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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Novembre 2012
Politica
ELEZIONI EUROPEE: I CITTADINI SARANNO IN GRADO DI PRESENTARSI PIÙ FACILMENTE COME CANDIDATI IN UN ALTRO PAESE DELL´UE  
 
Bruxelles, 21 novembre, 2012 - Ora sarà più facile per i cittadini dell´Ue che vivono in un altro Stato membro di presentarsi come candidati alle elezioni del Parlamento europeo 2014, a seguito di un voto di ieri su una proposta della Commissione europea al Parlamento europeo . I membri del Parlamento europeo ha votato in loro sessione plenaria di oggi, con una maggioranza schiacciante (618 voti a favore, 23 voti contrari e 14 astensioni) di approvare la proposta. Il progetto di legge si propone di semplificare la procedura di non-cittadini Ue di presentarsi come candidati al Parlamento europeo, modificando le norme esistenti ( direttiva 93/109/Ce ). Si tratta di una iniziativa della Commissione volta a promuovere e facilitare la partecipazione alle elezioni europee. A seguito dell´accordo da parte del Parlamento europeo, la proposta è ora dovrebbe essere adottata dal Consiglio entro la fine del 2012. " La partecipazione alle elezioni europee è uno dei modi più importanti per i cittadini di fare sentire la propria voce in Europa ", ha dichiarato la vicepresidente Viviane Reding, Commissaria giustizia dell´Unione europea. " Ogni cittadino dell´Unione ha il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni europee, sia che vivano nel proprio paese o in un altro Stato membro dell´Unione europea. La riforma che abbiamo messo sul tavolo rende più facile per i cittadini dell´Unione che esercitano il loro diritto di vivere in tutta l´Unione di esercitare anche i loro diritti democratici alle elezioni europee. " Nella sua relazione 2010 sulla cittadinanza dell´Unione , la Commissione ha sollevato il problema della costante affluenza alle urne in calo alle elezioni europee e la necessità di favorire la partecipazione dei cittadini dell´Unione alle elezioni ( Ip/10/1390 ). Semplificare le procedure per i cittadini stranieri dell´Unione di eleggibilità nello Stato membro di residenza è un modo di affrontare la questione. La Commissione sta inoltre lavorando con gli Stati membri per garantire che i cittadini dell´Unione che risiedono in uno Stato membro dell´Ue diverso dal proprio possono partecipare alle elezioni europee, alle stesse condizioni dei cittadini nazionali, in linea con il diritto comunitario (Azione 18 della relazione sulla cittadinanza dell´Unione) .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, ELEZIONI DEL 2014: DARE GLI ELETTORI EUROPEI PIÙ OPPORTUNITÀ  
 
Strasburgo, 21 novembre 2012 – I partiti politici europei dovrebbero proporre i loro candidati per il Presidente della Commissione alle prossime elezioni europee, che dovrebbero essere spostate in avanti a maggio 2014, ha detto la Commissione affari costituzionali il Lunedi. Il Comitato ha raccomandato che ogni Alleanza europea dei partiti politici dovrà proporre un candidato per Presidente della Commissione europea e condurre la loro campagna elettorale europea 2014. Ciò consentirebbe di offrire un incentivo per i cittadini a partecipare, dicono i deputati. Il futuro Presidente della Commissione dovrebbe assicurare che l´uguaglianza nel prossimo Collegio dei Commissari, dice il comitato. Raccomanda anche che le prossime elezioni europee si terranno in maggio anziché in giugno, per quanto riguarda le schede precedenti i deputati propongono i giorni 15-18 maggio, 22-25 maggio 2014 o per il nuovo Parlamento tempo di preparare l´elezione del Presidente della Commissione nel mese di luglio e di evitare scontri con festivi. Prossimi passi Il Comitato ha adottato le raccomandazioni con 16 voti a favore di 6 contro. La decisione sarà discussa e votata non vincolante questo giovedì a Strasburgo. Secondo i trattati dell´Unione europea, il Parlamento europeo elegge il Presidente della Commissione e dà il suo consenso per l´intero Collegio dei Commissari. La nuova Commissione inizierà ad operare il 1° novembre 2014.  
   
   
UE: IL PRESIDENTI BARROSO E VAN ROMPUY ACCOLGONO CON FAVORE COME SEDE DEL VERTICE G8 L’ IRLANDA DEL NORD  
 
Bruxelles, 21 novembre, 2012 - Presidente Barroso e il Presidente Van Rompuy accolto con favore l´annuncio fatto dal primo ministro Cameron di tenere il vertice del G8 sotto la Presidenza britannica in Irlanda del Nord. Questa scelta sottolinea la trasformazione che ha avuto luogo in Irlanda del Nord, a cui l´Unione europea ha contribuito, in particolare attraverso il Programma di pace di finanziamenti per progetti che aiutino a conciliare le comunità. Il presidente del Consiglio europeo e il presidente della Commissione confermare la loro partecipazione al vertice - che si svolgerà il 17 giugno -18, 2013 - e siamo ansiosi di lavorare con il Primo Ministro Cameron per una presidenza di successo del G8.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: LA FUTURA UNIONE ECONOMICA E MONETARIA DEVE ESSERE DEMOCRATICA, DICONO I DEPUTATI  
 
Strasburgo, 21 novembre 2012 - Il trasferimento di poteri a livello Ue per rafforzare l´Unione economica e monetaria (Uem) deve essere bilanciato da un maggior controllo democratico, secondo quanto affermano i deputati in una risoluzione approvata martedì. Il testo sottolinea che per avere una Uem completa sono necessarie modifiche ai trattati, pur essendo possibile avanzare in questa direzione già con le procedure in vigore. I deputati inoltre suggeriscono ai paesi membri dell´Uem di adottare un "patto sociale" per andare incontro alle esigenze occupazionali dell´Ue. La risoluzione, preparata da Marianne Thyssen (Ppe, Be), rappresenta un contributo alla "roadmap" sull´Unione economica e monetaria che dovrà essere presentata a dicembre dai presidenti di Parlamento, Consiglio, Commissione, Eurogruppo e Banca centrale ed è stata approvata con 482 voti favorevoli, 160 contrari e 35 astensioni. Più responsabilità democratica... - Il testo evidenzia la necessità di garantire il controllo democratico su una serie di attori, in molti casi a livello Ue, ma anche attraverso un rafforzamento degli attori nazionali. In particolare i parlamenti dei paesi membri dovrebbero avere maggiori poteri di controllo. Le misure per rafforzare il ruolo del Commissario per gli affari economici dovrebbero essere bilanciate, rendendo tale posizione più responsabile nei confronti del Parlamento europeo. Allo stesso modo, tutti gli attori coinvolti nel coordinamento delle politiche economiche (il cosiddetto semestre europeo) dovrebbero presentare le proprie posizioni in pubblico, anche al Parlamento europeo. Sulla supervisione bancaria, i deputati sostengono che il Parlamento dovrebbe avere il potere di approvare il futuro presidente dell´organismo di supervisione, che dovrebbe essere obbligato a informare regolarmente il Palamento e a partecipare ad audizioni. I deputati dovrebbero anche avere il diritto di investigare, con vere e proprie inchieste, possibili errori nel meccanismo di supervisione. Allo stesso modo, il presidente del Fondo salvastati, (European Stability Mechanism - Esm) dovrebbe essere confermato con un voto del Parlamento e obbligato a informarlo regolarmente. Le audizioni e gli obblighi d´informazione dovrebbero essere obbligatori anche per i membri della troika (Commissione, Fmi e Bce).anche coinvolgendo maggiormente i parlamenti nazionali - I parlamenti nazionali dovrebbero essere coinvolti maggiormente, cosi da portare la dimensione europea nel dibattito politico nazionale quotidiano. Nella risoluzione si chiede, infatti, ai parlamenti nazionali di giocare un ruolo maggiore nella preparazione dei piani di riforma che i loro governi presentano all´Ue. Il futuro dell´Uem è ora - Nella risoluzione si accetta l´idea che per ottenere un´Uem davvero completa bisognerà modificare i trattati Ue e il documento propone una "Europa veramente federale". Tuttavia, si sottolinea anche che è già possibile fare molto per affrontare la crisi con le regole attuali. A tal fine, si chiede alla Commissione di presentare proposte legislative in linea con i trattati attuali e di elencare le proposte già in corso che non devono essere ritardate dalle discussioni sui cambiamenti istituzionali di lungo termine. Nuove proposte legislative, che sarebbero adottabili secondo le regole attuali, includono: un maggior coordinamento fiscale attraverso il meccanismo della cooperazione rafforzata, un patto sociale per integrare meglio politiche per l´occupazione e problematiche sociali, nuove regole per migliorare il funzionamento del semestre europeo e un sistema per dare all´Ue un bilancio esclusivamente basato su risorse proprie. Infine, i deputati chiedono che il Fondo salvastati e il Fiscal Compact siano integrati nei trattati Ue appena possibile, sottraendoli cosi al gioco intergovernativo.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: SHADOW BANKING: BILANCIARE BENEFICI E RISCHI, DICONO I DEPUTATI  
 
