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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Marzo 2011
PARLAMENTO EUROPEO, APERTURA DELLA SESSIONE: MEDIO ORIENTE, ACCUSE DI CORRUZIONE DI EURODEPUTATI E SETTIMANA CONTRO IL RAZZISMO  
 
 Bruxelles, 24 marzo 2011- All´inizio della sessione plenaria di mercoledì a Bruxelles, il Presidente del Pe, Jerzy Buzek, ha commentato la situazione in Bahrain, Siria e Yemen, l´articolo di domenica scorsa di un quotidiano britannico su presunte corruzioni di alcuni deputati europei e la Settimana di Solidarietà a chi lotta contro il Razzismo e la Discriminazione . Dopo aver dato inizio ai lavori della Plenaria, Buzek ha rivolto un caloroso benvenuto a un ospite illustre, Maria Romana De Gasperi, figlia del compianto Alcide de Gasperi, ex Primo ministro italiano, Presidente del Parlamento europeo nonché uno dei padri fondatori dell´Unione europea. Ha poi parlato di "notizie preoccupanti" da Bahrein, Siria e Yemen riguardanti la repressione delle manifestazioni di persone in cerca di un cambiamento democratico. "Quando i governi rivolgono le loro armi contro il proprio popolo, perdono ogni legittimità", ha detto il Presidente, aggiungendo che: "La violenza deve essere fermata e i responsabili condotti in giustizia". Questa settimana la comunità internazionale celebra la Settimana di Solidarietà in favore di coloro che lottano contro il razzismo e la discriminazione. "Molto è stato fatto per eliminare il razzismo, ma molto resta da fare", ha sottolineato il Presidente. Accuse corruzione rivolte ai deputati - Infine, Buzek si è soffermato a lungo sulla situazione in seguito alle accuse riportate dal Sunday Times lo scorso fine settimana riguardanti deputati pronti ad accettare denaro da lobbisti. Il Presidente ha informato l´Aula che: "Uno dei nostri colleghi, l´onorevole Thaler, ha rassegnato le sue dimissioni e un altro collega, l´onorevole Strasser, ha annunciato la sua intenzione di farlo nei prossimi giorni." Un terzo, l´onorevole Severin, ha lasciato il suo gruppo politico, i socialisti e democratici, per entrare a far parte del gruppo dei non iscritti. "Queste dimissioni sono il frutto di gravi accuse apparse sulla stampa a causa di un comportamento irregolare da parte di alcuni deputati di questo Parlamento", ha dichiarato Buzek. Ha poi annunciato che i deputati europei che compongono l´Ufficio di presidenza hanno discusso della situazione ieri mattina e le loro discussioni proseguiranno in un incontro fissato per ierisera. Il Presidente ha quindi ricordato: "Parlando in nome dell´Ufficio di presidenza e, credo, della maggioranza dei miei colleghi seduti in quest´Aula, siamo determinati a praticare la tolleranza zero per questo tipo di azioni che hanno portato alle dimissioni dei nostri colleghi". "Come Presidente, sono deciso a mantenere l´integrità di quest´Assemblea e di tutti i suoi membri". Successivamente, Buzek ha dichiarato: "Il Parlamento desidera che i fatti vengano a galla", aggiungendo di voler collaborare pienamente con tutte le autorità competenti. Inoltre, il Parlamento deve "rafforzare il suo codice di condotta" per questi casi e introdurre "un codice di condotta giuridicamente vincolante per le lobby presso le istituzioni dell´Unione europea". Il Presidente si è impegnato a tenere l´Aula costante informata in merito ai futuri sviluppi. Modifiche all´ordine del giorno - L´aula ha approvato le seguenti modifiche all´ordine del giorno di questa settimana: Un dibattito sul Giappone - che include anche l´allarme sulle centrali nucleari - si terrà questo pomeriggio (mercoledì) subito dopo le dichiarazioni di Consiglio e Commissione. Una risoluzione "di solidarietà" sarà quindi votata giovedì. Il dibattito sulla revisione della politica europea di vicinato è stato rinviato alla tornata di aprile. La relazione Balzani sui preparativi per il bilancio 2012 è stata spostata a giovedì, dopo la discussione congiunta sugli accordi sui trasporti aerei. Un´interrogazione orale della commissione per la protezione dell´ambiente alla Commissione relativa all´attuazione della direttiva sulla qualità deil combustibile, compreso un valore di default dell´Ue per le sabbie e gli scisti bituminosi, è aggiunta all´ordine del giorno. Nessuna risoluzione sarà posta in votazione. La relazione Chichester sull´Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell´informazione sarà votata direttamente giovedì, senza discussione. La relazione Simpson sulle statistiche europee sul turismo, la relazione Moreira in materia di assistenza macrofinanziaria a favore della Georgia sono rinviate alla sessione di aprile mentre le risoluzioni sugli accordi di pesca con la Mauritania sono state rinviate a un´ulteriore sessione.  
   
   
MECCANISMO DI STABILITÀ: PARLAMENTO EUROPEO APPROVA NECESSARIE MODIFICHE AL TRATTATO  
 
Bruxelles, 24 marzo 2011 - Il Parlamento si è espresso a favore di una serie di modifiche al Trattato Ue indispensabili alla creazione del Meccanismo europeo di stabilità (Esm) per la zona Euro mercoledì, giorno precedente l´inizio del Consiglio europeo che dovrebbe approvare in via definitiva il nuovo strumento. I deputati si sono detti soddisfatti per i "segnali positivi" inviati dai governi nazionali sulla questione del coinvolgimento delle istituzioni europee nell´Esm. I deputati, pur approvando la creazione del meccanismo di stabilità, hanno criticato nel metodo la proposta originale del Consiglio europeo. I due correlatori Elmar Brok (Ppe, De) e l´italiano Roberto Gualtieri (S&d) hanno condotto i negoziati con le altre istituzioni per assicurare un esito positivo della votazione. "Negli ultimi giorni i nostri obiettivi sono stati realizzati", ha detto Brok durante la riunione della commissione affari costituzionali di martedì, aggiungendo che: "Abbiamo contribuito a garantire la partecipazione della Commissione". Brok ha poi sottolineato che anche il Parlamento sarà coinvolto nel nuovo strumento di stabilità, poiché sarà regolarmente consultato da Consiglio e Commissione. Roberto Gualtieri ha detto: "Il Parlamento presenterà un testo che sarà ben bilanciato e centrato sugli elementi essenziali", e ha descritto il futuro strumento come "un vagone intergovernativo su un treno istituzionale". Principali risultati raggiunti - Il Parlamento riconosce i "segnali positivi" che provengono dai governi nazionali, in particolare nelle lettere inviate dai presidenti del Consiglio europeo e dell´Eurogruppo e dal Commissario per la politica monetaria, nelle quali si chiarisce che la Commissione proporrà un regolamento per dettagliare la procedura da seguire per l´attivazione del meccanismo di stabilità e garantire coerenza con il sistema di supervisione dell´Ue. Inoltre, il ruolo della Commissione nella procedura dell´Esm è ora definito chiaramente, come richiesto dai deputati. La Commissione, infatti, avrà il compito fondamentale di analisi e valutazione, cosi come quello di fare proposte e monitorare l´implementazione delle decisioni prese. Il Parlamento sarà regolarmente informato lungo tutte le tappe della procedura. Riserve - Il Parlamento ha dato parere favorevole alla proposta del Consiglio di modifica del Trattato con 494 voti a favore, 100 contrari e 9 astensioni, pur reiterando che "sarebbe stato preferibile" utilizzare il metodo comunitario, come sottolineato anche dall´opinione espressa dalla Banca centrale europea (Bce). Background - Gli Stati membri hanno deciso, durante il summit di dicembre 2010, di proporre modifiche limitate al Trattato Ue per permettere la creazione di un meccanismo permanente di stabilità per la zona Euro. La modifica dell´articolo 136 richiede la consultazione di Parlamento, Commissione e Bce.  
   
