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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Luglio 2015
Politica
PARLAMENTO EUROPEO, IL PRESIDENTE SCHULZ: "UNA MANO TESA VERSO IL POPOLO GRECO"  
 
Bruxelles, 1 luglio 2015 - Le istituzioni europee "hanno chiesto al popolo greco di votare sì" alla loro proposta, ha detto ieri il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. Commentando il referendum indetto dal governo greco e parlando delle nuove misure per un ulteriore sostegno economico al paese, Schulz ha dichiarato: "Questa è una mano tesa verso il popolo greco", per poi aggiungere: "Il risultato del referendum sarà fondamentale per la posizione della Grecia nell´Eurozona". "Che cosa accadrà dopo il referendum riguarderà prima di tutto il popolo greco. Ma viviamo in un´area monetaria comune e quindi il risultato influirà su tutti gli altri paesi dell´area Euro", ha specificato il Presidente Schulz. Ha poi aggiunto: "Il voto di domenica non è un voto che riguarda solamente un programma economico. È un voto fondamentale sull´appartenenza all´Eurozona".  
   
   
INTERVENTO DEL COMMISSARIO UE AVRAMOPOULOS DOPO LA SUA VISITA A BUDAPEST  
 
Budapest, 1 luglio 2015 - Signore e signori, Innanzitutto, permettetemi di ringraziare il ministro degli Interni Sándor Pintér e il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio Péter Szíjjártó per la gentile ospitalità durante la mia prima visita in Ungheria in qualità di Commissario per la migrazione, gli affari interni e la cittadinanza. Oggi abbiamo avuto discussioni costruttive sugli afflussi migratori, che l´Ungheria deve affrontare attualmente. Questi flussi sono senza precedenti ed era ovvio durante le nostre discussioni che dobbiamo trovare una soluzione insieme. Mentre negli ultimi mesi la maggior parte dei migranti provenivano da Kosovo, ora vediamo molti provenienti dalla Siria, Afghanistan e Iraq. La gestione di questi flussi migratori non può accadere in un one-size-fits-all modo. Le persone che hanno il diritto di chiedere asilo, devono poter esercitare. Ma coloro che abusano del sistema di asilo o venire illegalmente senza un diritto valido per rimanere, devono essere inviate indietro. Questo deve essere chiaro. Allo stesso tempo, le rotte migratorie sono costantemente spostando, come contrabbandieri adattare la loro attività le nostre risposte. Questa sfida può essere vinta solo se lavoriamo insieme. Le soluzioni unilaterali saranno solo spostare il problema al prossimo paese vicino. Non sarà risolverlo. Quindi, come ho spiegato ai ministri, siamo pronti a sostenere l´Ungheria per la gestione dei flussi. Ho presentato ai ministri un elenco di azioni per sostenere l´Ungheria: Abbiamo offerto la possibilità di schierare ´´ squadre hotspot ´´ per aiutare nel trattamento rapido delle richieste di asilo e aiutare con il rimpatrio dei migranti irregolari. Queste squadre comprenderanno esperti l´Ufficio europeo di sostegno per l´asilo (Easo), Frontex ed Europol, al fine di migliorare la capacità di impronte digitali, individuare richieste di asilo abusive, e garantire ritorni efficaci. Vi forniremo più di 8 milioni di euro di sostegno finanziario. Abbiamo attivato il meccanismo di protezione civile dell´Ue a fornire assistenza con tende per ospitare temporaneamente rifugiati. Ci sarà anche collaborare con le autorità ungheresi ad organizzare una riunione ad alto livello sulla rotta dei Balcani occidentali nei prossimi mesi. Abbiamo altresì convenuto che la solidarietà e il rispetto delle norme Ue vanno di pari passo. Signore e signori, Permettetemi di soffermarmi brevemente su proposta della Commissione europea per il trasferimento di emergenza di 40.000 persone provenienti dalla Grecia e l´Italia. Sono lieto che il Consiglio europeo ha approvato la settimana scorsa questo obiettivo. Questo dimostra che la solidarietà non è solo uno slogan e che l´Europa sosterrà sempre in prima linea gli Stati membri. Discuteremo in dettaglio come questo sarà fatto e ci sarà anche tenere conto della crescente pressione migratoria in Ungheria. Quindi il mio messaggio qui oggi è molto chiaro: la Commissione continuerà a sostenere l´Ungheria; saremo al vostro fianco per affrontare insieme le sfide della migrazione, in uno spirito di solidarietà europea. Grazie  
   
