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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Settembre 2006
ACCORDO SULLA COOPERAZIONE FUTURA RAGGIUNTO DAI LEADER EUROPEI E ASIATICI  
 
Bruxelles, 14 settembre 2006 - Nel corso del sesto incontro Asia-europa (Asem6) tenutosi a Helsinki (Finlandia), i leader europei e asiatici hanno raggiunto un accordo sulla cooperazione futura tra i due continenti, aprendo la strada a una maggiore collaborazione in varie aree politiche. La dichiarazione scaturita dall´incontro riflette il tema della conferenza, "10 anni di Asem: Sfide globali - Risposte congiunte". Il documento è dedicato principalmente a questioni relative alla sicurezza, sia in Asia sia a livello mondiale. In materia di scienza e tecnologia, il documento afferma: "I leader hanno riconosciuto il ruolo fondamentale sostenuto dagli investimenti in competenze e infrastrutture della conoscenza nella promozione dell´eccellenza scientifica e del benessere delle società". Secondo la dichiarazione, i leader "hanno discusso come rafforzare la cooperazione in settori quali l´innovazione, la scienza e la tecnologia tra tutti i partner Asem e hanno posto l´accento sull´importanza dei programmi quadro di ricerca dell´Ue". I leader hanno proseguito esprimendo il loro sostegno alla riunione ministeriale sulle Tic che si terrà nel corso dell´anno in Vietnam e convenendo sull´opportunità di dare un seguito alla prima conferenza ministeriale in materia di scienza e tecnologia, svoltasi nel 1999. È stata inoltre messa in luce l´importanza della cooperazione in materia di ricerca sanitaria, in particolare per quanto riguarda il virus ad alta patogenicità dell´influenza aviaria. Anche l´energia occupava un posto di rilievo nell´agenda, per ragioni sia di sicurezza energetica sia ambientali. "[I leader] hanno riconosciuto che la sicurezza energetica può essere rafforzata tramite la diversificazione di fonti di energia e origine geografica, politiche appropriate in materia di richiesta energetica, nonché attraverso la collaborazione nella ricerca e sviluppo di nuove fonti di energia alternative", recita il documento. È stata inoltre approvata una dichiarazione distinta sul cambiamento climatico, nella quale i leader ammettono le proprie inquietudini di fronte alla "crescente evidenza scientifica dell´impatto negativo del cambiamento climatico e del rischio di incremento dell´innalzamento del livello del mare, della frequenza e dell´intensità dei fenomeni meteorologici estremi e di altri impatti negativi del cambiamento climatico". La dichiarazione, che rileva l´esigenza di un´azione internazionale che affronti il problema e aiuti i paesi a adeguarsi alle conseguenze negative del cambiamento climatico, afferma inoltre: "Apprezziamo i partenariati bilaterali, regionali e globali esistenti e auspichiamo un ulteriore rafforzamento dell´ampia collaborazione internazionale in materia di ricerca, sviluppo, trasferimento e diffusione di tecnologie rispettose dell´ambiente". "Si tratta di un segnale forte inviato al mondo sulla volontà dell´Asem di contrastare la minaccia che il cambiamento climatico rappresenta per lo sviluppo sostenibile", ha dichiarato il primo ministro finlandese e attuale presidente del Consiglio dell´Unione europea Matti Vanhanen, che ha presieduto la riunione. I leader hanno inoltre approvato la dichiarazione di Helsinki sul futuro dell´Asem, che comprende proposte per provvedimenti concreti tesi ad agevolare le azioni future. È stato infine approvato l´ingresso nell´Asem di sei nuovi partner: Bulgaria, Romania, India, Mongolia, Pakistan e segretariato dell´Asean (Associazione delle nazioni del Sud Est asiatico). Ciò significa che in occasione del prossimo vertice previsto a Pechino nel 2008, l´Asem comprenderà 45 paesi, che rappresentano il 60 per cento della popolazione mondiale. Http://www. Asem6. Fi/ .  
   
   
INCENTIVI PER LE PMI DEL MEDITERRANEO IN ARRIVO DALLA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI (BEI)  
 
 Bruxelles, 14 settembre 2006 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha annunciato che parteciperà con un contributo di 10 milioni di euro al lancio di Euromed, un nuovo fondo d´investimento per le piccole e medie imprese (Pmi) del Mediterraneo. Euromed, che ha sede a Milano, è un fondo di private equity del valore di 60 milioni di euro e contribuirà ad aumentare il volume degli investimenti esteri diretti verso le Pmi di Algeria, Egitto, Marocco, Tunisia e altri paesi mediterranei non comunitari. La rete di gestori del fondo si trova in Africa settentrionale e ha il compito di individuare le imprese locali con le quali le imprese europee possono sviluppare joint venture. Tra gli investitori del fondo si annoverano la Regione Lombardia, tramite la sua emanazione finanziaria Finlombarda S. P. A. , e la Camera di Commercio di Milano. La Bei eroga il contributo a titolo del suo Fondo euromediterraneo d´investimento e di partenariato (Femip), istituito nel 2002 con l´obiettivo di erogare prestiti, capitale di investimento e stanziamenti per assistenza tecnica e sostenere i paesi partner del Mediterraneo nelle sfide della modernizzazione economica e sociale e di una maggiore integrazione regionale. Il Femip incoraggia lo sviluppo del settore privato assumendo partecipazioni nel capitale e quasi-capitale delle imprese private. Philippe de Fontaine Vive, vicepresidente della Bei e responsabile per il Femip, ha dichiarato che lo strumento garantirà ad Euromed molto più che un semplice sostegno finanziario. "Siamo pronti a condividere con il fondo Euromed le conoscenze che abbiamo maturato nel corso di un´attività più che decennale nel private equity nella regione. Auspichiamo vivamente che esso diventi una nuova ed ulteriore fonte di finanziamento per le imprese locali, a promozione degli scambi regionali e delle imprese industriali nella regione, sostenendo la cooperazione nord-sud e sud-sud. Il nostro investimento rappresenta l´appoggio del Femip allo sviluppo dell´industria del private equity locale e, più generalmente, del settore privato locale". Http://www. Eib. Europa. Eu/ .  
   
   
I2010 PER CITTÀ E REGIONI EUROPEE  
 
 Bruxelles, 14 settembre 2006 - Il 26 e 27 settembre 2006 a Olomuc (Repubblica ceca), si terrà la conferenza "i2010 per città e regioni europee". Gli obiettivi dell´iniziativa sono stimolare una discussione sulle opportunità di finanziamento disponibili per le regioni e le città europee presso la Commissione europea per i programmi riguardanti la società dell´informazione e promuovere la condivisione di conoscenze e esperienze riguardanti lo stato attuale delle attività correlate alla società dell´informazione a livello di governo cittadino e regionale in tutta Europa. L´iniziativa riunirà rappresentanti della Commissione europea e delegati dei governi nazionali e regionali, oltre a organizzazioni commerciali e di ricerca di tutta Europa. La conferenza offrirà un contesto eccellente per stabilire contatti, individuare partner potenziali e discutere idee relative a eventuali proposte con i rappresentanti della Commissione europea. Costituirà inoltre un forum ove mettere in vetrina l´innovazione esistente nei governi cittadini e regionali, i risultati finanziati nell´ambito della Commissione europea e i programmi nazionali e regionali e darà uno sguardo al futuro concentrandosi su i2010 e le priorità specifiche correlate. Http://olomouc-conference. Ernact. Net/2006/ .  
   
   
MEF: PADOA-SCHIOPPA RICEVE FABRIZIO SACCOMANNI  
 
Roma, 14 giugno 2006 - Il Ministro dell´Economia e delle Finanze Tommaso Padoa-schioppa ha ricevuto oggi Fabrizio Saccomanni, che dal 2 ottobre assumerà la funzione di direttore generale della Banca d´Italia. Nel cordiale incontro il Ministro ha espresso al Dott. Saccomanni i migliori auguri per il prestigioso incarico. .  
   
   
GLOBAL BOND IN DOLLARI USA: AMMONTARE E CARATTERISTICHE  
 
 Roma, 14 settembre 2006 - l Mef comunica che la Repubblica italiana (Aa2/aa-/aa) ha stabilito il prezzo del bond formato Global da 3 miliardi di dollari, con cedola 5,25% e scadenza 20 settembre 2016. Il prezzo è stato fissato a 100%, per un rendimento corrispondente del 5,25%, 49,5 punti base sopra quello del titolo a 10 anni emesso dal Tesoro americano. La data di regolamento è fissata per il prossimo 20 settembre. Sono previste le commissioni di stabilizzazione secondo le regole Fsa e Ipma. Lead manager dell´operazione sono stati: Citigroup, Goldman Sachs e Jp Morgan. . .  
   
   
GLOBAL BOND IN DOLLARI USA: RISULTATI DEL COLLOCAMENTO  
 
 Roma, 14 settembre 2006 - Il Mef comunica i risultati del collocamento del bond formato Global da 3 miliardi di dollari, con cedola 5,25% e scadenza 20 settembre 2016. La distribuzione per tipologia di investitore è stata la seguente: banche centrali 35%, asset manager 31%, banche 19%, assicurazioni 7%, fondi pensione 8%. La distribuzione geografica comprende l´Asia con il 24%, Europa/medio Oriente con il 36% e Stati Uniti con il 40%. Lead manager dell´operazione sono stati: Citigroup, Goldman Sachs e Jp Morgan. .  
   
   
BANCHE POPOLARI UNITE SCPA (BPU BANCA) RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2006: UTILE NETTO A 380 MILIONI DI EURO (+4,4% E + 22,3% AL NETTO DELLE COMPONENTI NON RICORRENTI, RIDOTTESI A 114 MILIONI NETTI RISPETTO AI 147 MILIONI NETTI DEL 2005)  
 
Bergamo, 13 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Banche Popolari Unite Scpa (Bpu Banca) ha approvato la relazione consolidata al 30 giugno 2006. Al fine di consentire un raffronto omogeneo con la situazione al 30 giugno 2005, i dati 2005 sono stati rielaborati come esplicitato nelle “note alla lettura dei prospetti” riportate all’Allegato 2 del presente comunicato. La gestione economica. I primi sei mesi del 2006 si sono chiusi con un utile netto di 380 milioni di euro, che si raffronta ai 364 milioni registrati al 30 giugno 2005. Al netto delle componenti non ricorrenti, ridottesi a 114 milioni dai 147 del 2005, l’utile di periodo risulta in significativa crescita del 22,3%, confermando il continuo progresso derivante dalla realizzazione del Piano Industriale di Gruppo. Il primo semestre dell’anno ha fatto registrare un risultato della gestione operativa in aumento del 17,8% a 655,2 milioni di euro (556,3 milioni nell’analogo periodo del 2005), quale conseguenza della positiva evoluzione dei proventi operativi, cresciuti dell’8,4% a 1. 428,4 milioni di euro (1. 317,6 nel primo semestre 2005) e della politica di contenimento degli oneri operativi, attestatisi a 773,2 milioni di euro rispetto ai 761,3 del giugno 2005 (+1,6%). Dal lato dei ricavi, il margine d’interesse risulta in aumento del 4,4% da 761,8 a 795,6 milioni di euro, sintetizzando andamenti diversificati. L’intermediazione tradizionale delle banche (Banche rete e Centrobanca), che fornisce il maggior contributo, ha beneficiato del buon andamento dei volumi intermediati – sostenuti dalla crescita segnata sia dagli impieghi (+9,2% in termini di volumi medi) che dalla raccolta diretta (+4,5% sempre in termini di volumi medi) – generando un margine di 662,9 milioni, +5,8% rispetto ai 626,5 milioni registrati al 30 giugno 2005. L’attività finanziaria ha, per contro, coerentemente alle condizioni di mercato, fornito un minor apporto, da 65 a circa 47 milioni di euro, anche per effetto di un minor margine sulle polizze di capitalizzazione. Infine, è cresciuto il contributo delle società prodotto (+14,3% a 57,6 milioni rispetto ai 50,4 del giugno 2005) e si rileva un migliorato rendimento del free capital. Le commissioni nette continuano ad offrire una performance positiva, segnando un incremento dell’11,8% anno su anno a 424,2 milioni di euro (379,3 al 30 giugno 2005). La crescita ha interessato in particolare il comparto “risparmio gestito e polizze vita”, riferito alle Banche rete e a Bpu Pramerica, che ha complessivamente generato commissioni per 153 milioni di euro (+22,5% circa rispetto ai 125 milioni del giugno 2005). La crescita di tale comparto risulta fortemente positiva (+13,8%) anche al netto delle commissioni di performance (20 milioni a giugno 2006 e 8 milioni a giugno 2005) percepite da Bpu Pramerica grazie alla confermata bontà delle gestioni e all’andamento del mercato, sfavorevole solo nel secondo trimestre 2006. In crescita nelle Banche rete l’apporto commissionale derivante dai conti correnti (complessivamente +10,1% a 89 milioni di euro), sostenuto dall’evoluzione delle vendite dei conti a pacchetto Duetto e Utilio (con uno stock raggiunto rispettivamente di 317. 300 e 64. 900 unità) che hanno prodotto commissioni in aumento del 127% a circa 27,6 milioni di euro. Rimane esigua la componente di commissioni up-front, in ulteriore contrazione rispetto al giugno 2005 e pari all’1,8% del totale rispetto al 2,9% nel primo semestre 2005. Il risultato netto dell’attività di negoziazione e copertura si è attestato a 131,7 milioni di euro, da confrontarsi con i circa 82 milioni registrati a giugno 2005. In entrambe i periodi la voce ha beneficiato del contributo di proventi non ricorrenti (109,4 milioni nel 2006 contro 34 nel 2005), generati da cessioni di crediti (35,5 milioni nel 2006 contro 11,7 nel 2005), cessioni di partecipazioni non strategiche (74 milioni contro 9,7 nel 2006) e, nel solo 2005, dalla vendita di titoli precedentemente immobilizzati (12,6 milioni di euro). Al netto di tali proventi, il risultato evidenzia una flessione anno su anno essenzialmente a motivo dell’andamento sfavorevole dei mercati nel secondo trimestre 2006, che ha compresso il risultato da trading soprattutto nella parte legata all’evoluzione della dinamica della valutazione al fair value dei titoli inclusi nel portafoglio. Risulta invece essenzialmente invariato il contributo della gestione assicurativa, attestatosi a circa 34 milioni di euro. Gli altri proventi di gestione hanno totalizzato 30 milioni di euro, in crescita del 17% rispetto ai 25,7 milioni registrati al 30 giugno 2005, questi ultimi considerati al netto dei circa 22 milioni di proventi non ricorrenti derivanti da accordi transattivi con Ibm e Banca Intesa. Dal lato dei costi, si è evidenziato un modesto incremento degli oneri operativi, cresciuti dell’1,6% a 773,1 milioni di euro (+11,9 milioni di euro), risultato del diverso andamento delle “spese del personale” e delle “altre spese amministrative”. Le spese del personale, salite a 514,6 milioni di euro dai circa 500 del 2005, includono nel 2006 gli accantonamenti effettuati in previsione del rinnovo del contratto e la contabilizzazione, nel maggio 2006, di 4,7 milioni di euro di maggiori costi delle componenti variabili delle retribuzioni 2005, correlati ai buoni risultati conseguiti in tale esercizio e rilevati successivamente alla chiusura. Le altre spese amministrative, contrattesi del 3,8%, da 210 a 203 milioni di euro, beneficiano del contenimento dei costi in atto, che continua ad interessare anche l’area informatica e i back office. Per effetto degli andamenti sopra descritti, il cost/income si è attestato al 54,1%, in miglioramento rispetto al 57,8% del primo semestre 2005. Al netto delle componenti non ricorrenti, il dato risulta pari al 58,3% per il primo semestre 2006 (60,6% nell’analogo periodo del 2005). Le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti sono risultate pari a 70 milioni di euro, in flessione del 28% circa rispetto ai 97 milioni del 2005 principalmente a motivo dell’andamento della voce in Centrobanca, in contrazione di circa 16 milioni anno su anno. Il rapporto rettifiche/crediti netti risulta pari a 28 punti base annualizzati nel giugno 2006 a fronte dei 43 registrati nel giugno 2005. Il risultato netto di periodo ha infine beneficiato dell’apporto di utili dalla cessione di investimenti e partecipazioni per 31 milioni di euro, relativi alla quota di pertinenza del semestre dell’integrazione del prezzo della partecipazione in Bpu Pramerica (earn-out) riconosciuta da Prudential, pari complessivamente a 62 milioni di euro da percepirsi nel 2006. Nel 2005 erano invece presenti circa 113 milioni di euro, riconducibili per 11 milioni all’earn-out riconosciuto da Prudential, per 57 milioni di euro alla cessione di una quota aggiuntiva di Bpci ad Aviva nell’ambito dell’accordo di bancassurance in essere con quest’ultima, per 38 milioni alla cessione di Immobiliare Serico e per 7 milioni di euro alla cessione di Arca Merchant e Abf Leasing. Gli andamenti di cui sopra hanno determinato un utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte in miglioramento del 7,1% circa a 617 milioni di euro rispetto ai 576 del primo semestre 2005. Il conto economico evidenzia un carico d’imposta pari a 219 milioni di euro (195 nel giugno 2005) corrispondenti ad un tax rate del 35,5%. Il Roe (return on equity), calcolato come rapporto fra l’utile netto d’esercizio di pertinenza della Capogruppo ed il patrimonio netto escluso l’utile, si è attestato al 17,5% (18,6% a giugno 2005). Al netto dei proventi non ricorrenti, il Roe si attesta al 12,2% rispetto all’11,1% del giugno 2005. Gli aggregati patrimoniali. Al 30 giugno 2006, la raccolta totale si è attestata a 104,7 miliardi di euro, in crescita del 4,5% rispetto ai 100,2 miliardi del giugno 2005 e del 2,3% rispetto ai 102,3 miliardi del dicembre 2005. All’interno dell’aggregato, si è registrato uno sviluppo positivo sia della raccolta diretta da clientela, incrementatasi del 2,8% rispetto a giugno 2005 a 50,9 miliardi di euro dai 49,5 del giugno 2005 (49,6 miliardi nel dicembre 2005) sia della raccolta indiretta, salita del 6,1% a 53,8 miliardi di euro dai 50,7 del giugno 2005 (52,7 nel dicembre 2005). Più nel dettaglio, a livello di raccolta indiretta, è proseguita la ricomposizione a favore della componente gestita, giunta a rappresentare il 58,4% dell’aggregato totale (55,2% nel giugno 2005). Il risparmio gestito ha infatti mostrato una crescita del 12,2% rispetto al giugno 2005 grazie, in particolare, allo sviluppo registrato dalla raccolta in fondi comuni di investimento gestiti da Bpu Pramerica (+17,7% su giugno 2005 a 16,1 miliardi di euro) e dalla raccolta assicurativa, cresciuta del 20,1% rispetto all’anno precedente e del 9% rispetto al dicembre 2005 a 5,1 miliardi di euro. La raccolta amministrata ha invece mostrato una flessione dell’1,4% anno su anno ma una ripresa di pari entità nel periodo dicembre-giugno 2006, attestandosi a 22,4 miliardi di euro. Al 30 giugno 2006, i crediti verso clientela del Gruppo hanno totalizzato 49,6 miliardi di euro, segnando un incremento dell’8,5% rispetto ai 45,7 miliardi in essere a giugno 2005. Al netto delle sofferenze, diminuite nel corso del 2005 e del primo semestre 2006 per effetto delle cessioni effettuate, i crediti alla clientela mostrano una crescita del 9,2%, da 45 a 49,2 miliardi di euro. A livello di Banche Rete, si sottolinea l’evoluzione registrata nei settori strategici di operatività: in termini di saldi medi mensili, il segmento Retail ha mostrato una crescita del 13,4% ed il segmento “core Corporate”, inclusi i crediti originati per Centrobanca, un incremento del 7,3%. Per quanto riguarda la qualità del portafoglio crediti, al 30 giugno 2006 l’incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi netti si attesta allo 0,67% (1,35% al 30 giugno 2005), mentre il rapporto incagli netti su impieghi netti risulta pari allo 0,93% (1,10% al 30 giugno 2005). Il patrimonio netto del Gruppo, escluso l’utile di esercizio, risulta pari a 4. 349 milioni di euro al 30 giugno 2006 (3. 925 milioni di euro al 30 giugno 2005). Coefficienti patrimoniali. Al 30 giugno 2006, i coefficienti di vigilanza risultano come segue: Core Tier 1 al 6,06%, Tier 1 al 6,81 %, Total Capital ratio al 9,90%. Rispetto al dicembre 2005, il calcolo dei coefficienti tiene conto del diverso trattamento delle opzioni put contenute nei contratti che regolano le partnership industriali e dell’applicazione in semestrale 2006 della fair value option alle polizze di capitalizzazione. Le fattispecie sopra indicate comportano un effetto negativo nel breve periodo, ma positivo nel medio termine, consentendo non solo di confermare gli obiettivi di Core Tier 1 ratio previsti a fine 2008 dal Piano industriale (Core Tier 1 superiore al 7%) ma anche di determinare, a parità di condizioni, un miglioramento stimabile in 12 basis points. Manifestazione di interesse per Banca Popolare Italiana: A seguito del comunicato stampa del 7 agosto us, che informava il mercato della manifestazione d’interesse a esplorare congiuntamente eventuali opportunità di integrazione, inoltrata in pari data da Bpu Banca a Banca Popolare Italiana, sono proseguiti i contatti tra gli advisor ed i rappresentanti delle due parti che hanno portato all’inclusione di Bpu Banca nel processo di selezione promosso da Bpi. Le principali linee guida strategiche presentate da Bpu Banca,, volte alla creazione di un Gruppo bancario federativo, polifunzionale e integrato, possono riassumersi come segue: Promozione di un modello federativo puro, punto di forza di Bpu, che valorizza la forza distributiva delle banche rete e salvaguarda l’identità dei marchi e le autonomie locali, sotto la guida di una Capogruppo responsabile delle strategie, dell’integrazione e dei controlli; Focalizzazione delle reti distributive sia per territorio che per segmenti di clientela, con l’obiettivo di specializzare le politiche di offerta per segmento, migliorare il cross-selling e recuperare produttività ed efficienza commerciale; Valorizzazione delle fabbriche prodotto/Centri di competenza nelle aree di business a maggiore valore dei due Gruppi, al fine di assicurare una gamma di prodotti offerti ampia e di qualità, e l’internalizzazione dei margini; Realizzazione di economie di scala e scopo attraverso l’integrazione dei due Gruppi, al fine di migliorare il cost/income complessivo. I contatti in corso non hanno sinora portato ad approfondimenti sugli aspetti finanziari dell’operazione. A livello di nuova area di consolidamento in conformità ai principi Ias, e quindi includendo tutte le società di cui si possiede il controllo, il Gruppo dispone di un organico (inclusi gli interinali) di 14. 678 persone rispetto alle 14. 787 del giugno 2005 e di 1. 186 sportelli, cinque dei quali all’estero. .  
   
