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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Novembre 2014
UE, VAN ROMPUY SULLA CRISI: "SIAMO RIUSCITI A EVITARE UNA VERA E PROPRIA CATASTROFE"  
 
Bruxelles, 10 novembre 2014 - Intervista a Herman Van Rompuy. Combattere la crisi dell´euro o promuovere la pace in Ucraina, per Herman Van Rompuy, è stata una presidenza ricca di eventi. Il 1° dicembre, il primo presidente della storia del Consiglio europeo, passerà il testimone a Donald Tusk. Questa settimana Van Rompuy era presente al Parlamento europeo per il suo ultimo dibattito, gli abbiamo chiesto quali sono le principali sfide che l´Europa deve ancora affrontare. Quale bilancio per la sua Presidenza e quali sono stati i più grandi successi? La mia presidenza è stato dominata dalla crisi nella zona euro, ma con un grande fatica siamo riusciti a stabilizzarla. Immaginate se ce l´avessimo fatta: non avremmo una stagnazione, ma una depressione, come nel 1930. Siamo riusciti a evitare una vera e propria catastrofe. Questo è stato uno sforzo collettivo da parte delle istituzioni e degli Stati membri. Giovedì e venerdì scorso abbiamo anche raggiunto un accordo sul clima, la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 40% rispetto al 1990 entro il 2030. Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi precedenti e restiamo molto ambiziosi. Siamo ancora una volta leader a livello mondiale. {}Quali sono le principali sfide per i prossimi anni? Dobbiamo fare di tutto per ristabilire la crescita economica e l´occupazione. Abbiamo già fatto molto, ma senza risultati sufficienti: dobbiamo intensificare i nostri sforzi. C´è anche la crisi in Ucraina. I confini garantiscono la pace e il fatto che le frontiere siano state modificate unilateralmente é un brutto segno. In Europa dobbiamo capire come possiamo contribuire alla pace e ripristinare la stabilità nella regione, sempre nel rispetto della volontà del popolo ucraino che desidera legami più stretti con l´Unione europea. Un´altra sfida sarà la posizione del Regno Unito nell´Unione europea dopo le prossime elezioni nazionali. Come possiamo contribuire - ma non a qualsiasi prezzo - affinchè il paese rimanga nell´Unione. Devono volerlo e impostare condizioni accettabili per noi. In ogni caso l´intenzione è- e credo che lo sia anche per i leader britannici - mantenere il Regno Unito all´interno dell´Unione europea. Come dovrebbero rispondere le istituzioni dell´Ue all´euroscetticismo? I risultati parlano più delle parole. Dobbiamo informare i cittadini europei sui vantaggi che l´Unione europea produce in termini di ricchezza, crescita economica e occupazione. Dobbiamo anche migliorare il modo in cui parliamo di Europa. È inaccettabile partecipare al processo decisionale europeo a Bruxelles, e allo stesso tempo dare la colpa all´Ue per tutte le decisioni impopolari una volta che si torna nel proprio paese. Si crea un´immagine negativa dell´Unione europea. Che cosa hz intenzione di fare nel futuro? La mia carriera politica si concluderà il 1° dicembre. Avrò il tempo di perseguire altre attività che ho continuato a rimandare in passato. Insegnerò a Louvain-la-neuve e al Collegio d´Europa. Non vedo l´ora di farlo, ma naturalmente mi mancherà anche la vita politica in Belgio e in Europa. Sono molto grato che mi è stato permesso di assumere questo ruolo.  
   
   
DISCORSO DI KRISTALINA GEORGIEVA COMMISSARIO EUROPEO PER IL BILANCIO DELLA PRIMA COMMISSIONE CONTROLLO DEI BILANCI DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 10 novembre 2014 - Caro Presidente e relatore, Presidente Caldeira, Onorevoli deputati di questa Commissione e della Corte dei conti, Come il Presidente Juncker stabiliti nel suo discorso al Parlamento europeo di recente, l´Europa ha perso alcuni della sua credibilità e alcuni della fiducia dei suoi cittadini. Li dobbiamo ricostruire, e la Commissione ha la responsabilità di essere all´avanguardia delle azioni necessarie a farlo. La procedura di discarico, che consente di apprezzare la solidità della gestione finanziaria della Commissione al Parlamento europeo, sarà al centro di questo dibattito. È la prima volta che io rappresento la Commissione come membro responsabile per la procedura di discarico e sono pienamente consapevole dell´impegnativo compito che ci attende. La relazione presentata oggi dalla Corte riguarda l´anno 2013, l´anno scorso del quadro finanziario precedente. È particolarmente importante, come 2013 visto un record di circa € 148 miliardi in pagamenti effettuati. Siamo grati per l´attività globale che la Corte ancora una volta ha compiuto - ringrazio molto signor Caldeira - e ci accolgono le conclusioni e le raccomandazioni espresse in questa relazione, che la Commissione condivide, oltre a un numero molto limitato di eccezioni. Come in passato, le raccomandazioni costruttive aiuteranno la Commissione a migliorare ulteriormente, nell´obiettivo comune di una migliore gestione finanziaria. Anche se il tasso di errore molto probabilmente di quest´anno per i pagamenti è ancora di sopra del 2% la soglia di rilevanza, sono lieto che audit i risultati mostrano della Corte che ultima tendenza anni di aumentare i tassi di errore è stato arrestato. Quest´anno la Corte ha rilevato un errore più probabile del 4,7%, rispetto al 4,8% nel 2012. Spero che gli sforzi della Commissione stanno iniziando a pagare. Sono lieta che la Corte conclude come in passato che i conti sono liberi da materiale inesattezze e che l´errore vota per ricavi e spese amministrative sono molto di sotto soglia di rilevanza della Corte del 2%, che impegni in tutti i settori di spesa ricevano un parere positivo. La Corte ha fatto importanti osservazioni e raccomandazioni per le politiche interne e le azioni esterne Prendo atto che la Corte identificati particolari problemi riguardante la legittimità e la regolarità delle operazioni finanziate dal bilancio dell´Ue nei settori della gestione condivisa, vale a dire la politica di coesione e l´agricoltura. In tutti i settori, la complessità delle regole-in particolare gli appalti pubblici, aiuti di stato, ammissibilità-presente un rischio particolare e i controlli di primi livelli devono migliorare. Dobbiamo lavorare più con le autorità degli Stati membri di fornire formazione e impostare i giusti incentivi per correzioni viene fare al momento delle verifiche di gestione, come le autorità nazionali avevano spesso le informazioni necessarie a disposizione. Così quello che può e fa la Commissione concretamente per risolvere il problema dei tassi di errore elevato negli Stati membri? La Commissione ha una serie di strumenti a sua disposizione, dalla prevenzione alla correzione. Mi impegno a continuare a lavorare sul rafforzamento li e costruire i giusti incentivi per la migliore gestione finanziaria. Onorevoli deputati di questa Commissione e della Corte dei conti, Sono state adottate misure per migliorare la gestione e l´ambiente di controllo delle autorità degli Stati membri, comprese le linee guida, formazione e altre misure di rafforzamento delle capacità. Se tuttavia si verificano errori, la Commissione ha il dovere di proteggere il bilancio dell´Ue mediante misure correttive. Per esempio: La Commissione si applica una politica rigorosa di interruzioni e sospensioni dei pagamenti. Appena c´è evidenza di gravi carenze in un sistema di gestione e controllo, la Commissione si ferma pagamenti. I pagamenti possono essere ripresa solo dopo aver ottenuta prove sufficienti che i problemi individuati sono stati risolti completamente correggere oltre le spese e migliorare il sistema, che spesso richiedono un fatto trovare missione/audit della Commissione e/o dall´autorità di audit responsabile. In agricoltura, la Commissione artigli sistematicamente dagli Stati membri i pagamenti indebiti identificati a seguito di sue verifiche. Questo riduce significativamente (di circa il 2% negli ultimi cinque anni) il rischio per il bilancio Ue e mentre questo può essere fatto solo negli anni successivi il pagamento iniziale, ci impegneremo per abbreviare il ritardo di tempo. In applicazione del relativo rischio basato su revisione strategia, effettua la Commissione tematica audit e sistemi specifici al fine di verificare i sistemi di gestione e di controllo implementato dagli Stati membri. Grazie a questo sforzo di audit mirati, verifiche della Corte e all´audit sempre più affidabile risultati riportati dalle autorità di audit, che la Commissione è stata in grado di affrontare, insieme con gli Stati membri, i principali pregi e difetti dei sistemi nazionali di gestione e di controllo, per identificare il nucleo radici degli errori e di chiedere agli Stati membri di adottare le azioni correttive necessarie. La nota 6 allegato ai conti annuali e la recente pubblicazione ´comunicazione sulla tutela del bilancio dell´Ue´ fornire una panoramica di tali misure e il loro impatto in termini finanziari, tenuto debitamente conto della dimensione pluriennale dei programmi di spesa. Questa comunicazione dimostra che le misure preventive e correttive assicurano che le spese sostenute in violazione delle regole sono escluso dal finanziamento dell´Unione europea. Inoltre, a causa del carattere pluriennale della maggior parte delle spese comunitarie e la complessità delle procedure correttive, la maggior parte delle rettifiche finanziarie e recuperi inevitabilmente vengono implementati dopo i pagamenti sono stati effettuati. Pertanto, la Commissione ritiene che i tassi di errore annuale stimati dalla Corte devono essere visto nel contesto della capacità correttiva complessiva dei sistemi pluriennale. Nel 2013 la Commissione corretti o recuperato € 3,4 miliardi, che rappresenta il 2,3% di tutti i pagamenti effettuati quest´anno, e negli ultimi 5 anni l´importo medio delle rettifiche finanziarie è stato € 2,9 miliardi all´anno (in media, 2,2% di tutti i pagamenti). Queste cifre mostrano che una parte considerevole delle spese sostenute in violazione della legge, rischia di essere corretti e recuperato negli anni a venire e comunque di chiusura delle relative misure. Per il periodo di programmazione 2014-2020, le nuove regole consentono alla Commissione di rafforzare il suo controllo per spendere meglio: Semplificazione: semplificato opzioni di costo, che riducano l´onere amministrativo a carico dei beneficiari e, come la Corte sottolinea nella sua relazione annuale, sono meno incline all´errore, Armonizzazione delle regole tra fondi, quali nuove regole per l´interruzione e la sospensione in agricoltura, che vi permetterà di allineare con le pratiche migliori nella coesione; per la coesione, i pagamenti intermedi sono soggetti ad una ritenuta del 10% fino all´accettazione dei conti; gravi irregolarità o carenze nei sistemi di controllo rilevati dalla Commissione o la Corte dei conti che interessano i conti presentati dagli Stati membri porterà a rettifiche finanziarie nette per tutte le aree politiche nell´ambito della gestione concorrente.; dichiarazioni di gestione e, su base volontaria, dichiarazioni nazionali a livello politico. Nei prossimi giorni, la Commissione pubblicherà le raccomandazioni del gruppo di lavoro interistituzionale su dichiarazioni nazionali. La combinazione di rettifica finanziaria netta con interruzioni e sospensioni è essenziale per migliorare efficacemente la situazione nei sistemi di controllo di gestione e degli Stati membri. La Commissione utilizzerà questi strumenti ogni volta che necessario. Detto questo, credo che le dichiarazioni di affidabilità della Corte e i tassi di errore sempre più bisogno di essere messo in prospettiva con altre importanti sfide e vincoli delle politiche di gestione condivisa si trovano ad affrontare. Queste politiche, sia la coesione o agricoltura, fissati gli obiettivi ambiziosi che non sono facili da incontrare. Nonostante i nostri sforzi per semplificare queste politiche sono anche costosi per gestire e controllare: la nostra forte capacità correttive pluriennale ha portato gli Stati membri a investire notevoli risorse nei loro sistemi di gestione e di controllo. Ad esempio, in agricoltura, i costi dei controlli ammontano a circa € 4 miliardi un anno. Mentre riconosco che dobbiamo lottare per migliorare l´efficacia di questi sistemi di gestione e controllo, credo anche che non dobbiamo fare questo senza l´aggiunta di ulteriori costi e burocrazia. **** Nella risoluzione di discarico generale per il 2012, il Parlamento europeo ha evidenziato un gran numero di impegni vincolanti di legale, audit, istituzionali, di responsabilità e di natura finanziaria. Nelle lettere di ex Presidente Barroso e di ex Commissario Ṧemeta e nella comunicazione sul seguito del 2012 raccomandazioni di scarico è stato dato prova di impegno formale della Commissione per attuare pienamente una serie di azioni correlate per poter ulteriormente portare giù il tasso di errore o di limitare il suo impatto sul bilancio dell´Ue. Intendo per monitorare regolarmente l´attuazione delle azioni previste e vi fornirà i risultati raggiunti. L´anno finanziario 2013 è stata segnata da un tasso molto elevato di esecuzione del bilancio. Il valore dei beni tenuto dall´Unione europea è rimasta stabile a € 155 miliardi. Il contabile della Commissione sarà a vostra disposizione per ogni ulteriore informazione su questo tema. Mi permetta di affrontare finalmente i nostri sforzi per rafforzare la gestione delle prestazioni su cui questa Commissione e la Corte dei conti sono giustamente messa a fuoco più attenzione come una seconda tappa della procedura di discarico. La Commissione sta lavorando per sviluppare una cultura nuova, più forte delle prestazioni, rafforzando l´efficacia e l´efficienza in tutte le aree politiche. Ha la responsabilità, insieme ad altri attori nel processo di bilancio e particolarmente le autorità degli Stati membri, per assicurarsi che ogni Euro viene speso in modo efficace e serve allo scopo. La Commissione vuole dimostrare il valore aggiunto del bilancio dell´Ue e il suo contributo alla strategia Europa 2020. Come la Commissione raggiungere questo obiettivo? Primo, la finanziaria quadro pluriennale 2014-2020 e le relative norme finanziarie forniscono una base solida per la consegna di spendere meglio. Sana gestione finanziaria e proteggendo il bilancio dell´Ue sono le priorità di questa Commissione, come si può notare in ogni missione lettera indirizzata dal Presidente Juncker ai nuovi Commissari. La nuova generazione di programmi già pone maggiormente l´accento sull´andamento e il valore aggiunto che dovrebbe fornire ai cittadini dell´Ue. Uno degli sviluppi chiavi a questo proposito è che la misurazione delle performance di lungo termine è stato incorporato nel ciclo di bilancio (quadro finanziario pluriennale e legislazione settoriale). I diversi atti e accordi di partenariato per l´attuazione del Qfp 2014-2020 sono più performance oriented e comprendono tre importanti elementi: un insieme di obiettivi principali da raggiungere, con collegamenti per gli obiettivi di Europa 2020; collegato a questo una riserva di performance del 6% per la coesione politica può essere allocata alla fine del periodo. Indicatori per il monitoraggio dei progressi compiuti nell´attuazione contro pre-definite le pietre miliari, gli obiettivi e gli obiettivi da raggiungere; e, forte regime di monitoraggio e valutazione per assicurare la disponibilità dei dati necessari per valutare il valore aggiunto Ue, efficienza, efficacia e impatto complessivo sull´economia e della società. Questo permetterà di tempestiva segnalazione su risultati e prestazioni. Voglio fare il miglior uso del fuoco sulle prestazioni e risultati nei nuovi programmi di spesa in stretto coordinamento con i miei colleghi Commissari. Consegna è meglio diventare un esercizio collettivo, che coinvolge in particolare i Commissari incaricati gestione condivisa. In particolare, la definizione ex ante di obiettivi in piani di gestione dei servizi della Commissione e la segnalazione sui successi nelle relazioni annuali di attività coerenti ex post sono diventati i capisaldi del quadro delle prestazioni. Questo deve anche essere il caso per il rapporto di valutazione richiesti ai sensi dell´articolo 318 del trattato . Secondo, appoggio pienamente la creazione del gruppo di lavoro interistituzionale sul rendimento richiesto dal Parlamento europeo. Ho intenzione di lanciare il necessario dialogo con gli stakeholder per allestire i termini di riferimento senza ulteriore indugio. Terzo, qualche volta saranno necessari per la Commissione a garantire sistemi di misura efficace che contiene le informazioni affidabili e tempestive per monitorare il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nei vari settori. Suggerimenti da parte del gruppo di lavoro interistituzionale sarebbe più accolti in questo dominio. Vorrei rassicurare questo comitato della mia ferma intenzione di mantenere la performance come una delle mie priorità durante il mio mandato come Vice Presidente responsabile del Budget e risorse umane. La Commissione si impegna a migliorare continuamente l´architettura di gestione delle prestazioni migliore e segnalazione. Dobbiamo essere consapevoli del lasso di tempo necessario per illustrare gli effetti della politica e spesa sulla qualità della vita e l´ambiente di affari. È relativamente facile relazione sull´anno su azioni e uscite, sia la Commissione e gli Stati membri. Ma gli impatti possono essere valutati solo anni dopo. È in questo lasso di tempo che vedo l´ora di ulteriori scambi con la Corte e con questo comitato per riflettere il carattere pluriennale dei nostri programmi. Il monitoraggio, valutazione e reporting framework allegato alla relazione dell´anno scorso articolo 318 impostare disposizioni per l´attuale Qfp. Impatti possono iniziare prima di essere visto dal 2016/17 e solo diventare più pienamente identificabili a partire dal 2020. Discussioni e intensità di lavoro si trovano davanti a noi. Posso assicurarvi che la Commissione è a vostra disposizione per facilitare al meglio il prossimo dibattito sul discarico per l´esercizio 2013. Signore e signori, grazie per la vostra attenzione.  
   
