Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Dicembre 2014
Politica
OSSERVAZIONI DEL COMMISSARIO MOSCOVICI SULL L´ECOFIN  
 
Bruxelles, 10 dicembre 2014 - Grazie Pier Carlo. Sono qui per dirvi oggi circa le decisioni adottate in materia di imposizione sulle due misure che sono di particolare rilevanza per la lotta centrale della Commissione nella lotta contro l´evasione fiscale, è una priorità assoluta per questa Commissione. Questa è la mia linea di condotta per i prossimi cinque anni. Prima di tutto, il Consiglio ha portato a un accordo politico sulla revisione della direttiva madre-figlia. Si tratta in particolare di rafforzare la tutela contro le pratiche fiscali abusivo, di attuare una più equa tassazione delle imprese in tutta Europa. Come ho detto più volte, è una questione di giustizia sociale ed efficienza economica e credo che oggi è stato compiuto un passo molto significativo. E mi congratulo con la Presidenza italiana. In secondo luogo, il Consiglio ha preso una decisione politica sul rafforzamento dello scambio automatico di informazioni tra le autorità fiscali degli Stati membri. Sai che è una lotta per molti anni all´interno dell´Ocse e che è stato anche promosso dall´Unione europea e che è alla base di uno standard globale ora proposto dalla decisione del G20, in modo che la portata di tali scambi di informazioni è la più ampia possibile e consentire all´Europa di allinearsi con il nuovo standard globale per scambio automatico di informazioni approvati dal G20. E in qualche modo, esso integra o addirittura sostituire alcuni aspetti della direttiva sul risparmio, che è stata una sorta di transitorio verso ambizioni più ampie. Questi sono passi importanti che altri seguono nei prossimi mesi. La Commissione, vi ricordo, è impegnata ad adottare un approccio offensivo sul fronte della tassazione, iniziando con una direttiva sullo scambio automatico di informazioni sui provvedimenti fiscali, posso dirvi che questa direttiva sarà presentato nei primi mesi dell´anno 2015. Posso anche dirvi che l´approccio della Commissione europea sarà estremamente ampia sia sul campo delle attività interessate e gli attori. Infine, c´era anche una discussione sullo status della tassa sulle transazioni finanziarie. Come sapete, la Commissione non è più responsabile di questa proposta, che è soggetta ad una procedura di cooperazione rafforzata tra 11 Stati membri. Il nostro ruolo è quello di fornire supporto tecnico e la politica agli Stati membri per aiuto in anticipo e poiché è venuto a mancare oggi e continueremo a sostenerli e per sostenere i loro sforzi per raggiungere un accordo su una tassa che sia realistico, ma anche il più ambizioso possibile. Notato, caro Pier Carlo, che Wolfgang Schäuble aveva proposto di assumere la presidenza permanente del gruppo che lavorerà su di esso, non voglio intromettermi sul vostro business perché la Commissione non è in prima linea. Voglio ringraziare Pier Carlo per la sua Presidenza del Consiglio Ecofin molto efficace durante gli ultimi 6 mesi. È stato un periodo complicato per la Presidenza italiana a gestire, non solo a causa delle grandi sfide sulla nostra agenda comune, ma anche a causa della transizione istituzionale qui a Bruxelles, con la nuova Commissione che ha coinciso con la sua Presidenza. E anche se questo era un periodo transitorio, credo che fosse davvero una Presidenza molto efficace, penso che molto è stato raggiunto nel corso di questo semestre quindi voglio congratularmi con voi per questo e vi auguriamo un periodo di meritato riposo sopra Natale!  
   
   
COMMISSIONE EUROPEA: PACCHETTO SULLA GOVERNANCE ECONOMICA  
 
Bruxelles, 10 dicembre 2014 – Di seguito il discorso di Vladis Dombrovskis - Vice-presidente per l´Euro e il dialogo sociale Alla conferenza stampa dell´Ecofin: “ Signore, signori, cari colleghi, Prima di tutto, vorrei iniziare congratulandomi con l´Italia per una Presidenza molto ben gestita. Abbiamo avuto buone discussioni oggi con i ministri non solo sul piano degli investimenti, ma anche sulle priorità di politica economica generale. Secondo la nostra ultima previsione economica, tutti i 28 Stati membri dovrebbero avere una crescita positiva del prossimo anno. Ma c´è il rischio che la bassa crescita potrebbe persistere nell´ambiente di bassa inflazione e disoccupazione. Dobbiamo agire contro questo sfondo. La Commissione ha fissato le priorità di politica economica nella sua analisi annuale della crescita. Chiediamo investimenti mirati, ambiziose riforme strutturali e responsabilità fiscale. Conseguire la creazione di crescita e lavoro sostenibile è la responsabilità di tutti noi: i responsabili politici europei e nazionali, nonché le parti sociali. Ma la responsabilità principale per riforme strutturali spetta agli Stati membri. L´importanza delle riforme strutturali per la crescita e creare posti di lavoro non può essere sopravvalutata. Misure per migliorare l´ambiente imprenditoriale, mercato funzionante, pubblica amministrazione e burocrazia di taglio è le migliori condizioni per un investimento di rimbalzo. Il ritorno alla crescita sostenuta in Europa richiede non solo cambiamenti strutturali, ma anche responsabilità fiscale. A tale proposito, accolgo con due accordi raggiunti dal Consiglio oggi sulle misure contro l´evasione fiscale. Diversi Stati membri sono a rischio di non conformità con il patto di stabilità e crescita. Questi paesi, tra cui Francia, Italia e Belgio, bisogno di prendere misure per affrontare questa situazione. Noi di rivedere la situazione ai primi di marzo, quando avremo le nuove proiezioni di previsione economiche e i risultati del riesame profondità degli squilibri macroeconomici. A questo stadio sono aperte tutte le opzioni procedurale. Il quadro fiscale europeo, il patto di stabilità e crescita, non è un ostacolo alle riforme strutturali. I costi fiscali di molte riforme strutturali sono limitati, ma le riforme sono spesso difficili dal punto di vista politico. Un fattore cruciale in questo senso è l´efficiente e costruttivo dialogo con le parti sociali. Sono inoltre informato i ministri sui fili chiavi del lavoro per quanto riguarda ulteriori lavori entrambi sul nostro quadro di governance e rafforzamento dell´Uem: Commissione ha iniziato a lavorare sulle linee guida riguardo all´utilizzo della flessibilità all´interno del patto di stabilità e crescita. Ci aspettiamo di presentarla in anticipo 2015; La discussione proseguirà, con il Parlamento europeo e del Consiglio, sulla revisione della legislazione di due Pack, che inoltre è stata presentata oggi al Consiglio Ecofin e Six Pack. Basato su questa discussione, la Commissione deciderà sul follow-up; ##ci sarà rilanciare il dibattito sull´approfondimento dell´Unione economica e monetaria, basata su documenti politici precedentemente creati. Signore, signori, grazie per la vostra attenzione.  
   
   
DICHIARAZIONE DI KRISTALINA GEORGIEVA, VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA PER IL BILANCIO E LE RISORSE UMANE, UN ACCORDO POLITICO SULLA PROPOSTA DI BILANCIO 2015  
 
Bruxelles, 10 dicembre 2014 - È stato raggiunto un accordo sul bilancio dell´Ue per il 2015, e alcuni emendamenti al bilancio 2014, tra cui un rafforzamento sostanziale del livello dei pagamenti nel bilancio 2014. I rappresentanti del Parlamento europeo e il Consiglio dell´Unione europea hanno concluso i colloqui in formato trilogo, arrivando a un accordo dopo che la Commissione europea ha presentato una nuova proposta di progetto di bilancio per il 2015 Venerdì 28 novembre 2014. L´accordo sul bilancio colpisce il diritto equilibrio fra disciplina di bilancio da un lato e promuovere spese crescita orientata dall´altro. Accogliendo con favore l´accordo, Vice-presidente della Commissione europea Kristalina Georgieva, ha dichiarato: "Questo accordo apre la strada per un budget sound 2015, sostenere gli investimenti in competitività, la crescita e l´occupazione Possiamo anche pagare fatture in sospeso con il 2014 budget con reddito manna dal. Multe, senza alcun onere finanziario aggiuntivo per tesorerie nazionali. Confido che il Parlamento europeo e gli Stati membri dell´Unione europea approveranno l´accordo in fretta, in modo che possiamo cominciare a lavorare. " Dopo l´approvazione politica da parte ambasciatori ´Stati membri di questa mattina, l´accordo sul pacchetto del bilancio 2015 e del 2014, che modifica bilanci deve ora essere formalmente adottata dal Consiglio, e poi va al Parlamento europeo per la discussione e l´approvazione in plenaria. Sfondo - Quali sono i numeri? [Si noti che i confronti con 2014 sono compresi bilanci rettificativi] Budget 2015 145.321.000.000 € di impegni (€ 95.500.000 oltre l´ultima proposta della Commissione per il 2015, € 2631000000 maggiore di 2014 di bilancio). 141.214.000.000 € di pagamenti (€ 123,0 milioni in meno rispetto alla più recente proposta della Commissione per il 2015, € 2179000000 maggiore di 2.014 budget). I pagamenti per la rubrica 1a (Competitività per la crescita e l´occupazione), 4 (Global Europe) e l´obiettivo Convergenza della coesione riflettono la priorità politica attribuita a questi settori. La convergenza è protetto interamente da tagli di pagamento. Rubrica 1a riceve stanziamenti di pagamento di € 15798000000 (35.100.000 € di meno rispetto alla proposta originaria della Commissione per il 2015, € 3935000000 maggiore di 2014 bilancio) e della rubrica 4 riceve 7423000000 € (5,5 € milioni in meno rispetto alla proposta originaria della Commissione per il 2015, 581.600.000 € maggiore di 2.014 budget). Gli stanziamenti di pagamento su 127 milioni di € per il Fondo di solidarietà dell´Unione europea e € 440.000.000 per l´iniziativa per l´occupazione giovanile vengono spostati 2014-2015 budget. Il 440.000.000 € in stanziamenti di pagamento per l´iniziativa per l´occupazione giovanile, che rimane inutilizzato nel 2014, è quindi utilizzato nel 2014 per pagare fatture in sospeso. Bilanci rettificativi 2014 - € 50 milioni impegni aggiuntivi. € 3,530 miliardi di euro in pagamenti supplementari, derivanti dalla mobilitazione del margine per imprevisti (vedi sotto) e il margine non assegnato del 2014. I pagamenti dei bilanci rettificativi saranno coperte con entrate inaspettate dalle ammende, per lo più multe concorrenza. Mobilitazione del margine per imprevisti nel 2014 - Il margine per imprevisti permette di effettuare pagamenti da effettuare al di sopra del soffitto in un determinato anno in caso di circostanze eccezionali. Questi stanziamenti di pagamento devono essere tratte da anni più tardi e globali dei massimali non possono essere superati nel ciclo di bilancio concordati sette anni nel 2013. Dato che le domande di rimborso senza precedenti degli Stati Uniti da politica dei fondi strutturali e di coesione dovevano essere affrontati, così come la difficile situazione in Ucraina, pagamenti potrebbero non essere coperte entro il massimale di pagamento originale per il 2014. In questo modo il margine per imprevisti viene utilizzato come ultima risorsa. Questa è la prima volta che viene utilizzato questo nuovo strumento (concordato l´anno scorso). Il margine per imprevisti è utilizzato nel 2014 per fornire l´importo di € 3168000000, che include € 350.000.000 attesa di una decisione sul l´uso di altri strumenti speciali (vedi sotto). Concentrarsi sulla competitività, la crescita e l´occupazione nel 2015 Rubrica 1a è quasi completamente protetta in termini di pagamenti rispetto originale 2015 proposta di bilancio della Commissione. C´è una particolare attenzione per l´innovazione, l´istruzione, le Pmi e la gioventù con ulteriori € 81.500.000 in impegni. L´accordo lancia un nuovo ed estende attuali progetti pilota e le azioni preparatorie, per un totale di 59 con 57.100.000 € in stanziamenti d´impegno in settori quali la ricerca e l´innovazione, i trasporti, posti di lavoro e la sicurezza sociale, delle Pmi e più. Strumenti speciali - Il Parlamento europeo e il Consiglio non sono stati ancora in grado di trovare un accordo sulla necessità o meno la "Strumenti Speciali" (Fondo di solidarietà dell´Ue, Riserva per aiuti d´urgenza, Fondo di adeguamento alla globalizzazione dell´Ue e strumento di flessibilità) dovrebbero poter mobilitare al di là del quadro finanziario pluriennale massimali per i pagamenti. Al fine di adottare il pacchetto di bilancio ora si è quindi deciso per il momento di includere 350.000.000 € in stanziamenti di pagamento riguardanti altri strumenti speciali, oltre al margine di contingenza. Le discussioni sugli altri strumenti speciali potrebbero quindi continuare al fine di regolare le decisioni sulla mobilitazione del margine per imprevisti, una volta un accordo sul trattamento degli altri strumenti speciali è raggiunto. Piano di pagamento - Le tre istituzioni hanno deciso di lavorare per ridurre il livello di fatture non pagate a fine anno, in particolare in materia di politica di coesione. La Commissione presenterà, insieme alle conclusioni comuni su Budget 2015, una previsione più up-to-date del livello di fatture non pagate entro la fine del 2014; la Commissione aggiornerà queste cifre e fornire scenari alternativi marzo 2015, quando un quadro globale del livello di fatture non pagate alla fine del 2014, per i principali settori di intervento, sarà disponibile. Le tre istituzioni si adoperano per concordare un livello target massimo di fatture non pagate che possono essere considerati sostenibili. Le tre istituzioni a partire dal 2015 l´attuazione di un piano per ridurre il livello di fatture non pagate in relazione all´attuazione del bilancio 2007-2013. La Commissione, pertanto, nel suo progetto di bilancio ogni anno fornire un documento che mostra il livello di fatture non pagate e fare un suggerimento per ridurre questo livello, per la quale le tre istituzioni convengono di considerare tutti i mezzi possibili.  
   
