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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Giugno 2009
UE, SETTIMANA VERDE 2009: CAMBIAMENTI CLIMATICI - AGIRE E ADATTARSI  
 
Bruxelles, 22 giugno 2009 - In vista del nuovo accordo internazionale sul clima che dovrebbe essere concluso a dicembre in occasione della conferenza di Copenaghen, i cambiamenti climatici sono ovviamente al centro della “Settimana verde 2009” indetta dalla Commissione europea, che si svolgerà dal 23 al 26 giugno nell’edificio Charlemagne a Bruxelles. Con lo slogan “agire e adattarsi” durante la Settimana verde, la più grande conferenza annuale dedicata alla politica ambientale dell’Ue, sarà esaminata la complessa sfida di ridurre le emissioni di gas serra in Europa e nel mondo e adattarsi ai cambiamenti climatici in atto. Nel corso di otto sessioni si tenterà inoltre di delineare realisticamente un mondo a basse emissioni di carbonio per il 2050. Si prevede che ai tre giorni dell’evento parteciperanno più di 4 000 persone provenienti dall’Europa e dal resto del mondo. Durante la sessione conclusiva del 26 giugno il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, terrà il discorso programmatico, che sarà rivolto alle prospettive dell’accordo di Copenaghen. Il commissario per l’ambiente Stavros Dimas ha osservato: “Con la conferenza di Copenaghen che si avvicina, il 2009 può entrare nella storia come un punto di svolta nella lotta per evitare che i cambiamenti climatici raggiungano livelli pericolosi e causino sofferenze di vasta portata agli esseri umani. Il programma completo della Settimana verde consentirà ai partecipanti di scambiarsi conoscenze in merito a numerosi aspetti dei cambiamenti climatici di cui i responsabili politici, gli operatori economici e la società in generale devono occuparsi adesso. ” Quattro temi, 36 sessioni - La Settimana verde e la relativa mostra, giunta quest’anno alla nona edizione, si è imposta come forum annuale di dialogo e di scambio di esperienze, competenze e buone pratiche sulla protezione dell’ambiente. Essa riunisce partecipanti di amministrazioni pubbliche a diversi livelli, di istituzioni internazionali, imprese, organizzazioni non governative e della comunità scientifica e accademica chiamati a dibattere il modo migliore per proteggere e migliorare l’ambiente europeo adesso e per le generazioni future. L’evento è gratuito e aperto a tutti; finora si sono registrate oltre 4. 000 persone. Durante la Settimana verde 2009 i cambiamenti climatici sono discussi secondo quattro tematiche: le politiche comunitarie in materia, la dimensione internazionale, la convivenza con i cambiamenti climatici e la “visione per il 2050: una società senza emissioni di carbonio”. Il programma comprende 36 sessioni di conferenze, alcune organizzate in collaborazione con il gruppo di riflessione di Bruxelles “Friends of Europe”, oltre a numerose sessioni collaterali più ridotte. Saranno affrontate problematiche di ampio spettro, tra cui l’attuazione del pacchetto clima-energia dell’Ue, l’impatto dei cambiamenti climatici sull’occupazione e sulla coesione sociale, l’adattamento della biodiversità ai cambiamenti climatici, l’attenzione per le problematiche ambientali in economia, la sfida per l’agricoltura, la dimensione della sicurezza a livello internazionale e gli ultimi sviluppi in materia di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica. Il commissario Dimas interverrà durante la sessione di apertura e la sessione di chiusura dedicata al “cammino verso Copenaghen”. Oltre al presidente Barroso figurano, tra gli oratori della sessione di chiusura, il Ministro svedese per l’ambiente, Andreas Carlgren e il professor Wang Yi dell’accademia cinese delle scienze. Alla Settimana verde 2009 interverranno inoltre: • Ladislav Miko, Ministro ceco per l’ambiente • Roy Mickey Joy, Ambasciatore della Repubblica di Vanuatu • Joy Grant, Ambasciatore del Belize • Festus Mogae, inviato speciale delle Nazioni Unite per i cambiamenti climatici • Prof. Jean-pascal van Ypersele, vicepresidente del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite • Tony Long, direttore dell’ufficio politiche europee del Wwf • Steve Fludder, vicepresidente di Ge Ecomagination • Jeff Mcneely, scienziato dell’Unione internazionale per la conservazione della natura • Ray Hammond, autore e futurologo. Tutte le sessioni saranno trasmesse in diretta in streaming sul sito Web della Settimana verde all’indirizzo: http://ec. Europa. Eu/environment/greenweek/home. Html. Premi Life ed eventi serali - Il 24 giugno, dalle 14:00 alle 16:00, saranno presentati e premiati i cinque migliori progetti (“Best of the Best”) del programma Life-ambiente per il 2008-2009 e i cinque migliori progetti del programma Life-natura per il 2007-2008. I progetti vincitori per Life-ambiente provengono da Danimarca, Lussemburgo, Italia (2) e Regno Unito, mentre i progetti vincitori per Life-natura provengono da Spagna, Finlandia (2), Ungheria e Grecia. Maggiori informazioni sui progetti sono disponibili ai seguenti indirizzi: http://ec. Europa. Eu/environment/life/bestprojects/best2008-2009/index. Htm (Life-ambiente) http://ec. Europa. Eu/environment/life/bestprojects/bestnat2007-2008/index. Htm (Life-natura) Durante la Settimana verde si terranno ogni sera degli eventi, ad esempio la proiezione del nuovo film The Age of Stupid (L’era degli stupidi), dedicato ai cambiamenti climatici, il 24 giugno. Conferenze stampa - Il commissario Dimas e il Ministro Miko terranno una conferenza stampa congiunta il 23 giugno alle 12:30 nella sala stampa dell’edificio Berlaymont. Il commissario Dimas e il Ministro Carlgren terranno una conferenza stampa congiunta il 26 giugno alle 9:15 nel Salon Rouge dell’edificio Charlemagne. Per ragioni di sicurezza, tutti i partecipanti, compresi i giornalisti accreditati presso le istituzioni europee, dovranno essere in possesso del badge della Settimana verde per accedere allo Charlemagne. È possibile registrarsi all’arrivo alla conferenza oppure in anticipo, online, (consigliato) all’indirizzo: https://gw09. Regware. Be/ Ulteriori informazioni: Programma della Settimana verde e angolo della stampa http://ec. Europa. Eu/environment/greenweek/home. Html .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA VUOLE UN´INTERNET APERTA, INDIPENDENTE E TRASPARENTE  
 
Bruxelles, 22 giugno 2009 - In un documento strategico pubblicato il 18 giugno la Commissione europea, in quanto esecutivo dell´Unione, promuove una maggiore trasparenza e un dovere multilaterale di rendicontazione nella governance di internet. Oggi gli utenti di internet sono un miliardo e mezzo in tutto il mondo, di cui 300 milioni nei 27 Stati membri dell´Unione europea. Per ora il coordinamento delle decisioni chiave sulla governance di internet è un compito assegnato alla Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (Icann), un organismo privato con sede negli Stati Uniti. La Commissione è d´accordo che la gestione quotidiana del funzionamento di internet continui ad essere affidata a imprese private, purché queste siano tenute a un dovere di rendicontazione e di indipendenza. La Commissione è anche convinta che le decisioni in merito a internet, che riguardano tutti i cittadini del mondo, in particolare quelle relative alla sua apertura e sicurezza, debbano essere adottate in modo trasparente e responsabile. L´icann opera nell´ambito di un accordo su un progetto comune con il Ministero del Commercio statunitense che viene a scadenza il 30 settembre 2009. A parere della Commissione europea le intese sulla governance futura di internet debbono riflettere il ruolo imprescindibile che è venuta assumendo la rete globale in tutti i paesi del mondo. Viviane Reding, la Commissaria europea per la società dell´informazione e i media, ha affermato: "La Internet Corporation for Assigned Names and Numbers sta per affrontare una svolta storica: diventare un organismo pienamente indipendente che dovrà render conto all´intera comunità mondiale di internet. I cittadini europei auspicano questa trasformazione ed è questo il senso della nostra proposta. Ho invitato perciò gli Stati Uniti a collaborare con l´Unione europea per raggiungere questo obiettivo. " Nell´imminenza dello scadere dell´accordo su un progetto comune tra l´Icann e il governo degli Stati Uniti (settembre 2009), la Commissione ha affermato oggi che è opportuno che quest´iniziativa del settore privato conservi la leadership ma operi nel rispetto di direttive chiare, definite nell´ambito del dialogo internazionale. Ad esempio, se dovesse adottare una decisione sull´introduzione di nomi di dominio personalizzati (per permettere a un sito internet di sostituire ad es. La desinenza ". Com" con ". Xxxx"), l´Icann dovrebbe fissare direttive precise e agire in piena trasparenza. L´unione europea ritiene anche che la governance futura di internet dovrà rispettare alcuni principi fondamentali, in particolare il rispetto dei diritti umani e la libertà di espressione, oltre all´esigenza di preservare la stabilità e la sicurezza della rete. Nella comunicazione odierna dal titolo "Governance di internet: le prossime tappe", la Commissione ha presentato proposte che vanno nel senso di una maggiore apertura, trasparenza e inclusione delle decisioni riguardanti internet. Un obiettivo chiave è affidare all´Icann un dovere di rendicontazione sia sul piano interno (a livello di organi decisionali e di organizzazione generale) che sul piano esterno (dovere di rendicontazione multilaterale nei confronti di tutti i paesi del mondo). Questo comporta che i destinatari delle decisioni degli organi di governance dovranno avere la possibilità di presentare un ricorso dinanzi ad un tribunale indipendente. La Commissione ha proposto inoltre che la rete sia gestita da organismi privati in base ai principi approvati dalle autorità pubbliche, ma senza interferenze governative nel suo funzionamento quotidiano. Il governo degli Stati Uniti è stato l´unico organo ad avere il controllo formale delle attività e della strategia dell´Icann fin dalla costituzione di quest´ultima nel 1998. Data l´imminente scadenza dell´accordo su un progetto comune, la Commissione ritiene che occorra estendere, d´ora in avanti, il dovere di rendicontazione di tale organismo e fare in modo che esso debba rispondere non più al governo di un solo paese, ma all´intera comunità di internet. Questo aspetto assume un´importanza del tutto particolare se si pensa che il prossimo miliardo di utenti di internet sarà composto principalmente da cittadini dei paesi in via di sviluppo. La Commissione ha affermato oggi che l´Unione europea dovrà avviare un dibattito su queste tematiche con i partner internazionali, in particolare sul rafforzamento della resilienza di internet nei confronti di avarie accidentali o attacchi deliberati. Le proposte della Commissione intendono riaffermare il ruolo dell´iniziativa privata e garantire che la rete globale continui ad essere uno strumento di innovazione, libertà di espressione e sviluppo economico. .  
   
   
UE, FORMALITÀ AMMINISTRATIVE: MIGLIORERANNO I SERVIZI ON LINE  
 
Bruxelles, 22 giugno 2009 - Pieno sostegno della Commissione europea ai servizi transfrontalieri resi possibili dalle più moderne tecnologie; infatti la Ce cofinanzierà un progetto condotto da Austria, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi e Polonia per aiutare le amministrazioni pubbliche a migliorare i servizi in linea nel settore dei servizi. Entro la fine dell’anno ogni Stato membro disporrà di sportelli unici che permettono alle imprese di espletare formalità amministrative in linea. Questo consentirà ad esempio ad un fornitore belga di servizi di espletare on line tutte le formalità necessarie per aprire un bar nei Paesi Bassi. Il progetto pilota è inteso a rafforzare ulteriormente la qualità delle procedure elettroniche. Nel progetto pilota saranno investiti in tre anni oltre 14 milioni di euro, metà dei quali proverranno dal Programma europeo per la competitività e l’innovazione. “Gli investimenti nelle più moderne tecnologie dell’informazione sono lo strumento giusto per promuovere la collaborazione tra le amministrazioni pubbliche e agevolare l’accesso delle imprese ai mercati degli altri Stati membri”, ha affermato Viviane Reding, commissaria europea alla società dell’informazione e ai media. “I servizi offerti in linea, senza inutili formalità burocratiche, aiuteranno le imprese europee a espandersi su nuovi mercati, il che comporterà un rafforzamento degli scambi all’interno dell’Unione europea e un aumento della crescita e dell’occupazione nel mercato unico. ” Con il 70% del Pil dell’Ue, il settore dei servizi è il motore principale della crescita e dell’occupazione in Europa. Negli ultimi anni questo settore è stato all’origine del 95% dei nuovi posti di lavoro. A differenza della libera circolazione delle merci, che è ormai una realtà nell’Ue, il mercato interno dei servizi non ha ancora espresso il suo pieno potenziale. Sussistono ostacoli amministrativi e giuridici che impediscono ai fornitori di servizi di stabilirsi in altri Paesi e di operare al di là dei confini nazionali. Il progetto pilota varato dalla Commissione europea in collaborazione con Austria, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi e Polonia svilupperà nuove soluzioni tecniche per rafforzare la qualità dei servizi elettronici transfrontalieri offerti dalle amministrazioni pubbliche. Entro la fine del 2009 in ogni Stato membro saranno costituiti sportelli unici presso i quali le imprese potranno espletare tutte le procedure e formalità senza doversi rivolgere a più uffici. Il progetto pilota, favorendo l’adozione di buone pratiche, di specifiche aperte e di soluzioni facili per gli utenti, è diretto a rendere compatibili tra loro le impostazioni seguite nei vari Paesi dell’Unione europea (cosiddetta “interoperabilità”), a promuovere l’uso dei servizi elettronici e a stabilire norme comuni per la sicurezza delle operazioni tra gli Stati membri. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: PÖTTERING CONDANNA L´ULTIMO ATTACCO CONTRO LA LEADER BIRMANA AUNG SAN SUU KYI  
 
 Bruxelles, 22 giugno 2009 - "La Giunta militare birmana deve rilasciare la leader democratica Aung San Suu Kyi immediatamente e senza condizioni" - il Presidente del Parlamento Hans-gert Pöttering è intervenuto in vista dell´imminente processo contro la coraggiosa dissidente. Sono quasi vent´anni che Aung San Suu Kyi è agli arresti domiciliari, con brevissimi periodi di libertà. E venerdì celebrerà il suo 64esimo compleanno ancora una volta da prigioniera. Vincitrice del Premio Sakharov nel 1990 per la sua resistenza alla dittatura militare birmana. Premio Nobel nella pace l´anno dopo. Ma l´attenzione dell´opinione pubblica internazionale non è ancora riuscita a restituirle la libertà. E ora si trova davanti all´ennesimo processo, che potrebbe coincidere con il giorno del suo compleanno. "Chiedo un processo giusto e trasparente, in linea con le regole internazionali, che prevedono l´accesso dei media e la possibilità per tutti i testimoni di esprimersi", ha detto il Presidente Pöettering nel suo intervento. Tutti e 27 I Paesi europei sono già intervenuti per chiedere la sua liberazione, e il caso verrà discusso domani e dopo domani al Vertice dei capi di Stato e di Governo. I sostenitori della sua causa hanno organizzato una campagna speciale in occasione del suo 64esimo compleanno. E il Parlamento europeo non fa mancare il suo sostegno alla causa: "riaffermiamo il nostro completo sostegno e la nostra solidarietà - ha continuato Pöettering - questa donna coraggiosa rappresenta le migliori speranze di un futuro libero e prospero per il suo Paese e per il suo popolo. " .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: LA POSTA IN GIOCO - ELEZIONE DEL PRESIDENTE E NUOVI GRUPPI POLITICI  
 
