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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 14 Luglio 2009
UE: RIMANDATA A SETTEMBRE L´ELEZIONE DI BARROSO  
 
 Strasburgo, 14 luglio 2009 - I leader dei gruppi politici al Parlamento europeo, riuniti nella conferenza dei presidenti lo scorso giovedì, hanno preso nota della proposta ufficiale dei governi nazionali di rieleggere José Manuel Barroso a presidente della Commissione europea per i prossimi cinque anni. Alla fine, si è deciso di rimandare l´elezione a settembre, per valutare meglio la sua candidatura. Hans-gert Pöttering (presidente uscente del Parlamento europeo): "La Conferenza dei presidenti ha deciso di non eleggere il presidente della Commissione Europea nella plenaria di luglio. Una larga maggioranza sembra pronta a votare a settembre, ma la decisione deve ancora essere ufficializzata. È normale che Consiglio e Parlamento a volte abbiano opinioni differenti. Adesso i gruppi possono invitare l´attuale presidente Barroso, che prima del voto presenterà ufficialmente il suo programma in plenaria". Joseph Daul (Epp): "Prendiamo nota che il presidente Barroso è stato indicato ufficialmente dal Consiglio. La prossima settimana decideremo la data del voto. La maggioranza preferisce rimandare a settembre. È importante andare avanti e fare dei progressi per superare la crisi economica". Martin Schulz (Socialists & Democrats): "La Presidenza del Consiglio ha subito una sconfitta, visto che siamo riusciti a rimandare il voto che loro volevano invece a luglio. Vedremo ed ascolteremo quello che Barroso ha da dire, e soprattutto avremo l´opportunità di discutere con lui. Ma quello che ho visto nelle scorse settimane non mi fa ben sperare". Guy Verhofstadt (Alde): "Da parte nostra tutto dipende dal programma che Barroso presenterà, solo su queste basi decideremo se appoggiare la sua candidatura o meno. Riteniamo importante che modifichi il suo approccio faccia a faccia con la crisi economico-finanziaria. Ha bisogno di presentare una strategia europea per fronteggiare la crisi. Riteniamo che quello che conti non sia la personalità ma il programma". Rebecca Harms (Greens/efa): Il nostro gruppo cercherà di fare in modo che si parli prima del programma per i prossimi cinque anni e che solo dopo si passi al voto. Inoltre chiederemo che la votazione si svolga secondo le nuove regole del trattato di Lisbona riguardanti l´intera nuova Commissione, che entreranno in vigore dopo il referendum in Irlanda. Infine, non penso che al momento ci sia davvero una maggioranza pro-Barroso". Timothy Kirkhope (European Conservatives & Reformists): "È importante non rimanere fermi ad aspettare. Abbiamo cose molto importanti da fare, per questo avremmo avuto bisogno di un presiedente della Commissione Europea già in carica. Speravo che potesse lavorare anche durante l´estate, invece adesso stiamo accumulando un ritardo, cosa, a mio avviso, poco soddisfacente". Lothar Bisky (Gue): “Abbiamo fatto bene a rimandare il voto. Ma penso sia alquanto strano che le stesse persone che ritengono il trattato di Lisbona così importante vogliano adesso invece procedere secondo le regole dettate dal trattato di Nizza. È una cosa che non capisco e sulla quale riservo qualche critica". .  
   
   
DEPUTATI AL PARLAMENTO EUROPEO ELETTI IN ITALIA  
 
Strasburgo, 14 luglio 2009 - Di seguito l´elenco dei deputati europei eletti in Italia notificato dalle autorità nazionali. Nel primo elenco sono riportati in ordine alfabetico, un altro elenco per gruppo politico al Pe e per partito nazionale e quindi l´elenco dei deputati uscenti. In ordine alfabetico: Albertini Gabriele; Alfano Sonia; Allam Magdi Cristiano; Angelilli Roberta; Antinoro Antonello; Antoniozzi Alfredo; Arlacchi Pino; Baldassarre Raffaele; Balzani Francesca; Bartolozzi Paolo; Berlato Sergio; Berlinguer Luigi; Bizzotto Mara; Bonsignore Vito; Borghezio Mario; Borsellino Rita; Cancian Antonio; Caronna Salvatore; Casini Carlo; Cofferati Sergio Gaetano; Collino Giovanni; Comi Lara; Costa Silvia; Cozzolino Andrea; Crocetta Rosario; De Angelis Francesco; De Castro Paolo; de Magistris Luigi; De Mita Luigi Ciriaco; Domenici Leonardo; Dorfmann Herbert; Fidanza Carlo; Fontana Lorenzo; Gardini Elisabetta; Gualtieri Roberto; Iacolino Salvatore; Iovine Vincenzo; La Via Giovanni; Mastella Clemente; Matera Barbara; Mauro Mario; Mazzoni Erminia; Milana Guido; Morganti Claudio; Motti Tiziano; Muscardini Cristiana; Pallone Alfredo; Panzeri Pier Antonio; Patriciello Aldo; Pirillo Mario; Pittella Gianni; Prodi Vittorio; Provera Fiorello; Rinaldi Niccolò; Rivellini Crescenzio; Ronzulli Licia; Rossi Oreste; Salatto Potito; Salvini Matteo; Sartori Amalia; Sassoli David-maria; Scotta´ Giancarlo; Scurria Marco; Serracchiani Debora; Silvestris Sergio Paolo Francesco; Speroni Francesco Enrico; Susta Gianluca; Tatarella Salvatore; Toia Patrizia; Uggias Giommaria; Vattimo Gianni; Zanicchi Iva. Per gruppo politico al parlamento europeo e partito nazionale. Ppe - Gruppo del Partito popolare europeo (Democratico cristiano). Il Popolo della Libertà: 1. Albertini Gabriele; 2. Angelilli Roberta; 3. Antoniozzi Alfredo; 4. Baldassarre Raffaele; 5. Bartolozzi Paolo; 6. Berlato Sergio; 7. Bonsignore Vito; 8. Cancian Antonio; 9. Collino Giovanni; 10. Comi Lara; 11. Fidanza Carlo; 12. Gardini Elisabetta; 13. Iacolino Salvatore; 14. La Via Giovanni; 15. Mastella Clemente; 16. Matera Barbara; 17. Mauro Mario; 18. Mazzoni Erminia; 19. Muscardini Cristiana; 20. Pallone Alfredo; 21. Patriciello Aldo; 22. Rivellini Crescenzio; 23. Ronzulli Licia; 24. Salatto Potito; 25. Sartori Amalia; 26. Scurria Marco; 27. Silvestris Sergio Paolo Francesco; 28. Tatarella Salvatore; 29. Zanicchi Iva. Unione dei Democratici cristiani e dei Democratici di Centro: 30. Allam Magdi Cristiano; 31. Antinoro Antonello; 32. Casini Carlo; 33. De Mita Luigi Ciriaco; 34. Motti Tiziano. Südtiroler Volkspartei (Partito popolare sudtirolese): 35. Dorfmann Herbert. S&d - Gruppo dell´Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento europeo. Partito Democratico: 36. Balzani Francesca; 37. Berlinguer Luigi; 38. Borsellino Rita; 39. Caronna Salvatore; 40. Cofferati Sergio Gaetano; 41. Costa Silvia; 42. Cozzolino Andrea; 43. Crocetta Rosario; 44. De Angelis Francesco; 45. De Castro Paolo; 46. Domenici Leonardo; 47. Gualtieri Roberto; 48. Milana Guido; 49. Panzeri Pier Antonio; 50. Pirillo Mario; 51. Pittella Gianni; 52. Prodi Vittorio; 53. Sassoli David-maria; 54. Serracchiani Debora; 55. Susta Gianluca; 56. Toia Patrizia. Alde - Gruppo dell´Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l´Europa. Italia dei Valori - Lista Di Pietro: 57. Alfano Sonia; 58. Arlacchi Pino; 59. De Magistris Luigi; 60. Iovine Vincenzo; 61. Rinaldi Niccolò; 62. Uggias Giommaria; 63. Vattimo Gianni. Efd - Europa della libertà e della democrazia. Lega Nord; 64. Bizzotto Mara; 65. Borghezio Mario; 66. Fontana Lorenzo; 67. Morganti Claudio; 68. Provera Fiorello; 69. Rossi Oreste; 70. Salvini Matteo; 71. Scotta´ Giancarlo; 72. Speroni Francesco Enrico. Deputati Uscenti (57): Agnoletto Vittorio; Aita Vincenzo; Antinucci Rapisardo; Basile Domenico Antonio; Battilocchio Alessandro; Berlinguer Giovanni; Boso Erminio Enzo; Braghetto Iles; Calia Maddalena; Cappato Marco; Carollo Giorgio; Catania Giusto; Chiesa Giulietto; Ciani Fabio; Cocilovo Luigi; Costa Paolo; De Michelis Gianni; Donnici Beniamino; Ebner Michl; Fatuzzo Carlo; Fava Claudio; Ferrari Francesco; Fiore Roberto; Foglietta Alessandro; Frassoni Monica; Gargani Giuseppe; Gawronski Jas; Giuntini Monica; Gottardi Donata; Guidoni Umberto; Kusstatscher Sepp; Lavarra Vincenzo; Locatelli Pia Elda; Lo Curto Eleonora; Losco Andrea; Marini Catiuscia; Morgantini Luisa; Musacchio Roberto; Mussa Antonio; Musumeci Sebastiano (Nello); Napoletano Pasqualina; Pagano Maria Grazia; Pannella Marco; Pirilli Umberto; Podestà Guido; Rivera Giovanni; Rizzo Marco; Robusti Giovanni; Romagnoli Luca; Sacconi Guido; Sanzarello Sebastiano; Veneto Armando; Ventre Riccardo; Veraldi Donato Tommaso; Vernola Marcello; Zani Mauro; Zappala´ Stefano. . .  
   
