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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Febbraio 2013
UE: PREVISIONI ECONOMICHE D´INVERNO 2012-2014: SI PLACA LENTAMENTE IL VENTO DI PRUA  
 
Bruxelles, 25 febbraio 2013 - Nonostante il notevole miglioramento registrato nella situazione dei mercati finanziari dell´Ue dall´estate scorsa, l´andamento dell´attività economica è stato deludente nel secondo semestre 2012. Dagli indicatori di tendenza emerge tuttavia che il Pil dell´Ue sta risalendo la china e si prevede un´accelerazione graduale dell´attività economica. Inizialmente la ripresa della crescita sarà trainata dalla domanda esterna. Stando alle proiezioni, l´aumento degli investimenti e consumi interni è atteso per più avanti nell´anno, mentre si prevede che la domanda interna subentri nel 2014 come principale traino del rafforzamento della crescita del Pil. Le previsioni per l´Italia (scheda dettagliata all´indirizzo - http://ec.Europa.eu/economy_finance/eu/forecasts/2013_winter/it_en.pdf ) indicano per il 2013 un calo del Pil dell‘1,0%. Nel 2013 l’inflazione dovrebbe scendere al 2% rispetto al 3,3% del 2012. Si registrerà un aumento di un punto percentuale della disoccupazione, che passerà dal 10,6% del 2012 all’11,6% del 2013 (nel 2014 toccherà il 12%). Secondo le stime, il saldo di bilancio crescerà dello 0,7% nel 2013, mentre il disavanzo delle partite correnti passerà da -11,6% del 2012 a +9% nel 2013. Data la debolezza dell´attività economica negli ultimi mesi del 2012, l´anno corrente è partito dal basso e questo, combinato con un ritorno alla crescita più lento del previsto, proietta per il 2013, su base annua, un livello basso di crescita del Pil nell´Ue, pari allo 0,1%, e una contrazione pari a -0,3% nella zona euro. Su base trimestrale l´evoluzione del Pil è leggermente più dinamica di quanto lascino supporre le cifre annuali: le proiezioni indicano per l´ultimo trimestre 2013 un Pil superiore dell’1,0% al livello raggiunto nel trimestre corrispondente del 2012 nell´Ue e dello 0,7% nella zona euro. La dissonanza fra il miglioramento della situazione dei mercati finanziari e le mutate prospettive macroeconomiche per il 2013 trova in gran parte origine nel processo di aggiustamento di bilancio, che continua a pesare sulla crescita a breve termine. Con l´avanzare di tale processo si consoliderà anche la base della crescita nel 2014, che, secondo le proiezioni, sarà dell’1,6% nell´Ue e dell’1,4% nella zona euro. Olli Rehn, Vicepresidente e Commissario per gli Affari economici e monetari e l´euro, ha dichiarato: "Il riequilibrio dell’economia europea in corso continua a gravare sulla crescita a breve termine. Deludenti i dati oggettivi della fine dell’anno scorso, più incoraggianti alcuni dati soggettivi del passato recente, in aumento la fiducia degli investitori per il futuro: questa, in sintesi, la situazione attuale. I recenti decisivi interventi a livello politico stanno spianando la strada verso la ripresa. Dobbiamo mantenere la rotta delle riforme e non perdere slancio, perché altrimenti la virata di fiducia in corso potrebbe abortire ritardando le necessaria ripresa della crescita e dell´occupazione." Prevista una ripresa graduale dei consumi e degli investimenti - I rilevanti provvedimenti politici adottati dall´estate scorsa hanno mutato la valutazione dei mercati circa la sostenibilità economica dell´Uem e la sostenibilità di bilancio degli Stati membri che ne fanno parte. Al momento i consumi e investimenti interni sono frenati dalla combinazione, tipica dei periodi successivi a una profonda crisi finanziaria, di debolezza del ciclo, incertezza e protrarsi dell´aggiustamento dei bilanci e della ridistribuzione delle risorse all´interno dell´economia. Il fatto che famiglie e imprese ritrovino fiducia dovrebbe però attutire l´impatto negativo di tali fattori. Se, come si prevede, l´allentarsi delle tensioni sui mercati finanziari si rispecchierà in migliori condizioni di accesso al credito, sarà spianata la via per un ritorno graduale alla crescita dei consumi e degli investimenti nel corso del 2013. Nelle previsioni l´attuale debolezza dell´attività economica comporterà quest´anno un incremento della disoccupazione all’11,1% nell´Ue e al 12,2% nella zona euro. Poiché le previsioni indicano un minore impatto del rincaro dell´energia sull´inflazione, si dovrebbe assistere nell´Ue ad una graduale diminuzione dell´inflazione al consumo nel corso del 2013, con successiva stabilizzazione nel 2014 a circa l’1,7% nell´Ue e all’1,5% nella zona euro. Il risanamento di bilancio avanza - Le incisive misure di bilancio che gli Stati membri stanno attuando dovrebbero determinare nel 2013 un´ulteriore riduzione dei disavanzi nominali al 3,4% nell´Ue e al 2,8% nella zona euro. Relativamente al saldo strutturale, si prevede per quest´anno un ritmo di riduzione lievemente più lento di quello del 2012. Il risanamento di bilancio in corso contiene l´aumento del rapporto debito/Pil, che nel 2013 dovrebbe registrare un ulteriore, lieve incremento dovuto alla persistente debolezza della crescita del Pil. Sebbene i rischi che pesano sulle prospettive di crescita indichino ancora un´evoluzione prevalentemente negativa, la distribuzione del rischio è oggi molto più equilibrata. Per arginare il rischio di un ulteriore aggravamento della crisi del debito sovrano è essenziale l´attuazione effettiva di politiche di rafforzamento dell´unione economica e monetaria e di promozione degli aggiustamenti necessari. Altri rischi di evoluzione negativa risiedono nella possibilità che la debolezza del mercato del lavoro incida sulla domanda interna e rallenti lo slancio riformista e nel persistere di grandi sfide di bilancio a medio termine negli Stati Uniti e in Giappone. Riguardo alla crescita del Pil, potrebbero materializzarsi i rischi di evoluzione positiva se i progressi nella risoluzione delle crisi e l´andamento delle riforme strutturali fossero più veloci del previsto e/o se la fiducia ritrovata fosse più forte del previsto. I rischi che pesano sulle prospettive d’inflazione paiono equilibrati.  
   
   
VERTICE UE-UCRAINA (BRUXELLES, 25 FEBBRAIO 2013)  
 
 Bruxelles, 25 febbraio 2013 - Il 16 ° vertice Ue-ucraina si tiene a Bruxelles il 25 febbraio. Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, e José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea, rappresenterà l´Unione europea. Commissario per l´energia Günther Oettinger e il Commissario per l´Allargamento e politica di vicinato Stefan Füle parteciperà anche. Ucraina sarà rappresentata dal presidente Viktor Yanukovich. Summit Agenda L´obiettivo principale delle discussioni di questo vertice è prevista per programma di riforme in Ucraina, legata alla possibile firma dell´accordo Ue-ucraina accordo di associazione, che prevedono anche l´istituzione di una zona ampia e generalizzata di libero scambio. I leader discuteranno i seguenti temi: Associazione politica, come previsto nel siglato Ue-ucraina accordo di associazione, e in particolare gli aspetti concreti come indicato nelle conclusioni del Consiglio adottate dal Consiglio Affari esteri del Consiglio del 10 dicembre 2012. L´integrazione economica, in particolare questioni commerciali e la creazione dello Spazio Profondo libero scambio globale e, la situazione macroeconomica in Ucraina e possibilità per l´Ue macro-finanziarie e non finanziarie di assistenza, le questioni energetiche e riforme delle finanze pubbliche di gestione e di amministrazione. Mobilità, compresi i più recenti sviluppi in merito all´attuazione del piano d´azione sulla Visa liberalizzazione e la ratifica dell´accordo di facilitazione del visto modifica. Questioni regionali e internazionali nel contesto della Presidenza dell´Osce dell´Ucraina nonché la preparazione del vertice del partenariato orientale a Vilnius nel mese di novembre, le relazioni con i paesi vicini. Relazioni Ue-ucraina L´unione europea e l´Ucraina parti frontiere comuni, ampie relazioni economiche e commerciali, e di un patrimonio culturale comune, linguistica e storica. Cooperazione Ue-ucraina è costruito su un impegno comune per lo stato di diritto, dei diritti umani, dei principi democratici e delle libertà fondamentali. Relazioni Ue-ucraina si basano sulla accordo di partenariato e di cooperazione (Apc), entrato in vigore nel 1998. La partnership mira a promuovere il dialogo politico, commercio e gli investimenti e la cooperazione economica, sociale e culturale. Il 30 marzo 2012, un ambizioso accordo di associazione (Aa), comprese le disposizioni che istituiscono una zona ampia e generalizzata di libero scambio (Dcfta), è stato siglato. L´aa è destinato a fornire un nuovo quadro giuridico per le relazioni Ue-ucraina. Si tratta di un modo concreto per sostenere la dinamica positiva nelle nostre relazioni, concentrandosi sul sostegno alle riforme fondamentali, sulla governance economica e politica e la cooperazione in una serie di settori. L´aa con l´Ucraina sarà anche il primo di una nuova generazione di accordi di associazione con i paesi del partenariato orientale. L´aa potrebbe essere firmato nel vertice del partenariato orientale a Vilnius nel mese di novembre 2013, se l´azione determinato viene imputato e progressi concreti compiuti dall´Ucraina in tre aree: la conformità delle elezioni del 2012 parlamentari con gli standard internazionali e le azioni di follow-up, i progressi nell´affrontare la questione della giustizia selettiva e prevenire il loro ripetersi, l´attuazione delle riforme definite nell´agenda di comune accordo di associazione. L´assistenza dell´Ue L´unione europea ei suoi Stati membri continuano ad essere il principale donatore in Ucraina: dal 1991, l´assistenza fornita dalla sola Unione europea è stata pari a oltre € 3 miliardi. La politica europea di vicinato stanzia strumento 470.000.000 € in Ucraina per gli anni 2011 al 2013. Questo va a sostenere l´azione in tre settori prioritari: il buon governo e lo Stato di diritto, facilitando l´entrata in vigore dell´accordo di associazione, e lo sviluppo sostenibile, compresa l´energia e l´ambiente. Tale importo comprende il finanziamento nell´ambito del partenariato orientale per il programma globale di potenziamento istituzionale (€ 43.370.000). Quest´ultimo è stato progettato per migliorare la capacità amministrativa dei paesi partner e la loro compatibilità con le istituzioni dell´Ue, ad esempio attraverso programmi di gemellaggio, la formazione professionale e distacco di personale. Relazioni commerciali L´ue ha rappresentato il 29% del commercio estero dell´Ucraina nel 2011, essendo il suo secondo partner commerciale (dopo la Russia). L´ue-ucraina rapporti commerciali è dinamico: negli ultimi dieci anni, il commercio bilaterale è cresciuto di oltre il 160%, ben al di sopra della crescita media del commercio dell´Ue con il resto del mondo. Flussi di investimento da parte dell´Ue in Ucraina hanno mostrato una crescita notevole, passando da € 14 miliardi nel 2008 a quasi 24 miliardi di € 2011. Nel 2012, il commercio totale tra l´Ucraina e l´Unione europea ha superato di € 38 miliardi, di cui quasi € 24 miliardi di esportazioni europee verso l´Ucraina e € 14,5 miliardi esportazioni ucraine verso l´Europa. Alimenti e bevande, materie prime e macchinari e veicoli rappresentano le esportazioni ucraine più significative per il mercato europeo, mentre le esportazioni europee verso l´Ucraina sono costituiti principalmente da macchinari e veicoli, prodotti chimici e altri manufatti. Le sfide attuali in termini di competitività per l´economia ucraina si riflettono nel deficit commerciale strutturale sperimenta con l´Ue, che ha spaziato nel corso degli ultimi anni tra € 5 miliardi e € 10 miliardi. Tuttavia, l´Ucraina ha preso le giuste misure per affrontare queste sfide. Con il sostegno dell´Unione europea, l´Ucraina ha aderito all´Organizzazione mondiale del commercio nel maggio 2008 e ha immediatamente avviato negoziati per una zona ampia e generalizzata di libero scambio (Dcfta). Una più stretta integrazione economica attraverso la Dcfta sarà un potente stimolante per la crescita economica del Paese. Come un elemento fondamentale dell´accordo di associazione, che creerà opportunità di business in Ucraina e promuovere una reale modernizzazione economica e l´integrazione con l´Ue. Standard più elevati, un servizio migliore ai cittadini e, soprattutto, la disponibilità dell´Ucraina di competere efficacemente sui mercati internazionali dovrebbe essere il risultato di questo processo. Energia L´ucraina ha una posizione strategica in transito di energia per l´Ue, sia per il gas e il petrolio. Gli obiettivi più importanti per la cooperazione energetica con l´Ucraina sono: maggiore sicurezza per l´approvvigionamento energetico e lo sviluppo dei mercati energetici sostenibili e competitivi in Ucraina. Un mercato dell´energia economicamente redditizia, sostenibile, competitivo e trasparente in Ucraina, favorevole agli investimenti esteri diretti, contribuirebbe a entrambi gli obiettivi. L´ue è pertanto promuovere le riforme del mercato del gas ucraino in conformità delle norme e gli standard dell´Ue e l´integrazione dell´Ucraina nel mercato interno dell´energia dell´Ue. In questo spirito, l´Ucraina ha inoltre aderito la Comunità dell´energia nel febbraio 2011, che apporta benefici in termini di investimenti necessari nel settore energetico, l´efficienza e la diversificazione dell´offerta e quindi la sicurezza degli approvvigionamenti. L´ue è inoltre un partner chiave dell´Ucraina nella modernizzazione delle sue infrastrutture per il gas di transito. Durante il vertice Ue-ucraina nel dicembre 2005, le due parti hanno firmato un Memorandum of Understanding (Mou) nel settore dell´energia. Da allora, l´Ue e l´Ucraina segno Progress Reports ogni anno sulla cooperazione energetica. Il 7 ° relazione sarà firmato in occasione di questo vertice. Sicurezza nucleare L´euratom e l´Ucraina hanno firmato accordi nel luglio 1999, relativo alla cooperazione nei settori della sicurezza nucleare e della fusione termonucleare controllata. L´euratom-ucraina accordo di cooperazione sugli usi pacifici dell´energia nucleare è entrato in vigore il 1 ° settembre 2006. Dopo l´incidente di Chernobyl, l´Ue ha lavorato costantemente con l´Ucraina per migliorare la sicurezza nucleare e per affrontare l´eredità del disastro. Finora l´Ue ha stanziato € 580.000.000 a Chernobyl progetti connessi, soprattutto per la sicurezza nucleare, ma anche per migliorare le condizioni di vita della popolazione locale e di rafforzare i programmi di ricerca. Inoltre, i contributi bilaterali degli Stati membri dell´Ue per l´importo di Chernobyl progetti a € 452.000.000. Mobilità Giustizia e affari interni, in particolare quelle della mobilità, sono stati gli argomenti principali a precedenti vertici Ue-ucraina e le questioni come le politiche di migrazione e asilo, gestione delle frontiere, visti, la lotta contro la criminalità internazionale e il terrorismo, il riciclaggio di denaro e traffico di esseri umani sono regolarmente discussi. Un modificata accordo di facilitazione del visto con l´Ucraina è stato firmato nel luglio del 2012 ed entrerà in vigore una volta che il processo di ratifica è stato completato. Porterà ulteriori facilitazioni, ad esempio le liste semplificate dei documenti giustificativi saranno necessari per alcune categorie di cittadini ucraini, più persone potranno beneficiare di più ingressi visti a lungo termine, ottenere visti per ingressi multipli sarà facilitato e più categorie di persone sarà in grado di beneficiare di esenzioni commissionali visto. Un piano d´azione su Visa liberalizzazione (Vlap), che stabilisce le condizioni che devono essere soddisfatte prima che la possibile istituzione di un regime senza visti di viaggio per i cittadini ucraini, è attualmente in fase di attuazione. Partenariato orientale: cooperazione multilaterale L´ucraina è un membro dell´Ue di partenariato orientale, il suo quadro multilaterale specifica per i vicini orientali dell´Ue. Essa si basa su una comunità di valori e dei principi della democrazia, rispetto dei diritti dell´uomo, delle libertà fondamentali e dello Stato di diritto. Nel mese di settembre 2011, il vertice del partenariato orientale a Varsavia ha presentato diverse idee concrete per migliorare le relazioni esistenti, in particolare attraverso il rafforzamento del ruolo della società civile. Il vertice di Vilnius nel mese di novembre 2013 sarà un´altra occasione per dimostrare l´impegno dell´Ue nei confronti dei paesi vicini orientali. Sicurezza e di difesa L´unione europea e l´Ucraina collaborare su una serie di questioni di politica estera e di sicurezza, compresa la gestione delle crisi. Un esempio è il contributo dell´Ucraina al contrasto alla pirateria dell´operazione Atalanta. L´unione europea e l´Ucraina anche condurre un dialogo regolare su questioni come il terrorismo, la non proliferazione e il controllo delle esportazioni di armi. Grazie all´impegno assunto al vertice partenariato orientale a Varsavia nel 2011, l´Ucraina ha un ruolo importante nella riflessione dell´Unione europea su come promuovere la cooperazione con i paesi terzi nel settore della politica estera e di sicurezza / sicurezza comune e la politica di difesa. È nell´interesse dell´Unione europea di rafforzare la Pesc / Pesd cooperazione con l´Ucraina. L´intensificazione del dialogo e della cooperazione è prevista anche nell´accordo di associazione. Ucraina svolge un ruolo chiave nella risoluzione del conflitto in Transnistria nella Repubblica di Moldova, in particolare con la Presidenza in carica del Ocse quest´anno. L´unione europea e l´Ucraina hanno regolari discussioni su questo argomento, dal momento che entrambi sono membri del cosiddetto formato 5 +2 regolamento negoziale. Scienza e Tecnologia Nell´unione europea del 2013 programma di ricerca di lavoro, enti ucraini sono mirati, nell´ambito del partenariato orientale, per un finanziamento fino a € 3 milioni di euro per le sfide sociali, sostegno al dialogo politico e lo sviluppo della cooperazione in materia di innovazione. Inoltre, essi sono incoraggiati a partecipare al tema di ricerca: ´rafforzamento della cooperazione con i paesi interessati dalla politica europea di vicinato: colmare il divario tra ricerca e innovazione´, che mira a sostenere lo sviluppo di una conoscenza comune e lo spazio di innovazione tra l´Ue e gli orientali e vicini meridionali. Questa attività (budget € 9,5 milioni) si concentrerà sulla colmare il divario tra ricerca e innovazione attraverso una migliore prestazione allineare gli obiettivi di ricerca per le esigenze socioeconomiche e migliorare in base alle conoscenze derivanti dalla ricerca.  
   
