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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Ottobre 2014
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE BARROSO DOPO IL SUO INCONTRO CON IL SIG NURSULTAN NAZARBAYEV, PRESIDENTE DEL KAZAKISTAN  
 
 Bruxelles, 13 ottobre 2014 – “ Buon pomeriggio signore e signori, Sono molto lieto di accogliere il presidente Nazarbayev, ancora una volta qui a Bruxelles presso la Commissione Europea. In questi ultimi anni la nostra associazione è cresciuta in forza e nostri contatti si sono intensificati. Il Kazakhstan è oggi un partner importante per l´Unione europea, non solo sul commercio e gli scambi economici, ma anche per promuovere la pace e la sicurezza nella regione. E la nostra cooperazione si sta espandendo. L´ultima volta che ho incontrato il presidente Nazarbayev qui a Bruxelles nel 2010 - e ho incontrato in seguito più volte - abbiamo discusso la necessità di migliorare il nostro rapporto con la negoziazione di un partenariato rafforzato e di cooperazione. Oggi, sono lieto di annunciare che abbiamo concluso i negoziati con successo. Questo è un risultato importante e il riconoscimento dell´importanza delle nostre relazioni bilaterali. Voglio ringraziare voi, il presidente Nazarbayev, per il forte leadership politica per raggiungere tale obiettivo. Voglio anche congratularmi con tutti coloro che in Kazakhstan, presso la Commissione europea e dell´Unione europea che hanno dato il loro contributo per questo sia possibile. L´accordo faciliterà notevolmente le relazioni più forti politici, economici e strategici, nonché il flusso di commercio, dei servizi e degli investimenti tra il Kazakistan e l´Ue, e di contribuire alla politica, governo del Kazakistan di diritto e la riforma economica, nonché la modernizzazione e la prosperità. Così, oltre alla sua importanza politica questo accordo porterà benefici tangibili alle imprese e la nostra gente: In primo luogo, migliorando ulteriormente ciò che è già una crescente relazione economica. Negli ultimi decenni, l´Ue è diventata il primo partner commerciale del Kazakistan nel mondo - così come il suo primo investitore straniero con la metà del totale degli Ied in Kazakistan. Ciò consentirà di aumentare solo in futuro. A questo proposito vorrei anche annunciare oggi che con la firma di un accordo sui dazi all´esportazione del Ministro Aitzhanova e del Commissario De Gucht, il Kazakistan e l´Unione europea stanno concludendo oggi i loro negoziati sull´accesso ai mercati bilaterali nel quadro di adesione del Kazakistan all´Omc . Il processo non è ancora finita, come il Kazakistan dovrà continuare a negoziare con gli altri partner dell´Omc, ma oggi l´Ue conferma che abbiamo chiuso le nostre questioni bilaterali con il Kazakistan e stiamo mostrando come supporto restiamo di adesione del Kazakistan all´Omc. La Pca e l´adesione del Kazakistan all´Omc sono parte integrante della stessa logica di diversificazione economica e politica e l´ulteriore integrazione del Kazakhstan negli affari globali. In secondo luogo, ci auguriamo di poter utilizzare questo nuovo Pca per migliorare la nostra cooperazione energetica. Il Kazakistan è un partner energetico molto importante e affidabile per l´Ue, ora fornisce circa il 5-6% della domanda di petrolio dell´Ue. Questo nuovo accordo include un capitolo sulle materie prime e di energia, con disposizioni che vanno oltre gli impegni dell´Omc e Trattato sulla Carta dell´energia. Terzo: condividiamo obiettivo del Kazakistan di migliorare i contatti interpersonali. Il codice Ue dei visti, in vigore da aprile 2010, già semplifica il rilascio di visti di breve durata per i cittadini del Kazakhstan che viaggiano nell´Ue. E siamo felici di far progredire la nostra cooperazione in materia di migrazione, nel quadro del nuovo accordo. E, infine, e altrettanto importante questo accordo dimostra che le relazioni internazionali non sono un gioco a somma zero. Che l´Europa è aperta a costruire relazioni forti e solide con i membri dell´Unione doganale disposti a farlo. Ecco perché penso che l´accordo di oggi è un importante gesto simbolico. Oltre alla sua sostanza, si dimostra che è possibile per un paese dell´Unione doganale a sviluppare e approfondire le relazioni con l´Unione europea. Penso che questo sia importante soprattutto se si considera la situazione che abbiamo di fronte in quella parte d´Europa e anche in tutta la regione. A questo proposito vorrei elogiare la posizione equilibrata del Kazakistan e del presidente Nazarbayev sulla situazione in Ucraina, di cui abbiamo discusso anche oggi. Entrambi abbiamo Sosteniamo una soluzione pacifica per il conflitto nel pieno rispetto della sovranità dell´Ucraina. E voglio ringraziare voi, il presidente Nazarbayev, per aver condiviso con me la visione si ha per la situazione in quella parte della regione. Presidente Nazarbayev, Sono anche contento che si partecipare al vertice Asem di Milano la prossima settimana. Stiamo andando a vedere l´un l´altro di nuovo la prossima settimana. Kazakistan sarà il primo paese dell´Asia centrale a diventare partner della Asem! Noi crediamo che il Kazakistan ha un grande ruolo da svolgere in termini di cooperazione, il commercio e di transito tra l´Europa e l´Asia. E si può sempre contare con l´Unione europea come partner nella promozione di una visione di cooperazione, inclusione e win-win soluzioni, nel continente europeo e oltre. Così ancora una volta vi ringrazio per la vostra visita qui alla Commissione europea e Bruxelles e voglio esprimere la mia gratitudine per la qualità degli scambi che abbiamo avuto anche oggi seguendo i nostri contatti politici molto frequenti in passato. Vi ringrazio per la vostra attenzione.  
   
   
MESSAGGIO DA JOSÉ MANUEL DURãO BARROSO, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, A SUA ECCELLENZA MICHEL CHARLES, PRIMO MINISTRO DEL REGNO DEL BELGIO  
 
 Bruxelles, 13 ottobre 2014 - " Signor Primo Ministro, Il mio nome e per conto del nome College, desidero rivolgere a voi le mie più vive congratulazioni per la sua nomina a Primo Ministro del Regno del Belgio. Mentre il paese che ospita le istituzioni europee, il Belgio ha sempre avuto con il rapporto stretto e caldo Commissione, e non ho dubbi che si continuerà su questa strada. Europa sta gradualmente emergendo da una crisi economica difficile, e so che la Commissione può, come in tutta la sua storia, contare sul sostegno attento e premuroso del vostro paese e il suo governo. La prego di gradire i miei migliori auguri per le sfide che vi attendono. José Manuel Durão Barroso  
   
   
UE: DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE ELETTO JEAN-CLAUDE JUNCKER  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2014 – “Ho molto rispetto per la decisione di Alenka Bratušek a dimettersi da vicepresidente designato della prossima Commissione europea, comunicato a me solo adesso. La sua decisione riflette il suo impegno verso l´Unione europea, alla Slovenia e al processo democratico. Con la sua decisione, lei mi sta aiutando a mettere a punto la composizione della Commissione europea, insieme con il Parlamento europeo e il Consiglio. Sono in stretto contatto con il Primo Ministro della Slovenia, Miro Cerar, e la leadership del Parlamento europeo in materia.  
   
   
INTERVENTO DEL 10 OTTOBRE DI MARTIN SCHULZ, PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO, IN OCCASIONE DEL VERTICE AMBURGO - CINA INCONTRA EUROPA  
 
 Amburgo, 13 ottobre 2014 - Al vostro primo ministro Li Keqiang, Eccellenza, Primo Ministro Bettel, il ministro Steinmeier, primo sindaco Scholz, Signore e Signori, E ´un onore per me essere qui affrontare quello che è diventato uno dei più importanti forum economiche sino-europea. Quest´anno il vertice festeggia il suo primo decennio. Da allora il peso della Cina nel mondo è cresciuta enormemente, l´allora nascente partenariato Cina-ue ha sviluppato impressionante, una crisi finanziaria tromba d´aria ha dimostrato quanto siamo interdipendenti, e problemi globali richiedono risposte globali si sono moltiplicate. L´ue e la Cina hanno bisogno l´un l´altro oggi in modo più olistico che era il caso dieci anni fa. Ora dobbiamo fare in modo che noi manteniamo l´impegno - un impegno a lavorare in modo costruttivo insieme su un numero sempre più ampio di settori. L´ue e la Cina saranno anche affrontare le sfide più globali insieme - sia esso il terrorismo, la proliferazione nucleare, la governance economica globale, pandemie, e naturalmente il cambiamento climatico. Per queste ragioni la Cina sarà in cima alla mia agenda di politica estera durante tutto il mio mandato di Presidente del Parlamento europeo. Ho intenzione di sviluppare l´impulso storica visita del presidente Xi Jinping al Parlamento europeo nel marzo di quest´anno ha dato alle relazioni Ue-cina parlamentari. L´unione europea, e con essa anche il Parlamento europeo, sono in procinto di intraprendere una nuova avventura. Con la Commissione europea che sarà presto eletto e il nuovo Parlamento europeo, gli europei hanno un´ottima occasione per respirare aria fresca nel progetto Ue e fornire ciò che i cittadini chiedono. Alcuni dicono che è la nostra ultima possibilità di consegnare in Europa - quello che so è che questi sono tempi critici. Noi politici europei devono cogliere questa opportunità, perché se non siamo in grado di soddisfare le aspirazioni fondamentali delle persone e fornire le condizioni di cui hanno bisogno per prosperare, allora non stiamo adempiendo il nostro dovere fondamentale. Come politici siamo chiamati anche ad esprimere un´Europa che è competitiva e ha una base industriale che è all´avanguardia. Dobbiamo garantire che gli imprenditori sono forniti con il contesto ideale con cui sviluppare o lanciare il proprio business. In un certo senso, la sfida importante per l´Europa di oggi è un microcosmo del mondo intero. Viviamo in un mondo complesso che la fantascienza avrebbe appena concepito qualche decennio fa. Ed è importante per i politici di consegnare. Le sfide globali molto comuni sono un campanello d´allarme sia per l´Ue e la Cina a impegnarsi più attivamente e responsabilmente sulla scena internazionale. Abbiamo entrambi investito molto nelle nostre relazioni commerciali in questi ultimi anni, e questi sforzi stanno dando buoni frutti. E non dobbiamo rallentare. Ma abbiamo bisogno di coinvolgere più ampiamente. Il cambiamento climatico, ad esempio, accolgo proclamato ´guerra inquinamento´ del primo ministro Li in Cina. Il lavoro che si svolge attraverso la nostra cooperazione bilaterale in materia di cambiamento climatico è anche di nota. Ma, più di ogni altra cosa, è fondamentale avere una forte cooperazione in vista del vertice sul clima a Parigi, fine del prossimo anno. Impegno positivo della Cina è determinante per il successo del Vertice. Ruolo attivo e costruttivo della Cina sarà anche necessario per il più ambizioso governance economica globale che dobbiamo sviluppare. La moltitudine di conflitti regionali e l´ondata di terrorismo internazionale sono anche le aree che dovrebbero vederci cooperare più insieme. Cari amici provenienti da Europa e Asia, Indipendentemente dalle evoluzioni intorno a noi, il lato economico del nostro rapporto resta fondamentale. La Cina è il secondo partner commerciale dell´Ue e l´Ue è più grande che della Cina. Inoltre il buon track record che abbiamo di risoluzione delle controversie, come testimoniano gli accordi sui pannelli solari o di vino, ci mette in buona posizione per costruire la fiducia e rafforzare le nostre relazioni commerciali. Il raggiungimento di un accordo sul dell´accordo bilaterale sugli investimenti è la misura più concreta attualmente sul tavolo per massimizzare le potenzialità. Dovremmo concentrarci notevoli energie su questo. Cina e Ue commercio vale oltre 1 miliardo di euro al giorno, ma questo è schiacciante concentrata in merci. Il nostro commercio di servizi e gli investimenti sono ancora tristemente basso. L´accordo bilaterale sugli investimenti può rimediare a questo. Il sostegno del Parlamento europeo per la conclusione del contratto di investimento sarà necessario. I miei colleghi ed io cercheranno di garantire che questioni come la responsabilità sociale, norme ambientali e sociali, la proprietà intellettuale e la protezione dei dati sono indirizzati in modo appropriato. L´accordo di investimento è tanto più importante perché può essere un precursore per colloqui su altri accordi. Signore e Signori, Sia l´Ue e la Cina condividono l´obiettivo fondamentale comune di sviluppare un sistema funzionante che rende la vita migliore per la loro gente. L´obiettivo di base è la stessa, ma l´angolo da cui ci si avvicina si differenzia spesso. In molti casi questo è normale. Non esiste un formato che si adatta tutti. Ci sono tuttavia dei diritti e condizioni che, a un certo punto o in un altro, tutte le persone aspirare a considerare fondamentale e di base. Questi includono tutti i tipi di diritti sociali e politici e dei diritti umani, naturalmente. E ´ben noto che l´Unione europea e la Cina non sono d´accordo in alcune di queste aree. Questa non è una novità. Ma proprio perché si tratta di nulla di nuovo non vuol dire che io e gli altri dovrei smettere di alzare le nostre preoccupazioni. Sollevo queste preoccupazioni non solo perché credo fermamente nella singola persona e dei suoi diritti, ma anche perché per un sistema di governance sia sostenibile nel lungo periodo, la gente ha bisogno di sapere che possono aspirare e che vi è un corpo di diritti che porta di protezione importante e correttezza. Signore e Signori, Da oltre 30 anni abbiamo costruito un rapporto. Abbiamo percorso una lunga strada e dovremmo essere orgogliosi di questo. Proprio come due persone in una relazione, noi abbiamo le nostre differenze e ci riconosciamo apertamente e farli crescere. Gli anni a venire ci richiederà di chiamare il nostro forte storia di cooperazione. Avremo bisogno di continuare a costruire i nostri capitoli di cooperazione economica, ma ci sarà anche bisogno di lavorare insieme su questioni in cui non vediamo immediatamente d´accordo. Il sistema globale complesso ci richiederà di lavorare insieme, e il nostro futuro successo dipenderà da noi che lavoriamo insieme. Sono sicuro che eventi come il vertice di Amburgo hanno un importante contributo per rendere questo slancio verso la realizzazione e comprensione. Auguro il successo sostenibile Unione europea e la Cina, perché il mondo ha bisogno. La ringrazio molto per la vostra attenzione.  
   
