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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Febbraio 2011
NUOVO PROGETTO METTE IN LUCE IL BISOGNO DI COERENZA TRA LE POLITICHE IN MATERIA DI ENERGIA E QUELLE PER LO SVILUPPO  
 
Bruxelles, 14 febbraio 2011 - Il trattato di Lisbona sancisce che l´Ue deve tenere in considerazione i temi relativi allo sviluppo nel mettere in atto altre politiche che interessano paesi in via di sviluppo. Ma in che misura viene rispettato questo principio nel caso delle politiche Ue in materia di sicurezza energetica? La questione è attualmente oggetto di studio da parte dei ricercatori del progetto Edc2020 ("European development co-operation to 2020") finanziato dall´Ue. Il progetto è finanziato nell´ambito del tema "Scienze socioeconomiche e scienze umane" del Settimo programma quadro (7° Pq). "C´è una buona notizia: l´Ue ha fatto dei progressi in questo campo, ma bisogna fare ancora di più", ha detto Richard Youngs del think tank spagnolo Fride ("´Fundación para las Relaciones Internacionales y el Diálogo Exterior") riepilogando i risultati del progetto. Il prof. Youngs parlava in occasione di un briefing organizzato da Edc2020 sulla coerenza tra le politiche dell´Ue in materia di sicurezza energetica e quelle per lo sviluppo, che si è tenuto a Bruxelles, Belgio, il 9 febbraio. Se c´è qualcuno in grado di mettere in rilievo le interdipendenze tra le politiche Ue in materia di energia e di sviluppo è Andris Piebalgs, che ha tenuto un discorso importante all´evento dell´Edc2020. Nel 2004 ha assunto la carica di commissario europeo dell´energia prima di passare al portafoglio Sviluppo nel 2009. Il commissario ha asserito che la destinazione di fondi a progetti energetici all´estero deve essere vista come un investimento "Si tratta di una questione di sicurezza energetica", ha spiegato. "Aumentando la fornitura di energia nei paesi in via di viluppo, si agevola l´approvvigionamento di petrolio". Tuttavia, ha riconosciuto che i progetti precedenti, spesso semplicemente troppo ambiziosi, hanno lasciato delle lezioni da cui imparare. "Abbiamo seriamente bisogno di una strategia articolata, basata su piccoli progetti che coinvolgano l´energia rinnovabile", ha detto, aggiungendo che i progetti devono comunque includere una solida prospettiva per il futuro. "Dovremmo fare dell´energia rinnovabile un marchio distintivo della politica di sviluppo europea", ha osservato. Una discussione del panel ha suffragato alcune delle principali scoperte del progetto Edc2020. Per esempio, l´équipe del progetto Edc2020 ha scoperto che la sicurezza energetica e lo sviluppo sono più intrecciati in Africa che in altre regioni ricche di energia, come l´Asia centrale, dove le questioni energetiche tendono a essere affrontate da un punto di vista geopolitico. In un briefing paper l´équipe dell´Edc2020 lamenta il fatto che, benché in Asia centrale vi sia una "sempre più diffusa ricchezza energetica" continuano a persistere sacche di povertà e resta scarso lo standard dei diritti umani. Jacqueline Hale della Open Society Foundations di Bruxelles, membro del panel e conoscitrice della regione caspica, ha evidenziato che molti stati dell´Asia centrale sono anche paesi in via di sviluppo. "Spesso lo si dimentica", ha detto, aggiungendo che le questioni inerenti alla sicurezza energetica sembrano esacerbare le tendenze autoritarie già molto presenti in alcuni di questi paesi. Il prof. Youngs ha corroborato questa osservazione dicendo: "Riteniamo che l´anello mancante tra la sicurezza energetica e lo sviluppo sia la governance". La ricerca Edc2020 ha svelato che l´approccio alla governance è ancora molto approssimativo e deve essere adeguato maggiormente al settore energetico. Un fenomeno relativamente recente in Africa è stato il crescente numero di progetti indiani e cinesi. Una prospettiva indiana sulla questione è stata offerta da Ruchita Beri dell´Institute for Defence Studies and Analyses in India. Secondo la sua ricerca, sia gli indiani che gli africani hanno la percezione che gli europei vedano per tradizione l´Africa come "loro". Se Hale ha lamentato il fatto che spesso sembra che le politiche di sviluppo siano progettate per adeguarsi alle altre, e non viceversa, Beri ha detto che per lei non sarebbe realistico escludere le politiche nazionali dalle politiche per lo sviluppo. Tuttavia ha riassicurato il pubblico sul fatto che "l´India è lì [in Africa] e ci resterà a lungo". Da parte sua l´équipe dell´Edc2020 conclude: "Il progetto Edc2020 ha scoperto che urge un coordinamento tra le politiche Ue per lo sviluppo e quelle per l´energia, che allo stato attuale sono spesso contraddittorie. Questa sarà una tematica centrale negli anni a venire, negli ambiti in cui l´Ue dovrà riformare le proprie politiche per lasciare un impatto significativo". Per maggiori informazioni, visitare: Edc2020: http://www.Edc2020.eu  Portale dell´Ue per la scienza nella società: http://ec.Europa.eu/research/science-society/    
   
   
PUGLIA REGIONE SMART. VENDOLA INCONTRA GALLO, DIRETTORE DIVISIONE RETI ENEL  
 
 Bari, 14 febbraio 2011 - "Il tema che abbiamo affrontato nel nostro incontro è stato quello di come si può rendere, per esempio facendo della Puglia una regione all’avanguardia in Europa, il nostro territorio regionale un territorio connesso da tutti i punti di vista, quindi in questo senso intelligente. Questa intelligenza produce un abbattimento di tutti i tempi morti, con un aumento incredibile della velocità di trasferimento e di comunicazione”. Lo ha dichiarato il presidente della regione Puglia Nichi Vendola al termine dell’incontro svoltosi il 10 febbraio in presidenza con il Direttore della Divisione Infrastrutture e Reti di Enel Livio Gallo. L’incontro è servito non solo a fare il punto sullo stato di avanzamento di due importanti accordi che vedono la regione Puglia in primo piano nello sviluppo di reti di distribuzione di energia elettrica del futuro ma anche per parlare di ricerca e sperimentazione e per disegnare la Puglia del futuro. “Prospettive inedite - ha detto Vendola - se si ha il coraggio di guardare non soltanto la giornata odierna e il proprio ombelico, ma se si ha il coraggio di potersi misurare sul ritmo del cambiamento e di poter anche ragionare e sperimentare cosa significa una città smart o una regione smart, cioè un territorio attrezzato con reti di trasporto di connessione e comunicazione e quindi un territorio intelligente e veloce”. “Siamo oggi a testimoniare l’impegno di Enel per lo sviluppo della rete del futuro in Puglia, una regione caratterizzata da una forte domanda di connessioni di impianti da fonti rinnovabili – ha detto Gallo - con il sostegno della Regione attueremo un progetto per la realizzazione della Smart Grid. Una rete intelligente in grado di assicurare l’uso razionale dell’energia elettrica, la partecipazione attiva di cittadini, imprese e produttori al mercato elettrico in modo da garantire un contributo concreto allo sviluppo sostenibile e all’efficienza energetica. La realizzazione di queste reti consentirà anche di accedere a tecnologie innovative come, ad esempio, quella dell’auto elettrica, porti verdi e illuminazione a Led”. Negli scorsi mesi Enel ha sottoscritto con il Ministero dello Sviluppo Economico e con la Regione Puglia una convenzione per il potenziamento degli impianti di distribuzione a servizio delle fonti rinnovabili (questo progetto è finanziato a livello regionale con 35 milioni di euro). Un altro progetto, sempre in Puglia (finanziato con 13 milioni di euro) prevede la sperimentazione concreta per la realizzazione di una rete intelligente (Smart Grid) simile a internet, in grado di far dialogare produttori e consumatori, di interpretare in anticipo le esigenze di consumo e adattare con flessibilità la produzione. La regione Puglia sta lavorando anche su progetti di ricerca a respiro europeo. In particolare sulla possibilità che una parte del surplus di energia accumulata possa essere dispacciata dopo averla trasformata in idrogeno. Potrebbe essere importante infatti che una parte dell’energia pulita, attraverso il surplus che la rete non riesce ad assorbire, produca idrogeno e poter così sperimentare una serie di attività di mobilità sostenibile. “Chi prima mette piedi nel ciclo dell’idrogeno – ha sottolineato Vendola - e lo riconnette ad un ciclo energetico virtuoso, guadagna futuro. Noi ci dobbiamo arrivare e spero che, in un tempo non lungo, potremo avere stazioni di distribuzione dell’idrogeno che possano consentire di sperimentare forme di trasporto urbane sostenibili”. “Ci muoviamo all’interno del protocollo di Kyoto – ha sottolineato la vicepresidente Loredana Capone – e cioè utilizzare al meglio le fonti di energia rinnovabile e farle entrare nella rete. L’investimento di Enel è un importante investimento nella capacità di accoglienza della rete con riferimento a nuove fonti di energia che richiedono un adeguamento della rete stessa”. All’incontro era presente anche il direttore d’area Politiche di sviluppo economico Davide Pellegrino.  
   
