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Notiziario Marketpress di Mercoledì 21 Maggio 2014
Politica
2009- 2014: I CINQUE ANNI DEL PARLAMENTO EUROPEO IN CIFRE TUTTI I NUMERI DELLA LEGISLATURA  
 
Bruxelles, 21 maggio 2014 - Nella sua settima legislatura - dal 2009 al 2014 - il Parlamento europeo ha esercitato un potere maggiore rispetto ai decenni precedenti. Per la prima volta ha potuto prendere decisioni sul budget dell´Unione europea, su grandi accordi del commercio internazionale e su gran parte della legislazione europea, in cui il Parlamento é ora, secondo legge, allo stesso livello degli Stati membri rappresentati dal Consiglio. Negli ultimi cinque anni l´Unione europea ha dovuto affrontare la crisi del mondo finanziario che ha colpito l´Unione europea. L´ingresso nell´Ue della Croazia ha fatto salire il numero dei deputati europei da 754 a 766 ed ha aggiunto un nuovo Paese - ed una nuova lingua - a quella dei 27 stati membri. Una panoramica sugli ultimi cinque anni di lavoro riportati in cifre: 28 stati membri, 24 lingue ufficiali; 20 commissioni, 2 sottocommissioni e tre commissioni temporanee (commissioni d´inchiesta); 2821 riunioni di commissione in cui 2110 relazioni sono state adottate, 491 audizioni pubbliche su questioni sui i cittadini europei; 260 giorni di plenaria, 23.551 voti, 21.298 approvati e 22.692 emendamenti rifiutati e 2.790 atti adottati di cui 1.071 atti legislativi; I deputati hanno sottoposto 58.840 domande scritte ad altre istituzioni europee; 98 incontri con Parlamenti nazionali; 1.557 incontri in triologo. Il Parlamento europeo ha votato, tra le varie materie: la fine delle tariffe di roaming entro il 2015 ed il rafforzamento dei diritti dei passeggeri - l´annullamento gli accordi internazionali Acta e Swift per proteggere i diritti dei cittadini dell´Ue - l´adozione di misure che portano all´unione bancaria nell´Ue e migliorano i diritti alla pensione - l´approvazione della direttiva sul tabacco con le nuove misure per frenare il fumo. Il Parlamento europeo ha accolto 1.393.526 visitatori nel periodo 2009- 2013, mentre il Parlamentarium ha accolto 790.395 visitatori.  
   
   
UE: INTERVENTO DEL VICEPRESIDENTE KALLAS DURANTE LA SUA VISITA IN UCRAINA  
 
Kiev, 20 mag 2014 – Di seguito l’intervento di ieri di Siim Kallas Vice-presidente della Commissione europea e membro della Commissione responsabile per gli affari economici e monetari e l´euro su Crisi Media Centre: “ Buon pomeriggio. Ho avuto una prima di oggi utile incontro con il Vice Primo Ministro Hroysman e rappresentanti delle autorità regionali e locali, e non vedo l´ora di incontrare più tardi questo pomeriggio con il Primo Ministro e Ministro delle Finanze Yatsenyuk Shlapak. Il messaggio chiave sono venuto a trasmettere oggi è che l´Unione europea è pienamente impegnata ad aiutare l´Ucraina ad affrontare le sue principali sfide economiche. Nel breve termine, i nostri sforzi sono focalizzati sulla fornitura di eccezionale assistenza macrofinanziaria, del valore di 1,6 miliardi di euro, a lungo termine, prestiti a basso interesse. Posso confermare che la prima 100 milioni di euro di assistenza macrofinanziaria Ue è stato erogato in Ucraina oggi. Faremo una seconda grande esborso di 500 milioni di euro al più presto. Ho sentito oggi che il Parlamento ucraino ha completato la ratifica del memorandum d´intesa e l´accordo sul prestito. Fornite le riforme concordate siano attuate in modo efficace e nei tempi previsti, ci aspettiamo di essere in grado di erogare tutta Eur 1,6 miliardi nel corso di quest´anno. Questo Assistenza macrofinanziaria è progettato per aiutare l´Ucraina a coprire una parte delle sue urgenti fabbisogno di finanziamento esterno, riducendo l´equilibrio dell´economia a breve termine dei pagamenti e delle vulnerabilità fiscali. Simile alla disposizione di stand-by che è stato recentemente concordato con l´Fmi, l´assistenza macrofinanziaria mira a sostenere il programma di stabilizzazione economica grassetto recentemente lanciato dall´amministrazione ucraina. L´obiettivo è quello di migliorare la trasparenza e di governance pratiche. L´efficace attuazione delle riforme sostenute dai programmi dell´Ue e del Fmi è essenziale per stabilizzare l´economia dell´Ucraina nel breve termine - e per la creazione di un ambiente favorevole alle imprese che possono nutrire una crescita sostenibile e inclusiva nel lungo periodo. Inoltre, in un futuro molto prossimo l´Ucraina riceverà una borsa di sostegno al bilancio da parte dell´Unione europea di 250 milioni di euro, attraverso la ´State Building Contract´, che, nel suo complesso, vale 355 milioni di euro. L´obiettivo principale di tale assistenza sarà quello di promuovere buone pratiche di governo, più responsabilità e inclusiva sviluppo socio-economico. Tutto questo è parte del più ampio multi-miliardi pacchetto di sostegno finanziario annunciato dalla Commissione europea nel mese di marzo, che comprende sostanziale supporto aggiuntivo - fino a 3 miliardi di euro in tre anni - attraverso la Banca europea per gli investimenti. Nel settore del commercio, l´Ue ha già agevolato l´ingresso per gli esportatori ucraini verso il mercato Ue eliminando temporaneamente i dazi doganali. E quando si parla di energia, l´Ue sta lavorando con le autorità ucraine a garantire la diversificazione a lungo termine degli approvvigionamenti e di assicurare che il sistema di trasporto del gas ucraino continua ad essere una via di transito fondamentale per le forniture di gas verso l´Europa. Prima di iniziare le vostre domande, lasciate che vi lascio con questo pensiero: Sappiamo tutti che l´attuazione delle riforme economiche è sempre difficile, e ancor di più in una situazione di instabilità politica e sociale. Eppure tali riforme sono essenziali per raggiungere una più prospera e una società più giusta. Molti dei paesi che hanno aderito all´Ue negli ultimi dieci anni dimostrano il potenziale di ben mirate, politiche economiche sane e riforme strutturali in tempi di transizione politica. I vicini di Ucraina, Polonia e Slovacchia, così come il mio paese, l´Estonia, che sono stati tra i primi destinatari del sostegno finanziario dell´Ue nel 1990, sono attualmente tra i più rapida crescita delle economie dell´Ue. Con determinata attuazione delle riforme concordate, sono convinto che l´Ucraina possa far parte della famiglia delle nazioni europee che sono in grado di offrire ai propri cittadini una società trasparente e inclusiva accompagnata da una crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro. L´unione europea è impegnata a sostenere l´Ucraina in quanto abbraccia questa sfida. Grazie.  
   
   
UCRAINA: EROGATA PRIMA TRANCHE DELL´ASSISTENZA MACROFINANZIARIA UE  
 
Bruxelles, 21 Maggio 2014 - Ieri, la Commissione europea, a nome dell´Ue, ha erogato una prima tranche prestito di 100 milioni di € per l´Ucraina. E ´stato messo a disposizione dal programma per l´Ucraina, che vale € 1610000000 in totale Ue di assistenza macrofinanziaria (Mfa) . Un´ulteriore € 500.000.000 dovrebbe seguire nelle prossime settimane, una volta che le necessarie procedure giuridiche in Ucraina sono stati finalizzato, in particolare la ratifica del memorandum d´intesa e l´accordo sul prestito da parte del Parlamento ucraino, la Verkhovna Rada. In concomitanza con questo di erogazione del credito, il vicepresidente della Commissione Siim Kallas è in visita a Kiev oggi per una serie di incontri con le autorità ucraine, tra cui il Primo Ministro, Vice Primo Ministro e Ministro delle Finanze. Le discussioni sono dovuti mettere a fuoco il programma Mfa e le riforme economiche correlate. L´obiettivo del programma Mfa è quello di assistere l´Ucraina economicamente e finanziariamente nella fase critica attuale del suo sviluppo. E ´parte del pacchetto per sostenere l´Ucraina ha annunciato dalla Commissione europea il 5 marzo e approvate dal Consiglio europeo il 6 marzo. Il vicepresidente Siim Kallas ha detto: . ". L´unione europea è pienamente impegnata ad aiutare l´Ucraina affrontare le sue principali sfide economiche Questa prima erogazione segna un passo importante verso trasformare tale impegno in realtà Tale assistenza, che sarà presto seguito da un ulteriore € 500 milioni di euro, prevede il supporto tanto necessario per gli sforzi dell´Ucraina per coprire il loro fabbisogno di finanziamento esterno. " Mfa dell´Ue integrerà le risorse messe a disposizione dal Fondo monetario internazionale (Fmi) e altri donatori nel quadro del programma di stabilizzazione e di riforma recentemente predisposto dalle autorità ucraine, con l´aiuto del Fmi. L´assistenza mira a ridurre l´equilibrio dell´economia a breve termine dei pagamenti e delle vulnerabilità fiscali. Al di là di oggi € 100.000.000 erogazione e l´esborso € 500.000.000 attualmente in fase di preparazione, i pagamenti successivi saranno subordinati all´attuazione di specifiche azioni di politica economica. Questi sono descritti in due memorandum d´intesa - che sono stati firmati nel 2013 e nel 2014 rispettivamente - così come in accordo stand-by approvato dall´Fmi Comitato esecutivo il 30 aprile. La Farnesina, oltre a sostenere l´Ucraina nelle sue immediate fabbisogno di finanziamento esterno, mira anche a sostenere le riforme economiche che sono state richieste dal popolo ucraino stessi. La condizionalità legata a questo programma si concentra sulla gestione delle finanze pubbliche e la lotta alla corruzione, il commercio e la fiscalità, il settore energetico (comprese le disposizioni per un aumento dei sussidi sociali per le famiglie più vulnerabili) e le riforme del settore finanziario.  
   