   
CREDEM, IL CDA APPROVA: IL PIANO STRATEGICO 2006-2008: I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2006: UTILE A 125,8 MILIONI DI EURO, RISULTATO OPERATIVO +32,1%.  
 
 Reggio Emilia, 14 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Credem presieduto da Giorgio Ferrari ha approvato in data odierna il piano strategico 2006-2008 che sarà presentato dal direttore generale Adolfo Bizzocchi nel corso di un incontro con la comunità finanziaria e la stampa che si terrà il prossimo 18 settembre 2006 alle ore 10. 30 presso Borsa Italiana Spa, Piazza degli Affari 6, a Milano. Il consiglio di amministrazione inoltre ha approvato, sempre in data odierna, i risultati individuali e consolidati del primo semestre 2006, redatti secondo i principi contabili internazionali Ias/ifrs1. Il Piano Strategico 2006-2008 - Il piano strategico 2006-2008, realizzato sulla base dell’attuale scenario di previsione economica, si sviluppa in piena continuità con il precedente (2004-2006) i cui obiettivi economici sono stati raggiunti con un anno di anticipo. La nuova pianificazione triennale prevede una marcata focalizzazione sul core business che consiste nell’attività di banking commerciale e wealth management con particolare attenzione ai target di clientela tradizionali del Gruppo ovvero le famiglie, gli operatori di small business e le piccole e medie imprese. I principali obiettivi strategici del piano 2006-2008: eccellenza e stabilità del Roe, raggiungimento di tassi di crescita del business in linea con i migliori operatori del mercato, espansione selettiva dei punti vendita, rafforzamento del Wealth Management e della base clientela, sviluppo dei processi organizzativi, ottimizzazione della risorsa capitale. I Risultati Del Primo Semestre 2006 - Risultati economici consolidati al 30 giugno 2006 A fine primo semestre 2006 il conto economico di Credem presenta un utile netto consolidato a 125,8 milioni di euro (120,7 milioni di euro nel primo semestre 2005) in crescita del 4,2%. L’utile ante imposte, rettificato dall’apporto delle componenti straordinarie positive (7,7 milioni di euro nel primo semestre 2006 e 26,1 milioni di euro nello stesso periodo del 2005), mostra una crescita del 26,5% ed è pari a 206 milioni di euro nel primo semestre 2006 rispetto ai 162,9 milioni di euro nel primo semestre 2005. Il margine di intermediazione è aumentato del 14,8% raggiungendo 530,5 milioni di euro rispetto a 462,2 milioni di euro nello stesso periodo del 2005. In particolare: il margine finanziario da intermediazione creditizia cresce del 16,3% a 208,3 milioni di euro rispetto ai 179,1 milioni di euro del giugno 2005 spinto dall’incremento della forbice tassi, determinato prevalentemente dalla profonda ristrutturazione del portafoglio crediti, e dall’aumento delle consistenze; il margine servizi registra un incremento del 13,8% raggiungendo 322,2 milioni di euro rispetto a 283,1 milioni di euro del primo semestre del 2005. L’incremento è dovuto sia al buon andamento dell’area finanza sia all’aumento delle commissioni nette. In dettaglio le commissioni di negoziazione per conto terzi aumentano del 6,5%, per servizi bancari tradizionali +6,3%, per gestione del risparmio +12,5% (per gestioni individuali +27,9%, per gestioni collettive +9,1%). I costi operativi ammontano a 298 milioni di euro (+5,6%) rispetto ai 282,2 milioni di euro dello stesso periodo del 2005. In particolare le spese del personale sono pari a 184,7 milioni di euro (+3,3%), mentre le spese amministrative sono di 113,3 milioni di euro (+9,6%). Il cost/income scende a 56,2% rispetto a 61,3% del 30 giugno 2005. Il risultato lordo di gestione ha raggiunto 232,5 milioni di euro (+29,2%) rispetto ai 180 milioni di euro del primo semestre 2005. Gli ammortamenti sono pari a 12,3 milioni di euro (-7,5% rispetto al 2005). Il risultato operativo è di 220,2 milioni di euro con un incremento del 32,1% rispetto ai 166,7 milioni di euro del primo semestre del 2005. Gli accantonamenti per rischi ed oneri sono, nel primo semestre 2006, complessivamente pari a 4,7 milioni di euro. Le rettifiche nette di valore su crediti aumentano da 7,2 milioni di euro nel 2005 a 8,1 milioni di euro nel 2006. Il saldo delle componenti straordinarie del primo semestre 2006 ammonta a 6,2 milioni di euro (22 milioni di euro nel primo semestre 2005). Tra le principali componenti positive straordinarie del primo semestre 2006 si registrano le plusvalenze (per un importo complessivo di 7,7 milioni di euro) relative alle cessioni di partecipazioni detenute in Mts, Si Holding e Carisma. L’utile ante imposte risulta pari a 213,7 milioni di euro (+13,1%) rispetto ai 189 milioni di euro del primo semestre del 2005. Le imposte sul reddito sono pari a 80,5 milioni di euro (61,9 milioni di euro al 30 giugno 2005). Risultati patrimoniali al 30 giugno 2006 La raccolta da clientela del Gruppo Credem è aumentata nel primo semestre del 2006 del 4,5% raggiungendo 56. 839 milioni di euro contro 54. 405 milioni di euro dello stesso periodo del 2005. La raccolta diretta al netto dei pronti contro termine è in crescita del 9,1% a quota 13. 668 milioni di euro rispetto ai 12. 524 milioni di euro del primo semestre del 2005 (la raccolta diretta compresi i pronti contro termine è aumentata dell’8,5% ed ha raggiunto 14. 667 milioni di euro contro i 13. 516 milioni di euro al 30 giugno 2005). In particolare sono aumentati del 8,8% i depositi per un valore di 9. 323 milioni di euro (8. 565 milioni di euro nello stesso periodo del 2005), il comparto obbligazionario è aumentato del 9,7% a 4. 345 milioni di euro (3. 959 milioni di euro al 30 giugno 2005). I pronti contro termine sono sostanzialmente stabili e registrano un valore pari a 999 milioni di euro (992 milioni di euro al 30 giugno 2005). La raccolta indiretta ha registrato una crescita del 3,1% attestandosi a 42. 172 milioni di euro (40. 889 milioni di euro nel primo semestre del 2005). La raccolta gestita è cresciuta dell’1,5% a 17. 078 milioni di euro rispetto a 16. 820 milioni di euro del 2005 ed in particolare le gestioni patrimoniali sono aumentate del 27,7%. La raccolta amministrata è aumentata invece del 4,3% a 25. 094 milioni di euro rispetto ai 24. 069 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Gli impieghi per cassa netti verso la clientela ordinaria sono cresciuti dell’11,3% raggiungendo 13. 243 milioni di euro (11. 897 milioni di euro al 30 giugno 2005), mentre compresi i pronti contro termine, la crescita è del 10,9% (13. 300 milioni di euro al 30 giugno 2006 contro 11. 996 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno). Relativamente alla clientela retail, si evidenzia il forte sviluppo degli impieghi a medio-lungo termine sia nel comparto privati (+27% rispetto al primo semestre 2005), sia nel segmento degli operatori di small business (+14% rispetto al primo semestre 2005). Per quanto riguarda la clientela corporate, si segnala la focalizzazione sul segmento middle corporate, che ha registrato la sensibile crescita degli impieghi a breve termine (+11% rispetto al primo semestre 2005). I mutui ipotecari alle famiglie in particolare registrano consistenze per oltre 3,8 miliardi e flussi erogati per oltre 678 milioni di euro (+41,6%). Le sofferenze nette si attestano a 0,18% (0,22% al 30 giugno 2005). La percentuale di previsione di perdita sulle sofferenze è del 61,8% (77% al 30 giugno 2005). I crediti problematici totali netti sono pari a 101,2 milioni di euro (94,8 milioni di euro nel primo semestre 2005). L’incremento è quasi esclusivamente ascrivibile all’introduzione della categoria crediti scaduti (che presentano anomalie di ordine tecnico) pari a 50,6 milioni di euro, secondo specifica disposizione di Banca d’Italia. Il Tier 1 capital ratio si attesta a 7,6%. Il Total capital ratio è pari a 9,5%. Al 30 giugno 2006 la struttura distributiva del Gruppo si articola in 457 filiali, 41 centri imprese, 62 negozi finanziari. I dipendenti sono 4. 973 e i promotori finanziari con mandato 827. .  
   
   
BANCO DI SARDEGNA S.P.A. SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2006 IL MARGINE D’INTERESSE PERVIENE A 157,1 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA DEL 4,7% IL RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA SI ATTESTA A 212,8 MILIONI DI EURO (+4,9%)  
 