   
UE: LE RIUNIONI PER LA SETTIMANA AVANTI 13-19 OTTOBRE 2014 DEI GRUPPI POLITICI E DELLE COMMISSIONI  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2014 - Audizioni dei commissari designati . Durante la settimana, la Conferenza dei presidenti dei gruppi politici prenderà in esame le diverse valutazioni delle audizioni dei commissari designati detenuti nelle ultime due settimane e decidere i prossimi passi. Premio Sakharov . Il presidente ei leader dei gruppi politici del Parlamento europeo annuncerà il vincitore del Premio Sacharov 2014 del Parlamento europeo, assegnato ogni anno ai difensori dei diritti umani e della libertà di espressione. (Giovedi). I rifugiati in Siria e in Iraq. Rappresentanti della Federazione Yezidi in Europa e dell´Unhcr si uniranno alla sottocommissione per i diritti umani per discutere la situazione dei diritti umani in Siria, Iraq e nei paesi limitrofi, e in particolare la situazione dei rifugiati e degli sfollati. (Lunedi ). Azione internazionale contro le nuove minacce terroristiche. Commissioni della politica estera e libertà civili terrà un dibattito con Jean-paul Laborde, direttore esecutivo delle Nazioni Unite sulla lotta contro il terrorismo, sulle nuove minacce terroristiche derivanti dalla ascesa di Isis e le sue implicazioni per la sicurezza dell´Ue. (Lunedi ). Coordinamento economico . La commissione per i problemi economici e monetari voterà una risoluzione sui progressi compiuti dagli Stati membri nell´attuazione "semestre europeo" priorità di politica economica per il 2014 sono impostati a presentare proposte per un migliore coordinamento. (Lunedi). Preparazioni plenarie. Gruppi politici prepareranno per la sessione plenaria di ottobre 20-23 a Strasburgo, dove si prevede che il Parlamento voterà la nuova Commissione europea, dopo una presentazione da parte del Presidente eletto Jean-claude Juncker della sua squadra e un dibattito. I deputati sarà anche rivedere il lavoro della Commissione uscente con l´attuale presidente José Manuel Barroso e prepararsi per la riunione del Consiglio europeo del 23-24 ottobre. I membri potranno anche votare sul progetto di bilancio dell´Unione europea per il 2015 e sui progressi degli stati membri nell´attuazione delle raccomandazioni prioritarie semestre europeo di politica economica. Diario di Presidente. Presidente Schulz incontrerà il Primo Ministro del Vietnam Nguyen Tan Dung, seguito da un punto stampa (Paul-henri Spaak, 9 ° piano) il Martedì. Mercoledì scorso incontrerà l´Estonia presidente Toomas Hendrik Ilves, seguito da un punto stampa (Paul-henri Spaak, 9 ° piano). Venerdì scorso, andrà a Losanna per ricevere una medaglia d´oro della Fondazione Jean Monnet, insieme al presidente del Consiglio europeo Van Rompuy e il presidente della Commissione Barroso. Stampa pre-riunione informativa. Il servizio stampa del Parlamento europeo terrà una conferenza stampa con i portavoce dei gruppi politici del Pe alle 11.00 il Venerdì . (Ep Sala conferenze stampa, Bruxelles).  
   
   
ASIA-EUROPE MEETING (ASEM) - GIOVEDI 16 E VENERDÌ 17 OTTOBRE A MILANO, ITALIA  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2014 - Il 10 ° Meeting Asia-europe (Asem) si svolgerà a Milano, Italia il Giovedi 16 e Venerdì 17 ottobre 2014, sul tema " Partenariato Responsabile per la crescita sostenibile e la sicurezza " . L´incontro di Milano sarà ospitato dal Primo Ministro italiano Matteo Renzi. Il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, presiederà la riunione e l´Ue equamente rappresentati da José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea. Capi di Stato e di governo di 29 Stati europei e 22 partner asiatici saranno presenti. Leader Asem in questo vertice accogliere anche la Croazia e il Kazakistan come la 52a e 53a partner Asem. L´incontro avrà inizio alle ore 14.00 di Giovedi con una cerimonia di apertura (alla presenza dei media) e una sessione con le tre sedi Asem; i rappresentanti del partenariato parlamentare Asia-europa (Asep), Forum Asia-europa Popolare (Aepf) e Asia-europe Business Forum (Aebf). Alla prima sessione plenaria ´La promozione finanziaria e la cooperazione economica attraverso l´Europa-asia di connettività avanzate´ leader si concentrerà sulla cooperazione economica e finanziaria, commerciale multilaterale e la crescita e l´occupazione promuovendo. La seconda sessione su ´Europa-asia partenariato per affrontare questioni globali in un mondo Inter-connected´ , sarà dedicata a questioni come il cambiamento climatico, Obiettivi di Sviluppo del Millennio, i diritti umani, gestione delle catastrofi e la sicurezza energetica. Giovedi ´sera una cena per i leader Asem sarà ospitato dal Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano. In una sessione di ritiro, a partire dalle 09.30 il Venerdì mattina, i leader discuteranno in modo più informale, sotto il titolo ´Migliorare il dialogo e la cooperazione tra l´Europa e l´Asia e la direzione futura di Asem´ . Questa sessione comprenderà sfide alla sicurezza non tradizionali, quali la pirateria e la sicurezza marittima e la criminalità transnazionale, così come le questioni regionali e internazionali. A seguito di una breve cerimonia di chiusura, una conferenza stampa si terrà al termine della riunione (+/- 13.00). Al termine del vertice una dichiarazione del presidente, tra cui un elenco di iniziative Asem e il programma di lavoro Asem 2014-2016, verrà rilasciato. Prima sessione plenaria: ´Promuovere finanziaria e la cooperazione economica rafforzata attraverso l´Europa-asia Connettività´ Il vertice sarà l´occasione per i dirigenti per discutere e accogliere le prospettive economiche e finanziaria globale rafforzato e riaffermare l´importanza di continuare le riforme. In questo contesto, l´attenzione dovrebbe essere sul potenziale degli investimenti commerciali ed esteri per promuovere la crescita e l´occupazione. I leader sono inoltre tenuti a resistere al protezionismo, e confermare il loro impegno per un sistema commerciale trasparente e basato su regole, sulla base di organizzazioni internazionali come l´Organizzazione mondiale del commercio (Omc) e il Fondo monetario internazionale (Fmi). Il vertice dovrebbe inoltre esprimere sostegno agli sforzi del G20 per rendere l´economia globale più resistente e sostenibile. I leader discuteranno anche la connettività e chiamare per migliorare il trasporto, così come digitali, i collegamenti tra l´Europa e l´Asia. Essi dovrebbero sottolineare l´importanza della connettività da discutere come rendere più facile muoversi per le merci, capitali, servizi e persone lungo la cosiddetta "Nuova Via della Seta". Altri temi di discussione in questa sessione plenaria sarà l´occupazione giovanile e il ruolo importante delle piccole e medie imprese, scienza, tecnologia e innovazione. Seconda sessione plenaria: ´Europa-asia partenariato nell´affrontare le questioni globali in un mondo Inter-connected´ I leader cercheranno di promuovere una più stretta comprensione e la cooperazione su una serie di questioni di interesse globale. Il vertice dovrebbe offrire l´opportunità di cercare sinergie per affrontare il cambiamento climatico, non da ultimo in vista della Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Parigi nel 2015 (Cop 21). Il vertice sarà ugualmente discutere gli sforzi per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del millennio (Mdg) entro il 2015 e l´agenda di sviluppo sostenibile post-2015, con i leader che possono sottolineare la centralità di eliminazione della povertà e la necessità per l´agenda post-2015 per riflettere le diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile in modo equilibrato. I diritti umani, di risposta alle catastrofi e di cooperazione, così come il cibo, l´acqua e l´energia di sicurezza sono altri argomenti che verranno affrontati in questa sessione di lavoro. Retreat sessione: ´Migliorare il dialogo e la cooperazione tra l´Europa e l´Asia e la direzione futura di Asem´ La sessione ritiro è un nuovo formato al Vertice Asem. Si dovrebbe dare i leader l´opportunità di scambiare opinioni sulle questioni regionali e internazionali di comune interesse e orientare la direzione futura di Asem, anche in vista del prossimo 20 ° anniversario nel 2016. Un focus specifico potrebbe essere messo su come affrontare le cause profonde di minacce alla sicurezza e sulla lotta al terrorismo. Le situazioni in Medio Oriente, la Siria e l´Iraq, nonché in entrambi i continenti, compresa l´Ucraina e la penisola coreana saranno probabilmente discussi. La situazione in Africa e, in particolare, l´epidemia di Ebola potrebbe anche essere affrontato. Questioni di sicurezza non tradizionali come il traffico di persone, criminalità, traffico illecito di armi, prodotti stupefacenti della fauna selvatica, così come la pirateria e la sicurezza marittima dovrebbero essere all´ordine del giorno, anche.  
   
   
KOBANE CRISI DEI RIFUGIATI: UE INTENSIFICA ASSISTENZA  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2014 - La Commissione europea dà 3.900.000 € in aiuti umanitari per contribuire a soddisfare le esigenze urgenti delle migliaia di persone che sono fuggite in Turchia nelle ultime settimane per sfuggire ai combattimenti nella città siriana di Kobane. "Oltre 180 000 siriani sono stati sfollati in Turchia dal feroci combattimenti in Kobane. Questo aumenta ulteriormente l´impatto di ciò che è la più grande crisi umanitaria dei nostri tempi. Noi stiamo dirigendo fondi urgenti per aiutare le organizzazioni umanitarie sul terreno accordo con il massiccio afflusso di rifugiati ", ha dichiarato Kristalina Georgieva, commissario per la Cooperazione internazionale, aiuti umanitari e risposta alle crisi. Questo finanziamento aiuterà le organizzazioni umanitarie forniscono acqua pulita, riparo e medicine ai rifugiati, nonché garantire servizi igienico-sanitari e alimentari. Fa parte di € 150 milioni bilancio per gli aiuti umanitari della Commissione europea per la crisi siriana nel 2014 congiuntamente, l´Unione europea continua a guidare la risposta internazionale alla crisi con quasi 3 miliardi di € di finanziamenti, mobilitati dalla Commissione e dagli Stati membri collettivamente in umanitari, sviluppo, assistenza economica e la stabilizzazione finora. Sfondo La città di Kobane vicino al confine turco è stato il bersaglio di combattenti Isil per le ultime tre settimane. Questo è il più grande afflusso di profughi siriani in Turchia dall´inizio della crisi più di tre anni fa. La Commissione europea ha intensificato la propria assistenza per contribuire a soddisfare le esigenze di più di un milione di profughi cercano rifugio in Turchia, quelli dalla Siria e Iraq, aumentando i suoi finanziamenti umanitari inizialmente previsto € 3,5 milioni a € 8,5 milioni nel il 2014. Per ulteriori informazioni: Il aiuti umanitari e la protezione civile della Commissione europea: http://ec.Europa.eu/echo/index_en.htm    
   
   
PREPARAZIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DELL’ ECONOMIA E FINANZA, BRUXELLES, IL 14 OTTOBRE  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2014 - Il Consiglio di Economia e delle Finanze (Ecofin) ministri dell´Ue si terrà a Lussemburgo il Martedì 14 ottobre alle 11.30. La Commissione europea sarà rappresentata da Jyrki Katainen, Vice Presidente responsabile degli affari economici e monetari e l´euro, Michel Barnier, Vice Presidente responsabile del Mercato interno e dei servizi, Algirdas Šemeta Commissario per la Fiscalità, doganale, l´audit, la lotta antifrode e Statistiche e Jacek Dominik, commissario per la Programmazione finanziaria e il bilancio. Una conferenza stampa è prevista per dopo la riunione. Tassazione: obbligatoria scambio automatico di informazioni (Et) Gli Stati membri sono tenuti a raggiungere un accordo politico sulla revisione della direttiva, la cooperazione amministrativa (vedi Ip / 13/530 e Memo / 13/533 ), che garantirà la più ampia portata dello scambio automatico di informazioni all´interno dell´Ue. Questa proposta è fondamentale per la lotta contro l´evasione fiscale, e farà in modo che l´Unione europea ha una base legislativa solida per applicare lo standard globale di scambio automatico di informazioni conto finanziario. Stati membri hanno discusso la proposta a livello tecnico e che sia sufficientemente avanzata, compreso l´inserimento di garanzie per la protezione dei dati, per cercare un accordo politico e d´accordo su una data di attuazione. La tassazione dell´energia (Et) I ministri avranno un dibattito orientativo per vedere se possono contribuire a spostare in avanti discussioni a livello tecnico sulla revisione della direttiva sulla tassazione dell´energia. Nel 2011, la Commissione ha presentato una proposta per rivedere le norme in materia di tassazione dei prodotti energetici e dell´elettricità nell´Unione europea (vedi Ip / 11/468 ). Un elemento chiave della proposta era che tassa sull´energia sarebbe riflettere sia di Co 2 emissioni del combustibile e il suo contenuto energetico. L´obiettivo era anche quello di ristrutturare il modo in cui i prodotti energetici e dell´elettricità sono tassati, in modo da garantire condizioni di parità per le fonti energetiche. Durante i negoziati del Consiglio, molti emendamenti alla proposta sono stati presentati, ma nessuno dei modificata e abbeverati-down versioni della proposta ha ricevuto il necessario sostegno unanime. Nonostante intensi negoziati, non ci sono stati segni di un compromesso politico che avrebbe anche un po ´modernizzare le norme esistenti e renderle più in linea con gli obiettivi energetici dell´Ue e di politica climatica. La Commissione ritiene che le recenti compromessi prodotti dal Consiglio non sono più in linea con gli obiettivi originari della proposta della Commissione e sono deludente rispetto agli obiettivi originali di riformare la tassazione dell´energia. Misure a sostegno degli investimenti (Soc) Dopo la discussione in occasione della riunione informale dei ministri delle Finanze a Milano, la Commissione e la Banca europea per gli investimenti (Bei) riferirà sulla prima riunione della "Task Force per sviluppare una riserva di progetti nella Ue", che si riunirà il giorno prima del Consiglio . Una speciale task force è stata istituita per soddisfare le esigenze infrastrutturali, rafforzando l´identificazione e lo sviluppo di progetti come una misura fondamentale per promuovere gli investimenti in Europa. La Task Force è co-presieduto dalla Commissione e la Bei ed è composto anche da rappresentanti di tutti gli Stati membri. La Task Force si propone di creare un forum di esperienza produttiva migliorando e know-how di condivisione. Esso riguarderà settori strategici come la conoscenza e l´economia digitale, trasporti, Unione energia, infrastrutture sociali e le risorse e l´ambiente. La task force fornirà una panoramica delle principali tendenze di investimento e le esigenze di questi settori; analizzare i principali ostacoli e strozzature agli investimenti; compilare investimenti strategici con l´Ue valore che potrebbero essere intraprese nel breve termine aggiunto; e formulare raccomandazioni per lo sviluppo di una pipeline credibile e trasparente per il medio-lungo termine. La Task Force produrrà una relazione per il Consiglio europeo di dicembre. Comunicazione della Commissione sulla ricerca e l´innovazione come fonti di rinnovata crescita (Soc) I ministri si scambieranno opinioni sulla comunicazione sulla ricerca e l´innovazione (R & I) come fonte di rinnovata crescita, che la Commissione ha pubblicato nel mese di giugno. La Commissione ha sottolineato l´importanza della R & I gli investimenti e le riforme per la ripresa economica nell´Unione europea, e fatto proposte per aiutare gli Stati membri a massimizzare l´impatto dei loro bilanci in un momento in cui molti paesi devono ancora affrontare i vincoli di spesa. Aumentare gli investimenti in R & I è un pilota collaudato di crescita, migliorando nel contempo l´efficienza e la qualità di pubblico di R & I spesa è anche fondamentale se l´Europa vuole mantenere o raggiungere una posizione di leadership in molti campi del sapere e tecnologie chiave. La Commissione si è impegnata sostegno agli Stati membri nel perseguire le riforme di R & I più adatto alle loro esigenze, anche fornendo sostegno politico, i dati di classe mondiale ed esempi di buone pratiche. Per ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/research/innovation-union/pdf/state-of-the-union/2013/research-and-innovation-as-sources-of-renewed-growth-com-2014-339-final.pdf Follow-up dei ministri delle finanze del G20 e dei governatori incontro ´il 9-10 ottobre 2014 e le riunioni annuali del Gruppo di Fmi e Banca mondiale il 10-12 ottobre 2014 a Washington (Soc) La Presidenza e la Commissione fornirà un debriefing della riunione ministeriale del G20 e le riunioni annuali del Fmi e della Banca mondiale a Washington. Contributi della Banca ai sensi del regolamento direttiva ripresa e di risoluzione Banca / meccanismo di risoluzione unico (Srm) - situazione attuale (Ch) L´unione europea ha concordato nuove regole per la risoluzione di tutte le banche europee ( Memo / 14/294 ). Ora è essenziale per rendere i fondi nazionali di risoluzione stabiliti dalla ripresa e di risoluzione direttiva Bank (Brrd) ( Memo / 14/297 ) e la risoluzione del Fondo Unico (Srf), istituito con la risoluzione unico meccanismo di regolazione ( Memo / 14/295 ) una realtà . La Commissione europea è autorizzata ad adottare un atto delegato a "contributi ai fondi di risoluzione nazionali sotto Brrd e di una proposta di atto di esecuzione del Consiglio relativa banche banche contributi al Fondo di risoluzione unico nell´ambito del meccanismo del regolamento (Srm) Risoluzione singolo. Entrambi gli atti chiariranno come e quanto le singole banche pagheranno verso i Fondi, al fine di soddisfare i livelli obiettivo fissati dalla normativa. I servizi della Commissione sono in fase di finalizzazione dei testi , elementi dei quali sono stati discussi con gli esperti del Parlamento europeo e gli Stati membri a riunioni periodiche . Questo lavoro è stato completato da una consultazione pubblica di tutte le parti interessate (s ee Ip / 14/706 ) . Vice-presidente Barnier informerà il Consiglio dei progressi compiuti in vista di concludere th è importante lavoro il più rapidamente possibile. Una rapida finalizzazione consentirebbe una tempestiva applicazione di tutta quadro di risoluzione Brrd da gennaio 2015. Bilancio Ue Il commissario europeo Budget Jacek Dominik sottolineerà la necessità di affrontare aspetti di bilancio della Ue come una questione di urgenza. Poiché l´autorità di bilancio ha adottato bilanci annuali sotto le stime della Commissione europea di ciò che è effettivamente necessario in questi ultimi anni , ci sono sempre più le bollette che il bilancio dell´Ue non può coprire. Ha raggiunto € 26billion alla fine del 2013 (su un budget totale di € 136.000.000.000). Jacek Dominik inviterà gli Stati membri a onorare il loro impegno a pagare le fatture per l´Ue ha finanziato progetti che loro stessi selezionati e gestiti, e si ricorderà lo spirito dell´accordo per il periodo finanziario 2014-2020, che prevede il risarcimento per i soffitti di pagamento inferiori attraverso la piena uso dei massimali disponibili e di tutti gli strumenti di flessibilità nei bilanci annuali dell´Ue (vedi Memo / 14/550 ). Ulteriori informazioni: http://ec.Europa.eu/internal_market/finances/banking-union/index_en.htm    
   