   
L´IMPEGNO DELL´UNIONE EUROPEA PER IL PIENO DIRITTO DEI CITTADINI ALLA TUTELA CONSOLARE E ALL´ASSISTENZA NEI PAESI TERZI  
 
Bruxelles, 24 marzo 2011 - In situazioni d´emergenza o di crisi, si pensi al Giappone, alla Libia o all´Egitto, il cittadino dell´Unione all´estero ha il diritto di chiedere assistenza al consolato o all´ambasciata di altri Stati membri dell´Ue se il suo ne è sprovvisto, e gli Stati membri hanno l´obbligo, nell´evacuare il paese, di aiutare tutti i cittadini dell´Unione, alla stregua dei loro. Il diritto alla tutela, sancito dai trattati e dalla Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea, è un diritto chiave della cittadinanza europea che copre anche situazioni quotidiane, come il furto del passaporto, gli incidenti o le malattie gravi. Molti europei però non ne sono al corrente e dato che sempre più cittadini vivono, viaggiano o lavorano oltre i confini dell´Unione – più di 90 milioni di viaggi l´anno e circa 30 milioni di residenti in paesi terzi – è quanto mai importante sensibilizzare il pubblico. La Commissione ha quindi pubblicato oggi una comunicazione sulla tutela consolare nei paesi terzi, in cui individua interventi concreti per far conoscere meglio i diritti della cittadinanza europea, e intende proporre, il prossimo anno, misure di coordinamento per agevolare la tutela consolare in situazioni ordinarie. Alla tutela consolare è poi dedicato un sito internet con i recapiti delle rappresentanze diplomatiche o consolari nei paesi terzi e rubriche informative messe a disposizione di chi viaggia da tutti gli Stati membri. "Gli europei corrono in soccorso delle popolazioni giapponesi e libiche travolte dalle emergenze nazionali," ha affermato Viviane Reding, vicepresidente della Commissione e commissaria europea per la Giustizia. "La solidarietà europea si attiva sotto i nostri occhi sfidando le avversità. Gli Stati membri fanno fronte comune ed evacuano anche i cittadini di altri paesi dell´Ue. Con sempre più cittadini che lavorano o viaggiano all´estero diventa essenziale che ciascuno sappia a chi rivolgersi e come ricevere aiuto nelle situazioni di crisi, indipendentemente dalla propria cittadinanza o dal paese in cui si trova." Con oltre 90 milioni di viaggi nel 2008 rispetto agli 80 del 2005, sono in costante aumento i cittadini Ue che si recano nei paesi terzi, e sebbene quelli che risiedono stabilmente in un paese terzo superino i 30 milioni, sono attualmente solo tre i paesi al mondo (Stati Uniti, Cina e Russia) in cui sono rappresentati tutti e 27 gli Stati membri dell´Unione. I sondaggi di opinione rivelano che gli europei nutrono grandi aspettative in fatto di assistenza all´estero; nel 62% dei casi si aspettano di ricevere dalle ambasciate degli altri Stati dell´Unione lo stesso tipo di assistenza che riceverebbero da quella del proprio paese (v. Allegato). Detto ciò, molti europei e molti addetti consolari non hanno dimestichezza con questo diritto. Ecco perché la Commissione ha deciso di sensibilizzare i cittadini europei e i funzionari consolari al diritto di rivolgersi alle ambasciate o ai consolati di altri Stati membri, ai modi per contattare le sedi diplomatiche e al tipo di assistenza offerta. Dal canto loro gli Stati membri possono informare la cittadinanza al momento del rilascio di nuovi passaporti, come accade già in ben 20 paesi dell´Unione1. Gli ultimi avvenimenti in Giappone, Libia, Haiti, hanno messo in luce l´importanza dell´assistenza consolare a cittadini europei che, in situazioni di crisi all´estero, si ritrovano completamente isolati. Quando è scoppiata la crisi libica, erano 6 000 i cittadini dell´Unione sul posto; nel paese però sono rappresentati appena otto Stati membri. Il 9 marzo 2011 i cittadini europei erano ancora 1 345; l´assistenza è stata coordinata con videoconferenze e tramite il sito internet protetto del Centro di situazione congiunto dell´Unione europea. Gli Stati membri hanno rilasciato documenti di viaggio provvisori ai cittadini Ue e assicurato l´evacuazione area dei cittadini di altri paesi dell´Unione. Adhaiti, il sisma del 2010 ha colpito circa 2 700 cittadini europei, e anche in quel caso appena la metà degli Stati dell´Unione disponeva di rappresentanza diplomatica. Ingiappone, dove né Malta né Cipro hanno una rappresentanza, circa 1 000 cittadini si sono messi in contatto con i servizi consolari nazionali chiedendo assistenza per lasciare il paese. La Germania ha aiutato ad evacuare dalla città di Sendai i propri cittadini e almeno 18 cittadini di altri paesi dell´Unione con pullman a noleggio. La solidarietà europea è stata fondamentale in tutte queste situazioni d´emergenza. In Libia, l´Unione è intervenuta prontamente attivando il meccanismo di protezione civile che aiuta a coordinare e a cofinanziare i costi di trasporto per l´evacuazione; così l´Ungheria ha evacuato in aereo da Tripoli 29 rumeni, 27 ungheresi, 20 bulgari, 8 tedeschi, 6 cechi e altri 6 cittadini Ue e non-Ue. L´unione europea deve garantire il ritorno a casa di tutti i cittadini Ue e anche le delegazioni dell´Unione europea, nell´ambito del servizio europeo per l´azione esterna, possono contribuire a diffondere la consapevolezza del diritto alla tutela consolare e dare esse stesse assistenza. Era già accaduto a Gaza nel gennaio 2009, quando circa 100 persone sono state evacuate in autobus blindati con l´assistenza della delegazione Ue. Il diritto alla tutela consolare, fondamentale durante le crisi, vale anche in situazioni ordinarie, come lo smarrimento o il furto del passaporto, incidenti o malattie gravi o reati violenti. Le leggi consolari differiscono tuttavia da uno Stato membro all´altro e il livello di tutela offerto può variare a seconda dello Stato a cui ci si rivolge. Gli Stati membri possono anticipare denaro principalmente per piccoli importi (ad esempio per le spese d´albergo o per il volo di ritorno), ma prima devono chiedere l´autorizzazione al paese di appartenenza, che dovrà poi rimborsare la somma anticipata e ne chiederà a sua volta il rimborso al cittadino interessato. Gli Stati membri ricevono una compensazione anche quando evacuano cittadini Ue non rappresentati, sebbene, nella pratica, le regole in vigore vengano raramente applicate. Per garantire pari assistenza ai cittadini Ue non rappresentati e spronare gli Stati membri ad assumere un ruolo sempre più proattivo nelle situazioni di crisi che non vedono coinvolti i cittadini nazionali, la Commissione sta valutando come agevolare e semplificare le procedure di rimborso. Nei prossimi 12 mesi la Commissione si accinge inoltre a presentare proposte di legge miranti a: garantire maggiore certezza giuridica sull´ambito di applicazione, le condizioni e le procedure della tutela consolare e ottimizzare l´uso delle risorse, anche in periodi di crisi; stabilire le misure di coordinamento e cooperazione necessarie a facilitare la tutela consolare in situazioni ordinarie, a beneficio dei cittadini Ue non rappresentati, e a rendere effettiva la compensazione finanziaria nelle situazioni di crisi. Più informazioni Sito internet della Commissione europea sulla tutela consolare: http://ec.Europa.eu/consularprotection  Homepage di Viviane Reding, vicepresidente della Commissione europea e commissaria europea per la Giustizia: http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/reding/index_en.htm    
   
   
L´ACCESSO DEL PUBBLICO AI DOCUMENTI: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI ESTENDERE LE NORME A TUTTE LE ISTITUZIONI DELL´UE  
 
 Bruxelles, 24 marzo 2011 - La Commissione ha adottato questa settimana una proposta di estendere a tutte le agenzie e organi, istituzioni delle norme comunitarie in materia di accesso del pubblico ai documenti. La proposta porterà le attuali norme in linea con il Trattato di Lisbona. Il regolamento (Ce) n. 1049/2001 relativo all´accesso del pubblico ai documenti del Parlamento, Consiglio e Commissione è stata adottata 30 Maggio 2001. E ´sulla base dell´articolo 255 del trattato che istituisce la Comunità Europa, che assicura ai cittadini e residenti dell´Unione europea il diritto di accesso ai documenti del Parlamento europeo, Consiglio e Commissione. Poco dopo l´entrata in vigore del presente regolamento, la sua applicabilità è stata estesa alle agenzie della Comunità. La Banca centrale europea, Banca europea per gli investimenti, la Corte dei conti europea, il Comitato economico e sociale, il Comitato regioni così come Europol e Eurojust hanno adottato - su base volontaria - norme in materia di accesso ai documenti che sono identici o simili al regolamento. Con l´entrata in vigore il 1 ° dicembre 2009, il trattato di Lisbona, il diritto di accesso del pubblico è stato formalmente esteso ai documenti di tutti gli organismi delle agenzie e delle istituzioni dell´Unione. La Corte di giustizia, la Banca centrale europea e Banca europea degli investimenti contemplati dalla presente disposizione, ma solo quando svolgono funzioni amministrative. Anche se, in pratica, quasi tutti gli organi, le agenzie e le istituzioni dell´Unione europea si applicano le norme in materia di accesso ai propri documenti, il regolamento attuale, tuttavia, deve essere modificata perché non è conforme alla nuova base legge, ossia l´articolo 15, paragrafo 3 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea. Tuttavia, questa non è la prima proposta di modifica del regolamento (Ce) n. 1049/2001. Il 30 aprile 2008, ben prima dell´entrata in vigore del trattato, una proposta è stata presentata al Parlamento e al Consiglio di migliorare e armonizzare la normativa esistente. Il processo legislativo su questa prima proposta ha preso più tempo del previsto. La Commissione ritiene pertanto necessario presentare una proposta limitata alla modifica del regolamento (Ce) n. 1049/2001, e allineare le disposizioni del trattato. Il Mediatore europeo è d´accordo, perché ritiene che questa misura prevede la certezza del diritto per i cittadini. Una volta adottata, questa piccola modifica dei regolamenti fornirà un quadro giuridico unico per l´accesso ai documenti di tutte le agenzie di organi, e le istituzioni dell´Unione europea, compresi quelli del Dipartimento europeo per la appena creato l´azione esterna. Questa proposta non pregiudica il processo legislativo in corso relativo alla proposta di aprile 2008 di revisione del regolamento.  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE DEFERISCE L´ITALIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER IL MANCATO RECUPERO DEGLI AIUTI INCOMPATIBILI CONCESSI AD ALCOA  
 
Bruxelles, 24 marzo 2011 - La Commissione europea ha deciso di deferire l´Italia alla Corte di giustizia dell´Unione europea per il mancato rispetto di una decisione della Commissione del 19 novembre 2009 (cfr. Ip/09/1750), che stabiliva che Alcoa Trasformazioni aveva beneficiato di aiuti di Stato illegali e ne ordinava la restituzione alle autorità italiane. Finora l’Italia non ha recuperato gli aiuti da Alcoa. "Per compensare la distorsione della concorrenza causata da aiuti di Stato illegali, è fondamentale che l´aiuto venga recuperato dai beneficiari senza indugio", ha dichiarato Joaquín Almunia, Vicepresidente della Commissione responsabile della politica di concorrenza. Il 19 novembre 2009 la Commissione chiedeva all´Italia di recuperare parzialmente gli aiuti concessi ad Alcoa sotto forma di tariffe elettriche agevolate per le sue due fonderie di alluminio (in Sardegna e in Veneto), dal momento che queste tariffe conferivano ad Alcoa un vantaggio indebito sui suoi concorrenti. L´importo da recuperare ammonta a circa 295 milioni di euro. L´italia aveva l´obbligo di dare attuazione immediata ed effettiva alla decisione della Commissione, in particolare, recuperando integralmente gli aiuti concessi alla fonderia veneta a partire dal 2006, e recuperando gli aiuti erogati alla fonderia sarda tra il gennaio 2006 e il gennaio 2007. Sebbene Alcoa abbia presentato ricorso contro la decisione della Commissione del 2009 e richiesto l´applicazione di provvedimenti provvisori (Causa T-177/10), l´Italia non è per questo esonerata dall´obbligo di recuperare gli aiuti concessi. Nel luglio 2010, il tribunale ha respinto la domanda di provvedimenti provvisori di Alcoa, la quale si è successivamente appellata contro tale decisione.  
   