Bruxelles, 22 giugno 2009 - Al Parlamento sono già iniziate le riunioni che porteranno alla nomina del nuovo Presidente. I gruppo politici devono ancora formulare formalmente le candidature, ma i nomi circolano ormai da tempo e il numero dei candidati è destinato a crescere man mano che si avvicina il 14 luglio, data in cui si terrà l´elezione per la carica più prestigiosa dell´assemblea. Nello stesso tempo i partiti eletti e non ancora ubicati in un gruppo politico europeo stanno negoziando la loro collocazione. Il Presidente - I deputati eleggeranno il loro Presidente per un mandato di due anni e mezzo, ovvero metà della legislatura. Sono i gruppi politici a condurre gli accordi che portano alla scelta del Presidente. I gruppi si confrontano fra loro in base al peso relativo acquisito in seguito ai risultati delle elezioni. Nelle legislature passate spesso l´accordo è stato trovato fra i due gruppi più grandi, che si dividevano i due Presidenti all´interno della stessa legislatura (per esempio, metà mandato al Ppe e metà mandato al Pse). In ultima istanza, però, è il voto segreto dei singoli deputati a determinare chi ricoprirà la carica più prestigiosa dell´assemblea. Cosa fa il Presidente del Parlamento? All´interno del Parlamento il Presidente presiede le sedute plenarie, guidando l´ordine dei lavori e garantendo il corretto svolgimento delle discussioni e dei voti. Il Presidente presiede anche le riunioni dei capi-gruppo, che stabiliscono l´agenda politica del Parlamento, e del Bureau, che decide dell´organizzazione e amministra il bilancio interno. Un ruolo cruciale del Presidente è anche quello di rappresentare il Parlamento nelle riunioni del Consiglio europeo. Sta al Presidente dell´asemblea di aprire i lavori del Consiglio, presentando le posizioni dei parlamentari ai leader dei 27 Paesi. All´esterno il Presidente rappresenta legalmente il Parlamento in ogni questione che lo concerne. Per esempio è necessaria la sua firma su tutti i Trattati dell´Unione europea. Ma il Presidente è anche il volto dell´assemblea nelle relazioni internazionali. Tocca a lui svolgere le visite ufficiali fuori e dentro l´Unione europea. Infine, il leader del Parlamento mette la firma finale sul bilancio comunitario. La giornata tipica del Presidente:ç Firma gli atti legislativi negoziati con il Consiglio; Riceve il Capo di Stato di un Paese straniero; Presiede la seduta plenaria; incontra i capi-gruppo per stabilire l´ordine del giorno. Gruppi vecchi e nuovi - Nella legislatura appena conclusa c´erano 7 gruppi. Dopo le elezioni sono iniziate le speculazioni sulle nuove possibili formazioni e sulla sopravvivenza di tutti i vecchi gruppi. Al momento, il quadro politico è alquanto chiaro: il Partito Popolare Europeo (Ppe) si conferma primo gruppo, con almeno 264 seggi. Uno scarto rilevante rispetto al secondo gruppo, quello del Partito Socialista Europeo (Pse), che dovrebbe ottenere 161 seggi più i 21 del Partito Democratico italiano. Al terzo posto, come nella scorsa legislatura, il Gruppo dei Liberal-democratici (Alde), che per ora ha 80 seggi attribuiti. Ma i numeri potrebbero cambiare, perché ci sono circa 70 membri che non hanno ancora deciso la loro collocazione. Perché i deputati vogliono fare parte di un gruppo - Aderire a un Gruppo è importante per "pesare" di più nel gioco politico europeo. Molte decisioni chiave, infatti, vengono negoziate fra i gruppi parlamentari al loro più alto livello, e non dai singoli deputati. Questo vale anche per quel che riguarda gli incarichi istituzionali. E´ quasi impossibile immaginare che un deputato non iscritto ad alcun gruppo ricopra un incarico all´interno del Parlamento. Ma quali incarichi stanno negoziando in questi giorni i gruppi politici, oltre a quello del Presidente? Nella sessione plenaria di luglio si eleggeranno anche 14 vice-Presidenti, 6 Questori (responsabili delle questioni amministrative), e tutti i Presidenti delle Commissioni parlamentari e delle Delegazioni per le relazioni con i Paesi extra-comunitari. Ecco perché tanto fermento intorno alla formazione di nuovi possibili gruppi. Ci sono partiti nazionali anche grandi, come i Conservatori britannici, che sono usciti dal Partito Popolare Europeo e hanno annunciato di voler formare un nuovo gruppo. Ma per farlo, hanno bisogno di almeno 25 deputati (e non è un problema, visto i Tories eletti sono già 25) e di almeno altre 6 nazionalità (il che potrebbe rivelarsi un po´ più complesso). Cambi di nome - Già le due grandi formazioni del Parlamento hanno annunciato un cambiamento di nome, per riflettere le negoziazioni in corso con deputati entranti e uscenti. Il Ppe, con la perdita dei Conservatori britannici, non si chiamerà più Ppe-de (Democratici Europei), ma tornerà ad essere semplicemente "Partito Popolare Europeo". E il Pse potrebbe rinominarsi "Asde" (Alleanza dei Socialisti e Democratici Europei); per fare spazio ai Democrats italiani del Pd. .  
   
   
BILANCIO DEL PROGRAMMA INTERREG IV ITALIA-AUSTRIA: FINORA 49 PROGETTI PER 23,5 MILIONI DI EURO  
 
 Bolzano, 22 giugno 2009 - Un primo bilancio sull’attuazione del programma di cooperazione territoriale Interreg Iv Italia-austria 2007-2013 è stato fatto nell’ambito della seconda riunione del Comitato di sorveglianza svoltasi a Zams in Tirolo. In due anni sono stati finanziati 49 progetti di cooperazione transfrontaliera per 23,5 milioni di euro, riferiti alla cultura, alla salute, al turismo, all´innovazione. Il Comitato di sorveglianza sovrintende l´attuazione del Programma in modo da assicurarne l´efficienza e la qualità d´esecuzione. Nell´ambito della riunione annuale, svoltasi in Tirolo, è stato presentato un rapporto sui primi due anni di applicazione del programma comunitario. Finora sono stati finanziati 49 progetti degli oltre 140 presentati, di cui 30 approvati in luglio 2008 e altri 19 a fine maggio 2009. I 49 progetti di cooperazione italo-austriaca coinvolgono partner sia pubblici che privati provenienti da tutte sei le regioni e province che partecipano al programma: Alto Adige, Carinzia, Friuli Venezia Giulia, Salisburgo, Tirolo e Veneto. Per il finanziamento di tali progetti sono state impiegati 23,5 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Prevalentemente i progetti riguardano tematiche legate alla salute e alla cultura, interventi turistici, e creazione di network transfrontalieri e innovazione. Nei prossimi quattro anni del programma verranno finanziati altri interventi per oltre 30 milioni di euro. Hanno partecipato ai lavori anche i responsabili della Commissione europea, del Ministero italiano per lo Sviluppo economico e della Cancelleria federale austriaca, che hanno lodato l’efficiente gestione del programma di cooperazione italoaustriaca, un modello per gli altri programmi trasfrontalieri amministrati dall’Italia. In occasione del comitato il Land Tirolo ha organizzato la visita ad uno dei progetti finanziati, “Fortificazioni nella zona di confine” a Altfinstermünz, e un seminario informativo per presentare esempi concreti di collaborazione tra Italia e Austria. Ulteriori informazioni tra cui quelle sul prossimo avviso per la presentazione di progetti sono disponibili sul sito del Programma Interreg Iv Italia-austria all’indirizzo www. Interreg. Net Alla riunione erano presenti anche l’Autorità di gestione del programma (Provincia di Bolzano - Ufficio affari comunitari) e i rappresentanti delle sei regioni, delle parti sociali, dell’Autorità di certificazione (Provincia di Bolzano –Organismo Pagatore) e dell’Autorità ambientale (Provincia di Bolzano – Agenzia per l’Ambiente). .  
   
   
DURNWALDER ASSUME LA PRESIDENZA DI ARGE ALP: RISOLUZIONI SU POLITICA ENERGETICA E IT  
 
Bolzano, 22 giugno 2009 - Due risoluzioni sulla politica energetica e sullo sviluppo delle tecnologie dell’informazione, l’impegno comune per fronteggiare la crisi internazionale in un’area alpina popolata da 23 milioni di abitanti: è quanto hanno concordato il 19 giugno a Coira in Svizzera dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dagli altri Capi di Governo della Comunità di lavoro in occasione della Conferenza finale dell‘anno di Arge Alp guidato dai Grigioni. L’alto Adige ha assunto la Presidenza di Arge Alp per i prossimi 12 mesi. Con il passaggio di consegne tra Cantone dei Grigioni e Provincia di Bolzano, che guiderà Arge Alp fino al giugno 2010, si è conclusa oggi (19 giugno) a Coira la 40. Ma Conferenza dei governatori delle Regioni aderenti a Arge Alp. Assumendo la presidenza, Luis Durnwalder ha ribadito che il lavoro proseguirà in particolare sui temi sensibili del turismo alpino, della società dell‘informazione e del contenimento del traffico nelle Alpi. La prima risoluzione approvata punta a sviluppare una politica energetica sostenibile nell’arco alpino, dove risulta possibile – secondo uno studio comparato sullo sfruttamento delle energie rinnovabili, presentato oggi durante i lavori – aumentare la quota di fonti alternative come acqua, legno, solare e geotermico. Le Regioni intendono considerare nella politica energetica gli obiettivi a lungo termine della cosiddetta società a 2000 watt: una visione secondo cui entro il 2100 ogni abitante non dovrà consumare più di 2000 watt di potenza continua. La risoluzione propone anche di intervenire nel settore dei trasporti: ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico causato dal traffico, creare incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni, migliorare la qualità traffico turistico. Il presidente Durnwalder ha sottolineato l’esigenza "che Regioni e Stati nazionali si impegnino per spostare sensibilmente il traffico dalla strada alla ferrovia con un nuovo concetto di logistica, e non semplicemente spostando il traffico su altre rotte. " Altri contributi concreti di Arge Alp sul tema: una piattaforma per scambiare le esperienze tra Regioni, l’istituzione di un Premio energia Arge Alp, un Label per gli hotel che si distinguono per efficienza energetica. Il presidente Durnwalder ha chiesto inoltre, e la proposta è stata accolta, di favorire lo scambio transfrontaliero di energia elettrica, "attraverso l’uso di infrastrutture comuni che possono aiutare ad ottimizzare la fornitura sul territorio. " La seconda risoluzione ha riguardato la volontà di potenziare le infrastrutture per le nuove tecnologie della comunicazione e la diffusione della banda larga e ridurre il divario digitale nelle aree alpine. I lavori proseguono con l´esame dei progetti Arge Alp da realizzare nei prossimi dodici mesi. Oggi Arge Alp ha ancora un senso? Luis Durnwalder risponde di sì, “ma c’è bisogno di rafforzare il profilo politico, di costruire intese forti per far sentire la nostra presenza in Europa e nel rapporto tra montagna e Regioni delle pianure. ” È uno dei passaggio del discorso con cui il Presidente ha assunto a Coira la guida di Arge Alp fino al giugno 2010. La Provincia ha proposto 5 nuovi progetti. Un richiamo alla necessità di fare fronte comune nel rapporto con Bruxelles e con i Governi nazionali, la rinnovata richiesta di ratifica dell’Accordo di Madrid (che istituzionalizza la cooperazione transfrontaliera) e della Convenzione delle Alpi, interventi speciali a favore delle aree di montagna e misure per contenere il traffico, "perché non bisogna concentrarsi solo sul tunnel del Brennero, ma servono misure a breve e medio termine a favore della mobilità locale": sono i passaggi più significativi del discorso con cui il presidente Durnwalder ha assunto oggi a Coira, a fine lavori della Conferenza dei governatori, la guida di Arge Alp fino al giugno 2010. Durnwalder ha detto che "Arge Alp ha ancora un senso se ci si vuole impegnare seriamente, come i risultati e le iniziative di questo ultimo anno dimostrano. C’è bisogno di rafforzare il profilo politico delle Regioni, di presentarsi uniti e con proposte in sede europea per tutelare gli stessi interessi. Ma Arge Alp è anche scambio di buone pratiche e di specialisti nelle tematiche trasversali: agricoltura, tutela del paesaggio, risorse idriche. " Durnwalder ha poi ricordato come esempio il coordinamento, già in atto tra gli esperti delle Regioni, sulla questione dei grandi predatori alpini. Su un altro aspetto ha insistito: "Dobbiamo impegnarci nel contrasto della crisi internazionale, per il rilancio dell’economia e la tutela dei lavoratori. La crisi non sarà breve. " Durnwalder ha chiesto un’azione congiunta anche di Arge Alp: "I nostri esperti possono confrontarsi sulle rispettive esperienze regionali, studiare la fattibilità di azioni comuni e da lì far nascere misure da intraprendere concretamente. " Le tre ore del vertice hanno visto l’approvazione di nuovi progetti congiunti, tra cui quelli proposti dall’Alto Adige: l’incentivazione di carburanti alternativi nell’arco alpino, l’istituzione di un gruppo di lavoro in tema di neuroriabilitazione, interventi sulla viabilità nei piccoli centri rurali, iniziative per bloccare la fuga dei cervelli. La Conferenza si è conclusa con la premiazione dei vincitori del concorso Arge Alp sound, promosso tra band e giovani musicisti delle 10 Regioni per individuare una canzone rappresentativa delle Alpi: tra i 112 motivi iscritti (15 dall’Alto Adige) ha vinto un gruppo del Cantone dei Grigioni, quinti i primi altoatesini, Angelika Pedron & Thomas Winkler. .  
   
   
EUROREGIONE ALPI MEDITERRANEO; FERRUCCIO DARDANELLO: “INSIEME IN EUROPA PER AFFRONTARE LA CRISI E TROVARE NUOVE STRATEGIE PER RIMETTERE IN MOTO L’ECONOMIA”  
 
Torino, 22 giugno 2009 - Si è tenuta il 17 giugno a Bruxelles, presso la sede comune delle Regioni e delle Camere di commercio regionali dell’Euroregione Alpi Mediterraneo (composta da Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Paca Corse e Rhône-alpes) di Rue du Trône 62, la Conferenza sul ruolo delle Euroregioni in Europa di fronte alla crisi economica e la manifestazione di chiusura del mandato di presidenza del Rhône-alpes. “Desidero ringraziare il Presidente della Regione Rhône-alpes Jean-jack Queyranne per l’impegno profuso in questi mesi di presidenza. Attraverso la nostra presenza comune a Bruxelles, abbiamo la possibilità di lavorare nella maniera più efficace possibile, mondo politico ed economico fianco a fianco, al servizio dei territori e delle imprese - ha dichiarato Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte, a nome di 34 Camere di commercio locali che rappresentano 1 milione e 500mila imprese -. L’euroregione è un territorio transfrontaliero ricco e dalle mille potenzialità di sviluppo internazionale: è qui il motore di crescita economica. È da qui che, unendo le forze nei confronti delle istituzioni europee, possiamo creare occasioni ed opportunità di crescita che servano concretamente al mondo delle imprese”. Durante la Conferenza europea, alla quale era presente la Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso e che ha riunito gli alti rappresentanti delle Regioni europee e l’insieme delle Euroregioni d’Europa, il Presidente Dardanello ha aggiunto: “Con la collaborazione all’interno dell’Euroregione intendiamo dare una risposta alla crisi attuale che ha colpito interamente un´area abitata da 17 milioni di persone e con un Pil di 490 miliardi di euro: il nostro obiettivo è trovare gli strumenti adeguati per rispondere con celerità a questa sfida economica. Potenziare la rete infrastrutturale, lavorare per una maggior internazionalizzazione dei nostri territori e favorire le imprese nel campo dell’innovazione sono le priorità su cui programmare iniziative di sviluppo economico integrato”. .  
   
   
MINISTRO ECONOMIA DI SERBIA IN VISITA IN SLOVENIA  
 
Lubiana, 22 giugno 2009 - Il vice premier serbo e ministro dell´economia e dello sviluppo regionale, Mladjan Dinkic, si è recato in Slovenia il 17 giugno, dove ha incontrato il Ministro dell´Economia sloveno, Matej Lahovnik, per discutere la cooperazione tra i due Paesi, afferma Seeurope. Net. Dinkic è stato accompagnato da una delegazione di rappresentanti del ministero serbo e degli imprenditori serbi, ed ha visitato le fabbriche Tvm e Hermes Softlab a Maribor. La delegazione serba ha preso parte ad una conferenza sugli investimenti presso la Camera di Commercio Slovena a Lubiana assieme agli imprenditori sloveni, ai rappresentanti dall´Agenzia Serba per la promozione degli Investimenti e delle Esportazioni e dell´Agenzia Statale Slovena per l´Imprenditoria e gli Investimenti Esteri. .  
   
