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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Gennaio 2003
INTERNET BLOCCATA DA UN ATTACCO DEI VIRUS  
 
Milano, 27 gennaio 2003 - I primi segnali del collassamento della rete si sono avuto quando in Italia, era ancora notte. Si è trattato di n attacco in grande stile di hacker che ha mandato in tilt gran parte degli snodi Internet asiatici rallentando il traffico sul web e lo scambio di email in tutto il pianeta. Tra le vittime del virus che ha attaccato Internet c´e´ la Bank of America, i cui 13 mila bancomat sono andati in tilt. Secondo una portavoce del gruppo, la rete di distributori automatici di tipo ´Atm´ della banca sara´ di nuovo disponibile nelle prossime ore. Vittima degli hacker, anche l´agenzia di stampa Associated Press, di cui alcuni servizi sono stati sospesi per un certo periodo. Nessun problema invece per il colosso mondiale della rete ´America On Line´. In ogni caso la situazione è degenerata in pochi istanti a causa di un virus simile al "Codice Rosso" che, nell´estate del 2001, infettò migliaia di computer negli Stati Uniti arrivando a un passo dal paralizzare i sistemi informatici della Casa Bianca. Anche in questo caso gli autori sono anonimi e l´epicentro dell´infezione è stata la Corea del Sud dove, per sei ore, nessuno è stato in grado di navigare in Internet. Ma i sistemi sono stati rallentati anche in Malesia, Thailandia, Giappone, Filippine e India., in tutto circa 22 mila server. Wind ha provveduto ad attivare tutti opportuni sistemi difesa sul portale Libero e grazie alla particolare architettura delle nostre piattaforme abbiamo respinto ogni tentativo di attacco senza che i nostri clienti registrassero alcun disservizio. Il monitoraggio della situazione proseguire´ anche prossime ore e prossimi giorni. E´ quanto si legge in una nota di Wind sugli attacchi subiti in queste ore dalla rete internet E si è trattato di uno degli attacchi più imponenti visti su Internet" e non a caso, l´Fbi ha subito aperto un´indagine. C´è da dire, che il virus è fastidioso e molti utenti hanno avuto difficoltà a navigare e a inviare email in pratica si è trattato di un ´invio ripetuto e a valanga di "pacchetti di informazioni" in grado di intasare i circuiti. Fino a bloccarli. In Italia gli operatori Internet si sono subito allertati ma il "baco" non ha provocato disagi evidenti. Ma non è vi è stato pericolo per i singoli utenti perché non distrugge gli hard disk né altera i programmi, il suo unico scopo è di propagarsi facendo copie di se stesso. Ogni volta che infetta un terminale, in I questo caso un server, si impadronisce di indirizzi web diffondendosi a valanga lungo le autostrade informatiche. Telecom Italia in merito all´attacco alla rete globale di Internet registrato negli Usa, in Europa e in alcune regioni asiatiche, non ha riscontrato alcun problema di navigazione sul Web grazie all´azione di ´´filtraggio´´ anti-virus predisposta fin dalle prime ore del pomeriggio.  
   
   
"IV FORUM DI DIALOGO SPAGNA - ITALIA" MINISTRO STANCA, "CON L´E-GOVERNMENT SPARIRÀ LA ´TASSA OCCULTA´ DELLA BUROCRAZIA PER LE IMPRESE EUROPEE" UN BALZELLO CHE PESA IN MEDIA PER 28 MILA € L´ANNO PER OGNI AZIENDA  
 
Valencia, 27 gennaio ´03 - L´e-government, ossia l´innovazione tecnologica applicata alla pubblica amministrazione, potrebbe far scomparire o almeno ridurre drasticamente la "tassa occulta" che la burocrazia fa pagare alle imprese europee; un balzello che secondo l´Oecd pesa per il 4% del valore della produzione industriale europea. Lo ha sostenuto il Ministro per la Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, chiudendo i lavori del "Ivforum di Dialogo Spagna-italia", a Valencia (Spagna). Il ministro ha sottolineato come questa ´tassa´ rappresenta "un costo medio annuo di 4.100 € per impiegato e di 28 mila € per ciascuna impresa comunitaria, ma con una incidenza maggiore per quelle minori, che rappresentano quasi il 90% del tessuto economico continentale". Imprese che "hanno bisogno di un mercato europeo trasparente e con poche regole certe". A tale proposito Stanca ha rilevato che "persiste una iper-regolamentazione che riduce imprenditorialità e flessibilità". Dopo aver ricordato che il Pil pro-capite europeo si è arrestato al 70% di quello Usa, "non centrando quindi la crescita del 3% del Pil europeo, previsto dagli obiettivi del vertice di Lisbona", il ministro si è soffermato sulla produttività, che "nasce dalla catena del valore ´conoscenza, ricerca, innovazione, mercato e sviluppo´, ma che non lavora bene in alcune Regioni d´Europa per l´incapacità di trasferire i risultati della ricerca in innovazione sul mercato". Il ministro Stanca ha quindi confermato che uno dei punti nodali del prossimo semestre italiano di presidenza della Ue sarà l´innovazione, che può essere volano di sviluppo mediante la creazione di una serie di servizi Pan-europei. Sarà proprio la conferenza sull´e-Government ad avviare, all´inizio di luglio, questo semestre. Nel corso del Vi Forum di dialogo Spagna-italia, il ministro Lucio Stanca ha avuto un proficuo incontro con il collega spagnolo, il ministro Jose Piquè, con il quale sono state individuate aree di collaborazione tra i due Paesi nell´innovazione e nell´e-Government e gettate le prime basi per iniziative comuni, anche a livello Mediterraneo.  
   
   
SECONDO LIIKANEN, LO SLANCIO ALL´IMPRENDITORIALITÀ È LA CHIAVE PER LA CRESCITA ECONOMICA  
 
Bruxelles, 27 gennaio 2003 - In occasione della presentazione del Libro verde sull´imprenditorialità e delle iniziative per le Pmi (piccole e medie imprese) ai protagonisti del settore, avvenuta durante un seminario tenutosi il 22 gennaio a Bruxelles, il commissario per le Imprese e la Società dell´informazione Erkki Liikanen ha sottolineato la necessità di liberare il potenziale di imprenditorialità in Europa. Sebbene il Libro verde si concentri principalmente sui futuri miglioramenti da apportare alla politica e miri ad incoraggiare e preparare un numero maggiore di persone alla professione di imprenditore in Europa, il pacchetto di documenti relativo alle Pmi (denominato "pacchetto per le Pmi") fornisce una panoramica dei recenti progressi compiuti in materia di politica per le piccole aziende in tutta Europa. Esso analizza il modo in cui gli Stati membri, i paesi candidati e la Commissione stanno applicando i principi sanciti nella Carta europea per le piccole imprese. Inoltre, illustra in dettaglio la dimensione relativa alle Pmi nelle politiche comunitarie ed indica ulteriori azioni politiche. "L´imprenditorialità svolge un´importante funzione economica, poiché funge da motore per la competitività, la creazione di posti di lavoro e la crescita economica", ha affermato Liikanen. Il Commissario ha illustrato i tre pilastri d´azione del Libro verde: la necessità di abbattere le barriere che ostacolano lo sviluppo e la crescita delle imprese, di equilibrare i rischi e i benefici dell´attività imprenditoriale e, soprattutto, di cambiare l´opinione pubblica nei confronti dell´imprenditorialità. "L´imprenditorialità è innanzitutto un atteggiamento mentale", ha affermato Liikanen. Tuttavia, secondo il Commissario, "per adottare la giusta politica, occorre effettuare la giusta analisi". Partendo da questa considerazione, la discussione è stata estesa alle parti interessate presenti alla manifestazione. In particolare, due studiosi, il professor Roy Thurik, docente di economia industriale e delle piccole aziende presso l´Università "Erasmus" di Rotterdam e il professor Juan Roure, docente di imprenditorialità presso la Iese Business School (Spagna), hanno espresso le loro osservazioni e avanzato proposte sul Libro verde. Secondo il professor Thurik, l´imprenditorialità è "l´arma segreta dell´Europa", poiché "le piccole dimensioni sono sinonimo di diversità [...]. I titolari delle piccole aziende possono permettersi di sperimentare per valutare ciò che è tecnicamente fattibile. Inoltre, possono essere innovativi e competitivi [...]. La percezione generale è che le dimensioni ridotte favoriscano la crescita economica. Pur riconoscendo al Libro verde il merito di aver stimolato un dibattito, il professor Thurik ha osservato che esso manca di "obiettivi quantitativi" che, a suo avviso, contribuirebbero a rassicurare l´opinione pubblica. Il professor Roure si è concentrato sulle modalità di crescita per le piccole e medie imprese esistenti. Come sottolinea il Libro verde, solo il 30 per cento delle Pmi europee ha ambizioni di crescita. Secondo il professor Roure questo dato è insufficiente. Pertanto, ha avanzato diverse proposte volte a promuovere la crescita: istituire un consiglio per l´imprenditorialità formato dalle autorità europee e dalle principali parti interessate, al fine di guidare il processo di cambiamento; organizzare un´importante manifestazione di comunicazione (una "giornata dell´imprenditorialità") ed elaborare un piano di continua promozione dell´imprenditorialità a tutti i livelli (formativo, locale, regionale ed europeo); creare un modello europeo per la gestione della crescita mediante l´elaborazione di strumenti "autoassemblanti", un sistema di assegnazione di premi ed un quadro di valutazione per riconoscere i progressi compiuti; sviluppare e promuovere programmi di formazione per insegnanti, minoranze e potenziali business angel; elaborare programmi volti a sostenere l´istituzione di un consiglio di amministrazione e l´applicazione delle buone prassi; accelerare la riforma dei quadri fiscale e normativo, verso un ambiente più favorevole all´assunzione del rischio e alla crescita. Al seminario ha partecipato anche Hans-werner Müller, segretario generale dell´Unione europea artigianato e piccole e medie imprese (Ueapme), il quale ha ricordato la necessità di accelerare i futuri miglioramenti delle politiche. "Se vogliamo mantenere il modello sociale europeo abbiamo bisogno di risultati". Secondo Müller, per realizzare la strategia di Lisbona e trasformare l´Europa nell´economia basata sulla conoscenza più dinamica al mondo entro il 2010, occorre ridurre la burocrazia e i tabù che gravano sull´imprenditorialità. Al seminario è intervenuto, inoltre, il presidente della Rete europea dei business angel (Eban) Peter Jungen, che ha apprezzato l´iniziativa coordinata della Dg Imprese e ha definito il Libro verde e il pacchetto per le Pmi "un´importante pietra miliare per una migliore comprensione dell´imprenditorialità in Europa". Secondo Jungen, inoltre, è importante che i business angel investano nell´imprenditorialità al fine di contribuire ad eliminare il "deficit imprenditoriale" dell´Europa. Si auspica che i risultati del seminario forniscano un contributo prezioso, grazie all´apporto di tutti i soggetti interessati, al Libro verde e al pacchetto per le Pmi. Per facilitare una risposta coerente ed esaustiva, è stata stilata una lista di dieci quesiti sull´imprenditorialità. Entro la fine di giugno 2003, sono attesi i commenti sul Libro verde e il pacchetto per le Pmi. La Dg Imprese della Commissione e la Presidenza greca stanno organizzando congiuntamente una conferenza sul futuro imprenditoriale dell´Europa, che si terrà a Salonicco il 13 febbraio e fornirà alle parti interessate un´ulteriore opportunità di esaminare il Libro verde.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA PROCEDIMENTI D´INFRAZIONE CONTRO OTTO STATI MEMBRI PER INOSSERVANZA DELLA DIRETTIVA SULLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE (VIA)  
 