   
FONDO SOCIALE EUROPEO E POLITICA DI SVILUPPO: LE REGIONI DISCUTONO DEL FUTURO  
 
Roma, 24 marzo 2011- Il Fondo sociale europeo garantisce, in questi anni difficili per l’economia, risorse e strumenti per qualificare il capitale umano e mettere così in campo adeguate politiche per fronteggiare l’emergenza e preservare la tenuta sociale. Grazie a una ingente dotazione finanziaria, pari a oltre 15 miliardi e 320 milioni (quota comunitaria e quota nazionale), di cui 13 miliardi sono andati alle Regioni (mentre la restante parte, oltre 2 miliardi, è confluita nei programmi operativi nazionali) per gli anni 2007-2013, la programmazione regionale e i relativi investimenti sostenuti dalle Regioni italiane hanno consentito e stanno consentendo di avere un’arma in più a difesa dell’occupazione e per la ricollocazione dei lavoratori in difficoltà e, nel contempo, di disporre di una leva fondamentale per lo sviluppo. Se n’è parlato ieri a Roma nel corso dell’incontro organizzato da Regione Toscana e Tecnostruttura (lo strumento delle regioni per la gestione del Fse) per tutte le Regioni italiane, sul tema Il ruolo del Fondo sociale europeo nella politica di sviluppo delle Regioni e delle Province autonome italiane . L’incontro è stato presieduto dall’assessore toscano alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, anche in virtù dl fatto che la Toscana ha il coordinamento della Ix commissione della conferenza delle Regioni. All’incontro hanno partecipato quasi tutte le Regioni italiane che si sono confrontate con il ministro del lavoro Maurizio Sacconi, con il direttore della Dg occupazione della Commissione europea Koos Richelle e con la presidente del comitato delle Regioni Mercedes Bresso. “Il Fondo sociale europeo – spiega Simoncini – permette di guardare anche oltre la crisi, di puntare sulla formazione di un capitale umano in grado di sostenere processi di innovazione capaci di rendere più competitivo il nostro sistema d’impresa e di affrontare problemi come l’occupazione femminile e giovanile. Oggi è più che mai importante per le Regioni italiane, ribadire questo ruolo, in vista di una ripresa economica duratura, che dovrà contare, in futuro, anche sul prossimo periodo di programmazione dei fondi. Solo così si potrà valorizzare appieno il Fondo sociale europeo come strumento a sostegno di una crescita economica intelligente, sostenibile, inclusiva”. E’ in corso in questi mesi un dibattito approfondito sulle politiche e gli strumenti finanziari da mettere in campo, parallelamente all’avvio del negoziato sulla futura politica di coesione della Ue, sulla nuova cornice strategica e normativa e sui nuovi meccanismi di gestione. Con l’incontro di oggi le Regioni hanno ribadito la loro volontà di essere coinvolte, chiedendo fin da ora il mantenimento della dotazione finanziaria dei fondi strutturali. “Solo portando elementi concreti e positivi – ha proseguito l’assessore – si potrà avanzare alla Commissione europea, seppur nell’ottica di una maggiore flessibilità e semplificazione delle procedure , la richiesta di mantenere tale strumento e la sua entità finanziaria”. E’ con questo intento che gli assessori regionali hanno promosso il seminario di oggi. L’assessore Simoncini ha illustrato il documento predisposto e condiviso dalle regioni italiane nell’ambito della Ix Commissione istruzione, lavoro, innovazione e ricerca sulle prospettive della futura politica di coesione e della programmazione del Fse. Le Regioni hanno quindi presentato le “buone prassi”, cioè esperienze positive di utilizzo dei fondi europei. La Toscana ha illustrato quella di Ila (individual lernring account), la carta individuale prepagata per la formazione di soggetti svantaggiati. Unanime, da parte delle Regioni presenti, l’apprezzamento per l’appello di Koos Richelle, che ha invitato le Regioni a spendere di più e meglio, realizzando, attraverso uno snellimento della burocrazia, una maggiore efficienza e termpestività nei risultati.  
   
   
PIANO LAVORO IN CAMPANIA, INCONTRO A ROMA TRA L´ASSESSORE NAPPI E IL DIRETTORE DELLA COMMISSIONE EUROPEA OCCUPAZIONE RICHELLE  
 
 Napoli, 24 marzo 2011 - L´assessore al Lavoro Severino Nappi ha incontrato ieri a Roma, a margine di un confronto sul Piano Lavoro, alla presenza del ministro Sacconi, tra le Regioni Campania, Lazio, Puglia ed Emilia Romagna, il direttore generale della Dg occupazione, affari sociali e inclusione dell´Unione Europea, Koos Richelle. Al centro della riunione, la ricognizione dei ritardi accumulati dalla precedente giunta e le strategie per una rapida inversione di tendenza, per migliorare la qualità e la quantità della spesa relativa alle politiche del lavoro. Nel corso del colloquio si è preso atto del cattivo utilizzo fin qui fatto dei fondi europei da parte della Regione Campania in materia di politiche del lavoro. "Il piano di azione per il lavoro - ha detto Nappi - rappresenta uno strumento importante per dimostrare all´Unione Europea che le cose stanno cambiando in meglio grazie a politiche del lavoro moderne e tecnicamente efficaci. I primi dati ci confermano che si sta rivelando un mezzo utile a sostenere il tessuto produttivo e il lavoro dei campani". Con il commissario europeo si è stabilito di avviare un percorso di costante monitoraggio dell´andamento del progetto e della spesa, riservandosi di adottare ogni ulteriore misura che consenta di scongiurare il pericolo di disimpegno dei fondi.  
   
   
POLONIA, BERS INVESTIRA 650 MILIONI DI EURO NEL 2011  
 
Varsavia, 24 marzo 2011 - Il giornale Puls Biznesu riporta che la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Bers) spenderà 650 milioni di euro in Polonia e nelle Repubbliche Baltiche entro la fine dell´anno. Il budget totale per la regione per l´anno 2011 ammonta a 850 milioni di euro, la maggior parte dei quali saranno investiti in Polonia. Da gennaio, la Bers ha speso 200 milioni di euro, cofinanziando progetti nelle società Ciech (76 milioni) e Pak (80 milioni) e supportando progetti, per il risparmio dell´energia nelle micro-imprese, messi in atto dalle banche Millenium, Bgz e Fortis. I piani per il resto dell´anno includono due o tre progetti nel settore finanziario, partecipazione nella ristrutturazione degli asset bancari, cofinanziamento della costruzione del terminale Lng a Swinoujscie e partecipazione nella privatizzazione delle compagnie controllate dallo Stato. La Bers sta inoltre riconoscendo il potenziale dei progetti ´´ppp´´ ed è determinata a continuare a supportare il settore energetico e i progetti destinati a migliorare l´efficienza energetica nelle imprese. L´istituzione bancaria offrirà anche supporto per gli investimenti stranieri, specialmente a Est. L´incremento dell´attività della Bers in Polonia negli ultimi due anni è dovuta alla crisi economica.  
   
   
EMISSIONE BOT MARZO 2011  
 
 Roma, 24 marzo 2011 - Il Mef ha disposto per il giorno 28 marzo 2011, con regolamento 31 marzo 2011, un´asta di Bot:
Importo (in mln. Di euro) Scadenza Giorni
Semestrali 8.000 30.09.2011 183
È da tener presente che il 31 marzo 2011 vengono a scadere Bot per 9.105 milioni di euro. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva, con richieste degli operatori espresse in termini di rendimento. Ciascuno degli operatori partecipanti alle aste può presentare fino ad un massimo di cinque richieste di acquisto. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di Bot, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato. I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione del rendimento. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1.500.000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez.ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 28 marzo 2011, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "Specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali, previsto in via automatica per il giorno 29 marzo 2011. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "Specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15.30 del 29 marzo 2011. La circolazione dei Bot al 15 marzo 2011 era pari a 141.686,896 milioni di euro, di cui 3.500 milioni di euro trimestrali, 53.600 milioni di euro semestrali e 84.586,896 milioni di euro annuali.
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ MARZO 2011  
 
Roma, 24 marzo 2011 - Il Mef dispone, per il giorno 28 marzo 2011, con regolamento 31 marzo 2011, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon" ("Ctz"): decorrenza : 3 gennaio 2011; settima tranche scadenza : 31 dicembre 2012 importo nominale dell´emissione : 2.500 milioni di euro Isin : It0004674369 I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un millesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente: - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 25 marzo 2011; - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 28 marzo 2011; - regolamento sottoscrizione: il giorno 31 marzo 2011. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli.  
   
   
EMISSIONE DI CCTEU E BTP MARZO 2011  
 
Roma, 24 marzo 2011 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 30 marzo 2011, con regolamento 1º aprile 2011, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi ("Ccteu"): decorrenza : 15 ottobre 2010; undicesima tranche scadenza : 15 ottobre 2017 tasso d´interesse semestrale lordo : tasso Euribor a sei mesi maggiorato dello 0,80%; cedola in corso, con scadenza 15 aprile 2011, pari a 1,016% . Isin : It0004652175 - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º aprile 2011; prima tranche scadenza : 1º aprile 2014 tasso d´interesse annuo lordo : 3% Isin : da attribuire decorrenza : 1º marzo 2011; terza tranche scadenza : 1º settembre 2021 tasso d´interesse annuo lordo : 4,75% Isin : It0004695075 Il meccanismo di collocamento utilizzato per i titoli di cui sopra sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i Ccteu 15.10.2010/2017 - 0,20% per i Btp 3% 1º.4.2011/2014 - 0,40% per i Btp 4,75% 1º.3.2011/1º.9.2021. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Ccteu scad. 15.10.2017 Btp scad. 1º.4.2014 Btp scad. 1º.9.2021
Prenotazione da parte del pubblico entro il 29 marzo 2011 29 marzo 2011 29 marzo 2011
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 30 marzo 2011 30 marzo 2011 30 marzo 2011
Regolamento sottoscrizioni 1º aprile 2011 1º aprile 2011 1º aprile 2011
Dietimi d´interesse da corrispondere 168 ___ 31
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo non superiore: al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Ccteu 15.10.2017, al 25% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º. 4.2014, al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º. 9.2021. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti.
 
   
   
COLLOCAMENTO TRAMITE ASTA DEL BTP€I 2016 INDICIZZATO ALL´INFLAZIONE DELL´AREA EURO  
 
Roma, 24 marzo 2011 - Il Mef dispone, per il giorno 29 marzo 2011, con regolamento 31 marzo 2011, l´emissione dei seguenti Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all´Inflazione dell´Area Euro: - Btp€i quinquennali: decorrenza : 15 settembre 2010; terza tranche scadenza : 15 settembre 2016 tasso d´interesse reale : 2,10% annuo, pagabile semestralmente ammontare nominale dell´emissione : da un minimo di 1.250 milioni di euro a un massimo di 1.750 milioni di euro Isin : It0004682107 Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno del suddetto intervallo di emissione. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei Btp nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni entro il 28 marzo 2011. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del 29 marzo 2011, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500.000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d´Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell´asta (T+2), il 31 marzo 2011. Per i suddetti Btp€i, per i quali il 15 marzo u.S. È pervenuta a scadenza la prima cedola, i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 16 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo 0,30%. Gli operatori Specialisti in titoli di Stato avranno la facoltà di partecipare al collocamento supplementare, il cui importo massimo sarà pari al 10% del quantitativo massimo offerto in asta, facendo pervenire le domande di sottoscrizione entro le ore 15,30 del giorno 30 marzo 2011. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli Specialisti alle assegnazioni supplementari vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei titoli suddetti.  
   