   
DIVIDENDO DIGITALE: VANTAGGI PER I CONSUMATORI E CRESCITA ECONOMICA IN EUROPA  
 
Bruxelles, 14 luglio 2009 - Il passaggio dalla Tv analogica alla Tv digitale libererà frequenze radio che potranno essere utilizzate per nuovi servizi. L’ue è nelle condizioni ottimali per beneficiare di questo “dividendo digitale”: Germania, Finlandia, Lussemburgo, Svezia, Paesi Bassi, Belgio (Fiandre) e gran parte dell’Austria hanno già spento le trasmissioni Tv terrestri analogiche ed altri Paesi dell’Ue li seguiranno entro il 2012. Il 12 giugno anche gli Usa sono passati alle trasmissioni Tv digitali. Sfruttare appieno i vantaggi del passaggio al digitale è una priorità della politica Ue delle telecomunicazioni, in quanto lo spettro radio reso disponibile può migliorare il modo in cui comunichiamo e facilitare l’accesso ai contenuti audiovisivi. Inoltre, un uso efficiente dello spettro radio porterà ad economie di scala e aumenterà la competitività dell’Ue promovendo l’innovazione in materia di apparecchiature e servizi senza fili nonché facilitando l’accesso alla banda larga mobile. Ieri la Commissione ha lanciato una consultazione al fine di stabilire quale sia il modo migliore per collaborare a livello Ue e sfruttare al massimo questa opportunità unica. La consultazione durerà fino al 4 settembre 2009. “Il dividendo digitale giunge in un momento importante in cui vogliamo collegare ogni parte dell’Europa alla banda larga ad alta velocità, garantire una trasmissione di alta qualità ed ampliare la scelta dei futuri servizi senza fili a disposizione dei consumatori”, ha dichiarato la commissaria Ue per la società dell’informazione e i media Viviane Reding. “L’europa riuscirà nei suoi intenti solo se adotta un approccio coordinato utilizzando lo spettro radio nel modo più efficiente possibile. A seconda delle scelte che facciamo, l’impatto potenziale del dividendo digitale può aumentare di miliardi di euro. Prima di completare le nostre proposte, desideriamo capire meglio che cosa pensano di queste scelte il pubblico, le emittenti, i gestori di servizi mobili e gli altri operatori del mercato”. Poiché lo spettro radio liberato può trasmettere dati su lunghe distanze e oltre i confini nazionali, le decisioni in proposito prese in uno Stato membro hanno effetti in aree distanti fino a diverse centinaia di kilometri. In assenza di coordinamento questa risorsa preziosa potrebbe non essere utilizzata con la massima efficienza e alcuni servizi potrebbero dunque non essere disponibili in alcune parti d’Europa o di alcuni Paesi. La maggior parte degli usi potenziali del dividendo digitale riguardano i servizi di consumo di massa, sia quelli televisivi sia quelli mobili in banda larga. Vi sono enormi vantaggi economici potenziali nel fare in modo che la stessa apparecchiatura possa operare sulle stesse frequenze in tutta la Ue. Ciò creerà significative economie di scala per i produttori di apparecchiature e abbasserà i prezzi, il che a sua volta stimolerà ulteriormente la domanda dei consumatori e renderà questi servizi più accessibili. Un coordinamento europeo appropriato aumenterebbe il potenziale impatto economico del dividendo digitale di ulteriori 20-50 miliardi di euro tra adesso e il 2015 e a lungo termine potrebbe dare luogo ad un incremento aggiuntivo di 30 miliardi di euro dopo il 2015. Poiché entro il 2012 la Tv digitale avrà completamente sostituito la trasmissione analogica e dato che diversi Stati membri vogliono utilizzare rapidamente il potenziale delle soluzioni senza fili per generalizzare l’accesso alla banda larga, i Paesi dell’Ue devono concordare urgentemente un approccio comune. La Commissione europea propone una “tabella di marcia dell’Ue”, vale a dire una serie di provvedimenti comuni da adottare in modo coordinato, su cui verte per l’appunto la consultazione varata oggi. Inoltre, per garantire che il miglior uso possibile del dividendo digitale abbia luogo in un contesto normativo che sia chiaro e prevedibile tanto per le autorità di regolamentazione quanto per gli operatori del settore, la Commissione sta esaminando un piano per l’armonizzazione della banda 800 Mhz, particolarmente adatta per le nuove generazioni di servizi a banda larga mobile. La tabella di marcia dell’Ue evidenzierebbe i vantaggi del coordinamento dello spettro offrendo nel contempo agli Stati membri la flessibilità necessaria per far fronte alle specificità locali e nazionali, ad esempio in materia di radiodiffusione. Inoltre, la tabella di marcia accrescerà la disponibilità globale dello spettro radio al di là di quanto potrebbe essere realizzato dai singoli Stati membri e consentirà di avere servizi più convenienti e interoperabili. La Commissione presenterà una proposta finale quanto prima dopo la chiusura di questa consultazione pubblica. Contesto - La Tv analogica ha occupato finora un ampio segmento dello spettro radio, ma, poiché la Tv digitale lo utilizza in modo molto più efficiente, si stanno liberando frequenze per nuovi usi. Il “dividendo digitale” creato dal passaggio al digitale è molto allettante poiché le frequenze di questa gamma hanno una portata molto lunga. Di conseguenza, vi sono molti potenziali candidati per l’accesso a questa parte dello spettro radio oltre alle emittenti televisive. Nel novembre 2007 la Commissione ha pubblicato una comunicazione nella quale si indicavano i possibili approcci per realizzare un coordinamento comunitario appropriato in materia di spettro. La consultazione lanciata oggi fa seguito alle discussioni con le autorità di regolamentazione nazionali e le parti interessate. La Commissione ha anche commissionato uno studio socioeconomico, attualmente in corso, diretto a esaminare l’impatto potenziale dei differenti scenari per l’uso del dividendo digitale. .  
   
   
UE, PRESIDENZA SVEDESE: LA RICERCA DEVE CONCENTRARSI SULLE GRANDI SFIDE  
 
Bruxelles, 14 luglio 2009 - Durante una conferenza sulla ricerca e l´innovazione tenutasi a Lund (Svezia) e ospitata dalla presidenza svedese del Consiglio dell´Unione europea, circa 350 ricercatori, responsabili delle politiche e rappresentanti dell´industria e di istituzioni di finanziamento della ricerca, si sono trovati d´accordo nel dichiarare che la politica di ricerca europea dovrebbe concentrarsi sulle "sfide globali", vale a dire i cambiamenti climatici, la carenza di risorse idriche e le pandemie. Il 9 luglio la dichiarazione di Lund, approvata alla conferenza "Nuovi mondi - Nuove soluzioni", è stata consegnata a Tobias Krantz, il ministro svedese per l´Istruzione superiore e la ricerca. "La comunità mondoale sta affrontando delle grandi sfide," si legge nella dichiarazione. "La società europea della conoscenza deve affrontare queste sfide attraverso le migliori analisi, forti azioni e risorse aumentate. Le sfide devono trasformarsi in soluzioni sostenibili in campi come il riscaldamento globale, la riduzione delle forniture energetiche, idriche e alimentari, l´invecchiamento delle società, la sanità pubblica, le pandemie e la sicurezza," continua. "Essa deve affrontare la sfida generale di trasformare l´Europa in un´economia eco-efficiente. " La dichiarazione è stata rilasciata alla fine di due giornate di discussione sulla direzione imboccata dalla ricerca, durante le quali il dott. Krantz ha approfondito le priorità della ricerca della presidenza svedese. "Per prima cosa, occorre individuare dei modi per favorire la collaborazione tra ricerca, istruzione e innovazione," ha detto. "Seconda cosa, vogliamo sviluppare una nuova struttura di governance per lo Spazio europeo della ricerca (Ser). [. ] Dobbiamo essere in grado di dimostrare che il denaro investito nella ricerca europea viene speso in modo appropriato. Per vincere questa battaglia, abbiamo bisogno di un sistema più efficiente. Il dott. Krantz ha sottolineato che "gli Stati membri devono impegnarsi maggiormente nello sviluppo del Ser, permettendo una migliore diffusione della conoscenza e delle risorse tra gli Stati membri". La volontà e la determinazione politica devono andare a braccetto con la libertà accademica, ha dichiarato. La terza priorità - ha detto il dott. Krantz - è quella di ri-esaminare la struttura del programma quadro per la ricerca dell´Unione europea (Pq). "Anziché essere eccessivamente burocratico - con una struttura tematica tecnica - ritengo che dovrebbe puntare sui risultati raggiunti. Dovremmo usare il programma europeo di ricerca per costruire la conoscenza necessaria per affrontare le enormi sfide che affrontiamo oggigiorno: cambiamenti climatici, carenza di risorse idriche, povertà, malattie. Ciò non contribuirà soltanto a migliorare il vantaggio competitivo dell´Europa, credo che renderà il programma quadro anche più comprensibile e più accettato dagli europei," ha spiegato. "La ricerca di base è vitale per la libertà accademica," ha fatto notare il ministro svedese. "I ricercatori devono avere il coraggio e le risorse di porre domande indiscrete e scomode. A volte la curiosità è una ragione valida per dare il via a un progetto di ricerca, non si sa mai dove potrà condurre. Questo non significa che le aziende private non possano finanziare un progetto di ricerca - è chiaro che possono farlo - significa semplicemente che dovranno essere pronte a ricevere una risposta che magari non gradiranno. " La dichiarazione di Lund rispecchia questa concezione e promuove il rafforzamento della ricerca di frontiera su iniziativa della stessa comunità della ricerca. "È fondamentale la creazione di differenti conoscenze, per dotare l´Unione europea di esperienze diverse, soprattutto per essere in grado di affrontare grandi sfide e "scosse" impreviste," vi si legge. "L´antagonismo tra i ricercatori assicurerà che la ricerca svolta in Europa sia di livello eccellente a livello mondiale. " La dichiarazione invita anche al sostegno sia dello sviluppo economico che degli obiettivi politici pubblici. "Occorrono misure per massimizzare l´impatto economico e societario delle nuove conoscenze in campi come le politiche industriali, ambientali e sociali, e lo sviluppo agricolo e regionale," vi si legge. Dev´essere fortemente migliorato il collegamento tra queste aree politiche e le politiche della ricerca. " Il documento sottolinea l´importanza di "istituzioni della conoscenza con una buona messa in rete", invitando alla modernizzazione delle università e alla cooperazione tra università e istituzioni di ricerca. Si tratta di un elemento chiave per lo scambio della competitività nella ricerca europea - dichiara - spronando anche alla "creazione e mantenimento di infrastrutture di ricerca di livello mondiale in Europa, tra cui impianti per la scienza di alto livello, nonché di quelli preposti ai bisogni delle scienze sociali e unmanistiche". "La dichiarazione di Lund rappresenta un forte appello per incrementare le risorse della ricerca europea, per una migliore collaborazione tra i diversi livelli e per un sistema di innovazione più stimolante," ha detto Pär Omling, direttore generale del Consiglio svedese per la ricerca. "La dichiarazione rappresenta un buon inizio [per] il lavoro che svolgeremo nel corso dei prossimi sei mesi. Le proposte in essa contenute sono perfettamente in linea con le priorità che abbiamo fissato," ha detto compiaciuto il dott. Krantz. Per maggiori informazioni, visitare: Presidenza svedese del Consiglio dell´Unione europea: http://www. Se2009. Eu .  
   
   
NON SI FA ANCORA ABBASTANZA PER DIFENDERE LA BIODIVERSITÀ IN EUROPA  
 
Bruxelles, 14 luglio 2009 - La Commissione europea ha pubblicato ieri una relazione sullo stato di conservazione di oltre 1 150 specie e 200 tipi di habitat protetti dalla legislazione comunitaria. Solo una percentuale ridotta di questi habitat e specie vulnerabili ha raggiunto uno stato di conservazione definibile come buono e gli Stati membri dovranno incrementare il proprio impegno per migliorare la situazione. La relazione, riferita al periodo 2001-2006, è l´indagine più completa mai effettuata sulla biodiversità nell´Ue e rappresenta un punto di riferimento prezioso per rilevare le tendenze future. Gli habitat erbosi, le zone umide e gli habitat costieri sono quelli che subiscono le pressioni maggiori, soprattutto a seguito del declino dei modelli agricoli tradizionali, dello sviluppo turistico e dei cambiamenti climatici. Il quadro non è però negativo ovunque e alcune delle specie più grandi ed emblematiche, come il lupo, la lince eurasiatica, il castoro e la lontra, stanno cominciando a ricolonizzare una parte della loro area di distribuzione tradizionale. Molti Stati membri hanno investito somme ingenti per il monitoraggio e nonostante alcune carenze l´esercizio di comunicazione dei dati è stato un grande successo. Il Commissario Ue all´ambiente, Stavros Dimas, ha dichiarato: "Ci siamo impegnati ad arrestare la perdita di biodiversità in Europa e la relazione odierna non lascia spazio a manifestazioni di compiacimento. Riportare gli habitat e le specie vulnerabili ad un buono stato di conservazione richiede tempo e molto impegno. La legislazione Ue sulla natura e la rete Natura 2000 sono gli elementi principali per realizzare i nostri obiettivi di tutela della biodiversità nell´Ue. Ora che la parte terrestre della rete è quasi ultimata, possiamo attenderci notevoli miglioramenti nei prossimi 10 o 20 anni. ". "In Europa la biodiversità sta subendo forti pressioni e corre gravi rischi. Anche se non si riuscisse ad arrestare la perdita di biodiversità in Europa entro il 2020, si stanno comunque ottenendo dei risultati. Come ha dichiarato il Commissario Dimas di recente ad Atene, l´obiettivo post-2010 deve essere ambizioso, quantificabile e chiaro. È importante continuare a puntare l´attenzione sul valore intrinseco della biodiversità, riconoscendo allo stesso tempo l´importanza di garantire lo stato di salute e la resilienza degli ecosistemi e dei servizi che essi forniscono"; così si è espressa Jacqueline Mcglade, direttore esecutivo dell´Agenzia europea dell´ambiente. .  
   
