Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Febbraio 2011
PARLAMENTO EUROPEO: FRA I TEMI DELLA SESSIONE DEL 14-17 FEBBRAIO 2011: LEGGE UNGHERESE SUI MEDIA, MEDICINALI CONTRAFFATTI, LA CROAZIA ANTRA NELL’UE  
 
Strasburgo, 14 febbraio 2011 - Il Parlamento discuterà la controversa legge ungherese sui media. La nuova legge ungherese sui media sarà argomento di dibatto mercoledì, con una risoluzione che sarà votata il giorno dopo. La Commissione europea ha chiesto al governo di Budapest di chiarire alcuni aspetti della controversa normativa, entrata in vigore il 1° di gennaio di quest´anno. Il Parlamento rafforza i diritti dei passeggeri di bus e pullman. Grazie alla ferma posizione dei deputati, durante i negoziati col Consiglio, in favore dei diritti dei passeggeri di qualsiasi mezzo di trasporto, gli operatori di autobus e terminal dovranno garantire, in tutti i paesi dell´Unione Europea, la stessa qualità d´informazione, assistenza e politica di compensazione. Il voto finale del Parlamento, atteso per giovedì, completerà la legislazione comunitaria già esistente sul traffico aereo, ferroviario e marittimo. Un accordo per proteggere i pazienti europei dai medicinali contraffatti. Per combattere la diffusione di medicine false, le vendite su internet saranno incluse nella nuova legislazione europea che mira a prevenire che prodotti farmaceutici contraffatti entrino nel circuito distributivo legale, secondo quanto stabilisce un accordo raggiunto dai deputati e il Consiglio nel mese di dicembre. Furgoni più verdi sulle strade europee. I veicoli commerciali europei dovranno rispettare nuovi limiti di emissioni di Co2, se martedì i deputati approveranno l´accordo raggiunto con gli Stati membri che prevede anche incentivi per l´industria alla produzione di furgoni con una migliore efficienza energetica e penalità per chi non rispetta le nuove regole. Verso sistemi pensionistici sostenibili . In molti paesi europei è in corso la riforma del sistema pensionistico nazionale per far fronte all´invecchiamento della popolazione e alla crisi economica. La sostenibilità dei sistemi nel tempo e un trattamento economico adeguato al costo della vita devono essere però mantenuti, affermano i deputati in una risoluzione non legislativa che sarà sottoposta al voto della plenaria mercoledì. Croazia: prossimo paese membro dell´Ue? I negoziati per l´ingresso della Croazia nell´Unione Europea potrebbero essere completati nel primo semestre del 2011, a condizione che Zagabria attui le riforme richieste, secondo quanto affermano i deputati della commissione affari esteri in una risoluzione che sarà votata mercoledì prossimo. Situazione in Egitto: il Parlamento prende posizione. I deputati terranno un altro dibattito sulla situazione politica in Egitto, dopo aver discusso le proteste nell´area del basso Mediterraneo lo scorso 2 febbraio, e adotteranno una risoluzione giovedì. Il Parlamento vota l´accordo di libero scambio Ue- Corea. Dopo aver assicurato l´approvazione di una forte clausola di salvaguardia e ricevute garanzie da Seul che la nuova legislazione coreana sulle emissioni di Co2 per le auto non avrà un impatto negativo sul mercato automobilistico europeo, i deputati dovrebbero dare il via libera alla ratifica di uno degli accordi di libero scambio più ambiziosi mai negoziati dall´Unione. Brevetto Ue: via alla cooperazione rafforzata? La proposta di utilizzare la procedura di cooperazione rafforzata per creare un sistema unitario di brevetti sarà sottoposta al voto dei deputati la settimana prossima. Se il Parlamento autorizzerà tale procedura, la Commissione dovrà presentare due proposte legislative, una per creare il brevetto unitario e l´altra sul regime linguistico. Immigrazione: un permesso unico per lavorare e vivere nell´Ue. Un progetto di legge sul "permesso unico", che offrirebbe agli immigranti il diritto di lavorare e risiedere nell´Unione attraverso una procedura unica, garantendo al detentore anche una serie di diritti simili a quelli dei cittadini europei, sarà sottoposto a votazione mercoledì. Sistema permanente di gestione di crisi: modifiche ai Trattati in discussione. I deputati ascolteranno l´opinione della Commissione sulle modifiche ai Trattati necessarie per la creazione del sistema permanente di gestione di crisi per la zona euro. Seguirà un dibattito, con gli interventi prima dei due deputati responsabili per la questione Elmar Brok (Ppe, De) e l´italiano Roberto Gualtieri (S&d), e poi degli oratori in nome dei gruppi. Il sistema europeo d´asilo: possibili modifiche? Gli effetti della recente sentenza della Corte europea per i diritti umani di Strasburgo sul funzionamento del regolamento Dublino Ii che disciplina la scelta dello Stato membro responsabile per una domanda d´asilo saranno discussi dalla plenaria con la Commissaria Malmström martedì pomeriggio. Le aziende Ue devono ancora sfruttare a pieno i vantaggi della Direttiva servizi. 16 Mancanza d´informazione e burocrazia eccessiva stanno mettendo a rischio il commercio transfrontaliero dei servizi, più di un anno dopo la scadenza del termine per il recepimento della Direttiva servizi. In una risoluzione preparata da Evelyne Gebhardt (S&d, De), i deputati chiedono ai governi nazionali di accelerare la trasposizione della legislazione e migliorare l´accesso all´informazione per le imprese. Aumento prezzi alimentari mondiali: cosa può fare l´Ue. I deputati discuteranno con la Commissione e voteranno una risoluzione sulla questione, di crescente gravità, dell´aumento dei prezzi mondiali dei prodotti alimentari, e, in particolare, sulle azioni da intraprendere per contrastare la speculazione finanziaria nel settore e assicurare l´accesso al cibo. Altri punti all´ordine del giorno. La risoluzione sulla contaminazione radioattiva degli alimenti, preparata da Ivo Belet (Ppe, Be), sarà discussa lunedì e sottoposta a votazione martedì. I deputati discuteranno inoltre con la Commissione la revisione degli strumenti comunitari per il sostegno delle Pmi: una risoluzione sul tema sarà votata martedì.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ESORTA GLI STATI MEMBRI A FAR CONOSCERE MEGLIO IL NUMERO UNICO EUROPEO DI EMERGENZA 112 IL NUMERO SALVAVITA.  
 
Bruxelles, 14 febbraio 2011 - In occasione della "Giornata europea del 112", svoltasi l´11 febbraio, la Commissione europea esorta gli Stati membri ad adoperarsi per sensibilizzare il pubblico all´esistenza del 112, il numero che si può digitare in qualunque Stato membro dell´Unione europea per chiamare i servizi di emergenza. Da un´indagine svolta in tutta l´Ue e pubblicata oggi risulta che tre cittadini europei su quattro non conoscono ancora questo numero salvavita. Eppure, la normativa dell´Ue in materia di telecomunicazioni impone agli Stati membri di informare i cittadini dell´esistenza del 112. Per rafforzare la tutela dei cittadini europei, le nuove norme Ue sulle telecomunicazioni, che devono essere recepite negli ordinamenti nazionali entro il 25 maggio 2011, prescrivono inoltre agli Stati membri di migliorare la precisione e l´affidabilità delle informazioni sulla localizzazione del chiamante (cfr. Memo/09/568). Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea responsabile dell´Agenda digitale, ha dichiarato: "Il numero di emergenza europeo 112 salva le vite, ma per questo occorre che la gente ne sia informata. Gli Stati membri devono fare in modo che ognuno sappia che può chiamare il 112 in qualunque situazione di emergenza.". Ancora molta disinformazione - Da una recente indagine Eurobarometro risulta che appena più di un quarto (26%) dei cittadini dell´Ue interpellati è in grado di citare spontaneamente il 112 come il numero per chiamare polizia, vigili del fuoco o ambulanza in qualunque paese dell´Unione. Solo in cinque paesi (Repubblica ceca, Finlandia, Lussemburgo, Polonia e Slovacchia) la maggioranza della popolazione sa che il 112 è il numero di emergenza valido in tutta l´Ue. In Grecia, Italia e Regno Unito meno del 10% della popolazione ne è informato. I progressi a livello europeo sono stati minimi in questi ultimi anni: dal 22% nel 2008 al 26% nel 2011. In alcuni paesi, tuttavia, la conoscenza del numero di emergenza europeo 112 si è notevolmente diffusa rispetto all´anno scorso: in Austria dal 31% al 39%, in Finlandia dal 50% al 56% e nei Paesi Bassi dal 45% al 50%. Benché la maggior parte degli Stati membri dell´Ue abbia dichiarato di aver preso iniziative per promuovere il 112 (come quella di affiggere il numero in questione sui veicoli dei servizi di emergenza), solo il 27% dei cittadini europei intervistati afferma, secondo il rapporto, di aver ricevuto informazioni sul 112 nel corso del 2010. Vista la lentezza dei progressi, la Commissione sta valutando se gli Stati membri adempiano adeguatamente l´obbligo di informare i cittadini sul 112. Informazioni destinate ai viaggiatori - Dal luglio 2009, coloro che usano il cellulare o un altro apparecchio di telefonia mobile in un altro paese dell´Unione devono ricevere un messaggio inviato dall´operatore di rete con informazioni sul 112. Tuttavia, secondo l´inchiesta, l´81% dei cittadini europei che viaggiano in un altro Stato membro hanno dichiarato di non aver ricevuto tale informazione. In base alla nuova normativa Ue sulle telecomunicazioni, che deve essere attuata entro maggio 2011, le informazioni in materia devono essere messe a disposizione dei viaggiatori anche in luoghi come gli aeroporti, le stazioni ferroviarie e i capolinea delle autolinee internazionali. Informazioni sulla localizzazione - La ricezione di informazioni precise sulla localizzazione della persona che chiama il 112 consente di accelerare l´arrivo dei servizi di emergenza, di evitare l´aggravarsi delle condizioni delle vittime e di salvare vite. La nuova normativa dell´Ue sulle telecomunicazioni prescrive che la localizzazione del chiamante sia resa nota gratuitamente non appena la chiamata raggiunge i servizi di emergenza e dispone la messa in opera di sistemi perfezionati in grado di trasmettere informazioni più precise e affidabili sulla posizione esatta da cui proviene la chiamata. Per garantire l´efficace operatività del 112, la Commissione ha avviato procedimenti legali nei confronti di 14 Stati membri che non hanno predisposto la trasmissione di informazioni atte a localizzare il chiamante; di questi procedimenti, 13 sono ormai archiviati in seguito a interventi correttivi, mentre rimane tuttora aperto quello nei confronti dell´Italia (Ip/09/1784). Altri procedimenti sono stati avviati, e successivamente chiusi, nei confronti della Polonia e della Bulgaria per indisponibilità della linea 112 (Ip/05/1585, Ip/09/163), nonché nei confronti dell´Italia in merito all´adeguato trattamento delle chiamate al 112 da parte dei servizi di emergenza (Ip/10/65). Attualmente la Commissione sta esaminando la situazione in diversi Stati membri nei quali le informazioni sull´ubicazione del chiamante sembrano indisponibili per gli abbonati e/o gli utenti di servizi di telefonia mobile che si trovano all´estero. Contesto - Il numero di emergenza europeo 112 può essere chiamato gratuitamente da telefoni fissi e mobili in tutti gli Stati membri dell´Unione europea (Ip/08/1968). Danimarca, Finlandia, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Romania e Svezia hanno deciso di adottare il 112 anche come numero di chiamata di emergenza nazionale. Inoltre la linea 112 è stata attivata anche in alcuni paesi extra-Ue come la Croazia, il Montenegro e la Turchia; l´Ucraina ne progetta anch´essa l´introduzione. Sito web della Commissione sul 112: www.Ec.europa.eu/112  Video di sensibilizzazione sul 112: www.Ec.europa.eu/112  e http://ec.Europa.eu/avservices/video/video_prod_en.cfm?type=details&prodid=12592&src=1  Come funziona il 112 nel mio paese: http://ec.Europa.eu/information_society/activities/112/ms/index_en.htm  L´angolo dei bambini (disponibile nelle 23 lingue ufficiali dell´Ue): http://ec.Europa.eu/information_society/activities/112/kids/index_en.htm  Il più recente flash Eurobarometro "Il numero di emergenza europeo 112": http://ec.Europa.eu/information_society/activities/112/docs/survey_summary2011.pdf    
   
