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Notiziario Marketpress di Giovedì 12 Aprile 2007
".EU" UN ANNO DOPO: OLTRE 2,5 MILIONI DI INDIRIZZI EUROPEI SUL WEB  
 
Bruxelles, 12 aprile 2007 - Il 7 aprile il dominio internet europeo ". Eu" festeggia il suo primo anno di apertura al pubblico, nel corso del quale sono stati registrati oltre 2,5 milioni di nomi di dominio. Questo enorme numero di utilizzatori attivi fa di ". Eu" il terzo nome di dominio di primo livello più popolare in Europa e il settimo a livello mondiale. Con un aumento del 17% del numero di registrazioni nel corso degli ultimi cinque mesi, ". Eu" è anche uno dei nomi di dominio di primo livello che crescono più rapidamente. "Dopo appena un anno, ". Eu" è divenuto una presenza costante nel ciberspazio europeo", ha affermato Viviane Reding, commissaria europea per la Società dell´informazione e i media. "Questo è un segnale positivo dell´attrattiva esercitata dal commercio elettronico all´interno dell´Ue. Mi congratulo con Eurid, il registro indipendente senza fini di lucro responsabile del dominio ". Eu", per aver gestito efficacemente la fortissima domanda proveniente dall´industria e dai cittadini e per averci aiutato a introdurre l´identità europea in linea. Apprezzo in particolare il recente impegno da parte di Eurid di rendere le registrazioni del dominio ". Eu" più rapide, più sicure e meno costose. " I cittadini e le imprese di tutti i 27 Stati membri dell´Ue hanno chiesto un nome di dominio ". Eu" nel corso del suo primo anno di vita, ma la domanda più forte è venuta dalla Germania (31%), dal Regno Unito (17%) e dai Paesi Bassi (12%). Il grande successo di ". Eu" è stato inoltre accompagnato da un aumento della domanda di nomi di dominio nazionali nella maggior parte degli Stati membri. A partire dall´ottobre dello scorso anno, ad esempio, la crescita del numero di nomi di dominio nazionali in Germania e nel Regno Unito (. De e . Uk) si è attestata intorno al 5%. I Paesi Bassi (. Nl) possono vantare il tasso di crescita più elevato (10%) nello stesso periodo. La popolarità di ". Eu" tra i cittadini ha inoltre incoraggiato la Francia ad aprire il proprio nome di dominio nazionale ". Fr" – in precedenza riservato esclusivamente a professionisti, associazioni o enti pubblici – al pubblico, utilizzando norme e pratiche analoghe e quelle seguite per l´introduzione del dominio ". Eu". L´introduzione di ". Eu" si è svolta in modo corretto e senza scossoni, con il sistema che ha retto in modo encomiabile al forte afflusso di domande di registrazione. Nella fase di picco delle richieste, nell´aprile 2006, venivano registrati 76 nomi di dominio al secondo. Tenuto conto del numero estremamente elevato di nomi di dominio registrati durante il primo anno di funzionamento, il numero dei contenziosi sottoposti alla Corte d´arbitrato ceca a Praga (una media di 60 casi al mese nel 2006) evidenzia che Eurid ha adottato procedure efficaci per la gestione del dominio ". Eu". Tale cifra è analoga (e addirittura inferiore) al numero medio di casi sottoposti al sistema per la composizione extragiudiziale delle controversie in materia di nomi di dominio di primo livello del Regno Unito (83 al mese) o all´Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale, che ha istituito una procedura uniforme per la composizione delle controversie relative ai nomi di dominio di primo livello generici (183 casi al mese). L´utilizzo effettivo di ". Eu" è aumentato significativamente nel corso del 2006. Al momento quasi l´80% di tutti i nomi di dominio ". Eu" corrisponde a un sito internet o a un server di posta elettronica funzionanti. Il suffisso ". Eu" è utilizzato sempre più diffusamente da marche note come Airfrance, Versace, Dexia, Illy, Milka e Greenpeace. Anche svariate imprese non europee con una forte presenza commerciale in Europa, come Lexus e Sony, hanno iniziato a utilizzare il dominio ". Eu" nelle loro campagne pubblicitarie. .  
   
   
SINERGIA DEL MAR NERO – AVVICINARE LA REGIONE ALL´UE  
 
Bruxelles, 12 aprile 2007 - La Commissione europea ha presentato ieri una nuova iniziativa di cooperazione dell´Unione per la regione del Mar Nero nell´ambito della politica europea di vicinato (Pev). La “Sinergia del Mar Nero” intende sviluppare la cooperazione all´interno della regione del Mar Nero nonché tra questa regione e l´Ue, conferendo così una dimensione regionale alla Pev come proposto dalla Commissione nel dicembre scorso. La “Sinergia del Mar Nero” integrerà il notevole impegno dimostrato dall´Ue (politiche bilaterali definite dalla Pev per i paesi della regione, processo di preadesione con la Turchia e partenariato strategico con la Russia) per promuovere la stabilità e le riforme nei paesi che si affacciano sul Mar Nero. L´iniziativa si aggiunge al partenariato euromediterraneo e alla Dimensione nordica per completare la serie dei quadri di cooperazione regionale nelle zone circostanti l´Ue. Il commissario per le relazioni esterne e la politica di vicinato Benita Ferrero-waldner ha dichiarato: “Con l´adesione della Bulgaria e della Romania, l´Ue è diventata una parte della regione del Mar Nero. Oggi teniamo fede alla promessa fatta a dicembre di conferire alla Pev una dimensione regionale. È giunto il momento di focalizzare l´attenzione politica a livello regionale e di imprimere nuovo slancio ai processi di cooperazione in corso, aprendo uno spazio supplementare per la cooperazione con la Russia, la Turchia e i nostri partner Pev orientali. Mi auguro inoltre che la Sinergia del Mar Nero agevoli la soluzione dei " conflitti congelati" nella regione. ” La Sinergia del Mar Nero prenderà spunto dai programmi e dalle iniziative settoriali attuati dalla Comunità in settori come il buon governo, la circolazione delle persone e la sicurezza, l´energia, i trasporti, l´ambiente, la politica marittima, la pesca, il commercio, la ricerca, l´istruzione, l´occupazione, gli affari sociali, la scienza e la tecnologia. Si tratterà di un quadro flessibile, tale da migliorare la coerenza e il coordinamento fra le diverse attività tenendo conto degli interessi comuni di tutti i partner. Ai finanziamenti comunitari di cui beneficiano i paesi della regione si aggiunge un programma specifico di cooperazione transfrontaliera per il Mar Nero volto a promuovere le attività della società civile nelle regioni costiere. Le consultazioni tra l´Ue e i partner Pev potrebbero procedere di pari passo con quelle dell´Organizzazione per la cooperazione economica del Mar Nero (Bsec), con cui la Commissione intende intensificare i contatti chiedendo, fra l´altro, lo status di osservatore. La Commissione ritiene opportuno lanciare la Sinergia del Mar Nero mediante un evento politico di alto livello. Successivamente, in funzione dei progressi compiuti, si potrebbero organizzare riunioni ministeriali periodiche con la partecipazione dei paesi dell´Ue e del Mar Nero, parallelamente alle riunioni delle organizzazioni regionali. Per ulteriori informazioni: http://ec. Europa. Eu/world/enp/documents_en. Htm#7 .  
   
   
CONVEGNO SULLE REGIONI BASATE SULLA CONOSCENZA  
 
Bruxelles, 12 aprile 2007 - Dal 13 al 15 giugno 2007 si svolgerà a Bilbao (Spagna) il convegno annuale di Ianis+, rete di associazioni innovative per la società dell´informazione - Plus. Il tema di questa edizione sarà «Innovazione, Tic e creatività: regioni basate sulla conoscenza per un´Europa competitiva». Gli argomenti principali saranno i seguenti: le buone pratiche regionali inerenti allo sviluppo delle società dell´informazione e delle società basate sulla conoscenza, le minacce dei concorrenti globali e le strategie per affrontarle nell´ambito delle politiche Ue esistenti ed emergenti. L´iniziativa riceve il sostegno della Commissione europea. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Ianis. Net/bilbao2007/ .  
   
   
L´EUROPA SENZA COSTITUZIONE? L´UE DOPO LA DICHIARAZIONE DI BERLINO  
 
Milano, 12 aprile 2007 - Il prossimo 17 aprile, alle ore 18. 00, si terrà a Palazzo Clerici un incontro dal titolo "L´europa senza Costituzione? L´ue dopo la Dichiarazione di Berlino", organizzato nell´ambito dell´Osservatorio Europa dell´Ispi, in occasione della presentazione del volume "Unione Europea: governance e regolamentazione" (Il Mulino) a cura di Francesco Passarelli. Www. Ispionline. It .  
   
   
ALBANIA, NEL 2008 RIFORMA DELLA TASSAZIONE  
 
Trieste, 12 aprile 2007 - Nella speranza di creare un clima in grado di attrarre investimenti il Governo albanese vuole rendere il livello di tassazione albanese tra i più bassi d´Europa. Lo afferma Balkantimes. Nel tentativo di promuovere la crescita economica e migliorare il clima affaristico, l´Amministrazione del premier albanese Sali Berisha progetta una revisione del sistema di tassazione del Paese. Il maggior cambiamento previsto è il passaggio ad una ´flat tax´, o aliquota unica. ´A partire dal gennaio 2008 l´Albania avrà attivato il sistema di aliquota unica al 10 per cento: un´aliquota tra le più basse in Europa´, ha detto Berisha ad un incontro della business community svoltosi a fine marzo. .  
   
   
CECHIA, A MARZO INFLAZIONE ALLO 0,3 PER CENTO  
 
Trieste, 12 aprile 2007 - I dati pubblicati il 10 aprile, dall´Ufficio di Statistica Nazionale Ceco, mostrano che l´inflazione a marzo 2007 è stata dello 0,3 per cento in più rispetto a febbraio 2007. Ad influenzare il dato sono stati particolarmente i prezzi delle sigarette e dei carburanti per trasporto; anche i prezzi delle bevande alcoliche hanno fatto salire l´inflazione. La crescita dei prezzi su base annua è stata, in marzo, dell´1,9 per cento (si era fermata all´1,5 per cento in febbraio 2007, rispetto a febbraio 2006). .  
   
   
GLI STIPENDI DEI LAVORATORI DIPENDENTI IN SLOVENIA  
 
Trieste, 12 aprile 2007 - Nel 2006 il 63,7 percento dei lavoratori dipendenti in Slovenia ha ricevuto una paga inferiore rispetto alla media, mentre il 36,3 percento ha ricevuto una paga superiore alla media del Paese. Lo afferma l´Istituto di Statistica nazionale, che ha pubblicato questi dati lunedì 2 aprile. Secondo i dati di settembre 2006 (sui quali si basa il periodo di osservazione annuale), solo un terzo degli sloveni ha ricevuto una paga lorda superiore alla media nazionale, che in settembre 2006 ammontava a 1. 199,95 euro. La paga minima in Slovenia è stata di 521,83 euro lordi. .  
   
   
STRAGIUDIZIALE: GLI AVVOCATI CHIEDONO NUOVE REGOLE. AL VIA UNO STUDIO COMPARATIVO TRA ITALIA E PAESI DELL’UNIONE EUROPEA. TUTELA DEL CONSUMATORE, QUALITÀ DEL SERVIZIO E CORRETTEZZA: A CHI SPETTA LA CONSULENZA?  
 
 Verona 11 aprile 2007 - Consulenza legale, commerciale, negoziazione, conciliazione, contratti: sono solo alcuni dei campi in cui gli avvocati reclamano il riconoscimento esplicito da parte del legislatore italiano di una competenza primaria e generale per scongiurare il pericolo che, in un prossimo futuro, “anche l’astrologo possa offrire servizi di consulenza legale”. E questo in sintesi il tema centrale del convegno sul “Monopolio dello stragiudiziale” organizzato dall’Ordine degli avvocati di Verona in collaborazione con l’Unione delle Camere Internazionali, che si è svolto ieri a Verona. “Non si può garantire la tutela del cittadino consumatore senza dare a Cesare quel che è di Cesare. Se da una parte si proclama la necessità di rendere sempre più effettivi i diritti, dall’altra assistiamo all’introduzione di norme, o all’assenza di queste, che vanno nella direzione opposta, dove la figura dell’avvocato è sempre più svilita, compressa ed emarginata al suo solo ruolo in giudizio”. A dirlo il Presidente dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura, avvocato Michelina Grillo intervenendo al convegno, secondo la quale “la consulenza stragiudiziale rappresenta un tema di stretta attualità che in Italia non trova ancora una regolamentazione e che l’opinione pubblica fatica a percepire. Ma questa è una battaglia che l’avvocatura sostiene a favore del consumatore e al suo irrinunciabile diritto di avere una consulenza di qualità ed eticamente corretta, senza la quale egli si troverà preda delle associazioni dei consumatori e delle compagnie di assicurazioni”. Secondo il Presidente dell’Unione delle Camere Internazionali, Mauro Rubino Sammartano “assistiamo sempre più ad uno straripamento di competenze concorrenti e alternative all’avvocato: revisore contabile, consulente del lavoro, assicuratore, per citarne solo alcuni, si introducono spesso in argomenti che professionalmente non appartengono alla loro preparazione”. Dello stesso avviso anche il Presidente dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati,. Mario Diego, per il quale l’avvocatura si trova oggi a confrontarsi con poteri forti che non vogliono il riconoscimento esplicito dell’attività di consulenza in capo all’avvocato”. Un insieme di poteri che, secondo Diego, comprendono le imprese, i sindacati, le associazioni dei consumatori fino ad altre categorie di professionisti, in nome di vuoti normativi e di una legislazione sempre più complicata. Per questo “lo stragiudiziale, ha concluso il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Verona, Aldo Bulgarelli, è una sfida che l’avvocatura vuole proseguire, invocando ad esempio la realtà di altri Paesi europei. Infatti dalla Francia, alla Germania fino al Portogallo il legislatore ha già riconosciuto all’avvocato l’esercizio della consulenza; un compito primario riservato alla categoria forense da condividere, in caso di specifiche materie, con altri professionisti. E da Verona, sull’esistenza di una riserva all’avvocato in materia stragiudiziale, partirà uno studio comparativo, seguito dall’avv. Dario Donella, con gli altri Paesi con l’intento di chiedere all’Unione Europea di intervenire per armonizzare le legislazioni nazionali”. .  
   
   
ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO  
 
Regolamento 16. 04. 2007 Durata gg. 91 365
Prezzo medio ponderato 99,037 96,015
Ritenuta fiscale 12,5% 0,12037 0,49813
Arrotondamento 0,00262 -0,00312
Prezzo netto d´aggiudicazione 99,16 96,51
Rendimento semplice netto 3,35 3,57
Rendimento composto netto 3,39 3,57
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,10 0,30
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 99,26 96,81
Rendimento semplice (minimo) 2,95 3,25
Rendimento composto netto (minimo) 2,98 3,25
Fonte Assiom .
 
   
   
BANCAPULIA S.P.A.: CEDUTI AI BLOCCHI 8 MILIONI DI AZIONI DI APULIA PRONTOPRESTITO. IL FLOTTANTE DI APULIA PRONTOPRESTITO SALE DAL 15,55% AL 18,94%.  
 