   
UE, PARTENARIATO TRANSATLANTICO COMMERCIO E GLI INVESTIMENTI: L´APERTURA DI NEGOZIATI DI LIBERO SCAMBIO CON GLI STATI UNITI  
 
Bruxelles, 25 Febbraio 2013 – Di seguito l’interventod di Karel De Gucht Commissario europeo per il commercio Scambi transatlantici e partnership per gli investimenti all´apertura di negoziati di libero scambio con gli Stati Uniti: “ L´importanza del contratto La parola storico è spesso abusato, utilizzato per ogni occasione. Tuttavia, oggi vorrei usarlo nel suo pieno diritto: stiamo per lanciare i più grandi negoziati commerciali bilaterali mai intraprese. Un accordo futuro tra il mondo delle due potenze economiche più importanti sarà un game-changer. Insieme, costituiscono la più grande zona di libero scambio in tutto il mondo. Questo accordo sarà lo standard - non solo per il nostro futuro, il commercio bilaterale e gli investimenti, ma anche per lo sviluppo di regole globali. Si creerà un enorme impatto sulla crescita e l´occupazione su entrambi i lati dell´Atlantico. Si stima che, quando questo accordo è in funzione, il Pil dell´Ue avranno una mezza spinta per cento - che si traduce in decine di miliardi di euro ogni anno. Mezzo punto percentuale in termini di oggi sarebbe più o meno equivalente a due terzi del bilancio annuale dell´Unione europea! Questo ci offre una grande prospettiva in un momento in cui si stanno gradualmente facendo il nostro modo di ripresa. E, cosa più importante di tutte: è probabilmente il pacchetto di stimolo economico che si possa immaginare. Per i negoziati di cui abbiamo bisogno - soprattutto - la volontà politica: il desiderio di rendere le nostre norme e regolamenti compatibili, e di ridurre i costi ogni volta che ha un senso ed è possibile. Questa negoziazione garantisce l´´facciamo sul serio´ - se questo sia per i singoli consumatori, le famiglie, o uomini d´affari. Si conferma anche il nostro attaccamento ad aprire i mercati e le regole multilaterali e la liberalizzazione del commercio. La risposta alla crisi è l´opposto del protezionismo. Il recente annuncio del lancio dimostra che l´Europa e gli Stati Uniti sono partner strategici che sono disposti ad andare il miglio supplementare per rafforzare le nostre economie. Non è sorprendente, che gli annunci erano così è stata accolta positivamente da quasi tutti gli angoli. Il ruolo del Parlamento europeo Detto questo, vorrei sottolineare quanto sono lieto di essere qui con voi oggi per discutere. Ci conosciamo bene, e non ho bisogno di sottolineare quanto sia importante il Parlamento europeo, e in particolare questo Comitato, è per me. E ´ovvio che è il nostro interlocutore naturale Inta per le questioni commerciali, anche per questo mestiere importante e contratto di investimento. Data l´ampiezza e la larghezza del contratto, ci sarà sicuramente un certo numero di comitati che assumono interesse, e mi riferisco, in particolare, degli aspetti normativi che saranno una parte importante del contratto. Sono sicuro che troverete modi efficienti di organizzazione che per la vostra soddisfazione. Alcuni possono avere domande circa il titolo del contratto che è stato coniato insieme ai nostri amici americani in quanto il gruppo ad alto livello di lavoro chiamato per un commercio globale e contratto di investimento. Pertanto, Leader ha deciso che si chiamerà ´Transatlantic Trade and Investment Partnership (Ttip)´. Permettetemi di essere chiaro: qualunque sia il nome esatto, si tratta di commercio e gli investimenti. Se si guarda alla vostra risoluzione eccellente dello scorso ottobre, sarete soddisfatti con la relazione finale del gruppo ad alto livello di lavoro, che ha ´in ambito´ i parametri dei negoziati. Gli elementi che sono importanti per voi ci sono. L´annuncio e il suo contenuto Così che cosa è questa negoziazione tutto questo? Avete visto tutti la relazione finale del gruppo ad alto livello di lavoro che ho co-presieduto con americana per il commercio Ron Kirk. E ´stato 14 mesi di duro lavoro, ma gratificante. Abbiamo ambito in tutte le aree che faranno parte dei negoziati, come le tariffe, le questioni sanitarie e fitosanitarie, gli aspetti normativi, gli investimenti, i servizi, i diritti di proprietà intellettuale, gli appalti e impostare delle regole del commercio, ad esempio, gli aspetti competenti per la concorrenza. Siamo giunti alla conclusione comune che un accordo globale che affronta una vasta gamma di commercio bilaterale e gli investimenti, comprese le questioni di regolamentazione, e contribuisce allo sviluppo di regole globali, avrebbe fornito il beneficio più significativo reciproco delle varie opzioni abbiamo preso in considerazione. Successivamente, Presidenti Barroso, Van Rompuy e Obama lo ha approvato e ha chiesto che ogni lato di avviare le procedure interne necessarie per avviare i negoziati. Così adesso, il compito a portata di mano è quello di ottenere la palla il più presto possibile, e abbiamo intenzione di presentare un progetto di direttive di negoziato al Consiglio nel mese di marzo. Infatti, prima si comincia, prima si può raggiungere una conclusione positiva. Questo impegno non sarà facile. Idealmente, vorremmo completare questo lavoro in circa due anni da adesso - ma, più fondamentale della velocità è raggiungere un accordo ambizioso. Avete visto tutti la relazione, così invece di andare nei dettagli, vorrei sottolineare tre punti essenziali: Prima di tutto, abbiamo ancora bisogno di smantellare tutte le restanti tariffe tradizionali e quindi abbiamo bisogno di fare testa-way sulle questioni relative all´accesso al mercato in altri settori quali gli appalti pubblici, i servizi e gli investimenti. E ´anche importante capire che abbiamo già molto bassi regimi tariffari in vigore: in media un 4 per cento delle tariffe sulle importazioni. Quindi, il nostro obiettivo principale deve essere quello di affrontare gli ostacoli che si trovano dietro il confine doganale - come ad esempio le differenze di regolamenti tecnici, norme e certificazioni. Queste tempo spesso costi e denaro. Questo è dove si può fare un risparmio reale per le nostre imprese, creare posti di lavoro e portare maggiore valore per i consumatori. Tali barriere sono stimate pari a schiaffi una tariffa tradizionale su un prodotto tra il 10 e il 20 per cento - in modo che il costo attuale per le imprese e per i consumatori è alta. Infine, abbiamo bisogno di lavorare insieme allo sviluppo di norme e standard globali che modellano il futuro contesto affari del mondo negli anni a venire. Abbiamo questa opportunità unica per farlo bene. Sarà dura, ma io conto sulla buona riuscita. Grazie per il vostro tempo e sarò felice di rispondere alle domande che potreste avere.”  
   
   
VERTICE UE-UCRAINA A BRUXELLES  
 
Bruxelles, 25 Febbraio, 2013 - Il 16 ° vertice Ue-ucraina si terrà a Bruxelles il 25 febbraio. Il Vertice sarà ospitato da Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo e José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea. Ucraina sarà rappresentata dal presidente Viktor Yanukovich. Il vertice si svolge in un momento cruciale della relazioni Ue-ucraina. Il 10 dicembre 2012 il Consiglio Affari esteri ha adottato delle conclusioni in sequenza su una politica di impegno con l´Ucraina. Affinché questa politica a dare i suoi frutti e per consentire l´eventuale firma dell´accordo di associazione al momento del vertice di novembre partenariato orientale a Vilnius, l´Ucraina ha bisogno di intraprendere un´azione determinata e mostrare progressi tangibili entro maggio, al più tardi in tre aree chiave: i) appropriato follow-up per le azioni di 28 Ottobre 2012 le elezioni parlamentari, ii) che affrontano il tema della giustizia selettiva e prevenire il loro ripetersi, e iii) attuazione delle riforme di cui l´agenda di comune accordo di associazione. Nel perseguire l´obiettivo comune di integrazione economica dell´Ucraina con l´Unione europea, le discussioni dei leader comprenderà questioni come la stabilità macroeconomica, gestione delle finanze pubbliche, il miglioramento del clima imprenditoriale e degli investimenti e le questioni commerciali. I leader riesaminerà anche la situazione per quanto concerne l´assistenza tecnica e finanziaria dell´Ue e la cooperazione in materia di energia, in particolare per la modernizzazione del sistema ucraino di trasmissione del gas, la riforma del settore energetico e l´attuazione degli impegni della Comunità dell´energia. Sul tema della mobilità, i leader discuteranno i progressi compiuti nell´attuazione del piano d´azione sulla Visa liberalizzazione e la situazione per quanto riguarda la conclusione di un accordo di facilitazione Visa modificato. Durante la colazione, i leader si confronteranno sulle attuali questioni internazionali e regionali, anche per quanto riguarda l´Ucraina le priorità per la sua Presidenza in carica dell´Osce nel 2013. Alla vigilia del vertice, il presidente Van Rompuy ha detto: "Questo vertice si svolge in un momento importante nelle nostre relazioni. Vi è ora una opportunità storica per fare un passo avanti nella relazioni Ue-ucraina attraverso la firma possibile nel mese di novembre l´accordo di associazione con la sua un´area globale e approfondita di libero scambio. Ma firma accadrà solo se l´Ucraina coglie ora l´opportunità di prendere un´azione determinata e facendo progressi tangibili sulle tre aree di interesse per l´Ue: seguito al carenze elettorali, affrontando la questione della giustizia selettiva e progredire sul programma di riforma generale. La parte centrale del vertice sarà focalizzata sui passi necessari per creare le giuste circostanze politiche e mi auguro che il vertice si conferma un impegno inequivocabile a loro " . Il presidente Barroso ha dichiarato: "L´ucraina è un partner importante dell´Unione europea. Le nostre relazioni sono ampi e il nostro obiettivo comune è l´associazione politica e l´integrazione economica dell´Ucraina con l´Unione europea. Il progetto per l´ulteriore sviluppo delle nostre relazioni - l´accordo di associazione e le sue aree di profonda e globale di libero scambio - è davanti a noi e le misure ei criteri per la sua firma sono chiaramente definiti. Un´azione decisa e riforme concrete che consolidano i valori ei principi dell´accordo di associazione in Ucraina sono necessarie. Useremo il vertice di rinnovare il nostro impegno comune a questo ordine del giorno. " Per maggiori informazioni: Scheda sul vertice Ue-ucraina: http://www.Consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/
docs/pressdata/en/foraff/135637.pdf
 Relazioni dell´Ue con l´Ucraina: http://eeas.Europa.eu/ukraine/index_en.htm  
 
   
   
UE: COMBATTERE LA POVERTÀ E LA SALVAGUARDIA DELLA DEMOCRAZIA ATTRAVERSO L´INVESTIMENTO SOCIALE  
 
Strasburgo, 25 Febbraio 2013 – Di seguito l’intervento di László Andor Commissario europeo responsabile per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione alla Conferenza del Consiglio d´Europa sulla povertà e disuguaglianze nelle società dei diritti umani: “ Signore e signori, Sono grato al Consiglio d´Europa, per avermi invitato a rivolgermi a voi in povertà e la disuguaglianza in Europa. Siamo tutti consapevoli degli effetti della crisi, e la misura in cui la povertà e l´esclusione sociale sono aumentate e la disuguaglianza è cresciuta. Quasi 120 milioni di persone, un quarto della popolazione europea è a rischio di povertà o di esclusione sociale. La disoccupazione ha raggiunto un nuovo massimo di oltre 26 milioni di persone. Il tasso di disoccupazione giovanile è aumentato drammaticamente al di sopra del 20%, e 7,5 milioni di giovani europei tra i 15 ei 24 non sono impiegati, non prosegue gli studi e non nella formazione. Inoltre, in tutta l´Ue si è visto divergenza crescente tra e all´interno degli Stati membri. I rischi di entrare in e le possibilità di uscire dalla povertà variano nell´Ue. I mercati del lavoro diventa sempre più polarizzata tra posti di lavoro ad alto e basso reddito, provocando disuguaglianze sempre di più e la povertà. I giovani adulti, le donne inattive o disoccupati, madri sole, anziani e adulti in età lavorativa al di fuori del mercato del lavoro sono tra quelli a più alto rischio di povertà persistente. Non solo questi fenomeni in contrasto con i nostri valori europei di equità e dignità, ma anche una minaccia per la democrazia. In questo anno di Forum Economico Mondiale di Davos, Christine Lagarde, direttore generale del Fondo monetario internazionale, di cui l´effetto di eccessiva disuguaglianza sulla crescita e la coesione sociale come corrosiva. E ´corrode la legittimità del governo e mina le basi della società. Trovare la via d´uscita dalla crisi finanziaria, naturalmente, rimane fondamentale. Tuttavia, la modernizzazione welfare non è meno importante e svolge un ruolo importante nel ridurre le disuguaglianze e la povertà, aumentare la competitività economica e promuovere la crescita. Nel suo discorso sullo Stato dell´Unione lo scorso autunno, il presidente della Commissione Barroso ha dichiarato che "i paesi europei con i sistemi più efficaci di protezione sociale sono anche tra i più competitivi e all´avanguardia nel mondo". Questo è dietro l´idea della crescita inclusiva nelle regioni della strategia Europa 2020. Questa strategia mira a costruire "un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione economica, sociale e territoriale". In particolare, si fissa un obiettivo per il sollevamento di almeno 20 milioni di persone dalla povertà e l´esclusione sociale entro il 2020. Per raggiungere questo obiettivo, sono necessarie importanti riforme negli Stati membri che hanno la necessità di tener conto delle tendenze strutturali, come l´invecchiamento demografico. Azione o inazione in uno Stato membro può avere un grande impatto notevole a livello europeo. Per esempio, gli investimenti a basso contenuto di istruzione o di formazione in alcuni Stati membri ha implicazioni in termini di riduzione della forza lavoro qualificati, che possono avere effetti negativi sulla competitività economica globale. Al contrario, più la partecipazione all´occupazione, maggiore spesa sociale e più equa la tassazione può contribuire a compensare le disuguaglianze e la lotta contro la povertà in Europa. Questo è l´obiettivo del pacchetto di investimento sociale, che la Commissione ha adottato il 20 ° febbraio. Essa si basa sulle buone pratiche negli Stati membri dell´Unione europea nel definire un quadro integrato per la riforma della politica sociale. Non dobbiamo rivedere i nostri obiettivi, ma rivedere i modi per renderlo più efficiente. Il pacchetto comprende tre linee di riforma della politica per aiutare gli Stati membri ad adeguare i loro sistemi di protezione sociale alle sfide del 21 ° secolo. In primo luogo, utilizzare il bilancio di politica sociale in modo più efficace. E ´una realtà che alcuni paesi hanno i migliori risultati sociali di altri pur avendo budget simili. Gli Stati membri che pongono maggiore attenzione sulla custodia dei bambini, misure attive del lavoro e di assistenza a lungo termine, mentre tra le altre cose riadattare basi imponibili al fine di evitare impatti negativi sul mercato del lavoro, ottenere un sistema più sostenibile sociale. Il pacchetto sottolinea inoltre che la semplificazione amministrativa beneficio può risparmiare tempo, denaro, e rendere più facile l´accesso a supporto. E rende anche più facile per affrontare adeguatamente complessa situazione dell´individuo. La seconda mira a migliorare le possibilità dei cittadini di partecipazione alla società e al mercato del lavoro basata su tre pilastri, vale a dire: l´accesso a servizi di qualità, adeguato sostegno al reddito e di mercati del lavoro inclusivi. Ciò significa rendere i servizi accessibili alle persone. Assistenza nella ricerca di lavoro, la formazione per acquisire competenze, opportunità di apprendimento permanente, il sostegno all´alloggio e all´assistenza sanitaria accessibile tutti hanno un ruolo importante da svolgere. Queste misure funzionano meglio quando sono accoppiati con i benefici che la disuguaglianza di indirizzo delle risorse. Il pacchetto propone un approccio integrato che combini servizi con prestazioni che garantiscono un adeguato tenore di vita. La proposta presta anche particolare attenzione alle esigenze delle donne, immigrati, i rom, gli anziani e altri gruppi vulnerabili, e persegue le misure che danno una buona possibilità della loro entrata nel mercato del lavoro e guadagnando una vita adeguato. La terza si concentra sulle misure preventive al fine di salvaguardare i rischi e impedire lo svantaggio di compounding. Ciò consentirà di ridurre la necessità di una maggiore spesa sociale più tardi, una volta che le difficoltà si è verificato. La politica sociale deve essere adeguata alle esigenze individuali nelle varie fasi della vita - durante l´infanzia, durante l´adolescenza, quando si effettua il passaggio dalla scuola al lavoro, nella genitorialità, come la fine delle proprie strategie di carriera, e in pensione e la vecchiaia. Signore e signori, Investire nella lotta contro la povertà infantile, in particolare, è di vitale importanza se la povertà e l´esclusione sociale non devono passare di generazione in generazione, e le persone devono avere opportunità nella vita futura. È per questo che una raccomandazione in questione è allegato al pacchetto. Gli studi dimostrano che ad affrontare lo svantaggio prima infanzia è il modo migliore per garantire che le persone vivono fino al loro pieno potenziale. Ciò significa, per esempio, l´istruzione accessibile qualità o attività extra-curriculari. Misure per migliorare la situazione economica della famiglia, come il sostegno all´occupazione e bambino adeguata e prestazioni familiari possono anche prevenire la trappola della povertà intergenerazionale. Di buona qualità all´infanzia e prima infanzia educazione hanno dimostrato di avere un forte impatto positivo sulla possibilità dei bambini di finire gli studi e trovare un lavoro, e può aiutare i bambini a evitare i rischi estremi, come l´abuso di droga e la delinquenza in seguito. Nel quadro della raccomandazione, la Commissione istituirà una piattaforma europea per investire nei bambini che raccoglieranno e diffondere pratiche innovative. Il pacchetto investimento sociale evidenzia anche altri tipi di sostegno preventiva. Un altro problema importante è la prevenzione senza tetto o ridurne gli effetti sulle persone attraverso gli alloggi a guida politica. Mettere risorse in rialloggio permanente per i senzatetto e il loro reinserimento nel mercato del lavoro una soluzione sostenibile. Si può anche portare un risparmio riducendo l´uso di rifugi, la necessità di crisi servizi di supporto e assistenza sanitaria, e aumentando l´occupazione. Signore e signori, L´applicazione delle linee guida determinata politica a tre assi politici andranno ad alimentare le future procedure semestre europeo per le riforme degli Stati membri, e dei Fondi strutturali dell´Ue agli Stati membri, con il supporto. In effetti, il pacchetto offre una guida su come utilizzare al meglio le risorse finanziarie comunitarie, in particolare dal Fondo sociale europeo, per sostenere gli investimenti sociali, in particolare per l´innovazione sociale e il rafforzamento del ruolo dell´economia sociale. Al fine di mettere le riforme di politica sociale in atto, il coinvolgimento delle parti interessate è importante. Scambio di opinioni e la condivisione delle migliori prassi attraverso sedi internazionali organizzate da istituzioni (ad esempio, il Consiglio d´Europa), le reti, le parti sociali, le Ong, la società civile, gruppi di riflessione, e di rappresentanti regionali e locali possono promuovere la sua attuazione. La Piattaforma contro la povertà e l´esclusione sociale servirà come sede per questo e contribuisce ad accrescere la proprietà condivisa e garantirà l´impegno collettivo. Il coinvolgimento degli stakeholder è una pietra angolare della strategia Europa 2020 pure. Mobilitare le parti sociali e la società civile a livello nazionale è necessaria anche per il successo della riforma della politica. Vorrei pertanto incoraggiare le parti interessate a partecipare alle consultazioni a livello di Stati membri e livello di Unione europea nel semestre europeo. Concludo che dobbiamo prendere in considerazione le implicazioni umane e sociali al momento di decidere le misure per il risanamento finanziario e la crescita. Investimento sociale non è un gioco a somma zero, ma una situazione win-win, da cui le società europee e dei cittadini europei possano beneficiare. L´efficienza economica e l´equità sociale dovrebbero essere perseguiti contemporaneamente. In definitiva questo aiuterà l´Unione europea a uscire non solo più forte e competitiva dalla crisi, ma anche più inclusiva e coesa. Grazie.”  
   