   
INTEGRAZIONE ITALIA - SPONDA SUD MEDITERRANEO E BALCANI, OGGI CONFERENZA INTERNAZIONALE A NAPOLI  
 
Napoli, 14 luglio 2009 – Questa mattina con inizio alle ore 9,30 presso la stazione marittima di Napoli si terrà la conferenza internazionale sui progetti di integrazione logistica e nel settore dei trasporti con la Sponda Sud del Mediterraneo ed i Balcani. I lavori saranno aperti dal vicepresidente della Regione Campania con delega al Mediterraneo Antonio Valiante e conclusi in mattinata dall´assessore ai Trasporti Ennio Cascetta. Nel pomeriggio seguiranno workshop dedicati ad Algeria, Egitto, Marocco, Tunisia, Albania e Serbia. I progetti integrati Italmed e Italbak, realizzati in collaborazione con i Ministeri degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico, vedono la Regione Campania capofila di un vasto partenariato che coinvolge undici regioni italiane (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia-romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana e Veneto) e sette paesi partner ( Algeria, Egitto, Marocco e Tunisia per il Mediterraneo, Albania, Montenegro e Serbia per i Balcani). "L´iniziativa collegata ai progetti Italmed ed Italbalk - sottolinea il vicepresidente Valiante - assume particolare importanza perché si colloca in uno scenario economico-commerciale favorevole, nonostante la crisi dei mercati internazionali. Basti pensare che nel 2008 l´interscambio commerciale italiano verso i Paesi del Mediterraneo ha superato i 62 miliardi di Euro (nel 2007, è stato di circa 55 miliardi di Euro). In tale contesto, la Campania - che in Italia è la Regione più dotata dal punto di vista infrastrutturale - si presenta come centro strategico del Mediterraneo in virtù della propria posizione geografica che la vede quale naturale punto di collegamento per le merci ed i trasporti via mare", conclude Valiante. . .  
   
   
SERBIA ADOTTA LEGGE SVILUPPO REGIONALE  
 
Belgrado, 14 luglio 2009 - Il parlamento serbo ha adottato una legge per lo sviluppo regionale che prevede la divisione della Serbia in sei regioni statistiche, informa B92. Net. La legge è studiata per ridurre le differenze regionali e promuovere lo sviluppo delle regioni. La Serbia sarà quindi divisa nelle seguenti regioni: Vojvodina, Belgrado, Occidentale, Orientale, Centrale, Meridionale, Kosovo-metohija. In base al livello di sviluppo, le regioni saranno classificate in due gruppi: quelle che hanno più del 75 p. C. Della media del Pil pro capite e quelle che ne hanno di meno. Per quanto riguarda lo sviluppo dell´auto-governo, le regioni sono divise in quattro gruppi. La legge pone dei criteri economici in base ai quali le regioni sono divise in sviluppate e sotto-sviluppate. Le priorità di sviluppo saranno definite dal piano nazionale, che verrà messo a punto dal ministero apposito e sarà adottato dal parlamento per un periodo di 10 anni. La strategia regionale adottata dal governo, in base al piano nazionale, definirà le priorità dello sviluppo regionale e i mezzi della sua realizzazione. .  
   
   
COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ALBANIA-MONTENEGRO  
 
Trieste, 14 luglio 2009 - La delegazione della Commissione Europea ha presieduto l´apertura del programma di cooperazione transfrontaliera tra il Montenegro e l´Albania. Lo rende noto il sito internet Rinascita Balcanica. Si tratta di un programma che prevede lo stanziamento di circa 1,5 milioni di euro per progetti transfrontalieri, a cui i Governi sono obbligati a fornire una quota minima del 15 per cento del bilancio complessivo. Nei prossimi 15 giorni si terranno degli incontri informativi relativi al programma di cooperazione. Hanno già aderito al programma circa 200 soggetti, provenienti da Scutari e Kukes (Albania), ma anche da Budva, Berane, Andrijevica, Plav, da Danilovgrad, Podgorica, Bar, Ulcinj, Cetinje, nonchè da Rozaj (Montenegro), e tutti erano presenti all´apertura del programma. Le proposte dei progetti possono essere presentate dalle organizzazioni senza scopo di lucro, dalle istituzioni statali, dalle unità di autogoverno locale, dalle aziende pubbliche, dalle agenzie governative, dalle università e gli istituti, dalle istituzioni educative e culturali, dalle Ong e le associazioni dei cittadini, dalle associazioni di imprese, dalle Camere di Commercio, dalle agenzie per lo sviluppo delle piccole e medie imprese. .  
   
   
G8 DE L´AQUILA: RISULTATI DEL VERTICE  
 
Roma, 14 luglio 2009 - Crisi economica, povertà, clima e questioni politiche internazionali sono stati i temi centrali discussi dai Capi di Stato e di Governo presenti a L´aquila dall´8 al 10 luglio 2009. Come si sono svolti i lavori - L’8 luglio, nella giornata di apertura del Vertice, i Leader G8 si sono incontrati per discutere di economia mondiale, sviluppo, cambiamento climatico e questioni politiche internazionali. Dal 9 luglio il G8 si è allargato ai Paesi emergenti (Brasile, Cina , India, Messico e Sud Africa) e a questi si è unito anche L´egitto. Con il nuovo format G14, i leader hanno avviato un dialogo strutturato e continuativo su un ampio raggio di temi globali. Le discussioni sono poi proseguite con la partecipazione dei Capi delle Organizzazioni Internazionali; tutti gli altri membri del Major Economies Forum si sono poi uniti a loro per affrontare i temi del commercio e del cambiamento climatico. I Leader dell’Africa hanno discusso con i partner G8 le implicazioni della crisi per i Paesi più poveri. Infine, in un formato più ampio, i Leader hanno affrontato la questione della sicurezza alimentare. I documenti approvati nel corso del Vertice: Dichiarazione G8 "Leadership responsabile per un futuro sostenibile"; Dichiarazione G8 Contro il Terrorismo; Dichiarazione G8 de L’aquila sulla Non Proliferazione; Dichiarazione congiunta "Promuovere l’agenda globale"; Dichiarazione del Major Economies Forum sull’energia e il clima; Dichiarazione G8-africa "Un partenariato rafforzato G8-africa su acqua e igiene di base"; Dichiarazione congiunta sulla Sicurezza Alimentare Globale "L’aquila Food Security Initiative" (Afsi). .  
   
   
AMMONTARE DI BTP IN EMISSIONE LUGLIO 2009  
 
Roma, 14 luglio 2009 - Il Mef, comunica l´ammontare dei Btp che verranno offerti nell´asta del 14 luglio. - Buoni del Tesoro Poliennali in corso di emissione: decorrenza - scadenza: 1º giugno 2009/1º giugno 2014; terza tranche ammontare nominale dell´emissione: da un minimo di 3. 000 milioni di euro a un massimo di 3. 750 milioni di euro - Buoni del Tesoro Poliennali non più in corso di emissione: decorrenza - scadenza: 1º febbraio 2006/1º agosto 2016; ventunesima tranche decorrenza - scadenza: 1º agosto 2007/1º febbraio 2018; quindicesima tranche ammontare complessivo, per le due emissioni: da un minimo di 1. 000 milioni di euro a un massimo di 2. 000 milioni di euro. .  
   
   
FABBISOGNO DEL SETTORE STATALE DEL MESE DI MAGGIO 2009  
 
 Roma, 14 luglio 2009 - Il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di maggio 2009. Fabbisogno del settore statale del mese di maggio 2009
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 34. 647
Spese 42. 342
di cui: spesa per interessi 6. 032
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) -7. 695
Copertura
Totale 7. 695
Titoli a breve termine 406
Titoli a medio-lungo termine 5. 047
Titoli esteri -986
Altre operazioni (1) 3. 228
(1) Comprendono la raccolta postale e la variazione del conto di disponibilità. .
 
   
   
LEGGE SVILUPPO: LE RIFORME PER RILANCIARE L´ECONOMIA DEL PAESE  
 
Roma, 14 luglio 2009 - Le " Disposizioni per lo sviluppo e l´internazionalizzazione delle imprese e l´energia" - provvedimento che faceva parte dei collegati alla finanziaria per il 2009 - sono state approvate definitivamente dal Parlamento il 9 luglio scorso. La legge entrerà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Tra le principali misure: il ritorno dell´Italia al nucleare, la class action, che non sarà retroattiva ed entrerà in vigore non prima del gennaio 2010 e il ripristino dei fondi per l´editoria (140 milioni i due anni). In 64 articoli, la Legge Sviluppo - come è stata rinominata - ridisegna un nuovo equilibrio tra Stato e Mercato: lo Stato rafforza il proprio ruolo di regolazione e sostegno delle fasce più deboli delle imprese e dei cittadini all’interno di un quadro di regole che tutelano e responsabilizzano il mercato e i vari soggetti economici. Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha sottolineato, nella presentazione alle riforme introdotte dal provvedimento, che la Legge Sviluppo è stata approvata dal Parlamento dopo 4 letture e quasi dieci mesi di lavoro senza il ricorso alla fiducia. Questa legge - ha aggiunto il ministro - orienterà l’attività del Ministero dello Sviluppo economico per i prossimi anni. Con questo provvedimento - ha concluso Scajola - si passa dalle misure di emergenza per contrastare la crisi, alle riforme strutturali per aiutare il Paese e il sistema produttivo ad uscire dalle difficoltà avviando processi di competitività, modernizzazione ed efficienza che configureranno l’Italia del futuro. Le riforme strutturali introdotte dalla Legge Sviluppo - Energia: con la Legge Sviluppo si snelliscono le procedure per la realizzazione delle reti e delle infrastrutture energetiche, si dà forte impulso alle fonti rinnovabili, si riapre la strada al nucleare. Imprese: snellimenti delle procedure e dei tempi, migliore valutazione dei progetti imprenditoriali, maggior ricorso ai cofinanziamenti pubblico-privato attraverso i nuovi Contratti di Sviluppo eredi degli attuali Contratti di Programma. Consorzi agrari e camere di commercio trasformazione dei consorzi agrari in cooperative e riorganizzazione della rete camerale per aumentarne l’efficacia nel sostegno ai sistemi economici territoriali. Consumatori: diventa operativa la class action e vengono introdotte nuove misure a tutela dei consumatori per una maggiore trasparenza dei servizi energetici e di telecomunicazione. .  
   