   
COSTRUIRE UN MERCATO UNICO DEL CAPITALE PIÙ FORTE  
 
 Londra, 1 luglio 2015 - Di seguito lintervento di Jonathan Hill, commissario europeo per la stabilità finanziaria, dei servizi finanziari e dei capitali unione alla Conferenza annuale E ´un grande piacere essere qui alla conferenza annuale di un´organizzazione che fa tanto per difendere l´industria dei servizi finanziari del Regno Unito. E c´è naturalmente molto da campione. Centinaia di migliaia di persone che lavorano nel settore dei servizi finanziari e delle industrie collegate qui in città. Essi sono collegati a loro volta ad altri centri finanziari del Regno Unito, che fa parte di un settore che occupa complessivamente due milioni di persone. Molti di loro provengono da fuori della Gran Bretagna, e gran parte del settore fa business oltre la Gran Bretagna. Non c´è da sorprendersi quando i servizi finanziari sono più grande e più importante delle esportazioni della Gran Bretagna. Essi costituiscono quasi un decimo di economia della Gran Bretagna e contribuiscono più di un decimo delle entrate fiscali del Regno Unito. In altre parole, i servizi finanziari di Londra sono una grande risorsa per la Gran Bretagna. Ma sono anche una grande risorsa per il resto d´Europa. Da qui flussi di investimento in tutto il continente: banche del Regno Unito si prestano più di 2 trilioni di dollari in altri paesi europei; più di un terzo degli investimenti britannici fondi di private equity ´vai alla società in altri paesi dell´Ue. Come un grande campione del settore, Thecityuk è pienamente consapevole dell´importanza dei collegamenti mondiali ed europei di Londra. Sei un´organizzazione che è grave e che viene preso sul serio. Quindi per me questo è il luogo naturale per venire a parlare di come mi sto avvicinando la regolamentazione finanziaria, come sto lavorando per costruire un mercato unico più forte di capitale, e come quello che sto facendo si inserisce nel più ampio programma della Commissione. Come Commissione abbiamo una priorità molto chiara, che è la crescita e l´occupazione, e un principio chiaro che dobbiamo muoverci per il nostro business: per essere grande per le cose grandi, e piccoli sulle piccole cose. In primo vicepresidente Frans Timmermans, abbiamo una nuova unità sulla regolamentazione migliore e legiferare meno. Quest´anno abbiamo proposto meno di un quinto - un quinto - tanto legislazione come era solito ogni anno sotto l´ultima Commissione. E ci sarà la revisione di due volte e mezzo di più la legislazione come negli anni precedenti per verificare se esso funzioni come previsto. Qualche idea per una nuova legislazione può essere presa solo in avanti se ottiene il segno di Frans off. E poche settimane fa, ha lanciato un nuovo pacchetto migliore regolamentazione in grado di migliorare la qualità delle nuove leggi attraverso migliori valutazioni d´impatto e le recensioni dei più efficaci. Una idea è che dovremmo in futuro essere in grado di esaminare modifiche sostanziali alla legislazione fatta nel corso del processo legislativo, e non solo in anticipo di esso. E personalmente penso che sia una buona idea; quello che dovrebbe contribuire a migliorare la qualità della legislazione dell´Ue e uno, per inciso, in cui gli interessati circa la qualità della legislazione del Regno Unito potrebbe anche occuparsi di dare un´occhiata. Oltre la nostra grande spinta sul libero scambio, abbiamo lanciato tre grandi progetti di mercato unico: in energia, nell´economia digitale, e la mia zona dei mercati dei capitali. Mercati più grandi, più concorrenza e più commercio aiuterà la crescita economica e creare più posti di lavoro di cui abbiamo bisogno. Quindi penso che non è un cattivo inizio per questa Commissione e dimostra che la nostra attenzione su quello che ci siamo posti come la nostra priorità over-riding - posti di lavoro e la crescita - è più che semplici parole. Crescita torna ora per l´economia europea. Le riforme introdotte in molti paesi stanno dando i loro frutti. È per questo che la situazione in Grecia, dove la crescita era anche tornato lo scorso anno è così frustrante. Da dicembre la nostra priorità è stata quella di trovare un risultato che sostiene la crescita e posti di lavoro. E nel corso di questo processo molto difficile, la Commissione ha esplorato tutte le strade a carico delle preoccupazioni greci e di trovare un accordo equo con le autorità greche. Allo stesso tempo, e penso che il presidente Juncker ha assolutamente ragione a sottolineare ieri, è stato anche fondamentale per tentare di trovare un risultato che potrebbe essere sostenuto da altri 18 democrazie dell´eurozona prestito di miliardi di denaro dei loro contribuenti per Grecia . Sarebbe del tutto sbagliato di ritrarre questo, come alcuni stanno cercando di fare, come la burocrazia contro la democrazia. Gli interessi di tutti i governi democraticamente eletti che partecipano devono essere prese pienamente in considerazione. So che molti dalla nostra parte, tra cui Jean-claude Juncker e molti in dell´Eurogruppo, ritengono che è stato il governo greco che si allontanò dal tavolo, che si allontanò da compromessi, tra cui il più tardi la scorsa notte di Venerdì. So che il presidente Juncker è pronto per questa parte della storia da raccontare, in modo che il popolo greco a capire in anticipo sui referendum quanto flessibile siamo stati, e di come abbiamo lavorato con determinazione - sono ancora disposti a lavorare - per un accordo. Ora torniamo al mercato unico - un mercato di 500 milioni di persone in 28 paesi. Forse vale la pena di ricordare a noi stessi perché il mercato unico - le parole di Sellar e Yeatman nel 1066 e tutto ciò che - è una buona cosa. Perché è una buona cosa? Commercio all´interno dell´Unione europea è più che triplicato dal 1992 - a crescere più velocemente il commercio tra l´Ue e il resto del mondo. In questo lavoro mi capita di sentire da un sacco di aziende che sono chiari circa i vantaggi di essere parte del mercato unico. Easyjet, per esempio, hanno detto che la loro attività è ´un prodotto della deregolamentazione del mercato aereo europeo dell´Ue´, senza la quale, si dice, ´non saremmo esistere´. Legislazione singolo mercato ha tagliato il tempo necessario per ottenere l´autorizzazione alla commercializzazione di prodotti farmaceutici da fino a cinque anni per paese di un anno per l´intera Unione europea, mentre nel settore della macchina in movimento dai sistemi di autorizzazione nazionali separati per i nuovi modelli di auto ha tagliato il costo del lo sviluppo di quei modelli del dieci per cento. E proprio oggi abbiamo annunciato i progressi su come liberarsi di tasse in un paio d´anni di roaming. Il diritto di offrire beni e servizi in tutta l´Ue ha inoltre contribuito la posizione avanzata di Londra come centro finanziario dell´Europa. Per fare un esempio, due quinti di tutte le transazioni in valuta estera in euro nel mondo accade qui. Far parte del mercato unico ha reso la Gran Bretagna un trampolino di lancio per gli investimenti in tutto il mondo verso l´Europa. In valore, quasi un quinto degli investimenti in capitale destinati all´Europa venire nel Regno Unito. In un sondaggio effettuato dal governo britannico, la metà di tutte le aziende che investono nel Regno Unito ha citato l´appartenenza del mercato unico come un motivo per farlo. Oltre la metà magazzino del Regno Unito degli investimenti esteri diretti proviene da altri Stati membri dell´Unione europea e l´Unione europea è il più grande mercato unico della Gran Bretagna per l´esportazione dei suoi servizi finanziari. Molti dei benefici quelli del mercato unico sono, lo so, oggi data per scontata. Sembrano parte dello sfondo. Ma che si tratti di voli, riduzione dei costi di innovazione per i veicoli o prodotti farmaceutici o attrarre investimenti da tutto il mondo, tali prestazioni hanno contribuito a rendere l´economia britannica quello che è oggi. Essere nel mercato unico è, naturalmente, più di un semplice avere accesso ad esso. Significa avere voce in capitolo sulle sue regole - qualcosa che i governi non comunitari che devono pagare per l´accesso al mercato unico capiscono fin troppo bene. So anche dagli uomini d´affari e le donne inglesi che ho incontrato, sia nei servizi o nella produzione, quanto sia importante che pensano di essere nel mercato unico è per il futuro le loro imprese. Oggi il Cityuk pubblica le sue proposte per una maggiore competitività in un´Europa riformata. Sono molto ansioso di sentire su di loro da Sir Gerry e farò molta attenzione al caso che fai. Data la sfida che abbiamo di fronte in aumento dalle nuove economie, date le enormi sfide demografiche che dobbiamo affrontare in Europa, con l´invecchiamento della popolazione e il crescente costo dei servizi sociali, dobbiamo chiaramente di essere più competitivi. Tale necessità, e l´imperativo di favorire la crescita e l´occupazione, spinge il mio approccio al mio portafoglio e, anzi, per la regolamentazione finanziaria. Nel corso degli ultimi cinque anni o giù di lì, abbiamo dovuto legiferare a velocità, mentre i fuochi di una crisi stavano bruciando tutto intorno. E come risultato il nostro sistema finanziario oggi è più forte, meglio regolamentato, più resistente. E nessuno sta mettendo questo nuovo quadro in discussione. Ma se si deve legiferare in velocità, nel bel mezzo di una crisi, non si può essere previsto per ottenere ogni po ´di regolazione del 100% a destra. E il contesto economico in cui si regolano i cambiamenti troppo. Quindi, se cinque anni fa la più grande minaccia per la stabilità finanziaria è stata la crisi finanziaria, oggi la più grande minaccia per la stabilità finanziaria è che la mancanza di crescita e l´occupazione. Dobbiamo incoraggiare gli investimenti in generale, e degli investimenti a lungo termine in particolare. Ne consegue, pertanto, che abbiamo bisogno di guardare a tutti i fattori che incidono su di esso e assicurarsi che abbiamo raggiunto il miglior equilibrio possibile nelle nostre regole tra la gestione del rischio, da una parte e consentire la crescita, dall´altro. E se troviamo che la nostra legislazione ha avuto conseguenze impreviste, se l´impatto cumulativo è diverso da quello che ci aspettavamo, quindi penso che non dovremmo aver paura di modificarla. Così sto prendendo lo stesso approccio nel mio portafoglio come la Commissione sta adottando nel suo complesso: meno nuove leggi, e altri commenti di legislazione vigente. Così vedo posti di lavoro e la crescita in un´Europa più competitiva come il mio compito principale, e il mercato unico come il contesto in cui lavoro. Più di 50 anni dopo il Trattato di Roma ha fatto la libera circolazione dei capitali una delle quattro libertà fondamentali dell´Unione europea, che il mercato del capitale non è ancora completa. Quindi per me, il Capital Markets Unione è un progetto classico mercato unico. E ´per tutti i 28 Stati membri; è supportata da tutti i 28 Stati membri; vi è un buon supporto al Parlamento europeo sostenuta da più di 700 risposte che abbiamo ricevuto al nostro recente consultazione. Nel caso più semplice, il suo scopo è di collegare il risparmio in modo più efficace con la crescita. Per fornire più opzioni e migliori rendimenti per i risparmiatori e gli investitori. Per offrire alle imprese una maggiore scelta di finanziamento nelle varie fasi del loro sviluppo. Per garantire che il sistema finanziario supporta la crescita e l´occupazione e contribuisce a tali sfide demografiche che l´Europa deve affrontare. E quando si parla di Cmu contribuire a stimolare la crescita, intendo la crescita in tutta l´Ue, per i paesi senza mercati di capitali ben sviluppati così come quelli con loro. Anzi, credo che sia i paesi che non hanno stabilito centri finanziari il cui aziende e gli investitori potrebbero beneficiare di più, perché il Cmu dovrebbe creare le condizioni per il capitale di attraversare le frontiere, a scorrere a imprenditori con alto potenziale di crescita, non importa dove si trovano. Penso che possa anche rafforzare la stabilità del nostro sistema finanziario. Attuale sistema europeo è fortemente dipendente dai finanziamenti della banca, quindi se c´è una contrazione nel settore bancario, i prestiti per l´intera economia prosciuga - che è, ovviamente, esattamente quello che abbiamo visto negli ultimi anni. Se incoraggiamo partecipazione, in luogo del debito, potremmo rendere l´economia più resistente agli urti. Abbiamo identificato tre temi che devono essere al centro del progetto: come il Cmu può aumentare possibilità di finanziamento per le imprese; come si può creare maggiori opportunità per gli investitori; e come può incoraggiare gli investimenti transfrontalieri. Il primo tema esamina come possiamo costruire un sistema finanziario che è maggiormente in grado di soddisfare le esigenze di finanziamento di tutte le nostre imprese nelle diverse fasi del loro sviluppo. E questo è emerso come una priorità assoluta dalla consultazione. Quindi vedremo come rafforzare alcuni collegamenti chiave nella catena sugli investimenti angelo, capitale di rischio e altre forme di finanziamento, come crowd-funding. Rivedremo il regolamento Euveca, studieremo come eliminare gli ostacoli passaporto ai fondi di raccolta di capitali in tutta Europa, e noi sosteniamo lo sviluppo dell´industria del private placement. Ci sarà anche una revisione della direttiva Prospetto, whichgoverns le informazioni che un business deve fornire quando si offre strumenti finanziari al pubblico. E come la porta d´ingresso al mercato dei capitali, dobbiamo fare in modo che i prospetti fanno quello che sono stati concepiti per fare: dare agli investitori informazioni che possano capire, senza essere così pesante e costoso da scoraggiare il loro uso. Ci sarà anche passare rapidamente a sviluppare un quadro che può favorire il ritorno alla cartolarizzazione. Ora la porta rimarrà saldamente chiuso nelle vecchie cattive abitudini del passato, ma, sulla base dei lavori della Bce e della Banca d´Inghilterra, porteremo avanti una proposta per sostenere i prodotti di cartolarizzazione che sono semplici, trasparenti e standardizzate. Questo potrebbe fare una differenza positiva di investimento a lungo termine, ampliando la base degli investitori per includere gli investitori più a lungo termine, come assicuratori e gestori patrimoniali e liberare bilanci delle banche a prestare più per l´economia in generale. Il secondo tema è la creazione di opportunità per gli investitori retail e istituzionali, che sono il carburante nel serbatoio del mercati dei capitali del sindacato. Le compagnie di assicurazione vita e dei fondi pensione sono gli investitori naturali a lungo termine azionario europeo, capitale di rischio e le infrastrutture. Hanno i bilanci profonde e lunghi orizzonti temporali di essere in grado di gestire l´esposizione significativa alle partecipazioni. Negli ultimi anni, tuttavia, questi investitori istituzionali hanno tenuto quantità più significative di debito liquido a scapito dell´equità. E c´è una preoccupazione da parte di alcuni Stati membri, il settore assicurativo e altri che il quadro normativo può effettivamente essere guidando questa tendenza. Quindi vedremo Solvency Ii per vedere come possiamo incoraggiare maggiori investimenti in infrastrutture. Gli investitori al dettaglio, ovviamente, devono essere al centro della Cmu. Nel corso degli anni, i piccoli investitori stanno riducendo i loro investimenti in azioni, e la percentuale di investitori retail tra tutti i soci è meno della metà di quello che era nel 1970. Essi investiranno solo nei mercati dei capitali se hanno fiducia in loro. Quindi voglio consumatori efficace e tutela degli investitori e di smantellare le barriere al mercato unico per gli investitori retail e vedremo modi per portare avanti questo. Ho intenzione di portare avanti un Libro verde sulle questioni commerciali di servizi finanziari entro la fine dell´anno. Facendo quello che possiamo per promuovere la trasparenza, la scelta e la concorrenza nel settore dei servizi finanziari al dettaglio spero di fare alcuni dei vantaggi del mercato unico più tangibile per i consumatori europei. Ci sono altri ostacoli profonde di lunga data e che si distinguono in termini di investimenti transfrontalieri, da quelli che hanno la loro origine nel diritto nazionale - fallimentare, diritto garanzie e titoli - attraverso gli ostacoli in infrastrutture, come la mancanza di accesso ai dati di credito, in particolare per le Pmi, attraverso a questioni di barriere di vigilanza e fiscali. Questi problemi formano il terzo tema principale della nostra risposta alla nostra consulenza. Ci occuperemo in questa zona con attenzione, equilibrio tra la necessità di fare bene e presto progressi in alcuni settori con la necessità anche di affrontare questi problemi difficili di lunga data strutturali. A settembre tornerò con un piano d´azione che definirà il futuro. Proposte concrete seguiranno duro a ruota. I primi interventi comprenderanno un pacchetto completo su di cartolarizzazione con calibrazioni aggiornate per Solvency Ii e il Crr, la definizione di infrastrutture con tarature rivedute per Solvency Ii, e le nostre proposte per la revisione della direttiva sul prospetto. Cosa significa Cmu per la City di Londra? Come un recente documento della Banca d´Inghilterra ha sottolineato, ´i mercati di specializzazione infinancial di Londra metterà il Regno Unito in una strongposition per coinvolgere e sostenere lo sviluppo di Cmuand genererà ulteriori opportunità per le esportazioni. Con l´area dell´euro è il mercato di esportazione Stati Kingdom´slargest, ci saranno benefici indiretti per theUnited Regno di miglioramento economicperformance zona euro a causa della Cmu ´. Il mio obiettivo oltre il mio mandato di Commissario è quello di aumentare le opzioni di finanziamento per le imprese; per creare maggiori opportunità per gli investitori, e per incoraggiare gli investimenti transfrontalieri. E ´di adottare un approccio alla regolamentazione che il rischio-based e proporzionate, che dà una maggiore attività stabilità e certezza come pianificare in anticipo. Per contribuire a creare le condizioni in cui il settore dei servizi finanziari in grado di apportare un contributo completo per l´economia e, anzi, alla società in generale. Per costruire un mercato unico più forte nel settore dei servizi finanziari e di portare più concorrenza, più scelta e migliori servizi ai cittadini europei. Per raggiungere questi obiettivi richiederà duro martellante, ma credo che abbiamo una buona opportunità per portare avanti con un unico ordine del giorno di mercato. Non ho dubbi che sarà nell´interesse di servizi finanziari di Londra, ma sono altrettanto chiaro che sarà molto essere nell´interesse di tutta l´Unione.  
   