   
NUCLEARE, ISTITUITA IN EMILIA ROMAGNA UNA COMMISSIONE PER ATTUARE LE POLITICHE REGIONALI  
 
Bologna, 14 febbraio 2011 - E’ stata istituita una Commissione tecnica di supporto all’attuazione degli indirizzi della Regione, aperti alla ricerca ma contrari al programma di energia nucleare del Governo. La Commissione resterà in carica 4 anni e sarà presieduta dal direttore generale alle Attività produttive della Regione. E’ formata da esperti con competenze specifiche: cinque membri saranno designati dalla Regione, uno da Arpa, uno da Enea, uno dall’Università di Bologna, uno dal Politecnico di Milano, uno dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. «Daremo la possibilità - spiega l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - a tutti i cittadini di avere ogni informazione riguardo ai problemi del ricorso all’energia nucleare, all’insegna della massima conoscenza, chiarezza e trasparenza. Tutto questo, all’opposto del modo di agire del Governo che, con una norma bocciata dalla Corte costituzionale, aveva pensato di potere legiferare senza nemmeno consultare le Regioni, e continua ad adottare atti ambigui come la delibera Cipe bocciata dalla maggioranza delle Regioni oltre alle mappe Sogin per proposte di siti di scorie nucleari anche in Emilia-romagna» Inoltre, la Commissione contribuisce ad assicurare la gestione in sicurezza dei rifiuti radioattivi ed a rafforzare la vigilanza sull’andamento delle attività di completamento di decommissioning della centrale nucleare di Caorso. «Come ha ribadito la risoluzione approvata nell´ottobre scorso dall’Assemblea Legislativa, l’Emilia-romagna è indisponibile ad accettare una centrale nucleare sul territorio regionale, e vuole incentivare la ricerca e le azioni a supporto di energie alternative e rinnovabili e a favore dell’efficienza e del risparmio energetico» ha concluso Muzzarelli.  
   
   
CASA. RELAZIONE SULLA GESTIONE COMPLESSIVA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMUNE DI MILANO  
 
Milano, 14 febbraio 2011 - E´ stata completata la banca dati del patrimonio immobiliare di proprietà comunale (con relativo stato manutentivo) ed è stato sviluppato un nuovo sistema informatico di gestione in cui sono confluite le banche dati degli ex gestori Global Service. L’amministrazione comunale è ora in possesso di un sistema informatico unico e integrato che rende più efficiente l’attività di gestione e garantisce la trasparenza e efficaci controlli. Con il Sistema Informativo Unico Comune e Aler hanno messo a frutto i rispettivi know how. Gli ex gestori (Romeo Gestioni, Pirelli Real Estate Property Management e Gefi Servizi Immobiliari) hanno restituito al Comune le banche dati a seguito della sottoscrizione, nel marzo dello scorso anno, di un accordo conciliativo. Il trasferimento dei dati raccolti nei sei anni di gestione (2003-2009) si è concluso lo scorso mese di gennaio e sono in corso il controllo, la verifica e l’elaborazione dei dati stessi. Monitoraggio - Anagrafe del patrimonio: è stato ultimato il rilievo tecnico del patrimonio anche attraverso sopralluoghi congiunti Comune/aler finalizzati a verificarne lo stato manutentivo. Tale monitoraggio è di estrema importanza, in quanto permette di programmare gli ambiti prioritari su cui intervenire: servizi, forniture, attività tecnico manutentive. Anagrafe dell’utenza: è in corso dalla scorsa estate da parte dell’Aler l’anagrafe dell’utenza, che riguarda le condizioni personali, reddituali e patrimoniali dei nuclei familiari in affitto, attività che sarà conclusa entro febbraio 2011. Entro tale data verranno convocati da Aler tutti gli inquilini, in modo tale da completare il quadro relativo a ciascun inquilino. L’anagrafe dell’utenza permette di applicare correttamente i canoni di locazione previsti dalla legge regionale 27/2009, di riportare i canoni adeguandoli al giusto reddito di ogni famiglia e di poter aiutare i nuclei meno abbienti con dei contributi ad hoc. Gestione contratti ad usi diversi dall’abitativo - Gli introiti di gestione contratti Settore Demanio e Patrimonio passano dai circa 22 milioni di euro l’anno del 2006 ai 27,4 milioni del 2010, nonostante l’alienazione di molti immobili, grazie alla messa a reddito di ulteriori immobili nonché alla rinegoziazione dei contratti scaduti (totale complessivo: 403 contratti stipulati) I contratti ad usi diversi dall’abitativo sono stati stipulati nella percentuale di oltre il 40% - nel periodo 2007/2010, a seguito di rinegoziazioni di contratti scaduti o per la messa a reddito di nuovi beni assegnati esclusivamente a seguito di bandi pubblici (per usi commerciali o per associazioni senza scopo di lucro) oppure assegnati ad enti pubblici (es caserme, aziende ospedaliere). I canoni sono stati determinati in applicazione dei criteri generali approvati dalla Giunta comunale e riferiti ai valori di mercato (come desunti dai Bollettini Semestrali della Camera di Commercio di Milano e Provincia o — in caso di immobili particolari — mediante apposita perizia di stima dell’Agenzia del Territorio). Il valore di mercato è stato abbattuto solo ed esclusivamente a favore degli enti senza scopo di lucro, in applicazione di una deliberazione del Consiglio comunale (la n. 36 del 1998) che prevede uno sconto del canone pari al 70%. Tali contratti a canone abbattuto rappresentano il 30% del totale (151 stipulati con Associazioni senza fine di lucro, 68 stipulati con Enti Pubblici e/o di interesse pubblico, quali Aziende Ospedaliere/parrocchie/amministrazioni dello Stato/enti locali). Le stipulazioni nel periodo 2007/2010 hanno determinato un incremento su base annua di oltre 4 milioni di euro, rispetto alle entrate del periodo precedente, pur con gli abbattimenti del canone per gli enti senza scopo di lucro. I rimanenti contratti, non stipulati nel periodo 2007/2010, sono e saranno rinegoziati alla scadenza secondo i criteri generali predetti. La rimanente parte dei contratti scaduti sono già oggetto di procedura di rilascio (per sfratto forzoso o rilascio bonario in corso), o di imminente avvio delle procedure di rilascio. Tutti i contratti scaduti, senza eccezioni, sono stati disdettati nei termini di legge. La Direzione Centrale Casa del Comune provvede a disdettare i contratti nei modi e termini di legge per ottenere il rilascio del bene in quanto interessato da progetti di utilizzo alternativi che impongono la disponibilità del bene stesso. Nel caso specifico di contratti aventi ad oggetto aree, il divieto di rinnovo tacito del contratto e già formalmente contenuto nell’atto stipulato con il conduttore: tale disdetta tacita consente di riacquisire la disponibilità delle aree per la realizzazione di progetti di prossima attuazione da parte dell’Amministrazione comunale. I tempi del rilascio effettivo dipendono dall’avvio dei singoli progetti. Le disdette vengono inoltre effettuate per rinegoziare i contratti in applicazione dei criteri generali stabiliti dalla Giunta comunale (delibera 1904/2008: in tali casi i contratti verranno stipulati non appena conclusa l’istruttoria tecnico-amministrativa. Le disdette non vengono inoltrate se già sussiste un contenzioso in corso, ossia se e stata emessa un’ordinanza di sgombero o avviata l’azione civile davanti al giudice ordinario per ottenere il rilascio del bene per motivazioni diverse dalla fine locazione (in questa categoria rientrano 8 contratti). Gestione contratti abitazioni - I contratti di abitazioni sono stati stipulati anteriormente al 2006. I 31 contratti scaduti o in imminente scadenza sono stati oggetto, dal 2006 ad oggi, di richiesta di rilascio e, per 11 di essi è stata avviata la procedura di sfratto. Anche per i restanti sarà avviata la procedura di rilascio prevista dalle norme vigenti e nei termini previsti dal contratto. Dalla fine del 2007, ad avvenuto accertamento della corretta procedura da seguire per il rispetto della legge sulla privacy, tutti i dati relativi ai contratti gestiti dalla Dc Casa sono stati messi a disposizione dei Consiglieri comunali che ne avevano fatto richiesta. Fondi immobiliari e valorizzazione - Nella seconda metà del 2007 il Comune di Milano ha avviato un pionieristico Piano di Valorizzazione, attraverso la costituzione di un Fondo Immobiliare pensato per garantire la migliore gestione di un patrimonio vasto e complesso e per trasformarlo in una risorsa economica. Nel primo Fondo Immobiliare sono stati inseriti 76 immobili, non di edilizia economica popolare. La priorità è stata data agli immobili siti nei condomini (particolarmente onerosi per l’Amministrazione nelle spese di gestione), agli immobili liberi e a quelli occupati per “usi diversi” (come ad esempio magazzini, uffici, autorimesse, ecc.) Esclusi dal Piano anche gli edifici di pregio (come la Galleria e gli immobili di piazza Duomo) e quelli usati oggi dall’Amministrazione per le proprie attività. Il primo fondo è stato stimato in 255 milioni di euro. I proventi di questa valorizzazione vengono tutti destinati in investimenti (non in spese correnti) e, in particolare, il 50% all’edilizia sociale. Dopo gli ottimi risultati ottenuti dal primo Fondo Immobiliare, si è aperta la seconda fase della valorizzazione: con la firma, lo scorso 31 dicembre, dell’accordo con il gestore Bnp Paribas Reim Sgr, ha ufficialmente preso il via il “Fondo Immobiliare Milano 2”, grazie all’apporto del 50% del patrimonio immobiliare messo a disposizione dal Comune. Il portafoglio immobiliare trasferito contiene 65 unità immobiliari di proprietà comunale, tra aree (anche esterne al territorio comunale) e fabbricati, per un controvalore complessivo di circa 120 milioni di euro. Con questa operazione il Comune realizza una buona parte delle risorse necessarie al finanziamento di importanti servizi e investimenti per la città previsti nel triennio 2010-2012. I prossimi passi del progetto complessivo di valorizzazione del patrimonio immobiliare consisteranno nell’elaborazione e messa in atto delle strategie per il collocamento sul mercato delle quote del Fondo. La scelta di Bnp Paribas Reim in qualità di Sgr risale al 2008, sulla base di una procedura di gara a cui avevano partecipato i principali operatori del settore con l’incarico di istituire e gestire uno o più fondi di investimento immobiliare dedicati al Comune di Milano. Forti della proficua esperienza maturata si è proceduto, come consentito dal regolamento, all’assegnazione diretta della gestione del fondo al medesimo operatore. Utilizzazione spazi disponibili non abitativi - Comune e Aler hanno avviato un progetto di utilizzazione degli spazi disponibili non abitativi al fine di coniugare la necessità di una messa a reddito di questi spazi con le richieste dei cittadini, ma anche per rivitalizzare i quartieri. Attività svolte: ricognizione spazi disdettati da inquilini o liberati a seguito di sentenza di sfratto, verifica idoneità degli spazi liberi per essere assegnati a terzi, rilievi in loco ed eventuale sistemazione spazi. Il tutto finalizzato all’individuazione e messa a bando di unità immobiliari per Associazioni senza scopo di lucro e per attività commerciali. Il Comune di Milano mette, così, a disposizione spazi di poche decine di metri quadrati sino a metrature più ampie (500 mq) e in diverse zone della città. Risultati:
Indirizzo Aggiudicatario/firmatario Gestore
Appennini 127 - lotto 1 Circolo Arci Metromondo Aler
Appennini 195 - lotto 2 Ass. Promozione sociale Arci Equinozio Aler
Appennini 92 - lotto 3 Spazio Aperto Cooper. Sociale arl Aler
Appennini 94 - lotto 4 Alekoslab Cooperativa sociale Onlus Aler
Appennini 98 - lotto 5 Spazio Aperto Servizi - Soc. Coop. Sociale Onlus Aler
Ciriè 9 - 1° piano - lotto 6 Sis Sistema Imprese sociali Demanio
Ciriè 9 - seminterrato - lotto 7 Associazione Punto Zero Demanio
De Pretis 13 - n. 5 - lotto 10 L´impronta Demanio
Del Tamigi 7 - lotto 8 Fondazione Aquilone Onlus Aler
Demonte 8 int. B e C - lotto 9 Età Insieme Cooperativa Sociale Aler
Gazzoletti 10 - lotto 14 Compagnia di Proteo Aler
Gazzoletti 10 - lotto 15 Associazione di Promozione sociale Milano in Rosa Aler
Gazzoletti 6 - A - lotto 11 Cooperativa Sociale Comunità Progetto Aler
Gazzoletti 6 - E - lotto 12 Associazione Sportiva dilettantistica Futura Aler
Gazzoletti 6 - lotto 13 Associazione Museidon Lombardia Aler
Monterotondo 10 - lotto 16 Progetto Integrazione Cooperativa Sociale Arl Onlus Aler
Monviso 10 - lotto 17 Musicopoli Demanio
Monza 142 - lotto 18 Auser Aler
Pascarella 29 - lotto 19 Azzurra Coop. Sociale Aler
Pascarella 29 - lotto 20 Ass. Il Laboratorio Onlus Aler
Pascarella 33 -lotto 21 Ambiente Acqua Onlus Aler
Pastonchi 2 - lotto 22 Cooperativa Sociale Tuttinsieme Aler
anno 2009, bando per attività commerciali, 14 unità immobiliari di Aler. Anno 2010, bando per attività commerciali, 29 unità immobiliari di cui 25 di Aler. Bando per Associazioni no profit, 23 unità immobiliari di cui 17 di Aler, chiuso il 15 novembre scorso. Sono pervenute 172 domande. E’ in corso l’istruttoria. Attività in corso: sopralluoghi per l’individuazione di ulteriori spazi da assegnare, è in corso la predisposizione di una nuova procedura per semplificare e accelerare l’assegnazione di spazi ad Associazioni. Si intende utilizzare in modo aperto le graduatorie del prossimo bando in modo tale da poter assegnare con immediatezza eventuali nuovi spazi che dovessero rendersi disponibili dopo la chiusura del bando stesso, Aler mette a disposizione 40 nuovi spazi di loro proprietà per le Associazioni senza scopo di lucro. Dal 2010 l’Assessorato alla Casa pone particolare cura nell’escludere dall’assegnazione degli spazi alcune destinazioni commerciali, quali sexy shop, take away, phone center, negozi di kebab, centri massaggi, money transfer, sale giochi, agenzie di scommesse, per favorire la riqualificazione delle zone in cui gli stessi hanno sede. La maggior parte degli spazi messi a bando sono situati in zone periferiche della città. Con precise delimitazioni di orario e di scelta di tipologia commerciale l’Amministrazione intende combattere il degrado che si viene a formare in alcune precise situazioni. Valorizzazione del complesso monumentale Galleria Vittorio Emanuele Ii Tratti salienti del percorso fatto: nel 2007 è stato preliminarmente avviato un percorso di valorizzazione degli immobili presenti nella Galleria; nel 2008 è stato attivato un gruppo di lavoro tecnico coordinato dalla Direzione Generale; il 2 luglio 2009 il Consiglio comunale ha approvato una mozione con la quale vengono formulate alcune raccomandazioni per la valorizzazione e gestione della Galleria; parallelamente, sono state poste in essere e concluse nel 2008 alcune attività per la tutela del decoro e della sicurezza degli spazi; tra le iniziative volte al riordino complessivo dei luoghi, anche con la finalità di aumentare il livello di attrattività della Galleria, particolare rilievo assumono quelle per la definizione del nuovo tipo di dehors e per il restauro della pavimentazione. A seguito dell’individuazione da parte del Sindaco, nel marzo 2010, dell’assessore alla Casa come referente politico per il coordinamento delle diverse competenze/attività (ferme restando quelle specifiche degli altri assessori sui diversi ambiti) è stato istituito un apposito Tavolo interassessorile (che coinvolge Arredo, Decoro urbano e Verde; Attività produttive, Politiche del Lavoro e dell’occupazione; Bilancio, Infrastrutture e Lavori pubblici; Sviluppo del Territorio, con la partecipazione del Direttore e Vice Direttore Generale) che ha condiviso alcune linee guida sulle funzioni da insediare e sui criteri di utilizzo degli spazi. Funzioni: attività di eccellenza, varietà merceologica, apertura nel corso della giornata, apertura di tutte le attività, equilibrio economico. Utilizzo spazi: valorizzazione, recupero, condivisione. Piano attuativo per l’installazione dei nuovi dehors concordato con le associazioni di categoria nel maggio 2010. Cronoprogramma dell’intervento di restauro della pavimentazione.
 