   
UNA FORTE RICERCA E INNOVAZIONE ALIMENTANO LA CRESCITA ECONOMICA NELL´UE  
 
 Bruxelles, 14 febbraio 2011 - Facilitare l´accesso ai finanziamenti è fondamentale per intensificare la ricerca e l´innovazione in Europa, che a sua volta contribuisce a rafforzare la partecipazione, aumenta il valore del denaro e ha un impatto maggiore sia sul settore scientifico che economico. Il 9 febbraio la Commissione europea ha avviato una consultazione sui modi per rinnovare i meccanismi di finanziamento dell´Ue in materia di ricerca e garantire un futuro solido per la ricerca e l´innovazione europee. I funzionari hanno proposto il "Quadro strategico comune", contenuto in un Libro verde, che copre due quadri principali - l´attuale Programma quadro di ricerca (7° Pq) e il Programma quadro per l´innovazione e la competitività (Cip) - nonché l´Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Eit), che è stato progettato per collegare i tre lati del "triangolo della conoscenza", vale a dire ricerca, istruzione e innovazione. Questo quadro focalizza su tre obiettivi fondamentali: garantire che l´Ue mantenga una forte presenza nel mondo della ricerca scientifica, che aumenti la competitività e che le sfide globali, compresa la sicurezza alimentare, l´efficienza delle risorse e i cambiamenti climatici, siano risolti. L´ue sta valutando vari modi per facilitare l´accesso ai finanziamenti dell´Ue per le parti interessate, ivi compresa l´offerta un unico "hub" per i ricercatori che hanno bisogno di consigli, e mettendo a disposizione un unico punto di accesso strumenti Ti (tecnologia dell´informazione) comuni. Sono previsti una serie di strumenti di finanziamento più semplici e più razionali che riguardano l´intera catena innovativa. In questa catena sono incluse le ricerche di base e applicate, nonché i partenariati tra università e industria e l´innovazione a livello di impresa. Inoltre, il quadro sottolinea in particolare la necessità di rendere le cose più flessibili, in modo da favorire la diversità e la partecipazione degli imprenditori. Ad esempio, la Commissione ritiene che i richiedenti debbano avere la possibilità di candidarsi per vari progetti senza dover ripetere le informazioni che hanno già fornito. Si sta altresì considerando l´uso di pagamenti forfettari per i futuri finanziamenti, per garantire procedure contabili meno complesse ma tuttavia coerenti per i fondi ottenuti. "Il nostro obiettivo è quello di massimizzare il valore di ogni euro che l´Ue investe in ricerca e innovazione", dice Máire Geoghegan-quinn, il commissario europeo per la Ricerca, innovazione e scienza. "Vogliamo che i finanziamenti Ue realizzino il loro enorme potenziale di generare crescita e posti di lavoro e di migliorare la qualità della vita in Europa, di fronte alle difficili sfide come il cambiamento climatico, l´efficienza energetica e la sicurezza alimentare. Rendendo i nostri programmi più coerenti e più semplici, semplificheremo le cose per i ricercatori e gli innovatori - in particolare per le Pmi (piccole e medie imprese) -, attireremo più candidati e otterremo risultati ancora migliori. Intendiamo instaurare un dibattito ampio e innovativo, basato sull´uso del web e dei social media." La Commissione europea auspica che la revisione del sistema culminerà in una forte Unione dell´innovazione e che aiuterà i cittadini dell´Ue a raggiungere gli obiettivi della strategia Europa 2020. Le parti interessate avranno tempo fino al 20 maggio 2011 per dare il loro contributo, e la Commissione terrà una grande conferenza finale per concludere la consultazione pubblica durante la quale sarà rivelato il nome del nuovo quadro. La Commissione dovrà presentare entro dicembre una proposta legislativa per la spesa dedicata a ricerca e innovazione nell´ambito del futuro bilancio dell´Ue dopo il 2013. Gli ultimi dati mostrano che più di 9.000 progetti sono stati finanziati nell´ambito del 7° Pq, e uno studio ha stimato che i progetti finanziati soltanto quest´anno hanno prodotto 165.000 nuovi posti di lavoro. Per maggiori informazioni, visitare: Consultazione sul Libro verde: http://ec.Europa.eu/research/csfri/index_en.cfm  Unione dell´innovazione: http://ec.Europa.eu/research/innovation-union/index_en.cfm  Strategia Europa 2020: http://ec.Europa.eu/europe2020/index_en.htm  Ricerca & Innovazione nel 7° Pq: http://ec.Europa.eu/research/fp7/index_en.cfm    
   
   
UE/TUNISIA-SBARCHI A LAMPEDUSA, BORGHEZIO - L´EUROPA HA SBAGLIATO TUTTO : ECCO I RISULTATI  
 
Bruxelles, 14 febbraio 2011 - "L´esodo dei clandestini tunisini verso le coste siciliane è il risultato, largamente prevedibile, della politica seguita finora dall´Ue verso i Paesi del Nord Africa. L´europa - continua Borghezio - ha sbagliato tutto, e ora siamo noi a pagarne gli errori con la ripresa degli sbarchi che la politica preveggente del nostro Ministro Maroni era riuscita a stoppare. C´è da domandarsi, tra l´altro, che cosa stiano a fare in Africa i Funzionari della Signora Ashton, che non hanno saputo fornire a Bruxelles gli opportuni segnali per evitare anzitempo queste conseguenze. Tempesterò di interrogazioni la Signora Ashton affinché, finalmente, si metta insieme qualche cosa che somigli a una politica estera seria dell´Ue verso il Nord Africa che non sia fatta solo di piacevoli soggiorni e, tantomeno, di appoggi e aiuti ai kapataz corrotti e squalificati del posto Non dimentichiamo, inoltre, che questa situazione rischia di rafforzare la presenza del fondamentalismo islamico in questi Paesi".  
   
   
VENDOLA A BRUXELLES 14 E 15 FEBBRAIO PARERE SULLA POLITICA IDRICA EUROPEA.  
 
Bari, 14 febbraio 2011 - Due giorni di lavoro a Bruxelles per il presidente della regione Puglia Nichi Vendola. Lunedì 14 febbraio alle ore 11.00, Vendola terrà la prima discussione del suo parere in Commissione Enve (Ambiente, cambiamenti climatici ed energia), Comitato delle Regioni su “Il ruolo degli enti regionali e locali nella promozione di una politica idrica sostenibile”. Il parere si soffermerà su aspetti quali la gestione idrica collegata all’adattamento ai cambiamenti climatici; la riduzione della penuria idrica tramite un equilibrio tra domanda e offerta idrica e le esigenze dell’ecosistema; il ruolo degli enti regionali e locali nella cooperazione internazionale nell’ambito dei programmi di gestione dei bacini idrografici secondo la direttiva quadro in materia di acque. Subito dopo l’intervento in aula del Presidente Vendola, interverranno: - Il rappresentante della Presidenza ungherese di turno dell’Unione Europea,istvàn Kling, sottosegratario di Stato - ministero per lo Sviluppo rurale dell’Ungheria; - Il rappresentante della Commissione Europea, Peter Gammeltoft, capo dell’unità Acque della Direzione Generale Ambiente. L’approvazione del parere è prevista per il 5 maggio in Commissione e per il 30 giugno in Plenaria. Martedi’ 15 Febbraio 10.00: Stakeholder consultation al Comitato delle Regioni Il giorno dopo, martedì 15 febbraio alle ore 10.00 il Presidente Vendola prenderà parte all’incontro con i rappresentanti delle associazioni, degli enti locali e regionali europei e altri soggetti coinvolti nella gestione delle risorsa idrica in Europa. L’incontro prevede l’intervento del Presidente e dell’esperto, prof. Umberto Fratino Farà parte della delegazione regionale Fabiano Amati, Assessore alle risorse naturali e alla tutela delle acque.  
   
   
ITALIA-FRANCIA, DALLA UE NUOVE OPPORTUNITÀ PER LA TOSCANA DEL MARE  
 
 Firenze, 14 febbraio 2011 – Scambi fra studenti di Toscana, Liguria, Corsica e Sardegna per affrontare i problemi del paesaggio e della sua tutela, infrastrutture per favorire gli spostamenti delle cose e delle persone, valorizzazione delle risorse culturali legate al mare: questi i temi al centro dei tre grandi progetti presentati da Toscana, Liguria, Sardegna e Corsica, le regioni che cooperano nel programma europeo Italia-francia Marittimo. Nel corso dell’ultima riunione del Comitato direttivo e comitato di sorveglianza del programma al quale era presente, per la Regione Toscana, l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini, è stata approvata all’unanimità l’ammissione al finanziamento dei tre progetti, per i quali sono stati stanziati, complessivamente, oltre 12 milioni di euro. “Si tratta di una importante opportunità – spiega l’assessore Simoncini – per incrementare gli scambi fra le regioni italiane e francesi che si affacciano sul Mediterraneo e che, per questo, hanno tanto in comune e tanto possono fare cooperando su alcuni temi cruciali. Fra questi c’è sicuramente quello della mobilità che è al centro di uno dei tre progetti, 3i Plus, di cui la Toscana è la capofila. Rilevante, per la nostra regione, anche il tema della valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale legato allo spazio marittimo, tanti tesori da restaurare, valorizzare, rendere accessibili. Se ne occupa il progetto Accessit , di cui è capofila la Regione Corsica e al quale partecipano, per la Toscana, le Province di Lucca, Livorno, Grosseto e Pisa”. Ma nel corso del comitato di sorveglianza è stata presa anche un’altra importante decisione, ovvero la rimodulazione delle risorse del programma Po Italia-francia Marittimo che ad oggi non sono state impegnate. “Oltre 36 milioni di euro – commenta l’assessore – che consentiranno di implementare i progetti in corso o anche ad attivare nuovi interventi per infrastrutture, trasporti, investimenti, per innovazione e ricerca, protezione ambientale, energie rinnovabili. Parte di questi fondi serviranno anche per sostenere la mobilità all’estero a fini formativi, per interventi sul capitale umano, creare reti trasnfrontaliere di imprese, creare reti e alleanze strategiche di filiera. Sono tutti obiettivi in piena sintonia con le politiche che la Regione Toscana porta avanti e altrettante opportunità per le imprese toscane”.  
   
   
AICCRE: CIRIANI È IL NUOVO PRESIDENTE AICCRE FVG  
 
Udine, 14 Febbraio 2011 - Luca Ciriani, vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, è il nuovo presidente regionale dell´Aiccre, l´Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni, Province e Regioni d´Europa. E´ stato eletto all´unanimità nella sala del Popolo di Palazzo d´Aronco, sede municipale di Udine, dai rappresentanti dei 128 enti locali del Friuli Venezia Giulia che aderiscono all´Associazione, nel corso del Congresso regionale. Che prelude all´assemblea congressuale nazionale. Ciriani, che succede dopo dieci anni ad Antonio Martini, con il quale ha condiviso l´esperienza del Consiglio regionale, nel portare il saluto all´assemblea anche a nome del Presidente della Regione, Renzo Tondo, dal quale era stato delegato, ha innanzitutto ringraziato i votanti per l´attestazione di fiducia, ma di riflesso rivolta anche nei confronti dell´Amministrazione. Ciriani ha ricordato la sua esperienza in Europa, maturata in quattro anni di rappresentanza nel Consiglio d´Europa, dalla quale ha potuto trarre importanti elementi formativi e di conoscenza. Luca Ciriani era infatti stato nominato dalla Conferenza Stato Regioni componente attivo del Congresso dei Poteri locali e regionali d´Europa (Cplre), organo consuntivo del Consiglio d´Europa a Strasburgo, portavoce degli interessi delle Regioni e dei Comuni d´Europa. Lo stare a contatto con gli esponenti di Paesi a volte diversi e distanti, ma sempre del continente europeo, insegna secondo Ciriani a valutare con la massima obiettività problematiche e argomenti dell´impegno quotidiano dei pubblici amministratori. Ma anche a comprendere le diversità delle varie popolazioni; diversità che concorrono a stimolare il desiderio di unione europea. E´ un processo ineludibile, ha detto, è quello dell´allargamento dell´Europa, all´interno della quale il Friuli Venezia Giulia può giocare tuttora un ruolo baricentrico, vocata ai rapporti con le realtà esterne anche grazie alla sua collocazione geografica. Un´europa moderna, che sempre secondo Ciriani, ha consentito di mantenere la pace in aree non facili come quelle dei Balcani. E dalla quale i giovani debbono trarre l´insegnamento migliore per crescere e convivere. Anche se, per il vicepresidente della Regione, forse proprio i giovani sono coloro che attualmente sono più sensibili agli ideali europeistici che l´Aiccre propugna. E che dovrà ancora concorrere a promuovere anche in seno alla nostra comunità  
   
   
AUSTRIA, DISAVANZO E INDEBITAMENTO PUBBLICO 2010  
 
Vienna, 14 febbraio 2011 - Il ministro delle Finanze della Repubblica austriaca, Josef Proell (Partito popolare), ha annunciato con soddisfazione che sulla base dei primi calcoli nel 2010 il deficit di bilancio potrebbe attestarsi al 4,1 per cento del Pil, ovvero lo 0,6 per cento in meno rispetto a quello programmato. Il valore potrebbe tuttavia risultare più elevato se l´Eurostat, Istituto di statistica europeo, dovesse includervi anche le sovvenzioni pubbliche erogate alle Ferrovie Federali Austriache (Oebb) per i nuovi investimenti, ovvero 1,5 miliardi di euro annui (pari allo 0,5 per cento del Pil) sulla base di quanto stabilito nel contratto Stato-oebb del 2007. Ciò comporterebbe quindi non solo un aumento del disavanzo 2010 al 4,6 per cento, ma anche una eventuale correzione al rialzo di tutti i deficit a partire dal 2007. Quanto all´indebitamento pubblico, nel 2010 esso ha raggiunto il 69,7 per cento del Pil, per un valore di 195 miliardi di euro.  
   