   
I LEGISLATORI DEI PAESI DELL´UE RAGGIUNGONO UN ACCORDO SULLE REGOLE DI BILANCIO  
 
Strasburgo, 25 febbraio 2013 - Mercoledì scorso il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno concluso i negoziati con un progetto che stabilisce regole chiare per i paesi che chiedono assistenza finanziaria dell´Ue. La prossima serie di leggi in materia di governance economica dell´Unione europea dovrebbe portare una maggiore crescita, e le nuove competenze del Consiglio di Sorveglianza dei bilanci di paesi della zona euro dovrebbero essere meglio controllati da un punto di vista democratico, con un progetto di accordo sulla "a due componenti". "Questa crisi ci ha mostrato che le azioni poco entusiaste non fermeranno un incendio. Se queste regole fossero state in vigore due anni fa, avremmo potuto evitare i problemi incontrati da alcuni Stati membri e le minacce all´intera Eurozona, poiché sarebbe stato possibile prendere subito, chiare azioni tempestive” , ha detto Jean-paul Gauzès (Ppe, Fr), relatore per le regole di paesi colpiti da gravi difficoltà finanziarie. Elisa Ferreira (S & D, Pt), relatore per il testo che intensifica gli obblighi di informativa sui bilancio per tutti i paesi della zona euro, ha sostenuto che questa legislazione è necessaria per affrontare un contesto più ampio di una politica focalizzata sulla disciplina di bilancio. "L´austerità non sta dando i risultati desiderati in modo che non può essere l´unica componente della nostra risposta alla crisi. Dobbiamo adattare il farmaco. Abbiamo bisogno di riequilibrare i nostri obiettivi a breve termine alla migliore crescita indirizzo e la spirale vizioso di alti tassi di interesse finanziamento del debito. I paesi che ora stanno facendo sacrifici sovrumani devono sapere che i loro sforzi sono riconosciuti e saranno ricompensati. Ecco perché noi abbiamo adattato le proposte della Commissione originale", ha detto.", Crescita, non solo risanamento Gli emendamenti del Parlamento garantiscono che le nuove leggi possano fare di più a favore della crescita. Le valutazioni della Commissione di bilancio dei paesi pertanto dovrà essere più completo, per garantire che i tagli di bilancio non siano effettuati a costo di uccidere gli investimenti. Se i paesi sono invitati a fare tagli consistenti, i loro sforzi non devono pregiudicare gli investimenti nel campo dell´istruzione e della sanità, in particolare nei paesi in gravi difficoltà finanziarie. Gli Stati membri sarebbero tenuti a dettagliare che i loro investimenti abbiano un potenziale di crescita e posti di lavoro, e la riduzione del disavanzo dovrebbe essere applicata in modo più flessibile in circostanze eccezionali o in gravi recessioni economiche. La Commissione sarebbe tenuta a osservare effetti della ricaduta, per essere sicuri che le difficoltà di un paese non derivano anche per la cattiva politica nel resto della zona euro. Consolidare anche i diritti delle parti sociali e della società civile di esprimere le proprie opinioni sulle raccomandazioni della Commissione e di essere meglio compresi nella formulazione delle politiche. Migliore controllo dei poteri della Commissione L´esercizio della Commissione e delle sue competenze verrà controllata più da vicino dagli Stati membri e dal Parlamento europeo, in modo da garantire un migliore controllo, responsabilità e legittimità. A tal fine, per esempio, i poteri della Commissione di imporre obblighi di segnalazione dovrà essere rinnovato ogni tre anni e il Parlamento europeo o il Consiglio sarebbe in grado di revocarli. Il testo tratta di paesi in grave difficoltà economica e oggi si basa sul "metodo comunitario", nel senso che le istituzioni europee saranno opportunamente coinvolte. Questo vale anche per l´assistenza finanziaria, ad esempio, dal meccanismo europeo di stabilità (Esm), che fino ad ora tenuto rigorosamente in ambito intergovernativo. Il lavoro della cosiddetta "troika" (Commissione, Bce e Fmi), con il compito di supervisionare le riforme economiche in questi paesi, sarà anche oggetto di maggiore controllo, aumentando in tal modo la trasparenza e la responsabilità democratica. Rimborso di fondi, Eurobills e investimenti nelle infrastrutture L´ultimo pezzo del contratto ad andare a posto l’ insistenza del Parlamento sulla necessità di affrontare la questione di un fondo europeo di redenzione. Il compromesso raggiunto prevede che la Commissione "istituire un gruppo di esperti per approfondire l´analisi sugli eventuali vantaggi, i rischi, i requisiti e gli ostacoli di sostituzione parziale delle emissioni nazionali di debito attraverso l´emissione comune, sotto forma di un fondo di riscatto e eurobills". Il gruppo di esperti esterni presenterà le sue conclusioni entro il marzo 2014 e la Commissione chiederà di valutare e, se del caso, presentare proposte prima della fine del suo mandato. Fazioni di sinistra e liberale del Parlamento europeo avevano a lungo spinto per un fondo di rimborso, sostenendo che la solidarietà deve svolgere un ruolo più importante nel sistema di governance economica dell´Ue e che gli Stati membri devono assumersi la responsabilità per le conseguenze della loro riluttanza a muoversi sulla questione. La Commissione si è inoltre impegnata ad esplorare per le vie per consentire al Patto di stabilità e di crescita lo spazio occorrente per accogliere alcuni investimenti pubblici non ricorrenti. Entro la fine dell´anno sarebbe anche possibile sviluppare un sistema per fornire sostegno finanziario ai paesi di intraprendere competitività promuovere le riforme. Infine, si impegna a seguire il suo piano d´azione per frode fiscale / elusione e l´occupazione e misure di politica sociale. I prossimi passi L´accordo deve ora essere approvato dal Parlamento nel suo complesso. Il voto è previsto per luogo nella seconda settimana di marzo e le regole entreranno in vigore poco dopo. Sfondo Le proposte legislative presentate in ritardo nel 2011, sotto forma di due testi costruire sulla governance economica "six pack" la legislazione (da qui il nome "due pack"). Essi si concentrano sul rafforzamento della sorveglianza della Commissione di politica nazionale in materia economica e di bilancio e in seguito coordinamento delle politiche economiche. I testi stabiliscono procedure dettagliate per convincere gli Stati membri a modificare i loro bilanci nazionali in linea con le raccomandazioni della Commissione. La tratta di paesi in difficoltà finanziarie particolarmente gravi o che ricevono assistenza finanziaria, stabilisce le norme ancora più severe, così di incorporamento procedure chiare per questi casi, in diritto comunitario.  
   
   
L´UE DIALOGA CON I CITTADINI: GRANDE SUCCESSO PER L´EVENTO CON LA COMMISSARIA MALMTSRöM A TORINO  
 
 Torino, 25 febbraio 2013 - La Commissione promuove un dibattito diretto sull´Unione europea, le sue politiche e il futuro. La seconda tappa del "Dialogo con i cittadini", tenutasi il 21 febbraio a Torino, ha permesso alla Commissaria Cecilia Malmström, responsabile per gli Affari interni, ha incontrato più di 200 tra rappresentanti della società civile e degli enti locali. All´incontro ha partecipato anche il Sindaco del capoluogo piemontese Piero Fassino. I cittadini sono stati invitati a trasmettere le loro domande sia tramite le associazioni e le istituzioni che li rappresentano, sia direttamente tramite i social media. Il dibattito si è incentrato su diverse tematiche relative alla cittadinanza, come l´immigrazione, il controllo delle frontiere esterne e la libera circolazione, la lotta al crimine. Quello di Torino non è un evento isolato, ma si iscrive in una serie eventi organizzati in tutta Europa per celebrare l´Anno europeo dei cittadini. Con questa iniziativa, voluta fortemente dalla Vicepresidente della Commissione Viviane Reding, la Commissione europea intende avvicinare le politiche ai bisogni reali della popolazione, e dar loro gli strumenti per esercitare i loro diritti. Motore di questa campagna è infatti la convinzione che solo un individuo pienamente consapevole dei propri diritti può esercitarli in pieno, assumendo così un ruolo determinante nella costruzione dell´Europa del futuro. Le attività dell´Anno europeo dei cittadini, così come le idee, le domande e, perché no, anche le critiche che i cittadini faranno pervenire, aiuteranno la Commissione europea a fare il punto della situazione sui diritti legati alla cittadinanza europea. Ossia, cosa è stato fatto e cosa va fatto per rispondere alle esigenze dei cittadini e per creare davvero un´Europa a misura di cittadino. Cinque sono tappe in Italia di dibattito diretto con i cittadini. La prima tappa è stata a Napoli il 30 novembre scorso sul tema dell´occupazione con il Commissario europeo László Andor. Dopo Torino e il tema della protezione dei cittadini e della sicurezza dell’Europa con la Commissaria Cecilia Malmström, un terzo evento di dialogo è previsto a Roma con il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani il 18 marzo, dedicato all´imprenditorialità. La quarta tappa invece toccherà Pisa con un dibattito dedicato all´uso sostenibile con il Commissario Janez Potočnik. Ognuno di questi quattro eventi saranno anche un´occasione per i cittadini di dire la loro sulle competenze, le politiche, le attese e le proposte dell´Ue. I dibattiti e gli esiti di essi poi confluiranno in un grande incontro paneuropeo aperto a tutti, con la partecipazione della Vicepresidente della Commissione Viviane Reding, per cercare insieme di trarre le conclusioni di questo confronto sui diritti e delle aspettative dei cittadini dall´Europa del futuro. Per gli eventi tematici è stato identificato un campione ampio e rappresentativo della società civile, di tutte le estrazioni, composto da persone che nella vita abbiano concretamente a che fare con il tema dell´occupazione, con quello della protezione, delle imprese, dell´uso sostenibile delle risorse.  
   
   
L´INVESTIMENTO A LUNGO TERMINE, LA CHIAVE DEL SUCCESSO DELL´ECONOMIA EUROPEA NEL BREVE PERIODO  
 
 Bruxelles, 25 febbraio 2013 - Di seguito l’intervento di Michel Barnier Membro della Commissione europea, responsabile per il mercato interno e dei servizi nel corso Tavola rotonda Fese-tuf "Finanziamento investimenti a lungo termine nell´economia europea": “ Signore e Signori, Signor Presidente, "Nel lungo periodo siamo tutti morti" , ha detto Keynes. Fu allora di sfidare la progettazione convenzionale di una regolazione automatica dell´economia nel lungo periodo, e giustificare la necessità di interventi ciclici. Con la sua famosa formula, Keynes non ha rimesso in discussione la necessità di un recupero di investimenti a lungo termine. Anzi, al contrario. Senza investimenti a lungo termine , è molte Pmi che muoiono, o non vedere il giorno . Senza investimenti a lungo termine , ci priviamo di migliaia di posti di lavoro a breve termine . Senza investimenti a lungo termine , è finalmente il giorno dei nostri figli e nipoti che stiamo ipotecando . Abbiamo bisogno di investire a lungo termine, dando la possibilità alle Pmi innovative e costruire settori industriali forti e competitivi. Abbiamo anche bisogno di dotare l´Europa di infrastrutture moderne e ambientale , di concentrarsi su istruzione e la ricerca e finanziare nuovi servizi pubblici di cui abbiamo bisogno per affrontare la sfida del cambiamento popolazione. La necessità di investimenti a lungo termine, inoltre, non è limitato all´Europa . La riunione del G20 ai ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali la settimana scorsa a Mosca, per la prima volta, ha deciso di avviare i lavori in materia, identificata come un parametro fondamentale per l´innovazione del fondo, la ricerca , le infrastrutture e la transizione ecologica. E ancora oggi, nonostante un alto livello di risparmio in Europa, molti investimenti stranieri e le misure che adottiamo per ripristinare la fiducia nel settore finanziario, molti fattori di ostacolo agli investimenti nel nostro tempo termine . Sappiamo che continuano a soffrire le conseguenze della crisi. Disavanzi pubblici rimangono elevati in Europa, nonostante i nostri sforzi per ridurli. Così pesare sulla capacità di finanziamento di tutta l´economia europea e in ultima analisi per affari. Allora, cerchiamo di essere realistici: i cambiamenti in atto nel settore bancario può causare difficoltà di finanziamento supplementari . È per questo che ci sforziamo di calibrare tutto il nostro regolamento testi per assicurarsi che non mettono in discussione il finanziamento dell´economia reale. Penso, in particolare, della nostra proposta chiamata "Crd Iv" sui requisiti patrimoniali per le banche, per le quali un accordo è molto buono è stato raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio, e in questo senso accolgo con favore il lavoro relatore Othmar Karas. Tra gli asset manager, ci sono molti che mantenere un "culto della liquidità" . Questa posizione è comprensibile in quanto consente loro di essere sempre in grado di restituire investitori in un tempo molto breve. Ma porta ad una preferenza per i titoli che possono essere rapidamente venduti sul mercato, a scapito di investimenti a lungo termine in società non quotate. Infine, mentre l´Unione europea ha istituito gli Oicvm che investono principalmente in titoli quotati e strumenti derivati ​​di più, non esiste attualmente alcun dispositivo comparabile per investimenti a lungo termine in titoli meno liquidi e non quotati . Sotto la seconda parte del mercato unico, mi impegno a esplorare possibili forme di fondi d´investimento a lungo termine. In queste condizioni, come possiamo focalizzare meglio i nostri risparmi in progetti di investimento a lungo termine? Vorrei parlare ora due tipi di risposte che proponiamo in parallelo. I - Abbiamo proposto soluzioni concrete per incoraggiare i fondi che investono in capitale di rischio e le imprese sociali. Nel 2011, solo il 2% delle esigenze di finanziamento delle piccole e medie imprese europee sono state oggetto di capitale di rischio . In confronto, gli Stati Uniti è stata del 14%. I fondi di capitale di rischio, tuttavia, svolgere un ruolo molto utile e molto specifiche : essi forniscono "germogli" innovativi, che non sono quotati e richiedono un impegno di 5 a 7 anni dai loro investitori - il capitale necessario per iniziare. E spesso sono gli unici a svolgere questo ruolo , perché quando gli altri operatori finanziari interessati - che non è generalmente il caso di hedge fund o private equity - sono spesso riluttanti a prendere questo tipo di rischio . Dobbiamo aiutare i fondi di venture capital per attrarre più investitori a consolidare - fondi Ue sono ora 5 volte più piccoli rispetto ai loro omologhi americani - e di attuare una politica di investimento più diversificato. Questo è l´obiettivo della nostra proposta di quadro europeo per i fondi di capitale di rischio , che consentirà loro di raccogliere capitali da investitori dislocati in tutta Europa, sulla base di un singolo record fatto nel loro paese stabilimento. Io con favore il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo su questo dispositivo , che dovrebbe essere formalizzata nel mese di marzo. E mi congratulo con la partecipazione dei membri del Parlamento europeo, in particolare piombo Philippe De Backer a questo testo. Nel frattempo, abbiamo anche creare un quadro specifico per i fondi che investono in imprenditorialità sociale , queste aziende di fornire soluzioni, spesso innovative, molti dei problemi che le nostre società stanno lottando per far fronte. Credo che anche l´esclusione sociale, problemi di integrazione e occupazione, soprattutto nelle grandi città, o l´inclusione delle persone con disabilità. Per quanto riguarda i fondi di capitale di rischio, fondi di imprenditorialità sociale può raccogliere capitali in tutta Europa e si impegnano a sostenere le imprese sociali in cui investono per almeno 5 anni . Signore e Signori, Queste riforme non fornire adottare misure a livello nazionale per sostenere il capitale di rischio , soprattutto se applicato alle imprese sociali. Penso in particolare la tassazione, che potrebbe essere più favorevole a questi tipi di fondi di investimento. Non ci solleva in avanti a livello di strumenti finanziari innovativi per investimenti a lungo termine . Questo è ciò che facciamo con i " project bond ", il legame sviluppato con la Banca europea per gli investimenti, che è destinato a finanziare progetti di infrastrutture nel settore dei trasporti, dell´energia e delle telecomunicazioni. Infine, queste riforme non forniscono ci condurrà a livello europeo, una riflessione più completa sulla investimenti a lungo termine . Si tratta di un problema multidimensionale che ha chiamato le risposte multidimensionali. Ii - Questo è l´obiettivo del Libro verde sulla investimenti a lungo termine che pubblicheremo tra qualche settimana. Il nostro obiettivo è chiaro: provocare discutere la più ampia e la più completa possibile sui modi migliori per eliminare gli ostacoli alla investimenti a lungo termine, e tradurre le buone idee in proposte politiche concrete. E ´troppo presto per rivelare in dettaglio il contenuto del Libro verde. Tuttavia, quattro campi di riflessione sembrano possono utilmente essere aperto: 1. La capacità delle istituzioni finanziarie per convogliare il risparmio verso progetti di investimento a lungo termine. Per quanto riguarda le banche, dobbiamo continuare a calibrare attentamente le nostre regole prudenziali per evitare qualsiasi impatto negativo sul finanziamento a lungo termine , garantendo nel contempo la stabilità finanziaria, che è un prerequisito per un ritorno alla crescita. In termini di liquidità , sono lieto che il Comitato di Basilea ha deciso all´inizio di gennaio di cambiare le regole in modo coerente con la nostra proposta "Crd Iv", compresa l´accettazione di una applicazione graduale del rapporto di copertura della liquidità ( liquidity coverage ratio ) tra il 2015 e il 2019. Il dibattito in corso sulle riforme strutturali nel settore bancario , in seguito Liikanen proposte della relazione, dovrebbe anche permettere di trovare il modo migliore per indirizzare capitale per finanziamenti a lungo termine. Ma il nostro modo di pensare non può essere limitato alle banche. Adattarsi ai cambiamenti del settore bancario, anche se le banche continuano a giocare un ruolo di primo piano nella trasformazione del risparmio in investimento, è chiaro che le attività di finanziamento bancario dovrebbero essere rafforzati o integrati da altre istituzioni finanziarie particolare quelli che sono parte di una prospettiva a lungo termine. Oltre alle banche, abbiamo bisogno di trovare il miglior equilibrio possibile tra i requisiti prudenziali e incentivi per investimenti a lungo termine per gli assicuratori, riassicuratori e dei fondi pensione . E dobbiamo considerare altri fattori che possono influenzare l´investimento a lungo termine delle istituzioni finanziarie non bancarie, come le norme contabili e la possibilità di implementare strumenti di investimento raggruppati . 2. Secondo campo di riflessione: l´efficienza dei mercati finanziari e l´intermediazione di investimenti I mercati finanziari hanno un ruolo da svolgere nel soddisfare le esigenze di finanziamento potenziali che possono derivare dal trasferimento del settore bancario . A questo proposito, la sfida è quella di avere strutture di mercato in Europa che permettono imprese non finanziarie di accedere ai mercati dei capitali e trovare il più completo in possibili investitori a lungo termine. Non ho alcun dubbio che il Cfa Institute Fese e hanno molte idee in materia. La nostra proposta di revisione della direttiva Mifid (in inglese "Mifid") progettato specificamente per migliorare la struttura del mercato attraverso la creazione di nuove piattaforme di negoziazione, così come migliorare l´informazione e la trasparenza, ridurre le attività speculative a breve termine e migliorare la tutela degli investitori. Dobbiamo prima valutare attentamente l´impatto di queste riforme in investimenti a lungo termine. Inoltre, dobbiamo anche studiare il modo di sviluppare i mercati obbligazionari in Europa come alternativa ai prestiti bancari. E dobbiamo anche chiederci come dare un nuovo impulso al mercato delle cartolarizzazioni , al fine di migliorare la trasformazione delle scadenze del sistema finanziario. Ciò richiede, in particolare, di fornire i necessari incentivi per gli investimenti a lungo termine , di adottare "parametri di riferimento" appropriati e per garantire che i rating non sono limitati a un orizzonte annuale. 3. La terza area di discussione in materia di accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese. Ho già parlato della nostra proposta di quadro europeo per i fondi di capitale di rischio. Ma penso che non ci dobbiamo fermare in modo così buono. Usiamo il Libro verde in modo da riflettere i seguenti passaggi . Ad esempio, si tratta di un regime di contabilità specifica per le Pmi di cui potrebbe migliorare l´accesso al finanziamento, anche a lungo termine? Sarebbe possibile creare strumenti di cartolarizzazione per le Pmi? Come e da chi un mercato di finanziamento delle Pmi può essere creato? Mi sembra importante che le borse valori rappresentano siete alla ricerca di questo problema. 4. Infine, dobbiamo considerare il ruolo delle politiche pubbliche A questo proposito, la nostra priorità è quella di ridurre i deficit pubblici nel quadro del patto di stabilità, per ridurre l´affollamento e dare più spazio al finanziamento pubblico. Ma altri argomenti dovrebbero essere affrontati. Ho già menzionato la questione degli incentivi fiscali per investimenti a lungo termine , riguardanti in particolare la tassazione delle imprese e di risparmio. Si tratta di una questione di corso Stati membri. Si potrebbe anche prendere in considerazione la questione delle banche investimenti pubblici , che esistono o sono in fase di sviluppo in molti Stati membri, il ruolo specifico dei fondi sovrani o l´opportunità di istituire un quadro europeo per partenariati pubblico-privati ​​. Signore e Signori, Su tutte le questioni che ho appena citato, che sono ben lungi dall´essere esaustivo, chiamo i miei voti pensiero forte e fantasioso. Incoraggio tutti e ciascuno di voi a partecipare alla consultazione pubblica che lancerà al momento dell´adozione del presente Libro verde. E ´lavorando insieme che troveremo il modo migliore per incoraggiare investimenti a lungo termine al servizio della competitività, l´occupazione e la crescita in Europa. E noi mettere l´Europa in prima linea dello sforzo globale, in particolare sotto l´egida del G20 a favore di investimenti a lungo termine. Grazie per la vostra attenzione”  
   
