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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Maggio 2010
UE, STRASBURGO, FRA I PUNTI FORTI DELLA SESSIONE DEL 17-20 MAGGIO 2010: LA CRISI ECONOMICA È LA PRIORITÀ DELL´ORDINE DEL GIORNO DELLA PLENARIA, TEMPI DI ATTESA PER I TRAPIANTI, EFFICIENZA ENERGETICA.  
 
Strasburgo, 17 maggio 2010 - La crisi economica è la priorità dell´ordine del giorno della Plenaria - I deputati discuteranno con la Commissione e il Consiglio il nuovo strumento di prestito della zona euro e le relative proposte volte a migliorare la governance economica. I gruppi politici chiederanno alle due istituzioni come intendano rendere più efficaci i meccanismi di coordinamento economico ma anche quale sarà il ruolo dell´Esecutivo e del Parlamento europeo nella task force per rafforzare la governance economica. Regole comuni per facilitare la donazione di organi fra Stati membri - I tempi di attesa per un trapianto di fegato o di un altro organo dovrebbero diminuire se il Parlamento approverà il compromesso raggiunto fra le delegazioni del Pe e del Consiglio su un progetto di legislazione europea sugli standard di qualità e sicurezza degli organi umani destinati a trapianti. I deputati voteranno anche una risoluzione d´iniziativa sul Piano di azione per la donazione e il trapianto di organi. Efficienza energetica: voto finale su nuove misure per ridurre i consumi - I deputati voteranno a Strasburgo nuove regole sull´efficienza energetica degli edifici e il nuovo layout del marchio comunitario di efficienza energetica. Tali misure - che si aggiungo al pacchetto sui cambiamenti climatici del 2008 - sono già state concordate con il Consiglio e devono ora essere approvate dalla Plenaria. Accoglienza rifugiati: i paesi volontari potrebbero ricevere 6.000€ per persona re insediata - In base alla proposta approvata dalla commissione per le libertà civili, gli Stati membri che volontariamente decidono di partecipare al programma di reinsediamento dei rifugiati di paesi terzi potrebbero ricevere fino a 6.000€ per ogni persona reinsediata. I paesi dell´Ue contribuiscono in misura minore al reinsediamento rispetto ad altri paesi sviluppati quali Usa, Canada e Australia. I deputati dovrebbero inoltre approvare la creazione dell’Ufficio europeo di sostegno per l´asilo. "Made in": etichettatura obbligatoria per il tessile? - Le etichette "Made in" potrebbero diventare obbligatorie per tutti i capi d´abbigliamento commercializzati in Europa, se il Parlamento sosterrà gli emendamenti a una proposta legislativa sul sistema di etichettatura dell´Ue approvati dalla commissione per il mercato interno. Parità di diritti per il congedo maternità tra lavoratrici autonome e dipendenti - Gli Stati membri dell´Ue dovrebbero garantire il livello standard di protezione sociale, comprese le indennità di congedo di maternità per almeno 14 settimane, alle lavoratrici autonome e alle mogli o conviventi dei lavoratori autonomi: questo è quanto afferma una proposta di modifica di una direttiva Ue in tema di diritti delle donne. Modifiche al bilancio Ue per le nuove responsabilità del dopo Lisbona - I deputati discuteranno e voteranno per approvare modifiche al bilancio 2010 per permettere al Parlamento di affrontare le nuove responsabilità dovute all´entrata in vigore del Trattato di Lisbona e per preparare un bilancio dettagliato per l´anno prossimo. La strategia Ue2020 per la crescita e lo sviluppo- Una risoluzione sulla nuova strategia 2020 per la crescita e lo sviluppo sarà votata dal Parlamento mercoledì, a seguito del dibattito tenutosi a Bruxelles lo scorso 5 maggio. I deputati si pronunceranno su una serie d´interrogazioni orali dei gruppi politici e della commissione per gli affari economici e quella per gli affari sociali, oltre che su alcune relazioni inerenti vari aspetti della strategia 2020. Orario di lavoro degli autotrasportatori: includere i lavoratori autonomi? - Gli autisti di bus e camionisti, quando sono lavoratori autonomi, devono essere soggetti alle stesse regole sull´orario lavorativo alle quali sono sottoposte le società di autotrasporti: questo è quanto ha sottolineato la commissione per l´occupazione e gli affari sociali del Parlamento europeo in una proposta in materia di norme sull´orario di lavoro, che sarà votata a Strasburgo giovedì prossimo. Il Parlamento potrebbe vietare l´uso dell´additivo "collante per carne" - Mercoledì prossimo, i deputati si esprimeranno sulla possibile autorizzazione dell´utilizzo della trombina, un enzima di origine bovina e suina, che può essere impiegato come additivo alimentare per la ricostituzione di alimenti.  
   
   
LA COMMISSIONE PROPONE DI RAFFORZARE LA GOVERNANCE ECONOMICA NELL´UE  
 
Bruxelles, 17 maggio 2010 - Le recenti crisi ed il rischio di instabilità della zona euro hanno mostrato chiaramente come l’interdipendenza tra le economie possa rendere vulnerabili gli Stati membri dell’Ue, in particolare quelli che fanno parte della zona euro. L’unione europea e gli Stati membri hanno preso provvedimenti coordinati e decisivi, non solo adottando misure a breve termine per stabilizzare il settore finanziario, ravvivare l’economia e assicurare la solvibilità della Grecia e la stabilità della zona euro, ma anche definendo una strategia di medio e lungo termine per mettere l’Europa sulla strada di una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva (la cosiddetta strategia “Europa 2020”). È adesso giunto il momento di riconsiderare il modo in cui sono gestite le politiche economiche. Pertanto, la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione nella quale propone di rafforzare in misura considerevole la governance economica nell’Ue. L’obiettivo è rafforzare il funzionamento del Patto di stabilità ed estendere la sorveglianza agli squilibri macroeconomici. A tal fine si propone di allineare la pianificazione delle politiche nazionali di bilancio istituendo un “semestre europeo” durante il quale gli Stati membri coordinerebbero le loro politiche economiche già nella fase in cui preparano i bilanci pubblici e i programmi nazionali di riforma. Infine, la Commissione ritiene prioritario rendere pienamente operativo il meccanismo europeo di stabilizzazione deciso dal Consiglio “Economia e finanza” (Ecofin) del 9 maggio. Sulla base di questa esperienza, la Commissione intende poi, nel medio-lungo termine, proporre l’istituzione di un meccanismo permanente per la soluzione delle crisi. Il commissario europeo per gli affari economici e monetari Olli Rehn ha dichiarato: “Il coordinamento delle politiche fiscali deve avvenire in una fase precoce, in modo che i bilanci pubblici siano coerenti con la dimensione europea e non mettano a repentaglio la stabilità degli altri Stati membri.” La Commissione propone quanto segue: 1. Rispettare maggiormente il Patto di stabilità e rafforzare il coordinamento delle politiche fiscali: occorre conformarsi con maggiore rigore al Patto di stabilità e crescita e concentrarsi sull’obiettivo di ridurre il debito pubblico per assicurare la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche. Le infrazioni ricorrenti del Patto dovrebbero essere sottoposte ad una procedura più rapida. In futuro si dovrebbe ricorrere maggiormente al bilancio dell’Ue per incoraggiare gli Stati membri a perseguire gli obiettivi concordati in materia di sostenibilità fiscale. 2. Sorveglianza degli squilibri macroeconomici e competitivi: oltre alla sorveglianza fiscale occorre anche una più ampia sorveglianza economica diretta a prevenire gli squilibri macroeconomici e competitivi, che evidentemente alimentano i notevoli disavanzi/eccedenze delle partite correnti di alcuni Stati membri. Per tutti gli Stati membri dell’Ue, gli squilibri macroeconomici saranno affrontati nel quadro della sorveglianza “Europa 2020”. Per gli Stati membri della zona euro, si propone di migliorare la revisione tra pari, attualmente effettuata dall’Eurogruppo, trasformandola in una sorveglianza più strutturata sulla base dell’articolo 136 Tfue. 3. Il “semestre europeo”: per gli Stati membri sarebbe utile coordinare a livello europeo le loro politiche economiche già nella fase in cui preparano i bilanci pubblici e i programmi nazionali di riforma. Gli orientamenti sulle politiche economiche forniti all’inizio di ogni anno dal Consiglio europeo faciliterebbero la preparazione dei programmi di stabilità e convergenza e dei programmi nazionali di riforma. Una revisione tra pari delle politiche fiscali effettuata precocemente contribuirebbe a consolidare la situazione fiscale dell’Ue e della zona euro. Una valutazione ed un coordinamento sincronizzati delle politiche sia strutturali sia fiscali a livello europeo aiuterebbero gli Stati membri a perseguire gli obiettivi e ad affrontare le sfide comuni più efficientemente di quanto avvenga allo stato attuale. 4. Procedure chiare e credibili per gestire le crisi che colpiscono gli Stati membri della zona euro: per preservare la stabilità finanziaria della zona euro nel medio e lungo termine, occorrono procedure chiare e credibili su come fornire un aiuto finanziario agli Stati membri della zona euro che si trovino in grave difficoltà. Il 9 maggio scorso l’Ecofin ha deciso la creazione di un meccanismo europeo temporaneo di stabilizzazione per far fronte alle circostanze eccezionali del momento. La Commissione intende, nel medio-lungo termine, proporre l’istituzione di un meccanismo permanente per la soluzione delle crisi. Prossime fasi - Tenuto conto della gravità della crisi, la Commissione intende dar seguito alla comunicazione in tempi rapidi. A tal fine essa preparerà proposte legislative dirette a modificare i regolamenti su cui si basa il Patto di stabilità e crescita, a migliorare la prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici nella zona euro e ad istituire un meccanismo permanente per la soluzione delle crisi. Il primo semestre europeo dovrebbe coincidere con l’inizio del 2011.  
   
   
CRISI-GRECIA, BORGHEZIO : SULLA GRECIA ALMUNIA DORMIVA ?  
 
Bruxelles, 17 maggio 2010 - L´on. Borghezio interroga la Commissione partendo dal presupposto che "la recente drammatica crisi finanziaria della Grecia che ha messo a repentaglio l´intera area-euro ha evidenziato che i conti pubblici della Grecia nascondevano un enorme deficit". Al Commissario Almunia, Borghezio pone una domanda secca: "come giustifica questa totale cecità dell´Ue di fronte alla reale situazione dei conti finanziari di un Paese membro?". "Mentre sull´Italia, peraltro revelatasi in questa situazione un Paese serio e risparmioso, la Commissione Europea si è sempre dimostrata attenta ed occhiuta nei severi controlli sulla nostra situazione finanziaria - osserva Borghezio - stranamente sulla Grecia si è totalmente distratta..."  
   