   
OFFERTA DI INVESTIMENTO PER L´EUROPA: LA BULGARIA CONTRIBUIRÀ CON 100 MILIONI DI EURO  
 
Bruxelles, 1 luglio 2015 - La Bulgaria ha annunciato che parteciperà con 100 milioni di euro in progetti finanziati dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi), l´elemento centrale del premio di 315 miliardi di euro programma di investimenti per l´Europa da finanziare. Il contributo sarà effettuata attraverso il co-finanziamento di progetti della Banca di sviluppo bulgara per essere approvato. La Bulgaria è quindi in Germania, Spagna, Francia, Italia, Lussemburgo, Polonia e Slovacchia, l´ottavo paese che prevede già stanziamenti per l´offensiva prima che i fondi europei per gli investimenti strategici diventa operativa. Responsabile per l´occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività vicepresidente della Commissione europea, Jyrki Katainen , ha detto: "Sono molto contento per l´annuncio della Bulgaria a partecipare con un contributo di 100 milioni di euro per partecipare al programma di investimenti. Ho fatto durante la mia visita a Sofia quest´anno colloqui molto fruttuosi con il primo ministro Boyko Borisov sul merito di campagna investimento per la Bulgaria. Ora possiamo aspettarci presto risultati concreti della sua attuazione. " La commissione competente per bilancio e del personale vicepresidente della Commissione europea, Kristalina Georgieva , ha dichiarato: "La Bulgaria si chiude prima del previsto il primo gruppo di Stati membri dell´Unione europea, contribuendo al programma di investimenti per l´Europa. Mi aspetto Bulgaria un notevole effetto moltiplicatore degli investimenti di 100 milioni di euro e un finanziamento privato causato partecipando drive gli indispensabili investimenti dell´economia, con una crescita più elevata, più e meglio pagati posti di lavoro e il miglioramento del tenore di vita promosso nel paese volontà. "  
   
   
BRUXELLES, MARONI: DA TAJANI SOSTEGNO A MACROREGIONE ALPINA  
 
Bruxelles, 1 luglio 2015 - Nel primo incontro della sua trasferta a Bruxelles (Belgio) il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni ha incontrato il vice presidente vicario del Parlamento europeo Antonio Tajani, presso la sede del Parlamento europeo, per confrontarsi sul tema della Macroregione europea delle Alpi. Dall´incontro è emersa l´intenzione comune di organizzare, a settembre, una serie di incontri ufficiali sul tema della Macroregione europea delle Alpi con il Parlamento europeo, con i capigruppo e con tutti i suoi membri, e con il Comitato delle Regioni. "Si è trattato di un incontro molto utile, nel quale il presidente Tajani mi ha confermato il suo sostegno a questa iniziativa - ha spiegato Maroni al termine dell´incontro -. La prossima tappa nel percorso verso la Macroregione delle Alpi è quella del 16 luglio, con l´incontro con il commissario Ue per le Politiche regionali Corina Cretu".  
   
   
PO ITALIA-FRANCIA MARITTIMO 2014-20, OGGI A PISA L´EVENTO DI LANCIO  
 
Firenze, 1 luglio 2015 - Il Programma di cooperazione transfrontaliera Italia - Francia Marittimo 2014-2020 cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (Fesr) sarà ufficialmente presentato – dopo la sua approvazione da parte della Commissione Europea – domani, mercoledì 1 luglio, a Pisa. L´evento si svolgerà presso l´Hotel Galilei dalle 8.30 alle 18. In apertura, dopo l´illustrazione del programma da parte dell´Autorità di gestione, prevista per le 9 circa, si terrà, dalle 9.45 alle 12, una tavola rotonda su "La cooperazione al cuore del Mediterraneo, il valore aggiunto della dimensione transfrontaliera per i territori", cui interverrà anche il presidente della Regione Enrico Rossi. Il dibattito, con rappresentanti di tutte le regioni coinvolte, sarà animato dal direttore de Il Tirreno Omar Monestier. Seguirà la presentazione delle buone pratiche realizzate con la programmazione 2007-2013.  
   
   
BOLZANO, ASSESSORI CULTURA EUREGIO: INCREMENTARE COLLABORAZIONE IN ATTO  
 
Bolzano, 1 luglio 2015 - Accanto a progetti congiunti di best practice in ambito culturale gli assessori provinciali alla cultura dell´Euregio, riuniti nel pomeriggio del 29 giugno a Innsbruck, si sono detti favorevoli all´attivazione di altri nell´ambito dell´implementazione dell´Accordo cultura siglato un anno fa. L´istituzione di un´orchestra giovanile dell´Euregio, la creazione di un centro per la musica giovanile presso il Centro Grand Hotel Dobbiaco, la predisposizione di un calendario congiunto degli eventi culturali nelle realtà territoriali dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino da diffondere vicendevolmente sono solo alcuni dei futuri progetti congiunti di cui hanno trattato gli assessori provinciali alla cultura dell´Euregio riuniti oggi a Innsbruck su invito della collega tirolese Beate Palfrader. Erano presenti per la Provincia di Bolzano gli assessori Florian Mussner (cultura ladina) e Philipp Achammer, mentre l´assessore Christian Tommasini (cultura italiana) era rappresentato dal il direttore della Ripartizione Cultura italiana, Antonio Lampis. Per la Provincia di Trento era presente l´assessore alla cultura Tiziano Mellarini. Questi progetti vanno ad aggiungersi ad iniziative di successo già consolidate quali la Giornata dei Musei, il concorso musicale Prima la Musica, i Kulturberichte. Grazie all´"Accordo cultura", siglato dagli assessori Euregio competenti per il settore nei tre territori nell´agosto 2014 a Bolzano, sono già stati compiuti passi importanti. Il gruppo di lavoro appositamente insediato composto da dirigenti e funzionari delle Ripartizioni Cultura dei tre territori hanno provveduto ad omogeneizzare i criteri di finanziamento, in vigore dall´inizio del 2015, creando incentivi con lo scopo di sostenere progetti ed iniziative di valenza euroregionale e cooperazioni transregionali con contribui propri ed europei. L´obiettivo è quello di presentare a Bruxelles iniziative congiunte per avvalersi dei finanziamenti previsti dall´Unione europea quali quelli del programma "Creative Europe". Le iniziative culturali costituiscono un importante motore in ambito sociale che incentivano l´innovazione, l´apertura culturale e la tolleranza, come ha fatto presente l´assessora alla cultura del Land Tirolo, Beate Palfrader, convinta che la politica culturale non conosca confini in seno all´Euregio. L´accordo Cultura contribuisce a consolidare l´identificazione della popolazione con l´Euregio e ad entusiasmarli alla sua idea. Per l´assessore provinciale alla cultura tedesca Philipp Achammer l´Euregio è un progetto di successo solo se i cittadini ne hanno un sentore concreto; in tal senso l´accordo culturale dell´Euregio deve essere implementato passo dopo passo. L´assessore provinciale alla cultura italiana Christian Tommasini, che all´incontro in sua rappresentanza ha inviato il direttore della Ripartizione Cultura italiana, Antonio Lampis, sottolinea come "grazie anche all´Euregio possiamo essere sempre di piú ‘ponte´ fra le culture del nord e sud Europa" Il pensiero europeo della molteplicità culturale, come ha affermato l´assessore provinciale alla cultura ladina Florian Mussner, deve essere stimolato in particolar modo nei giovani: esso vive attraverso la conoscenza reciproca di lingue e culture. A tal fine le collaborazioni culturali con progetti congiunti svolgono un ruolo di rilievo. La cooperazione oltre i confini consente una programmazione congiunta per la politica culturale dell´Euregio.  
   
   
PIGLIARU, IMPEGNI DELLA SARDEGNA IN EUROPA. COMMISSIONE ENVE A BRUXELLES, POI IL SUMMIT SUL CLIMA A LIONE  
 
Bruxelles, 1 luglio 2015 - Impegni europei per il presidente della Regione Francesco Pigliaru. Dopo aver partecipato a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo, alla tavola rotonda dell´Ansa dedicata alla comunicazione tra Italia ed Europa, guida oggi, al Comitato delle Regioni, la riunione della commissione Enve, di cui è presidente. Tra i temi in agenda nelle due sessioni di lavoro, un approfondimento sul fronte energia. In particolare si tratta di un progetto di parere riguardante il cosiddetto "Pacchetto Unione dell´energia", in cui si chiede alla Commissione europea un maggior coinvolgimento del Comitato delle Regioni. La politica energetica europea è considerata infatti, da parte di Enve, un importante fattore di coesione territoriale a livello dell´Ue, in quanto tiene conto degli handicap e dei vantaggi dei vari territori, ritenendo che la combinazione dei punti forti e dei punti deboli di ciascuno debba condurre a un miglioramento per tutti. Gli enti locali sono infatti riconosciuti "come soggetti indispensabili dell´Unione dell´energia, in particolare per quanto riguarda il risparmio energetico nei trasporti urbani e interurbani, le strategie di comunicazione interregionali, le infrastrutture energetiche transfrontaliere, la cooperazione nelle nuove tecnologie di stoccaggio, il cofinanziamento degli edifici pubblici intelligenti e a basso consumo energetico, l´adozione di leggi concernenti un´economia a basse emissioni di carbonio e l´utilizzazione dei fondi strutturali e di investimento europei per una collaborazione transfrontaliera in materia di energie rinnovabili". Un altro punto, infine, riguarda le infrastrutture energetiche. Il parere portato avanti dall´organismo presieduto da Francesco Pigliaru sottolinea la necessaria interconnessione dei territori, riconoscendo l´importanza strategica appunto dell´interconnessione del gas e dell´elettricità in tutta l´Ue. Nel suo intervento il presidente ha fatto riferimento allo stato di insularità della Sardegna, evidenziando come questo determini una interruzione della connessione con le reti continentali intorno alle quali si muove lo sviluppo. Nelle giornate dì domani e giovedì, poi, la trasferta è in Francia. Insieme all´assessore dell´Ambiente Donatella Spano, il presidente Pigliaru sarà a Lione, per prendere parte al “World Summit on Climate and Territories”, il più importante incontro incentrato sul ruolo dei territori che precede la Conferenza di Parigi sul Clima (Cop21) del prossimo dicembre. I lavori del summit, nel quale Francesco Pigliaru è tra i principali protagonisti, essendo chiamato a rappresentare tutti i territori riuniti nel Comitato europeo delle Regioni, saranno presieduti dal presidente della Repubblica francese François Hollande, insieme ai ministri Laurent Fabius e Ségolène Royal. Nella prima parte, riservata a workshop, il presidente Pigliaru e l´assessore Spano porteranno la voce della Sardegna, illustrando le esperienze in ambito ambientale, con un particolare riferimento alla questione dell´adattamento climatico. L´intervento di Francesco Pigliaru in assemblea plenaria è previsto per il pomeriggio di giovedì e sarà trasmesso in streaming sul sito del summit. World Summit on Climate and Territories (www.Worldclimatesummit2015.org). Il Vertice mondiale del Clima e territori che si svolgerà a Lione l’1 e il 2 luglio è il più rilevante incontro fra attori non governativi che precede la Conferenza di Parigi sul Clima (Cop21) del prossimo dicembre. In prima linea nella lotta contro il cambiamento climatico, i territori rivestono infatti un ruolo fondamentale per la riduzioni delle emissioni che causano l’effetto serra e nel garantire l’efficacia delle azioni intraprese ai vari livelli. L’approccio territoriale è infatti strategico e determinante, anche per garantire la buona riuscita della Cop21. A Lione sono previsti all’incirca 800 partecipanti, tra esponenti di enti locali e Ong, tecnici, scienziati, operatori ed esponenti della società civile. Tra i relatori del vertice François Hollande, presidente della Repubblica francese, Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione europea responsabile per l´Unione Energia e Alain Juppé, sindaco di Bordeaux e della sezione francese del Ccre (Afccre). Il summit, organizzato dalle maggiori reti internazionali di attori non governativi, si propone di dare risalto alle esigenze delle autorità locali e di chi opera sui territori, sottoponendo impegni concreti e specifici agli Stati impegnati nei futuri negoziati di Parigi, da cui ci si attende un accordo internazionale vincolante sul cambiamento climatico.  
   
