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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Gennaio 2008
PARLAMENTO EUROPEO, ANTEPRIMA DELLA SESSIONE DEL 14-17 GENNAIO 2008: AUTO PIÙ ECOCOMPATIBILI, BIOCARBURANTI ANCHE IN FORMULA 1 TASSE AEROPORTUALI PRESIDENZA SLOVENA  
 
Strasburgo, 14 gennaio 2008 - Lunedì 14 gennaio Auto più ecocompatibili, biocarburanti anche in Formula 1 - Sottolineando l´importanza del comparto auto europeo e il suo potenziale contributo alla riduzione dell´inquinamento, una relazione all´esame dell´Aula chiede incentivi alla rottamazione e, dal 2015, obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni di Co2, un maggiore ricorso a biocarburanti e motori ibridi, anche in Formula 1, e l´aumento dei fondi per la ricerca. Sollecita una maggiore "libertà di riparazione", il miglioramento della sicurezza stradale e garanzie contro la concorrenza sleale (relazione Chatzimarkakis). Norme europee per le tasse aeroportuali - L´aula si pronuncerà sulla direttiva che istituisce norme comuni per la definizione e la riscossione delle tasse aeroportuali. I deputati accolgono con favore l´iniziativa, ma suggeriscono diversi emendamenti volti, in particolare, a restringere il numero di aeroporti interessati e a garantire la non discriminazione delle compagnie aeree e una modulazione delle tasse per motivi ambientali. Chiedono poi che non sia consentito realizzare profitti con i diritti riscossi per garantire la sicurezza (relazione Stockmann). Martedì 15 gennaio - Il Gran Muftì di Siria al Parlamento europeo - L´aula del Parlamento accoglierà in seduta solenne il Gran Muftì di Siria. Si tratta della prima iniziativa decisa dal Parlamento per celebrare l´Anno europeo del dialogo interculturale, cui dovrebbero seguire gli interventi in Aula di altre importanti personalità politiche e religiose, come i Presidenti palestinese e israeliano, il Papa Benendetto Xvi e il Dalai Lama. Un credito al consumo più europeo e trasparente - Il Parlamento si pronuncerà sulla proposta di direttiva volta a promuovere il mercato unico del credito al consumo. Negoziati in corso con il Consiglio non escludono la possibilità che sia presentato all´Aula un compromesso che permetterebbe l´adozione definitiva della direttiva. Tra le altre cose, il testo prevede una serie di obblighi per gli istituti di credito in materia di informazione dei consumatori, nella pubblicità e nella fase precontrattuale. (relazione Lechner). Emergenza rifiuti in Campania - I cumuli di spazzatura che invadono le strade di Napoli e di altri comuni campani, le rivolte popolari intorno alle discariche, i potenziali problemi di tipo sanitario e ambientale e, non da ultimo, la paventata perdita di fondi strutturali comunitari, saranno oggetto di un dibattito in Aula in cui interverrà la Commissione europea. Quest´ultima, peraltro, ha avviato - già lo scorso mese di giugno - una procedura di infrazione contro l´Italia per violazione della direttiva Ue sui rifiuti. Creare una società a misura di bambino - Sostenendo l´idea di una strategia europea sui diritti dei minori, una relazione all´esame dell´Aula condanna tutte le forme di violenza contro i minori - dalle mutilazioni genitali a ogni tipo di sfruttamento sessuale - e chiede norme comuni per punire i responsabili. Occorre poi un maggiore controllo sui media audiovisivi e i siti Internet pedopornografici. Un´attenzione particolare deve essere attribuita ai bambini rom e immigrati vittime di discriminazioni e di pratiche tradizionali. Nel sottolineare il ruolo della famiglia, i deputati chiedono uno strumento Ue in materia di adozioni e di affrontare il problema delle sottrazioni di minori. Sollecitando poi misure a favore dei bambini disabili, rammentano il diritto alla salute sessuale e riproduttiva degli adolescenti e chiedono di combattere il lavoro minorile, anche in Europa (relazione Angelilli). Infortuni sul lavoro: più fondi per la sicurezza nei settori a rischio - Una relazione all´esame dell´Aula sollecita una strategia europea per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro che attribuisca maggiore attenzione ai settori a rischio, come la siderurgia e l´edilizia, anche attraverso maggiori investimenti e il pieno ricorso ai fondi europei. Chiede anche una migliore applicazione del diritto Ue, sanzioni più severe, il rafforzamento delle ispezioni e misure di prevenzione. Ai lavoratori temporanei e atipici vanno garantite pari condizioni di sicurezza (relazione Willmott). Mercoledì 16 gennaio - Programma della Presidenza slovena - Il Primo Ministro sloveno Janez Janša illustrerà all’Aula il programma della Presidenza - la prima condotta da un nuovo Stato membro - per i prossimi sei mesi. Ratifica del trattato di Lisbona, pacchetto energetico, attuazione della Strategia per la crescita e l’occupazione, Balcani occidentali e Kosovo, dialogo interculturale, saranno le priorità. Ma anche rafforzamento dell’area Schengen e gestione delle frontiere esterne, lotta al terrorismo, flessicurezza, clima e riforma della Pac. Situazione in Pakistan dopo l´uccisione di Benazir Bhutto - Le dichiarazioni del Consiglio e della Commissione apriranno un dibattito in Aula sulla crisi politica e civile venutasi a creare in Pakistan a seguito dell´attentato che ha portato alla morte della leader dell´opposizione Benazir Bhutto. Le elezioni parlamentari previste per l´8 gennaio sono state rinviate a febbraio, mentre manifestazioni popolari e attentati hanno segnato queste ultime settimane. L´unione europea invierà una missione di osservazione elettorale guidata da un eurodeputato. Situazione in Kenya - I disordini scoppiati in Kenya in seguito all´annuncio dei risultati delle elezioni dello scorso dicembre - che hanno assegnato una vittoria di misura al presidente uscente Kibaki - saranno oggetto di un dibattito in Aula cui parteciperanno Consiglio e Commissione. La missione Ue di osservazione elettorale, guidata da un eurodeputato, aveva sollevato seri dubbi sulla regolarità dello scrutinio. Il Parlamento adotterà una risoluzione. Un piano d´azione per migliorare la situazione dei Rom - Un´interrogazione orale alla Commissione aprirà un dibattito in Aula su come migliorare la situazione dei Rom in Europa. I deputati chiedono in particolare se l´Esecutivo ha intenzione di presentare un piano d´azione con delle raccomandazioni agli Stati membri, quali sono i finanziamenti Ue disponibili per agevolare l´integrazione e se è disposta a ricorrere agli incentivi previsti dalla direttiva sulla parità di trattamento. Il Parlamento adotterà una risoluzione nel corso della prossima sessione di fine gennaio, a Bruxelles. Giovedì 17 gennaio - Più donne nei consigli d´amministrazione delle imprese - Una relazione all´esame della Plenaria sul ruolo delle donne nell´industria invita gli Stati membri a seguire l´esempio norvegese imponendo quote minime di presenza femminile nei consigli d´amministrazione delle imprese. Sollecita inoltre l´introduzione, su base obbligatoria, di programmi di parità nelle imprese e il rispetto dei criteri di responsabilità sociale. Occorre poi garantire servizi sociali affidabili, incoraggiare la formazione delle donne e prevedere tutele per il settore tessile (relazione Figueiredo). Arresto del dissidente cinese Hu Jia. Nell´ambito delle urgenze sui diritti umani nel mondo si terrà un dibattito sull´arresto del dissidente cinese Hu Jia e verrà adottata una risoluzione. .  
   
   
UE, DEFICIT DEMOGRAFICO: L´OPZIONE IMMIGRAZIONE  
 
Bruxelles, 14 gennaio 2008 - Un gap da colmare - Non occorre andare molto dietro negli anni per rievocare il travaglio di molti europei che attraversarono oceani in cerca di fortuna e prosperità. Grazie anche alle performance economiche dell´Ue, da qualche decennio il trend si è invertito e ormai l´Europa è divenuta essa stessa meta di immigrati e richiedenti asilo con la speranza di un futuro migliore. Per compensare infatti il lento ma inesorabile declino demografico e correre ai ripari dagli effetti di tassi di fertilità inadeguati, Italia in primis, tale risorsa, se gestita in modo appropriato, potrebbe davvero rappresentare una delle risposte al deficit demografico che affligge il vecchio continente. Stando alle previsioni, entro il 2050, all´Ue servirà la forza di un´"altra Italia", circa 56 milioni di immigrati in età lavorativa. La "risorsa" immigrazione - Nel periodo 2004-2005 l´immigrazione verso l´Ue ha raggiunto livelli massimi, 2 milioni di persone, 2/3 dei quali hanno fatto base in Italia e Spagna. Oggi circa il 3,7% dei quasi 500 milioni dell´Ue-27 sono cittadini extra-europei. Secondo l´eurodeputata francese Françoise Castex del gruppo socialista (Pse), relatrice del testo sul futuro demografico dell´Europa, "l´immigrazione è un fattore positivo nella costituzione della popolazione europea". La "questione" integrazione - Ma l´immigrazione può risolvere tale gap solo se congiuntamente gli immigrati e i loro figli sapranno integrarsi nella nostra società e se verranno attuate politiche e comportamenti inclusivi. La questione è però più complessa di quanto non sembri a parole. Come conferma l´eurobarometro, permane un insufficiente livello di integrazione nelle nostre società, in cui spesso prevale una percezione negativa di tale fenomeno: solo quattro cittadini europei su dieci considera infatti l´immigrazione un contributo per il proprio paese. "L´unione europea ha bisogno da una parte di un chiaro approccio nei confronti dell´immigrazione, così da contrastare pulsioni xenofobe, e dall´altra di fornire sicurezza legale e sociale ai nuovi arrivati", si legge nel testo della Castex. Carta blu per l´immigrazione legale - Lo scorso 17 settembre il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza due relazioni sull´immigrazione legale e illegale, la prima affidata all´eurodeputata italiana Lilli Gruber (Pse-indipendente), dove si chiede l´introduzione di una carta blu sul modello della green card americana per favorire l´immigrazione qualificata dai paesi terzi. In quella circostanza la Gruber chiese di invertire il trend che vede l´immigrazione legale qualificata scegliere altre mete, come Stati Uniti o Canada, ma richiamò i 27 sulle "responsabilità nei confronti dei paesi in via di sviluppo". Stop all´immigrazione illegale - Il testo su come contrastare l´immigrazione illegale, affidato all´eurodeputato spagnolo Javier Moreno Sanchez del gruppo socialista (Pse), chiede invece di affrontare il fenomeno, che si stima fra i 4 e gli 8 milioni, con una coerente politica dell´immigrazione, puntando su un approccio di medio-lungo termine riguardo i flussi migratori. Provvedimenti necessari anche per scongiurare possibili ricadute negative sull´immigrazione regolare. Il deputato spagnolo si è detto favorevole a misure che favoriscono i canali legali per l´immigrazione nell´Ue, definiti "fondamentali" per sconfiggere l´immigrazione clandestina e contrastare il traffico di esseri umani. Moreno Sanchez ha chiesto inoltre che gli immigrati non vengano trattati alla stregua di criminali, molti di loro infatti mettono a repentaglio la propria vita in cerca di un futuro migliore in Europa. .  
   
   
UE, LE PRIORITÀ DELLA PRESIDENZA: COLLEGAMENTI, SER, MOBILITÀ E ARS  
 
 Bruxelles, 14 gennaio 2008 - Instaurare collegamenti tra il settore pubblico e privato, rafforzare lo Spazio europeo della ricerca (Ser), promuovere la mobilità intersettoriale e avviare il lavoro sulle agende di ricerca strategica (Ars) formulate dalle piattaforme tecnologiche europee: sono queste le priorità della Slovenia nel campo della ricerca per i prossimi sei mesi, durante i quali il paese eserciterà la Presidenza dell´Ue. Poiché il Commissario Ue per la Scienza e la ricerca è sloveno, ci si attendeva che il paese avesse delle chiare ambizioni per il suo mandato al timone dell´Ue. Le aspettative non sono state deluse. Innanzitutto, la Slovenia intende individuare dei meccanismi per incoraggiare le aziende a collaborare nelle rispettive attività di ricerca e sviluppo (R&s) con quelle che definisce «istituzioni della conoscenza». Inoltre, la Presidenza slovena si augura di stimolare le aziende che sviluppano prodotti e servizi ad alta complessità tecnologica ad introdurre nuovi prodotti e tecnologie, con un conseguente aumento del valore aggiunto per dipendente. Nel suo impegno per il rafforzamento del Ser, la Slovenia si concentrerà in particolare sulla ricerca industriale. La Presidenza intende procedere con le iniziative tecnologiche congiunte, l´Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Iet) e varie iniziative ai sensi dell´articolo 169 del Trattato. A questo proposito, è in corso la fase finale della procedura di codecisione per le prime iniziative («Ambient Assisted Living» e «Eurostars») e il 4 gennaio la Commissione europea ha annunciato la sua intenzione di contribuire con 30 Mio Eur ad altre due iniziative (nei settori della ricerca nel Mar Baltico e della metrologia). Nel documento sulle priorità della Presidenza, la Slovenia indica inoltre l´intenzione di promuovere la mobilità del personale altamente qualificato tra i settori privato e pubblico e di sostenere le piattaforme tecnologiche europee nell´attuazione delle rispettive Ars. Ulteriori interessi prioritari per la Slovenia sono la garanzia di una partecipazione più efficace dei Balcani occidentali nelle attività dell´Ue, l´aumento della presenza femminile in campo scientifico e lo sviluppo di infrastrutture di ricerca, in particolare a livello regionale. A marzo si terrà una conferenza su questo argomento. Per maggiori informazioni, consultare: http://cordis. Europa. Eu/slovenia/presidency/home_en. Html http://www. Eu2008. Si/en/policy_areas/competitiveness/research. Html .  
   
   
UE: INNOSME IDENTIFICA LE PMI INNOVATIVE NEI NUOVI STATI MEMBRI  
 
 Bruxelles, 14 gennaio 2008 - Per diversi anni l´Ue ha cercato di accrescere la partecipazione delle piccole e medie imprese (Pmi) e dei ricercatori dei nuovi Stati membri ai suoi programmi di finanziamento. Oggi il progetto Innosme combina questi due ambiti, identificando le Pmi potenzialmente innovative nei 12 paesi che nel 2004 hanno aderito all´Ue e aumentando le loro possibilità di vedersi aggiudicati contratti di finanziamento, in modo particolare nel settore delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic). Obiettivo primario di questo progetto relativamente nuovo è quello di istituire reti nazionali e regionali di organizzazioni che agiscano da interfaccia con le Pmi, quali le associazioni di imprese, le camere di commercio, le agenzie di sviluppo locale, le autorità pubbliche e gli istituti di formazione. I partner del progetto invitano le organizzazioni delle parti interessate che possono aiutare a identificare le Pmi pertinenti, aventi sede nei nuovi Stati membri, ad entrare in contatto tra loro. Innosme offrirà alle Pmi strumenti di autodiagnosi, materiale di formazione e una valutazione personalizzata. Le manifestazioni che saranno organizzate verranno impiegate per diffondere informazioni e consigli sulla partecipazione delle Pmi al Settimo programma quadro (7°Pq) e al Programma relativo alla competitività e all´innovazione (Cip) dell´Ue. Sarà inoltre creato uno spazio di lavoro collaborativo, in cui le Pmi potranno condividere le informazioni e le migliori prassi. Le organizzazioni delle parti interessate avranno invece l´opportunità di unire le forze con esperti di programmi e progetti comunitari e saranno a stretto contatto con le Pmi dotate di grandi potenzialità di ricerca e innovazione. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Innosme. Eu .  
   
   
APPROVATO IL PROGRAMMA OPERATIVO ITALIA - SLOVENIA 2007 -2013  
 
Bruxelles, 14 gennaio 2008 - L’intero processo che ha portato all’approvazione del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-slovenia 2007-2013 è stato coordinato dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, in veste di Autorità di Gestione del Programma che ha coinvolto nell’iter varie istituzioni nazionali, regionali e locali rappresentative dell’area-Programma. La Commissione europea con il nuovo Obiettivo 3 dedicato alla Cooperazione territoriale Europea 2007 – 2013 auspica un nuovo approccio alla collaborazione transfrontaliera e richiede una capacità di progettazione ancora più integrata, congiunta ed evoluta in termini di innovazione e competitività. Con un’estensione di 30. 740 kmq ed una popolazione di oltre 5,5 milioni di abitanti, l’area Programma comprende, sul versante sloveno, le regioni statistiche della Gorenjska, Goriska, Obalno-kraška e, in deroga territoriale, Osrednjeslovenska e Notranjsko-kraška; sul versante italiano, le Province di Udine, Gorizia, Trieste, Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara e Ravenna e, in deroga, Pordenone e Treviso. I primi bandi saranno lanciati dall’Autorità Unica di Gestione presumibilmente nel corso della primavera del 2008. Il piano finanziario del Programma, unico per tutti i partner italiani e sloveni, prevede risorse pubbliche complessive pari a 136. 714. 036 euro, di cui l’85% erogati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr), mentre la restante quota risulta composta da risorse nazionali italiane e slovene. Obiettivo generale del Programma 2007-2013 è il rafforzamento dell’attrattività e della competitività dell’area coinvolta, assicurando un’integrazione territoriale sostenibile, sviluppando una società basata sulla conoscenza e migliorando la comunicazione, la cooperazione sociale e culturale. .  
   