   
SUMMIT FINANZA; STATO (BANKING) UNION  
 
Francoforte, 21 maggio 2014 - Di seguito l´intervento di ieri Michel Barnier Membro della Commissione europea, responsabile per il Mercato interno ei servizi al Francoforte Summit Finanza: “ Vielen Dank Dr Schäfer, E il mio ringraziamento anche al Dott. Lutz Raettig e Hubertus Väth di Francoforte sul Meno Finanze per avermi invitato a parlare a questa conferenza. Poiché questo evento dimostra, questa città è cresciuta in un importante centro finanziario. Per la Germania e la sua economia, ma anche per il mercato unico e il resto del mondo. Francoforte attrae la gente e affari - banchieri non solo! Questa è la mia seconda visita a Francoforte in meno di un mese. E molte persone hanno chiesto di lavorare con Danièle Nouy al nuovo supervisore unico qui a Francoforte! Signore e signori, I cittadini di tutta Europa sono chiamati a votare entro questa settimana alle elezioni per il Parlamento europeo. E spero che andranno a votare, data l´importanza e il ruolo dei membri del Parlamento europeo. Queste elezioni si svolgono in un punto di svolta per l´Europa. Abbiamo vissuto sei anni di crisi finanziaria; e tre anni di crisi del debito sovrano. La prospettiva economica sta migliorando, ma le conseguenze sociali della crisi si fanno ancora sentire in tutta Europa. Rispetto al 2007, la disoccupazione in numeri assoluti è aumentato di 9,3 milioni di persone! Molti sono 25 anni o più giovani. Pmi, in particolare nell´Europa meridionale, hanno difficoltà ad ottenere il credito di cui hanno bisogno per la loro attività. Molte aziende hanno fallito. Le elezioni di questa settimana non sono principalmente di Bruxelles o competenze istituzionali. Si tratta di un valore aggiunto dell´Ue. Si tratta di persone, la crescita e l´occupazione. Molti cittadini si chiedono: Perché non importa Europa? Come l´Europa ci aiuta? Una parte importante della risposta è la riforma radicale del settore finanziario che l´Europa ha svolto negli ultimi anni. L´europa ha attuato l´agenda del G20 in modo tale che ogni mercato, ogni giocatore ed ogni attività è disciplinata ed efficace sorvegliati Abbiamo creato nuove autorità di vigilanza per sorvegliare banche, mercati e assicurazioni in modo coerente. Eiopa, l´autorità di assicurazione, si trova qui a Francoforte. Adam Farkas da parte dell´Autorità bancaria europea a Londra, parlerà in questa conferenza più tardi oggi. E lasciatemi essere chiaro: queste riforme fondamentali non sarebbero stati possibili senza l´azione congiunta dell´Ue e dei suoi Stati membri. Mercati finanziari europei sono troppo interconnessi per essere affrontato a livello nazionale. Molte istituzioni finanziarie europee sono i principali attori - non solo nel mercato unico - ma anche sulla scena mondiale. Deutsche Bank, Deutsche Börse, Allianz solo per citare alcuni esempi tedeschi. Quindi abbiamo bisogno di regole comuni e la convergenza normativa, abbiamo bisogno della Ue. Gli ultimi anni hanno portato alla luce quanto vicino gli Stati membri e le loro settori bancari sono legati insieme dalla Euro. Abbiamo finalmente capito che una moneta comune non è sostenibile senza la supervisione bancaria comune e la risoluzione e mercati di capitali anche integrati. Su questo punto non siamo alla fine della strada. La nostra risposta è stata decisiva. Insieme, abbiamo trasformato l´idea di una unione bancaria in realtà in meno di due anni. Signore e Signori, L´unione bancaria è probabilmente la nostra più grande progetto in quanto lo stesso euro. Il meccanismo unico di vigilanza (Ssm) e il meccanismo di risoluzione standard (Srm) potranno garantire un sistema autenticamente europeo. Allo stesso tempo, il sistema è proporzionale. Non è mai stata l´intenzione che l´Ssm dovrebbe effettuare la supervisione giorno per giorno delle piccole, istituzioni locali. Ma, come abbiamo imparato durante la crisi, i problemi in piccole banche possono creare grossi problemi. Se questo accade, l´Ssm interverrà. Ciò è essenziale per la stabilità finanziaria. I preparativi pratici per il Ssm si muovono alla velocità della luce. Sono sicuro che Danièle Nouy andrà in questo più in dettaglio. Il secondo pilastro dell´Unione bancaria, l´Srm, sarà pienamente operativo nel 2016. Si farà in modo che i fallimenti bancari sono trattate congiuntamente e rapidamente. Nel corso di un fine settimana, se necessario. Il Srm si applica il ripristino Banca e della direttiva risoluzione (il Brrd) - il nuovo quadro del mercato unico per il trattamento di banche in fallimento. Le regole sono molto chiare: se le cose vanno male, gli azionisti e creditori delle banche devono pagare per primo. Come regola generale, gli azionisti ei creditori devono prendere le perdite pari all´8% delle passività totali della banca, prima che il fondo di risoluzione unico, pre-finanziata dal settore bancario, può essere utilizzato. Questo 8%-regola è più rigorosa rispetto al sistema già in atto qui in Germania. Infatti, le nuove regole Ue sono uno del mondo del più duro in termini di imporre perdite su azionisti e dei creditori delle banche. Garantisce che i contribuenti non sono più in prima linea per salvare banche in fallimento. Quindi questo non è business as usual, si tratta di un nuovo mondo di rapporti con le banche in difficoltà. Alcuni dicono che il fondo è troppo piccolo. Penso che sia un malinteso. Naturalmente, la Srm ha bisogno di accedere ai finanziamenti, sostenuta da un finanziamento ponte provvisorio. Ma se le nuove Brrd-regole sarebbero state in atto durante la crisi, il fondo sarebbe stato usato solo una volta durante tutta la crisi per ricapitalizzare una banca! E voglio fare un ultimo punto in questo contesto: Non stiamo allestendo un fondo di salvataggio. L´srm non è una questione di contribuenti da un paese chiamato a salvare le banche in altri paesi. Al centro del Srm, una forte ed efficiente deliberazione consiliare unico sarà il garante che siano applicate le nuove regole. Le autorità nazionali rimangono responsabili per le decisioni di risoluzione per meno importanti banche nazionali, sottoposti alla vigilanza europea. Siamo stati anche attenti a tener conto delle specificità dei modelli di business, come le banche o cooperative di risparmio. E io continuerò a tener conto di queste specificità nei prossimi mesi per stabilire nel dettaglio quale banca paga quello che nel fondo di risoluzione unico, in base alle dimensioni e profilo di rischio. Sono consapevole che questo è un motivo di preoccupazione al Bundestag tedesco - rappresentata oggi sul pannello di Gerhard Schick - e di altri parlamenti nazionali, che esaminerà l´accordo intergovernativo che supporta il Srm, nei prossimi mesi .. Voglio assicurarvi che stiamo coordinando questa importante opera a stretto contatto con le parti interessate, gli Stati membri e il Parlamento europeo - Wolf Klinz si trova sul pannello di oggi. Signore e Signori, Le riforme di cui sono stati fondamentali per costruire la fiducia e la stabilità nei mercati finanziari. E per garantire che i finanziamenti fluisce verso l´economia reale. Guardando a questo da una prospettiva europea, dobbiamo affrontare la ripresa irregolare in Europa. Quest´anno, l´economia della Polonia è destinata a crescere del 3,2%, mentre il dato per l´Italia è dello 0,6%. E quasi 5,5 milioni di giovani - quasi uno su ogni quattro giovani adulti in Europa - sono disoccupati. La Germania ha molto da contribuire in questo contesto: il sistema di formazione professionale ha un track record comprovato. Il Mittelstand tedesca è in molte aree leader a livello mondiale. Migliori prassi tedesca può essere una fonte di ispirazione per altri paesi dell´Ue. E i benefici saranno reciproci: Una forte Unione europea è un bene per la Germania. Domanda Recuperato in altri paesi dell´Ue significa opportunità per le imprese tedesche. Rinnovata fiducia nei mercati finanziari significa aumento della domanda interna e dei consumi. Signore e Signori, Alcune delle sfide che dovremo affrontare nei prossimi anni sono nazionali e sono più considerati a livello nazionale. Ma molte questioni riguardano tutti noi: la sicurezza alle frontiere dell´Ue, la sfida demografica, la dipendenza energetica, le politiche di immigrazione, il cambiamento climatico. Dobbiamo affrontare questi problemi insieme piuttosto che ognuno per conto proprio. Abbiamo bisogno di rinnovare la base industriale dell´Ue, ridurre la nostra dipendenza energetica, utilizzare pienamente il potenziale del mercato unico, investire in istruzione e tecnologie chiave. Questa deve essere la priorità fondamentale per la nuova Commissione nei prossimi anni. I mercati finanziari, qui a Francoforte e altrove, devono essere parte della soluzione. Questo è il motivo per cui abbiamo lanciato, lo scorso anno, lavorare sul finanziamento a lungo termine e gli investimenti. Seguiti da una comunicazione nel marzo di quest´anno. E in contrasto a quanto affermato dalla stampa la scorsa settimana, la presente comunicazione non ha proposto un nuovo prodotto di risparmio Ue a scapito dei prodotti nazionali esistenti. Quello che stiamo pensando è quello di esaminare i modi in cui il potenziale di risparmio privato potrebbe essere utilizzato in un modo più efficace per promuovere l´innovazione e le Pmi. Ma nulla è stato ancora deciso. Molte delle istituzioni rappresentate qui oggi sono stati molto attivi nel dibattito sul finanziamento a lungo termine. Vi incoraggio a proseguire il vostro impegno. Questo è un lavoro-stream che rimarrà di importanza cruciale per il futuro prevedibile. Grazie per la vostra attenzione. Vielen Dank für Ihre Aufmerksamkeit.”  
   
