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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Novembre 2011
SICUREZZA INTERNA: L´UE HA BISOGNO DI MIGLIORI STRUMENTI PER COMBATTERE LA CRIMINALITÀ, IL TERRORISMO E L´ESTREMISMO  
 
Bruxelles, 28 novembre 2011 – Un sondaggio Eurobarometro pubblicato il 25 novembre dalla Commissione europea rivela che per quattro cittadini europei su dieci l´Ue ha bisogno di strumenti migliori per combattere la criminalità organizzata, il terrorismo e l´estremismo. Allo stesso tempo, la Commissione ha anche pubblicato la prima relazione sulla Strategia di sicurezza interna, avviata l´anno scorso, che passa in rassegna i progressi realizzati e individua gli aspetti che richiedono ulteriore attenzione. L´ue deve essere pronta a reagire di fronte a minacce per la sicurezza emergenti e in evoluzione. In Norvegia, nel luglio scorso, un estremista di destra ha portato a termine un attentato terroristico con conseguenze devastanti; in agosto la polizia del Regno Unito ha sequestrato 1,2 tonnellate di cocaina in una retata senza precedenti; in tutta l´Ue, attacchi informatici hanno causato perturbazioni sempre più gravi nei sistemi informatici pubblici e privati. Questi fatti ci ricordano l’importanza di agire per tenere sotto controllo le minacce alla sicurezza interna. "Gli attentati in Norvegia dell´inizio dell´anno hanno reso drammaticamente chiaro che le nostre società sono esposte a minacce per la sicurezza sempre più sofisticate ed estese. Nessuno Stato membro può rispondere a tali minacce da solo; dobbiamo lavorare assieme per raggiungere i nostri obiettivi di sicurezza e rispondere in modo efficace alle preoccupazioni che i cittadini europei esprimono sulla loro sicurezza" ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria europea per gli Affari interni. Come risulta dal nuovo sondaggio Eurobarometro, quattro Europei su dieci chiedono all´Unione europea di fare di più per affrontare le sfide in materia di sicurezza evidenziate dalla Strategia di sicurezza interna. Molti Europei ritengono anche che le minacce si intensificheranno nei prossimi tre anni e che i rischi maggiori per la sicurezza verranno con ogni probabilità dalla criminalità informatica (cfr. Memo/11/829). Tali timori non sono infondati; la relazione sulla Ssi individua infatti almeno tre nuove minacce particolarmente preoccupanti: innanzitutto Internet - ora parte integrante ed indispensabile della nostra vita quotidiana – che sta diventando un facilitatore online per una vasta gamma di attività illecite e un veicolo di propaganda terroristica; in secondo luogo, l’impatto della crisi economica in atto lascia alle autorità pubbliche minori risorse disponibili per contrastare le minacce interne contro la sicurezza; infine, i recenti sviluppi nei paesi vicini dell´Ue, compresi gli sviluppi democratici oltremodo positivi della "primavera araba", sono all´origine di considerevoli movimenti di persone. Ciò a sua volta crea pressioni alle frontiere esterna dell’Ue e, in alcuni casi, favorisce le condizioni per un aumento delle attività criminose. Per dare seguito concreto alle priorità individuate dalla strategia di sicurezza interna, nel 2012 la Commissione europea intende, tra l´altro, adottare un pacchetto legislativo relativo alla confisca e al recupero dei proventi di reato, organizzare una conferenza ad alto livello per la lotta contro l´estremismo violento e sviluppare una strategia europea globale per la sicurezza in Internet.  
   
   
DIRITTO DEL LAVORO : LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE A QUATTRO PAESI DI RECEPIRE LA NUOVA DIRETTIVA SUL COMITATO AZIENDALE EUROPEO  
 
Bruxelles, 29 novembre 2011 – La Commissione europea ha chiesto a Grecia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi di recepire nelle rispettive legislazioni nazionali la nuova direttiva sul comitato aziendale europeo . La richiesta avviene in forma di "parere motivato" nell´ambito di un procedimento per infrazione. Se questi quattro paesi non provvederanno entro due mesi a trasporre la direttiva, la Commissione potrà decidere di deferirli alla Corte di giustizia europea. Gli Stati membri dovevano adottare entro il 5 giugno 2011 e comunicare alla Commissione le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla nuova direttiva . In Grecia, in Lussemburgo e nei Paesi Bassi la procedura di adozione delle disposizioni nazionali è in corso, ma non si hanno indicazioni precise sulla conclusione dell´iter in un prossimo futuro. Dall´italia la Commissione non ha invece ricevuto nessuna informazione. Nel luglio 2011 la Commissione ha inviato lettere di costituzione in mora a 17 Stati membri che non si erano conformati ai loro obblighi. In otto casi (Sk, Cy, Cz, Fi, Hu, Ie, Lt, Si) la procedura è stata chiusa, in cinque (Fr, Pl, Ro, Be, Uk) sta per esserlo o la Commissione è in attesa degli ultimi elementi per poterla chiudere, in quanto questi paesi hanno recepito la direttiva nella legislazione nazionale. Contesto La direttiva 2009/38/Ce , che rifonde e sostituisce una precedente direttiva, definisce il nuovo quadro giuridico della costituzione e del funzionamento dei comitati aziendali europei. Attraverso questi organi, che rappresentano i dipendenti europei di una società, i lavoratori sono informati e consultati dalla direzione, a livello transnazionale, sulla situazione dell´impresa e su ogni decisione importante che li riguardi. La nuova versione della direttiva tiene conto del nuovo contesto economico e sociale e in particolare del forte aumento del numero di imprese multinazionali e di operazioni di ristrutturazione su ampia scala che si è avuto negli ultimi anni. Grazie a questa direttiva, i lavoratori sono ora informati e consultati in modo più efficace e tempestivo sulle questioni di portata transnazionale. La direttiva prevede anche che i rappresentanti dei lavoratori nei comitati aziendali europei possano usufruire di una formazione e che vi sia un coordinamento tra i comitati aziendali europei e gli organi nazionali di rappresentanza dei lavoratori. La direttiva ha anche lo scopo di favorire la creazione di nuovi comitati aziendali europei e di dare certezza giuridica alla loro costituzione e al loro funzionamento. In questi tempi di crisi economica con forti ripercussioni sull´occupazione, un reale dialogo sociale è essenziale . I comitati aziendali europei devono essere in grado di guardare al futuro, di anticipare le ristrutturazioni aziendali e di far partecipare i lavoratori alla ricerca di soluzioni socialmente responsabili nelle imprese che operano su scala europea. Oggi esistono 990 comitati aziendali che rappresentano oltre 15 milioni di lavoratori. Il diritto di costituire comitati aziendali europei è stato introdotto nel 1994 dalla direttiva 94/45/Ce per le imprese e i gruppi di imprese con almeno 1000 dipendenti negli Stati membri e almeno 150 dipendenti in ciascuno di almeno due Stati membri. Ulteriori informazioni Comitati aziendali europei : http://ec.Europa.eu/social/main.jsp?catid=707&langid=en&intpageid=211    
   
   
DOGANE: L´ITALIA DEVE RIVEDERE LA PRASSI GIUDIZIARIA DI SGRAVIO E RIMBORSO DEI DAZI  
 
Bruxelles, 29 novembre 2011 – La Commissione europea ha formalmente chiesto all´Italia di introdurre adeguate procedure di ricorso per le domande di sgravio o rimborso dei dazi doganali. In alcuni casi l´Italia non consente una revisione giudiziaria delle decisioni negative sulle richieste di sgravio o rimborso dei dazi doganali. Secondo il massimo livello di giurisprudenza italiana, considerando le circostanze speciali nelle quali vengono prese, queste decisioni non possono essere contestate perché ritenute di natura politica. Conformemente all´articolo 239 del Codice doganale dell´Unione europea, le imprese che si trovano in condizioni particolari possono chiedere uno sgravio o un rimborso dei dazi versati, presentando richiesta all´ufficio doganale nazionale. Tuttavia, se le imprese intendono fare ricorso contro una decisione negativa dell´autorità doganale italiana, lo Stato non riconosce loro la tutela giudiziaria per qualunque decisione relativa a questa materia. L´articolo 234 del Codice doganale Ue e i principi generali del diritto unionale prevedono invece il diritto di ricorso contro qualunque decisione presa da un´autorità doganale nazionale. La Commissione ritiene che non vi possano essere eccezioni a questa norma e che le imprese debbano poter contestare qualunque tipo di decisione non favorevole. Essendo questo un pilastro fondamentale dell´ordinamento giuridico dell´Ue, la prassi di cui sopra si configura come una violazione del diritto unionale da parte dell´Italia. La Commissione ha inoltrato la propria richiesta sotto forma di parere motivato, avviando così la seconda fase del procedimento d´infrazione. Se le autorità italiane non dovessero porre rimedio alla situazione attuale entro due mesi, la Commissione europea potrebbe decidere di deferire l´Italia alla Corte di giustizia dell´Ue.  
   
   
TUTTI MAXXI PER L´EUROPA  
 
 Roma, 29 novembre 2011 - Tutti al Maxxi! Per celebrare i due anni della firma del Trattato di Lisbona, Parlamento europeo, Commissione europea e Dipartimento per le Politiche Europee (Presidenza del Consiglio dei Ministri), con il Ministero degli Affari Esteri, insieme alla Fondazione Maxxi, giovedì 1 dicembre 2011 promuovono l’ingresso gratuito al Maxxi - Museo nazionale delle arti del Xxi secolo dalle ore 11.00 alle ore 22.00. Tutti Maxxi per l’Europa vuole coniugare l´arte con un evento storico per l´Unione Europea e favorire una riflessione sull´Europa. Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1 dicembre 2009, è il nuovo trattato che ha dotato l´Unione di istituzioni e di metodi di lavoro moderni per rispondere in modo efficace ed efficiente alle sfide del mondo di oggi. In occasione dell´apertura straordinaria e gratuita al pubblico del 1 dicembre, il Maxxi ospiterà la mostra fotografica L´italia in Europa – L´europa in Italia. Storia dell´integrazione europea in 250 scatti, che in 250 fotografie ritrae i momenti più salienti dell´integrazione europea dalla Guerra Fredda ad oggi Un "Eurocorner" informativo sarà allestito all´interno del Museo per offrire informazioni e documentazione sull´Euro In corso al Maxxi anche le mostre: Maxxi Arte/ collezione. Il confine evanescente, Indian Highway, The Otolith Group. La forma del pensiero, Omaggio all’Arte Povera, Costellazione Transvanguardia, Re-cycle. Strategie per l’architettura, la città e il pianeta. Tutti Maxxi Per L’europa, giovedì 1 dicembre 2011, dalle ore 11.00 alle ore 22.00.  
   
   
LA POLITICA DI COESIONE DELL´UNIONE EUROPEA ´ SEMINARIO IN REGIONE MARCHE  
 
Ancona, 29 Novembre 2011 - Futuro, innovazione, integrazione. L´europa nel 2020, al termine del nuovo periodo di programmazione, che prende avvio nel 2014. Se ne e` parlato il 25 novembre all´incontro annuale della Politica Regionale Unitaria (P.r.u.). Un evento che ha la finalita` di fornire informazioni sui Fondi comunitari gestiti dalla Regione, anche attraverso la presentazione di case-studies e di buone pratiche avviate. Un appuntamento a cui ha preso parte una platea vasta di interlocutori istituzionali, economici e sociali. Quest``anno l``attenzione e` stata incentrata sulle priorita` della Politica di Coesione dell``U.e., in vista degli obiettivi di Europa 2020. Hanno preso parte all´evento, il vice presidente e assessore alle Politiche comunitarie, Paolo Petrini, l´assessore al Lavoro, Marco Luchetti, docenti universitari, esperti e tecnici regionali, ministeriali e della Commissione europea. Ha presieduto i lavori il segretario generale della Regione Marche e presidente del Comitato per la P.r.u., Mario Conti. ´C´e` bisogno di un´integrazione virtuosa, sia tra gli interventi dei vari fondi strutturali, sia tra le articolazioni amministrative che li gestiscono. Integrazione tanto piu` necessaria e utile nella fase attuale, in cui si comincia a delineare la programmazione 2014-2020. L´europa ci chiede di concentrare le risorse su pochi, selezionati fattori strategici´, ha detto Petrini. L´attuazione della P.r.u., la politica di coesione e il budget per il periodo 2014 ´ 2020, il contributo dell´Italia alla futura coesione europea, gli orientamenti strategici ´Marche 2020´, il piano per attivita` produttive e lavoro, la messa in rete di tutte le attivita` inerenti l´innovazione nel sito www.Marcheinnovaizone.it  (esperienza unica nel panorama nazionale ed europeo), sono stati gli argomenti al centro del dibattito. ´Il nuovo periodo di programmazione si affaccia su di un´Europa diversa da quella che si auspicava. Oggi l´Europa fa fatica, sia nell´economia, sia nelle istituzioni. Riemergono gli interessi nazionali, mentre c´e` l´esigenza di maggiore collaborazione e omogeneita`. C´e` l´esigenza di un nuovo modello di sviluppo, sostenuto da politiche europee che siano meno burocratiche e piu` attente alla sostanza. La sfida piu` importante e` investire e crescere nel capitale umano e sociale´, ha detto Luchetti, concludendo i lavori.  
   