   
ESTRATTO CONTO ON LINE, UN NUOVO SERVIZIO PER I CONTRIBUENTI  
 
Roma, 14 luglio 2009 Equitalia, la società pubblica incaricata della riscossione dei tributi, offre ai contribuenti “Estratto conto” un nuovo servizio on line che permette di controllare la propria posizione debitoria a partire dall’anno 2000. Il servizio punta a semplificare la vita dei cittadini, rispondendo ad esigenze di trasparenza e innovazione: sarà infatti possibile, collegandosi all’apposito sito di Equitalia dal proprio pc, verificare se si è in regola con le cartelle di pagamento, se eventuali provvedimenti a proprio favore siano stati effetivamente ricevuti dall´ente riscossore e si sia conclusa la procedura di sgravio della cartella, ed avere tutte le informazioni necessarie. In particolare, il cittadino può consultare documenti, cartelle e avvisi di pagamento ancora non pagati, pagati parzialmente, interamente saldati od oggetto di sgravio totale a partire dall’anno 2000. Come funziona “Estratto conto” Per utilizzare il servizio è necessario disporre delle credenziali fornite dalla Agenzia delle entrate per l’accesso al “Cassetto fiscale”. Una volta ottenute le credenziali, il cittadino può collegarsi al sito del proprio agente della riscossione o direttamente al sito www. Equitaliaspa. It ed avere le informazioni di cui ha bisogno inserendo il codice fiscale o la partita Iva, e selezionando la provincia di residenza per le persone fisiche o la sede legale per le società. Lo strumento, già disponibile in 24 province, si estenderà entro settembre a tutto il territorio nazionale (tranne in Sicilia dove il gruppo Equitalia non opera). .  
   
   
RELAZIONE ANNUALE SULL’ATTIVITÀ SVOLTA DALL’AGENZIA PER LE ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITÀ SOCIALE  
 
 Roma, 14 luglio 2009 - È stata presentata il 6 luglio 2009, presso la Sala verde di Palazzo Chigi, alla presenza del Sottosegretario Gianni Letta, del Presidente dell’Agenzia Prof. Stefano Zamagni e dei Consiglieri, la Vii Relazione annuale sull’attività svolta dall’Agenzia per le Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale (Onlus). Tra le autorità intervenute: il Presidente della Corte dei Conti Tullio Lazzaro, il Presidente dell’Autorità per la concorrenza e il mercato Antonio Catricalà, il Generale Riccardo Piccinni della Guardia di Finanza ed il Portavoce del Forum del Terzo Settore Andrea Olivero. La Relazione dà conto dell’attività svolta dall’Agenzia per le Onlus nell’anno 2008, in coerenza con la propria missione istituzionale. Secondo quanto previsto dall’art. 1, comma 1, del Dpcm 329/2001, l’Agenzia è infatti definita come “l’organismo di controllo sugli enti non commerciali e sulle organizzazioni non lucrative di utilità sociale”. Essa, pertanto, ha per legge competenze inerenti a tutta la sfera delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, degli enti non commerciali e del Terzo settore, nella sua più ampia accezione, cui andranno ad aggiungersi i soggetti delle nuove imprese sociali, ovvero un’area molto più ampia di quella che l’attuale denominazione dell’Agenzia indurrebbe a ritenere. Il documento si divide in sette parti. La Parte I (dopo un breve inquadramento dell’Ente: ‘mission’, poteri, ambito di intervento) anticipa gli obiettivi programmatici 2007–2011 per poi illustrarne gli aspetti più operativi di organizzazione e funzionamento (dotazione finanziaria, assetto organizzativo, gestione e attività amministrativa). La Parte Ii può essere definita di tipo “trasversale”, in quanto attinente ai diversi Servizi dell’Agenzia: illustra i protocolli di intesa e gli accordi istituzionali sottoscritti (o in fase di perfezionamento) per promuovere forme di coordinamento e collaborazione tra vari soggetti istituzionali. Seguono due contributi di riflessione e proposta, rispettivamente sullo strumento del 5 per mille e sul Libro verde del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (“La vita buona nella società attiva”, 25 luglio 2008). La Parte Iii illustra l’attività con cui l’Agenzia ha cercato di contraddistinguersi anche per un’apertura europea, nella consapevolezza che l’universo ‘no profit’ ha una dimensione trans-nazionale e un ruolo sempre più rilevante in Europa. La Parte Iv è dedicata all’attività di Comunicazione dell’Agenzia, che si è concretizzata nella realizzazione, direttamente o in ‘partnership’ con altri soggetti, di numerose iniziative interrelate con la cura e l’aggiornamento del sito internet, i rapporti con i media e l’attività editoriale, che, oltre alla pubblicazione del Bollettino ufficiale, ha visto l’avvio della realizzazione e della rivista «Areté» (2008). La Parte V illustra l’attività di Vigilanza, che si concretizza nella redazione di: - pareri di cancellazione dall’Anagrafe Unica delle Onlus, - pareri sulla devoluzione del patrimonio, - pareri a seguito di quesiti valutati di interesse generale posti da Onp, privati cittadini e Pp. Aa. L’attività ispettiva ha visto il rafforzamento della collaborazione con la Guardia di Finanza, in virtù del Protocollo di intesa sottoscritto nel 2005. La Parte Vi illustra, invece, l’attività di Indirizzo normativo, ed analizza alcune specifiche tematiche nell’ambito del Tavolo tecnico con l’Agenzia delle Entrate (Protocollo di intesa sottoscritto nel 2007). In seno alla commissione costituita per l’emanazione delle “Linee guida e schemi per la redazione dei bilanci d’esercizio degli enti no profit” (approvate nel 2008), sono stati elaborati appositi schemi per la redazione del bilancio d’esercizio e consolidato delle imprese sociali (ex d. Lgs. 155/2006), al fine di consentire l’emanazione dei relativi decreti ministeriali. La Parte Vii, infine, descrive, in materia di Promozione altri progetti curati dall’Agenzia, volti all’emanazione di codici di autoregolamentazione: “Linee guida per la raccolta fondi da parte delle Onp” e “Linee guida per l’efficienza e l’efficacia del sostegno a distanza”. .  
   
   
ASSOCONSULENZA: STEFANO MASULLO PREVISIONI ECONOMICHE OTTOBRE 2009 MARZO 2010  
 
Milano, 14 luglio 2009 - Di seguito l’intervista realizzata a Stefano Masullo, Segretario generale Assoconsulenza e Assocredito assoconsulenza. Com effettuata dalla testata on line www. Trend-online. Com e realizata da Davide Pantaleo il link completo è il seguente http://www. Trend-online. Com/?stran=izbira&p=inte&id=224658 I mercati azionari hanno interrotto il rally partito a marzo, vivendo le ultime settimane all’insegna dell’incertezza. Come valuta l’attuale situazione delle Borse e quali previsioni si possono fare per le prossime ottave? Il mio atteggiamento nei confronti dei mercati azionari è improntato alla cautela perché prevedo nuovi ribassi a partire da ottobre prossimo e fino a marzo del nuovo anno. A seguito della crisi finanziaria sono intervenuti i vari Governi e le Banche Centrali dei diversi Paesi, inondando il mercato di liquidità e adottando misure di quantitative easing, ossia di misure non convenzionali. Ora ci sarà in particolare per l’Europa e per l’Italia in particolare il problema dell’economia reale: non c’è un credit crunch nel nostro Paese, ma le banche non danno credito e chi lo concedono chiedono garanzie magari doppie e con dei costi molto importanti. Questo porta a far soffrire le piccole e medie imprese che fino ad ora sono riuscite a sopravvivere un po’ con la cassa integrazione e un po’ con le scorte, oltre che con grandi sacrifici, ma molte di queste aziende sono destinate a chiudere i battenti da sempre in avanti. Il periodo peggiore sarà dunque tra ottobre 2009 e marzo 2010 e in Borsa potremmo assistere alla violazione al ribasso dei minimi già visti a marzo scorso. Quello che abbiamo visto fino ad ora dunque è stato fondamentalmente un semplice rimbalzo, del resto non può essere qualcosa di più. Basti guardare ai dati macro per capire che stiamo tornando ad una situazione simile a quella degli anni ’70, anche sotto il profilo del rapporto prezzo-utili. Questo perché è in atto il deleveraging: dal 1982 al 2007 il Dow Jones è passato da 1. 000 a 14. 000 punti,grazie alla leva finanziaria che ha permesso a chi non aveva soldi di comprare immobili, di consumare o di acquistare abitazioni con finanziamenti al 120%, perché poi si cartolarizzava per cui si rimetteva in circolo tutta questa carta. Dal 2007 tutto ciò è venuto meno per cui ci sono meno consumi, da quelli voluttuari a quelli necessari, e di conseguenza le aziende che rimarranno in piedi si dovranno accontentare di un fatturato inferiore del 30%/40% rispetto a quello degli anni scorsi. E’ vero che il price/earnings si è abbassato, ma il P/e altro non è che la stima futura degli utili, ma se avremo livelli di consumi inferiori, anche gli utili verranno meno. Da marzo quindi abbiamo avuto una risposta all’isteria del mercato che stava andando a rotoli, grazie all’abbondante liquidità immessa nel sistema e agli interventi dei vari Governi. Ora però dovremmo ritornare all’economia reale con dei grossissimi problemi e quindi anche con forti tensioni sociali. Qual è la sua posizione in merito alle previsioni fatte dall’Fmi, dalla Fed e dalla Bce su una ripresa economica a partire dal prossimo anno? A mio avviso si potrà parlare di un ritorno graduale alla crescita economica solo dopo il secondo semestre del 2010, non prima. Già nell’ultima parte di quest’anno vedremo il mercato immobiliare scendere nell’ordine del 30/40% e probabilmente anche quello finanziario. Da qui a fine 2009 quindi potremmo anche rivedere i minimi in Borsa, mentre in seguito nel corso del 2010 si possa assistere ad una ripresa dei listini. Non dimentichiamo che la Banca centrale europea sta abbassando i tassi di interesse e sta acquistando titoli per fornire liquidità al sistema. Potrebbe esserci però inflazione nel medio-lungo periodo e intanto la curva dei tassi si sta già alzando e se da una parte non sarà rivisto al rialzo il tasso ufficiale di sconto, dall’altra ci saranno operazioni di drenaggio della liquidità, per cui il denaro costerà sempre di più. Il Fondo Monetario Internazionale parla di 1. 000/1. 200 miliardi, mentre la Bce di 300/400 miliardi di euro di titoli tossici nelle banche, cui si aggiungono i prodotti derivati. Alla luce di quanto detto sino ad ora quali strategie suggerirebbe di adottare a chi è dentro al mercato e quali a chi invece è rimasto fuori fino ad ora? Chi è fuori dal mercato dovrebbe mantenere ancora le distanze dall’azionario, lavorando piuttosto con le opzioni, incominciando al contempo ad accumulare titoli obbligazionari che hanno subito significativi decrementi dal punto di vista del conto capitale. Per l’azionario invece rimarrei alla finestra almeno fino ad ottobre per vedere se si verificherà lo scenario che ho descritto prima di una possibile violazione dei minimi di marzo scorso. Allargando l’orizzonte temporale ad una visione di medio-lungo periodo, ritiene che quello che stiamo vivendo possa essere un buon momento per iniziare a costruire progressivamente nuovi portafogli sull’azionario? Personalmente non ho previsioni che vadano oltre il periodo compreso tra l’autunno e la primavera prossimi, e dopo sarà importante vedere quello che succederà in seguito. Per chi non avesse comprato casa potrebbe essere interessante fare un investimento di questo tipo, perché il mercato immobiliare scenderà del 30%/40%, in particolare in Italia. .  
   
