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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Aprile 2011
PRIMAVERA DEL MONDO ARABO: PER L´UE "RUOLO ATTIVO DA PROTAGONISTA E NON SOLO QUELLO DI FINANZIATORE "  
 
 Strasburgo, 11 aprile 2011 - Una profonda revisione della politica europea di vicinato (Pev), lanciata nel 2004 per sostenere la stabilità e la crescita ai confini comunitari, è urgente secondo gli eurodeputati. La primavera del mondo arabo ha convinto il Parlamento a chiedere all´Ue maggior sostegno politico e finanziario per questi paesi, a condizione però che siano realizzate le riforme democratiche. Il Parlamento riconosce il fallimento della Pev nel promuovere i diritti umani nei paesi terzi e chiede ai governi nazionali di trarne le giuste conseguenze, realizzando un "meccanismo di applicazione" per facilitare l´uso della clausola che permette la sospensione degli accordi in caso di violazione dei diritti umani. Nella nuova politica di vicinato, l´Ue deve giocare "un ruolo attivo da protagonista e non solo quello di finanziatore", in particolare nel processo di pace in Medio Oriente e nel Sahara occidentale, dicono i deputati. Le relazioni future con il Nord Africa e il Medio Oriente devono essere sufficientemente flessibili da permettere soluzioni mirate per ciascun paese, con la possibilità di garantire ad alcuni degli Stati partner uno status più avanzato nelle relazioni con l´Unione. I negoziati condotti dalla Commissione per gli accordi bilaterali dovrebbero essere più trasparenti, cosi come i criteri utilizzati per garantire lo "status avanzato". Immigrazione e visti d´ingresso - In accordo con le recenti proposte della Commissione, i deputati chiedono di facilitare l´ottenimento dei visti d´ingresso per tutti i partner del Mediterraneo, in particolare per studenti, ricercatori e uomini d´affari. I deputati criticano "l´approccio asimmetrico" dell´Ue in materia di mobilità nei confronti dei paesi vicini e reiterano la convinzione che gli accordi di riammissione devono valere solo per gli immigrati irregolari, e non per i richiedenti asilo, i rifugiati o le persone che necessitano protezione. Inoltre, si ribadisce il valore del principio del "non respingimento", da applicare a qualsiasi persona che rischia la pena di morte, trattamenti disumani e tortura. La Commissione europea presenterà un piano di riforma della Pev il 20 aprile.  
   
   
UE: SOSPENDERE I NEGOZIATI CON LA SIRIA E RIDEFINIRE I RAPPORTI CON IL BAHRAIN E LO YEMEN  
 
 Strasburgo, 11 aprile 2011 - La repressione violenta dei manifestanti in Siria, Bahrein e Yemen deve portare l´Ue a rivedere le sue relazioni bilaterali con questi paesi. Per i deputati i negoziati per un futuro accordo di associazione con la Siria devono essere sospesi. Sussistono inoltre preoccupazioni per la presenza di truppe internazionali in Bahrain e si chiede un´indagine sulla morte di 54 manifestanti nello Yemen. I negoziati Ue di associazione con la Siria ancora in corso devono essere sospesi fintanto che le autorità siriane non metteranno in atto "le attese riforme democratiche". Le dimissioni del governo siriano, avvenute il 29 marzo, "non saranno sufficienti a contrastare la crescente frustrazione della popolazione". Il presidente Bashar al-Assad deve porre fine alla repressione dell´opposizione politica e dei difensori dei diritti umani, revocare lo stato di emergenza e stabilire concrete riforme politiche, economiche e sociali. Secondo la risoluzione redatta da Ppe, S&d, Alde, Verdi / Ale e gruppi di Ecr, l´uso della violenza da parte di uno Stato contro la sua stessa popolazione deve avere ripercussioni dirette. I deputati chiedono quindi all´Unione europea e ai governi nazionali di rivedere anche i rapporti bilaterali con il Bahrain e lo Yemen, avvalendosi degli strumenti dell´Ue, quali il congelamento dei beni o il divieto di viaggio. Il testo condanna le interferenze da parte delle autorità di entrambi i paesi nella prestazione di assistenza sanitaria e il rifiuto di assistenza medica ai manifestanti feriti. Bahrain - I deputati esprimono "preoccupazione per la presenza in Bahrein di forze militari straniere sotto la bandiera del Consiglio di cooperazione del Golfo". Essi invitano questo organismo a "mediare a favore dell´attuazione di riforme pacifiche" e chiedono a tutte le parti di impegnarsi in un dialogo costruttivo senza precondizioni. Yemen - Il Parlamento desidera indagini indipendenti sugli attacchi contro i manifestanti nei tre paesi. Nel caso dello Yemen, le Nazioni Unite o la Corte penale internazionale dovrebbero specificamente condurre un´inchiesta sugli attentati del 18 marzo, dove sono state uccise 54 persone e più di 300 sono rimaste ferite. Profondamente preoccupato per il livello di povertà e disoccupazione in questo paese, il Parlamento ritiene che l´Ue e il Consiglio di cooperazione del Golfo dovrebbe concedere un sostegno finanziario specifico e tecnico allo Yemen, non appena il presidente Saleh sarà pronto a cedere il passo a un governo democraticamente istituito.  
   
   
POLITICHE PER LA SICUREZZA. "I SOLDI DELLE MAFIE IN EMILIA-ROMAGNA", A BOLOGNA CONVEGNO ORGANIZZATO DALLA GIUNTA DISTRETTUALE DALL´ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI  
 
Bologna, 11 aprile 2011 - “Le istituzioni, gli enti locali, possono fare molto per mantenere l´Emilia-romagna il più possibile lontana dalle infiltrazioni mafiose. È una partita che si gioca su vari piani e con diversi strumenti: noi vogliamo dare il nostro contributo per rafforzare la nostra capacità di resistenza”. Questo un passaggio dell’intervento della vicepresidente della Regione Simonetta Saliera nel corso del convegno “I soldi delle mafie in Emilia-romagna. L’infiltrazione della criminalità organizzata e gli strumenti di contrasto” organizzato l’8 aprile a Bologna dalla Giunta distrettuale dall’Associazione nazionale magistrati con il patrocinio della Regione. Saliera ha ricordato il progetto di legge approvato dalla Giunta per l’“attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile” e la nuova disciplina sugli appalti che, tra l’altro, consente di realizzare un sistema per rilevare immediatamente eventuali anomalie (legge 11 del novembre 2010). “Ci rivolgiamo all’intero corpo sociale della Regione e sosterremo progetti di intervento preventivo con i Comuni, la Magistratura, le Forze dell’ordine, le associazioni che operano nel settore (come Libera e Avviso Pubblico), le associazioni di categoria imprenditoriali e dei lavoratori e il mondo scolastico e universitario”, ha aggiunto Saliera. Il tutto “per rafforzare le barriere e gli anticorpi dei cittadini del nostro territorio al crimine mafioso e organizzato”. “Il territorio dell’Emilia-romagna, così ricco di imprese, rappresenta un territorio fertile per il riciclaggio dei proventi degli illeciti altrove realizzati dalle organizzazioni mafiose - ha sottolineato il presidente della Giunta distrettuale dell’Anm Pier Luigi Di Bari - e una recentissima indagine ha messo in luce collegamenti tra i problemi di liquidità determinati per operatori commerciali dalla crisi economica, i prestiti usurari e forme di estorsione. In Emilia-romagna non siamo ancora alla ‘colonizzazione’ ma per non arrivarci occorre muoversi in tempo e farlo in rete. La repressione da sola non basta a contrastare il fenomeno. Occorre puntare, come si sta facendo, su azioni di prevenzione, ai vari livelli, con buone prassi amministrative e progetti di crescita e sensibilizzazione che puntino sulla legalità”.  
   
   
UE, COSTA D´AVORIO: CONDANNA DEGLI ABUSI E APPELLO A TRANSIZIONE PACIFICA  
 
Strasburgo, 11 aprile 2011 - Il rischio che la situazione in Costa d´Avorio precipiti in una guerra civile è la prima preoccupazione degli eurodeputati, che esprimono una forte condanna delle violenze contro i civili nel paese. Il Parlamento chiede, in una risoluzione approvata giovedì, che sia fatto il possibile, anche da parte dell´Ue, per assicurare i responsabili di violazioni dei diritti umani alla giustizia, anche di livello internazionale. Nella risoluzione adottata giovedì dalla plenaria, il Parlamento europeo condanna con forza l´escalation di violenza in Costa d´Avorio, inclusi i rapimenti e l´uso di armi pesanti contro la popolazione civile. I deputati ricordano l´importanza di rispettare il risultato delle elezioni di novembre 2010, che ha visto la vittoria del candidato Ouattara, e condannano il tentativo da parte dell´ex presidente Gbagbo di ribaltare con la violenza il risultato, e gli chiedono di ritirarsi dal potere. Il Parlamento esprime soddisfazione per le sanzioni mirate adottate da Consiglio europeo, Nazioni Unite e Unione africana e per l´atteggiamento assunto dalla Banca mondiale e dal Fmi, e chiede alla Comunità internazionale di rispondere con urgenza alla crisi umanitaria per evitare massicci spostamenti di popolazione nella regione. Il Parlamento plaude anche all´impegno preso dalla commissaria Georgieva di agire presto e concretamente nel campo umanitario. Infine, i deputati propongono la creazione di una missione di mediazione da parte dell´Unione africana e della Comunità economica degli Stati dell´Africa occidentale per sostenere Ouattara e intraprendere un processo di transizione politica pacifica e di riconciliazione nazionale.  
   
   
UTILIZZO DEI FINANZIAMENTI UE: IL COMMISSARIO HAHN INVITA LE REGIONI DEL MEZZOGIORNO A SNELLIRE LE PROCEDURE  
 
 Bruxelles, 11 aprile 2011 - Il 7 e l´8 aprile il Commissario europeo per la Politica regionale Johannes Hahn ha visitato la Puglia, la Campania e la Sicilia. Durante il viaggio il Commissario, accompagnato dal Ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, ha rivolto un appello alle tre regioni perché velocizzino l´utilizzo dei finanziamenti Ue, evitando così di perdere denaro. Alla vigilia della visita il Commissario Hahn ha dichiarato: "Attualmente il Mezzogiorno d´Italia è tra i principali beneficiari della politica europea in materia di coesione. Su questa regione geografica ricade quindi l´importante responsabilità di dimostrare quale sia il valore aggiunto di tale politica e quali risultati futuri possiamo da essa attenderci. In tempi di difficoltà economica, è fondamentale utilizzare al meglio i sostegni Ue disponibili." Il 30 marzo scorso il governo italiano ha concordato con le regioni interessate un piano d´azione per accelerare l´attuazione dei programmi in materia di politica di coesione, minimizzare le perdite di fondi ed agevolare la riprogrammazione. La Commissione appoggia con convinzione tale iniziativa, mirata a finanziate 20.000 imprese (tra cui 202 imprese di nuove fondazione), allacciati 588 comuni ai collegamenti a reti a banda larga, progettati 2400 km di ferrovie e 690 km di strade; inoltre è stato dato per la prima volta accesso alla raccolta differenziata dei rifiuti a 9 milioni di persone e sono stati resi operativi 63 nuovi impianti di trattamento dei rifiuti. Fornire eccellenti incentivi alle regioni. Per reagire alla crisi finanziaria ed economica tutti gli Stati membri sono stati invitati a valutare eventuali modifiche alle priorità e agli obiettivi, puntando a velocizzare l´erogazione dei finanziamenti nelle zone con le maggiori potenzialità di crescita. La Commissione è pronta ad esaminare qualsiasi proposta proveniente da Puglia, Campania o Sicilia volta a modificare i programmi in materia di politica di coesione. Insieme a Nicola Vendola, Presidente della Regione Puglia, a Raffaele Lombardo, Presidente della Regione Siciliana, e a Stefano Caldoro, Presidente della Regione Campania, il Commissario Hahn analizzerà le sfide che queste regioni si trovano ad affrontare nell´attuazione dei propri rispettivi programmi. Fatti e cifre Nel periodo 2007-2013 la Sicilia ha la possibilità di ottenere finanziamenti per 3,7 miliardi di Eur da parte del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), la Puglia per 2,6 miliardi di Eur e la Campania per 3,9 miliardi di Eur. Gli impegni di bilancio relativi ai programmi in materia di politica di coesione vengono erogati in quote annue. Parte del bilancio viene automaticamente "liberato" dalla Commissione qualora non sia stato usato, o non siano pervenute domande di pagamento entro la fine del secondo anno successivo a quello dell´impegno di bilancio. L´italia meridionale è uno dei principali beneficiari di sostegni a titolo della politica europea in materia di coesione. Per attuare i programmi relativi al 2007-2013 sono stati messi a disposizione del Mezzogiorno d´Italia investimenti combinati nazionali e Ue per circa 43 miliardi di Eur. Grazie ai programmi sostenuti nel periodo 2000-2006, la politica europea in materia di coesione ha contribuito in larga misura al parziale recupero del Mezzogiorno nei riguardi delle regioni settentrionali italiane: in tale quinquennio sono state infatti  
   
   
FORMIGONI A MONZA: REGIONE CHIAMA UE 2014-2020 AL LAVORO IN EUROPA PER POLITICA COESIONE E PROGRAMMA RICERCA VOCAZIONE INTERNAZIONALE DELLA BRIANZA RISORSA DA VALORIZZARE  
 