San Severo (Fg), 12 aprile 2007 – Ieri bancApulia S. P. A. - società a capo del gruppo bancario bancApulia - ha ceduto ai blocchi ad investitori istituzionali 8 milioni di azioni in suo possesso di Apulia prontoprestito, società del Gruppo specializzata nei finanziamenti a lavoratori dipendenti. L’operazione risponde all’esigenza della stessa Apulia prontoprestito di aumentare il flottante, che passa così dal 15,55% al 18,94%, esistendo attualmente idonee condizioni di mercato. A seguito dell’operazione, la partecipazione del Gruppo bancario bancApulia in Apulia prontoprestito passa dal 73,85% al 70,46% e pertanto la nuova struttura azionaria di Apulia prontoprestito, risulta essere la seguente:
Azionisti Pre Post
bancApulia 73,85% 70,46%
Hdi 10,60% 10,60%
Mercato 15,55% 18,94%
Totale 100% 100%
Continua intanto il trend di crescita dei volumi per Apulia prontoprestito. A fine marzo 2007, l’ammontare dei finanziamenti erogati dalla società è stato pari a 125,0 milioni di Euro, rispetto ai 90,6 milioni di Euro del corrispondente periodo 2006. .
 
   
   
FINDOMESTIC BANCA: NOMINA ARBITRO  
 
Firenze, 12 aprile 2007 – Il 10 aprile Banca Cr Firenze ha comunicato a Cetelem S. A. – Gruppo Bnp Paribas - l’atto (già in corso di notifica da parte degli ufficiali giudiziari) di nomina quale arbitro di propria designazione del Prof. Berardino Limonati, con contestuale invito a designare un arbitro, così come previsto dall’art. 9 della Convenzione di Consolidamento, per decidere la controversia insorta in seguito alla dichiarazione di esercizio da parte di Cetelem, in data 19 marzo 2007, di un’opzione di acquisto dell’1% del capitale sociale di Findomestic Banca Spa. Banca Cr Firenze non ritiene che tale esercizio sia fondato su validi presupposti contrattuali e legali. Entro trenta giorni Cetelem S. A. Dovrà indicare il proprio arbitro; in mancanza la nomina sarà effettuata dal Presidente del Tribunale di Firenze. Entro venti giorni dalla nomina del secondo arbitro, i due arbitri già designati nomineranno di comune accordo il terzo arbitro avente funzioni di Presidente; in mancanza di accordo, il terzo arbitro sarà nominato dal Presidente del Tribunale di Firenze. .  
   
   
BANCA CR FIRENZE E TOSCANACOMFIDI LANCIANO UN PLAFOND DI FINANZIAMENTI CON LA CONTRO-GARANZIA DI FIDI TOSCANA  
 
Firenze, 12 aprile 2007 - Un sistema pubblico-privato di finanziamenti e garanzie per favorire lo sviluppo e la competitività delle Pmi toscane. Questo l’obiettivo della partnership tra Banca Cr Firenze, Toscana Comfidi, Fidi Toscana e Regione Toscana. Grazie a questa operazione saranno disponibili 100 milioni di euro di finanziamenti a medio termine che le imprese potranno richiedere entro il 30 settembre prossimo e saldare entro il 30 settembre 2012. L’accordo nasce dalla collaborazione tra Banca Cr Firenze e Toscana Comfidi, il Consorzio Fidi di Confesercenti Toscana che garantirà fino al 60% dell’importo finanziato grazie alla controgaranzia del Fondo Rotativo dalla Regione Toscana gestito da Fidi Toscana. Il Fondo, previsto nell’ambito del Protocollo d’Intesa sottoscritto tra Regione e Banche, è stato infatti recentemente deliberato e controgarantisce finanziamenti per un importo massimo complessivo di 750. 000 euro ad impresa. Due i prodotti finanziari previsti dall’accordo di sistema: un finanziamento da 50. 000 a 1. 000. 000 di euro, con rate semestrali e durata massima di 60 mesi; un finanziamento “Mezzanino”, sempre a partire da 50. 000 euro fino ad un milione di euro, il cui rimborso avviene in parte attraverso rate semestrali e per la parte restante alla scadenza. Questo ultimo prodotto si rivolge in particolare alle Pmi di maggiore dimensione, che potranno rimborsare dal 30% al 50% del capitale in un’unica soluzione nel 2012. Tra i benefici della controgaranzia di Fidi Toscana assumono particolare rilievo le condizioni estremamente vantaggiose riservate alle imprese, che accederanno al credito tenendo conto delle classi di merito previste da Basilea 2. Qualora alcune imprese non dovessero soddisfare i ratios previsti, l’accordo tra la Banca e Toscana Confidi consentirà comunque di avere accesso ad un ulteriore finanziamento, garantito al 100% dal Consorzio di Confesercenti. “Questa iniziativa – spiega Lino Moscatelli, Direttore Generale di Banca Cr Firenze – intende risolvere concretamente le preoccupazioni degli imprenditori su Basilea 2, evidenziando le opportunità che scaturiscono dalle applicazioni della nuova normativa anche grazie a partnership innovative”. “La presenza di Toscana Confidi e di Fidi Toscana – prosegue Moscatelli - quali garanti dei finanziamenti, conferma l’impegno comune nel recepire le trasformazioni nel “sistema delle garanzie” promosse da Basilea e sollecitate dalla Regione stessa, mirando a creare un sistema finanziario sempre pronto a sostenere il mondo imprenditoriale”. “La Regione – spiega l’Assessore regionale al Turismo e Commercio Anna Rita Bramerini - sta movendosi su più piani per sostenere le piccole e medie imprese, anche quelle legate al mondo del commercio e del turismo, nel percorso di innovazione e riqualificazione necessario per migliorare la competitività del sistema Toscana e vincere le sfide che un mercato internazionale globalizzato e pieno di concorrenti sempre più aggressivi e competitivi ci pone”. "Il ruolo significativo, in questo importante accordo tra Banca Cr Firenze e Toscana Comfidi, del Fondo regionale di controgaranzia gestito da Fidi Toscana è una conferma della validità della scelta di politica industriale effettuata dalla Regione Toscana nell´ambito del Patto per lo sviluppo” – commenta Giovanni Ricciardi, Direttore Generale di Fidi Toscana. “Il Fondo regionale di controgaranzia, estremamente agevolato (copertura al 90% del rischio dei confidi e totale gratuità), si pone come lo snodo dell´intero sistema regionale di garanzia toscano, contribuendo allo sforzo di Banca Cr Firenze e Toscana Comfidi nell´offrire alle piccole e medie imprese credito di qualità a costi molto contenuti". “Siamo in presenza di una importante iniziativa dedicata alle imprese toscane di tutti i settori economici che avranno l’opportunità di accedere ad una significativa fonte di finanziamento, fortemente innovativa nei suoi contenuti tecnico finanziari, a tassi e costi assai interessanti”, ha commentato Massimo Vivoli, Presidente di Toscana Comfidi. “In questa operazione vengono messe in sinergia l’esperienza e l’attenzione alle esigenze delle Pmi della Regione, di una grande banca radicata sul territorio come la Banca Cr Firenze, e la dinamicità del più importante Confidi della regione, Toscana Comfidi: insieme hanno progettato e realizzato questi prodotti finanziari resi possibili dagli strumenti e dalle risorse che la Regione ha inserito nel Patto sullo Sviluppo frutto della concertazione Regionale”. ”E’ sicuramente un significativo esempio di collaborazione e sinergia fra strutture private e strutture pubbliche finalizzato a sostenere le imprese della Toscana e lo sviluppo della nostra economia – conclude Vivoli - un buon esempio di come si può concretamente fare sistema”. .  
   
   
IN CRESCITA LE IMPRESE DELLA PROVINCIA MILANESE  
 
Milano, 12 aprile 2007 - Piccolo è bello nella provincia di Milano. A guidare la crescita del numero di imprese attive nel corso dell’anno sono infatti i piccoli centri, a partire da Baranzate (+114,3%, ora a quota 150 imprese) seguita da Roncello (+14,2%, 153 imprese) e Ozzero (+12,5%, 144 imprese). Tra le aree della provincia, il primato va invece all’Alto Milanese (+1,9%), seguito da Brianza e Sud Milano (+1,8% ciascuno). Vengono poi Direttrice Est e Magentino - Abbiatense (+1,6%) e staccata la Cintura Nord (+0,9%). Infine, tra i comprensori, a fare la voce grossa sono Abbiategrasso (+2,5%), Legnano (+2,4%), Cassano d’Adda (+2,3%), Carate Brianza (+2,2%) e San Donato (+2,1%). La crescita media di Milano e provincia è del 1,4%, pari a 4. 756 imprese in più in un anno, per arrivare a quasi 343. 000 imprese attive. Trainano i settori della sanità e servizi sociali (+5,1%), delle costruzioni (+4%) e dei servizi alle imprese (+3,4%). Stabile il settore del commercio, inclusi alberghi e ristoranti (+0,2%). Sono questi i principali dati che emergono da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese, confrontando il numero di imprese del quarto trimestre 2006 con quelle del quarto trimestre 2005. “L’area milanese – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – è policentrica anche nel suo essere imprenditoriale. Occorre rafforzare l’alleanza tra istituzioni, associazioni ed imprese per sostenere questo dinamismo. Una propensione che si trasforma in ricchezza per tutto il territorio”. .  
   
   
PRESENTATO IL PROGETTO ´BANCA DEL TEMPO´ DI FABRICA ETHICA "MANAGER VOLONTARI A SOSTEGNO DELLE MICROIMPRESE"  
 
 Firenze, 12 aprile 2007 - Manager impegnati e professionisti affermati che mettono gratuitamente a disposizione il loro tempo e le loro competenze a vantaggio delle piccole imprese nate grazie al progetto di microcredito Smoat, promosso dalla Regione Toscana. Si tratta della Banca del Tempo di Fabrica Ethica, il nuovo obiettivo raggiunto dal programma regionale sulla Responsabilità Sociale delle Imprese con la collaborazione di Manageritalia, Aidp (Associazione Italiana per la Direzione del Personale), Federmanagement, Apq Cisl (Associazione Progetto Quadri). "La Banca del Tempo è un risultato prezioso perché professionisti affermati aiutano ad innalzare la qualità sociale del tessuto economico che nasce in Toscana grazie al microcredito", ha detto Ambrogio Brenna, assessore regionale all´innovazione e alle attività produttive presentando la nuova iniziativa. Cuore del progetto è lo sportello Smoat (Sistema di Microcredito Orientato e Assistito) aperto presso la sede di Fiditoscana, che, oltre ad offrire finanziamenti fino a 15. 000 euro a tutti i neoimprenditori senza garanzie, li assiste con una serie di servizi gratuiti utili allo start-up: orientamento, assistenza e tutoraggio. L´assessore Brenna ha così continuato: "La Banca del Tempo di Fabrica Ethica è aperta a tutti coloro che vorranno portare un contributo e che sono in grado di trasmettere professionalità, fiducia, capacità di ascolto e lettura delle esigenze del territorio, attenzione agli aspetti qualitativi dello sviluppo. La prospettiva è di mettere in campo un sistema di relazioni reticolare, un incubatore immateriale, più incisivo del solo accesso al credito fiduciario, un´antenna che segnala carenze di filiera, compatibilità produttive e di servizio. " I ´volontari´ della Banca del Tempo possono essere singoli professionisti ma anche associazioni. E´ sufficiente dare una disponibilità telefonica, una modalità informale che punta direttamente alla sostanza. "Il governo della Regione Toscana crede con forza ad uno sviluppo locale presidiato da politiche di responsabilità sociale - ha concluso l´assessore Ambrogio Brenna - perché garantisce stabilizzazione e incremento dell´occupazione, inclusione sociale e culturale, maggiore accesso ai servizi, sicurezza per le città e i territori. Con la Banca del Tempo Fabrica Ethica risponde così anche alla necessità di porre al centro delle azioni politiche regionali la persona, il cittadino come portatore di diritti e desideroso di entrare attivamente nel mondo del lavoro autonomo". .  
   
   
IL 13 APRILE, CONVEGNO SULLE NANOTECNOLOGIE  
 
Ravenna, 21 aprile 2007 – L’azienda speciale Sidi Eurosportello della Camera di Commercio, in collaborazione con Unioncamere Emilia Romagna, la Provincia di Ravenna, l’Università di Bologna - Dipartimento di Scienze Economiche - sede di Ravenna, organizza per venerdì 13 aprile ore 9,15 presso la sala Cavalcoli della Camera di Commercio viale Farini 14 Ravenna, un convegno “Collaborazione ricerca - impresa nel campo delle nanotecnologie: competenze, attuali applicazioni e prospettive future”. L’azienda speciale ha condotto un’indagine a livello regionale e nazionale, che mira a tracciare una mappatura delle tecnologie e dei fabbisogni tecnologici, al fine di facilitare processi di innovazione e di trasferimento tecnologico. Obiettivo del convegno è quello di presentare i risultati dell’indagine e di approfondire la conoscenza della rete dei laboratori dell’Emilia Romagna con particolare riguardo ai laboratori che si occupano di Nanotecnologie. Per ulteriori informazioni: Giuseppe Molinari Eurosportello, tel. 0544 481463 . . .  
   
   
SI E’ RIUNITO IL TAVOLO SULL’EMBRACO  
 
Torino, 12 aprile 2007 - Si è riunito ieri, a Palazzo Lascaris, il tavolo regionale sull’Embraco di Riva presso Chieri. All’incontro erano presenti il vicepresidente della Regione Piemonte e assessore alle Attività produttive, Paolo Peveraro, l’assessore regionale al Lavoro, Teresa Angela Migliasso, gli assessori provinciali al Lavoro, Cinzia Condello e alle Attività produttive, Giuseppina De Sanctis, il sindaco di Riva presso Chieri, Lodovico Gillio e l’assessore al lavoro di Chieri, Antonio Guarini. Peveraro e Migliasso hanno confermato che la Regione, tramite i suoi enti strumentali, sta lavorando per fare emergere una soluzione industriale che permetta di trovare un acquirente per l’insediamento produttivo e ricollocare i circa duecentocinquanta lavoratori attualmente in cassa integrazione e che in quest’ottica è in fase di elaborazione un nuovo bando con condizioni particolarmente vantaggiose, in grado di attrarre uno o più imprenditori interessati. .  
   
   
FEDERALISMO FISCALE: GNECCHI A ROMA ALL´INCONTRO DEI PRESIDENTI DELLE REGIONI  
 
Bolzano, 12 aprile 2007 - Sarà la vicepresidente della Provincia Luisa Gnecchi a rappresentare il presidente Durnwalder nella Conferenza straordinaria delle Regioni in programma oggi a Roma sul delicato tema del federalismo fiscale. La posizione della Provincia autonoma di Bolzano è nota: niente tagli al bilancio provinciale ma assunzione di nuove competenze per compartecipare al risanamento delle casse statali. I Governatori riprendono oggi a Roma il dibattito sul federalismo fiscale e sul disegno di legge delega presentato dal ministro Padoa Schioppa. A rappresentare la Provincia di Bolzano sarà la vicepresidente Luisa Gnecchi, che confermerà la linea della Giunta altoatesina sulla questione, a tutela delle autonomie speciali: compartecipare al risanamento del deficit dello Stato non attraverso decurtazioni del bilancio provinciale ma con l´assunzione di nuove competenze trasferite dallo Stato a carico della Provincia. A seguire la vicepresidente Gnecchi parteciperà al coordinamento degli assessori regionali al Lavoro per discutere tra l´altro del sistema di qualità dei servizi all´impiego e del progetto interregionale di una nuova rete per la stabilizzazione occupazionale. .  
   
