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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Maggio 2011
L´UNIONE EUROPEA AL VERTICE DEL G8 A DEAUVILLE - DEFINIRE E SOSTENERE UN MONDO IN COSTANTE EVOLUZIONE  
 
Bruxelles, 26 maggio 2011 - Nella sua qualità di membro a pieno titolo del G8, l´Unione europea avvocato ambizioso soluzioni alle sfide comuni durante il G8 di Deauville, 26 e 27 maggio. Questa è la prima volta dall´inizio del processo di transizione nel mondo arabo dopo il disastro si è verificato di recente in Giappone come leader del G8 si incontrano. Essi discussione il probabile appoggio del G8 aspirazioni democratiche nei paesi limitrofi dell´Ue e trarrà le conclusioni della incidente nucleare giapponese. I rappresentanti dell´Unione europea al G8 e del G20 sarà il Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, e presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso. Nel 2011, la presidenza dei due picchi è fornito dalla Francia. Il presidente Van Rompuy ha dichiarato: "Il vertice del G8 si occuperà di questioni di oggi più scottanti, vale a dire lo stato dell´economia mondiale e la situazione in Nord Africa e del Medio Oriente. Il G8 come gruppo, ha la massa critica necessaria per intervenire su grandi questioni globali. Ripresa della crescita in molte parti del mondo, come l´Unione europea. Durante la nostra discussione di oggi sulle questioni economiche, mi informa altri leader della situazione nella zona euro. Il mio messaggio è sostanzialmente dicendo che sicuramente affrontare la sfida posta dalla crisi del debito e le nostre fondamentali dell´economia restano forti. Noi usciremo da questa crisi con rinnovata forza e unità ". Il presidente Barroso ha dichiarato: "L´unione europea si recherà a Deauville per perorare un nuovo partenariato G8 con i paesi vicini del Mediterraneo del sud che hanno fatto la scelta di libertà e democrazia. L´europa ha aperto la strada a proporre una nuova partnership per la prosperità e la democrazia condivisa, e la revisione della politica europea di vicinato, sostenuta da circa 7 miliardi di euro di sostegno finanziario, tra cui un nuovo 1,24 $ miliardi di euro. Per quanto riguarda la sicurezza nucleare, l´Unione cercherà di convincere i suoi partner ad adottare i test standard di sicurezza più severe e impegnativo della resistenza al nucleare, e si impegnano ad una maggiore cooperazione internazionale ". Gli argomenti principali da discutere a Deauville dal leader del G8 sono: l´evoluzione della situazione in Medio Oriente e Nord Africa, la sicurezza nucleare, Internet, l´economia globale, compreso il commercio commerciali, crescita verde e l´innovazione, la pace e la sicurezza, la responsabilità per l´aiuto allo sviluppo, e la partnership con l´Africa del G8. Il vertice avrà inizio Giovedi, 26-maggio h 12 .45 dalla cerimonia ufficiale di benvenuto per gli ufficiali. Le sedute dei leader del G8 in programma sono diverse e riunioni a margine del vertice, con partner in Africa e nel mondo arabo. Importanti rappresentanti del mondo degli affari prenderanno parte su alcuni aspetti del dibattito su Internet. E’ previsto anche un incontro bilaterale tra Barroso e Van Rompuy ed i leader di Tunisia ed Egitto. Il vertice si concluderà nel primo pomeriggio del secondo giorno. I membri del G8 sono il Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Russia, Regno Unito, Stati Uniti e l´Unione europea.  
   
   
CATHERINE ASHTON VISITA LA SERBIA E IL KOSOVO  
 
Bruxelles, 26 maggio 2011 - Catherine Ashton, Alto Rappresentante dell´Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza / Vice-presidente della Commissione, visitano la Serbia e il Kosovo, il 26 e 27 maggio 2011. Durante la sua visita di Catherine Ashton ribadirà l´impegno dell´Unione europea per la prospettiva europea della Serbia e del Kosovo, nonché il supporto per il dialogo in corso Belgrado-pristina, facilitato dalla Ue. "L´unione europea ha un chiaro impegno per la prospettiva europea dei Balcani occidentali, il tutto. Vogliamo vedere i progressi regione su questa strada. La cooperazione regionale è essenziale per la prospettiva europea. Il dialogo Belgrado-pristina è fondamentale per la rimozione di ostacoli sulla strada verso l´Ue. Vogliamo trovare soluzioni pratiche che possono migliorare la vita della gente comune. Allo stesso tempo, siamo pronti ad aiutare sia la Serbia e il Kosovo per andare avanti ", ha dichiarato Catherine Ashton prima della visita. In Serbia il Giovedi l’ Alto rappresentante / Vicepresidente terrà delle riunioni con il presidente Boris Tadic e il rappresentante serbo nella Ue facilitato Belgrado-pristina dialogo Borko Stefanovic. Si firmerà anche uno dei due accordi con il ministro dell´Interno Ivica Dacic. In Kosovo il Venerdì Catherine Ashton incontrerà il premier Hasim Thaci e il rappresentante del Kosovo nel dialogo Edita Tahiri, così come Primo Vice Primo Ministro Pacolli , il ministro degli Esteri Enver Hoxha e del Ministro per gli affari europei Vlora Citaku. Visiterà anche dell´Unione europea sullo stato di diritto in Kosovo (Eulex).  
   
   
UNA NUOVA E AMBIZIOSA POLITICA EUROPEA DI VICINATO  
 
Bruxelles, 26 maggio 2011 - Catherine Ashton, Alto Rappresentante dell´Ue per gli affari esteri e di sicurezza comune / vicepresidente della Commissione e Stefan Fule, commissario Ue per l´allargamento e la politica di vicinato, hanno lanciato ieri una nuova e ambiziosa politica europea di vicinato (Pev) - confermando dell´Ue determinato e rafforzato l´impegno con i suoi vicini. La proposta di ieri dalla europeo di azione esterna Service e della Commissione europea agli Stati membri e al Parlamento europeo, stabilisce le priorità e le direzioni di una strategia revitalized politica europea di vicinato che mira a rafforzare le relazioni individuali e regionale tra l´Ue ei paesi vicini attraverso un ´ più fondi per l´approccio più riforma ´- mettere a disposizione fondi supplementari più disponibile, ma con più responsabilità reciproca. In cima al 5700000000 € già stanziati per il periodo 2011-2013, un finanziamento aggiuntivo di € 1240000000 è stato trasferito da altre risorse già esistenti, e saranno ora messi a disposizione a sostegno della politica europea di vicinato. Inoltre, il Consiglio europeo ha approvato la proposta del Hrvp di aumentare Bei (Banca europea degli investimenti), l´erogazione di prestiti Mediterraneo meridionale di 1 miliardo di euro per il periodo stesso. La Bers (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo), sostenuto la sua richiesta di estendere la loro attività nella regione Mena, iniziando con l´Egitto. La loro aspettativa è che il volume di prestiti annuali potrebbe raggiungere circa 2,5 miliardi di euro all´anno entro il 2013. Catherine Ashton ha detto. "Quello che lanciamo oggi è un nuovo approccio. Un partenariato tra i popoli al fine di promuovere e sostenere lo sviluppo della democrazia in profondità e la prosperità economica nel nostro quartiere. Questo è nell´interesse di tutti noi. Faremo finanziamenti disponibili per i paesi a noi limitrofi a sostenere e abbinare la velocità di riforme politiche ed economiche che intendono fare. Il nostro sostegno è basato sul partenariato, non sulla imposizione. E ´un rapporto basato sulla responsabilità reciproca che taglia in entrambi i modi in cui ogni parte si terrà l´altro per conto rispetto agli obiettivi concordati e obiettivi. " Sullo sfondo di un clima economico difficile, ma consapevole della necessità per l´Ue ad agire, la nostra proposta anche bisogno di essere finanziariamente innovativo ed è per questo ho preso l´iniziativa per garantire ulteriori finanziamenti dalla Banca Europea degli Investimenti (Bei) e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Bers), " ha detto. Stefan Fule sottolineato: "Un certo numero dei nostri vicini, sia in Oriente e nel Sud, sono impegnati in un processo di trasformazione e vogliono emergere in maniera democratica e più prospera. L´unione europea deve reagire con determinazione e ambizione, attraverso un nuovo approccio alla politica europea di vicinato, disegnando i giusti insegnamenti dalla nostra esperienza finora e affrontare le sfide di un quartiere che cambia velocemente Il nuovo approccio implica un livello molto più elevato di differenziazione; questo farà sì che ogni paese partner, sviluppa i suoi legami con l´Ue per quanto attiene proprio aspirazioni, esigenze e capacità consentano. Questa non è una one size fits all approccio. Maggiore sostegno dell´Ue ai paesi vicini è condizionato. Esso dipenderà dai progressi nella costruzione e consolidamento della democrazia e il rispetto dello Stato di diritto. Più e più veloce di un paese progredisce nelle sue riforme interne, il sostegno più che otterrà dall´Unione europea. Siamo pronti a sostenere questi obiettivi più ambiziosi con risorse maggiori e migliori incentivi. Abbiamo anche lo scopo di rendere la nostra offerta di assistenza più flessibile e più rapido per rispondere a una zona in rapido mutamento. Mi auguro che tutte le istituzioni dell´Ue e gli Stati membri possono rally dietro le nostre proposte e di aiuto nella realizzazione di questo nuovo approccio, per i benefici comuni della Ue ei suoi vicini "  
   
