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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Aprile 2007
VERSO UNA MAGGIORE AUTONOMIA DELLE AUTONOMIE LOCALI A LIVELLO MONDIALE  
 
Strasburgo, 23 aprile 2007 – La 21ª sessione del Consiglio di amministrazione del Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (Un-habitat), che si tiene a Nairobi (Kenia), ha approvato il 20 aprile le linee guida sulla decentralizzazione e il rafforzamento dei poteri locali. Ian Micallef, presidente della Camera dei poteri locali, rappresentante il Congresso dei poteri locali e regionali all’evento, ha dichiarato: “Siamo felici che il processo iniziato in occasione del congresso di Un-habitat Ii, tenutosi a Istanbul nel 1996, sia stato portato a termine. Ringraziamo il Comitato dei Ministri per aver sostenuto tale processo, in seguito alla raccomandazione adottata dal Congresso nel corso della sua sessione autunnale a Mosca, nel novembre 2006. Appoggiamo pienamente lo sviluppo della decentralizzazione a livello mondiale”. Alan Lloyd, vice presidente del Congresso, presidente fondatore di Cglu (Città e governi locali uniti) ha concluso: “Traendo grande ispirazione dalla Carta europea dell’autonomia locale del Consiglio d’Europa del 1985, queste linee guida costituiranno un testo di base che permetterà di misurare i progressi fatti sul piano dell’autonomia locale in vari paesi, in particolari negli Stati membri del Consiglio d’Europa. Il Cglu spera di poter istituire, a tale proposito, un osservatorio mondiale. » .  
   
   
STRASBURGO FRA I PUNTI FORTI DELLA SESSIONE PLENARIA: LE BARRIERE CHE INTRALCIANO I PAGAMENTI TRANSFRONTALIERI IN EUROPA  
 
 Strasburgo, 23 aprile 2007 - Oggi una relazione all´esame della Plenaria chiede che le nuove adesioni non compromettano l´ammissibilità ai fondi regionali delle attuali regioni beneficiarie. Allo stesso tempo i deputati propongono di determinare un periodo di tempo massimo durante il quale sarebbe possibile ottenere tali fondi e un aumento del tasso di cofinanziamento nazionale. Sanzioni più severe solo sollecitate contro gli abusi (relazione Pieper). L´aula esaminerà una proposta di direttiva che prevede sanzioni penali - come reclusione e ammende pecuniarie - per i responsabili di atti di pirateria e contraffazione. Accogliendo con favore il provvedimento, i deputati precisano i diritti da esso tutelati e chiedono l´esclusione dei brevetti dal suo campo d´applicazione. Nel chiarire poi i reati punibili, propongono un´eccezione per giornalisti e insegnanti e chiedono di garantire la libera concorrenza, ma anche i diritti degli imputati (relazione Zingaretti). Il Parlamento è chiamato a pronunciarsi su una proposta di regolamento che intende armonizzare la legislazione inerente alle terapie avanzate che ricorrono ad approcci genici e cellulari per il trattamento di malattie e disfunzioni del corpo umano. Sono in corso negoziati con il Consiglio volti a trovare un compromesso che permetta l´adozione del provvedimento in prima lettura, ma la molto controversa questione delle garanzie etiche complica la situazione (relazione Milolášik). La Plenaria esaminerà una direttiva volta a eliminare le barriere che intralciano i pagamenti transfrontalieri in Europa con l´armonizzazione della normativa sui prodotti e l’integrazione dei servizi di pagamento. Ciò consentirebbe di razionalizzare le infrastrutture, offrendo ai consumatori una scelta più ampia e meno costosa e un livello di tutela elevato. Gli emendamenti negoziati con il Consiglio, se fatti propri dalla Plenaria, dovrebbero permettere l´adozione definitiva della direttiva. (relazione Gauzes). Una concorrenza libera e non falsata è indispensabile per la vitalità del mercato interno, l´eccellenza imprenditoriale, gli interessi dei consumatori e gli obiettivi dell´Ue. E´ quanto afferma una relazione all´esame dell´Aula, sottolineando la necessità di misure volte ad agevolare i ricorsi per il risarcimento dei danni provocati da comportamenti anticoncorrenziali. I deputati chiedono inoltre di riconoscere alle vittime la possibilità di avviare azioni legali comuni (relazione Sánchez Presedo). Martedì 24 aprile 2007 - L´aula si esprimerà, in prima lettura, su cinque proposte legislative relative al nuovo pacchetto sulla sicurezza marittima che mira a una migliore prevenzione e a un più efficiente trattamento degli incidenti e dell’inquinamento. Si tratta di testi riguardanti la responsabilità in caso di incidente di navi-passeggeri, l´assistenza alle navi in pericolo, i sistemi di controllo da parte dello Stato di approdo e le ispezioni delle navi nonché il quadro europeo per le inchieste sugli incidenti (relazioni Sterckx, Kohlicek, Costa, Vlasto e de Grandes Pascual). Il Parlamento esaminerà un regolamento volto a rinnovare le disposizioni sulla sicurezza degli aeroporti e dei voli adottate in urgenza dopo gli attentati dell´11 settembre. I deputati sollecitano norme più severe nonché maggiore rigore sul trasporto di armi a bordo e sulla presenza di "sceriffi del cielo". Insistono nel definire regole sul finanziamento delle misure di sicurezza e chiedono che i relativi costi siano indicati chiaramente sul biglietto. Ma l´accordo con il Consiglio appare difficile (relazione Costa). L´aids non è stato sconfitto. Anzi, vi è una tendenza a un aumento dei contagi. Una relazione all´esame della Plenaria chiede pertanto la raccolta di dati affidabili e misure di prevenzione indirizzate ai gruppi a rischio. Occorre anche sostenere campagne di informazione e promuovere l´educazione sessuale nelle scuole, visto che la metà dei nuovi contagi riguarda giovani con meno di 25 anni. E´ poi necessario aumentare gli sforzi finanziari nella ricerca di nuovi farmaci e ridurne il prezzo. Una relazione all´esame della Plenaria concede il discarico per l´esecuzione del bilancio 2005. Allo stesso tempo i deputati rilanciano l´idea delle "dichiarazioni nazionali" e reclamano che gli Stati membri si assumano la responsabilità della gestione dei fondi comunitari. Sollecitano anche la razionalizzazione del rapporto costi/benefici dei controlli sulla spesa comunitaria (relazione Garriga Polledo). Il Parlamento si pronuncerà sulla direttiva relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvione. I deputati ripropongono numerosi emendamenti già avanzati in prima lettura, e non accolti dal Consiglio, che sottolineano le responsabilità delle attività umane nel verificarsi delle alluvioni e che chiedono di tenere maggiormente conto del ruolo delle pianure alluvionali. Insistono anche sulla necessità di un maggiore coordinamento tra gli Stati membri (relazione Seeber). Mercoledì 25 aprile 2007 - In vista del Vertice che si terrà a Washington Dc il prossimo 30 aprile, l´Aula terrà un dibattito sulle relazioni tra l´Unione europea e gli Stati Uniti. La Cancelliera Merkel e la Commissaria Ferrero-waldner considerano prioritario intensificare le relazioni transatlantiche sia nel campo economico sia in quello politico. Il Parlamento adotterà una risoluzione. L´aula esaminerà un´ampia relazione sulla situazione dei diritti umani nel mondo nel 2006 che si prefigge l´obiettivo di esaminare e, se del caso, criticare le attività dell´Ue in materia di diritti dell´uomo nel 2006, formulando anche dei suggerimenti. I deputati ribadiscono l´impegno a favore di una moratoria sulla pena di morte e chiedono una politica dell´immigrazione rispettosa dei diritti umani. Denunciano anche le violazioni realizzate in numerosi paesi, come Cina, Russia e Turchia (relazione Coveney). A seguito delle discussioni al Consiglio affari esteri sull´iniziativa italiana in sede Onu, si terrà un dibattito in Aula riguardo alla moratoria universale sulla pena di morte. Il Parlamento adotterà anche una nuova risoluzione su questo tema, dopo quella del gennaio di quest´anno con la quale ribadiva la sua posizione contraria a questo tipo di pena «in tutti i casi e in tutte le circostanze». Tale questione è anche affrontata nella relazione all´esame dell´Aula sui diritti umani nel mondo. L´attualità ha riportato alla ribalta nuovi casi di omofobia in Europa. I gruppi politici hanno quindi deciso di inserire un dibattito in Plenaria su questo tema, cui parteciperanno Consiglio e Commissione, e di adottare una risoluzione. Il Parlamento, all´inizio del 2006, aveva già rivolto un appello a garantire ai partner dello stesso sesso il rispetto, la dignità e la protezione riconosciuti al resto della società, la libertà di circolazione e la non discriminazione in materia di successione e fiscalità. Il Parlamento è chiamato ad approvare il compromesso raggiunto con il Consiglio in merito al regolamento che istituisce un meccanismo di assistenza rapida tra gli Stati membri per fare fronte ad afflussi massicci di immigrati illegali alle proprie frontiere. Gli Stati membri dovranno mettere a disposizione del personale che possa essere mobilitato entro cinque giorni. I salari saranno a carico dello Stato di origine della guardia di frontiera, ma gli altri costi saranno sostenuti dall´Agenzia Ue (relazione Deprez). La Croazia va elogiata per i progressi verso l´adesione all´Ue, ma occorrono ulteriori sforzi per rispettare pienamente i criteri prefissati. E´ quanto sostiene una relazione all´esame dell´Aula ribadendo che senza la riforma dei Trattati non si potranno realizzare altri ampliamenti. Alla Croazia è chiesto di procedere con le riforme amministrativa e giudiziaria, di perseguire i criminali di guerra, di tutelare le minoranze e di permettere l´acquisto di proprietà immobiliari ai cittadini Ue (relazione Swoboda). Una relazione all´esame dell´Aula sottolinea il ruolo del Patto di Stabilità e di Crescita riveduto e, chiedendone un´applicazione coerente e vigorosa, sollecita gli Stati membri a ridurre gli scarti in termini di disavanzo, debito e crescita per non arrecare pregiudizio all´euro. I deputati insistono poi sulla necessità di riforme strutturali che, beneficiando del favorevole ciclo economico, riducano il debito pubblico e consentano di affrontare la sfida dell´invecchiamento della popolazione (relazione Lauk). Il Parlamento europeo intende svolgere «un ruolo chiave in materia di sensibilizzazione» sul cambiamento climatico e inserire tale sfida «ai primi posti dell´agenda internazionale». E´ questo il senso della decisione presa il 19 aprile dalla Conferenza dei Presidenti del Parlamento, che propone di creare una nuova commissione temporanea sul cambiamento climatico. Tale proposta sarà sottoposta all´approvazione dell´Aula. Giovedì 26 aprile 2007 - Nell´ambito dei dibattiti urgenti sulle violazioni dei diritti umani nel mondo, il Parlamento adotterà una risoluzione sulla recente repressione delle manifestazioni in Russia e un´altra sul rapimento del giornalista Alan Johnston a Gaza. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE AGLI STATI MEMBRI IL RIMBORSO DI 285,3 MILIONI DI EURO NELL’AMBITO DELLE SPESE DELLA PAC  
 
Bruxelles, 23 aprile 2007 - In virtù di una decisione adottata il 19 aprile dalla Commissione europea, gli Stati membri dovranno rimborsare un totale di 285,3 milioni di euro, corrispondente a importi indebitamente versati nell’ambito del bilancio agricolo Ue. Il reintegro di questo importo nel bilancio comunitario è dovuto a procedure di controllo inadeguate o al mancato rispetto delle norme comunitarie in materia di spese agricole. Gli Stati membri sono responsabili del pagamento e della verifica delle spese effettuate nell’ambito della politica agricola comune (Pac), mentre la Commissione deve garantire che essi abbiano fatto un uso corretto dei fondi. Commentando la decisione, il commissario per l´agricoltura e lo sviluppo rurale Mariann Fischer Boel ha dichiarato: "Abbiamo lavorato intensamente per garantire il miglior controllo possibile sulle spese agricole. La procedura di liquidazione dei conti è essenziale per fare sì che il denaro dei contribuenti sia usato correttamente e che gli importi indebitamente versati siano recuperati. Negli ultimi anni sono stati compiuti enormi progressi per migliorare i controlli e intendo adoperarmi affinché tali sforzi proseguano in futuro. ” Principali rettifiche finanziarie - La decisione odierna, la ventiquattresima dopo la riforma del sistema per il recupero degli importi indebitamente versati nell’ambito della Pac (1995), prevede il recupero di fondi dai seguenti Stati membri: Austria, Belgio, Germania, Danimarca, Spagna, Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Finlandia, Regno Unito e Portogallo. Le principali rettifiche comprendono in particolare: 60,6 milioni di euro chiesti alla Spagna per inosservanza dei termini di pagamento nel regime dei pagamenti per la frutta a guscio; 53,7 milioni di euro chiesti al Regno Unito per inosservanza dei termini di pagamento; 48,5 milioni di euro chiesti all´Italia per inosservanza dei termini di pagamento; 35,8 milioni di euro chiesti alla Grecia in quanto il sistema di identificazione delle particelle agricole computerizzato (Lpis) attuato per gestire i regimi dei pagamenti diretti è risultato non del tutto operativo ai livelli richiesti e i controlli in loco sono stati effettuati troppo tardi per essere pienamente efficaci; 26,7 milioni di euro chiesti ai Paesi Bassi a causa del numero insufficiente di controlli sostitutivi nel regime delle restituzioni all´esportazione; 17 milioni di euro chiesti alla Spagna per inosservanza dei termini di pagamento; 8,7 milioni di euro chiesti alla Francia in relazione al programma di macellazione dei bovini di più di trenta mesi di età (Otms), per il quale i controlli di tipo tecnico e contabile sono risultati insufficienti; 7,5 milioni di euro chiesti alla Francia per le lacune riscontrate nel sistema di controllo per i prestiti agevolati e nei controlli secondari sulla spesa dei programmi di sviluppo rurale. .  
   
   
CONSUMATORI: LA COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA LA RELAZIONE ANNUALE 2006 SUI PRODOTTI DI CONSUMO PERICOLOSI  
 
 Bruxelles, 23 aprile 2007 - Una migliore cooperazione su scala europea tra le autorità doganali ha portato a un aumento del numero di prodotti pericolosi – che vanno dall´orsacchiotto all´asciugacapelli, dai detergenti spray alle minimotociclette, dagli accendini agli attacchi per sci – ritirati l´anno scorso dal mercato dell´Ue. La relazione annuale Rapex sui prodotti di consumo pericolosi, pubblicata oggi dalla Commissione europea, evidenzia che i giocattoli hanno sorpassato le apparecchiature elettriche quale categoria più spesso oggetto di notifica. La Cina è risultata il paese di origine in quasi la metà di tutti i casi notificati (440 notifiche, 48%). L´anno scorso Rapex ha segnalato misure restrittive che riguardavano un totale di 924 prodotti pericolosi rispetto ai 701 notificati nel 2005 – pari a un aumento del 32%. Per il tramite di Rapex, il sistema di allarme rapido per i prodotti di consumo diversi dagli alimenti, le autorità nazionali notificano alla Commissione i prodotti che rappresentano un grave rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori, ad eccezione degli alimenti, dei prodotti farmaceutici e dei presidi medici. Tali informazioni sono trasmesse rapidamente a tutte le altre autorità preposte alla sorveglianza in 30 paesi europei ed i prodotti pericolosi sono fatti oggetto di divieto o di restrizioni alla commercializzazione. La Commissione invita tutti gli Stati membri dell´Ue a intensificare la loro partecipazione al programma, a unire i loro sforzi in seno alle autorità doganali e a quelle preposte alla sorveglianza del mercato e a cooperare con i paesi terzi per aumentare ulteriormente l´efficacia del sistema. "Questo sistema di allarme rapido costituisce un valido strumento di sorveglianza ed è nel contempo un eccellente esempio di valore aggiunto europeo" ha affermato Meglena Kuneva, commissario europeo incaricato della tutela dei consumatori. "Il crescente aumento delle notifiche è un buon segno, sta ad indicare che la vigilanza in Europa migliora continuamente. La relazione annuale che si pubblica oggi indica che nel 2006 il sistema ha funzionato meglio che mai. Il mio compito è portare il sistema a funzionare al massimo delle sue potenzialità. " Un aumento di notifiche pari al 32% - Il numero delle notifiche è aumentato costantemente negli ultimi anni. Nel secondo anno successivo all´entrata in vigore delle regole rivedute concernenti la sicurezza dei prodotti di consumo diversi dagli alimenti in Europa il numero di notifiche relative a prodotti che presentano un grave rischio è più che raddoppiato passando da 388 nel 2004 a 924 nel 2006. Nel 2006 si è registrato, rispetto al 2005, un aumento del 32% delle notifiche concernenti un rischio grave. Più di 40% di tutte le notifiche riguarda misure volontarie adottate dalle imprese – un incremento annuo di tutto rispetto. Questo è un chiaro segnale della crescente sensibilizzazione degli operatori economici europei sulle questioni della sicurezza. A cinque paesi va ricondotto il 60% di tutte le notifiche: Germania (144 notifiche, 16%), Ungheria (140 notifiche, 15%), Grecia (98 notifiche, 11%), Regno Unito (92 notifiche, 10%), Spagna (79 notifiche, 9%). Dalla valutazione del funzionamento del sistema nel 2006 emerge che tra gli Stati membri vi è ancora una distribuzione diseguale delle notifiche e delle reazioni in relazione a prodotti che presentano un rischio grave. Occorre quindi che certi Stati membri migliorino la loro partecipazione al sistema Rapex. In cima alla lista figurano i giocattoli e le apparecchiature elettriche. Tra i prodotti notificati con maggiore frequenza vi sono: i giocattoli (221 notifiche, 24%), le apparecchiature elettriche (174 notifiche, 19%), i veicoli a motore (126 notifiche, 14%), i dispositivi di illuminazione (98 notifiche, 11%), i cosmetici (48 notifiche, 5%). I giocattoli, le apparecchiature elettriche e i veicoli a motore corrispondono da soli a più di metà delle notifiche presentate nel 2006. Ciò è in linea con i risultati dell´anno precedente. La differenza principale è che per la prima volta i giocattoli hanno superato le apparecchiature elettriche quale categoria di prodotto più spesso notificata. Rischi più frequenti. Le cinque principali categorie di rischio sono risultate essere: lesioni (274 notifiche, 25%), folgorazioni (270 notifiche, 24%), rischio di incendio/ustioni (194 notifiche, 18%), strangolamento/soffocamento (157 notifiche, 14%), rischio chimico (95 notifiche, 9%). Principale paese d´origine La Repubblica popolare cinese è risultata essere il paese d´origine del prodotto notificato in quasi la metà dei casi (440 notifiche, 48%). Per affrontare questo problema la Commissione ha intensificato la cooperazione con la Cina in materia di sicurezza dei prodotti. Considerato che la Cina è diventata in breve tempo uno dei principali esportatori di beni di consumo verso l´Europa, nel 2006 la Commissione ha firmato un Memorandum d´intesa e una Roadmap aventi per oggetto giocattoli più sicuri per i bambini al fine di migliorare la sicurezza dei prodotti che entrano sul territorio comunitario. La relazione Rapex 2006 può essere consultata in inglese, francese e tedesco sul sito: http://ec. Europa. Eu/rapex .  
   
   
I CANDIDATI ALLA PRESIDENZA FRANCESE SI SCONTRANO SULLA RICERCA  
 
Bruxelles, 23 aprile 2007 - Secondo uno speciale sulle elezioni pubblicato nell´ultimo numero della rivista «Nature», è scontro fra i principali candidati alla presidenza francese per quanto riguarda la ricerca. Mentre i francesi si preparano a recarsi alle urne per il primo turno delle elezioni presidenziali, la prestigiosa rivista britannica interroga Nicolas Sarkozy, Ségolène Royal e François Bayrou sui loro piani per la ricerca nel paese. Gli ultimi sondaggi indicano che questi tre candidati superano di gran lunga gli altri sei che concorrono per la presidenza. Per quanto riguarda il finanziamento delle attività di ricerca, tutti e tre dichiarano apertamente che è necessario un aumento. Il candidato del centro-destra Sarkozy promette un incremento di 4 Mrd Eur per la ricerca e di 5 Mrd Eur per l´istruzione superiore; la socialista Ségolène Royal si impegna ad aumentare i finanziamenti del 10% l´anno per cinque anni, mentre il candidato di centro François Bayrou propone un aumento del bilancio del 5% l´anno per dieci anni. Tuttavia, come sottolinea «Nature» nel suo editoriale, «il futuro presidente deve sostenere riforme ormai necessarie e mirate del sistema scientifico, che ha resistito a sforzi globali di riforma per più di due decenni». La rivista ha chiesto ai candidati se, a loro avviso, la scienza francese fosse «al di fuori della riforma». «La ricerca francese ha bisogno di semplificazione, coerenza e trasparenza», replica Ségolène Royal, aggiungendo che l´Agenzia nazionale della ricerca dovrebbe incoraggiare la multidisciplinarità e la creazione di partenariati fra il settore pubblico e privato, nonché la cooperazione internazionale. Sarkozy sottolinea il ruolo da lui svolto nell´istituzione dell´Agenzia nazionale della ricerca e sostiene che ne vorrebbe rafforzare la qualità delle procedure di valutazione e triplicare i finanziamenti per i progetti di ricerca. Secondo Bayrou, il primo obiettivo sarebbe riproporre la ricerca come priorità dell´agenda politica. I candidati sono stati inoltre invitati a dichiarare in che modo riformerebbero il sistema universitario francese. «A partire dal giorno successivo alle elezioni, sarò pronto a lanciare un´importante riforma delle università francesi al fine di conferire loro maggiore autonomia», dichiara Sarkozy, affermando inoltre che queste nuove libertà comprenderebbero il potere di assumere il personale, fissare il livello degli stipendi e diversificare le fonti di finanziamento. Bayrou considera prioritario aumentare i livelli di spesa per ogni studente adeguandoli alla media dell´Ocse o ad un livello superiore nonché cambiare le modalità di gestione delle università, mentre Ségolène Royal richiede «un uso razionale e ottimale delle risorse basato sulla valutazione», e condizioni di lavoro più favorevoli per tutti i ricercatori. Per quanto riguarda l´innovazione, Ségolène Royal dichiara: «L´innovazione si è fossilizzata perché non è stata sostenuta la ricerca di base. » Bayrou afferma di voler potenziare i dipartimenti di trasferimento di tecnologia negli istituti di ricerca e che ha intenzione di proporre, a favore dei ricercatori che vivono in Francia, l´esenzione dall´imposta sul reddito per i diritti d´autore dei brevetti. Da parte sua, Sarkozy osserva che il potenziale di innovazione di un paese non è determinato solo da incentivi finanziari, ma anche dalla qualità della ricerca e dalle modalità di diffusione dei relativi risultati. Tutti e tre i candidati erano favorevoli allo Spazio europeo della ricerca (Ser). Bayrou ha deplorato il fatto che il finanziamento del Settimo programma quadro (Fp7) non fosse maggiore e ha chiesto un aumento del bilancio per l´Eu in modo che l´Unione possa mantenere tutte le sue politiche e i suoi obblighi e «imprimere alla ricerca l´impulso che merita». Sarkozy concorda che il Ser è essenziale ai fini della creazione di una massa critica di ricercatori per grandi progetti e della promozione dell´eccellenza a livello europeo. Ségolène Royal ha inoltre chiesto un aumento dei finanziamenti in favore della ricerca a livello dell´Ue, e ha ipotizzato che la spesa pubblica per la R&s sia esclusa dal patto di stabilità e di crescita. Esprime inoltre il suo appoggio al Consiglio europeo di ricerca e ad una Carta europea dei ricercatori. La Francia vanta un lungo passato di ricerca nello spazio e anche su questo tema i candidati sono stati invitati a definire le loro priorità. Per Bayrou, l´attenzione dovrebbe essere rivolta alla «ricerca di base e all´esplorazione dell´universo», nonché ai sistemi Gmes (Global Monitoring for Environment and Security - Monitoraggio globale per l´ambiente e la sicurezza) e Galileo. Da parte sua, Ségolène Royal dà la priorità al lancio dei satelliti di osservazione della Terra e ai programmi internazionali per i voli spaziali con equipaggio. Sarkozy invece si dimostra favorevole ad una maggiore cooperazione europea nello spazio, sotto la direzione della Francia. Alla domanda se avessero altro da aggiungere, sia Ségolène Royal che Bayrou hanno sottolineato l´importanza di lanciare un dibattito pubblico sulla scienza. «La scienza non può svilupparsi all´esterno della società, o in opposizione ad essa», dichiara Ségolène Royal. «È essenziale per sviluppare una cultura scientifica e per dare modo alla società di dibattere le questioni scientifiche. » «Il pubblico deve essere tenuto al corrente da parte dei media del progresso scientifico e tecnologico», dichiara Bayrou. «Dibattiti effettivamente democratici si tradurranno in un vantaggio per l´intera società. » Per Sarkozy la priorità è far rientrare le università tra le primi dieci a livello mondiale e attrarre di nuovo in patria i ricercatori francesi che lavorano all´estero. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Nature. Com/nature .  
   