Monza, 11 aprile 2011 - "L´elemento determinante nel rafforzamento dei sistemi territoriali è oggi la capacità di stringere alleanze internazionali, di mettersi in rete con altri sistemi, di attivare confronti e realizzare collaborazioni virtuose". Lo ha detto, il 7 aprile, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, al Forum delle Camere di Commercio all´estero dell´area Europa, riunito alla Villa Reale di Monza dai presidenti Edoardo Valli e Carlo Sangalli. E la Lombardia, ha annunciato Formigoni, "è già al lavoro e ha già fatto passi importanti per cogliere le opportunità che l´appartenenza all´Unione europea può offrire di agganciare la ripresa e avvicinarsi ai tassi di crescita di quelle parti del mondo che in questo momento corrono più veloci". Due in particolare sono le grandi opportunità nell´ambito della Programmazione Comunitaria: la Politica di Coesione e il Programma Quadro Strategico Comune per la Ricerca e l´Innovazione in Europa (Common Strategic Framework). Politiche Di Coesione - Regione Lombardia ha già presentato un primo Position Paper sulla nuova Politica di Coesione 2014-2020, che si aggiunge a un Position Paper sottoscritto con le regioni dei Quattro Motori (Lombardia, Catalogna, Baden Wuertenberg, Rhone-alpes). "Riteniamo innanzitutto - ha sottolineato il presidente lombardo - che la Politica di Coesione debba essere declinata come strumento a livello regionale, in una logica di sussidiarietà, per garantire una forte attinenza delle politiche con le priorità del territorio. È inoltre fondamentale che l´attenzione alle Regioni più deboli non deve infatti andare a discapito di quelle più forti, che devono mantenersi competitive anche per fungere da ´motore´ e da ´volano´, come è stato anche nel recente passato, per il resto del sistema economico". Ricerca E Innovazione - La Lombardia può e vuole intervenire nella costruzione del Programma Quadro Strategico Comune per la Ricerca e l´Innovazione in Europa, lo strumento principe per il finanziamento delle attività di ricerca e innovazione, con cui la Commissione Europea si affianca ai programmi di ricerca nazionali e regionali per concentrare gli investimenti di università, enti di ricerca e Pmi. "In queste settimane - ha reso noto Formigoni - Regione Lombardia si è impegnata con forza per esprimere i principi e le priorità da inserire nelle linee guida di questo strumento, che crediamo essere fondamentali per le nostre imprese: una maggiore riconoscimento del ruolo delle regioni per poter implementare specifici settori di ricerca e innovazione legati alla crescita del territorio; una maggiore attenzione alle Pmi, che hanno inevitabilmente maggiori difficoltà rispetto alle grandi imprese a partecipare ai progetti di ricerca; una maggiore attenzione a favorire i processi di ricerca e innovazione pre-competitiva delle Pmi, anche attraverso una defiscalizzazione della ricerca e una sensibilizzazione da parte della Comunità Europea nei confronti dei governi nazionali". "Il tema dell´internazionalizzazione e di un legame sempre più forte da realizzare con l´Europa - è la convinzione di Formigoni - è di straordinaria importanza per il rilancio del sistema delle imprese italiane ed è una delle risorse specifiche della Lombardia e di questo territorio di Monza e Brianza in particolare; la Brianza, infatti, è una terra a vocazione manifatturiera da sempre aperta al mondo, come dimostra l´indice di apertura commerciale di questa Provincia (120%), circa il doppio di quello lombardo (62%) e il triplo di quello italiano (43%)".  
   
   
OGGI A VENEZIA SEMINARIO REGIONI D’EUROPA  
 
 Venezia, 11 aprile 2011 - “L’unione fa la forza. Il contributo degli enti regionali e locali per la creazione di uno sviluppo intelligente, sostenibile e inclusivo”: è il tema del seminario che si svolgerà lunedì mattina a Venezia, alla Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista, per iniziativa della Commissione Ecos (Politica economica e sociale) del Comitato delle Regioni d’Europa e della Regione del Veneto. E’ la prima volta che i componenti di questo organismo europeo si riuniscono nel Veneto. L’apertura dei lavori vedrà il saluto del presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, dell’assessore regionale allo sviluppo economico, ricerca e innovazione Isi Coppola che è membro della Commissione Ecos e del presidente della stessa commissione, il lituano Arnoldas Abramavicius. Il seminario si articolerà in più sessioni. La prima sarà incentrata sull’apporto delle Regioni e degli enti locali alle strategie economiche dell’Unione Europea, soffermandosi sul valore del dialogo istituzionale come strumento di buone pratiche di sviluppo e di crescita. Interverranno, tra gli altri, il sottosegretario all’economia e finanze Alberto Giorgetti, gli europarlamentari Amalia Sartori, Antonio Cancian e Giancarlo Scottà, il presidente dell’Unione delle Province del Veneto Leonardo Muraro e il direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea Lucio Battistotti. Una seconda tavola rotonda approfondirà casi specifici di realtà regionali e locali per favorire la competività delle imprese, con un “focus” sul modello veneto. Insieme all’assessore Coppola e ad altri membri della Commissione Ecos, ci saranno il presidente di Confindustria Veneto Andrea Tomat, il Rettore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Carlo Carraro, il direttore di Eurosportello Veneto Gianangelo Bellati e Christa Larsen dell’Istituto per l’economia, il lavoro e la cultura dell’Università di Francoforte. Infine, come esempio di cooperazione di successo tra impresa e pubblica amministrazione sarà proposto quello della creazione del marchio della Regione del Veneto per la tutela e la valorizzazione del vetro artistico di Murano, con l’intervento del presidente del Consorzio Promovetro, Gianfranco Albertini.  
   
   
REPUBBLICA CECA, FUORI DAL PATTO PER L´EURO  
 
Bratislava, 11 aprile 2011 - La Repubblica Ceca, uno dei quattro paesi extra Eurozona che hanno deciso di rimanere fuori dal nuovo ´´Patto per l´euro´´, ha scelto di seguire la medesima strada di Gran Bretagna, Svezia e Ungheria. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, riferendo così uno dei risultati del vertice dei capi di Stato e di governo dell´Ue a Bruxelles.  
   
   
CROAZIA, DIMINUISCE L´IMPOSTA SUL CONSUMO  
 
Zagabria, 11 aprile 2011 - Il Governo croato ha diminuito l´imposta sul consumo per poter attenuare l´impatto dell´aumento dei prezzi dei carburanti perché il Governo vuole evitare o almeno rallentare l´aumento dei prezzi degli altri prodotti e servizi e anche l´inflazione che secondo le previsioni degli esperti potrà collocarsi entro il 2,5 per cento. La riduzione di questa imposta sul consumo, secondo il parere del Ministro delle Finanze, Martina Dalic, ridurrà le entrate del bilancio dello Stato di 25 milioni di kune (circa 3,42 milioni di euro) al mese.  
   
   
EMISSIONE BOT APRILE 2011  
 
 Roma, 11 aprile 2011 - Il Mef ha disposto per il giorno 12 aprile 2011, con regolamento 15 aprile 2011, un´asta di Bot:
Importo (in mln. Di euro) Scadenza Giorni
Annuali 7.500 16.04.2012 367
Si comunica che, in seguito all´assenza di specifiche esigenze di cassa, il giorno 12 aprile 2011 non verrà offerto il Bot trimestrale. È da tener presente che il 15 aprile 2011 vengono a scadere Bot per 8.250 milioni di euro, tutti relativi al titolo annuale. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva, con richieste degli operatori espresse in termini di rendimento. Ciascuno degli operatori partecipanti alle aste può presentare fino ad un massimo di cinque richieste di acquisto. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di Bot, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato. I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione del rendimento. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1.500.000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez.ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 12 aprile 2011, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto. Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "Specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot annuali, previsto in via automatica per il giorno 13 aprile 2011. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "Specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15.30 del 13 aprile 2011. La circolazione dei Bot al 31 marzo 2011 era pari a 140.581,896 milioni di euro, di cui 3.500 milioni di euro trimestrali, 52.495 milioni di euro semestrali e 84.586,896 milioni di euro annuali.
 
   
   
EMISSIONE DI BTP APRILE 2011  
 
 Roma, 11 aprile 2011 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 14 aprile 2011, con regolamento 18 aprile 2011, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dal seguente prestito: - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 15 aprile 2011; prima tranche scadenza : 15 aprile 2016; tasso d´interesse annuo lordo : 3,75% Isin : da attribuire Inoltre il Mef comunica che verrà disposta, sempre per il giorno 14 aprile 2011, con regolamento 18 aprile 2011, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dal seguente prestito non più in corso di emissione: - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º febbraio 2008; diciottesima tranche scadenza : 1º agosto 2023; tasso d´interesse annuo lordo : 4,75% Isin : It0004356843 Il meccanismo di collocamento utilizzato per tutti i titoli di cui sopra sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i Btp 3,75% 15.4.2011/2016, - 0,40% per i Btp 4,75% 1º.2.2008/1º.8.2023. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Btp scad. 15.4.2016 Btp scad. 1º.8.2023
Prenotazione da parte del pubblico entro il 13 aprile 2011 13 aprile 2011
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 14 aprile 2011 14 aprile 2011
Regolamento sottoscrizioni 18 aprile 2011 18 aprile 2011
Dietimi d´interesse da corrispondere 3 76
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per ogni emissione, per un importo non superiore: - al 25% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 15.4.2016, - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º.8.2023. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti.
 
   
   
LOMBARDIA/PAKISTAN.FORMIGONI,PREMIO PACE A MINISTRO BHATTI INCONTRO COL FRATELLO SUCCESSORE DEL LEADER CRISTIANO UCCISO "TESTIMONE GRANDIOSO DI FEDE E DI LOTTA ALL´INTOLLERANZA"  
 
 Milano, 11 aprile 2011 - Paul Bhatti, fratello del ministro cristiano del Pakistan assassinato il 2 marzo scorso, ha ricevuto, il 7 aprile, dalle mani di Roberto Formigoni il ´Premio speciale per la pace del presidente della Regione Lombardia´, al termine di un incontro di particolare intensità al 35° piano del Palazzo Lombardia. Paul Bhatti si è laureato in Italia, qui ha esercitato la professione di medico dopo alcuni anni di impegno in Pakistan con i ´Medici senza frontiere´. Dopo l´uccisione del fratello ad opera di estremisti islamici, ha accettato di prendere il suo posto nel Governo pakistano come ministro per i problemi delle minoranze. "Sono onorato - ha spiegato Formigoni dopo il colloquio - di averlo incontrato, di avergli potuto manifestare la vicinanza mia e di tutti i Lombardi ai Cristiani e a tutto il popolo pakistano e la nostra volontà di appoggiare la giusta causa di difesa della libertà religiosa e civile e di argine all´intolleranza che al fratello Shahbaz è costata il martirio". "Shahbaz Bhatti - ha detto ancora Formigoni - è stato un testimone grandioso di umanità, di fede cristiana, di azione instancabile per la libertà. Ha indicato la strada attraverso cui il suo popolo possa ritrovare le ragioni di una convivenza nella pace, in un contesto tormentato da estremismo e terrorismo e da errori anche dell´Occidente. E´ un formidabile esempio positivo, che desidero indicare ai cittadini, specialmente ai giovani, in un tempo di odio e di violenza, che si pretenderebbe di giustificare con la religione". Formigoni ha lanciato anche un appello (attraverso la trasmissione ´Zapping´ della Rai) a favore di Asia Bibi, la donna cristiana ingiustamente condannata in base a un´applicazione perversa della legge sulla blasfemia. Il presidente lombardo ha anche assicurato a Paul Bhatti piena disponibilità ad aiutare l´opera di pace in Pakistan lungo le linee che il neo-ministro ha illustrato: il dialogo interreligioso, il sostegno alla difesa nelle cause penali e civili, la campagna per un´interpretazione non pretestuosa e ingiusta della legge sulla blasfemia, l´aiuto alle minoranze, la diffusione di una cultura della tolleranza e della pacificità. Da anni, tra l´altro, la Lombardia ha sostenuto progetti di cooperazione internazionale, specie nel campo della sanità e della formazione, in varie zone del Pakistan.  
   
   
TOSCANA, ROSSI: “APRIAMO UN UFFICIO PER IL MEDITERRANEO” L’EUROPA È PARSA COMPLETAMENTE SPIAZZATA DALLA RIVOLUZIONE DEMOCRATICA DEI GIOVANI DEI PAESI CHE SI AFFACCIANO SUL MEDITERRANEO, MENTRE IL GOVERNO NAZIONALE HA PROSEGUITO NEL SOSTEGNO A REGIMI CORROTTI, NEPOTISTI E AUTORITARI.  
 
Firenze, 11 aprile 2011- “In tutta questa vicenda c’è qualcosa che colpisce. E cioè che l’Europa è parsa completamente spiazzata dalla rivoluzione democratica dei giovani dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, non all’altezza della sua storia di faro democratico, mentre il governo nazionale ha proseguito nel sostegno a regimi corrotti, nepotisti e autoritari. Credo che la Regione Toscana debba studiare questa parte di mondo, riuscire a vederne le potenzialità e a stabilire relazioni. E’ un lavoro di lungo periodo, una azione di governo da fare”. E’ quanto dichiarato l’ 8 aprile dal presidente della Regione Enrico Rossi che è intervenuto nel corso del consiglio regionale straordinario convocato sul tema dell’arrivo degli immigrati. Il presidente ha annunciato la volontà di creare un ufficio apposito, che si occupi di questo: “Vogliamo dotarci di strumenti seri, non effimere, di una struttura che sia in grado di creare contatti con queste realtà e prospettive concrete di rapporti istituzionali, sociali ed anche economici. La Toscana può farlo – ha proseguito – perchè è affacciata sul Mediterraneo, perchè ha una sensibilità democratica, un forte modello istituzionale, in grado di sviluppare un dialogo, perchè ha già attivato una significativa attività di cooperazione internazionale e sanitaria. Il mondo di cui parliamo reclama, oltre che pane e lavoro anche democrazia. Se non riusciremo a creare un dialogo e non cominceremo a capire quelle realtà ci troveremo spiazzati e in difficoltà. Se lo faremo, se daremo una sponda a chi cerca di cambiare, si apriranno anche per noi importanti possibilità di sviluppo”. Il presidente Rossi si è unito al cordoglio del consiglio per la morte dei 250 profughi periti in mare. Ha poi riassunto l’operazione di accoglienza dei profughi realizzata in Toscana, ha ringraziato quanti l’hanno resa possibile e ha ribadito che in caso di nuovi arrivi la Toscana “con fermezza a determinazione si aspetta che anche le altre regioni, come l’Emilia Romagna, il Veneto, la Lombardia e il Piemonte facciano la loro parte, nello spirito della lealtà istituzionale”.  
   
