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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Settembre 2014
COLLOQUIO TRA IL PRESIDENTE UE BARROSO CON IL PRESIDENTE RUSSO PUTIN  
 
Bruxelles, 15 settembre 2014 - Ieri, il presidente Barroso ha parlato con il Presidente Putin per telefono a seguito dei colloqui trilaterali di Venerdì scorso sull´accordo di associazione e il globale e approfondita di libero scambio. Entrambi i presidenti hanno contrassegnato i loro accordi con le conclusioni comuni raggiunte nei colloqui trilaterali. Tali conclusioni dovrebbero essere attuate e da parte dell´Ue questo saranno ora discusse con gli Stati membri. Su questa base, il Presidente Putin ha confermato che non ci sarebbero modifiche all´attuale regime commerciale bilaterale tra Russia e Ucraina. I due Presidenti hanno anche discusso della situazione energetica e si è convenuto che un incontro trilaterale a livello ministeriale dovrebbe avere luogo. Russia proporrà una data per questo molto presto. Il presidente Barroso ha sottolineato la necessità di un pieno rispetto del piano di cessate il fuoco di 12 punti concordati a Minsk. Entrambi i presidenti hanno convenuto che questi passaggi dovrebbero contribuire a una soluzione politica e pacifica, nel pieno rispetto della sovranità dell´Ucraina e l´integrità territoriale.  
   
   
SCHULZ A KIEV: "QUELLO CHE SUCCEDE IN UCRAINA RIGUARDA TUTTI GLI EUROPEI"  
 
Bruxelles, 16 settembre 2014 - "L´ue deve sostenere l´Ucraina sul lungo periodo" ha dichiarato il presidente del Pe Martin Schulz. "Non possiamo stare a guardare mentre vengono violati i principi fondamentali della comunità internazionale", ha detto il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, durante una visita venerdì a Kiev. "Abbiamo concordato le regole che i membri devono seguire quando trattano tra loro. Queste regole valgono per tutti". Durante la sua visita di due giorni, Schulz ha incontrato il primo ministro Arseniy Yatsenyuk Petrovych e il presidente dell´Ucraina Petro Poroshenko. Riferendosi al conflitto in corso con la Russia, Schulz ha detto: "Un anno fa, non avrei potuto immaginare che nell´autunno del 2014 (...), 25 anni dopo la fine della guerra fredda, la paura della guerra potrebve tornare in Europa e che i principi che riteniamo evidenti potrebbe essere messi di nuovo in discussione". Martin Schulz ha anche sottolineato la necessità di una soluzione politica, rispettando l´integrità e la sovranità dell´Ucraina: "L´ue deve sostenere l´Ucraina sul lungo periodo. Kiev è la mia prima destinazione e la mia prima visita ufficiale (...) per dimostrare la nostra solidarietà con il popolo ucraino. Il Parlamento europeo è al tuo fianco in questo momento difficile. Come abbiamo fatto in passato".  
   
   
INTERVENTO DEL PRESIDENTE BARROSO DOPO L´INCONTRO CON IL PRESIDENTE BENIGNO AQUINO III DELLE FILIPPINE  
 
Bruxelles, 16 settembre 2014 – “ Buon pomeriggio signore e signori, Prima di tutto lasciatemi Benvenuto Presidente Aquino nella sua storica visita a Bruxelles. Questa visita segna il 50 ° anniversario della costituzione del Ambasciata filippina in Belgio, che è anche un motivo per festeggiare i lunghi rapporti permanenti tra l´Unione europea e le Filippine! Oggi, abbiamo discusso le questioni bilaterali, regionali e globali. Mi sono congratulato con il presidente Aquino per i suoi sforzi per portare la pace, la stabilità e lo sviluppo nelle Filippine, di cui la buona riuscita dei negoziati di pace a Mindanao e firma dell´accordo globale sul Bangsamoro è un buon esempio. In particolare, mi sono congratulato con il presidente Aquino per la presentazione del progetto di Bangsamoro Legge fondamentale al Congresso Filippine il 10 ° di questo mese. Questo è un passo positivo accolto in avanti nello sforzo globale nel portare una pace duratura per le persone a Mindanao. L´ue sostiene inoltre la pace e lo sviluppo a Mindanao, in complemento agli sforzi del governo, attraverso vari progetti di sviluppo del valore di € 106.000.000. E ho assicurato il presidente del nostro continuo sostegno e di assistenza in questo sforzo. Ho anche congratulato con il Presidente sulla notevole performance economica delle Filippine. Allo stesso tempo, le riforme economiche devono continuare ad aumentare la competitività e la produttività del paese. L´europa può essere un partner in questo processo anche. Il nostro accordo di partenariato e cooperazione (Apc), che è stato firmato nel 2012, ha permesso per una cooperazione rafforzata in diversi settori prioritari. L´ue e Filippine stanno diventando sempre più importanti gli uni agli altri in termini di classifica commerciali e d´investimento. I nostri scambi commerciali nel 2013 e nel 2014 sono stati il ​​più grande in un decennio. L´ue è il terzo partner commerciale Filippine ´. E noi siamo il più grande investitore straniero nelle Filippine (con conseguente creazione di 400.000 posti di lavoro). Siamo ansiosi di collaborare con le Filippine per rafforzare le nostre relazioni commerciali e di investimento, in quanto questi continuano a detenere, credo, significativo potenziale non sfruttato. La dotazione per la cooperazione bilaterale allo sviluppo nelle Filippine sarà più che doppio per il nuovo ciclo di programmazione che va 2014-2020. E non è solo il nostro dialogo e gli scambi economici ufficiali, che stanno aumentando. I nostri legami culturali e la gente per la gente è così. Ad esempio, i migranti filippini che vivono e lavorano nell´Ue - nonché marittimi filippini che presidiavano le navi europee - inviate 2300000000 € di nuovo nelle Filippine nel 2013, rendendo l´Ue la seconda fonte di rimesse per le Filippine e il più grande datore di lavoro del filippino gente di mare. Inoltre, gli europei credono che sia "più divertente nelle Filippine!" (Secondo lo slogan del paese): con un record storico di quasi 400.000 visitatori europei nel 2013, con un incremento dell´8%. Con la ripresa europea e la revoca del divieto d´aria per Philippines Airlines e Cebu Pacific, questa crescita dovrebbe rafforzarsi nei prossimi anni. Oggi abbiamo anche discusso della situazione nella regione, comprese le questioni marittime. Vorrei sottolineare che l´Unione europea incoraggia tutte le parti a cercare soluzioni pacifiche, attraverso il dialogo e la cooperazione, in conformità del diritto internazionale - in particolare con la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare. L´unione europea è orgogliosa di essere una parte del trattato di amicizia e cooperazione, e ricordiamo i suoi principi fondamentali, vale a dire risolvere le divergenze con mezzi pacifici, a rinunciare alla minaccia o all´uso della forza e di cooperare efficacemente tra i partner. Infine, abbiamo brevemente discusso le relazioni Ue e l´Asia. L´ue sostiene attivamente l´integrazione regionale attraverso l´Asean e ci siamo impegnati a forgiare una forte relazione con l´intera regione. Il prossimo 10 ° vertice Asem il 16-17 ottobre a Milano si riconferma l´importanza del dialogo Europa-asia e la cooperazione. Presidente Aquino, La ringrazio molto per la vostra visita. Voglio che tu consideri l´Europa come il vostro partner di fiducia e amico. Grazie per l´attenzione.  
   
   
NUOVA COMMISSIONE: COME I DEPUTATI ESAMINERANNO I COMMISSARI CANDIDATI  
 
 Bruxelles, 16 settembre 2014 - I commissari candidati dovranno affrontare un esame approfondito da parte dei deputati prima che la nuova Commissione europea possa iniziare il suo mandato di cinque anni. Dal 29 settembre i commissari candidati compariranno davanti alle commissioni parlamentari competenti. Le audizioni influenzeranno il voto del Parlamento riguardo l´approvazione della nuova Commissione. La Commissione dovrà ottenere l´assenso del Parlamento per prendere le proprie funzioni. L´idea alla base delle audizioni è quella di valutare l´esperienza e la competenza dei candidati. Anche se i deputati potranno votare unicamente per la Commissione nel suo insieme, in passato le preoccupazioni sollevate dal Parlamento su un commissario candidato hanno portato al ritiro di un candidato o alla ridistribuzione delle aree di competenza. Prima delle audizioni, ogni candidato dovrà rispondere per iscritto alle cinque domande entro il 26 settembre. Le audizioni saranno trasmesse in diretta sul nostro sito web.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, APERTURA SESSIONE: SCHULZ DEPLORA L´ANNEGAMENTO DEI MIGRANTI DEL MEDITERRANEO  
 
Bruxelles, 16 settembre 2014 - L´ue deve fare il possibile per evitare ulteriori morti in mare fra i migranti nel Mediterraneo: si tratta di una catastrofe umanitaria, ha detto il Presidente Schulz, commentando le ultime notizie che parlano di oltre 200 profughi, annegati dopo che la loro imbarcazione è affondata al largo della Libia. Questo naufragio segue quello della scorsa settimana al largo di Malta, dove si sono registrate oltre 500 vittime. Elezione del Mediatore europeo - Il nuovo Mediatore europeo sarà eletto a gennaio 2015, ha annunciato il Presidente Schulz, precisando che l´invito a presentare le candidature è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell´Unione europea il 2 settembre. Ogni candidato dovrà ricevere il sostegno di almeno 40 deputati, provenienti da almeno due Stati membri dell´Ue. Sessione di ottobre annullata - La tornata dell´8 e 9 ottobre è stata annullata, per dare più tempo al Parlamento per preparare il voto sulla prossima Commissione europea. Deputati entranti - Tania González Peñas (Gue/ngl, Es) dall´11 settembre 2014.  
   
   
L´EUROREGIONE ALPI-MEDITERRANEO SI RILANCIA  
 
Torino, 16 settembre 2014 - Le Regioni Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Rhone-alpes e Provence-alpes-cote d’Azur hanno deciso di ridare slancio all’attività dell’Euroregione Alpi-mediteraneo in quanto riconoscono l’importanza della cooperazione tra i rispettivi territori e coscienti della forte identità comune e del loro dinamismo economico. Si è concluso così l’incontro al quale hanno partecipato a Torino il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, il presidente della Paca, Michel Vauzelle, il presidente e vicepresidente della Rhone-alpes, Jean-jack Queyranne e Bernard Soulage, l’assessore al Turismo della Liguria, Angelo Berlangieri, il rappresentante a Bruxelles della Valle d’Aosta, Remo Chuc. “La collaborazione tra le cinque Regioni è fondamentale - ha dichiarato Chiamparino - in quanto in un contesto che vede da un lato l’avvio della nuova programmazione dei fondi strutturali europei, ed in particolare il programma di cooperazione transfrontaliera Alcotra, dall’altro la costruzione della strategia della Macroregione alpina, consideriamo l’esperienza dell’Euroregione Alpi-mediterraneo come un’opportunità unica per rafforzare il ruolo alpino ed europeo delle nostre zone e dei loro 17 milioni di abitanti”. Sono stati pertanto costituiti cinque gruppi di lavoro negli ambiti dell’accessibilità e trasporti, dell’innovazione e ricerca, dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, della cultura e del turismo, dell’educazione e formazione, con il compito di elaborare progetti concreti da presentare in occasione del prossimo incontro che si terrà nel febbraio 2015 in Francia.  
   