   
LE MARCHE ADERISCONO ALLA CARTA EUROPEA PER L´UGUAGLIANZA E LE PARITA` DELLE DONNE E DEGLI UOMINI NELLA VITA LOCALE  
 
Ancona, 23 aprile 2007 - Approvata la Carta Europea per l´uguaglianza e le parita` delle donne e degli uomini nella vita locale: lo ha deliberato la Giunta regionale nel corso dell´ultima seduta, su proposta dell´assessore alle Pari Opportunita`, Loredana Pistelli. Elaborata e promossa dal Consiglio dei Comuni delle regioni d´Europa, di cui l´Accre e` la sezione italiana, per il 2007 ´Anno europeo per la parita`´, la Carta rappresenta uno strumento indispensabile e completo per l´uguaglianza e le parita` delle donne e degli uomini nella vita locale. Contiene una serie di interventi da realizzare sul territorio provinciale, a favore delle donne, nell´ambito politico, economico, sociale, infrastrutturale. ´Gli enti locali, che sono gli ambiti di governo piu` vicini ai cittadini, rappresentano i livelli d``intervento piu` idonei per combattere il persistere e il riprodursi delle disparita` e per promuovere una societa` veramente equa ´ dichiara l´assessore Pistelli ´ Gli enti locali, infatti, possono, nelle loro sfere di competenza e in cooperazione con l``insieme degli attori locali, intraprendere azioni concrete a favore della parita`´. La Carta e` formata da tre parti: la prima comprende i principi fondamentali, la seconda prevede la metodologia e la terza, la piu` articolata, indica gli impegni che i sindaci, i presidenti e i Consigli assumono nei confronti dei cittadini con i loro piani di lavoro. La Carta detta i principi da seguire per il superamento degli stereotipi sessuali e la partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini alle decisioni di ogni campo d´azione dell´ente locale, partendo dalla politica. Nella Carta, infatti, e` evidenziato che ´l´uguaglianza delle donne e degli uomini e` un diritto fondamentale per tutte e per tutti, e rappresenta un valore determinante per la democrazia. Per essere compiuto pienamente, il diritto non deve essere solo riconosciuto per legge, ma deve essere effettivamente esercitato e riguardare tutti gli aspetti della vita: politico, economico, sociale e culturale´. Il piano si snoda attraverso alcune aree prioritarie di interventi, tra cui il superamento dei differenziali salariali e della precarizzazione del lavoro femminile, la promozione della presenza femminile ai vertici delle istituzioni pubbliche, il lavoro flessibile nella pubblica amministrazione, la costruzione di reti, di citta` e di province a sostegno delle pari opportunita` nelle amministrazioni locali. La Regione Marche e` tra le prime Regioni a compiere un passo cosi` importante nell´ambito di politiche a favore della parita` di genere. ´Questo e` tanto piu` importante - aggiunge l´assessore Pistelli - se si considera che nelle Marche c´e` ancora molto da fare contro la disoccupazione femminile e per la creazione di una rete sociale che fornisca strumenti per la conciliazione tra famiglia e lavoro´. .  
   
   
MEDITERRANEO: DEL TURCO, ABRUZZO GIOCA RUOLO STRATEGICO CONVEGNO SUL FUTURO DEL BACINO. SROUR, PRIORITARIA LA PACE  
 
 L´aquila, 23 aprile 2007 - Il ruolo dell´Unione europea e della Regione Abruzzo per lo sviluppo delle politiche dell´Euromed e le future prospettive, la ricerca di una pace duratura quale presupposto indispensabile per la crescita dell´area mediterranea, la costruzione di un dialogo tra le due sponde, sono stati i temi al centro del convegno organizzato il 20 aprile sul tema "L´euromed per lo sviluppo della Sponda Sud del Mediterraneo". Promosso dalla Link Campus University of Malta e dalla Confartigianato dell´Aquila, l´incontro, svoltosi a palazzo Silone, all´Aquila, ha visto la presenza del presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, dell´assessore delegato alle Politiche del Mediterraneo, Mimmo Srour, del presidente del Link Campus, Vincenzo Scotti, degli ambasciatori Walter Balzan e Carlo Marullo di Colajanni e del direttore dell´Osservatorio del Mediterraneo, Mohamed Aziza. Il presidente Del Turco ha sottolineato come l´Abruzzo sia per sua naturale e storica vocazione un ponte di collegamento tra tutta l´area mediterranea. "Abbiamo alcuni segnali importanti che ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta - ha detto il presidente Del Turco - Ora è necessario perseguire una politica che ci allontani da quel sentimento di isolamento che ci ha perseguitato per molti secoli. Per vincere questa battaglia dobbiamo essere ambiziosi, altrimenti si rischia di restare fuori per molto tempo. Occorre rifiutare quell´opinione diffusa che siamo una piccola regione, per cui dobbiamo accontentarci di poco. Dobbiamo puntare, innanzitutto, sui collegamenti. E´ assurdo che per raggiungere Roma, il treno ci impieghi quattro ore. Cose di altri tempi". E l´assessore Mimmo Srour ha proseguito: "L´italia, ed in particolar modo le regioni Meridionali, tra queste anche l’ Abruzzo, devono con convinzione riprendere lo sforzo comune per far recuperare al Mediterraneo il ruolo storico quale madre naturale di ogni cultura. Non possiamo dimenticare il contributo che le civiltà latine, greche, arabe hanno saputo dare nel corso dei secoli alla crescita del genere umano. Il bacino del Mediterraneo - ha esortato Srour - con i suoi 420 milioni di persone costituisce una opportunità formidabile per la crescita economica dell’ Italia e dell’ Europa intera. La stabilità e la pace nel Mediterraneo sono priorità imprescindibili per garantire stabilità e pace mondiale. Solo risolvendo i problemi che attanagliano i popoli del Mediterraneo - ha concluso Srour - si costituisce un futuro di pace". La tavola rotonda è stata anche occasione per la presentazione del volume "Aspetti e momenti della politica Euromediterranea" di Loredana Lombardo, edito recentemente dal Centro Studi Med della Link Campus University of Malta di Roma. .  
   
   
COOPERAZIONE ADRIATICA: BRINDISI, A MAGGIO UN FORUM SUI FONDI 2007-2013  
 
Bari, 23 Aprile 2007 - Un Forum Internazionale sul tema: “Italia e Balcani, Quali Opportunita’ “, incentrato sugli obiettivi al centro della cooperazione adriatica nella programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007-2013, verrà organizzato il 7 Maggio a Brindisi nel Castello Alfonsino dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia. Ad aprire i lavori sarà il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola con una relazione sui percorsi di pace e di sviluppo nei Balcani. Il Forum sarà strutturato in due sessioni. Nella prima ci sarà la presentazione del Programma Operativo a cura di Giovanna Andreola, responsabile dell’Autorità di Gestione Adriatica dei Fondi Strutturali destinati alla cooperazione adriatica. Presenti esponenti governativi e delle Autorità di Gestione di Paesi già aderenti all’Ue come Italia, Grecia e Slovenia e di Paesi Balcanici come Albania, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Croazia e Serbia, oltre a rappresentanti della Commissione Europea. La seconda sessione affronterà le questioni legate agli investimenti nell’area Adriatica, con la creaizone di un network tra imprese e sistema della ricerca e dello sviluppo tecnologico per la cooperazione nei Balcani, a cura dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Valenzano (Bari). Le conclusioni del Forum saranno affidate al Sottosegretario di Stato del Ministero dello Sviluppo Economico Filippo Bubbico. .  
   
   
APPRENDERE DAI NUOVI VICINI  
 
Bruxelles, 23 aprile 2007 - Benché siano appena entrati a far parte dell´Unione europea, alcuni degli ultimi Stati membri che hanno aderito all´Ue non sono certo principianti quando si tratta di sviluppare le raccolte delle proprie biblioteche digitali. Queste sono le conclusioni dei partner del progetto Tel-me-mor della «biblioteca europea», terminato di recente. Il progetto biennale, concluso a gennaio, aveva come obiettivo quello di inserire nella biblioteca europea le raccolte digitali di Repubblica ceca, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Slovacchia e Ungheria, un´iniziativa intesa a collegare le raccolte delle biblioteche nazionali tramite un´interfaccia di ricerca multilingue. Nel corso del processo di digitalizzazione è risultato evidente che essere nuovi membri ha aiutato tali Stati a superare alcuni ostacoli inevitabili per i loro predecessori. Tali Stati sono ad esempio riusciti ad evitare gli inconvenienti delle tecnologie non basate sul web che si sono rivelate sovente onerose per i paesi che le hanno adottate in precedenza. Questo, forse, in parte spiega perché questi paesi, in proporzione, siano riusciti a digitalizzare più materiale rispetto ai vecchi Stati membri. Quasi la metà delle raccolte presentate sono risultate essere conformi all´iniziativa archivio aperto (Oai) e, quindi, capaci di essere raccolte in un database centrale e manipolate con modalità non possibili per le raccolte remote. Nel loro insieme, i nove nuovi Stati membri hanno inserito nella biblioteca europea quasi un milione di titoli digitalizzati. Attualmente la biblioteca europea consente di accedere a 150 milioni di titoli provenienti da 23 delle 47 biblioteche nazionali che partecipano al progetto. Le risorse possono essere digitali o bibliografiche (libri, poster, mappe, registrazioni audio e video). Oltre ad aiutare i nuovi Stati membri ad accrescere la quantità del materiale accessibile agli utenti, il progetto Tel-me-mor ha elaborato numerose relazioni sulla creazione di una biblioteca digitale europea, il passo successivo verso l´obiettivo di centralizzare le risorse delle biblioteche nazionali europee. Da una relazione emerge ancora che le biblioteche nazionali dei nuovi Stati membri dispongono di conoscenze e di competenze in materia di patrimonio culturale e di ricerca e sviluppo nel campo della digitalizzazione, pari a quelle dei paesi limitrofi. Alcuni dei concetti e delle raccomandazioni proposti da Tel-me-mor in merito allo sviluppo multilingue del portale della biblioteca europea saranno ora messi alla prova dai ricercatori dell´Edlproject. Avviato nel settembre del 2006, il progetto lavorerà all´integrazione nella biblioteca europea dei cataloghi bibliografici e delle raccolte digitali delle biblioteche nazionali di Belgio, Grecia, Irlanda, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Spagna e Svezia. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Theeuropeanlibrary. Org/portal/index. Html http://www. Edlproject. Eu/ . .  
   
   
BUDAPEST OSPITA LA CONVENTION DELLE CCIE DELL’ AREA EUROPA DI ASSOCAMERESTERO 10 – 13 MAGGIO 2007  
 
 Budapest 23 aprile 2007 – il Presidente dott. Alessandro Stricca in occasione dell’Assemblea Ordinaria dei Soci ha illustrato le attività per il 2007 della Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria. L’appuntamento più rilevante sarà la convention di maggio dell’Area Europa di Assocamerestero che vedrá la partecipazione dei presidenti e segretari generali delle 28 Ccie europee aderenti ad Assocameraestero. Il tema della parte pubblica della Convention, porrà in risalto le opportunità delle piccole e medie imprese nell’ambito dei programmi di co- finanziamento europeo, con maggior riguardo ai paesi di nuova adesione all’Unione Europea. Si tratteranno argomenti come i fondi strutturali e i fondi di coesione nella programmazione 2007 – 2013, il finanziamento del fondo sociale europeo ed i programmi transnazionali per enti e associazioni, in favore delle imprese Pmi. La Convention dell’ Area Europa di Assocamerestero, prevede nella mattinata di venerdí 11 maggio, dalle ore 09:00 alle ore 13:00, un Convegno pubblico, presso la sala Conferenze dell’Hotel Corinthia Aquincum, che quest’anno verterá su “Il ruolo dei Fondi Comunitari nello sviluppo dell’economia europea”. Ai lavori della Convention parteciperanno l’Ambasciatore d’Italia in Ungheria, S. E. Paolo Guido Spinelli il Presidente di Assocamerestero, Sen. Edoardo Pollastri. Il Sottosegretario del Ministero per il Commercio Internazionale e per le Politiche Europee con delega per le Camere di Commercio Italiane all’Estero - Sen. Milos Budin, il Segretario di Stato per i rapporti economici internazionali del Ministero dell’Economia e dei Trasporti ungherese - Dott. Miklos Merényi, il Commissario Governativo e capo del Comitato Direttivo dell’Agenzia di Sviluppo Nazionale - Dott. Gordon Bajnai, oltre a rappresentanti istituzionali dei singoli Paesi . I lavori saranno conclusi dal Ministro dell’Economia e dei Trasporti ungherese - Dott. János Kóka, dal Rappresentante dell’Unione Europea in Ungheria - Dott. Gábor György, mentre é in attesa di conferma la partecipazione del Vice Ministro per gli Affari Esteri - Sen. Franco Danieli, oltre ad esperti in materia di Politiche Comunitarie e Fondi Strutturali ed a rappresentanti delle principali Associazioni di Categoria italiane. Nell’ambito delle attività previste per il 2007 la Cciu intende potenziare il funzionamento dello Sportello Europa migliorando la quantità e la qualità dei servizi informativi per facilitare un appropriato utilizzo dei Fondi Strutturali da parte delle Pmi italiane. Per migliorare i rapporti con le istituzioni locali ed aiutare le imprese che svolgono la loro attività nelle province ungheresi la Cciu ha nominato due rappresentanti provinciali: nel sud –ovest del paese, a Pècs, il sig. Alessandro Regonaschi e nel sud-est, a Debrecen il sig. Jenő Adam. .  
   
   
ECONOMIA SLOVENA TRA LE PIU´ AVANZATE  
 
Trieste, 23 aprile 2007 - Il Fondo Monetario Internazionale ha classificato la Slovenia tra le economie più avanzate. Il documento presentato l´11 aprile scorso dal Fmi e ripreso dal sito informativo del governo sloveno, prevede che la crescita dell´economia slovena rallenterà al 4,5 p. C. Nel 2007 e al 4 p. C. Nel 2008. Nel 2006, l´economia del Paese è cresciuta del 5,2 percento. Il Fmi prevede che il tasso di disoccupazione si stabilizzerà al 6,4 percento nel 2007 e nel 2008. L´inflazione si manterrà al 2,7 percento nel 2007, e calerà al 2,4 nel 2008. Gli esperti del Fmi che hanno visitato la Slovenia, hanno avvertito delle sfide che il Paese deve affrontare, dopo l´entrata nell´eurozona, ed hanno rilevato la necessità di riforme sostanziali del sistema pensionistico, volte ad assicurare la sostenibilità dello stesso. Inoltre, gli esperti hanno rilevato la necessità di mantenere politiche fiscali prudenti e di aumentare flessibilità economica e produttività. .  
   
   
BULGARIA, INVESTIMENTI ESTERI IN CALO  
 
Trieste, 23 aprile 2007 - Gli investimenti diretti esteri in Bulgaria sono scesi del 23,5 p. C. Nel periodo gennaio-febbraio 2007 nei confronti dello stesso periodo del 2006. Secondo la Sofia News Agency, l´ammontare degli investimenti stranieri nei primi due mesi dell´anno è infatti pari a 379,8 milioni di euro, contro i 496 milioni di euro dei primi due mesi del 2006. Nonostante questo dato, gli analisti rimangono ottimisti sulle prospettive di crescita del Paese, anche alla luce del recente ingresso nell´Unione Europea. .  
   
   
CONTINUA A MIGLIORARE DEFICIT COMMERCIALE UNGHERIA  
 
Trieste, 21 aprile 2007 - In base ai dati rilasciati dall´Ufficio Centrale di Statistica, il deficit commerciale ungherese nei primi due mesi del 2007 è ammontato a 309 milioni di euro. Lo afferma l´Ice. Nel periodo di riferimento le esportazioni e le importazioni sono cresciute, entrambe, del 20 p. C. Su base annuale. A febbraio l´interscambio con i Paesi dell´Unione Europea ha rappresentato oltre il 75 p. C. Dell´interscambio globale del Paese. Negli ultimi 12 mesi il deficit commerciale ungherese è sceso sotto la soglia dei due miliardi di euro, il valore più basso registrato negli ultimi dieci anni. .  
   
   
MACEDONIA, SCAMBI COMMERCIALI PRIMI MESI 2007  
 
 Trieste, 23 aprile 2007 - Il volume degli scambi commerciali di beni nei primi due mesi del 2007 in Macedonia è stato di 1,1 miliardi di dollari, divisi tra il 39,2 per cento di esportazioni e il 60,8 per cento di importazioni. Ne dà notizia Seeurope, riportando i dati pubblicati nell´ultimo rapporto dell´Ufficio Statistico di Stato. Il rapporto specifica che il tasso di copertura import-export è del 64,5 p. C. Con un saldo negativo della bilancia commerciale di 239 mln di dollari. La porzione più ampia di beni esportati nel primo bimestre del 2007 è stata indirizzata verso il mercato Ue (69,3 p. C. ), seguito dai Balcani occidentali (27,3 p. C. ). L´ue è anche la principale fonte di importazioni (49,5 p. C. ), seguita dai Paesi in via di sviluppo (33,9 p. C. ). Le materie prime sono i prodotti più esportati (45 p. C. ), seguite dai prodotti finiti (26,3 p. C. ); nelle importazioni, le materie prime guidano la classifica (29 p. C. ), seguite da combustibili minerali e lubrificanti (20,9 p. C. ) e dai mezzi di trasporto (16,3 p. C. ). .  
   
   
PRESTITO BEI PER PROGETTI PMI AUSTRIACHE  
 
Trieste, 21 aprile 2007 - L´ice comunica che la Bei presterà 20 milioni di euro a Hypo Tirol Bank Ag per sostenere progetti di piccole dimensioni attuati da Pmi. Per ampliare l´accesso delle Pmi ai finanziamenti a lungo termine, la Bei coopera con le istituzioni con ´best practice´ dei mercati locali in particolare per i servizi alle Pmi. Una parte del prestito sostiene progetti per infrastrutture locali la cui attuazione è di competenza delle collettività locali. .  
   
   
CNR, GRIDO D’ALLARME SUI TAGLI IL PRESIDENTE PISTELLA NO AD ATTEGGIAMENTI NON COSTRUTTIVI. LE RISORSE SI POSSONO TROVARE  
 
 Roma, 23 aprile 2007 - Il Cnr, il più grande Ente di ricerca in Italia, si unisce al grido di allarme lanciato dai Rettori sull’emergenza finanziaria negli atenei. Ma al tempo stesso auspica un modo per attenuare le difficoltà per gli enti di ricerca, attraverso il recupero dei fondi accantonati in base alla legge Finanziaria 2007: un’operazione che garantirebbe una disponibilità aggiuntiva per tutti pari a 220 milioni di euro. “La riduzione progressiva degli ultimi anni della quota di finanziamento proveniente dallo Stato”, ha dichiarato il Presidente del Cnr Fabio Pistella, “ha raggiunto un livello non ulteriormente sostenibile. Soltanto grazie alla capacità dell’Ente di reperire consistenti risorse dall’esterno con accordi di partnership sottoscritti con soggetti esterni (Istituzioni, Regioni, operatori industriali, Consorzi Interuniversitari) è stato possibile continuare a sviluppare importanti filoni della ricerca scientifica”. “Fra l’altro, l’andamento di queste disponibilità esterne è in costante crescita. Ma questa integrazione di risorse, che è di per sé virtuosa e dimostra le capacità dell’Ente di relazionarsi con i partner e di competere con successo nell’accesso a meccanismi di finanziamento selettivi – quali i bandi contenuti nel Vii Programma Quadro o quelli lanciati dal Mur o da altri Ministeri - diventa inefficace e distorcente quando il contributo ordinario dello Stato scende al di sotto del “livello di sopravvivenza”. “In particolare”, ha continuato Pistella, “vorrei sottolineare come, riguardo ai fondo di Funzionamento del Mur , il Cnr provenga da ‘una storia di sofferenza’, caratterizzata dalla continua diminuzione del Contributo ordinario dello Stato: dal 1998 tale contributo è, in termini nominali, sostanzialmente fermo – si passa dai 528 milioni di euro del 1998 ai circa 548 nel 2005, che divengono 537 nel 2006. Inoltre, confrontando le dotazioni del 1998 con quelle del 2006, in termini reali, l’Ente ha subito un taglio pari a circa 86 milioni di euro. E in termini complessivi, sommando le decurtazioni subite, nel periodo considerato, la diminuzione cumulata del trasferimento è stata pari a 302 milioni di euro”. Il Presidente del Cnr ha ricordato che la continua riduzione è stata segnalata anche dalla Corte dei Conti. “ Nella Relazione sul controllo della gestione finanziaria del Cnr per gli esercizi 2004 – 2005, la Corte dei Conti ha rilevato che l’importo del Fondo ordinario assegnato nel 2005, considerando anche l’effetto di svalutazione, presenta un valore inferiore di circa il 25% rispetto al trasferimento del 1993. Quindi, conclude la Corte, il fondo del 2005 di 548 milioni di euro sarebbe dovuto essere di almeno 680 milioni di euro”. Tornando all’appello lanciato dai Rettori, il presidente Pistella denuncia che la penalizzazione dei tagli ai finanziamenti anche per l’Ente di ricerca è drammatica. E ricorda che nella Relazione Programmatica del Presidente al Bilancio Preventivo per l’esercizio finanziario 2007, disponibile sul sito Internet del Cnr (www. Cnr. It), sono stati evidenziati una serie di punti, riguardo all’anno in corso. .  
   
   
COMMISSIONI INTERBANCARIE: FAISSOLA, PIENA SODDISFAZIONE PER DECISIONE ANTITRUST  
 
Roma, 23 aprile 2007- L´associazione bancaria italiana esprime piena soddisfazione per la decisione dell´Antitrust di accettare la proposta di impegni presentata da Abi e Cogeban, nell’ambito dell’istruttoria sulla definizione delle commissioni interbancarie relative ai servizi di incasso Riba e Rid e al servizio di prelievo Bancomat, e sottolinea con favore il clima costruttivo nel quale il procedimento si è svolto. Il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, condividendo l’auspicio espresso dalla stessa Autorità, si è detto “convinto che la riduzione di una delle componenti di costo potrà favorire un ulteriore miglioramento delle condizioni finali praticate al cliente per servizi efficienti, comodi e già ampiamente utilizzati. Le imprese bancarie nelle loro libere ed autonome scelte gestionali terranno senz’altro conto delle considerazioni dell’Autorità garante, al momento della determinazione del prezzo finale praticato ai consumatori”. .  
   
   
PIERO FASSINO E GIULIO TREMONTI OGGI IN ASSOLOMBARDA ALL’INCONTRO PROMOSSO DAI GIOVANI IMPRENDITORI SU IMMIGRAZIONE E INTEGRAZIONE  
 
 Milano, 23 aprile 2007 – I Giovani Imprenditori di Assolombarda hanno posto il rilevante tema dell’immigrazione e dell’integrazione, divenuto ancor più attuale dopo quanto accaduto nella Chinatown milanese, al centro della loro Assemblea annuale. L’incontro intitolato “Cittadini italiani, cittadini del mondo” si ispira al pensiero del grande scrittore e filosofo francese dell’ottocento, Ernest Renan: “ciò che fa una nazione non è il parlare la stessa lingua, né l’appartenere alla stessa stirpe etnografica, ma l’aver fatto insieme grandi cose nel passato e il volerne fare ancora nell’avvenire”. I lavori del convegno, che si tiene oggi lunedì 23 aprile alle ore 17. 15 presso l’Auditorium di Assolombarda in via Pantano 9 a Milano, saranno introdotti dal Presidente di Assolombarda, Diana Bracco, e da un videomessaggio del Sindaco di Milano, Letizia Moratti. Ci saranno poi le relazioni del Presidente dei Giovani Imprenditori di Assolombarda, Alessandro Spada, e del Vicepresidente Carlo Bonomi, che illustrerà alcune proposte concrete per la nuova legge sull´immigrazione. Seguiranno il dibattito tra il Segretario dei Democratici di Sinistra, Piero Fassino e Giulio Tremonti, Vicepresidente di Forza Italia, moderato dal giornalista Angelo Mincuzzi, e l’intervento conclusivo di Matteo Colaninno, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria. .  
   
   
UNICREDIT COMMENTA LE INDISCREZIONI DI MERCATO  
 
Milano, 23 aprile 2007 – In riferimento alle indiscrezioni di stampa concernenti una possibile fusione con Société Générale, Unicredit informa che non esistono negoziazioni in relazione a tale operazione, sebbene, nell´ambito della usuale attività di esplorazione di opportunità strategiche di crescita, esistono contatti con tale società, con la quale – come noto – Unicredit intrattiene da tempo relazioni.  
   
   
DA INTESA PREVIDENZA E COMPAGNIA DELLE OPERE UNA CONVEZIONE PER I FONDI PENSIONE  
 
Milano, 23 aprile 2007 – Intesa Previdenza, Gruppo Intesa Sanpaolo, e Compagnia delle Opere hanno sottoscritto una convenzione con l’obiettivo di offrire a imprese e persone associate a Cdo la possibilità di aderire a condizioni vantaggiose ad un Fondo Pensione Aperto denominato “Intesa Previdlavoro” istituito da Intesa Previdenza, società leader in Italia per i fondi pensione. L’accordo nasce dalla volontà di Compagnia delle Opere di promuovere una forma di previdenza complementare presso le aziende e le organizzazioni associate. Tale esigenza si è manifestata soprattutto dopo la recente riforma del Tfr e della previdenza complementare che introduce la possibilità di destinare gli accantonamenti del Trattamento di Fine Rapporto anche a fondi pensione. E’ possibile aderire alla convenzione rivolgendosi ad uno degli sportelli Intesa Sanpaolo presenti in Italia. «Siamo molto soddisfatti della collaborazione con Compagnia delle Opere, un’organizzazione di grande valore fortemente radicata nel mondo delle imprese, ma anche in altri mondi come quello delle scuole e del non profit» ha dichiarato Corrado Passera, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo «Questo accordo ci permette di allargare l’offerta dei nostri servizi nell’ambito dei fondi pensione aperti ad un ampio pubblico fatto da imprese e da famiglie». A sua volta Raffaello Vignali, presidente di Cdo, ha spiegato: «Abbiamo scelto di avviare questa collaborazione con una delle più importanti realtà italiane che operano nella previdenza, nella convinzione che il tema del futuro previdenziale sempre di più dovrà essere seguito con attenzione, favorendo e aiutando le scelte consapevoli di ogni persona. Questa operazione con il Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo si inserisce in un più ampio rapporto di collaborazione finalizzato a fare in modo che il mondo delle imprese possa sempre trovare nel sistema creditizio un interlocutore capace di comprendere fino in fondo le proprie esigenze e darvi una risposta reale e concreta». .  
   