   
APERTURA IMPRESE: REGIONE LOMBARDIA VARA ITER PIU´ CHIARI  
 
Milano, 24 marzo 2011- Regione Lombardia ha aggiornato la modulistica con la quale tutti i Comuni lombardi dovranno gestire in modo telematico, tramite lo Sportello Unico, il rapporto con le imprese nell´ambito della Scia (Segnalazione Certificata Inizio Attività). A darne l´annuncio, contestualmente all´invio di una circolare con le indicazioni sull´applicazione della Scia ai 1546 Comuni lombardi e alle Camere di Commercio, l´assessore della Regione Lombardia alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari. "Questa azione di chiarimento - dichiara Maccari - segna una tappa fondamentale di un lungo lavoro che i nostri uffici hanno svolto in vista dell´applicazione della Scia telematica, che rappresenta un passo avanti a livello nazionale nella semplificazione del rapporto tra imprese e burocrazia, ma che ha bisogno del supporto di tutti i livelli della Pubblica Amministrazione per superare le ovvie difficoltà iniziali". La Scia, introdotta dal Governo a fine 2010 e anticipata da Regione Lombardia con la Diap (Dichiarazione Inizio Attività Produttive) nel 2007, viene applicata alle attività imprenditoriali, in fase di costituzione o di modifica, in numerosi settori: dall´artigianato al commercio, dai servizi alla persona all´industria, dall´edilizia all´agricoltura. A partire dal 29 marzo i Comuni dovranno ricevere solo in modo interamente telematico, tramite lo Sportello Unico Attività Produttive (Suap), i provvedimenti soggetti a Scia. A oggi si sono accreditati a garantire questo servizio circa 300 Comuni a copertura di metà popolazione lombarda. Mancano all´appello molti piccoli centri, ma anche alcuni capoluoghi di provincia. "Regione Lombardia - ricorda Maccari - ha assunto già a luglio, ben prima che Scia e Suap venissero validati, un ruolo responsabile di governo della situazione, mettendo in campo tutte le iniziative possibili nel rispetto di un quadro nazionale molto vincolante. Abbiamo promosso e realizzato in questi mesi con le Camere di Commercio e con Anci Lombardia un intenso programma di lavoro e possiamo davvero dire di aver fatto la nostra parte e anche più di quanto saremmo stati tenuti a fare". "Per accompagnare il territorio - continua Maccari - abbiamo attivato delle Cabine di Regia locali in ogni provincia, con oltre cento incontri, per informare i Comuni sul nuovo quadro normativo, sui requisiti e sulle procedure di accreditamento sul sito impresainungiorno.Gov.it. Tutto ciò senza che alla Regione fosse affidato tale compito di coordinamento da parte del legislatore statale. Lo abbiamo fatto perché riteniamo importante per le nostre imprese avere degli Sportelli Unici funzionanti e perché la disorganizzazione è nemica della semplificazione". "A questo punto - conclude Maccari - si rende davvero necessario uno sforzo da parte di tutti i Comuni non ancora accreditati allo Sportello Unico per trasformare l´inevitabile disagio, che nei prossimi giorni potrebbe attendere i nostri imprenditori, in una situazione breve e transitoria, che lasci subito posto a un sistema rapido e meno burocratizzato. In sostanza, una realtà migliore del passato, più organizzata e capace di far risparmiare tempi e costi agli operatori del sistema economico lombardo. La semplificazione è una sfida importante, ma per vincerla tutti devono fare la propria parte".  
   
   
FVG/ROMANIA: TONDO A BUCAREST INCONTRA ESPONENTI GOVERNO  
 
Bucarest, 24 marzo 2011 - L´amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia punta a costruire rapporti istituzionali organici e permanenti con il Governo della Romania, con l´obiettivo di accompagnare il sistema economico della regione nei processi di internazionalizzazione, una strada obbligata, assieme alla ricerca e all´innovazione, per consolidare la competitività delle imprese del Friuli Venezia Giulia, e quindi l´occupazione. Questo il significato della visita di tre giorni del presidente della Regione Renzo Tondo in Romania, iniziata ieri nella capitale Bucarest con una serie di appuntamenti con esponenti del Governo. Tondo è accompagnato dall´assessore alle Relazioni internazionali Elio De Anna e affiancato da una delegazione di rappresentanti di istituzioni e imprese del Friuli Venezia Giulia. In questa prima giornata, Tondo e De Anna hanno incontrato, nelle sedi dei rispettivi ministeri, il segretario di Stato per l´Economia, Borbely Karoly, il segretario di Stato per lo Sviluppo regionale e Turismo, Razvan Murgeanu, e il segretario di Stato per l´Agricoltura, Adrian Radulescu. A tutte le riunioni hanno partecipato anche l´ambasciatore d´Italia a Bucarest Mario Cospito e il console generale di Romania a Trieste Radu Dobre. Gli incontri hanno avuto carattere operativo, e hanno permesso di esplorare concrete possibilità di collaborazione e di concordare l´istituzione di tavoli di lavoro bilaterali. Del resto in molti settori economici, come è emerso nel corso dei colloqui, le economie del Friuli Venezia Giulia e della Romania sono complementari. Il Friuli Venezia Giulia, ha avuto modo di ricordare Tondo, ha ottenuto dal Parlamento italiano una delega specifica per sviluppare i rapporti economici con i Paesi dell´Est, e proprio per questo la Regione si è dotata di strumenti come Finest e Informest a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle imprese. Inoltre, molte aziende regionali sono già presenti con successo in Romania, sin dai primi anni ´90. La prima giornata della missione si è conclusa nella residenza dell´ambasciatore Cospito, che ha offerto una cena ristretta alla quale hanno preso parte rappresentanti del Comune di Bucarest e un selezionato gruppo di imprenditori italiani e romeni e operatori del mondo sociale. Oggi a Bucarest, oltre a ulteriori incontri con esponenti del Governo e del Parlamento, è in programma una tavola rotonda tra associazioni di categoria e imprenditori italiani e romeni promosso nella sede dal Ministero dell´Economia.  
   
   
LAMPEDUSA: LOMBARDO SCRIVE A PRESIDENTE REPUBBLICA E GOVERNO  
 
Palermo, 24 marzo 2011 - "La Sicilia, ed in particolare Lampedusa e Trapani, non possono pagare il prezzo dell´ondata migratoria e della guerra, per questo ho appena scritto una lettera al Presidente della Repubblica ed al Presidente del Consiglio chiedendo la convocazione urgente di un consiglio dei Ministri per affrontare l´emergenza in cui versano i nostri territori". Lo ha detto il Presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo incontrando i giornalisti a Palazzo d´Orleans, sede del governo della Regione, a Palermo. "Lampedusa conta poco meno di cinquemila abitanti, solo duemila dei quali sono in attivita´. Attualmente sull´isola si registra la presenza di circa 6000 migranti. Un peso insopportabile che causa gia´ una emergenza igienica e rischia di degenerare in emergenza sanitaria. La Regione ha raddoppiato il proprio presidio medico ma l´isola non puo´ sopportare oltre questa ondata. Il governo - continua il presidente della Regione - deve intervenire individuando con chiarezza i luoghi destinati ad accogliere questa gente. Non siamo per i respingimenti, al contrario bisogna assistere i migranti ma bisogna farlo con l´intervento di navi che li intercettino in mare, li assistano e li trasportino poi nei luoghi d´accoglienza in tutta Italia o direttamente in aeroporto dove siano stati predisposti opportuni ponti aerei per l´immediato trasferimento". "Lampedusa - aggiunge Lombardo - ha gia´ perso la stagione turistica pasquale e parte di quella estiva. Se non la si decongestiona immediatamente il turismo sull´isola sara´ solo un ricordo". "C´e´ poi - continua Lombardo - un´altra emergenza, quella di Trapani Birgi. L´aeroporto civile era cresciuto, poco alla volta, fino a raggiungere 1 milione e 800 mila passeggeri. Con la chiusura decisa per garantire le operazioni militari si e´ colpito il turismo anche li ed in maniera pesantissima. Chiediamo che le operazioni militari vengano spostate interamente a Sigonella dove non creano problemi al traffico aereo civile. Anche in questo caso se non si assumono decisioni immediate, per recuperare quanto costruito grazie all´aeroporto civile di Trapani negli ultimi 15 anni, ci vorranno altri 15 anni". "Questo governo - incalza Lombardo - che si dice essere il piu´ federalista di sempre, si dimostra, invece, fin troppo centralista. Non accetteremo scelte che vengono imposte dall´alto anche e soprattutto nella distribuzione dei migranti. Temiamo che del piano annunciato dal Ministro Maroni restino solo gli annunci e si finisca per distribuire gli extracomunitari sempre nelle stesse regioni: Sicilia, Calabria e Puglia. Questo non e´ tollerabile". "Nei prossimi giorni - conclude Lombardo - mi rechero´ personalmente a Lampedusa per dimostrare che il governo della Regione e´ vicino agli abitanti dell´isola non solo moralmente o economicamente ma anche fisicamente". "Gia´ stasera - annuncia l´assessore regionale per il Territorio e Ambiente, lampedusano di origine, Gianmaria Sparma - apriremo a Lampedusa un ufficio del governo della Regione. Saremo sull´isola per stare materialmente vicini alla popolazione e non molleremo la presa fino a quando i problemi non saranno affrontati consentendo il ritorno della situazione allo stato pre crisi. Io per primo andro´ a Lampedusa e mi raggiungeranno, man mano, tutti gli assessori che potranno portare il loro contributo".  
   