   
DISCORSO DI APERTURA DI VICEPRESIDENTE KATAINEN ALLA CONFERENZA STAMPA DEL CONSIGLIO ECOFIN DI IERI  
 
Bruxelles, 9 dicembre 2014 - Grazie, Pier Carlo. Vorrei ringraziarvi e congratularmi con lei per la sua eccellente Presidenza e per la tua squadra di presidenza per un ottimo lavoro. Senza il tuo grande sforzo per sollevare la questione degli investimenti nell´ordine del giorno non saremmo qui. Oggi è stata una giornata molto buona per il piano di investimenti. Abbiamo ottenuto un ottimo supporto dal Consiglio Ecofin. È stato molto bello sentire le risposte dai ministri, che ha detto che questo approccio globale nel complesso è esattamente ciò che è necessario. Questp non è solo una misura una tantum di stimolo, ma un piano strutturale - o riforma strutturale – a livello europeo. Come avrete già sentito prima, il piano di investimenti è un triangolo. Il primo angolo è l´angolo di liquidità, significato che stabiliremo un nuovo fondo per gli investimenti, sostenendo gli investimenti privati, affollamento in denaro privato per progetti più rischiosi – anche per le Pmi e le imprese che vogliono ottenere più equità per poter crescere. Questo è qualcosa che abbiamo fatto in molto stretta cooperazione con la Banca europea per gli investimenti. Quindi questo è il primo angolo – liquidità. Vogliamo incoraggiare il settore privato ad investire nelle zone più rischiose dell´economia e più ampio in termini geografici che è stato fatto finora dal settore privato in questi ultimi anni. La capacità di prestito del Fondo europeo per gli investimenti strategici è di circa € 60 miliardi. Naturalmente, se possiamo ottenere più capitale o garanzie da Stati membri, la capacità di prestito aumenterà. Il secondo angolo è la pipeline di progetto, che dovrebbe per creare una pipeline trasparente dei progetti vitali, affidabile e ben strutturati che potrebbe aiutare il settore privato di scegliere quali progetti sono disposti a investire in. Ho incontrato diverse banche d´investimento, gli investitori istituzionali, che hanno affermato che questo è esattamente ciò che esse sono state aspettando. Dicono che il loro compito è di investire nelle infrastrutture. Ma dovuta al fatto che non ci sono abbastanza ben strutturata, progetti affidabili è stato abbastanza difficile da loro. Ora vogliamo cambiare questo. Il terzo angolo è la parte del mercato unico. Abbiamo anche molto forte sostegno da ministri che ci sono carenze nel mercato unico dell´Ue per vari motivi. Dobbiamo ora creare un mercato unico migliore al fine di incentivare la crescita economica e al fine di creare un nuovo ambiente di affari e per le piccole e medie imprese alle aziende di creare prodotti e nuovi posti di lavoro. Come ho detto prima, europee piccole e medie imprese che producono prodotti o servizi digitali hanno un eccellente mercato unico negli Stati Uniti. Purtroppo, non in Europa. Questo è perché il mercato unico è stato creato prima di contenuti digitali. Settore energetico, la capitale del mercato, gli appalti pubblici sono tutte aree in cui abbiamo bisogno di approfondire il nostro mercato unico e per dare maggiori opportunità per le Pmi a crescere. Così Pier Carlo, ti ringrazio molto per la vostra collaborazione e auguro a voi tutti i migliori in futuro.  
   
   
DICHIARAZIONE CONGIUNTA SULLA FORMAZIONE DEL NUOVO GOVERNO IN KOSOVO  
 
 Bruxelles, 10 dicembre 2014 - Federica Mogherini, l´Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza / Vicepresidente della Commissione, e Johannes Hahn, commissario per i negoziati politica europea di vicinato e allargamento,  hanno rilasciato ieri la seguente dichiarazione: "Accogliamo con favore la formazione di un nuovo governo in Kosovo e siamo ansiosi di lavorare con le nuove autorità in sessione costitutiva di Pristina. Ieri dell´Assemblea e l´elezione del governo finisce la situazione di stallo politico che ha impedito il progresso in Kosovo dopo le elezioni generali dell´8 giugno 2014. " Federica Mogherini ha detto: "Non vedo l´ora di lavorare con il nuovo governo sul percorso del Kosovo nell´Ue nonché la ripresa del dialogo ad alto livello per la normalizzazione delle relazioni tra Pristina e Belgrado nel prossimo futuro. Normalizzazione completa è un´ambizione che condividiamo con entrambi lati. Il lavoro deve continuare con urgenza, sia attraverso la piena attuazione degli accordi già raggiunti e affrontando nuovi problemi che ancora devono essere affrontate. Sono pronto a impegnarsi personalmente per fare ulteriori progressi nella normalizzazione delle relazioni. It è anche importante che il nuovo governo continua collaborazione con Eulex nell´attuazione del suo mandato rivisto, anche di procedere con le necessarie modifiche del quadro giuridico, che permetterà per la costituzione del Tribunale Specialist. " Johannes Hahn ha detto: "E ´essenziale che il nuovo governo del Kosovo si mette al lavoro sulle numerose sfide che deve affrontare. Insieme con la ripresa del dialogo, il nuovo governo ha di riprendere anche il suo programma di riforma europeo. Non vedo l´ora di lavorare con il nuovo governo per incoraggiare e sostenere gli sforzi del Kosovo sullo Stato di diritto, riforma della pubblica amministrazione e della governance economica. Ci sono anche un sacco di strada da fare per recuperare il ritardo sui preparativi per l´attuazione dell´accordo di stabilizzazione e di associazione che è stato siglato il 25 luglio. La Commissione europea è pronta a sostenere questi sforzi. "  
   
   
OFFENSIVA PER GLI INVESTIMENTI IN EUROPA: LA TASK FORCE DELL´UE INDIVIDUA 2.000 POTENZIALI PROGETTI PER UN TOTALE DI 1.300 MILIARDI DI EURO  
 
Bruxelles / Lussemburgo, 10 dicembre 2014 - Ieri la task force europea degli investimenti ha pubblicato un rapporto che indica che vi è un significativo potenziale per gli investimenti in Europa. Il rapporto elenca circa 2.000 progetti in tutta Europa pari a circa 1300 miliardi di euro di potenziali investimenti , compresi i progetti per oltre 500 miliardi di euro con potrebbero essere attuate nel corso dei prossimi tre anni .Finestra a discesa Molti progetti non sono attualmente realizzati a causa di ostacoli finanziari, normativi o di altro. Mr. Jyrki Katainen , vice presidente per l´occupazione, gli investimenti e la competitività, ha dichiarato: " La relazione odierna dimostra che ci sono enormi esigenze di investimento e progetti validi che potrebbero stimolare la crescita economica e fornire maggiori opportunità di lavoro in Europa. Abbiamo avuto una mancata corrispondenza tra l´investimento e progetti credibili nel campo. Oggi stiamo facendo un passo importante per ripristinare la fiducia degli investitori e di correlare gli investimenti e progetti. " Mr. Werner Hoyer , Presidente della Bei, ha dichiarato: "Il lavoro della task force hanno dimostrato che sufficienti progetti di investimento in Europa. Gli Stati membri hanno introdotto una serie di proposte su cui possiamo basarci per creare una serie di progetti e di assicurare che abbiamo messo i soldi dove può meglio soddisfare la domanda. Ora dobbiamo valutare questi progetti e selezionare quelli che sono economicamente sostenibili e in grado di valorizzare al meglio la competitività dell´economia europea. La Bei è pronta a finanziare i progetti della lista, e ogni altro progetto che soddisfi i criteri appropriati per la sostenibilità e la rilevanza strategica. E ´inoltre urgente da incrementare significativamente gli ostacoli non finanziari che sono stati individuati dalla task force e impediscono la realizzazione di investimenti in progetti validi. " Seamless pipeline di progetti di investimento - Il rapporto raccomanda un´azione immediata per creare una pipeline senza soluzione di continuità dei progetti di investimento. L´individuazione dei progetti da parte della task force è un primo passo verso la creazione di una pipeline innovativa e trasparente dei progetti in cui è possibile investire. Questo è essenziale per ripristinare la fiducia e incoraggiare gli investitori ad investire e sviluppare competenze in Europa. La mancanza di informazioni credibili e trasparenti sui progetti attualmente uno dei principali ostacoli agli investimenti. L´idea principale è quella di fornire una fornitura di progetti affidabili intesi a ripristinare la fiducia degli investitori e generare investimenti del settore privato per integrare i finanziamenti dagli Stati membri e l´Ue. Questi progetti potranno beneficiare di finanziamenti del settore privato solo attraverso gli Stati membri o di altre fonti di finanziamento Ue, compreso il nuovo Fondo europeo per la Strategic Investments (Efsi). La task force concentrata su progetti in chiave di crescita-aree : la conoscenza, l´innovazione e l´economia digitale; l´unione di energia, le infrastrutture di trasporto, infrastrutture sociali e le risorse naturali e l´ambiente. Ha inoltre analizzato gli investimenti in termini di Pmi e medie imprese (Eti), che costituiscono la spina dorsale dell´economia europea in termini di creazione di posti di lavoro, innovazione e crescita. Gli elenchi dei progetti previsti per la task force da parte degli Stati membri e della Commissione, e sono pubblicati oggi sono un punto di partenza. Essi non significa necessariamente che altri investimenti potenzialmente vitali non possono essere integrati ad un certo punto. Tutti i progetti individuati dalla task force dovrebbero essere attentamente valutati prima di essere ammesso al finanziamento. Non vi è alcun impegno finanziario automatica da parte della Commissione europea o la Bei per progetti individuati dal task force e non sono ammissibili per un accesso preferenziale ai fondi nazionali ed europei. La Task Force ha raccomandato le seguenti azioni: 1. Migliorare il contesto imprenditoriale - Si dovrebbe dare la priorità alla rimozione di ostacoli normativi e regolamenti insignificanti in tutti i principali settori delle infrastrutture, tra cui: l´energia, le telecomunicazioni, digitale e dei trasporti, e le barriere nel settore dei servizi e dei mercati prodotti, così come altre misure per approfondire il mercato unico, come ad esempio una migliore regolamentazione, approfondire mercati dei capitali o ridurre la frammentazione. Parallelamente, gli Stati membri devono continuare ad attuare riforme strutturali che favoriscono un ambiente di business prevedibile e favorevole. 2. Sviluppare piani di investimento nazionali a lungo termine - Gli Stati membri devono impegnarsi politicamente per sviluppare piani di investimento a lungo termine strategici e lo scambio di buone prassi in materia di progetti economicamente validi. Questi, così come quelli della riserva possono essere pubblicate sui siti dedicati. 3. Fornire assistenza tecnica per aiutare a sviluppare forti progetti di investimento - Il rapporto raccomanda che l´Ue dovrebbe creare una piattaforma consultiva come un "one stop shop" che fornisce un suggerimento di un servizio continuo e competenza per gli sviluppatori di progetto, gli investitori e le autorità pubbliche. L´ue dovrebbe inoltre fornire consulenza sulla strutturazione di progetti per aiutare gli sviluppatori ad attrarre ulteriori investimenti privati ​​in progetti con valore aggiunto europeo. 4. Benchmarking di costi-benefici - Gli Stati membri dovrebbero, per progetti validi, conducono valutazioni del rapporto costi-benefici per individuare le soluzioni più efficaci per progetti di strutturazione. La Commissione e la Bei dovrebbe fornire consulenza e sviluppare linee guida in materia. 5. Promuovere strumenti finanziari innovativi - Si propone nella relazione che la Commissione europea e la Bei incoraggiano l´utilizzo di strumenti finanziari innovativi per catalizzare gli investimenti privati ​​in progetti di dimensione europea. Gli Stati membri dovrebbero inoltre accelerare l´utilizzo di strumenti finanziari, in particolare nel contesto dei fondi strutturali e gli investimenti europei. La relazione della task force conclude che se ci concentriamo sulle riforme appropriate, si espande il ruolo del settore privato e creare un mercato per le infrastrutture dell´Ue, la crescita economica, la competitività, l´occupazione e la Welfare sarà stimolata. Prossimo passo: la relazione della task force sarà considerato dai ministri dell´Economia e delle Finanze (Ecofin) il 9 dicembre e presentato ai capi di Stato e di governo al Consiglio europeo del 18 e 19 dicembre.  
   