Bruxelles, 27 gennaio 2003 Per proteggere l´ambiente europeo la Commissione europea ha avviato procedimenti d´infrazione nei confronti di Lussemburgo, Regno Unito, Austria, Italia, Spagna, Finlandia, Germania e Grecia. La Commissione è preoccupata per l´inosservanza da parte degli Stati membri di una normativa che prescrive la valutazione dell´impatto ambientale (Via) su progetti pubblici e privati. Il Lussemburgo - reo di inosservanza di una precedente sentenza della Corte europea di giustizia - riceverà una lettera di messa in mora (prima diffida scritta) ex articolo 228 del trattato Ce per non avere recepito correttamente un emendamento del 1997 alla direttiva Via. Il Regno Unito è stato deferito dinanzi alla Corte di giustizia per non aver effettuato una Via sul proposto progetto di sviluppo per il Crystal Palace di Londra. L´austria è stata deferita alla Corte per non aver adeguato alla direttiva la sua legislazione per la valutazione dei progetti che mirano alla ristrutturazione di aree rurali in alcuni Länder. L´italia sarà deferita alla Corte per un procedimento relativo al porto di Fossacesia e riceverà pareri motivati (ultima diffida) in altri due casi. La Spagna riceverà un parere motivato in tre casi fra di loro connessi, per aver escluso dal requisito di una Via i progetti di sviluppo urbano. Regno Unito, Germania e Grecia riceveranno pareri motivati per aver recepito in modo inadeguato la direttiva. I pareri motivati costituiscono la seconda fase dei procedimenti formali di infrazione ai sensi dell´articolo 226 del trattato Ce. In mancanza di una risposta soddisfacente entro due mesi dl ricevimento delle richieste, la Commissione può deferire i casi alla Corte di giustizia europea. Commentando queste decisioni, la signora Margot Wallström, commissaria per l´ambiente, ha dichiarato: "Deploro il fatto che la Commissione abbia dovuto agire ancora una volta nei confronti di alcuni Stati membri per richiamarli all´obbligo di effettuare valutazioni su importanti progetti ambientali, come prescrive la direttiva. La valutazione d´impatto aiuta a conseguire lo sviluppo sostenibile in tutta l´Unione europea ed è vitale per mantenere gli elevati standard di protezione stabiliti dalla normativa europea." Procedimenti contro singoli Stati membri: Lussemburgo - Il 19 febbraio 2002, la Corte europea di giustizia ha dichiarato che il Lussemburgo non aveva comunicato alla Commissione le misure nazionali prescritte per attuare completamente un emendamento del 1997 alla direttiva Via (Causa C-366/00). Tale emendamento in sostanza aggiorna e rafforza le disposizioni originali della direttiva. Dal momento della pronuncia della Corte, le autorità lussemburghesi hanno informato la Commissione che stanno procedendo in vIa prioritaria al recepimento. Tuttavia, sulla controversia si pronuncerà il Conseil d´Etat di Lussemburgo e non si può prevedere una data dell´entrata in vigore delle misure. Pertanto, la Commissione ha invIato una lettera di costituzione in mora al Lussemburgo, avvIando un procedimento ai sensi dell´articolo 228 del trattato Ce per non aver ottemperato alle pronunce della Corte. Tale procedimento può dar luogo all´irrogazione di pesanti ammende nei confronti degli Stati membri qualora persistano ad attuare in modo inadeguato le pronunce. Regno Unito - La Commissione ha deciso di deferire il Regno Unito alla Corte di giustizia, ai sensi dell´articolo 226 del trattato Ce, per non aver effettuato una valutazione di impatto ambientale su un progetto relativo a un grande cinema multisala e a un centro divertimenti al Crystal Palace di Londra. Le autorità del Regno Unito non hanno eseguito la valutazione sebbene il progetto eccedesse la soglia della valutazione stabilita negli orientamenti ufficiali in materia di analisi preliminare. Il procedimento dinanzi alla Corte si riferisce anche alla questione generale della maniera in cui il Regno Unito applica la direttiva nel caso di autorizzazioni relative a progetti di sviluppo. La legislazione del Regno Unito prevede che alcune questioni possano essere "riservate" al momento del rilascio dell´autorizzazione di un progetto di sviluppo, per essere considerate più tardi. Pertanto, tali "questioni riservate" sembrano escludere l´esperimento della Via prescritto dalla direttiva. In un´altra vertenza, il Regno Unito riceverà un parere motivato relativo al sistema di concessione di "certificati di regolarizzazione" a progetti come depositi di rottami, che potrebbero invece essere disciplinati dalla direttiva. Tali certificati proteggono l´operatore dall´azione penale prevista dalla normativa sui piani urbanistici. Il loro effetto è di esentare tali progetti dal requisito di un permesso e perciò dal dover considerare se si possa prescrivere una Via. La Commissione ritiene che il "certificato di regolarizzazione" possa essere concesso solo quando la normativa della valutazione d´impatto ambientale sia stata rispettata. Austria La Commissione ha deciso di deferire l´Austria alla Corte di giustizia in seguito alla mancata adozione da parte dei Länder Burgenland, Carinzia e Salisburgo di norme che garantiscano che i progetti riguardanti la ristrutturazione di determinate aree rurali siano soggetti alla Via. Tali norme comunitarie sono in vigore dal 1997. Italia La Commissione ha deciso di deferire l´Italia alla Corte di giustizia in seguito alla decisione delle autorità italiane di non ritenere necessaria una valutazione d´impatto ambientale per un progetto di un porto da diporto a Fossacesia (Chieti). La Commissione non è convinta che raggiungendo tale conclusione le autorità abbiano tenuto in sufficiente considerazione la presenza nelle vicinanze di un sito classificato come soggetto a protezione speciale ai sensi della direttiva "Habitat"(1). La direttiva "Via" prevede che, nel determinare l´eventuale necessità di svolgere una valutazione d´impatto ambientale di un progetto, le autorità prendano in piena considerazione queste zone sensibili. Inoltre l´Italia riceverà un parere motivato in relazione a lavori strutturali nel porto di Olbia. Sulle finalità del progetto non è stato espresso nessun ´parere preliminare´ - quale previsto dalla direttiva Via - in merito alla necessità di una Via. Inoltre, l´Italia riceverà un parere motivato per aver concesso un´esenzione ai sensi della legislazione nazionale del 1996 relativa alla Via in "situazioni d´emergenza". Tale esenzione non è prevista dalla direttiva Via. La normativa italiana non è conforme alla direttiva in quanto permette che, in situazioni d´emergenza, singoli progetti non vengano assoggettati alle disposizioni della direttiva e non si conformino alle deroghe ivi previste o alle restrizioni previste dai suoi articoli 2 e 3. Spagna La Spagna riceverà un parere motivato per non aver applicato la direttiva nel caso di tre progetti di sviluppo urbano connessi fra di loro. La direttiva Via prevede che le autorità effettuino un esame caso per caso o fissino soglie per i progetti di sviluppo urbano in modo da stabilire se per tali progetti sia necessaria una Via. Secondo la legislazione spagnola, i progetti di sviluppo urbano sono esclusi dall´obbligo della Via qualora si tratti di zone urbane. In altri termini, in relazione a tali progetti la legislazione spagnola non è conforme alla direttiva. Una vertenza è sorta in seguito a una denuncia contro un progetto di sviluppo urbano di grandi dimensioni a Madrid. Gli altri casi riguardano un progetto per un parco di divertimenti a Paterna (Valencia), contro il quale è stata presentata una petizione presso il Parlamento europeo ed un progetto edilizio a Zamora, sulle rive del fiume Duero. Quest´ultimo caso ha origine in una denuncia. Grecia La Grecia riceverà un parere motivato riguardo ad un impianto di trattamento di acque reflue a Gerani (Crete). La vertenza è sorta in seguito ad una denuncia: in essa si affermava che non erano state effettuate né una preventiva Via né una pubblica consultazione come previsto dalla direttiva per quanto riguarda il progetto dell´impianto a Gerani. Infatti, le autorità greche hanno autorizzato la costruzione dell´impianto prima di effettuare una Via. Finlandia La Finlandia riceverà un parere motivato poiché la legislazione notificata per recepire l´emendamento del 1997 alla direttiva Via nella provincia di Åland non garantisce che tutti i progetti atti ad avere un impatto ambientale importante siano sottoposti alla procedura di autorizzazione. Germania La Germania riceverà un parere motivato poiché la maggior parte dei Länder non hanno attuato o non hanno attuato in modo corretto la direttiva Via in relazione ai progetti di costruzione stradale. Contesto normativo La direttiva sulla valutazione dell´impatto ambientale Questa direttiva(2), che costituisce un elemento importante della legislazione comunitaria sull´ambiente, impone agli Stati membri di eseguire una valutazione di impatto ambientale (Via) per determinati progetti pubblici e privati prima della loro autorizzazione, qualora essi possano avere effetti significativi sull´ambiente. Per alcuni progetti (ad esempio la costruzione di autostrade) elencati nell´allegato I alla direttiva, tale valutazione è obbligatoria. Per altri (come i progetti di sviluppo urbano) elencati nell´allegato Ii, gli Stati membri devono effettuare un´analisi preliminare per determinare quali progetti necessitano una valutazione. Essi possono applicare soglie o criteri, effettuare esami caso per caso o optare per una combinazione di questi approcci, con l´obiettivo di garantire la valutazione di tutti i progetti significativi sotto il profilo dell´impatto ambientale. L´obiettivo di una Via è di individuare e descrivere l´impatto ambientale dei progetti, nonché valutarli per poterne prevenire o mitigare gli effetti. Durante la procedura Via il pubblico può intervenire ed esprimere le sue preoccupazioni ambientali in merito al progetto. La procedura di autorizzazione deve tener conto dei risultati della consultazione. La legislazione nazionale necessaria avrebbe dovuto entrare in applicazione nel luglio 1988. Nel 1997 è stata adottata una modifica alla direttiva. Pur mantenendo il quadro fondamentale della direttiva originaria, la modifica rafforza numerosi dettagli: è aumentato il numero dei progetti per i quali è obbligatoria la sottoposizione alla Via, ha introdotto maggiori e più dettagliati criteri per decidere se una Via sia necessaria in altri casi, ha disposto che gli autori dei progetti forniscano informazioni su possibili alternative esaminate, e ha previsto che il responsabile delle decisioni le motivi anche nel caso in cui l´autorizzazione sia stata concessa. Gli Stati membri dovevano adottare entro il marzo 1999 le normative nazionali necessarie per questa modifica. Procedimento di infrazione L´articolo 226 del trattato prevede che la Commissione intervenga nei confronti degli Stati membri che non rispettano i propri obblighi. Se il mancato rispetto del diritto comunitario giustifica, a giudizio della Commissione, l´avvio di una procedura di infrazione essa indirizza allo Stato inadempiente una lettera di messa in mora o "intimazione" (primo richiamo scritto), chiedendogli di presentare le proprie osservazioni entro un preciso termine, fissato generalmente in due mesi. In base alla risposta, o alla mancata risposta, la Commissione può decidere di indirizzare allo Stato membro interessato un parere motivato, nel quale chiarisce in modo inequivocabile perché ritiene che il diritto comunitario non sia stato rispettato ed invita lo Stato membro a conformarvisi entro un preciso termine, in genere di due mesi. Qualora lo Stato membro non si conformi a tale parere nel termine fissato dalla Commissione, questa può adire la Corte di giustizia. Gli Stati inadempienti che dovessero continuare a non conformarsi alla sentenza della Corte di giustizia, potrebbero a questo punto essere nuovamente deferiti dalla Commissione alla Corte, come previsto dall´articolo 228 del trattato. A norma dello stesso articolo la Commissione potrebbe infine chiedere alla Corte di condannare tali Stati al pagamento di una somma forfettaria.  
   
   
TREMONTI SI CONGRATULA PER L´ACCORDO FMI - ARGENTINA/ TREMONTI WELCOMES IMF AGREEMENT WITH ARGENTINA  
 
Roma, 24 gennaio 2003 - Il Ministro dell´Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, si congratula per l´approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione del Fondo Monetario Internazionale, del programma di transizione a favore dell´Argentina. Il programma, che estende fino ad Agosto i finanziamenti delle istituzioni finanziarie internazionali e dovrebbe essere sostituito successivamente con un programma di più lungo termine, consente al Governo argentino di intensificare il processo di risanamento e di riforma necessario per rilanciare l´economia argentina. Consente altresì al Governo argentino di avvIare i negoziati con i creditori privati in vista di una ristrutturazione dei propri debiti a condizioni eque.  
   
   
CONTATTI MINISTERO - STM  
 
Roma, 24 gennaio 2003 - Con riferimento a notizie di stampa riguardanti la società Stm, il Ministero dell´Economia e delle Finanze comunica che nella giornata di oggi sono intervenuti contatti tra i vertici dell´amministrazione finanziaria e della Stm per affrontare e risolvere i problemi interpretativi della normativa sul credito d´imposta, di modo da favorite l´insediamento produttivo della società in Sicilia  
   
   
SEAT PAGINE GIALLE: ASSEMBLEA SPECIALE DEGLI AZIONISTI POSSESSORI DI AZIONI DI RISPARMIO  
 
Roma, 27 gennaio 2003 Telecom informa gli Azionisti possessori di azioni di risparmio Seat Pagine Gialle S.p.a. Che, non essendo assicurato il numero delle azioni occorrenti per la validità dell´assemblea indetta per i giorni 27 e 28 gennaio 2003 alle ore 10.00, rispettivamente in prima e seconda convocazione, l´assemblea speciale si terrà in terza convocazione mercoledì 29 gennaio 2003 alle ore 10.00, in Torino presso la sede secondaria della Società in Via Aurelio Saffi 18, come previsto dall´avviso di convocazione pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 18 dicembre 2002, e sui quotidiani nazionali Il Sole 24Ore il 13 gennaio 2003 e Milano Finanza il 14 gennaio 2003.  
   
   
MONDADORI: CALENDARIO 2003 DEGLI EVENTI SOCIETARI  
 
Segrate, 27 gennaio 2003 - Arnoldo Mondadori Editore S.p.a. Rende noto il calendario 2003 relativo ai Consigli di Amministrazione per l´approvazione del progetto di bilancio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2002, della relazione semestrale al 30 giugno 2003 e delle relazioni trimestrali al 31 marzo 2003 e al 30 settembre 2003: Lunedì 24 marzo Progetto di bilancio e bilancio consolidato 2002; Lunedì 12 maggio Trimestrale al 31 marzo 2003; Mercoledì 10 settembre Semestrale al 30 giugno 2003; Giovedì 13 novembre Trimestrale al 30 settembre 2003. L´assemblea degli azionisti per l´approvazione del bilancio dell´esercizio 2002 è programmata, in prima convocazione, lunedì 28 aprile e in seconda convocazione lunedì 5 maggio 2003. Eventuali variazioni saranno tempestivamente comunicate. In relazione al disposto dell´art. 82 comma 2 della deliberazione Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 si comunica che il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2002 approvati dal Consiglio di Amministrazione saranno resi disponibili, presso la sede sociale e la Borsa Italiana S.p.a., entro il termine del 31 marzo 2003 e che la relazione semestrale al 30 giugno 2003 sarà resa pubblica entro il termine del 13 settembre 2003. Conseguentemente la società è esonerata dalla pubblicazione delle relazioni trimestrali riferite al quarto trimestre dell´esercizio 2002 ed al secondo trimestre dell´esercizio 2003.  
   
   
MARCONI PLC: AGGIORNAMENTO SULL´ANDAMENTO DEL GRUPPO TRIMESTRE CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2002 VENDITE NEL CORE PARI A 456 MILIONI DI STERLINE; FLESSIONE DEL 5% RISPETTO AL TRIMESTRE PRECEDENTE, SIMILE ALLA PERCENTUALE REGISTRATA NELLO SCORSO TRIMESTRE  
 