   
FONDO DI SOLIDARIETÀ DELL´UE: LA COMMISSIONE INTERVIENE PER AIUTARE LA SERBIA, CROAZIA E BULGARIA DOPO GRAVI INONDAZIONI DI MAGGIO  
 
 Bruxelles, 13 ottobre 2014 – Il Commissario europeo per la Politica regionale, Johannes Hahn, ha annunciato un pacchetto di aiuti del valore di quasi € 80.000.000 proposto dalla Commissione europea per la Serbia, Croazia e Bulgaria dopo l´allagamento, le catastrofi hanno colpito i paesi in maggio e giugno 2014. La proposta di aiuto di € 60.2m alla Serbia, € 8.96m in Croazia e € 10,5 milioni per la Bulgaria è quello di contribuire a coprire parte dei costi d´emergenza sostenuti dalle autorità pubbliche in questi tre paesi a causa dei disastri. In particolare, esso contribuirà a ripristinare le infrastrutture ei servizi essenziali, a rimborsare il costo delle operazioni di emergenza e di salvataggio, e aiutare a coprire parte dei costi di bonifica nelle regioni sinistrate. La Serbia, che è attualmente in trattative per unirsi all´Ue - e quindi ammissibili al Fondo - ha subito la peggiore del danno. Le inondazioni più gravemente colpito i quartieri di Kolubara, Mačva, Moravcki, Pomoravlje, e parte di Belgrado, con effetti negativi per circa 1,6 milioni di abitanti. Collegamenti di potenza essenziali sono stati danneggiati, mentre l´acqua potabile soffre in corso di inquinamento. Commissario Hahn, che supervisiona il Fondo e firmato la proposta di oggi, ha detto "Questa decisione riflette la natura di questo Fondo, che è la solidarietà con la nostra collega gli Stati membri e quelle contee di negoziato di adesione nel momento del bisogno dopo i disastri naturali. Il Fondo di solidarietà aiuta questi paesi a rimettersi in piedi e riconquistare la stabilità, che è minacciata dalla grave danno per settori economici come il turismo, o la distruzione di infrastrutture essenziali. Tale sostegno proposta aiuterà la Serbia, la Bulgaria e la Croazia a recuperare da t egli terribile inondazione all´inizio anno e contribuirà a rimborso di soccorso e di pulizia costi nelle regioni colpite. " Ha aggiunto: ". Questi importi sono specifiche e mirate per aiutare ad affrontare l´impatto immediato e diretto di disastri naturali Ora abbiamo approvato queste borse di studio presso la Commissione. Abbiamo anche riformato le norme del Fondo di solidarietà dell´Unione europea, entrato in vigore il 28 giugno 2014 e semplificare il sistema e criteri esistenti in modo che l´aiuto può essere pagato più velocemente rispetto a prima. Ora confidiamo Stati membri dovranno anche mostrare solidarietà e fede ai loro impegni nei rapidamente concordare i fondi stanziati a questo scopo. " Il sostegno, nell´ambito del Fondo europeo di solidarietà, deve ancora essere approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Sto bilancio rettificativo è probabile che sarà proposto dalla commissione nei prossimi giorni. Sfondo Serbia : Durante il maggio 2014 maltempo ha colpito la Serbia che conduce ad alcune delle peggiori inondazioni a memoria d´uomo, provocando la massiccia distruzione di infrastrutture pubbliche e private, oltre a danneggiare centinaia di migliaia di famiglie. Ci sono stati 60 morti e quasi 32.000 persone sono state salvate dai servizi di emergenza, con circa 5 000 necessitano di un alloggio temporaneo. Le miniere a cielo aperto Tamnava West Field, Veliki Crljeni, nonché le parti del bacino carbonifero Kolubara sono stati inondati. Queste miniere di carbone producono il carbone per la centrale elettrica principale "Nikola Tesla A" in Obrenovac che genera circa il 63% di energia elettrica per tutto il paese. I settori economici più colpiti sono l´energia, miniere, e l´agricoltura ma danni significativi sono stati inflitti infrastrutture di trasporto (strade, ponti e ferrovie), nonché su numerosi servizi per inondazioni e la protezione delle coste. Le autorità serbe stimano il danno diretto totale causati dalla catastrofe a € 1,106 miliardi di euro (sei volte la soglia della Serbia di € 174,649 milioni di euro per la mobilitazione del Fsue). Croazia : le autorità nazionali di stimare i danni del valore di € 297.6mi, ben al di sopra della soglia del paese per la mobilitazione del Fondo. Cinque contee orientali del bacino del fiume Sava sono state colpite: Osijek-baranja, Vukovar-srijem, Brod-posavina, Požega e della Slavonia e Sisak-moslavina. Livelli d´acqua in parte superato il più alto mai registrato, con allagamenti causando notevoli danni alle strutture residenziali,, comunali e delle infrastrutture commerciali, nonché alle colture agricole e del bestiame. Oltre 26 000 persone hanno dovuto essere evacuate. Reti energetiche falliti, strade e ponti sono stati gravemente danneggiati. Alcuni 2.700 edifici residenziali e oltre 4 000 edifici agricoli sono stati inondati, molti dei quali hanno subito danni strutturali. Bulgaria : Alcuni € 311,3m valore di danno è stato segnalato, ancora una volta sopra la soglia per il Fondo. Inondazioni il 19 giugno 2014 significativamente influenzato orientale, nord-orientale e le parti centrali del paese. Le regioni di Varna, Dobrich, Gabrovo, Veliko Tarnovo, Burgas, Montana, Kyustendil, Plovdiv, Haskovo, Yambol e la Sofia-regione sofferto più. Nel comune costiero di Asparuhovo (Varna), forti piogge e una marea distrutto case e fattorie, edifici e strade allagate e auto distrutte. Reti elettriche e di comunicazione in tutta la regione sono stati interrotti. Sono stati segnalati 15 morti, mentre centinaia hanno dovuto essere evacuati temporaneamente alloggiati. Ci sono danni alle infrastrutture pubbliche e servizi nei settori dell´energia, dell´acqua e delle risorse idriche, telecomunicazioni, trasporti, sanità, istruzione, servizi di emergenza, culturale patrimonio e aree naturali protette. La dotazione annuale totale disponibile per il Fondo di solidarietà nel 2014 è di € 530,604m (€ 500 a prezzi del 2011). Per tener conto del minor accantonamento annuale introdotto nel 2014 (€ 500 più l´eventuale resto dell´anno precedente, a fronte di € 1000000000 prima) e per evitare l´esaurimento precoce del Fondo, il contributo finanziario massimo per un determinato disastro non può superare due terzi della dotazione annuale del Fondo - € 353,736m nel 2014. Il contributo finanziario del Fondo è calcolato sulla base del totale dei danni diretti derivanti da un disastro. Questo aiuto può essere utilizzato solo per le operazioni essenziali di emergenza e recupero, come definiti all´articolo 3 del regolamento. Il Fondo di solidarietà dell´Unione europea (Fsue) è stato istituito per sostenere gli Stati membri dell´Ue e dei paesi candidati, offrendo un sostegno finanziario dopo grandi catastrofi naturali. Il Fondo è stato istituito a seguito delle gravi inondazioni in Europa centrale nell´estate del 2002. Il regolamento modificato del Fondo di solidarietà dell´Unione europea è entrato in vigore il 28 giugno 2014 e semplifica le regole esistenti in modo che l´aiuto può essere pagato più velocemente rispetto a prima. Sarà diventato possibile l´uso di nuova introduzione di pagamenti anticipati per la prima volta per gli Stati membri dal 2015.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA NORME PRUDENZIALI DETTAGLIATE PER LE BANCHE E GLI ASSICURATORI, PER STIMOLARE GLI INVESTIMENTI NELL´ECONOMIA  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2014 - La Commissione europea ha adottato atti delegati ai sensi della direttiva Solvency Ii (applicabili al settore assicurativo) e il regolamento sui requisiti di capitale (applicabile al settore bancario). Tali atti delegati aiutano cartolarizzazione adottivi qualità farà sì che le banche detengono attività liquide sufficienti per far fronte a periodi di stress del mercato e consentire la comparabilità internazionale dei coefficienti di leva finanziaria. Il pacchetto adottato il 10 ottobre fa parte degli sforzi per calibrare il quadro normativo in modo da consentire al settore finanziario per sostenere efficacemente l´economia reale senza compromettere la stabilità finanziaria. Serve anche l´obiettivo generale della Commissione europea a promuovere l´occupazione, la crescita e gli investimenti. Come annunciato nei suoi orientamenti politici del 15 luglio , il presidente eletto, Jean-claude Juncker, mobiliterà fino a 300 miliardi di euro di nuovi investimenti pubblici e privati ​​nell´economia reale nei prossimi tre anni, offrendo una serie di misure ambiziose per l´occupazione, la crescita e gli investimenti nei primi tre mesi del termine della nuova Commissione. "Le modalità adottate oggi forniscono al corpo la direttiva Solvency Ii e il regolamento sui requisiti patrimoniali", ha detto Michel Barnier, vicepresidente della Commissione responsabile per il Mercato interno ei servizi. "Essi riflettono il nostro sincero desiderio di dare all´Europa la propria per sostenere gli investimenti nell´economia, tra cui la promozione di una sana e trasparente di cartolarizzazione e di incoraggiare gli assicuratori a investire quadro a lungo termine. Essi mostrano anche che l´Europa è in prima linea l´attuazione dei principi concordati a livello internazionale e lavora per renderla più resistente istituzioni finanziarie, pur rispondendo alle necessità di finanziamento dell´economia reale e rispettando la diversità delle suo settore finanziario. Gli atti adottati oggi includono: 1) dettagli per l´attuazione delle regole di Solvency Ii , che riguardano in particolare: la valutazione delle attività e delle passività, comprese le disposizioni comprese le misure relative alle garanzie a lungo termine; definire il livello di capitale che le compagnie di assicurazione devono possedere e la taratura delle diverse classi di attività in cui possono investire; gestione e governance delle imprese di assicurazione. Calcoli semplificati ed esenzioni si applicheranno, in alcuni casi, per consentire piccoli assicuratori, in particolare, a conformarsi più facilmente al Solvency Ii; 2) per le banche, un obbligo di coprire il fabbisogno di liquidità , costringendoli a detenere attività liquide sufficienti a coprire la differenza tra le loro uscite e le loro flussi di cassa attesi oltre tensioni di 30 giorni; 3) una più chiara definizione del coefficiente di leva finanziaria , che fornisce informazioni precise per le banche in tutta l´Ue su come applicare le regole in modo uniforme nel campo. Gli atti delegati su Solvency Ii e l´obbligo di coprire il fabbisogno di liquidità stabiliscono un trattamento patrimoniale sensibile al rischio per le banche e le compagnie di assicurazione in qualità di investitori in operazioni di cartolarizzazione. Trattamento più favorevole è previsto per le operazioni di cartolarizzazione trasparente, semplice e sicuro, per sostenere gli investimenti nell´economia europea. L´atto delegato su Solvency Ii Solvency Ii, che stabilisce un nuovo quadro prudenziale armonizzato e robusto per le imprese di assicurazione e di riassicurazione nell´Ue, entrerà in vigore il 1 ° gennaio 2016, ma l´obiettivo non è quello di creare inutili ostacoli alla di assicurazione e di riassicurazione che investono nell´economia europea con una a lungo termine e quindi contribuiscono a generare una crescita sostenibile, inclusiva, efficiente delle risorse e la creazione di posti di lavoro in Europa. L´atto delegato ha annunciato oggi, che stabilisce linee guida dettagliate per la corretta attuazione dei requisiti di Solvency Ii, rappresenta il cuore del corpus di norme uniformi ("Regole uniformi") si applica alle imprese di assicurazione e di riassicurazione. In aggiunta alle disposizioni di cui sopra, si prevede una procedura per valutare l´equivalenza dei regimi di solvibilità dei paesi terzi, il quadro che disciplina l´uso di modelli interni e le regole per i gruppi assicurativi. Più sensibile al rischio e più sofisticati rispetto al passato, i nuovi requisiti di capitale consentiranno assicuratori di coprire meglio i rischi a cui sono effettivamente sostenuti. Li incoraggiano, quando intervengono nei mercati in quanto gli investitori, iniettare più denaro nei mercati europei cartolarizzazioni trasparenti, semplici e sicure e contribuire al loro sviluppo e la loro liquidità. Hanno anche messo più enfasi sulla gestione del rischio e di introdurre norme più severe per la pubblicazione di determinate informazioni. Per ulteriori spiegazioni delle norme stabilite, vedi Memo / 14/578 . Copertura fabbisogno fabbisogno di liquidità L´atto delegato contiene le modalità di calcolo dei requisiti di liquidità requisito di margine complessivi indicati nel regolamento sui requisiti patrimoniali delle banche (Capital Requirements regolamento, abbreviato "Roc"). Adottato nel giugno 2013, tale regolamento riunisce in un unico requisiti prudenziali fissati per tutte le banche della Ue. La crisi finanziaria ha dimostrato che le banche non possiedono abbastanza denaro (cioè, denaro o altre attività rapidamente convertibili in cassa con danno minimo o nessun valore) per coprire i deflussi di cassa netti durante difficoltà. Quando è scoppiata la crisi, molte banche hanno così trovato a corto di soldi e costretti a vendere i beni a fuoco, che ha precipitato il crollo di molti di loro. I set atto delegato requisiti quantitativi dettagliati per la liquidità. Essa specifica come calcolare deflussi di cassa netti di aspettare in tempi di crisi e quali attività liquide le banche devono detenere per la loro copertura. Le banche saranno tenute a formare un cuscino liquido di attività, calcolato come percentuale dei loro flussi finanziari netti nell´arco di 30 giorni le tensioni. Le norme introdotte riflettono i rapporti completi forniti dall´Autorità bancaria europea, le norme di Basilea e le specificità del settore bancario e del paesaggio finanziaria dell´Ue. Per ulteriori spiegazioni delle esigenze di liquidità requisito di copertura, vedere Memo / 14/579 . Indice di leva finanziaria In aggiunta ai requisiti patrimoniali basati sul rischio, la Rrc impone alle banche di misurare e riferire loro coefficiente di leva finanziaria come misura delle loro attività relative al loro patrimonio netto. L´atto delegato stabilisce una definizione comune del leverage ratio per le banche dell´Ue. La segnalazione rapporti obbligo di leva che si applicheranno a partire dall´inizio del 2015 saranno basate su questa definizione comune. L´atto delegato non prescrive obbligatoriamente leverage ratio. La decisione di stabilire se un tale rapporto di leva obbligatoria sarà presa nel 2016. L´atto delegato promuoverà una comprensione uniforme dei componenti del coefficiente di leva finanziaria modificando il metodo con cui le banche devono calcolarla. L´obiettivo è quello di allineare le attuali disposizioni della Crr in materia sul coefficiente di leva finanziaria come concordato a livello internazionale al fine di garantire parità di condizioni e sono veramente comparabili a livello globale. Per dettagli, vedere Memo / 14/580 . Cartolarizzazioni di alta qualità La cartolarizzazione può essere un importante strumento per finanziare l´economia. I mercati cartolarizzazione possono consentire alle banche e non bancari per rifinanziare prestiti o raggruppamento di asset, e poi convertirli in titoli liquidi, negoziabili e attraenti per gli investitori istituzionali. Tuttavia, strumenti altamente complessi, opachi e rischiosi, come i mutui subprime (subprime) sono stati uno dei fattori scatenanti della crisi. E ´stato quindi necessario individuare strumenti di cartolarizzazione trasparenti, semplici e sicure. Questo problema è attualmente allo studio, sia nell´Ue che a livello internazionale. Tuttavia gli atti delegati di Solvency Ii e l´obbligo di coprire le esigenze di liquidità sono i primi legislativo fornendo un approccio differenziato per atti di cartolarizzazione. Le banche e le compagnie di assicurazione che agiscono come gli investitori saranno eleggibili per il trattamento delle loro posizioni inerenti a cartolarizzazione più proporzionate e sensibile al rischio, dal momento che soddisfano una serie di criteri stabiliti in atti delegati.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA JOSE MANUEL BARROSO E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO HERMAN VAN ROMPUY SUI VINCITORI DEL PREMIO NOBEL PER LA PACE  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2014 - Ci congratuliamo con tutto il cuore Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi - i vincitori del Premio Nobel per la pace di quest´anno. La decisione di oggi rende omaggio al diritto insindacabile all´istruzione per tutti i bambini, la parità di diritti per le donne e la lotta importante contro la loro oppressione. Siamo lieti di Malala, che coraggiosamente si alzò in piedi per i suoi diritti e ha pagato un prezzo alto per qualcosa che molti dei nostri paesi danno per scontato. Ma non possiamo dimenticare i milioni di altri bambini in tutto il mondo che viene negato il loro diritto all´istruzione. Questa è una vittoria per tutti loro. Giovani ragazzi e ragazze che aspirano a imparare. E siamo lieti di Kailash Satyarthi, che ha strenuamente difeso i diritti dei bambini ´in tutto il mondo. Come il primo donatore di aiuti allo sviluppo a livello mondiale, l´Ue ei suoi Stati membri hanno costantemente lavorato per sradicare la povertà, una delle cause principali del lavoro minorile. La decisione invia un messaggio altrettanto forte a coloro che cercano di mettere sotto accusa il diritto fondamentale all´istruzione, dalla violenza, repressione e minacce vigliacche. Ma Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi non saranno minacciati e neppure l´Unione europea. Esortiamo tutti i leader di tutto il mondo a moltiplicare gli sforzi per l´educazione di tutti i bambini e di intensificare la lotta contro la povertà. L´unione europea, quando ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace 2012 con gratitudine e umiltà, ha deciso di utilizzare il premio in denaro proprio per questo scopo, dedicando ai bambini nelle zone di conflitto in Children of Peace Initiative dell´Ue.  
   
