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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 14 Settembre 2007
TURISMO: UN PROGETTO COMUNE TRA LE DUE SPONDE DELL’ADRIATICO. REGIONI ITALIANE E CONTEE CROATE DELLA COSTA ADRIATICA, INSIEME NEL PROGETTO EUROPEO “AMAMO - ATTRAVERSO I MARI E I MONTI” PER LA VALORIZZAZIONE DEL TURISMO RURALE MARITTIMO E MONTANO.  
 
 Crescita dell’economia originata dal turismo rurale mediante la valorizzazione delle risorse dei territori marittimi e montani; potenziamento e diversificazione della imprenditorialità del settore primario e della sua filiera di trasformazione e commercializzazione; salvaguardia dell’eredità naturale e culturale esistente e promozione della sua fruibilità, anche con misure di recupero e di gestione sociale; costruzione di una rete transnazionale tra i partner con la promozione di una collaborazione produttiva tra i partner italiani e croati del Progetto. Questi, in sintesi, gli obiettivi di “Amamo - Attraverso i Mari e i Monti”, un progetto comunitario promosso e diretto da Informest e finanziato dal Programma di Prossimità Interreg Adriatico /Cards-phare, che vede insieme comunità, che si affacciano sulle due sponde dell’Adriatico: su quella italiana, realtà delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto, Marche e Puglia; su quella croata, le Contee dell’Istria, quella Litoraneo-montana, quella di Spalato & Dalmazia e quella Raguseo-neretvana. Le realtà, che partecipano direttamente all’iniziativa, sono la Comunità montana della Carnia, il Parco agro-alimentare di San Daniele del Friuli, il Consorzio per la Valorizzazione Turistica del Friuli Orientale “Dolce Nord Est”; la Provincia di Gorizia, l’Associazione Interregionale dei Produttori Olivolicoli (Aipo); la Svim, agenzia di sviluppo delle Marche, il Comune di Lecce quale leader dei Patti Territoriali del Barocco con la stessa Regione Puglia; l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Istriana, l’Agenzia per lo Sviluppo Rurale dell’Istria, l’incubatore d’imprese di Skrad nella Contea di Fiume, oltre che la Contea di Spalato & Dalmazia e quella Raguseo-neretvana. “L’adriatico – spiega Pierluigi Bolla, Presidente di Informest - è stato per secoli il luogo del confronto e dello scambio tra le grandi culture europee, approdo di gente di mare e di gente di terra: per questo la Regione del Friuli Venezia Giulia ne ha sostenuto fortemente e ne cofinanzia la messa in opera, che vede partecipare ben quattro dei suoi sistemi territoriali, a dimostrazione anche della capacità di proiezione internazionale delle alleanze fra soggetti pubblici e privati sorte in questi anni nella nostra regione, che trovano nel supporto specializzato di Informest un riferimento operativo fondamentale”. “Per il successo delle attività svolte a partire dalla primavera scorsa – dice ancora Bolla – l’entusiasmo dei partner italiani e croati del progetto Amamo ha aperto la prospettiva di dar vita ad un consorzio transnazionale pubblico – privato per condividere e promuovere un marchio, che si propone di identificare l’intera area Adriatica, coinvolgendo nell’economia turistica di massa le realtà rurali ed i loro tesori nascosti. L’adriatico, che esprime la bellezza e la ricchezza di mille diversità paesaggistiche, culturali, naturalistiche ed enogastronomiche, può conquistare infatti ulteriore centralità e valore nei circuiti del turismo globale attraverso il rafforzamento dei legami fra “turismi e culture” della sua dimensione transnazionale, vissuta come sistema integrato. Amamo come “laboratorio” – dunque - per far conoscere le competenze e le iniziative dei partner attraverso un turismo “dolce”, che esalti la bellezza delle diversità sulle sponde dell’Adriatico. Sabato 15 settembre prossimo, alle ore 11. 30, presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Udine, in Piazza Venerio 8 il Progetto Amamo sarà al centro di un incontro pubblico con la partecipazione di tutti i partner italiani e croati e di imprenditori delle rispettive realtà. Alle 12. 30 nella Sala Contrattazioni è prevista una degustazione guidata dei prodotti tipici di qualità della filiera agro-alimentare e una presentazione dei prodotti e dei primi pacchetti turistici integrati selezionati dai partner del progetto. .  
   
   
TURISMO – ZAIA: LA SOCIETÀ VENETA DEVE CREDERE DI PIÙ NELLA SUA MAGGIORE INDUSTRIA  
 
Non basta essere seduti sul più straordinario patrimonio storico, artistico e culturale dell’umanità, condito da ambienti e paesaggi unici e da straordinaria enogastronomia: per dare gambe al turismo, la più grande industria del Veneto e tra le maggiori del Paese, servono più convinzione da parte di tutti; cittadini, imprenditori, mass media. E anche investimenti più consistenti, unitarietà dei messaggi, messa in rete dell’offerta, meno improvvisazione e grande professionalità. E’ stato univoco il messaggio lanciato il 9 settembre a Vittorio Veneto dal vicepresidente della Giunta regionale Luca Zaia, dal presidente degli industriali trevigiani Andrea Tomat e dall’imprenditore Massimo Colomban, fondatore di un’azienda leader a livello mondiale nel campo dei rivestimenti architettonici, nel corso della tavola rotonda dal provocatorio tema “Basta uno scalo Ryan – air per cambiare il volto di una Regione?”. L’iniziativa è stata organizzata in occasione della manifestazione Comodamente e coordinata dal giornalista Edoardo Pittalis. Trent’anni fa l’Italia richiamava il 14 per cento del turismo mondiale, oggi solo il 4 per cento. Siamo superati o incalzati da molti altri Paesi dove “si è capito che il turismo – ha ribadito Zaia – è una vera e propria industria, oggi la prima del Veneto, che è sì prima regione turistica d’Italia con 60 milioni di pernottamenti, ma può aspirare a ulteriori traguardi operando concretamente con mentalità aziendale”. Ryan Air, in questo contesto, ha capito prima di altri la valenza economica del viaggio in quanto tale: non è il volo di per sé a creare economia, ma la gente che si sposta da un centro economico ad un altro centro economico. Di più: ha svolto una politica efficace di marketing territoriale con la destinazione Venezia – Treviso, cogliendo il valore aggiunto che deriva dalla città lagunare. Purtroppo l’Italia, ma anche il Veneto, si presentano in ordine sparso di fronte a questa economia in crescita inarrestabile, senza fare sistema, senza immagine unitaria, “con 13 mila enti che spendono annualmente mezzo miliardo di euro – ha ricordato Colomban –per pubblicizzarsi in giro per il mondo”. Immagine e offerta di sistema sono invece strategici. “Il Veneto si è dato un marchio ombrello unico – ha fatto presente Zaia – ma ci credono gli albergatori e non i ristoratori, gli esercizi delle località turistiche e non i negozi delle città. Manca ancora una partecipazione collettiva e convinta ad un segmento economico importantissimo che può fare da traino a tutti gli altri, che dispone di servizi, ad esempio quello sanitario, altrove assenti, competitivo anche sotto il profilo della spesa rispetto ad altre realtà straniere”. “Avere dei vettori aerei che ci collegano con il resto del mondo è un ulteriore valore aggiunto e il low cost non è affatto di serie B ma un modo diverso di viaggiare rispetto al passato”. Di fronte a questo scenario, la Regione vuole operare anche sostenendo progetti pilota, per esempio facendo della provincia di Treviso, quella che ha registrato in questi ultimi anni la maggiore crescita percentuale di turisti, un laboratori per tutto il Veneto su come organizzare l’economia e l’offerta turistica, coordinandone tutti i segmenti. Rispetto ad una iniziativa del genere, come anche agli sforzi della Regione per dare più immagine al Veneto turistico e alla sua offerta completa, serve però una sorta di “Contratto Sociale”. Non si può aprire una polemica ogni volta che si investe in turismo e promozione – ha sottolineato Zaia – specie pensando che, in assenza del federalismo fiscale, il Veneto spende 5 milioni di euro all’anno quando la sola provincia di Trento, da sola, ha risorse sei volte superiori. Eppure – ha concluso – devo scontrarmi ogni giorno con chi di fatto si oppone, con motivazioni incredibili, a investimenti di qualità sotto il profilo delle presenze televisive, dell’immagine e della promozione”. .  
   