   
BRUXELLES, MARONI: ´OMMEGANG´ RICORDA PRINCIPI SU CUI SI FONDA EUROPA  
 
Bruxelles, 1 luglio 2015 - "Siamo stati invitati come Regione d´onore a portare il nostro saluto a questa rievocazione storica, ho accettato con piacere di esserci perché questo mi pare il modo giusto per riconoscere che l´Europa è fondata sulla propria storia, sulla propria cultura, sul rispetto dei popoli e delle diversità e questa grande varietà e diversità fa la nostra forza e sono i principi su cui si fonda l´Europa". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, a Bruxelles in occasione delle annuali celebrazioni dell´´Ommegang´, evento che quest´anno ospita la Lombardia come Regione d´onore in occasione di Expo Milano 2015.  
   
   
´OMMEGANG´, MARONI: POPOLO BELGA DIMOSTRA ATTACCAMENTO A SUA STORIA  
 
Bruxelles, 1 luglio 2015 - "Sono molto lieto di prendere parte a questo importante e suggestivo evento in qualità di governatore della Lombardia, Regione d´Onore di ´Ommegang 2015´". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, a Bruxelles (Belgio), nel suo discorso presso l´Hotel de la Ville, in occasione delle annuali celebrazioni dell´´Ommegang´, evento che quest´anno ospita la Lombardia come Regione d´onore in occasione di Expo Milano 2015. Partecipazione Straordinaria - "La straordinaria partecipazione di pubblico e l´attenzione dedicata dalle Istituzioni a questa manifestazione testimoniano l´attaccamento del popolo belga alla propria storia, alle sue tradizioni e radici - ha proseguito Maroni -. È, questa, una caratteristica comune a tutti i popoli d´Europa, un continente che ha costruito la propria unità sul rispetto e la forza delle identità". Lombardia Ospite D´onore - "Rivolgo un sentito ringraziamento agli organizzatori di ´Ommegang´ - ha detto ancora il presidente -, per aver scelto la Lombardia come ospite d´onore dell´edizione 2015. Con 10 milioni di abitanti, 800.000 imprese, 500 istituti di ricerca, la Lombardia è la locomotiva d´Italia e uno dei Quattro Motori d´Europa. Terra di laghi, fiumi e montagne, la Lombardia vanta 10 siti Unesco e capolavori di inestimabile valore, come il Cenacolo di Leonardo da Vinci, il Teatro alla Scala, la Cappella della Regina dei Longobardi Teodolinda". ´Ommegang´ - Con oltre 1400 figuranti, anche quest´anno l´´Ommegang´ ha evocato i festeggiamenti per l´arrivo di Carlo Quinto a Bruxelles nel 1549 per presentare il figlio, il futuro Filippo Ii, nella magnifica cornice della Grand Place di Bruxelles. Nell´anno dell´Esposizione universale europea, al centro degli eventi sono stati inseriti il cibo e la cultura alimentare e, pertanto, nel Parco Reale di Bruxelles, nel villaggio medievale, è stato allestito uno spazio espositivo dedicato a Expo Milano 2015, insieme ai prodotti d´eccellenza del territorio belga. 2015 Anno Speciale - "Il 2015 è un anno importante per Milano e la Regione Lombardia - ha osservato Maroni -. È l´anno dell´Esposizione Universale, l´anno del rinascimento culturale ed economico italiano". "Expo Milano 2015 ´Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita´ - ha proseguito - è un evento unico e straordinario: una grande vetrina in cui i 145 Paesi partecipanti si raccontano al mondo e si interrogano rispetto alle grandi sfide del domani, a partire da quella dell´alimentazione". "A due mesi dal suo inizio, Expo Milano 2015 è già un successo: per affluenza di visitatori e delegazioni internazionali e per il livello di approfondimento rispetto ai temi in discussione, per cui - ha concluso Maroni - colgo l´occasione di questa splendida cornice per invitarvi a visitare Expo e la Lombardia".  
   
   
SARDEGNA: LE ALTRE DELIBERE DI GIUNTA  
 
Cagliari, 1 luglio 2015 - La Giunta regionale, presieduta ieri dal vicepresidente Raffaele Paci, nella riunione odierna ha approvato il Programma per la Banda ultra larga nelle aree rurali del territorio della Sardegna e il relativo Accordo di Programma. L´agenda Digitale Europea (Ade) assegna all´impiego diffuso delle infrastrutture a Banda Larga un ruolo fondamentale per la competitività delle imprese, l’inclusione sociale e l’occupazione e fa proprio l’obiettivo della strategia Europa 2020 che mira a una crescita sostenibile, inclusiva e intelligente, cioè ad assicurare che entro il 2020 tutti gli europei dispongano di connessioni superiori a 20 Mbps e che almeno il 50% delle famiglie europee possa fruire di connessioni superiori a 100 Mbps. L’accordo di partenariato per il raggiungimento degli obiettivi prevede a livello nazionale un impegno complessivo di 2.103 milioni di euro di cui 257 del Fondo Feasr e 1.845 del Fesr. Sanità. L´assessore della Sanità Luigi Arru ha chiesto alla Giunta di approvare sia la proroga dei piani personalizzati di sostegno alle persone con grave disabilità, sia l´avvio dei nuovi piani (Legge 162/1998). Il provvedimento adottato servirà a garantire la continuità degli interventi già in corso e l´avvio dei nuovi piani assistenziali per il secondo semestre 2015, tenendo conto delle modifiche normative dell´Isee, e ancora dell’esigenza di assicurare la copertura finanziaria sia dei piani in corso che dei nuovi piani che verranno presentati ai Comuni. L´obiettivo è di tutelare le situazioni di maggiore gravità, senza penalizzare le fasce di destinatari meno gravi. Inoltre, è stato dato il via libera alla sperimentazione del nuovo sistema di valutazione, finanziamento e monitoraggio dei piani personalizzati per il fondo regionale non autosufficienza. Sempre su proposta del titolare della Sanità, la Giunta ha approvato una rimodulazione dei tetti di spesa per l´acquisto, da soggetti privati accreditati, di prestazioni di assistenza ospedaliera per il resto del 2015. Il totale regionale ammonta a 99 milioni e 286 mila euro. Secondo la rimodulazione, le Asl si atterranno a precisi vincoli di spesa: la Asl 1 di Sassari avrà un tetto pari a 8 milioni e 939 mila euro per il policlinico sassarese, la Asl 4 di Lanusei potrà spendere sino a 5 milioni e 474 mila euro per il Tommasini Jerzu, e la Asl 5 di Oristano avrà 9 milioni e 879 mila euro per la clinica Madonna del Rimedio. Alla Asl 8 di Cagliari sarà imposto un limite di spesa pari a 74 milioni e 993 mila euro da ripartire tra le cliniche private. Otto milioni e 842 mila euro andranno alla clinica Lay, 5 milioni e 863 mila a Sant’anna, 12 milioni all’ospedale privato Città di Quartu, 9 milioni e 557 mila al Sant’antonio, 6 milioni e 818 mila all’istituto Villa Elena, mentre 11 milioni e 520 mila euro sarà il tetto massimo di spesa per la Nuova Casa di Cura di Decimo. Non si potrà sforare la cifra di 20 milioni e 372 mila euro per la Polispecialistica Sant’elena. La Giunta ha quindi recepito un documento congiunto di scorporo e incorporazione dei presidi ospedalieri Businco e Microcitemico dalla Asl 8 all´Azienda Ospedaliera Brotzu e i relativi indirizzi operativi. Lavoro. Sarà dedicato all’artista Maria Lai, su proposta dell’assessore Virginia Mura, il circolo degli emigrati sardi “Associazione Culturale A.c.r.a.s.e. I sardi a Roma”: la Giunta ha dato il via libera alla integrazione dell’intestazione con il nome dell´artista ogliastrina. Pubblica Istruzione. Via libera, su proposta dell’assessore Claudia Firino, al nulla osta ai bilanci di previsione dell´Ersu di Cagliari e Sassari. Via libera anche ai contributi a favore delle iniziative organizzate dal Coni per il 2015. Agricoltura. Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, è stato approvato il contributo per l’abbattimento dei costi di funzionamento per l’attività istituzionale dei Consorzi di bonifica. Deliberato inoltre il pagamento dei premi assicurativi per 4 milioni e 430 mila euro per il 2015 per i danni alle produzioni agricole. L’aiuto, erogato come contributo sui costi dei premi assicurativi, si rifà al regolamento dell’Unione Europea e alla normativa nazionale. Sono considerate avversità assimilabili a calamità naturali le condizioni atmosferiche che distruggano più del 30% della produzione media annua di un agricoltore. Turismo. L´esecutivo ha definitivamente approvato le modifiche all’articolo 19 delle direttive di attuazione della legge regionale 40 del ‘93, "Interventi creditizi a favore dell´industria alberghiera".  
   