   
UE ANNUNCIA UN ULTERIORE SOSTEGNO ALLO SVILUPPO DELL´AFGHANISTAN  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2014 La Commissione europea ha annunciato questo Venerdì nuovi finanziamenti per lo sviluppo di € 1.400.000.000 in Afghanistan per il periodo 2014-2020 . I fondi si concentreranno su settori vitali per la crescita e la stabilità sociale, quali lo sviluppo rurale e l´agricoltura, la salute, e il rafforzamento della democrazia nel paese. La firma del programma di sviluppo (noto come programma indicativo pluriennale), tra il commissario europeo per lo Sviluppo, Andris Piebalgs, e il Consulente Economico Nazionale al Presidente Ghani, Hazrat Omar Zakhilwal, ha avuto luogo questo Venerdì a Washington, a margine della riunione annuale della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale. Il commissario Piebalgs ha dichiarato: " .. Questo accordo è la prova del costante impegno dell´Unione europea a lungo termine in Afghanistan Il nostro sostegno si basa sulle lezioni apprese attraverso la nostra cooperazione con il paese e si avvale delle priorità segnalate dalle autorità nazionali In breve, il denaro andrà dove è più necessario e può essere più efficace. Ci aspettiamo che questi fondi per creare le condizioni necessarie per migliorare le condizioni di vita dei cittadini afgani, creando posti di lavoro, ulteriormente il rafforzamento delle istituzioni afghane, e meglio consentire alla popolazione di dire la loro. " Egli ha aggiunto: " Accolgo con favore la formazione del governo di unità nazionale, che è un passo importante per garantire il futuro di tutti gli afghani. L´ue auspica di sentire il governo esposto il suo programma di riforme alla Conferenza di Londra il mese prossimo. In linea con altri donatori, l´Ue mettere da parte il 20% dei suoi finanziamenti per incentivare tali riforme. " Programma di finanziamento Afghanistan per il periodo 2014-2020 è il più grande quadro dello strumento di cooperazione allo sviluppo (Dci). Questo eccezionale livello di sostegno ha lo scopo di rispondere alle grandi sfide sul campo: l´Afghanistan rimane uno dei paesi più poveri del mondo. Circa l´80% della popolazione dipende dall´agricoltura e mezzi di sussistenza associati. Disoccupazione stagionale e cronica sono comuni e in aumento. L´ue mira a sostenere il paese durante la sua ´Transformation Decade´ - come l´Ue si è impegnata a fare in occasione della Conferenza di Tokyo sull´Afghanistan nel 2012 La maggior parte dei finanziamenti dell´Ue saranno erogati con i principali fondi fiduciari, in particolare il Fondo fiduciario per la ricostruzione dell´Afghanistan (Artf) amministrato dalla Banca Mondiale e il Fondo fiduciario Law and Order (Lotfa) amministrato dal Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite. L´ue si concentrerà il proprio sostegno in Afghanistan nei prossimi sette anni: lo sviluppo di un importante settore economico e occupazionale: l´agricoltura e lo sviluppo rurale (337 milioni di €) un settore sociale, con un track record di ottenere risultati e di critica per lo sviluppo umano: salute (274 milioni di €) la prestazione di sicurezza fisica e giuridica per i cittadini attraverso l´aumento dellaprofessionalizzazione del corpo di polizia e l´applicazione dello Stato di diritto (319 milioni di €) accrescere la responsabilità dello Stato ai suoi cittadini attraverso una maggiore democratizzazione , per esempio attraverso una migliore parlamentari, i media e la società civile controllo (163 milioni di €) € 300.000.000 verranno utilizzati come componente incentivante ; da pagare in base al raggiungimento di determinati risultati e dei progressi concordati - in linea con il 2012 Tokyo Framework Responsabilità reciproca (Tmaf). Esempi di come l´Ue sta facendo la differenza in Afghanistan Miglioramento dei servizi sanitari: il 65% della popolazione ha accesso a servizi sanitari di base (dal 9% nel 2002) e di servizi di base vengono ora forniti a più di cinque milioni di afghani in dieci province diverse. Protezione sociale e integrazione dei minori estremamente vulnerabili: Tra il 2006 e il 2008 più di 9.000 bambini beneficiato di educazione non formale, formazione professionale, attività ricreative, sport, salute e educazione all´igiene. Programmi di protezione sociale hanno aiutato 1.500 bambini per entrare in scuole pubbliche. Gestione delle risorse idriche è stata migliorata attraverso lo sviluppo di un quadro giuridico e di formazione specializzata per le comunità e le autorità; con conseguente protezione del 40% delle risorse idriche afghani. Forti comunità rurali: 390 quartiere Sviluppo Assemblee sono stati set-up nel 2011, che consente la rappresentanza della comunità ad un livello amministrativo più elevato, e una più ampia partecipazione della comunità nella progettazione e realizzazione di programmi di sviluppo. Sfondo Ministri degli Esteri dell´Ue hanno adottato una nuova strategia per l´Afghanistan nel mese di giugno concentrata sullo sviluppo di capacità dell´Afghanistan di salvaguardare i progressi finora compiuti e porre le basi per ulteriori progressi. Commissario allo Sviluppo, Andris Piebalgs, prende parte il 10-12 ottobre a riunioni della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale annuale a Washington Dc Durante la sua visita, il commissario affronterà la commissione per lo sviluppo (un comitato direttivo a livello ministeriale del Gruppo della Banca Mondiale) e terrà incontro bilaterale con i partner chiave dello sviluppo. A margine della visita, il Commissario ha firmato il programma di sviluppo con l´Afghanistan, come pure con gli altri quattro paesi (vedi Ip / 14/1121 ). Che cosa è un programma indicativo pluriennale? Programmi indicativi pluriennali (Mip) rappresentano un passo importante nella programmazione degli aiuti comunitari nel quadro dello strumento di cooperazione allo sviluppo (Dci). Gli Stati membri dell´Ue hanno deciso nel 2013 l´importo globale di cooperazione allo sviluppo che saranno incanalati in America Latina, Asia, Asia centrale, Medio Oriente e Sud Africa nel quadro del Dci durante il prossimo periodo di finanziamento 2014-2020 (importo complessivo € 19600000000) . In parallelo, i preparativi di un prezzo minimo all´importazione per ciascuno di questi paesi hanno iniziato, definire la strategia e le priorità per gli aiuti Ue. Queste preparazioni sono fatte in stretta cooperazione con i paesi partner in stretta consultazione con altri partner per lo sviluppo (ad esempio donatori, società civile, settore privato, ecc) in modo da garantire che i Mip sostenere le priorità nazionali in cui l´Unione europea ha un valore aggiunto.  
   
   
UE-GIORDANIA: NUOVO PARTENARIATO PER UN MIGLIORE CONTROLLO DELLA MOBILITÀ E DELLA MIGRAZIONE  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2014 - L´unione europea e la Giordania hanno firmato oggi ufficialmente un partenariato per la mobilità. Il Commissario Ue per gli Affari interni Cecilia Malmström, della Giordania ministro degli Esteri Nasser Judeh e migrazione ministeriale dei dodici partecipare alle Ue-stati membri (Danimarca, Germania, Francia, Grecia, Italia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, Svezia, Ungheria e Cipro) hanno firmato una dichiarazione comune, che costituisce il quadro per la futura cooperazione nel settore della migrazione e della mobilità. "Questo è un passo importante verso una maggiore cooperazione tra l´Unione europea, i suoi Stati membri e la Giordania. Il nostro obiettivo comune è quello di avvicinare i cittadini europei e giordani più vicini. L´ue e la Giordania si intensifichino i loro sforzi, traffico di esseri umani e impedire il traffico di migranti. In parallelo, si aprirà la strada per l´avvio di negoziati su un accordo per agevolare le procedure di rilascio dei visti Schengen per i cittadini giordani. Nell´ambito del partenariato e dei notevoli sforzi della Giordania sono supportati nella regione per garantire stabilità e protezione cercatori di offrire rifugio ", ha detto il commissario Cecilia Malmström, a margine del Consiglio" Giustizia e affari interni "in Lussemburgo. Nell´ambito di tale partenariato, l´Ue e la Giordania hanno accettato di mettere dei passeggeri nel modo più efficiente possibile e per consentire misure concrete per ottenere miglioramenti nei settori della migrazione, dell´asilo e delle frontiere. Un obiettivo chiave della partnership è quello di sfruttare pienamente i vantaggi potenziali di migrazione e di collegare questioni di politica di sviluppo. I piani sono anche misure volte a fornire ai cittadini giordani qualificati una migliore informazione sulle opportunità di lavoro, istruzione e formazione in materia di smaltimento dell´Ue e ad agevolare il reciproco riconoscimento delle qualifiche professionali e accademiche. Oltre a negoziare un accordo per la riammissione degli immigrati irregolari, l´Ue e la Giordania anche avviare negoziati per un accordo per facilitare il rilascio dei visti. Jordan ha fatto in passato, alto senso di responsabilità dimostrato e fatto pressione con forza per la pace, la democrazia ei diritti umani nella regione. Anche i notevoli sforzi della Giordania, ad alleviare l´impatto della tragedia umanitaria in Siria, meritano il pieno sostegno dell´Unione europea. Il partenariato per la mobilità in Giordania ulteriore sostegno per rafforzare la capacità necessaria per il paese di concedere le persone bisognose di protezione internazionale. Le misure in questione sono lo sviluppo e la tutela programma regionale recentemente lanciata dell´Ue per il Medio Oriente (Giordania, Libano e Iraq) o sintonizzato sulla base di esso. Contesto e fatti Nel dicembre 2012, l´Unione europea e la Giordania hanno avviato un dialogo in materia di migrazione, mobilità e sicurezza. I negoziati sulla dichiarazione politica sulla mobilità partenariato Ue-giordania sono stati completati nel giugno di quest´anno. Questa è la prima mobilità di partnership è stato stipulato con un paese del Medio Oriente. In precedenza, tali partenariati già con altri paesi del bacino del Mediterraneo (ad es. Esempio con il Marocco nel giugno 2013 e Tunisia marzo 2014) erano state chiuse. Partenariati per la mobilità esistono anche con la Repubblica di Moldova (2008), Capo Verde (2008), Georgia (2009), Armenia (2011) e Azerbaijan (2013). Partenariati per la mobilità offrono, non giuridicamente vincolante quadro flessibile per gestire in modo efficiente la circolazione delle persone tra l´Ue ei paesi terzi. Fanno parte della Ue ha sviluppato negli ultimi anni, la strategia di migrazione globale ( Ip / 11/1369 e Memo / 11/800 ). Per i viaggi nello spazio Schengen dei cittadini giordani richiedono un visto. 2013 erano i consolati dei paesi Schengen in Giordania 41.940 domande di visti Schengen previste (39.672 nel 2012). La maggior parte delle domande di visto pervenute Germania (8426), seguita dalla Francia (6288) e in Spagna (5297). Secondo i dati Eurostat sui permessi di soggiorno decretato la fine del 2012 quasi 21.000 cittadini giordani su risiedono legalmente nell´Ue, la maggior parte dei quali in Germania (6168), il Regno Unito (3625) e in Italia (2922).  
   
