Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Luglio 2006
VALSOIA S.P.A.: PARTE IL 5 LUGLIO L’OFFERTA DI AZIONI VALSOIA OFFERTO SUL MERCATO CIRCA IL 12% DEL CAPITALE SOCIALE (CIRCA IL 13% IN CASO DI ESERCIZIO INTEGRALE DELLA GREENSHOE). PREZZO MASSIMO DI OFFERTA 5,45 EURO PER AZIONE  
 
 Milano – Valsoia S. P. A. Ha reso noti, il 4 luglio 2006, i termini dell’Offerta Globale di azioni, finalizzata alla quotazione della Società sul Mercato Expandi, organizzato e gestito dalla Borsa Italiana. Saranno complessivamente offerte 1. 252. 857 milioni di azioni ordinarie. Qualora venisse esercitata integralmente la Greenshoe, il numero delle Azioni complessivamente collocate, pari ad un massimo di 1. 382. 857, rappresenterebbe circa il 13% del capitale sociale di Valsoia. Struttura dell’operazione - L’operazione consiste in un’Offerta Globale di 1. 252. 857 azioni ordinarie, pari a circa il 12% del capitale sociale di Valsoia S. P. A. Abaxbank agisce in qualità di Global Coordinator, Responsabile del Collocamento per l´Offerta Pubblica, Lead Manager del Collocamento Istituzionale, Listing Partner e Specialista. L’offerta Globale è così suddivisa: un’offerta pubblica di vendita (Opv) di un minimo di n. 380. 000 Azioni, corrispondenti a circa il 30,3% delle Azioni oggetto dell’Offerta Globale comprensiva, di un´offerta riservata al pubblico indistinto ("l´Offerta al Pubblico Indistinto") e di un´offerta riservata ai Dipendenti (l´"Offerta ai Dipendenti"); un contestuale collocamento istituzionale (il "Collocamento Istituzionale") di n. 872. 857 Azioni pari a circa il 69,7% dell´Offerta Globale e rivolto agli Investitori Professionali in Italia e ad Investitori Istituzionali all’estero La parte di Opv comprende: l´Offerta al Pubblico Indistinto comprendente n. 342. 400 Azioni, pari a circa il 27,3% dell´Offerta Globale ed al 90,1% dell´Offerta Pubblica. L´offerta ai Dipendenti di n. 94 Lotti Minimi, ovvero di n. Complessive 37. 600 Azioni, pari a circa il 3% dell´Offerta Globale ed al 9,9% dell´Offerta Pubblica. I Dipendenti, nell´ambito della tranche ad essi riservata, potranno sottoscrivere le Azioni ad un prezzo scontato del 10% rispetto al Prezzo di Offerta e a condizione che le Azioni così acquistate vengano sottoposte ad un vincolo di indisponibilità per un periodo di sei mesi dalla data di acquisto delle stesse. E’ prevista la concessione da parte di alcuni azionisti al Global Coordinator di un’opzione per l’acquisto, al Prezzo d’Offerta, di massimo n. 130. 000 Azioni (c. D. Greenshoe), pari a circa il 10,4% dell´ammontare complessivo dell’Offerta Globale da utilizzare in relazione all´Over Allotment e all´attività di stabilizzazione. Tale opzione potrà essere esercitata in tutto o in parte entro i 30 giorni successivi la data di inizio delle negoziazioni sul Mercato Expandi. Il Prospetto Informativo è stato depositato presso la Consob in data 3 luglio 2006, a seguito di Nulla Osta comunicato con nota n. 6055703 del 28 giugno 2006. Svolgimento dell’offerta - L’offerta Pubblica avrà inizio alle ore 9,00 del 5 luglio 2006 e terminerà alle ore 16,00 del 11 luglio 2006. Il lotto minimo di sottoscrizione è di 400 azioni, il lotto minimo maggiorato è pari a 2. 000 azioni. L´intervallo di valorizzazione indicativa è compreso tra un minimo di circa euro 44,44 milioni ed un massimo di circa euro 56,98 milioni, pari ad un minimo di euro 4,25 per azione ed un massimo di euro 5,45 per azione. Il Prezzo Massimo è pari a 5,45 Euro per azione. Il controvalore del Lotto Minimo calcolato sulla base del Prezzo Massimo è pari a Euro 2. 180. Il controvalore del Lotto Minimo Maggiorato calcolato sulla base del Prezzo Massimo è pari a Euro 10. 900. Calendario dell’operazione -
Periodo di adesione all’Offerta Pubblica dal 5 all’11 luglio
Comunicazione Prezzo di Offerta entro il 13 luglio
Comunicazione dei risultati dell’Offerta entro il 13 luglio
Data di pagamento entro il 14 luglio
Previsione di inizio delle negoziazioni 14 luglio
.
 
   
   
MARR: +14% I RICAVI DELLE VENDITE NEI PRIMI SEI MESI DEL 2006. RICAVI CONSOLIDATI DELLE VENDITE A 458,1 MILIONI DI EURO, SUPERIORI ALLE ATTESE.  
 
Rimini - Marr S. P. A. (Milano: Marr. Mi), società di commercializzazione e distribuzione di prodotti alimentari al foodservice, ha conseguito, nei primi sei mesi del 2006, ricavi consolidati delle vendite per 458,1 milioni di euro, in aumento del 14% rispetto ai 402,0 milioni di euro dei primi sei mesi del 2005. Tale incremento, che conferma la capacità di Marr di crescere al di sopra dei tassi di mercato, deriva per il 9,2% dalla crescita organica e per il 4,8% dal contributo delle recenti acquisizioni. In particolare, dopo il positivo andamento del primo trimestre 2006, con ricavi delle vendite in aumento del 12,2%, anche il secondo trimestre è cresciuto in misura superiore alle aspettative. I ricavi delle vendite hanno infatti raggiunto i 268,5 milioni di euro, in progresso del 15,3%. I dati della relazione trimestrale al 30 giugno 2006 verranno presentati alla comunità finanziaria, in occasione della loro approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Marr S. P. A. , il 2 agosto prossimo, come previsto dal calendario societario. .  
   
   
BOTTEGHE CAMPANE, LA CATENA COMMERCIALE DEL TOP DELL’AGROALIMENTARE E DELL’ARTIGIANATO CAMPANO, APRIRÀ ENTRO LA PRIMA METÀ DEL 2007 DODICI NUOVI PUNTI VENDITA  
 
Napoli - Più di cento corner nelle più importanti enogastronomie europee, quattro punti vendita diretti, di cui due saranno inaugurati entro natale all’aeroporto ed al porto di Napoli, dodici punti vendita entro il 2007, quasi un milione di contatti al portale per l’e-commerce www. Botteghecampane. Com, più di cinquemila ordini telefonici al Call center 0818692285: sono questi i numeri dei primi diciotto mesi di attività di Botteghe Campane, la catena commerciale del top dell’agroalimentare e dell’artigianato campano. L’azienda nata dall’idea di associare la vendita dei prodotti campani di elevata qualità alla promozione dell’immagine territoriale ha portato alla riscoperta al mercato internazionale di prodotti come la colatura di alici di Cetara, il liquore di mela annurca ed anche oggetti come le porcellane di Capodimonte. E proprio per servire meglio il mercato italiano ed internazionale Botteghe Campane ha lanciato una formula di franchising: senza costi per chi aderisce e con l’assistenza gratuita con l’unico obbligo di utilizzare esclusivamente i prodotti forniti dall’azienda. “Non è un caso- dichiara Irene Esposito, direttore marketing di Botteghe Campane- che nell’epoca della riscoperta dei prodotti tipici Botteghe Campane abbia lanciato una formula di franchising snella e poco onerosa per chi aderisce. Ancora prima del fare business, l’intento di Botteghe Campane è di fare cultura dell’artigianato e dell’enogastronomia campani. Il cliente di Botteghe Campane- continua Irene Esposito- non acquisterà il singolo prodotto bensì "acquista" l´immagine di tradizionalità, di genuinità, di ritorno alle origini, di legame con i luoghi. Il motto Far rivivere il passato, rende bene l´idea, ed esprime il desiderio di preservare i prodotti campani di qualità dall´estinzione e garantire il recupero della tradizione e della cultura locale” . .  
   
