioni e volto a favorire i giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro. La formazione e gli aggiornamenti continui rappresentano per Dhl elementi fondamentali per la valorizzazione delle persone e il consolidamento delle proprie strutture. È significativo, infatti, che negli ultimi anni siano stati inseriti oltre 200 tirocinanti, di cui l’89% ha ottenuto successivamente un contratto di Advisor, riuscendo a intraprendere con successo un percorso di crescita professionale all’interno dell’azienda.  
   
   
AUTO: CON 179.800 UNITÀ PRATICAMENTE UGUAGLIATE LE VENDITE DEL SETTEMBRE 2003 (-0,66%) IN SETTEMBRE IL MERCATO SI RIALLINEA: DOPO 9 MESI LE IMMATRICOLAZIONI SONO ANCORA IN ATTIVO (+0,92%)  
 
Roma, 6 ottobre 2004 - “Nonostante il mercato mantenga sostanzialmente nel periodo gennaio-settembre l’andamento dello scorso anno, una combinazione di perduranti fattori sfavorevoli (dal caro-benzina al caro-assicurazioni, da una ripresa economica troppo lenta per essere percepita ad una fiscalità fortemente avvertita dal settore specifico, che ci distanzia ancora in modo significativo dagli altri grandi mercati europei) frena il potenziale di una domanda che potrebbe mantenersi più sostenuta a beneficio di un parco circolante più moderno, in particolare nel meridione e quindi creando le premesse per un ambiente migliore e una sicurezza accresciuta”. Così Salvatore Pistola, Presidente dell’Unrae - l’Associazione delle Case estere - ha commentato i risultati del mercato dell’auto del mese di settembre. Le auto immatricolate in Italia nel corso del mese di settembre, infatti, sono state 179.800, sostanzialmente in linea con quelle registrate nel settembre del 2003 (quando furono 180.997) con un saldo negativo dello 0,66%. Nel bilancio dei primi nove mesi il mercato dell’auto esprime, comunque, un saldo positivo, sia pure contenuto (+0,92%), frutto della differenza fra 1.760.251 unità del corrente anno e 1.744.278 dei primi nove mesi del 2003. Quanto agli ordini, in base allo scambio dei dati fra Anfia e Unrae, la raccolta in settembre è stata di 189.453 nuovi contratti, con un calo del 2,77% rispetto ai 194.857 contratti dell’analogo mese dello scorso anno. Nel cumulato, gli ordini risultano essere 1.705.249 contro i 1.745.185 del gen/set 2003, con una flessione del 2,29%, chiaro indice di una difficoltà latente del mercato. “In tema di domanda - ha commentato ancora il Presidente Pistola - i numerosi e accattivanti nuovi modelli, la crescita costante dell’interesse per il diesel e per i nuovi stili di carrozzeria, dai monovolume ai Suv, unitamente ad intense campagne promozionali delle Case e delle Reti, nonché formule di vendita estremamente vantaggiose sul credito, fanno da perno sul quale il mercato - strutturalmente sotto tono - riesce ancora ad esprimere valori significativi, ma non necessariamente sufficienti nel lungo periodo per assicurare una dinamica di crescita al passo con l’Europa ed un contributo adeguato allo sviluppo del prodotto interno lordo del Paese”. Intanto la domanda di vetture diesel continua ad essere sostenuta: nel corso del mese di settembre la quota delle vetture a gasolio immatricolate è stata del 60,46%. Sul fronte dell’usato, infine, i dati che indicano una crescita del business nel corso del 2004 rispetto all’analogo periodo del 2003 (3.428.249 passaggi di proprietà nei primi nove mesi, il 18,01% in più rispetto ai 2.905.066 del gen/set 2003), secondo le elaborazioni dell’Unrae, sono quasi completamente da addebitarsi alle “minivolture”, cioè ai passaggi temporanei di proprietà dal cliente al concessionario, in attesa della vendita effettiva. Le “minivolture”, infatti, sono notevolmente aumentate da quando anche i passaggi di proprietà vengono eseguiti con lo Sportello Telematico. Si tratta, quindi, di un fatto puramente tecnico-amministrativo, assolutamente non indicativo dello stato di salute di questo importante mercato. Riferendosi agli aspetti legati alla sicurezza stradale, infine, Salvatore Pistola ha voluto sottolineare le incongruenze della segnaletica stradale: “Diviene imperativo un controllo accurato della segnaletica stradale inerente i limiti di velocità: troppo spesso indicazioni contrastanti o assurde su ogni tipo di strada sconcertano gli automobilisti e divengono fattori di rischio in quanto generatori di comportamenti talvolta imprevedibili”.  
   