   
UE: STRUTTURA DIALOGO ALLA COMMISSIONE PER IL MERCATO INTERNO E LA PROTEZIONE DEI CONSUMATORI  
 
Bruxelles, 25 febbraio 2013 – Di seguito l’intervento di Michel Barnier Membro della Commissione europea, responsabile per il mercato interno e dei servizi sulla struttura alla commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori: “ Signor Presidente, Signore e signori, Grazie per avermi invitato oggi per fare il punto sulle numerose iniziative all´ordine del giorno della vostra commissione. Questo è ormai tre anni da quando lavoriamo insieme, e l´anno che si apre sarà particolarmente importante per la realizzazione dei nostri sforzi in questo mandato. So che la vostra preoccupazione è uguale al mio: il rilancio del mercato unico al servizio dei cittadini e delle imprese. Il mercato unico è la nostra piattaforma di comune vita economica e il nostro bene più prezioso per la crisi. Il nostro bilancio è misurato in termini di progressi concreti e tangibili che abbiamo fatto nella vita quotidiana dei cittadini e delle imprese in Europa. Voglio sottolineare qui la necessità di articolare il nostro lavoro nei prossimi mesi. Abbiamo un gran numero di impegni da ultimare entro la metà del 2014. I-prima, La Riforma "Quick-wins" Di Ordine Pubblico E Qualifiche Professionali Abbiamo noleggiato tutte e tre le grandi riforme per le quali dovrebbe essere possibile raggiungere in breve tempo sotto la Presidenza irlandese in prima lettura. 1) Appalti: So che le discussioni erano spesso intensi te, e voglio ringraziare Marc Tarabella titolo e tutti i relatori per gli sforzi che sono stati fatti per raggiungere un compromesso, che ora possono entrare in contatto con i triloghi Presidenza irlandese. Capisco che le posizioni non sono così distanti tra loro. Tutti dovrebbero fare uno sforzo, ma sono sicuro che un compromesso si troverà a raggiungere rapidamente un accordo globale. La Commissione, si sa, vigili del lavoro inizia su temi sensibili, tra cui il protezionismo locale e la cooperazione pubblico-pubblico. Ma in generale, il mio messaggio di oggi è quello di dire, dobbiamo andare avanti, presto e bene, senza perdere il filo di quello che poi conta davvero in questa riforma: Cosa possiamo fare per semplificare gli appalti pubblici per le comunità e le imprese? come possiamo rafforzare il mercato interno, per offrire più scelte per le comunità e maggiori opportunità per le nostre imprese, in particolare le Pmi? Infine, come possiamo rispondere alla legittima preoccupazione di acquistare servizi migliori, un migliore utilizzo dei fondi pubblici per l´innovazione, tenendo conto economico, sociale e ambientale? 2) Poi, concessioni: Questo argomento è legato al primo: casi due si incontrano dialogo a tre, anche questo è un iniziativa che ha un grande potenziale. Le autorità pubbliche devono essere legalmente s Ures nella scelta dei concessionari, e le aziende devono non essere discriminati, ei cittadini hanno bisogno di ottenere i servizi essenziali al miglior rapporto qualità-prezzo Anche qui So che hai avuto modo di discutere, e voglio congratularmi con voi per il grande lavoro che è stato fatto in Parlamento, sotto la guida del relatore Philippe Juvin, che ha portato a un ampio sostegno Imco. Questa sarà una buona base per trovare un accordo definitivo con il Consiglio sotto la Presidenza irlandese. Tuttavia, quando parlo, penso che dobbiamo essere attenti al dibattito pubblico in materia, e le incomprensioni che stanno guadagnando terreno. Germania, Austria. Ma anche altrove. In risposta ad alcune false accuse, mi permetta di essere perfettamente chiara, precisa e formale: la Commissione non cerca in alcun modo di privatizzare la gestione delle acque - oggi o domani. E questa direttiva non è, e non effetto privatizzazione forzata dei servizi idrici. Coloro che propagano questa idea è sbagliata. Cittadini dell´Ue hanno il diritto di informazione correggere questo problema. Invece, il testo nella sua forma attuale, riconosce chiaramente la libertà degli Stati membri e delle autonomie locali in materia. Sono loro che definisce i compiti che essi ritengano essere servizi d´interesse economico generale e selezionare la modalità più appropriata di gestione delle acque. Ciò è garantito dal Trattato europeo e il protocollo 26. Nessuna legge europea non poteva andare contro questo principio! Si tratta di un principio fondamentale - la mia volontà e la mia convinzione è che essa deve essere rispettata. A questo proposito - ho avuto l´opportunità di parlare con molti di voi in diverse occasioni, e ho detto particolare Gebhardt: sono pronto a firmare l´iniziativa dei cittadini - "Diritto all´acqua ". Con l´eccezione di un punto. Sono d´accordo che l´acqua è un bene pubblico. Si tratta di un diritto fondamentale per tutti i cittadini del mondo. Sono impegnata anche la qualità delle acque rispetto a qualsiasi altro cittadino europeo! L´unico punto in cui sono d´accordo è il punto 2. "Fuori servizio e´leau regole del mercato interno. " Non è né nell´interesse dei consumatori o contribuenti e per aggiudicare gli appalti a operatori privati, la buona volontà delle comunità viene fatto senza trasparenza; Allo stesso modo, gli interessi dei consumatori e dei cittadini è quello di avere standard europei di qualità e di rispetto per l´ambiente, nello stesso mercato. Su questi due punti, sarete d´accordo con me, sono certo che abbiamo bisogno del mercato unico. Signore e Signori, Sono venuto qui per dirvi le mie convinzioni. Sento la preoccupazione nel dibattito pubblico. Sono pronto a portare nel dialogo a tre che aprirà i necessari chiarimenti al testo Ho parlato con il relatore Philippe Juvin, che mi ha fatto una proposta in questa direzione. E so che corrisponderà ad una riflessione in larga misura Che cosa ha portato Andreas Schwab, Evelyn Gebhardt, Jürgen Creutzman e anche Heide Rühle. La difficoltà principale che si pone è quello della Servizi municipalizzati chiamata "multi-attività" o "multi-settore". - Queste aziende, come i fornitori di acqua tradizionali hanno un regime di monopolio di acqua protetti nella loro comunità. Non si tratta della questione. - Allo stesso tempo, sono attivi in ​​settori aperti alla concorrenza, come ad esempio l´energia ei trasporti. La norma attuale - e non sono io che ha inventato - è la Corte di giustizia di Lussemburgo e anche diversi giudici tedeschi (fuori rotta Francoforte e Amburgo), a norma del trattato e Prendendo l´esempio direttiva "utilità", che è il seguente: - Queste aziende, anche capitali privati ​​possono beneficiare di contratti diretti (senza trasparenza, senza concorso) aggiudicati dalle amministrazioni comunali - Se sono in realtà sotto il controllo del comune; - E 80% delle loro attività sono condotte per conto del comune. Tuttavia, se una società "multi-settore" ha una attività molto importante s in altri settori come l´acqua, il libero mercato, che generalmente non soddisfa questo criterio del 80%. Questo è il problema principale che esiste in Germania. Voglio trovare una soluzione equa ed equilibrata, che risolve questo problema, evitando distorsioni della concorrenza. - È per questo che sono pronto a sostenere - La regola dell´80% si applica solo alle attività relative alla gestione delle risorse idriche (e non l´intero giro d´affari); - A condizione che la società attuare una separazione strutturale o se una contabilità separata tra le attività pubbliche (acqua) e private (elettrica o di altra) Si può anche regolare la definizione di "società collegata" per affrontare il problema dei comuni Zweckverband e limitrofe. In sintesi, per essere chiari, il nostro testo prevede che: 1. Le autorità locali sono liberi di fornire acqua potabile ai propri cittadini in quanto tali o affidare questo compito, a determinate condizioni, per la loro azienda municipale (Stadtwerk) o un´unione di comuni (Zweckverband). 2. Ed è solo quando decidono, in piena libertà, di assegnare una concessione ad un operatore esterno (ad esempio una società privata), saranno soggetti ai requisiti di trasparenza e di non discriminazione ai sensi direttiva. 3) Infine, qualifiche professionali: Anche in questo caso, si inizierà nel marzo triloghi con acquisito grazie molto bene, per l´ottimo lavoro di Bernadette Vergnaud e altri relatori. Mi riferisco in particolare al biglietto da visita, e meccanismi di trasparenza professioni regolamentate in cui i progressi significativi sono acquisite. Sulle questioni ancora aperte, vorrei aiutarvi a trovare le soluzioni equilibrate. Cito alcune professioni e di idee, in particolare: notai, in primo luogo:. Penso che i pareri contrari sono espressi nella votazione sulla relazione mostrano che il soggetto non è maturo e che non siamo in grado di prendere una decisione definitiva della Commissione avrà sulla questo un atteggiamento costruttivo. Veterinari e ostetriche: so che l´importanza di queste due professioni e la necessità di regolamentare il più accuratamente possibile. Allo stesso tempo, abbiamo che i segnali in questione non sono in accordo con tutte le disposizioni proposte dalla relazione. È per questo che propongo di concentrarsi sui requisiti essenziali da impostare per queste due professioni, e mandiamo altri in atti delegati. Infine, per quanto riguarda le norme generali sulla mobilità nella direttiva voglio sottolineare che tali norme sono di grande importanza nella pratica dei professionisti. Mi auguro che nelle prossime settimane, siamo in grado di guardare a questo problema ancora una volta, tenendo sempre presente l´obiettivo di facilitare la mobilità, semplificare e modernizzare. Ho una preoccupazione per l´applicazione dello status quo, e rivedere la questione in 5 anni. Ho notato anche che il Consiglio è qui su una linea molto più aperta alle riforme. Ampio Ii-roadmap Adm I e Ii Naturalmente, questi file non deve far dimenticare il resto della nostra tabella di marcia che sono Sma I e Ii. Vorrei brevemente andare lì. 1) In primo luogo, Sma dove siamo? L´attuazione delle 12 azioni chiave è la priorità: il 12, due sono stati formalmente adottata dal Parlamento e dal Consiglio, mentre 3 sono stati in attesa di un accordo politico e l´adozione formale nel prossimo settimana. Voglio come siamo arrivati ​​sani e salvi sotto la Presidenza irlandese per la semplificazione delle direttive contabili e firme elettroniche. Entro luglio, credo che quindi arrivati ​​alle 10. Ma non dimenticate, il resto le altre 50 azioni complementari da attuare entro la fine dell´anno. In questo contesto, alcune parole da uno dei nostri grandi progetti in corso: il settore dei servizi. La nostra priorità è quella di garantire l´attuazione ambiziosa della direttiva, al fine di massimizzare il suo potenziale di crescita. Abbiamo fissato obiettivi ambiziosi nella nostra struttura di comunicazione di giugno (azione Sma I). Abbiamo bisogno di uno Stato forte e costante politica negli Stati membri e gli Stati membri per il loro raggiungimento. Il ruolo di leadership di questo Comitato è quindi fondamentale, e voglio ringraziarvi per il lavoro che fate, su iniziativa di Anna Maria Corazza Bildt, nel contesto della sua relazione. --- Ho avuto un feedback molto buono di sentire organizzato ieri. Abbiamo anche effettuare una serie di azioni complementari. Un gruppo ad alto livello sui servizi alle imprese è stato creato. La prima riunione si è tenuta ai primi di marzo. J e desidero richiamare la vostra attenzione su due iniziative che abbiamo adottato il 31 gennaio: o un piano d´azione sulla vendita al dettaglio, che definisce una strategia per migliorare la competitività del settore della vendita al dettaglio e della relativa economia, ambientale e sociale. 11 azioni concrete sono proposte per questo scopo. O Un Libro verde sulle pratiche commerciali sleali, che ha lanciato il primo pan-europeo di consultazione in materia. Vorrei qu´Imco essere coinvolti. 2) La Ii Adm è anche un buon modo • Sulla strada ulteriore, ci siamo impegnati a tutte le proposte sul tavolo per la caduta, in modo da dare il tempo per l´adozione entro la fine del termine. • Ad oggi, tre proposte legislative sono nelle vostre mani: o Regole di insolvenza modernizzato (adottata il 2012/12/12) o pacchetto ferroviario Quarta (adottata il 2013/01/30) o pacchetto di sicurezza generale dei prodotti e sorveglianza del mercato (adottata il 13 febbraio) La Commissione ha inoltre adottato una decisione che istituisce il nuovo portale Eures (26.11.2012), e un piano di azione per migliorare l´attuazione del terzo pacchetto energia (2012/11/15). Confermo il nostro impegno di presentare entro breve le seguenti proposte, che si allega la vostra commissione: o accesso a un conto bancario di base / trasparenza tariffaria / cambio del conto bancario o Facilitare la distribuzione ad alta velocità Parlando della banda larga, vorrei dire poche parole il mercato unico digitale, prima di concludere sugli aspetti di governance. Iii-probe mercato unico digitale Il mercato unico digitale è probabilmente l´area in cui le aspettative di imprese e cittadini, in particolare quelli più giovani, sono i più forti. Dobbiamo rispondere! 3 anni già si agisce per approfondire il mercato unico digitale, per facilitare la comunicazione, la creazione, l´acquisto e la vendita su internet. E voglio ringraziare soprattutto Pablo Arias Echeverría per il lavoro che ha fatto nel quadro della sua relazione del gruppo di lavoro e la vostra commissione. Tra le molte azioni, la Commissione continua il suo lavoro sul 2015 e-commerce, sulla base del piano d´azione adottato nel gennaio 2012. Nuovi s hanno presentato alcuni mesi fa la nostra iniziativa sulla consegna dei pacchi. E il mese prossimo presenterà una relazione esaminerà i progressi del nostro lavoro. La realtà è che nel grande progetto per il mercato unico del digitale, molti importanti proposte già sul tavolo (la gestione collettiva dei diritti), durante (sempre sul diritto d´autore: la consultazione maggiore e Settore di valutazione "Licenze per l´Europa") e altre proposte stanno arrivando sui servizi di pagamento e la fatturazione elettronica. • Copriamo così ampia di un campo già. Ma ho sentito il desiderio di ogni altro, un nuovo Sma prima della fine del termine, soprattutto in materia. Io personalmente penso che abbia senso. Per tutto questo lavoro merita di essere messo in prospettiva, e dovrebbe ricevere un impulso forte e comune delle tre istituzioni. An 3 Adm sarà più credibile se avremmo fatto notevoli progressi in merito all´attuazione della Sma 1 e 2. Dobbiamo anche essere vigili per mantenere l´approccio equilibrato delle versioni precedenti, con il rischio di indebolimento. Iv-governance E "Mese Del Mercato Unico Infine, vorrei concludere sulla questione della governance. Andreas Schwab rapporto ha mostrato l´ambizione della vostra commissione su questo argomento. Vorrei che il mio tu sei anche più coinvolti nel nostro lavoro. In questo settore, tra cui: 1. Sul monitoraggio quadro di valutazione del mercato unico on-line dei risultati, che sarà pubblicata la prossima estate. Mi auguro che una conferenza che si terrà con il Parlamento europeo in questa occasione per dare una dimensione politica ai risultati ottenuti, ed eseguire la "pressione dei pari" agli Stati membri. Vorrei rimbalzare questa idea di "pressione dei pari" ricordando adozione Martedì di ultimo quadro di valutazione sul recepimento delle norme del mercato interno da parte degli Stati membri. Notevoli progressi sono stati compiuti in pochi mesi da parte degli Stati membri (ulteriore riduzione del deficit di recepimento media Ue del 0,6%, contro il 1,2% nel mese di febbraio 2012). 2. Un altro elemento chiave è l´implicazione naturale della relazione Imco sulla integrazione del mercato unico, che sarà adottato in autunno, e attraverso questo anche nel ciclo di governance del semestre europeo. 3. Ultimo ma non meno importante - le nostre azioni a favore del mercato unico deve anche operare sul terreno con i cittadini, gli imprenditori e dei consumatori. È per questo che voglio sfruttare il successo della settimana mercato unico lo scorso ottobre, e di impegnarsi in scambi nei paesi membri in questo periodo un intero mese - il mese del mercato unico del 20 settembre-20 ottobre 2013, con tema settimane. Continuiamo a riflettere sul progetto al mio servizio, e io sarò in grado di informarvi più precisamente nelle prossime settimane.] Mi auguro che il Parlamento terrà un posto di primo piano, come hai fatto l´anno scorso. Sto ascoltando. Per facilitare la nostra discussione, ho fatto circolare tre documenti: 1 - cruscotto Sma 1 e Sma2; 2 - il nostro programma di lavoro per il 2013 appositamente per Imco; 3 - e, infine, il quadro di valutazione del mercato interno n ° 26.  
   