   
CITTADINANZATTIVA SU RELAZIONE CONSOB: CRISI DEGLI INVESTIMENTI INDICE SCARSA FIDUCIA NEL SISTEMA DI TUTELE. NECESSARI CONTROLLI STRINGENTI E SANZIONI EFFICACI, E UNA CLASS ACTION DEGNA DI QUESTO NOME.  
 
Roma, 14 luglio 2009 - “Alla luce di quanto dichiarato oggi da Cardia, ci chiediamo: chi tutela i risparmiatori italiani dalle truffe finanziarie?”. A dirlo è Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito alla odierna relazione della Consob. “Cardia sostiene che le famiglie hanno ridotto i loro investimenti in borsa a causa della crisi; a noi sembra invece che usi la crisi solo come un paravento per non parlare del deficit di tutele. Siamo convinti che un motivo centrale di questo andamento sia nella assenza di tutele vere per i cittadini che sono rimasti vittima dei crack finanziari, e che non potranno neanche attendere l´entrata in vigore dell´azione risarcitoria collettiva, che di fatto impedisce la retroattività e tutto sembra tranne che una legge ritagliata sul bisogno di tutele per i cittadini”. “Siamo colpiti dal fatto che Cardia trovi commoventi le segnalazioni che giungono da tanti cittadini, ma a noi piacerebbe sapere quando arriveranno delle risposte efficaci. A nostro parere è fondamentale che la Consob riacquisti pienamente il potere di controllo, senza dover attendere che siano gli stessi interessati a segnalare problemi, come abbiamo evidenziato nel caso della Bpm e delle tutele dei piccoli azionisti”. Alla pagina http://www. Cittadinanzattiva. It/comunicati-stampa-comunicazione/2809-consumatori. Html è possibile consultare i principali dati relativi alle segnalazioni dei cittadini nelle relazioni con i servizi bancari e finanziari. .  
   
   
LA VALLE D’AOSTA SALUTA L’ARRIVO DI PAPA BENEDETTO XVI  
 
Aosta, 14 luglio 2009 - Papa Benedetto Xvi è giunto in Valle d’Aosta, nella residenza di Les Combes di Introd, per un periodo di vacanza che si protrarrà fino al 29 luglio. Il Pontefice è atterrato con l’elicottero dell’Aeronautica militare nel prato antistante all’abitazione che già lo ha ospitato per due anni e che è stata la residenza estiva di Papa Giovanni Paolo Ii tra il 1989 e il 2004. Ad accogliere S. S. Benedetto Xvi, il Presidente della Regione Augusto Rollandin, il Presidente del Consiglio regionale Alberto Cerise, il Vescovo di Aosta Giuseppe Anfossi, il sindaco di Introd Osvaldo Naudin, il Deputato della Valle d’Aosta On. Roberto Nicco, il Vicario generale della Diocesi di Aosta Don Franco Lovignana, il Questore di Aosta Maurizio Celìa, il Comandante del Centro Addestramento Alpino Gen. Claudio Rondano, il Comandante della Guardia di Finanza Gen. Antonio Carelli, il Comandante del Gruppo Carabinieri di Aosta Ten. Col. Guido Di Vita, il Comandante del Corpo Forestale della Valle d’Aosta Edy Pasquettaz e il Parroco di Introd Don Ferruccio Brunod. A dare il benvenuto Papa Benedetto Xvi, inoltre, alcuni abitanti di Les Combes e un gruppo di bambini della scuola dell’infanzia di Introd, che, in costume tipico, hanno augurato al pontefice buone vacanze, in italiano, in francese in patois. Il Presidente Rollandin augura al Pontefice un periodo di sereno riposo dopo la fatica dell’enciclica Caritas in Veritatæ e aggiunge «Ci auguriamo che il periodo di vacanza possa ritemprare Papa Benedetto Xvi e dargli tutta la forza che il mondo si aspetta da lui. Per noi valdostani, chiaramente, è un onore averlo qui e speriamo che torni ancora per tanti anni. » .  
   
   
CAPPELLACCI E LA SPISA: "PROGRAMMIAMO OGGI I PROSSIMI VENT´ANNI DI SVILUPPO DELLA SARDEGNA"  
 
Cagliari, 14 Luglio 2009 - "Ci riconosciamo in un nuovo metodo che tenendo ben saldo il timone delle emergenze di oggi guarda al futuro con fiducia. Il Programma Regionale di Sviluppo, che coincide con la presentazione della prossima finanziaria regionale, sarà caratterizzato da metodi e scelte che segnano una differenza sostanziale con il passato". E´ quanto hanno detto, l’ 11 luglio, nella conferenza stampa di presentazione delle linee guida del Programma Regionale di Sviluppo (Prs), il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l´assessore regionale della Programmazione, Giorgio La Spisa. "Dopo il ciclo di conferenze per il Ppr – ha sottolineato il presidente della Regione – avviamo un secondo momento di condivisione per dare a questa terra strategie e azioni per il rilancio di tante opportunità. Non dobbiamo limitare la nostra azione alle emergenze, ma dobbiamo programmare il futuro. Ci riconosciamo nel metodo che identifica gli attori, cioè i sardi, con i territori. Per questo andremo ad ascoltare e ci faremo carico delle proposte che arriveranno in fase di presentazione delle linee guida del Prs. Certamente poi la sintesi spetterà all’organo politico. Oggi ci troviamo a gestire tante emergenze, che dobbiamo governare, e da queste comunque partire per programmare al meglio il futuro; consolidiamo così un proficuo percorso di ascolto dei territori che parta dalla considerazione che oggi la Sardegna soffre sia per una crisi globale e sia per tanti anni di politiche di programmazione sbagliate". "Per uscire dalla crisi - ha ripreso l´assessore della Programmazione - partiamo dalla realtà. "Stiamo avviando il confronto ed entro la fine del mese andremo a incontrare tutti i territori della Sardegna per ascoltare istanze e proposte da elaborare e attuare insieme. Mettiamo al centro la persona. Il percorso di sviluppo della Sardegna si basa su soggetti, risorse e strategie. Il soggetto principale è la persona; le risorse sono le imprese, la cultura e il territorio; le strategie sono improntate sulle modalità di promozione, crescita e valorizzazione di queste risorse attraverso le fonti e gli strumenti finanziari disponibili. Non lasciamoci condizionare dal fatto che tutto dipenda dal mondo industriale. I problemi dell’agricoltura, dell’edilizia e delle piccole e medie imprese non sono meno gravi di quelli della chimica. Ogni settore deve avere la sua importanza. Con il Prs puntiamo proprio a questo e il metodo degli occhi aperti davanti alla realtà vuole mettere al centro la persona e non il progetto, come invece troppo spesso è stato fatto in passato". Gli incontri sul territorio per la presentazione del Prs sono cominciati lunedì 13 Luglio a Oristano (ore 9,30 teatro Garau) e Sanluri (ore 16 ex Monte Granatico) per proseguire venerdì 24 a Sassari (ore 9,30 Camera di commercio) e Olbia (ore 16, ma la sede è ancora da definire), lunedì 27 a Nuoro (ore 9,30 presso la sede dell’Istituto Etnografico) e Lanusei (ore 16 sala Provincia), per chiudere venerdì 31 a Sant’antioco (ore 9,30 sala consiliare) e Cagliari (ore 16 palazzo Viceregio). .  
   
   
ORISTANO, INCONTRO TERRITORIALE PER IL PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO  
 
Oristano, 14 Luglio 2009 - "La realtà produttiva dell´oristanese deve essere rilanciata attraverso le peculiarità del territorio. Nel Programma regionale di Sviluppo che stiamo predisponendo è basilare fare delle scelte in base alle realtà produttive e alle diverse problematiche delle diverse zone interessate. Non si può più pensare a finanziamenti a pioggia". E´ quanto ha detto, ieri, l´assessore regionale della Programmazione Giorgio La Spisa presentando le linee guida del Prs relative al territorio di Oristano. All´incontro, che si è svolto al teatro Garau di Oristano, insieme all´assessore della Programmazione Giorgio La Spisa e del Lavoro Valeria Serra, hanno partecipato esponenti delle istituzioni, del mondo del lavoro e delle parti sociali. Dopo la presentazione dell´assessore della Programmazione e la relazione tecnica del direttore del Centro di Programmazione regionale, Gianluca Cadeddu, si sono succeduti gli interventi dai quali è emerso l´apprezzamento per il metodo degli incontri sul territorio scelto dalla Giunta per presentare il Prs. Il sindaco di Oristano, Angela Nonnis ha posto l´accento sul fatto che la programmazione nel territorio oristanese è in forte ritardo perchè negli anni precedenti le linee strategiche non sono state portate avanti. Secondo il primo cittadino oristanese bisogna fare in fretta e rilanciare nell´immediato, porto, aeroporto, agroalimentare, turismo, polo intermodale e accesso al credito. Concetto ribadito anche da Annapaola Iacuzzi, direttore della Provincia di Oristano che auspicato un avvio dei programmi di rilancio in tempi rapidi. Il capogruppo Pdl in Consiglio regionale, Mario Diana, ha sottolineato che dai confronti sul territorio per il Prs nasce una sfida importante per la Sardegna. Dai sindaci dei piccoli paesi sono arrivate le proposte di inserire in finanziaria le risorse necessarie a contrastare lo spopolamento. Dal mondo produttivo e istituzionale è emersa la necessità di rivedere le graduatorie dei bandi in base alla validità dei progetti e non più alla tempistica delle richieste e di rivedere le prospettive di rilancio della filiera sarda anche in ottica turistica. Le parti sociali oltre a porre l´accento sull´equità delle risorse su tutto il territorio hanno rilanciato l´esigenza di un forte rilancio delle infrastrutture. "A settembre - ha concluso l´assessore La Spisa - potremo programmare avendo a disposizione il grande vantaggio di elaborare il Prs in modo sinergico con il Bilancio regionale. Significa dare priorità alle emergenze e alle reali prospettive di sviluppo dei territori". Gli incontri sul territorio per la presentazione del Prs continuano questo in serata a Sanluri. .  
   