   
PRESENTATA LA RICERCA ARTEX SUGLI ARREDI E LE AMBIENTAZIONI RISTORAZIONE, UNA GHIOTTA OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE TOSCANE  
 
 Per gli assessori Brenna e Bramerini si tratta di un settore dalle vaste possibilità di espansione. Necessarie nuove sinergie per lo sviluppo del comparto Un giro di affari di 3,4 miliardi di euro grazie a 370. 000 posti-tavola. E´ questo il dato saliente emerso dalla ricerca promossa da Artex, il Centro per l´Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana, e presentata oggi in Regione alla presenza degli assessori Ambrogio Brenna e Anna Rita Bramerini. Una ricerca importante, che mette a fuoco un ulteriore aspetto fin´ora misconosciuto. L´investimento medio annuo in attrezzature, accessori, utensili, mobili e complementi di questo settore si aggira infatti intorno ai 77 milioni di euro, di cui però solo un marginale 28% viene intercettato dagli artigiani toscani. ´Per aumentare la quota di mercato ´interno´ toscano è necessario sostenere nuove sinergie, mirate allo sviluppo in un settore dal tasso qualitativo estremamente elevato sia per quanto riguarda la cucina proposta sia per l´arredo e l´ambientazione´, ha dichiarato l´assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna. ´Il governo regionale si impegnerà, con la collaborazione delle associazioni di categoria, a comprendere la composizione dell´universo di operatori del settore della ristorazione in Toscana per definire così i bisogni e le necessità, utili successivamente a stabilire forme e misure adeguate alla sinergia tra il comparto della ristorazione e quello della produzione di arredi e attrezzature di qualità. La leva competitiva espressa dalla ristorazione è di grande qualità, si tratta, ora che è emerso questo dato dalla ricerca, di ottimizzare i saperi e le conoscenze per crescere in maniera adeguata e ulteriormetne competitiva´. ´Il settore della ristorazione è un settore importante per l´economia regionale, le cifre del fatturato sono molto chiare a proposito´ – ha detto l´assessore al commercio e turismo Anna Rita Bramerini. ´Mangiar bene e in un ambiente di qualità può accrescere l´appeal dei nostri ristoranti. Se saremo in grado di elevare ulteriormente il rapporto qualità/prezzo, come stiamo facendo con ´Vetrina Toscana a tavola´, faremo certamente un buon servizio per lo sviluppo del turismo e del commercio sul nostro territorio. Nel far questo – ha concluso l´assessore Anna Rita Bramerini – siamo disponibili a costruire, insieme a tutti gli operatori interessati ad accrescere la loro competitività, quelle misure necessarie ad uno sviluppo ulteriore del comparto. ´ ´L´obiettivo principale di questa ricerca curata da Daniele Calamandrei´ – ha affermato il direttore di Artex, Alessandro Ricceri – ´è quello di capire se il settore della ristorazione può essere un mercato di sbocco per un produttore toscano di utensili, accessori, complementi di arredo e mobili. I dati ci dicono che esistono molte possibili sinergie tra questi due settori tipici della nostra economia seppure uno faccia riferimento al commercio e l´altro all´artigianato´. ´Artigianato tradizionale e ristorazione´ – affermano Marco Baldi, Presidente Cna Toscana, e Fabio Banti, Presidente di Confartigianato Toscana – ´hanno un comune denominatore: la qualità. E su entrambi la Regione Toscana sta investendo come volani di un nuovo sviluppo, considerando il territorio regionale come un unico laboratorio in cui si possano e debbano sviluppare sinergie e filiere tra settori differenti. E´ un modo nuovo di porsi di fronte alle nuove sfide dell´economia globalizzata. Questa ricerca evidenzia che esistono margine di integrazione e possibilità concrete di sviluppo di nuove opportunità per il mondo dell´artigianato che sappia cogliere le nuove tendenze che vengono dal mondo della ristorazione e del turismo di accoglienza´. La ricerca è stata condotta utilizzando una metodologia molto articolata: interviste dirette ad un campione ragionato di 101 operatori toscani, interviste a testimoni privilegiati ed esperti del settore, analisi ragionata delle principali guide della ristorazione, ricognizione delle pubblicazioni italiane più recenti sul settore, con particolare riferimento a quelle della stampa specializzata. (coll/cl) La ristorazione in Toscana: alcuni dati di sintesi
valore
Sui segmenti di ristorazione individuati:
Il ristorante esclusivo (peso percentuale sul totale) 0,1%
Il ristorante classico di fascia alta (peso percentuale sul totale) 6,3%
Il ristorante classico di fascia media (peso percentuale sul totale) 22,2%
La trattoria di qualità (peso percentuale sul totale) 42,8%
La trattoria (peso percentuale sul totale) 28,6%
Sul cliente:
Spesa media pro-capite a pranzo € 36,19
Spesa media pro-capite a cena € 39,37
Sulle caratteristiche del singolo ristorante:
Numero medio posti-tavola in estate 64
Numero medio posti-tavola in inverno 55
Rotazione media del posto-tavola nel pranzo feriale (grado di utilizzo della struttura) 0,5
Rotazione media del posto-tavola nel pranzo festivo 0,7
Rotazione media del posto-tavola nella cena feriale 0,7
Rotazione media del posto-tavola nella cena festiva 1,1
Investimento medio per attrezzature, utensili, mobili e complementi in caso di rinnovo integrale o nuova realizzazione di un ristorante circa € 80. 000
Spesa media annua per manutenzione ordinaria per accessori, utensili, mobili e complementi circa € 6. 000
La ristorazione toscana nel suo complesso:
Numero totale posti-tavola circa 370. 000
Fatturato complessivo stimato totale circa € 3. 400. 000. 000
Investimento medio annuo attrezzature, accessori, utensili, mobili e complementi circa € 77. 000. 000
(di cui:)
Grandi attrezzature 29,8%
Accessori e utensili per la conservazione di alimenti 8,7%
Accessori e utensili per la lavorazione degli alimenti 9,9%
Accessori e utensili per la preparazione del piatto finito 8,7%
Accessori e complementi per l´apparecchiatura della tavola 17,7%
Mobili e arredi per la sala e l´ingresso 19,2%
Mobili e arredi per il bagno 6,0%
Il prodotto toscano non alimentare nella ristorazione toscana:
Valore complessivo degli acquisti annui di accessori, utensili, complementi e mobili di produzione toscana da parte dei ristoranti toscani circa € 21. 000. 000
(di cui:) Accessori e utensili per la conservazione di alimenti 2,4%
Accessori e utensili per la lavorazione degli alimenti 6,3%
Accessori e utensili per la preparazione del piatto finito 6,0%
Accessori e complementi per l´apparecchiatura della tavola 16,3%
Mobili e arredi per la sala e l´ingresso 54,2%
Mobili e arredi per il bagno 14,8%
.
 
   
   
TRENTO: “DANNI GRAVISSIMI, MA I CONTADINI NON VERRANNO LASCIATI SOLI” L’ASSESSORE MELLARINI VISITA I MELETI DELLA VAL DI SOLE E DELLA VAL DI NON DANNEGGIATI DALLA GRANDINATA  
 