   
25 ANNI IL DISCORSO DEL MURO DI BERLINO DI MARTIN SCHULZ, PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO ALLA CERIMONIA DI BERLINO AI KONZERTHAUS AM GENDARMENMARKT  
 
Berlino, 10 novembre 2014 - Caro Signor Presidente, Caro Signor Presidente del Bundestag tedesco, Caro cancelliere, Caro Signor Presidente del Consiglio federale, Caro Signor Presidente della Corte costituzionale federale, Eccellenze, Signore e signori, il 9 novembre 25 anni fa sembrava tutto il mondo su Berlino. E il mondo fu testimone di tali coraggiosi uomini e donne che ha buttato giù il muro di Berlino. La divisione arbitraria della Germania e dell´Europa, custodito da soldati, fortificato con filo spinato, cementata da questo muro, un muro di paura, le due superpotenze sono ostili contro sopravvissuto; le due visioni del mondo si sono scontrati tra loro; un muro che era rotto brutalmente famiglie lacerate, un paese, un continente. Questa dolorosa divisione era finita da una rivoluzione pacifica. Nessun serbatoi laminati. Nessun colpo. Non una goccia di sangue. Un momento magico nella storia della Germania e un cambiamento epocale in Europa. Immagini che non dimenticheremo mai: Persone ballavano sulla parete, cadde nelle sue braccia, pianto e cantato con felicità. Il loro grido di "Siamo il popolo" rimbomba in movimenti di libertà nel mondo. Loro coraggio è fino ad oggi un modello combattenti per la libertà nel mondo. La notte del 9 novembre 1989, non c´erano i leader che hanno fatto la storia non superpoteri? In questa notte, era la gente che ha scritto la propria storia e cambiato il corso del mondo. I nostri ringraziamenti e il nostro rispetto è quindi in particolare i coraggiosi attivisti dei diritti civili nella Germania dell´est. Hanno reso possibile questo miracolo. Berlino - simbolo di decenni della divisione della Germania ed Europa - divenne il simbolo dell´unità e della libertà. Questa notte era una notte di Berlino. C´era anche una notte tedesca. Ma non solo. Su questa notte, Signore e signori, un movimento di libertà europeo culminò a Berlino. Dove in precedenza anche guardato in aveva incendiare i mesi in Europa, a ogni angolo e cranny della scintilla della libertà. Ad esempio: riuniti In Leipzig coraggiose donne e uomini a veglie pacifiche. Intellettuali e ambientalisti, socialisti di riforma e Chiesa attivisti, sindacalisti e scrittori, musicisti e pastori. Proprio la sua versatilità è stata la forza di questa opposizione. Questa diversità è stato, ma l´antitesi si manifestò allo stato monopartitico disfunzionale. Ogni lunedì, si sono incontrati per pregare. Poi trasportate la resistenza della Chiesa sulla strada. Mantenere la vostre grida per le strade di Lipsia: "Democrazia - ora o mai" "Libertà, uguaglianza, fraternità" E: "Siamo il popolo". Ancora: "noi siamo il popolo". Centinaia di migliaia era fuori centinaia. Centinaia di migliaia di persone che ha versato nella resistenza civile sulle strade. E probabilmente anche poco come sospettavamo, che presto dovrebbe implodere il sistema e la caduta del muro di Berlino. Ma poi saltato la scintilla della rivoluzione pacifica in tutta la Repubblica. E il movimento popolare prese il potere al 9 novembre 1989. E che ci piaccia o no, se noi lo chiamiamo coincidenza o no, che il 9 novembre fu ancora una volta al giorno fatidico dei tedeschi. Il 9 novembre è il giorno in cui il 1918 Philipp Scheidemann proclamò la Repubblica? È il giorno marciava verso il 1923 Hitler per la Feldherrnhalle di Monaco di Baviera. È il giorno, il 1938 in tutta la Germania bruciata sinagoghe sono state inserite nel Reichspogromnacht e che era un giorno di vergogna per la nostra nazione. Il prologo al crimine più orribile nella storia dell´umanità. Ma questo giorno nel 1989 è diventato anche il giorno fortunato dei tedeschi. Signore e signori, Sì, dove nel 1989 in Europa anche guardavo giù: la scintilla della libertà inflamed. Ad esempio: I cantieri navali di Gdansk, dove sono riuniti i lavoratori a Lech Walesa. Dal 1988, Solidarnocs organizzato uno sciopero generale, paralizzate miniere e cantieri, forzare concessioni alla dittatura. Che era un movimento di lavoro reale che rovesciò il regime finalmente smascherato il presunto stato di lavoratori. Ed erano motivati non di violenza ma di Johannes Paul Ii, che chiamò a loro: "Combattere il male con il bene". Per esempio: è stata una catena umana da Vilnius attraverso Riga a Tallinn. 1,8 milioni persone mano nella mano attraverso i paesi baltici, ha commemorato il cinquantesimo anniversario dell´anno del patto Hitler Stalin. La gente ha cantato insieme su riunioni spontanee notturne. E con loro rivoluzione del canto, le nazioni Baltico ottenuto l´indipendenza. Praga - certamente molti di voi come me è: l´anno 1989 è indissolubilmente legata all´immagine, come entrato ministri degli esteri Genscher sul balcone dell´ambasciata tedesca e il 4000 riuniti "amati concittadini", ha detto la partenza era ora diventato possibile – a Praga, la rivoluzione di velluto con le dimostrazioni in Piazza Venceslao ha preso il suo corso. Le voci di centinaia di migliaia di persone si unì la reputazione di "Havel a castello". E hanno rovesciato il governo. Una colazione di pan-europeo è tenuta al confine austro-ungherese. Primo ministro Miklós Németh leggere che abbattere le frontiere con l´Austria. A strappare nella cortina di ferro e fuggì da decine di migliaia di tedeschi dell´est nella libertà. Se in Berlin, Leipzig, Varsavia, a Praga o Bratislava, Vilnius, Tallinn e Riga, il senso di libertà e democrazia sono stati diversi, ma erano sempre tranquilli. I dimostranti lungo era loro tranquillità e il loro coraggio con cui hanno superato di ingiustizia e arbitrarietà. Signore e signori, col senno di poi l´uscita di questo movimento di libertà europeo sembra indispensabile per noi. Doveva andare bene. Una cortina di ferro ha dovuto cadere. Ci sembra oggi a posteriori. Ma ci sono stati certamente alcuna garanzia. Che ha trionfato striscioni slogan, candele e fiori, il canto e preghiera sopra carri armati e fucili, oltre muri e confini, che non è stato veramente garantito. Quanto facile sarebbe le dimostrazioni in un tragico massacro finita. Come Berlino 1953 Budapest 1956 Praga 1968. O Pechino nel 1989. Dobbiamo ricordare oggi che, per capire quale immenso coraggio queste persone hanno portate, spiccava quali paure e superato, perché volevano vivere in una società libera e leale. Grazie a questi coraggiosi uomini e donne insieme erano, come mettere Willy Brandt che si è sviluppato in Germania insieme. E potrebbe anche Europa nuovamente insieme. Ancora una volta, è visto attraverso questo movimento europeo della libertà di che la storia tedesca ed europea sono inscindibili. Così inseparabili, come è il tedesco e il futuro europeo. E nessuno ha sentito più sicuro questo - e anche la speciale responsabilità tedesca con conseguente - e riconosciuto in queste settimane e mesi, come il Cancelliere tedesco Helmut Kohl. Signore e signori, per i popoli dell´Europa centrale e orientale interessati in queste rivoluzioni non solo ottenere liberarsi del giogo sovietico. E ´ stato il "ritorno all´Europa" loro anche - come principio guida centrale del 1989-. Come il grande storico Tony Judt scrive "´ non ´capitalismo´, ´Europa´, ma era l´opposto del comunismo." Europa questo era libertà e giustizia per loro. Democrazia e solidarietà. Prosperità e protezione. Di conseguenza, le rivoluzioni del 1989 anche trovano suo completamento reale attraverso le riunioni. Prima di riunificazione tedesca il 3 ottobre 1990 - era sì il primo allargamento ad est della Comunità europea. Questo era diventato possibile - non da solo, ma anche - attraverso la saggezza di un uomo che è una delle grandi figure del Novecento: Michael Gorbatschow. Ma soprattutto, le rivoluzioni trovano loro completamento di unificazione europea con l´allargamento ad est dell´Unione europea dieci anni fa. Infine, vengono restituite il centrale e orientale nazioni europee nella famiglia europea. Signore e signori, Abbiamo raggiunto così tanto in Europa. Abbiamo buttato giù i muri e ha aperto le frontiere. Abbiamo raggiunto la mano di riconciliazione a noi e siamo diventati amici. Abbiamo creato il più ricco e più grande mercato del mondo e la possibilità di unico mai visto da lui per intere generazioni. E le aziende che si fondano su libertà, uguaglianza e democrazia. Noi abbiamo dato un sistema immunitario contro la guerra. Questa nostra Unione è fondata sulla solidarietà. Si chiamava la "solidarietà di fatto" come Robert Schumann. A vicenda, gancio e la debole aiuto per diventare più forte. All´interno di aziende e tra aziende. La solidarietà è l´anima della Comunità europea. Ecco perché abbiamo un giorno come oggi, il dovere di guardare da vicino e chiedere se è perché le speranze, i sogni, la promessa del 1989 hanno effettuato? Se la nostra società oggi avrebbe retto le pretese dei combattenti per la libertà di quel tempo? Alcuni è stata soddisfatta, ho parlato. Tuttavia altro è sbagliato. Molti hanno perso il lavoro. Qualche regione è rimasto. Squilibri economici sono troppo grandi. E dalla crisi finanziaria degli ultimi anni hanno ampliato ulteriormente. Un´intera generazione di giovani uomini e donne - sono i figli nati negli anni del turno della - sono parzialmente senza speranza per il futuro. Disperazione ma conduce alla disperazione. Disperazione alla radicalizzazione e l´estremismo. Estremismo che mette sempre più democrazia in questione. Temo che abbiamo perso intossicato al volgere degli anni fuori dalla vista, libertà che ha bisogno di condizioni di libertà. Libertà a svolgersi solo in un solo e una società coesa. Padri fondatori dell´Unione europea sapeva che; sapevano che permette libertà di una democrazia stabile, ha bisogno anche stabilità sociale. Oggi, come la disuguaglianza cresce, anche gli estremisti di tornare. Ovunque in Europa ancora pregiudizi nazionalistici divampano, populisti con piastra slogan contro gli altri, Rush europei contro gli europei. I propagandisti del nazionalismo hanno ancora economica. Chiedere, 25 anni dopo abbiamo rotto i confini, dove persone per la libertà è morto, perché certamente risolvibili problemi il ristabilimento dei confini. Abbiamo costruito nuovi muri e confini in Europa tollererà? Lo diciamo chiaramente: ovunque il diritto di viaggiare e vivere è in Europa il più grande successo dell´integrazione europea. Perché esattamente le persone è sono impedite troppo a lungo con la forza. Oggi, un quarto di secolo dopo ci crede ora di rompere un´era di pace duratura, è tornata la paura della guerra in Europa. Guerre si svolgono nelle nostre immediate vicinanze, gli Stati si disintegrano, i limiti vengono spostati indietro violentemente e persone fuggite - le peggiori atrocità. Ci consentirà, che invece la forza di legge ora minaccia il ritorno della legge del più forte? La pacifica rivoluzione europea del 1989 aveva un obiettivo: sostituire lo stato ingiusto con lo stato di diritto. Costruire l´impegno di reciproco rispetto. Il rispetto per l´altro. Le persone erano molto diverse, che scesero in strada. Ma essi sono Stati Uniti, Uniti in un unico obiettivo: democrazia e giustizia invece di dittatura e dispotismo. Niente di meglio che la dichiarazione di Berlino del 2008, prima frase descrive il periodo dopo la caduta del muro di Berlino: "siamo uniti alla nostra fortuna." Che cosa ci insegna il 9 novembre 1989? Tutto è possibile. Ma nulla è mai garantito. Che cosa impariamo dal popolo coraggioso del 1989? Tutto è possibile, se ci sono fermi nei nostri valori fondamentali e la nostra responsabilità per la società in cui viviamo. Così noi viviamo una società, che è gratuito, basta e solidarietà. E quando siamo pronti per i nostri valori fondamentali, per combattere, per prendere dei rischi, se dobbiamo difenderli, perché vengono attaccati, questo è l´esempio che ci danno, se seguiamo questo esempio, possiamo garantire che vivere permanentemente in una società che è libera e leale. Ringrazio per la vostra attenzione.  
   
   
UE: 25 ANNI DOPO LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO: I DEPUTATI RACCONTANO LE LORO STORIE  
 
 Bruxelles, 10 novembre 2014 - Ieri domenica, sono passati 25 anni da quando migliaia ci persone della ex-Germania dell´Est e della Germania occidentale si sono riunite lungo il muro. Da allora sono state organizzate manifestazioni pacifiche e il desiderio di libertà si è consolidato ogni giorno di più. Il 9 Novembre 1989, dopo che il portavoce della Germania dell´Est aveva annunciato che i cittadini potevano attraversare il confine liberamente, le persone si sono riversate lungo il muro per abbatterlo. "Ho sentito un forte rumore provenire dalla strada, sono saltato fuori dal letto, ho aperto la finestra e ho visto una folla andare da qualche parte" ha detto Alain Lamassoure, il eurodeputato francese del Ppe. Era a Berlino quel fatidico giorno di novembre, quando il portavoce del governo tedesco dell´Est, Günter Schabowski, disse che il confine sarebbe stato aperto "con effetto immediato". A Roma, l´ex-Presidente del Parlamento europeo, Enrique Barón Crespo (Pse, Spagna), si stava preparando per la cena di gala alla Presidenza italiana del Consiglio dell´Unione europea, quando un giornalista italiano lo chiamatò: "Presidente, il muro di Berlino è caduto, una reazione?". Due settimane dopo, il Parlamento, che ha già sostenuto la riunificazione tedesca e istituito una commissione speciale, aveva invitato i leader della Germania, Helmut Kohl, e della Francia, François Mitterrand, in sessione plenaria. Abbiamo chiesto ai deputati di tutti i gruppi politici di raccontarci di quella notte a Berlino. Alain Lamassoure (Ppe, Francia), Constanze Krehl (S&d, Germania), Beatrix von Storch (Ecr, Germania), Guy Verhofstadt (Alde, Olanda), Ska Keller (Verdi/ale, Germania), Marisa Matias (Gue/ngl, Portogallo) e Amjad Bashir (Efdd, Regno Unito) condividono con noi i loro ricordi e pensieri di questo evento storico che ha scosso l´Europa e il mondo intero. Unisciti alla discussione sui social media con gli hashtag #Mauerfall #fotw25 e #fallofthewall25. I deputati commemorano il 25° anniversario della caduta del muro di Berlino in un dibattito in plenaria il mercoledì 12 novembre.  
   
   
L´UNIONE EUROPEA AL VERTICE DEL G20 A BRISBANE, IN AUSTRALIA – SOSTENENDO LA RIPRESA GLOBALE  
 
 Brisbane, 10 novembre 2014 - Il 15 e 16 novembre 2014, Presidente della Commissione europea Jean-claude Juncker e il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy parteciperà la 9° edizione del vertice del G20 a Brisbane, Australia. Al vertice del G20 a Brisbane (Australia) il Presidente della Commissione europea, Jean-claude Juncker e il Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, spingerà l´adozione di un forte Brisbane piano d´azione sulla crescita e l´occupazione al fine di mettere il G20 collettivamente su una traiettoria di crescita più elevata. Questa e le opinioni dell´Unione europea sulle altre questioni chiave nell´agenda del vertice (regolamento finanziario, questioni fiscali elusione/fiscali evasione, sviluppo, anticorruzione (Dgpa) ed energia) si riflettono nella lettera congiunta dai due presidenti ai capi di stato e di governo del 21 ottobre 2014. Un briefing di sfondo dai rappresentanti del Consiglio e la Commissione si terrà nella sala stampa Berlaymont (per i giornalisti accreditati) lunedì 10 novembre alle 9. Sfondo Processo del leader del G20 è stato co-iniziato nel 2008 dall´Unione europea. I membri del G20 sono Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, Italia, India, Indonesia, Giappone, Messico, Repubblica di Corea, Russia, Arabia Saudita, Sud Africa, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti e l´Unione europea. Così, l´Unione europea è membro del G20 e solitamente è rappresentata ai vertici del G20 dal Presidente della Commissione europea e il Presidente del Consiglio europeo. Il vertice di Brisbane è la nona edizione del gruppo dei 20 (G20) vertice delle principali economie avanzate ed emergenti di tutto il mondo. Insieme, i membri del G20 rappresentano circa il 90% del Pil mondiale, l´80% del commercio globale e due terzi della popolazione mondiale. Quest´anno, Australia accoglie la Spagna come un osservatore permanente; Mauritania come la sedia 2014 dell´Unione africana; Myanmar come la sedia 2014 dell´associazione delle nazioni asiatiche sudorientali (Asean); Senegal, che rappresenta il nuovo partenariato per lo sviluppo dell´Africa; Nuova Zelanda; e Singapore. La decima edizione del vertice del G20 sarà ospitata dalla Turchia nel 2015.  
   