   
FISCALITÀ: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE ALLA CORTE DI GIUSTIZIA IL REGNO UNITO PER L´APPLICAZIONE DI UN´ALIQUOTA IVA RIDOTTA  
 
Bruxelles, 25 febbraio 2013 - La Commissione europea ha deciso il 21 febbraio di deferire alla Corte di giustizia dell´Unione europea contro il Regno Unito a causa del tasso Iva ridotta che si applica alla fornitura e installazione di materiali per risparmiare energia. Questa misura va al di là di quanto consentito dalla direttiva Iva . Secondo le norme comunitarie in materia di Iva, gli Stati membri possono applicare aliquote Iva ridotte su forniture di beni e servizi nel settore dell´edilizia abitativa, a condizione che tali operazioni fanno parte di una politica sociale. La materiali di risparmio energetico può rientrare in questa disposizione se tutte le condizioni sono soddisfatte, vale a dire, sono utilizzati per la costruzione, restauro e trasformazione di abitazioni fornite nell´ambito della politica sociale . Tuttavia, la direttiva Iva non contiene alcuna disposizione che autorizza l´applicazione di un´aliquota Iva ridotta per i "materiali specifici di risparmio di energia," e l´applicazione universale di un´aliquota ridotta per questo tipo di materiale è quindi vietata. Consentire l´applicazione di un´aliquota Iva ridotta per tutti i materiali per il risparmio energetico, il Regno Unito va oltre ciò che è consentito dal diritto dell´Unione Europa. Gli stessi Stati membri hanno convenuto all´unanimità l´elenco dei prodotti e servizi che possono beneficiare di un´aliquota Iva ridotta e hanno anche insistito sul fatto che tale elenco deve essere rigorosamente applicato senza flessibilità o interpretazione. Questo è un aspetto importante per evitare distorsioni della concorrenza nel mercato unico e per garantire una concorrenza equa e leale tra tutti gli Stati membri. La Commissione è consapevole del fatto che l´applicazione di un´aliquota Iva ridotta sui materiali per il risparmio energetico è legato al "Green Deal" britannico, che mira a migliorare l´efficienza energetica degli edifici. Anche se sostiene gli obiettivi Il "Green Deal", la Commissione non ritiene che la violazione delle norme comunitarie in materia di Iva li raggiungeremo. Studi economici indicano che l´applicazione di aliquote Iva ridotte spesso non è la soluzione migliore per raggiungere gli obiettivi strategici o cambiare la scelta dei consumatori. Per quanto riguarda la promozione dell´efficienza energetica, non ci sono molte ragioni per cui l´applicazione di un´aliquota Iva ridotta non è il modo più efficace per raggiungere questo obiettivo. In primo luogo, è difficile definire con precisione questi prodotti, in grado di evolversi e crescere molto rapidamente, che è una fonte di incertezza circa il livello dell´imposta dovuta. Inoltre, un´aliquota ridotta non sono destinate alle persone che ne hanno bisogno la maggior parte, in cui si applica universalmente. Per quanto riguarda la prodotti a risparmio aziende energetiche potrebbero rappresentare una gran parte di potenziali investitori, in questo caso, l´Iva è detraibile in ogni caso. È stato dimostrato che spesso l´applicazione di aliquote ridotte n non è completamente trasferito sui consumatori sotto forma di prezzi più bassi. Ci sono altri modi più efficaci per promuovere i materiali per il risparmio energetico, garantendo la conformità con la legislazione dell´Ue, quali le sovvenzioni dirette. Rinvio alla Corte di giustizia dell´Unione europea è l´ultima fase della procedura d´infrazione.  
   
   
"WORKSHOP DELL´ATLANTIC FORUM"  
 
 Cork, 25 febbraio 2013 -  Il 4 e 5 marzo 2013 avrà luogo a Cork, in Irlanda, il "Workshop dell´Atlantic Forum" (Atlantic Forum Workshop). La Commissione europea ha organizzato una serie di workshop con gli Stati membri dell´Atlantico per sensibilizzare l´opinione pubblica sui processi di finanziamento dell´Ue. L´obiettivo è quello di sostenere il piano d´azione per l´Atlantico e aiutare le parti interessate a preparare progetti adeguati. Finora si sono tenuti quattro seminari: Horta (Azzorre), Brest (Francia), Bilbao (Spagna) e il mese scorso Cardiff (Regno Unito). Il prossimo workshop si terrà a Cork (Irlanda) per discutere di "Ricerca e innovazione, i porti dell´Atlantico e il piano d´azione per l´Atlantico". Il workshop metterà in mostra come la ricerca e l´innovazione è alla guida della strategia per l´Atlantico e, a seguito di feedback da workshop precedenti, darà anche il benvenuto a una sessione parallela sui porti atlantici. Infine, i partecipanti avranno l´opportunità di discutere la bozza del piano d´azione per l´Atlantico nonché questioni chiave quali il finanziamento e l´attuazione. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ec.Europa.eu/maritimeaffairs/policy/sea_basins/
atlantic_ocean/atlanticforum/events/cork/index_en.htm
 
   
   
FISCALITÀ: LA COMMISSIONE DEFERISCE IL BELGIO ALLA CORTE RISPETTO ALLA RIDUZIONE FISCALE DISCRIMINATORIO PER I RESIDENTI VALLONI  
 
Bruxelles, 25 febbraio  2013 - La Commissione europea ha deciso il 21 febbraio di deferire il Belgio alla Corte di giustizia dell´Ue sulle sue norme fiscali discriminatorie nella regione della Vallonia. Ai sensi del decreto vallone del 3 aprile 2009 sul reddito delle persone può essere ridotto l´acquisto di azioni o obbligazioni del fondo d´investimento della Vallonia. Tuttavia, questa riduzione si applica unicamente ai residenti della Vallonia. La Commissione è del parere che l´esclusione dei non residenti che hanno ottenuto il loro reddito nella Regione vallona da tale riduzione è discriminatoria e limita la libera circolazione dei lavoratori, che è previsto dai trattati dell´Ue. La Commissione europea ha inviato un parere motivato al Belgio nel novembre 2011 chiedendo formalmente le autorità belghe a modificare questa legge (cfr. Ip/12/281 ). In mancanza di una reazione da parte delle autorità belghe, la Commissione europea ha deciso di deferire il caso alla Corte di giustizia. Il ricorso alla Corte di giustizia dell´Unione europea è l´ultimo passo della procedura di infrazione. La Commissione, il numero di riferimento caso è 2009/4386.  
   
   
UN ACCORDO DI REVISIONE DEL VISTO RENDE PIÙ FACILE PER GLI UCRAINI VIAGGIARE NELL´UE  
 
Strasburgo, 25 febbraio 2013 - Una modificata all’ accordo di facilitazione dei visti Ue-ucraina sostenuta dalla Commissione libertà civili giovedì scorso, consente a Giornalisti ucraini, rappresentanti della società civile, delle Ong e dei giovani di avere meno ostacoli per viaggiare verso l´Ue "Questo accordo modificata e facilita il visto tra l´Unione europea e l´Ucraina basandosi sui successi del contratto originario [in vigore dal 2008] offre considerevoli vantaggi per i cittadini ucraini", ha detto l´eurodeputato Claude Moraes (S & D, Uk). "L’ istituzione di un regime senza visti per i cittadini ucraini che viaggiano verso i paesi dell´Ue non dovrebbe dipendere dal clima politico di relazioni Ue-ucraina. I cittadini Ucraini, come i cittadini dell´Ue che viaggiano in Ucraina, dovrebbero avere il diritto di esenzione dal visto per viaggiare all´interno dell´Unione europea, come previsto secondo i termini di questo accordo ", ha aggiunto. La modificato dell’ accordo semplifica i requisiti per i documenti che dimostrano la finalità del viaggio per una categoria più ampia di candidati, compresi i rappresentanti delle organizzazioni della società civile, giornalisti e le loro squadre tecniche, i membri dei professionisti che partecipano a fiere, conferenze e seminari, ecc Lo scopo è per facilitare soggiorni di breve durata per le visite fino a un totale di 90 giorni, calcolati su un periodo di 180 giorni. Si abolisce anche una tassa di 70 € di visto per le stesse categorie di soggetti, chiarisce le disposizioni sulla durata di visti per più ingressi e comprende l´esenzione dall´obbligo del visto per soggiorni di breve durata per gli ucraini in possesso di passaporti di servizio biometrici. Secondo i dati della Commissione, il numero di visti rilasciati agli ucraini che viaggiano verso l´Ue è aumentato del 33,8% tra il 2009 e il 2011. Una gran parte di questi sono stati visti per ingressi multipli. Cittadini dell´Unione europea sono stati esentati dall´obbligo del visto quando si recano in Ucraina dal 2005. I prossimi passi Il consenso del Parlamento completo sarà necessario per concludere l´accordo. La votazione potrebbe essere presa in marzo o aprile (da confermare). L´accordo entrerà in vigore il primo giorno del secondo mese dopo l´ultimo partito a ratificare lo comunica all´altro che lo ha fatto.  
   
   
BOLZANO, DURNWALDER INCONTRA IL COMMISSARIO UE HAHN: BUDGET EUROPEO E FONDI ALLE REGIONI  
 
Bolzano, 25 febbraio 2013 - I programmi e i finanziamenti per le Regioni nel nuovo periodo 2014-2020 e i mezzi previsti nel bilancio Ue sono stati al centro del colloquio che il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha avuto il 21 febbraio con il commissario Ue Johannes Hahn, competente per le politiche regionali. Hahn sta trascorrendo un periodo di vacanza in Alto Adige. Il piano pluriennale delle misure Ue per il periodo 2014-2020 e i nuovi indirizzi degli aiuti europei, attualmente in discussione, sono stati approfonditi nell´incontro in val d´Ultimo tra il presidente Luis Durnwalder e il commissario europeo per le politiche regionali, l´austriaco Johannes Hahn. "Abbiamo fatto il punto della situazione, in particolare riguardo agli strumenti di promozione Ue quali il Fondo sociale, quello per lo sviluppo rurale, i programmi Leader e Interreg ma anche i pagamenti compensativi in agricoltura", riassume Durnwalder. A Bruxelles e Strasburgo si sta discutendo non solo sui nuovi indirizzi delle sovvenzioni europee ma anche sulla dotazione finanziaria dei vari fondi e sulle assegnazioni ai singoli Stati membri: "Il commissario Hahn ha anticipato che il volume delle risorse destinate all´Italia resterà grossomodo invariato, il che significa che anche l´Alto Adige potrà contare sugli stessi finanziamenti dell´ultimo periodo", spiega Durnwalder. Negli ultimi tempi si era parlato di una proroga dell´attuale periodo di programmazione e di un 2014 di transizione stante le difficoltà nell´approvazione del nuovo bilancio Ue, "ma il commissario Hahn confida che Parlamento, Commissione e Stati membri ancora entro maggio possano trovare un´intesa sul prossimo budget Ue, così da consentire un avvio del nuovo periodo di programmazione nel 2014, come previsto in origine", conclude il Presidente della Giunta provinciale.  
   
   
ELEZIONI. AL VOTO QUASI 1 MILIONE DI MILANESI PER LA PRIMA VOLTA AI SEGGI 1.502 “NUOVI ITALIANI”. SONO OLTRE 15 MILA I 18ENNI, 614 GLI ULTRACENTENARI. IMPEGNO DEL COMUNE PER GARANTIRE IL VOTO A TUTTI  
 
Milano, 25 febbraio 2013 - Sono quasi un milione i milanesi chiamati alle urne domenica 24 e lunedì 25 febbraio per le consultazioni politiche e regionali. In particolare, gli elettori per la Regione sono 993.585; per Camera e Senato sono rispettivamente 945.509 e 883.103 (al netto di coloro che sono iscritti nelle liste elettorali di Milano ma risiedono all’estero e quindi, per legge, votano per corrispondenza: 48.076 elettori per la Camera e 43.937 per il Senato). Possono votare anche i non residenti a Milano che appartengono alle Forze dell’Ordine, coloro che sono ricoverati in ospedale, svolgono la professione di naviganti o sono rappresentanti di lista purché residenti in Regione Lombardia. “Il Comune di Milano ha allestito la macchina elettorale per garantire a tutti i cittadini il pieno esercizio del diritto al voto – ha dichiarato l’assessore ai Servizi civici Daniela Benelli –. Un impegno importante, che vede coinvolte circa 2.500 persone nei diversi servizi messi in campo dall’Amministrazione comunale, come l’apertura straordinaria delle Anagrafi e dell’Ufficio Elettorale, le attività della Polizia locale, il trasporto gratuito per persone con disabilità, il sito web e l’infoline 020202 per le informazioni”. Al voto per la prima volta 1.502 “nuovi italiani” - A Milano i “nuovi italiani” che votano per la prima volta sono 1.502 (798 femmine e 704 maschi). Si tratta, prevalentemente, di figli di genitori stranieri, nati nel nostro Paese, che hanno ottenuto la cittadinanza italiana e, quindi, il diritto al voto, al raggiungimento dei 18 anni. Il 53% sono donne - Come da tradizione, le elettrici donne sono più numerose degli uomini, superando il 53%. Questi i dati in dettaglio: per le Regionali 529.939 donne e 463.646 uomini, per la Camera 507.197 donne e 438.312 uomini, per il Senato 476.810 donne e 406.293 uomini. La proporzione si inverte invece tra coloro che vivono all’estero, dove le donne rappresentano ‘solo’ il 47%. Oltre 15 mila i diciottenni, 614 gli ultracentenari - I diciottenni al voto per la prima volta per la Regione e per la Camera sono 15.245. Di questi, 19 diventano maggiorenni proprio il 24 febbraio, ultimo giorno utile per acquisire il diritto di voto in questa tornata elettorale, e sono quindi i più giovani elettori milanesi. Più alto, invece, il numero dei neoelettori per il Senato: sono 48.631 i venticinquenni, 26 dei quali compiranno gli anni il 24 febbraio. Da un record anagrafico all’altro: nelle liste elettorali di Milano sono iscritti anche 614 ultracentenari, di cui ben 542 donne. L’elettore più anziano compie 108 anni a giugno: è nato infatti nel lontano 1905. Un ultimo dato riguarda gli elettori residenti all’estero: 48.076 per la Camera e 43.937 per il Senato, il doppio rispetto al 2001 (23.626). Gli orari e i documenti per votare - Si vota domenica 24 febbraio dalle 8.00 alle 22.00 e lunedì 25 febbraio dalle 7.00 alle 15.00. Per votare è necessario presentare uno di questi documenti: carta d’identità, passaporto, patente, libretto di pensione, porto d’armi, patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici, tessere di riconoscimento con fotografia rilasciate da un’Amministrazione dello Stato, tessere di riconoscimento rilasciate da Ordini professionali o dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia convalidata da un comando militare. 1.250 sezioni in 211 sedi di voto - A Milano si vota in 211 sedi. Il Comune di Milano è ripartito in 1.250 sezioni elettorali, di cui 766 ubicate al piano terra e 484 ubicate al primo piano in sedi dotate di ascensore. Ci sono 136 sezioni prive di barriere architettoniche cui accedono le persone con disabilità (l’elenco è consultabile sul sito www.Elezioni.comune.milano.it). Alcune sezioni sono speciali: 26 sono sezioni ospedaliere collocate in luoghi di cura con posti letto superiori a 200, 31 sono in luoghi di cura con posti letto da 100 a 199, 30 hanno un seggio volante sistemato in luoghi di cura con meno di 100 posti letto e 4 hanno un seggio speciale collocato in luoghi di detenzione. Cambio di sede per 46 sezioni elettorali - Rispetto all’ultima tornata elettorale del 2011, i cambiamenti delle sedi di votazione hanno riguardato 13 scuole per un totale di 46 sezioni. L’elenco è consultabile sul sito www.Elezioni.comune.milano.it  La sezione del sito “dove voto” è dedicata all’ubicazione dei seggi: inserendo nome, cognome e numero di tessera elettorale è possibile verificare l’indirizzo della propria sezione. 1.310 presidenti di seggio, 5.120 scrutatori - Ogni seggio è composto da un presidente, da 4 scrutatori, di cui uno a scelta del presidente assume le funzioni di vicepresidente, e da un segretario. I presidenti di seggio nominati dalla Corte d’Appello di Milano sono 1.310, mentre gli scrutatori nominati dalla Commissione Elettorale comunale sono 5.120. In questa tornata elettorale le domande di scrutatore sono triplicate, passando da circa un migliaio nel 2011 a 3 mila. Per la prima volta il Comune ha considerato lo stato di disoccupazione tra i criteri per la nomina degli scrutatori. Dal Comune un impegno per 2.500 persone - Per garantire il corretto svolgimento di tutte le operazioni legate al voto saranno impegnati circa 2.500 dipendenti del Comune di Milano. In particolare, 800 uomini della Polizia locale (di cui 520 in servizio stabile ai seggi, 130 per lavori di staffetta, 60 ufficiali per il coordinamento delle attività, circa 90 nei Comandi di Zona per esercitare mansioni da pubblico ufficiale). Tra gli altri dipendenti del Comune, 250 saranno dedicati al “pronto intervento tecnico”, 110 alla raccolta plichi, 290 saranno referenti di sede elettorale, 230 sono ufficiali d’Anagrafe, 700 eserciteranno funzioni amministrative nei vari settori. Una settantina di persone, infine, sono state mobilitate per la sostituzione “last minute” di scrutatori e presidenti di seggio. Per i servizi messi in campo e destinati alla gestione e il coordinamento delle operazioni elettorali il Comune sosterrà una spesa di circa 6 milioni di euro: fondi che saranno rimborsati dallo Stato e dalla Regione. In particolare, il Comune ha destinato 420 mila euro per assumere 75 persone tra gli elenchi dei lavoratori precari (con priorità per chi era disoccupato), per potenziare gli uffici e i servizi comunali. Apertura straordinaria delle Anagrafi e dell’Ufficio Elettorale - Apertura straordinaria dell’Anagrafe di via Larga, delle sedi decentrate e dell’Ufficio Elettorale di via Messina 52 per il rilascio delle carte di identità e di nuove tessere elettorali in sostituzione di quelle smarrite, deteriorate o prive di spazi disponibili per i timbri. In particolare, l’Anagrafe di via Larga 12 resta aperta fino a venerdì 22 febbraio dalle 8.30 alle 19, sabato 23 dalle 8.30 alle 20, domenica 24 dalle 8 alle 22 e lunedì 25 dalle 7 alle 15. Sabato 23 febbraio e domenica 24 febbraio, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 17, rimarranno aperte per il rilascio delle carte di identità le sedi anagrafiche di largo De Benedetti 1, via Sansovino 9, via Oglio 18, via Tibaldi 41, via Legioni Romane 54, piazza Stovani 3, piazzale Accursio 5, via Baldinucci 76. Lunedì 25 febbraio tutte le sedi anagrafiche decentrate resteranno aperte dalle 8.30 alle 15.00 con orario continuato con priorità per il rilascio delle carte d’identità e delle tessere elettorali. Per il rilascio delle tessere elettorali l’Ufficio Elettorale di via Messina 52 sarà aperto nei seguenti orari: fino a venerdì 22 febbraio dalle 8.30 alle 19, sabato 23 dalle 8.30 alle 20, domenica 24 dalle 8 alle 22 e lunedì 25 dalle 7 alle 15. Dall’inizio dell’anno, con l’avvio della campagna informativa del Comune, sono state sostituite 15.009 tessere elettorali (4.786 erano state smarrite, 280 deteriorate, 5.593 di nuovi elettori residenti a Milano, 4.350 per esaurimento spazi). I servizi del Comune per le persone con disabilità - Per consentire agli elettori con disabilità l’esercizio del voto, il Comune ha organizzato un servizio di trasporto gratuito casa-seggio e viceversa. È possibile farne richiesta direttamente all’Ufficio Autopubbliche del Comune di Milano ai numeri di telefono 02884.65290 oppure 65292 – 65294 – 45750 o via e-mail all’indirizzo Mta.autopubbliche@comune.milano.it .per gli elettori con disabilità che si trovassero in difficoltà ad accedere al seggio è stato predisposto un servizio di emergenza con veicoli speciali e che può essere contattato al numero verde 800851333. Il Comune ha previsto inoltre il servizio di voto domiciliare per le persone affette da gravissime infermità e impossibilitate a muoversi. In questi casi si recheranno a domicilio il presidente di seggio e due scrutatori. Tutte le informazioni sul sito www.Elezioni.comune.milano.it   Sul sito www.Elezioni.comune.milano.it  (raggiungibile anche dal portale del Comune di Milano) sono disponibili tutte le informazioni utili per esercitare il diritto di voto: gli orari di apertura e chiusura dei seggi, le modalità di voto, i documenti necessari per votare, le aperture straordinarie delle sedi anagrafiche, l’ubicazione dei seggi, i servizi messi a disposizione per le persone con disabilità. Per gli elettori milanesi che si trovano temporaneamente in altri Comuni o all’estero, sono disponibili sul sito anche le circolari ministeriali con tutte le informazioni per le agevolazioni di viaggio (treno, aereo e autostrada). On line anche la “banca dati” elettorale, con i risultati ufficiali di tutte le consultazioni (Comunali, Regionali, Politiche, Europee, referendum) che si sono tenute a Milano negli ultimi 34 anni. A Palazzo Marino allestita la Sala Alessi - Il sito del Comune, infine, pubblicherà i dati sull’affluenza alle urne domenica 24 febbraio alle ore 12, 19 e 22, mentre lunedì 25 dalle 15 saranno on line i dati definitivi sui votanti. Per quanto riguarda i risultati, lo spoglio dei seggi di Milano potrà essere seguito in tempo reale sul sito. Mentre, come da tradizione, la Sala Alessi di Palazzo Marino sarà allestita con postazioni pc e maxischermo per seguire a partire da lunedì 25 febbraio lo scrutinio dei dati di Milano.  
   