   
COMITATO REGIONI D´EUROPA A TORINO: "I COFINANZIAMENTI DEI FONDI STRUTTURALI FUORI DA PATTO STABILITÀ". MARINI: "METTERE IN SICUREZZA INVESTIMENTI PUBBLICI  
 
Perugia, 16 settembre 2014 – L´ufficio di Presidenza del Comitato delle Regioni, riunito a Torino, ha adottato una dichiarazione in cui chiede alle istituzioni europee e ai governi nazionali di assicurare la piena mobilitazione dei fondi strutturali europei escludendo dai conteggi del Patto di Stabilità la quota nazionale e regionale di cofinanziamento. A poche settimane dal summit sulla crescita tra capi di stato e di governo, le regioni e le città europee esprimono il loro sostegno ufficiale ad una proposta che è tra le priorità chiave della Presidenza Italiana dell´Ue. "In una situazione economica grave come quella in cui ci troviamo, gli investimenti produttivi delle regioni e delle città non devono essere soggetti ai tetti di spesa imposti dal Patto di Stabilità. Gli enti locali e regionali devono invece essere sostenuti nel loro impegno a promuovere un´economia verde e uno sviluppo urbano sostenibile". Questo il commento del Presidente del Comitato delle Regioni dell´Unione Europea, Michel Lebrun, dopo l´adozione da parte dell´ufficio di presidenza della dichiarazione "Lavoro in Europea – investire su città e regioni per una crescita sostenibile" . La dichiarazione si concentra sulla necessità di bloccare il crollo degli investimenti negli enti locali e regionali europei che, dal 2010 a oggi, sono calati del 20%. L´esigenza di mettere in sicurezza gli investimenti pubblici per i prossimi anni è stata sottolineata anche dalla Prima vice-presidente del Comitato e presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini: "Sotto la pressione della crisi – ha affermato Marini - molti governi hanno finito per tagliare gli investimenti invece di ridurre la spesa corrente. Il provvedimento che proponiamo aiuterebbe a incentivare governi ed enti locali e regionali a preservare la spesa produttiva e rimuoverebbe uno degli elementi che oggi compromettono un uso tempestivo ed efficace dei fondi". L´annuncio dell´accordo sull´esclusione del cofinanziamento dei Fondi Ue dal Patto di Stabilità è stato dato da Lebrun insieme al Sindaco di Torino e Presidente dell´Anci, Piero Fassino. Il sindaco ha sottolineato l´impatto rilevante delle misure proposte dal Comitato. "Dopo anni di discussione e di divisioni, ha affermato Fassino, a Torino siamo riusciti a trovare una posizione comune tra sindaci e amministratori di tutta Europa per rimuovere uno dei maggiori ostacoli al pieno utilizzo dei fondi europei. Se la mobilitazione del Comitato delle Regioni e della Presidenza Italiana avrà successo, regioni e città saranno nella condizione di operare investimenti cruciali per favorire la creazione di nuovi posti di lavoro innovando il sistema produttivo e elevando la qualità della vita nelle nostre città". In questa prospettiva, accanto alla questione del Patto di Stabilità, il Comitato delle Regioni ha sottolineato la necessità di sfruttare appieno nuovi strumenti finanziari e delle partnership pubblico-privato per progetti infrastrutturali di larga scala, anche attivando linee di credito della Banca Europea degli Investimenti, espressamente dedicate agi enti locali. A questo proposito, il Presidente Lebrun ha sottolineato che "tutti i livelli di governo dovrebbero cooperare per garantire che priorità come l´occupazione giovanile, l´efficienza energetica, le infrastrutture verdi e lo sviluppo urbano sostenibile siano oggetto di piani di investimenti stabili e lungimiranti. Torino è davvero il luogo ideale da cui mandare questo messaggio visto che in questi anni ha saputo reinventare il proprio modello di sviluppo puntando sulla conoscenza e sull´innovazione, valorizzando con coraggio il patrimonio culturale insieme alla tradizione industriale e manifatturiera".  
   
   
ALLA VALLE D’AOSTA IL COORDINAMENTO DI EDUCAZIONE E FORMAZIONE NELLA COOPERAZIONE REGIONALE TRANSFRONTALIERA  
 
 Aosta, 16 settembre 2014 - Il rilancio dell’Euroregione Alpi-mediterraneo è stato il risultato dell’incontro dei Presidenti e dei rappresentanti delle Regioni Liguria, Piemonte, Rhônes-alpes, Provence Alpes-côte d’Azur e Valle d’Aosta che si è svolto, venerdì 12 settembre, a Torino, per affrontare le tematiche della cooperazione territoriale e transfrontaliera. «L’avvio della nuova programmazione dei fondi europei impone un rafforzamento della collaborazione e delle sinergie con le Regioni di prossimità con le quali è nato il progetto dell’Euroregione, che è stato da struttura portante per il più ampio disegno di rilancio dei territori lanciato con la Macroregione alpina. Per questo motivo – dichiara il Presidente Rollandin – l’incontro di oggi è stato importante per la ripresa di contatti e discorsi che hanno assunto concretezza nella creazione di cinque gruppi di lavoro attorno a tematiche precise, che sono le priorità di sviluppo delle Regioni dell’arco alpino». Nel corso della conferenza, sono stati costituiti i seguenti gruppi di lavoro: Accessibilità e trasporti (coordinato dalla Regione Piemonte), Innovazione e ricerca (coordinato dalla Regione Provence Alpes-côte d’Azur), Ambiente, prevenzione dei rischi e sviluppo sostenibili (con a capo Rhône-alpes), Cultura e turismo (sotto la regia della Liguria) e Educazione e formazione (affidato alla Valle d’Aosta). I gruppi di lavoro dovranno ora attivare progetti da presentare nella prossima Conferenza dei Presidenti, in calendario per il mese di febbraio 2015  
   
   
COPERAZIONE TRANSNAZIONALE ITALIA-CROAZIA. ASSESSORE VENETO: “CI SIAMO RITIRATI PERCHE’ IL GOVERNO DI ROMA HA POSTO CONDIZIONI INACCETTABILI”  
 
Venezia, 15 settembre 2014 - “Abbiamo dovuto rinunciare, decisamente a malincuore, a diventare autorità di gestione del programma Italia-croazia, ma in tutta onestà sono venute meno le condizioni minime per svolgere un compito non semplice”. L´assessore regionale Roberto Ciambetti ha chiarito il 12 settembre, durante i lavori della Commissione speciale per la relazioni internazionali del Consiglio Regionale, le motivazioni che hanno indotto la Giunta Regionale a ritirare la candidatura del Veneto per la guida del futuro programma di cooperazione transnazionale che avrebbe dovuto vedere nel Veneto l´istituzione di riferimento sia per le Regioni Croate come per quelle italiane. “La Repubblica Croata aveva appoggiato la nostra candidatura – ha spiegato Ciambetti – giunta al termine di un lungo lavoro e grazie a questa indicazione, e al sostanziale benestare dei competenti ministeri italiani, avevamo attivato la macchina per garantire una seria organizzazione operativa. Avevamo accolto la sfida e ci siamo organizzati per dare una risposta all´altezza delle aspettative di Bruxelles come di Zagabria: purtroppo il governo italiano ha posto delle condizioni che non potevamo accettare, ad iniziare dal dover anticipare noi, come Regione, una serie di spese e investimenti che ci sarebbero stati rimborsati con grave ritardo dallo stato. Questa, ed altre, disposizioni sono state fortemente criticate da tutte le Regioni e il Presidente Zaia, ancora il 17 luglio scorso, aveva scritto al governo chiedendo garanzie precise. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta: possiamo impegnarci in una prova particolarmente onerosa, e non solo per le finanze regionali, senza garanzie? Non siamo più in anni in cui si può scommettere ´senza rete´: da assessore al Bilancio non posso permettere nessun azzardo”. L´assessore regionale ha poi aggiunto altre considerazioni: “Il lavoro di coordinamento che abbiamo fatto in questi mesi – ha spiegato Ciambetti – ha ricevuto gli elogi delle altre Regioni italiane e delle istituzioni croate: abbiamo onorato il nostro compito al punto tale che il prossimo 14 ottobre a Trieste e il 17 ottobre a Dubrovnik, la veneziana Ragusa, verranno presentate le linee guida del programma elaborate dai nostri uffici e condivise dai partner. A tutti abbiamo assicurato la nostra massima disponibilità, ma, come dicevo, non possiamo avventurare la Regione del Veneto in una fase gestionale difficile senza adeguate garanzie e sostegni. Forse siamo fin troppo prudenti, ma in tempi grami la prudenza non è mai troppa”. “Certo – ha concluso Ciambetti – la nostra decisione è stata presa anche alla luce di esperienze non esattamente positive di altre regioni italiane, le quali hanno forse azzardato troppo nel proporsi come autorità di gestione e poi hanno fatto fare una figura non esattamente positiva al sistema Italia. Visto i recenti risultati altrui, visto l´assordante silenzio del governo italiano che non ha nemmeno risposto alla richiesta del Presidente Zaia, credo noi si sia fatto il nostro dovere. Abbiamo svolto, con diligenza, il nostro ruolo ma oltre a questo, stante le attuali condizioni, non possiamo andare”.  
   
   
ITALIA -AUSTRIA: FVG, ALTRO PASSO AVANTI PROGRAMMA OPERATIVO 2014-20  
 
Trieste, 16 settembre 2014 - "Con l´odierna approvazione del Consiglio regionale, il programma di cooperazione transfrontaliera Italia-austria 2014-20 compie un altro passo avanti". Lo ha affermato l´assessore regionale al Coordinamento e programmazione delle politiche economiche e comunitarie, Francesco Peroni, a margine della riunione della V Commissione consigliare che ieri ha espresso parere favorevole alla proposta di programma di cooperazione transfrontaliera Interreg Italia-austria 2014-20 adottata dalla Giunta regionale il 29 agosto scorso. "Dopo un intenso lavoro di consultazione svolto nei mesi scorsi con centinaia di interlocutori interessati - ha spiegato l´assessore - prende sempre più corpo quello che rappresenterà per la nostra regione, insieme a Veneto, Alto Adige e tre regioni austriache, uno strumento strategico di investimento (quasi 97 milioni di euro) che annovererà, tra l´altro, interventi nell´ambito di ricerca, innovazione, competitività delle pmi, patrimonio naturale e culturale". Peroni ha sottolineato che "per la prima volta rispetto al precedente programma 2007-2013, tutta la nostra Regione divenga territorio eleggibile al programma, inclusa la provincia di Trieste che ne era precedentemente esclusa".  
   
   
SARDEGNA-BIELORUSSIA, UNA COOPERAZIONE RICCA DI POTENZIALITÀ  
 
Cagliari, 15 Settembre 2014 – La fiducia consolidatasi in dieci anni di buoni rapporti e cooperazione tra Bielorussia e Sardegna ha portato il ministro dell´Istruzione della Repubblica Bielorussa, Aleksandr Maskevich, nel corso di un incontro ufficiale con il presidente della Regione Francesco Pigliaru, a menzionare la relazione con l´isola quale esempio speciale anche per le altre regioni italiane. Formazione, turismo, Ict e agroalimentare gli argomenti al centro dell´incontro tenutosi questa mattina in Viale Trento, nato dal proponimento di verificare l´esistenza di spazi per nuove collaborazione tra i due paesi. "Irrobustire e rinnovare i rapporti tra Sardegna e Bielorussia apre a grande potenzialità", ha detto il presidente Pigliaru cogliendo l´invito del Ministro, accompagnato dal direttore del Centro Relazioni internazionali del Ministero Aleksandr Samuilich e dal console onorario bielorusso Giuseppe Carboni, a considerare la Bielorussa, vista la sua stabilità politica ed economica, quale ponte verso i mercati russi e dell´Est. Condiviso l´interesse a estendere l´esperienza della formazione al campo del turismo, anche attraverso il progetto Erasmus, così da poter affiancare gli operatori sardi con giovani capaci di fungere da interfaccia culturale e linguistica nel mercato dell´Est. Di cooperazione scientifica si è parlato con riferimento ai Parchi tecnologici, individuando il comune interesse a sviluppare i contatti tra le imprese dell´alta tecnologia. “Voi avete i grandi numeri, un Parco tecnologico con ben 12 mila ricercatori; noi abbiamo, oltre al Parco, un distretto tecnologico costituito di piccole start up di qualità. Esistono i presupposti per approfondire ed è nostro proposito far incontrare gli imprenditori privati del settore” ha detto il presidente Pigliaru, che ha poi parlato dell´interesse della Sardegna ad allargare il mercato dell´agroalimentare di qualità, e ha dunque invitato il Ministro a condividere, anche in vista dell´Expo di Milano, un ragionamento sui possibili flussi di esportazioni dei prodotti sardi. In chiusura, prima del consueto scambio di doni, il ministro Maskevich ha invitato il Presidente della Regione a un incontro ufficiale, in Bielorussia, per i primi di novembre. “Potrebbe essere l´occasione per partecipare con i nostri operatori e aprire in loco tavoli di confronto operativo” ha concluso Francesco Pigliaru.  
   