   
ASSESSORE FVG INCONTRA CONSOLE SLOVENIA SERGAS  
 
Trieste, 13 ottobre 2014 - L´assessore regionale alle infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, università Mariagrazia Santoro ha incontrato il Console generale di Slovenia a Trieste, Ingrid Sergas. L´incontro è servito alla presentazione delle attività che la Regione Friuli Venezia Giulia ha in corso nell´ambito dei referati dell´assessore Santoro e rientra in un percorso di reciproco scambio che il Consolato Generale Sloveno ha impostato con l´intera Giunta regionale. Al centro delle tematiche l´interesse che l´attuale Amministrazione regionale ha posto per la risoluzione della problematica della Scuola Bilingue di San Pietro al Natisone, l´interessamento anche del Comune di Caporetto al Piano Paesaggistico Regionale nell´ambito dei comuni dell´asta del Natisone. Le infrastrutture e i trasporti sono stati poi l´occasione per rafforzare e ribadire il comune intento che muove la nostra Regione e la Repubblica di Slovenia verso la prossima programmazione comunitaria. Il Console ha rimarcato il rilievo della collaborazione con la Regione, specialmente in un momento come questo dove sono in corso importanti riforme strutturali. Comune auspicio quello di un prossimo incontro tra la Presidente Serracchiani e il nuovo Governo sloveno.  
   
   
MARONI: A RENZI DICO CHE NON ACCETTIAMO TAGLI AI TRASFERIMENTI  
 
Brescia, 13 ottobre 2014 - "La Lombardia è la capitale d´Italia, siamo la locomotiva del Paese, con tante eccellenze. Vedrò il presidente Renzi e gli dirò di non fare la sciocchezza di tagliare i trasferimenti, cosa che ha in mente di fare. Vanno ridotti i costi, tagliando gli sprechi e di sprechi in Lombardia non ce ne sono. A Renzi racconterò le tante bellezze della Lombardia e come spendiamo bene i nostri soldi, come li investiamo e la nostra capacità di attrarre investimenti esteri. Bisogna intervenire tagliando gli sprechi, ma quelli sono fuori dalla Lombardia, non qui: se lo facesse, qui sarebbe una dichiarazione di guerra e allora ci attrezzeremo". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervistato dal direttore di Panorama Giorgio Mulè, a Brescia nel corso dell´iniziativa ´Panorama d´Italia´. Camere Di Commercio Qui Da Noi Servono - "Le Camere di commercio, qui, in Lombardia, servono - ha proseguito Maroni - perché il 50 per cento dei contributi che ricevono li mettono in un accordo fatto con la Regione per finanziare le imprese e questa iniziativa del Governo di dimezzare il contributo al Sistema camerale significa che le Camere di commercio non avranno la possibilità di fare quello che hanno fatto finora a sostegno delle imprese". Avanti Con Referendum Su Statuto Speciale - "In Veneto c´è una sensibilità maggiore verso l´indipendenza, per cui faranno un referendum sull´indipendenza, io invece voglio fare un referendum sulla Lombardia Regione a Statuto speciale e penso al modello della Sicilia - ha annunciato il presidente -. Perché la Lombardia ha una sua specialità: ha 10 milioni di abitanti e la Regione ha solo 3.000 dipendenti, mentre la Sicilia ha la metà degli abitanti e 30.000 dipendenti e, con tutto il rispetto, non credo che i servizi in Sicilia funzionino meglio che in Lombardia. Eppure la Sicilia ha uno Statuto che dice che il 100 per cento delle tasse pagate dai Siciliani restano in Sicilia: se avessimo noi questo Statuto, il nostro Bilancio regionale non sarebbe di 23 miliardi ma di 80 miliardi e con 80 miliardi potremmo risolvere tutti i nostri problemi". "Per poter fare questo referendum serve una maggioranza di due terzi in Consiglio regionale - ha ricordato Maroni -, per cui dobbiamo convincere sei consiglieri dell´opposizione a votare a favore del referendum e, se ci riusciremo, il referendum si farà l´anno prossimo, può essere convocato entro il 28 di febbraio e tenersi in primavera". Con Soldi Bloccati Da Patto Stabilità Aboliremmo Irap A Imprese - "Noi abbiamo una differenza tra quello che paghiamo in tasse e quello che ci riceviamo di un miliardo di euro alla settimana - ha fatto sapere il governatore lombardo -, perché abbiamo un residuo fiscale di oltre 50 miliardi l´anno. Ma, se solo potessimo tenere qui in Lombardia i soldi che risparmiano i Comuni, ovvero quegli 8,5 miliardi che hanno risparmiato, che hanno in cassa e non che possono spendere, noi potremmo abolire l´Irap, che vale 8 miliardi, e questo per le nostre imprese sarebbe un importante aiuto concreto per crescere". In ´Sblocca Italia´ Solo Briciole Per Nostra Regione - Il presidente ha poi spiegato cosa contiene per la Lombardia il decreto cosiddetto ´Sblocca Italia´: "Nello ´Sblocca Italia´ - ha detto - ci sono soldi per molte infrastrutture per il Sud, ma ci sono poche risorse, praticamente briciole, per la Lombardia. L´unica cosa concreta che arriva per la Lombardia sono i 210 milioni per la variante Tremezzina, sul Lago di Como, sui cui però c´è un progetto che prevede un investimento di un costo di 330 milioni di euro, quindi mancano 120 di milioni e questa è un´opera del Governo, non della Regione. Inoltre il decreto prevede che i cantieri vengano aperti entro l´agosto del 2015, che, per via dei tempi previsti dalle procedure, è impossibile, per cui mi sento preso in giro". Serve Una Rete Degli Aeroporti Del Nord - Altro argomento, attualissimo, affrontato, la situazione del Sistema aeroportuale del Nord. "Il Consiglio dei ministri - ha detto Maroni -, finalmente, dopo nove mesi, ha approvato il piano degli aeroporti italiani, che vede Malpensa come l´hub strategico del Nord Ovest e Venezia quello del Nord Est, per cui noi dobbiamo investire su Malpensa, che non è una cattedrale nel deserto, perché oggi ha 13 milioni di passeggeri, ovvero quanto Linate e Orio al Serio messi insieme, ma attualmente sfrutta soltanto il 40 per cento delle potenzialità. Dobbiamo finirla con la competizione tra aeroporti e territori, adesso si tratta di collaborare, e noi siamo pronti a farlo come Regione, per fare in modo che tutti questi aeroporti, da Torino a Verona, si mettano insieme, creando una rete degli aeroporti del Nord, specializzandosi ognuno e sfruttando le infrastrutture che già ci sono". Temo Che Riforma Province Blocchi Servizi - "La riforma delle Province - ha dichiarato ancora il presidente -, che non cancella le Province, è una legge sbagliata e crea solo problemi nella gestione dei servizi, perché verranno eletti presidenti dei sindaci che dovranno farlo gratis, non avranno una maggioranza e avranno nuove competenze, ma non si sa quali soldi. Sarà una partenza caotica e il mio timore è che, nel frattempo, le Province non riescano a fare i servizi per i cittadini, per cui già martedì farò una riunione con tutti i nuovi presidenti delle Province, per capire come fare a non bloccare la macchina, perché il rischio c´è". "Ci sono servizi importanti - ha aggiunto Maroni - come la viabilità, l´edilizia scolastica, quelli per l´impiego, che sono tutte competenze della Provincia e adesso sono trasferite per legge, senza che però lo Stato ci metta i soldi, e, come Regione, non posso mettere soldi su competenze che non sono più mie. Tutto questo va verificato rapidamente, ma il rischio è che servizi importanti che fino a oggi hanno fatto le Province si possano bloccare". Nostro Obiettivo È Abolire Tutti Ticket - Da ultimo, gli obiettivi suil fronte della sanità. "Abbiamo già iniziato a ridurre il ticket in farmacia - ha ricordato Maroni -, che è l´unico ticket che, come Regione, possiamo eliminare e infatti, da maggio, 800.000 cittadini lombardi non pagano più il ticket in farmacia. Ma io voglio cancellare tutti i ticket, perché i soldi li abbiamo: la Lombardia nella gestione della sanità, tramite i costi standard, ha avuto il riconoscimento della sua buona gestione con 506 milioni in più rispetto all´anno scorso, soldi che, appunto, voglio usare per continuare a ridurre i ticket". "Un´altra parte di questi soldi - ha concluso il presidente - li abbiamo messi nell´operazione ´Ambulatori aperti´, grazie alla quale, dal 1 settembre, tutti gli ambulatori delle strutture pubbliche e alcuni delle strutture private restano aperti per esami e analisi fino alle 22 tutti giorni e il sabato e la domenica mattina e questo è un altro servizio utile per i nostri cittadini".  
   
   
COMUNICAZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE DELLA VALLE D’AOSTA DEL PRESIDENTE ROLLANDIN SUGLI OPEN DAYS 2014  
 
Aosta, 13 ottobre 2014 - In apertura del Consiglio regionale di, giovedì 9 ottobre, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, nel corso delle sue comunicazioni all’aula ha reso conto della sua partecipazione in qualità di componente del Comitato delle Regioni, agli Open Days 2014 che si sono tenuti dal 6 all’8 ottobre a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo. «Nel corso delle giornate – ha spiegato il Presidente Rollandin - sono intervenuti numerosi rappresentanti delle Istituzioni europee. L’attuale Presidente della Commissione, Manuel Barroso, ha posto l’accento sul fatto che l’attuazione della la Politica di Coesione 2014/2020 richieda che i progetti co-finanziati dall’Unione europea debbano partire da una chiara strategia, affinché possano avere un reale e maggiore impatto sul territorio. Mentre il Presidente del Comitato delle Regioni, Michel Lebrun, ha sottolineato l’importante ruolo del Comitato stesso nell’impegno di garantire la partecipazione delle regioni europee al processo di formazione delle politiche dell’Unione, in difesa dei principi di sussidiarietà e di governance multilivello.» Il Presidente Rollandin ha inoltre evidenziato che si è tenuta presso il Comitato delle Regioni, di cui è rappresentante, la riunione della Delegazione italiana nel corso della quale si è discusso del progetto di parere Una strategia macroregionale alpina per l´Unione europea attualmente all’esame della Commissione Coter che sarà votato durante la Plenaria del 3 e 4 dicembre prossimi «Ho inoltre partecipato alla prima riunione del neo costituito Intergruppo del Comitato delle Regioni Strategia Macroregionale Alpina. – ha proseguito il Presidente Rollandin. - Ho ritenuto opportuno sottolineare, in questa sede, la necessità di un’azione congiunta da parte delle regioni per sostenere la Strategia presso la Commissione europea al fine di ottenere finanziamenti specifici in favore delle aree alpine e ribadire il ruolo delle regioni nella futura gestione della strategia.» Il Presidente Rollandin ha anche presenziato all’evento L’approccio cluster: vie innovative verso una rafforzata competitività regionale organizzato dall’Ufficio di rappresentanza a Bruxelles, in collaborazione con la rappresentanza dell’Irlanda del Nord e di varie regioni, tra cui Bruxelles capitale, Navarra, Umbria.  
   
   
VENETO A BRUXELLES AGLI OPEN DAYS SULLE STRATEGIE MACROREGIONALI  
 
Venezia, 13 ottobre 2014 - “Il Veneto è regione cerniera tra l’ambito Mediterraneo e l’Europa Centro-orientale ed è protagonista in due macro-aree di straordinaria valenza strategica e politica per l’Unione Europa, quella del bacino Adriatico e quella dell’arco alpino”. Lo ha sottolineato il 9 ottobre l’assessore veneto al bilancio e ai fondi comunitari, Roberto Ciambetti, intervenendo a un seminario sullo scambio delle buone pratiche in materia di Programmi Operativi Regionali e strategie macroregionali, organizzato a Bruxelles nell’ambito degli “Open Days 2014 - Settimana Europea delle Regioni e delle Città”. Nel ricordare l’impegno del Veneto nelle definizione della Strategia macroregionale Adriatico-ionica, Eusair, e di quella Alpina, Eusalp, Ciambetti ha evidenziato “il ruolo di primo piano svolto dalla nostra Regione nella cooperazione con le aree confinanti, per definire forme di coordinamento e strategie comuni di intervento, come il Gruppo Europeo di Cooperazione territoriale (Gect) ‘Euregio Senza Confini’ con Friuli V.g. E Carinzia, a cui si aggregherà presto la Regione croata Istriana”. “Anche con il Programma Operativo Regionale (Por) del Veneto, che avrà una dotazione di circa 600 milioni di euro – ha precisato l’assessore –, contribuiremo alla realizzazione delle suddette azioni strategiche: per quanto riguarda l’Eusair, i pilastri di intervento sono quelli relative alle risorse marine e marittime, con priorità per le tecnologie innovative, i servizi, la pesca e l’acquacoltura; le reti di trasporti ed energia, la tutela della qualità ambientale e la protezione dell’ambiente marino; il turismo sostenibile, con rafforzamento e promozione dell’identità della regione adriatico ionica. Per quanto riguarda l’Eusalp, invece, le azioni che comporranno la strategia sono ancora in fase di elaborazione, ma sono stati individuati i tre pilastri tematici: incoraggiare la crescita sostenibile e promuovere l’innovazione nelle Alpi (ricerca e innovazione, sostegno alle imprese, occupazione); collegamenti per tutti: sviluppo territoriale equilibrato attraverso modelli di mobilità, sistemi di trasporto e servizi e infrastrutture di comunicazione rispettosi dell’ambiente; preservare il patrimonio Alpino e promuovere un uso sostenibile delle risorse naturali e culturali”.  
   
   
PROCLAMATI GLI ELETTI DEL CONSIGLIO METROPOLITANO DI TORINO  
 
Torino, 13 ottobre 2014 - E´ Alberto Avetta il più votato fra i sindaci e i consiglieri comunali che andranno a comporre il nuovo Consiglio metropolitano, l´organo che affiancherà il sindaco metropolitano Piero Fassino nella gestione del nuovo Ente di area vasta.Poco fa a Palazzo Cisterna sono stati ufficializati i risultati e proclamati gli eletti: il Consiglio metropolitano sarà composto (in ordine di preferenze) da Alberto Avetta, Vincenzo Barrea, Barbara Cervetti, Andrea Tronzano, Eugenio Buttiero, Francesco Brizio, Mimmo Carretta, Michele Paolino, Gemma Amprino, Antonella Griffa, Roberto Montà, Lucia Centillo, Claudio Martano, Domenica Genisio, Mauro Carena per la lista di maggioranza (Città di città); per le liste di minoranza Marco Marocco e Dimitri De Vita (movimento cinque stelle) e Cesare Pianasso (lega nord-fratelli d´italia).Fra gli eletti figurano i primi cittadini di Chieri, Ciriè, Pinerolo, Cossano canavese, Grugliasco, Villardora Questi i voti di preferenza raccolti (tra parentesi il voto ponderato) : Lista n.3 Città di città - avetta 440 (6621);amprino 47 (4102);barrea 120 (5983);brizio 302 (4975);buttiero 306 (5067);carena 146 (2166);carretta 33 (4758);centillo 5 (3426);cervetti 17 (5567);gambetta 54 (1276) non eletto;genisio 3 (2559);giachello 74 (801) non eletto;griffa 61 (3751);martano 137 (3335);montà 63 (3591);paolino 29 (4320);pinard 32 (1626) non eletto;tronzano 150 (5333).Lista n.1 movimento cinque stelle:marocco marco 125 (4656);de vita dimitri 63 (1033).Lista n.2 civica alternativa:pianasso cesare 90 2928.  
   