   
TRE PROGETTI VINCONO LA SFIDA EUROPEA PER L´OCCUPAZIONE E RICEVONO IL PREMIO PER L’INNOVAZIONE SOCIALE  
 
Bruxelles, 21 maggio 2014 - L’innovazione sociale può essere uno strumento per creare nuovi e migliori posti di lavoro e raccogliere al contempo le pressanti sfide che l’Europa si trova ad affrontare. Ieri Michel Barnier, Commissario europeo, ha assegnato il premio per l’innovazione sociale a tre idee pionieristiche finalizzate a creare nuovi tipi di lavoro e a soddisfare esigenze sociali. I progetti vincitori intendono aiutare donne svantaggiate offrendo loro un impiego per la realizzazione di piccole collezioni di moda a prezzi accessibili, creare posti di lavoro nel settore dell’agricoltura urbana e convertire alloggi popolari abbandonati in spazi di apprendimento e laboratori di imprenditorialità. Dopo il successo della prima edizione nel 2013, la Commissione europea ha indetto una seconda edizione del concorso per l’innovazione sociale in memoria di Diogo Vasconcelos1. Il principale obiettivo è invitare i cittadini europei a proporre nuove soluzioni per rispondere alla Sfida per l´occupazione. La Commissione ha ricevuto 1 254 idee, tre delle quali si sono aggiudicate ciascuna un premio di 30 000 Eur. Il Commissario Michel Barnier ha dichiarato: "Riteniamo che i progetti selezionati possano sfruttare esigenze sociali insoddisfatte creando posti di lavoro sostenibili. Desidero che tali progetti siano ingranditi e replicati e che siano di ispirazione a ulteriori innovazioni sociali in Europa. Dobbiamo sfruttare questo potenziale per trovare soluzioni innovative alle esigenze dei nostri cittadini e per creare nuovi tipi di occupazione." Ulteriori informazioni alla pagina del concorso. Più posti di lavoro per l´Europa – Tre idee straordinarie Ecco le tre straordinarie idee innovative vincitrici della seconda edizione del concorso europeo per l´innovazione sociale: "From waste to wow! Quid project" (Italia): il settore della moda esige la perfezione e i tessuti lievemente danneggiati non possono essere utilizzati dalle grandi marche. Il progetto intende riciclare questi scarti di prima qualità per creare piccole collezioni, offrendo in tal modo posti di lavoro a donne svantaggiate. Ciò significa creare prodotti altamente commercializzabili e produrre valore sociale attraverso il riciclaggio. "Urban Farm Lease" (Belgio): con l’agricoltura urbana si potrebbero creare 6 000 posti di lavoro diretti a Bruxelles e altri 1 500 posti di lavoro se si considera l’occupazione indiretta (distribuzione, gestione dei rifiuti, formazione o eventi). Il progetto intende fornire una formazione, collegamenti e consulenze affinché i disoccupati possano valorizzare le grandi superfici urbane utilizzabili a fini agricoli (ad esempio 908 ettari di terreno o 394 ettari di tetti piatti coltivabili). "Voidstarter" (Irlanda): in Europa tutte le principali città hanno degli "alloggi vuoti", unità abitative sociali che sono vuote perché le amministrazioni cittadine non hanno denaro sufficiente per renderle abitabili. Nello stesso tempo le stesse città si trovano sotto pressione per offrire un numero adeguato di alloggi sociali e ovviare al problema dei senzatetto. Voidstarter offrirà ai disoccupati la possibilità di apprendere collaborando con artigiani esperti al ripristino di queste cubature "vuote".  
   
   
L´UE INTENSIFICA L´ASSISTENZA PER LE VITTIME DELLE INONDAZIONI IN SERBIA E BOSNIA-ERZEGOVINA IN QUALITÀ DI COMMISSARIO GEORGIEVA VISITA LA REGIONE  
 
Bruxelles, 21 Maggio 2014 - Il numero degli Stati membri che hanno offerto assistenza alla Serbia e la Bosnia-erzegovina è salito a diciannove in risposta a da record alluvioni che hanno provocato la devastazione. La Commissione europea sta coordinando assistenza, costi di trasporto cofinanziamento dell´Unione europea e la produzione di immagini satellitari delle aree colpite. " L´unione europea è stata aumentando la sua assistenza continua e sostenere entrambi i paesi durante il picco della fase di emergenza. Offerte di assistenza da parte degli Stati membri continuano ad arrivare e sono estremamente grato per questo segno di solidarietà europea " , ha detto Kristalina Georgieva, la Commissario europeo per la cooperazione internazionale, aiuti umanitari e risposta alle crisi. Lei è arrivato a Belgrado, dove si incontrerà con il governo, le autorità di protezione civile e alcuni dei 200 soccorritori europei che ora stanno lavorando tutto il giorno. " La Serbia e la Bosnia-erzegovina sarà anche bisogno di aiuto per ricostruire le infrastrutture danneggiate e il ripristino dei servizi pubblici, nonché per riportare la gente nelle loro case. Nella prossima fase della soccorsi saremo anche lì con loro ", ha aggiunto il Commissario Georgieva. 12 esperti di protezione civile dell´Ue sono a terra - otto in Serbia e quattro in Bosnia-erzegovina - coordinare l´assistenza europea in entrata e sostenere le autorità locali. Un esperto di aiuto umanitario dell´Ue è stato distribuito in Serbia per sostenere la valutazione dei bisogni umanitari sul terreno. In totale, circa 400 operatori umanitari da parte degli Stati membri distribuito attraverso il meccanismo di protezione civile dell´Ue stanno operando in Serbia e in Bosnia-erzegovina. Tra le altre cose, stanno aiutando a garantire la continuità delle centrali elettriche principali in Serbia. Dopo la sua visita in Serbia, il Commissario si recherà inoltre a Bosnia-erzegovina e Croazia.  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: A PARERE DELL’AVVOCATO GENERALE MACIEJ SZPUNAR, UNO STATO MEMBRO NON PUÒ SUBORDINARE IL DIRITTO D’INGRESSO DI UN CITTADINO DI UNO STATO TERZO AL PREVIO OTTENIMENTO DI UN VISTO, LADDOVE QUESTI SIA GIÀ TITOLARE DI UNA «CARTA DI SOGGIORNO DI FAMILIARE DI UN CITTADINO DELL’UNIONE» RILASCIATA DA UN ALTRO STATO MEMBRO  
 