   
HERA: L’ ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI APPROVA IL PROGETTO DI FUSIONE CON AGEA S.P.A. (FERRARA)  
 
Bologna, 6 ottobre 2004 - L’assemblea degli Azionisti di Hera S.p.a., riunitasi ieri in seduta straordinaria a Bologna, ha approvato il progetto di fusione/scissione di Agea S.p.a. E Acosea S.p.a. In Hera S.p.a.. Il progetto di integrazione prevede la fusione per incorporazione di Agea S.p.a. In Hera S.p.a. E la contestuale incorporazione in Hera S.p.a. Del ramo aziendale di Acosea S.p.a. Relativo alla Gestione del ciclo idrico mediante scissione. Gli effetti della fusione prevedono la costituzione, dal 1° gennaio 2005, di una Società Operativa Territoriale, con sede a Ferrara, che garantirà l’operatività sul territorio di riferimento secondo il modello già adottato per Rimini, Ravenna, Forlì/cesena, Imola/faenza e Bologna. A Ferrara verrà inoltre costituita la nuova Divisione Geotermia e Teleriscaldamento, a conferma di un modello organizzativo aziendale teso a valorizzare il Know how locale e le eccellenze delle singole aziende confluite in Hera. L’assemblea ha inoltre approvato l’aumento del capitale sociale di Hera S.p.a. – a servizio del cambio azionario relativo alla fusione e alla scissione - dagli attuali 793.202.121 Euro fino ad un massimo di 839.903.881 Euro mediante emissione di un numero massimo di 46.701.760 azioni ordinarie, di valore nominale di 1 Euro ciascuna. A seguito dell’integrazione di Agea, l’Assemblea ha inoltre approvato l’ampliamento del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione di Hera S.p.a., che passa da 13 a 14, con l’ingresso del nuovo consigliere in rappresentanza del territorio ferrarese.  
   
   
PROCEDURA DI EMERGENZA CLIMATICA  
 
Roma, 6 ottobre 2004 - Il Ministero delle Attività Produttive ha approvato, con il decreto del 25 giugno 2004, la "Procedura d’emergenza per fronteggiare la mancanza di copertura del fabbisogno di gas naturale in caso di eventi climatici sfavorevoli" che stabilisce le regole per il dispacciamento in condizioni di emergenza climatica ed i relativi obblighi per la gestione in sicurezza del sistema del gas. Il provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 settembre 2004, definisce gli interventi e la loro sequenza, ed individua le imprese del gas naturale e gli operatori del settore del gas naturale e dell'energia elettrica responsabili della sua attuazione. La Procedura di emergenza climatica viene attivata ogniqualvolta il controllo ed il confronto sistematico tra le previsioni relative alla disponibilità (inclusa quella in erogazione dal sistema nazionale degli stoccaggi) e quelle relative al fabbisogno di gas - effettuati giornalmente dall'Impresa maggiore di trasporto attraverso operazioni di monitoraggio del trasporto - evidenzino un deficit di bilancio giornaliero ed orario causato da eventi climatici sfavorevoli. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/procedure_emergenza_climatica/index.html  
   