 Trento – L’assessore provinciale all’agricoltura Tiziano Mellarini, per l’occasione accompagnato da Mauro Fezzi, dirigente del dipartimento agricoltura e alimentazione, ha compiuto stamane un accurato sopralluogo alle zone colpite ili 3 luglio sera da una catastrofica grandinata. In Val di Sole si è incontrato con i responsabili del Consorzio Sant´apollonia di Caldes, con alcuni sindaci di comuni colpiti dall’avversità atmosferica e con un folto gruppo di contadini: ha visitato le campagne di Terzolas e di Arnago, soffermandosi a riscontrare i danno non solo sulla frutta, ma anche sulla corteccia dei tronchi dei meli: “Ciò che mi preoccupa maggiormente non è solo la perdita in termini di raccolto 2006, – ha detto l’assessore Mellarini durante il sopralluogo, – quanto le conseguenze che la grandinata avrà sui raccolti dei prossimi anni, il danneggiamento dei giovani impianti e i maggiori costi i quali i contadini dovranno andare in conto anche per quel che riguarda la gestione delle future campagne agricola!”. Trecento sono gli ettari colpiti dalla funesta grandinata in Val di Sole: Terzolas, Malé, Croviana, Samoclevo, Arnago, Magras le località più colpite. Nel pomeriggio l’assessore si è poi spostato in Val di Non per un secondo sopralluogo ad altri meleti danneggiati: Cis, Cagnò, Livo, Rumo i territori maggiormente colpiti, con danni che ammontano mediamente al 30-40% della produzione. “Sarà mia cura trasmettere al presidente Dellai quanto ho potuto constatare di persona: vi assicuro – ha continuato Mellarini, – che la situazione che ho visto con i miei occhi è stata di gran lunga peggiore di quanto potessi prevedere. Fatte salve le norme italiane ed europee, la Provincia autonoma vi sarà vicina e cercheremo di trovare in ogni modo la soluzione ai vostri problemi. Nel frattempo, seguite i consigli dei tecnici di San Michele e del Codipra: continuate a lavorare la campagna con i normali ritmi, per dar modo ai frutteti di recuperare tutto ciò che è ancora recuperabile”. Già nella giunta di venerdì prossimo l’assessore relazionerà ai colleghi sui danni della grandinata e in quella sede dovrebbero emergere le prime indicazioni per il futuro. Ieri sera, attorno alle 21, il finimondo è scoppiato improvviso ed è durato circa venti minuti: vento feroce e grandine “secca”, con chicchi grossi come piccoli mandarini hanno letteralmente fatto strage di meli nelle campagne di Cis, Cagnò, Livo e Rumo in Val di Non, per poi spostarsi a Croviana, Malé, Terzolas, Arnago, Samoclevo in Val di Sole. “I più vecchi in valle – mi confida un contadino mostrandomi un pugno di piccole mele mangiate a morsi dalla “tompesta” – non si ricordano una grandinata così violenta e, soprattutto, mai se n’era vista una arrivare veloce e inesorabile dalla Val di Non. Di solito le grandinate scoppiano a nord e da lì si riservano in valle”. Trecento, solo in Val di Sole, gli ettari colpiti dalla grandine, a cui bisogna aggiungere gli ettari di meleti pregiati danneggiati in Val di Non, nella Terza Sponda di Livo, Rumo, Cis e Cagnò. “Nella sfortuna il contadino sa sempre trovare qualche elemento di conforto – afferma, per parte sua, un tecnico di San Michele che è già al lavoro per valutare i danni. – Grazie al cielo, infatti, si è trattato di una grandinata precoce che si è abbattuta sui campi spinta dal vento in una sola direzione: quindi sono stati colpiti i frutti sui rami di una sola parte dell’albero, salvando quelli dei rami opposti. Non solo: le ferite alle piccole mele hanno davanti a sé ancora alcuni mesi per rimarginarsi e per salvare quindi una porzione notevole di raccolto danneggiati”. Molto atteso, comunque, l’arrivo in Val di Sole e in Val di Non dell’assessore provinciale agricoltura Tiziano Mellarini, che al mattino ha visitato le campagne di Terzolas e di Arnago, mentre nel pomeriggio si è spostato a Cis, Cagnò, Livo e Rumo, in Val di Non. “La situazione è molto peggiore di quanto avevo previsto – ha mormorato l’assessore Mellarini, che era accompagnato dal consigliere provinciale Guido Ghirardini, da Massimo Leonardi, presidente del consorzio Sant´apollonia di Caldes, dai sindaci di Malé, Croviana, Caldes e Cavizzana, dal presidente di Melinda Michele Odorizzi. – Sarà mia cura riferire ancora in giornata la gravità della situazione al nostro presidente Dellai, che sta rientrando da un viaggio negli Stati Uniti, e sottoporla all’esame dei colleghi dell’esecutivo ancora nella giunta di questo venerdì. Certo, ci sono normative italiane da rispettare e abbiamo le forche caudine dell’Unione Europea, sempre attenta a controllare che non vengano erogati contributi non dovuti. Ci sono le assicurazioni, è vero, ma quelle coprono le perdite del raccolto di quest’anno, mentre qui i danni corrono il rischio di ripercuotersi e di ripetersi anche in futuro, visto che la grandinata ha gravemente ferito anche le cortecce degli alberi. Insomma, dovremo trovare un modo per alleviare le conseguenze di un evento così funesto, e lo troveremo!”. È certo che la stagione agricola, in Trentino in generale e nelle valli di Non e di Sole in particolare, non era cominciata sotto gli auspici migliori: il freddo persistente dell’inverno prima, la lunga siccità subito dopo e ora questa grandinata, caduta così abbondante che i grossi chicchi di ghiaccio coprivano ancora i campi di Terzolas dopo quindici ore dalla loro caduta dal cielo! I tecnici dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige stamane erano già al lavoro per valutare i danni: “In Val di Non siamo attorno al 30-40% medio di mele danneggiate, ma ci dicono che qui in Val di Sole, in certe zone, la situazione è notevolmente più grave. Quello che consigliamo ai contadini è di continuare normalmente i lavori nei campi, perché ci sono ancora alcuni argini di recupero. ” Poi scenderanno nei campi i tecnici delle assicurazioni (“State tranquilli – ha detto questa mattina il responsabile del Codipra ai contadini riuniti al Consorzio di Caldes, – perché oggi esistono tutti gli strumenti e le tabelle compensative che riescono a quantificare esattamente i reali danni provocati dalla grandine”) e almeno ai contadini più previdenti saranno rifusi i danni. “Spetta a voi decidere se assicurare i vostri raccolti oppure no – ha affermato l’assessore Mellarini rivolgendosi direttamente al folto gruppo di agricoltori che lo ha accompagnato nei due sopralluoghi. – Io non posso far altro che esortarvi a farlo, ad assicurare il vostro sudore, visto che per legge ben l’80% del premio annuo da pagare viene coperto da contributi statali e provinciali!”. Ma rimane l’incognita del futuro: “Che posso fare, adesso? – ha sospirato un altro contadino davanti al suo campo di giovani meli. – Questi li ho piantati due anni fa! Sto ancora pagando le rate per l’impianto e la grandine ha praticamente distrutto buona parte della corteccia. La Provincia mi verrà ancora incontro, se dovrò procedere a un altro reimpianto?”. “Una sola cosa posso dirvi, oggi – li ha rassicurati l’assessore Mellarini: – il governo del Trentino anche in questo caso dimostrerà tutta l’attenzione e tutta la disponibilità per venire incontro alle vostre richieste. Compatibilmente con le normative vigenti, troveremo senz’altro il modo di alleviare il danno, perché l’agricoltura è troppo importante, per la Val di Sole e per la Val di Non!”. E finalmente sui volti dei contadini sono apparsi i primi sorrisi. .  
   
   
FVG: AIUTI ALLE IMPRESE AGRICOLE DANNEGGIATE DAL FORTUNALE  
 
Trieste - I consiglieri regionali dell´Udc, Maurizio Salvador, Gina Fasan, Giorgio Venier Romano e Roberto Molinaro, in occasione dell´esame del disegno di legge relativo all´assestamento di bilancio 2006, hanno presentato all´Aula un ordine del giorno che impegna la Giunta regionale a reperire finanziamenti in favore delle imprese agricole danneggiate dal fortunale che si è abbattuto nella provincia di Pordenone lo scorso 29 giugno. Dalle segnalazioni pervenute dalle associazioni agricole di Pordenone - scrivono i consiglieri - il maltempo che ha colpito una vasta fascia delle Destra Tagliamento ha causato danni per oltre 10 milioni di euro. Sono 28 i Comuni investiti dal fortunale e le aziende agricole lamentano non solo la perdita del raccolto, ma anche gravi danneggiamenti a strutture e impianti. Inoltre, nella zona sono state colpite le colture di mais, mentre vigneti e frutteti lamentano danni agli impianti, così le aziende agricole altamente specializzate nelle coltivazioni ornamentali. Nel considerare i danni subiti dal comparto - aggiungono Salvador, Fasan, Venier Romano e Molinaro - bisogna prendere in considerazione la mancata produzione della corrente annata agraria e le perdite che si rifletteranno sulle colture nei prossimi anni, oltre alle conseguenze agli impianti. Prendiamo atto che la Giunta regionale ha già stanziato un milione di euro per gli interventi urgenti attraverso la Protezione civile. L´ordine del giorno presentato la impegna, una volta ottenuto il quadro completo della situazione, ad intervenire con stanziamenti in favore del mondo agricolo per consentire alle imprese di far fronte alla mancata produzione e alle spese di ripristino. La Regione dovrà pure favorire il ricorso alle provvidenze previste dalla legislazione statale. .  
   