 Lussemburgo, 21 maggio 2014 - Una direttiva dell’Unione prevede che il possesso di una carta di soggiorno in corso di validità dispensa i cittadini di Stati terzi, familiari di un cittadino dell’Unione, dall’obbligo di ottenimento di un visto d’ingresso. Tuttavia, gli Stati membri possono adottare le misure necessarie per negare, annullare o revocare qualsiasi diritto riconosciuto da tale direttiva in caso di abusi o di frodi, quali i matrimoni compiacenti. Qualsiasi misura di tal genere dev’essere proporzionata e soggetta alle garanzie procedurali previste. Il sig. Sean Ambrose Mccarthy possiede la doppia nazionalità, britannica e irlandese. È coniugato con una cittadina colombiana da cui ha avuto una figlia. La famiglia risiede, dal 2010, in Spagna ove possiede una casa. I coniugi Mccarthy possiedono parimenti una casa nel Regno Unito ove si recano regolarmente. La Sig.ra Helena Patricia Mccarthy è titolare di una «carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell’Unione» («carta di soggiorno») rilasciata dalle autorità spagnole. In base alle disposizioni britanniche in materia di immigrazione, i titolari di una carta di tal genere devono richiedere, per potersi recare nel Regno Unito, un permesso d’ingresso («titolo familiare See»), valido per una durata di sei mesi. Tale titolo familiare può essere rinnovato, a condizione che il suo titolare si rechi personalmente presso una rappresentanza diplomatica del Regno Unito all’estero e compili il formulario contenente dettagli relativi alle proprie risorse economiche ed alla propria situazione professionale. Ritenendo che tali disposizioni nazionali costituiscano violazione dei propri diritti di libera circolazione, la famiglia Mccarthy, nel 2012, ha presentato ricorso dinanzi alla High Court of Justice (England & Wales), Queen’s Bench Division (Administrative Court) (Regno Unito). Detto giudice chiede alla Corte di giustizia se, con riguardo alla direttiva ed al protocollo n. 20 , i cittadini di Stati terzi possano essere obbligati, in modo generale, all’obbligo di ottenimento di un visto al fine di poter fare ingresso sul territorio britannico, quando siano già titolari di una carta di soggiorno. Nelle conclusioni odierne, l’avvocato generale, Maciej Szpunar, esamina anzitutto l’applicabilità della direttiva alla situazione della famiglia Mccarthy. Suggerisce, a tal riguardo, di seguire un’interpretazione ampia della direttiva. A suo parere, la direttiva deve trovare applicazione nel caso in cui un cittadino dell’Unione, dopo aver esercitato il proprio diritto di libera circolazione ed abbia effettivamente soggiornato in un altro Stato membro, decida di spostarsi, con i propri familiari aventi nazionalità di uno Stato terzo, verso lo Stato membro di cui possieda la nazionalità. Tale interpretazione risulta avvalorata non solo con riguardo al ruolo svolto, allo stato attuale del diritto dell’Unione, dalla cittadinanza, bensì parimenti alla luce della pertinente giurisprudenza della Corte . Nell’ipotesi in cui la Corte non dovesse accogliere questa prima proposta, l’avvocato generale suggerisce di applicare la direttiva 2004/38, quantomeno, ai cittadini dell’Unione e ai loro familiari muniti della nazionalità di uno Stato terzo che esercitino effettivamente la propria libertà di circolazione soggiornando in un altro Stato membro simultaneamente a spostamenti di breve durata verso lo Stato membro di cui i cittadini medesimi possiedano la nazionalità. Questa seconda proposta riguarda esclusivamente il diritto d’ingresso e di soggiorno di breve durata. L’avvocato generale esamina, poi, se e in qual misura la direttiva consenta ad uno Stato membro, al fine di far fronte a «sistematici abusi» nel rilascio delle carte di soggiorno, di esigere il previo rilascio di un visto d’ingresso, qualora tale obbligo generale e preventivo non si fondi sul previo accertamento di un abuso concreto. L’avvocato generale Szpunar osserva, a tal riguardo, che una misura di applicazione generale, come quella prevista dal Regno Unito, svuoterebbe di contenuto le garanzie procedurali previste dalla direttiva. A suo parere, la sospensione sistematica dei diritti riconosciuti dalla direttiva non dà né al giudice nazionale né alla Corte la possibilità di verificare se sussistano effettivamente i requisiti sulla base dei quali le autorità del Regno Unito hanno negato tale diritto alla famiglia Mccarthy. L’avvocato generale ritiene che gli elementi di prova dedotti dal Regno Unito non possano essere considerati quali prove concrete connesse al comportamento individuale della famiglia Mccarthy. A tal riguardo, rammenta che il comportamento di tale famiglia non ha costituito un abuso ai sensi della normativa dell’Unione e ricorda parimenti che una presunzione generale di frode non può essere sufficiente per giustificare una misura che pregiudichi gli obiettivi del Tfue. La valutazione nei confronti dei comportamenti abusivi spetta, in linea di principio, ai giudici nazionali, ma le loro valutazioni non devono in alcun caso compromettere l’uniformità e l’efficacia del diritto dell’Unione. Per quanto attiene al titolo familiare britannico, l’avvocato generale ritiene che questo equivalga, semplicemente, ad un obbligo di visto, contrario non solo alla direttiva, bensì parimenti agli obiettivi ed al sistema stesso di quest’ultima. Conseguentemente, qualora sussistano i requisiti che consentano ad un cittadino di uno Stato terzo familiare di un cittadino dell’Unione di beneficiare del diritto di libera circolazione sulla base del diritto dell’Unione, la relativa carta di soggiorno deve essere riconosciuta dagli Stati membri. A parere dell’avvocato generale Szpunar, consentire ad uno Stato membro di ignorare la carta di soggiorno rilasciata da un altro Stato membro, risulterebbe in contrasto con il principio di mutuo riconoscimento. Le autorità amministrative e giudiziarie di uno Stato membro sono, infatti, tenute a rispettare i certificati e gli analoghi atti rilasciati, in materia di stato civile delle persone, dalle competenti autorità degli altri Stati membri, salvo che la loro esattezza non risulti seriamente messa in dubbio da concreti indizi connessi al singolo caso concreto. Peraltro, accettare l’attuazione delle misure di applicazione generale previste dal Regno Unito equivarrebbe a consentire a tale Stato membro di eludere il diritto alla libera circolazione, tanto più che altri Stati membri potrebbero anch’essi adottare misure analoghe e sospendere unilateralmente l’applicazione della direttiva. L’avvocato generale Szpunar conclude che la direttiva non consente ad uno Stato membro di adottare una misura di applicazione generale come quella in esame nella specie (vale a dire, una misura consistente a negare la dispensa dal visto ai familiari di un cittadino dell’Unione, titolari di una valida carta di soggiorno rilasciata da un altro Stato membro), qualora tale misura sia di ordine preventivo e non si fondi sul previo accertamento di un abuso concreto. Infine, per quanto attiene al protocollo n. 20, l’avvocato generale rileva che questo non mira ad attribuire privilegi particolari al Regno Unito, bensì è stato adottato per tener conto del desiderio di detto Stato membro di mantenere, da un lato, i controlli alle frontiere nei confronti della maggior parte degli Stati membri e, dall’altro, la «zona di libero spostamento» esistente con l’Irlanda. I controlli alle frontiere sono, segnatamente, volti a verificare se le persone interessate siano legittimate a fare ingresso sul territorio del Regno Unito. Tuttavia, tale verifica non autorizza il Regno Unito a negare unilateralmente l’ingresso dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari titolari di una carta di soggiorno imponendo loro, in modo generale, di ottenere e di presentare alle sue frontiere un documento supplementare non previsto dal diritto dell’Unione.  
   
   
TUNISI: IL MINISTRO GUIDI INCONTRA I MASSIMI ESPONENTI DEL GOVERNO SOSTEGNO ITALIANO AL PAESE MEDITERRANEO IN SEDE EUROPEA. RICHIESTA ALLA TUNISIA MAGGIOR APERTURA AGLI INVESTIMENTI ESTERI  
 
Tunisi, 21 maggio 2014 - Il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha concluso oggi una missione in Tunisia, durante la quale ha incontrato i massimi esponenti governativi di quel Paese e il Presidente della locale Confindustria. Il Ministro era accompagnato da una qualificata delegazione di rappresentanti del Ministero, della Confindustria, dell’Ice, della Simest, della Sace e di Assocamerestero. Nel corso della visita a Tunisi, il Ministro ha incontrato il Ministro dell’Industria Ben Naceur, il Ministro del Commercio Signora Nahila Harrouch, la Presidente di Utica (Confindustria locale), Wided Bouchamaoui e il Primo Ministro Mehdi Jomaa.. La missione si è conclusa con un incontro in Ambasciata con alcuni operatori economici italiani residenti in Tunisia. “Nei miei incontri a Tunisi – ha affermato il Ministro Guidi –ho avuto modo di confermare ai miei interlocutori il forte interesse delle aziende italiane verso il Paese vicino. Non ho altresì nascosto le preoccupazioni che ancora permangono tra i nostri imprenditori che auspicano una sempre maggiore apertura agli investimenti, anche quelli stranieri, e garanzie sulla permanenza delle favorevoli condizioni fiscali e normative che rendono il mercato tunisino particolarmente attrattivo. Nella mia prima missione in un Paese mediterraneo – ha aggiunto il Ministro – ho inoltre ribadito la disponibilità dell’Italia, ormai alle porte del suo Semestre di Presidenza, a farsi portavoce in Europa delle esigenze della Tunisia in termini di sostegno economico e finanziario e di assistenza tecnica in tutti i settori ed in particolare in quelli della politica industriale, del commercio e dell’energia”. La visita, che segue a breve distanza di tempo quella compiuta dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha offerto, fra l’altro, l’opportunità di congratularsi con le Autorità di Governo locali per l’adozione consensuale della Costituzione e per l’insediamento del nuovo Governo. L’italia è il secondo partner commerciale della Tunisia (quota di mercato pari al 15,8%). Gli investimenti italiani hanno registrato un’accelerazione negli ultimi anni, sia in termini di volumi (l’Italia è il secondo investitore) sia in termini di aziende installate (circa 750). Il settore con maggiore presenza è il tessile/abbigliamento ove operano in prevalenza piccole e medie imprese ma che vede presenti anche grandi gruppi. Significativa anche la rilevanza del settore energetico, sia per il passaggio del gasdotto Ttpc, che collega Italia e Algeria, sia per gli interessi di aziende italiane nel settore dell’energia da fonti fossili e rinnovabili.  
   
   
AMBASCIATORE DEL MAROCCO IN VISITA IN REGIONE BASILICATA CON IL PRESIDENTE HA PARLATO DELLE OPPORTUNITÀ CHE POSSONO DERIVARE DALLA COOPERAZIONE NEL BACINO EURO-MEDITERRANEO  
 
Potenza, 21 maggio 2014 - Il presidente della Regione, accompagnato dall’assessore regionale alle Politiche di Sviluppo, ha incontrato nella Sala Verrastro l’ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, Hassan Aboyoub. Un colloquio aperto e disteso nel corso del quale si è parlato delle opportunità che possono derivare dalla cooperazione tra la Basilicata e il Marocco nel bacino euro-mediterraneo. Il presidente ha sottolineato la disponibilità della Regione a mettere in atto progetti di respiro internazionale, parlando delle esperienze già messe in campo e delle prospettive che la cooperazione è in grado di generare nei diversi settori economici. L’ambasciatore, evidenziando i buoni rapporti già instaurati, ha espresso la volontà di avviare una collaborazione con la Basilicata e il suo sistema imprenditoriale attraverso iniziative concrete in campi innovativi quali la ricerca e le energie.  
   
