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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Marzo 2007
Politica
JOSE’ MANUEL BARROSO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA IN VISITA UFFICIALE IN ITALIA IL 22 E 23 MARZO 2007  
 
 Roma, 21 marzo 2007 - Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso sarà in visita ufficiale in Italia per partecipare alla celebrazione del 50° anniversario della firma dei trattati di Roma. Il presidente parteciperà ad una serie di eventi e di appuntamenti audiovisivi. Venerdì 23 marzo, il presidente Barroso prenderà parte alla Cerimonia celebrativa del 50° Anniversario dei Trattati di Roma che si terrà presso il Senato della Repubblica, alla presenza di: Franco Marini, Presidente del Senato della Repubblica; Fausto Bertinotti, Presidente della Camera dei Deputati; Romano Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri; Hans-gert Pöttering, Presidente del Parlamento europeo e di altri illustri esponenti delle istituzioni europee e delle autorità italiane. In seguito, José Manuel Barroso presenzierà alla 69ma sessione plenaria del Comitato delle regioni, che si riunirà nel prestigioso Auditorium Conciliazione, dove si svolgerà anche una cerimonia solenne durante la quale sarà adottata la “Dichiarazione delle città e delle regioni per l´Europa”, documento politico che identificherà le priorità e gli obiettivi principali degli enti locali e regionali. Nel corso della stessa giornata, il presidente Barroso parteciperà all’inaugurazione della mostra “Capolavori dell’arte europea” presso il Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano interverrà poi all’apertura del convegno “Cinquant’anni d’Europa: Europa anno zero?”, organizzato dalla Fondazione De Gasperi presso l’Aula Giulio Cesare del Palazzo Senatorio del Campidoglio. .  
   
   
LA COMMISSARIA EUROPEA RESPONSABILE PER LA POLITICA REGIONALE IN VISITA UFFICIALE A ROMA IL 22 ED IL 23 MARZO 2007. IN OCCASIONE DEL 50° ANNIVERSARIO DELLA FIRMA DEI TRATTATI DI ROMA  
 
Roma, 21 marzo 2007 - La Commissaria Hübner incontrerà: il Ministro dello sviluppo economico Pier Luigi Borsani; il Presidente del Consiglio dei Ministri Romano Prodi; il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo; il Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali Linda Lanzillotta; il Ministro per le politiche europee e del commercio internazionale Emma Bonino. Danuta Hübner interverrà alla 69a sessione plenaria del Comitato delle Regioni che, per la ricorrenza, si svolgerà presso l’Auditorium Conciliazione a Roma. La commissaria parteciperà inoltre alla cerimonia ufficiale di inaugurazione della mostra “Capolavori dell’Arte europea” che si terrà nel prestigioso Salone dei Corazzieri del Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano, il Presidente del Parlamento europeo Hans-gert Pöttering, il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ed altri illustri ospiti. .  
   
   
50° ANNIVERSARIO DEI TRATTATI DI ROMA LE INIZIATIVE PREVISTE PER LE CELEBRAZIONI  
 
Roma, 21 marzo 2007 - La firma dei trattati di Roma, il 25 marzo 1957, ha segnato la nascita della nostra famiglia europea. Cinquant’anni dopo siamo passati da 6 a 27 e siamo ancora più vicini. Pur conservando ciascuno la propria cultura, la propria lingua e le proprie tradizioni, condividiamo valori comuni: libertà, democrazia, Stato di diritto, rispetto dei diritti umani e uguaglianza. Dopo cinquant’anni d’integrazione abbiamo molte cose da festeggiare. Pace e stabilità Cinquant’anni senza guerre tra i paesi membri dell’Ue. I successivi allargamenti, che hanno portato gli Stati membri dai 6 iniziali ai 27 attuali, hanno reso possibile la riunificazione del nostro continente, garantendo ai popoli europei pace e stabilità. Al tempo stesso l’Ue è diventata una potenza di pace, in grado di giocare un ruolo attivo nel mondo. Libertà e democrazia Libertà e democrazia sono valori fondanti dell’Unione: libertà non solo politiche e civili ma anche individuali ed economiche, come la libertà per le persone e le merci di circolare all’interno delle sue frontiere. Per i 496 milioni di europei non esistono più barriere geografiche o amministrative per viaggiare, studiare o lavorare nel più grande mercato del mondo, nel quale 13 paesi condividono ormai la stessa moneta. Prosperità Grazie al modello sociale europeo, i cittadini dell’Ue beneficiano di livelli di vita e di protezione sociale tra i più alti del mondo. La potenza economica dell’Ue, derivante dalla sua integrazione, comporta tuttavia anche delle responsabilità a livello mondiale, che si riflettono nelle sue politiche in materia commerciale e di aiuti allo sviluppo e umanitari. Occupazione e crescita Abbiamo realizzato il più ricco mercato integrato del mondo anche con l’obiettivo di rafforzare la competitività europea e creare occupazione e crescita, offrendo ai consumatori maggiore scelta, prezzi concorrenziali ed elevati standard di qualità e sicurezza. Ma non dobbiamo limitarci a guardare al passato. Questo anniversario rappresenta anche un’opportunità unica per comprendere meglio il presente, pensare al futuro e discutere dell’Europa che vogliamo. Un solo giorno non è sufficiente per festeggiare un simile anniversario. Per questo, molte personalità europee verranno in visita ufficiale a Roma per celebrare la storica firma avvenuta in Campidoglio cinquant’anni fa. Inoltre sarà organizzata una grande varietà di eventi, in particolare nella settimana dal 19 al 26 marzo. Saranno in visita ufficiale a Roma in occasione dei festeggiamenti: > Il Presidente del Parlamento europeo Hans-gert Pöttering (dal 19 al 23 marzo) > Il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso (il 22 e il 23 marzo) > Il Vicepresidente Franco Frattini, responsabile per la giustizia, la libertà e la sicurezza (il 19 e 20 marzo e dal 22 al 24 marzo) > La Vicepresidente Margot Wallström, responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia di comunicazione (dal 23 al 25 marzo) > La Commissaria Danuta Hübner, responsabile per la politica regionale (dal 21 al 23 marzo) > Il Commissario Ján Figel’, responsabile per l’istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù (il 23 e 24 marzo) > La Commissaria Megleva Kuneva, responsabile per la tutela dei consumatori (dal 22 al 25 marzo) > Il Commissario Leonard Orban, responsabile per il multilinguismo (dal 22 al 25 marzo) Lista degli eventi in ordine cronologico: Rai Uno – 21 marzo – Unomattina con la partecipazione del Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Pier Virgilio Dastoli per annunciare gli eventi dedicati all’anniversario. Roma, 21 marzo - Pari opportunità per tutti nell’istruzione e nel lavoro Conferenza internazionale organizzata dalla Fondazione europea per la formazione professionale (Etf), incentrata sull’istruzione e sulla formazione professionale come strumenti per accrescere la partecipazione dei gruppi sottorappresentati nella società e rafforzare la loro posizione sul mercato del lavoro e nel mondo dell’impresa. Roma, 21–23 marzo - Conferenza Europea Internazionale Organizzata dall’Istituto Robert Schuman, dedicata ai valori e ai messaggi degli attori principali dell’epoca, si svilupperà attorno a due quesiti: questi valori sono perseguibili con gli strumenti istituzionali di cui oggi dispone l’Ue? Esiste una volontà politica di riforma in tale direzione? Parteciperà il Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Pier Virgilio Dastoli. Firenze e Roma, 21–23 marzo - Incontro delle Assemblee parlamentari Il Presidente del Senato Franco Marini e il Presidente della Camera Fausto Bertinotti invitano i Presidenti dei Parlamenti degli Stati membri dell’Ue, del Parlamento europeo e dei paesi candidati a partecipare a un seminario e a una celebrazione sul cinquantenario. I partecipanti saranno poi ricevuti dal Presidente della Repubblica al Quirinale. Rai Uno, 22 marzo – Speciale Porta a porta sul cinquantenario con la partecipazione del Presidente del Parlamento europeo Hans-gert Pöttering, del Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e del Ministro degli Esteri Massimo D’alema. Roma, 23 marzo - Europédia Mostra multimediale promossa dal Cide (Centro nazionale di Informazione e Documentazione europea): un originale ambiente interattivo per esplorare e sperimentare l’idea di Europa unita attraverso il linguaggio dei nuovi media. Roma, 22–24 marzo - Convegno degli storici europei Organizzato dal gruppo di collegamento degli storici presso la Commissione europea in collaborazione con l’Umr-irice e la Rappresentanza della Commissione europea in Italia: il convegno sarà incentrato sul cammino delle istituzioni comunitarie fino alle sfide del futuro. Roma, 24 marzo – Cerimonia dell’Unione degli avvocati europei Alla presenza del Presidente, dei Presidenti Onorari e dei Membri del Comitato Esecutivo dell’U. A. E. , Maurice Faure deporrà un omaggio floreale nella Sala degli Orazi e dei Curiazi in Campidoglio, dove cinquant’anni fa fu firmato il Trattato di Roma. Alla cerimonia parteciperà il Vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini. Rai Tre, 23 marzo – Mi manda Rai Tre su Europa e tutela dei consumatori con la partecipazione della Commissaria europea per la tutela dei consumatori Meglena Kuneva. Roma, 23 marzo – Sessione plenaria del Comitato delle regioni Su invito della Regione Lazio, il Comitato delle regioni commemorerà il Cinquantenario a Roma, in occasione della sua 69a sessione plenaria, seguita da una sessione solenne. Parteciperanno il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e la Commissaria Danuta Hübner. Roma, 23 e 24 marzo – Cinquant’anni d’Europa: Europa anno zero? Convegno internazionale organizzato dalla Fondazione Alcide De Gasperi in collaborazione con il Sindaco di Roma Walter Veltroni, si svilupperà in tre Tavole Rotonde: “Cinquant’anni d’Europa: ieri, oggi, domani”, “Che fare oggi?” e “L’europa in un mondo che cambia”. Parteciperanno il Presidente del Parlamento europeo Hans-gert Pöttering, il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e i Commissari Meglena Kuneva e Leonard Orban. Roma, 23-25 marzo – Valori e prospettive per l´Europa di domani Congresso organizzato dalla Comece (Conferenza Episcopale Europea), con la partecipazione del Presidente del Parlamento europeo Hans-gert Pöttering, del Vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini e dell’ex Commissario europeo e Presidente dell’Università Bocconi Mario Monti. Roma, 23 marzo - 27 maggio - Capolavori dell’Arte europea L’esposizione di capolavori prestati da ciascun paese membro sarà inaugurata solennemente il 23 marzo dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, dal Presidente del Parlamento europeo Hans-gert Pöttering, dal Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, dai Presidenti di tutti i Parlamenti dei paesi dell’Unione e dai rispettivi Ministri della Cultura. La mostra sarà aperta al pubblico dal 24 marzo al 27 maggio 2007. Roma, 24 marzo – Giochiamo all’Europa La Rappresentanza in Italia della Commissione europea organizza, con l’Ufficio d’informazione per l’Italia del Parlamento europeo e il Centro nazionale di informazione e documentazione europea (Cide), una giornata di comunicazione sull’Europa per i bambini dai 5 ai 12 anni presso Explora, il Museo dei Bambini di Roma. Il Commissario europeo Ján Figel’ inaugurerà ufficialmente una postazione permanente sull’Ue. Rai Tre, 24 marzo - Serata speciale Cinquantenario con la partecipazione dei Vicepresidenti della Commissione europea Margot Wallström e Franco Frattini e del Commissario Leonard Orban, dell’ex Commissario europeo e Presidente dell’Università Bocconi Mario Monti e del Ministro per le Politiche europee e il Commercio internazionale Emma Bonino. Roma, 24 marzo - Notte bianca delle Università di Roma Le Università di Roma La Sapienza, Tor Vergata, Iusm, Roma Tre, Luiss e Link Campus apriranno le loro porte al pubblico durante la notte e organizzeranno una serie di attività culturali: teatro, musica, fuochi d’artificio, sport. Parteciperanno la Vicepresidente della Commissione europea Margot Wallström e i Commissari Meglena Kuneva e Ján Figel’. Roma, 24 e 25 marzo – Vertice europeo della gioventù Giovani di età compresa tra i 18 e 30 anni provenienti da tutti i paesi dell’Ue si incontreranno per affrontare temi cruciali per il futuro dell’Europa, tra cui la globalizzazione, la tutela dell’ambiente, il modello socioeconomico europeo. Il Vertice si svolgerà in parallelo al Vertice europeo di Berlino, che riunirà i capi di Stato e di governo dell’Ue. Parteciperanno il Presidente del Consiglio Romano Prodi, la Vicepresidente della Commissione europea Margot Wallström, il Commissario Ján Figel’, Jeremy Rifkin e Pat Cox. Roma, 25 marzo – Il villaggio dell’Europa In occasione del programma del Comune di Roma “Giornata porte aperte del patrimonio europeo a Roma”, presso i Fori Imperiali, le ambasciate dei 27 Stati membri dell’Ue, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, l’Ufficio d’informazione per l’Italia del Parlamento europeo e il Centro nazionale di informazione e documentazione europea (Cide) animeranno stand informativi e diverse attività per il grande pubblico. Parteciperanno la Vicepresidente della Commissione europea Margot Wallström e i Commissari Meglena Kuneva e Leonard Orban. Roma, 26 marzo – Incontro con gli astronauti Organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, l’Ambasciata di Francia in Italia, l’Agenzia spaziale europea (Esa) e l’Università La Sapienza di Roma. 15 astronauti europei, ricercatori e giovani studenti daranno vita ad un dibattito aperto al pubblico sulle tematiche della ricerca spaziale europea. .  
   
   
POTOCNIK SUGLI STRUMENTI IN MATERIA DI COMPETITIVITÀ: STESSO OBIETTIVO, DIVERSA PROSPETTIVA  
 
 Bruxelles, 21 marzo 2007 - Le piattaforme tecnologiche europee (Pte), le iniziative tecnologiche comuni (Itc) e le iniziative dei mercati guida sono strumenti diversi, ma tutti intesi al raggiungimento dello stesso obiettivo: favorire l´innovatività e la competitività in Europa, ha spiegato il 16 marzo il commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik. Partecipando ad una discussione nel corso dell´European Business Summit a Bruxelles, Potocnik ha risposto alle domande postegli da operatori industriali in merito agli strumenti che la Commissione ritiene possano imprimere impulso all´innovazione. L´idea iniziale alla base delle Pte era definire priorità di ricerca in tempo, prima dell´elaborazione delle proposte per il Settimo programma quadro (7Pq), ha dichiarato il commissario. Ma adesso «vivono di luce propria», ha proseguito. «Ce ne siamo avvalsi molto più di quanto previsto in origine. Le abbiamo usate ai fini dell´elaborazione del 7Pq, soprattutto per quanto riguarda l´aspetto della cooperazione, ma anche ai fini della progettazione delle iniziative tecnologiche comuni, che sono partenariati fra settore pubblico e privato», ha dichiarato Potocnik. Le Pte si sono occupate dell´innovazione dal punto di vista dell´offerta e la Commissione si augura che le iniziative dei mercati guida facciano altrettanto sul versante della domanda. Si potrebbero sviluppare mercati guida attraverso appalti pubblici, regolamentazioni, norme o proprietà intellettuale», ha spiegato il commissario. «Non è tanto un problema di finanziamento, quanto di creazione dell´ambiente adatto, dove le condizioni siano prevedibili e favorevoli», ha puntualizzato. Alla domanda sull´eventualità che il numero di iniziative possa confondere le parti interessate, Potocnik ha risposto sottolineando che tutti gli strumenti sono e continueranno ad essere interconnessi. Ha inoltre evidenziato che ciascuno strumento concerne la stessa questione, ma da una prospettiva diversa. Gli altri partecipanti al gruppo di Potocnik erano tutti sostenitori delle Pte e ne facevano parte in prima persona. I pareri sulle iniziative dei mercati guida erano divergenti, ma tutti avevano una propria idea su cosa sia necessario in Europa per rafforzare la competitività e su come la Commissione europea potrebbe contribuire in tal senso. Jozef Cornu, presidente del raggruppamento Eureka Medea+, un programma di cooperazione per la ricerca in materia di microelettronica, ha messo in guardia dal tentativo di creare mercati guida esclusivamente attraverso gli investimenti, sottolineando che in alcuni settori l´Europa spende molto denaro, ma non detiene un ruolo di primo piano. Spesso, i mercati leader si trovano nel paese in cui sono stati creati, ha dichiarato. Koenraad Debackere, professore e direttore generale della Kuleuven Research and Development, ha accolto positivamente le azioni della Commissione volte a definire le Pte, le Itc e i mercati guida e si è detto favorevole alla loro complementarità e addizionalità. Ha anche espresso l?auspicio che i tre strumenti possano promuovere la mobilità interdisciplinare. Alla domanda relativa a cosa vorrebbe che accadesse il prossimo anno, il professore Debackere ha chiesto l´introduzione di politiche in materia di appalti per incoraggiare la ricerca e l´innovazione. Alcuni presenti hanno fatto riferimento al numero di Pte (31). Bernard Meric, vicepresidente senior di Hewlett-packard Emea, ha chiesto se la Commissione sosterrebbe una fusione delle Pte in un unico organismo con statuto di ente giuridico. Il commissario non ha considerato il numero delle Pte un aspetto problematico. Ha sottolineato che il numero è costante da qualche tempo e che le singole Pte stanno cooperando tra loro. Ridurne il numero riportando più aree tematiche all´interno di uno stesso ambito causerebbe un´eccessiva complessità, ha ritenuto Potocnik. Ha sottolineato ancora una volta, tuttavia, che le Pte non dipendono e non dovrebbero dipendere dalla Commissione europea. Vivono di luce propria, e se le parti interessate ritengono vantaggiosi eventuali cambiamenti, possono e dovrebbero metterli in atto. Aspetto insolito per l´industria, da più parti è stato chiesto alla Commissione di agire in modo più diretto con le Pte. Il dottor Cornu ha chiesto un intervento più radicale ai fini dell´elaborazione di norme paneuropee. Se le Pte stesse non definiscono norme, allora dovrebbe essere la Commissione ad intervenire e a fissarle, ha proposto. Rüdiger Iden, vicepresidente senior di Polymer Physics e Basf, ha chiesto alla Commissione di partecipare al processo di comunicazione fra le Pte. Dato che le Pte rispondono agli inviti a presentare proposte nell´ambito del Settimo programma quadro (7Pq), vi sarà una certa cooperazione e concorrenza. Al riguardo sarà necessaria da parte della Commissione una dose di moderazione, ha dichiarato. Il professor Iden ha anche invitato la Commissione a partecipare maggiormente in materia di regolamentazione, ma per deregolamentare il mercato. «Regolamentazione non significa che ci occorrono più leggi, ma più standard», ha spiegato. Potocnik ha ammesso che le regole del gioco per l´industria devono essere semplificate e che è necessaria una certa deregolamentazione. Ma «regolamentazione e deregolamentazione vanno di pari passo. La situazione non è netta, non è o nero o bianco», ha insistito. Ha citato l´esempio della nanotecnolgia, settore in cui la Commissione è intervenuta prontamente per introdurre regole e gestire i rischi. «Se non si elaborano regole in una fase precoce e in modo sufficientemente rapido, saranno le imprese ad avere la peggio», ha dichiarato ai partecipanti. Alla fine della sessione è stato chiesto al commissario di esprimersi in merito a cosa vorrebbe che accadesse il prossimo anno. E la sua risposta è stata che la Commissione continui ad operare in modo coerente e dia risultati in tempo reale. .  
   
   
PROGETTO TRANSFRONTALIERO MALHLDE.NET  
 
Trieste, 21 marzo 2007 - Si scrive "Mahlde. Net", si legge creazione di una rete di cooperazione istituzionale per lo sviluppo della democrazia locale nell´area transfrontaliera adriatica, nel segno del partenariato. I risultati del progetto, finanziato nell´ambito del Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg Iii A Transfrontaliero Adriatico, sono stati presentati ieri a Bari nel corso di un convegno che ha visto la partecipazione di tutti gli attori impegnati nell´iniziativa, ricevendo il plauso del Sottosegretario agli Affari Esteri, Famiano Crucianelli. Impegnati nella realizzazione della rete Mahlde. Net, oltre Regione Friuli Venezia Giulia, capofila, anche le Regioni Puglia, Emilia Romagna e Veneto, il Comune di Monfalcone, le Università Iuav di Venezia, di Padova e Trieste, lo Ial-fvg, l´Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia, l´Alda (associazione delle Agenzie di Democrazia Locale) e la rete delle 11 Agenzie di Democrazia Locale presenti nei Balcani. Nell´occasione l´assessore regionale alle Relazioni Internazionali, Franco Iacop, ha sottolineato "che nell´ambito delle attività promosse dalla Regione Friuli Venezia Giulia, vi è l´intenzione di proseguire con il progetto Mahlde. Net, mantenendo la rete creatasi e cercando di concentrare maggiormente le future attività di cooperazione sullo sviluppo economico locale, estendendo il partenariato al tessuto economico". Secondo Iacop, quindi, maggiori opportunità di dialogo e interazione tra mondo istituzionale e imprenditoriale; ma l´assessore va oltre: "Partendo da situazioni di difficoltà nell´area dei Balcani occidentali scaturisce la necessità di ricostruire situazioni di governo locale, di ridare alle istituzioni locali capacità e opportunità di essere protagonisti dello sviluppo". "Infatti - prosegue - alla luce delle iniziative di cooperazione e internazionalizzazione promosse nei Balcani, volte a supportare il processo di adesione dei Paesi di quell´area candidati all´ingresso nell´Unione Europea e alla creazione di strutture di sviluppo condiviso transfrontaliero, quali le Euroregioni e i macrodistretti industriali, risulta opportuno lavorare a ulteriori azioni per valorizzare e ottimizzare gli interventi svolti sinora nell´area balcanica". Una posizione condivisa dagli assessori della Puglia e dell´Emilia Romagna. "Se non c´è pace nei Balcani, non c´è pace in Europa - ha sostenuto Silvia Godelli, assessore al Mediterraneo della Regione Puglia -. Il rilievo politico, sociale ed economico di queste azioni, alla vigilia dell´avvio della nuova programmazione europea e nel quadro dell´allargamento, rilancia con forza la strategia di fare dell´intera Regione balcanica un luogo reale di integrazione e crea le condizioni basilari per facilitare l´ingresso a pieno titolo di tutti i Paesi che la compongono nell´Ue". Anche per l´assessore alle Attività Produttive dell´Emilia Romagna, Armando Campagnoli, "la prospettiva dei Balcani passa per l´Europa e questo progetto è stato prezioso perché ha consentito la costruzione partecipata di un quadro conoscitivo generale delle pratiche di democrazia locale, la ricognizione e il monitoraggio dei nuovi istituti di democrazia locale sperimentati negli ultimi anni nel contesto delle Regioni Adriatiche Italiane e dei Paesi dell´Adriatico Orientale, nonché la valutazione della qualità della democrazia e il rafforzamento di uno strumento come il partenariato istituzionale". Punto di forza del progetto - attuato nell´arco di tre anni, da novembre 2004 a marzo 2007 - sono stati proprio il coinvolgimento attivo e l´effettiva cooperazione tra istituzioni, università, agenzie, organizzazioni non governative, associazioni impegnate in azioni concrete di promozione della democrazia locale nell´area balcanica. E la necessità che le azioni messe in campo da questa rete non si esauriscano qui è stata evidenziata anche dagli ospiti dell´altra sponda dell´Adriatico, Dubravko Opijac (Ministero Giustizia Bosnia Erzegovina) e Hyseni Xhemajl, sindaco di Gjlian. L´obiettivo è ambizioso: costruire un futuro in cui il destino di tutte le popolazioni interessate possa contare sulla democrazia e il dialogo e in cui il ruolo delle istituzioni coinvolte possa rappresentare una solida base per il progresso e lo sviluppo. .  
   
