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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Novembre 2010
PARLAMENTO EUROPEO, APERTURA DELLA SESSIONE: SOSTEGNO AL GIORNALISTA RUSSO OLEG KASHIN  
 
 Bruxelles, 11 novembre 2010 - In apertura della sessione di Bruxelles, il Presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek ha espresso il proprio sostegno al giornalista russo Oleg Kashin, picchiato da ignoti a Mosca il 6 novembre, e alla manifestazione dell´opposizione del 31 ottobre. Il Presidente ha condannato gli attacchi di 10 giorni fa ai luoghi di culto cristiani a Baghdad, e deplorato le pressioni della Cina sugli Stati membri affinché non partecipino alla cerimonia del Premio Nobel per la Pace a Olso il 10 dicembre. Buzek ha condannato il brutale pestaggio del giornalista russo Oleg Kashin il 6 novembre scorso, e ha elogiato la risposta rapida e l´impegno personale preso dal Presidente Dimitry Medvedev per trovare i colpevoli. Ha poi accolto con favore la manifestazione dell´opposizione, tenutasi il 31 ottobre a Mosca, interpretandola come un segno che gli appelli del Parlamento europeo per la democratizzazione stanno iniziando ad avere effetto. Il Presidente ha anche condannato gli attacchi del 31 ottobre, ai fedeli cristiani nella cattedrale sirio-cattolica di Baghdad, che hanno causato morti e feriti. Ha poi chiesto il rispetto della libertà di culto e ha deplorato la violenza commessa per motivi religiosi. Infine, Buzek ha condannato la pressione messa in atto dal governo cinese sugli Stati membri per dissuaderli dal partecipare alla cerimonia di premiazione del Premio Nobel a Oslo il 10 dicembre. "Il Parlamento vuole assicurare il rispetto dei diritti umani ovunque, anche in Cina", ha detto il Presidente, aggiungendo che l´Ue sarà rappresentata a Olso dal capo della delegazione Ue-norvegia. Cambiamenti all´ordine del giorno - L´aula ha approvato i seguenti cambiamenti: Le relazioni di Nathalie Griesbeck (Alde, Fr) sugli accordi tra l´Ue e la Georgia sono state depennate dall´ordine del giorno. La votazione sulla proposta di decisione per la chiusura dei conti dell´Accademia europea di polizia per l´esercizio 2008 e quella sulle risoluzioni concernenti l´Ucraina sono state rinviate a una sessione successiva. La relazione di Eva Lixhtenberger (Verdi/ale, At) sulla richiesta di revoca dell´immunità parlamentare di Krzysztof Lisek (Ppe, Pl) sarà posta in votazione giovedi.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO SESSIONE PLENARIA 10-11 NOVEMBRE, TRA IPUNTI FORTI ALL´ORDINE DEL GIORNO: NUOVE REGOLE PER HEDGE FUNDS E PRIVATE EQUITIES, FONDI UE NON SPESI, L´ESENZIONE DAL VISTO D´INGRESSO PER TAIWAN  
 
Bruxelles, 11 novembre 2010 – Di seguito i punti forti all´ordine del giorno del parlamento europeo,: Hedge funds e private equities, Fondi Ue non spesi, l´esenzione dal visto d´ingresso per Taiwan Hedge funds e private equities: al varo le regole europee - Giovedì, i deputati europei voteranno il compromesso raggiunto, dopo più di un anno di intensi negoziati fra rappresentanti del Parlamento e del Consiglio, sulla nuova legislazione che regola hedge funds e private equities. La nuova direttiva imporrebbe obbligazioni riguardo alla registrazione, alla presentazione di relazioni e ai requisiti iniziali di capitale in un settore finanziario che ha goduto fino a ora di una certa assenza di regole stringenti. Le priorità del Parlamento per il summit Ue-usa - I deputati europei approveranno una serie di raccomandazioni per il Consiglio, in vista del vertice Ue-usa del 20 novembre, in particolare su come gestire la cooperazione in campo economico per uscire dalla crisi, sulla protezione dei dati personali, sulla recente introduzione di una tassa per i visti d´ingresso e sulla pubblicazione di documenti militari americani riservati sulla guerra in Iraq. Fondi Ue non spesi: finanziare progetti su efficienza e sostenibilità energetica - Il Parlamento europeo voterà giovedì sull´accordo raggiunto col Consiglio per liberare €146 milioni di fondi non impegnati per finanziare una serie di progetti per l´efficienza energetica e le energie rinnovabili. I deputati dovrebbero sostenere l´esenzione dal visto d´ingresso per Taiwan - I cittadini di Taiwan non avranno più bisogno di ottenere un visto d´ingresso per entrare nell´Unione europea, secondo una proposta che sarà votata dal Parlamento giovedì. I cittadini europei possono già entrare in Taiwan senza un visto, con l´eccezione di ciprioti, bulgari e rumeni. Tuttavia, le autorità taiwanesi hanno preso l´impegno di esentare anche tali paesi dagli obblighi di visto entro quest´anno. Crisi nel settore dell´allevamento - I deputati chiederanno alla Commissione europea cosa intende fare per sostenere il settore dell´allevamento nell´Unione europea, oggi in crisi a causa degli elevati prezzi dei mangimi, in particolare dei cereali.  
   
   
UE: PROBLEMA OCCUPAZIONE: DUE GENERAZIONI DI DEPUTATI A CONFRONTO  
 
Bruxelles, 11 novembre 2010 - La vita si allunga e il numero di nascite diminuisce. Risultato? Se non si affrontano subito le sfide demografiche i giovani di oggi si troveranno davanti molti ostacoli e porte chiuse. La commissione sull´occupazione del Parlamento spinge perché l´Europa migliori le prospettive occupazionali anche per i più giovani, ma come? Con piani di azione europei o nazionali, con schemi pensionistici più flessibili o un mercato del lavoro più regolato? Ecco due prospettive diverse: due generazioni, due storie politiche diverse. Emilie Turunen ha 26 anni, è danese, e fa parte del gruppo dei Verdi. Roger Helmer, 66 anni, è un conservatore inglese (Ecr). Si dice spesso che per i più giovani è difficile entrare nel mercato del lavoro perché i più anziani occupano tutte le posizioni. Se fosse così non sarebbe contraddittorio voler ritardare l´età della pensione? Et: C´è la diffusa credenza che se permettessimo agli anziani di andare in pensione prima si creerebbe più spazio libero per i giovani. Non c´è nessun argomento logico a sostegno di questa tesi, dovremmo riflettere di più su questo. Ad oggi quello che dobbiamo affrontare è una vera e propria crisi dell´occupazione. Esistono strategie realizzabili in Europa per migliorare il livello occupazionale di tutte le fasce generazionali? Rh: Non credo che l´Europa si dimostrerà utile in questo. Sono gli stati membri a dover aiutare l´occupazione giovanile, migliorando i livelli di istruzione e specialmente la formazione professionale. Et: In Europa oggi si discute soltanto di età pensionistica. Troppo poco per risolvere il problema. Servono discussioni più ampie sulle condizioni lavorative, una maggiore flessibilità e differenze tra i gruppi di età. Anche per questo abbiamo l´iniziativa "European Youth Guarantee", per cui i giovani dopo quattro mesi di disoccupazione otterrebbero un lavoro, un´ulteriore formazione per migliorare le proprie qualifiche o altri interventi di questo tipo. Per i più anziani invece è più una questione di avere una vita lavorativa flessibile senza avere soltanto l´alternativa di lavorare o di non lavorare. Dovremmo trovare meccanismi più flessibili per la pensione per rallentare gradualmente la vita lavorativa. Molti credono che l´unico modo di rispondere alla sfide demografiche sia quello di allungare la vita lavorativa e diminuire l´ammontare delle pensioni. Esistono altri modelli di azione possibili? Rh: Una vita lavorativa più lunga e il ritardo dell´età pensionistica sono sicuramente due punti importanti per la soluzione del problema. L´europa potrebbe aiutare questo processo in un unico modo, mettendo in pratica una radicale deregolamentazione del mercato del lavoro, di pari passo con un´iniziativa per abbassare le tasse. Sfortunatamente al momento la Ue sta andando nella direzione contraria e, negli anni di lavoro della commissione sulla disoccupazione, sono aumentati i costi del lavoro, mentre si riduceva la competitività, aumentava la disoccupazione e il mercato del lavoro diventava sempre meno flessibile. Il Parlamento, nel corso della sessione plenaria, metterà ai voti un rapporto, stilato dal popolare tedesco Thomas Mann, sulle sfide demografiche e sulla solidarietà tra generazioni. Il documento sottolinea l´esigenza di strategie per incoraggiare l´occupazione di tutte le fasce di età, ma specialmente dei più vecchi e dei più giovani. Occupazione: la sfida demografica; Sono le persone tra i 15 e i 24 anni le più penalizzate sul mercato del lavoro in Europa; La metà di coloro che hanno tra i 55 e i 64 anni non lavora più; Entro il 2020 il numero totale di persone con un lavoro scenderà di 3 milioni; Ci saranno più lavoratori tra i 55 e i 64 anni, più persone in pensione tra i 65 e i 79 anni e più anziani (con oltre 80 anni); Contemporaneamente saranno sempre meno i bambini, gli adolescenti e i giovani adulti.  
   