   
L'UE INNEGGIA ALLA DECISIONE RUSSA SU KYOTO  
 
Bruxelles, 6 ottobre 2004 - Il governo russo ha deciso di ratificare il protocollo di Kyoto sul cambiamento climatico, una scelta accolta con entusiasmo dall'Ue e dai gruppi ambientalisti. Il 30 settembre il gabinetto russo si è dichiarato favorevole al trattato internazionale, e se la Duma, il parlamento nazionale, approverà la decisione, com'è probabile, il protocollo di Kyoto entrerà in vigore in tutto il mondo nei 90 giorni successivi. Per poter avere forza di legge, l'accordo doveva essere ratificato da paesi che globalmente fossero responsabili di almeno il 55% delle emissioni di gas a effetto serra (ai livelli del 1990). Vista l'apparente riluttanza degli Stati Uniti, il più grosso inquinatore al mondo, a sostenere l'iniziativa, il valore giuridico del trattato dipendeva dalla ratifica russa. La notizia è stata accolta con gran favore dal presidente della Commissione, Romano Prodi, che ha dichiarato: 'Quando la Duma avrà confermato la ratifica, il protocollo di Kyoto potrà entrare in vigore. Si tratta di un grande successo nella lotta internazionale contro il cambiamento climatico. La Commissione intende lavorare a fianco della Russia per portare avanti il protocollo'. Prodi e la Commissione hanno ripetutamente messo in primo piano i problemi legati al cambiamento climatico negl'incontri con la Russia degli scorsi mesi. Una settimana prima della decisione del gabinetto russo, il presidente della Commissione aveva avuto una lunga conversazione telefonica col Primo ministro russo, Vladimir Putin, proprio su Kyoto. 'Il cambiamento climatico mondiale è una battaglia che la nostra generazione deve vincere per salvare il futuro dei nostri figli e questo pianeta. Il protocollo di Kyoto è la migliore arma di cui dispone attualmente la comunità internazionale. Oggi, il presidente Putin ha lanciato un forte segnale sul suo impegno e il suo senso di responsabilità', ha aggiunto Prodi. In base al trattato, i firmatari debbono ridurre le emissioni di sei specifici gas a effetto serra al di sotto dei livelli del 1990, entro il 2008-2012. Alcuni gruppi ambientalisti ritengono tuttavia ancora più importante il fatto che la decisione del Cremlino apre la strada a negoziati internazionali per arrivare a definire parametri di emissione più rigorosi, da applicare dopo il 2012. Bryony Worthington, uno dei responsabili della campagna di Friends of the Earth, aggiunge: 'Eserciterà anche una forte pressione su Usa e Australia, che hanno rifiutato di unirsi agli sforzi internazionali per evitare una catastrofe planetaria. Il tempo è agli sgoccioli e abbiamo bisogno di un'urgente azione internazionale, adesso'. Infolink: http://unfccc.Int/resource/convkp.html  
   
   
PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO AMBIENTALE COBAT AL CONVEGNOMONDIALE SUI RIFIUTI “LA RACCOLTA E IL RICICLO DELLE BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE: UN ESEMPIO DI SVILUPPO SOSTENIBILE”  
 
Roma, All¹interno delle attività congressuali di Iswa 2004, il Cobat promuove il convegno su “La raccolta e il riciclo delle batterie al piombo esauste. Un esempio di sviluppo sostenibile.” L’evento, che si terrà lunedì, 18 ottobre 2004 - ore 14.30 al Palazzo dei Congressi Eur , sarà l¹occasione per una comparazione e uno scambio di esperienze al livello mondiale sulle normative nazionali, gli obiettivi di raccolta e riciclo, nonché le campagne di sensibilizzazione ambientale per il recupero degli accumulatori al piombo esausti. Nel corso del convegno, sarà, inoltre, presentato il nuovo Rapporto Ambientale del Cobat, giunto quest¹anno alla sua 6ª edizione, che analizza l’intero ciclo di vita della batteria al piombo acido, e mette a raffronto modelli di gestione delle batterie dei maggiori Paesi europei ed extra-europei.  
   
   
SECONDA EDIZIONE DI DIETRO LE QUINTE DELLA TUA CITTÀ, GIORNATA NAZIONALE DI RACCOLTA FONDI PROMOSSA DAL FAI - FONDO PER L'AMBIENTE ITALIANO E REALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON TELECOM PROGETTO ITALIA  
 