   
UE INTENSIFICA L´ASSISTENZA PER I PROFUGHI SIRIANI IN TURCHIA UN NUOVO FINANZIAMENTO ANNUNCIATO DA HRVP MOGHERINI E COMMISSARIO STYLIANIDES COME SI INCONTRANO CON I RIFUGIATI IN TURCHIA  
 
Bruxelles, 10 dicembre 2014 - Con un numero crescente di profughi dalla Siria in cerca di rifugio in Turchia, la Commissione europea sta intensificando la sua assistenza con un ulteriore 10 € milioni di finanziamenti umanitari sia all´interno della Turchia e all´interno della Siria con l´assistenza transfrontaliera dalla Turchia. Il finanziamento è stato annunciato come Alto rappresentante dell´Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza / Vicepresidente della Commissione europea Federica Mogherini e il commissario per gli aiuti umanitari e gestione delle crisi Christos Stylianides visitato un campo per profughi siriani nella città di confine di Kilis, centro-sud Turchia, e ha frequentato una distribuzione di aiuti finanziato dall´Ue per i rifugiati. Hrvp Federica Mogherini ha dichiarato: " Oggi, stiamo intensificando la nostra assistenza al popolo della Siria e le comunità turche che ospitano i profughi siriani. Europa è fermamente con la Turchia ed è determinata a svolgere il suo ruolo fino in fondo per portare una soluzione politica duratura questa crisi regionale e la strategia umanitaria ". " Permettetemi di esprimere il mio profondo apprezzamento per gli immensi sforzi da parte della Turchia e la sua gente, che hanno dimostrato la loro grande capacità di solidarietà con il popolo della Siria nella loro più grande momento del bisogno ", ha dichiarato il commissario Stylianides. " l´Europa sta saldamente con la Turchia. Rimaniamo pienamente impegnati al nostro continuo sostegno per la popolazione di rifugiati nel paese, che è il motivo per cui stiamo intensificando la nostra assistenza ". Il nuovo finanziamento umanitario della Commissione europea aiuterà i rifugiati che vivono nei campi esterni con programmi di assistenza in denaro, assistenza materiale per i nuovi arrivati ​​e l´assistenza sanitaria.  
   
   
IN TRENTINO APPALTI PUBBLICI VELOCI, TRASPARENTI E CON RICADUTE LOCALI  
 
Trento, 10 dicembre 2014 -“Autonomia significa soprattutto amministrare al meglio le risorse e mettere in campo i migliori strumenti per garantire efficienza, velocità e trasparenza nella pubblica amministrazione”. A ribadirlo è l’assessore provinciale alle infrastrutture Mauro Gilmozzi che nel pomeriggio di ieri ha preso parte alla “Giornata di studio sulla normativa in materia di appalti pubblici”, organizzata presso gli spazi di Trentino School of management (Tsm) in via Giusti a Trento. L’iniziativa ha visto la partecipazione di docenti universitari, rappresentanti delle categorie economiche e sindacati, ordini professionali, oltre a dirigenti della Provincia autonoma di Trento e membri del Tavolo degli appalti. “L’obiettivo dell’incontro - ha spiegato l’assessore - è continuare il percorso di confronto e reciproco scambio di informazioni e suggerimenti per realizzare in Trentino un modello di appalti pubblici che veda il contributo positivo di tutte le realtà locali e che garantisca, al contempo, delle ricadute in termini economici sul territorio. L’autonomia trentina richiede a tutti i partecipanti un sistema di appalti pubblici che risponda a quattro fondamentali requisiti: velocità, trasparenza, ricadute sul territorio e qualità”. L’approvazione delle Direttive europee (2014/24 e 2014/25) in tema di appalti pubblici preannuncia una mini - rivoluzione per la disciplina del settore. L’unione europea, pur confermando la validità degli obiettivi fin qui perseguiti - promozione di una concorrenza non discriminatoria, valorizzazione degli aspetti sociali e ambientali, informatizzazione -, definisce ulteriori finalità di semplificazione, trasparenza, crescita economica e inclusione sociale oggi resi urgenti dal contesto economico in cui si trovano molti Stati dell’Unione. Il Trentino ha promosso da tempo un modello che prevede un confronto tra parti sociali e amministrazione sul tema degli appalti, tenendo conto che l’Autonomia garantisce alla nostra provincia concreti strumenti di intervento. Da qui l’organizzazione a Trento della "Giornata di studio sulla normativa degli appalti pubblici”, che si è svolta presso Tsm di via Giusti. Ai lavori ha preso parte anche l’assessore provincia alle infrastruttura, Mauro Gilmozzi: “Il nostro impegno in tema di appalti pubblici - ha esordito - mira a dare organicità a misure e interventi che da tempo stiamo portando avanti in Trentino, così da rendere più semplici e veloci gli appalti, oltre a garantire la clausola sociale di far lavorare le nostre imprese. Si tratta, quest’ultimo, di un obiettivo perseguito da tutte le nazioni e le regioni europee, che dobbiamo perseguire nel rispetto delle regole comunitarie”. Tali obiettivi comportano la necessità di alimentare un confronto costante con tutte le parti interessate e l’assunzione di provvedimenti sempre in linea con gli orientamenti comunitari. L’ultimo provvedimento in ordine di tempo - sempre secondo Gilmozzi - è stato assunto stamani dalla giunta con l’approvazione del bando tipo per la ristorazione. “Gli appalti pubblici - continua Gilmozzi - richiedono un aggiornamento e un adeguamento costante. Un altro elemento verso cui dobbiamo tendere è la qualità del lavoro: in Trentino dobbiamo evitare l’assegnazione di appalti pubblici troppo sbilanciati verso la riduzione di prezzo a discapito della qualità o della tutela dei lavoratori. In Trentino abbiamo una buona gestione degli appalti pubblici ma è necessario continuare a migliorare l’esistente”. Secondo i dati più recenti - presentati nel corso della Giornata dal professor Michele Cozzio, docente dell’Università degli studi di Trento e membro dell’Osservatorio di diritto comunitario e nazionale sugli appalti pubblici - il Trentino è tra le Regioni e Province autonome in Italia in cui maggiore è la ricaduta locale degli appalti pubblici. “Il merito - sottolinea ancora Gilmozzi - è dell’Autonomia che consente ad un Trentino responsabile di individuare le misure più efficaci a tutela dell’interesse pubblico. E’ stato grazie all’Autonomia che abbiamo potuto approvare norme importanti sui lavori pubblici, quali l’innalzamento della procedura negoziata fino a due milioni di euro o norme sul chilometro zero. Solo così - conclude Gilmozzi - riusciamo a gestire attraverso atti normativi e amministrativi, strumenti che ci aiutano a calibrare le azioni rispetto alle potenzialità oggettive del nostro territorio. E´ un compito impegnativo ma al quale siamo chiamati tutti”.  
   
   
MARIO OLIVERIO È IL NUOVO PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA  
 
Catanzaro, 10 dicembre 2014 - L´on. Mario Oliverio è stato proclamato Presidente della Regione Calabria dall´Ufficio centrale circoscrizionale della Corte di Appello di Catanzaro. La comunicazione ufficiale della proclamazione è stata fatta ieri dal Collegio presieduto da Fabrizio Cosentino e composto da Antonio Saraco e Giancarlo Bravin.  
   
   
BILANCIO: LA REGIONE LAZIO RIDUCE L’ IRPEF PER I REDDITI TRA 28 E 35MILA EURO  
 
Roma, 10 dicembre 2014 - Allo studio una proposta per introdurre maggiore progressività anche nei ticket sanitari. L’impostazione del Bilancio 2015 e la fiscalità al centro dell’accordo che la Regione ha firmato con Cgil, Cisl e Uil. L’obiettivo è costruire un bilancio sostenibile ed equilibrato, per sostenere con investimenti e azioni concrete il sistema economico e il lavoro e garantire l’equità. Ecco cosa prevede l’accordo: Maggiore equità e progressività nell’imposizione fiscale, con una rimodulazione dell’addizionale Irpef per il 2015 che prevede una riduzione dell’Irpef regionale per i redditi tra i 28mila e i 35mila euro. Il prelievo resta invariato per tutti i redditi al di sotto dei 28mila euro e per tutte le famiglie con tre figli a carico. Irpef invariata o inferiore per l’80% dei contribuenti della nostra Regione. Ben 2.350.000 su 2.850.000 contribuenti a partire dal 2015 si troveranno a versare una quota di addizionale Irpef regionale uguale o inferiore rispetto all’anno precedente. In particolare, per quanto riguarda l’addizionale Irpef regionale, l’esenzione dell’1,6% riguarderà i redditi fino a 28 mila euro, circa 2 milioni di contribuenti, e sarà estesa anche ai redditi fino a 35mila euro, circa 350mila contribuenti. L’addizionale Irpef sarà “piena” solo per le fasce di reddito più alte, quelle con redditi che superano i 35mila euro: si tratta, in questo caso, di circa 500mila contribuenti. Più progressività sui ticket sanitari. La Regione è al lavoro per introdurre maggiore progressività nei ticket sanitari. La proposta verrà a breve presentata al tavolo di verifica sul piano di rientro dal deficit sanitario e prevede livelli di esenzione più ampi per i redditi medio – bassi nell’ambito di una rimodulazione complessiva del ticket per le differenti prestazioni. Investimenti per lo sviluppo. Tra le altre cose la Regione si è impegnata anche a garantire l’avanzamento delle principali opere infrastrutturali e ambientali. Saranno avviati anche gli interventi previsti dalla nuova programmazione dei fondi europei 2014 – 2020 che, insieme alla conclusione della programmazione 2007 – 2013, comporteranno investimenti per oltre un miliardo di euro nel prossimo triennio. A queste risorse vanno aggiunti anche 155 milioni di euro del fondo regionale per le politiche di sostegno all’accesso al credito e all’innovazione del sistema produttivo. “Siamo arrivati alla definizione di un’intesa che, nonostante l’impatto delle nuove norme legislative nazionali e dei tagli previsti nel patto di stabilità, ci consente di rispettare gli impegni assunti nell’ambito del Patto per lo Sviluppo e il Lavoro sottoscritto nella scorsa primavera- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto : un bilancio sostenibile ed equilibrato, improntato al rafforzamento dei due assi fondamentali dello sviluppo”.  
   