   
ATTESTATO DI BUONA SALUTE PER I CONTI UE: I REVISORI TROVANO MENO ERRORI NEI PAGAMENTI  
 
Bruxelles, 11 novembre 2010 - Per il terzo anno consecutivo i conti annuali dell´Ue hanno ricevuto un attestato di buona salute da parte dei revisori esterni. Per quanto riguarda i pagamenti la valutazione complessiva è nettamente migliorata, con una significativa diminuzione degli errori riscontrati negli aiuti accordati alle regioni dell´Ue. Algirdas Šemeta, commissario per la Fiscalità e l´unione doganale, l´audit interno e la lotta antifrode, ha dichiarato: "Nell´attuale clima economico, i cittadini hanno bisogno di essere rassicurati sul fatto che i fondi Ue sono gestiti efficientemente e spesi effettivamente. Si tratta di una priorità assoluta per la Commissione. Possiamo rallegrarci dei miglioramenti realizzati nella gestione delle finanze dell´Ue, riconosciuti oggi dalla Corte dei conti. Ma si può fare di più, e la Commissione proseguirà gli intensi sforzi per assicurare che i fondi Ue siano gestiti e spesi correttamente.". Percentuale di errori in calo - Il verdetto è rassicurante. I conti sono stati considerati "fedeli", il che equivale ad un attestato di buona salute. Per quanto riguarda i pagamenti, la Commissione è riuscita per la prima volta a ridurre al di sotto del 5% la percentuale complessiva di errori per la spesa Ue. Ciò significa che almeno il 95% dei pagamenti complessivi effettuati nel 2009 è corretto. Per le spese di coesione (aiuti a favore delle regioni Ue e dell´occupazione) la Commissione si rallegra del riconoscimento da parte della Corte dei progressi concreti conseguiti in questo ambito, e intensificherà gli sforzi per consolidare i miglioramenti realizzati. Per quanto riguarda il settore dell´agricoltura, la situazione è rimasta stabile negli ultimi anni, con un livello di errore che oscilla intorno alla soglia del 2% fissata per il rilascio dell´"attestato di buona salute". Un risultato eccellente data la complessità e la portata dei pagamenti agricoli, versati direttamente a milioni di agricoltori in tutta Europa. Migliore protezione del bilancio Ue - Il valore dei fondi recuperati da progetti in cui si sono riscontrati errori, o dalle autorità nazionali competenti, continua a crescere: segno della determinazione della Commissione a proteggere il bilancio Ue in tempi di austerità finanziaria. I recuperi e le correzioni finanziarie confermati o decisi nel 2009 sono aumentati a 3,3 miliardi di euro, rispetto ai 2,9 miliardi di euro del 2008. La Commissione continuerà a incoraggiare gli Stati membri a migliorare la comunicazione sui ricoveri effettuati a livello nazionale. Misure preventive - Sul versante della prevenzione, la Commissione sta incrementando gli sforzi per semplificare, dove possibile, le norme finanziarie, una misura caldeggiata dai revisori. Una nuova proposta di semplificazione delle procedure per la concessione delle sovvenzioni e la stipula dei contratti Ue è stata presentata quest´anno ed è ora all´esame del Parlamento europeo. La trasparenza dei pagamenti è un altro mezzo per migliorare la qualità della spesa Ue. La banca dati online della Commissione, accessibile all´indirizzo http://ec.Europa.eu/beneficiaries/fts/index_en.htm, fornisce informazioni su più di 114 mila sovvenzioni concesse e contratti stipulati direttamente dalla Commissione europea, nonché link a siti nazionali contenenti informazioni sui beneficiari dei pagamenti agricoli e delle sovvenzioni regionali.  
   
   
UE: MESSICO E DIRITTI UMANI: QUANDO L´IMPUNITÀ INCORAGGIA LA VIOLENZABI GENITORI DI UN GIOVANE FINLANDESE UCCISO IN MESSICO CHIEDONO GIUSTIZIA E INDAGINI TRASPARENTI DAL 2006 OLTRE 28.000 PERSONE SONO MORTE PER VIOLENZE LEGATE AL TRAFFICO DI DROGA  
 
Bruxelles, 11 novembre 2010 - Sono passati sei mesi da quando lo scorso 27 aprile un convoglio umanitario è stato attaccato da un gruppo armato nello stato di Oaxaca in Messico. Due persone furono uccise tra cui il giovane finlandese Jyri Jaakkola. Aveva 25 anni ed era a Oaxaca soltanto da tre mesi. Proprio i suoi genitori sono venuti in Parlamento per testimoniare davanti alla commissione parlamentare per i diritti umani sulla situazione del Messico. "Speriamo che l´Europa faccia il possibile perché il caso di nostro figlio sia indagato in modo trasparente e perché si arrivi a un processo", ha chiesto la madre del ragazzo, la signora Eve-leena Jaakkola. C´è preoccupazione, infatti, tra i genitori per lo stato delle indagini e per la mancanza di protezione di testimoni e sopravvissuti. Se il colpevole non si trova - Il giovane Jyri non è l´unica vittima di un paese in cui la violenza viene costantemente protetta dall´impunità. Quest´anno a Oaxaca ci sono già stati 26 omicidi, tutti ancora senza un colpevole. "Il clima di impunità permette la violenza", sostiene David Peña, l´avvocato che segue il caso. "Il 70% delle indagini viene fatto dagli avvocati". "Sembra che non ci sia fine a tutta questa violenza", ha commentato la deputata verde Heidi Hautala, presidente della commissione diritti umani. "Ed è la popolazione locale la più vulnerabile a causa dell´instabilità del sistema". Il governo messicano si difende - I problemi ci sono, ma non è colpa del governo, si è difeso il ministro messicano Alejandro Negrín. "Nessuno potrebbe pensare oggi che sono le politiche del governo a causare la violazione dei diritti umani", ha precisato, parlando dell´estrema povertà di Oaxaca, dell´esistenza nella zona di ben 16 diversi gruppi indigeni, ciascuno con la propria lingua, circondati dalle montagne e spesso isolati l´uno dall´altro. "Questo caso non resterà impunito", ha promesso Negrin, rispondendo alle preoccupazioni dell´avvocato di Jyri che ha insistito su tre punti: la necessità di proteggere testimoni e sopravvissuti, il problema delle relazioni tra gruppi armati e autorità locali e la volontà di trovare i responsabili della morte del giovane finlandese. Legami tra autorità e criminali? Nella zona "ci sono tre gruppi armati che si combattono l´un l´altro", ha spiegato la deputata finlandese Satu Hassi che, insieme alla verde Franziska Keller, ha organizzato la scorsa estate una missione in Messico per investigare il caso di Jyri. La vittima sarebbe stata uccisa da cecchini di professione e ci sono chiari segni di un legame tra il governatore di Oaxaca e uno dei gruppi armati. Un motivo per cui le indagini dovrebbero essere condotte a livello federale e non locale. "È successo che i sopravvissuti venissero seguiti come fossero i sospettati, e non le vittime, del crimine". "C´è una lunga lista di argomenti da discutere con il Messico, incluso il programma di protezione dei testimoni", ha concluso il popolare tedesco Markus Ferber. Messico tra droga e violenza - Il Messico ha uno dei più alti tassi di rapimenti al mondo. Molti omicidi sono collegati alla lotta tra fazioni rivali per il traffico della droga che dal Sud America viene portata negli Stati Uniti per un giro di affari di circa 13 miliardi di dollari l´anno. Basti pensare che il 90% della cocaina consumata negli Stati Uniti arriva dal Messico. Lo scorso 7 novembre sono stati ritrovati alle porte di Acapulco i corpi di 18 turisti rapiti qualche mese prima. Oltre 28.000 persone sono morte dal dicembre 2006 per violenza legata al traffico di droga.  
   