   
CONSIGLIO METROPOLITANO FIRENZE, PRIMA SEDUTA IL 15 OTTOBRE IN PALAZZO VECCHIO L´ASSEMBLEA CONVOCATA ALLE 10 NEL SALONE DEI CINQUECENTO  
 
Firenze, 13 ottobre 2014 - Si terrà mercoledì prossimo, 15 ottobre, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio la prima seduta del Consiglio metropolitano, eletto lo scorso 28 settembre. All’ordine del giorno ci sono l’esame della condizione degli eletti a norma del Capo Ii Titolo Iii e le comunicazioni del Sindaco metropolitano Dario Nardella. Su met.Provincia.fi.it si può accedere alla sezione web dedicata alla Città e al Consiglio metropolitani di Firenze  
   
   
MARONI: A RENZI PORTO GRIDO DOLORE DEI NOSTRI SINDACI  
 
Cremona, 13 ottobre 2014 - "A Renzi chiederò di abolire quello che lui stesso, quando era sindaco, aveva definito ´Patto di stupidità´. Voglio che i Comuni lombardi, possano spendere gli 8 miliardi che hanno in cassa, ma che non possono essere investiti per colpa di questi vincoli. Porterò al Premier la voce, il grido di dolore, degli oltre 1500 sindaci della Lombardia". Lo ha detto il Governatore della Lombardia, Roberto Maroni, conversando con i giornalisti a margine della tappa cremonese del Lombardia Expo Tour, a proposito di un suo incontro, oggi, con il Presidente del Consiglio. No Tagli Lineari - Il Governatore, ha fatto sapere, che fra le richieste che avanzerà al Premier, ci sarà anche di non fare tagli lineari in materia sanitaria, ma anzi, di "applicare il modello lombardo alle altre Regioni. In questo modo - ha sottolineato - si risparmierebbero, non 10 ma 20 miliardi di euro all´anno"  
   
   
GIUNTA, MARONI: SU EVENTUALE RIMPASTO DECIDO SOLO IO  
 
Cremona, 13 ottobre 2014 - "Decide il Presidente della Regione: se, come, quando. Ascolto tutti, ma decido io". Lo ha ribadito il Governatore della Lombardia, Roberto Maroni, conversando con i giornalisti a margine della tappa cremonese del Lombardia Expo Tour a proposito di possibili cambiamenti all´interno della composizione dell´Esecutivo regionale. Visto che durante il dibattito, l´assessore all´Agricoltura, Gianni Fava, aveva ironizzato con un quotidiano che lo dava per ´vittima´ del rimpasto, Maroni ha ripreso la battuta confermando ai cronisti che "Fava ha dimostrato, anche oggi, di essere un ottimo assessore e quindi sarà confermato".  
   
   
IL PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO ALL´ATTENZIONE DELLE PARTI SOCIALI. LA PRIORITÀ È IL LAVORO, MA SERVE ANCHE CAMBIARE MENTALITÀ. LA SARDEGNA HA LE CARTE IN REGOLA PER POTERCELA FARE  
 
Cagliari, 13 Ottobre 2014 - "La priorità è assolutamente il lavoro, dobbiamo fare in modo che si ricominci a trovare lavoro nella nostra isola. Per fare questo possiamo intervenire direttamente sul sistema economico aprendo cantieri, realizzando opere pubbliche, incentivando le imprese ma anche investendo nel lungo periodo sul capitale umano e l´innovazione tecnologica. Non dimentichiamo neanche la semplificazione amministrativa, perché in questo sistema così complesso è difficile che le imprese vengano e riescano a fare impresa, dobbiamo semplificare la burocrazia". L´ha detto l´assessore regionale a Programmazione e Bilancio Raffaele Paci aprendo il confronto con le parti sociali sul Programma Regionale di Sviluppo, il documento che disegna le strategie socio-economiche della Giunta Pigliaru per i prossimi 5 anni. Il Programma Regionale Di Sviluppo - E´ articolato in sei capitoli che tracciano il percorso della Giunta. 1) La strategia, ovvero individuare un´idea della Sardegna. 2) I progetti, che da quella idea di Sardegna devono derivare. 3) La crisi economica, come affrontarla attraverso riforme, piani strategici, programmi. 4) Individuazione delle fonti finanziarie a disposizione. 5) Analisi socio-economica della situazione regionale. 6) Schede del progetto con l´articolazione dettagliata di ciascuno. "È un documento volutamente aperto - ha sottolineato l´assessore Paci - Il confronto con le parti sociali non è formale ma sarà sostanziale e sui contenuti, quindi chi riterrà di poter contribuire a migliorare questo documento può mandarci proposte di integrazione. Abbiamo messo solo nel quinto capitolo l´analisi socio-economica perché è vero, le analisi sono importanti, ma al primo posto abbiamo messo le strategie, perché è con quelle che si cambia la realtà". Gli Obiettivi Del Prs - L´elenco delle strategie messe a punto dal governo regionale parte dall´investimento sulle persone, sul capitale umano dunque passa attraverso l´istruzione e la ricerca universitaria. "Servono interventi strutturali e culturali di cambiamento per competere ad alto livello in questo mondo sempre più globalizzato", ha detto Paci. Elaborate le strategie, si punta a creare lavoro, con una politica per le imprese che parta dalla semplificazione burocratica e si snodi lungo un percorso che prevede meno tasse, più infrastrutture, trasporti migliori, continuità territoriale merci. Fondamentale dedicarsi e investire nelle politiche sociali e sanitarie: "La lotta a povertà e discriminazione si può fare solo garantendo istruzione e lavoro - ha più volte ribadito il vicepresidente della Giunta - Certo le emergenze vanno affrontate, ma se non si mettono tutti i cittadini nelle condizioni di studiare e lavorare le emergenze continueranno a esistere per sempre". Altri punti strategici del Prs sono la gestione dei beni comuni, a cominciare da quelli artistici e architettonici a vantaggio e nell´interesse di tutti, le reti infrastrutturali sul territorio, la valorizzazione delle risorse e, infine, la trasparenza e la partecipazione di tutti i soggetti interessati. I Finanziamenti - "Serve un approccio complessivo alla gestione delle risorse che mettiamo a correre nei vari settori e territori. Ma serve soprattutto un radicale cambio di mentalità - ha detto l´assessore Paci - Non esistono capitoli di spesa intoccabili e credo che chi percepisce stipendi sicuri ed elevati come i nostri - assessori, dirigenti, funzionari - si deve mettere in gioco. Penso che questo valga per tutto il settore pubblico in generale, è una questione che va approfondita ma non dobbiamo pensare che esistano settori intoccabili". Indispensabile, poi, risparmiare spendendo in maniera razionale. "Abbiamo talmente tante agenzie che abbiamo difficoltà a individuarle tutte, di sicuro serve un netto cambio di rotta. Così come nella sanità, che spendeva centinaia di milioni con la scusa che era fuori dal patto di stabilità: dal 1 gennaio 2015 non sarà più così, basta con gli sprechi". Le Conclusioni Di Paci - "Non esiste un unico provvedimento che fa svoltare l´economia di una Regione, esistono tante piccole cose fatte nei tempi giusti e con la giusta attenzione, ma certo questo è un ottimo inizio - ha assicurato il titolare del Bilancio - Ci vorrà tempo, non promettiamo miracoli perché la situazione è davvero drammatica ma siamo convinti che agendo tutti insieme - il sistema politico, economico e sociale - riusciremo a dare le risposte giuste. Questo documento è il punto di partenza, il nostro programma per l´intera legislatura - ha concluso l´assessore del Bilancio - Stiamo mettendo a punto numerosi interventi e a sistema le nuove risorse europee oltre 5 miliardi, comprendendo le risorse infrastrutturali che ancora arriveranno. Di sicuro siamo sulla giusta strada, e io sono certo che la Sardegna ha tutte le carte in regola per potercela fare".  
   
   
ENTI LOCALI FVG: PER UNIONI INCENTIVATI ANCHE COMUNI CAPOLUOGO  
 
Trieste, 13 ottobre 2014 - Rispetto al testo approvato dalla Giunta in via preliminare nelle scorse settimane, il disegno di legge per il riordino del sistema delle Autonomie locali, cui l´esecutivo il 10 ottobre ha dato il via libera definitivo, presenta diverse novità, frutto dell´approfondito e proficuo confronto con i rappresentanti del Consiglio delle Autonomie. "Abbiamo inteso accogliere quasi tutte le richieste di integrazione e modifica fatte dal Cal - ha spiegato Panontin. "Tra le più importanti vi è la decisione di prevedere la figura di un direttore, in veste di responsabile e ´regista´ delle costituende Unioni. Figura da reperire tra i segretari comunali internamente o con mobilità di comparto o intercompartimentale". Decisa inoltre la creazione di un "osservatorio per la riforma", come peraltro indicato anche a livello nazionale dalla riforma degli enti locali nel cosiddetto decreto Delrio. "Abbiamo ritenuto di introdurre questo organismo, che consentirà a Regione e Enti locali di monitorare congiuntamente tutte le fasi dei passaggi delle funzioni, verso la Regione e verso le Unioni e, parallelamente, i piani di dismissione delle comunità montane". Altra richiesta formulata dal Cal, e accolta, la previsione di rafforzare le incentivazioni a operare in forma aggregata, nelle Unioni. "Abbiamo incentivato le aggregazioni utilizzando la leva finanziaria - ha precisato l´assessore -, prevedendo importanti trasferimenti di risorse a favore di chi si aggrega. Trasferimenti che ovviamente non potranno invece andare a quelle realtà che eventualmente dovessero decidere di riemanare separate. Per esse anzi vi sarà una riduzione dei trasferimenti ordinari del 30 per cento sulla spesa corrente". Un´importante novità riguarda infine il tema delle aggregazioni per i capoluoghi di provincia, che diversamente dal testo originario saranno assoggettati alla stessa disciplina dei Comuni fino a 30 mila abitanti. A fine ottobre il provvedimento sarà esaminato dalla competente Commissione consiliare, per poi approdare in Aula nella seconda metà di novembre per l´approvazione definitiva della riforma.  
   
   
SBUROCRATIZZARE, NOVE MODI PER FARLO CONSULTAZIONE ONLINE SU OPEN TOSCANA  
 
Firenze, 13 ottobre 2014 - Semplificare e sburocratizzare. "Molto compete ai livelli nazionali – premette l´assessore ai sistemi informativi e alla partecipazione, Vittorio Bugli - , qualcosa anche alle amministrazioni territoriali e la Toscana si è mossa e non è stata con le mani in mano". Adesso la Regione ha deciso di fare un ulteriore passo in avanti: non solo prendere provvedimenti per alleggerire gli oneri amministrativi che gravano sulle imprese (e i cittadini), ma innovare e semplificare il metodo con cui questi oneri sono individuati e risolti. In modo partecipato. "Abbiamo iniziato a giugno, ascoltando e confrontandoci prima con le associazioni di categoria e poi con le imprese di tutti i settori – spiega l´assessore – Quindi abbiamo elaborato nove misure che sottoporremo ora ad una consultazione on line". La prima del genere. Il luogo dove dire la propria sarà la piattaforma Open Toscana, open.Toscana.it, nella sezione dedicata alla partecipazione. Le ricette? Uniformare ad esempio i modelli in uso nei vari Comuni per chiedere un permesso per costruire, l´avvio di una nuova attività o richiedere autorizzazioni per lo scarico o l´uso di acque reflue. Una piattaforma Suap regionale, linee interpretative comuni, digitalizzare le procedure il più possibile, un armadio digitale dove conservare le certificazioni delle imprese in modo da non richiederle ogni volta per ogni nuovo appalto o committente, condividere anche l´agenda dei controlli, creare un catasto unico degli impianti termici e norme più semplici per l´accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona. L´iniziativa sarà presentata domani, giovedì 9 ottobre alle ore 16, presso la Loggia dei banchi a Pisa, in occasione della giornata di apertura dell´Internet festival. Un mese di tempo, dal 9 ottobre al 9 novembre, e in parallelo tre tavoli con prefetture, enti locali e direzioni regionali per stabilire tempi e azioni. Non un plebiscito, ma l´occasione anche per modificare le proposte o suggerirne altre. "Se vogliamo essere efficaci dobbiamo cominciare a fare le riforme non per le imprese ma con le imprese - avverte Bugli - , perché dobbiamo dirlo con amarezza, in questo Paese capita spesso che provvedimenti nati per semplificare hanno l´effetto opposto. Un problema di merito ma anche di metodo". Da qui il cambio di approccio e di prospettiva: da una pubblica amministrazione "percepita solo come soggetto che impone vincoli e gabelle o tutt´al più macchina chiamata a produrre risposte dall´alto ad agente di cambiamento che faciliti connessioni, idee e soluzioni". Semplificare la vita alle imprese serve in fondo a tutti, anche ai cittadini. Meno burocrazia può convincere imprese che vogliono investire ad ampliare la propria attività od altre a scegliere la Toscana per insediarsi.  
   
   
BOLZANO: AMMINISTRAZIONE INNOVATIVA 2018, INCONTRO IL 15 OTTOBRE  
 
Bolzano, 13 ottobre 2014 - Approfondire i modelli di buona amministrazione, garantire processi efficienti e un utilizzo mirato delle risorse, offrire servizi di qualità: questi gli obiettivi del progetto "Amministrazione innovativa 2018", che prenderà ufficialmente il via nell´ambito della Conferenza dei dirigenti provinciali. La Giunta provinciale si è posta tra gli obiettivi prioritari da raggiungere, quello di ammodernare la macchina amministrativa raccogliendo per tempo le sfide di una società in continua evoluzione. Ciò si traduce in una maggiore responsabilità delegata ai cittadini, ma anche in attività e servizi caratterizzati da più chiarezza, precisione e semplicità. Per riassumere tutto in un concetto, ci si può affidare ad "Amministrazione innovativa 2018", che punta a migliorare l´efficienza dei processi e a utilizzare le risorse in maniera più mirata. Il progetto prenderà il via duranta la Conferenza dei dirigenti provinciali, nel corso della quale saranno approfondite con il presidente Arno Kompatscher, l´assessore Waltraud Deeg e il direttore generale Hanspeter Staffler, la struttura organizzativa del progetto e i prossimi passi nel percorso di innovazione amministrativa da completare entro il 2018. L´appuntamento è in programma mercoledì 15 ottobre 2014 alle ore 14.30 presso l´Auditorium dell´Eurac in viale Druso 1, a Bolzano.  
   