   
BPM: APPROVATO IL BILANCIO DELL´ESERCIZIO 2006 DIVIDENDO EURO 0,35 (+133%) PER AZIONE  
 
Milano, 23 aprile 2007 - Oggi alla presenza di circa 3000 Soci (di cui circa 2200 in proprio e 800 per delega) si è svolta, presso il Centro Congressi Fieramilanocity di Milano, l´Assemblea Ordinaria e Straordinaria della Banca Popolare di Milano S. C. A. R. L. Sotto la presidenza del dott. Roberto Mazzotta. L´assemblea ha approvato il bilancio dell´esercizio 2006 della Capogruppo Banca Popolare di Milano ed ha preso atto del bilancio consolidato del gruppo Bipiemme nei termini proposti dal consiglio di amministrazione e già comunicati al mercato in data 13 marzo 2007. La Capogruppo Banca Popolare di Milano presenta per l´esercizio 2006 un utile netto di 269,2 milioni di euro (+126,9% rispetto al 2005) ed il dividendo unitario in distribuzione sarà pari a € 0,35, al lordo delle ritenute di legge, per ognuna delle n. 415. 034. 231 azioni emesse alla data odierna. Il titolo Bpm quoterà ex-cedola dal 21 maggio p. V. Ed il dividendo sarà posto in pagamento a partire dal 24 maggio p. V. Contro stacco della cedola n. 37. Di seguito si evidenziano le principali grandezze patrimoniali ed i principali risultati economico dell´esercizio 2006 della Banca Popolare di Milano.
raccolta da clientela e titoli emessi € 24. 717 milioni (+23,6%)
impieghi a clientela € 23. 103 milioni (+18,4%)
risparmio amministrato € 14. 024 milioni (+12,9%)
risparmio gestito € 15. 539 milioni (-0,4%)
proventi operativi € 1. 368,7 milioni (+21,1%)
risultato della gestione operativa € 528,1 milioni (+70,5%)
risultato netto € 269,2 milioni (+126,9%)
Anche a livello consolidato, il Gruppo Bipiemme ha raggiunto risultati particolarmente brillanti, sia a livello patrimoniale, sia a livello economico.
raccolta da clientela e titoli emessi € 29. 354 milioni (+19,3%)
impieghi a clientela € 26. 313 milioni (+16,5%)
risparmio gestito € 20. 729 milioni (+1,4%)
risparmio amministrato € 18. 884 milioni (+13,4%)
proventi operativi € 1. 764,7 milioni (+13,7%)
risultato della gestione operativa € 695,1 milioni (+35,3%)
risultato netto € 398,7 milioni (+53,9%)
A fine 2006 il Tier 1 del Gruppo Bipiemme si posiziona al 7,21% ed il Total capital ratio al 10,44%. L´assemblea ordinaria - ai sensi dell´articolo 159 D. Lgs 58/98 - ha altresì conferito, su proposta motivata del Collegio Sindacale, l´incarico di revisione contabile del bilancio di esercizio della banca, del bilancio consolidato e della relazione semestrale del gruppo Bipiemme alla società di revisione Reconta Ernst & Young Spa per gli esercizi 2007-2015. La stessa Assemblea, in sede straordinaria, ha altresì approvato: il progetto di fusione per incorporazione, ai sensi dell´art. 2505 del cod. Civ. , della controllata Bipiemme Immobili Spa nella Banca Popolare di Milano Scarl, sulla base delle situazioni patrimoniali al 31 dicembre 2006; la modifica degli articoli 32,33,36,41 e 44 dello statuto sociale, volta in particolare: all´adeguamento del dettato statutario alla L. 262/05 ed al D. Lgs 303/06 per quanto riguarda la nomina e la composizione degli organi societari; al recepimento delle raccomandazioni contenute nel nuovo Codice di Autodisciplina delle Società Quotate (versione del marzo 2006), relativamente ai termini per il deposito delle liste dei candidati agli organi societari (e collegate modifiche al Regolamento Assembleare deliberate in successiva sede ordinaria); ad innalzare da 7 a 9 il numero massimo dei componenti il Comitato Esecutivo. .
 
   
   
BANCA MONTE PASCHI E SPOLETO CREDITO E SERVIZI RINNOVANO I PATTI PARASOCIALI RELATIVI ALLA BANCA POPOLARE DI SPOLETO  
 
 Spoleto/Siena, 23 aprile 2007 – Spoleto Credito e Servizi, società cooperativa che detiene il 51,03% del capitale sociale ordinario di Banca Popolare di Spoleto, e Banca Monte dei Paschi di Siena, che detiene direttamente il 19,98% e indirettamente, tramite la Montepaschi Vita, un ulteriore 5,95% del capitale sociale ordinario di Banca Popolare di Spoleto, comunicano che in data odierna è stato sottoscritto il rinnovo dei Patti Parasociali triennali riguardanti la Banca Popolare di Spoleto. Questo rinnovo rafforza le finalità originarie dei Patti che consistono, nel rispetto dell’autonomia e delle prerogative di difesa dell’economia locale e di forte radicamento territoriale di Banca Popolare di Spoleto, nello stabilire un rapporto di collaborazione funzionale ed operativo per consentire il consolidamento e lo sviluppo della Banca Popolare di Spoleto nelle regioni di tradizionale insediamento, anche attraverso la messa a disposizione della stessa di servizi, prodotti e tecnologie sviluppate da Banca Monte dei Paschi di Siena. Per Banca Monte dei Paschi di Siena l’accordo rappresenta il rafforzamento dei legami commerciali con una realtà dinamica e al tempo stesso autorevole nel suo territorio di riferimento. L’accordo avrà una durata di 3 anni e sarà rinnovabile di 3 anni in 3 anni salvo disdetta da comunicarsi almeno 6 mesi prima della scadenza. .  
   
   
IL BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA HA OSPITATO NELLA SUA SEDE ROMANA L’INCONTRO TRA CONSORZIO SITEMA ITALIA E LA DELEGAZIONE GOVERNATIVA DELLO STATO CINESE DI JILLIN  
 
 Verona, 23 aprile 2007 - Lunedì 16 aprile scorso, il Banco Popolare di Verona e Novara ha ospitato, presso la prestigiosa Sede di Rappresentanza di Palazzo Altieri a Roma una delegazione del Governo dello Stato Cinese di Jillin. Nel corso dell’incontro, al quale ha partecipato in veste di coordinatore il Consorzio Sistema Italia (presente il Segretario Generale) e alcuni esponenti della Fondazione Bellisario, è stato condiviso un memorandum of understanding finalizzato a concretizzare entro breve un progetto di cooperazione tra Italia e Cina nell’ambito della Sicurezza Sanitaria e lo Sviluppo Rurale Sostenibile. Era presente il vice presidente del congresso di Jillin, Mr. Qingcai, il responsabile del dipartimento finanza della Provincia ed alcune altre importanti cariche tecniche del governo locale. Il progetto rientra tra i 24 accordi del memorandum di intesa firmato dal Governo Italiano e dal Governo Cinese in occasione della recente missione Governativa guidata dal Ministro D’alema in Cina nel novembre 2006. La Regione di Jillin è tra le più fertili della Cina, ed è tradizionalmente votata all’agricoltura e all’allevamento del bestiame. Tra le principali finalità del progetto, quella di trasferire in Cina gli standard di sicurezza e di qualità raggiunti dalla tecnologia italiana per l’installazione di una filiera suinicola Twb, in modo da consentire alla stessa Cina di poter rispondere alla crescente domanda di carne suina proveniente dalla vicina Corea del Nord e dal Giappone e al miglioramento delle condizioni socio-economiche dei contadini e dei piccoli allevatori. Il progetto si concretizzerà nella costituzione di una Joint Venture a capitale misto italo-cinese con sede a Chang Chung direttamente partecipata da imprese italiane e da un fondo di investimento attraverso una Holding. La struttura commerciale estera di Bpvn si è resa disponibile a collaborare e ad assistere le aziende che operano nel pese del sol levante, anche con il supporto dei propri Uffici di Rappresentanza cinesi, a Shanghai e Hong Kong, al perseguimento degli obiettivi del progetto. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI INTRA COMUNICA IL PAGAMENTO DA PARTE DI VENETO BANCA DELL’OFFERTA PUBBLICA DI ACQUISTO PREVENTIVA PARZIALE  
 
Verbania Intra, 23 aprile 2007 - Consob, previa verifica circa la sussistenza delle condizioni previste dall’art. 107, comma 1, lett. A) e b) del Testo Unico, ha accordato, il 19 aprile, relativamente all’Offerta Pubblica di Acquisto Preventiva Parziale (l’”Offerta) promossa da Veneto Banca su azioni Banca Popolare di Intra, l’esenzione prevista dal medesimo articolo, comma 1, lett. C). Essendosi quindi verificata anche l’ultima delle condizioni cui era subordinata l’”Offerta”, in conformità a quanto previsto nel Paragrafo F. 1 (“Data di pagamento del corrispettivo”) del Documento di Offerta, Veneto Banca procederà all’effettivo pagamento del prezzo di n. 42. 218. 481 azioni ordinarie, pari al 75% del capitale sociale di Banca Popolare di Intra sottoscritto alla data odierna. La Data Di Pagamento Del Corrispettivo, Di Euro 15,00 Per Azione, È Fissata Per Il Giorno 26 Aprile 2007. Con il rilascio dell’esenzione Consob, acquista pure definitiva efficacia la delibera dell’Assemblea Straordinaria dei Soci del 24 marzo 2007 di trasformazione della Banca Popolare di Intra in Società per Azioni. .  
   
   
ASSEMBLEA GENERALE DI UBS SA: DIVIDENDO PARI A CHF 2.20 PER AZIONE  
 
Zurigo, 23 aprile 2007 - In occasione dell’Assemblea generale ordinaria del 18 aprile 2007 gli azionisti Ubs hanno accolto la proposta del Consiglio di amministrazione deliberando la distribuzione di un dividendo pari a Chf 2. 20 per azione. Hanno inoltre nominato un nuovo membro del Consiglio di amministrazione, Sergio Marchionne, mentre Stephan Haeringer, Helmut Panke e Peter Spuhler sono stati riconfermati nelle loro cariche per il prossimo triennio. All´assemblea generale hanno partecipato 2536 azionisti in rappresentanza di 566 990 810 voti. In occasione dell´Assemblea generale ordinaria del 18 aprile 2007, gli azionisti di Ubs Sa hanno approvato il rapporto annuale e il conto economico consolidato per l´esercizio 2006, dando scarico ai membri del Consiglio di amministrazione e del Direttorio. Nomine nel Consiglio di amministrazione In occasione dell’Assemblea generale 2007 è giunto al termine il mandato di Sir Peter Davis, membro non esecutivo del Consiglio di amministrazione dal 2001, il quale in seguito al raggiungimento dei limiti di età è uscito dal Consiglio. L’assemblea generale ha nominato un nuovo membro del Consiglio di amministrazione, Sergio Marchionne, per un periodo di tre anni. Sergio Marchionne, Chief Executive Officer (Ceo) di Fiat S. P. A. , Torino, diventa membro non esecutivo. Stephan Haeringer è stato riconfermato nella sua carica di membro esecutivo per altri tre anni. Helmut Panke, membro del Consiglio di amministrazione di Microsoft Corporation, e Peter Spuhler, proprietario dell’azienda svizzera Stadler Rail Ag, sono stati riconfermati nella sua carica di membri non esecutivi per altri tre anni. Gli azionisti Ubs hanno approvato la proposta di distribuzione di un dividendo pari a Chf 2. 20 per azione per l’esercizio 2006. L’aumento del 38% rispetto all´anno precedente riflette il buon andamento degli affari del 2006 e la politica di Ubs di rimborsare agli azionisti, sotto forma di dividendo o attraverso il riacquisto di azioni ai fini del loro annullamento, i mezzi non utilizzati per le attività operative. Il dividendo sarà versato il 23 aprile a tutti gli azionisti che in data 18 aprile detengono azioni. A partire dal 19 aprile, l’azione Ubs sarà quotata ex dividendo. Nell’ambito del programma di buyback azionario 2006/2007, Ubs ha acquistato 33 020 000 azioni per un totale pari a circa Chf 2,4 miliardi tramite una seconda linea di negoziazione presso la Swx Swiss Exchange. L’assemblea generale ha approvato l’annullamento definitivo di tali titoli e la conseguente riduzione del capitale sociale. È stato inoltre approvato un nuovo piano di riacquisto di azioni 2007-2010, anch’esso finalizzato alla diminuzione del capitale sociale. Ciò consente la massima flessibilità nella gestione del capitale, anche se il Consiglio di amministrazione non deve scostarsi dall’obiettivo di un’elevata dotazione di capitale di Ubs. L’utilizzo effettivo dell’importo massimo approvato, pari a 10% del capitale azionario, dipenderà dalla misura in cui il capitale libero potrà essere impiegato per lo sviluppo delle attività chiave di Ubs. Gli azionisti dovranno deliberare sul definitivo annullamento dei titoli riacquistati nell’ambito del programma di riacquisto 2007–2010 in occasione delle rispettive Assemblee generali 2008–2010. Nel suo discorso di apertura, il Presidente del Consiglio di amministrazione Marcel Ospel si è pronunciato sul ritmo incalzante con cui il contesto economico e sociale è mutato negli ultimi anni. I processi economici, fino a qualche decennio fa prevalentemente circoscritti a un microcosmo locale, sono ora interconnessi da una fitta rete globale. Lo sviluppo dell’economia reale ha trovato un riscontro nell’andamento dei flussi finanziari. L’apertura dei mercati finanziari nazionali ha comportato il repentino e costante incremento della disponibilità di mezzi liquidi destinati a un numero crescente di transazioni transfrontaliere. A raccogliere i frutti di quest’epoca d’oro dell’economia non sono più solamente i Paesi industrializzati, bensì una porzione sempre più considerevole della popolazione mondiale nei mercati emergenti in Asia, Europa Orientale e America Latina, in cui risiede circa il 40% degli abitanti del pianeta, registrano tassi di crescita annui nell’ordine del 4-10%. «Ubs ha individuato tempestivamente queste tendenze globali e si è preparata ad affrontarle tramite un´oculata strategia espansiva. Lo scorso anno siamo nuovamente riusciti a rafforzare in modo considerevole la nostra presenza in questi mercati emergenti», ha spiegato Ospel. Nel 2006, con l’acquisizione della brasiliana Banco Pactual, Ubs ha gettato solide basi per il settore della gestione patrimoniale e della investment bank in America Latina, che fungeranno da trampolino di lancio per l’ulteriore espansione in seno alla regione. In Cina all’azienda è stato concesso il nulla osta per Ubs Securities, che farà di Ubs la prima società estera a investire direttamente in un istituto di intermediazione mobiliare cinese con una gamma completa di servizi, assumendone la direzione. E In India, l’acquisizione dell’attività relativa ai fondi d’investimento di Standard Chartered (tuttora in attesa dell’approvazione da parte delle autorità) consentirà a Ubs di muovere i primi passi in un mercato in crescita estremamente interessante. Il Presidente del Consiglio di amministrazione ha sottolineato che ripensa all’esercizio 2006 con estremo orgoglio. Il compiacimento per gli eccellenti risultati conseguiti non offusca tuttavia la consapevolezza che l’incalzante sviluppo dell’economia mondiale non presenta soltanto risvolti positivi. «Siamo pronti ad assumerci le responsabilità che il nostro ruolo di global player comporta, contribuendo alla risoluzione di impellenti problematiche sociali», ha evidenziato Ospel. Per esempio, nell’ambito della sua politica climatica, Ubs ha deciso di portare entro il 2012 le emissioni di Co2 del Gruppo a un livello inferiore del 40% rispetto a quello del 2004. A tale scopo, lo scorso anno ha compensato per la prima volta tutte le emissioni di Co2 causate dai suoi collaboratori durante gli spostamenti aerei. Durante il suo intervento Peter Wuffli, Group Ceo, ha illustrato i fattori alla base del successo aziendale e i dati chiave. «I progressi realizzati e i risultati da record rispetto ai nostri criteri target sono certamente molto soddisfacenti, ma lo sono ancor di più, dal punto di vista del Direttorio del Gruppo, le misure strategiche che abbiamo adottato per sviluppare ed espandere ulteriormente le nostre attività in linea con gli obiettivi di crescita che ci siamo prefissi», ha spiegato Wuffli. Alla fine dello scorso anno Ubs dava lavoro a 8500 persone in più rispetto all’anno precedente. Tutte le divisioni in tutte le principali regioni del mondo evidenziano una robusta dinamica di crescita. Circa l’80% dell´incremento del personale è ascrivibile a iniziative organiche e solo il 20% alla rilevazione di nuove aziende. Il Ceo si mostra particolarmente soddisfatto dei successi della strategia di crescita di Ubs nei mercati emergenti del successo delle attività europee e del fatto che Ubs figura tra i gestori patrimoniali leader negli Usa. Anche l´Investment Bank ha investito nell’ulteriore espansione della sua offerta di servizi alla clientela. Contemporaneamente, attraverso cospicui investimenti nel sistema informatico, ha aumentato le capacità, incrementato l’efficienza e semplificato la sua infrastruttura tecnica. Wuffli ha aggiunto che nelle attività di gestione patrimoniale per investitori istituzionali, grazie al miglioramento dell’efficienza dei costi, negli ultimi cinque anni Ubs ha visto più che triplicare l’utile ante imposte e più che raddoppiare l’afflusso di nuovi fondi in gestione. «Continueremo a perseguire la nostra efficace strategia di crescita anche l’anno prossimo. L’accento verrà tuttavia posto soprattutto sull’integrazione delle società e delle attività entrate a far parte del nostro Gruppo lo scorso anno e meno su nuove acquisizioni e iniziative di crescita,» ha concluso il Ceo di Ubs. .  
   
   
CINQUE ISTITUZIONI FINANZIARIE ENTRANO IN BULGARIA  
 
Trieste, 23 aprile 2007 - La Banca Centrale della Bulgaria (Bnb) ha dichiarato giovedì scorso che tre banche e due società di intermediazione dei pagamenti, tutte regolarmente registrate all´interno di diversi Paesi Ue, hanno manifestato l´intenzione di iniziare ad operare in Bulgaria. La notizia è riportata dalla Sofia News Agency, la quale afferma che le banche in oggetto sono la Ing Bank, la tedesca Bayerische Hypo und Vereinsbank Ag (Hvb) e l´inglese Cit Bank Ltd. Le due società di intermediazione dei pagamenti sono la Firepay Uk Ltd e Google Payment Ltd. .  
   
   
MICROCREDITO: UN´OPPORTUNITÀ PER CHI È IN DIFFICOLTÀ  
 
 Roma, 23 aprile 2007 - Una novità assoluta per la Regione Lazio e anche per il panorama nazionale: 3 milioni e 500mila euro di fondi regionali per combattere la povertà e l’esclusione sociale. Il microcredito si rivolge a persone che hanno bisogno di crediti di emergenza per spese non preventivate di prima necessità, piccole imprese che operano in settori in cui sono diffuse l’economia sommersa e l’usura, collettività finanziarie, detenuti ed ex detenuti. Le crescenti difficoltà di alcuni settori sociali impongono oggi un intervento finanziario che persegua due importanti obiettivi: da una parte, garantire sostegno economico ai cittadini che non riescono ad avere accesso a prestiti bancari, dall’altra invertire il rapporto tra cittadinanza e istituzione, “ossia raggiungere con aiuti concreti quelle persone che altrimenti rischierebbero l’esclusione sociale a causa di difficoltà temporanee”, come ha dichiarato questa mattina in conferenza stampa l’assessore regionale al Bilancio, Luigi Nieri. Verrà istituito un bando per stabilire quali associazioni no profit faranno da tramite tra cittadini ed ente erogante, ovvero la Regione Lazio, e in un secondo momento si attiverà quella rete capillare che permetterà ai cittadini di interfacciarsi con queste associazioni e presentare le loro richieste. Le associazioni verranno scelte in base alla conoscenza del territorio e all’esperienza, come Asl, comuni e parrocchie e non v’è alcuna preclusione nei confronti dei richiedenti; ci sarà per tutti la possibilità di accesso al microcredito, ma con l’intento di responsabilizzazione che caratterizza questo progetto: nell’arco di 36 mesi, infatti, il beneficiario del prestito deve restituire la somma erogata con un tasso dell’1%. Si tratta di un intervento originale perché si costruisce sulla relazione interpersonale e non più sulla garanzia dei beni materiali. I soggetti che faranno da cuscinetto tra i bisogni primari dei cittadini e l’Ente erogatore baseranno la scelta di ogni intervento sulle sole esigenze del cittadino e non più sui beni con cui questi potrebbe presentare come garanzia per ricevere l’aiuto economico. .  
   
   
ENERGIA E FINANZA, UNA COMBINAZIONE POSSIBILE  
 
Torino, 23 aprile 2007 - Energia autoprodotta a livello locale: non solo è possibile, ma è anche economicamente vantaggioso, tanto che sempre più banche offrono opportunità di finanziamento "a progetto" per la realizzazione di nuovi impianti specialmente basati su energie rinnovabili. È quanto emerso durante il convegno del 19 aprile “Energia e finanza”, organizzato dal Comitato Torino Finanza, attivo presso la Camera di Commercio di Torino, e la Facoltà di Economia dell’Università di Torino. Come sottolineato da Luca Remmert, presidente Comitato Torino Finanza: "A differenza di quanto abitualmente si crede, non esistono solo i grandi progetti energetici (impianti di termovalorizzazione o grandi centrali da migliaia di gigawatt), finanziati col project financing. Ci sono anche progetti più piccoli che, finanziabili privatamente attraverso la collaborazione con quelle banche che propongono strumenti diversi a seconda delle necessità, riuscendo così a soddisfare pienamente le necessità di Pmi o comunità più ristrette (comunità montane, paesi di medie dimensioni, ospedali ecc. ) nel pieno rispetto dell’ambiente". Durante l’incontro, oltre alle testimonianze degli istituti bancari e degli esperti del settore, sono state presentate tre case histories piemontesi di successo, che hanno saputo coniugare gli aspetti ambientali e di rispetto del territorio con un’efficiente strategia energetica: Hydrodata – Torino, si tratta di un impianto idroelettrico realizzato da in partnership con la Comunità Montana Valle Maira, attraverso la propria società-agenzia di intervento Maira spa, un intervento realizzato e gestito secondo criteri di sostenibilità ambientale, capace di generare ritorni economici a vantaggio della stessa comunità locale; Asja Ambiente Italia spa – Rivoli (To), si tratta di un’azienda che realizza e gestisce impianti di generazione di energia da fonti rinnovabili e in pieno rispetto dell’ambiente naturale. La case history presentata al convegno riguarda la costruzione di impianti eolici in Sicilia finanziati grazie alla collaborazione di Unicredit Banca d’Impresa. Marco Polo Environmental Group – Borgo San Dalmazzo (Cn) Si tratta di una società che costruisce impianti di generazione di bioenergia dal biogas delle discariche. Durante il convegno è stato presentato un progetto realizzato a Salmour (Cn) grazie anche al finanziamento di Unicredit Banca d’Impresa. Di particolare interesse infine la tavola rotonda finale, coordinata da Franco Reviglio dell’Università di Torino e dedicata all’analisi dello scenario del settore energetico nel mondo e in Italia nei prossimi 25 anni e i conseguenti riflessi sul finanziamento degli investimenti richiesti. Poiché le risorse finanziarie richieste sono molto ingenti, sia per gli investimenti necessari a produrre, trasportare e distribuire l´energia primaria, sia per costruire le centrali elettriche richieste, occorre trovare nuove forme di finanziamento, disponibili tuttavia solo in un quadro di certezze giuridiche sul rispetto del mercato e sul futuro degli investimenti. Le variabili cruciali perché la finanza divenga disponibile risiedono, dunque, nelle normative sui contratti e sugli investimenti stranieri, nella disponibilità delle concessioni e nel loro rispetto nei paesi produttori, oltre che nelle regolazioni dei paesi consumatori sul funzionamento efficiente del mercato di consumo e nella chiarezza dei vincoli ambientali. A fronte del progressivo processo di deregulation che interessa sempre più frequentemente il settore energetico, infine, si può prevedere a breve termine un futuro legato alla costruzione e alla gestione di piccole centrali biocompatibili, attive a livello locale per soddisfare in autonomia le esigenze di ciascuna comunità o di piccoli enti, come ospedali, scuole ecc. .  
   