   
SERBIA: INONDAZIONI, PRESIDENTE FVG INCONTRA AMBASCIATORE SERBO A ROMA COLLOQUI DEDICATI ANCHE A MISSIONE COMMERCIALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A BELGRADO  
 
Trieste, 21 maggio 2014 - La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha incontrato ieri a Roma, presso la sede di rappresentanza della Regione, l´ambasciatore della Repubblica di Serbia, Ana Hrustanovic. L´ambasciatore ha subito voluto ringraziare il Friuli Venezia Giulia "per l´aiuto e l´appoggio cruciale" offerto alla popolazione serba colpita dall´inondazione, ed ha rimarcato come il suo Paese stia vivendo "momenti terribili". La presidente ha spiegato il ruolo della Regione nel coordinamento della Protezione civile all´interno della Conferenza delle Regioni, ha offerto all´ambasciata serba a Roma di stabilire un contatto diretto e operativo con l´assessore Paolo Panontin, che è delegato alla Protezione civile regionale, ed ha assicurato che saranno attivate altre forme di pubblicizzazione sulle modalità di aiuto attraverso il sito web della Regione (www.Regione.fvg.it). L´ambasciatore Hrustanovic ha quindi illustrato lo stato del negoziato di adesione del suo Paese alla Ue, avviato ufficialmente il 21 gennaio scorso, ricevendo dalla presidente del Friuli Venezia Giulia la conferma di un pieno sostegno di questo iter, in sintonia con l´orientamento dell´Italia. Evidenziando il ruolo dalla Serbia come ´ponte´ verso altri Paesi, quali la Russia, il Kazakhstan o la Bielorussia, l´ambasciatore Hrustanovic ha sottolineato che tale opportunità non è in chiave di delocalizzazione, bensì di una vera internazionalizzazione delle imprese finalizzata a un mutuo vantaggio. Nel corso del colloquio, preparatorio a una missione istituzionale e commerciale che la presidente della Regione guiderà a Belgrado, è stata ribadita la strategicità per l´Italia del rapporto con i Balcani occidentali, e del ruolo che il Friuli Venezia Giulia sta rafforzando quale facilitatore dell´interlocuzione triangolare Italia-ue-serbia. Il Friuli Venezia Giulia, infatti è il coordinatore per le Regioni italiane del pilastro 2 "Trasporti e energia" della Macrostrategia Adriatico-ionica, mentre la Serbia e l´Italia sono coordinatori del medesimo pilastro per il versante nazionale. Oltre a progetti d´ambito trasportistico, a possibili collaborazioni tra parchi tecnologici e enti di ricerca, durante l´incontro si è parlato anche di energie rinnovabili, in relazione a un accordo in via di finalizzazione che comprende Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro e Italia, inteso in particolare a valorizzare la potenzialità idroelettrica di questi Paesi. L´ambasciatore Hrustanovic ha espresso la sua gratitudine per l´appoggio dato dalla Regione alla Comunità Serba di Trieste e alla sua Chiesa di San Spiridione, definita "cuore dei Serbi in Italia". Il commiato tra la presidente della Regione e l´ambasciatore è stato suggellato dall´impegno comune di condividere un evento in Friuli Venezia Giulia, dedicato all´allargamento della Ue alla Serbia.  
   
   
ROMA: ELEZIONI EUROPEE: COME E DOVE RINNOVARE LE TESSERE ELETTORALI. DISPONIBILE ANCHE SERVIZIO TRASPORTO DISABILI  
 
Roma, 21 maggio 2014 - In occasione delle elezioni europee del 25 maggio 2014, Roma Capitale ricorda che tutti coloro che sono privi di tessera elettorale o hanno necessità di chiederne un duplicato (tessera con spazi esauriti) possono recarsi presso gli sportelli anagrafici dei Municipi, dal lunedì al venerdì - dalle ore 8.30 alle 12 - e il martedì e il giovedì anche dalle 14 alle 16 e presso l’Ufficio Elettorale in piazza Guglielmo Marconi 26/c (8.30 - 12/14-16 dal lunedì al giovedì, venerdì 8.30-12.30). L’ufficio Elettorale e gli uffici municipali saranno aperti in orario continuato nei due giorni precedenti la data della votazione (venerdì 23 e sabato 24 maggio dalle ore 9 alle 18) e il giorno della votazione (domenica 25 maggio dalle ore 7 alle 23). Il rilascio della nuova tessera elettorale è immediato e gratuito. Per agevolare l’esercizio del diritto al voto degli elettori diversamente abili, inoltre, l’amministrazione capitolina ha istituito un servizio di trasporto dall’abitazione al seggio elettorale. I cittadini interessati possono contattare i numeri 06 67692540 e 06 67692541 della Polizia Municipale, attivi dal 19 al 24 maggio dalle ore 8 alle 12 e dalle 16 alle 20; il 25 maggio, giorno del voto, dalle ore 7 alle 23. Basterà comunicare il proprio nome, l’indirizzo, il numero telefonico e il Municipio di appartenenza. Inoltre, gli elettori dovranno essere muniti dell’attestazione medica e del certificato di accompagnamento rilasciati dalla Asl competente per territorio. Tutte le informazioni sono reperibili sulle pagine dell’Ufficio Elettorale di Roma Capitale: http://www.Comune.roma.it/wps/portal/pcr?jppagecode=europee_2014.wp    
   
   
STATO-REGIONE: PROSEGUE CONFRONTO, RICONOSCIUTI A FVG 138 MILIONI  
 
Trieste, 21 maggio 2014 - L´iter di ridefinizione dei rapporti finanziari tra Stato e Regione Friuli Venezia Giulia, ha segnato ieri un´ulteriore, positiva tappa di avanzamento. In sede di negoziato - proseguito a Roma tra la presidente Debora Serracchiani e l´assessore alle Finanze Francesco Peroni, con il sottosegretario di Stato agli Affari regionali e alle Autonomie, Gianclaudio Bressa, presenti tecnici della Regione, della Ragioneria dello Stato e del dipartimento Politiche Fiscali - il Friuli Venezia Giulia si è infatti visto riconoscere dal Governo la somma di oltre 138 milioni: tale importo, in particolare, è destinato ad abbattere quasi integralmente l´annualità 2011, imposta alla nostra Regione dal Patto Tondo-tremonti, per un ammontare pari a 150 milioni. La somma oggi riconosciuta alla Regione - è stato sottolineato - si compone solo in parte di crediti già vantati nei confronti dello Stato: una quota di ben 33 milioni, infatti, è stata attribuita al Friuli Venezia Giulia ex novo, per il solo fatto che essa è oggetto di rivendicazione in sede di un giudizio tuttora pendente davanti alla Corte costituzionale. In altri termini, lo Stato ha riconosciuto alla Regione un credito di cui essa non è effettivamente titolare, non essendosi ancora concluso il giudizio sollevato davanti alla Corte costituzionale avverso le norme del decreto Monti "Salva Italia", che per l´appunto avevano imposto alla Regione, nel 2011, minori entrate per 33 milioni. Il fatto che alla Regione vengano riconosciute risorse nuove e aggiuntive - proprio perché non qualificabili come crediti pregressi verso lo Stato - è di evidente rilevanza: non solo per il beneficio che ne traggono immediatamente le nostre casse, ma per il significato politico di tale scelta. Non si è trattato infatti di mere operazioni di riordino contabile, ma di un ulteriore, importante passo avanti nel ridisegno organico dei rapporti finanziari Stato-regione, all´insegna di un maggiore equilibrio e di equità verso il Friuli Venezia Giulia. Il clima collaborativo già manifestatosi nell´incontro della scorsa settimana ha dunque trovato conferma anche nell´odierno vertice: il che fa ben sperare nel prosieguo del negoziato, il quale entrerà nel merito della revisione complessiva del Patto Tondo-tremonti la prossima settimana.  
   
   
GIUNTA SARDEGNA: LE DELIBERE APPROVATE IERI  
 
Cagliari, 21 Maggio 2014 - La Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru ha approvato ieri pomeriggio una delibera presentata dall´assessore della Sanità Luigi Arru che, con uno stanziamento di 2.227.500 euro rafforza gli interventi a favore di persone in condizioni di disabilità gravissima. La proposta potenzia ulteriori servizi di supporto a favore delle persone affette da gravi patologie cronico-degenerative non reversibili in ventilazione meccanica assistita continuativamente o in stato vegetativo, beneficiarie dell’assistenza finanziata con il programma Ritornare a casa. Ancora da Luigi Arru è stata presentata l´adesione alla sperimentazione nel territorio regionale del modello di intervento P.i.p.p.i. (Programma di Interventi per la Prevenzione dell´Istituzionalizzazione), come da Protocollo di Intesa tra la Regione Sardegna e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La Giunta ha poi dato il via libera alla revisione per il 2014 del Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi 2014-2016. Presentato dall´assessore dell’Ambiente Donatella Spano, il Piano sarà illustrato nel dettaglio il prossimo giovedì alla stampa. Sempre dall´assessorato dell’Ambiente sono arrivati al tavolo della Giunta due disegni di legge molto attesi dal territorio: l´Istituzione del parco naturale regionale di Gutturu Mannu e di quello di Tepilora. Approvati dalla Giunta, dovranno ora passare in Consiglio. Su proposta dell´Assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino, la Giunta ha poi deliberato la presa d’atto della relazione annuale relativa all’esercizio finanziario 2012 relativamente alle norme sui rapporti tra la Regione e le Università della Sardegna. Dall’assessorato del Lavoro è arrivata una delibera che stabilisce le nuove modalità e i criteri di finanziamento delle attività connesse previste a favore delle cooperative e volte a migliorare il loro accesso al Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico in Sardegna. Due le delibere presentate dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi: la prima è il disegno di legge che definisce le disposizioni in materia di concessioni demaniali ai fini di pesca e acquacoltura, con modifiche alla legge regionale n. 19/2012. Si tratta di un disegno di legge che mira non solo ad assicurare la coerenza del quadro normativo complessivo, così da evitare ogni disparità di trattamento tra gli operatori della Sardegna e quelli del resto del territorio nazionale, ma soprattutto a consentire un arco temporale e una prospettiva adeguati ad affrontare correttamente in Sardegna le questioni relative al miglior sfruttamento nelle lagune e negli stagni costieri e quelle relative all’acquacoltura. Con la seconda, poi, è stato individuato il Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna, con la nomina di Francesco Putzolu. In materia di Bilancio, la delibera presentata dall´assessore Raffaele Paci ha deciso il trasferimento della somma di 11.956.931,48 euro dal capitolo Sc05.0001, per far fronte ad una serie di esigenze in ambito sanitario. Si tratta di spostamenti tecnici all´interno del bilancio della sanità. Su proposta dell’Assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, è stata approvata la proposta di aggiornamento del canone annuale di derivazione d´acqua ad uso idroelettrico. Riapprovato anche il Piano regolatore del porto di Cagliari, dopo che un ricorso aveva invalidato la precedente approvazione. Su proposta dell’Assessore degli Enti Locali, è stata approvata la nomina di Michele Lavra a commissario straordinario del Comune di Elini, il cui consiglio è stato sciolto in seguito alle dimissioni degli eletti. Nominati anche due nuovi dirigenti della Regione: sono il direttore generale di Organizzazione e metodo e del personale Maria Giuseppina Medde e il direttore generale dell´Assessorato all´Ambiente Paola Zinzula.  
   
