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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Giugno 2006
Politica
IL PARLAMENTO EUROPEO DÀ IL VIA LIBERA AL PACCHETTO SUI FONDI STRUTTURALI  
 
Bruxelles, 28 giugno 2006 - La commissione per lo sviluppo regionale del Parlamento europeo ha approvato un insieme di relazioni a sostegno del pacchetto sui Fondi strutturali per il periodo 2007-2013, per il quale è previsto un bilancio totale di 308 milioni di euro pari al 35 per cento del bilancio globale dell´Ue. Le relazioni definiscono i nuovi obiettivi per i Fondi strutturali, che comprendono il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), il Fondo sociale europeo (Fse) e il Fondo di coesione, strutturati attorno a tre aree: convergenza; competitività regionale e occupazione; cooperazione territoriale europea. Le relazioni specificano inoltre le risorse finanziarie e i criteri per l´assegnazione dei fondi. I fondi dovranno offrire un sostegno continuo a ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione (Rsti). Attualmente i Fondi strutturali stanziano circa 10,5 miliardi di euro sotto forma di sussidi alle attività di Rsti. Il 97 per cento circa di tale sostegno proviene dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e l´8 per cento delle risorse totali del Fesr viene investito in ricerca e innovazione. L´approvazione delle relazioni è prevista nel corso della tornata di luglio del Parlamento europeo. I fondi saranno disponibili a partire dal 1° gennaio 2007. Per ulteriori informazioni sui Fondi strutturali visitare: http://ec. Europa. Eu/regional_policy/funds/prord/sf_it. Htm .  
   
   
DURANTE IL SEMESTRE DI PRESIDENZA, LA FINLANDIA DÀ PRIORITÀ ALL´APPROVAZIONE DEL 7PQ E PROMUOVERÀ L´INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 28 giugno 2006 - La Finlandia ha annunciato quali saranno le sue priorità in materia di ricerca e di innovazione nel periodo in cui ricoprirà la Presidenza dell´Unione europea, a partire dal 1° luglio: concludere i negoziati sul Settimo programma quadro (7Pq) e formulare una politica di ampio respiro in materia di innovazione. La Presidenza inaugurerà il suo semestre alla guida dell´Ue con un Consiglio informale "Competitività" il 10 e l´11 luglio a Jyväskylä, nel corso del quale presenterà un documento di massima sull´innovazione. "Ritengo che la politica sull´innovazione rientri in modo specifico nella competenza congiunta di tutti i ministri responsabili dei vari settori in seno al Consiglio "Competitività" e, nel corso della riunione, gradirei che enunciaste i vostri punti di vista sull´argomento. È mia intenzione portare avanti questo tema insieme alla Commissione in autunno", scrive Mauri Pekkarinen, ministro finlandese del Commercio e dell´industria, nella sua lettera di invito. La politica in materia di innovazione che la Finlandia intende promuovere poggerà in larga misura sulle raccomandazioni formulate nella relazione del gruppo di esperti, presieduto dall´ex primo ministro finlandese Esko Aho, ed elaborata per conto della Commissione europea. "Il punto di partenza è un ampliamento delle prospettive al fine di integrarvi la domanda di innovazione", dichiara il governo finlandese. Per migliorare la politica dell´Ue in materia di innovazione è necessario sviluppare mercati che incoraggino l´innovazione e creino una nuova domanda, si legge nel documento finlandese sulle priorità. Fra gli importanti fattori elencati figurano le norme tecniche, gli appalti pubblici, la promozione di un funzionamento efficiente del mercato, la mobilità dei ricercatori, e una più stretta cooperazione fra università e imprese. Per quanto riguarda la ricerca, la Finlandia intende concludere i negoziati per il 7Pq onde consentire l´avvio del programma all´inizio del 2007. Il 25 settembre si riunirà un Consiglio informale "Competitività". Ulteriori informazioni sulle attività di ricerca e innovazione della Presidenza finlandese saranno disponibili a partire dal 3 luglio sul sito: http://cordis. Europa. Eu/finland Per ulteriori informazioni sulla Presidenza finlandese consultare: http://www. Eu2006. Fi .  
   
   
MERCATO INTERNO DEL CREDITO IPOTECARIO: L´UE VUOLE RIDURRE GLI OSTACOLI ALL´INTEGRAZIONE LA COMMISSIONE HA INCARICATO UN GRUPPO DI ESPERTI DI INDIVIDUARE GLI OSTACOLI ESISTENTI NEL SETTORE  
 
 Bruxelles, 28 giugno 2006 - La Commissione europea ha incaricato un gruppo di esperti di effettuare un censimento generale degli ostacoli attualmente esistenti nel mercato transfrontaliero dei mutui ipotecari e di presentare proposte che possano facilitare l´integrazione in questo settore. Il commissario responsabile per il mercato interno e i servizi, Charlie Mccrevy, ha dichiarato: "La riduzione degli ostacoli all´attività e alla concorrenza transfrontaliere nel mercato europeo del credito ipotecario permetterebbe di ampliare le possibilità di scelta dei consumatori e di ridurre i costi. Il gruppo di esperti ci aiuterà a individuare dove sono situati questi ostacoli e come rimuoverli. " Gli effetti positivi che potrebbero derivare dal superamento degli ostacoli attualmente esistenti sono confermati anche dai risultati della consultazione sul Libro verde sul credito ipotecario nell´Ue, da cui emerge che l´integrazione dei mercati potrebbe contribuire a migliorare l´efficienza del mercato ipotecario in generale e ad ampliare la gamma di prodotti a disposizione dei consumatori, il tutto a beneficio sia di chi presta denaro sia dei mutuatari. A causa della complessità e della natura tecnica delle questioni da esaminare, la Commissione ha ritenuto che il credito ipotecario meritasse un’analisi più approfondita prima di valutare l’opportunità di un intervento comunitario. Il gruppo di esperti sul credito ipotecario è stato selezionato accuratamente in modo da garantire un equilibrio tra tutte le parti interessate che, in un modo o nell´altro, intervengono nelle diverse fasi di erogazione del credito. Gli esperti rappresentano tutte le tipologie di finanziamento (obbligazioni bancarie garantite, titoli garantiti da mutui ipotecari, depositi, ecc. ) e la maggior parte dei mercati ipotecari dell´Ue. Il gruppo di esperti prenderà in considerazione gli ostacoli a tutte le tipologie di finanziamento del credito ipotecario e definirà le priorità in funzione della loro importanza per il mercato. Il gruppo dovrà inoltre valutare la soluzione più adeguata per ciascuno degli ostacoli identificati. Il gruppo di esperti si riunirà varie volte nel 2006 ed elaborerà un rapporto, che sarà pubblicato sul sito della Commissione. Le conclusioni contenute nel rapporto saranno utilizzate nella stesura del Libro bianco sull´integrazione dei mercati del credito ipotecario nell’Ue, la cui pubblicazione è prevista nel 2007. .  
   
   
UFFICIO EUROPEO DEI BREVETTI SEGNALA UN AUMENTO DELLA DOMANDA DI PROTEZIONE BREVETTUALE  
 
Bruxelles, 28 giugno 2006 - La domanda di protezione brevettuale è in aumento, secondo le ultime statistiche dell´Ufficio europeo dei brevetti (Ueb), che segnala un numero totale record di 193. 600 richieste di brevetto per il 2005, pari a un incremento del 7,2 per cento rispetto all´anno precedente. Anche il numero di procedure di concessione avviate sulla base delle domande ha registrato una crescita, passando da circa 123. 700 nel 2004 a 128. 700 nel 2005. Di queste, 63. 650 provenivano dai 31 paesi membri dell´Ueb, mentre 32. 700 e 21. 500 erano state inoltrate rispettivamente da Usa e Giappone. La tendenza al rialzo sembra essere destinata a proseguire nel 2006. "Per l´anno in corso ci attendiamo un ulteriore aumento delle domande di brevetto. Prevediamo di superare per la prima volta la soglia delle 200. 000", ha dichiarato il presidente dell´Ueb, Alain Pompidou. Benché la quota di domande presentate dall´Europa sia rimasta invariata al 49,5 per cento, è stata evidenziata una forte crescita in numerosi paesi europei. Il più attivo è stata la Germania, responsabile del 18,5 per cento delle richieste totali, seguita dalla Francia, col 6,2 per cento. I Paesi Bassi, con 7. 800 domande depositate, hanno registrato l´incremento maggiore. Il dato in questione è aumentato di 800 unità nel 2004, portando la quota del paese al 6,1 per cento del totale. La crescita è stata significativa anche in Svizzera, Italia, Danimarca e Belgio, mentre i dati relativi a Regno Unito e Finlandia sono leggermente scesi rispetto all´anno precedente. Al di fuori dei confini europei, le domande presentate sono state numerose in Corea del Sud, Cina, India, Brasile e Sudafrica. Anche la quota delle domande nei dieci settori tecnici con livelli particolarmente elevati di attività di brevetti ha segnato un lieve aumento, da 55,5 nel 2004 a poco meno di 56 per cento. La tecnologia medica ha rappresentato l´11,4 per cento delle richieste totali, seguita dalle comunicazioni elettroniche (10 per cento), dall´elaborazione dei dati (6,7 per cento) e dalla tecnologia dei veicoli (3,2 per cento). La Germania si è collocata al vertice della classifica dei brevetti ricevuti dall´Ueb, con un totale di 12. 500, seguita dalla Francia con 3. 740 e dal Regno Unito con 2. 150. Un totale di 13. 000 brevetti europei è andato agli Stati Uniti, mentre 9. 550 sono stati concessi alle loro controparti giapponesi. Http://www. European-patent-office. Org/index. En. Php .  
   
   
GIORNATA D´INFORMAZIONE PER LE PMI ATTIVE NEL SETTORE DELLA NANOELETTRONICA  
 
Bruxelles, 28 giugno 2006 - Il 5 luglio a Rechovot (Israele) si svolgerà una giornata d´informazione per le piccole e medie imprese (Pmi) sulla piattaforma tecnologica europea per la nanoelettronica (Eniac). Scopo dell´iniziativa è richiamare l´attenzione sull´importanza dell´Eniac per il finanziamento delle future attività di ricerca nel settore della nanoelettronica, nonché sulle opportunità di finanziamento di cui le Pmi possono beneficiare nell´ambito del Settimo programma quadro (7Pq). La giornata è organizzata dall´Iniziativa nazionale per la nanotecnologia di Israele (Inni) e dai partner di Epistep, progetto finanziato a titolo della sezione "Ricerca e innovazione" del Sesto programma quadro (6Pq) e volto a incentivare la partecipazione delle Pmi alle piattaforme tecnologiche europee (Pte) che operano nel campo delle tecnologie della società dell´informazione (Tsi). Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Efpconsulting. Com/asp/showevent. Asp?itemid=226 . .  
   