   
FVG-ARGENTINA: NEL 2015 MEETING BILATERALE  
 
Trieste, 10 dicembre 2014 - Il Friuli Venezia Giulia ospiterà nel marzo 2015 un incontro istituzionale-operativo con l´Argentina, il Paese sudamericano con la maggiore presenza di origine italiana, in particolare quella direttamente collegata al mondo dell´imprenditoria, anche dopo la crisi del 2001. L´evento è stato programmato a Trieste, nel corso di un doppio incontro di presidente e vicepresidente della Regione, Debora Serracchiani e Sergio Bolzonello, con il ministro plenipotenziario argentino alla Cooperazione internazionale, Carlos Cherniak, che ha anche auspicato una visita in Argentina dei massimi vertici del Friuli Venezia Giulia al seguito di una delegazione economica. Serracchiani ha posto l´accento sulla necessità di coinvolgere maggiormente in attività di scambio creativo e commerciale i giovani italo-argentini che hanno trascorso un periodo di formazione in Friuli Venezia Giulia prima di fare ritorno in Patria, valorizzandone know-how e contatti acquisiti. Ricordando l´autonomia speciale della Regione, la presidente ha anche ipotizzato un accordo diretto tra Argentina e Friuli Venezia Giulia, aprendo di fatto un canale bilaterale operativo tra le due realtà che, ha evidenziato Bolzonello, potrebbero sviluppare importanti interscambi soprattutto nei settori dell´agricoltura e della meccanica industriale. Molte aziende regionali, ha aggiunto il vicepresidente, sono in contatto e lavorano con l´Argentina ma il meeting del prossimo marzo potrà mettere a sistema, comprendendola in una strategia più ampia e condivisa anche con il Governo, un´attività di fatto già esistente.  
   
   
RIUNIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: ENERGIA RINNOVABILE, RICERCA INDUSTRIALE E CONTRIBUTI PER GLI ORATORI SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI TRATTATI  
 
Torino, 10 dicembre 2014 - Energia e ricerca . Come proposto dall’assessore Giuseppina De Santis, nell’ambito della rimodulazione delle risorse di alcune misure dei fondi europei 2007-2013 è stato incrementato di 10.200.000 euro il bando per l’efficienza energetica e l’uso di fonti di energia rinnovabile nelle imprese, di 1.265.000 euro il bando per i consumi energetici degli edifici pubblici e di 4.675.000 euro quello per i progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale di applicazione innovative in ambito Internet of Data. Sarà così possibile garantire la copertura finanziaria di molti progetti che a suo tempo erano rimasti esclusi dall’assegnazione dei contributi per esaurimento dei fondi. Sport . Per gli interventi di promozione sportiva relativi al 2014 sono stati stanziati, su iniziativa dell’assessore Giovanni Maria Ferraris, 1.400.000 euro per contribuire all’organizzazione di grandi eventi ed alla realizzazione di progetti strategici capaci di affermare il ruolo e l’immagine del Piemonte quale territorio a vocazione sportiva e promuoverne la visibilità nel contesto nazionale ed internazionale. Via libera anche per il piano annuale per la pallapugno e la pallatamburello, che assegna 200.000 euro per la tutela del patrimonio storico-culturale e per la promozione tra i giovani delle due discipline. Oratori . Definiti, su proposta dell’assessore Augusto Ferrari, i criteri per l’assegnazione agli enti di culto dei contributi per lo svolgimento delle attività di tipo oratoriale, che ammontano complessivamente a 1.200.000 euro. Le domande per l’assegnazione dei finanziamenti dovranno pervenire alla Regione entro il 27 febbraio 2015. La Giunta ha inoltre approvato: - su proposta del presidente Sergio Chiamparino, l’adesione della Regione all’associazione Città del Bio; - su proposta dell’assessore Monica Cerutti, lo schema di accordo con il Dipartimento delle Pari opportunità per l’attuazione di un progetto contro le discriminazioni razziali; - su proposta dell’assessore Augusto Ferrari, l’erogazione di un bando che stanzierà 120.000 euro per i progetti delle organizzazioni di volontariato dedicati al sostegno alla famiglia, al mantenimento a domicilio di anziani e disabili ed all’inclusione sociale di ec detenuti e senza fissa dimora, l’utilizzo di 127.000 euro di economie del Fondo statale per la famiglia a favore degli interventi a sostegno delle responsabilità genitoriali nell’ambito della rete dei servizi per la prima infanzia, nonché le modalità di collaborazione tra Regione, Università di Torino ed Università del Piemonte orientale per la realizzazione dei corsi di laurea triennale e magistrale in Servizio sociale; - su proposta dell’assessore Giovanni Maria Ferraris, il recepimento dell’accordo per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dei dirigenti regionali e le direttive per l’assunzione di incarichi esterni da parte dei dipendenti della Regione; - su proposta dell’assessore Giorgio Ferrero, la nuova versione delle istruzioni per i centri autorizzati per il controllo e la taratura delle macchine distributrici di prodotti chimici sulle colture agricole; - su proposta dell’assessore Giovanna Pentenero, la conferma per il 2015-2016 dell’offerta formativa dei percorsi triennali di qualifica professionale, nonché lo schema di protocollo di intesa con l’Ufficio scolastico regionale, la Provincia e il Comune di Novara per la graduale trasformazione da comunali a statali delle scuole dell’infanzia Sulas e Torrion Quartana di Novara; - su proposta dell’assessore Antonio Saitta, le linee guida per l’appropriatezza prescrittiva di plantari e calzature ortopediche nel trattamento conservativo di alcune patologie del piede; - su proposta degli assessori Alberto Valmaggia e Francesco Balocco, l’autorizzazione a sottoscrivere con l’Anas la convenzione per attuare un progetto sperimentale per mitigare il pericolo valanghe al valico del Colle della Maddalena tramite esplosioni che provocano il distacco controllato delle formazioni nevose ritenute pericolose.  
   
   
MAFIA CAPITALE, FRATTURA: IL MOLISE NON SARÀ MAI TERRA DI CONQUISTA PER ORGANIZZAZIONI CRIMINALI  
 
Campobasso, 10 dicembre 2014 - "Inquietante la conversazione intercettata dai carabinieri del Ros nell´ambito dell´inchiesta che riguarda l´organizzazione criminale operante nella capitale. Ci impressiona leggere delle mire "espansionistiche" sul nostro Molise, terra da sempre refrattaria a ogni forma di collusione con il malaffare. Non lo sarà mai, il nostro Molise, terra di conquista per personaggi senza scrupoli. Terremo alta la guardia, come l´abbiamo sempre tenuta, soprattutto nei confronti di chi pensa di poter traslocare sistemi malavitosi in una regione di persone perbene, le stesse che in questi giorni stanno lavorando con onestà e trasparenza per assicurare a breve nel pieno rispetto della legge accoglienza nel villaggio temporaneo di San Giuliano di Puglia agli ospiti migranti e rifugiati". Lo dichiara il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura.  
   
   
BILANCIO: FVG, MANOVRA FINANZIARIA E´ DUE FASI  
 
Trieste, 10 dicembre 2014 - Come già nel 2014, il sostegno della Regione ai progetti di ristrutturazione delle opere di culto sarà assicurato con l´assestamento di bilancio, a luglio del prossimo anno. Lo ribadisce l´assessore alle Finanze, Francesco Peroni, ricordando che, a seguito della riforma della contabilità pubblica, "la manovra di bilancio viene definita in due distinti momenti: uno, a dicembre, con la legge finanziaria oggetto del confronto di questi giorni, che può prendere in esame esclusivamente la spesa corrente. E´ invece la seconda ´tappa´ a riguardare gli investimenti", spiega l´assessore. "Essa si svolge in luglio, con l´assestamento di bilancio. E´ in quella fase che ci potremo occupare delle chiese, così come di tante altre iniziative; esattamente come abbiamo fatto a luglio di quest´anno". In sostanza la questione "è solo tecnica e ogni preoccupazione non è motivata". Semplicemente il ddl finanziaria 2015, che dopo il dibattito in Commissione consiliare, concluso ieri, passa ora all´esame del Consiglio regionale per la definitiva approvazione, entro dicembre, "non poteva fare riferimento agli investimenti alle chiese", per le quali dunque "si individueranno risorse adeguate in assestamento".  
   
   
PUGLIA: ATTUAZIONE LEGGE 56. FOCUS DELL´OSSERVATORIO REGIONALE SU CITTÀ METROPOLITANA  
 
Bari, 10 dicembre 2014 - Procedono i lavori dell’Osservatorio regionale previsto dalla legge n.56 (la legge Delrio “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”) per ridefinire e riorganizzare le funzioni, fino ad ora in capo alle province, e mappare il personale e le risorse. L’osservatorio regionale (insediatosi lo scorso 11 novembre) si è riunito presso la presidenza della Giunta regionale per un focus sulla città metropolitana di Bari. L’obiettivo è quello di avviare insieme l’esame della complessa fase di attuazione della Legge Del Rio, in particolare per la valutazione del riordino delle funzioni. In questa prima fase, sono state evidenziate le diverse problematiche attuative che vanno dalla ricollocazione delle funzioni al trasferimento del personale. All’incontro hanno partecipato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, il Sindaco della città di Bari Antonio Decaro, il vice Presidente dell’Upi e Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, il vice Presidente Anci Puglia e Sindaco di Adelfia Vito Antonacci e i componenti della Segreteria tecnica. Insieme hanno sottolineato la necessità di avviare un percorso condiviso in grado di coniugare la necessità di assicurare i servizi ai cittadini con una nuova governance degli assetti istituzionali locali che non penalizzi il personale.  
   
   
PORTO, REINDUSTRIALIZZAZIONE, BONIFICHE, GIOVANI: QUATTRO PROPOSTE AL GOVERNO PER IL RILANCIO DI LIVORNO  
 
Firenze 10 dicembre 2014 - Il modello Piombino esteso anche all´area di crisi livornese. E con l´incontro di ieri a Firenze si è mosso il primo passo in questa direzione. Enti locali, Autorità portuale, Camera di commercio e Regione hanno condiviso l´impostazione con cui presentarsi al confronto con il Governo nella riunione fissata per giovedì a Roma, al Mise. Obiettivo: definire un accordo di programma con pochi e significativi obiettivi e i relativi impegni a cui far fronte da parte di tutti i soggetti interessati. La discussione di oggi, a cui hanno partecipato il presidente della Regione Enrico Rossi, insieme all´assessore a lavoro e attività produttive Gianfranco Simoncini, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, il presidente della Provincia e sindaco di Rosignano, Alessandro Franchi, il presidente dell´Autorità portuale, Giuliano Gallanti, e il presidente della Camera di Commercio, Sergio Costalli, ha consentito di definire quattro proposte con cui presentarsi al confronto con il governo. La prima è il rilancio del porto di Livorno con la realizzazione della Darsena Europa e il completamento dei collegamenti ferroviari con la grande rete nazionale e il retro porto. Si tratta di un investimento di oltre 500 milioni. "Rendere il porto moderno e competitivo – sottolinea il presidente Rossi - è un´esigenza non solo locale, ma regionale e nazionale, per la quale la Regione è disposta ad investire 175 milioni, chiedendo al Governo e all´Autorità portuale di fare altrettanto". Il secondo punto è un piano per la reindustrializzazione dell´area livornese, ivi comprese Collesalvetti e Rosignano, interessata dalle difficoltà dell´industria chimica. I cardini dovranno essere sostegno alle aziende, incentivi e agevolazioni come l´abbattimento dell´Irap per le imprese che scelgono di insediarsi. Terza priorità individuata è la realizzazione degli interventi di bonifica ambientale, sia nell´area portuale che industriale. Infine, il potenziamento del progetto Giovanisì in tutta l´area, per offrire ai giovani una prima opportunità per avvicinarsi al mondo del lavoro. "Abbiamo scelto – spiega Rossi - di concentrare l´attenzione su pochi, ma prioritari obiettivi, in grado, se avviati, di contribuire alla ripresa dell´economia locale. A Livorno, più che altrove, c´è bisogno di creare nuovi posti di lavoro. Ci presenteremo al confronto con il Governo con una proposta unitaria di Regione ed Enti locali: stesse proposte, stessi obiettivi per contrastare la crisi dell´area livornese".  
   