   
PROFUGHI. ZAIA: UN’EUROPA CHE CHIUDE LE FRONTIERE NON HA SENSO DI ESISTERE  
 
Verona 11 aprile 2011 “Dopo le dichiarazioni di Francia e Germania, c’è seriamente da chiedersi che senso abbia l’Europa. Con quelle affermazioni Schengen se n’è andato”. Lo ha detto, il 9 parile,  il presidente del Veneto Luca Zaia, intervenuto sulla questione dei profughi in arrivo dal Nord Africa. “L’europa deve prendere in mano la questione: due Stati membri negano di fatto ogni dettame di solidarietà. Se qualcuno pensa che l’Italia debba diventare un cul de sac e fare da centro di accoglienza dall’Africa si sbaglia di grosso. Prima avevamo i respingimenti d’ufficio dei francesi, adesso le quattro regole – ha aggiunto Zaia – che potrebbero diventare franco – tedesche e magari di altri Paesi europei. C’è un disegno per farci tenere qui gli immigrati. E’ deplorevole” “Il ministro Maroni ha la mia totale vicinanza; bisogna trovarsi di fronte ai fatti che capire quale sia l’entità del problema. Lunedì c’è un summit determinante e spero che si possa chiarire la questione, altrimenti – ha ribadito – l’Europa non ha senso di esistere”. “Da ieri sera lo scenario è davvero da esodo biblico, con l’arrivo di oltre 500 profughi con bambini e donne incinte. Gli oltre 23 mila tunisini arrivati in precedenza sono solo venuti ad occupare spazi che erano dei profughi: abbiamo una pressione di immigrati che se ne potevano stare a casa loro senza problemi; e alcuni hanno anche precedenti penali. Il Veneto è assolutamente solidale sui profughi – ha detto ancora Zaia – noi conosciamo bene l’emigrazione: ci sono più veneti in giro per il mondo che nella terra d’origine. Siamo assolutamente convinti che donne, bambini, vecchi, uomini, perseguitati, che scappano dalla fame e dalla morte, devono essere accolti. Ma gli altri bisogna rispedirli a casa. Condivido anche qui la posizione di Maroni: respingimento di tutti i clandestini. Ma sui permessi temporanei l’Europa deve aprire quelle frontiere che in teoria non dovrebbero più esserci”.  
   
   
AL VIA A POTENZA LA 13A EDIZIONE DI “OPERA” L’INIZIATIVA MIRA AD AUMENTARE LA CAPACITÀ TERRITORIALE DI PRODURRE EFFICACI PROPOSTE PROGETTUALI SUI PROGRAMMI EUROPEI A GESTIONE DIRETTA  
 
 Potenza, 11 aprile 2011- Dall’11 al 15 aprile 2011 la Regione Basilicata sarà impegnata nel progetto formativo “Opera” sulla euro-progettazione che si terrà a Potenza presso il Polo regionale di Via Verrastro. Il progetto “Opportunità Europee per le Regioni e le Autonomie”, è un’iniziativa ideata e promossa dal Progetto Opportunità delle Regioni in Europa della Presidenza del Consiglio dei Ministri di diretta collaborazione del Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale, in collaborazione con le Regioni italiane. Opera mira ad aumentare la capacità territoriale di produrre efficaci proposte progettuali sui programmi europei a gestione diretta, approfondendo le fasi di vita di un progetto, le procedure e i criteri di valutazione, le norme amministrative per la gestione e la rendicontazione dei progetti. Il corso intensivo Operatori locali per l’euro-progettazione sarà articolato in 5 giornate per 40 ore complessive di formazione. E’ attesa la partecipazione di circa 50 soggetti selezionati tra dirigenti, quadri e dipendenti della Regione, delle Province, dei Comuni e delle Parti Economiche e Sociali, che lavoreranno insieme in attività di aula e laboratorio, condividendo idee e progetti. Tutti i partecipanti alle edizioni del corso Opera potranno prendere parte a un network di progetto dedicato. Attraverso la piattaforma web www.Progetto-opera.eu, è possibile accedere ad un ambiente di progettazione condivisa che, sfruttando le possibilità offerte dagli strumenti del web 2.0, ha il preciso obiettivo di implementare attività di assistenza e tutoraggio e di creare un sano senso di community fra tutti i partecipanti al progetto. A Potenza, durante le due giornate di laboratorio, tutti i partecipanti potranno iscriversi in diretta alla piattaforma e iniziare a utilizzare il proprio profilo partecipando attivamente alla community. All´apertura del corso, lunedì 11 aprile 2011, a Potenza presso il Palazzo del Consiglio Regionale, saranno presenti, tra gli altri, il Prof. Ernesto Somma, coordinatore del Pore e il Direttore generale del Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport, Liliana Santoro.  
   
   
ELEZIONI, IN EMILIA-ROMAGNA OLTRE UN MILIONE DI ELETTORI ALLE URNE PER LE AMMINISTRATIVE DEL 15 E 16 MAGGIO. AL VOTO 46 COMUNI (TRA CUI CAPOLUOGHI BOLOGNA, RAVENNA E RIMINI) E LA PROVINCIA DI RAVENNA.  
 
 Bologna, 11 aprile 2011 – In Emilia-romagna sono oltre un milione (esattamente 1.014.386 secondo l’ultima rilevazione del dicembre scorso) gli elettori chiamati alle urne per la tornata amministrativa del 15 e 16 maggio prossimi. Al voto 46 Comuni (di cui i capoluoghi di provincia Bologna, Ravenna e Rimini) e la Provincia di Ravenna. Sul sito http://elezioni.Regione.emilia-romagna.it/  sarà realizzata – in collaborazione tra Assemblea Legislativa e Giunta regionale - una apposita sezione dedicata al voto amministrativo che proporrà news, aggiornamenti e, in tempo reale, i risultati del voto. Tra le municipalità, 9 Comuni hanno una popolazione superiore ai 15 mila abitanti dove potrebbe essere necessario ricorrere al turno di ballottaggio se nessuno dei candidati supera il 50% dei voti. Si tratta dei Comuni di: Bologna, Cento (Ferrara), Cesenatico (Forlì-cesena), Finale Emilia e Pavullo nel Frignano (Modena), Salsomaggiore Terme (Parma), Ravenna, Rimini e Cattolica (Rn). Gli altri 37 Comuni hanno una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti. La Provincia di Ravenna è una delle 11 amministrazioni provinciali in Italia interessate al rinnovo insieme a Reggio Calabria, Trieste, Gorizia, Mantova, Pavia, Macerata, Campobasso, Vercelli, Lucca e Treviso. Sono 4 i Comuni chiamati alle urne nel bolognese (Bologna, Gaggio Montano, Castel del Rio e Monghidoro), 7 in provincia di Piacenza (Agazzano, Borgonovo Val Tidone, Cadeo, Cortemaggiore, Fiorenzuola d´Arda, Gropparello e Rottofreno), 8 in provincia di Parma (Borgo Val di Taro, Busseto, Fontanellato, Neviano Degli Arduini, Sala Baganza, Salsomaggiore Terme, San Secondo Parmense e Traversatolo), 4 nel reggiano (Casina, Castellarano, Collagna e San Martino in Rio), 6 nel modenese (Finale Emilia, Montefiorino, Palagano, Pavullo nel Frignano, Sestola e Zocca), 7 nel ferrarese (Cento, Codigoro, Formignana, Goro, Portomaggiore, Tresigallo e Vigarano Mainarda), 4 in provincia di Forlì-cesena (Bertinoro, Cesenatico, Gatteo e Sogliano al Rubiconde), il solo Comune a Ravenna e 5 nel riminese (Rimini, Cattolica, Monte Colombo, Novafeltria e Pennabilli). Si vota, come detto, domenica 15 maggio dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì 16 maggio dalle ore 7 alle ore 15: terminate le operazioni di voto si procede allo spoglio. L’eventuale turno di ballottaggio è previsto per il 29 e 30 maggio.
Elezioni in Emilia-romagna
Elettori 15-16 maggio 2011
Province Elettori
Piacenza 38015
Parma 53783
Reggio Emilia 21965
Modena 37015
Bologna 311850
Ferrara 65162
Forlì-cesena 38605
Ravenna 307.915
Rimini 140076
Totale 1014386
Aggiornamento 2° semestre 2010 (dicembre) La riduzione dei consiglieri Le nuove norme in materia di contenimento delle spese degli enti locali hanno disposto la graduale riduzione del numero dei consiglieri e degli assessori, comunali e provinciali. Per i Comuni con una popolazione superiore a un milione di abitanti i consiglieri sono passati da 60 a 48; con oltre 500 mila abitanti sono passati da 50 40; con una popolazione superiore a 250 mila abitanti sono passati da 46 36; con una popolazione superiore a 100 mila abitanti (o capoluoghi di provincia) sono passati da 40 a 32; con popolazione superiore a 30 mila abitanti sono passati da 30 a 24; con popolazione superiore a 10 mila abitanti sono passati da 20 a 16; con popolazione superiore a 3 mila abitanti da 16 a 12; gli altri Comuni sono passati da 12 a 9 consiglieri. Diminuiscono anche gli assessori. Per le Province la riduzione è da 45 a 36 consiglieri per territori provinciali con popolazione superiore a 1 milione e 400 mila abitanti, da 36 a 28 popolazione superiore a 700 mila abitanti; da 30 a 24 per popolazione superiore a 300 mila abitanti; da 24 a 19 per le altre province. Diminuiscono anche gli assessori. Una circolare del febbraio scorso, emanata dal Dipartimento affari interni e territoriali, fornisce nei dettagli le composizioni dei nuovi consigli e giunte, comunali e provinciali ( http://www.Interno.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/20/0299_lettera_riduzione_consiglieri.pdf  ). Come si vota Nei Comuni superiori ai 15 mila abitanti si vota per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno: il voto così espresso si estende anche al candidato sindaco collegato. Si può votare: un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata: il voto è attribuito solo al candidato alla carica di sindaco. Oppure si può votare un per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate tracciando un segno sul relativo contrassegno: il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata. È possibile anche votare per un candidato a sindaco, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una lista non collegata tracciando un segno sul relativo contrassegno: il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista non collegata (cosiddetto ‘voto disgiunto’). Si può esprimere un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale. Nei Comuni inferiori ai 15 mila abitanti si può votare per una lista, tracciando un segno sul relativo contrassegno; il voto così espresso si estende anche al candidato sindaco. Si può votare per un candidato a sindaco , tracciando un segno sul relativo rettangolo, il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di sindaco sia alla lista collegata. Non è possibile esprimere voti disgiunti, e può essere espresso un solo voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale. Per le elezioni provinciali (in questa tornata quindi solo nella provincia di Ravenna) si può votare per una delle liste, tracciando un segno sul relativo contrassegno oppure tracciando un segno sul nome del candidato consigliere già stampato sulla scheda: il voto così espresso si estende anche al candidato presidente collegato. Si può votare per un candidato a presidente, tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata: il voto così espresso si intende attribuito solo al candidato alla carica di presidente; oppure votare per un candidato a presidente, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste collegate tracciando un segno sul relativo contrassegno: il voto così espresso si intende attribuito sia al candidato alla carica di presidente sia alla lista collegata. Non è consentito il voto ´disgiunto´, vale a dire non si può votare per una lista/candidato consigliere e un candidato presidente diverso da quello che la lista sostiene/ a cui è collegata. Non si esprimono preferenze perché i candidati consiglieri nei collegi provinciali sono già stampati sulla scheda.
 