   
LA CORTE DEI CONTI EUROPEA PUBBLICA UNA RELAZIONE SPECIALE SULL’EFFICACIA ED EFFICIENZA DEI CONTRIBUTI DELL’UE EROGATI ATTRAVERSO GLI ORGANISMI DELLE NAZIONI UNITE NEI PAESI TEATRO DI CONFLITTI  
 
Lussemburgo, 26 maggio 2011 - L’ammontare dei fondi erogati da Europeaid attraverso gli organismi delle Nazioni Unite è notevole, circa 4 000 milioni di euro nel quinquennio 2005 - 2009. La relazione speciale di cui sopra riguarda la seconda fase di un audit in due parti. Il primo audit ha preso in esame il processo decisionale e di monitoraggio ed ha concluso che questo dovrebbe essere più approfondito, più focalizzato sui risultati e che tutte le decisioni relative al coinvolgimento dell´Onu dovrebbero essere adottate sulla base di elementi sufficienti a dimostrarne la validità. Queste conclusioni sono state pubblicate nella relazione speciale n. 15/2009 del gennaio 2010. Questa seconda fase dell’audit si concentra invece sulle regioni che sono teatro di conflitti e, in particolare, sui progetti in Afghanistan, Iraq e Sudan per il periodo 2006 - 2008. La presente relazione integra la precedente, ponendo l’accento sull’efficienza, sull’efficacia e sulla sostenibilità. La relazione prende atto delle difficoltà specifiche poste dall’intervenire in paesi teatro di conflitti, nonché del fatto che la Commissione sia riuscita, attraverso l’Onu, a prestare aiuti in regioni che altrimenti sarebbero state molto difficili da raggiungere. In tali circostanze, l’impatto globale delle attività finanziate attraverso gli organismi dell’Onu è stato positivo. Ciononostante, la relazione indica alcuni problemi significativi che la Commissione dovrebbe affrontare. Essa dovrebbe definire obiettivi pratici chiari, che possano essere monitorati, per tutti i progetti, nonché un calendario ragionevole per la loro attuazione. Le relazioni dell’Onu, che costituiscono una fonte di informazione essenziale per la Commissione, sono spesso tardive e incomplete. La mancanza di una sufficiente attenzione sull´efficienza e sulla valutazione dei costi dei progetti è un altro ambito sul quale la Commissione dovrebbe intervenire. Pur riconoscendo che la Commissione ha preso provvedimenti per affrontare i problemi sopra esposti, Karel Pinxten, Membro della Corte responsabile specificamente per questa relazione, sottolinea la necessità di garantire la sana gestione finanziaria di tutti i fondi che la Commissione eroga attraverso l’Onu, indipendentemente dalle regioni in cui l’aiuto viene prestato.  
   
   
“SIGNOR OVVERO SIGNORA PMI”: LE PICCOLE IMPRESE AVRANNO UN RAPPRESENTANTE IN CIASCUNO STATO MEMBRO DELL´UE  
 
Bruxelles, 26 maggio 2011 - Signori Pmi ovvero Signore Pmi di nuova nomina saranno i portavoce degli interessi delle piccole e medie imprese (Pmi). Essenzialmente essi controlleranno la corretta applicazione della normativa Ue sulle Pmi e assicureranno che le politiche a livello nazionale, regionale e locale siano favorevoli all´imprenditoria. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, ha inaugurato ieri una nuova rete dei rappresentanti delle Pmi degli Stati membri alla conferenza Sba “Mobilitare le Pmi per il futuro dell´Europa” che si terrà a Budapest. Poiché le Pmi sono interessate da politiche che prendono origine da diversi dicasteri con competenze che vanno da quelle fiscali a quelle finanziarie e da quelle regolamentari all´istruzione, i rappresentanti delle Pmi dovrebbero aiutare le piccole imprese a concentrarsi sulle loro attività essenziali per prosperare e creare posti di lavoro. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, ha affermato: “I nuovi rappresentanti delle Pmi (Sme Envoy) assicureranno che le amministrazioni "pensino prima in piccolo" e tengano conto degli interessi delle Pmi allorché elaborano nuove leggi e nuovi regolamenti. Mi attendo molto dai nostri nuovi Signori e Signore Pmi che ci permetteranno di creare un ecosistema favorevole alle piccole imprese, consentendo loro di valorizzare appieno le loro grandi potenzialità occupazionali e di crescita. Quando pensiamo alle imprese in Europa pensiamo prima in piccolo, ma puntiamo a cose Grandi." Lo Small Business Act (Sba) rappresenta la politica della Commissione europea per le Pmi volta a rendere l´Europa maggiormente aperta alle Pmi e ad incoraggiare i cittadini ad avviare una propria imprese. In futuro il nuovo Signor Pmi o la nuova Signora Pmi incontreranno le organizzazioni rappresentative per le Pmi a livello Ue nell´ambito del gruppo consultivo Sba. Ciò rientra nella nuova governance di cui si è espressa l´esigenza durante il recente riesame dello Small Business Act. Questo nuovo meccanismo assicurerà un più stretto monitoraggio e un´azione coordinata a sostegno delle Pmi. L´sba ha già contribuito a ridurre gli oneri regolamentari, ha erogato finora finanziamenti a 110.000 Pmi mentre altre 200.000 dovrebbero beneficiare delle garanzie per i crediti bancari per le Pmi e del sistema di capitale di rischio entro il 2012, e ha proposto soluzioni pratiche per le Pmi a questioni quali i ritardi nei pagamenti e l´accesso agli appalti pubblici. Anche gli Stati membri devono adottare misure analoghe. Essi hanno ridotto il costo e i tempi per la costituzione di un´impresa portandoli da 12 giorni e 485 euro nel 2007 a 7 giorni e 399 euro nel 2010, hanno accresciuto l´accesso delle Pmi al credito e hanno avviato sistemi di internazionalizzazione. Occorre però fare ancora di più. I neodesignati rappresentanti delle Pmi dovrebbero concentrare e accelerare le azioni a livello nazionale. La conferenza “Mobilitare le Pmi per il futuro dell´Europa” è coorganizzata con la presidenza ungherese dell´Ue ed ha visto la partecipazione di rappresentanti delle piccole imprese, delle organizzazioni imprenditoriali e delle amministrazioni pubbliche incaricate del coordinamento della politica delle Pmi.  
   