   
FVG, FORMAZIONE: LINEE GUIDA APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE  
 
Trieste, 10 dicembre 2014 - Le "Linee guida per la programmazione della formazione di base e trasversale relativa al contratto di apprendistato professionalizzante in Friuli Venezia Giulia" sono state approvate dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Lavoro e Formazione, Loredana Panariti. L´assessore conferma la volontà di adeguare così gli indirizzi regionali in materia alle "Linee guida per la disciplina del contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere", adottate dalla Conferenza Stato-regioni, cogliendo al contempo l´occasione per proporre alcuni sostanziali elementi innovativi. "In particolare - continua Panariti - alle imprese che non si avvalgono dell´offerta formativa pubblica viene data la possibilità di formare direttamente il proprio capitale umano ed è prevista una diversa e più flessibile articolazione dei contenuti formativi, funzionale sia alle esigenze dell´impresa che a quelle dell´apprendista, oltre che senza nessuna opzione predeterminata obbligatoria". La disponibilità di luoghi idonei alla formazione, distinti da quelli normalmente destinati alla produzione di beni e servizi, e di risorse umane con capacità e competenze in linea con i moduli previsti dalle Linee guida stesse, rappresentano la condizione da cui le imprese non possono derogare per fare formazione in casa. Le nuove linee guida, positivamente accolte lo scorso 26 novembre dall´ultimo tavolo regionale di concertazione, stabiliscono inoltre che l´offerta formativa pubblica sia rivolta agli assunti con contratto di apprendistato della durata di almeno 12 mesi (sono quindi esclusi gli apprendisti assunti con contratti stagionali) ed è prevista la possibilità, per le imprese che hanno le loro sedi operative al di fuori del territorio regionale, di optare per la formazione interna all´azienda. Per gli apprendisti assunti dalla stessa data la nuova disciplina sarà attiva dal prossimo 1 gennaio.  
   
   
BOLZANO: TIROCINI ESTIVI IN PROVINCIA, DOMANDE ENTRO IL 31 GENNAIO  
 
Bolzano, 10 dicembre 2014 - Saranno 200, anche nella prossima estate, gli scolari, studenti e neo-laureati altoatesini che avranno la possibilità di svolgere un periodo di tirocinio presso l´amministrazione provinciale. Il termine per la presentazione delle domande scade il 31 gennaio, per il 2016 l´assessore Waltraud Deeg prevede un aumento dei posti a disposizione. Il tirocinio estivo rappresenta per molti ragazzi una prima presa di contatto con il mondo del lavoro, e la Provincia di Bolzano, anche per il 2015, mette 200 posti a disposizione di giovani scolari, studenti e neo-laureati, i quali potranno trascorrere all´interno dell´amministrazione un periodo da uno a tre mesi. Il termine per presentare le domande di tirocinio scade alle ore 12 del 31 gennaio, e l´assessore all´amministrazione Waltraud Deeg aggiunge che "la data è stata anticipata di un mese per agevolare la programmazione e per consentire già ai primi di marzo di pubblicare la graduatoria". Il tirocinio estivo viene retribuito con una paga che va dai 30 ai 50 euro lordi al giorno, e per quanto riguarda la formazione della graduatoria per l´assegnazione dei posti all´interno dei singoli uffici, viene data precedenza a chi è in possesso del titolo di studio più elevato. Nel 2014, a fronte dei 200 posti disponibili (10 anni fa erano appena 70), furono presentate ben 600 richieste, e per questo motivo l´assessore Deeg punta ad un incremento del contingente a partire dal 2016. "C´è già un accordo di massima anche con i sindacati sulla questione - spiega - e potrebbe rappresentare un nuovo e importante passo in avanti per creare una sinergia positiva tra vecchie e nuove generazioni all´interno della macchina provinciale". La presentazione delle domande è possibile fin da subito, la modulistica online sarà invece disponibile a partire da martedì 9 dicembre sulla pagina web della Ripartizione personale (www.Provincia.bz.it/personale ). Per ulteriori informazioni si può contattare l´Ufficio assunzioni personale di via Renon 13, a Bolzano (0471 412118, 0471 412116) o collegarsi al sito www.Provincia.bz.it/personale/temi/assunzione-tirocinanti-amministrazione-provinciale.asp  La graduatoria dei tirocinanti sarà pubblicata con ogni probabilità il 1° marzo 2015 a questo indirizzo: www.Provincia.bz.it/personale/temi/graduatorie.asp  
   
   
ABRUZZO: 130 NUOVI VOUCHER PER LAUREATI E DIPLOMATI PRESENTAZIONE CANDIDATURE ENTRO 2 MARZO 2015  
 
Pescara, 10 dicembre 2014 - Nell´ambito del progetto speciale Sovvenzione Globale "Più Ricerca e Innovazione", dopo i bandi di fine novembre relativi alle assegnazioni di borse di lavoro e di ricerca, in data odierna sul portale della Direzione Lavoro della Regione Abruzzo www.Regione.abruzzo.it/fil  è stato pubblicato l´ultimo avviso pubblico riguardante l´erogazione di oltre 130 voucher per la mobilità interregionale di altrettanti laureati e diplomati residenti in Abruzzo, attualmente senza lavoro. Il bando prevede la partecipazione a progetti di work experience all´nterno di università, centri di ricerca, enti o imprese in Italia o in un Paese dell´Unione Europea. L´obiettivo è dunque quello di favorire l´acquisizione di competenze tecnico-professionali e manageriali dei destinatari, rafforzando in questo modo i loro profili professionali attraverso la partecipazione a progetti di ricerca e innovazione realizzati fuori dall? Abruzzo. "Un´opportunità importante per tanti giovani abruzzesi - commenta l´assessore alle Politiche Attive del Lavoro, Marinella Sclocco - che grazie ai voucher avranno l´occasione di formarsi e fare un´esperienza di lavoro in contesti altamente formativi e specializzati in Italia e all´estero. Con questi avvisi si chiude la Sovvenzione Globale "Più Ricerca e Innovazione", un piano da oltre 2,5milioni di euro con il quale la Regione andrà a supportare oltre 300 beneficiari tra giovani e professionisti, avendo già finanziato circa 40 neo-imprese innovative su tutto il territorio regionale". La durata delle esperienze di lavoro va da un minimo di 30 ad un massimo di 60 giorni. Tutti i costi (compresi viaggio, vitto e alloggio) saranno coperti dal voucher di mobilità il cui importo andrà da 3.500 euro - nel caso in cui l´esperienza di lavoro duri un mese e si realizzi in Italia - a 7.000 euro nel caso si svolga all´estero per una durata di 2 mesi. Per partecipare occorre aver conseguito la laurea o il diploma di scuola secondaria di Ii grado, associato a competenze e esperienze professionali tecnico-specifiche. Bisogna inoltre essere residenti in Abruzzo ed essere disoccupati o inoccupati e iscritti al Centro per l´Impiego di competenza al momento della presentazione della domanda. Alla candidatura, occorre allegare l´apposito formulario con la descrizione del progetto di work experience che si intende realizzare. I progetti saranno valutati da un´apposita commissione e, in base alla valutazione, si procederà alla pubblicazione della graduatoria finale. La scadenza per presentare le candidature è il 2 marzo 2015.  
   
   
LAVORO: FVG, NUOVO GRANDE SISTEMA CON FORMAZIONE  
 
Udine, 10 dicembe 2014 - Il Friuli Venezia Giulia si prepara a garantire a chi cerca lavoro ed alle imprese che richiedono lavoratori qualificati risposte quasi individuali nell´ambito di un´azione di sistema che agirà su lavoro e formazione, utilizzando 90 milioni di euro complessivi (34,5 milioni inseriti nella Finanziaria, 39,5 del Piano integrato di politiche per l´occupazione e per il lavoro (Pipol), 12 di anticipo dal Fondo sociale europeo (Fse) e 4 di Agenda digitale per il lavoro) per comporre i dettagli di una riforma del mercato pronta ad entrare in azione nel 2015. "Nella nostra Finanziaria - ha spiegato Serracchiani - abbiamo fatto il punto sulla situazione attuale del mercato lavoro, seguendo con attenzione ciò che avviene a livello nazionale e prevedendo interventi importanti che rispondano ad esigenze in continua evoluzione ed alla necessità di riqualificare le persone, di intervenire su alcune fragilità e di rispondere alle richieste delle imprese". "Ci prepariamo - ha aggiunto - ad essere un modello già pronto ad accogliere la riforma del mercato del lavoro con la definizione di una nuova Agenzia regionale del lavoro nell´ambito della quale faremo confluire le politiche attive e passive ma anche la formazione". Nell´intento di superare prima possibile una crisi che, in pochi anni, ha elevato il tasso di disoccupazione regionale dal 3 all´attuale 7-8 per cento (con gli occupati sotto quota 500mila), "serve - ha evidenziato la presidente - identificare soluzioni anche per chi è disoccupato da più tempo e magari ha più di 45 anni. A questo proposito, sono state studiate forme sperimentali di intervento dotate di risorse dedicate che, se funzioneranno come auspichiamo, potranno diventare formule strutturate". Illustrando le principali iniziative elaborate dalla Regione per fronteggiare a livello sistemico le difficoltà generali, Serracchiani e Panariti hanno sottolineato l´efficacia di Garanzia Giovani in Friuli Venezia Giulia e la continua attenzione dedicata agli under 30 ai quali sono riservate il 23 per cento delle azioni inserite in un programma Fse 2014-20 che, grazie alla rapidità nel predisporre la documentazione richiesta, dovrebbe fare confluire fin da inizio 2015 parte dei 276 milioni di euro complessivi destinati all´estremo Nordest d´Italia. La riqualificazione, ha evidenziato Serracchiani, sarà al centro del sostegno regionale, iniziando fin da quando sono in atto gli ammortizzatori sociali per favorire e stimolare la ricerca del lavoro. Attenzione alle particolari difficoltà dei lavoratori edili che potranno fruire di 700 euro una tantum ed al mondo della disabilità, rispetto al quale sono stati accorpati tutti i fondi per mettere in atto una maggiore efficienza ed efficacia di distribuzione a raggio. "Abbiamo messo a sistema tutte le azioni - ha commentato Panariti - creando un percorso che metta in relazione imprese, territorio e persone che cercano lavoro. Investiamo sulle competenze con una formazione adeguata alle richieste delle aziende e cercando di sviluppare ed accompagnare l´autoimprenditorialità". "Sono stati investiti 4 milioni di euro - ha concluso l´assessore al Lavoro - per potenziare il sistema delle infrastrutture tecnologiche dei Centri per l´impiego, agevolando il cittadino nella ricerca attiva di lavoro e permettendogli di svolgere una serie di adempimenti on line".  
   
   
TORINO: “SONO CONTENTO DI LAVORARE QUI”: UN SEMINARIO PER FARE IL BILANCIO SULL’INSERIMENTO LAVORATIVO DEI DISABILI  
 
Torino, 10 dicembre 2014 - Si intitola “Sono contento (di lavorare qui). Percorsi di formazione e lavoro di persone con disabilità” il seminario che le Aree lavoro e formazione professionale della Provincia di Torino organizzano per giovedì 11 dicembre dalle 9 alle 13 nell’Auditorium della sede di corso Inghilterra 7. Si tratta del momento conclusivo del periodo di programmazione e realizzazione delle attività per la formazione professionale e per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità iniziato nel 2007-2008. L’intento degli organizzatori è quello di suscitare riflessioni e far emergere dalle prassi sperimentate in questi anni gli spunti per la nuova programmazione. Durante il seminario sarà presentato il film “Sono contento”, un cortometraggio di 22 minuti che racconta cinque storie di vita e di lavoro di persone che hanno beneficiato dei programmi di formazione e di inserimento lavorativo della Provincia di Torino. Chiuderà i lavori l’assessore provinciale al lavoro e alla formazione professionale Carlo Chiama.  
   