Londra, 27 gennaio 2003 -Marconi ha fornito un aggiornamento sull´andamento del Gruppo nel trimestre chiuso al 31 dicembre 2002. Le informazioni contenute in tale aggiornamento sono basate su dati preliminari e non certificati. Il Gruppo pubblichera´ una sintesi delle informazioni finanziarie non certificate relative al trimestre chiuso al 31 dicembre 2002 di Marconi plc intorno alla fine di febbraio 2003. Mike Parton, Chief Executive, ha dichiarato: "Sebbene il fatturato abbia registrato un leggero calo, tutti gli indicatori chiave di performance hanno registrato ulteriori miglioramenti. I costi sono ulteriormente calati. Nel trimestre abbiamo generato cassa, i margini sono piu´ alti rispetto al trimestre precedente e siamo sulla buona strada per il ritorno ad un risultato operativo positivo. "Questi risultati, uniti ai passi in avanti registrati nel processo di ristrutturazione finanziaria -sebbene piu´ lenti rispetto a quanto avremmo desiderato- ci rendono fiduciosi nel futuro." Anche nel corso del terzo trimestre le condizioni del mercato delle telecomunicazioni sono rimaste difficili. Anche se sono stati registrati segnali di stabilizzazione in alcune aree dell´Europa, Medio Oriente e Africa (Emea), ad esempio nel Sud Europa, il mercato nordamericano e´ stato caratterizzato da un´ulteriore contrazione degli investimenti da parte di alcuni importanti operatori di telecomunicazioni verso la fine del loro anno finanziario (Dicembre). Nel Centro America ed in America Latina (Cala) il mercato e´ rimasto nel trimestre relativamente stabile, anche se il livello di investimenti effettuati dai principali operatori della regione e´ rimasto basso. In Asia-pacifico (Apac) il mercato australiano e´ rimasto sostenuto mentre quello cinese e´ stato piu´ critico a causa di ritardi negli investimenti dovuti a riorganizzazioni attuate da clienti chiave, ritardi nell´implementazione di alcuni progetti di costruzione di reti e una piu´ forte pressione sui prezzi su nuovi business. Nel terzo trimestre gli ordini nel Core sono aumentati di circa l´8 per cento, raggiungendo 411 milioni di sterline (secondo trimestre: 379 milioni di sterline). Cio´ e´ dovuto ad un aumento degli ordini ricevuti dal settore dei Network Services ed in particolare all´aggiudicazione nel periodo dell´estensione di due significativi contratti in Gran Bretagna: il primo ricevuto dalla Metropolitana di Londra per la fornitura di nuovi servizi di comunicazione per la Jubilee Line ed il secondo da Bt per la fornitura di servizi per la loro rete a banda stretta. Il rapporto fra ordini ricevuti e fatturato (Book to Bill) nel core e´ stato pari a 0.9, rispetto allo 0.8 registrato nel trimestre precedente. Il Book to Bill nel settore Network Equipment e´ aumentato da 0.9 a 1.0 ma l´incremento globale e´ dovuto ad un miglioramento registrato nei Network Services, aumentato da 0.6 a 0.8 principalmente grazie ai nuovi ordini registrati nel periodo e descritti nel paragrafo precedente. Al 31 Dicembre 2002 il portafoglio ordini nel Core e´stato pari a 761 milioni di sterline (916 milioni di sterline al 30 settembre 2002). La diminuzione e´ principalmente dovuta all´uscita del Gruppo dall´attivita´ di servizi It in outsourcing nel Nord America (circa 100 milioni di sterline) e per la restante parte ad alcuni contratti a lungo termine relativi a servizi ed assistenza, in particolare in Gran Bretagna e Medio Oriente Fatturato nel Core per area geografica
Milioni di sterline Fy03
Q1 Q2 Q3
Emea 285 285 287
Us 153 142 127
Apac 47 45 29
Cala 25 10 13
Core 510 482 456
Nel terzo trimestre le vendite nel Core sono diminuite di 26 milioni di sterline, di circa il 5 per cento rispetto al trimestre precedente, attestandosi sui 456 milioni di sterline. Nel terzo trimestre dello scorso anno le vendite nel Core ammontavano a 632 milioni di sterline: e´ stata pertanto registrata una flessione del 28 per cento rispetto allo stesso periodo dell´anno scorso. I modesti miglioramenti registrati in Emea e Cala sono stati ampiamente controbilanciati dalle flessioni registrate negli Usa e Apac. In Emea, le vendite sono aumentate di 2 milioni attestandosi a 287 milioni, circa l´1 per cento in piu´ rispetto al secondo trimestre. Le vendite in Gran Bretagna sono rimaste stabili rispetto al trimestre precedente con un minor volume di vendite relativo ad apparati per reti ottiche, controbilanciato da un aumento delle vendite dei sistemi voce e dei servizi di supporto al cliente. In Italia le vendite nel Core sono aumentate come conseguenza delle attivita´ in corso a fronte di contratti quadro esistenti, in uno scenario nel quale gli operatori continuano ad implementare le proprie dorsali ottiche e reti di accesso. Le vendite in Germania nel periodo sono calate, a causa di ulteriori tagli negli investimenti effettuati da clienti del Gruppo operanti nel settore delle reti fisse e mobili nonche´ a causa di ulteriori ritardi nel lancio di reti mobili di terza generazione (3G) gia´ pianificati da alcuni operatori 3G. Negli Usa, le vendite sono diminuite di 15 milioni di sterline (-11 per cento) attestandosi a 127 milioni, come conseguenza della perdurante criticita´ del mercato e di una diminuzione delle vendite negli apparati e servizi Bbrs al Federal Government Usa, dopo un alto volume di vendite registrato nel trimestre precedente e di tipo stagionale. In Apac, le vendite sono calate del 36 per cento (-16 milioni di sterline) attestandosi a 29 milioni di sterline. Il principale fattore che ha portato a tale flessione e´ stato il minor volume di vendite registrato in Cina, a causa di ritardi negli investimenti e nell´implementazione di progetti di costruzione di reti da parte di alcuni clienti cinesi del Gruppo. La riduzione nelle vendite riflette inoltre il completamento della dismissione nella Regione delle attivita´ di servizi e software wireless avvenuta nel settembre 2002. Questo settore aveva registrato 3 milioni di sterline nel secondo trimestre. Le vendite nel Cala sono aumentate di 3 milioni di sterline (+30 per cento) attestandosi a 13 milioni di sterline rispetto al trimestre precedente; cio´ e´ dovuto all´acquisizione di due contratti per apparati di Commutazione a Larga Banda in Messico ed in Brasile. Sebbene la situazione politica in alcune aree della regione abbia mostrato alcuni segnali di stabilita´ nel periodo, in generale le condizioni del mercato delle telecomunicazioni permangono critiche. Fatturato nel Core per aree di prodotto
Milioni di sterline Fy03
Q1 Q2 Q3
Optical Networks 134 108 96
Broadband Routing and Switching (Bbrs) 38 35 32
European Access 59 69 69
North American Access 25 23 23
Outside Plant & Power (Opp) 46 34 30
Other Network Equipment 14 15 11
Network Equipment 316 284 261
Installation, Commissioning & Maintenance (Ic&m) 97 89 93
Value-added Services (Vas) 97 109 102
Network Services 194 198 195
Core 510 482 456
Le vendite delle attivita´ basate negli Usa (cioe´ delle attivita´ relative ad apparati e servizi di Bbrs, Opp e Accesso Nord America) sono state pari a 125 milioni di sterline e sono incluse nelle vendite Core sopra riportate (secondo trimestre: 140 milioni di sterline). Le vendite di Apparati di Rete (Network Equipment) sono scese dell´8 per cento attestandosi a 261 milioni di sterline (secondo trimestre: 284 milioni di sterline), principalmente a causa di minori vendite nelle Reti Ottiche (Optical Networks) e Altri Apparati di Rete (Other Network Equipment).le vendite nel Bbrs e Opp sono calate rispetto al trimestre precedente mentre le vendite dei sistemi di Accesso sia in Europa sia in Nord America sono rimaste a livelli stabili. Le attivita´ nei Servizi di Rete (Network Services) sono state piu´ flessibili, in particolare laddove tali servizi non sono direttamente correlati alla fornitura di apparati di rete. Globalmente, le vendite nei Servizi di Rete sono rimaste relativamente stabili attestandosi a 195 milioni di sterline (secondo trimestre: 198 milioni di sterline). Nelle Reti Ottiche (Optical Networks), la flessione dell´11 per cento che ha portato a vendite pari a 96 milioni di sterline (secondo trimestre: 108 milioni) e´ stata principalmente dovuta a minori volumi di vendita in Apac a causa delle difficili condizioni del mercato ed in particolare , come gia´ evidenziato, di quello cinese. Le vendite di Optical Networks in Emea sono rimaste stabili a livello globale rispetto al trimestre precedente, con una minore domanda di apparati di trasmissione core da parte degli operatori di rete britannici controbilanciata da maggiore vendite in Italia e Medio Oriente. Nel corso del terzo trimestre l´Sdh ha rappresentato l´89 per cento delle vendite di Optical Networks (secondo trimestre: 87 per cento) ed il Dwdm il 7 per cento (secondo trimestre: 11 per cento); la percentuale rimanente e´ relativa alla vendita di sistemi di gestione di rete. A Gennaio 2003 Marconi ha annunciato l´aggiudicazione di un nuovo contratto biennale con Telecom Italia del valore di circa 15 milioni di Euro per la fornitura di un´architettura di rete ottica basata sulla nuova generazione di cross connect digitali del Gruppo, Msh2k, lanciati di recente. Le vendite di apparati Bbrs sono scese del 9 per cento a 32 milioni di sterline (secondo trimestre: 35 milioni di sterline). Le vendite di servizi Bbrs, che per motivi di reportistica esterna sono consolidate all´interno di Network Services, sono scese del 25 per cento a 18 milioni di sterline (secondo trimestre: 24 milioni di sterline). Tale flessione e´ stata principalmente dovuta a minori volumi di prodotti e servizi consegnati al Federal Government Usa dopo l´alto livello di vendite, di tipo stagionale, registrato nel trimestre precedente, alla fine dell´anno finanziario di questo importante cliente. Le vendite ad altri clienti in Nord America ed Emea sono rimaste stabili rispetto al trimestre precedente. Le vendite in Apac sono diminuite come conseguenza delle difficili condizioni del mercato, mentre le vendite nel Cala hanno registrato un modesto aumento a seguito di due contratti siglati con Telefonica (Brasile) e la Supreme Court (Messico). Nel mese di dicembre 2002 Marconi ha inoltre annunciato la prima vendita in Europa del suo commutatore multiservizio Bxr 48000, lanciato di recente, ad una importante istituzione finanziaria. Le vendite nell´Accesso europeo sono rimaste stabili a 69 milioni di sterline (secondo trimestre: 69 milioni di sterline). Le vendite di sistemi di accesso fixed wireless in Germania sono calate rispetto al trimestre precedente come conseguenza di un minor volume di investimenti effettuati dai principali operatori mobili tedeschi. La flessione e´ stata controbilanciata da maggiori vendite di sistemi voce in Gran Bretagna dovute principalmente ad un aggiornamento software e di Dslams ad alta densita´ (Access Hub) in Italia e Cala. Nel corso del terzo trimestre Marconi ha annunciato la prima vendita del sistema Softswitch -lanciato di recente- a Jersey Telecom. L´8 Gennaio 2003, il Gruppo ha annunciato l´aggiudicazione di un nuovo contratto relativo alla piattaforma Access Hub da parte dell´operatore francese Ldcom. Le vendite nell´Accesso Nord America sono rimaste stabili a 23 milioni di sterline (secondo trimestre: 23 milioni di sterline). Bell South rimane il principale cliente di apparati per l´Accesso in Nord America e continua ad utilizzare le soluzioni di accesso in rame e fiber-to-the-curb. Le vendite di apparati Opp sono scese del 12 per cento attestandosi a 30 milioni di sterline (secondo trimestre: 34 milioni). Le vendite di servizi Opp, che per motivi di reportistica esterna sono consolidate nei Network Services, sono scese dell´8 per cento a 22 milioni di sterline (secondo trimestre: 24 milioni di sterline). Tale flessione e´ in linea con la tendenza globale del mercato degli apparati e servizi Opp nelle Americhe ed il Gruppo ritiene che tale business continui a mantenere un importante posizione di mercato nel suo settore specifico. Le vendite degli Altri Apparati di Rete sono scese di 4 milioni di sterline (-27 per cento), attestandosi ad 11 milioni di sterline (secondo trimestre: 15 milioni di sterline). La flessione e´ stata registrata in Apac ed e´principalmente dovuta al completamento di un contratto nella Regione avvenuto nel corso del trimestre precedente. Le vendite di Ic&m sono aumentate di 4 milioni di sterline (+4 per cento), attestandosi a 93 milioni di sterline (secondo trimestre: 89 milioni di sterline). Le vendite sono aumentate in Gran Bretagna in parte grazie all´impegno del Gruppo sulla riduzione dei tempi che intercorrono fra la fornitura degli apparati e la loro installazione e commissioning. Tale risultato e´ stato parzialmente controbilanciato dalla diminuzione registrata nelle vendite dei servizi Opp negli Usa come sopra descritto. Le vendite nei Vas sono scese di 7 milioni di sterline (-6 per cento) a 102 milioni di sterline (secondo trimestre: 109 milioni di sterline). Cio´ e´ principalmente dovuto a minori volumi di vendita relativi a servizi Bbrs al Governo Federale Usa ed in particolare ad un importante contratto di servizi nel settore aeroportuale vicino al completamento, oltre che a minori vendite registrate nei servizi di outsourcing It prima dell´uscita del Gruppo da questa attivita´ (uscita completata nel mese di dicembre 2002). Le vendite di Integrated Systems e Wireless Services sono rimaste relativamente stabili rispetto al trimestre precedente. Anche nel terzo trimestre Marconi ha continuato a registrare il supporto della sua solida base clienti, composta in prevalenza da operatori incumbent ed agenzie governative. La maggioranza delle vendite Core del periodo scaturiscono da contratti quadro in essere. I dieci principali clienti nel corso del terzo trimestre sono stati Bellsouth, Bt, Ericsson, Metro City Carriers, Telecom Italia, Telkom South Africa, Uk Government, Us Federal Government, Verizon ed il Gruppo Vodafone. Su base complessiva, questi clienti hanno rappresentato il 46 per cento delle vendite nel core per il terzo trimestre (secondo trimestre: i 10 principali clienti hanno rappresentato il 48 per cento). Bt rimane il principale cliente del Gruppo e rappresenta il 19 per cento delle vendite nel Core per il terzo trimestre (secondo trimestre: 19 per cento). Anche se i volumi di fatturato sono calati, il margine lordo nel Core ha registrato un piccolo miglioramento rispetto al margine registrato prima degli accantonamenti per rischi di magazzino nel secondo trimestre (secondo trimestre: 21.6 per cento sulle vendite). Tale miglioramento e´ stato raggiunto grazie ad ulteriori risparmi sui costi nella Supply Chain e nelle attivita´ dei Servizi. Sebbene i processi contabili per il terzo trimestre non siano ancora stati completati, il Gruppo non prevede di effettuare ulteriori accantonamenti per rischi di magazzino nel periodo. Sono stati registrati ulteriori sostanziali progressi verso il raggiungimento dell´obiettivo di Gruppo di ridurre il livello di costi operativi su base annua a 520 milioni di sterline entro la fine del corrente anno finanziario. Alle fine del terzo trimestre il livello di costi operativi e´ sceso a circa 550 milioni di sterline rispetto ai 635 milioni di sterline registrati alla fine del trimestre precedente. I risparmi sono stati riscontrati su tutte le principali aree di spesa (ricerca e sviluppo, vendite e marketing e spese generali ed amministrative). I risparmi sono derivati per la maggior parte da riduzioni di personale. Inoltre, nel corso del trimestre sono state avvIate ulteriori azioni di riduzione costi ed il Gruppo rimane in linea rispetto all´obiettivo di raggiungere un livello di costi operativi su base annua pari a 450 milioni di sterline nel corso dell´anno finanziario che si chiudera´ il 31 Marzo 2004. I dipendenti nel Core sono scesi di circa 3000 unita´ rispetto alla fine di settembre 2002; alla fine di dicembre il numero di dipendenti era appena sopra le 16.000 unita´. Sul numero totale di dipendenti che hanno lasciato il Gruppo nel periodo, circa 500 facevano parte di Atc, azienda del Gruppo operante in Sudafrica, di cui e´ stata completata la dismissione nel mese di dicembre 2002. Sono state identificate ed annunciate ulteriori 1400 unita´ in eccesso, che lasceranno il Gruppo nei prossimi mesi, portando ad un headcount globale di circa 14.600 unita´.Il Gruppo prevede di impiegare circa 14.000 dipendenti nel Core business. Come gia´ anticipato, il Gruppo continuera´ a sostenere esborsi di cassa straordinaria al fine di completare le riduzioni di personale programmate. La performance operativa complessiva del Core business e´ migliorata significativamente rispetto ai trimestri precedenti dell´anno finanziario, come conseguenza dell´aumento registrato nel margine lordo del Core e degli ulteriori risparmi sui costi operativi ottenuti nel periodo. Cassa / Indebitamento Netto Sono stati registrati significativi progressi verso il raggiungimento del punto di pareggio relativo al flusso di cassa. Il Gruppo ha registrato un flusso di cassa positivo nel corso del trimestre, principalmente grazie al miglioramento della performance operativa ed a riduzioni nel capitale circolante rispetto al trimestre precedente. Le uscite di cassa non operative collegate al programma di riduzione personale in corso ed il pagamento di interessi sono stati parzialmente controbilanciati da un rimborso tasse incassato nel periodo. In totale il saldo cassa del Gruppo e´ rimasto complessivamente stazionario rispetto a quanto registrato a fine Settembre. Al 31 dicembre 2002 l´indebitamento netto era pari a 2.8 miliardi di sterline e comprendeva 3.9 miliardi di indebitamento finanziario lordo, composto da 1.7 miliardi di sterline di debito scaturente da obbligazioni in Euro e Dollari Usa, 2.1 miliardi di sterline di indebitamento Banche Sindacate (comprensivo di 30 milioni di sterline relative alla conversione di oneri per copertura tassi di interesse nel corso del trimestre e 54 milioni di sterline relativi alla conversione di oneri per copertura tassi di interesse nel corso del primo semestre) e 0.1 miliardi di sterline di indebitamento bilaterale e di altre banche controbilanciato da 1.1 miliardi di cassa. Non si e´ tenuto conto dell´impatto sulla Ristrutturazione Finanziaria proposta. Ristrutturazione Finanziaria Il 16 dicembre 2002 Marconi ha annunciato alcune modifiche ai Preliminari di Accordo indicativi e non vincolanti relativi alla ristrutturazione finanziaria di Marconi plc e della sua consociata partecipata al 100 per cento Marconi Corporation plc, nonche´ modifiche alla garanzia ad interim fornita alle banche sindacate, agli obbligazionisti e ad alcune operazioni su derivati finanziari. Dopo tale annuncio Marconi ha registrato progressi concreti verso la finalizzazione sia della documentazione di Schema che verra´ trasmessa ai Creditori di Schema sia del Prospetto correlato alla quotazione di Marconi Corporation alla Borsa di Londra. I termini descritti nell´annuncio del 16 dicembre sono stati riportati nella documentazione relativa alla ristrutturazione che e´ ora sostanzialmente ultimata. Inoltre, i tecnicismi che permetteranno alle Senior Notes di essere denominati in Euro con una possibile opzione in dollari Usa entro alcune limitazioni sono stati chiariti e permetteranno ai creditori, a loro discrezione, di richiedere Senior Notes in Euro o Dollari Usa, fatte salve alcune limitazioni.Si stanno inoltre registrando buoni progressi nella negoziazione mirata alla finalizzazione dei termini della linea "superpriority" di performance bond pari a 50 milioni di sterline e delle linee di capitale circolante di Marconi negli Usa. Anche se i progressi ottenuti nella preparazione della documentazione necessaria per la Ristrutturazione sono stati significativi, non sara´ possibile mantenere la scadenza dichiarata a dicembre di inoltro ai Creditori di Schema della relativa documentazione nel mese di Gennaio 2003, con data di completamento della Ristrutturazione prevista entro il 15 Marzo 2003. Considerata la complessita´ degli accordi da documentare, Marconi oggi ritiene che la finalizzazione della documentazione possa essere completata entro le prossime settimane e che la documentazione di Schema possa essere consegnata ai creditori verso la fine di febbraio dopo l´audizione iniziale al Tribunale. Si prevede quindi che l´implementazione della Ristrutturazione avverra´ ad Aprile. Marconi prevede tuttora di completare la Ristrutturazione secondo i termini annunciati il 29 Agosto 2002 ed il 16 Dicembre 2002. Il Gruppo rimane in linea rispetto all´obiettivo di distribuzione di 260 milioni di sterline di cassa ai creditori, di cui 95 milioni sono stati gia´ versati ai creditori finanziari. Il Board di Marconi continua a ritenere che la Ristrutturazione proposta garantisca gli interessi di Marconi e di tutti i suoi interlocutori. Il Board ritiene che continuera´ a ricevere il supporto dei coordinatori delle banche sindacate e degli obbligazionisti per quanto riguarda la finalizzazione della documentazione necessaria a rendere effettiva la Ristrutturazione. Il Board si incontrera´ con le banche sindacate e con il comitato informale degli obbligazionisti per ottenere il supporto del gruppo di creditori rispetto all´estensione della tempistica.
 