   
MAHLDE.NET: VENDOLA, "UN´EUROPA MIOPE SE NON ALLARGA LA DEMOCRAZIA AI BALCANI"  
 
Bari, 21 Marzo 2007 - “Un’europa che si impigrisce, che si allontana sempre piu’ dai sogni delle carte di Altiero Spinelli scritte nel suo esilio di Ventotene, un’Europa a corto respiro, che scrive il suo futuro con l’inchiostro mediocre dei trattati di compromesso tra i governi e che ancora fa fatica a riflettere sulla partita dei Balcani. Un’europa miope che non vede l’importanza dell’allargamento della democrazia nell’area balcanica”. E’ questa l’analisi fatta dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola nel suo intervento al convegno sulla democrazia partecipata nei Balcani e sui risultati del Progetto Mahlde. Net (Mare Hadriaticum Local Democracy Network), organizzato a Bari dall’Assessorato al Mediterraneo. Un progetto di democrazia partecipativa a cavallo tra le due sponde dell’Adriatico per promuovere la cooperazione transfrontaliera e decentrata a favore del processo di ricostruzione sociale e democratica nei Balcani Occidentali. “Mahlde. Net e’ un’esperienza fondamentale” ha aggiunto Vendola “ perché la ricostruzione della società civile è la grande questione che fa crescere la democrazia e la tutela dei diritti umani in un’area tra le più difficili al mondo, un territorio tra Oriente e Occidente, luogo scontri di mitologie e leggende che hanno trasformato i Balcani in un mattatoio perenne”. Parlando della questione dell’allargamento dell’Europa a Est, Vendola ha poi sottolineato come “ i Balcani e la Turchia sono l’unica possibilità di sconfiggere la guerra e il fondamentalismo. Noi non possiamo solo osservare, ma dobbiamo cooperare. La lezione è che non possiamo immaginare tempi biblici per l’agenda dell’integrazione europea. Occorre guardare ai Balcani, al Mediterraneo e all’Adriatico Orientale non come una problematica periferica, ma come una nuova opportunità di costruire nuove politiche democratiche con l’altra sponda. Anche perché stiamo giocando la stessa partita”. .  
   
   
ITALIA - WORKSHOP SUL TEMA «SICUREZZA» DEL 7PQ  
 
Roma, 21 marzo 2007 - Il 30 marzo a Roma si svolgerà un workshop sulla priorità tematica «Sicurezza» del Settimo programma quadro (7Pq). Nel corso dell´iniziativa, organizzata nell´ambito di un convegno internazionale sulla ricerca nel campo della sicurezza e della protezione civile, saranno presentati gli obiettivi e il contenuto del programma di lavoro «Sicurezza» e le aree tematiche da coprire. Interverranno rappresentanti della direzione generale Ricerca della Commissione europea che risponderanno alle domande dei partecipanti e offriranno un riscontro sulle idee progettuali. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Apre. It/attach/programma%2030-3-07. Pdf . .  
   
   
DOPO LE ELEZIONI PARLAMENTARI, FINLANDIA: FERVONO LE TRATTATIVE PER LA FORMAZIONE DEL NUOVO GOVERNO  
 
 Milano, 21 marzo 2007 - Dopo che Il Partito centrista del primo ministro Matti Vanhanen ha vinto le elezioni parlamentari del 18 marzo scorso, pur con una leggera flessione, sono in corso i negoziati tra i partiti per la formazione del nuovo governo. Secondo i risultati ufficiali definitivi, i centristi avranno 51 dei 200 seggi del Eduskunta, il Parlamento monocamerale finlandese, uno in più rispetto ai conservatori del Partito della Coalizione nazionale. Il Partito socialdemocratico (Sdp) ha ottenuto 45 seggi. Nelle elezioni del 2003, i centristi avevano conquistato 55 seggi (adesso ne hanno quindi persi quattro), i socialdemocratici 53 (-8) e la Coalizione Nazionale 40 (+10). In voti, le prime tre formazioni sono in una ´forchetta´ di 2 punti scarsi: il partito del premier ha ottenuto il 23,1% dei suffragi, i conservatori il 22,3 e i socialdemocratici il 21,4%. Con ogni probabilità, la Finlandia passerà quindi da un governo di centro-sinistra (centristi, socialdemocratici più il partito di espressione svedese) a una coalizione tra centristi e conservatori, guidata dallo stesso premier uscente Vanhanen. "Il risultato è chiaro: siamo il numero uno in voti e il numero uno in seggi", ha detto Vanhanen ai sostenitori festanti. In Finlandia è tradizione che i partiti che si sono classificati primo e secondo si uniscano per formare il governo. Il governo, che potrebbe decollare entro un mese, potrebbe esser formato da una coalizione comprendente quattro partiti, poiché, secondo Vanhanen, dovrebbe disporre almeno di una maggioranza di 120 deputati Il leader dei conservatori, Jyrki Katainen, ha rivendicato alla sua formazione il diritto di entrare nell´esecutivo. "La Coalizione Nazionale ha riportato una vittoria a valanga, penso che sarebbe molto strano se non fossimo nel prossimo governo", ha dichiarato. Delusi i socialdemocratici, partito storico del Paese. "Chiaramente, non siamo riusciti a far arrivare il nostro messaggio agli elettori", ha detto il loro leader Eero Heinäluoma, ministro delle Finanze uscente. Per rinnovare i 200 deputati dell´Eduskunta, che proprio nel 2007 celebra il centenario della sua prima legislatura, erano chiamati al voto circa 4,29 milioni di elettori la cui a partecipazione al voto è stata del 67,8%. Ecco, con la sottostante tabella, i risultati schematici delle elezioni parlamentari finlandesi del 18 marzo 2007. Dai risultati, il nuovo Parlamento finlandese sarà composto al 42% di donne parlamentari, la percentuale più alta registrata nella sua storia. Su 200 deputati infatti le donne elette sono 84, rispetto alle 75 delle elezioni del 2003 Il deputato più giovane ha 24 anni il più anziano 69. La convocazione del nuovo Parlamento è prevista per il 27 marzo alle 12.
Percentuale votanti (%) in Finlandia
67,9
% Variazione 2003 Voti Variazione 2003 Seggi
Partito di Centro 23,1 -1,6 639991 -49400 51 (-4)
Partito Socialdemocratico 21,4 -3,1 593609 -89614 45 (-8)
Partito di Coalizione Nazionale 22,3 +3,7 616517 +98613 50(+10)
Alleanza di Sinistra 8,8 -1,1 244009 -33143 17 (-2)
Lega dei Verdi 8,5 +0,5 233930 +10366 15 (+1)
Cristiano Democratici 4,9 -0,4 134643 -14344 7
Partito Popolare Svedese 4,5 -0,1 125384 -3440 9 (+1)
Veri Finlandesi 4,1 +2,5 112097 +68281 5 (+2)
Partito Comunista 0,7 -0,1 18266 -2813
Liberali 0,1 -0,2 3252 -5524
Suomen Senioripuolue 0,6 +0,4 16674 +11328
Biancazzurri Finlandesi 0,1 -0,1 3916 -663
Per la pace e il socialismo – partito Comunista dei Lavoratori 0,1 0,0 2120 -788
Suomen Isänmaallinen kansanliike 0,0 -0,1 820 -1820
Per i Poveri 0,1 0,0 2505 +1057
Partito della Comune Responsabilità 0,0 0,0 161 -243
Suomen Työväenpuolue Stp 0,1 +0,1 1765 +1765
Itsenäisyyspuolue 0,2 +0,2 5579 +5579
Altri (Ahvenanmaa) 0,5 0,0 12523 -1049 1
Totale 2767761
Voti nulli 0,7 19960
Totale 2787721
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BULGARIA, NESSUNA FRETTA PER INTRODUZIONE EURO  
 
Trieste, 21 marzo 2207 - - L´introduzione della moneta unica europea in Bulgaria potrebbe essere rinviata al 2010 o, addirittura, al 2012. Ne parla lo Standart Daily. ´Spero che i tassi d´inflazione nel Paese possano essere ridotti ai livelli richiesti già nei prossimi anni´, ha detto Plamen Oresharski, Ministro delle Finanze bulgaro, aggiungendo poi di non avere alcuna fretta di avere l´euro nei propri confini nazionali. .  
   
   
GLI SLOVENI E L´EURO  
 
Milano, 21 marzo 2007 - In questi primi mesi di circolazione dell´euro, gli sloveni hanno preferito i pagamenti in contanti. A riportarlo, la versione online dell´International Herald Tribune. La Slovenia è diventata il 13° membro dell´eurozona il 1 gennaio, a meno di due anni dalla sua entrata nell´Unione Europea. I primi due mesi sono passati velocemente e senza problemi. Negozi e negozianti sono riusciti ad effettuare il cambio moneta efficacemente. Un recente studio mostra che il 94 percento degli sloveni ha il contante per la maggior parte in euro. Il sondaggio è stato effettuato dalla Gallup, ma non sono stati forniti dettagli sul campione o sul margine d’errore. L’euro adesso è l’unica moneta accettata in Slovenia, dal momento che le banche hanno cessato di cambiare banconote e monete il 1 marzo di quest’anno. La Commissione Europea ha dichiarato che il cambio di moneta in Slovenia è stato un tributo ai buoni preparativi fatti in tutto il Paese. Negozianti e dettaglianti hanno cambiato i contanti in euro, mentre le banche sono state pronte a cambiare il contante ai negozianti. La Commissione Europea ha lodato le banche slovene, dichiarando che la rapida conversione dei distributori automatici e degli Atm, il primo giorno dell’anno, e il fatto che le banche in quel giorno fossero aperte ha giocato un ruolo fondamentale nel rendere il passaggio di moneta il più facile possibile. “L’atteggiamento positivo con cui gli sloveni hanno affrontato il cambio di moneta ha contribuito al successo del processo” ha detto la Commissione Europea. Con l’entrata nell’Eurozona, la Slovenia si è unita ai 12 Paesi che hanno adottato la moneta il 1 gennaio del 2002: Italia, Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Spagna e Portogallo. . .  
   
   
CROAZIA SI AVVICINA A INGRESSO IN UNIONE EUROPEA  
 
Trieste, 21 marzo 2007 - - Basandosi sul rapporto di Hannes Swoboda al Parlamento Europeo sulla situazione della Croazia, il presidente dello stesso Parlamento Europeo, Hans-gert Poettering ha detto al primo ministro croato, Ivo Sanader, che la Croazia potrebbe diventare un membro Ue nel 2009. Poettering ha espresso soddisfazione riguardo ai progressi che la Croazia ha registrato nel processo di adesione all´Ue. Il Southeast European Times afferma che Sanader ha incontrato anche il Commissario per l´allargamento, Olli Rehn, il quale ha affermato che non ci sono particolari problemi per quanto riguarda la Croazia. Ad ogni modo, Rehn ha affermato che ci sono molti altri aspetti da prendere in considerazione prima di fissare una data definitiva per il completamento del processo di adesione. .  
   
   
CENTRO SUL PAESAGGIO A FIRENZE, PROPOSTA ACCOLTA CON FAVORE MARTINI SODDISFATTO. LA VILLA MEDICEA DI CAREGGI LA SEDE PRESCELTA PER IL NUOVO ISTITUTO  
 
Firenze, 21 marzo 2007 - "Di fronte all´accoglienza che Strasburgo ha riservato alla nostra proposta di scegliere Firenze come sede per il Centro europeo sul paesaggio, non possiamo che essere soddisfatti. E´ un fatto importante perché innanzitutto è un riconoscimento al lavoro svolto dalla Toscana a favore del paesaggio e al forte contributo che questa regione ha portato all´organizzazione della Convenzione europea. La risposta ottenuta dalla Rete sottolinea anche il valore simbolico della sede da noi scelta per ospitare il Centro: la villa di Careggi, una delle più antiche residenze appartenute alla famiglia de´ Medici. Tutto ciò rappresenta uno stimolo in più per fare del paesaggio una linea di lavoro fondamentale della nostra attività istituzionale". Questo il commento del presidente Martini alla risposta positiva ricevuta oggi a Strasburgo dai membri della Rete europea sul paesaggio, ai quali ha presentato la proposta di organizzare proprio nel capoluogo toscano il Centro europeo sul paesaggio. Nella Villa medicea di Careggi, acquistata dalla Regione nel 2004, sarà ospitato il nuovo organismo deputato, tra le altre cose, a promuovere attività di ricerca scientifica e formazione; a svolgere funzioni di osservatorio, consiglio e proposta rispetto all´elaborazione di normative e strumenti di pianificazione sul paesaggio; a collaborare con tutte le istituzioni europee e infine alimentare e ampliare a livello europeo il bisogno e la domanda dei cittadini sulla qualità paesaggistica. .  
   
   
LISBONA 2010: DEL TURCO, CI INTERESSA VINCERE BATTAGLIA FINALE  
 
L´aquila, 21 marzo 2007 - "Non ci interessa stare sul podio, interessa vincere la battaglia". Il presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, commenta in questo modo i risultati dell´ultima ricerca del Sole 24 ore-Centro studi sintesi di Venezia che ha posizionato la regione Abruzzo tra le prime tre regioni italiane per il raggiungimento degli obiettivi di Lisbona 2010. La ricerca è stata tutta incentrata nei criteri fissati nel 2000 tra i capi di Stato e di governo per trasformare entro il 2010 l´Unione europea nell´economia più competitiva e dinamica del mondo, in grado di coniugare la crescita con nuovi posti di lavoro. In questo contesto e nella ricerca effettuata dal Sole 24 ore e Centro studi sintesi, l´Abruzzo figura terzo dietro Piemonte e Valle D´aosta, "a conferma della dinamicità del tessuto produttivo della nostra regione", ha voluto sottolineare il presidente Del Turco. "L´abruzzo sta dimostrando di sapersi muovere bene nel panorama delle sfide dell´economia internazionale - ha spiegato il presidente della Regione -. Il sistema Abruzzo in questo modo mostra una straordinaria vivacità in grado di rispondere a tutte le sollecitazioni che vengono dal mondo economico. Sul piano della competitività e dell´innovazione, che poi sono i settori più importanti analizzati dallo studio del Sole 24 ore, il nostro sistema produttivo è in grado di dare risposte convincenti sui mercati europei e internazionali. Il tutto rafforzato - conclude il presidente Ottaviano Del Turco - dall´indubbia tenuta nel campo della coesione sociale e della sostenibilità ambientale". .  
   
   
MEF: VENERDÌ 23 MARZO INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA "£IRA ITALIANA, MONETA €UROPEA" NELL´AMBITO DELLE CELEBRAZIONI PER IL 50° ANNIVERSARIO DELLA FIRMA DEI TRATTATI DI ROMA  
 
Roma, 21 marzo 2007 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze, in occasione delle celebrazioni del 50° anniversario della firma dei Trattati di Roma, inaugurerà venerdì 23 marzo, alle ore 17. 30 la mostra "£ira italiana, moneta €uropea" realizzata in collaborazione con l´Istituto Poligrafico Zecca dello Stato presso le sale del Museo Numismatico presente nella sede stessa del Ministero. La mostra sarà aperta al pubblico, con ingresso libero, nei giorni di sabato 24 e domenica 25, dalle 10. 00 alle 18. 00. Un percorso allestito in via straordinaria all´interno dello storico Museo permetterà così a tutti i cittadini e agli appassionati di numismatica di conoscere, oltre al percorso permanente del Museo, le monete in lire e in euro create dalla Repubblica italiana per celebrare eventi europei. Esperti guideranno i visitatori in un cammino che offre una peculiare testimonianza delle più importanti tappe della costruzione europea, molte delle quali sono legate al nostro Paese: la conferenza di Messina (1955), i Trattati di Roma (1957), i più recenti semestri di Presidenza dell´Italia al Consiglio d´Europa (1985, 1990, 1996, 2003), la firma del Trattato costituzionale europeo (2004). Nell´ambito della mostra saranno inoltre esposti i "materiali creatori" delle monete: i modelli originali in gesso, disegnati dagli artisti della Zecca italiana, e le fusioni in bronzo utilizzate per la realizzazione dei conii, che costituiscono il vero e proprio "stampo"delle monete. Si tratta di materiali solitamente conservati nei caveau del Ministero dell´Economia e Finanze, raramente accessibili al pubblico e che mostrano il percorso creativo di questi particolari oggetti. .  
   
   
BANCHE E INFRASTRUTTURE : ARGENTINA E AISCAT SI INCONTRANO A MEDIOBANCA  
 
 Roma, 21 marzo 2007 - Si è tenuto ieri presso Mediobanca, a Roma, un incontro tra il vice Presidente della Repubblica Argentina e Presidente del Senato Daniel Scioli in visita ufficiale in Italia, accompagnato dal Dr. Gerardo Werthein, presidente de la Caja de Seguros e Fabrizio Palenzona Presidente dell’ Aiscat (Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori), vice Presidente dell’ Asecap (Association Européenne des Concessionnaires d’Autoroutes et d’Ouvrages à Pèage) nonchè vice Presidente di Unicredit e Consigliere di Mediobanca per esaminare programmi di collaborazione in campo infrastrutturale. Inoltre tema dell’incontro è stata la possibile creazione di una banca d’affari per l’America Latina cui possano concorrere anche capitali italiani. L’iniziativa potrebbe supportare i futuri investimenti di realtà italiane in Argentina e nel continente sudamericano dove peraltro i principali gruppi hanno già interessi rilevanti. .  
   
   
PRIVATE EQUITY PER LE MEDIE IMPRESE CONFERENZA ANNUALE ORGANIZZATA DALLA CAMERA DI COMMERCIO AMERICANA IN ITALIA IN COLLABORAZIONE CON LA CAMERA DI COMMERCIO DI MILANO E LA NATIONAL ITALIAN AMERICAN FOUNDATION (NIAF)  
 
 Milano 21 Marzo 2007 – La prima conferenza annuale sul Private Equity di Milano ha avuto luogo ieri a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana alla presenza di diversi investitori di Private Equity italiani e statunitensi. L´evento è stato organizzato dalla American Chamber of Commerce in Italy in collaborazione con la Camera di Commercio di Milano e la National Italian American Foundation. Main sponsor dell´evento è Interbanca. Molti gli esponenti politici presenti e fra questi il Sindaco di Milano Letizia Moratti, l´Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia Ronald P. Spogli, Emma Bonino, Ministro per il Commercio Internazionale, che chiuderà la Conferenza. La conferenza dal titolo "A U. S. /ltaly partnership to develop Italian mid-size market" ha un duplice obiettivo: illustrare alla business community italiana le opportunità di una partnership per gli investitori cross-border e dare rilievo alle migliori case histories di imprenditori italiani e fondi di private equity internazionali. "Il Private Equity è stato un fenomeno dirompente che ha cambiato e sta cambiando radicalmente il sistema economico e industriale immettendo nuova energia nei processi di business", dichiara Umberto Paolucci Presidente di American Chamber of Commerce, "Quattro milioni di piccole e medie aziende italiane costituiscono la spina dorsale della crescita economica italiana e rappresentano un interessante mercato potenziale per il Private Equity. Ci auguriamo che l´eccellenza degli speaker coinvolti faccia di questo evento un appuntamento che, di anno in anno, aiuti a promuovere il mercato del Private Equity in Italia". "L´attrazione di risorse economico-finanziarie provenienti da fonti internazionali di private equity può essere un valido strumento per favorire una sostanziale crescita e un rafforzamento della struttura del nostro sistema produttivo locale e nazionale", dichiara Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per le attività internazionali, "È importante quindi partecipare a un´iniziativa come questa, utile per promuovere le nostre imprese presso possibili investitori esteri e allo stesso tempo per far conoscere meglio questa importante possibilità di finanziamento". "Siamo particolarmente lieti dell´entusiasmo con cui è stata accolta questa conferenza. E´ parte fondante della nostra missione creare relazioni di valore fra gli Stati Uniti e l´Italia", ha dichiarato Joseph V. Del Raso, Vice Presidente del Niaf e organizzatore della conferenza, "Questo evento dedicato al private equity è sicuramente un chiaro esempio del successo di queste iniziative". .  
   
   
ACCORDO CARIVE-CONFARTIGIANATO-COFIDI VENEZIANO 130 MILIONI ALLE AZIENDE ARTIGIANE VENEZIANE PRESENTATO ANCHE L´ACCORDO QUADRO PER LA VALORIZZAZIONE DELL´ARTIGIANATO E CREAZIONE DI UN´AREA DI ECCELLENZA DELLA PROVINCIA DI VENEZIA  
 
Venezia, 21 marzo 2007 - Cassa di Risparmio di Venezia (Gruppo Intesa Sanpaolo) e Cofidi Veneziano - la società di garanzia emanazione della Confartigianato provinciale di Venezia - hanno presentato un importante progetto di valorizzazione del "distretto produttivo" veneziano attraverso finanziamenti per un importo pari a 130 milioni di euro a favore delle Pmi associate al sistema Confartigianato. In particolare, Carive si propone come partner delle imprese in collaborazione con l´associazione e il consorzio fidi per valutare la qualità dei portafogli condivisi. Attraverso questo meccanismo Carive e Cofidi anticipano il fabbisogno finanziario delle aziende mettendo a disposizione dei finanziamenti "predeliberati". La prima fase, avviata a settembre dello scorso anno e ora in fase di completamento, ha interessato 600 soci Confartigianato affidati da Carive e Cofidi Veneziano con il rilascio di finanziamenti per un importo complessivo pari a 30 milioni di euro. La seconda fase, che parte oggi con la sottoscrizione dell´accordo specifico tra Carive e Confartigianato San Donà, prevede un ulteriore intervento a favore degli associati attraverso l´attivazione di uno specifico canale di collaborazione diretta che nel suo sviluppo complessivo su tutti gli otto mandamenti della provincia di Venezia assicurerà per le aziende artigiane ulteriori finanziamenti pari a 100 milioni di euro. "Questo accordo rappresenta un ulteriore affinamento di una storica collaborazione - commenta Massimo Mazzega, direttore generale di Carive - in cui vogliamo essere un partner di sviluppo strategico per il territorio, con una logica di intervento veloce e significativa che valorizzi la provincia di Venezia, in quanto distretto produttivo di eccellenza". "È la prima volta che in Italia prende avvio un´operazione così innovativa e senza alcun vincolo - evidenzia Antonio Sartorello, presidente di Cofidi Veneziano - Il nostro obiettivo dichiarato è avvicinare le imprese offrendo loro opportunità nuove di sviluppo. Per questo nel 2007 abbiamo messo in cantiere nuovi strumenti in partnership con gli istituti di credito che ci consentono di ottimizzare il servizio alle Pmi e di abbattere in maniera significativa il costo del denaro. Solo così possiamo aiutare gli imprenditori a cogliere il vento della ripresa". Contestualmente viene anche sottoscritto da Carive e dalla slovena Banca Koper del Gruppo Intesa Sanpaolo il partenariato con Cofidi Veneziano e Confartigianato - di cui Confartigianato San Donà risulta capofila - il cui scopo consiste nell´attivazione dei principi della "Carta europea per le piccole imprese" attraverso la creazione di un centro di eccellenza per la ricerca e la formazione a supporto del sistema socio-economico veneziano quale riferimento per l´analisi, lo studio e la ricerca relativamente alle tematiche dello sviluppo locale per promuovere l´innovazione scientifica e tecnologica e la competitività attraverso la cooperazione transfrontaliera. I partners attuali oltre alle strutture aderenti al sistema confartigianato sono importanti realtà accademiche e istituzionali di Slovenia, Croazia, Romania e Repubblica Ceca. .  
   