Strasburgo, 21 novembre 2012 - Le banche «Ombra», come gli hedge fund o case commerciali, giovano all´economia reale per i loro prestiti a imprese a rischio che evitano le banche regolari. Ma se i loro prestiti vanno male, esse possono crollare, portando le banche regolari con loro, poichè mancano di un capitale di garanzia. Pertanto è necessaria una prudente vigilanza per ridurre i rischi sistemici delle banche ombra, senza soffocare i suoi benefici per l´economia, dicono i deputati in una risoluzione votata martedì. Istituti bancari ombra finanziano fino al 30% del sistema finanziario globale, per un valoro di oltre €50 trilioni nel 2011. In tempi buoni, essi forniscono credito a persone o entità che altrimenti non potrebbero ottenere e quindi finanziano l´economia reale. Ma se fanno i cattivi investimenti non hanno alcuna protezione, perché non tengono depositi e non hanno accesso alla liquidità della Banca centrale. Rischi per le banche regolari Non esistono banche ombra in proprio. Esse sono interconnesse con le banche regolari, che spesso le usano per aggirare regole contabili e capitali. Se collassano, possono causare un effetto domino in altri istituti finanziari facendo crollare anche banche regolari e in definitiva danneggiando i contribuenti dell´Ue, che sono obbligati a venire in soccorso. Finanziamenti alternativi di salvaguardia - I deputati dicono che il sistema bancario ombra dovrebbe essere meglio monitorato e sorvegliato, in modo da ridurre i rischi sistemici che comportano senza taglio dei benefici che hanno fornito all´economia reale. Una vigilanza prudenziale dovrebbe ridurre i rischi sistemici che può rappresentare il settore bancario ombra a causa della mancanza di dati sui flussi finanziari e le interconnessioni e la natura estremamente complessa dei suoi prodotti finanziari. Allo stesso tempo, gli effetti benefici del sistema bancario ombra sull´economia reale, come la fornitura al mercato di investitori con liquidità e di finanziamento alternativi dovrebbero essere identificati e conservati. Identificare i rischi sistemici - I deputati suggeriscono anche i modi per ridurre e identificare i rischi sistemici, come i requisiti patrimoniali che si estendono a tutte le entità non regolamentate, imponendo limiti alla complessità dei prodotti finanziari o valutando se l’ entità bancaria ombra è collegato ad una banca devono essere incluse nello stato patrimoniale della banca. Infine, i deputati chiedono alla Commissione di adottare un approccio coerente per la raccolta di dati centrale, allo scopo di creare una mappa di tutte le transazioni finanziarie in tempo reale in modo da fermare le offerte più rischiose. La risoluzione è stata adottata da un´alzata di mano.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA LA NUOVA STRATEGIA "RIPENSARE L´ISTRUZIONE"  
 
Bruxelles/strasburgo, 21 novembre 2012 - Nell´insieme dell´Unione europea il tasso di disoccupazione giovanile è vicino al 23% – ma allo stesso tempo vi sono più di 2 milioni di posti di lavoro vacanti che non vengono occupati. L´europa ha bisogno di un ripensamento radicale del modo in cui i sistemi d´istruzione e formazione possono impartire le abilità di cui ha bisogno il mercato del lavoro. La sfida non potrebbe essere maggiore visto il contesto di diffusa austerità e di tagli dei bilanci dell´istruzione. In data odierna la Commissione europea inaugura una nuova strategia denominata "Ripensare l´istruzione" per incoraggiare gli Stati membri ad adottare un´azione immediata al fine di assicurare che i giovani sviluppino le abilità e le competenze necessarie al mercato del lavoro e raggiungere i loro obiettivi in tema di crescita e occupazione. Androulla Vassiliou, Commissario responsabile per l´Istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "Ripensare l´istruzione non è soltanto una questione di denaro: se è vero che dobbiamo investire di più nell´istruzione e nella formazione, è anche chiaro che i sistemi d´istruzione devono a loro volta modernizzarsi ed essere maggiormente flessibili in modo da meglio rispondere ai bisogni reali della società odierna. L´europa ritornerà a una crescita sostenuta soltanto se produrrà persone altamente qualificate e versatili in grado di contribuire all´innovazione e all´imprenditoria. A tal fine è essenziale un investimento efficiente e mirato, ma è chiaro che non raggiungeremo i nostri obiettivi riducendo i bilanci destinati all´istruzione." "Ripensare l´istruzione" sollecita un importante cambiamento d´impostazione nel campo dell´istruzione, che darà maggiore rilievo ai "risultati apprenditivi" – le conoscenze, le abilità e le competenze che gli studenti acquisiscono. Aver passato del tempo in un sistema scolastico non basta più. Bisogna migliorare in modo significativo le abilità di base in tema di lettura, scrittura e matematica, sviluppare o rafforzare le abilità imprenditoriali e lo spirito d´iniziativa (cfr. Ip/12/1224 sulla necessità di dare maggiore rilievo alle nuove abilità nelle scuole). Per assicurare che l´istruzione risponda meglio ai bisogni degli studenti e del mercato del lavoro si devono adattare e modernizzare le strategie docimologiche. L´uso delle Tic e di risorse educative aperte (Oer) dovrebbe essere esteso a tutti i contesti apprenditivi. Gli insegnanti devono aggiornare le loro abilità mediante una formazione costante. La strategia sollecita inoltre gli Stati membri a consolidare i legami tra l´istruzione e il mondo del lavoro, a portare l´impresa nelle aule scolastiche e a dare ai giovani un´idea di cos´è il mondo del lavoro attraverso un apprendimento basato sul lavoro. I ministri dell´Istruzione dell´Ue sono inoltre incoraggiati a intensificare la loro cooperazione in materia di apprendimento sul lavoro a livello nazionale ed europeo. Tra le altre misure proposte vi sono un nuovo parametro di riferimento per l´apprendimento delle lingue, linee guida sulla valutazione e sullo sviluppo dell´educazione all´imprenditoria e un´analisi d´impatto a livello di Ue sull´uso delle Tic e delle Oer nell´istruzione per preparare la via a una nuova iniziativa prevista per il 2013, intitolata "Aprire l´istruzione" e volta a massimizzare le potenzialità delle Tic in un contesto di apprendimento. Contesto Le abilità sono la chiave della produttività e l´Europa deve rispondere adeguatamente all´aumento – constatabile su scala mondiale – della qualità dell´istruzione e della offerta di abilità. Stando alle previsioni, nel 2020 più di un terzo dei posti di lavoro nell´Ue richiederà qualifiche di livello terziario e soltanto il 18% corrisponderà a lavori che richiedono una bassa qualifica. Attualmente 73 milioni di cittadini europei, circa il 25% degli adulti, possiede un livello d´istruzione basso. Circa il 20% dei quindicenni non ha abilità adeguate in tema di lettura e scrittura e in cinque paesi più del 25% ha scarso rendimento nella lettura (Bulgaria, 41%, Romania, 40%, Malta, 36%, Austria, 27,5% e Lussemburgo, 26%). In diversi Stati membri la dispersione scolastica rimane a livelli inaccettabilmente elevati: in Spagna essa si situa al 26,5% e in Portogallo al 23,2% (l´obiettivo dell´Ue è di scendere sotto il 10%). Meno del 9% degli adulti partecipa all´apprendimento permanente (l´obiettivo Ue è fissato al 15%). Le raccomandazioni delineate in "Ripensare l´istruzione" si basano sui risultati della Relazione annuale di monitoraggio del settore dell´istruzione, una nuova indagine annuale della Commissione che fa il quadro del bacino di abilità presente negli Stati membri. Ripensare l´istruzione in sintesi: Si deve porre un accento più forte sullo sviluppo delle abilità trasversali e delle abilità di base a tutti i livelli. Ciò vale in particolare per le abilità imprenditoriali e le Ti. Un nuovo parametro di riferimento per l´apprendimento delle lingue straniere: entro il 2020 almeno il 50% dei quindicenni dovrebbe conoscere una prima lingua straniera (rispetto al 42% di oggi) e almeno il 75% dovrebbe studiare una seconda lingua straniera (rispetto al 61% di oggi). Occorrono investimenti per costituire sistemi d´istruzione e formazione professionali di eccellenza mondiale e innalzare i livelli dell´apprendimento sul lavoro. Gli Stati membri devono migliorare il riconoscimento delle qualifiche e delle abilità, comprese quelle ottenute al di fuori del sistema formale d´istruzione e formazione. Si devono sfruttare appieno le tecnologie, in particolare internet. Le scuole, le università e le istituzioni d´istruzione e formazione devono ampliare l´accesso all´istruzione facendo uso delle risorse educative aperte. Queste riforme devono essere supportate da insegnanti adeguatamente formati, motivati e dotati di spirito imprenditoriale. I finanziamenti devono essere adeguatamente mirati per massimizzare il ritorno sugli investimenti. Occorre un dibattito sia a livello nazionale che unionale in tema di finanziamento dell´istruzione - specialmente per quanto concerne l´istruzione professionale e l´istruzione superiore. È essenziale un approccio di partenariato. Occorrono finanziamenti sia pubblici che privati per promuovere l´innovazione e aumentare la fertilizzazione incrociata tra il mondo universitario e le imprese. Erasmus per tutti, il programma da 19 miliardi di Eur proposto dalla Commissione per il settore dell´istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, mira a raddoppiare, portandolo a 5 milioni nel 2014-2020, il numero di persone che ricevono borse per cogliere opportunità di studio, formazione e volontariato all´estero e ampliare così la gamma delle loro abilità. Più di due terzi del bilancio del programma andrebbero a sostegno della mobilità apprenditiva individuale, mentre l´importo rimanente verrebbe destinato a progetti imperniati sulla cooperazione per l´innovazione, la riforma delle politiche e la condivisione di buone pratiche. Il 5 dicembre la Commissione presenterà un pacchetto Occupazione giovanile comprendente una proposta di "garanzia per i giovani" in base alla quale gli Stati membri avrebbero il compito di assicurare che ogni giovane riceva un´offerta di lavoro o di formazione o di perfezionamento qualitativamente valida entro quattro mesi dall´uscita dalla scuola o dall´inizio del periodo di disoccupazione. La proposta prevede che si faccia pieno uso dei finanziamenti Ue e in particolare del Fondo sociale europeo.  
   