   
   
NOKIA MANTIENE UN´ECCELLENTE REDDITIVITÀ E UN CASH FLOW MOLTO ELEVATOI VOLUMI E LA QUOTA DI MERCATO DEI TELEFONI CELLULARI MOSTRANO I MASSIMI LIVELLI MAI RAGGIUNTI IL FATTURATO NETTO È AUMENTATO DELL´1% FINO A 8.843 MILIONI DI EURO (8.788 MILIONI DI EURO NEL QUARTO TRIMESTRE 2001)  
 
Milano, 27 gennaio 2003 - L´utile di esercizio proforma è aumentato del 4% fino a 1.655 milioni di Euro (1.589 milioni di Euro); il margine operativo è stato del 18,7% (18,1 %); Gli aggiustamenti proforma per il quarto trimestre 2001 sono stati pari a 189 milioni di Euro, costituiti da: svalutazione dell´avviamento per 182 milioni di Euro; ammortamento dell´avviamento per 48 milioni di Euro; reintegro del credito Mobilcom per 41 milioni di Euro; L´utile netto di esercizio proforma è cresciuto dell´8% fino a 1.247 milioni di Euro (1.153 milioni di Euro); L´utile per azione proforma (diluito) è stato di 0,26 Euro (0,24 Euro); L´utile di esercizio registrato è cresciuto del 72% fino a 1.466 milioni di Euro (853 milioni di Euro); L´utile netto registrato è cresciuto del 132% fino a 1.046 milioni di Euro (450 milioni di Euro) e l´utile per azione registrato (diluito) è aumentato fino a 0,22 Euro (0,09 Euro); L´utile di esercizio registrato e pro forma include un guadagno netto di 87 milioni di Euro derivanti dagli investimenti di Nokia Venture Partners all´interno di Nokia Ventures Organization. Confronto tra l´intero anno 2002 e l´intero anno 2001: Il fatturato netto è diminuito del 4% fino a 30.016 milioni di Euro (31.191 milioni di Euro nel 2001); L´utile di esercizio proforma è cresciuto del 3% fino a 5.420 milioni di Euro (5.237 milioni di Euro), il margine operativo è aumentato del 18,1% (16,8%); Gli aggiustamenti proforma per il 2002 sono stati di 640 milioni di Euro (1.875 milioni di Euro); L´utile netto proforma è aumentato del 4% fino a 3.948 milioni di Euro (3.789 milioni Euro); L´utile per azione proforma (diluito) è stato di 0,82 Euro (0,79 Euro); L´utile di esercizio registrato è aumentato del 42% fino a 4.780 milioni di Euro (3.362 milioni di Euro); L´utile netto registrato è cresciuto del 54% fino a 3.381 milioni di euro (2.200 milioni di Euro) e l´utile per azione registrato (diluito) è stato di 0,71 Euro (0,46 Euro); A fine anno, la posizione netta di cassa è aumentato fino a 8,8 miliardi (5,1 miliardi di Euro) e il rapporto d´indebitamento era del -61% (-41%). Il Board of Directors di Nokia proporrà un dividendo di 0,28 Euro per azione per il 2002. Jorma Ollila, presidente e amministratore delegato. Nel corso del 2002 siamo riusciti nuovamente a tradurre il nostro solido brand, la nostra offerta di prodotti, la nostra leadership nell´esecuzione e la nostra efficienza operativa in risultati fortemente redditizi. Anche se l´economia mondiale ha inevitabilmente influito sulla crescita generale di Nokia, siamo riusciti a mantenere una redditività totale e una posizione di mercato eccellenti, concludendo l´anno con il risultato netto di cassa più elevato mai raggiunto, pari a 8,8 miliardi di Euro. Nel settore dei telefoni cellulari abbiamo registrato, nel quarto trimestre, un volume record di 46 milioni di unità e la quota di mercato più ampia mai raggiunta - 39% secondo le stime, mantenendo una redditività elevata. Abbiamo inoltre consegnato il numero record di 33 nuovi prodotti nell´intero anno. Nel 2002 sono stato molto lieto dei risultati ottenuti dalla piattaforma Serie 60, che è diventata rapidamente la principale piattaforma per gli smart phone. Con il mercato dei telefoni cellulari che si orienta sempre più verso la nuova generazione di funzioni e servizi avanzati, quali gli schermi a colori, la trasmissione d´immagini, la messaggistica e i giochi mobili, Nokia è in una posizione di leadership grazie alla continua espansione della gamma di prodotti e dell´ambito operativo. La realizzazione della nuova struttura organizzativa di Nokia Mobile Phones è proseguita senza sosta durante tutto l´anno, portando con sé un nuovo spirito imprenditoriale e un rinnovato impegno verso la crescita. Nel mercato generale dei telefoni, per il 2002, abbiamo osservato con piacere una ripresa della crescita dei volumi e la quota di Nokia è aumentata per il quinto anno consecutivo raggiungendo, secondo le stime, il 38% per l´intero anno. Nell´anno in corso intendiamo conquistare ulteriori quote di mercato. Per il quarto trimestre, Nokia Networks ha raggiunto tre importanti traguardi con i suoi sistemi 3G dual-mode. Abbiamo avuto il piacere, inoltre, di avviare le consegne agli operatori del Nokia 6650, il nostro primo telefono Wcdma abilitato alla trasmissione d´immagini, mentre la prima rete Wcdma consegnata da Nokia è stata lanciata con successo in Giappone. Questi sono prove concrete del fatto che l´industria si sta muovendo verso i primi lanci commerciali del Wcdma, previsti per la prima metà del 2003. La Open Mobile Alliance si è estesa ben oltre le aspettative dell´industria, da circa 180 membri fondatori in giugno siamo giunti a oltre 300 importanti società alla fine dell´anno. Questo impegno senza precedenti verso l´apertura, accelera l´acquisizione da parte del mercato di massa dei nuovi servizi di trasmissione dati a valore aggiunto per qualsiasi apparecchio e in qualsiasi rete. La solidità della nostra performance per l´anno in un ambiente difficile, esprime chiaramente l´impegno dell´intero team Nokia. Ringrazio di cuore tutti i dipendenti Nokia per il loro contributo e per la dedizione dimostrata nel 2002.Si ricorda che alcune delle affermazioni contenute nel presente documento, che non riguardano fatti storici, come per esempio, senza alcun limite, quelle relative a A) tempi di consegna dei prodotti, B) capacità della Società di sviluppare e lanciare nuovi prodotti e tecnologie; C) aspettative di crescita e sviluppo del mercato; D) aspettative di crescita e redditività; ed E) affermazioni precedute da "crede", "attende", "anticipa", "prevede" o espressioni simili, rappresentano delle aspettative. Poiché tali affermazioni comportano rischi e incertezze, i risultati effettivi potranno differire sostanzialmente dai risultati attualmente previsti dalla Società. I fattori che possono provocare tali differenze comprendono, tra l´altro 1) sviluppi del mercato delle comunicazioni mobili, compresi il progressivo sviluppo del mercato sostitutivo e il successo della Società nel mercato del 3G; 2) domanda di prodotti e servizi; 3) accettazione dei nuovi prodotti e servizi da parte del mercato; 4) disponibilità di nuovi e prodotti e servizi forniti dagli operatori; 5) indebolimento delle condizioni economiche in alcuni dei principali mercati della Società; 6) pressioni sui prezzi; 7) intensità della concorrenza; 8) impatto dei mutamenti tecnologici; 9) consolidamento o altre modifiche strutturali del mercato delle comunicazioni mobili; 10) successo e condizione finanziaria dei partner, dei fornitori e dei clienti della Società; 11) gestione dell´esposizione finanziaria dei clienti della Società; 12) successo continuo delle attività di sviluppo prodotti della Società; 13) successo continuo delle attività di produzione della Società in termini di efficienza di costo, efficacia e flessibilità; 14) capacità della Società di alimentare la produzione di componenti e l´attività di ricerca e sviluppo senza interruzioni e a prezzi accettabili; 15) rischi di gestione scorte risultanti dalle variazioni della domanda di mercato; 16) fluttuazioni dei tassi di cambio, soprattutto relativamente al dollaro americano e allo yen giapponese; 17) impatto delle variazioni delle politiche, delle leggi o dei regolamenti di governo; 18) fattori di rischio specificati alle pagine 10-17 del Modulo 20-F della Società per l´anno concluso il 31 dicembre 2001. 19)  
   
   
ALBACOM: AZIONISTI APRONO ASSEMBLEA. ATTESA PER DECISIONE AGCOM SU LISTINI  
 
Milano, 27 gennaio 2003 - L´assemblea degli Azionisti Albacom S.p.a., riunita il 24 gennaio in seconda convocazione, ha deciso di lasciare aperti i lavori della stessa Assemblea per meglio definire i termini e le modalità di copertura del fabbisogno finanziario della Società. Sono peraltro attese nei prossimi giorni le decisioni dell´ Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) in ordine ai Listini d´interconnessione Telecom Italia per gli anni 2002 e 2003 ed alle nuove Tariffe di terminazione fisso-mobile. L´andamento di Albacom nei primi nove mesi dell´esercizio (1° aprile 2002÷31 dicembre 2002) si conferma in linea col budget.  
   