   
7 MILIONI DI EURO PER IL RISANAMENTI DI ALLOGGI ERP A FOGGIA  
 
Bari, 14 febbraio 2011 - Un´altra parte rilevante di alloggi di edilizia residenziale pubblica in provincia di Foggia sarà presto risanata grazie a un programma di localizzazione di 7 milioni di euro approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 10 febbraio su proposta dello Iacp di Foggia. L´assessore Barbanente esprime grande soddisfazione per un programma che non solo determinerà il miglioramento delle condizioni abitative di tante famiglie che vivono in alloggi popolari, ma che dimostra anche la recuperata capacità dello Iacp di Foggia di rispondere alla sua missione sociale. Gli interventi comprendono complessivamente 577 alloggi, così distribuiti: 40 alloggi ad Accadia, 8 alloggi ad Anzano di P., 6 a Candela, 6 a Carapelle, 22 a Carpino, 52 a Cerignola, 280 a Foggia, 18 a Monte Sant´angelo, 36 a San Ferdinando di P., 9 a S. Giovanni Rotondo, 12 a S. Severo, 72 a Torremaggiore, 16 a Rocchetta Sant’antonio.  
   
   
FORMIGONI: NON DIMENTICARE L´ORRORE DELLE FOIBE CELEBRATO IN CONSIGLIO REGIONALE IL GIORNO DEL RICORDO  
 
Milano, 14 febbraio 2011 - "Il dovere che ci attende è quello di non dimenticare e non far cadere nell´oblio una pagina della storia non solo italiana, ma anche europea, che colpevolmente è stata taciuta per troppi decenni". Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il 10 febbraio, ha voluto esprimere un richiamo a non dimenticare il martirio e l´esodo giuliano-dalmata-istriano: l´occasione è stata la celebrazione del ´Giorno del ricordo´ presso l´aula del Consiglio regionale. Presente, accanto a Formigoni, il presidente della Consulta regionale dell´Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Sissy Corsi. "Il sacrificio degli italiani dell´Istra, di Fiume e della Dalmazia - ha sottolineato Formigoni - è stato taciuto per una convergenza di interessi, che vanno individuati nelle logiche che hanno portato alla Guerra Fredda e, in fondo, ancora una volta nei tratti caratteristici del secolo scorso. Tuttavia, oggi, liberi da condizionamenti ideologici, ciascuno di noi - a cominciare dal livello istituzionale per arrivare alle scuole - deve tributare l´onore dovuto agli esuli e alle vittime, a quanti hanno perso la propria terra, i propri cari e spesso la propria vita". Giorno del ricordo, dunque, e di riflessione sulla storia della cessione della città di Fiume, del territorio di Zara, del Carso triestino e goriziano e della creazione del territorio libero di Trieste: "Diecimila italiani furono sacrificati sull´altare di una pace che aveva più che altro i tratti di un preciso interesse geopolitico. Oltre alle morti innocenti, il risultato di quel disegno fu l´esilio coatto di 350.000 profughi". "Le tristi vicende che oggi ricordiamo - ha richiamato Formigoni - sottopongono alla nostra Riflessione proprio il paradosso evidenziato da Bettiza, ovvero il prolungamento di un odioso conflitto dietro proclami di giustizia e in tempo di pace. È noto, infatti, che le truppe del Maresciallo Tito avviarono, già all´indomani dell´8 settembre 1943, una politica di epurazione nei confronti degli Italiani che si trovavano sul confine orientale, culminata nel maggio del 1945. Cittadini di nazionalità italiana furono gettati nelle foibe e internati nei campi di concentramento titini, secondo la folle equazione per cui un Italiano era per forza un fascista". A conclusione della cerimonia la premiazione della terza edizione del concorso per le scuole "L´esodo degli Italiani dell´Istria, di Fiume e della Dalmazia: storie, persone, affetti". E proprio agli studenti Formigoni ha voluto rivolgere un forte appello: "Nel campo della libertà e della democrazia occorre sempre esercitarsi per riconquistare i valori della pace e della giustizia".  
   
   
REGIONE LOMBARDIA CREA UN TAVOLO PERMANENTE PER I GIOVANI  
 
Milano, 14 febbraio 2011 - Un Tavolo Permanente Regionale per coordinare e sviluppare le politiche giovanili a cui partecipano, secondo il modello di sussidiarietà verticale e orizzontale, anche i diversi enti interessati a livello locale oltre che il terzo settore; una regia trasversale che coordinerà le azioni rivolte verso i giovani. E´ la nuova iniziativa dell´assessore allo Sport e Giovani, Monica Rizzi, approvata nei giorni scorsi dalla Giunta Regionale. "Le politiche giovanili - ha detto l´assessore Rizzi - sono una priorità della nostra azione. Con questa iniziativa vogliamo recepire, studiare e dare risposte concrete alle problematiche dei nostri ragazzi supportati dagli attori che, sia a livello locale che regionale, conoscono e sanno rispondere in pieno al bisogno dei nostri giovani". Il Tavolo Permanente Regionale per le politiche giovanili sarà formato dai rappresentanti delle Direzioni Generali di Regione Lombardia: Sport e Giovani; Agricoltura; Casa; Cultura; Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione; Istruzione, Formazione e Lavoro; Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale; Protezione Civile, Polizia Locale e Sicurezza; Sanità; Direzione centrale Programmazione Integrata; Direzione Centrale Relazioni esterne, internazionali e comunicazione. Parteciperanno ai lavori anche l´Istituto Superiore per la Ricerca, la Statistica e la Formazione (Eupolis), l´Anci Lombardia, l´Unione Province Lombarde, l´Ufficio Scolastico Regionale, Unioncamere Lombardia e i rappresentanti del Terzo Settore (Fondazione Cariplo, Coordinamento Centro Servizi Volontariato, Forum Terzo Settore, Centro Sportivo italiano). Potranno partecipare alle riunioni del Tavolo anche altri rappresentanti istituzionali o esperti nel settore delle politiche giovanili, individuati a seconda delle diverse esigenze, in base alle specifiche competenze. I partecipanti al tavolo non riceveranno alcun compenso e i successivi atti emersi dai lavori saranno curati direttamente dall´assessorato allo Sport e Giovani. "Con questa iniziativa - conclude l´assessore Rizzi - diamo finalmente la possibilità ai nostri giovani di essere seguiti non da un mero strumento burocratico ma da un gruppo di esperti in grado di capire e dare risposte concrete ai loro bisogni".  
   
   
VENDOLA: "CON FITTO MI AUGURO DI POTER AVERE UN CONFRONTO FRANCO E CONCRETO"  
 
Bari, 14 febbraio 2011 - Una dichiarazione del presidente della regione Puglia Nichi Vendola a proprosito della volontà del Ministro Fitto di incontrare i Presidenti delle regioni meridionali per un confronto sul Piano per il Sud. “Aspetto di incontrare il Ministro Fitto con grande ansia. Nei prossimi giorni sarà in giro per l’Italia, per incontrare i presidenti delle regioni meridionali e condividere gli obiettivi del Piano per il Sud. Mi auguro di poter avere un confronto, insieme con le mie strutture tecniche, franco e concreto nella speranza di poter avviare, nello spirito della leale collaborazione tra i diversi livelli dello Stato, una nuova fase scevra da pregiudizi di qualsiasi natura. Fitto dice di aver condiviso con il commissario europeo Hann la preoccupazione per lo stato di attuazione dei programmi comunitari 2007/2013 e per i potenziali pericoli derivanti dal disimpegno delle risorse. Con noi il Ministro deve stare tranquillo. Lo scorso anno la Puglia nella rendicontazione è andata in overbooking su tutti i fondi. Noi siamo capaci di spendere e lo abbiamo dimostrato. Mi auguro dunque che il Piano per il Sud non sia un luogo di polemiche ma sia un luogo di coordinamento e di ottimizzazione della programmazione. In questo caso ci saremo con lo spirito di collaborazione necessaria”.  
   
   
ROSSI: “SE LA CLASSE DIRIGENTE ACCETTA UNITA LA SFIDA, LA TOSCANA PUÒ SPICCARE IL VOLO”  
 
Firenze, 14 febbraio 2011 – Per far ripartire la Toscana serve il lavoro delle istituzioni, quello che la Regione si è incaricata di portare avanti nel settore gli investimenti, dell’economia, delle infrastrutture. Ma serve soprattutto una classe dirigente unita e capace di accettare la sfida dell’innovazione, altrimenti “se non giochiamo insieme le eccellenze e le risorse di cui disponiamo, la forza dei localismi e dei campanilismi impedirà alla Toscana di spiccare il volo”. E’ questo il filo conduttore dell’intervento con cui il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha concluso l’ 11 febbraio al Palaffari di Firenze l’incontro promosso da Legacoop Toscana sul Piano regionale di sviluppo. Razionalizzazione dei servizi - “Per la prina volta – ha detto il presidente – la finanziaria regionale si è conclusa con un verbale di concertazione che giudica aostanziamnete positivi gli impegni per la razionalizzazione della spesa. Penso soprattutto ai servizi, un settore che vale il 5% dell’occupazione e oltre il 4% del Pil, con ricadute pesanti sulle famiglie e sulle imprese. Siamo a una svolta nel settore dei rifiuti, del trasporto pubblico, attendiamo gli esiti del referendum sull’acqua. Nel 2012 avtremo questo settore profondamente riformato, con la dimensione giusta e competitiva dell’impresa anche a livello europeo. Sarebbe auspicabile che ciò accadesse anche per il gas, ma in questa materia non si sta procedendo come si dovrebbe. Certo la razionalizzazione comporta fatica, perdita di localismi e di superfetazioni burocratiche. E’ un lavoro qui in Toscana caricato tutto sulle spelle delle istituzioni, il mondo economico non ha dato spinte in questa direzione.” Le “praterie” della logistica - “Il settore della logistica – ha proseguito Rossi – apre praterie sulle quali bisogna provare a correre. Il porto di Livorno può diventare tra i più importanti d’Europa, competere con Barcellona e Valencia e diventare una struttura al servizio del nord. Ma è necessaria una forte integrazione con le altre infrastrutture. Ho scoperto le potenzialità dei due grandi aeroporti toscani, Pisa e Peretola, se si fondono in un’unica società, in grado di trattare con i vettori internazionali. In questa logica anche il porto di Livorno può diventare attrattore di investimenti.” La banca di investimenti e Prs - “Abbiamo bisogno di ricreare un clima per cui – ha aggiunto Rossi – Regione, strutture finanziarie, mondo dell’impresa siano spinte ad accettare la sfida. In questo scenario penso alla Banca di investimenti a cui stiamo lavorando. Intanto il nostro Piano regionale di sviluppo non spalmerà le provvidenze, ma le concentrerà su obiettivi precisi, per non far risucchiare nei bilanci azinedali gli investimenti pubblici che dovrebbero produrre il cambiamento. La vanriante da inserire e la valutazione di merito del raggiungimento degli obiettivi e non solo la verifica che i soldi sono stati spesi.” Infrastrutture: no a una Toscana “minorata” - “Sulle infrastrutture – ha detto il presidente – dobbiamo rompere gli indugi. Sono contento che la Tirrenica si chiuda così, ma voglio impegni dal ministro Matteoli per chiudere il problema Maroccone-livorno. E poi bisogna farci venire qualche idea. Per la Firenze Siena il pedaggio è intollerabile se la strada resta questa. Ma non riusciremo a sistemarla solo con i finanziamenti pubblici. La Fi-pi-li tra 10 anni dovrà sopportare il 40% di traffico in più. Facciamo bene a discutere con il ministro Matteoli il project financing, ovviamente tutelando i pendolari. Così forse la Toscana non sarà più “minorata” rispetto al nord. Chiediamo una forte accelerazione per la terza corsia autostradale. La Grosseto-fano deve diventare una bandiera politica, istituzionale e sociale, perché il Centro Italia non esiste senza questa strada.” Energia: ricadute positive - “Bisogna avere maggiore attenzione alle politiche energetiche – ha concluso il presidente – Il mio impegno è che la geotermia abbia in Toscana positive ricadute di investimenti, abbiamo diritto di stipulare accordi in questo senso. Quanto alle altre “rinnovabili” certo non va bene mettere i pannelli fotovoltaici sulle colline, ci sono mille altre possibilità. Non dobbiamo derogare dalle leggi ambientali, dal dovere della tutela del paesaggio e della qualità della vita. Ma non si può leggere che un impianto di biomasse non parte perchè c’è un ‘rifrullo’ di anni di permessi e autorizzazioni e una impresa va a investire altrove. Questa Toscana è la ragione del nostro freno e noi vogliamo riprendere a correre”.  
   