   
FIUME PO, FORMIGONI: GRANDE RISORSA DA VALORIZZARE PRESENTATA L´INIZIATIVA "ALLA RICERCA DEL GRANDE FIUME" PRESENTI ANCHE GLI ASSESSORI RAFFAELE CATTANEO E DAVIDE BONI  
 
"L´impegno e l´attenzione di Regione Lombardia verso ogni tipo di intervento o di iniziativa a favore del fiume Po è costante. Come governo regionale, da anni, infatti, siamo impegnati a promuovere eventi e manifestazioni, anche di carattere turistico e culturale, che possano far conoscere la bellezza del nostro fiume nel massimo rispetto dell´ambiente e del contesto naturale in cui è inserito". E´ questo il messaggio di saluto rivolto dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ai partecipanti alla conferenza stampa di presentazione dell´iniziativa ´Alla ricerca del Grande Fiume´, che si è tenuta iel´ 11 settembre in Regione. All´incontro, organizzato dall´Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e che vedrà coinvolti 153 studenti impegnati a seguire - in bicicletta e in nave - il corso del fiume Po dal Monviso all´Adriatico (in 24 tappe che attraverseranno Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e 13 Province), hanno preso parte anche gli assessori regionali alle Infrastrutture e mobilità, Raffaele Cattaneo, e al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, in qualità di presidente dell´Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po), presenta anche il vice presidente del Consiglio e ministro dei Beni Culturali, Francesco Rutelli. "Anche attraverso l´impegno di oggi - ha aggiunto Formigoni - proseguiamo il nostro lavoro finalizzato a far sì che il più importante fiume italiano abbia la considerazione che merita anche al di fuori dei confini delle regioni che tocca". L´iniziativa, che prevede in Lombardia tappe a Travacò Siccomario, Pavia, Somaglia, Pizzighettone, Cremona, Viadana, Mantova e San Benedetto Po, prende spunto, a 50 anni dalla sua realizzazione, dal "Viaggio lungo la valle del Po, alla ricerca dei cibi genuini", trasmissione televisiva Rai firmata da Mario Soldati e nasce da un´idea di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, come naturale evoluzione dei corsi multidisciplinari proposti dall´Università degli Studi di Scienze Gastronomiche. Un´impresa che punta alla riscoperta e valorizzazione del grande fiume, "organismo vivente - come lo ha definito l´assessore Cattaneo - e straordinario motore di sviluppo. Insieme alla valorizzazione ambientale questo progetto pone l´accento sul valore culturale della riscoperta del fiume nei suoi territori e sull´aspetto educativo dell´esperienza che questi studenti realizzeranno nel corso del viaggio". "Oggi più che mai - ha detto l´assessore Boni, presidente dell´Aipo - dobbiamo garantire un futuro al grande fiume, in passato vittima di scelte sbagliate e di una gestione frammentaria delle competenze: l´obiettivo di Regione Lombardia, che oggi guida l´Aipo, è di arrivare a disporre di un ente unico, sovraregionale, che si occupi di tutte le problematiche che riguardano il Po e i suoi affluenti. Chi vive i territori attraversati dal fiume più di ogni altro ha interesse a garantirne la salvaguardia prima che si arrivi alle emergenze che lo hanno visto protagonista in questi anni". L´iniziativa consiste in lezioni teoriche e pratiche, conferenze, visite guidata alle realtà più interessanti intorno al Grande Fiume, che permetteranno agli studenti di scoprire sapori a rischio di sparizione e luoghi importanti da non dimenticare. In alcune serate sono previsti incontri con cantanti, attori, giornalisti e comici aperti al pubblico locale. Ad esempio a Pavia (Teatro Fraschini) il 4 ottobre sarà sul palco Antonio Albanese, a Cremona (p. Za Stradivari) l´8 ottobre Flavio Origlio, a Mantova (Teatro Aristoni) il 13 ottobre Roberto Vecchioni. .  
   
   
GRUPPO VENTAGLIO RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI DELL’ESERCIZIO 2006/2007 (1° NOVEMBRE 2006 – 31 LUGLIO 2007): RICAVI NETTI SETTORE TURISMO PARI A 364,2 MILIONI DI EURO RISPETTO A 366,4 MILIONI DI EURO AL 31 LUGLIO 2006 (-0,6%); AGGIORNAMENTO PROGETTO DI CESSIONE COMPAGNIA AEREA LIVINGSTON S.P.A..  
 