   
LA COMMISSIONE ACCOGLIE CON FAVORE IL SOSTEGNO DEL PARLAMENTO EUROPEO PER LE NORME COMUNI PER PREVENIRE BOMBE ARTIGIANALI  
 
Bruxelles, 21 novembre, 2012 - Il commissario europeo per gli Affari interni, Cecilia Malmström, accoglie con favore il voto di ieri al Parlamento europeo su una nuova legislazioneper limitare l´accesso aperto ai prodotti chimici che possono essere utilizzati per la fabbricazione di esplosivi. Il Parlamento europeo ha votato in prima lettura (595 favorevoli, 12 contrari e 14 astensioni), per sostenere la proposta della Commissione (Ip/10/1144 e Memo/10/428 ) per garantire lo stesso livello di controllo sull´accesso ad alcune sostanze chimiche nel tutta l´Unione europea. Il voto in plenaria apre la strada per l´adozione formale da parte del Consiglio nel mese di dicembre in modo che la direttiva possa diventare legge. Commissario Malmström ha dichiarato: "Oggi, è semplicemente troppo facile diventare un produttore di bomba in Europa Sappiamo che gli esplosivi fatti in casa sono spesso utilizzati dai terroristi e la criminalità organizzata, da allora. Prodotti chimici pericolosi sono liberamente disponibili per l´acquisto Dobbiamo fare di più per. Rilevare soli-lupi che il terrore mente dalle loro case, con queste sostanze comuni agricoli e per la casa. Dobbiamo limitare l´accesso ad alte concentrazioni di sostanze chimiche pericolose, sia per over-the-counter e gli acquisti tramite negozi online. Questo nuovo Ue legislazione garantire che gli Stati membri hanno lo stesso grado di controllo su queste sostanze chimiche, evitare che terroristi e criminali di sfruttare scappatoie legali. L´unione europea non può che essere il più sicuro come il suo anello più debole. La normativa richiede agli acquirenti di ottenere una licenza per l´acquisto di grandi quantità, e che tali acquisti devono essere denunciati alle autorità.Alcune sostanze, come il perossido di idrogeno, acido nitrico e nitrometano - comunemente utilizzati come fertilizzanti o detergenti per piscine - saranno vietate per il grande pubblico di sopra di un certa concentrazione. La concentrazione di altri dovranno essere ridotte. La legislazione non è una pallottola d´argento contro questi crimini, ma a norme comuni per prodotti chimici pericolosi è un passo importante nella lotta contro il terrorismo di produzione propria e bombe fatte in casa. "  
   
   
GECT DELL´EUREGIO: DELINEATE LE AZIONI PER IL 2013  
 
Bolzano, 21 novembre 2012 - Progetti nel settore socio-sanitario (con particolare attenzione agli anziani), iniziative a favore di cooperazione, mobilità e il primo Euregio-summercamp, destinato a studenti delle scuole medie per incentivare l´apprendimento delle lingue italiana e tedesca: sono alcune delle priorità 2013 del Gect "Euregio Tirolo-alto Adige-trentino", il Gruppo di cooperazione transfrontaliera, fissate il 20 novembre a Bolzano nelle riunioni di Giunta e Assemblea generale con i presidenti Luis Durnwalder, Lorenzo Dellai e Günther Platter. Guidata dal presidente di turno Luis Durnwalder, la riunione dell´assemblea del Gect a Palazzo Widmann ha approvato la relazione sull´attività 2012 e lo schema di bilancio economico preventivo 2013, con un budget annuale che ammonta a circa 470mila euro, alimentato per un terzo da ciascuna Provincia, dai finanziamenti europei per progetti approvati e dai contributi della Regione. "Il Gect ha compiuto un anno, le iniziative proposte nel 2012 e quelle deliberate per il prossimo anno confermano la fruttuosa collaborazione tra le tre Province, fatta di piccoli passi ma costanti", ha sottolineato Durnwalder. Sul piano più politico, l´Euregio seguirà con attenzione lo sviluppo dell´iniziativa di una macroregione alpina, che per il Gect dovrà concentrarsi in particolare sulle problematiche delle aree di montagna, e gli sforzi per incentivare il trasferimento del traffico dalla strada alla rotaia lungo l´asse del Brennero, "attraverso tutte le misure necessarie, dall´ammodernamento della linea ferroviaria all´armonizzazione dei pedaggi autostradali", ha spiegato a nome dei tre territori il presidente della Giunta provinciale. I progetti del 2013 si concentreranno sul settore socio-sanitario (con particolare attenzione agli anziani), su cooperazione, mobilità, tecnologie verdi e formazione per i giovani. Una delle principali novità a tal proposito sarà il primo Euregio-summercamp per studenti delle scuole medie, con l´obiettivo di favorire l´apprendimento delle lingue italiana e tedesca. Il concorso Upload tornerà nella primavera 2013 coinvolgendo i tre i territori. Spazio anche alla "Fiera della cooperative Educacoop" in autunno in Trentino e a un concorso scolastico che puntano a rafforzare il legame tra mondo della scuola e mondo della cooperazione. Proseguiranno i progetti per lo scambio tra i docenti sulla formazione mentre per la cura degli anziani si prevede la realizzazione di uno studio sui modelli di best-practice presenti nei territori dell´Euregio volta ad individuare nuove e più efficienti opportunità di assistenza. Il Gect intende avviare anche nuove sinergie transfrontaliere nel campo della ricerca sulla radioterapia, l´organizzazione di una giornata di studi sul termalismo e un convegno sugli aspetti giuridici legati alla mobilità dei pazienti in ottica transfrontaliera. Per quanto riguarda la mobilità, invece, prosegue l´impegno dell´Euregio verso una gestione più sostenibile del traffico nell´area alpina grazie alla rete di lavoro "Monitraf". Tra i progetti Interreg vi sono "Diversity4kids", per favorire la convivenza nelle scuole di bambini tra gli 8 e i 14 anni di provenienze diverse, e "Ciclovia dell´Amicizia" sulle piste ciclabili nell´Euroregione. Verrà riproposto nel 2013 il Festival della gioventù dell´Euregio, che quest´anno ha visto incontrarsi 120 giovani altoatesini, tirolesi e trentini. Al termine dei lavori il presidente Durnwalder e i colleghi Dellai e Platter hanno presentato la nuova pubblicazione sulla storia dell´Euroregione, "Tirolo Alto Adige Trentino. Uno sguardo storico ", frutto del lavoro di un gruppo di storici delle tre province (Christine Roilo, Andrea Di Michele, Brigitte Mazohl, Wilfried Beimrohr, Giuseppe Ferrandi, Luigi Blanco) e scritta dall´altoatesino Carlo Romeo. Si tratta di un´opera bilingue di 260 pagine, pensata per il vasto pubblico, che descrive la storia dell´Euregio dall´età preistorica fino alla costituzione del Gect Euregio nell´età moderna. Il libro invita per la prima volta ad approfondire le radici storiche comuni dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino, mettendo in luce la trama dei rapporti intercorsi nel passato fra le tre odierne regioni fino alle attuali forme di autonomia, convivenza e collaborazione transfrontaliera.  
   