   
COLLOREDO DI MONTE ALBANO, AGRICOLTURA: MARKETING TERRITORIALE PER SVILUPPO AREE RURALI  
 
"Il marketing territoriale per le aree rurali" è il tema dibattuto  5 luglio 2006 Colloredo di Monte Albano in un convegno proposto dalla Regione "ed è - ha affermato l´assessore regionale alle Risorse agricole, naturali, forestali e Montagna, Enzo Marsilio - il sistema fondamentale per ideare e gestire i processi di trasformazione socio-economica del territorio". La riflessione sul marketing territoriale è nata - hanno messo in evidenza Marina Bortotto, direttore Servizio Affari Generali, Amministrativi e Politiche comunitarie della Regione, e Lavinia Clarotto, project manager di Innoref Fvg - dal progredire del "Progetto Innoref", operazione quadro di cooperazione interregionale focalizzata sullo sviluppo sostenibile, che supporta alcune iniziative locali finalizzate al miglioramento della qualità della vita, alla valorizzazione e fruizione turistica di piccoli centri e territori rurali. Finanziato nell´ambito di Interreg Iiic Zona Est, "Innoref" vede capofila la Regione Friuli Venezia Giulia e riguarda la Regione Umbria, la Regione della Grecia Occidentale e l´Associazione di Municipalità "Microregione Hranicko" (Repubblica Ceca). "In questo contesto - ha sostenuto ancora Marsilio - bisogna passare dal concetto che ogni singolo intervento possa creare sviluppo, all´esperienza che ci dice che le risorse vanno valorizzate con progetti integrati, così da dare maggior valore a ogni singola iniziativa ma in un quadro organico di interventi. È per questo che il marketing territoriale appare fondamentale per sviluppare il sistema". Se di solito si parla di "marketing territoriale" in rapporto allo sviluppo industriale di una zona, è invece importante utilizzare il metodo per qualsiasi progetto "in contesti molto diversi tra loro e molto vasti, con una risorsa critica che è l´identità del luogo" secondo il prof. Roberto Grandinetti dell´ Università di Padova, che ha anche indicato in tre i livelli per un corretto marketing: territorio come oggetto di comunicazione, come "prodotto", come sistema organizzato di risorse e di attori. Altri contributi sono venuti da Paola Coccolo della Direzione centrale Attività produttive, che si è soffermata sull´azione della Regione per il sostegno del sistema produttivo (legge su Pmi, Distretti, ecc. ); da Maurizio Droli dello Studio Droli & Partners, che si soffermato sul marketing turistico nelle aree rurali; da Marina Castaldini dell´Associazione Borghi Autentici d´Italia, che ha illustrato l´esempio, appunto, dei borghi di pregio. Altre esperienze sono state portate da vari soggetti pubblici "attori" dei sottoprogetti Innoref. . .  
   
   
L’8 LUGLIO SI INAUGURA IL NUOVO STABILIMENTO DELLA SAN LIDANO – ORTO PRONTO  
 
Partecipano tra gli altri il Prefetto Pironti, l’Assessore Valentini, il Presidente della Camera di Commercio Zottola. Si terrà sabato 8 luglio alle ore 17,30 in Via Migliara 46 ( al km 77 della Via Appia), Sezze Scalo, l’inaugurazione del nuovo impianto della Cooperativa San Lidano – Orto Pronto. Un impianto all’avanguardia per tecnologie e capacità produttive, per circa 4000 mq, realizzato anche grazie ai contributi della Regione Lazio e dell’Unione Europea del Piano di Sviluppo Rurale. La Cooperativa San Lidano e’ una importante realtà del settore degli ortaggi freschi e lavorati (la cosiddetta Iv gamma), nata nel 1997, oggi e’ composta da circa 50 soci conferitori provenienti dai Comuni di Sezze, Pontinia e Terracina ed occupa circa 70 persone tra operai ed impiegati. Un indotto occupazionale quindi di più di 300 persone. All’inaugurazione e’ prevista la partecipazione del dott. Alfonso Pironti , Prefetto di Latina, di Daniela Valentini, Assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, di Enrico Tiero, Assessore all’Agricoltura della Provincia di Latina, di Vincenzo Zottola, Presidente della Camera di Commercio, di Alessandro Salvatori, Presidente S. E. C. I. La società della Cciaa che cura l’internalizzazione. Introduce Marcello Ciccarelli della Legacoop, l’associazione di riferimento della cooperativa S. Lidano. “ Siamo cresciuti, stiamo crescendo ed intendiamo crescere ancora – ha dichiarato Luciano Di Pastina, Presidente della Cooperativa San Lidano – Grazie a questo nuovo stabilimento, alla nostra presenza presso il Car di Roma, ai rapporti diretti con la Grande Distribuzione Organizzata, la nostra struttura si pone come una realtà dinamica, efficiente e competitiva, sia a livello regionale che nazionale. Da subito abbiamo voluto dare questa impostazione alla San Lidano: coniugare tradizione e attenzione alla qualità con la modernità, con la capacità di essere sul mercato. Ci stiamo riuscendo, anche grazie all’impegno dei soci ed al contributo regionale ed europeo, che ci ha permesso di crescere e di poter lanciare nuove sfide”. “ In una provincia dove altri chiudono, la San Lidano e quindi il comparto dell’agricoltura apre un nuovo stabilimento ma soprattutto comincia nuove sfide – ha aggiunto Marcello Ciccarelli, Presidente di Legacoop Latina – A fronte della crisi del manifatturiero, da tempo pensiamo che il tavolo sul quale si debba giocare il rilancio dell’economia del territorio sia quello dell’agricoltura ed il turismo, che sono vocazioni naturali del territorio. Ma l’agroalimentare deve superare le dimensioni del piccolo produttore artigianale e riuscire a raggiungere una dimensione “industriale” attraverso forme di aggregazione ed associazione, che permettano di essere interlocutori credibili della Grande Distribuzione, di pianificare azioni di penetrazione commerciale, anche all’estero. La San Lidano e’ uno splendido esempio di quanto si può fare. ” .  
   
   
SEQUESTRI DI MIELE CON ANTIBIOTICO, DA CONAPI UN INVITO A RICONOSCERE L’IMPEGNO DEGLI APICOLTORI BIOLOGICI  
 
Il presidente Lucio Cavazzoni: “Grazie al senso di responsabilità dei nostri soci, che producono senza utilizzare antibiotici e pesticidi, possiamo garantire ai consumatori un miele sano e naturale” Il sequestro da parte dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi, la scorsa settimana, di 124 tonnellate di miele contaminato da tetraciclina, antibiotico vietato in Italia, ripropone in modo drammatico la questione della tutela della salute dei cittadini, della necessità di allevare le api senza impiegare sostanze nocive e sottolinea la diversità fra chi, in agricoltura, produce in modo responsabile e coscienzioso e chi invece si disinteressa del consumatore finale e del suo benessere. “E’ provato che l’uso e l’abuso di antibiotici, in particolare in apicoltura, non solo non porta alcun beneficio alle api perché non cura la patologia per la quale viene utilizzato, ma all’opposto la nasconde e contribuisce alla sua diffusione” sottolinea Lucio Cavazzoni, presidente di Conapi, il Consorzio Apicoltori Agricoltori Biologici Italiani con sede a Monterenzio (Bologna) che con più di mille soci è oggi la realtà più rappresentativa in Italia e in Europa per la produzione di miele biologico. “Gli operatori del settore queste cose le sanno bene – continua - come sanno che fare apicoltura senza antibiotici e senza chimica significa lavorare almeno il doppio e prestare molta più attenzione alle api, così come rischiare la contaminazione da parte di chi lavorano male ed inquina e raccogliere meno miele. Un impegno gravoso, spesso non riconosciuto economicamente, che permette però di ottenere un miele di qualità infinitamente migliore, di allevare api in modo sano, di garantire la salubrità del prodotto a chi lo consuma e di rispettare l’ambiente naturale. E’ una obiettivo che i nostri soci perseguono con determinazione da tempo e che crediamo importante far conoscere anche ai consumatori. Proprio perché riteniamo l’agricoltura biologica così importante per la salute dei cittadini e per l’ambiente, chiediamo al Ministro De Castro di farsi promotore di provvedimenti che la incentivino più di quanto è stato fatto fatto fino ad ora”. .  
   