   
DA NO EURO UN IDEA POLITICA: IL REDDITO MINIMO UNIVERSALE  
 
Torino, 23 aprile 2004 – In una nota diffusa da No Euro il coordinatore politico Domenico Coppola sostiene che: “Uno dei punti di forza, ma anche più controversi e difficile da capire, del nostro programma è quello del reddito di cittadinanza. E´ appena uscito un libro di due docenti universitari belgi (Van Parijs e Vanderborght) che si intitola "il reddito minimo universale" edito in Italia da Universit` Bocconi Editore e recentemente recensito dal supplemento economia del Corriere della Sera. ” “La Bocconi e il Corriere” – prosegue il coordinatore di No Euro “ non sono Soviet dell´Armata Rossa e nemmeno ricettacoli di squatter okkupatori, quindi sia chiaro che Il reddito minimo universale, abbreviato Ubi (Universal Basic Income) è un concetto economico con una logica solida, per quanto rivoluzionaria e non il delirio di qualche sessantottino fuori tempo massimo. Molti anzi potrebbero svenire all´idea di dare gli stessi soldi a Bill Gates (o a Berlusconi) ed a un neonato di famiglia di disoccupati”. “In rete si trova molto di scritto sull´argomento, che non è nemmeno tanto nuovo. Qualcosa si trova anche in libreria. No Euro perché l´unico partito almeno in Italia che cerca di portare avanti questa idea in politica. Bisogna arrivarci a piccoli passi, il primo dei quali è proprio liberarsi della Bce e della tagliola dell´Euro. L´ubi o reddito di cittadinanza, che presenta moltissimi vantaggi socio-economici, è perfettamente realizzabile, ma lo si pur capire solo se ci si libera la mente dalle balle mostruose che propinano quotidianamente i signori delle banche (debito pubblico, Pil, eccetera). ” . Www. Noeuro. It.  
   
   
IL PREMIO «INVENTORE EUROPEO DELL´ANNO» RENDE OMAGGIO ALLA RICERCA INNOVATIVA  
 
Bruxelles, 23 aprile 2007 - Il 18 aprile, in occasione della consegna della seconda edizione del premio «Inventore europeo dell´anno», a Monaco (Germania) sono stati insigniti di tale riconoscimento alcuni degli inventori europei più ingegnosi. Sono saliti sul palco a ritirare i rispettivi premi gli inventori della plastica biodegradabile, di una tecnologia dei sensori rivoluzionaria, di farmaci per la cura dell´Hiv e di terapie per le malattie autoimmuni. «Gli inventori che stiamo festeggiando non solo hanno conseguito personalmente risultati creativi eccellenti, ma hanno anche sottolineato l´utilità della protezione dei brevetti per le invenzioni», ha dichiarato Alain Pompidou, presidente dell´Ufficio europeo dei brevetti (Ueb), che ha presenziato alla cerimonia insieme al vicepresidente della Commissione Günter Verheugen. «Tutti i vincitori del premio odierno hanno creato invenzioni senza precedenti che dimostrano la forza innovativa dell´Europa, che è alla base della competitività del continente», ha dichiarato Verheugen. Il premio alla carriera è andato al professor Marc Feldmann del Kennedy Institute of Rheumatology di Londra (Regno Unito) che è stato insignito del riconoscimento per aver individuato il ruolo delle citochine nella terapia per i disturbi autoimmuni quali l´artrite reumatoide. Il trattamento delle patologie è subordinato alla comprensione della base molecolare della malattia, ha spiegato il professor Feldmann al Notiziario Cordis. Negli anni Settanta sono stati compiuti enormi progressi in questo campo, ma il professor Feldmann e il suo collega Sir Ravinder Maini erano curiosi di scoprire perché nel 10% della popolazione il sistema immunitario attacca le cellule del paziente anziché l´infezione da cui sono state colpite. Feldman si è concentrato sull´artrite reumatoide e ha studiato il tessuto della patologia prelevato dalle articolazioni. Ha scoperto che una breve sequenza di proteine, note come citochine, sono responsabili della malattia, e che il blocco di una di tali proteine determina un miglioramento significativo del paziente. La ricerca è tutelata da molti brevetti, l´ultimo dei quali è stato depositato nel 1997. Inoltre, un elemento importante è che da tale ricerca sono scaturite terapie contro l´artrite reumatoide e altre patologie, tra cui la malattia infiammatoria cronica intestinale e la psoriasi. Tali trattamenti sono stati somministrati a diversi milioni di persone, le cui condizioni sono migliorate. Benché le scoperte del professor Feldman siano state effettuate in Europa, gran parte dei vantaggi finanziari da esse generati sono stati raccolti in altri continenti. «All´epoca le aziende europee erano restie a farsi coinvolgere», ha spiegato il professor Feldman. «Non avevano ancora capito l´importanza dell´assunzione dei rischi e il risultato che possono produrre», ha affermato. Al momento del ritiro del premio, Feldmann ha ricordato l´enorme quantità di risorse necessarie per rendere competitiva l´Europa. «Se vogliamo che la nostra economia sia guidata dalla tecnologia o dalla conoscenza, gli attuali investimenti nella ricerca sono insufficienti», ha osservato. Il Regno Unito è fortunato, in quanto il paese è caratterizzato da un settore filantropico molto esteso che integra i finanziamenti pubblici a favore della ricerca. In assenza dell´appoggio di tali donazioni, la sua ricerca non sarebbe stata possibile, ha affermato il professor Feldmann. Ha esortato il resto dell´Europa a imparare da tale modello. Il premio «Inventore europeo dell´anno» per le piccole e medie imprese (Pmi) è stato assegnato a Catia Bastioli e alla sua équipe dell´azienda italiana Novamont. La dottoressa Bastioli ha rivoluzionato la gestione dei rifiuti con la sua invenzione della plastica biodegradabile ottenuta dall´amido, una materia prima rinnovabile. I prodotti basati sulla tecnologia in questione sono ora commercializzati a livello mondiale. La ricerca è iniziata nel 1989. Tuttavia, in quel periodo non esisteva un mercato per i materiali creati dalla dottoressa Bastioli e dalla sua équipe. Da allora sono entrati nell´uso corrente i sacchetti per la spazzatura biodegradabili, gli pneumatici a bassa resistenza all´avanzamento e le pellicole biodegradabili per proteggere le colture. «Abbiamo creato un mercato e oggi siamo una realtà redditizia», ha dichiarato Catia Bastioli al Notiziario Cordis. Oggi l´azienda conta 128 dipendenti, il 30% circa dei quali è attivo nel settore della ricerca, nel 2006 ha dichiarato un fatturato pari a 41,2 Mio Eur e tra il 2006 e il 2007 ha registrato una crescita superiore al 20%. La società è stata avviata come centro di ricerca, una struttura che ha mantenuto. Ha anche sviluppato un centro per la formazione e negli ultimi anni ha ospitato 81 giovani ricercatori. L´azienda sta inoltre cercando di coinvolgere più agricoltori nella sua ricerca. La dottoressa Bastioli non vuole dedicare troppo tempo all´argomento delle Pmi, in quanto la sua azienda vede il proprio status di Pmi come una fase transitoria. «Volevamo essere innovativi perché era un modo per creare una Pmi. Ora vogliamo dare vita a un´impresa più grande», ha rivelato. Il premio è stato definito «molto importante» dalla dottoressa Bastioli. «Quando abbiamo iniziato, molte persone ci hanno presi per pazzi. Eravamo isolati [. ]. Il riconoscimento è molto importante». Ha accolto con favore il fatto che l´Ueb e la Commissione europea abbiano preso atto che l´innovazione ambientale è un fattore che potrebbe potenziare la competitività europea. I vincitori del premio industria sono stati Franz Lärmer e Andrea Urban della Robert Bosch di Stoccarda (Germania). Il riconoscimento è stato loro attribuito per il processo Bosch, che ha utilizzato la tecnologia al plasma per rivoluzionare la tecnologia dei sensori e ha reso possibili invenzioni quali l´airbag. La tecnologia è stata brevettata nel 1993 ed è stata commercializzata per la prima volta da Bosch nella realizzazione dell´airbag nel 1997. I sensori vengono inoltre impiegati in altre applicazioni, tra cui cellulari e computer portatili. I vincitori del premio di quest´anno destinato agli inventori non europei sono stati Joseph Vacca e Bruce Dorsey dei Merck Research Laboratories negli Stati Uniti. L´attenzione della giuria è stata suscitata dalla loro invenzione del Crixivan, un inibitore della proteasi che ha rivoluzionato la terapia dell´Hiv. Disponibile sul mercato dal 1996, il Crixivan blocca la diffusione del virus inibendo l´attività della proteasi, un enzima utilizzato dai virus per spezzare le proteine nascenti e dare vita a nuovi vironi. Il farmaco riduce il carico virale del paziente affetto da Hiv e impedisce al virus di svilupparsi in Aids. Una giuria di esperti internazionali ha scelto i vincitori di quest´anno da un elenco di candidati presentato dagli esaminatori di brevetti dell´Ueb. Per maggiori informazioni consultare: http://www. European-inventor. Org/index. Php?mid=6 .  
   
   
ITALIA REGINA DEL MOBILE QUASI NOVE MILIARDI L’EXPORT (+2,5% IN UN ANNO) UN DESIGN CHE PIACE IN EUROPA, AMERICA E ASIA  
 
 Milano, 23 aprile, 2007 -  Trionfa il settore del mobile made-in-Italy. Superano infatti gli 8 miliardi e 700 milioni di euro le esportazioni italiane di mobili con il resto del mondo, in crescita del 2,5% in un anno, per un interscambio commerciale complessivo di quasi 10 miliardi e mezzo di euro. Maggiori esportatrici nel settore del mobile nel 2006 la Lombardia, prima con oltre 2 miliardi di euro (circa un quarto del totale nazionale delle esportazioni del settore, in crescita del 9,5% fra quarto trimestre 2005 e quarto trimestre 2006), seguita dal Veneto con quasi 2 miliardi di euro (il 22,7% del totale italiano, +7,1% in un anno) e da Friuli Venezia Giulia con quasi 1 miliardo e 600 milioni di euro (17,6% nazionale). Le aree del mondo dove si esporta di più sono Europa (77,8% del totale dell’export italiano, in crescita del +3,6% fra 2005 e 2006), America settentrionale (9,6%) e Asia (8,4%). Primi mercati in cui l’Italia esporta nel settore del mobile: Francia (quasi 1 miliardo e 300 milioni di euro al quarto trimestre del 2006, pari al 14,4% del totale dell’export nazionale del settore), Regno Unito (quasi 1 miliardo e 100 milioni di euro, il 12,2% del totale), Germania (1 miliardo di euro, 11,5%) e Usa (oltre 775 milioni di euro, 8,9%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat 2006 e 2005. “Il Salone del Mobile – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano -. È una grande occasione di visibilità internazionale per le nostre imprese del settore arredamento che coniugano capacità di fare, qualità del prodotto e creatività. Rappresentano la migliore sintesi del made in Italy”. .  
   
   
IN CRESCITA L’ESPORTAZIONE DI MOBILI ITALIANI  
 
Milano, 23 aprile  2007 - Trionfa il settore del mobile made-in-Italy. Superano infatti gli 8 miliardi e 700 milioni di euro le esportazioni italiane di mobili con il resto del mondo, in crescita del 2,5% in un anno, per un interscambio commerciale complessivo di quasi 10 miliardi e mezzo di euro. Maggiori esportatrici nel settore del mobile nel 2006 la Lombardia, prima con oltre 2 miliardi di euro (circa un quarto del totale nazionale delle esportazioni del settore, in crescita del 9,5% fra quarto trimestre 2005 e quarto trimestre 2006), seguita dal Veneto con quasi 2 miliardi di euro (il 22,7% del totale italiano, +7,1% in un anno) e da Friuli Venezia Giulia con quasi 1 miliardo e 600 milioni di euro (17,6% nazionale). Le aree del mondo dove si esporta di più sono Europa (77,8% del totale dell’export italiano, in crescita del +3,6% fra 2005 e 2006), America settentrionale (9,6%) e Asia (8,4%). Primi mercati in cui l’Italia esporta nel settore del mobile: Francia (quasi 1 miliardo e 300 milioni di euro al quarto trimestre del 2006, pari al 14,4% del totale dell’export nazionale del settore), Regno Unito (quasi 1 miliardo e 100 milioni di euro, il 12,2% del totale), Germania (1 miliardo di euro, 11,5%) e Usa (oltre 775 milioni di euro, 8,9%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Istat 2006 e 2005. “Il Salone del Mobile – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano -. È una grande occasione di visibilità internazionale per le nostre imprese del settore arredamento che coniugano capacità di fare, qualità del prodotto e creatività. Rappresentano la migliore sintesi del made in Italy”. .  
   
   
NEL COMMERCIO CON L’EGITTO MILANO DA SOLA PESA PIÙ DI GRECIA E IRLANDA MILANO PRIMA PROVINCIA ITALIANA NEL COMMERCIO CON L’EGITTO: OLTRE 420 MILIONI DI EURO L’INTERSCAMBIO COMMERCIALE, +24% L’IMPORT IN UN ANNO  
 
 Milano, 23 aprile 2007 -  Milano e Egitto sempre più vicini per relazioni commerciali: Milano, infatti, al quarto trimestre del 2006, ha realizzato oltre 420 milioni di euro di interscambio, il 45,7% del totale regionale dell’interscambio con l’Egitto, in crescita del 24% in un anno, pesando da sola più di Grecia e Irlanda insieme. Tra quarto trimestre 2005 e quarto trimestre 2006 cresce di oltre tre quarti del suo valore l’import (+76%) e del 5,6% l’export. In provincia di Milano sono 709 le imprese che commerciano con l’Egitto (il 14,8% del totale delle imprese italiane che hanno rapporti commerciali con questo Paese e il 39,4% del totale di quelle lombarde) nel 2006. I prodotti milanesi più esportati in Egitto? I macchinari industriali per uso generale (il 16,4% del totale dell’export meneghino nel Paese arabo), quelli elettrici (12%) e quelli specializzati per particolari industrie (11,2%). Gli articoli più importati a Milano dall’Egitto sono invece transazioni speciali (22,5%), filati, tessuti, articoli tessili confezionati e le fibre tessili (che rispettivamente coprono il 19,1% e l’8,3% del totale delle importazioni milanesi dall’Egitto al quarto trimestre del 2006), seguiti da ferro e acciaio (l’11,7% del totale). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat, Eurostat 2005 e 2006 e del registro imprese al quarto trimestre 2006. Firmato un accordo di collaborazione nel settore del design. In Camera di commercio di Milano con il ministro egiziano del Commercio e dell’Industria, Rachid Mohamed Rachid, è stato siglato oggi un accordo di collaborazione tra il Ministero egiziano del commercio e dell’industria e la Provincia di Milano – Progetto Monza e Brianza. Un’iniziativa sviluppata dalla Camera di commercio di Milano attraverso la sua azienda speciale Promos per le attività internazionali, in collaborazione con l’Ufficio commerciale egiziano di Milano e il Cfp (Centro Formazione Professionale) Terragni di Meda. L’accordo prevede lo sviluppo di attività ed azioni in Egitto dedicate alla formazione nel comparto del legno – arredo, in particolare, la realizzazione di training formativi a favore di personale egiziano realizzati da esperti italiani e l’avvio di un centro formativo stabile per il settore del design in Egitto. L’attività verrà coordinata dalla Camera di commercio di Milano attraverso la sua azienda speciale Promos per le attività internazionali, con il supporto del Cfp (Centro di formazione professionale Terragni di Meda nel comparto del design). Il memorandum siglato oggi prosegue le attività di collaborazione nel settore del legno-arredo avviate con un precedente protocollo d’intesa siglato in Egitto nel giugno del 2006. Lo scopo è quello di rafforzare attività ed azioni comuni nell’ambito della formazione professionale del comparto del mobile e design a favore di tecnici e imprenditori egiziani e sviluppare nuove collaborazioni tra gli operatori economici di settore dei due Paesi. Presenti alla firma: Rachid Mohamed Rachid, ministro egiziano del Commercio e dell’Industria, Gigi Ponti, assessore della provincia di Milano per la attuazione della Provincia di Monza e Brianza, Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali. “L’egitto rappresenta un partner commerciale importante - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali -. In particolare, l’export lombardo verso questo Paese mediterraneo è cresciuto nel 2006 di oltre il 13% rispetto all’anno precedente. Un segnale di come si stiano intensificando i rapporti commerciali e dell’interesse delle nostre imprese verso il mercato egiziano. La Camera di commercio di Milano è poi particolarmente sensibile al tema della formazione: investire in capitale umano significa accrescere un comune tessuto economico e culturale tra le due sponde del Mediterraneo. Per questo, la firma di questo accordo rappresenta un ulteriore passo avanti su un cammino già avviato di collaborazione, per moltiplicare le occasioni di cooperazione e di scambio, specialmente in un settore di eccellenza per il nostro territorio come quello del design. Anche in vista della conferenza del Laboratorio Euromediterraneo che la Camera di Commercio annualmente organizza a Milano”. Import – export di Milano con l’Egitto al 2006
2006 variaz. 2005- 2006 Tot. Interscambio Tot. Interscambio Variaz. % % su tot. 06 % su tot. 06
import export import export 2005 2006 interscambio 05-06 import export interscambio
Prov. Milano 156. 341. 304 266. 132. 647 76,0% 5,6% 340. 822. 218 422. 473. 951 24,0% - - 45,7%
Lombardia 409. 743. 382 514. 660. 223 87,7% 13,4% 672. 035. 701 924. 403. 605 37,6% 38,2% 51,7% 100,0%
Italia 2. 186. 678. 054 1. 550. 714. 467 70,9% 11,8% 2. 666. 678. 582 3. 737. 392. 521 40,2% 10,1% 17,2% 24,7%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al quarto trimestre 2006 (Valori in euro) Import – export di Milano con l’Egitto per prodotto
Settore di attività 2005 2006 % su tot Mi
import export import export import export
74-Macchine ed apparecchi industriali per uso generale; loro parti e pezzi staccati 259. 599 48. 622. 776 559. 376 43. 705. 459 0,4% 16,4%
77-Macchine ed apparecchi elettrici, e loro parti e pezzi staccati elettrici (incl. Gli equivalenti non elettrici, n. C. A. Di apparecchiature elettriche per uso domestico) 124. 487 39. 328. 009 189. 247 32. 068. 003 0,1% 12,0%
72-Macchine e apparecchi specializzati per particolari industrie 158. 371 24. 699. 659 135. 315 29. 894. 517 0,1% 11,2%
67-Ferro ed acciaio 11. 442. 015 11. 872. 145 18. 238. 752 12. 396. 044 11,7% 4,7%
54-Prodotti medicinali e farmaceutici 317. 351 11. 654. 627 17. 275 9. 949. 229 0,0% 3,7%
65-Filati, tessuti, articoli tessili confezionati, n. C. A. , e prodotti connessi 20. 594. 533 11. 589. 346 29. 848. 631 10. 123. 414 19,1% 3,8%
57-Materie plastiche sotto forme primarie 782. 087 11. 356. 416 2. 754. 349 16. 860. 644 1,8% 6,3%
76-Apparecchi ed attrezzature per le telecomunicazioni e la registrazione e riproduzione del suono 92. 980 9. 964. 757 49. 285 9. 964. 920 0,0% 3,7%
53-Prodotti per tintura e per concia e coloranti 2. 013 7. 580. 157 17. 865 8. 659. 250 0,0% 3,3%
87-Strumenti ed apparecchi professionali, scientifici e di controllo, n. C. A. 140. 855 7. 237. 554 162. 190 8. 567. 383 0,1% 3,2%
69-Lavori di metallo, n. C. A. 8. 774 7. 073. 665 427. 299 9. 438. 189 0,3% 3,5%
59-Materie e prodotti chimici, n. C. A. 504. 588 5. 918. 133 280. 146 7. 621. 359 0,2% 2,9%
51-Prodotti chimici organici 207. 381 5. 860. 170 23. 898 5. 613. 548 0,0% 2,1%
64-Carta, cartoni e lavori di pasta cellulosa, di carta o di cartone 697 5. 160. 278 3. 611 4. 661. 955 0,0% 1,8%
66-Articoli di minerali non metallici, n. C. A. 228. 115 4. 807. 079 376. 484 5. 252. 707 0,2% 2,0%
55-Oli essenziali, resinoidi e prodotti per profumeria; preparazioni per toletta, prodotti per pulizia e detersivi 73. 808 4. 192. 528 75. 087 4. 056. 096 0,0% 1,5%
71-Macchine generatrici, motori e loro accessori 13. 946 3. 996. 033 17. 938 6. 767. 487 0,0% 2,5%
58-Materie plastiche sotto forme non primarie 468. 507 3. 995. 971 479. 677 3. 165. 616 0,3% 1,2%
89-Manufatti diversi, n. C. A. 3. 492. 999 3. 928. 737 4. 643. 704 7. 009. 249 3,0% 2,6%
73-Macchine ed apparecchi per la lavorazione dei metalli 14. 007 2. 881. 763 18. 728 3. 808. 035 0,0% 1,4%
78-Veicoli su strada (incl. I veicoli su cuscino d´aria) 0 2. 574. 228 36. 400 4. 033. 453 0,0% 1,5%
84-Vestiti e accessori di abbigliamento 2. 192. 599 2. 434. 616 7. 276. 472 3. 556. 040 4,7% 1,3%
68-Metalli non ferrosi 5. 730. 190 2. 219. 788 5. 368. 930 3. 522. 056 3,4% 1,3%
93-Transazioni speciali ed articoli speciali non classificati per categoria 34. 696 1. 815. 974 35. 139. 630 2. 216. 142 22,5% 0,8%
52-Prodotti chimici inorganici 26. 985 1. 747. 815 609. 404 2. 072. 659 0,4% 0,8%
62-Articoli di gomma, n. C. A. 4. 936. 780 1. 378. 390 7. 161. 029 2. 064. 294 4,6% 0,8%
82-Mobili e loro parti; articoli da letto, materassi, cuscini e articoli similari imbottiti 147. 303 1. 100. 950 432. 871 1. 133. 900 0,3% 0,4%
88-Apparecchi e attrezzature per fotografia e ottica, n. C. A. ; orologi 0 978. 937 2. 579 1. 357. 304 0,0% 0,5%
85-Calzature 669. 323 900. 761 1. 978. 364 583. 768 1,3% 0,2%
29-Materie gregge di origine animale o vegetale, n. C. A. 3. 705. 043 813. 167 2. 298. 604 542. 637 1,5% 0,2%
81-Costruzioni prefabbricate; apparecchiature idrosanitarie, di riscaldamento e di illuminazione, n. C. A. 5. 352. 632 785. 907 4. 203. 442 1. 161. 697 2,7% 0,4%
63-Articoli in sughero e in legno (escl. I mobili) 34. 301 779. 730 28. 846 1. 023. 569 0,0% 0,4%
11-Bevande 82. 531 577. 104 169. 276 363. 195 0,1% 0,1%
27-Concimi greggi diversi da quelli della divisione 56, e minerali greggi (escl. Carbone, petrolio e pietre preziose) 1. 306. 748 435. 099 2. 110. 191 686. 448 1,3% 0,3%
75-Macchine ed apparecchi per ufficio o per il trattamento automatico dell´informazione 10. 252 334. 618 33. 960 568. 823 0,0% 0,2%
33-Petrolio, prodotti derivati dal petrolio e prodotti connessi 6. 893. 248 268. 703 5. 672 90. 272 0,0% 0,0%
06-Zuccheri, preparazioni a base di zucchero e miele 3. 526. 047 163. 306 3. 149. 780 2. 140 2,0% 0,0%
26-Fibre tessili (escl. Nastri di lana (tops) ed altre lane pettinate) e loro cascami (non trasformati in fili o in tessuti) 11. 379. 842 145. 499 13. 027. 499 232. 481 8,3% 0,1%
23-Gomma greggia (incl. Quella sintetica e quella rigenerata) 0 144. 909 0 169. 117 0,0% 0,1%
43-Oli e grassi animali o vegetali, preparati; cere e miscugli o preparazioni non alimentari di oli o di grassi animali o vegetali, n. C. A. 0 136. 236 0 183. 530 0,0% 0,1%
83-Articoli da viaggio, borse e contenitori simili 0 135. 710 0 292. 859 0,0% 0,1%
79-Altro materiale da trasporto 0 85. 458 1. 005 328. 711 0,0% 0,1%
25-Pasta per carta e cascami di carta 0 72. 840 0 9. 000 0,0% 0,0%
08-Alimenti destinati agli animali (escl. I cereali non macinati) 185. 272 42. 575 617. 563 11. 472 0,4% 0,0%
24-Sughero e legno 0 38. 305 0 16. 276 0,0% 0,0%
61-Cuoio e pelli lavorati e articoli in cuoio, n. C. A. , e pellicce lavorate 595. 254 34. 508 959. 990 19. 762 0,6% 0,0%
04-Cereali e preparazioni a base di cereali 8. 138 26. 046 247. 115 31. 093 0,2% 0,0%
09-Prodotti e preparazioni alimentari n. C. A. 19. 525 22. 392 24. 938 87. 240 0,0% 0,0%
02-Prodotti lattieri e uova di volatili 0 21. 345 0 26. 521 0,0% 0,0%
07-Caffè,the,cacao, spezie e prodotti derivati 49. 546 11. 175 46. 771 14. 615 0,0% 0,0%
05-Verdura e frutta 1. 789. 234 11. 037 3. 090. 955 8. 813 2,0% 0,0%
21-Cuoio, pelli e pellicce, greggi 0 9. 836 0 0 0,0% 0,0%
28-Minerali metalliferi e cascami di metallo 160. 200 4. 839 679. 680 36. 436 0,4% 0,0%
34-Gas naturale e gas artificiale 0 1. 896 0 0 0,0% 0,0%
00-Animali vivi, escl. I pesci della divisione 03 4. 094 0 0 800 0,0% 0,0%
03-Pesci (escl. I mammiferi marini), crostacei, molluschi ed altri invertebrati acquatici e loro preparazioni 5. 762 0 0 0 0,0% 0,0%
22-Semi e frutta oleosi 8. 506 0 0 0 0,0% 0,0%
42-Grassi e oli vegetali fissi, greggi, raffinati o frazionati 0 0 0 4. 294 0,0% 0,0%
56-Concimi (escl. Quelli del gruppo 272) 1. 067. 552 0 9. 321. 481 98. 126 6,0% 0,0%
Tot. Provincia di Milano 88. 848. 716 251. 973. 502 156. 341. 304 266. 132. 647 100,0% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat al quarto trimestre 2006 (Valori in euro) N. Imprese milanesi che commerciano con l’Egitto
provincia N. Imprese % su tot. Lomb % su tot. Italia
Provincia di Milano 709 39,4% 14,8%
Lombardia 1. 799 100,0% 37,5%
Italia 4. 803 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese al quarto trimestre 2006 Interscambio Paesi Europa a 27 con l’Egitto al 2006
Ue a 27 2006 variaz. 05-06 % su tot. Eu 27 Totale 2006 % su tot variaz. 05-06
import export import export import export interscambio intterscambio interscambio
Italy 2. 186. 678. 054 1. 550. 714. 467 70,9% 11,8% 28,6% 17,2% 3. 737. 392. 521 22,5% 40,2%
Germany (incl Dd from 1991) 750. 053. 528 1. 826. 212. 243 13,6% 8,3% 9,8% 20,3% 2. 576. 265. 771 15,5% 9,8%
France 971. 993. 325 1. 321. 513. 108 44,4% -13,4% 12,7% 14,7% 2. 293. 506. 433 13,8% 4,3%
Spain 1. 549. 326. 090 383. 547. 949 46,6% -6,6% 20,3% 4,3% 1. 932. 874. 039 11,6% 31,7%
United Kingdom 863. 433. 485 847. 656. 237 68,7% 6,9% 11,3% 9,4% 1. 711. 089. 722 10,3% 31,2%
Netherlands 310. 793. 472 695. 832. 424 -16,5% 7,3% 4,1% 7,7% 1. 006. 625. 896 6,1% -1,4%
Belgium (and Luxbg -> 1998) 395. 668. 506 481. 088. 617 61,5% 3,1% 5,2% 5,3% 876. 757. 123 5,3% 23,2%
Sweden 12. 533. 077 411. 065. 495 -32,2% 18,2% 0,2% 4,6% 423. 598. 572 2,5% 15,6%
Romania 120. 495. 756 173. 729. 631 100,5% 14,1% 1,6% 1,9% 294. 225. 387 1,8% 38,6%
Greece 177. 101. 175 116. 468. 404 13,4% 1,5% 2,3% 1,3% 293. 569. 579 1,8% 8,4%
Finland 7. 412. 728 238. 378. 704 53,9% 13,7% 0,1% 2,6% 245. 791. 432 1,5% 14,6%
Austria 10. 999. 378 168. 323. 406 -1,9% 25,0% 0,1% 1,9% 179. 322. 784 1,1% 22,9%
Hungary 6. 545. 047 149. 685. 233 -5,2% 66,8% 0,1% 1,7% 156. 230. 280 0,9% 61,7%
Poland 19. 260. 531 132. 624. 483 33,8% 28,2% 0,3% 1,5% 151. 885. 014 0,9% 28,9%
Czech Republic (Cs->1992) 6. 514. 939 123. 835. 744 -19,4% 31,3% 0,1% 1,4% 130. 350. 683 0,8% 27,3%
Portugal 91. 940. 034 24. 903. 972 155,1% -27,7% 1,2% 0,3% 116. 844. 006 0,7% 65,8%
Denmark 14. 167. 066 99. 613. 837 32,8% 4,9% 0,2% 1,1% 113. 780. 903 0,7% 7,7%
Ireland 26. 654. 213 67. 373. 488 30,6% 26,1% 0,3% 0,7% 94. 027. 701 0,6% 27,4%
Cyprus 72. 215. 195 9. 273. 949 37,2% 49,8% 0,9% 0,1% 81. 489. 144 0,5% 38,5%
Slovenia 9. 399. 926 39. 936. 951 25,1% 5,6% 0,1% 0,4% 49. 336. 877 0,3% 8,8%
Estonia 408. 847 48. 259. 819 328,6% 860,5% 0,0% 0,5% 48. 668. 666 0,3% 850,6%
Bulgaria 12. 915. 976 33. 121. 421 51,5% -38,9% 0,2% 0,4% 46. 037. 397 0,3% -26,6%
Slovakia 3. 233. 163 27. 007. 153 -13,7% 11,9% 0,0% 0,3% 30. 240. 316 0,2% 8,5%
Latvia 5. 336. 045 14. 535. 820 440,6% 255,7% 0,1% 0,2% 19. 871. 865 0,1% 291,7%
Malta 5. 958. 104 8. 198. 758 -36,9% 50,1% 0,1% 0,1% 14. 156. 862 0,1% -5,0%
Luxembourg 377. 010 7. 019. 594 1283,9% -7,9% 0,0% 0,1% 7. 396. 604 0,0% -3,3%
Lithuania 3. 578. 679 943. 885 82,3% 73,5% 0,0% 0,0% 4. 522. 564 0,0% 80,4%
Tot. Europa a 27 7. 634. 993. 349 9. 000. 864. 792 46,0% 6,0% 100,0% 100,0% 16. 635. 858. 141 100,0% 21,2%
Provincia di Milano 156. 341. 304 266. 132. 647 76,0% 5,6% 2,0% 3,0% 422. 473. 951 2,5% 24,0%
Lombardia 409. 743. 382 514. 660. 223 87,7% 13,4% 5,4% 5,7% 924. 403. 605 5,6% 37,6%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Eurostat e Istat, al quarto trimestre 2006 .
 