 Sassari, 14 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Sardegna ha approvato ieri la relazione semestrale consolidata della sub-holding (Banco di Sardegna e società controllate) riferita al 30 giugno 2006. La presente relazione semestrale, redatta secondo le indicazioni fornite dalla Consob con le modalità previste dall’art. 81 del Regolamento di attuazione del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, concernente la disciplina degli emittenti, è la prima relazione redatta in conformità ai nuovi principi contabili internazionali Ias/ifrs; i dati a raffronto del primo semestre 2005 sono stati di conseguenza rideterminati. Risultati di conto economico consolidato del primo semestre 2006. Il risultato netto del conto economico consolidato è pervenuto, alla fine del primo semestre, a 27,1 milioni di euro. Il risultato netto di periodo rilevato nel giugno 2005 (It Gaap) ammontava a 23,1 milioni che, rideterminati secondo i nuovi principi contabili Ias/ifrs, pervengono a 29,1 milioni. Il margine d’interesse si attesta a 157,1 milioni, con un incremento del 4,7% rispetto ai 150 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Nel dettaglio, gli interessi attivi si incrementano di oltre 20 milioni (+9,4%), principalmente per effetto del positivo contributo fornito dal comparto delle attività finanziarie, il cui apporto ha raggiunto i 26,6 milioni (15,6 milioni il dato a confronto). In crescita gli interessi passivi, anche per effetto dell’incremento della raccolta da clientela. Le commissioni nette pervengono a 54,6 milioni, in crescita del 2% rispetto ai 53,5 milioni del primo semestre 2005. Il margine d’intermediazione, che ha beneficiato tra l’altro di utili da cessione di attività finanziarie di rilievo (per oltre 6 milioni), raggiunge i 219,7 milioni di euro, con un incremento del 5,6%. Significativo anche il risultato della gestione finanziaria che, dopo rettifiche di valore nette sui crediti e su altre operazioni finanziarie deteriorati (6,8 milioni), perviene a 212,8 milioni di euro, con un incremento di quasi 10 milioni di euro (+4,9%). I costi operativi si incrementano, rispetto al dato a raffronto, di 13 milioni. Nel dettaglio le spese per il personale, che ne costituiscono la parte preponderante (quasi il 68%), si accrescono del 3,2%, incremento legato principalmente agli effetti del rinnovo contrattuale. Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri pervengono a 8,7 milioni. In calo, viceversa, le rettifiche di valore sulle attività materiali e immateriali (-11,6%). Gli altri proventi netti di gestione, in lieve flessione (-2,6%), presentano un saldo positivo di quasi 23 milioni, contro i 23,6 milioni del periodo a raffronto. Dedotte le imposte sul reddito consolidato del periodo, che ammontano a 24,1 milioni, l’utile netto consolidato si attesta, nel primo semestre 2006, ad un risultato positivo di 27,1 milioni. Risultati di stato patrimoniale consolidato al 30 giugno 2006 Gli impieghi per cassa verso la clientela raggiungono alla fine del semestre i 7. 166,3 milioni di euro (al netto di rettifiche di valore per 724,6 milioni). Nel suo complesso l’ammontare dei crediti, ove non si consideri la componente fortemente variabile dei pronti contro termine (ridottasi a zero alla fine del periodo, con un decremento in sei mesi di oltre 1. 100 milioni), si incrementa dall’inizio dell’esercizio del 4,7%, con maggiori volumi impiegati per oltre 320 milioni. Particolarmente significativo, nell’analisi per forma tecnica, l’aumento della componente dei mutui e prestiti personali, che si posiziona ancora in crescita per 229 milioni (+7%), costituendo il 48,9% del totale dell’aggregato. Con riguardo alla qualità del credito, le attività deteriorate si riducono, rispetto a fine dicembre 2005, di 12,2 milioni (-2,1%), passando da 567,7 a 555,5 milioni, ed il grado di copertura complessivo si rafforza, dal 53,9% al 54,1%. Le sofferenze nette (229,5 milioni) si incrementano leggermente nel semestre (+1,6%), mantenendo pressoché stabile il loro grado di copertura (71,4%). Gli incagli (199,3 milioni a valori netti) diminuiscono del 3,1% a livello netto, con un grado di copertura del 25,5%. Nell’ambito dell’operatività nel mercato monetario e finanziario, si segnala che l’incremento del saldo dei rapporti intercreditizi perviene ad uno sbilancio positivo di 1. 806,5 milioni a raffronto con 0,3 milioni della fine di dicembre 2005 e 1. 179,4 milioni del giugno 2005. In calo i volumi delle attività finanziarie (1. 727,5 milioni di euro), specie nella componente delle attività detenute per la negoziazione (1. 466,8 milioni) diminuite nel semestre di 600 milioni. La raccolta diretta da clientela, che si posiziona a 9. 878,7, cresce nel suo complesso (+4,2%) e, in particolare, nella componente tipicamente a breve delle operazioni di pronti contro termine che pervengono a 574,6 milioni, rispetto ai 258 milioni della fine di dicembre 2005 (+316,6 milioni). Stabili, rispetto al 31 dicembre 2005, le altre componenti a breve che, viceversa, crescono su base annua, nella forma dei conti correnti e depositi liberi, del 6,3%. Le obbligazioni ordinarie si attestano a 1. 763,6 milioni, in crescita del 10% rispetto al dato di dicembre 2005 (1. 602,9 milioni). Il totale dell’aggregato, come già osservato, raggiunge alla fine del primo semestre 2006 i 9. 878,7 milioni, con un incremento di quasi 400 milioni rispetto ai 9. 478,8 milioni del 31 dicembre 2005. Dopo la forte espansione del trascorso esercizio, la dinamica della raccolta indiretta ha manifestato nel semestre un modesto calo, riconducibile principalmente alla componente dei fondi comuni di investimento che si riducono in sei mesi di 120 milioni. Nel suo complesso l’aggregato ha raggiunto i 4. 668 milioni, a raffronto con i 4. 757,5 milioni di fine esercizio 2005 (-1,9%). Da segnalare, ancora, la ricomposizione nel suo interno a favore del risparmio amministrato che, nella componente dei titoli a custodia si posiziona in crescita dell’1,2% (+35,5 milioni, passando da 2. 898,7 a 2. 934,2 milioni di fine dicembre 2005), mentre il risparmio gestito si contrae del 3% (-9 milioni). Sostanzialmente stabile, viceversa, il portafoglio premi assicurativi del ramo vita che cresce in sei mesi dell’1,1%, attestandosi a 400,9 milioni di euro Principali fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del periodo In relazione agli eventuali fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del periodo in esame, si segnala che in data 18 luglio 2006 è stato sottoscritto il contratto definitivo di cessione della controllata Bipiesse Riscossioni S. P. A. Alla società a capitale pubblico Riscossione S. P. A. (costituita a norma del D. L. 30 settembre 2005, n. 203). Evoluzione prevedibile della gestione 2006 Nell’ambito delle prospettive per l’esercizio 2006 e in base alle risultanze patrimoniali ed economiche del primo semestre, l’evoluzione attuale e prospettica caratterizzata dal rialzo nella struttura dei tassi sui mercati finanziari fa prefigurare per fine anno un ulteriore sviluppo del margine di interesse che si rifletterà in senso positivo sul margine di intermediazione. .  
   
   
GRUPPO UNIPOL: APPROVATI I RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2006 ED IL PIANO INDUSTRIALE 2006-2009 I PREMI DIRETTI CONSOLIDATI SALGONO A 4.637 MILIONI DI EURO (+9,7% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2005), DI CUI 2.629 MILIONI NEI RAMI VITA (+16%) E 2.007 MILIONI NEI RAMI DANNI (+2,6%)  
 
Bologna, 14 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Assicurazioni ha approvato in data odierna le relazioni semestrali al 30 giugno 2006 del Gruppo Unipol e della capogruppo Unipol Assicurazioni. Relazione semestrale del Gruppo Unipol. Nel comparto assicurativo la raccolta diretta aggregata delle società del Gruppo ammonta a 5. 599 milioni di euro (+5,4% rispetto ai 5. 312 milioni di euro al 30 giugno 2005), di cui 2. 007 nei rami Danni (+2,6%) e 3. 592 milioni nei rami Vita e prodotti di investimento (+7,1%). In particolare, le compagnie appartenenti al comparto multiramo (Unipol Assicurazioni e Aurora Assicurazioni) hanno sviluppato una raccolta assicurativa pari a 3. 463 milioni di euro (di cui 1. 769 nei Rami Danni, 1. 694 nei rami Vita e Prodotti di Investimento), le compagnie specializzate Danni (Linear, Navale e Unisalute) 238 milioni di euro e quelle di Bancassicurazione (Bnl Vita e Quadrifoglio Vita) 1. 897 milioni di euro. I premi diretti consolidati, calcolati secondo i principi Ias/ifrs, ammontano a 4. 637 milioni di euro (+9,7% rispetto al 1° semestre 20052), di cui 2. 629 nei rami Vita (+16%) e 2. 007 milioni nei rami Danni (+2,6%). La raccolta di prodotti Vita di investimento risulta marginale (14 milioni di euro). Le spese di gestione complessive, sostenute al 30 giugno 2006 (provvigioni di acquisizione, di incasso e altre spese di acquisizione, di gestione degli investimenti e di amministrazione), al netto delle commissioni ricevute dai riassicuratori, sono ammontate complessivamente a 493 milioni di euro (euro 483 milioni al 30/6/2005, +2,1%). L’incidenza delle spese di gestione nette sui premi netti nel comparto danni scende al 21,9% (rispetto al 22,3% del 30/6/2005). Il tasso di sinistralità nei rami Danni, incluse le spese di liquidazione ed al netto delle partite riassicurative, è stato pari al 74,4% (74,1% al 30/6/2005). Il combined ratio, calcolato su lavoro diretto e indiretto e al netto della riassicurazione, è risultato, al 30 giugno 2006, pari al 96,3% (96,4% al 30/6/2005)3. Complessivamente l’attività assicurativa del Gruppo contribuisce al risultato economico ante imposte per euro 323 milioni, valore in linea con il risultato semestrale 2005. Su tali risultati hanno inciso le seguenti significative operazioni non ricorrenti avvenute nel corso del primo semestre 2006: cessione da parte di Unipol Assicurazioni, in data 16 marzo 2006, ad Abn Amro Nv, di n. 10. 856. 573 azioni Antonveneta al prezzo unitario di euro 26,50 per azione, per un controvalore complessivo di euro 287,7 milioni. La plusvalenza realizzata è stata di 58,9 milioni di euro al lordo dell’effetto fiscale; cessione da parte di Unipol Assicurazioni e Aurora Assicurazioni, in data 3 aprile 2006, a Bnp Paribas di n. 451. 820. 000 azioni ordinarie di Banca Bnl al prezzo unitario di euro 2,925 per azione, per un controvalore complessivo di 1. 321,6 milioni di euro. La plusvalenza realizzata è stata di 80,4 milioni di euro, al lordo dell’effetto fiscale e della quota di terzi4. Le plusvalenze sopra evidenziate, al netto dei residui oneri relativi all’Opa Bnl, corrispondono sostanzialmente alle componenti straordinarie realizzate nella prima 2 Tutti i dati del primo semestre 2005 sono dati proforma calcolati secondo i principi contabili Ias/ifrs 3 In ottemperanza alla Comunicazione Consob Dme/6064291 si specifica che tale indicatore risulta dalla somma di due indici; il primo è il tasso di sinistralità al netto della riassicurazione passiva (74,4%) dato dall’incidenza degli oneri netti relativi ai sinistri (importo netto), sui premi netti (entrambi gli importi sono riportati nell’allegato “Dettaglio voci tecniche assicurative” – Rami Danni); il secondo (21,9%) si ottiene dal rapporto tra il totale delle spese di gestione al netto delle spese di gestione degli investimenti, sui premi contabilizzati netti. L’analogo dato relativo al combined ratio del solo lavoro diretto ammonta a 96,7% (dato dalla somma tra 74,3% per il tasso di sinistralità e 22,4% per il rapporto spese/premi). 4 Il risultato economico civilistico di Unipol Assicurazioni ha beneficiato, per tali operazioni, di 62,1 milioni di euro lordi (per la cessione della quota Antonveneta) e 40,2 milioni di euro lordi (per la cessione della quota Bnl). Metà del 2005, legate, per lo più, a plusvalenze immobiliari. La redditività degli investimenti è stata influenzata, in particolare, dal rialzo dei tassi di interesse che ha determinato rettifiche di valore sui titoli obbligazionari in portafoglio. Tali rettifiche di valore, anche in ragione della classificazione adottata dal Gruppo, che attribuisce una parte consistente dei titoli (37% al 30 giugno 2006) alla categoria delle attività finanziarie a fair value con contropartita a conto economico, hanno inciso in modo significativo sul risultato economico del periodo. Il comparto bancario, costituito dal Gruppo Unipol Banca, registra nel semestre in corso importanti livelli di crescita delle proprie attività, dove continuano a prevalere le masse gestite dalla capogruppo Unipol Banca. In particolare si evidenzia lo sviluppo della raccolta diretta da clientela, che al 30 giugno 2006 ha raggiunto euro 8. 747 milioni, realizzando un incremento rispetto al 31/12/2005 del 24,6%. La raccolta indiretta si è attestata a 25. 030 milioni di euro (+5,8% rispetto al 31/12/2005), di cui 22. 894 amministrata e 2. 136 gestita. In crescita risultano gli impieghi nei confronti della clientela, che al 30 giugno 2006 ammontano a 6. 360 milioni di euro, incrementandosi di 855 milioni nel semestre (+15,5%) grazie al positivo andamento del prodotto mutui alle famiglie. Il Margine di interesse ammonta, alla fine del primo semestre dell’esercizio, a 81 milioni di euro, registrando un significativo incremento (+35,8%), grazie alla crescita significativa delle masse di impiego e all’allargamento della forbice tra tassi attivi e tassi passivi. Il Margine di intermediazione ha raggiunto euro 124 milioni, realizzando un incremento del 23,3% rispetto al primo semestre 2005. Il rapporto cost/income (costi operativi su margine di intermediazione) si è ridotto di 7 punti percentuali, portandosi al 68%, mostrando così un significativo trend verso l’allineamento alle migliori performance del settore. L’utile ante imposte ha raggiunto i 25 milioni di euro (+97,1% rispetto al 30/6/2005). A seguito degli andamenti di gestione sopra evidenziati l’utile consolidato ha raggiunto i 230 milioni di euro (+2,7% rispetto al primo semestre 2005). Al netto della quota di terzi (in crescita da 18 a 33 milioni di euro, tenuto conto della cessione del 19,98% di Aurora Assicurazioni effettuata nel secondo semestre 2005) l’utile di pertinenza del Gruppo si è attestato a 197 milioni di euro (-4%). Gli investimenti e le disponibilità liquide al 30 giugno 2006 del Gruppo si sono attestate a 36. 476 milioni di euro (+1,5% rispetto al 31 dicembre 2005), le riserve tecniche e le passività finanziarie a 33. 613 milioni di euro (+2,8% rispetto al 31 dicembre 2005). L’ In-force Value Vita al 30 giugno sale a 435 milioni di euro contro i 430 di fine 2005. L’embedded value Vita5 al 30 giugno 2006 si è attestato a 1. 913 milioni contro i 2. 039 milioni di fine 2005 per effetto di rettifiche di valore sui titoli con contropartita patrimoniale. Il valore di un anno della nuova produzione vita al 30 giugno 2006 è pari a 98,8 milioni di euro, in crescita dell’1,5% rispetto ai 97,3 milioni di euro del 2005. Il margine sulla nuova produzione vita è pari a 21,2% (in crescita rispetto al 20,6 % del 2005). Al 30 giugno 2006 la rete distributiva del Gruppo Unipol risulta costituita da 1. 725 agenzie assicurative, di cui 576 agenzie Unipol Assicurazioni e 1. 149 agenzie Aurora Assicurazioni e circa 4. 500 punti vendita. Relazione semestrale di Unipol Assicurazioni Unipol Assicurazioni ha fatto registrare premi diretti pari a 1. 807 milioni di euro (+5,1% rispetto al primo semestre 2005), di cui 709 Danni (+2,3%) e 1. 098 Vita (+7%). Il combined ratio del lavoro diretto risulta pari a 96,2%, valore in leggera crescita rispetto al 95,7% del 30 giugno 2005. La consistenza degli investimenti e della liquidità si è attestata a 15. 001,6 milioni di euro (+5,5% rispetto al 31 dicembre 2005), le riserve tecniche lorde a 9. 518,8 milioni di euro (+10,1%). I proventi da investimenti e da impieghi di liquidità (al netto degli oneri patrimoniali e finanziari ed esclusi quelli relativi agli investimenti a beneficio di assicurati che ne sopportano il rischio ed agli investimenti derivanti dalla gestione dei fondi pensione – classe D), sono stati pari a 279,6 milioni di euro (-0,7%). I proventi ordinari e straordinari netti degli investimenti (con esclusione dei proventi netti relativi alla classe D), sono ammontati a euro 296,3 milioni, -16,4% rispetto al 30/6/2005 per effetto di rettifiche nette di valore pari a 115 milioni di euro contro 20,9 milioni di euro al 30/6/2005. L’utile netto del periodo è stato pari a 187,6 milioni di euro (-28,0%). Fatti di rilievo successivi al 30 giugno 2006 e prevedibile evoluzione della gestione Dopo la chiusura del semestre si segnala l’acquisizione da parte di Unipol Banca di un’ulteriore quota del 3,33% della controllata Unipol Merchant – Banca per le Imprese. Dopo tale operazione la percentuale di possesso è passata dall’82,82% all’86,15%. Per quanto riguarda l’attività assicurativa, nel periodo successivo alla chiusura del semestre la raccolta premi ha mantenuto un tasso di crescita analogo a quello evidenziato nella prima parte dell’anno. L’andamento tecnico dei rami danni conferma nel suo insieme i risultati conseguiti nel primo semestre. I costi di acquisizione e di gestione presentano un andamento conforme alle attese. I proventi derivanti dalla gestione patrimoniale e finanziaria, caratterizzati nel primo semestre da consistenti svalutazioni per l’adeguamento ai valori di mercato, risentono positivamente della ripresa dei prezzi registrata nei mesi estivi sia sul mercato azionario che su quello obbligazionario. A fronte degli andamenti sinora registrati e della prevedibile evoluzione della gestione, in un contesto peraltro caratterizzato da una perdurante incertezza nei mercati finanziari, il risultato economico dell’esercizio in corso si prospetta in miglioramento rispetto all’esercizio precedente. Piano Industriale del Gruppo Unipol 2006-2009 Il Consiglio di Amministrazione di Unipol Assicurazioni ha anche approvato il Piano Industriale 2006-2009 del Gruppo Unipol. Le linee strategiche del Piano si fondano su quattro pilastri principali: 1) Nel comparto assicurativo, il consolidamento dell’attuale posizione di forza nel mercato nazionale e lo sviluppo della profittabilità, perseguiti attraverso le seguenti principali linee di azione: l’incremento dei premi, rafforzando la capacità di offerta; la riduzione dei costi operativi, realizzando le sinergie ancora inespresse; il mantenimento dell’eccellenza tecnica, con particolare focus sui sinistri; la valorizzazione della nuova produzione vita per effetto di un mix più profittevole; In particolare, il piano prevede di raggiungere al 2009 i seguenti obiettivi: nei rami Danni: una raccolta premi pari a circa 4. 800 milioni di euro (di cui circa 2. 850 nei segmenti Auto e circa 1. 950 nei segmenti non auto), corrispondenti ad un cagr del 5% (rispetto ai 3. 948 milioni del 2005); un combined ratio pari a 92% e composto da un loss ratio pari a 70,5% (-0,5 p. P. Rispetto al dato 2005) ed un expense ratio pari a 21,5% (-1,2 p. P. Rispetto al dato 2005). Nei rami Vita: un volume di Premi Annui Equivalenti pari a 580 milioni di euro (470 milioni nel 2005), corrispondente ad un cagr pari al 5,3%; un valore della Nuova Produzione pari a 137 milioni di euro (97 milioni nel 2005), corrispondente ad un cagr del 9%. 2) Nel comparto bancario, l’ampliamento della scala operativa ed il perseguimento della redditività, attraverso le seguenti principali linee di azione: il miglioramento del rapporto cost/income tramite lo sviluppo dei ricavi. Tale obiettivo sarà perseguito attraverso la messa a regime delle filiali aperte di recente (che si prevede genereranno una crescita dei ricavi del 15%), e la crescita del margine di intermediazione medio per sportello, che è previsto raggiungere 1. 120 milioni di euro (rispetto ai 748 al 2005, cagr del 10,6%); l’espansione della rete di filiali, che dovrebbe raggiungere le 398 unità al termine del piano (contro le 250 a fine 2005). In particolare, il piano prevede di raggiungere al 2009, per Unipol Banca, i seguenti obiettivi: un rapporto cost/income pari a 56,4% (rispetto all’84,3% del 2005); un margine di intermediazione pari a 446 milioni di euro (rispetto ai 187 milioni del 2005 e corrispondenti ad un cagr del 24,3%), di cui 173 da servizi e 273 da interessi ; una raccolta diretta pari a 9. 000 milioni di euro (7. 021 al 2005, cagr pari al 6,4%); impieghi per 8. 600 milioni di euro (5. 261 al 2005, cagr del 13,1%); una raccolta amministrata pari a 27. 300 milioni di euro (21. 590 al 2005, cagr del 6%); una raccolta gestita pari a 4. 900 milioni di euro (2. 055 al 2005, cagr del 24,3%); un Roe pari al 9,5 % (contro il 3,5% annualizzato del primo semestre 2006); un utile netto superiore a 90 milioni di euro (16 milioni di euro nel primo semestre 2006). 3) A livello organizzativo, il rafforzamento delle funzioni di holding della capogruppo, per aumentare l’integrazione e lo sviluppo coordinato delle aree di business. In particolare è prevista la concentrazione di tutte le attività di “holding” sotto un’unica responsabilità per: consolidare e rafforzare il ruolo di indirizzo e controllo; rafforzare il rapporto con mercati e stakeholders; migliorare la gestione finanziaria e la gestione del rischio; costituire progressivamente un unico presidio per la gestione dei costi operativi, con un approccio integrato su tutte le attività del Gruppo; potenziare il coordinamento commerciale fra business assicurativo e bancario. 4) Relativamente alla gestione del capitale, la valorizzazione e la ricerca di opportunità di crescita esterna in coerenza con le strategie del Gruppo e con gli obiettivi di profittabilità del Piano. In particolare, è prevista l’acquisizione delle principali minorities delle controllate (con un impiego del capitale in eccesso di circa 800 milioni di euro). La rimanente parte del capitale in eccesso potrà essere messa a disposizione per le eventuali opportunità di crescita che si verranno a creare sul mercato. Verrà confermata una politica dei dividendi in linea con quella degli anni passati. Considerando le acquisizioni delle minorities citata (800 milioni di euro), il capitale netto assorbito dalla crescita endogena, (circa 300 milioni di euro) e l’emissione di prestiti subordinati pari a circa 400 milioni di euro, nell’arco del piano risulterebbero disponibili circa 2. 000 milioni di capitale regolamentare libero destinato alla crescita del Gruppo. Il piano prevede che il complesso delle strategie sopra riportate determinino il raggiungimento, al 2009, dei seguenti obiettivi per il Gruppo Unipol: Utile netto di Gruppo pari a 570 milioni di euro (254 al 2005); Utile per azione pari a 0,24 euro (0,11 euro al 2005); Roe di Gruppo, al netto dell’eccesso di capitale, superiore al 14% (9,2% pro-forma al 2005).
Gli obiettivi sopra commentati sono sintetizzati, insieme ad altri indicatori contenuti nel piano, nelle tabelle sotto riportate.
Dati in milioni di euro o percentuali
2005 2009 cagr 05-09
Comparto Assicurativo Premi Danni 3. 948 4. 800 5,0%
Combined Ratio 93,7% 92,0% -1,7 p. P.
Risultato Tecnico Danni 245 350 9,3%
Premi Vita* 5. 188 7. 150 8,3%
Margini sulla Nuova Produzione Vita 20,6% 23,6% +3,0 p. P.
Unipol Banca Raccolta Diretta 7. 021 9. 000 6,4%
Raccolta Indiretta 23. 645 32. 200 8,0%
Impieghi 5. 261 8. 600 13,1%
Cost/income 84,3% 56,4% -27,9 p. P.
Margine di Intermediazione 187 446 24,3%
Utile Netto -4 94
Roe n. S 9,5% -
Gruppo Unipol Premi totali* 9. 136 11. 950
Utile Netto di Gruppo 254 570
Roe ** 9,2% ~14%
Utile per azione (Euro cent. ) 11 24
Capitale regolamentare in eccesso 2. 700 ~2. 000***
* Premi Vita Proforma Ias/ifrs includendo Bnl Vita al 100%, Quadrifoglio Vita al 50%
** Al netto dell’eccesso di capitale *** Durante l’arco di piano
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IFIL RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 200: UTILE CONSOLIDATO DEL GRUPPO IFIL DI € 189,5 MILIONI (€ 624,1 MILIONI NEL PRIMO SEMESTRE 2005 CHE INCLUDEVA PLUSVALENZE PER € 459,1 MILIONI)  
 