   
FONDI EUROPEI, REGIONE TOSCANA AD ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA: FARE SPESA E FARE PRESTO  
 
Firenze, 21 maggio 2014 – Raccomandazioni alle associazioni di categoria: quando scriverete le vostre osservazioni non guardate solo al vostro orticello ma alla Toscana tutta nel giudicare il piano di utilizzo dei fondi europei per i prossimi sette anni. Una partita da 3 miliardi, ricorda l´assessore alle attività produttive: la metà concentrati su Fesr e Fse, ovvero fondo per lo sviluppo regionale e fondo sociale, protagonisti dell´incontro di oggi. La Regione Toscana ha deciso i capisaldi per i prossimi sette anni e il presidente li ha spiegati e ribaditi nel corso di un lungo tavolo di concertazione con le associazioni di categoria che è durato l´intera mattina, invitandole a fare squadra. Interventi ancor più mirati. Ampia flessibilità, per abbandonare e ripensare subito una misura se non funziona. Fare spesa e fare presto. Concentrando gli investimenti nella prima parte del settennato, ha ricordato l´assessore, da cui la scelta della Regione di anticipare dall´inizio dell´anno 80 milioni dal proprio bilancio. Se l´acqua è poca, si bagnano i terreni più fertili - E´ cambiato un mondo e non è più possibile ripetere schemi precedenti, ripete più volte il presidente. E´ cambiato anche il ruolo della Regione, la cui capacità di spesa si è ridotta di un quarto in pochi anni per i tetti imposti da un patto di stabilità sempre più penalizzante. Così la scelta della Toscana sarà quella di privilegiare con i fondi europei le imprese e, tra le imprese, quelle che vogliono spendere e possono farlo subito, mettendo magari in moto anche un pezzo di altra economia. Per essere ancora più chiaro il presidente usa un paio di metafore: quando c´è siccità si irrigano i terreni più fertili. E un secchio d´acqua si mette davanti al cavallo che beve perché vuol correre. Dall´economia ai giovani e il lavoro - Questo servirà a salvare le imprese più dinamiche (che nonostante la crisi esistono in Toscana) e a dare una spinta alla sviluppo economico. Il secondo obiettivo riguarda l´energia: la Regione vuole provare a giocare una partita per abbattere i costi che le imprese oggi sostengono, il che renderebbe la Toscana strutturalmente più competitiva. Per quanto riguarda il Fondo sociale europeo, una partita da oltre 700 milioni in sette anni, sostegno al lavoro, tirocini e servizio civile saranno le principali chiavi. E i giovani, con il progetto Giovanisì di cui la Toscana è stata antesignana, continueranno ad essere una scelta di campo fondamentale. Accanto a un´istruzione e una formazione di qualità. Semplificazione - Rimarranno naturalmente i bandi. Ma accanto a questi per il presidente è necessaria una sorta di attività di scouting e supporto alle imprese: per aiutare le aziende piccole e medie che vogliono internazionalizzarsi, fanno ricerca ma hanno bisogno di una guida per utilizzare le risorse europee. Il progetto è allo studio dell´Irpet. Semplificazione e procedure sempre più leggere sono altre due parole d´ordine. Soldi ai Comuni con il vecchio Fas - Per la cultura e il turismo la Regione punta a costruire fili che uniscono le varie parti della Toscana, a partire ad esempio dai poli museali: per far conoscere anche la cosiddetta Toscana minore, che in fondo non è meno ricca e bella ma solo meno conosciuta. Le imprese che hanno bisogno di aiuto per superare difficoltà temporanee potranno ancora contare sugli strumenti di ingegneria finanziaria: microcredito in testa. Gli enti locali invece avranno a disposizione per interventi infrastrutturali sul loro territorio 500 milioni dal fondo di sviluppo e coesione, il vecchio Fas diventato Fsc. Su questo mancano ancora i dettagli: sono comunque circa 70 milioni l´anno.  
   
   
ECONOMIA E LAVORO AMBIENTE E TERRITORIO TIROCINI CURRICOLARI PRESSO LE STRUTTURE DELLA REGIONE TOSCANA: QUANTI POSTI E DOVE  
 
Firenze, 21 maggio 2014 – Sono in tutto 29 i tirocini curricolari che la giunta regionale toscana attiverà per gli anni 2014-2015. Si tratta di percorsi formativi che possono essere attivati da parte degli studenti che frequentano corsi di laurea per i quali è previsto un tirocinio obbligatorio, a fronte di un certo numero di crediti formativi. L´obiettivo di questi percorsi non è quello dell´inserimento lavorativo, ma, dichiaratamente, quello di favorire l´affinamento del processo di formazione e apprendimento, con una modalità che prevede l´alternanza di teoria e pratica. Ecco quanti sono e dove i tirocini curriculari attivabili all´interno della Regione: 8 dalla Direzione generale della Presidenza, 5 dalla Direzione generale Organizzazione, 5 dalla Direzione generale Competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze, 5 dalla Direzione generale diritti di cittadinanza e coesione sociale, 2 dalla Direzione generale Governo del territorio, 2 dalla Direzione generale Politiche ambientali, energia e cambiamenti climatici, 2 dalla Direzione generale Politiche di mobilità infrastrutture, trasporto pubblico locale, Per informazioni rivolgersi all´Ufficio Relazioni con il Pubblico della Giunta Regionale, Firenze, Via di Novoli 26, aperto il lunedì, il mercoledì ed il giovedì dalle ore 9.00 alle ore 18.00, il martedì e il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.30.  
   
   
LAVORO: 2 MILA ADESIONI A "GARANZIA GIOVANI FVG"  
 
Udine, 21 maggio 2014 - Sono circa due mila le persone che si sono fino ad oggi iscritte ai portali del progetto "Garanzia Giovani Fvg" e una parte significativa di queste è rappresentata da ragazzi che non studiano, non lavorano e non si stanno formando. Lo ha segnalato l´assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, all´incontro svoltosi ieri a Udine e finalizzato ad illustrare il Piano integrato di politiche per l´occupazione e per il lavoro (Pipol), che la Regione sta mettendo in atto a favore dei giovani e delle persone in difficoltà occupazionale. Il progetto, che è stato voluto dall´Ue, ha una disponibilità finanziaria per il Friuli Venezia Giulia nel biennio 2014-2015 di oltre 39 milioni di euro di derivazione comunitaria, nazionale e regionale. Il Pipol prevede una serie di attività nel campo dell´orientamento, della formazione, dell´inserimento lavorativo mirato, del reinserimento in percorsi formativi, ma anche bonus occupazionali, incentivazione dell´apprendistato, mobilità lavorativa transnazionale, servizio civile, tirocini, sostegno all´autoimpiego e all´autoimprenditorialità. L´incontro, rivolto ai responsabili dei Centri per l´Impiego e di Orientamento della provincia di Udine, ha permesso agli operatori di conoscere nel dettaglio le misure del Pipol, che è destinato ai giovani dispersi o a rischio dispersione scolastica tra i 15 e 19 anni, a chi tra i 19 e i 30 anni non studia o non partecipa a un percorso formativo o non lavora (Neet), ai neodiplomati, neolaureati e ai neoqualificati Iefp (Istruzione e Formazione professionale) d´età non superiore a 30 anni e ai lavoratori disoccupati, percettori o meno degli ammortizzatori sociali, sospesi o posti in riduzione d´orario. Gli aderenti al progetto verranno convocati dai menzionati Centri entro due mesi dalla data d´iscrizione. Nei successivi quattro mesi avranno inizio i servizi a favore del singolo partecipante. Alla presentazione l´assessore ha ricordato come tra gli obiettivi del progetto, che prevede un´attiva partecipazione delle diverse parti sociali, vi sia anche la creazione, fra i soggetti coinvolti, di una rete, che dovrebbe assicurare l´offerta del miglior servizio possibile alle persone che si formano o si presentano su un mercato del lavoro, caratterizzato, per il perdurare della crisi, da una sempre maggiore complessità. Gli interventi di Ruggero Cortellino e Felice Carta (entrambi Direzione Centrale Lavoro) hanno evidenziato come le misure del Pipol mettono al centro le specifiche esigenze d´orientamento, formative e professionali di ogni singola persona. Le risorse messe a disposizione in tale ambito richiedono l´attenzione e l´attuazione delle necessarie sinergie fra tutti i soggetti coinvolti. Dopo le presentazioni di Trieste, Pordenone e Udine, il prossimo incontro informativo si terrà a Gorizia; seguiranno altre illustrazioni del progetto su tutto il territorio regionale.  
   