   
GOVERNARE LE NANOTECNOLOGIE IN ITALIA ROMA, 3 LUGLIO CENTRO CONGRESSI FRENTANI  
 
Roma, 28 giugno 2006 - ‘Governare le nanotecnologie in Italia’ è il tema del convegno organizzato da Airi (Associazione italiana per la ricerca industriale*) in programma a Roma per il 3 luglio al Centro Congressi Frentani (via dei Frentani, 4). L’incontro , cui parteciperanno tra gli altri responsabili della ricerca delle più importanti aziende italiane impegnate nel settore (Fiat, Finmeccanica, Pirelli, Stmicroelectronics …), si prefigge da una parte di richiamare l’attenzione su un settore con enormi possibilità di sviluppo e dall’altra di individuare una governance per le nanotecnologie. Una tale strategia, attuata mediante il varo di una Iniziativa Nazionale per le Nanotecnologie, permetterà di accellerare ricerche e applicazioni e tenere sotto controllo eventuali loro effetti, che vanno tempestivamente individuati e prevenuti. Si ritiene che nel 2005 siano stati investiti nel mondo in ricerca e sviluppo in nanotecnologie circa 9 miliardi di dollari, di cui la metà da finanziamenti pubblici e metà da finanziamenti privati. Quasi tutti i Paesi industrialmente evoluti, dagli Usa alla Cina , dalla Irlanda alla Corea del Sud al Giappone, hanno in corso programmi pluriennali (da 5 a 10 anni) per lo sviluppo delle nanotecnologie. Più di 1. 500 sono le industrie che nel mondo sono impiegate in questo settore, in gran parte piccole e medie aziende. Il mercato raggiungerà, secondo una stima largamente accettata, i mille miliardi di dollari nel 2015, decuplicando la cifra attuale. Proprio quest’anno è stato pubblicato il primo "inventario" dei prodotti nanotecnologici già presenti sul mercato mondiale: sono 212, soprattutto nei settori dei cosmetici, degli articoli sportivi, dell’abbigliamento, dell’elettronica, dell’automotive, dei rivestimenti superficiali, per l’edilizia. Tra le applicazioni , anche italiane, si possono ricordare la presenza di nanoparticelle nei rivestimenti di case e strutture viarie che assorbono inquinanti prodotti dalle auto, sui vetri che diventano idrofobici, sui muri che diventano antibatterici. Il trattamento con nanoparticelle di filati e/o tessuti permette di ottenere tessuti che respingono lo sporco o l’acqua o il fuoco. L’italia non può sfuggire alla sfida posta dalle nanotecnologie ed in effetti nel corso degli ultimi anni ha visto un crescente numero di imprese impegnarsi in questo campo e può contare su un sistema di ricerca che ha sviluppato competenze e strutture dedicate di tutto rispetto, spesso di eccellenza. Nel nostro Paese, come risulta dal Secondo Censimento italiano delle nanotecnologie di Airi/nanotec It (che sarà in vendita nelle prossime settimane), la spesa pubblica stimata per R&s nelle nanotecnologie (non esistono dati ufficiali) è di almeno 60 milioni di euro (pari all’1,7% del totale mondiale). E 101 sono le unità di ricerca – Istituti e consorzi universitari e di enti pubblici di ricerca – attivi su queste tecnologie. Le industrie censite attive nelle nanotecnologie sono 65, alcune delle quali hanno già messo sul mercato loro prodotti Nonostante tutto ciò manca un programma, gli sforzi non sono coordinati e non sono ancora sufficienti… Per questo nel corso del Convegno sarà presentata la proposta di Airi e del suo centro Nanotec It- Centro Italiano per le Nanotecnologie - per una Iniziativa Nazionale per le Nanotecnologie, che programmi attività, coordinamenti, sviluppi, priorità per un periodo lungo di anni (cinque?), in modo da ridurre le nostre debolezze e aumentare le nostre forze. Il Convegno sarà quindi l’occasione per discutere le problematiche rilevanti e le iniziative necessarie per governare gli effetti delle nanotecnologie, presentare un panorama sintetico dell’attività nelle nanotecnologie dell’industria italiana e le sue necessità, mettere in evidenza il ruolo ed il contributo della ricerca pubblica e gli strumenti necessari per ottimizzare e rendere più efficace l’impegno in questo campo. . .  
   
   
“EUROPA. UNA NUOVA AGENDA ECONOMICA?” XVIII VILLA MONDRAGONE INTERNATIONAL ECONOMIC SEMINAR ALBERTO MAJOCCHI, PRESIDENTE ISAE: GLI INVESTIMENTI PREVISTI DA LISBONA VANNO FATTI A LIVELLO EUROPEO.  
 
 Roma, 28 giugno 2006 - Si è conclusa la Xviii edizione del convegno internazionale “Villa Mondragone International Economic Seminar”, l’appuntamento scientifico di approfondimento delle tematiche economiche internazionali organizzato ogni anno dalla Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata” e dal Ceis- Centro di Studi Economici e Internazionali dal titolo “Europa. Una nuova Agenda Economica?”. Oltre alle sessioni di presentazione delle ricerche e dei papers - durante le quali si è parlato “Europa, Competitività e Lisbona”, di “Quali Politiche per Energia ed Ambiente?”, di “Evidenza Empirica sul Rapporto fra Immigrazione e Sviluppo” e di “Immigrazione, Commercio, Investimenti Diretti Stranieri e Sviluppo” – il momento di confronto sui temi politico-economici è stata la Tavola Rotonda “L’europa E La Politica Economica In Italia”, che ha visto confrontarsi fra loro illustri rappresentanti del mondo politico-istituzionale: Ignazio Angeloni, Riccardo Faini, Rainer Masera, Alberto Majocchi, Pier Carlo Padoan, Luigi Paganetto e Dominick Salvatore. Durante la Tavola Rotonda “L’europa E La Politica Economica In Italia” organizzata dalla Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata” e dal Ceis- Centro di Studi Economici e Internazionali, Dominick Salvatore, professore della Fordham University ha introdotto i lavori con una panoramica sui numeri del decennio 1996-2005, confrontando sia la crescita media del Pil di Stati Uniti (+3,4%), dei membri del G7 (+2,0%) e dell’Italia (+1,3%), sia la produttività del lavoro (Stati Uniti +2,5%, membri del G7 +1,5%, Italia +0,5%). Per l’Italia, poi, nel settore della produttività all’interno della New Economy, le cose vanno anche peggio: si passa dal +2% degli Usa, al +0,9% dei Paesi del G7 per arrivare al -0,3% della nostra penisola. Il discorso peggiora sul fronte della perdita di competitività: il costo del lavoro in Giappone, negli ultimi dieci anni è diminuito del 17,8%, negli Usa del 13,7%, di un % nel Regno Unito, mentre è aumentato del 10% in Francia e addirittura del 21% in Italia. “La politica europea è espansiva ­– ha ricordato poi Dominick Salvatore – visto che ‘per mandato’ la Banca Europea vuol mantenere l’inflazione al di sotto del 2%, con un tasso di crescita potenziale del 1,5% neglli Usa e del 2,5% in Europa. Dal punto di vista strutturale, poi, se i cittadini ‘stanno bene’, non vogliono le riforme”. Ignazio Angeloni, della Bce, durante il convegno internazionale di Villa Mondragone organizzato dalla Facoltà di Economia dell’Università “Tor Vergata” di Roma ha evidenziato il fatto che i punti di riferimento europei -il Patto di Stabilità e Lisbona – sono stati entrambi riformati lo scorso anno, per tener conto del contesto attuale europeo e per garantire una “maggior razionalità economica, un migliore dialogo fra la Commissione e gli Stati membri e per un più alto senso di appartenenza all’Europa. I tre Paesi che hanno ‘sforato’ il tetto del 3% fra Deficit e Pil (Italia, Regno Unito e Portogallo) hanno quindi beneficiato di questa flessibilità”. Riccardo Faini, docente dell’Università Tor Vergata di Roma e responsabile della redazione del Dpef, è intervenuto alla Rotonda “L’europa E La Politica Economica In Italia” organizzata dalla Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata” e dal Ceis- Centro di Studi Economici e Internazionali per esortare all’ottimismo: “C’è una differenza nella crescita della popolazione statunitense ed europea, e ci sono anche altri indicatori da tenere presente, che ‘aggiustano’ un po’ il tiro. Bisogna chiedersi se la crescita del Pil in Europa è temporanea o meno, se esiste una possibilità di recuperare produttività. I due ‘shock’ degli anni ’90 – la globalizzazione e la rivoluzione tecnologica – sono stati sfruttati in maniera diversa dall’Europa del centro-nord e da quella del sud: i primi, ad elevato capitale umano, non hanno infatti sofferto l’ingresso nel mercato dei Paesi Emergenti ”. Alberto Majocchi, presidente Isae, durante il convegno internazionale di Villa Mondragone organizzato dalla Facoltà di Economia dell’Università “Tor Vergata” di Roma ha sottolineato come sia “migliorato l’indice di fiducia dei consumatori e delle imprese. Sembra che la fase congiunturale negativa sia terminata. A livello nazionale non si può attuare una politica espansiva perché il patto di stabilità vuole ‘rigore’, perché gran parte degli effetti si produrrebbero all’estero e perché Maastricht ha in sostanza imposto l’equivalenza ricardiana. Gli investimenti previsti da Lisbona vanno fatti a livello europeo. ” Rainer Masera presidente di Rfi, intervenendo alla Rotonda “L’europa E La Politica Economica In Italia” organizzata dalla Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata” e dal Ceis- Centro di Studi Economici e Internazionali ha evidenziato come sia “fondamentale la politica economica: non va fatta solo quando il mercato è in crisi o servono le riforme. Occorrono politiche di medio/lungo termine per dare alle imprese un clima di stabilità. In Italia questo non si fa: ogni governo cambia le regole e le aziende cercano solo guadagni a breve. Non si può certo parlare di una politica dell’Europa, solo la politica monetaria è comune. Le politiche strutturali - pensioni, infrastrutture, imposte, politica industriale, energia, ricerca, lavoro, immigrazione e difesa per esempio – sono diverse per i singoli Paesi e richiedono ingenti investimenti”. Il direttore della Fondazione Italianieuropei ed ex capo economista al Fondo monetario internazionale Pier Carlo Padoan, durante il “Villa Mondragone International Economic Seminar”, organizzato dalla Facoltà di Economia dell’Università “Tor Vergata” di Roma e dal Ceis- Centro di Studi Economici e Internazionali ha parlato del cuneo fiscale e di come questo “equivalga ad una Svalutazione della moneta. Tra l’altro, gli effetti dell’eliminazione del cuneo hanno una valenza temporale breve: fanno aumentare di qualche decimo percentuale il Pil, favoriscono le esportazioni, ma vengono riassorbiti entro due anni, se non si pone in essere una azione ‘selettiva’. E sul cuneo fiscale è intervenuto anche Luigi Paganetto, economista internazionale e preside della Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata” di Roma, che ha ipotizzato come sarebbe opportuno indirizzare le risorse risparmiate verso i salari, soprattutto quelli bassi. “Bisogna favorire la domanda – ha spiegato Paganetto durante il Xviii “Villa Mondragone International Economic Seminar” – tenendo conto che l’Europa invecchia molto e che sono i giovani a spingere i consumi, soprattutto di beni a maggior tecnologia. La produttività e la globalizzazione hanno colpito l’Europa in modo diverso, e bisogna anche considerare che, presa nel complesso, l’Unione Europea è quasi un’economia chiusa e bisogna incentivare chi è risultato ‘perdente’ nella sfida della globalizzazione”. .  
   