   
BIENNALE DEL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO  
 
Bruxelles, 17 maggio 2010 - L’anno 2010 per l’Unione Europea rappresenta l’Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale. L’europa è una delle zone più ricche al mondo, ma nonostante questo un quarto della popolazione europea dispone ancora di risorse limitate e non riesce a soddisfare le proprie necessità primarie. Le cause della povertà e dell’emarginazione sono molteplici e solo affrontando la crisi economica insieme si potrà dare sicurezza all’individuo e alla collettività. L’unione europea si basa proprio sulla solidarietà, in quanto l’esclusione anche di un solo individuo contribuisce alla povertà della società intera. Al fine di dare maggiore concretezza alla lotta contro l’esclusione sociale, il Comitato economico e sociale europeo e il suo Presidente Mario Sepi hanno scelto di dedicare la Conferenza Biennale 2010, che si terrà dal 20 al 22 maggio prossimi a Firenze, al tema dell’educazione come strumento chiave di lotta contro ogni forma di esclusione sociale. Durante il convegno, intitolato “Apprendere, conoscere, comprendere: i fattori chiave per un’inclusione sociale durevole”, saranno analizzate le molteplici dimensioni dell’intervento pubblico nella sfera dell’educazione. Con questa iniziativa il Comitato intende aiutare concretamente le istituzioni dell’Ue ad elaborare risposte appropriate alle attese dei cittadini europei. Oltre al Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e al Presidente del Comitato Mario Sepi, nel corso della conferenza interverranno rappresentanti delle autorità europee, nazionali e locali, esponenti della società civile ed esperti, accomunati tutti dall’impegno profuso nella lotta contro la povertà e l’esclusione sociale. L’iniziativa offrirà ai partecipanti numerose occasioni di confronto e dibattito, nonché una vasta area espositiva con testimonianze dirette e buone pratiche nel settore della formazione e dell’inclusione. La lotta alla povertà è un obiettivo prioritario per la Commissione europea e per le altre istituzioni Ue. Essa costituisce uno dei pilasti della “dimensione sociale” dell’Europa e uno dei cinque obiettivi indicati dalla Commissione nella sua strategia Europa 2020.  
   
   
LA POLITICA EUROPEA DI VICINATO AUMENTA GLI SCAMBI E MIGLIORA LE RELAZIONI  
 
Bruxelles, 16 maggio 2010 - Le relazioni annuali sulla politica europea di vicinato confermano ancora una volta i chiari vantaggi che l´Unione europea comporta per i paesi limitrofi. Da cinque anni a questa parte, l´Unione europea si è adoperata per aumentare gli scambi, gli aiuti e i contatti interpersonali instaurando inoltre una cooperazione molto più approfondita tra l´Ue e i suoi vicini riguardo a tutte le loro riforme economiche, politiche e settoriali. Il nostro partenariato si è notevolmente sviluppato in settori come i trasporti, l´energia, l´ambiente e il cambiamento climatico, la ricerca, la sanità e l´istruzione, grazie a un aumento del 32% dei relativi stanziamenti nel quadro finanziario attuale, che nel 2013 supereranno i 2 miliardi di euro all´anno. "La politica europea di vicinato si è rivelata un successo, come dimostrano i numerosi risultati concreti ottenuti sul campo", ha commentato Catherine Ashton, vicepresidente della Commissione e Alto Rappresentante dell´Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza. "Tuttavia, possiamo e dobbiamo fare molto di più per rendere la parte del mondo in cui viviamo più sicura, stabile e prospera. In quanto paesi europei e mediterranei, dobbiamo aiutarci a vicenda per far fronte alla crisi economica in un mondo globalizzato. Dobbiamo unire le nostre forze per affrontare le nuove minacce e le nuove sfide del nostro tempo, come il terrorismo internazionale, la tratta degli esseri umani e la criminalità organizzata transfrontaliera. Dobbiamo collaborare per risolvere le controversie e i conflitti che ancora frenano lo sviluppo di parti della nostra regione e privano molti cittadini dei vantaggi della globalizzazione. Vogliamo che i nostri vicini contribuiscano ai nostri sforzi per far regnare pace e sicurezza in altre parti del mondo meno fortunate di noi. In quanto Unione basata su valori comuni, inoltre, vogliamo che i nostri vicini usufruiscano della stabilità e della prosperità che derivano da una società aperta e democratica e dall´applicazione dello Stato di diritto. Considero prioritario questo programma ambizioso, che si inserisce nel nostro processo di attuazione del trattato di Lisbona e di istituzione del Servizio europeo di azione esterna. I nostri amici del vicinato europeo e mediterraneo saranno fra i primi a trarre vantaggio da una politica estera europea più attiva, coerente e efficace." Štefan Füle, commissario per l´allargamento e la politica europea di vicinato, ha aggiunto: "Potenziare ulteriormente la Pev significa, né più né meno, investire nella stabilità e nella prosperità della stessa Ue, cosa che deve riflettersi nella nostra offerta ai nostri partner. La Pev comporta vantaggi per tutte le parti interessate: il vigore della nostra risposta dipenderà dal grado di ambizione delle riforme dei nostri partner. Le riforme economiche hanno registrato notevoli progressi in tutti i paesi del vicinato, a est come a sud. Quello che conta per il futuro è accelerare le riforme democratiche e politiche laddove i progressi sono stati reali ma generalmente lenti. Risultati ottenuti dalla politica europea di vicinato nel periodo 2004-2009 - Entro il 2004 sono stati conclusi accordi di associazione bilaterali con la maggior parte dei partner meridionali della Pev e si stanno intensificando le relazioni con la maggior parte dei partner più progrediti (nel 2008, ad esempio, è stato riconosciuto al Marocco lo "status avanzato"). A est, in linea con gli obiettivi del partenariato orientale, gli accordi di partenariato e di cooperazione esistenti vengono gradualmente sostituiti dai più ampi accordi di associazione. La Pev punta altresì a migliorare la governance. Si rileva qualche progresso nel processo democratico, come dimostrano le recenti elezioni presidenziali in Ucraina, il secondo turno delle elezioni politiche in Moldova e il miglioramento qualitativo delle elezioni in Marocco e in Libano. I paesi Pev hanno fatto progressi anche in termini di libertà di associazione, pena di morte, libertà dei media, diritti delle minoranze e altri diritti umani e libertà fondamentali, che in genere non sono però all´altezza delle ambizioni espresse congiuntamente nella Pev e nei piani d´azione. C´è ancora molto da fare anche per attuare le riforme del sistema giudiziario e della pubblica amministrazione e per combattere efficacemente la corruzione. Per quanto riguarda la mobilità, nel 2008 sono stati rilasciati nei paesi limitrofi oltre 2 milioni di visti europei Schengen. Sono già in vigore accordi di facilitazione del visto e di riammissione con l´Ucraina e la Moldova e sono stati conclusi i negoziati con la Georgia. A ciò si aggiungono i partenariati per la mobilità conclusi con la Moldova e la Georgia per promuovere la migrazione legale. Occorre tuttavia adoperarsi ulteriormente per sfruttare appieno il potenziale della Pev, anche elaborando roadmap finalizzate all´instaurazione con Ucraina e Moldova di un regime di esenzione dal visto per i brevi soggiorni. Nel periodo 2004-2008 si è registrata una crescita degli scambi commerciali dell´Ue con la regione Pev, con un aumento delle esportazioni e delle importazioni Ue del 63% e del 91% rispettivamente (il 2009 ha segnato un lieve rallentamento dovuto alla crisi economica e finanziaria mondiale). L´ue è pronta a negoziare accordi di libero scambio globali e approfonditi con tutti i suoi vicini non appena saranno disposti a farlo e soddisferanno le necessarie condizioni. Sono state prese altre misure a favore di una maggiore integrazione economica, tra cui il negoziato di una serie di accordi settoriali riguardanti, ad esempio, l´agricoltura, i prodotti della pesca e lo spazio aereo comune. La cooperazione in materia di energia è stata intensificata per mezzo di memorandum d´intesa o dichiarazioni con l´Azerbaigian, la Bielorussia, l´Ucraina, l´Egitto, la Giordania e il Marocco. Nel 2009 l´Ucraina e la Moldova sono state autorizzate, a determinate condizioni, ad aderire al trattato che istituisce la Comunità dell’energia, mentre la Georgia ha acquisito lo status di osservatore. Per il periodo 2007-2013 la Pev ha stanziato quasi 12 miliardi di euro per l´attuazione della sua politica di vicinato. Il Fondo investimenti per la politica di vicinato, alimentato dai bilanci dell´Ue e degli Stati membri, offre un sostegno finanziario per l´erogazione di prestiti (oltre 4,7 miliardi di euro nel 2007-2009) a favore di investimenti concreti in materia di trasporti, ambiente, energia, settore privato e settore sociale.  
   
   
ABRUZZO: CON EUROREGIONE ADRIATICA NUOVE OPPORTUNITA´ E INTESE CON MONTENEGRO PER RICADUTE OCCUPAZIONALI  
 
L´aquila, 17 maggio 2010 - Si è insediata il 13 maggio a Forli´ per due intensi giorni di lavoro la Commissione Welfare dell´Euroregione Adriatica (Ea), allo scopo di favorire la definizione di una strategia condivisa sulle politiche di welfare nell´Adriatico. Presenti per la Regione Abruzzo l´assessore al Lavoro e Politiche Sociali, Paolo Gatti, e il dirigente Giovanna Andreola, con l´intento di condividere con i rappresentanti delle altre Regioni euroadriatiche progettualità di interventi tese a reperire finanziamenti comunitari. "E´ un importante momento di confronto e studio - ha commentato l´assessore Gatti - per verificare personalmente la situazione del welfare delle realtà territoriali a noi più vicine e per istaurare rapporti personali e istituzionali che potranno consentire all´Abruzzo di definire progetti finanziabili dalla Commissione Europea e anche altre strategie. Abbiamo preso contatti, ad esempio, con i rappresentanti governativi del Montenegro per verificare l´opportunità di realizzare iniziative in grado di produrre effetti occupazionali ed economici per le realtà imprenditoriali abruzzesi sulla sponda orientale dell´Adriatico". L´ea e´ un´associazione nata nel 2006 per promuovere la cooperazione tra i Paesi transfrontalieri e che ha raccolto fino ad oggi 23 regioni di 6 diversi Stati affacciati sul mare, dall´Italia all´Albania. Finalità dell´Euroregione Adriatica:sviluppare rapporti reciproci fra gli abitanti e le istituzioni di questo territorio quali presupposti per una miglior conoscenza, comprensione e collaborazione; realizzare le condizioni per lo sviluppo economico nel rispetto dell´ambiente; stabilire gli interessi di sviluppo comuni, la preparazione, la definizione e l´armonizzazione di una comune strategia di sviluppo; realizzare i programmi di scambi culturali: garantire le condizioni per un efficace scambio d´esperienze e loro applicazione ai programmi dell´Unione Europea.istituita il 30 giugno 2006, essa presenta un modello di comunicazione internazionale ed inter-regionale rispecchiando le moderne basi standardizzate di tutti i modelli presenti in Europa. L´euroregione Adriatica è un´associazione costituita da enti territoriali di norma di livello Statale e Regionale del territorio della Repubblica Italiana, della Repubblica Slovenia, della Repubblica di Croazia, Repubblica della Bosnia ed Erzegovina, Repubblica di Montenegro, Repubblica dell´Albania ubicate sul Mare Adriatico e d? istituzioni nazionali ed internazionali. I membri dell´Ea si adopereranno per stimolare, favorire e realizzare lo sviluppo del territorio dell´Ea, e creare una prospettiva di crescita della qualità e del tenore di vita delle sue popolazioni.  
   