   
BILANCIO, ABRUZZO: SI A TRASPARENZA, REGOLE E SEMPLIFICAZIONE SEMINARIO FORMATIVO SU TRACCIABILITA´ DEI FLUSSI FINANZIARI  
 
Pescara, 14 febbraio 2011 - "Trasparenza, semplificazione amministrativa e rispetto delle regole, nel quadro della lotta alla criminalità ed alle mafie, sono tre delle principali tematiche su cui, in Regione, stiamo basando la sfida che abbiamo lanciato da tempo". Lo ha sottolineato, il 10 febbraio, a Pescara, l´assessore al Bilancio ed alla Legalità, Carlo Masci, in apertura dei lavori del seminario, organizzato dall´Ufficio Documentazione e Biblioteca dell´Avvocatura regionale e dal settore Bilancio ed incentrato sulla tracciabilità dei flussi finanziari. La giornata di studio, in corso di svolgimento all´auditorium del Consiglio regionale, è rivolta a circa centocinquanta dirigenti e funzionari della Regione. "Di questi tempi - ha proseguito Masci - fare l´amministratore pubblico non è affatto semplice anche alla luce del particolare clima che si respira nella società. Tuttavia, mi sento particolarmente sicuro dal momento che ho la fortuna di avvalermi della collaborazione di una direzione composta da persone capaci e competenti e, in generale, posso dire che in Regione ci sono persone estremamente valide sotto il profilo professionale che riescono sempre a mettere gli amministratori nelle condizioni di ben figurare". Masci ha, inoltre, posto l´accento sul fatto che "in Abruzzo, anche a causa del terremoto, stanno arrivando ingenti risorse e se è vero che, da un lato, questi fondi devono essere riversati sul territorio nella maniera più rapida possibile, è anche vero che tutto questo deve avvenire con la massima trasparenza e nel pieno rispetto della legalità. E´ un modus operandi che la Regione ha il dovere di adottare - poichè i cittadini e gli imprenditori che hanno rapporti con la pubblica amministrazione hanno necessità di quadro normativo chiaro, e quindi di certezze, in una materia particolarmente complessa come quella della tracciabilità dei flussi finanziari che è prevista dal piano contro le mafie.  
   
   
MITICOLTURA E CONCESSIONI DEMANIALI, IN GIUNTA SARDEGNAPROVVEDIMENTO PER COLLEGATO ALLA FINANZIARIA  
 
Cagliari, 14 febbraio 2011 - Questa settimana la Giunta regionale discuterà un provvedimento da inserire nel Collegato alla Finanziaria per sanare tutte le situazioni irregolari in materia di concessioni demaniali negli specchi acquei, consolidatesi ormai negli ultimi trent’anni. Lo ha annunciato l’ 11 febbraio a Olbia l’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, intervenendo a un incontro organizzato dai consiglieri regionali Renato Lai e Gianfranco Bardanzellu per discutere con operatori e produttori delle problematiche sulla mitilicoltura e la acquacoltura del territorio. All’iniziativa erano presenti anche il presidente della Provincia Olbia Tempio, Fedele Sanciu, il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli e di alcuni centri costieri della Gallura, rappresentanti della Capitaneria di porto, il direttore generale di Argea Marcello Onorato, il dirigente del Servizio Pesca dell’assessorato dell’Agricoltura Roberto Doneddu e funzionari del Servizio ittico di Laore, associazioni di categoria. La norma transitoria ha l’obiettivo di sbloccare soprattutto i problemi legati all’erogazione degli indennizzi per la moria di cozze del settembre 2009 e sarà un primo passaggio in vista del disegno di legge più organico in materia di concessioni demaniali che dovrà discutere prossimamente il Consiglio regionale. "Con i consiglieri Lai e Bardanzellu - ha spiegato l’assessore - abbiamo messo a punto l’emendamento che sarà portato in Giunta già la settimana prossima - a dimostrazione che abbiamo a cuore le sorti di un comparto, la mitilicoltura, che per Olbia in particolare ha un’importanza non solo economica ma culturale e legata intimamente alla sua storia. Quello delle concessioni è un problema che si trascina da troppo tempo, ormai da trent’anni, e ciò attesta come sia di non facile soluzione e aggravato oltretutto dall’eccessiva burocrazia a tutti i livelli. Ma al di là delle emergenze, intendiamo lavorare anche alla predisposizione di una legge di settore che in Sardegna manca e che sia la base normativa per rilanciare non solo la mitilicoltura, ma l’acquacoltura e tutta la pesca in Sardegna". A questo proposito, il direttore del Servizio pesca dell’assessorato ha chiarito come il gruppo di lavoro interassessoriale abbia già trasmesso la bozza di disegno di legge sulle concessioni demaniali ai componenti del Comitato tecnico regionale di settore, anche per arrivare a un documento steso in armonia con la normativa comunitaria e con principi trasparenti per ogni operatore della pesca.  
   
   
FEDERALISMO: LA SICILIA CHIEDE APPROFONDIMENTO PIANO SUD CON REGIONI"  
 
Palermo, 14 febbraio 2011 - "La richiesta della Sicilia di un confronto approfondito con il Governo sul Piano per il sud, avanzata con il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, e´ stata condivisa dal ministro Raffaele Fitto. E´ un dato che conforta l´esigenza di verifica e che inverte la tendenza del processo decisionale. E´, infatti, un Piano concepito e strutturato dal governo nazionale in termini unilaterali e sul quale adesso si dovra´ aprire un confronto con tutte le regioni del mezzogiorno." Lo dichiara l´assessore per l´Economia della Regione Siciliana Gaetano Armao al termine delle conferenze Unificata e Stato Regioni del 10 febbraio. Sul Piano per il sud il governo centrale non ha ancora fornito informazioni piu´ dettagliate. "Le uniche notizie - continua l´assessore Armao - sono abbastanza vaghe ed e´ invece necessario che le regioni del sud e il Governo si confrontino sugli strumenti a cui punta effettivamente il Piano per essere concreto ed efficace. Rischiano, infatti, di essere compromessi diritti ed eguaglianze dei cittadini del mezzogiorno". "Ho anche sottolineato - continua Armao - il ritardo nella pubblicazione del decreto interministeriale del 26 novembre scorso sulle ricognizioni da effettuare per la perequazione infrastrutturale e che, incredibilmente, ancora oggi non e´ stato pubblicato, nonostante fissi novanta giorni per definire i presupposti per la perequazione infrastrutturale. C´e´ un evidente ritardo su questo aspetto, mentre si accelera, paradossalmente, sul federalismo fiscale".  
   
   
LA CALABRIA HA PARTECIPATO ALLA CONFERENZA STATO-REGIONI, DEDICATA ALLO STATO D’ATTUAZIONE DEL PIANO NAZIONALE PER IL SUD  
 
Catanzaro, 14 febbraio 2011 - La vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha partecipato il 10 febbraio alla Conferenza Stato Regioni e Conferenza Unificata, alla presenza del Ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. Nel corso della riunione si è illustrato lo stato d’attuazione del Piano Nazionale per il Sud, effettuando una ricognizione degli interventi finanziati dal Fondo per le aree sottosviluppate e delle risorse liberate dei programmi comunitari. Il varo del Piano Nazionale per il Sud, contiene la nuova strategia del Governo Nazionale per il rilancio del Mezzogiorno e per orientare in modo più efficace la programmazione dei fondi nazionali e comunitari per lo sviluppo. Le Regioni del Sud, ed anche la Calabria, hanno evidenziato la necessità di procedere alla determinazione della perequazione infrastrutturale prevista proprio dall´applicazione del federalismo, che prevede una ricognizione dello stato del deficit infrastrutturale esistente al fine di individuare i modi per colmarlo. “Si parla da anni di infrastrutture strategiche per il Sud - ha dichiarato la Vicepresidente Antonella Stasi -, il Ministro Fitto ci ha garantito tempi certi, con una precisa tabella di marcia. Allo stesso tempo, sarà importante conoscere le misure che si intendono adottare per porre in essere il riequilibrio che rappresenta la premessa indispensabile al federalismo fiscale, consentendo così alle Regioni di partire tutti dalla stessa linea superando il divario economico ed infrastrutturale che separa i cittadini del Sud da quelli del Nord del Paese´´. Il Ministro Fitto, inoltre, ha annunciato l´apertura di un confronto con le Regioni del Sud entro fine mese, garantendo la sottoscrizione dei contratti istituzionali di sviluppo che riguarderanno ciascuna delle otto priorità del Piano per il Sud, entro il mese di aprile.  
   
   
CALABRIA: COMMENTI POSITIVI PER LE MISURE PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA VARATE DAL GOVERNO  
 
Catanzaro, 14 febbraio 2011 - L’assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi – riferisce una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale - ha espresso apprezzamento e soddisfazione per il varo del pacchetto di misure riguardante il rilancio dell’economia annunciato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi. “Particolarmente apprezzati ed attesi – ha sottolineato Caridi - sono gli interventi previsti per il Sud che interessano un piano infrastrutturale, defiscalizzazione ed incentivi per le imprese. Una serie di provvedimenti che puntano, come annunciato dal premier, a favorire lo sviluppo avendo come obiettivo una crescita del prodotto interno lordo e comunque positivi sviluppi per la nostra economia. Segnali di miglioramento, intanto, si colgono anche sul clima economico in Calabria – ha aggiunto l’assessore -, secondo i dati che emergono dal rapporto sulle regioni meridionali, curato dall’Osservatorio regionale banche-imprese di economia e finanza e dal centro studi e ricerche per il Mezzogiorno. Una crescita di oltre 5 punti per quanto riguarda l’indice del quarto trimestre 2010 che rappresenta un dato superiore a quello registrato nell’intero Mezzogiorno”. Per l’Assessore Caridi si tratta di “un risultato che premia anche l’impegno attivo del Dipartimento Attività Produttive che, da subito, ha avviato strategie volte a favorire lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo locale, attraverso la progettazione e l’implementazione di una serie di interventi, sia di breve che di lungo periodo. In particolare si è operato, nel breve periodo, sulla necessità di contrastare gli effetti generati dalla crisi economica in atto, dando priorità all’attuazione delle Azioni Integrate per il Rilancio dell’Economia Calabrese, incentrate su diverse linee di sostegno alle piccole e medie imprese: semplificazione normativa (Comunica), incentivi per nuovi investimenti produttivi (Pia), accompagnamento alla creazione di reti e cluster di imprese, politiche finanziarie (fondo di garanzia e ristrutturazione finanziaria). Per ciò che concerne la prospettiva di lungo termine, si sta operando su due fronti: da un lato, la redazione del Piano Triennale delle Attività Produttive, con il quale la Regione Calabria si doterà, per la prima volta, di uno strumento di pianificazione che consentirà di definire puntualmente obiettivi strategici, aree di intervento e linee operative al fine di attuare una programmazione unitaria e rispondente alle esigenze delle aziende calabresi; dall’altro, la modifica di alcune linee di intervento del Por Calabria Fesr 2007-2013, ed in particolare dell’Asse Vii “Sistemi Produttivi”, necessaria per rendere il Programma Operativo più consono e aderente alla realtà produttiva calabrese”. “Un chiaro segnale di come le sinergie istituzionali e l’attivazione di misure concertate – ha concluso Caridi - siano una delle misure più efficaci per il rilancio della nostra economia e lo sviluppo dell’imprenditoria calabrese”.  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE PIEMONTE: SCUOLA DIGITALE, INIZIATIVE DI RISPARMIO ENERGETICO NELLE SCUOLE  
 