   
NEL 2013 IL RILANCIO INTERNAZIONALE DELLA REGIONE LOMBARDIA  
 
Milano, 21 novembre 2012 - Milano continua a dialogare con il mondo. Lo ha fatto in occasione dell´evento di premiazione del corpo consolare di Milano e della Lombardia, organizzato alla Galleria Vittorio Emanuele. Il presidente della Regione Roberto Formigoni ha incontrato i rappresentanti del corpo consolare più numeroso al mondo, dopo quello di New York (108 rappresentanze contro 111). Presente il decano del corpo consolare Emilio Fernández-castaño. 2013 Anno Dell´internazionalizzazione - "Il 2013 - ha detto Formigoni - può essere assunto come un anno simbolico, in cui la Lombardia ridiviene leader delle tre più importanti reti che ha fondato o ha contribuito a generare". Il riferimento è ai Quattro Motori d´Europa (la prossima estate la Lombardia assumerà la Presidenza di turno dal Baden-württemberg), al ruolo di partner strategico all´interno della Fondazione Unione europea-America latina (suggellata dal seminario biregionale sulle Pmi, che si terrà il prossimo gennaio) e alla terza edizione del World Regions Forum (attesa per il prossimo settembre). Sono questi, secondo Formigoni, "i tre cerchi concentrici di proiezione strategica esterna, che mostrano l´importanza delle reti di collaborazione immaginate da Regione Lombardia per posizionarsi sullo scenario globale con strumenti innovativi". Verso L´expo 2015 - La dimensione internazionale, prioritaria negli ultimi 17 anni per Regione Lombardia, "sarà ulteriormente esaltata lungo la strada di Expo 2015, il più importante evento internazionale, che si svolgerà nel nostro Paese nei prossimi anni". Proprio incontrando il corpo consolare nel 2011, Formigoni annunciò l´adesione del 62° Paese all´Esposizione Universale: "Con 109 Paesi - ha aggiunto Formigoni - abbiamo quasi raddoppiato e siamo in attesa di molte altre adesioni". L´expo sarà un "momento straordinario di confronto e scambio tra i popoli e un´occasione eccezionale per sviluppare e consolidare la trama delle relazioni internazionali". I Premiati - Nel corso della cerimonia Formigoni ha premiato la principessa Bona Borromeo Arese. Tra i premiati anche Nerio Alessandri e Gaetano Galeone.  
   
   
PIEMONTE: LA FUTURA PROGRAMMAZIONE DEI FONDI EUROPEI VERRÀ CONCENTRATA SUGLI OBIETTIVI MAGGIORMENTE STRATEGICI PER LO SVILUPPO ECONOMICO  
 
 Torino, 21 novembre 2012 - Il Piemonte ha già fatto molto grazie all’utilizzo dei fondi strutturali europei ed è ben al di sopra della media italiana, ma rimane ancora parecchia strada da percorrere, in un contesto internazionale più difficile e con una nuova programmazione per i prossimi anni che è tuttora oggetto di un delicato negoziato e che verrà concentrata sugli obiettivi che saranno ritenuti come maggiormente strategici per lo sviluppo economico. Nel corso del convegno "La politica di coesione 2014-2020. Le regole generali e le linee guida per la programmazione in Piemonte", svoltosi il 19 novembre presso il Centro Congressi della Regione a Torino, è stato tracciato un bilancio sugli obiettivi finora raggiunti nei vari settori interessati, con uno sguardo soprattutto al futuro e alle priorità da seguire. La consapevolezza emersa è che il sistema regionale ha dato prova di buona gestione in questi anni nell’utilizzo dei fondi comunitari. Le misure realizzate a sostegno dell’occupazione hanno in parte attutito l’emergenza sociale e il deterioramento dei conti delle aziende, mentre quelle a sostegno del credito hanno moderato la stretta creditizia, soprattutto nei confronti delle piccole e medie imprese. “Il nostro modello di sviluppo - ha dichiarato l´assessore regionale allo Sviluppo economico, Massimo Giordano - si è concentrato sulla difesa del manifatturiero e della nostra tradizione industriale. Siamo stati in linea in questi anni con gli obiettivi della programmazione, ma bisogna adesso compiere un salto di qualità rispetto a quanto fatto finora. Penso soprattutto alla realizzazione di un distretto piemontese sulla green tech, che aggreghi le competenze esistenti e le valorizzi in ogni settore, con l´obiettivo più ambizioso di diventare un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale”. Sugli aiuti alle aziende in crisi in ottica di riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori ha puntato l´attenzione l´assessore al Lavoro e Formazione professionale, Claudia Porchietto che, in merito all´utilizzo dei finanziamenti europei, ha sottolineato “la necessità di creare sempre più una forte sinergia tra i fondi, potenziando allo stesso tempo il ruolo della Regione, che deve riuscire a innescare un circolo virtuoso in grado di far ripartire l´economia anche oltre i settori tradizionali. Nella nuova programmazione dovrà essere centrale il ruolo attivo delle parti sociali”. “Abbiamo in mente priorità importanti - ha poi aggiunto l´assessore all´Agricoltura, Claudio Sacchetto - alle quali sarà dedicata particolare attenzione nel momento della programmazione: tra le altre, innovazione delle aziende, strutturazione delle imprese, sistemi assicurativi, coinvolgimento delle aree agricole marginali. Dalla qualità del lavoro portato a termine dipenderà l’efficienza del comparto agricolo futuro”. Il negoziato sulla programmazione 2014-2020 sarà quindi fondamentale per conoscere quante risorse verranno messe disposizione per il futuro, che si annunciano però già limitate rispetto agli obiettivi da perseguire. “Per poter sopperire al rischio di ridimensionamento dei fondi - ha dichiarato l´assessore all´Ambiente, Roberto Ravello - è necessaria una maggiore interdipendenza tra i territori sugli obiettivi da raggiungere, aspetto che risulta penalizzato anche dal progressivo superamento di alcune realtà di governance territoriale. Il ruolo che il Piemonte ha assunto nell´ambito della regione transfrontaliera è senz´altro un´opportunità per dare le giuste risposte alle richieste che i territori stessi si attendono”. “Cercheremo di concentrare le risorse sugli obiettivi più strategici - ha concluso l´assessore al Bilancio, Giovanna Quaglia - per cui, creando un´integrazione tra più settori. Non si potrà prescindere da un lavoro congiunto, che la Regione ha comunque già avviato attraverso il lavoro portato avanti dall’apposito tavolo interassessorile”.  
   