   
PRESIDENTE SARDEGNA CAPPELLACCI OGGI A BRUXELLES PER LA FIRMA DEL PATTO DEI SINDACI  
 
Cagliari, 29 Novembre 2011 - Oggi, il presidente Cappellacci partecipa alla cerimonia per la firma del ´Patto dei Sindaci´, che si svolge a Bruxelles nella sede del Comitato delle Regioni dell’Unione europea e nel pomeriggio al Parlamento europeo. Il Patto rappresenta la principale azione sul fronte europeo, che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. I firmatari intendono raggiungere e superare l´obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di Co2 entro il 2020. I sottoscrittori si impegnano altresì a elaborare e portare avanti progetti concreti, attraverso la creazione di un inventario di base delle emissioni (che consentirà di determinare la quantità di Co2 rilasciata in un periodo di riferimento, la fonte di emissione e i potenziali di riduzione) e a presentare, entro l’anno successivo alla firma, un piano d’azione per l’energia sostenibile (un documento chiave in cui verrà indicato in che modo si intende raggiungere l’obiettivo di riduzione delle emissioni di Co2 entro il 2020). Oltre all’obiettivo del risparmio energetico, i risultati che i firmatari del Patto vogliono ottenere sono molteplici: la creazione di posti di lavoro stabili e qualificati; un ambiente e una qualità della vita più sani; un’accresciuta competitività economica e una maggiore indipendenza energetica. I firmatari del Patto vogliono creare una banca dati di buone prassi, esempi di eccellenza che possano essere imitati anche da altri enti locali, province, regioni o reti. La cerimonia del 29 novembre sarà visibile in streaming nel sito istituzionale del Parlamento europeo al seguente indirizzo: http://www.Europarl.europa.eu/wps-europarl-internet/frd/live/live-video?eventid=20111129-1400-special-unkn&language=en    
   
   
OGGI CONFERENZA SUL "GECT" A GORIZIA  
 
Trieste, 29 novembre 2011 - L´assessore regionale alla Cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie, Elio De Anna, interviene il 29 novembre alla conferenza dal titolo "Dal Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (Gect) alle strategie macro-regionali". L´iniziativa è organizzata nell´ambito degli eventi locali degli "Open Days, Settimana europea delle città e delle Regioni", il principale forum sulla politica di coesione a livello europeo, che si è avviato a Bruxelles nello scorso mese di ottobre. La conferenza si terrà domani - dalle ore 9.00 alle 13.30 - a Gorizia (It) presso il Conference Centre in Via Alviano n. 18 - Polo universitario. Partendo dalle iniziative di cooperazione territoriale in un´ottica di integrazione europea e dalle opportunità offerte dallo strumento giuridico del "Gect" la conferenza si propone di analizzare i vari aspetti della cooperazione territoriale. Inoltre in questa occasione è previsto anche un focus sulle strategie macro-regionali e in particolare sulle prospettive offerte dalla "Macroregione Adriatico-ionica".  
   
   
FORMIGONI: RIDURRE IL CUNEO FISCALE PER CRESCERE INTERVENTO ALL´ASSEMBLEA DEGLI INDUSTRIALI DI MONZA E BRIANZA RETI D´IMPRESA,RICERCA,INFRASTRUTTURE: I PASSI PER LA RIPRESA  
 
 Monza, 29 novembre 2011 - ´Il Governo Monti ha da fare quei provvedimenti per cui gli è stata data una fiducia così larga: l´Italia deve riprendere a crescere e questo permetterà di tenere meglio sotto controllo i conti. Sono necessarie misure molto forti e significative, con grande attenzione al tema dell´impresa e del lavoro. Occorre ridare fiato al mondo dell´impresa riducendo, per esempio, l´imponenza di quel cuneo fiscale che è una delle più grandi palle al piede che non rende possibile una ripartenza forte´. Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni si rivolge al Governo nazionale, intervenendo ieri all´assemblea di Confindustria di Monza e Brianza. In platea siedono gli imprenditori brianzoli assieme a molti esponenti della politica italiana come Angelino Alfano e Pierluigi Bersani. Coniugare Rigore E Sviluppo - Le 830 imprese brianzole con i loro 44.000 addetti e i 12 miliardi di fatturato si sono riunite per fare il punto degli sforzi comuni da compiere. È la ´Brianza operosa - ricorda Formigoni al palazzetto dello sport di Monza - messa a dura a prova dalla crisi´. Di fronte a questo momento di difficoltà ´sentiamo qui, più che altrove, come siano necessari interventi forti capaci di coniugare in modo virtuoso rigore, crescita e sviluppo´. Regione Lombardia - assicura il presidente - ´è pronta a collaborare con il Governo in questa direzione´. Passo 1: Sostegno Alle Reti Di Imprese - Agli imprenditori brianzoli Formigoni indica i passi da compiere per rilanciare la politica industriale. Il primo passo è il sostegno alla crescita dimensionale delle imprese anche attraverso forme di aggregazione e di rete: oggi - ricorda il presidente - ´le reti devono essere la regola e non l´eccezione, perché solo attraverso le aggregazioni è possibile migliorare il grado di competitività´. È questo lo spirito che anima il bando Ergon di Regione Lombardia, che finanzia aggregazioni stabili di rete, giuridicamente riconoscibili. Passo 2: Rilancio Della Ricerca - Per crescere è necessario spingere l´acceleratore sulla crescita economica. Il rilancio della produttività ´deve abbinarsi - prosegue Formigoni - a una decisa inversione di rotta nelle politiche pubbliche di sostegno alla ricerca e all´innovazione, senza la quale è difficile ipotizzare di stare al passo dei Paesi competitivi´. Per massimizzare le ricadute degli incentivi alla ricerca e innovazione ´le politiche pubbliche devono diventare selettive rispetto ai progetti e ai soggetti da finanziare e indirizzare le risorse dove le imprese dimostrano di fare la loro parte´. In questo senso un importante esempio di collaborazione è l´Accordo di programma del valore di 150 milioni di euro sottoscritto da Regione Lombardia con il Miur Passo 3: Semplificazione - Facilitare la crescita significa, per la Giunta regionale lombarda, anche accelerare quel processo virtuoso di semplificazione che coinvolge sia il livello normativo che il versante amministrativo e burocratico. Anticipando la normativa europea che entrerà in vigore nel 2013, Regione Lombardia ha portato i tempi di pagamento ai fornitori entro 90 giorni. Passo 4: Internazionalizzazione - La Lombardia è la porta d´ingresso e d´uscita del Paese per le merci e la destinazione principale dei capitali esteri diretti nel nostro Paese. Per questo la Regione sostiene l´internazionalizzazione del sistema economico e, per il solo 2011, ha stanziato 10,3 milioni di euro. Passo 5: Potenziamento Delle Infrastrutture - Ultimo anello della catena della crescita è la realizzazione di infrastrutture a medio e lungo periodo. ´Su questo fronte la Lombardia sta completando - ha concluso Formigoni - le grandi opere in vista, anche, dell´Expo 2015´.  
   
   
IL SINDACO DI MILANO INCONTRA L’AMBASCIATORE USA IN ITALIA DAVID H. THORNE  
 
Milano, 29 novembre 2011 - Il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha incontrato ieri mattina a Palazzo Marino l’Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia David H. Thorne. I temi della crisi economica che scuote l’Italia e l’Europa e la nuova situazione politica italiana sono stati tra i principali temi del colloquio. La possibile cooperazione con le aziende americane sui fronti dell’economia digitale e della Green economy è stato un altro dei argomenti trattati. Giuliano Pisapia ha infine sottolineato l’importanza dell’appuntamento con Expo Milano 2015 e il ruolo che l’Esposizione universale potrà giocare per il rilancio dell’economia milanese e italiana nel suo complesso.  
   
   
INCONTRO FRA IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI E IL CONSOLE ISRAELIANO SALADINO  
 
Catanzaro, 29 novembre 2011 - Il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, ha ricevuto ieri mattina a Palazzo Alemanni il Console Onorario di Israele Vincenzo Saladino. All’incontro era inoltre presente il direttore generale del Dipartimento Turismo Raffaele Rio. La visita del Console Saladino è stata proficua, anche perché sono state gettate le basi per un solido rapporto di amicizia e collaborazione fra la Calabria ed Israele. Il primo accordo bilaterale partirà infatti col settore turismo e vedrà attivi, a cominciare dalla prossima primavera, nuovi voli che decolleranno da Tel Aviv per gli aeroporti calabresi. “Siamo contenti che la Regione Calabria - afferma il Console Saladino - abbia focalizzato la propria attenzione sullo stato di Israele. A tal proposito, dalla prossima primavera giungeranno in Calabria, grazie ai nuovi voli, molti turisti israeliani per ammirare le bellezze della Regione Bruzia”. Il Presidente Scopelliti sottolinea il significato di questa sinergia: “Abbiamo avviato una stagione di grandi cambiamenti puntando soprattutto sull’offerta turistica per dare un forte impulso a questo settore nevralgico e l’approvazione, in Consiglio Regionale, del piano turistico triennale conferma la nostra operatività. La Calabria accoglierà con entusiasmo i turisti israeliani che daranno lustro, con la loro presenza, alla Regione. Noi, l’ho sempre detto, abbiamo una vocazione internazionale che nell’immediato futuro ci porterà ad allacciare nuovi rapporti di partnership con altri Stati”  
   
   
TOSCANA, REGIONE INCONTRA IL CONSOLE CINESE: SERVE COLLABORAZIONE, MA NON SOLO A PAROLE PER ATTENUARE LA MORSA DELL’ILLEGALITÀ CHE STA STROZZANDO L’ ECONOMIA  
 
Firenze, 29 novembre 2011 - – “E’ urgente passare dalle parole ai fatti e servono decisioni finalizzate ad arrestare la grave situazione in cui ci troviamo”. E’ chiaro l’assessore Riccardo Nencini con il console cinese Hu Chengyuan, che ha incontrato ieri e a cui ha ripetuto che “senza la collaborazione attiva e convinta delle autorità politiche ed istituzionali che rappresentano la comunità cinese in Toscana non sarà possibile attenuare la morsa dell’illegalità che sta strozzando la nostra economia”. Da parte del console cinese, racconta Nencini, non è mancata attenzione al problema e disponibilità a collaborare con gli enti locali e le istituzioni toscane: soprattutto per rafforzare le pratiche di informazione e comunicazione nei confronti degli imprenditori cinesi sul sistema delle regole e delle leggi da rispettare. “Ma ho a mia volta rilevato – dice – che la stessa disponibilità ci fu data un anno fa dal console generale Li Runfu e da allora non è successo niente. Anzi, la situazione si è ulteriormente aggravata, come ci raccontano le cronache delle ultime settimane”. “È vero, come ha sottolineato il dottor Hu, che le aziende sono private e dunque difficilmente controllabili – aggiunge Nencini – , è vero che possono essere i rappresentanti degli imprenditori cinesi ad individuare le priorità; ma non è pensabile che si possa affrontare un problema di tale portata se le massime autorità istituzionali, la Regione e il Consolato, non intensificano la loro collaborazione. Noi lo stiamo già facendo e non intendiamo mollare la presa”. La Regione già domani sarebbe p ronta a mettere a disposizioni tecnici e funzionari per individuare, assieme agli addetti del Consolato, le misure e le iniziative da intraprendere nei prossimi mesi. L’assessore al bilancio Nencini aveva scritto due settimane fa al console cinese, dopo l’ennesima operazione delle forze dell’ordine che aveva portato alla luce, tra Prato e Firenze, un vero e proprio ‘lager’ in cui cittadini cinesi venivano tenuti segregati, costretti a lavorare in condizione di schiavitù da altri connazionali. Una questione posta con forza da Nencini al console già in un incontro di un anno e mezzo fa, quando l’assessore sottolineò al diplomatico la necessità di concentrare gli sforzi delle istituzioni e di tutti gli attori coinvolti a vario titolo nella lotta all’evasione fiscale verso le sempre più diffuse situazioni di illegalità economica del ‘distretto cinese’. Con un duplice danno: per le aziende toscane, costrette a far fronte alla concorrenza sleale delle imprese cinesi, ma anche per i lavoratori cinesi, i cui diritti vengono sistematicamente violati, e dunque per i giovani, ai quali il mancato rispetto delle leggi da parte delle aziende ruba il futuro. I dati raccolti da Silvia Pieraccini del Sole 24 Ore in un libro di pochi anni fa fotografano una situazione di estrema emergenza, che negli ultimi tempi certo non è migliorata. Su 3400 imprese cinesi del distretto pratese, la stima era che vi lavorassero circa 40mila persone. Ma solo 6.147 dipendenti cinesi erano iscritti all’Inps, mentre in tutto il 2009 sono stati solo 3 gli infortuni denunciati all’Inail. I furbetti delle tasse, dati 2009, costano ai toscani piàù di due miliardi di euro l’anno. Una cifra enorme eppure parziale. “Le imprese cinesi non sono le sole ad operare nell’illegalità – conclude Nencini – e ci sono, tra loro, anche aziende che rispettano le regole. Ma è un distretto in cui si concentrano più illegalità e per questo costituiscono una questione che occorre affrontare con urgenza”.  
   