   
AER: CHIODI A ISTANBUL PER ASSEMBLEA REGIONI EUROPEE INCONTRI ISTITUZIONALI PER ACCRESCERE RUOLO ABRUZZO  
 
 Istanbul, 11 novembre 2010 - Il Presidente della Regione Gianni Chiodi è a Istanbul dove oggi partecipa alla riunione generale dell´Assemblea delle regioni europee (Are). Nel corso dell´incontro si procederà anche alla elezione degli organi decisionali, molto attesa a livello europeo. Ieri, tuttavia è stata in Turchia una giornata fitta di impegni istituzionali per il Presidente mentre oggi, nella giornata clou, si prevede l´inizio dei lavori sul tema: ´Quale ruolo possono e devono giocare le regioni nell´indirizzare e gestire la ricerca e lo sviluppo, per sostenere la crescita e il benessere regionale?´. L´aer, che raggruppa oltre 270 Regioni di 33 paesi, nel 2010 compie venticinque anni di vita. "Negli ultimi tempi - ha commentato Chiodi - abbiamo avviato una stretta collaborazione con l´Assemblea che è ospite nella nostra sede di Bruxelles. L´abruzzo ha così la possibilità di accrescere il suo ruolo in Europa per poter rispondere con successo alle sfide e alle molteplici opportunità che si presentano. Si tratta di uno scambio di esperienze per valorizzare le specificità delle singole regioni. L´obiettivo resta quello di semplificare l´utilizzo dei fondi strutturali europei per renderli più flessibili, rendere compatibili le politiche comunitarie del settore agricolo alle specificità regionali e promuovere la cooperazione delle regioni europee come fondamento per lo sviluppo di nuove energie e tecnologie". L´aer è un´identità forte e radicata per uno scambio di idee e di esperienze tra le Regioni: un´organizzazione indipendente e la più importante rete di cooperazione interregionale in Europa. L´evento riunisce rappresentanti delle autorità regionali, delle istituzioni europee, delle università e del settore privato, per discutere le modalità con cui le Regioni possono trarre vantaggio dalla cooperazione territoriale.  
   
   
ABI, ALLUVIONE VENETO: DALLE BANCHE 700 MILIONI A TASSI AGEVOLATI” PREVISTA ANCHE LA SOSPENSIONE DEI MUTUI PER FAMIGLIE E IMPRESE. INIZIATIVE VARATE DIRETTAMENTE DALLE BANCHE SUL TERRITORIO. INDUSTRIA BANCARIA PRONTA SOSTENERE LA POPOLAZIONE E A COLLABORARE CON LE AUTORITÀ  
 
Roma, 11 novembre 2010 - In Veneto le banche sono in prima linea. Un plafond di oltre 700 milioni a condizioni agevolate e altre proposte ad hoc per famiglie e imprese per far fronte ai danni dell’alluvione. Il Presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, ha sottolineato le iniziative in cantiere in una lettera al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. “Tutte le banche maggiormente presenti sul territorio – ha sottolineato Mussari - hanno stanziato plafond che cumulativamente superano allo stato i 700 milioni di euro e che sono destinati all’erogazione di finanziamenti a condizioni agevolate a imprese e famiglie, per fronteggiare i gravi danni subiti e consentire il ripristino della normale attività”. A ciò va aggiunto che in alcuni casi è anche prevista la sospensione dei mutui. “Si tratta di interventi definiti e deliberati dalle banche in questi giorni - ha aggiunto Mussari - che saranno quindi pienamente operativi a breve”. Le misure, varate direttamente dalle banche sono state subito comunicate sul territorio. L’industria bancaria è pronta a sostenere la popolazione e a collaborare con le Autorità. “Offriamo - ha continuato Mussari - la nostra più ampia disponibilità a collaborare con il Governo nel caso si rendesse necessario intraprendere ulteriori iniziative di sostegno a favore della popolazione veneta”. Tra i programmi già varati dalle singole banche, si va da plafond per sostenere privati e imprese, attraverso mutui e finanziamenti a condizioni vantaggiose, a procedure per sospendere le rate in scadenza. “Il sistema bancario sta facendo la sua parte – ha concluso Mussari - e intende seguitare ad essere vicino alle imprese e alle famiglie venete soprattutto in questo momento. Confidiamo che i frutti di questo impegno possano portare giovamento alla popolazione in tempi brevi”.  
   
   
FORMIGONI INSIGNITO DI ONOREFICIENZA POLACCA IL PRESIDENTE: SOLIDARNOSC STRAORDINARIO MOVIMENTO DI POPOLO  
 
Milano, 11 novembre 2010 - "Per il suo impegno a favore della promozione della realtà polacca in Italia con particolare riguardo ai meriti specificamente legati all´attività svolta negli anni Ottanta a sostegno del movimento Solidarnosc". È questa la motivazione con cui il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, ha insignito il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, dell´onorificenza di "Bene Merito", istituita per sottolineare l´impegno di personalità della politica, dell´economia e della cultura. Formigoni è una delle prime personalità italiane a ricevere questo riconoscimento ufficiale. La cerimonia di consegna si è svolta oggi a Milano in occasione della celebrazione della festa nazionale dell´indipendenza della Repubblica. "Sono onorato di ricevere questo riconoscimento di importanza straordinaria che mi fa rivivere quegli anni - ha detto Formigoni al console generale di Polonia, Krzysztof Strzalka che gli ha consegnato il riconoscimento - in cui il sindacato di Solidarnosc diede la testimonianza di come il cambiamento era possibile anche di fronte a un regime che sembrava invincibile. La storia voltò pagina per l´iniziativa del popolo polacco e i grandi cambiamenti dell´Europa non sarebbe accaduti con quelle modalità se non ci fosse stato, all´inizio, il vostro popolo". Commozione, dunque, nelle parole di Formigoni a 30 anni esatti dalla nascita a Danzica del sindacato indipendente. "Sono commosso - ha concluso il presidente dal palco della Società del Giardino - di celebrare l´anniversario della festa dell´indipendenza della Polonia nel segno di un´amicizia tra i nostri popoli che deve diventare sempre più grande".  
   