   
   
REGIONE SICILIA: CONCLUSO CONVEGNO SU CREDITO E ECONOMIA  
 
 Palermo, 11 aprile 2011 - " I suggerimenti emersi nel corso convegno su credito ed economia saranno tenuti in considerazione in vista della prossima legge finanziaria. L´iniziativa odierna evidenzia l´importanza che il settore del credito ha per l´economia siciliana e il ruolo che la Regione deve giocare nel sostenere famiglie ed imprese, proprio nel rapporto con le banche. Abbiamo raccolto molte indicazioni da una pluralita´ di interlocutori di grande spessore culturale ed esperienza specifica nel settore del credito e nel contempo abbiamo potuto illustrare le iniziative che la Regione sta portando avanti per aiutare i siciliani. Proseguiremo questo lavoro a partire dal microcredito per le famiglie e dai consorzi fido ". Cosi´ l´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao, a conclusione l’ 8 aprile della "Conferenza regionale sul credito e l´economia" svoltasi a Villa Malfitano. Nel corso della giornata hanno preso la parola Salvatore Taormina (Dirigente Generale del Dipartimento delle finanze e del credito) che ha illustrato i dati dell´Osservatorio sui prodotti e servizi bancari e le iniziative legislative regionali e Giuseppe Sopranzetti (Direttore della Filiale di Palermo della Banca d´Italia) che ha parlato delle prospettive evolutive del credito in Sicilia. Si e´ svolta poi la tavola rotonda sul tema: "Credito sviluppo ed economia solidale: proposte dei protagonisti" cui hanno preso parte: per l´Abi Roberto Bertola, per le istituzioni della finanza etica e del terzo settore, Mons. Benedetto Genualdi, direttore della Caritas, per l´Assoconfidi, Mario Filippello, per Rete Imprese Italia Sicilia, Filippo Ribisi, per le organizzazioni sindacali Piero Trapani, per le Associazioni dei consumatori Benedetto Romano, per Banca Etica Steni Di Piazza; ed inoltre, Salvatore Sacco dell´Universita´ Unitelma di Roma e Carmela Elita Schillaci dell´Universita´ di Catania. La sessione pomeridiana dal tema: "Sistema bancario e finanziario a supporto delle imprese" e´ stata presieduta da Salvino Caputo, presidente della commissione Attivita´ Produttive dell´Ars. Hanno parlato Marco Romano (Dirigente Generale Dipartimento Attivita´ Produttive) sulla domanda di servizi bancari delle Pmi in Sicilia e Giuseppe Tripoli (Mister Pmi Italia) sui ruoli delle Pmi nella crescita economica. "Istituzioni bancarie a confronto: strategie per lo sviluppo del territorio" e´ il titolo della prima tavola rotonda del pomeriggio moderata da Roberto Sommella che ha visto la partecipazione di responsabili di Unicredit, Monte Paschi, Intesa San Paolo, Bnl - Bnp Paribas, Credito Siciliano, Banca Popolare Agricola di Ragusa, Banca Nuova, Credito Emiliano, Banca Carige, Banca Popolare don Rizzo. Nel corso della tavola rotonda sono inoltre intervenuti: Gianni Puglisi per la Fondazione Banco di Sicilia, Pietro Busetta per la Fondazione Curella e Alessandro Albanese per Confindustria Palermo. "Le strategie a supporto delle imprese" e´ stato il tema della tavola rotonda conclusiva moderata da Nino Amadore. Vi hanno preso parte: Vincenzo Paradiso (Sviluppo Italia Sicilia), Francesco Borga (Presidente Veneto Sviluppo), Giancarlo Farre (Presidente Sfirs), Roberto Cassata (Irfis), Francesco Faraci (Universita´ di Palermo), Giovanni Battista Dagnino (Universita´ di Catania) e Sebastiano Torcivia (Universita´ di Palermo).  
   
   
UMBRIA, RIFORME: DDL SU SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA  
 
 Perugia, 11 aprile 2 011 - Tempi certi, indennizzo per danni da ritardo, meno file agli sportelli, pratiche edilizie più semplici, semplificazione amministrativa per cittadini e imprese, ma anche, nel procedimento amministrativo, tra i diversi livelli della pubblica amministrazione. E´ quanto prevede il disegno di legge per la semplificazione amministrativa, approvato dalla Giunta regionale e in via di trasmissione al Consiglio regionale, illustrato il 7 aprile alla stampa dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e dagli assessori regionali Carla Casciari e Franco Tomassoni, presenti il direttore regionale, Gianpiero Antonelli, ed i coordinatori Ernesta Ranieri e Luciano Tortoioli, ed il professor Figorilli, dell´Università degli Studi di Perugia che, assieme al collega Bartolini, hanno assistito il gruppo di lavoro che ha elaborato il nuovo testo normativo. Per la presidente Marini "la capacità competitiva di un territorio, di una regione, è tanto più forte quanto più moderna, semplice e efficiente è la macchina amministrativa. Questa riforma, dunque, non solo vuole snellire e sburocratizzare struttura e procedimento amministrativo, ma vuole anche offrire un contributo ad imprese e cittadini per stimolare la ripresa economica". "Vogliamo modernizzare l´Umbria: questo è il nostro ambizioso obiettivo" ha affermato l´assessore Tomassoni, "e lo vogliamo fare in tempi rapidi. Entro il 2013 vorremmo che la riforma sia a regime, con la realizzazione dei sei ´testi unici´ che dovranno ridurre, riorganizzare e semplificare decine di leggi e centinaia di regolamenti in materie fondamentali quali sanità, turismo, agricoltura, commercio, urbanistica e artigianato". "Siamo arrivati a questo disegno di legge dopo una ampia fase di partecipazione e dopo aver ottenuto anche valutazioni positive nell´ambito dell´Alleanza per lo sviluppo, da parte di tutti i soggetti, a partire dalle organizzazioni sindacali, delle imprese e delle professioni. Il testo prevede, tra le diverse iniziative di riforma, anche un particolare impulso alla "dematerializzazione" dei procedimenti e la piena attuazione dell´"e-governemant", con l´introduzione di procedure informatiche generalizzate: "per favorire questa parte della modernizzazione delle procedure - ha detto la presidente - abbiamo anche previsto un fondo di un milione di euro, grazie al quale potremo mettere i piccoli comuni nelle condizioni per poter adeguare le loro strutture e procedure informatiche". "La riforma - hanno sottolineato Marini e Tomassoni - vuole sì parlare ai cittadini ed alle imprese, ma anche a tutti gli altri livelli amministrativi presenti nell´ambito pubblico regionale affinché l´intera rete della pubblica amministrazione sia adeguata e nelle condizioni di dare attuazione ai principi innovativi di questa riforma". Infine, la presidente e l´assessore hanno sottolineato che "la semplificazione non vuol dire affatto de-regulation: per ciò che riguarda le regole, in qualsiasi ambito, dall´edilizia all´urbanistica, dal commercio al turismo, non cambia assolutamente nulla. Ciò che cambia è il procedimento, mentre l´attività della pubblica amministrazione più che essere diretta alla gestione dello stesso procedimento, sarà invece concentrata sul controllo che tutto avvenga nel rispetto, appunto, delle regole stabilite da leggi e regolamenti".  
   
   
TAGLI AGLI ORGANICI IN EMILIA ROMAGNA  
 
Bologna, 11 aprile 2011 – “La Regione Emilia-romagna ha da tempo manifestato con forza il proprio dissenso e la propria preoccupazione di fronte ai nuovi tagli agli organici praticati dal Governo, ormai per il terzo anno consecutivo: lo ha sottolineato nelle sedi previste di confronto istituzionale, lo ha condiviso con tutte le forze sociali e con una lettera di richiesta di incontro del Presidente Errani al Ministro Gelmini, comunicazione che fino ad oggi non ha ricevuto alcuna risposta adeguata e soddisfacente”. Così dichiara l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi a margine della Conferenza regionale per il Sistema formativo. “La scuola dell´Emilia-romagna soffre particolarmente i tagli operati dal Governo - dice Patrizio Bianchi - Infatti la nostra regione è quella che a livello nazionale ha il maggior incremento di popolazione scolastica, ha un rapporto alunni-classe fra i più alti in Italia, come pure il rapporto alunni-docenti. Tutto ciò fa sì che il taglio lineare degli organici del Ministero si trasformi di fatto nella decurtazione di organico più alta in assoluto a livello nazionale, come per altro è avvenuto per l´anno scolastico 2010-2011". “L’invito che mi sento di rivolgere a tutte le forze politiche e a tutte le forze sociali – conclude Bianchi - è quello di dare voce al disagio profondo che oggi si vive nella nostra scuola, evitando le inutili strumentalizzazioni e operando insieme per rappresentare la necessità di non arretrare sul piano della qualità della nostra scuola, e di chiedere quindi con forza al Governo di dare all´Emilia-romagna quanto gli spetta”.  
   
   
PRESENTATO IN CALABRIA IL RAPPORTO SULL’ATTIVITÀ 2010 DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA DELLA STAZIONE UNICA APPALTANTE  
 
 Catanzaro, 11 aprile 2011- Il Presidente del Comitato di sorveglianza della Stazione Unica Appaltante Ivan Cicconi, presenti anche Paolo Severini e Carmelo Barbaro, componenti del Comitato, ha illustrato, il 7 aprile, le gare appaltate dal Comitato di Sorveglianza della Stazione Unica Appaltante nell’anno 2010. Sono ventuno, di cui quattordici aggiudicate e sette ancora da aggiudicare. Nello specifico, sono sei le gare aggiudicate nel settore lavori per un valore di 2,955 milioni di euro, cinque nel comparto servizi per un importo complessivo di 10,398 milioni e 3 nel campo delle forniture per un importo di 557,802 milioni di euro. La relazione annuale sarà ora inviata alla Giunta regionale e alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti. “La relazione – ha affermato Cicconi - assume quest’anno una valenza particolare per le proposte di riforma che il Comitato ha formulato nel 2010 e sulle quali, grazie al positivo riscontro della Giunta regionale, è già impegnato a fornire i contenuti operativi con un ampio coinvolgimento degli operatori pubblici e privati interessati”. Il presidente Cicconi ha, poi, posto l’accento sulle considerazioni critiche contenute nella relazione annuale del Comitato di sorveglianza, sui pregi e sui limiti registrati in questi primi due anni di attività e sulla prospettiva di un intervento legislativo per la modifica della legge 26/2007, istitutiva della Sua. “Le linee guida per il progetto di legge regionale, definite al termine di un percorso avviato con il coinvolgimento degli enti locali, delle associazioni imprenditoriali, delle organizzazioni sindacali e degli ordini e collegi professionali, sono state approvate dalla Giunta regionale. Il progetto di legge – ha spiegato Cicconi – oltre a modificare la legge 26/2007, ha come obiettivo quello di definire un quadro organico di norme regionale per arrivare ad un Testo Unico dei contratti pubblici della Regione Calabria, tenendo conto delle direttive europee che incoraggiano il perseguimento di obiettivi sociali e ambientali. Lo scopo centrale e conseguente del progetto di legge è anche quello di definire un organico e razionale assetto organizzativo delle strutture e delle funzioni della Regione, la qualificazione degli operatori pubblici e privati, la qualità e la sicurezza dell’esecuzione, della promozione dello sviluppo sostenibile e della legalità nel ciclo dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture”. Per quanto riguarda, invece, le gare indette nel comparto sanità, il presidente Cicconi ha riferito di procedure istruite, appaltate e in gran parte definite per 584 milioni di euro. “La Sua – ha detto Cicconi – ha gestito l’84,61% della spesa sanitaria del 2010, operando per la prima volta in Calabria con l’aggregazione e la centralizzazione delle procedure. Una presenza, quindi, quella della Sua ampiamente positiva, anche perché caratterizzata da percorsi operativi innovativi e attuali, con percorsi da record nella gara centralizzata dei farmaci, sia per l’importo, sia per i lotti gestiti e sia per le economie da ribasso attestatasi in 68 milioni di euro. Mi preme pertanto ribadire -ha concluso Cicconi - che la Stazione Unica Appaltante costituisce un’occasione, quasi irripetibile, per una Calabria che vuole intraprendere e percorrere la strada dell’innovazione e della trasparenza”.  
   
   
BILANCIO. UNA CONVENZIONE PER SOSTENERE L’ACCESSO AL CREDITO DEI FORNITORI DEL COMUNE DI MILANO  
 
 Milano, 11 aprile 2011 – La Giunta comunale ha approvato l’ 8 aprile una convenzione che ha lo scopo di favorire l’accesso al credito per le ditte fornitrici di beni e servizi al Comune. L’impegno stimato è di 30 milioni di euro. Il provvedimento si aggiunge ai molti adottati dall’Amministrazione a favore delle imprese colpite dalla crisi per contrastare l’attuale situazione economica caratterizzata, da un lato, dalla tensione nell’erogazione del credito e, dall’altro, dai vincoli di finanza pubblica sempre più stringenti. L’azione è diretta ad assicurare in tempi brevi la liquidità necessaria alle imprese che lavorano per il Comune. Obiettivo della convenzione è rendere possibile l´accesso al credito anche mediante lo strumento della cessione e della certificazione dei crediti, come previsto dalla recente normativa. L’amministrazione cittadina ha ritenuto opportuno agevolare le imprese fornitrici attraverso l’individuazione di istituti di credito o intermediari finanziari disposti a sottoscrivere la convenzione con il Comune. Grazie a questo strumento, nel 2010 le imprese hanno ceduto crediti per un ammontare superiore ai 20 milioni di euro. L’individuazione degli istituti di credito o intermediari finanziari avverrà mediante avviso pubblico via internet, con richiesta di manifestazione di interesse. Le banche già convenzionate potranno chiedere una proroga, sulla base delle condizioni attualmente in vigore. In base all’accordo, la banca o l’intermediario finanziario si rende disponibile a sottoscrivere con le imprese titolari di appalti di forniture, progettazioni e lavori pubblici rientranti nelle “spese in conto capitale” del Comune, contratti di cessione “pro soluto” di importo unitario superiore a 50.000 euro (purché preventivamente certificati entro 20 giorni dalla ricezione dell’istanza) per crediti vantati nei confronti dell’ente. Il Comune effettuerà il pagamento alla banca o all’intermediario finanziario entro 12 mesi dalla data di notifica della cessione del credito. Gli oneri relativi alla cessione e lo sconto applicato al valore nominale del credito certificato saranno a carico dell’impresa, così come gli eventuali oneri accessori, quali spese notarili e di notifica. Ogni anno il Comune ha rapporti di fornitura con circa 5.000 soggetti giuridici, presenti in un database che contiene circa 152.000 nominativi. L’importo totale delle circa 23.000 fatture annue ricevute dal Comune ammonta complessivamente a circa 1,2 miliardi di euro.  
   