   
GIOCO, LOMBARDIA: CONCORSO STUDENTI, BOOM DI IDEE  
 
Milano, 21 maggio 2014 - "Il concorso per il nuovo logo regionale ´No slot´ è stato un grandissimo successo che ha superato le nostre aspettative: sono ben 298 i bozzetti presentati dalle classi delle scuole superiori lombarde, che hanno risposto al nostro appello per realizzare il simbolo della lotta di Regione Lombardia contro il gioco d´azzardo patologico". Lo ha detto l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo, commentando la partecipazione al bando indetto da Regione Lombardia, che si è chiuso il 15 maggio. Giovani A Rischio Ludopatie - "Gli studenti e in generale i più giovani - ha aggiunto l´assessore - sono una categoria particolarmente a rischio per quanto riguarda le ludopatie. Lo dicono i risultati di tutte le più recenti indagini che sottolineano proprio come in età scolare avvengano sempre più spesso i primi approcci con il gioco d´azzardo, che per l´11 per cento dei minori comporta una deriva patologica". Le Idee Per Il Logo ´No Slot´ - Il concorso per il logo, che potrà essere esposto da tutti i locali ´No slot´ fa parte delle iniziative previste dalla Legge regionale votata all´unanimità dal Consiglio. Le 298 proposte verranno esaminate in questi giorni dalla giuria che selezionerà i tre elaborati migliori. Alla scuola vincitrice saranno destinati premi per un valore di 6.000 euro, mentre il secondo e terzo classificati riceveranno rispettivamente 4.000 e 2.000 euro. I premi non saranno in denaro, ma in materiale didattico culturale, informatico e fotografico o in servizi per il tempo libero e lo sport. "Al di là del risultato - ha concluso l´assessore - colpisce l´alta qualità degli elaborati che abbiamo ricevuto e, cosa più importante, è positivo sapere che centinaia di studenti, nelle loro classi, hanno dedicato tempo per parlare dei rischi di questa piaga sociale. La vera vittoria è quindi proprio questa".  
   
   
CAMPANIA: MIGLIORAMENTO SISTEMA CARCERARIO, FIRMATO A ROMA PROTOCOLLO DI INTESA  
 
Napoli, 21 maggio 2014 - È stato firmato ieri a Roma un protocollo d´intesa tra Ministero della Giustizia, Regione Campania, Anci Campania, Tribunale di Sorveglianza di Napoli, Tribunale Sorveglianza di Salerno, per migliorare le condizioni del sistema carcerario regionale, attraverso il potenziamento delle strutture penitenziarie, l´ampliamento degli interventi di supporto, la tutela della salute dei detenuti, l´integrazione con il territorio. L´intesa è stata sottoscritta tra il ministro della Giustizia Andrea Orlando, il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, i presidenti dell´Anci Campania Francesco Paolo Iannuzzi, del Tribunale di Sorveglianza di Napoli Carmine Antonio Esposito e del Tribunale di Sorveglianza di Salerno Maria Antonia Vertaldi. L´accordo individua quali obiettivi prioritari l´attuazione dei seguenti interventi: Misure finalizzate al recupero ed al reinserimento di detenuti con problemi legati alla tossicodipendenza Il Ministero della Giustizia, attraverso il Dipartimento dell´Amministrazione Penitenziaria (Dap), si impegna ad individuare i detenuti potenzialmente idonei ad essere avviati alle comunità residenziali ed a rafforzare, tramite progetti condivisi con la Regione Campania e con gli enti locali territoriali, percorsi di avviamento verso il recupero sociale e lavorativo dei soggetti individuati. Interventi in materia di edilizia penitenziaria Il Ministero della Giustizia e la Regione si impegnano ad avviare un tavolo tecnico volto a valutare ipotesi alternative di utilizzo da parte della Regione di immobili attualmente destinati ad istituti penitenziari. La misura si integra con quanto già programmato dalla Regione Campania che ha destinato, con la delibera di giunta n.18/2014, uno stanziamento pari a 9 milioni di euro ad interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza ed efficientamento energetico dei seguenti istituti: Casa Circondariale Santa Maria Capua Vetere (Ce), Casa Circondariale Lauro (Av), Casa Circondariale Napoli Poggioreale (Na). La Regione ed il Ministero della Giustizia si impegnano a valutare inoltre la possibilità di cofinanziare progetti per la realizzazione di impianti fotovoltaici presso gli istituti campani utilizzando manodopera di persone in esecuzione penale. Tutela della salute della popolazione in esecuzione penale La Regione si impegna al potenziamento della offerta sanitaria intramuraria, con particolare riguardo ai progetti di implementazione delle attività di diagnostica strumentale anche con l’integrazione dei servizi di telemedicina all’interno degli istituti penitenziari con particolare riferimento alla Casa Circondariale di Napoli Poggioreale "G. Salvia" e al C.p. Di Secondigliano. Interventi di formazione - lavoro La Regione, di intesa con l’Anci Campania, si impegna ad individuare e finanziare misure idonee a garantire l´avviamento di percorsi individuali di formazione - lavoro, anche a titolo volontario e gratuito, relativi a progetti di pubblica utilità per i detenuti. In relazione a tali percorsi la Regione, di intesa con Anci Campania, si impegna a predisporre, entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore del protocollo, specifici progetti volti a garantire la realizzazione di percorsi formativi, per favorire il reinserimento di 20 detenuti per ogni anno per un totale di 60 detenuti nel triennio. Il Ministero della Giustizia si impegna a cofinanziare nella misura del 50% ogni singolo progetto, per un importo totale complessivo non superiore a un milione di euro, in relazione al triennio di validità del protocollo. Allo scopo di garantire una programmazione congiunta degli interventi, è istituito presso la Regione Campania un tavolo permanente operativo, composto da un rappresentante della Regione, uno del Dipartimento dell´Amministrazione Penitenziaria, uno dell´Anci Campania, uno degli istituti penitenziari coinvolti nei progetti previsti dall’intesa e uno della Magistratura di Sorveglianza. "E´ una risposta forte che riguarda le strutture, la qualità e la salute." Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro commenta l´intesa. "Sul fronte della sanità siamo riusciti a fare qualcosa in più anche grazie al raggiungimento del pareggio di bilancio. Questo è l´inizio di una serie di attività che possiamo mettere in campo", conclude il presidente.  
   
   
UMBRIA: ELEZIONI 25 MAGGIO, CENTRO REGIONALE PARI OPPORTUNITÀ: SI VOTA CON NUOVE REGOLE PER RIEQUILIBRIO RAPPRESENTANZE DI GENERE  
 
Perugia, 21 maggio 2014 - Alle prossime elezioni europee e amministrative del 25 maggio si andrà a votare per la prima volta avendo a disposizione nuove regole che mirano al "riequilibrio delle rappresentanze di genere". È quanto sottolineano i rappresentanti del Centro per le pari opportunità della Regione Umbria. La legge 215/2012 prevede infatti, si spiega, per quanto riguarda le amministrative nei Comuni superiori a 5000 abitanti, l´introduzione della "doppia preferenza di genere", che consente all´elettore di esprimere due preferenze anziché una, come previsto in precedenza, purché riguardanti candidati di sesso diverso (pena l´annullamento della seconda preferenza). Ciascun cittadino potrà, quindi, votare sulla scheda elettorale per due candidati di una stessa lista, una donna e un uomo. Per quanto riguarda le elezioni Europee, che si terranno nello stesso giorno, saranno le prime, per l´Italia, con la "tripla preferenza di genere": si potranno, infatti, esprimere da una a tre preferenze ma, nel caso in cui si vorranno indicare tutte e tre le preferenze, una dovrà essere di sesso differente dalle altre due, pena l´annullamento della terza preferenza; quindi o due uomini e una donna o due donne e un uomo. Per il Centro regionale per le pari opportunità, anche se si è ancora ben lontani da una effettiva rappresentanza egualitaria, l´occasione che le nuove normative offrono per aumentare le presenze femminili nei luoghi decisionali possono essere considerate un passo in avanti verso una traiettoria di marcia irrinunciabile per un Paese che vuole dotarsi di istituzioni più rappresentative, allineate alle principali democrazie europee, e segnare nei fatti il proprio bisogno di innovazione, di cambiamento e di reale capacità di inclusione. Il Centro per le pari opportunità invita, pertanto, i Comuni interessati e i comitati elettorali a informare correttamente i cittadini sulle nuove modalità di espressione del voto.  
   