   
NASCE IN SICILIA IL GECT ARCIPELAGO MEDITERRANEO (ARCHI-MED)  
 
Palermo, 17 maggio 2010 - Nasce in Sicilia, a Palazzo d´Orleans, il gruppo di azione territoriale Arcipelago Mediterraneo (Archi-med), di cui fanno parte tutte le isole e gli arcipelaghi del Mediterraneo (le Isole Baleari, Cipro, Creta, Corsica, l´Isola di Gozo, Sicilia e Sardegna). La sede sara´ a Taormina a palazzo Ciampoli. Si occupera´ prevalentemente di sviluppare la cooperazione territoriale tra i suoi aderenti, in materia di formazione, turismo sostenibile, valorizzazione dei beni culturali. L´iniziativa e´ stata presentata il 14 maggio a Palermo dal Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, dal Consigliere Francesca Vives i Amer delle isole Baleari e dal presidente delle municipalita´ di Cipro, Spyros Elenodorou. Presenti gli assesori regionali siciliani Mario Centorrino, Gaetano Armao e Nino Strano. Ospite d´eccezione, il presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, in qualita´ di presidente del Gect di Alpe Adria, formato da Piemonte, Val d´Aosta, Liguria, Provence-alpes-cote d´Azur e Rhone-alpes. La presentazione del progetto di cooperazione comunitaria, e´ avvenuta nell´ambito delle iniziative della Regione siciliana per festeggiare i 64 anni dalla promulgazione dello Statuto autonomistico. Nel primo pomeriggio, sempre a Palazzo d´Orleans, era infatti stata insediata la giuria del premio intitolato al geografo Sharif Al Idrissi, che nel 1138 arrivo´ a Palermo dal Marocco ed entro´ alla corte di Re Ruggero, per il quale realizzo´ un celebre planisfero d´argento, che ha ispirato la cartografia geografica europea per oltre un secolo. La giuria, di cui fanno parte docenti universitari e personalita´ del mondo sociopolitico, e´ presieduta dal direttore generale dell´Osservatorio del Mediterraneo, Mohamed Azisa. Ogni anno assegnera´ due riconoscimenti - uno a nord e uno a sud - a chi meglio avra´ interpretato l´interscambio culturale tra le due sponde del Mediterraneo. Il 15 maggio invece, nella splendida cornice della galleria d´arte siciliana di Palazzo Abatellis, è stata data vita alla prima "macroregione mediterranea". Ai lavori hanno assicurato la loro presenza: il Ministro italiano delle politiche comunitarie, Andrea Ronchi; il Segretario generale dell´Unione per il Mediterraneo Ahmad Masa´deh; il Co-presidente dell´Arlem, l´assemblea regionale euromediterranea, Mohamed Boudrasi, insieme al vice presidente Luc Van De Brande, gia´ presidente del comitato delle regioni europee; il presidente di Regleg, l´organismo che riunisce le regioni con capacita´ legislativa, Marcelino Iglesias Ricou, presidente della Region d´Aragon; il presidente del Gect Ape Adria, Renzo Tondo; il presidente del governo delle Isole Baleari Francesc Antich i Oliver.  
   
   
"AFRICA: 53 PAESI, UN´UNIONE" IL COMMISSARIO EUROPEO ALLO SVILUPPO ANDRIS PIEBALGS A BOLOGNA VENERDÌ 21 MAGGIO 2010  
 
Bologna, 17 maggio 2010 - Su invito del Presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli Romano Prodi, già Presidente della Commissione europea tra il 2000 e il 2004, il Commissario europeo allo Sviluppo Andris Piebalgs parteciperà alla Conferenza ad alto livello "Africa, 53 Paesi, un´Unione". L´evento si tiene a Bologna venerdì 21 maggio, sotto l´Alto Patronato delle Nazioni Unite, dell´Unione Africana e della Commissione europea. L´intervento del Commissario Piebalgs è previsto nella mattinata in apertura di Conferenza dalle ore 9.30, insieme a quelli di Romano Prodi, di Asha Rose Migiro, Segretario Generale aggiunto delle Nazioni Unite, di Jean Ping dell´Unione Africana, e del Presidente del Senegal Abdoulaye Wade. Le relazioni tra Unione europea e Africa sono basate su un partenariato strategico, definito con l´Unione Africana a fine 2007, che si rifà in maniera sostanziale agli obiettivi di sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite. Le otto aree d´azione del partenariato Ue-africa sono: pace e sicurezza; governance democratica e diritti umani; commercio, integrazione regionale e infrastrutture; obiettivi di sviluppo del Millennio; energia; cambiamenti climatici; migrazione, mobilità e occupazione; scienza, società dell´informazione e spazio. In vista del prossimo vertice Ue-africa, previsto per novembre, le parti preparano un nuovo piano d´azione per l´anno 2011 e oltre, sulla base dei successi degli otto partenariati in corso. L´unione europea è il primo fornitore di aiuti allo sviluppo a livello mondiale. Il Fondo europeo per lo Sviluppo, creato nel 1959 e operativo nei Paesi Acp (Africa, Caraibi e Pacifico), è giunto alla sua decima versione per il periodo 2008-2013, con un´allocazione totale di quasi 23 miliardi di euro. Www.africa-eu-partnership.org/  http://www.Fondazionepopoli.org/    
   
   
UNGHERIA, CRESCONO RISERVE INTERNAZIONALI  
 
Budapest, 17 maggio 2010 - Le riserve internazionali dell´Ungheria sono cresciute fino a quota 34,220 miliardi di euro alla fine del mese di aprile, con un incremento di 367 milioni di euro rispetto al precedente mese di marzo che già aveva fatto registare una crescita di 948 milioni di euro. Le riserve sono più alte di ben 3,543 miliardi di euro rispetto a quelle conseguite alla fine del mese di dicembre e di 7,337 miliardi di euro rispetto al mese di aprile del 2009. In termini valutari espressi in dollari statunitensi, le riserve internazionali sono giunte a 45,567 miliardi di dollari alla fine dello scorso mese, in incremento di 26 milioni di dollari dalla fine del mese di marzo.  
   
   
PATRIMONIO DEL POLICLINICO, NOTA DELLA REGIONE LOMBARDIA  
 
Milano, 17 maggio 2010 - "Chi parla di trasferimento dei beni del Policlinico ad altri parla di un´ipotesi che non esiste e che non è mai stata presa in considerazione. E solleva una polemica fondata sul nulla e quindi strumentale". E´ quanto afferma una Nota di Regione Lombardia. Si badi piuttosto - prosegue la Nota - alla sostanza del problema, e cioè alla volontà della Fondazione Policlinico di valorizzare un patrimonio immenso fino ad oggi decisamente non valorizzato".  
   
   
BULGARIA, UTILI SETTORE BANCARIO IN CALO  
 
Sofia, 17 maggio 2010 - Gli utili generati dall´intero sistema bancario bulgaro durante il primo trimestre del 2010 sono in calo del 37,2 per centro rispetto a quanto conseguito durante lo stesso periodo dell´anno precedente. Allo stesso tempo, comunque, i profitti delle banche bulgare sono cresciutI del 7,5 per cento nel periodo gennaio-marzo 2010 su base annua. I dati sono stati diramati dalla Banca Nazionale Bulgara.  
   
   
LOMBARDIA: PRIMO INCONTRO GIBELLI - UNIONE ARTIGIANI-CLAAI COLLABORAZIONE SU SOSTEGNO AL CREDITO E LOTTA ALL´ABUSIVISMO  
 
Milano, 17 maggio 2010 - Possibilità di rafforzare l´accesso al credito delle imprese artigiane, snellimento burocratico, ricambio generazionale in azienda e lotta all´abusivismo e all´illegalità nelle professioni e nei servizi artigiani con riferimento soprattutto alle note vicende legate alle irregolarità di alcune imprese straniere nel settore delle acconciature. Questi i temi principali affrontati nell´incontro del 14 aprile tra il neo assessore regionale all´Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione Andrea Gibelli, e la delegazione dell´Unione Artigiani della Provincia di Milano, aderente alla Claai Lombardia, formata dal presidente Salvatore Luca e dal segretario generale Marco Accornero. "Gli artigiani - ha dichiarato il Vicepresidente di Regione Lombardia, Andrea Gibelli, a margine dell´incontro - sono tra i più importanti attori del panorama economico regionale. Sono favorevole ad un dialogo cordiale e fattivo, come lo è stato quello odierno, con le associazioni di categoria. In qualità di Assessore all´Artigianato mi impegno a mettere tra le mie priorità la tutela e la promozione del lavoro degli artigiani". "Il primo contatto con il nuovo assessore ci ha già permesso di individuare presupposti di fattiva collaborazione - ha commentato il presidente dell´Unione, Salvatore Luca - Abbiamo convenuto sulle oggettive difficoltà delle nostre imprese che ancora vivono il delicato momento di crisi ma nel contempo continuano a fronteggiarla dimostrando responsabilità e tenacia. Continua quindi, solido e collaborativo, il rapporto con la Regione e con il suo Governo confidando in provvedimenti mirati alle esigenze del nostro settore e alle sue peculiarità"  
   
   
LOMBARDIA/PIEMONTE. SI AVVIA COLLABORAZIONE SU TRASPORTI INCONTRO A TORINO TRA GLI ASSESSORI CATTANEO E BONINO  
 
Milano, 17 maggio 2010 - A pochissimi giorni dall´incontro, avvenuto mercoledì 12, tra il presidente Roberto Formigoni e il presidente Roberto Cota, che ha permesso di sancire una collaborazione su più fronti tra Lombardia e Piemonte, oggi si è già registrato il primo seguito operativo dell´intesa tra le due Regioni. Si è svolto infatti a Torino un incontro tra l´assessore lombardo alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo (giunto nel capoluogo piemontese con un puntualissimo Frecciarossa) e l´assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Logistica della Regione Piemonte, Barbara Bonino. I temi affrontati hanno riguardato le infrastrutture viarie (nuovo ponte sul fiume Ticino, autostrade A4 e Broni-mortara), quelle ferroviarie (nodo di Novara e collegamenti con Malpensa), il rapporto tra gli aeroporti di Milano Malpensa e Torino Caselle nella prospettiva di rafforzare il sistema aeroportuale del nord, la navigazione (potenziamento sul lago Maggiore e sul Ticino e realizzazione delle conche di Porto della Torre e del Panperduto) e il servizio ferroviario regionale per migliorare i collegamenti per i pendolari. "E´ stato un incontro utile - hanno detto gli assessori Cattaneo e Bonino al termine del confronto - nella prospettiva di una collaborazione che sarà fondamentale nei prossimi anni per dare risposte concrete non solo ai cittadini lombardi e piemontesi ma anche a quelli di tutto il Nord Italia. Nelle prossime settimane torneremo a riunirci insieme anche ai tecnici delle due Regioni per approfondire le soluzioni individuate e continuare il lavoro iniziato".  
   
   
TRENTINO-ALTO ADIGE, ELEZIONI COMUNALI: AFFLUENZA IN CALO  
 
 Trento, 17 maggio 2010 - Seggi chiusi nei 315 comuni del Trentino-alto Adige dove il 16 maggio si è votato per eleggere sindaci e consigli comunali. In Trentino l’affluenza complessiva, rilevata alle 22.00, si è attestata sul 74,3%. Alle precedenti elezioni comunali l’affluenza era stata del 76,6%. In Alto Adige ha votato il 74,7% degli elettori aventi diritto. Nelle precedenti elezioni l’affluenza complessiva si era attestata al 79,4%. Sul sito della Regione, www.Regione.taa.it/  è possibile consultare i dati relativi all’affluenza comune per comune. In tutti i comuni in cui era presente una sola lista è stato raggiunto il quorum del 50% necessario per la validità delle elezioni.  
   