   
TOSCANA E FRIULI ALLEATE PER LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE MASSIMO TOSCHI E FRANCO IACOP: "INSIEME PER DARE PIÙ FORZA AI PROGETTI COMUNI"  
 
Firenze, 12 aprile 2007 - Toscana e Friuli-venezia Giulia alleate sul fronte della cooperazione internazionale. Un protocollo di collaborazione per la promozione e la realizzazione di azioni comuni in tema di cooperazione internazionale è stato infatti siglato oggi a Firenze, presso la sede della Presidenza della Regione, dall´assessore Massimo Toschi, e dal collega della Regione Friuli-venezia Giulia, Franco Iacop. La firma del protocollo nasce dall´esigenza - spiegano concordemente Toschi e Iacop - sperimentata da entrambe le Regioni nelle proprie iniziative di cooperazione, di rafforzare i partenariati italiani attraverso il raccordo e l´integrazione tra le attività realizzate e lo scambio di informazioni ed esperienze. L´esigenza è particolarmente sentita in relazione all´area balcanica dove, sia la Toscana che il Friuli-venezia Giulia, hanno attivato importanti progetti di cooperazione decentrata. Anche l´area mediorientale vede le due Regioni impegnate insieme nel sostegno al progetto "Saving Children" promosso con il Centro Peres per la Pace, per la cura negli ospedali israeliani dei bambini palestinesi affetti da patologie gravi e non curabili in Palestina. Gli impegni assunti con il protocollo - continuano Toschi e Iacop - consentiranno di valorizzare e mettere a frutto le esperienze maturate in questi anni nei settori e nelle aree geografiche di interesse comune. Con particolare attenzione saranno valutati gli sviluppi legati agli strumenti per la politica di prossimità messi a disposizione dall´Unione Europea, le possibilità determinate dal processo di allargamento e le opportunità di collaborazione a livello istituzionale ed economico con l´America Latina, i nuovi stati indipendenti e la Federazione russa. Le due Regioni si impegnano a promuovere iniziative concordate con Associazioni di Regioni, a presentare progetti comuni presso l´Unione Europea, il Ministero degli Affari Esteri e le Organizzazioni Internazionali, provvedendo nel contempo alla reciproca informazione in tema di relazioni internazionali, e a implementare le reti di collaborazione tra gli attori del proprio territorio e del paese partner. Il protocollo prevede infine la costituzione di un Gruppo di lavoro che darà attuazione agli impegni assunti, formulando proposte e progetti, individuando le priorità ed esprimendo parei su questioni di reciproco interesse.  
   
   
I COMUNI DEL VIMERCATESE ADOTTANO IL PIANO PER I TEMPI E GLI ORARI LINEE STRATEGICHE E AZIONI PER CONCILIARE I SERVIZI AI CITTADINI AI TEMPI DI VITA E DI LAVORO  
 
Vimercate, 12 aprile 2007 - Con le presentazioni pubbliche che si sono svolte presso la biblioteca di Mezzago e a Ronco Briantino, è iniziato l’iter di approvazione del Piano dei Tempi e degli Orari del Vimercatese. Il progetto, che vede Vimercate quale Comune capofila, riunisce 18 Amministrazioni Comunali per un totale di circa 140mila abitanti. Fissa le linee di intervento per realizzare il coordinamento e l’amministrazione degli orari dei servizi pubblici e di pubblico interesse, degli esercizi commerciali, delle attività di trasporto, dei servizi sociosanitari, di formazione e istruzione, culturali, sportivi, turistici e di spettacolo, allo scopo di favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e le pari opportunità tra i cittadini che abitano e vivono il territorio, anche temporaneamente, perseguendo il miglioramento della loro qualità di vita. Il documento, in corso di approvazione nei consigli dei Comuni aderenti e già approvato dall’assemblea di Carnate, articola i propri contenuti in due argomenti: da un parte le politiche strategiche che, partendo dai bisogni e dalle esigenze evidenziate dai cittadini, propongono strategie di coordinamento di servizi e imprese presenti nel territorio; dall’altra gli strumenti attuativi, ovvero la progettazione dei primi interventi operativi. I progetti, dettagliati anche in termini di costi finanziari per le Amministrazioni, tengono conto delle buone pratiche già presenti sul territorio del Vimercatese (dal Progetto Pedalare sulla mobilità ciclabile intercomunale ai percorsi sicuri casa-scuola) e offrono occasioni di programmazione coordinata di tali attività. “Credo che questo Piano sia un’ulteriore dimostrazione della sinergia e dello spirito di collaborazione che anima i Comuni del Vimercatese,” è il commento del sindaco di Vimercate, Paolo Brambilla. “Alle già numerose realtà sovracomunali nelle quali abbiamo acquisito esperienza ed efficienza, aggiungiamo la sfida di riuscire a produrre strumenti comuni e condivisi di pianificazione del territorio, senza tralasciare la partecipazione civica come risorsa essenziale alla loro elaborazione. ” “Queste motivazioni trovano conferma nel fatto che la normativa regionale non impone a nessuno dei Comuni del Vimercatese l’adozione del Piano dei Tempi” (l’adozione è obbligatoria solo per i Comuni con più di 30mila abitanti, ndr). Dopo la fase di approvazione, da parte dei consigli comunali, la parola passa alle Giunte Comunali, che potranno attuare le strategie e le azioni proposte in modo singolo e in convenzione con altre Amministrazioni. Del documento del Pto è in fase di preparazione una pubblicazione, che sarà distribuita al pubblico dal mese di aprile, in occasione di iniziative legate agli scopi e alla filosofia del progetto, come l’apertura straordinaria di alcune biblioteche del Sistema Bibliotecario del Vimercatese. Il Piano dei Tempi e degli orari del Vimercatese è stato finanziato dalla Regione Lombardia all’inizio del 2006 con 108mila euro. Proprio il coordinamento di 18 Comuni costituisce una caratteristica che rende questo progetto unico in Italia e tenuto sotto la lente d’ingrandimento del Pirellone. .  
   
   
“TRA BRENTA E BACCHIGLIONE” 4 COMUNI PADOVANI AL LAVORO PER UN UNICO TERRITORIO  
 
 Venezia, 12 aprile 2007 - Il Consiglio comunale di Piove di Sacco (Padova), riunito in seduta congiunta con i Consigli comunali di Arzergrande, Brugine e Pontelongo alla presenza dell’Assessore regionale alle Politiche per il Territorio Renzo Marangon e del consigliere regionale Regina Bertipaglia, ha adottato il Piano di Assetto Territoriale Intercomunale (Pati) “Tra Brenta e Bacchiglione” redatto in copianificazione con la Regione Veneto. Il Pati, che costituisce la carta dell’autonomia urbanistica dei quattro comuni, con un territorio di 80 km quadrati e 33 mila abitanti, associa strettamente la trasformazione del territorio con il risanamento ambientale e paesaggistico, promuovendo la riqualificazione degli spazi dei centri urbani e della campagna utilizzando in maniera sistematica gli strumenti della perequazione urbanistica e del credito edilizio. “Un lavoro – ha sottolineato Marangon – di grande qualità e altrettanto significato, che dimostra come gli Enti Locali veneti abbiano raccolto positivamente la sfida innovatrice della nuova legge urbanistica regionale nei suoi tratti più qualificanti, come la copianificazione e la capacità di guardare ad un territorio omogeneo aldilà dei ristretti confini comunali”. L’ambito intercomunale ha infatti consentito di individuare un assetto strutturale del territorio e di superare la frammentazione dei temi locali. L’individuazione della nuova viabilità di circonvallazione ad ovest del centro di Piove di Sacco è stata colta come un’occasione per determinare una prima linea di organizzazione strutturale con 3 elementi qualificanti: 1) le aree comprese tra il nuovo anello infrastrutturale ed il centro urbano destinate a costituire una vasta cintura verde, in grado di fermare la saldatura potenziale dei centri abitati. La progressiva forestazione di questi ambiti, a partire dai nodi della rete ecologica esistente, associata al completamento dei centri urbani, attraverso la procedura del credito edilizio. 2) Il completamento dei centri urbani di corona, dislocati lungo l’antico percorso del Medoacus, in ambiti sufficienti per assicurare margini di crescita e la localizzazione di servizi pubblici qualificati. 3) La salvaguardia e riqualificazione del territorio agricolo, valorizzando i temi ambientali e paesaggistici. Rispetto a questi tre elementi, è emerso il ruolo strategico dal punto di vista ambientale della fascia agricola che sta alle spalle dei centri abitati di Brugine, Campagnola ed Arzergrande, compresa tra i corsi d’acqua Schilla ed Altipiano: un corridoio ecologico diretto verso la laguna di Venezia, in cui attivare politiche di forestazione lungo le connessioni ecologiche, orientate alla produzione di biomassa con essenze arboree a rapido ciclo di crescita, nonché di incremento del patrimonio faunistico-venatorio. Gli obiettivi definiti dal Pati sono, in sintesi, la messa in sicurezza del territorio e del sistema insediativo dai rischi di dissesto idrogeologico; la riduzione della frammentazione ambientale, assicurando l’incremento della continuità territoriale, recuperando le discontinuità alle vie di transizione della fauna mediante specifici interventi di mitigazione dell’impatto ambientale, l’incremento della biodiversità, la continuità dei corridoi ecologici; la tutela e promozione del paesaggio naturale, fluviale, agricolo storico e delle bonifiche, nonché il paesaggio urbano storico e della contemporaneità, salvaguardando e valorizzando gli Ambiti territoriali di importanza paesaggistica, i Contesti figurativi, la Rete degli itinerari di interesse storico testimoniale e paesaggistico, i Quadri paesaggistici, ed i Coni visuali; la riqualificazione degli insediamenti esistenti con azioni di riduzione della congestione, il recupero dei tessuti edilizi degradati e degli edifici incongrui, rinforzando e riqualificando le polarità commerciali e produttive esistenti; il contenimento del consumo di suolo con la definizione di limiti specifici alla sottrazione di suolo agricolo, la limitazione della quota di superficie impermeabile, la progressiva riduzione della quota pro-capite di suolo impermeabile e di superficie insediativa; la soddisfazione delle necessità di crescita e di benessere dei cittadini in una cornice di incremento della densità territoriale, entro limiti definiti di densità edilizia; il miglioramento della dotazione dei servizi con l’innalzamento degli standard per abitante insediato, differenziato ed articolato per Ambiti Territoriali Omogenei, la localizzazione di attrezzature di notevole rilevanza e luoghi destinati a funzioni diverse (per l’istruzione, religiose, culturali e associative, per lo svago il gioco e lo sport, l’assistenza e la sanità, amministrative, civili, per l’interscambio, per gli impianti tecnologici di interesse comune). . .  
   
   
VALDARNO ARETINO, UN PATTO PER CONIUGARE SVILUPPO E QUALITÀ DELLA VITA AL VIA SUBITO UN PROGETTO CONCRETO: UN ´INCUBATORE´ DI NUOVE IMPRESE A CAVRIGLIA  
 
Firenze, 12 aprile 2007 - Coniugare lo sviluppo economico del territorio con i bisogni sociali delle persone: è questa la finalità di fondo del ´Patto per lo sviluppo sostenibile del Valdarno aretino´ che è stato illustrato ieri pomeriggio al presidente della Regione Toscana Claudio Martini da una rappresentanza dei firmatari (presenta tra gli altri il presidente della provincia di Arezzo Vincenzo Ceccarelli). L´intesa è stata sottoscritta dalla Provincia, dai dieci comuni dell´area, dalle associazioni di categoria e dalle organizzazioni sindacali che si sono ritrovati uniti su un concetto di fondo: la competitività del sistema di imprese del territorio deve abbinarsi alla qualità della vita delle persone. "Condivido e apprezzo lo spirtio del patto - ha commentato il presidente Martini - sia per le finalità che si propone, sia per le modalità con cui è stato sottoscritto: la presenza di tutti i comuni dell´area e delle rappresentanze delle parti economiche e sociali è un segnale positivo di concertazione e di vitalità del territorio". Il patto avrà sin da settembre una sua prima realizzazione concreta: nascerà infatti nel territorio di Cavriglia un ´incubatore di imprese´ cioè uno spazio fisico che sarà messo a disposizione di nuove imprese capaci di impegnarsi su due tematiche ben determinate: lo sviluppo di energie rinnovabili e il risparmio energetico. L´incubatore potrà ospitare queste aziende e assisterle nella delicatissima fase di avvio. Molte altre saranno poi le tematiche su cui si confronterà il patto in relazione al miglioramento della qualità della vita: al centro saranno, per esempio, i temi dell´aggiornamento professionale o del sostegno alle imprese nascenti, come quelli delle condizioni abitative o di lavoro e della disponibilità di servizi pubblici e privati. . .  
   