   
LAVORO IN ABRUZZO: 15,5 MLN A PROVINCE PER POLITICHE ATTIVE E FORMAZIONE FIRMATO PROTOCOLLO D´INTESA PER SOSTEGNO AD OCCUPAZIONE  
 
 Pescara, 11 aprile 2011 - Il 7 aprile a Pescara è stato firmato dall´assessore al Lavoro e dai rappresentanti delle quattro Province abruzzesi il Protocollo di Intesa per l´attuazione del "Progetto speciale multiasse ad attuazione provinciale", che stanzia 15,5 milioni di euro di risorse programmate nel Piano Operativo 2009/10/11 del Fondo Sociale Europeo 2007/13. La ripartizione dei fondi prevede 4 milioni 200 mila euro alla Provincia di Chieti, altrettanti a quella dell´Aquila, 3 milioni 500 mila euro a beneficio della Provincia di Teramo ed altrettanti a quella di Pescara. Il progetto, in linea con la Strategia Europea per l´Occupazione, si pone come obiettivi fondamentali l´attivazione di politiche attive del lavoro e il sostegno alla formazione professionale. "La sinergia istituzionale con le Province è ottima - commenta l´assessore - dopo i 32 milioni di euro stanziati attraverso il Patto per le Politiche attive del Lavoro, con il quale abbiamo introdotto il sistema della dote individuale, oggi sigliamo una nuova intesa che mette a disposizione degli enti che gestiscono i Centri per l´impiego ulteriori 15,5 milioni di euro. Mettiamo in campo una serie di politiche e di risorse che possono aiutare in modo concreto i lavoratori abruzzesi espulsi dal mercato del lavoro a trovare una occasione reale di reinserimento nel sistema produttivo locale. Allo stesso tempo, - ha continuato - si attuano politiche di inclusione sociale per le categorie più deboli, senza dimenticare il necessario sostegno anche alle piccole imprese per aiutarle a riqualificare il loro capitale umano. Il programma operativo 2009/11 del Fondo Sociale Europeo sta marciando spedito: su 23 progetti complessivi, 7 sono già pubblicati e altri sono pronti per esserlo. Contiamo di immettere nel sistema economico regionale nel 2011 la gran parte dei 134 milioni di euro previsti dal Piano, per recuperare il tempo perduto dai nostri predecessori e riallineare così le lancette dell´Abruzzo a quelle dell´Europa". All´incontro odierno erano presenti anche il presidente della Provincia di Teramo e gli assessori al Lavoro delle quattro Province. Nello specifico le politiche programmate saranno attuate dalle Province e riguardano quattro cluster di interventi da reiterare nelle tre annualità del piano. 1) Rafforzamento delle istituzioni del Mercato del Lavoro, attraverso interventi diretti a potenziare la capacità dei Centri per l´Impiego al fine di rendere più incisivo ed efficace l´incontro tra domanda e offerta di lavoro; allestire e potenziare presso i Centri per l´Impiego i servizi di informazione, consulenza, orientamento, intermediazione a favore di lavoratori e lavoratrici inoccupati, disoccupati ed occupati, nonché a favore di imprese, con particolare attenzione alla Pmi. 2) Inserimento e reinserimento al lavoro e contrasto alla precarietà lavorativa attraverso l´utilizzo di un mix di strumenti, differenziati tra loro in funzione dell´obiettivo della massima possibile personalizzazione in rapporto ai gruppi target di riferimento. Una specifica linea di intervento sarà riservata ad un progetto sperimentale di utilizzo di 142 lavoratori in mobilità in attività socialmente utili presso gli uffici giudiziari, con percorso di formazione e relativa indennità di partecipazione. 3) Accompagnamento al lavoro ed altre azioni a favore di soggetti in condizioni di povertà per il sostegno e il rafforzamento di misure di inclusione sociale per le categorie svantaggiate e a rischio di emarginazione, attraverso interventi diretti a promuovere strategie di contrasto alla povertà rivolte ai componenti di famiglie povere. 4) Adattabilità dei lavoratori e del management delle piccole imprese per potenziamento gli strumenti per lo sviluppo del sistema di formazione continua e permanente.  
   
   
MONZA E BRIANZA - IMMIGRATI: IN ITALIA C´È POSTO PER 7000 STAGIONALI  
 
Monza, 11 aprile 2011- Se si confermano i segnali della timida ripresa, nel corso del 2011 in Italia saranno circa 7mila i posti di lavoro stagionali in più per gli immigrati rispetto allo scorso anno: una domanda che proviene complessivamente dai settori dei servizi, dell’industria, dell’edilizia (oltre 6mila) e dell’agricoltura (poco più di 1.100). Ci sono più possibilità di assunzione per gli immigrati nel Lazio che in Lombardia. La richiesta delle imprese di personale straniero per operatori agricoli, camerieri e baristi, addetti alle pulizie, che sono i lavori stagionali più diffusi, è positiva, tra l’altro, in Veneto, Trentino Alto-adige, Sicilia e Calabria, dove le richieste di assunzione arrivano soprattutto dall’agricoltura. I lavoratori immigrati stagionali sono già in esubero in Piemonte, Liguria, Campania, Puglia. È quanto emerge da una stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Sistema Informativo Excelsior. I dati sono stati presentati in occasione di “Monza chiama Europa”, il forum delle Camere di commercio italiane all’estero- Area Europa, che si è tenuto il 7 e 8 Aprile tra Villa Reale, Autodromo di Monza e Camera di commercio di Monza e Brianza. In Lombardia per il 2011 sono previste complessivamente circa 1400 assunzioni stagionali di immigrati in più rispetto allo scorso anno, la cui quasi totalità nel settore dei servizi e dell’industria. Meno assunzioni rispetto allo scorso anno per il personale immigrato a Milano (-177), Como (-283), Varese (-82). A Monza e Brianza le possibilità di assunzione saranno solo poche decine in più. La richiesta delle imprese di personale straniero con contratti stagionali è localizzata principalmente a Brescia (circa 900 assunzioni stagionali in più).  
   
   
LAMPEDUSA: ECCO PIANO PER RILANCIO ATTIVITA´ PRODUTTIVE  
 
 Lampedusa, 11 aprile 2011 - Una linea di garanzia sul credito per gli imprenditori lampedusani, l´inserimento, anche delle Pelagie, tra i territori che rientreranno nella ´Zona franca per la legalita´ che comprende l´intero territorio della provincia di Caltanissetta e alcuni comuni dell´agrigentino e dell´ennese. E ancora la proroga della scadenza del bando Fesr per la ricettivita´ turistica, con una quota riservata solo a iniziative con sede nell´isola e l´immediata erogazione del contributo gia´ stanziato dalla giunta per i pescatori. E infine l´inserimento nel prossimo bando per l´incremento delle aree artigianali di Cala Pisana. Sono i provvedimenti annunciati il 7 aprile a Lampedusa dall´assessore regionale per le Attivita´ Produttive, Marco Venturi, incontrando una delegazione di Federalberghi, dei commercianti, degli imprenditori e dei pescatori dell´Isola. "Inseriremo in finanziaria una norma - ha spiegato Venturi - per creare una linea di garanzia per intervenire sulle scoperture bancarie e le aperture di credito, per tutte le attivita´ produttive dell´isola. Proporro´ al presidente della Regione Raffaele Lombardo e alla giunta di governo, gia´ stasera, di potere inserire anche Lampedusa tra i territori che rientreranno nella ´Zona franca per la legalita´, con facilitazioni per far crescere il tessuto imprenditoriale come la fiscalita´ di vantaggio, e per la quale abbiamo gia´ individuato risorse finanziarie pari a 50 milioni di euro". "L´obiettivo della zona franca per la legalita´- ha continuato Venturi - e´ creare un´area in grado di attrarre investimenti sul territorio, incentivare la crescita, rilanciare il tessuto socio-economico che ricade al suo interno, contrastando, al contempo, ogni possibile forma di infiltrazione criminale nel mondo dell´economia, delle imprese e della societa´. Credo che, anche in considerazioni dei drammatici fatti di cronaca di questi giorni, che hanno comportato la disdetta delle prenotazioni turistiche mettendo seriamente a rischio l´intera stagione estiva, Lampedusa debba essere inserita in questo progetto". Venturi ha poi annunciato che nel bando Fesr da 125 milioni per le ristrutturazioni alberghiere, una quota dal 10 al 15 per cento, verra´ destinata "a quelle proposte progettuali che provengono da Lampedusa, quale area di crisi". Per il settore della pesca, Venturi ha assicurato che i primi 400mila euro gia´ stanziati dalla giunta verranno erogati immediatamente, e i successivi 400mila lo saranno dopo l´approvazione del bilancio regionale. Per quanto riguarda, infine, la riduzione del prezzo del gasolio, che assorbe una quota considerevole delle spese delle imprese di pesca, la richiesta e´ stata accolta dal ministro Prestigiacomo.  
   
   
IMMIGRATI, POLVERINI ACCOGLIE 86 MINORI PROVENIENTI DA LAMPEDUSA  
 
Roma, 11 aprile 2011- La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, insieme all’assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio, Aldo Forte, ha accolto all’aeroporto di Fiumicino 86 minori tunisini tra i 15 e i 17 anni provenienti da Lampedusa. I ragazzi saranno ospitati in 6 case famiglia del Lazio, di cui due a Roma, una a Cisterna di Latina, una a Cassino, una a Frosinone e una a Monte San Giovanni Campano. "Per l´accoglienza dei minori non accompagnati nel Lazio attualmente abbiamo 284 posti nelle case famiglia – ha spiegato Polverini - Quindi, nel caso in cui si verificasse una situazione di necessità, siamo pronti ad accogliere altri ragazzi oltre agli 86 arrivati oggi. Credo che questo sia un segnale importante che va dato proprio a queste giovani persone che vengono via da una situazione di guerra molto difficile” Il presidente Polverini ha rivolto loro un saluto, tranquillizzandoli, mentre sono stati distribuiti generi di conforto come acqua e dolcetti e insieme all’assessore Forte ha voluto donare, come benvenuto ai ragazzi, un cappellino e una maglia dell’Italia. “Un gesto che hanno apprezzato – ha commentato Polverini – Sono molto contenti dell’ospitalità e sono convinta che stasera staranno meglio di come sono stati sinora”.  
   
   
PUGLIA, ACCOGLIENZA IMMIGRATI. DEFINITE LINEE-GUIDA  
 
Bari, 11 aprile 2011 - Sono stati stabiliti l8 aprile, presso la sede dell’assessorato regionale alla Protezione civile, i criteri di definizione del Piano di emergenza della Regione Puglia relativo all’accoglienza degli immigrati, che viene presentato lunedì, alla luce della Cabina di regia che si è svolta a Palazzo Chigi a seguito della quale è stato siglato l’accordo con le Regioni. La predisposizione delle linee – guida da seguire è stata stabilita nel corso di un incontro operativo convocato dall’assessore regionale alla Protezione civile,Fabiano Amati, tra tutti i soggetti interessati, con gli assessori regionali alle Politiche di inclusione dei migranti e ai Servizi sociali, Nicola Fratoianni ed Elena Gentile, funzionari dei relativi assessorati e rappresentanti della Direzione regionale della Caritas. Nel corso dell’incontro l’assessore Fratoianni ha riepilogato i termini dell’accordo siglato con il Governo nazionale, sottolineando l’avvenuto passaggio del coordinamento dell’emergenza al Dipartimento di Protezione civile, nonché la decisione di applicare l’articolo 20 del testo sull’immigrazione ed il modello di distribuzione degli arrivi “ a basso impatto”, con la conseguente destinazione in Puglia di 3.500 immigrati, che arriveranno a scaglioni sulla base del totale degli arrivi a livello nazionale. L’assessore Gentile si è impegnata ed eseguire una puntuale ricognizione sulle strutture alternative di accoglienza regionali, che potrebbero essere utili per ospitare anche interi nuclei familiari, oltre la disponibilità -già verificata- di 130 posti per minori non accompagnati. “Siamo nelle condizioni di poter dire che la Puglia – ha dichiarato l’assessore Amati – può reperire con semplicità strutture idonee all’accoglienza degli immigrati. Stiamo definendo un Piano di accoglienza e d’emergenza che prevede la distribuzione degli arrivi nei comuni con più di 12.000 abitanti, fermo restando che proposte spontanee di disponibilità provenienti da realtà con un numero inferiore di abitanti saranno prese in considerazione. Il costo orientativo totale è di 30 milioni euro per un periodo di sei mesi e sarà completamente a carico del Governo nazionale, che sta per prevederlo nel fondo di Protezione civile. “ Invieremo immediatamente- ha continuato Amati- una lettera a tutti sindaci dei comuni interessati per chiedere, nel giro di 24 ore, quali e quante siano le strutture eventualmente disponibili, da sottoporre a tutte le verifiche da parte del Genio civile regionale. Fermo restando che la nostra priorità è quella di non smantellare i Piani comunali di Protezione civile, non utilizzando quindi palestre e scuole solitamente individuati da questi ultimi come luoghi di prima accoglienza, ci siamo anche rivolti alla Caritas, che ha eseguito una prima verifica dei centri di accoglienza disponibili, e valuteremo la disponibilità di alberghi e ostelli al momento sottoutilizzati. Riteniamo che il principio di distribuzione diffusa su tutto il territorio nazionale sia positivo da un lato per garantire i termini di una giusta accoglienza e dall’altro per scatenare una gara di solidarietà tipicamente pugliese, che scatta quando si evita l’aggressione alla sicurezza e alla tranquillità dei cittadini”.  
   