   
   
PAVIA: 1,5 MLN PER RISTRUTTURARE ALLOGGI CONFERENZA ALLO STER PER FARE PUNTO SULLE POLITICHE ABITATIVE  
 
 Pavia, 15 febbraio 2011 - Un contributo di 1,5 milioni di euro, previsto dal Piano casa nazionale, sarà messo a disposizione dell´Aler di Pavia per la ristrutturazione di quegli alloggi che non sono abitabili perché in cattive condizioni. L´annuncio è stato dato a Pavia dall´assessore alla Casa della Regione Lombardia Domenico Zambetti, intervenuto, insieme al delegato del presidente Formigoni per i rapporti con il Parlamento Gian Carlo Abelli, ad un convegno sulla situazione degli alloggi pubblico nel pavese. Hanno partecipato anche, fra gli altri, il presidente della Fondazione San Matteo Alessandro Moneta, il presidente della Provincia di Pavia Vittorio Poma e i sindaci di Pavia, Alessandro Cattaneo, Voghera, Carlo Barbieri, e Vigevano Andrea Sala. L´assessore Zambetti nel suo intervento ha illustrato i versanti sui quali Regione Lombardia sta portando avanti la propria politica per la casa a Pavia e provincia. Piano Casa Pavia E Manutenzioni - Per quanto riguarda gli interventi sul territorio, sono stati inseriti come prioritari quelli che consentono di affrontare il delicato tema delle manutenzioni, da sempre punto critico, in relazione all´anzianità degli immobili e alla cronica carenza di fondi. "Vogliamo che tutti i 2.000 alloggi gestiti dall´Aler a Pavia - ha detto Zambetti - possano essere assegnati e dunque useremo i fondi che ci mette a disposizione il Piano casa proprio con questo obiettivo". Accordo Quadro Di Sviluppo Territoriale - Nell´ambito dell´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale rientrano diverse tipologie di intervento: i Contratti di Quartiere, gli Aqst per la Casa 2006 e 2008 e il programma regionale per l´emergenza abitativa. Campus Medico Universitario Nazionale - "Uno dei fiori all´occhiello di questa comunità - ha detto ancora Zambetti - è sicuramente l´intesa tra Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Comune di Pavia, Università di Pavia e Policlinico San Matteo di Pavia, siglata un anno fa, che prevede la costruzione di un campus universitario nell´area dei vecchi padiglioni del Policlinico". Sportello Casa - L´assessorato regionale alla Casa, d´intesa con Aler e Ster Pavia, sta lavorando per l´avvio di un progetto sperimentale denominato ´Sportello Casa´. "Si tratta - ha spiegato Zambetti - di un presidio informativo in ambito territoriale in grado di orientare sui servizi pubblici in materia di casa e politiche abitative, offerti e promossi nel contesto regionale, da diversi enti competenti in materia (Regione Lombardia, Aler, Ster, Comune). Il progetto sarà avviato in via sperimentale oltre che a Pavia, a Brescia e Bergamo". "Non possiamo credere che il tema della casa rientri nell´ambito sic et simpliciter delle politiche per la casa - ha precisato il delegato Abelli - Questa è una vecchia logica che non può più esistere. Quindi, non solo è opportuno, ma doveroso e improcrastinabile adottare strategie più ampie che riguardino tutto il mondo del sociale. In poche parole siamo tutti chiamati a creare un welfare in linea con questi tempi". "La Lombardia - ha concluso Abelli - segue un metodo ispirato a quel principio di sussidiarietà che rende protagoniste le istituzioni e tutti gli attori della comunità".  
   