   
ARGENTINA, PRESENTATO PROGRAMMA FOSEL  
 
Bari, 21 novembre 2012 - Di sistemi produttivi per lo sviluppo locale in Argentina e del rafforzamento istituzionale tra le regioni italiane e le province argentine si è parlato a Bari, nel corso dell´incontro tra l’Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia, Silvia Godelli e l’Ambasciatore della Repubblica Argentina in Italia, Torcuato Di Tella, accompagnato dal Ministro dell’Ambasciata d’Argentina presso la Repubblica Italiana, Carlos Cherniak. “Siamo all’epilogo di un complesso processo di cooperazione che ha visto quattro province argentine ed otto regioni italiane impegnate in una dimensione economica e sociale di grande rilievo – ha detto Godelli facendo riferimento al Programma di Cooperazione Decentrata Fosel (Formazione per lo Sviluppo Economico Locale) – Per la Puglia, che ha lavorato negli ultimi anni in veste di capofila, e per l’Italia, l’auspicio è che le strategie di cooperazione messe in atto costituiscano le basi per uno sviluppo ulteriore di relazioni economiche, sociali ed istituzionali”. Augurio condiviso dall’’ambasciatore Di Tella, che ha sottolineato l’importanza che l’Argentina dà al Programma Fosel, ed in particolar modo “allo scambio di know how e best practices sviluppato fra le regioni italiane e le province di Buenos Aires, Santa Fè, Cordoba e Mendoza. Alla Puglia va il merito di aver costruito rapporti istituzionali privilegiati e di giocare un ruolo ponte con l’Argentina, a sua volta porta d’entrata in tutta l’America Latina”. “Fino ad oggi sono stati portati avanti non solo progetti pilota di cooperazione – ha aggiunto il Ministro Cherniak – ma si è sviluppata una conoscenza più profonda tra i territori, attraverso processi culturali, tecniche imprenditoriali nel settore agroalimentare e persino dell’energia. Le potenzialità sono enormi e l’imperativo unico: non lasciare l’America Latina fuori dall’agenda italiana, ed in generale dalla visione strategica di un paese comunitario”. “Del Programma Fosel si tracceranno le prospettive domani, mercoledì 21 novembre 2012, alle ore 9.00 al Cineporto di Bari. – ha ricordato Bernardo Notarangelo, Dirigente del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia – Dal sostegno alle Pmi alla rete universitaria, dai modelli di finanza cooperativa per lo sviluppo locale fino all’economia sociale e sviluppo locale, il Programma con l’Argentina custodisce opportunità e partenariati territoriali importanti”. All’incontro istituzionale hanno partecipato anche Marina Muserra, Project Manager del Programma Fosel e Francesco Manna, Consigliere internazionale del Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola.  
   
   
LA LOMBARDIA CHIEDE A CLINI FONDI E MISURE SNELLE  
 
Arezzo, 21 novembre 2012 - Semplificazione, nuovi finanziamenti e applicazione del principio di integrazione. Sono i tre temi che l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti Leonardo Salvemini discuterà con il ministro dell´Ambiente, Corrado Clini, il prossimo 27 novembre a Roma, in occasione del Tavolo permanente, che si andrà a costituire su richiesta proprio di Regione Lombardia e che vedrà coinvolti la Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e il Ministero dell´Ambiente. E´ quanto emerso ad Arezzo, in occasione del I Forum internazionale sviluppo ambiente salute, al quale hanno partecipato, oltre al ministro, anche gli assessori regionali. "Le Regioni - spiega Salvemini - hanno presentato al ministro una serie di istanze puntuali (quali l´applicazione del regime semplificato ai piccoli cantieri in materia di piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo oltre alla definizione dei criteri per l´utilizzo del digestato come fertilizzante in luogo di concimi di origine chimica) ed estremamente rilevanti e il ministro si è mostrato disponibile e attento. L´obiettivo è di sviluppare una politica ambientale che non sia più di tipo emergenziale ma culturale, con un respiro più ampio capace di guardare al futuro". Urge Semplificare - L´assessore Salvemini chiederà a Clini una serie di interventi per semplificare alcune procedure amministrative. "E´ necessario sburocratizzare il più possibile il settore attraverso il coinvolgimento e la collaborazione degli Enti locali - continua Salvemini -. Contemporaneamente è necessario incrementare i controlli e tornare a parlare di nuove risorse da investire per arrivare non solo a ridurre, ma ad eliminare l´inquinamento". Sollecitato dalle Regione il Ministro ha, infatti, parlato della necessità di svincolare gli interventi e le risorse necessarie per le politiche ambientali dal patto di stabilità. Premiare I Virtuosi - "Si tratta di un provvedimento indispensabile per garantire una programmazione di lungo periodo, che sia attenta alle esigenze dei cittadini e delle diverse aree del nostro Paese che hanno caratteristiche e problemi differenti da affrontare in maniera puntuale". Per questo Salvemini ha già annunciato stamani che chiederà al ministro "un intervento finanziario serio, che possa partire dalla defiscalizzazione per chi assume comportamenti virtuosi dal punto di vista ambientale, fino agli incentivi pubblici". Il Principio Di Integrazione - Infine l´assessore all´Ambiente di Regione Lombardia chiederà a Clini di applicare il principio di integrazione: "Ogni intervento sul territorio, sia esso infrastrutturale o edilizio, ha un impatto ambientale estremamente rilevante e non possiamo non tenerne conto".  
   
   
BILANCIO. COMUNE DI MILANO VARA ASSESTAMENTO 2012. RAGGIUNTO L’EQUILIBRIO PISAPIA: “RISPETTATO PATTO, AUMENTATI STANZIAMENTI PER WELFARE”  
 
Milano, 21 novembre 2012 - E’ stata approvata ieri mattina dalla Giunta comunale la delibera sull’assestamento di Bilancio dell’esercizio 2012. Il provvedimento approderà nei prossimi giorni in Consiglio comunale per la discussione e la successiva approvazione. “Il Bilancio – ha dichiarato il sindaco Giuliano Pisapia - dimostra ancora una volta la correttezza contabile del Comune di Milano che, pur in un momento di grande difficoltà per la finanza pubblica, è riuscito a rispettare il Patto di Stabilità anche quest’anno. Nel Bilancio di assestamento abbiamo poi confermato il nostro impegno a favore delle persone colpite dalla crisi, gli stanziamenti a favore del Welfare sono cresciuti e questo è molto importante in una fase economica così difficile”. Per la parte di Bilancio corrente il provvedimento recepisce il contribuito di 110 mln di euro provenienti dal Patto di Stabilita Orizzontale nazionale. Grazie a tale contributo il Bilancio 2012 si potrà chiudere in equilibrio. Il provvedimento destina inoltre 20 mln di euro alla riduzione anticipata del debito, mentre 14,7 mln saranno orientati all’incremento del Fondo svalutazione Crediti sommato ad altri 2 ml accantonati in sede di delibera di salvaguardia degli equilibri (approvata a settembre), riducendo il rischio di avere nel Bilancio 2012 una entrata non sorretta dall’effettivo andamento degli incassi. In attesa dell’esito dell’asta delle quote della Milano-serravalle l’Amministrazione ha rinviato al 2013 gli stanziamenti previsionali di una eventuale alienazione. Come indicato dal Consiglio comunale, è stata inserita l’assegnazione di 15,1 mln di euro alle politiche per il Welfare. In particolare, 8,7 mln sono destinati al sostegno di famiglie, persone con disabilità, disoccupati ed esodati. Due milioni finanziano un fondo per garantire il pagamento degli affitti a famiglie in difficoltà. Altri 1,5 mln sono rivolti al supporto di attività artigianali e commerciali in crisi a causa di cantieri per opere pubbliche. Inoltre, 1,5 mln sono destinati ad abbonamenti Atm a tariffa agevolata per famiglie numerose e disoccupati. 1,4 milioni di euro, infine, all’acquisto di libri di testo per scuole medie in base al reddito Isee.  
   