   
RELAZIONE ANNUALE DELLA CORTE DEI CONTI EUROPEA – DOMANDE FREQUENTI  
 
Bruxelles, 10 novembre 2014 - La Commissione europea ha accolto il 5 novembre la relazione della Corte dei conti più recente sulla gestione del bilancio dell´Ue. Si afferma che nel 2013 il tasso di errore è stato di 4,7%, rispetto al 4,8% nel 2012, e continua ad essere inferiore al 5% per molti anni ora. Questo dimostra che gli sforzi della Commissione continui a migliorare la gestione dei fondi Ue pagano fuori. Per quanto riguarda il conto dell´Unione europea mantenendo, questo è il settimo anno consecutivo che la Commissione ha stato dato una pulita bill di salute della Corte dei conti. In altre parole, le quotidiane pratiche di contabilità della Commissione si sono dimostrati solidi e affidabili durante l´intero periodo 2007-2013. Qual è la relazione annuale della Corte dei conti? La Corte dei conti è il revisore esterno indipendente dell´Unione europea. Ogni anno, la Corte pubblica una relazione annuale sull´attuazione del bilancio dell´Ue. I componenti principali di questa relazione è la "dichiarazione di affidabilità" sui conti (verificando se i libri sono stati ben conservati) della Commissione e la spesa dell´Ue (verificando se le transazioni sono state fatte secondo le norme), insieme ad una spiegazione delle conclusioni della Corte. Conclusioni della Corte sono tratte principalmente dalle verifiche che svolge sulle transazioni di campione durante tutto l´anno, a livello comunitario, nazionale, regionale e singolo beneficiario livello. Da queste verifiche, eventuali errori trovati sono classificati sia come quantificabile (cioè con un potenziale impatto finanziario) o no. L´impatto di questi errori è quindi estrapolato per raggiungere un "più probabile tasso di errore", che la Corte dà per ogni singolo capitolo che comprende un gruppo di programmi di politica (es. Coesione, trasporti ed energia) e per il bilancio nel suo complesso. Se un´area di spesa ha un livello di errore inferiore al 2%, esso è classificato come esente da errore materiale (cioè tutti i pagamenti sono stati fatti in linea con le regole e i requisiti). Se il livello di errore raggiunge o supera il 2% della spesa area viene classificata come affetti da errore materiale. Errori rilevati dalla Corte dei conti europea significano che il denaro è stato perso o sprecato? Assolutamente no. Tassi di errore non possono essere tradotto in una quantità che ha perduta. Errori nelle procedure non dire progetti falliti o spreco di fondi. Nonostante errori, i soldi possono sono anche stati spesi in linea con ciò che è stato significato per. Gli errori in una forma per una procedura di aggiudicazione di un progetto di aeroporto non significa che le nuove strutture dovrebbero essere smantellate o che sono di qualità scadente. In secondo luogo, controlla a vari livelli (progetto a livello nazionale e Ue) assicurarsi che il denaro dei contribuenti europei sia protetto. Infatti, i controlli multilivelli per la spesa dell´Ue sono probabilmente molto più stretti di controlli per qualsiasi bilancio nazionale. Se vengono rilevati errori con impatto finanziario, pagamenti indebiti sono poi recuperati indietro dal progetto o paese esente da colpa, solitamente come parte del sistema di controlli e verifiche pluriennale (programmi Ue sono pluriennali, e così sono i controlli). È una grande parte del bilancio dell´Unione europea colpita dalla frode? Niente affatto! Frode è diverso da errori, in quanto è un inganno intenzionale e l´azione penale. Frode solo ammonta a circa 0,2% di tutte le spese e la Commissione ha molto intransigente tolleranza zero per le frodi . Eventuali sospetti di fondi Ue che coinvolgenti di attività fraudolente sono segnalati all´Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf). Si noti che la Corte si riferisce solo pochissimi casi ogni anno all´Olaf su sospetti di frode fuori molte centinaia di casi che e guarda. Perché non la Commissione fanno ulteriori controlli per evitare errori? La Commissione è verifica l´attuazione di programmi comunitari e progetti a tutti i livelli. Questo comprende i controlli in loco, nonché il controllo delle autorità nazionali. Dato il numero di progetti e programmi che sono co-finanziati dal bilancio dell´Ue, la Commissione non può controllare tutti i pagamenti che sono stati fatti ai beneficiari finali, per esempio gli agricoltori, ricercatori e responsabili di progetto. Inoltre, gli Stati membri sono tenuti a controllare la spesa e istituire sistemi di controllo a livello nazionale. Tuttavia, la Commissione rafforzerà ulteriormente relativi controlli per identificare le zone rischiose e di continuare le consultazioni con gli Stati membri a conseguire ulteriori miglioramenti nel controllo dei fondi Ue. Non si deve dimenticare che più controlli costano di più e possono provocare maggiore onere amministrativo per le autorità nazionali, anche per quanto riguarda i beneficiari finali. La Commissione ha pertanto garantire un ragionevole rapporto costi-benefici dei controlli. Per rendere più trasparente il costo dei controlli, il regolamento finanziario richiede alla Commissione di valutare costi e benefici dei sistemi di controllo per ogni proposta riveduta o nuova spesa. Pertanto, la possibilità della Commissione di aumentare la sua attività di controllo sono limitati. Come risponde la Commissione per gli errori che si sono scoperti? C´è un sistema robusto, multistrato di controlli e verifiche sul posto per evitare irregolarità nella spesa dell´Ue. Tuttavia, errori accadere quando grandi somme sono distribuite a milioni di destinatari in diversi paesi intorno al globo. La Commissione assume una posizione molto forte sul principio che, quando viene trovato un errore, il denaro deve essere recuperato. Nel 2013, ad esempio, la Commissione recuperato o corretti € 3,4 miliardi degli importi pagati in modo errato. In totale, le rettifiche finanziarie e recuperi per il 2009-13 corrispondono al 2,2% del volume medio dei pagamenti in quel periodo. Inoltre, va notato che nei fondi strutturali, la Commissione blocca i pagamenti intermedi se sistemi degli Stati membri non sono considerati di essere all´altezza dello standard stabilito e i pagamenti sono anche interrotti e programmi sospesi quando vengono identificati gravi carenze. Questo non solo assicura che il bilancio dell´Ue è protetto, ma anche incentiva le autorità nazionali per attuare miglioramenti strutturali adeguati. La Commissione fornisce inoltre supporto e guida sia beneficiari e alle autorità nazionali su come rispettare le norme di spesa Ue. La Commissione ha recentemente pubblicato una comunicazione sulla tutela del bilancio comunitario (618 Com(2014) finale), stabilisce le misure adottate dalla Commissione per la salvaguardia dei fondi Ue contro indebite o irregolare spesa e quantificare il loro impatto a fine 2013. Rapporto completo è reperibile a:http://europa.Eu/! fK79cg Come sarà spesa dell´Ue ulteriormente migliorata nel periodo di programmazione 2014-20? Le regole e i programmi per l´attuale quadro finanziario (2014-20), ridurrà ulteriormente Errori su tutta la linea, garantendo anche concentrarsi maggiormente sulla qualità della spesa. Tra la chiave misure sono: Forti incentivi per prestazioni Ora saranno messo più concentrarsi sulle prestazioni dei programmi e fondi dell´Unione europea di valore aggiunto consegnare ai cittadini e alle imprese nell´ambito del prossimo Qfp.chiaro trasparenti e misurabili obiettivi verranno impostati e interpreti migliori saranno premiati con fondi aggiuntivi alla fine del periodo di programmazione. Semplificazione Norme più semplici sono più facili da rispettare e più facile da controllare. Quindi, regole, procedure e criteri di ammissibilità sono state semplificate nel nuovo Qfp. Dal 2014 su, ad esempio, sono state armonizzate norme di ammissibilità attraverso tutti i fondi strutturali e di investimento (sviluppo regionale, Fondo sociale, coesione, sviluppo rurale e della pesca). Questo tagliare i costi, ridurre le possibilità di errore e aumentare l´efficienza dei controlli. Maggiore utilizzo delle opzioni di costo semplificate, come finanziamento flat rate e importi forfetari, ridurrà anche l´onere amministrativo per i beneficiari e le autorità nazionali di controllo. E una maggiore gestione elettronica, online dei fondi Ue aiuterà a ridurre l´onere amministrativo e diminuire il numero di errori. Nella ricerca, semplificazione è stato messo al centro dell´orizzonte 2020. Il principio di "un progetto – un tasso di finanziamento" ridurrà notevolmente l´onere amministrativo per i beneficiari rispetto ad oggi. Più forti deterrenti Per la prossima generazione di programmi, ci sono ora ancora più severe misure correttive per proteggere i fondi Ue. Ad esempio, gli Stati membri rischio definitivamente perdere fondi Ue per i programmi se non riescono a identificare e risolvere le irregolarità sul tempo. E il diritto della Commissione interrompere e sospendere i pagamenti quando la cattiva gestione seria è identificata è stata estesa a coprire i pagamenti agricoli dal 2014. È la relazione annuale della Corte dei conti diretto solo alla Commissione europea? N. Relazione annuale della Corte dei conti valuta come ben spese fatte dal bilancio comunitario seguirono le regole amministrative per un particolare anno. Dato che la spesa di circa l´80% di questo bilancio è sotto la gestione congiunta della Commissione e Stati membri, le autorità nazionali hanno anche una grande responsabilità nel garantire che fondi dell´Unione europea sono correttamente gestito, controllato e speso. Il giudice osserva anche presso gli Stati membri nell´indicare dove il problema risiede o miglioramenti sono necessari, e la Commissione europea e il Parlamento hanno sollecitato gli Stati membri in molte occasioni a seguire queste raccomandazioni e assumersi le proprie responsabilità sul serio quando si tratta di gestione dei fondi Ue. Come supporta la Commissione gli Stati membri a migliorare i loro sistemi nazionali di controllo? Nell´ambito del sistema di gestione condivisa spetta agli Stati membri di istituire strutture di gestione e di controllo appropriate per garantire che i fondi siano spesi correttamente e a definire regole chiare e procedure per i beneficiari. La Commissione ha sostenuto attivamente le autorità nazionali a rispettare questo obbligo in vari modi, dal fornire indicazioni dettagliate documenti e corsi di formazione per la diffusione delle migliori pratiche tra Ms o l´organizzazione di seminari di esperti. Per istanza, azioni su misura piani recentemente sono stati messi in moto nel settore dell´agricoltura, volto a incoraggiare gli Stati membri ad affrontare alla radice le cause di errori. Se non si prendono provvedimenti delle autorità nazionali, la Commissione può sospendere i pagamenti – un incentivo per lo stato membro interessato ad accelerare l´attuazione dei piani d´azione. Finora i piani d´azione sono stati molto efficaci. Politica di coesione, un centro di competenza specializzato è stato attivo dal 2013 nel miglioramento della capacità amministrativa degli Stati membri efficientemente ed efficacemente pianificare, implementare e valutare l´investimento di alta qualità. Lo fa attraverso una serie di attività come orientamento, formazione, progetti di sviluppo, networking e pilota di conoscenza. Il centro di competenza ha già lanciato 3 iniziative per migliorare la capacità amministrativa, capacità di gestione e controllo degli appalti pubblici. Inoltre, il supporto necessario è dato agli Stati membri di garantire che tutte le possibilità di semplificazione nel nuovo Qfp sono considerate attraverso la formazione, orientamento su opzioni di costo semplificata e gruppi tecnici di lavoro che incoraggiare uno scambio attivo di best practice. Tale possibilità per l´attuazione di misure di semplificazione si riflettono anche nell´adozione degli accordi di partenariato, per cui gli Stati membri sono tenuti a dimostrare le operazioni necessarie per ottenere una riduzione degli oneri amministrativi, nonché la loro capacità amministrativa. Una nota di orientamento sulla semplificazione si sta preparando anche al fine di assistere gli Stati membri a sfruttare appieno le opportunità di semplificazione considerevolmente rafforzato nel nuovo periodo di programmazione. Come funziona la Commissione utilizzare la relazione della Corte dei conti? La Commissione prende molto seriamente, Corte di raccomandazioni di Auditor usarli per aiutare a identificare le aree dove il miglioramento potrebbe essere fatta. Nella sua recente relazione speciale n. 19/2013, la Corte dei conti ha concluso che "La Commissione adeguatamente segue le raccomandazioni della Corte" e "revisione della Corte di un campione di raccomandazioni ha mostrato che le raccomandazioni attuate dalla Commissione hanno contribuito al miglioramento della gestione finanziaria in un certo numero di aree del bilancio Ue". Ciò dimostra che la Commissione è stata presa alla Corte di raccomandazioni del revisore dei conti molto sul serio, li utilizzano per aiutare a identificare le aree dove potrebbero apportare miglioramenti. Nell´ultimo decennio, c´è stato un significativo calo del tasso di errore complessivo grazie al continuo impegno della Commissione a seguire la Corte e quindi migliorare la gestione finanziaria dei fondi dell´Ue. Basta un attimo-colpo di misure adottate negli ultimi anni includono: Semplificazione delle norme in tutti i settori della politica. Norme più semplici sono più facili da applicare e più facile per verificare la conformità, riducendo così il rischio di errori. Introduzione di sanzioni più severe. Pagamenti intermedi vengono bloccati se sistemi degli Stati membri non sono considerati per essere a norma, e i pagamenti sono sospeso o interrotto quando vengono identificati gravi carenze. Modernizzazione della Commissione di contabilità sistema, così che ora è uno dei sistemi contabili pubblici superiore in tutto il mondo. Il nuovo regolamento finanziario dell´Ue comprende molte nuove misure per ulteriormente migliorare la gestione e il controllo dei finanziamenti dell´Ue e garantire che fondi dell´Unione europea fornisce il valore massimo ai cittadini riducendo a burocrazia per il maggiore grado possibile. La nuova generazione di programmi per il 2014-2020 prevede regole opzioni o ammissibilità semplificata di costo che riducono il rischio di errori, nonché gli indicatori per misurare meglio le prestazioni e il valore aggiunto dei progetti Eu. Quale ruolo svolge la relazione della Corte dei conti nella procedura di discarico del bilancio? Il discarico del bilancio è l´approvazione finale dell´attuazione di bilancio Eu per un dato anno. Esso è concesso dal Parlamento europeo su una raccomandazione da parte degli Stati membri nel Consiglio. Il Parlamento utilizza la relazione della Corte dei conti (dichiarazione di affidabilità) come la base primaria per questa decisione ma esamina anche altre fonti di informazione, in particolare le relazioni annuali di attività della Commissione di direttori generali e le comunicazioni della Commissione, quali la comunicazione sulla tutela del bilancio dell´Unione europea[1]. Scarico equivale ad approvazione del come il bilancio dell´Ue è stato implementato in esercizio e la chiusura dei conti.  
   
   
INTERVENTO DI APERTURA DEL COMMISSARIO EUROPEO PER LA FISCALITÀ E DELLE DOGANE UE MOSCOVICI ALLA CONFERENZA ECOFIN  
 
Bruxelles, 10 novembre 2014 - Pier Carlo grazie. Sono stato molto felice di partecipare a questa riunione del Consiglio Ecofin, per la prima volta in qualità di Commissario europeo per gli Affari economici e finanziari, fiscalità e dogane. Il problema è noto. E ´essenziale per noi muoverci in modo efficiente e ambizioso per affrontare le sfide che ci attendono - stimolare la crescita e posti di lavoro in più competitività, maggiori investimenti, le riforme più ambiziose e le politiche fiscali credibile - è essenziale che la Commissione e il Consiglio e il Parlamento europeo, lavorare insieme a stretto contatto, ma anche aperto e costruttivo. Per quanto riguarda le questioni di Abebooks web abbiamo discusso oggi, Prima di tutto voglio dare il benvenuto al progresso significativo Che è-stata fatta, grazie alla aussi Presidenza italiana, Verso un accordo sulla nostra proposta revisione della direttiva società madri e figlie. Vorrei naturalmente-piaciuto di raggiungere anno dell´accordo già oggi, capisco scopo e mi sento Abebooks web sono ora ben piazzato per raggiungere un accordo definitivo in occasione della riunione Ecofin di dicembre. Soprattutto nel contesto attuale, che ´tutti sappiamo, non c´è Ridurre il tempo da perdere in ogni opportunità per le pratiche abusive e pianificazione fiscale aggressiva. Anche io Osservato un nuovo spirito, al fine di combattere le pratiche tesi di frode fiscale, l´evasione fiscale, l´erosione base imponibile e per andare a combattere il segreto bancario e di muoversi verso uno scambio automatico di informazioni come un globale di serie entro il 2016. L´unione europea e la Commissione europea vogliono essere in testa, a diventare un esempio per le questioni di tesi. In questo contesto, vorrei sottolineare l´importante lavoro del G20 sulla erosione della base e del profitto spostamento (Beps) Tutto che sarà portata avanti in occasione del vertice a Brisbane la settimana prossima, a tutto ciò che voglio io Accompagnare Presidente Juncker. Abbiamo bisogno di Log duro lavoro per portare a termine questo lavoro nel 2015. Sul nostro Proposta di dichiarazione Iva standard, l´obiettivo di tutti è quello di rendere la vita più facile per imprese che operano nel mercato unico, sono deluso per la mancanza continua di progresso. Siamo di fronte a sfide economiche globali, non ci dovrei perdere nessuna opportunità per favorire la crescita. E questo è Tale anno solo opportunità: per alleviare l´onere per le imprese, per rendere più facile l´accesso a nuovi mercati, così come per migliorare il rispetto degli obblighi fiscali e augmenter entrate pubbliche. Così io chiamo i nostri Stati membri non sono Possibilità di lasciare che questo passo ´em da, perché la palla è saldamente nelle loro breve. E davvero aussi apprezzare gli sforzi della Presidenza italiana al fine di progredire in materia di semplificazione Tutto che è essenziale per le imprese. Sulla tassa sulle transazioni finanziarie, la Commissione è, naturalmente, alcun seguito in testa su questo file dal momento che questo è il rafforzamento della cooperazione. Il nostro ruolo è attivo Forniamo un supporto tecnico e politico per gli Stati membri a prendere questo in avanti, e di sostenere Ftt Quell´anno è obiettivo realistico tanto ambizioso quanto possibile. Credo che un buon progresso viene ora bianco compiuti verso un accordo entro la fine dell´anno, tutti which permetterebbe il ou Ftt per forza entro l´inizio del 2016. Anche in questo caso la Commissione europea è disponibile a svolgere To Be ruolo dell´Ict e la quota della transazione come un creatore di affare. Prima di concludere, vorrei dire qualche parola sulla questione dei finanziamenti legati alla clima. Il sostegno pubblico europeo ai paesi terzi in questo settore ha raggiunto 9,6 miliardi nel 2013, che è un record. L´ue è il principale contributore del Fondo verde per il clima, la impegni da parte degli Stati dell´Ue che rappresentano circa l´80% degli annunci già effettuate Uniti. Rimaniamo impegnati a intensificare la mobilitazione di finanziamenti per il clima per il quale tendenza è chiaramente in aumento, in un contesto che non è più facile. Inoltre, la Commissione ha presentato oggi la posizione dell´Ue sul finanziamento dell´accordo sullo Speech / 14/1560 Clima, vogliamo che si terrà a Parigi il prossimo anno. Così, in sintesi, l´Unione europea è l´invio di un messaggio molto positivo che sottolinea il nostro impegno a continuare a guidare la lotta mondiale contro il cambiamento climatico.  
   