   
GRUPPO MPS: APPROVATO IL PIANO INDUSTRIALE 2006-2009 UTILE NETTO COMPRESO TRA 1,4 E 1,5 MILIARDI DI EURO  
 
Siena, 28 Giugno 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Monte dei Paschi di Siena Spa ha approvato il 26 giugno il nuovo Piano Industriale di Gruppo per il prossimo triennio. Il Piano consentirà una performance reddituale, al 2009, tra 1,4 e 1,5 miliardi di euro. Mps si candida inoltre a divenire leader di mercato nel Retail Lending ed in singoli comparti selezionati. Gli obiettivi che verranno raggiunti entro il 2009, nell’ottica di avere sempre Il cliente e l’azionista al centro delle logiche di business, sono: un utile netto compreso tra 1. 400 e 1. 500 milioni di euro, un cost/income al 51,2% (-13,6%), la riduzione del peso delle partecipazioni e del portafoglio immobiliare, un Tier I al 7,5% ed un Roe al 18,1%. Nei prossimi tre anni verranno aperti altri 200 sportelli ed acquisiti 470. 000 nuovi clienti mentre il personale verrà ridotto del 10% con un notevole miglioramento del rapporto front office/back office (+8%). I risultati saranno ottenuti attraverso il potenziamento della rete e lo snellimento delle strutture centrali e con la creazione di tre nuovi comparti di Business: Commercial Banking/distribution Networks, Private Banking/wealth Management, Corporate Banking/capital Markets. Un’altra importante novità è l’introduzione della figura del Cfo. L’utilizzo più efficiente della tecnologia e dei processi ma anche la riconversione di risorse dal back office al front office, l’accelerazione del “time to market” di prodotti e servizi innovativi, oltre all’estensione degli orari di disponibilità del personale delle filiali, garantiranno la riduzione dei tempi di risposta alla clientela. Il top management che dovrà affrontare le nuove sfide è stato rinnovato per i due terzi, con un’età media di 49 anni, fortissime motivazioni e sistemi di incentivo legati ad obiettivi di creazione di valore. Il Presidente è Giuseppe Mussari (43 anni), il Direttore Generale Antonio Vigni (52). Il Consiglio di Amministrazione ha designato anche i Vice Direttori Generali, che saranno: Giuseppe Menzi (56) a capo del Group Service Centre che assumerà il ruolo di Vicario, Marco Morelli (44) a capo del Corporate Banking e Capital Markets e Nicola Romito (46) a capo del Private Banking e Wealth Management. Daniele Pirondini (54) assumerà il ruolo di Cfo, mentre Giancarlo Barbieri (43) quello di responsabile dell’Area Commercial Banking/distribution Network. Queste le direttrici strategiche del Piano per i prossimi anni. Evoluzione del modello di business e nuova struttura organizzativa: Corporate Banking e Capital Markets; Private Banking e Wealth Management; Commercial Banking e Distribution Network La novità del Cfo. Tre nuovi comparti di business (Corporate Banking e Capital Markets, Private Banking e Wealth Management, Commercial Banking e Distribution Network) ed una governance semplificata rappresenteranno le basi per un approccio multirelazionale alla clientela. La riduzione dei tempi di risposta al cliente avverrà con un utilizzo più efficiente della tecnologia e dei processi, con la riconversione di risorse dal back office al front office ma anche con l’accelerazione del “time to market” di prodotti e servizi innovativi e attraverso l’estensione degli orari di disponibilità del personale presso le filiali. La focalizzazione dei modelli di servizio rispetto ai micro-territori di riferimento (coperti dalle nuove strutture di area territoriale/presidi commerciali e articolati per mercati locali) e la specializzazione rispetto a cluster mobili di clientela (ad esempio i settori industriali prevalenti per distretto economico/geografico, gli immigrati residenti in un dato territorio domestico) sono alcuni dei principali elementi innovativi. Il comparto di Private Banking e Wealth Management avrà il compito di assicurare una gestione integrata delle fabbriche di asset management, private, prodotti previdenziali e assicurativi life di Gruppo anche attraverso una progressiva apertura multibrand del portafoglio prodotti e Jv selettive, di proseguire nell’estensione della piattaforma Private anche con lo sviluppo di un’offerta di “Family Office”, di valorizzare Mps Banca Personale, che viene posta a diretto riporto della struttura. Il Commercial Banking e Distribution Network avrà infine il l’obiettivo di presidiare i segmenti Retail e Small Business ponendo crescente enfasi sulle logiche di “clustering” della clientela, valorizzando sempre di più le competenze specialistiche di Consum. It (anche in questo caso ricorrendo a Jv selettive) e acquisite nel comparto mutui, sviluppando il cross-selling. L’enfasi crescente - per tutti i comparti - sulla Customer Satisfaction e sulla qualità totale del servizio offerto rappresenta un valore strategico, cardine dello sviluppo del Piano. Inoltre, per assicurare un unico presidio la razionalizzazione dei processi organizzativi, all’azione di restructuring e all’ottimizzazione del portafoglio immobilizzato (partecipazioni, immobili, crediti in sofferenza) viene costituita una struttura di governo assegnata al Vice Direttore Generale Vicario, denominata Group Service Center. Completa il quadro del riassetto organizzativo l’introduzione della figura del Cfo, con compiti di pianificazione, bilancio, tax planning, tesoreria e capital allocation/management. La struttura distributiva e le azioni di restructuring ed efficientamento: 150 nuove filiali e 50 trasferimenti; Rafforzamento della presenza territoriale; Snellimento per direzioni generali e capogruppo; L’area Canali innovativi per Mps Net. In parallelo con le iniziative per lo sviluppo del business proseguiranno anche le azioni di razionalizzazione e restructuring avviate nell’ultimo triennio. In particolare, è prevista un’opera di riduzione netta del personale di circa il 10%, sia con la cessione (a partire dal prossimo mese di ottobre) del comparto delle gestioni esattoriali che attraverso una ricomposizione che interesserà le strutture bancarie e le società di prodotto e di servizio: un significativo piano di assunzioni di risorse giovani e di un altrettanto consistente piano di esodi che riguarderà il personale a più elevata anzianità. Verranno infatti attivate tutte le procedure utili a ridurre il personale delle strutture centrali a fronte di un rafforzamento della rete commerciale, con una contemporanea diminuzione del costo medio delle risorse. Lo snellimento delle Direzioni Generali e la razionalizzazione delle filiali capogruppo permetteranno la liberazione di risorse e tempo professionale per potenziare la rete distributiva (attraverso programmi di riqualificazione) e aumentare il personale dedicato al front office. Sul versante delle spese amministrative, saranno rese ancora più strutturali le azioni di “cost cutting” avviate, puntando ad una incisiva centralizzazione del marketing d’acquisto, ad un uso più sofisticato dei meccanismi di capital budgeting e ad ulteriori iniziative di cost management (per circa 90 milioni di euro). Il piano di espansione e razionalizzazione della rete prevede l’apertura nel triennio di circa 200 sportelli (150 nuove filiali e 50 trasferimenti) in aree geografiche ad elevato potenziale reddituale e con relativa presenza del Gruppo Mps. Verranno aperti anche nuovi Centri Private e Centri Pmi e sarà ottimizzata la rete di promotori di Mps Banca Personale. Verrà inoltre creata un’area canali innovativi (in cui verrà incorporata Mpsnet), dedicata allo sviluppo della multicanalità integrata ad alto contenuto tecnologico, con natura essenzialmente tecnica e di servizio per le strutture commerciali. Il recupero di efficienza: Più filiali per Banca Toscana; Netto miglioramento della redditività. Il Piano prevede interventi mirati su alcune unità di business (Banca Toscana, Mps Banca per l’Impresa Mps Leasing &Factoring) per migliorare nettamente la loro redditività. Per Banca Toscana sono previsti il rafforzamento delle filiali (attualmente sottodimensionate) e la finalizzazione in tempi rapidi del rollaggio dei modelli di servizio corporate, lo snellimento della direzione generale e delle strutture territoriali intermedie (filiali Capogruppo) con liberazione di risorse verso la rete commerciale. Per Mps Finance si prevede l’integrazione dell’attività di Capital Market nella filiera Corporate che comprende Banca per l’Impresa. Per Mps Leasing & Factoring è previsto un accentramento dei crediti dei fornitori del Gruppo e l’indirizzo della clientela verso l’operatività factoring in sostituzione di altre forme tecniche simili per un miglior presidio del rischio e una maggiore redditività. Gestione attiva dei rischi di credito e ottimizzazione del capitale: Riduzione del peso di attivi finanziari, partecipazioni e patrimonio immobilizzato. Grande attenzione sarà dedicata alla gestione attiva del rischio di credito, che potrà beneficiare della maggiore efficienza della relativa filiera, del miglioramento dei processi di prima erogazione e monitoraggio specializzati per segmento di clientela e dell’introduzione di metodologie di “credit risk management” avanzate, a valle del Progetto Basilea2. Verranno inoltre effettuati interventi sulla struttura patrimoniale del Gruppo per migliorarne la redditività e la solidità. In particolare, è prevista la riduzione del peso degli attivi finanziari, la riallocazione del capitale allocato nell’attivo immobilizzato (partecipazioni, immobili e sofferenze) a favore del business commerciale (per circa 7 punti percentuali) e l’ ottimizzazione della struttura e del costo della provvista. Queste operazioni permetteranno al Gruppo Mps di rafforzare i propri ratio patrimoniali (Tier I ratio al 7,5% e Ttr superiore al 10%), garantire un ottimo ritorno ai propri azionisti (pay out ratio al 65% a fine Piano ma con possibilità di incrementarlo significativamente) ed inoltre generare un significativo surplus di capitale rispetto agli obiettivi, che renderà Mps libera di poter prendere decisioni strategiche in piena indipendenza. .  
   
   
MELIORBANCA: ACCORDO CON SYSTEMA HOLDING E SYSTEMA MUTUI E CON LB UK RE HOLDINGS LIMITED PER LA DISTRIBUZIONE DI FINANZIAMENTI IPOTECARI  
 
Milano, 28 giugno 2006 – Si rende noto che in data 26 Giugno 2006 Meliorbanca ha concluso con Systema Holding e Systema Mutui (società facenti capo al Gruppo Systema) e con Lb Uk Re Holdings Limited (appartenente al Gruppo Lehman Brothers) un accordo avente ad oggetto la distribuzione di finanziamenti ipotecari erogati da Meliorbanca e la cessione dei relativi crediti. Tale accordo, della durata di sei anni rinnovabili per altri sei a richiesta di Meliorbanca, sostituisce quello attualmente in essere con il Gruppo Systema con scadenza al dicembre 2008. Contestualmente Meliorbanca ha stipulato un contratto per la cessione della propria partecipazione del 10% nel capitale sociale di Systema Holding a Sy Srl, società di nuova costituzione destinata ad acquisire il controllo di Systema Holding. Il prezzo di cessione è pari ad Euro 51 milioni e comporterà una plusvalenza per Meliorbanca di Euro 15 milioni. Il contratto prevede che Meliorbanca riceva gratuitamente warrants, con una validità di 6 mesi, per la sottoscrizione di quote di Sy Srl che, ove esercitati, corrisponderebbero ad una partecipazione del 4-5% circa del capitale di Sy con un esborso di Euro15 milioni. L’efficacia sia dell’accordo commerciale sia del contratto di cessione è condizionata, in particolare, al perfezionamento di talune operazioni, già definite e riguardanti il riassetto societario del medesimo Gruppo Systema, che si prevede possa essere realizzato entro il 31 ottobre 2006. Nell’ambito dell’operazione Meliorbanca è stata assistita dallo Studio Legale Grimaldi e Associati, Systema dallo Studio degli Avvocati Malcovati-grandi-orombelli e dallo Studio di Commercialisti Ribolla, Pizio e Associati e Lehman Brothers dallo Studio Legale Bonelli Erede Pappalardo. .  
   
   
UN OTTIMO PRIMO TRIMESTRE 2006 PER IL GRUPPO BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA. CRESCONO I VOLUMI DELLA RACCOLTA E L’UTILE DI PERIODO (PIÙ 20 PER CENTO).  
 
Modena, 28 giugno 2006 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca popolare dell’Emilia Romagna, il 26 giugno, ha esaminato ed approvato la situazione trimestrale consolidata del “gruppo” al 31 marzo 2006, che rappresenta la sintesi delle situazioni individuali di Banca Popolare dell’Emilia Romagna e delle numerose società bancarie, finanziarie, immobiliari e di servizio che essa controlla, direttamente od indirettamente. L’incremento dei ricavi, nell’attività di intermediazione del risparmio e nei servizi, ha permesso di assorbire i maggiori costi di gestione e di determinare un risultato di periodo, senza particolari introiti straordinari, che supera di oltre il 20% quello ottenuto nel primo trimestre dello scorso anno (sia al lordo, che al netto delle imposte). L’utile netto ammonta ad Euro 102,6 milioni, mentre il risultato di fine marzo 2005 (ricalcolato con i nuovi principi contabili Ias/ifrs) era di Euro 85,3 milioni. L’incremento è pari al 20,36%. Ad esso hanno concorso, in misura rilevante, tutte le società del “gruppo”. Di seguito, si riportano i valori di stato patrimoniale più significativi, raffrontati con il bilancio consolidato al 31 dicembre 2005 e, quanto al conto economico, con la situazione al 31 marzo 2005 (ricalcolata applicando i principi contabili Ias/ifrs): Raccolta: raccolta diretta da clientela di € 35. 279,9 milioni, in crescita dello 0,21%; raccolta “indiretta” da clientela valorizzata in € 25. 904,7 milioni (+5,54%); mezzi amministrati o gestiti di clientela, complessivi € 61. 184,6 milioni (+2,40%). Crediti: verso clientela dell’ammontare di netti € 29. 254,5 milioni (-4,48%); la componente costituita dalle “sofferenze”, dedotte le rettifiche di valore, è di € 414,3 milioni (+1,39%); essa rappresenta soltanto l’1,41% del totale dei crediti netti. Patrimonio: il patrimonio netto, comprensivo del risultato di periodo, ammonta ad € 2. 526 milioni (+7,96%). Tenuto conto che il patrimonio di pertinenza dei soci terzi è di € 902,2 milioni, i mezzi patrimoniali complessivi del “gruppo” si determinano in € 3. 428,2 milioni (+ 6,55%). Conto economico: il margine di interesse è di € 298,2 milioni (+8,10%); le commissioni nette ammontano ad € 117,1 milioni (+7,22%); i proventi netti dell’attività finanziaria sono pari ad € 7,5 milioni (+3,6%); il margine d’intermediazione è di € 422,7 milioni (+7,77%); le rettifiche per deterioramento crediti, al netto delle corrispondenti riprese di valore, ammontano a soli € 9,9 milioni (-65,62%); il che conferma l’ottima qualità delle esposizioni di credito verso clientela del “gruppo”; il risultato della gestione risulta quindi di € 412,8 milioni (+13,58%); i costi operativi, pari ad Euro 240,6 milioni (+8,85%) sono formati da spese amministrative per Euro 261,2 milioni (+6,73%), di cui Euro 162,6 milioni per oneri di personale. I costi operativi, rapportati al margine di intermediazione, determinano un indice di “cost-income” pari al 56,91% (a fine marzo 2005 era il 56,35%); L’utile lordo della operatività corrente risulta di € 171,9 milioni (+20,83%); dedotte le imposte, accertate in € 69,3 milioni, l’utile netto si fissa in € 102,6 milioni, a fronte di un risultato del 1° trimestre dello scorso anno di € 85,3 milioni (+20,36%). La componente di utile di spettanza della Capogruppo è di € 80,8 milioni (+ 20,43%); quella di pertinenza dei soci terzi è di € 21,8 milioni (+ 20,10%). Le quattordici banche inserite nel “gruppo” sono presenti in quindici regioni italiane, oltre che nel Granducato del Lussemburgo, con 1. 143 sportelli. I dipendenti del “gruppo” sono ora 11. 460. La Banca Capogruppo La situazione individuale della Banca al 31 marzo 2006, approvata dal Consiglio nella medesima riunione, mostra i seguenti valori patrimoniali (qui raffrontati con i dati al 31 dicembre scorso): raccolta diretta di Euro 13. 205,1 milioni (+1,23%); raccolta indiretta valorizzata in Euro 16. 537,7 milioni (+8,33%); totale della raccolta da clientela di Euro 29. 742,8 milioni (+5,06%); crediti verso clientela per Euro 12. 737,6 milioni (-2,26%), con una incidenza delle partite a “sofferenza” (netti 105,2 milioni di Euro) soltanto dello 0,83%; patrimonio netto, comprensivo dell’utile di periodo, di Euro 2. 214,3 milioni (+7,59%). Dal lato economico, la stessa situazione, (raffrontata con i risultati del 1° trimestre 2005), evidenzia: un margine d’interesse di Euro 93,3 milioni (+5,85%); commissioni nette per Euro 48,4 milioni (+10,32%); un margine di intermediazione di Euro 142,3 milioni (+4,19%); un risultato netto della gestione finanziaria di Euro 139,5 milioni (+10,50%); costi operativi di Euro 73 milioni (+10,34%), che comprendono spese amministrative per Euro 89 milioni (+11,24%), corrette dal saldo positivo degli oneri/proventi di gestione (per Euro 21,2 milioni). L’indice di cost/income è pari al 51,31%. L’utile lordo risulta di Euro 66,5 milioni, contro Euro 60,1 milioni di fine marzo 2005 (+10,69%). Il carico fiscale, che è di Euro 27,2 milioni (+13,34%), determina un utile netto di periodo di Euro 39,3 milioni (+8,93%). .  
   