   
BANCA FIDEURAM SPA PROGETTO DI BILANCIO DELL’ESERCIZIO 2006 UTILE NETTO CONSOLIDATO DI € 224,4 MILIONI (+17,6% RISPETTO AL RISULTATO DEL 2005)  
 
 Roma, 21 marzo 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Fideuram (Eurizon Financial Group), presieduto da Vincenzo Pontolillo, ha approvato il 19 marzo il bilancio consolidato e civilistico dell’esercizio 2006 redatto secondo i principi contabili internazionali Ias/ifrs, nonché il bilancio sociale. L’amministratore Delegato Massimo Arrighi nel presentare i dati ha commentato: “i risultati hanno evidenziato un buon andamento economico e commerciale, sostenuto da un trend di crescita organica delle reti, della raccolta e delle masse gestite. Il 2006 è stato caratterizzato inoltre da un’attività di sviluppo volta all’ampliamento delle soluzioni di investimento multibrand e multimanager, in sintonia con gli orientamenti del mercato italiano, interessando tutti i prodotti di risparmio gestito. L’ulteriore ampliamento dell’offerta è avvenuta seguendo tre direttrici: la tradizionale distribuzione diretta di Oicr di case terze (con l’avvio delle nuove 6 case nel corso dell’anno sale a 11 il numero complessivo); la distribuzione indiretta tramite l’inserimento di Oicr di Sgr terze nelle soluzioni di investimento gestite dalla casa (accesso a oltre 70 società di gestione tramite la piattaforma Allfunds Bank); lo sviluppo di collaborazioni gestionali con case di investimento internazionali di primaria importanza. Inoltre – prosegue l’Amministratore Delegato – nel 2006 sono stati introdotti con successo nuovi stili di gestione flessibili e total return, affiancati anche da nuove asset class alternative, personalizzati per i diversi segmenti di clientela e proposti anche attraverso la nuova piattaforma di Unit irlandesi fornita da Eurizon Life. Dal successo riscontrato nelle azioni di potenziamento di strategie innovative e ad architettura aperta, sono nate le linee guida per il 2007 che prevedono, tra l’altro, la definizione di un’offerta dedicata alla clientela private”. Risultati economici Sotto il profilo economico, la performance del 2006 è risultata in netto miglioramento rispetto al 2005. L’utile netto consolidato, pari a € 224,4 milioni, è aumentato del 17,6% rispetto al risultato dell’esercizio precedente (€ 190,8 milioni). L’utile netto è stato influenzato da accantonamenti pari a € 12 milioni, al netto dell’effetto fiscale, per oneri relativi alle società controllate francesi in via di dismissione appartenenti al raggruppamento Fideuram Wargny. Il R. O. E. Si è attestato al 30,9% rispetto al 28,5% del 2005. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte, pari a € 285,7 milioni, ha evidenziato una crescita di € 7,4 milioni rispetto al 2005 (+2,7%), dovuta al buon andamento del margine di interesse (+ € 33,4 milioni) e delle commissioni nette (+ € 12,2 milioni), che ha più che compensato l’incremento delle spese di funzionamento (+ € 35,6 milioni). La redditività del Gruppo si caratterizza per la qualità dei ricavi in presenza di consistenti investimenti a supporto della crescita. Il Roe si è attestato al 30,9%, in crescita di oltre due punti percentuali rispetto al precedente esercizio (28,5%). Il Cost/income ratio del Gruppo è risultato pari al 49,4% (46,6% nel 2005). L’incremento è dovuto principalmente alle nuove iniziative progettuali, alle operazioni straordinarie collegate all’O. P. A. Di Eurizon Financial Group sulle azioni Banca Fideuram, alle spese pubblicitarie e di marketing nonché al processo di rilevazione, di test e di rafforzamento del sistema dei controlli interni previsto dalla normativa “Sarbanes Oxley Act”. Di seguito, le principali componenti del conto economico consolidato: Il margine di interesse, pari a € 78,9 milioni, ha presentato un incremento del 73,4% rispetto al 2005, dovuto essenzialmente alla crescita dei volumi medi intermediati e all’aumento di redditività conseguente al miglioramento dell’attività di gestione del portafoglio di proprietà. Le commissioni nette si sono attestate a € 599,4 milioni, in crescita di € 12,2 milioni (+2,1%) rispetto all’esercizio precedente, per effetto delle commissioni nette ricorrenti. L’incremento di queste ultime (+4,9%) è da attribuire all’aumento delle masse medie gestite con commissioni ricorrenti, passate da € 43,2 miliardi a € 46,6 miliardi (+7,9%). Il risultato netto delle attività finanziarie, pari a € 8,6 milioni, ha registrato una riduzione di € 14,3 milioni, dovuta principalmente ai minori plusvalori conseguiti dalle polizze assicurative stipulate in favore dei Private Banker nell’ambito dei piani di fidelizzazione delle Reti, che peraltro si riflette in minori accantonamenti al fondo per rischi ed oneri. Le spese di funzionamento sono risultate complessivamente pari a € 340,9 milioni, in crescita rispetto ai € 305,3 milioni dello scorso esercizio (+11,7%). Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri, pari a € 61 milioni, sono diminuiti di € 10,1 milioni rispetto al 2005 (€ 71,1 milioni). Il saldo include accantonamenti per € 42,5 milioni a presidio di cause passive, azioni revocatorie, reclami della clientela e rischi connessi a titoli in default intermediati in precedenti esercizi, nonché € 14,2 milioni di accantonamenti relativi ai piani di fidelizzazione delle Reti di Private Banker (€ 26,6 milioni nel 2005), di cui € 3,2 milioni, relativi al rendimento delle polizze assicurative (€ 16 milioni nel 2005). Risultati operativi Sotto il profilo operativo, l’esercizio 2006 è stato caratterizzato da un buon andamento della raccolta netta e da una sostenuta crescita delle masse amministrate. La raccolta netta complessiva del 2006 è risultata positiva per € 1,8 miliardi, a fronte di € 1,2 miliardi dell’esercizio precedente. A fine dicembre 2006 la consistenza delle masse amministrate (Assets Under Management) del Gruppo Banca Fideuram, pari a € 67,6 miliardi, ha registrato un incremento del 5,1% rispetto al 31. 12. 2005 (€ 64,3 miliardi); alla stessa data la componente di risparmio gestito, pari a € 52,1 miliardi, costituiva il 77% delle masse totali. Al 31. 12. 2006 la consistenza dei Private Banker delle Reti Fideuram e Sanpaolo Invest risultava pari a 4. 216 (4. 150 al 31. 12. 2005). Valore aggiunto dell’attività commerciale Il Valore aggiunto dell’attività commerciale, determinato da Tillinghast, è stato di € 213 milioni in crescita del 21% rispetto al 2005 (€ 176 milioni). Bilancio civilistico e Dividendo L’utile netto civilistico di Banca Fideuram S. P. A. È ammontato a € 207,1 milioni, in crescita del 34,7% rispetto al risultato del 2005 (€ 153,8 milioni). Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea la distribuzione agli Azionisti di un dividendo unitario di € 0,209 (in crescita rispetto a € 0,17 del 2005), per un importo complessivo massimo di € 204,9 milioni. Il dividendo sarà messo in pagamento dal 27 aprile 2007 (data stacco 24 aprile 2007). Convocazione dell’Assemblea degli Azionisti L’assemblea straordinaria e ordinaria degli Azionisti è stata fissata in prima convocazione per il 10 aprile prossimo alle ore 12. 30 a Roma, ed occorrendo in seconda convocazione l’11 aprile, stessi ora e luogo, e sarà chiamata ad approvare, in via straordinaria, le modifiche allo Statuto sociale che si sono rese necessarie e/o opportune per adeguare la governance della Banca al nuovo status di Società non quotata e, in via ordinaria, il bilancio d’esercizio per l’anno 2006 e la proroga dell’incarico della Società di revisione contabile Reconta Ernst & Young. Vengono unite in allegato le tabelle relative al conto economico e stato patrimoniale consolidato e al conto economico e stato patrimoniale di Banca Fideuram S. P. A. I dati sono stati messi a disposizione del Collegio Sindacale e della Società di Revisione. .  
   
   
BANCA ITALEASE, BILANCIO CONSOLIDATO AL 31.12.2006 UTILE NETTO CONSOLIDATO A 178,2 MILIONI DI EURO (+83%)  
 
Milano, 21 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Italease, riunitosi il 16 marzo a Milano sotto la presidenza di Lucio Rondelli, ha approvato il progetto di bilancio consolidato del Gruppo Banca Italease e il progetto di bilancio della capogruppo Banca Italease al 31 dicembre 2006. Nel corso della riunione è stata approvata anche la proposta di dividendo per azione. Il Consiglio ha inoltre esaminato la coerenza dell’organizzazione della Banca alla luce delle indicazioni e raccomandazioni contenute nel nuovo Codice di Autodisciplina delle società quotate del 14 marzo 2006 ed ha preso visione dei lavori di adeguamento, illustrati nella relazione annuale di Governance. L’assemblea ordinaria dei Soci, per l’approvazione del bilancio annuale 2006, è stata fissata in prima convocazione il prossimo lunedì 16 aprile alle ore 10. 30 in Milano, presso Palazzo Clerici, in via Clerici nr. 5, sede dell’Ispi - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale ed eventualmente, in seconda convocazione, il giorno successivo presso la sede sociale alla stessa ora. L’avviso di convocazione sarà pubblicato il 17 marzo 2007 su Il Sole 24 Ore. Risultati Consolidati al 31. 12. 2006 1: 2 Nel 2006 il Gruppo Banca Italease ha conseguito un utile netto di 178,2 milioni di euro, in crescita dell’83% rispetto ai 97,4 milioni di euro del 2005 proforma. L’utile al lordo delle imposte è di 299,9 milioni di euro, in crescita del 79,6% rispetto ai 167 milioni di euro del 2005. Tale incremento è da attribuire interamente alla gestione ordinaria, contrassegnata da un significativo aumento delle attività caratteristiche del Gruppo. A conferma del trend di crescita, evidenziato dalla redditività del Gruppo, il Roae del 2006 si è attestato al 24,3%, in aumento di 639 bps rispetto al 17,9% del 2005. Il margine di intermediazione a fine 2006 si è attestato sui 458 milioni di euro, rispetto ai 331 milioni di euro del 2005 (+38,4%), quale risultato combinato di un miglioramento del margine di interesse, pari a 247 milioni di euro (+32,7% a/a) e di una crescita delle commissioni nette pari a 220,7 milioni di euro (+55,2% a/a). Le rettifiche di valore nette su crediti sono state pari a 51,6 milioni di euro; il costo del rischio, calcolato sugli impieghi medi, risulta quindi pari allo 0,38%. I costi operativi si sono attestati sui 127 milioni di euro nell’esercizio, in crescita del 13,5% rispetto ai 111,9 milioni di euro del 2005. Di questi le spese per il personale, pari a 75,5 milioni di euro, rispetto ai 63,3 milioni di euro del 2005 vedono il loro aumento (pari al 19,3%) imputabile agli incrementi legati al contratto collettivo nazionale di lavoro ed alle assunzioni volte a rafforzare le strutture commerciali e di governo del Gruppo. Inoltre, nel 2006, sono stati riconosciuti ai dipendenti 8,1 milioni di euro complessivi, a fronte dei risultati conseguiti in base al sistema incentivante aziendale. Lo scorso anno le altre spese amministrative si sono attestate sui 41,9 milioni di euro, contro i 41 milioni di euro dell’anno precedente (+2,3%). Il cost income, è sceso al 27,1%, in diminuzione di 646 bps rispetto al 33,5% del 2005, a testimonianza dell’elevato livello di efficienza raggiunto dal Gruppo. Le imposte sul reddito d’esercizio, pari a 120,8 milioni di euro (tax rate al 40,3%), registrano un incremento del 75% rispetto ai 69 milioni di euro del 2005. 1 I dati di conto economico consolidati al 31. 12. 2006 comprendono Italeasing per il secondo semestre. I dati di conto economico consolidati al 31. 12. 2005 proforma comprendono Factorit ante fusione in Banca Italease ed Italeasing per il secondo semestre. I dati di stato patrimoniale consolidato al 31. 12. 2006 comprendono Italeasing e Leasimpresa. La qualità degli attivi di Gruppo è sensibilmente migliorata grazie all’attenta politica di valutazione ed erogazione del credito e, in generale, dalla migliorata gestione dei rischi. In particolare, l’incidenza delle sofferenze nette sui crediti netti totali scende dallo 0,81% del 2005 allo 0,74% del 2006 (-7bps). Analogamente gli incagli netti scendono, in rapporto ai crediti totali netti, dallo 0,67% allo 0,44% (-23 bps). La percentuale di copertura delle sofferenze passa dal 47,9% al 45,3%. La percentuale di copertura degli incagli passa dal 19,7% al 24%, mentre la percentuale di copertura dei crediti in bonis è passata dallo 0,41% del 2005 allo 0,33% dei crediti totali. I nuovi contratti di leasing avviati nel 2006 sono stati nr. 34. 669 (+30,4%) per un importo totale pari a 7. 895 milioni di euro (+33,5%). Nel 2006 il Gruppo Banca Italease, inclusa Leasimpresa, ha stipulato complessivamente nr. 40. 095 nuovi contratti di leasing (+20,1%) per un importo totale pari a 9. 289 milioni di euro (+26,8%), con una quota di mercato del 19,3% (in crescita di 276 bps rispetto al 16,5% del 2005, fonte Assilea), collocandosi al vertice della classifica nazionale di settore. Il mercato del leasing in Italia ha fatto registrare nel 2006 – fonte Assilea – nr. 453. 323 nuovi contratti stipulati (+2,5%) per un importo complessivo di 48. 149 milioni di euro (+8,7%). L’attività di factoring del Gruppo Banca Italease ha sviluppato nel 2006 un turnover pari a 16. 633 milioni di euro, in crescita del 29,6% rispetto ai 12. 834 milioni di euro del 2005, con una quota di mercato del 15,2% (in crescita di 241 bps rispetto al 12,8% del 2005 – fonte Assifact). Tali risultati hanno consentito alla società di raggiungere il secondo posto della classifica italiana fra gli operatori del factoring, in un mercato che ha registrato nel 2006 – fonte Assifact – un turnover di 109. 264 milioni di euro, in crescita dell’8,3% rispetto all’anno precedente. I finanziamenti a M/l termine erogati nel corso del 2006 sono stati pari a 1. 453 milioni di euro, in crescita del 264,4% rispetto ai 398,9 milioni di euro dell’anno precedente. Al 31 dicembre 2006 il totale attivo è stato pari a 24. 024 milioni di euro, in crescita del 53,4% rispetto ai 15. 664 milioni di euro del 2005. Il patrimonio netto del Gruppo, comprensivo dell’utile di esercizio, ammonta a 1. 146 milioni di euro, in aumento del 68,8% rispetto ai 678,9 milioni di euro del 2005. Il Tier 1 ratio si attesta sul 5,71% rispetto al 6,13% nel 2005; il total capital ratio passa al 7,53%, dall’8,28% dello scorso anno. Proforma con l’aumento di capitale in opzione, conclusosi a febbraio 2007, il Tier 1 ratio nel 2006 risulta pari al 7,50%, mentre il total capital ratio passa al 9,28%. Principali Risultati Economici al 31. 12. 2006, Aggregati con Leasimpresa 3: Si propone di seguito, a scopo puramente comparativo, una tabella in cui vengono riportate le principali voci ed indicatori di conto economico 2006 del Gruppo Banca Italease aggregati con Leasimpresa, per dare una misura indicativa del risultato economico della combinazione del Gruppo e della società incorporata. Tali dati non sono soggetti a revisione contabile. Proposta Di Dividendo: Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la proposta, da sottoporre alla prossima Assemblea ordinaria dei Soci, di distribuzione del 40% dell’utile di Gruppo del 2006 (40% anche l’anno precedente), determinando in 0,78 euro il dividendo unitario per azione (0,49 euro l’anno precedente). È stato indicato, inoltre, il giorno 23 aprile 2007 quale data di stacco del dividendo ed il 26 aprile 2007 quale data di pagamento. Dimissioni Di Un Consigliere Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle dimissioni presentate dal consigliere non indipendente Carlo Buzio, che lascia la carica per sopraggiunti impegni professionali. Alla data di pubblicazione del Prospetto Informativo, relativo all’aumento di capitale sociale di Banca Italease, il consigliere, che non ricopriva cariche esecutive, deteneva nr. 200 azioni della società. .  
   
   
INTESA SANPAOLO: CONTO ZEROTONDO  
 
Torino, Milano, 21 marzo 2007 – Intesa Sanpaolo presenta a soli due mesi e mezzo dalla sua nascita Conto Zerotondo, il primo prodotto sottoscrivibile in tutte le filiali del gruppo in Italia1. Per promuovere il conto partirà il 18 marzo la prima campagna pubblicitaria di Intesa Sanpaolo. Conto Zerotondo sarà la porta d’ingresso a zero spese per tutti coloro che desiderano conoscere ed entrare nel mondo Intesa Sanpaolo. Il conto corrente è a canone zero e prevede zero spese di gestione e zero commissioni su tutte le operazioni di bonifico e pagamento effettuate tramite Internet, Telefono e Bancomat. Può inoltre essere aperto e gestito direttamente online collegandosi al sito www. Contozerotondo. Com. Canone Zero Canone zero su conto, Carta Bancomat e Carta Revolving: Canone zero bloccato fino a Dicembre 2010; Carta Bancomat per prelievi contanti gratuiti negli oltre 6. 500 sportelli Bancomat del gruppo in Italia; Carta Revolving, che consente di programmare il pagamento di acquisti in rate mensili per un importo stabilito; Servizio di banca diretta gratuito. Zero spese: Zerotondo non prevede alcuna spesa di gestione. Sono gratuiti infatti: la rendicontazione trimestrale e le comunicazioni di legge (in formato elettronico); l’accredito dello stipendio o della pensione; la domiciliazione delle utenze e degli altri addebiti periodici. Zero Costi Con Zerotondo si potranno eseguire senza commissioni: bonifici e pagamenti tramite Internet, Telefono e Bancomat; il versamento di imposte e tasse tramite Internet e Telefono; un versamento al mese allo sportello (per esempio versare contanti o assegni) Alle altre operazioni effettuate in filiale sarà applicata una commissione unitaria di €2,5. Adesione online I clienti che scelgono Zerotondo possono aderire all’offerta direttamente online. .  
   
   
A FRATTAMAGGIORE LA NUOVA SEDE DELLA BANCA POPOLARE DI SVILUPPO POSITIVI I BILANCI DELL’UNICA BANCA DEL TERRITORIO, IL 19 MAGGIO ASSEMBLEA DEI SOCI  
 
Napoli, 21 marzo 2007 - Banca Popolare di Sviluppo in continua crescita e per maggio si annuncia l’apertura di una nuova sede al centro di Frattamaggiore, al Corso Vittorio Emanuele. La notizia è stata ufficializzata ieri ai soci, invitati il 19 maggio all’approvazione del bilancio 2006, che sembra vantare grandi cifre per la banca regionale. “Attualmente - spiega Francesco Chianese, direttore generale della Bps – contiamo 2450 soci. Ci sono in Campania quattro sedi: due a Napoli, poi a Caserta e a Nola. Ora ci stiamo preparando all’inaugurazione della nuova sede a Frattamggiore, prevista entro maggio, a cui seguirà l’apertura dello sportello all’interno del centro commerciale “Il Vulcano” di Nola”. Del resto la Banca Popolare di Sviluppo è l’unica banca esistente sul territorio campano, che si mantiene salda alle proprie origini. Vanta bilanci positivi per il 2006, che saranno resi ufficiali il 19 maggio, con l’assemblea dei soci. “Privilegiamo il rapporto con i correntisti – continua Chianese – La centralità del cliente è per noi fondamentale. L’azione concentrata e circoscritta al territorio campano, fa della Bps una profonda conoscitrice del mercato in cui opera. La nostra è una gestione sana, con una sofferenza netta del 0,7%. Basta pensare che nel 2005 abbiamo avuto un utile di 1 milione di euro e si prevedono maggiormente positivi i dati del prossimo bilancio”. Una crescita veloce, ma ponderata, che vanta le prime tappe sette anni fa, con la nascita di una Banca a spiccato orientamento logistico, che punta a diventare banca regionale. La Banca Popolare di Sviluppo nasce infatti il 12 luglio del 2000. L’idea matura nel Cis (centro commerciale all’ingrosso alle porte di Nola), dalla volontà di imprenditori e professionisti dell’intera regione Campania. Il modello scelto è quello della società cooperativa per azioni. La natura di banca “popolare” mira appunto all’esaltazione della partecipazione dei soci alle vicende della Banca. Il voto “capitario” consente ad ogni socio di esprimere un solo voto a prescindere dal numero delle azioni possedute. Voto che avrà come prossima tappa il 19 maggio, con l’approvazione del bilancio. .  
   
   
RISULTATI OLTRE LE ATTESE DAL BILANCIO 2006 DI AXA SIM IN CRESCITA UTILI, PORTAFOGLIO E RACCOLTA NETTA  
 
 Milano, 21 marzo 2006 Il 2006 è stato un anno particolarmente positivo, e si è chiuso con un portafoglio complessivo che ha superato gli 1,8 miliardi di euro, in crescita del 17% rispetto all’anno precedente. La raccolta netta è stata pari a 230 milioni di euro, confermando il trend positivo della crescita del patrimonio in gestione che prosegue ormai stabile da cinque anni. Superiori alle aspettative anche i risultati reddituali: i ricavi hanno oltrepassato i 44 milioni di euro evidenziando una crescita del 24,6% rispetto allo scorso esercizio, e superiore del 33,3% sul budget previsto. Tale andamento ha generato un risultato operativo di 4 milioni di euro (0,700 milioni nel 2005) ed un utile netto, dopo le tasse, di 2,9 milioni di euro (0,200 milioni nel 2005), contro 1 milione di euro previsto dal piano industriale. Uno dei motivi del successo ottenuto è l’eccellente risultato che la gamma prodotti, ha saputo esprimere per la clientela: in particolare le Gestioni Patrimoniali e le Unit Linked, hanno registrato performance tra le migliori del mercato, presentando profili di rischio particolarmente contenuti. Nel 2006 Axa Sim ha proseguito l’azione di sviluppo della rete, privilegiando l’inserimento di promotori di qualità con elevato portafoglio, e curando nel contempo la selezione dei professionisti già presenti nella struttura. Al 31 dicembre 2006 la rete era composta da 468 promotori finanziari, con un portafoglio medio di 3,9 milioni di euro, che esprime una crescita del 20% rispetto ai 3,3 milioni dell’anno precedente. .  
   