   
INTERNATIONAL DESK ITALY-SOUTH EAST EUROPE  
 
Roma, 14 gennaio 2008 - - Superate le divisioni create dalla storia e dalla politica, in una visione quindi di integrazione europea nella quale il Friuli Venezia Giulia da regione di confine diviene centrale nell´Unione Europea allargata e "ponte" verso quei Paesi che ancora non ne fanno parte, è il momento di lavorare concretamente a forme di cooperazione e di sviluppo sociale ed economico del Sud Est dell´Europa. È questo lo spirito e la sostanza del progetto presentato il 10 gennaio nella sede della Regione a Roma, presenti il sottosegretario al Commercio internazionale, Milos Budin, e l´assessore regionale ai Rapporti internazionali, Franco Iacop, assieme ai rappresentati degli altri soggetti, pubblici e privati, che collaborano all´iniziativa. Erano presenti anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Carlo Monai, e il sindaco di Cividale, Attilio Vuga. L´iniziativa è promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Ocse, Unioncamere nazionale e sistema delle Camere di Commercio, Ice, Banca Popolare Friuladria ed Eurispes, al quale è affidato il coordinamento scientifico. L´obiettivo del progetto è di mettere a fuoco le strategie di potenziamento e di qualificazione della presenza italiana nell´area del Sud-est Europa, individuando gli interventi concreti da attuare nell´ambito della competitività imprenditoriale, della logistica e dei trasporti, delle politiche territoriali, della governance istituzionale, anche nella prospettiva dell´avvio dell´Euroregione. Il progetto non è al punto "zero". Nei mesi scorsi vi sono stati dei tavoli tecnici a carattere nazionale e internazionale, nei quali sono stati approfonditi i vari aspetti connessi con i settori interessati. Una base importante di lavoro, su cui si svilupperanno ulteriori tavoli, previsti per la fine del mese di gennaio 2008 nelle Camere di Commercio di Pordenone, Trieste e Udine. Il tutto approderà alla valutazione delle autorità di Governo, delle Regioni, dei rappresentanti della Associazioni di categoria, di operatori primari, nazionali ed esteri, nella conferenza internazionale fissata per il 13-14 marzo a Cividale del Friuli. Come ha messo in evidenza l´assessore Iacop "il patrimonio di esperienze della Regione Friuli Venezia Giulia è messo a disposizione della comunità nazionale italiana, delle Regioni e degli Enti Locali, del mondo degli operatori pubblici e privati, con l´intento di promuovere l´organizzazione di un luogo di incontro e di verifica delle politiche e delle iniziative che hanno consentito finora di conseguire i migliori risultati; di valutazione sistemica delle esigenze e dei suggerimenti legati ad ulteriori finalità di sviluppo; di selezione di nuove linee strategiche di azione". Insomma, una sorta di "Cernobbio dei Balcani". L´area del Sud Est Europea è una realtà in cui l´Italia ha assunto negli ultimi anni una posizione di grande rilevanza nel sistema degli scambi e delle collaborazioni. Si tratta di una posizione che è interesse primario del nostro Paese rafforzare e qualificare ulteriormente - ha sottolineato il sottosegretario Budin - anche nella prospettiva della completa integrazione dell´Unione Europea con l´adesione degli Stati dell´area che ancora non ne fanno parte. Per essi l´Unione Europea ha messo a disposizione risorse ingenti (12 miliardi di euro tra il 2007 e il 2013): si tratta di far conoscere lo strumento europeo per l´utilizzo di tali risorse. Come contributo al rafforzamento e al coordinamento complessivo della politica e della presenza italiana in tutta l´area, la Regione Friuli Venezia Giulia, ritiene molto importante - ha insistito Iacop - valorizzare in particolare il ruolo delle Regioni italiane e costruire con esse ulteriori, forti e qualificate sinergie, muovendo dalla positiva collaborazione già esistente e verificando insieme le condizioni migliori per "fare sistema" in un ambito della cooperazione internazionale che è di grande rilievo per lo sviluppo e il progresso comune. In questo quadro, se l´Eurispes si è riservato un ruolo di servizio per la concretizzazione del progetto (come ha sottolineato il presidente dell´istituto, Gian Maria Fara), un altro soggetto, in questo caso privato come Banca Friuliadria-crédit Agricole (lo ha affermato Giovanni Lessio), è presente nel progetto non come sponsor, ma come soggetto attivo per offrire alle realtà economiche e sociali del territorio di appartenenza (Friuli Venezia Giulia e Veneto) nuove opportunità di sviluppo. .  
   
   
BOLZANO: OPERATIVI QUATTRO PROGRAMMI EUROPEI DI PROMOZIONE ECONOMICA  
 
Bolzano, 14 gennaio 2008 - L’ufficio per l’integrazione europea informa che recentemente la Commissione europea ha approvato per il periodo 2007 – 2013 vari programmi transnazionali ed interregionali di incentivazione che hanno una cospicua dotazione finanziaria e possono essere di particolare interesse anche per la provincia di Bolzano. Si tratta in particolare del programma interregionale Interreg Ivc che riguarda la cooperazione territoriale europea, dell’Interreg Iv tra Italia e Svizzera, del programma operativo “Spazio Europa Centrale” e del programma Spazio Europeo del Sud-est. Il programma Interreg Ivc è stato il primo programma approvato in Europa nell’ambito dell’obiettivo “cooperazione territoriale europea” ed è finalizzato soprattutto allo scambio di esperienze ed alla cooperazione nelle reti. L’area di cooperazione comprende le Regioni dei 27 Stati membri dell’Unione europea, nonché la Svizzera e la Norvegia. Il programma ha una dotazione complessiva di 321 milioni di euro. La percentuale del cofinanziamento Ue ammonta per l’Italia al 75 %. Il cofinanziamento nazionale messo a disposizione dallo Stato italiano ammonta al 25 %. La realizzazione del programma si articola nelle due priorità dell’innovazione ed economia della conoscenza e l’ambiente e prevenzione dei rischi che corrispondono alle strategie di Lisbona e Göteborg. Il programma è dedicato alle autorità pubbliche (in particolare alle autorità regionali e locali) ed agli organismi di diritto pubblico. Soggetti privati possono partecipare soltanto con fondi propri oppure essere incaricati dalle autorità pubbliche dell’implementazione di determinate attività in osservanza della disciplina degli appalti pubblici. La nuova pagina web è già operativa all’indirizzo: www. Interreg4c. Net. Il programma Interreg Iv di Cooperazione territoriale europea“ tra Italia ed Svizzera 2007-2013 che ha una dotazione complessiva di oltre 90 milioni di euro. La percentuale del cofinanziamento Ue per il programma operativo Italia/svizzera ammonta al 75 % pari a circa 68 milioni di euro. Il cofinanziamento nazionale messo a disposizione dallo Stato ammonta al 25 % pari a circa 23 milioni di euro. Rispetto al periodo di programmazione precedente 2000-2006 i fondi messi a disposizione sono quasi raddoppiati. Il programma operativo Italia/svizzera è stato elaborato in collaborazione tra i partner del programma, che sono per la Svizzera i tre Cantoni Ticino, Vallese e Grigioni e per l’Italia la Regione Lombardia, la Regione Piemonte, la Regione Autonoma Valle d’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano. La realizzazione del programma si articola nelle tre priorità seguenti: ambiente e territorio, competitività e qualità della vita. L’indirizzo della pagina web del programma che sarà aperta nel prossimo mese di aprile sarà: www. Interreg-italiasvizzera. It. Il programma “Central Europe” copre tutto il territorio dell’Austria, della Repubblica Ceca, parte della Germania, tutto il territorio dell’Ungheria, parte dell’Italia (Piemonte, Valle D’aosta, Liguria, Lombardia, Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, Veneto , Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna), l’intero territorio della Polonia, della Repubblica Slovacca e della Slovenia e parte dell’Ucraina. Il programma ha una dotazione complessiva di 298 milioni di euro. La percentuale del cofinanziamento Ue ammonta al 75 % per l’Italia, l’Austria e la Germania. Per gli altri Stati, la percentuale ammonta al 85 %. L’obiettivo generale è quello di rafforzare la coesione territoriale, promuovere l’integrazione interna e rafforzare la competitività dell’Europa Centrale. La realizzazione del programma si articola in 4 priorità: promuovere l’innovazione attraverso l’Europa Centrale; migliorare l’accessibilità dell’Europa Centrale e al suo interno; promuovere una responsabilità ambientale; rafforzare la competitività e l’attrattività delle città e delle regioni. Il partenariato comprende almeno 3 partner finanziatori provenienti da almeno 3 Paesi, di cui almeno 2 Stati Membri dell’Unione Europea. Beneficiari finali possono essere autorità pubbliche o enti pubblici equivalenti. Istituzioni private, quali partner economico-sociali, camere di commercio private, fornitori privati di infrastrutture, Ong nei settori pertinenti sono considerati gruppi target e possono partecipare ai progetti come partner ma non come beneficiari finali. La pagina web del programma porta il seguente indirizzo: http://www. Central2013. Eu/. Il programma Spazio Europeo del Sud-est copre un’ampia area geografica che include 17 Paesi con una popolazione di 269 milioni di abitanti. Sono paesi membri dell’Unione europea come l’Austria, la Bulgaria, la Grecia, l’Ungheria, l’Italia, la Romania, la Slovenia e la Slovacchia; Paesi potenziali candidati come l’Albania, la Bosnia-herzegovina, la Serbia e Montenegro; Paesi candidati come la Croatia, la Turchia e Fyrom e Paesi terzi come la Moldova e l’Ucraina. Il programma ha una dotazione complessiva di € 245. 111,974 milioni di euro. La percentuale del cofinanziamento Ue ammonta al 85 %. In linea con l’agenda di Lisbona e Göteborg, lo spazio Sud-est ha l’obiettivo di rafforzare il processo di integrazione territoriale, economico e sociale e contribuire alla coesione, stabilità e competitività. La realizzazione del programma si articola in 4 priorità: facilitare l’innovazione e l’imprenditorialità; protezione e miglioramento dell’ambiente; miglioramento dell’accessibilità; sviluppo di sinergie transnazionali per la crescita di aree sostenibili. Il primo bando sarà pubblicato in febbraio 2008. La pagina web è: http://www. Cadses. Net/en/new_programmes_2007_2013/south_east_european_space. Html L’amministrazione regionale corresponsabile per l’attuazione dei programmi a livello locale è l’Ufficio provinciale per l’integrazione europea che ha sede a Bolzano, in via Conciapelli 69, Tel. 0471 413160. .  
   
   
UNGHERIA, BILANCIO IN POSITIVO IN DICEMBRE  
 
 Budapest, 14 gennaio 2008 - Il bilancio statale ungherese, esclusi i bilanci delle amministrazioni locali, ha chiuso dicembre 2007 con un surplus di circa 277,7 milioni di dollari. Nel 2007 il deficit era di 7,47 miliardi di dollari, il 5 per cento del Pil, secondo il ministero delle Finanze, ripreso dal Budapest Business Journal. Il ministero aveva previsto un deficit al 5,3 per cento del Pil per il 2007, quindi, sebbene non sia ancora sufficiente per i criteri Ue in vista dell´adozione dell´euro, è comunque in positivo. . .  
   
   
AUMENTANO LE ESPORTAZIONI BIELORUSSE NEL SETTORE DEL LEGNO  
 
Minsk, 14 gennaio 2008 - Il Ministero delle politiche agricole e forestali della Bielorussia ha reso noto che, nel 2007, le società del settore hanno esportato prodotti per 132 mln $, +48% sul 2006. Nel 2007 la polpa di legno ha inciso per il 66,5% delle esportazioni ed il legno per le industrie per il 18,5%. Il legno industriale riscuote successo sul mercato nazionale e l’anno scorso la sua produzione ha subito un calo a causa dell’interruzione dell’asciugatura degli abeti e dell’utilizzo dei pini per il legno industriale. Inoltre, il numero di organizzazioni commerciali del settore della lavorazione del legno è diminuito e il legno industriale prodotto è stato destinato solo al mercato nazionale. Le esportazioni sono cresciute principalmente grazie all’ambiente favorevole nel mercato internazionale del legno. Infatti, il prezzo della polpa di legno è quasi raddoppiato ed è di circa 55-66 dollari a metro cubo. Nel 2007 la Bielorussia ha esportato verso 22Paesi (per l’89% al di fuori della Csi). I maggiori importatori sono la Polonia (42%), la Lettonia (20,2%), la Lituania (11,4%) e la Russia (11%). .  
   
   
IN SLOVENIA DISOCCUPAZIONE IN CALO  
 
Lubiana, 14 gennaio 2008 - Alla fine di dicembre i disoccupati in Slovenia erano 68. 411; il tasso di disoccupazione è aumentato dello 0,1 percento rispetto a novembre, ed è diminuito del 12,6 percento rispetto a dicembre 2006, secondo il Servizio per l´impiego della Slovenia, ripreso da Reporter. Gr. Nel corso del 2007, la ragione più frequente di disoccupazione è stata il termine del contratto di lavoro a tempo determinato (28. 253 casi), o la bancarotta (10. 354 casi). 17. 744 disoccupati sono in cerca del primo impiego, mentre altri 20. 193 si sono registrati per altre ragioni. 49. 117 persone hanno trovato lavoro attraverso il Servizio per l´impiego della Slovenia, 31. 746 sono state cancellate dal registro per altri motivi, mentre 2. 573 sono state trasferite ad altri registri. Alla fine di dicembre 2007, il 53,7 per cento dei disoccupati erano donne, il 50,8 disoccupati da lungo tempo, il 39,6 aveva un´istruzione primaria o secondaria, il 32,6 un´età superiore ai 50 anni. .  
   
   
SERBIA A THACI VA LA CARICA DI PRIMO MINISTRO E SEJDIU È RIELETTO PRESIDENTE  
 
Belgrado, 14 gennaio 2008 - Durante l’assemblea parlamentare del 9 gennaio, Hashim Thaci è stato designato come nuovo Primo Ministro della Provincia del Kosovo, amministrata dall’Onu, con 85 voti favorevoli su 120, 22 contrari e 4 astenuti. Thaci, leader del Partito Democratico del Kosovo (Pdk), sarà a capo del governo che potrebbe portare il Paese all’indipendenza dalla Serbia. Il neo premier sostiene che la dichiarazione di indipendenza avverrà entro poche settimane, ma ha sottolineato che non può essere fatto nulla senza l’approvazione dei poteri internazionali. Il nuovo governo sarà composto da 15 ministeri, 7 dei quali con a capo funzionari del Pdk, 5 dell’alleata Lega democratica del Kosovo (Ldk) e 3 delle minoranze. Thaci sarà coadiuvato da due Vice Ministri, uno del Partito Democratico e uno della Lega. Le due formazioni politiche hanno la maggioranza necessaria, con 62 seggi su 120. Prima di votare per il governo, il Kosovo ha rieletto il leader del Ldk, Fatmir Sejdiu, come presidente. .  
   
   
BULGARIA, OPERATIVO IL REGISTRO DELLE IMPRESE  
 
Trieste, 14 gennaio 2008 - Il Registro delle imprese della Bulgaria è diventato operativo il 2 gennaio 2008. Con l´introduzione del sistema del registro, la registrazione delle società e l´iscrizione di eventuali modifiche connesse verranno effettuate soltanto presso l´Agenzia delle iscrizioni e non - come prima - presso i Tribunali distrettuali. La notizia è ripresa dall´Ice. Non verrà più richiesta la registrazione delle imprese presso il registro Bulstat. Non sarà più necessaria neanche la pubblicazione delle iscrizioni sulla Gazzetta Ufficiale. Le imprese saranno identificate soltanto attraverso il proprio codice di identificazione unitario. .  
   
   
REPUBBLICA CECA DA GENNAIO +126,5% DEL SURPLUS NEL COMMERCIO CON L’ESTERO  
 
Bratislava, 14 gennaio 2008 - Il surplus nel commercio con l’estero della Cechia ha registrato un incremento del 126,5% a/a arrivando a 87,2 mld Czk (3,1 mld Eur) da gennaio a novembre, con una crescita delle esportazioni e delle importazioni rispettivamente del 15,8% a/a e del 13,9% a/a. E’ previsto un raddoppio nel surplus commerciale nell’intero 2007, con una crescita del 114-126%, fino a 89-90 mld Czk, a fronte dei 39,8 mld del 2006. Nel mese di novembre l’import e l’export hanno rallentato il loro trend positivo, rispettivamente, di 2,66 p. P. E 3,4 p. P. Su base mensile, corrispondenti a 11% a/a e 8,2% a/a. Come nei mesi precedenti, sulle esportazioni hanno inciso per il 12,6% a/a macchinari ed attrezzature per il trasporto (in particolare veicoli da strada, strumenti di telecomunicazione e apparecchiature audio). Le importazioni di carburanti minerali hanno visto per la prima volta un dato positivo da settembre 2006 (+12,3% a/a) in conseguenza dell’importazione di gas naturale (+ 17,5% a/a e 32,6% a/a in termini di valore e di volume). D’altro lato, l’importazione di greggio è scesa del 28,3% a/a in termini di valore e del 36,4% a/a in volume. Il surplus con i membri dell’Ue ha segnato un +17,4% a/a, pari a 43,7 mld Czk a novembre, influenzato soprattutto da Germania, Regno Unito, Italia e Slovacchia. .  
   
   
BANCA CENTRALE EUROPEA: STATO DELLA CONTRAFFAZIONE DELLE BANCONOTE IN EURO NEL SECONDO SEMESTRE DEL 2007  
 
Francoforte, 14 gennaio 2008 - Nella seconda metà del 2007 sono stati ritirati in totale dalla circolazione 296. 000 biglietti in euro contraffatti. Malgrado un lieve incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, tale ammontare si mantiene entro i valori osservati negli ultimi anni, come mostrano i seguenti dati relativi ai falsi rinvenuti su base semestrale.
Periodo 2003/2 2004/1 2004/2 2005/1 2005/2 2006/1 2006/2 2007/1 2007/2
Numero di falsi 312. 000 307. 000 287. 000 293. 000 286. 000 300. 000 265. 000 265. 000 296. 000
Se si comparano questi dati con il numero di banconote in euro autentiche in circolazione (in media 11,4 miliardi nella seconda metà del 2007), la quantità di falsi risulta veramente molto esigua. Nella seconda metà del 2007 la netta maggioranza delle contraffazioni (96 per cento) è stata rinvenuta nei paesi dell’area dell’euro, sebbene questa percentuale risulti leggermente inferiore rispetto ai periodi precedenti. Circa il 3,5 per cento dei falsi proviene dagli Stati membri dell’Ue non appartenenti all’area dell’euro, mentre il resto da altre parti del mondo. Ripartizione delle banconote contraffatte in base al taglio:
€5 €10 €20 €50 €100 €200 €500
Percentuale 0,5 2,5 27,5 38 22 9 0,5
Nella seconda metà del 2007 la banconota da €50 ha fatto registrare il più elevato numero di falsi. I tre tagli intermedi (€20, €50 e €100) rappresentano insieme circa l’88 per cento di tutte le contraffazioni. Il pubblico può confidare nella qualità e nelle caratteristiche di sicurezza dei biglietti in euro. Al tempo stesso, l’Eurosistema – costituito dalla Banca centrale europea (Bce) e dalle banche centrali nazionali (Bcn) dei quindici paesi dell’area dell’euro – rinnova ai cittadini l’invito a mantenere un atteggiamento vigile e a controllare l’autenticità delle banconote ricevute. I falsi sono facilmente riconoscibili con il semplice metodo basato sulle tre parole chiave “toccare, guardare, muovere”, che viene illustrato nelle pubblicazioni dell’Eurosistema e nei siti Internet della Bce e delle Bcn dell’Eurosistema. In caso di dubbio, il biglietto sospetto va subito confrontato con un altro di autenticità comprovata. Chiunque sospetti di avere ricevuto un falso deve contattare la polizia o, se in linea con la prassi nazionale, la banca centrale del proprio paese, fornendo quanti più dettagli possibile riguardo alla provenienza del biglietto. .
 