   
RENDICONTO REGIONE BASILICATA, PITTELLA INTERVIENE AD UDIENZA CORTE DEI CONTI  
 
Potenza, 1 luglio 2015 - Il governatore lucano, Marcello Pittella, è intervenuto ieri a Potenza all’udienza pubblica che la sezione regionale di controllo della Conte dei Conti ha tenuto nell’ambito del giudizio di parifica del rendiconto finale della Regione Basilicata. “L’arrivo di segnalazioni da parte della Corte dei Conti - ha detto il presidente - deve essere considerato come occasione per migliorare la nostra perfomance e come opportunità per rispondere con criteri di trasparenza alle legittime richieste dei cittadini e dei contribuenti. Questa virtuosa collaborazione fra l’ente regionale e la Corte dei Conti non solo va salutata con favore, ma va anche continuamente alimentata. Abbiamo il dovere di giocare a carte scoperte: un dovere etico e istituzionale - ha ribadito Pittella - che ci obbliga ad essere continuamente trasparenti nelle azioni amministrative e di programma”. Nel riferirsi all’esperienza maturata dal suo insediamento, il presidente della Regione si è detto “soddisfatto per le azioni e per gli obiettivi che ci sono stati suggeriti e che siamo riusciti a conseguire. Il lavoro è lungo, la strada è lunga. Ma siamo intenzionati a proseguire nel solco che abbiamo tracciato. In questi mesi - ha continuato Pittella - abbiamo ottenuto risultati importanti, che ad esempio hanno permesso alla Basilicata di essere premiata, unica in Italia, per aver reso concreta la fatturazione elettronica. Si tratta di un riconoscimento che va ad aggiungersi ad altri risultati positivi che abbiamo ottenuto: questo ci spinge ad affermare che stiamo procedendo nella direzione giusta. Stiamo facendo molto - ha sottolineato - per la riduzione della spesa. Il 3 luglio andrà in porto la riorganizzazione di Acquedotto lucano, che avrà un amministratore unico e non più un consiglio d’amministrazione. Stiamo facendo passi in avanti, inoltre, sulla gestione della risorsa idrica, che a nostro avviso è anche più importante del petrolio. La collegialità e la trasparenza sono al centro della nostra azione amministrativa. Siamo per il merito e per la competenza, ma cerchiamo anche di stimolare il corpo amministrativo, a partire dal personale dirigenziale, affinché si riescano a raggiungere ulteriori risultati. Provvederemmo a diminuire il numero degli uffici regionali, che attualmente sono 110 con 35 dirigenti, e continueremo a ridurre l’utilizzo della spesa corrente: lo stiamo facendo, nonostante i tagli fortissimi ai trasferimenti. Se ci sono poi responsabilità, ad esempio per quanto riguarda il bilancio dell’Arpab - ha sottolineato il governatore - la Corte dei conti ce lo dica. Nel frattempo continueremo a lavorare e a recuperare quel rapporto di fiducia che si era perduto in questi anni”. Il presidente Pittella ha concluso il suo discorso soffermandosi sulla Stazione unica per gli appalti. “Siamo costretti ancora - ha spiegato - ad andare in deroga per alcuni importi. Nelle prossime settimane però metteremo in campo circa 400 milioni di euro di appalti, per impedire che si continui a ricorrere allo strumento della proroga”.  
   
   
COMITATO DI SORVEGLIANZA FSE. AL LAVORO PER AUMENTARE LA CAPACITÀ COMPETITIVA DEL VENETO  
 
 Venezia, 1 luglio 2015 - Si è svolta ieri a Palazzo Grandi Stazioni a Venezia la riunione annuale del Comitato di Sorveglianza del Fondo Sociale Europeo del Veneto sul rapporto di esecuzione 2014 del Piano Operativo Regionale, con lo sguardo rivolto sia alla programmazione 2007/2013 appena conclusasi, sia alla programmazione 2014/2020. Ai lavori del Comitato, che svolge la funzione di verifica dell’efficacia e della qualità dell´attuazione del Programma Operativo, hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle autorità di gestione, certificazione e audit e delle organizzazioni datoriali, sindacali e degli enti locali, anche Orsola Fornara del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Cinzia Masina della Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Inclusione della Commissione Europea, che hanno espresso parole di elogio per l’efficace operatività dimostrata dalla Regione del Veneto in termini di interventi promossi e di gestione delle risorse messe a disposizione dall´Unione. "Siamo forti di una esperienza significativa maturata negli anni, di un metodo consolidato, di una realtà esterna composta di Parti Sociali collaborative, di obiettivi chiari fissati dall´Europa e di una grande flessibilità che abbiamo dimostrato nell´affrontare le emergenze in questi anni difficili segnati dalla crisi”, ha affermato il riconfermato assessore regionale a istruzione, formazione, lavoro e Pari Opportunità, Elena Donazzan. "Da qui ripartiamo con un nuovo slancio per affrontare le sfide del futuro in un quadro di cambiamento del mondo del lavoro, della scuola e della formazione. Il nostro obiettivo principale che perseguiremo con adeguata preparazione e motivazione l´abbiamo ben chiaro in testa: aumentare la capacità competitiva del Veneto". Secondo l´assessore Donazzan, inoltre, "il tavolo di lavoro del Comitato non deve essere solamente un luogo di valutazione e misurazione degli interventi promossi ma anche un luogo di proposta per essere di supporto alle scelte normative sia della Regione che dello Stato, il quale, se fosse come il Veneto, viaggerebbe a un´altra velocità". Il Fondo Sociale Europeo (Fse) è uno degli strumenti finanziari dell´Unione europea finalizzato a promuovere la coesione economica e sociale e a ridurre le disparità esistenti tra gli Stati e le diverse Regioni dell´Unione. Nell´ambito della politica di coesione l´Fse ha il compito di migliorare le possibilità di occupazione e impiego, favorendo un elevato livello di occupazione e nuovi e migliori posti di lavoro, con particolare riferimento ai giovani e alle donne. Le attività promosse nell´anno 2014, suddivise per settori del Dipartimento Formazione, Istruzione e Lavoro della Regione del Veneto: Settore Formazione: - Work Experience (Dgr n.701/2013), risorse 14 milioni di euro; 174 progetti finanziati, 1344 aziende coinvolte, 1611 destinatari coinvolti; - Rilanciare l´impresa veneta (Dgr n.869/2013), risorse 22 milioni e 500 mila euro; 731 progetti finanziati, 1668 aziende coinvolte, 8862 destinatari coinvolti; - Veneto formazione continua (Dgr n. 361/2014), risorse 12 milioni e 400 mila euro; 447 progetti finanziati, 665 aziende coinvolte, 3811 destinatari coinvolti; - Imprendiamo? Nuove idee per nuove imprese (Dgr n. 2092/2013), risorse 3 milioni; 37 progetti finanziati; - Sviluppo competenze settore turismo (Dgr n. 2020/2013), risorse 2 milioni di euro; - Percorsi formativi settore primario (Dgr n. 306/2014), risorse 1 milione e 500 mila euro; 15 progetti finanziati, 2500 destinatari finali; - Percorsi formativi triennali di istruzione e formazione (Dgr n. 803/2014), risorse 27 milioni e 500 mila euro; 304 interventi, 5942 destinatari previsti. Settore Istruzione: - Assegni di ricerca (Dgr n. 1148/2013), risorse 7 milioni di euro; 121 ricerche individuali avviate e 25 ricerche interateneo/multidisciplinari, 202 laureati non occupati coinvolti; - Move for the future (Dgr n. 2018/2013), risorse 11 milioni di euro; 194 progetti finanziati, 4698 studenti coinvolti; - Tekne (Dgr n. 2027/2014), risorse 651 mila euro; 42 progetti approvati, 206 partecipanti, 5160 ore di ricerca; Sezione Lavoro: - Politiche attive del lavoro (Dgr n. 702/2013), 26 milioni e 150 mila euro stanziati di cui 3 milioni 650 mila nel 2014; 354 progetti finanziati di cui 140 nel 2014, 16737 destinatari finali; - Cliclavoro Veneto (Dgr. N. 3508/2010 e 2897/2012), risorse 1 milione 724 mila euro per sviluppare e migliorare la piattaforma tecnologica quale strumento di intervento di politica attiva; - Mobilità per l´inclusione (Dgr n. 1302/2014), risorse 550 mila euro; 4 progetti finanziati e 38 destinatari finali; - Formazione a qualifica per adulti (Dgr n. 2552/2013), risorse 5 milioni e 200 mila euro; 14 progetti finanziati, 500 destinatari finali; - Servizio di revisione e integrazione del Repertorio regionale degli standard professionali e formativi (Dgr n. 1067/2014), risorse 166 mila euro; - Diffusione di best practices presso gli uffici giudiziari italiani (Dgr n. 2833/2013 e Ddr n. 158/2014), risorse 62 mila euro; - Sovvenzione globale. Progetto di Cooperazione Interregionale per l´innovazione sostenibile (Dgr n. 1113/2012), risorse stanziate Fse Veneto 1 milione di euro, 570 mila euro impegnati nel 2014.  
   
   
ROSSI IN TUNISIA E ALGERIA DOPO IL RAMADAN  
 
Roma, 1 luglio 2015 - Il presidente della Regione, Enrico Rossi si recherà prima in Tunisia e poi in Algeria dopo il Ramadan, il periodo di astinenza e digiuno per i musulmani che quest´anno termina il 17 luglio. "Il mio viaggio - ha spiegato Rossi ai giornalisti dopo aver firmato al Mise a Roma l´Accordo di programma propedeutico alla vendita della Lucchini di Piombino - vuol essere una risposta chiara a chi progetta di costruire muri che ci separino dall´Africa. Oggi grazie ad un imprenditore nord africano possiamo salvare migliaia di lavoratori toscani e noi vogliamo costruire con l´Africa un ponte di sviluppo e di pace con grandi opportunità di scambio tra la Toscana, l´Europa e l´Africa". Rossi ha annunciato che si recherà dapprima a Kasserine, nel sud della Tunisia, realtà con quale la Toscana ha intessuto rapporti di amicizia e intrapreso progetti di sviluppo e contro la povertà. Ha ricordato come l´Università di Siena abbia contribuito alla riscrittura della Costituzione tunisina e come "la Toscana intenda sostenere la democrazia tunisina". Poi il presidente Rossi si recherà in Algeria dove nel porto di Bejaia ha sede il comparto agroalimentare della Cevital e lì incontrerà il suo presidente Issad Rebrab con il quale oggi a Roma ha preso accordi in tal senso.  
   