   
LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE, FRA I TEMI DISCUSSI; AUTOMOTIVE, REINDUSTRIALIZZAZIONE, INTERVENTI PER LE AZIENDE IN CRISI ED I LAVORATORI CASSINTEGRATI  
 
Torino, 29 novembre 2011 - Trasporto pubblico locale, misure per l’automotive e la reindustrializzazione, interventi per le aziende in crisi ed i lavoratori cassintegrati, statuto della Fondazione Stadio Filadelfia sono i principali argomenti esaminati il 28 novembre dalla Giunta regionale. La seduta straordinaria è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Trasporto pubblico locale. La riduzione dei trasferimenti statali per il trasporto pubblico locale e le necessità di contenimento della spesa verranno affrontate, come proposto dall’assessore Barbara Bonino, con una razionalizzazione dei servizi minimi per gli anni 2012, 2013 e 2014, che si tradurrà in una riduzione annuale del 10% delle risorse per i servizi ferroviari con decorrenza 1° luglio 2012 (quindi per l’anno prossimo del 5%) e del 5% dal 1° gennaio 2012 per i servizi effettuati tramite autobus. Per mitigare queste riduzioni si rende inevitabile applicare dal 1° gennaio 2012 un adeguamento delle tariffe. D’intesa con gli enti locali delegati e sentite le organizzazioni sindacali e le associazioni dei consumatori, si prevede un adeguamento generalizzato degli abbonamenti del 6% (corrispondente al 50% dell’inflazione maturata tra febbraio 2006 ed agosto 2011), ai quali va aggiunto per il trasporto ferroviario un ulteriore 12% medio per conseguire la parificazione con le tariffe dei servizi autobus. Automotive. Per dare attuazione alla realizzazione della piattaforma innovativa nel settore dell’automotive sono stati stanziati, su proposta dell’assessore Massimo Giordano, 30 milioni di euro, che serviranno per finanziare i progetti sui motori a basso impatto ambientale, i nuovi materiali, il recupero energetico. Alle strutture regionali competenti viene affidato il mandato di attivare le procedure per la presentazione delle proposte e definire uno o più accordi di programmi con il Ministero per l’Istruzione e la Ricerca scientifica. Fondo per la reindustrializzazione. Definiti, su proposta dell’assessore Massimo Giordano, i contenuti generali del Fondo di reindustrializzazione previsto dal Programma per le attività produttive 2011-15. Lo strumento, che ha una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro, è finalizzato all’acquisto totale o parziale di asset patrimoniali di imprese che intendono ridimensionare la propria capacità produttiva e, grazie alle risorse derivanti dalla cessione degli immobili, specializzare il proprio portafoglio e concentrate l’attività in settori ritenuti più performanti. L’immobile acquisito dal Fondo viene adeguato per consentire l’insediamento di nuove imprese preferibilmente operanti in settori ad alto contenuto d’innovazione o nei servizi avanzati. Interventi per aziende in crisi. Fissati, su proposta degli assessori Massimo Giordano e Claudia Porchietto, i contenuti di una misura che stanzia quasi 7 milioni di euro per agevolare le acquisizioni di aziende in crisi e di impianti produttivi chiusi o a rischio di chiusura ed incentivare l’assunzione del personale dipendente, che potrà essere riqualificato. Interventi per cassintegrati in deroga. La realizzazione delle attività di politiche del lavoro rivolte a persone in cassa integrazione e in mobilità in deroga (orientamento e formazione professionale, accompagnamento al lavoro) vede, su proposta dell’assessore Claudia Porchietto, incrementare di 8 milioni di euro la dotazione finanziaria attribuita alle Province, mentre il termine per la conclusione delle misure viene prorogato al 31 dicembre 2012. Obbligo di istruzione. Gli 8 milioni di euro che le Province non hanno utilizzato nel periodo 2000-2006 per la formazione professionale vengono reinvestiti, su proposta dell’assessore Claudia Porchietto, per le attività finalizzate a far assolvere l’obbligo di istruzione agli adolescenti in uscita dal sistema scolastico, i progetti mirati al recupero della dispersione scolastica-formativa ed i percorsi sperimentali per il diploma professionale di tecnico per il periodo 2011-14. Formazione continua. La dotazione finanziaria delle direttiva per la formazione continua ad iniziativa individuale dei lavoratori delle imprese private viene incrementata, su proposta dell’assessore Claudia Porchietto, di 5 milioni di euro. Saldi. Le date di inizio dei saldi di fine stagione 2012 praticati dalle imprese commerciali saranno, come proposto dall’assessore William Casoni, giovedì 5 gennaio per la stagione invernale e sabato 7 luglio per quella estiva. Sicurezza sulle piste da sci. Un disegno di legge proposto dall’assessore Alberto Cirio, che passa ora all’esame del Consiglio, modifica la legge regionale n.2/2009 sulla sicurezza delle piste da sci e il sostegno al sistema neve sancendo il riequilibrio dell’aiuto economico per tutte le stazioni invernali piemontesi. Modificati anche alcuni articoli relativi alla figura dell’operatore di primo soccorso, la cui qualifica viene differenziata per le piste da discesa e da fondo, e stabilite alcune equiparazioni all´abilitazione rilasciata dalla Regione (se conseguita nelle scuole di addestramento alpino dell’Esercito e dei corpi militarizzati, nonché presso le scuole nazionali del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico). Fondazione Stadio Filadelfia. Via libera, su proposta degli assessori Alberto Cirio e Michele Coppola, al nuovo schema di statuto della Fondazione Stadio Filadelfia, adeguato alle norme sulla composizione degli organi collegiali stabilite dalla legge n.122/2010. Sono stati inoltre approvati: - su proposta del presidente Roberto Cota e dell’assessore Giovanna Quaglia, il testo dell’accordo di programma con il Comune di San Maurizio d’Opaglio per la realizzazione di una struttura polifunzionale; - su proposta del presidente Roberto Cota, il disciplinare d’uso del poligono di tiro di Pian dell’Alpe, sito nel territorio di Usseaux; - su proposta del vicepresidente Ugo Cavallera, le varianti ai piani regolatori di Caresanablot (Vc), Macugnaga (Vb) e Giaveno (To), nonché l’autorizzazione all’Agenzia territoriale per la casa di Cuneo all’utilizzo di 80.400 euro per la manutenzione straordinaria degli edifici di via Bianco 1/5/7 a Savigliano; - su proposta dell’assessore Barbara Bonino, l’intesa per lo sviluppo e l’integrazione dei servizi di bike sharing nella zona Ovest di Torino, la determinazione delle tariffe unitarie dei canoni della navigazione interna per il 2012, la bozza di convenzione tra le Regioni Piemonte e Lombardia per la realizzazione del raccordo autostradale Mortara-stroppiana; - su proposta degli assessori Michele Coppola e Giovanna Quaglia, lo schema di accordo di programma tra Regione, Provincia di Vercelli, Comunità montana Valsesia e Comuni di Alagna, Balmuccia e Rossa per il recupero dei teatri storici del territorio; - su proposta dell’assessore Massimo Giordano, l’istituzione dell’Osservatorio piemontese sui Confidi; - su proposta dell’assessore Roberto Ravello, l’approvazione dei dati di produzione dei rifiuti urbani e di raccolta differenziata del 2010.  
   
   
PAR FAS 2007-2013; ILLUSTRATO A TAVOLO ALLEANZA PROGRAMMA ATTUATIVO PER L´UMBRIA  
 
Perugia, 29 novembre 2011 - Prevede risorse complessive per 253,4 mln di euro il Programma attuativo regionale del Fondo aree sottoutilizzate (Par Fas) 2007-2013 per l´Umbria, illustrato ieri dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini, ai soggetti del Tavolo generale dell´Alleanza per lo sviluppo dell´Umbria. Un importo reso possibile grazie alla decisione della Giunta regionale di provvedere con risorse derivanti da altre fonti di finanziamento al taglio di 39,7 mln di euro operato dal Cipe rispetto alla originaria dotazione finanziaria. Ciò allo scopo di accelerare l´avvio delle azioni previste. L´emanazione del provvedimento di messa a disposizione delle risorse, notificato alla Regione nel mese scorso, pur rappresentando uno snodo fondamentale nel percorso di avvio del Programma regionale perché sblocca la cosiddetta "competenza", non rende tuttavia immediatamente disponibile la "cassa" che sarà utilizzabile solo compatibilmente con le disponibilità finanziarie annuali del Fondo sul bilancio dello Stato. Ne consegue che la Giunta regionale, nell´avvio del Par Fas 2007-2013, dovrà tener conto sia della necessità di reperire risorse per cofinanziare la riduzione operata dal Cipe (i 39,7 milioni), sia della criticità correlata all´incertezza dei tempi per avere l´anticipazione di cassa e poi i successivi trasferimenti legati agli stati di avanzamento del programma, che costituisce - è stato detto - uno strumento strategico per contribuire alle politiche regionali di innalzamento della competitività del sistema economico umbro. Eso infatti interviene a sostegno di imprese, attraverso diverse declinazioni "settoriali" ( turismo, commercio), innovazione e green economy, istruzione e formazione, politiche per il welfare, sia a supporto della sostenibilità dello sviluppo, della difesa dell´ambiente e per la valorizzazione delle risorse culturali, infrastrutture ambientali e del sistema della mobilità. La programmazione delle risorse Fas è parte organica di un sistema di programmazione della politica regionale integrato con altri strumenti (Por Fers, Por Fse) e finalizzato a sviluppare le sinergie operative necessarie al più efficace raggiungimento degli obiettivi strategici regionali. Il Programma attuativo Fas per l´Umbria tiene conto delle scelte operate nei Programmi Fesr e Fse, degli indirizzi della strategia regionale e del Quadro Startegioco Nazionale. Circa il 75% delle risorse è concentrato su azioni rivolte alla predisposizione di strutture per la logistica e il trasporto, alla rivitalizzazione economica dei sistemi urbani, alla tutela esostenibilità ambientale e alla prevenzione dei rischi, alla valorizzazione economica delle risorse culturali e naturalistiche. La restante quota di risorse è finalizzata al rafforzamento del sistema di innovazione e ricerca per le imprese e alla loro internazionalizzazione, nonché a misure per l´ampliamento dell´offerta di opportunità personalizzate di istruzione e formazione e lo sviluppo e valorizzazione di servizi di prossimità per le famiglie. Tra le principali azioni del Par Fas sono da segnalare misure finalizzate alla costruzione di Poli di innovazione e al sostegno di processi innovativi nelle imprese, come rafforzamento qualificato di quanto già previsto nel Por Fesr. Sempre a sostegno del sistema produttivo il Par ha destinato una azione alla internazionalizzazione delle imprese umbre, attraverso contributi per stimolare l´apertura commerciale e i partenariati internazionali, ed un programma di marketing territoriale per l´attrazione di investimenti. E´ inoltre prevista una azione di complemento e qualificazione della realizzazione della banda larga già inserita nel Por Fesr. Nell´ambito delle infrastrutture per la mobilità, trasporto e logistica insediativa a sostegno diretto dello sviluppo sono previste azioni per la ristrutturazione e ampliamento dell´aeroporto regionale (con il cofinanziamento del progetto già avviato e già in parte finanziato), il completamento delle tre Piattaforme logistiche cofinanziate dalla Legge Obiettivo, allo scopo di fornire un valido supporto alla movimentazione dei flussi di merci delle imprese e alla razionalizzazione delle attività di trasporto e distribuzione; la riqualificazione del principale Polo insediativo del capoluogo regionale consente di garantire alle imprese un netto miglioramento delle loro condizioni di operatività sul piano della mobilità e dei servizi. Ono inoltre previsti interventi infrastrutturali e di sostegno alle imprese per la riqualificazione urbana e rilancio delle attività economiche localizzate attraverso progetti integrati; la realizzazione di infrastrutture a carattere ambientale (sistema idrico integrato, rischi idrogeologici, rifiuti, recupero siti degradati) e un forte investimento per la valorizzazione economica del patrimonio di beni culturali e ambientali ad integrazione di quanto già previsto nel Por Fesr. Da ultimo sono previste misure che consentiranno l´ampliamento dell´offerta di opportunità personalizzate di istruzione e formazione, tanto nell´ambito di fasce giovanili in difficoltà quanto per fasce di giovani che ricercano livelli di maggiore eccellenza formativa, e lo sviluppo e valorizzazione di servizi di prossimità per le famiglie. "L´intero pacchetto degli interventi che potremo realizzare grazie allo sblocco dei Fondi Fas rappresenta per l´Umbria l´unico, vero grande strumento di cui disponiamo per sostenere e incentivare, anche in funzione anticiclica, il sistema economico e produttivo della nostra regione". E´ quanto affermato dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini, in apertura del "tavolo generale" dell´Alleanza per lo sviluppo, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei diversi livelli istituzionali umbri, di tutte le forze economiche, sociali e sindacali e a cui erano presenti anche i membri della Giunta regionale. Illustrando nel dettaglio il quadro complessivo degli interventi, la presidente ha voluto sottolineare come l´attuale fase economica presenta gravi rischi recessivi, e per tale ragione ha auspicato che i prossimi provvedimenti del nuovo governo possiamo in qualche misura intervenire soprattutto sulla crescita e sullo sviluppo: "probabilmente giovedì prossimo le Regioni incontreranno il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Monti, ed in quella sede potrebbero essere rese note le azioni che l´esecutivo intende adottare non solo sul fronte della riduzione del debito, ma anche per accompagnare il Paese verso la ripresa economica. Quindi il nostro programma di interventi potrebbe anche essere ´accompagnato´ da azioni decise dal Governo". "In ogni caso, e per quanto ci riguarda - ha proseguito la presidente -, possiamo avviare il nostro programma con una dotazione complessiva di 253 milioni di euro, 40 dei quali sono stati messi a disposizione, come cofinanziamento, dal nostro bilancio. La Regione Umbria, infatti, si era impegnata con il Governo a coprire la quota che era stata tagliata dalle manovre finanziarie, e per tale ragione è stata tra le prime ad aver ottenuto il via libera dall´esecutivo. Ora, quindi - ha aggiunto, potranno partire i primi interventi, cercando di accelerare il più possibile quelli immediatamente realizzabili e, nel caso di opere pubbliche, quelli cantierabili". "È evidente che le disponibilità di cassa dello Stato risentono e risentiranno di questo quadro di finanza pubblica non certo favorevole, e pertanto rispetto ai tempi dei trasferimenti dei fondi alla Regione vige una grossa incertezza. Conseguentemente, l´amministrazione regionale potrà attivare interventi e trasferire le relative risorse ai beneficiari soltanto nella misura in cui il bilancio regionale - ha concluso la presidente - potrà sostenere l´onere derivante da proprie anticipazioni di cassa".  
   