   
DUE PRIMARIE BANCHE E DUE CENTRI SERVIZI BANCARI SCELGONO LA SOLUZIONE DI TAS S.P.A. PER ADEMPIERE AGLI OBBLIGHI DEL –MARKET ABUSE-  
 
Roma 28 giugno 2006 - europeo, e due centri servizi, attivi nel settore bancario, hanno scelto il prodotto “Telemonitor-ios” di Tas S. P. A. Per adempiere agli obblighi imposti dalla disciplina del –Market Abuse-. Il modulo Telemonitor-ios è un sistema di Screening dell’operatività di negoziazione specializzato nella definizione delle operazioni riconducibili ai casi di Insider Trading e Manipolazione di Mercato definiti da Consob (Comunicazione Consob n. Dme/5078692) e dal Committee of European Securities Regulators ("Market Abuse Directive. Level 3 - First set of guidance and information on the common operation of the Directive" del Cesr). Per rispondere ai controlli previsti dalla normativa, Telemonitor-ios: analizza l’operatività in titoli e derivati in transito nel sistema dell’istituto, tenendo conto dell’andamento dei titoli (prezzi, book, dati di sintesi), dell’informativa relativa gli enti emittenti (Informazioni price sensitive) e dell’analisi statistica inerente l’operatività del singolo cliente/operatore/istituto; verifica volumi, controvalori, numero di ordini/revoche e variazioni di prezzo, in termini di soglie fisse, bande di tolleranza, in intervalli di tempo parametrizzabili; aggrega giornalmente, archivia e costruisce profili comportamentali applicando algoritmi statistici di tipo regressivo; individua comportamenti ritenuti ‘inusuali’, in funzione del modello di distribuzione adottato; permette un’operatività di screening di tipo “on-line”, “ex-post” o “ad evento”. Ciascuna operazione sospetta, identificata dalla regola di Market Abuse violata, si caratterizza per un set di informazioni (indicatori, soglie, grafici) ed è leggibile secondo diversi livelli di aggregazione/analisi. Oltre ai tecnici interni, Tas è ricorsa alla consulenza di esperti di statistica e matematica finanziaria per studiare ed implementare i complessi algoritmi responsabili dello screening dei numerosi ordini che giornalmente viaggiano verso i mercati finanziari. Come si desume dalla relazione trimestrale di Tas S. P. A. Approvata il 9 maggio dal Consiglio di Amministrazione, lo slittamento delle decisioni di acquisto delle soluzioni da parte degli intermediari finanziari, passivi di determinati obblighi di comunicazione verso l’autorità di vigilanza, ha influenzato negativamente le vendite del primo trimestre. Gli obblighi non più procrastinabili hanno portato questi quattro operatori a scegliere la soluzione Telemonitor-ios che genererà ricavi per l’esercizio 2006 per circa il 5% del totale ricavi di Tas S. P. A. Al di là dei benefici economici, che potranno derivare anche da ulteriori operatori finanziari, essendo ancora molti in fase decisionale, il risultato di oggi rappresenta un importante successo strategico per i prodotti di Tas, che vedono rafforzato il loro posizionamento tra il front-office ad il back-office del sistema banca senza nessuna interferenza con i sistemi esistenti. .  
   
   
FITCH HA CONFERMATO I RATING DI ASSICURAZIONI GENERALI  
 
Trieste, 28 giugno 2006 – Assicurazioni Generali comunica che la società di rating Fitch ha confermato i rating di Assicurazioni Generali Aa- a livello di Issuer Default e Aa a livello di Insurer Financial Strength. .  
   
   
IGAZIO PARRINELLO ALLA GUIDA DEI SINDACI LOMBARDI DELLE BCC  
 
Busto Garolfo, 28 giugno 2006 - Ignazio Parrinello, vicepresidente vicario della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, è stato eletto presidente del Collegio Sindacale della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo. “Sono molto orgoglioso - è il primo commento del neopresidente -. Dopo tre anni trascorsi all’interno del collegio sindacale, la nomina a presidente è un riconoscimento importante sia personale sia per la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che rappresento”. Parrinello, infatti, già nel triennio 2003/2006 aveva ricoperto la carica di sindaco della Federazione Lombarda delle Bcc. “Un ruolo importante - commenta - per l’attenzione al controllo dei conti e verifica del bilancio della Federazione più importante d’Italia”. La Lombardia, infatti, con le sue 49 Banche di Credito Cooperativo e il 25% dei volumi nazionali è la Regione più florida e vitale nel panorama del Credito Cooperativo. Qualche numero: nel 2005 i clienti che si sono affidati alle Bcc lombarde sono aumentati del 2,1%; i dipendenti dei 614 sportelli presenti sul territorio sono oltre 5mila; la raccolta ha superato i 19 miliardi di euro, mentre gli impieghi hanno raggiunto i 16 miliardi e 405 milioni di euro. .  
   
   
ASTA DI FINE MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO  
 
 
Regolamento 30. 06. 2006 Durata gg. 182
Prezzo medio ponderato 98,449
Ritenuta fiscale 12,5% 0,19388
Arrotondamento -0,00288
Prezzo netto d´aggiudicazione 98,64
Rendimento semplice netto 2,73
Rendimento composto netto 2,75
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,20
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 98,84
Rendimento semplice (minimo) 2,32
Rendimento composto netto (minimo) 2,33
Fonte Assiom .
 
   
   
APPROVATA LA GRADUATORIA COMPLESSIVA DELLE PROPOSTE PROGETTUALI RELATIVE ALLA PROMOZIONE DELL’ECCELLENZA NEI META-DISTRETTI INDUSTRIALI DELLA LOMBARDIA. FINANZIATE 28 PROPOSTE PROGETTUALI NELLE CINQUE AREE TEMATICHE DEI META DISTRETTI DELLA LOMBARDIA  
 
Milano, 29 giugno 2006 - Sono 93 le proposte presentate, sul bando Meta Distretti n° 536 del 4/08/2005, per la promozione dell´eccellenza nei meta-distretti industriali della lombardia. Le filiere interessate sono quelle delle biotecnologie alimentari, biotecnologie non alimentari, moda, design, nuovi materiali. Complessivamente sono state presentate 93 domande di cui 86 ammessi alla approvazione del Nucleo Tecnico di Valutazione (Ntv) Delle 86 proposte progettuali, n° 28 hanno raggiunto il punteggio minimo previsto (bando: Informazioni generali, Caratteristiche dei contributi) per un importo massimo ammissibile complessivo di euro 17. 411. 255,95. E´ fatto obbligo, per l´intera durata del progetto, di sussistenza, mantenimento e pieno rispetto dei requisiti di ammissibilità previsti dal bando di cui alla Dgr n. 536 del 4 agosto 2005 .  
   
   
PRESTO RAPPORTI DI SCAMBIO E COLLABORAZIONE TRA TOSCANA E VIETNAM CLAUDIO MARTINI HA RICEVUTO LA VISITA DELL´AMBASCIATORE VIETNAMITA NGUYEN VAN NAM  
 
Firenze, 28 giugno 2006 - "I tempi sono maturi perché la Toscana stringa rapporti di scambio e collaborazione anche con il Vietnam. Molto volentieri accetterò il suo invito". Claudio Martini ha accolto con interesse l´invito che gli ha rivolto l´ambasciatore della Repubblica Sociale del Vietnam, Nguyen Van Nam, in visita a Firenze, a ricambiare, mettendo quanto prima in programma un viaggio nel suo Paese. In un ottimo italiano (imparato a Mosca quando il Vietnam decise di guardare con attenzione all´estero e investire nella formazione dei suoi funzionari), Nguyen Van Nam ha sottolineato il grande interesse con cui il Vietnam si sta rivolgendo alla Toscana, soprattutto per il suo patrimonio culturale, e grazie anche ai legami di solidarietà che si sono instaurati tra Toscana e Vietnam all´epoca della guerra. Ora, ha detto l´ambasciatore vietnamita, è il momento di riprendere una relazione più forte, basata su un´attenzione nuova. In Vietnam sono molto interessati a rapporti sui temi della cultura e dello sviluppo industriale. Stanno lavorando per rafforzare l´informazione sul Vietnam di oggi, la moda, la cultura (su questi temi è attualmente in corso a Roma, al Vittoriano, un vero e proprio festival dedicato al Vietnam, con opere d´arte contemporanea, fotografie, sfilate di moda). Il Vietnam, insomma, è un Paese che si vuole aprire al mondo, e cerca rapporti privilegiati con la Toscana. Anche per questo Nguyen Van Nam ha invitato il presidente toscano ad andare in Vietnam. "L´interesse della Toscana per l´Estremo Oriente in questo momento è molto forte – ha detto Martini – La Cina, l´India, le attività di cooperazione con l´Indonesia dopo lo Tsunami e per la geotermia. I tempi sono maturi per andare anche in Vietnam". .  
   