   
UE: ÁDáM KóSA: "LA DISABILITÀ NON MI OSTACOLA. LA SOCIETÀ SÌ"  
 
Bruxelles, 26 maggio 2011 - Ben il 16% dei cittadini Ue è affetto da qualche tipo di disabilità. Scarsa accessibilità ai servizi e mobilità limitata tolgono ai disabili la possibilità di essere parte attiva della società. Ma qualcuno ce l´ha fatta: malgrado la sordità, Ádám Kósa si è laureato, ha lavorato da avvocato ed è diventato il primo eurodeputato sordo della storia. Adesso sta cercando di aprire la strada ad altri. "Uguaglianza"! È questo il messaggio che Ádám Kósa, deputato ungherese del Ppe, vuole lanciare ai cittadini europei. E per questo ha curato il rapporto sulla "strategia europea in materia di disabilità 2010-2020" della commissione Occupazione e affari sociali. Lo abbiamo incontrato per sapere da lui quali sono gli ostacoli che le persone disabili devono affrontare, e quali le soluzioni per superarli. Quante persone trarranno beneficio da questo rapporto? Il rapporto riguarda circa 80 milioni di disabili che vivono nell´Unione europea. È la più grande minoranza che ci sia. Il loro problema principale è l´accessibilità ai servizi: istruzione, occupazione, sanità. Cosa si può fare concretamente? La Commissione ha una strategia decennale sulla disabilità. Il mio rapporto la segue facendo alcune osservazioni e proponendo nuove idee. Vi faccio degli esempi. La prima questione, la più importante, è l´atteggiamento verso i disabili: la società deve guardarli attraverso la lente dei diritti umani e non della commiserazione. Abbiamo gli strumenti affinché questa visione prevalga: la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e naturalmente la Carta dei diritti fondamentali dell´Ue. Il secondo problema chiave è l´accessibilità. Nel mio caso, non riesco a sentire. Ma non mi sento disabile, sono piuttosto le strutture della società che mi ostacolano e mi rendono tale. Solo quando i sistemi saranno accessibili per tutti, avremo finalmente un ruolo attivo nella società. Il terzo punto nodale, è l´occupazione: solo se i datori di lavoro adotteranno pratiche inclusive per i disabili, le professioni saranno veramente ugualitarie per tutti i cittadini. E nel rapporto incoraggio questo atteggiamento in tutti i settori: dalla scuola per l´infanzia all´assistenza agli anziani. Quali obiettivi vorrebbe vedere realizzati nell´Ue dei prossimi dieci anni? La sfida più difficile è l´accesso dei disabili ai livelli occupazionali più elevati. Nell´europa occidentale, circa il 40% ha un´occupazione retribuita. Non è molto, ma nei paesi dell´est le percentuali scendono addirittura al 10-15%. Un dato scoraggiante, che deve cambiare nei prossimi dieci anni. Maggiore inclusione per i portatori di handicap significa anche venire incontro a uno degli obiettivi principali della strategia Ue 2020: l´occupazione per il 75% dei cittadini. Esiste nell´Unione europea, o nel Parlamento, un luogo pensato per dare voce ai disabili? Ci sono già alcune strutture: un intergruppo informale del Parlamento europeo, la commissione Petizioni, un´unità dedicata ai disabili in seno alla Commissione. Esistono anche organizzazioni nazionali, ma le richieste di questi cittadini possono andare perse in una macchina burocratica così grande. Il mio rapporto suggerisce la creazione di una nuova commissione che si occupi in maniera specifica e esclusiva delle richieste e delle problematiche di persone con disabilità. Stiamo parlando di 80 milioni, una cifra molto grande, dunque la creazione di una commissione indipendente è una proposta realistica. Lei è presidente dell´intergruppo sulla disabilità. Come funziona, quali ne sono gli obiettivi e le conquiste? Quello sulla disabilità è l´intergruppo più antico del Parlamento, che esiste da oltre 30 anni e, con i suoi 100 deputati membri, è anche il più grande. L´obiettivo primario è lo scambio di informazioni tra i deputati, ma negli ultimi due anni abbiamo incontrato 8 volte anche Consiglio e Commissione. Siamo supportati dal Forum europeo sulle disabilità, che fa da ponte con la società civile. Abbiamo raggiunto la piena rappresentanza nelle istituzioni europee e sensibilizzato i deputati sulle questioni legate alla disabilità. Così oggi abbiamo una voce più forte sulla scena internazionale. Il rapporto verrà discusso mercoledì dalla commissione Occupazione e affari sociali.  
   
   
UE: VENERDÌ 27 MAGGIO AD ACQUASPARTA COMITATO SORVEGLIANZA “POR FESR 2007-2013”  
 
Perugia, 26 maggio 2011 - “Venerdì 27 maggio, al Chiostro di San Francesco ad Acquasparta, a partire dalle ore 9,30, è in programma la riunione del Comitato di Sorveglianza del Programma Operativo Regionale (Por) Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr) 2007-2013. Obiettivo generale del "Por Fesr 2007- 2013" è quello di accrescere la competitività dell´Umbria elevando il potenziale e la capacità di innovazione del sistema produttivo, migliorando la tutela e la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali, promuovendo una maggiore coesione territoriale. "A fronte della crisi economica e finanziaria che ha interessato tutti i mercati - comunicano dal Servizio programmazione comunitaria dela Regione Umbria - il Programma ha sinora dato risposte positive. Il ´Por Fesr´ - è stato specificato - prevede una dotazione finanziaria di oltre 348 Meuro di risorse pubbliche destinate per il 46per cento all´innovazione e ricerca, per il 15per cento all´ambiente, per il 15per cento all´energia, per il 21per cento all´accessibilità e aree urbane e il 3per cento all´assistenza tecnica. La gran parte delle risorse, pertanto, sono concentrate sugli interventi nel settore dell´innovazione che, insieme a quello dell´energia, costituiscono il 61 per cento delle risorse totali disponibili". Inoltre è stato precisato che il Programma, ancora in corso di attuazione, rispetto agli impegni di spesa sta rispettando le previsioni: al 30 aprile 2011, risultano impegnati 142,37 Meuro, pari al 40,90per cento circa delle risorse totali del Programma e si registrano pagamenti per 65,87 Meuro, pari al 18,92per cento. Tutte le 23 attività di cui si compone il Programma sono in fase di realizzazione e, nonostante la difficile congiuntura economica, la Regione è riuscita a rendicontare alla Commissione e al Ministero una quota che ha consentito di evitare la perdita di finanziamenti comunitari.  
   
   
CONCLUSO IL WORK-SHOP INTERNAZIONALE “APQ – BALCANI”  
 
Catanzaro, 26 maggio 2011 - “Si è concluso nei giorni scorsi il work-shop internazionale, promosso dall’Assessorato ai programmi speciali Ue, alle politiche mediterranee e all’internazionalizzazione, guidato dall’assessore Fabrizio Caupa, denominato “Apq Balcani”. L’evento è stato ospitato, in due giorni, presso il campus universitario dell’Unical a Cosenza, dove sono stati presentati i risultati dei due progetti attinenti l’Apq Balcani denominati “Vatra, per il dialogo interculturale” e “Educazione, scuole e musei, il museo entra in classe”. L’organizzazione dell’evento è stata affidata al Dipartimento di Linguistica dell’Unical, guidato da Francesco Altimari, soggetto attuatore dei due progetti per conto della Regione Calabria, capofila per il progetto “Vatra”. Il work-shop, che ha fatto il punto sui positivi risultati raggiunti con entrambi i progetti, ha registrato la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, Ministero degli Affari Esteri, Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Piemonte, Regione Sicilia, Regione Puglia e l´Oics (Osservatorio Interregionale Cooperazione Sviluppo). Numerosa la delegazione dei partner italiani e stranieri coinvolti dall’Università della Calabria nel progetto Vatra sulle Scuole Estive Internazionali di Italianistica e Albanistica-balcanistica (circa 30 tra docenti e studenti universitari provenienti dalle Università di Palermo, Salento, Milano “Statale”, Foggia, Tirana, Scutari, Argirocastro, Tetovo, Skopje). Il saluto delle autorità accademiche è stato affidato al Preside della Facoltà di Lettere dell’Unical Raffaele Perrelli. Le scuole estive, organizzate nell’estate scorsa dal Dipartimento di Linguistica dell’Università della Calabria a Camigliatello Silano, sotto la direzione del professore Francesco Altimari, si sono rivelate una esperienza nuova, multiculturale, multietnica e multilingue, che valorizzando le ricchezze linguistiche, artistiche e culturali delle comunità regionali e nazionali delle due sponde del mare, soprattutto quelle espresse da minoranze linguistiche storicamente importanti per la nostra Regione, come quelle arbereshe, sono state capaci di favorire concretamente il dialogo interculturale tra Italia e Albania, e più in generale tra Italia e Balcani, visto il ruolo della comunità albanese anche nei altri Stati dell’area (Macedonia, Montenegro, Kossovo). “Tale ruolo – ha affermato l’Assessore Caligiuri - è destinato a diventare sempre più rilevante e attrattore di nuove risorse, come auspica il Presidente Scopelliti, se si pensa alla centralità che assumerà nei prossimi anni la macroregione europea adriatico-ionica, tra le regioni sia di quelle già associate all’Ue che tra quelle di prossima associazione, e agli investimenti previsti dai fondi comunitari”. Le rappresentanze delle istituzioni accademiche partecipanti hanno ribadito ai partner istituzionali dell’Apq Balcani, l’esigenza di continuare in futuro la fruttuosa cooperazione avviata e di essere attivamente coinvolte con la loro capacità progettuale, ma anche con l’esperienza delle buone pratiche già realizzate, nelle future azioni comunitarie destinate a favorire la piena integrazione linguistica e culturale dei Balcani occidentali nel contesto europeo. In questo ambito è risultato particolarmente interessante e coinvolgente, il seminario conclusivo dell’evento, rappresentato da un work-shop di e-learning tenutosi nella mattina del 24 maggio e promosso dai docenti di Lingue (albanese, italiano L2, tedesco) del Dipartimento di Linguistica che hanno evidenziato delle originali e avanzate esperienze linguistiche a distanza, coordinate dai docenti e dai tecnici del Dipartimento di Linguistici dell’Unical che si sono rilevate molto utili e stimolanti nel prosieguo dell’azione avviata con le Scuole Estive.  
   