   
FONDI STRUTTURALI, DE FILIPPO: ACCELERARE LE REALIZZAZIONI “L’EUROPA È IN DIFFICOLTÀ, IMPENSABILI PROROGHE O DEROGHE E BISOGNA EVITARE DI PERDERE FONDI”. L’OBIETTIVO È COMUNQUE ALLA PORTATA  
 
Potenza, 29 novembre 2011 - Uno sforzo straordinario per impiegare quanto più possibile le risorse dei programmi comunitari del Po Fesr sul territorio della Basilicata è stato chiesto ieri mattina dal Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo ai presidenti delle Province e ai sindaci dei Comuni riuniti nella Sala Inguscio in via Verrastro a Potenza. “Nell’attuale momento di difficoltà che sta vivendo l’Europa – ha ammonito De Filippo – è francamente impensabile che la commissione conceda deroghe o slittamenti dei programmi di investimento lasciando inutilizzate risorse importanti. E, a maggior ragione – ha aggiunto – in Basilicata dobbiamo impegnarci per utilizzare queste risorse a servizio dello sviluppo del territorio evitando che possano essere dirottate su altri interventi”. L’incontro di oggi era stato convocato dal Presidente De Filippo proprio per fare il punto sulla situazione e ottenere un rinnovato impegno di tutte le amministrazioni per il raggiungimento dell’obiettivo. L’appuntamento fa seguito alle attività poste in essere negli ultimi mesi per evitare che i fondi destinati al Mezzogiorno venissero dirottati altrove. Per questo, i Governatori del Sud hanno promosso un accordo, sottoscritto dal Commissario europeo alla Coesione Johannes Hahn e l’allora ministro alla politica Territoriale Raffaele Fitto che, garantendo l’ancoraggio dei fondi ai territori a cui erano destinati, e prevedendo una accelerazione della spesa che concentrasse le risorse su quattro assi ritenuti strategici per la ripresa dalla crisi, ossia infrastrutture, istruzione, banda larga e occupazione. La situazione della Basilicata è decisamente positiva, ma la volontà è quella di non disperdere nemmeno un euro. “Sul fronte dello stato di attuazione dei Fondi Strutturali 2007/2013 – ha detto De Filippo – la nostra regione registra una performance di spesa del 23% al 31 ottobre scorso, con una previsione che sfiora il 30% per fine anno, risultando la prima regione del Mezzogiorno d’Italia e rientrando nella media dei Paesi europei per il livello di spesa raggiunto”. In termini assoluti, come ha spiegato l’autorità di gestione del Programma Operativo, Patrizia Minardi, la Basilicata, dopo aver raggiunto l’obiettivo di 265 milioni di impegni giuridicamente vincolanti alla data dello scorso 31 maggio, è chiamata, per la fine dell’anno, a far salire il livello degli impegni assunti a 320 milioni, con una spesa effettiva di 265 milioni. Al 31 ottobre scorso la spesa aveva superato quota 185 milioni, per cui entrambi i traguardi fissati per il prossimo 31 dicembre sono “alla portata”, ma non c’è comunque spazio per disattenzioni”. “Per questo – ha spiegato de Filippo – ciascuna amministrazione deve ripiegarsi a fare tutto il possibile per portare i programmi di competenza al livello più avanzato possibile di attuazione e dobbiamo mettere l’impegno necessario a superare ogni possibile difficoltà”. Gli amministratori provinciali e comunali, infatti, pur raccogliendo all’unisono la sfida e assumendo i relativi impegni, avevano in qualche caso evidenziato la difficoltà delle amministrazioni, specie le più piccole a seguire le diverse attività con organici di modestissime dimensioni. “tuttavia – hanno detto gli stessi amministratori – non è questo il momento dell’analisi dei problemi e ora dobbiamo solamente vedere come fare ad essere efficaci nel raggiungere degli obiettivi. De Filippo ha annunciato che “predisporremo per i prossimi 10 giorni un fittissimo calendario di confronto con tutte le partnership territoriali in cui procederemo all’analisi delle diverse situazioni”, ma ha intanto ribadito l’appello a mobilitarsi sin da subito.  
   
   
SICUREZZA: POLVERINI FIRMA AL VIMINALE PATTO PER IL LAZIO SICURO  
 
Roma, 29 novembre 2011 - Firmato il “Patto per il Lazio sicuro”. La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha sottoscritto ieri al Viminale, insieme al ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, l’accordo con i prefetti delle 5 province del Lazio per progetti di sicurezza integrata finalizzati alla realizzazione di politiche e interventi sul piano della prevenzione sociale e comunitaria. "Oggi nasce un nuovo modo di rapportarsi con la sicurezza grazie ad una filiera istituzionale che è in grado di dare risposte importanti" ha detto Polverini. Il documento è stato siglato dal prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, dal prefetto di Frosinone, Paolino Maddaloni, dal prefetto di Latina, Antonio D’acunto, dal prefetto di Rieti, Chiara Marolla e dal prefetto di Viterbo, Antonella Scolamiero. Per il Patto, che ha una durata biennale ma che è rinnovabile anche nei prossimi anni, la Regione Lazio mette a disposizione un finanziamento di 1 milione di euro per il 2011. "Il patto - ha aggiunto Polverini - è il sigillo a un lavoro avviato con le prefetture che dall´inizio ho voluto incontrare. Ho voluto inoltre un assessorato alla sicurezza perché ritengo sia una delle priorità da risolvere per le prossime generazioni". L’accordo, prevede la successiva stipula di una convenzione tra Regione Lazio e Ministero dell’Interno per definire e ratificare i termini e le modalità di impiego delle risorse finanziarie della Regione Lazio e per regolare i rapporti reciproci. Nel dettaglio, il “Patto per il Lazio sicuro” prevede interventi per la riqualificazione dello spazio urbano e per arginare il degrado ambientale, anche rafforzando dispositivi di sorveglianza e di sicurezza stradale. Previste azioni di contrasto ai fenomeni di micro criminalità e per il potenziamento dei servizi volti al contrasto al disturbo della quiete pubblica al fine di creare condizioni più sicure per la convivenza pacifica, nonché azioni a tutela del territorio per contrastare devianza ed emarginazione attraverso iniziative di educazione alla legalità. Polverini ha spiegato che da parte delle forze dell´ordine "abbiamo in particolare richieste di rinnovo di parco auto e di implementazione delle nuove tecnologie". Regione e prefetti provvederanno con cadenza semestrale alla verifica delle iniziative e degli impegni assunti in attuazione del Patto. Sarà anche istituita una “mappa del rischio” elaborata dalla Prefettura di Roma, dove confluiranno i dati in possesso del Ced (Centro elettronico di documentazione) del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e quelli relativi agli episodi di inciviltà e degrado urbano rilevati dalle Polizie locali, informazioni che supporteranno l’attività decisionale di Regione e prefetti. Il Prefetto di Roma svolgerà un ruolo di coordinamento generale nelle fasi di attuazione del Patto.  
   
   
CAMPANIA: CONSIGLIO AUTONOMIE LOCALI, PUBBLICATO SUL BURC IL REGOLAMENTO PER LE ELEZIONI  
 
Napoli, 29 novembre 2011 - E´ stato pubblicato ieri sul Bollettino ufficiale della Regione Campania il regolamento per lo svolgimento delle elezioni dei componenti del Consiglio delle Autonomie Locali (Cal). Con questo provvedimento, si avvia formalmente la fase che porterà alla costituzione del Cal ed alla conseguente abolizione della Conferenza permanente Regione - Autonomie locali. Entro 60 giorni a far data da oggi, verranno convocate le elezioni, che si svolgeranno nei successivi 90 giorni. Il Consiglio è composto da 40 membri, dei quali 10 di diritto, ovvero i 5 presidenti delle Province e i 5 sindaci dei comuni capoluogo. Gli altri 30 saranno eletti. Dei 30, 29 sono sindaci o consiglieri comunali, eletti nelle liste provinciali sulla base di una ripartizione per province e popolazione esistente. Alla provincia di Avellino spettano 4 seggi, di cui 3 ai comuni con popolazione fino a 5 mila abitanti e 1 ai comuni con oltre 5 mila; a Benevento 3 (2 e 1); a Caserta 5 (3 e 2); a Napoli 10 (3 e 7); a Salerno 7 (6 e 1). Un altro posto nel Cal spetta ad un consigliere provinciale che sarà eletto nel collegio unico regionale. Al Consiglio partecipano anche, senza diritto di voto, i presidenti o i delegati di Anci, Upi, Uncem, Lega delle Autonomie in rappresentanza dei comuni, delle province e delle comunità montane, Aiccre per il Consiglio dei comuni d’Europa, Ancim per i comuni delle isole minori e Anpci per i piccoli comuni italiani. Il Cal esprime pareri sulle proposte di modifica dello statuto, su quelle di legge e regolamenti concernenti gli enti locali, sul programma regionale di sviluppo e sul documento di programmazione economica e finanziaria e di bilancio. Esercita altresì l’iniziativa legislativa.  
   
   
ROSSI: “INFRASTRUTTURE, IMPRESA, RICERCA E CULTURA LE SFIDE COMUNI PER FIRENZE”  
 
 Firenze, 29 novembre 2011 – Tranvie, Parco della Musica, parco della piana e soprattutto idee chiare sull’utilizzo dei finanziamento comunitari: ecco in sintesi secondo il presidente Rossi l’agenda di Firenze per il 2020. Lo ha affermato intervenendo il 26 novembre per i canonici cinque minuti alla iniziativa di Palazzo Vecchio “20Venti”, sul futuro della città. “Tutti giorni come istituzioni ci confrontiamo, discutiamo, trattiamo – ha proseguito il presidente Rossi – ma ci sono alcuni progetti strategici che rappresentano per tutti noi la vera sfida e che devono essere conclusi entro i prossimi tre anni. Il primo è il sistema delle tranvie, l’unico vero, grande intervento strutturale che ha già avuto effetti positivi sul traffico e sulla qualità della vita dei cittadini. Con le tranvie si cambia la mobilità. Entro il 2015 dobbiamo avere tutte le linee in esercizio. Una sfida davvero difficile!”. “Poi il completamento e la gestione del Parco della Musica – ha proseguito il presidente – un’opera di rilievo per tutto il paese. Insieme dobbiamo farlo vivere, completarlo garantendone la completa fruibilità e la qualità dell’offerta. Questa operazione, di grande significato culturale, può essere il caposaldo di un progetto integrato che riqualifichi l’intera zona, con la Leopolda, le Cascine, il centro fieristico. Noi siamo disposti – ha annunciato il presidente – a sottoscrivere un patto e a investire per questo progetto, che è di rilievo nazionale.” “E poi ancora – ha detto il presidente – le infrastrutture e l’aeroporto, un tema difficile, su cui stiamo lavorando da tempo e che dobbiamo chiudere. L’alta velocità, sulla quale non dobbiamo restare indietro. Il parco della piana, quel sistema di parchi e verde pubblico che da Firenze raggiunge Pistoia. Di fronte a noi anche i passaggi delicati per gestire insieme la difesa dal welfare, gli investimenti da completare per il sistema ospedaliero, Careggi, Santa Maria Nuova, Torregalli”. “Quanto ai fondi strutturali europei – ha continuato il presidente Rossi – si tratta di una massa ingente di risorse che dobbiamo utilizzare in modo fortemente selettivo, lavorando per obiettivi strategici su cui farli convergere. Firenze e l’area metropolitana producono il 50% del Pil regionale. Sono d’accordo con chi dice no a un neocentralismo regionale, ma dico anche no a un piccolo municipalismo localistico, no a una ‘città-stato’ gloriosa ma chiusa nei suoi confini. Insieme, bisogna lavorare insieme. Ed entro la metà del 2012 dovremo avere le idee chiare.” “Indico quattro assi – ha concluso il presidente Rossi – su cui dirigere le risorse. 1) La ricerca, le università, la costruzione di un sistema della ricerca e del trasferimento tecnologico 2) Il supporto all’impresa, al manifatturiero, per l’innovazione e l’internazionalizzazione. Penso alla meccanica, alla moda, ma anche alle tecnologie per i beni culturali. 3) Nuove infrastrutture per dare soluzione ai problemi della mobilità. 4)La cultura e le grandi istituzioni culturali, da cui lo stato si ritira. Noi dobbiamo insieme supportarle e fare sì che siano fattori di ricerca e di creatività.”  
   
   
REGIONE ABRUZZO: GIUNTA APPROVA CRITERI VALUTAZIONE PERSONALE INCENTIVI SOLO SU RISULTATI MISURABILI  
 
Pescara, 29 novembre 2011 - La Giunta regionale, nella seduta di ieri mattina, su proposta dell´assessore alle Risorse Umane, Federica Carpineta, ha approvato la delibera che, facendo seguito alla recente normativa regionale, introduce l´attuazione dei criteri per la valutazione dei direttori, dei dirigenti, dei responsabili d´ufficio e del personale regionale."E´ un importante passo avanti ? spiega l´assessore Federica Carpineta ? che, già dal prossimo anno, consentirà di cambiare registro. I direttori e i dirigenti verranno pesati e premiati sulla base di una valutazione rigorosa, che terrà conto sia degli obiettivi raggiunti sia delle capacità manageriali dimostrate nel conseguirli. Entro la fine del corrente anno verranno adottati i provvedimenti specifici che indicheranno ai rispettivi direttori gli obiettivi fissati dai singoli componenti la Giunta Regionale. I direttori, a loro volta, calibreranno gli obiettivi che i responsabili dei servizi loro assegnati dovranno conseguire. Sulla base degli obiettivi assegnati, la valutazione dei singoli avverrà a cascata: cioè l´Organo di indirizzo politico, su proposta dell´Oiv (Organismo Indipendente di Valutazione) valuterà i singoli Direttori. Questi, sempre su proposta dell´Oiv, valuteranno i singoli dirigenti e questi ultimi dovranno valutare sia i responsabili degli uffici sia i dipendenti loro sottoposti. La prospettiva che abbiamo davanti è quella che vedrà la valutazione delle attività svolte nell´anno 2012 capace di consentire, nel 2013, l´erogazione di incentivi economici, di risultato e di produttività, basati sui risultati effettivamente misurati per ogni singolo soggetto. Non credo che avremo lo sconfortante scenario del dare tutto a tutti. Parlavo di passo avanti ? aggiunge l´assessore Carpineta ? in quanto si tratta di dare concreta attuazione a percorsi già individuati dalle normative nazionali e regionali. Ritengo che oggi siamo in possesso di uno strumento efficace che porterà maggior efficienza nella macchina burocratica della Giunta Regionale ed eviterà la frustrazione dei direttori, dei dirigenti, dei responsabili di servizio e dei dipendenti che, da anni, si vedono sempre messi tutti insieme allo stesso livello di valutazione e di premialità. L´applicazione di questo sistema - conclude l´assessore Carpineta ? consentirà un evidente risparmio di spesa, perché non sarà oggettivamente possibile dare il massimo a tutti. Questi risparmi verranno utilizzati per incentivare ulteriormente i percorsi di qualificazione del personale. Così avremo una burocrazia sempre più moderna, più vicina ai Cittadini e più omogenea con i migliori standard aziendali che sono spesso il metro di paragone sia di chi agita polemiche sia soprattutto di chi disegna la macchina amministrativa del futuro".  
   