   
FEDERALISMO, MARINI AD ASSEMBLEA CONFINDUSTRIA UMBRIA PRONTA A SFIDA, VIGILEREMO SU RISORSE E COMPETENZE  
 
Perugia, 11 novembre 2010 – “Per l’Umbria l’attuazione piena della riforma federalista dello Stato – già avviata con la riforma del titolo V della Costituzione, ed ora a suo completamento con l’approvazione del federalismo fiscale - è una sfida che abbiamo inteso cogliere sin dal delinearsi di questo percorso. Crediamo nel federalismo e siamo pronti a fare la nostra parte. Purché ci sia un quadro coerente tra risorse finanziarie e competenze da gestire”. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso del suo intervento alla tavola rotonda su “Umbria, tra federalismo e sviluppo”, organizzata nell’ambito dell’assemblea di Confindustria a Perugia, cui ha partecipato – tra gli altri – il Ministro per gli affari regionali, Raffaele Fitto. In questo percorso, secondo la presidente Marini, siamo ad uno snodo importantissimo, quanto delicato e decisivo: la definizione dei decreti attuativi del federalismo fiscale. Per questa ragione è assolutamente necessario “presidiare attentamente” il percorso di attuazione del federalismo fiscale, sia dal punto di vista politico che tecnico: “Dobbiamo poter controllare – ha affermato la presidente - i rischi che possono derivare dall’eccessiva attenzione posta alla capacità fiscale dei territori invece che alla capacità contributiva del cittadino. Se non vi fosse un giusto equilibrio a rischio è la stessa unità economica e giuridica dello Stato. In particolare per l’Umbria sono decisive le modalità della perequazione in relazione alla dimensione demografica, ma più in generale il nodo del finanziamento degli Enti locali e dei loro rapporti con le Regioni”. La presidente ha indicato quelli che a suo giudizio sarebbero i più gravi e che penalizzerebbero l’Umbria soprattutto: “la maggiore partecipazione delle popolazioni locali può trasformarsi in un localismo esasperato che perda di vista l’interesse dell’intero Paese; la spinta per un miglioramento della qualità dei servizi, se non omogenea sul territorio nazionale e non preceduta da una determinazione dei livelli di servizio da garantire sempre a tutti, può nascondere gravi disuguaglianze. Infine una ricerca miope degli equilibri di bilancio, specie se portata avanti con patti di stabilità troppo mutevoli nella loro stessa impostazione, può penalizzare gravemente gli enti più virtuosi come è la nostra Regione”. “Inoltre – ha aggiunto - può rendere difficili, se non impossibili, gli investimenti degli Enti locali, così importanti anche ai fini di quel recupero di competitività di cui tanto si parla. Per questa ragione ritengo sbagliato, come fanno alcune forze politiche, insistere su questo tipo di approccio che esaspera la territorialità”. La presidente ha voluto però sottolineare a quali condizioni il federalismo può concretamente determinare effetti positivi: “purché esso aumenti la partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica e faccia crescere, così, la democrazia reale nel Paese. Inoltre avvicinando l’erogatore dei servizi ai suoi fruitori esso ne migliori la qualità e la quantità. Inoltre, accorciando le filiere delle organizzazioni e aumentando la responsabilità degli Enti, esso permetta di raggiungere significativi obiettivi di efficienza attraverso una razionalizzazione costante della spesa pubblica”. Tornando al tema più generale della tavola rotonda, la presidente ha sottolineato come “il binomio crisi economica/federalismo fiscale si presenta dunque alquanto problematico. La strumentazione di intervento in economia tipica del livello di governo regionale agisce prevalentemente sul versante dell’offerta (imprese, capitale umano, etc) e quindi con misure di taglio strutturale, mentre il contrasto alla caduta di domanda aggregata (consumi più investimenti), tipica di crisi come l’attuale, richiede la disponibilità di leve anticicliche di natura espansiva, che appunto sostengano la domanda. Un’importante eccezione è rappresentata dalle infrastrutture e dai lavori pubblici in genere, che possono essere un ottimo volano per la domanda, a patto di essere realizzati in tempi non troppo lunghi. I limiti stringenti, d’altra parte, all’indebitamento riducono la possibilità di azioni espansive finanziate con il debito”. Quanto all’Umbria, la presidente Marini ha indicato le direttrici di azione per “reggere” il federalismo, fermo restando che esso debba conservare un forte carattere solidaristico: “in primo luogo il mantenimento dell’equilibrio finanziario in Sanità, vero banco di prova della tenuta dei conti regionali. Le riforme messe in campo sulla riduzione dei costi di funzionamento della Pubblica amministrazione con un contenimento dei costi di funzionamento, da intendersi con riferimento all’intero sistema delle autonomie territoriali della regione. “Un recupero del Pil pro-capite – ha aggiunto -, così da riportarlo oltre la media nazionale (come ancora era ai primi anni ’80) e quindi migliorare il parametro della capacità fiscale pro-capite, rappresenta a sua volta un importante obiettivo di medio periodo anche per la tenuta dell’Umbria nel federalismo fiscale, oltre che, ovviamente, per il miglioramento del tenore di vita della comunità regionale”. “Insomma – ha concluso la presidente Marini- sarebbero pesantissime le conseguenze di una politica che a fronte di gravissimi tagli ai trasferimenti dallo Stato alle Regioni ed agli enti locali, di un federalismo privo di un fondo perequativo serio e ben articolato, non prevedesse azioni tese a stimolare una economia espansiva”.  
   
   
CAPPELLACCI: "GOVERNO SINCRONIZZI L´AGENDA POLITICA CON I TEMPI DELLA SARDEGNA"  
 
Cagliari, 11 Novembre 2010 - "Nell´attuale congiuntura economica la necessità che il Governo nazionale sincronizzi l´agenda politica con i tempi della Sardegna rappresenta un’esigenza inderogabile e improcrastinabile". Così il presidente Cappellacci ha sottolineato ieri il bisogno di un cambio di velocità delle interlocuzioni Stato-regione. "La nostra Isola ha necessità di recuperare ritardi decennali e patisce un divario infrastrutturale rispetto ad altre Regioni, che richiede un´attenzione straordinaria e costante. Se le Regioni del Nord hanno mille motivi per chiedere attenzione, la Sardegna ne ha diecimila. Non chiediamo un nuovo assistenzialismo. Chiediamo ciò che ci spetta per essere nelle condizioni di essere artefici e responsabili del nostro futuro e realizzare un modello di sviluppo che si fondi sulla nostra cultura e sulle nostre tradizioni. Non chiediamo altro che avere le stesse condizioni di partenza delle altre regioni italiane ed europee. Per questo non possiamo permetterci di fare sconti né sui tempi, né sulle risorse e chiediamo che la questione sarda, in tutte le sue sfaccettature, sia avvertita come una priorità assoluta dall´Esecutivo. Occorre aumentare la pressione nei confronti dello Stato e del Governo nazionale affinché i giusti e sacrosanti diritti dei Sardi possano trovare piena espressione e concreta realizzazione. Fin dall’inizio del nostro mandato abbiamo adottato come metodo ordinario quello della concertazione, dalla quale è emersa in tutta evidenza la necessità di avere da Roma le risposte che la Sardegna chiede da molti decenni. Partendo da quanto emerso dai tanti momenti di ascolto con i rappresentanti del territorio, con i sindacati e con gli altri protagonisti nel nostro sistema, stiamo predisponendo con cura una piattaforma di richieste sulla quale vogliamo fondare una rivendicazione forte nei confronti dell´Esecutivo nazionale. Indicheremo una serie di priorità, molte delle quali sono già note al Governo, rispetto alle quali ci aspettiamo uno sforzo straordinario e un’attenzione costante da parte dei Ministri. Questa azione sarà incisiva tanto quanto sarà forte la coesione politica e sociale e il superamento di particolarismi locali, partitici o personali, che devono cedere il passo al superiore interesse generale del popolo sardo".  
   
   
SICILIA: PER SUPERARE CRISI RISANAMENTO E INVESTIMENTI  
 
Palermo, 11 novembre 2010 - L´assessore regionale dell´Economia Gaetano Armao ieri ha inviato al Presidente dell´Assemblea Regionale Siciliana ed al Presidente della Commissione Bilancio e Programmazione la relazione introduttiva sull´attivita´ dell´Osservatorio Regionale sul Credito. "I dati che emergono dal monitoraggio - spiega Armao - fotografano la congiuntura economica difficile che sta attraversando la Sicilia, con le famiglie fortemente indebitate e la stagnazione del settore imprenditoriale. Per superare questa condizione il sistema bancario e finanziario operante in Sicilia e´ chiamato ad esercitare un ruolo propulsivo". "Il governo della regione e´ in prima linea nel fornire strumenti per la pronta ripresa della nostra economia, ma - prosegue Armao - in questo ambito il credito assolve ad una funzione straordinaria. Quindi, ha colto nel segno il legislatore regionale nel prevedere un monitoraggio dei prodotti e dei servizi bancari da presentare all´Ars, ed alle forze economiche e sociali, per consentire un approfondito controllo sugli andamenti del mercato regionale del credito". "La ripresa passa per il binomio investimenti/risanamento - precisa Armao - ed e´ per questo che nel disegno di legge della finanziaria si affiancano tagli alle spese con misure di investimento per comuni ed imprese e si mettono in sinergia le risorse disperse tra diversi operatori (Irfis, Crias, Ircac). Va anche ricordato che il 17 novembre prossimo sara´ sottoscritta la convenzione tra Regione Siciliana ed Agenzia delle Entrate per l´attivazione del credito d´imposta per gli investimenti previsto dalla Legge regionale 11 del 2010, che e´ una grande opportunita´ per lo sviluppo delle attivita´ produttive e per l´attrazione degli investimenti". Infine, Armao ricorda che per dare sostegno economico-sociale alle famiglie in difficolta´, e´ stato istituito, presso il Dipartimento delle Finanze e del Credito,il Fondo etico della Regione Siciliana, un intervento di grande valore sociale e solidale che si erge a garante delle famiglie che per gravi problemi economici, vivono ai margini della societa´, agevolandone il recupero ed il reinserimento.  
   