Il Consiglio di Amministrazione de I Viaggi del Ventaglio S. P. A. Ha approvato, il 13 settembre, la relazione trimestrale al 31 luglio 2007. Il conto economico è stato presentato al netto dei risultati del settore Aviation e delle attività relative alla gestione del resort Gran Dominicus, classificati rispettivamente tra le attività destinate alla cessione e le attività cessate, così come richiesto dai principi contabili internazionali. Il settore turismo ha registrato, al 31 luglio 2007, ricavi netti pari a 364,2 milioni di Euro in linea con i 366,4 milioni di Euro dei primi nove mesi del 2006, tenuto conto del consolidamento di Best Tours S. P. A. A partire dal mese di maggio 2006. L’ebitda dei primi nove mesi dell’esercizio 2006/2007, pari a -13,8 milioni di Euro, presenta un miglioramento dell’11% rispetto ai -15,5 milioni di Euro consuntivati nello stesso periodo dell’esercizio precedente. L’incremento del margine operativo lordo (Ebitda), nonostante una riduzione dei posti letto offerti, è dovuto, oltre al minor impatto dei costi fissi delle strutture alberghiere dismesse, anche alle politiche di contenimento dei costi di sede. L’ebit, al 31 luglio 2007, risulta pari a -19,5 milioni di Euro con un miglioramento del 16% rispetto ai primi nove mesi del 2006 (-23,2 milioni di Euro al 31 luglio 2006), anche per effetto dei minori ammortamenti e del minor costo del personale relativi alle due strutture Playa Maroma e Gran Dominicus, dismesse nel corso degli ultimi due esercizi. Il risultato ante imposte è pari a -14,5 milioni di Euro, rispetto a -36,1 milioni di Euro (+60%) al 31 luglio 2006 e beneficia principalmente della riduzione degli oneri finanziari netti, per circa 18 milioni di Euro. Tale riduzione è strettamente correlata alla forte diminuzione dell’indebitamento finanziario conseguente alla cessione degli asset alberghieri e all’accordo di ristrutturazione, avvenuto in data 31 ottobre 2006, che ha comportato, tra l’altro, l’iscrizione di un provento finanziario pari a 10,7 milioni di Euro relativo alla rinuncia a crediti chirografari delle principali banche finanziatrici, di competenza del periodo e calcolati proporzionalmente agli aumenti di capitale effettuati. Il risultato netto del Gruppo è positivo e pari a 11,6 milioni di Euro rispetto ad una perdita di -27,5 milioni di Euro al 31 luglio 2006. Il rilevante miglioramento, oltre che agli effetti sopra richiamati, è riconducibile altresì alla contabilizzazione della plusvalenza relativa alla cessione del resort Gran Dominicus avvenuta in data 5 dicembre 2006 e ammontante, al netto delle imposte e degli oneri correlati alla cessione, a circa 23 milioni di Euro. Il risultato consolidato al 31 luglio 2006 era stato positivamente influenzato dalla contabilizzazione della plusvalenza relativa alla cessione del resort Playa Maroma, avvenuta nel maggio 2006, il cui ammontare netto era pari a 15 milioni di Euro. Il risultato della Capogruppo è positivo e pari a 1,1 milione di Euro. Il patrimonio netto della Capogruppo, pari a -0,5 milioni di Euro, risente anche delle rettifiche negative operate ai fini Ias/ifrs parte delle quali a carattere temporaneo apportate in seguito alla transizione a tali principi avvenuta in data 13 luglio 2007. Gli amministratori, considerata la delibera di esercizio di una terza porzione di aumento di capitale di 10 milioni di Euro riservati a Ya Global Investments (già Cornell Capital Partners), avvenuta in data 7 settembre 2007, nonché il risultato netto positivo del mese di agosto, confermano che il patrimonio netto, alla data odierna, risulta positivo. Anche la compagnia aerea ha presentato un miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente realizzando un Ebitda di 6 milioni di Euro rispetto ad un Ebitda, al 31 luglio 2006, pari a 0,9 milioni di Euro. Il risultato positivo della compagnia aerea è dovuto sia all’implementazione delle azioni previste dal piano industriale 2007/2009 sia al positivo andamento del cambio dell’Euro rispetto al Dollaro. In ottemperanza a quanto richiesto dai principi contabili internazionali Ias/ifrs i risultati della compagnia aerea sono stati classificati, in un’unica riga di conto economico, tra le attività destinate alla cessione. La Posizione finanziaria netta, mostra un sensibile miglioramento pari a 36,2 milioni di Euro, passando da - 68,2 milioni di Euro al 31 ottobre 2006 a -32,0 milioni di Euro al 31 luglio 2007. La ragione di tale miglioramento è sostanzialmente dovuta al rimborso alle principali banche finanziatrici di un importo pari a 37,5 milioni di Euro derivante dalla cessione, avvenuta in data 5 dicembre 2006, del resort Gran Dominicus nella Repubblica Dominicana. La Posizione Finanziaria netta al 30 aprile 2007 era pari a -37,2 milioni di Euro. Il miglioramento di oltre 5 milioni di Euro è interamente riconducibile alla contabilizzazione di ulteriori rinunce delle banche finanziatrici a crediti chirografari di competenza del terzo trimestre 2007. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Dott. Sergio Ballarini, dichiara – ai sensi dell´art. 154-bis, comma 2 del Testo Unico della Finanza (D. Lgs. 58/1998) – che l´informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. In relazione all’evoluzione prevedibile della gestione si comunica che il portafoglio prenotazioni, al 10 settembre 2007, è in linea con il dato dello stesso periodo dell’anno precedente considerando il consolidamento della Società Best Tours S. P. A. A partire da maggio 2006. Nel corso della riunione di Consiglio il Presidente Bruno Colombo ha fornito aggiornamenti sullo stato del progetto di ipotesi di cessione della compagnia aerea Livingston S. P. A. La Società ritiene di poter completare l’iter decisionale relativo all’ipotesi di cessione entro la fine dell’esercizio corrente. . .  
   
   
I GRANDI VIAGGI: RISULTATI DEL I SEMESTRE 07 PROSEGUE IL TREND DI MIGLIORAMENTO DELLA REDDITIVITÀ RICAVI A € 32,4 MILIONI (33,4 MLN NEL 2006) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA A € - 10,3 MLN (€-20 MILIONI NEL 2006)  
 
Milano - Si è riunito il 13 luglio , sotto la Presidenza di Luigi Clementi, il Consiglio di Amministrazione de I Grandi Viaggi S. P. A. Che ha approvato i risultati del I° semestre e ha esaminato i risultati consolidati del Gruppo per il periodo 1 Novembre 2006 – 30 aprile 2007. Per una corretta valutazione dei dati in esame occorre tenere conto dell’andamento fortemente stagionale dell’attività del Gruppo in quanto la parte preponderante dei ricavi viene conseguita nel periodo estivo (quindi a partire dal Iii trimestre), quando i prodotti a più elevato margine operativo, cioè i villaggi di proprietà, sono aperti, mentre la semestrale recepisce per tali villaggi i costi fissi del periodo di chiusura. Nel corso del semestre in esame, il Gruppo ha realizzato ricavi per 32,4 milioni di Euro, in lieve flessione rispetto all’esercizio precedente (-2,9%) in particolare a causa della cessata commercializzazione delle destinazioni Messico e Maldive - considerate non remunerative e aventi strutture non più in linea con gli standard qualitativi del Gruppo. Si segnala invece che le vendite relative ai villaggi di proprietà sono aumentate del 43,8%, risultato trainato dal buon andamento dei villaggi esteri (+73,6%) che hanno evidenziato maggiori percentuali di riempimento. L’attività di Tour Operator ha evidenziato invece una flessione delle vendite, in particolare sulle destinazioni orientali e africane. La ristrutturazione effettuata sulle attività rilevate da Parmatour e gli sforzi volti alla ricerca di una sempre maggiore efficienza e redditività hanno permesso di contenere i costi operativi, scesi a 26,4 milioni di Euro(-8,9%). Di conseguenza si è registrato un miglioramento dei margini tradizionalmente negativi nel periodo in esame. In particolare, l’Ebitda registra un sostanziale pareggio (-0,2 mln di Euro) evidenziando un incremento di 1,8 milioni di Euro (-2 mln di Euro nel 2006). In netto miglioramento anche l’Ebit che passa da un valore negativo di 5 milioni registrato nel 2006 a un risultato negativo per 3,3 milioni di Euro. Il risultato del Gruppo, dopo aver scontato ammortamenti per 3 milioni di Euro, è negativo per 3,1 milioni di Euro. Si ricorda che il risultato del I semestre 2006 (0,4 milioni di Euro) era positivamente influenzato da proventi non ricorrenti per 4 milioni di Euro legati alla valorizzazione al “fair value” delle attività cedute nel corso dell’anno poiché considerate non strategiche per il Gruppo. Al 30 aprile 2007 la liquidità del Gruppo ammonta a 47,3 milioni di Euro; la posizione finanziaria netta a breve termine è positiva per 41,9 milioni di Euro, mentre quella complessiva risulta negativa per 10,3 milioni di Euro, in miglioramento di 9,7 milioni di Euro. Infine la Capogruppo, I Grandi Viaggi S. P. A. , ha registrato ricavi stabili a 30,4 milioni di Euro (30,7 milioni nel 2006) e un utile netto di 4,2 milioni di Euro contro un utile di 8,6 milioni registrata nel 2006. Tali valori beneficiano dei dividendi distribuiti nel semestre dalle controllate. Luigi Clementi, Presidente de I Grandi Viaggi ha dichiarato: “Anche nel 2007 continuiamo a lavorare lungo due direttrici: ampliare la nostra offerta e migliorare la redditività del gruppo. Il costante miglioramento dei margini appare evidente dai risultati del primo semestre che ancora una volta ci permettono di prevedere per la fine dell’esercizio un risultato positivo. Relativamente all’ampliamento della nostra offerta, il Gruppo cerca di cogliere le opportunità che si presentano sul mercato”. Infine si segnala che il Consiglio di Amministrazione ha nominato Andrea Medaglia - Cfo del Gruppo dal 2000 - "Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari" ai sensi dell´art. 154-bis del D. Lgs. 58/98. La sua nomina è avvenuta previo parere favorevole del Collegio Sindacale e nel rispetto dei requisiti di professionalità previsti dallo Statuto, ai sensi di legge. .  
   