   
ROSSI: “A FIRENZE UN CENTRO DI STUDIO E DIBATTITO PER UN NUOVO UMANESIMO”  
 
Firenze, 29 novembre 2011 – “Penso che noi istituzioni, Comune, Provincia, Regione, dovremmo rivolgerci a tutti gli uomini di cultura della Toscana, del nostro paese e del mondo per fare di Firenze il centro degli studi e del dibattito sul Rinascimento e sull’umanesimo e dare così un contributo alla costruzione di un nuovo umanesimo nel nuovo millennio”. Questa la proposta che il presidente Enrico Rossi ha lanciato il 26 novembre da Palazzo Vecchio, concludendo il suo intervento alla manifestazione “20Venti” organizzata dal Comune. “Firenze – ha aggiunto – è la città del Rinascimento. E’ anche una città che giustamente si vende ai turisti e lo sa fare bene. E’ una cosa importante, che dà lavoro, ma che non può bastare e che da sola è persino pericolosa. Ho dato una occhiata su Wikipedia alla voce Rinascimento e ho letto: “Il Rinascimento è un periodo artistico e culturale della storia d’Europa che si sviluppa a partire da Firenze tra la fine del Medio Evo e l’inizio dell’età moderna.” Poi mi sono ricordato un passo della filosofa Agnes Heller, che ho studiato all’Università: “ Nel Rinascimento – scriveva – compare la concezione dinamica dell’uomo. Esiste la storia dello sviluppo personale dell’individuo ed esiste la storia dello sviluppo della società. Situazione ed individuo entrano in un rapporto fluido: passato, presente, futuro sono creazione dell’umanità. E così nascono libertà e fraternità. Spazio e tempo si umanizzano”. “Ecco – ha ripreso il presidente Rossi – tutto questo, che è alla base della nostra storia moderna, è partito da qui, da Firenze. Il mondo ci conosce per questo e per questo possiamo essere facilmente credibili. Oggi, agli inizi del nuovo millennio, nel mondo globalizzato ci si interroga su come rendere concepibile un nuovo umanesimo. Spero che nei prossimi tempi, con le migliori menti della città e della regione, riusciremo a costruire questo progetto: da tutto il mondo, i giovani, le nuove classi emergenti dovranno venire ancora di più ad alimentarsi di cultura a Firenze e nella Toscana. E’ un progetto ambizioso che però è in linea con il ruolo, la politica e la storia di questa città”  
   
   
NEL 2012 SOSTEGNO ATTIVITÀ E NUOVI PROGETTI PER UMBRI ALL’ESTERO  
 
Perugia, 29 novembre 2011 - Il sostegno e la collaborazione per la realizzazione di un progetto dell´Agenzia Umbria Ricerche, "Brain back", che, a partire da un´indagine sul fenomeno migratorio, prevede formazione e incentivi per i giovani di origine umbra che intendano rientrare in Umbria per creare un´impresa. È una delle attività per il 2012 illustrate dal presidente Orfeo Goracci aprendo ieri a Perugia, nella Sala Fiume di Palazzo Donini, la riunione annuale del Consiglio regionale dell´emigrazione che, fino a domani, vedrà confrontarsi rappresentanti delle istituzioni locali e delle associazioni degli emigrati di Canada, Australia, Venezuela, Colombia, Brasile, Argentina, Germania, Francia e Lussemburgo sulle proposte di intervento da sottoporre alla Giunta regionale per il Piano 2012. "Pur in una situazione di difficoltà economica e finanziaria straordinaria, come quella che viviamo in Italia - ha detto Goracci rivolto ai rappresentanti degli emigrati - che comporterà ancora tagli pesantissimi per la spesa pubblica, la Regione Umbria intende confermare il suo impegno, continuando a sostenere le iniziative già avviate nel campo della promozione dell´Umbria e progetti innovativi, nella consapevolezza che rappresentate una importante risorsa, poiché nessuno più di voi, che mantenete legami profondi con la terra d´origine e siete integrati nei Paesi ospitanti, è in grado di rappresentare e promuovere meglio l´identità, le ricchezze e i valori della nostra terra all´estero". Il Piano 2011 si avvia a conclusione con un "bilancio positivo - ha sottolineato - Ed è motivo di orgoglio anche la valutazione positiva dell´attività del ´Cre´ in una recente inchiesta del quotidiano ´Sole 24 ore´ che ha messo in evidenza come, a livello nazionale, l´organismo tecnico-consultivo della Giunta regionale dell´Umbria abbia un impegno di spesa a favore degli emigrati e delle loro famiglie superiore a quello di altre regioni, non solo per il suo elevato tasso di emigrazione, e che non sia gravato da costi per l´incarico del suo presidente". A chiusura delle attività di quest´anno, aal 9 all´11 dicembre prossimi, a Buenos Aires, si svolgerà la Conferenza dei giovani dell´America Latina. "Una iniziativa volta a rafforzare il legame delle nuove generazioni con la terra di origine e alla quale attribuiamo particolare importanza - ha detto Goracci - così come assume grande valenza e rappresenta un servizio in più per le associazioni degli umbri all´estero il progetto curato dall´Aur e che crea nuove opportunità per i giovani". Già avviato da alcune settimane con la raccolta di dati negli uffici "Aire" (Anagrafe italiani residenti all´estero) dei Comuni umbri, il progetto prevede una mappatura degli umbri all´estero attraverso un questionario che sarà distribuito in collaborazione con le associazioni dei vari Paesi, attivando a questo scopo anche un gruppo Facebook, un sito internet specifico, collegamenti su Youtube e Flickr. L´obiettivo principale, oltre a indagare più compiutamente il fenomeno migratorio dall´Umbria e supportare la crescita di reti fra mondo imprenditoriale e umbri residenti all´estero, come ha spiegato Valentina Bendini dell´Agenzia Umbria Ricerche, è quello di favorire il rientro nel territorio umbro dei "cervelli in fuga". Per il "brain back" saranno impiegati gli incentivi già previsti dalla normativa nazionale e regionale. Nel 2012, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, ha detto il presidente del "Cre" Goracci, si intende proseguire nel sostegno alle attività alle associazioni europee sulla base delle proposte contenute nei loro programmi, nei soggiorni per giovani e adulti provenienti dai Paesi extraeuropei e nei corsi di enogastronomia per giovani europei. Inoltre, si proseguirà con le attività del Museo dell´emigrazione, i laboratori didattici per le scuole, il concorso video "Memorie migranti" e i Quaderni del museo dell´emigrazione, il Premio Conti, istituito dalla Giunta regionale per promuovere la conoscenza delle esperienze legate all´emigrazione, nel progetto di ricerca sulle abitudini alimentari delle comunità umbre all´estero. Tra le proposte, anche il sostegno a un programma radiofonico realizzato dai giovani di Buenos Aires, "L´ombelico del mondo", alla scuola di lingua italiana nel centro umbro di Cordoba e alla realizzazione di un film-documentario su Mattia Giurelli, curato dal Comune di Amelia. La riunione del "Cre" prosegue nel pomeriggio di oggi con il dibattito. Domani, martedì 29, sono in programma le conclusioni e la votazione dell´ordine del giorno contenente le proposte alla Giunta regionale per il piano di interventi. Nel pomeriggio, il presidente Goracci e i componenti del "Cre" si recheranno a Gualdo Tadino, al Museo regionale dell´Emigrazione "Pietro Conti", per la presentazione del libro "Vite ritrovate - emigrazione e letteratura italiana di Otto e Novecento", di Gianni Paoletti, edito per la collana dei "Quaderni del Museo dell´Emigrazione".  
   
   
TRENTO: APPROVATA LA GRADUATORIA DEI PROGETTI IN MATERIA DI PROMOZIONE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
 Trento, 29 novembre 2011 - Su proposta del Vice Presidente e Assessore ai lavori pubblici, ambiente e trasporti Alberto Pacher, la Giunta provinciale ha approvato la graduatoria degli interventi da incentivare nell´ambito della promozione dello sviluppo sostenibile ed ha determinato inoltre le percentuali di contribuzione ai vari progetti. In base alla graduatoria risultano “ammissibili” a finanziamento le seguenti iniziative/progetti/interventi: 1. Comune di Brentonico: “La costruzione della Mappa di Comunità di Brentonico e il progetto di sperimentazione e studio della mobilità alternativa per la promozione della sentieristica della Rete delle riserve del Comune di Brentonico” proposto dal Comune di Brentonico;” spesa ammessa: 40.656 Euro 2. Comune di Comano Terme: “Masterplan per la valorizzazione della Lomasona”; spesa ammessa: 44.891 Euro 3. Comune di Fondo: “L’acqua come risorsa sostenibile per un Museo dell’Acqua di Fondo”; spesa ammessa: 79.200 Euro 4. Comune di Ossana: “Stage formativo ambientale”; spesa ammessa: 15.678,64 Euro 5. Comune di Segonzano: “La nostra acqua”; spesa ammessa: 11.228,80 Euro 6. Comune di Terlago: “Acqua viva Terlago”; spesa ammessa: 35.090 Euro 7. Comune di Trento: “Uno spot a favore della mobilità sostenibile”; spesa ammessa: 23.910 Euro 8. Comunità della Vallagarina: “Il giardino della memoria”; spesa ammessa: 14.322,50 Euro 9. Comune di Ziano di Fiemme: “E-motion, progetto di mobilità per Ziano”; spesa ammessa: 36.500 Euro. Le risorse finanziarie occorrenti per concedere i contributi per i progetti ritenuti “ammissibili” a finanziamento ammontano ad 247.300 Euro e sono state ripartite come di seguito specificato: 1. 34.558 Euro pari all’85% della spesa riconosciuta ammissibile del progetto “La costruzione della Mappa di Comunità di Brentonico e il progetto di sperimentazione e studio della mobilità alternativa per la promozione della sentieristica della Rete delle riserve del Comune di Brentonico” proposto dal Comune di Brentonico; 2. 35.913 Euro pari all’80% della spesa riconosciuta ammissibile del progetto “Masterplan per la valorizzazione della Lomasona” proposto dal Comune di Comano Terme; 3. 67.320 Euro pari all’85% della spesa riconosciuta ammissibile del progetto “L’acqua come risorsa sostenibile per un Museo dell’Acqua di Fondo” proposto dal Comune di Fondo; 4. 11.759 Euro pari al 75% della spesa riconosciuta ammissibile del progetto” Stage formativo ambientale” proposto dal Comune di Ossana; 5. 8.983 Euro pari all’80% della spesa riconosciuta ammissibile del progetto “La nostra acqua” proposto dal Comune di Segonzano; 6. 26.318 Euro pari al 75% della spesa riconosciuta ammissibile del progetto “Acqua viva Terlago” proposto dal Comune di Terlago; 7. 20.324 Euro pari all’85% della spesa riconosciuta ammissibile del progetto “Uno spot a favore della mobilità sostenibile” proposto dal Comune di Trento; 8. 11.100 Euro pari al 77,5% della spesa riconosciuta ammissibile del progetto “Il giardino della memoria” proposto dalla Comunità della Vallagarina; 9. 31.025 Euro pari all’85% della spesa riconosciuta ammissibile del progetto “E-motion, progetto di mobilità per Ziano” proposto dal Comune di Ziano di Fiemme. La Provincia autonoma di Trento ha a disposizione un fondo per le iniziative e gli interventi di promozione dello sviluppo sostenibile dell’ambiente. Il fondo finanzia i progetti di sviluppo sostenibile che vengono promossi dalle realtà territoriali, offrendo uno strumento importante per la realizzazione degli obiettivi di miglioramento della qualità della vita, dell’ambiente e del sistema produttivo del territorio trentino. Attraverso questo fondo gli enti pubblici possono trovare una risposta ai bisogni ambientali del proprio territorio. Il fondo è destinato al finanziamento d´iniziative, di progetti e di interventi finalizzati al conseguimento degli obiettivi previsti dalla normativa in materia di ambiente e, in particolare: per la realizzazione di attività promozionali e di campagne d´informazione, di educazione e di sensibilizzazione in campo ambientale; per la realizzazione di azioni e progetti sperimentali o a carattere esemplare, volti alla riduzione, raccolta differenziata e riutilizzo dei rifiuti, nonché alla riduzione del consumo di risorse idriche e al loro riutilizzo dopo il trattamento, oppure volti al trattamento di residui zootecnici e agricoli in impianti per la produzione di biogas; per la realizzazione di azioni e progetti volti al trattamento della frazione organica derivante dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani in impianti per la produzione di biogas; per la promozione, da parte della Provincia, degli enti locali e di altri soggetti, di agende Xxi e di buone pratiche; per lo sviluppo di certificazioni ambientali di processo - Iso 14001 e Emas - e di prodotto - Ecolabel - anche territoriali; per la realizzazione di studi e programmi di formazione; per lo sviluppo di progetti destinati in generale alla protezione dell´ambiente, nonché l´attivazione di misure dirette all´adesione e partecipazione a carte, protocolli e campagne aventi ad oggetto lo sviluppo sostenibile, per il sostegno alla realizzazione degli interventi e delle iniziative previsti dalla normativa ambientale in materia di scarichi dei rifugi alpini ed escursionistici, di impianti igienico-sanitari per lo scarico di acque reflue di autocaravan, caravan, camper e simili, di smaltimento dei rifiuti provenienti dai rifugi alpini o altri rifiuti. Le domande di finanziamento per i vari progetti e interventi sono state esaminate dal Servizio Valutazione ambientale che si è avvalso del supporto tecnico-istruttorio dei servizi provinciali di volta in volta competenti in relazione ai settori e alle materie di riferimento dei singoli interventi proposti.  
   