   
PIEMONTE, FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE: BILANCIO NELL’OTTICA DELLA RIFORMA FEDERALE, AREE SCIABILI  
 
Torino, 11 novembre 2010 - Interventi per la promozione dell’artigianato, gestione delle aree sciabili e degli impianti di risalita, verifica del bilancio nell’ottica della riforma federale sono i principali argomenti affrontati dalla Giunta regionale durante la riunione di ieri mattina. Promozione dell’artigianato . Il programma degli interventi per l’artigianato presentato dall’assessore Massimo Giordano comprende l’erogazione di contributi per la certificazione di prodotto e/o di sistema, la qualificazione Soa (indispensabile per comprovare la capacità di eseguire direttamente o in subappalto opere pubbliche di fornitura e posa in opera con importo a base d’asta superiore a 150.000 euro), la commercializzazione dei prodotti (piattaforme di distribuzione, spazi alle aziende dell’Eccellenza artigiana per la vendita diretta, azioni di incoming, realizzazione di workshop), l’assistenza alle imprese che affrontano iter burocratici complessi, la fornitura di servizi e consulenze specialistiche per aggiornamento professionale e innovazione. Previsti anche lo sviluppo dei servizi offerti dal Portale dell’artigianato, azioni mirate di informazione su bandi e norme, il sostegno alle attività di aggiornamento di imprenditori e lavoratori svolte dall’Ebap (Ente bilaterale per l’artigianato piemontese). Fondi per aree sciabili e impianti di risalita . I due fondi istituiti presso Finpiemonte vengono incrementati, su proposta dell’assessore Alberto Cirio, di 500.000 euro per garantire gli impegni già assunti con i soggetti beneficiari per le spese per la sicurezza delle aree sciabili e la gestione degli impianti di risalita e della aree stesse. Convenzione con l’Ifel . Un protocollo d’intesa con l’Ifel (Istituto per la Finanza e l’Economia locale) consentirà alla Regione, su proposta dell’assessore Giovanna Quaglia, di avviare un processo di verifica di tutti gli aspetti economico-finanziari del proprio bilancio e di tutti i meccanismi di spesa, automatici o discrezionali, nell’ottica della riforma degli assetti istituzionali e fiscali del Paese in senso federale. Sono stati inoltre approvati: - su proposta del presidente Roberto Cota e degli assessori Massimo Giordano ed Elena Maccanti, la convenzione da stipulare con Ceipiemonte per la gestione del bando che eroga voucher per partecipare ad fiere internazionali; - su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, l’incremento a 12.387,93 (+3%) del limite di reddito per l’accesso agli alloggi di edilizia sociale e l’autorizzazione all’Agenzia territoriale per la casa di Torino ad utilizzare 690.000 euro di propria disponibilità per integrare i fondi già ottenuti per la costruzione di 48 alloggi di edilizia residenziale pubblica in località Gallo Praile di Venaria Reale; - su proposta dell’assessore Giovanna Quaglia, l’avvio della procedura amministrativa per la destinazione dei locali siti al piano terreno ed al piano ammezzato della sede di Bruxelles alla promozione dell’enogastronomia piemontese.  
   
   
PRIMI CENTO GIORNI CALDORO, SOMMESE: "FACCIAMO PROGRAMMAZIONE"  
 
Napoli, 11 novembre 2010 - "Il bilancio dei primi cento giorni dell’attività della Giunta, illustrato ieri mattina dal presidente Caldoro, conferma un dato inoppugnabile: facciamo programmazione". Così l´assessore alle Risorse umane e ai Rapporti con le Autonomie Locali Pasquale Sommese commenta le dichiarazioni del presidente fatte ieri in conferenza stampa. "I primi cinque piani varati - sottolinea Sommese - sulla stabilizzazione finanziaria, i rifiuti, la casa, la sanità e il lavoro sono la prova di un impegno importante, che continua. Stiamo definendo il piano per la riorganizzazione degli uffici e quello sul decentramento delle funzioni agli enti locali. Si tratta di atti ordinamentali attesi da anni, che nei prossimi giorni troveranno concretizzazione. Intendiamo continuare lungo questa strada per riportare la Regione ad ente autentico di coordinamento, programmazione e controllo", conclude Sommese.  
   
   
CAMPANIA - CALDORO SUI PRIMI CENTO GIORNI, TAGLIALATELA: "GRANDE VOGLIA DI RISCATTO"  
 
Napoli, 11 novembre 2010 - 2010 - "I temi trattati dal presidente Caldoro nel corso della conferenza stampa sui primi cento giorni di attività del nuovo governo regionale hanno confermato quanto grande sia la voglia di riscatto della giunta in carica rispetto alla grave situazione ereditata per effetto delle responsabilità e della dissennata gestione di Bassolino e del centrosinistra in Campania" è il commento dell´assessore all´Urbanistica e governo del territorio, Marcello Taglialatela. "Stiamo lavorando - ha aggiunto l´assessore Taglialatela - per riportare nel più breve tempo possibile la Campania ai livelli che le competono in Italia e in Europa".  
   
   
ABRUZZO, ENTI LOCALI:COMUNITA´ MONTANE,CONSIGLIO STANZIA RISORSE  
 
Pescara, 11 novembre 2010 - Il Consiglio regionale, su proposta dell´assessore agli Enti locali, Carlo Masci, ha aprovato lo stanziamento di 1.756 mila euro in favore delle 9 comunità montane. Tale stanziamento consetirà agli enti strumentali modificati dalla ridelimitazione, di perseguire l´equilibrio di bilancio per l´esercizio 2010, nelle more della conclusione del processo di riordino in corso. L´assessore nella sua relazione ha spiegato che la "situazione finanziaria di tali enti è profondamente mutata anche per effeto della finaziaria dello Stato 2010 che ha disposto l´azzeramento dei trasferimenti erariali in favore delle comunità montane, a far data dal 2010. Tale azzeramento - ha proseguito Masci - ha lasciato da subito intravedere l´impossibilità di approvare i bilanci comunitari, stante le difficoltà a reperire risorse regionali sostitutive". Per il futuro, l´assessore Masci ha spiegato che si "evidenzia la necessità di configurare per gli enti strumentali, una struttura organizzativa sostenibile, con razionalizzazione dela spesa e contenimento dei costi. A tal proposito - ha continuato - è stata avviata a livello istituzionale una riflessione sul ruolo che in questi anni tali enti hanno svolto, garantendo l´esercizio di servizi sociali, turistici, culturali, ambientali, trasportistici e dei rifiuti, ritenendo l´erogazione di detti servizi necessaria anche nel proseguo". La somma stanziata sarà cosi ripartita: Alto Sangro (150.000,00), Gran Sasso (350.000,000), Sirentina (240.000,00), Aventino Medio Sangro (120.000,00), Laga (100.000,00), Valle Roveto (160.000,00), Valle del Giovengo (300.000,00), Marsica 1 (270.000,00), Peligna (66.000,00).  
   
   
GIUNTA SARDA, APPROVATE MODIFICHE DIRETTIVE FONDO REGIONALE GARANZIA  
 
Cagliari, 11 Novembre 2010 - Nella seduta di ieri , la Giunta regionale ha deliberato alcune modifiche delle direttive di attuazione del Fondo regionale di Cogaranzia e Controgaranzia per le Pmi operanti in Sardegna. Lo strumento, che dispone di una dotazione finanziaria di 238 milioni ed è gestito dalla Sfirs, è finalizzato a favorire l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese isolane attraverso la concessione di cogaranzie o controgaranzie su operazioni finanziarie deliberate a loro favore da banche o società di leasing. Le modalità di accesso prevedono un ruolo centrale da parte dei consorzi collettivi di garanzia fidi, attraverso i quali vengono canalizzate le domande di ammissione. Le modifiche oggi introdotte sono finalizzate ad ampliare l’operatività del Fondo, introducendo anche elementi di innovazione e snellimento procedurale. L’ampliamento si concretizza sia nella possibilità di accesso da parte delle imprese agricole, che rientra nel quadro più ampio degli interventi in discussione a sostegno e per lo sviluppo del comparto, che nella possibilità di utilizzare il Fondo a garanzia delle emissioni obbligazionarie effettuate dalle Pmi sarde. Si intende così favorire la maturazione della cultura finanziaria delle imprese a dare avvio ad una fase di sperimentazione di strumenti finanziari, nuovi o poco utilizzati, che possono risultare di estrema efficacia per il miglioramento dei fondamentali aziendali, contribuendo a ridurre la dipendenza dal sistema bancario, o comunque migliorandone le relazioni, e conducendo i bilanci verso un miglior rapporto di patrimonializzazione laddove il prestito preveda la convertibilità in quote o azioni. Le altre modifiche intervenute prevedono possibilità di un accesso diretto alle garanzie del Fondo e risolvono alcune problematiche emerse in fase di prima applicazione, creando così le condizioni per un più efficace e ampio utilizzo dello strumento. Infine, è stato reso noto che a giorni sarà anche possibile effettuare la compilazione online delle richieste, che consentirà un ulteriore snellimento delle procedure.  
   