Milano, 6 ottobre 2004 - Domenica 17 ottobre 2004: grande fracasso in Paradiso! Sollevazione di spiriti, angeli in scacco, fantasmi che scendono alla ribalta del Fai! E' tornato il giorno del Dietro le quinte della tua città e non c'è anima del passato che resista alla tentazione di raccontarci le proprie segrete vicende. Medium d'eccezione saranno quest'anno storici, esperti d'arte, vip, attori, politici posseduti dalle storie di personaggi straordinari, che parleranno tramite quadri, pietre, sale, stanze di monumenti e per l'occasione anche un water-closet! A seguito del successo riscosso nella scorsa edizione, che ha coinvolto 12.500 visitatori, oltre 130 relatori ed ha registrato il tutto esaurito in 24 città, il Fai ripropone una particolare radiografia di ben 70 monumenti in 70 città d'Italia, che cerca di indagare oggi i ruoli che hanno conservato questi beni nell'ambito della città. Novità della seconda edizione non sarà soltanto un monumento importante della città scelta, ma anche la storia di un personaggio famoso, di un celebre quadro o di un particolare restauro, e ancora le vicende di una grande azienda, particolarmente significativa per la realtà cittadina. Non soltanto quindi il resoconto di un bene storico e artistico, ma anche la ricostruzione di vicende personali, di passioni, di sentimenti, di affetti. Tanti i personaggi illustri anche quest'anno: da Romano Prodi, che introdurrà la figura di Monsignor Gherardi, riferimento culturale e politico degli anni '60 a Bologna, a Vincenzo Cerami che nella capitale parlerà della sua Roma dal dopoguerra ad oggi, a Vittorio Sgarbi, che racconterà i fasti di Villa Pliniana a Torno (Co), splendida villa del Cinquecento, costruita a picco sulle rocce del lago di Como e citata da Plinio in uno dei suoi volumi della Naturalis Historia, per la miracolosa fonte intorno alla quale è nata la travagliata storia d'amore tra la Principessa Cristina Trivulzio e il Principe Emilio Belgioioso. Il famoso scrittore e giornalista Nico Orengo svelerà a Ventimiglia le imprese del conte Serge Voronoff, che elaborò i primi esperimenti sull'uomo per conquistare l'eterna giovinezza, mentre l'industriale Adolfo Guzzini racconterà gli inizi e la storia della azienda della sua famiglia. A Rimini, il celebre giornalista Sergio Zavoli ripercorrerà i fasti del Grand Hotel, famoso albergo italiano tra i più rinomati a livello internazionale, dove, nell'immaginario felliniano "tutto avveniva: delitti, rapimenti, notti di folle amore, ricatti, suicidi...". Da nord a sud saranno svelati i dietro le quinte di città e palazzi: la scrittrice Antonia Arslan e l'architetto Giorgio Nubar Gianighian, offriranno una propria testimonianza sulle vicende degli Armeni a Venezia, a Napoli Cesare de Seta racconterà i retroscena di Palazzo Ricca, ora sede della Fondazione Banco di Napoli, palazzo storico del '400, testimone della vita economica della città. In occasione del cinquantenario dell'inizio delle trasmissioni televisive e degli ottant'anni della nascita della Rai a Torino Piero Angela, insieme a famosi giornalisti e personaggi di cultura, racconterà misteri e curiosità della Rai, dalla sua nascita (Eiar) ai giorni nostri, di tante cose che gli ascoltatori e gli spettatori della televisione non hanno mai saputo. A Milano Philippe Daverio svelerà alcuni particolari curiosi, e forse un po' scabrosi, della Villa Comunale di via Palestro: il water-closet e la scoperta della Privacy… Carlo Lucarelli, già relatore lo scorso anno dell'incontro svoltosi a Bologna, interverrà quest'anno a Reggio Emilia, dove rivelerà i segreti di Luigi Parmeggiani, il donatore della Galleria omonima al Comune di Reggio Emilia. Novità di quest'anno è la collaborazione del Fai con l'Anci, (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che partecipa all'iniziativa proponendo un "Dietro le Quinte" di alcuni piccoli borghi storici, appartenenti al circuito de "I Borghi più belli d'Italia": associazione nata nel 2001 allo scopo di valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni, presente in alcuni piccoli centri italiani che sono per la maggior parte sconosciuti al grande pubblico. Domenica 17 ottobre, quindi, anche una decina di borghi storici, sparsi in ogni regione d'Italia, racconteranno le loro origini, le loro tradizioni, i personaggi famosi che vi hanno abitato, in una ricostruzione fedele delle loro vicende storiche e del loro passato. A raccontare queste storie sarà un personaggio di spicco del borgo, in molti casi lo stesso Sindaco. Ma perché segreti così a lungo conservati saranno finalmente resi noti? Il bisogno! Perché - non si dimentichi mai - i nostri monumenti nazionali hanno un gran bisogno di fondi che paghino la cura e la tutela. Per questo Dietro le quinte della tua città è una giornata di raccolta fondi che il Fai organizza per reperire i finanziamenti necessari alla propria continua opera di sensibilizzazione, cura, - in estremi casi restauro - del nostro patrimonio artistico, indipendentemente dai monumenti discussi che si presteranno generosamente a favore di fratelli meno noti e più bisognosi. Il Fai spende ogni anno oltre dieci milioni di euro per la propria missione e sempre più persone mostrano di apprezzarla, frequentando in oltre 370.000 le Giornate Fai di Primavera, o le centinaia di eventi organizzati nelle diverse proprietà Fai d'Italia. Ma a un bisogno crescente occorre dare una pari risposta finanziaria ed ecco allora la richiesta di un'offerta minima di 10 euro a chiunque verrà a partecipare al Dietro le quinte della tua città passando una mattinata speciale di conoscenza, di divertimento ma anche di reale partecipazione alla cura e alla conservazione d'Italia. Dietro le quinte della tua città è realizzata in collaborazione con Telecom Progetto Italia e con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il Fai ringrazia Regioni, Province, Comuni, i privati cittadini e tutte le Istituzioni Pubbliche e Private che hanno contribuito alla realizzazione dell'evento. Un ringraziamento particolare ai volontari impegnati in tutta Italia senza la cui collaborazione Dietro le quinte della tua città non potrebbe avere luogo. Dietro Le Quinte Della Tua Citta' - Domenica 17 Ottobre 2004. Contributo Per Assistere All'incontro: € 10,00 Informazioni E Prenotazioni: Numero Verde 800.59.11.91 attivo dal 1° ottobre Informazioni On Line: www.Fondoambiente.it dal 5 ottobre elenco completo delle città coinvolte nell'iniziativa  
   