   
IMPRESE GIOVANI: ACCORDO TRA REGIONE TOSCANA E SISTEMA BANCARIO  
 
Firenze, 29 novembre 2011 – L’assessore Gianfranco Simoncini e i rappresentanti di numerosi istituti bancari hanno firmato il 25 novembre una intesa per assicurare le migliori condizioni di accesso al credito per le nuove imprese giovanili. L’accordo è finalizzato alla costituzione e espansione di imprese di giovani (18-40 anni); alla costituzione ed espansione di imprese di giovani con potenziale di sviluppo a contenuto innovativo, alla costituzione ed espansione di imprese femminili (per le imprese femminili non è previsto il limite di età) e alla costituzione di imprese da parte di lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali (per un periodo minimo di 6 mesi nei 24 precedenti la domanda di agevolazione, senza limiti di età). “L’intesa di oggi – ha spiegato l’assessore alle attività produttivi Gianfranco Simoncini – rappresenta lo strumento attuativo della Legge per l’imprenditoria giovanile e femminile che partirà il prossimo 15 dicembre, data prevista per l’uascita del bando. La legge mette a disposizione di giovani e donne, ma anche di lavoratori in cassa integrazione o mobilità, 12 milioni complessivi per favorire e sostenere l’imprenditorialità di giovani e donne, componenti fra le più colpite dalla crisi e senza le quali non è possibile lo sviluppo”. La Regione mette a disposizione risorse per 7,3 milioni di euro, che serviranno a Fidi Toscana, nell’ambito della nuova legge, per offrire garanzie al sistema bancario per la concessione di prestiti finalizzati alla creazione di nuove imprese di giovani, donne, lavoratori. A questi si devono aggiungere 1,2 milioni per la partecipazione al capitale di rischio delle nuove imprese e 3,5 milioni per i prestiti in conto interesse, previsti dalla legge, che dispone complessivamente di 12 milioni. L’intesa di oggi permette anche di reperire 500 mila euro per garantire i prestiti d’onore degli studenti per università e alta specializzazione. I finanziamenti per le imprese avranno tassi di interesse vantaggiosi (pari a quelli della “misura liquidità” delle azioni previste dal progetto “emergenza economia”) che varieranno da un minimo del 2,45% per un finanziamento di 5 anni ad una impresa con merito di credito “ottimo” ad un massimo del 4% per un finanziamento di 10 anni ad una impresa con merito di credito “mediocre”. Si potranno richiedere finanziamenti fino ad un massimo di 250mila euro (massimo 80% dell’ammontare del finanziamento) Il tasso di interesse per la restituzione dei prestiti d’onore sarà del 4% (fino a un massimo di 20 anni). Potranno accedere al prestito d’onore giovani tra i 22 e i 35 anni L’importo massimo garantito è di 50mila euro (fino al 100%). Ogni banca firmataria del protocollo indicherà i propri referenti sul territorio e potrà abbassare i tassi di interessi praticati. Tutte le informazioni saranno disponibili, dal primo dicembre, sul sito dello sportello giovani di Fidi Toscana www.Fiditoscanagiovani.it    
   
   
PREMIO A DON STELLA, PIONIERE DELLA FORMAZIONE FORMIGONI: SOSTEGNO A CHI EDUCA E AVVIA I GIOVANI AL LAVORO ROSSONI: IN PREPARAZIONE ACCORDO PER GLI AMMORTIZZATORI 2012  
 
Milano, 30 novembre 2011 - "Abbiamo bisogno di educatori e veri maestri, persone capaci di trasmettere amore ai nostri giovani. Nel corso di tutta la sua vita don Enrico Stella ci ha offerto una grandiosa testimonianza di carità cristiana e di utilità sociale". Con la consegna del premio alla carriera al fondatore del Centro di formazione professionale gestito dai salesiani il presidente della Regione, Roberto Formigoni, ha aperto il convegno dal titolo "I giovani e la ripresa del lavoro" organizzato ieri pomeriggio a Palazzo Lombardia. Il presidente e l´assessore all´Istruzione e Lavoro, Gianni Rossoni, hanno incontrato quasi 700 operatori della formazione, dialogando con loro sui temi dell´occupazione giovanile a partire, appunto, dall´esempio di don Stella. Il Premio Speciale A Don Stella - "Educare - ha detto Formigoni aprendo il convegno - non è trasferire la sapienza dentro un recipiente vuoto, ma mettersi in discussione. È quello che ha fatto don Stella al quale va tutta la nostra gratitudine: con questo riconoscimento vogliamo premiare coloro che in Lombardia svolgono il compito educativo". Fondatore nel 1978 a Milano del Centro nazionale delle opere salesiane per la formazione e l´aggiornamento professionale, il sacerdote ha permesso a più di 25 mila ragazzi di essere avviati sul mercato del lavoro. Suo principio ispiratore l´insegnamento di don Bosco che, a proposito della sua opera formativa, amava ripetere: "L´intelligenza dei miei ragazzi è nelle loro mani". La Programmazione 2014-2020 - Il convegno è stata l´occasione per fare il punto sulla formazione tecnica superiore in Lombardia e nel resto dell´Unione europea: a rappresentare la Commissione il rappresentante della direzione generale dell´Occupazione, Affari sociali e Pari opportunità, Andrea Mancini. Lo sguardo della Lombardia, infatti, è rivolto alla programmazione 2014-2020 del fondo sociale europeo: nelle prossime settimane la Giunta regionale presenterà un nuovo pacchetto di iniziative riservate alle politiche per l´occupazione. Allo studio, in particolare, il regolamento regionale sui tirocini, gli standard formativi minimi per l´acquisizione delle competenze di base e trasversali nell´apprendistato professionalizzante e, infine, l´implementazione del sistema delle Doti di Regione Lombardia finalizzata alla riqualificazione, alla ricollocazione e all´autoimprenditorialità. Nuove Regole 2012 Per Gli Ammortizzatori - "Intendiamo continuare a sostenere - ha spiegato Rossoni - tutti gli strumenti che possono facilitare l´ingresso dei giovani nel mercato del lavoro attraverso gli strumenti del tirocinio e dell´apprendistato". L´attenzione della Regione è rivolta anche a chi ha perso il lavoro: "Stiamo lavorando - prosegue l´assessore - per chiudere l´accordo sulle nuove regole per gli ammortizzatori del 2012 con l´obiettivo di aiutare le persone in difficoltà che devono reinserirsi nel mercato lavorativo".  
   
   
BOLZANO: NUOVA LEGGE SULL´APPRENDISTATO  
 
Bolzano, 29 novembre 2011 - Dopo che a luglio il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo che riforma l’istituto dell’apprendistato, l´assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur ha presentato il 28 novembre in Giunta provinciale gli ambiti nei quali intervenire per aggiornare la legge provinciale: entro aprile nuove direttive sulla durata dei contratti e età massima dell´apprendista. Da anni l´Alto Adige procede con successo sulla strada della formazione duale e a seguito della riforma dell´apprendistato insiste su due clausole centrali, come ha ribadito oggi la Giunta provinciale: "L´innalzamento della soglia di età ai 29 anni e la previsione, nei mestieri più complessi, di almeno quattro anni di apprendistato rispetto al triennio nazionale", ha ribadito il presidente Luis Durnwalder dopo la seduta. Il modello duale altoatesino offre la possibilità di conseguire in ambiente di lavoro una qualifica triennale o un diploma professionale quadriennale e ora tra le novità della riforma statale si segnala anche il potenziamento dell’apprendistato di alta formazione. Un apprendistato su tre livelli che la Giunta intende adottare confermando la sua posizione sulla durata del contratto (non solo i 3 anni statali, ma in casi particolari quattro) e sull´età massima del giovane, ben oltre i 18 anni del decreto legislativo del Governo. Le proposte di aggiornamento della legge sull´apprendistato vengono discusse con le parti sociali per trovare le soluzioni più adatte al modello altoatesino da inserire nella nuova legge provinciale di recepimento prevista entro aprile 2012. L´apprendistato altoatesino, che interessa attualmente 3.500 giovani tra i 16 e i 29 anni, rappresenta il cardine del sistema duale che si basa sulla preparazione tecnica in azienda e sull´insegnamento nelle scuole professionali (un giorno alla settimana o a blocchi settimanali per un totale di almeno 9 settimane all´anno). Al momento la legge provinciale ha previsto una durata di tre anni (prorogabile di un anno e in casi particolari due), un minimo di 1000 ore di formazione scolastica e l´aumento a 29 anni del limite massimo d´età per stipulare un contratto di apprendistato.  
   
   
ABRUZZO: 2 MLN PER FORMAZIONE CONTINUA ALLE IMPRESE PER LA PRIMA VOLTA FINANZIATE ANCHE LE PICCOLE REALTA´  
 
L´aquila, 29 novembre 2011 - E´ stato pubblicato il 25 novembre l´avviso relativo al progetto speciale "Formazione continua per imprese piccole, medie e grandi", finanziato con due milioni di euro, parte dei quali assegnati all´Abruzzo dall´art. 1 del Decreto Ministeriale n. 320/V/2009 del 18 novembre 2009, e la restante a valere sul Fondo sociale europeo. Si tratta di risorse finalizzate a sostenere iniziative a favore dei lavoratori, per aggiornare ed accrescere le loro competenze, e delle imprese, per svilupparne la competitività. Il progetto si propone, attraverso due interventi, di attuare percorsi formativi attinenti l´innovazione organizzativa, di prodotto e di processo, rivolti al management e, più in generale, alle alte professionalità, che possano favorire lo sviluppo dell´impresa. E´ destinato altresì a promuovere percorsi formativi rivolti ai lavoratori, con particolare riguardo a quelli coinvolti in processi di ristrutturazione e/o di riorganizzazione aziendale, allo scopo di evitare il rischio del licenziamento. Per ogni progetto è previsto un finanziamento massimo di 50 mila euro per percorsi formativi presentati da piccole imprese e di 100 mila euro per percorsi formativi presentati da medie e grandi imprese. In tutto saranno finanziati 30 progetti. "La grande novità di questo progetto - spiega meglio l´assessore alle Politiche del lavoro, Paolo Gatti - è la possibilità che diamo anche alle piccole imprese di poter attingere ai fondi per la formazione continua. Abbiamo ritenuto, in questa delicata fase economica, di estendere il sostegno anche alle realtà più piccole che credono nella formazione come leva strategica per accrescere e rafforzare la loro competizione nel mercato". Per l´Assessore "il capitale umano resta uno degli asset più importanti dell´imprenditoria abruzzese e cerchiamo di promuovere tutte le iniziative che consentano il suo miglioramento e rafforzamento". "Inoltre, il sistema della formazione continua per gli imprenditori - conclude Gatti - viene considerato dalle parti sociali e datoriali uno strumento valido e da sostenere e noi, in questi anni, abbiamo con convinzione investito ingenti risorse per promuoverlo". Il progetto consentirà la formazione in specifiche aree tematiche: sicurezza sui luoghi di lavoro e salvaguardia dell´ambiente; sviluppo/innovazione organizzativa; innovazione tecnologica; competenze tecnico-professionali; competenze gestionali e di processo; qualificazione/riqualificazione delle competenze di base e/o professionali e relazioni industriali. Potranno presentare domanda le singole imprese o organismi di formazione accreditati dalla Regione Abruzzo, su espresso incarico delle aziende beneficiarie. Le proposte potranno essere trasmesse a partire dal 19 dicembre 2011, fino al 30 gennaio 2012.  
   
   
SICUREZZA: BASSA FRIULIANA, SIGLA ACCORDO FVG CON PREFETTURA E SINDACI  
 
Udine, 29 novembre 2011 - È stata siglata ieri una convenzione tra la Regione Friuli Venezia Giulia, la Prefettura di Udine e 16 comuni della Bassa Friulana per migliorare la tutela della legalità e la sicurezza del territorio che risulta particolarmente colpito da furti nelle abitazioni dei comuni attraversati dalla strada statale 14 "Triestina". Erano presenti alla sottoscrizione dell´accordo, che avrà efficacia fino al 31 dicembre 2013, il prefetto di Udine, Ivo Salemme, l´assessore regionale alle Attività produttive delegato alla polizia locale e sicurezza, Federica Seganti, il questore di Udine, Antonio Tozzi, il sindaco del Comune di Cervignano del Friuli, Pietro Paviotti, in qualità di capo fila dell´Associazione intercomunale del Cervignanese (Aquileia, Campolongo Tapogliano, Cervignano, Fiumicello, Ruda, Terzo di Aquileia, Villa Vicentina), il presidente dell´Unione dei Comuni Centro Economico della Bassa Friulana con sede in San Giorgio di Nogaro, Pietro Del Frate, il sindaco di Latisana, Salvatore Benigno, come capofila dell´Associazione tra i Comuni di Latisana e Ronchis, e il sindaco di Palazzolo della Stella, Mauro Bordin, a nome dell´Ufficio associato di Polizia Locale tra i Comuni di Palazzolo dello Stella, Carlino, Muzzana del Turgnano, Precenicco. L´onere finanziario a carico della Regione sarà di 430 mila euro dei quali 232 mila euro a favore di tutti gli organi statali e di 198 mila euro a disposizione degli enti locali. Il piano finanziario prevede la copertura sia di spese in conto capitale (340 mila euro) sia di spese correnti (90 mila euro). La copertura di queste ultime, in particolare, permetterà il rafforzamento del servizio di Polizia locale anche in fasce serali e notturne. L´accordo permetterà, ha spiegato il prefetto Salemme, di poter dotare le Forze di polizia di strumentazione aggiuntiva di videosorveglianza per il controllo dei veicoli, di automezzi attrezzati per attività investigative, apparecchiature informatiche, sistemi di lettura targhe, autovetture. "Il progetto - ha aggiunto l´assessore Seganti - costituisce un efficace strumento di realizzazione degli obiettivi individuati dal Programma regionale di finanziamento in materia di sicurezza per l´anno 2011, anche nella prospettiva di dare piena attuazione alle politiche integrate di tutela del territorio che sono obiettivo del protocollo d´intesa firmato tra ministero dell´Interno e Regione Friuli Venezia Giulia siglato nel 2010, attraverso azioni mirate a contrastare il senso di insicurezza dei cittadini, iniziative coordinate di controllo del territorio e l´intensificazione del raccordo e della cooperazione tra le Forze di Polizia e la Polizia Locale". Si tratta, ha ricordato Seganti, del terzo accordo del genere siglato in tre anni (il primo riguardava l´installazione di ´telecamere intelligenti´ lungo gli assi viari della A4 e della A23, il secondo aveva come obiettivo la tutela della sicurezza e la lotta al commercio abusivo e alla contraffazione di prodotti commerciali) per affrontare le problematiche di sicurezza in specifici territori. "Sono progetti particolarmente impegnativi - ha ricordato l´assessore - perché devono coordinare molti enti locali". Nel caso di quest´ultima convenzione sono appunto 16 i comuni coinvolti. Unanime la soddisfazione dei sindaci della Bassa Friulana che hanno espresso il loro plauso per "una collaborazione a più livelli" che affronta un problema, quello dei furti nelle abitazioni, in progressivo e preoccupante aumento.  
   