   
MEDIO ORIENTE, IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA APPROVA MOZIONE  
 
Potenza, 21 novembre 2012 - Il consiglio regionale ha approvato ieri all’unanimità una mozione di iniziativa del consigliere Mollica (Mpa) sul conflitto in atto in Medio Oriente, con la quale si impegna la Giunta regionale “ad attivare iniziative idonee, esprimendo una ferma condanna di questo massacro, rappresentando al Governo italiano la più netta contrarietà del popolo lucano ad un uso della guerra come mezzo di risoluzione di controversie internazionali”. Con il documento si chiede, inoltre “ un forte impegno, da parte delle autorità statali ed internazionali presso il Governo di Israele affinché si chieda un cessate il fuoco immediato ed all’Autorità palestinese di impedire e sospendere attentati ed il continuo lancio di missili sui territori israeliani”. “In ogni sede internazionale – è l’esortazione che si legge nella mozione - venga sostenuto con vigore dallo Stato italiano il diritto del popolo palestinese ad uno stato indipendente e contemporaneamente il rispetto dei diritti per lo Stato di Israele, che a sua volta deve avere il dovere di rispettare tutte le norme internazionali e dei trattati firmati, nel diritto alla sua sicurezza e nella ricerca di una soluzione di pace ormai non più rinviabile”. In precedenza l’Assemblea aveva approvato, a maggioranza (con 15 voti favorevoli di Pd, Idv, Gruppo Misto, Udc, Sel, Pu e Psi, 6 contrari del Pdl e 3 astenuti di Mpa e Ial), due provvedimenti. Il primo concernente “l’assestamento e la variazione finanziaria al bilancio di previsione dell’esercizio 2012 dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale di Matera”, Il secondo, (approvato con 18 voti favorevoli di Pd, Idv, Mpa, Gruppo Misto, Udc, Ial, Sel, Pu e Psi, e 6 astensioni del Pdl) riguarda “la ripartizione dei fondi per l’anno 2012 per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati e per la concessione di contributi per l’acquisto di strumenti informatici”.  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO, IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA BASILICATA APPROVA IL PIANO  
 
Potenza, 21 novembre 2012 - Combattere l’abbandono scolastico favorendo l’accesso e la permanenza nel sistema scolastico anche dei ragazzi appartenenti a famiglie economicamente svantaggiate attraverso strumenti di agevolazione, quali i contributi per la mensa ed il trasporto, la convittualità ed il collegiamento: è l’obiettivo del “Piano integrato per il diritto allo studio 2012/2013”, approvato oggi a maggioranza (con 18 voti favorevoli di Pd, Idv, Mpa, Gruppo Misto, Ial, Pu e Psi, 8 voti contrari del Pdl e l’astensione di Romaniello di Sel) dal Consiglio regionale. La spesa complessiva prevista per questo strumento di programmazione ammonta a circa 4, 7 milioni di euro. Con l’approvazione (avvenuta a maggioranza, con la sola astensione del consigliere Romaniello di Sel) di un emendamento proposto da Roberto Falotico (Mpa) e sottoscritto da consiglieri di diverse forze politiche di maggioranza e opposizione, è stato ripristinato interamente il fondo di 800 mila euro per l’erogazione di un sussidio di gestione per le scuole dell’infanzia paritarie, che in seconda Commissione era stato diminuito di 50 mila euro per consentire stanziamenti per il sostegno di alcune disabilità. Contestualmente la Giunta regionale ha assunto l’impegno di reperire altri fondi per queste attività. Il Consiglio ha poi approvato all’unanimità una mozione presentata oggi dal consigliere Rosa e sottoscritta dagli altri consiglieri del Pdl, che impegna la Giunta regionale a recuperare, nell’ambito del bilancio 2012/2013, maggiori risorse per finanziare il maggior numero possibile di domande, ammesse e non ancora finanziate per mancanza di fondi, presentate dalle imprese nell’ambito dell’avviso pubblico per gli “Incentivi fiscali per l’assunzione di lavoratori svantaggiati in Basilicata“ (credito d’imposta).  
   
   
SVILUPPO: PENNE SU PROGETTI AREA VESTINA  
 
Pescara, 21 novembre 2012 - "Progetti e programmi per lo Sviluppo Economico nell´Area Vestina" è il titolo del convegno in programma mercoledì 21 novembre, a Penne, nella Sala Consiliare del Municipio. L´incontro è la prima tappa di un tour, voluto e promosso dal vicepresidente della Giunta regionale con delega allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, nel corso del quale oltre a presentare la programmazione regionale già avviata e quella in fase di avvio, saranno coinvolte, con anticipo, le comunità locali alla Programmazione 2014/2020. Il convegno avrà inizio alle ore 17.30, con i saluti del sindaco di Penne Rocco D´alfonso. A seguire gli interventi di Angelo D´ottavio, assessore allo Sviluppo Territoriale della Provincia di Pescara, e Nello Rapini, Direttore Generale di Abruzzo Sviluppo Spa. Le conclusioni saranno affidate al vicepresidente, Alfredo Castiglione. "Ancora una volta ? ha commentato Castiglione ? l´Istituzione esce dal Palazzo e incontra il territorio per far sì che nessuna decisione, per quanto strategica, sia calata dall´alto, ma scaturisca sempre da un confronto che permetta di individuare problematiche ed esigenze e di trovare soluzioni condivise e massimamente efficaci".  
   
   
INFANZIA. MILANO: RIVEDERE LA BOSSI-FINI E CONSENTIRE CITTADINANZA A BAMBINI NATI IN ITALIA DA GENITORI STRANIERI  
 
 Milano, 21 novembre 2012 - “Nelle scuole di Milano oggi sono tra il 20 e il 30 per cento i bimbi figli di genitori stranieri che spesso sono nati in Italia, parlano la nostra lingua e si sentono a tutti gli effetti italiani. E sono quasi 25 mila i bambini che, nel solo 2011, sono nati in Lombardia da genitori di origine straniera con un’incidenza del 29,1 per cento sul totale dei nuovi nati. Accogliere questi bambini che sono parte della nostra società, favorire la loro integrazione e considerare la multiculturalità come un arricchimento sono alcuni degli indirizzi che l’Amministrazione ha adottato per rendere concreti i diritti di cui oggi parliamo”. È quanto ha dichiarato la vicesindaco e assessore all’Educazione e Istruzione, Maria Grazia Guida, intervenendo a “Io come tu – Mai nemici per la pelle”, una marcia di bambini e ragazzi delle scuole organizzata da Unicef e conclusasi con un incontro al Conservatorio di Milano. L’iniziativa è stata realizzata in occasione della Giornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. “Va al più presto avviata – ha proseguito la vicesindaco Guida – un’azione politica nazionale per modificare la legge Bossi-fini sull’immigrazione al fine di consentire la cittadinanza italiana ai bambini nati nel nostro Paese figli di genitori stranieri e che frequentano le nostre scuole fin dai nidi e dalle scuole dell’infanzia”.“Questa mattina – ha concluso la vicesindaco Guida – abbiamo costruito un nuovo ponte tra la città di Milano e il mondo portando un messaggio di pace e rispetto delle diversità di cui i bambini sono naturali protagonisti nelle nostre scuole ogni giorno”. Ad accogliere gli oltre mille alunni che hanno partecipato alla marcia e all’incontro al Conservatorio c’era, con la vicesindaco Guida, anche l’assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute, Pierfrancesco Majorino. “Proporrò al Consiglio comunale – ha detto Majorino – di approvare in tempi brevi la mozione proposta dalla consigliera Paola Bocci di attribuire la cittadinanza onoraria ai figli dei cittadini stranieri nati in Italia e residenti a Milano, aderendo così anche alla campagna lanciata dall’Unicef in questi giorni. Lo faremo in attesa che il Parlamento voti finalmente il riconoscimento dello ius soliche permetterà a tantissimi italiani di fatto, seconde generazioni di immigrati nate nel nostro Paese, di diventare cittadini a tutti gli effetti e con tutti i diritti previsti dalla nostra Costituzione”. Nei prossimi giorni si terranno in città altre iniziative rivolte ai più piccoli realizzate o sostenute dall’Amministrazione comunale. La principale è una seduta straordinaria dei Consigli di Zona delle Ragazze e dei Ragazzi, che si terrà giovedì 22 novembre e a cui parteciperanno anche gli assessori. Inoltre, domani e giovedì, alle ore 17, Sforzinda proporrà laboratori tematici, aperti anche alle famiglie, sulla Giornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Il programma è sul sito del Comune di Milano nelle pagine “Diritti dei bambini”.  
   