Torino, 14 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione dell´Ifil S. P. A. , riunitosi ieri a sotto la Presidenza di Gianluigi Gabetti, ha esaminato i risultati del primo semestre 2006. L´utile consolidato del Gruppo Ifil del primo semestre 2006 ammonta a € 189,5 milioni e presenta una diminuzione di € 434,6 milioni rispetto al risultato del primo semestre 2005 (€ 624,1 milioni) che, peraltro, includeva la plusvalenza realizzata sulla cessione della partecipazione ne La Rinascente, pari ad € 459,1 milioni. La posizione finanziaria netta consolidata del "Sistema Holdings" al 30 giugno 2006 evidenzia un saldo positivo di € 438,8 milioni, in aumento di 90,5 milioni rispetto al saldo di fine 2005 (€ 348,3 milioni); la variazione deriva dall´incasso di dividendi da partecipate (+€ 237,6 milioni), dall´investimento effettuato in Banca Leonardo S. P. A. (-€ 46,6 milioni), dai dividendi distribuiti da Ifil (-€ 85,6 milioni) e da altre variazioni nette (-€14,9 milioni). Ii patrimonio netto consolidato del Gruppo al 30 giugno 2006 ammonta a € 5. 175 milioni (€ 5. 18. 6 milioni a fine 2005). Il decremento di € 11 milioni è dovuto a differenze cambio negative da conversione (-€ 144,5 milioni), ai dividendi distribuiti da Ifil (-€ 85,6 milioni), all´adeguamento al fair value della partecipazione nel Sanpaolo 1Mi (+€ 26,7 milioni, netti imposte), all´utile consolidato di Gruppo del semestre (+ € 189,5 milioni) e ad altre variazioni nette (+€ 2,9 milioni). Fatti di rilievo del primo semestre 2006 Indagini della Consob e della Magistratura- Il 21 febbraio 2006 la Consob ha notificato a Ifil S. P. A. Le contestazioni ai sensi dell´art. 187-septies del D. Lgs. 58/1998 in relazione al contenuto del comunicato stampa del 24 agosto 2005. In data 9 marzo 2006 presso gli uffici della Società ha avuto esecuzione una perquisizione disposta dalla Procura di Torino per i medesimi fatti oggetto delle contestazioni della Consob. Contestualmente è stata notificata all´Ifil l´informazione di garanzia quale responsabile amministrativo ai sensi del D. Lgs. 231/2001. Sono state presentate le obiezioni alle contestazioni della Consob. I procedimenti amministrativi e le indagini preliminari della Procura di Torino sono in corso. Aggiornamento su controversia con K Capital- In data 9 maggio 2006 il Tribunale di Torino ha respinto la domanda di annullamento della delibera di aumento del capitale Ifil riservato all´Istituto Finanziario Industriale S. P. A. Assunta dall´Assemblea Straordinaria degli Azionisti di Ifil in data 23 giugno 2003, nonché la relativa domanda di risarcimento di danni presentata da K Capital. Investimento in Banca Leonardo- Il 24 aprile 2006 la controllata Ifil Investissements, ottenuta l´autorizzazione dell´autorità competente, ha acquisito 14. 200. 000 azioni (categoria A) di Banca Leonardo S. P. A. , pari al 10% del capitale della stessa, con un investimento di € 46,6 milioni. Emissione di un prestito obbligazionario non convertibile- Il 9 giugno 2006, a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 12 maggio, Ifil ha emesso un prestito obbligazionario non convertibile di nominali € 200 milioni con scadenza 9 giugno 2011. Andamento della gestione delle principali imprese controllate e collegate Gruppo Fiat- I ricavi netti del Gruppo Fiat nel primo semestre del 2006 sono stati pari a € 26. 164 milioni, in aumento del 14,7% rispetto allo stesso periodo del 2005, grazie al forte impulso delle vendite di Fiat Auto - che sono cresciute del 22,2% - e all´andamento positivo dei principali Settori industriali. L´utile della gestione ordinaria, pari a € 982 milioni (3,8% dei ricavi), ha registrato una crescita di € 575 milioni rispetto al dato di € 407 milioni dello stesso periodo del 2005 (1,8% dei ricavi). Il risultato consolidato (Gruppo e terzi) ha evidenziato un utile pari a € 481 milioni (€ 510 milioni nello stesso periodo del 2005, che, peraltro, aveva beneficiato di proventi atipici netti per € 761 milioni). Sulla base dei risultati conseguiti nel primo semestre, il Gruppo Fiat ha annunciato la revisione al rialzo degli obiettivi a suo tempo fissati per l´intero esercizio 2006. Gruppo Sequana Capital- Nel primo semestre 2006 il Gruppo Sequana Capital ha evidenziato un utile netto consolidato di € 106,5 milioni, in aumento del 44,9% rispetto a quello del primo semestre 2005 (€ 73,5 milioni). Per quanto riguarda l´attività cartaria l´andamento è stato disomogeneo: sostanzialmente stabile da parte di Antalis (il cui contributo al risultato di Sequana è stato di € 15,7 milioni rispetto a € 16,1 milioni nell´analogo periodo dell´anno scorso), in diminuzione da parte di Arjowiggins, che, pur generando nel primo semestre dell´anno un buon cash flow, ha contribuito al risultato di Sequana per € 16,5 milioni contro i € 32,5 milioni dei primi sei mesi del 2005. Da segnalare l´ottima performance di Sgs nel periodo (fatturato in crescita del 18,5% e contributo al risultato consolidato di Sequana in crescita del 16,4% rispetto al primo semestre del 2005). Gruppo Alpitour- Grazie anche alle Olimpiadi di Torino 2006, la situazione contabile consolidata del Gruppo Alpitour al 30 aprile 2006 presenta un fatturato di € 484,7 milioni, in netta crescita rispetto al primo semestre dell´esercizio precedente (+42,7%). In un periodo caratterizzato da stagionalità fortemente negativa per le attività turistiche (che realizzano i ricavi principalmente nella stagione estiva, mentre sostengono i costi di struttura in modo sostanzialmente lineare nel corso dell´esercizio), il risultato consolidato netto di Gruppo evidenzia una perdita netta di Gruppo pari ad € 17,5 milioni in miglioramento rispetto al risultato negativo di € 23,9 milioni nel primo semestre dell´esercizio precedente. Juventus Football Club- Nell´esercizio 2005/2006, la Juventus F. C. Ha registrato ricavi per € 251,5 milioni (+9,7% rispetto all´esercizio precedente), di cui € 44,2 milioni non ricorrenti. I ricavi da gare sono risultati in diminuzione da € 22,8 milioni a € 16,6 milioni, principalmente a seguito dei minori incassi da U. E. F. A. Champions League e da gare amichevoli. Il risultato dell´esercizio, negativo per € 21,6 milioni contro una perdita di € 3 milioni nel 2004/2005, include € 13,1 milioni a titolo di svalutazioni (€ 5,4 milioni nell´esercizio precedente) di cui € 12,1 milioni riferiti al valore contabile dei diritti alle prestazioni di calciatori ceduti nel corso della campagna trasferimenti estiva della stagione 2006/2007. In giugno ha preso avvio un processo disciplinare contro la Juventus che si è svolto avanti gli organi sportivi nei suoi vari gradi di giudizio ed ora è oggetto dell´arbitrato presso la Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni. In sede di Arbitrato potrebbe essere ridotta la sanzione che al momento comporta tra l´altro la partecipazione al Campionato di Serie B nella stagione 2006-2007 con una penalizzazione di 17 punti. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del primo semestre 2006 Offerta Pubblica di Scambio deliberata dalla controllata Sequana Capital- Il 6 settembre il Consiglio di Amministrazione della controllata Sequana Capital ha approvato il progetto di focalizzazione della stessa sul settore cartario (in cui opera tramite Arjowiggins e Antalis, controllate al 100%) e ha deliberato il lancio di un´Offerta Pubblica di Scambio di massime 57,6 milioni di azioni di Sequana Capital (54% circa del capitale) contro massime 1,9 milioni di azioni di Sgs (23,8% del capitale) detenute dalla stessa Sequana Capital, nel rapporto di 1 azione Sgs ogni 31 azioni Sequana Capital presentate all´Offerta. In alternativa, gli azionisti potranno optare per incassare in contanti il prezzo di € 21 per ciascuna azione di Sequana Capital ceduta alla stessa. L´operazione, soggetta all´approvazione delle autorità borsistiche francesi e dell´Assemblea Straordinaria degli Azionisti, dovrebbe essere completata entro la fine del 2006. Il Gruppo Ifil ha annunciato la volontà di aderire all´Offerta scambiando una parte delle azioni di Sequana Capital attualmente detenute contro azioni di Sgs. La partecipazione in quest´ultima sarà superiore al 12%. Nella valutazione di questa operazione il Gruppo Ifil è stato assistito da Banca Leonardo. Progetto di fusione di Sanpaolo Imi e Banca Intesa- In data 26 agosto 2006 i Consigli di amministrazione di Banca Intesa e di Sanpaolo Imi hanno approvato le linee guida di un progetto di fusione fmalizzato alla creazione di un unico gruppo bancario, leader del mercato in Italia e protagonista nei principali Paesi europei. Il progetto sarà elaborato ed approvato nella sua versione definitiva entro il mese di novembre, per essere approvato dalle Assemblee straordinarie delle rispettive società entro la fine dell´anno. Prestiti obbligazionari in scadenza- Come previsto dalle disposizioni di Borsa Italiana S. P. A. , si segnala che nel dicembre 2006 scadrà il prestito obbligazionario Ifil 2003-2006 di nominali € 100 milioni. Ratio- Il rating attribuito da Standard & Poor´s sull´indebitamento Ifil sul lungo termine è "Bbb+", mentre quello sul breve termine è "A-2", entrambi con outlook stabile. Evoluzione prevedibile della gestione- Per l´esercizio 2006 di Ifil S. P. A. È prevedibile un risultato positivo. A livello di bilancio consolidato, tenuto conto delle previsioni formulate dalle principali partecipate, il Gruppo Ifil prevede per il 2006 un risultato positivo, ancorché inferiore a quello del 2005 che includeva significativi proventi non ricorrenti e che ha costituito il risultato più alto conseguito nella storia del Gruppo. .  
   