   
CONFERENZA DELL'EUA (EUROPEAN UNIVERSITY ASSOCIATION)  
 
Bruxelles, 6 ottobre 2004 - Dal 28 al 30 ottobre si svolgerà a Maastricht la conferenza 'La formazione alla ricerca come chiave per un'Europa della conoscenza', organizzata dall'Eua (European University Association). La manifestazione si occuperà del ruolo fondamentale che le università possono svolgere - a livello regionale, nazionale, europeo e internazionale - nella ricerca e sviluppo, nell'innovazione, e nella creazione e trasferimento della conoscenza. Tra i temi specifici analizzati, le nuove specializzazioni e competenze richieste ai ricercatori, il ruolo della formazione dottorale, la mobilità. Parleranno oratori della Commissione europea, dei governi nazionali, di istituzioni accademiche e del settore privato. Infolink: http://www.Unimaas.nl/eua/  
   
   
SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR: CONTO ALLA ROVESCIA PER SCEGLIERE LA LAUREA CHE VALE UN LAVORO A CIRCA UN MESE DALLA CHIUSURA DELLE ISCRIZIONI UNIVERSITARIE, QUALE FACOLTÀ OFFRE AI GIOVANI LA VIA PIÙ SICURA PER IL LAVORO? LE IMPRESE A CACCIA DI 56MILA LAUREATI NEL 2004  
 