   
   
IMPRESE EXTRACOMUNITARIE: IL 70% HA RAPPORTI CON LE BANCHE, IL 40% HA CHIESTO UN PRESTITO  
 
Roma, 23 aprile 2007 – Il 70% delle 227mila imprese costituite da cittadini immigrati ha rapporti con le banche italiane, soprattutto con quelle minori; il 50% giudica buona la qualità dei servizi offerti, anche se lamenta la crescita del costo del debito; il 40% ha chiesto un prestito per l’avvio o l’ampliamento della propria attività, anche se nella maggioranza dei casi gli imprenditori immigrati utilizzano risorse proprie o concesse da parenti e amici. E’ quanto mette in evidenza lo studio “Comportamenti finanziari e creditizi della società multietnica” realizzato da Unioncamere, Nomisma, Crif e Adiconsum, presentato questa mattina a Roma, nel quale si riportano tra l’altro i risultati di una indagine campionaria effettuata su oltre mille imprenditori extracomunitari. Di sicuro, vista la crescita accentuata di questa tipologia di aziende, la volontà di integrazione che gli imprenditori manifestano e la loro complessiva capacità di investimento, queste realtà emergenti nel tessuto economico italiano devono essere considerate non solo una risorsa per lo sviluppo nazionale, ma anche una interessante opportunità per il sistema del credito e della finanza. Che di questo nuovo target di clientela, non esente peraltro da alcuni margini di rischiosità, si sta progressivamente accorgendo. L’offerta di credito oggi proposta – sostanzialmente non discriminante rispetto a quella concessa ai piccoli imprenditori italiani – ha però il limite di non essere ancora del tutto mirata a rispondere ai bisogni di questa tipologia di impresa, che comunque, nella metà dei casi, considera di buona qualità i servizi offerti dalle banche, anche se lamenta la crescita del costo del debito. Le imprese immigrate sono raddoppiate in 5 anni Negli ultimi 5 anni, le imprese individuali gestite da immigrati sono passate da circa 100 mila ad oltre 227 mila unità, con tassi di crescita ben superiori a quelli del totale delle imprese e prossimi al 10% annuo. È un´imprenditoria giovane (il 15% degli imprenditori immigrati ha meno di 30 anni), che si concentra in prevalenza nel commercio (settore che assorbe oltre il 40% delle attività), nelle costruzioni (29,9%) e nei servizi (13,5%). Decisamente minore il peso del segmento manifatturiero, dove le oltre 25 mila unità sono distribuite per circa il 50% sulle attività connesse alla filiera del tessile-abbigliamento. I progetti di investimento: i più propensi sono gli europei dell’Est L´impiego dei profitti è prevalentemente destinato ad un incremento dei consumi, mentre una piccola quota è destinata ad aumentare le rimesse verso il Paese di provenienza (poco più del 2%). Circa un quarto degli imprenditori intervistati ritiene di dover investire i maggiori guadagni nel rafforzamento della propria attività. Le etnie maggiormente interessate ad incrementare gli investimenti sono quelle dell´est-Europa, mentre una minore propensione si rileva negli imprenditori africani, che sono peraltro anche quelli che destinano maggiori risorse al trasferimento verso il Paese d´origine. Ancora contenuto l’importo medio dei finanziamenti bancari. Quasi nullo l’apporto pubblico Sulla base delle rilevazioni Unioncamere- Nomisma-crif-adiconsum la dimensione media dell´investimento previsto è decisamente modesta (soli 10. 170 euro). Per gli imprenditori immigrati l’autofinanziamento è la modalità prevalente per sostenere le spese di avvio dell’attività e di investimento successivo. Ad esso si affianca il supporto di amici e parenti (per il 16%), delle banche (per il 15%) e, in misura minore, di altri istituti finanziari (5%). Il finanziamento da parte delle istituzioni pubbliche non supera il 2,3%, indice di una difficoltà di accesso di questo tipo di imprese al sostegno delle politiche pubbliche ad esse dedicate. Il ricorso al finanziamento bancario è particolarmente elevato per le imprese dei servizi e della manifattura. Viceversa l´autofinanziamento è nettamente prevalente nelle costruzioni e nell´agricoltura. Sono gli imprenditori dell´est-Europa e quelli africani coloro che fanno maggiore ricorso al finanzia¬mento bancario. I cinesi, invece, sono più propensi al finanziamento da parte della comunità (amici o parenti). Gli imprenditori cinesi e, in misura minore, gli africani evidenziano le remore maggiori a dichiarare la fonte dei finanziamenti. Il 70% degli imprenditori ha rapporti con le banche, il 40% ha chiesto un prestito Circa il 70% degli imprenditori ha rapporti con le banche. Fra questi il 6% ha rapporti con più di un istituto di credito, mentre il 64% con un solo istituto bancario. Nel settore dei servizi e in quello delle costruzioni il rapporto con le banche è molto più frequente di quanto non avvenga nel commercio. Si tratta di banche italiane nella quasi totalità dei casi, mentre la quota delle banche estere è assolutamente marginale e viene utilizzata esclusivamente dagli impren¬ditori di origine africana. I servizi bancari più utilizzati sono quelli del conto corrente (il 95%) e della gestione degli incassi e pagamenti (il 24%). Il servizio di money transfer coinvolge circa l´11% degli imprenditori e riguarda prevalentemente quelli di origine asiatica e in misura minore gli africani. La qualità percepita dei servizi bancari è buona per il 50% degli imprenditori, mentre è solo sufficiente o pessima per il 27%. I giudizi sull´evoluzione della qualità sono positivi e indicano un generale miglioramento, particolarmente marcato per le imprese del settore dei servizi, mentre appare in peggioramento per le imprese agricole e delle costruzioni. Il miglioramento è percepito soprattutto sotto il profilo della chiarezza dei servizi offerti. Ii giudizio sul costo del debito non presenta invece un trend positivo. Appare perciò come l´aspetto al quale gli imprenditori sono più sensibili. I servizi cui accedono gli imprenditori sono molti ed è del 40% la quota di chi ha chiesto direttamente un prestito alla banca. Questa richiesta è stata accolta dalla banca nei due terzi dei casi, mentre un terzo delle richieste è stato rifiutato. Gli imprenditori che hanno registrato un più elevato tasso di rifiuto sono quelli africani, mentre i più accettati sono gli imprenditori dell´Europa orientale. Le attività nei settori agricolo, delle costruzioni e dei servizi sono quelle meno apprezzate dal settore bancario. I prestiti sono stati richiesti per investimenti i cui importi si aggirano attorno ai 34. 000 euro e le cui finalità sono principalmente l´avvio o l´acquisto dell´attività e la gestione della stessa (40% complessivo); tuttavia una quota significativa di prestiti (26%) è stata richiesta per l´acquisto o la ristrutturazione della casa. Le diverse etnie si comportano in modo differenziato rispetto alle finalità di richiesta del prestito. Infatti, se la quota prevalente degli acquisti e avviamenti è realizzata da imprenditori di origine asiatica (cinesi e indo-pakistani), la quota prevalente di acquisto di beni strumentali (macchinari, furgoni e camion) è realizzata da imprenditori dell´Europa orientale. I finanziamenti accordati sono soprattutto rateali a scadenza ravvicinata e mutui a lunga scadenza. Una quota abbastanza significativa è rappresentata dai fidi di conto corrente. Le garanzie richieste sono di tipo economico (dichiarazioni dei redditi, buste paga) e relazionali (garanzie di associazioni e confidi, nonché garanti esterni). Non c´è dubbio, quindi, che le imprese che hanno ottenuto i prestiti richiesti siano imprese ad elevata affidabilità. L´analisi della dimensione di finanziamento rispetto alla finalità indica che gli imprenditori dispongono già di alcune somme importanti per l´acquisto e ricorrono al finanziamento bancario prevalentemente come integrazione e finalizzazione. Questo atteggiamento può essere l´effetto di una maggiore diffidenza dell´imprenditore rispetto ai servizi finanziari, oppure di una maggiore attenzione/cautela degli istituti finanziari alle imprese di questo genere. Come si comportano le banche: credito sì, anche grazie alle garanzie dei Confidi Analizzando quali tipologie di banche finanziano le imprese immigrate, emerge che il mercato è coperto in misura significativa dalle banche di dimensioni piccole con una quota pari a circa il 26,79%, mentre le medie e le grandi detengono rispettivamente il 19,44 ed il 20,48% di questo specifico mercato. Considerando le consistenze, le maggiori e le grandi banche, a giugno 2006, coprono più del 40% del mercato, mentre le piccole il 23,38%. Il modello adottato dagli istituti finanziari nel rapporto con le imprese percorre sistemi leggermente diversi rispetto a quanto avviene per le imprese italiane. Gli istituti finanziari tendono a far svolgere una pre-selezione alle associazioni di categoria e ai consorzi di garanzia. Complessivamente il tasso di rifiuto, che si colloca attorno al 15%, appare solo leggermente più elevato di quello medio nazionale, non tale comunque da rappresentare un fenomeno di selezione avversa. La “rischiosità” delle imprese extracomunitarie: in aumento il tasso di sofferenza Il tasso di insolvenza grave e leggera dei Piccoli operatori immigrati (Poi) è sostanzialmente stabile nel corso dell´intero periodo di os¬servazione. È invece in aumento il tasso di sofferenza (quasi l´8% a giugno 2006). La rischiosità complessiva per i Poi passa da valori poco inferiori al 10% fino al 14,5%: il rischio di credito complessivo, che a giugno 2003 è per ordine di grandezza prossimo a quello delle Ditte Individuali (Di) e dei Piccoli Operatori Economici (Poe), cresce nel corso dei semestri di osservazione in modo allineato e conforme alla maturità dei contratti, mentre quello dei Poe rimane complessivamente stabile, portandosi dal 10,53% di giugno 2003 al 10,11% di giugno 2006. Se si confrontano i tassi di sofferenza delle tre popolazioni (Poi e Poe-di e le diverse etnie degli imprenditori immigrati) emergono peraltro differenze significative: il tasso di sofferenza per i Poi e per le etnie del panel è sostanzialmente allineato e crescente nel tempo, mentre quello dei Poe (al 4,7% a giugno 2006) decresce tra giugno 2003 e giugno 2006. .  
   
   
PRIMO TRIMESTRE 2007: CRESCONO GLI ORDINI DI MACCHINE UTENSILI (+26,2%) RISCONTRI POSITIVI SIA SUL MERCATO DOMESTICO CHE SULL’ESTERO  
 
 Cinisello, 23 aprile 2007 - Nel primo trimestre 2007, l’indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-sistemi Per Produrre, ha registrato un incremento del 26,2% rispetto allo stesso periodo del 2006, attestandosi a un valore dell’indice pari a 122,8 (base 2000=100). Tale risultato è stato determinato sia dal buon andamento del mercato interno che dai positivi riscontri raccolti sui mercati stranieri, tradizionali e emergenti. In particolare, gli ordinativi raccolti dai costruttori italiani sul mercato domestico sono cresciuti del 41,6% rispetto allo stesso periodo del 2006, per un valore assoluto dell’indice pari a 103,5. In ragione di questo incremento, l’indice degli ordinativi interni torna finalmente sui livelli del 2000, recuperando il terreno perso durante la crisi congiunturale cominciata nel 2001. Sul fronte estero, gli ordinativi proseguono il trend positivo, segnando una crescita del 15,4% rispetto al periodo gennaio-marzo 2006, raggiungendo un valore assoluto dell’indice pari a 142 (valore record). “Tali risultati - ha affermato Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione - confermano la ripresa in atto, ripresa che però occorre sia sostenuta attraverso interventi mirati da parte di tutti gli attori economici, affinché possa trasformarsi in vera ripresa strutturale”. “In particolare - ha continuato Alberto Tacchella - da un recente studio condotto dalla associazione sull’analisi dei bilanci delle imprese del settore, nel periodo 2003-2005, sono state le piccole imprese a soffrire di più la crisi che ha interessato il sistema economico mondiale, al punto che molte di esse non hanno ancora completato la fase di recupero”. “In questo senso occorrono misure concrete che conferiscano stabilità e solidità alle imprese e quindi al settore dei sistemi per produrre inteso nel suo complesso, settore che deve essere considerato pietra d’angolo del sistema industriale italiano”. “Le nostre aziende - ha proseguito Tacchella - oggi si trovano a fronteggiare due criticità: da una parte hanno ridotte disponibilità finanziarie, dall’altra hanno dimensioni troppo piccole per poter far fronte in modo efficiente alla crescente domanda”. “Alle banche chiediamo dunque di non ostacolare lo sviluppo del settore in questo momento così delicato. A loro gli imprenditori dei sistemi per produrre chiedono di operare in modo flessibile, ragionando sul lungo periodo e sulle grandi potenzialità di sviluppo che le imprese italiane possono cogliere, indipendentemente dalle regole e dai canoni previsti da Basilea 2”. “Alle autorità di governo, invece, - ha concluso Tacchella - pur accogliendo con favore il provvedimento inserito in finanziaria volto a favorire i processi di fusione e aggregazione, chiediamo una azione rapida affinché lo stesso sia reso finalmente operativo. In questo senso, occorre una legge di immediata applicabilità e di chiaro contenuto, comprensibile a tutti. Questo ancora non è stato fatto, su questo chiediamo un intervento deciso”. D’altro canto Ucimu-sistemi Per Produrre, da sempre, opera per sviluppare e sostenere strumenti utili a incrementare il livello di competitività delle imprese del settore. Dal fondo di private equity, Wise Equity Ii-fondo Macchine, promosso da Federmacchine e sostenuto anche da Ucimu-sistemi Per Produrre, creato ad hoc per le imprese del settore del bene strumentale che ha raccolto fino a ora 170 milioni di euro, all’accordo stipulato, in questi giorni, con un importante istituto bancario, volto a sostenere le imprese costruttrici di macchine utensili, robot e automazione nel processo di internazionalizzazione. Oltre a queste iniziative promosse direttamente dalla associazione, Ucimu-sistemi Per Produrre guarda con favore a tutti gli strumenti finalizzati allo scopo quali, per esempio, la quotazione in Borsa sul Mercato Expandi, mercato completamente nuovo e, per le sue caratteristiche, più vicino e adatto alle esigenze delle Pmi, e il Mac, una sorta di mercato alternativo di capitale che può essere utilizzato in sostituzione o aggiunta ai fondi di investimento. .  
   
   
FINMECCANICA: NUOVE PROPOSTE DEL CDA AL’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI  
 
Roma, 23 aprile 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica, con l’obiettivo di assicurare le risorse per la crescita del Gruppo e al contempo di garantirne la solidità patrimoniale e finanziaria, ha deliberato il 20 aprile di sottoporre alla prossima Assemblea (la cui convocazione è prevista per i giorni 29 e 30 maggio, rispettivamente in prima e in seconda convocazione) l’approvazione di un aumento di capitale - la cui eventuale esecuzione è demandata al Consiglio di Amministrazione - da effettuarsi anche in più tranches, riservato ad investitori istituzionali, con esclusione del diritto d’opzione e nei limiti del 10% del capitale sociale e pertanto per massimi nominali euro 185. 638. 002, mediante emissione di massime n. 42. 190. 455 azioni del valore nominale di euro 4,40 cadauna, da eseguirsi in tutto o in parte in sottoscrizione e/o in tutto o in parte al servizio di prestiti obbligazionari convertibili o cum warrant. La proposta prevede che il Consiglio di Amministrazione possa dare esecuzione all’operazione, secondo le modalità ed i criteri ivi previsti ed entro il termine del 30 giugno 2009 qualora, fermo restando l’utilizzo delle tradizionali fonti di copertura, si rendesse necessario il ricorso all’operazione, al fine di rendere compatibili gli impegni finanziari per la valorizzazione e il proseguimento della strategia di crescita con il mantenimento della solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Qualora si desse corso all’aumento di capitale, il prezzo di emissione sarà allineato al valore di mercato delle azioni al momento dell’offerta e comunque superiore ad una valore pari al 90% della media ponderata del prezzo ufficiale del titolo Finmeccanica nei 30 giorni borsistici antecedenti l’offerta. Qualora l’aumento di capitale venisse posto al servizio di un prestito obbligazionario convertibile o cum warrant, il prezzo di emissione delle azioni di compendio sarà superiore almeno del 15% al valore della media ponderata del prezzo ufficiale del titolo Finmeccanica nei 30 giorni borsistici antecedenti l’offerta. In caso di integrale sottoscrizione dell’aumento di capitale, l’azionista Ministero dell’Economia e delle Finanze manterrà una partecipazione superiore al 30% del capitale sociale di Finmeccanica, così come stabilito dal D. P. C. M. Del 28 settembre 1999. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di sottoporre alla stessa Assemblea di rinnovare anche per il triennio 2008-2010 il Piano di incentivazione azionaria riservato alle “risorse chiave” della Società e basato sull’assegnazione gratuita di azioni proprie, subordinatamente al raggiungimento di obiettivi di performance. Il Piano proposto per il nuovo triennio rappresenta la prosecuzione del Piano di incentivazione già in essere, approvato dall’Assemblea del 1° giugno 2005 per il triennio 2005-2007, rivelatosi un utile strumento di incentivazione e di fidelizzazione delle “risorse chiave” della Società. Il Consiglio di Amministrazione ha quindi deliberato di sottoporre all’Assemblea la proposta di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie al servizio del Piano, per un periodo di diciotto mesi dalla data della delibera assembleare e fino ad un livello massimo di n. 7. 500. 000 azioni ordinarie Finmeccanica. Tale acquisto potrà essere effettuato, con le gradualità ritenute opportune, ad un prezzo unitario massimo e minimo pari al prezzo di riferimento rilevato sul M. T. A. Nel giorno precedente a quello dell’acquisto (più o meno il 5% rispettivamente per il prezzo massimo e per quello minimo), mediante acquisto sul mercato ovvero mediante acquisto e vendita di strumenti derivati negoziati nei mercati regolamentati. Attualmente la Società detiene n. 600. 601 azioni proprie, pari allo 0,1413% del capitale sociale. .  
   
   
FINMECCANICA: QUOTA NELLA JOINT-VENTURE MBDA  
 
Roma, 23 aprile 2007 - Le notizie riportate il 19 aprile dal quotidiano francese La Tribune, secondo le quali Finmeccanica avrebbe intenzione di proporre a Thales di acquisire la propria quota nella joint-venture Mbda in cambio di un ingresso nel capitale della società francese, sono fantasiose e del tutto prive di fondamento. .  
   