   
PRESENTATO A TORINO IL DOCUMENTO REGIONALE DI PROGRAMMAZIONE STRATEGICO-OPERATIVA  
 
Torino, 12 aprile 2007 - Ieri, presso la sede della Provincia di Torino, la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, e l´assessore regionale alla Programmazione e alle Politiche territoriali, Sergio Conti, hanno incontrato gli amministratori e i rappresentanti di categoria del territorio per illustrare il Documento regionale di programmazione strategico-operativa (Dpso). Erano presenti all´incontro il presidente della Provincia di Torino, Antonino Saitta, il vicepresidente, Sergio Bisacca, e l´assessore provinciale alla Attività produttive, Giuseppina De Santis. Il Dpso, approvato dal Consiglio regionale lo scorso dicembre, stabilisce gli indirizzi per la programmazione integrata dei fondi europei, nazionali e regionali, nell´ambito della politica di coesione regionale per il periodo 2007-2013. Nella trattativa fra regioni, governo e Unione Europea, il Piemonte è riuscito a ottenere una crescita percentuale delle risorse superiore rispetto alla tornata precedente (1999-2006): un miliardo e 76 milioni di euro di fondi del Fesr (Fondo Europeo per lo Sviluppo regionale), un miliardo e 10 milioni del Fse (Fondo Sociale Europeo) e un miliardo e 200 milioni del Fas (Fondo per le Aree Sottosviluppate), per un totale di più di tre miliardi di risorse. Più del 70 per cento del Fesr, e una parte significativa del Fse, che finanzia la formazione professionale, seguono le linee indicative della strategia di Lisbona: innovazione, ricerca e competitività, che significa crescita dell´economia, miglioramento e aumento del lavoro sul territorio. "Concentreremo le risorse dei fondi strutturali europei - ha precisato la presidente Bresso - su obiettivi fondamentali per incrementare la nostra competitività e per accrescere qualità e numero di posti di lavoro, quali la ricerca finalizzata all´innovazione e all´accompagnamento del sistema di internazionalizzazione delle imprese, il risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili, la riqualificazione territoriale attraverso progetti di sviluppo urbano e di recupero del patrimonio artistico-culturale, la formazione permanente delle persone, con particolare attenzione ai giovani ed alle donne, di cui vogliamo aumentare il tasso di occupazione dall´attuale 55 al 60%". Il 2007 dovrà essere dedicato alla fase della progettualità integrata; entro gli inizi del 2008 tutti i progetti dovranno essere presentati. E´ importante rispettare i tempi indicati dall´Unione Europea per concretizzare in tempi rapidi anche i vantaggi e non accumulare ritardi che potrebbero causare la perdita dei finanziamenti. La presidente Bresso ha specificato che i progetti non devono essere circoscritti a piccole zone e a tempi limitati, ma devono essere integrati, di dimensioni tali da poter effettivamente imprimere una spinta decisiva alla competitività del territorio: "Queste risorse non vanno sprecate con tanti piccoli finanziamenti a pioggia, che magari non producono un salto di qualità ma ulteriori costi, bensì usate per progetti che possano produrre cambiamenti decisivi per reddito, occupazione e sviluppo del territorio. Si potrebbe pensare, per fare un esempio, a un progetto che crei nelle zone delle residenze sabaude complessi di ristoranti di alto livello e location di pernottamento. Si creerebbe così una rete di ricettività di qualità per i turisti, che renderebbe il bene architettonico da visitare un elemento di attrazione e di permanenza sul territorio. Non è, invece, un esempio di sistema integrato il restauro di tanti piccoli monumenti slegati tra loro: questo tipo di intervento non rientra nella logica dei fondi europei, che mirano alla riconversione dell´economia e alla risoluzione dei problemi principali di un sistema produttivo". "Una delle chiavi di volta dello sviluppo - ha proseguito la presidente - è l´energia. Bisogna applicare le nuove tecnologie di risparmio energetico a livello produttivo e abitativo, sollecitare l´utilizzo delle fonti rinnovabili e, soprattutto, sviluppare la capacità di offerta da parte del nostro sistema produttivo. La crescente, e sempre più impellente, richiesta in questo settore è una grande opportunità economica, oltre che ambientale. Bisogna evitare di lasciare un mercato enorme aperto ai fornitori esteri. Servono aziende che si occupino di fotovoltaico, di geotermia, di bio-carburanti. Nelle aree montane per esempio, le energie rinnovabili servirebbero per gli impianti di innevamento, e per sfruttare i bacini idrici costruiti durante le Olimpiadi anche per il periodo estivo". "L´incontro di questa mattina, in particolare per quanto riguarda l´utilizzo delle risorse europee – ha commentato il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta – è stato utile sotto molti aspetti. E´ stato rimarcato innanzitutto il ruolo di regia e coordinamento della Provincia. Un ruolo determinante per evitare la dispersione di risorse e per l´approvazione di progetti che abbiamo una reale ricaduta economica sul territorio. La Provincia in questi anni ha accumulato esperienza ed ha arricchito i propri strumenti di verifica sulla validità e sulla coerenza dei progetti. Con questo metodo di lavoro abbiamo redatto il Piano turistico provinciale dopo le Olimpiadi e abbiamo lavorato per la redazione del Piano strategico del Canavese, oltre al lavoro portato avanti per l´aggiornamento del Piano Territoriale di Coordinamento. Dopo l´appuntamento di oggi – ha detto ancora il presidente Saitta – che ha precisato meglio le modalità per arrivare a un tavolo di confronti progettuali, verranno presto convocati incontri per valutare il punto di predisposizione dei vari progetti, mettendo a frutto le esperienze positive maturate fino ad ora". L´assessore regionale Conti ha aggiunto che: "Le nuove linee d´indirizzo della Commissione Europea per l´utilizzo dei fondi sono basate su principi quali la riduzione degli aiuti diretti, la massimizzazone dei soggetti interessati, il riorientamento delle forme di aiuto e il massicio coinvolgimento della piccola e media impresa. Ci viene chiesto, insomma, di lavorare per sistemi; è bene dunque che i soggetti intereassati e le imprese dialoghino tra loro, perché il dialogo è la premessa per qualsiasi tipo di progetto". . . .  
   
   
SVILUPPO, LAVORO, WELFARE E INFRASTRUTTURE AL VIA I TAVOLI DI LAVORO PER IL PATTO PER LO SVILUPPO  
 
Torino, 12 aprile 2007 - Si è svolta ieri pomeriggio, presso la sede della Regione Piemonte, la prima riunione operativa sul Patto per lo Sviluppo tra la Presidente Mercedes Bresso, gli assessori al Lavoro, Angela Teresa Migliasso, alle Politiche per l´Innovazione, Andrea Bairati, alle Politiche Territoriali, Sergio Conti, e i tre segretari generali regionali di Cigl, Cisl e Uil (Scudiere, Scotti e Rossetto). Nel corso della riunione sono stati affrontati i temi relativi a sviluppo, lavoro, welfare e infrastrutture, rispetto ai quali è stato concordato di attivare i rispettivi tavoli di lavoro per la definizione del Patto per lo Sviluppo, che dovrebbe essere siglato entro settembre. La presidente Bresso convocherà in tempi brevi, oltre alle organizzazioni sindacali e agli industriali, anche i rappresentanti degli artigiani, dei commercianti, degli agricoltori e della cooperazione per avviare i tavoli di lavoro. La Giunta e i vertici dei sindacati regionali hanno espresso soddisfazione per l´esito dell´incontro. Prosegue, secondo i tempi e le modalità previste, la concertazione già avviata su altri temi con i singoli assessorati. .  
   
   
IMMIGRAZIONE IN PIEMONTE. RAPPORTO 2006  
 
Torino, 12 aprile 2007 - Gli immigrati stranieri residenti in Piemonte sono in continua crescita, con una forte accelerazione dal 2001. Ci sono oggi quantità di residenti che si prevedevano solo dopo il 2012. Le pur numerose nascite di figli di stranieri non bastano però a compensare la diminuzione della natalità tra gli italiani e si può ipotizzare che una sia pur modesta crescita economica creerà un ulteriore fabbisogno di lavoratori nonostante il già consistente apporto degli immigrati. Quindi le politiche di accoglienza e di inserimento devono rispondere con la massima tempestività. La quota di lavoratrici e di lavoratori stranieri in Piemonte è del pari in crescita, e la domanda di lavoro mantiene un ruolo centrale nel sostenere l’immigrazione extracomunitaria e nel modellarne la distribuzione sul territorio. L’analisi mostra che tanto le previsioni di assunzioni quanto gli effettivi avviamenti al lavoro riguardano soprattutto figure poco qualificate. Si rileva una forte segmentazione di genere del mercato, che vede i maschi richiesti da specifici segmenti della domanda di lavoro operaio delle imprese industriali e le donne richieste in una più generica area di lavoro nel campo dei servizi, ritenuta meno qualificata, con una importante componente di domanda delle famiglie. I maschi stranieri sono molto più presenti nell’area del lavoro generico, sono poco presenti nelle professioni che richiedono qualificazione scolastica e tecnico/scientifica. Riescono invece a essere rappresentati nell’area del lavoro qualificato della vendita e dell’imprenditoria, ove non sono richieste credenziali di qualificazione scolastiche e tecnico/scientifiche. Le femmine hanno difficoltà a inserirsi nelle professioni tecniche e ad alta specializzazione, ma anche nelle posizioni impiegatizie, sia pure non particolarmente qualificate dal punto di vista tecnico, a differenza delle italiane. La presenza di famiglie extracomunitarie aumenta dove c’è lavoro per i maschi, e non dove c’è lavoro per le femmine. In complesso sembra che il sistema Piemonte debba ancora investire molte energie per valorizzare appieno le competenze e le potenzialità delle lavoratrici e dei lavoratori immigrati. Nel campo dell’istruzione scolastica, non c’è una differenza sostanziale di rendimento tra italiani e stranieri, riconducibile a una qualche differenza culturale. A determinare le differenze sono piuttosto la condizione sociale, il livello di istruzione della famiglia, il percorso di arrivo e di stabilizzazione. Si sta formando un gruppo consistente di ragazze e ragazzi con vari anni di presenza in Italia, che vanno meglio dei loro compagni cittadini italiani. Questo avviene oggi soprattutto negli istituti tecnici, ma avverrà anche nei licei. È evidente che i bambini e gli adolescenti tendono frequentemente ad assimilarsi, soprattutto se l’aspetto fisico e la somiglianza della lingua di origine rende la cosa molto facile. Resta però una presenza notevole di stranieri nei Ctp (corsi per adulti), perché nel frattempo l’immigrazione continua e, soprattutto per alcune provenienze il numero di coloro che non padroneggiano la lingua e non possono impararla solo conversando, è molto alto. Il sistema scolastico regionale, che aveva affrontato l’arrivo dei primi studenti immigrati con impegno e dedizione, si scontra oggi con alcune difficoltà. In particolare, contro le intenzioni generalmente espresse, ci sono scuole che accolgono allievi immigrati e scuole che invece tendono a escluderli, con il rischio evidente di creare ghetti scolastici. Inoltre, le pur numerose iniziative avvengo tutte all’insegna della la precarietà e della temporaneità. Tra qualche anno, infine, andrà in pensione un gran numero di insegnanti, lasciando spazio a colleghi più giovani. Questo fatto ha aspetti positivi, ma l’uscita dei vecchi insegnanti vuol dire anche una enorme perdita di esperienza nell’accoglienza, nella formazione e nell’insegnamento dell’italiano come seconda lingua ad allievi immigrati. Bisogna prevedere forme di trasmissione di queste competenze dai vecchi ai nuovi docenti. Resta difficile, in generale trovare case a prezzi ragionevoli per italiani e stranieri, ma i disagi sono più acuti e specifici per questi ultimi, anche per l’accesso all’Edilia pubblica. Sono in atto processi di diffusione della popolazione immigrata verso quartieri periferici e della cintura torinese, con prezzi più abbordabili. Aumenta anche l’acquisto della casa da parte degli immigrati. Si stima che le sistemazioni alloggiative in affitto riguardino tra il 65% e il 75% degli immigrati regolari attualmente presenti in Piemonte, la casa in proprietà tra il 10% e il 20% e le sistemazioni precarie tra il 15% e il 25%. Il Rapporto presenta diverse esperienze e iniziative che hanno migliorato l’accesso alla abitazione per gli immigrati, caratterizzate dall’essere soluzioni praticabili in tempi brevi e adatte alle esigenze specifiche dei beneficiari. Lo stato di salute degli immigrati, in base ai dati sui ricoveri ospedalieri mostra che, una volta tenuto sotto controllo l’effetto delle struttura per età, la probabilità complessiva di ricovero si presenta quasi uguale per gli italiani e gli stranieri. Se però si tiene conto della maggior frequenza di ricovero per parto tra le donne immigrate, il rischio di ricovero tra gli stranieri risulta minore rispetto alla popolazione locale. Solo alcune cause di ricovero si presentano in eccesso tra gli stranieri immigrati. Per quanto concerne le malattie infettive e parassitarie, le principali cause di ricovero (Hiv-aids, tubercolosi e malaria) rivelano la provenienza degli immigrati da zone ad endemia elevata; è anche probabile che precarie condizioni abitative, alimentari ed igieniche nel luogo di insediamento contribuiscano all’aggravamento della malattia in immigrati già infetti. Non vi è però alcuna diffusione alla popolazione locale. Le malattie del sangue e degli organi ematopoietici presentano un eccesso del 65% tra gli immigrati. Si tratta prevalentemente di anemie (emolitiche ereditarie e da carenza di ferro), che colpiscono soprattutto i soggetti provenienti dall’Africa. I ricoveri dell’area materno infantile (gravidanze regolari e patologiche, Ivg, condizioni perinatali) rivelano da un lato la maggior fertilità delle donne straniere, dall’altro le criticità nella vita riproduttiva, della contraccezione e del percorso nascita. I ricoveri proporzionalmente elevati per traumatismi indicano la maggiore esposizione a fattori di rischio per la sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro. Viceversa alcune voci nosologiche presentano meno ricoveri tra gli stranieri che tra gli italiani, in proporzione. Nel caso delle voci più importanti, come le cardiovascolari o i tumori si potrebbe essere in presenza di una manifestazione dell’effetto ‘migrante sano’ (emigra solo chi è in buona salute) o del rientro dei migranti malati. In altri casi, oltre a questi meccanismi, potrebbero essere in opera delle difficoltà di accesso ai servizi. In base all’esperienza dei paesi di vecchia immigrazione, ci si può aspettare che tra due o tre decenni anche l’Italia veda strutturarsi forti disuguaglianze a carico delle minoranze etniche, con alcune meno rilevanti variazioni legate a tratti genetici e di importazione, soprattutto nella prima generazione, e a particolari specializzazioni di ruolo sociale ricoperte dalle diverse minoranze; queste disuguaglianze risultano dall’influenza che la marginalizzazione e la discriminazione razziale ha nello strutturare lo svantaggio sociale ed economico, sia nella distribuzione di opportunità e risorse, sia nell’accesso ai servizi. Questo processo tende a sovrastare e controbilanciare il forte vantaggio di salute importato attraverso la selezione dei più sani, almeno nella migrazione volontaria legata ad un progetto di lavoro. Questo processo di costruzione sociale delle disuguaglianze etniche non è però inevitabile. L’italia sarebbe ancora in tempo per evitare la deriva verso le disuguaglianze etniche di salute attraverso politiche per gli stranieri immigrati che includessero anche la salute come criterio di valutazione. Dunque le politiche dell’immigrazione dovrebbero calibrare i loro interventi anche sul criterio della salute, per poter in qualche modo interferire con questo processo di generazione di svantaggi razziali e sociali di salute. Data la centralità che la demografia attribuisce al ruolo dell’immigrazione straniera nel garantire il rinnovamento della forza di lavoro del nostro paese, è chiaro che la protezione del capitale di salute importato con questi nuovi flussi migratori è un investimento fondamentale per il paese. Occorre pertanto tutelare la salute degli stranieri immigrati in ogni sede dove le politiche dell’immigrazione possano proteggerla e promuoverla: le politiche del lavoro e della casa, le politiche della sicurezza e dell’ambiente, le politiche urbanistiche. Il sistema sanitario, oltre a questo ruolo di patrocinio, dovrebbe a sua volta preoccuparsi di contrastare i meccanismi che limitano l’accesso alle cure per gli stranieri immigrati, sia relativamente alle barriere culturali, economiche e giuridiche sia relativamente alla esigenze di personalizzazione dell’offerta in alcune situazioni che richiedono una medicina d’iniziativa. .  
   