   
AUTONOMIE LOCALI FVG: REGIONE SU TRASFERIMENTI A ENTI LOCALI  
 
Udine, 11 novembre 2010 - La Giunta regionale, tramite gli assessori regionali alle Finanze, Patrimonio e Programmazione, Alessandra Savino, e alla Funzione Pubblica, Autonomie Locali e Coordinamento delle Riforme, Andrea Garlatti, ha presentato il 10 novembre al sistema delle autonomie gli schemi dei disegni di legge finanziaria regionale (per il 2011), e di approvazione del bilancio di previsione per gli anni 2011, 2012 e 2013; nonchè le disposizioni dello schema di disegno di legge finanziaria regionale per il 2011 inerenti i trasferimenti agli enti locali. Si tratta di provvedimenti sui quali il Consiglio delle Autonomie, riunitosi oggi a Udine, sarà chiamato a esprimersi mercoledì prossimo, 17 novembre. Il Presidente del Consiglio delle Autonomie, Ettore Romoli, a nome dell´intero organismo consultivo, ha ringraziato la Giunta regionale per avere recepito le istanze degli enti locali assicurando al sistema delle autonomie, per il prossimo esercizio finanziario, gli stessi trasferimenti del 2010. Secondo Romoli, molto apprezzato è stato altresì il metodo consultivo perseguito dagli assessori competenti nella predisposizione della legge finanziaria. A sua volta, Garlatti ha espresso soddisfazione per l´atmosfera serena e costruttiva nella quale si sono svolti i lavori odierni del Cal; così come le consultazioni che hanno preceduto la predisposizione delle previsioni dei trasferimento alle autonomie. La politica regionale del Friuli Venezia Giulia, secondo Garlatti assegna priorità alla salvaguardia degli equilibri finanziari degli enti locali e, in prospettiva, anche a una concreta devoluzione, da attuare anche attraverso la ristrutturazione dei vincoli sui fondi diversi da quelli destinati al funzionamento degli enti. Per l´assessore, alla complessità del momento si è reagito con una concertazione stretta e leale con il sistema delle autonomie, tenendo conto dei principi di compartecipazione tra la Regione e gli enti locali. L´assessore Savino ha a sua volta ribadito l´impegno della Giunta a confermare per il 2011 le poste di bilancio assegnate agli enti locali per l´anno che si sta concludendo, ma ha anche espresso disponibilità ad anticipare al prossimo mese di maggio la manovra di assestamento di bilancio per il 2011. Manovra che sarà definita dopo la sigla dell´accordo sul patto di stabilità tra lo Stato e la Regione, che avverrà nel prossimo mese di marzo.  
   
   
PRECARI IN ABRUZZO: NORMA VOTATA CONFERMA LINEA DELLA GIUNTA  
 
L´aquila, 11 novembre 2010 - "La deliberazione del Consiglio regionale in materia di precari non fa altro che confermare la linea dell´assessorato e del governo regionale". Lo ha detto l´assessore al Personale, Federica Carpineta, all´indomani della votazione in consiglio regionale della legge di variazione di bilancio che disciplina la situazione del personale precario della Regione Abruzzo. "La legge - spiega meglio l´assessore Carpineta - non fa altro che indicare quello che la Giunta sta cercando di fare: predisporre atti amministrativi per arrivare a bandire concorsi pubblici, a tempo determinato ed indeterminato, che prevedano la tutela del lavoro flessibile attraverso la valorizzazione delle esperienze maturate in regione nei limiti e nelle modalità previste dalla legge". L´assessore al Personale chiarisce poi un aspetto importante della norma votata ieri. "Va precisato che non è stata prevista alcuna stabilizzazione del personale impiegato nei gruppi consiliari e nelle segreterie politiche. Non è prevista, anzi è espressamente esclusa da una consolidata legislazione. Nella Regione Abruzzo non ci sarà. Se dovesse esser necessario, verrà presentato ed approvato subito un provvedimento di legge chiarificatore. Ma di questo, ovviamente si occuperà il Consiglio". Dopo questo passaggio, aggiunge l´assessore Carpineta, "attendo gli atti amministrativi che verranno predisposti ed approvati dalla Giunta regionale per dare soluzione ad un problema che, giova ripeterlo, deve tener conto di tre aspetti: la vicenda personale dei lavoratori flessibili, le attese dei giovani in cerca di occupazione, l´interesse della nostra comunità regionale di avere una macchina amministrativa preparata ed efficiente". Affrontato l´aspetto tecnico-legislativo, l´assessore chiarisce anche la posizione politica. "Il testo presentato in Consiglio - sottolinea - non è stato affatto copiato da quello elaborato dal Pd. Il testo è stato completamente rielaborato, seguendo le indicazioni legislative vigenti, tenendo a base quello che era stato elaborato nel corso dell´incontro con i sindacati, al quale fattivamente hanno partecipato i rappresentanti dei gruppi consiliari di Pdl e Pd. Questo testimonia che è stato fatto un percorso costruttivo per arrivare a soluzioni chiare e non soggette ad impugnazioni, in quanto nessun dirigente, tra l´altro, avrebbe mai messo mano a propri provvedimenti sapendo che sarebbero stati basati su una legge, quale quella pensata dal Pd, impugnabile. Senza quel percorso avremmo forse avuto un testo di legge da spendere per propaganda, ma nessun atto concreto e duraturo: quindi una beffa. Ecco perché ritengo - conclude Federica Carpineta - inaccettabile la polemica sollevata da chi, come il capogruppo Camillo D? Alessandro, a quel percorso, positivo e costruttivo, ha partecipato".  
   
   
CREDITO D´IMPOSTA:ISTITUITO IN SICILIA COMITATO INTERASSESSORIALE DI COORDINAMENTO  
 
Palermo, 11 novembre 2010 - Istituito all´assessorato all´Economia il Comitato interassessoriale per l´attuazione del Credito d´imposta in Sicilia e il coordinamento e lo snellimento delle attivita´ di informazione e applicazione dell´incentivazione; individuate anche le iniziative da realizzare nei quattro mesi di preparazione all´avvio della misura, previsto per i primi di marzo 2011. E´ quanto concordato questa mattina nella riunione coordinata dall´assessore regionale all´economia Gaetano Armao, alla quale hanno partecipato gli assessori alle attivita´ produttive, Marco Venturi, e alle risorse agricole e alimentari, Elio D´antrassi, e i dirigenti generali alle Finanze e credito, alle attivita´ produttive, alle risorse agricole e forestali della Regione, a pochi giorni dalla stipula della convenzione con l´Agenzia delle entrate, fissata per il prossimo 17 novembre. E´ stata poi definita la programmazione di seminari tematici rivolti alle associazioni di categoria, all´ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili per la divulgazione del meccanismo agevolativo tra le imprese. Prevista anche l´istituzione di un sito dedicato per agevolare l´accesso al beneficio e l´organizzazione di convegni da svolgersi nei mesi che precederanno l´avvio della piattaforma informatica che Sogei (societa´ del ministero dell´Economia) si e´ impegnata a realizzare entro quattro mesi. Per garantire un qualificato supporto tecnico diffuso, e´ stata proposto l´avvio di protocolli d´intesa con le associazioni di categoria e le Camere di commercio dell´Isola.  
   
   
TOSCANA: A SETTEMBRE RECORD STORICO DELLA CASSA INTEGRAZIONE  
 
 Firenze, 11 novembre 2010 - Impennata della cassa integrazione che, a settembre, ha raggiunto in Toscana 6 milioni e 800 mila ore, un record mai registrato negli ultimi decenni. Di queste, oltre 4 milioni di ore sono di cassa integrazione straordinaria, mentre 1 milione e 700 mila quelle di cassa in deroga e circa 1 milione quelle di cassa ordinaria. Il dato è stato reso noto dall´Osservatorio regionale sul mercato del lavoro su rielaborazione di dati Istat e ne ha parlato l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini nel corso della conferenza stampa di presentazione dei risultati del bando per ricerca e sviluppo. «E´ un picco storico - ha commentato l´assessore – che segue ai mesi estivi nei quali, com´è fisiologico, abbiamo assistito a una lieve diminuzione. Rispetto allo scorso anno le ore di cassa integrazione sono cresciute di oltre 2 milioni e, in particolare, sono raddoppiate quelle di straordinaria, che viene richiesta in presenza di una crisi aziendale. E´ un dato significativo, che dimostra che ancora non siamo fuori dalla crisi e che ancora dobbiamo tenere insieme, nel nostro lavoro, la tenuta del sistema produttivo con le iniziative per lo sviluppo». La criticità della situazione è confermata dai numeri registrati dall´inizio dell´anno: da gennaio ad oggi le ore totali di cassa integrazione sono già sopra i 40 milioni, mentre nel 2009 erano circa 33 milioni. L´aumento, in percentuale, è del 117 % da agosto a settembre e, rispetto allo stesso periodo del 2009, del 52%. «Se il trend resta questo – spiega Simoncini – chiuderemo l´anno con un aumento davvero significativo, che non sembra compensato dalla flessione della mobilità (l´istituto per il sostegno al reddito dei lavoratori licenziati) che pure c´è stata. Da un aumento medio mensile di circa 1000 unità, siamo passati a circa 350. E´ un calo che, però, solo in minima parte si può associare alla ripresa della domanda di lavoro».  
   