   
CINA INTERESSATA A INFRASTRUTTURE IN SERBIA  
 
Trieste, 22 giugno 2009 - L´ambasciatore cinese a Belgrado, Wei Jinghua, ha dichiarato che diverse aziende cinesi sono molto interessate a prendere parte a progetti infrastrutturali in Serbia, rileva B92. Net. L´ambasciatore ha ribadito che la Cina supporta la sovranità e integrità territoriale serba. Per quanto riguarda la cooperazione tra i due Paesi, la Cina vede un buon partner nella Serbia nei settori commerciale, culturale, scientifico, scolastico-formativo e militare, dove si stanno intensificando i rapporti. Per quanto riguarda le infrastrutture in Serbia, i competenti ministeri serbo e cinese stanno analizzando la costruzione del ponte Zemun-borca e stanno cercando le modalità della cooperazione in altre aree. .  
   
   
AUSTRIA, SI SENTONO EFFETTI CRISI ECONOMICA  
 
Trieste, 22 giugno 2009 - Gli indicatori di congiuntura delle industrie austriache, secondo i calcoli del Wifo (istituto austriaco di ricerca economica), dopo un chiaro calo nel primo trimestre, si sono stabilizzati ad aprile e maggio ad un livello basso e si è speranzosi per i prossimi mesi. Anche l´economia austriaca ha risentito della crisi economica, seppur con un trimestre in ritardo rispetto alla Germania. Il recesso riguarda soprattutto le esportazioni e gli investimenti. Per cui le piccole e medie imprese, che producono per il mercato interno, non sono state ancora toccate dalla crisi. I consumi pubblici e dei privati hanno mantenuto il livello del trimestre precedente, rende noto l´Ice. Particolarmente evidente è il rallentamento della produzione dei beni materiali, e il valore aggiunto è sceso rispetto allo scorso anno dell´11,7 p. C. La conseguenza più forte è sicuramente una recessione delle esportazioni. La perdita di domanda c´è stata sia nei nuovi stati membri dell´Ue che negli altri 15. In particolare, sono diminuite di molto le esportazioni verso Usa, Gran Bretagna, Spagna ed Ungheria. Il tasso d´inflazione scende sempre di più verso lo zero. In aprile ammontava in Austria allo 0,7 p. C. Anche il mercato del lavoro è stato colpito dalla recessione. L´impiego del lavoro ad orario ridotto frena tuttavia la perdita del lavoro e l´aumento della disoccupazione. A maggio si sono registrati 57. 000 dipendenti con lavoro ad orario ridotto, in prevalenza nelle grandi aziende industriali. Eppure, nonostante questo provvedimento, il numero di posti di lavoro rispetto allo scorso anno è sceso di 53. 000 unità. .  
   
   
SI DIVARICA LA DINAMICA DELL´EXPORT: DIFFICOLTÀ SUI MERCATI EUROPEI MA RIPRESA SU QUELLI EXTRA EUROPEI  
 
Roma, 22 giugno 2009 - Tra i principali esportatori europei, l’Italia registra la migliore performance al di fuori dell’Ue a 27: nel mese di aprile, a fronte di un modesto decremento delle nostre esportazioni, aumenta comunque del 4,4% rispetto a marzo il contributo italiano all’export dell’Unione verso i Paesi extra-Ue, con un valore di 10,7 miliardi di euro. Stabile la Francia (+0,7%), mentre in calo Spagna (-6,2%), Germania (-2,8%) e Regno Unito (-2,3%). Nel mese di aprile, l’export italiano verso i Paesi Ue registra, nei dati destagionalizzati, una flessione più consistente rispetto agli scambi complessivi del nostro Paese (-4,5% contro -2,9%). “Pesa ancora la crisi sulle esportazioni italiane nei mercati europei, soprattutto destano preoccupazione i dati relativi alle vendite verso i nostri tradizionali mercati di sbocco, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito, che complessivamente fanno oltre un terzo del nostro export – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero – in particolare, il calo più significativo si registra verso il mercato tedesco (-13,4%), che d’altro canto sta sperimentando un forte rallentamento della propria economia, con il Pil a -3,8% nel primo trimestre 2009 rispetto agli ultimi tre mesi del 2008 e una contrazione del proprio export complessivo del 4,8%”. A livello settoriale, i comparti che registrano ad aprile, rispetto a marzo, riduzioni più rilevanti delle vendite complessive sono il tessile-abbigliamento-calzature (-19%, che raggiunge un valore di 2,4 miliardi di euro) e l’elettronica (-11,9%, per 2,1 miliardi di euro). “A fronte della difficile congiuntura in ambito europeo, i segnali di consolidamento sui Paesi extra-Ue sembrano dimostrare un sempre più forte interesse delle nostre imprese verso questi mercati – prosegue Esposito – nel mese di aprile stiamo infatti migliorando il nostro posizionamento in Paesi che secondo le proiezioni dovrebbero uscire prima di altri dalla crisi, come la Cina, il cui Pil nel 2009 è previsto in crescita del 6,5% e verso cui le nostre vendite nel mese di aprile sono aumentate del 4% rispetto a marzo e dell’8% rispetto ad aprile 2008”. .  
   
   
MILANO: CRISI, MANCA ANCORA CREDITO  
 
Milano, 22 giugno 2009 C’è ancora bisogno di credito, i soldi non tornano a girare nonostante sconti e incentivi per il 35% circa delle aziende, è tra i principali problemi delle imprese. Mentre cresce il rischio usura: sono tre su cento gli imprenditori. L’1,7% teme per il futuro di dover ricorrere a prestiti personali a tassi superiori rispetto alla banca, lo 0,7% è già ricorso in passato, lo 0,3% sta valutando proprio ora. Il pericolo si annida tra gli amici degli amici, pronti ad aiutare nel momento del bisogno, ad un prezzo fuori legge. In pericolo usura: donne, over 45 e imprenditori più per necessità che per vocazione, come via per trovare un lavoro. La debole vocazione “imprenditoriale” si traduce in difficoltà nella gestione finanziaria della nuova impresa, soprattutto nel separare il bilancio dell’impresa da quello familiare. Non solo racket criminale: l’usurario metropolitano agisce in proprio e va dal fornitore, al collega imprenditore fino alle società finanziarie. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su un’indagine attraverso metodo Cati su 801 imprese ad aprile 2009 e su 300 imprese milanesi ad ottobre 2008 e dalla ricerca “Fare impresa e rischio di usura” della Camera di Commercio di Milano, in collaborazione con la Provincia di Milano e con la Fondazione Centro Nazionale di prevenzione e difesa sociale. Se ne è parlato il 18 giugno alla Camera di Commercio di Milano in occasione del convegno “Prevenzione Usura, sinergia tra Istituzioni e Confidi, sostegno al credito per le Pmi lombarde”. “La Camera di commercio – ha dichiarato Marco Accornero, membro di giunta della Camera di Commercio di Milano – partecipa all’osservatorio sul credito in un ambito importante di confronto tra le istituzioni per far fronte ad una questione rilevante per tutti ed anche per il mondo delle imprese. Il 35% sente proprio la finanza come la questione principale con cui misurarsi in questa fase ancora difficile. Con un pericolo ancora più temibile, come quello dell’usura, che proprio in questo momento trova un ambito favorevole di diffusione”. “In tempi critici come quelli attuali – ha dichiarato Carlo Alberto Panigo, membro di giunta della Camera di Commercio di Milano e consigliere Fidicomet-unione Commercio – i fondi di garanzia per i prestiti rappresentano uno strumento indispensabile per le imprese. Occorre operare per un intervento più efficace di affiancamento a chi è in difficoltà per far emergere la reale necessità di finanziamenti e quindi agevolare l’accesso al credito”. La Camera di commercio è impegnata per favorire l’accesso al credito per le piccole e medie imprese attraverso alcune iniziative come i bandi che riguardano settori e azioni particolari. .  
   
   
LOMBARDIA EXPO. STATI GENERALI 16-17 LUGLIO, VIA AL DIBATTITO ON-LINE SUL SITO WEB UN FORUM DI IDEE E PROPOSTE A DISPOSIZIONE DI TUTTI FORMIGONI: PARTIAMO DANDO IL PRIMATO ALLE PERSONE E AI CONTENUTI  
 
Milano, 22 giugno 2009 - Si svolgeranno il 16 e 17 luglio al Teatro Dal Verme di Milano gli Stati Generali di Expo, il grande, libero laboratorio corale di idee, di proposta e di dialogo immaginato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e approvato in sede di Tavolo Lombardia per Expo (25 maggio). Si tratterà di un grande brain-storming, un forum libero di condivisione e di dialogo al quale ognuno potrà partecipare: cittadini, istituzioni, università, mondo del volontariato, della comunicazione, dell´arte, della cultura, dello spettacolo, del turismo. Ma, in un certo senso, gli Stati Generali di Expo cominciano già domani: domani infatti è on line il sito www. Statigeneraliexpo. It, a disposizione di tutti coloro che non solo intendono conoscere l´evento, approfondire i temi e iscriversi ai dibattiti della due giorni, ma desiderano iniziare a lanciare idee, proposte e suggerimenti per contribuire a prepararlo. "Ho già avuto modo di sottolineare - commenta Formigoni - nel presentare la mia proposta al Tavolo Lombardia, che per Expo le infrastrutture, i collegamenti, i padiglioni sono necessari, ma ancor più necessari sono i contenuti su cui dovrà poggiare questo grande evento storico, i quali dovranno scaturire da tutta la società. Infatti concepiamo Expo non solo come un´esposizione fieristica internazionale, ma come occasione mondiale di incontro e confronto su temi profondamente connessi ai grandi obiettivi e alle grandi sfide di questo millennio". Cosa ci aspettiamo dall´Expo ? qual è il modello di Expo che immaginiamo? come si può promuovere l´Expo nel mondo e con esso Milano, la Lombardia, l´Italia? Attorno a Questi argomenti, cui saranno dedicate le tre sessioni degli Stati generali (giovani, modello di Expo, contenuti connessi al tema "Nutrire il pianeta, energia per la vita") è appunto già possibile da domani dare il proprio contributo: basta registrarsi sul sito e inviare proposte, testimonianze, file audio, filmati, fotografie e altri progetti che sviluppino i temi proposti. Oppure, semplicemente, lasciare un messaggio, un pensiero, un desiderio sul blog degli Stati Generali dell´Expo. E´ possibile anche segnalare un link a un proprio video precedentemente pubblicato su Youtube, interagire in un blog, invitare altri amici a partecipare o segnalare nominativi di persone che potrebbero fornire contributi interessanti. Verrà inoltre attivato un canale su Youtube, in cui verranno pubblicati i filmati dell´evento e i più interessanti contributi video presentati dai cittadini. Il tutto è gestito da una redazione di giovani età media 25 anni. Inizia dunque un cammino verso un 2015 da costruire come occasione unica per disegnare una nuova forma di esposizione universale, che si distingua per il grande patrimonio immateriale di conoscenza che diviene risorsa e modello per rilanciare lo sviluppo. Oggi interessa meno che resti la "Tour Eiffel" del caso, ma piuttosto che ci sia un lascito permanente in termini di sviluppo e di crescita dell´attrattività. "Questo motore di scambi - aveva sottolineato Formigoni sempre in sede di Tavolo Lombardia - deve connotare la manifestazione fin dalla sua preparazione partendo proprio dal primato delle persone e dalla loro partecipazione attiva". .  
   
   
LOMBARDIA/ONTARIO. RICEVUTA DA FORMIGONI MINISTRO COMMERCIO SI E´ PARLATO DI EXPO, INDUSTRIA, ENERGIA, AMBIENTE E RICERCA PRESENTI STANCA E IMPRENDITORI INTERESSATI A RAPPORTI CON CANADA  
 
 Milano, 22 giugno 2009 - Prosegue senza sosta la collaborazione fra Regione Lombardia e Ontario, le due "locomotive" economiche di Italia e Canada. In questa prospettiva si inserisce l´incontro che si è svolto il 19 giugno al Palazzo della Regione fra il presidente, Roberto Formigoni, e il ministro per il Commercio estero e gli Investimenti, Sandra Pupatello, accompagnata dall´ambasciatore del Canada in Italia, Robert Collette. Un momento di lavoro su diverse tematiche cui hanno partecipato anche Lucio Stanca, amministratore delegato di Expo Spa, Michele Perini, presidente di Fiera Milano Spa, Francesco Bettoni, presidente di Unioncamere Lombardia, Luigi Rovati di Farmindustria e Dompè Farmaceutici, e altri importanti rappresentanti di Brixia Fiera Spa di Brescia, Italcementi di Bergamo, Apilombardia e Bracco Imaging. "La giornata odierna - ha detto Formigoni - segna un´ulteriore tappa nel processo di sviluppo dei rapporti economici tra l´Italia e il Canada e in particolare tra la nostra Regione e l´Ontario. Vogliamo infatti dare seguito ai fruttuosi incontri che la nostra delegazione ha avuto con i rappresentanti del mondo politico ed economico canadese perché siamo convinti che Lombardia e Ontario abbiamo numerosi punti in comune, a cominciare dalle ragioni del fare impresa. E perché ciò si possa realizzare occorre, appunto, condividere anzitutto una visione strategica e strumenti programmatici efficaci". Ecco allora spiegato il senso del Protocollo d´Intesa che il presidente Formigoni ha sottoscritto a Toronto con il premier dell´Ontario, Dalton Mc Guinty, incentrato su energia, industria, ambiente, università, ricerca, trasferimento tecnologico e servizi di pubblica utilità. "Con lo stesso entusiasmo - ha spiegato Formigoni - oggi abbiamo voluto nuovamente far incontrare le rispettive delegazioni le imprese per approfondire le esperienze di ciascuno e discutere su comparti di interesse comune. Gli accordi che alcuni di loro hanno già raggiunto non possono essere che un punto di partenza". Soddisfatta dell´incontro anche il ministro Pupatello, che ha sottolineato "la strategicità" dei settori individuati come prioritari. Il ministro ha anche evidenziato come in Canada siano in vigore norme che favoriscono enormemente gli investimenti stranieri, a partire da una detrazione sulle imposte del 60%. La visita del ministro Pupatello è stata anche l´occasione per riparlare di Expo che il Canada considera "un´importante vetrina e un´occasione da non perdere da subito, lavorando alacremente proprio a partire dal tema stesso della manifestazione, l´alimentazione e tutto ciò che le gravita attorno". "In questo senso - ha concluso Formigoni - anche la nuova forte apertura del Canada verso l´Europa e la firma di recenti accordi di free trade e sul trasporto aereo rappresentano elementi nuovi, stimolanti. Insieme potremo giocare un ruolo importante per aprire sempre più canali di interscambio". .  
   