   
IFI S.P.A. REGISTRA NEI PRIMI SEI MESI DEL 2006 UN UTILE DI € 152,4 MILIONI (€ 48,4 MILIONI NEL PRIMO SEMESTRE 2005)  
 
 Torino, 14 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione dell’Ifi – Istituto Finanziario Industriale S. P. A. , riunitosi ieri sotto la Presidenza di Gianluigi Gabetti, ha esaminato i risultati consolidati relativi al primo semestre del 2006. Il primo semestre dell’anno si è chiuso con un utile consolidato del Gruppo Ifi pari a € 129,7 milioni. Rispetto all’analogo periodo del 2005, che includeva significativi proventi non ricorrenti conseguiti dal Gruppo Ifil, il risultato evidenzia una diminuzione di € 257,9 milioni. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo al 30 giugno 2006 ammonta a € 3. 142 milioni (€ 3. 084 milioni a fine 2005). L’incremento di € 58 milioni è dovuto all’utile consolidato di Gruppo del periodo (+ € 129,7 milioni), alla quota delle differenze cambio negative da conversione (-€ 92,1 milioni) e delle altre variazioni nette (+ € 18,8 milioni) evidenziate dal Gruppo Ifil e da altre variazioni (+ € 1,6 milioni). La posizione finanziaria netta di Ifi S. P. A. Al 30 giugno 2006 evidenzia un saldo negativo di € 91,2 milioni, con una variazione positiva di € 186,5 milioni rispetto al dato di fine 2005 (-€ 277,7 milioni). Tale variazione deriva dalla cessione dell’intera partecipazione in Exor Group (+ € 206,6 milioni), dall’incasso dei dividendi (+ € 54,3 milioni), dall’acquisto dell’1,39% del capitale ordinario di Ifil (- € 65,5 milioni) e da altre variazioni nette (- € 8,9 milioni). A livello della capogruppo Ifi S. P. A. , l’utile netto del primo semestre del 2006 ammonta a € 152,4 milioni ed evidenzia un incremento di € 104 milioni rispetto a quello dell’analogo periodo del 2005 (€ 48,4 milioni) sostanzialmente dovuto alla plusvalenza sulla cessione della partecipazione nella società Exor Group alla stessa Exor. Fatti di rilievo del primo semestre 2006 Incremento della partecipazione in Ifil- Nel primo semestre 2006 Ifi ha acquistato in borsa n. 14. 447. 876 azioni ordinarie Ifil (1,39% della categoria) con un investimento di € 65,5 milioni. Attualmente Ifi detiene il 64,98% del capitale ordinario di Ifil e il 4,99% di quello di risparmio. Cessione della partecipazione in Exor Group- Il 7 aprile 2006 Ifi S. P. A. Ha ceduto l’intera partecipazione in Exor Group alla stessa. La cessione ha originato una plusvalenza di € 104 milioni a livello di Ifi S. P. A. E di € 7,3 milioni a livello consolidato, dando luogo ad una significativa riduzione dell’indebitamento. Il 4 maggio 2006 Exor Group ha annullato le azioni proprie così acquisite con conseguente riduzione del capitale sociale. Evoluzione prevedibile della gestione- Per Ifi S. P. A. Si prevede un risultato dell’esercizio 2006 sensibilmente superiore a quello del 2005. Sulla base delle indicazioni formulate dal Gruppo Ifil per il 2006 è prevedibile un risultato consolidato del Gruppo Ifi positivo, ancorché inferiore a quello del 2005, che includeva significativi proventi non ricorrenti. .  
   
   
PREMAFIN FINANZIARIA – S.P.A. SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2006: RISULTATO CONSOLIDATO IN UTILE PER 76,1 MILIONI DI EURO DA 54,9 MILIONI DI EURO (+ 38,6%) MIGLIORAMENTO DELL’INDEBITAMENTO NETTO DELLA CAPOGRUPPO SCESO A 346,6 MILIONI DI EURO DA 358 MILIONI DI EURO AL 31 DICEMBRE 2005  
 
 Milano, 14 settembre 2006 - Il Consiglio di amministrazione della Premafin Finanziaria – S. P. A. Holding di Partecipazioni, riunitosi ier a Milano sotto la presidenza di Giulia Ligresti, ha approvato la Relazione Semestrale al 30 giugno 2006. Consolidato. Il risultato consolidato, dopo le imposte e le quote di terzi, registra un significativo incremento raggiungendo i 76,1 milioni di Euro, dai 54,9 milioni di Euro del primo semestre 2005, grazie al positivo apporto della controllata Fondiaria – Sai S. P. A. Che, nel medesimo periodo ha registrato un utile di competenza di 258 milioni di Euro (234 milioni di Euro nel primo semestre 2005), in netto miglioramento grazie al buon andamento della gestione tecnica sia nei Rami Danni che dei Rami Vita. A livello consolidato, il Gruppo ha conseguito nel primo semestre premi per 4. 940,8 milioni di Euro con un incremento del 1,85% (4. 851,0 milioni di Euro nel primo semestre 2005) di cui 3. 730,8 milioni di Euro relativi ai Rami Danni (3. 655,6 milioni di Euro nel primo semestre 2005, + 2,06%) e 1. 210,0 milioni di Euro relativi al Ramo Vita (1. 195,4 milioni di Euro nel primo semestre 2005, + 1,22%). Civilistico – cambio principi contabili. Nel primo semestre dell’esercizio corrente la Società ha conseguito una perdita civilistica di 7,7 milioni di Euro, rispetto ad un utile di 44,8 milioni di Euro del primo semestre dell’esercizio precedente. Tale risultato è conseguenza dell’entrata in vigore del codice sulle assicurazioni che ha comportato l’inapplicabilità dei principi contabili internazionali (Ias/ifrs) e, nell’ambito dei principi contabili italiani, l’impossibilità, diversamente dal passato, di applicare il metodo del patrimonio netto nella valutazione della partecipazione in Fondiaria - Sai S. P. A. Ne consegue l’assenza sia dell’apporto economico della partecipata (che nel corso del primo semestre 2005 era stato positivo per 54 milioni di Euro) sia, a livello semestrale, della rilevazione dei dividendi dalla controllata Fondiaria - Sai S. P. A. , che verranno invece integralmente recepiti nel bilancio d’esercizio. Pertanto si prevede un risultato annuale di segno positivo. Nel primo semestre 2006 è proseguita l’attività ordinaria di investimento, che ha riguardato per 31,5 milioni di Euro il rafforzamento della partecipazione in Fondiaria - Sai S. P. A. Nonché, per 10,4 milioni di Euro, altre opportunità nel comparto dello sviluppo immobiliare. Il cash flow netto del semestre, dopo gli investimenti, è positivo e ha consentito la discesa dell’indebitamento finanziario netto a 346,6 milioni di Euro (358,0 milioni di Euro al 31 dicembre 2005). Stabile il rapporto debito netto/mezzi propri, attestatosi a 0,56, come al 31 dicembre 2005. .  
   
   
ERGO PREVIDENZA S.P.A. SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2006 UTILE DI PERIODO PARI A € 23,7 MILIONI (+ 31,0%) RACCOLTA COMPLESSIVA NETTA (PREMI CONSERVATI) PARI A €164,2 MILIONI (-17,8%)  
 
Milano, 14 settembre 2006 - Il Consiglio di Amministrazione di Ergo Previdenza S. P. A. , società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag di Diisseldorf, holding a sua volta controllata da Munich Re, uno dei maggiori riassicuratori internazionali, si è riunito ieri per approvare la relazione semestrale al 30 giugno 2006. Dal 1 gennaio 2006 la Compagnia adotta i principi contabili Ias/ifrs applicabili in Italia secondo quanto previsto dalla corrente normativa. Evidenziamo che il corrente anno determina un cambiamento sostanziale nella Presentazione dei dati economico finanziari. Dal 1 gennaio 2006 la Compagnia adotta, infatti, i principi contabili Ias/ifrs applicabili in Italia secondo quando previsto dalla corrente normativa. I dati che seguono ed i relativi confronti con il primo semestre 2005 si basano, ovviamente, su criteri omogenei. In base a quanto richiesto da Consob con comunicazione dello scorso 28 luglio, è stato attribuito l´incarico di revisione completa dei saldi presenti nella riconciliazione Ifrs 1 alla società di revisione Kpmg Spa. L´esito di tale attività di verifica sarà reso noto al mercato unitamente ai dati sottoposti a revisione contabile. Si allegano gli schemi di conto economico e di stato patrimoniale, previsti dalla vigente normativa, con il confronto con il periodo precedente a principi contabili omogenei, precisando, inoltre, che si tratta di dati per i quali è in corso l´attività di certificazione, che sarà completata nei termini richiesti. Utile di periodo pari a €23,7 milioni (+ 31,0%). Il primo semestre dell´esercizio 2006 è stato caratterizzato da un risultato finale positivo, superiore a quello del primo semestre dello scorso esercizio (+31,0%): l´utile netto al 30 giugno 2006, infatti, è pari a € 23,7 milioni (€ 18,1 milioni al 30 giugno 2005). Massa gestita (Aum) in incremento: + € 90,2 milioni (+2,1%. ) La stabilità prospettica dello sviluppo della compagnia è evidenziata dalla crescita della massa gestita (totale investimenti inclusa la liquidità disponibile per gli investimenti — Asset Under Management) che si attesta a € 4. 316,6 milioni (market value) con un incremento di € 90,2 milioni rispetto al primo semestre 2005 (+2,1%). L´incremento è stato contenuto a causa della diminuzione del valore di mercato dei titoli dovuto alla crescita dei tassi. Positivo apporto della componente finanziaria ai risultati della Compagnia. Il totale dei proventi da investimenti, al netto degli oneri patrimoniali e finanziari, è pari a € 55,5 milioni, con un incremento del 24,0 % rispetto allo stesso semestre dello scorso esercizio (€ 44,8 milioni). Si conferma, quindi, il positivo e stabile apporto della componente fmanziaria, in particolar modo di quella ordinaria, ai risultati della compagnia legato principalmente al basso livello di rischio del portafoglio investimenti. Questa situazione è il risultato dell´attenta politica di Asset Liability Management e Strategic Asset Allocation, che la Società ha rigorosamente perseguito negli ultimi anni. Gestione basata sulla profittabilità dei prodotti e sul contenimento dei costi. Le riserve tecniche lorde al 30 giugno 2006, comprensive delle somme da pagare, ammontano complessivamente a € 4. 047,1 milioni, con un incremento del 4,8% rispetto alle riserve stanziate a 30 giugno 2005, ammontanti globalmente a € 3. 862,6 milioni. Le Spese di gestione nette, che includono i costi d´acquisizione e d´incasso del portafoglio nonché i costi amministrativi e le spese di gestione degli investimenti, sono pari ad € 20,8 milioni, in decremento del 15,8% rispetto allo stesso semestre dello scorso esercizio. Tale decremento è principalmente dovuto alla diminuzione delle provvigioni ed altre spese di acquisizione. Le Altre spese d´amministrazione, incluse nelle precedenti, sono pari, grazie ad un´attenta politica di contenimento, ad € 11,3 milioni, con un decremento del 2,2% rispetto al primo semestre 2005. Risultato prima delle imposte pari a €38,9 milioni (+36,2%). Il risultato ante imposte, pari ad € 38,9 milioni, evidenzia un incremento del 36,2% rispetto al primo semestre dello scorso anno, dovuto a dati economici positivi, determinati principalmente dai proventi finanziari netti, mentre le rimanenti poste economiche, nonché tutte le attività operative e gestionali, non si sono particolarmente discostate dall´andamento precedente. Raccolta complessiva lorda pari a € 247,3 milioni (-16,4%). Nel primo semestre 2006 si è raggiunta una raccolta complessiva lorda pari a € 247,3 milioni, in diminuzione del 16,4% rispetto al primo semestre 2005 (€ 295,8 milioni). Confrontando la raccolta a premi annui rispetto allo scorso esercizio si rileva una diminuzione della nuova produzione a premi annui del 25,7% e di quella a premi unici del 42,3%. I premi di annualità successive risultano in decremento del 4,8%. La diminuzione dei premi annui è dovuta alla minore attività della rete multilevel (ora denominata T. B. One Srl, già Ssi), nonché all´andamento generale del comparto vita in Italia, mentre quella dei premi unici è dovuta alla precisa volontà della Compagnia, già espressa nella relazione al bilancio d´esercizio 2005 e confermata nella relazione trimestrale, di contenere il volume di raccolta dei prodotti destinati agli investitori istituzionali. In costante crescita risulta l´apporto produttivo da parte della rete tradizionale degli Agenti a conferma della strategia aziendale. Si conferma, in termini di premi emessi lordi, la positiva peculiarità del portafoglio assicurativo di Ergo Previdenza caratterizzato per il 79,2% (69,9% nel giugno 2005) da contratti a premi annui e per il 20,8% (30,1% nel giugno 2005) da contratti a premi unici. Raccolta complessiva netta (premi conservati) pari a €164,2 milioni (-17,8%). La raccolta netta (conservata), pari ad € 164,2 milioni, risulta in decremento del 17,8% nei confronti del primo semestre del 2005 (€ 199,6 milioni) e ciò per l´effetto del minor apporto di nuova produzione. Variazione nella composizione del Consiglio di Amministrazione. Al termine della riunione odierna il C. D. A. Di Ergo Previdenza S. P. A. Ha preso atto delle dimissioni da consigliere della società del dott. Klaus Allerdissen, presentate in considerazione di altri importanti incarichi dallo stesso assunti nell´ambito della struttura dell´azionista di riferimento, Ergo Versicherungsgruppe Ag. Durante il suo incarico nel C. D. A. Di Ergo Previdenza S. P. A. , il dott. Allerdissen ha rivestito il ruolo di consigliere e di membro del Comitato di Controllo Interno avente anche funzioni di Organismo di Vigilanza. I consiglieri ringraziano il dott. Allerdissen per la preziosa collaborazione fornita in questi anni. Nella stessa riunione il C. D. A. Di Ergo Previdenza S. P. A. Ha cooptato il dott. Roberto Pontremoli Consigliere indipendente, nominandolo successivamente anche membro del Comitato di Controllo Interno avente anche funzioni di Organismo di Vigilanza. Il dott. Pontremoli, nato a Milano nel 1937, ha percorso tutta la carriera nel mondo assicurativo, avendo ricoperto ruoli di altissimo vertice in primarie compagnie italiane tra cui Sai, Fondiaria ed Ina, nonché di Commissario Straordinario presso la Maa. Inoltre, ricopre alti incarichi in organismi internazionali del settore. .  
   
   
CON ISI FINANCIAL POLIZZE AD HOC PER IL TARGET “SUBPRIME” LA SOCIETÀ DI SERVIZI FINANZIARI DEL GRUPPO ANGELO COSTA ACQUISISCE LA COMPAGNIA LA DIFESA PER OFFRIRE ANCHE PRODOTTI ASSICURATIVI  
 
 Milano, 14 settembre 2006 - Isi Financial, il primo operatore sul mercato italiano nato per rispondere alle esigenze specifiche della fascia subprime (lavoratori atipici, giovani, extracomunitari) nel campo finanziario e assicurativo, ha acquisito la compagnia specializzata nel ramo danni La Difesa Assicurazioni Spa. L’acquisizione della compagnia, siglata dall’Amministratore Delegato Francesco Costa insieme al nuovo Direttore Generale Alessandro Voglino (ex Direttore Generale di Uni One Assicurazioni, Gruppo Generali), è il primo importante passo con cui Isi Financial si inserisce nel mercato assicurativo, con l’obiettivo di sviluppare un’offerta di prodotti ad hoc per il proprio target. “Non appena ottenuta l’autorizzazione da parte dell’Isvap - ha dichiarato Voglino - sarà ampliata la gamma prodotti: proporremo una gamma completa di polizze di nuova generazione, estremamente semplici e trasparenti e dedicate alla protezione della persona, dei beni e delle piccole imprese, anche in abbinamento ai prodotti finanziari distribuiti da Isi Financial come mutui, prestiti personali, cessioni del quinto, etc. Il modello distributivo sarà ridefinito e si baserà su due canali che lavoreranno in tandem: una rete agenziale, già esistente, che verrà però potenziata e una rete diretta, che coinvolgerà il network distributivo Isi costituito da oltre 5. 000 punti su tutto il territorio. A breve - ha continuato Voglino - firmeremo nuovi accordi e partnership con primarie compagnie del mercato che operano in altri rami, come Vita e Rc Auto, in modo da completare l’offerta e coprire tutte le esigenze assicurative del nostro target di riferimento, la fascia subprime”. La Difesa Assicurazioni, nata nel 1973, si avvale di 165 agenti plurimandatari e nel 2005 ha raccolto circa 1,5 milioni di euro di premi. L’azionista di controllo è la Lussemburghese Sepinvest S. A. .  
   
   
CALTAGIRONE PRIMI SEI MESI DEL 2006: RICAVI: 736,4 MILIONI DI EURO UTILE NETTO: 82,2 MILIONI DI EURO  
 
Roma, 14 settembre 2006 – Il Consiglio di amministrazione della Caltagirone Spa, presieduto da Francesco Gaetano Caltagirone, ha approvato i risultati del primo semestre 2006.
Principali risultati consolidati (milioni di euro)
1° semestre 1° semestre
2006 2005
Ricavi 736,4 640,9
Margine operativo lordo 153,5 120,1
Risultato operativo 108,3 82,1
Utile netto 82,2 93,6
La Caltagirone Spa, a cui fanno capo le attività nei settori del cemento, dell’editoria, dei grandi lavori e finanziario, ha chiuso i primi sei mesi del 2006 con una crescita dei ricavi di circa il 15% a 736,4 milioni di euro rispetto ai 640,9 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente; in aumento del 27,8% anche il margine operativo lordo a quota 153,5 milioni di euro (erano 120,1 milioni nel primo semestre 2005); segna un incremento di circa il 32% il risultato operativo che, al netto di ammortamenti e accantonamenti per 45,2 milioni di euro, raggiunge i 108,4 milioni di euro contro gli 82,1 milioni di euro dei primi sei mesi del 2005 . Tali incrementi sono dovuti principalmente ai positivi risultati conseguiti dal Gruppo Cementir. Il processo di internazionalizzazione, avviato da Cementir a partire dal 2001, ha consentito al Gruppo Caltagirone di registrare, nel primo semestre 2006, ricavi all’estero per 394,1 milioni di euro (pari al 53% del totale) con un margine operativo lordo di 65,2 milioni di euro (pari al 43% del totale). L’utile netto nel primo semestre 2006 si attesta a 82,2 milioni di euro contro i 93,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2005. E’ da considerare che quest’ultimo dato beneficiava dell’utile realizzato nella cessione di partecipazioni per circa 30 milioni di euro. La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2006 è positiva per 358,1 milioni di euro rispetto ai 346,8 milioni di euro al 31 dicembre 2005. .
 