   
ELEZIONI IN FVG: TUTTI I DATI SUL SITO WEB DELLA REGIONE  
 
Trieste, 17 maggio 2010 - In occasione delle prossime elezioni (16-17 maggio) per il rinnovo degli organi in nove comuni della regione (Cividale del Friuli, Premariacco, Varmo e Visco in provincia di Udine, e Barcis, Caneva, Claut, Montereale Valcellina e Travesio in provincia di Pordenone), il Servizio elettorale regionale ha predisposto, in collaborazione con Insiel e con il Servizio informativo regionale, un sistema informatico per la raccolta dei dati elettorali, nonché per la divulgazione degli stessi tramite Internet. Le elezioni in Friuli Venezia Giulia potranno così essere seguite collegandosi al seguente indirizzo web: http://amministrative 2010.Regione.fvg.it   raggiungibile anche dalla home page del sito internet della Regione tramite l´apposito link. Alle ore 12, 19 e 22 di domenica 16 maggio il Servizio elettorale curerà l´acquisizione e la diffusione delle percentuali parziali dei votanti. A partire dalle ore 15 di lunedì 17 maggio, invece, verranno rilevati e diffusi l´affluenza totale dei votanti e, in corrispondenza con l´inizio delle operazioni di scrutinio, i risultati delle elezioni.  
   
   
ZAIA SU STUDIO EURISPES: LE BANCHE RIMANGANO VICINE AL TERRITORIO PER COMBATTERE USURA  
 
 Venezia, 17 maggio 2010 - “I dati Eurispes ci dicono che c’è ancora parecchia strada da percorrere per fare in modo che le banche siano davvero un punto di riferimento dei nostri territori e uno strumento di crescita e di sviluppo delle diverse comunità. Che nella percezione di quasi la metà dei cittadini (il 46,4 per cento degli intervistati) gli istituti bancari non siano sensibili verso le necessità delle famiglie significa che si è verificato uno scollamento nel tessuto socio-economico a cui occorre porre rimedio, facilitando l’accesso al credito delle imprese e dei privati cittadini che vogliono costruire il proprio futuro”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia commentando lo studio dell’Eurispes “L’usura: quando il credito è nero”, in cui si traccia una mappa del ‘tasso di usura’ in Italia. “È chiaro che in un quadro difficile qual è quello attuale a causa della crisi, diventa ancora più imperativo che le banche rimangano al fianco dei piccoli imprenditori e delle famiglie, per evitare che si ritrovino strozzati dal debito diventando così vittima degli usurai. Dai dati dello studio Eurispes emerge che è il Mezzogiorno a mostrare maggiore vulnerabilità verso questo fenomeno. Questo deve servire da monito a tenere alta la guardia, mettendo in campo tutti gli strumenti necessari per far sì che non si debba ricorrere a soggetti che sono non di rado collegati alla criminalità organizzata.”  
   
   
CRISI: CIRIANI FVG, BANCHE CREDANO NEGLI IMPRENDITORI LOCALI  
 
Trieste, 17 maggio 2010 - Intervenendo ieri a Pordenone all´assemblea degli azionisti delle Bcc della Destra Tagliamento, il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, ha focalizzato l´attenzione sulla necessità di aggregazione per gli istituti bancari espressione di piccole realtà territoriali, e il recupero di interlocutori nella finanza e nel credito a dimensione regionale. "Abbiamo bisogno - ha affermato Ciriani - di banche che siano diretta espressione del territorio e la cui dimensione sia regionale. E´ necessario tornare, per quanto riguarda i grandi gruppi bancari che hanno assorbito le banche territoriali nell´ultimo decennio, ad avere centri decisionali a livello locale, ed è altresì importante che le banche, nei confronti delle aziende, guardino al valore degli imprenditori e delle idee, altrimenti questa crisi non si scioglierà facilmente". "Guardare solo al profitto - ha aggiunto il vicepresidente - per una banca significa ignorare e tralasciare il potenziale sviluppo di un territorio, dalle start up ai nuovi progetti ed al valore delle persone. La Regione sta facendo tutto questo con gli strumenti anticrisi, ma se le banche assecondassero con maggiore forza ciò che noi costruiamo giornalmente il risultato potrebbe essere assolutamente amplificato".  
   
   
TRENTO: APPROVATO DALLA GIUNTA IL RENDICONTO FINANZIARIO DELLA PROVINCIA 2009  
 
Trento, 17 maggio 2010 - Approvato il 13 maggio dalla Giunta provinciale il rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l´esercizio finanziario 2009. Il rendiconto si chiude con un avanzo di consuntivo di 596 milioni di euro circa, che riflette i vincoli imposti dal Patto di stabilità nazionale, che ha fissato un limite all´impiego delle risorse provinciali disponibili. La manovra finanziaria relativa all’anno 2009, così come il bilancio pluriennale 2009 – 2011 della Provincia autonoma di Trento, sono stati impostati tenendo conto della manovra anticongiunturale varata per fronteggiare gli effetti della grave crisi economico-finanziaria iniziata a fine 2008. Le risorse complessivamente stanziate per la manovra sono pari - lo ricordiamo - a circa 1.250 milioni di euro di cui 967 milioni riferiti all’anno 2009. L´attuazione della manovra anticrisi ha contribuito a sostenere il livello del gettito tributario locale che ha registrato migliori performances rispetto a quello nazionale con conseguenti effetti positivi sul livello complessivo della finanza provinciale. Vediamo in sintesi le principali voci contenute nel documento approvato oggi. Avanzo di amministrazione e entrate complessive - Il bilancio della Provincia per il 2009 si è chiuso con un avanzo di amministrazione pari a 596,3 milioni di euro. L´avanzo corrisponde al 13,3% del bilancio complessivo. La rilevante entità dell´avanzo è stata determinata dai vincoli imposti dal Patto di stabilità che ha fissato un tetto all´effettuazione delle spese provinciali il quale ha comportato una riduzione della spesa, rispetto al 2008, dello 0,6%. Le entrate complessive registrano un incremento dell´1,2% passando da 4.427,7 milioni del 2008 ai 4.479,2 milioni del 2009. Le principali fonti di entrata del bilancio della Provincia Autonoma di Trento per l’esercizio 2009 sono state le seguenti: le “quote fisse”, ossia le devoluzioni in quota fissa dei tributi statali afferenti il territorio provinciale, ammontanti a 3.448,4 milioni; la “quota variabile”, ossia la devoluzione in quota variabile di tributi statali ex articolo 78 dello Statuto di autonomia (entro i limiti massimi dei 4/10 dell’Iva all’importazione e della relativa somma sostitutiva), che ha assicurato un’entrata di 27,5 milioni; i tributi propri, che contribuiscono alle risorse per 447,6 milioni; le entrate proprie di carattere extratributario (64,2 milioni); le assegnazioni dello Stato, pari a 175,1 milioni; le assegnazioni della Regione, pari a 41,8 milioni; le assegnazioni dell’Unione Europea per un apporto di quasi 15 milioni; le assegnazioni da altri soggetti, con un terzo apporto di 8 milioni da parte dell’Autostrada del Brennero S.p.a. Spesa complessiva - La spesa complessiva del bilancio provinciale è aumentata nel 2009, rispetto all’anno 2008, del 4,6 per cento, passando da 4.164 a 4.354 milioni. La spesa corrente è pari a 2.616 milioni; la spesa per investimenti è ammontata a 1.621 milioni; la spesa per rimborso prestiti (per mutui con oneri a carico del bilancio dello Stato) si attesta a 4,6 milioni. In termini settoriali, i principali ambiti di intervento della spesa corrente sono stati: la sanità (1.037,5 milioni); la scuola e formazione (704,3 milioni); la finanza locale (284,9 milioni); le politiche sociali (234,7 milioni); le infrastrutture per mobilità e reti (149,1 milioni); i servizi generali (100,3 milioni). Relativamente alla spesa per investimenti si segnalano quali principali settori di intervento: le politiche produttive e per lo sviluppo locale (362,8 milioni); la finanza locale (302,5 milioni); le infrastrutture per mobilità e reti (197,4 milioni); la sanità (116,0 milioni); il governo del territorio (98,7 milioni); le politiche sociali (84,9 milioni); l’istruzione universitaria e ricerca (81,8 milioni). Composizione della spesa - La composizione della spesa è risultata a consuntivo la seguente:
spesa corrente 2.728,58 ml 62,7%
spesa in conto capitale 1.620,76 ml 37,2%
spesa per rimborso prestiti 4,59 ml 0,1 %
Risulta così confermata la struttura di bilancio dell´anno precedente. Patto di stabilità - Anche nel 2009 la Provincia ha concordato con il Ministero un patto basato sulla logica dei tetti di spesa. Va peraltro rilevato come, nell’ambito dell’accordo siglato a Milano il 30 novembre 2009 per la revisione dell’ordinamento finanziario della Provincia, i cui contenuti sono stati recepiti nella legge finanziaria dello Stato per il 2010, siano state ridefinite anche le regole per la partecipazione della Provincia al Patto di stabilità interno. Il nuovo meccanismo è basato sui saldi di bilancio ed era già previsto dalla legge finanziaria dello Stato per il 2007, ma mai attuato. La Provincia ora sta procedendo con il Ministero dell’Economia e delle finanze alla definizione del Patto di stabilità 2010 sulla base del principio del saldo di competenza mista. L’accordo per il Patto di stabilità per l’anno 2009, conclusosi ad aprile 2009, ha disposto, con riferimento alla spesa complessiva (spese correnti e spese in conto capitale), una riduzione del 0,6% rispetto al limite di spesa per l’anno 2008. Anche per l’anno 2009 la Provincia ha assicurato il pieno rispetto del Patto di stabilità. Manovra anticrisi - Con l’assestamento del bilancio 2009, la Giunta provinciale ha definito com´è noto una importante manovra anticongiunturale al fine di fronteggiare con prontezza la crisi economica e finanziaria. La manovra è stata definita per un importo complessivo pari a circa 1.250 milioni di euro di cui 967 milioni riferiti all’anno 2009. La manovra, per un importo complessivo di circa 1250 milioni di euro, si è posta un duplice obiettivo: da un lato, nel breve termine, quello di contrastare la crisi economica, dall’altro, in un’ottica di medio-lungo periodo, quello di rafforzare la crescita, la coesione sociale, assicurando al Trentino uno sviluppo duraturo, equilibrato e sostenibile. Quasi il 97% delle risorse previste per il 2009, è stato impegnato entro la fine del 2009. Nello specifico i settori in cui si è concentrata l’azione anticongiunturale sono:
previsioni Impegni %
Sostegno alle fasce sociali in difficoltà 92 M € 54 M € 59%
Interventi a sostegno delle imprese 244 M € 244 M € 100%
Azioni per la produttività e la competitività del sistema 52 M € 51 M € 98%
Investimenti in funzione anticongiunturale compresi quelli delle società di sistema e gli interventi a sostegno dell’edilizia privata, nonché quelli dei comuni 579 M € 579 M € 100%
Totale 967 M € 928 M € 96%
Il 55% dell’importo impegnato per l’anno 2009, risulta già pagato a fine marzo 2010.
 