   
LA FINANZA AL SERVIZIO DELL´ECONOMIA: INTERVENTO DI JONATHAN HILL - COMMISSARIO EUROPEO PER LA STABILITÀ FINANZIARIA, SERVIZI FINANZIARI E DEI MERCATI DEI CAPITALI DELL´UNIONE  
 
Bruxelles, 10 novembre 2014 - “ Buongiorno signore e signori. È un grande piacere essere qui, proprio all´inizio del mio mandato come Commissario europeo. Qual è particolarmente bello dire oggi è che riesco a tenere un discorso a Bruxelles senza il voto alla fine se non posso avere il lavoro pubblico! Almeno mi hanno promesso che non ci sarebbe un voto... Quale modo migliore per iniziare il mio mandato rispetto per venire a un evento che riunisce molte delle cose che si definiscono: Come crescita di rilanciare. Come riunire enti pubblici e privati finanziamenti. Come aumentare le opzioni di imprese hanno per il loro finanziamento. E come ottenere le nostre economie torna in pista per il lungo termine. Quindi grazie a Pier Carlo Padoan per co-ospitare questo evento nell´ambito della Presidenza italiana. E grazie per riunire una grande lista degli oratori. Vorrei iniziare impostando l´approccio generale che voglio portare al lavoro. Chiaramente, buona regolazione sottende la stabilità finanziaria. Era la mancanza di regolamentazione che ha contribuito alla crisi finanziaria. Ma adesso, c´è qualcos´altro che minaccia la stabilità finanziaria: mancanza di crescita. Presidente Juncker ha giustamente messo posti di lavoro e di crescita nella parte superiore delle sue priorità. Pertanto, signor Commissario, sarà guardare tutto quello che faccio attraverso il prisma della crescita e l´occupazione. Naturalmente c´è rischio normativo che dovrà essere affrontato. Sappiamo che ci sono molte misure derivanti dalla legislazione già approvata che bisogno di introdurre e infatti per implementare un´agenda concordata a livello internazionale. Non sono qui oggi per dire che ci sarà un grande falò delle normative esistenti in nome della crescita. Non ci può essere nessun tornando ai vecchi, pre-crisi, modi. E altrettanto, se troviamo sbagliati facendo nel settore dei servizi finanziari, se sta manipolando il mercato, o tirando la lana sopra gli occhi di ignari clienti, il sistema dovrebbe scendere su autori come una tonnellata di mattoni. Ma non dovremmo occorre il volume di una nuova legislazione che la crisi chiamata indietro. E penso che è solo il buon senso di fare un passo indietro, dopo cinque anni di legiferare in condizioni di crisi di occupato e porci questa domanda: abbiamo sempre colpito il giusto equilibrio tra riduzione rischio e incoraggiando la crescita? Se le prove ci dice che non abbiamo sempre avuto l´equilibrio proprio giusto, dovremmo essere abbastanza sicura per effettuare le regolazioni. Ci possono essere zone dove noi identificare lacune; ci possono essere zone dove abbiamo bisogno di multare sintonia per semplificare i flussi di investimento. Di più, penso che dovremmo guardare, non solo a singoli provvedimenti cui giudizi sono, già, scritta nella legislazione europea, ma l´effetto cumulativo dei diversi pezzi di legislazione. Sono anche consapevole che le imprese necessitano di regolamentazione stabilità e coerenza per pianificare in anticipo e prendere decisioni di investire. Per crescere, hanno bisogno di concentrarsi sullo sviluppo di loro linee di prodotto; espandendo la loro base di clienti; ottenere un vantaggio sui concorrenti. Dovremmo non vogliamo riunioni verranno spesi solo guardando ai tavoli di conformità. Ma a proposito, accettare la responsabilità per gli alti standard non è a mio avviso lo stesso come mera conformità. È la cultura di un business che è più importante, non una mentalità casella-ticchettio. Quindi sono chiara: è nel nostro interesse avere un settore dei servizi finanziari di successo, competitiva. Non facciamo nostra economia più forte rendendo i nostri servizi finanziari più debole. Voglio servizi finanziari deve essere vista come parte del mainstream economico, non tagliati fuori dalla società in generale. Ma per essere parte del mainstream, ha bisogno di essere un settore che è trasparente. Complessità per se stesso – in qualunque zona – di solito è un segno di un settore diventando divorziato dal resto del mondo. Il settore finanziario deve spiegare di più al pubblico, cosa fa e come sostiene l´economia nel suo complesso. Se la sfida per me e altri regolatori è come trovare il giusto equilibrio tra gestione rischio e crescita, mia sfida all´industria è di impegnarsi con i consumatori e le imprese e la nostra società in generale. Se puoi farlo, troverete in me qualcuno che è disposto a difendere il contributo alla crescita e all´occupazione. Priorità del mio mandato Così se questo è l´approccio porterà, quali sono le priorità immediate che mi sono fissato? Il primo sarà quello di implementare quanto già concordato. E questo sarà non da poco, con oltre 400 delegati e atti ancora da adottare per mettere carne sulle ossa delle regole come Mifid 2, solvibilità 2 e 4 Crd di esecuzione. E naturalmente voglio anche spingere in avanti con la consegna dell´Unione bancaria, uno dei nostri progetti più ambiziosi. È in corso per stabilire la singola scheda di risoluzione; preparazioni sono fatte per costruire il fondo unico di risoluzione. Ora dobbiamo completare l´attività. In questo contesto, vorrei rendere omaggio al lavoro di Elisa Ferreira e i suoi colleghi al Parlamento europeo nel contribuire a preparare l´unione bancaria. E mi fa piacere che Danièle Nouy è in grado di unirsi a noi oggi, appena due giorni dopo l´assunzione di ufficio come l´unica autorità di vigilanza. E così poco dopo completando la valutazione globale mammut esercitare – che era il più completo, trasparente e rigoroso che le banche europee hanno affrontato mai. I risultati hanno confermato quanto più resiliente banche europee ora sono e quanto hanno ricapitalizzata – di oltre 200 miliardi di euro nel solo ultimo anno. I coefficienti patrimoniali delle banche dell´Ue sono ora al 12%, simile a livelli negli Stati Uniti. E la maggior parte hanno un buffer significativo per resistere a scosse di futuro, che dovrebbe contribuire a rassicurare gli investitori. I mercati hanno reagito positivamente, con i risultati in stragrande maggioranza essendo visti come credibili. Quindi le banche sono ora più forte a seguito del nuovo quadro normativo, l´autorità di vigilanza di azioni hanno preso e pressione del mercato. Questo li metterà in una posizione migliore da cui essi saranno in grado di dare ancora una volta. Abbiamo bisogno anche di completare il nostro quadro per il settore finanziario affrontando altre principali fonti di rischio, prendendo avanti proposte che sono attualmente in corso di negoziazione, come fondi di mercato monetario, benchmark e riforma strutturale di banca. E naturalmente essere vivo a nuovi rischi che possono emergere. Lavorerò anche per assicurarsi che i principi e le norme internazionali vengono implementate costantemente. E che eliminare sovrapposizioni che sono un ostacolo agli scambi e colmare le lacune che presentano rischi per la stabilità finanziaria. Lavoreremo a stretto contatto con altri paesi del G20, e in particolare, sono desideroso di rafforzare la nostra regolamentazione cooperazione con gli Stati Uniti. Poi, sono ansioso di esplorare come portare i benefici del mercato unico per i servizi finanziari più direttamente ai consumatori. Negli ultimi 5 anni, abbiamo dovuto concentrare sul raggiungimento di stabilità finanziaria e migliorare come il nostro sistema finanziario è regolato e controllato. Nei prossimi 5 anni, spero che noi possiamo pensare di più su come possiamo aprire un mercato migliore per prodotti al dettaglio sicuro, trasparente e conveniente. Dobbiamo anche considerare quanto velocemente il comportamento dei consumatori sta cambiando a fronte di nuove tecnologie e lo sviluppo di servizi digitali. Questo potrebbe trasformare il volto del sistema bancario, con tutti i vantaggi della concorrenza di prezzo e servizio che – se correttamente e saldamente regolato – che potrebbe portare. E poi naturalmente sarà portare avanti proposte di consegnare un capitale dei mercati dell´Unione; un progetto per tutti i 28 paesi membri dell´Ue. A seguito della valutazione globale e le prove di stress, le banche europee sono ora più forti e meglio posizionati per avviare prestiti ancora più di prima. Quello va bene. Ma accanto a questo, abbiamo bisogno di sviluppare altre fonti di finanziamento per le imprese europee. E per ridurre il costo del capitale. Un paio di figure fanno il punto. Medie imprese negli Stati Uniti hanno approssimativamente cinque volte più finanziamenti dal mercato dei capitali come loro controparti nell´Ue. Get imprese Eu circa l´80% del loro finanziamento da banche e il 20% da titoli di debito. Negli Stati Uniti, a seconda di quale serie di statistiche stai leggendo, o che gli statistici stanno parlando, i rapporti sono in generale il contrario. Ora io non sto dicendo che dovremmo – o – semplicemente copiare gli Stati Uniti. Ma le figure illustrano un chiaro contrasto. La mia ambizione è chiaro: per aiutare a sbloccare il capitale in Europa che attualmente è congelato e metterlo a lavorare a sostegno le imprese europee, soprattutto le Pmi. E quello è dove il capitale dei mercati dell´Unione, una nuova frontiera del mercato unico europeo, entra. Se il nuovo proprietario di affari nell´Ue ha la possibilità di espandere, al momento suoi opzioni sono principalmente rivolgersi ad amici e la famiglia o la sua banca locale. Voglio ampliare la sua gamma di opzioni per includere la quotazione in un mercato in crescita, che potrebbe dargli accesso agli investitori ovunque all´interno dell´Ue, business angel, o crowdfunding. Sarebbe buono per affari, ma anche buono per i risparmiatori che hanno più scelte di investimento. Sfide attuali Ma non ci siamo ancora. La situazione al momento è una delle dis unità di; di frammentazione. Azionisti e gli acquirenti del debito societario raramente vanno oltre i loro confini nazionali quando investono. Risparmio è essenzialmente compartimentalizzato negli Stati membri e è troppo concentrati nel sistema bancario. Questo frena la dimensione e la profondità dei mercati dei capitali, rendendo difficile per gli investitori a diversificare. Ci sono un certo numero di ragioni per questa frammentazione. Ci sono differenti regole, documentazione e pratiche di mercato per prodotti come strumenti cartolarizzati, collocamenti privati o crowdfunding. C´è l´elemento fiscale, con una forte polarizzazione contro equità e a favore di debito societario sia debito ipotecario. La natura nazionale del diritto fallimentare è un´altra caratteristica. E gli investitori non hanno accesso a informazioni comparabili su piccole aziende per valutare il rischio di investire in tutti i paesi. Affrontare le sfide Così come affrontiamo questi problemi? Questa è la discussione che conferenza di oggi ci aiuterà a dare il via. Abbiamo bisogno di identificare gli ostacoli a un completo capitale dei mercati dell´Unione. E poi capire come possiamo superarli. Una parte di questo sarà una corretta analisi economica. Ma accanto a esso, ho intenzione di lanciare un´ampia consultazione pubblica. Ascolterò tutti coloro che vogliono contribuire – parlamentari, tra cui i parlamenti nazionali, gli Stati membri, i cittadini e le Ong, così naturalmente come il settore finanziario e gli utenti finali. Soprattutto, voglio sentire le opinioni di tutti gli Stati membri 28 perché questo deve essere un progetto per tutti i 28. Ma prima di allora, ci sono alcuni passaggi di immediata e pratiche possiamo prendere ora. Il primo di questi è la nostra proposta europea lungo termine fondi d´investimento. Se i co-legislatori possono adottare la legislazione su questi fondi prima della fine dell´anno, come spero che lo faranno, che eltifs presto potrebbe contribuire a mobilitare i fondi per le infrastrutture e le imprese, soprattutto Pmi, che l´Europa ha bisogno così male. In secondo luogo, ho intenzione di guardare allo sviluppo di un quadro comunitario per la cartolarizzazione di alta qualità, basandosi sul lavoro già in atto nell´Ue e a livello globale. In terzo luogo, voglio esaminare come trattiamo le obbligazioni nella nostra legislazione ed effettuare un confronto globale dei mercati di collocamento privato. Lungo termine, dobbiamo pensare a come dare maggiore accesso alle informazioni di credito delle Pmi. Voglio sentire le idee su come possiamo ottenere ulteriori investimenti transfrontalieri, ma in forme stabili, nel quale gli investitori non vengono eseguiti per l´uscita, quando il gioco si fa duro. In particolare, sono interessato a idee per ulteriori strumenti di finanza di mercato – ma non solo in debito di sicuro a breve termine, ma nel debito stabile più a lungo termine che incoraggia gli investimenti a lungo termine e nel capitale di rischio reale che incoraggia l´innovazione. Userò quelle idee per sviluppare un piano d´azione entro l´estate del prossimo anno, che sarà la mia tabella di marcia per lo sviluppo di un´Unione di ambiziosi mercati dei capitali. È anche chiaro che questo non sarà il lavoro di un Commissario da solo. In linea con il nostro nuovo approccio della Commissione, lavorerò su questo con i Vice presidenti e con i miei colleghi Commissari. Non creiamo un Unione di mercati di capitale durante la notte. È un progetto a lungo termine. Ma le prime azioni che rischiano di far parte di esso inizierà anche generare fondi a breve termine, in particolare nel contesto del pacchetto investimento importante che il Presidente Juncker ha promesso di presentare entro la fine di dicembre. E un´Unione di buon funzionamento dei mercati di capitali, potrebbe essere possibile estendere la portata e l´orizzonte temporale di questo pacchetto di investimento una tantum. Conclusione Signore e signori, l´Ue deve affrontare due grandi sfide: una sfida economica e una sfida democratica. I due si incontrano perché senza affrontare il primo, non saremo in grado di affrontare il secondo. Come Commissario, spero di giocare la mia parte nell´affrontare entrambi. Persone hanno fiducia solo se vedono dei risultati reali, positivi, se si possono sperimentare in prima persona i benefici di una maggiore concorrenza, servizi migliori e più investimenti. Non solo per l´imprenditore, cercando di far crescere il loro business. Ma anche per il risparmiatore che vogliono un ritorno migliore per finanziare il suo ritiro. Piacerebbe creare un integrato, ben regolato e liquido capitale dei mercati dell´Unione. Uno che crea un "mercato interno" tutti i 28 Stati membri dell´Ue. Voglio che gli investitori ad essere ben protetto e avere la fiducia di investire nel futuro della nostra economia. Voglio essere in grado di attrarre investimenti da tutto il mondo. E voglio il capitale per poter fluire dove più è necessaria e può essere più produttivo. Libera circolazione dei capitali è stata una delle quattro libertà fondamentali alla base del mercato unico. Ma quasi 60 anni dopo il trattato di Roma, ancora non abbiamo un mercato unico pienamente funzionante per il capitale. Il mio compito – il nostro compito – è per portare avanti tale processo. A compiere passi concreti che ci aiuterà a ottenere investimenti che scorre. Non come un fine in sé, ma a causa dei benefici che porterà: agli investitori, alle imprese, ai consumatori e cittadini, all´economia più ampia e – sì – per la crescita e l´occupazione. Grazie.  
   
   
DICHIARAZIONE DI COMMISSARIO EUROPEO PER LA CONCORRENZA MARGRETHE VESTAGER SULLO INDAGINI FISCALI  
 
Bruxelles, 10 novembre 2014 - Le Sentenze fiscali sono una pratica comune negli Stati membri. Tuttavia, se in una sentenza di imposte, le autorità fiscali di uno Stato membro accettano che una base imponibile di una società specifica calcolata in modo che non corrisponde alle condizioni di mercato favorevole, possa dare alla società un trattamento più favorevole di quello che altre società otterrebbe normalmente sotto le norme fiscali del paese, e questo potrebbe costituire un aiuto di stato. La Commissione sta già guardando pratica di sentenze fiscali degli Stati membri che poteva favorire alcune imprese: la Commissione ha recentemente aperto le procedure di indagine formale su questo settore in Irlanda, Olanda e Lussemburgo e ha inviato richieste di informazioni agli altri Stati membri. Per il Lussemburgo due inchieste in corso riguardano le sentenze fiscali di Amazon e Fiat Finance & Trade (Fft). Non posso commentare la casi di indagine in corso, come noi non possiamo pregiudicare l´esito delle indagini. La Commissione è in stretta collaborazione con le autorità lussemburghesi di procedere in modo costruttivo e cooperativo in questa zona. Non abbiamo visto tutte le informazioni pubblicate ieri, e abbiamo in questa fase non ancora formato un parere su queste sentenze e un eventuale follow-up formale da parte della Commissione. Su una nota più in generale, i miei servizi hanno chiesto informazioni dal Lussemburgo e da altri paesi e saremo vigili per far rispettare il controllo degli aiuti di stato in modo equo e giustificato.  
   