   
   
BANCHE: ABI E SINDACATI, FIRMATO CONTRATTO TRIENNALE PER DIRIGENTI  
 
Roma, 14 gennaio 2008 - L’abi e le organizzazioni sindacali di categoria hanno siglato il rinnovo del contratto per i dirigenti del settore del credito che decorre dal 1° gennaio 2008 e scadrà a dicembre 2010. Si conclude così, dopo l’accordo per le altre categorie di personale raggiunto l’8 dicembre scorso, un articolato iter negoziale in cui sono stati trovati punti di convergenza particolarmente significativi per i dipendenti e le imprese bancarie. Per la parte economica è stato previsto un aumento a regime dell’11,3%, comprensivo di un importo una tantum a copertura del biennio 2006-2007 e di quanto riconosciuto a titolo di Long term care (assistenza sanitaria di lungo periodo per malati non autosufficienti). Con ciò il trattamento annuo passerà da circa 61. 700 euro di gennaio 2008 a circa 65. 300 euro a regime (dicembre 2010). Tali importi, oltre a tutelare il potere d’acquisto, sono un riconoscimento alla crescita della produttività del sistema. .  
   
   
INTESA SANPAOLO: BANCA FIDEURAM  
 
Torino, Milano, 11 gennaio 2008 – In merito alla notizia apparsa l’ 11 gennaio sulla stampa relativa alla cessione di Banca Fideuram a Banca Generali, Intesa Sanpaolo afferma che tale ipotesi è priva di fondamento .  
   
   
UNICREDIT: NULLO IL CDA DEL BANCO DI SICILIA; PER MARTEDÌ CONVOCATO COMITATO NOMINE DEL GRUPPO  
 
 Milano, 14 gennaio 2008 - Unicredito Italiano comunica che, sulla base delle notizie diffuse, le delibere del 9 gennaio del Banco di Sicilia in merito alle nomine dei vertici del Banco stesso sono prive di validità, per le modalità con le quali sono state assunte. Unicredito Italiano conferma la propria massima fiducia al direttore generale in carica Roberto Bertola. Infine comunica che è stato convocato per martedì 15 gennaio il Comitato Nomine della Capogruppo per imprimere accelerazione alla procedura di rinnovo del Consiglio del Banco di Sicilia e valutare ogni possibile azione di responsabilità. Nel frattempo è stata anche richiesta la convocazione dell´assemblea del Banco. .  
   
   
IL POTERE DELLE BANCHE: REGOLE DEL GIOCO E GIOCATORI  
 
Milano 14 Gennaio 2008 – Oggi alle ore 17. 30 presso l´Aula Perego in Università Bocconi, via Sarfatti 25 - Milano, si terrà la tavola rotonda "Il potere delle banche: regole del gioco e giocatori". Partecipano Franco Bruni (Università Bocconi), Donato Masciandaro (Centro “Paolo Baffi”, Università Bocconi), Marcello Messori (Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”), Alessandro Profumo (Unicredit Group), Andrea Resti (Carefin, Università Bocconi). Si discuterà di alcuni punti rimasti aperti che riguardano i giocatori e le regole del gioco: il disegno della struttura proprietaria; i potenziali conflitti di interesse; l’inefficienza del modello di supervisione e l’evoluzione del rapporto tra banche e finanziatori. L’incontro prende spunto dalla pubblicazione del libro “Il potere delle banche: sistema finanziario e imprese”, di Marcello Messori edito da Egea per i tipi di Università Bocconi. .  
   
   
BDS: CUFFARO, "RESTIAMO SOCI PER DIFENDERE INTERESSI SICILIA"  
 
 Palermo, 14 gennaio 2008 - “Regna grande confusione nel centrosinistra sulla vicenda Banco di Sicilia. Per qualcuno la quota della regione andrebbe venduta, per altri no. Insomma, nell’opposizione ognuno dice la sua, a dimostrazione di poche e confuse idee”. Lo afferma il presidente della regione siciliana Salvatore Cuffaro, commentando le dichiarazioni rilasciate da esponenti del centrosinistra sul tema del credito in Sicilia. “Di sicuro la partecipazione della Regione all’azionariato del Banco di Sicilia non è in discussione – annota Cuffaro - , sino a quando la nostra presenza istituzionale avrà una specifica funzione per gli interessi della Sicilia e dei siciliani. Proprio su questo punto mi confronterò martedì prossimo con l’amministratore di Unicredit, Profumo. Se però dovesse entrare in crisi la tradizionale vocazione di sostegno al territorio del Banco di Sicilia, ogni opzione andrebbe riconsiderata. In quel caso, toccherebbe all’Assemblea regionale decidere. Ricordo a tutti che le scelte sul Bds sono politiche e non possono essere in alcun modo sottoposte a incursioni partitiche. Auspico che il clima si rassereni e tutti tengano a mente un solo obiettivo: il bene della Sicilia e il suo sviluppo”. “Non dovrei neanche prendere in considerazione le patetiche riflessioni di Orlando – prosegue Cuffaro – che opera una mistificazione spazio temporale, attribuendo a me responsabilità di vicende quasi ventennali”. Il Presidente della Regione infine, ricorda:“non è compito del governatore cercare mediazioni in questa vicenda, come erroneamente sostiene il coordinatore Fabi del Bds, Carmelo Raffa. Interverrò soltanto in qualità di azionista. Nei dialoghi avuti con il Cda, il sindacato avrebbe dovuto battersi per la valorizzazione delle professionalità interne”. .  
   
   
LAZIO APPROVATO NUOVO BANDO PER LA TESORERIA: LE BANCHE SI DOVRANNO IMPEGNARE A NON FAR CONFLUIRE I FONDI REGIONALI IN GESTIONE NEI CANALI DEL COMMERCIO DEGLI ARMAMENTI, NELLE ATTIVITÀ LESIVE DELLA SALUTE, DELL’AMBIENTE, DEI MINORI E DELLE LIBERTÀ CIVILI.  
 
Roma, 14 gennaio 2008 - La Giunta Regionale ha approvato, nella seduta odierna, i criteri per l’affidamento del servizio di tesoreria della Regione Lazio attraverso i quali sarà scelto l’istituto di credito che gestirà i flussi finanziari della Regione fino al 2012. L’assegnazione avverrà per mezzo di una gara pubblica alla quale potranno partecipare tutti gli istituti di credito di ‘notoria solidità’, singoli o associati, che svolgono la loro attività in tutte le province della regione, con adeguati requisiti di idoneità professionale e capacità economica e finanziaria. Il servizio di tesoreria verrà affidato al soggetto che avrà conseguito il punteggio più alto in base a precisi elementi di valutazione. Tra le condizioni poste, verrà dato grande risalto alle condizioni economiche offerte dalle banche, che peseranno sulla decisione finale fino a un massimo di 75 punti su 100. Una decisione che consentirà un risparmio per le casse regionali. Particolare rilievo, inoltre, viene dato all’esecuzione del servizio che dovrà essere svolto secondo principi etici, con particolare riferimento all’impegno di non far confluire i fondi regionali in gestione nei canali del commercio degli armamenti, nelle attività lesive della salute, dell’ambiente, dei minori e delle libertà civili. Le banche concorrenti dovranno presentare un progetto in cui siano evidenziati gli strumenti messi a disposizione della Regione per verificare in ogni momento l’adesione ai etici. “La scelta della banca tesoriera sarà effettuata sulla base di valutazioni che riguardano la professionalità, la capacità economica e finanziaria e il rispetto di principi etici" – ha dichiarato l’assessore al Bilancio, Programmazione Economico-finanziaria e Partecipazione, Luigi Nieri – "Quello della gestione delle risorse pubbliche è un tema importante che va affrontato con il massimo della trasparenza e del rigore. ” .  
   
   
BOLOGNA, MUTUI: A PALAZZO MALVEZZI L’INCONTRO CON BANCHE, COMUNI E CONSUMATORI PER RISPONDERE ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ  
 
 Bologna, 14 gennaio 2008 - Si è svolto l’ 11 gennaio a palazzo Malvezzi l’incontro, promosso dall’assessorato al Bilancio della Provincia, con gli istituti bancari, le associazioni di consumatori e rappresentanti dei Comuni, per affrontare il fenomeno del forte aumento dei tassi di interesse sui mutui e la pesante ricaduta sull’economia delle famiglie. Hanno partecipato anche Nomisma, che ha fornito i dati sul mercato immobiliare, e Acer, l’Azienda di gestione del patrimonio immobiliare pubblico che potrebbe avviare sul tema specifiche iniziative. L’assessore provinciale al Bilancio, Aleardo Benuzzi ha spiegato che a questo primo incontro di carattere organizzativo ne dovrà seguire in tempi brevi un altro più ristretto e operativo. La proposta di Benuzzi è quella di costituire un tavolo di coordinamento con soggetti a vario titolo interessati, ad integrazione di quello già esistente delle banche. La sua finalità dovrebbe essere innanzitutto quella di comprendere la dimensione del fenomeno nel nostro territorio attraverso una ricerca oggettiva e non sulla base delle percezioni soggettive o di slogan. Certamente – ha sottolineato Benuzzi - le condizioni economiche nel nostro territorio sono migliori che in altre parti del paese, in particolare per quanto riguarda la maggiore diffusione della casa di proprietà. Questo, di converso, rende più ampia la platea delle persone sulle quali agisce la dinamica negativa dei mutui a tasso variabile. In tale contesto, il contributo delle banche e dei Comuni si rivela significativo, soprattutto come esplorazione di quella zona “grigia” delle famiglie che hanno contratto mutui a tasso variabile, sono in difficoltà a pagare le rate, ma non sono ancora insolventi. Ad una prima fase di ricognizione dovrà seguire poi la ricerca degli strumenti a disposizione, in primis sul piano locale, da aggiungere alle opportunità previste a livello nazionale; tra queste l’applicazione del decreto Bersani sulle liberalizzazioni e la portabilità dei mutui senza dover tornare, come è oggi, davanti al notaio per poter ricontrattare tassi e durata; lo stanziamento di 10 miliardi di euro previsti dalla Finanziaria per coprire spese sostenute dalle banche per quei mutuatari che si trovino costretti a sospendere fino ad un massimo di 18 mesi il pagamento delle rate del mutuo. Benuzzi ha sottolineato come la proposta dalla Provincia sia un’esperienza pilota nel panorama italiano, e il suo successo potrebbe servire da apripista ad iniziative analoghe in altre province d’Italia. .  
   
   
CONSOB-ISVAP, AL VIA LA CONSULTAZIONE SULLA COMUNICAZIONE CONGIUNTA RELATIVA ALLA DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI MULTI-RAMO  
 
 Milano, 14 gennaio 2008 - E´ dal 28 dicembre 2007 in pubblica consultazione sui siti di Consob (www. Consob. It) e Isvap (www. Isvap. It) una Comunicazione congiunta con la quale le due Autorità, a seguito dei lavori del tavolo tecnico costituito il 7 novembre, rendono note al mercato indicazioni operative da seguire nella distribuzione dei cosiddetti prodotti "multi-ramo", caratterizzati dalla combinazione di coperture assicurative vita di ramo I e di prodotti finanziari assicurativi di ramo Iii ("unit" e "index linked"). La fase di pubblica consultazione, durante la quale il mercato potrà inviare le proprie osservazioni, terminerà il 31 gennaio. Nel frattempo, e fino all´entrata in vigore della Comunicazione congiunta, alla documentazione informativa precontrattuale continuano ad applicarsi le disposizioni del Codice delle assicurazioni e della Circolare Isvap n. 551 del 1° marzo 2005. Consob e Isvap, al fine di coordinare l´esercizio delle rispettive funzioni di vigilanza in relazione ai prodotti "multi-ramo", secondo le linee tracciate nella Comunicazione congiunta, stipuleranno a breve un protocollo d´intesa. Ove necessario, le iniziative regolamentari e quelle di vigilanza informativa o ispettiva su tali prodotti saranno assunte d´intesa dalle due Autorità. .  
   
   
ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO META´ GENNAIO 2008  
 
Asta di metà mese dei Buoni Ordinari del Tesoro
Regolamento 15/01/2008 durata gg. 91 366
Prezzo medio ponderato 99,006 96,139
Ritenuta fiscale 12,5% 0,12425 0,48263
Arrotondamento -0,00025 -0,00162
Prezzo netto d´aggiudicazione 99,13 96,62
Rendimento semplice netto 3,47 3,44
Rendimento composto netto 3,52 3,44
Nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,10 0,30
Prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) 99,23 96,92
Rendimento semplice (minimo) 3,07 3,13
Rendimento composto netto (minimo) 3,11 3,12

Fonte Assosim

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CONVENO AL TRIBUNALE ORDINARIO DI MILANO, DECRETI INGIUNTIVI ON-LINE ANNO I: L’ESPERIENZA MILANESE, NUOVI ORIZZONTI E NUOVI STRUMENTI  
 
Milano, 14 gennaio 2008 – Presso l’ Aula Magna del Palazzo di Giustizia venerdì 18 gennaio 2008 alle ore 11. 00 si terrà un convegno sul tema: “Decreti ingiuntivi on-line anno i: l’esperienza milanese, nuovi orizzonti e nuovi strumenti” Il programma prevede il seguente svolgimento, Saluto: Dott. Giuseppe Grechi, Presidente della Corte di Appello di Milano; Introduzione: Dott. Ssa Livia Pomodoro, Presidente del Tribunale di Milano; Interventi: “Decreti Ingiuntivi On-line 2007 – Anno I Del Processo Civile Telematico” Informatizzazione al servizio dell’avvocatura, Relatore: Avv. Paolo Giuggioli, Presidente dell’Ordine Avvocati di Milano; Analisi dell’impatto sulla giustizia milanese, Relatore: Dott. Enrico Consolandi, Magistrato Viii civile del Tribunale e referente per l’informatica; Relatore: Dott. Daniela Intravaia, dirigente Cisia. “Presentazione Del Nuovo Software Per Gli Avvocati E Dei Servizi Collegati” Relatore: Avv. Francesca Termanini, Formatori Pct Milano; “L’evoluzione Del Processo Civile Telematico Parte Da Milano” Relatore: Cons. Dott. Sergio Brescia, Direttore generale per i sistemi informativi automatizzati del Ministero della Giustizia. Modalità di iscrizione: l´iscrizione al convegno deve essere effettuata attraverso il sito dell’Ordine all’indirizzo www. Ordineavvocatimilano. It nella sezione “Convegni, Corsi e Stage”/iscrizioni on-line. – Al convegno sono attribuiti n. 2 crediti formativi. .  
   
   
IL PROCESSO PENALE D’APPELLO PROTOCOLLO DI UDIENZA  
 
Milano, 14 gennaio 2008 – Presso l’Aula Magna del Palazzo di Giustizia Mercoledì 16 gennaio 2008 alle ore 11. 30 si terrà un incontro sul tema: “Il processo penale d’appello protocollo di udienza”. Presentazione: Avv. Giuseppe Fiorella, Consigliere dell’Ordine Avvocati di Milano Interventi: “Durata Ottimale Del Processo Linee Guida Della Commissione Europea Per L’efficienza Della Giustizia” Relatore: Dott. Ssa Giovanna Ichino, Consigliere della Corte Appello di Milano; “Patteggiamento In Appello” Relatori: Avv. Vinicio Nardo, Presidente della Camera Penale di Milano, Dott. Gian Luigi Fontana, Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Milano; “Giudizio D’appello - Risvolti Deontologici “ Relatori: Avv. Enrico Moscoloni, Consigliere Segretario dell’Ordine Avvocati Milano, Avv. Giuseppe Fiorella, Consigliere dell’Ordine Avvocati di Milano; “Sviluppo Del Protocollo – Conclusioni” Relatore: Dott. Ssa Alba Chiavassa, Consigliere della Corte di Appello di Milano, Interventi: Dott. Giuseppe Grechi, Presidente della Corte d’Appello di Milano, Dott. Mario Blandini, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Milano, Avv. Paolo Giuggioli, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano-. Sottoscrizione Del Protocollo Modalità di iscrizione: l´iscrizione al convegno deve essere effettuata attraverso il sito dell’Ordine all’indirizzo www. Ordineavvocatimilano. It nella sezione “Convegni, Corsi e Stage”/iscrizioni on-line. – Al convegno sono attribuiti n. 2 crediti formativi. .  
   
   
APPUNTAMENTI PRESSO L´UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO – BICOCCA: LA RICOSTRUZIONE GUIDIZIALE DEI CRIMINI NAZIFASCISTI IN ITALIA. QUESTIONI PROBATORIE, DIFFICOLTÀ PRATICHE, VECCHI E NUOVI INSABBIAMENTI.  
 