   
ASSEMBLEA UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE: POSITIVO IL BILANCIO DELL’INDUSTRIA ITALIANA DELLA MACCHINA UTENSILE, ROBOT E AUTOMAZIONE SALGONO PRODUZIONE E EXPORT ALBERTO TACCHELLA: “CRESCITA, STRATEGICA E DIMENSIONALE, PER VINCERE LA SFIDA DELLA COMPETITIVITÀ”  
 
Cinisello 28 giugno 2006 - E’ positivo il bilancio dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione che, nel 2005, si è distinta per l’ottimo andamento delle vendite all’estero, risultato che le ha permesso di confermarsi al terzo posto della graduatoria mondiale per esportazioni. Significativo anche l’incremento della produzione che, pur proseguendo il trend positivo avviato nel 2004, si è rivelato insufficiente a difendere il terzo posto della graduatoria internazionale dall’avanzata dell’industria cinese. Secondo i rilievi di consuntivo 2005, presentati questa mattina, durante l’annuale assemblea dei soci, da Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, alla presenza del vicepresidente di Confindustria Andrea Pininfarina, la produzione dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione è cresciuta del 4,3%, rispetto al 2004, attestandosi a 4. 309 milioni di euro. Ottima la performance delle esportazioni che, aumentate, del 14%, a 2. 368 milioni, hanno permesso di compensare nel bilancio globale il negativo andamento delle consegne interne, scese, del 5,5%, a 1. 941 milioni di euro. Il rapporto export su produzione è salito dal 50,3% del 2004 al 55%. I principali mercati stranieri di sbocco della produzione italiana sono risultati Germania, (11,6% del totale), Francia (9%), Stati Uniti (8,4%), Spagna (8%) e Cina (7,9%). Nettamente inferiori le quote assorbite da Turchia (4%), Russia (3%) e Regno Unito (2,6%). In particolare, sono cresciute le vendite di made by Italians settoriale in Germania (+5,3%), Francia (+16%), Stati Uniti (+6,6%), Cina (+8,5%). Tra i paesi emergenti gli incrementi maggiori nelle vendite di sistemi di produzione italiani sono stati registrati in: Turchia (+75%), Messico (+83,8%), Polonia (+20,1%), Brasile (+43,2%), India (+166,3%) e Corea del Sud (+209,2%). Il saldo della bilancia commerciale è ulteriormente migliorato, rispetto al 2004, attestandosi a 1. 199 milioni (+14,8%). Secondo le previsioni, nel 2006, la produzione del settore proseguirà con il trend positivo, crescendo a 4. 520 milioni di euro, +4,9% rispetto al 2005, in virtù, ancora una volta, del buon andamento delle esportazioni, attese a un incremento dell’8,3% che ne porterà il valore a 2. 565 milioni di euro. Le consegne sul mercato interno rimarranno sostanzialmente stabili (+0,7%), interrompendo, però, il trend negativo iniziato nel 2003. Il consumo interno crescerà, del 3,9%, a 3. 230 milioni di euro, a conferma della ripresa che sembra aver preso finalmente avvio anche in Italia. Secondo Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, “nonostante il 2005 sia stato un anno di crescita per l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione, il risultato globale non può essere considerato in modo del tutto soddisfacente. Questo per almeno due ragioni”. “In prima istanza - rileva Alberto Tacchella - se l’andamento del nostro export è positivo, non lo è altrettanto quelle delle consegne sul mercato interno, che proseguono con il trend negativo. A ciò va aggiunto che, alla luce del vivace andamento dell’economia mondiale, l’incremento delle nostre vendite all’estero poteva essere sicuramente più deciso. ” “Ciò non è accaduto - continua il presidente di Ucimu-sistemi Per Produrre - perché è l’area asiatica ad aver dimostrato i tassi di sviluppo maggiori e là noi costruttori non siamo ancora presenti in modo strutturato”. “Di fronte a questi cambiamenti di geografia economica e di congiuntura dobbiamo essere pronti a cambiare il nostro modo di fare impresa. L’imperativo per noi costruttori, come per la maggior parte degli imprenditori italiani è, e deve essere, obbligatoriamente, la crescita, strategica e dimensionale”. “Crescita strategica, nel senso di sviluppo di un nuovo modello di impresa che preveda una più marcata specializzazione produttiva. Occorre che tutti noi costruttori ci si concentri su ciò che sappiamo fare meglio: progettazione, assemblaggio, commercializzazione e servizio che, tra l’altro, sono le fasi che incidono maggiormente sulla qualità del prodotto, delegando all’esterno tutto il resto”. “Accanto a essa occorre prevedere la crescita dimensionale, scelta altrettanto imprescindibile perché, da un lato, ci consente di aggredire in modo più strutturato i mercati che sono fonte di sviluppo per tutta l’economia mondiale e, dall’altro, ci permette di avere maggiori risorse da dedicare alla attività di ricerca e sviluppo, non soltanto in termini finanziari ma anche e soprattutto in termini di capitale umano”. “A questo proposito chiediamo - ha sottolineato Tacchella - misure volte, da un lato, a favorire l’attività di innovazione svolta in piena autonomia dalle imprese e, dall’altro, la collaborazione continua e costante con il mondo accademico e della ricerca, per sviluppare un circolo virtuoso che coinvolga imprese, università e centri di ricerca. “In particolare, per favorire il dialogo continuo e costante tra questi attori, si propone l’adozione di un incentivo che si concretizzi in un credito di imposta, pari al 50% del totale delle spese in ricerca, per progetti assegnati dalle imprese alle università. In tema di innovazione di prodotto e di processo da parte delle imprese, invece, si propone l’introduzione di un credito di imposta pari al 10% delle spese sostenute in R&s”. “Avere un buon prodotto non è però più sufficiente; occorre, infatti, avere giuste strutture in grado di supportare la propria offerta in tutti i mercati, vicini e lontani, tradizionali e emergenti. In ragione di ciò - ha concluso Tacchella - chiediamo che siano resi fiscalmente neutrali tutti i processi di aggregazione, fusione e alleanze strategiche tra imprese aventi obiettivi comuni, processi oggi indispensabili per aggredire i mercati stranieri”. .  
   
   
TREVISAN COMETAL: LANCIO DI SUCCESSO PER “TREVISAN EZY”.  
 
Verona, 28 giugno 2006 - Trevisan Cometal S. P. A. , attiva nella realizzazione di impiantistica integrata per l’intero ciclo della lavorazione dei profilati di alluminio, sta raccogliendo dal mercato internazionale dei verniciatori di alluminio e produttori di serramenti numerosi ordinativi per “Trevisan Ezy”. Dalla messa a punto del primo impianto prototipo, avvenuta a fine 2005, Trevisan Cometal ha già venduto 14 impianti (tra Italia, Europa, Medio Oriente, Nord Africa e Centro America). Agli impianti venduti si aggiungono ulteriori 50 offerte fatte a clienti localizzati in tutte le aree del mondo, che potranno avere un seguito positivo nei prossimi mesi. “Trevisan Ezy” è un impianto di verniciatura a polvere per la decorazione dei profilati di alluminio ad effetto legno totalmente automatizzato che consente, rispetto all’offerta presente sul segmento delle finiture dell’alluminio ad effetto legno, di ottenere con bassi investimenti un’altissima capacità produttiva, senza rinunciare ad un elevato valore estetico del prodotto finito. Ulteriore conferma del successo è che circa 150 tonnellate di alluminio effetto legno verniciato dagli impianti “Trevisan Ezy” installati presso gli stabilimenti della Sbu Coating del Gruppo sono già state commercializzate a primari produttori di serramenti italiani, che hanno accolto con favore il nuovo prodotto. Il buon riscontro commerciale sottolinea la capacità dimostrata dal Gruppo di proporre prodotti innovativi, imponendoli in tempi rapidi sul mercato. Si sottolinea, inoltre, che i costi per la progettazione e realizzazione del nuovo ritrovato tecnologico, principalmente rappresentati da ore di progettazione, sono stati interamente spesati nel corso del 2005. Il Gruppo pertanto innovando e mettendo al servizio dei clienti le proprie competenze tecniche prosegue il suo dinamico percorso di crescita. .  
   
   
VENDITA A DOMICILIO: PRIMO TRIMESTRE A + 9,5% CONTINUA LA CRESCITA DEL FATTURATO DELLE IMPRESE ASSOCIATE AVEDISCO. IL PRESIDENTE FESTA: «BUONI SEGNALI PER IL FUTURO»  
 
 Milano, 28 giugno 2006 - Il fatturato delle imprese associate Avedisco (Associazione vendite dirette servizio consumatori) ancora in crescita. Nel primo trimestre dell’anno, è stato registrato un incremento del 9,5% rispetto allo stesso periodo del 2005 assestandosi a 325 milioni di euro. Il settore più dinamico è stato il “tessile” che ha fatto registrare un ottimo +23,5% rispetto al primo trimestre 2005. Molto positivo anche il risultato degli “alimentari/nutrizionali” con un aumento di 16,2 punti percentuali; notizie più che confortanti anche dai comparti “beni di consumo casa” e (+12,8%) e “cosmesi e accessori moda” (+10,5%). A chiudere, con un incremento nel trimestre dell’8,8%, i “beni durevoli casa”, che resta il settore trainante della vendita a domicilio. In base al fatturato, infatti, il settore dei “beni durevoli casa” si conferma il traino con il 49,84% sul totale. A seguire, i prodotti “alimentari/nutrizionali” (19,67%), “cosmesi e accessori moda” (13,82%), “beni consumo casa” (10,56%), “tessile” (3,72%). «I segnali economici sono molto positivi – commenta Enrico Festa, presidente di Avedisco – e ci danno dei segnali confortanti per il futuro; ma anche la continua crescita degli incaricati dimostra che la vendita diretta sta diventando, sempre più, un’attività a cui si guarda con interesse e partecipazione». Di fatto, il periodo gennaio-marzo 2006 ha visto un’ulteriore crescita del 10,3% degli addetti alla vendita diretta assestandosi a 207. 785 operatori (nel 2005 erano 188. 383). Paragonati al settore del commercio, i risultati del comparto vendite a domicilio sono quelli che hanno segnato gli incrementi più marcati. Secondo l’Istat, il valore delle vendite del commercio in sede fissa (negozi, supermercati) ha segnato, nel primo trimestre 2006, una crescita dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Anche i prodotti alimentari hanno segnato un leggero aumento (+0,9%), mentre i prodotti non alimentari hanno registrato la crescita più lieve con lo 0,3%. «I dati parlano chiaro – continua Festa -: la vendita diretta sta ottenendo un gradimento da parte della clientela di tutto rispetto. I motivi sono da ricercarsi nella comodità, nella conoscenza diretta dei venditori, nella professionalità degli incaricati e nella sicurezza dei consumatori garantita da norme certe e inflessibili». Anche rispetto all’andamento economico nazionale, il settore della vendita a domicilio può vantare ottimi risultati. Il Prodotto interno lordo (Pil) nel primo trimestre dell’anno è aumentato dello 0,6% rispetto all’ultimo trimestre del 2005 e dell’1,5% in riferimento allo stesso periodo dell’anno scorso. Risultati che confermano i segnali di ripresa dell’economia che si sta riallinenando con i Paesi dell’area Euro che, in termini congiunturali, sono aumentati dello 0,6% e dell’1,9% in termini tendenziali (stesso periodo dell’anno precedente). .  
   
   
JEFFERSON WELLS, SOCIETÀ AMERICANA DI CONSULENZA AZIENDALE E SERVIZI PROFESSIONALI, APRE I SUOI UFFICI A MILANO  
 
 Milano, 28 giugno 2006 - Jefferson Wells apre a Milano dopo il successo conseguito dagli uffici europei di Londra e Amsterdam. Jefferson Wells è una società americana in forte crescita che presta servizi professionali su scala globale nelle aree di gestione del rischio, controllo interno, bilancio e gestione fiscale. “Da più di un decennio, Jefferson Wells rappresenta un’ottima alternativa indipendente alle tradizionali società di revisione contabile” sottolinea Owen Sullivan, Presidente e Ceo. “Il nostro nuovo ufficio di Milano estende la nostra presenza internazionale in uno dei maggiori centri finanziari e di business mondiali, ampliando il supporto globale ai nostri clienti ed offrendo un’opportunità di scelta di grande valore a società italiane ed europee. ” “Il modello di business di Jefferson Wells, unico nel proprio settore, si è rivelato chiaramente vincente” dichiara Pietro Butté, Managing Director della sede italiana. “La proposta si articola su tre punti principali: esperienza ed indipendenza, risultati e valore per il cliente, completezza dell’offerta. ” Pietro Butté porta in Jefferson Wells quindici anni di esperienze e competenze prevalentemente maturate in consulenza di direzione a livello internazionale. Ha collaborato con Accenture, Generali, Sdg, Value Partners, Evince Management Consulting, dove ha condotto progetti di definizione della strategia, dell’organizzazione e di miglioramento delle operations. Butté ha ottenuto un Master in Business Administration in Sda Bocconi ed si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università Bocconi. Butté prosegue aggiungendo che: “In primo luogo, il nostro approccio prevede l’impiego esclusivo di professionisti esperti, con una media oggi di diciotto anni ed un minimo di sette anni di esperienza. Inoltre, fin dalla sua fondazione, ben prima dello scoppio dei grandi scandali finanziari, la scelta strategica di Jefferson Wells è stata quella di non offrire servizi di certificazione di bilancio per evitare conflitti di interesse. Una decisione che ha premiato Jefferson Wells, che è stata preferita dal mercato per condurre oltre 1200 progetti di conformità alla norme della Sarbanes-oxley. Anche in Italia la recente evoluzione della normativa ha accresciuto l’importanza dei controlli interni aumentando al tempo stesso la necessità di interventi da parte di entità esperte ed indipendenti. ” “In secondo luogo, i nostri professionisti hanno accesso ad un sistema di knowledge e best practice e sono in grado di ottenere risultati di chiaro impatto per i nostri clienti. I servizi di Jefferson Wells, inoltre, sono offerti a costi competitivi grazie ad una struttura organizzativa snella, creando così il massimo valore per il cliente. ” “Infine, nelle quattro aree di competenza chiave (gestione del rischio – anche tecnologico, controllo interno, bilancio e gestione fiscale) sono stati sviluppati complessivamente oltre 50 servizi, che vengono adattati secondo le specifiche esigenze dei nostri clienti. Pertanto, Jefferson Wells è esperta nel migliorare i processi economico-finanziari e valutare, misurare e monitorare il rischio finanziario, operativo e tecnologico. ” “L’apertura dell’ufficio di Milano sostiene il percorso di crescita nel mercato italiano, già avviato da alcuni anni con progetti svolti presso numerosi clienti multinazionali. ” .  
   