   
FORMIGONI INCONTRA CORPO CONSOLARE DI MILANO E LOMBARDIA 4 GRANDI EVENTI INTERNAZIONALI A MILANO ENTRO FINE 2009 A MONZA IN SETTEMBRE FORUM UNESCO SU INDUSTRIA CULTURALE  
 
Milano, 22 giugno 2009 - Quarantacinque missioni istituzionali, guidate dal 2000 ad oggi dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in tutti i continenti, con l´obiettivo di sostenere l´internazionalizzazione delle imprese lombarde e attirare investimenti dall´estero; 681 progetti di cooperazione allo sviluppo per 50,6 milioni di euro, l´autorizzazione - da parte del Ministero degli Esteri - a sottoscrivere accordi, unica Regione in Italia, non solo con altre Regioni del mondo ma anche con Governi nazionali. Questo il biglietto da visita con cui il presidente Formigoni ha presentato, il 19 giugno, la Lombardia in occasione dell´incontro promosso dal Corpo Consolare di Milano e della Lombardia che, di recente, ha modificato la sua denominazione aggiungendo al nome del capoluogo anche quello della Regione. L´incontro, presieduto dal decano del Corpo Consolare, l´ambasciatore Gustavo Moreno (console generale dell´Argentina) è il primo della serie di conferenze che il Comitato di Presidenza del Corpo Consolare ha in programma per il 2009. Presenti all´incontro anche Robi Ronza e Claudio Morpurgo, delegati del Presidente della Lombardia alle relazioni internazionali e ai rapporti con l´Europa, i 94 consoli operativi a Milano e gli altri 8 che svolgono la loro attività a Brescia, Bergamo e Como. Il presidente Formigoni, dopo aver ricordato che il corpo consolare di Milano e della Lombardia, che è il più qualificato ed importante in Italia (rappresenta più di 100 Stati), ed il secondo in tutto il mondo in città non capitali di Stato dopo New York, ha sottolineato di essere "convinto che le iniziative internazionali delle istituzioni subnazionali debbano affiancarsi ed intrecciarsi in modo sempre più rilevante a quelle degli Stati nazionali". "I governi regionali - ha aggiunto - sono infatti in grado di intercettare in modo più flessibile ed efficace i bisogni e le opportunità che provengono dai propri territori, valorizzando in un´ottica sussidiaria le istanze della società civile". Il presidente ha poi anticipato le prossime tappe delle attività internazionali che Regione Lombardia coordinerà nei prossimi mesi. 1) Forum economico-finanziario per il Mediterraneo (Milano, 20-21 luglio 2009). Promosso da Ministero degli Affari Esteri, Regione Lombardia e Camera di Commercio di Milano/promos, il Forum si inquadra nel contesto istituzionale dell´Unione per il Mediterraneo (Upm) e vede la partecipazione di 43 capi di Stato e di Governo in rappresentanza dei 27 Stati dell´Ue e dei Paesi del Mediterraneo. Il Forum rappresenta il luogo ideale per la definizione e l´avvio dei programmi e iniziative finalizzati all´integrazione economica delle Pmi e dei macro-progetti di sviluppo infrastrutturale nell´area del Mediterraneo, del Medio Oriente e del Golfo (settori prioritari di intervento: disinquinamento nel Mediterraneo, "autostrade del mare" e terrestri, infrastrutture, energia, alta formazione e ricerca, promozione e sostegno alle Pmi, sicurezza alimentare, risorse idriche). 2) Forum Unesco sull´industria culturale (Villa Reale di Monza, 24-26 settembre 2009). Il 17 aprile 2009 l´Unesco e il Governo italiano hanno firmato a Parigi il Memorandum of Understanding relativo all´organizzazione del Forum annuale Unesco per la Cultura e le Industrie Culturali. Monza, inoltre, è destinata a diventare la sede stabile del Forum mondiale e, grazie a questo accordo, a diventare la capitale mondiale della Cultura. All´evento, unico nel suo genere, parteciperanno esponenti istituzionali, imprese, attori pubblici e privati, provenienti dai 192 paesi aderenti all´Unesco, accomunati dalla volontà di valorizzare il contributo delle industrie culturali alla crescita economica, un tema di particolare rilievo soprattutto nella congiuntura internazionale attuale. 3) World Investment Conference (Milano, 12-14 ottobre 2009). Organizzato in collaborazione con Ice, Promos e Regione Lombardia, è il principale evento di Waipa (World Association Investment Promotion Agencies), un´associazione non governativa che raggruppa tutte le principali agenzie di attrazione di investimenti a livello mondiale (questa edizione prevede la partecipazione di circa 500 rappresentanti di Agenzie di attrazione investimenti provenienti da un centinaio di Stati diversi). Nel corso della manifestazione saranno approfondite soprattutto le tematiche legate all´internazionalizzazione dei sistemi produttivi e all´attrazione degli investimenti, ed inoltre l´evento sarà l´occasione per favorire incontri tra le imprese lombarde e le agenzie straniere interessate. 4) Iv Conferenza Nazionale Italia-america Latina (Milano, 2-3 dicembre 2009). La Lombardia ospita quest´anno la Iv edizione di questa grande e tradizionale manifestazione, che prevedrà un particolare focus sui questi temi: l´agenda economica e sociale dell´America Latina e dell´Europa, il ruolo delle Pmi per lo sviluppo locale, gli investimenti in infrastrutture, energia e telecomunicazioni, la ricerca e la collaborazione tra università, la cooperazione transfrontaliera e transnazionale. Capitolo a parte l´Expo 2015. Il presidente Formigoni ha invitato il Corpo Consolare di Milano e della Lombardia alla grande iniziativa degli Stati Generali dell´Expo, che si svolgeranno il 16 e 17 luglio al Teatro dal Verme di Milano. "Questa iniziativa - ha detto Formigoni - vuole perciò essere il primo grande momento pubblico per stimolare e sollecitare un reale coinvolgimento popolare su Expo 2015. L´obiettivo degli Stati Generali è quello di focalizzare l´attenzione sull´evento Expo, la sua realizzazione, le prospettive che apre: il tema di fondo è come questo evento può essere realizzato e riuscire al meglio, massimizzando le opportunità e le ricadute positive per la Lombardia e tutto il paese". "Il ruolo che il Corpo Consolare potrà giocare in vista dell´Expo - ha concluso Formigoni - è assolutamente prioritario, in quanto sarà chiamato a favorire e facilitare fin da oggi la presenza dei paesi stranieri che parteciperanno all´evento, così da massimizzare le ricadute positive per tutto il nostro sistema". .  
   
   
LOMBARDIA: COOPERAZIONE SVILUPPO,700.000 EURO PER 13 PROGETTI  
 
Milano, 22 giugno 2009 - La Giunta regionale lombarda , su proposta del presidente Roberto Formigoni, ha approvato il primo provvedimento di co-finanziamento per 13 progetti di cooperazione per lo sviluppo in Africa, America Latina, Medio Oriente, Europa Orientale e Asia in collaborazione con organizzazioni non governative, fondazioni, università e istituzioni. Sono finanziamenti per un totale di 706. 250 euro che si inseriscono nell´ottica della sussidiarietà e solidarietà tra i popoli che contraddistingue la strategia internazionale regionale. Africa (3 progetti) Mali - 1) - "Sviluppo rurale sostenibile e tutela della biodiversità attraverso l´agricoltura, la pastorizia e il commercio: tre strumenti per la lotta alla desertificazione in Mali". Il progetto rientra nelle tematiche dell´Expo ed è realizzato, con un finanziamento di 50. 000 euro con il Cesvi Fondazione onlus. Repubblica Democratica del Congo 2) - Creazione del Centro di formazione "Maison Saint Paul" e formazione umana alla "bonne governance" (Kinshasa) in collaborazione con il Coe (Centro orientamento educativo) e finanziato con 50. 000 euro; 3) - Intervento di emergenza umanitaria nella Repubblica Democratica del Congo attuato con Soleterre onlus e che prevede un finanziamento di 20. 000 euro. America Latina (5 progetti) Guatemala - 4) - Creazione "Villaggio della Felicità" con costruzione di case per bambini di strada. Un progetto finanziato, a seguito di una missione istituzionale, con 50. 000 euro e realizzato con la Congregazione delle suore di "Marta e Maria"; 5) - Completamento dell´ospedale diurno per i pazienti poveri in partnership con l´Associazione Benedettina Olivetana per un finanziamento previsto di 40. 000 euro. Paraguay - 6) - Potenziamento della scuola "Santa Caterina da Siena" a Lambarè con l´associazione "Yes Youth Education Support" e un finanziamento di 10. 000 euro; 7) - Con il Centro di aiuto alla vita costruzione di una clinica per malati terminali "San Riccardo Pampuri" insieme alla Fondazione San Rafael con un contributo di 98. 500 euro. El Salvador - 8) - Insieme all´Irer (Istituto regionale di ricerca della Lombardia) e a seguito di una missione istituzionale, "Capacity building per la gestione pubblica e lo sviluppo territoriale del Golfo di Fonseca, con un contributo di 90. 000 euro. Medio Oriente (3 progetti) Palestina - 9) - Centro di solidarietà: costruzione di una scuola primaria nella zona periferica di Jenin "Rehabilitation the old Preliminary school in Kuforquood" in collaborazione con Lavorati Credenti onlus a seguito di una missione istituzionale e con un finanziamento di 45. 000 euro. Iraq - 10) - Attività formative di sostegno al sistema accademico e di ricerca iracheno 2009 con un corso di specializzazione in genetica vegetale e sicurezza alimentare con il mais come caso di studio. Il progetto sviluppa una missione istituzionale e un Protocollo d´intesa cui collabora il Centro di cultura scientifica "Alessandro Volta" e prevede un finanziamento di 45. 000 euro. Libano 11) - Emergenza Libano: assistenza socio-sanitaria e alimentare per i profughi del quartiere di Bab al Tabbaneh e realizzato, con un finanziamento di 57. 750 euro, insieme ad Arci Milano a seguito di una missione istituzionale. Est Europa (1 progetto) Albania - 12) - Realizzazione di un nuovo liceo a Meshkalla di Scutari, a seguito di missione istituzionale, in collaborazione con il Magis (Movimento e Azione dei Gesuiti italiani). Progetto finanziato con 100. 000 euro. Asia (1 progetto) Vietnam - 13) - Intervento sanitario di emergenza a favore delle popolazioni vittime dell´uragano "Kammuri" in collaborazione con Cooperazione italiana ad Hanoi, a seguito di una missione istituzionale e con la partecipazione dell´Aispo-san Raffaele. Il finanziamento regionale è di 50. 000 euro. .  
   
   
FVG: TONDO INCONTRA AMBASCIATORE REPUBBLICA CECA  
 
 Trieste, 22 giugno 2009  - Le prospettive di sviluppo dei rapporti tra il Friuli Venezia Giulia e la Repubblica Ceca sono state approfondite in un incontro che il presidente della Regione Renzo Tondo ha avuto, i18 giugno, a Trieste, con l´ambasciatore ceco in Italia Vladimir Zavazal. All´incontro era presente il console onorario della Repubblica Ceca a Trieste Paolo Petiziol. Tondo ha voluto sottolineare le comuni radici mitteleuropee, osservando come la visita dell´ambasciatore a Trieste costituisca il presupposto per rafforzare la collaborazione economica, sociale e culturale con il Friuli Venezia Giulia, una regione che per la sua storia e la sua collocazione geopolitica ha forti legami con i Paesi del Centro e dell´Est Europa. Dopo l´avvio del processo di allargamento, e di fronte alle sfide della globalizzazione, Tondo ha parlato dell´importanza della collaborazione fra i Paesi europei: "O si vince o si perde tutti assieme". Il presidente della Regione ha anche voluto invitare l´ambasciatore alla prossima edizione del Mittelfest di Cividale, che si aprirà il 18 luglio, da molti anni grande momento di incontro della cultura dell´Europa centrale. Anche l´ambasciatore della Repubblica Ceca ha voluto parlare delle radici comuni: esse costituiscono il presupposto naturale per quella tradizionale collaborazione reciproca che solo la Cortina di ferro, per 40 anni, ha potuto interrompere. L´ambasciatore ha osservato come il Friuli Venezia Giulia rappresenti uno dei più importanti partner per l´interscambio commerciale di Praga e la "porta" per i turisti cechi verso Italia, ricordando i prodotti di eccellenza della regione come il vino e il prosciutto di San Daniele. Nel corso dell´incontro si è approfondita anche la possibilità di un´adesione di Regioni della Repubblica Ceca alla Comunità di lavoro Alpe Adria che Tondo, come presidente di turno, è impegnato a rilanciare. . .  
   
   
FVG: TONDO INCONTRA CONSOLE UNGHERIA HETENYI  
 
Trieste, 22 giugno 2009 - Infrastrutture (Corridoio 5 e Porto di Trieste), energia e rapporti economici sono stati gli argomenti al centro dell´incontro che il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha avuto, il 18 giugno, con il Console generale d´Ungheria in Italia, Geza Hetényi. Tondo ha confermato di voler dare nuovo vigore alle relazioni della Regione con l´Europa dell´Est ed i Balcani anche attraverso il suo mandato ai vertici di Alpe Adria, da lui definita "uno dei primi strumenti di dialogo tra Est ed Ovest ed un network da rilanciare". Parlando dell´Europa in un contesto di globalizzazione economica, il presidente ha detto "non è più tempo di concorrenza tra noi, oggi o vinciamo o perdiamo assieme", un concetto che Hetényi ha rivelato di condividere, come dimostra la sua azione a favore dell´espansione dei rapporti tra Italia ed Ungheria. Il compito di cerniera del Friuli Venezia Giulia in questi rapporti è stato sottolineato sia dal presidente, che al console ha ricordato il riconoscimento del Governo italiano nei confronti del ruolo del Friuli Venezia Giulia nei rapporti dell´Italia con questi Paesi, che dallo stesso Hetényi. Per l´Ungheria l´Italia è il secondo partner commerciale dopo la Germania - ha detto il console - ed in questo contesto Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lombardia sono le regioni più importanti, quelle in cui intendiamo concentrare i nostri focus economici e commerciali. "Non a caso - ha proseguito Hetényi - a Trieste abbiamo il nostro console onorario e tra settembre ed ottobre apriremo qui un ufficio commerciale attraverso cui offrire consulenza a quanti intendono intrattenere rapporti d´affari con il nostro Paese" L´obiettivo dell´Ungheria è la creazione di un sistema decentralizzato d´interfaccia con le regioni del Nord-est italiano, e nell´ambito di quest´azione, il console ha chiesto a Tondo e alla Regione supporto al lavoro del diplomatico che si occuperà dell´ufficio commerciale e aiuto per l´organizzazione di una conferenza economica. Tondo ha dato la sua disponibilità ricordando, tra l´altro, che l´Ungheria ospita molti nostri corregionali e che la prossima settimana sarà a Budapest Giorgio Santuz, presidente dei Fogolars Furlan. .  
   
   
IL 24 E 25 GIUGNO DELEGAZIONE RUSSA VISITA LA BASILICATA  
 
Potenza, 22 giugno 2009 - Alcuni esponenti della Scuola di studi politici di Mosca, l’istituto di ricerca fondato da Elena Nemirovskaya per favorire la formazione di una nuova generazione di dirigenti e per promuovere lo sviluppo delle istituzioni democratiche e civili nella società russa, parteciperanno ad un seminario itinerante che si terrà in Lombardia, Puglia e Basilicata a partire da domenica 21 giugno prossimo. L’iniziativa nasce nell’ambito dei rapporti di collaborazione tra la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome e la Scuola di Mosca, nata nel 1992 con il sostegno del Consiglio d’Europa. Dopo la tappa a Milano e Mantova, la delegazione formata da politici, tecnici, docenti universitari, personalità del mondo della cultura e dell’emittenza radio-televisiva, accompagnata dal consigliere regionale della Lombardia Gianpietro Borghini, giungerà in Basilicata dove si fermerà per due giorni. In un incontro che avrà luogo mercoledì 24 giugno, alle ore 17,00, presso l’hotel San Domenico a Matera, addetti ai lavori ed esponenti del mondo istituzionale e politico discuteranno dell’utilizzo dei fondi strutturali dell’Obiettivo 1. I lavori saranno introdotti dal presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Prospero De Franchi. Interverranno poi la direttrice della Scuola, Elena Nemirovskaya, il dirigente generale del Consiglio regionale della Basilicata, Gerardo Calvello e il dirigente generale del Dipartimento Formazione e Lavoro della Regione Basilicata, Maria Teresa Lavieri. Alle ore 19. 00 la delegazione visiterà i Sassi di Matera. Giovedì 25 giugno, la delegazione visiterà il centro di ricerca Metapontum Agrobios e l’azienda Pantanello. Nel pomeriggio, alle ore 17,00, sempre presso l’hotel San Domenico, a Matera, seminario conclusivo dal tema “Da vergogna nazionale a patrimonio Unesco” con il presidente della Fondazione Zetema, Raffaello De Ruggieri. .  
   
   
CANADA: VENDOLA GUIDA UNA DELEGAZIONE DELLA REGIONE PUGLIA IN VISITA UFFICIALE  
 
Bari, 22 giugno 2009 - Una delegazione ufficiale della Regione Puglia, guidata dal Presidente Nichi Vendola, partirà per una missione istituzionale in Canada, in programma dal 23 al 26 Giugno prossimi. Si tratta di una missione organizzata dall’Assessorato allo Sviluppo Economico, in collaborazione con l’Assessorato ai Flussi Migratori e alle federazioni delle Associazioni dei Pugliesi di Montreal e Toronto, con l’obiettivo di intensificare relazioni economico- culturali con le autorità locali e le comunità di pugliesi che vivono nel Paese nordamericano. La delegazione che accompagnerà Vendola sarà composta dall’Assessore Regionale ai Flussi Migratori Elena Gentile, dalla dirigente dell’Ufficio Sprint Puglia Theresa Mulloy e dal rappresentante dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo Giovanni Mariella. Il programma prevede per Mercoledi’ 24 Giugno alle ore 10,00 un workshop della federazione dei pugliesi nel mondo a Montreal, alla presenza del Console d’Italia, di rappresentanti delle istituzioni e della comunità d’affari locali. A seguire , alle ore 15,00, presso l’Hotel Fairmont Queen Elisabeth di Montreal, avrà luogo la proiezione del film tv “Pane e Liberta”, dedicato alla vita di Giuseppe Di Vittorio, a cui parteciperanno tutti i rappresentanti della comunità pugliese residente nella Provincia del Quebec. Alle ore 18,00 Vendola farà una visita istituzionale alla Casa Puglia di Montreal. Giovedi’ 25 Giugno previsti altri incontri con il Presidente del Parlamento del Quebec e il Sindaco di Montreal. Nel pomeriggio trasferimento a Toronto, dove il giorno successivo Venerdì 26 Giugno alle ore 10,00, presso il Columbus Center, si terrà un’assemblea della federazione locale dei Pugliesi nel Mondo. .  
   