Torino, 14 febbraio 2011 - Assegni di studio 2010/11, scuola digitale, iniziative di risparmio energetico nelle scuole, gestione del Bollettino ufficiale telematico, modalità di pagamento dei fornitori e dei beneficiari sono i principali argomenti affrontati dalla Giunta regionale durante la riunione di questa mattina. A coordinare i lavori il presidente Roberto Cota. Assegni di studio 2010/11 . Stanziati, su iniziativa dell’assessore Alberto Cirio, 14.340.000 euro per finanziare gli assegni di studio per libri di testo, attività integrative e trasporti e 11.100.000 euro per quelli relativi all’iscrizione e frequenza. E’ stato anche ritenuto opportuno adeguare al tasso di inflazione medio annuo, che l’Istat ha stimato dell’1,5% per il 2010, le soglie reddituali Isee (che arrivano così fino ad un importo massimo ammissibile di 32.480 euro) e l’importo dei contributi erogabili. Scuola digitale . La Regione aderisce al progetto “Scuola digitale” per potenziare in tutto il Piemonte l’innovazione didattica mediante l’integrazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nei processi di apprendimento. Pertanto, su proposta dell’assessore Alberto Cirio, è stata autorizzata la firma di un apposito protocollo d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale e il Comune di Torino. Risparmio energetico . Verranno attuati, sempre su proposta dell’assessore Alberto Cirio, progetti educativi di sensibilizzazione sul risparmio energetico rivolti agli studenti dell’obbligo scolastico e misure per la promozione e lo sviluppo delle energie rinnovabili nelle strutture scolastiche. Per l’attuazione di queste attività vengono stanziati 150.000 euro. Gestione del Burp telematico . Il procedimento di pubblicazione e le modalità tecnologiche per la diffusione del Bollettino ufficiale telematico, on line nella nuova formulazione dal 3 febbraio scorso, vengono regolate, su proposta dell’assessore Elena Maccanti, da un apposito manuale di gestione. Il documento, che sarà pubblicato sul sito della Regione, disciplina tra l’altro le garanzie per la sicurezza delle procedure, l’autenticità del contenuto degli atti digitali inseriti, il corretto trattamento dei dati personali. Pagamenti a beneficiari e fornitori . Una direttiva proposta dall’assessore Giovanna Quaglia indica quale prioritario l’utilizzo dei bonifici bancari e postali e degli strumenti elettronici per il pagamento dei beneficiari e dei fornitori, in modo da ridimensionare notevolmente il ricorso ai contanti soprattutto nel caso di contributi ad una platea considerevole di persone, come nel caso del diritto allo studio e del rimborso delle tasse automobilistiche, con conseguente riduzione dei costi connessi all’invio cartaceo delle comunicazioni postali. Sono inoltre stati approvati: - su proposta dell’assessore Elena Maccanti, la scelta di Vercelli quale sede dell’ottava edizione della Festa della polizia locale del Piemonte, in programma sabato 1° ottobre 2011; - su proposta dell’assessore Roberto Ravello, la destinazione di 150.000 euro a sostegno degli interventi realizzati nelle aree urbane dei gruppi di azione locale Escartones e Valli Valdesi, Valli del Canavese, Valli di Lanzo Ceronda e Casternone, in modo da favorirne l’operatività in attesa che la Commissione europea si pronunci sull’ammissibilità di questi 24 centri negli interventi dell’asse del Piano di sviluppo rurale dedicato alla qualità della vita ed alla diversificazione dell’economia rurale; - su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, il nuovo statuto del Cosman (Consorzio obbligatorio per lo smaltimento e il recupero dei rifiuti di origine animale provenienti da allevamenti o industrie alimentari) e la proroga al 30 novembre 2011 per il completamento dei lavori riguardanti il piano straordinario per la cooperazione e l’associazionismo agricolo di trasformazione e commercializzazione del settore vitivinicolo.  
   
   
VALLE D’AOSTA, FRA I PRINCIPALI PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE: MUTUI, UTILIZZO DEL 118  
 
 Aosta: 14 febbraio 2011 - Presidenza Della Regione - La Giunta ha approvato l’organizzazione della Cerimonia commemorativa del 65° Anniversario dell’Autonomia regionale e del 63° Anniversario dello Statuto speciale, in programma ad Aosta, il 27 febbraio 2011. E’ stata deliberata l’acquisizione, dalla Rai-radiotelevisione italiana, del Servizio informativo Televideo regionale Rai, a decorrere dal mese di febbraio al 31 dicembre 2011. Attivita’ Produttive - Sono stati concessi contributi per l’organizzazione di iniziative e manifestazioni fieristiche di artigianato di tradizione per l’anno 2011. L’impegno di spesa è di 46 mila euro. Bilancio, Finanze E Patrimonio - Sono state definite le modalità di attuazione della sospensione, per l’anno 2011, delle quote capitali sui mutui con contributo in conto interessi della Regione. Istruzione E Cultura - L’esecutivo ha approvato la realizzazione dell’attività Promozione dell’eccellenza, rivolta agli alunni delle istituzioni scolastiche di secondo grado, da svolgersi nel periodo marzo-aprile 2011, nell’ambito del progetto Alcotra 2007/2013. Sanita´, Salute E Politiche Sociali - E’ stato approvato l’accordo di collaborazione per la realizzazione di una campagna nazionale di informazione per la promozione di un utilizzo corretto del 118 e dei servizi di emergenza-urgenza attraverso la costituzione di una rete tra l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e le Regioni. E’ stato adottato lo statuto della Fondazione della Regione Sistema Ollignan onlus. E’ stata deliberata la disciplina dei procedimenti amministrativi per l’applicazione della legge regionale 9 aprile 2003, n. 10 Provvidenze economiche a favore di nefropatici cronici e trapiantati. Turismo, Sport, Commercio E Trasporti - E’ stato concesso un contributo di 105 mila euro a favore dell´Associazione valdostana maestri di sci, relativo alle spese previste per la stipula della polizza assicurativa collettiva a favore dei propri associati, per l´anno 2011. E’ stata decisa la rielaborazione grafica della collana delle schede relative alle offerte di soggiorno a tema in Valle d’Aosta, da utilizzarsi nell’ambito dell’attività promozionale dell’Assessorato in Italia e all’estero. L’impegno di spesa è di 27 mila euro. E’ stato approvato un intervento di sponsorizzazione a favore della società Relais & Châteaux Italia, per l’organizzazione della manifestazione Relais & Châteaux golf cup 2011. L’impegno di spesa è di 14 mila euro. E’ stato deliberato l´adeguamento dei criteri e delle modalità per l’applicazione di tariffe scontate sui mezzi di trasporto pubblico a favore degli studenti universitari residenti in Valle d´Aosta.  
   
   
CALABRIA: APPROVATA LA PROPOSTA DI LEGGE SUL CONTRASTO DEL LAVORO NON REGOLARE  
 
Catanzaro, 14 febbraio 2011 - L’assessore regionale al Lavoro Francescantonio Stillitani esprime soddisfazione per l’approvazione all’unanimità da parte della Giunta regionale, presieduta da Giuseppe Scopelliti, della sua proposta di legge recante “Disposizioni dirette alla tutela della sicurezza e alla qualità del lavoro, al contrasto e all’emersione del lavoro non regolare”, predisposta di concerto con la Commissione regionale per l’emersione del lavoro non regolare. “La proposta di Legge - ha precisato Stillitani - è frutto della concertazione e condivisione con le parti sociali, sindacali, associazioni datoriali, enti previdenziali, presenti nella Commissione preposta”. Si tratta di una legge innovativa ed unica in Italia, composta da 12 articoli che oltre a rafforzare le funzioni dell’Organo collegiale della Regione, appunto la Commissione regionale per l’emersione (ove sono rappresentate tutte le associazioni datoriali e di categoria, parti sociali ed istituti previdenziali) introduce importanti novità nella lotta al sommerso ed all’economia illegale in Calabria. “La finalità principale dell’iniziativa di Legge Regionale – aggiunge l’Assessore - consiste nella predisposizione di un assetto normativo in grado di contrastare gli effetti negativi del lavoro irregolare e sommerso e, nello stesso tempo, di favorire politiche di emersione in grado di ridurre l’impatto dell’economia sommersa sullo sviluppo socio-economico regionale e sull’occupazione calabrese. La normativa proposta costituisce un tassello strategico sia per la definizione del Piano regionale per il lavoro, sia per la revisione normativa organica che la Regione Calabria intende promuovere a favore della buona occupabilità in Calabria”. La novità assoluta è l’introduzione della Centrale Allarme Emersione (C.a.e.), una Banca Dati - unica del suo genere in Italia - nel quale vengono inserite tutte quelle imprese presso cui sono state definitivamente accertate infrazioni in materia di lavoro sommerso e non regolare e in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. “La proposta di legge licenziata dalla Giunta – sottolinea ancora Stillitani - passerà ora al vaglio, per l’approvazione definitiva, del Consiglio regionale della Calabria. Con questa legge, coniugando attività di contrasto ed azioni di premialità verso le imprese che tendono a mettersi in regola, intendiamo dare una spinta decisiva alla riduzione dei lavoratori in nero e del numero di imprese irregolari e/o sommerse nella nostra regione, atteso che investiamo 150.000.000 di euro per incentivi, finalizzati ad abbattere i costi delle imprese e per questo pretendiamo legalità e regolarità nei rapporti di lavoro. Sappiamo che si tratta di un compito arduo, da portare avanti con una azione duratura e soprattutto efficace, in grado di invertire quella tendenza negativa che da anni ci relega agli ultimi posti in Europa per economia sommersa, illegale e/o criminale. La cosa importante, è che per la prima volta nel nostro paese una Regione si dota di una, specifica, legge per affrontare autonomamente una materia spinosa da sempre regolata in esclusiva dallo Stato”. Soddisfazione ha anche espresso Benedetto Di Iacovo, presidente della Commissione regionale per l’emersione. “Voglio ringraziare la Giunta regionale – ha detto - ed il Governatore Scopelliti per aver da subito creduto nelle attività che la Commissione svolge in favore della legalità e regolarità in Calabria. Ringrazio, in particolare, l’assessore Stillitani che con grande sensibilità ed ostinazione ha voluto questa legge, così come tutti i membri della Commissione. In un momento di particolare difficoltà per la nostra regione, questa proposta di legge è la prova tangibile che anche in Calabria azioni concertate e condivise dagli attori sociali e dagli Enti previdenziali sono possibili e rappresentano la strada maestra da perseguire. L’auspicio è che con la stessa unanimità con la quale la Giunta ha approvato la proposta, il Consiglio Regionale, supremo Organo legislativo, possa ora farla propria all’unanimità, dando così un segnale forte e di grande maturità politica ai calabresi, che su un tema di così pregnante attualità, non ci possono essere ne differenze, ne situazioni di schieramento. Con questa proposta – conclude Di Iacovo – si introducono elementi innovativi nella lotta al sommerso che rientrano nella materia della legislazione concorrente nelle quali le Regioni hanno potestà legislativa”.  
   
   
AMMORTIZZATORI IN DEROGA: LA REGIONE EMILIA ROMAGNA IMPEGNATA PER LA CONTINUITÀ, SOLLECITA L´ACCORDO CON IL GOVERNO  
 
 Bologna, 14 febbraio 2011 - "La Regione Emilia-romagna é impegnata per assicurare la continuità agli ammortizzatori sociali in deroga per l´anno 2011 e per tutto il 2012, operando e sollecitando l´accordo con il Governo. Ma a tutt´oggi il Governo ha garantito le risorse soltanto fino a giugno di quest´anno e purtroppo il quadro di regole in cui siamo costretti ad operare non ci consente di avere certezze". Così dichiara l´assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli. "Per quanto di competenza della Regione - continua l´assessore - ci impegneremo con convinzione e impiegheremo ogni risorsa disponibile per superare la crisi e favorire la ripresa dell´economia e dell´occupazione, che è una nostra priorità". "Per garantire l´occupazione servono gli ammortizzatori sociali e, al contempo, azioni attive nell´asse dell´innovazione, della ricerca e dell´internazionalizzazione - spiega Muzzarelli - Per il lavoro auspichiamo che in tempi brevissimi si possa chiudere il tavolo di confronto tra Regioni e Ministero, consentendoci di dare una risposta positiva alle crisi in atto, anche nel nostro territorio, come previsto dall´accordo sottoscritto tra Regioni e parti sociali lo scorso 23 dicembre. Nel frattempo proseguiremo il confronto con le parti e ci attiveremo anche con una delibera regionale per affrontare le situazioni aziendali che non possono attendere". "Nel tavolo di monitoraggio collegato al Patto per attraversare la crisi, già convocato con le parti sociali per il 21 di febbraio - conclude l´assessore- verificheremo l´insieme delle risposte con responsabilità e nell´interesse del lavoro".  
   