   
IL MERCATO DEL LAVORO, CONFERME E PROFESSIONALITÀ EMERGENTI: LE OPPORTUNITÀ IN AREA LOGISTICA  
 
Milano, 12 Aprile 2007 – E’ di estrema importanza fare spesso un bilancio delle proprie competenze, per poi spenderle al meglio sul mercato del lavoro, e a questo proposito non si deve mai cessare di guardarsi intorno. Questo il messaggio che è scaturito dall’incontro organizzato il 29 marzo scorso presso il Politecnico di Milano da Assores (Associazione Italiana delle Società di R&s, Executive Search e Consulenza Direzionale per le Risorse Umane) in collaborazione con Alumni Mip (l’Associazione che riunisce i diplomati della business school del Politecnico di Milano). “Siamo convinti che Assores sia il nostro partner ideale”, ha affermato nella sua introduzione Piero Refolo, Consigliere Alumni Mip, “in quanto vogliamo facilitare il passaggio dagli studi manageriali alle posizioni manageriali”. E’ stata poi la volta della presentazione di Assores, il cui vicepresidente, Tiziano Briguglio, ne ha illustrato la storia, le motivazioni e le attività svolte, con particolare riferimento all’etica della riservatezza e della professionalità, garanzia sia per le aziende clienti che per i candidati. “E’ di importanza strategica per il candidato”, ha proseguito Briguglio, “non rifiutare mai i colloqui, anche quando non si è immediatamente interessati alla posizione in esame, perché sono un momento di autoanalisi e servono per migliorare la propria capacità di risultare appetibili per le aziende”. “E’ importante mantenere l’abitudine al colloquio, così da essere sempre pronti a cogliere le occasioni”, ha confermato Giovanni Oriani, past-president e attuale consigliere Assores, “Quanto alle professioni emergenti, la logistica è senz’altro quella che offre maggiori possibilità di inserimento e di carriera, anche grazie alla radicale trasformazione che il settore ha subito negli ultimi anni”. Tale trasformazione è stata al centro dell’intervento di Paolo Bisogni, Vicepresidente Ailog: “La logistica è recentemente cambiata in maniera strutturale, non c’è più solo una forte cultura operativa ma anche la consapevolezza che molti altri compiti si concentrano ora nella persona del logistico; la forte trasversalità tra le aree del Supply Chain Management fa sì che le professionalità di settore non siano così fondamentali per il logistico” Ai presenti, poi, Bisogni ha illustrato come, dato lo scarso sviluppo dell’offerta formativa in campo logistico, le aziende diano molto peso alle esperienze maturate dopo la laurea. Significativa la partecipazione del pubblico, che alla fine ha rivolto numerose domande ai relatori, dando vita ad un dibattito animato e competente. .  
   
   
A BARLETTA UN CONVEGNO SU PARI OPPORTUNITÀ  
 
 Bari, 12 aprile 2007 - L’assessore alla Solidarietà sociale, Elena Gentile parteciperà a Barletta, dalle ore 9. 00 di giovedì 12 aprile, presso la Sala Rossa del Castello di Barletta, al seminario trans-nazionale sul tema “Occupabilità femminile: Pari Opportunità e Centri Risorse Donne in Europa”. Questo il programma: Nicola Maffei, Sindaco di Barletta, Elena Gentile e Santa Scommegna, Dirigente Settore Politiche Attive di Sviluppo del Comune di Barletta interverranno su: “Servizi a supporto della partecipazione delle donne alla vita economica e sociale. Le esperienze europee. Inoltre parteciperanno: Germania: Birgit Daiber – Lowtec – Non profit organization for training and employment development; Grecia: Vangelis Boulamatsis – Municipality of Skydra; Romania: Iolanda Mihalache – Ong Partnet (Partenariato per lo Sviluppo Sostenibile) Winner - Women in e-commerce (Undp Programme); Spagna: Carmen Perez Figueras – Municipality of Viladecans. Per le esperienze italiane: Antonella Bisceglia - Sistema Integrato Servizi Sociali Regione Puglia; Marisa Gualzetti – Cdie – Centro di Iniziativa Europea (Milano); Lia Cacciottoli - Serena Albano - Centri per l’occupabilità femminile in Campania; Mariarosaria Scherillo – Api Donna (Bari); Maria Rosaria Longo – Centro Risorse Donne Comune di Barletta. Concluderà i lavori il dibattito. Il seminario, patrocinato dalla Regione Puglia, è stato promosso ed organizzato, in occasione del 2007, anno europeo delle Pari Opportunità, dal Comune di Barletta in collaborazione con il Centro Risorse Donne di Barletta e il Bic Puglia Sprind S. R. L. .  
   
   
ANALISI DEL MERCATO IMMOBILIARE DI MILANO IN SALITA DEL 4% LE QUOTAZIONI IMMOBILIARI A MILANO NEL SECONDO SEMESTRE DEL 2006 CON UNA VARIAZIONE ANNUALE COMPLESSIVA DEL 5.7%.  
 
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
+3. 7% +5% +15. 2% 10. 9% +13. 5% +10. 8% +6. 9% +4. 7% +5. 7%
Milano, 12 aprile 2007 - Tra le macroaree più dinamiche della città il Centro, cresciuto del 7. 5% nel secondo semestre del 2006. A rivalutarsi in modo particolare la zona di via Larga e via Torino dove si acquista sempre più per uso diretto mentre diminuisce la domanda per investimento. Le tipologie più ricercate oscillano da 50 a 100 mq ed il target è decisamente eterogeneo (giovani coppie, single, anziani). Si richiedono quasi sempre piani alti, possibilmente con un balcone annesso. Le abitazioni risalgono ai primi anni del 1900 e in via Larga, per un medio usato, si spendono mediamente 7000 € al mq. In crescita anche le quotazioni di corso Garibaldi dove si richiedono in particolar modo i bilocali e dove si registra la presenza di acquirenti giovani. Tiene ancora bene la domanda per investimento. Si apprezza soprattutto la tranquillità della zona, migliorata molto anche in seguito alla nuova viabilità. Si possono raggiungere top prices di 9mila-10 mila € al mq. Buona tenuta anche per gli immobili situati nella zona di Fiori Chiari-madonnina, dove si possono trovare sia soluzioni d’epoca che in stile “Vecchia Milano”. Le quotazioni top possono toccare gli 11 mila € al mq. Abbastanza dinamica la macroarea Navigli-famagosta (+4. 1% nel secondo semestre del 2006) grazie alle buone performance del quartiere Pezzotti-bocconi e Barona-s. Rita. La prima non conosce crisi perchè grazie alla presenza del prestigioso ateneo è sempre molto richiesta ed ambita. Le compravendite si dividono equamente tra coloro che decidono di utilizzare direttamente l’immobile e coloro che lo acquistano per investimento. Le zone più ricercate sono proprio quelle a ridosso delle facoltà e le tipologie più ambite sono il bilocale ed il monolocale, sebbene negli ultimi tempi siano aumentate le richieste di trilocali, soprattutto da parte di chi decide di acquistare ed affittare gli immobili a studenti. Gli investitori arrivano soprattutto dal Piemonte e dalle altre province della Lombardia e destinano a questo tipo di acquisto una somma compresa tra 200 mila e 250 mila €. Non mancano poi numerosi genitori che acquistano le abitazioni per i propri figli che studiano. L’offerta immobiliare della zona riguarda soprattutto tipologie costruite tra gli anni ’50 e gli anni ’70, ma sono in corso anche nuove costruzioni tra via Teuliè e via Meschini compravendute a 6000-7000 € al mq. Positivo l’andamento delle quotazioni a Barona-s. Rita dove si ricercano soprattutto piccoli tagli. Numerose le nuove costruzioni in zona, in particolare in via Ettore Ponti, via Tobagi e via Biella. Sono stati costruiti appartamenti e loft. In crescita la componente di acquisto straniera. La zona registra prevalentemente la presenza di immobili degli anni ’70 e attualmente per un buon usato si spendono mediamente 2800 € al mq. Effetti positivi per il quartiere potranno arrivare con l’intervento di riqualificazione di Piazza Ohm dove saranno create delle aree verdi. Non si registrano tensioni sul mercato dei box dal momento che negli ultimi anni ne sono stati costruiti diversi annessi alle nuove costruzioni, in alcuni casi in esubero rispetto alla domanda esistente. Tiene il mercato delle locazioni grazie alla presenza di trasfertisti che lavorano presso la sede della Nestlè e di studenti fuori sede che frequentano il vicino Iulm. Importanti progetti di riqualificazione potrebbero in futuro cambiare l’aspetto urbano della zona Sud di Milano. Sono infatti in corso i lavori per il recupero di un’area di 150 mila mq, che si sviluppa tra via Segantini, viale Liguria e piazza Belfanti. Procedono anche quelli relativi all’ex Pozzi Ginori, dove all’interno della struttura industriale si ricaveranno loft e laboratori. Un altro progetto ha l´obiettivo di ridisegnare e riqualificare un´ex area industriale del territorio adiacente al Naviglio Pavese per trasformarla in un nuovo e confortevole quartiere residenziale. Il piano urbanistico, in particolare, si propone di recuperare l’ex area industriale delle “Cartiere Binda”. Il piano prevede sia la realizzazione di nuove costruzioni che il recupero degli edifici storici già esistenti. Sorgerà vicino all’ex area Leri (via Chiesa Rossa), ovvero 20 mila mq lungo il Naviglio Pavese, di cui 13 mila mq formeranno la prima parte del Parco di Chiesa Rossa, che nella sua intera estensione raggiungerà 300 mila mq, completati entro il 2008. Oltre al Parco saranno realizzate delle nuove residenze. L’area di Città Studi-indipendenza ha registrato un incremento delle quotazioni del 4. 5% trascinato dall’ottima performance del quartiere Piave, dove si cercano soprattutto bilocali e trilocali per uso abitazione e monolocali per investimento. La zona è decisamente di pregio soprattutto se ci riferiamo al mercato immobiliare di viale Piave, via Bellotti e via Kramer, dove si concentrano immobili d’epoca di prestigio e ristrutturati, valutati a 5000 € al mq. I prezzi più alti per le soluzioni ristrutturate si raggiungono in via Veneto dove si toccano i 6000 € al mq. Parliamo di appartamenti con box, situati ai piani alti, con terrazzo. Prezzi più bassi si registrano nella zona di via Melzo, via Frisi dove si concentrano prevalentemente stabili di ringhiera della fine del 1800 ed inizi del 1900. Tra i venditori anche stranieri che avevano acquistato in passato e che si trasferiscono nell’hinterland. Una soluzione da ristrutturare in zona costa 4000 € al mq. In crescita del 3. 2% nel secondo semestre del 2006, le quotazioni nella macroarea Vercelli- Lorenteggio. Particolarmente positivo anche il mercato della zona che si sviluppa intorno a via Washington. La tipologia più ricercata è il bilocale e il target degli acquirenti è abbastanza eterogeneo (coppie, single, anziani). Non ci sono nuove costruzioni ma sono in corso degli interventi di recupero su stabili d’epoca e sul nuovo le quotazioni possono arrivare anche a 10 mila € al mq (intorno a corso Vercelli). La zona è molto eterogenea e comprende soluzioni costruite dagli anni ’20 fino agli anni ’70. Ricercate le abitazioni inserite in contesti condominiali signorili situate in via Frua e in zona De Angeli. Si registra una discreta richiesta di bilocali da destinare all’investimento (la locazione media è di 800-1000 € al mese) . Da segnalare la costruzione di box in via Procopio, via Stromboli, via Foppa. Particolarmente positivo l’andamento del mercato della zona di Sarpi-canonica, che ha contribuito al rialzo delle quotazioni della macroarea Bovisa-sempione (+3. 1%). L’area più dinamica è quella adiacente all’Arena, all’Arco della Pace e a corso Sempione, caratterizzata da tipologie signorili dei primi anni del 1900. Le quotazioni per questi immobili oscillano da 6000 a 6500 € al mq se in ottime condizioni. Gli acquirenti tendenzialmente ricercano le soluzioni da ristrutturare per poterle personalizzare. Apprezzate in particolare quelle panoramiche. Le coppie giovani si orientano verso la zona di Paolo Sarpi dove le quotazioni sono più basse. Si possono trovare stabili di ringhiera compravenduti, in buone condizioni, da 3500 a 4500 € al mq. E’ allo studio un progetto che potrebbe trasformare via Paolo Sarpi in un’isola pedonale. L’ottima performance del quartiere Forlanini ha determinato un incremento delle quotazioni nella macroarea Lodi-corsica che è cresciuta del 2. 9%. Questo perché ci sono aspettative di miglioramento del mercato in seguito all’imminente trasferimento delle sede della Rai e alla vicinanza del progetto di Santa Giulia che oramai a buon punto, sta contribuendo alla riqualificazione della zona (il progetto include un Centro Congressi da 8 mila posti, un parco, un cinema multisala, una residenza per studenti; i lavori dovrebbero concludersi nel 2010). Importante il miglioramento della viabilità, in particolare quella che interessa via Mecenate con la creazione di una nuova uscita a Santa Giulia. Tra gli acquirenti una discreta presenza di immigrati che prediligono soprattutto il bilocale. La zona, sorta alla fine degli anni ’60, al momento vede anche la nascita di nuovi condomini le cui quotazioni oscillano intorno a 3650 € al mq. Buona l’offerta di box in zona, spesso annessi alle nuove costruzioni, ma sono in corso anche i lavori per la costruzione di centinaia di unità tra via Bellosio e via Dalmazia. Continuano i lavori sul territorio della città. Prosegue l’intervento nell’area di Garibaldi–repubblica, il più esteso sulla città. Si prevedono oltre 65 mila mq di superfici residenziali a cui si aggiungeranno uffici ed attività commerciali. Saranno create un’area verde di 85 mila mq e spazi culturali per 15 mila mq. Da non dimenticare l’area di Porta Vittoria, dove sorgerà la Beic (Biblioteca Europea di informazione e cultura) oltre ad una serie di strutture ricettive, un cinema, nonché edifici da destinare al residenziale, al direzionale e al commerciale. Nel settore dei trasporti, entro il 2007 si prevede di effettuare il prolungamento della linea 2 fino ad Assago e della linea 3 a Dergano, Affori, Affori Nord e Comasina, mentre è pronto il progetto per portare la linea 1 da Sesto S. Giovanni a Monza. E’ stato incrementato il verde pubblico che attualmente è di 18 milioni di mq ed in futuro si prevede l’ampliamento e l’arredo del Parco delle Cave, del Parco Nord, del Parco Forlanini e del Parco Lambro. Al Portello, nell’ex area dell’Alfa Romeo, sorgeranno aree verdi, residenze e piazze. Non lontano la Fiera Campionaria, dove nasceranno tre grattacieli, che ne modificheranno sensibilmente lo sky line, spazi pubblici, residenze per 5 mila persone, uffici, un grande parco verde, il museo del Design e il nuovo Vigorelli.
Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘07 11. 3% 45. 7% 30. 5% 9. 8% 2. 7%
Luglio ‘06 10. 6% 48. 2% 30. 1% 8. 8% 2. 3%
L’analisi della domanda sul capoluogo lombardo evidenzia una diminuzione della richiesta di bilocali ed un incremento sulle altre tipologie, in particolare sui quattro locali (+1%). A seguire trilocali e quattro locali (+0. 4%).
Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘07 10. 1% 39. 8% 32. 9% 12. 9% 4. 3%
Luglio ‘06 11. 1% 39. 6% 33. 3% 11. 6% 4. 4%
Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa. L’analisi dell’offerta evidenzia un lieve aumento di bilocali (+0. 2%)e quattro locali (+1. 3%). In diminuzione la presenza sul mercato delle altre tipologie immobiliari. .
 