   
VENDOLA INCONTRA AMBASCIATORE IRAN: "APPELLO PER LA RAGAZZA DETENUTA"  
 
Bari, 16 settembre 2014 - Un colloquio intenso, chiaro fra l’ambasciatore iraniano Jahanbakhsh Mozaffari e il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. L’incontro si è svolto ieri pomeriggio nel padiglione 152 della Regione Puglia in Fiera del Levante. Insieme hanno parlato di questioni relative al rispetto dei diritti civili in Iran a quelle legate alle relazioni economiche, commerciali e culturali fra il paese asiatico e la Puglia. “Io credo che noi dobbiamo stimolare sempre gli incontri che hanno una natura economica, commerciale, turistica e culturale – ha detto il Presidente Vendola al termine del colloquio con l’Ambasciatore Mozaffari - perché abbiamo il dovere di lavorare affinché si possa tessere la tela dell’amicizia dei popoli, della reciproca conoscenza e della reciproca comprensione. Il colloquio che abbiamo avuto con l’Ambasciatore dell’Iran in Italia è stato un colloquio molto interessante, molto franco. Non abbiamo nascosto nessuna delle divergenze che talvolta hanno reso particolarmente difficile, e a volte anche incandescente, il rapporto fra Occidente, Europa e Iran. Credo che dirsi la verità sia una buona base per fare un cammino autentico. Ho sottolineato all’Ambasciatore dell’Iran l’importanza di costruire un processo di pace che possa, da parte di tutti, contribuire affinché il popolo palestinese trovi una patria e Israele viva con un sentimento di sicurezza. Abbiamo affrontato le questioni della politica che riguardano gli standard dei diritti umani ma abbiamo anche parlato di quanto interesse ci possa essere in sistemi di impresa innovativi, da una parte e dall’altra, per incontrarsi e costruire relazioni economiche”. E a proposito di diritti umani – ha sottolineato il Presidente della Regione Puglia - ho chiesto all’ambasciatore Mozaffari di sollevare nel suo Paese una questione che è al centro dell’attenzione di Amnesty International. Riguarda la detenzione a Teheran di una donna di 25 anni, studentessa che vive a Londra, iraniana, con cittadinanza britannica. Ghoncheh Ghavami è in carcere da due mesi per aver assistito a una partita di pallavolo maschile della World League. Per me non era possibile non approfittare di questo incontro con l’Ambasciatore, non solo per alludere generalmente alla questione dei diritti umani e dei diritti delle donne in Iran, ma per sollevare una questione specifica. Mozaffari ha detto che sarà sua cura intervenire sulle autorità governative per sensibilizzare quelle giudiziarie del suo Paese e spero che si possa ricevere una buona notizia”. “La Puglia – ha continuato il Presidente Vendola - è allineata alla politica del governo italiano, della Comunità Europea, ma noi pensiamo che debba essere sempre di più una politica di pace e di dialogo. Vorrei ringraziare l’ambasciatore dell’Iran perché ha avuto la stessa sincerità del suo interlocutore. Non c’è stata reticenza o ipocrisia nel suo discorso. Certo, restano delle divergenze ma resta anche la curiosità e la volontà di fare in modo che importanti relazioni, non solo di carattere economico e commerciale ma anche di carattere culturale e turistico, possano essere, a partire dalla Puglia e da questa terra che guarda sempre a Oriente con simpatia e curiosità, un contributo teso a costruire un mondo migliore, un mondo più armonico”. “Questa visita in Puglia, a Bari – ha aggiunto l’Ambasciatore Mozaffari - è stata una visita esplorativa, per vedere quali potrebbero essere i settori di collaborazione. Per dare avvio a una nuova stagione di lavoro e di collaborazione fra l’Iran e l‘Italia, ma più che altro fra le realtà regionali iraniane e italiane nella fattispecie della Puglia. Ho trovato una buona accoglienza nell’incontro con il governatore Vendola, ho trovato un sostegno da parte della politica anche regionale al lavoro degli imprenditori italiani e di conseguenza alle loro controparti in Iran. Perciò, visto che c’è la volontà di riprendere il filo di un rapporto di collaborazione economica e commerciale, potremo andare avanti. Sono fiducioso”. Infine a proposito dei settori nei quali potrebbe esserci collaborazione con la Puglia, l’Ambasciatore Mozaffari ha individuato quelli come la meccanica, l’elettronica applicata alla meccanica, l’agricoltura (prodotti e macchinari) e la farmaceutica.  
   
   
REFERENDUM LOMBARDIA, MARONI: SU STATUTO SPECIALE VOGLIO OPINIONE DEL POPOLO SOVRANO  
 
Milano, 16 settembre 2014 - "Quella sulla Lombardia a Statuto speciale come la Sicilia è una battaglia da fare, perché noi siamo più speciali della Sicilia, per quello che abbiamo fatto e per quello che stiamo continuando a fare, per cui non si capisce perché il loro Statuto preveda che lì il 100 per cento delle tasse resti ai Siciliani e qui non possiamo fare altrettanto. Per questo voglio sentire l´opinione dei cittadini lombardi su questo punto: siete d´accordo che anche la Lombardia abbia lo statuto speciale o no?". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo alle domande dei telespettatori nel corso della diretta della trasmissione televisiva ´Orario continuato´, su Telelombardia. "Giovedì - ha ricordato Maroni - la Scozia vota per l´indipendenza, il 4 novembre la Catalogna vota per l´indipendenza, non si capisce perché noi non possiamo fare un referendum consultivo per capire se i cittadini sono d´accordo o meno. La sovranità appartiene al popolo, per cui io voglio fare questo referendum consultivo".  
   
   
ZAIA A BRESSA: “SU REGIONI A STATUTO ORDINARIO MEGLIO SE TACEVA. FACILE RAGIONARE COL 90% DELLE PROPRIE TASSE IN TASCA E NON DOVENDO FARE LE NOZZE COI FICHI SECCHI COME IL VENETO”  
 
Venezia, 15 settembre 2014 - “Se c’è una certezza, storica, evidente e comprovata è che noi non siamo mai stati e mai saremo contro le autonomie. Lottiamo per la nostra e per avere pari opportunità rispetto a chi già ce l’ha, non per togliere qualcosa a qualcuno. La nostra responsabilità la esercitiamo tutti i giorni, con i mezzi di cui possiamo disporre”. Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta le dichiarazioni fatte dal Sottosegretario agli Affari Regionali Gianclaudio Bressa che, parlando a un convegno a Trieste, ha detto tra l’altro che “In Italia il problema sono le Regioni a statuto ordinario e non quelle speciali” e che queste ultime sono “le uniche ad aver dimostrato responsabilità”. “Bressa ha perduto un’occasione per tacere – aggiunge Zaia – ma se vuole parliamo pure e diciamo chiaramente e onestamente dove sta il problema. Parliamo di come si debbano fare le nozze coi fichi secchi in territori come il Veneto che non si trattengono dal 40 al 90 per cento delle entrate tributarie statali, come accade invece nella Provincia di Trento”. “Invito Bressa – prosegue Zaia – a riflettere su alcuni esempi eclatanti a cominciare dal fatto che il Veneto, prima Regione Turistica d’Italia può disporre di 3 milioni di euro per la sua promozione, contro i 57 milioni della Provincia trentina”. Zaia elenca quindi una serie di altri esempi eloquenti: la badante gratis (la Provincia di Trento eroga un “assegno di cura” integrativo all’indennità di accompagnamento che può arrivare fino a € 1.100 mensili); il reddito minimo per soggetti bisognosi fino a 950 euro per 4 mesi (3 rinnovi); libri di testo gratis per studenti delle elementari, medie e biennio superiori; il dentista: gratis da 0-18 anni; le borse di studio per frequenza di corsi di lingua straniera fino a 1.800 euro; lo stipendio di un insegnante di scuola superiore pari a 2.569 euro lordi mensili (cui possono aggiungersi indennità di bilinguismo annuale per 2.821 euro e indennità specializzazione annuale di 1.057 euro) a fronte dei 1.760 euro lordi mensili per l’insegnante in Veneto; agevolazioni Irap di svariata natura e addirittura riduzione dell’aliquota a zero per le nuove imprese per il primo periodo di imposta e i 4 successivi: facilitazioni alle imprese per l’accesso al credito con finanziamenti da minimo. 30.000 euro fino a 2,5 milioni di euro per investimenti fissi, ricerca e innovazione, export o servizi. “Occorre altro? – conclude Zaia - non credo; magari occorre pensare un attimo prima di parlare”.  
   
   
FVG, AUTONOMIA: SERRACCHIANI, SPECIALITÀ AL SERVIZIO DEL PAESE  
 
Trieste, 15 settembre 2014 - "L´allargamento dell´Unione europea permette di riformulare e rilanciare il concetto di specialità regionale. Oggi il Friuli Venezia Giulia, per la sua posizione geopolitica, può svolgere un ruolo indispensabile al servizio del Paese, nei rapporti con i Paesi dell´Est e con l´area dei Balcani, nello sviluppo dei traffici marittimi mediterranei". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, intervenendo il 12 settembre a Trieste alla tavola rotonda promossa dalla Cgil regionale sul tema "Dall´autonomia della specialità a quella della responsabilità", presente il segretario generale nazionale Susanna Camusso. Dopo l´introduzione del costituzionalista Sergio Bartole, hanno affrontato il tema, con il coordinamento del direttore del quotidiano "Il Piccolo" Paolo Possamai, il segretario regionale della Cgil Franco Belci, il sottosegretario alle Autonomie Claudio Bressa e Elena D´orlando, componente della Commissione paritetica Stato-regione. Se la specialità può essere oggi ripensata, non viene tuttavia meno la funzione che essa ha assolto nei suoi 50 anni di storia. "La specialità - ha ricordato la presidente Serracchiani - è stata concepita per unire i diversi territori di cui si compone il Friuli Venezia Giulia. E anche oggi c´è bisogno di un contenitore che li tenga assieme, e questo contenitore non può essere che la Regione". Specialità significa prima di tutto, secondo la presidente, gestire bene le tre macro-competenze che sono riconosciute al Friuli Venezia Giulia (Sanità, Enti locali e Trasporto pubblico locale), così come utilizzare bene i fondi dell´Unione europea. "Ma occorre nello stesso tempo - ha osservato - stabilire un confronto chiaro con il Governo sulle questioni finanziarie e su nuove competenze. Oggi credo che ci siano tutte le condizioni per rilanciare i rapporti della Regione con il Governo e con l´Europa".  
   