   
I GRANDI VIAGGI: CRESCITA RECORD PER IL BILANCIO 2002, UTILE +197% E RISULTATO OPERATIVO + 74,3%  
 
Milano, 27 gennaio 2003 - Si è riunito il 17 gennaio - sotto la Presidenza di Luigi Clementi - il Consiglio di Amministrazione de I Grandi Viaggi S.p.a. Che ha approvato il progetto di bilancio chiusosi al 31 Ottobre 2002 e ha esaminato i risultati consolidati del Gruppo del periodo 1 Novembre 2001 - 31 Ottobre 2002. Nonostante la congiuntura sfavorevole che continua a caratterizzare il settore del turismo, il Gruppo ha registrato una crescita record dei dati economici. Particolarmente importante la crescita dell´utile netto (+197%) che si attesta a oltre € 4 milioni (€ 1,4 milioni nel 2001), con un cash flow di € 8,9 milioni, pari al 10,3% dei ricavi. L´incremento dell´utile è ancora più eccezionale se si considera l´esercizio nel corso del quale si è realizzato. Infatti, il 2002, che ha continuato a scontare gli effetti degli eventi dell´11 settembre, si è caratterizzato per una marcata competizione sui prezzi particolarmente rilevante per le destinazioni di lungo raggio. In tale contesto il Gruppo ha efficacemente razionalizzato i costi operativi, ha reso maggiormente efficiente la politica di utilizzo delle risorse e ha valorizzato le destinazioni alternative ad America e Medio Oriente. La gestione ha dedicato particolare attenzione alla personalizzazione del prodotto e alla qualità del servizio. In tale ottica sono stati dismessi i villaggi Bahia Maya (Messico) e Colostrai (Sardegna), la cui cessione si è resa necessaria per adeguare lo standard del prodotto Igv. La presenza del Gruppo in Sardegna verrà comunque garantita dall´apertura di una nuova struttura di 300 camere prevista per il 2004, per il quale l´investimento stimato è pari a € 16 milioni, che si affiancherà al villaggio Santagiusta (Castiadas), aperto nel 2000. Nonostante la dismissione dei villaggi citati, i cui ricavi ammontavano complessivamente a oltre € 10,4 milioni, i ricavi netti del Gruppo si attestano a circa € 81 milioni (87 milioni di € nel 2001). Il margine operativo lordo consolidato ammonta a € 11,7 milioni registrando una crescita del 34,5 % rispetto all´esercizio dello scorso anno (€ 8,7 milioni). Il risultato prima delle imposte consolidato è di € 6,3 milioni contro i € 2,8 milioni registrati nel 2001 (+125%). Il risultato operativo consolidato si attesta su € 6,8 milioni in crescita del 74,3 % rispetto al precedente esercizio (€ 3,9 milioni). La liquidità del Gruppo ammonta a € 36 milioni, un valore decisamente importante per il settore di riferimento, con un incremento di € 8,3 milioni rispetto all´esercizio precedente . La posizione finanziaria netta è quindi in forte miglioramento (+ 50,3 %) e passa da € -18,9 milioni a € -9,4 milioni per l´esercizio in esame, mentre a breve termine è positiva e si attesta a € 31,3 milioni (€ 22,3 milioni nel 2001). Il patrimonio netto consolidato è pari a € 45,4 milioni con una capitalizzazione odierna di mercato di € 28,8 milioni, con un P/e = 7 e un P/cf = 3,2. Riguardo alla holding, si è registrato un utile pari a € 633.302 che verrà destinato ad avanzo utili d´esercizio (€ 601.600) e a riserva legale (€ 31.665). "E´ il miglior bilancio registrato dalla Società nei suoi 71 anni di vita - ha affermato Luigi Clementi, Presidente de I Grandi Viaggi - e rappresenta il raggiungimento degli obiettivi che la Società si era prefissata al momento della quotazione in borsa attraverso l´attuazione del piano industriale che sarà ulteriormente implementato nel futuro. Il fatto poi, che tali obiettivi siano stati raggiunti in un momento critico per il settore del turismo rende il risultato ancora più eccezionale ed è motivo per noi di grande soddisfazione."  
   
   
CESARE AVENIA È STATO NOMINATO AMMINISTRATORE DELEGATO DI ERICSSON TELECOMUNICAZIONI S.P.A  
 
Milano, 27 gennaio 2003 - Massimo Gentili lascia oggi Ericsson Telecomunicazioni, dove ha ricoperto la carica di amministratore delegato, per perseguire altre opportunità professionali. Gentili ha trascorso una lunga carriera in Ericsson occupando posizioni di grande rilievo e proseguirà la sua collaborazione con il Gruppo Ericsson come consulente. "Massimo Gentili è stato a capo delle nostre operazioni in un mercato, quello italiano, dove Ericsson ha raccolto molti successi - ha commentato Mats Dahlin, capo della Market area Europa, Medio Oriente e Africa -. Ha svolto un ruolo chiave nel raggiungimento di molti obiettivi di particolare importanza nel mercato italiano, uno dei dieci maggiori di Ericsson nel mondo". Cesare Avenia, nato a S.maria C.v. Nel 1950, è laureato in ingegneria elettronica e opera nel mondo delle telecomunicazioni da ventiquattro anni. E´ in Ericsson dal 1994 dove ha ricoperto, tra l´altro, l´incarico di vice presidente responsabile dei mercati Medio Oriente e Africa e vice presidente e general manager della divisione operatori pubblici. E´ stato in Italtel e, dal 1978 al 1994, in Alcatel. E´ stato docente di marketing all´Università Tor Vergata di Roma.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA L´ACQUISIZIONE DELL´IMPRESA NORVEGESE FORTUM PETROLEUM DA PARTE DI ENI  
 
Bruxelles, 24 gennaio 2003 - La Commissione ha approvato la proposta di acquisizione dell´impresa petrolifera norvegese Fortum Petroleum da parte della società energetica italiana Eni. L´operazione non modifica in maniera significativa l´attuale situazione della concorrenza sul mercato italiano o su quello della Germania meridionale, dove Eni è presente attraverso Gvd. Nel dicembre 2002, la Commissione ha ricevuto la notifica dell´operazione proposta, relativa all´acquisizione da parte di Eni del controllo esclusivo di Fortum Petroleum As, un´impresa petrolifera norvegese che appartiene ora interamente al gruppo finlandese Fortum Oyj. Mentre Eni è una società energetica integrata a livello verticale che opera a tutti i livelli della catena della fornitura e della distribuzione dell´energia, Fortum Petroleum si occupa soltanto di ricerca e produzione di petrolio e gas naturale sulla piattaforma continentale norvegese e di trasporto di gas naturale. L´operazione proposta non suscita preoccupazioni relative ai mercati sui quali le attività delle due imprese si sovrappongono.La Commissione ha pertanto concluso che l´acquisizione non rafforzerà la posizione di Eni sul mercato italiano della fornitura e della distribuzione del gas naturale e, analogamente, che essa non rafforzerà la posizione di Gvs, un distributore di gas tedesco detenuto congiuntamente da Eni e Enbw, nel Baden-württemberg. La produzione di gas naturale di Fortum Petroleum viene attualmente venduta con contratti a lungo termine e dunque è estremamente improbabile che Eni o Gvs possano vendere tale produzione sul mercato italiano o tedesco. Le risorse aggiuntive di gas fornite da Eni mediante l´operazione rappresentano inoltre una parte molto piccola delle effettive vendite di gas naturale realizzate da Eni in Italia e da Gvs in Germania. La Commissione, infine, ha tenuto conto della nuova normativa italiana, che prevede che Eni riduca le proprie attività sui mercati a valle del gas. Tale normativa è entrata in vigore nel contesto della direttiva europea del 1998 sulla liberalizzazione del mercato del gas. La Commissione ha pertanto concluso che questa concentrazione non modificherà in maniera significativa la struttura della concorrenza sui mercati interessati ed ha di conseguenza deciso di autorizzare l´operazione.  
   
   
LA COMMISSIONE AUTORIZZA L´ACQUISIZIONE DI TORRINGTON, DI PROPRIETÀ DI INGERSOLL-RAND, DA PARTE DEL PRODUTTORE DI CUSCINETTI A RULLI TIMKEN  
 
Bruxelles, 24 gennaio 2003 - La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione del produttore statunitense di cuscinetti antifrizione Torrington Engineered Solutions da parte di un´altra impresa statunitense, Timken Co. L´indagine della Commissione ha rivelato che le due imprese occupano segmenti di mercato diversi e non sono concorrenti diretti per la maggior parte dei tipi di cuscinetti. La nuova entità dovrà continuare a sostenere una forte concorrenza da parte di altri grossi produttori, come l´impresa tedesca Ina-fag, la svedese Skf e le imprese giapponesi Koyo Seiko, Ntn e Nsk. Timken è un produttore internazionale di cuscinetti antifrizione ("Afb"), in particolare di cuscinetti a rulli conici. La sede principale si trova nell´Ohio, negli Stati Uniti. Anche Torrington è un produttore internazionale di Afb e fabbrica anche prodotti speciali per l´industria automobilistica. Attualmente l´impresa è interamente detenuta da Ingersoll-rand Company Ltd., che ha sede a Hamilton, Bermuda, e che opera in una serie di settori, tra cui regolazione climatica, produttività industriale, prodotti industriali, infrastrutture e sicurezza. Torrington è specializzata soprattutto nella produzione di cuscinetti ad aghi, generalmente utilizzati per giunti universali, macchinari per l´industria tessile, apparecchiature di controllo per aeromobili, elettrodomestici e macchine utensili, mentre i cuscinetti a rulli conici sono impiegati principalmente per le apparecchiature del settore automobilistico, le applicazioni industriali quali i macchinari edili e quelli dell´industria della carta, nonché le applicazioni per il settore ferrovIario. Poiché le capacità concorrenziali di Timken e di Torrington riguardavano tipi di cuscinetti diversi, l´operazione avrà scarsi effetti sulla possibilità per i consumatori di scegliere i fornitori di un determinato prodotto. L´indagine della Commissione ha rivelato che i cuscinetti a rulli conici e i cuscinetti ad aghi fanno parte di mercati del prodotto diversi in quanto richiedono apparecchiature di produzione diverse e i clienti non possono facilmente sostituire un tipo di cuscinetto con un altro. L´operazione non modifica pertanto in maniera significativa la struttura della concorrenza sul mercato europeo, caratterizzato da una forte concorrenza da parte di operatori sia locali che esterni. La proposta di acquisizione era stata presentata il 10 dicembre alla Commissione europea con richiesta di autorizzazione ai sensi del regolamento sulle concentrazioni.  
   
   
MONDO TV: COSTITUITA MONDO DISTRIBUTION S.R.L. PER LA DISTRIBUZIONE "HOME VIDEO"  
 
Milano, 27 gennaio 2003 - Il Gruppo Mondo Tv - primario operatore in Europa nella creazione e distribuzione di "cartoons" per la Tv ed il cinema ed attivo nei settori correlati - ha costituito, attraverso la propria controllata Mondo Home Entertainment, la società Mondo Distribution S.r.l. Attiva nella distribuzione di prodotti "home video". Il capitale sociale della società neo costituita è detenuto per il 90% da Mondo Home Entertainment, mentre il rimanente 10% è stato contestualmente sottoscritto dall´attuale direttore generale di Mondo Home Entertainment, Guglielmo Marchetti. La creazione della nuova società rientra nella strategia del Gruppo di progressiva diversificazione del business verso i settori correlati e, nello specifico, di sviluppo ed ampliamento ulteriore della rete commerciale di Mondo Home Entertainment, la quale continua ad avere un andamento del business molto positivo. Nell´ottica di incentivazione e fidelizzazione del management, Mondo Tv ha inoltre ceduto, al valore nominale, il 10% del capitale sociale di Mondo Home Entertainment a Guglielmo Marchetti; l´accordo prevede comunque che Marchetti non possa disporre delle partecipazioni in Mondo Home Entertainment ed in Mondo Distribution per un periodo di tre anni senza il consenso delle rispettive società controllanti. Marchetti, 40 anni, romano, in precedenza è stato Sales Manager di Buena Vista Home Entertainment (Gruppo Walt Disney), società attiva nella gestione, a livello mondiale, del marketing e distribuzione degli home video Disney. Prima di approdare, nel novembre 2001, al vertice di Mondo Home Entertainment, Marchetti ricopriva l´incarico di Direttore Commerciale - Home Video/licensing di D.n.c. Mondo Tv, quotato al Nuovo Mercato della Borsa Italiana, è un Gruppo costituito da 7 società attive nella produzione e distribuzione di serie di cartoni animati per la Tv e film per il cinema ed in alcuni settori correlati (distribuzione audiovisiva e musicale, sfruttamento multimediale e merchandising). Nell´esercizio 2001 il Gruppo ha realizzato ricavi per 28,5 milioni di Euro (+93%) e utile netto di 8 milioni di Euro (+101%) a conferma dell´elevata marginalità, ai massimi di settore in Italia ed in Europa.  
   
   
RASBANK: DUE NUOVE OBBLIGAZIONI STRUTTURATE PER SEGMENTARE L´OFFERTA RASBANK CHINA DRAGON È IDEATA PER LA CLIENTELA DI FASCIA ELEVATA. RASBANK CEDOLA PIÙ II SI RIVOLGE AI SOTTOSCRITTORI CON DISPONIBILITÀ PATRIMONIALI PIÙ LIMITATE.  
 
Milano, 27 gennaio 2003 - Ha preso il via il 20 gennaio il collocamento di due nuove obbligazioni strutturate targate Rasbank e rivolte a due segmenti di clientela distinti. Si tratta di Rasbank China Dragon - la prima obbligazione strutturata pensata per i clienti con maggiori disponibilità patrimoniali e un buon livello di sofisticazione finanziaria - e di Rasbank Cedola Più Ii, che riprende la struttura del prodotto di grande successo lanciato lo scorso ottobre, con un´ulteriore garanzia di rendimento. Rasbank China Dragon è un prodotto strutturato legato all´indice Merrill Lynch China Dragon, che replica la performance delle trenta azioni asiatiche più liquide, con una rilevante esposizione verso la Cina. Questo strumento offre la possibilità di accedere al mercato cinese, difficilmente raggiungibile per gli investitori privati, e costituisce un´ottima opportunità di investimento, grazie agli elevati tassi di crescita degli ultimi dieci anni (oltre il 9% medio annuo) e al recente ingresso della Cina nel W.t.o. Che rappresenta un ulteriore stimolo per lo sviluppo dell´economia del paese. Rasbank China Dragon, la cui soglia di ingresso è fissata a 25.000 euro, ha una durata piuttosto breve per prodotti di questo tipo (due anni e sette mesi) e garantisce a scadenza la protezione del capitale investito. La partecipazione all´andamento dei mercati avviene mediante il riconoscimento della somma algebrica delle performance mensili dell´indice con un massimo di +1,4% e un minimo di -1,4% al mese. Si chiama invece Rasbank Cedola Più Ii l´obbligazione strutturata lanciata per la clientela retail, che prevede una soglia di ingresso di 2.000 euro e una struttura finanziaria più semplice in grado di garantire un rendimento minimo complessivo per la durata del prestito pari al 6%. Questo prodotto ha una durata di tre anni e sette mesi ed è indicizzato a un paniere di 15 titoli azionari internazionali. Rasbank Cedola Più Ii garantisce, oltre alla protezione del capitale a scadenza, lo stacco di tre cedole periodiche. Il primo anno si tratta di una cedola fissa pari al 4%, mentre il secondo anno viene distribuito il maggior valore tra l´1% garantito e una cedola base dell´8% incrementata o diminuita del 16% della minima performance biennale tra i 15 titoli che compongono il paniere di riferimento. A scadenza, infine, viene corrisposto il maggior valore tra la cedola pagata al termine del secondo anno (minimo 1%) e una cedola base dell´8% incrementata o diminuita del 16% della minore performance dalla data di emissione alla scadenza tra i 15 titoli che compongono il paniere di riferimento. Entrambe le obbligazioni, che non sono soggette ad alcuna commissione, saranno collocate dai 2.200 Promotori Rasbank nel periodo tra il 20 gennaio e il 21 febbraio 2003 e saranno negoziabili in qualsiasi momento dalla data di emissione a quella del rimborso presso Rasbank.  
   