   
   
“NELLA GRANDE ARCHITETTURA IL SEGNO DEL MODELLO ROMANO” LO HA DETTO L’ASSESSORE MORASSUT INTERVENENDO AL CONVEGNO “MUSE URBANE. RISORSE CULTURALI E PROCESSI DI RIGENERAZIONE URBANA” SVOLTOSI ALL’ARA PACIS  
 
Roma, 12 aprile 2007 - “Se dovessi tradurre concretamente il cosiddetto “modello romano” indicherei nella Grande Architettura e negli interventi di recupero di vecchie aree e strutture dismesse i segni tangibili di un processo di trasformazione capace di dare nuova identità, restituendo senso e riassegnando funzioni”. Lo ha detto ieri mattina l’Assessore all’Urbanistica del comune di Roma Roberto Morassut intervenendo al convegno “Muse Urbane. Risorse culturali e processi di rigenerazione urbana” che si svolge oggi presso il Museo dell’Ara Pacis. “Laddove prima c’era il mattatoio, sorgerà La Città delle Arti, un luogo dove sarà possibile produrre e fruire cultura; dove prima c’erano i mercati generali verrà realizzata la Città dei Giovani, uno spazio articolato nel quale potranno esprimere le loro vocazioni e incontrare una variegata offerta per il tempo libero (dallo sport, allo spettacolo, alla ristorazione, ecc. ). All’ex stabilimento Peroni sta per essere completata, attraverso un avveniristico progetto di Odile Decq, il Macro, il nuovo museo dell’Arte contemporanea di Roma. E l’ Ara Pacis, che ospita questo convegno, capace di coniugare mirabilmente Contemporaneità e Storia”. “Abbiamo inoltre avviato i lavori per la realizzazione della Città dello Sport a Tor Vergata, prima grande opera a capitale interamente pubblico oltre il Grande Raccordo Anulare, che unirà la bellezza della grande architettura a strutture e servizi in dotazione al Campus Universitario e al quartiere. Opere come questa conferiscono identità alla periferia, rendendo riconoscibili i quartieri”. “A questo si aggiungono: la delibera “Promozione dell’Arte nella realizzazione di opere pubbliche nei programmi urbanistici attuativi”; gli articoli 11 e i programmi di riqualificazione integrati. Sono esempi concreti di quella rigenerazione urbana che avviene attraverso la cultura e che rafforza sempre più il ruolo internazionale di Roma, sempre meno città della burocrazia e del mattone, e sempre più una moderna capitale in grado di svolgere il suo naturale ruolo di dialogo e pace nel mediterraneo”. “La Pace intesa non come orpello ideologico – conclude Morassut - ma come missione di Roma nell’era globale che impone un nuovo modello economico e una nuova struttura urbana adeguati allo svolgimento in una funzione di dialogo e di pace: un sistema congressuale e fieristico internazionale, una rete di musei e strutture culturali di livello mondiale, attrezzature per lo svolgimento di eventi sportivi e culturali capaci di creare grandi occasioni di relazione tra popoli e culture, grandi apparati come i campus per la formazione universitaria, infrastrutture di mobilità urbana, regionali unitamente a interscambi capaci di promuovere un elevato grado di accessibilità, un sistema ricettivo diffuso, moderno ed equilibrato”. .  
   
   
GENIA: UN CONTRIBUTO ALLA RIQUALIFICAZIONE URBANA DI SAN GIULIANO MILANESE MOLTI I PROGETTI GIÀ TERMINATI  
 
San Giuliano Milanese, 12 aprie 2007 - Genia continua a lavorare per dare il suo contributo alla promozione della riqualificazione della città attraverso interventi di qualità in numerose aree, l’incremento qualitativo dei propri servizi e la valorizzazione del patrimonio edilizio pubblico; tutto questo finalizzato al miglioramento della qualità della vita dei cittadini di San Giuliano Milanese. L’azienda ha terminato alcuni importanti lavori nelle aree centrali di San Giuliano Milanese: p. Za Italia, p. Za Di Vittorio, via Nisoli e Via Sauro. Sono anche state riqualificate le aree dedicate ai giochi per bambini: sono stati sostituiti i giochi obsoleti e non più a norma con nuovi giochi di qualità, certificati e rispettosi delle severe normative di sicurezza C. E. Sono invece, in fase di ultimazione i lavori di riqualificazione del parco di via Campoverde. .  
   
   
UGLIANO – PER UN ANNO NIENTE CONTROLLI SULL’EDILIZIA CONVENZIONATA IL SINDACO SI E’ DIMENTICATO DI ASSEGNARE LA DELEGA  
 
Milano, 12 Aprile 2007 - Dopo che “Striscia la notizia” ha segnalato nei giorni scorsi un tentativo di truffa ai danni dei cittadini che hanno acquistato case in edilizia convenzionata, la riunione congiunta di ieri delle Commissioni Sviluppo del Territorio e Demanio ha rivelato, tra grandi imbarazzi della maggioranza, che i controlli sull’attuazione delle convenzioni urbanistiche non vengono svolti da un anno a causa della mancata attribuzione della delega da parte del Sindaco. In questo modo episodi come quello mostrato da “Striscia la notizia” ed altri denunciati da consiglieri di opposizione non trovano adeguato contrasto da parte dell’Amministrazione Comunale. I consiglieri di Opposizione hanno quindi riproposto, con una mozione consiliare, la costituzione di un Nucleo di vigilanza per l’osservanza ed il rispetto delle prescrizioni contenute nelle convenzioni urbanistiche. Riproposto, perché nei mesi scorsi la maggioranza non lo aveva ritenuto necessario. Ma alla luce della denuncia di “Striscia” e di altri episodi di analoga natura, il Centrodestra ha mutato opinione e quindi è prevedibile che in sede di esame consiliare d’urgenza, così come era stato deciso a suo tempo, la mozione possa trovare il consenso di tutti per rimediare ad una clamorosa gaffe del Sindaco e degli Assessori coinvolti. . .  
   
   
DICHIARAZIONE DELL´ASSESSORE REGIONALE AL GOVERNO DEL TERRITORIO GABRIELLA CUNDARI SULL´ACCORDO PER L´EDILIZIA ABITATIVA A NAPOLI  
 
Napoli, 12 aprile 2007 - "L´accordo di programma firmato con il Ministero delle Infrastrutture e il Comune di Napoli per il monitoraggio sul progetto di edilizia residenziale a Napoli è di grande importanza. Grazie ad esso sarà possibile accelerare l´intervento relativo alla realizzazione di 122 alloggi a Soccavo e la riqualificazione di 66 alloggi a Ponticelli. "Si tratta di provvedimenti utili a dare risposte al disagio casa, particolarmente avvertito in città, per i quali la Regione ha messo a disposizione circa 6 milioni di euro sul totale dei 21 milioni previsti per il completamento del programma di edilizia residenziale abitativa". .  
   
   
ENEL E ACCIONA LANCIANO UN OPA DA 41,30 EURO PER AZIONE SU ENDESA  
 
Madrid/Roma, 12 aprile 2007 – Enel S. P. A. (Enel), attraverso la controllata Enel Energy Europe S. R. L. (Eee), e Acciona S. A (Acciona), di seguito gli “Offerenti”, dopo la pubblicazione del risultato negativo dell’Offerta Pubblica di Acquisto di azioni Endesa S. A. (Endesa) lanciata da E. On Zwölfte Verwaltungs Gmbh, hanno presentato ieri dinanzi alla Comision Nacional del Mercado de Valores (Cnmv) un’offerta congiunta per il 100% delle azioni di Endesa. I termini principali dell’offerta sono i seguenti: 1. L’offerta sarà lanciata sul 100% del capitale sociale di Endesa, rappresentato da 1. 058. 752. 117 azioni del valore nominale di 1,20 euro ciascuna. 2. Il prezzo offerto agli azionisti di Endesa sarà di 41,30 euro per azione, pagati interamente in contanti, ed è pari al prezzo di 41 euro per azione di Endesa che fu annunciato dagli Offerenti il 26 marzo 2007, incrementato di un importo equivalente agli interessi maturati su questa cifra, al tasso Euribor a tre mesi, dal giorno 26 marzo 2007 fino al 31 maggio 2007 (importo arrotondato per eccesso). Dallo stesso prezzo di offerta saranno detratti i dividendi (inclusi eventuali dividendi straordinari e strumenti analoghi) che dovessero essere distribuiti da Endesa dalla data della presentazione dell’Offerta alla data di pubblicazione dei risultati della stessa (entrambe le date saranno incluse ai fini del possibile aggiustamento). 3. Gli impegni di pagamento che derivano dall’Offerta saranno garantiti con avallo bancario che sarà presentato alla Cnmv entro due giorni da oggi, come stabilito dal Regio Decreto 1197 del 26 luglio 1991 che regola le offerte pubbliche. 4. L’efficacia dell’Offerta è soggetta alla piena realizzazione delle seguenti condizioni, che potranno peraltro formare oggetto di rinuncia: (i) che l’Offerta sia accettata da una percentuale del capitale sociale di Endesa che, sommata alle azioni già possedute direttamente e indirettamente dagli Offerenti, sia superiore al 50%; (ii) che prima della fine del periodo di accettazione dell’Offerta: (a) l’Assemblea degli azionisti di Endesa approvi la modifica di alcuni articoli dello statuto che limitano il diritto di voto degli azionisti e rimuova ogni altro ostacolo al controllo della società in relazione alla composizione del consiglio di amministrazione; (b) ogni deliberazione in merito sia iscritta presso il “Registro Mercantil” di Madrid. 5. Gli offerenti notificheranno l’operazione di concentrazione derivante dall’Offerta alla Commissione Europea in accordo le disposizioni sul controllo delle concentrazioni tra imprese (Regolamento 139 del 20 gennaio 2004) così come alle autorità antitrust di ogni altro paese interessato. 6. L’offerta è soggetta ad una serie di autorizzazioni di carattere amministrativo. A tal fine, gli offerenti effettueranno le opportune notifiche alla Comisiòn Nacional de Energia e alla Secretarìa General de Energia del Ministero dell’Industria, Turismo e Commercio spagnolo, così come alle autorità amministrative e regolatorie di ogni altro paese interessato. 7. Tenendo conto che le azioni di Endesa sono quotate presso il New York Stock Exchange (nella forma di American Depositary Shares) e che sono inoltre quotate alla Borsa “Off Shore” (Registro de Valores Extranjeros) di Santiago del Cile, gli offerenti espleteranno tutte le formalità richieste per presentare o estendere l’Offerta a queste giurisdizioni. 8. Una volta che l’Offerta sia autorizzata dalla Cnmv, il prospetto e ogni altra informazione rilevante saranno resi disponibili al pubblico nei modi e nei tempi richiesti dalla legge. .  
   
   
KERSELF, AVVIATE TRATTATIVE PER L’ACQUIZIONE DI USINES DE RAMACOURT  
 
Correggio, 12 aprile 2007 – Kerself S. P. A. , società quotata nel mercato Expandi di Borsa Italiana e leader italiano nel settore degli impianti solari fotovoltaici e delle elettropompe, ha avviato trattative per l’acquisizione della quota di controllo di Usines de Ramacourt, società francese attiva nella produzione e distribuzione di elettropompe con un fatturato 2005 di 9,1 milioni di Euro, Ebitda pari a circa 2,7 milioni di Euro e con una posizione finanziaria positiva di circa 370 mila Euro. Kerself S. P. A. Ha firmato una lettera di intenti che impegna in esclusiva la Usines de Ramacourt a trattare esclusivamente con i rappresentani di Kerself sino al 31 maggio 2007 in merito alla possibile partnership con la stessa. Usines de Ramacourt è specializzata nella produzione e commercializzazione di pompe idrauliche per i settori petrolifero, della idropulizia, alimentare e agricolo. Grazie alla grande e capillare capacità distributiva, in particolare sul territorio francese, la Società potrebbe rappresentare un nuovo ed importante canale distributivo per le attività del Gruppo Kerself specializzate el settore delle energie alternative (pannelli e moduli fotovoltaici). “Abbiamo scelto di avviare con Usines de Ramacourt questo processo di verifica per una potenziale acquisizione – commenta Pier Angelo Masselli, presidente e amministratore delegato di Kerself S. P. A. ‐ al termine di un processo di attenta valutazione delle potenzialità del mercato anche a livello internazionale. Dopo l’importante rafforzamento nel settore delle energie alternative con l’acquisizione nel 2006 di Helios Technology, abbiamo indirizzato i nostri obiettivi di business all’estero nell’area tradizionale dei sistemi di approvvigionamento idrico. E questo potrebbe essere il primo importante passo verso una dimensione internazionale del Gruppo non solo a livello commercile, ma anche produttivo e distributivo. ” Il Gruppo Kerself opera in Italia in due aree di attività distinte: l’Area Risorse Idriche dedicata alla progettazione, produzione e commercializzazione di elettropompe e motori per acqua, con impieghi in svariati settori, da quello industriale a quello domestico; e l’Area Energia Alternativa dedicata alla progettazione, installazione e commercializzazione di impianti solari in particolare fotovoltaici. Con una grande attenzione alla ricerca e alla qualità produttiva e con uno staff di circa 130 persone fra ingegneri, addetti e operai, il Gruppo Kerself esporta in oltre 50 paesi del mondo, in particolare in Europa (Italia, Grecia, Germania, Francia, Spagna, Portogallo), Paesi Medio‐orientali e Arabi, America del Sud e Sud‐est asiatico. .  
   
   
KERSELF: ASSEMBLEA APPROVA L’AUMENTO DI CAPITALE FINO A 3,5 MLN DI AZIONI MASSELLI, PRESIDENTE E SOCIO DI RIFERIMENTO, SOTTOSCRIVE FINO AL 25%  
 
 Correggio, 12 aprile 2007 ‐ L’assemblea Straordinaria di Kerself S. P. A ha approvato all’unanimità la proposta di un aumento del capitale sociale a pagamento, scindibile, fino ad un massimo di 3. 500. 000,00 azioni del valore nominale di Euro 1,00, che verranno offerte in opzione ai soci. Il prezzo di emissione sarà determinato da un successivo Consiglio di amministrazione, in conformità alla prassi di mercato, al momento dell’ avvenuto ricevimento del nulla osta da parte di Consob in merito alla pubblicazione del Prospetto Informativo L’aumento di capitale è al servizio di nuove acquisizioni e, per la parte eventualmente residua, di una ottimizzazione della struttura finanziaria e patrimoniale della Società, e verrà attuato entro il 31 dicembre 2007. Il presidente del Gruppo e socio Pier Angelo Masselli si è impegnato a sottoscrivere i propri diritti di opzione e gli eventuai diritti inoptati sino ad una quota pari al 25% dell’aumento di capitale. L’aumento di capitale è garantito da Banca Intermonte Sim, che assiste Kerself nella procedura di aumento di capitale. Il Gruppo Kerself opera in Italia in due aree di attività distinte: l’Area Risorse Idriche dedicata alla progettazione, produzione e commercializzazione di elettropompe e motori per acqua, con impieghi in svariati settori, da quello industriale a quello domestico; e l’Area Energia Alternativa dedicata alla progettazione, installazione e commercializzazione di impianti solari in particolare fotovoltaici. Con una grande attenzione alla ricerca e alla qualità produttiva e con uno staff di circa 130 persone fra ingegneri, addetti e operai, il Gruppo Kerself esporta in oltre 50 paesi del mondo, in particolare in Europa (Italia, Grecia, Germania, Francia, Spagna, Portogallo), Paesi Medio‐orientali e Arabi, America del Sud e Sud‐est asiatico. .  
   