   
IL LACRIMA DI MORRO D’ALBA MAROTTI CAMPI TRIONFA ALL’INTERNATIONAL WINE CHALLENGE 2006  
 
Grande traguardo per l’azienda vitivinicola Marotti Campi a Londra: medaglia d’oro e d’argento alla prestigiosa competizione con due Lacrima di Morro d’Alba Doc, l’Orgiolo 2003 ed il Rubico 2004. Fa piacere che in tempi in cui la globalizzazione e l’omologazione non risparmiano nemmeno il vino, nel più importante concorso internazionale, l’International Wine Challenge di Londra, un rosso elegante, assolutamente non esplosivo ma di grande personalità come il marchigiano Lacrima di Morro d’Alba Doc, si faccia notare per ben due volte, in mezzo ad altri 9000 vini. È l’Orgiolo 2003 a conquistare l’oro e come a ribadire la non casualità del successo, il più giovane Rubico 2004 sale sul podio con l’argento. “È un grande risultato per il territorio – spiega Lorenzo Marotti Campi, che conduce l’azienda di famiglia – e conforta i produttori che hanno scelto la strada della valorizzazione delle tipicità di cui siamo ricchi, piuttosto che inseguire i mutevoli trend del mercato”. Il Lacrima è infatti un vino di territorio, vero autoctono, molto antico, che ha corso il rischio di estinguersi e che tuttora non raggiunge i 200 ettari complessivi di superficie vitata nell’area di Morro d’Alba, piccolo borgo medievale tra Jesi e Senigallia, non lontano da Ancona. Dalla sua vinificazione in purezza di ottiene un vino delicato ed elegante, di un rosso rubino intenso e con un caratteristico profumo di viole, rose e sottobosco che lo rende unico e ben distinguibile nel panorama dei rossi. Vino di nicchia, ha saputo conquistarsi un mercato sempre crescente di persone appassionate di cose rare e particolari, si sposa perfettamente con la cucina tradizionale marchigiana amplificando gli aromi dei piatti a base di carni arrosto ed anche di pesce. A Morro d’Alba, da oltre un secolo, la famiglia Marotti Campi conduce un’azienda di 120 ettari, di cui 54 vitati a Lacrima e Verdicchio. Si vinificano esclusivamente le uve di propria produzione, in una moderna cantina nata nel 1999. Nonostante la giovane storia nel mondo del vino, (prima del ’99 si vendevano le uve), l’azienda ha cercato di sperimentare nuovi modi di produrre ed interpretare il vitigno Lacrima. Accanto al “Rubico”, vinificato solo in acciaio, fresco e delicato, con il tipico profumo di violette e rose, ha prodotto l’ “Orgiolo”, un Lacrima di maggiore concentrazione, che effettua un brevissimo affinamento in piccole botti di rovere e viene messo in commercio 18 mesi dopo rispetto alla versione più giovane. Ne risulta un vino più complesso con un intenso profumo di rosa e di spezie che sicuramente ha colpito i giudici del Wine Challenge, selezionati tra massimi esperti al mondo, una bella risposta a quei rossi tutti molto buoni ma anche molto uguali. E per chi proprio non resiste alla tentazione di farsi commuovere dallo stupendo paesaggio naturale e dalle meraviglie che solo le Marche sono in grado di regalare, c’è un’ultima sorpresa. Immersa nel verde e nella quiete dei vigneti, non lontano dall’azienda vitivinicola Marotti Campi -una residenza dell’ottocento aperta al pubblico per visite e degustazioni- sorge la Country House “Vigna Sant’amico” con i suoi 10 confortevoli appartamenti. Un luogo ideale per abbandonarsi al relax, ma anche un’ottima base per partire alla scoperta dei fantastici vini e delle numerose amenità che la natura generosa ha destinato a questo angolo di paradiso. Www. Marotticampi. It .  
   
   
SONO INIZIATI I CORSI PER MAGGIORDOMI NELL’HOTEL TOWN HOUSE 70 DI TORINO  
 
In vista della prossima apertura di un nuovo hotel dello stesso gruppo guidato da Alessandro Rosso. Di questa nuova apertura non si conoscono i dettagli, si sa solo che si sta mobilitando l’intero entourage del lusso, e per ragioni di sicurezza si omettono data e luogo di incontro del grande Gotha. Town House 70, nel cuore di Torino, è la perfetta location per meetings ed eventi aziendali, qui i migliori maggiordomi inizieranno ad affluire per le prime selezioni. Saranno ospitati in una delle sale meeting da 80 posti, con collegamento Wi-fi e sarà servito loro un piacevole coffee break nella magnifica terrazza all’aperto che dà sul cortile interno. Town House 70 si candida ad essere l’hotel più glamour di Torino, situato a pochi passi dal Duomo, accanto agli storici Caffè di Via Po. L’unico in città affiliato alla catena degli Small Luxury Hotels of the World, è la risposta ideale per un pubblico esigente, di passaggio nel quadrilatero, vicino a Palazzo Reale. Offre 48 suites, tutte arredate in modo minimale, elegante e dotate di collegamento ad Internet e schermo piatto, con servizio colazione esclusivo, caratterizzato da un’atmosfera cordiale e familiare fin dall’ingresso. Gli interni sono stati curati dall’Architetto Maggiore, affezionato agli hotel di lusso. Punto forte di questo hotel è quello di conservare le dimensioni di una casa, accogliente, riservata in cui lo stare bene è priorità assoluta. Chi soggiorna qui ha sempre ottimi motivi per ritornare. Aperto nel novembre del 2005, è stato inaugurato ufficialmente alla presenza delle Istituzioni e di noti personaggi nel maggio di quest’anno. Spesso affollato per eventi in città e per la sua location, facilmente raggiungibile e ideale per una passeggiata nella parte storica della città. Si organizzano anche aperitivi e pomeriggi musicali a ritmo di sax nella meravigliosa terrazza, arredata con mobili che arrivano direttamente da Bali, per uno stile decisamente etnico e particolare. La ricerca del benessere, il relax e l’accoglienza migliore sono peculiarità di questa residenza a Torino. Un Hotel con le comodità di casa, per risvegliare le emozioni e il calore familiare, per sentirsi a proprio agio sempre. Town House 70, l’unico minimal chic a Torino, accogliente ed elegante, ideale per un breve soggiorno e per la scoperta della città delle Olimpiadi invernali. Town House 70 Suite Hotel, il lusso è nei dettagli. Www. Townhouse. It.  
   
   
NUOVA IMMAGINE E NUOVA GAMMA PER MIELIZIA  
 
L’impegno, la passione e la competenza con cui gli apicoltori di Conapi realizzano i loro mieli biologici e tipici rimangono invece gli stessi di sempre Chiaro e delicato nei colori, puro nelle linee, essenziale nella grafica. Si esprime in queste caratteristiche il nuovo pack di Mielizia, completamente rinnovato. Il marchio leader per il miele biologico e tipico con il quale gli apicoltori del Conapi commercializzano i frutti del loro lavoro, ha voluto così esprimere nel modo più efficace l’idea di naturalezza, semplicità e purezza dei suoi mieli e delle altre referenze legate all’alveare. Le nuove etichette sono realizzate su carta opaca bianca sulla quale spiccano la parola Mielizia e un disegno dal tratto leggero e pastellato che richiama di volta in volta i fiori, i frutti, il miele, le api e altri soggetti a cui le specifiche tipologie di prodotto fanno riferimento. Il restyling valorizza il marchio, con la parola da oggi racchiusa in una goccia dorata, mentre la sigla di Conapi (Consorzio Apicoltori Agricoltori-biologici Italiani) rimane la firma dei produttori su ogni vaso. Il loro protagonismo e il legame inscindibile con il territorio è affidato nei nuovi vasetti alla “carta d’identità” dei diversi mieli biologici regionali, apposta sul retro del contenitore, che riporta il nome dell’apicoltore, il periodo di raccolta e gli abbinamenti gastronomici. Per i mieli tipici sarà possibile invece rintracciare le origini on line: collegandosi al sito www. Mielizia. It, e digitando nell’apposita casella il numero di lotto, si potrà risalire ai nomi degli apicoltori che li hanno raccolti. Una scelta, quella della tracciabilità completa, voluta da Mielizia tre anni fa e che oggi riguarda tutti i mieli in distribuzione. Il rinnovamento non tocca però solo il pack ma anche le linee dei mieli, anche in questo caso con l’obiettivo di valorizzare le produzioni regionali. Da oggi sono diventate così due le linee, una convenzionale e una biologica, entrambe in differenti varianti e formati. La prima è composta da tre pregiate referenze di mieli tipici, da oggi tutti completamente di provenienza italiana: acacia, millefiori, di bosco. La linea mantiene il nome Grandi Mieli d’Italia e prevede vasetti da 1000 grammi che consentono un ottimo rapporto fra qualità e prezzo. Della linea biologica di mieli regionali fanno parte invece sei varietà in vasetto da 400 grammi: miele di acacia di Piemonte e Lombardia, di arancio di Sicilia e Calabria, di castagno della Toscana, di eucalipto della Costa Ionica, millefiori di Toscana e millefiori di Appennino; e quattro da 250 grammi: di acacia di Piemonte e Lombardia, di arancio di Sicilia e Calabria, di castagno della Toscana, di bosco del Piemonte. Questa gamma comprende anche Primo Miele, un miele di acacia italiano in dosatore da 250 grammi: la nuova proposta di Mielizia agli amanti delle soluzioni pratiche e veloci, ottima per dolcificare in modo sano qualsiasi bevanda, a partire dal latte dei più piccini. Tante insomma le novità per i consumatori Mielizia, invariate rimangono invece la passione e la competenza con le quali gli apicoltori di Conapi in tutta Italia allevano le loro api e raccolgono il miele nei territori più vocati e preservati dall’inquinamento. Un impegno per la salubrità e la qualità dei prodotti, la salvaguardia dell’ambiente e la valorizzazione delle produzioni locali. Info@mielizia. It, wwww. Mielizia. It .  
   