   
LAVORO: 2015 IN FVG, 90 MLN EURO PER SOSTEGNO E RIQUALIFICAZIONE  
 
Udine, 10 dicembre 2014 - Sono in totale 90 i milioni di euro che la Regione Friuli Venezia Giulia destinerà a lavoro e formazione nel 2015, suddivisi tra Finanziaria (34,5), Pipol (39,5), anticipo Fse (12) ed Agenda digitale per il lavoro (4). Le azioni predisposte dalla Giunta regionale ed illustrate a Udine dalla presidente Debora Serracchiani e dall´assessore Loredana Panariti sono caratterizzate da interventi strutturali centrati sulle esigenze delle persone e catalogabili in sei aree-obiettivo 1. Mantenere l´occupazione in caso di crisi aziendali: 3 milioni di euro per i contratti di solidarietà difensivi, 2. Intervenire a favore di soggetti esclusi da qualsiasi indennità statale di disoccupazione: 280.000 euro per il sostegno al reddito dei lavoratori edili con un contributo una tantum pro capite di 700 euro. 3. Integrare l´indennità di cassa integrazione e di mobilità: 4,5 milioni di euro per lavori socialmente utili inerenti il miglioramento della qualità di vita, ambiente, spazi urbani e territorio. Da ricordare pure i protocolli con Bcc per l´anticipo della cassa integrazione ordinaria e straordinaria, oltre al fondo di garanzia per precari e cassa in deroga (pari a 1 milione di euro, con la possibilità di garantire 10 milioni di anticipi) in fase di perfezionamento con Mediocredito. 4. Incentivare le assunzioni in attesa delle modifiche che apporteranno i decreti attuativi della legge delega sul mercato del lavoro: 3 milioni di euro per incentivare le assunzioni a tempo indeterminato e le stabilizzazioni di donne e uomini over 55 e le assunzioni a tempo determinato di almeno 6 mesi per donne over 50 e uomini over 55; 2,5 milioni di euro per il bonus occupazionale di garanzia giovani; 2 milioni di euro per l´accompagnamento al lavoro. 5. Assicurare l´inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro a favore di soggetti disoccupati: 1,6 milioni di euro per un percorso sperimentale rivolto ai lavoratori disoccupati di lunga durata; 2 milioni di euro per un percorso sperimentale riservato ai lavoratori che hanno concluso gli ammortizzatori sociali e della durata complessiva compresa tra 160 e 500 ore, in partenariato con una o più imprese (di cui metà in stage) e strettamente legato al fabbisogno lavorativo manifestato dalle imprese partner. La Regione sta verificando con l´Inps le modalità attraverso le quali giungere alla promozione personalizzata dei percorsi; 1.970.000 euro per i Cantieri di lavoro che permettono l´inserimento lavorativo di soggetti disoccupati in attività temporanee presso Province e Comuni in ambito forestale e vivaistico, di rimboschimento, di sistemazione montana e di costruzione di opere di pubblica utilità; 1,4 milioni di euro di fondi Pipol per la quarta edizione di Imprenderò, chiaro incentivo all´autoimprenditorialità. 6. Valorizzare il ruolo della formazione mirata e personalizzata nelle politiche attive del lavoro: 17 milioni di euro per istruzione e formazione professionale atte a diminuire la dispersione scolastica e fornire ad oltre 4mila ragazzi, in parte espulsi dal sistema scolastico tradizionale, dei percorsi capaci di far ottenere qualifiche importanti per l´inserimento nel mercato del lavoro e rimotivarli allo studio; 1 milione di euro per le patenti di mestiere e 1,8 milioni di euro, oltre ai fondi Fse, per la formazione di soggetti fragili; 2,395 milioni di euro per la formazione post diploma; 1,165 milioni di euro per l´apprendistato e l´alta formazione all´interno di Pipol, con strumenti formativi quali i corsi di lingua all´estero e la formazione di concerto con le imprese; 11,5 milioni di euro compresi in Pipol per tirocini anche in mobilità transnazionale.  
   
   
TORINO, COSTRUIRE BELLEZZA: IL REINSERIMENTO LAVORATIVO DEGLI OVER 45  
 
Torino, 10 dicembre 2014 - Ritrovarsi disoccupati dopo i 45 anni può diventare un’esperienza devastante: non solo per la difficoltà di reintegrarsi nel mondo lavorativo ma per il rischio di diventare “invisibili”, esclusi dalla società e dalla vita di relazione, doppiamente emarginati, con conseguenze anche estreme come entrare a fra parte del mondo degli homeless. Se ne parla otti, a partire dalle 14, in un seminario che si tiene nella Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna dedicato a “invecchiamento demografico, lavoro e lifelong learning” che nasce nell’ambito dell´azione 2 del Por 2007-2013 per il rafforzamento dell´occupabilità e accompagnamento nell´inserimento socio-lavorativo di persone disoccupate vittime o a rischio di discriminazione. Durante il seminario, nella sala verranno esposti alcuni oggetti realizzati da un progetto innovativo di arredamento e di cura degli arredi dei dormitori di via Ghedini e Area verde., promosso dalla Città di Torino e realizzato con la Facoltà di architettura dell´Università degli Studi di Torino, denominato "Costruire bellezza" e mirato al reinserimento lavorativo di persone in difficoltà over 45.  
   
   
BOLZANO: RICHIESTI PER IL 2015 MENO PERMESSI DI LAVORO PER CITTADINI EXTRACOMUNITARI  
 
Bolzano, 10 dicembre 2014 - La Commissione provinciale per il lavoro, su proposta della Ripartizione lavoro, ha deciso di limitare a 615 i permessi di lavoro stagionali per cittadini extracomunitari per il 2015. La commissione provinciale per il lavoro, su proposta della Ripartizione lavoro, ha deciso di limitare a 615 i permessi di lavoro stagionali per cittadini extracomunitari per il 2015. Nel corso degli ultimi anni il numero di permessi di lavoro stagionali per lavoratori extracomunitari si è ridotto da 1000 agli attuali 615. A questo proposito l´assessora provinciale al lavoro, Martha Stocker, ha dichiarato che questa riduzione tiene conto del fatto che in seguito all´ampliamento dell´Unione Europea sia il settore turistico-alberghiero che quello dell´agricoltura possono ora fare ricorso a personale proveniente dai Paesi aderenti all´Unione.  
   
   
CRIMINALITA’ DILAGA IN VENETO. ALLARME DI ZAIA, “FURTI E RAPINE A DECINE E ROMA GUARDA DALL’ALTRA PARTE. USARE L’ESERCITO IN APPOGGIO ALLE FORZE DELL’ORDINE”  
 
Venezia, 10 dicembre 2014 - “Il bollettino di guerra della criminalità in Veneto si fa ogni giorno più lungo, ma Roma continua a guardare dall’altra parte. Senza un intervento serio in termini di uomini e mezzi la battaglia quotidiana della Forze dell’Ordine nazionali e locali finirà in una cocente sconfitta, che non sarà la loro, ma quella dello Stato italiano, efficientissimo nel tassare e riscuotere, imbelle e inerme quando ai cittadini si devono dare servizi essenziali, come la sicurezza”. Con queste parole, dopo un “ponte dell’8 dicembre” costellato da decine e decine di crimini commessi in tutta la regione, il Presidente Luca Zaia, nel corso del punto stampa seguito alla seduta di Giunta di oggi, ha lanciato un nuovo appello al Governo perché venga affrontata con maggiori risorse “una situazione – dice – ormai prossima a sfuggire di mano, per fronteggiare la quale sarebbe molto utile anche l’utilizzo dell’Esercito in appoggio alle forze dell’ordine. Meno soldati in caserma e le caserme dismesse trasformate in carceri non sarebbe certo una cattiva idea”. “Per capire a che punto siamo arrivati – incalza Zaia – non occorre l’intelligence, basta sfogliare i quotidiani del mattino: raffica di furti e rapine nel trevigiano; durante il ponte diciotto furti a Este e decine nel padovano; alcuni Sindaci del bellunese oggi vanno dal Prefetto per chiedere più sicurezza; e non sono da meno gli altri territori, fino al colmo di due immigrati bloccati dalla Polizia a Vicenza mentre insidiavano una persona e sono risultati già noti per spaccio e furti, arrestati ed espulsi (solo con un inutile pezzo di carta), ma liberi di continuare la loro attività criminosa”. “Faccio appello al Governo – aggiunge Zaia – perché pensino a qualcosa da fare sul serio, a cominciare dall’invio di rinforzi in una terra pacifica e operosa minacciata nel suo bene più prezioso, ma anche al Parlamento: vanno varate in fretta leggi più incisive e punitive, perché il problema non è la magistratura, che deve giocoforza lavorare con le leggi che ci sono, ma la debolezza delle leggi vigenti. Un esempio per tutti? Serve una normativa urgente che renda efficace l’istituto dell’espulsione che, una volta comminata, va eseguita immediatamente, non lasciata, come ora, al buon cuore del condannato, che torna in strada con in tasca un foglio da presa in giro che gli chiede per favore se entro 15 giorni volesse, bontà sua, andarsene dal nostro Paese. E non si parli più di micro o macro criminalità – conclude Zaia – perché si tratta di criminalità e basta”.  
   
   
FAMIGLIA: SERRACCHIANI, FVG PUÒ DIVENTARE LABORATORIO DIRITTI CIVILI  
 
Tolmezzo, 10 dicembre 2014 - "Il tema complesso dell´affidamento condiviso non interessa solo avvocati e operatori della giustizia, ma deve essere approfondito anche dagli amministratori pubblici, a cui sempre più spesso cittadini e associazioni si rivolgono per ottenere attenzione, riconoscimento, risorse". Lo ha sottolineato la presidente della Regione Debora Serracchiani portando il suo saluto alla tavola rotonda "I padri. Consapevolezza del ruolo nell´affido condiviso dei figli", organizzata a Tolmezzo dall´Aiaf - Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori, con il patrocinio degli Ordini provinciali degli avvocati del Friuli Venezia Giulia, il Comune di Tolmezzo e la Regione. "La Regione considera importante questo convegno che aggiorna dal punto di vista legislativo - ha aggiunto la presidente - un tema sociale e culturale che tocca tutti. Anche se l´amministrazione regionale non ha competenza diretta in materia di diritti civili, trovo comunque opportuno che quei territori che sono in grado di proporre contributi e richieste si facciano portatori di nuove istanze e modelli per contribuire alla soluzione di questioni in continua evoluzione nel quadro del diritto della famiglia". Alla tavola rotonda ha portato il suo contributo l´avvocato Maurizio Paniz, già relatore della legge 54/2006 sull´affidamento condiviso, tracciando un bilancio a otto anni dalla sua introduzione. "Una legge - ha ricordato Paniz - che ha avuto tra i suoi risultati positivi l´introduzione nel sentire comune del principio per cui i figli non sono patrimonio unilaterale di un solo genitore". Proprio a tal proposito l´avvocato ha consigliato l´applicazione dell´affidamento condiviso anche in caso di grande conflittualità tra genitori "per evitare che i figli diventino ´arma di ricatto´, in linea con quanto suggerisce la Cassazione". Tra le questioni su cui c´è bisogno ancora di calibrare il dispositivo legislativo, secondo Paniz, ci sono la soluzione dei conflitti di competenza tra Tribunale dei minori e quello ordinario; l´obbligo di audizione dei minori, tema sul quale è intervenuta anche la Corte costituzionale nel 2002; la doppia residenza e il doppio cognome per i minori, "su cui l´Italia è ancora molto indietro", ha Commentato Paniz. Sono intervenuti inoltre, moderati dalla presidente Aiaf Fvg Maria Antonia Pili e introdotti dalla presidente dell´Ordine degli avvocati di Tolmezzo Barbara Comparetti, Ethel Carri per l´associazione Donne in rete contro la violenza, il mediatore familiare Roberto Collovati, gli psicologi Luca Chicco e Giorgio Trost.  
   