   
RISPARMIO ENERGETICO E FONTI RINNOVABILI, CONVEGNO  
 
 Forlì Cesena, 12 aprile 2007 – Mercoledì 18 aprile 2007, alle ore 9,45, nella sala Zambelli della Camera di Commercio di Forlì Cesena, si svolgerà il convegno “Risparmio Energetico, Fonti Rinnovabili e Innovazione: Scenari di Sviluppo e Opportunità di Nuovi Mercati”, organizzato da Unioncamere Emilia Romagna, Camera di Commercio di Forlì Cesena, Regione Emilia Romagna, Dintec, Cise, Aster. L’obiettivo di uno sviluppo sostenibile si va concretizzando per le imprese nei temi L’unione Europea, il Governo Italiano, la Regione Emilia Romagna e le strutture a supporto delle economie locali convergono nel creare condizioni e stimoli affinché le imprese sviluppino la propria capacità competitiva in questo scenario. Il convegno si propone di offrire un’occasione di confronto ed approfondimento sui temi del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili come sfide e opportunità di innovazione. Per maggiori informazioni consultare il sito internet camerale all’inidirizzo http://www. Fo. Camcom. It/trasversale/calev/visual/dettagli. Jsp?id=849&back=/domini/fo. Camcom/index. Jsp .  
   
   
SCUOLA ESTIVA SULLA SEGNALAZIONE DEI RICETTORI NUCLEARI  
 
Bruxelles, 12 aprile 2007 - Dal 26 al 31 agosto si svolgerà sull´isola greca di Spetses una scuola estiva sulla segnalazione dei recettori nucleari (dai meccanismi molecolari alla fisiologia integrativa). La scuola estiva intende fornire ai partecipanti una visione integrata delle idee più recenti e dei progressi metodologici nell´analisi delle vie di segnalazione dei recettori nucleari. L´iniziativa è indirizzata a chi sta svolgendo o ha concluso un dottorato. La scuola estiva è organizzata dalla rete di eccellenza Cascade, finanziata dall´Ue, e dal progetto integrato Crescendo. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Ecnis. Org .  
   
   
UNIVERSITA´´: ILLY INCONTRA STUDENTI SCIENZA DELLA FORMAZIONE IN MERITO AL CICLO DI INCONTRI "CITTADINI, GIORNALISTI E POLITICI"  
 
Trieste, 12 aprile 2007 - Il presidente della Regione Riccardo Illy ha "inaugurato" oggi alla facoltà di Scienza della formazione dell´Università di Trieste il ciclo di incontri "Cittadini, giornalisti e politici" promosso dal docente Massimo Panzini e dagli studenti del corso di Comunicazione politica. Illy, nelle sue vesti di "pubblico amministratore, di imprenditore e di comunicatore", come ha ricordato il presidente di facoltà, Giuseppe Battelli, ha risposto alle numerose domande formulate dal giornalista di Telequattro Paolo Pichierri e dagli stessi studenti, sottolineando tra l´altro l´esigenza che l´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia prosegua nel suo affiancamento alle tre Università della regione allo scopo di assecondare le attività ad alto tasso di conoscenza, quelle cioè in grado di rendere sempre più competitivo il nostro territorio ed il suo tessuto socio-economico. Rispondendo poi ad una domanda sul lavoro precario dei giovani, il presidente Illy ha messo in luce gli aspetti significativi della cosiddetta legge Biagi ed ha ricordato l´impegno della Regione per l´introduzione di alcune misure atte a lenire il disagio dei lavoratori precari, dal fondo per l´accesso ai mutui per la prima casa a quello dedicato all´acquisto di beni mobili, nonchè a favore delle imprese per l´incentivazione delle assunzioni a tempo indeterminato. Non è comunque pensabile, ha aggiunto, eliminare del tutto il precariato tra i giovani, l´importante è eliminare quello che può essere definito "patologico". Illy è quindi passato - sempre su sollecitazione degli studenti - ad analizzare il rapporto in Italia tra il sistema politico ed il mondo dei media, che hanno il dovere di informare ed il diritto/dovere di critica, che debbono restare comunque distinti tra loro, "anche se ciò non sempre avviene nel nostro Paese". "Noto in alcuni casi - ha successivamente affermato Illy - il tentativo dei media di sostituirsi alla politica. Alcuni si ritengono titolati a fare politica ed a dettare di conseguenza l´agenda politica: lo trovo scorretto e fuori luogo". Infine il presidente della Regione, ha definito "un po´ allentato e sfilacciato" il rapporto tra cittadini e politici: questo rapporto deve essere ricostruito sulla base di una reciproca fiducia, ha concluso Illy, avvicinando il cittadino alla politica grazie anche al ritorno all´insegnamento di materie come l´educazione civica. Il ciclo di incontri "Cittadini, giornalisti e politici" proseguirà nelle prossime settimane con la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, il sindaco Roberto Dipiazza ed il sottosegretario all´Interno Ettore Rosato. .  
   
   
CONVEGNO: VALUTAZIONE E CUSTOMER SATISFACTION PER LA QUALITÀ DEI SERVIZI 12-13 APRILE 2007, UNIVERSITÀ DI ROMA “TOR VERGATA”  
 
Roma, 12 aprile 2007 - Si terrà presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata”, nei giorni 12 e 13 aprile, il Convegno dal titolo “Valutazione e Customer Satisfaction per la Qualità dei Servizi”. L’incontro sarà occasione per offrire una panoramica degli approcci e delle metodologie attualmente in uso nell’ambito della valutazione e della customer satisfaction relativa alla qualità dei servizi. Sia la valutazione statistica della qualità percepita che la misura della soddisfazione del cliente costituiscono oggi strumenti di fondamentale importanza, spesso sottovalutati da diversi Enti deputati all’erogazione di servizi di pubblica utilità. Negli ultimi anni infatti, a causa della crescente richiesta del sistema produttivo e degli Enti Pubblici di tecniche statistiche, l’attenzione degli statistici verso tali problematiche è fortemente aumentata tanto da rendere necessario l’approfondimento ed il continuo monitoraggio di variabili - quali l’efficacia, l’efficienza e la qualità - correlate alla customer satisfaction. Durante il Convegno verranno inoltre focalizzati i seguenti settori: accountability; formazione universitaria; economia e territorio; servizi per la mobilità; e-government e qualità dei servizi pubblici; efficienza e appropriatezza del sistema sanitario italiano; servizi nell’impresa sociale. Di particolare interesse - non solo per gli addetti al settore - la Tavola Rotonda in programma il 12 aprile alle ore 14. 15, dedicata ai sistemi di valutazione dell’università che vedrà la partecipazione di: Maurizio Carpita (Università degli Studi di Brescia), Moderatore; Luigi Biggeri (Presidente del Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario); Roberto Ciampicacigli (Direttore di Censis-servizi S. P. A. ); Bruno Chiandotto (Componente del Consiglio di Amministrazione Almalaurea); Nando Dalla Chiesa (Sottosegretario del Ministero dell’Università e della Ricerca); Luigi Paganetto (Preside della Facoltà di Economia, Università di Roma“tor Vergata”); Franco Peracchi (Presidente Area 13 del Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca); Nello Scarabottolo (Presidente del Comitato Scientifico Iniziativa Interuniversitaria Stella- Cilea). Obiettivo ultimo del Convegno, da considerarsi un’autentica tappa fondamentale per questo specifico filone di studi, sarà dunque quello di fornire esaurienti risposte a problemi ancora irrisolti, sia sotto il profilo culturale che delle metodologie più innovative di analisi statistica utilizzate in ambito nazionale e internazionale. .  
   
   
CONVEGNO ORGANIZZATO DA COMMISSIONE EDUC DEL COMITATO DELLE REGIONI D´EUROPA SU : IL PLURILINGUISMO E LA SUA IMPORTANZA IN AMBITO FORMATIVO E LAVORATIVO  
 
Bolzano, 12 aprile 2007 - La Commissione cultura, istruzione e ricerca del Comitato delle Regioni d´Europa, Educ, il 17 aprile prossimo terrà un convegno presso l´Hotel Four Points Sheraton di Bolzano su invito del presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e del suo presidente Jyrki Myllyvirta. Tema del congresso il plurilinguismo e la sua importanza in ambito formativo e lavorativo. I lavori del convegno saranno preceduti da una conferenza stampa che avrà luogo presso l´Hotel alle ore 8,30. Per la prima volta, il martedì 17 aprile, la Commissione cultura, istruzione e ricerca del Comitato delle Regioni d´Europa, Educ, terrà un convegno a Bolzano sul tema "The importance of a multilingual society in the promotion of mobility in Europe´s regions and cities", ovvero sull´importanza di una società plurilingue nella promozione della mobilità nelle regioni e città dell´Europa. Il convegno, che avrà inizio martedì 17 aprile, alle ore 9,00, presso l´Hotel Four Points Sheraton, in via Buozzi,35 a Bolzano, sarà preceduto da una conferenza stampa alle ore 8,30 presso l´Hotel alla quale prenderanno parte il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ed il presidente del Comitato Jyrki Myllyvirta. Nel corso del convegno i membri della Commissione si confronteranno con i vari aspetti del plurilinguismo e con le modalità di sostegno del plurilinguismo nonché con il ruolo che esso svolge nei settori della formazione, dell´economia, del lavoro e della ricerca nonché per la mobilità personale e lavorativa ei cittadini e per la competitività dell´Europa. I relatori provengono da vari Paesi europei e da varie istituzioni comunitarie. Al convegno partediperà anche la rettrice della Libera Università di Bolzano, prof. Ssa Rita Franceschini. L´ingresso è libero. Nel pomeriggio i partecipanti al convegno avranno inoltre l´opportunità di visitare la sede della Libera Università di Bolzano e di conoscere da vicino l´attività di Tis ed Eurac. .  
   
   
BANDO DI GARA: STUDIO SUGLI IMPIEGHI ATTUALI DI MERCURIO NELLA COMUNITÀ  
 
Bruxelles, 12 aprile 2007 - La direzione generale dell´Ambiente della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara relativo a uno studio sugli impieghi attuali di mercurio nella Comunità europea. Obiettivo dell´appalto è l´individuazione delle possibilità di ridurre ulteriormente l´impiego di mercurio nei prodotti e nelle applicazioni e di diminuire la quantità di mercurio già in circolazione nella società. Obiettivo dello studio sarà presentare una panoramica della situazione nell´Ue a 27, in Norvegia e in Svizzera e valutare se siano opportune ulteriori azioni/iniziative legislative a livello Ue relativamente a: - impiego di mercurio nei prodotti e nelle applicazioni; - mercurio nei prodotti esistenti e altri impieghi presenti nella società. I lavori comprenderanno: - panoramica sui prodotti e sul mercurio eccedente derivante da processi produttivi ancora in circolazione, raccomandazioni su azioni per ridurre i prodotti che contengono mercurio e la presenza di tale elemento chimico nella società; - panoramica sull´impiego attuale del mercurio nei prodotti e nei processi produttivi, possibili sostituti attuali e futuri, e raccomandazioni per ulteriori azioni/iniziative legislative, compresa l´analisi costi-benefici per i 5-7 gruppi di prodotti più importanti. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale dell´Ambiente, Markets Team, F. 2 – Finanze, Bu -5 00/169, B-1049 Bruxelles, Tel. : +32 2 296 0008, Fax +322 299 4449. .  
   
   
DESERTIFICAZIONE: UN PROGETTO CHIAMATO DESIDERIO  
 
Bruxelles, 12 aprile 2007 - La desertificazione progressiva colpisce in tutto il mondo oltre 250 milioni di persone. Un nuovo progetto si prefigge di contrastare il fenomeno attraverso strategie di conservazione innovative. Finanziato dal Sesto programma quadro dell´Ue (6Pq), il programma internazionale Desire (desiderio) riunisce 28 istituti di ricerca, organizzazioni non governative (Ong) e responsabili politici di tutto il mondo. L´obiettivo del progetto, del valore di 9 Mio Eur, è di individuare strategie alternative per l´impiego e la tutela di queste zone vulnerabili. «Per gli ecosistemi fragili, aridi e semiaridi, è urgente adottare approcci integrati alla conservazione, che aiutino a prevenire il degrado e riescano ad arginarlo» ha spiegato il coordinatore del progetto, il prof. Coen Ritsema dell´università e centro di ricerca di Alterra Wageningen (Paesi Bassi). Un´équipe di ricercatori ha individuato 18 zone nevralgiche in Europa meridionale, Australia, Cile e Stati Uniti, rappresentative di un´ampia serie di problematiche, tra cui l´erosione eolica o idrica del suolo, la salinizzazione, la siccità o le inondazioni improvvise. Queste zone costituiranno il «laboratorio globale» in cui i ricercatori potranno applicare le tecniche di conservazione già sperimentate e le misure di risanamento, ricercando approcci innovativi o inediti per contrastare la desertificazione. Il progetto partirà da un inventario dei dati già noti a livello locale. Attraverso la collaborazione con gli abitanti del luogo, gli scienziati analizzeranno le metodologie e le tecniche impiegate per contrastare il degrado del suolo nella regione, abbinandovi nuovi modelli scientifici. I ricercatori auspicano che grazie alla collaborazione degli scienziati con i gruppi locali interessati si possano sviluppare tecniche di conservazione adottabili e realizzabili. Il progetto Desire dovrebbe inoltre concretizzarsi nell´elaborazione di orientamenti pratici per un uso responsabile del suolo. «Vogliamo sperimentare nuovi metodi in queste zone nevralgiche e monitorare i risultati sul lungo periodo», ha affermato il prof. Retsima. Infine, i gruppi destinatari del progetto avranno a disposizione un sistema informatico di «migliori prassi di gestione» basato sul web. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Desire-project. Eu/ .  
   