   
INTERPUMP GROUP S.P.A., I RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2006: PROPOSTO DIVIDENDO DI 18 CENTESIMI DI EURO (+20,0%) VENDITE NETTE: 364,9 MILIONI DI EURO (+10,0% RISPETTO AL 2005)  
 
 Milano,21 marzo 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Interpump Group S. P. A. , riunitosi il 15 marzo a Milano, ha approvato i risultati relativi all’esercizio 2006. Contestualmente, il Consiglio di Amministrazione ha deciso di proporre all’Assemblea dei Soci, prevista in prima convocazione il 16 aprile e in seconda convocazione il successivo 18 aprile 2007 presso la sede di Interpump Group a Sant’ilario d’Enza, di approvare la distribuzione di un dividendo pari a 18 centesimi di euro (+20,0% rispetto ai 15 centesimi di euro dell’anno scorso). Il dividendo, se approvato, andrà in pagamento il prossimo 14 giugno con data stacco 11 giugno. Risultati dell’esercizio 2006 Durante l’esercizio 2006, Interpump Group ha registrato un aumento delle vendite nette consolidate del 10,0%, pari a 364,9 milioni di euro (rispetto ai 331,6 milioni di euro nel 2005). Le vendite delle operazioni continue includono le vendite del Gruppo Hammelmann per l’intero esercizio del 2006 e per 9 mesi nel 2005, dalla data di acquisizione. A parità di area di consolidamento (includendo Hammelmann per l’intero esercizio 2005), le vendite nette delle operazioni continue sono state superiori del 6,3% (+21,7 milioni di euro). Il Settore Oleodinamico è cresciuto dell’11,9% a 173,2 milioni di euro. Le vendite della controllata americana Muncie sono cresciute dell’11,0% in dollari (+10,0% dopo la traduzione in euro), dopo le già forti crescite registrate nel 2004 e 2005. Le vendite delle società europee sono cresciute del 13,5% rispetto al 2005. Il Settore Industriale è cresciuto del 10,2% e ha raggiunto un fatturato di 155,5 milioni di euro. Le vendite dei Motori Elettrici sono state pari a 36,1 milioni di euro (+5,1% rispetto al 2005). In termini geografici, è stata registrata una forte crescita nell’Area Asia Pacifico, dovuta prevalentemente alla Cina, dove il fatturato è più che raddoppiato, mentre la crescita nel resto del mondo è da attribuirsi principalmente alle vendite in India, cresciute del 72%. Nel Nord America si è registrato un calo (-2,8%) dovuto alla cessione della divisione cleaning di General Pump. L’ebitda (margine operativo lordo) è stato pari a 79,1 milioni di euro pari al 21,7% delle vendite, a fronte dei 68,0 milioni di euro del 2005, che rappresentava il 20,5% delle vendite (+16,4% e +9,2% a parità di area di consolidamento).
La seguente tabella mostra l’Ebitda per settore di attività:
2006 % sulle 2005 % sulle Crescita/
(dodici mesi) €/000 vendite totali* (dodici mesi) €/000 vendite totali* Decrescita
Settore Oleodinamico 37. 868 21,9% 32. 433 21,0% +16,8%
Settore Industriale 43. 208 27,7% 36. 325 25,7% +18,9%
Settore Motori Elettrici (679) n. S. (308) n. S. n. S.
Settore Altri (1. 253) n. S. (465) n. S. n. S.
Totale 79. 144 21,7% 67. 985 20,5% +16,4%
L’incremento dell’Ebitda del Settore Industriale a parità di area di consolidamento (includendo Hammelmann per l’intero esercizio 2005) è stato del 9,2 %. Nel 2006 è stata ceduta la partecipazione nella società collegata X-equity, realizzando una plusvalenza di 7,6 milioni di euro. Inoltre è stata registrata una perdita di valore di attività pari a 1,2 milioni di euro (4,0 milioni di euro nel 2005) relativa alla svalutazione dell’avviamento del Settore Motori Elettrici. Il risultato operativo (Ebit) è salito a 69,7 milioni di euro, pari al 19,1% delle vendite, a fronte dei 57,4 milioni di euro del 2005 (17,3% delle vendite), con una crescita del 21,5 %. A parità di area di consolidamento la crescita è stata del 13,7%. Il 2006 chiude con un utile netto di 41,6 milioni di euro (27,1 milioni di euro l’utile netto delle operazioni continue nel 2005) con una crescita del 53,6%. Il capitale investito è passato da 284,4 milioni di euro al 31 dicembre 2005 a 293,4 milioni di euro al 31 dicembre 2006. Il Roce del 2006 è stato del 23,8% (20,2% nel 2005). Il Roe del 2006 è stato del 26,7% (17,3% nel 2005). L’utile netto per azione base è stato di 0,542 euro con una crescita del 49,3% rispetto agli 0,363 euro realizzati nel 2005 dalle operazioni continue. L’indebitamento finanziario netto è passato da 127,7 milioni di euro al 31 dicembre 2005 a 137,5 milioni di euro al 31/12/2006, per l’acquisizione delle quote di minoranza di Muncie prevista contrattualmente, per l’acquisto di azioni proprie per 25,7 milioni di euro e per la distribuzione di dividendi per 12,9 milioni di euro. D’altro canto sono stati incassati 23,4 milioni dalla cessione della partecipazione in X-equity e dal rimborso del Vendor Loan, inclusi 0,9 milioni di euro di interessi. La liquidità netta generata dalle attività operative, dopo la variazione del capitale circolante, è stata pari a 37,9 milioni di euro rispetto ai 31,7 milioni di euro registrata dalle operazioni continue nel 2005, con un incremento del 19,5%. Risultati della Capogruppo Interpump Group S. P. A. Le vendite nette di Interpump Group S. P. A. Nel 2006 sono state pari a 72,5 milioni di euro, contro 65,2 milioni di euro nel 2005 (+11,1%). L’utile netto della Capogruppo nel 2006 è stato pari a 19,9 milioni di euro, contro i 29,7 milioni di euro del 2005. Il calo è dovuto essenzialmente ad operazioni straordinarie parzialmente compensate dal diverso ammontare dei dividendi. L’assemblea ordinaria dei Soci di Interpump Group è prevista in prima convocazione il 16 aprile e in seconda convocazione il successivo 18 aprile 2007 presso la sede di Interpump Group a Sant’ilario d’Enza. .
 
   
   
ISAGRO: L´ASSEMBLEA STRAORDINARIA APPROVA L´AUMENTO DI CAPITALE RISERVATO A INVESTITORI ISTITUZIONALI  
 
Milano, 21 marzo 2007 - L´assemblea degli Azionisti di Isagro, riunitasi il 15 marzo a Milano in sede straordinaria ed in prima convocazione, ha approvato la proposta di aumento di capitale a pagamento scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell´art. 2441, comma quinto, del codice civile, per un massimo di n. 1. 550. 000 azioni del valore nominale di Euro 1,00 (uno/00) del capitale sociale e quindi per un massimo di nominali Euro 1. 550. 000,00 (unmilionecinquecentocinquanta/00) attraverso un collocamento privato riservato ad operatori qualificati, così come definiti agli artt. 25, lettera d) e 31, comma 2, del Regolamento Consob n. 11522 e successive modificazioni e integrazioni (fatta eccezione per le persone fisiche di cui all´art. 31, comma 2, per le società di gestione del risparmio autorizzate alla prestazione del servizio di gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto terzi e per le società fiduciarie che prestano servizi di gestione di portafogli di investimento, anche mediante intestazione fiduciaria, di cui all´art. 60, comma 4, del D. Lgs. 23 luglio 1996, n. 415) ed investitori istituzionali esteri, con esclusione di quelli residenti negli Stati Uniti, Canada, Giappone e Australia (gli "Investitori Istituzionali ´% da effettuarsi con la tecnica dell´Accelerated Book Building ("Abb"). Tale Aumento di Capitale potrà avvenire entro il 31 dicembre 2007. In particolare l´Assemblea Straordinaria ha attribuito delega attuativa al Consiglio di Amministrazione della Società, e per esso, disgiuntamente, al suo Presidente e ai suoi due Vice Presidenti, per la definizione del sovrapprezzo, nonché per la scelta dei tempi e per l´esecuzione dell´Aumento di Capitale. Il prezzo di offerta delle azioni oggetto dell´Aumento di Capitale sarà determinato attraverso i meccanismi propri della c. D. Attività di bookbuilding d´intesa con il soggetto incaricato del collocamento tenendo conto del prezzo di riferimento del titolo in prossimità del collocamento, delle quantità e qualità della domanda espressa nell´ambito dello stesso Abb e dell´andamento dei mercati nazionali ed internazionali in prossimità del collocamento. Il prezzo così determinato non dovrà comunque essere inferiore alla media aritmetica dei prezzi ufficiali derivanti dalla quotazione di Borsa delle azioni nel mese precedente - cioè ~ i 30 giorni precedenti - al giorno dell´emissione al netto di uno sconto che dovrà essere in linea con la prassi di mercato relativamente ad operazioni similari e non dovrà essere superiore al 6%, inclusivo di ogni compenso da erogarsi in funzione dell´attività di collocamento e di garanzia. In ogni caso il prezzo di emissione non potrà essere inferiore a quello determinato in base al patrimonio netto risultante dall´ultimo bilancio approvato dalla Società e dovrà essere determinato tendendo conto anche dell´andamento della quotazione del titolo nell´ultimo semestre con riferimento alla data del collocamento, in accordo con quanto previsto dall´art. 2441, comma 6 del Codice Civile. Per l´esecuzione del collocamento presso gli Investitori Istituzionali, la Società si avvarrà dei servizi di Banca Imi S. P. A. ("Banca Imi") alla quale ha conferito un incarico, con scadenza 31 dicembre 2007, che prevede che la stessa Banca Imi, prima dell´avvio del collocamento privato, rilasci garanzia del buon fine dell´Aumento di Capitale. Si ricorda infine che - dopo le acquisizioni effettuate nel corso del 2006 in Brasile, Colombia e Argentina - l´Aumento di Capitale è finalizzato ad accelerare l´attuazione del Business Plan recentemente presentato alla Comunità Finanziaria. .  
   
   
ARBITRATO: CELEBRAZIONE ACCORDO MILANO-VIENNA  
 
Milano, 21 marzo 2007 - 2007 - Celebrazione congiunta dell’accordo di collaborazione stipulato nel 2005 tra International Arbitral Centre of the Austrian Federal Economic Chamber (Viac) e Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale di Milano, azienda speciale delle Camera di commercio di Milano. L’incontro si tiene oggi mercoledì 21 marzo, dalle 17 alle 18,30 presso la Camera di Commercio di Milano (via Meravigli 9b sala Consiglio). Presenteranno il programma: Stefano Azzali, segretario generale della Camera Arbitrale, azienda speciale delle Camera di Commercio di Milano, Manfred Heider, segretario dell’International Arbitral Centre of the Austrian Federal Economic Chamber, Rinaldo Sali, vice segretario generale della Camera Arbitrale, Erich Schwarzenbacher, Membro del Board of the Vienna International Arbitral Centre and Presiding Judge of the Court of Appeal of Vienna ed Edoardo Ricci, presidente del Consiglio arbitrale. Gli interventi si terranno in inglese; è previsto un servizio di traduzione simultanea per i partecipanti. L’accordo di collaborazione tra International Arbitral Centre of the Austrian Federal Economic Chamber (Viac) e Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale di Milano, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano. Secondo l’accordo stipulato nel 2005, le suddette Camere Arbitrali si propongono di: diffondere l’arbitrato come strumento di risoluzione alternativa delle controversie commerciali internazionali; promuovere l’utilizzo di altri metodi di risoluzione dei conflitti, quali la mediazione ed altre procedure di Adr (Alternative Dispute Resolution) o di Odr (On line Dispute Resolution); favorire la diffusione ed una approfondita conoscenza degli strumenti di Adr attraverso l’organizzazione di seminari, conferenze e workshop; agevolare lo svolgimento delle procedure di arbitrato secondo i rispettivi regolamenti, anche attraverso lo scambio di pubblicazioni e di materiale informativo; nominare arbitri, mediatori o conciliatori, esperti e consulenti. Alla luce di quanto esposto, la Camera Arbitrale di Milano e il Viac di Vienna concordano dunque di valutare azioni specifiche per implementare e promuovere la loro azione diretta a promuove arbitrato, mediazione e altre forme di risoluzione alternativa dei conflitti con specifico riferimento ai paesi dell’Est europeo. .  
   
   
GRUPPO DANIELI: SITUAZIONE INFRANNUALE AL 31.12.2006  
 
 Buttrio (Ud), 21 marzo 2007 - Il Consiglio di Amministrazione della Danieli, riunitosi 15 marzo 2007, ha esaminato ed approvato la relazione semestrale al 31 dicembre 2006. Situazione Consolidata Infrannuale Al 31. 12. 2006 redatta secondo i principi contabili internazionali Ias/ifrs (Milioni di euro)
al 31/12/2006 Al 31/12/2005 al 30/06/2006 Variazione %
Ricavi 1. 116,3 853,6 2. 002,3 31%
Ebitda 104,2 75,3 179,5 38%
Ebit 63,3 55,9 91,7 13%
Ebt 62,4 36,4 73,3 71%
Risultato netto 30,1 20,9 46,8 44%
Il consiglio di amministrazione ha preso atto che la redditività delle attività del Gruppo Danieli è migliorata sia con riferimento allo stesso periodo del precedente esercizio, sia in proporzione rispetto ai dati al 30 giugno 2006; inoltre, grazie al processo interno di internazionalizzazione ed ai notevoli investimenti fatti sia in impianti sia in ricerca, potrà rispettare le previsioni di bilancio a fine esercizio pur soggette a qualche variazione in relazione all’andamento del costo dei materiali nei prossimi mesi. Il portafoglio ordini complessivo del Gruppo Danieli al 31 dicembre 2006 è di circa 2. 390 milioni di euro nel settore plant making (1. 866 milioni di euro al 30 giugno 2006) e di 324 milioni di euro nel settore steel making (283 milioni di euro al 30 giugno 2006) ed i ricavi del periodo hanno raggiunto un valore consolidato di 1. 116,3 milioni di euro (853,6 milioni di euro per i sei mesi dell’esercizio precedente) con un risultato operativo di 63,3 milioni di euro rispetto 55,9 milioni di euro al 31 dicembre 2006, ed un utile netto di competenza del Gruppo di 30,1 milioni di euro rispetto a 20,9 milioni di euro al 31 dicembre 2006. Il numero dei dipendenti al 31 dicembre 2006 del Gruppo Danieli settore “plant making” è di 4. 524, ai quali si aggiungono 859 unità delle società del Gruppo Acciaierie Bertoli Safau Spa per il settore “steel making” per un totale del Gruppo di 5. 383 dipendenti. Nel corso del 2006 il mercato mondiale dell’acciaio ha nuovamente superato i suoi record storici di produzione incrementando di oltre il 6% le quantità prodotte rispetto allo scorso anno; la Cina ha contribuito per oltre il 30% del totale con una produzione di circa 350 milioni di tonnellate di acciaio seguita da Giappone e Usa che raggiungono assieme quasi il 50% del totale di mercato. In sintesi il mega cycle economico si conferma ancora in crescita grazie soprattutto al forte contributo dell’economia cinese che influisce positivamente sul trend economico mondiale ed europeo La redditività della produzione si mantiene buona soprattutto grazie ad una fluttuazione contenuta nei prezzi del rottame e degli altri metalli industriali che hanno permesso agli operatori di pianificare la produzione con orizzonti temporali più ampi. La buona prospettiva sui consumi futuri di acciaio e la globalizzazione dei mercati sta spingendo i maggiori gruppi siderurgici mondiali a rafforzare la loro posizione con integrazioni ed acquisizioni di aziende concorrenti oltre a procedere con una migrazione della produzione in aree dove la stessa possa avvenire con maggiore economicità sia per la presenza di minerale, senza aggravio di costi di trasporto, sia per disponibilità di energia e manodopera a costo concorrenziale. Tali fattori hanno consentito al Gruppo di acquisire nel periodo un buon volume di ordini con margini di redditività in linea con i budget di vendita, per impianti con tecnologia innovativa e comprovata. Di seguito vengono presentati i dati relativi alla divisione impiantistica e di produzione acciai speciali:
(in milioni di euro) Ricavi Ebitda Risultato netto
31/12/2006 31/12/2005 Var. 31/12/2006 31/12/2005 Var. 31/12/2006 31/12/2005 Var.
Plant making 776,2 613,1 27% 61,0 47,4 29% 16,7 18,0 -7%
Steel making 340,1 240,5 41% 43,2 27,9 55% 13,4 2,9 362%
Totale 1. 116,3 853,6 31% 104,2 75,3 38% 30,1 20,9 44%
Il Gruppo Danieli, le cui principali società operative si trovano in Italia, Stati Uniti, Olanda, Germania, Svezia, Regno Unito, Francia, Spagna, India, Thailandia e Cina, progetta, costruisce e installa macchine ed impianti, anche “chiavi in mano”, per l’industria siderurgica, con tecnologie e prodotti che coprono il ciclo di produzione dal minerale a tutta la gamma di prodotti finiti in acciaio; inoltre, tramite la holding Industrielle Beteiligung, ha partecipazioni anche in aziende produttrici di acciaio. Danieli è tra i primi tre costruttori mondiali del settore macchine per l’industria siderurgica con la leadership mondiale negli impianti per la produzione dei prodotti lunghi ed è seconda in quella dei prodotti piani; il suo fatturato è realizzato per oltre il 98% sui mercati esteri. La relazione semestrale consolidata al 31 dicembre 2006 viene redatta in conformità agli International Financial Reporting Standards (Ifrs) e riporta gli impatti derivanti dall’adozione dei nuovi principi contabili internazionali Ias/ifrs sia sul bilancio al 31 dicembre 2005 sia su quello al 30 giugno 2006. .
 
   
   
NASCE IL "DESK KOSOVO" PER LE PMI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Milano, 21 marzo 2007 - Sfruttare i vantaggi di una delle ultime nicchie di mercato in espansione d´Europa a favore delle piccole e medie imprese, soprattutto del settore legno-arredo, e valutare la fattibilità di investimenti nell´energia idroelettrica sono tra gli obiettivi del "Desk Kosovo", promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia tramite il servizio Rapporti Internazionali e Partenariato Territoriale. L´incontro di avvio formale del progetto, sottoscritto dal segretario generale della Camera di commercio del Kosovo, si è svolto il giorno 11 gennaio, a Udine. "La Regione ed Informest hanno avviato una proficua collaborazione già dal 2001, confermata dai risultati positivi di un progetto che l´anno scorso aveva coinvolto 25 imprenditori del Friuli Venezia Giulia", ha ricordato l´assessore regionale per le Relazioni Internazionali e Comunitarie, Franco Iacop, intervenendo sull´operazione che attuerà l´accordo firmato nel 2006 a Pristina tra la Camera di commercio kosovara, Informest ed i quattro enti camerali del Friuli Venezia Giulia. Tra gli obiettivi a breve termine del "Desk", interessanti per le imprese regionali, ci sono l´apertura di un sito web www. Dkfvg. Org, dove appariranno annunci su gare d´appalto e opportunità di investimento, e due missioni previste tra maggio e ottobre 2007: la prima dal Friuli al Kosovo, alla quale parteciperanno aziende del settore legno-arredo, la seconda dal Kosovo e di carattere più multisettoriale. E´ partito negli stessi giorni anche il progetto per valutare gli investimenti nel settore idroelettrico utili per sopperire alla difficoltà di produzione e distribuzione del Kosovo e per dare l´opportunità al Friuli Venezia Giulia di esportare modelli positivi di gestione pubblico-privata, in particolare quello della società Secab in Carnia. .  
   
   
MONZA NON E’ LO ZERBINO DI MILANO  
 
Monza, 21 marzo 2007 - Riguardo alla seduta di ieri della commissione di lavoro istituita dalla Provincia di Milano per la determinazione dei criteri di separazione del patrimonio per la nuova Provincia di Monza e Brianza, interviene anche il candidato sindaco Marco Mariani: “Dai dati in mio possesso la Brianza ha sul territorio 86 milioni di euro di immobili che sono poco meno della metà di quello che ci spetta. Vigileremo affinché non si ripeta lo scippo che la Provincia di Milano ha perpetrato con Asam ai danni della Brianza: una vicenda vergognosa che non si deve ripetere. Faccio appello a tutti i monzesi e brianzoli affinché si faccia fronte comune contro le ingerenze milanesi perché il territorio brianzolo non è terra di conquista ne merce di scambio. Il mio rammarico è che, nonostante i numerosi incontri, l’attuale amministrazione comunale di sinistra si è sempre dimostrata supina nei confronti del volere di Milano. Tanto è vero che la nuova provincia partirà nel 2009 con le sedi in affitto e persino provvisorie. Chi dobbiamo ringraziare?” .  
   
   
UN CONCORSO PER FUTURI GIOVANI IMPRENDITORI  
 
Forlì 21 marzo 2007 - Per i giovani fino a 40 anni con un´idea imprenditoriale innovativa da realizzare secondo il modello cooperativo, Confcooperative Forlì-cesena e il suo centro servizi Ce. Se. Co hanno promosso un concorso a premi aperto fino al 31 maggio 2007. Si chiama Vinci&apri ed é dedicato a chi ha in mente progetti originali e innovativi, dal punto di vista produttivo, organizzativo e logistico per aprire una nuova attività. L´iniziativa offre, ai primi 3 classificati, l´opportunità di vincere premi e servizi per un valore complessivo di 6. 000 euro oltre al supporto allo star-up e un anno di servizi amministrativi e contabili gratuiti. Possono beneficiare dei premi: giovani in età compresa fino ai 40 anni che desiderino realizzare le proprie idee imprenditoriali sviluppandole secondo il modello cooperativo e quindi con un raggruppamento di almeno 3 persone. Possono inoltre partecipare coloro che desiderino costituire un’impresa cooperativa in cui il numero dei giovani fino a 40 anni rappresenti almeno la maggioranza (50%+1) dei componenti la compagine sociale. Le neo-imprese cooperative dovranno essere realizzate in maniera concreta e completa nell’arco di 6 mesi dalla valutazione della Commissione del concorso. I progetti saranno giudicati da una Commissione di Valutazione composta da autorevoli rappresentanti di Confcooperative, a livello provinciale e regionale, da esponenti di diversi enti ed istituzioni come la Camera di Commercio e la Provincia di Forlì-cesena, da consulenti finanziario-organizzativi, da esperti in diritto societario e promozione cooperativa e da membri di Istituti di credito della Provincia di Forlì-cesena. I criteri utilizzati dalla Commisione per la formulazione della graduatoria sono, in ordine di importanza: innovazione di prodotto e del processo organizzativo e logistico; originalità e novità dell’idea imprenditoriale; internazionalizzazione e cooperazione europea; tipicità e valorizzazione del territorio realizzata con soluzioni innovative; indicatori economico-finanziari dell’impresa. Il punteggio sarà assegnato valutando il Business Plan secondo i parametri di Fattibilità del progetto (55%), Aspetti finanziari (15%), Aspetti economico-patrimoniali (15%), Management (15%) . Le domande, redatte sull’apposito modulo scaricabile dal sito www. Confcooperative. Net, dovranno essere spedite alla Segreteria della Commissione per la promozione cooperativa (via Battuti Rossi, 6/A 47100 Forlì) entro il 31 maggio 2007. .  
   