Roma, 6 ottobre 2004 – Cresce la complessità dei sistemi economici, cresce la competizione per mantenere ed aumentare le quote di mercato e l’impresa “chiama” l’Università: servono specialisti nelle scienze economiche, nell’assistenza sanitaria, in ingegneria elettronica e meccanica, nell’informatica e nelle scienze dell’informazione. Oltre 56mila laureati in circa 80 discipline: è questo il fabbisogno occupazionale che le imprese italiane dichiarano per il 2004, l’8,4% del totale delle assunzioni previste nell’anno. Solo il 30% servirà a coprire il naturale turnover degli addetti, mentre il restante 70% significherà nuove posizioni nelle aziende. E’ quanto emerge dall’indagine Excelsior[1] realizzata, come ogni anno, dall’Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali (i dati sono disponibili all’indirizzo http://excelsior.Unioncamere.net). L’indagine offre indicazioni importanti anche ai giovani che si apprestano ad iscriversi all’università, affinché facciano da adesso la scelta che offre più possibilità di entrare nel mondo del lavoro. “Le imprese italiane – ha detto il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli - stanno facendo crescere la domanda di ‘intelligenze’ e di ‘conoscenze’ che rivolgono al mercato del lavoro e, quindi, all’Università che produce questo beni fondamentali per lo sviluppo. Le nostre imprese devono competere su mercati in cui l’arma vincente è la qualità, e per questo hanno bisogno di risorse umane da impiegare nelle funzioni-chiave dell’azienda di oggi: quelle dedicate all’analisi dei mercati, alla gestione organizzativa e strategica dei processi e della logistica, alla ricerca. I dati di Excelsior – aggiunge il presidente di Unioncamere - indicano che siamo sulla buona strada: le imprese chiedono quasi il due per cento in più di laureati rispetto allo scorso anno, quando erano solo il 6,5% del totale. Ma questi stessi dati ci dicono anche che ci sono margini di miglioramento per il sistema universitario: il 38% dei laureati è giudicato dalle aziende di difficile reperimento sul mercato e il 45% inizierà un corso di formazione praticamente il giorno dopo aver timbrato il primo cartellino. Occorre lavorare – ha concluso il presidente Sangalli - per costruire una grande alleanza tra università e impresa, perché alle conoscenze si possano aggiungere, già nel corso degli studi, le competenze richieste dal mercato. Come Camere di Commercio siamo impegnati a promuovere il raccordo tra mondo delle imprese e sistema dell’istruzione a tutti i livelli per contribuire ad accrescere la competitività del Paese”. Le lauree più richieste nel 2004 Nel segno della tradizione la graduatoria delle lauree che emerge dalle dichiarazioni delle imprese. Dei 56.430 laureati che le aziende prevedono di assumere, il 25,3% (pari a 14.272 unità) dovrà essere in possesso di una laurea in Economia e commercio. Fortemente distanziati seguono i laureati in Scienze infermieristiche (4.806 assunzioni previste, l’8,5% del totale) e ingegneria elettronica (4.281 unità, pari al 7,6% del totale). Tab.1 - Assunzioni previste di laureati: graduatoria delle lauree più richieste Valori assoluti, quote di assunzioni reputate difficili dalle imprese e quote di assunti per i quali le imprese prevedono un periodo di ulteriore formazione
Lauree Assunzioni previste dalle imprese di cui: % reputate difficili di cui: % con necessità di formazione
Economia e commercio 14.272 18% 58%
Scienze infermieristiche 4.806 75% 59%
Ingegneria elettronica 4.281 67% 30%
Ingegneria meccanica 2.864 48% 57%
Economia aziendale 2.500 24% 39%
Informatica/scienze dell'informazione 2.266 27% 33%
Statistica 1.862 79% 8%
Ingegneria informatica 1.813 36% 54%
Farmacia 1.238 20% 27%
Lingue e letterature straniere 1.234 31% 12%
Scienze della formazione (ex pedagogia) 1.069 53% 54%
Altro 18.225 29% 41%
Totale laureati da assumere 56.430 38% 45%
Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, 2004 Ma se per i laureati in Economia e commercio l’assunzione potrà concretizzarsi senza intoppi (solo il 18% delle assunzioni è considerato difficile dalle aziende), non altrettanto si può dire per dottori in scienze infermieristiche e ingegneri elettronici: per i primi l’assunzione è giudicata a rischio nel 75% dei casi, mentre per i secondi 67 assunzioni su 100 si presentano di difficile realizzazione. Le cause più comuni di queste difficoltà si concentrano nella mancanza della necessaria esperienza o qualificazione (il 60,7% degli ingegneri elettronici da assumere rientrano in questa casistica, come anche il 48% dei laureati in lingue e il 28,8% degli ingegneri informatici). Altra difficoltà riscontrata più di frequente è la ridotta presenza sul mercato o la forte concorrenza tra le imprese per assumere i laureati disponibili (è il caso del 60,9% dei dottori in scienze infermieristiche e del 18,4% dei farmacisti). Tab.2 – Lauree più richieste per difficoltà di reperimento Valori % sul totale delle assunzioni previste di laureati
Lauree Mancanza necessaria qualificazione o esperienza Ridotta presenza o forte concorrenza tra le imprese Altro Totale
Scienze infermieristiche 9,3% 60,9% 4,5% 100,0%
Farmacia 8,7% 18,4% 4,0% 100,0%
Ingegneria meccanica 28,0% 17,6% 2,5% 100,0%
Economia aziendale 10,9% 11,9% 1,6% 100,0%
Scienze della formazione (ex pedagogia) 8,5% 9,1% 10,9% 100,0%
Informatica/scienze dell'informazione 16,7% 8,4% 2,3% 100,0%
Economia e commercio 10,9% 6,5% 1,1% 100,0%
Ingegneria informatica 28,8% 5,0% 2,3% 100,0%
Ingegneria elettronica 60,7% 4,4% 1,5% 100,0%
Lingue e letterature straniere 48,0% 2,2% 2,9% 100,0%
Statistica 4,0% 0,1% 74,5% 100,0%
Altro 15,0% 16,4% 3,5% 100,0%
Totale laureati da assumere 18,0% 15,0% 5,1% 100,0%
Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, 2004 Le lauree al femminile Imprese ferme al palo della tradizione nella preferenza accordata alle assunzioni di donne laureate. In totale potranno essere 5.970 le laureate che troveranno lavoro nel 2004, l’11% del totale dei laureati richiesti dalle imprese. In termini percentuali, le maggiori richieste si concentrano nelle discipline classiche: il 65% delle assunzioni di laureati in lingue riguarderà donne, come anche il 62% dei dottori in conservazione dei beni culturali e il 50% di quelli in scienze della comunicazione. In termini assoluti, tuttavia, la laurea in economia e commercio resta quella più spendibile (1.209 assunzioni previste). Seguono i titoli in lingue e letterature straniere (802 richieste), farmacia (512) e scienze infermieristiche (383). Tab.3 - Assunzioni previste di donne laureate per le lauree più richieste Valori assoluti e peso % sul totale delle assunzioni previste per ciascuna laurea