   
TRENTO: UNA CALDA ESTATE PER FAMIGLIE E GIOVANI: SUMMER FAMILY  
 
Trento, 21 maggio 2014 -Anche quest´anno l´Agenzia per la famiglia della Provincia autonoma di Trento ha in serbo per le famiglie e i giovani trentini un ricco programma di iniziative, servizi e proposte. Si inizia con “Estate giovani e famiglia 2014”, la raccolta delle attività estive per bambini e ragazzi facilmente fruibile on line sul sito www.Trentinofamiglia.it, e le offerte da parte del Centro Turistico delle Acli trentine “Vacanze al mare a misura di famiglia”. Per quanto riguarda i contributi agli enti che gestiscono colonie diurne, campeggi e soggiorni permanenti novità di quest´anno è l´introduzione di un contributo aggiuntivo di 200 euro come sistema premiante agli enti certificati con il marchio “Family in Trentino” . Verranno inoltre assegnati 4 nuovi marchi “Family in Trentino”. Presenti alla conferenza stampa l´assessora provinciale all´università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo, Luciano Malfer, dirigente dell’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, e Paolo Rebecchi, coordinatore del Forum delle Associazioni familiari del Trentino. “Ci troviamo qui per presentare una visione d’insieme di tutte le attività offerte per l’estate 2014 a famiglie e giovani trentini": ha esordito il dirigente dell´Agenzia provinciale per la Famiglia Luciano Malfer; " siamo all’ottava edizione e i numeri crescono ogni anno, segno che le iniziative in programma attraggono l’attenzione di un sempre maggior numero di bambini, giovani e nuclei famigliari in tutto il Trentino.” Ma vediamo nel dettaglio il programma presentato dall’Agenzia per la famiglia: Innanzitutto, "Estate giovani e famiglia anno 2014", la raccolta delle attività estive per bambini e ragazzi in Trentino, giunta alla ottava edizione e ulteriormente arricchitasi rispetto all´anno scorso. Il catalogo è facilmente consultabile al sito www.Trentinofamiglia.it: vi si possono trovare informazioni sulle attività giornaliere, settimanali, sui soggiorni diurni e residenziali, sui campeggi, sulle esperienze linguistiche e sulle proposte per chi vuole fare sport. Le attività proposte sono oltre 1300. Si sviluppano grazie all´azione di 230 enti registrati e quasi un terzo delle iniziative ha ottenuto il marchio di qualità “Family in Trentino”: il sito permette di selezionarle attraverso un percorso semplice ed intuitivo, che agevola una veloce navigazione da parte dell´utenza. A grandi linee, la maggior parte delle offerte riguarda la fascia 6-12 anni, ma vi sono proposte anche per bambini dai 0 ai 2 anni. Alcune attività sono gratuite, altre a pagamento (si possono utilizzare buoni di servizio Fse e sono previste tariffe agevolate dal secondo figlio in poi). Quindi le Vacanze al mare a misura di famiglia, un catalogo di alberghi di standard Family - che consente di sviluppare una sorta di “marketing incrociato” tra il Trentino e gli alberghi del litorale adriatico - al tempo stesso convenienti e attenti alle esigenze delle famiglie: realizzato dal centro turistico delle Acli, giunto alla quarta edizione, è cresciuto nel numero delle strutture ricettive ospitate, dall’Emilia Romagna all’Abruzzo. In particolare, si è andati incontro alle famiglie che risentono dell’attuale crisi economica e che trovano difficoltà nell’organizzare le loro vacanze. Nell’accordo di collaborazione fra Provincia autonoma di Trento, Forum delle Associazioni familiari e il Centro Turistico delle Acli, si è cercato di privilegiare questo aspetto, individuando le promozioni più mirate per servizi a misura di famiglia e per tariffe agevolate. Presente alla conferenza stampa, oltre all’assessora provinciale alle politiche giovanili, anche il coordinatore dello Sportello famiglia del Forum delle associazioni familiari Paolo Rebecchi che ha portato a testimonianza il ruolo del Forum delle associazioni familiari in questo ambito di attività: “il Forum, che attualmente è composto da 37 enti aderenti, otto anni fa ha fatto da start up lanciando le offerte a misura di famiglia in sinergia con la Provincia e anche grazie al costante supporto di volontari competenti nel settore, siamo riusciti a giungere a questa ottava edizione e a questi numeri importanti, di cui dobbiamo essere orgogliosi, sia in termini di dimensione dell’offerta che di soggetti aderenti. “ Relativamente ai contributi agli enti che gestiscono colonie diurne, campeggi e soggiorni permanenti, la scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 10 giugno e vanno presentate allo Sportello famiglia in via J. Aconcio n. 5 (per informazioni: sportello.Famiglia@provincia.tn.it; tel. 0461-493144/45). La vera novità su questo fronte per il 2014, che va a sostegno della valorizzazione delle politiche familiari e di un territorio sostenibile e amico della famiglia, è l´introduzione di un particolare riconoscimento: un sistema premiante che prevede l´erogazione agli Enti certificati con il marchio “Family in Trentino” - solo per la categoria “Servizi per crescere assieme a supporto della vita familiare - Attività educativo-ricreative” - di un contributo aggiuntivo pari ad euro 200,00. Presentata anche la ricca offerta “Summer jobs” rivolta a 671 giovani che hanno aderito con età media tra i 15 e i 25 anni. L´agenzia per la famiglia coordina e in parte co-finanzia alcune di queste proposte per sostenere le attività di formazione, tirocinio, avvicinamento al volontariato, stage di formazione-lavoro, voucher lavorativi promosse da amministrazioni comunali, Comunità di Valle, cooperative sociali, aziende private e associazioni socio-economiche territoriali. Nel corso della conferenza stampa sono stati assegnati inoltre 4 nuovi marchi “Family in Trentino”: al progetto “Summerjobs” promosso dal Servizio Cultura, Turismo e Politiche giovanili del comune di Trento per l´estate 2014, all´iniziativa “Vivi l´ambiente 2014” organizzata dall´Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente (Appa), alla manifestazione “Expò di Mezzocorona” organizzata dall´Associazione Operatori economici ed artigiani di Mezzocorona per il 23-24-25 giugno, e alla manifestazione “Il cucchiaio dell´Argentario” promosso dall´Ecomuseo Argentario per l´8 giugno. Ed ancora, sul versante informatico, si segnala l´implementazione della App Trentinofamiglia a cura dei ricercatori di Fbk, Trento Rise e dell´Incarico Speciale in materia di Innovazione della Provincia Autonoma di Trento. L´app, scaturita da questa sinergia e disponibile su dispositivi Android, e anche in versione Web, consente fra l´altro all´utenza di esprimere le proprie valutazioni in merito ai servizi offerto dalle associazioni, contribuendo ad una ulteriore qualificazione delle proposte. L´informatica facilita l´accesso alle diverse iniziative in molti modi, ad esempio, mettendo a disposizione di computer e cellulari mappe che consentono di accedere alle sedi delle associazioni o dei campi estivi, facilitando l´individuazione delle proposte più adatte a ciascuna famiglia e così via. L´app utilizza anche dati messi a disposizione in maniera "free", come previsto dal programma Open data, sfruttando l´enorme vantaggio che questo approccio permette in termini di sviluppo di nuove applicazioni e di nuovi servizi.  
   
   
CALENDARIO SCOLASTICO 2014/15: IN UMBRIA LE SCUOLE RIAPRIRANNO IL 15 SETTEMBRE  
 
 Perugia, 21 maggio 2014 - La Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´Assessorato all´Istruzione ha approvato il calendario regionale per l´anno scolastico 2014-2015. Il prossimo anno scolastico tutte le scuole umbre di ogni ordine e grado riprenderanno le lezioni lunedì 15 settembre e proseguiranno fino a mercoledì 10 giugno 2015 per un totale di 206 giorni complessivi, che si riducono a 205 giorni se la festa del Patrono cade in un giorno lavorativo. Anche le scuole d´infanzia ripartiranno il 15 settembre, ma termineranno le lezioni il martedì 30 giugno 2015. Le vacanze natalizie decorreranno da martedì 23 dicembre 2014 a lunedì 5 gennaio 2015 compresi, mentre quelle pasquali da giovedì 2 aprile a martedì 7 aprile 2015 compresi. La scuola è sospesa anche per le festività del primo novembre, Festa di Tutti i Santi, 8 dicembre (Immacolata Concezione), 25 aprile Anniversario della Liberazione, 1 maggio (Festa del lavoro), 2 giugno (Festa nazionale della Repubblica) e per la festa del Santo Patrono. Le scuole resteranno chiuse anche sabato 2 maggio e lunedì 1 giugno 2015.  
   
   
LA CONSIGLIERA REGIONALE DI PARITÀ PARTECIPERÀ ALL’INCONTRO CALABRESE DEL PROGETTO R-TRAIN A GERACE  
 
Catanzaro, 21 maggio 2014 - La Consigliera regionale di Parità Stella Ciarletta parteciperà all’incontro calabrese del progetto R-train - “Adult Education For Women From Rural Areas In Europe”, ovvero percorsi di educazione per le donne adulte delle aree rurali, ospitato dal partner italiano, l’associazione “Eurokom” a Gerace. La tre giorni di incontri del progetto che si terrà in Calabria, dal 20 al 23 maggio, permetterà al partenariato del progetto Grundtivig di confrontarsi sulle best practice che la Calabria ha messo in campo nell’ambito dell’imprenditoria, della formazione e il non profit al femminile. Sono proprio le donne attive delle aree rurali infatti le protagoniste dell’azione transnazionale che vedrà ospite a Gerace ben 23 persone provenienti da tre stati differenti, per l’Europa, la Spagna con il Comune di Artafe e la Polonia con l’Università di Oświatowiec Lódź e per i paesi candidati all’adesione il partner turco di Tosya Youth Agency. Il progetto prevede la prima giornata dedicata allo studio delle azioni future con un focus di lavoro ristretto al partenariato che si svolgerà a Gerace. Quindi il 21 una giornata aperta, presso gli storici locali di Palazzo Tribuna, con il territorio calabrese, protagonista lo scambio di buone prassi cui prenderanno parte associazioni e imprese condotte ed animate da donne. Durante questa giornata la Consigliera di Parità Regionale Stella Ciarletta interverrà con la disamina sulle politiche di genere della Regione Calabria. Vi prenderanno parte inoltre la Cooperativa Aracne di Gerace famosa per la lavorazione della ginestra e per l’avvio del progetto Kangiari, la Tv di Genere Fimmina Tv condotta da Raffaella Rinaldis con il suo caso nazionale di donne impegnate per il riscatto della comunicazione di genere; la presentazione della buona pratica delle Acli di Catanzaro presentata da Caterina Basile responsabile della comunicazione sociale dell’Associazione. Infine la giornata del 22 vedrà protagonista il territorio della Locride con la visita alle buone prassi di produzione del vino di qualità dell’area di Caulonia. Un’esperienza che vede ancora una volta Eurokom protagonista al fianco del territorio per la promozione e lo sviluppo integrato e transazionale.