   
"PROFUGHI, LA NOSTRA RESPONSABILITÀ": CORSIVO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, VASCO ERRANI, PUBBLICATO SUL SITO WEB PRESIDENTERRANI.IT  
 
Bologna, 11 aprile 2011- "Profughi, la nostra responsabilità": è il titolo del corsivo del presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani, pubblicato sul sito web presidenterrani.It. Di seguito il testo del corsivo. "In questi difficili giorni per la sicurezza nell’area del Mediterraneo, l’attenzione di tutti i cittadini è accentrata sui numerosi arrivi di profughi e immigrati dalle sponde nordafricane a quelle italiane. L’emilia-romagna è chiamata a fare la propria parte, come tutte le Regioni italiane, come tutte le istituzioni, organizzazioni e associazioni che in questo momento possono essere utili per superare questa fase, in cui serve uno sforzo collettivo e coordinato di tutta la comunità regionale. Siamo pronti ad accogliere 1500 profughi e a garantire da subito l´ospitalità per i più piccoli attraverso la rete dei servizi sociali. Ma prima di ogni considerazione bisogna ribadire che tutti noi dovremmo essere richiamati a un forte spirito e senso di umanità. Le immagini drammatiche, spesso mortalmente tragiche che ci arrivano dal mare della Sicilia ci dicono che esiste un problema enorme. Un problema che non può essere inquinato da parole di propaganda fuori luogo: in questo momento chi ha responsabilità deve evitare ogni leggerezza, evitando di affrontare ideologicamente un’emergenza umanitaria di cui ancora non possiamo prevedere l’evoluzione. L’emilia-romagna, insieme a tutte le altre Regioni, ha costruito con il Governo un accordo molto importante che prevede un’accoglienza diffusa sul territorio. Nessuna tendopoli ma strutture adattate con i necessari criteri di qualità, utilizzo di complessi già attrezzati e disponibili, particolari tutele per i minori e le loro madri. Di questo, ora, c’è assoluta necessità, di un sistema di accoglienza che funzioni come quando l’emergenza riguardò l’Albania, l’ex Jugoslavia, il Kossovo. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso un vivo apprezzamento per l´intesa, e ha auspicato che questo segnale di coesione si confermi a ogni livello. Facciamo dunque in modo che anche i linguaggi, le dichiarazioni, le tentazioni di fare campagna elettorale si adeguino alla gravità e alla serietà della situazione: è indispensabile che la Repubblica parli con una voce sola”. Vasco Errani  
   
   
IMMIGRATI: VERTICE IN SICILIA CON LA PROTEZIONE CIVILE PER PIANIFICAZIONE ACCOGLIENZA  
 
Palermo, 11 aprile 2011 - Un vertice con la Protezione civile e le associazioni umanitarie per fare il quadro della situazione sull´emergenza immigrazione. Il vertice, convocato dall´assessore alla Famiglia e alle politiche sociali, Andrea Piraino, e´ stato propedeutico alla emanazione di una apposita ordinanza della Protezione civile che dovra´ prevedere modalita´, luoghi di accoglienza e operatori professionali con cui la Sicilia dara´ assistenza ai circa 2.200 immigrati che la Sicilia ospitera´, sul totale di 24mila migranti che si trovano sul territorio italiano e che otterranno il permesso di soggiorno temporaneo, cosi´ come previsto dall´accordo siglato tra governo e autonomie locali. L´ordinanza della Protezione civile, in raccordo con il dipartimento delle Politiche sociali, mettera´ a punto un piano di accoglienza sia di adulti che di minori non accompagnati mettendo a disposizione diverse figure professionali quali psicologi e traduttori. L´assessore Piraino ha auspicato una collaborazione con la Protezione civile, che vada oltre l´emergenza del momento, perche´ "e´ di fondamentale importanza il lavoro di ´pronto intervento´ della protezione civile ma molto puo´ fare in sinergia il Dipartimento dell´assessorato perche´ puo´ mettere in campo tutta una serie di strumenti tecnici, legislativi, amministrativi. L´emergenza - ha proseguito Piraino - ha due dimensioni: la <>, che puo´ essere soltanto provvisoria, e <> nel nostro territorio e che implica tutta una serie di azioni mirate. Credo - conclude Piraino - che si debba affrontare questa emergenza umanitaria con spirito di leale collaborazione e solidarieta´".  
   
   
PROFUGHI. L´EMILIA-ROMAGNA PRONTA ALL´OSPITALITÀ  
 
Bologna, 11 aprile 2011 – L’emilia-romagna è pronta ad accogliere 1500 profughi e a garantire da subito l’ospitalità per i minori attraverso la rete dei servizi sociali. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza della Giunta Alfredo Bertelli presentando le conclusioni della seconda riunione del tavolo regionale per affrontare l’emergenza umanitaria con i rappresentanti delle Province e dei Comuni con più di 50 mila abitanti, alla presenza degli assessori regionali Paola Gazzolo (Protezione civile) e Teresa Marzocchi (Politiche sociali) e del direttore dell’Agenzia di protezione civile regionale Demetrio Egidi. Nel corso della conferenza stampa in Regione, cui hanno partecipato anche il sindaco di Imola Daniele Manca in rappresentanza dell’Anci e la presidente della provincia di Ferrara Marcella Zappaterra per l’Upi, Bertelli ha spiegato che entro 10 giorni, attraverso il sistema nazionale di protezione civile, sarà definito nel dettaglio il piano nazionale per l’accoglienza dei profughi, mentre Regioni, Province e Comuni con le Prefetture garantiranno il coordinamento dell’accoglienza, avvalendosi del sistema regionale di protezione civile. “Dalla fase dell’emergenza siamo passati alla fase dell’accoglienza – ha sottolineato il sottosegretario - cui noi faremo fronte con uno sforzo collettivo e coordinato di tutta la comunità regionale. La tragedia successa ieri nel canale di Sicilia impone a tutti di agire presto, con umanità e senso di responsabilità”. Sono in corso incontri con le Prefetture, le autorità ecclesiastiche e le associazioni di volontariato. Sul fronte dei numeri - alla luce dell’intesa raggiunta ieri sera alla Conferenza unificata tra Governo, Regioni, Province autonome e Enti locali - lo scenario prefigura un primo impegno dell’Emilia-romagna per accogliere 1500 persone in tutte le province e altre 750 in una seconda fase sino a coprire la quota di ospitalità indicata nell’accordo con il Governo stimata in 3700 stranieri. Si tratta di persone che sceglieranno di avvalersi del permesso temporaneo previsto dall’articolo 20 del testo unico sull’immigrazione e dei primi profughi in arrivo dalla Libia. L’ipotesi delle tendopoli è stata definitivamente accantonata, come richiesto fin da subito dalla Regione. “Stiamo valutando i luoghi dell’ospitalità provincia per provincia - ha concluso Bertelli - per rispondere in tempi rapidi con strutture adeguate e attrezzate”, mentre per quanto riguarda il tema delle risorse “è stato confermato ieri che saranno garantite dal Governo”. Per quanto riguarda l’accoglienza ai minori (in aumento negli ultimi arrivi) la Regione e gli Enti locali stanno lavorando con gli uffici regionali competenti per essere in grado di dare una risposta alle richieste già da domani. La cabina di regia regionale, che opererà in piena sintonia con le Prefetture, si riconvocherà già martedì prossimo.  
   
   
SARDEGNA, IMMIGRATI: CAPPELLACCI RINGRAZIA FORZE DELL´ORDINE E VOLONTARI  
 
Cagliari, 11 Aprile 2011 - "In queste ore, mentre si dibatte sulla questione immigrati, le forze dell’ordine e i volontari, pur nelle difficoltà causate dalle scelte logistiche, stanno lavorando con grande responsabilità e spirito di servizio per garantire sia l’accoglienza delle persone che hanno sfidato le onde del mare alla ricerca di una nuova opportunità di vita sia la sicurezza dei cittadini di Cagliari". Lo ha dichiarato, l’ 8 aprile, il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nel manifestare il proprio apprezzamento per l’intenso lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dal mondo del volontariato. "L´opera svolta da quelli che possiamo definire uomini della speranza rappresenta non solo un impegno concreto in un momento in cui le acque del Mediterraneo sono agitate dalla crisi Nord Africana, ma l’esempio di una Sardegna e di un’Italia che dinanzi alle difficoltà danno piena e concreta espressione ai valori della solidarietà e della coesione sociale. Identico ringraziamento giunga ai tanti singoli cittadini che hanno compiuto piccoli-grandi gesti di vicinanza nei confronti degli immigrati, mostrando così il volto migliore della società sarda".  
   
   
EMERGENZA PROFUGHI: PRESUNTI SOPRALLUOGHI IN SITI UMBRI  
 
Perugia, 11 aprile 2011 - "Voglio augurarmi che non rispondano al vero le informazioni che mi sono state date circa l´effettuazione di sopralluoghi in siti umbri per l´accoglienza di profughi che sarebbero in violazione dell´accordo sottoscritto ieri sera tra Governo e Regioni". E´ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, riguardo a notizie che riferiscono di un sopralluogo in atto in queste ore in località Scanzano (Foligno) da parte di autorità centrali dello Stato per l´allestimento di un campo di accoglienza di profughi. "Spero si tratti solo di un gravissimo errore di comunicazione tra le autorità dello Stato. Sia chiaro però sin da ora, che la Regione Umbria ed il Comune di Foligno, che non sono stati informati di nulla, sono assolutamente contrari ad una simile iniziativa. Peraltro il sito in questione (l´area che ospitava le ´Casermette´, dismesse ormai da anni) è priva di ogni urbanizzazione. In ogni caso metteremo in atto tutte le iniziative possibili al fine di impedire che ciò accada. Ieri sera abbiamo sottoscritto con il Governo un accordo che espressamente, come più volte io stessa ho detto in questo ultimo periodo, afferma ´questo nuovo sistema di accoglienza diffusa sull´intero territorio nazionale consente di superare l´attuale gestione degli immigrati irregolari´". "Per ciò che riguarda il numero di migranti che l´Umbria potrà ospitare voglio precisare - continua la presidente - che al momento non vi è stata e non vi è alcuna cifra assegnata alla nostra Regione. Come riferito in diverse circostanze, grazie al lavoro svolto in questi giorni e tuttora in corso da parte della Regione d´intesa con le Provincie, i Comuni e la Caritas regionale, l´Umbria nei prossimi giorni sarà in grado di garantire accoglienza per 400-500 persone, nelle modalità che sono state definite, e cioè in piccoli nuclei diffusi in tutto il territorio regionale". Di seguito il testo integrale dell´accordo sottoscritto ieri sera a Palazzo Chigi, a Roma: "Nella cabina di regia della Conferenza Unificata del 6 aprile 2011, il Governo, le Regioni e Province autonome e gli Enti locali, preso atto che il Governo per affrontare l´emergenza umanitaria ha assunto la determinazione - sulla base anche del confronto con Regioni e Enti locali - di avvalersi dell´articolo 20 del T.u. Immigrazione, ribadiscono che tutte le Istituzioni della Repubblica responsabilmente si impegnano ad affrontare questa emergenza umanitaria con spirito di leale collaborazione e solidarietà. Ciò impegna tutti i livelli della Repubblica ad essere coerenti e conseguenti a questa scelta politica. Ciò premesso, il Governo, le Regioni e Province autonome e gli Enti locali convengono di integrare il precedente accordo, siglato lo scorso 30 marzo, con i seguenti punti: 1)il Governo si impegna ad avviare un´iniziativa verso l´Unione Europea per dare corso all´articolo 5 della Direttiva n. 55 del 2001; 2)i destinatari del permesso di soggiorno di cui all´articolo 20 che opteranno per la permanenza in Italia saranno assistiti su tutto il territorio nazionale e di ciò si fa garante il Governo; 3)il piano per l´accoglienza dei profughi sarà presentato entro 10 giorni attraverso il sistema di protezione civile nazionale, deve prevedere step di attuazione per singola Regione, tenendo conto delle assegnazioni già realizzate in queste settimana, mantenendo così in ogni fase l´equa distribuzione sul territorio nazionale. Tale Piano dovrà prevedere anche l´assistenza per gli immigrati a cui è riconosciuto l´articolo 20 per coloro che decidessero di rimanere in Italia. Anche al fine di determinare e avere il quadro progressivo ed esatto delle presenze nell´ambito di tutto il territorio nazionale. A tal fine è ripristinato il tavolo presso il Dipartimento nazionale della Protezione civile con il sistema della Protezione civile regionale, integrato dai rappresentanti di Anci e Upi e Regioni; 4)deve essere assicurato un finanziamento adeguato e capiente per sostenere l´emergenza al Fondo presso il Dipartimento nazionale di Protezione civile che sarà utilizzato per finanziare le attività sul tutto il territorio nazionale del sistema di protezione civile. Ciò va attivato attraverso apposita ordinanza di protezione civile. 5)per dare piena attuazione all´accordo p recedente in relazione ai minori stranieri non accompagnati, deve essere assicurato il finanziamento pluriennale creando un Fondo apposito in favore dei Comuni che prendono in carico i minori, cui spetterà di assegnare il minore alle strutture a tal fine autorizzate; 6)questo nuovo sistema di accoglienza diffusa sull´intero territorio nazionale consente di superare l´attuale gestione degli immigrati irregolari".  
   
   
IMMIGRATI IN UMBRIA: L’ASSESSORATO REGIONALE ALLE POLITICHE SOCIALI ATTIVA LE PRIME MISURE PER L’ACCOGLIENZA  
 
 Perugia, 11 aprile 2011 - L’assessorato regionale alle politiche sociali predispone le prime misure operative per la prima accoglienza di immigrati in Umbria, secondo l’accordo siglato tra Governo e Regioni. Sarà subito attivata una rete di mediatori culturali per assistere gli immigrati quando giungeranno in Umbria. La notizia è stata diffusa dall’Assessore regionale alle politiche sociali che in questi giorni si sta adoperando per facilitare al massimo l’accoglienza necessaria. I mediatori culturali, di lingua araba e francese, saranno coordinati da un referente presso il Centro della Protezione civile della Regione. L’assessorato alle politiche sociali ha anche effettuato una ricognizione dei centri disponibili per l’accoglienza dei minori non accompagnati che, per il loro status di profughi, saranno seguiti con particolare attenzione dalle strutture regionali.  
   