   
   
LAVORO: REGIONE FVG STA PROGETTANDO MODELLO POST-CRISI  
 
Trieste, 17 maggio 2010 - L´impegno della Regione si è focalizzato sinora sul mantenimento dei legami esistenti tra lavoratori ed aziende in crisi attraverso ogni forma di ammortizzatore sociale (Cigo, Cigs Cassa integrazione in deroga, che da sola vale un pacchetto di 33 milioni di euro nel 2009 e 30 milioni nel 2010) e con l´avvio di nuove iniziative di integrazione del reddito (come i lavori di pubblica utilità ed i lavori socialmente utili), ma già si sta pensando al modello d´intervento post-crisi in grado di garantire coesione sociale e rispetto della dignità dei lavoratori. Così l´assessore al Lavoro del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, in conclusione della sua audizione davanti al Consiglio della Provincia di Trieste, ha delineato i contorni "della sfida che l´Amministrazione regionale si pone per una difficilissima ripresa ed uscita dalla crisi", e lanciato l´ipotesi "della messa in comune dei servizi per il lavoro e di quelli sociali, facendo passare attraverso le politiche per il lavoro anche i percorsi di solidarietà, un progetto su cui sta lavorando anche il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi". L´assessore ha quindi tracciato il quadro della situazione economica e lavorativa in Friuli Venezia Giulia all´aprile del 2010 ed evidenziato i risultati che si stanno ottenendo con l´introduzione dei voucher, "che non sono la panacea di tutti i mali, ma sono utili a chi ha problemi occupazionali e favoriscono l´emersione del lavoro nero", attraverso le politiche di genere e mediante il sostegno alle aziende che assumono chi è a rischio d´espulsione dal mondo del lavoro ed i giovani. Osservando che la più grave delle emergenze è proprio la difficoltà d´entrata nel mercato del lavoro delle ultime generazioni, l´assessore ha ricordato le misure messe in campo per favorire l´autoimpreditoralità ed il nuovo bando che prevede incentivi alle aziende che assumono neolaureati o reduci da master all´estero. Rosolen ha quindi parlato di Trieste, dove "l´economia e la produzione di beni e servizi può contare sul basso impatto della crisi nei settori finanziario ed assicurativo e sul peso modesto di industria ed artigianato, ma risente degli effetti della stessa nel campo dei servizi commerciali, non commerciali e pubblici in seguito alle minori risorse messe a disposizione dal sistema produttivo e dai bilanci pubblici". Dato confermato dal presidente della Camera di Commercio di Trieste, Antonio Paoletti, chiamato dal Consiglio provinciale triestino ad illustrare l´impegno dell´Ente camerale, che ha ricordato come il sistema produttivo cittadino si collochi per oltre il 90 per cento nel terziario, dove più di 14 mila imprese producono l´85 per cento del Pil. Un mondo su cui ha avuto riflessi negativi l´atteggiamento del sistema bancario, che in questo periodo di contrazione economica ha preteso garanzie sempre maggiori. Declinando la situazione triestina nel più ampio contesto regionale, Rosolen ha rilevato che nel primo quadrimestre del 2010 si registra un miglioramento della situazione e ha ricordato come nel 2009 la cassa integrazione in Friuli Venezia Giulia sia salita del 318,2 per cento mentre a Trieste cresceva del 198,2 per cento, incremento generale meno significativo rispetto a quello regionale anche se la Cigo a Trieste si è incrementata del 2146 per cento ed in regione del 989 per cento. Un altro indicatore importante, ha detto l´assessore, è stato l´ingresso in mobilità, con un aumento a livello regionale di quasi il 55 per cento (pari a 3.261 nuovi ingressi) ed a livello triestino di oltre il 22 per cento (229 nuovi ingressi), mentre sul fronte dell´occupazione la perdita in regione è stata di 13 mila unità (2,5 p.C.) e a Trieste di 3 mila unità (-3,1 p.C.). Infine le assunzioni. Posto che il calo a livello regionale è stato del 19,7 per cento (41.712 unità in meno), a livello provinciale ha toccato il 15 per cento (7.200 assunti in meno), con dinamiche contrapposte. Commercio, trasporti, attività immobiliari, studi legali ed altro hanno incrementato le assunzioni, mentre perdevano terreno alberghi e ristoranti (-3,2 p.C.), servizi finanziari ed assicurativi (-12,3 p. C.), servizi alle imprese (-30,7 p.C.) amministrazione pubblica e difesa (-55,8 p. C.), istruzione (-43,6 p.C.) servizi sanitari ed assistenza (-61,4 p.C.) attività ricreative e ludiche (-12,5 p.C.), altri servizi alle persone (-69,3 p.C.) , servizi domestici alle famiglie (-20,8 p.C.). Una fotografia da cui risulta la contrazione di interi settori che anche la Camera di Commercio ha cercato di contrastare, ha detto Paoletti, mettendo a disposizione fondi consistenti per l´accesso al credito, favorendo concretamente l´internazionalizzazione delle imprese ed affiancando quelle più deboli in attesa di una svolta che potrebbe venir favorita da chi vuole investire a Trieste attirato dalle agevolazioni, che sono "tante e poco conosciute". Paoletti ha notato che in realtà, al di là degli effetti evidenti della crisi, "nonostante tutti gli sforzi e l´impegno di molti a Trieste niente decolla", e ha affermato che "per alzare la cappa d´immobilismo che opprime la città le forze economiche chiedono alla politica di mettersi subito al servizio dell´economia cittadina".  
   
   
FVG, ENTI LOCALI: DA AUTONOMIE OK A DDL MANUTENZIONE ORDINAMENTO  
 
 Udine, 17 maggio 2010 - Il Consiglio delle Autonomie locali (Cal), riunitosi il 13 maggio a Udine e presieduto per l´ultima volta da Attilio Vuga, in scadenza di mandato da sindaco di Cividale, ha espresso parere favorevole (19 i voti favorevoli ed 1 astenuto) allo schema del disegno di legge riguardante la Manutenzione dell´ordinamento regionale 2010, già approvato in via preliminare lo scorso 1 aprile dalla Giunta regionale. Un risultato giudicato "molto positivo" dall´assessore regionale alla Funzione pubblica, Andrea Garlatti, che ha spiegato come, in un´ottica di semplificazione, la Regione con questo ddl intende arginare il continuo aumento delle leggi ed allo stesso tempo garantire l´aggiornamento del quadro legislativo. Il provvedimento, è stato spiegato, comprende un pacchetto complesso di norme ed è composto da 123 articoli inerenti diversi settori, dall´assetto istituzionale allo sviluppo economico, dalle attività produttive all´agricoltura, dal territorio all´ambiente, dalle infrastrutture alla salute, dai servizi pubblici alla persona al lavoro ed ai beni culturali. "La seduta è stata occasione di confronto che rafforza e potrà arricchire anche il dibattito in Consiglio regionale", ha sottolineato Garlatti, che ha accolto la proposta concernente la possibilità per gli Enti locali di assumere personale per procedere alle operazioni di censimento generale della popolazione. Inoltre, l´assessore si è fatto carico dell´impegno per la concessione di deroghe agli Enti locali per quanto riguarda le assunzioni del personale: "Certamente non ci si limiterà al dato burocratico, ma si entrerà nel merito delle situazioni: non sarà la Regione a mettere in difficoltà gli enti che dimostreranno di essere virtuosi", ha concluso Garlatti. Il Cal ha poi deliberato la designazione di quattro rappresentanti dei Comuni (Silvia Cigana per Pordenone), Giuditta Rombola per l´Associazione intercomunale Sile, Paolo Coppola per Udine e Lorenzo Bandelli per Trieste e Gorizia) al Tavolo di collaborazione per la realizzazione del Portale dello sportello unico. Mentre l´organo consultivo si è pronunciato unanimemente a favore del regolamento per la concessione ai beneficiari degli incentivi (da 4 a 12mila ciascuno) per l´assunzione di persone disabili previsti dal Fondo sociale europeo (Fse), non ha invece espresso eguale parere (contrari 6, a favore 11 ed 1 astenuto) sulle modifiche di regolamento proposte dalla Giunta regionale che riguardavano la proroga dei termini di consegna dei certificati medici d´idoneità per i volontari della sicurezza.  
   
   
SARDEGNA: LA SECONDA COMMISSIONE PERMANENTE APPROVA IL PIANO TRIENNALE PER L´EMIGRAZIONE  
 
Cagliari, 17 Maggio 2100 - La Seconda Commissione permanente del Consiglio regionale il 13 maggio ha espresso parere favorevole sul Piano triennale 2010-2012 “Linee guida per interventi in favore dell’emigrazione". Il Piano, approvato dalla Giunta regionale lo scorso 27 aprile su proposta dell’assessore del Lavoro, Franco Manca, segna una netta discontinuità con il passato. Tra le novità principali, la scelta di investire prioritariamente sulle nuove generazioni, con attività che mirino a rafforzare la presenza dei giovani nelle varie iniziative, l’utilizzo delle nuove tecnologie (community virtuali, radio e tv web) per abbattere le distanze e contenere i costi di gestione e l’impiego dei bandi di gara tra le strutture finalizzati a premiare le iniziative migliori. La Commissione consiliare, si legge nella nota diffusa oggi dalla Presidenza del Consiglio, “esprime l’avviso che la legge regionale che attualmente disciplina la materia, che risale al 1991, sia superata in quanto, negli ultimi vent’anni, il contesto di riferimento dell’emigrazione (livello di scolarizzazione, aumentata mobilità, avvento delle nuove tecnologie) è profondamente cambiato. La Commissione, pertanto, sottolinea la necessità di rivedere la legge in chiave più avanzata e al passo con i tempi. L’inadeguatezza della legge viene inoltre rilevata con riferimento alle modalità di spesa delle risorse che in gran parte vengono assorbite dall’attuale sistema di organizzazione degli emigrati, che probabilmente non rappresenta più una risposta moderna alle necessità del mondo dell’emigrazione”. A proposito della spesa delle risorse (4,5 milioni di euro all’anno), sin dall’insediamento della Consulta regionale per l’emigrazione, l’assessore Manca ha chiesto una linea di rigore nella gestione delle attività dei circoli. “Dobbiamo valorizzare le eccellenze – ha sottolineato più volte Manca –, senza per questo trascurare nessuno. Vogliamo stimolare la fantasia e la creatività di tutti i circoli, premiando le idee migliori e collegando le prospettive di sviluppo socio-economico della Sardegna con le potenzialità espresse dal mondo dell’emigrazione. Sono allo studio iniziative di diffusione e valorizzazione delle migliori espressioni culturali, economiche ed ambientali della Sardegna nella penisola e all’estero".  
   
   
VENETO, UNIONI FRA COMUNI: AGEVOLATE AL MASSIMO”  
 
Venezia, 17 maggio 2010 - Nell’ambito dei lavori della Conferenza delle Regioni di queste ultime settimane, il Veneto ha riavviato con determinazione lo stanziamento di circa 3 milioni di euro a favore delle Unioni di Comuni e Comunità Montane e spinto la Conferenza stessa a rivedere i criteri di riparto del fondo per le Gestioni Associate per i prossimi anni. Il risultato ottenuto dal Veneto viene spiegato dall’assessore regionale Roberto Ciambetti come “un dato importante, visto che siamo riusciti a stabilizzare la somma trasferita, condizione fondamentale per proseguire nella politica di sostegno all’associazione tra i Comuni, con la Regione che potrà aiutare quelle amministrazioni comunali che si uniscono tra loro per dare servizi ai cittadini realizzando delle economie”. L’assessore veneto al bilancio e agli enti locali sottolinea inoltre che “ci attendono anni di rigore e austerità nella gestione dei fondi pubblici e la strada del risparmio e contenimento della spesa è una mossa obbligata. E’ possibile coniugare l’efficienza dei servizi, dunque il mantenimento di alti standard qualitativi con il risparmio e una strada è proprio quella dell’unione tra diversi comuni, che possono attivare sinergie, economie di scala e abbattere le spese. L’essere riusciti a portare a casa 3 milioni di euro è un segnale dell’operatività impressa dal presidente Zaia: ora tocca ai Comuni continuare nella strada virtuosa di una razionalizzazione dei servizi”. “Unirsi con altri Comuni – conclude Ciambetti – non significa rinunciare alla propria identità locale, ma continuare a dare servizi ai cittadini con costi sostenibili: in una fase di crisi congiunturale come l’attuale, con tante famiglie in difficoltà, io credo sia un dovere innanzitutto etico, prima che economico e finanziario, contenere la spesa, laddove possibile, per poter recuperare risorse da indirizzare verso le emergenze. Come Regione, dunque, noi agevoleremo al massimo l’associazionismo intercomunale”.  
   