   
CONFERENZA NAZIONALE DELLA FAMIGLIA. MORATTI: “MILANO LABORATORIO DI IDEE E SOLUZIONI”  
 
Milano, 11 novembre 2010 - “La famiglia è al centro della politica di questa amministrazione, abbiamo investito nel welfare oltre un quarto delle risorse del bilancio comunale, circa 265 milioni di euro all’anno. Lavoriamo con le associazioni per progettare insieme servizi. C’è una forte collaborazione tra pubblico e privato, abbiamo istituito un nuovo modello di erogazione dei servizi, passando da un sistema di affidamento per gara a un sistema di accreditamento per consentire alle famiglie di scegliere servizio e fornitore più adatto alle proprie esigenze. Milano è un laboratorio di soluzioni di successo nel campo del sostegno alla famiglia. Un tema importante che, oggi, è al centro del dibattito politico nazionale, un dibattito che si arricchisce attraverso un confronto vivo tra Governo e amministrazioni locali, proprio a partire da città come Milano”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti e intervenuta alla Tavola rotonda “Le politiche familiari a livello locale”, nell’ambito della Conferenza Nazionale della Famiglia al Milano Convention Centre di via Gattamelata. “In questi anni abbiamo continuato a investire nel welfare – ha proseguito Letizia Moratti – a testimonianza del ruolo prioritario che la famiglia riveste nelle scelte della nostra amministrazione. Una scelta che il Governo ha sostenuto destinando i diversi finanziamenti europei ai progetti che il nostro Comune, in partnership con il territorio, ha messo in campo. Un lavoro condiviso che dobbiamo continuare a rafforzare e rilanciare”. Il Sindaco infine ha ricordato i servizi promossi in questi anni. Dal sostegno per circa 20mila nuclei familiari nelle spese dell’affitto di casa allo stanziamento di 5 milioni di euro per le famiglie più colpite dalla crisi, dalle nuove politiche di housing sociale ai bonus bebè e cicogna per le mamme che lavorano. Sono oltre 6.500 le famiglie in carico al Comune, pari a un investimento di oltre 9 milioni di euro. “Penso, inoltre, all’offerta di posti nido – ha concluso – che, grazie all’incremento del sistema pubblico-privato è tra le più alte d’Italia, un’offerta superiore agli standard stabiliti da Lisbona. Abbiamo assegnato 11.300 posti, di cui il 30% usufruisce della gratuità. Ai nidi abbiamo affiancato nuove strutture flessibili come i centri prima infanzia e i tempi per la famiglia oltre alle 33 sezioni primavera. Abbiamo infine 170 scuole dell’infanzia che accolgono 22.000 bambini. Con il progetto ‘Think Tank’ abbiamo lavorato per dare risposte concrete al tema della conciliazione famiglia-lavoro, mettendo in campo una rete di servizi capace di supportare le madri che lavorano. Una rete di eccellenze che, non a caso, fa di Milano la città leader in Italia per tasso di occupazione femminile”.  
   
   
DE FILIPPO: NON SI VEDE IL PROGETTO DI WELFARE A OCCHIO NUDO IL PRESIDENTE DELLA BASILICATA È INTERVENUTO ALLA CONFERENZA NAZIONALE DELLA FAMIGLIA  
 
Potenza, 11 novembre 2010 - Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha rappresentato la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome alla “Conferenza Nazionale della Famiglia”, al Mic di Milano da lunedì 8 fino all’odierna giornata conclusiva. De Filippo, componente dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza delle Regioni, ha aperto l’ultima sessione di interventi e ha ribadito quanto ci sia ancora da fare in termini pratici per rivoluzionare il sistema del welfare in Italia. “Io vi porto – ha detto De Filippo - l’opinione delle regioni perché c’è una volontà, condivisa da tutti, di fare di questa conferenza una cosa seria. Purtroppo questa conferenza coincide con una riduzione sostanziale di risorse e con una non del tutto percettibile strategia in termini di welfare del nostro paese. Quando c’è un’ermeneutica delle tabelle, a cui siete stati sottoposti in questi giorni di convegno, si capisce che il progetto di welfare non si vede ad occhio nudo, perché c’è stato un confronto tra amministrazioni locali, sindacati, associazioni e governo su quanti soldi ci sono sulla famiglia e sulle politiche sociali in questo paese. Ed è oggettivo che questa conferenza coesiste con una riduzione storica delle risorse. Una riduzione comprensibile, ma bisogna capire cosa conviene tagliare di più per affrontare la crisi e le difficoltà che noi abbiamo di fronte. Mi pare di capire che c’è una tensione proprio sulla questione dei tagli e nella stessa famiglia del governo. Non c’è un perfettissimo dialogo tra il Ministero dell’economia che è impegnato sul fronte del rigore e dei tagli, come dice tutti i giorni Tremonti, e il Sottosegretario alla famiglia o almeno con i tecnici che hanno lavorato a questo convegno. Non si vede il progetto di Welfare ad occhio nudo. Quindi facciamo tutti quanti uno sforzo. L’italia è un paese che si è dato una normativa molto seria, io sono abbastanza tradizionalista e considero la 328 del 2000 una riforma straordinaria che reimpianta le politiche di Welfare nel nostro paese con una rivoluzione positiva, che modifica assunti e paradigmi politici ed amministrativi sulle politiche di Welfare, sulle politiche dell’assistenza, risalenti al Governo Crispi. Al responsabile di questo governo dico che servono servizi, servono strumenti sussidiari, servono i comuni, servono le provincie, le regioni per fare politiche serie per la famiglia e per il welfare. Nei mesi precedenti anche le provincie, i comuni e le regioni hanno lavorato ad un’ipotesi di patto che si poteva stabilire tra governo e gli altri livelli della Repubblica. Non deve esserci una differenza da nord a sud. Bisogna definire subito un percorso chiaro proprio perché la prospettiva federalista lo impone. I livelli essenziali di prestazioni, i livelli essenziali di assistenza. Bisogna dire ai cittadini quali sono i servizi minimi che devono essere garantiti perché solo con questo chiarimento possiamo costruire con meccanismi sempre più virtuosi, che sono dentro lo spirito buono del federalismo. Solo con una definizione puntuale di livelli essenziali di assistenza, la famiglia può avere una nuova possibilità. Quello che noi amministratori regionali stiamo comprendendo è che la famiglia non è una monade sganciata da una più generale politica di welfare. La proposta più forte che è arrivata da questa conferenza, quella del “fattore famiglia” in sostituzione del “quoziente famiglia”, è una proposta molto positiva che molte regioni avevano incoraggiato. Noi non possiamo fare il gioco delle tre carte. Vorrei sapere qual è la prospettiva finanziaria di una quantità enorme di gettito che verrà sottratto ai bilanci, proveniente dai sacrifici che impone il federalismo fiscale. Questa manovra è insostenibile e il mese di novembre è il mese più difficile per i bilanci. Lo sostengono tutti i governatori d’Italia da nord a sud. Anche sul fattore famiglia non serve dire sì, ma come metterlo in pratica. Potremmo fare anche uno sforzo collaborativo, ma tutto nasce dalla riduzione del gravare fiscale sulle famiglie. E qui ritorna in campo il tema dei servizi. Perché se c’è un deserto di servizi, a cosa serve un vantaggio fiscale per le famiglie? Le famiglie devono avere necessariamente intorno un ambiente animato e avviato di servizi, brand della legge 328. Spero non ci sia stato un lavoro solo intellettuale. Mi auguro che questa iniziativa dia nuova linfa e anche nuove possibilità operative. Siamo convinti che il Sottosegretario Giovanardi qualche risposta ce la offrirà questa sera, perché di famiglia c’è un’abbondanza di citazioni e una carenza d’iniziative. Io vengo da una piccola regione del mezzogiorno che ha sperimentato una legge sulla povertà, l’assegno di cura, abbiamo servizi sociali implementati prima della 328 in ambiti territoriali riguardo l’handicap. Quindi siamo pronti ad accogliere questo grande progetto e speriamo che questa conferenza dia una svolta vera e cambi anche qualche tabella della legge di stabilità”.  
   