   
DE’LONGHI SPA: APPROVATI DALL’ASSEMBLEA I RISULTATI DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2006 L´UTILE NETTO SI ATTESTA A EURO 39,8 MILIONI  
 
Treviso, 23 aprile 2007 - L’assemblea degli azionisti di De’ Longhi ha approvato il 18 aprile in prima convocazione i dati relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2006. Confermati il precedente Consiglio di Amministrazione guidato dal Presidente Giuseppe De’longhi e dall’Amministratore Delegato Fabio De’longhi e il collego sindacale uscente. Prorogato l’incarico alla società di revisione Price Waterhouse Coopers Spa sino all’approvazione del bilancio 2009; rinnovata al Consiglio l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie. Significativa crescita dei ricavi netti consolidati (+8,4%, ovvero +9,5% a perimetro di consolidamento costante) che raggiungono i 1. 363 milioni (1. 257,7 milioni nel 2005), grazie al contributo di ambedue le divisioni Household e Professional (rispettivamente +10,5% e +11,5% a perimetro di consolidamento costante); l´innovazione di prodotto e le efficienze industriali e logistiche sono stati i principali fattori di crescita dell´Ebitda (Euro 125,6 milioni contro i 105 milioni del 2005, pari al 9,2% dei ricavi) e dell´Ebit (85 milioni contro i 67,5 milioni del 2005, pari al 6,2% dei ricavi); l´utile netto si attesta a Euro 39,8 milioni (era 24,8 milioni nel 2005); più accentuato l´incremento dell´utile ante-imposte, pari a Euro 61,3 milioni (27,5 milioni nel 2005), a cui contribuisce anche la plusvalenza (26,4 milioni) derivante dalla cessione della controllata Elba S. P. A. ; la posizione finanziaria netta beneficia di flussi di cassa per totali 196,8 milioni, e scende da -511,4 milioni a -314,6 milioni; fattori determinanti sono stati l´efficienza nella gestione del capitale circolante, i flussi della vendita di Elba S. P. A. E l´effetto delle cessioni di crediti su base pro-soluto; approvata la distribuzione di un dividendo di Euro 0,06 per azione, con stacco il prossimo 30 aprile e pagamento il successivo venerdì 4 maggio 2007. L’assemblea i ha proceduto alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione nel senso della continuità, confermando la precedente composizione guidata dal Presidente Giuseppe De’longhi e dall’Amministratore Delegato Fabio De’longhi. Sono stati nominati consiglieri i signori Alberto Clò (indipendente), Renato Corrada (indipendente), Dario Melò (amministratore esecutivo), Carlo Garavaglia, Giorgio Sandri, Silvio Sartori e Giovanni Tamburi (indipendente). · Confermato il precedente collegio sindacale, con la nomina dei signori Gianluca Ponzellini (Presidente), Giuliano Saccardi e Massimo Lanfranchi (sindaci effettivi), Roberto Cortellazzo-wiel ed Enrico Pian (sindaci supplenti),l’Assemblea ha inoltre prorogato l’incarico alla società di revisione Price Waterhouse Coopers Spa fino all’approvazione del bilancio 2009 ai sensi del D. Lgs. 29 dicembre 2006, n. 303 (c. D. “Decreto Pinza”). · L’assemblea ha infine rinnovato al Consiglio di Amministrazione l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie ai sensi dell’art. 2357 c. C. Fino ad un massimo di 14 milioni (quattordicimilioni) di azioni ordinarie e, in ogni caso, in misura non eccedente la decima parte del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni eventualmente detenute dalle società controllate. · Il Consiglio di Amministrazione di De’ Longhi S. P. A. Riunitosi al termine dell’Assemblea, ha conferito i poteri per la gestione della società al Presidente dott. Giuseppe De’ Longhi, all’Amministratore Delegato dott. Fabio De’ Longhi, e al consigliere Dario Melò. Il Consiglio ha inoltre nominato quali membri del comitato per il controllo interno e la corporate governance i signori Renato Corrada, Carlo Garavaglia e Giovanni Tamburi e quali membri del comitato per la remunerazione, i signori Alberto Clò, Carlo Garavaglia e Giovanni Tamburi. L´andamento della gestione nel 2006. L’assemblea degli azionisti di De’ Longhi s. P. A. Ha approvato oggi in prima convocazione i dati relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2006. Nonostante lo scenario di crescita rilevante nei prezzi delle materie prime, il Gruppo ha saputo conseguire incrementi significativi nel fatturato e nei margini, con riflessi positivi anche sulla generazione di cassa. I ricavi netti consolidati si attestano a Euro 1. 363 milioni, in crescita dell´8,4% rispetto al 2005 (1. 257,7 milioni). Determinanti sono stati fattori esterni – la crescita dell´economia mondiale – e le leve gestionali – il mix di prodotti, una struttura produttiva e distributiva più efficiente, il rafforzamento delle quote di mercato. Questi risultati peraltro sono stati resi possibili anche dal completamento del processo di trasferimento di assets produttivi dall´Italia alla Cina e dalla messa a regime degli impianti produttivi in Russia, con i conseguenti benefici in termini di competitività e di opportunità di crescita su nuovi mercati. Tali dinamiche hanno permesso di conseguire un Ebitda di Euro 125,6 milioni, in miglioramento rispetto al 2005 sia in valore assoluto (+20,6 milioni) che in valore percentuale sui ricavi (dal 8,3% al 9,2%). Anche l´Ebit migliora, attestandosi a Euro 85 milioni (+17,5 milioni), pari al 6,2% dei ricavi. Da segnalare la plusvalenza di Euro 26,4 milioni derivante dalla cessione della controllata Elba Spa. L´utile netto risulta pari a Euro 39,8 milioni (+60,5% sul 2005); tuttavia a livello ante imposte il risultato mostra un incremento del 123% sul precedente esercizio (61,3 milioni contro 27,5 milioni). Alle performance summenzionate hanno contribuito sia la divisione Household che quella Professional. Il segmento Household ha conseguito un aumento del 7,5% dei ricavi (a Euro 1. 072 milioni)- ovvero +10,5% a perimetro costante - e del 16% nell´Ebitda (a Euro 92,2 milioni, pari al 8,6% dei ricavi). Trainanti le famiglie del caffè, dei piccoli elettrodomestici e del riscaldamento portatile. Il segmento Professional consegue un incremento dei ricavi del 17,4% (a 317,8 milioni) – ovvero +11,5% a perimetro costante - e del 31,1% dell´Ebitda (a 33,3 milioni, pari al 10,5% dei ricavi), grazie sia al riscaldamento ad acqua che ai grandi impianti di condizionamento. Ricordiamo l´acquisizione di Rc Group, avvenuta nella seconda metà dell´anno, che promette interessanti sinergie e opportunità di sviluppo nel comparto del condizionamento professionale. A livello di mercati, segnaliamo il buon andamento di tutte le principali aree geografiche, ad eccezione del Regno Unito (-4,9%, ma +0,4% a perimetro costante), e in particolare del nord America (+26,7%) e dell´Europa – Russia inclusa - (+11%). Anche il mercato italiano mostra un soddisfacente tasso di crescita (+7,1%). L´andamento positivo della gestione corrente, le efficienze nella gestione del capitale circolante, il beneficio della cessione di Elba Spa e l´effetto delle cessioni di crediti pro-soluto contribuiscono a ridurre la posizione finanziaria netta di 196,8 milioni, portandola da Euro - 511,4 milioni a Euro -314,6 milioni, pur in presenza di impegni di investimento straordinari. Il miglioramento rispetto alla data del 30 settembre 2006 è di Euro 82 milioni. L´assemblea degli azionisti ha approvato la distribuizione di un dividendo di 0,06 Euro per azione, con stacco in data 30 Aprile 2007 e pagamento Venerdì 4 maggio 2007. Eventi successivi alla chiusura dell´esercizio. Non si evidenziano eventi rilevanti successivi alla chiusura dell´esercizio. Evoluzione prevedibile della gestione. Si ritiene che il trend di crescita possa proseguire nel 2007, in un contesto positivo dell´economia mondiale. Successivamente alla chiusura dell’Assemblea e del Consiglio di Amministrazione, attorno alle ore 13, si è sviluppato un incendio presso la sede della Società in Treviso, Via L. Seitz. L’incendio ha interessato uffici tecnici e linee produttive che contribuiscono alla capacità produttiva del Gruppo per meno del 10%, senza cagionare – da quanto risulta sino ad ora – conseguenze alle persone. Sono in corso gli accertamenti anche al fine di valutare l’entità dei danni che attualmente non si è in grado di quantificare. In ogni caso, la Società ha in essere una polizza “all riscks” con le Generali gestita dal broker Aon: tale polizza prevede massimali congrui rispetto al sinistro. L’amministratore Delegato Dr. Fabio De Longhi ha dichiarato “è ancora presto per una dichiarazione esauriente su quanto è successo. E’ molto importante che nessuno sia rimasto ferito in occasione dell’incendio. Ringrazio le forze dell’ordine per il loro intervento che ha permesso di tutelare le persone e l’area e confido che, con la collaborazione di tutti i dipendenti, già da domani si possa riprendere una sufficiente attività operativa”. .  
   
   
ITALIA-EGITTO: SIGLATA INTESA IN CAMERA DI COMMERCIO  
 
Milano, 23 aprile 2007 - In Camera di Commercio di Milano con il ministro egiziano del Commercio e dell’Industria, Rachid Mohamed Rachid, è stato siglato il 19 aprile un accordo di collaborazione tra il Ministero egiziano del commercio e dell’industria e la Provincia di Milano – Progetto Monza e Brianza. Un’iniziativa sviluppata dalla Camera di Commercio di Milano attraverso la sua azienda speciale Promos per le attività internazionali, in collaborazione con l’Ufficio commerciale egiziano di Milano e il Cfp (Centro Formazione Professionale) Terragni di Meda. L’accordo prevede lo sviluppo di attività ed azioni in Egitto dedicate alla formazione nel comparto del legno – arredo, in particolare, la realizzazione di training formativi a favore di personale egiziano realizzati da esperti italiani e l’avvio di un centro formativo stabile per il settore del design in Egitto. L’attività verrà coordinata dalla Camera di Commercio di Milano attraverso la Promos, con il supporto del Cfp (Centro di formazione professionale Terragni di Meda nel comparto del design). Il memorandum siglato oggi prosegue le attività di collaborazione nel settore del legno-arredo avviate con un precedente protocollo d’intesa siglato in Egitto nel giugno del 2006. Lo scopo è quello di rafforzare attività ed azioni comuni nell’ambito della formazione professionale del comparto del mobile e design a favore di tecnici e imprenditori egiziani e sviluppare nuove collaborazioni tra gli operatori economici di settore dei due Paesi. Presenti alla firma: Rachid Mohamed Rachid, ministro egiziano del Commercio e dell’industria, Gigi Ponti, assessore della provincia di Milano per la attuazione della Provincia di Monza e Brianza, Bruno Ermolli, presidente di Promos. “L’egitto rappresenta un partner commerciale importante - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos -. In particolare, l’export lombardo verso questo Paese mediterraneo è cresciuto nel 2006 di oltre il 13% rispetto all’anno precedente. Un segnale di come si stiano intensificando i rapporti commerciali e dell’interesse delle nostre imprese verso il mercato egiziano. La Camera di commercio di Milano è poi particolarmente sensibile al tema della formazione: investire in capitale umano significa accrescere un comune tessuto economico e culturale tra le due sponde del Mediterraneo. Per questo, la firma di questo accordo rappresenta un ulteriore passo avanti su un cammino già avviato di collaborazione, per moltiplicare le occasioni di cooperazione e di scambio, specialmente in un settore di eccellenza per il nostro territorio come quello del design. Anche in vista della conferenza del Laboratorio Euromediterraneo che la Camera di Commercio annualmente organizza a Milano”. .  
   
   
BIOTECNOLOGIE E MATERIALI: 4,8 MILIONI PER LE PMI  
 
Milano, 23 aprile 2007 - Dal 30 maggio sarà possibile presentare domanda di contributo per progetti di innovazione tecnologica nei settori della biotecnologia e dei materiali avanzati. Il bando, promosso dall´Assessorato regionale all´Artigianato e Servizi, è rivolto alle micro, piccole e medie imprese che operano nei settori della salute e sanità, energia e ambiente, alimentazione. "Complessivamente - ha detto l´assessore Zambetti - sono stati stanziati 4,8 milioni di euro: 1,3 milioni per progetti presentati nel settore delle biotecnologie e 3,5 milioni per il settore dei materiali avanzati". Tutte le informazioni relative al bando sono disponibili sul sito web della Direzione Generale Artigianato e Servizi www. Servizialleimprese. Regione. Lombardia. It. Da lunedì 7 maggio 2007, inoltre, saranno disponibili sul sito anche le eventuali nuove modalità operative e le informazioni necessarie per la partecipazione. .  
   
   
DAL 21 APRILE, TASSE SUI BREVETTI PER I PRIVATI  
 
Como, 23 aprile 2007 – La legge finanziaria 2007 (legge 27 dicembre 2006 n. 296) ha reintrodotto per le domande di brevetto per invenzione, modello di utilità e disegno ornamentale il pagamento delle tasse, sia all’atto della presentazione della domanda, che per il mantenimento in vita dei brevetti stessi, (tasse abolite dalla precedente legge finanziaria relativa all’anno 2006 - legge 23 dicembre 2005 n. 266). Il decreto ministeriale 2 aprile 2007 (pubblicato nella G. U. N. 81 del 6 aprile 2007) ha pertanto fissato gli importi delle tasse dovute con decorrenza 21. 4. 2007. In particolare, l’allegato A del decreto indica gli importi dovuti. Visionabili qui: http://images. Co. Camcom. It/f/tutela/al/allegato_a. Pdf I diritti per il mantenimento in vita dei brevetti hanno come decorrenza l’1 gennaio 2007 e devono essere versati a far tempo dal: 5° anno di vita per il brevetto di invenzione industriale; secondo quinquennio di vita per il brevetto per modello di utilità; secondo quinquennio di vita per il modello ornamentale. Le rate annuali scadute dall’1 gennaio 2007 al 30 aprile 2007 si possono pagare entro il 30 giugno 2007. Sono esclusi dal pagamento dei diritti di deposito, le università, le amministrazioni pubbliche aventi come scopo istituzionale la ricerca, le amministrazioni della difesa e delle politiche agricole alimentari e forestali. .  
   
   
REGIONE E LABORATORI FISICA A SOSTEGNO AZIENDE FABBIANI, MOMENTO ALTO. ABRUZZO PER PRIMA FIRMA INTESA  
 
Pescara, 23 aprile 2007 - Formazione e affiancamento alle imprese nei settori agroalimentare, chimico, elettronico, metalmeccanico, tessile, abbigliamento, calzature e servizi alle imprese sono tra gli obiettivi principali del protocollo d´intesa sottoscritto il 20 aprile tra la Regione, l´Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l´ente Abruzzo Lavoro. Nell´ambito del protocollo d´intesa un ruolo centrale viene affidato ai Laboratori nazionali del Gran Sasso. Infatti gli esperimenti che si compiono presso questi Laboratori producono, oltre agli specifici risultati di ricerca cui sono finalizzati, un notevole fabbisogno di innovazione tecnologica ed organizzativa che genera applicazioni efficaci nei sistemi produttivi e di servizio. Quindi obiettivo finale dell´intesa è quello di facilitare la diffusione presso le imprese regionali delle conoscenze, soluzioni tecnologiche ed innovazioni che i Laboratori nazionali del Gran Sasso hanno messo a punto. Il protocollo sottoscritto s´inserisce nell´attuazione del Piano conclusivo delle attività del Por Abruzzo 2000/2006 e quindi saranno utilizzate risorse cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo per un importo totale di 1. 300. 000 euro. Nel dettaglio le modalità d´intervento previste dal protocollo consistono in due azioni condotte in partenariato tra l´Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Abruzzo Lavoro e finalizzate ad individuare i fabbisogni di affiancamento ai processi di innovazione espressi dalle imprese regionali dei settori produttivi prescelti, la modellizzazione e sperimentazione di pratiche innovative di formazione continua e di affiancamento ai lavoratori e al management delle imprese. Inoltre sono previsti un intervento innovativo di formazione continua in modalità e-learning per settori produttivi predeterminati nell´ambito di un´azione di ricerca condotta da Abruzzo Lavoro in collaborazione con il Consortium Garr ed un intervento realizzato dai Laboratori nazionali del Gran Sasso rendendo disponibili venti Borse di Lavoro e Ricerca di durata annuale per creare alte professionalità tecniche e di ricerca, diffondere la conoscenza tecnologica, accrescere le opportunità di affinamento delle conoscenze. Le attività previste dal protocollo avviate appena dopo la firma dell´intesa si concluderanno entro luglio 2008. Le linee di azione che Regione e Abruzzo Lavoro hanno delineato nel protocollo d´intesa con l´istituto Nazionale di Fisica Nucleare sono cinque. Le prime due riguardano l´ambito del macroprogetto "Innovazione, competitività, governance" rivolto a promuovere Sistemi locali di offerta della formazione continua e del trasferimento di innovazione. Scopo della prima linea di azione è l´individuazione di un settore produttivo "pilota" caratterizzato dalla presenza di imprese ad elevata domanda d´innovazione, rispetto alle quali si procede ad un´analisi approfondita dei fabbisogni di formazione continua e di affiancamento per l´innovazione tecnologica e per il trasferimento dei risultati della ricerca e dello sviluppo. La seconda linea di azione riguarda la selezione e professionalizzazione di ricercatori del trasferimento dei risultati della ricerca e dello sviluppo e la promozione dello scambio internazionale di esperienze nell´ambito di percorsi di ricerca di giovani residenti in Abruzzo, laureati o specializzati in materie scientifiche. La terza linea di azione riguarda la progettazione e sperimentazione di metodologie didattiche incentrate sull´e-learning e rivolte ad imprenditori e manager delle piccole e medie imprese, finalizzate a supportare l´innovazione del settore produttivo pilota ed il trasferimento di conoscenze attraverso l´esperienza dei Laboratori nazionali del Gran Sasso. La quarta linea di azione riguarda imprese che attuano direttamente attività formative per i propri lavoratori avvalendosi delle conoscenze e capacità dei Laboratori. La quinta linea di azione prevede la partecipazione dei Laboratori ad uno o più partenariato di attuazione dei percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore di cui saranno capofila. Le prime tre linee di azione avranno finanziamenti rispettivamente per 30. 000 euro, 70. 000 euro e 1. 000. 000 di euro, per un totale di 1. 100. 000 euro. Le restanti linee di azione si avvarranno di un finanziamento di 200. 000 euro. "Per l´Abruzzo la giornata di oggi segna un momento alto, la firma del protocollo d´intesa è un atto di eccellenza utile a rafforzare la diffusione della conoscenza scientifica e dell´innovazione tecnologica, ingredienti indispensabili per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale regionale". Così l´assessore al Lavoro, Fernando Fabbiani, ha commentato la firma del protocollo con il presidente dell´Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Roberto Petronzio ed il direttore dell´ente Abruzzo Lavoro, Rita Del Campo. "Il protocollo sottoscritto non rappresenta un fatto occasionale - ha precisato lo stesso assessore - infatti nel recente passato la Regione ha stipulato intese analoghe con l´intero mondo accademico abruzzese per rafforzare il rapporto di sinergia tra Università, mondo scientifico ed imprese, in questo senso l´Abruzzo è la prima regione in Italia che firma un´intesa con l´Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, valorizzando la presenza dei Laboratori nazionali del Gran Sasso, a sostegno del mondo imprenditoriale". Per Rita Del Campo, direttore di Abruzzo Lavoro, "l´intesa sottoscritta consente di puntare con decisione all´innovazione del sistema produttivo regionale dandole un forte impulso attraverso processi di alta formazione e di formazione continua così da renderlo più competitivo". Infine il presidente dell´Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Roberto Petronzio, ha espresso "apprezzamento per l´Abruzzo che attraverso l´intesa rende fruibile al suo sistema produttivo l´esperienza maturata nei Laboratori del Gran Sasso, infatti proprio la condivisione di queste infrastrutture e della loro esperienza agevola la diffusione delle conoscenze e l´Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in questo modo, può diventare portale delle numerose esperienze che si svolgono nei Laboratori nazionali". .  
   
   
VISITA DELLA DELEGAZIONE CUBANA NELLE MARCHE  
 
Ancona, 23 aprile 2007 - La breve ma proficua visita della delegazione del governo cubano alla Regione Marche ha visto rinnovare un accordo di collaborazione che sostanzia e rilancia il Protocollo sottoscritto nel dicembre 2005. La delegazione cubana era composta dal viceministro del Minvec Ricardo Guerrero Blanco, da Jorge Sosa Brisuela consigliere economico commerciale dell´ambasciata di Cuba, Vilbia Collazo vicedirettrice della Direzione europea del Minvec e da Ricardo Garci`a delegato territoriale del Minvec a Santiago Due gli impegni nell´immediato: la partecipazione delle imprese marchigiane alla Fiera multisettoriale di novembre a Cuba, nella capitale Havana; la futura realizzazione di un Centro Servizi per lo sviluppo di know how e cultura d´impresa per i distretti d´eccellenza marchigiani, in particolare l´agroalimentare. Oltre all´impegno fieristico e allo sviluppo di relazioni internazionali nell´ambito agroalimentare, la Regione Marche intende creare un gruppo di lavoro teso a coinvolgere alcune nostre realta` nel settore turistico e, nell´ambito della ricerca, lanciare progetti di formazione universitaria e scientifica e della scuola in genere, attraverso il coinvolgimento diretto di Cuba come paese partner. La delegazione cubana ha risposto positivamente a tali impegni dichiarandosi pronta ad allestire per la Fiera dell´Havana un intero Padiglione Italiano a disposizione delle Marche (che fra l´altro sono la regione italiana coordinatrice di tutte le altre per le relazioni internazionali). Il viceministro Guerrero si e` dimostrato interessato a conoscere le esperienze di sviluppo fatte dalla Regione Marche in Paesi come Brasile e Argentina; ha considerato importanti e strategici gli impegni presi per gli scambi nel settore agroalimentare, eccellenza marchigiana di livello internazionale. Infine, ha definito innovativo e interessante il progetto di creare un Centro servizi permanente chiedendo di allargarlo ai distretti come Mobile e Meccanica, dove il know how marchigiano e` leader mondiale. .  
   
   
RIORGANIZZAZIONE STRUTTURE GIUNTA REGIONALE UMBRA ASSESSORE RIOMMI E SINDACATI FIRMANO “VERBALE DI CONCERTAZIONE”  
 
Perugia, 23 aprile 2007 – Accrescere l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa, migliorare la qualità dei servizi, garantire l’organizzazione ottimale del lavoro e delle professionalità interne, e coniugare il tutto con un quadro di contenimento della spesa: questi gli obiettivi della riorganizzazione delle strutture della Giunta regionale dell’Umbria, fissati da un “verbale di concertazione” firmato il 19 aprile dall’assessore al bilancio e al personale della Regione Umbria Vincenzo Riommi e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Il “verbale di concertazione” concordato fra le parti s’inserisce all’interno di un percorso, che prese avvio nel 2005 con la legge sulla struttura organizzativa della Presidenza e della Giunta regionale ed è proseguito nel 2006, con la determinazione delle direzioni regionali e la relativa attribuzione delle materie di competenza. Le parti firmatarie si sono impegnate ad una “verifica” del modello proposto entro un anno dalla data di attuazione, per misurarne l’adeguatezza alla luce dei cambiamenti in atto, e ad assumere eventuali azioni correttive. “È una tappa significativa dell’ampio processo di riforma del sistema amministrativo regionale e locale – ha commentato l’assessore Riommi -, che vede la Regione impegnata nella verifica complessiva dei meccanismi di’governance’ di sistema. Il modello organizzativo proposto, che fa tesoro degli indirizzi e dei criteri emersi negli incontri tra parte pubblica e privata, mira a rafforzare l’organizzazione per ‘funzioni centrali’ a supporto dell’intera struttura. Al tempo stesso – sottolinea Riommi – c’è una riorganizzazione delle funzioni specifiche, secondo politiche generali e criteri di razionalità ed interazione fra le strutture che gestiscono competenze su materie omogenee”. .  
   
   
RONZA IN BRASILE PER RAFFORZARE COLLABORAZIONE  
 
Milano, 23 aprile 2007 - Si è conclusa il 20 aprile la missione istituzionale del sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia, Robi Ronza, a Belo Horizonte in Brasile. Tre giorni di lavoro che hanno consentito a Ronza di verificare sul campo non solo come proseguono i progetti di formazione professionale che Regione Lombardia sta finanziando in alcuni Stati brasiliani (in collaborazione con le Ong lombarde che lavorano sul posto, il ministero degli Affari Esteri e importanti gruppi imprenditoriali italiani, la Fiat in primis), ma anche di studiare nuove forme di collaborazione fra la Lombardia e lo Stato del Minas Gerais. Momenti culminanti della visita sono stati infatti l´incontro con il presidente Fiat dell´America latina, Cledovino Belini e con il vicegovernatore del Minas Gerais, Antonio Augusto Junho Anastasia. La Fiat, a Belo Horizonte, possiede un grossissimo stabilimento nel quale lavorano 15. 000 dipendenti, la maggior parte dei quali reclutati e preparati grazie ad un grande programma di sviluppo sociale che il gruppo torinese realizza in collaborazione con lo stesso governo del Minas, il mondo della cooperazione internazionale (in particolare quella italiana attraverso il ministero degli Affari Esteri) e le Ong che, in loco, attuano i progetti finanziati anche da Regione Lombardia. "Belini - ha detto Ronza - mi ha dimostrato tutta la sua riconoscenza per l´aiuto che gli stiamo dando attraverso i nostri cooperanti. Un aiuto che permette di togliere dalla strada centinaia di ragazzi poverissimi che, dopo aver frequentato i nostri corsi, possono entrare in azienda e sperare in un futuro migliore". Altrettanto importante è stato l´incontro con il vicegovernatore dello stato del Minas, Junho Anastasia "con il quale - ha detto Ronza - ho definito i contenuti di un memorandum d´intesa che il Governatore del Minas Gerais, Aecio Neves, (probabile successore di Lula alla guida del Paese) sottoscriverà entro la fine di quest´anno con il presidente Formigoni". "Un accordo - ha concluso Ronza - incentrato principalmente sugli scambi in campo economico e dell´innovazione, ma che dovrà rafforzare ulteriormente una partnership che dura da oltre quarant´anni e che ha dato risultati concreti che oggi sono sotto gli occhi di tutti come la completa riqualificazione di interi quartieri di favelas". .  
   