   
ORISTANO: UN MARCHIO DI QUALITÀ PER TRENTANOVE IMPRESE TURISTICHE  
 
Sarà un marchio di qualità ad accreditare 39 imprese turistiche della provincia di Oristano. Lo ha rilasciato la Camera di commercio di Oristano, dopo un’attenta verifica curata col supporto tecnico dell’Istituto nazionale ricerche turistiche, l’Isnart. Di queste 39 imprese 23 avevano già il Marchio di qualità lo scorso anno e sono riuscite ad ottenere una conferma. Sono 16, invece, le imprese turistiche che hanno partecipato per la prima volta all’iniziativa, arrivando a questo significativo riconoscimento. I tecnici dell’Isnart, coadiuvati da quelli della Camera di commercio di Oristano, hanno valutato con molta attenzione i principali parametri di operatività delle singole imprese, tra le quali - è una novità - sono stati compresi i campeggi. E’ stato impiegato un articolato protocollo che, definendo specifici standard qualitativi del servizio per le diverse strutture interessate, prevedeva l’attribuzione di un punteggio. Undici gli alberghi che hanno ottenuto il Marchio di qualità 2007: Is Benas Country Lodge di San Vero Milis, Mistral 2 di Oristano, Hotel La Baja di Santa Caterina di Pittinuri - Cuglieri, Albergo Il Duomo di Oristano, Hotel Isa di Oristano, Isola Rossa Albergo residenziale di Bosa, Hotel Sinis Vacanze Sa Pedrera di Cabras, Sa Mola di Bonarcado, Antica Dimora del Gruccione di Santu Lussurgiu, Villa Canu di Cabras, Villa Giada residence di Cabras. Tredici, invece, i ristoranti accreditati: Da Giovanni di Torregrande, Su Talleri di Masullas, Da Salvatore di Oristano, Antica Trattoria del Teatro di Oristano, La Baja di Santa Caterina di Pittinuri - Cuglieri, Il Caminetto di Cabras, Cibo Qibò di Terralba, Il Portale di Simala, Bellavista di Santu Lussurgiu, Craf di Oristano, Sa Pischedda di Bosa, Sa Mola di Bonarcado e Sa Pedrera di Cabras. Quattordici gli agriturismo che hanno ottenuto il Marchio di qualità: Genna ‘e Corte di Laconi, S’omu de Zuanni Perra di Baratili San Pietro, Sa Crannaccia di Cabras, Sa Lorighitta di Morgongiori, Thamis di Uras, Agriturismo Archelao di San Quinico - Oristano, Il Giglio di Massama, Terra Noas di Villaurbana, Sa Ruda di Cabras, Sa Moa di San Vero Milis, S´ungroni di Nurachi, Il Sinis di Cabras, la Ginestra di Palmas Arborea, Montiferru di Scano Montiferro. Infine, Marchio di qualità anche al campeggio Spinnaker di Torregrande, che per la prima volta assicura la presenza di questa tipologia di impresa turistica nel programma della Camera di commercio. “La qualità è un elemento centrale per promuovere il territorio”, afferma il presidente della Camera di commercio di Oristano Pietrino Scanu. “Attraverso l’iniziativa che abbiamo sviluppato con l’Isnart questo valore consente alle nostre imprese di accreditarsi ora nel migliore dei modi presso l’utenza. Crediamo possa agevolare la loro attività commerciale, garantendo al contempo agli ospiti sicure referenze”. Le 39 aziende titolari del Marchio di qualità sono state inserite in una guida turistica sulla Provincia di Oristano, che si sofferma sulle principali attrattive e in particolar modo sui Comuni dove hanno sede le imprese detentrici del Marchio. La guida è stata diffusa nei più importanti presidi turistici. Si affianca alla guida nazionale che raccoglie tutte le strutture beneficiarie del riconoscimento e che viene presentata ogni anno in occasione della Borsa Internazionale del Turismo, a Milano, per essere poi distribuita nelle più importanti fiere di settore oltre che dalle Camere di commercio. Una promozione è prevista quindi attraverso internet, sul portale www. 10q. It. ; “Il Marchio di qualità”, dichiara il segretario della Camera di commercio di Oristano, Enrico Massidda, “è anche una spinta all’emulazione tra i diversi esercenti. Quest’anno al nostro bando hanno risposto 6 alberghi, 8 ristoranti, 16 agriturismo e un campeggio. Sono stati selezionati per la valutazione da parte dei tecnici dell’Isnart e 16 hanno ottenuto il Marchio di qualità: vanno ad aggiungersi appunto alle 23 imprese che già avevano ottenuto il Marchio l’anno precedente e che hanno ottenuto la conferma quest’anno”. .  
   
   
ISOLE MINORI TRA CRITICITÀ E SVILUPPO, SUMMIT A PALMARIA  
 
“Le isole del tesoro…Il tesoro delle isole”. Questo il titolo del seminario nazionale sulle isole minori di cui si terrà la seconda edizione sull’isola di Palmaria in Liguria dal 20 al 23 settembre. L’iniziativa del Comune di Portovenere, di cui la Regione Toscana è co-organizzatrice insieme alla Regione Liguria e all’Ancim (Associazione nazionale comuni isole minori), intende contribuire ad approfondire le criticità di una vasta parte del territorio italiano come quello delle isole minori, e a promuovere iniziative concrete di sviluppo. Programma e finalità dell’evento saranno illustrati dall’assessore regionale alle politiche del mare Giuseppe Bertolucci martedì 11 settembre alle 12. 30 nella sala stampa di Palazzo Bastogi (via Cavour 18). Interverranno anche il viceprefetto di Spezia, Annunziata Gallo, attualmente commissario straordinario del Comune di Portovenere e Catalina Schezzini, presidente dell’Ancim. (lp) .  
   