   
ROMA CAPITALE, MARINO-SCOZZESE: “COPAFF CERTIFICA 110 MILIONI EXTRA-COSTI”  
 
Roma, 13 ottobre 2014 - “Oggi, con la quantificazione da parte della Copaff (Commissione tecnica paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale) dei 110 milioni di euro di extra-costi che Roma sostiene ogni anno in quanto Capitale d’Italia, è stato realizzato un passo importante nella strada per il riequilibrio dei conti della città e per l’attuazione del Piano di rientro. La presenza di manifestazioni ed eventi svolti nel Comune di Roma in quanto Capitale d’Italia determina infatti ogni anno degli oneri per l’attività di Polizia Locale, di gestione del territorio e dell’ambiente e di viabilità, sino ad ora a carico del bilancio di Roma e dunque dei suoi cittadini”, è quanto dichiarano il 9 ottobre dal Sindaco di Roma Ignazio Marino e l’Assessore al Bilancio Silvia Scozzese. “Il passaggio successivo alla valutazione degli extra-costi di Roma Capitale avvenuta oggi in sede Copaff è il riconoscimento da parte del Governo dei 110 milioni di euro annui in favore della Capitale, che ci aspettiamo di trovare nel testo della Legge di Stabilità che verrà presentato nei prossimi giorni. Queste risorse, assieme alle misure e alle azioni individuate nel Piano di rientro, consentiranno di assorbire nel triennio 2014-2016 il disavanzo strutturale di Roma Capitale, restituendo al Comune, alla fine del periodo, un bilancio in equilibrio”, aggiungono Marino e Scozzese.  
   
   
MARE NOSTRUM: TENSIONI A TREVISO E FULL A VICENZA; ZAIA, “TANTO TUONO’ CHE PIOVVE. STO CON I SINDACI DEL NO. HANNO SERI MOTIVI. LA PROTESTA SIA PERO’ CIVILE. SE VOGLIONO EUROPA E RENZI HANNO IN MANO LA SOLUZIONE”.  
 
Venezia, 13 ottobre 2014 - “Tanto tuonò, e tanto i sordi di Roma e Bruxelles non sentirono, che piovve. E’ amaro constatare come le preoccupazioni di allarme sociale che vado esprimendo da tempo si stiano materializzando. Sto con i Sindaci, gli unici che conoscono davvero le loro realtà territoriali e che si ribellano ai Prefetti e allo Stato centrale, sto con i Veneti che già hanno accolto in spirito di vera integrazione e solidarietà oltre 500.000 immigrati presenti in regione, ma adesso non ce la fanno più, sto con i migranti, che Mare Nostrum sta trattando come pacchi postali, come un problema da scaricare altrove al più presto, sto con chi dice basta. Dico basta”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta la situazione legata all’invio di migranti dell’operazione Mare Nostrum in Veneto, che ha visto un nulla di fatto con tensioni in piazza al termine del vertice in Prefettura a Treviso, e che vede Vicenza lanciare l’allarme “tutto esaurito” con 300 posti già utilizzati su un totale di 329 assegnati e con la prospettiva di almeno altri 20 arrivi a brevissimo. “Consiglio al Governo ai suoi rappresentanti sul territorio – aggiunge Zaia – di non considerare come ostilità preconcetta la posizione dei sindaci che, con due sole eccezioni, una delle quali condizionata, hanno detto no ad altri arrivi. Sono loro che stanno tutti i giorni a contatto con la gente, loro che conoscono ogni centimetro quadrato dei territori che guidano, loro che stanno al fronte h24, loro che si ritrovano a dover sapere al bar del paese (è successo nel veronese) che arrivano dei migranti. Se dicono no, è sicuramente un no ben motivato, che va tenuto nella massima considerazione, invece che minacciarli di lasciare i profughi per le strade”. “A tutti comunque – dice il Governatore – chiedo raziocinio e senso civico. La protesta fa parte della democrazia, ma deve rimanere nell’alveo della legalità e del civismo. Valicare questi limiti equivarrebbe a vanificare l’ottenimento degli obiettivi comuni”. Zaia conclude ribadendo la sua “assoluta condanna” dell’atteggiamento dell’Europa e del Governo nazionale: “mentre sui territori rischia di scatenarsi un sorta di guerra tra poveri – incalza – loro si pavoneggiano in inutili vertici informali come ieri a Milano e nessuno pensa davvero a cercare l’unica soluzione possibile a questo dramma planetario: attivare a ore un tavolo di solidarietà europea, dove ogni Stato membro garantisca l’immediata disponibilità a farsi carico per quota parte di una reale assistenza a questi derelitti e anche del controllo che tra essi non si nascondano infiltrati di qualche organizzazione terroristica. Se c’è la volontà, massimo in una settimana si può attivare tutto. Ma la sensazione – conclude – è che il vero egoismo, il vero razzismo, sia condiviso in certa Europa anche più della moneta unica”.  
   
   
IMMIGRAZIONE: FVG, SITUAZIONE PERFETTAMENTE AFFRONTABILE  
 
Trieste, 13 ottobre 2014 - Il tema delle presenza e della gestione dei profughi in Friuli Venezia Giulia è stato al centro, il 9 ottobre a Trieste, di un incontro operativo, presso il Commissariato di Governo, cui hanno partecipato rappresentanti delle prefetture, delle questure, delle amministrazioni locali interessate. La Regione è stata rappresentata dall´assessore Gianni Torrenti, il quale ha riferito come "entro pochi giorni sarà individuata una soluzione decorosa per l´accoglienza, in strutture private, delle persone attualmente accampate a Trieste, presso il Silos". "Parallelamente - ha aggiunto l´assessore regionale - per quanto riguarda Gorizia, dove ormai sono solamente 23 gli immigrati rimasti, sarà definitivamente smontata la tendopoli allestita dalla protezione civile. Inoltre è stata individuata una soluzione anche per le persone accampate in riva all´Isonzo". "E´ destituita da ogni fondamento qualsiasi illazione su un possibile utilizzo del Cara di Gradisca per l´accoglienza di queste persone", ha assicurato. Nel corso dell´incontro è stata esaminata anche la situazione di Tarvisio, alla luce della disponibilità del Ministero della Difesa di concedere al Ministero dell´Interno in comodato una palazzina nell´ambito della Caserma La Marmora. "D´intesa con il sindaco Carlantoni, presente alla riunione - ha riferito Torrenti - abbiamo convenuto che una comunità piccola come quella tarvisiana non può accogliere un eccessivo numero di migranti". In ogni caso è stato definito che Tarvisio accoglierà esclusivamente immigrati - all´incirca una quarantina di media al massimo - che hanno scelto come destinazione finale un altro Paese europeo, e quindi vi rimarranno per un periodo breve. Nessun arrivo è comunque previsto nei prossimi mesi, che coincidono con la stagione turistica invernale, in quanto la palazzina andrà opportunamente approntata per accogliere i profughi. Questa soluzione sarà affiancata dal percorso che porterà alla cessione al Comune di Tarvisio dell´intera Caserma, da impiegare a fini turistici e, contestualmente, dal rafforzamento della presenza a Tarvisio della Polizia di Stato, "anche se in genere i richiedenti asilo - ha evidenziato Torrenti - non hanno creato mai problemi alle comunità che li ospitano". Infine, anche per quanto riguarda Udine, si stanno identificando le strutture in grado di accogliere eventuali profughi. Nel corso dell´incontro si è anche stabilito di ulteriormente rafforzare i controlli sanitari, specie sugli immigrati in arrivo e in transito nella nostra regione, a garanzia della salute anche degli operatori sanitari, delle Forze dell´ordine e naturalmente dell´intera popolazione. "E´ stata una riunione sostanzialmente positiva e concreta - ha concluso Torrenti - che ha permesso di individuare soluzioni idonee ad affrontare un problema che però è assolutamente ridotto e circoscritto, se paragonato ad altre regioni italiane, dove il fenomeno dell´immigrazione è ben più consistente. Si tratta insomma, per quanto ci riguarda, di una situazione perfettamente affrontabile, cui cerchiamo di dare risposte equilibrate garantendo un´accoglienza umana, seria, rispettosa della dignità delle persone. E naturalmente preoccupandoci che la popolazione non debba risentirne alcuna conseguenza negativa".  
   
   
PUGLIA, PRESENTATA LA LEGGE "PARTECIPAZIONE"  
 
Bari, 13 ottobre 2014 - La vicepresidente Angela Barbanente, l’assessore alla Trasparenza Guglielmo Minervini e l’assessore all’Ecologia Lorenzo Nicastro hanno presentato il disegno di legge “Indirizzi e linee guida per la partecipazione nei processi di trasformazione del territorio”. Cone la legge che sarà portata all’attenzione del Consiglio “E’ nostra intenzione approvarla entro la legislatura” – ha precisato Minervini, la Puglia si dota di uno strumento per far intervenire la cittadinanza nella fase di approvazione di grandi infrastrutture o insediamenti sul territorio per i quali sia necessaria la Vas o la Via (Valutazione ambientale strategica o Valutazione impatto ambientale). “Nella Vas – ha spiegato la vicepresidente – già è previsto l’intervento da parte dei cittadini nel processo di approvazione e dcisione, ed è proprio uno degli aspetti più innovativi dello strumento di pianificazione. Con questa legge lo normiamo. La nuova legge non modifica alcuna procedura, ma diamo sostanza e operatività alla partecipazione. Quindi non riduciamo la partecipazione ad adempimento formale ma diamo effettività a quel che fino ad oggi spesso è stato bizantinismo pro-forma”. “E’ un momento importante – ha commentato Minervini – il testo è stato a lungo incubato ed è il frutto di una sperimentazione e collaudo. Con la legge decidiamo quali sono le condizioni per l’effettività dell’intervento dei cittadini prima delle decisioni su interventi sul territorio: un tema caldissimo perché sappiamo che quando si trasforma il territorio ci sono complesse questioni che spesso generano conflitti e discussione pubblica. Ad esempio, per il gasdotto Tap, ma penso ai depuratori, alla statale 275, alla regionale 8, ai depuratori, alle discariche. La modalità di consultazione così come è oggi mostra la corda e il conflitto si avvita su sé stesso, facendo arenare le opere pubbliche o costringendo a slalom continui i decisori. Con questa norma diamo affettività al diritto dei cittadini alla partecipazione, dando risposte strutturali a quanto richiesto dai territori che esprimono dubbi o volontà”. L’assessore all’Ecologia, Nicastro, ha ringraziato – insieme a Minervini - il gruppo di lavoro che ha stilato il testo, formato in gran parte da dirigenti e funzionari regionali. “La legge regionale arriva proprio quando leggiamo il testo del decreto legge “sblocca Italia” che nei fatti esautora le regioni e i territori da ogni decisione su numerose questioni. Con il ddl battiamo un colpo quando si sta completamente riscrivendo il titolo V della Costituzione, con ipotesi che vogliono ridurre a un silenzio irrilevante le autonomie regionali. Lo vediamo al nord con la Tav, qui con la Tap: i territori reclamano partecipazione prima e a monte delle decisioni e dei progetti definitivi. Ma le Regioni spesso nei procedimenti Via hanno la possibilità di esprimere pareri non vincolanti. L’unico modo per renderli effettivi è di renderli socialmente vincolanti e lo facciamo con questa legge che presentiamo in questo momento di scontro fortissimo tra Governi centrali e regionali”. Di seguito, una scheda sul ddl: La Regione Puglia ritiene che le infrastrutture e gli interventi sul territorio non possano mai essere considerati neutri perché coinvolgono aspetti che riguardano l’etica, l’estetica, la funzionalità e la creatività e sono necessariamente connessi alla visione di futuro della comunità. Gli spazi decisionali in merito devono quindi essere aperti alla partecipazione dei cittadini per assicurare la qualità, la sostenibilità e la realizzabilità delle politiche di trasformazione del territorio. Integrando quindi capacità emerse dalla pratica dei processi partecipativi con competenze giuridiche specifiche, è stato redatto un disegno di legge che riporta principi e linee guida per rendere effettiva, come previsto dall’art.3 della Costituzione, la partecipazione dei cittadini. Nel merito, la legge non prescrive tecniche e metodi unici e standardizzati, ma prevede i livelli essenziali che ogni processo partecipativo deve garantire per essere effettivo: Coinvolgimento Devono essere coinvolti tutti i soggetti che possono essere interessati all’intervento: abitanti singoli o organizzati, associazioni del territorio, organizzazioni di partecipazione, formazioni sociali, soggetti collettivi privati di qualunque natura e costituiti in qualunque forma giuridica, istituzioni pubbliche, enti locali territoriali. Informazione qualificata Al fine di garantire l’efficacia del processo partecipativo, il soggetto proponente è tenuto a predisporre materiali informativi esaustivi, scritti in linguaggio non specialistico e comprensibile da tutti i cittadini, orientati a descrivere il problema da affrontare e le proposte d’intervento e le relative implicazioni dal punto di vista ambientale, sociale, economico e culturale. Progettazione condivisa La progettazione condivisa è fondata preliminarmente sull’analisi multifunzionale del contesto in cui è maturata la necessità di intervento, al fine di avvicinare e riconnettere i partecipanti all’interesse collettivo. Deve attivare, raccogliere e restituire, conoscenza raccordando e integrando il sapere specialistico con quello delle comunità. Attuazione, gestione e monitoraggio dell’intervento Il processo partecipativo accompagna la trasformazione del territorio nelle fasi di attuazione, gestione e monitoraggio. Vanno previste attività periodiche di informazione, resoconto e confronto sullo stato dell’arte dell’intervento al fine di creare le condizioni per introdurre tempestivamente eventuali varianti correttive e sostenibili. Trasparenza e tracciabilità Va assicurata la tracciabilità completa del processo partecipativo attraverso adeguati strumenti che ne rendano pubblici e accessibili: lo sviluppo dell’agenda, la qualificazione degli eventi, i partecipanti, i documenti prodotti nel corso del processo partecipativo, i resoconti dei dibattiti, delle attività e delle fasi del processo partecipativo. Deve essere altresì garantita la massima diffusione e trasparenza delle informazioni disponibili. Decisione L’obiettivo del processo partecipativo è quello di costruire decisioni condivise sia in fase di progettazione che di attuazione, gestione e monitoraggio di interventi di trasformazione del territorio. In caso di mancato accordo, la decisione finale resta comunque di competenza dell’ente proponente che si impegna a motivarla adeguatamente tenendo conto di tutti gli orientamenti emersi e a pubblicizzarla tempestivamente. Il processo di partecipazione deve concludersi entro sei mesi dal suo avvio. La Regione Puglia, con questa legge, e in continuità rispetto alle scuole di partecipazione già realizzate in tutte le province pugliesi, si impegna a sostenere l’evoluzione qualitativa dei processi partecipativi al fine di produrre nuovi paradigmi di corresponsabilità e sostenibilità dei processi di trasformazione degli spazi di vita.  
   