   
PATTO SVILUPPO, MARONI: VIA A CONFRONTO CON PARTI SOCIALI SU DEF  
 
Milano, 16 settembre 2014 - "Diamo il via all´iter della procedura prevista per la definizione del Documento Economico Finanziario, la legge di bilancio per il 2015 che sarà approvata entro la fine dell´anno. Inizia il confronto con le parti sociali, per esporre le linee guida e per sentire le loro opinioni sul bilancio che la Regione propone per il 2015". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso del suo intervento a Palazzo Lombardia durante gli Stati Generali per il Patto per lo Sviluppo. Costi Standard - "Ci sono alcune criticità, come i tagli annunciati dal Governo per la sanità e non solo, tagli che spero non siano lineari. Noi - ha precisato Roberto Maroni - non siamo contrari a tagliare gli sprechi ed è lì che il Governo deve intervenire, altrimenti la sanità regionale verrà ulteriormente penalizzata, quando invece basta applicare i costi standard: se tutte le Regioni applicassero il sistema della Lombardia nella sanità si arriverebbe ad un risparmio di quasi 20 miliardi all´anno. Poi ci sono alcune buone notizie come il miliardo di euro in più che abbiamo avuto dal Patto per la Salute, per il 2014 e il 2015, grazie alla prima applicazione dei costi standard, risorse aggiuntive che abbiamo ottenuto senza dover fare nulla - ha concluso Maroni - se non presentando i conti della Regione".  
   
   
FVG, PATTO STABILITÀ: SPRECHI DI SPAZI RIDOTTI DELL´83 PER CENTO  
 
Trieste, 16 settembre 2014 - Nel 2013 gli Enti locali del Friuli Venezia Giulia hanno ridotto in modo significativo gli "sprechi" degli spazi finanziari assegnati dalla Regione nell´ambito del Patto di stabilità. Gli spazi non utilizzati sono infatti passati dai 94,4 milioni di euro registrati nell´esercizio 2012 ai 20,2 milioni nell´ultimo anno, con una riduzione di circa l´83 per cento. Il dato si ricava dalla delibera con la quale la Giunta regionale, su proposta dell´assessore per le Autonomie locali Paolo Panontin, ha preso atto delle risultanze finali 2013 del saldo finanziario di competenza mista degli Enti locali soggetti al Patto di stabilità, in modo da poter applicare il sistema di premialità e penalità introdotto nell´ottobre dello scorso anno. Gli spazi finanziari verticali assegnati sono stati lo scorso anno pari a 115 milioni di euro; di questi, come abbiamo visto, 20,2 non sono stati utilizzati. Sono state accertate penalità per 7,8 milioni di euro a carico di 71 Enti locali e premialità di 2,7 milioni a favore di altri 22 Enti. È stato deciso di ridurre del 50 per cento le penalità, in quanto l´obiettivo di contenimento degli sprechi è stato comunque raggiunto, garantendo nello stesso tempo la totale copertura delle premialità da riconoscere agli Enti "virtuosi" e mantenendo un margine di redistribuzione di ulteriori 900 mila euro. Con questo bilanciamento tra le diverse esigenze l´Amministrazione regionale intende insomma ribadire la volontà di consolidare una gestione virtuosa e corretta del Patto. "Quello del Patto di stabilità - ha osservato l´assessore Panontin - è un tema che tanto pesa sugli amministratori locali del Friuli Venezia Giulia, e a loro siamo vicini perché siamo consapevoli delle grandi difficoltà che hanno nella sua gestione. Abbiamo deciso tutti assieme di introdurre un criterio che inducesse un migliore utilizzi spazi, quindi un sistema di premialità e penalità, di forte responsabilizzazione degli Enti locali. Il risultato è stato raggiunto, tanto che nel 2013 vi è stato un sostanziale miglioramento nell´utilizzo degli spazi". La delibera, approvata il 12 settembre dalla Giunta in via preliminare, sarà ora trasmessa al Consiglio delle Autonomie locali.  
   
   
MARCHE: PROTOCOLLO D’INTESA PER LA POLITICA DI COESIONE 2014 – 2020.  
 
Ancona, 16 settembre 2015 - Il presidente Gian Mario Spacca ha firmato in Regione il protocollo d’intesa con categorie economiche e parti sociali per la Politica di coesione 2014 – 2020. Presenti all’incontro anche gli assessori alle Politiche comunitarie, Paola Giorgi, alle Attività produttive Sara Giannini, al Lavoro, Marco Luchetti. “Il partenariato – ha detto il Presidente - è elemento qualificante nella costruzione e attuazione della politica di coesione e prevede il coinvolgimento dei partner economici e sociali lungo tutto il processo decisionale. In questo modo priorità, obiettivi, strumenti, monitoraggio e valutazione inerenti la gestione dei Fondi europei e statali, diventano momenti realmente condivisi con i destinatari delle politiche d’intervento. Le Marche da qui al 2020 possono contare su oltre un miliardo di euro di risorse europee. Una cifra estremamente rilevante, sia in relazione al generale contesto di scarsità di risorse pubbliche a sostegno della crescita, sia relativamente alla difficile congiuntura economica in essere. L’ingente budget che avrà a disposizione la Regione, permetterà di consolidare sia le misure anticrisi messe in campo negli anni, sia di sostenere processi virtuosi, come la promozione di processi innovativi e l’apertura estera del sistema Marche, che stanno dando ottimi risultati, come testimoniato dall’andamento dell’export.Interventi che troveranno un’unica visione strategica d’insieme anche nel piano d’azione della Macroregione Adriatico Ionica. Grazie alle ottime performance nell’utilizzo delle risorse ottenute nel periodo 2007/2013 pari a 100%, la Regione per il periodo di programmazione 2014/2020 ha ottenuto un incremento del +10% dei fondi rispetto alla programmazione passata. Ora si tratta, come in passato, di usarle al meglio”. Già nel precedente periodo di programmazione (2007 – 2013) la Giunta regionale ha attivato specifiche misure per mettere in pratica i principi di coinvolgimento e consultazione con il territorio, istituendo, nel 2008, il Comitato per la politica regionale unitaria e approvando nel contempo, assieme all’Assemblea legislativa regionale, il Documento unitario di programmazione. “Oltre che semplificare le procedure e rendere coordinati gli interventi previsti con i vari Fondi – ha detto Giorgi – questi meccanismi di consultazione contribuiscono a migliorare la qualità dei programmi, attraverso la conoscenza dei bisogni del territorio, e a rafforzare la democraticità dei processi decisionali. Tutta la fase di programmazione dei fondi è stata caratterizzata da un´attività di confronto con il partenariato diffusa sul territorio e molto partecipata e questo aspetto qualificante , grazie all´ Accordo sottoscritto oggi, diviene ora una costante del settennato". Hanno sottoscritto il protocollo le associazioni presenti nelConsiglio regionale economia e lavoro, Confcooperative, Confesercenti, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confindustria, Legacoop, Confapi, Casartigiani, Claai, Confagricoltura, Cia, Coldiretti, Copagni, Commissione regionale Abi, Cgil, Cisl, Uil. Il Partenariato economico e sociale, si articola su due livelli, uno generale - per una visione d’insieme e la verifica del livello d’ integrazione tra i singoli fondi europei e statali - e un livello tecnico o settoriale (tavoli tematici o settoriali), che si applica agli aspetti operativi della programmazione e alla fase di attuazione dei programmi. I Fondi oggetto del partenariato sono il Fondo sociale europeo, quello di sviluppo regionale, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, il Fondo si sviluppo e coesione. Annualmente, fino al termine del periodo di programmazione è prevista una sessione annuale di verifica sull’avanzamento strategico della politica regionale unitaria, sui risultati raggiunti nei diversi territori e sull’integrazione delle fonti finanziarie.  
   
   
PIEMONTE: FECONDAZIONE ETEROLOGA, REVISORI DEI CONTI DELLE AZIENDE SANITARIE E DEPURAZIONE DELLE ACQUE SONO STATI I PRINCIPALI ARGOMENTI TRATTATI IERI MATTINA DALLA GIUNTA REGIONALE  
 
Torino, 16 settembre 2014 - Eterologa. Come proposto dall’assessore Antonio Saitta, è stato recepito l’accordo raggiunto il 4 settembre scorso dalla Conferenza delle Regioni, in considerazione della straordinaria necessità ed urgenza di assicurare che le tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo si svolgano garantendo la salute di tutti i soggetti coinvolti. I centri pubblici e privati che intendono svolgere tale attività dovranno inviare un’apposita comunicazione alla Regione. Viene invece rinviata ad un successivo provvedimento la quantificazione economica delle prestazioni di tipo eterologo, in analogia agli indirizzi nazionali in corso di definizione. Il Comitato tecnico-scientifico insediatosi venerdì scorso - composto dai direttori sanitari e dai responsabili dei centri pubblici di effettuare l’eterologa (Sant’anna, Maria Vittoria e Civile di Fossano), un biologo ed un genetista sotto il coordinamento del direttore generale dell’assessorato - darà indicazioni univoche e precise sull´attuazione dell’accordo. Revisori dei conti Asr. Un disegno di legge presentato dall’assessore Antonio Saitta, che passa ora all’esame del Consiglio regionale, dando attuazione ad una norma del Patto nazionale per la salute prevede che i revisori dei conti di ognuna delle 19 aziende sanitarie diminuiscano da 5 a 3 e siano nominati uno dalla Regione, uno dal Ministero della Salute e uno dal Ministero dell’Economia. Depurazione delle acque. Via libera, su proposta dell’assessore Alberto Valmaggia, al testo dell’accordo di programma quadro tra Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico e Regione Piemonte sull’attuazione del piano straordinario di tutela e gestione della risorsa idrica, finalizzato prioritariamente a potenziare la capacità di depurazione dei reflui urbani. L’accordo comprende la realizzazione di 22 progetti per una spesa complessiva di 31 milioni di euro, di cui 9,65 di finanziamento pubblico e il resto a carico degli enti attuatori (Acqua Novara, Atena, Sii, Smat, Acda, Calso, Acquedotto Valtiglione, Acquedotto della Piana, Asp, Ccam, Gestione acqua, Amag). La Giunta ha inoltre deciso: - su proposta dell’assessore Giovanna Pentenero, di modificare il Piano di revisione del dimensionamento delle istituzioni scolastiche statali per l’anno 2014-15 in modo da consentire l’attivazione della classe prima del Liceo delle Scienze umane di Limone Piemonte; - su proposta dell’assessore Antonio Saitta, di proseguire la procedura di scioglimento delle Federazioni sanitarie, di non concedere ai cinque ex direttori delle federazioni l’indennità di risultato per gli anni 2012 e 2013 in quanto non erano stati definiti gli obiettivi, di recepire gli accordi tra il Governo e le Regioni sui percorsi di assistenza per le persone affette da malattie emorragiche congenite e sui requisiti minimi organizzativi delle strutture sanitarie autorizzate all’approvvigionamento, conservazione e distribuzione di tessuti e cellule umane.  
   