   
CAMBIAMENTI CLIMATICI E TURISMO, UNA RELAZIONE A DOPPIO SENSO  
 
Ghiacciai che si sciolgono, deserti che avanzano. Litorali che arretrano davanti alla lima costante dell’erosione. Fiumi che evaporano, montagne su cui sciare è solo un ricordo del tempo che fu. Onde abnormi e cicloni, troppa pioggia o troppo poca, caldo, caldissimo e poi, subito, il gelo. E’ cambiato il clima e ce ne accorgiamo sulla nostra pelle, nell’esperienza quotidiana, anche senza guardare il “termometro” della CO2 che pure, nell’atmosfera, negli ultimi 750 mila anni non è mai stata presente in percentuali così alte. In concomitanza della prossima Conferenza Nazionale sui Cambiamenti Climatici, sono alla ribalta della cronaca gli effetti del global climate change e le valutazioni sui possibili responsabili del preoccupante fenomeno. Sott’accusa l’attività industriale cui è legata la produzione delle più consistenti quantità di gas serra. Fra i settori produttivi maggiormente coinvolti dalle alterazioni climatiche figura senz’altro quello del turismo benché la stretta correlazione fra dinamiche turistiche e climatiche non trovi grande rilievo nell’acceso dibattito piuttosto che nella ricerca scientifica e nell’agenda dei decisori politici. Eppure parliamo della seconda industria del Pianeta e di quel 1,56 miliardi di arrivi internazionali che l’OMT, l’Organizzazione Mondiale per il Turismo, prevede per il 2020: 720 milioni solo in Europa, con un tasso di crescita del 4,4%. Una specie di spontanea migrazione planetaria composta da viaggiatori che si spostano verso ogni dove alla ricerca del riposo, del divertimento e di mille altri desiderata. Se in Europa ed in America del Nord i veicoli privati costituiscono il mezzo preferito per lo spostamento dei turisti, nel resto del Mondo si predilige l’aereo: aereo che risulta fino a quattro volte più inquinante, ai fini dell’effetto serra, del trasporto automobilistico. E’, d’altra parte, proprio quello relativo ai trasporti il maggiore contributo del turismo al climate change: esso rappresenta mediamente il 70% sul totale delle emissioni mentre il resto è più o meno equamente spartito fra alberghi, ristoranti ed altre attività “di filiera”. Chi avverte tutta la responsabilità dell’industria turistica nelle dinamiche del cambiamento climatico è Francesco Frangialli, Segretario Generale dell’ OMT che ha recentemente dichiarato, in proposito: “Dobbiamo prendere tempestivamente delle misure di attenuazione. E dobbiamo essere in testa al movimento, non semplicemente reagire”. La simbiosi fra turismo e clima, del resto, è già stata ufficialmente sancita dalla Dichiarazione di Djerba del 2003, con la quale si invitavano i governi, gli operatori ed i portatori di interessi diffusi ad adottare tempestivamente misure concrete per abbattere il contributo del turismo, in senso lato, alla produzione dei gas serra. Ma nella questione clima, in una sorta di paradossale processo kafkiano, il turismo viene ad essere, ad un tempo, colpevole e vittima, aggressore ed aggredito: perché se è vero che voluttuari spostamenti di massa possono concorrere all’avverarsi di deteriori scenari climatici, d’altro canto, non v’è dubbio che il climate change procuri effetti diretti (variazioni della temperatura di aria e acqua, ad esempio) e indiretti (modificazioni su biodiversità e paesaggio, in primis) sulle risorse ambientali vitali per l’attività turistica che rischia di veder gradualmente compromesse, in termini di appeal, le proprie destinazioni d’eccellenza e, via via, tutte le altre. Da un punto di vista squisitamente economico, le statiche dell’OMT hanno appurato che nell’anno 2000 ogni arrivo in Europa ha generato, esclusi i trasporti, 580 euro, per un totale di 70 miliardi che, approssimando un credibile tasso di crescita al 3%, arriveranno nel 2050 a 300 miliardi; è facile però prevedere che, qualora le variazioni del clima diminuiranno, come sembra probabile, bellezza e confort delle mete, il tasso di crescita del turismo conoscerà una battuta d’arresto: basterà così la diminuzione di un solo punto percentuale per dire addio a 198 milioni di presenze ed a circa 110 miliardi di euro. Un cane che si morde la coda, verrebbe da dire, un nodo gordiano che, per essere utilmente spianato, necessita di un impegno forte e congiunto di differenti soggetti. Il problema è però più complesso di quanto non possa apparire: quello dei cambiamenti climatici è un fenomeno di lungo termine in cui, oltretutto, gli effetti non possono essere predetti con precisione nel dettaglio; e allora: cosa fare per impegnare gli attori, pubblici e privati, locali e nazionali alla ricerca di soluzioni in un contesto così incerto ed in un avvenire così lontano? I tempi del turismo sono assai differenti per i singoli attori: il week end o le prossime vacanze per il turista, qualche anno per il decisore politico, 20/30 anni per gli investitori, 50/100 anni e forse più per gli scienziati: eppure bisogna trovare il modo di fare comunicare questi soggetti fra loro onde adottare strategie condivise e praticabili di risposta ai cambiamenti climatici; interventi grandi o minimali per cambiare il turismo assieme al clima così da scongiurare reciproci cambiamenti insostenibili. Quello che si profila è un work in progress senza soluzioni di continuità nel quale sono messi al bando, d’ufficio, rigidità, fanatismo, fatalismo e rassegnazione; un continuo aggiustare il tiro, al fine di individuare, ogni volta, il miglior adattamento. “L’adattamento – afferma Stefano Di Marco, Vicepresidente Nazionale di CTS – deve discendere certamente dallo studio rigoroso degli impatti effettivi del cambiamento climatico sulle e a causa delle dinamiche turistiche, tuttavia l’assenza di informazioni precise non impedisce di preoccuparsi ed agire concretamente. Per preservare l’ambiente – continua Di Marco – è necessario già oggi valutare i fattori di vulnerabilità e la capacità di resistenza delle destinazioni rispetto ad una crisi climatica potenziale secondo un approccio multidisciplinare e di vasta scala”. L’opzione caldeggiata dal CTS per il mondo del turismo è dunque quella di agire in maniera preventiva rispetto al climate change. “E’ importante – conclude Di Marco - fare leva sulla flessibilità e sull’adattabilità del settore turistico in relazione alle eventuali modifiche dei suoi ambienti. Vincere d’anticipo insomma, approfittando della grande inerzia del tempo di risposta del clima alle perturbazioni di origine umana”. Se il clima di oggi è il risultato di emissioni passate, quello di domani, giocoforza, dipenderà dalle nostre: è questo il richiamo ad una responsabilità intergenerazionale prima che planetaria, con implicazioni politiche, economiche e profondamente educative per tutti. Ma qual´è il punto di vista degli operatori del turismo? "Un esercito di turisti in movimento che non può essere fermato ma che, in prospettiva, deve rappresentare una grande opportunità. In attesa che gli scienziati stabiliscano e quantifichino rapporti di causa-effetto, sta a noi, operatori del Turismo, coinvolgere i nostri clienti in iniziative e progetti che accrescano la coscienza ed il bisogno di vacanza sostenibile, al servizio di un diffuso monitoraggio della biodiversità e dell´eventuale grado di contaminazione dell´ambiente, anche in senso socioculturale" - dichiara Alberto Corti, Direttore Generale ASTOI. .  
   
   
LECCO: PROBLEMI IN VACANZA? ECCO IL “SERVIZIO DI CONCILIAZIONE” DELLA CAMERA DI COMMERCIO  
 
Per le controversie è a disposizione il “servizio di conciliazione” della camera di Commercio di Lecco. I turisti lecchesi che al ritorno dalle vacanze lamentano disservizi (ritardi durante il viaggio aereo, smarrimento dei bagagli, standard del villaggio turistico inferiori a quanto preventivato, pulizia o cibo carenti…) e che spesso non riescono a trovare una soluzione direttamente con agenzie di viaggi, tour operator o compagnie aeree possono contare sul “Servizio di Conciliazione” della Camera di Commercio di Lecco. Un servizio che garantisce procedure snelle, veloci e riservate, con l’ulteriore vantaggio di tariffe economiche e predeterminate, proporziali al valore della controversia (ad esempio, per un valore di lite fino a 1. 000 euro le parti versano 40 euro ciascuna). Lo strumento della conciliazione consente di trovare un accordo su base volontaria e una possibile soluzione alle controversie, senza intraprendere inutili e costose lungaggini burocratiche e in alternativa alla normale via giudiziaria. In caso di raggiungimento di un accordo in sede conciliativa il consumatore che è parte della controversia, in base alla recente normativa, non sosterrà alcuna spesa. Il Servizio di Conciliazione dell’Ente camerale, oltre che nel settore turistico, offre anche la possibilità di risolvere altre controversie di natura economica e in particolare tutte quelle che possono insorgere tra imprese e tra imprese e consumatori. “Il servizio offerto dalle Camere di Commercio – dice Maria Giordano, responsabile del Servizio di Conciliazione camerale – rappresenta una vantaggiosa opportunità per la composizione delle controversie commerciali e permette alle parti di decidere in autonomia della propria lite, trovando spesso soluzioni/accordi soddisfacenti e “creativi”, che rispecchiano i reali e reciproci interessi, e che proprio perché condivisi risulteranno vincenti. Il conciliatore che viene nominato (professionista terzo e neutrale) non ha infatti il compito di decidere la controversia, ma quello di guidare le parti verso la condivisione della migliore soluzione possibile”. “La cultura conciliativa – continua la dott. Ssa Giordano - non è ancora molto diffusa tra i cittadini ed operatori economici e proprio per maggiormente diffonderla la Camera di Lecco e le altre Camere lombarde da tempo stanno svolgendo un grande lavoro di promozione, informazione e sensibilizzazione”. Un impegno che sta dando buoni e costanti risultati: sempre crescente è infatti il numero di domande di conciliazione depositate in Lombardia: nel periodo 2003/2006 la crescita è stata del 155,5% (da 265 a 677 domande) e i dati del primo semestre 2007 confermano il trend. Per informazioni: Servizio di Conciliazione Camera di Commercio di Lecco, Maria Giordano, tel. 0341/292242 – 0341/292228, regolazione. Mercato@lc. Camcom. It. Http://www. Lc. Camcom. It/regolazione06b/ .  
   