   
TELECOM ITALIA: CONTINUA IL PROCESSO DI DISMISSIONE IMMOBILIARE ANNUNCIATO IL 21 DICEMBRE 2005, CEDUTA UNA TERZA TRANCHE DI IMMOBILI AL FONDO SPAZIO INDUSTRIALE  
 
 Milano, 28 giugno 2006 - Telecom Italia comunica che - nell’ambito del programma di dismissione di immobili per un valore totale di oltre 1 miliardo di euro, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 21 dicembre 2005 - in data 26 giugno 2006 è stato realizzato l’apporto da parte della società controllata Olivetti Multiservices di una terza tranche di 54 immobili al fondo immobiliare di tipo chiuso denominato Spazio Industriale. Il valore dell’apporto è pari a circa 41,5 milioni di euro, con una plusvalenza lorda consolidata di circa 20 milioni di euro. L’operazione avrà un impatto positivo sull’indebitamento finanziario consolidato del Gruppo Telecom Italia di circa 41 milioni di euro al lordo delle imposte. I valori degli apporti della prime due tranche, realizzati il 29 dicembre 2005 ed il 30 marzo 2006, erano pari a 117 milioni di euro il primo e 71 milioni di euro il secondo. La finalizzazione del conferimento di tutti gli immobili al Fondo Spazio Industriale, precedentemente prevista entro giugno 2006, si concluderà entro dicembre 2006. Le quote del fondo Spazio Industriale sono state cedute ad investitori istituzionali facenti capo a Cypress Grove International Funds e partecipati, in via minoritaria, da Pirelli & C. Real Estate. .  
   
   
RDM REALTY S.P.A.: NOMINATE LE CARICHE SOCIALI  
 
Milano, 28 giugno 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Rdm Realty S. P. A. , riunitosi in data odierna sotto la Presidenza dell’ing. Garofano, ha proceduto alla nomina delle cariche sociali ed all’assunzione di delibere in tema di Corporate Governance societaria. Il Consiglio di Amministrazione ha designato quale Amministratore Delegato il dott. Valerio Fiorentino. Al Presidente ed all’Amministratore Delegato sono state conferite deleghe operative. Il Consiglio di Amministrazione di Rdm Realty ha altresì deliberato di istituire il Comitato per il Controllo Interno ed il Comitato per la Remunerazione ed i Piani di Stock Options. Sono stati nominati membri del Comitato per il Controllo Interno: il dott. Amedeo Brunello, l’avv. Vincenzo Nicastro e l’ing. Carlo Peretti (Consiglieri non esecutivi ed indipendenti). Il dott. Giuseppe Ruscio è stato nominato Preposto al Controllo Interno. Sono stati nominati membri del Comitato per la Remunerazione ed i Piani di Stock Options: il dott. Amedeo Brunello, l’avv. Vincenzo Nicastro e l’ing. Carlo Peretti (Consiglieri non esecutivi ed indipendenti). In tema di Governance, sono stati adottati il Codice di Condotta, il Manuale di Corporate Governance, il codice di Internal Dealing, le linee guida per le operazioni con parti correlate, la procedura per la gestione delle informazioni riservate e privilegiate e la procedura obblighi informativi (ex art. 150 D. Lgs. 58/98). E’ stato, infine, istituito il registro degli insider. .  
   
   
SOLARIS: PROGETTI DI AUTOIMPRESA, DI PERSONE CHE SONO IN UNA CONDIZIONE DI SVANTAGGIO  
 
Trieste, 28 giugno 2006 - L´ambito è quello della seconda fase dell´iniziativa comunitaria Equal, che favorisce metodi e politiche innovative che contrastano la discriminazione e la disuguaglianza nell´accesso al mercato del lavoro. Il contesto di attuazione è una regione il cui Governo ha dato vita ad un´articolata strategia di diffusione della cultura di impresa. In questo spazio d´azione prende il via "Solaris", progetto gestito da una nutrita schiera di partner (Ass. N. 4, Centro Caritas di Udine, Comunità Piergiorgio, Cooperativa sociale di Udine, Cramars, Finreco, Associazione idea Onlus, Università degli studi di Udine) con capofila l´Ires del Friuli Venezia Giulia. Solaris interviene - ha dichiarato l´assessore al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca Roberto Cosolini ieri mattina, nel corso della presentazione del progetto assieme a Paolo Molinari Dell´ires - per accompagnare la fuoriuscita da una condizione di esclusione, mediante la realizzazione di progetti di autoimpresa, di persone che sono in una condizione di svantaggio (portatori di disabilità fisiche, ex-tossicodipendenti, ex-alcolisti, ex-detenuti, nomadi, ex prostitute, donne che hanno subito maltrattamenti e violenze, vittime di nuove povertà) valorizzandone risorse e potenzialità. Un´esperienza che si innesta su un percorso già avviato, ha continuato l´assessore, perché parte dalla conclusione di "Imprenditorialità estrema per una vita indipendente", un altro progetto realizzato nella prima fase di Equal per affrontare i medesimi temi. Ma Solaris è importante anche perché occupa uno spazio specifico, ha proseguito l´assessore, nelle strategie della Regione per promuovere l´imprenditorialità in Friuli Venezia Giulia. Un esempio di questo impegno è dato dai risultati di Imprenderò, realizzato nell´ambito delle iniziative del Fondo Sociale Europeo 2000-06. Imprenderò è destinato a continuare - ha detto Cosolini - e consentirà di rafforzare gli strumenti che i partner di Solaris avranno a disposizione nel percorso di accompagnamento dei soggetti interessati. A sostegno delle iniziative attuate nell´ambito di Solaris ci sono anche - ha confermato Cosolini - gli incentivi della legge 18/2005, che oltre ad intervenire nella creazione di posti di lavoro a tempo indeterminato e nella stabilizzazione di situazioni di precariato, si propone di sostenere i soggetti a rischio intervenendo a favore di attività d´impresa. Inoltre il progetto, per il tipo di partner che concorrono alla sua attuazione, rappresenta una sperimentazione importante dell´attuazione di quanto previsto dal programma triennale di politica del lavoro a proposito dell´inserimento lavorativo dei disabili. Una sfida che, ha dichiarato l´assessore, si vince solo impegnando tutti i soggetti coinvolti in una forte logica di sistema. .  
   
   
HERA ACQUISTA LA RETE ELETTRICA DA ENEL IN 18 COMUNI DELLA PROVINCIA DI MODENA CONTROVALORE DELL’OPERAZIONE 107, 5 MILIONI DI EURO  
 
Bologna, 28 giugno 2006 – Hera ed Enel hanno firmato ieri il contratto definitivo per l’acquisto da parte di Hera della rete di distribuzione Enel di 18 Comuni della Provincia di Modena, a fronte di un corrispettivo totale di circa 107,5 milioni di euro. L’acquisizione operata da Hera da esecuzione all’accordo preliminare sottoscritto lo scorso 13 marzo 2006, le cui condizioni sospensive risultano essersi nel frattempo verificate, e sarà efficace dalla fine di giugno. Le attività oggetto dell’acquisto comprendono oltre 3. 700 chilometri di rete che, con 42 addetti, servono circa 80mila clienti nei comuni di Castelnuovo Rangone, Fanano, Fiumalbo, Guiglia, Lama Mocogno, Marano sul Panaro, Montecreto, Montese, Pavullo nel Frignano, Pievepelago, Polinago, Riolunato, San Cesario sul Panaro, Savignano sul Panaro, Sestola, Spilamberto, Vignola e Zocca. .  
   
   
54.500 MEGAWATT: NUOVO RECORD ESTIVO DEI CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA: SUPERATO DI 337 MW IL RECORD ESTIVO DEL 2005  
 
 Roma, 28 giugno 2006 – 54. 500 megawatt: è il nuovo record estivo dei consumi nazionali di elettricità, registrato oggi alle ore 11. 30. Il valore è superiore di 337 megawatt rispetto all’ultimo record estivo (28 giugno 2005, 54. 163 Mw), e inferiore di 1. 039 megawatt a confronto con il record assoluto registrato il 25 gennaio scorso (55. 539 megawatt) Il fattore determinante il nuovo picco dei consumi è stato l’ondata di caldo torrido che ha investito l’Italia in questi giorni, spingendo al ricorso massiccio ai condizionatori d’aria ed alle apparecchiature refrigeranti. Da ultimo, Terna informa che il sistema di produzione di energia elettrica è stato in grado di garantire adeguati margini di riserva per soddisfare i consumi. .  
   
   
RAGGIUNTO L’ACCORDO CON LUIGI AGARINI, CUI HANNO ADERITO CON DELIBERA DEI RISPETTIVI CDA FINTAD E TADFIN , PER L’ACQUISTO DELLA PARTECIPAZIONE DETENUTA IN ENERTAD  
 
Milano, 28 giugno 2006 – Ieri è stato convenuto con il dott. Agarini un accordo cui hanno aderito le società Tadfin S. P. A. E Fintad International S. A. , con delibera dei rispettivi Cda, che le società Tadfin e Fintad non recedano dal patto parasociale esistente avente ad oggetto azioni Enertad S. P. A. (Patto Parasociale), stipulato dalle stesse con Alerion S. P. A. In data 10 agosto 2004 e successive variazioni del 5 gennaio 2005, già comunicate alla Consob ed al mercato ai sensi della normativa vigente. Con la conferma di detto patto, Alerion, Tadfin e Fintad hanno tra l’altro confermato il c. D. “Right of First Refusal”, in base al quale, qualora Fintad e/o Tadfin intendano trasferire a terzi tutta o parte della loro partecipazione in Enertad, dovranno formulare mediante comunicazione a mezzo lettera raccomandata A/r un’Offerta di Vendita ad Alerion, (precisando il numero delle azioni che intendano trasferire e relativa percentuale sul capitale sociale, il prezzo richiesto, modalità di alienazione) ed Alerion avrà diritto ad acquistare dette azioni ai medesimi termini e condizioni, mediante comunicazione di accettazione inviata a m/o lettera raccomandata A/r entro 30 giorni dal ricevimento dell’offerta. È stato raggiunto altresì l’accordo con Luigi Agarini, cui hanno aderito Tadfin ed Fintad con delibere dei rispettivi Cda, per l’acquisto, tramite un veicolo appositamente costituito da Alerion, rispettivamente di nr. 16. 495. 000 azioni di proprietà di Tadfin e di nr. 31. 527. 522 azioni di proprietà di Fintad, della società Enertad, al prezzo di Euro 3,00 (tre) per azione, e così complessivamente di nr. 48. 022. 522 azioni Enertad (collettivamente la Partecipazione) per il prezzo complessivo di Euro 144 milioni (Prezzo di Cessione). Il prezzo di Cessione verrà pagato contestualmente al trasferimento della Partecipazione; oltre il 90% del Prezzo di Cessione, attraverso il meccanismo dell’acquisto dei crediti bancari convenzionati, verrà corrisposto direttamente agli Istituti di Credito aderenti alla Convenzione loro proposta da Tadfin, Fintad e E-tad Tecnologie S. A. In data 1° dicembre 2004, contestualmente alla liberazione del Pegno gravante sulle azioni costituenti la Partecipazione. Fintad e Tadfin, pertanto, si sono impegnate a non aderire all’Offerta Pubblica d’Acquisto comunicata dalla società Erg S. P. A. E pubblicata sul sito internet della medesima in data 5 giugno 2006. L’intesa raggiunta è sospensivamente condizionata (i) all’accettazione degli Istituti di Credito aderenti alla Convenzione delle Banche e (ii) nell’esclusivo interesse di Alerion – che potrà unilateralmente rinunciarvi – all’emissione da parte di Mazars & Guerards S. P. A entro la data del 3 luglio 2006 di una certificazione scritta che confermi che gli ulteriori debiti non previsti in Convenzione non sono superiori ad Euro 39 milioni. Alerion utilizzerà per l’acquisto della Partecipazione una società veicolo (Newco Alerion), al cui capitale sociale conferirà nr. 16. 159. 220 azioni libere da pegni della società Enertad di sua proprietà e si riserva di deliberare un aumento del capitale sociale di almeno Euro 20 milioni, da sottoscriversi in contanti da Alerion stessa e/o da soggetti terzi con i quali condividere l’operazione. Newco Alerion sarà promotrice, immediatamente dopo l’acquisto della Partecipazione, di un’Offerta Pubblica d’Acquisto sulla totalità delle azioni della Enertad S. P. A. Ai sensi dell’art. 106 D. Leg. 58/98, ad un prezzo pari alla media aritmetica fra il prezzo medio ponderato di mercato degli ultimi 12 mesi – calcolato a decorrere dalla data odierna e che verrà comunicato nella giornata di domani – e quello più elevato pagato nello stesso periodo da Alerion per acquisti effettuati, corrispondenti ai 3 Euro per azione riconosciuti a Fintad e Tadfin nell’ambito della presente operazione. L’operazione di acquisto della Partecipazione e la successiva Offerta Pubblica d’Acquisto saranno effettuate tramite mezzi finanziari propri per massimi Euro 40 milioni e tramite il ricorso ad un finanziamento bancario. In data odierna, Alerion ha deliberato di accettare i termini e le condizioni della proposta di finanziamento, deliberata dal Gruppo Antonveneta, dell’importo di massimi Euro 300 milioni, di cui massimi Euro 160 milioni a copertura degli oneri derivanti dall’acquisto delle azioni Enertad da Fintad e Tadfin e massimi Euro 140 milioni a copertura di tutti i possibili impegni derivanti dall’Opa. E’ intenzione di Alerion Industries S. P. A. Mantenere in quotazione Enertad S. P. A. A seguito dell’Opa promossa ai sensi dell’art. 106 del D. Lgs 58/98 in conseguenza dell’acquisto di complessive nr. 48. 022. 522 azioni Enertad da Tadfin, e Fintad .  
   