   
CAMPO DI FORMAZIONE PER BIOIMPRENDITORI  
 
Bruxelles, 21 marzo 2007 - Dal 16 al 20 aprile si svolgerà a Varsavia (Polonia) un campo di formazione per bioimprenditori. Scopo dell´iniziativa è valutare il piano aziendale che ciascun partecipante svilupperà con l´aiuto di un insegnante. Il documento da presentare agli investitori dovrà essere completato entro la fine del campo. Ogni partecipante riceverà una valutazione individuale contenente raccomandazioni sul piano aziendale formulate dall´insegnante e da altri esperti. L´iniziativa riceve il sostegno della Commissione europea. Per ulteriori informazioni visitare: http://innowacje. Org. Pl . .  
   
   
LAVORO: PRESENTATO PROGRAMMA ANNUALE REGIONALE UMBRO  
 
Perugia,21 marzo 2007 – Ha tra gli obiettivi l’innalzamento della qualità del lavoro dei giovani laureati, ma anche la prevenzione del mobbing e la tutela della salute psicofisica dei lavoratori e delle lavoratrici, il programma annuale regionale delle politiche del lavoro 2007, approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria. I contenuti e le finalità del documento, che saranno realizzati attraverso lo stanziamento di 1 milione 152 mila euro, sono stati illustrati ieri nel corso di una conferenza stampa dall’assessore regionale alle politiche attive del lavoro, Maria Prodi. “Il provvedimento – ha spiegato l’assessore Prodi - prevede l’attuazione di una serie di azioni di stimolo e di sostegno ai settori in difficoltà. In particolare abbiamo puntato ad innalzare la qualità del lavoro dei giovani laureati con un occhio attento alle problematiche delle donne, a promuovere e favorire la tutela della salute psicofisica della persona sul luogo di lavoro e prevenire e contrastare i fenomeni di mobbing. Inoltre – ha aggiunto l’assessore – sono stati previsti interventi, anche attraverso forme di sostegno al reddito, per la formazione e incentivi all’occupazione, in favore dei lavoratori subordinati o precari delle imprese interessate da situazioni di crisi conclamate o preannunciate, per i quali non sia possibile utilizzare strumenti già esistenti. Infine, sono state programmate forme di incentivi per la stabilizzazione dei lavoratori precari, con particolare riguardo per le donne”. “Le risorse attualmente disponibili, ancora esigue in rapporto alle necessità del settore – ha sottolineato l’assessore Prodi - verranno quanto prima integrate da un fondo di 6 milioni di euro che il ministero del lavoro, su sollecitazione regionale, ha formalmente promesso di spostare dalla cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga ad interventi di politiche attive del lavoro, trasferendo le relative risorse sul bilancio regionale. Quando queste ulteriori risorse verranno concretamente trasferite, il programma annuale sarà integrato, in accordo con le parti istituzionali e sociali, anche con nuove azioni che andranno ad operare in modo più incisivo sul mondo del lavoro, con particolare riguardo alle categorie deboli, al mondo femminile nonché alla disoccupazione intellettuale”. Durante l’incontro è stato evidenziato che con il Programma 2007 saranno anche continuate e completate alcune linee di azione avviate lo scorso anno. Tra queste l’attività di completamento della strumentazione delle politiche del lavoro i cui interventi sono riconducibili all’evoluzione della normativa nazionale sul mercato del lavoro ed al suo raccordo con la legge regionale “11/2003” in base alla quale sono state fatte scelte contro l’occupazione precaria ed a favore della qualificazione dei lavoratori e dell’apprendistato. “Per quanto riguarda ‘l’apprendistato alto’ – ha detto l’assessore Prodi – appena conclusa la fase di valutazione dei progetti pervenuti in seguito all’avviso regionale scaduto il 29 dicembre 2006, si darà attuazione alla sperimentazione che prevede la realizzazione di percorsi formativi strutturati in modo da consentire agli apprendisti, attraverso specifiche modalità di alternanza studio-lavoro, di conseguire il titolo di master di primo livello”. Nel programma rientrano anche le attività relative alla programmazione del Programma Operativo regionale obiettivo 3 2000/2006, finanziate con le risorse del fondo sociale europeo e di altri Fondi nazionali – Misura E1. Tra queste rientrano una serie d’interventi mirati alla conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa come il rientro al lavoro full time dopo i periodi di congedo per maternità, favorire il reimpiego dopo un periodo di disoccupazione, e l’accesso delle donne alle attività del sistema formativo regionale ed il loro ingresso e permanenza nel mondo del lavoro attraverso la rimozione degli ostacoli riconducibili alla gestione familiare. Tra gli altri obiettivi ci sono il monitoraggio delle attività già individuate ed il finanziamento di quelle che hanno prodotto risultati significativi, nonché la prosecuzione delle attività che derivano dall’adesione della Regione Umbria al progetto nazionale “Pari” per favorire il reinserimento nel mercato del lavoro dei soggetti svantaggiati. .  
   
   
IPR: COSTITUITO COMITATO REFERENDUM LEGGE ELETTORALE COSTITUITO UN COMITATO PROMOTORE COSTITUITO DA SOLE DONNE  
 
Trieste, 21 marzo 2007- Intervento della consigliera regionale Alessandra Battellino (Ipr) sul referendum confermativo della legge su forma di governo e sistema elettorale regionale, per il quale è stato costituito un Comitato promotore costituito da sole donne - rappresentative delle quattro province - con l´obiettivo di raccogliere entro il prossimo 14 giugno le firme necessarie, esattamente 21. 880. "Non siamo le sole a lamentarci di questa legge che è tutto tranne che democratica, affermato Alessandra Battellino, che già in Aula aveva denunciato la propria contrarietà alla legge, ritenuta penalizzante per i primi cittadini e per le donne. Basta con affermazioni che parlano di legge innovativa, qui non ci sono quote rosa, e la legge esclude che ci possano essere liste rosa. Questa esclusione viene proposta ora che il movimento delle donne è rinato in forma trasversale ed è in grado di organizzarsi autonomamente. Già alle scorse provinciali le donne hanno dimostrato di essere in grado di voler risolvere da sole il problema della sottorappresentanza femminile, e sono riuscite a ottenere ben l´1,6 %, percentuale che garantisce fin d´ora l´elezione. Adesso pare che ci siano sondaggi che valutano la lista rosa al 4%, ma per evitare che più donne arrivino in Regione si è precluso la possibilità a liste di genere. Non siamo contro le liste miste - aggiunge la Battellino - ma siamo contro la penalizzazione delle liste rosa. Questa norma che le esclude è un´azione tutt´altro che positiva. Chiediamo che siano i cittadini a decidere se premiare o penalizzare i partiti che non promuovono le donne, non la legge. Escludere le liste rosa significa escludere forze nuove, che possono essere la vera alternativa a una politica fatta di inciuci trasversali. Confidiamo - conclude la consigliera regionale - che i sindaci ci daranno una mano nella raccolta, perché la nostra lotta è al loro fianco. Il Comitato femminile è partito ora perché temiamo che si tenda a far perdere tempo e la raccolta firme deve partire al più presto per poter raggiungere il risultato da consentire un referendum. Se ci sarà il Comitato dei sindaci, siamo fin d´ora disponibili a confluire in esso, ma intanto abbiamo cominciato la raccolta". Oggi il comitato promotore raccoglierà le firme a Trieste dalle ore 16. 00 in poi al Ponte della Fabra (piazza Goldoni). Subito dopo banchetti saranno collocati sull´intero territorio regionale. .  
   
   
DONNE, POTERE E POLITICA CON LA "RETE DONNE & LAVORO": SI PARTE DA SALORNO  
 
Bolzano, 21 marzo 2007 - La Rete donne & lavoro, progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo, ripropone un percorso di animazione sociale al femminile: una serie di incontri fra donne ed associazioni di donne con modalità diverse da quelle tradizionali. “Offrire nuove opportunità di confronto - spiega l’assessora al Lavoro e Pari Opportunità Luisa Gnecchi - è importante per favorire la presenza visibile delle donne nella società”. Si può approfondire la conoscenza reciproca fra associazioni di donne, sperimentando forme di dialogo che siano differenti da quelle sin troppo abusate dei seminari o delle conferenze? Dopo il successo dello scorso anno, la "Rete donne & lavoro", nata da un progetto del Fondo Sociale Europeo, ripropone un percorso di animazione partecipata che punta a far incontrare, conoscere, lavorare insieme le donne e le associazioni di donne. Sono previsti alcuni incontri in varie località altoatesine: il primo appuntamento avrà luogo a Salorno, venerdì 23 marzo dalle 16 alle 19 nella Casa Noldin. Sono proposti alle partecipanti i temi "Donne – potere - politica" e "Presentazione di un progetto del Comune di Bolzano", che verranno trattati con la partecipazione diretta di tutte. Per eventuali altre domande o informazioni ci si può rivolgere a Fernanda Mattedi Tschager, fernanda. Mattedi@hotmail. Com, Elena Morbini, tel. 0471-261712, elena. Morbini@donne-lavoro. Bz. It .  
   
   
TURISMO FEMMINILE: OLTRE 400 AZIENDE PER GLI STATI GENERALI DELL´OSPITALITÀ AL FEMMINILE ESPERIENZE EUROPEE A CONFRONTO PER LE IMPRESE CHE ADERISCONO A ´BENVENUTE IN TOSCANA´  
 
Firenze, 21 marzo 2007 - Nell´anno internazionale delle pari opportunità la Toscana fa il punto anche sul turismo femminile. Sono oltre 400 le imprese che aderiscono al progetto regionale Benvenute in Toscana, un progetto turistico pensato appositamente per le donne che viaggiano, e tutte queste aziende si daranno appuntamento oggi a Livorno, per il seminario Turismo femminile - La risposta delle imprese turistiche della Toscana alle esigenze di una nuova domanda. E proprio i gusti e le esigenze delle clienti, la necessità di standard qualitativi elevati, la voglia di innovazione e quella di creare veicoli promozionali nuovi che accrescano la conoscenza del prodotto saranno al centro del dibattito. Tra i partecipanti, oltre all´assessore regionale a commercio e turismo Anna Rita Bramerini, ci saranno rappresentanti di realtà europee specializzate nel turismo femminile (come il Grange Hotels di Londra e Intermezzo a Berlino), tour operator specializzati in viaggi per donne, esperti di marketing e di internet marketing. "Non esiste per ora un progetto simile al nostro in tutta Italia - spiega l´assessore Bramerini -, al massimo ci sono singole imprese di eccellenza, ma nessun ente pubblico ha finora organizzato qualcosa di simile". "Il nostro lavoro - aggiunge l´assessore - si è finora concentrato sulla sperimentazione del progetto, che nel giro di due anni è passato da 239 a 476 strutture e che ora necessita di una promozione specifica e di una forte commercializzazione da parte delle imprese per attrarre la domanda delle turiste verso la Toscana, offrendo loro servizi sempre più ricercati e specifici di qualità. Dobbiamo pensare a ´pacchetti´ promozionali con offerte e prezzi trasparenti o ad un vero e proprio ´catalogo dell´offerta regionale´, destinato al consumatore o al tour operator. Insomma, adesso che il progetto Benvenute in Toscana esiste dobbiamo farlo conoscere e farlo apprezzare". I lavori del seminario inizieranno alle ore 9. 30, si protrarranno con una tavola rotonda e termineranno nel pomeriggio dopo che tre gruppi di lavoro avranno approfondito tre diversi temi: comunicazione e marketing, accoglienza e qualità dei servizi, promozione su internet. .  
   
   
CHI COMPERA E CHI VENDE IMMOBILI È OGGI PIÙ TUTELATO CON L’OBBLIGO DELLA REGISTRAZIONE DEI CONTRATTI PRELIMINARI  
 
Ville Ponti Varese, 21 marzo 2007 - Ha riscosso successo il convegno organizzato dal Collegio provinciale Fiaip Varese su una tematica scottante e di grande attualità: la Finanziaria 2007 obbliga la registrazione degli atti preliminari di compravendita di tutti gli immobili. Novità: chi compera e chi vende immobili è oggi più tutelato con l’obbligo della registrazione dei contratti preliminari. A fronte di nuovi adempimenti, aumenta il riconoscimento del ruolo degli agenti immobiliari professionali. Più trasparenza, più controlli, meno rischi nell’esporsi al rischio di speculatori, mediatori abusi in uno dei momenti più delicati della vita della persona, qual è la compravendita di un immobile. Cambiano, dunque, con l’introduzione della Finanziaria 2007, le norme che regolano l’obbligo di registrazione degli atti preliminari di compravendita di case ad uso residenziale, terreni edificabili, uffici o capannoni produttivi. Se ne è discusso ampiamente il 19 marzo al Centro Congressi Ville Ponti di Varese, nel corso di un affollato convegno organizzato dal Collegio provinciale Fiaip Varese (federazione degli agenti immobiliari professionali che opera da trent’anni e raggruppa nel Varesotto oltre 170 soci). A coordinare i lavori è stato il Presidente provinciale Fiaip, Claudio Piccoli, supportato dalla segreteria organizzativa dell’evento composta da Carmen Piona e Marina Maslowsky. Autorevoli relatori sono stati Armando Barsotti, capo dell’Ufficio Studi nazionale Fiaip, il notaio varesino Maria Luisa Giani, il responsabile Ufficio Registro di Varese Francesco Canino, e la dottoressa commercialista Susanna Rizzo di Varese. Nel corso del seminario sono emerse interessanti risvolti legati all’obbligo di nuovi adempimenti che coinvolgono in prima persona sia i venditori sia gli acquirenti di immobili, sia le agenzie immobiliari mediatrici sia i notai e le sedi dell’Ufficio di registro. Le agenzie immobiliari professionali diventano dunque soggetti privilegiati per garantire maggior tutela ai clienti e a tutte le parti in causa nel momento che precede l’atto di compravendita, il cosiddetto “compromesso”, meglio noto come atto preliminare. Prima d’ora la registrazione era prevista ma non obbligatoria: con la Finanziaria 2007 gli atti preliminari di compravendita di immobili nuovi e non di nuova costruzione, oltre ai terreni edificabili devono essere ufficializzati. Novità legislative legate alla Finanziaria 2007: inutili adempimenti o preziosi dispositivi per tutelare il cliente a bassi costi, qualificando la categoria degli agenti immobiliari? “A nostro avviso – illustra il pisano Armando Barsotti, capo ufficio studi Fiaip nazionale - la nuova normativa introduce elementi di maggior tutela delle parti chiamate in causa in un contratto immobiliare. Di fronte ad una maggiore responsabilità c’è, ovviamente, un adempimento maggiore ed un riconoscimento della figura professionale dell’agente immobiliare. Si tratta di un riconoscimento a cui siamo chiamati a rispondere. E ciò rappresenta una straordinaria sfida che ci qualifica e ci distingue dagli abusivi e non ci intimorisce, tutt’altro, ci stimola ad esprimere la massima professionalità fidelizzando una clientela che da noi esige tutela, serietà e rispetto delle regole”. Preliminare di compra-vendita immobili : l’obbligo alla registrazione aumenta gli adempimenti quotidiani nel disbrigo delle pratiche delle agenzie professionali. “L’agente immobiliare deve accogliere con positività questo nuovo adempimento, perché premia la professionalità e l’importanza della funzione che riveste – precisa il Presidente del Collegio provinciale Fiaip, Claudio Piccoli -. Le nuove norme previste dalla Finanziaria 2007 - integrando il Testo Unico - (D. P. R. 131/1986) - vedono l’agente immobiliare soggetto obbligato a richiedere la registrazione per le scritture private di natura negoziale, stipulate a seguito della sua attività, e coobbligato con le parti contraenti (come notai, ufficiali giudiziari e pubblici ufficiali) in solido dell’imposta di registro. E’ quindi tenuto a rispondere insieme alle parti contraenti per le omesse registrazione di questi contratti. E’ opportuno precisare che l’obbligatorietà della registrazione compete alle parti contraenti a prescindere dall’intervento dell’agente immobiliare, ed è bene altresì ricordare che, nel caso le parti decidano di chiedere l’intervento di un Notaio, lo stesso ha l’obbligo non solo della registrazione del contratto ma anche della trascrizione, con conseguente maggiore spesa. Cambia molto perché si riconosce professionalità ed enorme ruolo che l’agente immobiliare occupa e da ciò ne deriva una maggiore responsabilità che chiama l’agente immobiliare ad una costante preparazione ed aggiornamento ed una maggior tutela della clientela che si rivolge alle agenzie Fiaip”. Che cosa cambia per venditori e per acquirenti? “Per venditori ed acquirenti – prosegue Claudio Piccoli - cambia la consapevolezza che non si può più disattendere all’obbligatorietà della registrazione delle scritture private non autenticate, già peraltro prevista (ma non obbligatoria) dal 1986. Oggi, con l’obbligo esteso all’agente immobiliare, venditori ed acquirenti trovano in noi preparazione per ottemperare a tali disposizioni. Tra gli obblighi dell’agente immobiliare c’è sempre stata la tutela delle parti contraenti mediante l’applicazione pratica della sua professionalità, ora in più c’è l’ausilio supplementare dell’agente per gli adempimenti necessari all’applicazione della legge in questione. Un elemento aggiuntivo che mette al riparo da abusivismi e pessime sorprese sia venditore sia acquirente”. Quanto costa la registrazione obbligatoria? Osserviamo il caso per l’Ufficio di Registro? “Da alcune settimane la nostra vita è cambiata – precisa Francesco Canino, responsabile dell’Ufficio di Registro di Varese -. Basti pensare che siamo passati dalla registrazione di due atti al mese fino ad una media giornaliera di venti. E siamo solo all’inizio: un bilancio dell’introduzione della nuova norma si potrà delineare solo alla fine del 2007. A livello di costi, l’obbligatorietà dell’atto di registrazione dell’atto preliminare di compravendita immobili impone tre esborsi: 168 € per ogni preliminare registrato oltre ad una aliquota dello 0,50 % sulla caparra confirmatoria con un minimo di 168 €: dunque il minimo è di 336 €. Poi occorre considerare il cosiddetto “acconto prezzo”: se la compra-vendita non è soggetta ad Iva si applica un aliquota del 3%, se fosse invece soggetta Iva non viene tassata perché già si applica l’imposta di valore aggiunto”. .  
   
   
CASA, SCOTTI: "CONDOMINI MISTI" DIVENTINO PRIVATI  
 
Milano, 21 marzo 2007 - L´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, è intervenuto ieri al convegno, tenutosi al Circolo della Stampa, "Il condominio e l´evoluzione della gestione dei patrimoni immobiliari; quale futuro?". Tema dell´intervento di Scotti, i problemi legati ai cosiddetti "condomini misti", dove cioè gli alloggi sono di proprietà in parte di privati (ex inquilini dell´Aler) e in parte dell´ente pubblico (che continua a locare gli appartamenti con regime contrattuale e soprattutto esercitando la funzione dell´edilizia residenziale pubblica). "Si tratta di realtà che vedono spesso nascere conflittualità legate alla diversa visione dell´immobile, dei suoi beni e degli interventi necessari decisi dall´assemblea - ha spiegato l´assessore - Certo, la speranza è che presto tutti gli appartamenti di quelli che ora sono condomini misti, saranno presto occupati solo da proprietari privati che potranno decidere in assemblea sui beni e servizi comuni". Nel frattempo, ha annunciato Scotti, è stata appena approvata una legge "che consente la vendita degli alloggi liberi nei condomini, mentre è già pronto un progetto di legge per la vendita degli alloggi in condominio occupati da inquilini Erp. Questo consentirà agli enti pubblici proprietari, Comuni e Aler, di non dover più affrontare spese che non vengono decise in base al quadro complessivo dell´ente pubblico e sfuggono alla programmazione dei lavori dell´ente stesso". .  
   