   
XXXVII ASSEMBLEA NAZIONALE FISAR, FEDERAZIONE ITALIANA SOMMELIER ALBERGATORI RISTORATORI, 19/22 OTTOBRE 2007 – SIRMIONE (BS)  
 
La XXXVII Assemblea Nazionale delle Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori) di Sirmione (19/22 ottobre 2007) coincide con il XXXV anno di fondazione dell´Associazione. Sirmione aspetta, dal 19 al 22 ottobre, il popolo fisariano per festeggiare, anche, i 35 anni passati da quel 1972 quando a Volterra un piccolo gruppo di ristoratori fondò la FISAR. Ma ci sarà il tempo anche per visitare le magnifiche cantine di Franciacorta, assaggiare i prodotti tipici della zona, assistere al concorso di Sommelier dell’anno che quest’anno si preannuncia particolarmente interessante, passeggiare sulle suggestive rive del Garda e naturalmente sarà anche l’occasione, per gli associati, per ritrovarsi e scambiarsi idee e programmi valutando la strada fatta e quella che ancora rimane da percorrere insieme. Www. Fisar. Com .  
   
   
BUY LAZIO: X WORKSHOP TURISTICO INTERNAZIONALE  
 
L’Unione Regionale delle Camere di Commercio del Lazio, in collaborazione con l’assessorato al Turismo della Regione Lazio, l’Enit, l’Alitalia e le singole Camere di Commercio del Lazio e di tutti gli attori locali, organizza la decima edizione del Buy Lazio, workshop turistico nato per accrescere le occasioni di commercializzazione dei prodotti turistici laziali. La decima edizione si svolgerà a Roma dal 13 al 16 settembre 2007, nella straordinaria cornice del Tempio di Adriano, sede della Camera di Commercio di Roma. Nella giornata del workshop del 14 settembre gli operatori laziali accreditati incontreranno i tour operator stranieri ospiti per attivare nuove occasioni commerciali e soprattutto per consolidare la posizione della destinazione Lazio sui mercati prescelti. Un’occasione per trasformare i contatti in contratti. L’offerta laziale presente è costituita da 156 aziende laziali iscritte in rappresentanza di 300 operatori con un’offerta segmentata per linee di prodotto al fine di facilitare la commercializzazione di prodotti turistici più personalizzati e più rispondenti alle caratteristiche dei singoli territori che ruotano intorno a Roma. Gli operatori laziali presenteranno l’intero volto turistico del Lazio, dal Mare alle Piccole Città d’Arte, dall’Ambiente e la Natura all’Enogastronomia. Gli operatori provengono da tutto il territorio laziale: il 51% da Roma e il restante 49% copre tutta la regione Lazio con una equa presenza delle imprese turistiche della Provincia di Roma, di Latina, di Frosinone, di Rieti e di Viterbo. Il 71% degli iscritti, rappresenta l‘offerta “tradizionale” composta da hotel, villaggi/camping e tour operator, mentre il restante 29% è rappresentato dai nuovi turismi quali gli agriturismi, appartamenti/case per vacanze, castelli e dimore storiche e per il settore enogastronomico da aziende agricole, frantoi, cantine, ristoranti e infine da parchi tematici e trasporti privati. Dal punto di vista della domanda estera, 66 sono gli operatori europei selezionati in stretta collaborazione con l’Enit, provenienti dai mercati della Austria (2), del Belgio (2), dalla Repubblica Ceca (2), dalla Danimarca (6), dalla Finlandia (1), dalla Francia (7), dalla Germania (6), dall’Ungheria (3), dall’Irlanda (1), dall’Olanda (4), dalla Norvegia (3), dalla Polonia (3) dalla Russia (6), dalla Spagna (6), dalla Svezia (5), dalla Svizzera (1) e dalla Gran Bretagna (8). Da una attenta analisi sui desideri e bisogni espressi dagli operatori invitati, oltre alla città di Roma, si riscontra un grande successo del litorale del Lazio richiesto da quasi tutti gli operatori selezionati, seguito dal segmento ambiente sotto forma di laghi, parchi archeologici e tematici e terme. Gli operatori ospiti hanno mostrato di gradire anche le piccole città d’arte, soprattutto se arricchite da manifestazioni culturali, storiche e da eventi artistico culturali, unitamente all’enogastronomia quale filo conduttore della vacanza nella regione Lazio. In particolare l’enogastronomia è stata richiesta sempre come prodotto “trasversale” che arricchisce e completa i prodotti tradizionali, intesa sia come accoglienza per gruppi (ad esempio in ristorante) sia come degustazione da effettuare in cantine e frantoi appositamente attrezzati per l’accoglienza. I dati raccolti evidenziano come il turista straniero proveniente da mercati “maturi” sia alla ricerca non tanto del prodotto turistico tradizionale quanto piuttosto di un prodotto “complesso” e “articolato” che sappia coniugare tradizioni, territorio, sport e benessere: da qui nasce la richiesta di vacanze attive, ricche cioè di sport e movimento, e di prodotti “combinati” quali ad esempio il balneare-culturale oppure i laghi-montagna. Si riconferma in tale ottica il successo del Buy Lazio dovuto, infatti, proprio alla sua capacità di saper applicare una strategia di marketing turistico territoriale tesa ad avvicinare sempre più i singoli prodotti, espressione delle diverse facce del turismo laziale, con i singoli mercati internazionali. Nel corso del Buy Lazio, si svolgeranno i tradizionali itinerari turistici alla scoperta dei territori della regione. Sono previsti quattro itinerari tematici: Balneare con la Riviera di Ulisse, Culturale e Religioso, Piccole Città d’Arte della Provincia di Frosinone e le terre di San Francesco e di San Benedetto della Provincia di Rieti, Archeologico con gli Etruschi e la Via Francigena, a Roma e ai Castelli Romani, senza dimenticare l’Enogastronomia, filo conduttore di fondo per tutti i prodotti. Una regione che fino a pochi anni fa era difficile identificare in un giusta collocazione turistica e che oggi è pronta ad offrire diverse tipologie di prodotto, nel rispetto della sua strategia di marketing territoriale “dalla geografia al prodotto”, slogan che racchiude il significato strategico delle azioni avviate: massima attenzione non tanto ai singoli mercati quanto ai singoli prodotti turistici già presenti nelle province laziali a cui abbinare i mercati più idonei che li richiedono. .  
   