   
IL SOCIAL HOUSING STRUMENTO PER INCREMENTARE L´OFFERTA DI ALLOGGI SOCIALI  
 
Ancona, 14 Febbraio 2011 - Il 9 febbraio presso la Sala della Consiglio comunale di Ancona si e` tenuto il convegno ´Il sistema dei fondi immobiliari per l´edilizia privata sociale´, organizzato da Anci e Cassa depositi e prestiti - Investimenti Sgr. Interessanti gli interventi dei singoli relatori che hanno illustrato come il sistema integrato di fondi immobiliari, introdotto dal Piano casa nazionale, possa essere uno dei possibili strumenti per dare una risposta ai fenomeni di disagio abitativo che sempre piu` colpisce ampie fasce della popolazione. In questo ambito il Fondo investimenti per abitare, costituito da Cdp Investimenti, societa` di gestione del risparmio di Cassa depositi e prestiti, e` in grado di gestire il fondo nazionale di circa 2miliardi di euro. Dopo i saluti del sindaco della citta` dorica, Fiorello Gramillano, l´assessore regionale alle Politiche abitative, Antonio Canzian ha aperto i lavori della giornata. ´Dopo la cessazione dei contributi Gescal - ha detto Canzian - non e` stato individuato un meccanismo di finanziamento del comparto che consenta alle Regioni di svolgere adeguatamente le funzioni loro attribuite e cioe` una programmazione organica e continuativa nel tempo in grado di dare risposte concrete al diritto alla casa´. ´La crisi economico ´ finanziaria in atto e le politiche governative degli ultimi quindici anni ´ ha proseguito l´assessore - ci dicono che e` necessario attrezzarsi in altro modo per far fronte alle esigenze abitative espresse dalla collettivita`. Le risorse direttamente attribuite alla Regione Marche per l´attuazione del piano nazionale 2009, unitamente al cofinanziamento regionale, pari a circa 15,3 milioni di euro, consentiranno di attivare nuovi interventi per circa 200 alloggi sociali che certamente non incideranno significativamente sul fabbisogno abitativo della nostra regione´. C´e` da dire che la costante riduzione dall´84 al 2004 della produzione di abitazioni, con riferimento all``edilizia sovvenzionata e a quella agevolata e convenzionata, ha esasperato la tensione sociale sull``accesso alla fruibilita` del bene-casa. ´Per quanto attiene gli strumenti finanziari per attivare programmi di edilizia abitativa sociale ´ ha concluso Canzian - e` bene pensare all´opportunita` di attivare un Fondo immobiliare regionale, in grado di partecipare a progetti territoriali definiti con i Comuni, gli Erap e con altri soggetti pubblici e privati la cui attuazione e` affidata ad altri strumenti finanziari ed attuativi come ad esempio le societa` di trasformazione urbana. Nella realta` marchigiana si puo` pensare ad un coinvolgimento della Cassa depositi e prestiti, della Regione, delle Fondazioni bancarie ed istituti di credito e di eventuali altri soggetti privati´. Durante il convegno sono stati anche approfonditi i temi riguardanti i fondi immobiliari dedicati al social housing, la cui traduzione letterale e` quella di edilizia privata sociale, nuova frontiera del Welfare, il loro regime fiscale, che annovera i fondi non soggetti all´imposta sui redditi (Ires) e all´imposta regionale sulle attivita` produttive (Irap).  
   
   
ESPROPRI: GIUNTA REGIONALE UMBRIA PREADOTTA "DDL"  
 
Perugia, 14 febbraio 2011 - Semplificare le procedure in materia di espropri e chiarire le modalità di individuazione dell´equo indennizzo così da limitare contenziosi tra espropriante e espropriato: con questo obiettivo la Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´urbanistica Silvano Rometti, ha preadottato un disegno di legge in materia di espropri. In considerazione della natura concorrente della materia, le disposizioni per l´espropriazione dei beni immobili - è scritto nel ddl - si applicano sul territorio regionale per l´esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilità non attribuite alla competenza dello Stato. Tra le principali novità introdotte dalla normativa, frutto di un gruppo di lavoro tra Regione, Anci e Province, Rometti ha sottolineato "che per la prima volta vengono individuate le opere di interesse pubblico per le quali sono previsti, in caso di esproprio, risparmi per gli enti pubblici. Si tratta - ha spiegato l´assessore - di particolari opere di carattere straordinario la cui attuazione persegue obiettivi di riforma economica e sociale, come ad esempio la realizzazione di interventi di edilizia residenziale pubblica o universitaria, di attività produttive in aree strategiche, della rete ospedaliera regionale. Per questi interventi è infatti previsto un indennizzo fino al 25% inferiore a quello di mercato. In tutti gli altri casi - ha detto l´assessore, l´indennità di espropriazione da corrispondere ai proprietari verrà determinata in base al valore di mercato del bene, alle sue caratteristiche e alla sua destinazione economica". Rometti ha evidenziato anche la novità legata ai beni immobili utilizzati dall´ente pubblico per scopi di interesse pubblico in assenza di un provvedimento di esproprio o di dichiarazione della pubblica utilità. Una circostanza per la quale è previsto che l´ente possa acquisire il bene al suo patrimonio indisponibile, fermo restando il risarcimento dei danni dovuti al proprietario. Vengono semplificate le procedure delle pubbliche amministrazioni, in particolare per opere riguardanti la difesa del suolo, il consolidamento degli abitati, l´infrastrutturazione tecnologica o ricadenti nelle zone di rispetto di strade, ferrovie, cimiteri, aeroporti. E´ previsto il ricorso a forme di notifica e comunicazione che rendono più agevole l´azione dell´autorità espropriante e viene proposta l´istituzione di una unica Commissione regionale, al posto delle due attualmente presenti negli Uffici tecnici erariali delle Province, con compiti più incisivi rispetto a quelli dell´attuale legislazione. Il Disegno di legge - ha concluso Rometti - verrà sottoposto al percorso partecipativo con tutti i soggetti interessati". Il disegno di legge - si legge nel documento di accompagnamento alla normativa - stabilisce inoltre che, ai soli fini del requisito di edificabilità legale dei terreni da espropriare, non vengono considerate edificabili le aree previste dallo strumento urbanistico generale comunale, in cui l´attuazione degli interventi viene riservata agli enti pubblici o concessionari di pubblici servizi, quando derivano direttamente da una precedente destinazione agricola. Secondo l´articolato un´area possiede i caratteri dell´edificabilità di fatto se, nell´ambito territoriale in cui l´area stessa è inserita, sono già presenti, o comunque in fase di realizzazione, le opere di urbanizzazione primaria richieste dalla legge o esista la concreta possibilità di allacciamento alle medesime. Il riconoscimento della presenza dei caratteri dell´edificabilità di fatto sull´immobile oggetto di valutazione assume una valenza complementare al requisito dell´edificabilità legale, di per sé necessario e sufficiente al riconoscimento della vocazione edificatoria ai fini espropriativi ed ha rilevanza esclusivamente ai fini della determinazione dell´indennità.  
   
   
REGISTRO REGIONALE SU CERTIFICAZIONE ENERGETICA EDIFICI  
 
Venezia, 14 febbraio 2011 - La giunta veneta, in occasione dell’ultima seduta, ha istituito il Registro regionale delle attestazioni di certificazione energetica. “Con i decreti legislativi di recepimento di specifiche Direttive Europee – spiega il vicepresidente Marino Zorzato, relatore del provvedimento di concerto con l’assessore ai lavori pubblici Massimo Giorgetti – è stato introdotto nella normativa italiana l’obbligo di redigere un certificato energetico per gli edifici di nuova costruzione o sottoposti a ristrutturazione o oggetto di negoziazione tra privati, a cura di un tecnico indipendente rispetto alla progettazione e realizzazione dell’edificio. Le attestazioni di certificazione energetica vengono poi trasmesse alla Regione, che effettua attività di monitoraggio statistico inviando i risultati al Ministero dell’Ambiente”. “Il quantitativo di documentazione che perviene quotidianamente – aggiunge – ha indotto a considerare modalità di registrazione delle attestazioni che risultino, da un lato, maggiormente funzionali al monitoraggio e, dall’altro, snelliscano l’attività di gestione documentale. A tal fine è stato istituito questo Registro regionale informatizzato a cui vengono attribuiti tutti gli effetti giuridici connessi alla ricezione e registrazione delle attestazioni”. “Il passo successivo – annuncia Zorzato – sarà la riconsiderazione dell’intera procedura di presentazione delle attestazioni stesse mediante un applicativo informatico che si chiamerà “Ve.net.energia”, realizzato nell’ottica della semplificazione e dell’innovazione tecnologica”. Lo sviluppo finale del sistema sarà in prospettiva un portale che renderà disponibile ai professionisti il software dedicato al rilascio delle certificazioni energetiche e contestualmente implementerà la relativa banca dati regionale, rendendola consultabile ai soggetti interessati.  
   
   
SOSPENSIONE DELLE DEMOLIZIONI IN CAMPANIA  
 
Napoli, 14 febbraio 2011 - "La Regione Campania, ha dichiarato l’Assessore Marcello Taglialatela, nel mese di dicembre ha assunto l’impegno di redigere i nuovi piani paesistici ed è quindi, opportuna e consequenziale, la decisione di sospendere gli abbattimenti fino alla redazione dei nuovi vincoli paesistici e comunque non oltre il 31 dicembre 2011. Insieme all’approvazione del nuovo Piano Casa ed all’approvazione dei nuovi bandi per la realizzazione di nuova edilizia sociale la sospensione degli abbattimenti è il risultato positivo che Regione Campania e Governo portano all’attenzione dei cittadini”.  
   