   
DALLA REGIONE LAZIO 50 MILIONI PER RIQUALIFICARE LE PERIFERIE  
 
 Roma, 22 giugno 20009 - Al via la riqualificazione delle periferie di Roma: la Regione Lazio investe 50 milioni di euro per progetti di recupero di teatri, cinema, biblioteche, parchi e illuminazione pubblica. Dalla salvaguardia del parco della ex Snia Viscosa al recupero del casale della Vaccareccia nel verde della Caffarella, dalla realizzazione di una biblioteca e un cinema a San Basilio, di un teatro a Torre Maura, al recupero del casale di Bocca di Leone a Colli Aniene. "La Regione concorre ad affrancare le periferie dal degrado, con interventi di recupero degli edifici fatiscenti e la realizzazione di nuove opere" - spiega l´assessore al Bilancio, Luigi Nieri, che ha proposto la delibera. L´assessore Nieri fa sapere che molti progetti già finanziati sono stati indicati direttamente dai cittadini, concordati con i loro Municipi e conio stesso Comune di Roma. Dei cinquanta milioni, 7,5 sono destinati all´illuminazione: saranno realizzati impianti fotovoltaici nelle aree indicate dal Comune in accordo con i Municipi. Per l´ampliamento del parco della cx Snia Viscosa, sono stati stanziati un milione e 200 mila euro: "Servono a salvaguardare il verde - aggiunge Nieri - contro ogni privatizzazione e speculazione". In via Prenestina, all´angolo con via del Pigneto, con un investimento di 620 mila euro, nascerà un asilo nido in un piccolo edificio abbandonato, dopo le lotte degli abitanti contrari alla realizzazione di un parcheggio interrato. Anche in via Segunto, nei pressi di Largo Spartaco, al Tuscolano (X Municipio), c´è un edificio di oltre 500 metri quadrati lasciato all´incuria (da un trentennio): "Con 2 milioni - dice Nieri - accoglierà un centro per anziani e giovani con sale per la lettura e la musica". Trasformazioni in vista pure per due casali nel Parco di Veio (Xx Municipio), invia di Casale Chella, zona Volusia. Gli immobii, ceduti da un privato al Comune (in una cosiddetta compensazione), con 2 milioni diventeranno sede di servizi informativi per il Parco. C´è un progetto, invece, per il recupero delle sponde del Tevere alla Magliana: presentato dal Xv Municipio, disegna la realizzazione (con 900 mila euro) di un´area attrezzata a verde che degrada dolcemente verso il fiume. .  
   
   
ERCONOMIA FVG: POSITIVI INCONTRI SU REGOLAMENTI NORMA ANTICRISI  
 
Trieste, 22 giugno 2009 - Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia e assessore alle Attività produttive, Luca Ciriani, porterà già la prossima settimana al vaglio della Giunta regionale una serie di regolamenti d´attuazione della norma anticrisi (L. R. 11/09) voluta dal Governo del Friuli Venezia Giulia. L´impegno dell´esecutivo e la tempestività con cui l´impianto normativo viene condotto in porto dagli uffici competenti, osserva il vicepresidente, pongono il Friuli Venezia Giulia ai primi posti tra le Regioni italiane nella lotta ad una crisi che non accenna ad allentare la sua morsa. Il 20 giugno, nella serie di incontri avuti a Udine con il direttore generale di Mediocredito Friuli Venezia Giulia, Gerardo Ruggiero, e con i rappresentanti delle categorie economiche (commercio, industria e artigianato) il vicepresidente ha chiesto la massima collaborazione in modo da accelerare i tempi del confronto su strumenti fondamentali nell´azione di sostegno alle imprese in difficoltà. La risposta è stata assolutamente positiva e, esprimendo la loro soddisfazione per la qualità e la quantità dei provvedimenti adottati oltre che per la loro celerità, tutti si sono impegnati a far avere le loro osservazioni entro i primi giorni della settimana prossima. "Abbiamo lavorato alacremente per predisporre i regolamenti e rendere operativo entro luglio questo sistema normativo-finanziario" ha spiegato Ciriani, che ha parlato anche a nome della collega alla Finanze, Sandra Savino. "Siamo in grado di mettere a disposizione 400 milioni per il superamento di questo periodo così difficile, di cui 200 milioni di incentivi ai fondi di rotazione per le attività produttive" - ha detto il vicepresidente, spiegando che tale quota servirà peraltro a rifinanziare fondi già attivi. "La novità - ha proseguito - riguarda l´avvio di un nuovo fondo di rotazione che, nell´ambito del Frie, sarà rivolto allo smobilizzo del crediti delle molte piccole e micro imprese che non riescono a farsi pagare dai loro clienti, siano essi imprenditori o pubbliche amministrazioni". "Si tratta di situazioni di grave sofferenza che incidono sul tessuto di base dell´economia regionale - ha spiegato Ciriani - e questo fondo garantirà alle aziende piccole e piccolissime la possibilità di ottenere, a tasso zero, finanziamenti a copertura dei crediti da restituire in 5 anni". Ciriani ha confermato anche "il rifinanziamento del fondo di garanzia, di controgaranzia, e di cogaranzia del Fondo di rotazione delle attività economiche di Mediocredito, in modo che sia Confidi che le Banche possano più facilmente erogare finanziamenti a quelle imprese che ne hanno la necessità. .  
   
   
SARDEGNA: BILANCIO APPROVATO COLLEGATO FINANZIARIA 2008  
 
 Cagliari, 22 Giugno 2009 - "Un´integrazione importante, ma le capacità programmatiche di questa Giunta si misureranno con il Prs e la Finanziaria del 2010" Dichiarazione dell´Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito ed Assetto del Territorio, Giorgio La Spisa: "Stiamo apportando un´integrazione importante alla Legge Finanziaria 2009 ma non si tratta di una manovra bis: sono a disposizione ulteriori risorse per 100 milioni di euro, a fronte di un bilancio complessivo di 8 miliardi". E´ quanto ha sottolineato l´assessore Regionale della Programmazione e Bilancio, Giorgio La Spisa, nel presentare la bozza del Disegno di legge di accompagnamento e integrazione della manovra Finanziaria 2009. "Sono stati rispettati i tempi strettissimi per l´approvazione della Finanziaria - ha spiegato, il 19 giugno, l´assessore della Programmazione - e dopo aver tolto numerose norme intruse stiamo presentando un Disegno di Legge collegato. Pur nei limiti quantitativi imposti dalle ristrettezze finanziarie alcune disposizioni hanno valore strategico: E´ stata decisa la cancellazione delle norme sugli anticipi delle entrate future 2007-2008 con il conseguente accertamento di un disavanzo più alto. Si tratta di una misura conseguente alla giurisprudenza della Corte Costituzionale e ai pronunciamenti della Corte dei Conti. Abbiamo incrementato le risorse per il rilancio delle piccole imprese artigiane destinando 6 milioni 620 mila euro per le politiche attive del lavoro e per agevolare l´apprendistato. Sono stati stanziati 6 milioni 950 mila euro per gli adeguamenti dei contratti collettivi di lavoro come quello dell´Ente Foreste. Stanziati 16 milioni e 200 mila euro in tre anni per l´edilizia scolastica. Sono a disposizione 5 milioni 850 mila euro per la programmazione urbanistica e territoriale. Sono stati destinati altri 4 milioni per i comuni colpiti dalle emergenze alluvioni. E´ stata prestata grande attenzione per il settore agricolo con 3 milioni di euro a disposizione delle aziende che si assicurano per le calamità naturali. Sempre per gli agricoltori sono disponibili 5 milioni di euro per il risanamento delle posizioni debitorie nei confronti della banche. La Regione ha poi deciso di stanziare 12 milioni di euro in tre anni per acquisire quote Sfirs che diventa così una società "In House". "Ora - ha concluso l´assessore Giorgio La Spisa - ci attende un intenso lavoro per elaborare il Programma Regionale di Sviluppo e la Finanziaria 2010. Nel mentre siamo impegnati nel difficile compito di accelerare la spesa delle risorse regionali e comunitarie. Sono questi i punti sui quali si misureranno le capacità programmatiche della Regione ". .  
   
   
CAMPANIA: APPROVATO PROGRAMMA ATTUATIVO (PAR) DEL FAS DALLA GIUNTA FONDI PER 4,1 MILIARDI DI EURO  
 
Napoli, 22 giugno 2009 - La giunta della Regione Campania, su proposta del Presidente Antonio Bassolino e dell’assessore al Bilancio Mariano D’antonio, ha approvato il programma attuativo del Fondo per le Aree Sottoutilizzate (Fas). Il programma prevede l’utilizzo da qui al 2013 di circa 4,106 miliardi di euro da destinare alla realizzazione di alcuni obiettivi di servizio che soddisfano diritti essenziali della popolazione. In primo piano si collocano gli interventi che accrescono la competitività e l’attrattività dei sistemi urbani. Questi vanno distribuiti tra le città medie con più di 50. 000 abitanti e i centri minori, assommando ad oltre 1,2 miliardi di euro. Seguono per consistenza gli investimenti in reti di trasporto e collegamenti per la mobilità all’interno della regione e verso l’esterno nei territori contigui. A questi interventi è destinato l’importo di poco più di 1 miliardo di euro. Per gli investimenti finalizzati all’ambiente e all’energia si prevedono risorse pari a 870 milioni di euro. Per la competitività dei sistemi produttivi locali si assegnano risorse per 400 milioni di euro. Al turismo e alla valorizzazione di risorse naturali e culturali sono previsti oltre 300 milioni di euro di investimenti. Infine, per quanto riguarda le politiche sociali, al fine di favorire l’inclusione dei ceti più disagiati e i servizi per la qualità della vita, tra cui servizi per l’infanzia e per l’assistenza domiciliare integrata, si prevede una spesa di circa 94 milioni di euro. Con questa delibera inoltre la Regione si limita ad esercitare un ruolo di programmazione e indirizzo delle risorse finanziarie, delegando agli enti intermedi compiti di amministrazione e gestione. Tutto ciò avverrà attraverso accordi di reciprocità tra la Regione e gruppi di Comuni ai quali l’amministrazione di Santa Lucia assegna la gestione decentrata degli interventi per un totale di 500 milioni di euro. “Con questa delibera – ha dichiarato il presidente della Regione Antonio Bassolino - facciamo un ulteriore e significativo passo in avanti perché programmiamo, settore per settore, le risorse finanziarie di questo fondo strategico per lo sviluppo della Campania e del mezzogiorno. Ci muoviamo lungo tre assi fondamentali per la qualità della vita della nostra regione. Destiniamo infatti risorse consistenti alle città medie, che sono l’ossatura sociale del nostro territorio, nonché ai comuni minori, così come alle infrastrutture e alla mobilità, un settore per noi tra i più trainanti. Concentriamo inoltre investimenti su turismo, ambiente, energia e politiche sociali. Introduciamo infine importanti novità nell’iter di attuazione di queste risorse. Così come già accade per i fondi europei, la Regione si limita a programmare le risorse, delegando la gestione a comuni ed enti locali” ha concluso Bassolino. Per l’assessore al Bilancio Mariano D’antonio “con questa delibera la Regione Campania innova gli obiettivi e le procedure di programmazione seguendo gli orientamenti delle politiche di sviluppo definiti su scala europea secondo l’approccio della soddisfazione di bisogni essenziali dei cittadini come base per la crescita civile ed anche economica del territorio. ” .  
   
   
CONVOCATO IL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE E DEL FONDO SOCIALE EUROPEO. I COMPLIMENTI DELL’EUROPA AL VENETO  
 
Venezia, 22 giugno 2009 - Il Comitato di sorveglianza del Programma operativo regionale (Por), che vigila sulla corretta attuazione della programmazione e sulla validità dei risultati raggiunti con l’utilizzo delle risorse del Fondo sociale europeo, si è riunito il 19 giugno a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, a Venezia. Ha preso parte all’incontro anche l’assessore al Lavoro, Elena Donazzan, che ha assistito con attenzione al dibattito. All’ordine del giorno del Comitato, composto dai rappresentanti della Regione del Veneto, della Commissione europea, delle Amministrazioni statali, del Partenariato economico sociale e istituzionale, delle Autonomie funzionali, c’era l’approvazione del rapporto annuale di esecuzione per l’anno 2008 in riferimento alla programmazione 2007-2013. La Regione del Veneto ha presentato le azioni concretizzate con il Fondo sociale europeo nei primi anni di attuazione del programma, evidenziando sia la varietà di interventi messi in atto a sostegno di tutti i target di utenza previsti dal Por, sia la performance finanziaria che, a fronte di 716,9 milioni di euro, registra impegni per oltre 203 milioni di euro e pagamenti superiori a 70,7 milioni di euro. Nel corso del Comitato è stato, inoltre, presentato il piano a contrasto della crisi adottato dalla Regione del Veneto lo scorso 16 maggio nel quadro dell’Accordo Stato-regioni del 12 febbraio 2009. Andrea Mancini, rappresentante della Commissione europea, ha espresso il suo apprezzamento per il rapporto annuale di esecuzione che ben rappresenta il lavoro sino a qui svolto dalla Regione del Veneto nei settori della formazione, dell´istruzione e del lavoro, sottolineando in particolare “l’eccellenza” del Por Veneto rispetto al panorama complessivo dei Programmi operativi regionali, come è stato dimostrato dall’ultima rilevazione trimestrale dei dati di attuazione finanziaria a livello nazionale. Gianna Donati, rappresentante del ministero del Lavoro, ha invece espresso un giudizio “positivo” in relazione alla performance del Programma in termini di avanzamento degli atti finanziati e in virtù della capacità della Regione del Veneto di programmare i provvedimenti sin dai primi mesi del 2007. In relazione alle politiche attive di contrasto alla crisi avviate dalla Regione del Veneto, sia la Commissione europea sia il ministero del Lavoro hanno poi evidenziato e lodato la capacità di intervenire “tempestivamente” con comportamenti coerenti e efficaci rispetto all’attuale quadro congiunturale. Giudizi positivi sono giunti infine dai rappresentanti del Partenariato economico e sociale. .  
   