   
IMMIGRATI: LOMBARDO SCRIVE A TIRRENIA, NAVI PER SGOMBERO LAMPEDUSA  
 
Palermo, 24 marzo 2011 - "Sgomberare subito Lampedusa, utilizzando tutti i mezzi navali disponibili". Lo afferma il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che per attivare queste procedure di emergenza ha inviato una lettera al commissario straordinario della Tirrenia Giancarlo D´andrea. La nota e´ stata inviata anche al ministro dell´Interno, Roberto Maroni, al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, al responsabile dei Trasporti Altero Matteoli e al ministro dell´Economia Giulio Tremonti. "E´ chiaro che la nave San Marco non basta, e il governo nazionale - continua il presidente della Regione - deve intervenire individuando con chiarezza i luoghi destinati ad accogliere questa gente. Le condizioni di Lampedusa, come sostengono anche autorevoli organizzazioni umanitarie, non sono piu´ sostenibili, sia per i cittadini di Lampedusa, sia per i migranti. Siamo contrari ai respingimenti, anzi bisogna assistere i migranti. Ma bisogna farlo con l´intervento di navi che li intercettino in mare, li assistano e li trasportino poi nei luoghi d´accoglienza in tutta Italia con ponti aerei per l´immediato trasferimento. Per questo motivo chiediamo che Tirrenia metta a disposizione la sua flotta".  
   
   
PIANO SUD:SICILIA CHIEDE CONFRONTO TRA STATO E REGIONI MEZZOGIORNO  
 
Roma, 24 marzo 2011 - A conclusione dell´incontro svoltosi ieri tra il Ministro Roberto Calderoli e i rappresentati delle regioni sullo schema di decreto attuativo del federalismo fiscale regionale, l´assessore regionale siciliano per l´Economia, Gaetano Armao, ha espresso soddisfazione sull´andamento dei lavori perche´ "e´ segno che la trattativa e´ ormai molto avanzata - ha affermato - e siamo fiduciosi che si possa giungere ad un positivo risultato gia´ domani. A questo punto la prossima settimana, ha assicurato il Ministro, passeremo a delineare il federalismo fiscale per la Sicilia in coerenza con lo statuto autonomistico, offrendo finalmente applicazione agli articoli 36 e 37 rimasti inattuati". "Anche il ministro Fitto - ha aggiunto Armao - nella riunione pomeridiana della conferenza Stato/regioni ha confermato l´impegno, a lungo sollecitato dalla Sicilia, di convocare a breve le Regioni del Mezzogiorno per un confronto puntuale sul piano per il sud." "Occorre uscire dai proclami e dalle dichiarazioni di principio e passare alla fase della concretezza degli impegni e delle risorse aggiuntive per la perequazione infrastrutturale - conclude Armao -, la situazione economica del Mezzogiorno impone impegni seri e concreti, mentre permangono nel c.D. Piano per il sud troppi elementi indefiniti ed evanescenti".  
   
   
STATUTO REGIONALE DEL MOLISE, INCOSTITUZIONALI TRE ARTICOLI  
 
Campobasso, 24 marzo 2011 - Il Consiglio dei Ministri, nella Seduta di ieri, ha osservato la incostituzionalità di alcuni articoli del nuovo Statuto regionale. Pertanto, ai sensi dell´art. 17 della Legge Regionale n. 36 del 2005, sono da considerarsi sospese tutte le iniziative finalizzate a conferire efficacia allo stesso Statuto, ivi comprese quelle referendarie. «Coglierò questa occasione - ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio - per presentare personalmente una proposta di modifica dello Statuto regionale. Proposta che mi auguro trovi opportuna condivisione nella Maggioranza e apra un costruttivo confronto con tutte le Opposizioni». Nello specifico il Governo Centrale ha osservato la incostituzionalità in relazione ai seguenti articoli dello Statuto regionale: L´art. 30, comma 4, dispone che le Commissioni consiliari permanenti, al fine di svolgere la funzione di vigilanza sull´andamento dell´amministrazione regionale, possano "convocare funzionari dell´amministrazione regionale e degli enti dipendenti i quali, in seduta non pubblica, sono esonerati dal segreto d´ufficio". La disposizione esula dalle competenze non soltanto dello Statuto regionale, ai sensi dell´art. 123 della Cost., ma anche della complessiva potestà legislativa delle Regioni, in contrasto con l´articolo 117, comma 2, lettera 1) della Costituzione, nonché in violazione dell´articolo 326 del Codice Penale che prevede il reato di rivelazione del segreto d´ufficio. L´art. 53, comma 4, in materia di enti, aziende ed agenzie regionali, prevede che il personale degli Enti pubblici non economici, comunque strumentali della Regione, sia equiparato al personale regionale. Tale equiparazione genera incertezza del diritto, in relazione a quali profili del regime giuridico del personale sia disposta detta equiparazione, nonché risulta idonea ad imporre un´identità piena tra le discipline, tale da impedire alla contrattazione collettiva dei comparti interessati di differenziarsi per via non legislativa, ma contrattuale, dal comparto dei dipendenti regionali. Pertanto, la disposizione si pone in contrasto con l´art. 117, secondo comma, lettere l), della Costituzione che riserva allo Stato la competenza esclusiva in materia di ordinamento civile. L´art. 67, comma 1, in materia di rapporti della Regione Molise con l´Unione Europea si discosta dall´art. 117, comma quinto, della Costituzione, in quanto prevede che la Giunta regionale, e non la Regione (come indicato nella disposizione costituzionale citata), "realizza la partecipazione" alla c.D. Fase ascendente dell´attività normativa europea e "provvede all´attuazione ed esecuzione degli accordi internazionali e degli atti dell´Unione Europea". La disposizione, quindi, si pone in contrasto con i parametri costituzionali volti a delineare l´ambito di competenza legislativa costituzionalmente riservata al Consiglio regionale, con particolare riguardo al combinato dell´art. 117, comma quinto, e dell´art. 121, comma secondo, della Costituzione.  
   
   
FONDO MICROCREDITO REGIONE SARDEGNA TRA LE MIGLIORI PRATICHE A LIVELLO INTERNAZIONALE  
 
Cagliari, 24 Marzo 2011 - Il Fondo di microcredito per il lavoro istituito dalla Regione Sardegna è classificato come una delle migliori pratiche da seguire a livello nazionale. Il dato è emerso nel corso del convegno “Il ruolo del Fondo sociale europeo nella politica di sviluppo delle Regioni e delle Province autonome italiane”, che si è tenuto oggi a Roma, e al quale ha preso parte anche l’assessore regionale del Lavoro, Franco Manca. Tra i temi centrali dell’appuntamento: il futuro dei fondi strutturali e del Fse, la politica di coesione e la creazione di un capitale umano in grado di sostenere i processi di innovazione per un sistema di impresa più competitivo. "Il microcredito - ha commentato l’assessore Manca - è un asse portante delle politiche del lavoro che la Giunta sta attuando a favore di categorie svantaggiate per la creazione e lo sviluppo di nuove microimprese. E in un periodo in cui l’accesso al credito si rileva particolarmente difficile anche a causa delle difficoltà delle banche, iniziative come quella messa in campo dalla Regione Sardegna non possono che riscuotere consenso". A breve, ha poi annunciato l’assessore, partirà la seconda tranche del Fondo (50 milioni le risorse complessive), che potrà contare su 10 milioni di euro più la quota parte residua del bando precedente, valutabile allo stato attuale intorno ai 12 milioni di euro. A questo proposito, sarà steso un nuovo avviso con modifiche migliorative rispetto al primo bando, sul quale sono arrivate 2.388 domande.  
   
   
ROSSI A SIENA: “NON VOGLIO UNA REGIONE SEDUTA, IN DECLINO”  
 
 Siena, 24 marzo 2011 – Coraggio, senza sedersi sui risultati raggiunti. E’ quello che il presidente della Regione Enrico Rossi chiede alla Toscana per poter davvero diventare una regione con una prospettiva europea. Una regione in grado di competere con quelle del nord, capace di attrarre investimenti ma anche di farne. Rossi è intervenuto oggi a Siena, a conclusione degli ‘Stati generali dell’economia senese’. “Non dobbiamo avere paura – ha detto – o sederci su quello che abbiamo ottenuto fin qui. Il ‘vivere di rendita’ non è più possibile in questo scenario internazionale. La Toscana deve fare uno sforzo importante per conquistare maggior competitività e capacità di attrazione di capitali. Su questo piano si gioca la sfida per il futuro”. Rossi si rivolge per questo al governo, “incapace di tirare fuori un euro per nuovi investimenti che invece possono diventare la leva per creare nuovi posti di lavoro. Abbiamo sposato la linea del rigore ma, insisto, occorrono investimenti per non cadere nella recessione”. Il rilancio della Toscana deve partire dalla rivitalizzazione dei settori in questo momento più in crisi. “Occorre soprattutto investire per rafforzare i settori manifatturiero ed industriale – ha aggiunto Rossi – e questa è una delle scommesse più importanti del nuovo Piano Regionale di Sviluppo. Altri passi cruciali sono la razionalizzazione di settori in difficoltà: rifiuti, acqua, trasporti. Un po’ come abbiamo fatto già da qualche anno in sanità. Un altro snodo riguarda la creazione di un sistema viario ed infrastrutturale di livello europeo. Su questo scontiamo purtroppo ritardi gravi, che pregiudicano la nostra capacità attrattiva. E lo stesso vale per ricerca ed università, dove credo occorra una maggiore integrazione tra gli atenei e con il sistema produttivo. Anche sul versante delle energie alternative non commettiamo l’errore di paralizzare tutto bloccando l’iniziativa privata. E per quanto riguarda il turismo cerchiamo di ripensare al nostro modello di offerta”. Rossi ha concluso il suo intervento sottolineando i concetti di base. “Non voglio una regione seduta e in declino. Aumentiamo la nostra attrattività, semplifichiamo, indirizziamo meglio le risorse a disposizione. Siamo davanti ad un bivio che metterà alla prova, e lo sta già facendo, il nostro sistema sociale. Non dobbiamo aver paura, occorre invece accelerare, dare una spinta forte per aggredire la crisi”.  
   