   
INCONTRO DI PRESENTAZIONE DEL NUOVO ASSESSORE CON IL MONDO COOPERATIVO. LUCHETTI: COOPERAZIONE, RUOLO STRATEGICO NEL TERZO SETTORE E PER COSTRUIRE UN MODELLO DIVERSO DI ECONOMIA.´ NELLE MARCHE  
 
 Ancona, 17 Maggio 2010 - Fare il punto sulla situazione di un settore importante dell´economia regionale e sulle politiche della Regione Marche per il mondo cooperativo, avviando il confronto sulle direttrici future da intraprendere. Era questa la finalita` del primo incontro con le associazioni regionali del Movimento cooperativo da parte del nuovo assessore alla promozione della cooperazione, Marco Luchetti. Erano presenti i responsabili regionali di Agci, (Stefano Burattini presidente, Daniele Tassi responsabile di settore) Confcooperative (Massimo Stronati, presidente e Giacomo Gasperi, direttore) e Legacoop (Stefania Serafini, direttore); il dirigente della struttura regionale, P.f. Cooperazione nei settori produttivi ´ Danilo Marchionni. L´assessore Luchetti che segue da anni il mondo cooperativo, introducendo i lavori, ha rimarcato la necessita` di una nuova riflessione sulla cooperazione, riportando su di essa l´attenzione della politica e della societa`. ´Occorre rilanciare i valori e le opportunita` che l´esperienza cooperativa sa portare di fronte alla crisi, per costruire un modello diverso di economia. In questo quadro la valorizzazione della cultura cooperativa, la formazione dei cooperatori e dei dirigenti diventano un fattore essenziale per la vitalita` ed il successo sia delle esperienze esistenti, sia di quelle che nasceranno. Nel difficile momento che stiamo attraversando, la cooperazione assume quindi un ruolo strategico all´interno del terzo settore e, nell´ambito delle politiche per il lavoro, puo` essere una carta importante nelle politiche sul territorio e nei tavoli delle crisi aziendali piu` significative.´ Nei loro interventi i rappresentanti delle associazioni cooperative hanno concordato le linee proposte dall´assessore, dicendosi disponibili ad un lavoro finalizzato in tal senso. Sono stati sottolineati i passi avanti registrati in questi anni grazie ad una legislazione regionale ed un impegno per la cooperazione tra i primi in Italia. Un quadro che puo` essere ulteriormente migliorato con nuove iniziative ed un maggior coordinamento interassessorile ed intersettoriale, dato che le cooperative operano in tutti i comparti economici e sociali piu` importanti. Le imprese cooperative stanno resistendo meglio di altre alla crisi economica, mantenendo occupazione, nonostante che in diversi ambiti, alle difficolta` di mercato si aggiungano i danni causati dalla concorrenza sleale e dal poco rispetto dei diritti del lavoro. Da parte dei rappresentanti del mondo della cooperazione, oltre a concordare con l´assessore sull´importanza della formazione imprenditoriale e della cooperazione nello sviluppo territoriale, e` stata messa in evidenza l´utilita` di progettare azioni di sviluppo sistemico delle filiere cooperative nei vari comparti economici. La riunione si e` chiusa con l´impegno di tradurre nei prossimi mesi in interventi concreti le considerazioni e le indicazioni emerse dall´incontro.  
   
   
TERREMOTO IN ABRUZZO: 45 MLN EURO DA CIPE PER ZONA FRANCA  
 
 L´aquila, 13 Mag. Il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, fa sapere che il 13 maggio il Cipe ha deliberato di assegnare ai Comuni che saranno ricompresi nella zona franca una dotazione economica di 45 milioni di euro. Il Cipe, in conformità a quanto deliberato dal consiglio regionale d´Abruzzo, ha individuato come territorio interessato alla zona franca, l´intero comune dell´Aquila. Le modalità di attuazione saranno oggetto di un apposito decreto ministeriale.  
   
   
PUGLIA: : IL PUNTO SULLE DELEGHE AI COMUNI PER AUTORIZZAZIONI PAESAGGISTICHE  
 
Bari, 17 maggio 2010 - L’assessore all’Urbanistica e Assetto del Territorio, Angela Barbanente ha fatto il punto sulle deleghe ai Comuni e alle Province in materia di autorizzazione urbanistica. “Il codice dei Beni Culturali e del Paesaggio – ha spiegato l’assessore Barbanente – indica nel primo gennaio scorso il termine del regime transitorio. Il codice prevede che a regime possano essere delegate ai Comuni le pratiche relative alle autorizzazioni paesaggistiche quando i Comuni abbiano differenziato gli uffici preposti alle autorizzazioni a costruire da quelli delle autorizzazioni paesaggistiche. Le due funzioni devono essere quindi separate, d’altronde anche la Regione ha separato le funzioni urbanistiche (come per i Prg e i Pug) da quelle dell’Assetto del Territorio (Autorizzazioni paesaggistiche). Anche per far questo la Regione si è dotata di una legge attuativa del codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. I comuni dovranno dotarsi di apposite commissioni di esperti mutidisciplinari, quelli inferiori ai 15.000 abitanti potranno associarsi per ridurre i costi. In mancanza di deleghe ai comuni, le Province possono esercitare i poteri sostitutivi, ma solo quelle Province – ad oggi Lecce e Foggia – dotate di Ptcp – piano territoriale di coordinamento provinciale”.  
   
   
REGIONE E TOSCANA PROMOZIONE SUL RAPPORTO IRPET SUL COMMERCIO ESTERO PER RILANCIARE L’EXPORT RIPARTIAMO DALLA FORMAZIONE  
 
Firenze, 17 maggio 2010 - Export, la Toscana chiude il 2009 a - 8,9% rispetto all´anno precedente. Questo il dato che l´Istituto per la programmazione economica in Toscana riferisce nell´annuale rapporto sul commercio estero. Un dato, avverte l´Irpet, che è solo apparentemente lusinghiero rispetto all´analogo registrato dal sistema Italia, che chiude l´anno con una perdita più pesante: - 21,4%. Il dato toscano, infatti, risente dell´effetto apprezzamento dell´oro sui risultati del distretto orafo e sugli effetti a distanza delle ingenti commesse antecrisi cui continua a lavorare, ancora oggi, una grande impresa fiorentina, la Nuovo Pignone. Se si depurano da questi due elementi, il dato sull´export toscano scende a quota -16,5% e si attenua la distanza dal dato nazionale. «Siamo consapevoli che il 2009 è stato un anno nero anche per l´economia toscana - ha detto l´assessore a l lavoro e alle attività produttive Gianfranco Simoncini - e sappiamo che ancora non siamo fuori dal tunnel. Per questo il rapporto Irpet era un appuntamento atteso, per fare il punto sulla situazione e, soprattutto, per fornirci indicazioni per il futuro. In particolare, dobbiamo concentrarci sulla perdita di capacità produttiva di alcuni settori, il manifatturiero prima degli altri. Solo correggendo alcuni problemi strutturali, favorendo l´innovazione e la modernizzazione del sistema produttivo potremo innescare la ripresa». Il quadro delle esportazioni toscane si inserisce in questo contesto e l´assessore, intervenuto al convegno di presentazione del rapporto, ha ricordato che da tempo nel sistema manifatturiero toscano, quello più direttamente orientato all´export, sono in atto cambiamenti che la crisi ha solo accentuato. «Si tratta di capire -- ha detto Simoncini -- come sostenere il manifatturiero, arginandone la perdita e, nello stes so tempo, creando le condizioni, infrastrutturali e finanziarie, per rilanciarlo su nuove basi: innovazione di prodotto e di processo, nuovi modelli imprenditoriali, nuove formule di penetrazione sui mercati. E un´analisi attenta delle tendenze e dei rapporti internazionali. E´ su questo che lavoriamo, insieme a Toscana Promozione, per attuare il programma promozionale e che la Regione ogni anno definisce con una vasta concertazione insieme a tutti i soggetti interessati, per sostenere l´internazionalizzazione delle nostre imprese, aiutandole ad consolidarsi o affermarsi su nuovi mercati». Importante, per aumentare la qualità delle nostre imprese che spesso e volentieri sono piccole e piccolissime, è la formazione degli imprenditori. «Un segnale in questo senso la Regione lo ha dato anche con la creazione del nuovo assessorato che unisce alla delega delle attività produttive, lavoro e formazione. Difendere i posti di lavoro, ridare competitività all´industria non possono essere compiti disgiunti da quello, oggi più che mai essenziale, della formazione, indispensabile per migliorare la qualità del lavoro e creare una nuova classe imprenditoriale più attrezzata e sensibile alle suggestioni del mercato». L´impegno per contenere gli effetti della crisi sui redditi e sui posti di lavoro va di pari passo con quello per la Toscana del dopo crisi. Per questo disponiamo di strumenti come i documenti di programmazione che declinano in chiave toscana Fesr e Fse e che contiamo di gestire in maniera sempre più coordinata. Fra l´altro, ha ricordato Simoncini, «la Commissione europea, nell´ambito della sua azione per affrontare la crisi, ha recentemente anticipato le prossime iniziative per promuovere l´imprenditoria, che riguarderanno anche l´internazionalizzazione delle Pmi. La Toscana è già allineata con questo tema perché l´internazionalizzazione è uno dei punti cardine del programma di governo per la legislatura». E´ su questa lunghezza d´onda che lavora anche Toscana Promozione, l´agenzia che per la Regione coordina tutti i soggetti che sul territorio regionale si occupano di promozione dell´economia e dei territori toscani. «La crisi economico-finanziaria che stiamo vivendo ci ha posto davanti ad una grande responsabilità: riuscire rapidamente ad attivare nuove strategie e nuovi servizi per sostenere le nostre imprese in un momento di così grande difficoltà. - ha dichiarato il direttore di Toscana Promozione, Stefano Giovannelli - E´ quello che stiamo facendo puntando sempre di più su progetti innovativi. In primo luogo la creazione di partenariati stabili con le economie emergenti (Cina, India e paesi del mediterraneo in testa) e lo sviluppo di iniziative di cluster per rilanciare la competitività dei nostri distretti. Ma anche attivando nuovi servizi di formazione e di assistenza alle imprese così da garantire un livello di personalizzazione maggiore all´assistenza fornita da Toscana Promozione. Tra questi voglio ricordare il recente accordo firmato con Fidi Toscana e la Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa e Livorno per offrire alle aziende toscane un servizio di supporto bancario per l´internazionalizzazione». Per svolgere la sua attività, nel 2010 Toscana Promozione ha a disposizione un budget di 12 milioni di euro con i quali realizzerà, entro l´anno, 189 iniziative articolate in tre assi d´intervento: Promozione dell´internazionalizzazione; Promozione del territorio; Sviluppo di nuovi mercati. Attraverso le 189 iniziative previste dalla Programmazione Operativa dell´Agenzia, approvata il 4 dicembre scorso, Toscana Promozione punta ad accompagnare la presenza delle imprese nei mercati internazionali e a favorire le interconnessioni del sistema produttivo regionale con l´estero. Il tutto per recuperare quote di mercato sia sul fronte delle esportazioni toscane che dei flussi turistici; aumentare il numero delle imprese esportatrici; garantire una miglior distribuzione dei flussi turistici in termini di destagionalizzazione e di valorizzazione dei centri minori; aumentare gli investimenti esteri sul territorio regionale e favorire quelli toscani all´estero.  
   