   
ARTIGIANATO: GIUNTA ABRUZZESE APPROVA LEGGE QUADRO DI SETTORE AGEVOLATI ACCESSO AL CREDITO E NASCITA IMPRESE  
 
 Pescara, 14 luglio 2009 - La Giunta regionale nella seduta di ieri mattina ha approvato la nuova legge quadro sull´artigianato, proposta dal vice presidente e assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione. "Da tempo, già dopo l´entrata in vigore della legge regionale n. 60 del 1996, è stata avvertita la necessità di procedere ad una riforma organica della normativa regionale in materia di artigianato - ha dichiarato il vice presidente Castiglione - al fine di dare risposte alle mutate problematiche del comparto". Questa necessità è stata avvertita soprattutto in relazione alle difficoltà di mercato che vivono le imprese artigiane, legate alla crisi finanziaria in atto, che provoca problemi anche gravi principalmente per l´accesso al credito, nonché nella fase di nascita, crescita, insediamento, gestione e trasmissione dell´impresa medesima, e in materia di formazione professionale. Si è cercato, pertanto, di individuare misure idonee per sopperire a tali bisogni, sia attraverso il cambiamento e la revisione delle previsioni normative vigenti, sia attraverso il potenziamento di istituti già presenti nella legge regionale 60, quali la bottega scuola e l´incentivazione dell´occupazione giovanile, sia attraverso la creazione di altri interventi, come gli aiuti alla trasmissione d´impresa e alla creazione d´impresa o start up, in grado di rendere maggiormente penetrante l´azione della Regione nel settore dell´artigianato. La stesura di un nuovo testo di legge organica dell´artigianato nasce, inoltre, dal mutato quadro di riferimento normativo nato a seguito della riforma costituzionale e successiva legge di attuazione, le quali prevedono, in capo alla Regione, in materia di artigianato, una potestà legislativa generale, prima esclusiva dello Stato. "I fondamenti della riforma - ha spiegato Castiglione - si rinvengono anzitutto nei principi ed elementi essenziali, e cioè nelle sole previsioni generali, rinviandosi alla Giunta Regionale l´adozione degli atti che contengano la normativa di dettaglio, ispirati a principi di imparzialità, trasparenza, buona amministrazione, parità di trattamento, ragionevolezza e coerenza". La riforma opera quindi un riassetto delle competenze amministrative delle Regioni e degli Enti Locali. La Regione esercita direttamente le funzioni amministrative che attengono ad esigenze di carattere unitario. Alle Province sono affidate le funzioni amministrative relative alla formazione professionale e agli interventi diretti a favorire l´incentivazione dell´occupazione giovanile. Ai Comuni sono affidate le funzioni relative agli atti di verifica concernenti l´iscrizione delle imprese artigiane nel registro delle imprese, la modificazione e la cancellazione dal medesimo registro, nonché quelle rivolte all´individuazione di aree attrezzate per l´insediamento di nuove attività. Alle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura sono delegate le funzioni amministrative attinenti l´iscrizione, la modificazione e la cancellazione delle imprese artigiane. Con il disegno di legge varato è stata data applicazione ad una direttiva del Parlamento Europeo, del 2006, che ha carattere immediatamente precettivo. Tale direttiva prevede infatti che gli Stati membri non possano subordinare l´accesso ad un´attività di servizi o il suo esercizio sul territorio, al coinvolgimento diretto o indiretto di operatori concorrenti, anche in seno agli organi consultivi, ai fini del rilascio di autorizzazioni. La soluzione adottata è stata pertanto quella della delega alle Camere di commercio delle funzioni amministrative attinenti l´iscrizione, la modificazione e la cancellazione delle imprese artigiane. Nella legge di riforma del settore dell´artigianato il grande patrimonio di conoscenze e professionalità che era proprio degli organi di autogoverno ed autotutela, le commissioni provinciali e regionali dell´artigianato, è stato assorbito dall´Osservatorio Regionale per l´Artigianato. Il disegno di legge regionale produce la massima semplificazione dei procedimenti per l´avvio dell´attività d´impresa. Per il procedimento di iscrizione delle imprese artigiane, l´albo delle imprese artigiane è avvicendato a tutti gli effetti di legge con il registro delle imprese, nel quale sono iscritte, sotto la denominazione di "impresa artigiana", le imprese in possesso dei requisiti stabiliti. Restano inalterate le peculiarità tipiche dell´imprenditore e dell´impresa artigiana. Questo procedimento si ispira ai principi della massima semplificazione, dell´azzeramento dei tempi e delle procedure per l´avvio di un´attività artigiana e del massimo contenimento dei costi per la Regione. Il procedimento di iscrizione è sostituito a tutti gli effetti dalla "comunicazione unica" che determina automaticamente l´immediata iscrizione, sussistendo tutti i presupposti di legge. Con ciò si compie un ulteriore passo in avanti, di fondamentale importanza, sulla via della semplificazione amministrativa. Resta salvo però il controllo successivo, in quanto le Camere di Commercio possono disporre accertamenti e controlli sulle nuove iscrizioni ed adottare conseguentemente i provvedimenti di cancellazione d´ufficio. La stessa direttiva del Parlamento europeo si applica altresì in relazione alla libera prestazione dei servizi per il prestatore transfrontaliero e alla libertà di stabilimento. Nel Titolo I della Parte quarta "Interventi a sostegno dei confidi" è stata dettata una disciplina complessivamente intesa a rafforzare il sistema dei confidi e ciò in conseguenza delle nuove regole per il calcolo del rischio di impresa previste dagli accordi di Basilea 2, che comportano il cambiamento radicale delle regole della concessione del credito e quindi del rapporto tra banca e impresa, in applicazione altresì delle norme che hanno determinato l´individuazione del concetto di attività di garanzia collettiva dei fidi e delle forme giuridiche di costituzione che i confidi possono assumere, laddove gli stessi confidi possono avere operatività territoriale regionale, sino ad ora circoscritta in ambito provinciale. Carattere di novità hanno i contributi diretti a rafforzare patrimonialmente i Confidi, quali il contributo per consolidamento del patrimonio sociale dei confidi esistenti alla data di entrata in vigore della presente legge, con un contributo da distribuirsi proporzionalmente al patrimonio sociale di ogni singolo confidi, compreso quello risultante da fusione, ed il contributo a sostegno delle spese sostenute dai confidi per le operazioni di attuazione del progetto di fusione, nel limite di 50 mila euro, in favore del confidi risultante dalla fusione. Sono infine contemplate le tipologie del contributo in conto interessi e per integrazione dei fondi rischi. "La disciplina dettata - ha continuato il vice presidente - riveste natura transitoria, in quanto è stato avviato il processo di riforma inteso a porre una disciplina generale della materia confidi in senso organico ed intersettoriale". Accanto alle previsioni normative concernenti gli interventi a favore dei confidi, il Titolo Ii è dedicato a "Interventi creditizi a favore e per lo sviluppo delle imprese artigiane e dell´occupazione". Sono riconfermate le previsioni normative del Testo Unico vigente in ordine alla assegnazione di conferimenti ad Artigiancassa S. P. A da utilizzare a sostegno degli investimenti delle imprese artigiane, attraverso la corresponsione di contributi per ridurre i tassi di interesse ed i canoni di locazione finanziaria. La Parte quarta, che concerne le aree artigianali e artigianali/industriali, attua una profonda modifica rispetto alla vigente disciplina. Innanzitutto, sono individuati con esattezza i soggetti che si pongono quali legittimi destinatari dei contributi, cioè i Comuni, le Comunità Montane, i Distretti Industriali, le Filiere, i Clusters ed i Consorzi di imprese artigiane. E´ stabilito il principio che i contributi, i quali costituiscono un cofinanziamento, sono concessi per il completamento delle opere di urbanizzazione primaria nelle aree attrezzate che al momento della richiesta di contributo già devono essere parzialmente urbanizzate e fruite. La Parte Quinta del disegno di legge è dedicata alla tutela e valorizzazione dell´artigianato artistico, tradizionale e dell´abbigliamento su misura, all´Osservatorio regionale per l´artigianato ed ai Centri di Assistenza Tecnica. In proposito un grande ruolo viene assegnato all´istituzione dell´Osservatorio Regionale per l´Artigianato presso la Direzione Sviluppo Economico della Giunta Regionale, in virtù della presenza in esso di rappresentanti delle Amministrazioni Provinciali e delle Associazioni di categoria. In particolare, l´Osservatorio dovrà raccogliere, attraverso l´azione sinergica delle Associazioni di categoria, le indicazioni provenienti dal territorio, monitorando la presenza dell´insediamento di nuove attività e le loro opportunità di sviluppo. L´osservatorio verrà quindi ad assumere le funzioni tipiche di promozione e sviluppo della categoria artigiana, e di indirizzo programmatico dell´artigianato sul territorio, svolgendo inoltre una funzione consultiva e propositiva nell´affiancamento all´Assessorato allo Sviluppo Economico, in particolare esprimendo pareri e formulando proposte, in qualità di organo tecnico consultivo della Regione, su iniziative in materia di artigianato. All´osservatorio è affidata inoltre l´attuazione degli obiettivi di cui al Titolo I della Parte quinta, in particolare prevedendosi che lo stesso svolga compiti in ordine alla proposizione di disciplinari di produzione, all´istituzione del contrassegno di origine e qualità, forma e caratteristiche tecniche ed estetiche del medesimo e del connesso regolamento d´uso, alla concessione e revoca del "contrassegno di origine", alla concessione dell´attestato di maestro artigiano, ad iniziative volte ad una migliore produzione ed a una più estesa divulgazione delle lavorazioni artistiche. .  
   
   
BASILICATA: DUP E PAR FAS, GLI OBIETTIVI E LE RISORSE  
 
 Potenza, 14 luglio 2009 - Il Documento unico di Programmazione (Dup) fotografa gli obiettivi strategici e specifici con il quadro preciso delle risorse impegnate, rivenienti dalla Programmazione comunitaria, nazionale e regionale. Il Dup, approvato dalla Giunta regionale, discusso dal partenariato e, dopo la concertazione, dal Consiglio per la definitiva adozione, è ispirato a una strategia unitaria volta a promuovere il miglioramento dei fattori strutturali di competitività della regione e del suo sistema economico, in un quadro di sostenibilità e di coesione territoriale, sociale, di genere e intergenerazionale. Il documento è sostenuto complessivamente con 1. 948,206 milioni di euro, di cui 211,750 per il collegamento del territorio alle reti nazionali e internazionali, 264,326 per “la società della conoscenza”, 546,428 per le “Risorse ambientali e per lo sviluppo sostenibile”, 692,255 a favore dell’Innovazione e qualità per una nuova strategia produttiva, 144,657 per il “Potenziamento del Welfare inteso come diritto essenziale e fattore di sviluppo economico”, 69,265 per la governance e il rafforzamento della capacità istituzionale. Alle risorse programmate nell’ambito del quadro unitario di sostegno vanno aggiunte le risorse Par Fas per un totale di 854,411 milioni di euro. In particolare: 259,115 per il collegamento del territorio alle reti nazionali e internazionali, 112,121 per “la società della conoscenza”, 179,497 per le “Risorse ambientali e per lo sviluppo sostenibile”, 178,998 a favore dell’Innovazione e qualità per una nuova strategia produttiva, 104,404 per il “Potenziamento del Welfare inteso come diritto essenziale e fattore di sviluppo economico”, 20,276 per la governance e il rafforzamento della capacità istituzionale. Il documento unico di programmazione, quindi, prevede un investimento complessivo di 2. 802,617 milioni di euro. Il Par sarà inviato, dopo le consultazioni del partenariato istituzionale economico e sociale, al Mise per la verifica di coerenza ed efficacia programmatica e trasmesso al Cipe per l’approvazione. .  
   