   
I FONDI EUROPEI: COME USARLI E COME CONTRASTARE LE FRODI  
 
Trento, 26 maggio 2011- E’ in programma venerdì prossimo 27 maggio a partire dalle ore 9, il seminario sul tema “Finanziamenti europei 2007-2013 e contrasto alle irregolarità e alle frodi strutturali”, ospitato presso la Sala Grande del Castello del Buonconsiglio di Trento. Promotore del seminario è il Coordinamento delle Politiche Comunitarie, in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Trento e Rovereto e la Ragioneria Generale dello Stato, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento, il Comune di Trento e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e Esperti Contabili. Il programma Hercules Ii. L’iniziativa scaturisce dal programma Hercules Ii, con il quale sono state attivate numerose iniziative volte al corretto impiego dei fondi dell’Unione Europea e alla lotta alle frodi, che presuppongono una forte opera di sensibilizzazione di tutti gli attori istituzionali, imprenditoriali, professionali, del mondo universitario e dell’opinione pubblica. Una comunicazione efficace, che illustri, in generale, le corrette dinamiche di accesso ai fondi, nonché i rischi derivanti dalle frodi e le misure investigative e giudiziarie previste a livello nazionale ed europeo, può certamente contribuire ad accrescere la consapevolezza di tutti sulle opportunità offerte dal “sistema Europa”, nonché rassicurare sulla capacità di risposta dell’Unione Euroepa e degli Stati contro la criminalità. È stata, pertanto, avviata un’innovativa “operazione culturale”, sviluppata a vari livelli, per consentire, strategicamente, la più ampia divulgazione delle conoscenze in materia di finanziamenti europei e di contrasto alle frodi, nella convinzione che solo attraverso una decisa azione informativa sarebbe stato possibile attivare un ciclo virtuoso con molteplici benefici, soprattutto in termini di prevenzione e di tutela della legalità. L’attività si è concretizzata attraverso seminari e corsi di aggiornamento professionale e post-universitari. Per quanto riguarda i primi, accanto ad iniziative di carattere nazionale sono stati attivati una serie di seminari a livello regionale sui fondi strutturali, per favorire il dialogo tra le diverse Amministrazioni interessate alla gestione delle risorse comunitarie, sviluppando un confronto dialettico con le Istituzioni comunitarie, al fine di assicurare uniformità di comportamenti per un corretto impiego dei fondi, stimolare l’azione di recupero dei fondi irregolari e aggiornare la situazione sui casi “aperti”. L’occasione è apparsa poi propizia per evidenziare la filosofia di impiego dei fondi per lo sviluppo e la competitività e, più in generale, tematiche di ampio respiro, anche allo scopo di contrastare alcuni segnali di sfiducia. Allo stato, sono stati organizzati seminari in Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana Piemonte, Abruzzo, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Veneto, Molise, Campania, Liguria, Marche, Calabria, Sardegna, Sicilia, Basilicata. Il prossimo appuntamento è per l’appunto quello di Trento. Per quanto concerne i corsi di aggiornamento professionale e post-universitari, si segnala l’attivazione di un Master di Ii livello in “Esperto finanziamenti europei” in collaborazione con l’Università “Roma Tre” ed in partnership con le altre Università “La Sapienza”, “Tor Vergata” e “Luiss”, finalizzato alla innovativa preparazione di figure professionali qualificate nella corretta e tempestiva gestione dei fondi europei, alla limitazione del tasso di irregolarità dei progetti di finanziamento e, dunque, alla prevenzione di irregolarità e frodi ai danni del Bilancio dell’Unione Europea. Inoltre è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa tra il Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie ed il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti per lo sviluppo di corsi di formazione a livello locale, volti a promuovere il ruolo del dottore commercialista per la richiesta e la gestione dei fondi europei. Questa categoria di professionisti è ritenuta il più importante anello di congiunzione tra le Istituzioni pubbliche ed il mondo imprenditoriale. Troppo spesso, infatti, il procedimento per il finanziamento ha un esito negativo a causa dell’asimmetria informativa dovuta all’assenza di intermediari specializzati. Programma e relatori del seminario di Trento - Saranno presenti al seminario il Gen. B. Francesco Attardi, Comandante Regionale Trentino A.a. Della Guardia di Finanza, il dott. Maurizio Postal Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trento e Rovereto, il Gen. B. Gennaro Vecchione, Comandante del Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il dott. Nicola Zerboni esperto sui Fondi Europei, la dott.Ssa Nicoletta Clauser, responsabile Autorità di Gestione Por Fesr Provincia Autonoma di Trento 2007/2013, il Cons. Carlo Mancinelli Procura regionale di Trento della Corte dei Conti, il Magg. Ugo Liberatore del Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi comunitarie, il Col. T. Sfp Livio De Luca, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Trento, il Dott. Paolo Decaminada Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Trento e Rovereto.  
   
   
SHANGHAI A MILANO PER SVILUPPARE LE RELAZIONI FORMIGONI: RICERCA, WELFARE E FORMAZIONE AMBITI STRATEGICI LA PROSSIMA SETTIMANA LA VISITA DEL VICEPRESIDENTE JINPING  
 
 Milano, 26 maggio 2011- Rapporti sempre più stretti tra Cina e Lombardia nell´anno culturale della Repubblica popolare cinese in Italia: a pochi giorni dalla presenza a Milano del vicepresidente cinese Xi Jinping e dall´incontro ufficiale tra la delegazione cinese e quella regionale, in programma sabato 4 giugno, il presidente Roberto Formigoni ha inaugurato la fase più saliente della settimana di Shanghai a Milano assieme al presidente della Conferenza politica consultiva del popolo di Shanghai, Feng Guoqin. Organizzatore della manifestazione - assieme al Comune di Milano, Ice, Promos, Triennale di Milano e all´Istituto italiano di Cultura a Shanghai - Regione Lombardia: presente all´incontro, assieme al presidente, il sottosegretario all´Attuazione del programma ed Expo 2015, Paolo Alli. Lombardia E Shanghai Rinnovano L´intesa - Con una mostra fotografica sull´Expo di Shanghai, inaugurata ieri e allestita fino al 28 maggio nel chiostro della magnolia di Palazzo delle Stelline, il capoluogo lombardo si prepara a ospitare Jinping. ´È un onore - ha detto Formigoni a Guoqin, affiancato dal console generale della Repubblica popolare cinese, Liang Hui - poter ospitare la delegazione di Shanghai´. Lo scorso mese di ottobre il presidente Formigoni aveva guidato la missione istituzionale di Regione Lombardia in Cina visitando, oltre a Pechino, Shanghai e firmando assieme al sindaco Han Zheng un memorandum d´intesa per la collaborazione in vari settori strategici. Oggi Shanghai è giunta in Lombardia per compiere nuovi passi nei rapporti bilaterali: l´occasione, assieme alla settimana di Shanghai a Milano e alla visita di Jinping, sarà la seconda edizione del World Regions Forum, il Forum mondiale delle Regioni più economicamente avanzate del mondo che si terrà a Milano a fine settembre e a cui lo stesso Han Zheng è stato invitato. La Cina Guarda Alla Nostra Regione - ´Riteniamo il World Regions Forum - ha sottolineato Guoqin a Formigoni - una grande opportunità per conoscere esperienze eccellenti da diverse aree del mondo. Ringraziamo la Regione Lombardia per averci invitato. La Lombardia e Milano ricoprono il ruolo più importante nell´economia italiana così come Shanghai rappresenta la parte più sviluppata della Cina. In quest´ottica Lombardia e Shanghai sono molto simili ed è nostro interesse promuovere relazioni sempre più stabili´. La Cina - ha richiamato il Guoqin - ha come obiettivo di aumentare quest´anno il prodotto interno lordo del 12 per cento e di sviluppare il settore del terziario avanzato nella misura del 60 per cento: ´Per raggiungere questi risultati dobbiamo imparare dalle città e dai Paesi più avanzati´. Focus Su Ricerca E Scambi Formativi - È stato Formigoni a indicare alcuni ambiti su cui concentrare, nel presente e nel futuro, la collaborazione. Lo ha fatto pubblicamente nel corso dell´intervento di apertura del forum sull´industria creativa dal titolo ´Shanghai, Milan, città del design, città della Moda´ in corso oggi al Palazzo delle Stelline: ´Tra la nostra regione e la Cina esistono solidi rapporti bilaterali in molti settori, dalle industrie creative del design e della moda fino al welfare e alla ricerca scientifica e universitaria. Lo conferma la portata delle relazioni economiche che nel 2010 ha segnato un interscambio di 12,5 miliari di euro´. Per quanto concerne l´import la Cina è, ad esempio, il terzo partner della Lombardia e, proprio in quest´ottica, l´interesse reciproco è quello di rafforzare l´intesa. ´Ricerca, lotta all´inquinamento e formazione - ha detto Formigoni a Guoqin - sono alcuni dei grandi temi che le più grandi regioni del mondo individuano come più interessanti´. Proprio a questi ambiti sarà dedicata la seconda edizione del World Regions Forum alla quale parteciperà anche la municipalità di Shanghai.  
   