   
A FIRENZE LA PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO IRPET SULL´ECONOMIA DELLA REGIONE  
 
Firenze, 22 giugno2009 - Più passano i giorni e più la crisi si dimostra peggiore di quello che si poteva immaginare. Va subito dritto al cuore della questione il presidente della Toscana, intervenuto il 19 giugno a Firenze alla presentazione del rapporto Irpet sull´economia della regione. Nel 2008 il prodotto interno lordo toscano ha perso l´1,2 per cento. Nel 2009 perderà probabilmente ancora un 4,9, per poi crescere nel 2010 di un timido 0,4: praticamente una crescita zero. Di questo passo, sottolinea, non ritorneremo ai livelli dell´anno scorso prima del 2012 o del 2015. E non è detto che la selezione che la crisi inevitabilmente opererà premi i migliori o le aziende più disposte ad investire, capaci di garantire alla Toscana, quando la crisi sarà passata, nuove prospettive e maggiore competitività. Serve una grande politica nazionale, spiega: una pol itica di emergenza adeguata ma anche di riforme strutturali. Serve più che altro oggi, aggiunge, la politica, il dialogo sociale e l´impegno di tutti. Tre parole chiavi, più volte ripetute del corso dell´intervento, in grado di portare insieme a quel salto di qualità auspicato e necessario. Come in un gran premio della montagna - L´italia e la Toscana erano abituate a crisi passeggere: scosse anche forti, che duravano poco. Per dirla con una metafora ciclistica, spiega il presidente della Toscana, è come se dopo un muro ripido di quelli che sanno fare quelli che vanno bene in bicicletta, una volta scollinato ci attendesse una lunga discesa: invece ci saranno altre salite, magari meno impervie, e piccole discese. Per questo occorre l´impegno di tutti e il gioco di squadra. Credito e imprese - Prendiamo il caso del credito: gli imprenditori dicono che la banche hanno chiuso i rubinetti, le banche dicono che appl icano solo le regole e tutto va bene. Così si crea solo conflittualità, che non serve a nessuno. Serve un maggior dialogo, occorre moltiplicare i luoghi e le occasioni di incontro. E la Regione è disponibile ad impegnarsi per creare quel clima necessario di fiducia reciproca, oltre naturalmente a proseguire sul fronte degli interventi concreti: il presidente ha difatti riconfermato che lunedì la giunta aumenterà di 11 milioni il fondo di garanzia che permetterà alle imprese a corto di liquidità di ottenere prestiti dalle banche. Da maggio ci sono già state richieste per 414 milioni e tutte, se possiedono i giusti parametri, otterranno il finanziamento. Attrattività e internazionalizzazione - Gli altri terreni su cui la Regione si impegnerà riguardano l´apertura ai mercati internazionali e la capacità di attrarre imprenditori in Toscana disposti ad investire. &n bsp; Serve anche qui un salto di qualità. Occorre, puntualizza il presidente della Toscana, realizzare quelle infrastrutture viarie, ferroviarie o autostradali di cui la regione ha bisogno: senza ripensamenti e senza perdere altro tempo. Lavoro di squadra, per evitare di essere inadeguati - Per affrontare la crisi la Regione si è mossa ed ha fatto la sua parte, ricorda il presidente, ma da sola non può farcela. Soprattutto il governo non deve commettere l´errore di sottovalutare la crisi, pensando ad una scossa passeggera. Quella fase è già superata: altrimenti il rischio è quello di essere inadeguati. .  
   
   
L’ASSESSORE GRECO HA PRESENTATO IL SEMINARIO FORMATIVO SULLE POLITICHE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLA CALABRIA  
 
Reggio Calabria, 22 giugno 2009 - L’assessore all’Ambiente Silvio Greco ha presentato il 19 giugno , in conferenza stampa, il “Seminario formativo sulle politiche e gli interventi per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile della Calabria nel periodo 2007-2013” che si terrà nei gironi 25 e 26 giugno all’Hotel “Caposuvero” di Gizzeria Lido. Presente anche il dirigente generale del dipartimento Giuseppe Graziano. “Non c’è mai stato – ha detto Silvio Greco - un momento comune di confronto e di condivisione per capire in che modo la Regione vuole affrontare il problema della sostenibilità ambientale e per farsi persuasi che il mantenimento ambientale può diventare occasione di sviluppo, anche economico”. Secondo l’assessore all’Ambiente “la situazione in Calabria è molto seria. Lo confermano i rilievi – ha sottolineato – che giorno dopo giorno ci hanno condotto a verificare l’esistenza di oltre settecento discariche illegali. Si tratta di discariche pericolose che contaminano gli ecosistemi. Il nostro lavoro è diretto alla tutela degli ecosistemi perché ciò significa tutela della nostra salute”. L’assessore, entrando nel dettaglio del convegno, ha evidenziato che, dopo i saluti del sindaco di lamezia terme Gianni Speranza, i lavori saranno aperti dal Presidente della Regione Agazio Loiero. Sul tema del convegno introdurrà l’assessore Greco, mentre di “green economy per lo sviluppo della Calabria” parlerà il vicepresidente della Giunta Domenico Cersosimo. “Il Por 2007-2013 opportunità per i territori” sarà il tema dell’intervento del dirigente generale del dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria Salvatore Orlando; sullo “stato dell’arte e le politiche delle Ragione Calabria” interverrà, invece, il dirigente generale del dipartimento regionale all’Ambiente Giuseppe Graziano. Su “ambiente, sviluppo sostenibile e politiche per il clima dell’Unione” relazionerà Jonathan Parker della direzione generale “Ambiente” della Commissione Europea. Il presidente dell’associazione “Libera” don Luigi Ciotti parlerà di “tutela dell’ambiente e lotta all’illegalità”. Biodiversità e turismo sostenibile, ciclo integrato dell’acqua, gestione dei rifiuti e bonifiche, fonti rinnovabili, risparmia ed efficienza energetica saranno, invece, gli argomenti che saranno affrontati nelle sezioni tematiche della due giorni da rappresentanti dell’assessorato regionale all’Ambiente e da amministratori della cinque Province e dei Comuni della Calabria. Venerdì ventisei ci sarà una tavola rotonda coordinata dall´ex ministro Edo Ronchi, attuale presidente della Fondazione per lo “Sviluppo sostenibile”. Le conclusioni saranno affidate al presidente Loiero. . .  
   
   
NUOVI INDIRIZZI PER TRENTINO SVILUPPO  
 
Trento, 22 giugno 2009 - La Giunta provinciale rivede gli indirizzi impartiti a Trentino Sviluppo s. P. A. Per la gestione del fondo destinato alla acquisizione di immobili, impianti produttivi e partecipazioni azionarie a servizio delle imprese trentine. Le modifiche sono state assunte il 18 giugno con una delibera proposta dall´assessore all´industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi. Gli indirizzi costituiscono una disciplina amministrativa che si rende necessaria per assicurare il perseguimento degli interessi pubblici connessi alla politica economica, anche quando ad agire è una struttura che opera con criteri privatistici. L´obiettivo generale è quello di proporzionare i massicci interventi di Trentino Sviluppo (l’attuale piano di attività ammonta a 341 milioni di euro, ma è previsto un ulteriore consistente aggiornamento) alla ricaduta sociale che da essi ci si attende (specie sul piano occupazionale) e evitare che in uno scenario di crisi economica possano prevalere logiche di pura assistenza o salvataggio, puntando invece a sostenere le imprese attraverso la qualità dell´infrastrutturazione e dei servizi pubblici offerti. L’attività di Trentino Sviluppo è effettuata appunto sulla base di criteri privatistici, ai quali si è fatto ricorso per ragioni di snellezza. Una volta approvato il «piano triennale degli interventi», Trentino Sviluppo provvede alla sua attuazione con la propria struttura societaria e sulla base di un contratto con la Provincia (concetti, questi, che tipicamente richiamano l’agire del privato), senza necessità di alcun ulteriore atto amministrativo. La Provincia controlla l´andamento gestionario attraverso il rendiconto di fine anno. Di qui la necessità di una cornice normativa che assicuri la costante rispondenza dell’azione societaria agli obiettivi politico-amministrativi. Formulati per la prima volta all’entrata in vigore della legge provinciale 6/1999, gli indirizzi sono stati più volte rivisti sulla base dell´enorme sviluppo assunto da questo modello operativo (Trentino Sviluppo ha oggi un patrimonio di proprietà pubblica di quasi 600 milioni di euro) nonché dell’evoluzione normativa provinciale ed europea. Tre sono gli aspetti salienti della modifica adottata stamattina dalla Giunta provinciale. Il primo - probabilmente il più importante per la selezione degli interventi inclusi nel piano - è l´introduzione del parametro occupazionale come requisito generale di intervento, nel caso (assai frequente) in cui gli interventi di Trentino Sviluppo riguardino specifiche imprese. Ciò avrà una duplice conseguenza: a) Trentino Sviluppo investirà risorse pubbliche soltanto «in cambio» dell´impegno da parte delle aziende interessate a mantenere un certo numero di occupati, nei tre anni successivi all´intervento stesso (cinque anni nel caso di cessione di immobili) sotto pena di sanzioni pecuniarie (art. 4, comma 5, e art. 12, Indirizzi); b) è fissato un limite di spesa per occupato, pari a 80. 000 euro sull’asta dell’Adige e 50. 000,00 altrove, volto ad assicurare una significativa consistenza della ricaduta sociale degli interventi attuati. Questo limite potrà essere derogato con atto motivato della Giunta provinciale soltanto in presenza di «progetti di rilevante interesse per lo sviluppo, il consolidamento o l’innovazione dell’economia provinciale», oppure di eventi eccezionali o di particolari esigenze di rilancio di zone svantaggiate. Il parametro non si applica nei confronti degli interventi sulle strutture fieristico-espositive e sulle stazioni sciistiche, per i quali prevale l´obiettivo del servizio pubblico rispetto a quello occupazionale, e delle piccole partecipazioni in imprese nascenti, nelle quali prevale l´incoraggiamento dello spirito imprenditoriale rispetto alla immediata ricaduta occupazionale. In tutti gli altri casi, gli interventi dovranno essere dimensionati entro i suddetti parametri massimi di spesa per addetto, ovvero stralciati dal piano. Il secondo aspetto importante riguarda la ridefinizione degli obiettivi delle partecipazioni azionarie, che Trentino Sviluppo potrà assumere soltanto se «non costituenti aiuto di Stato». Questo requisito, implicitamente valido anche prima di questa modifica, viene puntualmente declinato: le partecipazioni dovranno essere di minoranza, riguardare imprese in equilibrio economico-finanziario attuale e prospettico (con esclusione dunque di interventi finalizzati al risanamento finanziario dell’impresa), prevedere un riscatto a condizioni di mercato e il versamento dei fondi contestuale o successivo a quello dei privati. Nelle nuove iniziative, escluse quelle derivanti da aggregazione di imprese esistenti, Trentino Sviluppo potrà entrare fino all’importo di 200 mila euro. Non potendo rispettare tali «paletti», la partecipazione di Trentino Sviluppo sarebbe considerata aiuto di Stato ed attuabile soltanto previa autorizzazione della Commissione europea. Il terzo punto rilevante riguarda l’estensione ai contratti di servizio dei Bic presenti sul territorio provinciali delle regole valevoli per gli altri immobili pubblici (vincoli occupazionali ed agevolazioni de minimis sul canone dopo il primo sessennio di fruizione). La delibera ribadisce, infine, che tutti gli interventi di Trentino Sviluppo saranno subordinati all’accertamento della «sostenibilità tecnico-economica-finanziaria del relativo investimento». In generale, si tratta dunque di un provvedimento volto a proporzionare i massicci interventi di Trentino Sviluppo (l’attuale piano di attività ammonta a 341 milioni di euro, ma è previsto un ulteriore consistente aggiornamento) alla relativa ricaduta sociale, e ad evitare, in uno scenario di crisi economica, di precipitare in logiche di pura assistenza o salvataggio, per le quali sono a disposizione semmai altri strumenti di intervento. L’obiettivo primario che la Provincia assegna alla propria società resta infatti quello di «migliorare i servizi offerti dal sistema economico locale all’attività imprenditoriale» secondo il principio delle «politiche di contesto», che aiutano il tessuto imprenditoriale nel suo insieme, agendo sull’infrastrutturazione e sulla qualità dei servizi pubblici. .  
   
   
ACCORDO QUADRO TRA REGIONE MARCHE E ´ITALIA LAVORO´, INTERVENTI PER FRONTEGGIARE LA CRISI ECONOMICA NEL TRIENNIO 2009-2011.  
 
Ancona, 22 Giugno 2009 - Programmare e realizzare interventi congiunti, nel triennio 2009-2011, a salvaguardia del ´capitale umano´, per conservare la capacita` produttiva delle aziende attraverso una serie di misure che coniughino sostegno economico e attivita` di apprendimento. E` l´obiettivo dell´accordo quadro tra Regione Marche e Agenzia Italia Lavoro, siglato, il 19 giugno, dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca e dal presidente di Italia Lavoro s. P. A. , Natale Forlani. Un accordo di collaborazione che nasce dall´esigenza di intervenire a favore delle persone in difficolta` occupazionale con interventi congiunti e coordinati di politica passiva e attiva del lavoro(welfare to work), ottimizzando l´utilizzo delle risorse per un piu` efficace e tempestivo reinserimento nel mercato del lavoro. Il protocollo, attraverso il quale ´Italia Lavoro´ mettera`, gratuitamente, a disposizione della Regione, servizi e competenze, fa riferimento sia alle precedenti convenzioni con l´Agenzia - in cui erano individuati gli strumenti per il miglioramento del mercato del lavoro - sia alle piu` recenti misure anticrisi adottate dalla Regione Marche e all´accordo, in sede di Conferenza Stato Regioni, relativo a interventi di sostegno al reddito per fronteggiare la crisi in atto. La convenzione si propone anche di integrare risorse finanziarie di diversa natura, ottimizzandone l´utilizzo, per concorrere, attraverso un disegno comune, agli obiettivi di sviluppo di un efficace sistema di tutele dei lavoratori espulsi e di servizi per il reinserimento lavorativo. Gli interventi saranno, quindi, focalizzati a fronteggiare la crisi che ha colpito imprese e mercato del lavoro anche attraverso il programma ´Azioni di sistema Welfare to work per le politiche di re-impiego´, considerata l´ottima esperienza delle Marche nella realizzazione del programma Pari, appunto con interventi di welfare to work. In particolare, l´accordo individua alcune modalita` operative, a supporto della Regione, sulla quantificazione della domanda emergente di ammortizzatori sociali; la gestione delle procedure di concessione degli ammortizzatori sociali, anche in riferimento alla individuazione delle misure di politica attiva piu` idonee alla gestione della specifica crisi aziendale; l´attivazione, organizzazione e gestione, nell´ambito dei Tavoli di governance gia` istituiti con il Programma Pari, delle misure a favore dei lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in deroga. L´impegno delle parti e` rivolto, poi, ad attivare ulteriori interventi: tra gli altri, potenziare la governance territoriale della programmazione, qualificare e sostenere lo sviluppo del sistema dei servizi per il lavoro, supportare l´individuazione di meccanismi idonei di concorso e attivazione dei Fondi interprofessionali, favorire la cooperazione tra operatori pubblici e privati funzionale alla gamma di servizi erogati, potenziare il raccordo Scuola-universita`-formazione-lavoro, supportare la progettazione di interventi per destinatari specifici, come i lavoratori svantaggiati. Per garantire l´operativita` delle iniziative in cantiere, e` stato istituito anche un gruppo di coordinamento, presieduto dalla Regione, che dovra` assicurare la complementarieta` delle azioni di cui e` titolare la Regione e gli interventi di Italia Lavoro, se ve ne sia esigenza; definire e rimodulare i piani delle attivita`; monitorare l´andamento e verificare la coerenza e l´efficacia delle azioni e delle risorse. Per le finalita` dell´accordo, Italia Lavoro mette a disposizione, oltre all´esperienza acquista negli anni: tecnologie, metodologie, banche dati e assistenza tecnica. .  
   
   
ACCORDO QUADRO TRA REGIONE MARCHE E ´ITALIA LAVORO´: DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE SPACCA.  
 
Ancona, 22 Giugno 2009 - ´Questa mattina e` stata firmata la Convenzione tra Regione Marche e Italia Lavoro, per offrire ulteriori e concreti strumenti a tutela dell´occupazione della nostra comunita`. Questa e` la risposta piu` concreta a Sacconi che, con le sue dichiarazioni, ieri certamente non ha parlato da Ministro, ma da esponente di un partito politico impegnato in una campagna elettorale. Quando vorra` saro` lieto di confrontarmi con lui sui fatti concreti che riguardano sia l´economia regionale, che quella del Paese: cosi` potra`, forse, trovare utili suggerimenti, come e` avvenuto per gli ammortizzatori sociali in deroga applicati per primi nella nostra regione a partire dal 2004. Siamo dentro una crisi che non risparmia nessuno e invece di polemizzare, sarebbe opportuno che si pensasse al ruolo del Governo centrale, a una politica industriale vera e non solo ´narrata´, visti i dati drammatici che stanno emergendo a livello nazionale. Come quelli esposti dal Governatore della Banca d´Italia che evidenzia che il Pil del Paese si ridurra` di -5%. Si tratta di una perdita di ricchezza nazionale senza precedenti: un caduta di valore pari al Pil di un intero Paese, quale l´Ungheria, la piu` alta dal dopoguerra. Ma quello che e` piu` grave e` che tale crollo del Pil colpira` pesantemente il lavoro e l´occupazione: la stessa Confindustria ha stimato ieri che la disoccupazione nazionale rischia, nel 2009, di toccare quota 10%, con 1 milione di posti di lavoro a rischio e conseguenze drammatiche per la tenuta della coesione sociale, oltre che per redditi, consumi e investimenti. In questo quadro il ministro del Lavoro, invece di dare priorita` alla campagna elettorale, sarebbe dovuto venire nelle Marche a complimentarsi per la ´resistenza´ che questa regione, attraverso il lavoro e le imprese, offre alla tenuta del reddito e dell´occupazione nazionale. Naturalmente non sottovalutiamo le tantissime difficolta` che nascono dall´essere la regione piu` produttiva d´Italia, al 16 posto tra le 227 regioni d´Europa, e quindi maggiormente esposta all´evoluzione del ciclo internazionale. Ma, questo, ci stimola a essere ancora piu` collaborativi, coesi, determinati, intraprendenti e reattivi. Al ministro Sacconi rivolgo un invito: venga a vivere nelle Marche, trovera` molti stimoli positivi per superare la crisi e, sicuramente, ci guadagnera` in qualita` della vita´. .  
   