   
CALABRIA: UFFICIALMENTE INSEDIATO IL COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITÀ E IL BENESSERE LAVORATIVO  
 
Catanzaro, 10 dicembre 2014 - Si è insediato, il 5 dicembre, nella sede di via Massara, il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, presieduto dalla dirigente di settore e referente delle conferenze della delegazione di Roma della Regione Ersilia Amatruda. Alla riunione hanno preso parte i componenti del Cug, rappresentato da delegati designati dalle organizzazioni sindacali e da dipendenti dell’amministrazione regionale. La presidente Amatruda ha illustrato il regolamento del Comitato sottolineando, innanzitutto, i compiti designati “che consistono – ha specificato – nella verifica di assenza di ogni forma di discriminazione nel contesto lavorativo relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza e, quindi, alla attuazione di interventi e progetti mirati al contrasto delle criticità riscontrate anche riguardo alla formazione professionale, agli avanzamenti di carriere a alla sicurezza sul lavoro. Il Cug – ha poi precisato Amatruda – non è un organo giudicate ma svolge azioni di ascolto sul benessere lavorativo dei dipendenti regionali in merito all’attuazione dei principi di parità, pari opportunità, benessere organizzativo e di contrasto alle discriminazioni e alla violenze morali e psicologiche ed indirizza i casi riscontrati alle sedi di competenza”. La presidente ha inoltre comunicato di aver già preso contatti con i Cug di altre Regioni e con il Comitato nazionale delle pari opportunità “con i quali – ha detto – è sempre opportuno confrontarsi e costruire rapporti di collaborazione”.  
   
   
"CONCILIAZIONE, UN PROBLEMA DI TUTTA LA SOCIETÀ E NON SOLO DELLE DONNE"  
 
Trento, 10 dicembre 2014 - Anche il concetto di conciliazione deve evolvere e diventare strumento di crescita effettiva delle famiglie e dei territori. È quindi necessario creare condizioni favorevoli di conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, obiettivo divenuto peraltro centrale delle politiche sociali di tutti i Paesi aderenti all’Unione europea. Si tratta di politiche che vanno implementate secondo logiche sinergiche, ispirate alla sussidiarietà, che chiamano in causa tutte le risorse presenti nella società civile, che devono percorrere coraggiosamente la strada dell’innovazione sociale e tecnologica. Questi, in sintesi, gli obiettivi emersi nel corso della giornata di chiusura, a Riva del Garda, della terza edizione del Festival della Famiglia: sostenere i livelli di occupazione femminile, i tassi di natalità ed il benessere delle famiglie, sviluppando nuovi servizi e nuove opportunità per imprese e famiglie, e salvaguardando al contempo la produttività e la competitività aziendale. Nella consapevolezza di fondo che una famiglia "in salute" va anche a vantaggio dell´economia, in tutte le declinazioni possibili di questa espressione. Un’intera giornata di lavori, con 35 relatori, 10 laboratori dedicati agli studenti che provenivano da 11 istituti del Trentino, 1000 iscritti. Questi i numeri della terza edizione del Festival della Famiglia, organizzato dall’Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento. La prima sessione di lavori del pomeriggio ha visto la presentazione di alcuni dei servizi e degli strumenti già attivi sul territorio. A fornire l’inquadramento delle molte esperienze presenti in Italia ci ha pensato Maurizio Parente dell´Istituto degli Innocenti. Non sono state presentate solo le “buone pratiche” trentine ma anche alcune testimonianze di quelle esperienze che stanno migliorando il nostro Paese, per renderlo sempre più amico della famiglia: Paola Cagliari ha raccontato l’esperienza dei nidi socio-educativi attivati nel Comune di Reggio Emilia; Caterina Masè ha portato l’esperienza dell’associazione nazionale Tagesmutter di Verona; Alessandra Vultaggio ha parlato dei voucher conciliazione vita e lavoro; il servizio scolastico di baby sitter del comune di Padova, l’auto organizzazione delle famiglie con il racconto di due esperienze trentine. Ma le buone pratiche non ci possono essere se non c’è una cultura aziendale e un territorio pronto a sostenerle. Su questo tema si è incentrata la sessione successiva. Ne ha parlato Anna Zavaritt, “giornalista per caso, mamma per scelta e donna per natura ho scoperto quant’è duro voler conciliare casa e ufficio”. Con lei Iliana Totaro, responsabile People Care di Enel che ha parlato di welfare aziendale. Spazio poi all’esposizione di strumenti quali le certificazioni aziendali familiari, le nuove tecnologie, il registro Co-manager, servizi per le imprese e l’importanza delle reti territoriali. La chiusura del Festival è stata dedicata al ruolo delle istituzioni. Perché la sfida dell’armonizzazione di vita e lavoro pone la necessità di progettare un nuovo welfare, e quindi un nuovo modello di governance, che sostenga la famiglia come bene relazionale, i rapporti tra istituzioni e le sinergie tra tutti gli attori del territorio. In questo quadro non è più sufficiente ricondurre le politiche della conciliazione alle sole politiche del lavoro e delle pari opportunità, ma è inevitabile collocarle all’interno di una visione complessiva, che coinvolga l’insieme delle politiche attivate e attivabili a livello territoriale per creare un vero e proprio ecosistema della famiglia. Ne hanno parlato Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni familiari di Roma, il deputato Mario Sberna già presidente Associazione nazionale famiglie numerose, la prefetto Silvana Riccio, responsabile dell´Autorità di gestione Fondi Pac del Ministero dell’Interno; Luciana Saccone, del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Il Festival – ha dichiarato l´assessora alle pari opportunità Sara Ferrari - ha puntato oggi a coinvolgere gli studenti. Questo perché è attraverso l’educazione e la formazione, fin dalla giovane età, delle nuove generazioni che si può raggiungere un’idea di conciliazione che non sia solo un problema delle donne ma anche degli uomini e in generale di tutta la società. Questo Festival, e quanto è emerso nei vari interventi, ha contributo a creare questa nuova cultura conciliativa e di equa suddivisione dei carichi di lavoro familiare”.  
   
   
L’ECOSISTEMA VITA E LAVORO: QUALI SINERGIE PER CRESCERE INSIEME?  
 
Trento, 10 dicembre 2014 - Le diverse politiche sperimentate nell’ambito dei servizi per le famiglie evidenziano grandi diversità negli interventi e negli strumenti messi in campo a livello locale per sostenere l’attività di cura e la conciliazione tra vita e lavoro. Queste politiche non possono più essere indipendenti: la cronica scarsità delle risorse finanziarie impone ai territori di integrare gli interventi pubblici creando un ecosistema della conciliazione vita-lavoro che raccordi i servizi pubblici e privati con le aspettative delle imprese e delle famiglie. Finalità del territorio, tramite l’azione pubblica, è di perseguire il benessere collettivo, quella dell’azienda il benessere aziendale, mentre quella della famiglia il benessere del proprio nucleo ovvero la realizzazione del proprio progetto di vita. Di questo si è parlato oggi al Centro Congressi di Riva nell´ambito del Festival della Famiglia. Nel primo panel l’attenzione è stata rivolta all’alleanza tra pubblico, aziende, famiglie e territori nell’attivare strumenti e azioni coordinate per sostenere l’attività di cura delle famiglie e la conciliazione tra vita e lavoro. Ne hanno parlato Luigino Bruni dell’Università Lumsa di Roma, che ha esordito affermando che i beni materiali si trasformano in benessere all’interno della famiglia, a seconda di come viene elaborato il mondo esterno in quanto i beni hanno un valore intrinseco che dobbiamo declinare nel senso del bene comune. Le teorie economiche odierne osservano come oggi siamo di fronte ad un capitalismo che salvaguardia la rendita più che il capitale e pertanto anche le politiche conseguenti vivono di questo fenomeno di crisi. Infatti anche la conciliazione è fattibile se realizzata in una logica a lungo termine e rivolta ad una dimensione che tenga conto delle necessità delle donne. Tutte le teorie economiche e l’organizzazione aziendale sono però realizzate da uomini in un’ottica di genere pertanto suggerisco alle ragazze di intraprendere studi che si occupano di tali teorie per incidere sul vero cambiamento: quello culturale. Punto focale è stato il pensiero di Bruni sulla famiglia: per salvarsi oggi la famiglia devo occuparsi di altro, ovvero deve iniziare ad occuparsi della città. A seguire, l’intervento di Maurizio Mosca dell’European Institute for Gender Equality (Eige) che ha ampliato la visione di opportunità di conciliazione aprendo lo scenario al coinvolgimento ampio e reale del genere maschile. Maggiori azioni in tale direzione che non devono essere considerati dei costi ma degli investimenti. Ancorarci su concetti negativi, quali i costi invece che le opportunità, flessibilità negativa piuttosto che positiva rischia di dare una immagine catastrofica della società. Anche Zygmunt Bauman rilegge dei concetti chiave attuali affermando che il concetto di società aperta di un tempo, che indicava possibilità, oggi - lo stesso termine - viene declinato con connotazioni negative. L’obiettivo è pertanto quello di investire in politiche e azioni di conciliazione flessibili e con il coinvolgimento dell’intero nucleo famigliare. Ermenegilda Siniscalchi del Dipartimento per le politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha riconfermato l’impegno del Ministero verso queste politiche attive nella sottoscrizione, che si è tenuta ieri, del protocollo per il secondo bando per la sperimentazione nazionale del Family Audit. Mettere al centro i valori e la relazione è fondamentale per la logica dell’ecosistema vita e lavoro. Non è più tempo per le politiche assistenzialistiche bensì concentriche con governance partecipate. Punto fondamentale è che queste sono politiche non residuali ma di rilancio. Valeria Viale, in rappresentanza dell’Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) in quanto membro del Gruppo di ricerca Pari opportunità e non discriminazione, ha affermato che la conciliazione è un problema di ciascun individuo che non deve restare una questione privata. Molti sono gli strumenti legislativi presenti nell’ordinamento italiano a favore della conciliazione, tra cui la Legge 53/2000 e la Legge 92/2012 che hanno dato sostengo a tali misure. Anche lo Jobs act prevede il sostegno alla genitorialità e le misure di conciliazione, in particolare l’astensione al lavoro per maternità anche alle partite Iva e il telelavoro, con la speranza che i decreti attuativi vadano nella direzione dello smart working. Quest’ultimo infatti è già un’evoluzione del telelavoro: si basa su un nuovo modello organizzativo che va nella direzione di misurare gli obiettivi raggiunti nell’ambito della propria professione; modello applicabile nel privato e nel pubblico. La ricercatrice ha portato i casi di conciliazione presenti in Austria, Finlandia, Germania, Grecia e Regno Unito dove si nota che questi Stati stanno declinando, in modo molto diverso, le azioni di conciliazione ma tutte nella direzione di investimento. L’esperienza concreta di Anna Zattoni, Direttrice Generale di Valore D, la prima associazione di grandi imprese creata in Italia per sostenere la leadership femminile in azienda, ha confermato come l’impegno delle aziende nelle misure rivolte alla conciliazione ha portato esiti positivi e aumento del benessere organizzativo e aziendale. Le aziende hanno messo in atto misure diverse di conciliazione tra flessibilità del lavoro, servizi, polizze o previdenze assicurative. In ogni caso i risultati di impatto sono sempre stati al di sopra delle aspettative. Ha chiuso l’incontro il dirigente Luciano Malfer, dell’Agenzia per la Famiglia della Provincia autonoma di Trento, che ha lanciato con passione il tema dell’ecosistema vita lavoro in quanto vi è la necessità di armonizzare i temi della vita quotidiana e del lavoro per raccordare i servizi pubblici e quelli privati. Le traiettorie strategiche del 2° welfare sono quelle del welfare aziendale, di comunità, il workfare e l’e-welf@re. Le direzioni su cui lavorare hanno determinato una matrice con assi di lavoro importanti: le politiche territoriali integrate, le politiche territoriali aziendali e familiari, la rete dei servizi interaziendali, le politiche aziendali familiari e le reti di solidarietà. Tali misure sono declinate operativamente nei Distretti familiari, nel Family Audit, nel work life balance, nel well being e nel Forum delle associazioni familiari. Www.trentinofamiglia.it    
   