   
MILANO, CORTE DEI CONTI. PISAPIA: “COLLABORAZIONE CON IL COMUNE PER GESTIONE CORRETTA RISORSE” IL SINDACO, INCARICHI ESTERNI DIMINUITI DELL’80%  
 
 Milano, 25 febbraio 2013 - “La trasparenza e la correttezza nella gestione delle risorse pubbliche sono alla base di ogni attività del Comune di Milano. In questo senso la collaborazione con la Corte dei Conti è fondamentale. La magistratura contabile riveste un ruolo decisivo non solo per il controllo della regolarità e della legittimità della spesa pubblica, ma, attraverso la possibilità di esprimere pareri preventivi, anche nel momento delle scelte che siamo quotidianamente chiamati a fare. Lo ha affermato il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia che il 21 febbraio ha partecipato all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2013 della Corte dei Conti della Lombardia. “L’amministrazione Comunale sta operando seguendo i principi di sobrietà e risparmio che sono necessari. Voglio ricordare che nei primi 18 mesi di mandato, dal giugno 2011-dicembre 2012, gli incarichi esterni (consulenze e contratti di collaborazione) si sono ridotti dell´80% rispetto ai primi 18 mesi dell´amministrazione precedente, con un risparmio netto di 15 milioni di euro”. “Le relazioni di oggi, in particolare quella del Procuratore Regionale Antonio Caruso, hanno evidenziato che il moltiplicarsi di comportamenti di particolare gravità all’interno delle amministrazioni pubbliche. Il comportamento del Comune di Milano si è dimostrato invece assolutamente corretto e questo conferma il nostro impegno per una gestione delle risorse che sia trasparente ed efficiente”, ha concluso il Sindaco Pisapia.  
   
   
ROMA: ELEZIONI POLITICHE 2013 OPERAZIONI DI SCRUTINIO VOTO CIRCOSCRIZIONE ESTERO. STATO DI ATTENZIONE PER LA VIABILITÀ NEL COMUNE DI CASTELNUOVO DI PORTO E NEI TERRITORI LIMITROFI  
 
Roma, 25 febbraio 2013 - Oggi presso il Centro Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri di Castelnuovo di Porto (via della Traversa del Grillo) si terranno le operazioni di scrutinio delle schede degli italiani residenti all’estero. Le operazione interesseranno circa 8200 scrutatori, ai quali si sommeranno circa 900 rappresentanti di lista e 200/250 dipendenti delle Pp.aa. Coinvolte. In previsione che tale consistente movimento di persone e veicoli possa creare problemi di viabilità, in relazione ai flussi di traffico sia in provenienza da Roma (da cui è attesa la maggior parte degli arrivi), sia in direzione opposta dai comuni di Castelnuovo, Capena, Fiano Romano, Riano e Monterotondo verso la capitale (per i quotidiani spostamenti verso il luoghi di lavoro), la Provincia di Roma, d’intesa con la Prefettura di Roma e la Presidenza del Consiglio, ha predisposto appositi servizi di vigilanza stradale con presenza di pattuglie della Polizia Provinciale e delle Polizie Locali dei Comuni interessati dislocate nei tratti di viabilità a maggiore criticità, con contestuale presenza di cantonieri del Dipartimento Vii “Viabilità e infrastrutture” della Provincia di Roma. Si stima che la fascia oraria a maggior criticità sia quella compresa tra le ore 06:00 e le ore 11:30; inoltre, possibili ripercussioni sono attese nelle zone limitrofe al Centro Polifunzionale di Castelnuovo, ed in particolare lungo la S.p. Tiberina tra il Km 16+000 ed il Km 12+000. L’ufficio Protezione Civile della Provincia di Roma ha altresì allertato tutte le Associazioni di Volontariato che hanno sottoscritto la apposita convenzione per attività di protezione civile. Il coordinamento delle attività sarà svolto dalla Sala Operativa Interdipartimentale della Provincia di Roma (tel. 06.67665311– 06.67662211; fax. 06.69923339; Numero Verde 800.098724; salaoperativa@provincia.Roma.it ).  
   
   
PIEMONTE: SERVIZI SOCIO-SANITARI, BIGLIETTO FERROVIARIO DELL’AREA URBANA TORINESE, ESONERATI, REGOLAMENTI PER L’EDILIZIA SOCIALE E IL DEMANIO FORESTALE SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI ESAMINATI IL 21 FEBBRAIO DALLA GIUNTA REGIONALE.  
 
Torino, 25 febbraio 2013 - La riunione è stata coordinata dal presidente. Servizi socio-sanitari. Come proposto dall’assessore alla Sanità, per la gestione delle strutture residenziali di proprietà delle aziende sanitarie locali si promuove l’esternalizzazione dei servizi socio-sanitari secondo lo strumento del contracting-out, ovvero l’affidamento mediante gara pubblica a soggetti privati o del terzo settore della fornitura e gestione del servizio, mentre la funzione istituzionale di erogazione dell’assistenza rimane all’azienda sanitaria. A tale scopo sono state definite linee di indirizzo, vincolanti e basate sui criteri di efficacia ed efficienza, che devono portare le Asl alla predisposizione di un progetto che evidenzi le risorse liberate in conseguenza della gestione interamente a carico dell’ente concessionario, nonché le modalità di reimpiego di queste risorse in progetti specifici per il miglioramento quali-quantitativo dell’assistenza territoriale, l’incremento delle cure domiciliari, l’operatività del Punto unico di accesso e del nucleo distrettuale di continuità delle cure. La decisione rappresenta un applicazione del Piano socio-sanitario regionale, che individua le imprese del terzo settore come soggetti erogatori di prestazioni per lo sviluppo delle attività nell’area della cronicità. Biglietto ferroviario per l’area urbana torinese. Su proposta dell’assessore ai Trasporti viene istituito il biglietto ferroviario dell’area urbana di Torino, che permetterà di effettuare un viaggio in seconda classe sui treni di Trenitalia (Servizio ferroviario metropolitano, regionali e regionali veloci) e Gtt che collegano le stazioni di Lingotto, Porta Nuova, Porta Susa, Rebaudengo Fossata e Stura. Il biglietto costerà 1,50 euro e sarà valido un’ora. Sostegno agli esonerati. Come proposto dall’assessore al Legale, la Regione sosterrà avanti il Tar del Piemonte il ricorso presentato da 45 cosiddetti esonerati, ovvero ex dipendenti dell’ente e delle aziende sanitarie che intendono avvalersi contro il Ministero del Lavoro per ottenere l’accesso e la decorrenza del trattamento pensionistico secondo la normativa precedente al “decreto Salva-italia”. I ricorrenti hanno a suo tempo usufruito di un beneficio previsto per il personale delle amministrazioni dello Stato ed esteso ai dipendenti regionali da alcune leggi di diverse Regioni, tra cui il Piemonte. Edilizia sociale. Un regolamento proposto dall’assessore all’Urbanistica stabilisce le procedure, le modalità ed i tempi per l’esame e l’attuazione dei programmi di edilizia sociale realizzati dall’Agenzia territoriali per la casa e dai Comuni. In particolare, disciplina la realizzazione dei progetti per l’incremento ed il mantenimento degli alloggi da assegnare in affitto. Regolamenti forestali. Un regolamento presentato dall’assessore all’Agricoltura fissa le disposizioni per il rilascio delle concessioni per l’utilizzo di beni appartenenti al demanio forestale per finalità agricole, produttive, sportive e ricreative; una seconda delibera degli assessori all’Agricoltura e ai Parchi modifica il regolamento forestale n.8/2011 per quanto concerne gli interventi selvicolturali nei siti della rete Natura 2000, nelle aree protette e nei boschi da seme iscritti nel registro regionale dei materiali di base. Nitrati. Su proposta degli assessori all’Ambiente e all’Agricoltura sono state riconfermate le zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola ed è stata espressa la necessità di proseguire l’azione di approfondimento conoscitivo sull’origine dei carichi inquinanti. Sono inoltre stati approvati: - su proposta dell’assessore al Bilancio e Patrimonio, i criteri per la razionalizzazione degli spazi destinati ad uffici ed archivi e per la riduzione dei costi per le locazioni passive; - su proposta dell’assessore all’Urbanistica, il nuovo piano regolatore generale di Adorno Micca (Bi), la variante al piano regolatore di Marentino (To) e la variante al piano regolatore della Comunità montana Valli Grana e Maira riguardante Acceglio (Cn); - su proposta dell’assessore alla Cultura, l’avvio di una collaborazione con il Ministero dei Beni ed attività culturali per la realizzazione durante il 2013 di un programma di promozione dello spettacolo dal vivo denominato “Teatri del tempo presente”.  
   
   
CALABRIA: VI COMITATO DI SORVEGLIANZA POR FESR 2007/2013: “RIPROGRAMMAZIONE PER FINANZIARE IMPRESE E LAVORO”  
 