   
POLITICHE ABITATIVE, SIGLATO ACCORDO TRA IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, DI PIETRO E IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LIGURIA, BURLANDO PER DARE IL VIA AI CONTRATTI DI QUARTIERE II, OLTRE 900 GLI ALLOGGI RECUPERATI  
 
Genova, 21 marzo 2007 - È stato siglato ieri l´accordo tra il Ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, i sindaci dei comuni interessati e gli amministratori di Arte territorialmente competenti, per dare il via ai Contratti di Quartiere Ii, cioè a programmi sperimentali di recupero edilizio-urbanistico in alcuni centri urbani liguri. Sette i contratti di quartiere per l´area ligure che potranno partire dopo la firma di oggi, grazie ad un cofinanziamento pubblico Stato-regione Liguria pari a 46 milioni 290. 980,69 euro in grado di attivare un investimento complessivo di 197 milioni di euro. Quello di oggi è stato l´ultimo atto che consentirà di recuperare oltre 900 alloggi, dare il via definitivo ad interventi di recupero edilizio, di riqualificazione urbana, di realizzazione di opere pubbliche in zone periferiche e di quartieri urbani centrali degradati, in grado di affrontare i problemi relativi alle periferie, alla bassa qualità abitativa degli spazi pubblici, alla marginalità e all´ impoverimento sociale. "L´attuazione dei contratti di quartiere - spiega l´assessore alle Politiche abitative della Regione Liguria, Maria Bianca Berruti - rappresenta la prima esperienza regionale di politica urbana, attraverso cui sperimentare nuove modalità di intervento dal basso, con forme di coinvolgimento di partecipazione dei cittadini". La sperimentalità dei programmi, oltre che alle forme partecipative attiene al costruire e recuperare con principi di risparmio energetico e di attenzione all´ambiente sia naturale che urbanizzato. Le 7 aree individuate in Liguria sono le seguenti: Genova - Molassana per un investimento complessivo di 9 milioni 694. 456,98 euro di cui 7 milioni 998 mila 872 euro di cofinanziamento Stato-regione. Gli interventi previsti riguardano la demolizione di un edificio in via Sertoli 11 e il parallelo recupero di due edifici sempre in via Sertoli al 7 e al 17; la costruzione di una nuova mensa e spazio gioco per bambini, il recupero della scuola materna, il recupero della nuova piazza di quartiere, la costruzione di un nuovo centro civico e la costruzione di una nuova autorimessa in sponda destra del Bisogno vicino all´ex Cinema Nazionale. In totale vengono recuperati 70 alloggi. Genova - Centro storico (Ghetto) per un investimento complessivo di 13 milioni 962 mila 464,34 euro di cui 7 milioni 621. 044,31 di cofinanziamento Stato-regione. Gli interventi previsti riguardano il recupero di edifici residenziali di proprietà privata, il recupero dell´isolato tra Vico Cavigliere, Croce Bianca e Adorno, oggi in parte allo stato di rudere, con ristrutturazione e ricomposizione volumetrica; la residenza sociale specialistica "casa della Giovane", l´inserimento della scuola materna e di strutture ad uso sociale nel complesso di San Filippo, il completo rifacimento dei vicoli del Ghetto. In totale vengono recuperati 24 alloggi. Genova - Voltri Ii per un investimento complessivo di 8 milioni 566. 628,78 di cui 4 milioni 771. 732,52 di cofinanziamento Stato-regione. Gli interventi previsti riguardano la riqualificazione di complessi immobiliari abitativi pubblici, la manutenzione di complessi immobiliari di proprietà privata, la realizzazione di parcheggi e aree gioco, la realizzazione di un percorso pedonale, di un autorimessa privata, di una "Casa famiglia" e di spazi ad uso sociale. Particolare attenzione sarà posta al recupero dei "vuoti urbani" oggi in stato di abbandono. In totale saranno recuperati 341 alloggi. Imperia Porto Maurizio per un investimento complessivo di 14 milioni 121. 247,71 di cui 6 milioni 190. 398,93 di cofinanziamento Stato-regione. Gli interventi previsti riguardano la realizzazione di un edificio residenziale pubblico a cura di A. R. T. E. E di due parcheggi multi-piano, il recupero primario di edifici di proprietà pubblica, il recupero urbano e la pedonalizzazione di via Cascione, piazza Ricci, via Carducci e piazza Mameli, il recupero dell´ex Consorzio agrario con inserimento del nuovo mercato comunale. Saranno cofinanziati recuperi di facciate private in Via Cascione. In totale saranno costruiti 17 alloggi. La Spezia - Quartiere Umberto I per un investimento complessivo di 38 milioni 287. 052,91 di cui 7 milioni 982. 009,12 di cofinanziamento Stato-regione. Gli interventi previsti riguardano la riqualificazione di immobili comunali, l´acquisto e il recupero dell´ex Liceo Pacinotti per realizzare alloggi e servizi per studenti, l´acquisto e il recupero dell´edificio ex "Salesiani" per realizzare alloggi in affitto per anziani, la riqualificazione delle facciate di edifici di proprietà privata in via Cavour e Castelfidardo, il recupero dell´ex scuola Pontremoli, la riqualificazione di piazza Brin, via Castelfidardo e Ferrari, il polo integrato della stazione ferroviaria, il restauro di Palazzo Crozza e il recupero dell´Hotel Terminus. In totale saranno recuperati 100 alloggi pubblici con adeguamento tecnologico e abbattimento barriere. Savona - piazzale Moroni per un investimento complessivo di 106 milioni 831. 007,23 euro di cui 7 milioni 991. 544,76 euro di cofinanziamento Stato-regione. Gli interventi previsti riguardano la riqualificazione energetica, funzionale, ambientale di edifici di proprietà di Arte e di proprietà privata, la nuova sede del distretto socio-sanitario, la realizzazione di una struttura polivalente, il recupero energetico della sede dei vigili urbani di Legino , la realizzazione del nuovo passante stradale del parco ferroviario Doria. Previsto il recupero di 332 alloggi. Badalucco - (Im) per un investimento complessivo di 6 milioni 017. 072, 23 euro di cui 3 milioni 735. 379,05 di cofinanziamento Stato Regione. Gli interventi previsti riguardano l´acquisto e il recupero di immobili per realizzare alloggi temporanei (cosiddetti parcheggi) e botteghe artigiane, il recupero diffuso su edifici di proprietà privata e loro pertinenze, la realizzazione di un percorso pedonale protetto lungo argine, la delocalizzazione della stazione di servizio, pedonalizzazione e arredo di spazi pubblici, sistema di allertamento, realizzazione impianto teleriscaldamento a biomassa, riqualificazione biblioteca "Parroco", manutenzione ufficio postale. Gli alloggi recuperati saranno 25. "In un quadro di riduzione delle risorse economiche pubbliche - continua l´assessore regionale Berruti - è necessaria una profonda innovazione nel metodo dell´azione amministrativa, in grado di migliorare l´efficacia dei singoli interventi, attraverso un lavoro capillare sulla natura dei bisogni, il coinvolgimento di risorse private e una forte capacità di coordinamento del pubblico". A questo proposito ogni realtà locale ha predisposto specifici strumenti di azione, di raccordo e di confronto che si affiancano al modo di operare degli Enti locali per consentire la partecipazione degli abitanti e la gestione dei servizi in materia socio-assistenziale, educativa e culturale. Gli interventi previsti che potranno partire subito si concluderanno nel 2009. .  
   
   
REGIONE PIEMONTE E REGIONE LOMBARDIA: PATTO PER L´IDROGENO FIRMATO L´ACCORDO STRATEGICO PER REALIZZARE UNA HYDROGEN COMMUNITY EUROPEA  
 
Torino, 20 marzo 2007 - È stato firmato ieri mattina, presso la Fiera di Milano a Rho, l´accordo strategico tra Regione Piemonte e Regione Lombardia che sancisce l´unione di potenzialità e infrastrutture per la realizzazione di una Hydrogen Community europea, che si occupi di ricerca sui temi dell´energia rinnovabile, delle celle a combustibile e dell´idrogeno. Regione Piemonte e Regione Lombardia hanno assunto lo sviluppo del vettore idrogeno e delle celle a combustibile come un´opportunità per realizzare un modello di crescita compatibile e innovativo. In questi anni, entrambe hanno stimolato lo sviluppo del settore avviando numerosi progetti pilota di ricerca industriale e di sviluppo precompetitivo, con il supporto e la collaborazione della rete di atenei e del tessuto industriale. L´accordo strategico firmato dalle due Regioni garantirà, nell´ambito della Joint Technology Iniziative (Jti) sul tema dell´idrogeno, il supporto del sistema di ricerca al tessuto produttivo, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese. Dati recentemente presentati dalla Commissione Europea indicano infatti la pianura padana come una delle aree d´Europa di maggiore criticità per la qualità dell´aria, a causa della concomitanza tra la forte industrializzazione, l´elevato tasso di mobilità e la particolare configurazione orografica che favorisce il ristagno dell´aria rendendo meno efficace qualsiasi strategia che altrove sarebbe risolutiva. "L´accordo firmato questa mattina - ha spiegato la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso – è un altro tassello importante nella nostra politica per l´innovazione e la ricerca sull´energia. Si tratta di passi fondamentali per il nostro futuro non solo dal punto di vista ambientale e della qualità della vita, ma anche dal punto di vista economico e della creazione di posti di lavoro. Per poterci candidare ad avere un ruolo di rilievo nella Jti è necessario fare sinergia. Con la firma di questo accordo ci presentiamo insieme come potenziale partner dell´Unione europea nella ricerca sull´idrogeno e sulle sue potenzialità di sviluppo. " Come ha spiegato l´assessore regionale all´Innovazione, Andrea Bairati: "Grazie a questo accordo, le due Regioni si impegneranno a realizzare, entro 30 giorni, una cabina di regia congiunta, per organizzare e pianificare le attività di coinvolgimento e di partecipazione delle aziende e degli enti di ricerca – pubblici e privati – interessati a cogliere questa opportunità di sviluppo tecnologico. Entro tre mesi dalla sua costituzione, la cabina di regia presenterà un primo piano strategico quantificando gli oneri finanziari necessari. " .  
   
   
VCO: PRESENTATO PROGETTO OSMATER  
 
Milano, 21 marzo 2007 - Il 16 marzo è stato presentato presso la Camera di Commercio lo stato dei lavori di Osmater. Il progetto, a valere su Interreg Iii a Italia Svizzera, vede la partecipazione come capofila della stessa Camera di Commercio e della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana. Partner sono la Provincia del Vco, Confartigianato Novara e Vco, Assocave e Assograniti. Parner scientifici sono le Università degli Studi di Bologna, Milano Bicocca, Torino e il Politecnico di Torino. Le azioni previste sono: individuazione delle aree di impiego e delle tecniche locali di utilizzo dei materiali nella realizzazione degli edifici storici più rappresentativi; censimento delle cave e dei luoghi di estrazione; caratterizzazione dei materiali ai fini di una valorizzazione; disegno di una mappa di percorsi di estrazione/trasporto e impiego; creazione di un centro di documentazione e messa in rete dei risultati della ricerca. Il progetto ha come obiettivo specifico di riferimento quello di conoscere, recuperare e valorizzare il patrimonio edilizio-culturale della zona frontaliera attraverso il censimento e la catalogazione delle rocce, delle cave (attive e dismesse), delle tecniche di costruzione tipiche della regione sub-alpina, utilizzate nel suo patrimonio costruito al fine di creare un centro di documentazione. Il progetto prevede inoltre la certificazione dei materiali lapidei attraverso la stesura di un disciplinare per il marchio di origine, riferito ad una definita area produttiva e quello di qualità riferita alla classi di materiale. Esso prevede la stesura del disciplinare stesso, la verifica del rispetto delle procedure di produzione e di controllo, la verifica da parte dell’acquirente delle caratteristiche garantite. Il progetto, che vede la chiusura a fine anno, viene inteso dai partner in possibile sviluppo anche in futuro, soprattutto come ricaduta sul tessuto economico e sociale. Rimane la necessità che la sinergia nata grazie ad Osmater tra gli enti pubblici e le realtà universitarie sia ora estesa alle imprese del settore. .  
   
   
ENEL ENTRA NEL MERCATO GEOTERMICO STATUNITENSE  
 
Enel Entra nel mercato geotermico statunitense Roma, 21 Marzo 2007 – Enel, attraverso la controllata Enel North America Inc. , ha annunciato oggi l’acquisizione di Amp Resources, Llc (Amp) da Amp Capital Partners e da un altro investitore di minoranza. L’acquisizione comprende un progetto geotermico già operativo e quattro progetti in stadio avanzato di sviluppo per una capacità di circa 150 Mw che Enel North America completerà nei prossimi quattro anni. L’acquisizione darà a Enel anche accesso a ulteriori possibilità di sviluppo geotermico. I progetti, situati nel Nevada, California e nello Utah, dovrebbero generare, una volta operativi, energia rinnovabile sufficiente a soddisfare il fabbisogno annuale di circa 100. 000 famiglie statunitensi. L’amministratore delegato Enel, Fulvio Conti ha commentato: “Sono lieto di annunciare l’entrata dell’Enel nel mercato geotermico statunitense. Questi nuovi progetti potranno contare sull’eccellenza raggiunta da Enel nel campo della geotermia e contribuiranno a consolidare e accrescere il ruolo di Enel come uno dei leader globali nell’uso del calore naturale della terra per produrre energia elettrica a emissioni zero. Questa acquisizione conferma l’impegno della società nello sviluppo in ogni parte del mondo delle fonti rinnovabili e delle tecnologie amiche dell’ambiente: entro il 2011 Enel investirà nella lotta al cambiamento climatico oltre 4 miliardi di euro, un piano con ben pochi paragoni al mondo per quantità e qualità”. L’accordo prevede un primo pagamento di circa 90 milioni di dollari e ulteriori pagamenti legati all’avanzamento dei progetti. Le risorse umane di Amp basate a Reno (Nevada) entreranno a far parte del team Enel sulla geotermia. Enel è tra i pionieri dell’energia geotermica e vanta dei progetti ultracentenari maturata nel sito di Lardarello (Pisa) e in altri comuni limitrofi nelle Province di Grosseto e Siena. Enel ha messo a punto in questi anni tecniche innovative di esplorazione per ottimizzare la capacità produttiva che oggi supera i 700 Mw. Dall’inizio del 2002, Enel si è focalizzata sul settore geotermico in America Latina, in particolare collaborando con Lageo S. A. , società attiva nello sviluppo delle potenzialità geotermiche in Centro America, dove attualmente gestisce impianti per 178 Mw. Inoltre, Enel ha avviato numerosi progetti sempre nel settore geotermico in Cile, Guatemala ed El Salvador. L’acquisizione statunitense rafforzerà ulteriormente l’esperienza dell’Enel nei sistemi che consentono di generare elettricità anche da risorse geotermiche con basse temperature.
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EDISON: INAUGURATO IN QATAR L’IMPIANTO DI LIQUEFAZIONE DEL GAS DESTINATO AL TERMINALE DI ROVIGO IL QATAR RAPPRESENTA IL TERZO PAESE AL MONDO PER RISERVE DI GAS, CON GIACIMENTI PER OLTRE 25.000 MILIARDI DI METRI CUBI  
 
Doha (Qatar), 21 marzo 2007 – E’ stato inaugurato ieri dall’Emiro Sheikh Hamad bin Khalifa al Thani e dal Ministro per l’Energia del Qatar Abdallah bin Hamad al-Attiyah, alla presenza dell’amministratore delegato di Edison Umberto Quadrino, l’impianto di liquefazione del gas naturale destinato a essere rigassificato per Edison dal terminale “Adriatic Lng”, che sarà installato nel Mare Adriatico al largo di Porto Levante e avrà una capacità complessiva di 8 miliardi di metri cubi all’anno. In particolare, l’Emiro e il Ministro hanno inaugurato oggi il cosiddetto Treno 5 operato dalla Ras Laffan Liquefied Natural Gas Company Ii (Rasgas Ii), la joint venture fra Qatar Petroleum ed Exxonmobil, partner di Edison nella realizzazione del terminale di rigassificazione, che fornirà il Gnl a Edison. Il Treno 5, uno dei più tecnologicamente avanzati al mondo, ha una capacità di 4,7 milioni di tonnellate di Gnl all’anno, pari a circa 6,4 miliardi di metri cubi di gas all’anno. In virtù degli accordi sottoscritti il Paese del Golfo Persico fornirà per 25 anni a Edison proprio 6,4 miliardi di metri cubi di gas all’anno, che contribuiranno in maniera significativa alla diversificazione e alla sicurezza degli approvvigionamenti del gas dell’Italia. “Grazie a questo impianto, il Qatar potrà rafforzare significativamente le sue esportazioni di gas naturale liquefatto in Europa”, ha commentato Umberto Quadrino, amministratore delegato di Edison. “Siamo particolarmente fieri di aver stabilito una partnership duratura e siglato un contratto di fornitura di lungo periodo con questo Paese”. “Il Treno 5 è stato completato in soli 29 mesi, un tempo record per questo genere di impianti”, ha aggiunto Ibrahim B. Ibrahim, Vice Chairman di Ras Gas. “Il Gnl prodotto da questo Treno sarà dedicato al rigassificatore Adriatic Lng: ci auguriamo quindi che i lavori di costruzione del terminale possano essere completati presto”. Il gas liquefatto da Rasgas Ii proverrà dal “Giant North Field Reservoir”, il più grande giacimento al mondo esclusivamente di gas, che, con i suoi 25. 500 miliardi di metri cubi di riserve certe, fa del Qatar il terzo Paese al mondo per riserve di gas. Questa fornitura contribuirà alla crescita delle esportazioni di Gnl del Qatar, che già nel 2010 diventerà il primo Paese nelle classifiche internazionali degli esportatori di gas naturale liquefatto. In particolare, la produzione di Gnl da parte di Rasgas è stata avviata nel 1999 con i primi due Treni, per complessivi 6,6 milioni di tonnellate all’anno, mentre nel 2004 è stato inaugurato il Treno 3, dalla capacità di 4,6 milioni di tonnellate all’anno e nel 2005 il Treno 4, della stessa capacità del Treno 5. E’ previsto che due ulteriori treni da 7,8 milioni di tonnellate all’anno ciascuno, i più grandi al mondo, diventino operativi entro il 2009. La tecnologia del Gnl consente ai Paesi non collegabili per motivi logistici ai mercati di consumo tramite i tradizionali gasdotti di esportare la materia prima che altrimenti rimarrebbe non sfruttabile. La tecnologia di liquefazione ha permesso uno sviluppo accelerato dell’utilizzo del gas a livello globale: già oggi il Gnl rappresenta circa il 25% degli scambi internazionali di gas. In Italia, invece, il Gnl rappresenta oggi solo il 5% del gas importato, ma è destinato a giocare un ruolo crescente, diversificando le fonti tradizionali di importazione e quindi aumentando la sicurezza e la competitività degli approvvigionamenti. Il gas metano estratto dai giacimenti viene liquefatto a pressione atmosferica tramite un processo che porta la temperatura a -162° centigradi e ne determina una riduzione di volume di 600 volte. Allo stato liquido, il Gnl viene trasportato da apposite navi metaniere, che utilizzano come combustibile parte del gas stoccato nei serbatoi. Il Qatar dispone oggi di 18 navi metaniere, destinate a diventare 70 nel 2012. In particolare, cinque navi sono recentemente entrate in esercizio e sono destinate ad effettuare la rotta Doha-mare Adriatico: il terminale sarà infatti servito due volte alla settimana dalle metaniere provenienti da Ras Laffan. Il terminale di rigassificazione, realizzato dalla società “Adriatic Lng” (45% Exxonmobil, 45% Qatar Petroleum, 10% Edison), è l’unico attualmente in fase di costruzione in Italia e sorgerà a 15 kilometri dalla costa veneta, al largo di Porto Levante. I lavori di costruzione del terminale, avviati nel corso del 2005 ad Algeciras, in Spagna, località scelta per la presenza di un bacino con le caratteristiche necessarie a ospitare un cantiere di tali dimensioni, sono giunti a oltre il 50%. L’impianto costituirà la prima struttura di stoccaggio e rigassificazione del Gnl al mondo ad essere realizzata off-shore e non sulla terra ferma. Al terminale attraccheranno le navi metaniere che scaricheranno il Gnl in serbatoi studiati appositamente per queste esigenze. Il semplice e “pulito” processo di rigassificazione avverrà attraverso lo scambio termico che riporterà il Gnl allo stato gassoso: il metano sarà quindi immesso sulla rete di trasmissione nazionale attraverso un gasdotto in parte sottomarino e in parte interrato – quindi con impatto ambientale nullo – che arriverà fino all’hub italiano di Minerbio. .  
   
   
PROBABILE SECONDO REATTORE A KRSKO (SLOVENIA)  
 
Trieste, 21 marzo 2007 - Il direttore dell´Agenzia Slovena per il nucleare, Andrej Stritar, afferma che è probabile la costruzione di un secondo reattore nucleare nell´impianto sloveno di Krsko. La notizia è riportata dal sito ufficiale del governo sloveno. In un´intervista all´agenzia di stampa slovena Sta, Stritar ha affermato che i proprietari dell´impianto di Krsko (il Nek), vale a dire lo stato sloveno e lo stato croato, decideranno di prolungare la vita dell´attuale reattore. Gli indicatori economici dicono che la decisione di continuare l´attività oltre il 2023 sarebbe logica. Inoltre, Stritar afferma che sono giustificabili anche i piani per la costruzione di un altro reattore, che sarà probabilmente costruito al Nek. Le scorie nucleari, ha detto Stritar, probabilmente saranno depositate vicino all´impianto, anche se non è ancora stata fissata l´esatta località. .  
   
   
DISTRIBUTORI DI CARBURANTI NELLE ZONE MONTANE E COLLINARI, LA GIUNTA APPROVA UNA DEROGA ALLA SUPERFICIE MINIMA  
 
Torino, 21 marzo 2007 - La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore al Commercio, Giovanni Caracciolo, ha approvato, nel corso dell’ultima riunione, una modifica alla normativa che riguarda la rete distributiva dei carburanti ( legge regionale 14/2004). L’art 2 della legge prevede che la Giunta regionale adotti provvedimenti attuativi al fine di favorire il contenimento dei prezzi dei carburanti e di migliorare qualitativamente la rete distributiva. I provvedimenti sono stati adottati con la delibera nr 57-14407 del 20 dicembre 2004. “La modifica introdotta a questa delibera - afferma Caracciolo- prevede, nelle aree svantaggiate, una deroga fino al 50% della superficie minima indicata al comma 1, per le nuove installazioni, qualora l’impianto funzioni con la presenza del gestore”. “Da tempo- sottolinea Caracciolo- sussiste il problema della copertura del servizio di distribuzione dei carburanti nelle località montane e collinari: in queste zone continuano le chiusure di punti vendita (35 negli ultimi 3 anni) e ne rimangono in esercizio solamente 200. La Regione ha anche indetto un bando per il finanziamento di nuovi impianti: la deroga introdotta dovrebbe favorire la reperibilità di aree idonee. ” “La carenza di distributori è stata evidenziata da più Comuni e da rappresentanti di Comunità montane e collinari che lamentano la difficoltà di ripristinare un servizio in zone che le maggiori società petrolifere non ritengono sufficientemente remunerative per i loro investimenti. Con questo provvedimento la Regione dà un ulteriore contributo alla soluzione del problema”- afferma l’Assessore alla Montagna, Bruna Sibille. .  
   
   
GRUPPO MEDITERRANEA DELLE ACQUE S.P.A. BILANCIO DELL’ESERCIZIO 2006. RICAVI CONSOLIDATI A 121,2 MILIONI DI EURO, EBITDA A 38,3 MILIONI DI EURO, EBIT A 15,9 MILIONI DI EURO, UTILE NETTO CONSOLIDATO A 8,4 MILIONI DI EURO, PROPOSTO UN DIVIDENDO DI 0,04 PER AZIONE.  
 