   
FERRARA - FONDI EUROPEI DECISIVI PER LA CRESCITA DELLA PROVINCIA  
 
Ferrara, 16 settembre 2014 - In un silenzio pressoché assoluto sui grandi mezzi di informazione e nelle aule parlamentari, si sta giocando, in queste settimane, una partita decisiva per le speranze di ripresa anche delle imprese della provincia: quella di prepararsi al meglio per utilizzare con profitto i Fondi strutturali 2014-20. Sono note, a tale riguardo, le difficoltà che le aziende ferraresi manifestano nell´utilizzo delle risorse messe a disposizione dalla Comunità Europea: secondo i calcoli della Camera di commercio, tra il 2007 e il 2013, a fronte delle 2639 imprese dell´Emilia-romagna ammesse a contributo, solo 153 risiedono in provincia di Ferrara, per una incidenza sul totale regionale pari ad appena il 7,55%. 17.370.428,34, inoltre, l´entità dei cofinanziamenti erogati alle aziende ferraresi, contro i 230.140.357,08 assegnati ad imprese con sede nelle restanti province della regione. “I Fondi europei – ricorda Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara - costituiranno, nel 2015, circa 1/3 dell´intera spesa in conto capitale del nostro Paese. Utilizzarli in maniera efficace, in primo luogo a sostegno di un sistema produttivo provato da una lunga crisi, dovrebbe rappresentare un tema assolutamente prioritario: e la discussione su come evitare gli errori del passato, dovrà necessariamente coinvolgere, oltre alle istituzioni interessate, la collettività locale e l´intera società civile”. Per la Giunta camerale, dunque, la programmazione 2014-20 rappresenta un´occasione unica per consolidare i germogli di ripresa e mettere Ferrara su un sentiero di crescita duratura. Ecco allora l´idea dell´Ente presieduto da Govoni di dare vita, in sinergia con Regione, comuni ed associazioni di categoria, ad una vera e propria task force per lavorare sulla qualità dei progetti presentati dalle dalle imprese, migliorandone il tasso di successo. Non solo esperti, ma anche contributi a fondo perduto. Quasi pronto, inoltre, il bando “Partecipazione ai progetti europei”, che coprirà, in particolare, le spese relative ai costi di consulenza e di assistenza tecnica riferiti alle attività di project management, redazione e presentazione delle proposte progettuali. Del resto, sottolinea la Camera di Commercio, i benefici per l’impresa derivanti dalla partecipazione a programmi di respiro comunitario non sono pochi: - presenza attiva ad un progetto di ricerca che genera un incremento di conoscenza e competenze nella materia oggetto di ricerca e di interesse per l´azienda; - inserimento in contesti operativi internazionali e visibilità sul mercato internazionale; - identificazione di nuovi partner tecnologici e commerciali; - facilità nell’avvio di processi di trasferimento tecnologico e di know-how; - acquisizione di nuovi clienti e fornitori; - possibilità di posizionamento su mercati diversi da quello di riferimento.  
   
   
PERUGIA SECONDA CITTÀ MENO CARA D´ITALIA PER I PREZZI DEGLI APPARTAMENTI  
 
Perugia, 16 settembre 2014 – Malgrado una leggera ripresa dei prezzi rispetto alle rilevazioni del 2013, Perugia continua ad essere, dopo Catanzaro, la città meno costosa d´Italia per quello che riguarda l´acquisto di appartamenti nel capoluogo. Lo rivela un´indagine condotta da Immobiliare.it su tutti i capoluoghi italiani. A Perugia, i prezzi sono ulteriormente scesi dell´8 per cento nell´ultimo semestre e del 10,4 per cento rispetto allo scorso anno, con una valutazione media di 1504 euro al metro quadro. Mentre i prezzi del mattone continuano a scendere, a salire e´ l´offerta, tanto di appartamenti in locazione quanto di immobili in vendita: nel corso del primo semestre gli indici sono cresciuti rispettivamente dell´1% e del 3,4%. Rimane forte, comunque, la differenza di disponibilità sul mercato di appartamenti in locazione, meno numerosi di quelli in vendita. "Il dato di Perugia è molto diverso, commenta l´assessore alle politiche abitative Stefano Vinti, sia rispetto alla media nazionale, assestata intorno ai 2.250 euro/mq, ma anche rispetto alla stessa area del Centro che in media fa registrare un prezzo medio di vendita intorno ai 2650 euro al metro quadro. Certamente il calo continuo dei prezzi, anche se più contenuto rispetto all´anno scorso, è un segnale del perdurare della crisi. A Perugia, in particolar modo per la presenza di centinaia di appartamenti realizzati ma ancora sfitti o invenduti. Ma questo dato, accompagnato da quello che rileva una lieve ripresa nel settore mutui evidenziata da più osservatori, tanto per la domanda quanto per le erogazioni, ha facilitato le famiglie nella compravendita di immobili, anche se non e´ cresciuta certo la capacità reddituale. Per questo motivo e dunque per agevolare ancora più le famiglie che comunque ancora faticano a conquistarsi questo vero e proprio "diritto", la Regione dell´Umbria ha messo in campo diversi incentivi rivolti a quelle tipologie familiari più disagiate. Sul versante degli affitti l´indicazione ad Ater di procedere all´acquisto di palazzine da assegnare a canone sociale ed inoltre il sostegno al pagamento dell´affitto nei casi di particolare debolezza sociale. Nei prossimi mesi, a partire da ottobre, invece, usciranno i bandi regionali dedicati all´acquisto della prima casa. Sono previsti contributi per le giovani coppie e le famiglie monoparentali pari al 40 per cento del costo dell´alloggio con un massimo di 40.000 euro nei centri storici di Perugia e Terni, nei centri storici degli altri comuni dell´Umbria il 35 per cento del costo dell´alloggio con un massimo di 35.000 euro. Per gli acquisti fuori del centro storico il contributo è pari al 30 per cento del costo dell´alloggio con un massimo di 30.000 euro. Per i single invece il contributo andrà calcolato sui metri quadrati dell´alloggio. Potranno essere ammessi a contributo fino a 60 mq ed anche in questo caso saranno privilegiate le domande per alloggi situati nei centri storici: 450 euro al metro quadro (fino ad un massimo di 27mila euro) nelle città di Perugia e Terni, 400 euro al metro quadro (fino ad un massimo di 24mila euro) nei centri storici delle altre città ed infine 350 euro al metro quadrato (fino ad un massimo di 21mila euro) aldifuori dei centri storici. A tutto ciò va aggiunta la possibilità di utilizzare la convenzione Gepafin-istituti bancari che la Regione ha finanziato per facilitare l´acquisizione di mutui ipotecari assistiti da garanzia dedicati proprio all´acquisto della prima casa, prevedendo condizioni ancora più vantaggiose e favorevoli rispetto alle condizioni del mercato. "Comprare casa in tempi di crisi, ribadisce Vinti, è comunque cosa non facile, soprattutto se rientri nelle categorie di maggiore disagio. Certamente però questi strumenti, uniti al particolare andamento dei prezzi, possono risolvere numerosi problemi per quelle famiglie che ancora lottano per raggiungere il diritto alla prima casa".  
   
   
SARDEGNA: GIUNTA REGIONALE, LE ALTRE DELIBERE APPROVATE  
 
Cagliari, 15 Settembre 2014 – Un primo passo della Regione verso la riduzione delle società partecipate e delle posizioni dirigenziali di Enti e Agenzie Regionali il 12 settembre durante la seduta di Giunta regionale. Nell´ambito delle politiche culturali è stata approvata l´erogazione di borse di studio per 2 milioni e 98 mila euro, e lo stanziamento di 5 milioni per gli studenti disabili. Dai Lavori pubblici invece l´ultimo atto preliminare alla firma dell´Accordo di programma quadro da 400 milioni sulla viabilità. Società Partecipate - La Giunta ha avviato il percorso di riduzione delle società partecipate, approvando l´atto di indirizzo per la dismissione delle Bastogi Spa e Brioschi Spa. L´esecutivo ha inoltre deciso di intestare al Centro Regionale di Programmazione la competenza per l´avvio delle azioni di sperimentazione del progetto Digipay4growth (Progetto sperimentale sulla moneta complementare), prima in capo a Sardegna Promozione. Scuole - Due milioni e 98 mila euro sono stati stanziati su proposta dell´assessore all´Istruzione Claudia Firino per le borse di studio a sostegno delle famiglie per l´anno scolastico 2013-2014, destinate ad alunni che frequentano le scuole statali e paritarie primarie e secondarie di primo e secondo grado. Duecentoventidue mila euro andranno ai Comuni di Cagliari e Sassari per poter garantire posti gratuiti nei convitti "Vittorio Emanuele" di Cagliari e "Canopoleno" di Sassari. Lavori Pubblici - Approvato su proposta dell´assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda l´ultimo atto formale richiesto alla Giunta per poter procedere alla firma con il Ministero dell´Accordo di programma quadro sulla viabilità rafforzato che farà arrivare 400 milioni di euro per le strade dell´Isola. Sempre su proposta dell´assessore Maninchedda, l´esecutivo regionale ha approvato un disegno di legge che abolisce i quattro Distretti territoriali dell´Agenzia regionale Area, avviandone la ristrutturazione, e ha nominato commissario Sergio Cocciu, direttore del servizio Edilizia Residenziale dell´assessorato ai Lavori Pubblici per poter procedere al riordino amministrativo. Sanità - Su proposta dell´assessore Luigi Arru l´esecutivo ha dato il via libera all´erogazione dei contributi per i Centri Antiviolenza e delle Case di accoglienza: 1.490mila euro arrivano dal fondo nazionale politiche sociali 2013 e 2014 e 500mila euro dalle risorse regionali 2014. E´ stata poi approvata la rimodulazione di alcuni interventi di edilizia sanitaria assegnati alla Asl 1 di Sassari. All´ospedale Marino di Alghero andranno 300mila euro per il completamento della ristrutturazione della ex "Casa Suore" (locali di ex radiologia, climatizzazione dei locali degenze di fisioterapie, impianto di evacuazione gas anestetici della sala risveglio), 100mila euro per l´adeguamento del Dispensario antitubercolare di Alghero e 300mila euro per i nuovi impianti elevatori del presidio ospedaliero di Alghero. Infine, in attesa della completa informatizzazione del Sistema Trasfusionale e della riorganizzazione della rete ospedaliera, sarà definito un assetto organizzativo temporaneo della Rete da parte dell´Assessorato. Ambiente - Sarà ampliata e sottoposta a manutenzione straordinaria la rete fognaria di Costa Paradiso (Ot), su proposta dell´assessore Donatella Spano. La rete, infatti, calibrata su un massimo di 4mila utenze e dovendo far fronte a 3.950, era arrivata alla saturazione della capacità depurativa dell´impianto. È stato poi modificato uno dei parametri fissati per l´erogazione di contributi alle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile: in particolare, non sarà considerato un parametro di valutazione il numero di interventi/attivazione Aib nel 2013. Approvazioni Definitive - Sono state approvate definitivamente dopo il passaggio in Consiglio regionale le delibere con il Fondo per la non autosufficienza con il programma "Ritornare a casa" (2 milioni e 473mila euro), gli interventi di rilevanza strategica regionale nel settore Sanità, gli interventi creditizi a favore dell´industria alberghiera e la programmazione di 8 milioni e 998mila euro di fondi Por Fesr per inclusione, servizi sociali, istruzione e legalità.  
   
   
LETTERA DELLA GIUNTA DELLA CALABRIA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI. NELLA MISSIVA, LA RICHIESTA DI NOMINA DEL COMMISSARIO AD ACTA PER IL PIANO DI RIENTRO E LA RIMOZIONE DEL SUB COMMISSARIO GENERALE LUCIANO PEZZI  
 
Catanzaro, 16 settembre 2014 - La non più differibile nomina del Commissario ad acta per il piano di rientro e la rimozione del Sub Commissario, Generale Luciano Pezzi. E’ quanto chiedono in una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, ed ai Ministri della Salute, Economia e Finanze ed Affari Regionali, la Presidente f.F. Della Regione Calabria Antonella Stasi e gli assessori regionali. Nella missiva l’esecutivo evidenzia le gravi difficoltà causate dalla mancata nomina del Commissario ad acta per il piano di rientro. “Il Consiglio dei Ministri – si legge - non ha ancora oggi inteso porre rimedio con la nomina del nuovo Commissario, nonostante le reiterate richieste e sollecitazioni che in tal senso sono state rivolte, con la conseguenza che, da un lato, in Calabria ci si muove in ambiti di dubbia appropriatezza, e dall’altro la stessa funzione di affiancamento che i Sub Commissari sono deputati a svolgere, svanisce per l’assenza dell’organo da affiancare. E quindi, in disparte le riprovevoli iniziative di cui si è detto, tale evidenza comporta, altresì, una perniciosa paralisi dell’attività amministrativa, destinata a proseguire, atteso il principio di continuità dell’azione amministrativa, in quanto direttamente correlata al raggiungimento dello scopo da perseguire”. Inoltre la Giunta nella lettera evidenzia che “il Sub commissario, Gen. Luciano Pezzi, non si risparmia nell’esprimere giudizi di grave disvalore nei confronti della capacità politica ed operativa degli organi e delle strutture regionali, fino a scendere ad apprezzamenti e considerazioni di natura personale e professionale di assoluta intollerabilità”. Tutto ciò, secondo l’esecutivo ha alterato “lo spirito di collaborazione che deve necessariamente ispirare e sovrintendere a tutte le attività previste per l’attuazione del piano di rientro della Regione Calabria, con conseguente palese pregiudizio per quella leale ed efficace sinergia istituzionale che costituisce l’elemento portante dell’Intesa nella quale il Piano affonda le sue radici, e l’assenza della quale comprometterebbe irrimediabilmente la realizzazione dei risultati attesi connessi al piano di rientro, nel superiore interesse pubblico”. Per questo l’esecutivo chiede l’immediata nomina del Commissario ad acta per il piano di rientro, il contestuale esonero del Gen. Luciano Pezzi dalle funzioni di sub commissario” a causa delle non sanabili incompatibilità”.  
   