Milano, 14 gennaio 2008 - Martedì 15 gennaio 2008, alle ore 14. 00 presso la Sala Lauree della Facoltà di Giurisprudenza (edificio U6, Ii piano - piazza dell´Ateneo Nuovo 1) “La ricostruzione guidiziale dei crimini nazifascisti in Italia. Questioni probatorie, difficoltà pratiche, vecchi e nuovi insabbiamenti. ” Anteprima milanese del documentario di Germano Maccioni Lo stato di eccezione - processo per Monte Sole 62 anni dopo. Partecipano: Marco de Paolis - Procuratore Militare presso il Tribunale Militare di La Spezia (pubblico ministero nei processi per i fatti di Marzabotto e S. Anna di Stazzema); Germano Maccioni – Regista; Silvia Buzzelli - Professore di procedura penale europea e sovranazionale Università di Milano-bicocca. Giovedì 17 gennaio 2008, alle ore 11. 00 presso l´Aula 4 (edificio U6, piano interrato, piazza dell´Ateneo Nuovo 1): “Finanziamento del terrorismo, "black list" del consiglio di sicurezza Onu e dell´Unione Europea, tutela dei diritti” Discussione con: Dick Marty - Presidente della Commissione Affari legali e Diritti umani dell´Assemblea parlamentare del Consiglio d´Europa (Apce); Armando Spataro - Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Milano, Coordinatore del Dipartimento Iv (Terrorismo ed eversione) della Procura della Repubblica di Milano. Gli incontri sono aperti al pubblico e l´accesso sarà consentito fino a esaurimento dei posti disponibili. . .  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 11 GENNAIO 2008  
 
Aste Titoli Di Stato A Medio/lungo Termine Del 11 Gennaio 2008
Btp 4,25% Btp 5,00%
Scadenza 15. 10. 2012 01. 08. 2039
Cod. /tranche It0004284334/5 It0004286966/2
Imp. Offerto 3000 2000
Regolamento 15. 01. 2008 15. 01. 2008
Imp. Domandato 4555 2708
Imp. Assegnato 3000 2000
Prezzo aggiudicazione 101,03 101,41
Prezzo esclusione 99,109 98,652
Rendimento lordo 4,04 4,97
Variazione Rend. Asta prec. (*) -0,1 **
Rendimento netto 3,50 4,34
Riparto 84,999 35,29
Importo in circolazione (mln) 9751 7000
Riapertura (mln) 300 200
Prezzo nettisti 101,02905600 101,40996400
(*) raffronto con titolo di pari durata
(**) non ci sono titoli da mettere a paragone
Elaborazione Assiom
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GIOVANI IMPRESE UNDER 35, VIA LIBERA ALLA NUOVA LEGGE TOSCANA CON 15 MILIONI DI EURO AGEVOLAZIONI PER LE IMPRESE PIÙ INNOV! ATIVE  
 
 Firenze, 14 gennaio 2008 - L’intervento della Regione a favore delle imprese giovanili viene rivoluzionato da una nuova legge, varata dalla giunta, su proposta dell’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ed oggi all’esame del consiglio regionale. La nuova legge prende il posto della vecchia legge 27 che oggi lascia il posto a un nuovo strumento, più adeguato a uno scenario economico profondamente cambiato. La nuova legge sarà finanziata con 15 milioni di euro, 5 milioni per ogni anno dal 2008 al 2010. «L’idea che ci ha spinto a riformulare questo importante strumento di politica del lavoro - spiega l’assessore Simoncini - è quella di puntare maggiormente sull’innovazione, fattore cruciale per lo sviluppo. L’intervento della Regione si propone infatti di intervenire in maniera più incisiva a stimolare la nascita di giovani impr! ese con forte potenziale di sviluppo, ad elevato contenuto inn! ovativo o tecnologico, tali da consentire la crescita dell’occupazione, non solo in termini quantitativi ma anche di qualità. Il che significa, fra l’altro, aumentare le opportunità di posti di lavoro stabili e scoraggiare il lavoro nero e precario». In sintesi, obiettivi cardine della proposta di legge sono: offrire opportunità ai giovani che intendono fare impresa nei settori dei servizi avanzati e in quello manifatturiero, essenziali per il rilancio; immettere nel sistema produzioni innovative e ad alto contenuto tecnologico; sostenere imprese che fertilizzino il campo della ricerca e dello sviluppo; favorire l’autoimpiego e il lavoro autonomo; offrire buone prassi in grado di orientare i giovani con alti livelli di istruzione, oggi sottoccupati, verso forme di lavoro più qualificate. «La legge 27 – aggiunge l’assessore – ha permesso efficacemente di contrastare la disoccupazione di lunga durata! attraverso forme di autoimpiego in un periodo in cui era importante offrire ai giovani risposte nell’area, appunto, del lavoro autonomo». Oggi lo scenario è cambiato. L’occupazione aumenta, il tasso di disoccupazione registrato alla fine del 2007 è del 3,2%, cioè ai minimi storici, mentre diminuisce il numero delle persone in cerca di lavoro. La novità è rappresentata dall’emergere un’area di lavoro “debole” e di sottoccupazione, in cui la fascia d’età giovanile è particolarmente rappresentata, mentre si assiste in parallelo a un ridimensionamento del lavoro autonomo. «Affrontare questa difficile fase dello sviluppo – conclude Simoncini – significa trovare strumenti per favorire la stabilità dei percorsi di lavoro, migliori livelli retributivi, l’adeguatezza fra le competenze acquisite e le mansioni svclte. In altre parole, ampliare l’! area dell’occupazione di qualità e favorire l&rsq! uo;ingre sso nel mercato del lavoro di risorse umane competenti e competitive. In altre parole, si dovrà passare da un intervento generico a favore di tutte le tipologie di progetti, a forme di intervento più selettivo, che individui le iniziative più adatte a dare dinamismo al sistema produttivo regionale». Segue scheda sulla nuova legge La nuova legge varata dalla giunta a favore delle imprese giovanili Come funziona - La legge prevede agevolazioni per piccole e medie imprese con sede legale e unità operativa in Toscana. In particolare sono agevolate due tipi di imprese: quelle di nuova costituzione e quelle costituite non più di cinque anni prima della richiesta del beneficio che intendono espandersi con progetti di sviluppo tecnologico e innovativo. Titolari, rappresentanti legali e almeno la metà dei soci che detengono la maggioranza del capitale sociale non devono avere un’età superiore ai 35 anni ! al momento di presentazione della domanda o, nel caso di nuove imprese, al momento della costituzione. Gli incentivi consistono in un finanziamento a tasso zero per il 70% degli investimenti sostenuti, elevabile al 75% nel caso di registrazione di marchi e brevetti. C’è poi una possibilità, decisamente innovativa, che prevede che il soggetto terzo che gestirà per conto della Regione la legge, possa entrare nel capitale di rischio della società, assumendo partecipazioni di minoranza per la fase di avvio dell’attività. Per la concessione delle agevolazioni è istituito un apposito fondo di rotazione che prevede un piano di rientro per un periodo massimo di 7 anni. Alle imprese agevolate sarà garantito un tutoraggio per i primi due anni di attività. Cosa cambia - La vecchia legge, la 27 del 1993, prevedeva contributi in conto capitale, in conto interessi o in conto canoni! , attivati da un apposito fondo costituito presso Fidi Toscana! . La nuo va legge proposta dalla giunta si pone l’obiettivo di far emergere i progetti più dinamici, in grado di dare una mano al riposizionamento competitivo della nostra regione. La legge 27 del 1993 va in pensione dopo aver finanziato 4. 848 imprese per un volume complessivo di contributi pari a 47. 492 milioni di euro e consentendo la creazione di oltre 16 mila posti di lavoro, fra dipendenti e soci. Nel 2006 il tasso di disoccupazione dei giovani fra i 15 e i 24 anni è sceso al 15,4 dal 16,7% mentre il tasso di ccupazione è salito al 29,6 dal 27,9. Nella fascia di età 25-34, il tasso di disoccupazione è rimasto invariato, sul 6%, mentre l’occupazione è cresciuta dal 77,2% al 78,6%. .  
   
   
NASCE ‘TOSCANA INNOVAZIONE’, FONDO CON REGIONE, SICI E FONDAZIONI BANCARIE CINQUANTA MILIONI PER LE IMPRESE TOSCANE PIÙ INNOVATIVE  
 
 Firenze, 14 gennaio 2008 - Le fondazioni bancarie hanno risposto all’appello della Regione ed investiranno, assieme ad altre istituzioni, nel capitale di rischio delle imprese toscane piccole e medie più innovative: quelle che nasceranno e quelle che già esistono ma che vogliono espandersi. E’ la novità, importante, che contraddistingue la firma del protocollo d’intesa per la costituzione di un fondo chiuso di investimento mobiliare, che oscillerà da un minimo di 30 a un massimo di 50 milioni di euro, sottoscritto a Palazzo Bastogi dalla Regione, da Fidi Toscana, dalla società di gestione del risparmio Sviluppo Imprese Centro Italia (S. I. C. I. ), di cui anche la Regione Toscana è azionista, e dalle fondazioni bancarie. Il fondo, che si chiama Toscana Innovazione”, sarà gestito da Sici, e avrà la durata di 12 anni. La Regione vi contribuisce per il 40%, cioè fino a un massimo ! di 24 mi lioni di euro. Le dieci fondazioni bancarie che hanno aderito sono: Fondazione Monte dei Paschi di Siena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, la Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia, la Fondazione Cassa di risparmio di San Miniato, la Fondazione Cassa di Risparmio di Livorno, la Fondazione Cassa di risparmio di Prato, la Fondazione Banca del Monte di Lucca e la Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra. «Già oggi le fondazioni investono nel territorio – ricorda il presidente della Toscana, Claudio Martini - Sostengono progetti che hanno a che fare con le politiche sociali ed iniziative culturali. Investono a volte anche in progetti di ricerca ed innovazione, con importanti ricadute sull’economia e sull’industria, non ultimo sul manifatturiero che, grazie all’innovazione, potrà creare occupazione di qualità. Per ri! lanciare ed aiutare lo sviluppo dell’economia toscana, l’abbiamo detto tante volte, non è però solo importante che ognuno giochi il proprio ruolo, occorre anche sapersi coordinare al meglio, per evitare sovrapposizioni e quindi sprechi di risorse. La scelta di aderire al nuovo fondo destinato alle imprese toscane va proprio in questa direzione e mi auguro che altri soggetti seguano questo esempio». «Con questo nuovo strumento – aggiunge Massimo Abbagnale, presidente di S. I. C. I. – intendiamo creare un polo di attrazione in Toscana per i migliori ricercatori italiani ed internazionali, nonché sviluppare progetti che abbiamo una forte potenzialità imprenditoriale, anche attraverso la collaborazione con i centri di ricerca universitari già presenti sul territorio». Già in passato la Regione ha dato vita a fondi mobiliari a sostegno delle imprese, piccole e medie. Il nuovo strumento, che &eg! rave; un tipico fondo chiuso di venture capital per la parteci! pazione al capitale di rischio delle imprese, si rivolgerà alle aziende di cui esiste solo un’idea o che sono appena state avviate – la cosiddetta fase dell’early stage, dal seed allo start up nel gergo degli addetti ai lavori – ma anche a quelle imprese che già esistono, che vogliono crescere e che decidono di dare vita a nuovi sviluppi industriali. Il taglio degli investimenti sarà compreso tra i 500 mila e i 3 milioni di euro: la durata media dei singoli investimenti sarà tra i tre e i sette anni. Obiettivo del fondo è quello di realizzare plusvalenze derivanti dall’investimento in piccole e medie imprese che operano sul territorio o che abbiamo in programma un investimento finalizzato all’insediamento sul territorio, attive in settori ad alto contenuto tecnologico e innovativo o che stiano sviluppando innovazioni di prodotto o di processo. Naturalmente saranno premiate le imprese! che daranno maggiori garanzie di crescita: l’obiettivo, non secondario, è infatti anche quello di aiutare aziende capaci di rimanere sul territorio e di fornire posti di lavoro stabili, scommettendo sulle idee. .  
   
   
DURNWALDER INCONTRA IL DALAI LAMA  
 
Bolzano, 14 gennaio 2008 - Il presidente della Provincia Luis Durnwalder, nel corso del suo viaggio in India e Indonesia, ha incontrato giovedì 10 gennaio il Dalai Lama. Assieme al capo del governo tibetano in esilio, Durnwalder ha inaugurato a Mundgod, nel sud dell’India, uno studentato per tibetani finanziato dalla Provincia di Bolzano Durnwalder e il Dalai Lama durante la posa di una pianta davanti allo studentato inaugurato, Primo appuntamento istituzionale per il presidente Durnwalder nel corso del suo viaggio in Asia per seguire alcuni progetti di cooperazione allo sviluppo sostenuti dalla Provincia di Bolzano. A Dhoegulin, il più grande insediamento tibetano in India, la delegazione altoatesina ha incontrato il Dalai Lama. Durante la cerimonia, alla quale hanno partecipato alcune migliaia di monaci buddisti, il Dalai Lama ha presentato Durnwalder come "un amico del popolo tibetano", ringraziandolo per l´impegno a favore dei suoi concittadini. La massima autorità religiosa buddista si è poi intrattenuta con la delegazione proveniente dalla Provincia di Bolzano. Il Dalai Lama si è detto da un lato preoccupato per le prese di posizione della Cina che minacciano l´esistenza stessa del Tibet, e dall´altro speranzoso per la grande voglia di impegno che vede nei giovani tibetani. Assieme a Durnwalder, il Dalai Lama ha poi inaugurato uno studentato per tibetani in esilio realizzato a Mundgod, nello Stato indiano del Karnataka, grazie anche al sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano. "La struttura - ha spiegato Durnwalder - offre ospitalità a circa 250 studentesse e studenti di età compresa tra i 10 e i 15 anni, consentendo loro di poter ottenere un´adeguata formazione a livello scolastico. La Provincia ha contribuito alla realizzazione di questo studentato con un contributo che si aggira attorno ai 100mila euro. Si tratta dell´ultimo di una serie di progetti di cooperazione allo sviluppo che l´amministrazione altoatesina ha deciso di finanziare per aiutare la comunità tibetana in esilio". Tra gli altri progetti già portati a termine nel corso degli ultimi anni spiccano un ambulatorio e la ristrutturazione di due edifici scolastici, oltre ad alcuni interventi di sostegno nel settore della formazione. Durnwalder e il Dalai Lama si sono incontrati oggi per la quarta volta. Il capo del governo tibetano in esilio era stato in Alto Adige già due volte, mentre il presidente della giunta provinciale aveva ricambiato la visita nel 2001. Durnwalder ha donato al Dalai Lama un volume illustrato sull´Alto Adige e un assortimento di semenze provenienti dal centro provinciale di Laimburg. La delegazione altoatesina, formata anche dal capo di gabinetto Klaus Luther e dalla direttrice dell´Ufficio affari di gabinetto Elisabeth Spergser, proseguirà ora il proprio viaggio verso Bangalore per poi spostarsi in Indonesia, nelle zone colpite dallo Tsunami di due anni fa. Il ritorno a Bolzano è in programma per il 19 gennaio. .  
   
   
SEGRETARIATO DELL’ADRIATICO AI BLOCCHI DI PARTENZA. CONFERENZA STAMPA CON I MINISTRI PLENIPOTENZIARI CHE SEGUIRANNO L’INIZIATIVA  
 
Ancona, 14 gennaio 2008 - Dopo la formalizzazione dell’attribuzione alle Marche del Segreteriato dell’Iniziativa Adriatico Ionica-iai dello scorso dicembre, il presidente Spacca e i ministri plenipotenziari Alessandro Grafini (ex ambasciatore in Croazia, Bulgaria, Austria), responsabile del Segretariato e Guglielmo Ardizzone (ex coordinatore nazionale della cooperazione nel sud est Europa) hanno incontrato la stampa nella sede della Giunta. Il Segretariato è una struttura della cooperazione allo sviluppo che raggruppa otto Paesi (Albania, Bosnia–erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Serbia, Montenegro, Slovenia) con il compito di rafforzare la conoscenza e i rapporti tra le diverse realtà regionali. Il Segretariato consente continuità alle diverse presidenze dell’Iai, attualmente presieduta dalla Croazia, in seguito dalla Grecia e dal 2009 dall’Italia. La localizzazione nelle Marche è molto importante perché spetta all’Iai definire i progetti e il programma annuale di attività, indicando le iniziative per ambiente, sicurezza, cultura e turismo, collaborazione universitaria, economia e delle piccole medie imprese, trasporti, politica marittima. L’avvio della struttura ha un costo di 300mila euro, sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri (circa il 60%) e Regione (circa il 40%). Gli uffici saranno localizzati all’8° di Palazzo Raffaello: pertanto l’abituale sede delle riunioni di Giunta coinciderà con il luogo delle riunioni del Segretariato. Non appena ristrutturata, verranno trasferiti nella rocca della Cittadella, che accoglierà anche l’Osservatorio ambientale dell’Adriatico. “Un ringraziamento particolare – ha detto Spacca – va al ministro degli Esteri Massimo D’alema e ai ministri plenipotenziari presenti, per l’impegno profuso per questo risultato. La scelta di Ancona è di grande aiuto per i progetti che la Regione Marche sta realizzando seguendo la sua naturale proiezione verso l’area balcanica e l’oriente. Incrementerà anche la progettualità tra i paesi adriatici e darà slancio alla stessa Euroregione Adriatica”. Alla conferenza stampa hanno preso parte anche Stefano Bianchini, direttore dell’Istituto di Ricerca per i Balcani dell’Università di Bologna e Giuseppe di Paola, che farà parte dello staff del Segretariato. L’iniziativa Adriatico Ionica è nata con la Conferenza per lo Sviluppo e la Sicurezza dell´Adriatico, svoltasi ad Ancona il 19 e 20 maggio 2000 tra Italia, Albania, Bosnia-erzegovina, Croazia, Grecia e Slovenia. Conferenza che si concluse con la firma da parte dei ministri degli Esteri dei paesi partecipanti e della Commissione Europea, della Dichiarazione di Ancona. Nel testo si sottolinea che il rafforzamento della cooperazione regionale contribuisce a promuovere la stabilità politica ed economica, costituendo una solida base per il processo di integrazione europea. .  
   
   
CONVEGNO A MILANO SULL’AGGREGAZIONE FRA IMPRESE ARTIGIANE COME STRATEGIA VINCENTE QUATTRO GRUPPI DI IMPRESE ARTIGIANE SONO STATI AIUTATI A SVILUPPARE E MIGLIORARE LA PROPRIA COMPETITIVITÀ ATTRAVERSO LA COLLABORAZIONE TRA AZIENDE.  
 