   
   
ITALMOBILIARE RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2006: UTILE NETTO TOTALE: 400 MILIONI DI EURO (+59,7%) UTILE NETTO DI COMPETENZA: 146,4 MILIONI (+54,8%)  
 
Milano, 14 settembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Italmobiliare S. P. A. , presieduto da Giampiero Pesenti, ha preso ierii in esame e approvato la relazione semestrale consolidata del Gruppo e la situazione individuale della Capogruppo al 30 giugno scorso. La prima metà dell’esercizio in corso è stata caratterizzata da un andamento positivo di tutti i settori di attività del Gruppo che ha permesso una marcata crescita dei risultati. A fianco del sensibile aumento registrato nel settore dei materiali da costruzione, anche l’attività nel settore dell’imballaggio e dell’isolamento ha consuntivato un miglioramento dei risultati, così come un consistente progresso è stato registrato nel settore finanziario e in quello bancario. Il bilancio del semestre evidenzia un aumento del 59,7% dell’utile netto consolidato a 400 milioni di euro, a fronte di ricavi per 3. 087,6 milioni (+21,4%), con un patrimonio netto che sfiora i 6 miliardi e un indebitamento netto di 2. 269,5 milioni. La situazione semestrale della Capogruppo Italmobiliare S. P. A. , redatta secondo i principi contabili Ias/ifrs, ha registrato un utile netto di 168,3 milioni, in crescita di 113,2 milioni rispetto al 30 giugno 2005. Su questo risultato ha inciso la cessione alla controllata Franco Tosi, coerentemente con un programma di riorganizzazione societaria che assegna missioni specifiche a società direttamente possedute dalla capogruppo, delle partecipazioni vincolate nei patti di sindacato di Rcs Mediagroup, Mediobanca, Gim e Capitalia. Al netto di questo efetto l’utile sarebbe stato di 69,4 milioni, comunque in crescita del 26% sul primo semestre 2005. Per l’intero esercizio 2006, fatti salvi elementi straordinari ad oggi non prevedibili e tenuto conto del positivo andamento del primo semestre frutto di miglioramenti dei risultati operativi, delle variazioni di perimetro e di eventi non ricorrenti, si ritiene che il risultato netto consolidato di Gruppo possa essere in crescita rispetto all’esercizio precedente. Anche per la Capogruppo Italmobiliare S. P. A. , che a partire da quest’anno adotta i principi contabili internazionali Ifrs, l’utile dell’esercizio è atteso in aumento rispetto a quello del 2005, a parità di principi contabili. Il Gruppo – Nel secondo trimestre del 2006 il Gruppo ha registrato ricavi per 1. 720,5 milioni (+14,6% sul secondo trimestre 2005), un risultato operativo di 400,9 milioni (+46,5%) e un utile netto di 287 milioni (+48,3%) confermando risultati migliori rispetto all’omologo periodo 2005 e al primo trimestre dell’esercizio in corso. L’attenuarsi della crescita nel secondo trimestre rispetto al forte incremento dei risultati segnati nel primo trimestre del 2006 è da correlare alle positive condizioni meteorologiche, al maggior numero di giornate lavorate in alcuni Paesi e alla realizzazione di importanti plusvalenze che hanno positivamente influenzato i primi tre mesi dell’esercizio rispetto a un non favorevole primo trimestre 2005. Nel primo semestre del 2006, i ricavi consolidati del Gruppo Italmobiliare sono cresciuti del 21,4% a 3. 087,6 milioni di euro, a cui hanno contribuito l’evoluzione positiva dell’attività per il 14,6%, le variazioni intervenute nell’area di consolidamento per il 6% (principalmente l’integrazione su tutto il periodo delle attività in Egitto del settore materiali da costruzione) e l’effetto positivo legato alle variazioni dei tassi di cambio per lo 0,8%. Il margine operativo lordo e il risultato operativo hanno evidenziato un forte incremento a 801,9 milioni e 593 milioni, rispettivamente in crescita del 48,6% e del 61,5%. Oltre al consistente andamento del comparto materiali da costruzione, ai risultati hanno contribuito positivamente anche gli altri settori, in particolare quello bancario e finanziario. I risultati per area geografica mettono in evidenza incrementi importanti in tutte le zone dove è presente il Gruppo. A parte l’Africa, le cui performance beneficiano anche delle variazioni dell’area di consolidamento, è da segnalare il significativo miglioramento dei risultati di gestione nel Nord America, grazie anche alla dinamica dei prezzi di vendita. In termini assoluti l’Unione Europea costituisce la zona di principale contribuzione sia a livello di ricavi che di risultato operativo.
Ricavi e risultati operativi per area geografica
(milioni di euro) Ricavi Mol corrente Mol Risultato operativo
1° sem. 2006 Var. % vs 1°sem 1° sem. 2006 Var. % vs 1°sem 1° sem. Var. % 2006 vs 1°sem 1° sem. Var. % 2006 vs 1°sem
2005 2005 2005 2005
Unione europea 2. 000,5 10,9 432,3 24,0 443,4 21,7 334,4 29,2
Altri paesi europei 202,1 21,4 56,2 40,7 56,2 35,0 42,8 49,5
Nord America 323,9 22,2 73,0 88,9 73,0 89,0 49,4 160,6
Asia 164,1 29,3 45,7 36,1 45,5 34,2 30,6 45,1
Africa 367,2 114,5 174,0 123,1 173,8 n. S. 128,0 n. S.
Trading e altri 167,6 64,3 10,2 n. S. 10,0 n. S. 7,8 n. S.
Eliminazioni tra aree (137,8) 49,1 - - - - - -
Totale 3. 087,6 21,4 791,4 46,5 801,9 48,6 593,0 61,5
n. S. Non significativo
Gli oneri finanziari netti sono stati pari a 57,3 milioni, superiori di 27,7 milioni rispetto al primo semestre 2005 principalmente per l’aumento degli interessi sull’indebitamento che risente anche dell’allargamento dell’area di consolidamento. Nel periodo le differenze di cambio hanno registrato perdite nette, mentre nell’omologo semestre 2005 erano state positive. Dopo imposte per 143,6 milioni, l’utile netto consolidato ha segnato un incremento del 59,7% a 400 milioni mentre l’utile netto attribuibile al Gruppo è stato di 146,4 milioni (+ 54,8%) rispetto ai 94,6 milioni del primo semestre 2005. Al 30 giugno scorso, l’indebitamento finanziario netto ammontava a 2. 269,5 milioni, con un aumento di 404,4 milioni rispetto alla situazione al 31 dicembre 2005. Questo incremento è stato principalmente determinato dai rilevanti investimenti, finanziari e industriali, per 505,6 milioni realizzati nel periodo e da dividendi distribuiti (221,2 milioni), parzialmente compensati dai flussi dell’attività operativa (288,4 milioni). Alla fine del primo semestre, il patrimonio netto totale è cresciuto a 5. 984 milioni (+67,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2005). Il gearing (indebitamento finanziario netto/patrimonio netto) a fine del primo semestre era pari al 37,9% rispetto al 31,5 di fine 2005. Andamento dei principali settori di attività – Il settore materiali da costruzione, in cui opera il gruppo Italcementi, ha beneficiato nei primi sei mesi del 2006 (come comunicato dalla Società lo scorso 6 settembre) del buon andamento dell’attività e del pieno apporto delle società egiziane. L’attività è stata sostenuta dalla crescita dei volumi di vendita in tutti i settori e dal miglioramento pressoché generalizzato dei prezzi di vendita. In tale contesto i ricavi (2. 909,9 milioni) sono cresciuti del 21,4% rispetto al primo semestre 2005, il margine operativo lordo corrente (732,7 milioni) è aumentato del 47,5%, mentre il risultato operativo (535,6 milioni) si è incrementato del 63,2%. Nonostante l’aumento degli oneri finanziari il gruppo Italcementi ha realizzato una sensibile crescita anche dell’utile del semestre che, dopo le imposte, ha raggiunto i 339,7 milioni (+ 59,3% rispetto al corrispondente periodo del 2005). Nel settore imballaggio e isolamento il semestre del gruppo Sirap Gema è stato caratterizzato da un incremento dei ricavi del 7,9% a 86,6 milioni grazie all’aumento dei volumi di vendita nel segmento isolamento termico, e nell’Europa dell’est nell’imballaggio alimentare che invece in Francia ha risentito dell’allarme sanitario provocato dall’influenza aviaria e di una situazione concorrenziale particolarmente aggressiva. Il margine operativo lordo corrente e il risultato operativo risultano sostanzialmente in linea con quanto registrato nel primo semestre 2005. L’utile netto del periodo pari a 3,8 milioni ha segnato un aumento del 19,4% rispetto al 30 giugno 2005 grazie ad una minore incidenza della componente fiscale. Nel mese di giugno Sirap Gema ha perfezionato l’acquisizione del gruppo Amprica operante in Italia - dove è leader - ed in alcuni paesi dell’Europa centro-orientale nel mercato dei contenitori rigidi per gastronomia e pasticceria con un fatturato annuo di circa 45 milioni di euro. Con questa partecipazione, che sarà consolidata integralmente a conto economico a partire dal 1° luglio 2006, Sirap Gema entra in un nuovo segmento del mercato dell’imballaggio alimentare con una nuova tecnologia e continua l’azione di rafforzamento sui mercati dell’Est Europa ampliando la propria presenza alla Polonia ed alla Russia. Il settore finanziario, che comprende la capogruppo Italmobiliare S. P. A. E le società finanziarie integralmente possedute (principalmente Franco Tosi srl, Italmobiliare International Finance Limited, Société de Participation Financière Italmobiliare S. A. E Fincomimind A. G. ), ha registrato un utile netto di 98,9 milioni in forte aumento (+36,1%) rispetto ai 72,6 milioni del primo semestre 2005. Questo risultato è dovuto alla realizzazione di una significativa plusvalenza dalla cessione di azioni Gemina, a maggiori dividendi registrati nel semestre e alla gestione finanziaria. La posizione finanziaria netta del settore evidenziava al 30 giugno scorso un saldo positivo per 345,7 milioni (303,4 milioni al 31 dicembre 2005), con un incremento di 42,3 milioni. Il settore bancario (che comprende Finter Bank Zúrich e Crédit Mobilier de Monaco) ha registrato un utile netto di 4,7 milioni in significativo progresso rispetto ai 3,2 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Al miglioramento del risultato ha contribuito essenzialmente l’ottima performance di Finter Bank Zúrich, che ha incrementato sia il margine di interesse che le commissioni nette percepite. La Capogruppo – La situazione semestrale della Capogruppo, redatta secondo i principi contabili Ias/ifrs, evidenzia al 30 giugno 2006 ricavi per 194,4 milioni con un incremento di 128,4 milioni rispetto al primo semestre del 2005, anche grazie al miglioramento del flusso dei dividendi (73,4 milioni) sia dalle società controllate e collegate che dalle altre partecipate nonchè alle plusvalenze su partecipazioni e titoli (118,1 milioni). L’utile netto, dopo imposte per 4,7 milioni, si è attestato a 168,3 milioni, con un incremento di 113,2 milioni rispetto al 30 giugno 2005. Nel mese di giugno, nell’ambito del programma di riorganizzazione societaria che ha assegnato missioni specifiche a società direttamente possedute dalla Capogruppo, Italmobiliare ha ceduto le azioni vincolate ai patti di sindacato di Rcs Mediagroup, Mediobanca, Capitalia e Gim alla controllata Franco Tosi. Il prezzo delle transazioni è stato determinato in base alla media dei prezzi ufficiali di Borsa dei trenta giorni precedenti la data di stipula del contratto. Queste operazioni hanno generato una plusvalenza complessiva, dopo oneri accessori e imposte del periodo, pari a 98,9 milioni. Al netto di questi effetti, l’utile del periodo sarebbe stato pari a 69,4 milioni con un incremento del 26% rispetto ai 55,1 milioni del primo semestre 2005 (a parità di principi contabili), grazie alla plusvalenza realizzata sulla cessione di azioni Gemina e al maggior flusso di dividendi. Le Previsioni – Le previsioni sull’evoluzione delle attività in cui operano le società del Gruppo Italmobiliare si possono così sintetizzare: - per il settore materiali da costruzione i buoni risultati conseguiti nel semestre, sostenuti dal favorevole andamento dell’attività, dovrebbero consentire, a meno di fatti oggi non prevedibili, un netto miglioramento dei risultati operativi e, nonostante l’aggravio di oneri finanziari e fiscali, un’ulteriore crescita del risultato netto consolidato. - per il settore dell’imballaggio e dell’isolamento, a seguito dell’attesa evoluzione negativa del costo delle materie prime, il risultato della gestione operativa del gruppo dovrebbe attestarsi su livelli sostanzialmente allineati a quelli del precedente esercizio. - per il settore finanza, le attese - sulla base dell’utile netto conseguito nel primo semestre e fatti salvi eventi negativi per i mercati - sono di un risultato superiore a quello registrato nel 2005; - per il settore bancario si ritiene che il risultato d’esercizio possa essere migliore di quello dell’anno precedente. Per l’intero esercizio 2006, fatti salvi elementi straordinari ad oggi non prevedibili e tenuto conto del positivo andamento del primo semestre frutto di miglioramenti dei risultati operativi, delle variazioni di perimetro e di eventi non ricorrenti, si ritiene che il risultato netto consolidato di Gruppo possa essere in crescita rispetto all’esercizio precedente. Anche per la Capogruppo Italmobiliare S. P. A. , che a partire da quest’anno adotta i principi contabili internazionali Ifrs, l’utile dell’esercizio è atteso in aumento rispetto a quello del 2005, a parità di principi contabili. Emissioni Obbligazionarie Ed Emissioni In Scadenza – Nel periodo in esame e nei 18 mesi successivi alla chiusura del semestre non si segnalano nuove emissioni obbligazionarie o emissioni in scadenza ad eccezione di quanto illustrato dalla controllata Italcementi S. P. A. Nel comunicato dello scorso 6 settembre. .
 