   
UNA GUIDA SEMPLICE E VELOCE SULLE QUESTIONI DI BILANCIO CORRENTE EU  
 
Bruxelles, 10 novembre 2014 - Autunno e l´inizio dell´inverno sono tradizionalmente la "stagione bilancio Eu " come la maggior parte delle questioni pendenti del bilancio dell´anno in corso è solitamente negoziata insieme al bilancio dell´anno successivo. Tuttavia, il numero di tali in questioni con i loro tecnicismi può combinare per rendere difficile capire che cosa è negoziato e perché. Quindi questa guida rapida e semplice (si spera). Prima alcuni concetti di base... Dab (progetto di bilancio rettificativo): è una proposta di modifica del bilancio adottato. Per definizione un bilancio (sia dell´Unione europea, di uno Stato membro, una società privata o un nucleo familiare) si basa su previsioni, stime di spesa e ricavi. Pertanto, spesso i bilanci devono essere modificata secondo gli effettivi sviluppi. La Commissione europea non è consentita modificare qualsiasi bilancio adottato dai rappresentanti politici (Consiglio e Parlamento Ue), quindi quando necessario presenta un progetto che modifica bilancio agli Stati membri e il Parlamento Ue per la loro approvazione. Il numero di tocchi presentato dalla Commissione varia da un anno a altro; non è insolito che presenta fino a dieci progetti di bilancio rettificativo. Al (lettera rettificativa):A volte, la Commissione deve modificare una proposta di bilancio prima che il Consiglio e il Parlamento hanno depositato su di esso. Questo viene fatto tramite una lettera rettificativa. Quest´anno, due lettere modificative sono sul tavolo: uno per modificare la proposta della Commissione per il bilancio Ue 2015 e uno per adattare la proposta di modificare il bilancio 2014 (dettagli sotto). Procedura di conciliazione:Adoptionof dell´Ue bilancio annuale si svolge in quattro fasi: 1.La Commissione presenta le sue previsioni di spesa per l´anno a venire (progetto di bilancio annuale). 2.Quindi il Consiglio adotta la sua posizione sulla proposta della Commissione... 3.Followed dal Parlamento europeo adotta la sua posizione sulla posizione del Consiglio 4.Una procedura di conciliazione 21 giorni segue (art. 314 del trattato di Lisbona) per cercare di trovare un compromesso tra le posizioni del Parlamento europeo e del Consiglio, con la Commissione nel ruolo di onesto mediatore. Se non non c´è nessun accordo entro la fine del periodo di conciliazione, la Commissione deve presentare una nuova proposta. La procedura di conciliazione 2015 pianificazione: 28/10 – avvio della procedura di conciliazione; 06/11 – 1° incontro di apertura conciliazione; 11/11 – trilogo; 14/11-riunione di chiusura conciliazione: accordo in seno al Consiglio (previsto); 17/11 – scadenza ufficiale per accordo. E ora per le specifiche legate al bilancio 2014. Ecco l´elenco di tutti i progetti di rettificativi (Dab) e che modifica le lettere presentate dalla Commissione europea nel 2014; Dab1 fu adottata da entrambi i bracci dell´autorità di bilancio (Consiglio e Parlamento) nel mese di luglio. La dimensione del bilancio dell´Ue non ha interessato né sue fonti di reddito come esso stava ristrutturando le risorse interne. Dab2 stabilì l´avanzo del bilancio 2013. Un surplus si verifica quando le risorse disponibili nel bilancio dell´Ue sono più grandi la ripartizione degli stanziamenti di pagamento per quell´anno. Questa discrepanza è rettificata restituendo l´eccedenza agli Stati membri mediante un bilancio rettificativo dell´anno successivo. Dab2 ammonta a € 1 miliardo, la Commissione ha presentato in aprile 2014. Dab3 affronta l´attuale grave mancanza di stanziamenti di pagamento nel bilancio dell´Ue.le richieste e ulteriori €4 vigilare per coprire le bollette (politica prevalentemente regionale), di cui €4 sarebbe finanziata mediante l´uso del margine´ emergenza´ (aumentando il limite di spesa nel 2014 a scapito dei limiti nel 2018-2020), 0,7 miliardi sarebbe finanziata dal margine di pagamenti ancora disponibile nel 2014 e di Euro 65 milioni finanziati dalla ridistribuzione all´interno del bilancio. Esso include anche una revisione delle previsioni delle entrate per il 2014 (+ Euro 1.5bn), principalmente da multe e tassi di interesse. È stata presentata nel maggio 2014. Dab4 copre una revisione delle entrate al bilancio dell´Ue (2 miliardi di €), per lo più da multe. È stata presentata nel luglio 2014. Si noti che il 17 ottobre la Commissione ha adottato una Modifica la lettera a Dab4 come nuovi dati hanno mostrati maggiori entrate (€374 M) quanto stimato in luglio. Dab5 è il follow-up alla proposta della Commissione, nel mese di settembre, per attivare il fondo di solidarietà, seguito di calamità naturali in Italia, Grecia, Slovenia e Croazia. Ammonta a poco meno di €47 M. Dab6 consiste di una revisione al rialzo di reddito previsto per il bilancio Ue dai dazi doganali per un importo di €420 M. Restituisce inoltre che alcuni Bn €9 per gli Stati membri a seguito dell´annuale Iva & Rnl saldi esercizio seguendo l´adeguamento dei contributi di Rnl degli Stati membri che hanno portato un Bn extra €9 al tesoro. Dab7, proprio come Dab5, è la conseguenza della Commissione di proporre, il 17 ottobre, per mobilizzare il fondo di solidarietà a favore della Serbia, Bulgaria e Croazia per un importo di €79 M. Il bilancio Ue 2015 11 giugno 2014 la Commissione ha adottato la proposta di bilancio Ue 2015, ammontanti a €145 miliardi in impegni (simile al limite mensile su carta di credito) e €142 .1bn nei pagamenti (ciò che sarà necessario per pagare le fatture reali, soprattutto per gli agricoltori degli Stati membri, autorità regionali, le Pmi, gli scienziati hanno, Ong...). Il 15 ottobre, la Commissione ha adottato la lettera 1 rettificativa al progetto di bilancio 2015. Riduce gli impegni e aumenta il margine sotto il sottomassimale di €448 M seguendo la disponibilità di altre fonti di finanziamento per finanziare le esigenze. Esso inoltre ridistribuisce una quantità equivalente di pagamenti per affrontare le esigenze urgenti in alcuni settori politici.  
   
   
INTERVENTO DEL COMMISSARIO DIMITRIS AVRAMOPOULOS ALLA RIUNIONE MINISTERIALE G6 A PARIGI  
 
Parigi, 10 novembre 2014 - Dopo la sua partecipazione alla riunione ministeriale G6 dei ministri degli interni a Parigi, il Commissario per gli affari interni e cittadinanza, migrazione, Dimitris Avramopoulos fatto la seguente dichiarazione: "Sono particolarmente lieto di hanno fatto il mio primo viaggio ufficiale come Commissario per la migrazione, gli affari interni e la cittadinanza qui a Parigi, per rappresentare la Commissione europea nella riunione G6. Durante questo incontro, ho avuto l´opportunità di discutere con i ministri di Francia, Germania, Polonia, Spagna, Italia, Regno Unito, Turchia, Canada e Stati Uniti, un certo numero di questioni importanti, che sono centrali per il mio portfolio di Commissione, compresa la gestione dei flussi migratori, combattenti stranieri e l´uso di Internet per la radicalizzazione, propaganda, reclutamento e terrore. Per quanto riguarda la gestione dei flussi migratori, discusso – nel quadro della riunione G6 e negli incontri bilaterali – questioni di comune interesse. Le discussioni prodotte anche molte idee interessanti, alcune delle quali ho intenzione di prendere in considerazione per il ´approccio globale sulla migrazione´, che sto preparando. Dobbiamo tutelare meglio i nostri bordi condivisi mettendo più risorse. Dobbiamo rafforzare la cooperazione con i paesi terzi e di transito. Dobbiamo essere più disposti a mostrare maggiore solidarietà verso i paesi membri che affrontare l´onere dell´immigrazione irregolare e ricevono la maggior parte dei richiedenti asilo e, allo stesso tempo, di offrire maggiore solidarietà alle popolazioni colpite. Noi dovremmo comunicare ampiamente e apertamente al pubblico europeo sulle sfide della migrazione e di protezione al fine di combattere il razzismo, la paura e la radicalizzazione. Ho avuto anche una discussione aperta e cordiale con il ministro spagnolo dell´interno Jorge Fernández Díaz. Lui mi ha invitato a visitare Melilla, che intendo fare. Contatti continuerà su questa materia. Infine, voglio cogliere l´occasione per ringraziare sentitamente il ministro Bernard Cazeneuve, per ospitare un evento così eccellente e per la sua ospitalità."  
   
   
CONSIGLIO EUROPEO AGRICOLTURA E PESCA, 10-11 NOVEMBRE 2014  
 
Bruxelles, 10 novembre 2014 - Il Consiglio agricoltura e pesca si svolgerà a Bruxelles il 10-11 novembre 2014 con la Commissione, rappresentata per la prima volta dal Commissario per l´ambiente, gli affari marittimi e della pesca, Karmenu Vella, Commissario per l´agricoltura e lo sviluppo rurale, Phil Hogan e Commissario per la salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis. Si terrà una conferenza stampa al termine delle discussioni lunedì nel tardo pomeriggio (per l´agricoltura) e martedì all´ora di pranzo (pesca). Dibattiti pubblici e conferenze stampa può essere seguite da streaming video. Agricoltura- Finanziamento del Fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga) - A seguito della Lettera della Commissione che modifica il progetto 2015 bilancio e nell´ambito delle procedure di conciliazione 2015 bilancio in corso (vedere la scheda dal 22/10/2014), ministri discuteranno la situazione di bilancio dell´Unione europea dell´anno prossimo. Hogan Commissario ricorderà il più ampio contesto del bilancio dell´Ue complessivo e la situazione in termini di stanziamenti di pagamento. Aiuti di stato di Cipro - Il ministro di Cipro ha chiesto di sollevare una questione riguardante un aiuto di stato per il carburante agricolo a Cipro. La Commissione ha chiarito la disponibilità a lavorare bilateralmente con il governo di Cipro per trovare una soluzione in linea con le norme Ue. Pesca Possibilità di pesca di specie di acque profonde - Si cercheranno l´accordo politico sulla proposta della Commissione per le possibilità di pesca per le navi Ue per gli stock ittici d´altura nell´Ue e nelle acque internazionali nell´Atlantico del nord-est di fissaggio per il 2015-2016. La proposta riguarda i limiti di cattura per gli 22 stock e si basa su pareri scientifici del Consiglio internazionale per l´esplorazione del mare (Ciem). I dati disponibili per gli stock di acque più profonde sono insufficienti per permettere agli scienziati di valutare appieno lo status di riserva, sia in termini di numero di pesci o di mortalità per pesca. Aob Agricoltura Impatto del divieto di importazione di russo e la crisi Ucraina sui prodotti agricoli in Grecia - Grecia aggiornerà gli Stati membri circa l´impatto negativo sul settore pesche & nettarine greco del divieto russo sulle importazioni di prodotti agricoli dell´Ue, a seguito delle difficoltà causate dalla crisi Ucraina. Dichiarazione sull´organico pacchetto da alcuni Stati membri Slovacchia presenterà una dichiarazione congiunta sulla revisione in corso organics di 7 Stati membri (Pl, Hu, Cz, Sk, Si, Ro e Bg) dopo una recente riunione del cosiddetto gruppo di Visegrad. Questa istruzione viene come discussioni sui progressi fascicolo al Consiglio e al Parlamento europeo. Giovani agricoltori - La Presidenza italiana sarà portare all´attenzione dei ministri un documento della Presidenza sul rafforzamento di politiche Ue per sostenere i giovani agricoltori, citano in particolare i problemi di accesso al credito, accedere al terreno e scambio di esperienza. Salute - La delegazione slovena sarà riepilogate le delegazioni per l´esito di una conferenza sulle Api tenuta a Maribor in agosto. Inoltre, l´austriaco insieme con la delegazione ungherese, solleverà la questione dei controlli di diabrotica del mais.  
   
   
FVG: SERRACCHIANI INCONTRA ARCIDUCA GIORGIO D´ASBURGO  
 
Trieste, 10 novembre 2014 - La presidente della Regione, Debora Serracchiani, ha incontrato il 7 novembre a Trieste l´arciduca Giorgio d´Asburgo-lorena, nipote dell´ultimo imperatore d´Austria-ungheria Carlo I. Giorgio d´Asburgo-lorena, in visita in questi giorni in Friuli Venezia Giulia, risiede a Budapest ed è ambasciatore straordinario dell´Ungheria presso l´Unione europea e presidente della Croce rossa ungherese. L´arciduca ha voluto ricordare lo speciale rapporto che il nonno intratteneva con queste terre, che per secoli hanno fatto parte dell´Impero d´Austria, sottolineando l´emozione che ha provato nel visitare il Castello di Miramare, fatto costruire a Trieste nella seconda metà dell´Ottocento dall´arciduca Massimiliano d´Asburgo. L´incontro ha permesso di approfondire temi di respiro europeo, partendo dall´esperienza della presidente Serracchiani al Parlamento di Strasburgo. Quella dell´arciduca Giorgio d´Asburgo-lorena è una famiglia - è stato sottolineato - di vocazione europea: il padre, Otto, è stato membro per vent´anni del Parlamento europeo, interpretando questo ruolo con uno spirito al di sopra delle parti politiche, e anche gli altri fratelli dell´arciduca Giorgio ricoprono oggi importanti incarichi nella politica e nella diplomazia europea. È stato in particolare toccato il tema delle infrastrutture, il cui sviluppo è fondamentale - è stato detto - per approfondire l´integrazione dell´Europa, in particolare dei Paesi del Centro e dell´Est che hanno fatto parte dell´Impero d´Austria-ungheria, in una rinnovata idea di Mitteleuropa. L´arciduca è stato quindi accompagnato in visita al Palazzo della Presidenza della Regione, costruito nell´epoca del massimo sviluppo della città come porto principale dell´Austria, in particolare nel Salone principale che si affaccia su piazza Unità d´Italia. L´arciduca si è soffermato con attenzione sui due grandi ritratti dell´imperatore Francesco Giuseppe e dell´imperatrice Sissi.  
   
   
LEGGE STABILITÀ, MARONI: RENZI APPLICHI COSTI STANDARD  
 
Milano, 10 novembre 2014 - "I costi standard sono l´unica soluzione, noi non siamo contri i tagli, è giusto farli, ma un conto è tagliare in modo ingiusto e iniquo e un conto è tagliare gli sprechi". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, incontrando i giornalisti dopo la firma della convenzione fra il Gruppo Fs Italiane e Regione Lombardia per la gestione delle emergenze nel trasporto ferroviario. "La Lombardia, conti alla mano, - ha spiegato il presidente - ha dimostrato che qui non ci sono sprechi da tagliare: qui da noi il costo per il personale è di 19 euro pro capite contro Regioni dove invece questo costo supera i 200 euro pro capite ed è lì che bisogna cominciare a tagliare. Questo significa applicare i costi standard: il premier Renzi ha detto di sì a questa nostra richiesta, ora attendo che passi dalle parole ai fatti e, se sarà così, noi siamo pronti a sostenere l´azione di riforma del Governo, se invece sarà un ´tagliamo tutti indistintamente´ allora sarà una dichiarazione di guerra e ci comporteremo di conseguenza".  
   
   
LEGGE STABILITÀ, MARONI: RENZI CONFERMI IMPEGNO AD APPLICARE COSTI STANDARD  
 
Milano, 10 novembre 2014 - "Dal presidente Renzi mi aspetto la conferma del suo impegno ad applicare i costi standard. Le Regioni non sono contro i tagli, ma vogliamo tagli equi, che non penalizzino le Regioni virtuose, come la Lombardia, costringendoci a tagliare i servizi e i trasferimenti ai Comuni lombardi. L´applicazione dei costi standard consentirebbe di risparmiare di più di quello che Renzi ha messo in Finanziaria, ma premiando le buone pratiche e costringendo chi spende male a spendere meglio. Altrimenti, come Regione Lombardia, saremo ingiustamente penalizzati, perché, essendo una Regione virtuosa e non avendo sprechi da tagliare, saremmo costretti a tagliare i servizi, che vuol dire chiudere gli ospedali e tagliare i trasferimenti ai Comuni e questo non è giusto. Pensate solo che la Lombardia ha un costo pro capite per i dipendenti di 19 euro, mentre ci sono Regioni dove questo costo è di 220 euro, per cui cominciamo a tagliare lì". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, incontrando i giornalisti prima del convegno Anci a Fieramilanocity. "La soluzione è una sola - ha proseguito Maroni -: Lombardia a Statuto speciale. L´istat ha detto che il residuo fiscale della Lombardia è di circa 50 miliardi, significa che la differenza di quanto la Lombardia dà e quanto riceve è di circa 1 miliardo alla settimana. Questa è la soluzione, ma nel frattempo l´applicazione dei costi standard è la risposta equa alla necessità di ridurre la spesa pubblica".  
   