Milano, 14 gennaio 2008 – Aiutare le imprese artigiane a operare in gruppo e presentarsi insieme sul mercato per essere più competitive è l’obiettivo del progetto “V. In. Co. - Vincere insieme la concorrenza” che ha coinvolto quattro gruppi di imprese milanesi dei settori metalmeccanico, servizi e tessile per un totale di 45 imprese. Promosso e finanziato da Regione Lombardia - Direzione generale Artigianato e Servizi - e Unioncamere Lombardia nell’ambito della Convenzione Artigianato, il progetto è stato realizzato da Politecnico Innovazione in collaborazione con le Associazioni regionali dell’artigianato (Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai). All’iniziativa hanno partecipato il Consorzio milanese artigiani di produzione - Comarp (Senago), il Consorzio Export Multisettoriale - Cometar (Monza), il Consorzio servizi di assistenza - Csa (Melegnano), l’Associazione temporanea d’imprese Network Moda & Design (Milano). I gruppi coinvolti hanno potuto avvalersi di esperti di gestione e organizzazione aziendale, innovazione tecnologica, marketing e comunicazione per realizzare interventi volti a migliorare efficienza e competitività in un’ottica di gruppo. Nello specifico, per ogni gruppo di aziende - gruppi già attivi o di recente costituzione - sono stati analizzati i punti di forza delle diverse aggregazioni, il percorso di sviluppo, le criticità incontrate e le aspettative per il futuro. Sono state così individuate delle strategie di crescita basate sull’aggregazione fra le imprese del gruppo e sono state definite le modalità per rendere più efficiente la condivisione di attività fra le aziende di ogni network. In alcuni casi è stato predisposto un business plan e sono state affrontate tematiche commerciali e di marketing per il migliore posizionamento dei network di imprese sul mercato di riferimento; in altri sono state analizzate le possibilità di sviluppo tecnologico di prodotti e processi industriali e in altri ancora sono state studiate le opportunità delle tecnologie informatiche per la gestione della comunicazione e dei rapporti fra le imprese. L’obiettivo per le singole aziende era di definire e sperimentare le opportunità offerte da un modello organizzativo e di business che vede il piccolo artigiano come parte di un network di dimensioni maggiori e proprio per questo più forte e vincente. Il progetto - avviato sotto il nome di “Il network della componentistica artigiana avanzata” - verrà presentato nel corso del convegno “V. In. Co. ” in programma a Milano il prossimo mercoledì 23 gennaio presso Unioncamere Lombardia (Via Oldofredi, 23). Gli esponenti degli enti coinvolti illustreranno gli interventi a favore dell’artigianato e il progetto V. In. Co. Quale esempio di “collaborazione estesa” fra enti pubblici, università, associazioni imprenditoriali uniti nell’intento di supportare lo sviluppo delle imprese artigiane. Saranno invece i referenti degli stessi gruppi aderenti all’iniziativa a portare la propria esperienza di collaborazione, spiegando difficoltà e vantaggi dei sistemi di rapporti fra artigiani. .  
   
   
PRIMO FORUM NAZIONALE ”INNOVAZIONE NEL COMMERCIO”  
 
Viareggio, 14 gennaio 2008 - Il Forum vuole analizzare il processo di riqualificazione dell’impresa commerciale in rapporto ai processi di cambiamento in atto per effetto delle nuove normative. Il Comune di Viareggio si pone al fianco dell’impresa commerciale e promuove un incontro con esperti per fornire agli operatori locali gli strumenti per affrontare le nuove dinamiche in linea con le prospettive di evoluzione a livello nazionale ed internazionale. L’impresa commerciale viareggina nei nuovi contesti nazionali ed internazionale. Il commercio, sia nelle forme tradizionali, sia in quelle più innovative (e-commerce), è oggi protagonista di un sistema di scambi che si svolge con caratteri di sempre maggiore vivacità e dinamismo. Questo dinamismo produce per il settore frequenti adeguamenti normativi, sino al recente decreto sulle liberalizzazioni, che impongono alle imprese commerciali cambiamenti degli schemi di gestione e di attività di governo dell’impresa che non sempre gli operatori, soprattutto piccole imprese, riescono a sostenere, con il rischio di abbandono dell’attività. Quale primo segnale di attenzione alle difficoltà del settore, il Comune di Viareggio promuove per il prossimo 17 gennaio un Forum che, attraverso un dialogo aperto tra istituzioni, rappresentanti delle forze politiche, tecnici ed esperti, associazioni di categoria e naturalmente operatori, vuole proporre una trattazione completa delle problematiche attinenti all’impresa commerciale con un taglio di tipo professionale, in modo tale da fornire agli operatori gli strumenti utili ad affrontare i grandi cambiamenti. Valorizzare lo sviluppo del settore commercio in un’ottica di sviluppo territoriale integrato e di reti è dunque uno degli altri obiettivi che il Forum si pone in un processo di riqualificazione dell’impresa commerciale in rapporto ai processi di cambiamento in atto, alle dinamiche presenti nel commercio del territorio locale e alle prospettive di evoluzione a livello nazionale. Come fare, pertanto, a sfruttare al meglio tali opportunità e cogliere i vantaggi del meccanismo che sta affermandosi nel contesto socio-economico nazionale ed internazionale? A questo quesito risponderanno i numerosi e qualificati relatori del Forum Innovazione nel Commercio che si svolgerà il prossimo 17 gennaio, un appuntamento che il Comune di Viareggio vuole rendere annuale. In questo primo appuntamento si partirà con un´analisi dello stato dell´arte e dei processi di cambiamento a partire dall´introduzione del nuovo Codice del Commercio entrato in vigore il 1° luglio 2007. L’analisi sarà accompagnata da un excursus sul federalismo commerciale dal 1998 ad oggi, mettendo inoltre a confronto le iniziative e le scelte della Regione Toscana con quelle della Regione Liguria. 1° Forum Nazionale "Innovazione Nel Commercio" 17 gennaio 2008 – ore 9. 30 – 18. 00 Hotel Esplanade - Sala congressi, Piazza Puccini, 18 Ufficio stampa e segreteria organizzativa: Fmc tel. 0584-962594 .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA: APPROVATO CODICE PER LA DIGNITÀ SUL LAVORO  
 
 Verbania, 14 gennaio 2007 - E’ stato approvato dalla Giunta provinciale il “Codice di comportamento per la tutela della dignità sul lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori della Provincia del Verbano Cusio Ossola”. Finalità del Codice garantire i dipendenti contro ogni atto lesivo della dignità morale, in nome del diritto di ciascuno al rispetto della propria libertà personale e della giusta pretesa di svolgere le proprie attività in un ambiente sereno e sicuro. Il Codice contempla i casi in cui la dignità e la tranquillità delle persone sono messe in pericolo, soprattutto a fronte di molestie sessuali e psicologiche (mobbing). E’ considerata molestia sessuale ogni comportamento indesiderato, anche verbale, a connotazione sessuale che arrechi offesa alla dignità di chi lo subisce o che influenzi le decisioni inerenti l’assunzione, il mantenimento del posto di lavoro e la carriera. Rientrano invece nel mobbing tutte quelle forme di pressione psicologica, attuate da un superiore o da altri dipendenti, tali da comportare un degrado delle condizioni di lavoro o della salute, professionalità e dignità del lavoratore che le subisce. Elemento identificativo del mobbing è la durata nel tempo della vessazione, che non è quindi da confondere con una temporanea situazione conflittuale sul posto di lavoro. L’amministrazione provinciale si fa carico di vigilare sull’osservanza del Codice da parte di tutti i dipendenti e di intervenire sull’organizzazione del lavoro per tutelare le situazioni più delicate. In particolare è prevista l’istituzione di uno specifico Comitato Paritetico, con compiti di raccolta di dati relativi al fenomeno, individuazione delle cause e formulazione delle proposte per contrastarlo. E’ inoltre prevista la figura del Consulente di fiducia, nominato dal Presidente della Provincia, al quale possono rivolgersi i dipendenti per essere consigliati e assistiti. Chi subisce i comportamenti molesti può ricorrere ad una procedura informale o formale per risolvere il problema. Nel primo caso il Consulente esamina il caso, ascolta le parti, suggerisce l’intervento di altri esperti ed eventualmente propone lo spostamento di una delle persone interessate. Nel secondo caso, l’interessato invia una segnalazione scritta al dirigente del Settore di appartenenza (o al Segretario generale se proprio quest’ultimo è il presunto autore delle molestie) e al dirigente del Settore Risorse Umane e, in caso di sussistenza dei presupposti, viene avviato un procedimento disciplinare. L’amministrazione si impegna a sensibilizzare il personale in materia con programmi di formazione e aggiornamento e a comunicare loro il nome e il luogo di reperibilità del Consulente di fiducia. .  
   
   
COOPERATIVE IN ALTO ADIGE, 950 ORGANIZZAZIONI PER 150MILA SOCI  
 
Bolzano, 14 gennaio 2008 - Il settore della cooperazione in Provincia di Bolzano continua a mostrarsi molto dinamico. A fine 2007 il numero delle cooperative ammontava a 942 unità, 63 delle quali costituite nel corso dell’anno. Le cooperative altoatesine possono contare complessivamente su circa 150. 000 soci. Il numero totale delle organizzazioni è stabile rispetto all´anno precedente, ma il continuo ricambio interno messo in luce dalle numerose attività di nuova costituzione dimostra la grande vitalità del settore. Gli ambiti di attività delle cooperative sono molto diversificati: 123 cooperative sono attive nel settore agricolo, 294 nei servizi, 208 nell’edilizia, mentre 51 sono le casse rurali. I due settori più dinamici, nel corso dell´anno appena concluso, si sono dimostrati quello delle cooperative sociali, giunte a 116 unità (erano 87 solo due anni fa), e quello delle cooperative di lavoro, passate dalle 107 di due anni fa alle 132 attuali. Sono invece leggermente diminuite le cooperative edilizie, in conseguenza dei molti lavori di costruzione portati a compimento negli anni passati, e le cooperative agricole, a causa di diverse fusioni. Sostanzialmente stabili, infine, gli altri settori. "Le cooperative sono una forma imprenditoriale di lunga tradizione ma anche molto attuale - sottolinea l´assessora alla cooperazione Luisa Gnecchi - e uniscono il moderno concetto di imprenditorialità al radicamento territoriale. I dati mostrano un´evoluzione molto dinamica di un settore di fondamentale importanza per il tessuto economico e sociale dell’Alto Adige". Dati sulla cooperazione in Alto Adige - 2007 Al 31. 12. 2007 risultavano iscritte al registro provinciale delle cooperative della provincia di Bolzano un totale di 942 cooperative. L’anno precedente erano 946. Le cooperative iscritte al registro hanno complessivamente circa 150. 000 soci, anche se va considerato che una stessa persona può essere socia di più cooperative. Le 942 cooperative iscritte nel registro si dividono nelle seguenti categorie: 118 cooperative di conferimento di prodotti agricoli (124 l’anno precedente); 4 cooperative di lavoro agricolo (4); 1 consorzio agrario (1); 11 cooperative di consumo (11); 132 cooperative di produzione e lavoro (120); 294 cooperative di servizio e cooperative diverse (305); 116 cooperative sociali (100); 208 cooperative edilizie (222); 5 cooperative di garanzia e fidi (4); 2 consorzi cooperativi (3); 51 casse rurali/banche di credito cooperativo (52). Le diverse tipologie di cooperativa presenti sono rappresentative del tessuto socio-economico della provincia di Bolzano e dell’evoluzione storica del movimento cooperativo in Alto Adige. Delle 942 cooperative attualmente iscritte al registro: 834 sono attive; 79 si trovano in fase di liquidazione per scioglimento volontario; 29 cooperative sono sottoposte ad una procedura di liquidazione coatta o di scioglimento d’ufficio. Delle 942 cooperative 873 sono iscritte come cooperative a mutualità prevalente e 69 come cooperative a mutualità non prevalente. In Alto Adige sono attualmente presenti quattro Associazioni di rappresentanza del movimento cooperativo riconosciute. Delle 942 cooperative iscritte nel registro provinciale aderiscono: 345 al Raiffeisenverband Südtirol; 232 al Confcooperative Bolzano; 206 alla Lega provinciale delle Cooperative; 21 all’ Agci Alto Adige – Südtirol. 130 cooperative non aderiscono ad alcuna associazione di rappresentanza, mentre 8 aderiscono a più di una associazione. Nel corso del 2007 sono state iscritte nel Registro provinciale un totale di 63 nuove cooperative. 67 sono state invece cancellate dal Registro, mentre sono entrate volontariamente in fase di liquidazione per raggiungimento dell’oggetto sociale o altri motivi 76 cooperative. Sono state oggetto di provvedimenti amministrativi di liquidazione coatta o scioglimento d’ufficio 11 cooperative. Le associazioni e l’amministrazione provinciale hanno concluso nel corso dell’anno un totale di 272 revisioni. . .  
   
   
MOBILITÀ E LAVORATORI IN ESUBERO NEL BOLOGNESE L’ASSESSORE AL LAVORO REBAUDENGO COMMENTA I DATI 2007  
 
Bologna, 14 gennaio 2008 - Dai dati raccolti dal Servizio politiche attive del lavoro e formazione della Provincia di Bologna, il 2008 inizia con 12 procedure di mobilità (licenziamenti collettivi) e 2 di cassa integrazione straordinari, aperte da altrettante imprese nelle ultime settimane del 2007, per un totale di oltre 300 posti di lavoro a rischio . Fra le imprese coinvolte, i Panifici Italiani di Calderara (alimentari), la Bvm di Bologna (tessile), la Castellini di Castel Maggiore, la Marzocchi di Zola Predosa (metalmeccanica) e la Concerta di Casalecchio di Reno (ristorazione). Si tratta di numeri comunque inferiori a quelli dello scorso anno, che si era aperto con il doppio di procedure di mobilità (25) e con un numero di lavoratori dichiarati in esubero decisamente maggiore (546): il 2007 ha fatto registrare complessivamente il più alto numero di licenziamenti collettivi degli ultimi quattro anni. E’ l’assessore al Lavoro Paolo Rebaudengo a riepilogare i dati dell’anno appena trascorso: durante il 2007 sono state attivate e concluse 103 procedure (erano state 76 nel 2006, 72 nel 2005 e 63 nel 2004), di cui 84 per licenziamenti collettivi, 10 di Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) e 9 richiedenti contemporaneamente licenziamenti collettivi e Cigs. Queste procedure hanno comportato la collocazione in mobilità di 1. 780 lavoratori, oltre 400 in più rispetto ai 1. 354 del 2006 (erano stati 1. 545 nel 2005 e 682 nel 2004). I lavoratori per i quali è stata richiesta la Cigs per crisi o per ristrutturazione nel 2007 scendono invece a 626, rispetto ai 1. 354 del 2006. Erano stati 670 nel 2005 e 175 nel 2004. Tra le aziende coinvolte da procedura di mobilità nel 2007, la Cartiera Burgo Spa e la Cartiera Reno de Medici Spa di Marzabotto, le Officine Grafiche Calderini Spa di Ozzano dell’Emilia; nel settore alimentare, Lorenz Bahlsen Srl di Bazzano, Molino di San Giovanni Spa, Corticella Molini & Pastifici Spa di Bologna; nel tessile La Perla Srl di Bologna, Maglificio Adele soc. Coop. Di Imola, Sissi Rossi Srl di Villanova di Castenaso, Liar Srl di Pianoro, Galanda Srl di Molinella; la Omas Srl di Bologna, produttrice delle famose stilografiche; le aziende metalmeccaniche Amalind Srl di Castel Maggiore, Sebac Italia Spa di Granaglione, Fava Inoxtecnica Spa di Sala Bolognese, Grimeca Spa di San Lazzaro di Savena, Magneti Marelli Spa di Bologna; nel settore gomma Manuli Rubber Industries Spa di Calderara di Reno; nei servizi/commercio Libreria Sala Borsa Srl di Bologna, Kws Italia Spa di Castel Maggiore, Hewlett-packard Srl di Anzola dell’Emilia, Cooperativa Saragozza di Bologna e Securitas Srl di Granarolo dell’Emilia. Infine, nel settore trasporti, la F. Lli Benazzi Sas di San Giovanni in Persiceto e la Monducci Giordano di Dozza. Su 103 procedure, 48 si sono chiuse con un accordo in sede sindacale, 29 con un accordo promosso con la mediazione dell’assessorato al Lavoro della Provincia, 1 con accordo in Regione, trattandosi di azienda che interessava più unità produttive sul territorio regionale, 7 con accordo al Ministero del Lavoro, in quanto i licenziamenti coinvolgevano il territorio nazionale, mentre 4 sono stati i mancati accordi. Infine 14 procedure sono state ritirate dalle aziende nel corso della trattativa. I settori con i più alti numeri di lavoratori collocati in mobilità nel 2007 sono stati quello delle costruzioni (619 addetti), tessile (303), metalmeccanico (293), autotrasporti (185) e cartario (114). In particolare, il settore delle costruzioni ha avuto notevole rilevanza a causa di varie aziende impegnate nei lavori dell’Alta Velocità che vanno terminando i relativi appalti. Rebaudengo ha sottolineato come, pur nel contesto di un mercato del lavoro locale vivace e, secondo gli osservatori, di sostanziale “pieno impiego”, che consente, anche con il supporto dei Centri per l’Impiego della Provincia, la ricollocazione al lavoro delle persone espulse dal proprio posto di lavoro, il numero complessivo degli iscritti nelle liste di mobilità sia di anno in anno in crescita: erano 3. 000 a fine 2004; sono diventati 4. 200 a fine 2005, 4. 900 a fine 2006 e sono saliti a 5. 200 a fine 2007. Questi dati, continua l’assessore, dimostrano l’esigenza di intensificare le azioni pubbliche di politiche attive del lavoro, anche in considerazione del fatto che negli anni è aumentato il periodo di permanenza nelle liste di mobilità. Infatti, a fine 2007 sui 5200 iscritti nelle liste di mobilità il 18% lo era da oltre due anni (erano il 15% nel 2006, il 12% nel 2005 ed il 10% nel 2004). I lavoratori con permanenza inferiore ai 12 mesi erano il 48% a fine 2007 (erano il 55% a fine 2006, il 58% a fine 2005 ed il 64% nel 2004). In particolare, Rebaudengo sottolinea che devono essere intensificati gli interventi di politica attiva rivolti alle donne di età superiore ai 40 anni, che rappresentano la fascia più consistente dei lavoratori iscritti alle liste. .  
   