   
MILANO: VILLA NECCHI. IN MOSTRA LE OPERE DEI GIOVANI ARTISTI DEL PROGETTO "GEMINE MUSE"  
 
Milano, 17 maggio 2010 - Far conoscere le opere di giovani talenti esponendole in luoghi di grande valore artistico e architettonico della città. È questa la finalità del progetto Gemine Muse, nato una decina di anni fa per promuovere la creatività giovanile, che sarà a Milano, nella prestigiosa Villa Necchi Campiglio, dal 18 maggio al 13 giugno. L’esposizione, realizzata con il patrocinio dell´Assessorato allo Sport e Tempo libero del Comune e in collaborazione con il Fai, sarà allestita nel giardino della villa a cura del critico d’arte Alessandro Rabottini. Le opere saranno ordinate in un percorso, Low Déco,che mette in relazione le opere di otto artisti emergenti con gli ambienti di Villa Necchi Campiglio, uno dei gioielli dell’architettura del Novecento, progettata negli anni Trenta dall’architetto Piero Portaluppi, dal 2001 patrimonio del Fondo per l’Ambiente Italiano. “Gemine Muse è un’iniziativa di sicuro valore – spiega l’assessore Alan Rizzi – perché offre ai giovani artisti emergenti la possibilità di far conoscere le proprie opere e le proprie capacità in contesti storico-artistici di grande livello, scenari d’eccezione scelti per accompagnare il loro debutto davanti al grande pubblico. Quest’anno a Milano, grazie alla collaborazione del Fai, Gemine Muse e i suoi artisti entreranno nel meraviglioso giardino di Villa Necchi Campiglio, che sarà aperto ai visitatori per mostrare le realizzazioni di questi giovani talenti”. “Low Déco parte dalle suggestioni che derivano dalle eccezionali caratteristiche del luogo che – racconta il curatore Rabottini – si apre alla conoscenza dello spettatore contemporaneo come fosse un origami temporale dove passato, presente e futuro si intrecciano fra loro. Gli artisti, che si sono formati a Milano, sono uniti da un interesse comune verso l’indagine del passato e spesso il loro lavoro si caratterizza per una spiccata sensibilità verso le testimonianze rimosse dalla storia o per una loro interpretazione al di fuori degli schemi consolidati”. Le opere in mostra sono di Meris Angioletti, Riccardo Beretta, Patrizio Di Massimo, Matteo Rubbi e Santo Tolone. La scultura realizzata da Tolone (nato a Como nel 1979, diplomato all’Accademia di Brera), partendo da un progetto di fontana mai realizzata da Portaluppi, incorpora elementi di arredo urbano e design, mentre Riccardo Beretta (Mariano Comense 1983, diplomato a Brera) fa dialogare un albero del giardino con un intarsio ligneo che mima una superficie marmorea, evocando la ricerca sulle superfici cara a Portaluppi. Con l’intervento sonoro di Meris Angioletti (Bergamo 1977, diplomata all’Accademia di Brera) lo spettatore è guidato all’interno del giardino dalle voci di attori professionisti che recitano un copione immaginario ambientato nella villa; Patrizio Di Massimo (Jesi 1983, diplomato a Brera, vive e lavora tra Amsterdam e Londra) ha realizzato un´opera in forma di visita guidata all´interno della villa con un percorso all’interno dell’edificio e delle sue memorie storiche e artistiche, giocando a coinvolgere attivamente il pubblico. Il gioco come luogo della socialità e della mondanità è al centro del lavoro di Matteo Rubbi (Bergamo 1980, diplomato all’Accademia di Brera), che offre agli spettatori la possibilità di sedere nel giardino e usare i giochi da tavolo, realizzati utilizzando prototipi primo novecenteschi mai commercializzati e per i quali non esistono regole chiare, un invito agli spettatori a trovarle o crearle da sé. Gemine Muse è incluso nel progetto Italia Creativa a cura del Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri in collaborazione con l’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e il Gai (Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani), capace di affascinare ogni anno oltre 200.000 visitatori. Le città italiane coinvolte nell´iniziativa sono Ancona, Bari, Biella, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Cremona, Ferrara, Forlì, Genova, Messina, Milano, Modena, Novara, Padova, Pavia, Prato, Roma, Teramo, Torino, Trento. L’’inaugurazione della mostra Low Décodi Gemine Muse sarà lunedì 17 maggio, a Villa Necchi, 18.30-21.30 (ingresso su invito). L’accesso alla mostra è gratuito. Per informazioni: Villa Necchi Campiglio, tel 02.76340121, da mercoledì a domenica, dalle 10 alle 18.  
   
   
BOLZANO SULL´IRAP: ATTENTI ALLA SITUAZIONE ECONOMICA DELLE IMPRESE  
 
Bolzano, 17 maggio 2010 - "Ogni proposta di rimodulazione fiscale discussa in Giunta provinciale terrà conto della difficile situazione economica in cui si trovano anche le imprese altoatesine": lo assicura l´assessore provinciale alle Finanze Roberto Bizzo rispondendo alla preoccupazione espressa da Assoimprenditori su un´ipotetica riduzione non generalizzata dell´Irap. Assoimprenditori aveva espresso preoccupazione riguardo all´eventualità che nel 2011, per far quadrare i conti di bilancio, la Giunta provinciale possa ripensare un intervento sull´Irpef vincolando la sua riduzione solo a determinati presupposti. A questa contrarietà all´ipotesi di riduzione non generalizzata dell´Irap l´assessore provinciale al Bilancio e finanze Roberto Bizzo replica sottolineando che "qualsiasi proposta di rimodulazione fiscale portata all´attenzione della Giunta provinciale terrà conto della difficile situazione economica in cui si trovano anche le imprese altoatesine." Pertanto, specifica Bizzo ricordando l´orientamento della Giunta, "ogni valutazione nel merito avrà come orizzonte temporale di riferimento un periodo successivo al superamento dell´attuale crisi."  
   
   
IMMIGRAZIONE. ZAIA: ESAMI OBBLIGATORI PER LA CITTADINANZA, CHE È UNA COSA SERIA  
 
Venezia, 17 maggio 2010 - “La famiglia è sempre stata e sarà al centro della nostra attenzione e della nostra azione politica perché è il nucleo fondante della nostra società, così come comprensione e accettazione di diritti e doveri, cultura, storia e lingua del territorio sono presupposto essenziale per una reale integrazione e per ottenere lo status di cittadino”. Con queste parole il presidente della Regione Veneto Luca Zaia commenta la dichiarazione congiunta del Pontificio Consiglio per i migranti e del Pontificio consiglio della famiglia a proposito dei ricongiungimenti familiari per gli immigrati. “In uno dei paesi simbolo della democrazia occidentale, gli Stati Uniti d’America, gli immigrati che desiderano diventare cittadini statunitensi sostengono un vero e proprio esame. La cittadinanza – prosegue Zaia - non può ridursi ad un mero atto amministrativo, ma nemmeno può essere ostaggio dei comprensibili sentimenti di compassione verso difficili situazioni familiari. E questo, ancora una volta, è la nostra storia di emigranti che ce lo insegna. E’ scritto anche nella Costituzione: i nuovi cittadini devono essere consapevoli della Nazione di cui intendono partecipare lingua, storia, civiltà. Prima di acquisire lo status di cittadino quindi occorre poter dimostrare la fedeltà ai valori di fondo della nostra cultura. La cittadinanza non è il punto di partenza, ma il punto di arrivo di un reale processo di integrazione”.  
   
   
LA REGIONE CALABRIA ALL’EXPO DI SHANGHAI  
 
Catanzaro, 17 maggio 2010 - L’assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi ha inaugurato il 15 maggio, all’interno della sala delle Regioni del Padiglione Italiano, all’Expo di Shanghai, la Mostra Regionale della Calabria alla presenza del Commissario Generale del Governo per l’Expo di Shanghai Beniamino Quintieri, del Console Generale Massimo Roscigno e del direttore Ice Shanghai Maurizio Forte. La Calabria si presenta a Shanghai, dove sarà presente fino al trentuno maggio, come “Regione Porto”, con l’intento di evidenziare la propria posizione strategica di porto naturale per le merci provenienti dall’area Sud Est asiatico e dirette verso l’Europa. Una carrellata di appuntamenti esclusivi guiderà gli ospiti del Padiglione Italiano attraverso i tanti volti della Calabria, raccontandola attraverso storie di successo, eccellenze e progetti innovativi. Lunedì, diciassette maggio, una delegazione universitaria accoglierà alcuni rappresentanti delle più prestigiose università cinesi per dare il via ad un seminario operativo sulla creazione di programmi di cooperazione e relazioni internazionali. Il diciotto maggio, la Regione sarà animatrice di un tavolo di lavoro sui temi dell’alimentazione e, in particolare, sulla Dieta Mediterranea. Altri eventi di rilievo sono previsti per il ventiquattro maggio e sono la sfilata della collezione di abiti di alta moda dello stilista calabrese Anton Giulio Grande, le cui creazioni vestono diverse star del panorama dello spettacolo italiano, oltre all’esposizione di gioielli dell’arte orafa calabrese.  
   
   
SARDEGNA: LA SECONDA COMMISSIONE PERMANENTE APPROVA IL PIANO TRIENNALE PER L´EMIGRAZIONE  
 
 Cagliari, 17 Maggio 2100 - La Seconda Commissione permanente del Consiglio regionale ha espresso parere favorevole sul Piano triennale 2010-2012 “Linee guida per interventi in favore dell’emigrazione". Il Piano, approvato dalla Giunta regionale lo scorso 27 aprile su proposta dell’assessore del Lavoro, Franco Manca, segna una netta discontinuità con il passato. Tra le novità principali, la scelta di investire prioritariamente sulle nuove generazioni, con attività che mirino a rafforzare la presenza dei giovani nelle varie iniziative, l’utilizzo delle nuove tecnologie (community virtuali, radio e tv web) per abbattere le distanze e contenere i costi di gestione e l’impiego dei bandi di gara tra le strutture finalizzati a premiare le iniziative migliori. La Commissione consiliare, si legge nella nota diffusa il 13 maggio dalla Presidenza del Consiglio, “esprime l’avviso che la legge regionale che attualmente disciplina la materia, che risale al 1991, sia superata in quanto, negli ultimi vent’anni, il contesto di riferimento dell’emigrazione (livello di scolarizzazione, aumentata mobilità, avvento delle nuove tecnologie) è profondamente cambiato. La Commissione, pertanto, sottolinea la necessità di rivedere la legge in chiave più avanzata e al passo con i tempi. L’inadeguatezza della legge viene inoltre rilevata con riferimento alle modalità di spesa delle risorse che in gran parte vengono assorbite dall’attuale sistema di organizzazione degli emigrati, che probabilmente non rappresenta più una risposta moderna alle necessità del mondo dell’emigrazione”. A proposito della spesa delle risorse (4,5 milioni di euro all’anno), sin dall’insediamento della Consulta regionale per l’emigrazione, l’assessore Manca ha chiesto una linea di rigore nella gestione delle attività dei circoli. “Dobbiamo valorizzare le eccellenze – ha sottolineato più volte Manca –, senza per questo trascurare nessuno. Vogliamo stimolare la fantasia e la creatività di tutti i circoli, premiando le idee migliori e collegando le prospettive di sviluppo socio-economico della Sardegna con le potenzialità espresse dal mondo dell’emigrazione. Sono allo studio iniziative di diffusione e valorizzazione delle migliori espressioni culturali, economiche ed ambientali della Sardegna nella penisola e all’estero".  
   