   
SARDEGNA, DALLA GIUNTA 35 MILIONI PER IL FONDO UNICO E 5 PER IL SUPPORTO AGLI ALUNNI DISABILI.  
 
Cagliari, 15 Settembre 2014 - La Giunta regionale, riunita il 12 settembre, ha approvato il disegno di legge sull´assestamento di bilancio che prevede il reintegro del fondo unico degli enti locali per una somma pari a 35 milioni di euro. Si tratta di un atto amministrativo che è indirizzato a recuperare in larga parte il definanziamento operato dalla precedente giunta regionale nella manovra finanziaria 2014. "Con questo reintegro la Giunta regionale guidata dal presidente Pigliaru risponde tempestivamente e concretamente alle richieste di sostegno formulate dagli enti locali, ultimamente in particolare dalle Province - dice l´assessore degli Enti Locali, Cristiano Erriu - L´incremento del fondo unico si somma allo sblocco di somme consistenti di pagamenti su opere delegate e alla programmata cessione di spazi finanziari ulteriori a beneficio di Comuni e Province attraverso il meccanismo del cosiddetto patto verticale che rafforza il ruolo degli Enti locali." Sempre nell´ottica di sostenere le politiche condotte da Province e Comuni all´interno delle proprie dotazioni di bilancio, la Giunta regionale ha stanziato 5 milioni di euro destinati al supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni disabili. "E´ un risultato molto importante, soprattutto perché - alla vigilia dell´inizio del nuovo anno scolastico - dei 5 milioni stanziati oggi l´80% sarà immediatamente disponibile tramite decreto in termini di anticipazioni - sottolinea l´assessore all´Istruzione Claudia Firino - Questo consentirà di saltare i normali passaggi burocratici, accelerare al massimo i , e dare tutte le garanzie alle amministrazioni rispetto alle richieste urgenti pervenute. È la prima volta che un governo regionale garantisce questo finanziamento per gli alunni disabili prima dell´inizio dell´anno scolastico, ed è grande segno di attenzione da parte di questa giunta nei confronti delle politiche per l´istruzione". Il restante 20% dell´importo stanziato sarà saldato sulla base delle informazioni relative al numero di alunni che fruiranno effettivamente degli stessi servizi. Il decreto è stato firmato già in serata.  
   
   
LA REGIONE SARDEGNA VERSO LA RIDUZIONE DEL NUMERO DEI POSTI DIRIGENTI  
 
Cagliari, 16 Settembre 2014 – La Regione prosegue nel suo percorso di riorganizzazione del personale della Pubblica Amministrazione e riduzione dei posti dirigenziali. Un mese e mezzo per definire la dotazione organica dirigenziale degli Enti e delle Agenzie regionali. "La delibera approvata oggi
– dice l´assessore del Personale e Affari Generali Gianmario Demuro – dà mandato agli Enti e alle Agenzie regionali di definire entro 45 giorni gli atti di riorganizzazione. Lo sforzo che viene chiesto ai vari Enti è quello di applicare dei criteri di razionalizzazione dei servizi dedicati ai supporti direzionali e di autofinanziamento, il possibile accorpamento in un´unica struttura delle attività dirigenziali e ridisegnare le strutture periferiche, inoltre la riduzione del numero delle posizioni di studio e ricerca previste nella dotazione organica dirigenziale". Questo intervento di razionalizzazione delle strutture e della dotazione dirigenziale si inserisce all´interno di un più ampio processo che prevede – per agenzie ed enti – la mappatura delle competenze del personale e la mobilità all´interno dell´ente pubblico previsto nel disegno di legge 72.  
   
   
"SEU", AL VIA QUARTO CORSO PROGETTAZIONE EUROPEA; AL CENTRO LA NUOVA PROGRAMMAZIONE 2014-2020  
 
Perugia, 16 settembre 2014 – Il Seu - Servizio Europa e la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica hanno organizzato la quarta edizione del corso di progettazione europea al cui centro sarà la nuova programmazione 2014-2020 presentata dell´Unione Europea per sostenere lo sviluppo e l´integrazione economica, sociale e culturale dei Paesi membri. Il Seu – Servizio Europa ha programmato questo corso con lo scopo di preparare gli Enti e gli operatori del settore che dovranno essere in grado di programmare, progettare, realizzare e rendicontare gli interventi con precisione e tempestività per impiegare al meglio le risorse comunitarie, determinanti per la ripresa economica della regione. "La quarta edizione del corso - sottolinea Alberto Naticchioni, amministratore unico del Seu e della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica – dopo gli ottimi risultati conseguiti, nel 2013 e nel corso del 2014, grazie al coinvolgimento di esperti di alto profilo nel settore della progettazione europea, è finalizzata a fornire gli strumenti di base per promuovere la conoscenza delle nuove opportunità relative alla programmazione 2014-2020 allo scopo di rafforzare le competenze professionali di progettazione e gestione relativamente ai contributi europei". Il Corso, al quale è possibile iscriversi entro il 30 settembre 2014, presenta un´impostazione teorica volta a contestualizzare le tipologie dei finanziamenti comunitari, con particolari approfondimenti alle tematiche culturali, ed esercitazioni pratiche rispetto a tematiche specifiche, rispondendo in tal modo alle esigenze dei singoli partecipanti, in modo da permettere di cimentarsi, in maniera pratica, con gli strumenti finanziari dell´Unione Europea. Il progetto, che si svolgerà in tre sessioni, è rivolto a operatori del settore provenienti da enti pubblici e privati, persone attive sul mercato del lavoro, giovani interessati a conoscere le opportunità future promosse dall´Unione europea che insistono sui settori dell´ambiente, cultura, istruzione e formazione, sociale e innovazione. Le domande d´iscrizione, potranno essere inviate al Seu Servizio Europa, Villa Umbra, loc. Pila 06132, Perugia entro il 30 settembre 2014, utilizzando il modello scaricabile dal sito www.Seu.it    
   
   
SARDEGNA: LE ADESIONI DELLE IMPRESE AL PROGRAMMA ICO PER L’OCCUPAZIONE  
 
Cagliari, 15 Settembre 2014 - Avviato dall’Assessorato regionale del Lavoro e dall’In.sar. – Iniziative Sardegna S.p.a., il programma Ico - interventi coordinati per l’occupazione rivolto alle imprese operanti nei settori agroalimentare, Ict e nautico. Tra gli obiettivi del programma quello di creare sviluppo e nuova occupazione a sostegno delle imprese operanti nel territorio regionale, attraverso l’attivazione di progetti integrati di politiche attive del lavoro realizzando una sinergia fra il settore pubblico e quello privato e promuovendo una migliore cooperazione tra il mondo del lavoro e quello dell’istruzione e della formazione con l’intento di proporre una nuova metodologia per l’inserimento sociale e lavorativo di soggetti disoccupati/inoccupati e fruitori di ammortizzatori sociali. Le imprese interessate ad aderire al programma potranno compilare l’apposita domanda a partire dalle ore 9 di mercoledì 17 settembre 2014, seguendo la procedura on line attiva sul sito dell’In.sar. ( www.Insar.it ). Eventuali informazioni potranno essere richieste all’In.sar. Contattando i seguenti numeri telefonici: telefono 070288584, fax 070288065 e messaggi di posta elettronica all’indirizzo Indirizzo emailinfo@programmaico.It    
   
   
LAVORO IN VENETO: MAGGIORI OPPORTUNITA’ CON I NUOVI CONTRATTI A TERMINE  
 
Venezia, 16 settembre 2014 - Nel recente report congiunturale La Bussola di agosto 2014, pubblicato dall’Osservatorio & Ricerca di Veneto Lavoro, seppur in un quadro generale di perdurante andamento negativo dell’economia veneta, era emerso nel primo semestre 2014 un certo risveglio della domanda di lavoro, con una rilevante crescita delle assunzioni a tempo determinato. Con la Misura 54, approfondimento tematico di Veneto Lavoro di settembre 2014, si è analizzato più a fondo il dato sulle assunzioni con contratto a termine, soprattutto per verificare se e in che misura tale incremento sia dovuto alle recenti modifiche normative introdotte con il decreto legge n. 34/2014. L’analisi mette in luce un primo elemento di assoluto rilievo: le assunzioni a tempo determinato nel primo e secondo trimestre del 2014 hanno raggiunto il massimo storico, superando gli stessi valori (pre-crisi) del primo semestre 2008. L’incremento, rispetto al primo semestre 2013, risulta pari a quasi l’11%, con una sensibile accelerazione nel secondo trimestre, periodo in cui hanno cominciato ad avere effetto le nuove regole del decreto, emanato il 20 marzo 2014. In termini assoluti le assunzioni a termine sono passate da 202.975 (primo semestre 2013) a 224.730 (primo semestre 2014), con un aumento pari a +21.755. Da segnalare la relazione tra tale crescita e le facilitazioni indotte dall’acausalità, vale a dire l’eliminazione dell’obbligo di indicare una causa di natura tecnico-produttiva per giustificare l’apposizione del termine, che è stato motivo in passato di un eccessivo contenzioso giudiziario. Infatti, seppur si assista ad una crescita anche nelle assunzioni dovute a stagionalità (+11%) e per sostituzione (+10%), quelle dovute ad altre ragioni (e quindi acausali secondo la nuova normativa) sono aumentate in misura maggiore (+13%). La migliore performance, particolarmente nei mesi di maggio-giugno, si è realizzata nel comparto manifatturiero (metalmeccanico in primis), dove continuano a intravedersi segnali di rimessa in moto della domanda di lavoro, confermati anche dalla crescita del lavoro somministrato. Un ulteriore effetto che può essere ascritto alla semplificazione normativa è il sensibile aumento delle proroghe, che nel primo semestre 2014 sono state circa 30.000, con una crescita del 26% rispetto al 2013. Infine, e questo sembra l’elemento più interessante, l’incremento delle assunzioni a termine non è dovuto ad una crescita del numero medio di assunzioni per impresa, bensì all’incremento del numero di imprese ricorse a tale tipologia di assunzioni. Nel secondo trimestre 2014 le imprese che hanno fatto assunzioni a termine sono state 27.813, circa 2.600 in più rispetto al corrispondente periodo del 2013. Anche dal lato delle imprese emerge la crescita nei comparti manifatturieri e in quelli terziari strettamente collegati (ingrosso e logistica). “Questi dati – commenta l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan – ci confortano, in quanto confermano la validità della mia posizione in materia di riforma del mercato del lavoro. In particolare trovano conferma tre aspetti: il primo, che gli strumenti per una ‘buona flessibilità’, che aiuti le imprese a ritrovare fiducia, funzionano solo se sono di semplice applicazione e senza i rischi di contenziosi giudiziari; il secondo, che l’accresciuta centralità del contratto a tempo determinato come modalità di avvio del rapporto impresa-lavoratore va vista con favore, in quanto può essere la risposta vincente al bisogno di conciliare la giusta dose di flessibilità per l’impresa con adeguate tutele per i lavoratori; da ultimo, la conferma che la ricorrente disputa sull’articolo 18 non solo non aiuta ad affrontare i veri problemi che interessano lavoratori e imprese ma è anche inutile e fuorviante alla luce delle nuove dinamiche che stanno trasformando il mercato del lavoro”.  
   