   
GIBELLI: SHANGHAI OPPORTUNITA´ PER LE NOSTRE PMI  
 
Milano, 26 maggio 2011- ´Sono molto contento di esser presente a questo importante incontro che dimostra, ancora una volta, la volontà di Regione Lombardia di confrontarsi con la grande realtà di Shangai´. Lo ha detto il vicepresidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli all´incontro ´Settimana di Shanghai a Milano nell´anno culturale della Cina in Italia´ promossa dalla municipalità di Shanghai in collaborazione con Regione Lombardia, il Comune di Milano e l´Istituto Nazionale per il Commercio Estero. ´La relazione - ha continuato il vicepresidente - tra Regione Lombardia e Shanghai è certamente una grande opportunità per le nostre Pmi che, come ha confermato il vicepresidente della Commissione di Economia e Informatizzazione di Shanghai Fu Xinhua, sono molto apprezzate anche a Shanghai´. ´Fu Xinhua - ha concluso Gibelli - ha infatti sottolineato di guardare con particolare attenzione la capacità degli imprenditori lombardi, tanto da assicurare che la Cina può diventare una grande opportunità per le nostre piccole e medie imprese. Questo quindi consentirebbe di sviluppare una collaborazione economica tra le Pmi dei due Paesi´.  
   
   
GIBELLI A 100 PROGETTI PER L´ESTERO UN MILIONE E MEZZO GRANDE SODDISFAZIONE PER IL NUOVO BANDO SPRING 5  
 
Milano, 26 maggio 2011- ´E´ con grande soddisfazione che annuncio l´apertura della nuova edizione del bando ´Spring 5´ che è avvenuta proprio oggi.´ Lo ha detto il Vicepresidente e Assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli in merito all´apertura del nuovo bando Spring 5 - 100 progetti per l´internazionalizzazione delle piccole medie imprese artigiane e lombarde. ´Questa misura - ha continuato Gibelli - è nata come progetto pilota nel 2005, ha una dotazione finanziaria di 1 milione e 600 mila euro ed è finalizzato a supportare le strategie di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e delle imprese artigiane lombarde. Il progetto punta sul fattore umano quale variale strategica per mantenere la competitività e penetrare nuovi mercati internazionali fornendo alle imprese un ´pacchetto di servizi´ gratuito che le guidi in un percorso strutturato sui mercati esteri.´ ´La decisione di continuare in questo importante progetto - ha proseguito l´Assessore - è stata presa da Regione Lombardia dopo aver constatato la grande soddisfazione degli imprenditori lombardi che ne hanno usufruito in passato. Ancora una volta quindi - ha concluso il Vicepresidente - Regione Lombardia dimostra di saper interpretare le esigenze provenienti dal territorio´.  
   
   
DE FILIPPO A ROMA PER LA CONFERENZA STATO-REGIONI  
 
Potenza, 26 maggio 2011 - “Il governatore lucano Vito De Filippo è da ieri mattina a Roma per partecipare alla Conferenza delle Regioni e, a seguire, alla Conferenza Unificata e a quella Stato-regioni. Al centro del confronto tra Governo ed Enti territoriali vi sono ancora una volta lo schema di disegno di legge delega per l’istituzione e la disciplina della Conferenza della Repubblica e il decreto del presidente del Consiglio dei ministri concernente l’elenco dei beni trasferibili a Comuni, Province e Regioni secondo quanto prevista dalla legge delega sul federalismo fiscale. All’ordine del giorni dell’Unificata figura inoltre l’intesa sullo schema di decreto sulla stazione unica appaltante (Sua) prevista dal Piano straordinario contro le mafie.  
   
   
VENDOLA E FRATOIANNI INCONTRANO ANCI E AREE VASTE. CANTIERABILITÀ E STRETEGICITÀ  
 
Bari, 26 maggio 2011 - “ “Per raggiungere i nostri target di spesa, dobbiamo spendere quello che è necessario per non andare in disimpegno neanche di un euro e dobbiamo farlo però, sapendo che ogni euro speso deve servire a migliorare le condizioni infrastrutture della Puglia. Ecco perché ai Sindaci capofila delle Aree vaste pugliesi abbiamo chiesto di guardare, non tanto al salvadanaio europeo, quanto di guardarsi intorno per cercare di capire davvero quale possa essere considerato un progetto strategico e immediatamente cantierizzabile”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola al termine dell’incontro, svoltosi ieri mattina in Presidenza, con i sindaci capofila delle dieci Aree Vaste pugliesi e il presidente dell’Anci Gino Perrone. L’incontro ha sancito una condivisione di percorso per rimuovere tutti quegli ostacoli che stanno condizionando la fase di avvio degli interventi o ne stanno rendendo difficoltosa l’esecuzione. “Le Aree vaste - ha continuato Vendola - sono i progetti che i territori, mettendosi insieme riescono a costruire guardando a quello che è la necessità di oggi e di domani, guardando cioè alle opere infrastrutturali con respiro strategico. E allora occorre che tutti quanti, Regione, Comuni e Province, acquisiscano la capacità non solo di mettere in piedi una grande visione, ma anche poi di gestirne la velocità. Non può essere solo una preoccupazione mia quella della spesa e della rendicontazione a Bruxelles, deve essere una preoccupazione diffusa. Noi, come Regione, abbiamo volutamente drammatizzato il tema della spesa – ha sottolineato ancora Vendola – perché il rischio di avere tante risorse provenienti da Bruxelles e di andare in disimpegno, cioè dover restituire perche non si è stati in grado di spenderle, è un rischio molto grande. E questo perché i regolamenti comunitari prevedono tempi di progettazione, di spesa e di rendicontazione della spesa che sono in assoluta distonia con le leggi italiane. Non è possibile immaginare che Bruxelles ti dice che hai tre anni di tempo e poi nella realtà italiana ci vogliono dodici, tredici, quattordici anni per fare quel progetto rischiando quindi di non farcela mai”. A questo proposito Vendola nel corso della conferenza stampa ha citato un passaggio della lettera che il commissario europeo Hahn ha inviato il 13 maggio scorso ai ministri Tremonti, Fitto e Frattini, in particolare il passaggio nel quale Hahn ha voluto sottolineare la necessità di “individuare le cause dei tempi lunghi di realizzazione delle opere pubbliche e agire con coerenza e continuità, ai livelli più appropriati, per risolvere definitivamente un problema che si trascina da troppi anni”. Nelle lettera – ha fatto notare ancora Vendola – la Puglia non è citata tra le regioni in ritardo per l’attuazione dei programmi operativi. In relazione poi ai rischi legati a questo “grande sforzo culturale” che si chiama Aree Vaste evidenziati anche dal commissario europeo Hahn, Vendola ha detto che nonostante la Regione avesse potuto decidere di andare per conto suo “ha deciso invece di cedere questo potere di progettazione agli attori che orizzontalmente vivono nel territorio. Oggi, però insieme, - ha continuato il Presidente - con lo stesso meccanismo di affidamento, dobbiamo come “un sol uomo” correre verso il traguardo che è spendere, spendere bene e spendere nei tempi che ci impone Bruxelles. E da questo punto di vista il clima con i sindaci e con l’Anci è stato straordinario”. Dello stesso avviso anche il presidente dell’Anci Gino Perrone che ha ringraziato il Presidente Vendola per “il senso di responsabilità dimostrato” e ha sottolineato la soddisfazione per aver raggiunto un obiettivo che da tempo si caldeggiava, l’obiettivo cioè “di risolvere insieme le criticità presenti nelle Aree Vaste, riconoscendo però un ruolo ben preciso alle stesse”. All’incontro ha partecipato anche l’assessore all’attuazione del programma della Regione Puglia Nicola Fratoianni che ha annunciato l’imminente istituzione (entro 15 giorni) di un tavolo tecnico presieduto dall’Autorità di gestione per entrare nel merito dell’intesa. “Oggi abbiamo definito - ha detto Fratoianni – il rovesciamento di un punto di vista per ottenere un doppio risultato, salvaguardare cioè il meccanismo delle Aree vaste da un lato e dall’altro accelerare il meccanismo della spesa”. Un passo decisivo dunque per Fratoianni quello compiuto oggi perché “se ieri si procedeva partendo dalle risorse per arrivare alla definizione di un progetto, oggi, di fronte alla necessità di accelerare la spesa e di condividere il percorso, non partiamo dalle risorse bensì dalla individuazione di quei progetti che contengono entrambe le caratteristiche della strategicità e dell’immediata cantierabilità”.  
   