   
ANCI, MARONI: COSTI STANDARD UNICA STRADA DA SEGUIRE  
 
Milano, 10 novembre 2014 - "Approfitto della presenza in sala del presidente del Consiglio dei ministri per esprimere, ancora una volta, la mia preoccupazione per i tagli previsti dalla manovra di Bilancio. Dall´audizione sul Bilancio 2015-2017 tenuta dall´Ufficio parlamentare di Bilancio emerge che alle Amministrazioni locali sono tagliate risorse per quasi 7 miliardi di euro nel 2015, 11 miliardi di euro sia nel 2016 e 11 nel 2017. A fronte di questa riduzione più che significativa lo Stato centrale riduce marginalmente la spesa dei Ministeri e questo è il primo punto che non va bene. Ricordo poi che, dal 2009 al 2012, le Regioni, identificate come centri di spreco, hanno ridotto la spesa primaria regionale del 38,5 per cento, mentre quella delle Amministrazioni centrali è stata ridotta del 24 per cento". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso del suo intervento alla Xxxi Assemblea dell´Anci, a Fiera Milano City, rivolgendosi al presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi, presente in platea. La Questione Del Residuo Fiscale - "Oltre ai tagli - ha proseguito Maroni - c´è poi la questione, che riguarda particolarmente la Lombardia, del residuo fiscale, la differenza tra le entrate e la spesa pubblica effettuata. Nel 2002 la Lombardia raccoglieva entrate per 27 miliardi in più rispetto ai servizi che erogava, nel 2007 questa cifra è arrivata a 58 miliardi di euro. Una differenza enorme, che è difficile giustificare ai cittadini. Un Lander come la Baviera, per certi versi simile alla Lombardia, ha trasferito dal 1995 al 2009, complessivamente circa 30 miliardi di euro. Noi ogni anno versiamo quasi 20 volte tanto". Il Problema Del Patto Di Stabilità - "Ma la questione - ha continuato il presidente Maroni - riguarda anche sindaci dei nostri 1.531 Comuni lombardi, che hanno contribuito per quasi 9 miliardi al Patto di Stabilità, somme che ci sono e non possono essere spese, una grave ingiustizia che colpisce amministratori capaci. Noi come Regione Lombardia abbiamo dato un aiuto concreto ai nostri Comuni, mettendo a disposizione per il 2014 spazi finanziari per 350 milioni di euro, consentendo ai Comuni di utilizzare i soldi che hanno in cassa. Ma con questa manovra temo che nel 2015 non sarà possibile fare altrettanto". Regioni Non Sono Contro I Tagli - "Noi non siamo contro i tagli, condividiamo l´idea di ridurre la spesa pubblica, ma va fatto in modo equo, applicando i costi standard e sono contento che lei - ha ribadito Maroni, rivolgendosi al premier -, presidente del Consiglio, nell´incontro con le Regioni abbia condiviso questa prospettiva. La Lombardia ha la spesa più bassa, lo dice il professor Giarda in uno studio fatto nel 2012: quello che si spende in Lombardia tra Stato, Regione, Comuni e Province pro capite vale 3.651 euro, mentre ci sono Regioni dove questa spesa supera i 7.000 euro". Con Costi Standard Lombardia Risparmi Per 82 Miliardi - "La strada dei costi standard - ha ribadito il presidente della Lombardia - è quella che va seguita, perché consente risparmi ben superiori a quelli previsti nella Legge di Bilancio. Secondo uno studio di marzo di quest´anno effettuato da Confcommercio, se tutti i cittadini italiani acquistassero i servizi pubblici allo stesso costo unitario sostenuto dai cittadini lombardi, si otterrebbe un risparmio complessivo di circa 82 miliardi di euro, non 4". "Non pretendo - ha concluso Maroni - che vengano applicati subito, capisco che servirebbe un periodo di transizione per consentire a tutte le Amministrazioni di sopportare questo cambiamento. Ma questo è il vero cambiamento culturale che ci aspettiamo da chi ha l´ambizione di segnare una svolta vera nella spesa pubblica".  
   
   
DELEGAZIONE UMBRA IN CINA: CENTRATI GLI OBIETTIVI E SEMINATO PER IL FUTURO  
 
Perugia, 10 novembre 2014 - "Non solo abbiamo centrato gli obiettivi che ci eravamo dati, ma abbiamo seminato frutti importanti per nuove e proficue relazioni future fra Umbria e Cina, presentando in maniera integrata le eccellenze e le opportunità che la nostra regione può offrire da un punto di vista formativo, economico e culturale": così la vice presidente della Regione Umbria, Carla Casciari, ha commentato l´esito della missione della Regione Umbria in Cina. Dieci giorni di incontri, dal 23 ottobre al 2 novembre 2014, tra Pechino, Kunming, Chongqing, Chengdu e Shanghai, con un´ampia lista di interlocutori cinesi, al massimo livello, "che hanno dimostrato - sottolinea Casciari - concreto interesse per le proposte presentate dalla delegazione umbra. Ciò ha permesso di avviare contatti, anche immediatamente operativi, nei settori individuati ed in aree del Paese, come quelle del sud ovest, che oggi rappresentano la più importante scommessa del Ministero per gli affari esteri per l´iniziativa italiana in Cina. Formazione, cultura, scambi tra Università umbre e cinesi di studenti e docenti, automotive, agroalimentare, sicurezza alimentare e filiere della qualità nelle produzioni agricole, agromeccanica, bioplastica, design, mobile d´arredo, mestieri artistici, scambi di tecnologie e conoscenze nel controllo ambientale, sono solo alcuni dei settori – ha detto la vice presidente – su cui sono stati avviati rapporti e relazioni fattive che, in taluni ambiti, porteranno a breve alla firma di protocolli d´intesa, alla nascita di joint venture, allo scambio di visite e ad attività congiunte in occasione dell´ Expo 2015. I contatti che abbiamo avuto – ha concluso la vicepresidente - sono stati rilevanti da un punto di vista istituzionale ed imprenditoriale in tutti i territori visitati a cominciare dallo Yunnan con il quale verrà firmato un Accordo Quadro Generale. Nella visita siamo stati efficacemente coadiuvati dalla Fondazione Italia Cina, da Uni-italia e dall´Ice di Shanghai; di particolare importanza è stata l´assistenza diplomatica che ci ha fornito l´Ambasciata d´Italia con i suoi Consolati di Chongqing e Shanghai. Nelle diverse tappe siamo stati infatti accompagnati sia dall´ambasciatore italiano in Cina, Alberto Bradanini (a Pechino), sia dal Console d´Italia per il sud ovest della Cina, Sergio Maffettone, (province di Yunnan e Sichuan), che dal Console d´Italia a Shanghai, Stefano Beltrame". Particolare successo nell´ambito della missione ha avuto la presentazione del brand "Umbria Academy". Il progetto, di cui fanno parte tutte le istituzioni formative pubbliche della regione (Università di Perugia, Università per Stranieri di Perugia, Accademia di Belle Arti di Perugia, Conservatorio "Morlacchi" di Perugia, Istituto "Briccialdi" di Terni e Istituto "Bufalini" di Città di Castello, con il coordinamento operativo di Adisu, l´Agenzia regionale per il diritto allo studio universitario) è risultato essere la vera novità del segmento italiano del "China Education Expo" di Pechino e Shanghai. L´umbria è riuscita a promuovere con efficacia e in maniera integrata la sua offerta formativa ed accademica e, grazie all´assistenza di Uni-italia e alla rete di accordi diretti che sono stati concordati, darà luogo nei prossimi mesi ad azioni concrete volte ad aumentare l´attrattività dell´Umbria. "Le istituzioni dell´alta formazione dell´Umbria – ha commentato Casciari -, che storicamente hanno avuto il merito di accogliere fra le prime in Italia studenti cinesi, oggi possono concretamente proporsi come un polo di accoglienza e di formazione qualificata, collegandosi alle eccellenze del nostro territorio, in risposta alla crescente domanda che dal mercato formativo cinese viene verso l´Italia. In questo, l´Adisu ha rappresentato un´offerta di servizi agli studenti tra le più competitive d´Italia". Sempre a Pechino la delegazione della Regione ha visitato il gruppo Hollysis (specializzato nella produzione di sistemi automatizzati di controllo ad alta tecnologia per grandi impianti nel settore ferroviario, energetico, sanitario, farmaceutico, etc.), che ha informato la Regione di aver individuato un sito umbro per un investimento industriale, nel settore farmaceutico. Per quanto riguarda gli incontri avuti a Kunming, è stata avviata una procedura di partenariato tra l´Umbria e la Provincia dello Yunnan, con la definizione del testo di un protocollo, su progetti di interscambio industriale, commerciale e formativo. Tra le iniziative da realizzare: una "model farm", ovvero un centro di sperimentazione incentrato sul miglioramento delle produzioni agricole, l´utilizzo delle tecnologie agricole, la certificazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari di qualità; verifiche di fattibilità tra imprese italiane (Nardi, Spapperi e Polycart) e cinesi per scambi commerciali e/o joint venture nei settori dell´agromeccanica e della bioplastica; collaborazioni commerciali ed industriali nel settore del mobile ed arredo casa; corsi brevi di livello universitario nei settori della sicurezza alimentare e del design; verifica di fattibilità del progetto di apertura di uno Show Room di tecnologie e prodotti nel settore agromeccanico ed agroalimentare a Kunming. A Chongqing, le aree di interesse hanno riguardato l´offerta formativa, con contatti con gli Istituti di Alta Formazione e con il Dipartimento Educazione della Municipalità di Chongqing, con la volontà di arrivare a sottoscrivere un accordo quadro tra la Commissione Istruzione di Chongqing e la Regione Umbria nell´ambito della iniziativa Umbria Academy. In particolare per quanto riguarda gli studi artistici, l´insegnamento della lingua italiana come seconda lingua nelle scuole superiori, la formazione professionale, per i mestieri artistici e per la cucina. Un accordo specifico è stato definito per lo scambio di conoscenze e tecnologie nel controllo di aria, acqua e terra, per il quale sono già attivi soggetti istituzionali ed imprese sia italiane che cinesi. Anche dall´incontro con la Provincia del Sichuan, che si è tenuto a Chengdu, è emersa la volontà di procedere alla sigla di un accordo quadro nell´ambito di Umbria Academy, in particolare per quanto riguarda gli studi artistici, il design, l´insegnamento della lingua italiana nelle scuole superiori. Lo stesso interesse è stato manifestato dalla Municipalità di Chengdu con la quale l´Umbria da definito un accordo per arrivare alla realizzazione nel 2015 di un "Forum sulla Sicurezza Alimentare e le filiere di qualità dei prodotti agroalimentari". Inoltre è stato dimostrato l´interesse per un interscambio di eventi culturali, a partire da Umbria jazz. L´ultima tappa della missione, a Shanghai, è stata con il Console Generale d´Italia, Stefano Beltrame, e col Direttore dell´Ufficio Ice di Shanghai, Claudio Pasqualucci, che hanno manifestato apprezzamento per la piattaforma di "Umbria Academy". Un modello utile – hanno detto - per rafforzare la presenza italiana nella formazione degli studenti cinesi e negli scambi di ricerca tra le Università e le attività della Regione Umbria, considerata come modello per le iniziative delle Regioni in Cina. Particolari potenzialità dell´Umbria verso il mercato cinese sono state riconosciute anche nel settore turistico, nella promozione dell´agroalimentare, nel manifatturiero. Nel settore design è stato rappresentato il grande successo del progetto "Casa Umbria", promosso a Shanghai da importanti imprese umbre, con il sostegno della Regione e con la collaborazione di un prestigioso partner cinese (Casa Jolie). Una forte sollecitazione è infine venuta per il progetto di portare l´esperienza di Umbria Jazz in Cina, e per questa proposta sono stati condotti sondaggi di interesse per definire sia la disponibilità istituzionali che di importanti sponsor a sostegno dell´idea stessa.  
   
   
DELRIO: "LE PROVINCE DEBBONO DIVENTARE UN ENTE MOLTO LEGGERO" IL TAGLIO È POTENZIALMENTE SOPPORTABILE E LE ENTRATE PREVISTE PER LE FUNZIONI ASSEGNATE SONO SUFFICIENTI. DOVRANNO ESSERE AGENZIE A SERVIZIO DEI COMUNI. SERVE UN PIANO NAZIONALE DI REDISTRIBUZIONE DEL PERSONALE  
 
Milano, 10 novembre 2014 - "Sento dire che il taglio da un miliardo sulle province e le città metropolitane è molto profondo ma noi siamo convinti che le province debbano diventare un ente molto leggero. Il taglio è potenzialmente sopportabile e le entrate previste per le funzioni assegnate sono sufficienti". Lo ha sostenuto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, davanti alla platea dei sindaci riuniti al Mico per i lavori della Xxxi Assemblea Anci. Secondo Delrio la “riforma delle province consente questi risparmi” ma “può funzionare solo ad una sola condizione: che tutti i poteri, a partire dalle province uscenti, interpretino in modo corretto i poteri definiti dalle norme che devono essere cooperativi e non competitivi”. In ogni caso l’esponente di governo, rivolto ai suoi ex colleghi, ha riconosciuto che esiste un problema di mobilità del personale delle ex province. “Serve un piano nazionale di redistribuzione che stiamo già studiando con i ministri Lanzetta e Madia. Dobbiamo togliere dalle spalle dei presidenti delle nuove province il peso delle spese incomprimibili”, ha chiarito . Da Delrio è arrivata la conferma dell’aspettativa del governo nei riguardi dei nuovi vertici europei. “Ci aspettiamo che l´Unione europea dia un segnale sul patto di stabilità interno sugli investimenti in innovazioni, tecnologia e dissesto idrogeologico", ha sottolineato l’ex presidente dell’Anci. Infine, dal sottosegretario anche la consapevolezza che le riforme possono procedere per approssimazioni successive. “Le riforme del Governo Renzi non derivano dall´azione di un gruppo di persone illuminate, ma dal lavoro comune e dal confronto costante tra le parti. Non abbiamo soluzioni magiche - ha concluso - perché queste non esistono".  
   
   
CITTÀ METROPOLITANE, NARDELLA: “NON SONO LA COPIA SBIADITA DELLE PROVINCE" "SONO IL PRIMO VERO BANCO DI PROVA DI ESERCIZIO DI UNA NUOVA AUTONOMIA”. IL SINDACO È INTERVENUTO ALLA XXXI ASSEMBLEA ANCI A MILANO  
 
 Firenze, 10 novembre 2014 - “Le città metropolitane non sono la copia sbiadita delle Province e neppure la sommatoria dei Comuni che ne fanno parte, ma sono un fattore moltiplicatore di energie. Sono il primo vero banco di prova di esercizio di una nuova autonomia che vede i sindaci protagonisti”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella, intervenendo il 7 novembre mattina alla Xxxi assemblea annuale dell’Anci a Milano. Il sindaco ha partecipato al panel dal titolo “Città metropolitane, nuove province, Unioni dei Comuni: i sindaci in campo”, nel quale sono intervenuti tra gli altri il sottosegretario alla Semplificazione e alla Pubblica amministrazione Angelo Rughetti, il sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci, i sindaci di Roma Ignazio Marino, di Genova Marco Doria, di Palermo Leoluca Orlando e di Napoli Luigi de Magistris. “Con la riforma Delrio recuperiamo un ritardo non più sostenibile e tollerabile rispetto al resto d’Europa - ha continuato Nardella - dove le aree metropolitane hanno da più di 20 anni dei modelli di governo, delle politiche specifiche, dei fondi di finanziamento strutturati e dedicati”. “Noi sindaci concepiamo la sfida della città metropolitane come qualcosa di ben lontano da un esercizio teorico di ingegneria costituzionale - ha aggiunto -. Nella cultura dei sindaci non c’è mai stata e non c’è una visione astratta o teorica delle Istituzioni, che sono anzi considerate strumenti al servizio dei cittadini e delle comunità. E alla base della nascita delle città metropolitane ci sono il territorio e la quotidianità con i quali i sindaci si misurano ogni giorno”. “Le città metropolitane sono la lepre dell’Italia - ha proseguito Nardella - e da una recente ricerca emerge che le aree urbane metropolitane italiane hanno reagito con una migliore tenuta alla crisi economica di questi anni. Nelle città metropolitane vivono e lavorano 1 milione e 800mila stranieri, si nasce di più che nel resto del Paese, studiano 1milione di giovani all’Università e 1 milione di bambini compiono il primo passo nella scuole primarie”. “Dopo l’elezione dei Consigli metropolitani si apre adesso concretamente una fase costituente che passa dagli Statuti e dai Piani strategici ha aggiunto ancora Nardella -: questa non sarà una fase fatta di formule chimiche di diritto costituzionale, ma sarà una fase ricca di visione e di passione per sperimentare nuovi modelli politici e istituzionali”. “In queste settimane siamo impegnati sul tavolo dell’Osservatorio nazionale della riforma Delrio con le Regioni e lo Stato per le competenze delle città metropolitane e a tal proposito vorrei fare un appello - ha concluso il sindaco Nardella -: non facciamo dell’Osservatorio l’ennesimo tavolo delle trattive e delle lamentele dal quale uscire con le solite mediazioni al ribasso, facciamo invece di questo confronto un’occasione di un aggiornamento profondo”.  
   