   
RICHIEDENTI ASILO, VENDOLA SCRIVE A MARONI  
 
Bari, 24 marzo 2011 - “Caro Ministro, “Ciò che sta accadendo in queste ore al Cara di Bari conferma purtroppo le preoccupazioni che ho avuto modo di esporre durante l’incontro da lei convocato presso il suo ministero. “A seguito di una visita effettuata dalla regione questa mattina abbiamo constatato come i trasferimenti dei richiedenti asilo nella struttura di Mineo avvengano con modalità assolutamente inaccettabili. I richiedenti asilo che abbiamo incontrato sono costretti all’interno di un tendone da circa trenta ore, senza alcuna possibilità di movimento. Hanno dormito a terra e sono stati costretti ad espletare i propri bisogni fisiologici in bottigliette di plastica. “I trasferimenti avvengono con modalità coercitiva e coattiva e con un grado di confusione tale da mettere a rischio la possibilità di effettiva tutela delle situazioni di vulnerabilità. “Riteniamo inaccettabile le modalità del trasferimento, lesive del diritto fondamentale delle persone a non subire trattamenti degradanti, e tanto più gravi in considerazione del fatto che siamo in presenza di richiedenti asilo che, come tali, non possono essere privati della libertà personale così come sancito dal diritto interno e comunitario, nonché dalle “Convenzioni internazionali ratificate anche dal nostro paese. Per questo, nel ribadirLe la disponibilità della nostra regione a fare la sua parte in termini di accoglienza degli stranieri in condizione di bisogno, ci dichiariamo indisponibili a sottacere qualsiasi episodio di violazione dei diritti fondamentali dell’uomo. Nichi Vendola” Questa lettera, inviata dal Presidente della Regione, Nichi Vendola, al Ministro dell’Intero, Maroni e ad una serie di Organizzazioni umanitarie, è il principale contenuto della conferenza stampa svolta ieri mattina dall’assessore alle politiche giovanili ed all’attuazione del Programma, Nicola Fratoianni e da quello alle Opere Pubbliche e Protezione Civile, Fabiano Amati, all’indomani del vertice tenutosi al Viminale per rispondere all’emergenza immigrazione. Forte preoccupazione è stata evidenziata dall’assessore Fratoianni al termine della visita di questa mattina al Cara di Bari-palese, dove la normale “buona qualità” nelle modalità offerte da tutti gli attori del Centro, è apparsa decisamente compromessa da comportamenti tanto inusitati quanto inumani nelle fasi di trasferimento di un centinaio di ospiti dal Cara al “ Villaggio della Solidarietà”, struttura messa a disposizione dal Ministero dell’Interno nei pressi di Catania. Da qui la lettera del Presidente Vendola e la sottolineatura della posizione regionale espressa già ieri dal Presidente pugliese nel corso dell’incontro con il Ministro Maroni e relativa a quella che Fratoianni ha definito “ l’incomprensibile distinzione operata dal Governo nazionale tra profughi e clandestini.” “Tanto più incomprensibile- ha detto Fratoianni-in quanto il Centro di Bari Palese non è certo al limite della capienza e buona parte degli ospiti in procinto di essere trasferiti, e la cui lista è giunta direttamente dal vicinale, era in procinto di ultimare le procedure per l’ottenimento dell’asilo”. Fratoianni ha poi ricordato i contenuti del vertice di ieri al Viminale, l’indirizzo governativo di distribuire i profughi libici nelle Regioni italiane in base ad un rapporto di 1000 ogni milione di abitanti, ma con un’ottica perequativa che tenga cioè conto della presenza attuale presso i Cara ed i Cie, le strutture cioè deputate ad ospitare i richiedenti asilo ( ed in questo caso liberi di muoversi liberamente sul territorio) ed i Cie che sono invece riservate ai clandestini in attesa di identificazione e di espulsione. Intervenendo a sua volta, l’assessore alla Protezopne Civile, Fabiano Amati ha specificato che “la Puglia è dotata di un piano di accoglienza grazie al quale, rispetto alle indicazioni che il Ministero dell’Interno fornirà, potremo utilizzare immobili pubblici o allestire aree di accoglienza. “La maggior parte dei comuni pugliesi è dotata di un piano di protezione civile, all’interno del quale sono individuati immobili ed aree da utilizzare per le emergenze, che sarà attivato in caso di necessità. “Quella che sembrava fino a poco tempo fa una previsione di emergenza – ha detto Amati - sta acquisendo in queste ore una materializzazione e una realizzazione che è sotto gli occhi di tutti. Considerando i contenuti del profilo emergenziale, siamo di fronte ad una emergenza nazionale che sarà governata dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, in concorso con le strutture regionali di Protezione civile. In una condizione di pre allertamento noi abbiamo già incontrato i vertici delle Prefetture, delle Province e dei Comuni capoluogo della Regione al fine di predisporre le condizioni migliori per l’accoglienza. Come da intese, a seguito del vertice, i soggetti interessati hanno attivato una ricognizione di tutti gli immobili pubblici di proprietà delle province, dei comuni e delle Asl, nonché di tutte quelle aree destinate all’allestimento di campi, concentrandosi principalmente sulle zone dotabili di provvisoria urbanizzazione primaria, cioè facilmente collegabili alla infrastrutture urbane e alle reti. “Siamo pronti a dare il nostro contributo in termini di solidarietà– ha sottolineato Amati – Abbiamo già provveduto ad allertare le singole province, i comuni, le Asl e l’Acquedotto pugliese, che sono pronti a fornire tutti i servizi necessari ed abbiamo già ricevuto la dichiarazione di disponibilità delle centinaia di associazioni di volontariato, spina dorsale della protezione civile. “Dal punto di vista economico – ha concluso Amati - il fondo per la Protezione civile, nei confronti del quale il Governo nazionale non aveva destinato un centesimo, otterrà uno stanziamento specifico per affrontare questa emergenza”.  
   
   
CALABRIA: IL SOTTOSEGRETARIO TORCHIA HA PARTECIPATO ALLA RIUNIONE CON IL MINISTRO MARONI SULL’EMERGENZA UMANITARIA  
 
Catanzaro, 24 marzo 2011- Il sottosegretario alla Protezione Civile della Regione Calabria Franco Torchia, su delega del Presidente Giuseppe Scopelliti, ha partecipato ieri al Viminale alla riunione tra il Ministro Maroni, le Regioni, le Province e i Comuni sull’emergenza umanitaria. Il ministro Maroni era assistito dai sottosegretari Alfredo Mantovano, Nitto Palma, Michelino Davico e dal prefetto Giuseppe Caruso, commissario straordinario per l´emergenza immigrati. Erano presenti, inoltre, il sottosegretario all´Economia Sonia Viale e il capo della Polizia Antonio Manganelli. Maroni ha rappresentato la necessità, anche in seguito all’appello del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, di adottare un piano di emergenza per i profughi che deve coinvolgere tutte le regioni. Secondo le previsioni del Ministro, potrebbero essere oltre 50 mila gli sbarchi nelle prossime settimane, che si aggiungerebbero ai 16 mila tunisini giunti in Italia nei primi tre mesi dell’anno. Il piano prevede la ripartizione dei profughi in base al criterio del numero di abitanti, ma terrà conto delle situazioni particolarmente gravi di alcune regioni, tra cui la Calabria dove la presenza dei migranti è già forte. Il sottosegretario Torchia nel suo intervento ha ringraziato il Ministro per l’attenzione mostrata nei confronti della Calabria, che sta già facendo la sua parte con un impegno corale, ed ha manifestato la massima disponibilità della Giunta regionale e del presidente Scopelliti a proseguire nell’azione umanitaria. “Ho rappresentato al Ministro – ha detto Torchia – la situazione già satura del centro di accoglienza di Crotone presso l’aeroporto Sant’anna che ospita 1.500 stranieri. Ho chiesto che tutte le altre Regioni italiane facciano per intero la loro parte assumendosene la responsabilità. Sono certo che il Piano che Maroni presenterà nei prossimi giorni terrà conto della situazione calabrese. In ogni caso noi non ci tireremo indietro e dobbiamo prepararci ad ogni eventualità. Lo sbarco di questa mattina di 66 clandestini avvenuto a Roccella Ionica ci fa capire che le cittadine della costa Jonica potrebbero essere interessate già in questi giorni da un numero imprecisati di sbarchi di cittadini nord africani. È quindi necessario - ha concluso il sottosegretario Torchia - verificare al più presto la presenza sul territorio di strutture pubbliche che potrebbero prestarsi all’accoglienza. Lo faremo insieme alle prefetture ed ai sindaci perché è giusto che qualsiasi iniziativa debba essere condivisa con i territori e con le popolazioni calabresi”. Il Governo ha individuato anche le risorse necessarie, circa 500 milioni di euro, che andranno a rifinanziare il fondo nazionale della Protezione civile, ma che saranno finalizzate all’emergenza umanitaria e quindi a disposizione del prefetto Caruso. Le Regioni hanno già effettuato una prima ricognizione ed individuato alcune strutture anche di carattere militare, come aeroporti e caserme, che potrebbero essere utilizzate per l’accoglienza. Tali strutture, secondo Maroni, saranno adeguate alle esigenze e successivamente utilizzate.  
   
   
IMMIGRAZIONE FVG, TONDO: NOSTRA DISPONIBILITÀ È DA TEMPO NEI FATTI  
 
Trieste, 24 marzo 2011 - ´´Balletti di cifre non servono e non aiutano. Il ministro Maroni ha dato dei criteri precisi nei quali parla di 1000 profughi ogni milione di abitanti, tenendo conto delle Regioni che hanno già strutture come i Cie ed i Cara. Me ne ha riferito il vicepresidente Ciriani che ieri ha partecipato alla riunione al Viminale´´. Il presidente della Regione, in visita istituzionale in Romania, precisa la posizione del Friuli Venezia Giulia in merito alle iniziative annunciate dal ministro Maroni per affrontare la possibile ondata migratoria che lo stesso ministro definisce oggi ´´uno tsunami´´ conseguente al ´´terremoto´´ in Libia. ´´La nostra Regione - afferma Tondo - ha già offerto ospitalità in un recente passato e sul suo territorio, non senza problemi, ha un centro di identificazione ed un centro di accoglienza giunti alla saturazione. Siamo regione al confine dello Stato italiano e questo, da tempo, comporta oneri nel nostro territorio per il contrasto all´immigrazione clandestina in piena collaborazione con il ministero degli Interni´´. ´´La nostra disponibilità davanti ai problemi prospettati dal ministro Maroni - conclude Tondo - è già un dato di fatto e non ha bisogno di essere dimostrata. Faremo la nostra parte, ma mi pare giusto che prima anche altre Regioni dimostrino nei fatti la loro concreta capacità di accoglienza´´.  
   