   
RIMBORSO CONTRIBUTI: 12 MESI IN PIÙ DI TEMPO RATEI PIÙ LUNGHI E NIENTE FIDEIUSSIONI PER I DEBITORI DELLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 14 luglio 2009 - Si allungano di un anno i termini per la restituzione di somme nei confronti della Regione Toscana. La decisione è stata presa dalla giunta regionale su proposta dell´assessore al bilancio Giuseppe Bertolucci. «E´ un altro piccolo contributo a mitigare gli effetti della crisi» afferma l´assessore. L’atto approvato modifica la precedente deliberazione in materia (Delibera di Giunta Regionale n. 452/2008), prevedendo, fino al 14 luglio 2010, la possibilità di ottenere termini di restituzione maggiorati di 12 mesi rispetto alla precedente disciplina. Coloro che invece hanno già in corso un piano di rimborso, hanno la facoltà di chiedere di diluire la restituzione della residua quota capitale su ulteriori 12 rate mensili. Inoltre, per tener conto delle difficoltà nell’ottenere coperture fideiussorie durante il periodo di crisi, per la durata dell’intervento transitorio la concessione della rateizzazione non è subordinata al rilascio di fideiussioni, ad eccezione dei crediti precedentemente assicurati. Il testo della deliberazione sarà a breve reso disponibile sul sito internet www. Regione. Toscana. It .  
   
   
SICILIA, PRESENTATI A CATANIA I “QUADERNI DELL’AUTONOMIA”  
 
Catania, 13 luglio 2009 - “Affermare che esisteva l’esigenza culturale di uno strumento di comunicazione dedicato ai temi dell’autonomia regionale siciliana è un eufemismo. Un questionario, compilato da centinaia di laureati che hanno recentemente partecipato a una selezione pubblica, rivela infatti con la freddezza dei numeri, che una percentuale superiore al 90 per cento dei siciliani di nuova generazione sconosce i contenuti e la stessa esistenza dello statuto autonomistico siciliano. ” Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha salutato così, il 12 luglio, a Catania, la presentazione - nei saloni della sede di rappresentanza della Regione - dei “Quaderni dell’Autonomia”, una nuova iniziativa del gruppo editoriale “I Vespri”, guidato dal prof. Carmelo Rapisarda. “La realizzazione di uno strumento a larga diffusione, su cui non solo politici, ma studiosi del diritto, sociologi, storici, cittadini, possano esprimere analisi, valutazioni, commenti su questi temi è un fatto che supera l’immaginazione di chi, come me, - ha detto Lombardo - ai temi dell’autonomia ha dedicato la sua vita e la sua passione politica”. “Adesso che la scintilla ha prodotto i suoi risultati concreti, i rappresentanti delle istituzioni, gli imprenditori, le università, dovranno fare la loro parte: mi auguro - ha concluso Lombardo - che su questo giornale convergano lo sforzo e il contributo di chi crede in questi valori, che sono patrimonio istituzionale di tutti. ” Il presidente della Regione è intervenuto a conclusione di un dibattito breve nei tempi, ma ricco di contributi e di spunti culturali. Ha aperto i lavori proprio prof. Carmelo Rapisarda, presidente della società editoriale e direttore dei “Quaderni dell’Autonomia”. Sono intervenuti Mario Centorrino, Alberto Russo, Salvatore Grillo, Maurizio Balistreri. A chiusura della manifestazione anche il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli ha portato il suo saluto. .  
   
   
TRASPORTO FERROVIARIO, INTERVENTI PER LA PICCOLA EDITORIA PIEMONTESE I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE  
 
 Torino, 14 luglio 2009 Linee guida per le gare per il trasporto ferroviario, interventi per la piccola editoria piemontese sono i principali argomenti affrontati dalla Giunta regionale durante la riunione di ieri. La delibera sulle linee guida per le gare per il trasporto ferroviario, presentata dall’assessore Daniele Borioli, prevede che l’iter sarà affidato a Scr, la società di committenza regionale, che entro un mese dovrà fornire un cronoprogramma delle procedure che porteranno all’avvio dei bandi. La liberalizzazione del trasporto ferroviario piemontese sarà attivata per lotti e per gare successive. I primi bandi dovrebbero partire già nel mese di settembre. L’obiettivo della Regione è ottimizzare il servizio ferroviario regionale introducendo maggiore concorrenza sul mercato per ottenere una migliore qualità. Gli interventi per la piccola editoria piemontese per gli anni 2009 e 2010, proposti dall’assessore Gianni Oliva, comprendono diversi ambiti, quali la ricognizione sullo stato delle attività editoriali, la costituzione dell’albo degli editori piemontesi, la partecipazione a rassegne librarie come la Fiera del Libro di Torino e Francoforte e la Fiera della piccola e media editoria di Roma, la costituzione a Torino della Libreria del Piemonte, l’erogazione alle biblioteche di contributi per acquistare le pubblicazioni degli editori piemontesi, l’incremento dei rapporti tra editoria periodica e libraria, la creazione di un marchio di produzione di eccellenza delle opere piemontesi, finanziamenti per opere editoriali, un premio annuale rivolto a riviste di particolare valore culturale, iniziative per favorire l’accessibilità alla lettura, avvio di un progetto pilota per promuovere la diffusione dei prodotti editoriali piemontesi nella grande distribuzione commerciale. E’ stata conferita l’autorizzazione alla presidente Mercedes Bresso di costituirsi a nome della Regione nel giudizio davanti alla Corte Costituzionale in merito al ricorso proposto dal presidente del Consiglio dei ministri sull’illegittimità costituzionale di alcuni articoli della legge regionale n. 11/2009 sulla tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico del Piemonte. Sono state anche approvate: - su proposta dell’assessore Eleonora Artesio, l’individuazione della sede legale definitiva dell’Asl To1 in via San Secondo 29 dal 1° agosto 2009; - su proposta dell’assessore Sergio Conti, l’autorizzazione all’Atc di Biella per l’utilizzo di 203. 000 euro per interventi di manutenzione straordinaria a Cossato ed Andorno Micca e all’Atc di Torino per l’utilizzo di 210. 000 euro per un intervento di manutenzione straordinaria a Bussoleno; - su proposta dell’assessore Mino Taricco, l’apertura di un bando destinato alle associazioni dei produttori e ai consorzi per la promozione e l’informazione sui prodotti di qualità (dop, igp, vini doc e docg e produzioni biologiche), nonché le proroghe al 25 settembre 2009 per presentare le domande delle aziende agricole che aderiscono agli stessi sistemi di qualità per sostenere i costi di certificazione ed al 31 luglio 2010 degli interventi di adeguamento previsti dal piano di ristrutturazione e riconversione dei vigneti, in quanto le pessime condizioni atmosferiche dello scorso inverno e il fenomeno della flavescenza dorata non hanno consentito in molti casi il completamento dei lavori. .  
   
   
CONVENZIONE REGIONE LAZIO -INPS PER AMMORTIZZATORI SOCIALI  
 
Roma, 13 luglio 2009 - E´ stata firmata dalla Regione Lazio e dall´Inps la convenzione che regola l´attuazione e la gestione degli ammortizzatori sociali in deroga attraverso la quale si salvaguarda la regolare erogazione del sostegno al reddito per i lavoratori e le lavoratrici che ne hanno diritto. Ad annunciarlo è stata l´assessore al Lavoro, pari opportunità e politiche giovanili, Alessandra Tibaldi, all´atto della firma della convenzione che regola la gestione degli ammortizzatori sociali in deroga: "Teniamo ben presenti - ha continuato l´assessore Tibaldi - le difficili condizioni di vita in cui si trova chi è sospeso dal lavoro a causa della crisi in corso, proprio per questo la direzione regionale Lavoro in queste ore sta autorizzando il pagamento della cassa integrazione in deroga. La Regione sta facendo la sua parte, ora il governo faccia la sua". "La direzione regionale Lavoro - ha aggiunto Tibaldi - ha operato fin da subito dopo l´accordo con il Governo in merito all´utilizzo della cassa integrazione in deroga in modo da sbloccare l´erogazione dei fondi destinati per i quali la regione ha già reso disponibili 220 milioni provenienti dal Fondo sociale europeo. Ora ci auguriamo che il ministero del Lavoro versi la sua parte di 440 milioni previsti per il biennio 2009-2010, dei quali finora sono stati assegnati soltanto 10, mentre il 15 aprile scorso il ministro Sacconi si era impegnato a versare un acconto di 50 milioni di euro. Chiediamo al Ministro del Lavoro - ha concluso l´assessore - di impegnarsi a versare subito l´intero acconto pattuito e almeno la metà dei 440 milioni di euro previsti ne va della vita quotidiana di migliaia di lavoratori e lavoratrici della nostra regione". .  
   
   
PARCHI E MUSEI: REGIONE UMBRIA PRESENTA NUOVA LINEA DI IMMAGINE COORDINATA  
 
Perugia, 14 luglio 20 09 – Risponde all’esigenza di ricondurre ad un’unitarietà l’immagine dei parchi e dei musei la nuova linea di comunicazione lanciata dalla Regione Umbria. Ieri, a Perugia, la nuova proposta comunicativa è stata presentata alla stampa dal vicepresidente della Giunta regionale e assessore all’agricoltura, Carlo Liviantoni, e dall’assessore regionale alla cultura, Silvano Rometti. Nel pomeriggio, sempre a Perugia, alle ore 18, nella Chiesa di San Bevignate, è in programma la presentazione ufficiale della nuova proposta. La Regione Umbria ha inaugurato la nuova linea grazie ai finanziamenti europei ‘Misura 3. 2 Docup 2000-2006, Valorizzazione delle risorse naturali e culturali”. In pratica, in linea con quanto stabilito nella Misura stessa, il lavoro prodotto tende a rendere ancora più visibili i risultati conseguiti nell’ambito della valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale cui sono stati destinati in larga parte i fondi comunitari. Il nuovo sistema di identità scelto, partendo dai suoi elementi identificativi, come i tre ceri, non si limita più ad esprimere un valore politico-amministrativo, ma intende farsi portatore di un sistema di elementi condivisi e propri della regione intercettando il dinamismo dei vari ambiti territoriali. Da qui la necessità strategica di utilizzare un marchio, costituito dal Sigillo rosso, già individuato e stabilito dalla legge regionale n. 5/2004, accompagnato dal nome Umbria per firmare la comunicazione in tutti quei casi in cui si vuole rappresentare l’insieme dei valori o di differenti componenti attive che caratterizzano la comunità umbra. Mentre, nei casi in cui si vuole comunicare un preciso e specifico “valore”, il nome Umbria verrà ad essere sottotitolato con il nome del valore stesso che si va a promuovere. “Tra le caratteristiche della nuova forma comunicativa – ha detto l’assessore Rometti - c’è quella che rappresenta la sintesi di un’analisi dettagliata delle diverse e più ricorrenti componenti del patrimonio dei musei e dei parchi che sono stati trasposti in simboli grafici che, di volta in volta, comporranno, immagini e forme differenti con un richiamo immediato ai valori culturali e ambientali dell’Umbria”. “In particolare nel caso dei musei – ha riferito l’assessore Rometti – si tratta di promuovere un patrimonio complesso con circa 150 musei censiti di cui 104 aderiscono al Sistema Museale dell’Umbria. Questa linea – ha aggiunto – non è solo una presentazione grafica nuova, ma vuole dare visibilità ad una nuova concezione del lavoro. Stiamo investendo risorse importanti per uno sviluppo integrato del nostro patrimonio e, alla luce di ciò, stiamo valutando la possibilità di accessi a varie strutture con un unico biglietto”. Per il vicepresidente Liviantoni “parchi e musei sono tra i beni preziosi più alti della comunità umbra che, oltre ad essere valorizzati, dovranno sperimentare e sviluppare forme comunicative nuove ed integrate. Per tale ragione abbiamo proposto una linea d’immagine dinamica con diverse combinazioni, così da comporre di volta in volta forme differenti che abbiano sempre un richiamo al valore che si sta rappresentando”. All’incontro era presente anche il direttore regionale, Ernesta Ranieri, che ha spiegato in dettaglio la nuova impostazione della linea di comunicazione: “Nel settore dei musei la forma scelta è un ‘contenitore’ che richiama la sagoma dell’anfora accompagnata dal Sigillo Umbria – ha precisato - mentre nel settore dei parchi la forma scelta è quella di un altro ‘contenitore’ che richiama la sagoma di un volatile, sempre corredata dal Sigillo. Entrambe le linee sono state ulteriormente declinate in base alle varie tipologie di musei e parchi presenti sul territorio”. Molti i materiali realizzati e che saranno disponibili per la distribuzione attraverso soggetti pubblici e privati in base ad accordi con i servizi regionali: tra questi brochure dei musei e dei parchi, 16 dépliant dedicati a ciascun museo e a circuiti museali a completamento ed integrazione degli altri 44 già realizzati in passato, carte dei parchi e dei sentieri, vetrofanie per i musei del sistema museale regionale, segnalibri con linea di immagine dei musei e dei parchi, manifesti, locandine. Prevista anche una pagina pubblicitaria sulla “Guida dei Musei d’Italia” edita dal Touring, Dvd con navigazione tridimensionale nelle assonometrie di 66 musei, un programma per la promozione della brochure su touch-screen. Dal 14 luglio al 30 luglio, presso la stazione minimetrò del Pincetto, verrà esposta una mostra con pannelli esemplificativi e promozionali della nuova Linea grazie alla collaborazione con la società Minimetrò Spa. .  
   