   
PRESENTATO PROGETTO RIGENERAZIONE QUARTIERE SAN GIROLAMO BARI  
 
Bari, 14 febbraio 2011 - “ Si tratta di un progetto molto importante che abbiamo seguito con grande attenzione, mettendo insieme dei finanziamenti per la riqualificazione del lungomare e che dà fiducia agli abitanti di quel quartiere”. Lo ha detto in conferenza stampa l’Assessore Regionale all’Assetto del Territorio Angela Barbanente presentando l’ 11 febbraio insieme all’Assessore alle politiche abitative del Comune di Bari Gianni Giannini, al Commissario Iacp di Bari Raffaele Ruberto e al Direttore Generale Iacp Bari Sabino Lupelli, il Programma di Rigenerazione Urbana del quartiere San Girolamo, per il quale è stato firmato nei giorni scorsi il contratto tra l’Ati aggiudicataria del contratto e lo stesso Iacp. “Gli abitanti di quel quartiere – ha proseguito la Barbanente – hanno ricevuto nel corso di decenni tante promesse e che alla fine non credevano quasi più che si potesse realizzare quella riqualificazione che invece si avvia oggi. Il mio pensiero va soprattutto a loro, che ci hanno creduto e che oggi vedono soddisfatti i loro desideri”. Il Programma di Rigenerazione prevede la demolizione e ricostruzione delle palazzine Iacp con la riassegnazione agli abitanti, contestualmente alla realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e servizi e della più complessiva riqualificazione del Lungomare Ix Maggio, oltre che la realizzazione di alloggi di edilizia libera o quota di terziario compatibile con la residenza. L’assessore Barbanente ha sottolineato come "l’obiettivo della vera e propria rigenerazione del complesso di edilizia residenziale pubblica di San Girolamo si sia raggiunto grazie alla tenacia e alla stretta collaborazione con lo Iacp e il Comune di Bari, ma soprattutto alla collaborazione degli abitanti del quartiere e delle loro rappresentanze. Il programma di riqualificazione di San Girolamo è da intendersi quale progetto pilota, perché dimostra in modo esemplare che è possibile, partendo da un insediamento Iacp in profondo degrado fisico e sociale, realizzare quello che inizialmente appariva agli abitanti come il sogno di un quartiere vivibile, integrato dal punto di vista sociale e della dotazione di servizi, e attrattivo soprattutto grazie alla valorizzazione del lungomare come spazio pubblico destinato alla ricreazione e all’aggregazione sociale. Ci auguriamo che analogo percorso sia compiuto da altri quartieri degradati della regione".  
   
   
EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA: INCONTRO CON NUOVO CDA ATER REGIONALE UMBRIA  
 
 perugia, 14 febbraio 2011 - Le questioni relative alle politiche abitative pubbliche alla luce dei tagli di risorse da parte del Governo, l´individuazione di nuove tipologie di alloggi per le giovani coppie e per gli over 65, l´opportunità di utilizzare nuove tecniche edilizie, sono alcuni degli argomenti al centro di un incontro che si è tenuto stamani tra l´assessore regionale alle politiche abitative, Stefano Vinti, e il nuovo consiglio di amministrazione dell´Ater regionale. L´assessore Vinti - dopo aver affrontato il problema della riduzione massiccia di finanziamenti per la programmazione delle politiche abitative, a cui si aggiunge il taglio del Fondo sociale degli affitti e il no alla proroga degli sfratti, che nel medio e breve periodo metteranno a repentaglio le politiche abitative pubbliche - ha fatto il punto sull´iter per la revisione della legge regionale di riordino in materia di Edilizia Residenziale Pubblica ´23/2003´, ed ha confermato gli impegni per il proseguimento degli interventi di riqualificazione dell´esistente, a partire dagli immobili siti nei centri storici. Tra gli argomenti trattati, anche quello relativo al fondo immobiliare per l´housing sociale, novità introdotta nella normativa regionale dopo le recenti modifiche.  
   
   
SEQUESTRO RUBINETTI TOSSICI E MATERIALI FUORI NORMA CINESI.  
 
 Padova, 14 febbraio 2011 - “Voglio dire un grazie forte e sincero alla Guardia di Finanza, che nel padovano ha sequestrato ad un imprenditore cinese materiali potenzialmente pericolosi e strumenti non certificati. Qui non si tratta solo di concorrenza sleale o di dumping, ma di consapevole ricerca di guadagni illeciti sulla pelle dei cittadini”. Lo ha detto l’assessore alla tutela dei consumatori del Veneto Franco Manzato, commentando l’operazione delle Fiamme Gialle che ha portato al sequestro di 38 mila pezzi di materiale idraulico di fabbricazione cinese, addirittura molto tossico e potenzialmente cancerogeno, e 50 mila altri prodotti privi di certificazione di sicurezza o con marchio Ce falso. “Avanti così – ha aggiunto Manzato – e ribadisco l’esigenza che a Guardia di Finanza e le altre forze dell’ordine trovino in questa loro attività di contrasto al malaffare la piena collaborazione da parte della società civile, che deve stare in guardia contro queste ‘scorciatoie commerciali’ che non solo danneggiano il lavoro onesto e di qualità, ma l’intera comunità”.  
   
   
CREDITO D´IMPOSTA: IN SICILIA CONCESSO SOLO A CHI NON PAGA IL PIZZO  
 
Palermo,  14 febbraio 2011 - "Il racket e l´usura si combattono con la testa, col cuore ma anche con la tasca". Cosi´ ha sintetizzato l´assessore per l´Economia Gaetano Armao, la presentazione delle clausole inserite nelle norme per l´accesso al credito d´imposta che partira´ a meta´ marzo. Armao, intervenuto l’ 11 febbraio alla presentazione del corso "Contrasto all´usura e al racket" organizzato dall´Universita´ di Palermo e dalla Guardia di Finanza ha anticipato i provvedimenti di contrasto al pizzo che saranno successivamente estesi ad altre fonti di incentivazione erogate dalla Regione che si occupano delle norme anticorruzione e antinflazione e inserite nel disegno di legge sulla semplificazione amministrativa che martedi´ sara´ discusso dall´Ars. "Nel definire questa iniziativa - ha spiegato l´assessore - siamo partiti da una semplice considerazione: rendere conveniente, oltre che eticamente doveroso, a commercianti e imprenditori il rifiuto del racket. A tal fine chi fa richiesta di accedere al credito d´imposta dovra´ dichiarare, sotto la propria responsabilita´, di non aver omesso di denunciare pressioni estorsive nei tre anni precedenti alla presentazione dell´istanze e di impegnarsi a non cedere al vile ricatto del pizzo, pena la decadenza del beneficio concesso e la restituzione delle concessioni fiscali". "La Regione in questo modo, - ha aggiunto Armao - fa la sua parte nell´azione di contrasto al racket. Siamo convinti che cosi´ le imprese potranno valutare meglio le conseguenze di tali azioni e l´opportunita´ del credito d´imposta, anche in relazione all´abbandono di vecchie e inaccettabili pratiche di connivenza col fenomeno del racket mafioso". "Mentre - ha concluso - chi non intende abbandonare pratiche ormai inaccettabili, lascera´ questa opportunita´ alle imprese che hanno deciso di seguire comportamenti virtuosi e fuori dalla melma del pizzo alla mafia". Questo il testo della norma che sara´ inserito: "Il richiedente, ai sensi dell´art. 47 del dpr 28.12.2000, n. 445 e successive modifiche, dichiara, consapevole delle responsabilita´ anche penali derivanti dal rilascio di dichiarazioni mendaci e della conseguente decadenza dei benefici concessi sulla base di una dichiarazione non veritiera, ai sensi degli artt. 75 e 76 del d.P.r. 28 dicembre 2000, n. 445: di essere consapevole che l´avere omesso di denunciare alle competenti Autorita´ eventuali richieste estorsive, formulate anche a propri agenti, rappresentanti o dipendenti da parte di organizzazioni o soggetti criminali, verificatesi nel triennio antecedente alla data della presente istanza, dara´ luogo alla decadenza dal contributo erogato col recupero dell´importo indebitamente fruito e di accettare sin d´ora gli effetti derivanti dall´accertamento del verificarsi della suddetta condizione decadenziale. Il richiedente si impegna: a denunciare alle competenti Autorita´, a pena di decadenza dal contributo col recupero dell´importo indebitamente fruito, ogni richiesta estorsiva ovvero di sottoposizione di prestito a tasso usuraio, formulate anche a propri agenti, rappresentanti o dipendenti da parte di organizzazioni o soggetti criminali e di accettare sin d´ora gli effetti derivanti dall´accertamento del verificarsi della suddetta condizione decadenziale.  
   