Catanzaro, 25 febbraio 2013- Si è svolto il 21 febbraio il Vi Comitato di Sorveglianza del Por Calabria Fesr 2007/2013 nella sede della Fondazione Terina di Lamezia Terme. Tra i punti più significativi all’ordine del giorno della riunione, convocata da Giacomo Mancini, Assessore al Bilancio e alla Programmazione Nazionale e Comunitaria - alla presenza di Anna Tavano, Autorità di Gestione del Por, dei dirigenti regionali, dei commissari dell’Ue, del Dipartimento Politiche di Sviluppo, dei Ministeri e del Partenariato - c’è la riprogrammazione delle risorse del Por Calabria Fesr, allo scopo di rendere gli interventi più coerenti e incisivi. In discussione anche le grandi infrastrutture strategiche come il completamento della “Ss Jonica” e il “Polo Intermodale di Gioia Tauro”; la rimodulazione dei Piani integrati di sviluppo urbano (Pisu); il Piano di Comunicazione del Por Calabria Fesr 2007/2013, con l’illustrazione delle le azioni di informazione e comunicazione realizzate nel corso del 2011 e del 2012 per diffondere la conoscenza dei Fondi strutturali europei e avvicinare il cittadino all’Amministrazione regionale. Di seguito l’intervento dell’Assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini al Comitato di Sorveglianza del Por Calabria Fesr 2007-2013 “L’odierna seduta del Comitato assume i caratteri della straordinarietà per diversi motivi, alcuni meramente formali altri più sostanziali. È, difatti, una seduta cronologicamente distante dalle date in cui si è solito convocare il Comitato, dove non saranno prese decisioni, ma in cui la Regione illustrerà in maniera approfondita le ragioni della riprogrammazione del Por e i suoi obiettivi. Straordinaria per celerità è stata la procedura adottata per approvare a fine 2012 la riprogrammazione, accogliendo la richiesta del Governo di ottemperare in tempi rapidi a quanto delineato nella Nota Tecnica Strumenti Diretti Per Impresa E Lavoro Nel Sud, pubblicata solo a fine ottobre 2012. Ed, infine, ritengo straordinaria la capacità della Regione di comprendere che, attraverso le misure elaborate dal Governo, si sarebbero messe a disposizione delle imprese e dei lavoratori ulteriori risorse finanziarie, utili al superamento della contingente crisi economica. L’amministrazione regionale ha, quindi, operato con realismo, mettendo da parte i facili entusiasmi determinati dai risultati conseguiti negli ultimi anni e prevedendo che il processo di rivisitazione dei Programmi Comunitari avviato dal Governo un anno fa avrebbe fatto conseguire ulteriori risultati. Innanzitutto, concentrare le residue risorse finanziarie su pochi strumenti ed obiettivi misurabili. In secondo luogo, salvaguardare quegli interventi ritenuti strategici dalla Regione ma i cui tempi di realizzazione rischiavano di non rispettare la tempistica della Programmazione comunitaria. Infine, il Governo, dando seguito alle raccomandazioni espresse dalle Istituzioni comunitarie, ha proposto strumenti ispirati alla strategia “Europa 2020”. Pertanto, il Piano di Azione Coesione si pone come un ponte tra l’attuale e la prossima programmazione e le Regioni, partecipando al processo di implementazione e finanziamento del Piano, hanno iniziato ad acquisire conoscenze e a sviluppare competenze che torneranno utili nell’avvio della Programmazione 2014/2020. L’adesione alla terza fase del Pac è stata tutt’altro che acritica. L’accordo trovato contempla e risponde a due esigenze: quella del Governo nazionale di finanziare con la riduzione del cofinanziamento nazionale alcune misure anticrisi (agevolazioni fiscali alle imprese delle Zone Franche Urbane, cassa integrazione in deroga e politiche attive del lavoro, etc..) e quella della Regione di contestualizzare per quanto possibile tali misure e di salvaguardare, attraverso lo strumento del Piano Esterno Parallelo, quanti più interventi strategici ad elevato rischio di non ultimazione entro il 31 dicembre 2015. Alla fine si è convenuto di destinare circa 200 milioni di euro al finanziamento di un mix di misure anticrisi dirette a imprese e lavoro e circa 168 milioni di euro per mettere in salvo il Pisr “Case della salute”, la cui attuazione è legata al Piano di rientro sanitario, e gli interventi dei Pisu in ritardo attuativo, considerati dalle Aree Urbane beneficiarie determinanti per il loro sviluppo. La Regione, oltre ad avere ottenuto di mettere in salvo interventi per un importo maggiore di quanto fosse previsto dal documento governativo, ha fatto valere la sua specificità in tema di promozione turistica, assicurandosi la possibilità di finanziare procedure già cantierate per la riqualificazione delle strutture ricettive e degli stabilimenti balneari e di approntare una misura ad hoc per la promozione del sistema aeroportuale calabrese. Desidero, ora, brevemente richiamare le principali misure che la Regione ha deciso di finanziare nell’ambito della terza fase del Pac per rafforzare la risposta alla crisi economica, che, da finanziaria, è divenuta crisi del sistema produttivo e del lavoro. Innanzitutto, gli strumenti a favore delle imprese. Sono di due tipi, il primo è costituito da incentivi a favore delle Pmi delle Zone Franche Urbane, che il Governo insieme alle Regioni hanno deciso di rilanciare, e di incentivi per l’ammodernamento degli impianti e delle attrezzature. Il secondo è diretto a supportare le Pmi nell’attuale stretta del credito, promuovendo la trasformazione dei prestiti a breve termine, rafforzando gli strumenti di garanzia ed intervenendo a favore del circolante. Per quanto concerne gli interventi a favore del lavoratori in difficoltà, la Regione ha accolto la richiesta del Governo di rafforzare la partecipazione finanziaria per tutti quegli strumenti finalizzati al mantenimento dei posti di lavoro e all’offerta di effettive opportunità di ricollocazione lavorativa. Infine, mi preme sottolineare lo sforzo a favore del Turismo. La Giunta ha deciso di utilizzare 70 dei 205 milioni, di cui si compone l’intera operazione, per supportare la riqualificazione e l’ampliamento delle strutture ricettive, per promuovere il sistema aeroportuale calabrese e per migliorare le strutture balneari. Oltre ad illustrare le ragioni e le finalità legate al delicato momento economico che hanno portato la Regione ad aderire alla terza fase del Pac, ritengo utile soffermarmi anche sui motivi connessi allo stato dell’arte del Programma, perché, se è vero che la riprogrammazione del Por contiene in sé i presupposti e, in certa misura, i prodromi della prossima Programmazione Comunitaria, nel contempo, ha fatto emergere quelli che possiamo considerare i mali della Programmazione odierna e, senza voler essere disfattista, dell’apporto dei fondi strutturali alla risoluzione dei problemi che affliggono la Calabria. Innanzitutto, ritengo che tale disamina debba tenere conto di alcuni dati di partenza, senza i quali si rischierebbe di essere superficiali o fuori contesto. Il Por calabrese si proponeva di conseguire obiettivi e risultati che consentissero di incidere sui problemi sociali, economici ed infrastrutturali della regione, attraverso una complessa articolazione, fatta di priorità strategiche e di linee di intervento, di indicatori per misurare la vicinanza o la lontananza dai target, e di strumenti programmatici, come la Progettazione integrata, pensata per rendere maggiormente partecipativa e vicina al territorio l’attuazione del Programma. Eppure, quando due anni e mezzo fa abbiamo assunto la responsabilità del Por, quest’ultimo denunciava un ritardo attuativo notevole. Il problema è che il Por costituiva, in massima parte, un enunciato d’intenti, compatibile con innumerevoli soluzioni pratiche. In cui le decisioni cruciali sul “che cosa fare”, “perché farlo” e “con chi” non erano chiaramente definite e la cui attuazione era indissolubilmente legata all’avverarsi di una seria di pre-condizioni che ne rendevano difficile il cammino. Faccio due esempi. Gli interventi di valorizzazione dei beni culturali, che coprono una parte consistente dei Pisr, dipendevano dall’approvazione di una serie di Piani di Settore che, all’atto dell’adozione del Programma, non erano neanche stati abbozzati e il cui processo di assunzione si è rilevato essere particolarmente lungo visto l’intervento di innumerevoli attori. Il secondo è, in un certo senso, ancora più emblematico. Il Por prevede che una parte consistente degli obiettivi debba essere conseguito attraverso la Progettazione integrata: Pisr, Pisl e Pisu. Anche in questo caso, il processo di adozione dei singoli programmi prevedeva un’interlocuzione costante con il partenariato e con il territorio ed anche in questo caso il processo era stato appena abbozzato. Quindi, la molteplicità delle attività e delle procedure previste, di obiettivi da conseguire, di materie interessate, all’interno di un telaio complesso e articolato ma privo di una precisa tempistica, di risultati misurabili, di interventi chiaramente identificati e, soprattutto, subito cantierabili ha costituito una zavorra per il Programma. Tant’è che, nonostante gli indubitabili passi in avanti fatti, con lo sblocco di tutte le procedure previste nel Por, l’attuazione a tappe forzate della progettazione integrata, la sostituzione di una parte degli iniziali Grandi Progetti, privi di una progettazione matura, con interventi realizzabili nel rispetto della tempistica comunitaria, l’approvazione dei Piani di Settore e delle Direttive per la concessione di aiuti alle imprese, l’amministrazione regionale ha dovuto confrontarsi con i tempi di realizzazione di tutte le procedure attuative avviate negli ultimi due anni e mezzo e con la necessità di produrre velocemente spesa, in un contesto fortemente influenzato dalle stringenti, e ritengo dannose, regole del Patto di Stabilità. Il rischio, come ben sapete, sarebbe stata la perdita di un’ulteriore occasione. Ebbene, ritengo che, tenuto conto dei tempi ristretti e della necessità di assumere velocemente decisioni a volte anche impopolari, la Regione abbia ben operato. Anche tenendo nella giusta considerazione le sollecitazioni provenienti dal Partenariato. Il quale non può che convenire che le misure scelte, nelle intenzioni di chi le ha proposte, vanno nella giusta direzione. È stata lamentata una carenza di confronto, ma anche su questo mi permetto di dissentire. Le rappresentanze regionali delle Parti sociali non possono non tener conto che le proposte approvate sono state formulate da un Tavolo nazionale rappresentativo di tutte le istanze. E che, nonostante la pressante richiesta del Governo di chiudere rapidamente, la Regione abbia accolto la richiesta di approfondire le linee della riprogrammazione. Infatti, il 4 dicembre 2012, prima di chiudere la procedura scritta, è stato convocato il Tavolo del Partenariato, e in tale occasione, l’Autorità di Gestione ha illustrato le scelte di merito e di metodo operate dalla Regione, evidenziando come la tempistica ristretta sia stata dettata dalla necessità di attuare il prima possibile le misure definite nel documento governativo. Inoltre, è stata accolta la richiesta di convocare un Comitato di Sorveglianza straordinario che affrontasse puntualmente la riprogrammazione. Distinto è il caso della posizione assunta dall’Anci. Ritengo che, pur considerando legittime le critiche formulate dall’associazione dei comuni calabresi, debba essere evidenziata che la scelta operata dalla Regione di ridurre la dotazione dei Pisu si è resa necessaria in considerazione dello stato di attuazione del programma Pisu, che, per motivi legati, soprattutto, al ritardo con cui è stato avviato, non permetteva di avere sufficienti garanzie in ordine alla sua piena realizzazione entro il 31 dicembre 2015. Per tale motivo, sulla scorta della disamina effettuata dal Dipartimento Urbanistica, si è operato su un duplice piano. Da una parte, si è proceduto a ridurre di circa 50 milioni di euro l’entità totale del Programma, considerata la rilevante distanza dagli obiettivi di spesa di alcuni interventi. D’altro canto, si è deciso di mitigare questa riduzione, migrando nel Piano Esterno Parallelo 70 milioni di euro di interventi, scegliendo quelli che per le Aree Urbane rivestono una particolare importanza e siano dotati di un crono programma credibile. Riteniamo che quanto fatto ci consenta di preservare sul Por tutti quegli interventi, realizzabili entro l’attuale programmazione, che ci permettono di dare attuazione alla strategia delineata nel Programma, di salvaguardare interventi la cui cantierabilità le Aree Urbane interessate devono comunque garantire in tempi certi, e di rinviare l’attuazione di interventi al momento non cantierabili. Quanto rappresentato è stato oggetto di confronto con l’Anci e con le Aree Urbane interessate dai Pisu; il Dipartimento Urbanistica si è reso parte attiva, convocando il Tavolo di Partenariato e partecipando a diversi incontri, nell’ambito dei quali si è confrontato sui criteri per operare sui diversi Pisu la riduzione finanziaria e per scegliere gli interventi da salvaguardare. Considerato quanto fatto, desidero dare conto alle Istituzioni nazionali degli sforzi profusi per mettere in sicurezza i Programmi comunitari, operando nella costante ricerca di un ampio consenso, alle Istituzioni comunitarie della comprensione dimostrata, senza far mai mancare il necessario appoggio ed anzi proponendo migliorie alle proposte avanzate, ed, infine, ringrazio il Partenariato, che ha compreso la bontà delle misure proposte, pur rimanendo fermo nella richiesta di una maggiore partecipazione Concludo il mio intervento, sottolineando che il Programma ha raggiunto il target di spesa di fine anno anche senza la riprogrammazione, la quale produrrà i propri effetti solo a seguito della Decisione comunitaria. Questo, per sgombrare il campo da facili, quanto futili, illazioni sui motivi che ci hanno spinto a rivedere il Por. Sono sicuro che tutti voi comprenderete come la nostra azione si sia ispirata unicamente al miglioramento della nostra regione”.  
   
   
COSTITUITE LE FONDAZIONI DELLE MINORANZE LINGUISTICHE DELLA REGIONE CALABRIA  
 
Catanzaro, 25 febbraio 2013 - Alla presenza dell´Assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri sono state costituite, in sede notarile, le Fondazioni delle minoranze linguistiche, i cui rappresentanti sono stati nominati con decreto dal Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti. Per la comunità Arbëreshë come Presidente è stata nominata Emanuela Capparelli, avvocato di Firmo che ha presieduto dal 1999 al 2004 l’Associazione culturale Arberia che riunisce i paesi calabresi, lucani e molisani di lingua arbreshe; rappresentanti dei Sindaci sono Giovanni Cucci (Spezzano Albanese), Roberto Lavalle (Santa Caterina Albanese) e Franco Petruzza (Maida); come esponente della società civile, Ferdinando Mussari e in rappresentanza delle associazioni senza diritto di voto, Carmine Ascente. Per la comunità Grecanica come Presidente è stato individuato Vincenzo Mandalari, dirigente scolastico con esperienza di amministratore pubblico; rappresentanti dei Sindaci Agostino Zavattieri (Roghudi) e Santo Casile (Bova); rappresentante della Provincia Mario Candido; come esponente della società civile Attilio Nucera e in rappresentanza delle associazioni, senza diritto di voto, Elio Cotronei. Per la comunità Occitana che comprende il solo comune di Guardia Piemontese è stata scelta come Presidente Gabriella Sconosciuto, Assessore al turismo del Comune di Guardia Piemontese dal 2007 al 2011; rappresentante dei Sindaci Vincenzo Rocchetti; rappresentante della Provincia Eugenio Provenzano e come esponente della società civile Silvana Pietramala. Gli organi verranno automaticamente integrati dai due rappresenti del Consiglio Regionale per ogni fondazione e dal rappresentante delle province per la sola comunità Arbëreshë. I tre istituti dovrebbero disporre di una dotazione finanziaria complessiva di circa 1 milione e 500 mila euro. A tal proposito l’Assessore Regionale alla Cultura Mario Caligiuri ha sottolineato che “la costituzione delle Fondazioni, molto laboriosa, rappresenta un tassello importante per la valorizzazione di un grande patrimonio storico e immateriale, che non a caso abbiamo proposto per essere riconosciuto dall´Unesco come patrimonio mondiale dell´umanità".  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI HA PARTECIPATO ALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “ENTER WORK”  
 
Catanzaro, 25 febbraio 2013 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha partecipato il 21 febbraio alla presentazione del progetto "Enter Work - Orientamento itinerante in Calabria" promosso da Azienda Calabria Lavoro e dalla Regione Calabria, in sinergia con l´Unione Europea (Fondo Sociale Europeo). La conferenza si é svolta presso la sala "Green" del Consiglio Regionale a Reggio Calabria, alla presenza del Commissario di Azienda Calabria Lavoro Pasquale Melissari. “Enter Work” si rivolge agli studenti delle quinte classi delle scuole superiori calabresi, caratterizzandosi come un progetto proiettato a creare rete e favorire l’incontro tra il giovane e il mondo professionale, pensato come un vero e proprio villaggio itinerante dell’orientamento e del lavoro. Per l´occasione Azienda Calabria Lavoro mette in campo 3 camper attrezzati e 29 figure professionali, suddivise tra “Work Office” e “Work Camper”. Informazione, orientamento, consulenza rappresentano il filo conduttore su cui si muove “Enter Work”, con il preciso obiettivo di sostenere gli studenti nella delicata fase di transizione dal mondo della formazione a quello del lavoro, sia per ciò che riguarda la ricerca di occupazione che per la creazione di attività di tipo autonomo o per l’eventuale scelta del successivo corso di studi accademici. Dal mese di novembre 2012, i camper e l’equipe di operatori di “Enter Work” stanno muovendosi lungo la Calabria incontrando giovani coinvolti in questa esperienza. In questo percorso virtuoso si inserisce l’intesa raggiunta con diverse imprese del territorio calabrese, di respiro nazionale e internazionale, e l’avvio di collaborazioni fattive (stages formativi, tirocini, visite aziendali, apprendistato ed altre forme di partecipazione professionale) dove il giovane “impara attraverso il contatto diretto”, conoscendo la determinazione, la fatica e il lavoro che stanno dietro a tante storie di successo di molte imprese calabresi, ma anche sperimentandosi e mettendosi alla prova all’interno di un circuito aziendale. I camper si sposteranno anche nei Centri di Accoglienza così da raccogliere informazioni anche sui giovani extracomunitari disoccupati e mirare ad una reale integrazione all’esercizio del diritto al lavoro. “Questo progetto – ha dichiarato il Presidente Scopelliti - rappresenta un momento importante di incontro tra i giovani studenti che vogliono misurare le loro capacità e le loro qualità ed il mondo imprenditoriale che vuole confrontarsi con essi, per cercare di capire come si possa concretizzare un percorso per il futuro occupazionale. Azienda Calabria Lavoro ha guardato, insieme a noi, a questo progetto perché ritiene che sia uno dei tanti elementi concreti per far crescere le opportunità di inserimento lavorati dei nostri migliori giovani”.  
   
   
LAVORO: GIUNTA UMBRIA APPROVA ACCORDO CON PROVINCE PER 11,2 MLN  
 
Pescara, 25 febbraio 2013 - La Giunta Regionale, su proposta dell´Assessore alle Politiche del Lavoro, ha approvato lo schema di Accordo Interistituzionale sottoscritto l´8 gennaio scorso dalla Regione Abruzzo e le Province di Chieti, L´aquila, Pescara e Teramo per lo stanziamento di 11,2 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo. I fondi sono destinati alla promozione dell´orientamento, dell´istruzione e formazione professionale e delle politiche attive del lavoro. La delibera approva anche lo schema di accordo bilaterale che sarà sottoscritto dalla Regione e ogni singola Amministrazione provinciale e che di fatto disciplina gli adempimenti cui sono sottoposte le Province nel loro nuovo status di "Organismo Intermedio" nella gestione delle linee di intervento cofinanziate dal Fondo Sociale Europeo."si affidano alle Province risorse importanti per chi cerca un lavoro e per il miglioramento dei servizi dei centri dell´impiego. La gestione operativa delle risorse è ora direttamente nelle loro mani", chiariscono in Assessorato. "Dopo la confusione normativa che c´è stata a livello nazionale con i decreti Salva Italia e Spending review sul loro futuro ruolo, abbiamo dato la possibilità alle Province di ripartire con risorse importanti per garantire i servizi dei loro Centri per l´Impiego. Ora entriamo anche nella descrizione dettagliata e analitica, attraverso gli accordi bilaterali, delle azioni operative e degli obiettivi da raggiungere attraverso questi fondi. L´obiettivo è dare ai lavoratori abruzzesi servizi più efficienti per facilitare la ricerca del lavoro, anche attraverso le riqualificazione delle proprie competenze professionali".  
   
   
GIOVANI, CON IL PROGETTO ‘ONE STEP AHEAD’ TOSCANA E REGIONI EUROPEE PUNTANO SU LAVORO E FORMAZIONE  
 
 Firenze, 25 febbraio 2013 – I giovani, le condizioni attuali e le prospettive sui fronti dell’istruzione e del lavoro sono stati al centro della prima giornata di lavoro del convegno internazionale promosso a Firenze a conclusione del progetto One Step Ahead, che affronta direttamente i temi dell’occupazione e dell’istruzione della popolazione giovanile. L’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione ha portato il suo saluto, nell’auditorium di Sant’apollonia, ai partecipanti provenienti dalle regioni e dalle comunità locali partner del progetto (Baden-wüttemberg, Governo Basco, Styria, Galles, Jamtland, Catalogna, Andalusia, Provincia di Livorno, Region Syddanmark, Rheinland-platz, Oblastna Administracia Vidin, Västra Götalandsregionen). L’assessore ha spiegato che la Regione Toscana e le altre regioni europee stanno affrontando di petto la questione dei giovani perchè il loro contributo al mondo produttivo e alla vita sociale rappresenta una delle principali leve di innovazione e sviluppo. La crisi ha reso più difficile l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro ed è da qui che si vuole ripartire non solo per arricchire le competenze dei giovani attraverso la formazione, ma anche per rendere l’occupazione sempre più qualificata e in sintonia con le esigenze del mercato. Il ruolo delle Regioni per sostenere lo sviluppo dei territori e promuovere una buona occupazione è determinante. Venerdì 22 febbraio, i lavori si sono spostati a Palazzo Strozzi Sacrati. La mattinata è stata dedicata alla discussione politica ed alla presentazione di una proposta che verrà inviata entro marzo alla Commissione ed alle varie istituzioni europee. La proposta rappresentava una base di lavoro per tutti i territori dell’Unione europea che si trovano a implementare la futura stagione di programmazione dei fondi comunitari e specificatamente del Fondo sociale europeo con l’obiettivo di rafforzare gli strumenti di lotta alla disoccupazione giovanile. Il progetto Osa (One step ahead – Un passo avanti), finanziato dalla Commissione Europea su iniziativa della Regione Toscana si è concretizzato, rafforzando la cooperazione tra vari governi regionali e locali dell’Unione Europea, nella creazione di un dispositivo web, una sorta di banca dati on line, volto a supportare i processi di apprendimento e trasferimento nell’ambito delle politiche di lifelong learning, attraverso un metodo aperto di coordinamento che ha permesso di confrontare metodi e modelli diversi di integrazione delle politiche giovanili. Il dispositivo-banca dati è disponibile  su www.Mutual-learning.eu  Scarica il programma sul sito Giovanisì: www.Giovanisì.it    
   
   
LAVORO. ACCORDO REGIONE EMILIA ROMAGNA, PROVINCE E BANCHE DEL TERRITORIO PER GARANTIRE L´ANTICIPO DELLA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA.  
 
Bologna, 25 febbraio 2013 – Accordo tra Regione Emilia Romagna, Province e Banche del Territorio per l’anticipo del pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga e superare così il problema del blocco dei fondi nazionali, valorizzando le intese fatte in questi anni tra le Amministrazioni provinciali e le banche. L’assessore alle Attività produttive Giancarlo Muzzarelli ha incontrato questo pomeriggio in Regione i rappresentanti di Province e Istituti bancari del territorio. “E’ stato confermato l’impegno a dare una copertura a tutti i lavoratori in questa fase transitoria”, sottolinea Muzzarelli. In pratica, saranno siglati alcuni protocolli con le banche che, sulla falsa riga di quanto già accade per gli anticipi della cassa integrazione straordinaria, potranno anticipare anche le risorse per gli ammortizzatori in deroga, con riferimento ai protocolli provinciali. Inoltre, sul fronte del sostegno alle zone colpite dal sisma, nell’incontro di oggi pomeriggio è stato anche deciso di costituire un gruppo di lavoro (Regione, Province, Abi e delegati delle banche del territorio) per individuare in modo rapido strumenti che consentano l’anticipazione di fondi di sostegno al reddito, oltre al lavoro dipendente, anche per i lavoratori autonomi dell’area, in attesa dello sblocco dei 20 milioni di euro previsti nel decreto legislativo 74 del 2012 “La Regione si impegna a sostenere i protocolli con le banche che amplino la platea degli istituti bancari coinvolti e a omogeneizzare quanto già visto nelle singole province”, conclude l’assessore Muzzarelli. “Da parte sua il Governo deve intervenire prima possibile per ripristinare la vecchia norma che consentiva all’Inps di pagare anticipatamente la cassa in deroga (e che non è stata riconfermata per il 2013) e per definire le modalità applicative della norma per i lavoratori autonomi”.  
   