Lauree Assunzioni previste dalle imprese con preferenza espressa per donne % di ass. Laureate donne sul totale delle ass. Previste per ciascuna laurea
Lingue e letterature straniere 802 65,0%
Conservazione dei beni culturali 134 62,0%
Scienze della comunicazione 263 50,3%
Lettere (classiche / moderne) 89 49,2%
Farmacia 512 41,4%
Assistenti sociali 150 21,6%
Ingegneria chimica 103 21,6%
Scienze della formazione (ex pedagogia) 187 17,5%
Economia aziendale 307 12,3%
Economia e commercio 1.209 8,5%
Scienze infermieristiche 383 8,0%
Altro 1.920 10,5%
Totale laureati da assumere 5.970 10,6%
Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, 2004 Che lavoro attende i laureati? La laurea rappresenta sempre il titolo di studio che più facilmente può tradursi in un impiego “sicuro”. Investire in conoscenze specialistiche resta una scelta che il mercato del lavoro finisce per premiare nel 67,5% con l’offerta di un contratto a tempo indeterminato. Nel caso delle scienze infermieristiche, la percentuale sale all’81,9% e resta al di sopra del 70% per gli ingegneri informatici (79,8%), gli ingegneri meccanici (77,9%), i dottori in scienze dell’informazione (76,8%), gli economisti d’azienda (75,2%). Il tempo determinato, frequente nel 25,5% dei casi, diventa preponderante per le assunzioni previste di laureati in ingegneria elettronica (potrà riguardare il 52,8% degli assunti) e in statistica (il 49,5% si vedranno offrire contratti a tempo). Tab.4 - Assunzioni previste di laureati per tipologia di contratti e lauree più richieste Valori % e peso delle assunzioni part-time sul totale delle assunzioni per ciascuna laurea
Lauree Assunti a tempo indeterminato Assunti a tempo determinato Assunti con contratto d'inserimento Assunti altri contratti Totale assunti di cui assunti part-time
Economia e commercio 63,8% 24,0% 8,1% 4,1% 100% 2,0%
Scienze infermieristiche 81,9% 16,8% 0,4% 0,9% 100% 12,4%
Ingegneria elettronica 44,2% 52,8% 2,2% 0,8% 100% 0,7%
Ingegneria meccanica 77,9% 15,5% 4,0% 2,6% 100% 0,6%
Economia aziendale 75,2% 20,3% 3,6% 0,8% 100% 0,4%
Informatica/scienze dell'informazione 76,8% 15,0% 2,9% 5,3% 100% 2,2%
Statistica 40,7% 49,5% 5,5% 4,4% 100% 0,4%
Ingegneria informatica 79,8% 7,3% 9,9% 2,9% 100% 0,4%
Farmacia 66,9% 32,4% 0,6% 0,1% 100% 19,3%
Lingue e letterature straniere 60,6% 34,9% 3,0% 1,5% 100% 5,7%
Scienze della formazione (ex pedagogia) 65,6% 34,1% 0,0% 0,4% 100% 33,2%
Altro 70,3% 23,9% 3,1% 2,8% 100% 7,3%
Totale 67,5% 25,5% 4,3% 2,7% 100% 5,3%
Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, 2004 Dove troveranno lavoro i laureati nel 2004? In termini assoluti è la Lombardia la regione più affamata di laureati. Delle 56.430 assunzioni previste, ben 14.683 (il 26% del totale) si concentrano nella regione più ricca del Paese anche in termini di imprese. A grande distanza seguono il Lazio, con 8.977 assunzioni previste (il 15,9% del totale) e l’Emilia Romagna con 5.508 laureati da assumere (il 9,8%). Le tre regioni si dividono i primi posti per quasi tutte le principali lauree, con l’eccezione di economia e commercio, ingegneria meccanica e scienze dell’informazione che trovano in Piemonte una terra di elezione (la regione subalpina figura al terzo posto nelle graduatorie delle richieste per tre le lauree citate). Allargando lo sguardo alle grandi circoscrizioni geografiche del Paese, il Nord-ovest è l’area che esprime la richiesta maggiore di personale laureato. Con le sue 21.236 assunzioni previste rappresenta il 37,8% del totale, oltre il doppio di quanto potrà assumere il Mezzogiorno (10.135 richieste, pari al 18% del totale). Ridotto anche il contributo del Nord-est (solo il 20,2% del totale dei laureati verrà attratto dall’area), che lascia alle regioni del Centro la palma del secondo posto, con 13.553 laureati richiesti pari al 24% di tutte le assunzioni previste. Tab.5 - Assunzioni previste di laureati per regioni e lauree più richieste Valori assoluti e peso % dei laureati da assumere per regione
RegioniEconomia e commercio Scienze infermiestiche Ingegneria elettronica Ingegneria meccanica Economia aziendale Informatica scienza dell' informazione Totale laureati da assumere Peso % regionale sul totale
Piemonte -V.d'aosta 1.659 339 416 465 139 223 5485 9,7%
Lombardia 4.014 1.115 953 628 741 671 14.683 26,0%
Liguria 289 60 124 92 34 100 1.158 2,1%
Trentino A. Adige 149 213 49 29 58 18 940 1,7%
Veneto 1.097 307 248 277 156 172 3.753 6,7%
Friuli V. Giulia 305 22 63 57 92 34 1.215 2,2%
Emilia Romagna 1.100 499 430 571 410 210 5.508 9,8%
Toscana 625 188 249 100 77 108 3.137 5,6%
Umbria 118 16 34 44 10 4 377 0,7%
Marche 263 192 77 68 40 27 1.062 1,9%
Lazio 2.470 816 826 240 327 463 8.977 15,9%
Abruzzo 176 112 123 63 52 8 914 1,6%
Molise 27 33 10 4 7 14 144 0,3%
Campania 508 231 202 62 68 44 3.154 5,6%
Puglia 534 175 148 102 215 74 1.943 3,4%
Basilicata 144 4 20 8 25 1 301 0,5%
Calabria 262 90 60 19 18 4 755 1,3%
Sicilia 272 312 192 30 17 79 2.164 3,8%
Sardegna 260 82 57 5 14 12 760 1,3%
Nord-ovest 5.962 1.514 1.493 1.185 914 994 21.326 37,8%
Nord-est 2.651 1.041 790 934 716 434 11.416 20,2%
Centro 3.476 1.212 1.186 452 454 602 13.553 24,0%
Sud e isole 2.183 1.039 812 293 416 236 10.135 18,0%
Italia 14.272 4.806 4.281 2.864 2.500 2.266 56.430 100,0%
Fonte: Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema informativo Excelsior, 2004 [1] Excelsior è il Sistema informativo realizzato da Unioncamere insieme al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. L’indagine è condotta intervistando ogni anno oltre 100.000 imprese con almeno un dipendente di tutti i settori economici e di tutte le tipologie dimensionali. Alle imprese viene chiesto di rendere noto in modo analitico il proprio fabbisogno di occupazione per l’anno in corso. L’indagine si riferisce alla domanda di lavoro dipendente, ad esclusione delle forme di collaborazione continuativa.
 