   
RICONOSCIMENTO PER LA LEGGE REGIONALE CALABRESE SULL’ACCOGLIENZA E L’INTEGRAZIONE DEI RIFUGIATI DALL’UNHCR ALLA REGIONE  
 
 Reggio Calabria, 22 giugno 2009 - La legge regionale della Calabria sull’accoglienza e l’integrazione dei rifugiati politici come modello da seguire in tutt’Italia e riferimento per una legge nazionale. L’importante riconoscimento è arrivato il 19 giugno a Roma al presidente della Regione Agazio Loiero dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, l’Unhcr. “Abbiamo sempre creduto in questa politica che mira a trasformare la presenza degli immigrati e dei rifugiati – ha detto Loiero – in un’opportunità per il territorio, quella della crescita economica e del ripopolamento dei centri storici abbandonati. Lo spopolamento dei nostri paesi è un dramma, perché è perdita di identità e memoria”. Il presidente della Regione si è soffermato sull’esperienza di integrazione portata avanti nella Locride, e in particolare nei tre comuni di Riace, Caulonia e Stigliano. “Con la legge regionale abbiamo dato incentivi a quei progetti che includono i rifugiati. La Calabria è fatta per il 90% di montagne e colline, un territorio dunque che tende allo spopolamento. Con questa legge ristrutturiamo i borghi, diamo incentivi all’edilizia popolare, utilizzando i fondi europei”. Una politica di accoglienza, dunque, che vede nell’immigrato una risorsa, non un costo sociale da mantenere, e soprattutto una persona da inserire nella società attraverso il lavoro. “Questo modello calabrese di legge che coniuga lo sviluppo delle comunità locali con l’integrazione dei rifugiati – ha detto Laura Boldrini, portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati – è assolutamente da imitare, da riprodurre e portare come esempio”. Parole di elogio sono state espresse anche da Laurens Jolles, rappresentante regionale in Italia dell’agenzia delle Nazioni Unite. “L’integrazione è molto importante, e viene dopo l’accoglienza – ha commentato – e la Calabria con la sua legge regionale che integra i rifugiati politici è un ottimo esempio e noi speriamo vivamente venga preso come punto di riferimento per una legge nazionale. In alcuni comuni, come Riace, le scuole non sono state chiuse proprio grazie alla presenza di piccoli rifugiati, perfettamente integrati”. Il presidente Loiero è tornato sull’esperienza dei comuni calabresi. “Voglio precisare che si tratta di una legge regionale votata anche dal centro destra, all’unanimità, quindi in essa non c’è niente di ideologico – ha aggiunto – pensiamo che tra i primi comuni che hanno deciso di attuarla c’è Stigliano, amministrato dal centro-destra”. Il presidente della Regione è tornato poi sull’opportunità di simili politiche sull’immigrazione. “Gli indicatori demografici ci dicono che tra 25 anni il 30% della popolazione sarà ‘meticcia’. Noi siamo per l’integrazione, guardiamo al futuro e pensiamo alle generazioni che verranno”. Loiero ha voluto poi concludere sottolineando come l’immigrazione si possa intendere e vivere in tanti modi diversi. “Il tema della sicurezza da alcune politiche viene strumentalizzato, e si instilla nella popolazione la paura dell’altro”. E la Calabria? “Da noi c’è meno paura dell’altro. I figli dei rifugiati accolti nei nostri paesi parlano perfettamente il calabrese. I flussi migratori vanno governati non incutendo paura ma con la sapienza delle proprie leggi”. .  
   
   
PUGLIA: ACCORDO CON AGENZIA DEL TERRITORIO PER CATASTO  
 
Bari, 22 giugno 2009 E’ stato presentato il 19 giugno alla stampa il Protocollo d’Intesa tra Regione e Agenzia del territorio per l’integrazione dei dati catastali. Hanno partecipato alla conferenza stampa l’assessore all’Assetto del Territorio, Angela Barbanente, il presidente di Anci Puglia, Michele Lamacchia, il dirigente dell’Agenza del Territorio ing. Vincenzo Mele e la dott. Ssa Tina Caroppo di Innovapuglia. Di seguito, la scheda che è stata diffusa oggi: L’obiettivo della collaborazione tra le due amministrazioni mira a creare le condizioni per l’integrazione tra le rispettive banche dati cartografiche. Attualmente, la cartografia catastale è rappresentata in diversi sistemi di riferimento e in proiezione Cassini-soldner, mentre invece il database topografico del Sistema Informativo Territoriale della Regione Puglia è riportato in un unico sistema di riferimento cartografico che è quello attualmente più utilizzato a livello europeo. Per consentire l’integrazione del tematismo della cartografia catastale nel Sistema Informativo Territoriale della Regione Puglia occorre eseguire una trasformazione delle coordinate cartografiche dei files catastali espresse in Cassini-soldner aventi diverse origini (20 per la Provincia di Foggia, 14 per Bari, 2 taranto, 1 Brindisi, 1 Lecce), forniti dall’Agenzia del Territorio, a quelle del Sit Regionale. La prima attività del protocollo di intesa prevede pertanto l’acquisizione digitale delle mappe d’impianto del catasto. Terminata l’operazione di acquisizione in formato raster delle mappe originali di impianto, si dovrà procedere alla correzione geometrica di ogni singolo file raster, nonché alla georeferenziazione degli stessi file, verificando anche la qualità del livello della mosaicatura di tutti i fogli così ottenuti. Inoltre, occorrerà garantire la corrispondenza tra fogli d´impianto georiferiti e i file vettoriali aggiornati ad oggi prima di procedere con la trasformazione degli stessi in altri sistemi di proiezione e nello specifico nel sistema di proiezione del Sit regionale. A seguito della consegna da parte della Regione dei file degli Originali di impianto rasterizzati e di un insieme di punti rilevati con sistema Gps e noti nei due sistemi di riferimento, quello catastale e quello del Sit regionale, l´Agenzia del Territorio eseguirà le trasformazioni attraverso delle formule messe a punto da una commissione precedentemente nominata dalla stessa Agenzia. L´obiettivo è anche quello di allineare finalmente la cartografia catastale alla situazione di fatto, recuperando ad esempio "scambi" di particelle tra comuni confinanti che, per vari motivi, non sono stati riportati in archivio per cui è anche difficile stabilire, ad esempio, il confine comunale. L’integrazione tra le due banche dati è funzionale a diversi obiettivi che vanno dal controllo del territorio allo snellimento delle operazioni per il calcolo delle certificazioni urbanistiche (quali ad esempio il certificato di destinazione urbanistica, espropri), alla verifica delle aree di interesse pubblico (beni culturali e del paesaggio). .  
   
   
GIUNTA CALABRESE, APPROVATE LE DIRETTIVE PER IL FUNZIONAMENTO DEL FONDO DI ROTAZIONE PER LA RICAPITALIZZAZIONE E LA RISTRUTTURAZIONE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE REGGIO  
 
Calabria, 22 giugno 2009 - La Giunta regionale, che si è riunita il 18 giugno sotto la presidenza dell’on. Agazio Loiero, su proposta dello stesso presidente, ha dato la propria adesione alla realizzazione del progetto denominato “museo della ‘ndrangheta”. Inoltre, sono stati approvati i programmi operativi e le convenzione relativi al Iii atto integrativo dell’Apq multiregionale “sensi contemporanei” per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea e per la valorizzazione dei contesti architettonici e urbanistici nelle regioni del Sud d’Italia. Sempre su proposta del presidente Loiero, l’Esecutivo ha anche approvato lo schema di convenzione quadro tra la Regione e Fincalabra per l’assistenza e il supporto alle politiche regionali per le imprese e le infrastrutture. Su proposta dell’assessore alla Programmazione nazionale e comunitaria Mario Maiolo, la Giunta ha deliberato un programma di interventi, nonché criteri e modalità di erogazione ai Comuni dei finanziamenti per prestazioni e servizi assistenziali a favore di persone non autosufficienti. Alla luce del parere positivo della Commissione Europea, è stato anche deciso di affidare all’azienda Calabria Lavoro la realizzazione del servizio di accompagnamento e assistenza tecnica per il potenziamento del Sistema Informativo Lavoro a supporto delle misure anticrisi. Mentre alla Fondazione Field è stata assegnata la realizzazione del servizio di affiancamento per le operazioni cofinanziate dal Fondo sociale europeo (Fse). La Giunta, su proposta dell’assessore alle Attività produttive Francesco Sulla, ha poi approvato le direttive per il funzionamento del fondo di rotazione per la ricapitalizzazione e la ristrutturazione delle piccole e medie imprese in riferimento alla Legge regionale 40/2008. Inoltre, sono state deliberate le linee di indirizzo per l´aggiornamento del Piano energetico ambientale regionale (Pear). Infine, su proposta dell’assessore all’Ambiente Silvio Greco, sono stati recuperati alla balneazione alcuni tratti di costa considerati non idonei per l´anno 2009. .  
   
   
INSIEME CONTRO LA CRISI, SINTONIA REGIONE TOSCANA -IMPRENDITORI NUOVI PROVVEDIMENTI PER IL SOSTEGNO ALLE IMPRESE  
 
Firenze, 22 giugno 2009 - Insieme contro la crisi. L’assemblea regionale di Confindustria e la Regione Toscana registrano una forte sintonia sugli interventi necessari per affrontare le difficoltà di questa pesante crisi economica. Un esito scaturito dai lavori dell’organismo degli imprenditori toscani che si è svolta il 18 giugno al Boscolo Hotel Granducato di Campi Bisenzio. A riferire l’andamento dei lavori nel corso di una conferenza stampa il presidente regionale dell’associazione degli imprenditori e il presidente della Regione Toscana. Un incontro utile e operativo, concentrato sulle priorità, così lo ha definito il presidente toscano. Le difficoltà di accesso al credito, la necessità di accelerare gli investimenti nelle infrastrutture e i temi dell’internazionalizzazione sono stati gli argomenti al centro dei lavori. La sintonia tra istituzione e associazione si è registrata sia nella valutazione della complessità della crisi che sulle iniziative da assumere, a partire dall’impegno per aprire i cantieri delle opere pubbliche, le grandi ma anche le piccole, fino alle attività di promozione delle nostre produzioni all’estero, con attenzione rivolta sia ai mercati tradizionali oggi in difficoltà, che ai nuovi mercati che si stanno aprendo. C´è quindi una prospettiva di un lavoro in comune che sfocerà in altri incontri specifici. Da parte di Confindustria vi è stato il riconoscimento dell’importante lavoro svolto dalla Regione per garantire alle imprese l’accesso al credito. Il presidente della Toscana ha ricordato, a questo proposito, che lunedì prossimo la giunta regionale approverà un provvedimento per rifinanziare, con ulteriori 11 milioni, il fondo di garanzia per le aziende: risorse che serviranno a garantire prestiti alle imprese a corto di liquidità. Il presidente della Toscana ha anche annunciato che la Regione sta lavorando all´ipotesi di un fondo regionale per entrare nel capitale delle imprese. Il presidente, parlando poi dei possibili cantieri da aprire, ha confermato l’impostazione seguita fino ad oggi: sui grandi lavori una volta presa una decisione non ci devono essere esitazioni né ripensamenti, ma solo l’impegno ad andare avanti. Sulle prospettive dell’aeroporto fiorentino, il presidente ha detto che oggi esistono tutte le condizioni per andare avanti e scegliere tra i diversi progetti di orientamento della nuova pista. .  
   
   
PIANI PER GLI INSEDIAMENTI PRODUTTIVI (PIP), 6 MILIONI PER GLI ENTI LOCALI DELLA SARDEGNA  
 
Cagliari, 22 Giugno 2009 - Dalla Giunta Cappellacci un´altra risposta immediata alla crisi globale che colpisce, con particolare incidenza, la Sardegna. Dopo il sostegno alle piccole e medie imprese sarde del settore industriale (con l´approvazione di tre delibere lo scorso 9 giugno), arrivano subito, su proposta dell´Assessore regionale dell´Industria, Andreina Farris, 6 milioni di euro a favore degli enti locali per la realizzazione dei Piani per gli Insediamenti Produttivi, i così detti Pip. Lo stanziamento, approvato il 19 giugno dall´Esecutivo, è stato ripartito, per i primi 4 milioni di euro, alle sovvenzioni di fabbricati multiutente da destinare a più imprese all´interno dei Pip, e i restanti 2 milioni alle sovvenzioni delle infrastrutture di opere di urbanizzazione; prevedendo, peraltro, la compensazione tra le risorse destinate a ciascuna delle due tipologie di intervento, qualora in una delle due si fosse manifestato un esubero di risorse rispetto alle domande ammissibili al finanziamento. Considerata la carenza di fondi a fronte di un numero ingente di domande di sovvenzione, l´importo massimo erogabile è stato fissato a 560 mila euro. Inoltre, sempre nella stessa delibera, sono state approvate le nuove Direttive regionali concernenti le “Sovvenzioni a favore degli Enti Locali per la realizzazione dei piani per insediamenti produttivi (Pip)". "Una boccata di ossigeno a favore dei Comuni - ha dichiarato l´Assessore Farris – che, con l´approvazione di questa delibera, possono realizzare o completare infrastrutture e al tempo stesso, si movimenta il lavoro. Una risposta immediata che questa Giunta vuole dare per contrastare la crisi economica globale in atto e che la Sardegna subisce profondamente più di ogni altra regione italiana". Nel dettaglio - A seguito dell´avviso pubblicato lo scorso 3 luglio 2007, sono 76 le istanze presentate dai Comuni (74 Comuni, 1 Unione di Comuni, 1 Associazione di Comuni) per un importo complessivo richiesto di 34,5milioni di euro. Il lungo lasso di tempo intercorso dalla pubblicazione dell´avviso ad oggi è da imputarsi al fatto che il Consorzio Industriale del Nord-est Sardegna (Cines) ha presentato un ricorso al Tar per l´annullamento delle direttive del bando (per vizi di eccesso di potere e di disparità di trattamento) ritenendosi ingiustamente escluso dalla partecipazione al concorso per la concessione della sovvenzione. Una ordinanza del Tar, favorevole al Cines, sospendeva tutti i provvedimenti impugnati, e l´Assessorato dell´Industria ha ritenuto di dover ammettere il Consorzio Industriale di Olbia a presentare l´istanza di sovvenzione che è avvenuta lo scorso 6 marzo 2009. I Comuni beneficiari del finanziamento: - per gli interventi infrastrutturali: Masullas, Pompu, Siris, Suelli, Vallermosa, Ittiri, San Nicolò d´Arcidano, Sorgono, Gesico, Sorradile, Gergei, Santa Giusta, Tertenia, Bari Sardo; - per la realizzazione di fabbricato multiutenza: Nuragus, Nurallao, Capoterra, Decimomannu, Escalaplano. .  
   