   
AGENZIE LAVORO,FISSATI REQUISITI PER ACCREDITAMENTO POTRANNO OPERARE ANCHE QUELLE CHE AGISCONO IN AMBITO REGIONALE ROSSONI: AMPLIATE LE POSSIBILITA´ DI SCELTA PER I LAVORATORI  
 
Milano, 23 aprile 2007 - La nuova legge lombarda sul mercato del lavoro compie un altro passo in avanti. La Giunta regionale ha infatti approvato, su proposta dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, due delibere che stabiliscono le procedure e i requisiti dei soggetti pubblici e privati e delle agenzie per il lavoro che vogliono essere rispettivamente accreditati ed erogare servizi essenziali per il lavoro e autorizzati a svolgere servizi di intermediazione, ricerca e selezione del personale. In ogni caso, chi si rivolgerà loro per cercare occupazione potrà farlo gratuitamente. Per quanto riguarda l´autorizzazione a svolgere servizi di intermediazione, ricerca, selezione e ricollocazione del personale, d´ora in poi potranno operare, accanto alle attuali agenzie, che essendo presenti in più di quattro Regioni, beneficiano già ora dell´autorizzazione nazionale, anche quelle che agiscono solo in ambito regionale. Potranno essere sia soggetti pubblici (Comuni, Camere di Commercio, scuole superiori, associazioni sindacali, enti bilaterali) sia privati. L´accreditamento invece riguarda quei soggetti pubblici o privati che si candidano a erogare sia i cosiddetti servizi essenziali per il disoccupato previsti dal decreto legislativo n. 181/2000 (accoglienza, accoglimento dell´autodichiarazione di stato di disoccupazione, sottoscrizione del patto di servizio con i soggetti disoccupati, ecc), sia quelli relativi alle politiche attive per il lavoro (orientamento, formazione, tirocinio per i lavoratori più "deboli" come over 45, donne, disoccupati di lunga durata, ecc). In questo caso gli enti accreditati potranno beneficiare di contributi pubblici, collaborando con la Regione all´attuazione degli obiettivi previsti dal Piano d´Azione Regionale. "Con questi provvedimenti - afferma l´assessore Rossoni - si amplia la possibilità di scegliere, tra vari soggetti accreditati, quello che meglio risponde alla proprie esigenze. Mettendo sullo stesso piano operatori pubblici e operatori privati, non privatizziamo il lavoro, ma aumentiamo il numero dei servizi e di conseguenza la possibilità per i nostri lavoratori di trovare occupazione, dal momento che solo il 3% di chi cerca lavoro lo trova attraverso i centri per l´impiego e solo l´8% attraverso le agenzie interinali". Per ottenere l´autorizzazione o l´accreditamento i soggetti interessati devono essere in possesso di specifici requisiti, sia logistici (adeguatezza delle strutture e delle attrezzature), come anche professionali, tecnologici ed informatici. Per l´avvio delle attività sarà sufficiente inoltrare una dichiarazione di atto notorio con cui si attesta il possesso dei requisiti richiesti, che saranno costantemente sottoposti ad attività di vigilanza da parte della Regione. Se si dovessero accertare gravi irregolarità, l´accreditamento e l´autorizzazione saranno revocati e si sarà esclusi dal sistema per 5 anni. Infine, un ulteriore punto qualificante di questo sistema è la possibilità che tutti i soggetti agiscano in rete. Accreditati e autorizzati, infatti, potranno raccordarsi tra loro, costituendo appositi raggruppamenti in relazione alla specificità delle politiche. .  
   
   
A CARBONIA UN NUOVO DISTRETTO DI AREA  
 
Cagliari, 23 aprile 2007 - Il Consiglio di Amministrazione dell´Area (Azienda regionale per l´edilizia abitativa), presieduto da Francesco Licheri, ha deliberato il Regolamento di organizzazione che prevede l´istituzione di un nuovo Distretto: a quelli storici di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano si aggiunge da oggi quello di Carbonia, che gestirà i 4. 119 alloggi presenti nella nuova provincia di Carbonia-iglesias. Ad appena due mesi dall´approvazione dello Statuto, giunto dopo una fitta concertazione sindacale, arriva il riconoscimento dell´attesa autonomia di Carbonia, una città che vanta un grande patrimonio di architettura moderna e una importante tradizione di edilizia popolare. "Bastano queste due motivazioni per capire che non si tratta soltanto di un decentramento amministrativo nell´ottica di una migliore gestione nel territorio", ha spiegato il presidente del Cda, Licheri che, insieme all´assessore regionale dei Lavori pubblici, Carlo Mannoni, ha espresso soddisfazione per il nuovo risultato, conseguito a meno di un anno dall´approvazione della legge 12 dell´8 agosto 2006 da parte del Consiglio regionale, con la quale sono state recepite le linee di riforma nazionali relative allo scioglimento degli Iacp (Istituti autonomi case popolari). Il Cda dell´Area punta a potenziare gli organici dei Distretti, dai quali dipenderanno in buona parte l´attuazione della politica di riscatto delle case popolari e un rapporto più stretto con gli Enti locali. Già la Finanziaria regionale 2005, tuttavia, aveva fissato (con legge regionale) la cessione di buona parte del patrimonio dell´ormai ex Iacp al Comune di Carbonia. Il patrimonio dell´Area in Sardegna ammonta a 25mila alloggi, così dislocati: Cagliari 5. 897, Sassari 5. 634, Carbonia-iglesias 4. 119, Nuoro 3. 174, Oristano 2. 450, Olbia-tempio 1. 733, Medio Campidano 1. 484, Ogliastra 530. Tra i compiti fondamentali dell´Azienda, l´incremento e la valorizzazione del patrimonio abitativo sociale a sostegno del fabbisogno pregresso e delle nuove domande sociali emergenti; la finalizzazione degli investimenti in edilizia sociale, a sostegno delle politiche di recupero e riqualificazione urbana e territoriale; il recupero del patrimonio dismesso, degradato e inutilizzato, da quello storico alle periferie moderne, per limitare il consumo edilizio del territorio e favorire il rafforzamento dell´identità culturale locale; l´innalzamento dei livelli di qualità dei contesti urbani regionali, anche con la tutela e la valorizzazione del patrimonio pubblico di edilizia sociale di qualità, a partire dagli interventi di edilizia residenziale pubblica progettata nel Novecento da alcuni dei maggiori protagonisti dell´architettura in campo nazionale. .  
   
   
MONZA, ENTRO IL 2010 PRONTO IL POLO ISTITUZIONALE COMPRENDE LE SEDI DI PROVINCIA, REGIONE, AGENZIA ENTRATE, GDF, QUESTURA E FIERA  
 
Monza, 23 aprile 2007 - Entro il 2010 a Monza sarà completato il Polo istituzionale-amminitrativo in cui avranno sede la nuova Provincia di Monza e Brianza, gli uffici della Regione Lombardia, quelli dell´Agenzia delle Entrate, la sede della Questura-polizia di Stato, quella della Guardia di Finanza e della Fiera-centro Congressi. I costi di realizzazione sono di circa 119 milioni di euro. Lo stabilisce l´atto di modifica dell´Accordo di Programma (Adp) per la realizzazione del Polo istituzionale nell´area dell´ex Caserma Iv Novembre, sottoscritto a Monza nella sede territoriale della Regione Lombardia dal presidente Roberto Formigoni e dall´assessore della Provincia di Milano con delega all´attuazione della Provincia di Monza, Gigi Ponti, insieme al sindaco di Monza, Michele Faglia, al vice commissario governativo della Provincia di Monza e Brianza, Francesca Iacontini, al direttore dell´Agenzia del Demanio (Filiale Lombardia), Giuliana Dionisio, al ten. Col. Antonino Giordano (Guardia di Finanza, Rtla - Reparto Tecnico Logistico/amministrativo Lombardia) e al direttore regionale della Lombardia dell´Agenzia delle Entrate, Francesco Miceli, presente anche l´assessore regionale alla Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale con delega alla Provincia di Monza, Massimo Ponzoni. Con quest´atto si dà avvio all´attuazione del progetto che riqualifica un´area di circa 80. 000 mq con la realizzazione di un complesso urbano integrato al servizio dei cittadini di Monza e della Brianza, corredato di opere viabilistiche ed infrastrutturali. "Siamo giunti - ha detto il presidente Formigoni - alla tappa conclusiva del lungo percorso decisionale che permetterà alla nuova Provincia di Monza-brianza di dotarsi di un grande polo amministrativo necessario alla sue future attività. La sede della Regione verrà costruita tramite Infrastrutture Lombarde in project financing, sfruttando una collaborazione pubblico-privato, che permetterà di evitare carichi sul bilancio regionale". Formigoni ha poi sottolineato come il risultato finale dell´Accordo, promosso e coordinato dalla Regione, risponda pienamente alle esigenze di un contesto territoriale che storicamente ha sempre rappresentato una delle aree maggiormente popolate e produttive della Lombardia, caratterizzato da una specificità propria che è stata finalmente recepita e che ha portato alla formazione della nuova Provincia. "Nella sfida istituzionale la Regione Lombardia - ha aggiunto Formigoni - si è posta al fianco dei brianzoli, riconoscendo Monza e Brianza come Provincia in pectore ancor prima della sua formalizzazione ufficiale. Lo spazio che con questo accordo viene dato agli attori istituzionali mira dunque a valorizzare le capacità potenziali ancora non pienamente espresse di questo territorio, che è in grado di offrire un contributo non indifferente alla crescita della Lombardia e delle sue eccellenze". La Sede Della Nuova Provincia - La sede della Provincia di Monza si svilupperà su quattro piani fuori terra e disporrà di due interrati per parcheggi nella parte est dell´area dell´ex Caserma Iv novembre, con una superficie complessiva di 15. 000 mq di superficie lorda di pavimento (s. L. P. ). La Sede Territoriale Della Regione - L´edificio che ospiterà anche la sede territoriale della Regione, complessivamente di 3. 000 mq di s. L. P. , si colloca nel lato ovest della corte principale. Le geometrie di questo complesso sono state pensate per consentire un dialogo con il territorio circostante. E´ previsto uno spazio destinato a piazza della Provincia (a nord est dell´edificio) che guiderà i visitatori con un percorso indipendente dall´attività degli uffici. La Sede Dell´agenzia Dell´entrate - La nuova sede dell´Agenzia delle Entrate sarà collocata in un´area di circa 3. 800 mq posta tra l´edificio della Provincia e quello della Questura, avrà 3 piani fuori terra, un corpo basso ed un piano e un corpo intermedio che delinea un cortile interno e uno spazio rivolto all´area verde esterna. La Sede Della Questura - La sede della Questura si svilupperà su una superficie di circa 15. 500 mq, collocata tra l´area destinata all´edificio della Guardia di Finanza e quella dell´Agenzia delle Entrate. Sarà un complesso "a pettine" costituito da 4 corpi di fabbrica collegati tra loro. La Sede Della Guardia Di Finanza - Per la sede della Guardia di Finanza il progetto assegna un´area di 11. 215 mq all´interno dei quali sarà costruito un edificio di 3-4 piani fuori terra costituito da 3 corpi a pianta quadrata. Quello centrale di 3 piani, sarà destinato ad uso uffici, i due laterali di 4 piani ospiteranno gli alloggi dei militari e una sala convegni. La Fiera-centro Congressi - La sede della Fiera-centro Congressi sarà realizzata su una superficie di 20. 300 mq a sud ovest dell´area demaniale, a sud degli edifici della Questura e della Guardia di Finanza e confinerà ad est con il parco urbano da realizzare all´interno del lotto della nuova Provincia. Di forma rettangolare, si svilupperà su 4 piani fuori terra e tre interrati per i parcheggi. L´area espositiva sarà di circa 8. 300 mq e nello stesso fabbricato saranno collocati uffici, aree di ristorazione, sala congressi con 500 posti, sale conferenza. I Collegamenti Viari - Un aspetto rilevante è rappresentato dalle opere di riqualificazione, urbanizzazione ed infrastrutturazione. In particolare, per migliorare la viabilità saranno realizzate le rotatorie su via Lario (ad est della Valassina), su viale Elvezia e in corrispondenza della bretellina ovest di raccordo con la Valassina. L´accordo prevede anche la sistemazione di via Lario, viale Elvezia, la riqualificazione di piazzale Virgilio, opere su via Tonoli, via Montevecchia e il suo prolungamento nonché il collegamento con via Olimpia. .  
   
   
CASE A CANONE MODERATO, 20.000 EURO REDDITO MASSIMO  
 
Milano, 23 aprile 2007 - Passa da 17. 000 a 20. 000 euro il limite di reddito Isee (Indicatore socio economico equivalente) per accedere ad alloggi a canone moderato (livello intermedio tra quello sociale e quello libero riscontrabile sul mercato, che varia fra i 250 e i 350 euro al mese). E´ quanto prevede una delibera che la Giunta regionale lombarda ha approvato, su proposta dell´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti. Finora il regolamento regionale consentiva l´assegnazione di questi appartamenti a coloro che avevano un reddito Isee compresso tra i 14. 000 e i 17. 000 euro. "Il canone moderato - ha commentato Scotti - costituisce uno degli strumenti per andare incontro al bisogno abitativo di quei nuclei familiari che, pur non potendo accedere al canone sociale, non riescono a sostenere i costi del libero mercato". "L´innalzamento della soglia - ha aggiunto - è dunque la formula che abbiamo scelto per facilitare l´accesso al canone moderato tenuto conto dell´aumento del costo della vita registrato negli ultimi 3 anni". Nel Piano Regionale di Edilizia Residenziale Pubblica (Prerp) 2002-2005, Regione Lombardia ha stanziato 54 milioni di euro che hanno permesso la realizzazione di 1. 622 alloggi destinati al canone moderato, ai quali se ne affiancheranno altri 2. 000 che verranno costruiti con i circa 70 milioni di euro che ad essi destina il nuovo Prerp 2007-2009. .  
   
   
NUOVA GUIDA FISCALE ALLA COMPRAVENDITA DELLA CASA L´AGENZIA DELLE ENTRATE HA APPENA EDITATO LA NUOVA EDIZIONE DELL´UTILE VADEMECUM FISCALE  
 
Roma, 23 aprile 2007 - Al fine di orientare al meglio chiunque abbia la necessità di acquistare un immobile da adibire ad abitazione principale, l´Agenzia delle Entrate ha prodotto la nuova "Guida fiscale alla compravendita della casa". La guida è un vero e proprio vademecum che consta di cinque sezioni: a) "Acquisto della casa"; b) "Agevolazioni fiscali per l´acquisto della prima casa"; c) "Vendita della casa"; d) "Credito d´imposta per riacquistare la prima casa"; e) "Acquisto di immobile ristrutturato". L´intera guida è stata aggiornata, rispetto alla precedente, recependo tutte le novità contenute nella Legge Finanziaria 2007. Le agevolazioni fiscali previste per l´acquisto della casa risultano essere molte e sono tutte dettagliatamente descritte, con dovizia, nei minimi particolari. In questa guida si fa uso di un linguaggio chiaro e semplice, tanto da risultare di facile lettura anche a chi non mastica il gergo fiscale. Uno strumento utile, insomma, da consultare attentamente al fine di districarsi al meglio tra le maglie della fiscalità immobiliare. .  
   
   
ENEL: ALTRE 7 BANCHE ADERISCONO AL FINANZIAMENTO PER L´OPA SU ENDESA DEFINITA LA GRIGLIA DEI MARGINI E LE COMMISSIONI DEL SINDACATO DI BANCHE CHE PARTECIPANO ALL´OPERAZIONE  
 
Roma, 19 Aprile 2007 - Altre sette banche hanno aderito al finanziamento da 35 miliardi di euro già strutturato e garantito da Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S. P. A. , Ubs Limited, Banco Santander Centrai Hispano, S. A. , Bayerische Hypo-und Vereinsbank Ag (filiale di Milano), e Intesa Sanpaolo S. P. A. A sostegno dell´offerta pubblica di acquisto di azioni Endesa S. A. Le sette banche che partecipano come Mandated Lead Arrangers sono: Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, S. A. , Crédit Mutuel - Cic, Credit Suisse (filiale di Londra), Dresdner Kleinwort (divisione investment banking della Dresdner Bank Ag), Goldman Sachs International, Morgan Stanley Bank International Limited, e la Royal Bank of Scotland plc. Il finanziamento è ripartito in tre tranches: la tranche A totalizza 10 miliardi di euro e ha scadenza a 1 anno con la possibilità di una estensione per un periodo di ulteriori 18 mesi. La tranche B totalizza 15 miliardi di euro e ha scadenza triennale, mentre la tranche C ha una scadenza quinquennale e totalizza 10 miliardi di euro. Ulteriori tranche (sub-tranches) internazionali consentono alle banche estere prive di una filiale italiana di partecipare alla transazione. Il margine è determinato sulla base della seguente griglia di rating:
Moody´s o S&p Margine Tranche A Margine Tranche B Margine Tranche C
Rating (% p. A. ) (% p. A. ) (% p. A. )
Al/a+ or higher 0. 175 0. 225 0. 275
A2/a 0. 225 0. 275 0. 325
A3/a- 0. 275 0. 325 0. 350
Baal/bbb+ 0. 325 0. 375 0. 400
Baa2/bbb 0. 400 0. 450 0. 500
Baa3/bbb- or below 0. 450 0. 500 0. 550
Le commissioni totalizzeranno il 20% del margine applicabile. Una commissione di avallo, calcolata a 22,5 punti base per anno, sarà applicata all´ammontare della garanzia posta a copertura della quota dell´offerta pubblica di pertinenza dell´Enel, così come stabilito dall´Autorità di Borsa Spagnola Cnmv. E´ previsto che la sindacazione della transazione vada nella fase di sub-underwriting maggio, mentre il closing dell´intero finanziamento è in calendario a seguito d regolamento dell´offerta pubblica. .
 
   
   
SOLAREXPO 2007.SIEMENS PRESENTA NUOVI INVERTER PER IMPIANTI FOTOVOLTAICI: AFFIDABILITÀ, SICUREZZA E INVESTIMENTI GARANTITI.  
 
Milano, 23 aprile 2007 - La divisione Automation and Drives di Siemens presenta all’ottava edizione della Fiera Solarexpo di Verona con un’offerta di prodotti altamente affidabili, in grado di garantire maggiori durata e sicurezza, oltre al ritorno dell’investimento. In occasione della manifestazione fieristica, Siemens presenta due nuove gamme di inverter greed connected : Sitop Solar per soluzioni monofase da 1,1 a 4,6 Kw e Sinvert Solar per soluzioni trifase da 30 Kw a 400 Kw. Entrambi sono apparecchi molto versatili che, grazie alla combinazione Master/slave, possono essere utilizzati per impianti di varie dimensioni. In particolare la gamma Sinvert Solar è in grado di fornire fino ad 1,6 Mw con un’unica soluzione, costituita da 1 Master e 3 Slave. Grazie all’integrazione di un Plc Simatic S7-300 nel Master e della periferia Dp negli Slave, questo sistema ideato da Siemens permette di distribuire in modo intelligente il carico delle ore di funzionamento degli inverter equilibrandone i consumi e quindi allungando la vita media dell’impianto. Fra gli altri vantaggi di questi dispositivi c’è la facilità d’uso: per farli funzionare è infatti sufficiente posizionarli, realizzare i collegamenti Dc trifase e alimentarli. I nuovi inverter sono inoltre dotati di funzionalità per il riconoscimento della fase, filtri attivi per armoniche e sistemi di isolamento, caratteristiche inserite per garantire un servizio in massima sicurezza. Come prodotti di serie, i Sinvert Solar rispondono alle normative Enel in vigore e ai principali standard internazionali (Din Vde, En, Iec). Grazie inoltre alla costruzione conforme alle disposizioni Emc, i prodotti possono funzionare anche in ambienti soggetti a interferenze elettromagnetiche. Il comando e il monitoraggio dell’impianto possono avvenire secondo diverse modalità sempre garantendo l’immediatezza della segnalazione dell’allarme real time , tramite e-mail o Sms. Con la modalità Web Log è possibile gestire l’archiviazione dei dati tramite un data logger , ovvero un software che registra quotidianamente e in modo automatico i valori relativi all’energia e all’efficienza rilevati nell’impianto, rendendoli disponibili il giorno successivo. La modalità Power Protecsolar consente invece il monitoraggio dell’impianto in tempo reale tramite modem. Infine la piattaforma Pv Wincc consente di realizzare, sempre in tempo reale, il monitoraggio dell’impianto sia nel complesso sia nello specifico del singolo inverter, consentendo l’individuazione di un guasto fino a livello della stringa con una risoluzione del problema, in alcuni casi anche da remoto. Con Pv Wincc sono consentiti fino a 10 accessi contemporanei per permettere a più persone il controllo dell’impianto. Presente nel mercato fotovoltaico da 25 anni, Siemens può vantare la realizzazione di numerosi progetti di grande rilevanza e prestigio. Attualmente è in fase di realizzazione a Beneixama, comune spagnolo in provincia di Alicante, un impianto da 20 Mw per cui Siemens ha fornito la soluzione completa con inverter, trasformatori di media tensione e piattaforma Pv Wincc per una produzione annua di 30 Kw all’ora. L’impianto, che per le sue dimensioni rappresenterà uno dei più grandi d’Europa, consentirà ogni anno di evitare l’emissione nell’atmosfera di 30. 000 tonnellate di anidride carbonica. .  
   
   
I NEOARCHIMEDE DEL CONCORSO “I GIOVANI E LE SCIENZE”  
 
Milano, 23 aprile 2007 - Un razzo ad acqua, un robot sminatore, una soluzione biotech contro l’acne, un innovativo impianto di depurazione biologica di acque di scarico miste (civili e industriali), uno studio sulla dinamica del traffico , un contributo sull’anoressia, il progetto per una microcentrale idroelettrica ad acqua fluente, una ricerca su alcune patologie come la Sla, o il monitoraggio della qualità ambientale tramite la ricerca di metalli pesanti nel mondo delle api: ecco solo alcuni esempi di prototipi , invenzioni, ricerche e interessanti soluzioni a problemi di tutti i giorni , realizzati dai ragazzi neoArchimede di tutta Italia che hanno partecipato alla 19° edizione della selezione nazionale del concorso europeo I Giovani E Le Scienze della Commissione europea. “Sono tutti ragazzi tra i 14 e i 20 anni ,”dice il dott. Alberto Pieri, segretario generale della Fast,”e ,anche quest’anno, testimoniano la qualità della nostra gioventù, curiosa e intelligente , se motivata da insegnanti e da iniziative come questa: sono molti i progetti innovativi e i migliori selezionati e premiati oggi parteciperanno ad altri concorsi internazionali e alla finale europea che si terrà a Valencia in Spagna a settembre”. La mostra degli stand realizzati dai ragazzi e le loro invenzioni è rimasta aperta al pubblico due giorni il 16 e 17 aprile. Questo concorso annuale è la più significativa manifestazione europea per i giovani, perché è l’unica voluta da tutte le istituzioni comunitarie (Consiglio, Parlamento e Commissione) e che ha il sostegno di tutti gli Stati membri. La 20a edizione del concorso ‘I giovani e le scienze 2008 si svolgerà il 15-17 aprile 2008 e il nuovo bando sarà on line nel sito della Fast www. Fast. Mi. It “Ogni anno,” dice il dott Alberto Pieri, segretario generale della Fast,”il concorso cresce, anche grazie a partnership importanti, come ad esempio quest’anno, che, con il contributo e la fattiva collaborazione del gruppo farmaceutico multinazionale Sanofi-aventis c’è la possibilità di far visitare ai ragazzi un centro di ricerca e uno stabilimento di produzione di farmaci: dall’idea di un nuovo medicinale alla sua commercializzazione per garantire la salute dei cittadini”. Il concorso è promosso dalla Direzione Ricerca della Commissione europea ed è l’unico che , per il suo prestigio, è inserito a livello internazionale in una rete di altre iniziative e manifestazioni , rivolte ai giovani per incentivarli alla ricerca. “Organizziamo la selezione italiana per la Commissione europea dal 1989 e rappresenta il vero specchio della realtà giovanile italiana”, dice il prof. Adolfo Colombo, presidente Fast ,” Il mondo studentesco è da sempre considerato con particolare interesse dalla Federazione perché rappresenta il futuro e può garantire l’arrivo delle nuove leve e assicurare il ricambio dei soci per l’associazionismo scientifico-tecnico, di cui Fast è una delle più autorevoli espressioni in Italia e in Europa. ” Per l’edizione 2007 sono arrivati alla Fast 85 progetti, inviati complessivamente da 182 studenti. Di questi 103 sono maschi e 79 femmine. I lavori realizzati da gruppi di tre sono 40; quelli preparati da due giovani sono 24; i singoli sono 21. La provenienza geografica coinvolge 11 regioni italiane; 51 progetti sono lombardi, 7 vengono dalla Sicilia, 6 dal Piemonte, 5 sono i contributi giunti dalla Puglia, 3 quelli dal Friuli, dal Veneto e dalla Liguria; sono presenti con 2 lavori ciascuno Lazio, Emilia Romagna e Toscana. Chiude la lista la Calabria con un solo contributo. I progetti ammessi alla finale di Milano sono 20, preparati da 47 ragazzi di cui 29 maschi e 18 femmine; sono 11 i lavori svolti da gruppi di tre; 5 sono realizzati da due giovani; sono 4 invece quelli singoli. Le regioni rappresentate scendono da 11 a 8. La parte del leone spetta alla Lombardia con 9 proposte; seguono con 3 il Piemonte; 2 il Friuli e la Puglia e con uno ciascuno Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Sicilia. .  
   