   
PRESENTATA LA MULTIGUIDA DELLA STRADA DELL’OLIO E DEL VINO DEL MONTALBANO - LE COLLINE DI LEONARDO  
 
La Multiguida della “Strada dell’Olio e del Vino del Montalbano – Le colline di Leonardo” è stata presentata venerdì 23 giugno nella cornice di Villa Rospigliosi, a Spicchio di Lamporecchio. La Multiguida racconta attraverso più strumenti. Innanzitutto la guida cartacea di 160 pagine, suddivise in 4 Itinerari Territoriali (Il crinale del Montalbano – Le terre di Leonardo – Benessere e natura – Territorio e storia) e 5 Itinerari Tematici (Dagli Etruschi al Medioevo – Rinascimento e Barocco – I Musei – Tra gusto e tradizione – Alla scoperta della Natura). E, poi, attraverso una cartina che propone gli itinerari corrispondenti, contrassegnati da apposito colore. Ma la Multiguida è anche consultabile e richiedibile al sito www. Stradadileonardo. Org, portale dedicato e ricco di informazioni sulla zona e sulla Strada dell’Olio e del Vino del Montalbano – Le colline di Leonardo. Infine, la guida consente l’attivazione di una card per agevolazioni d’acquisto con le Aziende associate. C’è poi la segnaletica territoriale, che guiderà i visitatori lungo i percorsi della Strada. Oltre alla prenotazione sul sito Internet, la Multiguida è a disposizione presso le Aziende Associate alla Strada dell’Olio e del Vino del Montalbano e presenti sulla guida. Alla presentazione in Conferenza Stampa sono intervenuti Aldo Morelli, Presidente della “Strada dell’Olio e del Vino del Montalbano – Le colline di Leonardo”; Luca Carlo Benicchi, ideatore e curatore del progetto Multiguida (Dike Pubblicità Italia); Cinzia Montagna, autrice della guida; Antonella Chiavacci, Assessore all’Agricoltura del Circondario Empolese Valdelsa in rappresentanza di Luciana Cappelli, Presidente del Circondario; Nicola Risaliti, Assessore al Turismo della Provincia di Pistoia; Sergio Aceto, Segretario Generale della Cciaa di Pistoia in rappresentanza del Presidente Rinaldo Incerpi; Mauro Marconcini, Presidente della Federazione delle Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori della Toscana; Fabio Tonalini, Presidente della Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese. L’accordo con la Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese – In conclusione alla Conferenza Stampa è stato siglato l’accordo fra Aldo Morelli e Fabio Tonalini, Presidenti delle rispettive Strade, al fine di attivare forme di collaborazione e di scambio culturale in chiave enogastronomica. Le degustazioni e i Banchi d’Assaggio – Nel pomeriggio del 23 giugno, dopo il buffet con prodotti tipici offerto ai presenti, si sono svolte la Degustazione dei Vini del Montalbano (in particolare di Montalbano Docg e di Cerreto Igt), guidata da Francesco Beghi, giornalista, sommelier e collaboratore della Guida “Vini d’Italia” (Gambero Rosso – Slow Food Ed. ) e la Degustazione di Olio, guidata dal giornalista ed esperto Luigi Caricato. In contemporanea sono stati aperti i Banchi d’Assaggio dell’Olio (16 etichette) e del Vino (39 etichette).  
   
   
DEGUSTAZIONI, CENE TEMATICHE E VISITE IN CANTINA NELLA COSTA DEI TRABOCCHI PER CALA LENTA  
 
 La manifestazione enogastronomica, che la scorsa estate ha richiamato visitatori da ogni parte d’Italia, attirando l’attenzione dei più importanti organi d’informazione locali e nazionali, si svolgerà da venerdì 14 a domenica 16 luglio nel suggestivo tratto di Costa dei Trabocchi abruzzese, che con ben cinque Bandiere Blu, recentemente assegnate dalla Fee, risulta essere uno dei litorali più puliti d’Italia. Slow Food, avvalendosi dei propri referenti territoriali, selezionerà lungo tutto l’itinerario costiero da Francavilla a San Salvo locali (ristoranti e trattorie) con riconosciuta capacità ristorativa e offerta di provata qualità enogastronomia. Tali locali potranno ospitare cene con menù fisso. Tutti gli esercenti di tali attività prepareranno per i loro clienti piatti della tradizione marinara abruzzese quali, per citarne solo qualcuno: la chitarra con i pelosi, la minestra di crostacei e patate, la frittura di paranza, il brodetto di pesce, la scapece. - In tutti gli incontri conviviali verrà privilegiato l’abbinamento con uno o più vini di un’azienda vinicola ubicata nel territorio della provincia di Chieti, comunque selezionata da Slow Food Slow Food forte della propria esperienza e capacità didattica organizzerà i “Laboratori del Gusto”, degustazioni guidate su tematiche relative ai prodotti dell’Adriatico ed alle tecniche di cottura di alcune pietanze (es. “Il brodetto alla Vastese” - “La Scapece”) Nella bella cornice del Centro Storico di San Vito Chietino e in locali che l’amministrazione comunale si curerà di mettere a disposizione, verrà organizzato un Mercato del Gusto dove verranno ospitati produttori che si sono contraddistinti per la loro ricerca della qualità nelle produzioni agroalimentari, selezionati da Slow Food. Verranno individuati produttori e prodotti che rappresentano l’eccellenza eno-gastronomica della Costa dei Trabocchi e del territorio collinare ad esso retrostante. In questo modo si saldano le due diverse economie e paesaggi della provincia di Chieti. Il Mercato sarà accessibile nelle ore serali dalle 19 alle 24 così da consentire ai turisti di poter fare acquisti direttamente dai produttori che avranno cura di esporre e far degustare le proprie produzioni. Nei tre giorni di Cala Lenta alcune aziende vitivinicole apriranno le loro Cantine per accogliere turisti e visitatori, presentare la propria produzione e far degustare i vini del nostro territorio (Cerasuolo, Trebbiano e Montepulciano). Verrà esaminata, in accordo con alcune Aziende Vinicole, la possibilità di organizzare degustazioni di prodotti tipici all’interno delle cantine. Www. Calalenta. Com info@calalenta. Com- ufficiostampa@calalenta. Com.  
   
   
ALICE, IL PROSECCO DELLE MERAVIGLIE, CHE INVITA AD ABBANDONARSI AL SOGNO E ALLA FANTASIA  
 
Prodotto dalle Vigne di Alice, azienda tutta la femminile, questo Prosecco di Conegliano Valdobbiadene Extra Dry è uno spumante realizzato con uve di Prosecco Doc. Nel mercato italiano è distribuito in esclusiva da Va. Ma Distribuzione. L´azienda agricola "Le Vigne di Alice" nasce a Carpesica nella zona del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene. Il nome tipicamente femminile dell´azienda si addice perfettamente a queste colline che parlano di sole e di vigneti, di dolcezza ma anche di forte dedizione a un luogo e a un lavoro. L´elemento femminile è la caratteristica vincente, oltre che dei luoghi, anche di questa azienda che trova la propria ispirazione in due donne che hanno riversato nella produzione del vino passioni, ricordi e sorrisi: l´enologa Pier Francesca Bonicelli, con un´esperienza alle spalle che le deriva dalla collaborazione nell´azienda di famiglia e Cinzia Canzian, esperta in relazioni pubbliche che segue la comunicazione e il marketing aziendale. La presentazione ricercata delle bottiglie, curata nel dettaglio, come solo una donna può fare, valorizza contenitore e contenuto. I vini spumantizzati secondo il Metodo Italiano sono pensati e prodotti per valorizzare ed esaltare le caratteristiche tipiche delle uve Prosecco e del terreno da cui provengono e proprio nel cuore del territorio del Prosecco Conegliano Valdobbiadene nasce Alice Prosecco Extra Dry, spumante prodotto da uve di Prosecco Doc in purezza. Vetro trasparente scelto per la bottiglia ad esibire il colore giallo paglierino tipico del Prosecco Doc e renderlo immediatamente riconoscibile al gusto. Le caratteristiche aromatiche del vitigno sono espresse elegantemente conferendo al vino un´ampia gamma olfattiva dal tipico profumo di mela acerba, con sentori di frutta tropicale che ricordano intensi aromi di fiori. Un vino fruttato e floreale al naso ma retto da una buona acidità, il Prosecco Extra dry veicola un messaggio altrettanto chiaro e di grande personalità, senza segreti, parla il linguaggio della terra da cui proviene, terreni asciutti, magri, particolarmente vocati alla coltivazione della vite. La presentazione elegante e l´etichetta dorata arricchiscono la bottiglia e ne richiamano il sapore elegante, morbido e allo stesso tempo fresco, con un perlage fine e delicato. L´alice Prosecco Extra Dry racchiude in sé gli elementi più positivi di una donna: personalità, determinazione, immediatezza e passione. Ecco cosa rende questo Prosecco e tutti i vini delle Vigne di Alice così speciali da essere stati selezionati da Va. Ma Distribuzione, azienda bergamasca da sempre attenta nel proporre etichette di altissima qualità. Oltre all´Alice l´azienda trevigiana propone altri due spumanti, il Doro, Prosecco Valdobbiadene Brut, e il Tajad, spumante Brut Cuvée di uve Prosecco e autoctoni Verdiso e Boschera. L´alice si trova nelle enoteche esclusive a un prezzo di circa 8,7 euro e nelle carte dei vini dei migliori ristoranti. .  
   