   
VINYLS: FIRMA PRELIMINARE CON ENI TRA 15 GIORNI C´E´ GIÀ ACCORDO SU PREZZO VENDITA E PERSONALE  
 
Roma 14 febbraio 2011 - Si e´ svolto l’ 11 febbraio, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, un incontro tecnico - che fa seguito ai contatti con il Ministro Romani - tra i rappresentanti del dicastero e di Gita per un monitoraggio dell’andamento delle trattative tra Gita e le società del gruppo Eni, finalizzate all’acquisizione del ciclo del cloro. Nel corso dell’incontro sono stati esaminati i motivi operativi che hanno determinato il ritardo di alcuni giorni sui tempi previsti per la firma del contratto preliminare. I ritardi sono sostanzialmente dovuti ad aspetti legali che hanno richiesto approfondimenti tra le due Società, mentre è stato già raggiunto l’accordo definitivo sul perimetro di vendita, sui prezzi, sul trasferimento del personale e sulle utilities. La firma del contratto preliminare di vendita avverrà alla ultimazione di tali verifiche che potranno prendere al massimo ancora un paio di settimane. Per questo è stata anche studiata una modalità tecnica per assicurare che Vinyls possa corrispondere le retribuzioni di febbraio ai lavoratori. Rimane confermato da Gita che anche il versamento del capitale alla newco sarà effettuato in vista di tale scadenza. Gita, che già sta programmando gli investimenti nell’ambito della nuova iniziativa, ha nel frattempo positivamente avviato un’azione sul mercato per acquisire nuovi clienti su scala europea arrivando già a formulare pre-accordi di fornitura. Gita ha quindi confermato che e´ assolutamente decisa a chiudere in tempi brevi le trattative per il trasferimento degli stabilimenti Eni e Vinyls anche in virtù degli impegni commerciali che sta assumendo e che potrà garantire soltanto grazie ad un rapido riavvio della produzione.  
   
   
EVITARE LO SHOPPING DELLE NOSTRE AZIENDE REGIONE LOMBARDIA DEVE AGIRE SU TEMPI E BUROCRAZIA  
 
 Lecco, 14 febbraio 2011 - "Serve contrastare lo shopping di imprese lombarde da parte di Paesi comunitari ed extracomunitari con procedure snelle non tanto sul richiamo in termini finanziari, ma attraverso la possibilità di facilitare la penetrazione produttiva in termini ragionevoli attraverso tempi più certi e una burocrazia più snella". Così si è espresso così Andrea Gibelli, vice presidente della Regione Lombardia e assessore all´Industria e Artigianato nel corso della visita all´azienda Fiocchi spa di Lecco, da dove oggi è iniziata la quindicesima tappa dell´iniziativa ´Assessorato Itinerante´, per la seconda volta nella città lombarda. "La Regione può incidere su due aspetti - ha aggiunto Gibelli - il primo, agendo sul piano nazionale, dove ci sono norme che impongono vincoli anche della Comunità europea. E su questo c´è una grande riflessione a livello parlamentare. Quanto al secondo, Regione Lombardia nell´ambito delle sue competenze specifiche sta cercando di snellire il più possibile questi vincoli che a norma di legge vanno condotti in un certo modo. C´e´ spazio però per facilitare l´accesso alle risorse e alle autorizzazioni di competenza della stessa Regione". "Oggi ho vistato - ha detto Gibelli - un´azienda molto importante. Che lavora con un marchio riconosciuto a livello internazionale".  
   
   
SLOVENIA, CALO NELLE VENDITE AL DETTAGLIO  
 
Lubiana, 14 febbraio 2011 - L´istituto nazionale di statistica sloveno ha pubblicato gli ultimi dati relativi all´andamento delle vendite al dettaglio. Nel corso del mese di dicembre, rispetto al mese precedente, il fatturato al dettaglio è calato del 3,3 per cento, mentre è stato inferiore di 3 punti rispetto ai dati relativi allo stesso periodo dell´anno precedente.  
   
   
SLOVENIA, BANKA CELJE CHIUDE 2010 IN UTILE  
 
Lubiana, 14 febbraio 2011 - La slovena Banka Celje, parte del gruppo Nlb, ha comunicato ai propri stakeholders i risultati economico finanziari del 2010. Stando ad un report diffuso dall´istituto di credito, l´esercizio recentemente conclusosi sarebbe terminato con un utile ante imposte pari a 5,4 milioni di euro.  
   
   
ELECTROLUX: REGIONE FVG IN PRIMA LINEA PER SALVARE POSTI LAVORO  
 
Udine, 14 febbraio 2011 - Il vicepresidente della Regione Luca Ciriani ha concordato l’ 11 febbraio con il presidente Renzo Tondo che l´amministrazione regionale assumerà un ruolo centrale nella trattativa per la salvaguardia dei posti di lavoro nelle sedi Electrolux del Friuli Venezia Giulia, coinvolgendo anche il Governo nelle persone del ministro Sacconi e del ministro Romani. ´´E´ necessario - ha detto Ciriani - che come già avvenuto in passato la Regione partecipi ai tavoli di concertazione e sostenga i lavoratori, lavorando al fianco dei sindacati, in questa nuova, difficile vertenza. Non è accettabile che ulteriori posti di lavoro vengano persi, soprattutto a fronte dei grandi sacrifici già effettuati in passato e dei tagli subiti´´. E´ stata concordata la necessità di essere attivi, sin da subito, sul nuovo fronte. ´´La provincia di Pordenone - ha concluso Ciriani - ha già subito forti tagli e pagato la crisi reagendo con grande impegno´´.  
   
   
PROTOCOLLO PER MASSA CARRARA, AL LAVORO SULLA BOZZA DEL MINISTERO  
 
Firenze, 14 febbraio 2011 – La bozza del protocollo di intesa per l’area di crisi di Massa e Carrara inviata martedì sera dal ministero dello sviluppo economico è stata esaminata l’ 11 febbraio nel corso di una riunione convocata dall’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini e alla quale hanno partecipato i sindaci dei Comuni di Massa Roberto Pucci, di Carrara Angelo Zubbani, il presidente della Provincia Osvaldo Angeli, gli assessori provinciali e comunali al lavoro e alle attività produttive, le organizzazioni sindacali. “Abbiamo preso atto – afferma l’assessore Simoncini – della proposta del governo e ci siamo attivati per presentare nelle prossime ore alcune proposte che puntano a rafforzare l’impegno e il ruolo di garanzia del governo per lo attivazione del piano di reindustralizzazione e di sviluppo dell’area e a definire le prospettive per le due maggiori criticità, la Nuovi Cantieri Apuania e la Eaton. L’assessore Simoncini, al termine della riunione, si è messo in contatto col ministero dello sviluppo economico per sollecitare la convocazione in tempi brevi del tavolo nazionale in modo tale di garantire la conclusione delle procedure per l’avvio dei lavori della nave nei cantieri Nca. L’incontro dovrebbe tenersi entro dieci giorni.  
   
   
COMMERCIO NELLE MARCHE, INCONTRO SU DEROGHE APERTURE DOMENICALI.  
 
Ancona, 14 Febbraio 2011 - L´assessore regionale al Commercio Antonio Canzian ha tenuto il 9 febbraio in Regione un incontro di grande rilievo politico ed istituzionale tra tutte le parti interessate per recepire le varie posizioni in una materia cosi` delicata come le deroghe alle aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali. ´Fino ad oggi - riferisce l´assessore regionale - si sono sempre tenuti tavoli di confronto separati, da una parte l´Anci e dall´altra le Associazioni di categoria e sindacali. Oggi finalmente si e` attuata una svolta importante: tutti ad uno stesso tavolo per argomentare le proprie posizioni in questa materia, con un confronto dialettico a volte anche aspro´. Dalla riunione sono emerse, come era prevedibile, posizioni molto diverse ed in parte gia` note. L´anci ha sostenuto la liberalizzazione completa delle aperture con delega esclusiva ai sindaci in quanto conoscitori ed espressione della realta` e delle esigenze territoriali. I Sindacati, le Associazioni di categoria e dei consumatori hanno sostenuto con forza la necessita` di una regia regionale, peraltro prevista dal Testo Unico sul commercio, che stabilisca regole certe per tutti i comuni delle Marche chiedendo una verifica nel tempo circa l´applicazione della attuale legge prima di definire un eventuale nuovo percorso. L´assessore Canzian ha preso atto di tali diverse posizioni, esprimendo l´impegno a continuare un percorso che abbia i seguenti obiettivi: 1. Predisporre una proposta che possa essere la piu` largamente condivisa ma, soprattutto, basata su dati oggettivi e rappresentativi dell´intera realta` regionale, e per questo a breve convochera` l´Osservatorio regionale sul commercio per promuovere una indagine conoscitiva di verifica a poco piu` di un anno dalla approvazione del Testo Unico; 2. Farsi immediatamente promotore di un incontro a livello nazionale presso la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nel cui ambito la Regione Marche e` coordinatrice della Commissione Politica Attivita` Produttive, al fine di elaborare una proposta di omogeneizzazione delle deroghe festive e domenicali valida a livello nazionale o, almeno, a livello di Regioni confinanti. In conclusione, l´assessore regionale, si ritiene soddisfatto per la franchezza e la concretezza di questo primo incontro ed auspica di proporre con tempi e modalita` ragionevoli una bozza di proposta che possa finalmente, dopo anni di discussioni e confronti, soddisfare le necessita` di tutte le parti, ma soprattutto le esigenze complessive della nostra comunita`.  
   
   
ROSSI SULLA EATON: “STIAMO LAVORANDO PER LA REINDUSTRIALIZZAZIONE”  
 
Massa, 14 febbraio 2011 – Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi si è incontrato l’ 11 febbraio pomeriggio presso il Comune di Massa con una rappresentanza dei lavoratori della Eaton, presente il sindaco della città apuana, Roberto Pucci. “Sono qui – ha detto Rossi – per riferire agli operai, nella massima trasparenza, ciò che stiamo facendo. E’ in corso un lavoro finalizzato alla reindustrializzazione dell’area e con il sindaco stiamo valutando l’ipotesi di acquistare l’area per favorire la ripresa delle attività produttive”. La Regione segue attraverso la sua finanziaria, Fidi Toscana, l’ipotesi sul tappeto. “Abbiamo di fronte – ha aggiunto Rossi – una serie di imprese interessate ad insediarsi nell’area, è però necessario che il Governo firmi un protocollo e un accordo di programma con cui si impegna ad erogare i finanziamenti necessari per rendere possibile e appetibile l’arrivo di nuove aziende. Ho scritto una lettera al Ministro per rappresentargli questa esigenza. Con il sindaco e con i lavoratori abbiamo deciso di costituire un tavolo permanente per la Eaton e per Massa con riunioni a cadenza mensile per tenerci reciprocamente aggiornati sull’evolversi della situazione”. Al termine il presidente Rossi ha incontrato anche una rappresentanza dei lavoratori dei Nca, Nuovi cantieri apuani.  
   