   
FIDIA: E´ STATO CONCLUSO UN ACCORDO CHE PREVEDE L´ACQUISIZIONE, CONGIUNTAMENTE CON UN ALTRO INVESTITORE ISTITUZIONALE, DI NICOTRA FINANZIARIA S.P.A  
 
Milano, 27 gennaio 2003 - Fidia - Fondo Interbancario D´investimento Azionario Sgr S.p.a., società di gestione del fondo comune di investimento mobiliare chiuso Prudentia, comunica che è stato concluso un accordo che prevede l´acquisizione, congiuntamente con un altro investitore istituzionale, di Nicotra Finanziaria S.p.a, società attiva nella produzione di ventilatori e motoventilatori di media e bassa pressione per impianti di condizionamento e ventilazione. Sono tuttora in corso di definizione i termini dell´operazione che dovrà essere perfezionata, secondo l´accordo siglato, entro la fine di gennaio. Il Gruppo Nicotra conta circa 550 dipendenti ed opera attraverso 8 stabilimenti di produzione dislocati sia in Europa (di cui 3 in Italia) che in Asia ed Australia. Il Gruppo esporta circa il 70% del proprio fatturato all´estero dove è presente con proprie società in Germania, Francia, Inghilterra, Australia, Malesia, Tailandia, Filippine e Singapore. Nel corso del 2002 sono state inoltre costituite due joint ventures con partners locali in Cina ed in India. Ove non presente con proprie filiali locali, il Gruppo commercializza i propri prodotti attraverso una rete di agenti e distributori dislocati in oltre trenta paesi. Costituita nel 1957 per produrre ventole a bassa e media pressione, in meno di 10 anni la società si è trasformata da un´azienda locale ad un Gruppo con una forte presenza internazionale. Con un fatturato consolidato 2002 stimato in circa 58 milioni di euro ed un Ebitda stimato di circa 6 milioni di euro, Nicotra è uno dei principali leader europei nel mercato della ventilazione. L´azienda, che ha la propria sede operativa a Zingonia (Bergamo), si caratterizza per l´accentuata focalizzazione nello sviluppo tecnologico dei propri prodotti.  
   
   
ACCORDO GENIALLOYD (RAS) E LIFEGATE PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI ASSICURATIVI ETICI  
 
Milano, 27 gennaio 2003 - Genialloyd, la compagnia di vendita diretta di polizze assicurative del Gruppo Ras, ha sottoscritto un accordo con Lifegate per la realizzazione di servizi assicurativi etici. Lifegate è la piattaforma per il mondo eco-culturale che, attraverso un portale internet, una radio e un magazine, promuove uno stile di vita etico, eco-compatibile, eco-sostenibile, equo-solidale. Tutti gli associati Lifegate, in base a tale accordo, hanno diritto a condizioni tariffarie privilegiate sulle polizze Genialloyd relative ad auto, moto, casa e famiglia. Inoltre, la quota disponibile delle riserve assicurative alimentate dai premi sarà progressivamente investita in fondi etici sulla base di un protocollo sottoscritto da entrambe le società. Gli associati Lifegate hanno la garanzia che con i loro premi finanzieranno solamente fondi eco-sostenibili ed equo-solidali. Nel 2002 Genialloyd, per il secondo anno consecutivo, ha vinto il premio Databank come compagnia assicurativa con il più elevato indice di soddisfazione da parte dei propri clienti. Complessivamente i clienti Genialloyd sono oltre 250.000 e, al 30 novembre 2002, il 38% dei sottoscrittori hanno utilizzato il canale internet. Lifegate è stata fondata nel 2000 da Marco e Simona Roveda. Il loro progetto è iniziato negli anni ´80 con la creazione di Fattoria Scaldasole, azienda leader nel settore biologico. Nel 1998 Fattoria Scaldasole è stata venduta e con i proventi la famiglia Roveda ha fondato Lifegate.  
   
   
ALITALIA CONVOCA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  
 
Roma, 27 gennaio 2003 - Alitalia informa che, per il giorno 29 gennaio p.V., è stata convocata una riunione del Consiglio di Amministrazione Alitalia con all´ordine del giorno, tra l´altro, l´esecuzione del lodo dell´arbitrato Alitalia - Klm.  
   
   
NASCE IL PROGETTO DI QUALITA´ DELLE CARNI BOVINE LOMBARDE  
 
Milano, 27 gennaio 2003. "Un passo importante in direzione della garanzia e della qualità dei consumi di carni bovine". Così il Presidente di Unioncamere Lombardia Vico Valassi ha definito la nascita del marchio di qualità delle carni bovine lombarde "Produzioni Carni Bovine" presentato oggi alla stampa e alle associazioni di categoria della filiera. Hanno preso parte alla conferenza: Vico Valassi Presidente di Unioncamere Lombardia; Gisella Introzzi Direttore f.F Unioncamere Lombardia; Alessandro Ubiali Presidente del Consorzio Qualità della Carne Bovina - Milano in rappresentanza dei cinque consorzi che hanno già aderito al progetto, oltre a quello di Milano, Consorzio Carni Bovine di Bergamo, Consorzio Ab Carni di Brescia, Consorzio Carni Bovine Sicure di Brescia e Consorzio Carne Bovina Documentata di Mantova; Giovanni Cavinato Segretario Generale Acu- Associazione Consumatori Utenti. A seguito dell´emergenza Bse, che nel 2001 ha così pesantemente colpito la filiera della carne bovina anche nel nostro Paese, il sistema delle Camere di Commercio ha rafforzato le politiche e le azioni di sostegno alla diffusione tra gli operatori del settore zootecnico di sistemi volontari di qualità che si affiancano alla cosiddetta "tracciabilità" delle carni bovine prevista dalla normativa comunitaria. Unioncamere Lombardia - prendendo atto che sul territorio regionale già operano consorzi di certificazione di qualità ed etichettatura della carne bovina di livello locale e che alcune camere di commercio auspicavano la messa a punto di un sistema di certificazione qualità a dimensione regionale - ha ritenuto opportuno verificare con i consorzi già operanti la possibilità d´integrazione e sinergia delle diverse iniziative. Da una prima valutazione è emerso che i Consorzi operavano già con medesime finalità e modalità, mentre nessuno ancora aveva raggiunto singolarmente dimensioni soddisfacenti rispetto all´obiettivo di incidere effettivamente sui comportamenti di consumo e sull´organizzazione del mercato. Nasce così questo progetto che porterà all´identificazione delle carni bovine prodotte in Lombardia e alla verifica di requisiti di qualità aggiuntivi a quelli stabiliti dalle direttive europee e dalle normative nazionali. Tali requisiti sono stabiliti in un apposito disciplinare che nei prossimi mesi sarà applicato da tutti gli allevatori dei consorzi che hanno aderito all´iniziativa e a quanti altri soggetti (singoli allevatori, operatori della filiera, consorzi, ecc.) che vorranno aderire nei prossimi giorni dandone comunicazione a Unioncamere Lombardia. E´ già iniziata la fase di applicazione e verifica dei parametri del disciplinare che renderà disponibile nei prossimi mesi carne certificata. Nel frattempo Unioncamere Lombardia avvierà una campagna di comunicazione a livello regionale - un primo flight di 15 gg. Partirà da domani sulle principali testate cartacee e sulle radio e televisioni lombarde - per informare operatori e consumatori e familiarizzarli con il logo che troveranno prossimamente nei punti vendita. Il Presidente di Unioncamere Lombardia Vico Valassi ha dichiarato: "Il sistema produttivo lombardo è un sistema che punta all´eccellenza in tutti i comparti produttivi, anche in quello agroalimentare. Il nostro progetto intende far crescere in questa direzione le imprese, a partire da quelle della filiera delle carni bovine. Inoltre vuole rendere evidente ai consumatori i risultati qualitativi ottenuti in seguito al rispetto di determinate procedure operative". Il Presidente di Unioncamere Lombardia Vico Valassi ha aggiunto: "Le modalità di sviluppo di questo progetto promosso dalle Camere di Commercio lombarde, che vede la partecipazione diretta delle imprese e delle loro associazioni, si stanno dimostrando efficaci e positive e costituiscono in prospettiva un modello da confermare anche in altre filiere produttive". Sul ruolo dell´Unioncamere Lombardia il Direttore f.F Gisella Introzzi ha inoltre dichiarato: "Il nostro progetto è rivolto a tutti gli operatori della filiera carni bovine (produttori di mangimi, allevatori, macellatori e distributori); è un progetto forte perché si basa sull´adesione volontaria delle imprese a un sistema operativo improntato alla qualità, che va oltre le prescrizioni di legge. Esso si inserisce nelle politiche di valorizzazione delle produzioni lombarde che il sistema camerale persegue da tempo come priorità istituzionale". L´obiettivo del progetto è il sostegno e la valorizzazione dei sistemi di tracciabilità obbligatoria sulla base della normativa vigente, europea e nazionale, in materia di etichettatura delle carni bovine, inoltre punta al coinvolgimento degli operatori di settore, in un progetto di certificazione volontaria di qualità delle carni bovine. L´accettazione del sistema di autocontrollo/certificazione costituisce un nodo centrale per l´utilizzo di un sistema di certificazione della produzione. Con l´obiettivo di garantire la veridicità delle informazioni previste dal disciplinare di produzioni, Unioncamere Lombardia in collaborazione con i consorzi gestirà un sistema di autocontrollo/certificazione che deve prevedere visite ispettive negli allevamenti convenzionati, per verificare la corrispondenza delle procedure operative con quanto riportato nel Disciplinare. Il Sistema di Certificazione volontario della qualità, promosso da Unioncamere Lombardia, verrà certificato da Agroqualità, società specializzata nella certificazione dei sistemi qualità nelle filiere agroalimentari. Il disciplinare di certificazione di prodotto "Produzioni Carni Bovine" garantirà le seguenti caratteristiche: alimentazione dei bovini priva di grassi animali aggiunti (diversi dalle farine animali); tenore in colesterolo della carne inferiore a 80 mg su 100 gr di prodotto; tenore proteico della carne superiore al 20%. A tal proposito Alessandro Ubiali, Presidente del Consorzio Qualità della Carne Bovina - Milano in rappresentanza di tutti i consorzi partecipanti inizialmente al progetto, ha dichiarato: "Siamo qui oggi a presentarvi il nuovo marchio di qualità delle carni bovine, nato da un´iniziativa congiunta di Unioncamere Lombardia e dei consorzi degli allevatori lombardi che rappresenta le diverse associazioni degli allevatori presenti in Lombardia. Il marchio raccoglie il consenso di tutte le associazioni degli allevatori della regione e si propone di: rafforzare la competitività delle imprese agricole che aderiscono garantendo una maggiore riconoscibilità del loro prodotto e tutelare ulteriormente il consumatore attraverso la definizione di standard qualitativi molto rigorosi. Gianni Cavinato Segretario Generale Ucu- Associazione Consumatori Utenti ha dichiarato: " Il progetto di certificazione delle carni bovine lombarde è il risultato di un importante lavoro condotto in questi anni dagli allevatori, dall´Unioncamere Lombardia che ha visto anche il confronto con le organizzazioni dei consumatori. Oggi noi vediamo con grande interesse il decollo di questa iniziativa che permetterà ai consumatori di scegliere con consapevolezza, grazie anche al sistema di controlli affidati ad un ente terzo che vede al suo interno anche la rappresentanza dei consumatori. Le informazioni indicate in etichetta dei prodotti commercializzati e la campagna promozionale annunciata, riteniamo possano assicurare il successo del progetto a garanzia della domanda di sicurezza e di qualità dei consumatori". "La Regione Lombardia dopo la crisi Bse di due anni fa, ha saputo rispondere al problema della trasparenza e dell´affidabilità. Oggi grazie al prezioso strumento dell´anagrafe bovina, che registra tutta la carne venduta nella nostra regione, abbiamo dato concretezza al termine tracciabilità". E´ quanto ha dichiarato Paolo Baccolo, Direttore Generale della Direzione Agricoltura della Regione Lombardia. Primi nella produzione di carne bovina (406.000 tonnellate lo scorso anno), con la metà degli impianti di macellazione su scala nazionale (oltre 700 mila animali macellati ogni anno nei mille macelli) e un quinto dei consumatori dell´intera nazione: questi i numeri che attestano l´importanza della Lombardia nel mercato della carne. "Oggi - ha continuato Paolo Baccolo - la Regione Lombardia partendo da una situazione di forte criticità, ha saputo creare un´occasione di crescita e di forte sviluppo". Baccolo ha anche sottolineato "il lavoro di squadra del settore agricolo e dell´Assessorato alla Sanità della Regione per arrivare a questo traguardo". "L´anagrafe bovina e la costituzione di un nodo regionale - ha concluso - non rappresentano soltanto un semplice adeguamento a quanto prescritto in materia dall´Unione Europea, ma sono la dimostrazione pratica della voglia di riscatto degli allevatori lombardi nei confronti dei consumatori". Per informazioni e adesioni al progetto, gli allevatori e i consorzi possono rivolgersi all´Unioncamere Lombardia a Milano Via Oldofredi 23 tel. 02 6079601 www.Lom.camcom.it o presso le singole Camere di Commercio della propria provincia.  
   