 Genova, 21 marzo 2007 - Ricavi consolidati a 121,2 milioni di Euro, margine operativo lordo (Ebitda) a 38,3 milioni di Euro, risultato operativo (Ebit) a 15,9 milioni di Euro, utile netto consolidato a 8,4 milioni di Euro, posizione finanziaria netta a -90,4 milioni di Euro, proposto all’Assemblea un dividendo di 0,04 per azione. Questi in sintesi i principali dati di bilancio consolidato dell’esercizio 2006 approvati il 16 marzo dal Consiglio di Amministrazione di Mediterranea delle Acque S. P. A, società operante nel settore dei servizi idrici integrati e quotata al Mercato Telematico della Borsa Italiana. E’ da sottolineare che i risultati approvati non hanno possibilità di confronto con quelli dell’esercizio 2005 in quanto all’epoca la società non aveva l’attuale assetto, essendo Mediterranea delle Acque frutto della fusione - avvenuta il 7 giugno 2006 - tra l’Acquedotto Nicolay S. P. A. Quotata in Borsa, Genova Acque S. P. A. , Acqua Italia S. P. A. E Acquedotto De Ferrari Galliera S. P. A. (anch’essa quotata). Al risultato consolidato hanno contribuito i bilanci, oltre che di Mediterranea delle Acque, di Immobiliare delle Fabbriche S. P. A. E di Svin Servizi S. P. A. , entrambe partecipate al 100% da Mediterranea delle Acque S. P. A. Per Svin Servizi in data 20/12/06 è stato presentato il progetto di fusione per incorporazione in Mediterranea delle Acque S. P. A. , che verrà sottoposto all’Assemblea Straordinaria della società che seguirà l’Assemblea Ordinaria per l’approvazione del bilancio 2006. Scendendo nell’analisi dei dati, i ricavi consolidati sono pari a 121,2 milioni di Euro di cui 64,8 milioni di Euro relativi alla linea acquedotto, 34,2 milioni di Euro relativi alla linea acque reflue e 22,2 milioni di Euro relativi ad altri ricavi. A fronte di una lieve diminuzione dei quantitativi fatturati (77 milioni di mc. Contro i 79 dello stesso periodo del 2005), imputabile essenzialmente alla cessazione di alcune importanti utenze industriali, i ricavi risentono positivamente della nuova applicazione tariffaria deliberata dall’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale della Provincia di Genova. Il margine operativo lordo (Ebitda) è pari a 38,3 milioni di Euro mentre sul margine operativo netto (Ebit), pari a 15,9 milioni di Euro, gravano inevitabili maggiori costi di natura legale, societaria e amministrativa dovuti all’operazione di fusione sopra riportata. L’utile netto consolidato è pari a 8,4 milioni di Euro ed è stato influenzato positivamente dalla vendita della società Sernagiotto Technologies per 526 mila Euro. La posizione finanziaria netta al 31/12/2006 è pari a -90,4 milioni di Euro rispetto ai -63,9 milioni di Euro del 31/12/2005 per effetto di una riorganizzazione delle diverse procedure di bollettazione e rilevamento lettura utilizzato dalle diverse società oggetto della fusione. Si segnala tuttavia, che è proseguita positivamente per tutto il 2006 l’attività di ottimizzazione sui crediti pregressi di difficile recupero. Gli investimenti al 31 dicembre 2006 ammontano a 10,3 milioni di Euro, di cui 7,8 milioni di Euro sulla linea acqua, 1 milione di Euro sulle reti fognarie e 1,5 milioni di Euro sulla linea depurazione. Per ciò che riguarda la Capogruppo, i ricavi al 31 dicembre 2006 sono stati pari a 120,6 milioni di Euro, il margine operativo lordo (Ebitda) è stato di 37,7 milioni di Euro, il risultato operativo risulta pari a 15,6 milioni di Euro mentre l’utile d’esercizio si è attestato a 6,8 milioni di Euro. Anche in questo caso i risultati non sono confrontabili con l’anno precedente sempre per effetto della fusione avvenuta nel corso del primo semestre del 2006. Sotto l’aspetto societario si rammenta che la partecipazione posseduta da Amga S. P. A. In Mediterranea delle Acque S. P. A. , pari al 68,32% del capitale sociale, è stata conferita, nell’ambito del ramo d’azienda relativo alla gestione dei servizi idrici integrati, nella neo costituita società Iride Acqua Gas S. P. A. , con effetto dal 31 ottobre 2006; ciò a seguito del processo di riorganizzazione del Gruppo Amga posto in essere nella prospettiva della fusione per incorporazione di Amga S. P. A. In Aem Torino S. P. A. , che ha assunto la denominazione di Iride S. P. A. , società quotata al Mta di Borsa Italiana. Iride Acqua Gas S. P. A. È partecipata al 100% da Iride S. P. A. , è sottoposta a direzione e coordinamento di quest’ultima e costituisce una delle quattro società operative (le Caposettore) nelle quali sono state allocate le attività già svolte, sia direttamente che mediante società partecipate (quale Mediterranea delle Acque), dalle società oggetto della fusione che si è conclusa il 31 ottobre 2006. Dal 31 ottobre 2006 Iride Acqua Gas S. P. A. Esercita attività di Direzione e Coordinamento nei confronti di Mediterranea delle Acque, ai sensi degli articoli 2497 e ss. Del codice civile. Sotto l’aspetto previsionale la società, considerando la sua recente costituzione, prevede di realizzare in futuro rilevanti sinergie sia sul piano della qualità e affidabilità del servizio - con migliore e più efficiente gestione delle risorse idriche - sia sotto il profilo organizzativo - grazie all’avvenuta unificazione delle strutture societarie e operative - sia sotto l’aspetto economico - conseguente alle economie di scala e alla remunerazione degli investimenti riconosciuti dal Piano d’ambito -. In considerazione dell’andamento della Società, il Consiglio di Amministrazione di Mediterranea delle Acque ha deciso di proporre all’Assemblea un dividendo per azione pari a 0,04 Euro con pagamento il 10 maggio e stacco cedola il 7 maggio. Il Consiglio di Amministrazione ha infine approvato la relazione sulle modifiche allo Statuto sociale predisposte anche in conformità a quanto prescritto dalla L. 262/2005 e dal D. Lgs. 303/2006 (Legge sul Risparmio e successive modifiche). Tra le più rilevanti novità si segnala l’adeguamento del sistema di voto di lista per la nomina degli Amministratori al fine di garantire la presenza in consiglio del numero minimo di consiglieri in possesso di requisiti di indipendenza, la nomina a Presidente del Collegio Sindacale di un Sindaco tratto dalla lista di minoranza e l’introduzione della figura del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari. Il Consiglio di Amministrazione ha dato mandato al Presidente, al Vice Presidente e Amministratore Delegato di convocare l’Assemblea sia per l’approvazione del bilancio, entro il 30 aprile, sia per l’approvazione delle modifiche statutarie, entro il 30 giugno. .  
   
   
L´ENEA PER LO STUDIO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI E DEI LORO EFFETTI STRATEGIE DI MITIGAZIONE E ADATTAMENTO  
 
 Roma, 21 marzo 2007 - L´analisi dei cambiamenti climatici e dei loro effetti è realizzata prevalentemente attraverso modelli previsionali che indicano le tendenze negli anni a venire. Il Rapporto Stern ha recentemente messo in evidenza gli effetti economici dei cambiamenti climatici. "L´enea - sottolinea Luigi Paganetto - ha da tempo realizzato l´analisi sistematica sulla vulnerabilità delle aree costiere, sul dissesto idrogeologico, sulla desertificazione, sulla perdita di biodiversità, che consente di misurare sul territorio del nostro Paese gli effetti specifici del cambiamento climatico. Non solo, ma anche di studiare strategie di adattamento che consentono di contenere i danni e di intervenire con opportune politiche sugli impatti del cambiamento climatico, tenendone presente i suoi aspetti economici". L´enea propone una strategia di adattamento flessibile, attraverso la messa a punto di una filiera di conoscenze integrate tra differenti discipline, sia scientifiche che socio-economiche, in grado di modulare le risposte sulla base delle diverse esigenze che si manifestano sul territorio, con l´obiettivo di fornire strumenti per la pianificazione e gestione di interventi da attuare sul territorio, a fronte dei cambiamenti climatici attesi e dei relativi impatti. L´enea presenta i risultati degli studi multidisciplinari sui cambiamenti climatici condotti nell´ambito di un´attività di ricerca ventennale, con particolare riferimento ai fenomeni in atto nel Mediterraneo e in Italia, mettendo in evidenza le attuali tendenze, gli scenari futuri, gli impatti registrati. L´enea opera con lo stesso impegno anche sul fronte della mitigazione dei cambiamenti cliamatici attraverso la ricerca e l´innovazione sulle tecnologie necessarie a favorire un incremento dell´utilizzo delle fonti rinnovabili, a ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera ed a migliorare l´efficienza energetica. .  
   
   
CLIMA: NASCE ANCHE IN ITALIA LA ‘BORSA DELLE EMISSIONI’ DAL PROSSIMO 2 APRILE SI APRE IL MERCATO VOLONTARIO DELLE UNITÀ DI EMISSIONE DI ANIDRIDE CARBONICA  
 
Roma, 21 marzo 2007 - Anche l’Italia ha la sua ‘Borsa delle emissioni’, dando attuazione a quanto disposto dalla Direttiva Europea 2003/87/Ce, che istituisce un sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di Co2 (Eu Ets) attraverso la costituzione di mercati nazionali per l’acquisto e la vendita dei diritti di emissione che servano ad assecondare il piano di riduzione delle emissioni inquinanti. Lo rendono noto, in un comunicato congiunto, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ed il Ministero dello Sviluppo Economico. Il prossimo 2 aprile partirà, infatti, il Mercato volontario delle unità di emissione di Co2, gestito dal Gestore del Mercato Elettrico - Gme che va ad aggiungersi alle altre ‘borse delle emissioni’ europee (Exaa- Austria, Ecx- Olanda, Eex- Germania, Powernext- Francia e Nordpool- Norvegia). Il mercato delle quote di emissione fa parte degli strumenti utili al rispetto degli impegni posti dal Protocollo di Kyoto per il taglio delle emissioni di Co2 responsabili dei mutamenti climatici. Sono soggetti ai limiti di emissione oltre 12 mila impianti industriali europei che svolgono le seguenti attività: attività energetiche (termoelettrico, impianti di combustione con potenza superiore ai 20 Mw, raffinerie), produzione e trasformazione di metalli ferrosi, produzione di cemento, calce, vetro, ceramica e carta. L’avvio del mercato colma il ritardo accumulato dall’Italia rispetto agli altri paesi europei nella realizzazione di una piattaforma di scambio dell’anidride carbonica, offrendo così alle imprese italiane la possibilità di operare sulla nuova borsa al fine di ottimizzare i programmi di contenimento delle emissioni nocive all’ambiente. Il Gme, sfruttando il know-how acquisito attraverso l’organizzazione e la gestione del mercato dei Certificati verdi e del mercato dei Titoli di efficienza energetica (Certificati bianchi), ha predisposto una sede di negoziazione che è organizzata secondo criteri di neutralità, trasparenza, obiettività, nonché di concorrenza tra gli operatori. La ‘Borsa delle emissioni’ del Gme offre un sistema di tariffe tra le più competitive in Europa, sia per quanto riguarda il costo annuale fisso (che per il primo anno è nullo e successivamente è pari a 2500 euro), sia per il costo variabile, pari a 0,0025 Euro per ogni quota negoziata. Non solo, ma il mercato è strutturato per essere di facile utilizzo, ed incoraggiare anche la partecipazione delle Piccole e medie imprese. La ‘Borsa delle emissioni’ italiana è un mercato con consegna “a pronti” delle unità di emissione (mercato ‘spot’), con un lotto minimo di offerta di 500 unità. Le sessioni di mercato sono giornaliere (dalle 9 alle 16 di tutti i giorni lavorativi) e gli scambi sono in contrattazione continua. E’ prevista la garanzia totale degli acquisti (tramite deposito fruttifero) e la garanzia di consegna delle unità acquistate (tramite trasferimento iniziale delle unità sul conto del Gme). Per essere ammesso al mercato l’operatore deve essere titolare di un conto deposito delle unità di emissione presso uno dei registri europei e sottoscrivere una domanda e un contratto di adesione alle regole del mercato. Per il funzionamento del mercato il Gme ha aperto un conto di deposito presso l’Apat (Agenzia per la protezione dell´ambiente e per i servizi tecnici). Chi vuol vendere le quote di emissione sulla ‘Borsa delle emissioni’ italiana trasferisce le unità che intende scambiare sul conto proprietà intestato al Gme. Le proposte di acquisto e vendita vengono quindi ordinate in un book di negoziazione. Ciascun book presenta le migliori proposte di acquisto e di vendita ordinate secondo priorità di prezzo (in caso di prezzo uguale, le proposte sono ordinate secondo l’ordine temporale di ricevimento da parte del sistema informatico del Gme). Esiste un book di negoziazione diverso delle unità di emissione assegnate dai Piani di assegnazione nazionali per ciascun periodo di riferimento (fase I: anni 2005-2007; fase Ii: anni 2008-2012). .  
   
   
SICCITA´ - ZANICHELLI: CONVOCARE LA CABINA DI REGIA DEL FIUME PO. IL 22 MARZO GIORNATA MONDIALE DELL´ACQUA: LA REGIONE LANCIA LA PROPOSTA DI UN FORUM NAZIONALE SUL RISPARMIO.  
 
Bologna, 21 marzo 2007 - Convocare quanto prima la cabina di regia per il bacino del fiume Po, per coordinare le azioni di tutti i soggetti interessati: Regioni, Consorzi, gestori dei bacini di elettrici. E´ la richiesta che arriva dall´assessore regionale all´ambiente e sviluppo sostenibile Lino Zanichelli che oggi a Bologna ha fatto il punto sulla siccità. Al di là dell´anomalo andamento meteo-climatico , il grande fiume deve infatti fare anche i conti con un deficit strutturale di circa 380 metri cubi al secondo, dovuto al fatto che la sua portata media annua è di 1470 metri cubi, mentre i diritti di prelievo delle concessioni sono pari a 1850 metri cubi. Più in generale le derivazioni complessive dal bacino del Po sono pari a 21 miliardi di metri cubi di acqua, di cui solo 1 miliardo arriva in Emilia-romagna. Per quanto riguarda la situazione interna, la Regione Emilia-romagna ha già attivato un proprio gruppo di lavoro sulla siccità, con il compito di definire in modo univoco gli indicatori di siccità e coordinare i vari interventi sul territorio emiliano-romagnolo. Per Zanichelli tuttavia a queste azioni di carattere più "contingente occorre affiancare anche azioni strategiche e strutturali". Lavorare sui consumi dunque, considerando che in Emilia-romagna il settore più idroesigente è quello agricolo (66%), seguito da quello civile (23%9 e da quello industriale (11%). Un impegno forte per la Regione, cominciato già da alcuni anni anche con campagne di informazione rivolte ai cittadini. "Non sappiamo - dice Zanichelli - se le altre Regioni stanno facendo la stessa cosa, ma combattiamo perché questo approccio - ineludibile - si sviluppi". E i primi risultati stanno arrivando. I dati rilevati dall´Osservatorio regionale mostrano infatti sia pur con alcune eccezioni, una generale tendenza alla diminuzione dei consumi in campo civile. In particolare merita di essere sottolineato il calo che sia nel 2003, che nel 2004 si è rilevato nelle province di Parma e Reggio Emilia, che mostrano di aver superato già nel 2004 gli obiettivi fissati dal Piano regionale di tutela delle acque per il 2008 (Parma ) e addirittura per il 216 (Reggio Emilia) (si veda tabella allegata). Una considerazione analoga si può fare per la provincia di Forlì-cesena che nel 2004 mostra di aver già raggiunto l´obiettivo previsto per il 2008. Inoltre in campo agricolo va considerato il ruolo svolto dai Consorzi di Bonifica che hanno migliorato la rete distributiva e innovato la gestione consentendo nel 2006 di economizzare oltre 95 milioni di metri cubi di acqua rispetto al 2005. Proprio per governare al meglio la domanda la Regione ha introdotto anche un nuovo sistema tariffario che, dopo una sperimentazione, sarà operativo dalla fine del 2007 e che prevede un sistema di incentivi (un premio dello 0,25%) a favore dei gestori che promuovano il risparmio negli utenti finali, ad esempio attraverso la distribuzione di riduttori di flusso o intervenendo sulle perdite di rete. Sul fronte degli investimenti in Emilia-romagna le risorse a disposizione ammontano per il triennio 2005-2007 a 574 milioni di euro: 394 milioni dai Piani d´ambito provinciali e 180 dal Piano di azione ambientale regionale. Serviranno naturalmente per migliorare la rete acquedottistica, ma anche per la depurazione. Sul fronte delle infrastrutture la Regione punterà sulla realizzazione di invasi a uso irriguo e casse d´espansione a uso plurimo - sicurezza nel caso di inondazioni e uso irriguo - da utilizzare come riserve d´acqua per l´agricoltura nei periodi di siccità, utilizzando cave che hanno cessato o stanno per cessare la propria attività. Il programma regionale prevede per ogni provincia in media 10 nuovi invasi con una capacità media di 1 milione di metri cubi. L´acqua resa in tal modo disponibile a regime potrebbe compensare adeguatamente l´attuale deficit per gli usi irrigui. Indicativamente le prime opere potrebbero essere realizzate entro 3-5 anni. In alcuni casi però i tempi possono essere molto più ravvicinati. Due in particolare:l´invaso di San Cesario sul Panaro (Mo), che raccoglierà le acque del fiume Panaro attraverso il canale Torbido, potrà essere pronto già nel 2008, mentre entro 12/18 mesi - è prevista la realizzazione dell´invaso irriguo di Pontecchio Marconi in provincia di Bologna sulla sponda sinistra del fiume Reno. I Dati Sulla Siccita´ - Tutto il nord Italia è interessato da una forte anomalia meteo-climatica con scarsissime precipitazioni (scostamenti negativi sino a 200 mm nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2006 in pianura) e un deciso aumento della temperatura rispetto alle medie del periodo (fino a 3 gradi centigradi rispetto alla norma nel dicembre 2006 e fino a 6 gradi centigradi nel gennaio 2007). Per quanto riguarda il fiume Po le portate registrate nelle cinque stazioni idrometriche di riferimento sono tutte inferiori alle corrispondenti portate degli anni 2003 e 2006 caratterizzati da situazioni di crisi idrica. Al momento non si segnalano criticità né per quanto riguarda il raffreddamento delle centrali termoelettriche poste lungo l´asta principale del fiume e i relativi affluenti, né per quanto riguarda l´approvvigionamento idropotabile e il comparto irriguo. Anche se per quanto riguarda quest´ultimo aspetto, sulla base dei dati attuali, è molto probabile che tra maggio e giungo (inizio stagione irrigua) possano verificarsi situazioni di criticità non solo in Emilia-romagna, ma anche in Lombardia, Piemonte e Veneto, analogamente a quanto accaduto negli anni 2003-2006. Difficoltà di approvvigionamento potrebbero verificarsi per gli usi idropotabili anche nell´area di Ferrara. Il Forum Nazionale Sul Risparmio - Un Forum nazionale sul risparmio e la conservazione delle risorsa acqua. E´ la proposta che lancia la Regione Emilia-romagna , candidandosi a Regione capofila, che sarà al centro del convegno in programma a Bologna il 22 marzo, Giornata Mondiale dell´acqua. Il Forum ha già raccolto le adesioni di 120 tra istituzioni, Ong, Associazioni ambientaliste, gestori e mondo della ricerca e vuole diventare un luogo stabile e autorevole per promuovere lo scambio di informazioni ed esperienze sul tema del corretto utilizzo delle risorse idriche. "Il tema scelto per questa giornata mondiale dell´acqua dall´Onu - ha spiegato Zanichelli - è quello della water scarcity. Nel mondo 84 persone su 100 non hanno acqua potabile e se in Europa la disponibilità giornaliera pro capite di acque va dai 170 ai 250 litrio, in Africa oscilla tra i 12 i 50 ". Il convegno si svolgerà presso la Sala Polivalente della Regione Emilia-romagna (Viale Aldo Moro 50, Bologna) a partire dalle ore 9,30. .  
   
   
DISCARICA DI SERRE, IERI UNA DELEGAZIONE DELLA STAMPA ESTERA È STATA ACCOMPAGNATA DAL PROFESSOR FRANCO ORTOLANI DELL’ASSISE DI PALAZZO MARIGLIANO. IL PRESIDENTE ANBI CAMPANIA VITO BUSILLO HA RIBADITO LA PROPRIA POSIZIONE FORTEMENTE CONTRARIA ALLA LOCALIZZAZIONE.  
 
Serre (Salerno) 21 marzo 2007 – Il presidente dell’Unione Regionale delle Bonifiche ed Irrigazioni Vito Busillo ha preso parte ieri a Serre alla visita dei 20 giornalisti della Stampa Estera, invitati dall’Assise di Palazzo Marigliano ed accompagnata da Franco Ortolani, ordinario di geologia all’Università degli Studi Federico Ii di Napoli. “La localizzazione di una discarica di enormi dimensioni nelle immediate adiacenze del letto del fiume Sele, rappresenta oggettivamente una minaccia per l’intera economia dell’area in destra e sinistra di questo importante corso d’acqua – ha ribadito il presidente Busillo – perché non tiene conto degli effetti a lungo termine che potrebbero determinarsi sulla qualità delle acque fluenti superficiali e sotterranee. ” Busillo ancora ha aggiunto:”Ringrazio il professor Ortolani, che su iniziativa dell’Assise di Palazzo Marigliano di Napoli è oggi qui con una delegazione della Stampa Estera accreditata nel nostro Paese, poiché l’Italia è oggi sotto gli occhi del mondo: individuare un sito di tale impatto ambientale, nelle immediate vicinanze dell’Oasi Wwf di Persano, che ricade nella zona umida di interesse internazionale del medio Sele, inserita dalla regione Campania nell’elenco delle zone umide protette ai sensi della Convezione internazionale di Ramsar, è qualcosa che fa a pugni con qualsiasi logica. ” Per Busillo, inoltre, le modalità di individuazione del sito di Serre come discarica da parte di un commissario di governo: “Violano in maniera palese la Carta di Aalborg che pone a base dello sviluppo sostenibile delle città come dei piccoli centri l’autogoverno del territorio ed il principio di sussidiarietà. ” “Non è pensabile – ha ancora sottolineato Busillo – che la logica dell’emergenza d’oggi rischi di produrre, in un futuro non lontano, una nuova emergenza ambientale, in un contesto dove un buon regime ed una buona qualità delle acque è vitale per l’economia e lo sviluppo di un’area altamente vocata per un’agricoltura di qualità, con produzioni tipiche a Dop e Igp , peraltro ben inserite in un contesto di valorizzazione legata alle correnti turistiche: non possiamo certo gettare in discarica questo futuro. ” Busillo, che è anche il presidente della Coldiretti dell’area del Sele conclude dicendo:”E’ questo uno dei casi più concreti ed evidenti, che confermano quanto da anni si va dicendo: gli agricoltori nei momenti forti dimostrano di essere le prime vere sentinelle dell’ambiente. ” .  
   