   
   
PER LA PRIMA VOLTA, LA GRAN BRETAGNA ASSISTE ALLA FUSIONE DI DUE UNIVERSITÀ  
 
Londra, 6 ottobre 2004 - Per la prima volta, due università britanniche orientate alla ricerca si sono unite per diventare la più grande 'superuniversità' del paese. L'università di Manchester, è questo il nome della nuova struttura nata dalla fusione della Victoria University di Manchester e dell'Umist (Manchester Institute of Science and Technology), formerà 34.000 studenti all'anno e avrà più corsi accademici e dipartimenti di qualsiasi altra università britannica. 'Abbiamo l'opportunità di creare una vera università di livello mondiale, che continuerà ad attirare da tutto il mondo i migliori studenti, il più valido staff e i più consistenti fondi di ricerca', avevano affermato i vicecancellieri delle due università in una dichiarazione congiunta resa nota dopo la prima approvazione dei piani di fusione, nell'ottobre 2002. Si spera che la fusione delle risorse e dei dipartimenti possa aiutare l'università di Manchester a formare la massa critica necessaria per poter offrire insegnamento e ricerca di livello mondiale, portandola alla pari con le migliori istituzioni britanniche (ad esempio le università di Oxford e Cambridge). Il professor Sir Martin Harris, ex vicecancelliere della Victoria University di Manchester, aveva detto nel 2003 '[Fusione] significa più ampia gamma di opportunità e capacità. Nella nuova università sarà possibile trovare combinazioni che né l'Umist né la nostra università possono attualmente proporre: ad esempio medicina e ingegneria, che sono veramente parte del nostro futuro, saranno molto ma molto più facilmente unite'. La fusione è stata portata a termine dopo che il governo britannico e lo Science Research Investment Fund avevano fornito un finanziamento totale di 80 milioni di sterline (116 milioni di euro). Infolink: http://www.Manchester.ac.uk/