   
CONFERENZA A NICOSIA SULLA GESTIONE DELLE ACQUE NELLA REGIONE MEDITERRANEA DELL´UE  
 
Nicosia, 27 gennaio 2003 - L´istituto cipriota di ricerca agraria (Ari) sta organizzando la seconda conferenza sulla politica di gestione delle acque, che si terrà a Nicosia (Cipro) dal 14 al 16 aprile 2003. La manifestazione intende mettere in luce un´iniziativa finanziata dalla Commissione europea, che consiste nella realizzazione di una rete per promuovere la gestione efficace e sostenibile delle scarse risorse idriche di cui dispongono gli Stati mediterranei dell´Ue. Durante la manifestazione si discuteranno le alternative per ottimizzare l´impiego delle limitate risorse idriche nei vari paesi. Sarà costituito un comitato per sviluppare un sistema di gestione integrata delle politiche, allo scopo di incentivare pratiche efficienti ed efficaci nella gestione delle acque. A tale proposito, il sistema prenderà in esame numerose possibilità in tema di gestione idrica, comprendenti: fonti idriche e costi dell´acqua (risorse idriche convenzionali e non); ottimizzazione della distribuzione e investimenti in tecnologie e pratiche efficienti a livello di utenza; utilizzo efficace dell´acqua; determinazione del prezzo dell´acqua. I primi due giorni del programma comprenderanno presentazioni e dibattiti sulle politiche di gestione delle acque attuate dai vari paesi, mentre il terzo giorno sarà dedicato alla visita di un acquedotto pubblico. La manifestazione è aperta a scienziati degli Stati mediterranei dell´Ue, di altri paesi comunitari e di paesi in fase di preadesione. L´istituto cipriota di ricerca agraria ha messo a disposizione un finanziamento per coprire le spese di un rappresentante per paese, ma è gradita anche la presenza di coloro che intendono partecipare a loro spese. Infolink: http://www.ari.gov.cy/announcement_links/iwmpa.htm     
   
   
SKYTEAM ANNUNCIA LA CREAZIONE DI UN PROGRAMMA CHE CONSENTIRA´ DI ACCOGLIERE IN SENO ALL´ALLEANZA DELLE COMPAGNIE ASSOCIATE  
 
Parigi, 27 gennaio 2003 - I dirigenti di Skyteam riunitisi il 23 gennaio a Londra, hanno annunciato la creazione di un programma di compagnie aeree associate che consentirà di estendere i vantaggi dei clienti dell´alleanza a nuove regioni nel mondo. Grazie a tale programma, alcune compagnie aeree potranno associarsi all´alleanza Skyteam nel momento in cui raggiungeranno gli standard qualitativi richiesti sia da un punto di vista operativo, informatico e di servizio. Il Comitato Direttivo di Skyteam ha confermato che tale programma sarà finalizzato entro la fine del primo semestre 2003. Le prime compagnie potranno associarsi all´alleanza nel corso del 2004. "Siamo estremamente lieti di tale nuovo concetto in quanto ci consente di proporre nuove opportunità di viaggio agli attuali e potenziali clienti ovunque nel mondo " ha annunciato Dominique Patry, Vice President, International Affairs and Alliances per Air France, a nome del Comitato Direttivo di Skyteam. Tale programma di compagnie associate, potrebbe aprirsi a qualsiasi compagnia suscettibile di ampliare la rete attuale dell´alleanza proponendo nel contempo le stesse caratteristiche di servizio al cliente. Esso permetterà anche a tali compagnie un utilizzo specifico della marca Skyteam sui rispettivi mercati, senza doversi assumere la totalità dei costi di partecipazione ad una alleanza. I dettagli di tale programma sono attualmente in corso di finalizzazione. " Praticamente tutti i soci Skyteam hanno dei legami bilaterali con delle compagnie interessate ai vantaggi derivanti da una associazione con Skyteam ", ha affermato Dominique Patry. Il Comitato Direttivo di Skyteam annuncerà progressivamente i dettagli collegati all´installazione di tale programma di compagnie associate. Skyteam comprende attualmente Aeromexico, Air France, Alitalia, Csa Czech Airlines, Delta Air Lines e Korean Air. La rete dell´alleanza offre ai suoi 228 milioni di passeggeri annuali, circa 8200 voli quotidiani in grado di collegare le principali destinazioni nel mondo. Infolink: www.Skyteam.com    
   
   
GENOVA: AGENZIA CITTÀ - PORTO  
 
Genova, 27 gennaio 2003 - Per affrontare e risolvere in modo coordinato i problemi che potrebbero sorgere nel corso dell´attuazione dei rispettivi piani regolatori, Comune e Autorità Portuale di Genova hanno deciso di raccordare le proprie competenze urbanistiche, ambientali e infrastrutturali in un´unica agenzia che avrà sede in Piazza Bignami 1 a Prà. L´agenzia, posta nel cuore del territorio soggetto alle trasformazioni, ha il compito di rafforzare i rapporti di integrazione tra città e porto e proporre le soluzioni più idonee volte ad assicurare la sostenibilità ambientale dei programmi di sviluppo dei traffici marittimi, e conseguentemente delle infrastrutture necessarie. I progetti su cui prioritariamente si concentrerà il lavoro dell´Agenzia sono: la riqualificazione urbana a ponente del rio San Giuliano, la ridefinizione della fascia di confine tra porto e città nell´area Prà-voltri, la definizione urbanistica del progetto di completamento del distripark di Prà-voltri, la ristrutturazione delle ville del Ponente, il riutilizzo dell´area ex Fonderie di Multedo, la delocalizzazione delle attività petrolchimiche di Multedo, la definizione dei tracciati di viabilità previsti dal Piano Urbanistico. Punto di partenza per la realizzazione di questo programma è la predisposizione dell´istruttoria relativa all´attuazione del Sau (Schema d´assetto urbanistico) del litorale di Voltri, tenendo conto del programma di intervento previsto nella contigua zona di rispetto dell´abitato circostante. Tra i nodi da sciogliere compaiono il nuovo assetto infrastrutturale viario e ferroviario nel tratto di costa compresa tra i torrenti Leira e Cerusa, la rilocalizzazione delle attività produttive presenti nell´area e l´organizzazione degli spazi di pertinenza al depuratore esistente. Un lavoro preliminare che consentirà all´Autorità Portuale di acquisire tutti i progetti e gli elementi necessari per predisporre un primo schema di assetto insediativo relativo al tratto di territorio compreso tra il torrente Cerusa e il Rio San Giuliano. In campo nazionale e internazionale l´Agenzia ha il compito di favorire una strategia di sviluppo comune tra le diverse città marittime e, in ambito comunitario, quello di cogliere tutte le opportunità volte al conseguimento di finanziamenti europei. Con l´Università degli Studi è in programma un accordo per la formazione e l´orientamento di laureandi e neolaureati. Infine, per i problemi ambientali è prevista una fattiva collaborazione con la Provincia.  
   
   
RCA ? LE COMPAGNIE DEBBONO FARE UNA OFFERTA AI CONSUMATORI.INSISTIAMO PER I RICORSI AI GIUDICI DI PACE PRONTI I COLLEGI LEGALI NON FAREMO UN BOICOTTAGGIO ,MA INSTAUREREMO FORME DI TRATTATIVA DIRETTA E PERMANENTE  
 
Roma, 27 gennaio 2003 - Oltre 15 mila gli italiani che si sono collegati al nostro portale www.Sosconsumatori.it  e www.Telefonoblu.it   per scaricare la modulistica per il rimborso Rca. Sono oramai migliaia nel complesso le raccomandate che hanno raggiunto le compagnie purtroppo nella stragrande maggioranza dei casi ,nessuna risposta giunge all´utente. Si stà aprendo la seconda fase ,cioè quella della possibilità dei ricorsi davanti al giudice di pace. Noi riteniamo opportuno che i ricorsi si facciano e per questo abbiamo attivato tutti i nostri collegi legali in ogni provincia ,pur ricordando che sotto la soglia dei 516 €uro circa (vecchio 1milione) si puo´ comunque andare dal giudice direttamente. Ovviamente occorre avere tutta la documentazione e chiaramente i consigli dei legali saranno sicuramente piu´ opportuni per vincere in prima istanza. Per chiedere questo sostegno sono attivi due centralini 1780.690.690 per tutto il Nord e 1780.08.08.08 per il Centro Sud .Opportuno anche l´uso delle email passando dal portale www.Sosconsumatori.it Telefono Blu Sos consumatori invita quindi tutti i consumatori ed automobilisti ,ma anche le famiglie a ponderare con grande attenzione l´acquisto di una qualsiasi polizza, tre consigli disdire da subito la rca ,in modo da non garantire in assoluto la riconferma oltre ogni regola. Valutare con attenzione se convenga o meno fare certe assicurazioni ed invitare anche con una comunicazione scritta la compagnia ad avere un atteggiamento di collaborazione e trattare pena la disdetta delle polizze non obbligatorie. Fare pressione verso il Parlamento ed il Governo perché si rivolgano alla Ue per chiedere un provvedimento restrittivo nei confronti di una concorrenza che va solo al rialzo. Pierre Orsoni presidente di Telefono Blu sos consumatoti intervenendo : "..Ci sono margini di trattativa e di buon senso che devono essere adottati da entrambi le parti ,ma sbaglia chi pensa in questo caso ,che si possa risolvere con la solita pacca sulle spalle .Se i consumatori sapranno difendere i loro interessi e non cedere a messaggi di parte politica ,questa è la grande prova di maturità dei tanti anni di lavoro che abbiamo fatto per la difesa del consumatore"  
   
   
LA SCALA IN RISTRUTTURAZIONE: OGNI GIORNO IN PIÙ, 35.000 EURO IN MENO CON LA CHIUSURA DEL PIERMARINI PER LE IMPRESE DELL´AREA UNA PERDITA DI FATTURATO DEL 10%. SANGALLI: ACCANTO ALLA SCALA E AL COMUNE PER FINIRE NEI TEMPI STABILITI  
 
Milano 24 gennaio 2003. Con la chiusura del Piermarini le circa 500 attività dell´indotto-Scala del centro di Milano perdono 13 milioni di euro all´anno. Ed ogni giorno di ritardo costa 35.000 euro. A soffrire di più sono bar e ristoranti: quasi uno su tre (28%) ha avuto un forte calo del fatturato, tra il 15% e il 30%. E ancora, uno su cinque (19%), tra il 10 e il 15%. Il 10% soffre con un fatturato in discesa di oltre il 30%. Un altro 10%, più fortunato ha visto una lieve riduzione, tra lo 0 e il 5%. Solo un terzo (33%) non ha avuto conseguenze. In media bar e ristoranti perdono il 10%. Lo mette in evidenza un´indagine "focus-query" della Camera di commercio di Milano, condotta attraverso il Lab Mim (Laboratorio Monitoraggio Imprese Milano) su 100 attività, tra bar, ristoranti, alberghi e negozi di moda nella zona centrale intorno alla Scala. Anche se alberghi e negozi di moda riescono a trovare soluzioni e tamponare la perdita di clienti legati alla vicinanza con la Scala. Ma l´occupazione rischia: per il 23%, quasi uno su quattro, dei bar e dei ristoranti c´è chi tende a ridurre i collaboratori, sia fissi che occasionali. E nella realtà milanese il fatturato turistico per attività culturali e ricreative è pari a 59 milioni di euro (il 56% proveniente da turisti stranieri). I turisti spendono ogni anno solo per teatri, opera e concerti di musica classica 4 milioni di euro. E´ emerso oggi: i 32 consiglieri della Camera di Commercio di Milano in rappresentanza del mondo delle imprese, del lavoro e dei consumatori sono stati in visita al cantiere della Scala. Prima della visita un consiglio camerale aperto, nel quale sono intervenuti Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio, Bruno Ermolli, vice presidente della Fondazione Teatro alla Scala, Carlo Fontana, sovrintendente Teatro alla Scala, Mario Botta, autore del progetto di restauro conservativo e della ristrutturazione, Carla di Francesco sovrintendente regionale ai beni artistici, Franco Malgrande direttore allestimenti scenici e progettistica di cantiere. Dopo un appello sottoscritto da 20 associazioni volto a rispettare i termini della ristrutturazione, con rientro il 7 dicembre 2004, della Scala al Piermarini. "La ristrutturazione della Scala, conclusa nei termini stabiliti, - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - è un obiettivo importante per la città, per la sua immagine internazionale, ma anche per le imprese. La Scala è simbolo vero di Milano e attorno ai simboli in questi tempi rapidi e frammentati si giocano identità, appartenenze e competitività. Con questa iniziativa e con l´ appello sottoscritto da 20 associazioni, abbiamo voluto essere accanto alla Fondazione Scala e al Comune di Milano in questa sfida all´insegna della "cultura del fare". Del resto ogni giorno in più di chiusura del Piermarini significa difficoltà per le piccole imprese della zona, il fatturato delle quali, per il 10%, dipende proprio dall´ "indotto Scala"" . La Camera di Commercio di Milano: un appello per la Scala. "16 agosto 1943 La Scala viene bombardata, 11 maggio 1946 la Scala riapre, 31 dicembre 2001 la Scala chiude per adeguarsi al nuovo, 7 dicembre 2004 la Scala deve ritornare al Piermarini. E´ un grande progetto. Lavoriamo con l´impegno di tutti nel segno del fare. Per Milano e per l´Italia". E´ il testo di un appello promosso da Camera di commercio, Assolombarda e Unione del Commercio e condiviso da Apimilano, Unione Artigiani della Provincia di Milano, Confartigianato Milano, Apam - Casartigiani, Cna Milano, Compagnia delle Opere di Milano, Federazione Regionale Coldiretti, Legacoop Lombardia, Confesercenti Milano, Confcooperative Milano, Cisl Milano, Uil Milano, Confagricoltura Milano e Lodi, Alsea, Associazione Legnanese Industria, Assindustria Monza e Brianza, Assimpredil. "Tutti i dati della focus- query" Il settore della cultura a Milano: quadro complessivo. A Milano e Provincia sono attive complessivamente circa 9.000 imprese operanti nel settore della cultura, pari al 3% del numero totale di imprese attive. A Milano c´è il 16% di tutte le imprese editoriali italiane. Sono cresciute le biblioteche e i musei (+35,4% dal 1995), il settore radio e televisivo (+9,3% dal 1988 ad oggi), il settore cinema e video (+37,3%), e se è vero che rispetto al 1988 ci sono meno sale cinematografiche, in questi ultimi 3 anni i segnali positivi di una inversione di tendenza non mancano (+18%). E poi crescono anche i teatri, gli auditorium e le sale di spettacoli (+45,7% dal 1988). Fatturato turistico per attività culturali e ricreative. E´ pari a 59 milioni di euro (il 56% proveniente da turisti stranieri). I turisti spendono ogni anno solo per teatri, opera e concerti di musica classica quattro milioni di euro. Imprese e fatturato: indotto scala. Le imprese dei settori bar, ristoranti, alberghi e moda della zona, interessate dall´effetto scala, nel solo centro di milano sono circa 500. Nel 2002 il fatturato medio di un´impresa - bar, ristorante, albergo o moda - nell´area intorno alla scala ha superato un milione e centomila euro (per un totale aggregato di 542 milioni di euro). Dato che scende a 295.000 euro, in media per ogni bar o ristorante (con un totale per i pubblici esercizi dell´area di 121 milioni di euro di fatturato). Le perdite di fatturato coi lavori in corso. Da un´indagine "focus-query" (indagine articolata in tre momenti: descrizione dell´universo attraverso banche dati - Registro delle imprese, Stock View, Infoimprese -, estrazione campione da parte di Infocamere e questionario, stime su fatturato e dipendenti dichiarato alla Cciaa) della Camera di commercio di Milano condotta attraverso il Lab Mim (Laboratorio Monitoraggio Imprese Milano) su 100 attività, tra bar, ristoranti, alberghi e negozi di moda nella zona centrale intorno alla Scala, emerge come a soffrire di più siano bar e ristoranti: quasi uno su tre (28%) ha avuto un forte calo del fatturato, tra il 15% e il 30%. E ancora, uno su cinque (19%), tra il 10 e il 15%. Il 10% soffre con un fatturato in discesa libera, oltre il 30%. Un altro 10%, più fortunato ha visto una lieve riduzione, tra lo 0 e il 5%. Solo un terzo (33%) non ha avuto conseguenze. In media i pubblici esercizi perdono il 10%, gli altri molto meno, che tradotto in termini di fatturato significa 13 milioni di euro in meno per tutte le attività dell´indotto-Scala all´anno. E questo significa 35.000 euro al giorno.  
   