   
VERSO LA NOTTE DELLA RICERCA  
 
Bari, 23 aprile 2007 - Far conoscere “in presa diretta” agli studenti le attività di ricerca e le risorse umane di eccellenza della nostra regione, attraverso le testimonianze di ricercatori ed accademici pugliesi. E’ l’obiettivo di “A scuola di ricerca”, una serie di incontri tra il mondo della ricerca e la scuola promossa dall’Arti, Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione della Puglia, con il sostegno dell’Assessorato regionale alla Cittadinanza Attiva “firmatario” del piano regionale per le politiche giovanili “Bollenti Spiriti”. Gli incontri, rivolti agli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, rientrano nelle iniziative di preparazione dell’edizione 2007 della “Notte dei Ricercatori”, che si terrà il prossimo 28 settembre a Bari, Foggia e Lecce e in numerose città europee. Anche quest’anno, la “Notte” è promossa in Puglia dalla Regione e dall’Arti, con l’obiettivo di avvicinare il mondo della ricerca al tessuto sociale ed economico del territorio. In una conferenza stampa che avrà luogo martedì 24 aprile, alle ore 11. 30, nell´Aula Magna del Liceo Classico “Socrate” di Bari ed aperta alla partecipazione attiva degli studenti, l’Assessore Regionale alle Politiche Giovanili Guglielmo Minervini ed il presidente dell’Arti Gianfranco Viesti illustreranno le iniziative in preparazione della “Notte dei Ricercatori 2007”, che contano anche sul supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Ordine dei Giornalisti di Puglia. Tra le iniziative rientra il concorso europeo di grafica "Disegna un ricercatore", destinato agli studenti pugliesi di età compresa tra i 6 ed i 25 anni e che, in linea con gli obiettivi di “Bollenti Spiriti”, mira ad esaltare il talento, la creatività e le capacità dei giovani. .  
   
   
“YOUNG & DIRECT“ OLTRE 2800 CONSULENZE NEL 2006  
 
 Bolzano, 23 aprile 2007 - Il Servizio di consulenza anonima ed informazioni per giovani “Young&direct” ha svolto anche nel 2006 un importante ruolo di aiuto e di sostegno dei giovani offrendo la propria consulenza ad oltre 2800 utenti. Le domande rivolte al Servizio di “Young&direct” spaziano dai problemi legati alla sfera affettiva e di coppia, dall’omosessualità ai problemi di depressione. Il 20 aprile è stata presentata anche la nuova veste del sito Internet del Servizio: www. Young-direct. It Nel corso della presentazione dell’attività svolta nel corso del 2006 dal Servizio di consulenza anonima ed informazioni per giovani “Young&direct”, l’assessora provinciale competente, Sabina Kasslatter Mur, ha sottolineato l’importanza del servizio per il mondo giovanile. Grazie ad esso, infatti, i giovani possono trovare un sostegno anonimo e competente per tutta una serie di problematiche sia di carattere affettivo, che psichico e fisico. Analogo appezzamento è stato espresso anche da parte dell’assessore alla cultura ladina Florian Musssner e dall’assessore alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner il quale ha anche assicurato a “Young&direct” il sostegno finanziario da parte del proprio Dipartimento. La coordinatrice del Servizio, Evi Mttersteiner, ha ribadito il ruolo svolto dal 1992 ad oggi da “Young&direct” per assicurare un accesso rapido, anonimo ed informale dei giovani ad una consulenza qualificata in grado offrire risposte adeguate alla loro problematiche Il numero di richieste al servizio di Young+direct è in continuo aumento, ed in fatti nel 2006 sono stati registrati complessivamente 4. 131 contatti. Per ben 2. 816 volte degli adolescenti hanno richiesto un’informazione o una consulenza il che corrisponde ad una aumento del 5% rispetto all´anno precedente. Il dato si suddivide in 2. 367 consulenze, 246 in più rispetto al 2005, 228 richieste di informazione e 221 contatti con gli operatori del servizio atti a mantenere il rapporto di fiducia e di dialogo che si è instaurato, pur non trattandosi di una richiesta di informazione o consulenza. Gli adolescenti preferiscono i canali di comunicazione che garantiscono riservatezza e un accesso semplice e veloce. Quindi al primo posto si posiziona la consulenza online, ovvero i contatti tramite la posta elettronica, che con 1. 624 e- mail in arrivo è cresciuta del 13%. I colloqui al telefono giovani sono diminuiti del 3% con 916 contatti. Il trend in calo dei contatti epistolari della così detta casella amica è stato confermato. Dalle 352 lettere del 2001 siamo passati a sole 14 lettere arrivate nel 2006. Il numero dei colloqui personali invece è rimasto pressoché invariato con 262 consulenze. Per quanto riguarda le tematiche dopo tre anni è tornata al primo posto la sessualità. Nel 30% delle richieste infatti gli adolescenti hanno rivolto agli operatori domande sulla contraccezione, hanno espresso la paura di una possibile gravidanza, si sono rivolti al servizio come primo passo di un processo di outing rispetto alla propria omosessualità e si sono confrontati su tanti altri dubbi che riguardano i rapporti sessuali. Al secondo posto, con il 28 % delle richieste, troviamo l´ampia categoria denominata “temi personali”. La maggior parte delle consulenze di questo ambito hanno riguardato problemi di depressione, di scarsa autostima e di insoddisfazione rispetto all´aspetto esteriore, paure di vario genere e tante situazioni di solitudine. Nel contesto delle consulenze emergono poi regolarmente anche i pensieri di suicidio e non è raro che venga affrontato il lutto per la perdita di una persona cara. Al terzo posto si posiziona la categoria delle relazioni affettive con il 28% delle richieste. In questa categoria troviamo le voci: innamoramento, “mal d´amore”, conflitti e litigi, infedeltà e separazione. Altri temi con i quali gli adolescenti si sono rivolti al servizio sono la famiglia, ovvero i conflitti che nascono intorno ai divieti, alle regole non condivise e alle opinioni divergenti tra figli e genitori, la dipendenza e qui spiccano i disturbi del comportamento alimentare, i conflitti con gli amici, situazioni di violenza, oltre a problemi legati alla scuola, al lavoro e al contesto sociale. Come è sempre avvenuto, sin dalla nascita del servizio, anche nel 2006 sono state soprattutto le ragazze a rivolgersi al servizio (73%). Per quanto riguarda l´età sono soprattutto i 15-16enni seguiti dai 13-14enni a rivolgersi al servizio. Anche in questo senso quindi non è cambiato nulla rispetto agli anni precedenti. L´unico cambiamento degno di attenzione è che sono sempre più giovani coloro che richiedono una consulenza personale nei nostri uffici. Se nel 2005 erano soprattutto i 17enni a cercare il colloquio personale nel 2006 sono stati i soprattutto i 15enni. La provenienza delle richieste è distribuita omogeneamente su tutti i comprensori della Provincia e ciò dimostra che le campagne informative nelle scuole funzionano bene. Un´occhiata ai dati relativi alla madrelingua di coloro che si rivolgono a “Young+direct” mostra che sono soprattutto i giovani di lingua tedesca a contattare il servizio con il 90 % delle richieste. Nella consulenza online i contatti da parte dei ragazzi di lingua italiana e ladina sono saliti al 9% e al 3% delle richieste. “Young+direct” comunque non è solo sinonimo di consulenza online e telefonica. Le risorse del servizio infatti vengono in parte dedicate a progetti di prevenzione nelle scuole e al lavoro di rete con altri servizi. Per queste attività nel 2006 gli operatori di Y+d hanno svolto 219 servizi esterni, ciò equivale ad un aumento del 20%. Le scuole hanno richiesto soprattutto di fare degli interventi di educazione sessuale e affettiva oltre a chiedere agli operatori di presentare il servizio alla scolaresca. Altrettanto importanti sono stati gli interventi riguardanti le tematiche personali, quali l´autostima, il rapporto con il proprio corpo, la timidezza, la solitudine e altri tipi di problematiche legate all´adolescenza. Da oggi, 20 aprile, va in rete con una veste completamente rinnovata e tanti contenuti in più il nuovo sito web di “Young+direct”. Per essere accessibile a tutti la nuova pagina offre una versione grafica per tutti gli utenti senza impedimenti fisici, una versione ad alto contrasto per le persone ipovedenti e una versione di solo testo senza immagini per una navigazione più rapida degli utenti che dispongono di una tecnologia datata ed hanno una connessione internet lenta. Oltre alle informazioni relative al servizio di consulenza i ragazzi e le ragazze trovano all´indirizzo www. Young-direct. It una risposta a tanti dubbi ricorrenti in età adolescenziale, le così dette Faq. Inoltre verranno pubblicati regolarmente degli articoli che possono poi essere commentati dai lettori in modo che ognuno abbia la possibilità di esprimere la propria opinione e nasca una discussione pubblica. Per creare cultura presentiamo i libri più interessanti della nostra biblioteca. Il sito dispone anche di una bacheca dove si possono offrire, scambiare o cercare prodotti usati tipo telefonini, attrezzature sportive, videogiochi, computer, vestiario e tante altre cose ancora. .  
   
   
DIMAGRISCO2: CONSUMARE MEGLIO PER NON CONSUMARE IL FUTURO  
 
 Roma, 23 aprile 2007 - Se ti dicessi che pesi 8. 000 chili? Se calcolassimo il nostro peso in termini di quanta anidride carbonica emettiamo ogni anno, la bilancia segnerebbe ben 8 tonnellate di Co2, quanto due elefanti di media grandezza. E’ arrivato il momento di mettersi a dieta! Questo l’invito del concorso “Dimagrisco2” pensato per le scuole superiori toscane all’interno della Mostra “Cambiamenti Climatici e sostenibilità: il problema e le soluzioni in Toscana”, organizzata dall’Istituto di Biometeorologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche e dalla Regione Toscana, con la partecipazione di Europe Direct Firenze e il patrocinio della Rappresentanza italiana della Commissione Europea. A partire dal 17 aprile e fino alla fine dell’anno la Mostra divulgativa sui cambiamenti climatici, che si sposterà nelle dieci province toscane per incontrare i ragazzi delle scuole superiori, è un’occasione per gli studenti di incontrare i ricercatori dell’Ibimet-cnr i quali potranno illustrare ai ragazzi i diversi aspetti del cambiamento del clima sia nei fenomeni globali sia negli aspetti locali connessi al territorio toscano: gli impatti sul mare, sui boschi, sul suolo, sulla salute, la crescita delle emissioni e il rispetto degli obiettivi del protocollo di Kyoto. Per un’azione di sensibilizzazione più efficace, i ragazzi saranno coinvolti nel concorso dimagrisCo2: una dieta per ripensare le scelte di consumo e tagliare le emissioni di anidride carbonica. Ognuno di noi, dice l’opuscolo del concorso, pesa ben 8 tonnellate in termini di emissioni annue di anidride carbonica. A farci ingrassare così sono stati i consumi energetici delle piccole azioni quotidiane. Ogni volta che andiamo in macchina, in motorino, in autobus emettiamo anidride carbonica; ma anche in casa facendo la doccia, ascoltando lo stereo, giocando al computer produciamo Co2 e altri gas ad effetto serra. La proposta è mettersi in gioco con una dieta taglia emissioni lunga un mese, cominciando con quattro buone prassi: sostituire le lampadine a incandescenza con quelle a basso consumo; spegnere gli stand by degli apparecchi elettronici in casa; cambiare il modo con cui ci spostiamo per andare a scuola o a lavoro; differenziare i rifiuti a favore del riciclo. Il clima sta cambiando molto rapidamente soprattutto per l’aumento dei gas ad effetto serra prodotti dalle attività umane. Gli stili di vita dell’uomo moderno e il suo crescente bisogno di energia non fanno che accelerare questo cambiamento. La tecnologia e la ricerca possono fare molto per aiutarci a ridurre le emissioni, ma non possono essere l’unica soluzione. Ciascuno di noi è chiamato a fare qualcosa, imparando soprattutto a consumare e scegliere meglio. Scegliere come muoversi, cosa comprare e cosa mangiare. Scegliere di fare la propria parte. Alcune recenti ricerche[1] hanno inoltre messo in evidenza come, accanto ad un diffuso interesse, esista molta confusione fra le diverse tematiche connesse ai problemi dell’atmosfera e dell’inquinamento: spesso si confondono cambiamento climatico, buco dell’ozono e Protocollo di Kyoto. Far circolare questi contenuti significa fornire un’occasione in più per chiarire i diversi aspetti legati al cambiamento del clima ed evidenziare gli impatti delle azioni quotidiane sull’equilibrio del Pianeta. Uno strumento per stimolare un comportamento sostenibile nei cittadini rendendoli maggiormente consapevoli delle loro scelte di consumo. La scheda Chi: Istituto di biometeorologia del Cnr di Firenze, Regione Toscana Quando e dove: 17/19 aprile 2007, Prato, Palazzo Novellucci, Via Cairoli n. 25; 26/27 aprile 2007, Pistoia, Palazzo Baly, Via Cavour 3 Orari di apertura: ore 9,00 – 13,00 e 15,00 - 17,30; 3/4 maggio 2007 – Firenze, Villa Demidoff, Pratolino, nell’ambito della Prima Conferenza Provinciale sull’Educazione Ambientale; 18/20 maggio 2007, Firenze nell’ambito della manifestazione Terrafutura; 5/7 giugno 2007, Massa, Palazzo Ducale, Piazza Aranci; 10/12 ottobre 2007, Lucca, Palazzo Ducale, Piazza Napoleone n. 32; 19-21 ottobre 2007, Livorno, Palazzo della Provincia Per informazioni: Valentina Grasso, Ibimet – Cnr, Firenze - tel: 055 3033711 .  
   
   
RECUPERO E RICICLO DEI RIFIUTI DI IMBALLAGGIO: RAGGIUNTI CON DUE ANNI DI ANTICIPO GLI OBIETTIVI DI LEGGE  
 
Milano, 23 aprile 2007 – In occasione dell’Assemblea annuale dei Consorziati Conai, sono stati ufficialmente presentati i risultati a preconsuntivo di recupero e riciclo dei rifiuti di imballaggi in Italia per l’anno 2006. A fronte di una produzione nazionale di oltre 12 milioni di tonnellate, il recupero complessivo nel 2006 è stato superiore agli 8 milioni di tonnellate (8. 080. 000), di cui il riciclo è pari a 6,8 milioni di tonnellate. Il recupero energetico è stato, invece, quasi di 1. 300. 000 tonnellate, il 10,4% del totale. I risultati complessivi di riciclo (55,5%) e di recupero (66%) permettono al nostro Paese di veder già superati gli obiettivi stabiliti dal legislatore al 2008. Significativa è stata la crescita del riciclo da raccolta differenziata urbana, che nel 2002 rappresentava il 28% del totale, mentre nel 2006 si attesta al 42%, con un incremento dei quantitativi raccolti in convenzione Anci-conai dai Consorzi di filiera del 90%. Segno che il ruolo del sistema consortile, oltre a funzionare da traino della filiera della raccolta, svolge un ruolo di trait d’union tra quest’ultima e l’industria del riciclo, garantendo da un lato i livelli di raccolta pubblica e dall’altro le quantità di materiali da riciclo richieste dal sistema industriale in nuovi manufatti. Un bilancio pluriennale più che positivo con risultati che confermano nel corso degli anni la crescita costante dell’utilizzo di materiale da riciclo: dal 1998 ad oggi le quantità recuperate sono passate da 3. 571. 000 tonnellate a 8. 080. 000 tonnellate, con un aumento del 126%. “In questi anni ” - afferma Roberto De Santis, Presidente del Conai - “è stato compiuto un percorso rilevante nel perseguimento e superamento degli obiettivi di riciclo/recupero dei rifiuti di imballaggio fissati dalla legge. E’ un esempio significativo di come il sistema delle imprese possa efficacemente conseguire obiettivi ambientali a costi tra i più bassi d’Europa e, contemporaneamente, favorire lo sviluppo di attività industriali a forte contenuto di innovazione di processo e di prodotto”. Nel 2007, il Conai continuerà a lavorare seguendo le stesse direttrici e la stessa filosofia che l’accompagna dall’avvio del sistema: Affiancare le imprese nella partecipazione al sistema, supportandole nella corretta e trasparente gestione del Contributo Ambientale e nello sviluppo di iniziative volte a fare proprie le leve dello sviluppo sostenibile. Realizzare in una logica di responsabilità condivisa fra imprese, pubblica amministrazione e cittadini, un sistema di gestione integrata dei rifiuti a diffusione nazionale, attraverso la massimizzazione del riciclo e del recupero e la promozione della prevenzione nella produzione dei rifiuti. Impegno straordinario a supportare lo sviluppo della raccolta differenziata in quelle aree del Paese che tuttora sono in forte ritardo rispetto agli obiettivi previsti dalla normativa. .  
   
   
IMBALLAGGI IN FIBRA NATURALE PER RIDURRE LE EMISSIONI DI CO2  
 
Bruxelles, 23 aprile 2007 - Ridurre le emissioni di biossido di carbonio (Co2), derivanti dagli imballaggi di alimenti e di altri prodotti di consumo, è l´obiettivo del progetto Sustainpack, finanziato dall´Ue. I tempi in cui gli alimenti venivano acquistati sfusi dal droghiere locale sono ormai passati. Oggi i consumatori devono fare i conti con prodotti imballati con grandi quantità di plastica, polistirene, pellicola alimentare e cartone, mentre i comuni devono risolvere il problema dello smaltimento di tali imballaggi. Nel 2002, nell´Ue, sono stati prodotti circa 66 milioni di tonnellate di rifiuti di imballaggi. Alcuni di questi rifiuti sono riciclabili, ma molti vengono inceneriti o trasportati in discariche dove possono impiegare secoli per biodegradarsi. Solo nel Regno Unito, ogni anno, circa 28 milioni di tonnellate di rifiuti vengono interrati, cifra che è destinata a raddoppiare nei prossimi 20 anni. Gli imballaggi hanno altri impatti significativi sull´ambiente. Si stima che, annualmente, a causa del consumo di imballaggi, vengono emesse circa 80 milioni di tonnellate di Co2, pari al 2% delle emissioni totali di gas ad effetto serra nell´Ue. La produzione e lo smaltimento di questi imballaggi causano inoltre l´acidificazione dell´aria, la dispersione di particelle fini e l´eutrofizzazione. Nell´ottica di ridurre questo impatto ambientale, il consorzio del progetto Sustainpack, che vede la partecipazione di 36 istituti di ricerca, università e partner di 13 paesi europei, mira a sviluppare imballaggi in fibra facilmente degradabili, rinnovabili e riciclabili. Le fibre in questione vengono ricavate da materie prime naturali e sostenibili come il legno. «Sviluppare imballaggi sostenibili che possano competere in maniera efficace con gli imballaggi derivati dai polimeri petrolchimici è una sfida impegnativa», ha affermato il professor Chris Breen dell´università Hallam di Sheffield, uno dei partner del progetto. «Sustainpack sta affrontando questa sfida, creando una comunità di ricerca europea che focalizzi l´attenzione sugli imballaggi sostenibili, allo scopo di esercitare una pressione sui rivenditori al dettaglio, affinché accettino sempre più gli imballaggi naturali». Uno degli obiettivi del progetto è incrementare le capacità di resistenza a umido, secco e bagnato dei materiali di imballaggio in fibra, consentendo la progettazione di imballaggi più vantaggiosi sotto il profilo dei costi, attraverso l´impiego di una minore quantità di materiale. Si intende raggiungere una riduzione del materiale pari al 30%. Presso l´università britannica, ad esempio, sono stati avviati i lavori di progettazione di particelle di nanoargilla, che migliorerebbero significativamente le proprietà barriera e la resistenza meccanica di rivestimenti e pellicole in biopolimeri di nuova concezione. «Uno dei più insoliti modificatori che stiamo impiegando per rendere le nanoargille più compatibili con le pellicole in biopolimeri e per spargerle al loro interno, al fine di respingere le molecole d´acqua, è una molecola chiamata chitosan, derivata dai gusci dei crostacei, come i granchi e le aragoste», ha spiegato il professore Breen. I ricercatori stanno sviluppando alcuni modelli di imballaggi che sperano di poter presentare ad alcuni partner industriali del progetto, tra cui la catena britannica di supermercati Sainsbury´s e Smurfit-kappa, uno dei più grandi produttori europei di prodotti di imballaggio. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Sustainpack. Com/ .  
   
   
RAFFINERIA API, GRUPPO DI LAVORO PER L``ACCERTAMENTO DEI DANNI CAUSATI DALLO SVERSAMENTO IN MARE  
 
Ancona, 23 aprile 2007 - La Giunta regionale ha conferito all´assessore all´Ambiente, Marco Amagliani, il mandato di costituire un gruppo di lavoro per l´istruttoria dei danni ´ diretti e indiretti ´ causati dalla sversamento in mare dell´olio combustibile fuoriuscito da una condotta della raffineria Api di Falconara Marittima. Il gruppo di lavoro comprendera` il dipartimento regionale della protezione civile, gli assessorati all´Ambiente e alle Attivita` Produttive, le amministrazioni locali. La decisione e` stata assunta nel corso della seduta odierna dell´esecutivo regionale, dopo una relazione dello stesso assessore Amagliani sulla vicenda. La Giunta regionale ha sollecitato una ricognizione, tecnica e dettagliata, sull´accaduto e sulle conseguenze ambientali ed economiche per le comunita` coinvolte. L´obiettivo e` quello di acquisire una documentazione su quanto realmente e` avvenuto, con una dettagliata quantificazione delle conseguenze che il territorio dovra` affrontare. .  
   
   
OSTIA: LE ALGHE ROSSE NON SONO TOSSICHE  
 
Ostia, 23 aprile 2007 - Le alghe rosse non sono tossiche. I risultati delle analisi dei tecnici dell’Arpa Lazio, hanno dato un esito negativo, sui piccoli organismi rossi trovati nelle spiagge di Ostia. “I risultati delle analisi - dice l’assessore regionale all’Ambiente Filiberto Zaratti - sono tranquillizzanti. I dati tecnici hanno evidenziato l´assenza di microalghe appartenenti a generi potenzialmente tossici´´. “Desidero ringraziare i tecnici dell´Arpa Lazio e la task force antinquinamento - aggiunge Zaratti - che con estrema tempestività di concerto con la task force regionale antinquinamento hanno eseguito le analisi e fornito i risultati sulla presenza di alghe rosse ad Ostia”. .  
   
   
LOTTA ALLE ZANZARE AVVIATI I TRATTAMENTI AEREI, FORTE ADESIONE DEI RISICOLTORI AL PIANO DI INTERVENTI  
 
Sono stati avviati il 20 aprile i trattamenti aerei, condotti per mezzo di elicotteri, per combattere la proliferazione di zanzare che, a causa del clima quasi estivo, hanno cominciato a manifestarsi nelle zone coltivate a risaia. Gli interventi, coordinati dall’Ipla su incarico della Regione Piemonte, hanno interessato circa 1500 ettari nel casalese, 700 ettari nel vercellese, 12 ettari in provincia di Novara e 10 ettari in provincia di Biella. Gli interventi proseguiranno nei prossimi novanta giorni, interessando aree via via individuate dai tecnici di campo sulla base del costante monitoraggio delle risaie. Il trattamento con elicotteri, effettuato con B. T. I. , un prodotto innocuo per le persone, gli animali, il riso e le altre colture, si inserisce all’interno del piano di interventi programmato dalla Regione Piemonte, con uno stanziamento di 7 milioni di euro per il 2007, che mira a seguire da quest’anno un approccio strutturale, con l’obiettivo di combattere la proliferazione degli insetti all’origine, ovvero in risaia, con il minor impatto ambientale e avvalendosi della collaborazione degli agricoltori. Il piano strategico era stato presentato il 26 marzo scorso a Trino (Vc) dalla Presidente Mercedes Bresso, dall’assessore all’Agricoltura Mino Taricco, e dai tecnici dell’Ipla. Oltre ai trattamenti aerei, il piano prevede innanzitutto trattamenti da terra, ovvero la somministrazione di insetticida con la concimazione, la semina e alcune pratiche colturali di diserbo e falsa semina, che i risicoltori accettano volontariamente di effettuare, tramite la fornitura gratuita dei prodotti da parte della Regione. Da questo punto di vista si registra un’adesione molto consistente di aziende, in particolare nel vercellese: un centinaio di aziende, per un totale di 8000 ettari di superficie risicola, hanno già aderito ai trattamenti; a questi si aggiungono circa 2500 ettari nel casalese, in provincia di Vercelli. Altre aziende hanno aderito e continuano ad aderire nelle altre province interessate. “Si tratta di un risultato molto incoraggiante – afferma l’assessore Taricco –l’efficacia del piano da noi proposto, pur in una situazione stagionale complessa, dipende infatti in maniera rilevante dalla collaborazione degli agricoltori, i veri custodi e gestori dell’ambiente rurale, che possono concretamente contribuire a portare benefici a vantaggio dell’intera popolazione. Ai risicoltori e alle organizzazioni di categoria, che stanno collaborando con noi sin dall’inizio, va dunque il nostro ringraziamento e un rinnovato stimolo a lavorare insieme per mettere a punto le misure di intervento, che – come già sottolineato alla presentazione del piano – quest’anno si avviano in forma sperimentale e dovranno essere valutate nel medio periodo. “ .