   
GIORNATA MONDIALE DELL´INFANZIA: TRA UNA SETTIMANA DIBATTITO INTERNAZIONALE IN CAMPANIA CON IL WORLD FORUM FOR CHILD WELFARE 2012  
 
Napoli, 21 novembre 2012 - "Tra una settimana si terrà in Campania il World Forum for Child Welfare 2012, il forum internazionale sul benessere del bambino che fa ritorno in Italia dopo 21 anni di assenza. Sarà l´occasione per far convergere in quel consesso anche tutte le risultanze delle celebrazioni in corso oggi in diversi parti del mondo in occasione della Giornata mondiale sui diritti dell´infanzia. A partire dal 26 novembre i massimi esperti e studiosi di fenomeni relativi all´infanzia e alla tutela dei minori si ritroveranno alla Stazione marittima di Napoli per dibattere del benessere del bambino tra scenari globali, migrazione e cittadinanza attiva." Lo ha dichiarato Ermanno Russo, assessore regionale all´Assistenza sociale della Campania. "Si tratta - ha aggiunto Russo - di un´opportunità unica per la nostra regione e per il nostro Paese. I delegati di 27 diverse nazioni del mondo (dall´Australia agli Stati Uniti, dal Sud Africa all´Indonesia) saranno a Napoli per discutere di sviluppo sociale, partendo proprio dai temi dell´infanzia, della famiglia e dell´educazione. "Il World Forum for Child Welfare diventerà così un luogo di lavoro allargato, in cui esperienze diverse provenienti da tutto il mondo si fonderanno tra loro per dar vita ad una piattaforma programmatica da cui ripartire per rendere più incisive ed innovative le politiche di welfare in Italia. La Regione ha scelto di sostenere sin dal primo momento il lavoro degli organizzatori, Mentoring Usa/italia onlus e la Fondazione L´albero della Vita, per far sì che le conclusioni degli esperti abbiano una ricaduta anche sulle future politiche per l´infanzia e per i giovani della Campania", ha concluso Russo.  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: CON ANCI CONTRO VIOLENZA DONNE  
 
Pescara, 21 novembre 2012 - Giovedì 22 novembre, alle ore 11.00, nella sede della Giunta Regionale (Sala Celestino), l´assessore con delega alle Pari opportunità, Federica Carpineta, firmerà un protocollo di intesa con l´Anci Abruzzo, rappresentato dal suo presidente, Antonio Centi, in occasione (con leggero anticipo sul 25 novembre che è la data istituzionale) della "Giornata internazionale contro la violenza sulle donne", istituita con la risoluzione n. 54/134 dalle Nazioni unite nel 1999, al fine di sensibilizzare governi, istituzioni e società civile sull´argomento. Parteciperanno all´incontro le sindachesse elette nei Comuni abruzzesi e le Consigliere regionali. "Abbiamo deciso di firmare questo protocollo ? spiega l´assessore Carpineta ? per celebrare nel modo più opportuno questa importante giornata istituita dalle Nazioni Unite. Il protocollo prevede, tra l´altro, l´impegno a recepire la risoluzione del Parlamento Europeo del 3 settembre 2008 sul corretto utilizzo delle immagini femminili nel marketing e nella pubblicità, un elemento culturale ineliminabile per sostenere l´impegno di tutti contro le diverse forme di violenza contro le donne.Non va, infatti, dimenticato che anche il vecchio retaggio su certe rappresentazioni e alcuni stereotipi sull´immagine delle donne sono alla base di comportamenti violenti contro di loro. E´ importante che i Comuni d´Abruzzo diventino protagonisti di questa avanzata culturale, senza la quale ad ogni evento negativo rischiamo di ritrovarci sempre dire cose di circostanza, ma nulla più. Ringrazio l´Anci e i singoli amministratori che hanno già mostrato sensibilità in tal senso. Ringrazio sin d´ora tutti i Comuni abruzzesi che aderiranno concretamente alle finalità previste nel protocollo che andremo a firmare insieme. Un grazie particolare alle amiche che rivestono l´impegnativa e difficile carica di sindaco nei rispettivi Comuni, perché so che da loro verrà un impegno forte, esemplare e trascinante".  
   
   
GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE - IN EMILIA-ROMAGNA NEL 2012, 2.496 LE DONNE CHE HANNO CHIESTO AIUTO, 15 I FEMICIDI. AUMENTA L´EMERSIONE DEL FENOMENO MA AUMENTANO ANCHE LE EMERGENZE.  
 
Bologna, 21 novembre 2012 - Sono 2.496 le donne che si sono rivolte dall’1 gennaio al 31 ottobre 2012, a un centro antiviolenza dell’Emilia-romagna. Nello stesso periodo dell’anno precedente erano state 2.256, per poi salire alla fine di dicembre a 2.692. Tra 2011 e 2012 sono inoltre cresciute le richieste di soggiorno in case rifugio per sottrarsi a situazioni di particolare pericolo: 86 donne e 68 bambini nel 2011, 121 e 124 rispettivamente nel 2012. Se aumenta dunque il numero delle donne che decidono di chiedere aiuto, configurando una positiva emersione del fenomeno, dall’altro crescono da parte degli uomini comportanti particolarmente violenti che possono determinare situazioni di emergenza. Un elemento questo confermato anche dal drammatico fenomeno dei femicidi: 17 nel 2011 e 15 tra gennaio e ottobre 2012. E’ quanto emerge dai dati raccolti dal Coordinamento Centri antiviolenza dell’Emilia-romagna presentati oggi a Bologna in Regione in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne, che cade il prossimo 25 novembre. “E´ un problema drammatico, di fronte al quale non possiamo abbassare la guardia - ha sottolineato l’assessore regionale alle politiche sociali Teresa Marzocchi – dobbiamo lavorare su come stanno le donne, su come sta la famiglia, su come sta la nostra collettività e dobbiamo farlo rafforzando sempre di più l’integrazione tra istituzioni, privato sociale, servizi sul territorio. Una scelta questa che da sempre contraddistingue il nostro welfare di comunità, ma che ora diventa ancora più strategica per capitalizzare al meglio le poche risorse a disposizione per il sociale”. In vista del 25 novembre Giunta e Assemblea legislativa dell’Emilia-romagna hanno messo a punto diverse iniziative. Il 22 novembre a Bologna ( sala Polivalente della Regione, viale Aldo Moro 50) un convegno farà il punto sull’attività di “Liberiamoci dalla violenza”, il centro modenese gestito dall’Azienda Usl di Modena che rappresenta l’unica struttura pubblica che si occupa di recuperare uomini autori di maltrattamenti nei confronti delle donne. “La violenza contro le donne non è più un punto di vista” è invece l’iniziativa in programma il 23 novembre (sempre a Bologna presso la sala Polivalente) promossa dalla Commissione regionale per la parità, che proporrà una riflessione allargata ai tanti attori che sono coinvolti nel problema della violenza alle donne: dalle forze del’ordine, agli operatori sociale e sanitari, ma, tenendo ben fermo, come ha sottolineato la presidente della Commissione, la consigliera regionale Roberta Mori che “siamo di fronte a una questione che riguarda l´intera società e che deve essere affrontata attraverso un´alleanza forte con gli uomini, sul piano operativo e culturale". Tra i 30 e i 49 anni, sposata e con figli la donna che si rivolge a un centro antiviolenza. Nell’80% dei casi la violenza arriva dal partner - Abbastanza stabile nel tempo il profilo di chi si rivolge a un centro antiviolenza.Come ha spiegato Giuditta Creazzo, curatrice scientifica della ricerca, si tratta di una donna tra i 30 e i 49 anni, prevalentemente coniugata o convivente, all’80% con figli minori, una scolarità medio alta, ma condizioni economiche che in oltre la metà dei casi le impediscono di poter contare su un reddito sufficiente al proprio mantenimento. Oltre il 30% sono donne straniere, un dato tanto più significativo se si considerano le difficoltà linguistiche, culturale e sociali. Un dato di fondo si ripete in oltre l’80% dei casi e cioè che la violenza è compiuta da un partner o ex partner. Tra l’inizio della violenza e la richiesta di aiuto passano in media sette anni, anche se i dati indicano una progressiva diminuzione. I dati dimostrano inoltre che l’emersione del fenomeno è strettamente collegata alla presenza di strutture sul territorio. Non a caso subito dopo Bologna la provincia da cui proviene il maggior numero di donne che si rivolgono a un Centro antiviolenza è quella di Ravenna, dove operano - ha sottolineato la rappresentante del coordinamento Centri antiviolenza dell’Emilia-romagna Antonella Oriani - ben tre Centri. Il Centro modenese “Liberiamoci dalla violenza”: attualmente 18 gli uomini in trattamento - Compie un anno “Liberiamoci dalla Violenza” al momento l’unica struttura pubblica che nel nostro Paese si occupa di recuperare uomini autori di maltrattamenti nei confronti delle donne. Gestito direttamente dall’Azienda Usl di Modena e ad accesso gratuito, il centro è stato contattato dal 2 dicembre 2011 al 25 ottobre 2012 da 90 persone, di cui 42 uomini (per avere informazioni o chiedere un appuntamento); 11 donne (interessate ad avere informazioni per inviare i compagni); 37 persone a vario titolo interessate all’argomento. Attualmente il Centro modenese ha in trattamento 18 uomini, 3 sono stranieri, di età compresa tra i 28 e i 65 anni e di diversa estrazione sociale  
   