   
AOSTA: FIRMATO A PALAZZO REGIONALE L’ACCORDO 2013 PER GLI AMMORTIZZATORI IN DEROGA  
 
Aosta, 25 febbraio 2013 - La Presidenza della Regione informa che nel pomeriggio di venerdì 22 febbraio, è stato siglato a Palazzo regionale l’accordo che definisce gli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2013, come previsto dal documento firmato il 19 febbraio scorso dal Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero e dal Presidente della Regione Augusto Rollandin. Nelle premesse del documento, la considerazione che, visto il perdurare della crisi economica e delle pesanti ricadute sul mercato del lavoro, anche in Valle d’Aosta, con la concessione di ammortizzatori sociali in deroga anche per il 2013, vi è la volontà di contenere gli effetti negativi della situazione, creando le condizioni per mantenere più lavoratori possibili all’interno del sistema produttivo regionale. A firmare il documento, dedicato a definire le regole per la gestione della cassaintegrazione in deroga e della mobilità in deroga delle aziende in situazioni di crisi, sono stati, assieme al Presidente della Regione Augusto Rollandin, i rappresentanti di istituzioni, enti e associazioni che, a vario titolo, si occupano del mondo del lavoro in Valle d’Aosta: Onofrio De Candia (Inps), Paolo Marin (Italia Lavoro), Edda Crosa (Confindustria Vda), Pierantonio Genestrone (Confcommercio), Silvana Perucca (Adava), Cesare Grappein (Cna), Marino Vicentini (Associazione artigiani Vda), Patrizia Marcigaglia (Confartigianato), Luigi Cerise (Fédération des coopératives valdôtaines), Domenico Falcomatà (Cgil), Riccardo Monzeglio (Cisl), Gabriele Noto (Uil), Guido Corniolo (Savt) e Tommaso Auci (Ugl). E in una nota congiunta, a conclusione dell’accordo, è stato evidenziato che, qualora vi siano le disponibilità finanziarie necessarie, dovranno essere inseriti tra i beneficiari della mobilità in deroga i lavoratori subordinati che terminano il trattamento di disoccupazione ordinaria, l’Aspi e la mini Aspi. E’ stato inoltre stabilito che, entro settembre, verrà riconvocato il tavolo che si è riunito oggi per la firma dell’accordo, per analizzare, sempre in base alla consistenza delle risorse finanziarie a disposizione, la possibilità di prolungare i termini di utilizzo degli ammortizzatori sociali per i soggetti che si siano attivati per usufruire di quelle che vengono definite ‘’azioni di politica attiva’’.  
   
   
UE, CRISI: PERCHÉ LE DONNE HANNO BISOGNO DI POLITICHE SUL LAVORO  
 
Strasburgo, 25 febbraio 2013 - Disoccupazione, lavoro part time e tagli ai servizi sociali: la crisi economica ha avuto delle conseguenze pesanti sulle condizioni di lavoro delle donne in Europa. La ripresa economica dipende non potrà essere possibile senza la loro partecipazione: cosa intende fare l´Ue per facilitare questo processo? Martedì il 19 febbraio, la commissione dei Diritti delle donne ha approvato una relazione sul miglioramento della vita delle donne in Europa. Se le donne sono generalmente meno pagate e hanno meno garanzie sul lavoro, sono anche le più esposte durante un periodo di crisi. La deputata francese di centro destra Elisabeth Morin-chartier, relatrice per il Pe del dossier sulle conseguenze della crisi sulle donne, ha sottolineato: "All´inizio della crisi economica gli uomini sono stati le prime vittime, ma oggi le donne si trovano di fronte ad una crisi silenziosa che peggiora le condizioni di lavoro". Il numero di donne che lavorano part time è di gran lunga superiore rispetto agli uomini. E sono anche le prime vittime dei tagli agli aiuti sociali, perché si addossano solitamente le responsabilità familiari: sono le prime a dover lasciare il lavoro per occuparsi dei figli. Per non parlare delle donne donne single. Lo scarto medio dei salari tra uomini e donne rimane del 17%. Come uscire dall´impasse? La relazione adottata martedì include una serie di pratiche per migliorare la situazione delle donne lavoratrici: gli Stati membri dovrebbero incoraggiare le donne imprenditrici; gli asili aziendali dovrebbero essere una priorità; l´uguaglianza tra generi dovrebbe essere integrata in ogni politica economica e di lavoro della Commissione europea, ed anche nel piano finanziario pluriennale.  
   
   
PENSIONI: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE I PAESI BASSI ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER LA DISCRIMINAZIONE NEI CONFRONTI DEI PENSIONATI RESIDENTI ALL´ESTERO  
 
Bruxelles, 25 Febbraio 2013 - La Commissione europea ha tradotto il Tribunale olandese di giustizia dell´Unione europea per mancata comunicazione delle misure per porre fine alla discriminazione nei confronti di pensionati residenti all´estero nel pagamento di indennità per i contribuenti di età. Diritto olandese fa, infatti, la concessione di questo beneficio, chiamato "compensazione per la perdita di potere d´acquisto dei contribuenti di età" ( koopkrachttegemoetkoming oudere belastingplichtigen ) ad una condizione discriminatoria. Olandese legge è entrata in vigore il 1 ° giugno 2011, prevede che l´indennità è prestata ai 65 anni e più in grado di dimostrare che almeno il 90% del loro reddito in tutto il mondo sono imponibili nei Paesi Bassi. Questa condizione significa che l´indennità non è concesso a persone residenti al di fuori dei Paesi Bassi. Molte persone si sono lamentati di questo accordo con la Commissione. Conformità con la normativa Ue sul coordinamento della sicurezza sociale, il diritto ad una prestazione di vecchiaia può essere soggetto ad una condizione di residenza della persona interessata nello Stato membro in cui si affermava che a destra. Con questa regola, i pensionati possono stabilirsi in un altro Stato membro senza perdere il beneficio della pensione. Compensazione per la perdita di potere d´acquisto è prestata ai 65 anni e più, l´età coincide con l´età di pensionamento nei Paesi Bassi, tale assegnazione è di prestazioni pensionistiche ai sensi dei regolamenti Ue coordinamento della sicurezza sociale, secondo l´interpretazione della Corte di giustizia dell´Unione europea. Inoltre, anche se la legge nazionale non si qualifica come tale, deve essere considerata una prestazione di vecchiaia in virtù della legislazione dell´Unione europea e dei Paesi Bassi sono tenuti a versare l´assegno ai pensionati sotto la legge vivono olandese in un altro Stato membro dell´Ue, Islanda, Liechtenstein, Norvegia o Svizzera.  
   
   
SICUREZZA. COMUNE RILANCIA ASSICURAZIONE PER OVER 70 VITTIME DI TRUFFE E FURTI UN AIUTO CONCRETO PER LE VITTIME DI REATO PIÙ FRAGILI ”. PREVISTI RIMBORSI DA 250 A MILLE EURO  
 
Milano, 25 febbraio 2013 - Assicurami, la polizza dedicata agli anziani vittime di furto, scippo o rapina, verrà rinnovata fino a marzo 2014. E’ stata avviata il 22 febbraio dal Comune la gara per garantire un rimborso a tutti gli over 70 residenti a Milano e che abbiano un reddito personale lordo fino a 30mila euro. “Rilanciamo così un servizio che è un aiuto concreto agli anziani, le vittime spesso più fragili di reati come scippi e truffe - ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza e Coesione sociale, Polizia locale e Volontariato Marco Granelli -. Per questo, oltre all’attività di presidio costante della Polizia locale, sempre in collaborazione con Polizia di Stato e Carabinieri, e alla capillare presenza dei Vigili di Quartiere, abbiamo deciso di rinnovare un´iniziativa che si è già dimostrata utile a molte persone”. Per gli anziani vittime di reato l’amministrazione ha attivato un numero speciale presso la Centrale Operativa della Polizia locale, attivo 24 ore su 24 per chiedere aiuto o segnalare una situazione di pericolo: 02/8845689. Questo è anche il numero per attivare la polizza assicurativa. La nuova assicurazione, per la quale è stata attivata la gara, avrà le stesse condizioni praticate dalla polizza già esistente: è gratuita e per usufruirne è sufficiente una telefonata al numero speciale della Centrale Operativa della Polizia locale a partire dal momento nel quale il reato è stato subito ed entro una settimana dalla data in cui si è fatta denuncia. Copre le spese per la riparazione della serratura di casa o per ricomprare alcuni oggetti che tenevano in borsa come gli occhiali, le chiavi o il cellulare. L’assicurazione eroga un contributo anche per eventuali spese legali o sanitarie o un rimborso in denaro. Il contributo erogato va da un minimo di 250 euro a un massimo di 1.000 a seconda della tipologia di richiesta di rimborso. Dallo scorso luglio a oggi sono 68 gli anziani che hanno contattato l’amministrazione con la richiesta di attivazione. Per quanto riguarda la prevenzione dei reati, la Polizia locale dal 1 gennaio ha effettuato 11 arresti, fra gli ultimi per un borseggio al mercato di via Cermenate che ha colpito proprio un anziano signore. Oltre all’attività ordinaria di controllo opera a Milano un pool antitruffe, composto da agenti di Polizia locale e Polizia di Stato altamente specializzati in un reato, la truffa, che colpisce soprattutto gli anziani. Inoltre sono attive sul territorio urbano 1.412 telecamere, delle quali 40 installate nel 2012 e per il 2013 è già previsto un investimento di 1 milione e mezzo per nuove 150 installazioni.  
   
   
SCUOLA. DAL COMUNE DI MILANO 400 MILA EURO PER I SERVIZI ALLE FAMIGLIE E AI BAMBINI  
 
Milano, 25 febbraio 2013- Oltre 400 mila euro sono stati stanziati dalla Giunta per garantire alcuni importanti servizi alle famiglie e ai bambini, dalle scuole di infanzia fino alle secondare di 1° grado, in particolare durante l´estate. In particolare, il primo stanziamento, di circa 340 mila euro, riguarda le attività organizzate da ‘Sforzinda’ nel biennio 2013/2014, in particolare nei mesi estivi, nelle domeniche e nei periodi di vacanza estiva. ‘Sforzinda’, da sempre molto frequentato dalle famiglie e dalle scuole (prevalentemente bambini dai 4 ai 12 anni), nel solo mese di agosto 2012 ha accolto circa 6 mila visitatori. Grazie alla bellezza e suggestione particolare degli spazi utilizzati (i locali di Sforzinda e il Fossato del Castello), oltre che alla varietà delle attività proposte orientate alla conoscenza della storia e della cultura milanese, le iniziative organizzate hanno registrato un costante successo e una crescente soddisfazione delle famiglie. Con questo stanziamento, l’Amministrazione comunale consente l’avvio delle procedure di gara per affidare le attività di ‘Sforzinda’ anche per gli anni 2013 e 2014. Il secondo stanziamento, di oltre 73 mila euro, è destinato invece a garantire il servizio di sportello (iscrizioni, accoglienza, rilascio di informazioni, controllo della documentazione e inserimento dei dati) relativo a “Dote Scuola”, “Estate Vacanza”, “Centri Estivi” e “Campus”. Iniziative rivolte a oltre 20.000 utenti, le cui adesioni si svolgeranno tra i mesi di marzo e giugno. La delibera prevede l’affidamento del servizio a cooperative di tipo B, ovvero quelle che favoriscono l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati.  
   
   
BOLZANO: MOLTO INTERESSE PER IL CONVEGNO "TEMPO PER LA BANCA DEL TEMPO!"  
 
 Bolzano, 25 febbraio 2014 - Ha riscosso un notevole interesse i convegno è stato organizzato dalla Ripartizione provinciale Famiglia e politiche sociali in collaborazione con la Libera Università di Bolzano e le Banche del tempo dell’Alto Adige tenutosi presso la sede della Lub. "Tempo" invece di "soldi" è la valuta delle Banche del tempo. Sono attualmente 15 le Banche del tempo operanti in Alto Adige e le loro attività spaziano dalle piccole riparazioni domestiche, all´accudimento dei bambini, dai servizi di accompagnamento e di assistenza agli anziani sino ai lavori di manutenzione del giardino. Il meccanismo è semplice: mettere a disposizione ciò che si sa fare, per poter chiedere, al bisogno, un altro servizio. Le banche del tempo sono una forma interessante dell´economia di scambio, che è stata presentata nei gironi scorsi in occasione di un convegno presso la sede della Libera Università di Bolzano. Vi hanno preso parte, oltre all´assessore provinciale alle politiche sociali, Richard Theiner, il rettore della Lub, Walter Lorenz, e numerosi esperti del settore, per spiegare li aspetti più significativi di queste insolite banche. "Le banche del tempo sono una forma importante di aiuto reciproco tra vicini di casa, una collaborazione che un tempo fa era una cosa ovvia, mentre attualmente è spesso solo un´eccezione" ha sostenuto l´assessore Richard Theiner che è stato, tra l´altro, uno dei membri fondatori della Banca del Tempo di Prato allo Stelvio. Per il rettore della Libera Università di Bolzano,walter Lorenz, le Banche del tempo non forniscono solamente un contributo fondamentale per la riorganizzazione della vita sociale "Soprattutto in un momento caratterizzato da una crisi finanziaria molto profonda è importante riflettere su alternative, come ad esempio appunto le Banche del tempo". Sul concetto delle Banche del tempo ha riferito anche Susanne Elsen, docente presso la Lub ed ha sottolineato che "Le banche del tempo hanno anche un notevole potenziale nel campo delle politiche sociali. Ad esempio nel settore della non autosufficienza. Le Banche del tempo non sono in grado di coprire l´assistenza ai non-autosufficienti, ma contribuiscono in maniera rilevante a promuovere la qualità di vita". Negli interventi successivi sono state illustrate le caratteristiche delle diverse Banche del tempo operanti in Alto Adige. La più vecchia banca del tempo altoatesina è quella di Merano, fondata nel 1988, fondata per promuovere l´aiuto reciproco tra vicini di casa. Tra gli scopi delle Banche del tempo vi è anche quello di creare rapporti tra le persone, creare momenti di incontro e di dialogo. Servizi tipici offerti dalle banche del tempo vi sono ad esempio il servizio di babysitter, di giardinaggio, riparazioni, piccoli, lavori di cucito, corsi di computer ecc. Hanno quindi preso parte alla tavola rotonda Giuliana Biasio Refatti, della banca del tempo di Bolzano, il sindaco di Laives, Liliana di Fede, Christina Niedermair della Jawa Alta Val d´Isarco (Junge Aktive Wollen Anpacken) e Petra Steinegger Forer dalla Rete dei Centri genitori-bambini. Per il sindaco di Laives, Liliana di fede, le banche del tempo sono anche un metodo adatto per integrare le persone del Comune che non fanno parte del volontariato o delle solite organizzazioni. Nel corso del convegno è stato anche sottolineato che il modello delle Banche del tempo si distingue in modo chiaro dal volontariato: i soci delle banche di tempo pagano con servizi prestati e richiedono in cambio altri servizi, quindi vi è uno scambio reciproco tra le persone. Konrad Walter dalla banca del tempo di Merano ha proposto il sostegno della Provincia per un´ assicurazione contro i rischi di responsabilità civile e l´assicurazione contro gli infortunio per i soci delle banche del tempo e una piattaforma internet comune per tutte le banche del tempo.  
   
   
PRATO - DONNA E IMPRESA TRA PRESENTE E FUTURO, CONVEGNO  
 
 Prato, 25 febbraio 2013 - Donna e impresa tra presente e futuro: è questo il titolo del convegno organizzato dal Comitato per la promozione dell´Imprenditoria Femminile che opera presso la Camera di Commercio di Prato che si terrà il 1° marzo alle ore 11 nello Spazio Eventi dell´ente (via Rinaldesca, 13). Una breve analisi dei dati statistici proposta dall´Ufficio Studi farà da cornice all´intervento e alla testimonianza diretta di alcune imprenditrici da tempo attive nei vari settori dell´economia della provincia che racconteranno la loro storia, dalle prime fasi di start-up sino allo sviluppo, la definitiva affermazione e le aspettative per il futuro. "E´ importante parlare di imprenditoria femminile e studiarne le dinamiche perché le donne devono essere messe in grado di valutare anche la strada dell´impresa come un modo per realizzarsi professionalmente - commenta Patrizia Bartolini, presidente del Comitato per la Promozione dell´Imprenditoria Femminile - L´apporto delle donne è sempre più importante sia numericamente che qualitativamente, ma si deve ancora fare i conti con ostacoli culturali che a volte impediscono di intraprendere questa strada. Le donne devono essere informate sulle opportunità che possono avere anche in questo campo". La partecipazione è libera e gratuita, ma è gradita la registrazione tramite il sito camerale.  
   
   
SLOT MACHINE "INCOMPATIBILI" CON IL BENESSERE FAMILIARE AI COMUNI "AMICI DELLA FAMIGLIA" SI CHIEDE DI PROMUOVERE INIZIATIVE PER CONTRASTARE IL FENOMENO  
 
Trento, 25 febbraio 2013 - Tra le potenziali situazioni di disagio che possono condizionare negativamente il benessere familiare c´è sicuramente, con effetti a volte devastanti, la ludopatia, cioè il gioco d´azzardo patologico. Molte sono le iniziative di sensibilizzazione dedicate alla prevenzione di tale patologia ed anche i Comuni trentini sono chiamati a fare la loro parte, in particolare quelli che, impegnandosi a corrispondere agli obblighi previsti dal disciplinare per l´assegnazione del marchio "Family in Trentino", hanno acquisito in questi anni la certificazione familiare. Tra i requisiti obbligatori per ottenere il marchio, l´Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili ha ora inserito anche quello che prevede la messa in atto da parte delle amministrazioni comunali di concrete azioni volte a contrastare il fenomeno della ludopatia attraverso incontri informativi, corsi, laboratori e quant´altro i singoli Comuni intendano promuovere a tale scopo. Un´indicazione che la Giunta provinciale ha fatto propria approvando oggi una delibera, firmata dal presidente Alberto Pacher e dall´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, con la quale viene integrato il disciplinare del marchio Family in Trentino per i Comuni. I Comuni "amici della famiglia" che hanno già ottenuto il marchio Family (34 ad oggi) sono dunque tenuti, entro la fine del corrente anno, a comunicare all´Agenzia per la famiglia le azioni attuate per ottemperare al nuovo requisito obbligatorio. La stessa Agenzia per la famiglia ritiene per altro che analogo obbligo debba valere anche per gli "Esercizi pubblici amici della famiglia", ai quali sarà chiesto, se vorranno mantenere la certificazione familiare, di non avere slot machine nei propri locali.