   
RIFORMA SISTEMA AUTONOMIE LOMBARDE: LEGGE CORAGGIOSA, VERA SVOLTA  
 
 Milano, 1 luglio 2015 - "Oggi il Consiglio regionale della Lombardia approva una legge coraggiosa, con la lungimiranza di affermare che il sistema delle autonomie è un punto di forza del nostro sistema democratico e non la causa di tutti i mali e gli sprechi. Oggi confermiamo in capo alle Province lombarde le stesse risorse da sempre assicurate dalla Regione per le importanti funzioni delegate, consci che si tratta comunque di un salto nel buio, perché i tagli insostenibili praticati dal Governo e, soprattutto, i tagli programmati per il 2016 e 2017 di fatto cancelleranno il sistema provinciale delle autonome e quindi paralizzeranno l´erogazione dei servizi ai cittadini". Questo il commento del sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con il Consiglio regionale, Politiche per la Montagna, Macroregione alpina (Eusalp), Quattro motori per l´Europa e Programmazione negoziata Ugo Parolo, dopo l´approvazione della Legge di riforma del sistema delle autonomie in Lombardia, ieri, in Coniglio regionale. Funzioni E Specificità - La legge regionale conferma alle Province sostanzialmente le stesse funzioni (salvo agricoltura - caccia e pesca) e le stesse risorse regionali e "concretizza - sottolinea Parolo -, non solo nei principi ma anche nei fatti, la scelta di dare riconoscimento alla specificità dei territori montani: tutti i territori montani, e non solo la Provincia di Sondrio, per la quale vengono certamente disposte misure speciali e assolutamente rivoluzionarie". "Si parte da Sondrio - spiega il sottosegretario - per estendere gradualmente a tutta la montagna lombarda le stesse prerogative; Sondrio, perché, come riconosce la Legge Delrio, si tratta di un territorio interamente montano con prerogative specifiche". Sondrio - "E questo - appunta Parolo - nonostante la specificità di Sondrio sia prevista, nella Legge Delrio, solo formalmente, salvo poi vedersi imporre dal Governo lo stesso trattamento riservato alle altre province lombarde: tagli al Bilancio (circa il 50% nel 2015 rispetto al 2014 - da 24 milioni a circa 12 milioni di euro) e taglio obbligatorio del personale". "Grazie al lavoro svolto anche da Regione Lombardia, tuttavia, - spiega - da Sondrio si può comunque partire, per poi estendere gradualmente il modello a tutti i territori montani. In questi mesi la mia preoccupazione, ma anche quella del sottosegretario Nava, e, soprattutto, del presidente Maroni, è stata quella di giungere all´elaborazione di un testo che, pur riconoscendo a Valtellina e Valchiavenna forme particolari di specificità, fosse il più possibile equo nei confronti di tutti i territori montani". Il Futuro - "Grazie a questa Legge - spiega Parolo - la Provincia non muore e, a partire dal 2016, potrà tenersi tutti i soldi dei cittadini pagati sul territorio. Naturalmente parliamo di tasse regionali, circa 10 milioni in più di canoni idroelettrici, cioè quei canoni che derivano dalle grandi dighe, oltre ai 10 che già erano garantiti precedentemente e dell´intero Bollo auto, che vale circa 18 milioni di euro". Opportunità Unica - "Per la Provincia di Sondrio - conclude Parolo - questa è una grande opportunità, per avviare un serio percorso di autonomia che naturalmente richiederà tempo, lavoro e costanza, come è avvenuto per le altre Province autonome. Per la Valtellina si aprirà con la Svizzera una prospettiva del tutto nuova, perché la Provincia di Sondrio viene legittimata ad avere rapporti diretti con la Confederazione Elvetica, rafforzando così di fatto il proprio ruolo anche nei progetti Interreg".  
   
   
TRENTINO ALTO ADIGE: NUOVI COMUNI: LA GIUNTA REGIONALE VARA I DISEGNI DI LEGGE DI ISTITUZIONE  
 
Trento, 1 luglio 2015 - Nasceranno formalmente il primo gennaio 2016 i 15 nuovi comuni trentini scaturiti dalla volontà espressa dagli elettori nei referendum consultivi che si sono tenuti lo scorso 7 giugno. Oggi, la Giunta regionale, riunita a Bolzano, su proposta dell’assessore Josef Noggler, ha varato i disegni di legge di istituzione, che, come previsto dalla normativa, devono essere trasmessi al Consiglio regionale entro 30 giorni dallo svolgimento della votazione per referendum. Nei 15 disegni di legge vengono definite le norme sull’istituzione dei nuovi comuni, sul passaggio dei beni e dei rapporti giuridici dalle precedenti amministrazioni a quella nuova e sui beni di uso civico. Viene, inoltre, fissata la disciplina transitoria con la quale si chiariscono le modalità attraverso cui si provvede alla gestione del nuovo Comune nella prima fase. Dal 1° gennaio 2016 e fino all’elezione degli organi comunali, le nuovi amministrazioni saranno rette da un commissario straordinario nominato dalla Giunta provinciale di Trento. Le elezioni di sindaci e consigli comunali avverranno in una domenica compresa tra il 1° maggio e il 15 giugno 2016. Questi i 15 nuovi comuni che saranno istituiti tramite la fusione fra 45 comuni, facendo scendere dunque il numero complessivo dei comuni trentini da 208 a 178: Altavalle, mediante la fusione dei comuni di Faver, Valda, Grumes e Grauno; Altopiano della Vigolana, mediante la fusione dei comuni di Bosentino, Vattaro, Vigolo Vattaro e Centa San Nicolò; Amblar-don, mediante la fusione dei comuni di Amblar e Don; Borgo Chiese, mediante la fusione dei comuni di Brione, Cimego e Condino; Borgo Lares, mediante la fusione dei comuni di Bolbeno e Zuclo; Castel Ivano, mediante la fusione dei comuni di Strigno, Spera e Villa Agnedo; Cembra Lisignago, mediante la fusione dei comuni di Cembra e Lisignago; Contà, mediante la fusione dei comuni di Cunevo, Flavon e Terres. Madruzzo, mediante la fusione dei comuni di Calavino e Lasino; Porte di Rendena, mediante la fusione dei comuni di Villa Rendena, Vigo Rendena e Darè; Primiero San Martino di Castrozza, mediante la fusione dei comuni di Fiera di Primiero, Tonadico, Transacqua e Siror; Tre Ville, mediante la fusione dei comuni di Ragoli, Preore e Montagne; Vallelaghi, mediante la fusione dei comuni di Terlago, Vezzano e Padergnone; Ville d’Anaunia, mediante la fusione dei comuni di Tuenno, Nanno e Tassullo; Sella Giudicarie, mediante la fusione dei comuni di Breguzzo, Bondo, Lardaro e Roncone.  
   
   
TORINO: MINORANZE LINGUISTICHE: LA CITTÀ METROPOLITANA PROSEGUE IL SUO IMPEGNO. INCONTRO A ROMA AL MINISTERO CON IL COMITATO DEGLI ESPERTI  
 
Torino, 1 luglio 2015 -La Città metropolitana di Torino prosegue l´impegno per dare piena attuazione realizzazione alla legge 482/99 sulla tutela delle minoranze linguistiche: sul territorio sono tre – occitana, franco-provenzale, francese- ad essere rappresentate. “Con le attività avviate in passato dalla Provincia di Torino tra cui gli sportelli linguistici, la formazione itinerante e le rassegne culturali si sono ottenuti risultati apprezzabili nella tutela delle minoranze linguistiche, ma è necessario che questo lavoro non si interrompa” spiega la consigliera Barbara Cervetti delegata dal sindaco metropolitano Piero Fassino a occuparsi di cultura e turismo. Cervetti ricorda che nei giorni scorsi, insieme al sindaco Fassino hanno scritto una lettera alla Prefettura di Torino per vedere ripristinato il tavolo di lavoro indispensabile a verificare l´impegno che nelle trasmissioni radiotelevisive, così come previsto sia dalla legge che dal contratto di servizio tra il Ministero delle Comunicazioni e la Rai, siano garantiti alle minoranze linguistiche adeguati spazi culturali di intervento: “È auspicabile che il progetto di comunicazione avviato in passato sulle lingue madri non si esaurisca. Nell’ottica della Città metropolitana, che deve mirare allo sviluppo strategico del territorio, le minoranze sono una risorsa da valorizzare”. Intanto, mercoledì 1 luglio Barbara Cervetti, insieme a una delegazione dell´associazione Chambra d’oc, prenderà parte a Roma all’incontro organizzato dal Comitato nazionale federativo delle minoranze linguistiche d’Italia (Confemili), in l’occasione della visita in Italia di una delegazione del Comitato degli esperti della Convenzione quadro per la protezione delle minoranze nazionali. Il Comitato degli esperti è un organismo indipendente incaricato di valutare l’attuazione della Convenzione quadro degli Stati sottoscrittori e consigliare il Comitato dei ministri. La procedura comporta l’esame delle relazioni di Stato e altre fonti di informazioni e incontri in loco con interlocutori governativi, rappresentanti delle minoranze nazionali e altri attori interessati. La precedente visita in Italia si era tenuta nel 2010. La delegazione del Comitato Consultivo incontrerà rappresentanti istituzionali del Governo, del Ministero degli affari esteri, del Ministero dell’interno, delle Autonomie locali, degli organi di informazione attenti a questa particolare forma di tutela delle tradizioni culturali locali.  
   
   
LINGUE MINORITARIE: PROGETTO VOLTO A DIVULGARE USO FRIULANO  
 
Udine, 1 luglio 2015 - Nell´ambito del progetto ´Furxfur´ che si propone di far ritornare all´uso comune la lingua friulana divulgandola anche tra i giovani, è stato realizzato un video promozionale dal titolo ´+Figo x furlan´ (più bello in friulano) presentato a Udine, nella sede della Regione, alla presenza dell´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Mariagrazia Santoro. Il filmato sarà proposto al pubblico per la prima volta, sempre a Udine, sul colle del Castello, nell´ambito della Notte Bianca in programma il prossimo 4 luglio. "Si tratterò di un´occasione utile - ha detto l´assessore Santoro intervenendo in lingua friulana - per favorire la riscoperta dell´utilizzo del friulano nella vita di ogni giorno". Le lingue minoritarie, come ha ribadito Santoro, rappresentano infatti una ricchezza per l´intero Friuli Venezia Giulia. "Vanno utilizzate - ha aggiunto - per essere davvero europei, anche perché sono il frutto della tradizione, della storia locale e rappresentano per questo una ricchezza del territorio". Riferendosi al progetto ´Furxfur´, curato dalla Cooperative Informazion Furlane, sodalizio che ha vinto un bando dell´Arlef, l´Agenzia regionale per la lingua friulana, l´assessore Santoro ha affermato che si tratta di un´iniziativa molto interessante, perché si propone di sviluppare la comunicazione in lingua friulana, proponendola nei grandi eventi culturali e popolari che sono in programma nel corso dell´estate in Friuli Venezia Giulia. E la lingua friulana, come le altre lingue minoritarie che si parlano nella nostra regione, può concorrere efficacemente a mettere insieme le ricchezze della nostra terra. Il video, realizzato da Giorgio Cantoni, con la collaborazione della Saf Autoservizi Fvg Spa, ha per protagonista il friulano di colore Denis Samba, che è stato presentato dal presidente dell´Agenzia, Lorenzo Fabbro e dal presidente della Cooperativa, Paolo Cantarutti. Attraverso uno spot efficace rivolto ai giovani, Samba, conduttore radiofonico, nella vita conducente dei mezzi pubblici per la Saf, suggerisce come sia facile comunicare, anche nei trasporti locali, in lingua friulana.  
   