   
TRAGEDIA IMMIGRAZIONE. VENDOLA CHIEDE A NAPOLITANO UN GIORNO DI LUTTO NAZIONALE  
 
Bari, 11 aprile 2011 - Una dichiarazione del presidente della regione Puglia Nichi Vendola. “Centinaia di vite inghiottite dal nostro mare Mediterraneo, vite spezzate di un popolo in fuga dai luoghi della deprivazione, della miseria e di ogni sorta di violenza, sono morti nostri. Abbiamo il dovere di piangerli con il coraggio di un’accoglienza postuma. Anche per questo chiedo al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, di farsi promotore della proclamazione di un giorno di lutto nazionale”.  
   
   
MOLISE EMERGENZA UMANITARIA, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE  
 
Campobasso, 11 aprile 2011- Il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha tenuto l’ 8 aprile, insieme all´Assessore alla Protezione civile, Filoteo Di Sandro, un incontro presso la Giunta regionale con i responsabili della Prefettura e della Questura di Campobasso, con l´Anci, l´Upi, i Sindaci e con i rappresentanti delle Associazioni private operanti nel sociale, per fare il punto sull´emergenza umanitaria per la parte che ha coinvolto o coinvolgerà in futuro il Molise. Il Presidente Iorio ha illustrato ai partecipanti l´Accordo assunto giovedì notte tra Stato, Regioni ed Autonomie locali. In particolare, il Presidente Iorio ha evidenziato che per la migliore gestione dell´emergenza va considerato che gli immigrati vanno distinti tra "profughi", provenienti dalle zone dei conflitti in atto, e cosiddetti "clandestini" che, a loro volta, appena identificati, saranno o rimpatriati in base all´intesa Italia-tunisia, o messi in possesso del permesso breve che consentirà loro la libera circolazione e la possibilità di raggiungere i propri congiunti all´estero. Al Molise, sulla base di una previsione massima di arrivi di profughi, sono stati assegnate 350 unità. Al momento, nel campo di accoglienza di Campochiaro sono allocati 200 ospiti, che dovranno essere identificati per vedere il loro status giuridico. Nelle more dell´espletamento di questi passaggi di verifica, la Regione Molise dovrà redigere un preliminare di Piano di accoglienza dei profughi, che dovrà evidenziare i luoghi in cui essi potranno essere accolti, la loro "spalmatura" territoriale e la assistenza sociale e sanitaria. Il Piano verrà poi discusso in sede di Cabina di regia composta da Governo, Regioni ed Enti locali. In quest´ottica, il Presidente Iorio ha invitato i Sindaci e le Associazioni del Molise a voler far pervenire, in tempi strettissimi, alla Struttura regionale della Protezione civile, la disponibilità ad ospitare i profughi e le strutture in cui essi possono essere posizionati. Il Presidente ha sottolineato come i costi per l´accoglienza, sia dei profughi che di coloro che sono in possesso del permesso breve, saranno integralmente sostenuti dallo Stato.  
   
   
I PIANI DI ACCOGLIENZA DEVONO PARTIRE DAI TERRITORI, IN LIGURIA PRONTI AD ACCOGLIERE 1400 PERSONE  
 
Genova, 11 Aprile 2011 - “Anche se il piano profughi è diventato un piano di accoglienza più ampio che comprende gli immigrati tunisini, in Liguria il nostro obiettivo rimane quello di accogliere non più di 1400 persone tra profughi e immigrati tunisini”. Lo ha detto l’ 8 aprile, a margine del consiglio regionale, l´assessore alle politiche sociali e coordinatrice del piano per la Liguria, Lorena Rambaudi, facendo il punto sulla situazione riguardante i profughi e gli immigrati tunisini. Netta la sua posizione sulle dichiarazioni rese ieri dal Ministro Maroni alla Camera circa la possibilità di aumentare il numero degli immigrati nel centro di accoglienza di Ventimiglia. “Questo non corrisponde – ha detto Rambaudi – ai desiderata del territorio, bisogna agire con equilibrio”. “Oggi non esiste in Italia l´emergenza profughi – ha ribadito Rambaudi – a livello nazionale infatti si parla di circa 2.300 persone. Semmai esiste un problema legato all´emergenza immigrati tunisini che ammontano a circa 20.000 in tutto il Paese, a cui verrà dato un permesso di soggiorno temporaneo in base all´accordo siglato tra Governo e Regioni nella conferenza unificata dello scorso 6 aprile”. “I piani di accoglienza – ha sottolineato l´assessore al welfare della Regione Liguria – devono partire però dai territori e non possono essere calati dall´alto. Mi sembra che fino ad oggi le Regioni si siano messe a disposizione totalmente del Governo, in modo leale e operativo. Alcune però hanno sofferto della presenza di campo profughi allestiti dall´esecutivo senza alcuna comunicazione”. Da questo punto di vista l´assessore Rambaudi ha ribadito che “i Comuni liguri al momento coinvolti hanno apprezzato il nostro metodo di lavoro basato sulla concertazione e su un´accoglienza frazionata sul territorio”. “Al momento – ha proseguito l’assessore - la situazione di Ventimiglia appare molto organizzata e tranquilla. E’ evidente che la presenza di un centro potrà determinare un aumento del flusso di transito degli immigrati che intendono raggiungere la Francia, il Belgio e la Germania”. Intanto questo pomeriggio l´assessore Rambaudi si recherà a Imperia dove si svolgerà la seconda riunione di coordinamento, dopo quella di Savona, tra Regione Liguria, Province e Comuni dell´imperiese per la gestione dl piano di emergenza a cui seguiranno gli incontri di lunedì a Genova e alla Spezia coordinati dall´assessore regionale all´immigrazione, Enrico Vesco. “Al termine – ha concluso Rambaudi – saremo in grado di comporre un quadro di disponibilità dal territorio e di sottoporlo quindi ai prefetti, per essere pronti con la presentazione del piano di accoglienza definitivo entro dieci giorni”.  
   
   
CALABRIA: COMUNI E A PROVINCE SULL’EMERGENZA UMANITARIA RELATIVA AI MIGRANTI AFRICANI  
 
Catanzaro, 11 aprile 2011- - Il Sottosegretario della Presidenza della Giunta Regionale con delega alla Protezione Civile Franco Torchia è intervenuto sull’emergenza umanitaria relativa ai migranti provenienti dalle coste nord africane e sbarcati in Italia. “Com’è noto – ha affermato Torchia -, il Governo ha richiesto di affrontare l’emergenza migranti attraverso uno sforzo comune e condiviso con Regioni ed Autonomie locali e mediante un impegno coerente di solidarietà che riguardi tutto il Paese e l’intero Sistema istituzionale, di cui in primo luogo il Governo stesso, nella sua collegialità, è il Garante”. “In base agli esiti delle più recenti Conferenze Unificate straordinarie tra Governo, Regioni, Province Autonome ed Enti locali – ha proseguito Torchia - è emersa la necessità di distribuire equamente nel territorio nazionale, in ciascuna Regione escluso l’Abruzzo, un contingente di circa 50.000 profughi. Tale flusso territoriale verso le Regioni, quindi anche verso la regione Calabria, sarà definito nei prossimi giorni da una Cabina di Regia Nazionale secondo uno specifico Piano per l’accoglienza che vedrà il coinvolgimento del Sistema di protezione civile, delle Regioni, delle Province e dei Comuni”. “Detta programmazione – ha precisato ancora Torchia - prevederà step di attuazione per singola Regione, tenendo conto delle eventuali assegnazioni già realizzate, mantenendo così in ogni singola fase la più equa distribuzione sul territorio nazionale. Tale Piano, inoltre, prevederà anche l’assistenza per gli immigrati a cui sarà riconosciuto l’art. 20 del T.u. Sull’immigrazione, per coloro che decidessero di rimanere in Italia. Le risorse finanziarie necessarie a gestire tale situazione emergenziale saranno totalmente a carico del Governo e saranno comprese in una specifica ordinanza di protezione civile”. Al riguardo, il Sottosegretario Torchia ha chiesto ai Presidenti delle Province ed ai Sindaci dei Comuni Calabresi, nell’ambito della più ampia solidarietà e collaborazione istituzionale, di comunicare con urgenza, le eventuali disponibilità ricettive in strutture idonee ed immediatamente disponibili, presenti nei territori di competenza, da mettere a disposizione per l’accoglienza. “E’ chiaro, in ogni caso, - ha concluso Torchia - che qualsiasi iniziativa assunta in tal senso dovrà necessariamente registrare il consenso della popolazione locale, per evitare qualsiasi tipo di turbamento per l’ordine pubblico, a seguito di rimostranze dei cittadini”.  
   
   
CONVEGNO “VITE IN-GRATA” SULLA SITUAZIONE DELLE CARCERI CALABRESI  
 
Catanzaro, 11 aprile 2011 - L´assessore al Lavoro e alla Formazione professionale Francescantonio Stillitani è intervenuto l’ 8 aprile al convegno “Vite in-grata”, sulla drammatica situazione delle carceri calabresi. Nel corso dell´incontro, che si è tenuto a Vibo Valentia, organizzato dalla Conferenza regionale volontariato e giustizia, Stillitani ha illustrato le soluzioni individuate dal suo assessorato per risolvere alcuni dei problemi relativi al reinserimento sociale e lavorativo degli ex detenuti. “La Regione Calabria – ha detto in premessa Stillitani – ha solo competenze marginali in materia penitenziaria. Il nostro contributo riguarda principalmente tutto il mondo che ruota al di fuori delle carceri. Sotto quest´ultimo aspetto, infatti, la Regione ha avviato una serie di progetti tesi al reintegro sociale e lavorativo degli ex detenuti, aiutandoli a ricostruirsi un futuro. Da quello per favorire l´accesso al microcredito da parte degli ex detenuti, che potranno usufruire di risorse finanziarie e di un consulente personale per avviare attività imprenditoriali in proprio, a quello riguardante la formazione professionale tramite uno stage da svolgersi presso una azienda della durata di dodici mesi”. “Attualmente – ha dichiarato ancora Stillitani – sono stati presentanti e finanziati 24 progetti ad altrettante associazioni di volontariato e cooperative. Le risorse messe a disposizione dalla Regione ammontano a quasi cinque milioni di euro”. Particolare rilevanza, nell´azione dell´assessorato, riveste anche l´istituzione della figura del Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Lo stesso Stillitani, nel corso del convegno, ha assicurato il suo impegno a sollecitare l´istituzione della nuova figura, che rappresenta il primo passo verso una riforma di tutto il settore penitenziario. “Una riforma – ha precisato Stillitani – da attuare in maniera organica con il contributo di tutte le istituzioni”. L´apporto fondamentale degli enti locali si è concretizzato con un altro progetto, portato avanti dall´assessorato al Lavoro e alla Formazione, che vede coinvolti quattro Comuni della locride, all´interno dei quali è stata data la possibilità ai famigliari di altrettanti detenuti di lavorare per sei mesi. Altro tassello importante, riguarda la sottoscrizione di un protocollo d´intesa tra Regione Calabria e Conferenza regionale volontariato e giustizia, “mirato – ha spiegato Stillitani – a coordinare tutte le azioni regionali in materia penitenziaria”. La situazione delle carceri calabresi resta comunque critica. Dai dati diffusi dal Sappe, la Calabria risulta al primo posto per il sovraffollamento degli istituti penitenziari. All’incontro hanno partecipato tra gli altri anche il rappresentante della segreteria regionale Sappe, Francesco Ciccone, la psicologa Angela Campolo, il magistrato di sorveglianza Laura Antonini,il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, Nello Cesari e Antonio Morelli rappresentante della Conferenza regionale volontariato e giustizia.  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: RESPONSABILITÀ DA CODIVIDERE - CONFERENZA IL 13 APRILE A GARGAZZONE  
 
Bolzano, 11 aprile 2011 - La Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia organizzano in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. Mercoledì 13 aprile 2011, alle ore 20.00, a Gargazzone, si parlerà delle responsabilità delle donne per la famiglia, per la società e per sè stesse. La Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia propongono nuovamente in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. Alcune conferenze saranno tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale. Mercoledì 13 aprile 2011, alle ore 20.00, presso la Casa della Comunità a Gargazzone, Brigitte Foppa, educatrice dell´educazione permanente , nella sua conferenza, in lingua tedesca, tratterà il tema delle responsabilità delle donne per la famiglia, per la società e per sè stesse e della necessità di condividerle. Secondo il motto "Ich bringe mich ein, aber nicht um!" ovvero mi impegno, ma non mi uccido. Le varie iniziative programmate dalla Commissione provinciale per le pari opportunità riferite alla primavera 2011 sono raccolte in un opuscolo "Donne informate" e spaziano dal diritto di famiglia ed ereditario alle cure sanitarie al femminile, dal coraggio civile al rapporto con il proprio corpo, dal ruolo genitoriale al rapporto della donna con la pubblica amministrazione. L´opuscolo fornisce in modo sintetico informazioni sui compiti della Commissione provinciale pari opportunità e sul Servizio Donna; è in distribuzione gratuita presso il Servizio Donna, in via Dante 11 a Bolzano, serviziodonna@provincia.Bz.it/    
   