   
FAMIGLIA, UMBRIA: SERVONO POLITICHE ATTENTE AI NUOVI BISOGNI E RISORSE  
 
Perugia, 11 novembre 2010 – “La famiglia è una risorsa fondamentale della nostra società, specialmente in questo momento di crisi economica e sociale. Un patrimonio da non disperdere con politiche miopi e di emergenza e con tagli, per il quale al contrario vanno messe in atto buone politiche, attente ai nuovi bisogni, e adeguate risorse”. È quanto sottolinea la vicepresidente e assessore alle Politiche sociali della Regione Umbria, Carla Casciari, in merito alla Conferenza nazionale della Famiglia che si è conclusa ieri a Milano e alla quale ha preso parte. “Le Regioni – ricorda – hanno invitato più volte il Governo a riconsiderare i tagli previsti dalla manovra finanziaria estiva che prevede una contrazione del fondo per le politiche della famiglia di quasi il 50% per il 2011 e per il 2012, fino a far diventare l’entità delle risorse previste nel 2013 pari a un terzo di quelle stanziate nel 2010, cui si aggiunge la generale flessione degli stanziamenti per le politiche sociali (75 milioni di euro nel 2011) e il mancato rifinanziamento del fondo della non autosufficienza. Tagli che non faranno che aumentare il disagio e le preoccupazioni delle famiglie”. “L’italia deve invece investire sulla famiglia – prosegue l’assessore - che richiede la pianificazione di interventi adeguati e meditati, che ne sostengano la funzione e ne promuovano il ruolo. Condivido appieno l’intento del Piano Nazionale per la famiglia di unificare e potenziare le azioni di sostegno senza sostituirsi alle funzioni proprie e autonome che svolgono i nuclei familiari e, come Regione, siamo pronti a dare il nostro contributo anche in termini di buone prassi. Intanto gli assessori regionali e l’Anci, l’Associazione dei Comuni, proporranno al governo un ‘patto per il sociale’ in analogia con quanto avvenuto per la sanità, al fine di tutelare innanzitutto i bisogni emergenti: la necessità di sostegno in situazioni di fragilità sociale con particolare riferimento alla non autosufficienza, con un distinguo tra politiche per anziani e disabili, livelli essenziali di prestazioni omogenei su tutto il territorio nazionale, un sistema di servizi a sostegno della famiglia con un’attenzione particolare ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. “Nello specifico dell’Umbria – sottolinea ancora l’assessore Casciari - nei giorni scorsi è stata pubblicata un’indagine Istat che ha misurato la soddisfazione delle famiglie rispetto alla propria condizione economica, e sebbene i dati per l’Umbria restituiscano un quadro generale piuttosto confortante, le istituzioni locali di ogni livello non possono e non devono abbassare la guardia”. “In Umbria la famiglia funziona da sempre come ‘ammortizzatore sociale naturale’ e l’impatto della crisi ha colpito in misura minore le famiglie umbre per una serie di fattori, fra i quali la presenza di un numero consistente di anziani e di pubblici dipendenti, categorie che meno di altre hanno risentito degli effetti della perdita di posti di lavoro e della cassa integrazione”. “L’umbria – dice ancora l’assessore regionale Casciari – è impegnata attivamente a sostenere l’autonomia della famiglia ed è a tal fine che l’Assessorato alle politiche sociali sta ultimando la definizione del Regolamento per la piena attuazione dell’articolo 7 della Legge regionale n. 13 sulla famiglia che prevede interventi a sostegno di una nuova emergenza sociale, le ‘famiglie vulnerabili’”. “In Umbria, parallelamente a mutamenti sociali ormai consolidati quali invecchiamento della popolazione, l’alto tasso di immigrazione – spiega - si va infatti modificando anche la struttura familiare che risulta essere indebolita sotto il profilo delle risorse umane. L’incidenza della precarizzazione del lavoro, o un evento improvviso che pochi anni fa poteva essere ‘ammortizzato’ possono oggi far scivolare una famiglia in una condizione di povertà transitoria, di disagio economico o sociale che non gli permettono di reagire da sola a quella situazione, diventando appunto famiglia vulnerabile. È un bisogno sociale nuovo che si verifica improvvisamente e quindi non quantificato da nessun indicatore di situazione economica e pertanto non ricadente nella fascia di interventi delle amministrazioni comunali”. La famiglia in difficoltà “potrà scegliere a quale sostegno far ricorso per sanare la contingenza di quel momento, ad esempio benefici economici con varie finalità, agevolazioni per i costi di servizi pubblici e tariffe, riduzione dei costi per i servizi di aiuto alla persona, integrazioni fiscali per l’inserimento dei figli nel circuito dell’istruzione”. A fine mese “a dimostrazione dell’importanza che la Regione attribuisce alla famiglia, saranno presentati i risultati di una ricerca sul ‘Lavoro di cura e crescita economica’, condotta dalla Fondazione Brodolini: è la prima nel suo genere - conclude l’assessore regionale - e si pone l’obiettivo di quantificare il valore economico delle attività di cura svolte nelle famiglie e per le famiglie sul territorio regionale”.  
   
   
FAMIGLIA: REGIONE SICILIA PARTECIPA A CONFERENZA NAZIONALE  
 
Palermo, 11 novembre 2010 - "Dobbiamo elaborare strategie ed interventi destinati alla famiglia nel suo complesso, uscendo dalla logica dei provvedimenti frazionati e settoriali. In Sicilia, dove le reti sociali sono fragili, la famiglia supporta, piu´ che altrove, la formazione e l´inserimento nel mondo del lavoro supplendo anche alle carenze dell´assistenza pubblica. Dobbiamo, quindi, valorizzarne il ruolo come previsto peraltro dalla nostra Costituzione". Lo ha dichiarato l´assessore della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Andrea Piraino, alla Conferenza nazionale della Famiglia che si e´ chiusa ieri a Milano. La Sicilia e´ stata presente al Milano Convention Center, con uno stand predisposto dal Dipartimento regionale Famiglia e Politiche Sociali,diretto da Letizia Di Liberti. Nello spazio riservato alla Sicilia sono stati presentati normative ed interventi relativi all´attuazione della legge 328, che disciplina i servizi sociali, all´ufficio regionale del Servizio Civile, e piu´ in generale al raccordo con Terzo Settore e Volontariato; presentati anche il Siris (Sistema Informativo Regionale Integrato Sociosanitario) che contiene, oltre alla normativa di riferimento, i dati relativi agli interventi sociali inseriti nei Piani di Zona 2010-2013 dei 55 Distretti della Sicilia. "Data l´esiguita´ delle risorse regionali disponibili- ha concluso Piraino- abbiamo il dovere di essere presenti laddove si elaborano e si decidono le strategie di intervento a livello europeo e nazionale, per assicurare alla Sicilia i finanziamenti necessari e gli strumenti per utilizzarli al meglio".  
   
   
BOLZANO: "DONNE INFORMATE" - CONFERENZA SU DONNE E PENSIONE IL 12 NOVEMBRE A SIUSI  
 
Bolzano, 11 novembre 2010 - Nell´ambito delle conferenze su tematiche al femminile organizzate dalla Commissione provinciale per le pari opportunità e dal Servizio donna della Provincia, "Donne informate", venerdì prossimo 12 novembre 2010 a Siusi, alle ore 20.00, si terrà un incontro incentrato sul tema donne e pensione con Elisabeth Scherlin. La Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna attraverso l´organizzazione di una serie di conferenze incentrate su tematiche femminili intendono allacciare contatti con le donne su tutto il territorio ed avviare collaborazioni con le organizzazioni femminili e con le donne in politica. L´obiettivo è quello di generare nuovi impulsi per una consapevolezza di genere nell´aggiornamento, per scambiare informazioni ed incentivare lo sviluppo di progetti femminili comuni. Venerdì prossimo 12 novembre 2010, alle ore 20.00, presso la Sala parrocchiale a Siusi, Elisabeth Scherlin, direttrice del patronato Kvw/acli di Bolzano, nella sua conferenza, in lingua tedesca, tratterà il tema delle donne e della loro pensione. Il sistema contributivo previdenziale attualmente in vigore ai fini della pensione considera la somma dei contributi versati durante l´intera vita lavorativa. Per le donne costituisce questo aspetto è problematico dal momento che molte di loro per motivi familiari o interrompono l´attività lavorativa o la abbandonano o rinunciano a svolgerne una retribuita regolarmente. La relatrice fornirà alle presenti informazioni preziose per assicurarsi uno standard vitale adeguato in età avanzata. La serata è ad accesso libero per tutte le persone interessate. L´opuscolo "Donne informate" raccoglie la panoramica delle conferenze e può essere ottenuto gratuitamente presso il Servizio donna della Provincia, in via Crispi 3 a Bolzano, tel. 0471 411180, e-mail: serviziodonna@provincia.Bz.it