   
V°EDIZIONE DEL PREMIO IDEATO DA U.I.R. PIA BERLUCCHI NOMINATA “AMBASCIATRICE DEL BUON GUSTO” ALL’ULTIMA EDIZIONE DI MIWINE  
 
L’unione Italiana Ristoratori ha conferito il prestigioso riconoscimento a Pia Berlucchi durante la serata di Gala della kermesse milanese. Martedì 13 giugno 2006, durante la serata di Gala della seconda edizione di Miwine, si è tenuta la premiazione di cinque importanti personalità nominate “Ambasciatori del Buon Gusto”. Il premio, alla sua quinta edizione, è stato ideato da U. I. R. - Unione Italiana Ristoratori – la prestigiosa associazione fondata nel 1971 che unisce alcuni dei migliori chef italiani. Il riconoscimento viene assegnato ogni anno a personalità che si sono distinte nella promozione dei prodotti di qualità in Italia e nel mondo. Pia Donata Berlucchi è una dei nuovi cinque Ambasciatori del Buon Gusto nominati nel corso di una serata particolarmente suggestiva: a consegnare il premio Bruno Gambacorta, giornalista Rai, appassionato gastronauta, ideatore e conduttore della fortunata trasmissione Eat Parade, dedicata ai piaceri della tavola e alla scoperta di mete e appuntamenti golosi. Pia Donata Berlucchi si è detta particolarmente onorata non solo di ricevere un premio che da anni è assegnato a personalità molto importanti che si distinguono in vari campi, ma soprattutto della motivazione per cui è stata scelta. “Per la straordinaria, appassionata ed instancabile attività di ambasciatrice della cultura del vino in Italia e nel mondo, in rappresentanza delle 730 socie iscritte all’Associazione, rappresentanti dell’intera filiera vitivinicola: dal mondo della produzione (più di 300 imprenditrici), alla ristorazione, alle enoteche, alle sommeliers e giornaliste, tutte impegnate in prima persona nelle proprie attività. L’associazione nata nel 1988 rappresenta un particolare aspetto, in un settore, quello vinicolo, di impronta storicamente maschile, contraddistinto da una vivacità e da una tendenza alla comunicazione moderna e anticipatrice, tale da costituire un autentico fenomeno associativo unico al mondo”. “Premio e motivazione sono una soddisfazione personale” – afferma Pia Berlucchi – “perché costituiscono il riconoscimento ufficiale dell’impegno profuso in questi anni da tutte le socie per far crescere l’associazione e renderla la realtà importante che è oggi. Da Presidente dell’Associazione e ancor più da Donna del Vino, appassionata di questo mondo che da sempre mi appartiene, sono particolarmente felice che il ruolo femminile sia finalmente riconosciuto come merita”. Insieme a Pia Donata Berlucchi sono stati nominati Ambasciatori del Buon Gusto Jason Cha-kim (Epcot Beverage Manager Walt Disney World, Orlando), Carlo Pontecorvo (Presidente Gruppo Ferrarelle), Tim Gauci (Console Generale e Senior Trade Commissioner di Austrade), Saverio Di Spirito (Grafico Fiera di Milano). Www. Berlucchifranciacorta. It.  
   
   
MANGAROCA BATIDA DE CÔCO È DI SCENA AL LEGGENDARIO “TWIGA” DI FORTE DEI MARMI!  
 
Tendenza, aggregazione, divertimento: questo è il mix giusto che legherà, anche per l’estate 2006, Mangaroca Batida de Côco al mondo giovane e trendy più “in” d’Italia! Venerdì 4 agosto 2006 l’estate incandescente di Mangaroca Batida de Côco culminerà con una grande serata presso il celebre “Twiga Beach Club” di Forte dei Marmi, il locale di Flavio Briatore, Daniela Santanchè, Paolo Brosio e Marcello Lippi. Il “Twiga Beach Club” verrà allestito con palloncini bianchi e neri brandizzati, inizialmente tenuti al soffitto da un’apposita rete; nel momento clou della serata i palloncini scenderanno sulle persone presenti nel locale. All’esterno saranno attaccati palloncini a tutte le auto parcheggiate, per dare ancora più visibilità al marchio Batida de Côco. Tutti i tavoli all’interno del locale saranno decorati con palloncini, e saranno sormontati da secchielli portaghiaccio contenenti bottiglie di Batida de Côco e da vassoi di frutta esotica. In posizione centrale e ben visibile verrà riservato un tavolo a 4 bellissime modelle, vestite di bianco e nero per richiamare i due gusti di Batida de Côco; nei momenti top della serata le ragazze si muoveranno all’interno del locale per offrire frutta fresca ai presenti. All’interno del locale sarà infine prevista una postazione centrale per promuovere l’assaggio di Mangaroca Batida de Côco e di Black Batida. Mangaroca Batida de Côco, con la variante Black Batida, è la marca leader di crema al cocco, conosciuta e apprezzata da sempre in tutti i migliori locali d’Italia. È distribuita in esclusiva per il nostro Paese dalla Fratelli Rinaldi Importatori di Bologna e-mail info@rinaldi. Biz.  
   
   
UNA BOTTIGLIA LIMITED EDITION CELEBRA I 150 ANNI DI CERES  
 
Per chi è a caccia di pezzi da collezione, Ceres mette in vendita una bottiglia in edizione limitata. Birra Ceres, per gli amanti di tutto ciò che è unico, sofisticato e speciale, mette in vendita da oggi una bottiglia limited edition, per festeggiare la conquista di un importante traguardo: 150 anni di vita. Una vita costellata di successi che non possono essere coronati se non da una speciale versione celebrativa della bottiglia. Si tratta della bottiglia della mitica Strong Ale, birra compatta e corposa che si mantiene in “gran forma” nonostante l’età, che nella versione limited edition sarà interamente ricoperta da un velo dorato, mantenendo l’etichetta che ci ha permesso di riconoscere per 150 anni la leggendaria birra danese e riportando sul retro una suggestiva foto storica della sede alla fine del ’800. Un velo dorato per impreziosire la già unica forma che contribuisce a distinguere Ceres dalle altre birre e per riprendere il color oro intenso del contenuto. Uno scrigno dorato per proteggere il prezioso “gioiello” dalla luce, visto che tutti gli ingredienti vivono in equilibrio perfetto all’interno di ogni bottiglia: l’acqua di pozzo, innanzitutto, contraddistinta da purezza e un certo contenuto di sali; il luppolo, che dà alla birra il tipico retrogusto amarognolo; il lievito, usato per la fermentazione. Per celebrare una storia così leggendaria verranno inoltre organizzate 350 feste nei migliori locali di tutta Italia e per tutto il 2006 anche l’etichetta della bottiglia “normale” segnalerà il 150° anniversario. Un fenomeno di costume, che è peculiarità di Ceres, vede le bottiglie vuote di Strong Ale posate nei posti più strani delle nostre città, tanto da sembrare quasi messe ad arte da una mano misteriosa.  
   
   
AL CLASSICO “ILLY ESPRESSO” SI AFFIANCA “ILLY MOKA”, RISULTATO DI DUE ANNI DI RICERCA  
 
Sempre più specialista, sempre più perfetta. La miscela unica di illy, da oggi, è disponibile nella doppia versione: per il caffè espresso e per il caffè moka. Due perfette macinature, calibrate per le due preparazioni, per esaltare l’aromaticità del gusto unico di illy. La moka rappresenta un rito personale che illy ha voluto rendere ancora più speciale, dedicandosi alla ricerca della perfezione anche per questo metodo di preparazione. Dopo due anni di studio in collaborazione con l’Università del Caffè di Trieste, illy ha messo a punto una modalità di preparazione finalizzata ad evidenziare le note più raffinate, proprie del cuore della bevanda, e ad evitare che queste vengano intaccate dagli aromi di affumicato/bruciato che si sviluppano nella fase finale della preparazione, compromettendone il gusto. Illy moka è il primo passo di un percorso. E’ realizzato sempre con l’unica miscela illy di alta qualità composta da nove tipi di pura Arabica. Dall’equilibrio di questi ingredienti provenienti da Sud America, America Centrale, India e Africa nasce l‘inconfondibile gusto e aroma illy che per la nuova versione moka ha un grado particolare di macinatura, appositamente studiata e calibrata. Su www. Illymoka. Com online dal 14 luglio l’Università del Caffè spiega il nuovo modo di fare il caffè moka. Il barattolo illy moka è disponibile in tostatura normale e scura, contraddistinto rispettivamente da una banda rossa e da una banda nera, con la scritta moka in evidenza. Proposto nella confezione da 250 gr. Illy moka è in vendita in tutta Italia negli abituali canali distributivi e nell’eshop del sito www. Illy. Com; allo stesso prezzo consigliato di illy espresso: 6,50 euro.  
   