   
TRIESTE: AUDIZIONI SUI RIGASSIFICATORI  
 
Trieste, 28 giugno 2006 - Mpb - Ieri Nuova giornata di audizioni in Iv Commissione, presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt), sul tema dei rigassificatori e sui progetti che potrebbero interessare il Friuli Venezia Giulia. Al centro dell´audizione - che, ha precisato Fortuna Drossi, non sarà l´ultima perché prossimamente saranno ascoltati anche rappresentati di Slovenia e Croazia, e invitati altri soggetti, tra i quali pure l´Istituto di biologia marina - è stato il progetto on-shore proposto da Gas Natural Vendite Italia Spa, dopo che nel precedente incontro era stato illustrato quello off-shore presentato da Endesa Italia. Alla presenza dei consiglieri di commissione, oltre che di esponenti dell´amministrazione provinciale di Trieste, dei comuni di Trieste, Duino-aurisina, Muggia, San Dorligo della Valle, di Acegas, dell´Autorità portuale, dell´Ezit, della Direzione Marittima e della Capitaneria di Porto di Trieste, e di associazioni ambientalistiche, i rappresentanti di Gas Natural hanno descritto il progetto, peraltro presentato e dibattuto in numerose altre sedi, focalizzando alcuni aspetti e comparando le tecnologie alla base dei due impianti. Nel mondo esiste già una cinquantina di impianti come quello che potrebbe sorgere a Zaule, ed altri 11 sono in costruzione, potendo quindi offrire una documentata storia operativa, con una tecnologia provata e dimostrabile e una consolidata esperienza gestionale. Punti qualificanti - hanno inoltre evidenziato i rappresentanti di Gas Natural parlando anche delle tariffe di rigassificazione - sono il fatto che il terminale deve avere costi ragionevoli e diventare una leva di vera competitività. I requisiti basilari - hanno spiegato - sono dunque tecnologia di costruzione, esperienza di gestione, investimenti a costi operativi contenuti e competitività, a cui - per un piano realistico - se ne aggiungono altri tre, obbligatori: sicurezza, compatibilità ambientale e garanzia di disporre dei necessari quantitativi di gas. E´ stata quindi presentata la struttura societaria di Gas Natural che, è stato detto, possiede 4 terminali in Spagna e altri in Portorico e in Canada, sta realizzando impianti di liquefazione e conta su una flotta di 13 navi per il trasporto. Una descrizione collegata anche a considerazioni geopolitiche ed economiche su scala europea e mondiale. La scelta di Trieste perché questi impianti si fanno nei porti, dove esistono terreni industriali da recuperare, e perché la città è al Nord e vicino al baricentro dei consumi - hanno spiegato rispondendo a diverse domande e sottolineando l´impegno di Gas Natural a farsi carico della bonifica dell´area inquinata. Domande e richieste di approfondimento, non solo da parte dei consiglieri regionali, hanno riguardato anche il problema del cloro, il riciclo dell´acqua, il trattamento delle aree in relazione alla tipologia del sito, la sicurezza e il funzionamento dei serbatoi, il traffico delle navi previsto nell´ordine di circa 100 all´anno, i collegamenti al gasdotto, il rapporto tra impianto e rete di distribuzione. .  
   
   
EUROCOURSE TRAIN-IN, GERMANIA  
 
 Bruxelles, 28 giugno 2006 - Dal 25 al 29 settembre 2006 si svolgerà a Ingolstadt (Germania) il corso Eurocourse Train-in, organizzato dal progetto integrato Storhy. Il corso, della durata di una settimana, esaminerà la gamma di tecnologie di stoccaggio dell´idrogeno attualmente disponibili. Lo stoccaggio dell´idrogeno è la tecnologia fondamentale alla base del suo utilizzo per la produzione di energia. L´idrogeno è una fonte di combustibile pulita, a zero emissioni di Co2, ma allo stesso tempo efficiente. Durante il corso saranno discussi i sistemi di stoccaggio criogenico, la progettazione di autovetture, lo stoccaggio in pressione e lo stoccaggio allo stato solido; saranno inoltre effettuate numerose dimostrazioni. L´iniziativa risulterà particolarmente interessante per studenti, laureati e giovani professionisti ed è aperta sia a partner del progetto Storhy sia a partecipanti esterni. Sono disponibili varie borse di studio destinate ai partecipanti provenienti dai paesi Ceec e Nis. Per ulteriori informazioni visitare il sito web Storhy: http://www. Storhy. Net/ .  
   
   
GRUPPO TREVI: FORNITURA DI IMPIANTI DI PERFORAZIONE PETROLIFERA PER 57,7 MILIONI DI DOLLARI  
 
Cesena, 28 giugno 2006 - Drillmec S. P. A. , società del Gruppo Trevi specializzata in impianti per la perforazione di pozzi per acqua e idrocarburi, tramite il consorzio europeo E. D. R. A. , ha acquisito dalla M. S. P. Kala Naft, del Gruppo Nioc (National Iranian Oil Company), un’importante fornitura del valore complessivo di Usd 93,5 milioni per quattro impianti di perforazione petrolifera. La fornitura di competenza di Drillmec S. P. A. Ammonta ad un totale di Usd 57,7 milioni. La prestigiosa commessa acquisita da E. D. R. A. S. R. L. , (European Drilling Rig Alliance), garantita da lettera di credito, vedrà impegnato anche il partner tedesco Wirth. L’alleanza Europea ha come obiettivo la valorizzazione e la promozione delle tecnologie europee nel settore della perforazione petrolifera tramite la fornitura di impianti completi e fortemente innovativi. Edra ha recentemente completato una analoga fornitura acquisita in Algeria da Sonatrach, Gruppo energetico di Stato, commessa sempre per la consegna di quattro impianti di perforazione petrolifera del valore di 91,3 milioni di Usd. “L’importante commessa – dichiara il Presidente Davide Trevisani – consolida ulteriormente Drillmec come primaria protagonista internazionale del settore perforazioni petrolifere e conferma E. D. R. A. Come consorzio europeo per la fornitura di impianti convenzionali completi, in una fase di forte richiesta di nuovi impianti per incrementare la capacità di estrazione da parte di tutti i principali Paesi petroliferi. Il forte sviluppo del settore drilling ha portato Drillmec S. P. A. Ad un portafoglio lavori alla data odierna di Euro 145,7 milioni di Euro (+38% rispetto al 31 marzo 2006). I ricavi totali stimati di Drillmec S. P. A. Nel primo semestre ammontano a circa 57 milioni di Euro (+89% rispetto al primo semestre 2005)”. .  
   
   
BARROSO AVVIA IL DIBATTITO SUL FUTURO DEGLI OCEANI  
 
Bruxelles, 28 giugno 2006 - Il 25 giugno il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, si è recato nelle Azzorre per dare inizio a una delle prime manifestazioni di consultazione a livello regionale che esamineranno il Libro verde della Commissione sulla politica marittima. Il mare sostiene le economie in molti dei maggiori paesi europei. La ricerca e l´innovazione continuano pertanto a studiare le strategie più valide per gestire il mare, proteggere l´ambiente oceanico e garantire che il mare sia una risorsa sostenibile per le generazioni future. La presentazione del documento il 7 giugno a Bruxelles ha segnato l´inizio di una consultazione che avrà la durata di un anno. Una volta ultimata, la politica marittima determinerà per molti anni l´agenda dell´Ue nel settore. Obiettivo della consultazione è accrescere la competitività dell´industria marittima, proteggere l´ambiente marino e favorire lo sviluppo delle regioni marittime. L´iniziativa delle Azzorre sarà la prima di una serie di manifestazioni che avranno luogo tutto l´anno con lo scopo di incoraggiare cittadini, organizzazioni e altre parti interessate a partecipare e ad esprimere la propria opinione per quanto riguarda la formulazione della politica marittima. "Spero che la mia presenza a una delle prime manifestazioni regionali che danno inizio alla consultazione marittima sia un chiaro segnale dell´importanza che la Commissione europea attribuisce a una politica marittima europea integrata e sostenibile che risponda alle varie sfide del Xxi secolo", ha dichiarato Barroso. "Per la mia Commissione si tratta di una priorità di estrema importanza. Abbiamo avviato un processo di consultazione annuale per discutere le future opzioni politiche. Le parti interessate hanno dunque la possibilità di far sentire la propria voce. Il mio messaggio ai delegati che partecipano alla conferenza e ai milioni di cittadini che dipendono dai nostri oceani in termini di mezzi di sostentamento e tempo libero è chiaro: è giunto il momento di impegnarsi, di partecipare al processo di consultazione e di esprimere la propria opinione. Il futuro della politica marittima europea è nelle vostre mani. Approfittiamo dei nostri rapporti con il mare e riflettiamo sul potenziale da sfruttare", ha ribadito Barroso. Joe Borg, commissario europeo per la Pesca e gli affari marittimi, ha accompagnato Barroso. "Le regioni ultraperiferiche e in particolare le isole come le Azzorre offrono una visione del mondo marittimo in senso lato", ha osservato Joe Borg. E ha aggiunto: "La loro conoscenza del mare è preziosa e il loro contributo è particolarmente importante per il successo della consultazione sulla politica marittima dell´Unione". Http://ec. Europa. Eu/comm/fisheries/news_corner/press/inf06_36_en. Htm .  
   
   
ICMESA 30 ANNI DOPO CONVEGNO NAZIONALE - MILANO 10 LUGLIO 2006  
 
Milano, 28 giugno 2006 – Il prossimo 10 luglio presso la Fast in P. Le Morandi, 2 si terrà il convegno sul tema:” Icmesa 30 anni dopo” La memoria e la sfida per l´ambiente la salute e la sicurezza. Le Relazioni introduttive saranno le seguenti: "La memoria e la sfida contro il segreto industriale" Rino Pavanello, Segretario nazionale Associazione Ambiente e Lavoro; "La memoria e la sfida del diritto" Carlo Smuraglia, Professore di diritto del lavoro, Università di Milano; "La memoria e la sfida sindacale" Carlo Ghezzi, Presidente Fondazione "Di Vittorio": Presentazione del Patto "Icmesa e Chernobyl mai più" e consegna del Premio "Laurea di Impegno Ambientale"; Paola Brambilla, Wwf; Andrea Poggio, Legambiente; Manuela Cadringher, Associazione Ambiente e Lavoro. Invitati: Susanna Camusso, Segretario Generale Cgil Lombardia; Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell´Ambiente; Gian Paolo Patta, Sottosegretario Ministero Sanità; Antonio Panzeri, Deputato Parlamento Europeo; Ermete Realacci, Presidente Comm. Ambiente Camera Deputati; Natale Ripamonti, Senatore della Repubblica. .  
   