   
TORINO: LA PARITÀ DI GENERE NELLA CITTÀ METROPOLITANA È UNA REALTÀ  
 
Torino, 1 luglio 2015 - La parità di genere nella Città metropolitana è una realtà. Non solo è un principio generale previsto esplicitamente dallo Statuto, ma le donne sono ben rappresentate sia in Giunta che in Consiglio”. Così Lucia Centillo, consigliere con delega alle pari opportunità della Città metropolitana di Torino, ha commentato l’invito dell’assessore regionale Monica Cerutti, rivolto con una lettera ai sindaci dei comuni piemontesi, ad applicare il principio della parità di genere nelle Giunte e nei Consigli comunali. “La Provincia di Torino ha svolto per anni un lavoro intenso sulle politiche di genere, collaborando con la Consigliera di parità, con l’Unar, e promuovendo politiche dei tempi che sono sicuramente fondamentali per una maggiore parteciapzione delle donne alla società civile. È un patrimonio di esperienze che la Città metropolitana ha ereditato, e che si riflette nella composizione dei consiglieri delegati -4 donne e 4 uomini- e in quella del Consiglio -6 donne su 19 componenti”.  
   
   
SARDEGNA: CANDIDATURE PER LA NOMINA A DIRETTORE GENERALE DELLE POLITICHE SOCIALI  
 
Cagliari, 1 luglio 2015 - L´assessore dell´Igiene e sanità e dell´assistenza sociale ha avviato una selezione per l´incarico di Direttore generale della Direzione generale delle Politiche sociali. Possono presentare la proprio candidatura i dirigenti dell´Amministrazione regionale, degli enti e delle agenzie regionali con esperienza nelle materie di competenza della Direzione generale e le persone che possiedono, in particolare, i seguenti requisiti: - diploma di laurea o laurea specialistica; - esperienza di almeno cinque anni in incarichi dirigenziali, maturata presso organismi, aziende ed enti pubblici o privati in materie di competenza della Direzione generale. La manifestazione di interesse dovrà essere presentata all´Ufficio di gabinetto dell´Assessore entro le ore 13 del 13 luglio 2015, tramite consegna a mano o pec alla casella san.Assessore@pec.regione.sardegna.it    
   
   
EMILIA ROMAGNA: PROPOSTA DI LEGGE DELLA GIUNTA PER L´INCLUSIONE SOCIALE E L´INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE PERSONE FRAGILI E VULNERABILI. INTEGRATI I SERVIZI PUBBLICI REGIONALI DEL LAVORO, SOCIALI E SANITARI PER ACCOMPAGNARE LE PERSONE IN DIFFICOLTÀ  
 
Bologna, 1 luglio 2015 – Una legge per sostenere le persone in difficoltà sociale o sanitaria ed aiutarle ad inserirsi nel mondo del lavoro, mettendo in rete i servizi sociali dei Comuni, quelli sanitari delle Asl e i Centri per l’impiego. La Giunta regionale ha approvato il testo della proposta di legge per l’inclusione sociale, che pone i presupposti istituzionali, organizzativi, gestionali e metodologici per potenziare il sostegno alle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità. Il provvedimento riguarda le persone che vivono le problematiche derivanti dall’essere disoccupati o inoccupati e contemporaneamente difficoltà di natura sociale o sanitaria. “Il lavoro è il più potente strumento di inclusione sociale – spiega l’assessore regionale al Lavoro Patrizio Bianchi – Per una società regionale inclusiva occorre evitare in via prioritaria che fenomeni temporanei nella vita delle persone evolvano in rischi di marginalità sociale. Con questo provvedimento abbiamo pensato a chi è senza lavoro anche per problematiche dovute alla dimensione sociale o a quella sanitaria, una priorità che dobbiamo assumere dopo 7 anni di crisi economica. Un esempio importante di cosa intendiamo per politiche di nuova generazione fondate sull’integrazione non solo delle risorse e degli interventi ma anche dei diversi servizi che operano sul territorio”. “La proposta di legge dimostra che è possibile combinare sulle persone sia interventi di tipo sociale che di tipo lavorativo e formativo – dice l’assessore regionale alle Politiche di Welfare Elisabetta Gualmini - L’integrazione tra i servizi rappresenta un fattore fondamentale di qualificazione dell’offerta, in quanto consente di considerare l’utente in condizione di fragilità nella sua globalità, di predisporre un programma personalizzato unitario, di ridurre i rinvii dell’utente da un servizio all’altro, eliminando le sovrapposizioni tra gli enti ed ottimizzando l’utilizzo efficiente delle risorse”. Il progetto di legge prevede il costituirsi di équipe multiprofessionali – di cui fanno parte operatori dei Centri per l’Impiego, dei Servizi sociali del Comune e del servizio sanitario dell’Ausl – che sulla base di una valutazione del “profilo di fragilità” delle persone, progettano interventi personalizzati, unitari e condivisi finalizzati all’inserimento lavorativo. L’efficacia dell’integrazione dei servizi si fonda sull’assunzione di nuove responsabilità e sullo sviluppo di nuove competenze gestionali e professionali dei responsabili e degli operatori dei servizi pubblici integrati, per sviluppare le quali la Regione promuoverà interventi periodici di formazione e sviluppo. L’inserimento lavorativo può avvenire utilizzando le diverse modalità e tipologie contrattuali esistenti. A fianco del contratto di lavoro subordinato indeterminato, che costituisce l’obiettivo principale, potranno essere impiegate forme di flessibilità e modalità di telelavoro ritenute idonee alle caratteristiche ed ai bisogni delle persone. La Regione inoltre promuoverà la stipula di contratti collettivi funzionali alle caratteristiche e alle potenzialità degli utenti. L’obiettivo dell’inserimento al lavoro e dell’inclusione sociale potranno essere raggiunti anche utilizzando le agenzie di somministrazione di lavoro con le quali la Regione può stipulare apposite convenzioni. Strumento di incontro con il lavoro saranno anche i tirocini, di cui questa legge introduce una nuova tipologia. Si tratta del tirocinio di orientamento, formazione e inserimento o reinserimento, finalizzato al rafforzamento dell’autonomia delle persone, alla loro riabilitazione e inclusione, la cui indennità sarà finanziata anche da risorse regionali e del Fondo sociale europeo. Per l’inserimento lavorativo è fondamentale il coinvolgimento di imprese e dei datori di lavoro, per questo la Regione intende promuovere la responsabilità sociale delle imprese e le opportunità di lavoro attraverso incentivi economici e rimborsi delle spese sostenute dalle aziende per acquisti e adeguamenti strumentali funzionali all’inserimento lavorativo. Una funzione rilevante di integrazione sociale e lavorativa la proposta di legge prevede venga svolta dalle cooperative sociali, attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi e attraverso lo svolgimento di attività finalizzate all´inserimento lavorativo di persone svantaggiate. L’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo può realizzarsi inoltre attraverso l’esercizio di attività autonoma e imprenditoriale, con la concessione di micro credito e di incubatori di impresa dedicati. Il progetto di legge approvato dalla Giunta ora proseguirà il suo iter in Assemblea legislativa.  
   
   
LAVORO IN SARDEGNA, VERSO IL NUOVO REPERTORIO REGIONALE DEI PROFILI DI QUALIFICAZIONE  
 
Cagliari, 1 luglio 2015 - Su proposta dell´assessore del Lavoro, Virginia Mura, la Giunta ha approvato una delibera sulla struttura del Repertorio regionale dei profili di qualificazione quale riferimento unico per il riconoscimento degli apprendimenti comunque acquisiti e per la trasparenza delle qualificazioni rilasciate, che pertanto avranno validità su tutto il territorio nazionale. Con la delibera, sono state approvate anche le linee guida e gli standard per l´erogazione del servizio e di individuazione, per la validazione delle competenze e del servizio di certificazione delle competenze stesse. L´obiettivo, come previsto dalla strategia Europa 2020, è migliorare l’occupabilità e la mobilità delle persone. Il riconoscimento delle competenze acquisite dovrà essere garantito anche agli immigrati che soggiornano in Sardegna. In questo modo, precisa la delibera, sarà agevolato il loro inserimento nel mercato del lavoro.  
   
   
LAVORO IN SARDEGNA, GARANZIA GIOVANI: RIPROGRAMMATE LE RISORSE ASSEGNATE  
 
Cagliari, 1 luglio 2015 - riprogrammata una parte delle risorse finanziarie assegnate alla Sardegna per il programma Garanzia Giovani. Lo ha deciso ieri la Giunta approvando una delibera proposta dall’assessore del Lavoro Virginia Mura. Il trasferimento di risorse da una misura all´altra si è reso necessario per ridurre alcune dotazioni sovradimensionate e, contestualmente, implementare quelle sottodimensionate. In particolare, ci sono schede per le quali si è registrato un numero elevato di richieste e di prenotazione di servizi. La più rilevante riguarda il reinserimento di giovani tra i 15 e i 18 anni in percorsi formativi ed è finalizzata a consentire ai più giovani il conseguimento di competenze spendibili nel mercato del lavoro. I giovani interessati a questa misura sono 540 e le dotazioni finanziarie hanno consentito di dare una risposta soltanto a 209 ragazzi suddivisi in 29 corsi. "È una ridistribuzione importante - ha detto l’assessore Virginia Mura - perché si tratta di corsi di istruzione e formazione professionale e, di conseguenza, affrontano efficacemente il grave problema della dispersione scolastica. I giovani potranno ottenere una qualifica e potranno essere riammessi nel circuito dell’istruzione professionale per poi arrivare anche al diploma o alla laurea". L´assessore Mura ha quindi fatto un bilancio di Garanzia Giovani a un anno dall´adozione della delibera con la quale furono programmate le risorse assegnate alla Sardegna per il programma e dall’avvio delle iscrizioni sul portale. Sono passati sette mesi dall´inizio delle attività di profilazione dei giovani iscritti. Al 6 giugno, risultano essere iscritti a Garanzia Giovani in Sardegna 32.290 ragazzi. A quasi 22 mila è stato proposto un intervento concreto sulla base dell’offerta disponibile.  
   
   
LOMBARDIA: ALTRI 150 IMMIGRATI DIRETTI DA NOI, PREFETTI DISOBBEDISCANO  
 
 Milano, 1 luglio 2015 - "Siamo ormai al teatro dell´assurdo. Veniamo a sapere dai lanci d´agenzia che altri 150 immigrati, da poche ore sbarcati a Catania, saranno trasferiti in Lombardia, la regione che ha già ospitato il 10% dei clandestini arrivati in questi due anni". Queste le parole dell´assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione della Regione Lombardia, Simona Bordonali, in merito ai nuovi sbarchi registrati a Catania. "Il Governo italiano non fa più nemmeno finta di difendere gli interessi dei lombardi e degli italiani. Le scelte politiche in materia di immigrazione stanno portando a un disastro senza precedenti nella storia. Nella stragrande maggioranza dei casi coloro che sbarcano vengono poi riconosciuti come clandestini, ma nel frattempo, per circa un anno e mezzo, i cittadini italiani pagano a tutti vitto e alloggio in hotel. Con un´Europa che ci prende per il naso e che continua a ribadire di non volersi accollare il problema dell´immigrazione, la situazione viene gestita nel peggiore dei modi. Mi piacerebbe vedere i rappresentanti del governo nelle piazze lombarde per spiegare questo ennesimo affronto" prosegue Bordonali. "A questo punto - conclude l´assessore - mi auguro solo che i prefetti lombardi abbiano il coraggio di disobbedire a queste assurde imposizioni romane e che si rifiutino di sistemare in hotel altre 150 persone".  
   