   
LA REGIONE E I COMUNI: UN GIOCO DI SQUADRA PER LE RIFORME  
 
Trieste, 11 novembre 2014 - Nell´ambito del piano formativo "nextPa", l´Anci Fvg in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia organizza il giorno lunedì 10 novembre 2014 alle ore 9.00 presso l´Auditorium della Regione a Udine in via Sabbadini 31 il convegno "La regione e i comuni. Un gioco di squadra per le riforme". Sarà l´occasione per presentare le "parole chiave" del disegno di legge di riforma degli enti locali della nostra regione e per conoscere altre esperienze di riforma già adottate in territori del Veneto e dell´Emilia Romagna. Ad aprire il convegno sarà la presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani che illustrerà come la riforma degli enti locali si inserisce nel disegno strategico della Giunta per la Regione Fvg che sarà nel 2020 e come si intrecciano le differenti riforme tra di loro e con la programmazione di Europa 2020. Seguirà l´intervento dell´assessore alla Funzione Pubblica e Autonomie locali Paolo Panontin che presenterà le "parole chiave" del disegno di legge di riordino degli enti locali. I direttori generali della Federazione dei Comuni del Camposampierese - Luciano Gallo, e dell´Unione dei Comuni della Bassa Romagna - Francesco Frieri, presenteranno l´esperienza dei due contesti: gli elementi chiave, i vantaggi ottenuti, com´è cambiato il ruolo del Comune e il ruolo dell´Amministratore locale. Daniele Gortan e Raffaello Grazzini presenteranno gli strumenti a disposizione delle amministrazioni locali per accompagnarle nel processo di costituzione e di avvio delle Unioni dei Comuni. Al direttore di Forser spetterà il compito di presentare il piano formativo nextPa - cambiamenti in corso finalizzato a favorire la crescita delle competenze e professionalità interne agli Enti per affrontare le riforme in atto. Al responsabile di Knowledge for development di Forumpa spetterà il compito di illustrare l´iniziativa dell´Accademia della Conoscenza per il Riordino delle Autonomie Locali e lo Sviluppo delle Economie Territoriali. Le conclusioni del convegno saranno affidate al Presidente della V Commissione consiliare Vincenzo Martines. Diretta Streaming Sulla Web Tv Della Regione All´indirizzo Www.fvg.tv    
   
   
I COMUNI DISEGNANO IL CAMBIAMENTO L´INTERVENTO DEL SINDACO PISAPIA ALLA XXXI ASSEMBLEA ANNUALE DI ANCI L´EVENTO È OSPITATO DA MILANO CONGRESSI DAL 6 ALL´8 NOVEMBRE 2014  
 
Milano, 10 novembre 2014 - Caro Presidente, cari colleghi, cari amici, grazie a tutte e a tutti per la vostra presenza e grazie per avere scelto Milano come sede dell´Assemblea annuale. Quella di quest´anno, lo sappiamo, non è un´Assemblea come un´altra. È un´Assemblea che si apre in un momento di grave incertezza per i Comuni (e non solo per i Comuni). C´è una bella definizione del ruolo di Sindaco: "il vicino di casa di tutti i cittadini" Se essere il vicino di casa di tutti è sempre stato un compito difficile, oggi quel compito è quasi impossibile. Il vicino di casa rischia di diventare non chi ti dà un aiuto, un asilo per i tuoi figli, una casa degna di questo nome, un sistema di imposte semplici, giuste 0e, per quanto possibile, sostenibili. Il Sindaco rischia di diventare quello costretto a chiederti solo sacrifici. E un vicino di casa così, non lo vorrebbe nessuno. Caro Matteo, sono certo che non dimentichi quello che hai lasciato: le aspettative dei cittadini; le potenzialità delle città; la ricchezza che dal piccolo può arrivare al grande, dai Comuni a tutto il Paese. Ti assicuro, non viviamo sulla luna. Siamo consapevoli che i problemi e le preoccupazioni sono anche tuoi e del tuo governo che deve fare i conti con una condizione estremamente difficile. Capiamo bene che l´Italia deve rispondere all´Europa senza esserne succube; che dobbiamo affrontare una crisi senza precedenti. Proprio per questo vogliamo trovare insieme una prospettiva di più ampio respiro per guardare avanti. Certo, ci vuole ottimismo; ci vuole fiducia; ci vuole semplificazione, lotta ai privilegi e agli sprechi, sburocratizzazione e, più in generale cambiamento. È quello che stai cercando di fare malgrado le resistenze e le difficoltà; ma ci vuole anche la volontà di unire, non di dividere. Quello che ci preme è ribadire con forza che non chiediamo attenzione per essere noi più tranquilli: i Comuni hanno cancellato sprechi e privilegi, hanno tagliato tutto quello che era possibile tagliare senza limitare l´impegno per dare a tutti i servizi essenziali. Chiediamo attenzione, so che l´avremo, perché siamo convinti che la ricetta per uscire dalla crisi passa anche - se non soprattutto - dai territori, dalle nostre comunità. I Comuni sono la faccia dello Stato sul territorio. Ed è un territorio dove il lavoro manca o è messo a forte rischio; un territorio le cui comunità chiedono un welfare che le aiuti a fronteggiare un momento drammatico. Ci sono le file alle mense dei poveri. Ci sono bambini che portano a casa per cena quello che avanza dal pranzo di scuola. Lo sappiamo tutti. Ci sono, però, dei problemi drammatici che da soli non possiamo risolvere. Se aumentano i bisogni e diminuiscono le risorse, la situazione diventa sempre più esplosiva e il nostro impegno di ogni giorno diventa una missione impossibile. Quando come sindaci, abbiamo incontrato Papa Francesco, ci ha raccontato una cosa bellissima. Ci ha detto: quando la sera vado a casa e penso a quello che ho fatto durante il giorno sono contento per tutte le cose che ho fatto. Poi penso alle cose che non ho potuto fare e divento triste. E ha aggiunto: immagino che sia così anche per voi sindaci. Immagino sia così anche pet il Presidente del Consiglio. E ha colto il senso del nostro essere e del nostro agire. Sarà il Presidente Fassino - a cui auguro buon lavoro, con affetto, amicizia e stima - a parlarti della legge di stabilità, delle possibili soluzioni per coniugare equità e governabilità, della insostenibilità di ulteriori tagli. Però su un dramma voglio soffermarmi: quello della casa. Cosa c´è di più ovvio del diritto ad avere una casa? Eppure abbiamo ereditato così tanti problemi che facciamo fatica a rispondere. Ci sono delle norme assurde che rendono complicata perfino l´assegnazione di una casa, anche quando è sfitta ma non abitabile. Impossibile avviare nei tempi necessari - quindi in tempi brevi - le ristrutturazioni anche delle case sfitte e procedere alle assegnazioni. I sindaci hanno troppo spesso le mani legate da regole assurde, da orpelli senza senso. Poche modifiche legislative renderebbero possibile quello che è giusto; renderebbero più semplice quello che oggi è complicato; renderebbero più brevi tempi che oggi sono troppo lunghi. E senza costi aggiuntivi ma con risparmi che potrebbero essere utilizzati per contrastare il degrado e il disagio abitativo; per superare un´emergenza che è pari a quella della mancanza di lavoro e della crescente povertà. Un grande sindaco di Milano, Antonio Greppi - il primo sindaco di Milano dopo la resistenza - diceva ai suoi collaboratori di fare in fretta perché i poveri non hanno tempo... Ecco, noi dobbiamo avere gli strumenti e la possibilità concreta di fare in fretta. Ma non voglio parlare solo dei problemi. Alle porte abbiamo Expo. È una grande occasione per l´Italia e per tutti i Comuni. L´anci ci crede, e non a caso ha lanciato ‘Anci per Expo´. Quando, finalmente, il prossimo 1 maggio, si smetterà di parlare di infrastrutture e si parlerà dei grandi temi dell´Esposizione - la lotta alla fame del mondo e agli sprechi alimentari, l´impegno per una alimentazione sana per tutti - allora finalmente non solo Milano, ma l´intero Paese potranno far conoscere e dimostrare al mondo intero che Expo non sarà una grande fiera, ma una vetrina di idee e di iniziative concrete per lo sviluppo economico, sociale e culturale; per un mondo migliore e più giusto. Expo ha un´anima che guarda al presente e al futuro del pianeta. Con "Expo in città" stiamo preparando una città fantastica. Siete tutti invitati. Ci saranno migliaia di appuntamenti, di incontri, di eventi - siamo già a quota settemila ma arriveremo sicuramente a diecimila - che riempiranno Milano e la Città Metropolitana dal primo maggio al 31 ottobre del prossimo anno. Se c´è un evento per cui la parola ‘insieme´ vale più che per ogni altro quello è proprio Expo. Da questa Assemblea parte una richiesta precisa: dialogo, condivisione degli obiettivi, anche attraverso un confronto serrato che porti comunque a una cindivisione. Non si facciano scelte che dividono, che costringono all´asprezza, che non creano un clima costruttivo. Qui, in questa sala, c´è unità, c´è l´unità trasversale dei Sindaci; c´è l´Italia che fa; c´è l´Italia che non si rassegna. Chiediamo che sia ascoltata. Buon lavoro a tutti noi.  
   
   
SBLOCCA ITALIA, LA SARDEGNA INCASSA 230 MILIONI ANCHE PER IL 2014.  
 
Cagliari, 10 Novembre 2014 - La Sardegna incassa un importante risultato grazie al decreto Sblocca Italia, diventato legge poche ore fa: i 230 milioni di euro all´anno di riserve erariali non solo resteranno in Sardegna dal 2015 per i successivi 4 anni ma anche per il 2014. Il Governo infatti ha riconosciuto il diritto a lasciare quella somma nell´Isola anche per quest´anno, soldi da utilizzare per pagare i debiti commerciali. "E´ un risultato importante, che ci dà ragione nella trattativa che stiamo portando avanti con il governo centrale - dice l´assessore a Bilancio e Programmazione Raffaele Paci - La Giunta sta così rispettando pienamente il mandato ricevuto dal Consiglio regionale lo scorso 2 ottobre con un ordine del giorno unitario. Dunque i soldi dei sardi rimangono ai sardi - ribadisce il vicepresidente della Giunta - e allo stesso tempo viene certificata la sovranità della Sardegna in materia di entrate così come stabilito dallo Statuto. Sulle riserve erariali abbiamo proposto al Governo una soluzione semplice ma al tempo stesso molto forte nei suoi significati politici e simbolici". La decisione dello Stato di "riservare" a se l´incremento delle tasse stabilito per abbattere il debito pubblico andava infatti a confliggere con il diritto della Regione Sardegna della compartecipazione a tutte le entrate erariali. "In questo modo invece - conclude l´assessore Paci - garantiamo il rispetto dei principi sanciti dal nostro Statuto".  
   
   
LO STATUTO ALL´ESAME DEL CONSIGLIO METROPOLITANO DI FIRENZE L´ASSEMBLEA CONVOCATA MERCOLEDÌ 12 NOVEMBRE IN PALAZZO VECCHIO  
 
Firenze, 10 novembre 2014 - Il Consiglio Metropolitano di Firenze è convocato dal Sindaco metropolitano Dario Nardella per il giorno mercoledì 12 novembre, alle ore 10, nella sede del Comune di Firenze, Salone de’ Cinquecento di Palazzo Vecchio, per la presentazione ed illustrazione dello schema di Statuto della Città Metropolitana di Firenze. Nel Consiglio sarà fornito il testo in fase di ultima elaborazione, curato dal Gruppo Tecnico. Sarà dato corso nelle prossime sedute del Consiglio alla più ampia discussione sullo Statuto con possibilità di presentare emendamenti.  
   
   
FV G, ENTI LOCALI: SERRACCHIANI, RIFORMA SARA´ CONDIVISA  
 
Trieste, 10 novembre 2014 - "Portiamo in Aula una legge quadro, che fa da cornice a un insieme di provvedimenti che poi verranno attuati gradualmente". Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia precisando i caratteri e l´iter della legge di riforma dell´ordinamento degli Enti Locali in Regione, il cui testo e´ stato esaminato nel corso dell´ultima Giunta. "Porteremo in Consiglio un testo - spiega Serracchiani - che e´ gia´ il frutto di mesi di dialogo e confronti con amministratori e territori, che ha permesso di raccogliere suggerimenti e di introdurre miglioramenti. Ma non sara´ un testo rigidamente chiuso, perche´ subito dopo il passaggio in Aula sara´ necessario provvedere a varare una serie di norme attuative molto importanti, come la mobilita´ del personale o il trasferimento delle risorse". "Al fine di affrontare questi nodi tecnici apriremo una discussione larga a livello istituzionale, coinvolgendo non solo i sindaci e i consigli comunali ma anche i segretari comunali e i dirigenti, in modo da coinvolgere tutte le competenze e perfezionare le articolazioni del nuovo assetto che avra´ il sistema degli Enti Locali in Friuli Venezia Giulia". Per Serracchiani "l´obiettivo e´ una riforma che renda piu´ efficiente il rapporto tra cittadini e Amministrazioni locali, e tra questi e la Regione. Siamo convinti che questo obiettivo si possa raggiungere meglio attraverso un´ampia condivisione".  
   
   
TRENTO, ROSSI: "CON LA RIFORMA UN´AUTONOMIA PIÙ SNELLA ED EFFICIENTE"  
 
Trento, 10 novembre 2014 - "Sono certo che si tratta di una riforma vera; una riforma che realizza un importante obiettivo di legislatura e che consente ai territori di rispondere ai bisogni con un respiro comunitario. Abbiamo sempre detto che non volevamo cancellare le Comunità di Valle, ma cambiarle nel profondo questo sì. Con questa riforma abbiamo tradotto in legge anche gli stimoli che ci provenivano direttamente dai cittadini. La nostra Autonomia ha bisogno di essere più snella e funzionale, di recuperare sul fronte della sinergia e del fare assieme. In questo senso non ci sentiamo i liquidatori dei comuni perché in materia di fusioni la parola finale spetterà ai cittadini. Oggi scommettiamo con convinzione sul fatto che i nostri amministratori comunali sappiano cogliere la sfida di essere investiti dal mandato dei loro cittadini ma nello stesso tempo che riescano a salire sui campanili per guardare lontano e progettare assieme ad altri il proprio futuro. I nostri amministratori comunali dovranno farlo utilizzando le risorse in un’ottica sovracomunale. Quella di oggi è una riforma che va nella direzione di garantire un equilibrio tra territori, valorizzando il policentrismo del Trentino, sottolineando le differenze e le specificità". Con queste parole il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi è intervenuto in Consiglio provinciale in conclusione del dibattito che ha preceduto l´approvazione da parte dell´aula della legge di riforma delle Comunità di Valle. L´assessore alla coesione territoriale ed enti locali Carlo Daldoss ha ringraziato la struttura tecnica che ha collaborato con lui durante l´iter della riforma: "Grazie anche alle forze di minoranza - ha detto - per il senso di responsabilità dimostrato. Credo si tratti di una legge importante che permetterà a chi vorrà impegnarsi nei Comuni e nelle Comunità nel 2015 di farlo con regole chiare e definite. Per le fusioni tra comuni vogliamo che la parola finale spetti ai cittadini: non vogliamo forzarle ma applicare un principio di democrazia".  
   
   
FVG, AUTONOMIE LOCALI: CONFERMATE SCADENZE PER DDL RIFORMA EE.LL.  
 
Trieste, 10 novembre 2014 - "Ampio spazio è stato dato ed altrettanto sarà dato nel corso delle prossime sedute delle diverse Commissioni consiliari per l´analisi ed il dibattito legato all´esame del disegno di legge di riforma e riordino del sistema Regione-autonomie locali", ha confermato l´assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin. "Se - ha osservato lo stesso assessore - in particolare i rappresentanti delle minoranze hanno lamentato i tempi piuttosto stretti e soprattutto il poco tempo a disposizione per un´analisi degli esiti delle audizioni e dei documenti presenti in questo contesto, debbo però rilevare che la tempistica degli incontri e delle audizioni era stata da tempo programmata e solo l´esigenza di ottemperare alla richiesta dell´Anci, ha portato ad uno slittamento, del tutto indipendente dalla volontà sia della Giunta che della maggioranza consiliare". "Di comune accordo, pertanto è stato deciso oggi di fissare per lunedì l´audizione con Anci Fvg, per proseguire quindi i lavori sia al lunedì pomeriggio che al martedì con le ulteriori sedute delle diverse Commissioni interessate, fissando quindi per il pomeriggio del martedì la seduta della V Commissione consiliare competente per l´avvio dell´esame dell´articolato", ha osservato Panontin. "Questo nuovo calendario dei lavori conferma le scadenze ma non restringe i tempi per un ampio dibattito su una riforma che ha necessità di tempi comunque ottimali di discussione ed approfondimento. Si mantiene dunque fermo l´impegno di portare all´esame dell´Assemblea, nel pieno rispetto del ruolo e delle prerogative dei consiglieri regionali, questo testo per i prossimi 18, 19 e 20 novembre prossimi", ha precisato l´assessore Panontin.  
   
   
FORMAZIONE PROFESSIONALE IN MOLISE, SÌ DEL MINISTERO DEL LAVORO AL FINANZIAMENTO. FRATTURA: RISULTATO POSSIBILE GRAZIE ALLA POLITICA DELLA LEALTÀ E DELLA TRASPARENZA  
 
Campobasso, 10 novembre 2014 - Il Ministero del lavoro pronto a nuovi finanziamenti per la formazione professionale molisana. L´importante traguardo arriva a termine della trattativa condotta con il sottosegretario al lavoro, Massimo Cassano, dal presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, assieme alla delegazione parlamentare molisana. Esito positivo, dunque, dell´esame istruttorio condotto dagli uffici del Ministero del lavoro in ordine alla possibilità di individuazione di risorse per il finanziamento del progetto di attuazione del sistema regionale di orientamento permanente. La problematica, che vede coinvolti in maniera particolare gli operatori della formazione professionale iscritti all´albo regionale e attualmente collocati in cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre prossimo, sarà tempestivamente declinata dalle strutture tecniche della Regione Molise sia per quanto riguarda la formalizzazione della richiesta di finanziamento delle attività sia per quanto concerne la predisposizione del progetto esecutivo da attivare in tempi brevi e utili. "Ancora una volta - commenta il presidente Frattura -, la Regione porta a casa un risultato concreto, propedeutico a una riorganizzazione seria del settore. Un risultato importante possibile grazie a una politica basata sulla costruzione dei fatti e sulla credibilità che la nostra azione amministrativa suggerisce. Come per le altre questioni che stiamo affrontando per risolverle, anche per la formazione professionale siamo riusciti a ottenere quanto da noi richiesto e quanto atteso dagli operatori interessati. Ci siamo riusciti, come sempre, attraverso un confronto basato su lealtà, rigore e trasparenza. Ringrazio il sottosegretario Cassano per la fiducia a noi accordata e la sensibilità mostrata alla vicenda".  
   