   
ENTI LOCALI FVG: APPROVATO DDL PER IL RIORDINO DELLE AUTONOMIE  
 
Trieste, 13 ottobre 2014 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Autonomie locali Paolo Panontin, ha approvato il disegno di legge regionale di riordino del sistema Regione - Autonomie locali. "Si tratta di un intervento riformatore di ampio respiro e di volontà innovativa e semplificatrice, che si propone di realizzare un sistema equilibrato che contemperi efficienza, efficacia e contenimento della spesa, semplificazione istituzionale e valorizzazione dell´autonomia locale", ha dichiarato Panontin. L´assessore ha ricordato che il ddl costituisce il risultato di "un´attenta valutazione dei profili di compatibilità rispetto al quadro costituzionale vigente e, contemporaneamente, rispetto alle avviate riforme costituzionali, fra cui, in particolare, le proposte di legge costituzionale che modificano lo Statuto regionale del Friuli Venezia Giulia e determinano l´abolizione delle attuali Province". Il disegno di legge è finalizzato a valorizzare un sistema policentrico che favorisca la coesione tra le istituzioni del sistema Regione - Autonomie locali nonché l´integrazione delle politiche sociali, territoriali ed economiche. Le linee di intervento sono, in sintesi, la predisposizione da parte della Regione di un Piano di riordino territoriale; la disciplina delle Unioni territoriali intercomunali; l´individuazione delle funzioni comunali da svolgere in forma associata, di quelle provinciali da riallocare in capo ai Comuni o alla Regione e delle funzioni regionali da riallocare in capo ai Comuni. In particolare, il Piano di riordino territoriale è lo strumento attraverso il quale la Regione determina i confini delle nuove Unioni territoriali intercomunali e indica i Comuni che scelgono di non aderivi, in quanto non obbligati per legge. La procedura consiste nella predisposizione di una proposta di aggregazione di Comuni da parte della Giunta Regionale, in ordine alla quale i Comuni possono chiedere l´adesione ad un´aggregazione diversa, qualora adiacenti a quest´ultima o a Comuni con essa confinanti, oppure possono comunicare la mancata adesione all´aggregazione, qualora essi abbiano una popolazione superiore a 5.000 abitanti (3.000 abitanti per i Comuni appartenenti o appartenuti a Comunità montane). Il sistema prevede l´obbligatorietà della costituzione di Unioni per i Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti (o 3.000 per i Comuni appartenenti o appartenuti a Comunità montane), mentre per i Comuni con popolazione compresa tra i 5.001 abitanti (o 3.001 per i Comuni montani) la partecipazione è facoltativa ma costituisce condizione per la piena fruizione dei trasferimenti regionali. Per i Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti la partecipazione è facoltativa senza alcuna conseguenza finanziaria in caso di mancata adesione. L´adesione volontaria ad un´Unione, da parte dei Comuni con popolazione superiore alle soglie previste, non può essere revocata prima che siano trascorsi dieci anni. Sotto il profilo ordinamentale, l´Unione territoriale intercomunale è un ente locale avente natura giuridica di Unione di Comuni. L´unione, dotata di potestà statutaria e regolamentare, disciplina la propria organizzazione. La governance dell´Unione è affidata all´Assemblea, organo di indirizzo e al Presidente, eletto tra i Sindaci componenti dell´Assemblea. L´istituzione dell´organo esecutivo è ammessa facoltativamente per le Unioni composte da almeno dieci Comuni ed è demandata ad apposita norma statutaria. In ordine al sistema di governo delle Unioni, assume particolare rilievo la composizione dell´organo assembleare, rappresentativo dei Comuni aderenti. Il disegno di legge propone un modello di Assemblea composta da tutti i sindaci dei Comuni costituenti l´Unione. Considerata la possibile eterogeneità territoriale e strutturale dei Comuni all´interno di ciascuna Unione, che potrebbe determinare per i Comuni aderenti esigenze diversificate in ordine alla loro rappresentatività presso l´Assemblea, viene proposto un modello che attribuisce al voto dei Sindaci un peso diverso in relazione alla popolazione dei rispettivi Comuni, lasciando allo strumento statutario delle Unioni ampia autonomia nello stabilire una regola diversa. Con la finalità di rendere partecipi anche le minoranze consiliari dei singoli Comuni all´attività dell´Assemblea, in quanto organo di indirizzo dell´Unione, è previsto che i consigli comunali si esprimano sulle proposte di deliberazione dell´organo consiliare dell´Unione, prima che le stesse siano deliberate dall´Assemblea. Va ricordato che si tratta di atti la cui tipologia corrisponde a quella degli atti spettanti ai consigli comunali. Le Unioni sono chiamate a gestire funzioni attualmente comunali, provinciali e regionali, nonché quelle delle sopprimende Comunità montane. Per la gestione associata di funzioni comunali si sono distinte due modalità: su una serie rilevante di funzioni l´Unione ha potere deliberativo e gestionale, mentre su altre i poteri decisionali restano in capo agli organi dei Comuni, ma le funzioni gestionali sono svolte dagli uffici dell´Unione. Il disegno di legge prevede anche la riallocazione di alcune funzioni esercitate dalle province, sia verso i Comuni sia verso la Regione, e la riallocazione delle funzioni regionali verso il sistema delle autonomie locali.  
   
   
ZONE INTERNE, SARDEGNA: OBIETTIVO LAVORO, 100 MLN PER IL RILANCIO. NUOVE TECNOLOGIE E PIANO ANTIDISPERSIONE SCOLASTICA PER RIPARTIRE  
 
Cagliari, 13 Ottobre 2014 - Cento milioni di euro e un cambio di rotta netto nelle politiche regionali per non far morire e anzi rilanciare le zone interne della Sardegna. L´assessore della Programmazione e Bilancio, Raffaele Paci, ha spiegato la strategia del governo regionale al seminario sulle zone interne organizzato dalla Cisl a Mandas. "Ci sono 100 milioni a disposizione grazie alla doppia strategia sulle zone interne, quella nazionale per cui l´ex ministro Barca è già venuto un paio di volte in Sardegna, e quella regionale - spiega l´assessore Paci - . Il contrasto allo spopolamento delle zone interne si può portare avanti soltanto con un approccio complessivo e puntando tutto sul lavoro, in modo da ridurre progressivamente il gap con le zone urbane. È chiaro che la Regione non può creare direttamente lavoro, ma sicuramente può mettere in atto un programma complessivo per garantire le condizioni favorevoli affinché il lavoro ci sia - sottolinea il titolare del Bilancio - intendiamo perciò attivare una strategia integrata di sviluppo delle aree interne capace di mettere a valore quanto già realizzato nelle aree leader, il nuovo Programma di Sviluppo Rurale e la strategia nazionale per le aree interne in una logica di integrazione anche delle fonti finanziarie". L´assessore Paci assicura che verranno stanziate risorse anche per infrastrutture e agricoltura. "Le infrastrutture sono indispensabili per potersi spostare in tempi rapidi dalle zone interne, così come è importante rafforzare l´innovazione tecnologica e le strategie contro la dispersione scolastica. Con la riorganizzazione degli enti territoriali - conclude il vicepresidente della Giunta - D´ora in poi Comuni e Unioni dei Comuni avranno un ruolo sempre più centrale e strategico".  
   
   
ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO NEGLI UFFICI DELLA REGIONE TOSCANA, SI PARTE  
 
Firenze, 10 ottobre 2014 - Come si imposta un foglio di calcolo per gestire gli interventi di manutenzione, come si monitorano le sentenze e i pareri degli organismi di controllo, come funziona e come si fa un sopralluogo, come nasce una delibera regionale, come si inserisce nel Bollettino Ufficiale della Regione. Sono solo alcune delle attività che gli studenti delle classi terza, quarta e quinta delle scuole scuole secondarie di secondo grado della Toscana avranno la possibilità di imparare frequentando i percorsi formativi in alternanza scuola/lavoro attivi presso gli uffici della giunta regionale. Lo stabilisce la "Convenzione quadro" fra la Regione Toscana e l´Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana che è stata presentata oggi nell´ambito di un incontro plenario organizzato dall´assessorato regionale alla scuola e formazione dedicato agli studenti, ai docenti e ai tutor scolastici che paretciperanno a queste attività. L´incontro odierno è stato anche l´occasione perché i protagonisti del nuovo progetto, studenti, docenti, tutor, facessero la conoscenza reciproca e vedessero gli ambienti lavorativi dei settori della Giunta dove presto si troveranno a lavorare insieme. "Questa Convenzione è di grande significato - ha detto l´assessore regionale alla cultura e istruzione Emmanule Bobbio - perché impegna in prima persona la Giunta regionale che, come già avviene per altre iniziative che hanno come obiettivo il raccordo fra scuola e mondo del lavoro, coinvolge attivamente i propri dipendenti in attività di "tutoraggio". Un modo per garantire ai giovani delle scuole toscane esperienza lavorativa che, come è noto, rappresenta un importante tassello della loro formazione e contribuisce allo sviluppo di competenze immediatamente spedibili nel settore terziario". L´attività partirà a tutti gli effetti il 15 ottobre per finire il 20 maggio 2015 . I percorsi formativi in alternanza si articoleranno intercalando periodi di formazione d´aula integrati con esperienze di apprendimento in situazione lavorativa, in piena sintonia con gli obiettivi previsti dal curriculum formativo del percorso di studi dell´allievo, che saranno definiti caso per caso, secondo un quadro orario che prevede comunque un numero di ore non inferiore a 40 ore nel corso un anno. "Tutti sappiamo - ha concluso Bobbio - della piaga della disoccupazione giovanile nel nostro Paese, ma abbiamo anche studi che ci dicono che là dove la scuola e il mondo del lavoro integrano i propri "saperi" in un´offerta formativa che fornisce competenze immediatamente spendibili in contesti lavorativi, le prospettive occupazionali crescono significativamente. Il 60% dei ragazzi che escono dai percorsi Istruzione e Formazione professionale risultano occupati a sei mesi dal termine del percorso. Per questo riteniamo che puntare sull´alternanza scuola lavoro assuma un´importanza strategica all´interno delle nostre politiche regionali".  
   
   
TOSCANA: AGENZIA REGIONALE PER IL LAVORO AL VIA "SALTO DI QUALITÀ NEI SERVIZI"  
 
 Firenze, 13 ottobre 2014 - "Un salto di qualità nei servizi per il lavoro e più opportunità per i disoccupati toscani, per i giovani, per i lavoratori che rivolgono ai centri per l´impiego. Un passo avanti che ci permetterà di superare i rischi di frammentazione e disomogeneità del servizio, uniformando e diffondendo le esperienze positive e le buone pratiche realizzate nei territori a livello regionale". Così l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini commenta l´approvazione da parte del Consiglio regionale della nuova legge che modifica il testo unico in materia di educazione orientamento formazione e lavoro e che istituisce per la prima volta l´Agenzia regionale per il lavoro, che raccoglierà le funzioni di collocamento, servizi per l´impiego, politiche attive del lavoro fino ad oggi esercitate dalle Province. L´assessore sottolinea con soddisfazione che l´approvazione della legge è avvenuta con un solo voto contrario, raccogliendo così una maggioranza più larga di quella che sostiene la giunta regionale. "Un voto significativo che valorizza maggiormente una proposta qualificante – prosegue Simoncini – destinato a rafforzare i servizi dei centri per l´impiego che pure, in Toscana, registrano livelli di efficacia nell´incrocio domanda offerta che si attestano attorno al 20%, sicuramente da migliorare ma più alti rispetto a quelli delle altre Regioni e alla media nazionale che si aggira sul 4%. E questo in presenza di un quadro di progressive ristrettezze finanziarie e di personale, rispetto, ad esempio, a quanto avviene in altri paesi europei". L´agenzia regionale manterrà l´articolazione territoriale dei Centri per l´impiego. Il personale attualmente in carico alle Province, in tutto circa 1000 dipendenti diretti e poco meno di 600 indiretti, confluiranno nell´agenzia, insieme a tutte le funzioni e agli appalti in atto. I tempi per l´andata a regime non saranno immediati. "La Toscana è la prima regione a darsi uno strumento giuridico – spiega Simoncini – per essere pronta ad esercitare le competenze non appena queste ci saranno trasferite dalle Province alle Regioni, che oltre al personale dovranno avere anche le risorse necessarie per la gestione. Per questo bisogna aspettare la conclusione del confronto sulla legge Del Rio ancora in corso fra Stato e Regioni". E´ stato importante, ricorda l´assessore, anche poter dare certezze ai lavoratori dei Centri per l´impiego ed una continuità di risposta a cittadini e disoccupati in un momento di grande incertezza, dandosi una prospettiva di potenziamento dei servizi su un tema drammaticamente attuale come quello dell´occupazione. L´agenzia regionale toscana sarà parte integrante del disegno cui si sta lavorando per dare vita al Servizio nazionale per il lavoro che veda in un´Agenzia nazionale il luogo di definizione degli standard di prestazione, di garanzia di omogeneità a livello nazionale, di monitoraggio e poteri sostitutitvi in caso di inadempienze. Alle agenzie regionali verrrà affidata la gestione dei servizi. "L´agenzia toscana è in linea con questo disegno e con i contenuti del Jobs Act e le affermazioni del ministro Poletti che come Regione abbiamo avuto modo di incontrare più volte confrontandoci su questo. Ciò nel pieno rispetto della costituzione vigente e del disegno di modifica del titolo quinto già approvato in un ramo del parlamento che riconferma il ruolo fondamentale dei territori nella gestione delle politiche del lavoro".  
   
   
GARANZIA GIOVANI, LOMBARDIA: CASO VERONICA DICE CHE NOSTRO MODELLO È VINCENTE  
 
Milano, 13 ottobre 2014 - "Condivido l´analisi fatta oggi dal Corriere della Sera, che evidenzia lucidamente le reali criticità di Garanzia Giovani. Esprimo soddisfazione per il positivo caso di Veronica che ci incoraggia a persistere con il nostro modello attuativo in Lombardia". Lo dice Valentina Aprea assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro. Giusta Occasione - "Il Piano Garanzia Giovani - ha detto Aprea - è la giusta occasione per definire politiche attive fondate sui principi che hanno ispirato con successo il modello lombardo: centralità della persona, cooperazione o concorrenza tra servizi pubblici e privati, libera scelta dell´operatore e rimborso economico delle attività solo sulla base degli esiti occupazionali realmente conseguiti". Battere Lo Scoramento - "I primi esiti di Garanzia Giovani dimostrano che non possiamo limitarci all´esecuzione di attività di contatto burocratico ed amministrativo, come la presa in carico e la profilazione. Il rischio che si sta già materializzando è l´abbandono e lo scoraggiamento da parte dei giovani, soprattutto di coloro che hanno scelto regioni diverse dal loro domicilio. Per queste ragioni, abbiamo deciso di anticipare con la nostra Dote Unica Lavoro il piano di Garanzia Giovani. In questo modo, a differenza di tutte le altre regioni, abbiamo potuto avviare già al lavoro circa 2000 giovani anche prima della pubblicazione del decreto sui bonus occupazionali, avvenuto solamente il 3 ottobre. Verificare Bonus Occupazione - "Ora, dovremo verificare - spiega Aprea - se i bonus all´occupazione decisi dal Ministero siano veramente incentivanti per le imprese. Noi abbiamo ripetutamente invitato il Ministero a voler riconsiderare la scelta di escludere dagli incentivi l´apprendistato professionalizzante. Inoltre, abbiamo anche chiesto di non considerare come esito occupazionale positivo solo i contratti a termine della durata iniziale di 180 giorni, soprattutto dopo che il decreto Poletti ne ha consentito la proroga del termine iniziale per cinque volte. Poiché sappiamo che i contratti a termine pari o superiori a 180 giorni sono la minoranza dei casi, il nostro sistema ha previsto la possibilità di conteggiare le diverse proroghe, favorendo così le scelte delle imprese e non imponendogliele per decreto". Valido Nostro Progetto - "Dote Unica Lavoro - spiega ancora l´assessore -interviene anche dopo l´eventuale insuccesso del bonus Garanzia Giovani affinché i giovani e le imprese lombarde abbiano altre ed ulteriori possibilità di aumentare l´occupazione giovanile in Lombardia. L´esperienza di Garanzia Giovani gestita attraverso un Piano Operativo Nazionale, fortemente voluto dal Ministero- conclude Aprea - faccia riflettere tutti coloro che si stanno battendo per una neo-centralizzazione dei servizi all´impiego e per la gestione delle politiche attive attraverso la costituzione dell´Agenzia Nazionale prevista incautamente dal Jobs Act".