   
CALABRIA: DODICI NUOVE IMPRESE GRAZIE AL PROGETTO TALENTLAB L’ASSESSORE REGIONALE ALLA CULTURA MARIO  
 
Catanzaro, 16 settembre 2014 - Caligiuri ha presentato gli esisti e la graduatoria del “Talentlab spin-off”, attività sviluppata nell’ambito del progetto realizzato da Calabriainnova e dedicato ai ricercatori universitari calabresi. Alla conferenza di presentazione hanno preso parte, inoltre Danilo Farinelli della direzione di Calabriainnova e Menotti Lucchetta, dirigente del Dipartimento 11 (Cultura e Ricerca) della Regione. Sul sito della Regione è stata pubblicata la graduatoria delle nuove imprese nate da spin-off della ricerca universitaria calabrese. Le domande che hanno superato l’ultima fase di selezione sono 12, selezionate tra le 50 idee progettuali presentante nella prima fase da oltre 200 ricercatori delle università calabresi. Si tratta di 12 nuove imprese altamente innovative, derivanti dai risultati della ricerca di 44 ricercatori calabresi. Dopo aver superato in 29 la prima selezione dell’avviso pubblico “Talentlab spin-off”, hanno seguito il percorso di formazione messo a punto da Calabriainnova sui temi della gestione e del fare impresa, focus tecnologici su modelli di business e commercializzazione in base al settore di applicazione dell’idea. Sono poi seguite sessioni di accompagnamento con tutor dedicati per sviluppare il progetto d’impresa che è stato candidato alla seconda fase del percorso, per avere accesso agli incentivi. I settori di applicazione delle nuove imprese sono l’Ict (tecnologie dell´informazione e della comunicazione ) (58%) il biomedicale (25%), il resto si divide tra manifattura ed energia ambiente. L’ammontare complessivo delle agevolazione concesse è di circa 1,7 milioni di euro, a fronte di investimenti per 2,1 milioni di euro, cifra che rappresenta un incoraggiante motore per l’occupazione d’eccellenza e per l’intera economia calabrese. In Calabria, dal 2000 ad oggi, in base ai dati raccolti da Calabriainnova, esistono 21 imprese spin-off. “Negli ultimi anni in Calabria - ha dichiarato l’Assessore Caligiuri - la ricerca ha fatto dei passi in avanti importanti anche grazie a Calabriainnova. La ricerca deve diventare sempre di più, il tema centrale del futuro della nostra regione e gli investimento di questa Giunta sono stati notevoli. L’aver creato 12 nuove imprese altamente innovative all’interno dei nostri atenei, coinvolgendo 44 giovani ricercatori è sicuramente una ottima notizia”. “Le possibilità di avere successo per queste imprese - ha dichiarato Menotti Lucchetta - sono molto elevate grazie al percorso di formazione che i ricercatori hanno fatto insieme a Calabriainnova, sui temi della gestione e del fare impresa, focus tecnologici su modelli di business e commercializzazione in base al settore di applicazione dell´idea”. “In un solo anno Calabriainnova e la Regione - ha dichiarato Danilo Farinelli - hanno costituito ben 12 imprese spin-off, più della metà di quanto non si sia fatto in 14 anni. Il nostro obiettivo è che, a distanza di tempo, queste imprese, non solo sopravvivano, ma crescano. La Calabria, nel campo delle imprese innovative e della ricerca, non è più tra le ultime e se si continua così potrà raggiungere in poco tempo la prima in classifica, il Friuli Venezia Giulia”.  
   
   
OCCUPAZIONE: REGIONE UMBRIA PUBBLICA AVVISO PER FAVORIRE INSERIMENTO PROFESSIONALE GIOVANI LAUREATI  
 
Perugia, 16 settembre 2014 – Ha come obiettivo quello di favorire e finanziare percorsi formativi integrati a supporto della specializzazione e dell´innovazione del sistema produttivo regionale, il bando che sarà pubblicato il 17 settembre dalla Regione Umbria, su iniziativa dell´Assessorato allo Sviluppo economico, formazione e lavoro. La pubblicazione dell´Avviso i cui criteri sono stati approvati dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore Riommi, rientra tra gli interventi previsti dal Programma annuale regionale per il sostegno al lavoro finanziato con risorse complessive pari 2milioni 300 mila euro, individuate nell´Asse Occupabilità del Por Umbria Fse 2007-2013 e nel Fondo Nazionale per l´Occupazione. "In coerenza con la strategia ‘Europa 2020´ – ha spiegato l´assessore Riommi – la Giunta regionale ha approvato i criteri per l´emanazione di un avviso pubblico che concorra alla realizzazione di politiche di sviluppo attraverso strategie multisettoriali ed integrate, fondate sulle specializzazioni territoriali e l´internazionalizzazione dei mercati. In pratica – ha aggiunto l´assessore - si vuole intervenire per rafforzare le competenze di laureate e laureati, al fine di favorire il loro inserimento occupazionale in settori e processi innovativi di particolare interesse per l´economia regionale, nell´ottica di una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva cioè basata sulla conoscenza e sull´innovazione, più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva, con un alto tasso di occupazione e che favorisca la coesione sociale e territoriale". L´avviso pubblico prevede due tipologie di interventi:la prima, finanziata con 2milioni 100mila euro, punta a realizzare percorsi formativi integrati, consistenti in un´attività formativa teorica di contenuto specialistico e in un tirocinio curriculare, per l´acquisizione di competenze mirate all´inserimento lavorativo di soggetti ad elevata scolarità. E´ prevista un´indennità di partecipazione mensile a favore del tirocinante pari a 600 euro se la sede del tirocinio è situata nel territorio regionale, 800 se la sede è fuori regione. La seconda tipologia di interventi (finanziata con risorse pari a 200 mila euro), prevede incentivi per l´inserimento occupazionale presso imprese localizzate in Umbria, di coloro che abbiano regolarmente frequentato i percorsi formativi previsti nella prima tipologia di intervento individuata nell´avviso. L´incentivo sarà concesso esclusivamente per assunzioni con contratti a tempo indeterminato, pieno o part-time, incluso il contratto di apprendistato per un importo massimo pari a 6 mila euro. Il 50 per cento delle risorse stanziate a favore di questa tipologia di intervento è riservato alle imprese che assumono donne. Dal 17 settembre 2014, (data di pubblicazione sul «Bollettino Ufficiale della Regione Umbria) potranno presentare domanda di partecipazione le agenzie formative accreditate in Umbria anche costituite in raggruppamento – associazioni temporanea di impresa, di scopo o in consorzio.  
   
   
LAVORO, MARONI: FONDO DA 24 MLN PER IMPIEGO GIOVANI DOPO EXPO  
 
 Milano, 16 settembre 2014 - "Expo sarà un´occasione per i giovani per avere un lavoro per quell´evento, magari come accompagnatori o come guide, un lavoro che dopo Expo chiaramente non ci sarà più. Noi però vogliamo che i giovani che vengono assunti per quei sei mesi poi dopo Expo possano continuare a lavorare, anche se perderanno il lavoro legato all´evento, per questo abbiamo fatto un accordo con i sindacati e le imprese mettendo a disposizione 24 milioni di euro per dare incentivi alle imprese per assumere quei giovani che finito Expo perderanno il lavoro, perché vogliamo che l´esperienza dei giovani possa continuare magari con un altro lavoro". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, rispondendo alle domande dei telespettatori nel corso della diretta della trasmissione televisiva ´Orario continuato´ su Telelombardia. Imprese, Oltre 2 Milioni Per Moda E Design - "Nel corso dell´ultima riunione di Giunta abbiamo approvato un´importante delibera, per sostenere l´imprenditoria, soprattutto femminile, nel settore moda e design, con una dotazione finanziaria superiore a 2 milioni di euro". Lo ha detto il presidente Roberto Maroni. Istruzione, Regione Molto Attenta Tema Educazione - "Siamo una Regione molto attenta al tema dell´istruzione e dell´educazione e siamo un´eccellenza anche da questo punto di vista e in questo primo giorno del calendario scolastico ho voluto ribadire l´impegno della Regione per la scuola. In questo primo anno e mezzo il nostro assessore Valentina Aprea, insieme all´assessore Massimo Garavaglia, si è data moltissimo da fare per trovare ulteriori risorse". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. "La Lombardia - ha detto - è la Regione della concretezza, noi le chiacchiere le lasciamo agli altri e infatti abbiamo messo 27 milioni per l´acquisto di materiale tecnologico finalizzato a migliorare la didattica digitale, abbiamo messo 50 milioni di euro per il buono scuola in favore delle famiglie che scelgono le paritarie, abbiamo messo quasi 5 milioni per l´accompagnamento dei disabili, abbiamo messo 16 milioni per il materiale tecnologico per le scuole statali, abbiamo messo 189 milioni, uno sforzo enorme, per garantire la frequenza agli studenti di corsi di formazione professionale presso gli enti accreditati dalla Regioni, abbiamo messo - ha concluso il presidente - 20 milioni di euro per avviare 150 percorsi di istruzione tecnica superiore post diploma". Polizia Locale, Serve Legge Nazionale - "Occorre una legge nazionale per equiparare gli agenti delle Polizie locali a quelli della Polizia di Stato". Contrario A Unificazione - Parlando dei corpi nazionali di Polizia, il Governatore ha spiegato di essere contrario a una eventuale loro unificazione. "Ognuno dei cinque corpi nazionali ha una sua storia e una sua specificità. Bisogna semmai fare in modo di coordinarli, cosa che io avevo fatto da ministro dell´Interno. Sotto questo punto di vista, si sono fatti molti passi in avanti". Piu´ Tutele - Invece, per quanto riguarda le Polizie locali, il numero uno di palazzo Lombardia, ha fatto notare che gli ex vigili urbani, "oggi hanno compiti importanti, anche di polizia giudiziaria, senza però avere le stesse tutele e trattamento economico di Polizia di Stato e Carabinieri. Occorre - ha sostenuto - una legge nazionale per trovare una giusta equiparazione". L´impegno Della Regione - Per quanto riguarda la Regione Lombardia, il presidente ha ricordato di aver dato mandato all´assessore alla Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione, Simona Bordonali, di predisporre una proposta di legge regionale per riorganizzare il settore delle Polizie locali, per quanto riguarda gli aspetti non di competenza della legge nazionale, quindi soprattutto sotto il profilo di una migliore organizzazione. Abbiamo già portato in Giunta le linee guida - ha informato - e in ottobre sarà portato in approvazione la proposta". Sanita´, Vogliamo Investire In Macchinari Per Migliorare Efficienza - "Voglio ribadire che il nostro obiettivo è azzerare le liste di attesa e lo stiamo facendo attraverso l´operazione Ambulatori Aperti, con cui dal 1° settembre teniamo aperti gli ambulatori la sera fino alle 22 e nel fine settimana in oltre 240 strutture lombarde". "Adesso - ha proseguito maroni - investiremo questi 500 milioni di euro, che abbiamo avuto in più quest´anno dal riparto del fondo sanitario grazie ai buoni conti della Regione Lombardia, e li utilizzeremo anche per acquistare nuovi macchinari e potenziare le strutture che fanno gli esami, perché oltre ad aumentare gli orari dei nostri ambulatori bisogna migliorare l´efficienza e i macchinari".  
   