   
PER LE DONNE PIÙ LAVORO E PARI DIRITTI DI CITTADINANZA  
 
Firenze, 14 gennaio 2008 - Una “legge regionale sulla cittadinanza di genere”, una legge che fissi i principi, le norme, gli strumenti attraverso i quali dare concretezza alle politiche per le pari opportunità della Regione Toscana e attraverso i quali attuare un sistema di iniziative per la conciliazione vita-lavoro e realizzare una piena parità uomo-donna. Ad annunciare questo impegno è l’assessore alle pari opportunità Susanna Cenni, intervenuto il 12 gennaio, insieme all’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini, all’incontro promosso dal gruppo consiliare di Rifondazione Comunista sul tema “Donne precarie”. «La legge – ha detto Susanna Cenni – non sarà una legge per le donne ma un provvedimento che punta a dare a entrambi i sessi le stesse opportunità e le stesse libertà di scelta. Elemento chiave i patti territori! ali di genere, cui parteciperanno istituzioni locali, volontar! iato, ca tegorie, soggetti privati, sindacati con lo scopo di stimolare nei territori progetti innovativi, originali, creativi». Presupposto del ragionamento che sta alla base della scelta della legge, il quadro, incoraggiante ma ancora contraddittorio, tratteggiato dall’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini: «Nonostante i costanti progressi degli ultimi anni, l’occupazione femminile resta, anche in Toscana, su livelli ancora lontani da quella maschile. Le donne che lavorano sono il 57,2% del totale della popolazione femminile, avvicinando così la nostra regione all’obiettivo indicato dal consiglio europeo di Lisbona che prevede un 60% di donne al lavoro entro il 2010. Ma questo trend positivo non è sufficiente a colmare il forte divario di genere, che ancora vede la disoccupazione femminile su tassi pari quasi al doppio di quella maschile. Ma, soprattutto, restano problemi qualitativi, legati ! alla maggiore precarietà, minore qualificazione e debolezza del mercato del lavoro femminile. Per questo abbiamo, ad esempio, creato un fondo per incentivare l’assunzione delle donne over 35 che hanno difficoltà a tornare al lavoro dopo aver lasciato per dedicarsi ai figli. Grazie ad esso, nel 2007, 197 donne sono state assunte a tempo indeterminato da 96 aziende». Ma questo ancora non basta. Restano – come emerso dal convegno - problemi di discriminazione e vera e propria segregazione, di carriere più lente e tormentate, meno remunerate, spesso fatte di lavoro nero o contratti a termine, di collaborazioni e part-time (quasi mai frutto di libera scelta), di licenziamenti e ricatti. Le donne ha ricordato Simoncini, sono, anche in Toscana, le prime vittime delle crisi aziendali. »Ma le donne sono una risorsa, un potenziale fattore di innovazione e competitività del nostro sistema produttivo. Non ci sarà, n! ella nostra regione, uno sviluppo stabile senza un forte aumen! to dell& rsquo;occupazione femminile». L’assessore Cenni ha ricordato che, con questa consapevolezza, “la Regione sta rafforzando le iniziative per conciliare tempi di vita e di lavoro, impegno professionale e familiare. Perché se è vero che aumentare quantità e qualità dell’occupazione femminile è un fattore essenziale dello sviluppo, è altrettanto vero che ciò non può avvenire senza assumere un’ottica di genere, una cultura dell’uguaglianza che ancora stenta ad affermarsi nella società». E la segregazione professionale, si è osservato, comincia già dalla scelta dell’indirizzo di studio. «E’ per questo - informa l’assessore all’istruzione - che abbiamo deciso di dare un contributo per sostenere le spese di iscrizione all’Università alle studentesse che intraprendono corsi di laurea in materie scientifiche e! ingegneristiche, indirizzi che tradizionalmente vengono scelti dagli uomini e che danno accesso a carriere e sbocchi professionali più prestigiosi e remunerati dai quali le donne sono ancora spesso escluse». .  
   
   
PROGETTI DI RILANCIO: PIÙ VALORE AL BIELLESE SIGLATO ACCORDO TRA PROVINCIA E UNICREDIT BANCA PER SOSTENERE LA CREATIVITÀ DEL TERRITORIO  
 
Biella, 14 gennaio 2008 - Con le firme del presidente Sergio Scaramal e di Sandro Bianco, responsabile progetti speciali, è stato ratificato il 10 gennaio pomeriggio l’accordo di collaborazione tra la Provincia di Biella e Unicredit Banca. Un’intesa che punta a incentivare e promuovere non solo progetti che valorizzino il Biellese, ma anche la creazione di imprese a carattere tipicamente locale. «Questo tipo di collaborazione fra pubblico e privato – commenta Scaramal – è la nuova forntiera per sostenere la creatività, che nel Biellese è vivace e che rappresenta, come abbiamo ripetuto più volte, una risorsa fondamentale per uscire dalla crisi e dare un nuovo impulso al territorio». Unicredit si impegna, tra l’altro, a fornire le necessarie consulenze e il sostegno per reperire fonti di finanziamento per iniziative che corrispondano alle strategie dell’amministrazione nel promuovere i settori economico, produttivo, commerciale e turistico ma anche sociale, culturale e sportivo. I criteri con cui un apposito gruppo di lavoro valuterà i progetti saranno rigidi: originalità, ridotto impatto ambientale, attenzione allo sviluppo sostenibile, ottimizzazione dello sviluppo imprenditoriale, ritorno di occupazione, permanenza sul territorio del capitale investito e remuneratività degli investimenti. La novità cui accenna il presidente Scaramal risiede nel carattere originale dello strumento creato per raggiungere questi obiettivi: un accordo di cooperazione tra il pubblico e il privato, uniti dal comune interesse di incentivare e agevolare il sistema economico e produttivo di un territorio, che collaborano nel valorizzare le risorse umane di un’area come il Biellese «che sta dimostrando una forte volontà di “ricominciare” e di guardare al futuro con lo spirito di intraprendenza che da sempre contraddistingue la nostra popolazione». I componenti del gruppo di lavoro che avrà il compito di elaborare proposte, idee e progetti da sottoporre agli enti saranno nominati per metà dalla Provincia e per metà da Unicredit. Il percorso dell’iniziativa è partito l’anno scorso dal concorso di idee chiamato Biellafutura e bandito dal Lions Club “Valli Biellesi” (promotore l’avvocato Massimo Tucci) dedicato a progetti per lo sviluppo e il rilancio del Biellese. Unicredit è la più grande banca italiana dedicata alle famiglie e alle piccole imprese, nata dall’unione di 7 istituti di credito nazionali. .  
   
   
ICE: A BREVE PRENDERA´ IL VIA LA IVª EDIZIONE DEL CORSO PER "ESPERTI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE D´IMPRESA CON CONOSCENZA DI LINGUE ORIENTALI"  
 
Roma, 14 gennaio 2007 - Sta per partire la quarta edizione del corso post-laurea per la formazione di "Esperti di internazionalizzazione d´impresa con conoscenza di lingue orientali" , organizzato dall´Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice) in collaborazione con la Venice International University (Viu). Il 21 gennaio 2008, infatti, è la data di scadenza per la presentazione delle domande di ammissione alle prove di selezione. Il corso ha l´obiettivo di fornire a 24 giovani laureati, vincitori di altrettante borse di studio, le competenze necessarie per contribuire all´internazionalizzazione delle imprese: l´export manager ha tra gli altri, il compito di conoscere i mercati nei quali andrà ad operare, sviluppare i contatti dell´azienda con clienti o potenziali clienti e documentarsi sugli strumenti che possono sostenere o agevolare le esportazioni dell´azienda. Potranno partecipare al corso i giovani con meno di 32 anni, laureati in qualsiasi disciplina purché in possesso di un´ottima conoscenza della lingua inglese e di una seconda lingua a scelta tra cinese, arabo, giapponese e russo, bosniaco - serbo - croato, ceco, slovacco, ungherese, rumeno, polacco, bulgaro, turco, hindi, albanese, urdu. Il corso avrà una durata complessiva di dieci mesi e si articolerà in tre fasi: Fase d´aula (5 mesi) presso la sede della Viu a San Servolo (Ve). Parte del programma d´aula è focalizzato sui mercati esteri di riferimento e sugli approfondimenti interculturali. In particolare, per ogni area, saranno approfonditi i diversi scenari, programmi e finanziamenti internazionali, quadro macroeconomico e opportunità di business, aspetti normativi, finanziari, fiscali e amministrativi, approccio interculturale e tecniche di negoziazione, canali di comunicazione, evoluzioni degli stili di vita. Stage in Italia (2 mesi) di approfondimento tecnico-settoriale presso aziende manifatturiere o di servizi o di enti di categoria impegnati nei processi di internazionalizzazione. Stage all´estero (2 mesi) durante il quale verrà realizzato, su incarico dell´azienda, un progetto di ricerca la cui tipologia può spaziare dall´analisi dei canali distributivi allo sviluppo di politiche commerciali, allo studio di fattibilità per l´avvio di nuove attività nei mercati esteri (ad es. Joint Venture). L´azienda può indicare un responsabile di filiale, che affiancherà lo studente nella fase estera. Le prove di selezione, scritte e orali, si svolgeranno nel mese di febbraio. Potrà essere ammesso al corso (fase d´aula) un numero limitato di uditori dipendenti di aziende, consorzi e associazioni impegnati nei processi di internazionalizzazione. Per scaricare il bando, la domanda di partecipazione, il calendario ed il luogo di svolgimento delle prove selettive è sufficiente collegarsi al sito http://www. Campus. Ice. It/orientali. Htm o contattare l´Area Formazione Manageriale dell´Ice: tel. 06/5992 6724 / 9403/ 6692, e-mail: formazione. Manageriale@ice. It. .  
   
   
SELEX SISTEMI INTEGRATI SI AGGIUDICA CONTRATTO DA 230 MILIONI DI EURO PER SISTEMI DI SICUREZZA IN ALGERIA  
 
Roma, 14 gennaio 2008 - Selex Sistemi Integrati, società di Finmeccanica, ha firmato un contratto da 230 milioni di euro con la Gendarmeria Nazionale dell’Algeria per la realizzazione di un grande sistema per la sicurezza. L’intesa, tra le maggiori in assoluto finora conseguite da un’azienda di Finmeccanica nei Grandi Sistemi per l’Homeland Security, prevede, insieme ad altre due società del Gruppo - Selex Communications ed Elsag Datamat - la fornitura di apparati e sistemi per la sorveglianza, il controllo e la sicurezza, supportati da una rete di comunicazione in grado di integrare differenti tecnologie e servizi. Il sistema si compone di una struttura flessibile di comando e controllo, aperta e modulare, con centri operativi multipli a livello regionale ed intermedio, postazioni di comando mobili, nonché di 250 centri di controllo locale dislocati sul territorio. La fornitura, che vede Selex Sistemi Integrati nel ruolo di prime contractor, verrà completata entro 30 mesi dalla data di inizio del contratto. Il sistema fornito va ad ampliare, nelle regioni del sud dell’Algeria, il programma denominato Runitel, che prevede l’ammodernamento dell’intera infrastruttura della Gendarmeria Nazionale algerina, dal comando generale sino alle unità sul territorio. Selex Sistemi Integrati, in linea con la missione di responsabile dell’architettura di Grandi Sistemi di Finmeccanica, provvederà alla progettazione, all’installazione ed all’integrazione di tutti i sotto-sistemi necessari al programma. Il sistema fornirà ai vari livelli tutte le funzionalità tipiche dei C4i (Comando, Controllo, Comunicazione, Computer ed Intelligence) come quelle di supporto alle decisioni di comando, analisi investigativa, elaborazione dell’informazione ed integrazione dei dati eterogenei, gestione delle emergenze e delle risorse umane. Selex Sistemi Integrati avrà, inoltre, la responsabilità della logistica, incluso l’addestramento e l’assistenza post-vendita, e assicurerà anche l’esecuzione delle opere civili necessarie. Nell’ambito del sistema, Selex Communications si occuperà della realizzazione dell’intera rete di comunicazione, comprendente anche il sistema di comunicazioni mobili Tetra, oltre che alle connessioni radio Hf, satellitari ed a microonde. La rete sarà in grado di offrire, in modo integrato, numerosi servizi basati su dati audio e video. Elsag Datamat, da parte sua, fornirà le applicazioni software che permetteranno il funzionamento dei sistemi nell’ottica di una architettura aperta, modulare e sicura. Giorgio Zappa, Direttore Generale di Finmeccanica, ha così commentato: “L’aggiudicazione della gara in Algeria in un settore fondamentale come quello della Homeland Security, che per importanza si affianca ormai a quello della Difesa e che vede protagoniste molte società del Gruppo, rappresenta il primo vero significativo successo estero di Finmeccanica in questo campo. Va sottolineato che i risultati ottenuti nella Homeland Security contribuiranno a far crescere significativamente il settore della elettronica per la difesa, che già oggi rappresenta più del 30% del fatturato”. Per l’Amministratore Delegato di Selex Sistemi Integrati, Marina Grossi, “il contratto siglato con l’Algeria costituisce un grande successo non solo per Selex Sistemi Integrati, che è il prime contractor, ma anche per Selex Communications ed Elsag Datamat che partecipano a questo e ad altri importanti programmi. Il fattore critico di successo del Gruppo è rappresentato proprio dalla capacità di integrazione e sinergie tra tutte le società di Finmeccanica che operano nella Homeland Security”. .  
   
   
APPROVATO IL ‘PIANO STRATEGICO TRIENNALE 2008-2010’ PROMUOVERE ULTERIORMENTE CONCORRENZA, QUALITÀ, EFFICIENZA ENERGETICA TUTELARE I CONSUMATORI - INTENSIFICARE MONITORAGGI E CONTROLLI  
 
Milano, 14 gennaio 2008 Promuovere lo sviluppo della concorrenza nei settori dell’elettricità e del gas; migliorare qualità ed economicità dei servizi; tutelare i clienti anche intensificando monitoraggi e controlli; diffondere l’uso razionale dell’energia e contribuire alle scelte per lo sviluppo sostenibile e la tutela ambientale. Sono alcuni degli obiettivi del Piano strategico 2008-2010, come di consueto adottato dall’Autorità con la prima delibera dell’anno (Gop1/08). “Con questa iniziativa – ha spiegato il Presidente Alessandro Ortis - l’Autorità vuole rendere sempre più trasparente la propria azione, delineare con chiarezza gli obiettivi e le scadenze principali dell’attività prevista, offrire per tempo alle Istituzioni, ai consumatori ed agli operatori un quadro programmato delle proprie iniziative future; un quadro organico, flessibile ed utile anche al fine delle consultazioni pubbliche, che saranno via via sviluppate in merito”. Con l’approvazione del nuovo Piano triennale,l’Autorità consolida l’iniziativa (avviata con le Linee guida del 2005 e proseguita poi con i Piani 2006-08 e 2007-09) mirata a dotarsi di un adeguato strumento interno di gestione ed a fornire, a tutti gli interessati, una completa e preventiva evidenza del piano d’azione futura, come una vera e propria agenda dei lavori comprendente iniziative, tempi e competenze interne. Scenari ed obiettivi I precedenti Piani 2006-08 e 2007-09 sono stati oggetto di audizioni annuali (luglio 2006 e 2007) e di un approfondito dialogo con gli stakeholders del settore, ottenendo un ampio consenso. Delle osservazioni e proposte emerse si è tenuto conto per il nuovo Piano, così come dell’evoluzione degli scenari nazionali ed internazionali di riferimento e della necessità di garantire stabilità e continuità al quadro regolatorio. Il Piano approvato è suddiviso in due parti: la prima, generale ed esplicativa, la seconda, più dettagliata ed operativa. In particolare, l’azione dell’Autorità sarà strutturata secondo: obiettivi generali: obiettivi base, ad ampio orizzonte temporale e settoriale, riconducibili al mandato della legge istitutiva o dipendenti dalla normativa europea e nazionale; obiettivi strategici: obiettivi attraverso i quali si intendono realizzare gli obiettivi generali; per ogni singolo obiettivo strategico sono stati anche definiti i conseguenti obiettivi operativi, dettagliati attraverso schede di approfondimento ed attuazione. Nel nuovo Piano strategico si dà pure conto di iniziative quali l’Air (Analisi di Impatto della Regolazione) e le innovazioni previste per il prossimo triennio. Inoltre, sono stati sintetizzati gli scenari dei settori gas ed energia elettrica, alla luce degli accadimenti 2007 aventi possibili impatti anche sul triennio 2008-10. Nel dettaglio, i sette obiettivi generali ed i relativi obiettivi strategici, per il triennio 2008-10, possono essere riassunti secondo il quadro seguente: Promuovere lo sviluppo di mercati concorrenziali. Sviluppare e armonizzare i mercati dell’elettricità e del gas; contenere il potere di mercato degli operatori dominanti; sostenere l’adeguatezza dell’offerta; promuovere la formazione di mercati transnazionali dell’elettricità e del gas; garantire un accesso trasparente e non discriminatorio alle infrastrutture regolate. Sostenere e promuovere l’efficienza e l’economicità dei servizi infrastrutturali. Promuovere adeguatezza, efficienza e sicurezza delle infrastrutture; garantire l’economicità dei servizi di rete; promuovere l’efficienza dell’attività di misura. Tutelare i clienti dei servizi energetici. Gestire la completa apertura dei mercati lato domanda; garantire il servizio universale e tutelare specifiche categorie di clienti; sviluppare ulteriormente i livelli di qualità e sicurezza dei servizi. Promuovere l’uso razionale dell’energia e contribuire alla tutela ambientale. Sostenere e diffondere l’efficienza energetica negli usi finali; contribuire alle scelte per lo sviluppo sostenibile. Garantire l’attuazione della disciplina regolatoria. Vigilare sulla corretta applicazione della normativa da parte dei soggetti regolati;intensificare le attività di monitoraggio, verifica e controllo. Sostenere l’interlocuzione con gli stakeholders di sistema. Sviluppare i rapporti con i soggetti istituzionali; potenziare gli strumenti di consultazione con operatori e consumatori; portare a regime l’Analisi di impatto della regolazione (Air); consolidare la comunicazione e i rapporti con i media. Accrescere l’efficienza funzionale ed operativa interna dell’Autorità. Sostenere lo sviluppo delle risorse umane; migliorare l’efficienza organizzativa e finanziaria interna. Trasparenza e dialogo Secondo prassi consolidata, ed anche al fine di ampliare ed approfondire il dialogo con i consumatori e gli operatori di settore, il Piano strategico 2008-10 sarà oggetto, come lo scorso anno, di un’audizione generale a consultazione pubblica, subito dopo la presentazione al Parlamento ed al Governo della Relazione sullo stato dei servizi e dell’attività svolta, prevista per legge entro il mese di giugno di ogni anno. Come lo scorso anno, l’audizione generale riguarderà quindi il nuovo Piano strategico 2008-10 e la stessa Relazione annuale, costituendo così una opportunità per ricevere da tutti gli interessati possibili commenti o contributi propositivi, eventualmente utili per la formulazione del prossimo aggiornamento periodico annuale dello stesso Piano triennale, oggi pubblicato sul sito (www. Autorita. Energia. It). .  
   