   
KRISPROLLS, ST. DALFOUR E SKIPPY IL BUONO E IL SANO DELLA PRIMA COLAZIONE  
 
La prima colazione è un momento fondamentale della giornata poiché dovrebbe fornire un numero di calorie pari al 25% del fabbisogno totale giornaliero. Ecco perché è doveroso dedicare il tempo necessario alla colazione mattutina scegliendo alimenti in grado di apportare al nostro organismo l’energia necessaria per affrontare con grinta ed entusiasmo lo studio, il lavoro o qualsiasi altra attività. Sulla tavola mattutina non dovrebbe quindi mai mancare il latte, l’alimento completo per eccellenza, ricco di calcio, proteine, zuccheri, minerali e vitamine, o anche lo yogurt che, come ogni derivato del latte, è anch’esso indispensabile o, ancora, possiamo aggiungere una tazzina di caffé. Eurofood porta sulla nostra tavola un ventaglio di ottime proposte ricche di bontà, salute e una grande carica di energia per cominciare al meglio la giornata. Ecco i famosi crostini svedesi Krisprolls, ottimi per accompagnare ogni giorno una tazza di latte o di the, al naturale oppure arricchiti da miele o marmellata. Dal 1878 il panificio svedese Pagen sforna ogni giorno croccanti specialità divenute con il tempo uno dei prodotti di Svezia più famosi al mondo. Dalla fredda Malmo il signor Pagen ebbe l’intuizione di portare sulle nostre tavole un nuovo modo di mangiare sano, equilibrato, naturale e goloso: oggi come allora per i crostini Krisprolls vengono utilizzate le migliori materie prime svedesi – dal grano all’acqua – che vengono lavorate con cura artigianale per garantire un prodotto finale dal sapore unico ed inimitabile, sano e salutare sostituto del classico pane. I Krisprolls Cereali E Fibre, ultimi nati nella grande famiglia svedese, assicurano alla nostra prima colazione un piacere completo in termini di gusto e di salute. Grazie al loro importante apporto di cerali e fibre (oltre il 14%) garantiscono benessere ed equilibrio per una sana colazione. La pratica chiusura salva freschezza garantisce croccantezza e friabilità in ogni momento ma ben presto i 225 grammi di crostini in ogni confezione si esauriranno molto velocemente! Come resistere ai Krisprolls Cereali E Fibre ricoperti da un velo di miele o di marmellata? Tanta energia, un sapore inimitabile, zero zuccheri aggiunti, niente additivi o conservanti. In più, ben il 90% di farina di frumento, crusca d’avena e semi di lino gialli, ferro e magnesio: il meglio dalla natura per ciò che di più buono la tradizione svedese ci offre. E se la marmellata è St. Dalfour, ecco che la meravigliosa combinazione tra la deliziosa conserva di frutta francese e il crostino Krisprolls Cereali E Fibre trova la sua migliore sublimazione. St. Dalfour è frutto della grande tradizione francese: dalle terre della Loira nascono ottime specialità a base del 100% di pura frutta senza zucchero aggiunto, già apprezzate anche dalla Regina Madre d’Inghilterra per l’alto valore aggiunto degli ingredienti, l’assenza di coloranti, conservanti ed aromi artificiali. Da tanti anni il processo di lavorazione è rimasto invariato: solo le migliori qualità di frutta vengono attentamente selezionate e lavorate aggiungendo esclusivamente la naturale dolcezza del fruttosio derivato dal succo d’uva concentrato. A questo punto il composto, profumatissimo, viene fatto cuocere nelle tradizionali pentole di rame per mantenere ed esaltare il vero sapore della frutta. St. Dalfour è il complemento ideale per una sana prima colazione in quanto le sue marmellate sono ricche di gusto ma povere di calorie grazie al potere dolcificante doppio del fruttosio rispetto al tradizionale saccarosio. La gamma delle conserve di frutta St. Dalfour è molto ampia: tanti gusti per venire incontro alle più svariate esigenze. Pesche gialle, pere imperiali, ananas e mango, lamponi, fragole, fichi, amarene, albicocche…. Ma una delle migliori performance è senza dubbio la varietà ai mirtilli di bosco…. Una vera rapsodia di frutta! E’ sufficiente aprire il vasetto per respirare il vero profumo dei mirtilli appena raccolti nel bosco. Affondare il cucchiaio nella ricca marmellata significa poter assaggiare mirtilli interi naturalmente dolci e golosi. Dagli Stati Uniti arriva sulle nostre tavole la crema di arachidi Skippy, un altro modo sano e salutare per salutare il nuovo giorno con una prima colazione completa. Composta da più del 90% di arachidi americane controllate dal Dipartimento dell’Agricoltura americano e super selezionate da Cpc, il colosso statunitense produttore di Skippy, la crema di arachidi è un delizioso sostituto di marmellate, miele e creme spalmabili di nocciole. Skippy è una crema altamente proteica, con pochissimi zuccheri aggiunti e ideale quindi per chi – sportivi e non - ha bisogno di apportare al proprio organismo tanta buona energia senza la fastidiosa sensazione di appesantimento. Un’alta percentuale di magnesio, fosforo, potassio e zinco completano il quadro delle caratteristiche nutrizionali di questa ottima crema di arachidi. Ogni confezione di Skippy è prodotta utilizzando ben 850 arachidi: il risultato è una crema ideale per essere spalmata sui crostini Krisprolls Cereali E Fibre come sui cracker e sul pane. Il suo gusto e le sue caratteristiche nutrizionali lo rendono un prodotto innovativo e sano per una prima colazione energetica e gustosa, come per uno snack diverso e particolare. Krisprolls Cerali E Fibre, St. Dalfour e Skippy sono tutti prodotti garantiti da Eurofood, il marchio leader italiano specializzato nell’importazione e nella distribuzione di specialità alimentari da tutto il mondo.  
   
   
KELLOGG’S PRESENTA LA NUOVA BARRETTA SPECIAL K FRUTTI DI BOSCO  
 
In sole 80 calorie lo snack gustoso e leggero da portare sempre con te C’è una novità golosa e leggera tra le proposte Kellogg’s: la Barretta Special K ai Frutti di Bosco, che in sole 80 calorie unisce a croccanti fiocchi di riso e frumento integrale tutto il sapore dei pezzetti di frutta al mirtillo e ribes nero. Pratica e versatile, la barretta Special K Frutti di Bosco è un vero spezza-fame “da borsetta”, ideale da portare sempre con te, per mantenere la forma senza rinunciare al gusto. In ufficio o a scuola, in vista di una serata al cinema, prima di andare in palestra, in viaggio. Le barrette Kellogg’s Special K costituiscono uno spuntino ideale: povere di grassi saturi e ricche di ferro e fibre alimentari, consentono di evitare la sensazione di fame tra un pasto e l’altro (spesso accompagnata da cali di attenzione e senso di stanchezza), evitando di arrivare all’ora di cena pericolosamente fameliche. Inoltre, la barretta Special K Frutti di Bosco è ricchissima di vitamine del gruppo B, che aiutano a trasformare il cibo in energia e contengono le proteine vegetali che contribuiscono al mantenimento della tonicità dei tessuti. I ribes neri, ricchi di vitamina C e di minerali, per le loro proprietà antiossidanti aiutano a proteggere l’organismo dai radicali liberi e dunque a combattere l’invecchiamento cellulare. Inoltre, la vitamina C può aiutare le difese dell’organismo e aumentare l’assorbimento del ferro. I mirtilli, infine, sono ricchi di vitamina A e C e di polifenoli, sostanze che aiutano a rinforzare le pareti dei capillari migliorando la circolazione. Nella linea barrette Kellogg’s Special K trovi anche altre sfiziose varianti di gusto: Frutti Rossi, Cioccolato Fondente, Mela e Pera, Pera e Cioccolato.