   
SOCIALE: DAL 17 DICEMBRE ARRIVANO I BONUS BEBÈ PER 20.700 BAMBINI DEL LAZIO, VOUCHER COMPLESSIVI DA 450 EURO PER OGNUNO  
 
Roma, 21 novembre 2012 - A partire dal prossimo 17 dicembre le famiglie laziali potranno ritirare il bonus bebè 2011 presso i loro Comuni di residenza. In tutto il Lazio sono 20.700 i bambini e le bambine che riceveranno il bonus bebè regionale da 450 euro, che fa parte del piano famiglia regionale da 60 milioni di euro. Di questi 772 sono nati da parti gemellari, 54 da parti trigemellari. “A tutti arriverà un aiuto piccolo ma concreto – ha spiegato Aldo Forte, assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, in occasione della Giornata mondiale per i diritti dell´infanzia -. I bonus bebè 2011 saranno erogati attraverso i Comuni di residenza dei beneficiari sotto forma di un carnet di voucher da 15 euro ciascuno e del valore complessivo di 450 euro che le famiglie potranno spendere in oltre duemila farmacie e negozi convenzionati per l´acquisto di prodotti per l´infanzia entro il 31 dicembre 2013”. Oltre al bonus bebè le famiglie riceveranno anche una farmacard e una carta club bonus bebè con le quali potranno ottenere sconti aggiuntivi nei negozi convenzionati. "Anche per i bonus bebè- ha proseguito l’assessore- abbiamo avuto un approccio innovativo, introducendo il sistema dei voucher che ci garantisce massima trasparenza e la certezza che le risorse vengano impiegate dalle famiglie solo per l´acquisto di prodotti per l´infanzia e non per altro. In più stiamo evitando i ritardi del passato, quando i bonus bebè sono arrivati alle famiglie anche con tre anni di ritardo, perdendo il senso dell´iniziativa. Il bonus bebè 2011 arriverà, invece, nell´anno immediatamente dopo la nascita dei bambini”. Le domande, infatti, si sono chiuse il 31 gennaio 2012, la fase di verifica sulla veridicità dei dati che ha coinvolto Comuni e Guardia di Finanza è durata tre mesi, dopodiché c’è stato un bando europeo per la distribuzione. “Tutto ciò – ha aggiunto Forte - ci permetterà di far arrivare il bonus bebè alle famiglie dal 17 dicembre attraverso i Comuni, che verranno formati nelle prossime settimane per rendere il più veloce possibile le operazioni, soprattutto nelle grandi città come Roma e i capoluoghi di provincia". “Il bonus bebè – ha ricordato infine l’assessore Forte - non è l´unica iniziativa realizzata in questi due anni e mezzo a favore dell´infanzia e della famiglia. Entro il 31 giugno 2013, apriranno 21 nuovi asili nido nelle diverse province e, grazie agli stanziamenti regionali, le tariffe dei nidi comunali del Lazio sono risultate quest´anno tra le più basse d´Italia”.  
   
   
FVG, DIRITTI MINORI:, I RAGAZZI SONO CITTADINI A TUTTI GLI EFFETTI  
 
Udine, 21 novembre 2012 - Un modo nuovo e non rituale di celebrare la Giornata internazionale dei diritti dell´infanzia e dell´adolescenza quello scelto dalla Regione-ufficio garante per l´infanzia e l´adolescenza ieri a Udine, riunendo i rappresentanti dei Consigli comunali dei ragazzi del Friuli Venezia Giulia. Una prima volta, che dovrebbe divenire una consuetudine, magari con i ragazzi al posto dei relatori sul palco, anche se già oggi i vari "sindaci" dei ragazzi si sono avvicendati al microfono per raccontare la loro esperienza di "amministratori dei ragazzi", le iniziative programmate e quelle attuate: non sempre - hanno ammesso - fra le idee e la loro realizzazione la strada è in discesa. Insomma, un modo per "partecipare" alla vita della comunità, un modo per "essere cittadini" a tutti gli effetti, un modo per prepararsi a essere "cittadini adulti" più consapevoli. E già oggi i numerosi ragazzi che hanno affollato l´Auditorium della Regione sono stati protagonisti essendo loro stessi ascoltati non solo dagli adulti, ma soprattutto da chi - come l´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro - riveste la funzione di "decisore politico". E proprio Molinaro, in apertura dell´incontro, ha portato ai ragazzi e agli insegnanti che li hanno accompagnati, il saluto e il ringraziamento della Regione, ricordando l´evento storico del 20 novembre 1989, quando in sede Onu a New York venne approvata la Convenzione sui Diritti dell´Infanzia, recepita dallo Stato italiano con legge nel 1991: "una Convenzione - ha affermato l´assessore - che non si limita all´enunciazione dei diritti, ma propugna la loro attuazione pratica". "Anche grazie a questa Convenzione - ha continuato Molinaro - si riconosce che i ragazzi sono cittadini a tutti gli effetti e che vanno ascoltate le loro istanze. Ed è per favorire questo processo di partecipazione che sono nati dal basso i Consigli comunali dei ragazzi in diversi Comuni, che la Regione ha deciso di riconoscere e di sostenere con la Lr 18 del 2011: e oggi per la prima volta questi Consigli comunali dei Ragazzi s´incontrano e si confrontano". Un incontro, quindi, - quello di Udine - che secondo l´assessore "vuole sottolineare l´importanza della partecipazione grazie alla conoscenza reciproca, allo scambio di esperienze, al coinvolgimento della scuola per far allargare l´esperienza. Insomma, una giornata dedicata all´ascolto dei ragazzi; a sottolineare l´importanza del rapporto fra generazioni, in particolare fra giovani e anziani per tutelare e tramandare la memoria; a rendere possibile e continuo il rapporto fra ragazzi e istituzioni per uno scambio reciproco e arricchente per tutti. Le istituzioni non sono ´cosa altra´ rispetto ai cittadini, ma sono i cittadini stessi e quindi anche i giovani". La prof. Fabia Mellina Bares, docente di legislazione minorile all´Università di Trieste, ha quindi proposto alcune riflessioni sulla Convenzione e sui diritti dei ragazzi, insistendo sul concetto di piena cittadinanza dei "minori", stimolandoli a "essere cittadini e non sudditi, ovvero a vivere e non solo a esistere: persone consapevoli e partecipi e protagoniste della società in cui vivono".