   
LIGURIA, FONDI ALLUVIONE 2010: OBIETTIVO IMPORTANTE RAGGIUNTO, RIPARTIZIONE FONDI ALLUVIONE 2009 SUBITO DOPO L´IMMINENTE FIRMA DEL DECRETO  
 
 Genova, 14 Febbraio 2011. “La nostra regione, intesa come territorio, ha giocato una partita in maniera molto compatta con il coinvolgimento di forze politiche, Comuni, Province, commercianti e ha raggiunto un obiettivo importante. Questo dovrebbe essere un insegnamento anche per altre vertenze ancora aperte, come quella della sanità per esempio.” Lo ha detto, l’ 11 febbraio, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando durante il consueto appuntamento con la stampa dopo la riunione della giunta regionale del venerdì parlando dell’approvazione dell’emendamento da parte della commissione parlamentare del Senato che inserisce il finanziamento per le alluvioni che hanno colpito la Liguria a ottobre, novembre e dicembre 2010. “Aspettavamo 100 milioni di euro – ha specificato Burlando - in realtà poi l’emendamento ha distratto qualche fondo a favore di Messina. Alla fine sono stati approvati 45 milioni per il 2011 e 45 milioni per il 2012 per un totale di 90 che, con i 10 già anticipati, danno un totale di 100 milioni. Insieme ai fondi per il Magra recentemente sbloccati, iniziano a essere una somma significativa per affrontare, almeno in parte, danni molto consistenti.” “Ora il provvedimento deve andare in Aula, poi alla Camera con un iter che durerà ancora qualche settimana” ha continuato il presidente. “Dovremo poi capire quando questi fondi arriveranno materialmente, ma il solo fatto che siano stanziati mi consente in qualità di commissario di iniziare a programmare gli interventi, a cominciare da quello di via Giotto, e a affrontare alcuni nodi drammatici per dare un po’ di respiro a quanti hanno avuto danni. Non è ancora tempo di abbassare la guardia ma il passaggio alla commissione parlamentare che inserisce l’emendamento con il consenso del governo è un passaggio importante.” “Per aiutare le famiglie, le imprese, i Comuni e le Province danneggiati useremo criteri molto oggettivi e equilibrati. Valutate le clausole dell’ordinanza della Protezione Civile per questi fondi – per i precedenti il rapporto di stanziamento fondi era di 70 per la pubblica amministrazione a 30 per i privati - cercheremo di dare risposte anche ai privati, le famiglie e le imprese. È evidente che con questi finanziamenti non riusciremo a fare tutto, dato che coprono un terzo dei danni accertati. Auspico però che, come abbiamo lottato tutti insieme per ottenerli, decidiamo insieme come spenderli senza inutili polemiche” ha concluso Burlando. L´assessore all´Ambiente Renata Briano ha poi commentato la notizia del recente trasferimento alla Protezione Civile da parte del ministero del Tesoro dei 24 milioni di fondi per l’alluvione del dicembre 2009 che ha colpito la zona del fiume Magra in particolare e altri comuni dello Spezzino. “Posso solo dire: finalmente!”, ha detto l´assessore Briano. “Il prefetto Gabrielli, in occasione dell’incontro a Roma dal sottosegretario Letta, ci ha dato assicurazione che la Protezione Civile avrebbe girato alla Regione al più presto la somma.” - ha proseguito Briano – “Noi possiamo dare la stessa rassicurazione: il decreto è pronto e non appena i fondi saranno nella cassa della Regione il presidente Burlando, in qualità di commissario, potrà firmarlo.” “Parte dei fondi, circa 11 milioni di euro, verrà dedicata alle somme urgenze che i Comuni avevano dovuto sostenere in seguito ai gravi danni che avevano subito e che risultano concentrate in gran parte nella zona del Magra ma anche in tutta la Liguria. Il resto dei fondi avrà come priorità fondamentale la messa in sicurezza del Magra attraverso la realizzazione di interventi strutturali, che stiamo concordando con Provincia e Comuni, per mettere in sicurezza tutta la zona. Inoltre – ha concluso l’assessore – abbiamo deciso di anticipare 2 dei 24 milioni a favore delle emergenze per il maltempo di dicembre 2010 per i il comune di Tellaro e la strada della Ripa a Fornola. Intendiamo rimpinguare la cifra non appena arriveranno i fondi dell’emendamento approvato oggi circa il maltempo del 2010.”  
   
   
PUGLIA: SCIPPO DEL GOVERNO PER I FONDI DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO  
 
 Bari, 14 febbraio 2011 - "E’ in corso l´ennesimo e volgarissimo scippo di risorse a carico della Puglia e delle regioni meridionali, con l´originale copione che questa volta anche alcuni senatori liguri del mio partito stanno reggendo il sacco": Lo ha dichiarato l´assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, a proposito dell´approvazione (in Commissione Affari costituzionali e Bilancio del Senato) di un emendamento al così detto "mille proroghe" che destina 200 milioni di euro alle regioni del Nord colpite dai recenti alluvioni, prelevandoli dalle somme destinate alle regioni meridionali per mitigare il grave dissesto idrogeologico. Con l´emendamento approvato si destinano in favore della Liguria e del Veneto 100 milioni del fondo Fas di un miliardo assegnato al dissesto idrogeologico e che appartiene esclusivamente alle regioni del Mezzogiorno (fondo peraltro già ridotto nel 2010 per 100 milioni destinati a Toscana, Emilia Romagna e Liguria). La contestuale destinazione alla Campania ed alla Sicilia è una chiara finzione perchè il fondo già appartiene a quelle regioni che anzi con questa operazione prendono meno fondi di quanto avrebbero dovuto. Inoltre, la ulteriore dotazione finanziaria di 100 milioni prevista dallo stesso emendamento e´ coperta dalle risorse nazionali del 2012 che comunque sarebbero andate in parte anche al sud e che con questo provvedimento prendono la sola via del nord. "E’ incredibile - ha continuato l´assessore Amati - Non posso più sopportare le parole al vento di tanti politici che si insultano nei talk show rimproverandosi la disattenzione nei confronti del sud e poi si rincorrono per appuntarsi a merito le decisioni scellerate in favore del nord. E´ uno spettacolo raccapricciante leggere oggi questa notizia sui giornali e sui siti internet liguri e veneti, con i parlamentari eletti in quelle regioni e di ogni parte politica, compresa la mia, che fanno a gara per ritagliarsi il merito di tante depredazione. E´ da fuori di senno ostacolare la messa in sicurezza del Sud del paese che rischia di morire inghiottito dal dissesto, così come con serietà e garbo sta segnalando purtroppo inascoltato il Prefetto Franco Gabrielli nei primi mesi del suo mandato di Capo Dipartimento della Protezione civile. Nei prossimi giorni farò tutto ciò che è possibile per evitare che questo disegno sciagurato sia portato a compimento, ed in prima battuta chiederò un incontro al Ministro Prestigiacomo (e visto l´impegno che sta profondendo sull´argomento non posso pensare che abbia dato il suo avallo) e al Prefetto Gabrielli. Mi preoccuperò di segnalare la circostanza ai componenti del Governo e ai parlamentari meridionali (soprattutto di maggioranza) affinché disinneschino questo ordigno ed infine mi farò ricevere dal segretario nazionale del mio partito On. Bersani e dai capigruppo in Parlamento Sen. Finocchiaro e On. Franceschini, chiedondo loro di richiamare a maggiore coerenza i parlamentari settentrionali del Pd che violano con i fatti la linea politica del partito, depotenziando in screditato bla bla la nostra cultura e le nostre critiche alla Lega nord.Ma c’è di più - ha concluso Fabiano Amati - Rischiamo di apparire cornuti e mazziati. Infatti, prima il governo nazionale ha disconosciuto la Puglia tra le regioni colpite dall´alluvione affermando che non avevamo presentato la domanda; quando la domanda fu guarda caso ritrovata lo stesso governo scrisse che non avevamo provveduto a presentare la stima degli interventi emergenziali necessari, evitando di dire però che nessuna regione l´aveva presentata (comprese la Liguria e il Veneto) perchè era oggettivamente impossibile stimarli nelle stesse ore in cui le città erano immerse nell´acqua, cioè negli stessi frangenti in cui il Consiglio dei ministri deliberava l´emergenza per le altre regioni e non per noi. Ora, il capolavoro. Mentre non ci sono mai state assegnate le somme per affrontare l´emergenza alluvionale (sarebbe stato questo l´emendamento più sensato), ci vengono sottratte le somme a noi destinate per finanziare l´ emergenza delle regioni settentrionali.E´ la storia peggiore dopo quelle delle multe per le quote latte." Testo Emendamento Approvato: Emendamento 2.33 Dopo il comma 3 aggiungere il seguente: al fine di finanziare le spese conseguenti allo stato di emergenza derivante dagli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio, nonché per la copertura degli oneri conseguenti allo stesso, e´ autorizzata la spesa di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012 da ripartire in misura pari a 45 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012 per la regione Liguria, 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012 per la regione Veneto, 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012 per la regione Campania e 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012 per i comuni della provincia di Messina colpiti dall´alluvione del 2 ottobre 2009. All´onere derivante dall´applicazione del presente comma si provvede, per l´anno 2011, a valere sulle risorse di cui all´articolo 2 comma 240 della legge 23 dicembre 2009 n. 191, che sono corrispondentemente ridotte di pari importo, intendendosi corrispondentemente ridotte di pari importo le risorse disponibili, gia´ preordinate, con la delibera Cipe del 6 novembre 2009, al finanziamento di interventi di risanamento ambientale. Per l´anno 2012 si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2011-2013, nell´ambito del programma fondi di riserva speciali di conto capitale della missione fondi da ripartire dello stato di previsione del ministero dell´economia e delle finanze per l´anno 2012, allo scopo parzialmente utilizzando l´accantonamento relativo al ministero dell´ambiente e della tutela del territorio e del mare".  
   
   
MOLISE - FONDI POST-SISMA E POST-ALLUVIONE, IORIO: «NON UN CENTESIMO È STATO UTILIZZATO IN MODO DIVERSO DAL DOVUTO»  
 
Campobasso, 14 febbraio 2011 - In merito alle notizie apparse sul "Fatto Quotidiano" circa l´asserito utilizzo dei fondi post-sisma e post-alluvione per finanziare la realizzazione della trasmissione televisiva di Italia Uno, "On The Road", il Presidente della Regione Michele Iorio ha puntualizzato: «Sono costretto, mi auguro per l´ultima volta, a ripetere che non un centesimo destinato alla ricostruzione post sisma o post alluvione è stato utilizzato in modo diverso dal dovuto. La Regione Molise ha utilizzato fondi dei Programmi europei destinati alla promozione territoriale per accedere ad una precisa proposta fattaci dal Gruppo Mediaset, e concretizzatasi poi attraverso la realizzazione di una puntata della trasmissione "On the road". Trasmissione andata poi in onda su Italia Uno e che ha visto il racconto, con un parallelismo con altre realtà, del Molise e delle sue peculiarità. Si è scelto di accedere, come fanno tante realtà locali, e tante Regioni in particolare, ad una proposta di promozione territoriale attraverso un mezzo di comunicazione televisivo di caratura nazionale come è Mediaset. Nulla di straordinario o di diverso dal normale. Sottolineo, infine, che anche se avessi voluto utilizzare in modo diverso quei fondi destinati alla promozione territoriale, non lo avrei potuto fare perché vincolati in modo specifico».  
   