   
IMMIGRAZIONE E PROFUGHI, ZAIA: “LA RICHIESTA DI INCONTRO FATTA DA MANILDO E SINDACI PD EVASA IN QUATTRO GIORNI CON UN VERTICE IN PREFETTURA. VOGLIO CHE TUTTI I SINDACI SIANO RAPPRESENTATI, NON SOLO QUELLI DI UNA PARTE POLITICA”  
 
Venezia, 1 luglio 2015 - “Faccio presente al Sindaco Manildo, che mi aveva fatto richiesta per iscritto di un incontro a nome anche di una decina di sindaci tutti della sua parte politica, che quella domanda l’ho evasa tempestivamente facendomi promotore nel giro di quattro giorni di un vertice in Prefettura a Venezia, cui hanno preso parte anche il Prefetto Morcone e il Presidente dell’Anci del Veneto. Volevo infatti che tutti i rappresentanti del territorio fossero rappresentanti e non soltanto quelli di un partito. Io a quell’incontro c’ero e c’era anche Manildo. Forse il sindaco di Treviso ha visto un altro film o era distratto…”. Il Presidente del Veneto replica così alle dichiarazioni del Sindaco di Treviso che ha affermato “di essere ancora in attesa di un incontro con il governatore Zaia”. “Vorrei ricordare a Manildo e al governo della sua parte politica – afferma Zaia – che quello dei profughi e dell’immigrazione clandestina (perché è ormai noto che solo un terzo di chi sbarca sulle nostre coste è un richiedente asilo, il resto sono immigrati economici che nessuno riesca più a rispedire nei paesi di provenienza) è un problema diventato cronico perché qualche governo di centro sinistra dal 2012 a oggi ha sottovalutato e fatto spallucce rispetto al problema”. “Basta guardare le cifre – riprende il Presidente del Veneto – nel 2011 (governo Berlusconi) gli sbarchi sono stati circa 62 mila, ma già l’anno successivo, grazie a una politica di respingimenti e a campi allestiti nei paesi contermini alla Libia che, è bene ricordarlo, era già in guerra, gli arrivi sono scesi a 13 mila. Nel 2013 (governo di centrosinistra) eravamo già risaliti a 42 mila, nel 2014 (governo di centrosinistra) eravamo a 170 mila, nel 2015 (governo di centrosinistra) i dati tendenziali ci dicono che supereremo i 200 mila. E questo sarebbe un problema transitorio?”. “Quanto poi al sempre citato accordo del 2014 con le Regioni, che il Veneto non ha sottoscritto, in nessuna parte di quei verbali si fa accenno a competenze delle Regioni in materia (competenze che il Veneto comunque avrebbe respinto) e la gestione del problema veniva affibbiata alle Prefetture. I migranti sarebbero quindi ricaduti comunque sulle spalle dei comuni e dei sindaci. L’errore è stato quindi doppio: sottovalutazione storica del problema e gestione affidata alle Prefetture che palesemente sono in difficoltà perché non attrezzate a fronteggiare problematiche di questo tipo”.  
   
   
IMMIGRAZIONE: SERRACCHIANI, IMPEGNO GOVERNO A SMALTIRE QUOTA ECCESSO  
 
Trieste, 1 luglio 2015 - Riconosciuta ufficialmente la rotta Balcanica come flusso importante di migrazione che, a livello nazionale, coinvolge in primis il Friuli Venezia Giulia, nella regione più a Nordest d´Italia non saranno più dirottati rifugiati sbarcati al Sud via mare. Lo ha annunciato ieri a Trieste, al Tavolo Immigrazione convocato in Prefettura, il capo del dipartimento ministeriale per la cooperazione internazionale e l´integrazione, Mario Morcone, che ha nel contempo rassicurato la presidente della Regione, Debora Serracchiani, in merito ad un rapido smaltimento della quota in eccedenza di rifugiati presenti sul territorio. "In base all´accordo siglato nel luglio 2014 in sede di conferenza unificata - ha infatti spiegato Serracchiani - in Friuli Venezia Giulia sono previsti al massimo 1700 richiedenti asilo ma - ha aggiunto - al momento ne abbiamo 1000-1200 in più che, una volta pronti i 6 ´hub´ che abbiamo individuato, saranno progressivamente trasportati altrove per garantire qualità all´accoglienza nel pieno rispetto della comunità locale". "Il Friuli Venezia Giulia - ha evidenziato ancora la presidente, intervenuta con l´assessore Gianni Torrenti al Tavolo aperto a prefetti, questori e sindaci - è tra le regioni che meglio ha saputo organizzare l´emergenza. Dopo averli identificati, ora dobbiamo rendere gli ´hub´ disponibili quanto prima e, in questo senso, abbiamo riscontrato la massima disponibilità da parte del prefetto Morcone". Preso atto della necessità di snellire e velocizzare le procedure di riconoscimento o meno dello status di rifugiato (tutti d´accordo che non basterà aumentare il numero di commissioni o sottocommissioni), Serracchiani ha proposto che tutti gli ´hub´ siano dotati di spazi destinati alla Polizia per il rilascio dei documenti previsti, evitando così assembramenti davanti alle Questure nei centri cittadini, e di un laboratorio medico dove, in base alle convenzioni siglate con tutte le aziende sanitarie regionali, poter effettuare screening immediati". "C´è l´impegno dello stesso Morcone - ha precisato Serracchiani - ad intervenire, smistando le persone in altre regioni, nel momento in cui i numeri dovessero diventare eccessivi rispetto alla quota a noi originariamente assegnata. Prefetti, questori, sindaci e associazioni coinvolte - ha proseguito - si sono mostrati compatti nel volere intervenire subito e bene. La messa in pratica del piano di accoglienza condiviso con l´Anci e approvato da Regione e Cal - ha commentato la presidente - è fondamentale per evitare eccessiva pressione sulla nostra comunità". Al Tavolo Immigrazione è inoltre emerso, come successivamente riportato anche dalla stessa Serracchiani, l´ottimo risultato prodotto dal rafforzamento della sorveglianza sul confine con l´Austria, laddove sono stati arrestati una cinquantina di passeur e intercettati centinaia di migranti. "L´ottimo lavoro svolto dalle nostre Forze dell´ordine in collaborazione con quelle dei Paesi vicini - ha quindi rilevato la presidente della Regione - è servito a ridurre pressoché a zero gli ingressi nel Goriziano, mentre le maggiori criticità stanno emergendo nell´area confinante triestina dove, peraltro, il questore può vantare il fermo della ragazza francese che voleva unirsi all´Isis in Siria". "Il Friuli Venezia Giulia - ha sottolineato Morcone - si è sempre mostrato sensibile ed efficace relativamente alla questione rifugiati. La qualità dei diritti, infatti, impone singole verifiche anche se questo nostro approccio non viene condiviso da tutti i Paesi". "Non possiamo impedire la ricerca di una vita migliore - ha concluso il capo del dipartimento ministeriale, ricordando l´impossibilità di ricondurre gli immigrati nei Paesi d´origine in assenza di accordi bilaterali stipulati solo con Egitto, Tunisia, Marocco e Nigeria - e, in quest´ottica, Toscana e Friuli Venezia Giulia hanno ben identificato e realizzato la soluzione dell´accoglienza diffusa, favorendo in questo modo il minor impatto possibile sulle realtà locali a tutto vantaggio di una possibile quanto auspicata integrazione che, allo stesso tempo, significa anche abbattimento delle maggiori problematiche".  
   
   
MIGRANTI: OPERAZIONI QUASI CONCLUSE, SOLLECITA ED EFFICIENTE LA RISPOSTA ORGANIZZATIVA DELLA REGIONE SARDEGNA  
 
Cagliari, 1 luglio 2015 - Si avviano a conclusione le operazioni di assistenza e identificazione dei 456 migranti giunti ieri mattina al porto canale di Cagliari a bordo della nave della Guardia civile spagnola Rio Segura. La Regione, con la Asl 8 e la Protezione Civile regionale e il Corpo Forestale, assieme a Prefettura, Croce Rossa, 118, Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Autorità Portuale e Guardia Costiera, ha allestito l’occorrente per garantire la sicurezza e l’assistenza, considerato che le condizioni complessive dei migranti non sono buone. Dopo lo sbarco, uomini e donne sono stati sottoposti a visita medica e ai trattamenti sanitari necessari. 87 persone malate di scabbia sono in stato di isolamento. 3 persone hanno fratture agli arti. Sono 156 le donne, di cui 18 in stato di gravidanza, subito visitate da ginecologi e ostetriche. 42 i minori di cui 12 bambini, alcuni anche di pochi anni, per i quali è attivo un reparto pediatrico. Importante il coinvolgimento della Protezione Civile che ha allestito 9 grandi tende e presidia costantemente l´andamento delle operazioni. Questa mattina il presidio è stato visitato dall’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, che si è intrattenuto a lungo per verificare il corretto andamento delle operazioni. In tarda mattinata è arrivato anche il capo di gabinetto della presidenza, Filippo Spanu. Provenienti per la gran parte da Sudan, Eritrea e Senegal, i migranti in salute, che hanno trascorso la notte all’addiaccio a bordo dell´imbarcazione spagnola, vengono man mano accompagnati nei bus che li condurranno a destinazione, secondo la disponibilità degli alloggi: 217 rimangono in provincia di Cagliari, 138 troveranno accoglienza in provincia di Sassari, 59 in provincia di Nuoro e 42 in provincia di Oristano. Si riconferma in tal modo l´impegno assunto dal presidente della Regione Francesco Pigliaru per garantire adeguata assistenza ai migranti, secondo le quote stabilite negli accordi sottoscritti in sede di Conferenza delle Regioni. Permangono peraltro le richieste già sottoposte al Governo relative a una programmazione più equilibrata ed efficiente.  
   
   
PROFUGHI, FALSA LA NOTIZIA DI 400 NUOVI ARRIVI IN EMILIA-ROMAGNA VALE SEMPRE LA QUOTA DEL 6% DELLE ASSEGNAZIONI"  
 
Bologna, 1 luglio 2015 - "E´ falsa la notizia dei 400 profughi arrivati a Rimini e Imola, riportata da alcune fonti di stampa. L´emilia Romagna continua a rispettare la sua quota, nelle assegnazioni, pari al 6% del totale degli arrivi". E´ quanto dichiara Elisabetta Gualmini, Vicepresidente della Regione Emilia-romagna, a proposito del presunto arrivo di nuovi profughi. "E´ possibile - spiega Gualmini - che ci siano nuovi arrivi, sempre all´interno del nostro 6 per cento, arrivi che da sempre avvengono tramite gruppi di 50-80 persone al massimo, presso l´Hub centrale di Bologna per poi passare all´accoglienza in tutti i territori della regione. E nessun arrivo in massa è quindi previsto nelle coste della Romagna: i cittadini hanno diritto ad una informazione corretta e trasparente".