   
AL CORSO DI LAUREA IN DISEGNO INDUSTRIALE DI SAN MARINO INTERVIENE: GIULIO IACCHETTI  
 
San Marino, 28 giugno 2006 - Prosegue il ciclo di conferenze tenute da progettisti che operano nei diversi settori produttivi del design organizzato nell’ambito delle iniziative promosse dal corso di laurea in Disegno Industriale di San Marino per arricchire l’offerta didattica. Giovedì 29 giugno 2006 ore 15. 00, Antico Monastero di Santa Chiara, Contrada Omerelli 20 San Marino città. Giulio Iacchetti si occupa di industrial design dal 1992, in precedenza ha frequentato la facoltà di Architettura al Politecnico di Milano e un corso biennale della Regione Lombardia di specializzazione in Industrial Design. Nel 1995 ha frequentato il Futurarium Summer Workshop. Docente presso la facoltà di Industrial Design del Politecnico di Milano e dell’Istituto Europeo di Design. In questi anni ha partecipato a numerose mostre e concorsi internazionali di design tra cui nel 1996 “Missing Things” organizzato dall’Azienda di trasporti pubblici di Hannover (primo premio) e nel 1997 al concorso “Bourse Europenne de la creation coutelier a Thiers in Francia (primo premio). Nel 1998 fonda con Matteo Ragni lo studio Aroundesign ed insieme nel 2001 si aggiudicano il compasso d’oro con la posata multiuso biodegradabile “Moscardino”, oggi parte dell’esposizione permanente del design al Moma di New York. Tra i suoi clienti: Mandarina Duck, Jvc, Guzzini, Sambonet, Coop, Desalto, Bialetti, Breil, Pandora Design, Samsung. .  
   
   
POLITECNICO DI TORINO: BORSE DI STUDIO DA 5.000 € ATTIVATE PER L’ANNO ACCADEMICO 06/07 PRESSO LA SEDE DI MONDOVÌ DEL POLITECNICO DI TORINO IN INGEGNERIA MECCANICA AGROALIMENTARE E INGEGNERIA CIVILE PER LA GESTIONE DELLE ACQUE  
 
Mondovì (Cn), 28 giugno 2006 - Fragilità idraulica del territorio e protezione delle acque dall’inquinamento, progettazione di sistemi complessi per l’agricoltura e ideazione di processi produttivi innovativi: temi decisivi per il futuro economico del Paese, settori in cui l’alta professionalità è un imperativo. Il Politecnico di Torino, per rispondere all’esigenza di mercati in grande fermento, ha attivato presso la sede di Mondovì (Cn) i Corsi di Laurea Specialistica in “Ingegneria meccanica – Orientamento agroalimentare” e in “Ingegneria civile per la gestione delle acque”. Un’offerta formativa di grande spessore, che per l’anno accademico 2006/2007 s’arricchisce di un’importante novità: gli iscritti alle due Lauree specialistiche potranno usufruire di sedici borse di studio da 5´000 euro – otto per ciascun corso – messe a disposizione dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, con la possibilità di conferma anche per l’anno accademico successivo (avendo ottenuto almeno 40 crediti formativi). Le sedici borse di studio sono rivolte in particolare agli studenti universitari fuori sede, essendo esclusi dal beneficio i residenti nelle province più prossime a Mondovì (Cuneo, Savona e Imperia): spesso pronti a completare il loro percorso di Laurea lontano da casa, grazie alla borsa di studio offerta dalla sede di Mondovì del Politecnico di Torino saranno agevolati nell’affrontare un investimento economico a volte proibitivo. A “completare l’offerta”, poi, una sede di studio che rappresenta la perfetta sintesi fra il prestigio di una grande università e l’assistenza garantita agli studenti dei piccoli atenei: la sede di Mondovì del Politecnico di Torino, infatti, coniuga la grande tradizione del Politecnico torinese – fucina della classe dirigente del Piemonte e non solo – con un ambiente sereno e, grazie alle ridotte dimensioni, caratterizzato da un rapporto più equilibrato tra docenti e studenti. Mondovì inoltre, servita dall’autostrada A6, dalla linea ferroviaria Torino-savona e dall’aeroporto di Cuneo-levaldigi, è una città facilmente raggiungibile dagli studenti provenienti dal resto d’Italia. La sede di Mondovì del Politecnico di Torino offre altri vantaggi agli iscritti ai suoi Corsi di Laurea magistrale: soggiorni di studio all’estero di tre settimane per perfezionare le lingue straniere (in questo caso non cumulabili con le borse di studio) e la possibilità di usufruire del servizio ristorazione e di posti letto nella residenza universitaria messi a disposizione dall’E. D. I. S. U. (Ente per il diritto allo studio universitario). L’ingegneria assume per il comparto agroalimentare un ruolo sempre più determinante: provvede alla progettazione, alla costruzione e alla conduzione delle attrezzature necessarie per le lavorazioni delle materie prime, offrendo al consumatore prodotti sempre più appetibili e di alta qualità. Poiché le conoscenze chimiche sono indispensabili per svolgere un’attività progettuale e produttiva in campo agro-alimentare, il percorso formativo presso la sede di Mondovì ha affiancato agli insegnamenti di processi e impianti per l’industria alimentare i necessari complementi di chimica, nonché alcuni insegnamenti di approfondimento, tra cui, molto caratterizzante, quello di microbiologia. Lo scopo del corso di Mondovì è quello di creare una figura professionale in grado di essere impiegata in compiti di progettazione impegnativi o nella gestione di sistemi complessi o di avere compiti di responsabilità all´interno di reparti di Ricerca e Sviluppo, in particolare nel settore agroalimentare. I fenomeni alluvionali, le ripercussioni delle variazioni climatiche, la fragilità idraulica del territorio, il corretto e rispettoso uso delle acque, la loro protezione dall´inquinamento, le interazioni fra ingegneria, ambiente ed ecologia sono solo alcuni esempi dei sempre più impellenti problemi che ricadono nel capitolo dell´ingegneria civile che si occupa delle acque. È forte, allora, l’esigenza di formare laureati che posseggano gli strumenti concettuali per affrontare tematiche così delicate: la laurea specialistica in Ingegneria Civile per la Gestione delle Acque nasce proprio per soddisfare tale esigenza, offrendo spazio all´approfondimento teorico dei problemi e alla definizione di strumenti concettuali utili ad affrontare questioni complesse e la progettazione di interventi sul territorio. L’impostazione del percorso di studi è equilibrato tra un approccio schiettamente ingegneristico-progettuale e un punto di vista ambientale: il conseguimento di questa laurea specialistica garantisce una preparazione grazie alla quale poter identificare, comprendere e risolvere anche in modo innovativo le complesse questioni poste da una moderna e oculata gestione delle acque. Recentemente il Politecnico di Torino ha deciso di attivare a Mondovì anche un master di 1° livello in Ingegneria Agroalimentare per adeguarsi ai modelli di alta specializzazione più diffusi in ambito europeo. Il master, frequentabile oltre che da laureati di 1° livello in Ingegneria Meccanica anche da laureati di 1° livello in Ingegneria Chimica, Chimica Industriale, Tecnologie agroalimentari, Scienze e Tecnologie alimentari o con titoli equipollenti, si propone di fornire agli allievi sia una visione ad ampio spettro delle tecnologie produttive in ambito alimentare, sia una forte specializzazione in specifici comparti che per l’affinamento tecnologico e per l’interesse economico risultano di particolare importanza. Le borse di studio sono riservate agli studenti a tempo pieno – non residenti nelle province di Cuneo, Savona e Imperia – che abbiano acquisito entro il mese di ottobre 2006 una laurea di primo livello nell’area dell’Ingegneria civile o dell’Ingegneria meccanica (avendo però acquisito almeno 160 crediti formativi del percorso di laurea triennale entro il 31 luglio 2006). Le sedici borse di studio saranno assegnate in base al merito e, in seconda battuta, in relazione alla distanza geografica da Mondovì della residenza del candidato. È un’opportunità, dunque, per gli studenti universitari fuori sede di disporre di un contributo economico di spessore per proseguire il loro percorso di studi, con la garanzia di una struttura universitaria di grande tradizione ingegneristica come il Politecnico di Torino. Le domande di partecipazione al concorso per le borse di studio – reperibili presso gli uffici di Mondovì del Politecnico e sul sito internet www. Mondovi. Polito. It – dovranno essere presentate entro il 31 agosto presso la Segreteria della Sede di Mondovì del Politecnico di Torino (Via Cottolengo 29 – 12084 Mondovì, Cn). Le graduatorie saranno pubblicate all’albo ufficiale del Politecnico di Torino e all’albo della sede di Mondovì e sul sito web www. Mondovi. Polito. It il 12 settembre 2006: da quel momento gli studenti che hanno partecipato al bando di concorso potranno decidere se effettuare l’iscrizione alla Laurea Magistrale presso il Politecnico di Mondovì. Per le informazioni dettagliate sulle borse di studio delle due Lauree Magistrali è attivo il sito internet della sede di Mondovì del Politecnico di Torino (www. Mondovi. Polito. It). È inoltre possibile contattare la Segreteria del Politecnico di Mondovì (dal lunedì al venerdì dalle 8. 30 alle 12) al numero di telefono 0174. 560811. .  
   
   
FORMAZIONE: ETNOPSICOLOGIA IN AMBITO CULTURALE FIGURE PROFESSIONALI INTERCULTURALI  
 
Trieste, 28 giugno 2006 - Nel puntare allo sviluppo, il Friuli Venezia Giulia deve ritrovare la sua centralità di area internazionale. Per riuscirci occorre progettare una regione multiculturale nel suo dna, al di là di ogni solidarismo, che pure è importante, e dell´utilitarismo. Funzionali al nostro futuro, anche economico, sono l´integrazione, la valorizzazione delle diverse intelligenze e capacità che possono contribuire al ringiovanimento demografico del territorio e all´arricchimento del nostro sistema sociale. L´ha dichiarato ieri l´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca Roberto Cosolini nel suo intervento a "Incontri di parole ed ascolto" convegno conclusivo di quattro percorsi formativi, sostenuti dalla Regione attraverso il Fondo Sociale Europeo, che sono stati realizzati a Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine sul tema dell´etnopsicologia in ambito culturale. L´incontro, organizzato dall´ente di formazione professionale Risorse Umane Europa (Rue), ha avuto luogo a Trieste, nell´informale ma culturalmente importante cornice del caffé San Marco, con la descrizione dei lavori che i giovani partecipanti ai corsi hanno prodotto intervistando persone appartenenti a gruppi etnici (un´indagine sull´integrazione a Trieste delle donne serbe),comunità scientifiche (una ricerca sul potenziale integrativo dell´obiettivo di successo fatta tra gli scienziati che lavorano al Centro di Fisica Teorica) e stranieri alle prese con i nostri enti ed istituzioni. Un contesto, quest´ultimo, non privo di difficoltà, se lo stesso assessore ha ricordato che dei 75 mila extracomunitari che vivono in regione ben 5 mila non accedono, probabilmente per mancanza di informazioni concrete in proposito, al servizio sanitario, rinunciando così ad esercitare un diritto di cittadinanza che compete loro pienamente. "Le vostre relazioni hanno toccato vari problemi, dimostrando che è la valutazione di queste diversità a fare la differenza nella valorizzazione degli immigrati" ha detto l´assessore, il quale ha confermato che per avere effettivamente un ruolo, ad esempio, nei confronti dell´Europa Balcanica e del Sud-est Europeo bisogna investire nel futuro di quei Paesi, invitando i giovani che un giorno ne costituiranno la classe dirigente a periodi di studio in Friuli Venezia Giulia. In pratica, se è giusto aprire le porte agli immigrati che vanno a coprire professionalità scarsamente reperibili sul territorio, è ancor più importante attrarre figure professionali ed umane di alto livello che contribuiscano alla crescita della comunità regionale. Anche in quest´ottica, ed in controtendenza con quanto è accaduto a livello nazionale, la Regione, ha detto Cosolini, ha predisposto una legge quadro che affronta il tema dell´immigrazione a largo raggio e dove lo snodo culturale rappresenta un passaggio fondamentale. Una legge che attesta la grande attenzione delle politiche regionali per i temi dell´integrazione, cui può contribuire anche la formazione di figure professionali in grado di interagire coi diversi ambiti in cui è possibile attuarla. .