   
ROSSI A PIOMBINO: “LE IDEE NUOVE DELLA TOSCANA CONTRO LA CRISI”  
 
Firenze, 26 maggio 2011 - “Governare in questo momento di crisi impone di introdurre novità e riuscire a fare quello che finora non è mai stato fatto”. Così si è espresso il presidente Enrico Rossi parlando a Piombino, nel corso dell’incontro su “Economia ecologica e governo del territorio”, nell’ambito del Festival dell’economia ecologica. Al tavolo con il presidente Rossi anche il premio Nobel per l’economia Amartya Sen e il sindaco di Piombino Gianni Anselmi. “La Pira – ha proseguito il presidente Rossi citando il famoso sindaco di Firenze – non era certo un uomo da lasciarsi schiacciare dai meccanismi dell’economia, e quando c’erano problemi di lavoro, non dormiva. Noi dobbiamo fare lo stesso.” Il presidente ha ricordato che oggi in Toscana ci sono 100mila e più disoccupati, decine di migliaia di cassintegrati, e che a questi si aggiungeranno di qui ai prossimi anni altri 40, 60 mila senza lavoro a seguito delle scelte del governo sulla spesa pubblica. “L’inquietudine sociale cresce – ha detto – perchè non c’è niente di più deprimente per una persona che perdere insieme al lavoro anche la speranza di farcela, e sentirsi ai margini. Ecco perché dobbiamo lavorare per rilanciare gli investimenti. Trovando vie nuove. Ci vuole, come ha detto anche Amartya Sen – quantità e qualità. La quantità serve per evitare che molti restino ai margini, la qualità per ridurre gli squilibri.” “Lo stato, il governo devono fare di più, le politiche nazionali devono cambiare. Ma anche in Toscana dobbiamo fare la nostra parte. Penso alle infrastrutture che dobbiamo riuscire a completare in tempi ragionevoli, recuperando i ritardi e coinvolgendo il privato, vista la crisi della finanza pubblica. Nei settore dei servizi si può sviluppare un azionariato sociale, attraverso le cooperative di utenti. Lo smaltimento dei rifiuti speciali, prodotti dalle nostre aziende, può diventare una risorsa, se attiviamo interventi per chiudere le filiere produttive in Toscana, e per promuove progetti che possono creare nuova occupazione e nello stesso tempo abbattere i costi che le imprese si accollano per lo smaltimento nelle regioni del nord o in Germania. Infine – ha concluso il presidente Rossi – dobbiamo promuovere lo sviluppo di un economia sociale, attraverso una offerta di servizi alla persona che risponda ad una domanda ancora insoddisfatta e comunque destinata a crescere con il pensionamento di tante persone, anche benestanti.”  
   
   
CALABRIA: L’ASSESSORE AL BILANCIO E PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA GIACOMO MANCINI INTERVIENE SULL’INCHIESTA DE “IL SOLE 24 ORE” RELATIVO ALLA FINANZA DERIVATA  
 
Catanzaro, 26 maggio 2011 - “In merito all’articolo pubblicato da “Il Sole 24 Ore” dal titolo “Quel sovrapprezzo sui derivati calabresi” l’Assessore al Bilancio e Programmazione Comunitaria Giacomo Mancini, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il quadro che emerge dall’inchiesta del Sole 24 ore sui derivati calabresi è agghiacciante e preoccupante e dimostra una volta di più con quanta impudicizia siano state gestite le casse della regione in passato. Fin dall’insediamento dell’amministrazione guidata dal Governatore Scopelliti - continua Mancini - abbiamo impresso un vigoroso cambio di rotta attraverso una lotta per cancellare gli sprechi e per combattere gli sperperi che in un anno di attività ha prodotto risultati importanti, attraverso i quali la Calabria ha conquistato una nuova credibilità. Anche sul fronte dei derivati abbiamo avviato sin da subito accertamenti e approfondimenti volti a recuperare le ingenti risorse distolte dal bilancio regionale. E’ del tutto evidente quindi- conclude Mancini- che dichiariamo la nostra più ampia disponibilità a collaborare con la Procura della Repubblica di Milano e annunciamo già da adesso la nostra ferma volontà di costituirci parte civile nei confronti di quanti siano dichiarati responsabili del saccheggio delle casse regionali, provocando danni ingenti alla Regione Calabria e a tutti i calabresi, il cui risarcimento pretenderemo senza alcuno sconto per nessuno".  
   
   
VENDOLA: "IN ITALIA DOVREMMO AVERE GOVERNO CHE SI OCCUPA DI LAVORO E INDUSTRIA"  
 