   
NOVARA – WORKSHOP OPERATORI RUSSI SETTORE TURISMO  
 
Tra le attività promosse dalla Camera di Commercio di Novara, con l’obiettivo di favorire una maggiore conoscenza e visibilità del territorio provinciale, spiccano quelle realizzate nel contesto del mercato russo, grazie anche al supporto della sua Azienda Speciale di Promozione Evaet, presente alle ultime edizioni della Fiera Turistica Internazionale MITT di Mosca. Tramite il Consorzio Turistico PromoNovara, è stato organizzato un educational tour a cui parteciperanno sette rappresentanti di alcune agenzie turistiche russe, in visita nel nostro territorio dal 10 al 17 settembre, oltre a un giornalista di una rivista specializzata. Nell’ambito di questa iniziativa, l’Ente camerale ospiterà un workshop finalizzato a favorire potenziali rapporti di collaborazione tra i professional russi e i rappresentanti delle strutture ricettive novaresi. L’incontro si svolgerà nella mattinata di lunedì 17 settembre, con inizio alle ore 10, presso la Sala del Consiglio della sede camerale (via degli Avogadro 4 a Novara). .  
   
   
´B2B ABRUZZO´, IN ARRIVO LA II EDIZIONE. DAL 3 AL 6 OTTOBRE PROSSIMI, L’EDUCATIONAL TOUR-WORKSHOP DEDICATO ALLA PROMOZIONE DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO, ARTISTICO E CULTURALE DELLA REGIONE ABRUZZO  
 
Venerdì 14 settembre, presso la sede pescarese di viale Bovio della Regione Abruzzo, presentazione della seconda edizione del “B2B Abruzzo” educational-tour – workshop dedicato alla promozione del turismo enogastronomico, artistico e culturale della nostra regione. La manifestazione è organizzata dall’Ente Camerale e dall’APTR e si avvale del coinvolgimento di Unioncamere, Enit, Isnart, Bit-Expo CTS, Sky Television e delle quattro Province e Comuni Abruzzesi. L’iniziativa si terrà dal 3 al 6 ottobre prossimi. I lavori prevedono l’organizzazione, nelle giornate del 4 e 5 ottobre, di appositi educational-tour, concepiti con l’obiettivo di far conoscere, grazie a specifici itinerari illustrati da qualificate guide, esperti del territorio, del settore agroalimentare ed enologi, i diversi elementi che contraddistinguono l’Abruzzo e che lo rendono una meta turistica esclusiva, in grado di soddisfare le aspettative del turista più esigente. I partecipanti saranno testimoni di un’esperienza indimenticabile, capace di appagare tutti i sensi, fatta di un sapiente mix di natura, arte, mare, montagna, paesaggi rurali, borghi medievali, cultura e sapori. La giornata conclusiva del 6 ottobre vedrà, invece, la realizzazione di un workshop che consentirà ai buyer partecipanti di intessere proficui rapporti commerciali con i principali seller locali (hotel, dimore storiche, agriturismi, campeggi, B&B, residence, consorzi e associazioni). Le richieste di adesione sinora giunte sono molto confortanti sia in termini qualitativi sia quantitativi. Tra i buyer, oltre a numerose conferme da parte dei partecipanti alla scorsa edizione, spiccano le richieste di accredito giunte da prestigiosi tour-operator americani, francesi, tedeschi, olandesi, finlandesi e danesi che vedono nell’Abruzzo una meta turistica ricca di tesori unici e inesplorati. .  
   
   
L’AUTUNNO DOC A PAVIA CAMBIA VOLTO E METTE IN MOSTRA LE “ARTIGIANARIE PAVESI”  
 
L’edizione numero 55 dell’Autunno Pavese segna un grande cambiamento, a partire dal nome: ‘Autunno Doc a Pavia’. La manifestazione, aperta ieri 13 settembre 2007, proseguirà fino a domenica 17 al Palazzo Esposizioni di Pavia. Il salone agroalimentare più famoso della provincia si presenta con sostanziali novità, dovute anche ad un restyling dell’intero contenitore. Ma non è solo una nuova facciata quella che gli organizzatori di Paviamostre, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pavia, hanno rivisitato: tutto l’evento, da manifestazione prettamente pavese diventerà regionale, con l’apertura alle molte realtà enogastronomiche lombarde, che porteranno i loro prodotti negli stand dell’Autunno Pavese. Il percorso interno al Palazzo Esposizioni sarà modificato, è infatti prevista la creazione di zone di esposizione ben definite e riconoscibili, diversificate a seconda delle diverse province lombarde. ‘Autunno Doc a Pavia’ è da molti anni la vetrina più importante del settore agroalimentare pavese (ogni anno richiama un folto pubblico, nella passata edizione sono state superate in cinque giorni 24mila presenze) e ha contribuito alla scoperta e alla rivisitazione di tutti i prodotti provenienti dal settore agroalimentare ed enogastronomico. Nelle varie edizioni la manifestazione ha coinvolto tutti i comparti produttivi della provincia e ha sempre creduto all’educazione del consumatore, consapevole che il frutto dell’operosità pavese racchiudesse valori e qualità molto alte. Oggi, nella sua nuova veste, propone stand per l’esposizione di prodotti tipici lombardi raggruppati per zone di provenienza, serate gastronomiche curate dai migliori chef locali e regionali di ristoranti quotati, momenti per approfondimento dedicati alla cultura del cibo, alle strade dei vini e dei sapori. Quest’anno, inoltre, torneranno protagonisti i “sapori primari” della tradizione (latte, pane, vino…) e non mancheranno gli ormai irrinunciabili momenti di degustazione dei prodotti tipici aperti al pubblico. Del resto il binomio che da sempre accompagna ‘Autunno Doc a Pavia’ è “formare e informare” e questa caratteristica dell’evento non può e non vuole cambiare. Infine, anche nell’intrattenimento c’è qualche novità: sono in programma tre serate musicali per venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 settembre con tre gruppi locali di forte richiamo. Tra questi, domenica sera, la cover-band di Vasco Rossi. Www. Autunnodocpavia. It .  
   
   
LA REGIONE PIEMONTE PARTECIPA ALLA “RICERCA DEL GRANDE FIUME”. UN VIAGGIO IN BICICLETTA DAL MONVISO ALL’ADRIATICO  
 
Mercoledì 26 settembre partirà il viaggio ‘Alla ricerca del Grande Fiume’. Un gruppo di 153 studenti seguirà, in bicicletta e in nave, il corso del Po dal Monviso all’Adriatico. In 24 tappe, sino al 20 ottobre, attraverserà quattro regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto), 13 province (Cuneo, Torino, Vercelli, Alessandria, Pavia, Lodi, Mantova, Cremona, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara, Rovigo), 82 comuni. L’iniziativa prende spunto dal cinquantenario della trasmissione televisiva RAI dal titolo ‘Viaggio lungo la Valle del Po, alla ricerca dei cibi genuini’ firmata da Mario Soldati e nasce da un’idea di Carlo Petrini come evoluzione dello spirito dell’Università di Scienze Gastronomiche. .  
   