   
IMMIGRAZIONE: REGIONE LIGURIA PRONTA A COLLABORARE CON GOVERNO  
 
Roma, 24 Marzo 2011 - "La Regione Liguria, come le altre regioni, cercherà di svolgere un ruolo di coordinamento e di stretta collaborazione con Anci, Upi, le Prefetture liguri, gli enti e le associazioni del territorio per l´emergenza umanitaria degli immigrati provenienti dal Nord Africa. Della riunione abbiamo apprezzato lo spirito di collaborazione per mettere in atto in tempi brevi un piano di azione adeguato". Lo ha affermato l´assessore alle politiche Sociali della Regione Liguria Lorena Rambaudi al temine dell´incontro con il ministro dell´Interno Roberto Maroni al Viminale. "È stata una riunione politica ma con un taglio operativo per avviare in tempi brevi un piano di azione concertato tra Governo, Regioni ed Autonomie Locali per l’accoglienza dei profughi stimati fino a 50 mila migranti", spiega la Rambaudi che non si sbilancia, però, sui numeri. "La proposta che il ministro dell´Interno, Roberto Maroni, presenterà a giorni- precisa- terrà conto di una distribuzione tra le varie regioni in proporzione alla popolazione residente ma con criteri diversi. Per esempio, la Sicilia, la Calabria e la Puglia si stanno già facendo carico di questo problema, mentre l´Abruzzo è ancora in emergenza per il terremoto dello scorso anno". Le spese per questa emergenza umanitaria sono coperte dal Governo mediante un fondo presente nel decreto Milleproroghe e il rifinanziamento della Protezione Civile con 500 milioni di euro. Il piano dovrà quindi avere un´equità nel distribuire questa emergenza, evitare il conflitto territoriale ed essere definito nella massima cooperazione tra livelli istituzionali. Aggiunge l´assessore ligure:"Uno dei temi sottolineati dagli enti presenti alla riunione di questa mattina è stato quello di implementare i progetti della rete Sprar, che si occupa delle strutture di accoglienza per i richiedenti asilo, già attivati da molti comuni e province italiani per oltre 3 mila posti che potrebbero essere potenziati. Anche la Liguria nei territori di Genova e Savona fa parte di questo progetto con Enti ed Associazioni del territorio, fra cui Caritas, Arci, Ceis, Ausilium ed Agorà".  
   
   
EMERGENZA LIBIA: MACCHINA ORGANIZZATIVA DELLA REGIONE TOSCANA GIÀ IN MOTO  
 
 Firenze, 24 marzo 2011- “La Regione Toscana si sta attrezzando per affrontare una possibile emergenza profughi dalla Libia. Anche se si tratta di un evento che si colloca per ora sul terreno delle ipotesi, si è già messa in moto la macchina organizzativa, dopo la disponibilità ad accogliere i profughi dichiarata dal presidente Rossi nei giorni scorsi sia al presidente Napolitano che al ministro Maroni”. Lo afferma l’assessore regionale al welfare Salvatore Allocca che si occuperà della gestione della situazione. “La competenza sulla distribuzione nelle varie Regioni – prosegue Allocca – spetta al Ministero degli Interni che attraverso le prefetture sta lavorando ad una prima bozza di possibili sistemazioni. Attualmente siamo in attesa di essere messi a conoscenza dei suggerimenti proposti dal prefetto Padoin che riguarderanno principalmente la disponibilità di strutture militari”. “Appena avremo in mano la prima bozza di proposte – annuncia l’assessore al welfare toscano – coinvolgeremo i territori a partire dalle Province e dai Comuni capoluogo per concertare le varie soluzioni. Nel pomeriggio di oggi abbiamo preallertato i soggetti istituzionali competenti in attesa di fissare la data precisa del primo incontro operativo che dovrà precedere il prossimo tavolo presso il Ministero degli Interni”.  
   
   
LA VALLE D’AOSTA DISPONIBILE AD OSPITARE PROFUGHI DAL MAGHREB  
 
Aosta, 24 marzo 2011 - A conclusione della riunione politica presieduta , martedì 22 marzo, a Roma dal Ministro dell’Interno Roberto Maroni con i Presidenti delle Regioni e delle Province autonome in riferimento all’emergenza umanitaria creatasi nei paesi del Maghreb, il Presidente della Regione Augusto Rollandin ha confermato che “anche la Valle d’Aosta ha offerto la propria disponibilità ad ospitare i migranti, a condizione però che le proporzioni siano quelle concordate, ovvero correlate al numero di abitanti di ogni regione. Alla luce di tale distribuzione, il numero ipotizzato sarà quindi di alcune decine, comunque sotto le 100 unità. Abbiamo inoltre chiesto che le persone da ospitare siano nella condizione di profughi, donne e ragazzi, e che l’accoglienza sia per un periodo transitorio. Poiché non disponiamo sul nostro territorio di grandi strutture, come invece possono fare le altre regioni, dovremo organizzarci perché i migranti siano ospitati in piccole unità”.  
   
   
RIDURRE I COSTI DELLA POLITICA: LA PROVINCIA DI BOLZANO SULLA STRADA GIUSTA  
 
Bolzano, 24 marzo 2011 - Intervenire per ridurre i costi della politica, tema al quale il sindacato Uil/sgk ha dedicato il 22 marzo un incontro a Bolzano, è uno degli obiettivi della Giunta provinciale. "Da tempo cerchiamo di risparmiare sulla spesa politica e amministrativa, e i dati presentati dalla Uil confermano che siamo sulla strada giusta", sottolinea il presidente della Provincia Luis Durnwalder. La campagna di sensibilizzazione sulla riduzione dei costi della politica lanciata a livello nazionale dal sindacato Uil ha visto oggi (22 marzo) in sede locale l´appuntamento pubblico promosso dai delegati Uil-sgk. "La questione della qualificazione della spesa resta un obiettivo importante anche per la Giunta provinciale, che ha già avviato un processo di revisione dei costi legati all’attività politica cui sono seguiti i primi passi concreti", spiega il presidente Luis Durnwalder. La riprova di questo sforzo viene proprio dallo studio elaborato dalla Uil nazionale sui bilanci delle Regioni, presentato in questi giorni a livello territoriale: nel 2010 infatti la Provincia autonoma di Bolzano è quella che ha ridotto di più – con un meno 20,5% rispetto al 2009 – i costi per il funzionamento di Giunte e Consigli delle istituzioni pubbliche. In cifre, la spesa di Provincia e Comuni in Alto Adige è scesa dai 15,6 milioni di euro di due anni fa ai 12,4 milioni dell’anno scorso. Riduzioni minori si registrano in Puglia (con meno 7%) e in Basilicata (meno 1,2%), mentre nelle restanti Regioni, secondo i dati della Uil nazionale, i costi per la politica sono rimasti invariati o sono aumentati. "Su questa strada di contenimento della spesa pubblica e della semplificazione la Giunta provinciale intende proseguire, senza per questo intaccare l´efficienza e la qualità del servizio ai cittadini", assicura Durnwalder. Un obiettivo generale a cui si sta lavorando tra l’altro anche con la riduzione delle consulenze, degli incarichi e delle commissioni, la revisione al ribasso dei Consigli di amministrazione delle controllate pubbliche e il taglio dei compensi.  
   
   
LAVORATORI TRANSFRONTALIERI DELLA LIGURIA, A MINISTRI TREMONTI E SACCONI: “RIPRISTINARE IL BONUS FISCALE”  
 
 Genova, 24 Marzo 2011 - Ripristinare il bonus fiscale per gli oltre 4.000 lavoratori transfrontalieri della Liguria per il 2011 e gli anni successivi. Lo chiede l´assessore regionale al lavoro, Enrico Vesco in una lettera indirizzata ai Ministri dell´Economia e del Lavoro, Giulio Tremonti e Maurizio Sacconi. "Nel rimarcare – spiega l´assessore Vesco – la difficile situazione dei lavoratori frontalieri per il diverso trattamento previdenziale e assistenziale rispetto ai lavoratori italiani, vorrei sottolineare che il mancato rinnovo del bonus andrà a incidere in modo determinante sulle fasce di reddito più basse". L´assessore al lavoro della Regione Liguria chiede pertanto ai due Ministri di "ripristinare il bonus fiscale che quest´anno non è stato previsto oppure di introdurre misure opportune in grado di salvaguardare il reddito dei suddetti lavoratori".  
   
   
LAVORO FVG: VOUCHER SUPERANO QUOTA 75MILA IN FEBBRAIO  
 
 Trieste, 24 marzo 2011 - A febbraio la vendita di voucher del lavoro occasionale accessorio in Friuli Venezia Giulia ha raggiunto quota 75.050 (pari all´11,6 per cento a livello nazionale) e, come spiega l´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi, è destinata ad un ulteriore incremento nel corso dei prossimi mesi. Tra le singole province, al primo posto si colloca Udine con 42.726 voucher, seguita da Pordenone con 15.555, Gorizia con 10.080 e Trieste con 6.689. Sul piano settoriale in testa troviamo i giovani studenti sotto i 25 anni, i pensionati, i percettori di sostegno al reddito con 34.104 voucher venduti. Al secondo posto il comparto dei servizi con 12.814, seguito dal commercio e turismo con 12.238, dal settore agricolo con 11.565 e, ad una certa distanza, dal lavoro domestico con 4.329 voucher venduti. Nel corso del 2010 i voucher venduti sono stati 695.191, con una crescita particolarmente significativa rispetto al 2009. Nei primi due mesi del 2011 sono stati venduti 128.170 voucher, in forte aumento rispetto ai primi due mesi del 2010. In assoluto, negli ultimi dieci mesi la vendita si colloca sempre al disopra dei 50mila voucher venduti, con varie punte al di sopra delle 70mila unità. Si tratta, afferma Brandi, di un risultato conseguito anche grazie alla campagna di informazione svolta dall´Agenzia regionale del Lavoro e dall´Inps regionale.  
   
   
CONFERENZA PARITETICA, LA REGIONE TOSCANA SMENTISCE IL SINDACO DI CASTIGLION DELLA PESCAIA  
 
Firenze, 24 marzo 2011 – E’ stata la Provincia di Grosseto a fare ricorso alla Conferenza paritetica interistituzionale nei confronti di due varianti al Piano regolatore generale approvate dal Comune di Castiglione della Pescaia, al fine di verificare la sussistenza di un contrasto con il Piano territoriale di coordinamento. A seguito del ricorso della Provincia, la Regione ha convocato la Conferenza paritetica per il prossimo 15 aprile. Gli uffici dell’assessorato regionale al governo del territorio smentiscono pertanto quanto affermato dal sindaco di Castiglione Monica Faenzi e riportato ieri dalle cronache locali. Non corrispondono al vero anche altre affermazioni del sindaco. Contrariamente a quanto da lei detto, la Conferenza paritetica si è infatti già espressa in passato (ad esempio sugli strumenti urbanistici dei Comuni di Montescudaio, Orbetello, Aulla, Rio Marina). In merito alla composizione “politica” dei membri della Conferenza, si fa osservare che sei dei nove membri sono espressione del sistema delle autonomie locali (Province e Comuni), designati dal Consiglio delle autonomie locali presso il Consiglio regionale e che tra i tre membri designati dalla Regione è rappresentata anche l’opposizione.  
   