 Bari, 26 maggio 2011 - “Da qualche parte in Italia bisognerebbe avere un governo che si occupa del lavoro e dell’industria, cioè del futuro del paese. In Puglia noi abbiamo provato a fare questo. Abbiamo trattenuto i più importanti gruppi industriali multinazionali con investimenti che hanno determinato realtà produttive di prim’ordine, dall’industria alla meccanica, dalla siderurgia all’aerospaziale. Stiamo lavorando perchè queste industrie investano sempre di più, come hanno fatto questi anni, per l’ambientalizzazione degli apparati produttivi e per i processi innovativi. Noi lavoriamo perchè l’industria si orienti a competere puntando sulla qualità e sull’innovazione e non puntando sullo schiavismo. Purtroppo abbiamo a che fare con una politica nazionale che è un grande scandalo sociale”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo il 24 maggio a Bari alla conferenza stampa sui risultati delle misure anticrisi messe in campo dalla Regione negli ultimi due anni. Il dossier, presentato oggi da Vendola insieme con l’assessore competente Loredana Capone e il direttore d’Area Davide Pellegrino, si chiama “Le imprese impossibili non esistono”. “Tre anni fa i grandi gruppi della meccanica – ha continuato Vendola – ci hanno detto che erano pronte le valigie per il trasferimento in altre parti del mondo a cominciare dal Messico. Aver trattenuto Bosch e Getrag in Puglia non è stato un miracolo, è stato un lavoro durissimo, un lavoro legato a incentivi mirati. Aver favorito l’implementazione occupazionale della Magneti Marelli a Bari non è stato un miracolo, è stato frutto di una politica industriale. Questo è un paese ormai da troppo tempo, non solo orfano di una politica industriale, ma baldanzosamente estraneo all’idea che la politica si debba occupare di strategie industriali”. Un altro tema affrontato dal presidente Vendola nel corso della conferenza stampa è stato quello della vertenza Teleperformance. “E’ incredibile – ha detto Vendola - che i ministeri nell’esternalizzazione dei servizi di call center vadano a gare sul massimo ribasso impedendo di fatto ai call center di poter fare come si è fatto in Puglia, la miglior buona pratica d’Italia, come cioè abbiamo fatto a Teleperformance a Taranto usando la legge Damiano e stabilizzando 2000 giovani. Un’ impresa che usa la legge Damiano e rispetta il diritto dei lavoratori, viene sottoposta ad un modello di concorrenza sleale. Viviamo in un paese in cui le imprese vengono stimolate dal governo centrale a fruire del lavoro nero e a vivere nell’illegalità. Ecco perché per le imprese che vogliono stare sul mercato puntando sulla qualità e rispettando i diritti si preparano tempi bui”. Sulla specificità della conferenza stampa di oggi, Vendola ha voluto chiarire che “a differenza di quello che fa il governo nazionale, noi non procediamo per effetti annuncio o con una legislazione fatta per spot bensì facciamo operazioni concertate con le forze sociali che in corso d’opera vogliamo monitorare con l’opinione pubblica per ottimizzarle ma anche per riconoscerne i punti di criticità. Oggi abbiamo presentato le cose fatte in questi anni. Io sono orgoglioso di aver veicolato la mia regione dai punti più bassi d’Europa di standard di politiche pubbliche sull’innovazione (eravamo al posto 167 tra le regioni d’Europa nel 2005) mentre oggi siamo tra le prime regioni italiane per le politiche dell’innovazione”. Quindi la scelta di perseverare sulla linea strategica che in Puglia ha già dato i suoi frutti, e cioè il continuo intreccio tra le politiche dello sviluppo, le politiche della formazione e le politiche attive per il lavoro “Il punto è costruire una connessione permanente e organica – ha concluso Vendola - tra questi tre ingredienti che hanno troppo a lungo camminato ognuno per conto suo, formazione, lavoro e sviluppo. Questi sono i risultati di una Puglia che ha soprattutto la preoccupazione dei dati che riguardano l’occupazione giovanile e l’occupazione femminile ma che sta lavorando con tutta la propria energia battendosi con le unghie e con i denti per restare in piedi e camminare verso il futuro”.  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE: PRECISAZIONE REGIONE UMBRIA SU “LETTURA” DATI  
 
Perugia, 26 maggio 2011 - “Ai fini di una corretta e realistica interpretazione dei dati, diffusi dall’Inps relativi all’andamento della cassa integrazione in Umbria e particolarmente nella provincia di Terni nei primi quattro mesi di quest’anno, (dati che, caratterizzati da un fortissimo aumento della cassa “in deroga”, apparirebbero molto negativi in raffronto al quadro nazionale) gli uffici del Servizio politiche attive del lavoro della Regione Umbria sono intervenuti per precisare che essi vanno “letti” alla luce di alcune particolarità che distinguono l’Umbria dalla maggior parte delle altre Regioni. L’aumento delle autorizzazioni concesse alla cassa integrazione in deroga nei primi quattro mesi del 2011 rispetto a quelle dei corrispondenti mesi del 2010, che ha suscitato particolare allarme e preoccupazione nella Cgil di Terni, è attribuibile – affermano gli uffici regionali - alla accelerazione dell´attività amministrativa di autorizzazione da parte del Servizio Politiche attive del lavoro, andata a regime quest’anno, finalizzata a limitare il tempo di attesa per i lavoratori dell´indennità erogata dall´Inps. Quindi il raffronto tra i due periodi appare incongruo o va comunque esaminato con grande cautela. Ogni autorizzazione di cassa in deroga oggi concessa può prevedere fino ad un massimo di 1.038 ore a lavoratore da utilizzare nell’arco dell’anno. Il modello umbro di concessione dell´ammortizzatore in deroga fa sì che nei primi mesi dell´anno si concentrino la maggior parte delle domande. Nei prossimi mesi dell’anno c’è quindi da attendersi, a giudizio degli uffici regionali, una progressiva diminuzione delle ore autorizzate di cassa integrazione in deroga e un allineamento del dato a fine periodo in termini sicuramente di aumento, ma non così eclatante come appare oggi. Il fatto poi che dai dati che sono stati diffusi risulti un aumento della provincia di Terni (+629,1%) quasi doppio di quello regionale (+329,8) è attribuibile, secondo gli uffici regionali, al fatto che lo scorso anno, nel mese di aprile, un numero particolarmente basso di aziende ternane avanzarono richiesta di Cig in deroga. A conforto di questa tesi gli uffici regionali fanno notare che di fatto, la media del primo quadrimestre 2011 indica una incidenza della provincia di Terni nella Cig in deroga del 21%, percentuale prossima a quella che risulta dal bilancio complessivo del monte ore autorizzato nell´intero 2010. Queste precisazioni, sostengono gli uffici regionali, hanno lo scopo non di sminuire la gravità di un problema economico occupazionale che rimane grave in Umbria come in Italia, ma di ricondurlo nelle sue dimensioni e nei suoi termini reali  
   
   
"CHI SONO I NUOVI MILLE?", VENERDÌ 27 SEMINARIO SULLA LEGALITÀ A CASAL DI PRINCIPE  
 
Napoli, 26 maggio 2011 - “Venerdì 27 maggio 2011, alle ore 10,30, a Casal di Principe, presso il Teatro della Legalità in Viale Europa, la Fondazione Pol.i.s. Della Regione Campania per l´aiuto alle vittime innocenti della criminalità e il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla camorra terrà un seminario di formazione sulla legalità dal titolo Chi sono i nuovi mille? L´etica della responsabilità e il riscatto dalle mafie. L´iniziativa rientra nell´ambito del progetto Sentirsi Campani. Identità, Sicurezza, Inclusione, curato da Digitcampania, e realizzato in collaborazione con il consorzio Agrorinasce e l´associazione Libera. Ai lavori interverranno il commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura della Regione Campania Franco Malvano, il presidente della Fondazione Pol.i.s. Paolo Siani, il magistrato della Dda di Napoli Federico Cafiero De Raho, il sindaco di Casal di Principe Pasquale Martinelli, il presidente di Agrorinasce Immacolata Fedele, i presidenti della Commissione regionale speciale per il riutilizzo dei beni confiscati Antonio Amato e della Commissione regionale di Inchiesta Anticamorra Gianfranco Valiante, il dirigente del settore Enti Locali della Regione Campania Giuseppe Allocca, il giornalista e scrittore Raffaele Sardo. L´incontro sarà moderato dall´amministratore delegato di Agrorinasce Giovanni Allucci e rappresenterà la naturale prosecuzione dell´evento realizzato al Teatro San Carlo di Napoli il 28 marzo 2011, quando il giornalista Rai Giovanni Minoli intervistò il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il fondatore di Libera don Luigi Ciotti e il direttore de Il Mattino Virman Cusenza, nell´ambito del progetto di condivisione della memoria e dell´impegno Lo stesso giorno alla stessa ora. Al termine del seminario il rapper napoletano Lucariello proporrà le canzoni del suo ultimo album I Nuovi Mille, i cui proventi saranno destinati alla Fondazione Pol.i.s. Per l´attuazione di progetti di aiuto ai familiari delle vittime innocenti della criminalità.  
   