   
REGIONE LAZIO; PRESENTATO ORGANIGRAMMA E LINEE PROGRAMMATICHE DELL´OSSERVATORIO SULLA CRIMINALITÀ  
 
 Roma, 14 febbraio 2011 - Prevenire e contrastare la criminalità, educare alla legalità e alla sicurezza. Questi gli obiettivi dell’Osservatorio regionale alla legalità e alla sicurezza di cui l’ 11 febbraio, alla Regione Lazio, è stato presentato il nuovo organigramma e le nuove azioni programmatiche. Si parte con una campagna educativa nelle scuole del Lazio. Alla presentazione sono intervenuti il presidente Renata Polverini, l’assessore regionale alla Sicurezza, Pino Cangemi, il Questore Francesco Tagliente, il Prefetto Giuseppe Pecoraro e del direttore della divisione anticrimine della Questura di Roma nonché neopresidente dell’Osservatorio, Rosario Vitarelli. L’osservatorio vede rappresentate al suo interno la presidenza del Consiglio, delle associazioni per la legalità, del mondo dell’Impresa, della prefettura e delle forze dell’ordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza). A l’organigramma sarà integrato anche un esponente della polizia penitenziaria. L’osservatorio è chiamato, tra i suoi compiti istitutivi, a predisporre, con cadenza biennale, una mappa del territorio che individuerà le zone esposte ai fenomeni di criminalità, ad elaborare uno studio annuale dei dati, e a monitorare la validità degli interventi finanziati. “Come prima azione – ha detto Polverini - l´Osservatorio organizzerà una campagna per l´educazione alla legalità e lotta alla criminalità nelle scuole primarie e secondarie del Lazio, a partire dall´anno scolastico in corso, volta ad accrescere il senso civico dei giovani”. “L´osservatorio – ha aggiunto Polverini - consentirà di creare le condizioni per dare maggiore sicurezza alle persone. Noi abbiamo il dovere di monitorare e intercettare i bisogni, per poi costruire delle risposte perché vogliamo una Regione sicura”. Soddisfatto l’assessore Cangemi che ha reso noti i primi risultati del numero verde antiusura lanciato recentemente dalla Regione Lazio. "Sono arrivate – ha detto – già centinaia di chiamate, anche da arte di cittadini che dicono di aver subito minacce. Tra qualche mese potremo presentare un primo dossier sulle segnalazioni raccolte". Per il Prefetto Pecoraro l’Osservatorio darà aiuto alle forze dell’ordine: “voglio che tra prefettura e osservatorio ci sia un filo diretto perché questo organismo può puntare i riflettori su situazioni a cui possiamo dare attenzione”. Apprezzamento è stato espresso anche dal questore Tagliente, che ha ricordato come “la sicurezza è un bene prezioso che va sostenuto e aumentato”.  
   
   
PROGETTO “EMMA”: IMPRENDITRICI RACCOLGONO SFIDA “GREEN ECONOMY”  
 
 Perugia, 14 febbraio 2011 - La "green economy" rappresenta un importante fattore di sviluppo e competitività per le imprese femminili. È quanto è emerso nella tavola rotonda che, nell´ambito del ciclo di incontri tematici del progetto "Emma" di cui è capofila la Regione Umbria, si è svolta il 9 febbraio nella sede della Direzione regionale alla Programmazione, innovazione e competitività. Al dibattito, incentrato sul tema "Quali spazi per le donne nella green economy", hanno partecipato esperti della Regione Umbria e di Sviluppumbria, con il coordinamento del professor Antonio Boggia, docente di Economia ed estimo rurale ed ambientale alla Facoltà di Agraria dell´Università degli Studi di Perugia. Nel corso dell´incontro, sono stati illustrati alcuni esempi di imprese femminili che hanno accettato la sfida dell´economia "verde" e stanno già ottenendo buoni risultati. Una crescita compatibile con l´ambiente è possibile ed auspicabile, ma - hanno sottolineato le imprenditrici intervenute - servono politiche a supporto della struttura produttiva di quelle piccole imprese che, oggi, in un momento di crisi economica profonda e diffusa, hanno bisogno di reperire le risorse necessarie per affrontare la nuova competizione. La Regione Umbria, è stato ricordato nel corso della tavola rotonda, ha messo a punto misure rivolte alle imprese per sostenere interventi di riduzione dell´inquinamento ambientale attraverso l´utilizzo di nuove tecnologie e per una gestione responsabile delle risorse energetiche mediante l´impiego e la diffusione di processi di produzione di energia derivante da fonti rinnovabili con particolare attenzione alle energie pulite (solare, geotermica, eolica, idroelettrica) al fine di ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche convenzionali. Inoltre, si stanno aprendo nuove opportunità: un importante progetto, "Women in Green", è stato presentato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dall´Assessorato Politiche energetiche e ambientali, Pari opportunità del Comune di Perugia in collaborazione con Sviluppumbria, "Cesar" (Centro per lo sviluppo agricolo e rurale) e le Associazioni di categoria rappresentative delle imprese femminili con l´obiettivo di promuovere l´occupabilità e l´imprenditoria femminile nel territorio, attraverso misure di consolidamento e/o riqualificazione, nei settori economici più innovativi, delle imprese femminili già attive. Saranno una trentina le imprese femminili, dei tre comparti produttivi agricoltura, artigianato, commercio/turismo/servizi, che potranno usufruire di una serie di azioni congiunte, volte al consolidamento, con particolare attenzione alla formazione e alle pari opportunità di investimento nel campo delle energie rinnovabili. Lo sviluppo sostenibile, è stato rilevato durante la tavola rotonda che ha sviluppato alcuni concetti illustrati nel precedente incontro con Cristina Montesi, è diventata una vera e propria necessità a livello mondiale, con l´emergere dei gravi fenomeni di inquinamento globale e di scarsità delle risorse. Il principio dello sviluppo sostenibile cerca di individuare un equilibrato rapporto, nell´ambito delle risorse ereditate, tra quelle da risparmiare e quelle da trasmettere nel rispetto di un sistema di regole condiviso, in grado di orientare verso comportamenti critici e razionali su molti aspetti del quotidiano: la gestione dei rifiuti, il rispetto di norme e principi del "vivere comune", la tutela dell´ambiente, la salvaguardia e l´uso razionale delle risorse di un territorio. Una crescita sostenibile sotto il profilo ambientale rappresenta, quindi, un problema che riguarda la natura e l´evoluzione della struttura economica nel suo insieme. È in questo contesto, ha affermato il professor Antonio Boggia, che si inserisce il tema della "green economy", in cui la protezione dell´ambiente diventa una vera e propria opportunità di sviluppo. Una sfida che abbraccia numerose attività, la gestione dei rifiuti, l´efficienza energetica, la produzione e distribuzione di energia rinnovabile, ma anche il trasporto sostenibile, la fornitura di acqua, la depurazione e l´agricoltura sostenibile, oltre alle industrie che usano risorse in modo efficiente, le tecnologie intelligenti, la salvaguardia dei beni ambientali, culturali, artistici ed architettonici. Le donne, è stato rilevato, hanno sviluppato da sempre una "vocazione" per l´ambiente, documentata anche da una serie di studi condotti in Europa in questi ultimi anni. La partecipazione e l´interesse per gli argomenti affrontati - sottolineano dagli uffici regionali - dimostrano come i tavoli tematici del progetto "Emma" siano ormai diventati un appuntamento fisso per le imprenditrici umbre che, per rispondere alle difficoltà e alle incertezze che incontrano quotidianamente, sanno che è necessario dover acquisire capacità e competenze anche su quegli argomenti più lontani dall´ambito specifico della loro attività, ma fondamentali per consentire loro di dare quelle risposte dinamiche e competitive che il mercato oggi richiede.  
   
   
FAMIGLIA. A BREVE SARA´ EROGATO IN SICILIA IL BUONO SOCIO-SANITARIO 2010  
 
Palermo, 14 febbraio 2011 - Sara´ a breve erogato il buono socio-sanitario relativo all´anno 2010. L´assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Andrea Piraino, ha dato il via libera al neo dirigente generale del Dipartimento, Rosolino Greco, ad emanare il relativo decreto con il quale vengono ripartite ed assegnate ai 55 distretti socio-sanitari dell´Isola la somma di euro 27.950.000,00. "La somma stanziata per il 2010 - spiega l´assessore Piraino - sara´ ripartita in termini proporzionali rispetto al fabbisogno correlato al numero dei richiedenti di ciascun distretto. Con la firma del decreto gli uffici potranno procedere alle liquidazione delle somme che sono destinate alle famiglie con persone non autosufficienti. Gli uffici dell´assessorato - aggiunge l´assessore Piraino - stanno lavorando alacremente per fare un quadro esaustivo di tutte le risorse economiche che potranno essere destinate alle famiglie in difficolta´".  
   
   
SOLIDARIETA´: PREMIATE LE MAMME AQUILANE DAL MOVIMENTO PER LA VITA SOSTEGNO ALLA MATERNITA´  
 
Pescara, 14 febbraio 2011 - Alla presenza dell´assessore alle Riforme Istituzionali, Enti Locali, Bilancio e Attività Sportive Carlo Masci, si è tenuta il 12 febbraio, presso la sala Blu della Regione Abruzzo a Pescara, la cerimonia di premiazione delle quindici mamme aquilane, vincitrici del Progetto di sostegno alla maternità, ideato e realizzato dal Movimento per la Vita. Grazie all´impegno e alla solidarietà dei volontari di tutti i centri italiani, l´associazione presieduta da Patrizia Ciaburro è intervenuta concretamente con l´elargizione di un contributo economico. I qundicimila euro raccolti sono stati così devoluti a quindici mamme aquilane (con assegni di mille euro) che hanno portato a termine la gravidanza nel periodo del terremoto. "Abbiamo aderito e patrocinato questo importante progetto - ha dichiarato l´assessore Carlo Masci - con grande entusiasmo. Al Movimento per la vita va il nostro più sentito ringraziamento per quello che l´associazione presieduta da Patrizia Ciaburro continua a fare con merito da anni. Questo progetto di sostegno alla comunità abruzzese, e in particolare oggi a quella aquilana, non fa che confermare l´importanza del volontariato nel nostro Paese. L´obiettivo di tutti noi oggi deve essere quello di integrare sempre più associazionismo privato e pubblica amministrazione. Dove spesso non riesce ad arrivare la politica, arriva il volontariato. Per questo - ha aggiunto l´assessore Masci - ritengo fondamentale inserire queste associazioni in un discorso sistemico generale. La sinergia pubblico-privato può rappresentare la formula migliore, per dare un segnale concreto ai problemi della comunità abruzzese. In particolare questo progetto del Movimento per la vita, rappresenta un segnale forte per le popolazioni dell´Aquila così duramente colpite dal terremoto. Importante allo stesso tempo è poi l´impegno di noi amministratori che abbiamo il dovere di trovare le soluzioni giuste per far ripartire più velocemente la società aquilana e dare a questa comunità la serenità che merita". Patrizia Ciaburro ha sottolineato il grande successo dell´iniziativa, che ha visto la convinta partecipazione dei tantissimi volontari che operano con passione, dal 1975, nei 600 Centri italiani del Movimento per la vita. "Con questo piccolo contributo - ha detto Patrizia Ciaburro, rivolgendosi alle neo mamme presenti alla cerimonia - abbiamo voluto riconoscere il vostro sforzo encomiabile di portare avanti la maternità nel periodo del terremoto. Il vostro coraggio di scegliere e difendere la vita deve essere di esempio per tutte le mamme italiane".  
   