   
RELAZIONE SUL CLIMA CHIEDE POLITICHE URGENTI CHE COMBININO MITIGAZIONE E ADATTAMENTO  
 
 Bruxelles, 12 aprile 2007 - Il 6 aprile è stata pubblicata la seconda di una serie di quattro relazioni internazionali sul cambiamento climatico, da cui è emerso che miliardi di persone nel mondo sono esposte a carenze alimentari e idriche e a un rischio maggiore di inondazioni. La relazione del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc) si basa su oltre 29 000 dati sui cambiamenti osservati negli aspetti fisici e biologici dell´ambiente. Gli scienziati dell´Ipcc ritengono che l´89% dei dati confermi una tendenza al riscaldamento del pianeta. «Per la prima volta non stiamo più sbandierando modelli, bensì dati empirici ed effettivamente misurabili», ha affermato il copresidente del gruppo di lavoro Ii dell´Ipcc, Martin Parry. La relazione raccomanda un insieme di misure di adattamento e mitigazione volte a ridurre i rischi associati al cambiamento climatico. «Neanche gli sforzi più rigorosi di mitigazione degli effetti possono evitare le ulteriori conseguenze del cambiamento climatico dei prossimi decenni, il che rende necessario l´adattamento, in particolare per gli impatti a breve termine. [. ] Di qui l´importanza di un portafoglio di strategie, o di una loro combinazione, che comprenda la mitigazione, l´adeguamento, lo sviluppo tecnologico (per potenziare adattamento e mitigazione) e la ricerca (sulla scienza climatica, gli impatti, l´adattamento e la mitigazione)», si legge nella sintesi per i responsabili politici. Il testo elenca una serie di cambiamenti osservati, accompagnati dal grado di certezza che siano stati causati dal riscaldamento terrestre. La «certezza elevata» riguarda il fatto che oggi vi è un maggior numero di laghi glaciali e di dimensioni più grandi, che si verificano più cadute massi nelle regioni montane e che sono cambiati gli ecosistemi artico e antartico, a spese dei predatori che occupano i primi posti della catena alimentare. La certezza «elevata» è associata al riscaldamento di laghi e fiumi, un fenomeno che a propria volta sta influendo sulla struttura termica e sulla qualità dell´acqua, e la stessa certezza è associata ai cambiamenti che interessano l´abbondanza di alghe, plancton e pesci negli oceani a latitudini elevate, all´incremento delle alghe e dello zooplancton, e alla migrazione precoce dei pesci nei fiumi. La certezza rispetto effetti sui sistemi biologici terrestri è ancora maggiore. Vi è la «certezza molto elevata» che eventi tipicamente primaverili, quali il germogliare delle foglie, le migrazioni degli uccelli e la deposizione delle uova, si stiano verificando in anticipo, e che abbiano avuto luogo spostamenti verso i poli e verso altitudini maggiori delle specie vegetali e animali. Il commissario europeo per l´Ambiente Stavros Dimas ha dichiarato che l´impatto e l´importanza del lavoro svolto dall´Ipcc non corrono il rischio di essere sopravvalutati. Ha osservato che poche settimane dopo la pubblicazione della relazione del gruppo di lavoro I, i capi di Stato e di governo dell´Ue hanno impegnato l´Unione ad attuare un pacchetto ambizioso di politiche e obiettivi nel campo dell´energia e del cambiamento climatico. «L´unione europea non aspetta che siano gli altri a prendere l´iniziativa. Ancor prima dell´inizio dei negoziati per un accordo mondiale, i leader dell´Ue hanno convenuto che l´Unione debba assumersi un impegno forte e indipendente per ridurre le nostre emissioni di almeno il 20%», ha dichiarato il commissario Dimas. «Nei dibattiti attuali sul clima, tutti aspettano che siano gli altri paesi a muoversi per primi. Solo la leadership dell´Ue può porre fine a questo stallo. » Il commissario ha anche sottolineato il ruolo che il Settimo programma quadro (7Pq) dell´Ue svolgerà nell´affrontare il cambiamento climatico. Ha ricordato l´aumento significativo del bilancio per la ricerca sulla mitigazione e l´adattamento al cambiamento climatico, nonché sull´energia e le tecnologie di trasporto. La Commissione intende inoltre avviare entro il 2015 12 progetti dimostrativi su larga scala nel campo del sequestro e dell´immagazzinamento del carbonio. La prima relazione dell´Ipcc di quest´anno, pubblicata lo scorso febbraio, aveva concluso che vi era una probabilità di almeno il 90% che le attività umane fossero le principali responsabili del riscaldamento osservato dal 1950. La terza relazione, prevista per maggio, sarà incentrata sulle modalità per frenare l´aumento delle concentrazioni di gas a effetto serra e della temperatura, mentre la quarta relazione, attesa per novembre, fornirà una sintesi di tutte le conclusioni. Per maggiori informazioni consultare: http://www. Ipcc. Ch/ Ricerca ambientale nell´ambito del 7Pq: http://cordis. Europa. Eu/fp7/cooperation/environment_en. Html .  
   
   
COSTA TEATINA: DEL TURCO PROMULGA LEGGE  
 
 L´aquila, 12 aprile 2007 - Il presidente della Regione Ottaviano Del Turco ha promulgato la legge inerente le ´Disposizioni urgenti per la tutela e la valorizzazione della costa teatina´. Il provvedimento fa riferimento sia al tratto litoraneo compreso tra Ortona e Vasto, sia alle riserve già esistenti quali la riserva di Punta Aderici a Vasto, di Lecceta a Torino di Sangro e a quelle di nuova istituzione: riserva di Grotta delle Farfalle nei Comuni di Rocca San Giovanni e San Vito Chietino, riserva di Punta dell´Acquabella ad Ortona, riserva Ripari di Giobbe sempre ad Ortona, riserva Marina di Vasto. La direzione regionale Parchi, secondo quanto è stabilito dalla legge, provvede alla definizione di una coordinata attività delle aree protette della costa teatina, il cui programma è redatto d´intesa con la Provincia di Chieti. Il sistema delle ´aree protette´ si realizza anche per mezzo del collegamento funzionale delle aree con il ´corridoio verde´, quale obiettivo specifico di tutela e valorizzazione della costa previsto dal vigente quadro regionale di riferimento, da realizzare sulle aree del tratto litoraneo dismesso dalle Ferrovie dello Stato, compreso tra Ortona e Vasto. Al ´corridoio verde´ è connneso il sito San Giovanni in Venere nel Comune di Fossacesia, al quale si applica il regime di protezione proprio delle riserve naturali, istituite con la presente legge,la cui gestione è demandata ai singoli Comuni territorialmente competenti. I Comuni, inoltre, possono avvalersi, ai fini della gestione, di associazioni di protezione ambientale, del Corpo Forestale dello Stato, dell´università, dell´Istituto Zooprofilattico G. Caporale. Entro 60 giorni a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, essi affideranno l´incarico per l´elaborazione del ´piano di assetto naturalistico della riserva´ che, una volta approvato dal Consiglio, regolamenta una fascia di protezione esterna funzionale ai valori ecologici, all´orografia ed alle infrastrutture presenti. Per quanto concerne l´ex tracciato ferroviario è prevista una fascia di protezione di circa 150 metri. La riserva naturale regionale può avvalersi di personale comandato dalla Regione o da altri enti pubblici. .  
   
   
ZAIA – INVITO A RITIRARE LA SPAZZATURA DAL PIAVE  
 
Venezia, 12 aprile 2007 - “Dico a coloro che hanno scelto di trascorrere il lunedì di Pasquetta sulle rive del Piave di tornarci anche per il ponte del 25 aprile e li invito, con l’occasione, a riportarsi a casa la spazzatura che hanno ivi lasciato”. Con queste parole il Vicepresidente della Giunta Regionale del Veneto, Luca Zaia, commenta il recente scempio delle rive del Piave ad opera di avventori occasionali durante le festività pasquali. “La loro presenza è stata devastante. All’indomani, ovunque ci si volti a guardare: sacchetti di plastica, bottiglie e immondizia di ogni genere. Tutto ciò denota in questa gente la completa assenza di senso civico, di rispetto per le aree comuni e per un luogo vissuto e sentito come Parco naturale, di cui molti si impegnano a proteggere il paesaggio, le piante e sulle cui rive pullulano numerose attività sportive e ricreative”. “Ma – ha aggiunto Zaia – se questo mio appello è destinato a cadere nel vuoto spero che ci siano almeno persone di buona volontà, che si adoperino, nel limite del possibile, per ripulire il Piave e dare così l’esempio concreto di cosa significhi veramente essere uomini e cittadini”. .  
   
   
AMBIENTE: BONIFICA DISCARICHE, PRONTI FINANZIAMENTI AI COMUNI  
 
Pescara, 12 aprile 2007 - Ammonta a quasi due milioni di euro la somma stanziata dalla Regione Abruzzo per avviare la prima fase relativa agli interventi di bonifica di 391 siti, oggetto di discariche di rifiuti solidi urbani. Si tratta di discariche di diverso tipo: alcune autorizzate altre abusive, ricompresse nell´anagrafe dei siti contaminati redatto dalla Regione. Il provvedimento, emanato dall´Assessorato all´Ambiente e rientrante nel quadro delle inziziative del Piano triennale di Tutela e Risanamento Ambientale, interessa 282 comuni ai quali sono state assegnate le risorse per procedere all´effettuazione delle indagini preliminari, volte ad accertare eventuali contaminazioni. "Dagli esiti delle indagini � precisa l´assessore, Franco Caramanico - prenderanno avvio, per quei siti che risulteranno a rischio inquinamento, le fasi di caratterizzazione e analisi e la progettazione degli interventi di bonifica, per il cui cofinanziamento sono già disponibili altri 4. 100. 000,00 euro. Per numero di siti e comuni interessati - conclude Caramanico - si tratta dunque della più vasta operazione mai messa in campo dalla Regione Abruzzo. Finalizzata alla tutela e al ripristino ambientale. E gli esiti positivi, anche e soprattutto per la salute della popolazione, non tarderanno ad arrivare". .  
   
   
TRASMISSIONE RADIOFONICA “CODICE UNO” LA FORMAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE  
 
Torino, 12 aprile 2007 - Obiettivo: educare all’emergenza. Per raggiungerlo, la Protezione civile della Regione Piemonte organizza corsi rivolti a sindaci, insegnanti e funzionari di altri enti. Ma anche attività teatrali di sensibilizzazione rivolte agli studenti delle scuole piemontesi. Lo sviluppo di una cultura di Protezione civile è previsto dalla Legge Regionale 7 del 2003 che contempla anche l’istituzione di una Scuola di Protezione Civile, una struttura organizzativa che si occupa delle attività educative rivolte alla collettività. Di questo e altro si discuterà nel talk show radiofonico “Codice Uno” di giovedì 12 aprile, il programma della Protezione civile della Regione Piemonte realizzato in collaborazione con la redazione di Codice Uno e il coordinamento dell’ufficio stampa della giunta regionale. “Codice Uno”, in diretta dalle 11. 30 alle 12. 00, andrà in onda in contemporanea sulle frequenze di Radio Grp, Radio Alfa Canavese, Radio Juke Box, Radio Dora, Radio Frejus, Radio Nichelino Comunità, Tele Radio Savigliano, Radio Spazio 3, Radio Amica, Radio Monterosa (Valle d’Aosta), Radio Flash Liguria sul satellite Hot Bird 13 gradi est alla frequenza di 11200 mhz, e in differita su Radio Flash Torino, Radio Antenna Uno e Radio Gold. In studio saranno presenti Claudio Drago e Amalia Piumatti, funzionari di protezione civile della Regione Piemonte, e Giorgio Boccassi, un attore della Compagnia Coltelleria Einstein che allestisce uno spettacolo sull’educazione all´emergenza intitolato "Fuori Pericolo". Inoltre è prevista l’intervista a Dino Arru attore della Compagnia Unoteatro. Le trasmissioni si possono ascoltare agli indirizzi web: www. Regione. Piemonte. It/protciv, www. Regione. Piemonte. It/informaconsumatori e www. Codiceuno. It. .  
   
   
ARRIVA LA PATENTE “CANE BRAVO CITTADINO” UN PROGETTO SOSTENUTO DALLA PROVINCIA DI TRENTO  
 
 Trento, 12 aprile 2007 - In Trentino, per la prima volta in Italia, sarà possibile conseguire la patente “Cane bravo Cittadino”. L’iniziativa – che in alcuni paesi, Inghilterra ed Austria su tutti, è attiva da anni – nasce su iniziativa della Lega Nazionale per la difesa del cane, vedrà il Comune di Trento quale primo promotore e ha trovato il sostegno della Provincia autonoma di Trento che ha finanziato il manuale destinato a chi vuole sostenere la prova teorica (i quiz: sono 145, alla prova teorica ne verranno scelti 20) e quella pratica sulla conduzione del cane in città. Modalità e contenuti dell’iniziativa sono stati spiegati oggi in una conferenza stampa presso la sede della Provincia. Vi hanno preso parte Iva Berasi, assessore provinciale all’emigrazione, solidarietà internazionale, sport e pari opportunità (cui spetta la competenza per gli animali da affezione); Aldo Pompermaier, assessore all’ambiente del Comune di Trento; Almut Prettner, presidente Lega Nazionale per la difesa del cane - sezione di Trento; il dottor Giuseppe Pallante, direttore scientifico del Centro studi interdisciplinari di zooantropologia, autore del manuale “Il cane bravo cittadino” e un nutrito gruppo di rappresentanti delle associazioni animaliste e di pet therapy che (assieme alla Lega nazionale per la difesa del cane) si proporranno come centri di riferimento per chi vorrà conseguire la patente Cbc. Si tratta di una patente che, per ora, si propone non tanto come patente di educazione quanto piuttosto come valorizzazione del vivere in città, contributo alla qualità della vita che trova fondamento anche in un corretto rapporto tra uomo ed animale. La commissione esaminatrice sarà composta da due istruttori nominati dall’albo degli istruttori cinofili; un medico veterinario nominato dall’Ordine dei Medici Veterinari; un zooantropologo; un rappresentante delle associazioni animaliste. Al conseguimento della qualifica Cbc verrà consegnato una medaglia di riconoscimento che farà da garante per una conduzione corretta del cane. “Gli animali fanno parte della nostra vita – ha detto Iva Berasi – e chi ama i cani ritiene che abbiano diritto di cittadinanza come le persone. Basti pensare a come un cane può trasformare, ad esempio, la vita di un anziano. La Provincia autonoma di Trento ha finanziato con convinzione questo progetto che punta a far vivere sempre meglio in simbiosi l’uomo e l’animale. Certo, ci dovranno essere passaggi ulteriori, però sempre dettati dall’affermarsi di un processo di crescita culturale e non dall’imposizione di regole. D’altronde anche l’anagrafe canina sta dando frutti importanti: sono già 36 mila i cani microchippati in Trentino su un totale stimato di 42 mila. Si lavora dunque su più fronti”. Iva Berasi ha anche voluto ricordare la giovane Federica Luise, 18 anni, stroncata dalla meningite e che collaborava proprio con la sezione di Trento della Lega nazionale per la difesa del cane. L’assessore comunale di Trento, Aldo Pompermaier, ha salutato “con simpatia e convinzione questo progetto cui Trento aderisce per primo per dare il via ad un percorso che speriamo condiviso da molti. Siamo i primi in Italia e dobbiamo far capire come poter esibire una patente di questo tipo possa essere un momento importante”. Almut Prettner ha sottolineato come l’associazione di cui è presidente abbia a cuore far conoscere il cane, un protagonista della vita sociale che spesso non è invece conosciuto come merita. “Chi non conosce non apprezza e non rispetta, saper condurre un cane diventa momento di responsabilizzazione, di ricerca di maggiore armonia e felicità”. L’autore del manuale, il dottor Pallante, ha detto che il progetto della patente (“il cui merito è della Lega per la difesa del cane”) è un nuovo tassello di un quadro più ampio e non va comunque visto tanto in relazione al cane quanto “alla qualità della vita sociale, che arricchisce anche chi non possiede il cane. Una coppia affiatata uomo – cane è da vedersi come facilitatore dei rapporti sociali. In questo senso la patente Cbc non è tanto patente di educazione quanto valorizzazione del vivere in città”. Ecco infine l’elenco delle scuole che hanno aderito al progetto “Il cane bravo cittadino” oltre ovviamente a chi l’ha promosso, la Lega nazionale per la difesa del cane (via Bettine 35, Trento, 0461 420090). Un elenco che è la dimostrazione di come in tutto il Trentino questo progetto possa già contare su una “rete” diffusa. Agility Levico – Andrea Falconeri (Marter di Roncegno); Associazione Cane Amico – Centro Cinofilo Val di Sole (Cusano di Ossana); Associazione Vita da Cani – Alain Satti (Stenico); Petra Chistè (Campodenno); Easy Dog – Centro Cinofilo (Zambana); Giampietro Guadagnini (Mezzolombardo); La Volpe Rossa – Paolo Ciaghi (Loppio di Mori); Roberto Mazzola (Trento); Tiziano Planchel (Pergine Valsugana); Sonia Sembenotti – Centro Cinofilo insieme (Vigolo Vattaro); Angela Taverna (Faedo). .