   
BOLZANO: DA GENNAIO NOVITÀ PER L’ASSEGNO STATALE AL NUCLEO FAMIGLIARE E DI MATERNITÀ  
 
 Bolzano, 10 dicembre 2014 - L’agenzia per lo sviluppo sociale ed economico comunica che, a partire dal prossimo mese di gennaio, per la presentazione delle domande per l’assegno statale al nucleo famigliare (spettante a genitori con almeno tre figli minori) e per l’assegno statale di maternità è necessario presentare l’attestazione Isee. L´agenzia per lo sviluppo sociale ed economico informa che da gennaio i richiedenti le prestazioni potranno recarsi ai patronati per la presentazione della domanda soltanto se in possesso dell´attestazione dell´Isee, l´indicatore della situazione economica equivalente, così come modificato recentemente a livello statale (Dpcm n. 159 del 5.12.2013). L´attestazione dell´Isee potrà essere richiesta ai Caaf presenti su tutto il territorio provinciale (informazioni e indirizzi sono disponibili sul sito dell´Agenzia all´indirizzo http://www.Provincia.bz.it/asse/) i quali, secondo la tempistica prevista dal regolamento statale, consegneranno la certificazione dell´Isee al cittadino dopo dieci giorni dalla presentazione della richiesta. Qualora, nell´imminenza della scadenza per la presentazione della domanda di assegno al nucleo famigliare (31 gennaio 2015), il cittadino non fosse in possesso dell´attestazione Isee potrà comunque inoltrare al patronato la domanda per l´assegno al nucleo presentando la ricevuta, rilasciata dal Caaf, di avvenuta richiesta dell´Isee. Sul sito dell´Agenzia, all´indirizzo http://www.Provincia.bz.it/asse/, sono inoltre pubblicati, oltre alle informazioni sui Caaf, anche i giorni di chiusura dei Patronati durante il periodo natalizio.  
   
   
PIEMONTE: PRESENTATO IL ROSA E IL GRIGIO - IL DIALOGO TRA GENERAZIONI PER FAR CRESCERE LA PRESENZA FEMMINILE NEI CDA  
 
Torino, 10 Dicembre 2014 - Aumentare la presenza femminile nei Cda pubblici e privati, partendo dal dialogo intergenerazionale tra giovani donne e manager under/over 50 : è l’obiettivo del progetto Il rosa e il grigio , finanziato dal Dipartimento Politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’ideazione e coordinamento della società cooperativa S.&t. Di Torino. L’iniziativa rientra fra le azioni di promozione dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni (anno 2012). Più di 30 le manager dell’universo imprenditoriale, scientifico ed istituzionale che faranno da testimonial al progetto , mettendo la propria esperienza a disposizione di giovani donne tra i 25 e i 40 anni con un curriculum in regola e una forte motivazione per intraprendere una carriera al vertice e all’interno di Cda. L’idea è quella di attivare una “rete di apprendimento” fondata sullo scambio tra generazioni , valorizzando le qualità femminili di comando. La presenza delle donne nei Cda pubblici , dall’ultimo monitoraggio del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri pubblicato nel luglio scorso, è del 14,7% per un totale di circa 1.800 donne. Nelle società private quotate in borsa ha raggiunto , invece, il 17% , con una crescita di più del doppio negli ultimi due anni (Fonte: Rapporto Consob 2013). Dal punto di vista normativo il Parlamento europeo ha approvato nel 2013 una direttiva (in attesa del via libera anche del Consiglio Ue) che invita ad agevolare la presenza femminile nei posti di comando: le donne dovrebbero occupare almeno il 40% dei posti nei consigli d’amministrazione delle società quotate in borsa e per le società pubbliche si dovrebbe raggiungere l’obiettivo entro il 2018. Se quello dell’Europa è un invito, in Italia la legge 120/2011 “Golfo-mosca” , in vigore dall’agosto del 2012, ha reso obbligatorio il rispetto di un’equa rappresentanza di genere nei C.d.a. E nei Collegi Sindacali per una quota fissata al 20% per il primo mandato e al 33% per i successivi due . Si stima che, in assenza dell’intervento legislativo, sarebbero necessari più di 60 anni per raggiungere tale obiettivo. In questo contesto, normativo e culturale, si inserisce il progetto Il rosa e il grigio : partito nel 2014 con un un ciclo di interviste a donne che siedono nei Cda e ricoprono ruoli di vertice, proseguirà per tutto il 2015 con l’attività di formazione rivolta a un gruppo selezionato di circa 20 giovani , concludendosi nell’inverno prossimo con un evento aperto al pubblico in cui verranno presentati i risultati del progetto. La sfida è la costruzione di un vero e proprio “manuale” , un modello valido per tutti e coerente con gli obiettivi di parità da applicare alla definizione dei Cda e in generale alle politiche aziendali, oltre a quella di istituire un “albo di competenze” per le giovani , che raccolga una serie di "indicatori di qualità" specifici per le donne, da inserire nel proprio curriculum accanto ad elementi come la conoscenza delle lingue, le capacità gestionali o la preparazione giuridica ed economica. Tutti gli aggiornamenti sul progetto saranno disponibili online sul sito http://www.ilrosaeilgrigio.it/  non solo uno spazio di informazione costante sul tema ma anche una nuova piattaforma di discussione e scambio di opinioni, aperta a chiunque voglia entrare a far parte della rete, anche attraverso la pagina Facebook ilrosaeilgrigio e l’account Twitter @rosaegrigio  
   
   
DONNE NEI CDA, ASSESSORE PIEMONTE: ´NON SAREMO CONTENTE FINO A QUANDO NON ARRIVEREMO ALLE PERCENTUALI DEI PAESI NORDICI´  
 
Torino, 10 dicembre 2014 - A fine ottobre del 2012 il Consiglio dei Ministri approvò definitivamente il regolamento sulle “quote rosa” nei consigli di amministrazione e di controllo delle società pubbliche costituite in Italia. A stabilire il diritto alla rappresentanza femminile è la legge 120/2011 che prevedeva che almeno un terzo dei membri di consigli di amministrazione e collegi sindacali delle società quotate in mercati regolamentati fossero donne. L’italia da questo punto di vista ha fatto passi in avanti da gigante: nel 2011, secondo il rapporto Consob On Corporate Governance of Italian listed Companies, le donne che ricoprivano il ruolo di consigliere in Cda erano il 7.4% mentre alla fine del 2013 erano il 17%. Questa mattina l´assessora regionale alle Pari Opportunità Monica Cerutti ha partecipato alla presentazione del progetto "Il rosa e il grigio" , ideato dalla società torinese S&t e finanziato dal Dipartimento Politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. " Siamo testarde e lavoreremo fino a quando anche in Italia non arriveremo a percentuali nordiche: in Finlandia e Svezia le donne presenti nei Cda sono il 27% e il 25%, in Francia il 22 " - ha dichiarato l´assessora Cerutti. Sempre l´assessora alle pari Opportunità ha poi parlato di donne e lavoro: " Un aumento dell´occupazione femminile arrivando al 60% delle donne italiane occupate produrrebbe un incremento del 7% del prodotto interno lordo. Si tratta di un dato importante da mettere in evidenza a chi non è attento nel considerare aspetti di merito e di equità quando si parla di Pari Opportunità. Anche la Regione Piemonte sta lavorando sulla presenza femminile per le posizioni apicali con il progetto denominato "Più donne per i Cda e le posizioni apicali" a cura della Commissione Pari Opportunità e della Consigliera di parità. Il nostro obiettivo è quello di fare in modo che le diverse realtà che lavorano per raggiungere lo stesso intento collaborino insieme, pur mantenendo le proprie specificità. Anche nell´ottica di partecipare attivamente ai bandi che la nostra istituzione pubblica. Uno degli aspetti interessanti del progetto "Il rosa e il grigio" è quello dello scambio generazionale che contribuisce a smontare lo stereotico che vorrebbe le donne incapaci di lavorare insieme e di fare squadra. Non è vero e lo dimostrano i progetti ai quali stiamo lavorando ".  
   
   
FAMIGLIA: PUBBLICATO AVVISO PER FINANZIARE INIZIATIVE A SOSTEGNO DELLA GENITORIALITÀ IN UMBRIA  
 
Perugia, 10 dicembre 2014 – Ammonta a 82 mila euro la somma destinata dalla Regione Umbria per finanziare progetti di sostegno alle responsabilità genitoriali: lo rende noto l´assessore al Welfare, Carla Casciari, sottolineando che sul sito istituzionale della Regione nell´area tematica, "Sociale", è stato pubblicato un avviso per la presentazione di progetti al quale, entro il 30 gennaio 2015, potranno partecipare i soggetti pubblici e privati che operano sul territorio regionale con comprovate competenze nelle aree dell´infanzia e della famiglia. "La Regione Umbria – ha spiegato l´assessore - intende integrare le azioni già svolte in attuazione dell´Intesa 2012 riguardante il consolidamento e la qualificazione del sistema integrato dei servizi socio-educativi per la prima infanzia ed in particolare dei servizi di sostegno alla genitorialità e dei centri per le famiglie. Di conseguenza, con le risorse stanziate dall´Intesa 2014, si vogliono implementare gli interventi di sostegno alla genitorialità a favore delle famiglie con minori. Si tratta di un ulteriore impegno per andare incontro alle famiglie umbre – ha detto l´assessore Casciari, ricordando – che la Regione Umbria ha sviluppato una serie di politiche con un´attenzione particolare proprio per i nuclei con figli a carico che non hanno raggiunto la maggiore età. Gli interventi si caratterizzano per una pluralità di azioni che comprendono il sostegno alle esigenze abitative, ai consultori familiari, alle famiglie numerose, il consolidamento e la qualificazione dei servizi socio-educativi, gli interventi per il diritto allo studio, i servizi domiciliari per le famiglie con minori, con anziani e non autosufficienti, fino agli interventi per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. In particolare – ha detto – negli ultimi anni, è maturata la convinzione che occorra proseguire sulla strada intrapresa sviluppando un complesso articolato di azioni per supportare la famiglia nei diversi momenti e contesti di vita. L´attenzione e l´aiuto economico alle famiglie - ha riferito - è ancor più necessario oggi, a causa dell´aggravarsi della crisi economica che delinea uno scenario diversificato della situazione che le persone vivono con un numero sempre più elevato di nuclei familiari fragili che, per il sopraggiungere di situazioni di svantaggio, rischiano di scivolare nel disagio conclamato". "A fronte di ciò - ha concluso - la Regione ha ritenuto necessario delineare un piano di azioni concrete coordinate e coerenti in grado di intervenire su più aspetti della vita quotidiana delle famiglie umbre, integrando e ottimizzando le risorse disponibili con interventi di sostegno ispirati ai principi di solidarietà, sussidiarietà e reciprocità, valorizzando le reti presenti nella comunità locale e coinvolgendo gli attori pubblici e privati fornitori di beni e servizi". Attraverso la pubblicazione dell´avviso rivolto a soggetti pubblici e privati del territorio regionale si andranno a finanziare le seguenti tipologie di azioni progettuali: attività volte a valorizzare la genitorialità, attività informative e formative il cui obiettivo è la comprensione del ruolo e della funzione educativa dei genitori nei confronti dei figli, nonché progetti per la formazione di gruppo che prevedano la partecipazione attiva ad attività ludico e ricreative dei figli, per un corretto rapporto genitori-figli e tra coetanei. Inoltre, i soggetti interessati potranno presentare idee relative a programmi di sostegno ai genitori, nelle varie fasi della crescita del bambino, con particolare riferimento al primo anno di vita e di sostegno al ruolo educativo dei genitori finalizzati al miglioramento dei risultati scolastici e alla prevenzione dell´abbandono scolastico, nonché azioni di sostegno alle famiglie a rischio in condizioni di fragilità socioeconomica, e di supporto psicologico per giovani figure genitoriali con particolare riferimento a contesti problematici, ad esempio famiglie con bambini che presentano difficoltà comportamentali e di socializzazione.