   
MILANO CONTRO LA PENA DI MORTE. IL COMUNE ADERISCE ALLA GIORNATA INTERNAZIONALE “CITTÀ PER LA VITA” LA STATUA DI CESARE BECCARIA SARÀ ILLUMINATA DA OGGI AL 30 NOVEMBRE  
 
 Milano, 29 novembre 2011 - Il Comune di Milano aderisce alla Giornata internazionale delle “Città per la Vita - Città contro la Pena di Morte”, in programma il 30 novembre per ricordare la prima abolizione della pena capitale avvenuta nel Granducato di Toscana 225 anni fa, il 30 novembre del 1786. L’iniziativa, nata nel 2002, è sostenuta in Italia dalla Comunità di Sant’egidio e, nel mondo, dalle principali associazioni internazionali per i diritti umani che fanno parte della World Coalition Against the Death Penalty (tra cui Amnesty International, Ensemble contre la Peine de Mort, International Penal Reform, Fiacat). Il Comune ha deciso di aderire perché, come si enuncia nella Dichiarazione universale dei diritti umani adottata dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel dicembre del 1948, a ogni cittadino deve essere riconosciuto il diritto alla vita (articolo 3) e perché “nessuno potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o punizioni crudeli, inumane o degradanti” (articolo 5). Alla rete delle “Città contro la Pena di Morte” aderiscono quasi mille città nel mondo, tra cui Roma, Napoli, Bruxelles, Madrid, Berlino, Barcellona, Firenze, Reggio Emilia, Venezia, Città del Messico, Buenos Aires, Dallas, Vienna, Parigi, Copenhagen, Stoccolma, Bogotà, Santiago del Cile, Abidjan, Maputo, Dakar. In ognuna di queste città, nella giornata del 30 novembre saranno illuminati i monumenti “simbolo” per fermare le esecuzioni capitali: dal Colosseo a Roma alla Plaza de Santa Ana di Madrid, dall´Obelisco centrale di Buenos Aires al Palazzo della Moneda a Santiago, dall’Atomium di Bruxelles alla Piazza della cattedrale di Barcellona. A Milano, dalle ore 18 di oggi fino al 30 novembre, sarà illuminata la statua dedicata a Cesare Beccaria, il grande giurista padre dell’abolizione della pena di morte, che si trova nell’omonima piazza. Proprio a Milano, nel 1764 Beccaria pubblicò il suo “Dei delitti e delle pene”, in cui scriveva: «Parmi un assurdo che le leggi, che sono l´espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l´omicidio, ne commettono uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall´assassinio, ordinino un pubblico assassinio» (Dei delitti e delle pene, cap. Xxviii). “Siamo orgogliosi di aderire a questa iniziativa – ha dichiarato la vicesindaco del Comune di Milano Maria Grazia Guida – perché è una grande opportunità per sensibilizzare i milanesi. La partecipazione delle città a livello internazionale consente di ampliare i momenti di confronto nella società civile, anche in aree geografiche in cui la pena di morte è ancora praticata”. “L’adesione del Comune alla Giornata Internazionale delle ‘Città per la Vita - Città contro la Pena di Morte’ è un evento molto importante – ha dichiarato Milena Santerini della Comunità di Sant’egidio Onlus – perché Milano è una città ‘simbolo’ nella lotta alla pena di morte, visto che è la patria di Cesare Beccaria”. Nel 2010 le esecuzioni capitali sono state 5.837, quasi cento in più rispetto al 2009 e al 2008. Di queste, quasi 5mila sono avvenute in Cina, che mantiene questo tragico primato con l’85,6% del totale.  
   
   
LAVORO IN ABRUZZO: PROGETTI PER INCLUSIONE SOCIALE DEI DETENUTI. DUE MILIONI E MEZZO DI EURO PER IL REINSERIMENTO LAVORATIVO  
 
Pescara, 28 novembre 2011 - E´ disponibile, sul sito web della Regione, l´avviso per la presentazione di progetti finalizzati all´inserimento socio-lavorativo dei detenuti e degli ex-detenuti. L´avviso, che sarà pubblicato sul Burat Speciale n. 76 del 2 dicembre, rientra nell´ambito del Progetto speciale multiasse Fse a sostegno e rafforzamento delle misure di inclusione sociale per le categorie svantaggiate e a rischio di emarginazione. "Con circa due milioni e mezzo di euro - spiega l´Assessore al Lavoro e Politiche Sociali Paolo Gatti - finanzieremo interventi volti alla realizzazione di percorsi integrati di formazione per il reinserimento socio-lavorativo di detenuti, ex-detenuti, di giovani adulti e di minori, che si trovano sottoposti a provvedimenti dell´Autorità Giudiziaria". Le candidature, da parte delle Associazioni Temporanee di Scopo, potranno riguardare due tipologie d´intervento: la prima, a favore dei detenuti sul territorio regionale, è dedicata a iniziative utili all´acquisizione di qualifiche professionali, mediante una certificazione delle competenze, da registrarsi sul c.D. Libretto Formativo del Cittadino o, per coloro che sono in regime di esecuzione penale esterna come anche si trovano sul finire del periodo di reclusione, a servizi di orientamento al lavoro e inserimento in contesti lavorativi mediante work experience. La seconda tipologia, contenuta nell´avviso, è invece pensata per i minori e per i giovani adulti sottoposti a provvedimenti dell´Autorità Giudiziaria e richiede una progettazione di percorsi integrati finalizzati al (re)inserimento socio-lavorativo degli stessi attraverso una partecipazione diretta ad attività formative ed occupazionali. "L´attivazione di percorsi di transizione pena-lavoro insieme con il superamento di quei processi di esclusione sociale permettono - conclude Gatti - di trasformare la condizione detentiva in un´occasione preziosa di maturazione e (ri)progettazione della propria esistenza, nel godimento dei diritti e nell´osservanza dei doveri: elementi essenziali e indispensabili per il compimento di una piena cittadinanza". I progetti potranno essere presentati alla Direzione Politiche Attive del Lavoro, Formazione ed Istruzione, Politiche Sociali della Regione Abruzzo entro il 45° giorno successivo alla data di pubblicazione dell? avviso sul Burat da parte di Ats formate da organismi di formazione, agenzie per il lavoro, associazioni datoriali o gruppi di imprese, cooperative sociali e/o onlus e/o enti pubblici.  
   
   
VIOLENZA SULLE DONNE: OGGI A PARMA UN SEMINARIO  
 
 Parma, 29 novembre 2011 – Si parlerà di violenza sulle donne e di diffusione di buone prassi nell’ambito dei servizi sanitari, domani, nell’Aula magna del Liceo d’arte Toschi di Parma, in un seminario rivolto agli operatori di tutta l’Emilia settentrionale. A Parma convergeranno rappresentanti dei comuni, delle aziende sanitarie, delle aziende di servizio alla persona, delle forze dell’ordine delle province di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Modena per confrontarsi in particolare sull’accesso ai servizi sanitari delle donne vittime di violenza e per favorire insieme la diffusione di buone prassi. L’iniziativa rientra in un trittico di seminari organizzati in tutto il territorio emiliano-romagnolo dalla Regione Emilia-romagna e dall’Ausl di Ravenna (capofila del progetto per delega della Regione), ed è realizzata con la collaborazione della Provincia di Parma. I tre seminari sono stati promossi a partire dal video “Basta poco per cambiare”, realizzato dalla stessa Ausl di Ravenna con l’associazione Linea rosa, nel quale sono rappresentate situazioni concrete che gli operatori sanitari del Pronto soccorso o del primo accesso sanitario si trovano a dover gestire nei confronti di donne con segni di maltrattamento. Il seminario di Parma è in programma per domani, martedì 29 novembre, dalle 14 nell’Aula magna del Liceo d’arte Toschi (viale Toschi, 1), e sarà aperto dai saluti di Antonella Grazia, funzionario dell’Assessorato alle Politiche sociali della Regione Emilia Romagna, di Marisa Bianchin, direttore del Distretto sanitario di Lugo (Ausl di Ravenna), e di Marcella Saccani, assessore Politiche sociali e Pari opportunità della Provincia di Parma. A seguire la presentazione e la proiezione del filmato “Basta poco per cambiare”, la relazione di Maria Stella D’andrea (responsabile Gruppo multidisciplinare prevenzione rilevamento e cura dell’abuso e maltrattamento ai minori Ausl di Reggio Emilia) su “Percorsi e tutela sanitaria per le vittime di violenza”, e gli interventi dell’Ausl di Ravenna (Marisa Bianchin, direttore del Distretto sanitario di Lugo, e Maria Mirella Barbieri per pronto soccorso e 118) e dell’Associazione Linea Rosa (la presidente Alessandra Bagnara). Alle 16,20 l’assessore Marcella Saccani racconterà “L’esperienza della Provincia di Parma”, lasciando poi spazio ad esperienze di buone prassi in aziende sanitarie e ospedaliere del territorio, con interventi di Roberto Fiorini dell’Ospedale di Vaio e di Carla Verrotti dell’Azienda Ospedaliero-universitaria di Parma. In chiusura focus sulle attività del Centro antiviolenza di Parma con la relazione della presidente Samuela Frigeri.  
   
   
TRENTO: PARI OPPORTUNITA´: NUOVI CRITERI E MODALITA´ PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI  
 
Trento, 28 novembre 2011 - In arrivo nuove modalità e criteri per la concessione di contributi ad iniziative per la promozione delle pari opportunità fra uomo e donna, da realizzarsi a partire dal 2012. Lo ha deciso oggi la Giunta provinciale, su proposta dell´assessore competente Lia Giovanazzi Beltrami. Le domande vanno presentate nel periodo 1 dicembre 2011– 16 gennaio 2012, ma a partire dal prossimo anno il periodo utile andrà dal 1 novembre al 15 dicembre. Ai contributi possono accedere sia soggetti pubblici che privati. E´ stato previsto anche l´inserimento di alcuni nuovi criteri di valutazione per l’individuazione dei punteggi della graduatoria di merito, ovvero: valutazione d’impatto – ricaduta; certificazione Family Friendly: presenza marchio Family in Trentino/family Audit; coerenza obiettivi enunciati nel progetto/azioni indicate. Ecco in sintesi tutte le informazioni utili per la presentazione delle domande. Chi può presentare domanda di contributo? Enti pubblici (Comuni o loro forme associative, Comprensori, etc.) Soggetti privati (quali associazioni, fondazioni, enti di formazione, imprese e società) ad esclusione delle persone fisiche che abbiano la propria sede legale o operativa nel territorio della provincia di Trento. Quali iniziative sono finanziabili? Iniziative, interventi ed azioni che agiscano in ambito provinciale per : - diffondere la cultura di genere e delle pari opportunità tra uomini e donne a livello locale; - il rafforzamento delle condizioni e delle competenze delle donne; - promuovere la consapevolezza ed il superamento degli stereotipi di genere; - sostenere la presenza equilibrata di uomini e donne negli ambiti in cui sono sottorappresentati; - approfondire e migliorare la conoscenza delle situazioni e condizioni di vita di uomini e donne; - ridurre eventuali disparità di genere. Per assicurare la diffusione della cultura di genere e delle pari opportunità tra uomini e donne su tutto il territorio provinciale viene garantito il finanziamento di almeno un progetto o iniziativa per ciascun ambito territoriale di riferimento delle Comunità. A quanto ammonta il contributo? Il contributo viene concesso sul totale delle spese ammissibili nella misura: - dell’80% per progetti con un punteggio da 61 a 50, - del 70% per progetti con un punteggio da 49 a 35, - del 60% per progetti con un punteggio da 34 a 23, ed è calcolato sulla base del piano finanziario presentato; la percentuale del contributo viene stabilita in modo tale da non generare avanzo. Il contributo per ciascuna iniziativa non potrà comunque eccedere la somma complessiva di euro 8.000,00. Scadenza presentazione domande - Le domande per le iniziative da realizzarsi nel 2012 vanno presentate nel periodo 1 dicembre 2011– 16 gennaio 2012. Le domande per le iniziative da realizzarsi negli anni successivi vanno presentate nel periodo 1 novembre – 15 dicembre di ogni anno. Novità: 1. È stata anticipata la scadenza di presentazione dei progetti: per quest’anno il 16 gennaio, a partire dal prossimo anno la scadenza sarà il 15 dicembre. 2. Inserimento di alcuni nuovi criteri di valutazione per l’individuazione dei punteggi della graduatoria di merito (valutazione d’impatto – ricaduta; certificazione Family Friendly: presenza marchio Family in Trentino/family Audit; coerenza obiettivi enunciati nel progetto/azioni indicate) 3. Nuova modalità di scelta dei progetti da finanziare estraendo dalla graduatoria finale di merito: Criterio Territoriale: seguendo l’ordine di graduatoria viene data priorità di finanziamento estraendo un progetto/iniziativa per ogni ambito territoriale di riferimento delle Comunità; Criterio Di Merito: i progetti/iniziative rimanenti dopo l’estrazione per ambito territoriale, vengono finanziati in ordine di graduatoria fino ad esaurimento delle risorse disponibili. In entrambi i criteri di finanziamento i progetti/iniziative mantengono il punteggio e la relativa percentuale di finanziamento assegnati in base alla graduatoria di merito.  
   