   
REGIONE PIEMONTE, IMMIGRAZIONE: GATTINARA, INTOLLERABILE CHE QUALCUNO CERCHI LA RIBALTA MEDIATICA SULLE SPALLE DEI PROFUGHI  
 
Torino, 16 settembre 2014 - Da chi ricopre un ruolo di responsabilità all´interno delle istituzioni non accettiamo siparietti mediatici volti a strumentalizzare il dramma di chi vive situazioni di vita difficili come quelle dei profughi. Il sindaco di Gattinara non sta servendo lo Stato e neppure i suoi cittadini. Apprendiamo della sconcertante iniziativa dell´amministrazione comunale di Gattinara che sta raccogliendo firme contro l´utilizzo del presidio sanitario locale per l´accoglienza di un esiguo numero di profughi. Non solo, perché il sindaco leghista ha listato a lutto le bandiere del Municipio, non contro i profughi, dice, ma contro il sistema che sta dietro e davanti a loro. In questo modo il sindaco di Gattinara sta fomentando una pericolosa guerra tra poveri. Sappiamo anche noi che il sistema di accoglienza dei profughi deve essere migliorato e stiamo cercando di farlo nonostante le difficoltà oggettive. Rimaniamo convinti che le istituzioni debbano lavorare per favorire i processi di accoglienza e di integrazione.  
   
   
CONTRASTO ALLA VIOLENZA DI GENERE: LA GIUNTA DELLE MARCHE APPROVA I CRITERI PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI AI CENTRI ANTIVIOLENZA E CASE DI ACCOGLIENZA.  
 
Ancona, 16 settembre 2015 - “Per contrastare la violenza sulle donne, realtà sempre più drammatica e devastante, la Regione continua ad attivare ogni tipo di azione necessaria a garantire un servizio adeguato ad af-frontare una problematica emergente e prioritaria”: così l’assessore ai Diritti e Pari opportunità, Paola Giorgi, nel dare notizia dell’atto approvato dalla Giunta, nel corso della seduta di ieri, che definisce criteri e modalità per la concessione dei contributi ai Centri Antiviolenza e alle Case di Accoglienza per il 2014. In attuazione della legge 32/2008, si mira a potenziare i cinque Centri antiviolenza, le due case di accoglienza e la casa di emergenza, la nascita di due nuove strutture, con il coinvolgimento ampio e diretto degli Enti Locali, degli ambiti sociali, del privato convenzionato e dell´associazionismo qualificato. “Purtroppo siamo ancora in attesa dello sblocco delle risorse integrative statali previste dalla legge 119/2013 che ho sollecitato anche nella lettera inviata lo scorso giugno al Presidente del Consiglio Renzi e ai parlamentari marchigiani. Non vorrei che questo argomento fosse relegato nell’agenda dei destinatari solo nelle date canoniche: chi è in prima linea contro la violenza di genere, lo è quotidianamente”. La Regione quindi si è mossa con risorse proprie che ammontano a 97 mila euro, di cui 70.000 ai centri antiviolenza, dove il numero dei contatti nel 2013 è aumentato del 30 per cento, e 27.519 destinati alle case di accoglienza. Per incrementare l’impatto territoriale del servizio – aggiunge Giorgi - verrà emanato un avviso pubblico curato dalla struttura regionale per la presentazione di progetti da parte di enti locali associati che possano compartecipare alla gestione dei cinque centri insieme a soggetti qualificati del privato sociale, valorizzando la preziosa esperienza che le strutture hanno acquisito negli anni; “voglio ricordare la professionalità e l’impegno con cui i nostri operatori conducono un lavoro delicato perché ha a che fare con l’animo umano”. L’assessore ha deciso di aderire alla compagna “Il selfie brutto” per sensibilizzare il pubblico di facebook contro la violenza sulle donne, mossa da una giovane di Porto Recanati, che prevede di postare i propri scatti truccate con l’ombretto come fossero segni di ecchimosi per le botte. “Una denuncia forte per contrastare un fenomeno che purtroppo riguarda tutti, anche nelle Marche è spesso nascosto e silenzioso ma presente e diffuso”, ha commentato l’assessore pubblicando il proprio selfie. L’assessore Paola Giorgi, inoltre, aprirà la prima edizione della ‘Summer School in Gender Stu-dies’, dal 24 al 27 settembre prossimi, all’Università di Macerata, Dipartimento di Scienze poli-tiche, della Comunicazione e delle Relazioni internazionali. Il focus della Summer School sarà Violence against Woman. A promuovere l´iniziativa sono Università degli Studi di Urbino e Uni-versità della pace in collaborazione con Regione Marche, Provincia e Comune di Macerata, La-boratorio Anna Lindh (Unimc), Inner Wheel (Macerata), Soroptimist (Macerata). Il corso è rivolto a studenti, laureati, dottorandi, dottori di ricerca e cittadini. Info: http://spocri.Unimc.it/it/didattica/post-laueram/corsi-di-formazione-1/summer-school-gender-studies I Centri antiviolenza delle Marche: Pesaro-urbino: Centro Antiviolenza “Parla con noi”, Via Diaz, n.10- 61121 Pesaro tel.0721/630914 Ancona: Centro Antiviolenza “Donne e giustizia”, Via Cialdini,24 A, 60122 Ancona – tel.071/205376 , n. Verde 800032810 Macerata: Centro antiviolenza “ S.o.s. Donna Salute e sicurezza”, Piazza Vittorio Veneto,14 ,62100 Ma-cerata–tel.0733/1990133 Fermo: “Centro Antiviolenza Percorsi Donna”, Ambito Territoriale Sociale Xix, Piazzale Azzolino,18, 63900 Fermo , n. Verde 800215809. Presso Pat, piazzale Marconi 14, Sant’elpidio a Mare (Fm) Ascoli Piceno: Centro Antiviolenza “Insieme contro la violenza di genere”, presso Consultorio famigliare, Viale dello Sport,14, 60074 San Benedetto del Tronto (Ap), tel.0735/85709 Il servizio nazionale antiviolenza al numero Verde 1522 .  
   
   
POLITICHE SOCIALI - PIANO ATTUATIVO 2014, LA REGIONE EMILIA ROMAGNA LIQUIDA LA PRIMA TRANCHE (OLTRE 11 MILIONI) A 13 DISTRETTI. CONTRASTO ALLA POVERTÀ, SOSTEGNO A FAMIGLIE E GIOVANI GENERAZIONI, INTEGRAZIONE, CONSOLIDAMENTO DELLA RETE DEI SERVIZI SONO LE PRIORITÀ INDICATE.  
 
Bologna, 16 settembre 2014 - Ammonta a 11.828.081 euro la prima tranche delle risorse liquidate dalla Regione a favore dei distretti che hanno già provveduto ad approvare e trasmettere il Piano attuativo per il 2014. Il finanziamento regionale è destinato a incrementare il Fondo sociale locale e ha come principali obiettivi interventi per far fronte alla crisi e contrastare la povertà, il sostegno alle giovani generazioni, le responsabilità familiari e l’integrazione sociale degli immigrati e, infine, il consolidamento e lo sviluppo della rete dei servizi sociali. In totale il “pacchetto” regionale ammonta a 40 milioni e 760 mila euro; la somma restante sarà liquidata via via che gli altri territori provvederanno a presentare il Piano. “L’assegnazione di quest’importante contributo – commenta l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi – conferma la volontà di mantenere i finanziamenti per i servizi alla persona in conformità con le priorità del nuovo Piano socio sanitario e, al contempo, di valorizzare l’impegno dei distretti che hanno presentato i programmi di attività nei tempi stabiliti: siamo consapevoli dell’urgenza di usufruire di ogni risorsa economica possibile”. La ripartizione dei fondi nel dettaglio - Sono 13 gli enti capofila degli ambiti distrettuali che hanno presentato e trasmesso il Piano attuativo 2014: al Comune di Rimini (distretto Area di Rimini) vanno 1.971.656 euro, al Comune di Modena (distretto di Modena) 1.649.464, al Comune di Riccione (Rimini, distretto area di Riccione) 992.470, al Comune di Fidenza (Parma, distretto di Fidenza) 923.869, all’Unione Terre di Castelli (Modena, distretto di Vignola) 841.870, all’Unione Rubicone e Mare (Forlì-cesena, distretto del Rubicone) 801.203, al Comune di Castel San Giovanni (Piacenza, distretto Ponente) 731.039, al comune di Langhirano (Parma, distretto Sud-est) 709.754, al Comune di San Lazzaro di Savena (Bologna, distretto di San Lazzaro) 708.086, all’Unione Tresinaro Secchia (Reggio Emilia, distretto di Scandiano) 706.299, all’Unione dei Comuni della Bassa reggiana (Reggio Emilia, distretto di Guastalla) 642.731, all’Unione dei Comuni del Frignano (Modena, distretto di Pavullo) 576.149, all’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno (Parma, distretto Valtaro e Valceno) 573.491.  
   
   
PRESIDENTE MARINI SU MOZIONE OMOFOBICA CONSIGLIO COMUNALE ASSISI  
 
Perugia, 16 settembre 2014 – "In riferimento al dibattito apertosi a seguito dell´approvazione da parte del Consiglio Comunale di Assisi di una mozione inerente contenuti giudicati discriminatori da associazioni omosessuali e da soggetti che si battono per il superamento dell´omofobia in Italia, ritengo opportuno - in vista anche di un fondamentale appuntamento particolarmente significativo per Perugia e per l´Umbria, e cioè la visita della Commissione per valutazione della candidatura di Perugia-assisi a capitale europea della cultura 2019 – ribadire che questa Regione si è sempre contraddistinta per l´affermazione dei diritti di cittadinanza delle persone e contro ogni forma di discriminazione". E´ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini che ricorda altresì come "lo stesso Statuto della Regione Umbria sancisce all´art. 5 il diritto all´uguaglianza e a concorrere a rimuovere ogni forma di discriminazione, compresa quella attinente l´orientamento sessuale". "L´umbria, Perugia e tutte le sue città – prosegue Marini - sono da sempre luogo di affermazione della piena cittadinanza e del rispetto delle persone, compreso il diritto fondamentale all´orientamento sessuale di ciascuno". "Personalmente in sede europea – aggiunge la presidente - , nei ruoli che ho ricoperto prima da parlamentare e oggi da Vicepresidente del Comitato delle Regione d´Europa, ho dato sempre il mio contributo per l´avanzamento dei diritti di cittadinanza, condividendo pienamente il contenuto della direttiva europea anti-discriminazione che anche il nostro Paese è tenuto a rispettare". La presidente Marini ha quindi affermato che "pur rispettando pienamente l´autonomia del Consiglio comunale di Assisi, ritengo che alcuni contenuti di quella mozione possano apparire lesivi dei diritti e dell´immagine di cittadini discriminati sulla base del proprio orientamento sessuale. Sono certa - ha concluso - di interpretare con ciò il sentimento prevalente degli umbri profondamente collegato anche alla tradizione spirituale di questa terra, improntato al totale rispetto delle differenze".  
   
   
INAUGURAZIONE LUDOTECA AL CNR NAPOLI, ASSESSORE D´ANGELO: MIGLIORI CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO  
 
Napoli, 16 settembre 2014 - È stata inaugurata ieri mattina a Napoli la ludoteca allestita presso la struttura del Cnr sita in via Pietro Castellino, finanziata con fondi europei. Alla manifestazione ha preso parte l´assessore regionale alle Politiche Sociali Bianca D´angelo, che ha portato il saluto della Giunta. "Le politiche di conciliazione - ha detto l´assessore D’angelo - non sono solo politiche di sostegno alle donne e alle famiglie ma vere politiche di sviluppo in grado di incidere sulla crescita economica e sociale della nostra Regione. Sono particolarmente orgogliosa di questa iniziativa e del contributo concreto e fattivo assicurato dalla Regione Campania. La ludoteca aperta presso il Cnr migliorerà le condizioni di vita e di lavoro di chi opera ogni giorno presso questa importante struttura", ha concluso l’assessore.