   
BASILICATA: I CCP, LICENZIATO DDL SULLA LOTTA ALL’USURA E ALL’ESTORSIONE  
 
Potenza, 24 marzo 2011- La prima Commissione consiliare permanente, presieduta dal consigliere regionale Vincenzo Santochirico (Pd), nella seduta di ieri ha approvato un disegno di legge della Giunta regionale contenente “nuove norme in materia di interventi regionali per la prevenzione e la lotta ai fenomeni dell’usura e dell’estorsione”. Approvato a maggioranza, il ddl ha ottenuto il voto favorevole dei consiglieri regionali del Pd, Vincenzo Santochirico e Marcello Pittella, dell’Idv, Antonio Autilio, di Sel, Giannino Romaniello, dei Popolari uniti, Luigi Scaglione. Si sono astenuti i consiglieri regionali Mario Venezia (Pdl), Franco Mollica (Mpa), Alfonso Ernesto Navazio (Ial) e Roberto Falotico (Plb). Il provvedimento, nel suo iter, è stato caratterizzato da un esame delle osservazioni, degli emendamenti e delle audizioni che di volta in volta si sono susseguite fino alla deliberazione conclusiva. Emendamenti sono stati presentati dallo stesso governo regionale e dai consiglieri regionali Singetta e Navazio, dei quali solo in parte sono stati accolti. La finalità del ddl prevede che la Regione Basilicata, nell’ambito degli obiettivi indicati dalle leggi nazionali in materia, integra gli interventi statali contribuendo a combattere il fenomeno dell’usura e dell’estorsione nel territorio regionale e promuove attività che favoriscano uno sviluppo economico e sociale informato ai valori delle sicurezza e della legalità. “Con l’approvazione in prima Commissione del ddl in materia di usura ed estorsione - ha commentato il presidente dell’organismo, Vincenzo Santochirico – si accelera l’iter che a breve porterà il disegno di legge all’esame del Consiglio regionale e si dà seguito alle istanze provenienti dai soggetti (Comitato regionale antiracket e antiusura, associazioni e cittadini) che a vario titolo sono impegnati nella lotta a tali fenomeni delittuosi”.  
   
   
EMERGENZA NELLE CARCERI, UN DIBATTITO IN REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 24 marzo 2011 – Diritti umani ed emergenza penitenziaria. Se n’è parlato nel corso di un evento organizzato dall’assessore per la promozione dei diritti umani della Toscana, on. Riccardo Nencini, assieme all’associazione volontariato penitenziario e l’associazione “G.p.meucci”. L’occasione è stata la presentazione del volume “Diritto penitenziario” di Carlo Brunetti e Marcello Ziccone (Edizioni Simone), a cui, sempre nella sala delle Collezioni del Consiglio regionale della Toscana, è seguito poi un dibattito a cui sono intervenuti Emilio Santore, professore dell’Università degli studi di Firenze, , il garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze Franco Corleone e gli autori del libro. In sala, tra gli altri, c’erano il presidente della Corte di Appello di Firenze Fabio Massimo Drago e e il Procuratore generale della repubblica di Firenze Beniamino Deidda. Sono intervenuti anche il consigliere regionale Severino Saccardi e il magistrato di sorveglianza di Firenze Massimo Niro. “Il carcere ha sempre rappresentato in filigrana la società da cui promana e da cui è gestito – sottolinea l’assessore Nencini – e mai come oggi è specchio fedele della crisi morale e di valori della nostra società”. Il volume presentato costituisce un primo approccio, a tutto tondo, a questa delicata materia.  
   
   
TRENTO: POLITICHE DELLA FAMIGLIA, INCONTRO CON LA PROVINCIA DI SASSARI  
 
Trento, 24 marzo 2011- Prosegue il lavoro delle strutture provinciali, in particolare del Progetto Coordinamento Politiche Familiari e di sostegno alla Natalità coordinato dal dirigente Luciano Malfer, per dare completa attuazione alla nuova legge provinciale in materia di benessere familiare, approvata dal Consiglio lo scorso 24 febbraio col titolo "Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità". Rientra tra gli obiettivi della Provincia autonoma di Trento anche la creazione di una rete tra istituzioni e soggetti che operano a favore della famiglia per lo scambio di esperienze e buone pratiche. In questo contesto si è tenuto questa mattina presso il palazzo di piazza Dante a Trento un incontro, a cui hanno partecipato l´assessore provinciale alla salute e politiche sociali Ugo Rossi e Luciano Malfer, con una delegazione della Provincia di Sassari, guidata dall´assessore alle Politiche sociali, giovanili, culturali, della salute e alle Pari opportunità Bruno Farina e composta anche dal presidente della Commissione politiche sociali Angelo Pirisi e da Mauro Ledda, coordinatore regionale, per la Sardegna, dell´Associazione Nazionale Famiglie Numerose. La visita ha lo scopo di conoscere l´esperienza trentina in materia di politiche per la famiglia e gettare le basi per la stesura di un protocollo d´intesa che sancisca la collaborazione e lo scambio di informazioni e buone pratiche tra il Trentino e la Provincia di Sassari, analogamente a quanto si sta già facendo con la Provincia di Cagliari. La Provincia autonoma di Trento, è stato evidenziato, si è voluta dotare di un corpo normativo in materia di famiglia che porti a politiche integrate, che coinvolgano tutti i settori della vita della comunità, strutturali, quindi non temporanee e transitorie, sussidiarie, che vedano il diretto coinvolgimento delle famiglie, dei cittadini, delle realtà sociali. In questo modo, questo è uno degli obiettivi di fondo, si vuole rendere più competitivo il territorio sviluppando il capitale relazionale con effetti importanti anche per quello economico. "Stiamo constatando - ha detto Luciano Malfer - quanto il nuovo approccio alle politiche della famiglia consenta di far emergere dal tessuto sociale potenzialità insospettate che si esprimono anche in nuove opportunità di lavoro". "La nuova legge - ha evidenziato l´assessore Rossi - si basa sul principio che le politiche per la famiglia richiedono di essere applicate in tutti i campi. Quello che abbiamo messo in campo è quindi un vero e proprio lavoro di squadra che coinvolge l´intera struttura provinciale e non solo. Vogliamo allargare l´ambito delle collaborazioni per incidere il più possibile a tutti i livelli in materia di famiglia sopratutto sul piano culturale, di approccio al tema. Con umiltà ma anche con orgoglio vogliamo dare il nostro contributo. Siamo poi particolarmente lieti di collaborare con la Provincia di Sassari perché le nostre comunità sono accomunate dall´Autonomia speciale, dalle responsabilità e dalle possibilità che questa offre. Per questa legge di riforma abbiamo scelto un approccio non ideologico ma molto pragmatico e questa scelta si sta rivelando giusta perché stiamo verificando che spesso si può fare molto anche con poche risorse, sopratutto nelle azioni che permettono di far emergere dalla società iniziative e opportunità a favore delle famiglie". L´assessore Farina ha fatto una panoramica sulle diverse competenze in materia di famiglia in capo alle istituzioni sarde. "Una cosa - ha detto - è leggere il vostro libro bianco sulle politiche familiari, un´altra è constatare di persona quali e quanti progetti state mettendo in campo. Mi auguro si possa arrivare presto alla stesura di un protocollo di collaborazione tra le nostre istituzioni". Luciano Malfer ha ricordato che proprio lo scambio di buone pratiche permette di varare iniziative interessanti come quella del "Family Taxi", mutuata proprio dall´esperienza della Provincia di Sassari e adottata anche in Trentino. Con l´occasione è stato distribuito l´ultimo numero della rivista "Il Trentino" che contiene un ampio resoconto sulla svolta in corso in Trentino nel campo delle politiche della famiglia. A seguire la visita presso lo "Sportello Famiglia" di via Jacopo Aconcio, con un incontro con alcuni rappresentanti del Forum Trentino Associazioni familiari, la visita del “Giardino delle Spezie” a Padergnone, locale certificato “Esercizio Amico dei Bambini”, e inoltre un incontro con la Giunta del Comune di Lavis, certificato “amico della famiglia”, e con il direttivo della cooperativa sociale “Tagesmutter del Trentino - Il Sorriso”, gestore del servizio Tagesmutter. Per informazioni sul contenuto della nuova legge provinciale: http://www.Uffstampa.provincia.tn.it/csw/c_stampa.nsf/3d821910e3a80974c125661
a0027e8eb/288a26aba0ef7619c1257841003983a6?opendocument&highlight=2,politiche,famiglia,2011
 
 
   
   
LABORATORI DI FORMAZIONE PER LE DONNE ELETTE NELLE AMMINISTRAZIONI LOCALI  
 
Trento, 24 marzo 2011- Sabato 26 marzo vengono proposti due laboratori/seminari di formazione per le donne elette nelle amministrazioni locali: al mattino dalle 9.00 alle 12.00 presso la sala riunioni dell’Oratorio di Tuenno, nel pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00 presso il Centro Congressi Pinè 1000 di Baselga di Pinè. Le due repliche del seminario di formazione avranno il titolo ”l’improvvisazione teatrale” e sono organizzate dall’Assessorato alla solidarietà internazionale e alla convivenza – Ufficio per le politiche di pari opportunità. Visto il grande successo dell’incontro dello scorso ottobre ad Arco, durante il quale si è tenuto un incontro sul tema “parlare in pubblico” nell’ambito della quinta edizione del Seminario Residenziale per le donne elette, l’Assessorato ha ritenuto opportuno offrire un seminario nel quale si possa approfondire, sperimentando in prima persona, questo aspetto così fondamentale per chi agisce nella vita pubblica. Per molte delle partecipanti si tratterà quindi di proseguire il discorso avviato nello scorso ottobre, ma anche per coloro che non hanno partecipato all’appuntamento di Arco sarà senz’altro un’importante occasione per confrontarsi e formarsi su questa competenza rilevante per una figura pubblica. Sono già più di 100 le adesioni di Sindache, Vice Sindache, Assessore e Consigliere. Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito www.Pariopportunita.provincia.tn.it/  oppure contattando l’Ufficio per le politiche di pari opportunità al numero 0461/493219.