   
LAXENBURG (AUSTRIA): SEMINARIO SUGLI IDRATI DI METANO  
 
 Laxenburg (Austria), 14 gennaio 2008 - Il 13 e 14 marzo 2008 a Laxenburg il Global Carbon Project e l´International Institute for Applied Systems Analysis (Iiasa) organizzano un seminario dal titolo «Vulnerability and opportunity of methane Hydrates» (Pregi e difetti degli idrati di metano) L´idrato di metano rappresenta una fonte di energia con potenzialità enormi rispetto ad altri depositi di idrocarburi noti. Questo gas è stato rinvenuto nelle regioni polari e nelle piattaforme costiere di tutto il mondo. Il riscaldamento globale e la decisione di estrarlo potrebbero costituire per il prossimo secolo una nuova importante fonte di rilascio del carbonio nell´atmosfera con i conseguenti impatti sul cambiamento climatico. Il seminario esaminerà i rischi di un importante potenziale rilascio di idrato di metano nell´atmosfera tenendo presente le tendenze attuali del riscaldamento globale, dello sviluppo tecnologico e dell´economia energetica. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Globalcarbonproject. Org/meetings/index. Htm .  
   
   
PRIMI DATI SUI CONSUMI DI ELETTRICITA’ IN ITALIA NEL 2007: +0,7% LA CRESCITA, 339,8 MILIARDI DI KILOWATTORA IL FABBISOGNO +1,2% L’AUMENTO DELLA DOMANDA A DICEMBRE 56.822 MW: IL 18 DICEMBRE NUOVO RECORD STORICO DI POTENZA MASSIMA RICHIESTA  
 
Roma, 14 gennaio 2008 – I primi dati provvisori sui consumi di energia elettrica nel 2007 fanno segnare un +0,7% rispetto al 2006. Il totale dell’energia richiesta in Italia ammonta a 339,8 miliardi di kWh. E’ quanto ha rilevato Terna, la società responsabile della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica a livello nazionale. 56. 822 Mw: è il nuovo record storico assoluto di potenza massima richiesta sulla rete elettrica italiana. Il valore, registrato martedì 18 dicembre alle ore 17 in una giornata caratterizzata da temperature particolarmente rigide, è superiore di 233 megawatt rispetto al record precedente (56. 589 Mw, 20 luglio 2007) e di 2. 435 Mw (+4,5%) a confronto con il record invernale del 2006 (54. 387 Mw, 13 dicembre 2006). Nel mese di dicembre 2007 la domanda di elettricità, pari a 28,6 miliardi di kWh, è aumentata del 1,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Due i fattori che hanno influenzato il risultato: una giornata lavorativa in più (19 vs 18) e una temperatura media mensile inferiore di 2,5 gradi. Se si volesse confrontare la domanda di dicembre 2007 con quella di dicembre 2006 a parità di temperature e calendario, la variazione si attesterebbe su un -0,9%. Dall’analisi effettuata da Terna emerge che a livello territoriale la domanda di dicembre 2007 è risultata ovunque positiva ma non omogenea: +0,3% al Nord, +1,5% al Centro, +2,8% al Sud. I 28,6 miliardi di kWh richiesti nel mese di riferimento sono distribuiti per il 45,2% al Nord, per il 29% al Centro e per il 25,8% al Sud. Nel mese di dicembre 2007 il fabbisogno italiano di energia elettrica è stato coperto per l’88% con la produzione nazionale e per il restante 12% dal saldo tra le importazioni e le esportazioni. In dettaglio, la produzione nazionale netta (25,9 miliardi di kilowattora) è aumentata del 4,8% rispetto al corrispondente mese del 2006; sono risultate in forte crescita la produzione termoelettrica (+6,6%) ed eolica (+56,4%), in calo invece la produzione geotermoelettrica (-2%) e idroelettrica (-13,2%) Il profilo congiunturale della domanda elettrica di dicembre 2007 è risultato invariato rispetto al mese precedente. L’analisi dettagliata dell’andamento dei consumi elettrici mensili del 2007 è disponibile nella pubblicazione “Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico”, consultabile alla voce “Sistema elettrico – Dispacciamento - Dati esercizio” del sito www. Terna. It .  
   
   
ENEL AL VIA PARCO EOLICO IN TEXAS DA 63 MW AVRÀ 21 TURBINE DA 3 MW L’UNA. SARANNO LE PIÙ ALTE DEGLI STATI UNITI: 105 METRI.LE DUE AZIENDE COLLABORANO ANCHE A UN ALTRO PROGETTO DA 101 MW IN KANSAS  
 
 Snyder (Texas) 14 gennaio 2008 – Enel S. P. A, tramite la controllata Enel North America, Inc. , ha comunicato l’ 11 gennaio il completamento di un progetto eolico in Texas, che si avvale delle torri eoliche a uso commerciale più alte degli Stati Uniti, nonché l’ingresso come investitore di una controllata di Ge Energy Financial Services, la divisione di Ge (Nyse: Ge) dedicata agli investimenti nel settore energetico. Completato a dicembre 2007 nella contea di Scurry, in Texas (nell´area tra Abilene e Lubbock), il progetto Snyder comprende 21 turbine eoliche Vestas V90 da 3 Mw di potenza montate su torri di 105 m di altezza, le torri eoliche più alte degli Stati Uniti. “sia l’eolico sia Enel raggiungono nuove vette, tramite il progetto Snyder. Snyder è il primo di una serie di parchi eolici che diverranno operativi nel corso dei prossimi dodici mesi, consentendo di triplicare la capacità installata nell’eolico di Enel North America entro il 2008” ha dichiarato Toni Volpe, amministratore delegato di Enel North America. “Enel è lieta di poter arricchire il proprio portafoglio globale di energia rinnovabile con questo progetto innovativo. ”Le collegate di Ge Energy Financial Services prevedono inoltre di contribuire all´espansione di Enel investendo anche in un altro progetto da 101 megawatt a Smoky Hills, nel Kansas. Gli investimenti destinati al parco eolico Snyder e al progetto di Smoky Hills rappresentano la prima operazione condotta dalle collegate di Ge Energy Financial Services insieme a Enel nell’ambito dell‘eolico. “Enel è una delle aziende leader a livello mondiale, e siamo molto lieti di contribuire alla sua espansione sul mercato statunitense" ha commentato Kevin Walsh, Amministratore Delegato e responsabile del settore energie rinnovabili di Ge Energy Financial Services. Il progetto Snyder, che punta sull’eccezionale altezza delle sue torri eoliche per sfruttare le condizioni di vento migliori, sarà in grado di generare energia sufficiente a soddisfare senza alcun tipo di emissioni il fabbisogno annuo di oltre 12. 000 famiglie del Texas. Enel North America, Inc. Si occuperà della gestione e della manutenzione del parco eolico Snyder Wind e l’energia generata verrà venduta sul mercato Ercot (Electric Reliability Council of Texas). Snyder e Fortis Energy Marketing & Trading, una divisione di Fortis Merchant Banking, hanno siglato un contratto di copertura decennale che stabilisce un prezzo fisso per circa 1,1 milioni di megawatt/ora, garantendo stabilità dei ricavi a prescindere dalla stagionalità dei venti. Il progetto Smoky Hills, da realizzarsi nel Kansas, nelle contee di Ellsworth e Lincoln, a circa 140 km da Topeka, comprenderà 56 turbine eoliche Vestas V80 da 1,8 Mw e la realizzazione dovrebbe essere ultimata nei primi mesi di quest’anno. L’energia generata dal parco di Smoky Hills sarà in grado di coprire il fabbisogno energetico annuo di oltre 37. 000 abitazioni medie del Kansas e sarà ceduta attraverso contratti di acquisto di energia con Sunflower Electric Power Corporation, il Kansas City Board of Public Utilities e Midwest Energy Inc. Nell’ottobre 2006, Enel ha acquisito tutti i diritti e gli interessi su Snyder da Windkraft Nord Usa, Inc (Wkn) che ha mantenuto il ruolo di responsabile della costruzione. “Sono molto lieto che sia stato inaugurato il primo progetto sviluppato da Wkn negli Usa. Snyder è probabilmente il progetto eolico più innovativo del Nord America, portato a termine con successo grazie alla nostra collaborazione con Enel” ha dichiarato Florian Zerhusen, Ceo di Wkn. Grazie a questi due investimenti, Ge Energy Financial Services detiene partecipazioni in 81 parchi eolici in tutto il mondo, con una capacità produttiva totale pari a oltre 3. 000 Mw di energia elettrica. Gli investimenti realizzati nei parchi eolici Snyder e Smoky Hills consolidano il progetto ecomagination di Ge, un´iniziativa volta a sostenere la clientela nel far fronte alle problematiche ambientali e all’ampliamento del portafoglio di soluzioni energetiche pulite dell’azienda. .  
   
   
SOCOTHERM: SOCOTHERM AMERICAS S.A. INIZIA LE OPERAZIONI DEGLI IMPIANTI NEGLI STATI UNITI  
 
Vicenza, 14 gennaio 2008 – Socotherm Americas S. A. , controllata da Socotherm S. P. A. , ha iniziato le operazioni della propria controllata americana Socotherm Labarge. Questi nuovi impianti sono stati specificatamente studiati per fare della sede Nord Americana un centro integrato di servizi per applicazione di rivestimenti anticorrossivi e isolamenti termici di tubi in particolare destinati alla “Deep Water Industry” del Golfo del Messico. La Marine Base è inoltre dotata di un impianto di doppia giuntatura tubi particolarmente adatto per progetti offshore. Questa nuova Marine Base rappresenta il concretizzarsi dei piani di espansione del Gruppo in Nord America e in particolare in uno dei più effervescenti mercati al mondo. Gli impianti, strategicamente installati nella zona portuale di Channelview vicino a Houston, sono in grado di offrire servizi ad alto valore aggiunto richiesti dall´industria del Oil&gas. L’impianto può applicare lo speciale isolamento termico in polipropilene sintattico modificato con microsfere cave di vetro (Wetisokote) e rivestimenti anticorrosivi esterni in resine poliolefiniche triplo strato (Plastykote), su tubi fino a 48” coprendo, quindi, una fascia importantissima della domanda di rivestimenti del Sud degli Stati Uniti. La nuova Jv Socotherm Labarge è di proprietà di Socotherm Americas S. A. Per il 51% e di Labarge Pipe & Steel Co, uno dei maggiori fornitori americani di tubazioni e fittings in acciaio, per il 49%. Il portafoglio ordini di questa Società ha già superato i 50 Mln di Usd, questa crescita dimostra come il nostro Gruppo stia guadagnando quote di mercato rispetto alla concorrenza in un mercato sempre più in espansione e in particolare nel settore del deep-water e nelle aree del Golfo del Messico e del West Africa. .  
   
   
ENI AVVIA LA PRODUZIONE DEL GIACIMENTO MONDO NELLE ACQUE PROFONDE DELL’ANGOLA  
 
San Donato Milanese (Mi), 14 gennaio 2008 – Eni, nell’ambito del progetto Kizomba C, ha avviato la produzione del giacimento Mondo, situato nelle acque profonde dell’Angola a circa 145 chilometri dalla costa. Il progetto Kizomba C include lo sviluppo dei giacimenti Mondo, Saxi e Batique - situati nel Blocco15 a una profondità d’acqua di circa 800 metri - attraverso l’installazione di due mezzi navali Fpso e la perforazione di 36 pozzi sottomarini. Eni partecipa al progetto Kizomba C con la quota del 20% attraverso la controllata Eni Angola. Gli altri partner sono Exxon Exploration Angola (Block 15) Limited (Operatore, 40%), Bp Exploration (Angola) Limited (26,67%) e Statoilhydro Angola (13,33%). Durante il picco produttivo, il giacimento Mondo contribuirà alla produzione complessiva del Blocco15 con una produzione addizionale di 100. 000 barili di olio equivalente al giorno. La produzione dei giacimenti Saxi e Batique sarà avviata nel corso del 2008 attraverso uno dei due mezzi navali Fpso previsti nel progetto. Durante il picco produttivo, i due giacimenti contribuiranno alla capacità di produzione del Blocco15 con 100. 000 barili di olio di equivalente al giorno addizionali. Il contributo produttivo complessivo dei tre giacimenti al Blocco15 sarà dunque di 200. 000 barili di olio equivalente al giorno addizionali. L’avvio della produzione dei tre giacimenti - Mondo, Saxi e Batique – rafforza ulteriormente la posizione di Eni in Angola, dove è presente dal 1980 con una produzione equity di 135. 000 barili di olio equivalente al giorno, di cui 55. 000 barili dal Blocco15. .  
   
   
ENEL AFFIDA UN “DIAMANTE” ALLA PROVINCIA DI FIRENZE FIRMATO L’ACCORDO PER INSTALLARE NEL PARCO MEDICEO DI PRATOLINO UNA CENTRALE ENERGETICA DI NUOVA GENERAZIONE CHE SFRUTTA L’ENERGIA SOLARE  
 
Firenze, 14 gennaio 2008 – Lo scorso 10 gennaio il cortile del Palazzo Medici Riccardi ha accolto un “Diamante” tutto particolare: il Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi, il Direttore del Parco Mediceo di Pratolino Gennaro Gilberti ed il Responsabile della Ricerca Enel Gennaro De Michele hanno firmato un protocollo di intesa per l’installazione nel Parco di Pratolino del “Diamante”, un impianto fotovoltaico sperimentale ideato dalla Ricerca Enel in collaborazione con l’Università di Pisa. Il “Diamante” nasce per integrarsi con luoghi naturali o di particolare rilevanza artistica. E’ costituito da una struttura geotedica di otto metri di diametro di dimensioni ‘auree’ (seguono cioè le proporzioni presenti in natura), fatta di acciaio e ricoperta sulla calotta superiore e nel lato orientato a sud da trentotto pannelli fotovoltaici di silicio policristallino. L’energia elettrica prodotta, in grado di soddisfare le esigenze di un piccolo condominio, può essere usata immediatamente o accumulata sottoforma di idrogeno ed utilizzata di notte o quando il sole non c’è: a tal scopo sono state installate all’interno di questo originale involucro tre sfere anch’esse disposte in posizione aurea, secondo le leggi della proporzione e dell’armonia che regolano le forme della natura. Tutto ciò conferisce alla costruzione una grande armonia, tant’è che non è fuori luogo definire il “Diamante” un’opera d’arte. Con l’accordo firmato , Enel si impegna alla realizzazione dell’impianto che resterà di proprietà dell’Azienda elettrica, mentre l’energia ricavata sarà ceduta a titolo gratuito alla Provincia di Firenze ed impiegata per l’illuminazione del Parco. Con l’occasione della firma, Enel ha installato nel cortile del Palazzo Medici Riccardi un modello in scala ridotta del “Diamante” del diametro di due metri. La realizzazione del Diamante si inquadra nelle iniziative del progetto Ambiente e innovazione che vede Enel destinare 4,1 miliardi di euro nel campo dell’applicazione e dello sviluppo tecnologico delle energie rinnovabili e si inserisce in un progetto che impegna gli enti coinvolti ad attivare percorsi virtuosi di diffusione e valorizzazione delle fonti di energia rinnovabili, come ribadito peraltro dal recente accordo tra Enel e Regione Toscana. “I furori ideologici di un certo ambientalismo hanno condotto spesso a situazioni di degrado che sono sotto gli occhi di tutti. Siamo soddisfatti di questo progetto - ha detto il Presidente della Provincia Matteo Renzi – che coniuga innovazione tecnologica, rispetto dell’ambiente e utilità, aggiungendo un prezioso strumento a quel diamante verde che è il Parco di Pratolino”. Una soddisfazione condivisa da Gennaro De Michele per Enel che, oltre ad esprimere “apprezzamento per la Provincia di Firenze, che ha mostrato sensibilità e volontà di agire”, ha sottolineato come “il Diamante rappresenti un ottimo esempio di collaborazione tra industria, università ed istituzioni che, quando spinte da un unico obiettivo, sono in grado di coniugare ricerca, sviluppo tecnologico e salvaguardia ambientale”. .  
   
   
FOTOVOLTAICO, IL MINISTERO DELL’AMBIENTE FINANZIA OTTO PROGETTI DEGLI ISTITUTI MEDI SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI ANCONA  
 
Ancona 14 gennaio 2008 – Otto progetti presentati da altrettanti istituti medi superiori della provincia di Ancona hanno ottenuto un finanziamento di 10. 000 euro ciascuno nell’ambito del bando promosso dal ministero dell’Ambiente “Il sole a scuola” per la progettazione di impianti per il risparmio energetico nelle strutture scolastiche. A darne notizia è l’assessore all’Edilizia scolastica e alla Pubblica istruzione della Provincia di Ancona Maurizio Quercetti che ha seguito l’intera vicenda: “Innanzitutto voglio esprimere il mio ringraziamento a questi ragazzi che con il loro lavoro hanno dato dimostrazione di sensibilità e capacità. Senza alcun dubbio un motivo di vanto e prestigio per il nostro territorio”. I progetti, tutti volti alla realizzazione di impianti fotovoltaici, avevano partecipato in precedenza al concorso “Datti una scossa” promosso dall’Api di Falconara. “D’accordo con l’Api di Falconara, alla quale va il merito di aver innescato questo percorso – continua Quercetti - abbiamo recuperato gli otto progetti rimasti esclusi dal finanziamento del concorso “Datti una scossa”, e dopo averne verificato con i nostri uffici le possibilità tecniche di realizzazione, ne abbiamo curato la partecipazione al bando indetto dal ministero dell’Ambiente. Per la Provincia di Ancona è una piccola grande soddisfazione che dimostra come affianco alla programmazione amministrativa, l’ente pone attenzione anche alla costruzione di servizi e sinergie che concorrono quotidianamente allo sviluppo di una coscienza ambientale nel territorio”. Le scuole interessate sono il liceo scientifico Savoia di Ancona, il liceo scientifico Cambi di Falconara, il Liceo Scientifico Medi di Senigallia, l’Itis Marconi di Jesi, l’Itis Volterra di Ancona, l’Itis Meucci di Castelfidardo, l’Ipsia Laeng di Osimo, l’Itg Morea di Fabriano. “Nei prossimi mesi – conclude Quercetti – la Provincia di Ancona darà corso alla realizzazione dei progetti definitivamente approvati nelle singole scuole”. Complessivamente i progetti finanziati dal ministero dell’Ambiente sono stati 480, di cui 16 provenienti dalle Marche, compresi gli 8 della Provincia di Ancona. .  
   