   
ISI, ACCORDO DIETRO L’ANGOLO E SOLUZIONE PER GLI STIPENDI ARRETRATI  
 
 Firenze, 14 febbraio 2011 - “Prendiamo atto che nulla osta per la conclusione del percorso attivato per dare una nuova partenza alla Italia Solare Industrie e garanzie ai 370 lavoratori”. Lo ha detto l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini a conclusione dell’incontro che ha visto, il 10 febbraio in Regione, oltre all’assessore i rappresentanti di Provincia di Firenze, Comune di Scandicci, sindacati provinciali, aziendali e di categoria, Confindustria, Fidi Toscana e i consiglieri di amministrazione della vecchia e della nuova proprietà. Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sugli ultimi passaggi, che saranno perfezionati nelle prossime ore. I rappresentanti della nuova cordata hanno annunciato che la nuova azienda sarà operativa dal primo marzo. In particolare è stata affrontata e risolta la questione degli stipendi arretrati. “La Regione – ha spiegato Simoncini – auspica che la questione possa trovare soluzione nel confronto fa le parti ma ha comunque messo a disposizione uno strumento, che può essere attivato in tempi brevissimi e che prevede la possibilità di attivare prestiti a favore dei lavoratori che non riscuotono da almeno due mesi lo stipendio. Oggi anche i lavoratori della Isi, che non riscuotono da dicembre, possono farvi ricorso. Grazie ad esso la Regione garantirà, attraverso Fidi Toscana, per i prestiti che ciascun lavoratore potrà chiedere alle banche, fino ad un massimo pari al numero delle mensilità arretrate non riscosse. Per queste somme la Regione si farà inoltre carico degli interessi”. Lunedì è già stato fissato un incontro per definire l’accordo fra la nuova cordata di imprenditori e i sindacati, al quale farà seguito, nelle ore successive, quello preliminare alla firma del nuovo contratto di affitto per il ramo di azienda. Nell’incontro tecnico che precederà l’incontro saranno decise le modalità per l’utilizzo del fondo”.  
   
   
IMPRESA E LAVORO:DIFFUSI DATI RAPPORTO INPS E ABRUZZO LAVORO CHIODI:MIRIAMO A MAGGIORE COMPETIZIONE.GATTI:DATI POSITIVI  
 
L´aquila, 14 febbraio 2011 - "Confrontando i dati riferiti al periodo che va dal giugno 2009 al giugno 2010, forniti dal quarto rapporto Inps ed Abruzzo Lavoro, che inquadra la situazione occupazionale ed imprenditoriale abruzzese riconosco un progresso. Dati incoraggianti dopo periodi negativi, ma dobbiamo essere vigili: ormai l´economia è globalizzata, quel che accade in Cina influenza molto di più il nostro sviluppo rispetto a quel che potrebbe fare una legge nazionale o regionale". Lo ha dichiarato il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, aprendo i lavori del convegno : Rapporto sull´Impresa e Lavoro, svoltosi il 12 febbraio nella sala polifunzionale della Provincia di Teramo. "Il mondo occidentale ? ha aggiunto Chiodi - rischia di non essere competitivo verso il mondo dei paesi emergenti". Secondo il Rapporto : "È cresciuto del 3% il numero della aziende del comparto privato" che rivela " incoraggianti segnali di ripresa, mentre quello degli addetti si attesta all´1,5%". Sempre secondo la nota stampa diffusa dal Rapporto "la presenza dei lavoratori autonomi dell´artigianato è cresciuta dell´1%, quella del commercio del 2%. La Provincia di L´aquila recupera con una crescita rispetto al 2009 di 1.272 imprese e di 5.783 posti di lavoro". Per l´assessore Gatti: "Finalmente dei dati seri che, fra luci e ombre, ci dicono che c´è una ripresa nella zona del cratere e che anche nel teramano. In Abruzzo in questi anni ci siamo stretti a difesa della pace sociale grazie all´utilizzo condiviso con le parti sociali di 190 milioni di ammortizzatori in deroga. Abbiamo cercato di stimolare, dove possibile, la voglia di impresa e di lavoro che pure c´è e pervade la nostra società recuperando risorse europee prima disimpegnate e realizzando con quei fondi 2.700 opportunità di lavoro". In riferimento al Sociale Gatti ha aggiunto : "abbiamo speso e non disimpegnato altri fondi della vecchia programmazione del Fondo Sociale Europeo e scritto la nuova, che prevede 134 milioni di euro destinati alla voglia di ripresa della nostra Regione. Stiamo disboscando quella selva di norme che ingabbia la voglia di impresa e di lavoro e presto presenteremo la nostra proposta del libro unico del Welfare Regionale. Stiamo cercando di unire il mondo della ricerca e della impresa, spesso distanti e distinti, a collaborare insieme e vogliamo convincere i giovani e le loro famiglie che la cultura non è solo speculazione filosofica, ma anche conoscenza tecnica e manuale e per questo abbiamo creduto negli Its, incentiviamo la ricerca e il trasferimento tecnologico, sosteniamo la nascita di start-up". "In quella trincea che è l´assessorato al Lavoro vi posso garantire che, spaziando lo sguardo ai numeri e alle condizioni, non solo della nostra Regione, ma dell´intero globo, quando trimestralmente arrivano i dati dell´Istat sull´occupazione, tiro un sospiro di sollievo. Non siamo la Germania del divieto di sforamento del deficit scritto in Costituzione, della riscrittura dei contratti di lavoro avvenuta all´inizio degli anni 2000 e della crescita del Pil al 3,6% grazie a quelle scelte; ma non siamo neanche la Spagna della disoccupazione oltre il 20%". L´assessore elenca i primati regionali "Siamo la Regione che tiene lontane le percentuali a doppia cifra del mezzogiorno, dove lo stimolo all´occupazione femminile, sostenuto dai nostri progetti, ha prodotto nell´ultimo trimestre il più alto numero di donne al lavoro da prima della crisi, ben 198.000". "Siamo la Regione conclude - che al netto degli accenti polemici sui giornali, dovuti ai diversi ruoli politici o sindacali, ha un luogo istituzionale, il Cicas, dove non si esce mai senza avere assunto delle decisioni all´unanimità".  
   
   
ABUSIVISMO : CONFISCA MEZZI AMBULANTI  
 
Milano, 14 febbraio 2011 - Sequestro e confisca dei mezzi dei venditori ambulanti che violeranno le norme sul commercio. Sono queste le due novità forti annunciate l’ 11 febbraio nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Marino, a cui hanno preso parte l´assessore regionale al Commercio Stefano Maullu e il vice sindaco di Milano Riccardo De Corato. "Grazie a una modifica della legge regionale già passata al vaglio delle Commissioni consiliari Commercio e Bilancio - ha detto Maullu - sarà possibile per gli operatori della polizia municipale sequestrare merci e automezzi ai venditori ambulanti, seppure questi risultino muniti dell´autorizzazione per il commercio itinerante. Sanzioni che scatteranno quando verranno violate alcune norme importanti come quella che vieta di sostare oltre le 2 ore concesse dal regolamento o di vendere in aree in cui non è consentito o dopo la mezzanotte, distribuendo anche alcolici nei pressi di locali notturni e discoteche". "Un intervento legislativo - ha detto l´assessore - che ci è stato chiesto con forza dall´amministrazione comunale di Milano per far fronte a situazioni di particolare emergenza". La modifica più rilevante del Testo Unico delle leggi sul commercio - ha continuato Maullu - riguarda dunque l´introduzione della confisca dell´automezzo e l´estensione della confisca della merce come sanzione per tutte le infrazioni relative al commercio su aree pubbliche. Tale provvedimento coinvolgerà anche coloro che abusivamente amplieranno per più di un terzo la superficie autorizzata e a chi eserciti l´attività per oltre trenta minuti rispetto al termine preciso dall´autorizzazione". In arrivo, con le nuove norme che dovrebbero essere approvate già nella prossima seduta del Consiglio regionale lombardo, anche modifiche riguardanti le autorizzazioni che saranno concesse a coloro che esercitano nella città dove la stessa autorizzazione viene richiesta. "Sono convinto - ha concluso Maullu - che, solo attraverso una sinergia forte e costante tra istituzioni e associazioni di categoria si possa promuovere un´autentica cultura della legalità, fatto necessario per garantire a tutti maggiore sicurezza. In questo caso, sul tema dell´abusivismo commerciale, abbiamo dato dimostrazione di come si possano raggiungere obiettivi concreti in poco tempo e con ricadute immediate nel contrasto di fenomeni che minano fortemente il tessuto economico della nostra città". Il vice sindaco De Corato ha ricordato che "gli agenti della Polizia Annonaria di Milano hanno comminato, solo nel 2010, ben oltre 3.357 sanzioni per il commercio ambulante".  
   
   
FERRANIA: SUBITO UN INCONTRO MINISTRO ROMANI PER AGGIORNARE ACCORDO DI PROGRAMMA”.  
 