   
LA “BANCA DEL CIOCCOLATO” SI PRESENTA CON UN IMPORTANTE CONVEGNO DAL TITOLO “ IL GIORNALISMO TEMATICO”  
 
Da anni Chococlub ha sviluppato un progetto denominato “Banca del Cioccolato” grazie alla collaborazione con Comune di Diano d’Alba, Sigep, Pasticceria Internazionale, Hymer e Fiat Professional. Si tratta di una banca originale, dolce e soprattutto buona, creata con lo scopo di regalare un sorriso ai bambini, agli anziani ed ai disabili che si trovano in ospedale o in centri di assistenza. Il progetto vede coinvolti artigiani e ditte industriali che donano, tramite la Banca del Cioccolato, le proprie eccedenze di cioccolato (dovute a difetti di packaging, rimanenze di sampling, promozioni con mancato utilizzo di tutto il prodotto) a chi ne può gioire. Sabato 22 settembre 2007 ore 10 a Diano d’Alba in provincia di Cuneo nello splendido scenario delle Langhe, la Banca del Cioccolato (via Guido Cane 50) aprirà il suo dolcissimo caveau. Oltre una tonnellata di cioccolato (fornita da Icam, Lindt, Vanini e molti artigiani cioccolatieri) è infatti in attesa di essere distribuita. Il cioccolato sarà consegnato a dieci rappresentanti di enti di beneficenza ed alcuni referenti Chococlub (provenienti da Cuneo, Torino, Asti, Milano, Udine, Reggio Emilia) i quali lo faranno pervenire ad altrettanti enti delle rispettive località. Durante la giornata si svolgerà una tavola rotonda dedicata al “Giornalismo Tematico”. Al dibattito, moderato da Ezio Ercole (Vice Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte), parteciperanno in qualità di relatori e ospiti: Lorenzo Del Boca (Presidente Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti); Gino Falleri (Presidente Nazionale del GUS – Giornalisti Uffici Stampa); Roberto Rabachino (Presidente Nazionale ASA - Associazione Stampa Agroalimentare Italiana); Roberto Zalambani (Comitato Esecutivo del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti – delegato per i Gruppi di Specializzazione); Antonino Calandra (Presidente GUS Piemonte - Giornalisti Uffici Stampa); Sandro Bocchio (Presidente USSI Piemonte - Unione Stampa Sportiva Italiana). La manifestazione è organizzata da Mediaware srl in collaborazione con il Comune di Diano d’Alba, Giordano spa e la Banca Popolare di Bergamo ed ha ricevuto il patrocinio di ASA - Associazione Stampa Agroalimentare Italiana. - .  
   
   
TURISMO: ILLY E BERTOSSI INCONTRANO FRECCE TRICOLORI  
 
"Siamo molto soddisfatti per la collaborazione che si è avviata tra la Regione e le Frecce Tricolori e soprattutto per l´opportunità che offrite di promuovere il Friuli Venezia Giulia nel mondo nel corso delle vostre esibizioni". Così il presidente della Regione, Riccardo Illy, in visita il 14 settembre assieme all´assessore regionale al Turismo, Enrico Bertossi, all´Areobase di Rivolto si è complimentato con il comandante delle Frecce Tricolori, Massimo Tammaro, che ha presentato tutti i componenti della pattuglia acrobatica. Il Friuli Venezia Giulia è stato la culla del volo acrobatico italiano e da quasi 50 anni ospita nella Base di Rivolto la Pan, Pattuglia Acrobatica Italiana, nota come "Frecce Tricolori". Assieme al colonnello Emilio Rossi, comandante del 2° Stormo Caccia di Rivolto, il presidente Illy ha visitato per la prima volta la sede del 313° Stormo, ricevendo dalle mani del comandante Tammaro la nuova brochure in edizione limitata, realizzata con il contributo dell´Amministrazione regionale, nella quale sono pubblicate inedite suggestive immagini delle Frecce Tricolori in Friuli Venezia Giulia. "Sono foto, come quelle di Palmanova dall´alto con gli Aermacchi Mb339 in sorvolo, che ritraggono scorci unici della regione e che dal punto di vista tecnico particolarmente difficili da realizzare - ha spiegato Tammaro -. Con orgoglio ora le mostriamo in tutto il mondo". La visita è stata anche l´occasione per il comandante Tammaro, dal 2006 comandante delle Frecce, per le quali ha introdotto una inedita figura acrobatica, il "cuore tricolore", di presentare il nuovo componente della formazione, Mirco Caffelli, e ricordare come nello Stormo siano sempre presenti anche componenti provenienti dalla regione (l´ultimo è, dal 2006, il muggesano Piercarlo Ciacchi). Da sempre poi, le Frecce Tricolori sono tra i protagonisti del Friuli Venezia Giulia alla Bit di Milano, una presenza che è stata arricchita nel corso dell´ultima edizione dall´installazione del velivolo Aermacchi all´interno delloe stand regionale. Da questa collaborazione è nata l´idea di proporre un "pacchetto" turistico che comprenda anche la possibilità di trascorrere una giornata all´interno della Base di Rivolto, di vivere con i piloti, vederne i voli di addestramento, conoscerne da vicino vita, lavoro, emozioni. Degli "short break", insomma, volti a rinsaldare ancor di più il rapporto delle Frecce Tricolori con territorio e cittadini. Bertossi ha ricordato come sia importante "cogliere l´occasione per utilizzare al meglio uno dei simboli di più alta tecnologia e professionalità del nostro Paese. Le Frecce Tricolori sono messaggere di pace nel mondo e per il Friuli Venezia Giulia, che le ospita, si tratta di un valore aggiunto per la propria promozione turistica e d´immagine". .  
   
   
ASSISI FESTIVAL 2007. CULTURA, ARTE E CONFERENZE  
 
L’Assisi Festival, che comprende il Xii° Festival Internazionale per la Pace e il Vii° Week-end Ecologico, è organizzato dall’Associazione Culturale “United Artists for Peace”, in collaborazione con il Comune di Assisi. La manifestazione, che si terrà ad Assisi dal 15 al 23 Settembre, si propone di promuovere la cultura della Pace, della Cooperazione Internazionale e dell’Ecologia, attraverso seminari, tavole rotonde, mostre d’arte visiva e concerti serali di alto livello artistico e culturale. L’assisi Festival ha ottenuto anche quest’anno numerosi riconoscimenti e prestigiosi patrocini, tra i quali: l’adesione del Presidente della Repubblica Italiana, il Patrocinio del Senato della Repubblica, del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero delle Comunicazioni, del Ministero della Solidarietà Sociale, del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero della Salute, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, della Regione Umbria, della Regione Emilia Romagna, dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Università degli Studi di Parma. Ad aprire la manifestazione, Sabato 15 Settembre, l’inaugurazione della mostra di pittura “Pace e Ambiente” dell’Artista Paola Dagioni presso la Sala Ex Pinacoteca del Palazzo Comunale e il concerto etnico africano “Tamburi per la Pace”, con il gruppo musicale senegalese “Sunu Africa”, diretto da Sena M’baye, presso la Piazza del Comune. Farà da cornice alla manifestazione la “Vi Passeggiata Ecologica” sul Monte Subasio, Domenica 23 Settembre, appuntamento alla scoperta dei sentieri del Monte Subasio, finalizzato alla promozione dell’attività fisica, alla difesa dell’ambiente e alla valorizzazione del territorio, con la partecipazione di numerose associazioni sportive e ambientaliste. A conclusione della Passeggiata, in Località Stazzi, ci saranno la degustazione di prodotti tipici di qualità e il concerto della Banda Musicale Rivotorto di Assisi, diretta dal Maestro Antonio Diotallevi. L’assisi Festival si chiuderà con il “Concerto straordinario per l’Ambiente” in occasione del decimo anniversario del terremoto dell’Umbria, con l’Orchestra Sinfonica Regionale del Molise, diretta dal Maestro Franz Albanese, nella splendida cornice della Basilica Patriarcale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola. .