   
I DS DI MARCIANISE ORGANIZZANO UNA CONFERENZA POLITICO-PROGRAMMATICA DAL TITOLO: "IL RILANCIO DEL CENTROSINISTRA A MARCIANISE. LE PROPOSTE DEI DS"  
 
Marcianise 27 gennaio 2003 - Una conferenza politico-programmatica per la definizione dei traguardi amministrativi da raggiungere nei prossimi tre anni e mezzo di amministrazione comunale. E´ questo l´obiettivo che si prefigge la quercia marcianisana nell´organizzazione dell´iniziativa che si dovrà effettuare nei giorni 15 e 16 di febbraio 2003. I Ds si preparano quindi a riempire di contenuti politici la conferenza del centrosinistra che si dovrà tenere il prossimo marzo assieme a tutti gli altri partiti del centrosinistra. Un progetto ambizioso sul quale sono impegnati tutti i livelli del partito marcianisano: dal direttivo sezionale al gruppo consiliare, fino ad arrivare agli iscritti all´Unità di Base. Ma per far comprendere che da adesso in poi si farà sul serio, i diessini annunciano di voler coinvolgere nel dibattito anche i livelli provinciali e regionali del partito nonché i compagni che ricoprono ruoli istituzionali, perché "Marcianise riveste una importanza enorme sia sullo scacchiere politico provinciale che in quello regionale". Intanto la macchina organizzativa del partito si è già messa in moto. L´ ultimo direttivo di sezione ha eletto una commissione che dovrà preparare la conferenza in ogni minimo dettaglio. La commissione, a sua volta, si è divisa in gruppi di lavoro ciascuno dei quali dovrà predisporre una proposta articolata riguardo ad una materia amministrativa che verrà poi sottoposta all´assemblea durante la conferenza stessa. Un altro aspetto importante che affronterà la conferenza sarà il rapporto con i partiti della sinistra "storica" di Marcianise. "Riteniamo di estrema importanza - spiega il segretario cittadino Salvatore Mozzillo - chiarire i rapporti all´interno della sinistra marcianisana. Ed è per questo che alla nostra conferenza inviteremo sia i rappresentanti locali che i responsabili provinciali e regionali. Siamo convinti che rafforzando la sinistra a Marcianise saremo in grado di dare un apporto di maggiore qualità a tutto il centrosinistra". Infine i Ds invitano alla partecipazione attiva non solo gli iscritti, ma anche gli elettori, i lavoratori, i cittadini tutti a partire da coloro i quali nei mesi passati hanno condiviso la battaglia democratica contro il governo Berlusconi: dai movimenti per la giustizia contro "la legge Cirami", ai new global, ai comitati contro la modifica dell´articolo 18.  
   
   
CONVEGNO: QUANTA E QUALE INNOVAZIONE SI FA IN EUROPA? SARANNO PRESENTATI I RISULTATI SULLA QUANTITÀ E QUALITÀ DELL´INNOVAZIONE REALIZZATA NELL´INDUSTRIA E NEI SERVIZI DELL´ECONOMIA EUROPEA  
 
Roma, 27 gennaio 2003 Ristagna l´innovazione in Europa e troppe volte risulta orientata a sviluppare nuovi processi legati alla ristrutturazione delle imprese e alla drastica riduzione dell´occupazione. In particolare, rispetto a Stati Uniti e Giappone, l´Europa è in ritardo per l´innovazione di nuovi prodotti capaci di creare nuovi mercati. Le uniche eccezioni sono costituite da Svezia e Finlandia, che investono in innovazione circa il triplo rispetto al nostro paese e sono all´avanguardia nel settore delle telecomunicazioni e dell´elettronica. Saranno presentati da esperti provenienti da sette paesi Ue e da otto Università italiane i nuovi risultati delle ultime indagini sull´innovazione in Europa. L´attenzione è posta sull´analisi di quanta e quale innovazione è introdotta nei paesi europei e quali sono i suoi effetti economici e sociali. Dal quadro emerge la debolezza dell´innovazione nell´economia italiana e lo scarso impegno profuso nelle politiche della ricerca. Tra gli altri interverranno: Kai Husso (European Commission), Keith Smith (Unu-intech, Maastricht), Manuel Mira Godinho (Iseg-ut, Lisbona), Bruce Tether (Cric), Leif Hommen (Linkoping University, Svezia), Marion Frenz (Birkbeck College, Londra), Mario Pianta (Università di Urbino e Ispri-cnr), Daniele Archibugi (Cnr), Giorgio Sirilli (Ispri-cnr), Antonello Zanfei (Università di Urbino). Il workshop è organizzato nell´ambito del progetto Siepi ("The structure of innovation and economic performance indicators"), finanziato dalla Comunità Europea, Dg Research, e del progetto Miur ("The impact of technological innovation on the economic performance of Italy and Europe"), entrambi coordinati dall´Università di Urbino. 28 gennaio - Aula Marconi, Consiglio Nazionale delle Ricerche, P.le Aldo Moro 7  
   
   
RIFORMA ENTI DI RICERCA  
 
Roma, 27 gennaio 2003 Sono stati presentati oggi al Consiglio dei Ministri dal Ministro dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, Letizia Moratti, tre schemi di decreti legislativi. Sono oggetto di riordino il Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), l´Inaf (Istituto nazionale di astrofisica), l´Asi (Agenzia spaziale italiana). Gli schemi di decreti erano stati precedentemente presentati, il 23 gennaio, alla comunità scientifica e alle rappresentanze sindacali. Obiettivi principali: 1. Focalizzare tutte le attività degli enti su obiettivi strategici per il Paese delineati nelle Linee guida per la ricerca; 2. Creare un sistema di ricerca all´altezza della sfida del mondo globalizzato; 3. Realizzare reti di ricerca capaci di integrarsi nel sistema delle reti europee; 4. Aiutare il nostro sistema produttivo a recuperare competitività tecnologica; 5. Favorire la convergenza delle attività di ricerca sugli obiettivi interdisciplinari individuati nel Vi Programma quadro; 6. Sviluppare la cultura manageriale di progetto dei ricercatori; 7. Superare le criticità derivanti da inefficienze, sovrapposizioni o duplicazioni di attività che portano a dispersioni di risorse. Nell´ambito della riorganizzazione ha funzione essenziale il Dipartimento, affidato a un Direttore, responsabile della programmazione e della valutazione dell´attività di ricerca. Il Dipartimento è introdotto nel Cnr, nell´Inaf. Per l´Asi, che svolge attività di Agenzia, si è ritenuto invece di strutturare il modello organizzativo su settori tecnici. La finalità perseguita con il riordino è essenzialmente quella di adeguare la missione e la struttura organizzativa del sistema pubblico di ricerca al mutato contesto europeo, così da favorirne l´inserimento nelle reti di ricerca europee e internazionali. Va infatti sottolineato che il Vi Programma quadro dell´Unione Europea prefigura la realizzazione di un sistema europeo della ricerca e concentra i finanziamenti su reti di centri di eccellenza e su programmi integrati, a carattere interdisciplinare; e che le Linee guida per la politica scientifica e tecnologica del Governo, approvate dal Cipe il 19 aprile 2002, recepiscono tali indicazioni a livello nazionale. In particolare le Linee-guida forniscono le seguenti indicazioni: 1. La competitività e lo sviluppo sostenibile del Paese necessitano della capacità di innovazione endogena generabile con meccanismi di intreccio tra ricerca, innovazione e sviluppo, e con la capacità di stimolare le sinergie tra soggetti pubblici e privati; 2. È necessario completare il processo di riforma del sistema della ricerca italiana; 3. È necessario procedere al riordinamento del sistema della ricerca pubblica, per favorire lo sviluppo economico e sociale del Paese, attraverso la ridefinizione della strategia scientifica e tecnologica, realizzando strutture di eccellenza idonee ad attrarre investimenti italiani e stranieri, sviluppando la capacità innovativa del tessuto delle piccole e medie imprese, incentivando le relazioni tra scienza e impresa, investendo nel capitale umano e valorizzando le sinergie con il territorio. Cnr - Consiglio nazionale delle ricerche: In relazione alla necessità di ridisegnare gli specifici ruoli dei singoli enti nel sistema della ricerca in Italia, il Cnr aggrega i seguenti enti: Idaic, Istituto internazionale di diritto agrario comparato; Infm, Istituto nazionale di fisica della materia; Inoa, Istituto nazionale di ottica applicata; Istituto papirologico "G. Vitelli". Le principali coordinate del modello di riordino del Cnr sono: 1. L´individuazione delle aree prioritarie d´intervento dell´Ente, sulle quali focalizzare l´attività di ricerca; 2. La centralità della rete scientifica degli Istituti nei processi di programmazione e nella conduzione autonoma delle attività di ricerca; 3. L´istituzione di una nuova unità organizzativa, i Dipartimenti, con il compito di coordinare la rete degli Istituti, garantendone l´integrazione e assicurando l´efficiente allocazione delle risorse sulla base dei programmi deliberati dal Consiglio di amministrazione; 4. L´istituzione di un Consiglio di amministrazione, tutto composto da elementi altamente qualificati nel mondo della ricerca e designati dal Ministero, dal presidente della Conferenza Stato-regioni, dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane, dal sistema produttivo; 5. Il Comitato di valutazione; 6. Il Consiglio scientifico; 7. Il Consiglio scientifico dei Dipartimenti. I Dipartimenti e gli Istituti rappresentano la rete scientifica dell´Ente. Ai Dipartimenti afferiscono gli Istituti in relazione alle macro-aree di ricerca prioritarie dell´Ente, per evitare la frammentazione e duplicazione delle attività e per favorire al contrario l´integrazione delle competenze e la multidisciplinarietà. Le macro-aree sono così individuate: a. Biotecnologie; b. Scienze e tecnologie mediche; c. Scienza e tecnologia dei materiali; d. Scienze e tecnologie ambientali e della terra; e. Scienze e tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni; f. Scienze e tecnologie per i sistemi avanzati di produzione; g. Scienze giuridiche, socio-economiche ed umanistiche. Asi - Agenzia spaziale italiana: Il nuovo modello organizzativo dell´Asi, prevede la costruzione di una struttura operativa articolata in Settori tecnici a presidio degli ambiti di intervento in campo spaziale e aerospaziale. I Settori tecnici sono le unità organizzative con le quali l´Ente realizza le attività di Agenzia, aventi l´obiettivo di favorire l´integrazione con il territorio e lo sviluppo di grandi progetti e programmi sulle materie di competenza, anche a livello internazionale. Inaf - Istituto nazionale di astrofisica: Al fine di presidiare con un unico soggetto le attività di ricerca nel campo dell´astrofisica, della radioastronomia, dell´astrofisica spaziale e della fisica dello spazio interplanetario, il decreto interviene anche a riordinare la disciplina dell´Istituto nazionale di astrofisica. Vengono aggregati all´Inaf: l´Istituto di radioastronomia del Cnr; l´Istituto di astrofisica spaziale e fisica cosmica del Cnr; l´Istituto di fisica dello spazio interplanetario del Cnr. Relativamente agli organi di gestione il modello si ispira a quello individuato per il Cnr. Il Consiglio di amministrazione dell´Ente è composto da quattro componenti, di cui due nominati dal Ministro dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca tra professionalità di alto profilo scientifico o tecnico-amministrativo, uno eletto fra gli astronomi straordinari e ordinari, associati e ricercatori in servizio negli Osservatori astronomici dell´Inaf, uno eletto fra i professori e ricercatori universitari del settore scientifico-disciplinare di astronomia e astrofisica. La rete scientifica dell´Ente è costituita da Divisioni, Osservatori ed Istituti.  
   
   
FORMAZIONE: CONFESERCENTI, CGIL, CISL E UIL CREANO FON.TER. PER INVESTIRE IN PROGETTI DI QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE  
 
Roma, 27 gennaio 2003 - Promuovere la formazione professionale continua nel terziario, nel turismo e nei servizi per rilanciare la competitività delle imprese italiane attraverso la valorizzazione delle risorse umane e professionali. E´ questo l´obiettivo della Fon.ter. Il fondo nato dall´accordo tra Confesercenti, Cgil, Cisl e Uil nel quadro della strategia comunitaria e nazionale finalizzata a dare risposte adeguate alla crescente richiesta di professionalità capaci di stare al passo con l´introduzione di nuove tecnologie nelle aziende. Il Fon.ter. Investirà i contributi versati dalle imprese per la formazione (pari allo 0,30 per cento del monte salari dei propri dipendenti) nella realizzazione di progetti aziendali territoriali o settoriali per la qualificazione professionale degli occupati nel terziario, turismo e servizi. Un impegno finalizzato ad accrescere i livelli di professionalità contribuendo così a facilitare lo sforzo di modernizzazione delle imprese, in particolare piccole e medie.