   
LOMBARDIA: PRESTO UNA LEGGE SU FATTORE FAMIGLIA  
 
Milano, 11 aprile 2011 - Entro poche settimane il Consiglio regionale esaminerà un nuovo progetto di legge, proposto dall´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, che ha lo scopo di introdurre nelle politiche regionali il "fattore famiglia". Lo ha annunciato il 7 aprile lo stesso assessore Boscagli, spiegando che "la spesa che si dovrà sostenere per i servizi sociali (Rsa e altro) sarà correlata all´effettivo carico familiare con l´introduzione di un correttivo adeguato, appunto il ´fattore famiglia´". Secondo l´assessore il progetto di legge che riguarda le politiche sociali può rappresentare un primo passo per l´introduzione di questo principio del ´fattore famiglia´ in tutti i settori. Boscagli ha partecipato in mattinata ad una tavola rotonda dedicata ad approfondire il tema della "ricchezza" della famiglie in tempo di crisi. L´incontro ha visto la partecipazione di Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, Gianna Martinengo, imprenditrice e presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Milano e Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari. "Nella cultura attuale - è stato il ragionamento di Boscagli - c´è poca consapevolezza su cosa sia la famiglia e sul suo ruolo. E´ necessario quindi innanzitutto un recupero culturale". In Lombardia, ha spiegato Boscagli, il concetto di famiglia è stato "introdotto e particolarmente valorizzato a cominciare dalla Legge 23/99, che ancora oggi è il cardine delle politiche regionali, oltre che nello Statuto approvato di recente". Proprio nella Legge 23 esiste un principio fondamentale e cioè che anche il concepito è parte della famiglia. A proposito del tema della natalità Boscagli ha ricordato l´attività del Fondo Nasko, grazie al quale viene dato sostegno alle donne che rinunciano a un aborto che sarebbe stato causato da ragioni economiche. "Un altro cardine della legge 23 - ha aggiunto Boscagli - è la valorizzazione dell´associazionismo familiare. La Regione sostiene i progetti proposti dalle associazioni". Completano il quadro degli interventi a favore delle famiglia il sistema dote ("che mette in gioco libertà e responsabilità") soprattutto nei settori istruzione e lavoro e i contributi per la casa. In ogni caso, è stata la conclusione dell´assessore, in un momento come quello attuale, in cui il sistema tradizionale di welfare non regge più, occorre un cambiamento di mentalità da parte di tutti: "il Paese si rinnova - ha sottolineato Boscagli - se si capisce che ciascuno ha un ruolo da giocare. Non si può scaricare tutto sulla politica, che pure non deve abdicare dal proprio ruolo. E´ la sfida della sussidiarietà: ciascuno deve fare la propria parte per costruire le risposte ai bisogni".  
   
   
STESSO LAVORO - STESSO STIPENDIO! - EQUAL PAY DAY IL 15 APRILE  
 
 Bolzano, 11 aprile 2011 - Il 15 aprile in varie località altoatesine con l´"Equal Pay Day" la Commissione provinciale per le pari opportunità assieme ad organizzazioni femminili, associazioni e partiti sensibilizzeranno in merito alla disparità di trattamento retributivo e quindi pensionistico fra uomo e donna. In occasione della giornata viene rivolto l´invito a portare una borsa rossa che rappresenta in modo simbolico le cifre rosse nei portafogli delle donne. L´iniziativa è sostenuta in particolare dalla Commissione provinciale per le pari opportunità e dall´associazione "Kvw Frauen" assieme a molteplici organizzazioni femminili locali e dalle Commissioni per le pari opportunità degli enti locali e delle aziende sanitarie. I dettagli del "Equal Pay Day 2011" sono stati illustrati dalla presidente e vicepresidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer e Patrizia Trincanato, assieme a Helga Holzer-mutschlechner del "Kvw-frauen" e Silvia Vogliotti dell´Istituto Promozione lavoratori Afi-ipl, alla presenza dell´assessore provinciale al lavoro ed alle pari oppotunità, Roberto Bizzo, nonché a rappresentanti delle Commissioni per le pari opportunità negli enti locali e nelle aziende sanitarie. Il divario medio di trattamento retributivo fra uomo e donna in Europa si attesta sul 17 per cento circa. Questa disparità è evidente dutante l´attività lavorativa, ma si ripercuote negativamente sulla situazione economica delle donne da pensionate con importi pensionistici inferiori e per molte con un rischio elevato di povertà in vecchiaia. Citando l´articolo 37 della Costituzione, ovvero "La donna lavoratrice ha gli stessi dirittie, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore...", l´assessore provinciale al lavoro ed alle pari opportunità Roberto Bizzo ha sottolineato come a tutt´oggi non si sia raggiunto questo obiettivo e sia, pertanto, necessario ribadirlo e puntare a politiche di sostegno alle famiglie per far sì che le donne possano realizzarsi sia nella vita professionale che in quella familiare senza per questo essere penalizzate. Da parte sua, la vicepresidente della Commissione provinciale per la pari opportunità Patrizia Trincanato, ha sottolineato che la disparità di trattamento retributivo costituisce un´ingiustizia non solo per le donne, ma per la società. Ma perché le donne guadagnano meno degli uomini? Perché vengono discriminate, perché raramente possono dedicarsi alla carriera, perché il loro lavoro è sottovalutato, perché tradizione e stereotipi fanno scegliere alle donne percorsi scolastici e professionali che le relegano in lavori meno retribuiti e socialmente meno considerati, perché il lavoro non pagto che dedicano alla famiglia non permette loro di dedicarsi quanto gli uomini al lavoro retribuito. Come ha sottolineato Helga Holzer-mutschlechner del "Kvw-frauen", che partecipa all´organizzazione dell´iniziativa, è necessario, pertanto, un cambiamento di mentalità nella società per un maggior riconoscimento del alvoro svolto dalle donne. Tra le possibili misure ha citato il riconoscimento dei periodi parentali e per l´educazione dei figli, sufficienti strutture per la cura dei figli ed, inoltre, misure per sostenere gli uomini ad impegnarsi maggiormente in famiglia. L´istituto Promozione lavoratori Afi-ipl, nella persona di Silvia Vogliotti, ha presentato un breve abstract dello studio stilato sul lavoro dipendente al femminile in Alto Adige (viene redatto ogni due anni, quello attuale è la 5a edizione). La situazione riferita al 2010 evidenzia negli stipendi delle donne un divario del 26 per cento in meno rispetto a quelli degli uomini; ciò è dovuto anche al fatto che le donne si avvalgono del part time. Comunque, per quanto attiene al tempo pieno le donne percepiscono il 10 per cento in meno rispetto ai colleghi, a tutti i livelli ed in tutti i settori. A fronte di un tasso di occupazione elevato, emerge comunque che il 40 per cento delle donne ha retribuzione pari a 0 essendo fuori dal mercato del lavoro. I dati disaggregati mostrano come le donne con la maturità percepiscano a parità di lavoro con colleghi uomini ben il 25 per cento in meno; una laureata guadagna wuanto un uomo con la maturità, mentre una donna con la maturità risulta guadaganre come un uomo con la scuola dell´obbligo. Si riscuote una differenza evidente tra settore pubblico e privato: il "gender pay gap" è del 2 per cento in meno nel pubblico, e del 17 per cento in meno nel privato, che rispecchi a la media europea. Come ha ricordato la presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer, per sensibilizzare su questa situazione di disparità, analogamente a quanto avviene negli Usa (dove prese forma) ed in Europa (per la prima volta in Germania) il 15 aprile anche in Alto Adige (la prima volta fu nel 2010) ricorre l´"Equal Pay Day" per chiedere uguale retribuzione a parità di lavoro. Con 17 stand informativi nelle località di Bolzano, Bressanone, Brunico, Appiano, Merano, Egna, Silandro, Vipiteno e nelle ubicazioni dell’azienda sanitaria le donne e gli uomini altoatesini saranno informati sull’argomento del differenziale retributivo tra i generi, delle sue radici e le ripercussioni individuali e sociali.  
   
   
"PATATRAC! GIOCA IN SICUREZZA": SENSIBILIZZARE I BAMBINI SULLA SICUREZZA DOMESTICA  
 
Bolzano, 11 aprile 2011 - Dal 2 al 27 maggio 2011, presso il Palazzo Mercantile in via Argentieri a Bolzano, si svolgerà la mostra/percorso collegata alla campagna di prevenzione dei rischi in ambiente domestico e rivolta ai bambini delle scuole materne ed elementari. La Direzione Provinciale Inail di Bolzano, in collaborazione con la Camera di Commercio e con il patrocinio delle Intendenze Scolastiche, presenta “Patatrac! Gioca in sicurezza”, una campagna di prevenzione dei rischi in ambiente domestico rivolta ai bambini delle scuole materne ed elementari. La Xxii edizione nazionale di “Patatrac! Gioca in sicurezza”si svolgerà a Bolzano, dal 2 al 27 maggio 2011, presso il Palazzo Mercantile in Via Argentieri, 6. L´ingresso, riservato alle scolaresche, è gratuito e con prenotazione obbligatoria, dal lunedì al venerdì. Il percorso-gioco ha una durata di 75 minuti ed è ambientato all’interno di una struttura che riproduce una vera e propria casa dove tutto può essere osservato, toccato e sperimentato! Lo Staff di animatrici dell´Associazione Culturale “Nasinsù” accompagnerà i piccoli ospiti alla scoperta delle azioni quotidiane che possono trasformare l´ambiente domestico e gli spazi all’aria aperta in situazioni di pericolo. La visita interattiva si conclude con la consegna del patentino di “Esperto in sicurezza” che premia l´apprendimento dei bambini, il libro “La misteriosa scomparsa di Ferruccio”, per approfondire il tema a scuola, e il “Verbale della sicurezza” per registrare la sicurezza in casa. Per prenotazioni, contattare la segreteria da numero fisso, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Numero verde Segreteria Nasinsù & Co.: tel. 800 02 91 98. Maggiori informazioni su: http://www.Nasinsu.it/patatrac.htm  
   
   
ABRUZZO: 1 MILIONE DI EURO PER GESTIONE ASILI NIDO FINANZIATI I COMUNI E GLI ENTI D´AMBITO SOCIALE  
 
L´aquila, 11 aprile 2011- L´assessorato alle Politiche Sociali ha determinato il riparto e l´ammissione al contributo di circa un milione di euro in favore di 40 comuni e 14 Enti d´Ambito Sociale per l´attuazione del piano straordinario, finalizzato allo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio educativi per la prima infanzia. Le somme serviranno per aumentare i posti nei nidi pubblici, per sostenere l´acquisto di posti presso i nidi privati, per il sostegno diretto alle famiglie e per creare posti presso nuove strutture. I contributi sono andati a tutti i Comuni e gli Enti d´Ambito che ne hanno fatto richiesta, partecipando al bando pubblico della Regione. "Diamo ancora una volta - commenta l´assessore alle Politiche Sociali, Paolo Gatti - un segnale importante agli enti che gestiscono Asili Nido, nella convinzione che sostenere la gestione dei servizi all´infanzia rappresenti un aiuto importante per i Comuni e per gli Enti d´Ambito e che tali prestazioni rivestano grande valore per famiglie e per i bambini abruzzesi".  
   
   
CONVIVENZA MORE UXORIO - CONFERENZA IL 12 APRILE A ANTERIVO  
 
Bolzano, 11 aprile 2011 - La Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia organizzano in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. Martedì 12 aprile 2011, alle ore 20.00, ad Anterivo, con la presidente della Commissione Ulrike Oberhammer si parlerà dei rischi della convivenza more uxorio. La Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia propongono nuovamente in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. Alcune conferenze saranno tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale. Martedì 12 aprile 2011, alle ore 20.00, presso la Biblioteca ad Anterivo, Ulrike Oberhammer, avvocato e presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, nella conferenza, in lingua tedesca, proporrà la questione della convivenza more uxorio al di fuori del matrimonio e degli aspetti giuridici ai quali comunque la donna deve porre attenzione. Le varie iniziative programmate dalla Commissione provinciale per le pari opportunità riferite alla primavera 2011 sono raccolte in un opuscolo "Donne informate" e spaziano dal diritto di famiglia ed ereditario alle cure sanitarie al femminile, dal coraggio civile al rapporto con il proprio corpo, dal ruolo genitoriale al rapporto della donna con la pubblica amministrazione. L´opuscolo fornisce in modo sintetico informazioni sui compiti della Commissione provinciale pari opportunità e sul Servizio Donna; è in distribuzione gratuita presso il Servizio Donna, in via Dante 11 a Bolzano, serviziodonna@provincia.Bz.it    
   
   
"COME GESTIRE LA CASA CON UNA MARCIA IN PIÙ" - ENTRO IL 12 APRILE ISCRIZIONI AL CORSO DI ECONOMIA DOMESTICA  
 
Bolzano, 11 aprile 2011 - La Scuola di economia domestica Aslago di Bolzano propone un conro in lingua italiana incentrato sul tema "Come gestire la casa con una marcia in più". Le iscrizioni possono pervenire entro il 12 aprile. Le competenze casalinghe aiutano a migliorare la qualità di vita garantendo una gestione sostenibile della casa. La Scuola di economia domestica di Aslago offre una serie di corsi su varie tematiche anche in lingua italiana. Nel mese di maggio ed anche in giungo si terrà il corso "Come gestire la casa con una marcia in più" con suggerimenti, ad esempio, sulle pulizie lampo, la cucina semplice, la cura dei tessuti, l´arte del ricevere, o l´acquisto di elettrodomestici. Sono previste varie date per il corso in maggio il 3, 11, 18 e 27, e il 1. Giugno 2011. I costi: 35 Euro + 50 Euro per il materiale. Le iscrizioni vanno effettuate entro il 12 aprile 2011 presso la Scuola di economia domestica Aslago, in via Claudia Augusta 19/D a Bolzano, tel. 0471 285234, fax 0471 280445, e-mail: fs.Haslach@scuola.alto-adige.it