   
IL ‘TESORO’ D’ITALIA SONO OLTRE 10 MILIONI DI BAMBINI E RAGAZZI  
 
Firenze, 14 febbraio 2011 - I giovani sono la ricchezza di un paese. Sono un’opportunità, non un problema. E non investire sui giovani vuol dire non investire sul futuro. Anche per questo la Regione Toscana ha lanciato, da quest’anno, un progetto giovani, forte di 334 milioni di euro a disposizione. Se i giovani sono un ‘tesoro’, le province “forzieri” d’Italia – dati Istat 2009 – sono Roma (con 697. 387 minori), Napoli (quasi 671.000), Milano (636.610) e Torino (351.566), che contengono una parte consistente degli oltre 10 milioni di under 18 che vivono nel nostro paese. Le province “più giovani” – quelle cioè con le percentuali più elevate di minori – sono prevalentemente al Sud: Napoli è in pole position (con quasi il 22% di minori sul totale della sua popolazione) seguita da Caserta (21,3%), Caltanissetta, Crotone e Catania (tutte oltre il 20%). Unica eccezione fra le province del Nord è Bolzano con il 20% di under 18 sul totale dei suoi abitanti. Invece è al Nord il primato in negativo con Ferrara, che ha la quota percentuale più bassa di bambini (12,6%). I numeri e i dati sono tutti contenuti nella prima delle mappe de “L’isola dei tesori. Atlante dell’infanzia (a rischio) in Italia” pubblicato da Save the Children e presentato oggi a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze in Toscana, insieme al sito www.Atlanteminori.it da dove può essere tra l’altro scaricato il .Pdf integrale del rapporto. “Gli oltre 10 milioni di bambini che vivono sul suolo italiano, sono la riserva aurea nazionale che l’Atlante di Save the Children riporta allo scoperto, mostrandone, attraverso più di 70 mappe, la dislocazione geografica e dove sia più o meno valorizzata, protetta, tutelata ma anche, purtroppo, misconosciuta, offesa, incustodita” spiega il direttore generale di Save The Children Valerio Neri. “Save the Children, che già nel ’44 era intervenuta in Italia portando aiuti ai bambini appena usciti dalla guerra – prosegue – , ha deciso di impegnarsi con sempre maggiore determinazione in favore dell’infanzia nel nostro paese, rafforzando ulteriormente nei prossimi cinque anni le sue attività, soprattutto in favore dei minori più vulnerabili”. Prato, la città in Italia con più bambini stranieri di seconda generazione - Il “tesoro degli immigrati”: sono invece 932.000 minori stranieri residenti in Italia. Tra loroi 6 su 10 sono di seconda generazione (i cosiddetti G2), cioè nati in Italia: Prato con il 19,7% di minori di seconda generazione sul totale della sua popolazione straniera, è la prima città in Italia. Seguono Mantova (17,2%), Cremona (17%), Brescia e Reggio Emilia (16,9%). Nel sud Trapani (14,2%) e Palermo (12,7%) sono i capoluoghi di provincia con la più alta percentuale di G2. I bambini senza volto - Ma ci sono anche bambini e adolescenti quasi senza nome e senza volto, pressoché invisibili perché le loro vite sono in parte o completamente clandestine e nascoste: centinaia di minori per lo più stranieri e soli che soggiornano per brevi periodi nelle comunità per poi scapparne, o che finiscono in circuiti di sfruttamento lavorativo, sessuale o di devianza. Nel 2010 risultavano almeno 4.500 i minori stranieri non accompagnati presenti in Italia. Un dato sicuramente per difetto, che non include, per esempio, i minori neocomunitari. E stranieri sono alcune migliaia di minori lavoratori: pari al 9% di tutti i minori che lavorano, stimati in circa 400.000. Sono soprattutto cinesi, a Roma, Milano e Firenze, Prato; romeni e albanesi, a Roma e a Bari, giovani nord-africani in Sicilia e Calabria. Più di due milioni di bambini e ragazzi poveri - E 1 milione 756 mila sono i minori che vivono in povertà relativa cioè in famiglie che hanno una capacità di spesa per consumi sotto la media: circa il 65% di questi minori si concentra nel Sud Italia. A questi vanno aggiunti altri 649 mila ragazzi, circa il 6% della popolazione sotto i 18 anni, che vive in povertà assoluta. I bimbi al nido e nei giardini - Quanto al verde a disposizione dei bambini, in Toscana è ben messa Pisa (1521 mq a persona), che segue subito dopo L’aquila e viene prima di Ferrara e Matera. Non sono invece poche le auto: 5,26 per bambino, a Firenze, nel 2008. Ottima posizione per la Toscana anche quanto ai bambini, fino a due anni, che usufruiscono degli asili nido: il 16,9%, nel 2009.  
   
   
INFANZIA. PRESENTATO A MILANO PROGETTO "SICURAMENTE PIÙ SICURI": LA PREVENZIONE E’ UN GUADAGNO PER LA SOCIETÀ, SOPRATTUTTO QUANDO SI TRATTA DEI PIÙ PICCOLI”  
 
Milano, 14 febbraio 2011 - “Il Comune di Milano sostiene il primo progetto di sensibilizzazione in Italia per la prevenzione dei piccoli incidenti che coinvolgono bambini e ragazzi, con conseguenze talvolta molto gravi”. Così gli assessori Mariolina Moioli (Famiglia, Scuola e Politiche sociali) e Giampaolo Landi di Chiavenna (Salute) sono intervenuti l’ 11 febbraio alla presentazione del progetto “Sicuramente più sicuri”, realizzato in collaborazione con l’associazione Rosa Camuna. Presenti anche la dottoressa Iolanda Minoli, ideatrice del progetto, e Daniela Guadalupi, presidente dell’associazione Rosa Camuna. Gli incidenti, sia in ambito domestico che fuori casa, rappresentano il più grave pericolo per la vita e la salute dei bambini e degli adolescenti. Come segnalato dal Consiglio Superiore della Sanità, gli incidenti sono la prima causa di morte nella fascia di età compresa tra gli 0 e i 18 anni. “Dalla consapevolezza che la maggior parte degli incidenti si può evitare - ha spiegato l´assessore Moioli - è nata l’idea di una campagna di sensibilizzazione all’interno delle scuole, rivolta sia ai bambini che ai genitori. L’obiettivo, oltre a educare i bambini e i ragazzi a riconoscere i pericoli, è anche sensibilizzare gli adulti ad assumere comportamenti improntati alla sicurezza e ad adottare ogni precauzione utile per garantire l’incolumità dei piccoli”. “Vorrei ringraziare la dottoressa Minoli, ideatrice del progetto - ha aggiunto - e tutta l’associazione Rosa Camuna che ha aderito con entusiasmo e ha collaborato alla realizzazione della campagna di sensibilizzazione. Un ringraziamento va anche a Rcs Education che si è resa disponibile a editare i materiali utilizzati”. “Dare sicurezza al bambino - ha affermato l’assessore Landi di Chiavenna - significa educare. Ed educare significa accompagnare i bambini, insegnar loro a provare e a giocare senza paura, ma con l’esercizio continuo della prudenza e della responsabilità. Sembrano parole ed esortazioni scontate, ma in una società in cui il tempo medio giornaliero che i genitori dedicano ai figli è di 40 minuti, vale la pena riflettere con calma anche sulle cose piccole. Basti pensare che il 50% degli incidenti di cui sono vittima i bambini avviene in casa, e che la nostra regione vanta il primato degli avvelenamenti domestici: in Lombardia si concentra infatti il 31% dei casi nazionali. Un’esposizione ai veleni e alle sostanze pericolose che si verifica nella stragrande maggioranza dei casi (57%) per un accesso incontrollato senza che i genitori se ne accorgano, per il 12% a causa di errori generici e per il 7% a seguito di travasi dal contenitore originale”. “Garantire un ambiente sereno e privo di pericoli ai bambini - ha concluso Landi - è dar loro sicurezza creandogli attorno, come accade con questo progetto, una rete di cui fanno parte istituzioni e privato sociale”. Dal mese di marzo nelle scuole di Milano verranno distribuiti dépliant e poster, differenziati per fasce di età, contenenti indicazioni e suggerimenti rivolti a bambini e genitori, che segnalano i comportamenti pericolosi e indicano quelli corretti per muoversi in casa e fuori casa in sicurezza. Le fasce di età sono 6: da 0 a 12 mesi - da 1 a 3 anni (asilo nido) - da 3 a 5 anni (scuola dell’infanzia) - da 6 a 8 anni (scuola primaria) - da 9 a 11 anni (scuola primaria) - da 11 a 14 anni (scuola secondaria) Per il progetto sono stati stampati 6.770 grandi poster plastificati che saranno esposti negli ospedali, consultori, nidi, scuole d’infanzia e dell’obbligo e 150.000 folder in quattro diverse tirature, differenziate per fasce d´età. I contenuti della campagna di prevenzione sono stati ideati dalla dottoressa Minoli, membro dell’associazione Rosa Camuna.  
   
   
ARRIVA LA “SCUOLA PER FAMIGLIE” PERCORSO DI RETE PER IL BENESSERE DEI GENITORI, SI PARTE IL 16 FEBBRAIO  
 
 Pordenone, 14 febbraio 2011 - La relazione tra genitori, come aiutare lo sviluppo emotivo dei figli, i rapporti tra fratelli e tra sorelle. Sono soltanto alcuni dei focus su cui verte il percorso di formazione e informazione sulla vita di coppia e sulla realtà familiare in fase di partenza grazie alla Cooperativa sociale Itaca. Scuola per famiglie: percorso di rete per il benessere delle figure parentali e valorizzazione dei contesti familiari è il progetto rivolto alle famiglie, 1094 quelle “campione” coinvolte, in fase di avvio in tre grandi Comuni del Friuli Venezia Giulia: a Pordenone si parte mercoledì 16 febbraio, mentre a Latisana la partenza è prevista per lunedì 21 febbraio, Cervignano del Friuli darà invece il via il 2 marzo, l’orario per tutti è dalle 20.30 alle 22.30. Altrettanti i nidi d’infanzia che ospiteranno i corsi, il Farfabruco a Pordenone, l’Arca di Noè a Latisana e il nido di Cervignano. “Scuola per famiglie” è un ciclo di incontri aperti al pubblico e rivolti a famiglie con figli di età compresa tra 0 e 6 anni. Le famiglie “campione” coinvolte nel progetto sono 1094. Nell’ambito di Pordenone Itaca interagisce con 370 famiglie gestendo il Nido d’infanzia Farfabruco, Centro gioco (Centro per bambini e genitori), Spazio Gioco, Informagenitori, interventi educativi a disabili nei Comuni di tutto l’Ambito, servizi socio educativi territoriali a minori multiproblematici nei Comuni di tutto l’Ambito, servizi educativi presso il Nido d’infanzia a Cordenons, doposcuola per minori di origine straniera. Sono 310 le famiglie che si trovano nell’Ambito di Latisana dove Itaca gestisce l’Arca di Noè, il Tempo per la famiglia (Centro per bambini e genitori) nei Comuni di Teor, Rivignano, Latisana, Muzzana e Pocenia, il doposcuola di Lignano Sabbiadoro, interventi educativi a minori in difficoltà e disabili nei Comuni di tutto l’Ambito. A Cervignano e Monfalcone la Coop friulana ha rapporti con 414 famiglie grazie a Nido d’infanzia di Cervignano, Ludoteca comunale di Fiumicello, interventi educativi a disabili e minori in difficoltà nei Comuni di tutto l’Ambito, Ludoteca di Monfalcone, Centro gioco (Centro per bambini e genitori) di Monfalcone. La Cooperativa Itaca gestisce servizi educativi a minori in tutto il Friuli Venezia Giulia, la scelta di proporre il progetto “nei territori dove già siamo presenti nella prima infanzia e con altri servizi educativi a minori – spiega la coordinatrice del progetto Sabina Capolo - è motivata dalla possibilità quotidiana di avere relazioni con i genitori e quindi di rilevare le loro esigenze. A ciò si aggiunge la consapevolezza dell’importanza di accompagnarli fin da subito nella loro formazione educativa. In quest’ottica i servizi diventano osservatori privilegiati della società ma non i destinatari unici del progetto, essendo il percorso formativo rivolto a tutta la comunità”. I destinatari dell’attività formativa sono i genitori con figli minori. “E’ importante far confrontare e riflettere i genitori sul loro ruolo genitoriale fin dalla prima infanzia dei bimbi, una scelta – prosegue Capolo - che vuol essere anche un primo livello di prevenzione di possibili e futuri problemi che potrebbero acuirsi nel tempo”. Articolati gli obiettivi tra cui la promozione del benessere e del valore sociale della famiglia nel rispetto delle tappe del ciclo di vita della famiglia stessa, come anche la valorizzazione e rafforzamento dell’autonomia e delle competenze dei genitori affinché riconoscano e utilizzino le risorse che già possiedono. Organizza Itaca in collaborazione con i Comuni di Cervignano, Latisana e Pordenone e con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia (articolo 7 bis della legge regionale 11/2006). Tra le principali finalità certamente anche il creare momenti di confronto tra genitori e tra esperienze diverse al fine di promuovere, ove possibile e nel rispetto delle sensibilità di ciascuno, esperienze di “auto-aiuto” tra i genitori stessi. Tre cicli di sei incontri, ogni percorso co-condotto da due psicologhe: a Pordenone Federica Imelio e Leila Rumiato, a Cervignano Leila Rumiato e Marzia Basei, a Latisana Laura Fornasier e Leila Rumiato. L’attività proposta a moduli distinti per fascia d’età è in sostanza una forma di formazione permanente che non solo fornisce informazioni e notizie utili sugli aspetti teorici, ma offre anche ai genitori uno spazio di contatto con se stessi, di accoglienza delle loro esperienze, di confronto sulle pratiche educative. L’idea è quella in base alla quale se si eleva il livello di benessere dei genitori di conseguenza aumenta quello di tutto il contesto familiare.