   
VARSAVIA - INAUGURAZIONE RETE EUROPEA DI MENTORS PER IMPRENDITRICI  
 
Varsavia, 29 novembre 2011 - Nell´ambito del semestre polacco di presidenza della Commissione Europea, lo scorso 15 Novembre a Varsavia, si è svolta la conferenza di inaugurazione della Rete Europea di Mentors per le Donne Imprenditrici (European Network of Mentors for Women Etrepreneurs), che intende favorire la promozione dello spirito imprenditoriale femminile in Europa. All´evento hanno preso parte Joanna Drake, Director and Deputy Sme Envoy - Dg Enterprise & Industry - Commissione Europea (Direttore e Vice Rappresentante per le Pmi - Dg Imprese e Industria - Commissione Europea), Waldemar Pawlak, Vice premier di Polonia, Bożena Lublinska-kasprzak, Presidente dell´Agenzia per lo Sviluppo delle Imprese in Polonia, Grażyna Henclewska, Sottosegretario di Stato Polacco del Ministero dell´Economia, nonché Ambasciatrici della Rete Europea di Ambassadors, provenienti da 22 paesi e Mentors della nuova rete costituita, provenienti da 17 paesi europei. L´iniziativa si inserisce fra le iniziative per lo svolgimento del progetto comunitario, denominato "Be-win - Business Entrepreneurship Women In Network", coordinato a livello nazionale da Unioncamere Toscana. Il progetto è stato ammesso a finanziamento nell´ambito del bando dell´Unione Europea "European Network of Mentor for Women Entrepreneurs" (6/G/ent/cip/10/e/n01c2) ed ha l´obiettivo di offrire, da parte delle imprenditrici di successo (Mentors), testimonianze afferenti l´organizzazione e la gestione d´impresa, nonché un sostegno empatico di conoscenza, esperienza di affari e di sicurezza alle neo imprenditrici (Mentees). La Rete Italiana di Mentors, costituita da 32 imprenditrici esperte provenienti da 16 regioni coinvolte nel progetto, sotto specificate, e facente parte del Network Europeo inaugurato a Varsavia, è stato rappresentato alla conferenza da 23 mentors. Adriana Silvia Sartor della regione Lombardia, ha ritirato in rappresentanza del team delle Mentor italiane il diploma della partecipazione alla nuova rete europea. Le 32 imprenditrici Mentors, saranno impegnate per i 24 mesi di durata del progetto, nella partecipazione ad un percorso formativo articolato in sessioni di coaching, incontri organizzati dai partners e conferenze tecniche sulle opportunità finanziarie per l´impresa, sui contratti di rete per le imprese, sul web marketing, sull´internazionalizzazione e sugli strumenti di conciliazione vita - lavoro.  
   
   
PIANETA “MINORI”, AL VIA IN BASILICATA UN PROGRAMMA SU INFANZIA E ADOLESCENZA  
 
Potenza, 29 novembre 2011 - Riflettori puntati sul pianeta “minori”. In Basilicata prende il via un programma di ricerca e di interventi, per comprendere le condizioni dell´infanzia e dell´adolescenza. L’attenzione è focalizzata su bisogni, fattori di rischio, fattori protettivi e stili di vita, con l’obiettivo di incentivare la programmazione di politiche pubbliche innovative, organiche e di comunità, che tengano conto dei bisogni e delle attese dei giovani. Partner del Programma è l’Istituto degli Innocenti di Firenze, riconosciuto come riferimento nazionale ed europeo per la promozione dei diritti dell’infanzia, con cui la Regione ha stipulato una convenzione nel giugno scorso. All’istituto di ricerca degli Innocenti, che sin dal 1410 è impegnato nella tutela dell’infanzia, in modo continuato sono state affidate le attività del Centro Nazionale di documentazione e analisi per l´infanzia e l´adolescenza. L´istituto, dunque, ha dalla sua competenze significative nel promuovere e sostenere con l´informazione, la conoscenza e l´innovazione le politiche per i cittadini più piccoli. Con la Regione Basilicata l’ente fiorentino collaborerà alla realizzazione del Programma che annovera attività di interventi e di ricerca sul territorio nell´area infanzia e adolescenza e si completa con un percorso per la protezione dei minori vittime di abusi sessuali. “Il programma regionale che presentiamo oggi – ha spiegato l’assessore alla Salute, Attilio Martorano, illustrando l’iniziativa - è uno snodo fondamentale del progetto Basilicata Benessere bambino, giunto al suo terzo appuntamento. Dopo il lancio della "Prima pietra", l´iniziativa per i bambini autistici avviato con la Fondazione Stella Maris, e il progetto per la costruzione del Centro Bambino Gesù in Basilicata e della Rete interaziendale pediatrica, è ora la volta del progetto che ci vede insieme a una prestigiosa istituzione nazionale, l´Istituto degli innocenti. Il nostro impegno punta a promuovere una nuova cultura dell´infanzia che parta dal benessere e dal rispetto dei bambini come persone, passi per la creazione di un ambiente adeguato al bambino e, attento ai processi di formazione del personale socio-assistenziale e socio-sanitario, fornisca agli operatori una serie di elementi di indirizzo a carattere metodologici e operativi per affrontare correttamente i gravi problemi di protezione e assistenza di bambini e bambine vittime di maltrattamenti e abusi sessuali”. Per l’Istituto degli Innocenti sono intervenuti Aldo Fortunati, direttore Area documentazione, ricerca e formazione, Sabrina Breschi e Ermenegildo Ciccotti, rispettivamente responsabili del Servizio Ricerca e Formazione e del Servizio Statistico. “La rinnovata collaborazione con la Regione Basilicata, anche per l’ampio respiro del piano di attività programmate - hanno detto - è un’occasione significativa per rafforzare il ruolo dell’Istituto a supporto dell’attuazione di politiche regionali rivolte all’infanzia e all’adolescenza ancorate alla conoscenza dei bisogni e dei contesti che scaturisce dal miglioramento e potenziamento dei flussi informativi”. “L’intero percorso – hanno continuato - è supportato da un’azione trasversale per lo sviluppo della governance, della programmazione integrata e della concertazione, a partire dalla consapevolezza che un programma di intervento complesso come quello delineato dalla Regione Basilicata, può essere realmente finalizzato solo se in grado di coinvolgere fattivamente come protagonisti, i rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni operanti nel settore, attraverso idonei strumenti di coordinamento, assistenza tecnica e promozione”. “L’interesse che riserviamo alle condizioni di benessere dei bambini – ha spiegato il presidente Vito De Filippo - sono un’attenzione a un universo delicato come quello dell’infanzia ma anche una forma di autoesame per l’intera Basilicata. Generalmente, alcune ricerche attestano che nel Mezzogiorno d’Italia il livello di benessere dell’infanzia, considerato dai ricercatori uno degli indicatori principali e le condizioni sociali di una comunità, sia inferiore rispetto al resto del Paese e, sebbene abbiamo motivo di credere che la nostra situazione sia diversa, l’interesse della Regione Basilicata non è solo quello di indagare il fenomeno, ma di individuare le azioni da mettere in campo per ulteriori miglioramenti”. Il “Programma di interventi e attività di studio, analisi, ricerca e raccolta dati nell’area infanzia e adolescenza” è promosso dalla Regione Basilicata e realizzato con il supporto tecnico scientifico e la collaborazione dell’Istituto degli Innocenti. L’obiettivo è avere un quadro complessivo ed esauriente di quella che è la condizione dei minori in Basilicata per individuare le sacche di rischio e di disagio e intervenire con politiche adeguate. Un capitolo a sé nel programma è uno specifico percorso per i piccoli vittime di abusi sessuali. Il piano di attività è articolato in tre azioni principali: • Raccolta, elaborazione e sistematizzazione dei dati e della documentazione sull’infanzia e l’adolescenza in Basilicata, in raccordo con lo sviluppo del Sistema Informativo Regionale. • La realizzazione di una iniziativa specifica di ricerca per approfondire le caratteristiche della rete dei servizi sul territorio. • Programma di prevenzione, assistenza e recupero di minori vittime di abusi sessuali attraverso il supporto all’elaborazione di linee guida regionali e la realizzazione di un percorso formativo di secondo livello. Il programma prevede il coinvolgimento di istituzioni, enti locali e attori sociali del territorio. Vista la particolare delicatezza del lavoro sul maltrattamento, l’abuso e la violenza, l’iniziativa permetterà agli operatori di specializzarsi ulteriormente e attiverà strategie che possano garantire, su tutto il territorio, modalità concertate di gestione degli interventi, favorendo azioni multidisciplinari e interprofessionali.  
   
   
IN PIEMONTE IL BONUS BEBÈ A DOMICILIO  
 
Torino, 29 novembre 2011 - Coloro che hanno chiesto all’Asl di competenza il “bonus bebè” ma non l’hanno ottenuto lo riceveranno quanto prima direttamente a domicilio. Ad annunciarlo è l’assessorato regionale alla Sanità, al quale sono arrivate varie segnalazioni relative alla mancata consegna del voucher pur nel rispetto dei requisiti richiesti (bambino residente in Piemonte nato tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2011 e con una famiglia dal reddito Isee non superiore a 38.000 euro). Oltre a scusarsi per il disservizio, dall’assessorato spiegano che in alcune aziende sanitarie i buoni sono terminati perché si è verificato un esubero di richieste rispetto alle previsioni e che sono già partite alle famiglie le lettere con le quali si annuncia che nei prossimi giorni il voucher sarà spedito direttamente a casa. Visto che il bonus bebè è un diritto per tutte le famiglie che abbiano i requisiti di reddito richiesti, l’impegno della Regione non verrà meno.  
   
   
ASILI NIDO IN LIGURIA: QUASI TRE MILIONI DI EURO PER CONSOLIDARE I SERVIZI A FAVORE DELLA PRIMA INFANZIA“.  
 
Genova, 29 Novembre 2011 - Quasi tre milioni di euro per migliorare l´offerta e sostenere i costi di gestione degli asili nido della Liguria. Sono stati stanziati oggi dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alle politiche sociali, Lorena Rambaudi nell´ambito degli interventi a favore dei servizi socio-educativi per la prima infanzia. I finanziamenti, per un ammontare dei 2.754.194 euro, saranno riservati ai Comuni che gestiscono i servizi educativi per la prima infanzia e ad Enti del terzo settore. “Dare un sostegno economico per la gestione dei nidi è un fatto importante – ha detto l´assessore Rambaudi - considerate le difficoltà dei bilanci comunali e le criticità dei numerosi asili aperti con il programma Liguria Famiglia che oggi faticano nella fase di avvio dell´attività". Il finanziamento è stato possibile grazie ad un´azione della commissione nazionale politiche sociali, coordinata dall´assessore regionale, Lorena Rambaudi che per la prima volta ha ottenuto la possibilità di utilizzare il fondo nazionale per la gestione e non solo per interventi di investimento. “Lo scorso anno all´avvio dell´iter – ha spiegato Rambaudi - abbiamo dato un segnale netto al Governo: inutile aprire nuove strutture in un momento di criticità dei fondo sociali e rischiare di non riuscire a mantenerle, soprattutto per quelle Regioni, come la Liguria, vicino alla copertura del parametro di Lisbona, fissato nel 33% di posti/nido in relazione alla popolazione di quella fascia di età". I finanziamenti sono destinati a 183 nidi o servizi integrativi per la prima infanzia, quali centri per bambini o piccoli servizi gestiti a domicilio che svolgono attività per 6.196 bambini. La quota principale va ai nidi comunali con la soddisfazione dell´Anci che ha partecipato all´intesa. Una parte è destinata agli asili gestiti dal privato sociale no profit che rientrano nella programmazione dei distretti e nel piano Liguria Famiglia, attivato negli anni precedenti. “E´ evidente – conclude l´assessore Rambaudi - che la preoccupazione per questo settore è la tenuta nel tempo dei servizi considerato l´azzeramento dei fondi nazionali. Mi sento di dire che in Liguria abbiamo servizi di ottima qualità strutturale e gestionale e a questo proposito la prossima settimana porteremo in Giunta la proposta di un nuovo sistema di accreditamento per monitorare e garantire sempre di più la qualità nei delicati servizi dedicati ai più piccoli".  
   
   
DONNE FUORI DAL MERCATO DEL LAVORO, 1 DICEMBRE CONVEGNO A SENISE  
 
Potenza, 29 novembre 2011 - Si discuterà di “Donne fuori dal mercato del lavoro, proposte e progetti” nell’incontro che si terrà a Senise nella sala “Oliver” il giorno 1 dicembre 2011, alle ore 17.00. Lo rende noto la presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Antonietta Botta sottolineando che “il convegno,organizzato dalla associazione ‘Il cielo è sempre più Blu’ con il patrocinio e la collaborazione della Crpo, rientra nell’ambito della manifestazione ‘Expo di Natale’ che durerà dal 27 novembre all’8 dicembre e che prevede incontri con tutte le associazioni di volontariato regionali e nazionali e sarà occasione di incontro fra realtà operanti sul territorio nell’ambito del sociale”. Donne fuori dal mercato del lavoro, proposte e progetti tra format passati, interventi consolidati e modelli di Paesi ad economia crescente, analisi del territorio lucano con particolare attenzione all’area sud, proposte istituzionali e proposta di apertura di “Sportelli donna” saranno le tematiche che la presidente della Crpo, Antonietta Botta affronterà il 1 dicembre. Al convegno saranno presenti le direttrici dei Centri per l’impiego dell’area oggetto di analisi, Fittipaldi per il centro di Marsicovetere, Carlomagno per Lauria e Senise, Cicale direttrice Apof-il Senise. Porteranno la testimonianza della loro esperienza lavorativa Rosaria Gesualdi, direttrice produzione “Sapori di Lucania Biscottificio” di Gallicchio”; Rossella Policicchio, responsabile produzione “Sartoria Manifattura Lucana” Senise; Teresa Bellusci, Marketing e comunicazione “Mens Tecnica Società di innovazione e ricerca” e Angela Viviani per la Sartoria per abiti da ballo e spettacolo “Via Lattea”.