   
   
ITALIA – CINA CONFARTIGIANATO PORTA IN CINA LA CREATIVITÀ DELLE PICCOLE IMPRESE ITALIANE E IL MODELLO DEI CONFIDI ARTIGIANI E’ DI 5,3 MILIARDI IL VALORE DELL’EXPORT DELLE PICCOLE IMPRESE ITALIANE IN ASIA ORIENTALE  
 
 Roma, 14 settembre 2006 - Le piccole imprese italiane incidono per il 28,8% del totale delle esportazioni italiane in Asia orientale, con un valore pari a 5,3 miliardi di euro. Forte di questi numeri, Confartigianato partecipa alla missione istituzionale in Cina con una delegazione guidata dal Presidente Giorgio Guerrini e composta da 30 imprenditori che giungerà domani a Canton. Nel corso della visita, i rappresentanti di Confartigianato verificheranno le opportunità di mercato per le piccole imprese nel Paese asiatico, anche attraverso la collaborazione con aziende locali, e illustreranno il modello italiano dei consorzi di garanzia fidi artigiani nel settore del credito. Confartigianato, oltre a partecipare alle iniziative promosse dalla Presidenza del Consiglio, sarà presente alla Fiera di Canton con un proprio stand istituzionale ed ha organizzato, in collaborazione con l’Ice, un Seminario sui vantaggi offerti dai consorzi di garanzia fidi per favorire l’accesso ai finanziamenti bancari da parte delle piccole imprese. Al Seminario, che si svolgerà il 17 settembre presso la Fiera di Canton, interverrà, tra gli altri, il Sottosegretario al Commercio Internazionale Mauro Agostini. Inoltre, la Confederazione ha promosso, presso la Fiera di Canton, incontri bilaterali tra imprenditori italiani e cinesi ed un incontro con la ‘Sme Bureau Enterprise’, agenzia governativa cinese che promuove lo sviluppo delle piccole e medie imprese. La delegazione di Confartigianato visiterà anche due aziende cinesi del settore agroalimentare e del settore tessile a Pudong. “Le piccole imprese italiane – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini - si presentano in Cina con numeri di tutto rispetto. In base ai nostri dati, le piccole imprese esportano in Asia orientale prodotti per un valore di 5,3 miliardi di euro, pari al 28,8% del totale dell’export delle aziende italiane in questa area. Un valore che supera quello realizzato dalle medie imprese”.
Esportazioni per classe di addetti e area geografica
(percentuale per classe d’impresa, milioni di euro per il totale d’area) – anno 2005
Piccole imprese Medie imprese Grandi imprese Totale
Europa 28,9 28,0 43,2 202. 288
Africa settentrionale 30,1 25,2 44,6 6. 923
Altri paesi africani 40,2 20,7 39,1 3. 194
America settentrionale 27,1 28,5 44,5 24. 098
America Latina 25,2 23,2 51,6 7. 591
Medio Oriente 29,7 26,0 44,3 10. 175
Asia centrale 30,6 29,7 39,7 2. 337
Asia orientale (*) 28,8 26,9 44,3 18. 521
Oceania e altri territori 31,0 24,2 44,9 3. 502
Mondo 28,8 27,5 43,6 278. 625
(*) Comprende Cina
Elaborazioni Ice su dati Istat
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FORMAZIONE AZIENDALE PERMANENTE UNA PRIORITÀ PER L’EUROPA, UNA SFIDA PER L’ITALIA. UN CASO CONCRETO LA SOCIETÀ IMMOBILIARE ERIF REAL ESTATE  
 
Milano, 14 settembre 2006 - Nonostante gli sforzi degli ultimi anni, la formazione permanente in Italia non è ancora una realtà per imprese e società. Nel settore privato sono ancora poche le aziende che investono per far tornare sui banchi di scuola i propri dipendenti. Non mancano però le eccezioni: una tra le più significative è la società immobiliare Erif Real Estate di Legnano (Milano) con sedi in Lombardia e Piemonte, che, da quattro anni, ha avviato un lungimirante programma di formazione, in collaborazione con “Unioncasa”, società leader nel settore della formazione, e l’Università Bocconi di Milano. Coinvolti oltre 70 dipendenti per un totale di circa duemila ore di lezioni. «Un’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale». Sono questi gli obiettivi indicati dall’Unione Europea durante il Consiglio Europeo di Lisbona (marzo 2000) dove si è discusso di formazione e crescita imprenditoriale. I buoni propositi dell’Unione Europea non sono rimasti sulla carta, ma sono stati supportati da azioni concrete, fornendo un notevole finanziamento per la costruzione di un sistema di formazione continua da parte del Fondo Sociale Europeo (Fse). Dei 60 miliardi di euro disponibili attraverso il Fse nel periodo 2000-2006, almeno 12 sono stati stanziati per la formazione permanente. L’italia, però, a distanza di sei anni, non vanta ancora una lunga e consolidata tradizione dell’ambito della formazione permanente sul lavoro che, infatti, rappresenta un tassello chiave, fondamentale non solo per aumentare la competitività e l´occupabilità, ma anche l´integrazione sociale e l´autorealizzazione dei cittadini. Una delle poche aziende in Italia, in ambito immobiliare, ad aver scelto di investire in questo campo è Erif Real Estate che ha avviato, dal 2002, un programma di formazione a 360 gradi per il proprio personale. Un obiettivo portato avanti grazie alla collaborazione di professionisti, tra cui l’Associazione Unioncasa, una Onlus, che dal Duemila ha inaugurato un ufficio di formazione che, attraverso la branca “Progetto Europa”, offre servizi di formazione e consulenza aziendale. «È ormai necessaria un’evoluzione costante per chi opera nel settore immobiliare -dice il presidente di Unioncasa, Flavio Sanvito-. Garantire competenza, affidabilità e professionalità con conseguente sviluppo del business, è una priorità per le aziende che intendono restare al passo coi tempi e con l’evoluzione del mercato non più a respiro esclusivamente nazionale, ma europeo ». Le possibilità sono studiate in maniera metodica a seconda delle esigenze di ciascuna società che si rivolge alla formazione permanente: «Unioncasa -prosegue Sanvito- è un polo di formazione accreditato alla Regione Lombardia che offre percorsi modulari per promuovere la crescita degli operatori e delle aziende che operano nel settore immobiliare. Gli interventi formativi su misura partono dall’individuazione delle caratteristiche relazionali che sono considerate fondamentali per lo svolgimento di una specifica mansione. Questa operazione che è portata avanti in sinergia con l’azienda committente e i reali utilizzatori dell’intervento, in moda da garantire che i contenuti e le metodologie scelte risultino adeguate, funzionali e soprattutto proporzionate alle reali esigenze». Erif Real Estate ha colto al balzo la possibilità e ha inoltrato richieste di finanziamento per la formazione giungendo a circa duemila ore di corsi in quattro anni. «La preparazione costante e la professionalità dei nostri dipendenti -commenta Luigi Barbato, presidente di Erif- è assolutamente fondamentale per riuscire a crescere in un mercato che sta assumendo sempre più connotazioni internazionali. Restare tra le proprie “quattro mura di casa” sarebbe un errore che sia l’Italia, sia il mercato immobiliare non si possono permettere». I corsi sono stati realizzati sia in collaborazione con Unioncasa sia con la Scuola di Direzione Aziendale dell´Università Bocconi di Milano. «Negli ultimi anni -osserva Giacomo Morri, docente dell’Area Finanza Aziendale e Immobiliare della Bocconi- il settore immobiliare ha conosciuto una forte evoluzione professionale con un sempre crescente utilizzo di tecniche finanziarie. Una continua formazione executive diviene, quindi, condizione necessaria per mantenere la competitività aziendale in un mercato in forte sviluppo e per poter cogliere le nuove opportunità. Il real estate non è un settore immune all’internazionalizzazione: solo un continuo aggiornamento nelle tecniche professionali consente di operare efficacemente con partner stranieri che adottano metodologie fino a poco tempo fa quasi sconosciute nel nostro mercato». .  
   
   
L’ENEA PER LO SVILUPPO DEL FOTOVOLTAICO E PER IL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO ALLE IMPRESE  
 
Roma, 14 settembre 2006 - Il Prof. Luigi Paganetto, Commissario Straordinario dell’Enea, nell’aprire i lavori del Workshop “Il fotovoltaico: sviluppo della ricerca e opportunità per l’industria” che si è tenuto oggi presso la propria sede di Roma, ha sottolineato che: “La tradizione dell’Enea nel settore delle rinnovabili, ed in particolare delle tecnologie fotovoltaiche, consente di contare oggi su competenze e apparecchiature, in qualche caso uniche. L’enea intende contribuire alla ricerca su tecnologie avanzate per l’utilizzo del fotovoltaico collaborando con il sistema imprenditoriale del settore per sviluppare insieme nuovi prodotti e processi, per iniziative di trasferimento tecnologico e per valorizzare gli sforzi condotti dai diversi soggetti sul territorio che operano nel settore della generazione energetica distribuita e del consumo a livello locale. ” “Il fotovoltaico, in particolare, permette di far fronte a esigenze territoriali localizzando la produzione di energia là dove c’è la necessità di utilizzo, nel rispetto dei criteri di sostenibilità e di valorizzazione locale. ” L’europa, insieme ai grandi paesi industrializzati, ha indicato il fotovoltaico come la tecnologia di punta per il futuro energetico nell’ambito di una strategia di diversificazione delle fonti che punti allo sviluppo delle energie rinnovabili che, per le loro prerogative di disponibilità praticamente inesauribile e di produzione pulita, sicura e affidabile, possono garantire una maggiore sicurezza energetica e sostenibilità ambientale. L’impiego su vasta scala del fotovoltaico è un processo a lungo termine perché, anche se la tecnologia è già disponibile oggi, essa richiede ulteriori sviluppi per abbattere i costi dell’energia prodotta. I benefici economici attesi dalla commercializzazione della tecnologia fotovoltaica hanno già dato l’avvio a una significativa competizione globale di ricerca e sviluppo, che nel prossimo decennio porterà alla soluzione delle attuali criticità tecnologiche. La partecipazione dell’Italia a questa sfida è un’opportunità per qualificarsi tecnologicamente a livello internazionale. La partecipazione è subordinata alla presenza di industrie a livello nazionale che operino su tecnologie commerciali integrate da attività di ricerca avanzate. Tutto ciò richiede un ambizioso e coerente programma di ricerca e sviluppo, incentivi al mercato, formazione e informazione, normative e regole chiare. .  
   
   
NOMISMA: ENTRO IL 2030 TRIPLICHERANNO I RIGASSIFICATORI NEL MONDO  
 
Bologna, 14 settembre 2006 - La domanda di energia nel mondo aumenterà del 50% entro il 2030 e per la stessa data i rigassificatori passeranno dagli attuali 53 a 150. L’italia vanta una posizione geografica strategica, come anello di congiunzione fra i paesi ricchi di gas e l’Europa, per questo le società di impiantistica guardano al nostro Paese con particolare interesse. Uno studio di Nomisma, curato da Marco Sassatelli e Speranza Garippa, realizzato per British Gas, sottolinea che oggi in Europa ci sono 14 impianti di rigassificazione, (1 in Italia); in costruzione o approvati ce ne sono altri 6 (2 in Italia, a Brindisi e Rovigo); le compagnie ne propongono ancora 27, 12 dei quali in Italia. A questo livello il nostro Paese diventerebbe il principale punto di approvvigionamento del Continente. Lo studio di Nomisma, presentato in luglio a Brindisi (dove è vivo il conflitto sociale sulla costruzione dell’impianto), rivela i significativi effetti economici per il territorio ospite sulla base di analisi comparate: nel Maine (Usa), ad esempio, si tratta di 1053 occupati in più ogni anno, nei tre anni di costruzione, pari a 43 milioni di dollari di reddito annuo aggiuntivo e di 253 nuovi occupati nella fase a regime, per un reddito aggiuntivo di 11 milioni di dollari l’anno. Positivo l’impatto economico ipotizzato anche per Brindisi e già reso noto dal centro studi: 2477 nuovi occupati nei tre anni di svolgimento dei lavori e un aumento della domanda aggregata di 213 milioni di euro: 229 nuovi occupati a regime, con un incremento della domanda aggregata di 14,5 milioni di euro. .  
   
   
FIRMATO UN PROTOCOLLO D’INTESA TRA IL PARTITO DEI VERDI E GAMESA ENERGIA ITALIA PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI IN ITALIA  
 
Roma, 14 settem bre 2006 - Il Gruppo Gamesa, attivo esclusivamente nel settore delle energie rinnovabili, e il partito dei Verdi, che in Italia si è sempre occupato delle tematiche ambientali e dello sviluppo sostenibile, condividendo gli obiettivi di tutela dell’ambiente e di partecipazione dei cittadini alle scelte in materia di politica energetica, hanno sottoscritto lo scorso 26 luglio un protocollo d’intesa per diffondere nel nostro Paese la cultura della conoscenza e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili, attraverso una campagna di informazione sulle grandi potenzialità e sugli obiettivi di sviluppo di tali fonti, erano presenti: Fabio Roggiolani Responsabile nazionale energia e innovazione dei verdi; Diego Tommasi Coordinatore nazionale ufficio di presidenza dei verdi; Jose Donoso Responsabile Europa Gamesa Energia Sa; Carmelo Scalone Direttore Generale Gamesa Energia Italia Spa. .  
   
   
ALERION INDUSTRIES S.P.A. SEMESTRALE 2006: RISULTATO NETTO DI GRUPPO -5,3 EURO/M (-0,9 EURO/M AL 30.6.2005) RISENTE DI ONERI NON MONETARI LEGATI AI RISULTATI NEGATIVI DI SOCIETÀ COLLEGATE (IN FASE DI START UP O DI TURNAROUND) PER 2,1 EURO/M ED ALL´APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO IFRS 2 PER 0,6 EURO/M  
 
 Milano, 14 settembre 2006 — Il Consiglio di Amministrazione di Alerion Industries S. P. A. Ha esaminato ed approvato ieri i prospetti contabili consolidati al 30 giugno 2006. Il Consiglio di Amministrazione, considerata la natura di holding di partecipazioni di Alerion Industries S. P. A. , segnala che: La natura delle attività svolte dal Gruppo rende poco significativi i risultati infrannuali. I risultati reddituali sono, infatti, significativamente legati alla realizzazione, nel medio periodo, di plusvalenze su cessioni di partecipazioni. L´indicatore che meglio sintetizza i risultati gestionali del Gruppo è rappresentato dalla variazione del patrimonio netto consolidato nel periodo considerato, avuto anche riguardo al valore del portafoglio delle partecipazioni quotate (plusvalenza lorda di 4,6 Euro/milioni rispetto alle quotazioni correnti) ed al valore che è in corso di creazione con le iniziative in fase di start up, tra cui quelle nel settore dell´energia da fonti rinnovabili (tramite Alerion Energie Rinnovabili S. R. L. ) In particolare, l´attività svolta nel corso del primo semestre 2006 si è focalizzata su: lo sviluppo del business legato al settore dell´energia da fonti rinnovabili (eoliche e fotovoltaiche), nell´ambito del quale Alerion Energie Rinnovabili S. R. L. , destinata ad assumere il ruolo di sub-holding operativa in tale comparto, ha dato corso alle attività propedeutiche l´avvio dello sviluppo dei primi progetti per complessivi 65 Mwe già autorizzati (oltre a circa 120 Mwe in corso di autorizzazione). Sta proseguendo l´attività di sviluppo per ulteriori nuovi progetti. Le attività di valorizzazione della partecipazione detenuta in Enertad S. P. A. (pari al 17,03% del capitale), che hanno visto Alerion, a seguito di un´Offerta Pubblica di Acquisto sul capitale di Enertad promossa da parte di Erg S. P. A. , concludere un accordo con Fintad International S. A. E Tadfin S. P. A. , azionisti di controllo della stessa Enertad, per rilevare la partecipazione dagli stessi detenuta in Enertad (cfr comunicati del 27 e 28 giugno 2006). In seguito, Erg avviava dei contatti con Alerion, poi sfociati nell´intesa raggiunta in data 27 luglio 2006 e successivamente modificata in data 4 agosto 2006, volta a definire le linee guida per lo sviluppo congiunto delle rispettive attività nel settore eolico, oltre che a disciplinare le modalità con cui Erg possa acquisire il controllo di Enertad nonché i rispettivi rapporti quali soci della stessa. Tale intesa, che rimane ancora subordinata al necessario consenso da parte di tutte le banche creditrici aderenti alla Convenzione, consentirà ad Alerion, una volta perfezionata, di maturare significative plusvalenze e commissioni entro il 2007. Le attività di consulenza a favore della collegata Reno De Medici S. P. A. , legata al rifinanziamento del prestito obbligazionario di residui 145 Euro/milioni (favorevolmente concluso il 4 maggio 2006) ed al perfezionamento del progetto di scissione parziale proporzionale della stessa Reno De Medici S. P. A. Con costituzione della beneficiaria Rdm Realty S. P. A. Le attività consolidate costituenti il portafoglio partecipazioni sono pari a 130,6 Euro/milioni, rispetto a 113,8 Euro/milioni di fine esercizio 2005, di cui 75,7 Euro/milioni classificati tra le immobilizzazioni finanziarie e 54,9 Euro/milioni classificati nell´attivo corrente (rispettivamente 59 Euro/milioni e 54,8 Euro/milioni a fine 2005). Si segnala che, in base agli attuali corsi di borsa, il valore di mercato delle partecipazioni quotate (Enertad, Rdm Realty e Reno De Medici) è superiore al valore di carico di Alerion per circa 4,6 Euro/milioni. Al 30 giugno 2006, il Gruppo evidenzia una posizione finanziaria netta positiva per 1,6 Euro/milioni, variata rispetto ai 17,6 Euro/milioni di fine 2005, principalmente a seguito degli investimenti effettuati nel comparto delle energie da fonti rinnovabili. Per il semestre appena trascorso, il risultato economico di Gruppo mostra una perdita di 5,3 Euro/milioni (30. 6. 2005: perdita di 0,9 Euro/milioni), essenzialmente per effetto: del pro-quota dei risultati delle partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto, negativi per complessivi 2,1 Euro/milioni (30. 6. 2005: negativi per 0,1 Euro/milioni); di costi non ricorrenti per circa 0,5 Euro/milioni, legati alle attività riguardanti la partecipazione Enertad; del minor contributo dei risultati dell´attività di consulenza (gli stessi sono pari a 0,9 Euro milioni, rispetto ai 2,3 Euro/milioni al 30. 6. 2005 che includevano success fee per circa 1,6 Euro/milioni maturate su incarichi svolti in precedenti esercizi). Si segnala che le risorse dell´area consulenza sono state focalizzate, oltre che su incarichi svolti a favore della collegata Reno de Medici, sul supporto operativo a società del gruppo nell´ambito del business dell´energia da fonti rinnovabili. I costi operativi, nel semestre pari a 4,3 Euro/milioni, sono rimasti sostanzialmente allineati a quelli del primo semestre 2005. .  
   