   
GEORGOFILI: ACCERTARE TUTTA LA VERITÀ. CONVEGNO IN SANT’APOLLONIA  
 
Firenze, 26 maggio 2011 - “Giustizia: accertamento della verità sulla strage di via dei Georgofili”. Con questo titolo si svolge un convegno (giovedì 26 maggio ore 16, auditorium di Santa Apollonia, Firenze) cui partecipa il presidente Enrico Rossi. E’ una delle manifestazioni, per il 18mo anniversario della strage, organizzate dalla Associazione tra i familiari delle vittime in stretta collaborazione con Regione, Comune, Provincia di Firenze e Accademia Georgofili. Al convegno prendono parte le più alte istituzioni impegnate, sulla vicenda, in ambito giudiziario e istituzionale: il Presidente della Commissione Antimafia Giuseppe Pisanu, il Procuratore nazionale Antimafia Pietro Grasso, il Procuratore capo di Firenze Giuseppe Quattrocchi e i magistrati che, a Firenze, seguono il processo. Nell’anno del processo a Francesco Tagliavia, altro esecutore delle stragi 1993, in cui si sono costituite 30 parti civili (con Regione, Comune, Stato), l’appuntamento è particolarmente sentito anche per gli aspetti legati alla presunta “trattativa” fra Stato e Cosa Nostra. Il dibattimento è chiuso: a giugno sono previste le arringhe degli avvocati e le requisitorie dei pm. Nel corso del convegno è previsto uno spazio, riservato ad alcuni ragazzi (Consulta provinciale studentesca e due scuole medie superiori) che rivolgeranno domande ai relatori. Le manifestazioni proseguono (ore 21) in Piazza della Signoria-loggia dei Lanzi con una “Traviata” di Giuseppe Verdi messa in scena da un coro e un’orchestra di 80 elementi diretti da Joanna Kanuf (Orchestra Desiderio da Settignano). Fra le 00.50 e l’1.04 (l’ora esatta dell’esplosione) corteo silenzioso da Palazzo Vecchio a Via dei Georgofili con i gonfaloni (Regione, Comune, Provincia) e deposizione di una corona di alloro. Altre iniziative il giorno successivo, venerdì 27 maggio, fra cui (ore 9:30 chiesa di San Carlo, in Via Calzaiuoli) la celebrazione di una Santa Messa in suffragio delle vittime.  
   
   
ARRIVATI IN ALTO ADIGE 15 PROFUGHI, ACCOGLIENZA A BOLZANO  
 
Bolzano, 26 maggio 2011- Nel quadro del piano di riparto nazionale concordato tra Stato e Regioni a seguito dell´emergenza nel Nordafrica, sono giunti il 25 maggio in Alto Adige 15 migranti, accolti all´ex caserma Gorio ai Piani di Bolzano. I quindici nuovi arrivati sono tutti uomini adulti originari dal Bangladesh e transitati per la Libia. Finora erano ospitati nella struttura di Manduria in Puglia, da oggi sono a Bolzano nei locali dell´ex caserma Gorio a Piani. Sono già stati completati lo screening sanitario e le abituali procedure legati ai controlli della Questura. Tutta l´operazione è stata seguita dai funzionari delle Ripartizioni provinciali Famiglia e politiche sociali e Protezione civile, che sin dall´avvio del piano di riparto nazionale coordinano gli arrivi e l´accoglienza a livello locale. Ieri (martedì 24) era stato trasferito a Merano, nella struttura ex Arnika, un gruppo di 12 profughi: una famiglia con due bambine e quattro coppie. Trenta persone giunte a Bolzano nelle ultime settimane erano già state trasferite a Merano qualche giorno fa. Il collaudato meccanismo di accoglienza dei profughi in arrivo in Alto Adige - sulla base degli accordi siglati dal Governo italiano con le Regioni e le Province autonome – prevede, una volta espletate le operazioni di accoglienza e appurate particolari condizioni di bisogno, il trasferimento dei profughi nelle strutture già individuate sul territorio provinciale. La situazione, dai primi arrivi del 16 aprile, registra la presenza in Alto Adige di 85 migranti: 42 sono al momento ospitati a Merano e 43 a Bolzano.  
   
   
PROFUGHI, LA TOSCANA ACCOGLIE ALTRI CINQUANTA GIOVANI  
 
Firenze, 26 maggio 2011 - Nuovi profughi in arrivo ieri in Toscana. In cinquanta sono arrivati nel tardo pomeriggio a Firenze: africani partiti dalla Libia, come gli altri quattrocento che nelle ultime tre settimane hanno trovato accoglienza sul territorio regionale, e tra di loro ancora nessun libico. Giovani e giovanissimi, da 18 a 36 anni, tutti con una richiesta di asilo in mano e tutti uomini: originari come gli altri del Ghana, della Guinea, del Mali, del Bangladesh, ma anche, stavolta, dal Senegal, dalla Sierra Leone e dal Ciad.sono arrivati in pullman, partiti da Manduria in un Puglia. E da Firenze sono stati poi smistati in nove comuni e cinque province diverse. Il gruppo più numeroso – sedici, 14 cittadini del Bangladesh e due del Ciad – ha trovato rifugio a Montelupo Fiorentino: per la precisione in un residence turistico a Camaioni, a due passi da Artimino e Carmignano. Cinque, tutti della Guinea, sono stati accompagnati a Monsummano Terme, in una struttura a Groppa Parlanti che il Comune utilizzata per le situazioni di emergenza e per accogliere chi è senza casa o in gravi situazioni di disagio. A Quarrata, nella sezione della Croce Rossa,sono arrivati tre ragazzi poco più che ventenni del Senegal. Due quasi coetanei del Ghana hanno proseguito per il centro sociale di via del Poggio a Pistoia. In otto hanno trovato una sistemazione in una struttura della Misericordia a Chiusi Scalo – arrivano da Ghana, Niger, Senegal e Sierra Leone -, altri tre senegalesi a Poggibonsi in un convento e poi ancora altri tre a Pontedera, sette ragazzi della Guinea in un rifugio a Cardoso di Gallicano e tre a Massarosa, originari della Guinea-bissau, del Mali e di nuovo del Senegal.  
   
   
DONNA SEGREGATA, BELVISO: «PER LA PRIMA VOLTA ROMA CAPITALE SARÀ PARTE CIVILE»  
 
Roma, 26 maggio 2011- «Quanto è accaduto presso un appartamento in zona Marconi è un episodio agghiacciante, che ci lascia attoniti per la crudeltà di cui è stata vittima una persona inerme. Ancora più spiacevole è pensare che dietro un atto di tale violenza si possano celare interessi meramente economici. Questo è un caso di così forte impatto emotivo che abbiamo deciso di far costituire Roma Capitale parte civile». È quanto dichiara l’assessore alle Politiche sociali del Roma Capitale, Sveva Belviso, in merito alla donna di 59 anni segregata in casa in via Oderisi da Gubbio. «Per la prima volta - sottolinea Belviso - di fronte ad un caso di fragilità sociale così drammatico che lede il volto solidale della nostra città, l’Amministrazione capitolina sarà giuridicamente vicina alla vittima di questa inaudita violenza come atto doveroso e necessario. Un fatto così drammatico - aggiunge l’Assessore - è l’ulteriore dimostrazione di come il disagio mentale sia una vera e propria emergenza sociale. Emergenza - spiega Belviso - che va affrontata con un lavoro e un confronto condiviso con tutte le realtà che operano in questo settore, da quelle sanitarie a quelle sociali e istituzionali, ma anche con la partecipazione attiva dei cittadini, che, grazie alle loro segnalazioni possono aiutarci, come in questo caso, ad intercettare e scovare situazioni di marginalità nascosta». «Voglio confermare, inoltre, qualora fosse necessario, la mia disponibilità e quella dell’Amministrazione a dare sostegno e assistenza alla signora - conclude l’Assessore - e desidero ringraziare gli agenti del Gruppo Sicurezza Sociale per l’attento lavoro di indagine e per la sensibilità dimostrata nel trattare e risolvere un caso così delicato».  
   
   
FORMIGONI: 2 MILIONI PER GIORNATA MONDIALE FAMIGLIE 2012  
 
Milano, 26 maggio 2011- Regione Lombardia ha deciso di erogare uno stanziamento di 2 milioni di euro a sostegno dell´organizzazione e della gestione della Giornata mondiale delle Famiglie, grande evento che si svolgerà a Milano nel 2012, tra fine maggio e inizio giugno, e che culminerà con la visita del Papa. Lo annuncia il presidente Roberto Formigoni, dal quale giunge un ´benvenuto al Pontefice, guida e baluardo sicuro di fede e di umanità nella nostra epoca, e benvenuto alle migliaia di famiglie che dai cinque continenti verranno nel capoluogo lombardo per dare vita ad un evento storico´. ´E´ sempre più chiaro - commenta Formigoni - che la famiglia è luogo fondamentale di un´esistenza pienamente umana e di una società degna. Non a caso il governo della Regione Lombardia ha messo la famiglia al centro delle sue politiche per la maternità, l´educazione, il lavoro, la casa, la cura degli anziani, la conciliazione dei tempi. Il grande appuntamento del 2012 rilancia dunque la nostra volontà di proseguire e incrementare questo impegno´.