   
SVEZIA, PROGETTI SULL´USO DELLE TI PER L´AMBIENTE  
 
Bruxelles, 21 marzo 2007 - Il governo svedese ha recentemente pubblicato una relazione in cui esamina i possibili percorsi di creazione di una società dell´informazione adeguata all´ambiente. La Svezia gode già di ottima reputazione nel settore delle tecnologie dell´informazione (Ti). Nel 2003 il governo ha istituito un gruppo politico strategico per le Ti con l´obiettivo di offrire consulenza al governo e guidare il paese verso una società dell´informazione accessibile a tutti. Nell´elaborare la relazione sulle Ti e l´ambiente, il gruppo ha attinto ampiamente ai risultati del progetto dell´Ue «L´impatto futuro delle Tic sulla sostenibilità ambientale», identificando le applicazioni più interessanti sotto il profilo ambientale. La relazione si concentra sulle tre aree in cui le Ti possono contribuire maggiormente alla trasformazione dell´ambiente: i trasporti e gli spostamenti, l´edilizia e gli alloggi e l´impatto ambientale dei prodotti informatici stessi. Per quanto riguarda i trasporti, gli autori segnalano che i sistemi di trasporto intelligenti (Sti) potrebbero rendere più efficienti la pianificazione e la logistica, e si prevede che il mercato degli Sti crescerà del settuplo tra il 2000 e il 2010. L´attuale mancanza di standardizzazione negli Sti ne limita tuttavia l´utilizzo nel settore dei trasporti. «Il governo dovrebbe prevedere ulteriori fondi per la ricerca e sviluppo sugli Sti, in stretta collaborazione con il settore dei trasporti, per sviluppare sistemi competitivi e fruibili che possano contribuire a ridurre l´impatto ambientale legato ai trasporti», si legge nella relazione. Gli autori raccomandano inoltre al governo di istituire un gruppo di lavoro composto da ricercatori ed esponenti del mondo industriale, nella prospettiva di garantire l´interoperabilità di sistemi diversi. Le tecnologie usate per rendere «intelligente» un edificio, per esempio attraverso il controllo dell´illuminazione, del riscaldamento, dell´impianto idrico e di ventilazione, esistono già, ma non sono ancora molto diffuse. Il governo svedese ha già destinato 30 milioni di corone svedesi (3,2 milioni di euro) a un programma di ricerca per l´energia, le Ti e il design, il cui scopo è di influire sull´uso dell´energia da parte delle famiglie. Inoltre, con la legge sulla ricerca e sulle nuove tecnologie per i sistemi energetici del futuro si fissano gli orientamenti per le prossime attività di ricerca e sviluppo in ambito energetico ed edilizio. Per quanto riguarda l´impatto dei prodotti informatici stessi sull´ambiente, la relazione plaude all´impegno delle imprese che stanno già attivandosi per ridurre l´impatto ambientale dei loro prodotti. Nella relazione si segnala inoltre che le Ti possono contribuire alla dematerializzazione, per esempio attraverso i corsi di formazione a distanza, che riducono i tempi di trasferimento e l´uso di risorse fisiche, o l´impiego della diagnosi remota per il controllo medico a domicilio, che evita ai pazienti il ricovero in una clinica. La relazione si riferisce costantemente al settore pubblico in Svezia, che fa da modello con le sue attività e le sue politiche in materia di appalti. Guardando al futuro, la relazione raccomanda infine che queste tematiche siano incluse tra le priorità della presidenza del Consiglio dell´Ue, che la Svezia assumerà nel secondo semestre del 2009. Gli autori segnalano che anche a livello dell´Ue esistono casi interessanti di obiettivi congiunti, formulati da varie parti interessate, per la riduzione dell´impatto ambientale grazie alle Ti. Per esempio, si punta a ridurre le emissioni di Co2 di 50 milioni di tonnellate all´anno entro il 2010 mediante l´uso di soluzioni informatiche, tra cui le riunioni virtuali e il lavoro flessibile. «Questi obiettivi e questi risultati possono essere argomenti molto interessanti da affrontare nel corso della presidenza svedese nel 2009», scrivono gli autori. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Sweden. Gov. Se/ .  
   
   
OGGI "FESTA DELL´ALBERO", PROTAGONISTI I BAMBINI INIZIATIVE A SEVESO, BUCCINASCO E SAN GERVASIO BRESCIANO  
 
Milano, 21 marzo 2007 - Centinaia di bambini lombardi festeggeranno oggi e nei prossimi giorni l´arrivo della primavera, grazie a una serie di iniziative che li vedranno piantare alberi, imparare l´importanza del risparmio di acqua ed energia e scoprire i corretti metodi per la raccolta differenziata. Regione Lombardia ed Ersaf (Ente Regionale per i servizi all´agricoltura e alle foreste) hanno deciso di dedicare alle giovani generazioni la "Festa dell´albero di primavera" con iniziative in programma a Seveso (Milano), Buccinasco (Milano), San Gervasio Bresciano (Brescia) e Carpaneta di Bigarello (Mantova). "Anche se il clima di questi giorni non è propriamente primaverile - dichiara Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore regionale all´Agricoltura - questi appuntamenti, che coincidono con l´arrivo della stagione più mite, potranno contribuire a insegnare ai nostri bambini i fondamentali principi del rispetto per la natura, attraverso la scoperta di un patrimonio straordinario, quello dei boschi e delle foreste lombarde, purtroppo ancora non noto a tutti". Queste le iniziative in programma , mercoledì 21 marzo. - A Seveso, presso il "Bosco delle querce", oltre 200 bambini parteciperanno, seguendo il lavoro dei tecnici di Ersaf, al trapianto di un grande frassino maggiore. Un gesto dal grande valore simbolico in un territorio che, pur completamente risanato e trasformato, non vuole dimenticare il dramma della diossina del 1976. - A Buccinasco, nel pomeriggio le scolaresche saranno coinvolte in una grande caccia al tesoro didattica con prove sulla raccolta differenziata, lezioni contro gli sprechi d´acqua e di energia e sulla scoperta del mondo vegetale. - A San Gervasio Bresciano (Bs), gli alunni delle elementari e delle medie assisteranno alla messa a dimora di nuove piante e saranno parte attiva di una giornata ecologica di visita e pulizia del Bosco di Lusignolo. Nel mantovano le iniziative si concentreranno invece nel fine settimana. Presso la Foresta Carpaneta di Bigarello (Mn) dalla mattinata si terranno le attività didattiche per le scuole mentre a Mantova, in Piazza Virgiliana, sabato 24 (dalle 12. 00) e domenica 25 (dalle 14. 00) i cittadini sono invitati a una scambio gratuito nel nome della natura. "Tutti coloro che si presenteranno in piazza portando da casa della carta da riciclare o dell´olio usato - spiega Francesco Mapelli, presidente di Ersaf - riceveranno in cambio e gratuitamente una piantina offerta dal vivaio forestale Ersaf di Curno". .  
   
   
22 MARZO GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA L’ACQUA PER LA VITA E LA SALUTE DELL’INDIVIDUO E DELLA COLLETTIVITÀ  
 
Roma, 21 marzo 2007 – Il prossimo 22 Marzo 2007 dalle ore 9. 00 alle 12. 00 in occasione della giornata mondale dell’acqua , presso la Sala Delle Colonne, Palazzo Marini a Roma avrà luogo un convegno: Moderatori On. Prof. Domenico Di Virgilio- Eolo Parodi (Enpam)- Walter Pasini (Oms). Con il Patrocinio della Camera dei Deputati e del Ministero dell’Università e della Ricerca. Programma: Saluto delle Autorità - Camera: On. D. Di Virgilio - Istituto Superiore di Sanità: Luciana Gramiccioni L’acqua per la salute globale: i programmi dell’Oms: Roger Aeggerts (Organizzazione Mondiale della Sanità); La sicurezza dell’acqua a livello europeo: Vittorio Silano (Efsa); Idratazione e salute: Walter Pasini (Centro Collaboratore Oms per la Travel Medicine); L’acqua minerale: la valorizzazione di una risorsa naturale attraverso sistemi di cooperazione pubblica e: Clement Vachon (Nestlè); I controlli di qualità dell’acqua potabile: (Ministero della Salute); Qualità dell’acqua di balneazione: Enzo Funari (Istituto Superiore di Sanità); L’insegnamento universitario della cultura dell’acqua: Gaetano Maria Fara (Università La Sapienza - Roma); L’acqua e la ricerca : Roberto Passino, (Cnr); L’acqua come cura: il termalismo- Antonio Fraioli (Università La Sapienza - Roma); L’acqua ed i disastri naturali: Guido Bertolaso (Protezione Civile); La tutela dell’acqua in Italia alla luce del 152/2006:on. Salvatore Margiotta, (Commissione Ambiente della Camera); Acqua e conflitti: Sen. Gianpaolo Silvestri, (vice-presidente della Commissione di Igiene e Sanità del Senato). Sono previsti interventi anche del Senatore Confalonieri, dell’onorevole Piazza. E della onorevole Francescato. .  
   
   
PRESENTAZIONE STUDIO DELL’AREA SCIENCE PARK - NUOVE FRONTIERE DELLE TECNOLOGIE PER LA REFRIGERAZIONE OBIETTIVO: PIÙ EFFICIENZA E MAGGIORE COMPATIBILITÀ AMBIENTALE  
 
Trieste, 21 marzo 2007 - Area Science Park giovedì 22 marzo ore 17. 30 Sala Congressi della Marina Lepanto, Monfalcone (Go) presenta i risultati di uno studio realizzato grazie alla collaborazione scientifica di uno dei massimi esperti nazionali in materia di refrigeranti di sintesi, Alberto Cavallini del Dipartimento di Fisica Tecnica dell’Università degli Studi di Padova. Lo studio traccia lo stato dell’arte del processo di sostituzione dei fluidi frigorigeni nelle apparecchiature di produzione del freddo, tramite compressione di vapore: refrigerazione commerciale, industriale, domestica, trasporti refrigerati, condizionamento dell’aria. La questione ha una grande valenza del punto di vista della eco-sostenibilità, sia in termini di efficienza energetica delle apparecchiature che di contenimento dell’inquinamento ambientale indotto dalle tecnologie in uso. Oltre a fare il punto sui refrigeranti Hfc, lo studio prende in esame i fluidi naturali, come l´ammoniaca, alcuni idrocarburi e l´anidride carbonica, esponendo le più convenienti soluzioni tecnologiche. Nell’occasione sarà presentato il volume “I Fluidi Frigorigeni. Processi Di Sostituzione E Nuove Frontiere Tecnologiche”. Programma Ore 17. 30 Benvenuto e Introduzione Paolo Cattapan - Direttore Servizio Trasferimento Tecnologico Area Science Park – Trieste; Presentazione Della Pubblicazione “I Fluidi Frigorigeni. Processi Di Sostituzione E Nuove Frontiere Tecnologiche”- Generalità Sul Processo Di Sostituzione Dei Fluidi Frigorigeni Alberto Cavallini - Dipartimento di Fisica Tecnica - Università degli Studi di Padova; I Nuovi Fluidi Frigorigeni Alogenati Hfc Luca Doretti - Dipartimento di Fisica Tecnica - Università degli Studi di Padova; Ammoniaca E Idrocarburi Davide Del Col - Dipartimento di Fisica Tecnica - Università degli Studi di Padova; Anidride Carbonica Claudio Zilio - Dipartimento di Fisica Tecnica - Università degli Studi di Padova. Ore 18:30 Discussione. .  
   
   
RICERCA: PRIMA PIETRA NUOVA SEDE SISSA TRIESTE  
 
Trieste, 21 marzo 2007 - Con l´accordo di programma, sottoscritto da Regione, Comune di Trieste, Sissa ed impresa costruttrice, e con la cerimonia per la posa della prima pietra, sono stati ufficialmente avviati ieri i lavori di ristrutturazione dell´ex Ospedale Santorio che, all´inizio del 2010, sarà la nuova sede della Scuola internazionale superiore di Studi Avanzati (Sissa), "punta di diamante delle strutture universitarie del Friuli Venezia Giulia" ha sottolineato il presidente della Regione Riccardo Illy. Lo stesso presidente Illy ha confermato ieri che la Regione, che già aveva promosso l´accordo di programma (per snellire le procedure anche in termini di modifica degli strumenti urbanistici) ed ha messo a disposizione quasi 28 milioni di euro per la riconversione dell´immobile, "è disponibile con la Finanziaria 2008 ad allocare le risorse che serviranno alla costruzione della nuova aula magna", annessa all´ex nosocomio, capace di ospitare 700 persone e con un costo presunto di 6-7 milioni di euro. Il presidente della Regione ha quindi sottolineato l´importanza della presenza sul territorio regionale di tre Università, "uno dei patrimoni più importanti per la nostra crescita sociale ed economica". La Sissa, in grado di riunire nella nuova sede tutte le sue attività didattiche e di ricerca (attualmente ospitate nelle tre sedi di Miramare, a Roiano ed a Basovizza) sarà in grado di favorire la crescita professionale delle risorse umane della regione, ha osservato Illy, proiettando in tal modo la regione nell´era della conoscenza, preparata ed adeguata per competere a livello internazionale. Da parte sua il direttore della Scuola, Stefano Fantoni, ha ringraziato la Regione "per l´importante supporto finanziario all´operazione, per aver sempre creduto nel nostro ateneo e per aver ritenuto necessario dotare la Scuola di una sede degna del ruolo che ha assunto nel panorama internazionale" ed il Comune, per il sostegno durante il complesso iter burocratico. Il sindaco Roberto Dipiazza e la presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat, hanno invece ricordato la stretta collaborazione sviluppata tra le istituzioni pubbliche, che ha permesso di portare a termine in un breve periodo il difficile iter di riconversione della struttura. Il complesso dell´ex ospedale, su un´area di 114 mila metri quadrati, può contare su una superficie coperta di 4. 400 metri quadrati nei quali troveranno spazio le aule, i laboratori, gli uffici, la biblioteca ma anche una palestra, un asilo nido, un garage ed un´ampia mensa, mentre il parco circostante sarà (attrezzato con arredo urbano e percorsi educativi) reso fruibile a tutta la cittadinanza. Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, l´assessore regionale all´Università ed alla Ricerca Roberto Cosolini, il prefetto di Trieste Giovanni Balsamo, i consiglieri regionali Alessandro Carmi, Cristiano Degano e Sergio Lupieri ed il rettore dell´Università di Trieste Francesco Peroni. .  
   
   
INTERCULTURA CERCA FAMIGLIE INTERESSATE A CRESCERE  
 
Milano, 21 marzo 2007 - Quanto sono pronte le famiglie italiane a mettersi in gioco e a sperimentare un’iniziativa che offre numerosi spunti educativi, ma che comporta anche impegno e responsabilità ? La possibilità di accogliere uno studente straniero in casa propria partecipando a un programma di scambio interculturale è stata dibattuta in una recente puntata della trasmissione di Maurizio Costanzo “Buon Pomeriggio” nell’ambito della quale è stato presentato un sondaggio appositamente realizzato da Ipsos e illustrato da Nando Pagnoncelli. La maggioranza degli italiani non sembra molto disponibile a vivere uno scambio interculturale tra le mura di casa, visto che il 55% degli intervistati si dichiara tendenzialmente non disponibile ad accogliere uno studente di 14-19 anni a fronte di un 41% favorevole. Poco tempo a disposizione e mancanza di spazio sembrano essere le barriere principali ad aderire a queste proposte, ma dal sondaggio emergono chiaramente anche timore della responsabilità e diffidenza verso un “estraneo” in casa. Tutti aspetti che invece non sembrano preoccupare eccessivamente coloro che sono favorevoli a queste iniziative, che riconoscono nell’esperienza un importante momento di confronto e scambio interculturale e uno stimolo alla crescita dei figli. “I dati del sondaggio non mi sorprendono – dichiara Roberto Ruffino, Segretario Generale di Intercultura – e testimoniano ancora una volta il bisogno della società italiana di aprirsi a esperienze di formazione ai rapporti interculturali. In 50 anni di attività l’Associazione ha accumulato le competenze per guidare i giovani e le famiglie che si accostano con entusiasmo e qualche timore a queste esperienze di scambio internazionale e il compito dei nostri volontari è proprio quello di facilitare l’incontro e la convivenza tra giovani e famiglie di tutto il mondo”. Sono infatti già pronti i tremila volontari di Intercultura che con l’arrivo della Primavera ripartono nello sforzo di identificare e selezionare le 450 famiglie che saranno chiamate ad aprire le porte di casa loro a Settembre, quando un fiume di studenti da oltre 40 Paesi diversi del mondo arriverà in Italia per vivere e studiare un anno in Italia. Per candidarsi come famiglia ospitante non serve una stanza in più: basta tanta voglia di mettersi in gioco. Non importa se non si hanno altri figli della stessa età: un motivo in più per accoglierne uno. Non è necessario conoscere la lingua dello studente ospitato: sarà più facile per loro imparare l’italiano. Al contrario, le migliaia di famiglie che dal 1955 hanno accettato la sfida hanno imparato a rimettere in gioco le loro abitudini e hanno contribuito a sfatare pregiudizi e stereotipi di giovani stranieri sull’Italia; hanno riscoperto le ricchezze della nostra cultura e ne hanno considerato i limiti, per uscire dal provincialismo; hanno riscoperto la loro città, per rivederla con occhi nuovi, e hanno educato i propri figli ad accettare qualche sacrifico per la bellezza di condividere. Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni può contattare direttamente i volontari dell’Associazione che operano nei 125 Centri Locali in tutta Italia, sempre a disposizione per incontrare le Famiglie interessate, sciogliere ogni dubbio, confrontare timori e aspettative. I loro contatti si trovano sul sito www. Intercultura. It dove sono disponibili tutti i dettagli sull’iniziativa e i racconti di chi ha già partecipato. Sondaggio Ipsos – Buon Pomeriggio
Se le venisse chiesto, sarebbe disposto ad accogliere per un anno nella sua famiglia un ragazzo straniero tra i 14 e i 19 che ha deciso di imparare l’italiano? Totale Intervistati
certamente sì 11%
probabilmente sì 30%
probabilmente no 17%
certamente no 38%
(non sa, non indica) 4%
Totale 100%
Per quale motivo principalmente sarebbe disposto ad ospitare un ragazzo straniero…? favorevoli ad ospitare (410 casi)
perché è un momento di confronto e scambio culturale 41%
potrebbe essere uno stimolo per i miei figli 10%
per migliorare le lingue, per conoscere un´altra lingua 12%
per far fare a mio figlio la stessa cosa, per avere le possibilità di scambio reciproco 20%
per fare conoscere e diffondere la nostra cultura e tradizioni 15%
(non sa, non indica) 2%
Totale 100%
Per quale motivo principalmente non sarebbe disposto ad ospitare un ragazzo straniero …? contrari ad ospitare (550 casi)
non mi sentirei a mio agio, mi darebbe fastidio, limiterebbe i miei spazi 11%
non mi fido, temo che potrei avere brutte sorprese 7%
non avrei tempo per poterlo seguire 31%
non c´è sufficiente spazio in casa per una persona in più 29%
è una responsabilità troppo grossa 18%
(non sa, non indica) 4%
Totale 100%
Sondaggio realizzato da Ipsos Pa per Fascino Pgt presso un campione casuale nazionale rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne secondo genere, età, livello di scolarità, area geografica di residenza e dimensione del comune di residenza. Sono state realizzate 1000 interviste 6. 978 contatti), mediante sistema Cati, eseguite il 6 marzo 2007. Il documento informativo completo riguardante il sondaggio è stato inviato ai sensi di legge, per la sua pubblicazione, al sito www. Agcom. It.
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COOPERAZIONE: ANTONAZ INCONTRA MINISTRO CAMERUN  
 
Trieste, 21 marzo 2007 - "Siamo fieri di contribuire alla riuscita del progetto dell´Università di Udine in favore del Camerun, nell´ambito delle iniziative di cooperazione decentrata sostenute dalla Regione. E´ uno dei progetti più significativi che potrà trovare ulteriori sbocchi di collaborazione". Lo ha detto l´assessore regionale Roberto Antonaz, competente per la cooperazione decentrata, nell´incontro di ieri a Trieste con il ministro degli Allevamenti, della Pesca e delle Industrie animali del Camerun, Aboubakar Sarki, al quale hanno partecipato la rappresentante della Fao in Camerun, Daoule Diallo Ba, il rettore dell´Università di Udine Furio Honsell ed il preside della facoltà di Medicina Veterinaria dello stesso ateneo, Marco Galeotti. Il progetto triennale, al quale sarà dedicato oggi un convegno dell´Università di Udine a Palazzo Caiselli, ha come obiettivo la formazione di veterinari del Camerun nel settore della sicurezza alimentare delle derrate di origine animale, con il coinvolgimento del dipartimento di Scienze animali dell´ateneo friulano. Avviato lo scorso anno con un contributo regionale di 22. 500 euro, la seconda annualità prevede un ulteriore contributo di 33. 750 euro, a copertura di circa il 50 per cento della spesa. Dei rimanenti costi si fa carico la stessa Università. Il ministro Aboubakar Sarki ha espresso "gratitudine" per questo progetto in quanto il suo Governo annette moltissima importanza al problema della sicurezza alimentare e la formazione dei veterinari consente anche di guardare alla possibilità di sviluppare nel Paese un´industria alimentare di qualità. Il rettore Honsell ha sottolineato che il progetto consente di formare 40 veterinari all´anno e, quindi, nel triennio avranno ricevuto questa formazione più di un terzo dei circa 300 veterinari operanti in Camerun. Formazione ed esercitazioni pratiche avvengono in Camerun, ma stage sono previsti in Friuli Venezia Giulia nella facoltà di Medicina Veterinaria di Udine ed in strutture pubbliche e private della regione. Attualmente tre veterinari sono in tirocinio presso l´Università a Udine. La collaborazione con il Camerun è in atto anche il altri settori, ha ricordato Honsell, con tre studenti nel corso internazionalizzato di Biotecnologie e tre tesi di dottorato in cotutela in Economia e Informatica (prevedono 2 anni in Camerun e un anno a Udine). Il preside Galeotti ha affermato che il progetto in atto punta anche a rendere operativo in Camerun un laboratorio di analisi per la sicurezza alimentare e per la salute degli animali e contribuirà all´istituzione di una facoltà di Medicina Veterinaria in Camerun. .  
   
   
CONVEGNO INTERNAZIONALE “LA FELICITÀ È MISURABILE ECONOMICAMENTE?” LE CONSEGUENZE PER LE SCELTE DI POLITICA ECONOMICA E SOCIALE  
 
 Roma, 21 marzo 2007 - Si terrà presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata”, nei giorni 2 e 3 aprile, il Convegno Internazionale dal titolo “La felicità è misurabile economicamente”. L’analisi della sostenibilità sociale ed ambientale dello sviluppo, attraverso indicatori che non riducono il benessere alla sola dimensione della crescita economica, è ormai divenuto argomento di grande attualità scientifica. Grazie alla crescente disponibilità di banche dati, contenenti statistiche riguardanti il grado di soddisfazione di vita dichiarata da migliaia di cittadini, gli studi sulle determinanti della felicità hanno fatto registrare in pochi anni un inaspettato quanto crescente sviluppo, tanto da suscitare l’attenzione dei media in tutto il mondo (vedasi la copertina recentemente dedicata al tema dall’Economist). I risultati sino ad oggi acquisiti hanno infatti accresciuto sensibilmente le nostre conoscenze relative al rapporto tra soddisfazione di vita ed una molteplicità di variabili quali: inflazione, disoccupazione, relazioni interpersonali, lavoro, impegno sociale, istruzione e appartenenza religiosa. Il Convegno rappresenta così una tappa fondamentale per questo specifico filone di studi giacché, per la prima volta, istituzioni come l’Ocse, il Joint research Centre della Commissione Europea e la Banca d’Italia, promotori dell’evento assieme al Ceis (Centro Interdipartimentale di Studi Internazionali sull’Economia e lo Sviluppo) dell’Università di Roma “Tor Vergata”, cercheranno di trarre dalle suddette indagini sulla soddisfazione di vita, conclusioni rilevanti per le politiche sociali ed economiche. L’obiettivo primario resta infatti quello di costruire nuovi indicatori di benessere “omnicomprensivi”, tali da orientare significativamente le scelte di policy, nell’ottica della promozione integrale del benessere della persona. .