   
MONTECATINI TERME OSPITA 190 TERREMOTATI ABRUZZESI DAL 12 LUGLIO AL 9 AGOSTO QUATTRO GRUPPI CON “PORTE APERTE PER L´ABRUZZO”  
 
Firenze, 14 luglio 2009 - Dal 12 luglio al 12 agosto centonovanta persone vittime del terremoto che ha colpito l´Aquila e tante altre città e paesi abruzzesi, saranno ospiti a Montecatini Terme nell´ambito dell´iniziativa “Porte aperte per l´Abruzzo” che si propone di dare ospitalità a quattro gruppi di terremotati scelti tra coloro che alloggiano nelle tendopoli, offrendo a ciascuno una settimana di pensione completa. L’iniziativa è del Consorzio Montecatinitermèbellissima ed è realizzata con il sostegno fondamentale della Protezione Civile, della Regione Toscana, della Prefettura di Pistoia, della Provincia di Pistoia, del Comune di Montecatini Terme, delle Terme di Montecatini, dell’Agenzia per il Turismo e di molti sponsor privati. Dell’assessore regionale Marco Betti, impegnato in prima linea nel coordinamento “E´ davvero un piacere – ha detto l´assessore regionale alla Protezione Civile, Marco Betti - e motivo di grande soddisfazione ospitare in Toscana una rappresentanza dei cittadini abruzzesi così duramente colpiti dal terremoto. Benvenuti quindi a loro, ai quali va il mio caloroso augurio di trovare in questa bella città una pausa rigeneratrice di serenità e tranquillità e complimenti e ringraziamenti sentiti al Consorzio “Montecatinitermèbellissima”. Oltre a Montecatini ciò che è bellissimo è anche lo spirito di vera solidarietà e la generosità dimostrata con questa iniziativa. La Toscana ha messo subito a disposizione le capacità e la prontezza del suo sistema di protezione civile e continua ad essere impegnata in Abruzzo. L´idea di ospitare qui alcune decine di cittadini colpiti dal sisma ed ospitati nei campi, arricchisce con una bella iniziativa il nostro impegno e dà il senso della generosità e del cuore dei toscani”. Montecatini è dunque una città ospitale, che sa proporre mondanità, relax e benessere, ma anche città generosa e solidale, che vede ben 15 aziende alberghiere impegnate, in alta stagione, ad offrire la loro accoglienza, insieme a tante altre strutture che hanno fatto a gara per regalare i loro servizi: dai transfer ai concerti, dai corsi di ginnastica dolce ai balli serali, dal baby park alle biciclette, alle piscine, alle gite a Collodi e Montecatini Alto con accompagnatore. Tutti servizi gratuiti di cui gli ospiti possono usufruire grazie alla “card” che li distinguerà tra i turisti della città e che sarà loro consegnata durante il cocktail di benvenuto nella splendida cornice delle Terme Tettuccio. .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA IL NUOVO PRESIDENTE DELL´ASSOCIAZIONE ARTIGIANATO  
 
Bolzano, 13 luglio 2009 - La formazione degli apprendisti, gli appalti nelle opere pubbliche, il pacchetto anticrisi della Provincia, le cooperative di garanzia fidi: questi i temi affrontati dal presidente della Provincia Luis Durnwalder nell´incontro di oggi del 9 luglio a Bolzano con i vertici dell´Apa, l´associazione provinciale artigiani, guidati dal neopresidente Walter Pichler. Con il nuovo presidente dell´Apa, Walter Pichler, in visita di presentazione a Palazzo Widmann, il presidente Luis Durnwalder ha approfondito le linee della futura collaborazione tra l´ente pubblico e l´associazione, che si svilupperà di volta in volta sulle tematiche di politica economica che investono la categoria: "L´artigianato non rappresenta solo una delle maggiori fonti di occupazione per tutto l´Alto Adige, ma è un settore che affonda le proprie radici nella tradizione, che ora deve cercare nuove strade all´insegna dell´innovazione", ha sottolineato il presidente Durnwalder. Tra le priorità figura la formazione degli apprendisti, anche alla luce della riforma scolastica: "Per gli artigiani è essenziale una formazione che garantisca una adeguata pratica e il mantenimento del sistema duale", riferisce Durnwalder. Un´altra questione approfondita dal governatore nell´incontro con la presidenza Apa ha riguardato le opere pubbliche in Alto Adige, "dove gli artigiani chiedono che i lavori pubblici vengano assegnati secondo piccoli lotti funzionali e, nei limiti concessi dalle normative vigenti, privilegiando nelle commesse le aziende locali e la qualità degli interventi. " Durnwalder ha poi ripercorso le misure previste per le piccole e medie imprese nel pacchetto anticrisi varato dalla Giunta e le risorse messe a disposizione dalla Giunta per proseguire negli investimenti. Si è infine discusso del sostegno alle cooperative di garanzia fidi e della creazione di un consorzio unico, dotato di adeguati contributi finanziari: "La Provincia intende assicurare la liquidità necessaria alla sopravvivenza delle imprese in difficoltà", ha confermato Durnwalder. In questo impegno per rafforzare il tessuto delle piccole e medie imprese artigiane, ha concluso Durnwalder, si proseguirà anche sulla strada della semplificazione delle procedure avviata con il nuovo ordinamento provinciale del settore artigiano. .  
   
   
ASILI NIDO: UN MILIONE E 500MILA EURO AI COMUNI PER SOSTENERE LE FAMIGLIE DEL PIEMONTE APPROVATI I CRITERI PER L´ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI  
 
Torino, 14 luglio 2009 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Welfare, Teresa Angela Migliasso, ha approvato i criteri per l’erogazione di contributi per fronteggiare i crescenti bisogni delle famiglie a sostegno della natalità. I fondi, erogati ai Comuni, saranno destinati a realizzare le seguenti azioni: 1. Contributi alle famiglie che usufruiscono di asili nido privati, baby parking, micro-nidi e nidi in famiglia nei comuni privi di asili pubblici; 2. Contributi ai Comuni per il prolungamento dell’orario di apertura giornaliero degli asili nido e micro-nidi comunali, senza oneri aggiuntivi per le famiglie, 3. Contributi per il nuovo convenzionamento tra Comuni sede di asili nido comunale e Comuni privi di qualsiasi tipologia di servizi per la prima infanzia; Per realizzare la prima azione i Comuni, in piena autonomia, potranno utilizzare i contributi secondo tre modalità: assegnazione diretta alle famiglie; erogazione ai gestori finalizzandone l’utilizzo ad interventi di miglioramento o potenziamento del servizio che comportino una riduzione documentata degli oneri applicati alle famiglie al momento della richiesta del contributo; interventi diretti dei Comuni a favore dei gestori per spese connesse al funzionamento, finalizzate alla riduzione degli oneri a carico delle famiglie (esempio: utenze, opere di miglioramento). Le domande di contributo per ciascuna tipologia di assegnazione dovranno essere presentate dai Comuni entro il 20 ottobre 2009 alla direzione Politiche sociali della Regione Piemonte. “Con queste risorse - dichiara l’assessore Migliasso - vogliamo ulteriormente incrementare gli interventi a sostegno delle famiglie e alla loro funzione genitoriale. Incentivare il prolungamento dell’orario di apertura degli asili, prevedendo ad esempio la possibilità di apertura anche il sabato, è un’opportunità di risposta all’esigenza di conciliazione di tempi di lavoro e tempi della famiglia. Infine, promuovere forme di convenzionamento tra Comuni sede di asili pubblici e altri che ne sono privi va nella direzione di realizzare sinergie e progettualità a livello locale”. .  
   
   
SUBITO DISPONIBILI 2,5 MILIONI DI EURO PER VIAREGGIO PER AIUTARE LE FAMIGLIE CHE HANNO PERSO LA CASA E SOSTENERE L´ATTIVITÀ TURISTICA  
 
 Firenze, 14 luglio 2009 - Da Ieri saranno disponibili i 2,5 milioni di euro che la Regione Toscana ha deciso di stanziare dopo il disastro ferroviario della stazione di Viareggio che il 29 giugno scorso ha causato 26 morti, numerosi feriti e decine di senza tetto. Lo ha stabilito questo pomeriggio la Giunta regionale che con due specifiche delibere ne ha sbloccato la disponibilità. «Mezzo milione di euro – spiega l´assessore regionale al turismo, Paolo Cocchi - servirà per promuovere una campagna di promozione turistica, per la quale gli uffici regionali hanno già redatto una proposta che giovedì mattina la Regione Toscana e la Provincia di Lucca sottoporranno agli amministratori e agli operatori turistici viareggini». «I restanti 2 milioni di euro – aggiunge l´assessore regionale alla Protezione civile, Marco Betti – sono già stati trasferiti nel capitolo della Protezione civile. Ovviamente anche in questo caso concorderemo con gli amministratori locali il loro impiego, ma potranno essere destinati ad iniziative di sostegno alle famiglie dei senza casa, penso ad esempio a contributi al pagamento dell´affitto per una casa vera e propria superando così la fase dell´albergo e recuperando un primo momento di normalità. Alla fine di luglio il Consiglio regionale potrebbe approvare un emendamento alla nostra legge sulla Protezione civile. Se così sarà, una parte dei due milioni potrebbe essere impiegata anche per le opere di ricostruzione». In ogni caso la prima parte del provvedimento speciale per Viareggio è stata licenziata oggi pomeriggio dalla Giunta regionale. «La Regione – conclude l´assessore Betti che proprio oggi è a Viareggio per rappresentare la Regione alle esequie di una delle vittime dell´esplosione della stazione – ha voluto fare presto e bene la sua parte. Ci auguriamo che questo serva di stimolo anche al Governo, perché la città, i suoi abitanti e soprattutto le vittime della tragedia si meritano il massimo del sostegno nei tempi più rapidi possibili. La dichiarazione dello stato di calamità è importante, ma alle dichiarazioni devono seguire i fatti». .