   
CONFERENZA DEL PROGETTO FAMILYPLATFORM  
 
Lisbona, 17 maggio 2010 - Dal 25 al 27 maggio 2010 si terrà a Lisbona (Portogallo) la prima conferenza del progetto Familyplatform. L´evento sarà intitolato "A critical review of research on families" ("Un riesame critico delle ricerche sulle famiglie"). Sarà un´occasione per le parti interessate del mondo della politica, le organizzazioni sociali e gli istituti di ricerca di rivedere a fondo lo stato e le implicazioni della ricerca sulla famiglia in Europa. La conferenza intende inoltre permettere alle parti interessate di contribuire al lavoro del progetto Familyplatform. Sarà anche un´occasione per riesaminare attentamente gli Existential Field Reports e per discutere delle principali politiche. Il progetto è finanziato dal Settimo programma quadro della Commissione europea e comprende un consorzio di dodici organizzazioni. Esso mira a riunire le parti interessate per formulare questioni chiave relative alla ricerca e alle politiche riguardanti la famiglia. I risultati del progetto saranno inclusi nell´agenda europea per la ricerca sulle scienze sociali e umanistiche 2012-1013. Per ulteriori informazioni, fare clic: qui  
   
   
BOLZANO: SONDAGGIO TRA I CANDIDATI SINDACO SULLE PARI OPPORTUNITÀ: I RISULTATI  
 
Bolzano, 17 maggio 2010 - Da un lato un’azione politica per migliorare la conciliabilità tra famiglia e lavoro ma con poche misure concrete per aumentare le pari opportunità per le donne; dall´altro un rafforzamento del lavoro di sensibilizzazione sul tema e una raccolta di dati per far seguire misure specifiche: sono i dati in chiaroscuro emersi dal sondaggio tra i candidati sindaco dei 12 principali comuni altoatesini effettuato dal Comitato provinciale pari opportunità con il Servizio donna nell´Assessorato provinciale al lavoro. Che importanza ha la politica di genere per candidate e candidati al ruolo di sindaco in Alto Adige e quali misure adotteranno nei prossimi 5 anni per migliorare la politica sulle pari opportunità? La Commissione provinciale per le pari opportunità e il Servizio donna della Provincia hanno svolto un’indagine nei 12 maggiori Comuni, suddivisa per singoli comprensori, chiedendo ai candidati sindaco di rispondere ad alcune domande specifiche sul tema. I primi risultati, commentano i promotori, mostrano come in Alto Adige le differenze tra uomo e donna siano in prima linea viste esplicitamente come “naturali” e che anche nei prossimi anni ci si possa aspettare un’azione politica a favore della famiglia, improntata sul miglioramento della conciliabilità tra famiglia e lavoro, che prevede però scarse misure concrete per aumentare di fatto le pari opportunità. Il sostegno dell’occupazione femminile e un’equa divisione dei compiti genitoriali e di cura raccolgono invece minore consenso. Lo studio dimostra però anche esiti positivi: le proposte più condivise dai candidati riguardano un rafforzamento del lavoro di sensibilizzazione sul tema e una raccolta di dati in tema di pari opportunità, allo scopo di far seguire misure specifiche. Secondo la presidente della Commissione Ulrike Oberhammer, "che il 30% degli intervistati si siano espressi a favore dell’introduzione di quote a livello comunale mostra che la strada introdotta con la nuova legge sulla parificazione è quella giusta e lascia ben sperare in una maggiore presenza femminile non solo nei nuovi Consigli comunali ma anche nelle Giunte, con una presenza più equilibrata tra i generi." La Commissione provinciale pari opportunità vigilerà in modo accurato soprattutto sui futuri sindaci per verificare se si attiveranno concretamente negli obiettivi programmatici e se si impegneranno per un’effettiva parità tra donna e uomo, senza fermarsi alle parole spese in tempo di campagna elettorale.  
   
   
BOLZANO: NOVE NUOVI ESPERTI PER L´AUDIT "FAMIGLIA E LAVORO"  
 
 Bolzano, 17 maggio 2010 - Le imprese possono contare su nove nuovi esperti nel sistema di audit "Famiglia & lavoro", grazie all´iniziativa promossa dall´Assessorato provinciale commercio, artigianato e industria della Provincia con la Camera di commercio. I nuovi esperti hanno completato il percorso di formazione e potranno ora condurre le valuzazioni sull’impegno delle aziende nel conciliare attività lavorativa e esigenze familiari dei dipendenti. La consegna dei diplomi conclusivi ai nuovi esperti nell´audit giunge a ridosso della Giornata della famiglia, che si è celebrata il 15 maggio. L´assessore Thomas Widmann rimarca l´importanza di una politica del personale attenta alle esigenze della famiglia: "Conciliare lavoro e famiglia può essere un obiettivo dell´impresa e favorire nell´azienda maggiore soddisfazione, qualitá e produttività." Una migliore conciliabilità, inoltre, favorisce la coppia nella scelta di avere figli. Per sostenere le imprese è nato due anni fa l´audit "Famiglia & lavoro", che offre loro il sostegno per sviluppare l´attenzione alle esigenze familiari del personale. Il primo passo di questo processo è l´elaborazione di obiettivi e di misure concrete, al termine del percorso viene consegnata la specifica certificazione. "L´impegno di esperti qualificati migliora ulteriormente la qualità nell´attuazione del processo di audit e la consulenza alle imprese", conferma Widmann. Questa certificazione, gli fa eco l´assessore provinciale alla famiglia Richard Theiner, "offre l´occasione per ribadire il ruolo e il significato della famiglia nella società, ma anche quello dell´economia." Concetti su cui concorda anche il presidente della Camera di commercio Michl Ebner, che sottolinea un altro aspetto positivo: "Sono sempre di più le imprese che riconoscono i vantaggi sul piano economico e sociale che le misure a favore della famiglia comportano." Questo anche grazie al fatto che la Provincia favorisce la conciliabilità tra famiglia e lavoro con maggiori contributi alle imprese: un 2% in più nei sussidi per gli investimenti, fino al 70% nei casi di aiuti per formazione, aggiornamento e consulenza. Anche la parcella dell´esperto di audit viene sovvenzionata fino a una quota massima del 70% dell´importo.  
   
   
AFFIDO: OBIETTIVO SENSIBILIZZAZIONE DA OGGI UNA RASSEGNA ITINERANTE: SPETTACOLI, FAVOLE E UNA MOSTRA REALIZZATA DAI BAMBINI DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA. PRIMO APPUNTAMENTO LUNEDÌ A COLLECCHIO  
 
Parma, 17 maggio 2010 – Parte da Collecchio, oggi , la rassegna “L’arte dell’affido e l’affido nell’arte”, promossa dalla Provincia in collaborazione con il Coordinamento provinciale affido e accoglienza. L’obiettivo della rassegna è quello di favorire la diffusione della cultura dell’affido familiare, importante strumento d’aiuto ai bambini in difficoltà. “Anche nel nostro territorio sono tanti i bambini che si trovano a vivere situazioni familiari problematiche e hanno bisogno che altri “temporaneamente” si prendano cura di loro: ecco dunque il valore della sensibilizzazione sull’affido – spiega l’assessore provinciale alle Politiche sociali Marcella Saccani - per promuoverlo fra la gente e dare così indirettamente una mano alla ricerca di nuove risorse umane e di nuove disponibilità all’accoglienza. Risorse e disponibilità ancora oggi carenti e per questo sempre più necessarie”. La rassegna “L’arte dell’affido e l’affido nell’arte” si aggiunge agli appuntamenti di “Una coperta per Linus”, il progetto di spettacoli teatrali realizzati dalle scuole che quest’anno è incentrato proprio sull’affido, per un mese di maggio interamente dedicato al tema. Primo appuntamento della rassegna lunedì 17 maggio: alle 10,30 alla Scuola materna “Montessori” di Collecchio (via Pertini, 1) andrà in scena la favola “Due famiglie per Sebastiano”, a cura di Mario Mascitelli; Martedì 18 tre appuntamenti a Parma: alle 10 alla Scuola Corazza (via Fratelli Bandiera, 4) l’inaugurazione della mostra “I bambini raccontano: Art – Affido”; alle 15 all’Ipsia di Parma (Piazzale Sicilia, 5) sarà invece la volta dello spettacolo “Mi fido di te”, a cura della compagnia teatrale Mirandola, e alle 17 alla Biblioteca di Alice (via Bocchi, 33) della favola “Due famiglie per Sebastiano”. Mercoledì 19 alle 9,30 alla Scuola secondaria di I grado di Zibello (Contrada G. F. Pallavicino) lo spettacolo “Mi fido di te”, e alle 15 alla Biblioteca Comunale di Fornovo (via Grandi, 2) la favola “Le talpe e il taglialegna”, a cura dell’associazione I Narrastorie. Giovedì 20 alle 9,30 all’ex Macello di Fidenza (via Mazzini) lo spettacolo “Mi fido di te”, e alle 17 alla Biblioteca del Centro culturale di Langhirano (via Battisti, 20) la favola “La volpe e il gufo”. Venerdì 21 a Parma, nella Sala Borri della Provincia (Palazzo Giordani, viale Martiri della libertà 15), la premiazione dei vincitori del concorso di favole per l’affido familiare e dei partecipanti alla mostra “I bambini raccontano: Art – Affido”, e alle 17 alla Biblioteca Comunale della Reggia di Colorno la favola “Due famiglie per Sebastiano”. Sabato 22 alle 9,30 alla Scuola secondaria di I grado “Zuffardi” di Fornovo (via Marconi) lo spettacolo “Mi fido di te”, e alle 10 a Fidenza (Biblioteca di via Costa) la favola “Mamma lupo e i cuccioli di cane”, a cura dell’associazione I Narrastorie. A tutti gli incontri in programma, rivolti ai bambini, ai ragazzi, alle loro famiglie, saranno presenti gli operatori del Coordinamento affido e accoglienza della provincia di Parma. Per informazioni si può consultare il sito web www.Sociale.parma.it/  o telefonare all’Assessorato alle Politiche sociali della Provincia (0521 931317). Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.  
   
   
BOLZANO, GIORNATA DELLA FAMIGLIA: SERVIZIO AI GENITORI  
 
Bolzano, 17 maggio 2010 - In occasione della Giornata della famiglia l´assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur ha ricordato il significato del progetto "Lettere ai genitori": "A giugno verrà inviato alle coppie abbonate il terzo quaderno, riferito al bambino che compie sei mesi." L´assessora invita tutti coloro che hanno avuto un figlio nel 2010 a ordinare gratuitamente le Lettere ai genitori. Con il progetto "Lettere ai genitori" la Ripartizione cultura tedesca della Provincia si propone di aiutare e di sostenere i genitori nel loro compito sempre più complesso di educatori e nel loro rapporto con i figli. L’assessora Kasslatter Mur ricorda che l´iniziativa si inquadra in una serie di attività promosse dalla Provincia, in maniera trasversale tra i vari Assessorati, al fine di promuove e sostenere, anche con servizi alle famiglie, il ruolo educativo dei genitori. La terza Lettera uscirà a giugno e sarà dedicata al tema "6-12 mesi. Alla scoperta del mondo." Con questo progetto "vogliamo in particolare raccontare a tutti i genitori le esperienze e i consigli di altre mamme e di altri papà", sottolinea Kasslatter Mur. Le Lettere ai genitori possono essere richieste gratuitamente alla Ripartizione cultura tedesca a Bolzano, Palazzo provinciale 7, Ufficio servizio giovani, via Andreas Hofer 18, tel. 0471 413381, mail: lettereaigenitori@provincia.Bz.it