   
CASE A ENERGIA “PULITA”, ARRIVA IL CONTRIBUTO DEL COMUNE SEGRATE PER L’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI  
 
Segrate, 14 gennaio 2008 - Il Comune eroga a favore dei cittadini un contributo per l’installazione di impianti a “energia pulita”: solari termici e fotovoltaici. E’ aperto il bando che mette a disposizione di cittadini residenti, pieni proprietari di prima casa, i 50mila euro stanziati a bilancio per chi tra il 1 gennaio 2007 e il 15 gennaio 2008 abbia avviato l’acquisto e l’installazione di nuovi impianti “verdi”. In particolare, gli interventi ammissibili riguardano, come si legge nel bando: Acquisto e installazione di impianti di tipo solare termico destinati a: produzione acqua calda a uso sanitario per alloggi esistenti o di nuova realizzazione; produzione acqua calda a uso sanitario e acqua calda da riscaldamento. Acquisto e installazione di impianti di tipo solare fotovoltaici con potenza minima di 1,5Kw destinati a: produzione energia elettrica per uso civile da posizionare su fabbricati esistenti o di futura costruzione. Il contributo sarà pari al 20% della spesa sostenuta per ogni proprietario privato di unità abitativa che ne faccia richiesta, fino a un massimo di 2. 500,00 euro. Il contributo comunale è cumulabile con altri incentivi statali eventualmente previsti, fino al 75% dell’investimento complessivo. Il contributo può essere richiesto da: Cittadini residenti, pieni proprietari di prima casa (nella quale deve essere eseguito l’intervento) , Amministratori condominiali. Le domande indirizzate al Comune di Segrate, Sezione Gare Contratti Economato, Via I Maggio – 20090 Segrate (Mi) – Tel. 02-26. 902. 351, dovranno essere inviate Entro E Non Oltre Le Ore 12 Del 17 Marzo 2008 per posta in busta raccomandata con avviso di ricevimento o consegnate a mano in busta chiusa allo Sportello S@c del Comune di Segrate – Via Xxv Aprile – Segrate, dal lunedì al giovedì dalle ore 8 alle 18, e il venerdì dalle 8 alle 12. 45. Testo del bando, regolamento e modulistica sono scaricabili dal portale www. Comune. Segrate. Mi. It, cliccando nelle news alla voce “Bando solare termico e fotovoltaico 2007” o reperibili presso lo Sportello S@c, via Xxv Aprile, lun-gio 8 -18; ven 8- 12. 45. Per informazioni, è possibile contattare l’Ufficio Gare, tel. 02-26. 902. 351. I fondi non assegnati per il 2007 andranno a incrementare le risorse previste per il fondo 2008. “Il futuro è nelle energie rinnovabili – commenta Adriano Alessandrini sindaco -; l’indirizzo dettato dalle direttive europee e recepito a livello nazionale è già filosofia dell’Amministrazione di Segrate, che da tempo ha attuato una politica orientata alla sostenibilità, che non può prescindere dal coinvolgimento attivo della cittadinanza. Il ricorso a fonti di energia alternative per il contenimento dei consumi e l’abbattimento dell’inquinamento ambientale deve diventare cultura consolidata – aggiunge Alessandrini - il Comune ha fatto da ‘apripista’ intervenendo sui propri edifici, ma ora intende incentivare anche i cittadini a muoversi nella stessa direzione e con un obiettivo condiviso”. “Era un preciso impegno dell’Amministrazione, – conclude Giuseppe Coari assessore al Bilancio – preso in sede di discussione di bilancio; ora che l’abbiamo rispettato, sicuri della risposta positiva della cittadinanza, intendiamo riproporlo anche per il 2008”. .  
   
   
NASCE IN SICILIA L’OSSERVATORIO REGIONALE DELL’ENERGIA  
 
 Palermo, 14 gennaio 2008 - La Sicilia si dota di un Osservatorio regionale dell’energia. L’assessore all’Industria, Giovanna Candura, ha firmato il decreto che costituisce il nuovo servizio “quale strumento di analisi e monitoraggio a supporto delle politiche energetiche regionali”. Se ne è parla nel nuovo numero del Tg web della Regione siciliana (www. Regione. Sicilia. It/tgweb), visibile anche sul canale satellitare 887 della piattaforma Sky, Administra. It, ogni lunedì, mercoledì e venerdì alle ore 13. 00. “Attraverso l’Osservatorio - dice l’assessore Candura - avremo un quadro, costantemente aggiornato, di quanto attiene all’energia nel territorio regionale, dall’andamento della produzione, diversificata per le varie fonti, comprese quelle rinnovabili che si stanno sempre più sviluppando, ai consumi, con un particolare occhio di riguardo per il monitoraggio delle iniziative che abbiamo assunto in questi mesi per incentivare il risparmio energetico. È uno strumento che andrà a integrarsi con il Piano energetico regionale, che mi auguro venga al più presto esaminato dalla Giunta di governo, e che servirà anche per elaborare, attraverso i dati concreti raccolti, i possibili scenari futuri nel campo dell’energia in Sicilia, sulla base dei quali dovranno essere redatte le scelte strategiche in campo energetico. In questo senso, la Sicilia, che è la maggiore produttrice di energia tra le regioni d’Italia e che sta vivendo un forte sviluppo delle fonti rinnovabili e pulite, si pone all’avanguardia nel nostro Paese”. L’osservatorio, affidato a Domenico Santacolomba, opererà all’interno dell’Ufficio speciale per il coordinamento delle iniziative energetiche dell’assessorato all’Industria, diretto da Gandolfo Gallina, e si occuperà di raccogliere e aggiornare i dati e le informazioni sulla produzione, la trasformazione, il trasporto e la distribuzione dell’energia. Le aziende private e gli enti pubblici che operano nel settore dell’energia in Sicilia dovranno fornire all’Osservatorio le informazioni in loro possesso. Il nuovo soggetto provvederà ad analizzare ed elaborare i risultati su base regionale e provinciale, anche per sviluppare previsioni sugli scenari evolutivi, e a misurare lo sviluppo e la diffusione delle fonti alternative, compresa la loro capacità di sostituirsi a quelle fossili. Tra i compiti del nuovo servizio, anche l’applicazione delle disposizioni sulla certificazione e il risparmio energetico in edilizia. Il decreto prevede l’attivazione di un sistema informativo per il settore dell’energia che dovrà consentire, tra l’altro, la conoscenza degli impianti di produzione esistenti e la loro tipologia, delle infrastrutture di trasporto, distribuzione e vendita e delle reti tecnologiche e il continuo monitoraggio dello stato del sistema energetico in Sicilia e nelle isole minori. Negli altri servizi del Tg web si parla dell’Itinerarium Rosaliae, il cammino di fede, voluto dal presidente Cuffaro, che partirà il prossimo 21 marzo, delle ragioni che spingono l’amministrazione regionale ad opporsi alla costituzione dei quattro nuovi parchi indicati dal governo nazionale, della prevista apertura anche nelle ore serali della Villa del Casale di Piazza Amerina e della mostra su Caravaggio ospitata dal museo “Pepoli” di Trapani. Il Tg web della Regione siciliana è disponibile, in formato integrale e in alta risoluzione, per tutte le emittenti che volessero inserirlo nel proprio palinsesto, dopo avere compilato l’apposito format che si trova sul sito. .  
   
   
EDIZIONE 2008 ROMANA PER L’EVENTO DI RIFERIMENTO SULLA MICROGENERAZIONE DI ENERGIA  
 
Milano, 14 gennaio 2008 - A Roma il 4 e 5 marzo prossimi il punto su tecnologie, normative e incentivi della Finanziaria 2008 per la microgenerazione da fonti rinnovabili e la cogenerazione distribuita. Sede romana di grandissimo prestigio per la seconda edizione delle Giornate della Microgenerazione, organizzate dal settimanale e-gazette. It e da Updating, questa volta in collaborazione con Ambiente e Territorio, azienda speciale della Camera di Commercio di Roma. L’evento, che è già il punto di riferimento per il “mondo nuovo” dell’energia, fatto di vento, sole, acqua, biomasse, ciclo combinato e di una produzione più vicina al consumo, sia per l’utenza residenziale che per quelle industriali e delle comunità, si svolgerà presso il Centro Congressi della Camera di Commercio di Roma al Tempio di Adriano nella centralissima Piazza di Pietra. Le Giornate della Microgenerazione anche in questa edizione romana si articolano su due momenti complementari. Il primo, “Fonti rinnovabili di energia. Microgenerazione e non solo”, il 4 marzo, è dedicato a tecnologie come l’eolico e il solare sia fotovoltaico che, realtà emergente, termico di piccole e medie dimensioni, il mini e micro-idro e lo sfruttamento delle biomasse autoprodotte. Il secondo, “Tra incentivi e normative: la nuova cogenerazione per le Pmi”, previsto il 5 marzo, è invece rivolto a un settore di enorme potenziale che viene spesso trascurato, quello della produzione combinata di calore, energia elettrica ed ora anche refrigerazione da parte di piccole e medie imprese e comunità come i complessi ospedalieri. Centrale nella trattazione di tutti gli argomenti saranno non solo le tematiche tecnologiche ma anche e soprattutto le esperienze reali di utenti “veri” e il quadro normativo ed economico, alla luce soprattutto delle novità in materia di incentivi a più vario titolo iscritti nella Finanziaria di quest’anno. Le Giornate della Microgenerazione, grazie al loro taglio, esclusivo per l’Italia, di evento di informazione pratica ed applicabile per cittadini, industrie e comunità, stanno anche in questa seconda edizione riscuotendo un forte interesse da parte delle imprese del settore. Hanno infatti già confermato la loro partecipazione in qualità di sponsor aziende come : Cpl Concordia, Acme Energy, Intergen, Gruppo Icq ed Ecogena (una collaborazione tra Acea e Astrim). Maggiori dettagli sulle Giornate della Microgenerazione sono reperibili sul sito www. Microgenforum. It, dove è anche possibile preregistrarsi per la partecipazione gratuita. . .  
   
   
NASCE IL POLYSILICON DI GRADO SOLARE “MADE IN ITALY” PER LA FILIERA DEL FOTOVOLTAICO  
 
Vicenza, 14 gennaio 2008 - L’industria fotovoltaica italiana si prepara a un salto di qualità: nasce infatti il polysilicon di grado solare “made in Italy” grazie all’iniziativa di alcuni imprenditori e in particolare di Franco Traverso, considerato il pioniere del fotovoltaico in Italia. Per la prima volta nel nostro Paese viene avviata la produzione di polysilicon di grado solare di alta qualità che sarà prodotto da Silfab Spa: con sede legale nel padovano, l’azienda si propone di produrre a partire dal 2009 in territorio torinese, 2500 tonnellate di silicio, con raddoppio a 5000 tonnellate previsto per l’anno successivo. L’insediamento sarà avviato a Borgofranco d’Ivrea (To) nel 2008, con un investimento previsto di 280 milioni di euro per la fase di start-up, 430 complessivamente. La sostenibilità dell’investimento è assicurata da un’alta redditività su un fatturato annuo, che dal 2010 supererà i 125 milioni di euro per poi raddoppiare una volta completato il ciclo degli investimenti. “Realizzare una produzione italiana di polysilicon, con caratteristiche tecniche innovative e competitive a livello internazionale, permetterà all’industria fotovoltaica italiana di ottenere wafer di elevata qualità per la produzione di celle, e quindi di moduli, ad alta efficienza e costo contenuto – precisa Franco Traverso - poichè l’incidenza della materia prima sui costi totali di produzione del pannello fotovoltaico raggiunge attualmente valori del 70%”. Il polysilicon è infatti oggi reperibile con difficoltà sempre crescente sul mercato e ciò costituisce di fatto il principale collo di bottiglia dell’intera filiera industriale del fotovoltaico. La produzione di polysilicon di Silfab sarà destinata prevalentemente al comparto del solare fotovoltaico, in particolare a produttori di celle fotovoltaiche nazionali ed europei. Utilizzando il collaudato processo Siemens, ma con innovazioni tali da avere un grado di purezza elevato (9N-), il polysilicon di grado solare di Silfab sarà in grado di contribuire allo sviluppo dell’intero comparto. Secondo gli esperti, infatti, i miglioramenti tecnologici nelle diverse fasi della filiera fotovoltaica, proprio a partire dal polysilicon di alta qualità ed elevata competitività, potranno fare della “Grid-parity” un obiettivo raggiungibile già dal 2012, data in cui si può pensare di poter ottenere dal fotovoltaico l’energia elettrica ad un costo pari a quello oggi pagato dalle famiglie italiane. Per questo la notizia della nuova iniziativa imprenditoriale è stata accolta con entusiasmo dalle associazioni e dagli opertaori del settore che confermano come il mercato stia effettivamente chiedendo risposte rapide ed efficienti all’incalzante incremento della domanda. Se la produzione prevista da Silfab dovesse essere tutta impiegata per il comparto fotovoltaico, corrisponderebbe a circa 300 megawatt di celle fotovoltaiche nel 2009 e 600 nel 2010, coprendo pertanto totalmente il fabbisogno nazionale e lasciando aperti ampi spazi anche per il mercato estero. L’insediamento coprirà un’area di 100. 000 mq dove, fino al 2006, operava una multinazionale chimica, intervenendo con un’attività produttiva ad elevata sostenibilità ambientale e buone prospettive occupazionali. Silfab prevede infatti il reinserimento, attraverso un consistente progetto di formazione specifica, di 250 persone, a regime 330, con elevata qualificazione e che oggi si trovano nella cosiddetta mobilità lunga. Inoltre si prevede che l’impatto ambientale del nuovo stabilimento tenderà allo zero: la materia prima che entrerà nei reparti produttivi via camion e soprattutto via ferrovia sarà silicio metallurgico, materiale utilizzato oggi in larga misura per la produzione di acciaio e alluminio, senza stoccaggio di alcun materiale pericoloso in quanto il processo sarà a ciclo chiuso, ovvero privo di emissioni. L’energia sarà in gran parte prodotta all’interno del sito tramite un impianto di cogenerazione a gas metano da 50 Mw, da un salto idrico di circa 10 Mw e da una centrale a biomassa. La produzione di polysilicon si colloca a monte della “Value Chain” del fotovoltaico che parte da questo materiale per arrivare alla cella, elemento fondamentale nella conversione fotovoltaica, per poi proseguire verso il modulo e quindi all’impianto finito. Per questo si può affermare che, con Silfab, nasce la filiera italiana del fotovoltaico che consente di mantenere in ambito nazionale la crescita economica conseguente al boom di questo settore. .  
   
   
PIRELLI RE CREDIT SERVICING, SOCIETÀ DI SPECIAL SERVICING LEADER IN ITALIA, INCASSA NEL 2007 CIRCA 550 €M DA CREDITI IN SOFFERENZA IN GESTIONE (NET BOOK VALUE DI CIRCA 2 €MILIARDI)  
 
 Milano, 14 gennaio 2008 – Pirelli Re Credit Servicing (100% Pirelli Re), società di special servicing leader in Italia, ha incassato nel corso del 2007 circa 550 milioni di euro da crediti in sofferenza ipotecari e corporate in gestione con un net book value di circa 2 miliardi di euro; tale valore non include il portafoglio di Npls originati da Banca Antonveneta e dalla controllata Interbanca con un net book value di 530 milioni di euro e che la Società ha in gestione dalla metà di dicembre dello scorso anno. Circa il 50% dei recuperi è avvenuto attraverso soluzioni stragiudiziali. Pirelli Re Credit Servicing conta una capillare presenza sul territorio, con 7 sedi situate a Milano, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo e Catania a cui nel corso di quest’anno se ne aggiungeranno altre 3, un’efficiente struttura organizzativa con circa 300 professionisti, che si avvale di un esteso network di mediatori creditizi con forti competenze immobiliari e beneficia di sinergie operative con le altre società di servizi del Gruppo Pirelli Re: Pirelli Re Agency per le valutazioni immobiliari e la vendita a clientela privata di immobili a garanzia di crediti in sofferenza rilevati durante le aste e Pirelli Re Property per la gestione di servizi agli immobili, mirata ad accrescerne il valore. Dalle principali agenzie di rating internazionali, Pirelli Re Credit Servicing ha ottenuto giudizi positivi, grazie alla continua generazione di proventi e di adeguata redditività, alla stabile performance registrata nell’attività de servicing dei portafogli, oltre alla professionalità e alle competenze del team di management. In particolare, Fitch ha assegnato il rating a “Rss2+” per l’attività relativa a portafogli di crediti ipotecari residenziali e a “Css2+” per quella nel settore terziario; il rating assegnato alla Società è immediatamente sotto il massimo rating pari ad 1. Per Standard & Poor’s la valutazione è “Above Average con outlook positivo”, appena sotto il massimo rating nella scala di giudizio. Il patrimonio complessivo di non performing loans gestito in esclusiva da Pirelli Re, attraverso una piattaforma di Asset management e Special Servicer unica nel mercato italiano, ammonta a circa 12 miliardi di euro a gross book value (circa 2,4 miliardi il net book value). .  
   
   
“IL NOTAIO RISPONDE” SPORTELLO DI PRIMA CONSULENZA GRATUITA SULLA CASA DI ABITAZIONE UN SERVIZIO OFFERTO DAL COLLEGIO NOTARILE DI BOLOGNA CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI BOLOGNA.  
 
Bologna, 14 gennaio 2008 – Dopo il riscontro di adesioni riscontrato sabato 22 dicembre, il Collegio notarile di Bologna ha rinnovato l’appuntamento con la cittadinanza per gli incontri di consulenza gratuita sui temi dell’acquisto della casa di abitazione con relativa richiesta di finanziamento e sulle molteplici problematiche di diritto successorio e di famiglia, ogni venerdì e sabato della seconda settimana del mese. Venerdì 11 e sabato 12 gennaio, il Collegio notarile di Bologna ha incontrato i cittadini per consulenze gratuite presso la sede del Consiglio Notarile Di Bologna – Via San Domenico, 11. Per accedere al servizio è necessario fissare un appuntamento contattando il seguente numero telefonico: 051 330758 oppure scrivendo a consigliobologna@notariato. It o consultando il sito web http://www. Notaibologna. It. .  
   
   
ROMANIA CONTINUA LA CRESCITA DEL SETTORE EDILE: +30% A/A A NOVEMBRE  
 
 Bucarest, 14 gennaio 2008 - Secondo i dati dell’Ufficio statistico romeno, il volume dei lavori di costruzione ha registrato un incremento del 33,2% a/a a novembre, dato in linea con il +34,1% a/a dei primi 11 mesi del 2007. Il settore della manutenzione e delle riparazioni si è collocato leggermente sopra la media, ma ognuno dei segmenti di mercato (incluse le nuove costruzioni e le ristrutturazioni) è aumentati di oltre il 30% a/a nel periodo. Allo stesso tempo l’edilizia residenziale si è stabilizzata di poco al di sotto della media con un +30% a/a. .