   
IOLAVORO : AL VIA UNA GARANZIA GIOVANI PER LE PERSONE DISABILI  
 
Torino, 10 ottobre 2014 - L’assessore regionale al Lavoro, Istruzione e Formazione professionale, Gianna Pentenero, partecipando il 6 novembre all’evento dedicato alle politiche per le persone con disabilità nell’ambito della seconda giornata di Iolavoro, ha annunciato “la continuità delle attuali iniziative per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità” e che “la Regione rifinanzierà i progetti in corso. E tra le novità, la Regione realizzerà con fondi propri un importante intervento straordinario legato alla Garanzia Giovani e rivolto ai ragazzi e alle ragazze con disabilità ”. Pentenero ha poi rivolto un appello “ perché sulle politiche per le persone disabili si lavori in sinergia tra pubblico e privato sociale, continuando una strada di sintesi tra diverse competenze e progettualità. Bisogna pensare - ha aggiunto - a una presa in carico globale delle persone disabili che riguardi non solo l’inserimento lavorativo, benché importante, ma anche tutti gli aspetti del vivere quotidiano ”. Nel corso dell’incontro, l’assessore ha consegnato il premio Iolavoroh al Gruppo Bosch. Nella motivazione del riconoscimento, ritirato da Giovanni De Cesare, si evidenzia come il Gruppo Bosch sia da sempre sensibile e attento alle tematiche della disabilità, ed abbia sviluppato un rapporto costante con i servizi e le istituzioni che si occupano di inserimento delle persone con disabilità, sperimentando servizi innovativi per superare le barriere. In conclusione della mattinata, al Teatro dei Mestieri sono stati premiati i ragazzi che hanno vinto la prima edizione del concorso fotografico Pic Your Skill, dedicato agli studenti degli istituti tecnici professionali e delle agenzie formative. Le fotografie di quattro mestieri - cuoco, meccanico, pasticcere e grafico - sono pubblicate sulla pagina facebook Worldskills Piemonte e sono state votate con i “Like”.  
   
   
´GARANZIA GIOVANI´, LOMBARDIA: 3.000 INSERIMENTI NEL MONDO DEL LAVORO  
 
Milano, 10 novembre 2014 - "Garantire che tutti i giovani di età inferiore a 25 anni ricevano un´offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi dall´inizio della disoccupazione o dall´uscita dal sistema d´istruzione formale". E´ la raccomandazione del Consiglio europeo del 22 aprile 2013, fatta propria dall´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia Valentina Aprea, che, a Palazzo Pirelli, ha illustrato ´Garanzia giovani, modello regionale per l´integrazione dei sistemi educativo e produttivo´ alla Vii Commissione del Consiglio regionale. ´Garanzia Giovani´ Lombardia - Garanzia giovani è destinata a giovani tra i 15 e i 29 anni. L´obiettivo del piano regionale è quello di coinvolgere circa 52.000 giovani, 21.000 di flusso, cioè chi ha terminato il ciclo di studi, e 31.000 di stock, ovvero chi non studia e non lavora, garantendo circa 13.000 assunzioni e 22.000 tirocini. Cosa Ha Fatto Regione Lombardia - "Regione Lombardia - ha spiegato l´assessore Aprea - ha iniziato ad attuare ´Garanzia giovani´ attraverso ´Dote Unica Lavoro´, utilizzando proprie risorse. ´Dote unica´, infatti, è la misura di politica attiva per il lavoro che rispecchia il modello di ´Garanzia giovani´". "Con il decreto di luglio - ha continuato l´assessore - è stata avviata la prima attuazione del piano esecutivo regionale, che ha portato importanti risultati". Al Tavolo con il Ministero, Regione Lombardia è stata riconosciuta come la prima Regione ad aver attivato con successo ´Garanzia Giovani´ e come territorio che attrae più giovani da fuori, ben il 40 cento". "Ogni venerdì, subito dopo la pubblicazione del monitoraggio di ´Garanzia Giovani´ da parte del Ministero - ha annunciato -, seguirà il monitoraggio di Regione Lombardia". Dati - Ad oggi sono 13.893 i giovani che hanno scelto l´operatore, cioè le Agenzie del lavoro accreditate, 190 in Lombardia, con più 700 sportelli. Di questi 4.946 sono quelli presi in carico e 3.070 quelli inseriti nel mondo del lavoro.  
   
   
LAVORARE IN BAVIERA: POMERIGGI INFORMATIVI A BRESSANONE E BOLZANO  
 
Bolzano, 10 novembre 2014 - Dall’anno scorso si sono aperte nuove opportunità di lavoro in Germania per assistenti all’infanzia. Nella scorsa estate si è svolto un pomeriggio informativo su queste opportunità di lavoro ed attualmente vi sono già quattro assistenti all’infanzia altoatesine che lavorano a Monaco di Baviera. Dall´anno scorso si sono aperte nuove opportunità di lavoro in Germania per assistenti all´infanzia ed educatrici dotate di specifica formazione. Nella scorsa estate si è svolto un pomeriggio informativo su queste opportunità di lavoro ed attualmente vi sono già quattro assistenti all´infanzia altoatesine che lavorano a Monaco di Baviera. "Il Centro di Mediazione al lavoro di Bolzano opera in collaborazione con agenzie di collocamento tedesche ed attualmente vi è richiesta di queste specifiche figure professionali la cui formazione viene particolarmente apprezzata in Baviera" afferma il direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn. Sulla base di queste premesse saranno quindi organizzati due pomeriggi informativi che si svolgeranno rispettivamente giovedì 13 novembre, alle ore 16, presso la sede della Lub di Bressanone, in via Ratisbona,16 e venerdì 14 novembre, dalle ore 15 alle 17, presso il Centro di Mediazione al lavoro di Bolzano, in via Gamper,1. Per ulteriori informazioni gli interessati possono rivolgersi ad Alessandra Sartori presso il Centro di Mediazione al lavoro, al numero telefonico 0471 418668.  
   
   
MARONI: FAR FUNZIONARE AGENZIA NAZIONALE BENI SEQUESTRATI A MAFIE  
 
Milano, 10 novembre 2014 - "L´agenzia nazionale per i beni confiscati alle mafie l´ho creata io da ministro dell´Interno nel 2010 e funzionava, bisogna farla funzionare anche ora, perché è uno strumento utile, deve gestire un immenso patrimonio, eliminare la burocrazia e dare risposte concrete alle associazioni. Bisogna che il Governo ci metta a capo una persona che ne capisce, che sia molto operativa, ma l´agenzia è uno strumento importante. Ci sono appartamenti, terreni e imprese confiscate alle mafie, anche qui in Lombardia, beni che non possono aspettare i tempi della confisca, altrimenti falliscono e pertanto l´agenzia deve essere uno strumento più agile di quanto lo è oggi. Noi, come Regione Lombardia, facciamo la nostra parte e abbiamo contribuito, mettendo 400.000 euro per far ripartire un´attività, una pizzeria sequestrata a Lecco, e queste cose, anche se piccole, sono importanti, perché testimoniano l´impegno a riguardo delle istituzioni". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni nel corso del convegno ´Fare Impresa sociale e buona economia con i beni confiscati alle mafie: si può!´, questa mattina a Milano. "Sull´agenzia le Regioni dovrebbero essere coinvolte - ha proseguito Maroni - per esempio: se io come governatore della Lombardia venissi incaricato di partecipare alla gestione e all´assegnazione e di fare da interlocutore, penso che l´Agenzia funzionerebbe meglio, come nel caso della pizzeria di Lecco in cui siamo stati coinvolti. In Lombardia ci sono 1186 beni confiscati alle mafie, di cui 963 immobili e 223 aziende, che danno lavoro a tante persone, e io sono disponibile, lo dico al Governo, perché occorre cambiare la legge, come Regione, a essere soggetto promotore della assegnazione e contribuzione nel finanziamento a chi prende in gestione questi beni".  
   
   
FESTIVAL DELLA FAMIGLIA E MONDO SCUOLA: UN BINOMIO VINCENTE IL 5 DICEMBRE A RIVA DEL GARDA. LE ISCRIZIONI GRATUITE ON LINE SONO APERTE.  
 
Trento, 10 novembre 2014 - Anche quest’anno si registra la massiccia presenza delle scuole trentine: hanno già aderito una decina di Istituti di scuole superiori, che parteciperanno con oltre 600 studenti e il trend è in crescita. I giovani non si limiteranno all’ascolto ma ad un’attiva e concreta partecipazione all’evento: a loro sono affidati la realizzazione di due video sui temi del Festival, gli intermezzi artistico-musicali che scandiranno i vari panel dell’evento, il servizio di accoglienza e la documentazione dei momenti più salienti che confluiranno negli Atti del Festival. Altro che spettatori: i giovani studenti delle scuole trentine quest’anno saranno “quasi” i protagonisti tanto sarà importante il loro coinvolgimento attivo nel backstage e sulla ribalta del Festival. Dieci istituti trentini di scuola superiore ad indirizzo Scienze umane, Socio-psico-pedagogico ed Economico, con un coinvolgimento che abbraccia ad oggi circa 600 studenti (il trend di adesioni è in continua crescita), visiteranno il Festival non solo come ascoltatori, ma anche come attivi partecipanti e collaboratori della manifestazione. Innanzitutto la progettazione e realizzazione di due video - di apertura e conclusione - della kermesse: - il video “ouverture”, dal titolo “Figli e lavoro” è a cura della 5° classe del Liceo artistico Depero di Rovereto nell’ambito del corso di studi “Audiovisivo-multimedia”. Il cortometraggio è stato interamente ideato e realizzato dai ragazzi che si sono attribuiti ciascuno un ruolo: regista – scenografo – attore – musicista, ecc. E sono stati coadiuvati dal Centro di formazione professionale “Opera Armida Barelli” di Rovereto per la realizzazione di alcune locations cinematografiche. Nello spot verranno esaminate alcune delle tematiche trattate nel libro “Figli e lavoro si può” tra cui: gravidanza celata, telelavoro, stress, assenza di tempo da dedicare alla famiglia e demansionamento, assumendo un tono tra il leggero, l’ironico e il grottesco e puntando a sdrammatizzare situazioni che quotidianamente accadono nella vita di molte famiglie. Il secondo video di chiusura del Festival è ancora in “work in progress” e sarà sempre a cura dagli studenti del Depero. - L’organizzazione degli intermezzi artistico/musicali, che scandiranno la metà della mattina del 5 dicembre e la ripresa dopo la pausa pranzo, sono stati affidati al Liceo Bomporti di Trento che, avvalendosi di alcune classi dell’indirizzo “coreutico” e “musicale”, è riuscito a realizzare due differenti coreografie inerenti il tema “Avere cura di…”. Allietati dalle note di violini e archi, i giovani danzatori esprimeranno i concetti di avere cura di sé e degli altri. - Ma il programma di interventi non si esaurisci qui: l’Istituto d’arte Vittoria di Trento allestirà lungo il percorso/galleria che dal Pala Meeting porta nella hall del Centro Congressi di Riva una mostra d’arte che proporrà al pubblico le più belle opere realizzate negli ultimi anni dagli allievi della scuola, offrendo un ventaglio di performance artistiche, dalla pittura alla scultura, dalle arti grafiche al design plastico. - Esula dal mondo scuola l’ultimo evento che chiuderà il Festival: un evento/spettacolo per bambini e famiglie, offerto dall’artista-pagliaccio Matteo Trenti in collaborazione con l’Azienda pubblica di servizi alla persona “Casa Mia” di Riva del Garda, che si terrà al Centro Congressi dalle ore 17.00 alle 18.00. L’ingresso e la partecipazione al Festival sono gratuiti e il modulo online per iscriversi all´edizione 2014 si trova alla pagina: www.Festivalfamiglia.it    
   
   
TRENTINO: LA FEDERAZIONE SCUOLE MATERNE PRESENTA IL BILANCIO SOCIALE  
 
Trento, 10 novembre 2014 - Quasi duemila volontari, più di mille insegnanti, circa cinquecento tra cuochi e operatori d’appoggio, 136 scuole e quasi novemila bambini. Sono i numeri della Federazione provinciale delle scuole materne che ieri, nel corso di un convegno, ha presentato il proprio bilancio sociale. "Un´occasione per sapersi raccontare senza sconti - ha detto intervenendo in apertura l´assessore provinciale Carlo Daldoss - per un´organizzazione capace di aprirsi alla comunità e alla quale la Provincia garantirà il proprio appoggio". "Con questo lavoro sul bilancio sociale - ha detto la direttrice Lucia Stoppini - la Federazione ha voluto presentarsi, per rendicontare all’intera comunità trentina i fini e i valori che orientano la progettualità del sistema e le azioni che, coerentemente con questi valori, ogni giorno vengono messe in campo". Il complesso e articolato lavoro di costruzione del bilancio sociale è uno strumento molto concreto che permette di dare conto dei progetti, delle idee, delle esperienze, delle azioni, dei dati e delle cifre che definiscono l’identità della struttura della Federazione e quella delle singole realtà scolastiche ad essa associate, così intimamente legate al territorio e alle comunità locali. Processi valutativi che, chiamando in causa tutti gli attori organizzativi, hanno creato: appartenenza e compartecipazione alla realizzazione di una traiettoria comune; identità forte, riconoscibile a se stessa e agli altri; occasioni per mettersi costantemente in discussione per rinnovarsi, per cambiare; opportunità per reinterpretare e valutare la propria progettualità. Grazie a questa storia e a questi processi la Federazione provinciale delle Scuole materne è in grado, oggi, di interrogarsi nuovamente, in modo trasparente e senza sconti, sulla capacità di garantire qualità dell’educazione all’infanzia, di promuovere capitale professionale e di generare capitale sociale. Questi i numeri della federazione scuole materne: - 136 scuole, organizzate in 21 circoli di coordinamento; - 385 sezioni; - 9.041 bambini; - 1.163 insegnanti; - 619 tra operatori d’appoggio e cuochi. Durante il convegno, è stata, inoltre, evidenziata, la particolare attenzione istituzionale, prima ancora che pedagogica ed educativa, verso l´accoglienza, per favore l’integrazione nelle scuole associate e nelle comunità di famiglie e di bambini appartenenti ad altre culture e religioni. Su 8.905 bambini attualmente iscritti nelle scuole delle Federazione, 1.128, cioè il 12,67%, provengono da 56 nazionalità diverse.  
   
   
BOLZANO: CONVEGNO DI DIRITTO COMPARATO SULLA TUTELA DELLA MATERNITÀ  
 
Bolzano, 10 novembre 2014 - Si è svolto il 6 novembre, presso la sede dell´Assessorato al lavoro, il convegno di diritto comparato del lavoro incentrato sulla tutela della maternità e le misure di sostegno dei genitori in Alto Adige, nel Tirolo e nei Grigioni. "Le disposizioni per la tutela della maternità e le misure a sostegno dei genitori in Alto Adige, Tirolo e Grigioni" è questo il tiolo del convegno di diritto comparato del lavoro organizzato dalla Ripartizione lavoro tenutosi questa mattina (6 novembre) presso la sede della Ripartizione lavoro al quale hanno preso parte le assessore Martha Stocker e Waltraud Deeg. Ogni anno in Alto Adige circa 600 donne lasciano il lavoro per dedicarsi alla famiglia ed il loro successivo rientro nel mondo del lavoro è spesso difficile e complesso. Nel corso del convegno, organizzato dalla Ripartizione lavoro nell´ambito della collaborazione transfrontaliera di Eures Transtirolia, esperti altoatesini, austriaci e svizzeri hanno svolto una comparazione delle rispettive legislazioni e della situazione occupazione nelle tre realtà territoriali dell´Alto Adige, del Tirolo e dei Grigioni che fanno parte di Eures Transtirolia. Nel suo intervento il direttore della Ripartizione lavoro e presidente di Eurestranstirolia, Helmuth Sinn, ha sottolineato la diversità tra i tassi di occupazione femminile che si registrano nell´Europa del Nord e quelli presenti in Italia e nei Paesi del Sud Europa. Questa disparità va ricercata, tra l´atro, nelle diverse politiche di sostegno della maternità e nelle misure adottare in questo ambito dai Paesi del Nord Europa. Analoghi concetti sono stati quindi espressi dall´assessora Martha Stocker la quale ha posto l´accento sull´importanza di effettuare una comparazione tra le legislazioni in materia di tutela della maternità adottate tra aree regionali limitrofe per giungere, laddove possibile, ad una armonizzazione che tenga conto di aspetti come la conciliazione tra famiglia e lavoro, della flessibilità dell´orario di lavoro, del ruolo dei padri nell´ambito famigliare e delle necessarie tutele della maternità. Sono seguiti gli interventi di Luce Dalla Rosa, dell´Ispettorato del lavoro della Provincia di Bolzano che ha illustrato "Le disposizioni in materia di tutela della maternità nel settore privato e pubblico in Alto Adige". Florian Brutter, della Camera di Commercio del Tirolo, quindi Andi Albin e Jörg Guyan dell´Ufficio per l´industria, arti e mestieri e lavoro del Cantone dei Grigioni, hanno quindi illustrato gli stessi concetti alla luce delle rispettive legislazioni.