   
FIRMATA LA CONVENZIONE TRA L´INPS E LA REGIONE TOSCANA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA, PAGAMENTI DA LUGLIO LA REGIONE ANNUNCIA CORRETTIVI ALLE MISURE DI SOSTEGNO AL REDDITO  
 
Firenze, 22 giugno 2009 - Dal primo luglio l´Inps potrà pagare la cassa integrazione. La Regione Toscana e l´Istituto hanno sottoscritto la convenzione che regola gli aspetti gestionali della cassa integrazione in deroga. Con questa firma vengono attivate le procedure che consentono di snellire i vari passaggi amministrativi al fine di accelerare le autorizzazioni e le concessioni dei benefici ai lavoratori che ne hanno diritto. Grazie a questa convenzione l´Inps potrà rendersi immediatamente operativo rispetto a quanto stabilito dall’accordo Regione Toscana–ministero del Lavoro, del 16 aprile scorso, con il quale sono stati assegnati alla Toscana 50 milioni di euro per la cassa Integrazione in deroga. Novità in vista anche per le iniziative dell´amministrazione regionale. L´assessore al lavoro ha annunciato che la Regione Toscana, in accordo con le parti sociali, sta realizzando una verific a tecnica in merito alle misure di sostegno al reddito e alle misure di contributo per i mutui ciascuna dell’importo di 1650 euro “una tantum”. L´esame delle domande pervenute – utili sia per una integrazione al reddito che per il pagamento di mutui - ha messo in evidenza la difficoltà di molti soggetti ad accedere al contributo in quanto non sempre possono essere rispettati tutti i requisiti richiesti. La Regione sta inoltre valutando la possibilità di apportare correttivi volti ad estendere la platea dei beneficiari. Tra questi un eventuale innalzamento dell’Isee da 12. 000 a 15. 000 euro mentre il periodo di disoccupazione verrà ridotto da sei a tre mesi. La Regione, ha sottolineato l´assessore, attuerà un correttivo anche per il bollo. Oggi le domande vengono presentate con una marca da € 14,62, secondo quanto previsto dalla legislazione vigente. In considerazione del fatto che si tratta di un s ostegno economico a favore di disoccupati fino ad ora sono state accettate anche domande prive da marca da bollo nell’ipotesi che sia la Regione Toscana a farsi carico di tale spesa imputandola sul fondo di 5 milioni. L´imputazione della spesa sarà formalizzata con delibera di Giunta nella seduta di lunedì prossimo. In ogni caso la Regione ha chiesto all´Agenzia delle Entrate se il contributo di 1650 euro possa considerarsi riconducibile alle “misure straordinarie di aiuto dirette al conseguimento di sussidi” per le quali è prevista espressamente l’esenzione dall’imposta di bollo. .  
   
   
PRECARI RICERCA, PRESIDENTE BURLANDO: "IL GOVERNO RIAPRE PERCORSO DI STABILIZZAZIONE DEI PRECARI DELLA RICERCA CHE POTRANNO CONTINUARE A LAVORARE"  
 
 Genova, 22 Giugno 2009 - "Il Governo ha riaperto il percorso di stabilizzazione dei precari della ricerca, segno che le nostre proposte in tal senso non erano una ´captatio benevolentiae´ in vista delle elezioni. Di questo mi ha informato il Ministro Brunetta sostenendo di voler trovare una soluzione diversa da quella già individuata". Lo ha comunicato il 19 giugno il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, dicendosi compiaciuto per il ripensamento del Governo che all´inizio di giugno aveva impugnato la legge regionale che prevedeva la stabilizzazione, dopo anni di contratti a tempo, dei precari della ricerca, soprattutto dell´Ist e del Gaslini. "In particolare il capo di dipartimento del Ministero, Naddeo - ha detto Burlando - ci ha comunicato che il Ministro vuole trovare una soluzione e sta prendendo in considerazione tre ipotesi: la prima riguarda il ritiro dell´impugnativa, la seconda la possibilità di fare un decreto legge nazionale non solo per il nostro caso, ma anche per quelli simili che prevede eventualmente dei concorsi riservati, la terza risolvere la questione per via amministrativa". "Inoltre - continua Burlando - il Parlamento non ha approvato l´emendamento contenente il termine del 30 giugno quale ultima data dopo la quale non sarebbe più stato possibile rinnovare i contratti a termine e a questo punto il Governo vi rinuncia perché non ci sono più i tempi". "La nuova strategia del Ministro Brunetta - ha sottolineato il presidente della Regione Liguria - verrà chiarita nel corso di una conferenza stampa il 1 luglio". La prima conseguenza è che i precari della ricerca potranno continuare a lavorare oltre la data del 30 giugno e a questo proposito l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo invierà oggi una lettera a tutti i direttori generali degli Istituti di ricerca e delle aziende ospedaliere per rimarcare che non esiste più il vincolo della fine di giugno. A questo proposito Burlando ha preannunciato un incontro la prossima settimana a Roma tra Istituti interessati, Regione Liguria, Prefettura e Governo nel corso del quale saranno decisi gli strumenti da assumere per trovare una soluzione. Successivamente la proposta verrà presentata ai lavoratori e ai sindacati. .  
   
   
LA REGIONE CALABRIA A SIBARI PER IL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEI POR  
 
Reggio Calabria, 22 giugno 2009 - Parte a Sibari il prossimo lunedì la “due giorni” del Comitato di Sorveglianza dei Por (Piani operativi regionali). Un evento atteso dalla Regione che sul Por 2000 – 2006 ha dimostrato una performance eccezionale anche secondo la Commissione Europea. Sui fondi europei la Giunta Loiero ha recuperato i ritardi della precedente amministrazione e ne ha corretto le storture. Il lavoro impostato nei diversi dipartimenti ha avuto buoni riscontri negli audit della Commissione Europea. Oggi l´immagine della Calabria in Europa è completamente cambiata: la regione che fino a qualche anno fa era incapace di spendere i fondi europei, è diventata una delle più virtuose. Tra vecchio e nuovo Por ci sarà una staffetta senza intoppi che permetterà di proseguire speditamente con nuovi bandi e nuovi investimenti. La due giorni si annuncia interessante non solo per gli addetti ai lavori. Sarà infatti un occasione per far conoscere ai cittadini gli sforzi fatti dall´amministrazione in questi anni sia nel mettere a regime i progetti sia nel rispettare le scadenze imposte dall´Unione Europea dopo gli incontri che il Presidente Loiero ha avuto a Bruxelles. «Dopo il disastro sul Fse avvenuto dal 2000 al 2005, l´Ue ha bloccato i pagamenti per quattro anni. - ha detto l´assessore alla Programmazione Nazionale e Comunitaria, Mario Maiolo - La nostra credibilità era veramente a zero. Per recuperarla abbiamo dovuto dar prova di essere capaci di monitorare e rendicontare sui fondi Por. Solo così siamo riusciti convincere l´Ue a riaprire i pagamenti lo scorso aprile. Alla “due giorni” di Sibari la Calabria darà conto di tutto il contributo Fse 2000 – 2006, che ammonta a 600 milioni di euro, dimostrando anche un altissimo livello nella qualità della spesa» .  
   
   
CRISI E OCCUPAZIONE: DALLA REGIONE LIGURIA FINO A 122 MILIONI DI EURO PER GARANTIRE I LAVORATORI E FAVORIRE LA RIOCCUPAZIONE ACCORDO CON LE CATEGORIE ECONOMICHE E SOCIALI  
 
Genova, 22 Giugno 2009 - La mattina di venerdì 19 sono stati sottoscritti presso la Regione Liguria due accordi con tutte le categorie economiche e sociali, già firmatarie del "patto per lo sviluppo", al fine di tutelare l´occupazione e sostenere le imprese che si impegnano a reagire positivamente alla crisi. Complessivamente la Regione, attingendo dai fondi europei, stanzia fino a 122 milioni di euro a questo scopo, in due distinti accordi. Contando anche gli interventi statali attraverso l´Inps si supera la soglia dei 200 milioni di euro. Il primo provvedimento riguarda i lavoratori in cassa integrazione in deroga e in mobilità in deroga e comprende tutte le tipologie di lavoro, dai contratti a tempo indeterminato, a quelli a tempo determinato, interinali, soci lavoratori di cooperative, precari. "C´è stato a questo proposito - hanno rilevato il presidente Claudio Burlando e l´assessore Enrico Vesco - un allargamento molto sensibile della platea dei lavoratori coinvolti". La regione finanzia il 30 per cento dell´importo per la cassa integrazione in deroga, fino a un importo di 36 milioni di euro. Lo stato finanzia il 70 per cento, con uno stanziamento fino a 84 milioni di euro. Altri 36 milioni di euro, per un totale quindi di 72, la Regione indirizza ai percorsi di politiche attive del lavoro rivolti agli stessi lavoratori. Il presupposto degli interventi è che i lavoratori accettino di entrare in questi percorsi formativi rivolti al reimpiego, o con il rientro nella stessa azienda, o verso altri sbocchi professionali. "E´ importante - ha osservato Burlando - l´impegno delle aziende e dei lavoratori stessi, ma abbiamo dati incoraggianti come quello che ci viene dalla ex San Giorgio della Spezia, dove su 148 lavoratori in cassa integrazione 124 hanno accettato questo percorso, e abbiamo la possibilità di attivare 180 percorsi presso varie aziende". Questo provvedimento, che vale per la durata di 18 mesi e dovrà essere rinnovato a fine anno, diventerà operativo non appena sarà firmata una convenzione con l´Inps che è in via di perfezionamento. "Dal primo luglio - ha detto l´assessore Vesco - potranno scattare queste innovazioni, ed è importante che le aziende sappiano di potervi ricorrere". Il secondo provvedimento, che era già stato programmato e che è stato perfezionato, riguarda un piano di interventi straordinari a sostegno dell´occupazione, prevede uno stanziamento fino a 50 milioni di euro, avrà una durata di due anni, e si rivolge a 4 categorie di lavoratori: 1. Dipendenti a tempo indeterminato che sono in cassa integrazione o in mobilità senza prospettive di rientro nella loro azienda; 2. Disoccupati che hanno perso il lavoro recentemente, anche precari e interinali, che abbiamo lavorato per almeno due anni nell´ultimo triennio; 3. Disoccupati o mai occupati; 4. Precari che sono ancora in carico alle aziende, per i quali si utilizzano incentivi volti alla stabilizzazione. "Gli interventi - ha spiegato l´assessore Vesco - sono sinergie tra percorsi formativi, borse formative, e incentivi per le aziende che si impegnano ad assumere almeno con contratti a tempo determinato della durata di 3 anni. Queste azioni saranno possibili non appena saranno definite, nei prossimi giorni, le disposizioni attuative del provvedimento, quindi dai primi giorni di luglio". Al centro di queste azioni sarà il ruolo delle Province e dei centri per l´impiego, che diventano quindi destinatari di una massa notevole di risorse. Il presidente Burlando ha rivolto un particolare appello alle imprese: "Mi rendo conto che questi percorsi formativi e occupazionali possono risultare più facili per lavoratori giovani. Ma è molto importante che rivolgiamo la nostra attenzione anche ai lavoratori espulsi dalla produzione a 50 anni, quando gli anni verso la pensione restano ancora molti". Questa mattina Vesco e Burlando hanno anche annunciato un´altra iniziativa, definita con la finanziaria regionale Filse: un fondo di garanzia per anticipare la cassa integrazione attraverso una convenzione con le banche, in modo che i lavoratori non debbano aspettare i tempi spesso lunghi per l´erogazione da parte dell´Inps. .  
   
   
PRESENTATO DALLA REGIONE CALABRIA IL PROGETTO STRATEGICO “BENI CONFISCATI”  
 
 Reggio Calabria, 22 giugno 2009 - Riconvertire i beni confiscati alla malavita organizzata con i fondi europei. Il Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria della Regione Calabria ha presentato il progetto integrato strategico “Beni confiscati” nel corso di una riunione che si è tenuta a Reggio Calabria tra il prefetto, Francesco Antonio Musolino, il commissario straordinario del governo per la gestione dei beni confiscati alle organizzazioni criminali, Antonio Maruccia e i dirigenti dello stesso Dipartimento. L´obiettivo è riconvertire gli immobili della malavita in centri anti-violenza, case di accoglienza, centri sociali, aree attrezzate, locali per imprenditoria giovanile o laboratori culturali. Insomma tutto ciò che può favorire una riqualificazione ambientale, sociale ed economica in contesti ad alta incidenza di fenomeni criminali. I territori a cui è rivolto il progetto riguardano per lo più l´area della provincia di Reggio Calabria. Il programma “Beni confiscati”, fortemente voluto dal Presidente della Regione Agazio Loiero, è stato concertato dal Dipartimento Programmazione Comunitaria e dalla Presidenza della Regione Calabria, insieme con la Prefettura di Reggio Calabria e l´Agenzia del Demanio. “Beni confiscati” prevede una spesa di di 20 milioni di euro e rientra tra i progetti da presentare al Comitato di Sorveglianza che si svolgerà lunedì e martedì prossimi a Sibari. Entro luglio saranno poi attivate le convenzioni con i comuni beneficiari dell´area reggina per la realizzazione concreta degli interventi. Il progetto riguarderà, per la prima fase, i comuni di Gioia Tauro, Laureana di Borrello, Rosarno, San Ferdinando, Sinopoli, per l´area tirrenica; Africo, Ardore, Bianco, Careri, Grotteria Mare, Siderno, per l´area jonica; Campo Calabro, Villa San Giovanni, Santo Stefano di Aspromonte, per l´area dello Stretto. Saranno interventi a breve termine che si concentreranno nella realizzazione di centri servizi e attività ricettive. Il commissario straordinario Maruccia ha espresso apprezzamento e ha fatto i complimenti alla Regione Calabria per l´ottima qualità del progetto. .  
   
   
UMBRIA, EMIGRAZIONE: G. R. APPROVA PIANO 2009 PREVISTI INTERVENTI PER 363MILA EURO  
 
Perugia, 22 giugno 20 09 - Prevede risorse per oltre 363mila euro il Piano 2009 di interventi a favore dei lavoratori emigrati umbri e delle loro famiglie approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria. La parte più consistente dei contributi, pari a oltre 225mila euro, è stata assegnata alle attività della Regione che si articolano in un variegato programma di iniziative in Italia e all’estero: dalla formazione linguistica e culturale dei giovani, all’apprendimento e diffusione della cultura italiana, a soggiorni studio/vacanza per giovani e anziani, a premi nazionali ed internazionali, al finanziamento di corsi di enogastronomia, fino alla promozione di conferenze, mostre, studi e pubblicazioni. Settantaquattromila euro sono destinati al funzionamento delle Associazioni degli emigrati umbri all’estero e circa 26mila euro finanzieranno interventi di carattere sociale e di assistenza agli emigrati da parte dei Comuni. In questo ultimo ambito è confermata (in base alla Legge regionale 37/’97) una quota per la concessione di contributi agli emigrati e ai componenti dei loro nuclei familiari per favorire il “rientro” abitativo e lavorativo/professionale in Italia. La somma di 3mila 330 euro è destinata ad incentivare la partecipazione degli emigrati alle consultazioni elettorali amministrative in Italia. Il Piano 2009 – è stato detto durante l’illustrazione del provvedimento – tiene conto degli indirizzi approvati in materia dal Consiglio regionale e delle proposte avanzate dal Consiglio regionale per l’emigrazione nella seduta del 16 marzo scorso. .  
   
   
IL DISTRETTO FAMIGLIA TRENTINO ALLA CONFERENZA EUROPEA DEI SERVIZI SOCIALI  
 
Trento, 22 giugno 2009 - Dal 22 al 25 giugno si tiene a Praga la 17° Conferenza dei Servizi sociali europei, che quest´anno tratterà il tema di "Qualità e performance dei servizi sociali in Europa - migliorare gli esiti per il cittadino". La fitta agenda di appuntamenti vede partecipe anche la Provincia di Trento che per il pomeriggio del 22 giugno ha organizzato il workshop "A multi-agency, user-focused approach to becoming a ´family friendly´ region" in cui l´Assessore alla salute e politiche sociali - Ugo Rossi - e il Dirigente Politiche familiari e natalità - Luciano Malfer - presenteranno quanto sperimentato sul nostro territorio. La conferenza viene organizzata ogni anno dall´ European Social Network (Esn), un forum di direttori nel settore dei servizi sociali e alla salute, nel campo dell´istruzione ed occupazione e di membri associati. È un evento importante per tutti coloro che hanno a che fare con la pianificazione e l´offerta di servizi; prevede più di 30 presentazioni multilingue in seduta plenaria e seminari, ed offre un´opportunità unica per capire i cambiamenti attuali e per scambiare idee, esperienze e "best practice". Per informazioni: www. Esn-eu. Org .