   
GRUPPO AMGA RISULTATI DEL 1° SEMESTRE 2006. RICAVI E PROVENTI A 396,7 MILIONI DI EURO (282,2 MILIONI DI EURO NEL 2005) EBITDA A 55,9 MILIONI DI EURO (48,9 NEL 2005), UTILE ANTE IMPOSTE A 25,6 MILIONI DI EURO (32,2 NEL 2005), RISULTATO NETTO D’ESERCIZIO A 15 MILIONI DI EURO (19,7 NEL 2005).  
 
Genva, 13 settembre - Ricavi a 396,7 milioni di Euro in crescita rispetto ai 282,2 milioni di Euro del 1° semestre 2005, Ebitda a 55,9 milioni di Euro rispetto ai 48,9 milioni di Euro dell’equivalente periodo nel 2005, Ebit a 29,9 milioni di Euro in calo rispetto ai 33,5 milioni di Euro nel 2005, utile ante imposte a 25,6 milioni di Euro rispetto ai 32,2 milioni di Euro del 1°semestre 2005, risultato netto d’esercizio a 15 milioni di Euro rispetto ai 19,7 del 1° semestre 2005. Questi in sintesi i principali dati riferiti al bilancio consolidato al 30. 06. 2006 di Amga - Azienda Mediterranea Gas e Acqua - Genova S. P. A. , società quotata al segmento Star della Borsa Italiana, approvati dal Consiglio di Amministrazione. E’ da sottolineare che l’area di consolidamento rispetto al 30/06/05 ha subito profondi cambiamenti; in particolare - attraverso la controllata Mediterranea delle Acque S. P. A. , consolidata con il metodo integrale - sono state inserite: Acqua Italia S. P. A. , Acquedotto De Ferrari Galliera S. P. A. , Acquedotto Nicolay S. P. A. , Immobiliare delle Fabbriche S. P. A. E Svin S. P. A. Inoltre il consolidamento è stato esteso al Gruppo Acque Potabili S. P. A. , consolidato con il metodo proporzionale, che tramite la Capogruppo - Società Acque Potabili S. P. A. - consolida le controllate Acquedotto Monferrato S. P. A. E Acquedotto Savonese S. P. A. Lo sviluppo industriale del Gruppo ha consentito un incremento dei ricavi del 40% e un incremento dell’Ebitda del 14,3%, nonostante l’andamento di Plurigas, su cui hanno inciso i maggiori oneri legati all’utilizzo dello stoccaggio strategico e dei superi di punta effettuati nel periodo invernale dovuti all’eccezionale andamento climatico (dato peraltro soggetto a possibili rideterminazioni migliorative), e nonostante le spese straordinarie derivanti da operazioni di fusione e acquisizioni per circa 3 milioni di Euro. A livello operativo, i maggiori ammortamenti per l’ampliamento dell’area di consolidamento del Gruppo ad Adfg e Sap, l’incremento degli ammortamenti per la rivalutazione dei cespiti a seguito di acquisizioni in Mediterranea delle Acque, uniti ai maggiori accantonamenti precauzionali conseguenti alle perduranti incertezze normative nella determinazione delle tariffe di vendita gas, hanno invece portato ad una riduzione dell’Ebit. La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo è negativa per 276 milioni di Euro rispetto ai -268,7 milioni di Euro al 31/12/2005 per effetto di: andamento stagionale della Gestione Operativa (che include le variazioni di capitale circolante) che genera 5 milioni di Euro nel semestre; investimenti tecnici realizzati nel periodo, pari a 21 milioni di Euro per le reti e servizi idrico; pagamento di dividendi per circa 10 milioni di Euro; conversione del prestito obbligazionario pari a circa 24 milioni di Euro; andamento della Gestione Finanziaria che assorbe risorse per 4 milioni di Euro. Il bilancio consolidato semestrale chiuso al 30 giugno 2006 è stato predisposto nella forma e nel contenuto secondo l’informativa prevista dall’International Accounting Standard n. 34 “Bilanci intermedi” (Ias 34) e, per quanto riguarda i criteri di iscrizione e di valutazione, secondo gli Ias/ifrs emessi dallo Iasb e omologati dall’Unione Europea così come richiesto dall’art. 81 del Regolamento Emittenti n. 11971, emesso dalla Consob in data 14 maggio 1999, e successive modifiche e integrazioni. Per quanto riguarda i risultati conseguiti dalla Capogruppo Amga S. P. A. , i ricavi si attestano a 38,9 milioni di Euro (40,5 nel 2005), l’Ebitda a 9,1 milioni di Euro (11,4 nel 2005), l’Ebit a 1,5 milioni di Euro (4,6 nel 2005), l’utile ante imposte a 13,7 milioni di Euro (17,4 nel 2005) e il risultato netto d’esercizio a 13,4 milioni di Euro contro i 14 del 2005. .  
   
   
IL CERN LANCIA UN ESPERIMENTO PIONIERISTICO SUI NEUTRINI  
 
Bruxelles, 14 settembre 2006 - L´11 settembre la fisica moderna ha compiuto un enorme balzo in avanti quando un gruppo di scienziati del Cern, l´Organizzazione europea per la ricerca nucleare, ha inviato attraverso la Terra un fascio di neutrini diretto verso il laboratorio del Gran Sasso, che si trova in Italia, nelle vicinanze di Roma, a una distanza di 730 km. L´esperimento rientra nell´ambito degli sforzi compiuti a livello globale con l´obiettivo di approfondire la conoscenza di queste particelle che sono ritenute, sebbene non siano mai state osservate direttamente, depositarie dei segreti delle origini e dell´evoluzione dell´Universo. I neutrini sono particelle elementari invisibili prodotte nelle reazioni nucleari all´interno delle stelle e sono estremamente abbondanti nell´Universo, dove solo i fotoni sono più diffusi. Poiché i neutrini non interagiscono quasi per nulla con le altre particelle, possono attraversare la materia senza lasciare alcuna traccia o lasciandone di minime, il che rende particolarmente difficile individuarli. Ogni secondo del giorno e della notte trilioni di neutrini attraversano il globo terrestre. Gli scienziati ritengono che, grazie a questa scarsa interazione con altre particelle, i neutrini contengano informazioni incontaminate sulle supernove. La conoscenza di queste informazioni è un elemento essenziale ai fini della comprensione del nostro Universo. Si ritiene che i neutrini oscillino tra tre "tipi" differenti: elettronici, muonici e tauonici. I ricercatori auspicano che il laboratorio del Gran Sasso riesca a rilevare la trasformazione dei neutrini muonici in tauonici, un fenomeno mai osservato prima d´ora. L´esperimento prende il via dal Cern, dove i neutrini muonici vengono generati dalla collisione tra un fascio accelerato di protoni e un obiettivo specifico. I neutrini muonici prodotti da questo impatto percorrono i 730 km che li dividono dal Gran Sasso in 2,5 millisecondi, assumendo quindi una velocità simile a quella della luce. Al laboratorio italiano, i ricercatori si augurano di individuare un piccolo quantitativo di neutrini tauonici, risultato della trasformazione occorsa a quelli muonici durante il percorso. Secondo i calcoli, tra i vari miliardi di neutrini muonici giunti a destinazione alla struttura del Gran Sasso, dovrebbe essere possibile individuarne circa 15 tauonici. Il rilevamento di neutrini di questo tipo da parte del laboratorio del Gran Sasso è ciò che distingue l´esperimento in questione da altri condotti negli Stati Uniti e in Giappone, che hanno contato il numero di neutrini muonici scomparsi, anziché concentrasi sul totale di quelli comparsi. La struttura del Gran Sasso dispone di due rivelatori di neutrini, Opera e Icarus. Attualmente è operativa solo la struttura da 1 800 tonnellate, ossia Opera, che "vede" i neutrini usando lastre fotografiche per individuare l´interazione tra piombo e neutrini. Icarus impiegherà 600 tonnellate di argon liquido per individuare i neutrini. "Il neutrino sta diventando uno dei principali temi della fisica elementare", afferma Atsuto Suzuki, direttore generale dell´Organizzazione per la ricerca sull´acceleratore a elevata energia (Kek) ed ex portavoce di Kamland, un altro rivelatore di neutrini che ha riscontrato la presenza di questi ultimi al centro della Terra. "Il campo in questione pone non poche sfide interessanti. Una delle principali pietre miliari dello sviluppo della fisica dei neutrini è dimostrare tramite esperimenti che l´oscillazione da neutrini muonici a tauonici è un fenomeno che è stato osservato nei neutrini atmosferici. Sono molto lieto del fatto che gli esperimenti del Cern e del Gran Sasso troveranno presto risposta a questo aspetto fondamentale". Gli scienziati impiegheranno i risultati di questi esperimenti per verificare se i neutrini hanno massa, e in caso affermativo, se tale massa è diversa a seconda del tipo di neutrino. L´attuale teoria sostiene che i neutrini sono privi di massa, dal momento che interagiscono molto poco con l´altra materia. "L´esistenza di una massa di queste particelle fa luce su alcuni dei principali problemi della fisica moderna", dichiara Roberto Petronzio, presidente dell´Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), l´ente italiano sede del laboratorio del Gran Sasso. "Ad esempio, la dimostrazione dell´esistenza della massa dei neutrini potrebbe servire a spiegare la cosiddetta asimmetria tra materia e antimateria, ossia la prevalenza di materia nell´Universo, anziché la quasi perfetta similarità delle rispettive interazioni fondamentali". Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Cern. Ch .  
   
   
CORSO DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITARIO IN “TEORIA DEL GIOCO E LINGUAGGI ESPRESSIVI”  
 
Venezia, 14 settembre 2006 - La Scuola Interateneo di Specializzazione per la Formazione degli insegnanti della scuola secondaria del Veneto (Ssis), Centro Interateneo per la ricerca didattica e la formazione avanzata, nell’anno accademico 2006/7, attiva un Corso di Perfezionamento Universitario per Insegnanti e Ludotecari in “Teoria del gioco e linguaggi espressivi” Il corso ha lo scopo di provvedere alla formazione nella gestione e conduzione di laboratori espressivi in ludoteche o nella scuola, sia degli insegnanti di discipline artistiche ed umanistiche già operanti come docenti nella scuola, sia di giovani laureati. Poiché il corso offre strategie didattiche attive e metodologie di insegnamento legate strettamente all’aspetto motivazionale e relazionale, alla creatività e al “saper fare” laboratoriale, attente agli stili attributivi e volte a sviluppare i talenti di ciascuno secondo il proprio stile cognitivo, si ritiene che sia valido trasversalmente per tutte le classi di abilitazione. Il corso attribuisce inoltre 60 Crediti Formativi Universitari I posti disponibili sono 90. Il Corso si attiva solo con un minimo di 30 iscritti per la sede di Padova e per un minimo di 25 iscritti per le sedi di Venezia e Verona. Per altre sedi fuori Regione per un minimo di 30 iscritti. Il Corso costituisce, per i docenti, un momento significativo di aggiornamento sull’importanza del gioco e dei linguaggi espressivi e per il perfezionamento e la professionalizzazione di giovani laureati sulle tematiche riguardanti i giochi, i giocattoli, le esperienze ludiche in genere e i linguaggi attraverso cui l’esperienza ludica diventa formativa in laboratori creativi. Struttura del Corso - Il Corso ha durata annuale, si sviluppa per complessive 1500 ore, di cui 600 ore di formazione assistita, ed 900 ore di studio personale, con esame finale che prevede l’ elaborazione di una tesi da discutere a fine corso, volta allo sviluppo progettuale di un laboratorio o spazio-ludoteca. Il Corso è strutturato in moduli, che si sviluppano in tre aree: un’area degli insegnamenti caratterizzanti, un’area degli insegnamenti professionali, un’area delle attività extraula (tirocinio, project work, verifiche dell’apprendimento, valutazione e tesi finale), nonchè on line e di studio personale. Tra le attività extraula particolarmente importante è il project work, in cui gli iscritti dovranno affrontare problemi di ordine professionale e pratico. E’ previsto un impegno di 7 fine settimana, (uno al mese circa) così articolati: venerdì pomeriggio h. 14-19, sabato h. 9-14/ 14,30-19,30 domenica h. 9-15. La frequenza è obbligatoria, sono ammesse assenze per un massimo del 20% della formazione assistita sia in presenza che online. Temi di studio I temi di studio affrontati nei moduli saranno i seguenti: 1- Area Psicopedagogica: Gioco, Animazione Ludica, Creativita’; 2- Area Della Ludoteca: Giochi, Giocattoli, Prestito; 3- Area Dei Laboratori E Dei Linguaggi Espressivi. Laboratori- Sono previsti laboratori di: Gioco libero, gioco di ruolo, gioco di relazione corporea, gioco di animazione, gioco simbolico nell’arte, gioco linguistico, gioco logico-scientifico, gioco logico-artistico, gioco tecnologico, gioco di burattini, ludolettura, giocattolo: scelta, catalogazione, gestione del prestito, giocattolo della tradizione: riparazione/conservazione giochi topologici, giochi di carta, teatro, animazione narrativa, musica, colore, videogioco interattivo, ceramica, colore, costruzione del libro, caccia al tesoro in città. Sedi delle lezioni- Il Corso si svolgerà tra ottobre 2005 - settembre 2007, le lezioni si svolgeranno secondo le modalità blended della formazione integrata on line oltre che in presenza. Nel Veneto la sede del corso sarà Padova. Le lezioni si svolgeranno presumibilmente c/o Ist. Comp. Falconetto, Via Dorighello,16 (Quartiere Forcellini) Padova. Altre sedi possibili in base alle iscrizioni: Venezia e Verona. Coordinatore del corso e responsabile scientifico : Prof Fiorenzo Bertan, professore di Ii fascia di Disegno all’Università Iuav di Venezia e Coordinatore dell’Indirizzo “Arte e Disegno” Ssis Veneto Università Ca’ Foscari di Venezia. Referente didattico – organizzativo: Prof. Ssa Daniela Antonello docente a contratto - Ssis Veneto Università Ca’ Foscari di Venezia Indirizzo “Arte e Disegno”. Requisiti e modalità d’iscrizione- Al Corso di perfezionamento possono accedere coloro che sono in possesso di diploma di laurea del previgente ordinamento, della laurea triennale ovvero della laurea specialistica. Nel caso le domande pervenute fossero superiori al numero massimo previsto, la Commissione di valutazione, costituita dal Coordinatore del Corso e dai membri del Consiglio del Corso, effettuerà la selezione tenendo conto dei curricula presentati. Lo status di insegnante in servizio nella scuola primaria e secondaria darà titolo preferenziale. Per l´ammissione al Corso i candidati: dovranno: compilare entro il 13 ottobre 2006, il modulo inserito all’indirizzo: http://157. 138. 3. 18/dati2006/perfezionamento/antonello06. Htm Segreteria amministrativa del corso: la segreteria amministrativa del corso sarà curata dal Centro di Eccellenza Interateneo per la Ricerca Didattica e la Formazione Avanzata dell’ Università Ca´ Foscari di Venezia c/o Vega – Parco Scientifico Tecnologico, Edificio Lybra Via delle Industrie 17/A - 30175 Marghera Venezia –tel. 041-5094363 fax 041-5094410 e-mail: docssis@unive. It Il bando e il modulo sono reperibili nel Sito Internet del Centro: http://www. Cenec. Org/index. Htm .  
   
   
OGGI LA CASA INTERNAZIONALE DELLE DONNE AL VILLAGGIO ANTIDISCRIMINAZIONI IN PIAZZA DEL POPOLO  
 
Roma, 14 settembre 2006 Tutte mobilitate le donne dello storico Buon Pastore a Trastevere, sede della Casa internazionale delle donne, un consorzio di più di 40 associazioni convenzionato con il Comune di Roma, in vista del “Villaggio antidiscriminazioni”, promosso dal Ministero delle pari opportunità in preparazione del dell’anno europeo 2007 contro tutte le discriminazioni, che occuperà per tutta la giornata di domani piazza del Popolo. In uno stand appositamente allestito sarà possibile visionare il materiale delle associazioni, scrivere il proprio pensiero su cosa è il sessismo, vedere alcuni video relativi alle donne immigrate, al femminicidio e alle discriminazioni multiple. Alle 15. 30 si darà vita a una riflessione a più voci sul tema “Le radici sessiste dell’Europa. Dalla cultura dello stupro alla libertà femminile “, cui interverranno: Mariella Gramaglia, assessore alle Pari opportunità del Comune di Roma; Daniela Carlà, dirigente generale del Ministero del Lavoro; Dania Manti, vicequestore di Roma; Edda Billi, A. F. F. I. ; Jociara Lima de Oliveira, Candelaria; Irene Giacobbe, Assolei- Sportello Donna; Oria Gargano, Differenza Donna e Centri Antiviolenza; Rosanna Oliva, Aspettare Stanca; Angela Scarpaio, Assemblea delle donne; Monica Storini, Comitato lesbiche romane, Dorina Bianchi, deputato della Margherita. Nel corso dell’incontro sarà fatto anche il punto della situazione sulle attività di prevenzione della violenza sessuale e di sostegno alle vittime, tra cui i primi tre casi in cui il Comune di Roma si è costituito parte civile. .