Genova, 14 febbraio 2011 - Un appello al Ministero dello sviluppo economico affinché venga subito convocato un incontro per aggiornare l’accordo di programma su Ferrania e consolidare così le prospettive occupazionali. Lo lanciano gli assessori al lavoro e allo sviluppo economico della Regione Liguria, Enrico Vesco e Renzo Guccinelli, attraverso una lettera indirizzata al Ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani per chiedere una convocazione urgente sulla Ferrania. “Abbiamo raccolto e fatto nostre – dicono gli assessori Vesco e Guccinelli - le preoccupazioni dei lavoratori perché nel corso dell’ultima riunione con il Ministero, il 17 novembre scorso, ci eravamo lasciati con l’impegno di rivederci a breve ma da allora non siamo più stati convocati”. “Questa riunione è fondamentale – concludono i due assessori - perché abbiamo l’esigenza di aggiornare l’accordo di programma per lo sviluppo del sito Ferrania di Cairo Montenotte, finalizzato a consolidare le prospettive occupazionali, così come sottoscritto nell’accordo firmato presso il Ministero”.  
   
   
MERLONI: INCONTRO CON “IRANIANI”; ROSSI: ”VOGLIONO CONCLUDERE”  
 
Perugia, 14 febbrai 2011 – Le Regioni Marche e Umbria, rappresentate rispettivamente dal Presidente Gian Mario Spacca e dall’assessore Gianluca Rossi, hanno incontrato, l’ 11 febbraio a Fabriano, Younes Zarepour, rappresentante della compagine iraniana interessata alla acquisizione del complesso industriale umbro marchigiano del Gruppo A.merloni. L’occasione è servita per approfondire l’interesse del gruppo iraniano a concludere l’operazione entro i tempi delineati dai Commissari nell’ambito della procedura di amministrazione straordinaria, mantenendo la vocazione originaria delle produzioni dell’impresa italiana. Al termine dell’incontro Spacca e Rossi hanno dichiarato:“ Abbiamo registrato una forte determinazione nel gruppo Mmd a chiudere l’operazione in tempi rapidi, ci sono state formulate richieste precise di natura finanziaria ed organizzativa. Abbiamo dato puntuali risposte per quello che ci compete ma su alcune questioni procedurali e sostanziali le informazioni richieste potranno essere fornite solo dai commissari anche perchè le Regioni ancora non sono a conoscenza del piano industriale di dettaglio degli iraniani e i vincoli di riservatezza non consentono all’azienda di esplicitarlo. Da parte delle Regioni è stata formulata come priorità assoluta la richiesta del massimo livello di salvaguardia dei livelli occupazionali da cui deriverà un loro corrispondente impegno”.  
   
   
 MARCHE, QUADRILATERO - BTP IN DIFFICOLTA´ FINANZIARIE  
 
Ancona, 14 Febbraio 2011 - ´La Btp e` in una fase di grandi difficolta` economiche e finanziarie. Scrivero` al presidente della Quadrilatero Galia per far si` che tutti i contatti in essere tra le ditte subfornitrici e subappaltatrici vengano assunti direttamente dal contraente generale, la Dirpa. Due sono le nostre priorita`: che i lavori non si fermino ma anzi procedano a ritmo sostenuto per recuperare i ritardi accumulati e che le ditte locali subappaltatrici e subfornitrici e i loro lavoratori non subiscano alcun danno. A marzo effettueremo una nuova verifica´. E´ quanto ha annunciato l´assessore regionale alle infrastrutture Luigi Viventi il 10 febbraio dopo una serie di incontri con le aziende locali subappaltatrici e subfornitrici e con i sindacati di categoria dei lavoratori, per fare il punto della situazione dei cantieri alla luce degli ultimi eventi. Il gruppo Baldassini, Tognozzi Pontello di Bartolomei e Fusi, che gestisce i lavori della Quadrilatero spa per conto della Dirpa a cui e` stato originariamente affidato l´appalto, da mesi ha problemi molto seri. Nei giorni scorsi il Tribunale di Prato ha nominato un curatore giudiziale che dovra` gestire il patrimonio in questa fase ed entro 60 giorni dovra` valutare l´eventuale stato di insolvenza. ´Nel frattempo i lavori nei cantieri ´ spiega Viventi ´ procedono a rilento ad un ritmo inferiore al 50% di quanto previsto. Con la lettera al presidente Galia e` nostra intenzione ripristinare i rapporti che c´erano all´inizio e che, non so per quale motivo, sono stati modificati in corso d´opera. In questo modo le imprese locali cambierebbero anche il loro status giuridico e da sub appaltatrici e subfornitrici della Btp, diventerebbero affidatari diretti della Dirpa. Ricordiamo ´ conclude Viventi ´ che i lavori dovranno essere completati entro il 2014 e che non possiamo tollerare ulteriori ritardi per un´arteria strategica per la crescita del sistema logistico regionale porto- aeroporto-interporto´.  
   
   
CERAMICHE, CASSA INTEGRAZIONE PER 500 LAVORATORI DELLA FLORIM DI FIORANO (MO)  
 
Bologna, 14 febbraio 2011 – Fino al 2012 Cassa integrazione per cinquecento lavoratori della Florim di Fiorano. Infatti è stato sottoscritto, nei giorni scorsi, presso gli uffici della Regione Emilia-romagna un accordo tra le parti che garantisce ai 500 lavoratori dell’ azienda Florim Ceramiche Spa di Fiorano Modenese di poter usufruire della cassa integrazione straordinaria, a partire dal 16 febbraio 2011 al 15 febbraio 2012. Il periodo di Cigs consentirà alla azienda di proseguire nella realizzazione del piano di ristrutturazione dei due stabilimenti di Fiorano. Alla sottoscrizione dell´accordo erano presenti, oltre ai vertici aziendali, i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati di categoria Filctem –Cgil e Femca-cisl nonché la Regione Emilia-romagna. «L’accordo consente di proseguire la ristrutturazione dell’azienda e dare al contempo serenità ai lavoratori, attenuando gli effetti più drammatici delle crisi aziendali» , ha commentato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli. L’accordo prevede che il meccanismo di rotazione tra i lavoratori verrà applicato compatibilmente con le esigenze tecnico produttive ed organizzative dell’azienda. Le parti, inoltre, si incontreranno periodicamente per la verifica dell’andamento del piano di investimenti relativi alla ristrutturazione in corso.  
   
   
ATISALE, SIMONCINI: “ATTENDIAMO IL PRIMA POSSIBILE IL PIANO INDUSTRIALE”  
 
Firenze, 14 febbraio 2011 – Piano industriale, mantenimento dei livelli occupazionali, possibilità di rafforzamento e sviluppo sul mercato. Sono stati questi i punti principali toccati dall’Assessore regionale all’economia Gianfranco Simoncini nel corso dell’incontro, che si è tenuto il 10 febbraio negli uffici regionali, convocato per discutere la situazione dell’Atisale di Saline di Volterra. Incontro al quale hanno partecipato gli assessori della Provincia di Pisa Anna Romei (lavoro) e Walter Picchi (ambiente), il sindaco di Volterra Marco Buselli, il consigliere dell’Atisale Fabrizio D’addario ed il responsabile dello stabilimento di Saline Letterio Morabito. La richiesta di presentazione di un piano industriale, inoltrata ormai da tempo da istituzioni e sindacati, è stata al centro dell’incontro.” L’azienda- ha detto Simoncini – ha confermato che lo presenterà insieme al bilancio, quindi a maggio. Dopo questo passaggio sarà fissato un nuovo incontro per verificare attentamente la situazione. Il piano dovrà essere in grado di realizzare concretamente le iniziative cui l’azienda sta lavorando per rafforzare la propria posizione sul mercato, attraverso collaborazioni con altri soggetti commerciali. Un atto che comunque denota volontà, da parte della proprietà, di volersi sviluppare”. “Spero – ha poi aggiunto Simoncini – che la situazione dell’Atisale possa finalmente stabilizzarsi, consentendo il mantenimento sempre più qualificato dello stabilimento e la tenuta occupazionale. Le organizzazioni sindacali, che nei mesi scorsi hanno più volte sollecitato questo tavolo, saranno invitate a partecipare al prossimo incontro, al quale la Regione non potrà mancare, che verrà organizzato in Provincia, a Pisa”. Durante l’incontro sono stati infine discussi i temi relativi alla corretta gestione della discarica (“che va affrontato – ha detto ancora Simoncini – tenuto conto della competenza degli enti del territorio e comunque in un quadro di sviluppo dell’azienda e di salvaguardia dell’occupazione”) e all’aggiornamento tecnologico dell’azienda, soprattutto per quanto riguarda il tema della sicurezza. Simoncini ha concluso ribadendo la legittimità e l’importanza di un monitoraggio e di un controllo costante della situazione da parte di Provincia e Comune di Volterra.  
   
   
BASELL: INCOMPRENSIBILE SITUAZIONE DI STALLO, GOVERNO CONVOCHI SUBITO TAVOLO CRISI  
 
Perugia, 14 febbraio 2011 - "Solidarietà e vicinanza" ai lavoratori della Basell di Terni è stata espressa anche a nome della Giunta regionale dell´Umbria dall´assessore allo sviluppo economico Gianluca Rossi, presente oggi alla protesta dei lavoratori del Polo chimico ternano. "A un anno dall´avvio della vertenza - ha detto Rossi - permane ancora un clima di incertezza rispetto al futuro occupazionale. Il tempo è più che scaduto: chiediamo pertanto al Governo di convocare con urgenza il tavolo nazionale di crisi e fare chiarezza sulla situazione di stallo della trattativa per l´acquisizione di Basell, che è assolutamente incomprensibile. Bisogna individuare perché la vertenza è ferma e quali sono eventualmente i punti di criticità che non consentono di andare oltre". L´assessore Rossi, allo stesso tempo, contatterà i vertici di di Novamont, l´azienda attorno a cui si sta costruendo la proposta di acquisto di Basell, per conoscere più approfonditamente le reali questioni in campo.